magiclake spring 2007

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www.comosmagiclake.com E 1,00

Sport

Anniversary

Art

Giuseppe Roda Giuseppe Roda

I carabinieri di Como TheComo’sCarabinieri

La sirena del lago Lake Como’s marmaid

Galliano a Cantù Galliano in Cantù

Gli Impressionisti The Impressionists

Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Como

Area

spring 2007 - anno III - n. 1

spring 2007 - anno III - n. 1

Magic Lake Como Review

People

Vacanza

lago

sul Holiday on the lake

1



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6

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SOMMARIO / SUMMARY

108 30 24 16

Cameron Diaz, tutti pazzi per il Lago di Como Cameron Diaz, all crazy about Lake Como

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Vitali, il romanzo tinto di lago Vitali: a lake-tinged novel

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Una provincia sicura grazie all’Arma A safe Province, thanks to the Arm

30

Como allo specchio Como in the Mirror

36

Per un lago più pulito Cleaning up the Lake

50

Navigare insieme sull’autostrada d’acqua Sailing together along the Motorway of Water

66

Il vento soffia sul Keeler 28 Polti’s Keeler – a wind fast craft

94

Sposarsi sul Lago di Como Getting married on Lake Como

74

La sirena del Lago Lake Como’s Mermaid

96

Amici di Como, cinque anni di successi Friends of Como: 5 years of success

88

Wakeboard: evoluzioni sul Lario Wakeboard: Evolutions on the Lario

100

Claudio Corti, voglia di vincere Claudio Corti, the Will to Win

105

Golf Villa d’Este, la storia e il mito Villa d’Este Golf Course, Story and Legend

118

Qui nasce il vino insubrico The Birthplace of Insubria Wine

124

Impressionarsi a Villa Olmo Be impressed at Villa Olmo

60

Gioielli etnici nelle vetrine della banca Ethnic Jewels in Bank Windows

65

Il Salone del Mobile 2007 The 2007 Salons

82

Il Garibaldi della Val d’Intelvi The Garibaldi of the Val d’Intelvi

43

La fine di Mussolini, il Lario si tinge di Giallo The Death of Mussolini, Mystery on the Lake

46

I mille anni di Galliano Galliano’s one thousand Years

70 136

sport

108

Roda, mezzo secolo di acciaio L’incredibile storia dell’impero e del suo fondatore Roda: Half a Century of Steel. The incredible Story of an Empire and its Founder

Villa Serbelloni, cucina a cinque stelle Villa Serbelloni, 5-stars cuisine

food

Campione d’Italia visto da Mario Botta, Umberto Calandrella e Daniele Brunati Campione d’Italia descripted by Mario Botta, Umberto Calandrella and Daniele Brunati

Paradiso e Inferno Paradise and Hell 8

46

55

Gatto Nero a cena con il Vip Gatto Nero, dinner with the VIPs

128

Montalbano, ristorante sulle vigne Montalbano: restaurant on the vineyard

132

Il Gran fritto alla comasca The great Mixed Grill Como Style La Murrina, i nuovi modelli La Murrina new models

advertising

itinerari

eventi

territorio

people

118

134

12

Momentum, l’emozione Cayenne Momentum, the Cayenne emotion

14

Smart Fortwo 2007. La piccola cresce Smart Fortwo 2007, Junior’s growing up

23

Meda Immagine, la magia della luce Meda Immagine, the Magic of Lights

80

Tutti gli appuntamenti di primavera in provincia di Como si trovano su What’s on All the events for the spring in the province of Como can be found on What’s On

spring 2007 anno III - n. 1 In copertina: Cameron Diaz nel film “L’amore non va in vacanza” © Foto Universal In the photo cover: Cameron Diaz in the film “The Holiday” © photo by Universal 9


Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)

Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service piazza Duomo 17 - 22100 Como Tel. 031.26.89.89 e-mail info@comosmagiclake.com Patrocinata da • Sponsored by Provincia di Como Comune di Como, Comunità Montana Lario Intelvese Comunità Montana Alto Lario Occidentale Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Comune di Como Azienda Turistica di Campione d’Italia Cai Como, Touring Club Italiano Progetto editoriale • Research Editors Daniele Brunati Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani Direttore responsabile • Executive Manager Franco Bartolini Direttore editoriale • Editor-in-Chief Paolo Annoni Progetto grafico • Art Director Samuela Chindamo

Copyright Edizioni DIELLE srl Milano - per gentile concessione

Testi • Research and Material Paolo Annoni, Andrea Bambace, Franco Bartolini, Serena Brivio, Anna Campaniello, Diana Cariani, Emanuele Caso, Viviana Dalla Pria, Marcello Dubini, Marco Marchetti, Lorenzo Morandotti, Paolo Moretti, Massimo Moscardi, Samantha Panzeri, Mauro Peverelli, Alfredo Ratti, Enrico Sala, Carla Solari, Katia Trinca Colonel Impaginazione • Graphics Samuela Chindamo, Paola Pratticò Pubblicità • Advertising Andrea Pedretti Traduzioni • Translations Jerry Edwards Revisione testi • Proof reading Carla Pomoni Foto • Photographic Material Sergio Baricci, Franco Bartolini, Carlo Pozzoni, Riccardo Monti, Mattia Vacca, Carabinieri di Como, Centro Volta, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Cantù, Navigazione Lago di Como, Royal Rose Radicchio, Archivio Editoriale srl, Archivio Azienda Turistica Campione, Rattiflora, Cai Como, ufficio stampa Fisn, Rodacciai, Circolo Golf Villa d’Este, ufficio stampa Villa Serbelloni, ufficio stampa +39, ufficio stampa Mascalzone Latino, ufficio stampa Polti, ufficio stampa I Saloni 2007, ufficio stampa Bsi, Universal Segreteria di redazione • Editorial Support Team Floriana Pistone Amministrazione • Administration Rosaria Casali Amici di Como

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Comune di Como

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GLAMOUR Una collezione in vetro soffiato modellato a mano che esalta forme mai utilizzate e che segue le avanguardie cromatiche del nuovo mercato. Nasce cosĂŹ Glamour, in pieno stile New classic, ricca di festosi decori a pastorale e disponibile nei colori cristallo, arancio, verde GLAMOUR A collection of hand-made blown glass wich exalts forms never used before and follows the color trends of the new market. Glamour was born in this way, in New classic style, full of nice pastern decorations and available in the following colours: crystal, orange, green

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I nuovi modelli

ESIBIZIONE Elegante vaso in vetro soffiato color corallo h. 40 cm ESIBIZIONE Elegant vase in blown glass coral colour H. 40 cm

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momentum

I nuovi modelli Cayenne Ha scelto una suggestiva atmosfera che richiamasse la grinta e la determinazione di uno sport come il basket il Centro Porsche Como, guidato da Marco Teli, per presentare ai suoi clienti i nuovi modelli Cayenne. La Porsche Cayenne è la sportiva nel segmento delle offroad di lusso. Fin dal momento del suo lancio in tutto il mondo il Suv Porsche ha avuto una storia di successo straordinaria. Il design unico, la sorprendente performance su strada e fuoristrada nonché l’elevata idoneità all’uso quotidiano dei primi due modelli Cayenne hanno convinto subito sia la stampa sia i clienti. La Cayenne ha i tratti tipici di una “pura” Porsche e ora, con i nuovi modelli, si è aperto un altro capitolo di questa straordinaria storia. Il Sales Round dedicato a questa nuova creazione firmata Porsche è stato denominato “Momentum”, termine che in fisica indica la spinta in avanti di un corpo e nello sport rappresenta la determinazione di un atleta o di una squadra. A fare da testimonial della serata di gala al Centro Porsche Como, cestisti di fama nazionale quali Casey Shaw e Phil Jones, l’allenatore della Nazionale italiana Carlo Recalcati e della Pallacanestro Cantù, Stefano Sacripanti. Ospite anche la squadra femminile di basket del Costamasnaga Mia con le giocatrici Dana Drew e Yadiletsi Rios Bueno. Dopo il cocktail di benvenuto, la presentazione dei nuovi modelli accompagnata da uno spettacolo di ballerini professionisti del Teatro Sociale di Como, quindi una raffinata cena. Ecco le principali caratteristiche dei nuovi modelli. La Cayenne V6 è una vettura versatile ed equilibrata, sportiva, adatta a tutti i terreni, confortevole e sicura, dotata di motore V6 a iniezione diretta a benzina che garantisce un’erogazione regolare e progressiva e un netto incremento di potenza di 213 Kw (290 Cv). La Cayenne S è sinonimo di prestazioni ad alti livelli, sportività e dinamica ed è dotata di un potente motore da 4,8 l con iniezione diretta a benzina (DFI) e 283 Kw (385 Cv), dalla reazione immediata senza esitazioni. L’impianto frenante è più efficiente e i cerchi da 18 pollici di serie donano alla Cayenne S un look ancora più sportivo e aggressivo. La Cayenne Turbo incarna il principio di potenza Porsche: motore biturbo V8 da 4,8 l ad iniezione diretta a benzina (DFI) e potenza di 368 Kw (500 Cv). Le performance possono essere ulteriormente incrementate premendo il tasto Sport. La Cayenne Turbo risulta adatta all’uso quotidiano consentendo di viaggiare nel massimo comfort e in piena sicurezza.

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Sopra, il Centro Porsche Como Sotto, la nuova Targa 4S Above, Centro Porsche Como Below, the new Targa 4S

Marco Teli’s Centro Porsche Como has chosen an evocative atmosphere to reflect the fighting spirit and determination of a sport like basketball and present the new Cayenne models to its customers. The Porsche Cayenne is the sporty vehicle in the luxury offroad sector. Right from the start of its worldwide launch the Suv Porsche has been extraordinarily successful. Its unique design, its amazing onroad and offroad performance, and the first two Cayenne models’ suitability for everyday use convinced both the press and buying public immediately. The Cayenne has the typical features of a ‘pure’ Porsche, and now the new models have opened a new chapter in this extraordinary story. The Sales Round dedicated to this new Porsche creation has been named ‘Momentum’, the term in physics referring to the forward thrust of a body; in the world of sport it indicates the determination of an athlete or a team. The Centro Porsche Como’s gala night testimonials were provided by such international basketball names as Casey Shaw and Phil Jones, Italian National team coach Carlo Recalcati, and Pallacanestro Cantù’s Stefano Sacripanti. The women’s basketball team from Costamasnaga Mia were also guests with such players as Dana Drew and Yadiletsi Rios Bueno. The refined evening event got under way with cocktails, followed by a presentation of the new models accompanied by a floor show of professional dancers from the Teatro Sociale di Como. Here are the new models’ main features: The Cayenne V6 is a versatile well-balanced vehicle which is sporty, suited to all types of terrain, comfortable and safe. Its V6 direct injection petrol engine provides a regular progressive fuel supply and a net power increase of 213 kw (290 hp). The Cayenne S is synonymous with high-level performance, sporty and dynamic. It has a powerful 4.8-litre engine with direct petrol injection (DFI) and 283 kw (385 hp) which responds immediately and positively. The braking system is more efficient and its standard 18-inch disks give the Cayenne S an even more sporty and aggressive look. The Cayenne Turbo incarnates the principle of Porsche power: 4.8-litre V8 direct petrol injection twin-turbo engine and 368 kw (500 hp) of power. The performance can be enhanced even more by pressing the Sport Button. The Cayenne Turbo is suited to everyday use enabling you to travel in complete comfort and safety.

Momentum: the new Cayenne models

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PEOPLE

Roda: Half Century of Steel

Il Gruppo Rodacciai opera da oltre cinquant’anni nel settore siderurgico con dinamicità e spirito di innovazione. Fondatore e anima dell’impero è Giuseppe “Beppe” Roda, imprenditore illuminato e capace, che parte però dal settore tessile, come socio della stamperia Frigerio di via Pannilani, dove sperimenta la stampa floc o floccata. Nel 1950 fonda una sua stamperia in via Monte Grappa, ma continua a guardare anche fuori da Como. «In quegli anni il distretto metalmeccanico lecchese viveva una grandissima espansione – ricorda Roda – tutti andavano a lavorare nella terra manzoniana e non capivo il motivo per cui a Como lo sviluppo fosse più lento». Roda decide così di studiare il comparto siderurgico, di lasciare il tessile e scommettere sull’acciaio, un mondo ancora tutto da esplorare. Nel 1956 con una decina di operai e grazie al finanziamento di uno zio apre, trentenne, in un piccolo capannone di Pusiano, la sua prima fabbrica, la “Trafileria Roda & C.” La Roda si specializza nel semiprodotto e si può rifornire facilmente dalle aziende del vicino distretto che trattano il ferro. «Quando ripenso agli inizi e rivedo la fabbrica di Pusiano del 1956, mi domando che cosa abbia in comune con il gruppo Roda di oggi. La piccola azienda conosciuta solo nella realtà locale, che impiegava poche decine di persone, è ora una delle industrie metallurgiche più importanti d’Europa».

RODA

mezzo secolo d’acciaio A destra, Gianluca e Giuseppe Roda, due generazioni d’acciaio Right, Gianluca and Giuseppe Roda, two steel generations

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The Rodacciai has been operating in the steel sector with dynamism and a spirit of innovation for over 50 years. The founder and driving force behind this empire is Giuseppe ‘Beppe’ Roda, an enlightened and capable entrepreneur who started off however in the field of fabrics, as a partner in the Stamperia Frigerio in Via Pannilani experimenting with floc or flocking printing. In 1950 he set up a printing works in Via Monte Grappa, but always felt he’d like to see what was going on outside Como. “In those years Lecco’s mechanical metal works were expanding rapidly”, Roda recalls. “Everyone would shoot off to work in Manzoni country and I just couldn’t work out why things were so sluggish in Como”. So Roda decided to study iron and steel, ditch fabrics, and take a gamble on steel which was a totally new world for him to explore at that time. In 1956 at the age of 30 with a dozen workmen and financial backing from an uncle, he opened his first factory ‘Trafileria Roda & C’ in an industrial shed in Pusiano. The company specialised in unfinished products and could rely on supplies from nearby firms handling iron. “When I think back to those beginnings and the Pusiano factory in 1956, I can’t help wondering what on earth it had in common with the present-day Roda Group: that little firm just known

di Paolo Annoni Foto Archivio Rodacciai

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Il sito di Pusiano si dota in seguito di un impianto di laminazione, che però diventa ben presto insufficiente. Si passa così a Bosisio Parini per un grande e moderno stabilimento e una fabbrica sorge anche a Sirone. Roda è nato in Brianza e della Brianza è innamorato tanto da scegliere di non trasferire mai le sue sedi principali fuori dal Triangolo Lariano. Il gruppo Roda varca però ben presto anche i confini provinciali e lombardi, creando magazzini in tutta Italia, parallelamente si sviluppa la rete commerciale, depositi e filiali si contano sia in Europa sia in America. L’ingegner Beppe Roda segue la privatizzazione delle acciaierie di Bilbao in Spagna e acquista una vasta area con lo stabilimento più moderno. «Oggi esportiamo anche in India e in America - dice Roda - abbiamo due magazzini, uno a Chicago e uno nel New Jersey». Negli anni la gestione della Rodacciai rimane sempre nelle mani del fondatore, che viene poi affiancato dai figli, prima da Gianluca (48 anni) e poi da Davide (34). Idee, competenze manageriali e tecniche, ma anche capacità di motivare l’operaio come il dirigente, Roda mantiene infatti un rapporto stretto con tutto lo staff di uomini che da molti anni collaborano con lui.

Nel 1976 la Rodacciai entra a far parte di una finanziaria, il cui controllo azionario maggioritario è detenuto dal fondatore. È questo il primo e decisivo passo verso la costituzione di un gruppo aziendale importante. In seguito l’azienda si scinde in tre rami con compiti diversi: la Rodacciai per le fasi di commercializzazione, la Rodasider per le lavorazioni a caldo e la Rodametal per quelle a freddo. La finanziaria della famiglia controlla le imprese e inizia importanti acquisizioni di altre società. Il ramo commerciale e quello delle lavorazioni a freddo vengono poi riunificati in una sola realtà e nel 1998 nasce l’Internazionale Siderurgica in cui vengono incorporate per fusione la Rodacciai e la Rodasider, sempre controllate dalla finanziaria di famiglia, la Rodafin. Il nuovo colosso diventa il maggior produttore europeo di trafilati anche grazie a una politica commerciale più aggressiva. Durante gli anni Beppe Roda sceglie di investire continuamente in nuovi impianti, tecnologie più moderne e prodotti di migliore qualità, senza mai fermarsi sulle posizioni raggiunte. Lo sviluppo diventa il modo migliore per superare le crisi di mercato. Tra i segreti del successo dell’azienda, nata in un piccolo

capannone e divenuta la trafileria più grande d’Europa, la figura del fondatore gioca sempre un ruolo importante: il coraggio di investire anche in periodi di recessione, la decisione di installare il laminatoio, il rapporto patriarcale con i dipendenti, sono stati tutti fattori importanti nella storia dell’impresa. Beppe Roda (81 anni) legato da una vita alla moglie Nanda (76) dalla quale ha avuto tre figli, Gianluca, Monica (46 anni) e Davide, è anche l’uomo delle intuizioni. È sempre lui a capire che i bulloni abitualmente realizzati in ferro, potevano essere fatti in acciaio inox. Il Gruppo Roda oggi ha 1.000 dipendenti in Italia e 500 in Spagna. «Abbiamo operai che sono con noi da 40 anni – commenta - e posso vantarmi di non aver mai licenziato nessuno». La produzione del gruppo è di 350 mila tonnellate l’anno per un fatturato di circa 700 milioni di euro. Nonostante le dimensioni il gruppo non è mai andato in Borsa. «Avevamo fatto uno studio, poi ho deciso di sospendere tutto, non mi andava di decidere con altri soci della mia azienda e penso di aver fatto la scelta giusta». Beppe Roda è così, tutto d’un pezzo, inossidabile, come il suo acciaio.

A sinistra, lo stabilimento di Bosisio Parini. A destra, alcuni dei prodotti che Rodacciai distribuisce nel mondo Left, the Bosisio Parini factory. Right, some of the products that Rodacciai delivers all over the world

by the locals, employing a few dozen people – and now it’s one of the most important mechanical metal works in Europe”. The Pusiano site was later to acquire a lamination plant but was soon inadequate, and production was moved to Bosisio Parini into a large modern factory and another one in Sirone. Being born in and in love with Brianza, Roda chose never to move his main branches away from the Lariano Triangle. The Roda Group was soon to spread its wings beyond provincial confines and Lombardy by setting up warehouses all over Italy, at the same time as its business network was being developed via depots and branches both in Europe and America. The engineer Beppe Roda handled the privatisation of steelworks in Bilbao in Spain and acquired a huge area with a more modern factory. “These days we export to India and America too”, says Roda. “We’ve got two warehouses, one in Chicago and one in the New Jersey”. Over the years the running of Rodacciai was always to stay in the founder’s hands; later he was joined by his sons, first Gianluca (48) and then Davide (34). Apart from ideas and managerial and technical

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expertise, he’s also good at motivating staff be they manual workers or managers; and to this end Roda works closely with all his staff who for many years have been involved with him. In 1976 Rodacciai became part of a holding, the founder retaining the majority share allocation. This was to be the first decisive step in establishing a leading business group. The concern was later split into three branches with different assignments: Rodacciai handled the business side, Rodasider hot processing and Rodametal cold processing. The family holding controlled the companies and undertook major company merger / take-over transactions. The business branch and cold processing section once more became a single entity in 1998 in the form of Internazionale Siderurgica, when Rodacciai merged with Rodasider still under the control of the family holding Rodafin. The new colossus was to become the major European manufacturer of metal drafts, also thanks to a more aggresive marketing policy. Over the years Beppe has always opted for continual investment in new plant, more modern technology and higher product quality, never once resting on his laurels. Development became the key to getting through recessions. One of the secrets

of the company’s success (from its humble start in a shed to becoming the biggest metal draft plant in Europe), was the founder figurehead’s constant leading role: the courage to invest even in times of recession, his decision to instal lamination plant, and his patriarchal relationship with his staff have all been crucial factors in the company’s history. Beppe Roda (81) who has spent a lifetime with his wife Nanda (76) who has borne him three children Gianluca, Monica(46) and Davide, is also a man of intuition. He was the one to realise that certain bolts normally made of iron might be able to be made of stainless steel. The Roda Group today has a staff of 1000 in Italy and 500 in Spain. “We’ve got workers who’ve been with us for 40 years”, he remarks, “and I can honestly boast I’ve never sacked anybody”. The Group’s output is of 350 thousand metric tons of steel a year, for a turnover of about 700 million euros. Despite its size the Group has never been floated on the Stock Exchange. “We undertook studies, but I decided to shelve everything – deciding together with other patners in my company just wasn’t on, and I think I made the right decision”. That’s Beppe Roda: solid, and as stainless as his steel!

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L’avventura di Beppe Roda è una lezione nella costruzione di un impero a partire dal nulla. Un impero d’acciaio come la sua tempra di uomo e imprenditore. Ancora oggi, dopo una carriera di successo, conserva inalterata l’umiltà che lo ha sempre accompagnato. Lo sguardo gli si illumina e il riserbo cede il passo ai ricordi quando parla della sua terra, la Brianza, e della famiglia. Della moglie Nanda, trama forte della sua vita, e dei tre figli, Gianluca, Monica e Davide. Il suo futuro è ancora carico di entusiasmo e voglia di fare: tutti i giorni va in fabbrica almeno due ore. Non è questione solo di lavoro – la guida dell’azienda è ormai nelle salde mani del primogenito – ma di indissolubili legami. La vita dell’imprenditore lariano è infatti un susseguirsi di sceneggiature ogni volta diverse, ogni volta intense. A 17 anni, pur di sfuggire al rastrellamento della Repubblica di Salò, scappa in Svizzera. «Una vera impresa - racconta - A piedi fino a Erba, in tram fino a Como, poi in battello fino a Moltrasio. Da lì su per il Bisbino lungo i sentieri del contrabbando oltre confine». Per espatriare non bastano le gambe, ci vogliono dei soldi. Lui non ne ha, ma riesce ugualmente a dipanare i fili del destino con un coniglio datogli dalla madre. A salvargli la pelle è il cappello da alpino, davanti a quel salvacondotto nessuno osa sbarrargli la strada. Roda rimane quattro anni “internato” a Berna. Per mangiare lavora nei campi: quattro franchi al giorno, di cui tiene giusto il necessario, appena 40 centesimi, il resto lo spedisce a casa. Al ritorno, 21enne pieno di speranze, si butta nel tessile. È però curioso e soprattutto ha occhi che guardano lontano, con intelligenza e passione. Nel cuore la forza dei pionieri che hanno fatto grande il nostro Paese. Nel ’56, contagiato dal fervore della ricostruzione, si fa prestare 600mila lire da uno zio per mettersi nei metalli, una fissazione che ha fin da ragazzino quando rimaneva affascinato dallo spettacolo dei treni a vapore. Il suo sogno mette le ali. Con fiuto incredibile si concentra sull’acciaio prevedendo quale sarebbe stato il business del domani. Un’intuizione che gli assegna un ruolo da protagonista nel miracolo economico. Al suo fianco, fin dall’inizio, una compagna sincera e affidabile. Nanda è la chiave magica che non gli ha mai fatto perdere il senso della realtà, anestetizzando le ansie del lavoro nella semplicità di una famiglia affettuosa. La costruzione della Roda Acciai ha radici anche nella saggezza e nella generosità di questo angelo custode. Poi certo hanno contato l’ingegno, la testardaggine, la passione di un uomo nato per le sfide. Con la voglia di andare ogni volta più in là: nell’innovazione dei prodotti, nella crescita dello staff e della struttura, nell’espansione dei mercati. Un uomo forte ed elastico come i nastri che escono dalle sue fabbriche, capace di mettersi in discussione e ricominciare da capo. Attualmente l’azienda che ha fondato è tra le più avanzate al mondo, in grado di vincere la sfida della globalizzazione e dei suoi ritmi veloci. Ritmi da primatista che Roda ha nel sangue, come imprenditore e come sportivo. Sempre felice di scattare a bordo di un’auto o di uno scafo da corsa, con lo stesso slancio e coraggio temerario. Anche in questo capitolo mai figura di secondo piano: più volte campione europeo sull’acqua, vincitore della Millemiglia nel ’76. Ardito anche in montagna, scala perfino la vetta del K2 insieme con l’amico rocciatore Canali. Solo dopo essere sopravvissuto a un pericoloso incidente nelle acque di Ginevra, smette le avventure estreme, accontentandosi di collezionare quadri e auto d’epoca. Campione soprattutto di generosità, quella fatta in silenzio. Di recente, però la città l’ha pubblicamente ringraziato per la donazione di un macchinario salvavita al reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Anna. Un momento irripetibile come quando ha ricevuto la “laurea ad honorem” dal Politecnico di Milano. In quell’occasione Roda ha portato la sua testimonianza alle future leve della nostra industria «Io non ho studiato, voi avete il sapere ma da solo non basta, è il lavoro che forma l’uomo e i suoi traguardi».

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L’incredibile storia dell’impero e del suo fondatore di Serena Brivio

The incredible Story of an Empire and its Founder

Beppe Roda’s adventure is a lesson in empire building from nothing. An empire made of steel befitting him both as a man and as an entrpreneur. Even today after a successful career he’s still as humble as ever. His face lights up and he’s less reserved when memories take over and he talks about his homeland Brianza and his family; his wife Nanda – a pivotal figure in his life – and his three children Gianluca, Monica and Davide. His future is still a reason to act enthusiastically and do things: every day he spends at least two hours in the factory. Not just to work (by now the company is in the safe hands of his eldest son) but because he wants to stay involved. The Como entrepreneur’s life has in fact been a succession of varied but intense scenarios. At the age of 17 in order to escape the net of the Repubblica di Salò he fled to Switzerland. “Quite an undertaking”, he recalls: “I walked to Erba, got a tram to Como, then a boat to Moltrasio. From there I went up Bisbino along smugglers’ trails then over the border”. But expats need more than their legs: they need money. He didn’t have any but managed all the same to call fate’s bluff with a rabbit his mother had given him; what saved him was its skin and a passport in the guise of an Alpine Corps hat, which no-one dared challenge. Roda remained ‘interned’ in Berne for four years. To survive he worked as a farmhand: his pay was 4 francs a day of which he kept back just 40 centimes to live on; the rest he sent home. On his return the optimistic 21-year-old threw himself in fabrics. He was inquisitive but he was above all blessed with intelligent and passionate vision – that pioneering force of spirit that made our Land great. In 1956 he went down with reconstruction fever and got an uncle to lend him 600 thousand lira, so that he could go into metals – a hangover from his childhood days when he’d been fascinated by steamtrains. His dream was to come true: thanks to an astonishing hunch he had, he concentrated on steel foreseeing its future business potential; his intuition would make him a pivotal player in the forthcoming economic miracle. Right from the start he had a sincere and reliable companion at his side. Nanda has been the magic key who has kept his feet on the ground and allieviated the pressures of work by sustaining him with simple, affectionate family life. The construction of Roda Acciai owes much to the wisdom and generosity of this guardian angel. Then of course the brilliance, stubbornness and passionate commitment of a man born to take on challenges have counted a lot too. That constant yearning to go that little bit further: be it in product innovation, expansion of staff or premises, or market expansion. This man is as strong and flexible as the belts issuing from his factories, someone who is not afraid to go back on personal decisions and start again from scratch. The company he founded is today one of the most advanced in the world, and well placed to meet the challenge of globalisation in all its rapidly changing manifestations. Record breaking speed is in Roda’s blood both as a businessman and as a sportsman; and he’s always happy to race along in a car or a speedboat, with the same verve and daring. In this sphere too he’s got to be up at the top: several times he’s been European Champion on the water and he won the Millemiglia in 1976. He’s burnt up mountains too, and even climbed up to the summit of K2 together with his rock-climbing chum Canali. Only after surviving a dangerous accident in Lake Geneva did he give up those more risky exploits and settle for collecting pictures and vintage cars. But he’s above all a generosity champion – a very private one. Recently however the town did thank him publicly for the donation of a life-saving piece of machinery to the Sant’Anna Hospital’s Heart Unit. This was a unique moment as when he was awarded an honourary degree at Milan Polytechnic. On that occasion he shared his philosophy with upand-coming young industrialists present: “I never studied; you’ve got theoretical knowledge, but that’s not enough – work make the man and his goals!”

LE DATE 1956 Giuseppe Roda fonda a Pusiano (Como) la “Trafileria Roda & C.” la cui unica attività è la trafilatura a freddo 1960 La Trafileria Roda installa un impianto di laminazione a caldo da affiancare alle trafile a freddo. Contemporaneamente introduce sul mercato italiano gli acciai legati al piombo 1966 La Trafileria Roda cambia nome in “Ferriere Trafilerie Roda” e successivamente in “ITRA Industria Trafilati Roda Acciai” 1968 La ragione sociale muta nell’odierno “Rodacciai spa” 1971 La sede si sposta a Bosisio Parini (Lecco) su oltre 100mila mq 1973 Viene aperta la rete commerciale italiana con 8 depositi 1975 Vengono aperti i primi depositi in Francia e Germania 1981 Nasce un impianto di laminazione a caldo in linea a Sirone (Lecco) 1989 Viene acquisita la società Bulnava specializzata nella produzione di viti e bulloni in acciaio inox 1994 Viene acquisita l’acciaieria per la produzione di acciai inossidabili Olarra di Bilbao (Spagna) e una partecipazione nel gruppo siderurgico basco Sidenor 1996 Si sostituisce e si amplia il forno di riscaldo billette del laminatoio di Sirone 1999 Viene installato un calibratore nell’impianto di laminazione 2000 Vengono aperti i nuovi depositi di Bergamo e Padova, continuano l’espansione nei Paesi extraeuropei e la qualità degli impianti 1956 Giuseppe Roda founds ‘Trafileria Roda & C.’ in Pusiano (Como), producing cold draft metal 1960 Trafileria Roda instals hot lamination plant to complement the cold draft department. At the same time launches steel/lead alloys on the Italian market 1966 Trafilerie Roda changes its name to ‘Ferriere Trafilerie Roda’, later to become ‘ITRA Industria Trafilati Roda Acciai’ 1968 Trade name changes to the current ‘Rodacciai spa’ 1971 Main branch moves to Bosisio Parini on a site of more than 100,000 sq mts 1973 Italian trading network is opened with 8 depots 1975 First depots in France and Germany 1981 Hot lamination production line set up in Sirone (Lecco) 1989 Company Bulnava taken over which specialises in stainless steel screw and bolt manufacturing 1994 Stainless steel works Olarra di Bilbao (Spain) purchased as well as a share in the Basque steel group Sidenor 1996 Lamination billet heating furnace in Sirone replaced and enlarged. 1999 Lamination plant calibration unit installed 2000 New depots opened in Bergamo and Padua, expansion goes on outside Europe, and plant quality improved

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ADVERTISING

Smart Fortwo 2007 Incontro ravvicinato di tipo Smart. È avvenuto con un allegro party nella sede di via Cecilio, a Como, del Gruppo Sca, che con 16 concessionarie in alta Italia rappresenta il prestigioso marchio Mecedes-Benz, oltre a Smart, Subaru, Mitsubishi Canter e Tata. Ma le nuovissime Smart Fortwo della seconda generazione di city car status symbol non hanno sfigurato, grazie al loro irresistibile glamour, di fronte alle sorelle maggiori. Quando, a luci spente e sotto uno spot che la centrava come una star in palcoscenico, è stato tolto il telo che la nascondeva, la prima New Smart è stata accolta da un fragoroso battimani, una vera standing ovation. E va detto che il folto pubblico era composto non soltanto da vip, eleganti signore, esponenti della politica e dello sport – tra i quali il campione del mondo di canottaggio Daniele Gilardoni, che ha come sponsor Sca City Car – ma anche da fedeli e competenti clienti Sca. Una giuria, dunque, qualificata per dare un voto alla nuova nata. Così, sui volti del presidente del gruppo Sca, Luigi Marino e dell’amministratore delegato, Guglielmo Marino, si sono illuminati sorrisi più che meritati. Piccola e agile per districarsi nel traffico e nei posteggi urbani? Anche, ma quando andrete a provarla nelle due versioni, coupé e cabrio, entrerete comodamente nell’abitacolo, qualunque sia la vostra statura, e avvertirete immediatamente una sensazione di grande abitabilità e comfort, uniti alla massima visibilità esterna. In più, con un solo colpo d’occhio, sarete padroni della tutt’altro che povera strumentazione. Non basta. C’è la cellula di sicurezza Tridion, ci sono gli airbag frontali, c’è il nuovo cambio Getrag, c’è il tettuccio panoramico. Tutto questo e ben altro che scoprirete durante il test drive in soli 2,695x1,559 metri, ben 73 centimetri in meno rispetto alla più corta auto in circolazione.

La piccola cresce Smart Fortwo 2007 Junior’s growing up Sopra e sotto, due momenti della presentazione della nuova Smart

Above and below, two images of the new Smart presentation

Close encounters of the Smart kind... one happened at a lively party in the Via Cecilio branch of the Sca Group in Como. With their 16 concessions in Northern Italy they represent the prestigious make Mecedes-Benz, in addition to Smart, Subaru, Mitsubishi, Canter and Tata. And the brand-new Smart Fortwos belonging to the second generation of status symbol city cars hasn’t let them down, thanks to their irresistible glamour compared with their elder sisters. The lights were out and it was lit up like a star on stage; when its cover was removed the first New Smart was greeted with thunderous applause, a real standing ovation. And it must be said that the large crowd of people present were not only made up of VIPs, elegant ladies, politicians and sports personalities – including world canoeing champion Daniele Gilardoni who is sponsored by Sca City Car – but also Sca’s loyal and competent customers. So as a jury they were certainly well-qualified to judge the new baby. Needless to say, well-deserved smiles lit up the faces of Sca Group’s President Luigi Marino and Managing Director Gugliemo Marino. Small and nippy to get through traffic and into urban parking spaces? Sure, but when you go to test-drive it in its coupè and cabrio versions, you’ll fit in it comfortably (however big you are!) and immediately feel it’s a car you can ‘live’ in, and all this with fantastic all-round vision. Moreover, it will only take one quick glance for you to master its extensive range of controls. And that’s not all. There’s a Tridon safety cell, front airbags, the new Getrag gearbox and panoramic sunroof. You will discover this and much more during your test-drive in just 2.695x1.559 metres – a good 73 centimetres less than the next shortest car on the road!

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PEOPLE

tutti pazzi

per il lago di como All crazy about Lake Como “L’amore non va in vacanza”, e dove potrebbe andare in vacanza la solare 34enne Cameron Diaz, reduce da un film di successo, “The Holiday” (L’amore non va in vacanza) dalla rottura con il fidanzato, il cantante e attore Justin Timberlake e da una serie di sedute dal parrucchiere che l’hanno trasformata da biondo platino a nero corvino? Ma certo, proprio sul Lago di Como. L’idea sarebbe venuta a Cameron dopo aver visto una pubblicità con George Clooney che sponsorizza una nota marca di caffè, almeno così riferiscono due media a stelle e strisce, il “Daily Express” e “L’Evening Standard”. «Ho visto George nello spot del caffè e ho pensato che sarebbe bello trascorrere un po’ di tempo sul Lago di Como» ha detto la splendida Diaz. Nessuno scandalo e nessuna possibile love story sembra però all’orizzonte tra le due superstar di Hollywood. L’attrice vorrebbe infatti proporre semplicemente a Clooney uno scambio di case. Attenzione però ai vicini di Villa l’Oleandra. Amanda, l’ultimo personaggio interpretato da

“Love’s never on holiday” and where might sunny 34-years-old Cameron Diaz go on holiday after her successful movie ‘The Holiday’ (L’amore non va in vacanza), her break-up with her boyfriend the singer actor Justin Timberlake, and several sittings at the hairdresser’s that have turned her platinum blond hair jet black? You’ve got it – right on Lake Como! Cameron got the idea after seeing a George Clooney commercial for a well-known brand of coffee; or at least that’s what the tabloids ‘Daily Express’ and ‘The Evening Standard’ have come up with. “I saw George in the coffee advert and thought how nice it would be to spend some time on Lake Como”, said the lovely Diaz. But no scandal or possible love affair seem to be on the cards for the two Hollywood superstars. The actress would simply like to go in for a bit of house-swapping with Clooney. But watch out for the Villa l’Oleandra neighbours: Amanda, the person Cameron Diaz plays in ‘The Holiday’, actually finds her soulmate (the actor Jude Law) through an

Foto © Universal 24

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Sotto e nelle pagine precedenti, Cameron Diaz nel film “L’amore non va in vacanza”. Sotto, a destra, con i capelli nero corvino alla prima del film (© Universal) Below and in the previous pages, Cameron Diaz in the movie ‘The Holiday’. Bottom right, a black hair Cameron at the preview of the film

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Cameron Diaz in “L’amore non va in vacanza”, trova proprio l’anima gemella, l’attore Jude Law, attraverso uno scambio di case deciso online con Kate Winslet. Chi si troverà a passare da Laglio nei prossimi mesi è avvisato, l’uragano Cameron potrebbe essere in agguato. Il Lago di Como non è però l’unica meta nel mirino della protagonista di “The Mask”, “Tutti pazzi per Mary” e di almeno un’altra decina di film record d’incassi al botteghino. Recentemente a “Vanity Fair” ha infatti dichiarato che non disdegnerebbe un soggiorno di due settimane in una fattoria a mungere le mucche, portandosi dalla California soltanto un paio di scarpe comode. Sembra che dopo questo annuncio gli agriturismi, le fattorie e le aziende agricole della Valle Intelvi, del Triangolo Lariano e dell’Altolago abbiano messo tutte un cartello sui cancelli: “Cercasi ragazza, possibilmente attrice di successo, bionda o mora,

per aiuto nella mungitura, non è richiesta la conoscenza dell’italiano, si offrono vitto e alloggio”. Sarà Cameron quindi l’ospite più attesa del Lago di Como nella prossima estate? Difficile a dirsi, anche se pare certo che l’attrice trascorrerà qualche giorno in Italia, che potrebbe scegliere pure la Toscana. La stessa Toscana che ha accolto di recente il “nostro” George Clooney per un po’ di relax dopo la scomparsa del suo animale domestico preferito, il maiale Max. L’uomo più sexy del mondo con casa a Villa l’Oleandra di Laglio è ancora single e pochi giorni fa, secondo gli amici, avrebbe proposto alla sua ex fidanzata, l’attrice Krista Allen (già apprezzata in “Baywatch” e “A proposito di Brian”) un soggiorno sul Lago di Como proprio per Pasqua. «Krista è lusingata dell’invito - ha detto una persona dell’entourage dell’attrice - ma non pensa di poter accettare». Sempre una persona vicina alla Allen

online house-swap with Kate Winslet. So if you go through Laglio in the next few months be warned: Hurricane Cameron may be there waiting for you! But Lake Como is not the only place on the list of the actress who starred in ‘The Mask’, ‘Everyone’s mad about Mary’ and at least ten other films which broke box-office records. Recently in ‘Vanity Fair’ she stated that she wouldn’t mind a 2-week farmhouse holiday milking cows, with no other luggage than a pair of comfortable shoes from California. After this announcement rumour has it that farmhouse holiday and other farming organisations in the Intelvi Valley, the Lariano Triangle and Laketop localities displayed the following notice on their gates: “Wanted girl, possibly a filmstar, dark-haired or blond to

help with milking; no knowledge of Italian required, board and lodging included”. So will Cameron be Lake Como’s most sought after guest this summer? Who knows? That the star will spend a few days in Italy is fairly sure – but she might choose Tuscany. The very place ‘our’ George Clooney stayed in recently to chill out after the disappearance of his favourite pet pig Max. The sexiest man in the world with his Villa l’Oleandra home in Laglio is still single and a few days ago, according to his friends, invited his former girlfriend (the actress Krista Allen of ‘Baywatch’ and ‘Talking about Brian’ fame) to stay on Lake Como over Easter. “Krista was delighted to be invited”, said a member of the star’s entourage, “but doesn’t think she can accept”. But another

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non esclude però una prossima riconciliazione tra i due: «Hanno un feeling stupefacente, trovano sempre un modo per rivedersi». Le immagini di Como intanto hanno fatto il giro del mondo grazie a “Casinò Royale”, che è già stato definito il film dell’anno. I vip inziano ad apprezzare anche la sponda lecchese. Un grande albergo di Varenna, località rivierasca che forma un triangolo ideale delle perle del Lago di Como, con Bellagio e Menaggio, ha ospitato infatti il leader dei Duran Duran Simon Le Bon e un’altra icona anni Ottanta, Roy Hay, batterista dei Culture Club di Boy George.

Top left, Cameron during a relaxing bath. Above, George Clooney during the Nespresso Tv spot

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Sotto, a sinistra, un rilassante bagno per Cameron. Sotto, George Clooney nella pubblicità di “Nespresso”

person close to Allen does not rule out the two of them patching things up: “They have an astonishing depth of feeling, they always manage to get together again”. Shots of Como have meanwhile been seen worldwide thanks to Casino Royale, which has been called the film of the year. VIPs are beginning to appreciate the Lecco shores of the lake too: a big hotel in Varenna, a riviera resort which together with Bellagio and Menaggio forms an ideal triangle of Lake Como gems, provided accomodation for ‘Duran Duran’ frontman Simon Le Bon and another 80s’ icon, Roy Hay, drummer with Boy George’s band ‘Culture Club’.

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TERRITORIO

di Paolo Moretti Foto archivio Carabinieri di Como

una provincia sicura

GRAZIE all’ARMA A Safe Province, thanks to the Arm

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Un giallo da risolvere. Un Natale di lavoro, per i carabinieri di Como. O, meglio, un Natale con una missione da compiere: trovare gli assassini che l’11 dicembre 2006 hanno ucciso tre donne e un bimbo di due anni a Erba. Missione compiuta: in manette, un mese dopo, finiscono i vicini di casa delle vittime. «Questa indagine – commenta il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Luciano Guglielmi – mi ha dato tre importanti conferme: la professionalità dei miei uomini, la capacità dei carabinieri di operare in équipe e l’affiatamento con i magistrati». L’arresto è servito a dimostrare «che l’Arma di Como dispone delle necessarie potenzialità». Ma l’inchiesta per la strage di Erba, nella quale i carabinieri di Como hanno lavorato incessantemente a dispetto di feste e ricorrenze, è solo la punta dell’iceberg dell’attività dell’Arma. In una provincia turistica i carabinieri sono più di una forza impegnata nella repressione e nella prevenzione del crimine. Sono una figura di riferimento. Lo sa bene quel turista americano che, lo scorso anno, ha perso il borsello con soldi, documenti e biglietti aerei. Disperato ha composto il numero d’emergenza 112, è riuscito a spiegare alla centrale operativa dove raggiungerlo, il lungolago di Como, e a chiedere aiuto alla pattuglia. Una ricerca lampo. Vedendo passare l’auto dell’Arma

A mystery to be solved. A working Christmas for Como’s Carabinieri. Or rather, a Christmas with a mission to accomplish: find the killers who on 11th December 2006 slaughtered three women and a 2-year-old child in Erba. A month later the victims’ neighbours are in handcuffs: mission complete. “This investigation”, comments the Provincial Commander of the Arm, Colonel Luciano Guglielmi, “confirmed three important things for me: my men’s expertise, Carabinieri’s ability to work as a team and our positive relationship with magistrates”. The arrest has served to prove that “the Como Force has got what it takes”. But the Erba massacre investigation, when Como’s Carabinieri worked ceaslessly together through the festivities, is only the tip of the iceberg of the Arm’s activities. In a tourist province the Carabinieri are not just a crime repression and prevention force; they are figures of reference. A certain American tourist who last year lost a bag containing his money, documents and flight tickets, knows something about this. In desperation he dialled the 112 emergency number and managed to explain to the operations room where he was on the promenade in Como, and ask a patrol car to help him. Seeing an Arma car driving past a

Nelle pagine precedenti, due carabinieri motociclisti. Sopra, una gazzella dell’Arma; a destra, due carabinieri in centro a Como In the previous page, two military motorcyclists. Above a Carabinieri’s “gazelle”, right, two Carabineers in the center of Como

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A sinistra, l’elicottero dei carabinieri durante un salvataggio, e due carabinieri in piazza Cavour. Sotto, la motovedetta Left the carabinieri’s helicopter during a lifesaving and two carabinieri in Cavour square. Below the military speed boat

un comasco si sbraccia: ha trovato un borsello sopra una panchina. Il turista statunitense ringrazia. E lo sa bene pure quell’altro turista, un olandese, uscito in barca e scomparso. Nei cieli di Como, proprio quel giorno, era in servizio l’elicottero dei carabinieri. La centrale operativa attiva il velivolo, che individua un’imbarcazione in difficoltà. Parte la motovedetta e il turista viene tratto in salvo. «La nostra peculiarità – afferma ancora il colonnello Guglielmi – è la presenza in tutta la provincia. Le 28 stazioni di carabinieri distribuite sul territorio ci permettono di allacciare un rapporto di conoscenza diretta con il cittadino e con le sue esigenze. I comandanti di stazione svolgono, inoltre, un’attività di rassicurazione sociale molto importante. Anche perché la conoscenza diretta aiuta a trovare la soluzione ai problemi prima che questi si tramutino in reati». Ma a parte la figura storica per eccellenza dell’Arma, ovvero il comandante di stazione, la presenza dei carabinieri è garantita anche «dall’attività 24 ore su 24 delle pattuglie del pronto intervento, dai natanti, dagli elicotteri, dalle pattuglie a piedi, che dimostrano la nostra funzione di vicinanza con i cittadini». In occasione dell’estate questi servizi saranno ampliati per offrire un aiuto anche ai molti turisti attesi sul Lario: «Incrementeremo, ad esempio, l’attività della stazione mobile – afferma ancora il comandante – Inoltre molte stazioni saranno potenziate, soprattutto nei luoghi più turistici, quelli in riva al lago». E allora, in caso di bisogno, la soluzione è molto semplice. «Ci si può rivolgere ai carabinieri componendo il 112, il numero internazionale dell’emergenza. Oppure recandosi direttamente nelle caserme, o ancora fermando le auto in servizio o avvicinandosi ai militari di pattuglia a piedi. Oltre a questo – conclude il colonnello Guglielmi – ricordo che si può ricorrere anche alla denuncia via web sul sito www.carabinieri.it: questo permette di accelerare il nostro lavoro e di far risparmiare tempo ai cittadini».

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Comascan waved it down: he’d found a bag on a bench. The U.S. holiday-maker thanked them. Someone else ‘in the know’ was another Dutch tourist who’d taken a boat out and got lost. On that very day a carabinieri helicopter was on duty in the air above Como. The operations room buzzed the crew who spotted the boat in trouble. A patrol boat set off to the scene and the tourist was rescued. “Our strength”, reiterates Colonel Guglielmi once more, “lies in the fact that we are operative all over the province. The 28 Carabinieri Stations spread right across the area give us direct contact with citizens so we can relate to their needs. Station Commanders provide a very reassuring presence too, also because our direct local knowledge helps us to find solutions to problems before they turn into crimes”. But apart from the historic figurehead par excellence of the Force, i.e. the Station Commander, the Carabinieri’s on-theground presence is also guaranteed “by 24hra-day emergency service patrols, patrol boats, helicopters and foot patrols, all demonstrating our close relationship with townspeople”. In the summer such services will be extended to offer help to the many tourists on the Lario as well: “For instance by augmenting the activities of mobile units”, the Commander stresses once again. “Moreover many stations will be more highly manned, especially in tourist spots along the shores of the lake”. So in case of need, it couldn’t be simpler: “Call us by dialling 112, the international emergency number. Or else go to a police station (called caserma), or wave down a car on patrol, or go up to a Carabinieri on his beat. In addition to all this”, concludes Colonel Guglielmi, “ let me remind you that you can report something by e-mailing us on site: www.carabinieri.it, which will speed up our task and save citizens time”.

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TERRITORIO

Como in the mirror

como allo

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Foto di Franco Bartolini e Mattia Vacca

specchio

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Risalendo la statale Regina, passate Argegno e Colonno, poco prima del promontorio di Lenno, con la Villa Balbianello, ecco affiorare dall’acqua l’unica isola del Lario, la Comacina. Un fazzoletto di terra ricco di storia e di leggende che ospiterà anche quest’anno la rievocazione della battaglia navale e dell’incendio. Un appuntamento da non perdere, a fine giugno, nell’ambito della sagra di San Giovanni. Sono fazzoletti d’acqua nella verde Brianza, invece, i laghetti di Annone, Pusiano, Alserio, Segrino e Montorfano, vere e proprie oasi naturali tra le città di Como e Lecco. Uno sguardo sulla città di Como da due punti di vista differenti. Un volo verso la conca che ospita il comune capoluogo, chiuso tra i monti e il lago. Da un lato ecco il Lario e Como spuntare come fossero un laghetto

Going back up the main Regina road through Argegno and Colonno just before the promontory of Lenno and Villa Balbianello you see Como’s only island emerging, the Comacina: a mere strip of land but one rich in history and legend, which will once more this year stage the reconstruction of the famous naval battle and fire. Don’t miss this appointment which is part of the Festival of St Giovanni at the end of June. Green Brianza’s little lakes Annone, Pusiano, Alserio, Segrino and Montorfano on the other hand are just little strips of water, real natural oases between the towns of Como and Lecco. Let’s take a look at the town of Como from two different viewing points: a flight towards the hollow housing the ‘capital’ municipality,

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brianzolo e un paese rivierasco. In primo piano il bacino di Montorfano, con il suo monte che non ha genitori, poi le industrie e le case di Tavernerio, di Lipomo e di Lora. La cupola azzurra del Duomo, in lontananza, ci assicura che stiamo guardando Como. Dall’altra angolazione la città di Volta si nasconde tra le anse del Lario per mostrarsi all’improvviso con uno skyline mozzafiato, un dipinto realizzato con tutti i colori del primo bacino, del Monte Croce e del Baradello.

enclosed between the mountains and the lake; on one side there’s the Lario and Como poking its head up as if they were a little Brianza lake and a riviera town. In the foreground you see the Montorfano basin with its no-parent-family mountain, then an industrial estate and the houses of Tavernerio, Lipomo and Lora. The light-blue dome of the cathedral in the distance reassures us that we are actually looking at Como. From a different angle Volta’s town is hidden away behind the bends in the Lake before it suddenly decides to show off its stunning skyline formed by Monte Croce and Baradello, enhanced by all the colours of the first basin.

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ITINERARI

Il

Garibaldi

VAL D’INTELVI

della The Garibaldi of the Val d’Intelvi

Testo e foto di Franco Bartolini

Nel cortile della sua casa a San Fedele d’Intelvi, ora abitata da un discendente che porta gli stessi nome e cognome, e che ne venera la memoria, un graffito illustra al meglio il suo carattere sanguigno, passionale. Oggi, Andrea Brenta, noto anche come il contrabbandiere dei due laghi (di Como e di Lugano), è ricordato come il Garibaldi dei monti, o della Val d’Intelvi. Del disegno sul muro colpiscono gli occhi ispirati e il gesto da vero capopopolo, che indica la strada, l’obiettivo da raggiungere. Un fegataccio, forte come un toro, imprendibile su quelle montagne che conosceva meglio di chiunque, una Primula Rossa che i gendarmi austriaci braccavano inutilmente. Andava e veniva a piacere, con la bricolla zeppa di caffè o sigarette sulle spalle, trovando il tempo di fare nove figli con la sua Lucia, che gestiva la loro osteria “Dell’uselino”. Un preciso punto di riferimento per i rivoluzionari, che fin dal 1833 si erano ribellati al gioco asburgico. L’incontro del Brenta con Giuseppe Mazzini, rifugiato a Lugano, trasformò Andrea in una staffetta patriottica, con la bricolla colma questa volta di volantini stampati a Capolago. In breve, si arruolò In the courtyard of his house in San Fedele d’Intelvi, now home to a descendent of the same name who venerates his memory, an engraving bears effective testimony to his full-blooded, passionate character. Andrea Brenta is nowadays also celebrated as the smuggler of the two lakes (Como and Lugano), and remembered as the Garibaldi of the Mountains, or Val d’Intelvi. What is striking about the mural work are the inspiration in the eyes and the gesture – a real masterpiece – indicating the road to be reached. This bold, tower of strength operated freely on those mountains which he knew like the back of his hand, a Scarlet Pimpernel that the Austrian gendarmes hunted in vain. He would come and go as he pleased, with his smuggler’s bag crammed full of coffee or cigarettes on his shoulders, even finding the time to sire nine children with his Lucia who ran their inn ‘Dell’uselino’. He was looked up to by revolutionaries who right back from 1833 had rejected the Habsburg dominion. Brenta’s meeting with Giuseppe Mazzini who’d

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nei Garibaldini, tra i quali si distinse per atti di eroismo. Il 25 ottobre 1848 fu alla testa di un manipolo di intelvesi che respinsero 700 austriaci sbarcati ad Argegno, fermati a Dizzasco, alla chiesa di San Sisinio, una sorta di covo bis dei rivoluzionari. Fu costretto a rifugiarsi sui suoi monti, cacciato come un animale. Ma soltanto una spiata lo fece cadere in trappola, nell’allora osteria del “Fuin”, faina, a Casasco Intelvi. Era la notte tra il 7 e l’8 aprile, Pasqua del 1849. Tre giorni più tardi, venne fucilato davanti alla basilica di San Carpoforo, a Como. Seppellito in una fossa comune, soltanto 11 anni dopo fu collocato nel Cimitero Maggiore. C’è una più che meritata via Brenta, proprio a lato di San Carpoforo, ma la targa e la stessa strada sono lasciate all’oblio, degradate. Non così, se Dio vuole, nella sua Val d’Intelvi, dove è diventato una leggenda. sought refuge in Lugano turned him into an out-andout patriot, who from now on would stuff his rucksack with pamphlets printed in Capolago. In short he enlisted in the Garibaldini, where he was decorated as a war hero. On 25th October 1848 he headed a handful of Intelvesi who repulsed 700 Austrians who’d disembarked in Argegno. They were stopped in Dizzasco at the church of St Sisinio, which was a sort of spare revolutionary hideout. He was forced to seek refuge in his mountains, hunted like an animal. Informed on he fell into a trap in the ‘Fuin’ (pine-marten) as was, in Casasco Intelvi. It was the night between the 7th and 8th of April, Easter 1849. Three days later he was shot by a firing-squad outside the basilica of St Carpoforo in Como. Buried in a pauper’s grave, only 11 years later was he laid to rest in the Cimitero Maggiore. Right next to St Carpoforo there’s a more than merited Via Brenta, but the sign and the road itself have been forgotten and left in a state of degradation. God willing this won’t happen in Val d’Intelvi where he has become a legend.

Nella pagina precedente, la chiesa di San Sisinio. Sotto, un busto del Brenta nel parco delle Rimembranze di San Fedele e, a sinistra, la sua casa In the previous page, the church of St Sisinio. Below a Brenta’s bust in the memorial park in San Fedele, and left, his place of birth


ITINERARI

il

Lario tinto Mystery on the Lake

di

giallo

Testo di Marco Marchetti foto di Franco Bartolini Sopra, un busto di Benito Mussolini, il Duce Above, a Benito Mussolini’s, the Dux, bust

Sopra, a sinistra, Casa De Maria a Bonzanigo, frazione di Giulino di Mezzegra. Sopra, a destra, la Sala d’Oro del municipio di Dongo, in Palazzo Manzi Top left, Casa De Maria, at Bonzanigo in Giulino di Mezzegra. Top right, the Sala d’Oro (The Golden Hall) in Palazzo Manzi, the Dongo’s City Hall

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“Stia tranquillo, non le faranno nulla”. Queste le parole dell’allora sindaco di Dongo, Giuseppe Ruini, a Palazzo Manzi, sede del Comune, di fronte a Benito Mussolini appena catturato nella vicina Musso, il 27 aprile 1945, con il blocco dell’autocolonna su cui era nascosto sommariamente travestito da tedesco. Vale la pena di visitare lo stesso Palazzo Manzi, in quanto vi è ospitato un piccolo, ma importante Museo della Resistenza, con cimeli, documenti e interessanti fotografie di quei giorni. Tra queste, la fucilazione dei gerarchi fascisti presi con il Duce, avvenuta dando le spalle al plotone di esecuzione. Chi lo volesse può vedere tuttora i segni delle pallottole lasciati sulla ringhiera a lago della stessa piazza. Inoltre, nel municipio è praticamente intatta la Sala d’Oro, dove fu emessa la sentenza di condanna a carico dei fedelissimi, compreso il fratello di Claretta Petacci. L’Altolario è ricchissimo di memorie storiche, di cui la più vicina ai nostri tempi riguarda proprio le ultime ore di Mussolini e Claretta sul Lago di Como. Un vero “giallo” ancora oggi a oltre 60 anni da quella presunta e sempre più traballante verità asserita dai capi della Brigata Garibaldi (tanti, troppi gli esecutori materiali dell’uccisione della coppia) secondo i quali – e come ricorda una povera targa accanto al cancello – quel sommario “Giustizia è fatta”, fu compiuto davanti a Villa Belmonte, a Giulino di Mezzegra, sopra Tremezzo. È accertato soltanto che il Duce e Claretta trascorsero l’ultima notte, appunto il 27 aprile, nella piccola casa dei coniugi De Maria, a Bonzanigo, borgo medievale scelto per l’occasione da Luigi Canali, il capitano Neri, che lo conosceva bene. E, mistero nell’enigma storico, il Neri scomparve poche ore dopo, e con lui la sua bellissima fidanzata,

“Don’t worry, they won’t harm you... “These were the words of Giuseppe Ruini the then Mayor of Dongo, in Palazzo Manzi (the Town Hall), spoken to Benito Mussolini just after his capture in nearby Musso on 27th April 1945, when his motorised column was blocked; he had tried to conceal his identity by hurriedly disguising himself as a German. Palazzo Manzi is well worth a visit with its small but important Resistance Museum containing antiques, documents and interesting photographs of the time. Among them is the execution of members of the fascist hierarchy captured with the Duce, with their backs to the firingsquad. You can still see the bullet marks on the lake-side railings in the square. Moreover, the Town Hall’s Sala d’Oro is practically intact; it was here that his loyalest henchmen including Claretta Petacci’s brother were sentenced. The Altolario top-lake area abounds with historic recollections, the most recent concerning the final hours of Mussolini and Claretta on Lake Como. It’s a real ‘mystery’ even today over 60 years after that presumed and increasingly more rickety version of events supplied by the officers of the Garibaldi Brigade (many – too many – executioners were claimed to have killed the couple) according to whom – as is recorded on a shabby plaque next to the gate – that summary ‘Justice is Done’, was carried out in front of Villa Belmonte in Giulino di Mezzegra above Tremezzo. It has only been ascertained that the Duce and Claretta spent their last night (i.e. 27th April) in the little house belonging to the married couple De Maria in Bonzanigo, a medioeval village chosen for the occasion by Luigi Canali, Captain Neri, who knew them well. And there’s a mystery within the historic enigma: Neri

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Giuseppina Tuissi, la partigiana “Gianna”. Erano contrari all’esecuzione sul posto. Da quel 28 aprile c’è da riempire un treno merci di libri verità, articoli di giornale, dichiarazioni, testimonianze tanto attendibili quanto fasulle. Un polpettone indigesto che lo storico Luciano Garibaldi ha liquidato come “una falsa vulgata comunista quella propinata ad almeno quattro generazioni”. Il libro “Lario nascosto” di Franco Bartolini, al capitolo dedicato a Mussolini sul Lario, riporta, tra le altre notizie inedite, il racconto fatto dalla signora De Maria a un suo stretto parente, ora mantenuto anonimo per motivi di sicurezza. Ebbene, la donna gli riferì che,

vanished a few hours later together with his beautiful fiancée Giuseppina Tuissi, the partisan ‘Gianna’. They’d been opposed to execution on the spot. That 28th April could fill whole goods trains with ‘real truth’ books, newspaper articles, statements and testimonies as reliable as they are make-believe. This indegestible informative rissole has been described by historian Luciano Garibaldi as “a false communist vulgate... spread around for at least four generations”. Franco Bartolini’s book ‘Lario Nascosto’ in the chapter on Mussolini on Lake Como, in addition to other facts come to light cites what Signora De Maria told a close relative, whose identity is not being revealed in case

portati fuori dalla sua casa il Duce e Claretta, dovette pulire la stanza dal sangue. E l’autore aggiunge la nota, ma respinta dalla versione cosiddetta ufficiale, testimonianza della vicina Dorina Mazzola (morta il 24 aprile 2001) che affermò di aver sentito quella mattina presto spari in casa De Maria. Ucciso dentro quella stanza e rifucilato a Villa Belmonte, con Claretta mitragliata alle spalle, mentre si aggrappava al suo uomo già morto? È questa la verità aggiunta, una in più, ma che rende ancora più intricato il “giallo”. La verità vera, però, non può restare nascosta ancora troppo a lungo.

of reprisals. Well, this woman told him that after the Duce and Claretta had been taken out of her house, she was made to mop up the blood in the room. And adds the testimony (denied by the so-called official version) of her neighbour Dorina Mazzola (who died on 24th April 2001), who stated she’d heard shots in the De Marias’ house early that morning. So killed in that room and shot again at Villa Belmonte, with Claretta shot in the back as she held on to her man who was already dead? This is the new true version – yet another – making the ‘mystery’ even more baffling. The real truth however can’t be covered up for much longer.

A sinistra, Benito Mussolini e Claretta Petacci. Sotto a sinistra, il lavatoio di Bonzanigo attorno al quale erano alcune donne che videro passare un gruppo di partigiani con Mussolini prigioniero e con Claretta, ma senza riconoscerli Left, Benito Mussolini and Claretta Petacci. Bottom left the washing in Bonzanigo through around which on that day there were some women who saw the group of partisans passing by with Mussolini as a prisoner and Claretta, but they didn’t recognize them

Sopra, il vicolo che porta a Casa De Maria a Bonzanigo, i segni dei proiettili della fucilazione dei gerarchi fascisti sulla ringhiera del piazzale a lago di Dongo e la prima pagina di un quotidiano uscito il giorno dopo l’esecuzione di Mussolini Above, the alley Casa De Maria at Bonzanigo, the marks of the bullets of the execution of Fascist officials on the railing of the square by lake in Dongo and the front page of one of the newspapers of the day after the execution 49


TERRITORIO La Provincia di Como è conosciuta in tutto il mondo per la bellezza del suo territorio. Bellezza dovuta prima di tutto alla presenza del Lario, intorno al quale, fin dalla Preistoria, sono sorti insediamenti umani, e dei numerosi altri bacini minori, ma non meno ricchi di fascino, come i piccoli laghi di Alserio, Montorfano e Pusiano. Il lago è vita, della flora e della fauna che popola le sue acque e le sue sponde e dell’uomo con le sue attività produttive. Ma il lago è anche un ecosistema fragile che, soprattutto negli ultimi decenni, ha pagato le conseguenze di una disattenzione cronica nella gestione delle risorse che l’ambiente ha messo a nostra disposizione. L’aspetto negativo, forse più percettibile a livello di sensibilità comune, è rappresentato dalla contaminazione delle acque causata dagli scarichi reflui riversati direttamente a lago senza alcun trattamento

The Province of Como is known the world over for the beauty of its landscape. This beauty is largely due to the presence of the Lario around which, going right back to Prehistoric times, human settlements have grown up and numerous other smaller stretches of water have been formed which are just as enchanting, such as the little lakes of Alserio, Montorfano and Pusiano. A lake means life, for the flora and fauna inhabiting its waters and shores, and for man with his activities of production. But lakes are also fragile ecosystems which (especially over recent decades) have paid the price of our cronic neglect in managing the resources the environment has given us. The negative aspect the general public is most aware of is water contaminated by effluent discharged

Per un lago più pulito 50

Foto Mattia Vacca e Centro Volta

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Cleaning up the Lake

Lago di Como, occorre considerare che il processo naturale di autodepurazione, attraverso il lento ricambio delle acque, richiede necessariamente tempi lunghi sino a qualche decina di anni nelle situazioni più sfavorevoli. Occorre pertanto sperimentare soluzioni innovative in grado di accelerare i processi autodepurativi naturali. In tale ottica l’esperienza del progetto pilota “Pumping System”, attuato alla fine del 2006 con il supporto della Provincia di Como, del Comune di Como, della locale Camera di Commercio e della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, con l’apporto tecnicoscientifico organizzativo del Centro di Cultura Scientifica “Alessandro Volta”, fornisce dati incoraggianti circa la possibilità concreta di imprimere una consistente accelerazione al ciclo di ricambio delle acque del primo bacino, attraverso l’azione di una serie di postazioni galleggianti dotate di eliche in grado di indurre nella massa lacustre lo sviluppo di correnti sommerse che favoriscono il rimescolamento. Può sembrare oggi un’utopia, ma non si dispera di poter tornare a fare il bagno nelle acque davanti alla città di Como già tra qualche anno.

directly into the lake without undergoing any purification treatment. The situation is especially critical in the so-called First Basin (the part of the Lake right next to Como) through the lack of outlets which would accelerate water interchange, and the presence of numerous water courses bringing even more pollution into the lake. And top-lake too, untreated sewage is being discharged into the water. Como Province’s Ecology and Environment Agency headed by executive officer Francesco Cattaneo have been aware of this situation for some time, and have invested financial resouces in projects to decontaminate the Lake and safeguard its natural equilibrium. Cremia’s purification plant, Colonno’s innovative underground purification plant, and work shortly to be completed to double the capacity of plants in Menaggio and Gravedona are all indicative of positive action to improve lake water quality. The first positive results are starting to show, confirming that it is possible to reverse the negative

trend. Nevertheless, although eliminating all pollutants being discharged may solve the prolem of Lake Como’s waters once and for all, it must be borne in mind that a natural process of purification through gradually exchanging the water will necessarily take a long time, even decades under unfavourable conditions. So innovative solutions to speed up natural purification processes need to be tried out. To this end a pilot project called ‘Pumping System’ was begun at the end of 2006, backed by the Province of Como, the Municipality of Como, the local Chamber of Commerce and the Provincial Foundation of the Comascan Community, with a technical/scientific organizational contribution from the Scientific Culture Centre ‘Alessandro Volta’. Initial results are encouraging about the concrete possibility to speed up the first basin’s exchange of water by using a series of rafts equipped with rotary blades causing underwater currents which help the water to mix. It may be wishful thinking now, but we may be able to bathe in the lake right opposite Como in just a few years’ time.

Nelle pagine precedenti, il Lago di Como e una fase del progetto “Pumping Sistem”. A destra, il piccolo impianto di depurazione di Moltrasio. Sotto e a destra, altre fasi del progetto pilota davanti a Villa Olmo

In the previous pages, the Lake of Como and a step of ‘Pumping Sistem’ project. Top right, the little Moltrasio’s purification plant. Above and top right, others steps of the pilot project in front of Villa Olmo

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di depurazione. La situazione è particolarmente critica nell’ambito del cosiddetto primo bacino, la porzione di lago dinanzi alla città di Como, per l’assenza di emissari in grado di accelerare il ricambio idrico e per la presenza di numerosi corsi d’acqua che apportano ulteriori carichi inquinanti. Anche l’Altolago non è immune dalla presenza di fenomeni di scarichi fognari non depurati. Consapevole di ciò, da diverso tempo l’assessorato all’Ecologia e Ambiente della Provincia di Como, guidato dall’assessore Francesco Cattaneo, investe consistenti risorse economiche per il ripristino e la salvaguardia dell’equilibrio ambientale del Lario. La realizzazione del depuratore di Cremia, dell’innovativo impianto di depurazione in caverna di Colonno e la prossima ultimazione dei lavori del raddoppio degli impianti di Menaggio e Gravedona rappresentano interventi decisivi per il miglioramento della qualità delle acque lacustri. I primi risultati positivi iniziano a emergere, testimoniando che è possibile invertire la tendenza negativa. Tuttavia, sebbene l’eliminazione di tutti gli scarichi inquinanti possa rappresentare l’obiettivo in grado di risolvere una volta per tutte il problema della qualità delle acque del

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FOOD

Serbelloni 5-star cuisine

Serbelloni cucina a 5 stelle

Tradizione, eleganza, gusto, un tocco discreto di esclusività: sono queste le credenziali che fanno del Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio una delle mete più ricercate del turismo internazionale e del benessere. L’edificio centrale fu costruito nel 1850, con l’intenzione di farne una villa di vacanza. Ma già vent’anni dopo, nel 1873, furono costruite le due ali laterali e la casa privata fu trasformata in albergo. Oggi il Grand Hotel Villa Serbelloni offre 61 camere e 20 suites, tutte con vista lago o affacciate sul parco. All’interno si trovano angoli appartati per la conversazione e grandi saloni per le feste, un servizio bar di gran classe, due ristoranti e una beauty farm: il meglio per una vacanza dedicata alla qualità della vita in uno dei luoghi che tanti definiscono tra i più belli del mondo. Il Grand Hotel Villa Serbelloni è anche una location ricercata per matrimoni, per incontri di lavoro e per convegni internazionali.

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Tradition, elegance, taste and a discrete touch of the exclusive: this combination of credentials is what makes the Grand Hotel Villa Serbelloni in Bellagio one of the most sought-after venues of international tourism and well-being. The central building was constructed in 1850, with the idea of building a holiday villa. But only twenty years later in 1873 two side wings were added and a private house was turned into a hotel. Today the Grand Hotel Villa Serbelloni has 61 rooms and 20 suites to offer, all with views over the lake or the park. Inside there are secluded little nooks to chat in and large party halls, top-class bar service, two restaurants and a beauty farm: the best on offer for a holiday dedicated to one’s quality of life in a spot many would list among the most beautiful in the world. The Grand Hotel Serbelloni is also a recherché location for weddings, business meetings

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Ecco alcune delle “creazioni” della cucina molecolare. A sinistra, un timballo di pere. A destra, il carpaccio di branzino Here are some creations of the molecular cookery. Left, a pears’ ‘timballo’. Right, the ‘carpaccio of branzino’

Sopra, la cima di vitello Above, the veal breast

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Un segreto del fascino del Grand Hotel è la presenza in albergo della famiglia proprietaria, i Bucher, che vivono l’albergo come una grande casa di vacanza e che hanno saputo creare nel tempo un’atmosfera ricercata ma anche familiare. E tanti tra gli ospiti di oggi che arrivano con le loro famiglie, o che scelgono l’hotel per incontri di lavoro, sono i bambini di ieri che giocavano a nascondersi in giardino o facevano castelli di sabbia sulla piccola spiaggia privata. Negli ultimi anni il Grand Hotel è stato riconosciuto anche per la qualità eccellente della sua cucina e i due ristoranti, “Terrazza Serbelloni” e “Mistral”, sono diventati un punto di riferimento per tutti gli appassionati di turismo gastronomico. Entrambi sono diretti dallo chef Ettore Bocchia. “Terrazza Serbelloni” è sulla grande balconata affacciata sul lago. Offre piatti di alta cucina internazionale e creativa e una cantina con una scelta raffinata, dai grand crus ai vini novelli. È il ristorante più formale ed elegante del Grand Hotel Villa Serbelloni. Tutti i giorni propone anche un imperdibile menu che Ettore Bocchia decide in base a quanto di meglio ha trovato sul mercato. La sera, la cena viene accompagnata e resa ancora più romantica da un trio di musicisti che propone musica dal vivo. “Mistral” è il ristorante più informale, accanto alle due piscine. Offre piatti di cucina mediterranea reinterpretati dalla creatività dello chef ed è anche il primo laboratorio italiano di cucina molecolare, che è considerata da molti la frontiera più avanzata della ricerca gastronomica europea. Nel 2005 ha ottenuto la sua prima stella Michelin. Alcuni piatti di cucina molecolare sono inseriti nella carta del ristorante, ma chi desidera un’esperienza completamente originale può ordinare anche un intero menu molecolare. In ambedue i casi gli appassionati gastronomi potranno scoprire gusti e abbinamenti insoliti, sempre squisiti e sorprendentemente equilibrati. Ed è anche un’esperienza unica in Italia: Ettore Bocchia

and international conventions. The secret of the Grand Hotel’s charm is the fact that it is familyrun by its owners the Buchers, for whom living in the hotel means treating it like a large holiday home – they have created an atmosphere of both refinement and homliness. And some of the guests who now turn up with their families, or who choose the hotel as a business venue, are the same children who used to play hide-and-seek in the garden or build sandcastles on the little private beach! Over the last few years the Grand Hotel has also been recognised for the excellent quality of its cuisine; its two restaurants Terrazza Serbelloni and Mistral have become reference points for all gastronomic tourism freaks. They are both run by chef Ettore Bocchia. Terrazza Serbelloni is situated on a large terrace overlooking the lake. It offers high-quality creative international cuisine and a refined selection of wines, from grand crus to nouveau wines. It’s the Grand Hotel Villa Serbelloni’s more formal and elegant restaurant. Every day there’s also an absolute ‘must’ of a menu of the day, which Ettore Bocchia decides on according to what top-quality ingredients he has found in the marketplace. In the evening, dinner is accompanied (and made even more romantic!) by a trio of musicians playing live music. Mistral is a more informal restaurant next to two swimming-pools. It offers Mediterranean dishes the chef has revisited creatively, as well as Italy’s first molecular cookery laboratory which is considered by many to be Europe’s most advanced gastronomic research frontier. In 2005 it got its first Michelin star. Various molecular cookery dishes have

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è infatti ideatore di una via tutta italiana di questa ricerca e ne costituisce il punto di riferimento nazionale più autorevole. Come dice lo stesso Ettore Bocchia: «Io sono italiano e amo moltissimo la ricchezza di materie prime che abbiamo nel nostro Paese. La ricerca molecolare mi ha permesso di creare ricette completamente nuove. Ma mi ha permesso anche di lavorare per scoprire come valorizzare i nostri ingredienti primari; insomma, di creare una cucina molecolare italiana!»

IL MOLECOLARE IN TAVOLA La cucina molecolare - nome che a volte intimidisce - è considerata oggi una delle sperimentazioni più interessanti e ricche di promesse nel campo della ricerca gastronomica. Il punto di partenza è l’osservazione scientifica delle variazioni molecolari nei processi di cottura, raffreddamento e abbinamento dei cibi. Studia cioè a livello molecolare quello che tradizionalmente accade nelle cucine di ognuno di noi quando prepariamo un piatto. Questa conoscenza, oltre a permettere di valorizzare le ricette tradizionali, apre orizzonti completamente nuovi per la creazione di nuove pietanze, nuovi accostamenti e nuove sensazioni palatali. Il sistema è complesso, ma il risultato finale dà al palato sensazioni armoniche: un piatto non deve solo sorprendere, ma deve piacere sempre e invogliare a gustarlo più volte. La ricerca di Ettore Bocchia (nella foto a destra) è stata approfondita sugli elementi più caratteristici della cucina italiana: la pasta, il pesce e i vegetali. Alcuni esempi: il pesce cotto nello zucchero fuso che, grazie alla viscosità del liquido di cottura, conserva al proprio interno tutti gli aromi. O la pasta alla lecitina di soia, con una struttura morbida che riesce a legare anche i sughi liquidi come il fumetto di pesce. O l’utilizzo dell’azoto liquido per il raffreddamento del gelato. Grazie alla sua temperatura incredibilmente bassa (-196°) e quindi alla velocità del raffreddamento, l’azoto liquido permette di ottenere un gelato senza addensanti e di una consistenza vellutata che rinfresca la bocca lasciando alle papille gustative tutta la sensibilità per poter assaporare il gusto dal primo cucchiaio all’ultimo. Per chi volesse saperne di più, Ettore Bocchia ha scritto insieme con Davide Cassi, professore di Fisica della Materia all’Università di Parma, un libro di teoria e ricette molecolari: “Il Gelato Estemporaneo”, edito da Sperling & Kupfer. MOLECULAR MEALS Molecular cookery – with its somewhat intimidating name – is now considered to be one of the most interesting and promising areas of gastronomic research. The starting point is the scientific observation of molecular variation during the processes of cooking, cooling and combination of foodstuffs, i.e. molecular studies of what is traditionally going on in our kitchens when we cook meals. Such knowledge, apart from enabling us to evaluate traditional recipes, opens up totally new horizons for the creation of new dishes, new side dishes and new taste-bud sensations. All this is complex, but the final result gives the palate harmonious sensations: a dish should not only surprise you, should always be enjoyable and make you want to taste it again. Ettore Bocchia’s (in the photo) in-depth research has been conducted on the most typical constituents of Italian cuisine: pasta, fish and vegetables. Some examples are: fish cooked in molten sugar which thanks to the viscosity of the cooking liquid locks in all its aromas; or soya lecithin pasta whose soft structure enables it to bond even with liquid sauces such as fish fumetto stock. Then there’s the use of liquid nitrogen to freeze icecream. Thanks to its incredibly low temperature (-196°) and thus its rapid cooling properties, liquid nitrogen enables you to obtain icecream without thickening agents, of a velvety consistency which refreshes the mouth without desensitizing the taste buds, so that you can savour the flavour from the very first to the very last spoonful. To find out more check out Ettore Bocchia’s book written together with Davide Cassi, Professor of the Physics of Matter at the University of Parma, which deals with both theoretical aspects and molecular recipes: “The Extemporaneous Icecream” published by Sperling & Kupfer.

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Grand Hotel Villa Serbelloni, Bellagio (Lago di Como) Per informazioni e prenotazioni ai ristoranti tel. 031.950.216 Il Grand Hotel e il ristorante “Terrazza Serbelloni” sono aperti da aprile a metà novembre. Il Ristorante “Mistral” e la Beauty Farm sono aperti da marzo a fine novembre Grand Hotel Villa Serbelloni, Bellagio (Lake of Como) For information and restaurant reservations tel. 031.950.216 The Grand Hotel and the Terrazza Serbelloni restaurant are open from April to mid-November The Mistral Restaurant and the Beauty Farm are open from March to the end of November

been included in the restaurant’s menu, but you can also opt for a completely original experience by ordering an entirely molecular menu. In both cases big gourmets can discover unusual flavours and combinations, which are always delicious and surprisingly well-balanced. And it’s also a unique experience in Italy: this all-Italian research route is in fact Ettore Bocchia’s own brainchild and constitutes the most authoritative national reference point. As Ettore Bocchia says: “I’m Italian and hopelessly in love with the wealth of basic ingredients we have in our country. Molecular research has enabled me to invent totally new recipes and also work out how to give our primary ingredients a lift – in short to create Italian molecular cuisine!”

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EVENTI

Impressionarsi

Be impressed at Villa Olmo

a VillaOlmo

André Derain Dead nature with bread, 1922 oil on canvas, 73 x 92 cm

Dalle sale del Museo Nazionale di Belgrado a Villa Olmo a Como. Un viaggio dall’Est all’Ovest per portare sul Lario 123 capolavori della collezione serba, 42 artisti scelti per esemplificare un percorso cruciale nella storia dell’arte europea. “Impressionisti, Simbolisti e Avanguardie” è la mostra-evento con opere, per citare i più importanti, di Monet, Renoir, Degas, Gauguin, Matisse, Chagall, Odilon Redon, Camille Corot, Delaunay, Derain, Rouault, Signac, Henri de Toulouse-Lautrec, Camille Pissarro, Maurice Utrillo, Pierre Bonnard e Piet Mondrian. A tutti questi si aggiunge un’opera straordinaria di Paul Cèzanne, “I bagnanti” e il “Ritratto di donna” di Pablo Picasso.

From the halls of Belgrade’s National Museum to Villa Olmo in Como. A journey from East to West to bring 123 masterpieces from the Serbian collection to Lake Como, painted by 42 artists chosen as being typical of one crucial direction taken during the history of European art. ‘Impressionists, symbolists and the avant-garde movement’ is the exhibition event with works by (just to mention the most important names) Monet, Renoir, Degas, Gauguin, Matisse, Chagall, Odilon Redon, Camille Corot, Delaunay, Derain, Rouault, Signac, Henri de Toulouse-Lautrec, Camille Pissarro, Maurice Utrillo, Pierre Bonnard and Piet Mondrian. To all these add an exceptional work by Paul Cèzanne The Bathers, and Portrait of a

Villa Olmo, via Cantoni 1 COMO dal 24 MARZO al 15 LUGLIO

“MONET, DEGAS, RENOIR, GAUGUIN, REDON, MONDRIAN: GLI IMPRESSIONISTI, I SIMBOLISTI E LE AVANGUARDIE” 60

André Derain Natura morta con pane, 1922 ca. olio su tela, 73 x 92 cm

Villa Olmo, Via Cantoni 1, Como 24 th MARCH - 15 th JULY 2007

“MONET, DEGAS, RENOIR, GAUGUIN, REDON, MONDRIAN: IMPRESSIONISTS, SYMBOLISTS AND THE AVANT-GARDE” 61


A sinistra, “La neve a Bougival” di Maurice Vlaminck, sotto, “Donna tahitiana” di Paul Gauguin Left, “Snow at Bougival” by Maurice Vlaminck, below, “Tahitian Woman” by Paul Gauguin

Dopo il grande successo delle esposizioni monografiche dedicate a Miró, Picasso e Magritte che hanno portato sul Lago di Como centinaia di migliaia di visitatori, l’assessorato allla Cultura del Comune di Como, guidato da Sergio Gaddi, cala dunque un altro asso. Per lo studioso comasco Luciano Caramel, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università Cattolica di Milano e Brescia, questa nuova esposizione è un cammino che porta «dalle sorgenti - l’Impressionismo e prima la pittura en plein air - alla divaricata maturità - il Simbolismo, ma pure le diverse realtà del Postimpressionismo - di quella fase dell’arte europea tra la metà del secolo XIX e l’inizio del XX che conduce, attraverso la crisi rivoluzionaria delle avanguardie storiche, alle espressioni più propriamente novecentiste». Una rassegna che – spiega ancora Caramel - «dà pienamente il polso della collezione

SCHEDA

In treno: le Ferrovie Nord offrono biglietti cumulativi viaggio-ingresso alla mostra nei fine settimana e nei festivi In auto: parcheggi: a Tavernola (via Conciliazione) e a Como (Valmulini, via Auguadri, via Recchi). Area “Pulesin” davanti a Villa Olmo e parcheggio in via Cantoni: 1 euro ogni ora e mezzo per chi ha il biglietto della mostra, 3 euro senza. In battello: navetta il sabato, la domenica e nei festivi da piazza Cavour a Villa Olmo. Andata alle ore 9.30/10.30/12/ 13.45/14.45; ritorno da Villa Olmo alle 15.50/17.30 e 18.28. Corsa 1 euro In autobus: bus Spt, linee 1, 6 e 11 A piedi: dal centro di Como, lungo la passeggiata a lago, si arriva a Villa Olmo in circa 12 minuti By train: The ‘Nord’ Railway offers group tickets with fare and exhibition reductions By car: Carparks in Tavernola (Via Conciliazione) and in Como (Valmulini, Via Auguadri and Via Recchi). Area ‘Pulesin’ opposite Villa Olmo and carpark in Via Cantoni: 1 euro every hour and a half for exhibition ticket holders, otherwise 3 euros By boat: Shuttle service Saturday, Sunday and public holidays from Piazza Cavour to Villa Olmo. Outward bound 9.30/10.30/12 am 1.45/2.45pm; return from Villa Olmo at 3.50/5.30/6.28pm: Crossings cost 1 euro each By bus: SPT bus lines 1, 6 and 11 On foot: From Como centre: walk along lakeside promenade until you reach Villa Olmo in about 12 minutes

Orari: mar tedì, mercoledì e giovedì 9-20; venerdì, sabato e domenica 9-22. Lunedì chiuso (la bigliet teria chiude un’ora prima). Bigliet ti: intero 9 euro; ridot to 7 euro da 6 a 16 anni, over 65, studenti universitari, categorie convenzionate, gruppi di almeno 20 persone (con gratuità per l’accompagnatore); ingresso gratuito: bambini sino a 6 anni, por tatori di handicap con accompagnatore, guide turistiche con tesserino o autorizzate, militari in divisa. Visite guidate su prenotazione: per gruppi fino a 20 persone 100 euro; dirit to di prenotazione per i gruppi che provengono da fuori provincia: 1,50 euro per adulti e 1 euro per ragazzi a bigliet to. Sono a disposizione dei visitatori una trentina di guide. Per le scuole: ingresso 5 euro (con gratuità per 2 accompagnatori); visite guidate per le scuole: 50 euro a classe; laboratori didat tici per classi dalle materne alle medie: 2 euro a bambino (con prenotazione obbligatoria) Open: Tuesday, Wednesday and Thursday 9am - 8pm; Friday, Saturday and Sunday 9am - 10pm. Monday closed (the ticket office closes one hour earlier). Admission: full price 9 euros; concessions 7 euros 6-16 yearsold, over 65s, university students, special category visitors, parties of at least 20 persons (group leaders free); free admission: children under 6, accompanied disabled people, cardholding or otherwise authorized tour guides, military personnel in uniform Conducted advanced-booking visits: parties up to 20 persons 100 euros; booking surcharge levied on groups from outside the province: adults 1.50 euros/ticket, children 1 euro/ticket. About 30 guides are on hand to show visitors around. Schools: admission 5 euros (free for accompanying teachers); conducted school visits: 50 euros per class; teaching workshops from nursery to middle school classes: 2 euros per child (advanced booking only)

PER ARRIVARE / HOW TO GET THERE

A sinistra, “Ritratto di donna” di Pablo Picasso Left, “Portrait of a Woman” by Pablo Picasso

Woman by Pablo Picasso. After the highly successful monographic exhibition of works by Miró, Picasso and Magritte which brought hundreds of thousands of visitors to Lake Como, the Como Townhall’s Culture Agency headed by executive officer Sergio Gaddi, has decided to play another ace card. Director of the Art History Institute of the Catholic University of Milan and Brescia, Luciano Caramel claims that this new exhibition takes us “from the founts (Impressionism and before that painting en plein air) to blatantly open maturity (Symbolism), and even the various manifestations of Post Impressionism: the period of European art between the mid 1800s and the early 1900s which led us through the revolutionary crisis of the historic avant-garde to more essentially 20th century expressions”. This collection”, Caramel

serba», e che permette di comprendere l’evoluzione dei linguaggi artistici tra Ottocento e Novecento. A partire proprio dall’Impressionismo che a Belgrado vanta esponenti di spicco quali Renoir e Degas, gli autori più rappresentati nella mostra. Di Renoir la collezione di Belgrado vanta un’ampia serie di dipinti, pastelli, disegni e stampe. Si tratta di 76 opere che coprono i periodi creativi più importanti. Significativo è, ad esempio, il dipinto “La bagnante addormentata”, ritenuto il primo nudo di Renoir che evoca le atmosfere del Romanticismo e le opere di Camille Pissarro che anticiparono gli esperimenti ottici del “pointillisme”. Altro dipinto fondamentale è “Un angolo del parco di PortBerteau” di Camille Corot o il pastello di Edgar Degas “Ballerina in piedi”, studio per la figura della danzatrice dipinta sul lato destro del dipinto “Tre ballerine”. Nella sezione dedicata alle Avanguardie spicca, infine, il “Ritratto di donna” di Picasso, capolavoro dell’iniziale Cubismo analitico dello spagnolo. “La Donna tahitiana” di Gauguin è sicuramente uno dei dipinti più significativi della mostra comasca. insieme con La Chimera di Odilon Redon, a tema mitologico. Da ammirare nella sezione simbolista è anche “Barche nel porto di Collioure”, di Derain, dipinto sempre nel 1905 durante un soggiorno con Matisse in un villaggio di pescatori nel Sud della Francia, opera che si distingue per uno straordinario livello di astrazione e di espressività.

goes on, “is a real expression of the essence of the Serbian collection”. It enables us to understand the evolution of artistic language between the 1800s and 1900s. Beginning with Impressionism which is proudly represented in Belgrade by such leading names as Renoir and Degas who outnumber other artists in the exhibition. The Belgrade collection boasts a wide range of Renoir’s paintings, pastels, drawings and prints, 76 in all covering his more significant creative moments: for instance the painting The Sleeping Bather purportedly Renoir’s first nude to evoke an atmosphere of Romanticism. Then there are Camille Pissaro’s works, foreglimpses of the optical experimentation in pointillism. Another pivotal picture is A Corner of Port-Berteau Park by Camille Corot or Edgar Degas’s pastel Standing Ballerina, a figure study of the dancer painted on the right-hand side of the painting Three Ballerinas. And lastly in the avant-garde section Picasso’s masterpiece from his early analytical Cubism Potrait of a Woman stands out. Gauguin’s Tahiti Woman is definitely one of the most significant pictures in the Como exhibition, as is Odilon Redon’s mythological Chimaera. Also well worth seeing in the symbolist section is Derain’s Boat in the Port of Collioure, once more painted in 1905 when he was staying with Matisse in a fishing village in the South of France; this work stands out for its extraordinary levels of abstraction and expressiveness.

A sinistra, Camille Pissarro “La piazza del Teatro Francese”. Sopra, Camille Corot “Un angolo del parco di Port-Berteau, nei pressi di Rochefort” Left, Camille Pissarro “The Square of the French Theatre”. Above, Camille Corot “A PortBerteau, close to Rochefort, Park corner”

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Gioielli etnici nelle vetrine della banca

Le vetrine della banca come una gioielleria. È questa l’ultima iniziativa messa in atto per i clienti e i turisti dalla Bsi. Fin dalla sua nascita, nel 1873 a Lugano, come Banca della Svizzera Italiana, la Bsi si è impegnata nel promuovere e divulgare momenti di grande interesse nel campo della cultura e dell’arte. Nelle vetrine degli istituti di credito di Lugano, Chiasso, Bellinzona, Locarno, Ginevra, Zurigo e Saint Moritz, fino al prossimo giugno, è possibile ammirare la mostra di gioielli etnici. “Il fiato al collo, collane e amuleti dal Sahara all’Himalaya”. L’esposizione presenta straordinari e preziosi gioielli etnici dal Neolitico ai nostri giorni. Vengono dalla collezione di Bianca Maggi, Sabina Melesi ed Eva Maria Castelletti, che hanno raccolto monili provenienti dai deserti e dalle cime dei monti. Pezzi unici che parlano delle popolazioni che li hanno portati, di usanze e religioni. Lasciatevi incantare dai gioielli amuletici che proteggono dalle disgrazie e dal malocchio, dai bracciali ritenuti magici e dalle collane usate come segno di distinzione tribale. E non poteva che essere la banca più antica del Canton Ticino a omaggiare le decorazioni ornamentali che da sempre fanno parte della natura, con lo scopo di attrarre, sedurre, affascinare, ma anche di mettere in risalto o, al contrario, di mascherare. I gioielli trasmettono informazioni su chi ne è portatore, dicono della vita e del quotidiano della gente, evocano le cerimonie per cui sono stati creati: iniziazioni, matrimoni o magie. Fino a giugno i gioielli sono quindi un motivo in più per recarsi in una delle sedi della Bsi. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.bsibank.com alla sezione media (archivio comunicati stampa).

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Ethnic Jewels in Bank Windows

EVENTI

The windows of a bank as a jeweller’s. This is the latest BSI initiative introduced for customers and tourists. Ever since its foundation in 1873 in Lugano as the Bank of Italian Switzerland, BSI has been commited to the promotion and divulgation of moments of great interest in the fields of culture and art. In the windows of the credit institutes in Lugano, Chiasso, Bellinzona, Locarno, Geneva, Zurich and St Moritz until next June you will be able to admire a display of ethnic jewels: ‘Evil Ways, necklaces and amulets from the Sahara to the Himalayas’. The exhibition will be showcasing extraordinary ethnic jewels from Neolithic times up to the present day. They come from the collections of Bianca Maggi, Sabina Melesi and Eva Maria Castelletti, who have collected jewels from deserts and the tops of mountains; unique items testifying to the peoples who wore them, their customs and religions. Allow yourselves to fall under the spell of amulets providing protection from bad luck and the evil eye, of magic bracelets and necklaces indicating tribal distinctions. And it just had to be the oldest bank in Canton Ticino to pay homage to ornamental adornments which have always belonged to the natural world, and whose purpose has been to attract, seduce and bewitch, as well as enhance or on the contrary act as a mask. Jewels impart information on their wearers, tell us about people’s everyday lives, or re-evoke the ceremonies they were created for: initiations, marriages or magic spells. Until June jewels provide an extra reason to visit a branch of the BSI. For further informations see the site www.bsibank.com at media section (press releases archive).

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ADVERTISING

navigare insieme sulla strada d’acqua Sailing together

Per informazioni: Navigazione Lago di Como, via per Cernobbio 18, 22100 Como Tel. 031.579.211 - 800.551.801 www.navigazionelaghi.it For information: Navigazione Lago di Como, Via per Cernobbio 18, 22100 Como. Tel: 031.579.211 or 800.551.801 www.navigazionelaghi.it 66

Dal 18 luglio 1826 c’è un modo unico per vivere il Lago di Como che si ripete ogni giorno, ogni ora, grazie alla flotta della Navigazione Lago di Como. Battelli, aliscafi, catamarani e traghetti permettono di muoversi su un’ampia e suggestiva autostrada d’acqua che da Como porta fino a Colico, passando per Bellagio e Menaggio, per poi scendere verso Varenna e Lecco. Una magia che si rinnova da quasi due secoli, da quando l’allora “Società Lombarda” varò il piroscafo “Lario” seguito, nello stesso anno, dal “Plinio”. Da allora sono stati introdotti innovazioni e servizi. Negli anni il vecchio piroscafo a vapore a pale “Concordia” è stato affiancato da moderne limousine del Lago, come la motonave “Orione”, di tecnologica costruzione, dotata di 3 ponti e con servizio bar e ristorante. Ha una capienza massima di 700 passeggeri, 440 i posti a sedere (inclusi 260 posti ristorante). Anche gli itinerari consigliati sono diventati innumerevoli. Nel primo bacino, da Como, si può scorgere Villa l’Oleandra a Laglio (casa di George Clooney) e si può approdare a Cernobbio dove si possono ammirare Villa Erba e Villa d’Este, senza dimenticare l’altra sponda del lago con il caratteristico borgo di Torno e, poco distante, Villa Pliniana. Nel Centrolago il fascino dell’Isola Comacina e le molte ville: l’incantevole Villa Balbianello a Lenno, Villa Carlotta a Tremezzo, Villa Melzi e Villa Serbelloni a Bellagio, Villa Monastero e Villa Cipressi a Varenna, Villa La Gaeta a San Siro. La crociera diurna effettua una navigazione completa del lago partendo da Como e arrivando fino a Piona, dove c’è la caratteristica abbazia, o a Colico, con la possibilità di coniugare la vista del lago con un buon pranzo a bordo (prezzo del menù 14,80 euro). A questi itinerari si affiancano mini-crociere turistiche per il primo bacino con partenza da Como per Cernobbio, Moltrasio e Torno: i battelli salpano ogni mezz’ora dall’imbarcadero di piazza Cavour, dalle ore 8,45 alle 18,15 con partenze cadenzate a 15 e 45 minuti. Nel Centrolago da Bellagio partono crociere con destinazione Lenno, Tremezzo, Villa Carlotta, Cadenabbia e Menaggio. Da provare le crociere notturne del sabato sera con cena e ballo, per passare una serata diversa dal solito.

Since 18th July 1826 there’s only been one way to live Lake Como life,and it’s repeated every day, every hour thanks to Navigazione Lago di Como’s fleet. Pleasure boats, hydrofoils, catamarans and ferries all enable you to move along a wide and evocative motorway of water, which from Como gets you to Colico via Bellagio and Menaggio, and then down towards Varenna and Lecco. A magic experience which has been relived for nearly two centuries, since the ‘Società Lombarda’ as was, launched the steamer ‘Lario’ followed (in the very same year) by the ‘Plinio’. Since then services have been updated. In the course of time the old paddle steamer ‘Concordia’ was joined by modern Lake limousines, like the motorship ‘Orione’ with its 3 decks, bar service and restaurant. It can carry up to 700 passengers and can seat 440 (including 260 restaurant seats). The number of itineraries on offer are also hard to keep up with: in the first basin, from Como you can make out Villa l’Oleandra (George Clooney’s house) and stop off at Cernobbio to admire Villa Erba and Villa d’Este, not forgetting the opposite side of the lake with the typical village of Torno, and nearby, Villa Pliniana. Mid Lake there’s the enchanting little Isola Comacina and several villas: the charming Villa Balbianello at Lenno, Villa Carlotta at Tremezzo, Villa Melzi and Villa Serbelloni at Bellagio, Villa Monastero and Villa Cipressi at Varenna, and Villa La Gaeta at San Siro. Day cruises sail right round the lake setting out from Como and getting as far as Piona with its typical abbey, or Colico; you can also combine your views of the lake with a nice on-board lunch (menù price 14.80 euros). Apart from these longer routes there are mini-cruises for tourists round the first basin, setting off from Como to Cernobbio, Moltrasio and Menaggio. And what about a Saturday night cruise with dinner/dance to enjoy a slightly different evening...?

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PEOPLE

Il romanzo tinto di lago Vitali: a lake-tinged novel

Affabulazione, coralità, polifonia, fedeltà alle radici non in senso campanilistico ma con un affetto che è anche ironia e s’incarna in una giostra di personaggi irresistibili e divertenti. Andrea Vitali ha già consegnato all’editore Garzanti il manoscritto del suo nuovo romanzo, che uscirà a fine estate. Sarà una vicenda di guardie e ladri ambientata non più durante il cupo ventennio ma negli anni Cinquanta. Intanto il 50enne scrittore lariano si gode il successo di “Olive comprese”, storia di intrighi, gatti, veleni, piccioni, “gabole” di paese e affari di bottega, figli scapestrati e indigestioni di laudano, equivoci tra Boccaccio e Vaudeville e misteri medianici sullo sfondo degli anni bui della dittatura fascista che ha totalizzato 8 edizioni e viaggia oltre le 100mila copie vendute in gran parte grazie al passaparola. E rimanda in libreria, sempre per Garzanti, il racconto “Il segreto di Ortelia”, che sarà presto un film per la tv finanziato da RaiCinema, per la regia del lecchese Alberto Rondalli. «Era nel destino delle cose essere un microcosmo per la mia Bellano», dice il medicoscrittore, che da ragazzo avrebbe voluto fare il giornalista. Oggi la sua vocazione al realismo la specifica raccogliendo aneddoti, pettegolezzi, storie sepolte negli armadi della sua piccola patria. Come Porto Empedocle è divenuta Vigata con Camilleri, che lo stima («Di fronte a uno che sa raccontare, che ha la felicità del racconto, ti senti grato»), così ora Bellano è diventata la Bellano di Vitali. Ma è anche il lago, per estensione, la sua dimensione paesaggistica e mentale di riferimento. Si gode il successo, Vitali (ha vinto il 54° premio Bancarella 2006 con “La figlia del podestà”) ma non rimane con le mani in mano. In attesa del prossimo libro, il 30 marzo è stato protagonista al Teatro Sociale di Como con la pièce “Un amore di zitella”, tratta dall’omonimo romanzo e a cura dell’attrice Laura Negretti, con regia e drammaturgia di Marco Filatori. E al Piccolo Teatro-Teatro Studio di Milano in febbraio è andata in scena la pièce “Pianoforte vendesi” che ha unito Vitali alla musica profonda e ricercata dei Semisuite, gli ex vallassinesi Sulutumana, e all’attore ticinese Antonio Ballerio. Insomma il fenomeno letterario lariano, che a molti con i suoi romanzi ha rimesso in moto la voglia di leggere con gusto, di farsi rapire dalla pagina, ora sperimenta nuove vie tra cinema e teatro. I suoi lavori, compreso il più recente, sono frutto di episodi di storia, di cronaca quotidiana che disegnano un grande affresco della vita di provincia più profonda e più vera, una “commedia umana” fra intrighi, amori e pettegolezzi cui lo scrittore dà la caccia ogni giorno

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L’ultima opera di Andrea Vitali, “Il segreto di Ortelia” The last Andrea Vitali’s book, ‘Il segreto di Ortelia’

di Lorenzo Morandotti

The raconteur’s persuasive power of storytelling, his harmonious unity of structure, polyphony and being true to his roots – not in a paranoid way but with a mixture of affection and irony finding expression in a merry-go-round of irresistible and entertaining characters. Andrea Vitali has already handed over his new novel coming out at the end of the summer to his publisher Garzanti. It’s a yarn about cops and robbers not set in the dismal 20s but in the 50s. Meanwhile the 50-year-old Lario writer is enjoying the success of Olive comprese, a tale of intrigue, cats, poisons, pigeons, small-town ‘fiddles’, shop affairs, children running wild and laudanum indigestion, misunderstandings between Boccaccio and Vaudeville, and mysteries involving mediums set in the dark years of the fascist dictatorship, a book in its 8th edition which has sold over 100 thousand copies largely by word of mouth. And back to the bookshop once again for Garzanti, comes the story Il Segreto di Ortelia, shortly to be made into a TV film produced by RaiCinema and directed by Lecco man Alberto Rondalli. “It was in the scheme of things (for me) to be a microcosm for my Bellano”, says the doctor/writer who, as a boy, wanted to be a journalist. Today his search for realism finds specific definition through anecdotes, gossip and closet stories set in his little fatherland – as when Porto Empedocle becomes Vigata thanks to Camilleri, and admires him (“In the presence of one who can spin a yarn and enjoys doing it, you feel grateful...”), thus Bellano has now become Vitali’s Bellano. But by a process of extrapolation the lake too turns into a scenic and mental point of reference. Success is sweet for Vitali (he won the 54th Bancarella 2006 award with La Figlia del Podestà); but he’s not twiddling his thumbs. On 30th March in the interim before his next book the Teatro Sociale di Como put on his play Un Amore di Zitella from the novel of the same name, featuring actress Laura Negretti and directed and staged by Marco Filatori. And in February Milan’s Piccolo Teatro/Teatro Studio put on the play Pianoforte vendesi which united Vitali with the deep sophisticated music of Semisuite, the Vallassinesi band formally called Sulutumana and Ticino actor Antonio Ballerio. So this Como literary phenomenon who has reignited people’s desire to devour books as each page sweeps them away, is now delving into cinema and theatre.

raccogliendo frammenti di vita remoti ma ancora “vitali” come lui, dalla viva voce dei suoi compaesani, spulciando gli archivi del Comune o notizie di giornale o anche al cimitero, dove trae spunto per i nomi dei suoi personaggi. Molti hanno fatto risalire la sua vena al grande narratore luinese Piero Chiara, di cui ricorre il ventennale della morte, celebrato con una sontuosa edizione dei suoi principali romanzi nei “Meridiani” Mondadori. «È uno degli autori che più mi hanno formato – dice Vitali - in particolare la sua “Stanza del vescovo” rimane un capolavoro per intelligenza narrativa, godibilità e chiarezza. Il film che ne è stato tratto è dei pochi esempi di bel cinema ispirato a un bel libro. Per quanto riguarda in modo specifico la scrittura, ritengo però quella di Chiara assai più elaborata e intellettuale della mia, anche se apparentemente semplice: in realtà è stata lavata e rilavata, mentre io ho la tendenza a non rielaborare».

SCHEDA Andrea Vitali è nato nel 1956 a Bellano, sulla sponda orientale (lecchese) del Lario, dove lavora come medico di base. Ha pubblicato “Il meccanico Landru” (1982), “A par tire dai nomi” (1984), “Il procuratore” (1990, premio Montblanc), “L’ombra di Marinet ti” (1995, Premio Chiara), “Aria di lago” (2001), “Una finestra vistalago” (2003, Premio Grinzane Cavour), “Un amore di zitella” (2004), “La signorina Tecla Manzi” (2004), “La figlia del podestà” (2005, Premio Bancarella) e “Olive comprese” (2006) Andrea Vitali was born in 1956 in Bellano, on Lake Como’s eastern branch. His works include ‘Il Meccanico Landru’ (1982), ‘A partire dai nomi’ (1984), ‘Il Procuratore’ (1990, Montblanc prize), ‘L’ombra di Marinetti’ (1995, Chiara prize), ‘Aria di Lago’ (2001), ‘Una Finestra vistalago’ (2003, Grinzane Cavour prize), ‘Un amore di zitella’ (2004), ‘La signorina Tecla Manzi’ (2004), ‘La figlia del podestà’ (2005, Bancarella prize) and ‘Olive comprese’ (2006)

His works – even the latest – are narrative slices of everyday provincial life in its most profound and honest essence, a ‘human comedy’ of intrigue, love and gossip gleaned by the author from day to day; these may be remote fragments of life but they remain ‘vital’ (as he does), stemming from the living voices of his own village or dug out of townhall archives or local news items – even graveyards throw up a few names for his characters! Many find his genre reminiscent of that great Luino writer of narrative Piero Chiara, who died twenty years ago and whose anniversary is being marked by a weighty edition of his main novels in the ‘Meridiani’ Mondadori. “I was certainly greatly influenced by him”, says Vitali. “In particular his Stanza del Vescovo is still a masterpiece of intelligent narrative, enjoyment and clarity. The film based on it is one of the few examples of a good film inspired by a good book. As far as his specific style of writing is concerned, I think though that Chiara is much more elaborate and intellectual than I am – despite his apparent simplicity: his work is in fact honed and rehoned, whereas I tend to just get on with it”.

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TERRITORIO A metà strada fra Milano e Como sorge un gioiello di architettura romanica, che compie mille anni ma affonda le radici nel V secolo dopo Cristo, quando, durante la progressiva evangelizzazione della Lombardia, i missionari cristiani costruirono una chiesa con un unico corpo centrale a Galliano di Cantù. Cinque secoli dopo, Ariberto da Intimiano, futuro vescovo di Milano, ampliò l’edificio sacro, lo arricchì con un prezioso ciclo di affreschi tuttora visibile e, il 2 luglio 1007, lo consacrò dedicandolo a San Vincenzo. Alla basilica venne affiancato lo splendido battistero di San Giovanni, che alcuni studiosi tendono però a retrodatare a prima dell’anno Mille. All’inizio dell’Ottocento la chiesa venne sconsacrata e trasformata in casa colonica. I primi lavori di restauro cominciarono nel 1910. L’edificio fu riconsacrato nel 1934 ma è stato riaperto al culto soltanto nel 1986. Sopravvissuto nei secoli alle devastazioni e all’incuria, il complesso monumentale di Galliano si appresta a celebrare il Millenario. Lo storico traguardo verrà tagliato il prossimo 2 luglio, ma il ricco programma di manifestazioni e iniziative, di carattere religioso, musicale, storico e culturale, organizzato

Half way between Milan and Como stands a gem of Romanesque architecture, now a thousand years old but whose roots stretch right back to the 5th century A.D. when, during the on-going evangelization of Lombardy, Christian missionaries built a church with one single central structure in Galliano di Cantù. Five centuries later, future Bishop of Milan Ariberto da Intimiano enlarged the sacred edifice and embellished it with the precious ring of frecoes still visible today, and on 2nd July 1007 he consacrated it by dedicating it to St Vincent. The basilica had the magnificent baptistry of St John added to its side, which some scholars however claim dates back to before the year 1000. In the early 1800s the church was deconsacrated and turned into a farmhouse. Initial restoration work commenced in 1910 and the building was reconsacrated in 1934, but it was only reopened as a place of worship in 1986. Having survived centuries-long devastation and neglect, Galliano’s monumental complex is coming up to its Millennium birthday celebrations. The actual historic date is the 2nd July, but there’s

Galliano’s one thousand Years di Marcello Dubini Foto Comune di Cantù e Mattia Vacca

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1000 anni di

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a jam-packed programme of religious, musical, historical and cultural events and initiatives organised by the Galliano 2007 Committee (www.galliano2007.it; information also available from Pro Cantù - Tel. 031.716.094 and the Culture Office of Cantù Townhall - Tel. 031.717.445). Things began in 2006 and will be wound up in 2008. Despite the presence of many surrounding buildings, Galliano endears itself to visitors from all over the world with the enchanting view at the bottom of the meadow leading up to the religious complex. It will only take a walk between the 1000year-old walls for you to be imbued with the silence and spirituality, which for centuries have echoed round the basilica and baptistry.

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Nelle pagine precedenti il battistero e la chiesa di Galliano a Cantù. Sotto, l’interno della basilica In the previous pages, the baptistry and the church of Galliano in Cantù. Below, the church’s interior

www.gandini-rendina.com

dal Comitato Galliano 2007 (www.galliano2007.it; per informazioni anche Pro Cantù, tel. 031.716.094, e Ufficio cultura del Comune di Cantù, tel. 031.717.445), è cominciato nel 2006 e si concluderà nel 2008. Nonostante la presenza dei tanti palazzi circostanti, Galliano sa conquistare i visitatori che arrivano da ogni parte del mondo, con l’affascinante colpo d’occhio che si coglie alla base del prato che conduce al complesso religioso. E basta camminare tra le mura millenarie per immergersi nel silenzio e nella spiritualità che da secoli riecheggia nella basilica e nel battistero.

Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.0 Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Stalker – approfondimento sulla città 10.00 radiogiornale 10.04 infomob Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomob Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Mondo Sostenibile (15nale di ecologia) Il Mio Medico (15nale di medicina) 12 ricarica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiorn 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navig con Maurizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiorn spettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 Zapping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lomba 18.32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19 radiogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20. grComo notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 club80 special 22.00 CiaoComo.it notizie locali 22.02 club80 spe 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoN Martedì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 i Mitici 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 Ma ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoCom notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuse Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Formazione in fm – settimanale dedicato al mondo del lavoro 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lomba 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiorn 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lomba 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Color Rubino (15nale di enologia) Buonissimo (15nale di cultura a tavola) 12.35 ricarica 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiornale 14.04 infomob Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navigator con Maurizio Me 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale spettacoli 17 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 TV Zapping i program televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia 18.32 po appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19.30 radiogiornale fl 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20.20 grComo notizi locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 Allegro Vivace – musica classica leggera con Cecile Prakken 22.00 CiaoComo.it notizie lo 22.02 Jazz from N.Y. con Gordon Spencer 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jaz lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Mercoledì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 Stalker – approfondimento sulla città 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lomba 7.06 Ma ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomob Lombardia 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Stalker – approfondimento s città 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10. TV zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntam 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Va Pensiero (settimanale di cultur spettacolo) 12.35 ricarica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14 radiogiornale 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lomba 15.05 Navigator con Maurizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale fl 17.00 radiogiornale spettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17. grComo sport 17.52 TV Zapping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale fl 18.31 infomobilità Lombardia 18.32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio Giuseppe Rondinelli 19.30 radiogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio Giuseppe Rondinelli 20.20 grComo notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 My Generation con Lorenzo Canali 22 CiaoComo.it notizie locali 22.02 My Generation con Lorenzo Canali 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Giovedì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 i Mitici 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lomba 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9 infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 La Sentenza veri casi legali alla radio 10.00 radiogiorn 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i program televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiorn 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Salute&Società (settimanale dedicato alla salute) 12.35 rica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con Carlo Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiornale 14 infomobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navigator Maurizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiorn spettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17.30 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 Zapping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lomba 18.32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bianchi 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19 radiogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20.00 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20. grComo notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 Top international classifiche dal mondo 21.00 Squilla il telefono con Flavio Saturno e Alessandro Palermo 22 CiaoComo.it notizie locali 22.02 Squilla il telefono con Flavio Saturno e Alessandro Palermo 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00.00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navig con Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Venerdì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 Stalker – approfondimento sulla c 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 Ma ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomob Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomob Lombardia 9.32 Stalker – approfondimento sulla città 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie lo 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12 rubrica Easy Mouse (15nale di tecnologia) AutoMoto Radio (15nale mondo motori) 12.35 ricarica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 club80 con C Bianchi 13.30 radiogiornale flash 13.40 CiaoComo.it notizie locali 14.00 radiogiornale 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Navigator con Maurizio Melita 14.30 radiogiornale fl 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Navigator con Maurizio Melita 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16.04 infomob Lombardia 16.05 Navigator con Maurizio Melita 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale spettacoli 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Navigator con Maurizio Melita 17 radiogiornale flash 17.31 meteo 17.32 infomobilità Lombardia 17.40 grComo sport 17.52 TV Zapping i programmi televisivi 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lomba 18.05 i Mitici 18.20 grComo notiziario locale 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia 18.32 post-it appuntamenti 18.34 club80 dance zone con Carlo Bian 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 19.30 radiogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 20 radiogiornale tecnologia 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 20.20 grComo notiziario locale 20.30 post-it appuntamenti 20.40 international classifiche dal mondo 21.00 Parliamone con Maurillo 22.00 CiaoComo.it notizie locali 22.02 Cronache VIP con Cyranò 23.00 Navigator con Maurizio Melita 00 CiaoComo.it notizie locali 00.02 Navigator con Maurizio Melita 02.00 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 03.00 CiaoNotte Sabato Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6. i Mitici 7.00 radiogiornale 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 top Italia classifica italiana 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lomba 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lombardia 8.05 Prego, avanti c’è posto con Luna 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Cronache VIP con Cyranò 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lomba 9.32 Stranieri in Italia notiziario rivolto ai cittadini stranieri 10.00 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Como vende musica con Giuseppe Rondinelli 10.20 CiaoCo it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i programmi televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Como vende musica Giuseppe Rondinelli 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 Porto Franco prima parte 12.20 grCO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 Porto Franco seconda parte 12.35 ricarica free 13.00 radiogiornale 13.04 infomobilità Lombardia 13.05 Squilla il telefono Flavio Saturno e Alessandro Palermo 13.30 radiogiornale flash 14.00 radiogiornale 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Top international classifiche dal mondo 14.30 radiogiorn flash 14.31 meteo 15.00 radiogiornale sport 15.04 infomobilità Lombardia 15.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 15.30 radiogiornale flash 16.00 radiogiornale 16 infomobilità Lombardia 16.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 16.30 radiogiornale flash 17.00 radiogiornale 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Megahit 10 ann musica con Michele Ricci 17.30 radiogiornale flash 17.32 infomobilità Lombardia 17.52 post-it appuntamenti 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 Megahi anni di musica con Michele Ricci 18.30 radiogiornale flash 18.31 infomobilità Lombardia 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lombardia 19.05 club80 con Carlo Bianchi 19 radiogiornale flash 19.31 meteo 19.32 infomobilità Lombardia 19.53 post-it appuntamenti 20.00 radiogiornale 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 i Mitici 20.30 po appuntamenti 20.40 Top dance 21.00 Happy music 23.00 Parliamone con Maurillo 00.02 Blueroom nu-jazz e lounge con Giacomo Maniaci 02.00 CiaoNotte Domenica Ore 7 Oroscopo di Mariella 7.04 infomobilità Lombardia 7.05 i Mitici 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 Top Premier Award con Franz Campi 8.00 radiogiornale 8.04 infomob Lombardia 8.05 Prego, avanti c’è posto con Luna 9.04 infomobilità Lombardia 9.05 Allegro Vivace – musica classica leggera con Cecile Prakken 9.30 radiogiornale flash 10 radiogiornale 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 top Italia classifica italiana 10.30 meteo 10.31 La Sentenza veri casi legali alla radio 10.53 post-it appuntamenti 11.04 infomob Lombardia 11.05 club80 special con Carlo Bianchi 12.00 radiogiornale 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 club80 special con Carlo Bianchi 13.00 radiogiornale 13.04 infomob Lombardia 13.05 Cronache VIP con Cyranò 13.30.Urania settimanale di astronomia 14.04 infomobilità Lombardia 14.05 Como vende musica con Giuseppe Rondinelli 16 radiogiornale 16.04 infomobilità Lombardia 16.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 17.04 infomobilità Lombardia 17.05 Megahit 10 anni di musica con Michele R 17.52 post-it appuntamenti 18.00 radiogiornale 18.04 infomobilità Lombardia 18.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 19.00 radiogiornale 19.00 infomobilità Lomba 19.05 Megahit 10 anni di musica con Michele Ricci 20.00 radiogiornale 20.04 infomobilità Lombardia 20.05 Troppo forti con Alex Dessì 21.04 infomobilità Lombardia 21.05 Trop forti con Alex Dessì 22.04 infomobilità Lombardia 22.05 Squilla il telefono con Flavio Saturno e Alessandro Palermo 23.00 Top international classifiche dal mondo Lunedì Ore 6 7.04 infomobilità Lombardia 7.06 oroscopo di Mariella 6.40 Stalker 7.00 Lunedì Ore 6.30 oroscopo di Mariella 6.40 Stalker w w– approfondimento w . c i a o sulla c ocittà m7.00 o . radiogiornale it ciao!!! 7.20 CiaoComo.it notizie locali 7.30 radiogiornale flash 7.31 meteo 7.32 infomobilità Lombardia 7.33 club80 con Carlo Bianchi 8.00 radiogiornale 8.04 infomobilità Lomba 8.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 8.20 CiaoComo.it notizie locali 8.30 radiogiornale flash 8.31 infomobilità Lombardia 8.53 post-it appuntamenti 9.00 radiogiornale 9 73 radiogiorn infomobilità Lombardia 9.05 Il Condominio con Giuseppe Rondinelli 9.30 radiogiornale flash 9.31 infomobilità Lombardia 9.32 Stalker – approfondimento sulla città 10.00 10.04 infomobilità Lombardia 10.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 10.20 CiaoComo.it notizie locali 10.30 radiogiornale flash 10.31 meteo 10.53 TV zapping i program televisivi 11.00 radiogiornale 11.04 infomobilità Lombardia 11.05 Cocktail Magazine con Lucia Giusa 11.30 radiogiornale flash 11.53 post-it appuntamenti 12.00 radiogiorn 12.04 infomobilità Lombardia 12.05 i Mitici 12.20 grCOMO notiziario locale 12.30 radiogiornale flash 12.31 rubrica Mondo Sostenibile (15nale di ecologia) Il Mio Medico (15nal

Una città. Una radio.


TERRITORIO

Sposarsi sul 74

LAGO

di Viviana Dalla Pria Foto Carlo Pozzoni

Promessi sposi sul Lago di Como. Da sempre celebre per il più travagliato dei matrimoni, raccontato da Alessandro Manzoni, ora il Lario gode anche dell’effetto promozionale dovuto alla nuvola di gossip sollevata dagli spostamenti di vip come George Clooney, di altri due eterni ‘promessi sposi’ hollywoodiani di fama planetaria, Brad Pitt e Angelina Jolie, ma anche di Jennifer Lopez che ha scelto il romantico Lago di Como e la lussuosa residenza dell’amica Donatella Versace come meta per la luna di miele del suo matrimonio con il ballerino, e ormai ex-marito, Chris Judd. Oggi più che allora una cerimonia nuziale celebrata sul nostro lago suscita grande fascino. Ma da dove nasce questa moda? Ce lo rivela la nota giornalista e pierre comasca Serena Brivio, anticipatrice di questa tendenza, la prima a capire che le numerose ville di cui è punteggiato il nostro lago potevano diventare ideali location per eventi di classe. «L’idea è nata oltre 20 anni fa – ricorda - quando per il ricevimento si utilizzavano le proprie case private, ma la tradizione del party di nozze in villa era agli albori. La celebre ditta Bellotti, creatrice di foulard, allestiva il proprio showroom a Villa Parravicini e l’edificio veniva usato anche per ricevere la clientela e le celebrità. Il proprietario proprio allora decise di chiudere l’attività e mi suggerì che le ville storiche di Como sono cornici perfette

Betrothed on Lake Como. The lake which has always been famous for that most fraught of marriages as told by Alessandro Manzoni, is now enjoying the promotional effect of gossip connected with the movements of such VIPs as George Clooney and the other two eternally ‘betrothed’ Hollywood planetary superstars, Brad Pitt and Angelina Jolie; then there’s Jennifer Lopez who chose romantic Lake Como and the luxurious residence of her friend Donatella Versace as a honeymoon venue after her wedding with dancer (and now ex-husband) Chris Judd. Today more than in the past weddings celebrated on our lake seem to totally enchant us. But how did it all start? Renowned Como journalist and p.r. Serena Brivio who foresaw this trend and realised the potential of the many villas peppering our lake as ideal locations for classy events will reveal all to us. “The idea came to me over 20 years ago”, she reminisces, “when receptions were held in people’s own homes and the custom of having receptions in villas was just beginning. The well-known headscarf firm Bellotti used to showcase its lines in Villa Parravicini where customers and celebrities would also be received. The owner decided to wind up the business at that very time and suggested that Como’s historic villas might provide perfect backdrops to events”. So Serena Brivio took up this new challenge: to organise weddings at Villa Parravicini and more in

Getting married on the Lake

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Nelle pagine precedenti, Villa Parravicini, a Como. A sinistra e sotto, due sale della villa arredate per un matrimonio In the previous pages, Villa Parravicini, in Como. Left and below, two villa’s rooms, furnished for a wedding

Il campione del mondo di ciclismo Paolo Bettini sfreccia verso la vittoria del Giro di Lombardia, una delle competizioni più ambite dai professionisti The world cycling champion Paolo Bettini speeds to victory in the Tour of Lombardy, one of the most hard-fought contests in professional cycling

per eventi». Serena Brivio ha accettato così una nuova sfida: organizzare matrimoni a Villa Parravicini e più in generale trasferire i ricevimenti dai grandi alberghi alle ville private. I risultati sono stati fin da subito più che positivi. «Il primo riscontro – spiega Serena - l’ho avuto con i milanesi che hanno apprezzato l’idea di trasferirsi sul Lario per offrire una cornice spettacolare ai loro ospiti. Tra gli stranieri troviamo inglesi, tedeschi, svizzeri, oltre ai sempre presenti americani». Tutto questo giova all’intera economia comasca. Il ritorno economico interessa il patrimonio immobiliare, che trova importanti vantaggi sotto il profilo architettonico, con la costante manutenzione di sale e giardini, ma anche gli alberghi, i ristoranti e tutto il turismo lariano. «Certo tutto ciò è utile per ridare lustro a ville chiuse da anni, farle aprire, conoscere e conservarle - commenta – ma bisogna considerare che anche il Lago di Garda e quello Maggiore stanno sviluppando questi servizi, per cui non basta aprire le belle case: Como deve necessariamente offrire il supporto, con servizi e infrastrutture. Bisogna inoltre considerare che le dimore storiche in grado di assolvere questo servizio non sono molte e che spesso offrono una capacità d’accoglienza limitata a 200-300 persone a causa dei caratteristici impianti architettonici». I russi, nuovi ricchi dell’economia mondiale, proprio qui incontrano un grosso limite alle loro esigenze. «Spesso ci troviamo a rifiutare ricevimenti per 300/500 persone – dice - perché esistono pochissime dimore private adeguate. Conquistare questo nuovo mercato costituisce la vera sfida per Como». Un bacino d’utenza molto vasto e trasversale dunque, composto anche da coppie comasche, che riesce a creare un indotto positivo tutto concentrato nel periodo che va da maggio a settembre. «I nomi celebri che ultimamente frequentano il lago, ma anche i matrimoni annunciati e poi svaniti, fanno inevitabilmente salire a picco le richieste. A volte si tratta di semplice curiosità, ma il pubblico giunge sempre sul Lario». Quanto può costare mediamente un matrimonio da sogno sul Lago di Clooney? «Dai 20 ai 50mila euro mediamente per un matrimonio tutto compreso», ci confida l’esperta. Una cifra tutto sommato ragionevole per sposarsi su un lago a cinque stelle.

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general to transfer receptions from grand hotels to private villas. She knew straight away she was on to a winner. “I first struck gold”, explains Serena, “with Milanese people wishing to transfer to the Lario to provide their guests with a spectacular backdrop. Foreigners include the English, Germans, Swiss and the ever-present Americans”. There’s a spin-off from all this to the entire local economy – not only in terms of real estate heritage which greatly benefits architecturally via continual inside refurbishment and garden maintenance work, but also hotels, restaurants and tourism in general. “The whole project is certainly useful to spruce up villas which have been shut up for years by opening them up, getting to know and preserve them”, she observes, “but we should bear in mind that Lake Garda and Lake Maggiore are also setting up these kinds of services, so you can’t just open up beautiful homes: it’s vital for Como to provide good support services and facilities. Then there’s the fact that historic abodes able to provide such services are limited in number, and are often forced to limit numbers to 200-300 guests due to their architectural features”. Russians – the new affluent players on the world economic scene – come up against this very problem of numbers. “We often have to turn down receptions for 300-500 guests, she says, “because of the lack of adequate private dwellings. Being able to cater for this up-and-coming market is Como’s new challenge”. So a vast and varied customer base including Como couples too, creating a positive demand all concentrated in the period between May and September. “Celebrity names on the lake recently plus weddings to be held which are later called off, inevitably lead to times of peak demand. It’s certainly often out of sheer curiosity, but people will always come to the Lario”. How much will your dream wedding on Lake Clooney cost? “Between 20 and 50 thousand euros would be the average cost for an all-inclusive wedding”, the expert tells us in confidance. Really quite a reasonable price to get married on a 5-star lake!

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www.amicidicomo.it

5 ANNI di amicizia e impegno per il nostro territorio UN’ IDEA... UNA REALTĂ

Per i valori della nostra tradizione.

Arte, storia, famiglia, sport, cultura, turismo


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La magia della luce, nelle sue mille sfaccettature. L’arte del vetro, dei cristalli, dell’illuminazione. Il tutto in un contesto unico, a due passi dal lago, in una piazzetta ferma nel tempo che riconcilia con il bello. Siamo a Cernobbio, a pochi metri dalla chiesa e dalle acque del Lario. Lì, gioiello incastonato in un altro gioiello, piazza Castello, si nasconde l’esposizione di Meda Immagine, che dopo il negozio storico nel Milanese ha deciso di puntare sul Lago di Como per diffondere le proprie opere di luce. La ricerca costante del particolare, l’accuratezza e la cura della forma, l’attenzione nella progettazione, fanno delle opere di illuminazione esposte dei pezzi assolutamente unici. A disposizione degli occhi che sanno apprezzare, non lavori qualunque, bensì provenienti dalle case più prestigiose del mondo, Lalique, Baccarat e Barovier per citare le stelle, ma anche Flos, Fontana, Louis Pulsen, Oluce. «Opere per persone con gusto spiccato – sottolinea orgogliosamente il titolare, Luciano Martinoli – per chi sa apprezzare il pregio dell’arte applicato all’illuminazione». Il sogno di Meda Immagine? Arredare le dimore più prestigiose del centro storico del capoluogo lariano, ma anche le ville del lago e tutte quelle aree che abbisognano della luce per accrescere ulteriormente la loro già naturale bellezza. Stati Uniti, Australia, Russia, e ovviamente Italia, hanno già volto lo sguardo all’azienda milanese che ora, come detto, approda anche sul Lario. «Abbiamo in esposizione i cristalli più famosi al mondo – conclude Martinoli – Opere di arte antica, ma anche contemporanea, tutte ovviamente di un livello e di una qualità elevatissimi». Per questo Meda Immagine, per farsi conoscere ancora di più in provincia, si è avvicinata al mondo del golf, sponsorizzando due tornei al Golf Club Villa d’Este e al Golf Club Carimate. E per questo, a breve, offrirà ai propri clienti anche una selezionatissima esposizione di arredamento. Quest’ultimo ulteriore sforzo per dare un’idea di ambientazione per l’illuminazione proposta e, perché no, stuzzicare ulteriormente la fantasia degli amanti del bello con la magia della luce.

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The Magic of Lights at a stone’s throw from the Lake

la magia della luce a 2 passi dal lago The magic of light, in its thousands of scintillating facets. Glass, crystal, illumination – as art. All this under one umbrella, at a short walk from the lake, in a little square where time has stood still as we find reconciliation with things of beauty... We’re in Cernobbio just a few metres away from the church and the waters of the Lario. In that very spot, like a gem set in another gem, is Piazza Castello where lurks the Meda Immagine Exhibition, which after its historic shop in the Milan area has set its sights on Lake Como to promote its lighting creations. The constant search for detail, the precision and concern with form, and care when designing all combine to make the works of illumination being showcased absolutely unique articles. Those with an eye for quality will not be fobbed off with mediocre workmanship, but will be able to choose from some of the most prestigious names in the world: Lalique, Baccarat and Barovier to mention the stars, but also Flos, Fontana, Louis Pulsen and Oluce. “Things for people with refined taste”, stresses the owner Luciano Martinoli with pride, “who appreciate the true value of art applied to illumination”. And Meda Immagine’s dream? To furnish the most prestigious houses in the Lariano capital’s historic centre, but also villas on the lake and in all those areas that need light to further enhance their existing natural beauty. The United States, Australia, Russia and of course Italy have already had their eye on the Milanese Company which is now, as we’ve mentioned, setting foot on Lake Como’s shores too. “We’re showcasing the most famous crystals in the world”, concludes Martinoli. “Ancient works of art, but modern ones too; and all of them obviously of a very high quality”. In order to give its image a higher provincial profile Meda Immagine has become involved in the world of golf by sponsoring two tournaments at Villa d’Este Golf Club and Carimate Golf Club. And for this reason it will shortly offer its customers a carefully selected furnishing exhibition as well. This latest extra endevour will provide ideas regarding the right sort of environment for a certain type of lighting, and – who knows – take lovers of things of beauty on even higher flights of fancy through the magic of light!

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EVENTI

salone del mobile 2007 il

progetto di qualitĂ

The 2007 Salons: a quality project 82

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Il nuovo quartiere Fiera Milano a Rho torna a essere la capitale mondiale del mobile e dell’arredamento dal 18 al 23 aprile 2007 per l’annuale appuntamento con i Saloni, marchio di qualità per antonomasia nel campo del settore sistema casa-arredo. Particolarmente ricco il calendario di eventi collaterali, che spaziano dalla luce all’arte per conferire un marcato valore aggiunto all’ampia offerta commerciale. La 46ª edizione del Salone Internazionale del Mobile, unitamente a Euroluce, al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e al SaloneSatellite, ha toccato lo scorso anno le 223mila presenze internazionali. Alla base di tale successo vi è il grande impegno da parte delle aziende partecipanti nella ricerca della qualità delle proposte, dal prodotto, all’immagine, al servizio verso la clientela. La richiesta del mercato infatti va sempre più polarizzandosi verso prodotti di alto livello qualitativo e in questo settore è la Brianza a fare la parte del leone. Sono importantissimi i numeri dei Saloni 2007: 2mila gli espositori, di cui 245 esteri provenienti da 30 Paesi, che scendono in campo distribuiti su oltre 200mila metri quadrati netti espositivi. Il Salone Internazionale del Mobile e il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo presentano un’ampia varietà di prodotti che vanno dai più innovativi pezzi di design alle migliori riproduzioni degli stili d’epoca, frutto dell’abilità industriale dei più importanti produttori del mondo, dei designer più creativi e della più abile maestria artigiana. Dal pezzo singolo ai coordinati, dagli accessori ai componibili, dal classico al moderno, dall’etnico al design, al fusion. Alle due manifestazioni a cadenza annuale si affianca la 24ª edizione della biennale Euroluce, il Salone Internazionale dell’Illuminazione, che si conferma vetrina unica di riferimento internazionale dell’intero sistema luce. Nel SaloneSatellite alla sua 10ª edizione espongono le loro creazioni 500 giovani designer, di cui 368 esteri da 37 Paesi. L’appuntamento culturale dei Saloni è ospitato quest’anno da Palazzo Reale di Milano. L’evento, intitolato “Camera con vista - Arte e interni in Italia 1900-2000”, propone una mostra di grande rilevanza dedicata alla metafora della casa e del vivere. Insieme con le opere dei più celebri artisti vivrà un’importante selezione di mobili che da Bugatti giunge al grande design. Completano

The new Milan Fair area in Rho will once more become the world furniture and decor capital from the 18th to the 23rd April 2007 for the annual appointment with the Salons, the antonomastic hallmark of quality in the home furnishing sector. There’s also an especially packed agenda of sideevents, ranging from light to art aimed at enhancing the wide choice of product lines on offer. The 46th edition of the International Furniture Salon, together with Euroluce, the International Furnishing Accessories Salon and SaloneSatellite last year welcomed 223,000 international visitors. Such success is the result of a great degree of commitment on the part of participating companies to product-line quality, from the products themselves to brand image, and to customer service. There is in fact more and more demand for the high quality end of the market which the Brianza area has cornered. Some vital Salon 2007 statistics: there will be 2,000 exhibitors altogether, including 245 from 30 foreign countries, showcasing articles over 200,000 sq mts of effective exhibition space. The International Furniture Salon and the the International Furnishing Accesssories Salon will be showcasing a wide variety of lines ranging from more contemporary design products to the finest reproductions of period styles – all the result of the manufacturing skill of leading world producers, highly creative designers and the finest craftsmanship: from single items to complementary ones, from accessories to modular units, from the classic to the modern, from ethnic to design items and fusion. The two annual events will also be encompassing the 24th edition of the biennial Euroluce, the International Lighting Salon, which confirms its status as the only international reference showcase for comprehensive lighting systems. The 10th edition of the SaloneSatellite will give 500 young people (including 368 foreigners from 37 countries) the chance to showcase their creations.

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il percorso oggetti, musiche, abiti e fotografie. La mostra è aperta al pubblico dal 18 aprile al 1° luglio. I NUMERI DEI SALONI 2007 Dove: Nuovo Quartiere Fiera Milano, Rho Data: 18-23 aprile 2007 Orari: dalle 9.30 alle 18.30. Ingresso riservato agli operatori del settore. Domenica 22 aprile ingresso per il pubblico Salone Internazionale del Mobile 46ª edizione nazionale – 29ª internazionale Salone Internazionale del Complemento d’Arredo 21ª edizione Totale espositori: 2.448 (di cui 613 esteri) Superficie netta espositiva: 205.217 metri quadrati Superficie lorda espositiva: 342mila metri quadrati SaloneSatellite - 10ª edizione Aperto al pubblico tutti i giorni della manifestazione dalle 10 alle 19.30 Presenze: 160 stand ove espongono 500 designer e studenti neolaureandi di 23 scuole internazionali di design (di cui 368 esteri da 37 Paesi) Superficie netta espositiva: 5.200 metri quadrati Euroluce - Salone Internazionale dell’illuminazione 24ª edizione Espositori: 541 (di cui 170 esteri da 22 Paesi) Padiglioni: 14, 16, 18, 20, 22, 24 Superficie netta espositiva: 50mila metri quadrati Elenco espositori e info: www.cosmit.it

The venue for the Salons’ date with culture this year will be the Royal Palace in Milan. The event entitled ‘Room with a view – Art and decor in Italy 1900-2000’ will consist of a highly relevant exhibition with a metaphorical slant on the home and living.Together with the works of top artists there will be a significant selection of furniture at grand design from Bugatti. And to round off the visit there will be objects, music, garments and photographs. The exhibition is open to the public 18th April - 1st July. SOME SALON 2007 STATISTICS Where: New Milan Fair Area, Rho When: 18th - 23rd April 2007 Open: 9.30am - 6.30pm. Admission restricted to trade operators only. Sunday 22nd April admission open to general public too International Furniture Salon 46th national - 29th international edition International Furnishing Accessories Salon 21st edition Total exhibitors: 2,448 (including 613 from abroad) Net exhibition area: 205,217 sq mts Gross exhibition area: 342,000 sq mts Salone Satellite - 10th edition Open to the public for the whole duration of the event 10am - 7.30pm Exhibitors: 160 stands with 500 designers and graduates from 23 international design schools (including 368 from 37 foreign countries) Net exhibition area: 5,200 sq mts Euroluce - International Lighting Salon - 24th edition Exhibitors: 541 (including 170 from 22 foreign countries) Pavilions: 14, 16, 18, 20, 22, 24 Net exhibition area: 50,000 sq mts List of exhibitors and info: www.cosmit.it

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TERRITORIO

Alcuni degli “Amici di Como” davanti al Tempio Voltiano Some of the “Friends of Como” at Tempio Voltiano

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5 anni di successi

Foto di Sergio Baricci

Si dice che i primi cinque anni di vita siano i più importanti per lo sviluppo di un uomo. Cinque anni per un’impresa o per un’associazione possono già rappresentare un traguardo. Per gli Amici di Como il primo lustro è stato un susseguirsi di successi e di obiettivi raggiunti. Un gruppo solido, dinamico e unito, capace di sostenere progetti e manifestazioni importanti in ambito sportivo, sociale e culturale. Una serie di eventi creati ad hoc: festival culturali, mostre, rassegne, eventi sportivi e di solidarietà, progetti di comunicazione, manifestazioni e proposte innovative che hanno catalizzato l’attenzione sulla città e sul territorio, contribuendo a diffondere il nome e l’immagine di Como in Italia e non solo. Amici di Como è stata, ed è, una realtà il cui obiettivo primario è riproporre il mecenatismo sul Lario. Dall’ottobre 2001 a oggi gli Amici di Como hanno contribuito a realizzare oltre 50 iniziative per un investimento pari a 650mila euro. Il team è ora forte di 70 aziende, già protagoniste dell’economia locale e mondiale, ma che vogliono continuare a promuovere il territorio e a incrementare, stimolare e difendere le iniziative e la creatività tipica del made in Como. Proprio in tema di difesa della creatività comasca, gli Amici di Como, attraverso l’acquisto di pagine su quotidiani,

hanno preso posizione, con una lettera aperta di risposta al giornale economico “Il Sole - 24 Ore” che riportava stralci di una classifica che vedeva l’imprenditoria comasca perdere notevoli posizioni rispetto al panorama nazionale. “Como, come altre realtà italiane - si legge nel documento indirizzato al direttore del “Sole”, Ferruccio De Bortoli - ha vissuto i momenti di difficoltà del Paese sulla propria pelle: la tenacia e la passione che ci caratterizzano hanno fatto sì che i nostri imprenditori e artigiani, muniti di coraggio e lungimiranza, abbiano saputo rinnovarsi e, in alcuni casi, addirittura reinventarsi. Tutto ciò, egregio Direttore, senza clamore e quasi in sordina, perché l’imprenditore comasco, espressione del carattere della gente di questa terra, è abituato per tradizione a un’operosità silenziosa, poco propenso a una eccessiva pubblicità, ma non per questo avviato sulla strada dell’appiattimento e della scarsa creatività”. “Amici di Como - prosegue la lettera - concorre a muovere l’economia lariana con un fatturato complessivo annuo di 3 miliardi di euro e garantisce impiego a circa 6mila dipendenti. Da sempre, e oggi più che mai, Amici di Como esprime la propria creatività attraverso la tutela e la promozione dei valori della gente lariana e del suo territorio per accrescere l’inestimabile ricchezza socio-culturale delle nuove generazioni, con la

COMO Friends of Como: 5 years of success

amici di

The first five years of a man’s life are said to be the most important for his development, so five years for a business or an association can already be considered an achievement. The Friends of Como’s first merit star has been a whole row of successes and attained objectives. They’re solid, dynamic and united, and can see high-profile projects and events through in the spheres of sport and social and cultural activities. These are ad hoc events: cultural festivals, exhibitions, reviews, sports and solidarity events, communications’ projects, shows and innovative proposals, which have galvanized the town and the local area, and have contributed to spreading the name and enhancing the image of Como both nationally and internationally. Friends of Como’s main aim was and is that of reinstating patronage on the Lario. From October 2001 to today Friends of Como have contributed to the implementation of over 50 different schemes by investing 650 thousand euros. The team boast 70 companies who are already leading players in the local and world economy, but who wish to go on promoting the area as well as boost, stimulate and defend the initiative and creativity of what is ‘Made in

Como’. Regarding the defence of Como’s creativity, Friends of Como via the acquisition of pages in newspapers took a stand with an open letter of response to the economics paper ‘Il Sole - 24 Ore’ which had published extracts of a league table which showed the Como business world slipping right down the charts with respect to the national scene. “In common with the rest of Italy”, says the missive addressed to Sole’s editor-in-chief Ferruccio De Bortoli, “Como has also been subject to our Country’s difficult economic climate: but with typical passionate determination our bold, far-sighted entrepreneurs and craftsmen have had the wherewithal to adopt new approaches sometimes even involving total transformation. All this (dear Editor), in an unassuming, almost completely silent way, because Como businessmen in keeping with the character of folk in this area, are traditionally used to operating silently keeping a low-key profile – which is nothing to do with cowering or scant creativity”. “Friends of Como”, the letter goes on, “contributes to the Lario economy with a total turnover of 3 billion euros a year with a guaranteed workforce requirement of about 6000. Friends of Como has always – and never more so than today – given expression to its own creativity via the tutelage and promotion of

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consapevolezza e l’orgoglio d’appartenere a una terra unica”. Nati da un’idea di Daniele Brunati, sin dall’inizio condivisa da altri imprenditori vicini al Consorzio Como Turistica, gli Amici di Como hanno operato e lasciato il proprio segno tangibile in ambiti diversi, dallo sport alla cultura, dall’arte alla solidarietà. «Siamo presenti tanto nello sport quanto nel sociale», osserva il presidente Mario Pittorelli, imprenditore nel settore del trasporto.

La promozione dello sport

Sopra, la barca “+39” e a destra “Mascalzone Latino” in azione. Sotto i campioni di pattinaggio Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio sulla pista della “Città dei Balocchi” Above, the “+39” boat and right “Mascalzone Latino” in action. Below the ice skating champions Barbara Fusar Poli and Maurizio Margaglio at “Como Città dei Balocchi”

Lo sport era stata la prima scommessa degli Amici di Como, con la sponsorizzazione della barca di Daniele Gilardoni, che nel 2001 iniziò un’impareggiabile serie di successi iridati. Il logo degli Amici non è stato abbinato soltanto al canottaggio. Rimanendo nel mondo delle discipline d’acqua, si deve agli Amici di Como anche il ritorno della F1 motonautica sul Lario. Una gara che viene considerata come il Gran Premio di Montecarlo nell’automobilismo, per la sua spettacolare ambientazione in un posto davvero unico. L’associazione è poi sponsor di un meeting internazionale di nuoto che ha visto sfilare a Muggiò campioni iridati e olimpici. Per restare in acqua, l’abbinamento con la squadra della Como Nuoto, che milita in serie A2 di pallanuoto, e quello con la campionessa del mondo di apnea dinamica, Paola Tagliabue. Il ciclismo è un’altra passione degli “Amici”, e anche a loro si deve il ritorno a Como del Giro di Lombardia, una classica del ciclismo mondiale, che ha portato sulle sponde del Lario importanti campioni del presente e del passato. Un impegno di gruppo nello sport che non disincentiva iniziative di alcuni degli associati, che sostengono e vincono nell’hockey (con la squadra Hockey Como) come nella vela, ad esempio, dalle classi olimpiche, alla Rolex Cup con Mintaka di Stefano Polti e il team Joe Fly di Giovanni Maspero per finire all’America’s Cup.

Gli “Amici” in Coppa America Proprio la regina delle competizioni, la Formula 1 del mare, vede in questa primavera a Valencia, con i match races della preliminare Luis Vuitton Cup, spiccare tre importanti aziende lariane. Ha scelto “+39” l’amministratore delegato della TRE-P&TRE-Più, Silvio Santambrogio. Ha voluto che le sue creazioni, le porte, il top dell’arredamento mondiale, fossero parte integrante della club house del team di Cesare Pasotti, Luca Devoti e Roberto Ferrarese: 500 metri quadrati di alluminio, titanio e vetri di pregio. TRE-P&TRE-Più è diventata così official team supplier di “+39”. Da una barca italiana all’altra è impossibile non notare sulla chiglia di “Mascalzone Latino” il marchio “BigMat”. Al gruppo “BigMat” aderisce un’importante realtà comasca del settore dell’edilizia, la Bpcom srl. Con sedi a Casnate, Lurate Caccivio e Cantù, Bpcom nasce dall’esperienza ultraventennale dell’ingenger Paolo Beneggi, già titolare delle aziende L’Edilizia, Edilrent e Arival. Beneggi, con il gruppo “BigMat”, è official partner di “Mascalzone Latino” Capitalia Team, per tutto il Challenger 2007. Appassionato del volo e della vela, non poteva mancare all’America’s Cup il presidente degli Amici di Como, Mario Pittorelli, legato addirittura a tutte le barche in competizione. La sua Bianchi Group è trasportatore ufficiale e sponsor della Harken, l’azienda leader mondiale per le attrezzature di coperta di altissimo livello.

La salvaguardia dell’arte Non solo sport per gli Amici di Como, da sempre impegnati anche a sostegno dell’arte. L’associazione ha riscritto in cinque anni lo stesso significato di essere mecenate finanziando iniziative caratteristiche e innovative senza mai aspettarsi un ritorno personale, ma sempre in un’ottica di portare beneficio ai comaschi, al territorio e a chi viene a visitarlo. Un impegno nel tempo che ha sempre riguardato anche l’arte, a livello di associazione e di singola impresa. Due esempi raccontano meglio il rapporto tra gli Amici e l’arte. Nel 2004 gli studi e il restauro de “La Sacra Famiglia” di Lipomo, dipinto di

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the values of the people of Como and its hinterland, in order to increase the inestimable socio-cultural assets of the younger generation, with an awareness of and pride in belonging to a unique area”. Brainchild of Daniele Brunati and immediately shared by other businessmen close to Como Tourist Board, Friends of Como have operated and left their mark in various spheres from sport to culture, and from art to social solidarity. “We’re as active in the sports sector as we are in that of social commitment”, remarks the president Mario Pittorelli, head of a transport firm.

The promotion of Sport Sport was Friends of Como’s first venture with their sponsorship of Daniele Gilardoni’s boat, when he began his run of championship wins in 2001. But the Friends’ logo wasn’t just associated with canoeing: remaining in the world of watersport, Friends of Como were also responsible for F1 motorboat racing’s return to Lake Como, with a contest on a par with motor racing’s Montecarlo Grand Prix on account of its unique and spectacular setting. The association also sponsors an international swimming meeting which saw Olympic World Champions competing in Muggiò. And while we’re in the water, there’s its backing of the Como Nuoto team which participates in the A2 Series water polo league, and that of the world underwater swimming champion Paola Tagliabue. The ‘Friends’ also get worked up about cycling; and they were partly responsible for the return to Como of the Tour of Lombardy, that classic of world cycling which has brought top present and past champions onto the banks of the Lario. So it’s group commitment to sport that all members feel involved in, with backing and victories in hockey (with the Como Hockey Team), in sailing from Olympic Classes to the Rolex Cup with Stefano Polti’s Mintaka and Giovanni Maspero’s Joe Fly Team and one final example with the Americas Cup.

The “Friends” in the Americas Cup This spring in Valencia with the Luis Vuitton Cup match-race preliminaries that queen of competitions, the Formula 1 of the Sea, will see three leading Como companies highlighted. ‘+39’ has been chosen by TREP&TRE-Più’s managing director Silvio Santambrogio. He wanted his top world furnishing door creations to be an integral part of the club house of the Cesare Pasotti, Luca Devoti and Roberto Ferrarese team: 500 square metres of aluminium, titanium and high-quality glass. TRE-P&TRE-Più thus became the official team supplier to ‘+39’. From one Italian boat to another it’s impossible not to notice the tradename ‘BigMat’ on Mascalzone Latino’s keel. A leading firm of building contractors has joined the ‘BigMat’ group called Bpcom srl. With branches in Casnate, Lurate, Caccivio and Cantù, Bpcom was born from over 20 years’ experience of the engineer Paolo Benneggi, already owner of the firms Edilizia, Edilrent and Arival. Beneggi together with the ‘BigMat’ group is Capitalia Team Mascalzone Latino’s official partner for the whole of the Challenger 2007 event. Flying and sailing freak, Friends of Como president Mario Pittorelli (who’s in fact linked with all the boats in the competition) just wasn’t going to miss the Americas Cup. His Bianchi Group is official transporter and sponsor of Harken, the leading world company for top-quality on-deck equipment.

Safeguarding art Friends of Como are not just concerned about sport, but have always been patrons of art too. Within the space of five years the association has redefined the meaning of patronage by financing typical or innovative projects, never expecting anything in return but with a view to benefiting the citizens of Como, its area and visitors to it. A commitment over time that has always entailed art at either association level or that of individual initiative. Two examples will give you a better idea of Friends’

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special relationship with art. In 2004 ‘La Sacra Famiglia’ in Lipomo was studied and restored; this picture of the Leonardo school was of considerable value as was stressed by acclaimed expert Pinin Brambilla Barcilon, who’d previously restored Leonardo da Vinci’s Last Supper. Highly topical and of fundamental importance too is the support being given by four Friends of Como members: Credito Valtellinese, Château d’Ax, Poliform and Unione Industriali di Como, to the big Villa Olmo exhibition Impressionists, Symbolists and the Avant-garde movement’, as happened at the last two editions. Very recently there was also an ideal encounter between the patrons of today and yesterday. Friends of Como together with various local bodies, the Curia of Como and leading associations, have been invited to be on the Committee of Honour for the 4th Centenary Celebrations of the death of the Como cardinal in 1607. Aware of Cardinal Gallio’s impact on the town and its artistic and cultural heritage, the Association was very pleased to be invited. It was in fact thanks to his dynamic intellect and his passionate love of art that Como today boasts homes of great artistic worth, real centuries-old treasure chests of history and art. To see the full programme of celebrations visit the site: www.tolomeogallio.net

scuola leonardesca, di grande valore, come ha sottolineato l’esperta di fama Pinin Brambilla Barcilon, già autrice del recupero del “Cenacolo” di Leonardo da Vinci. Attualissimo e fondamentale anche il sostegno di quattro soci degli Amici di Como: il Credito Valtellinese, la Château d’Ax, la Poliform e l’Unione Industriali di Como alla nuova grande mostra di Villa Olmo “Impressionisti, Simbolisti e Avanguardie”, così come per le due precedenti mostre. Recentissimo anche un incontro ideale tra mecenati di oggi e di ieri. Gli Amici di Como insieme con le istituzioni comasche, la Curia di Como e le principali associazioni, sono stati invitati a far parte del Comitato d’Onore delle celebrazioni per il IV centenario della morte del cardinale comasco Tolomeo Gallio avvenuta nel 1607. L’invito è stato per l’associazione motivo di grande soddisfazione, consapevole dell’importanza che il cardinale ebbe per la città e per il suo patrimonio artistico e culturale. Fu infatti grazie al suo elevato dinamismo intellettuale e alla sua passione per l’arte se Como oggi può vantare dimore dal grande valore artistico, scrigni secolari di storia e arte. Per il calendario completo delle celebrazioni si può visitare il sito www.tolomeogallio.net

L’assemblea con il sorriso

A meeting with a smile

Amici di Como, per festeggiare il 5° anno dell’associazione, ha deciso di riportare a Como, in occasione dell’assemblea annuale, il prossimo 7 maggio e in replica l’8, lo spettacolo “Pover Crist Superstar”, della storica compagnia “I Legnanesi”. Due esibizioni, nella prestigiosa cornice del Teatro Sociale di Como, della compagnia di 46 elementi nata da un’idea dello storico fondatore del gruppo Felice Musazzi e di Antonio Provasio, che oggi è regista e attore nei panni della celebre Teresa, mentre la altrettanto nota Mabilia è interpretata da Enrico Dalceri e il ruolo del bistrattato Giovanni è affidato a Luigi Campisi. I “Legnanesi”, con il loro repertorio tutto in dialetto lombardo, ricco di battute irresistibili, in città mancavano da tre anni. Non solo sorrisi per gli Amici di Como, infatti parte dei proventi della serata verranno devoluti a due associazioni: Como Cuore Onlus e Croce Azzurra. Questo originale connubio è in linea con la filosofia degli Amici di Como, da sempre attenti alla promozione e valorizzazione delle tradizioni del territorio e alla solidarietà.

To celebrate their 5th anniversary, on the occasion of the AGM the Friends of Como have decided to bring back the show ‘Poor Christ Superstar’ (on 7th May with a repeat performance on the 8th), by the legendary repertory company ‘I Legnanesi’. The two shows will be put on in the prestigious setting of Como’s Teatro Sociale by a cast of 46; the story was the brainchild of the group’s historic founder Felice Musazzi and Antonio Provasio who both directs and plays the part of the famous Teresa, whereas the equally renowned Mabilia is interpreted by Enrico Dalceri, and the role of the bullied Giovanni is entrusted to Luigi Campisi. ‘I Legnanesi’ with their repertoire in Lombard dialect full of sure-fire one-liners have been out of town for three years. And it won’t just be Friends of Como smiling: some of the box-office takings are going to be donated to two associations: Como Cuore Onlus and Croce Azzurra. This original link-up is in keeping with the philosophy of Friends of Como who have always strived to promote and raise the profile of the area’s traditions, and support social solidarity.

Il futuro dell’associazione «Abbiamo allo studio altri progetti da sostenere», prosegue il presidente di Amici di Como che non può nascondere un pizzico di più che meritato orgoglio. Sì, perché le aziende dell’associazione, se da un lato sono il motore dell’economia lariana, dall’altro, con le iniziative promosse, spingono il turismo e l’immagine di Como e del suo territorio sempre più in alto in ogni ambito. Il team degli Amici di Como è già in fermento per proporre ai cittadini, ai turisti, agli ospiti due importanti appuntamenti per la prossima estate mentre per il prossimo inverno si sosterrà, orgogliosi di essere il major sponsor, la manifestazione natalizia “Como Città dei Balocchi” che con l’edizione 2007 festeggerà 14 anni di successi. Nell’ultima edizione i “Balocchi” di Como hanno fatto registrare oltre mezzo milione di presenze nell’arco del mese di attrazioni, il 20% in più rispetto all’anno scorso, con 50mila persone soltanto per la notte di Capodanno, un appuntamento suggestivo e unico grazie ai fuochi d’artificio nel primo bacino a tempo di musica. Un altro evento degli Amici di Como che si è trasformato in un marchio per Como. Una manifestazione che permette di far vivere un Natale da favola ai bambini e, perché no, anche ai grandi. Nelle ultime edizioni una spettacolare e suggestiva pista di pattinaggio consentiva a tutti di divertirsi e di godere di spettacoli con i campioni di pattinaggio di figura e con quelli dell’hockey. E poi la ruota panoramica, la Giostra del Settecento e il Battello delle Fiabe a fare da contorno a un evento che richiama davvero tanti spettatori. Prosegue così la storia di un gruppo di aziende e associazioni che amano Como e la sua terra, decise a sostenere eventi che portino lustro e ne promuovano l’immagine.

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The future of the association

Sopra, la locandina e un momento dello spettacolo dei Legnanesi. A destra, la pista del ghiaccio in piazza Cavour Above, the poster and a scene of Legnanesi show. Right, the ice rink in piazza Cavour

“We’re looking at other schemes to back”, adds the Friends of Como president who can’t conceal a hint of well-deserved pride. Yes indeed, because the Association’s companies not only drive the local economy, but also promote tourism and the image of Como and the surrounding area to an ever higher level in all fields.The Friends of Como team is already brewing up a couple of important treats for citizens, holiday-makers and guests this summer; next winter on the other hand they’ll be backing – in the proud role of main sponsor – the Christmas event ‘Como Città dei Balocchi’ which with the 2007 edition will be celebrating 14 years of success. In its last edition Balocchi di Como had over half a million visitors in the course of a month’s attractions (20% more compared with last year), and 50,000 people alone on New Year’s Eve which was both evocative and unique thanks to the fireworks in the first basin going off in time to music. So another Friends of Como event which has become a sort of trademark for Como; a Christmas fairy tale enjoyed by children and adults alike. The last couple of editions have included a spectacularly pretty ice rink, meaning fun for everyone and enjoying shows with figure skating and ice hockey champions. Then there was a Big Wheel, an 18th Century Merry-go-round and a Fairy Story Boat all adding to a well-attended spectator event. So the story goes on of a group of companies and associations who love Como and its hinterland, a group determined to back events bringing a sparkle to and enhancing the image of our area.

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SPORT

il vento soffia sul

Keeler 28 Polti’s Keeler 28 a wind fast craft di Emanuele Caso

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Si chiama “Keeler” 28, ed è un mostro. Ma di bellezza, velocità e tecnologia. È la nuova scommessa di Stefano Polti, velista comasco già sul tetto del mondo della vela grazie allo Swan 45 “Mintaka” e ora pronto, insieme con l’inseparabile amico e pluricampione Roberto Spata, a gettarsi in una nuova scommessa: la realizzazione di un nuovo prototipo di barca, più veloce e spettacolare che mai, per fondare entro un anno una vera e propria classe agonistica di riferimento. «La nuova barca rappresenta la realizzazione di un sogno – dice il 31enne velista comasco – È un 28 piedi (8,56 metri, ndr) che può arrivare alle prestazioni di un 40 piedi e può accogliere un equipaggio di cinque persone. La vera particolarità è la chiglia basculante, di solito impiegata su barche adatte a regate oceaniche e non per brevi tragitti con virate frequenti». Il nuovo gioiello di casa Polti, nato da un progetto dei due ingegneri aeronautici comaschi Luca Pusterla e Massimo Molteni e poi realizzato a Bergamo, ha già avuto anche il battesimo d’acqua, a Domaso. «I primi risultati sono stati sorprendenti – dice Polti con chiara soddisfazione - nonostante i test estremi a cui abbiamo sottoposto la barca. E poi “Keeler 28” sembra davvero velocissima, raggiunge i 25 nodi». Un fulmine, tanto che Polti si spinge a dire che «forse abbiamo aperto la strada a un MotoGp della vela, anzi a un VelaGp, viste le prestazioni della barca. Sarebbe bellissimo – aggiunge il velista comasco – perché il nostro obiettivo era proprio quello di creare qualcosa di altamente spettacolare, per avvicinare la gente a questo sport bellissimo». Il primo obiettivo, dunque, è stato centrato. Ora ne seguiranno altri. «Vorremmo creare una vera e propria categoria agonista di riferimento, e servono almeno 8 barche identiche – dice Polti – Siamo ottimisti perché abbiamo già ricevuto molte richieste da armatori professionisti e non, e almeno un paio di ordini. Intanto, nel mese di aprile mostreremo “Keeler 28” a Domaso, in occasione della tappa degli H22. Ma poi la metteremo alla prova alle MilleVele di Genova, al Trofeo Pirelli di Santa Margherita, sul Garda e alla Barcolana di Trieste. E nel 2008, speriamo di avere creato la classe».

It’s called ‘Keeler’ 28 and it’s a monster – of beauty, speed and technology. It’s the latest gamble being taken by Stefano Polti, Como businessman and yachtsman already on the crest of the world sailing wave thanks to Swan 45 ‘Mintaka’ and now ready (together with his inseparable friend and repeated champion Roberto Spata) to take up a new challenge: the implementation of a new prototype of a boat which is faster and more spectacular than ever before, and try within the year to provide a real competitive class of reference. “This new boat is a dream come true”, says the 31-year-old Como helmsman. “It’s a 28-foot (8.56 mt, ed) boat which can emulate the performance of a 40-foot craft and can be crewed by 5 people. Its special feature is its slotted keel, normally seen on ocean-racing craft, and not used on short distance races where you’re constantly zigzagging”. The Polti Group’s new gem was the brainchild of two Como aeronautical engineers Luca Pusterla and Massimo Molteni, and was later built in Bergamo. It has already been ‘baptised by immersion’ at Domaso: “The initial outcome was amazing”, says Polti with evident satisfaction, “despite the rigorous tests we put the boat through .’Keeler 28’ looks really fast – it can do 25 knots”. It’s a flash of lightning, so much so that Polti feels prompted to say: “We may have opened up the seaway for a sailing ‘MotoGp’ – in fact a ‘SailingGp’! – considering the boat’s performance. That would be really great (the Como yachtsman adds) because we set out with the aim of creating something highly spectacular to win people over to this fantastic sport”. So their first goal has been reached. Watch this space for others! “We’d like to set up a real competitive category in its own right, so we need at least 8 identical boats”, says Polti. “We’re very hopeful because we’ve already had several requests from professional fitters-out and others, and at least a couple of orders. In the meantime we’ll be showcasing ‘Keeler 28’ at Domaso this spring on occasion of the H22 leg. Then we’ll try it out at the Genova Mille Vele, at the Santa Margherita Pirelli Trophy, on Lake Garda and at the Barcolana in Triest. And by the end of 2008 we hope we’ll have created our own ‘Class’.

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Lake Como’s Mermaid

SPORT

La sirena del

Lago di Massimo Moscardi

Una campionessa del mondo entra a far parte del team degli “Amici di Como”. Paola Tagliabue, 31 anni, nella stagione agonistica 2007 gareggerà con i colori dell’associazione lariana. Un personaggio di assoluto rilievo, visto che Paola nel 2006 a Tenerife, in Spagna, ha conquistato il titolo di campionessa del mondo di apnea dinamica. Nuotando

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sott’acqua ha percorso 157 metri e 77 centimetri, ha vinto il Mondiale e ha ottenuto il record assoluto della specialità. Nel 2007 la Tagliabue punta a concedere il bis. E per aiutarla a raggiungere l’obiettivo, gli “Amici di Como” hanno deciso di appoggiarla concretamente. L’appuntamento con la gara che assegnerà il titolo iridato tra la fine di luglio e l’inizio di agosto è proprio in

A world champion joins the ‘Friends of Como’ team. Paola Tagliabue (31) will be competing in the Como association’s colours in the 2007 season of events. Quite a catch after 2006 in Tenerife (Spain) when Paola carried off the world underwater swimming championship, with her 157.77 mt swim she not only won the world title but also broke the record for that

event. And in 2007 Tagliabue’s going for the double: to give her a hand ‘Friends of Como’ have decided to help her in a concrete way. The world title event is between the end of July and the beginning of August right here in Italy – in Bari. “I’d like to thank ‘Friends of Como’ for their backing”, said Paola during the press conference

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Italia, a Bari. «Voglio ringraziare gli “Amici di Como” per aver deciso di appoggiarmi – ha detto Paola durante la conferenza stampa di presentazione dell’accordo – Spero di poter ricambiare la fiducia che mi è stata concessa. Sarà una stagione molto impegnativa e grazie a questo appoggio potrò concentrami esclusivamente sugli obiettivi agonistici». «Paola Tagliabue rappresenta un testimonial ideale – afferma Mario Pittorelli, presidente degli “Amici di Como” – È un personaggio di caratura mondiale, è lariana come noi e può dare un’immagine positiva del nostro territorio. Siamo orgogliosi di vederla con i colori della nostra associazione e speriamo che questo abbinamento porti molte soddisfazioni». Daniele Brunati, coordinatore degli “Amici di Como”, si sofferma sulla vocazione sportiva del sodalizio. «Quella con Paola Tagliabue è l’ultima di una lunga serie di interventi a favore di personaggi e manifestazioni legati al Lario. Ci siamo impegnati in canottaggio, ciclismo, motonautica, calcio, pallanuoto, automobilismo. Ora questo nuovo impegno nell’apnea, uno sport che merita di essere aiutato e che, ci auguriamo, anche grazie a questa partnership potrà avere crescente visibilità».

when the agreement was announced. “I only hope I don’t let them down. It’s going to be a very demanding season, and thanks to this support I’ll be able to focus exclusively on winning...” “Paola is a great figurehead”, is the opinion of ‘Friends of Como’ president Mario Pittorelli. “She’s a leading world celebrity, is from Como like us and can give our area a positive image. We’re proud for her to don our association’s colours; let’s hope our link-up is a real success story”. ‘Friends of Como’ coordinator Daniele Brunati underlines the sporting aspect of the joint operation: “Our support for Paola Tagliabue is the latest in a long series of schemes to back both people and events connected with the Lario, including canoeing, cycling, speedboat racing, football, water polo and motor racing. Underwater swimming deserves help; let’s hope our recent commitment to it through this partnership too will raise its profile”.

Nelle pagine precedenti e a destra, Paola Tagliabue, durante un allenamento in piscina In the previous pages and right, Paola Tagliabue during a training in a swimming pool

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SPORT Uno sport in cui gli atleti comaschi sono da sempre ai vertici, ma che allo stesso tempo ha anche una rilevante valenza turistica. Il wakeboard è una disciplina dello sci nautico nata negli anni ottanta sul Pacifico come alternativa al surf e sbarcata da qualche stagione in Italia. Approdata qualche anno fa anche sul Lario, che ne è diventato ormai la patria d’adozione, questa specialità sta conoscendo un incredibile ritmo di crescita. E gli atleti di punta della Nazionale italiana sono in prevalenza lariani. Giuliano Molli e Mathieu Proserpio nella categoria maschile juniores, Valentina Caimi tra le donne e Walter Gianini nella classe Open sono, tra gli sciatori del territorio, anche i più forti del mondo. «In questo 2007 parteciperò soprattutto a gare all’estero – sostiene Walter Gianini – Oltre ai Mondiali e agli Europei mi iscriverò a competizioni spettacolari, che hanno grande visibilità. Tra queste c’è il Trofeo Nokia Fise a Montpellier, in Francia». Altro uomo di punta lariano è Giuliano Molli, campione italiano assoluto in carica: «Tengo molto a questa

Wakeboard: Evolutions on the Lario

evoluzioni sul Lario di Diana Cariani

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Como sportspeople have always been up at the top in this sport which is also revealing its relevance to tourism. A spin-off from water-skiing, it first appeared in the 80s on Pacific coasts as an alternative to surfing and has for some seasons been making a splash in Italy. Landing a few years ago on the shores of Lake Como, which seems to have adopted it completely, this specialist sport is enjoying a period of mega-growth – and the National Team’s stars are mainly from this area. Giuliano Molli and Mathieu Proserpio in the junior male category, Valentina Caimi in the women’s, and Walter Gianini in the Open Class are (of this area’s skiiers) also the best in the world. “In this 2007 season I shall mainly be going in for contests abroad”, says Walter Gianini confidently. “Apart from the World and European finals I plan to go in for spectacular competitions of great visual impact, including the Nokia Fise Trophy at Montpellier in France”. Another pivotal Lariano man is Giuliano Molli,

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stagione – dice – in cui sarò al via di tutte le gare di World Cup. Anch’io, poi, punto sugli Europei e sui Mondiali». Ma oltre che per le qualità dei suoi atleti, il Lario è un punto di riferimento del wakeboard per le sue gare e per i suoi club, che organizzano corsi e allo stesso tempo consentono agli sciatori di preparare al meglio le competizioni. E il lago nel 2007 ospiterà per il terzo anno consecutivo il Wakeboard Tour, una manifestazione a tappe che ha un vasto seguito di pubblico e tocca sempre alcune tra le più belle località, come Domaso, Lecco, Como, Lezzeno e Ossuccio. Tutto è pronto per l’edizione 2007 del Tour, per dimostrare la valenza, sportiva e turistica, di uno sport nato per i giovani che amano l’armonia e la sfida a contatto con l’acqua di un lago tutto da apprezzare.

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reigning Italian champion: “This season is crucial to me”, he says, “as I’ll be taking part in all the World Cup events. I too will later have the European and World finals in my sights”. But apart from the high standards of local sportsfolk, Lake Como is a wakeboard reference point on account of its competitions and clubs which hold courses and provide top-class training for competing skiers. In 2007 the lake will be hosting for the third year running the Wakeboard Tour, a highly popular spectator event split up into legs involving such picturesque locations as Domaso, Lecco, Como, Lezzeno and Ossuccio. So everything’s on hold for the 2007 edition to show off the Tour’s worth in terms of sport and tourism, to a discipline made to measure for young people who love the harmony and challenge of contact with the waters of a lake which merits your appreciation.

Nelle pagine precedenti e in alto a sinistra, Giuliano Molli. Sopra, Valentina Caimi (foto ufficio stampa Fisn), a sinistra, Walter Gianini (foto Riccardo Monti) In the previous pages and top left, Giuliano Molli. Above, Valentina Caimi, left Walter Gianini (photo by Riccardo Monti)

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SPORT

Claudio Corti voglia di vincere di Mauro Peverelli

Claudio Corti The Will to Win 104

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È una delle grandi speranze del motociclismo nazionale. Gareggia per il secondo anno nella Superstock 1.000 con la Yamaha, sogna la Superbike e lo scorso anno è stato il pilota più vincente del campionato iridato con quattro successi nel Mondiale (su dieci gare) e tre (su sei) nel campionato italiano. Claudio Corti, ventenne di Camerlata, ha chiuso a inizio ottobre la sua prima stagione nella nuova categoria (propedeutica per la Superbike) confermando le tante parole di elogio spese su di lui dagli addetti ai lavori. E ora, ad aprile, con il primo appuntamento a Donington, in Inghilterra, è pronto ad aprire la nuova avventura con l’obiettivo dichiarato di diventare campione del mondo. Istrione, sempre pronto a scherzare, è conosciuto nel box come “Pierino” per la sua voglia di sdrammatizzare in un mondo dove dominano i “robot”. «Se è vero che canto sotto il casco? Certo, faccio pur sempre una cosa che mi diverte». La prima moto all’età di 2 anni («Un regalo di mio padre, una Yamaha da cross»), la prima gara a 7 anni («Ma ne feci una clandestina a 6»), poi la crescita continua fino al titolo europeo della Stock 600 (nel 2005) e lo show della scorsa stagione al primo assaggio con la Coppa del Mondo. «Il mio sogno? Correre in Superbike», dice Claudio, proprio nella categoria in cui oggi gareggia Max Biaggi. «Mi piacerebbe confrontarmi con lui e batterlo». Ma la

Moto Gp di Valentino Rossi non interessa? «Se ci arriverò, sarà solo dopo aver vinto il Mondiale di Superbike». Un padre appassionato, una madre che lo segue ovunque con il camper («Guida lei, però»), un fratello che fa il meccanico. E non mancano nemmeno le ragazze: «Sì, da quando vinco se ne sono avvicinate molte di più. Proprio come i giornalisti». L’unico sport che Corti segue oltre al motociclismo è il ciclismo: «Mi piace Damiano Cunego», dice. E il calcio? «Non mi interessa, fatta eccezione per la Nazionale. Che festa in centro a Como dopo la vittoria con la Francia...». Zidane o Materazzi? «Materazzi tutta la vita». Valentino Rossi o Loris Capirossi? «Valentino». E la musica? «Davide Van de Sfroos», il cantautore comasco che onora Claudio della sua amicizia. Per finire, un accenno al futuro. «Vincerò il Mondiale con la Yamaha nella Stock 1.000. Poi si vedrà». La determinazione non manca. I risultati, almeno fino a oggi, neppure.

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He’s one of the great hopes on the national motor-cycling scene. He’s competing for the second year in the Superstock 1000 with a Yamaha, he’s dreaming about the Superbike, and last year he was top pilot in the world championship with 4 successes in the world race (out of 10 races) and 3 (out of 6) in the Italian Championship. At the beginning of October Claudio Corti (23) from Camerlata wound up his first season in the new category (as a build-up to the Superbike event), justifying the praise heaped upon him by the racing in-crowd. And now with his first April deadline in Donington (GB), he’s ready to set out on his new quest to become world champion. A natural actor and joke-merchant, he’s known in the box as ‘Pierino’ on account of his laid-back, balanced view of life in a world where ‘robots’ reign. “Is it true I sing under my helmet? Sure, I always do whatever entertains me...” He got his first motor-cycle at the age of 2. (“A present from my dad, a cross-country Yamaha”), had his first race at the age of 7 (“But I also did one secretly when I was 6”), then his steady build-up to the Stock 600 European Title (in 2005), and last season’s show at his first try at the World Cup. “And my dream? Superbike racing”, says Claudio, “ in the same category as Max Biaggi. I’d love to take him on and beat him”. But doesn’t Valentino Rossi’s Moto GP interest him? “ If I ever get there, it will only be after winning a World Superbike event”. A racing freak father, a mother who follows him everywhere in a camper (“She drives though...”), and a mechanic brother. And he’s not short of girls: “Yes, since I’ve been winning there are a lot more of them around. Just like reporters”. The only other sport Corti’s keen on apart from motor-cycling is ordinary cycling: “I like Damiano Cunego”, he says. What about football? It doesn’t interest me apart from the national team; what a party there was in downtown Como after beating France... “. Zidane or Materazzi? “Materazzi for ever!” Valentino Rossi or Loris Capirossi? “Valentino”. What about music? “Davide Van de Sfroos” – the Como singer/ composer who honours Claudio with his friendship. Let’s wind up with a look at the future. “I’ll win the world championship with the Yamaha in the Stock 1000. Then we’ll see”. He’s not short of determination – and so far the same goes for results.

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TERRITORIO

A sinistra, l’architetto Mario Botta (foto Beat Pfändler). A destra, il Casinò di Campione d’Italia (foto Enrico Cano) Left, the architect Mario Botta (photo by Beat Pfändler) Right, the new Casinò of Campione d’Italia (photo by Enrico Cano)

le architetture di mario

botta di Andrea Bambace

Mario Botta’s architectures 108

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Sopra, la chiesa del Santo Volto a Torino, a destra un particolare del Casinò di Campione (foto Enrico Cano). Sotto, il museo d’arte Leeum Samsung a Seul, Corea del Sud (foto Pietro Savorelli) Above, the church of Santo Volto in Torino. Right, the Casinò of Campione, a particular (photo by Enrico Cano). Below, the Leeum Samsung Art Museum in Seul, South Korea (photo Pietro Savorelli)

Ha lavorato a Tokyo, San Francisco, Tel Aviv, Seul, Dortmund. È tra i professionisti più quotati del globo: eppure, chiacchierando con lui, quasi non sembra di trovarsi faccia a faccia con uno dei migliori architetti al mondo. Perché Mario Botta ha conservato una semplicità invidiabile, per un artista del suo calibro. È capace di spiegare la natura e il significato di un progetto con poche parole, tanto chiare quanto dirette ed efficaci. Un esempio? Quando gli si chiede cosa rappresenti il nuovo Casinò di Campione d’Italia, che porta la sua firma, lui risponde: «Il Casinò a Campione è come la basilica a Fatima. Il paese si identifica nella casa da gioco, e viceversa. La missione era far sì che l’edificio diventasse un’immagine, un simbolo di Campione, ancor più di quanto non lo sia quello del principato di Monaco». Architetto, qual era la sua idea progettuale? «Gli spazi erano limitati, quindi abbiamo sviluppato una grande volumetria in altezza nella parte retrostante: questo ci ha permesso di “svuotare” completamente

He has worked in Tokyo, San Francisco, Tel Aviv, Seoul and Dortmund. He’s one of the most universally acclaimed professionals: and yet chatting to him, you’d never think you were face to face with one of the greatest architects in the world. This is because Mario Botta has managed to hold on to his enviously uncomplicated personality in spite of his artistic prowess. He can explain the essence and significance of a project in a few chosen words which are as clear as they are direct and effective. For instance? If he’s asked what Campione d’Italia’s new Casino which he designed is all about, he’ll reply: “The Casino in Campione is like the Basilica in Fatima. The town identifies with the gaming establishment and vice-versa. My vision envisaged the building becoming part of Campione’s image, a symbol – even more than the Principaliy of Monte Carlo’s is”. Architect, what was your design brief? “Space was limited, so we opted for high-rise volumetric capacity at the back thus enabling us to ‘empty’ the front area completely, and create a wide green park towards the lake which will have to be laid out once the old casino has been demolished. As things stand our view of the

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waterscape is all distorted: we’ll have clearer ideas when we’ve created this green space, something Campione has always lacked”. What features make this structure unique? The Casino’s uniqueness depends on the town, the enclave – Campione’s peculiarities: ‘Little Italy beyond Switzerland’. So apart from its functional aspects, the casino assumes a huge symbolic role which is definitely unique: a symbiosis between town and casino, something you won’t find in the rest of the world”. What problems did he have superimposing such a massive building onto the fabric of a little town on the shores of Lake Lugano? “We fell back on a strategem, that of breaking down the volumetric capacity into three distinct parts: two wings and a main body, which for its part is split higher up by a piazza separating the party and restaurant saloons from the gaming lounge. In short we’ve had to manipulate volumetric space to avoid it overwhelming the minute area of land surrounding it”. What will be the strong points of Campione’s new casino? “Management. The ‘machine’ is ready, now you’ve got to get it to work. Firstly, if the building is lit up properly it becomes a totem to attract people. The covered piazza can be used by the community, not

A destra, la Spa Tschuggen Berg Oase ad Arosa, in Svizzera (foto Enrico Cano) Right, the Wellness Center Berg Oase in Arosa Switzerland (photo by Enrico Cano)

Sopra, la “Chiesa e Centro pastorale Papa Giovanni XXIII” a Seriate (Bergamo). A destra, il Casinò (foto Enrico Cano) Above the Papa Giovanni XXIII Church and Pastoral Center in Seriate (Bergamo). Right, the Casinò (photo by Enrico Cano)

la zona anteriore, e creare un ampio parco verde a lago che dovrà essere realizzato quando verrà demolito il vecchio Casinò. Oggi, l’immagine che vediamo dal lago, è distorta: avremo un’idea esatta quando ci sarà questo spazio verde, qualcosa che ancora manca a Campione». Quali caratteristiche rendono unica questa struttura? «L’unicità del Casinò sta nel paese, nell’enclave, nella particolarità di Campione. Un pezzetto d’Italia in Svizzera. Al di là della funzionalità, il Casinò assume una grande dimensione simbolica che nessun’altra struttura simile può vantare: la simbiosi tra paese è Casinò, qualcosa che non si trova nel resto del mondo». Quali difficoltà ha incontrato nell’inserire una struttura così imponente nel tessuto di un piccolo paese in riva al Ceresio? «Siamo ricorsi a un artificio, rompendo i volumi in tre parti distinte, due ali e un corpo centrale. Il corpo centrale, a sua volta, è diviso in altezza da una piazza che separa Salone delle feste e ristorante dalle sale gioco. Abbiamo dovuto insomma articolare i volumi per evitare una massa eccessiva rispetto alla dimensione minuta del territorio circostante». Quali saranno i punti di forza del nuovo Casinò di Campione? «La gestione. La “macchina” è pronta, ora bisogna farla funzionare. Innanzitutto, se illuminata a dovere la struttura diventa un totem di grande capacità attrattiva. La piazza coperta potrà poi essere utilizzata

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TERRITORIO

Sopra, il commissario prefettizio Umberto Calandrella (foto Zani). A sinistra, il Casinò (foto Enrico Cano) Above, the the Prefectorial Commissioner Umberto Calandrella (photo by Zani). Left, the Casinò (photo by Enrico Cano)

Definisce il nuovo Casinò «un’occasione per recuperare sul piano dell’immagine». È convinto che, oltre che sulla casa da gioco, la città di Campione debba puntare anche sul proprio patrimonio «storico e culturale». E annuncia che il Comune ha avviato contatti con alcune società per la realizzazione di un albergo di lusso. Lo scorso novembre Roberto Salmoiraghi, sindaco di Campione, aveva rassegnato le dimissioni dopo essere stato sospeso dalla Prefettura di Como. Pochi giorni più tardi era arrivato in Comune Umberto Calandrella, commissario prefettizio, che oggi – a quasi quattro mesi dall’inizio del suo incarico – traccia una fotografia sull’esperienza a Campione e una proiezione sul futuro della città. Commissario, che clima ha trovato all’atto del suo insediamento? «Un clima di cordialità e di fiducia da parte di tutti. Ho notato anche una certa curiosità di conoscere il nuovo commissario, anche se Campione d’Italia ha avuto già modo nel passato di sperimentare gestioni prefettizie». Veniamo al presente. Come vede l’apertura del Casinò? «Rappresenta un’occasione per cercare di recuperare sul piano dell’immagine una credibilità che le note vicende giudiziarie di questi ultimi tempi hanno non poco scalfito. Il più grande Casinò d’Europa, inoltre, non può tradire le aspettative di maggiori proventi, peraltro necessari agli aumentati costi di gestione e alle necessità del Comune per fare fronte

alle conseguenti maggiori spese e alle esigenze di assicurare ai cittadini campionesi tutti i servizi indispensabili». Potrà essere un volano di sviluppo per la città di Campione? «Accanto al rilancio del Casinò è necessario anche favorire la conoscenza di Campione sotto l’aspetto storico e culturale, organizzando incontri, dibattiti, mostre, conferenze, convegni ed eventi che mettano in evidenza questa bella realtà». Dovrebbe, secondo lei, una casa da gioco così prestigiosa essere affiancata da una struttura ricettiva all’altezza? «Campione ha bisogno di strutture alberghiere, non solo per le esigenze del Casinò: in tal senso sono stati presi contatti con operatori turistici, albergatori e società immobiliari per la realizzazione di un albergo a 5 stelle, per tutti coloro che vengono a Campione, e non solo a giocare». In questi mesi di lavoro come si è impegnato nella promozione turistica e culturale della città? «Dall’inizio della gestione commissariale sono stati organizzati convegni, presentazioni di libri, mostre. Inoltre, a fine marzo è stata inaugurata una mostra di santini religiosi, e in occasione della celebrazione del 25 Aprile il giornalista varesino Franco Giannantoni presenterà il suo nuovo libro “L’ombra degli Americani sulla Resistenza al confine tra Italia e Svizzera”, ricco di episodi avvenuti proprio a Campione d’Italia».

Dal Casinò un’occasione unica

umberto calandrella A unique opportunity by the Casinò dalla comunità di Campione: non solo Casinò, ma anche eventi, sfilate di moda, sport. Il Salone delle feste ha mille posti a sedere, qualcosa che nemmeno Milano può vantare. E il parco verde a lago sarà un’arena naturale per i concerti». Bastano forse queste frasi per rendersi conto di cos’è – e cosa sarà – il nuovo Casinò di Campione. Ma descrivere a parole l’opera di uno dei più grandi architetti al mondo è un’impresa ardua: meglio, quindi, lasciar parlare occhi e fotografie.

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just as a casino but also for events, fashion parades and sport. The party lounge can seat one thousand, something even Milan can’t do. And the lakeside park is a natural concert arena”. These few lines probably sum up what Campione’s new casino is – and will be. But it’s a difficult task for words to describe the work of one of the greatest architects in the world: so you’d better let photographs – and your eyes – do it for you.

He defines the new Casino “as an opportunity to spruce up its image”. He’s convinced that the town of Campione has to focus on its histoical and cultural heritage, not just on its gaming premises. And he announces that the Townhall has been in contact with cartain companies regarding the construction of a luxury hotel. Last November the Mayor of Campione Roberto Salmoiraghi resigned after being suspended by the Prefecture of Como. A few days later the Prefectorial Commissioner Umberto Calandrella turned up at the Townhall; almost four months after the commencement of his assignment he is now outlining both his present experience here and his vision for Campione in the future. Commissioner, what was the atmosphere like when you took over? “Friendly and trusting on all sides; I sensed people were curious to get to know me as the new commissioner, despite the fact that Campione d’Italia has already undergone prefectorial management in the past”. What about the present, how do you envisage the opening of the new casino? “It’s an opportunity to rebuild our credibility image tarnished by recent judicial scandals. The biggest casino in Europe moreover can’t afford to ignore higher takings, which are also necessary to cover increased running costs including those of the

townhall facing greater expenses as it provides essential services to the citizens of Campione might this turn out to be a new development lift-off for the town of Campione? “Linked to the casino’s relaunch it’s also necessary make Campione known from a historical and cultural point of view, by organising seminars, debates, exhibitions, lectures, conferences and events highlighting this beautiful world”. In your opinion should such a prestigious gaming complex be next to an equally high-class reception venue? “Campione needs hotels – and not just for the casino’s needs: to this end contacts have been made with tour operators, hoteliers and estate contractors, for the construction of a 5-star hotel for all visitors to Campione, not just gaming devotees”. Over recent months what has your tourist and cultural promotion work for the town entailed? “Since the commencement of my stewardship, conferences, book presentations and exhibitions have been organised. In addition to that, at the end of March an exhibition of small depictions of saints was inaugurated, and on the 25th April celebrations Varese journalist Franco Giannantoni will be presenting his new book “The Shadow of the Americans over the Resistance on the Italian/Swiss border”, jam-packed with events taking place right here in Campione d’Italia”.

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TERRITORIO

The Campione’s Toursit Board president, Daniele Brunati

intraprese azioni mirate attraverso le quali abbiamo avuto modo di contattare migliaia di persone, inserendo il pacchetto di ospitalità dell’enclave nei programmi ufficiali di accoglienza del calendario fieristico. Abbiamo poi svolto una promozione mirata e finalizzata al grande flusso di espositori e buyer (nazionali e internazionali) e inserito in esclusiva uno stand di Campione d’Italia. Intendiamo promuovere il turismo congressuale attraverso l’utilizzo di una location unica e avveniristica, il “Salone delle Feste”, struttura altamente tecnologica e in grado di ospitare 800 persone, situata al piano panoramico della nuova casa da gioco. La promozione di Campione d’Italia avverrà anche attraverso la valorizzazione delle ricchissime risorse culturali e artistiche dell’enclave, da attuarsi mediante la creazione di percorsi turistici adeguati alle diverse tipologie di utenti».

daniele brunati The new tourist vocation of Campione

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Daniele Brunati worked for years in Campione d’Italia. Last year he returned to Lake Ceresio to take up a delicate strategic post: the Head of the Tourist Board. What objectives did you set yourself by accepting this appointment? Basically the challenge of realising Campione’s hidden potential, by uncovering resources and highlighting their worth, thus providing the town with an internationally relevant role. Do you intend to implement these objectives via local involvement? We are already working to form a team whose players will work in synergy: so it’s absolutely vital for the town’s Municipal Authorities and the new Casino to be involved. Once we’ve got our team, it will be time to draw up a strategic plan of action for the future. How do you rate Campione’s current situation from a social and geographical standpoint? Constant market growth may be attributed to the simultaneous presence of two pivotal

la nuova vocazione turistica di Campione d’Italia

Daniele Brunati, presidente dell’Azienda Turistica di Campione

Daniele Brunati ha lavorato per anni a Campione d’Italia. L’anno scorso è tornato sul Ceresio per ricoprire la carica impegnativa e strategica di presidente dell’Azienda Turistica. Quali obiettivi si è posto nell’accettare la nomina? «La motivazione principale è stata quella di portare alla luce e valorizzare le risorse nascoste di Campione d’Italia, ponendo le basi per un rilancio del suo ruolo e una connotazione adeguata nell’ambito del contesto internazionale». Intende concretizzare questi obiettivi coinvolgendo le realtà locali? «Ritengo indispensabile che le differenti componenti locali siano in grado di lavorare in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi; tra questi rivestono particolare importanza, oltre all’Azienda Turistica, il Comune di Campione e la nuova casa da gioco. Formata la squadra, si inizieranno a delineare le strategie operative per il futuro». Come valuta la situazione attuale di Campione dal punto di vista sociale e territoriale? «Il costante allargamento dei mercati ha provocato parallelamente l’aumento dei soggetti concorrenti, fatto non necessariamente negativo, che dobbiamo interpretare come stimolo verso il miglioramento continuo del nostro prodotto; in secondo luogo si è verificato un allargamento del bacino di potenziali clienti che il nostro marchio “Campione d’Italia” potrebbe raggiungere». Quali linee guida suggerisce di fronte alle nuove sfide del mercato? «Azioni di marketing, innanzitutto, e la ricerca dei nuovi flussi di turisti-clienti. Il nuovo polo fieristico di Rho-Pero rappresenta un possibile bacino di utenza di alto livello. Per promuovere Campione d’Italia in occasione delle fiere più importanti sono state

factors: in primis an increase in competition, which is not necessarily negative as it should goad us into continually improving our own product; secondly the widening of the potential client catchment area our ‘Campione d’Italia’ brandname could reach. What guidelines do you suggest using against new market challenges? Above all effective marketing and trying to attract new tourists/clients. One source might be the new Rho-Pero Fair Hub: we found a way to target thousands of people at major fairs and promote Campione d’Italia, by inserting the enclave’s hospitality package into official welcoming programmes on the fair’s agenda. We then targeted the huge influx of exhibitors and buyers (national and international) and set up (exclusive) Campione d’Italia stands at all the major fairs. Then the new Casino will be able to act as a venue for meetings, congresses and conventions; and lastly not to be forgotten is the promotion of the enclave’s treasure trove of cultural and artistic resources.

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la storia e il mito

Golf Villa d’Este

SPORT

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Villa d’Este Golf Course The Story and the Legend di Anna Campaniello Foto Mattia Vacca e archivio Circolo Golf Villa d’Este

Sottoscrizioni da 5mila lire ciascuna di 22 personaggi illustri di tutta la Lombardia. E’ iniziata così, nel 1926, la storia del Circolo Golf Villa d’Este, uno dei più esclusivi e prestigiosi d’Italia. Da quella prima, coraggiosa raccolta di fondi sono passati ben 80 anni, un traguardo che il Circolo ha festeggiato presentandosi con la stessa freschezza e lo stesso entusiasmo del primo giorno, sentimenti immutati nel tempo e pronti a rilanciare la sfida verso il primo secolo di storia. Inaugurato quando ancora era in fase di costituzione l’Associazione Golf Italiana, il Circolo e il golf di Montorfano diventano immediatamente un punto di riferimento per decine di gentiluomini – e signore – che pagano dalle 3 alle 5mila lire per una lezione con un buon maestro, l’anticamera di feste e mondanità.

A 5000-lira membership fee for each of the 22 celebrated peronalities from all over Lombardy. That’s how the story started in 1926 of the Villa d’Este Golf Club, one of the most exclusive and prestigious in Italy. Since that first, couragious fund-raising exercise took place, no fewer than 80 years have gone by, which the Club has celebrated by putting on that same fresh and enthusiastic face it had on its very first day, that expression of feelings undiluted by time as it takes up the challenge of its imminent first century of history. Inaugurated when the Italian Golf Association was still being set up, the Montorfano Circolo and Golf Club immediately became a reference point for dozens of gentlemen – and ladies – who would pay 3-5 thousand lira a lesson with a good instructor,

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La guerra è una parentesi buia nella storia del Circolo, ma immediatamente dopo il conflitto si riparte con uno slancio ancora maggiore. Si contano in quegli anni ospiti illustri, come re Leopoldo II del Belgio e la principessa Liliale de Rethy o l’attore Clark Gable. A Montorfano arriva anche Gregory Peck, che non brilla per la sua bravura sul green ma qui si innamora di Veronique Passani. Sul fronte agonistico, la storia del campo da golf allestito dalla direzione dell’Hotel Villa d’Este a Montorfano è iniziata invece nel 1932, con il primo Campionato internazionale per dilettanti. E non si è mai interrotta, fino ad arrivare a ospitare i Campionati internazionali.

considered the anteroom to parties and the social whirl. The war was a dark chapter in the Club’s history, but straight after the cessation of hostilities it got going again with even more verve. Those were the years of celebrity guests such as King Leopold II of Belgium and Princess Liliale de Rethy; or the actor Clark Gable. Gregory Peck turned up at Montorfano too; though he didn’t exactly shine on the green, he did fall in love with Veronique Passani here. On the competitive front on the other hand, the history of the club fitted out by the management of the Hotel Villa d’Este in Montorfano began in 1932, with the first International Amateur Championship. This went on uninterrupted until the Club became

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Nelle pagine precedenti, due immagini del green del Circolo Golf Villa d’Este a Montorfano. Sopra, la buca “1” in una foto d’epoca. A destra, Gregory Peck ritratto nella club house del circolo In the previous pages, two images of the Villa d’Este Golf Club in Montorfano. Above hole ‘1’ in an old image. Right, Gregory Peck in the Villa d’Este Club House

Il 1981 è l’anno di una grande svolta, perché l’allora presidente Leopoldo Varasi convince i soci ad acquistare il club. L’anno successivo la club house e le sale vengono ristrutturate, e di pari passo viene ampliato notevolmente anche il calendario delle gare. Nell’anno della festa per le 80 candeline del Circolo viene eletto anche un nuovo presidente, Giancarlo Rizzani, che nel suo discorso di insediamento mette le basi per un futuro se possibile ancora più intenso e prestigioso: «Mi impegno – dice – a mantenere ad alto livello la gestione dei servizi, la qualità e l’appeal agonistico e mondano che il club di Villa d’Este ha offerto fino ad oggi». Una storia destinata a continuare, sempre scandita dall’Orologio della club-house. venue for the International (Professional) Championships. The year 1981 was a big turning point because the then chairman Leopoldo Varasi persuaded the members to buy the Club. The following year the club house and premises were refurbished and at the same time the match agenda was padded out considerably.In the year of its 80th birthday party the Club also elected a new chairman Giancarlo Rizzani who during his inaugural speech shared his vision for an even more intense and prestigious future: “I shall strive”, he said, “to keep up the high standards of service, quality and competitive and social appeal that the Villa d’Este Club has hitherto offered”. This is a story destined to go on, articulated by the Club House Clock.

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qui nasce il vino

insubrico

The Birthplace of Insubria Wine 124

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Una vigna con vista su Como. C’è un angolo di “Toscana” a un quarto d’ora in auto dal confine, nel Mendrisiotto, sull’incantevole collina Montalbano nel comune di Stabio. La “Tenuta Montalbano” è un’azienda viticola la cui fama ha ormai varcato i confini svizzeri. Un vero e proprio atelier per la Cantina Sociale di Mendrisio. La tenuta si estende su un’area di 22 ettari che cingono la collina di Montalbano, una piccola parte degli 85mila ceppi cresce su suolo italiano, tanto da poter maggiormente definire l’origine insubrica di questo prodotto. Il terreno bruno terrazzato della collina di origine morenica si trova nel comprensorio del Monte San Giorgio, riconosciuto dall’Unesco quale patrimonio mondiale dell’Umanità. La “Tenuta Montalbano” è un atelier per la produzione vinicola del Mendrisiotto, ma anche un importante laboratorio di ricerca. Periodicamente è meta di studenti di enologia e di viticoltori per lo sviluppo di nuovi innesti e colture. Sono due le esclusive linee proposte: la “Tenuta Montalbano” e la “Monticello Vini”.

indipendente la “Monticello Vini”. Una dinamica casa vinicola in grado di proporre sul mercato prodotti di alta gamma qualitativa, destinati alla ristorazione e alle enoteche. La selezione dei vini “Monticello” comprende i rossi Doc Merlot del Ticino - Passioni, Emozioni, Incanto e la riserva Racconti – oltre al Bianco del Ticino Doc, Convivio. Da segnalare che “Racconti riserva” è stato per due anni di seguito insignito della prestigiosa nomina di “Ambasciatore del Vino Svizzero”. A rendere unici i prodotti ticinesi sono anche gli uomini che vi lavorano. La “Cantina Sociale di Mendrisio” e la sua controllata “Monticello Vini Sa” sono oggi dirette da Walter Nava che può contare sulle capacità tecniche dell’enologo Francesco Tettamanti, del tecnico viticolo Piercarlo Saglini, responsabile “Tenuta Montalbano”, del direttore commerciale Mirko Tinti oltre che di tutto il personale produttivo ed amministrativo. Per le aziende e le associazioni un’occasione in più: organizzare convention o congressi direttamente nella

A vineyard with a view of Como. There’s a little bit of Tuscany just a quarter of an hour’s drive away from the border, in the Mendrisio district on the enchanting hillside of Montalbano in the municipality of Stabio. The ‘Tenuta Montalbano’ is a winery whose fame has now spread acroos the Swiss border, and constitutes a real laboratory for Mendrisio’s Cantina Sociale. The vineyard covers an area of 22 acres round the Montalbano hillside and a few of the 85 thousand vines actually grow on Italian soil, adding further weight to this product’s claim to be ‘Made in Insubria’. The brown terraced hill land of morenic origin is situated in the district of Monte San Girogio which has been recognised by UNESCO as a World Heritage Site. The ‘Tenuta Montalbano’ is an atelier for Mendrisio’s wine production but it also acts as an important research laboratory: it is periodically visited by oenology students and vine-growers interested in the development of new grafts and vine stocks. Two

of experience, 2002 saw the birth of the independent label ‘Monticello Vini’, a dynamic winery which can market high-quality products aimed at both restaurants and wine outlets. The ‘Monticello’ wine selection includes red Doc Merlot del Ticino wines – Passioni, Emozioni, Incanto and Racconti Reserve – as well as white wines Bianco del Ticino Doc and Convivio. Mention must be made of the fact that ‘Racconti riserva’ won the prestigious ‘Ambassador of Swiss Wine’ award for two years running.

La prima selezione è composta da: Merlot Classico; Merlot Riserva; Bianco di Merlot; Chardonnay e dalla linea di distillati Grappa di Merlot; Grappa di uva americana; Nocino, caratteristico liquore di noci. La prestigiosa “Tenuta Montalbano” viene commercializzata a livello nazionale e internazionale, ed è stata anche premiata in importanti concorsi vinicoli di livello mondiale. Nel 2002, dalla cinquantennale esperienza della Cantina Sociale di Mendrisio, è invece nata come marchio

Tenuta che, dotata di un’ampia cascina d’epoca e di spazi adeguati è in grado di accogliere nel verde dei filari gli ospiti per un conviviale incontro contraddistinto da una ristorazione tipica locale nel rispetto della migliore tradizione lombarda. Il tutto innaffiato naturalmente da un ottimo vino in grado di incantare tutti i palati, come il raffinato Merlot vinificato in bianco, ottimo per gli aperitivi, che, tra l’altro, ha stupito espositori e clienti dell’ultima edizione del Macef di Milano.

exclusive lines are available: the ‘Tenuta Montalbano’ and the ‘Monticello Vini’. The first selection is made up of: Classic Merlot, Merlot Reserve, White Merlot Chardonnay and various distilled lines; Merlot Grappa, American Grape Grappa and Nocino a typical wallnut liqueur. The prestigious ‘Tenuta Montalbano’ is marketed nationally and internationally, where it has won major world wine competitions. Based on the Mendrisio Cantina Sociale’s 50 years

sociations: the organisation of in-house conventions or congresses in the winery, which is blessed with a large old-fashioned farmhouse and roomy premises to accommodate guests in the setting of green rows of vines – congenial meetings enhanced by typical local cuisine in the best Lombard tradition. And all washed down of course with refined Merlot white wine (ideal for aperitifs) which – among other things – proved an astonishing revelation to exhibitors and customers alike at the last edition of Macef in Milan.

But what makes these Ticino products unique are the men who work there: the ‘Cantina Sociale di Mendrisio’ and its affiliated ‘Monticello Vini Sa’ are now run by Walter Nava who can count on the technical expertise of oenologist Francesco Tettamanti, vine operative Piercarlo Saglini, the head of ‘Tenuta Montalbano’ and marketing manager Mirko Tinti, as well as all the other production and administrative staff. Then there’s a bonus for companies and as-

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Sopra, il proprietario del Gatto Nero, Fausto Fontana, a destra una delle sale con una vista impagabile sul lago Above, Fausto Fontana, the Gatto Nero’s (Black Cat) owner. Right, one of the rooms, with a dreaming view on the lake

Alla domanda: “Qual è il segreto del successo di un ristorante?” la maggior parte di noi risponderebbe, a ragione: “La buona cucina”. Ma se ci chiediamo per quale motivo un ristorante possa trasformarsi in un vero e proprio “luogo di culto”, tanto da attrarre a sé tutti i personaggi più in vista del mondo dello spettacolo, dello sport, del cinema e della politica che, nel nostro caso, si sono trovati a transitare sulle sponde del Lago di Como, più un numero incalcolabile di turisti provenienti da ogni angolo del mondo, la buona cucina non basta certo a esaurire la domanda. Per capire il motivo, non rimane altro che conoscere il titolare di quel luogo di delizia e tentare di carpirgli la “ricetta” vincente. Sopra Cernobbio, abbarbicato alla sponda occidentale del Lago di Como, il “Gatto Nero” di Fausto Fontana, davvero un tempio sacro della tavola, ben si presta a soddisfare questa curiosità. Entusiasta, positivo, instancabile, animato da una passione assoluta per il suo mestiere, Fausto Fontana - padre e nonno a loro volta ristoratori di successo - ha certamente ereditato strumenti e conoscenza, ma, forte della sua lungimiranza, ha saputo costruire da solo, partendo da vecchie mura (il Gatto Nero in origine era una legnaia), un vero e proprio Pantheon culinario. È lì quindi nella sua inesauribile comunicativa e simpatia, che probabilmente si cela la formula vincente. E se già ai tempi in cui gestiva il “Sant’Anna” - fondato dal nonno Attilio nel 1907 poi divenuto ristorante cult del territorio - tra i suoi tavoli sono passati, tanto per citarne alcuni, Stefano Casiraghi con Carolina di Monaco, Susanna Agnelli, Walter Chiari e Louis Armstrong, una volta acquistato e rimesso a nuovo il Gatto Nero, Fontana ha “riunito” attorno a sé una nuova generazione di vip, a cominciare da tutti i calciatori delle gloriose stagioni di Inter e Milan, da Karl Heinz Rummenigge a Lothar Mattäus e Jurgen Klinsmann, e, sul fronte rossonero, Van Basten, Maldini e Costacurta. Per poi passare, in tempi più recenti, a Ronaldo, Dida, Serginho, Figo e Cruz, con Tardelli e Mancini tra i suoi clienti più affezionati.

If asked “What’s the secret of a restaurant’s success?”, most of us would quite rightly answer “Good cooking”. But if we ask ourselves how a restaurant can become a real ‘cult venue’ to the point where it is a magnet for top personalities in the world of entertainment, sport, the cinema and politics who – in our case – happen to be travelling round the shores of Lake Como (not to mention a boom in tourists from all over the world), good food is obviously only part of the story. In order to understand why, we’d better get to know the proprietor of this ‘trove of delights’ and try to wheedle the winning ‘recipe’ out of him. Fausto Fontana’s Gatto Nero is above Cernobbio clinging to the western shore of Lake Como – this holy temple of the table is more than able to satisfy our curiosity. Enthusiastic, positive, tireless and passionately involved in what he’s doing, Fausto Fontana (whose father and grandfather were also successful restaurateurs) has certainly inherited tools of the trade and expertise, but it is his farsightedness which has enabled his single-handed reconstruction from the old walls of what used to be a timber-yard, of a real culinary Pantheon. So it’s probably there in his indefatigable extroversion and geniality that you’ll find his winning formula. Already when he was running Sant’Anna – established in 1907 by his grandfather Attilio and later a local cult restaurant – the place was frequented by (just to name a few) Stefano Casiraghi with Caroline of Monaco, Susanna Agnelli, Walter Chiari and Louis Armstrong; once he had acquired and refurbished the Gatto Nero, Fontana was then rubbing shoulders with a new generation of VIPs, kicking off with footballers from the golden days of Inter and Milan: Karl Heinz Rummenigge, Lothar Mattäus and Jurgen Klinsmann; and red and black-clad Van Basten, Maldini and Costacurta. More recent times have included such fond customers as Ronaldo, Dida, Serginho, Figo and Cruz, with Tardelli and Mancini.

gattonero

a cena con i vip

Gatto Nero dinner with the VIPs 128

di Katia Trinca Colonel Foto di Sergio Baricci 129


E i grandi nomi non sono stati solo quelli dello sport più amato dagli italiani. Nelle sale del Gatto Nero sono passati Alanis Morisette, Breatney Spears, Sylvester Stallone, Michael Douglas con Catherine Zeta-Jones e ovviamente lui, “the king of the lake”, l’uomo per cui le donne del Lario darebbero un braccio, il bellissimo e irraggiungibile George Clooney. Tutti rigorosamente immortalati in fotografie che Fontana passa in rassegna, orgogliosissimo, nei suoi album. Sarà che dalle sale calde e luminose del ristorante si gode uno dei panorami più mozzafiato del Lario, sarà che in cucina transitano chef da ogni parte d’Italia, ciascuno con il suo bagaglio di profumi e sapori, sarà che di fronte a un risotto con il barolo cucinato ad arte, ravioli di zucca che farebbero invidia ai mantovani, dolce al cioccolato che scioglie dubbi e molto altro ancora, il tutto innaffiato da vini deliziosi provenienti dalle cantine del Gatto Nero, davvero non è difficile stupirsi e comprendere la scelta dei vip e dei molti turisti che vogliono lasciare il lago con un bel ricordo in più.

Sopra, uno chef del Gatto Nero e l’insegna del ristorante. A destra, Fausto Fontana sfoglia l’album con le foto dei vip e una delle sale del ristorante Above, a Gatto Nero’s chef and the restaurant banner. Right, Fausto Fontana browsing a VIPs photo album and one of the restaurant rooms

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But it hasn’t just been popular names from the world of Italian sport: the Gatto Nero’s dining areas have seen Alanis Morisette, Britney Spears, Sylvester Stallone, Michael Douglas with Catherine ZetaJones, and of course the man himself – ‘The King of the Lake’ – the one Lario ladies would give their right-arm for, the good-looking unattainable George Clooney. All of them are religiously immortalised in photos that Fontana proudly consigns to his albums. Maybe it’s the restaurant’s bright warm premises with one of the most breathtaking views of the Lake, maybe it’s the chefs from all over Italy (each contributing with personal aromas and flavours), maybe it’s finding a risotto with barolo cooked in a masterly fashion, zucca ravioli which would make people from Mantova envious, chocolate desserts to melt away your doubts and much more, all washed down with delicious wines from the cellars of the Gatto Nero... No wonder you’re amazed, and no wonder you can understand the choice made by VIPs and holiday-makers who want to leave the lake with one more nice memory.

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INFORMATIONS

Per arrivare: strada Cantonale ComoLugano. A Mendrisio, seguire le indicazioni per Stabio-Ligornet to. Arrivati a Stabio, seguire per la piazza principale, svoltare a destra direzione “San Pietro”, quindi a sinistra in via Montalbano

How to get there: Take main road ComoLugano. At Mendrisio, follow the signs to Stabio-Ligornetto. Once in Stabio, follow signs to main square, turn right towards ‘San Pietro’, then turn left into Via Montalbano.

Ristorante Montalbano, via Montalbano 34/c, Stabio, Canton Ticino Telefono: 004191.647.12.06; www.il-montalbano.ch, montalbano@easyclub.ch

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Ristorante Montalbano, Via Montalbano 34/c, Stabio (CH) Tel: 004191.647.12.06 www.il-montalbano.ch montalbano@easyclub.ch

montalbano

INFORMAZIONI

ristorante sulle vigne

ADVERTISING Quando trecento anni fa si trattò di scegliere il nome della collina dalla quale, oggi, i commensali possono gettare lo sguardo sul verde delle vigne, com’era usanza si attinse ai nomi dei colli di Roma. Ecco perché un ristorante nel cuore del Mendrisiotto porta l’insolito nome di “Montalbano”, nome, appunto, di uno dei tanti colli che circondavano Roma civiltà che qui ha lasciato numerose testimonianze. E se il nome a poco a che fare con la toponomastica del Canton Ticino, è pur vero che un po’ dell’atmosfera delle colline laziali la si respira in questo angolo di pace e di silenzio, dove Claudio Croci Torti da 25 anni gestisce il ristorante Montalbano. Quella che, in origine, era una casa colonica, poi osteria di campagna, negli anni ‘80 si è trasformata in un raffinato locale, accogliente e luminoso, dove si possono gustare piatti che traggono principalmente ispirazione dalle stagioni. «Proprio oggi sono stato a Cantello (località in provincia di Varese nota per la fiera degli asparagi ndr) in cerca di “materia prima” ma sono tornato a mani vuote – scherza Croci Torti». Che racconta con passione come le donne del luogo lo abbiano aiutato, con l’aiuto di un’esperta giunta dalla Svizzera tedesca, a riscoprire erbe e profumi che un tempo si raccoglievano in questa zone e che sono state purtroppo dimenticate. «Luppolo selvatico e acetosella, li conoscevamo già, ma questa simpatica signora ci ha insegnato a riconoscere ben 160 erbe da utilizzare in cucina. Dopo averle sparse sul tavolo abbiamo cominciato a pensare ai piatti che potevano essere esaltati dai profumi e dalle qualità di ciascuna». Non mancano, nel menu del Montalbano, i piatti di cacciagione, il pesce di lago e, vero e proprio fiore all’occhiello, le specialità affumicate. Proprio l’attività di affumicatura, infatti, viene portata avanti con passione da anni nelle botti di antico legno barricato da Croci Torti e dal figlio Claudio.

Thirty years ago when they were choosing a name for the hill from which diners can now gaze at the green of the vines, as was the custom they fell back on names of the hills of Rome. And that’s why a restaurant in the heart of the Mendrisiotto bears the unusual name of ‘Montalbano’, which is in fact one of the many hills surrounding Rome whose civilisation has left innumerable testimonies here. And though the name has little to do with typical Canton Ticino names, it’s also true that a bit of the atmosphere of the Lazio hills is present in this peaceful, silent spot where for 25 years Claudio Croci-Torti has been running the restaurant Montalbano. What was originally a farmhouse, then a country inn, underwent a transformation in the 80s to become a bright, welcoming, refined establishment where you can enjoy dishes which are basically inspired by the seasons. “This very day I went to Cantello (a locality in the Province of Varese famous for its asparagus fair) to get some ‘raw materials’, but I came away emptyhanded”, jokes Croci-Torta. He waxes passionate as he tells how local women helped him – together with a German-Swiss expert – to rediscover herbs and fragrances that used to be gathered in this area but which unfortunately have been forgotten. Wild hops and wild sorrel were already known to us, but this likeable lady has taught us to recognise no fewer than 160 cookery herbs. After spreading them out on a table we began to wonder what dishes might be enhanced by the fragrances of each one, and consider their qualities. Montalbano’s menues also include game, lake fish and – the cherry on the cake – smoked specialities. The actual smoking has in fact been carried out with great enthusiasm for years in old wooden barrels, with Croci-Tori and his son Claudio seeing to the cooperage.

Sopra e a sinitra, alcune immagini del ristorante Montalbano Above and left, some images of Montalbano’s restaurant

Montalbano: restaurant on the vineyard

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FOOD

Segue l’elenco delle componenti riportate nella ricetta e che trascrivo come indicato in “dialetto lombardo”

dal patrimonio gastronomico di famiglia di Alfredo Ratti from Alfredo Ratti’s gastronomic family heritage

CERVELL DE VITELL impanato in uovo e pane grattugiato e passato al burro CORRADELLE DE VITELL, detto anche “Corada” polmone svuotato dell’aria, bollito, tagliato a fettine e passato al burro COEUR DE VITELL o DE MANZ tagliato a listelli e passato nel burro FIRON o FILON DE VITELL, schienale, midollo spinale passato nell’uovo e pane grattugiato e poi nel burro FIDEGH DE VITELL, fegato tagliato sottile e rapidamente passato nel burro LACETT DE VITELL animelle fritte (da non confondere con “Magon” che è lo stomachino dell’animale) che vanno impanate nell’uovo e pane e passate al burro ben dorato ROGNON DE VITELL tagliato sottile, dopo averlo ben mondato dal grasso, passato al burro con spruzzatina di Marsala

FRITURA DULZA gnocchetti di semolino dolci, impanati con uovo e pane e passati al burro FRITTURA CIOCCHÈ carne trita di manzo, vitello, pollo, passata al mortaio, ricomposta e fritta con o senza panatura FRITTURA PICCADA fesa di vitello battuta, infarinata e passata al burro ARTICIOCC carciofi portati a mezza cottura nell’acqua, tagliati in 4 e passati al burro FENOCC stessa preparazione dei carciofi A completamento della ricetta base, quali accessori e di contorno: crocchette di riso, rotelline di carote, zucchine, scorzonera fritte al burro e differenti verdure stagionali. Indicazioni anche per la composizione dei piatti, ad esempio, sul grande piatto di portata, sul cui bordo erano distribuite in successione fette di limone e ciuffetti di prezzemolo tra cervella, animelle e schienali intercalati, fegato e rognoni, differenti di aspetto e colore, e ancora in successione le verdure ed al centro limoni tagliati in 4 spicchi, secondo un uso lombardo che voleva i fritti irrorati di succo acidulo. Come vino, indicato un Barbera Oltrepò doc o comunque vini secchi, asciutti e sapidi. Come informazioni complementari è riportato che il fritto era spesso preceduto da una tazza di brodo ristretto, bollente, talvolta con le stracciatelle o con una minestra, in brodo semplice, di riso e prezzemolo. Ai fritti poi seguiva un grande pezzo di roast-beef o di “arrosto di codino”, di seguito formaggi della Valsassina e Valtellina, dolce casalingo e frutta di stagione. Poiché i clienti erano spesso gli stessi da anni, era prevista una personalizzazione con dolcetti di pasticceria (quelli per il nonno, per la zia, per la mamma e per i bambini). Uno scorcio di tradizioni in parte accantonate ma che spero suscitino anche in Voi un interesse e siano di stimolo per una riproposizione che vi assicuro essere di grande effetto, composta da sapori e gusti estremamente raffinati, insoliti ma così bene integrati.

Gran fritto alla 134

comasca

Rummiging through family memorabilia I came across an old recipe, a joint effort between my uncle – an Erba butcher – and my mother (we’re going back to around 1930/35) who used to help run a renowned trattoria frequented by Milanese on weekend breaks in the area. Some of these people made quite considerable contributions to the area’s creative and professional growth in ways which were at that time the reserve of aristocratic or affluent circles; they could also rely on high-quality basic materials, such as the land provided. The ‘Como fry-up’ is deemed to be gastronomically more humble than its Piedmont equivalent, the prestigious pride of that region – and to be fair, after 2 world wars and over 40 years of peace and democracy it’s still alive and kicking! The mixed grill à la Comasca as desribed in ‘our Mum’s recipe’ is healthy, middle class, and free, let’s say, from posh or recherché items like amaretti or fried apple which you do find in the ‘Piedmont fry-up’. One important (indeed crucial) cookery fact is that whereas the ‘Piedmont’ uses flour, pastry, butter and oil, down our way we mostly use: eggs, grated bread and almost exclusively butter (the vegetables relegated to a side-dish role, would simply be basted in butter and thus not actually ‘fried’. Serving the food up used to entail the use of large serving-dishes each containing (in the right order) 5 to 7 different portions, served in 2 or 3 successive helpings with studied liesureliness. It all had to be served up piping hot on equally hot plates. There follows a list of the recipe’s ingredients transcribed as indicated in ‘Lombard dialect’: CERVELL DE VITELL dipped in egg and breadcrumbs and basted in butter CORRADELLE DE VITELL, also called ‘Corada’: lung with air sucked out of it, boiled, finely sliced and basted in butter COUR DE VITELL o DE MANZ sliced into thin strips and basted in butter FIRON o FILON DE VITELL, schienale, spinal marrow basted in egg and breadcrumbs, and then in butter FIDEGH DE VITELL, thinly sliced liver quickly basted in butter LACETT DE VITELL fried pancreas and thymus (not to be mixed up with ‘Magon’ which is the animal’s stomach) dipped in egg and grated bread and basted in well-browned butter ROGNON DE VITELL finely sliced, after removing all its fatty bits, basted in butter with a dash of Marsala FRITTURA DULZA little sweet semolina gnocchi, dipped in egg and grated bread, and basted in butter FRITTURA CIOCCHE’ minced beef, veal and chicken pulped in a mortar, gathered up together and fried with or without breading FRITTURA PICCADA pounded veal rump, dipped in flour and basted in butter ARTICIOCC half-boiled artichokes, cut into 4 and basted in butter FENOCC done the same way as the artichokes

You’ve had a glimpse of traditions which have to some extent fallen into disuse, but I hope they’ve aroused your interest and a desire to try them out; I assure you people will be impressed by the extremely refined flavours and tastes which may be unusual but which blend well.

The great Mixed Grill Como Style

Rovistando tra i ricordi di casa, ho ritrovato una vecchia ricetta nata dalla collaborazione tra mio zio, macellaio nell’Erbese, e mia mamma (siamo intorno al 1930-35) partecipe nella gestione di una rinomata trattoria frequentata da milanesi che trascorrevano il fine settimana nelle vicinanze. Alcuni di questi hanno notevolmente contribuito alla crescita creativa e professionale con contributi allora spesso riservati ai casati nobili o abbienti, e supportata dai materiali di base di ottima qualità, come disponeva il territorio. Il “fritto comasco” è gastronomicamente ritenuto più modesto del “fritto piemontese”, vanto regionale e di prestigio, tanto è vero che nonostante 2 guerre mondiali e più di 40 anni di pace democratica, vive tuttora. Il fritto misto alla comasca, come è descritto nella ricetta materna, è sano, borghese, senza, se vogliamo, alcuni elementi un po’ forzati e istrionici come gli amaretti o le mele fritte presenti invece nel “fritto piemontese”. Un rilievo culinario importante, anzi sostanziale è che, mentre nel “piemontese” viene fatto uso di farina, pastella, burro e olio, da noi si usavano per lo più: uova, pane grattugiato e quasi esclusivamente il burro, i legumi relegati a modo di contorno, venivano passati al burro, perdendo così l’idea di “frittosità”. La presentazione per il servizio prevedeva l’uso di grandi piatti di portata contenenti ciascuno e in bell’ordine, da 5 a 7 componenti diversi, presentati in successione a 2 o 3 riprese, con la dovuta calma. Il tutto doveva essere servito molto caldo, su piatti altrettanto ben caldi.

(Photo courtesy of © Royal Rose Radicchio)

To pad out the basic recipe, as extra side-dishes serve: rice croquettes, carrot balls, courgettes, scorzonera fried in butter and various vegatables of the season. Suggestions for layout on plates: on the large serving dish for instance there were alternate slices of lemon and sprigs of parsley round the edge, among saveloy (Milanese sausage), pancreas/thymus containing spinal marrow, liver and kidney, different in appearance and colour; then more alternating vegetables with 4 slices of lemon in the middle, in keeping with the Lombard practice of sprinkling citrus-fruit juice over fried food. Regarding a suitable wine try a Barbera Oltrepò doc, or any dry sapid wine. As a further piece of information, the fried food is reported to have often been preceded by a cup of boiling,concentrated, clear soup sometimes with stracciatelle, or a simple minestra of rice and parsely. The fried food would be followed by a large piece of Roast Beef or ‘roast rump’, then Valsassina or Valtelina cheeses, a home-made dessert and fruit of the season. As the guests would often be the same every year, personalised cake-shop sweatmeats would be purchased (special ones for Grandma, Auntie, Mummy and the children).

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paradiso&inferno

ITINERARI

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Per inaugurare la nuova stagione escursionistica un itinerario semplice che faccia godere lo spettacolo della natura che si risveglia e le bellezze impareggiabili del territorio lariano. La partenza è all’imbarcadero di Tremezzo. Si imbocca via Selve di Rogaro che costeggia l’antica chiesetta di San Bartolomeo percorrendola fino alla strada asfaltata quindi, lasciatosi alle spalle l’albergo “Rusall”, al bivio si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per i “Monti di Nava”. Ci si ritroverà a percorrere un sentiero che, all’occhio profano, potrebbe apparire come una normale carrareccia, ma in realtà è ciò che resta di una strada militare che ci accompagnerà sino alla vetta. L’intera zona era, infatti, un punto strategico per l’esercito regolare e per i partigiani durante le due Guerre mondiali. La salita si addolcisce dopo l’ultimo tornante; a questo punto si consiglia di seguire la deviazione per la cappella degli alpini: la costruzione in sé non è gran cosa, ma il panorama che si estende verso la sponda sud del lago val bene una sosta. Tra declivi di cipressi e frondosi ulivi, ecco Lenno e nei dintorni si distinguono le antiche abbazie e il mirabile “Golfo di Venere” racchiuso dal promontorio di Balbianello. È tempo di riprendere il cammino e di tornare sulla strada militare seguendo le tracce di sentiero che aggirano la chiesetta. Presto si arriva a una stradina cementata che conta otto ripidi tornanti: da qui, in breve, si giunge alle prime baite dei Monti di Nava. Il percorso,

a questo punto, si sovrappone per un breve tratto alla “Via dei Monti Lariani”. Si prosegue sino a sbucare in una vallata entro cui s’adagia il caratteristico nucleo rurale “bocchetta di Nava” (m 848); si gira a destra passando di fronte a una cappelletta e ci si inoltra nel bosco senza mai lasciare la via maestra. In breve ci si riaffaccia sul lago; quindi si devia a destra e si inizia la discesa: si raccomanda estrema prudenza perché il pendio è molto ripido e la strada è franata in alcuni punti. Ancora qualche tornante e si arriva a una radura ove sorgono le baite Pilone. Il tracciato, che prosegue a destra tra i noccioli, culmina dopo alcuni tornanti, alla meta: la vetta del Sasso San Martino, riconoscibile da un curioso palo arrugginito. Tornati alle baite Pilone si giunge a un bivio riconoscibile da una ringhiera in ferro e dai segnavia gialli. A questo punto il consiglio è di aggiungere una nuova perla all’escursione, la chiesetta di San Martino: è sufficiente una digressione - pianeggiante - di circa un quarto d’ora. Di nuovo al bivio, si costeggia un baitello in direzione Sud, quindi si incontreranno una scalinata, un sentierino a mezza costa, dei baitelli, un valletto, una breve risalita e un recinto che andrà aggirato sulla destra. Non è escluso con un po’ di fortuna di riuscire a intravedere alcuni esemplari di cervo custoditi dalla Forestale. Un ultimo regalo della natura prima di giungere alla strada asfaltata e, quindi, al punto di partenza.

di Samantha Panzeri

paradise and hell

Il Masigott fa bella mostra di sé nella storica pasticceria “Sartori” di Erba The Masigott in the famous confectioner’s Sartori in Erba

To inaugurate the new holiday season, what about a simple route to enjoy the arrival of spring and the unequalled beauty of the Como area? You set off from the landing stage in Tremezzo. Take the Via Selve in Rogaro which skirts round the ancient little church of St Bartolomeo as far as the surfaced road; after going past the hotel ‘Rusall’ you fork left following the signs to ‘Monti di Nava’. You find yourself on a path which, to the inexperienced eye, may appear to be just a normal cart track but which is in fact the vestiges of a military road that will take us right up to the top. The whole area was in fact strategic for regular troops as well as for the resistance movement during both World Wars. The climb becomes more gentle after the last curve; at this point we suggest you take the the turn-off to the Chapel of the Alpine Corps, which is not a particularly inspiring construction – but the view stretching out over the southern shores of the lake is well worth stopping off for. Cypress-covered slopes and leafy olive groves finally reveal Lenno with ancient abbeys nearby and the ‘Gulf of Venus’ closed in by the stunning Promontory of Balbianello. But it’s time to get back to our walk along the military road following the traces of the footpath round the little church. You soon reach a cement-surfaced track with eight steep bends; from here you quickly reach the first

shelters of the Monti di Nava. At this point the route briefly coincides with the ‘Via dei Monti Lariani’. You carry on into a little valley where a typical rural hamlet ‘Bocchetta di Nava’ (848 m) stretches out; turn to the right past a small chapel where you enter a wood without straying off your basic route. You’re soon looking out over the lake again; next turn right and commence your descent – but be very careful because the track is very steep and has been eroded away in places. After a few more bends you get to a clearing where the Pilone shelters stand. The route follows on to the right through some hazeltrees winding on to your destination: the summit of Sasso San Martino, indicated by a curious rusty pole. Back at the Pilone shelters you reach a fork you can recognise by an iron railing and yellow signposts. At this point don’t miss a new ‘gem’ on the walk, the little church of San Martino; all it takes is a short (flat!) detour of about a quarter of an hour. Back at the fork, you skirt round a small mountain hut in a southerly direction; then there’s a flight of steps, a mid-slope path, some little huts, a small valley, a brief climb back up and a fence you go round on the right of. With any luck you might glimpse deer under the protection of the Forrestry Commission – a parting gift from Mother Nature before you’re back on the surfaced road and thence back to where you started. 137


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