Magic Lake autumn / winter 2006

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Itinerari

Sport

Benessere

Film

Mangiare a Campione Food at Campione

La via Regina The via Regina

Vela vincente Winning Sailing

Villa Serbelloni Villa Serbelloni

James Bond James Bond

autumn - winter 2006 - anno II - n. 3 www.comosmagiclake.com E 1,00

autumn - winter 2006 - anno II - n. 3

Magic Lake Como Review

Area

Campione del

mondo

Champion of the world 1



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SOMMARIO / SUMMARY

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Gianluca Zambrotta, campione del mondo Gianluca Zambrotta, champion of the world

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La scrittrice comasca Carla Porta Musa The Comascan writer Carla Porta Musa

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Il nuovo James Bond presto nelle sale The new James Bond soon at the cinema

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È comasca la musa di Matt Bellamy Matt Bellamy’s muse is Comascan

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Il rimorchiatore da sogno dell’imprenditore Polti The Dreamboat Tug of tycoon Franco Polti

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30 16 Pietro Catelli, ricordo di un imprenditore Pietro Catelli, memory of a businnes tycoon Gli sport “Amici di Como” Sports “Friends of Como”

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I 70 anni del Basket Cantù Cantù Basket, 70 years of history

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La Centomiglia del Lario Lario’s 100 miles

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I giardini di Villa d’Este The Gardens of Villa d’Este

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Bellezza intessuta, visita al Must Interwoven beauty, visit to the Must

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Il nuovo Museo del Ciclismo al Ghisallo The new Cycling Museum at Ghisallo

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Lario&Miele Lario’s Honey

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Torna a splendere il Teatro Sociale The Sociale Theatre shines again

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La cucina degli antichi romani Ancient Romans menu

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La Città dei Balocchi It’s Kids’ Town!

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Il Masigott The Masigott

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Arte a Lugano Art in Lugano

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CSU, al servizio della città CSU, making a good town better

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C’è una baita nel bosco The Spina Verde Park has a new Refuge

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Il sentiero delle cave di pietra The path to the Stone Quarries

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Quando la fede diventa arte When faith becomes art

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food

Il Casinò più grande d’Europa The biggest Casinò in Europe

sport

Speciale Fiamme Gialle del Lario Lario’s Yellow Flames

advertising

itinerari

territorio

people

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Porsche, una nuova era Porsche, the two new models

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Meda Immagine, la luce si fa arte Meda Immagine, light becomes art

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Geo Inerti, progetti per l’ambiente Geo Inerti, green projects

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Nelle vigne di Mendrisio In the vineyards of Mendrisio

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La Murrina, show-room del design Murrina show room devoted to design

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Macef, una casa in grande stile Macef, a House in Grand Style

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Tutti gli appuntamenti dell’autunno-inverno in provincia di Como li trovi su What’s on All the events for the autumn and winter in the province of Como can be found here

Autumn - Winter 2006 anno II - n. 3 In copertina, Gianluca Zambrotta ©Foto di Mattia Vacca In the photo cover, Gianluca Zambrotta ©photo by Mattia Vacca

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LUCIANO OLDOINI LUCIANO OLDOINI La tradizione e l’esperienza, sinonimo di garanzia, trova la sua continuità nel tempo, plasmandosi in forme attuali dai materiali preziosi, all’insegna della massima professionalità nel settore pellicceria. Le infinite varianti e le importanti sinergie nella moda firmata, danno rilievo e mettono in primo piano questa azienda nata nel 1950 con “Luciano Oldoini”. Attualmente la figlia Alyson, stilista di moda, è la nuova immagine e promotrice di questo marchio italiano.

Tradition and experience synonymous of guarantee find out continuity in the time, moulding itself in fashion forms and style, into obsession for fur luxury, only in the top level of professionalism. The numberless possibilities and the important synergies with the fashion business name producting “griffe”, give importance and put in the first rank of distinction this factory, born in 1950 with “Luciano Oldoini”. Actually, the daughter Alyson, fashion stylist, is the new image and promoter of this historical Italian brand name.

LUCIANO OLDOINI s.a.s. PELLICCERIE PELLETTERIE Show Room: V.le Geno, 10 Como Tel. 0039.031.337.19.78 Fax 0039.031.310.90.64

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PEOPLE

L’imprenditore al servizio delle mamme e dei bambini Pietro Catelli, putroppo scomparso lo scorso 20 gennaio, è l’imprenditore che ha creato un mondo intorno alla mamma e al bambino. Un mondo che da Como si è esteso all’Italia, all’Europa e oltre ancora. Tutto ciò di cui una madre ha bisogno, dalla gravidanza al parto, fino al necessario per la crescita del suo bambino - dalla salute, al vestiario, ai momenti di gioco - lo si può trovare da “Chicco”, come è familiarmente noto il marchio dell’azienda Artsana, “creatura” del cavalier Pietro Catelli. Azienda che, dalle prime rivoluzionarie carrozzine compatte e agevoli ai biberon antisinghiozzo, è divenuta un’icona per tre generazioni di mamme, nonché un simbolo nella storia dell’imprenditoria. Sono stati ben sessanta, infatti, gli anni di carriera di Pietro Catelli, uomo riservato che non amava apparire, Pietro Catelli is the business tycoon who built up a whole world around mothers and children - a world spreading beyond Como all over Italy and Europe, and even further. All that a mother needs from pregnancy to childbirth for a child’s growth, from its health to its clothing and recreational time, is catered for. Chicco and Artsana were the brainchildren of Sir Pietro Catelli (who unfortunately passed away on 20th January), two companies and two trademarks which, from their first revolutionary compact, convenient prams to their anti-hiccup feeding-bottles, were to become something of an icon for three generations of mothers and toddlers as well as one in business history; a 60-year career for a reserved, very private man who preferred to focus his energies on goals he invested so much in. His astonishing

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Il cavalier Pietro Catelli di fronte al cavallo utilizzato dal regista Roberto Benigni per il film “Pinocchio” e che ora accoglie i visitatori al Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate (Como) (Foto di Carlo Pozzoni) Cavalier Pietro Catelli in front of the horse used by director Roberto Benigni in the film “Pinocchio”, now welcoming visitors to the Toy Horse Museum in Grandate (Como)

piet ro

CATE LLI

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Pietro Catelli, Business Tycoon at the service of mothers and children

impegnato a concentrare le energie su obiettivi sempre nuovi. Una tenacia e un entusiasmo, i suoi, che gli hanno permesso di costruire un’azienda modello, un vero e proprio “caso” nella storia dell’imprenditoria nazionale e internazionale. Ad affascinare e rendere unica la figura del cavalier Catelli è anche la particolarità della sua storia. In America verrebbe definito un “self made man”, visto che era figlio di un ferroviere, e che, da solo, è arrivato a capo di un impero economico. Un viaggio che, come amava ricordare spesso il cavaliere, si è alimentato con la curiosità e la voglia di crescere. determination and enthusiasm enabled him to create a business benchmark; his was a real ‘case’ in the history of national and international enterprise. And a benchmark business both economically and regarding interpersonal relationships. What makes Sir Pietro both intriguing and unique is encapsulated in his extraordinary life story as well: what Americans might call that of a ‘selfmade man’, the son of a railway worker works up unaided to being the boss of an economic empire. As the Cavaliere himself often enjoyed recounting, the way up to the top fed on inquisitiveness and his desire

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A chi gli chiedeva di spiegare le ragioni di un successo guadagnato in anni difficili e in un Paese appena uscito dalla guerra, Pietro Catelli rispondeva semplicemente: «Avevamo più fame degli altri». Una “fame” di crescere destinata a non diminuire mai e che, per Artsana, resterà per sempre prezioso lascito del cavaliere. Come ha scritto sant’Agostino, e come la famiglia Catelli ha voluto ricordare nel suo estremo saluto: “Egli è uscito dalla vita ma non dalla nostra vita. Potremmo noi credere morto chi è così vivo nel nostro cuore?”.

to grow. When asked to explain the key to his success achieved in difficult times in a country recovering from the War, Sir Peter would simply reply: “I guess we were hungrier than the rest”. That same hunger to grow was in fact destined never to diminish within the company which will always belong to the Cavaliere; then as St Agostino once wrote and as was echoed by the Catelli family as they bade him their last farewell, “He has left this life but not our lives. Could we ever call someone dead who is still so alive in our hearts?”.

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Giochi, biberon, passeggini, articoli sanitari della Chicco, dagli anni Cinquanta hanno accompagnato intere generazioni. In un Paese uscito dalla guerra, ma ancora lontano dai fasti del boom economico, un rivenditore lombardo di articoli sanitari si aggira per l’Italia con un’idea in mente: creare una linea di prodotti dedicati esclusivamente all’infanzia. L’uomo è Pietro Catelli, un piccolo imprenditore che ha iniziato la sua attività nel 1948 vendendo aghi e siringhe nella provincia di Como. Nel giro di pochi anni, Pietro Catelli ha dato vita alla società “Articoli Sanitari e Affini”. La svolta però arriva nel 1958. È l’anno nel quale nasce Enrico, il primogenito di Pietro Catelli. Per tutti, Enrico è “Chicco” e così si chiamerà il primo biberon venduto da Artsana. L’idea di Catelli è ambiziosa: ordinare sotto un unico marchio una linea di prodotti dedicati al bambino. Sarà cosi che nasceranno i prodotti che hanno cambiato i costumi degli italiani.

Chicco, storia di un successo

Biografia 14 aprile 1920 Pietro Catelli nasce a Monte Olimpino (Como)

1936 Trova lavoro come contabile

da Emil Diefenbach, produttore di aghi e termometri. Ma il suo posto non è dietro una scrivania. In sella a una bicicletta percorre la Lombardia a caccia di clienti, colpiti dalla sua intraprendenza

1940 L’Europa è in guerra, Pietro Catelli parte per il fronte

1946 A guerra finita apre con la sorella Jolanda un piccolo ufficio a Como. Sono grossisti di articoli sanitari

1957 Arriva il matrimonio con Licia,

compagna di una vita. Nel 1958 nasce Enrico, e con lui il marchio “Chicco”

1974 Pietro Catelli viene nominato cavaliere del Lavoro

2000 Per l’ottantesimo compleanno

del cavaliere, si inaugurano il Museo del Cavallo Giocattolo e il nido intitolato alla memoria di mamma Filomena

20 gennaio 2006 Al termine di una lunga malattia, Pietro Catelli chiude gli occhi per sempre

il museo del cavallo giocattolo «Nel silenzio, ad ascoltare bene, si sentono ancora le risate dei bambini che con loro hanno giocato. Questo museo è una poesia». È il commento di uno dei tanti visitatori di quello che più che un museo appare una favola. La favola del Museo del Cavallo Giocattolo. Nato per iniziativa del fondatore della Chicco, Pietro Catelli, è sorto dove una volta erano le stalle del purosangue Tornese che, sul finire degli anni ’50, fu più volte campione mondiale di trotto. Provenienti da ogni parte del mondo, amorevolmente custoditi dalla curatrice Graziella Perego che ne scova sempre di nuovi, oltre 500 cavalli, fabbricati dal 1700 ai giorni nostri, cavallini di stoffa, di legno, di latta, d’argento, con le belle criniere colorate e luccicanti, ciascuno con il proprio nome e con i segni lasciati di chi, bambino, vi giocò assieme, documentano come in ogni parte del mondo quello del cavallo giocattolo sia stato un vero e proprio mito, in grado di unire storia e fantasia. Sabato 2 dicembre verrà inaugurata la mostra “Giostre, cavalli e cavalieri” di Goffredo Colombani, l’ultimo artigiano rimasto a costruire completamente a mano miniature di caroselli e giostre in legno con l’inserimento di carillon. Tutti i sabati, dalle 15 alle 18.30, Colombani farà una dimostrazione del suo lavoro, creando dei cavallini di legno e spiegando come nasce una giostra. (Fino al 29 dicembre. Aperta tutti i giorni, compresa domenica 10.30-12.30/15-18, chiusa lunedì. Info: www.museodelcavallogiocattolo.it, telefono: 031.38.29.12).

TOY HORSE MUSEUM

BIOGRAFY 14 April 1920 Pietro Catelli was born in Monte Olimpino, Como

1936 He got a job as a book-keeper

at Emil Diefenbach’s, a producer of needles and thermometers. He soon reasided he wasn’t cut out to do a desk job and requested to be moved to sales. He cycled far and wide throughout Lombardy hunting down customers

1946 Together with his sister

Jolanda, Pietro opened a little office as wholesalers of para-medical articles; this was the first step towards setting up Artsana

1957 He married Licia. One year later their first son Enrico was born as was the trademark ‘Chicco’

1974

Pietro Catelli was honoured with the title of Cavaliere del Lavoro

2000 In occasion of Sir Pietro’s 80th birthday the Toy Horse Museum was inaugurated, and a nursery school in memory of Mamma Filomena

20 January 2006 Pietro Catelli closed his eyes for ever

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Chicco’s feeding bottles, teats, games and various other kiddies’ items have accompanied whole generations; in retrospect they even serve to sum up our country. The older articles give you a view of Italy in the 50s, recovering from the war but still waiting for the economic boom to appear on the scene. Those were the very years when a certain Lombard sales’ rep was peddling his healthcare wares round Italy with one idea: to create a product line exclusively for toddlers. This man was Pietro Catelli, a little businessman who had begun trading in 1948 by selling needles and syringes. Within a few years he had founded the company ‘Sanitary Articles and Connected Items’. The breakthrough came in 1958 when Pietro Catelli’s first son Enrico was born; he was immediately nicknamed ‘Chicco’ by everyone as was Artsana’s first feedingbottle. The success of the initiative spurred Pietro on to achieve new goals especially that of actually producing his own lines, lines that ensured Chicco’s success.

Chicco’s story

“In the silence, if you listen well, you can still hear the laughter of the children who played with them... this museum is pure poetry”. This comment was made by one of the many visitors to what is more like a fairy tale than a museum - the fairy tale of the Toy Horse Museum. Brainchild of Chicco’s founder Pietro Catelli, it stands on the site of the former stables of the pedigree horse Tornese who on more than one occasion was world trotting champion in the late 50s. The toy horses come from all over the world and are lovingly looked after by curator Graziella Perego, who is always on the look out for something new; there are already more than 500 horses made between 1700 and today of cloth, wood, tin and silver, with lovely shining coloured maines, each with its own name and with the dents of the child who played with it, testifying that toy horses have played a truly legendary role in all parts of the world, combining history and imagination. On Saturday 2nd December Goffredo Colombani’s exhibition ‘Merry-go-rounds, Horses and Riders’ will be inaugurated; he’s the last remaining craftsman still constructing miniature completely handmade wooden carousels and merry-gorounds incorporating musical boxes. Every Saturday from 3pm to 6.30pm, Colombani will put on a demonstration of his work as he crafts little wooden horses and explains how a merry-go-round is born. On until 29th December, it will be open every day including Sunday 10.30am-12.30 am / 3pm-6pm, except Monday when it’s closed. Info: www.museodelcavallogiocattolo.it

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In basso, un momento della presentazione delle ultime novità firmate Porsche

PORSCHE

Below, a shot taken at the presentation of the latest Porsche models

una nuova era Il Centro Porsche Como ha presentato, nella serata di venerdì 3 novembre, la nuova 911 Targa 4 e 4S, le ultime novità firmate Porsche. Due modelli innovativi in cui si combinano magistralmente la potenza e la dinamica dei modelli 911 Carrera 4 e l’originalità della concezione del tetto Targa. L’evento di lancio è stato denominato “Skydriving”, termine che rimanda a una sfera di emozioni positive, che evoca il piacere di guida in assoluta libertà e che ben rappresenta la sensazione di spaziosità e luminosità che il pilota avverte. Questi nuovi modelli possono come sempre vantare i voti migliori nei settori sportività, idoneità all’uso quotidiano e piacere di guida. Da un lato possiedono infatti i tratti caratteristici classici di una Porsche 911: tenuta di strada, configurazione rigida, dinamica eccezionale. Dall’altro lato sono vere e proprie vetture sportive che consentono di viaggiare perfettamente in ogni condizione atmosferica. Novità assoluta: i modelli Targa vengono offerti, per la prima volta, esclusivamente con trazione integrale permanente e parafanghi posteriori più larghi. Il tratto distintivo di queste due eleganti vetture sportive è costituito dall’ampio tetto in vetro che, attraverso due motorini elettrici, in soli 7 secondi, può essere abbassato. Inoltre si può scegliere tra due tipi di motore: la 911 Targa 4 monta il tipico propulsore boxer da 3,6 litri che eroga 239 KW ed è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 5 secondi raggiungendo una velocità massima di 280 km/h; mentre la 911 Targa 4S, più potente, dispone di un motore da 3,8 litri che eroga 261 KW ed è in grado di passare da 0 a 100 km/h in 4 secondi sviluppando una velocità massima di 288 km/h. Gli allestimenti interni sono sostanzialmente ripresi da quelli dei modelli 911 Carrera: la versione S offre anche un volante sportivo con rifiniture in alluminio.

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Sotto, la nuova Targa 4S in grado di sviluppare una velocità massima di 288 km/h Below, the new Targa 4S which can reach a maximum speed of 288 km/h

On Friday evening on 3rd November the Centro Porsche Como presented the latest Porsch creation, the new 911 Targa 4 and 4S to its customers. We’re talking about two innovative models where the 911 Carrera’s power and dynamism are combined with the Targa roof’s originality and special design in a masterly way. The launch event of the new Porsche creations was named ‘Skydriving’, a term full of positive emotional connotations evoking the pleasure of dynamic free driving under spacious light conditions enjoyed by drivers of the new 911 Targa. These new models can once more boast about being voted top in sports sectors, being suitable for everyday use and their driving pleasure. On the one hand they in fact possess the classic features of a Porsche 911: good roadholding, firm geometry and exceptional dynamics. On the other they are proper sports vehicles which deliver a perfect ride under all weather conditions. Something absolutely new: Targa models are for the first time offered exclusively with permanent 4-wheel drive and wider rear mudguards. A unique feature of these two elegant sports cars is their wide glass roof which takes only 7 seconds to lower thanks to its two electric moters.There are moreover two types of engine to choose from: the 911 Targa 4 has the typical 3.6-litre boxer propulsion type generating 239 kw which can accelerate from 0 to 100 km/hr in 5 seconds and reach a maximum speed of 280 km/hr; the more powerful 911 Targa 4s on the other hand has a 3.8-litre engine generating 261 kw which can go from 0 to 100 km/ hr in 4 seconds and get up to a maximum speed of 288 km/hr. Both models’ internal decors are basically the same as the 911 Carrera’s: the S version also offers a sporty steering-wheel with an aluminium finish.

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the two new models

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TERRITORIO

Inizia da questo numero di “Magic Lake” una collaborazione con le Forze dell’Ordine presenti sul territorio lariano. Il primo zoom è puntato sulla Guardia di Finanza. Un ringraziamento al colonnello Rodolfo Mecarelli, comandante provinciale, e ai suoi uomini. Ci sono militari con le mostrine gialloverdi che tutelano la Provincia di Como, i comaschi e i turisti. Sono gli uomini e le donne della Guardia di Finanza. Il corpo di polizia competente in materia economica e finanziaria (infatti dipende dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) conta in tutta Italia oltre 60mila addetti. Il Lario, terra di frontiera, è legato in maniera indissolubile alla Guardia di Finanza, che a 232 anni dalla fondazione è in una fase di trasformazione per rispondere alla imponente domanda di sicurezza sociale ed economica dei nostri giorni. Il Comando Provinciale di Como è guidato dal settembre del 2004 dal colonnello Rodolfo Mecarelli: They’re military policmen with yellowgreen collar badges who look after the Province of Como, Comascans and tourists. They are the men and women of the Guardia di Finanza, the police force handling economic and financial matters (under the auspices of the Ministry of Economic and Financial Affairs), numbering over 60,000 members over Italy as a whole. The Lario border-land has binding ties with the Guardia di Finanza, which 232 years after its foundadtion is now going through an intriguing phase of trasformation in order to respond to radically new present-day needs of social and economic security. Como Province’s High Command has

Yellow Flames on the Lake

Le fiamme gialle del lario Fotoservizio di Sergio Baricci e Franco Bartolini

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Sotto, una suggestiva immagine scattata di fronte a Villa Balbianello, a Lenno Below, an evocative shot opposite Villa Balbianello, in Lenno

been led since September 2004 by Colonel Rodolfo Mecarelli. “A State presence amidst the populace is basic to an immediate sense of security. A different new relationship has been formed with the forces for law and order”, the Colonel explains adding that citizens are now also aware of: “The concept of economic/financial security; the Guardia di Finanza plays a crucial role in the tutelage of this security, both regarding state revenue and outgoing payments, pertaining

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di Unione Europea». Pochi sanno che tra i compiti della Guardia di Finanza vi è anche la tutela del patrimonio artistico e archeologico e del patrimonio ambientale, che mette a contatto quotidianamente i finanzieri e i turisti. Le Fiamme Gialle sono diventate, negli anni, custodi delle bellezze naturali, artistiche e architettoniche del Lario. Non solo. Il servizio di pubblica utilità “117”, dal 1996, anno della sua fondazione, ha ricevuto oltre 350mila chiamate e tra queste anche richieste di soccorso di turisti in montagna

«La presenza dello Stato tra i cittadini è fondamentale per dare un’immediata percezione della sicurezza. È nato un nuovo e diverso rapporto con le Forze dell’Ordine – spiega il Colonnello, aggiungendo come sia ormai noto alla popolazione anche il concetto di sicurezza economico – finanziaria, per la cui tutela la Guardia di Finanza ha un ruolo fondamentale, nei confronti sia delle entrate dello Stato (i tributi in tutte le loro tipologie) sia delle uscite (la spesa pubblica) del bilancio non solo nazionale e degli enti locali territoriali, ma anche a livello

Nella pagina precedente, due elicotteri in azione sul Lario. Sopra, ispezione di uno scafo On the previous page, two helicopters in action on the Lake. Above, inspection of a boat

not only to national and local bodies but also at European Union level”. Most people are ignorant of the fact that the Guardia di Finanza’s assignments include tutelage of our artistic and archeological heritage as well as that of the environment, all of which leads to everyday contact with tourists. Over the years the ‘Yellow Flames’ have become stewards in charge of the Lake’s natural and artistic areas of beauty. And that’s not all: since 1996 when it was introduced

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e nelle acque del lago. In tal senso, il fiore all’occhiello del Comando Provinciale di Como è il Roan (Reparto Operativo Aeronavale). Da gennaio a luglio di quest’anno, il reparto aeronavale, che dispone di due elicotteri di stanza alla sezione aerea di Venegono e delle vedette ormeggiate a Nobiallo, ha soccorso 23 persone in 16 interventi diversi. Ogni salvataggio effettuato in elicottero o con la motovedetta ha una sua storia da raccontare. Ne abbiamo scelte due. La prima riguarda nove giovanissimi scout dispersi sulle

In alto, a sinistra, un elicottero in volo sopra un motoscafo. Sopra, un sottufficiale pilota della Guardia di Finanza Top left, a helicopter flying above a speed boat. Directly above, a military speedboat operator

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the emergency service number ‘117’ has been called over 350,000 times, including requests for help from tourists in distress in the mountains or on the Lake. To this end the cherry on the cake of the Como Provincial High Command is Roan (Reparto Operativo Aeronavale - equivalent of Air/Sea Rescue Service). Between January and July this year the air/sea division with its 2 helicopters at the air section in Venegono and police-boats moored at Nobbiallo rescued 23 people after 16

Sotto, un elicottero della Guardia di Finanza in perlustrazione Below, a helicopter of the Guardia di Finanza on patrol

montagne tra Brunate e Torno e trovati in un canalone scosceso e innevato coperto da una fitta vegetazione. Un recupero difficile, effettuato con l’elicottero “AB412”. Un ragazzino per volta recuperato con il verricello rimanendo a 25 metri dal suolo. La temperatura era di -4° e gli scout erano spaventati e provati dal freddo e dalla fatica. Un mese più tardi è un’unità navale della Sezione Operativa di Nobiallo a risolvere una difficile operazione di soccorso. Un’anziana donna di Nesso caduta in casa e con fratture multiple. Impossibile raggiungere con un’ambulanza l’abitazione a picco sul lago. La donna viene calata così sul mezzo navale, e quindi trasportata a Faggeto fino all’ambulanza. Sono all’ordine del giorno i soccorsi a velisti e surfisti. Tutti a lieto fine grazie all’intervento immediato degli uomini della Guardia di Finanza che ogni giorno presidiano, in maniera silenziosa ma vigile, il territorio. Sono cambiati anche i tempi degli inseguimenti tra contrabbandieri e finanzieri sulle strade di confine. Un fenomeno, quello del contrabbando con la Svizzera, che ha conosciuto merci diverse, dal burro alle sigarette, al denaro. L’ultima “moda” pare essere legata al trasporto di gasolio da riscaldamento, del quale, nel 2005, sono state sequestrate oltre 42 tonnellate.

Il Corpo della Guardia di Finanza conta in Italia, tra uomini e donne, oltre 60mila addetti The Guardia di Finanza corps in Italy, numbers 60 thousand men and women

different call-outs. Each helicopter and speedboat rescue has its own tale to tell, so we’ve chosen 2 which occured around January/February. The first one regards 9 young scouts lost on the mountains between Brunate and Torno found snowed-up in a steep gorge covered with undergrowth. This entailed a tricky recovery operation using an AB412 helicopter lifting the lads out with the chopper stationary 25 metres above the ground. A month later a naval unit belonging to the Operations Section in Nobiallo was called out to a difficult rescue operation: an elderly lady from Nesso had had a nasty fall in her house causing multiple fractures. So no more ‘de sfroos’ car chases after smugglers (also called spalloni) or Finance Guards up mountains or on border roads; this phenomenon – smuggling with Switzerland – went through various phases from butter to cigerettes hidden in panniers beneath hay, to illicit money transfer and the trafficking of drugs and persons. The latest counterband ‘trend’ apparently entails the illegal transportation of heating oil from Switzerland, which is very lucrative on accout of rising Italian oil prices and differing taxes on fuel. In 2005 the Yellow Flames confiscated over 42 tonnes of fuel oil.

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Campione del

MONDO

PEOPLE Un campione del mondo che rimane profondamente legato alla sua terra. Gianluca Zambrotta, comasco di origine, è stato tra i grandi protagonisti del successo dell’Italia ai Mondiali di calcio in Germania. Con la maglia della Nazionale azzurra è sempre stato tra i migliori in campo e si è anche tolto la soddisfazione di segnare una rete nella partita contro l’Ucraina. Ma, al di là dei successi che ha conquistato, Zambrotta rimane sempre un ragazzo semplice e disponibile con i suoi tifosi, come ha dimostrato lo scorso 13 luglio, quando, al rientro A world champion with strong ties to his home town, Gianluca Zambrotta (a native of Como) played a leading role in ensuring Italy’s success in the World Cup in Germany. Wearing his blue National Shirt he was always one of the best players on the field and had the satisfaction of scoring a goal against Ukraine. Yet despite his success on the field, Zambrotta has always remained a simple lad in touch with his fans - as we sawon 13th July when he was welcomed home from the World Cup.

di Massimo Moscardi Foto di Alberto Lingria

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dai Mondiali, è stato accolto nella sua terra. Una giornata di festa in cui Gianluca si è sottoposto a interminabili sedute di autografi. «Una giornata fantastica – ha detto l’iridato – Sono orgoglioso di essere comasco: le tante manifestazioni di affetto che ho ricevuto mi hanno commosso». Ai festeggiamenti hanno preso parte anche le persone più care a Gianluca, la moglie Valentina, papà Alberto e mamma Luisella, i nonni Dante e Bruna. Dopo l’estate, Zambrotta ha iniziato una nuova avventura con il trasferimento al Barcellona, la formazione che ha conquistato l’ultima Champions League e in cui militano altri assi, quali il brasiliano Ronaldinho. Una scelta di vita che il giocatore comasco sta affrontando con entusiasmo. «Il calcio si vive in un altro modo in Spagna – ha sottolineato – Qui si respira grande passione da parte di tutti. Scendere in campo è prima di tutto un divertimento. Per i tifosi la presenza allo stadio è un momento di festa. E poi la città è bellissima».

«Sono orgoglioso di essere comasco dice Gianluca Zambrotta - le manifestazioni di affetto che ho ricevuto mi hanno commosso». Nelle foto piccole, il campione bambino e quando militava nel Calcio Como “I’m proud to be from Como - says Gianluca Zambrotta - The affection shown me has been very moving”. In the little photos, the champion as a child and when he played in the Calcio Como team

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A great day of celebration with Gianluca signing never-ending autographs. “A great day – said the man on the pedestal – I’m so proud to be Comascan: all this affection is very moving”. Gianluca’s dear ones celebrated too – his wife Valentina, father Alberto and mother Luisella, and grandparents Dante and Bruna. After the summer Zambrotta made a daring move in his football career with his transfer from Juventus to Barcellona, the squad which won the last Champions League in which other football giants ‘battle’: the Brasilian Ronaldinho in particular. Going to Spain was a life-shaking choice which the Como player is tackling enthusiastically. “Playing football in Spain is totally different – he insists – It’s less stressful here, but at the same time you sense everyone’s passionate enjoyment; For the fans going to the stadium is so mething festive. And then it’s a lovely city”.

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Light becomes art

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la luce si fa arte L’opera d’arte è data dalla sua forma. Che è un insieme in cui si compenetrano stile e personalità dell’esecutore, materia, colore e luce. Così accade anche per il design, soprattutto quando la ricerca e lo stile che esso percorre si avvicinano fortemente ai canoni dell’arte, nel segno della ricerca del bello. Una sfida, questa, che Meda Immagine, l’azienda creata da Luciano e Giovanna Martinoli (nella foto), ha raccolto fin dal 1968, anno in cui nacque. Da allora, Meda Immagine è andata evolvendosi lungo le linee tracciate, in oltre quarant’anni, dai grandi nomi del design italiano, dagli anni Settanta ai Novanta, fino alle teorie del contemporaneo. Oggi l’impresa è sinonimo di quella ricerca del bello, che è fatta di accuratezza, di attenzione al particolare, di studio della forma dell’oggetto e dell’impatto della luce su di esso. Ricerca che si esprime nella progettazione e nella cura, dall’illuminazione all’arredamento, di ville d’epoca e moderne, grandi alberghi, spazi espositivi, ristoranti, abitazioni e studi di professionisti che vogliono dare un tocco di alto stile al proprio ambiente di lavoro. Flos, Baccarat, Barovier&Toso, Fontana Arte, I Guzzini, Louis Pulsen, Oluce, Lalique, Zanetto Argenti, solo per citarne alcuni, sono i marchi per cui Meda Immagine progetta e vende. «In tutti questi anni abbiamo avuto la fortuna di collaborare con i migliori interior designer italiani - sottolinea Luciano Martinoli - un percorso lungo il quale siamo cresciuti nel perfezionamento dello stile e dell’arte dell’illuminazione, dei complementi d’arredo, e di tutto quello che serve per il bello della casa. In questo momento, in particolare, la nostra attività di ricerca ci porta nei musei, nelle mostre e nelle fiere da Francoforte a Parigi, da Valencia a Milano. Abbiamo realizzato l’illuminazione di show room a Miami e di un hotel cinquestelle alle Bermuda, in collaborazione con uno studio di architettura molto importante della Brianza. Tutte esperienze che viviamo con grande passione e con la consapevolezza dell’arricchimento che comportano nel portare avanti la nostra linea. Per quanto riguarda il Lario, siamo ospiti nello show room di un editore del tessile con il quale vogliamo iniziare una collaborazione per la valorizzazione dell’arredo delle ville del lago, nel rispetto dello stile di ciascuna e della lunga storia che le caratterizza».

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A work of art depends on its form, which is a collective entity encompassing the style and personality of the craftsman, material, colour and light. This is true for design too, especially when research and style pertaining to the design faithfully reflect artistic parameters in their search for beauty. Meda Immagine (the company set up by Luciano and Giovanna Martinoli, in the photo) has strived to meet this challenge since 1968 when the firm was founded. Since that time Meda Immagine has evolved for over 40 years along similar lines to top Italian design names, from the 60s to the 90s right up to contemporary ideas. Today Meda Immagine is synonymous with the search for design beauty based on accuracy, attention to detail, study of an object’s shape and the impact of light on it. Such a search finds expression in careful design from lighting to furnishing of period and modern villas, grand hotels, exhibition space, restaurants, homes and professional business people’s office premises where high-class style is required in the workplace. Flos, Baccarat, Barovier & Toso, Fontana Arte, I Guzzini, Louis Pulsen, Oluce, Lalique and Zanetto Argenti are just a few of the businesses Meda Immagine designs for and sells to. “Over the years we’ve had the good fortune to be associated with leading Italian interior designers - reminisces Luciano Martinoli - and along the way we’ve learned to perfect the art of stylish lighting, furnishing accessories and all else that serves to embellish a home. At this very moment in particular our research activity is taking us to museums, exhibitions and fairs in such places as Frankfurt, Paris, Valencia and Milan. We’ve provided illumination for a Miami show room and a 5-star Bermuda hotel, in collaboration with a leading Brianza firm of architects - all experiences which have been both a pleasure and a labour of love, untainted by market forces, but undertaken with an awareness of the enriching effect of promoting our line. We’re guests in the show room of a textile publishing expert we’d like to collaborate with in order to grade the decor in Lakeside Villas, while respecting its style and long history”.

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Quaderno scolastico, matita e gomma. Sono gli strumenti con cui nella tranquillità della sua casa avvolta dalla vite del Canada la scrittrice Carla Porta Musa, 104 anni lo scorso marzo, dal 1958 iscritta all’Ordine dei Giornalisti di Milano, ha completato il suo nuovo romanzo, “Lasciati prendere per mano”, in poco più di un mese di lavoro. «Tra un appunto e l’altro, rileggo il mio amato Federigo Tozzi, lo scrittore senese di fine ‘800 che m’accompagna fin dalla giovinezza. Lo trovo originale e pieno d’ingegno». La decana della cultura comasca ha però tre capisaldi della letteratura nazionale: «Il triestino Claudio Magris, il lariano Giuseppe Pontiggia e il napoletano Erri De Luca. Li tengo sempre sul mio comodino. Sono i miei autori

preferiti. Erri, in particolare, che ho più volte ospitato nei miei “Venerdì letterari” nel salone della Biblioteca a Como. E i classici? Carla Porta Musa non ha dubbi, un evergreen per piccoli e grandi. «“Il piccolo principe”, di Antoine de Saint Exupéry. Da leggere in francese, però. Non delude mai. Consiglio anche D’Annunzio, anche se per molti è retorico. La sua descrizione della nevicata su Roma nel romanzo “Il piacere” non smette di entusiasmarmi». Reduce dalla pubblicazione della plaquette poetica “Frammento”, pubblicata in sole 23 copie dal lecchese Alberto Casiraghi nelle edizioni PulcinoElefante («Degli occhi esterrefatti / di fanciullo / mi hanno guardato a lungo / dentro gli occhi», recitano i versi),

An exercise book, a pencil and a rubber. These were the tools used by the writer Carla Porta Musa in her quiet ornamentalvine covered home in Via Pessina to complete her new novel ‘Lasciati prendere per mano’ in just over a month; she was 104 last March and has been a member of the Ordine dei Giornalisti di Milano since 1958. “I break up my work by re-reading my beloved Federigo Tozzi the late 19th century Siena writer who has accompanied me since I was young. I find him original and highly witty”. But the doyen of Como culture has three leading literary lights: “Trieste writer Claudio Magris, the Lariano Giuseppe Pontiggia and Neopolitan Erri De Luca. They’re always on my bedside table – my three favourite authors.

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His use of adjectives is unique and I’m sure people who’ve never read him would find him a revelation”. What about the classics? Carla Porta Musa is adamant: “That evergreen for children and grown-ups alike, ‘The little Prince’ by Antoine de Saint Exupéry. Only in French though - it’s never a disappointing read. I would recommend D’Annunzio too, although a lot of people find his rhetoric a bit over the top. His description of a snowfall in Rome in his novel ‘Il piacere’ still rivets me”. She has just written a poetic plaquette ‘Frammento’ published with a print run of just 23 copies by Lecco man Alberto Casiraghi as part of his Pulcino Elefante series, the writer confesses: “My daughter Livia goaded me into writing

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porta

carla di Lorenzo Morandotti - Foto di Mattia Vacca

104 years young

musa

PEOPLE


la scrittrice confessa: «Mi ha spronato a tornare a scrivere mia figlia, Livia». Nel romanzo parla Luca, figlio di Carol, la donna tenace e seria, senza mezze misure, protagonista del mio precedente romanzo, “La ribelle incatenata”, edito da Book di Bologna. Lo scrissi, nel 2002, in soli trentasette giorni». Non ha sangue comasco nelle vene (il padre era milanese, la madre aveva radici a Panama), ma adora la sua città: «Mi piacerebbe animare un “caffè letterario” sul lago, magari allo Yacht Club». Carla ha attraversato un secolo: il segreto di tanto entusiasmo e di tanta straordinaria longevità? «Non ho paura della morte – conclude senza esitazione – Sono serena. Il cerchio un giorno si chiuderà, si parte e si arriva. Semplicemente, è la vita».

Letteratura e vita Carla Porta Musa è nata a Como nel 1902. Ha studiato nei migliori collegi europei, a Losanna, in Inghilterra e a Parigi. Testimone diretta dei più grandi eventi del XX secolo, ha conosciuto molti dei personaggi più importanti della cultura e della letteratura italiane. I suoi maestri assoluti sono però stranieri: Marcel Jouhandeau, Antoine de Saint Exupéry e Colette, noti per la loro semplicità e spontaneità. Nei suoi romanzi c’è sempre qualcosa di lei, della sua famiglia e dei suoi amici o conoscenti, e non mancano mai riferimenti a fatti e atmosfere reali. Nel 1987 è stata insignita dell’Abbondino d’Oro del Comune di Como. Il 15 marzo 2005, giorno in cui ha compiuto 103 anni, ha presentato il libro “La ribelle incatenata”, romanzo scritto in soli 37 giorni.

LIFE AND LITERATURE

Dall’alto, fine anni ’80, Carla Porta Musa sul Lario; insieme con figlia e nipote il giorno del suo compleanno. A destra, con la figlia di pochi mesi From the top, Carla Porta Musa on the Lake. Together with her daughter and grand-daughter. Right, holding her recently-born daughter

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Carla Porta Musa was born in Como in 1902. She studied at some of the best colleges in Europe in Lausanne, England and Paris. A main witness of the greatest events of the 20th century, she has met many leading figures of Italian cuture and literature. And yet her doyens are foreign: Marcel Jouhandeau, Antoine de Saint Exupéry and Colette, noted for their simplicity and spontaneity. In her novels there’s always a piece of herself, her family, her friends or acquaintences, and always some reference to real events or ‘atmospheres’. She became a member of the ‘European Community of Writers’ in 1961. In 1987 she was awarded the Abbondino d’Oro by the Municipality of Como. On 15th March 2005 on her 103rd birthday she presented her book ‘La ribelle incatenata’, a novel written in just 37 days.

again”. In the novel Luca the son of Carol speaks – Carol was a determined, earnest, uncompromising woman – the leading character in her previous novel ‘La ribelle incatenata’ published by Book di Bologna. She doesn’t have any Como blood in her veins, but nevertheless loves her town. Carla has lived through a whole century: what’s the secret of so much enthusiasm and such extraordinary longevity? “I’ve no fear of death – she winds up unhesitatingly – I feel serene. My time time will be up one day, you come and you go... it’s known as life”.

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www.amicidicomo.it

PEOPLE

BOND lariano L’anteprima mondiale è stata il 17 novembre, ma in Italia dovremo aspettare fino al 5 gennaio per assistere alla proiezione di “Casino Royale”, l’ultimo film di James Bond girato tra maggio e giugno scorsi anche sul Lago di Como. Il Lario e due dei suoi gioielli, Villa La Gaeta a San Siro e Villa Balbianello a Lenno, sono facilmente riconoscibili nella pellicola, che si trasforma in un nuovo spot planetario per il territorio, dopo “Ocean’s Twelve” e “Star Wars II”. Le Bahamas, Praga, Como e Venezia sono le principali location del remake di “Casino Royale” in cui l’agente segreto è interpretato dal biondo e muscoloso Daniel Craig. Il film è veloce come un videogame (“Casino Royale” è già un gioco di culto per il pc nella versione scaricabile sul sito ufficiale) con una fotografia curata nei minimi dettagli. A Villa La Gaeta, trasformata nella dimora del cattivissimo Le Chiffre, una delle scene d’azione più spettacolari. Nel giardino di Villa Balbianello, invece (la clinica in cui Bond, ferito, trascorre la convalescenza), il ciak più romantico, il bacio tra Craig e la bondgirl Vesper Lynd interpretata da Eva Green, già apprezzata nei “Sognatori” di Bertolucci. La scena è stata ripetuta per quindici volte, pare anche a causa di uno stormo di rumorosi gabbiani di lago che volevano a tutti i costi avere una piccola parte. L’arrivo della grande produzione sul Lario (250 addetti, l’intero cast del film, compresa la star Giancarlo Giannini più 50 comparse), che ha portato a un investimento di 2 milioni di euro per quattro giorni di ripresa, si deve anche agli enti pubblici e privati locali, che hanno avuto ancora una volta come capofila gli “Amici di Como”, già promotori della nascente “Como lake film commission”.

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Bond’s coming soon

il film arriva nelle sale The world premier was on 17th november, but in Italy we’ll have to wait until 5th January to see ‘Casino Royale’ on screen; this latest James Bond movie was filmed last May and June including footage on Lake Como. The Lake and two of its gems Villa La Gaeta in San Siro and Villa Balbianello in Lenno are easy to spot in the film, which acts as a new and invaluable piece of mega-publicity for our area following on from ‘Ocean’s Twelve’ and ‘Star Wars II’. The Bahamas, Prague, Como and Venice are the main locations for the remake of “Casino Royale” from Ian Fleming’s first novel. Villa La Gaeta home of mega-villain Le Chiffre is the setting for one of the most spectacular action scene. In the garden of Balbianello on the other hand (here doubling up as a clinic where a wounded Bond briefly convalesces) the most romantic scene is enacted, the kiss between Craig and bondgirl Vesper Lynd played by Eva Green acclaimed in Bertolucci’s ‘Sognatori’. The scene apparently had to be repeated fifteen times on account of a flock of noisy seagulls who wanted at all costs to have a little part in ‘Casino Royale’. The choice of the Lario for four days’ filming costing about 2 milion euros was partly thanks to public bodies and local people, who once again enjoyed the pivotal support of the ‘Friends of Como’ who are already promoting the birth of the ‘Lake Como Film Committee’.

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PEOPLE

musa di MATT bellamy

È comasca la

matt Bellamy’s muse is comascan

La rivista inglese “Kerrang!” ha incoronato la scorsa estate i Muse di Matt Bellamy come la migliore live band britannica. L’ultimo Festivalbar li ha consacrati anche tra il pubblico italiano. Non tutti sanno però che l’affascinante Bellamy (il primo da destra, nella foto) ha trovato la sua “musa” ispiratrice proprio sul Lario, dove vive dal 2004. C’è un po’ di Como quindi nell’album “Black Holes and Revelations” che pare destinato a ripetere il successo di quel capolavoro d’epica malignità che è stato “Absolution” con 2,3 milioni di copie vendute. A portare Matthew a Como (tra Tavernola e Moltrasio, si limita a dire lui, che tiene alla propria privacy) è stata la compagna Gaia, comasca doc - ha studiato al Collegio Gallio – conosciuta a Londra, dove stava frequentando la facoltà di Psicologia. «Lei fa la dottoressa e quando ha terminato gli studi - ha raccontato Matthew – dovevo decidere se seguirla o meno, e ora sto provando a vivere qui». Infatti, da quando Gaia ha iniziato a lavorare a Milano, Matthew ha scelto di trasferirsi sul Lario. Che cosa apprezza di più dell’Italia? «La famiglia, naturalmente, qualcosa che invece in Inghilterra si è perso. Poi c’è il cibo, ma questo è scontato. Da quando vivo in Italia ho un’alimentazione molto più salutare». Matthew però ha ancora scarsa dimestichezza con la lingua italiana. «È colpa di Gaia – ha detto ancora – Parla troppo bene l’inglese». E che cosa piace di Como a Matthew? «Mi piace il posto, perché sei in un “natural environment” ma non sei tagliato fuori dal resto del mondo».

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Last summer the English magazine ‘Kerrang!’ crowned Matt Bellamy’s Muse as the best live British band. And if it was still necessary the latest Festivalbar also gave them its endorsement with Italians. But not everyone knows that the fascinating star Bellamy (first from the right in the photo) has found his inspirational ‘muse’ right here on Lake Como, where he has lived since 2004. So there’s a little bit of Como in the album ‘Black Holes and Revelations’ which seems destined to repeat the success of that masterpiece of epic malice called ‘Absolution’ which sold 2.3 million copies. What brought him to Como (somewhere between Tavernola and Moltrasio is all King Matthew who values his privacy will give away) was his partner Gaia, an ‘all Comascan girl’, whom he met in London “She’s a doctor and was was studying in London; when she finished – said Matthew – I had to decide whether to follow her or not, so now I’m seeing what it’s like to live here.” So since Gaia took up a post in a hospital in Milan, Matthew has opted to live on the Lake. What does the composer of ‘Assassin’ appreciate in the Bel Paese? The sense of family and of course the food: “The family is very important in Italy – said Muse’s frontman – Then there’s the food – but that’s obvious.” Matthew however is stll rather tongue-tied in Italian. “It’s all Gaia’s fault – he adds – her English is too good”. And what does he like about Como? “I like the place because you’re in a natural environment without being too cut off from the rest of the world”.

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TERRITORIO

i

giardini di The gardens of Villa d’Este

villa d’este I giardini di villa d’Este


Una spettacolare veduta del complesso di Villa d’Este. Nella pagina precedente, la suggestiva scenografia barocca del Ninfeo o Mosaico A spectacular view of Villa d’Este. On the previous page, the evocative baroque set of the Ninpheum or Mosaic

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I magnifici giardini che circondano Villa d’Este rappresentano uno degli esempi più armoniosi e suggestivi di scenografia barocca della Lombardia e dell’Italia. Il parco, classificato monumento nazionale nel 1913, nacque per volontà del cardinale Tolomeo Gallio il quale lo fece costruire dall’architetto Pellegrino Pellegrini nel 1568. Il primo nome di Villa d’Este fu Villa Garrovo (per il torrente che tutt’oggi ne attraversa i giardini) e villa e parco raggiunsero una tale fama, per lo stile architettonico, che nel 1615 il sultano del Marocco volle visitare la proprietà per vedere con i suoi occhi tanta decantata magnificenza. Villa Garrovo divenne Villa d’Este nel 1815 quando Carolina di Brunswick, principessa del Galles e futura regina d’Inghilterra, la comprò. La futura regina, aggiunse al parco elementi tipici dei giardini all’inglese: i piccoli sentieri, i vialetti, i ponticelli e il monumento neoclassico - il Tempietto di Telemaco - che creano un disordine simulato tipico dello stile pittoresco. Altri abbellimenti apportati furono la misteriosa costruzione del Ceranico, Villa Malakoff, Villa Cima, la Villa dell’Ercole e l’edificio Regina d’Inghilterra. A tal proposito, Edith Wharton scrisse nel suo libro Italian Villas and their Gardens: «Sebbene la regina Carolina tentò di rendere in stile inglese parte del parco, le caratteristiche del giardino rinascimentale esistono ancora!». Infatti, tuttora, nei giardini coesistono vari stili: lo stile rinascimentale, barocco, pittoresco e romantico.

The magnificent gardens surrounding Villa d’Este are one of the most harmonious and ecocative examples of baroque scenic settings in Lombardy and indeed in Italy. The park, which was classified as a National Monument in 1913, owes its existance to Cardinal Tolomeo Gallio who had it built by the architect Pellegrino Pellegrini in 1568. Villa d’Este’s first name was Villa Garrovo (after the stream which still runs through the Gardens). Villa Garrovo became Villa d’Este in 1815 when Carolina of Brunswick, Princess of Wales and future Queen of England, bought it. The future Queen enhanced the park with some typically English garden features: little paths and avenues, small bridges and a neoclassical monument – the Tempietto di Telemaco – thus creating an effect of simulated disorder which is typically picturesque. Other added embellishments were the mysterious Ceranico building, Villa Malakoff, Villa Cima, Hercules’ Villa and the Queen of England building. Edith Wharton wrote in her book ‘Italian Villas and their Gardens’ : “Although Queen Carolina tried to make part of the park English in style, the characteristics of the Renaissance Garden are still there!”. In effect various styles still coexist in the gardens even today: renaissance, baroque, picturesque and romantic.

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Finestra su Villa d’Este. Nei suoi giardini coesistono stile rinascimentale, barocco e romantico Window view of Villa d’Este. In its gardens Renaissance, Baroque and Romantic styles coexist together

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TERRITORIO

Informazioni utili La Fondazione Antonio Ratti è a Como, Lungo Lario Trento 9, telefono +39.031.23.32.24; e-mail: must@fondazioneratti.org Internet: www.fondazioneratti.org. Il Museo è aperto al pubblico su appuntamento dal lunedì al venerdì: 9.30-13.00 e 14.00-17.30 per consultazione gratuita del catalogo e per visite guidate a pagamento. Approfittate della cortesia e della preparazione della curatrice, Francina Chiara, che vi guiderà in un vero e proprio percorso delle meraviglie. Antonio Ratti’s Foundation is in Como, Lungo Lario Trento, 9. Tel.+39 031 23 32 24 e-mail: must@fondazioneratti.org Internet: www.fondazioneratti.org. The Museum is open to the public Mon-Fri 9.30am-1.00pm and 2.00pm-5.30pm; please make an appointment first. Take advantage of the courtesy and expertise of the person in charge Francina Chiara, who will take you on a real journey into wonderland.

La bellezza intessuta Interwoven beauty 50

di Luana Torri Foto Archivio Fondazione Ratti

Velluti di seta rinascimentali, sete broccate in oro, tessuti stampati e dipinti in Cina e in Giappone, arazzi copti e precolombiani. Non basta una sola visita al Museo Studio del Tessuto di Como per innamorarsi di tutti i suoi meravigliosi tesori, un “bagno” di bellezza imprescindibile per chi voglia toccare con mano la storia del tessile. Quella custodita alla Fondazione Ratti è infatti una collezione imponente, che vanta oltre 400mila reperti. Un patrimonio preziosissimo, completamente schedato, che proviene dalla raccolta privata di Antonio Ratti. Il catalogo multimediale di tutti i reperti ha poi reso la collezione un valido strumento di ricerca, con 33mila immagini ad alta definizione e oltre 600mila dati storico-tecnici. Significative le raccolte a tema, quali i preziosi tessuti copti in tela di lino e lana prodotti in Egitto, i tessuti precolombiani dalla cultura nazca a quella Inca e una raccolta di scialli cashmere tessuti in India e in Europa. Bellissime le sete giapponesi del periodo Edo e le sete broccate in oro della Francia del XVIII secolo. Una curiosità, il museo vanta anche una collezione di “cravates” femminili, e nastri prodotti a St. Etienne tra il 1865 e il 1885. Incalcolabile poi il valore degli oltre 2mila libri-campionario. Renaissance silk velvet, gold brocaded silk, fabrics printed and coloured in China and Japan, rare Coptic and pre-Colombian tapestries and much, much more. It will take more than just one visit to Como’s Studio Museum of Textiles to fall in love with all the wonderful textile gems showcased there; this journey into beauty is an absolute ‘must’ for those wishing to touch Como’s rich history of fabrics first hand. What the Ratti Foundation is showcasing is in fact a mighty collection boasting over 400,000 items, 3,500 single pieces and more than 2,200 sample pattern books - a real treasure trove, all of which comes from Antonio Ratti’s private collection of ancient fabrics. It is this all-inclusive work of filing items which has made this collection such a useful research tool as well with its high-definition pictures and more than 600,000 historical/technical database items. Theme collections stand out, such as the priceless Coptic linen fabrics produced in Egypt, the pre-Colombian textiles of the Nazca and Inca cultures, or the fine collection of cashmere shawls woven in India. Then there are Japanese silks from the Edo period and the 15th century gold brocade velvet items. Something curious: the museum also boasts a collection of ladies’ cravates, exquisite ribbons produced in St. Etienne. The sample pattern books testifying to ladies-wear production between 1840 and 1980 are priceless too.

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TERRITORIO

Fotografie, biciclette, maglie, indumenti e documenti dei campioni dei pedali di tutto il mondo. È il nuovo Museo del Ciclismo alla Madonna del Ghisallo (Foto di Sergio Baricci) Photos, bicycles, jerseys, clothing and documents belonging to Italian and world ‘pedal-pushers’. It’s the new Cycling Museum in Madonna del Ghisallo

the Cycling Musem

museo del CICLISMO Il

di Mauro Peverelli Foto di Sergio Baricci

di P.An.

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Il ciclismo ha da sempre, nel territorio lariano, un punto di riferimento. È la chiesetta della Madonna del Ghisallo, patrona di tutti gli amanti delle due ruote. Lo scorso ottobre, mese ricco di eventi, dal Giro di Lombardia alla Mediofondo, due appuntamenti hanno rinsaldato ancora di più il rapporto tra il ciclismo e la provincia di Como: l’inaugurazione del Museo del Ciclismo, al Ghisallo, e la ristrutturazione del Muro di Sormano, salita entrata nella storia di questo sport. Il Museo, aperto il 14 ottobre e voluto da Fiorenzo Magni, The Como area has always had a reference point for cycling: the little church of the Madonna del Ghisallo, the patron saint of all lovers of transport on two wheels. A lot went on this October, from the Tour of Lombardy to the Mediofondo, and two events which served to strengthen the relationship between cycling and our province even more: the inauguration of the Cycling Museum in the very village itself, and the relaying of the legendary Muro di Sormano - the climb which made cycling history. The museum, brainchild of Fiorenzo Magni, was opened on 14th October and houses both historic cycling icons -

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In alto, un momento dell’inaugurazione con i rappresentanti delle istituzioni. Al centro, l’interno del nuovo museo. In basso a destra, atleti riuniti per l’apertura del nuovo tempio del ciclismo Top, the inauguration with representatives of various institutions. Center, the inside of the new museum. Bottom right, group of cyclists present at the opening of the new Cyclists’ Temple

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vede al suo interno sia cimeli storici legati al ciclismo – fotografie, biciclette, maglie, indumenti e documenti dei campioni dei pedali italiani e stranieri (Binda, Coppi, Bartali, Moser, Merckx, Indurain e tanti altri) – sia esposizioni temporanee supportate da nuove tecnologie. Il tutto su 3mila e 400 metri quadrati. Tra gli sponsor che hanno contribuito alla nascita del nuovo museo, figura Chateau d’Ax, l’azienda dei fratelli Colombo leader nel settore legno-arredo (associata di “Amici di Como”), da sempre in prima fila nel sostegno allo sport. Così l’imprenditore Walter Colombo saluta l’evento: «Nel nuovo museo ci sono

photos, bicycles, jerseys, clothing and documents belonging to Italian and foreign ‘pedal-pushers’ (Binda, Coppi, Bartali, Moser, Merckx, Indurain and many others), and temporary hi-tech exhibitions. All this over 3,400 sq mt. The Madonna del Ghisallo Cycling «In the cyclists’ temple inaugurated on 14th October – says Walter Colombo (Chateau d’Ax) one of the main sponsor – there are tangible testimonies to Chateau d’Ax’s presence in cycling represented by the performances of champions such as Froncesco Moser and Gianni Bugno. The latter, despite being born in Switzerland of Veneto parents, grew

testimonianze tangibili della presenza di Chateau d’Ax, attraverso le imprese di campioni come Francesco Moser e Gianni Bugno. I felici trascorsi nel ciclismo ci accomunano a campioni speciali, che sono stati e continuano a essere anche un po’ nostri. La volontà di essere protagonisti attivi del progetto consacrato al Museo di tutto il ciclismo ci ha portato ad abbracciare da subito l’idea di Fiorenzo Magni. Chateau d’Ax ha infatti vissuto da protagonista di eccellenza un certo periodo di questo sport, a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, e dunque ci sembrava giusto “rinfrescare” il ricordo di tutti gli appassionati».

up in and has always had links with Brianza – our common land. In other words: happy cycling times and common roots shared with special champions, who were and still are ours too to some extent. A wing in the new museum was named in honour of Chateau d’Ax, and the reason is the desire to be active protagonists in the project dedicated to the ‘Museum of all Cycling’ promted us to fully embrace Fiorenzo Magni’s idea. Chateau d’Ax was the leading cycling light between the 80s and 90s, so it seemed obvious to keep its image alive in the minds of passionate fans».

Informazioni utili Il museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì (ingresso 5/10 euro). La domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, il sabato dalle 10 alle 18; dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17. Info: www. museodelghisallo.it, telefono e fax: 031.96.58.85 The Museum is open on Sundays 9am-1pm and 2pm-6pm; on Saturdays 10am-6pm; Tuesdays-Fridays 10am-5pm. For info: wwwmuseodelghisallo.it Tel/Fax: 031.96.58.85

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PEOPLE Franco Polti ha vinto un’altra sfida. Dopo aver costruito un impero industriale sul vapore, ora ha realizzato un sogno sul mare. L’imprenditore comasco, associato di Amici di Como – oggi alla guida del gruppo a cui dà il nome, che fattura 160 milioni di euro l’anno – si è infatti impegnato nel recupero di un rimorchiatore oceanico inglese del 1967. E da questa imbarcazione da lavoro, dopo due anni di restauri e ristrutturazioni, ha fatto nascere “Ariete I”, un inno al lusso e alla sua antica passione per il mare. Il vecchio rimorchiatore, 635 tonnellate di peso per 44 metri di lunghezza, è stato ufficialmente varato lo scorso 8 luglio nel porto di Ortona (Chieti) e dal prossimo dicembre tornerà a solcare i mari di tutto il mondo offrendo crociere esclusive da circa 130mila euro a settimana.

Franco Polti has won yet another challenge. After building his industrial steam empire he has now realised a sea dream. The Como entrepreneur and head of the group bearing his name with its 160 milion euro p.a. turnover has now taken on the task of overhauling a 1967 ocean going English tug. After working on this work-boat for two years restoring and refurbishing it he’s been rewarded by the birth of ‘Ariete 1’, a tribute to luxury and his passionate love for the sea. The old 635-tonne 44-mt-long tug was officially lauched on 8th July in the port of Ortona (Chieti), and starting next December it will once more ply over the world’s seas offering exclusive cruises which will cost in the region of 130,000 euros a week. So how did he get this idea of turning an off-shore tug into a dreamboat?

rimorchiatore di Emanuele Caso

Ariete I, un vecchio rimorchiatore oceanico inglese del 1967, recuperato dall’imprenditore comasco Franco Polti

A Tug-Dreamboat 56

Ariete I, an old English ocean-going tug built in 1967, restored by Como businessman Franco Polti

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da

SOGNO 57


Ariete I diverrà una nave da crociera unica ed esclusiva: è dotata di ben quattro ponti, con suites da sogno, palestra e bagno turco Ariete I will become a unique exclusive cruiser: it has no fewer than four decks, dream suites, a gym and hammam

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Ma come è nata l’idea di trasformare un rimorchiatore d’altura in una barca da sogno? Lo stesso Franco Polti lo racconta. «L’idea mi venne nel 2000 durante un viaggio ad Auckland, in Australia – ricorda l’imprenditore comasco – Vidi un rimorchiatore ancorato, e in quel momento decisi di cercarne uno adatto per trasformarlo in una nave da crociera unica ed esclusiva». L’imbarcazione adatta venne scovata da Polti nel canale di Fiumicino, vicino a Roma. «Vidi il rimorchiatore ancora in attività e mi sembrò subito adatto al mio progetto – racconta Polti – Lo acquistai e ora, dopo due anni di radicale ristrutturazione, posso dire di aver vinto la mia sfida, nata dall’amore che ho sempre avuto per il mare». Oggi, l’Ariete I è un gioiello della

As Franco Polti himself recalls: “The idea came to me in 2000 on a trip to Auckland in Autralia; I saw a tug moored, and straight away decided to look for a suitable one to turn into a unique and exclusive cruiser”. The right craft turned up for Polti in the Fiumicino Canal near Rome. “I saw the tug (still operating) and it just fitted the bill – says Franco Polti – I purchased it, and now after two years’ radical reconstruction I can honestly say I’ve won the challenge, born of my life-long love of the sea”. Ariete 1st is a nautical gem, with 4 decks (including one for helicopters), dream suites, a gym, a hammam, jacuzzi, chromo and aroma therapy rooms, a large dining-room and lounge, and a futuristic movie theatre. All the rooms – beginning with the 6

nautica, con quattro i ponti (uno persino adatto ad accogliere un elicottero), suites da sogno, palestra, hammam, idromassaggio, locali per cromoterapia, un’ampia sala da pranzo e soggiorno e una futuristica sala cinema. Per ogni ambiente, a partire dalle sei cabine per i passeggeri, sono stati scelti materiali pregiatissimi e raffinati, per offrire comfort ed esclusività. «Il rimorchiatore ha una autonomia che consente di navigare dalle coste europee agli Stati Uniti, fino all’Alaska o ai Caraibi senza scalo – sottolinea Polti – Per uno come me che ama lo sport – e il mare, questo nuovo traguardo è motivo di grande orgoglio».

passenger cabins – have costly refined decor to ensure passengers have a comfortable exclusive environment. “The tug can cover great distances, from the costs of Europe to the USA, up to Alaska or over to the Caribbean without having to stop off – stresses Polti – For someone like myself who loves sport and the sea, this achievement reached as the result of passionate enthusiasm is a cause of great pride”.

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TERRITORIO

il nuovo

sociale

Profumo di nuovo e di antico. Il Teatro Sociale, tempio dell’arte e della cultura di Como e del suo territorio, a restauri ultimati torna a risplendere nella sua più autentica bellezza. Platea, palchi, boccascena, loggione, con gli innumerevoli stucchi e ori che li esaltano, dopo tre anni di lavori hanno recuperato piena luce e prestigio, grazie a un accordo di programma tra Regione Lombardia, Comune e Provincia di Como e altri enti. Con la promessa di recuperare l’antico “velario” di 140 metri quadrati dipinto da Alessandro Sanquirico ai primi dell’800 che raffigura, in base a quanto tramanda Plinio il Giovane, la morte di Plinio il Vecchio durante l’eruzione del Vesuvio.

the Sociale Theatre shines again

Una veduta d’insieme dei palchi del Teatro Sociale, i cui stucchi dorati hanno recuperato l’antico splendore A panoramic view of Teatro Sociale’s boxes, whose golden stucco work has returned to its former splendor

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The atmosphere of things old and new. Como’s temple to art and culture the Teatro Sociale has been restored to its former authentic splendour. The stalls, boxes, proscenium and the Gods now stand out in their stuccoed golden glory; three years’ restoration work has once more imparted light and prestige to them. Thanks to a concorded project involving Regional, Municipal, Provincial and other bodies, the Teatro Sociale As.li.co. undertook to restore Alessandro Sanquirico’s old 140 square metre ‘velarium’ painted in the early 1800s which, according to Pliny the Younger, depicts the death of Pliny the Elder when Vesuvius erupted and destroyed Pompei. After work on the roof in 2000, attention was focussed on the stage and updating technical aspects, and

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La speranza è, per il bicentenario che cadrà nel 2013, di recuperare l’arena e la facciata del fronte meridionale dell’edificio. Un lungo intervento, quello che ha interessato il Teatro Sociale, che ha addirittura portato alla luce i resti archeologici delle mura federiciane, risalenti al 1100 e di quelle viscontee, del 1400, ritrovate proprio sotto il palcoscenico. Il Teatro Sociale è uno dei più importanti edifici storici di Como, fin dal 1813, anno dell’inaugurazione. Il complesso, d’impianto neoclassico come rivela il pronao a sei colonne sormontato da un timpano, sorge sulle rovine del “Castello della Torre Rotonda”, la cui origine risale al XIII secolo, e integra, in un unico disegno, l’insieme del teatro e dell’arena sul lato Sud, incorporando su un fronte laterale una parte delle antiche mura cittadine. Nel 1989 il teatro è stato sottoposto a vincolo dal ministero per i Beni Culturali e Ambientali, per le pregevoli qualità tipologiche della struttura e per la qualità degli spettacoli che ospita. Informazioni allo 031.270.170 oppure al sito www.teatrosocialecomo.it

Il Teatro Sociale di Como venne inaugurato nel 1813 The Como Teatro Sociale was inaugurated in 1813

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Left, an old poster. Below, a view of the White Hall

la sala bianca the white hall

then on the vaulted ceiling. By the bicentenery in 2013 it is hoped that the arena and the edifice’s south-facing facade will have been restored. This long project has even uncovered archeological remains of walls dating back to the 12th and 13th centuries (connected with Frederick and the Viscontis respectively), right under the stage. The Teatro Sociale is one of Como’s most important historic buildings; this has always been the case right from its inauguration in 1813. The complex’s neoclassical origins are given away by its 6-pillar pronaos supporting a tympanum; it stands on the ruins of the ‘Castle with a Round Tower’ dating back to the 13th century, and is an example of one-project integration of theatre and arena on the south side incorporating part of the ancient town wall into its lateral frontage structure. In 1989 the theatre had a preservation order slapped on it by the Ministry of Cultural and Environmental Heritage in recognition of its outstanding architectural features and high quality of works performed within its walls.

A sinistra, una vecchia locandina. Sotto, una veduta della Sala Bianca

Anche la Sala Bianca, l’antico “ridotto” del Teatro Sociale di Como decorato con tre lampadari dell’800 e dove ha sede la “Società del Casino 1821”, ha festeggiato, con una serie di prestigiosi eventi musicali, il primo centenario del restauro firmato da Ludovico Pogliaghi. Nel 1906 venne infatti rimessa a nuovo, per la prima volta, la “Sala Bianca”, salotto d’eccellenza dei comaschi, dove in passato i signori e le loro dame, terminata l’opera, si riunivano per conversare e sfoggiare eleganti toilettes.

The White Hall too (the Teatro Sociale’s old ‘foyer’ decorated with three 19th century chandeliers - comprising no fewer than 180 lightbulbs - and headquarters of the Società del Casino 1821) is celebrating the first centenary of Ludovico Pogliaghi’s restoration. In 1906 the ‘White Hall’ was first restored, i.e. the Sociale’s old ‘foyer’ with its Società del Casino where gentlemen and their ladies would meet after the opera to converse and flaunt

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It’s kids’ Town!

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TERRITORIO

la città dei

È ai campioni del pattinaggio che ci hanno fatto sognare alle Olimpiadi invernali di Torino che “Consorzio Como Turistica”, “Amici di Como” e Csu hanno rivolto l’attenzione quest’anno per la nuova edizione della Città dei Balocchi. Un’edizione che, per il tredicesimo anno consecutivo, promette un Natale da favola per grandi e bambini. In piazza Cavour verrà infatti inaugurata, il 2 dicembre, una spettacolare pista di pattinaggio su ghiaccio. Un impianto di 800 metri quadrati con una tribuna per oltre 300 spettatori. Una suggestiva arena bianca affacciata sul lago, dove si potrà pattinare tutti i giorni fino al termine delle festività natalizie e godere di spettacoli con i campioni di pattinaggio di figura e hockey su ghiaccio. Partner privilegiati della Città dei Balocchi, accanto ai sostenitori privati con l’associazione “Amici di Como” a ricoprire il ruolo di main sponsor, saranno le istituzioni, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Como. «Amici di Como partecipa anche quest’anno con l’appoggio economico e soprattutto portando idee secondo quello spirito di gruppo che ci ha permesso di realizzare con successo la manifestazione per dodici anni consecutivi – sottolinea Silvio Santambrogio, presidente dell’ultima edizione della Città dei Balocchi

balocchi

®

Anche quest’anno la Città dei Balocchi porterà a Como giochi e divertimenti per tutti i bambini (foto FKD) This year too the Città dei Balocchi will be bringing games and entertainment to all the children in Como

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The ‘Como Tourist Consortium’, Friends of Como and the Csu have decided to focus this year’s edition of the Città dei Balocchi on the skating champions who raised our hopes at the Winter Olympics in Turin. As always this 13th edition promises to give young and old alike a fairy tale Christmas. On 2nd December in Piazza Cavour a spectacular 800 square metre ice-rink will be inaugurated seating 300 spectators, with a gazebo with ice-skates on hire. This evocative white arena looking out over the lake will provide continuous skating over the Christmas holidays including shows with figure skating champions and ice-hockey. The Città dei Balocchi’s privileged long-time partners Regione Lombardia, Provincia di Como and Comune will be joining forces with private backers, the association Friends of Como being the main sponsors. “Friends of Como will once again this year provide financial support and more importantly ideas in keeping with the sort of team spirit that has led to a 12-year run of successful shows – promises Silvio Santambrogio president of last year’s edition of La Citta’ dei Balocchi and adviser to Friends of Como – this event which has stood the test of time is unique in Italy with its appeal to people of all ages”. The event’s main aim is to put a smile on children’s faces, and it is this which makes up for all the organisers’ efforts and sacrifices.

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il quale quest’anno ha ceduto la carica al nuovo presidente del Consorzio Como Turistica, Gianfranco Ranieri – non credo esista in nessun altra parte del Paese un evento che richiama così tanti spettattori di tutte le fasce d’età e che sia così duraturo». Scopo principale della kermesse è il sorriso dei bambini che ogni anno ripaga gli organizzatori di tutti gli sforzi e i sacrifici affrontati per sostenere questo evento. «Questa edizione – spiega Santambrogio – è una sorta di ritorno alle origini con la pista di pattinaggio (installata già nel 1997) a fare da punto di ritrovo. Anno dopo anno abbiamo raccolto esperienze, imparato dai nostri errori, sempre in modo silenzioso e umile e ponendo la felicità dei bambini al primo posto». E, come ogni anno, non mancheranno le attrazioni classiche, la Ruota panoramica, la Giostra del Settecento e il Battello delle fiabe. Grande importanza rivestiranno inoltre il “Progetto scuole”, con lezioni gratuite di pattinaggio, i tornei amatoriali di broomball (una specie di hockey su ghiaccio) e di stock, (una versione del curling), nonché iniziative di solidarietà grazie al Galà di beneficenza con Telethon e ai tornei fra atleti diversamente abili. Tra gli appuntamenti clou delle feste, l’arrivo di Babbo Natale e i fuochi d’artificio la notte di Capodanno. “This edition – explains Santambrogio, who has handed over the precidency to Gianfranco Ranieri – is by way of a return to its origins with an ice-rink (also installed in 1997), as a focal point for children and grown-ups alike. There will be a token charge for ice-skating of 2 euros (excluding hire of skates), and rink will be open every afternoon from Monday to Friday and all day on Saturday and Sunday. “Year after year – says Santambrogio – we have accumulated experience and learnt from our mistakes, quietly and humbly, as we always put the accent on the children’s happiness”. As in other years the event’s classic attractions will be on hand: a big wheel, an 18th century Merry-go-Round, a fairy tale boat and many other surprises. A ‘School Project’ will be very much to the fore with free skating lessons, amateur broomball tournaments (a type of icehockey using brooms instead of sticks), and stock (a version of curling), and fundraising in the form of a Telethon Charity Gala and contests between disabled athletes. Highlights of the festivities include Father Christmas’s arrival in Piazza Cavour on Christmas Eve, fireworks on New Year’s Eve, and the arrival of the Befana.

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SPORT Il Giro di Francia non è solo un appuntamento imperdibile per gli appassionati del ciclismo. È anche uno degli eventi fondamentali del panorama velico internazionale. La kermesse d’Oltralpe, giunta alla 29a edizione, quest’anno ha toccato 12 città, da Dunkerque a Hyères a Toulon, coinvolgendo, lungo le 1.000 miglia del percorso, 30mila visitatori a ogni tappa con uno staff di 150 persone. Al Giro hanno partecipato i migliori nomi della vela inglese, americana, francese e, soprattutto, neozelandese. E quest’anno, al “Tour de France à la voile 2006”, questo il suo nome, per la seconda volta si è presentato al via anche il Joe Fly sailing team dell’armatore e timoniere di Como Giovanni Maspero, primo team italiano nella storia a partecipare

The Tour de France is not only a crucial event for cycling freaks, it’s also a ‘must’ on the international sailing calendar. The OverAlps kermis now up to its 29th edition (the 1st was in 1978) this year touched 12 towns, from Dunkerque to Hyères Toulon, involving 30,000 spectators on each leg of its 1,000mile itinerary; the event’s orgainisation alone needed a staff of 150. Top sailing names from England, America, France and (above all) New Zealand took part in the Tour. And this year the so-called Tour de France à la voile 2006 was also privileged with Italy’s first-time participation of Como fitterout and helmsman Giovanni Maspero. By far surpassing their previous 2003 performance the Como team managed to clinch an astonishing well-deserved prestigious final team so far,

Joe Fly di Giovanni Maspero (al centro) è il primo sailing team italiano nella storia ad aver partecipato al Tour de France Giovanni Maspero’s (centre) Joe Fly sailing team is the first italian one to have taken part in the Tour de France

The Tour de France King

Il Re

Francia di

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di m.p.

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Un’emozionante fase del “Tour de France” con il timoniere e armatore comasco Giovanni Maspero su Joe Fly An exciting moment of the “Tour de France” with helmsman and fitter-out Giovanni Maspero on his Joe Fly boat

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all’evento. E, rispetto all’edizione precedente, quella del 2003, i lariani hanno ottenuto un incredibile quanto meritato e prestigioso quarto posto assoluto, a un soffio dal podio, alle spalle dei vincitori di casa, i francesi di Ile de France dello skipper Jean Pier Nicol. Tuttavia, per il Joe Fly sailing team, il passo in avanti rispetto alla prima esperienza (7° posto) è stato evidente. Ma nella stagione ormai alle spalle il team di Giovanni Maspero ha collezionato anche un successo nei Farr 40 a Porto Rotondo nella Audi Invitational, un quarto posto al Circuit Event di Saint Tropez, un quinto nel Med Circuit, un quarto al Circuit Event e un secondo nella Sardinia Rolex Cup, entrambi a Porto Cervo, sempre nella classe Farr 40. Un anno vissuto intensamente, insomma, in cui le soddisfazioni non sono mancate. with the sheer guts to take on the French on their home ground where they feel unassailable. By way of working up to this crucial event Joe Fly Mumm 30 got the 9th place in the Primo Cup in Montecarlo, the 4th at the Spi Quest di Trinitè and the 3rd at the Gp Ecol Naval at Brest. But in the season they’ve already put behind them, Giovanni Maspero’s team also did well in the Audi International Farr 40 at Porto Rotondo, picked up a 4th place in the Saint Tropez Circuit Event, a 5th at the Med Circuit, a 4th in the Circuit Event and a 2nd in the Sardinia Rolex Cup, both Farr 40 Class events held at Porto Cervo. So all in all a rewarding year of life in the fast lane – with high hopes for the future.

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Nel canottaggio, uno sport in cui ogni anno gli atleti lariani conquistano trofei iridati, sono stati due gli eventi da ricordare: i campionati italiani per imbarcazioni “di tipo regolamentare” e il Trofeo Villa d’Este, con la sfida sui remi da Cernobbio a Como. Sempre sulle acque del lago, meritano una citazione le manifestazioni di vela e di wakeboard (disciplina dello sci nautico in costante crescita) che hanno registrato un buon successo. José Casiraghi tra gli uomini e Lorena Fuina tra le donne sono stati i vincitori del Trofeo Villa d’Este, la manifestazione remiera disputata il 22 ottobre sulle acque del Lario tra Cernobbio e Villa Olmo. Una prova, quella organizzata da Canottieri Lario e Cernobbio, alla quale hanno partecipato sessanta atleti, tra cui il campione del mondo Gardino Pellolio. Il bilancio della gara è positivo e il merito va anche al prezioso aiuto degli “Amici di Como”, che hanno appoggiato l’iniziativa.

Trofeo

Villa Foto di Claudio Cecchin

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SPORT

d’ESTE

Le premiazioni delle gare maschile e femminile

Villa d’Este trophy

Prize giving after the men’s and women’s races

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In canoeing - a sport in which Como athletes every year win various ‘rainbow’ trophies two events in particular should be remembered: the Italian Championships for ‘standardtype’ boats, and the Villa d’Este Trophy with its challenging rowing race from Cernobbio to Como. And while we’re still on the lake let’s not forget the sailing and wakeboard events which was a great success. The Villa d’Este Trophywas organised by Canottieri Lario e Cernobbio, and 60 oarsmen/ women took part including world champion Gardino Pellolio. The outcome of the competition was positive and also due (as the organisers said) to all those helping, in particular the Friends of Como who backed the event with such enthusiasm.

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Il

girodi

SPORT

LOMBARDIA Foto di Enrico Levrini

the Lombardia’s Tour Il campione del mondo di ciclismo Paolo Bettini sfreccia verso la vittoria del Giro di Lombardia, una delle competizioni più ambite dai professionisti The world cycling champion Paolo Bettini speeds to victory in the Tour of Lombardy, one of the most hard-fought contests in professional cycling

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La centesima edizione del Giro di Lombardia ha visto Paolo Bettini assoluto protagonista. Giunto sul Lario con la maglia di campione del mondo, il corridore toscano ha tagliato per primo il traguardo in piazza Cavour con le lacrime agli occhi, nel ricordo del fratello Serse, scomparso pochi giorni prima della corsa. Un epilogo emozionante per la gara organizzata da Rcs Sport, che ha portato nel Comasco migliaia di appassionati, che hanno voluto seguire dal vivo una delle più importanti competizioni del ciclismo mondiale. Bettini ha concesso il bis a un anno di distanza dalla vittoria ottenuta nel 2005. Ma se all’epoca si era imposto in volata, nel 2006 è partito da lontano con una fuga alla quale gli avversari non hanno potuto resistere. Il Giro di Lombardia, riportato sul Lario nel 2003 anche grazie a Cento Cantù e all’associazione Amici di Como, è stato caratterizzato da una serie di eventi collaterali. Tra i più rilevanti, una cena di gala cui hanno preso parte personaggi entrati nella storia del ciclismo, tra cui il francese André Darrigade, che si aggiudicò l’edizione numero 50 della gara. The Tour of Italy’s 100th edition saw Paolo Bettini leading the pack: after reaching the Lake in his world champion’s jersey the Tuscan racer was first to go over the winning line in Piazza Cavour with tears in his eyes, as he remembered his brother Serse who’d died a few days before the race. It was an emotional end to the race organised by RCS Sport, bringing thousands of excited spectators into the Como area who wanted to see one of the most important world cycling events live. Bettini’s victory was a repeat performance of the 2005 one; in that year he was winning all the way, but in 2006 from being way behind he made a dramatic comeback completely flattening all opposition. The Tour of Lombardy was also enhanced by side events, which helped in the build-up to the pedalpushing kermis. One of the most significant was a gala dinner involving some very big cycling names, including that of Frenchman André Darrigade who won the race’s 50th edition.

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SPORT

F1abolidi cqua sull’

F1 speed craft on the water

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di m.mos.

Una gara che viene considerata come il Gran Premio di Montecarlo nell’automobilismo. La corsa di Formula 1 motonautica disputata in luglio sulle acque del Lago di Como ha come sempre raccolto grandi consensi da parte dei team manager e dei piloti. L’ambientazione in un posto unico, di fronte alla città, è risultata tra le più spettacolari della serie iridata. Proprio per questo motivo le sponde del Lario erano piene di spettatori, che non si sono persi l’opportunità di assistere all’appassionante sfida dei bolidi della motonautica. Alla fine il successo è andato al nove volte campione del mondo Guido Cappellini, che ha preceduto Tani Al Qamzi (Emirati Arabi) e l’altro italiano Massimo Roggiero.

A contest on a par with the Montecarlo Grand Prix in car racing. The Formula 1 speedboat race in July on Lake Como was as popular as ever with World Cup organisers, team managers and racing helmsmen. The unique setting opposite the town proved to be one of the most spectacular in the ‘rainbow’ series. For this very reason spectators flocked to the banks of the Lario no way were they going to miss this exciting racing craft challenge! The final victory went to 9-times world champion Guido Cappellini, ahead of Tani Al Qamzi (Arab Emirates) and another Italian Massimo Roggiero.

Foto www.f1boat.com

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SPORT Una stagione da vivere intensamente in un campionato molto competitivo con una squadra che può mettersi in luce e dire la sua nella lotta di vertice. Sono questi i motivi che hanno spinto CafèBon e Moncler, associati di Amici di Como, ad appoggiare l’Hockey Como per la stagione 2006-2007. La formazione lariana milita nel campionato di serie C - Under 26, un torneo in cui affronta formazioni del Nord Italia. Il presidente Luca Ambrosoli ha deciso di confermare la base di giocatori che nella stagione precedente si erano ben comportati, guidati dall’allenatore Fabio Sguazzero. Un progetto che ha già dimostrato di essere solido e che potrà dare soddisfazioni ai dirigenti, agli stessi sponsor e ai tifosi di una formazione che vanta anche importanti trascorsi in serie A.

Hockey

COMO Hockey in Como

Foto di Sergio Baricci

A season to be lived intensely in a very competitive championship, with a team used to being in the spotlight and able to assert itself to get to the top. For these reasons CafèBon and Moncler were persuaded to back Hockey Como for the 20062007 season. The Como team is competing in the series C - Under 26 championship, a tournament for Northen Italian teams. The president Luca Ambrosoli decided to confirm the basic player line-up which perfomed so well in the previous season, under the guidance of their coach Fabio Sguazzero. A policy which has already proved winning and should satisfy the management, sponsors and supporters of a team which has also produced the goods when it was in A league.

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L’emozionante momento dell’“ingaggio” dà inizio alla partita: l’arbitro lancia il disco che gli atleti si contenderanno The exciting moment of the ‘puck-drop’ when the game start

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70 years of history

SPORT

70 anni di

basket

CANTÙ di Paolo Moretti

“Mej giugattà cui man che tirà fort cui pée”. Cominciano con una poesia in dialetto brianzolo le oltre 470 pagine in cui sono raccolti i 70 anni di storia della Pallacanestro Cantù. E dopotutto non è altro che poesia il racconto della piccola cittadina di provincia diventata capitale mondiale del basket. Passata dalle vittorie sul campetto all’aperto con fondo in terra battuta a quelle nei palazzetti più prestigiosi di Europa. Dal 1936, per Cantù, legno e basket sono ormai un binomio inscindibile, come ben racconta il libro di Simone Giofrè “Settant’anni di canestri”. Il campionato di quest’anno, iniziato con la vittoria sui campioni d’Italia uscenti della Benetton Treviso, è l’ennesima dimostrazione che, ancora una volta, pallacanestro fa rima con Cantù. Non potevano iniziare meglio i festeggiamenti per i settant’anni di storia della squadra due volte sul tetto d’Europa e altrettante su quella del mondo: con un successo e, soprattutto, con un record storico, quello di Pierluigi Marzorati, (4 korac, due scudetti, due coppe intercontinentali, 4 coppe delle coppe e due dei campioni), che è tornato a calcare il parquet all’età di 54 anni. Con due obiettivi: promuovere la pallacanestro e far segnare un record da Guinness: diventare l’unico giocatore in uno sport professionistico a giocare per 5 decenni consecutivi nella stessa formazione. “It’s better to play around with your hands than kick hard with your feet”. The 470-page book begins with a poem in Brianza dialect: Pallacanestro Cantù’s 70 years of history. And the tale of a little provincial town tuning into basketball’s world capital really is poetry. From winning on outdoor clay courts to Europe’s most prestigious sports complexes. Since 1936 the furniture capital and the basketball capital have been welded together as one, as Simone Giofrè’s book ‘Settant’anni di canestri’ recounts. This year’s championship is yet another demonstration that basketball and Cantù are on the same wavelength. Because the celebrations of 70 years of history of the team twice European and World Champions could not have got off to a better start, with a success but above all Pierluigi Marzorati’s historic record. Marzorati has infact retuned to ‘dent the parquet’ at the age of 54! He has two goals: to promote basketball and get into the Guiness Book of Records by being the only professional player to play for 5 consecutive decades in the same squad.

Immagini tratte da “Settant’anni di canestri” di Simone Giofrè: una partita sulla terra battuta e, dall’alto, Pierluigi Marzorati e Antonello Riva Photos from Simone Giofrè’s book ‘Seventy years of successful shots” : a game on a court and, from the top, Pierluigi Marzorati and Antonello Riva

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SPORT Gli scafi allineati di fronte al Tempio Voltiano nel primo bacino del lago. Il rombo dei motori e la partenza sul pelo dell’acqua. Non ha lesinato brividi ed emozioni la 57esima edizione della Centomiglia del Lario che si è svolta il 1° ottobre scorso a Como. Organizzata dallo Yacht Club Como, la Centomiglia è una manifestazione storica che testimonia ancora una volta la passione della città di Como per la motonautica. Infatti, dopo aver ospitato a luglio la prova di Formula 1, i motori sull’acqua hanno attirato di nuovo appassionati e curiosi. Al via 35 imbarcazioni, tra cui i

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partecipanti al Campionato Italiano di Endurance, classe che prevede imbarcazioni non superiori agli 8 metri divise in cilindrate più piccole da turismo e nella versione “Sport”. La Centomiglia del Lario, aperta a tutti, che si è svolta sulla lunghezza doppia dei 12 giri, ha visto tutti gli scafi, allineati all’altezza del monumento dedicato ad Alessandro Volta, scattare in direzione di Faggeto Lario, dove era prevista la virata di ritorno. La manifestazione ha visto trionfare il pilota lecchese Giuseppe Bodega. Al secondo posto il duo Fusconi/Laudani, mentre sul terzo gradino sono saliti Stefania Carando e Antonio Dell’Anna.

Brividi ed emozioni sul primo bacino del Lago grazie alla Centomiglia del Lario, organizzata dallo Yacht Club Como Thrills and emotion on the first basin of the Lake thanks to Centomiglia del Lario, organized by Yacht Club Como

100miglia Foto di Mattia Vacca

he boats lined up opposite the Tempio Voltiana in the first basin nof the lake, the roar of the motors, the start across the surface of the water. The Centomiglia del Lario’s 57th edition on 1st October in Como was as thrilling and exciting as ever. Organised this year too by Como Yacht Club, the Centomiglia del Lario is a time-honoured event still bearing witness to Como’s passionate love for motorboat racing. So after hosting July’s Formula 1 trials Como once more saw speedboats pulling in enthusiastic spectators. 35 craft were involved including entrants to the Italian Championship’s Endurance Class, which covers craft up to 8 metres long and is split into the smaller ‘Tourism’ motor size souping

Lario’s 100 miles

and the ‘Sport’ version. The Centomiglia del Lario on the other hand (open to all comers) had been raced over the double length of 12 rounds. All the boats in line with the Alessandro Volta monument shot off in the direction of Faggeto Lario, established as the turning point. The 15 km-long circuit which had to be repeated 12 times also incorporated a couple of speedcalming chicanes. The event witnessed the triumph of Lecco’s racing helmsman Giuseppe Bodega. Second place was taken by the duo Fusconi/Laudani, whereas the third step on the podium was occupied by Stefania Carando and Antonio Dell’Anna a great feat indeed when you consider that they didn’t just get third best time overall.

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C’È UNA BAITA nel

bosco di Sara Greco - Foto Archivio Amici di Como e FKD

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The Spina Verde Park has a new Refuge

ITINERARI

Un’antica baita rimessa a nuovo. Il verde. La storia millenaria. E due donne, Lia Luraschi e Valeria Ortelli. Ecco come a pochi chilometri dal centro città, nel Parco della Spina Verde, torna a rivivere la Baita Elisa. Comaschi e turisti potranno nuovamente, dal mercoledì alla domenica, concedersi una bella passeggiata immersi nel verde e nella storia e poi fermarsi per un pasto cucinato secondo la migliore tradizione locale. «La storia di questa iniziativa – racconta Lia Luraschi, imprenditrice edile – nasce dalla nostra passione e dalla voglia di mettersi in gioco. Io, Valeria Ortelli e Daniele Brunati, pur provenendo tutti da mondi lavorativi differenti, abbiamo deciso di unire forze ed entusiasmo acquistando, restaurando e riportando in vita uno dei luoghi più magici di Como, che vorremmo far conoscere a tutti, soprattutto alle nuove generazioni. I lavori di ristrutturazione sono stati accompagnati da un’opera di rivalutazione di questa zona della Spina Verde». «Il nostro intento – spiega Valeria Ortelli – è quello An ancient refuge as good as new. Green surroundings. A thousand years of history. And two ladies, Lia Luraschi and Valeria Ortelli. So just a few kilometers away from the town centre in the Spina Verde Park this is how the Baita Elisa bounced back to life. Since late October in fact Comascans and visitors alike have once more been able (from Wednesday to Sunday) to enjoy a lovely walk amidst green flora and history, and end up by stopping off for great, local, traditionally cooked meal. “The story of this undertaking – relates Lia Luraschi (who’s a building boss) – was really born as a result of our great enthusiasm and our desire to have a go at something. All of us (Valeria Ortelli and Daniele Brunati and me) may come from different career backgrounds, but we decided to join forces and harness our enthusiasm by purchasing, restoring and resuscitating one of Como’s most magic places which

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di reinserire piante scomparse e valorizzare percorsi e passeggiate all’interno del Parco». Grazie a una convenzione con la Società Archeologica Comense, la Baita Elisa metterà a disposizione i propri spazi per le visite e, in un’apposita area esterna, sarà costruito un piccolo forno per cuocere i manufatti prodotti dai bambini durante i laboratori didattici. La nuova Baita Elisa concederà un ottimo ristoro anche ai buongustai: «Ci occuperemo personalmente della cucina e della ristorazione – garantisce Daniele Brunati – a base di ricette tradizionali, preparate in modo genuino e perfezionate con la consulenza dello chef Claudio Liverini». Si potranno gustare brasato, polenta, trippa, cassoeula, torta di mele e cutizza. La baita sarà inoltre un punto di ritrovo anche per serate a tema. E chi infine volesse fare ritorno alle abitudini delle nonne potrà cucinare il pane nel forno comune.

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we’d like to share with everybody – especially the new generations coming along. Refurbishment work was undertaken to upgrade that part of the Spina Verde Park. “We set out – as Valeria Ortelli explains – to reintroduce local plants and assess some of the walk routes like the one our refuge is on; it leads on to prehistoric archeological excavation sites, the mediaeval tower of Baradello and last of all to First World War trenches”. Thanks to an agreement with the Comense Archeological Society, the Baita Elisa will set aside an area for young and old alike with a small outside kiln to fire pottery produced by the children at workshops. In addition to getting healthy walks and culture fixes through seeing historically important sites, the new Baita Elisa refuge is going to get the gourmets turned on too. “We shall personally see to the cooking and refreshments – guarantees Daniele Brunati – so it’s a case of traditional fare and plain cooking perfected by consulting a real

L’inaugurazione della Baita Elisa è anche l’occasione per fare due passi nel Parco Regionale Spina Verde. «Da vedere sono il villaggio protostorico di Pianvalle, la cascina Respaù e il Castello Baradello - suggerisce Giancarlo Frigerio, presidente della Società Archeologica Comense». Il primo permette di visitare i resti delle antiche abitazioni preistoriche di Comum Oppidum, antecedenti alla fondazione della città romana. Dalla zona degli scavi si può poi discendere fino alla fonte della Mojenca e infine all’abitato di Prestino. «Se la meta prescelta è il Baradello - continua Frigerio - occorre seguire le indicazioni, ben visibili in tutto il Parco, dalla cascina Respaù fino al baluardo del fortilizio medievale». La Baita Elisa è in via Respaù 10, nel Parco della Spina Verde, ed è raggiungibile, sia in auto sia a piedi, da via Monte Caprino a Rebbio o da via Isonzo a Breccia (il sabato e la domenica, però, dalle 8 alle 11 e dalle 15 alle 18, l’accesso in auto è vietato). Un percorso alternativo, a piedi, è il sentiero che parte dalla basilica di Sant’Abbondio. La baita è aperta il giovedì e il venerdì sera e il weekend, sia a pranzo sia a cena (è gradita la prenotazione). Per i bambini, i gruppi e le scolaresche, su richiesta, vengono organizzate merende pomeridiane.

chef Claudio Liverini, lecturer at the Nutritional Art Science and Technology Centre in Brescia”. So dishes will include stew, tripe, apple tart. And also typical local food like cassoeula, polenta, ciambellone and cutizza. The refuge will moreover be a meeting place for theme evenings (the programme already includes a Halloween Witches’ Party and a Christmas Party), thanks to its especially cosy book-lined lounges and Celtic music. And finally for those wanting to turn the clock back, there’s a community oven where you can bake your own bread just like they used to do.

Nella pagina precedente, la Baita Elisa ristrutturata e un momento dell’inaugurazione. In basso, com’era agli inizi del secolo scorso. Per informazioni e prenotazioni chiamare lo 031.52.67.27 On the previous page, the reconstructed Baita Elisa during its inauguration. Below, as it was at the beginning of last century For information and reservation call 031.52.67.27

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ITINERARI L’ìmbarcadero di Moltrasio è il punto di partenza di questo itinerario sull’alta via dei Monti Lariani. Due ore di cammino lento che lasciano il tempo di godere di scorci panoramici e di esemplari architettonici di grande suggestione. Ci si inerpica lungo la prima scalinata sulla destra (riconoscibile dalla sbiadita insegna del “Milano”) che conduce alla chiesetta romanica di Sant’Agata. Svoltati a sinistra e percorso il breve vialetto pianeggiante, si giunge alla località Crotti; dopo circa 50 metri, lungo via Besana, ecco la prima delle numerose fontanelle dislocate lungo il cammino: da lì si imbocca un’altra scalinata e si prosegue per via San Martino sino a un piccolo gruppo di case. Al bivio a T si svolta a destra. L’incomparabile vista del lago con i suoi monti boscosi e gli abitati rivieraschi è degna compagna di viaggio sino alla frazione di Casarico. Qui è possibile dissetarsi a un’altra fontanella prima di svoltare a sinistra al secondo bivio e imboccare il vero “Sentee di Sort” con il complesso di cave:

The wharf in Moltrasio is the start of this high route over the Lariano Mountains. It’s a slow walk taking over two hours which gives you time to enjoy some stunnuing scenery and some highly evocative architectural features. You climb up the first flight of steps on the right (identified by a faded sign saying ‘Milano’), which lead up to the little Romanesque church of Sant’Agata. After turning left and walking up a short, flattish, little avenue you get to the locality of Crotti; after about 50 metres along Via Besana, you find the first of the many little drinking fountains placed along the way. From here you go up another flight of steps onto Via San Martino which you walk along until you reach a little group of houses. At the T-junction turn right. The exceptional view of the lake enclosed by its wooded mountains and lakeside dwellings will keep you company as far as the hamlet of Casarico. Here you can quench your thirst at another drinking fountain, before turning left at the second fork in the road into the real ‘Sentee di Sort’ with its series of quarries: here on the right is the first mining site, then the second one indicated by a sign saying ‘Niasc’. Along the walk ending up at Rovenna, there are several viewing points from which you can admire lakeside villas.

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To the stone quarries

Alle cave di

pietra di Samantha Panzeri ed Enrico Sala Foto di Andrea Benzoni

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Nella pagina precedente, la partenza del percorso. A sinistra, il sentiero e, in basso, uno scorcio panoramico On the previous page, the start of the walk. Left, the footpath and bottom right, a panoramic view

Nella pagina precedente, una modella su uno splendido Riva d’epoca noleggiabile nei Cantieri Matteri In the previous page, a model on a wonderful vintage Riva. You can rent it at Matteri Shipyard

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ecco a destra il primo luogo di estrazione e il secondo indicato dalla scritta “Niasc”. Lungo il percorso che giunge a Rovenna, sono tanti i punti panoramici da cui ammirare alcune tra le ville che si affacciano sul Lario. A questo punto, dal piazzale della chiesa parrocchiale del piccolo borgo nel comune di Cernobbio, si può proseguire per i Monti Madrona prendendo la “Via dei Monti Lariani” n° 1 per un breve tratto fino al bivio dopo Scarone. Fuori dal paese, si imbocca la mulattiera,

per abbandonarla poco dopo all’indicazione “Monti di Lenno”. Dopo un’altra deviazione si giunge al punto più alto dell’itinerario, a quota 675 metri. Dieci minuti di strada in discesa, con una svolta a sinistra e subito una a destra, e si raggiungono i Monti di Lenno. Seguendo la ripida mulattiera, in 20 minuti si arriva a Casarico e da qui a Tosnacco. Si scende poi verso la chiesa di S. Martino e si prosegue lungo la “Scala Santa” che degrada al lago. In breve si torna all’imbarcadero di Moltrasio.

From the small parish church square of this little hamlet in the municipality of Cernobbio, you can carry on over the Monti Madrona by taking the ‘Via dei Monti Lariani’ No.1 for a short stretch to where the road forks after Scarone. Once out of the village, go onto the mule-track only to leave it just after the sign ‘Monti di Lenno’. After another turn you reach the highest point on the itinerary: 675 metres.

Go down a surfaced road for ten minutes turning left and then straight away right, and you get to the Monti di Lenno. But alas, it’s time to go back. By going down the steep mule-track for 20 minutes you get to Casarico and from here to Tosnacco. You then go down towards the church of San Martino and carry on along the ‘Scala Santa’, which goes on down to the lake. You’ll soon be back at the wharf in Moltrasio.

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ITINERARI La Vallle Intelvi è un autentico scrigno traboccante di tesori d’arte, di storia plurimillenaria, di tradizioni e leggende, per non dire del suo patrimonio naturalistico, che invita a corroboranti passeggiate-escursioni, con numerosi siti di grande interesse archeologico. Tra i gioielli da non perdere, spicca il Museo della Valle, a Scaria, piccolo borgo ben segnalato sulla comoda strada da San Fedele a Lanzo, che si imbocca ad Argegno, poco dopo il ponte, a sinistra, 15-20 minuti di auto. Il museo è adiacente alla chiesa di Santa Maria, che raccoglie testimonianze della mirabile arte dei celebri Magistri Intelvesi, scultori che hanno firmato opere in mezza Europa. E per finire in bellezza, la chiesa romanica di San Nazaro e Celso (nella foto), con un’esplosione di affreschi dal Trecento al Cinquecento, tra cui una Ultima cena. Per informazioni si può contattare la Comunità Montana Lario Intelvese (telefono 031.83.07.41), quindi la parrocchia di Scaria per le visite.

Quando

fede arte

la diventa

when faith becomes art

di Franco Bartolini

Testo e foto di Franco Bartolini

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The Intelvi Valley is a real treasure trove of things artistic. Among gems not to be missed the Museo of the Valle in Scaria stands out; the village is well-signed on the convenient San Fedele-Lanzo road, which you take in Argegno. The museum is just after the bridge on the left; it takes 15-20 minutes in the car. The museum stands next to the church of Santa Maria, with its testimonies to the fine artistic work of the famous Magistri Intelvesi who produced the Carloni dynesty, stucco artists, architects, scagliola workers, painters and sculptors, responsible for monumental works half way across Europe. As an ending pop into the Romanesque church of San Nazaro and Celso (in the photo) where there’s an explosion of 14th-16th century frescoes. The museum is normally only open on July and August afternoons, but there are plans to upgrade its status (it’s virtually unknown at the moment) and make it more visitorfriendly. It is however possible to contact the Comunità Montana Lario Intelvese (Tel: 031.83.07.41).

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INF ORM A ZIONE PUBBLICI TA RI A

La

Geo Inerti Progetti per l’ambiente Prati, alberi, un laghetto, giochi per bambini e un “percorso vita” al posto di una cava. Quello che in un primo momento potrebbe sembrare il sogno di qualche ambientalista, in un futuro non molto lontano diventerà realtà. A realizzarlo sarà la Geo Inerti Srl, che ha avviato la riqualificazione morfologica e ambientale della Cava di Faloppio, in località Fornace. A ispirare il progetto la convinzione che, una volta cessato lo sfruttamento di un giacimento coltivabile, l’attività estrattiva debba proseguire con il recupero delle aree interessate, restituendo alla società il territorio temporaneamente occupato. Gli oltre 50mila metri quadrati, interessati negli ultimi 30 anni da estrazione di materiali per l’attività edilizia, verranno quindi riportati all’aspetto originale. Il progetto, che verrà completato nel 2010, ha già ottenuto il via libera dalla Provincia di Como, e a breve partiranno i lavori. L’intervento prevede il riempimento della depressione della cava con l’utilizzo di materiali provenienti da scavi non inquinati. Al termine l’area si presenterà a gradoni, e al suo interno verrà realizzato anche un laghetto. Giochi per bambini, verde attrezzato e nuove piantumazioni completeranno l’opera.

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Meadows, trees, a pond, games for children and a ‘combat course’ where a quarry used to be - what might at first sight seem an environmentalist’s dream will soon become true. It will be realised by Geo Inerti Srl who have started the morphological and environmental upgrading of Faloppio Quarry in the locality of Fornace. The project is based on the conviction that once extraction has been terminated, the perpetrators must undertake restoration of the said area and once more place temporarily-occupied land at society’s disposition. Over 50,000 square metres of land exploited for the last 30 years to extract building materials will thus be restored to their original state. The project to be completed in 2010 has already been approved by the Province of Como, and work will commence shortly. This envisages filling in the hollow with unpolluted material from other quarries. Restoration work will be split into 4 stages to allow the earth to settle properly. The area’s final appearance will be terraced and include a little lake in the middle. The project will be completed with a chidren’s play area, green area with facilities, and planting up work.

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Green Projects


ADVERTISING

Nelle di

Con i suoi vini, riconosciuti da premi e attestazioni di livello internazionale, la Cantina Sociale Mendrisio ha contribuito non solo a valorizzare la regione e il suo nobile prodotto, ma ha permesso anche al grande pubblico di apprezzare il buon vino creando le premesse per diffondere questa affascinante passione. È in una terra dalla forte tradizione vitivinicola e ricca di espressioni storiche, artistiche e naturali che la Cantina Sociale Mendrisio è nata, opera e continua il suo sviluppo. Una terra generosa, caratterizzata da un clima che favorisce la naturale maturazione delle uve che nei loro vigneti formati da suggestivi terrazzi e filari contribuiscono a regalare panorami intensi e di rara bellezza. Sentire comune del mercato è quello di poter attingere sempre più a proposte che fanno della genuinità e della qualità artigianale la propria prerogativa: in un mondo che negli ultimi anni è stato invaso dalla massiccia offerta di prodotti globalizzati, senza anima, omologati nei sapori e nelle proposte, la ricerca di caratteristiche specifiche, rappresentanti di un certo “saper fare”, di una qualità reale, ottenuta con passione e competenza nella scelta delle materie prime e nei processi di lavorazione è quanto mai attuale e sentita. I vini ottenuti e proposti dalla Cantina Sociale Mendrisio rappresentano appieno questa filosofia e si fanno ambasciatori del territorio

VIGNE

Mendrisio the vineyards of Mendrisio

Zoom sulla Cantina Sociale, ambasciatrice del Merlot ticinese A close-up on The Cantina Sociale, ambassador of Ticino’s Merlot

Its wines have won international awards and certifications, helping the Cantina Sociale Mendrisio to contribute not only to enhacing the image of this region and its fine produce, but also to allowing the public at large to appreciate good wine, by creating the right conditions to spread this fascinating interest in and love for wine. The Cantina Sociale Mendrisio was set up, works and continues its development in an area with a strong vine-growing and wine-producing tradition and with a wealth of historical, artistic and natural expression. This is a generous land, characterised by a climate that promotes the natural ripening of the grapes, growing in row upon row of vines across picturesque terraces that form an intense landscape of a rare beauty. The market shares an increasing desire for products characterised by genuineness and quality of craftsmanship. In a world that over recent years has been invaded by a mass of globalised impersonal products with standardised flavours and traits, there is now an increasingly strongly felt demand for specific characteristics, proof of a certain “know-how”, of real quality obtained

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e del Merlot ticinese. Ogni fase del processo di produzione, a partire quindi dalla raccolta nei vigneti, viene programmata con sapienza e cura. Nel vigneto l’esame dell’aspetto esteriore delle uve consente una prima selezione, la determinazione del grado zuccherino aggiunge una indicazione essenziale ai fini della destinazione del prodotto. Dalla produzione della Cantina Sociale Mendrisio, segnaliamo le ultime novità, quali “Centenario”, nato per celebrare i 100 anni di Merlot in Ticino, “Punto 902 Rosso e Bianco”, vinificato con uve provenienti dal “Comprensorio del Monte San Giorgio”, sito protetto dall’UNESCO, senza dimenticare gli storici “Mendrisio - Città del vino”, “Castel San Pietro”, vini a esclusiva denominazione comunale e “La Trosa”, vinificato con uve provenienti da vigne vecchie. Particolare importanza rappresentano poi i prodotti della linea “Tenuta Montalbano”, vini ottenuti da uve della tenuta omonima; oltre 20 ettari a corpo unico di proprietà della Cantina. Da questa linea nascono prodotti di eccellenza come “Montalbano Riserva - Merlot del Ticino - DOC”, pluripremiato, -nel corso degli anni, in vari concorsi. Per concludere questo già ricco quadro di proposte non dobbiamo dimenticare anche la controllata di prestigio “Monticello Vini SA”, che, attraverso una linea dedicata e inedita, propone una completa gamma di vini destinati a una clientela sempre più esigente e attenta. Info: www.cantinamendrisio.ch

Tra le ultime novità della Cantina di Mendrisio, il “Centenario”, nato per celebrare i 100 anni di Merlot in Ticino, il “Punto 902” (rosso e bianco) e il rinomato “La Trosa”

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through passion and skill at selecting raw materials and production processes. The wines produced and marketed by the Cantina Sociale Mendrisio fully represent this philosophy and are ambassadors for their territory and for Ticino Merlot. Each stage of the production process, is knowledgeably and carefully planned. In the vineyard, selection begins with examination of the outer appearance of the grape, followed by calculation of the sugar content to determine final use of the product. The latest wines produced by the Cantina Sociale Mendrisio include “Centenario”, in celebration of the 100th anniversary of Ticino Merlot, “Punto 902” white and red, vinified using grapes from the “Monte San Giorgio area”, a UNESCOprotected site. Mention must also be made of the historic “Mendrisio” city of wine and “Castel San Pietro”. The “Tenuta Montalbano” line of wines are especially important, made from grapes on the estate of the same name; a single vineyard covering 20 hectares belonging to the Cantina. This line has given rise to excellent wines such as “Montalbano Riserva Merlot del Ticino DOC”, which has received many awards. To point out this already rich collection of products, we must also mention the prestigious subsidiary company “Monticello Vini SA”, with an unprecedented dedicated line of wines.

One of the novelties in the Mendrisio Cellar is “Centenario” to celebrate the 100th birthday of Merlot in Ticino

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TERRITORIO

il Casinò più

grande d’Europa «Compatisco sinceramente tutti coloro che non amano il gioco e che non ne conoscono la forza profonda, distruttiva e insieme rigenerante. Entrare in un Casinò vuol dire uscire dalla vita di ogni giorno, dimenticare tutto e tutto sperare: soglia magica che basta attraversare, e il cuore batte a un ritmo diverso, si respira un’aria nuova». Così scriveva Mario Soldati nel suo romanzo “L’attore”. In effetti, ben difficilmente si resta insensibili al fascino della vibrante atmosfera che avvolge i tavoli verdi. Così anche al Casinò di Campione. Nel quale si sommano e si fondono due fortunate componenti: il gioco con la sua atmosfera elettrizzante, e le emozioni date da altri svaghi e divertimenti, in un ambiente elegante e discreto. Spettacoli di classe, avvenimenti sportivi e mondani, buona musica e balletti, “I really pity all those don’t love the game and don’t know its deep, destructive and at the same time restorer force. Entering a Casinò means leaving everyday life, forgetting everything and hoping everything: you need only to cross the magic threshold, and the heart beats at a different rhythm, you breathe a new air”. That is what Mario Soldati said in his novel “L’Attore” (The Actor). You may enter a Casinò even only for a concert or in order to spend a pleasant and amusing evening: but you are unlikely unmoved by the charming and quivering atmosphere existing around the gaming-tables. In the Casinò two lucky elements melt: the gambling with its exciting atmosphere and the possibility to enjoy oneself in the adjoining room with the other entertainment and

the biggest Casinò in Europe 104

Foto di Franco D’Aria

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Spettacoli di classe, avvenimenti sportivi e mondani: intorno al Casinò di Campione e nell’elegante atmosfera delle sue sale, si fondono l’alone elettrizzante del gioco ai tavoli e le emozioni di svaghi e divertimenti High class shows, sports and social events. Around Casinò di Campione and in the elegant atmosphere of its halls, the electrifying moments of the gaming tables and the excitement of fun and entertainment blend together

fanno da contrappunto alla concentrazione e alla tensione che caratterizzano i momenti dedicati al gioco. Il Casinò di Campione d’Italia è il cocktail più inebriante di queste sensazioni. LA STORIA L’origine del Casinò risale al 1917, in pieno conflitto mondiale, quando il Servizio Informazioni della Regia Marina Italiana ipotizzò la sottrazione dei piani di dislocamento della flotta imperiale in Adriatico custoditi nella cassaforte dell’Ambasciata Austroungarica di Berna. La casa da gioco oltreconfine aveva lo scopo di attirare ignari personaggi dell’alta diplomazia straniera in un ambiente saturo di agenti dei servizi segreti e di scassinatori provetti appositamente messi in libertà dalle carceri italiane. Terminata la guerra, nel 1918, la casa da gioco campionese rimase di fatto in funzione fino al 1933, quando il Governo Mussolini ne rese ufficiale la costituzione per motivi politici internazionali e per dare un’economia autosufficiente e un lavoro agli abitanti di questo piccolo lembo d’Italia in terra elvetica.

classical amusements in a smart and fair environment. Great shows, sport and society events, good music and ballets counterpoint the concentration and the tension which distinguish game moments. Campione d’Italia Casinò is the most stirring cocktail of these feelings. THE HISTORY Its origin dates back to 1917, during the first world war, when the Information Service of the Italian Government Navy thought to catch the stationing places of the imperial fleet in the Adriatic Sea, kept in the strong-box of the Austro-Hungarian Embassy in Bern. The gamblinghouse beyond the border aimed to attract unaware people of the high foreign diplomacy in a habitat full of secret agents and of skilful burglars suitably set free from Italian prisons. When the first world war was over in 1918, the gambling house in Campione worked until 1933, when Mussolini Government made it official for international and political reasons and in order to give a self-sufficient economy and a job to the inhabitants of this small edge of Italy into a Swiss land.

In alto, una vecchia locandina invita alle bellezze di Campione e del suo Casinò Sopra, uno degli ingressi dell’edificio Top, an old poster invites to the beauty of Campione and its Casinò Above, one of the hall

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Progettato dall’architetto di fama internazionale Mario Botta (sotto, nella foto) il nuovo Casinò di Campione sarà il più grande d’Europa Designed by internationally acclaimed architect Mario Botta (below, in the photo), the New Campione Casinò will be the biggest in Europe41

A sinistra, il festoso arrivo dell’equipqggio di Mintaka a Porto Cervo. Sotto, da sinistra, Stefano, Teresa, Franco e Nicola Polti con la Sardinia Rolex Cup. Nelle pagine seguenti, Joe Fly & Mintaka © Photo: ROLEX/Carlo Borlenghi Left, the festive arrival of team Mintaka in Porto Cervo. Below, from the left to the right: Stefano,

Da subito la casa da gioco rappresentò per Campione un polo importante attirando un turismo internazionale altamente qualificato anche in virtù delle diverse manifestazioni artistiche, mondane e culturali che da allora vi si tennero e che continuano ancora oggi. Il Casinò di Campione è infatti sede di prestigiosi premi internazionali tra i quali la Maschera d’argento, per la produzione cinematografica, e il premio Campione “Il cuoco dell’anno”, oltre ad altre numerose occasioni che vi fanno affluire personaggi della cultura e del jet set internazionale. IL NUOVO CASINÒ La crescente affermazione turistica di Campione d’Italia nonché il passaggio del Casinò, nel giro di pochi anni, da struttura elitaria a struttura di massa, ha fatto sì che la stessa casa da gioco, nonostante le opere di ampliamento a più riprese in epoche successive alla sua costruzione, non disponesse più degli spazi necessari per poter soddisfare completamente la domanda di gioco, esplosa anche grazie all’avvento delle slot machines, e con la febbre del gioco d’azzardo che sembra contagiare spazi sempre più ampi di società. In questo contesto nasce la scelta di realizzare una nuova sede. Il progetto della realizzazione del nuovo Casinò di Campione d’Italia è stato affidato a un professionista di fama internazionale, l’architetto ticinese Mario Botta, che ha voluto interpretare, in chiave moderna e funzionale, il profilo collinare di Campione d’Italia e, nel contempo, valorizzare la vista del Casinò per chi arriva dal lago. Con i suoi 240.000

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Immediately the gambling house represents for Campione an interesting pole which attracts a highly qualified international tourism even under the different artistic cultural and society events that are held. It is in fact the place where prestigious international prizes are carried out: among them there is the prize “la Maschera d’argento”(the silver mask) as far as the movie production is concerned, and the prize Campione “Il cuoco dell’anno” (The cook of the year), as well as other several occasions where many characters of culture and of the international jet set appear. THE NEW CASINO’ The increasing tourist achievement of Campione d’Italia and its Casinò, over a few years, have turned it from elite to mass structure, that is the reason why the old building, in spite of many enlargements can’t satisfy the requests of gambling any more, also because of the slot machines and the increasing game of chance which seems to catch wider spaces of society. In this context there is the necessity to build a new place for the gambling house. The project of the new Campione d’Italia Casinò has been assigned to the Ticinese architect Mario Botta, a world-famous person. He has interpreted, in a modern and functional way, the hilly profile of Campione d’Italia and meanwhile he has brought out the view of the Casinò for people

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Sotto, da sinistra, due vedute rispettivamente del nuovo e del vecchio Casinò A sinistra, il festoso arrivo dell’equipqggio di Mintaka Portoleft, Cervo. dathe sinistra, Stefano, Teresa, Below, startingafrom two Sotto, views of new and the old Casinò Franco e Nicola Polti con la Sardinia Rolex Cup. Nelle pagine seguenti, Joe Fly & Mintaka © Photo: ROLEX/ Carlo Borlenghi Left, the festive arrival of team Mintaka in Porto Cervo. Below, from the left to the right: Stefano, Teresa, Franco and Nicola Polti with the Sardinia Rolex Cup. In the next pages,

metri cubi di volumetria, il “nuovo” Casinò di Campione d’Italia sarà il più grande e moderno casinò d’Europa. Il complesso edilizio, che ricorda un doppio diapason, si sviluppa in tre grandi macro volumi. Il principale, quello centrale, si innalza per ben dieci piani; le due ali laterali, più basse, con la loro forma a gradonate, richiamano la discesa verso il lago di due collegamenti pedonali preesistenti. L’attraente Salone delle Feste, da 800 posti circa, è situato all’ultimo piano con più di mille metri quadrati di superficie a disposizione e può contare su due enormi palcoscenici: il primo dato da una vista mozzafiato sul bacino del lago Ceresio e il secondo dove si alterneranno artisti di fama internazionale provenienti da tutto il mondo. coming from the lake. Thanks to its 240.000 cubic metres of disposition of masses the new Casinò of Campione d’Italia will be the biggest and most modern casinò in Europe. The building which recalls a double diapason, spreads out in three big macro volumes. The main one, that is in the centre, stands to ten floors; the two side-wings below with their steps shape, recall the descent towards the lake with two former pedestrian links. The charming Entertainment Hall, with about 800 seats, is on the last floor, with more than thousand square metres of area it has two huge stages: the first one enjoys a wonderful view on the lake Ceresio and the second one receives many worldwide artists coming from all over the world. The main topic of the Entertainment

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La casa da gioco, fin dalla sua nascita, è meta di turismo internazionale grazie alle diverse manifestazioni artistiche, mondane e culturali che vi si tengono. Su tutte spicca il prestigioso premio internazionale “Maschera d’argento” Right bottom its inception the Casino has always been an international tourist attraction thanks to its various artistic, social and cultural events. Everithing is crowned by its prestigious “Silver Mask” award

La caratteristica principale del Salone delle Feste è quella di essere letteralmente sospeso a una grande trave reticolare che poggia sulle due torri portanti dell’intera struttura. Al quinto piano si apre il Porticato, ovvero l’originale grande terrazza a sbalzo sul lago con ai lati bar ed esclusivi esercizi commerciali. Nella struttura centrale si trovano le splendide e lussuose sale giochi, tradizionali francesi e americane e circa 650 tra slot machines e video poker. A sovrastare le sale giochi un Super Privé. Campione d’Italia e la sua nuova casa da gioco vi aspettano per offrirvi una miscela ben amalgamata di arte, cultura, spettacolo, mondanità e giochi dai più tradizionali ai più tecnologici ed interattivi. Hall is that you are literally suspended to a big reticulate beam which leans on two supporting towers of the whole structure. On the fifth floor there is the Arcade, that is the original big terrace, jerkily on the lake, with pubs, bars and exclusive commercial shops. In the central structure there are the magnificent and luxury gaming halls, the French traditional gaming halls and the American ones and about 650 slot machines and video poker. A Super Privé hall overcomes all the gaming halls. Campione d’Italia and its new gambling house are waiting for you and offer you a well-done mix of art, culture, show, society events and games from the traditional ones to the most technological and interactive ones.

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FOOD

Lario

&

Miele

I boschi di tiglio della Valle Intelvi, le grandi distese di castagni e le macchie di robinia, i suggestivi colori dei fiori di montagna. Accanto alle bellezze uniche del paesaggio, Madre Natura ha regalato al territorio lariano anche una grande varietà di piante dietro cui si cela il segreto di un miele dolce e pregiato. Sono centinaia infatti gli apicoltori professionisti che lavorano sul territorio provinciale, dove sono disseminati ben 11mila alveari, ciascuno con una media di 60mila api. Ogni unità è in grado di produrre quasi 30 chilogrammi di miele l’anno, per un totale di oltre 33 tonnellate del prelibato prodotto. La produzione del miele a Como decolla tra maggio e giugno, con la fioritura dell’acacia. In estate, poi, parte degli apicoltori lasciano i loro alveari nei grandi boschi di castagno, mentre altri li spostano in alta montagna dove possono trovare le distese “monflora” di tiglio e il rododendro, così come un’ampia varietà di fiori, dal rovo alla solidago, dal timo all’edera. Nella seconda metà di luglio, terminata la fase produttiva, il prezioso alimento

Lario’s Honey di Anna Campaniello

La produzione del miele a Como decolla tra maggio e giugno con la fioritura dell’acacia (foto di Sergio Baricci) Como’s honey production gets under way between May and June when the acacias blossom

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The lime-tree woods of the Intelvi Valley, the vast swathes of chestnut and robinia trees, the evocative colours of the mountain flowers. Together with the unique beauty of the landscape, Mother Nature has also blessed the Como area with a wide variety of trees and fruits which contain the secret of sweet high-quality honey, renowned throughout Italy. Hundreds of professional beekeepers work in the province which boasts no fewer than 11 thousand beehives, each with around 60 thousand bees. Each unit can produce nearly 30 kilos of honey a year, for a total of over 33 thousand kilos of this delicious product prepared and sold on Lake Como every year. Como’s honey production gets under way between May and June when the acacias blossom. Then in the summer some beekeepers leave their hives in big chestnut woods, while others take them high up in the mountains to areas with monofloral swathes of lime-trees or rhododendrons, as well as a wide

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appuntamenti

deposto dalle api nei favi viene estratto per centrifugazione, viene filtrato e conservato in appositi decantatori fino al momento del confezionamento. E questo senza minimamente modificare le caratteristiche di naturalità del miele. Se tutte le varietà di miele realizzate sul Lario sono considerate pregiate e di alta qualità, le tipologie più apprezzate dal consumatore sono quelle del tiglio e dell’acacia. Quest’ultimo in particolare è tra i più famosi e rinomati d’Italia. Venduto sul Lario e in tutta la Lombardia, è un prodotto che si presenta con un caratteristico colore giallo paglierino e con un dolce e inconfondibile sapore. Non a caso, i mieli lariani sono stati inseriti tra i prodotti tipici riconosciuti e venduti dal Consorzio “Sapori di Terra-Sapori di Lago”, con sette aziende produttrici che già hanno aderito al sodalizio per la tutela delle tradizioni del territorio lariano.

NOVEMBRE Expo Sapori Milano in Fiera a Milano Fiera di San Martino ad Albiolo “Sapori di terra-Sapori di Lago” Mercatini nelle piazze a Como DICEMBRE Mostra della capra lariana a Livo Città dei Balocchi a Como Mercatino di Natale a Olgiate Comasco

DATES NOVEMBER Milan Flavours Expo Milan Fair “Fair of San Martino”, Albiolo ‘Flavours from the Soil Flavours from the Lake from Farms to the Town’ Street Markets in Como Squares DECEMBER

5th Larian Goat or Livo

Exhibition at Livo January 2007 Città dei Balocchi in Como Christmas Market in Olgiate Comasco

variety of flowers. In the second half of July once the bees have finished their work, the precious substance they have left in the hone-combs undergoes cold centrifugal extraction, filtration and storage in special decantors until the time is right for the final stage of processing. Although all Lario’s honey varieties are considered to be of extremely high quality, the best results are definitely obtained with lime-trees and acacias. The product from the latter in particular is among the most famous and renowned in Italy enjoying national acclaim. Sold on the Lake and all over Lombardy it exhibits a typical clear colour with a sweet unmistakable taste. It’s no coincidence that Como honey has been included in the list of products recognised and sold by the Consortium Flavours from the Soil-Flavours from the Lake.

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I produttori Le varietà prodotte sul Lario: Robinia (o Acacia), Castagno, Tiglio, Rododendro, Millefiori di Montagna

Aziende produttrici del Consorzio “Sapori di Terra -Sapori di Lago”: • Apicoltura 3D di Mariano Comense • Apicoltura Bianchi Giovanni a Lomazzo • Azienda agricola Ga.Gi. a Bellagio • Apicoltura Belli di Mariano Comense • Apicoltura Bianchi a Cagno • Azienda Agricola “Il Grifone” a Valbrona • Apicoltura Pontiggia a Drezzo Types of honey produced on the Lario: Robinia (or Acacia), Chestnut, Lime-tree, Rhododendron, Multi-flower Mountain Producers belonging to the Consortium ‘Flavours from the Soil-Flavours from the Lake’ (see above)

Sono centinaia gli apicoltori professionisti che lavorano sul Lario, dove sono disseminati ben 11mila alveari Hundreds of professional beekeepers work in the province which boasts no fewer than 11 thousand beehives

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TERRITORIO

Art in Lugano

Dall’alto, il professor Daverio, un affresco di Bernardino Luini e l’interno della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Lugano From the top, professor Daverio, a Luini frescoe and an internal view of Santa Maria degli Angeli, in Lugano

The ancient church of Santa Maria degli Angeli in Lugano, home to three precious frescoes by Bernardino Luini, is the focal point around which a new Cultural Centre is being set up. The first ‘virtual’ cornerstone of this ambitious project was the lecture given last October by the well-known art expert Philippe Daverio. The seminar, organised by the Città di Lugano, Lugano Tourism and the association ‘Via Nassa’, during which speeches were made by the Mayor of Lugano the Rt Hon architect Giorgio Giudici, the president of Lugan Tourism Fabio Amadò, and Dr Paolo Grandi president of the association Carlo Cattaneo, was the starting point for the envisaged creation of a new cultural centre. This will stand where the Palace Hotel is now; the hotel was built in 1851 on the site of ancient monastery of Minor Franciscans, the annex of which was the church of Santa Maria degli Angeli.“This wasn’t just a lecture on the history of art – stresses Paolo Grandi – Prof Daverio with his vast experience of strategy and organizational aspects connected with public and private heritage unravelled anthropological and sociological aspects of the life and work of Luini, thus interpreting the spirit of the event envisaged as a bridge between the past vocation of the holy place and that of the new Cultural Centre, where art and culture will be forged in the future”. And ‘the new’ will be an important centre of encounter for the area’s main exhibitions and museums, as well as a venue for theatrical works and concerts.

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L’antica Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano, culla di tre pregevoli affreschi di Bernardino Luini, è il fulcro intorno al quale sta nascendo un nuovo importante centro culturale. La prima pietra “virtuale” di questo ambizioso progetto è stata la conferenza tenuta lo scorso ottobre dal noto divulgatore d’arte Philippe Daverio, organizzata dalla Città di Lugano, da Lugano Turismo e dall’associazione “Via Nassa”, e durante la quale sono intervenuti il sindaco di Lugano, onorevole architetto Giorgio Giudici, il presidente di Lugano Turismo, Fabio Amadò e il dottor Paolo Grandi, presidente dell’associazione “Carlo Cattaneo”. L’incontro è stato il punto di partenza della futura creazione di un nuovo polo culturale che sorgerà dove ora è il Palace, hotel edificato nel 1851 sopra l’antico convento dei Francescani minori, cui era annessa la chiesa di Santa Maria degli Angeli. «Non è stata una semplice lezione di storia dell’arte – ricorda Paolo Grandi – Il professor Daverio, che ha una grande esperienza nella strategia e nell’organizzazione dei beni pubblici e privati, ha dipanato gli aspetti antropologici e sociologici della vita e delle opere del Luini, interpretando così lo spirito dell’evento che voleva essere un ponte tra la vocazione che il luogo sacro ebbe in passato, e quella del nuovo centro culturale, fucina di arte e cultura per il futuro». Il nuovo polo riunirà le principali sedi espositive e i musei del territorio, ma vi sarà pure spazio per rappresentazioni teatrali e concertistiche. Non solo, l’attività si allargherà dagli spazi interni alla piazza antistante, dove verrà posata una scultura di Arnaldo Pomodoro.

Arte a

Lugano 119


ADVERTISING

La Murrina, in via Milano 74 a Como, è un importante showroom dedicato al design. Un orientamento dell’azienda che è andato consolidandosi, attraverso la collaborazione con importanti progettisti del panorama contemporaneo. Conseguentemente, gli spazi espositivi si sono andati modificando per ospitare queste nuove collezioni di luci, che seguono un’importante svolta nella storia dell’azienda. Il negozio di Como, con la sua recente ristrutturazione interna, tende a dare molto spazio proprio a queste nuove collezioni, che trovano la loro collocazione in un contesto leggero e volutamente sobrio, per esaltare e rendere leggibile il prodotto. “Medusa”, “Voluttà” e “Obelisco” sono i loro nomi. Nomi protagonisti in questo periodo, essendo il rosso e il bianco i colori cardine, contrapposti al nero e ad altre nuove tinte accattivanti. La Murrina, Como via Milano 74 is a showroom devoted to design. The Company’s concern with design is continuing its collaboration with leading contemporary designers, with the result that display space is being adapted to showcase new light collections - a real crossover point in the company’s history. The recently-revamped inside of the Como shop tends to provide these new collections with ample display space through deliberately low-key and sombre showcasing, in order to highlight articles and make them more scrutable. “Medusa”, “Voluttà”, “Obelisco” are the collections being highlighted at the moment, and red and white the pivotal colours contrasted by black and other newer mesmerizing hues.

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ADVERTISING Si chiude per Macef, Salone Internazionale della Casa, un buon 2006. Anno che ha visto un significativo incremento di visitatori, in particolare di quelli esteri, cresciuti a gennaio e a settembre rispettivamente del 17% e dell’11% rispetto all’anno precedente. Sul risultato positivo hanno influito diversi fattori: il ritorno di attenzione degli espositori esteri per il mercato italiano, una forte campagna promozionale internazionale, il richiamo mediatico della nuova Fiera, nonché l’attivazione di un sito (www.macef.it) in quattro lingue. In vista del gennaio 2007 numerosi sono i progetti di sviluppo proposti da Macef e che hanno quale denominatore comune i temi della italianità, dell’internazionalità e della comunicazione. Agli espositori, circa 3.500 su un’area di 150mila metri quadrati il Macef si propone non solo e non tanto come un venditore di spazi e di servizi, bensì come un partner insieme con il quale espositori e visitatori possono intraprendere progetti, iniziative e percorsi

comuni. Tra gli aspetti più significativi del Macef gennaio 2007 spiccano due nuovi nati: l’area Gourmet e il padiglione Experience. Il primo enfatizza i distretti industriali tipici del Macef e dell’Italia che produce, il secondo raccoglie ed evidenzia gli oggetti “cool”, le tendenze estreme e divertenti, irriverenti e giocose. E ancora, tra le novità, il ”link” con “La Rinascente”, uno spazio dedicato all’etnico intitolato “Dal mondo”, e lo Shop Village, con il progetto Art, legato alla “cultura della tavola”. E ancora, Il premio Design, intitolato al fondatore della mostra, il cavaliere del Lavoro Massimo Martini, dedicato ai giovani designer di tutto il mondo e, sempre in tema di giovani e di designer, lo straordinario progetto, curato da Silvana Annicchiarico, “Nella Triennale e per la Triennale”, di cui il Macef è sponsor, insieme con la Regione Lombardia. Partendo da un “censimento dei giovani designer italiani” il progetto sfocerà in una grande mostra.

una casa in grande

International Home Exibition Macef’s 2006 season is coming to a glorious end; visitor numbers are up especially foreign visitors, whose number grew by 17% and 11%. This positive outcome was due to various factors: foreign exhibitors’ renewed interest in the Italian market, strong promotion abroad and the activation of a website (www.macef.it) in 4 languages. January 2007 will witness numerous development projects envisaged by Macef with such themes in common as ‘Italian-ness’, ‘international-ness’ and communication. To its 3,500 exhibitors spread over 150,000 square metres, Macef’s role will not merely be that of floor-space peddler and service provider, but rather that of a partner with

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stile

whom exhibitors and visitors can undertake project and common courses of action. Macef January 2007 will have two exciting new brainchildren: the Gourmet Area and the Experience Pavilion. The former will be featuring Macef’s and Italy’s manufacturing areas, the latter will be collecting and featuring ‘cool’ items, way-out irreverent and playful fun trends; the link with ‘La Rinascente’; an ethnic area and the Shop Village with the Art Project. Then there’s the Design Award named after the exhibition’s founder the Cavaliere del Lavoro Massimo Martini, which will be presented to young designers from all over the world.

a house in grand style 123


Making a good town better «La qualità è senz’altro la nostra missione, o più semplicemente è il nostro modo di lavorare, cioè di affrontare e risolvere le problematiche cittadine». Il presidente di Csu, Filippo Arcioni, non ha dubbi. La storia recente della società, evolutasi rapidamente dal rango di municipalizzata a quello di multiutility impegnata su più fronti, testimonia il rafforzamento di una direzione di marcia ben precisa. Oggi Csu si è specializzata nel ruolo di partner delle amministrazioni locali per rendere i centri urbani più funzionali e vivibili. Prende in carico le aree parcheggio, ma non limitandosi ad assumere la gestione di uno spazio: ne studia, progetta e realizza la riqualificazione, con benefici “We’re definitely aiming for quality, which is quite simply our approach when tackling and solving a town’s problems”. CSU’s president Filippo Arcioni is adamant. The company’s recent history, which has witnessed evolution from municipal status to that of a multi-functional, multi-sectorial entity, testifies to its consolidation in one precise direction. These days CSU’s specialised role is that of acting as local council partner in order to make urban areas more functional and liveable, which has immediate positive tourist spin-offs. CSU has kept up its real core business though: it is above all a company in charge of parking areas, but with a wider overview; not just restricting itself to running parking space it

Nella foto, l’ingresso di Villa Olmo. La dimora lariana è sede di grandi mostre la cui riuscita è merito anche dello sforzo organizzativo di Csu Right, the entrance to Villa Olmo. The Como Villa is the venue for big exhibitions the success of which also depends on CSU’s organizational skills

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al servizio della città

ADVERTISING per la comunità e i turisti. «Il criterio - sottolinea Arcioni - è innescare un processo virtuoso, che passa anzitutto da un’attenta modalità di gestione, che vuol dire massima praticità e ricorso all’innovazione tecnologica, per approntare una piena restituzione dell’area al contesto urbanistico in cui ricade: un’anonima area di parcheggio deve tornare ad essere un pezzo di città, elegante e comodo». Tutta la politica nel settore della mobilità è figlia di una logica a 360 gradi: dallo storico impianto di via Auguadri recentemente affiancato da un servizio di videosorveglianza (24 ore su 24), a quello nuovissimo della Val Mulini che risponde alla logica di una rete di parcheggi di corona per filtrare la discesa in convalle e dunque rendere godibile turisticamente la città murata. Con analoga attenzione Csu ha rafforzato l’impegno per il tempo libero, lo svago, i giovani attraverso i costantemente rinnovati impianti sportivi. La “capitale” multidisciplinare resta il palazzetto di Casate. Teatro di grandi eventi e, più semplicemente, palestra agonistica e di formazione (hockey, pattinaggio, nuoto). Anche per Casate, dove è appena stata riaperta la piscina con un confortevole solarium esterno, vi sono sul tavolo idee e progetti di riqualificazione. Lo stesso è avvenuto studies it, then plans and implements its upgrading with evident benefits both for local communities and Como’s many enthusiastic visitors. The most stunning example is Piazza Volta which acts as a future model. But the same approach lends itself to all sorts of areas. The criterion is the creation of a virtuous circle based on careful management - which is both practical and hi-tech - and giving back the area in keeping with its urban context: “An annonymous car park should once more become an elegant, convenient part of the town”, stresses Arcioni. So we’re talking about services to the town. Modular unit sector policy is based on an eclectic approach: from the historic installation in Via Auguadri recently extended with 24-hour video security, to very recent work in Val Mulini implementing a ring of car-parking facilities acting as a downward-flow filter, thus making life more enjoyable for visitors to downtown Como. Similarly, Csu has undertaken to double its efforts for young people with regard to free time and entertainment activities through constantly updating sports facilities. But the multi-functional capital just has to be the Palazzetto di Casnate - theatre for great events but also a basic gym for competitive events

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Csu ha rafforzato l’impegno per il tempo libero, lo sport e lo svago dei giovani rinnovando gli impianti sportivi Csu have doubled their efforts to promote free time, sport and entertainment by updating sports facilities

sul primo bacino del lago, con l’avanzata progettazione di una nuova serie di posti barca. Uno degli ultimi settori in cui, con il mandato di Arcioni, Csu si è specializzata è quello dei grandi eventi. Sin dall’inizio la società ha sostenuto il Comune nello sforzo di inserirsi nel circuito delle città dell’arte. E alla terza tappa, dedicata a Magritte (mostra dallo strepitoso successo), ha dato il meglio di sé. La società ha governato l’intero processo organizzando e controllando la spesa, con una scrupolosa attenzione al rapporto costo-benefici, e il risultato ha formalizzato sotto ogni punto di vista il riconoscimento del territorio comasco quale sede naturale dei grandi eventi internazionali.

and coaching (hockey, skating and swimming). In Casate too with its recently reopened swimming-pool and comfortable outdoor solarium there are ideas and projects on the table for upgrading facilities. CSU never stands still: the same thing happened on the first basin of the lake where a new boating-marina project has reached an advanced stage. One of the latest sectors Csu has specialised in under the auspices of Arcioni is that of great events. Right from the start the company has backed the Town Hall in its efforts to break ino the città dell’arte circuit (Mirò). And at the 3rd edition featuring the genius of Magritte, it really gave of its best. With the Town Hall’s full endorsement, the company ran the whole show organising and monitoring expenses paying special attention to the cost-benefit ratio.

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Aut. Min. del 23.06.06

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Ecco una cena tipica dell’antica Roma, suggerita dal professor Giorgio Luraschi e cucinata dallo chef Alfredo Ratti (al centro, nella foto) For you, a typical dinner of ancient Rome, suggested by professor Giorgio Luraschi and cooked by chef Alfredo Ratti (in the photo, centre)

Gli antichi Romani consumavano nell’intera giornata tre pasti principali: Jentaculum, Prandium, Coena. Il primo pasto a base di pane e formaggio, preceduto da un bicchiere d’acqua, era simile ad una frugale colazione. In tarda mattinata intorno a mezzogiorno, consumavano un leggero pranzo spesso in piedi, il “Prandium”, a base di pane, carni fredde, frutta e vino. Il pasto principale era la Coena che iniziava tra le 15 e le 16 e poteva dilungarsi sino all’alba. Della cucina, quello che principalmente conosciamo giunge dai ricettari di Apicio, noto gastronomo di età imperiale, che scrisse “De Re Coquinaria”, dal quale possiamo trarre la maggiore conoscenza sulla cucina dell’antica Roma. Il Garum fu l’ingrediente principe della cucina antica e già i Greci ne facevano buon uso fin dal V secolo a.C.. Questa salsa - usata forse a gocce al posto del sale, costosissimo e non sempre facile da reperire - era preparata in vasche piccole dove si mettevano i pesci minuti, non sviscerati (alici, sardine, e aringhe)a cui si aggiungevano pezzi di sgombri e di ricciole. Dai Romani erano principalmente apprezzati i piatti forti, soprattutto a base di carne, e in particolare il maiale, del quale erano apprezzate le mammelle e la vulva della scrofa, utili contro il malocchio. Venivano anche consumati i volatili e inoltre l’asino selvatico, il ghiro, il fenicottero, del quale veniva ricercata soprattutto la lingua.

Acciughe fritte (Apicio 147) Questo semplice piatto di frittura di pesce si può realizzare con acciughe o altri pesciolini, come sogliolette o trigliette. Il pesce pulito e preparato va immerso brevemente in uovo sbattuto e poi messo a cuocere in casseruola in una salsa di garum, vino e olio. Fate dorare rapidamente dalle due parti. La cottura non deve superare i 10 minuti. Dosi per 4 persone: 6 etti di pesciolini.

Anatra alle prugne (Apicio 213) Dosi per 4 persone: 1 grossa anatra, 300 g di prugne, 1 bicchiere di mulsum, 2 cucchiai di cipolla secca, erbe, pepe, 1 cucchiaino di garum, olio, aceto. Questa ricetta può essere utilizzata per cucinare l’anatra, il pollo e la gru. Escludendo la gru, potete provarla con anatra e pollo. Si adatta benissimo a entrambi. Prendete una bella anatra carnosa e tagliatela a pezzi; mettete a rosolare in un po’ d’olio e garum la carne, aggiungete la cipolla e le erbe, 1 bicchiere di mulsum e fate cuocere. A metà cottura unite le prugne snocciolate. Se il sugo fosse un po’ grasso, aggiungete un cucchiaio di aceto. La stessa ricetta si può eseguire con l’anatra intera.

Omelettes dolci (Apicio 129 e 1-13) Queste due omelettes sono pressoché uguali: l’unica piccola variante è l’aggiunta di vino nella seconda. Il nome “patina” deriva dal recipiente, la patina o patella, in cui venivano cotte. Si trattava di un recipiente di terracotta, una scodella non molto profonda che serviva per la cottura nella cenere. I piatti che in Apicio prendono questo nome sono omelettes e soufflés; in genere si capisce quando si tratta di una omelette dal fatto che Apicio in quel caso parla di “patina versatilis”, cioè di una “patina da rovesciare” (frittata). Per un dessert per 4 persone: prendete 4 uova, 200 g tra noci e pinoli sgusciati e grossolanamente tritati, 4 decilitri di latte, 2 cucchiai di vino (rosso o bianco a piacere), 2 cucchiai di olio, 1 pizzico di pepe e 20 g di miele. A mio parere, in questo caso, è meglio tralasciare il garum. Se volete eseguire alla lettera la ricetta di Apicio, non tritate i pinoli. Fate cuocere in una padella antiaderente, senza aggiungere altri grassi o versate sul piatto di portata, rovesciandovi l’omelette.

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The ancient Romans consumed three basic meals over the course of the day: Jentaculum, Prandium and Coena. The first meal of bread and cheese, preceded by a glass of water, was like a small breakfast; late morning around midday they would have a light lunch often while standing without even laying the table, the ‘Prandium’ consisting of bread, cold meat cuts, fruit and wine. The main meal was the ‘Coena’ which started between 3 and 4pm and which often used to go on until dawn. What we know about the cuisine comes mainly from the recipe books of Apicio, a renowned gourmet in imperial times who wrote ‘De Re Coquinaria’ from which we can glean most of the information about cookery in Ancient Rome. Garum was the chief ingredient in ancient cooking and the Greeks had already been using it since the 5th century b.C. This sauce probably dripped onto food as a substitute for salt was both very costly and often hard to come by; it was prepared in little basins using tiny unfilleted fish (anchovies,sardines and herrings) to which would be added pieces of mackerel and sea-urchins, complete with entrails and head.

FRIED ANCHOVIES (Apicio 147) Patina of fried anchovies: wash the anchovies and baste them in whisked eggs; boil some wine, oil and ‘garum’ in a saucepan and toss the anchovies into it. When cooked (on one side) turn them over gently; lightly brown them and moisten them with ‘oenogarum’ of table wine, then sprinkle with pepper and serve. This simple fried fish dish can be done with anchovies or other little fish, such as small fillets of sole or red mullet. The clean filleted fish is basted briefly in whisked egg and then cooked in a saucepan in a marinade consisting of garum, wine and oil. Brown quickly on both sides for not more than 10 minutes. Serve with oenogarum. To feed 4 people: 600 g of small fish.

DUCK IN PLUM SAUCE (Apicio 213) Recipe for crane, duck or chicken; pepper, dried onion, mountain celery, cumin, celery seeds, stoned plums, ‘mulsum’ and oil. Cook above ingredients. This recipe can be used to cook duck, chicken and crane; don’t bother with crane, try it with duck or chicken - it’s ideal for both. Take a nice meaty duck and cut it up; brown it in some oil and garum, add in the onion and herbs, and a glass of mulsum and cook it. Half way through the cooking add the stoned plums; should the sauce be a bit greasy, add a spoonful of vinegar. You can use a whole duck for this recipe. To feed 4 people: 1 large duck, 300 g of plums, 1 glass of mulsum, 2 spoonfuls of dried onion, herbs, pepper, 1 teaspoonful of garum, oil and vinegar.

SWEET OMLETTES (Apicio 129 and 1-13) Flipped-over omlettes: take some pine-kernels and shelled and toasted nuts, grind them in with honey, pepper and garum, add milk and egg with a drop of oil. Flipped-over omlettes served as a sweet. Take some pine-kernels and shelled crushed nuts, toast them and grind them up with honey, pepper, garum; add milk, egg a drop of pure wine and oil. These two omlettes are more or less the same: the only little variation is the addition of wine to the the second one. The name ‘patina’ derives from the containerl in which they were cooked. This would generally be an earthenware container, a shallow bowl, used to burn ashes in. The dishes in the Apicio which takes this name were omlettes or souflés. Dessert for 4 people: take 4 eggs, 200 g of shelled roughly grouned up walnuts and pine-kernels, 2 cups of milk, 2 spoonfuls of wine (red or white as you prefer), 2 spoonfuls of oil, a pinch of pepper and 20 gr of honey.

Ancient Roman menus

FOOD

Antichi romani a tavola di Alfredo Ratti

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FOOD Il Masigott fa bella mostra di sé nella storica pasticceria “Sartori” di Erba The Masigott in the famous confectioner’s Sartori in Erba

La “Sagra del Masigott” di Erba è una festa che affonda le radici nel passato romano quando si tenevano le celebrazioni per il buon esito dei raccolti. In un gigantesco paiolo collocato nella piazza di sant’Eufemia, luogo di mercato, si mescolavano castagne e legumi, con l’aggiunta di farine di varia natura. Nel corso del Settecento, quando la cultura del mais si va sostituendo a quella della castagna, la farina di granoturco diventa l’ingrediente sovrano della polenta brianzola, dalla quale pare abbia poi avuto origine il “Masigott”, il dolce tipico erbese. Il nome, in dialetto locale, richiama una persona goffa per gli abiti che indossa. La pasta del Masigott, di farina gialla e bianca, canditi, uvette e nocciole, piace a grandi e piccoli.

il

masigott

the masigott Erba’s Feast of the Masigott dates back to its Roman Past when celebrations used to be held around the middle of October auguring a good harvest. An enormous cauldron would be set up in Sant’Eufemia Square which was the market place, and in it chestnuts, vegetables and various kinds of flour would be mixed. Over the course of the 18th century when maize cultivation took over from that of chestnuts, maize flour became the main ingredient in the Brianza. The typical Erba cake Masigott apparently originated from this, meaning a clumsy over-dressed person in local dialect. Masigott pastry consists of yellow and white flour, candid peel, raisins and hazelnuts - a favourite with young and old alike.

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di Cristina Fontana

la ricetta • 200 g di zucchero a velo • 200 g di burro • 5 uova • 100 g di farina di semola • 60 g di farina di fraina • 30 g di fecola di patate • uva sultanina • pinoli • noci sminuzzate • scorze d’arancia candite • 1/2 bustina di lievito vanigliato per dolci

• 200 g of icing-sugar • 200 g of butter • 5 eggs • 100 g of fine flour • 60 g of maize flour • 30 g of potato flour • sultanas • pine kernels • crumbled nuts • candid orange peel • 1/2 sachet of vanilla-flavoured baking powder

Dopo aver montato molto bene il burro con lo zucchero a velo si aggiungono le uova intere, quindi le diverse farine setacciate (stando sempre attenti a non lasciare grumi nell’impasto), infine, con generosità, le uvette, le noci, i pinoli e i canditi. Si versa quindi l’impasto in una tortiera e si pone quest’ultima nel forno già ben caldo, regolato sui 190 °C, per una quarantina di minuti, controllando dopo mezz’ora come procede la cottura.

After whisking the butter and icing-sugar thoroughly, beat in the eggs (whole) and the sieved flours (making sure the mixture isn’t lumpy); last of all add in generous quantities of sultanas/ currants/raisins, nuts, pine-kernels and candid peel. Place the pastry mixture in a baking-tin and place in a heated oven set to 190 °C for about 40 minutes, checking how the baking’s going after half an hour.

curiosità La sagra del Masigott vive ancora oggi grazie all’associazione “Quei del Masigott”. La sagra è anche un solenne momento religioso. Fu infatti san Carlo Borromeo, nel XVI secolo, a trasformare la festa di fine raccolto in una celebrazione a ricordo di sant’Eufemia The Feast of the Masigott is still kept alive today by the Association Quei del Masigott. The feast also has a profound religious significance. In the 16th century Carlo Borromeo gave the celebration a facelift by turning the harvest festival into remembrance celebration of sant’Eufemia.

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ndinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Il ndominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Stalker – approfondimento sulla città 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità mbardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11.00 iogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità mbardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Mondo Sostenibile (15nale di ecologia) Il Mio Medico (15nale di medicina) 12.35 arica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiornale .04 infomobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navigator n Maurizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale ettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 TV pping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia .32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19.30 iogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20.20 Como notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 club80 special 22.00 CiaoComo.it notizie locali 22.02 club80 special .00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte artedì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 i Mitici 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 Ma ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 teo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it izie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe ndinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Formazione in fm – settimanale dedicato al mondo del lavoro 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia .05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiornale .04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia .05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Color Rubino (15nale di enologia) Buonissimo (15nale di cultura a tavola) 12.35 ricarica free .00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiornale 14.04 infomobilità mbardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navigator con Maurizio Melita .30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale spettacoli 17.04 omobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 TV Zapping i programmi evisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia 18.32 post-it puntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19.30 radiogiornale flash .31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20.20 grComo notiziario ale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 Allegro Vivace – musica classica leggera con Cecile Prakken 22.00 CiaoComo.it notizie locali .02 Jazz from N.Y. con Gordon Spencer 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jazz e nge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Mercoledì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 Stalker – approfondimento sulla città 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 06 Ma ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità mbardia 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 iogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Stalker – approfondimento sulla à 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti .00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Va Pensiero (settimanale di cultura e ettacolo) 12.35 ricarica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 iogiornale 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia .05 Navigator con Maurizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash .00 radiogiornale spettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 Como sport 17.52 TV Zapping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash .31 infomobilità Lombardia 18.32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con seppe Rondinelli 19.30 radiogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con seppe Rondinelli 20.20 grComo notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 My Generation con Lorenzo Canali 22.00 oComo.it notizie locali 22.02 My Generation con Lorenzo Canali 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02.00 eroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Giovedì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 i Mitici 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 Ma o!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 omobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 La Sentenza veri casi legali alla radio 10.00 radiogiornale .04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi evisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale .04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Salute&Società (settimanale dedicato alla salute) 12.35 ricarica e 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiornale 14.04 omobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navigator con urizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale ettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 TV pping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia .32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19.30 iogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20.20 Como notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 Squilla il telefono con Flavio Saturno e Alessandro Palermo 22.00 oComo.it notizie locali 22.02 Squilla il telefono con Flavio Saturno e Alessandro Palermo 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator n Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Venerdì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 Stalker – approfondimento sulla città 00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 Ma ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con rlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità mbardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità mbardia 9.32 Stalker – approfondimento sulla città 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali .30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 iogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rica Easy Mouse (15nale di tecnologia) AutoMoto Radio (15nale mondo motori) 12.35 ricarica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo nchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiornale 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash .31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navigator con Maurizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità mbardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale spettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 iogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 TV Zapping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia .05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia 18.32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi .00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19.30 radiogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 iogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20.20 grComo notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top ernational classifiche dal mondo 21.00 Parliamone con Maurillo 22.00 CiaoComo.it notizie locali 22.02 Cronache VIP con Cyranò 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 oComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Sabato Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 tici 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 top Italia classifica italiana 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 8.05 Prego, avanti c’è posto con Luna 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 omobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Cronache VIP con Cyranò 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 32 Stranieri in Italia notiziario rivolto ai cittadini stranieri 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Como vende musica con Giuseppe Rondinelli 10.20 CiaoComo. otizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Como vende musica con seppe Rondinelli 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 Porto Franco prima parte 12.20 grCOMO iziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 Porto Franco seconda parte 12.35 ricarica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 Squilla il telefono con vio Saturno e Alessandro Palermo 13.30 radiogiornale flash 14.00 radiogiornale 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Top international classifiche dal mondo 14.30 radiogiornale h 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 omobilità Lombardia 16.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Megahit 10 anni di sica con Michele Ricci 17.30 radiogiornale flash 17.32 infomobilità Lombardia 17.52 post-it appuntamenti 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 Megahit 10 ni di musica con Michele Ricci 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 club80 con Carlo Bianchi 19.30 iogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 19.53 post-it appuntamenti 20.00 radiogiornale 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 i Mitici 20.30 post-it puntamenti 20.40 Top dance 21.00 Happy music 23.00 Parliamone con Maurillo 00.02 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 02.00 CiaoNotte Domenica Ore 7.00 oscopo di Mariella 7.04 infomobilità Lombardia 7.05 i Mitici 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 Top Premier Award con Franz Campi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità mbardia 8.05 Prego, avanti c’è posto con Luna 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Allegro Vivace – musica classica leggera con Cecile Prakken 9.30 radiogiornale flash 10.00 iogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 top Italia classifica italiana 10.30 meteo 10.31 La Sentenza veri casi legali alla radio 10.53 post-it appuntamenti 11.04 infomobilità mbardia 11.05 club80 special con Carlo Bianchi 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 club80 special con Carlo Bianchi 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità mbardia 13.05 Cronache VIP con Cyranò 13.30.Urania settimanale di astronomia 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Como vende musica con Giuseppe Rondinelli 16.00 iogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci .52 post-it appuntamenti 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia .05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 20.00 radiogiornale 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Troppo forti con Alex Dessì 21.04 infomobilità Lombardia 21.05 Troppo i con Alex Dessì 22.04 infomobilità Lombardia 22.05 Squilla il telefono con Flavio Saturno e Alessandro Palermo 23.00 Top international classifiche dal mondo Lunedì Ore 6.30 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 Ma scopo di Mariella 6.40 Stalker 7.00 Lunedì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 Stalker w w– approfondimento w . c i a o sulla c ocittà m7.00 o . radiogiornale it o!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 omobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Stalker – approfondimento sulla città 10.00 radiogiornale .04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi evisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale .04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Mondo Sostenibile (15nale di ecologia) Il Mio Medico (15nale di

Una città. Una radio.

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