Fall / Winter 2012-2013
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EDITORIALE
I colori dell'AUTUNNO
l’autunno con i suoi colori e le sue atmosfere è la stagione che Magic Lake ama di più. Il nostro incantevole lago, il fantastico mutare dei colori delle piante e i boschi che ci circondano sono una sinfonia di rosso fuoco, arancione, marrone, giallo in tutte le possibili sfumature che ci dona sensazioni incredibili. Un consiglio per voi: trovate il tempo per passeggiare e raccogliere castagne, recatevi sulle colline della Brianza ed assaggiate nelle trattorie i piatti tipici che sono il vanto della cucina lombarda, fate una passeggiata in montagna per ammirare il panorama ed immortalarlo in personalissime foto. Poi rientrate nelle vostre case e riprendete le belle abitudini di sempre, compresa la lettura di Magic Lake. L’ autunno non ci ha mai rattristati; sembrerà incredibile , ma Magic ama fotografare anche i paesaggi avvolti dalla nebbia perchè creano un’atmosfera di intimità e consentono di fantasticare e vagare senza vincoli e senza ostacoli in un vecchio borgo, come quello descritto nell’antica via del cammino di Sant'Agostino a Cassago Brianza; basta una folata di vento e le foglie multicolori degli alberi si mescolano tra loro e, cadendo, formano un tappeto dai colori caldi ed armoniosi come lo splendido sorriso di Adriana Volpe scelta per la copertina di questo numero. Noi non nascondiamo i nostri stati d'animo, anzi, ci mettiamo tutto il nostro impegno per descrivere e trasmettere ciò che stiamo provando in ogni momento. L’ obiettivo di Magic non mente, immortala così come sono nella loro trasparenza i nostri protagonisti come il tenore Marco Berti e il mitico Bruno Pizzul. Così costruiamo Magic Lake numero dopo numero, descrivendo le novità che accompagneranno per i prossimi anni il Rinascimento di Villa Erba e i nuovi progetti del neo presidente Jean Marc Droulers e del rinnovato CdA. Così come ci piace incorniciare i colori accesi, elementi che affiancano ed arricchiscono la nostra storia passo dopo passo, battaglia dopo battaglia e in ogni pagina catturano l’occhio dell’attento lettore alla ricerca del dettaglio, ecco allora le pagine dedicate all’associazione Amici di Como e all'incontro mondiale delle famiglie con il Papa. Ci piace anche immaginare Magic Lake come una Guardia d’Onore con il suo corpo scelto, responsabilile della difesa del territorio, della protezione dei viaggiatori e dei suoi abitanti dall’assalto dei predatori, sciacalli o serpenti qualsiasi sia la loro natura. Gli Editori Daniele Brunati Rosaria Casali
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Dear Readers,
Autumn with its colors and its atmosphere is the most beloved season of Magic Lake. Our enchanting lake, the great color changing of trees and woods that surround us are a symphony of strong red, orange, brown, yellow, in all their possible nuances that give us incredible sensations. A suggestion for you: take some time to walk and collect chestnuts, go on the hills of Brianza and try the typical dishes in the trattoria which are a glory of the Lombardy tradition, go on the mountain and admire the beautiful view and take some pictures. Then come back home and go back to your usual habits, including the reading of Magic Lake. Autumn never makes us sad; it seems unbelievable, but Magic loves to take pictures of landscapes surrounded by the fog, because they create an intimate atmosphere and let us dream and walk with no bonds and no obstacles in an ancient suburb, for example the one described in the path of Saint Augustine in Cassago Brianza; with a light breeze the multicolored leaves of the trees mixed up together and when they fall they create a carpet of warm colors, just like the beautiful smile of Adriana Volpe, on the cover of this edition. We don’t hide our emotions, on the contrary, we put all our commitment to describe and transmit what we are feeling in every moment. The lens of Magic never lies and show our protagonists as they really are, such as the tenor Marco Berti and the mythical Bruno Pizzul. So we create Magic Lake edition after edition, describing the novelties that will accompany for the following years the Renaissance of Villa Erba and the new projects of the new president Jean Marc Droulers and the new boards of directors. So we like to frame vivid colors, elements that go together with our history step by step, battle after battle and in every page they captured the eye of the attentive reader, who is looking for the detail, so come the pages dedicated to the association Amici di Como and the world meeting of the families with the Pope. We like to imagine Magic Lake as a Honor Guard with its elite corps, responsible for the defense of the territory, the protection of the tourists and of the inhabitants from the attack of predators, sharks or snakes of any nature. The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali
AUTUMN'S colors
Cari Lettori,
sommario Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)
summary
Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali
In copertina: Adriana Volpe photo © Roberto Guberti - Olycom In the photo cover: Adriana Volpe photo © Roberto Guberti - Olycom
Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati
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ESCLUSIVA Adriana Volpe, il volto della Rai Adriana Volpe, a face of the Rai
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PEOPLE Marco Berti, la voce di Como nel mondo Marco Berti, the voice of Como in the world
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Nadia Lanfranconi, Como - LA andata e ritorno Nadia Lanfranconi, Como - LA round-trip Bruno Pizzul, "Una voce Nazionale" Bruno Pizzul, "A National voice"
Grafica • Graphic Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Elisabetta Comerio, Luca Bernardi, Alberto Cavalli, Salvatore Veca, Marco Lombardo Giassetti, Alain Mességué, Rosaria Casali, Nadia Baba, Martin Gani, Guido Capizzi, Idapaola Sozzani, Tennis Como, Gabriele Palimento, Gianluca Ranzi, Gian Enrico Ghilotti, Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi, Guido Corti, Stefania De Giorgi, Marili Fontana, Banca BSI SA, Provincia di Lecco, Davide Lacchini, Emanuele Riva
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Pubblicità • Advertising TBM Service, Marianna Sgheiz Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani
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Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Ufficio stampa Rai, Antonio Ranalli, Roberto Guberti - Olycom, Massimo Sestini - Olycom, Damiano Tridici, Antonio Tridici - Olycom, Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Mattia Vacca, Alberto Locatelli, Emanuele Zamponi, William, Augusto Santini, Giuliano Gatti, Arturo Mancini, Beppe Galbiati, Daniela Bonollo, Floris, Hösl, Bruno Campagna, Riccardo Bestetti, Hélène Binet, Johnny Vo, Barbara Mezzera, Archivi: Villa Erba, Hotel Metropole Suisse, Calcio Como, Fondazione Cologni, SIR, Comune di Dongo, Alain Mességué, A3, Yacht Club Como, Marco Berti, Naughty Dog, Petazzi Costruzioni, Roda, Tennis Como, Pallacanestro Cantù, Provincia di Lecco, BSI, Mendrisiotto Turismo, "La Perla", Goblin/Laura Malegari, Anna Pakula, Ristorante Piazza Repubblica, Ercole Pignatelli, Ass. storico culturale S. Agostino, Festival Film di Locarno, Estival Jazz, Fausto Lupetti Editore archivio Focus On: Bulgari, Magistravini, Swarovski, Caimi International, Mattia Vacca, Carlo Pozzoni
Amministrazione • Administration Daniela Fasola Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it
www.comosmagiclake.com www.issuu.com/magiclakecomo
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È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
speciali Alain Mességué: "mangiare meglio per vivere meglio" Alain Mességué: "healthy food and stay in shape"
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Più Salute Lorenzo Vanini, igene e prevenzione nell'adulto Lorenzo Vanini, hygene and prevention in adults
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Eugenio Gandolfi, autunno, il momento giusto per pensare ai capelli Eugenio Gandolfi, autumn, just the right time to think about your hair
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Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo
arte Ercole Pignatelli, l'Energia del Colore Ercole Pignatelli, the color energy
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Guido Corti, tre vie per la salute: kinesiologia, ayurveda, radicali liberi Guido Corti, three ways to good health: kinesiology, ayurveda, free radicals
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Eventi VII Incontro Mondiale delle Famiglie 7th World Meeting of Families
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Amici di Como & Magic Lake rendez-vous estivo Amici di Como & Magic Lake summer rendez-vous
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Henry Cotton's Golf Cup 2012 & Amici di Como con Magic Lake sul green di Villa d'Este Henry Cotton's Golf Cup 2012 & Amici di Como with Magic Lake on the green of Villa d'Este
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"Allacciare le cinture". Va edizione de Convegni del Sestante "Fasten seat belts". Va edition of the Convegni del Sestante
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TERRITORIO Villa Erba torna a risplendere Villa Erba is back to shine
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Dongo, protagonista la "Storia" Dongo, protagonist the "history"
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cultura Fondazione Cologni, le Esposizioni Universali Fondazione Cologni, Universal Exhibition
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news Naughty Dog, contemporary, glam, chic style Naughty Dog, contemporary, glam, chic style
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Il BSI Swiss Architectural Award 2012 premia lo Studio Mumbai Studio Mumbai wins the BSI Swiss Architectural Award 2012
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Food and drink In cucina e in cantina con Davide ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele
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Magic Lake Lecco Filippo Magni, profumo del lago Filippo Magni, fragrance of the lake Tappa importante del Cammino di Sant'Agostino Important stay of the Path of Saint Augustine Il turismo passa dalle antiche vie Tourism passes from the ancient paths
Magic MOUNTAIN VALTELLINA La pazienza delle stagioni. Generazioni tra vite e vino The patience of the seasons, generations between grapevines and wines Magic SWISS TICINO Mendrisiotto e Basso Ceresio, a due passi dal Lago di Como Mendrisiotto and Basso Ceresio, so close to Lake Como
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Festival del Film Locarno, 65a edizione Festival del Film Locarno, 65th edition
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Estivaljazz, l'entusiasmo per la buona musica Estivaljazz, the enthusiasm for the good music
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Sport Como: passione, sport, solidarieà Como: passion, sport, charity
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18o Pro-Am under 15/12, Green carpet al Menaggio & Cadenabbia Golf Club 18o Pro-Am under 15/12, Green carpet al Menaggio & Cadenabbia Golf Club
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3o Trofeo del Mattone 3o Trofeo del Mattone
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Gianluca Roda, pilota internazionale Gianluca Roda, international driver
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Il grande tennis fa tappa a Como Tennis show in Como
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PEOPLE
ADRIANA VOLPE
Il Volto della RAI INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
di Daniele Brunati foto Ufficio stampa RAI, Antonio Ranalli, Roberto Guberti - Olycom, Massimo Sestini - Olycom, Damiano Tridici, Antonio Tridici - Olycom, Yacht Club Como
La dolce voce di Adriana Volpe durante l’intervista spesso si confonde con quella della sua bambina, Gisele, un anno l’11 agosto. «La porto sempre con me, mi segue ovunque. Ha già dato prova del suo carattere: nonostante sia ancora piccola, ha già dimostrato di essere molto forte». Adriana Volpe, oltre che una mamma, è un volto famigliare della televisione italiana. Ha iniziato da giovanissima come modella, ma ben presto è passata al piccolo schermo, entrando quotidianamente nelle case degli italiani con programmi come “Mezzogiorno in famiglia” e “I Fatti Vostri”. Qual è il segreto di una così longeva carriera televisiva, visto che quest’anno saranno per lei 20 anni di Rai? «Io amo definirmi una maratoneta. Punto il mio orizzonte sempre molto distante rispetto a dove mi trovo ed il mio sguardo è sempre rivolto avanti. Credo che in questo lavoro l’importante sia durare nel tempo ed io ho voluto farlo cercando sempre di incremen-
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tare la mia professionalità e le mie competenze: dal 2004 sono giornalista pubblicista e a novembre mi laureerò. Insomma, cerco di migliorarmi e credo che questa scelta paghi. Penso poi che sia importante condividere con il pubblico i momenti importanti della propria vita e mostrarsi per quello che si è, con semplicità e discrezione, lavorando in squadra e per la squadra». Usando un paragone calcistico, potremmo definirla lo Xavier Zanetti della Rai, un diesel che lavora per il gruppo. «Di sicuro non sono mai stata un’attaccante. Lavoro sulle fasce e cerco di trascinare le persone che lavorano con me perché credo fortemente nella squadra, anche se in questo mondo non è sempre semplice districarsi nella fitta rete che spesso ti riserva brutte sorprese. Ormai sono diventata bravissima a distinguere le cose importanti da quelle che non lo sono affatto». Adriana Volpe si interrompe un attimo e la
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"CREDO FORTEMENTE NELLA SQUADRA" "I strongly believe in the team"
sentiamo rivolgersi a Gisele: «Amore, che brava! - poi prosegue - Scusate, ma mia figlia è stata qualche istante in piedi per la prima volta...». A proposito di Gisele e della sua famiglia, non le è mai venuta voglia di mettere radici? «Fino ad ora i miei spostamenti continui non sono stati un problema. Certo, Gisele è piccola e può venire con me dappertutto. Quando ci saranno impegni come la scuola sarà più difficile e dovrò prendere una decisione. Per ora i tre mesi estivi nei quali sono a casa mi bastano per recuperare tutto ciò che da settembre a giugno perdo a causa del mio lavoro». E di mettere radici a Como cosa pensa? «A Como tutto è a misura d’uomo e questa città ha la fortuna di essere ad un passo sia da Milano che dalla Svizzera. Cerco di vivere Como ogni volta che posso». Come con la sua visita allo Yacht Club Como? «Si, vi ho trascorso una serata davvero piacevole in compgnia della mia famiglia e del Presidente dello Yacht Club Giancarlo Ge. Era presente poi anche lo stilista Lorenzo Riva, un mio grande amico, oltre che una persona elegante, schietta e trasparente, che è stata capace di darmi fin dall’inizio preziosi consigli. In questo settore non è semplice trovare personalità di questo genere». Oltre che nel lavoro, ora è impegnata come mamma, un compito ancor più arduo. Se avesse una sfera di cristallo, cosa vorrebbe vedere nel futuro di sua figlia? «Vorrei vederla felice ed appagata, mi auguro
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che faccia ciò che vuole. Oggi il mio compito è darle gli strumenti necessari per essere competitiva nel mondo del lavoro e credo che in questo senso sia necessaria la conoscenza delle lingue. Spero poi di riuscire a trasmetterle la passione per lo sport perché credo sia portatore di valori che ti accompagnano tutta la vita. Poi avrà tempo di cambiare mille volte idea sul suo futuro. Pensi che da bambina io volevo fare la vulcanologa, ed invece..». Invece è una conduttrice affermata, impegnata nel programma di punta del day time di Rai 2: “I Fatti Vostri”. Vista da questo osservatorio privilegiato, cosa crede che manchi oggi alla televisione italiana? «Credo un po’ di sperimentazione. Oggi tutto ruota attorno all’auditel e ai budget ridotti e si cerca quindi, con i nuovi programmi, di andare sul sicuro, con format come i talk show che costano poco e ti permettono di coprire un’ampia fascia televisiva. Il pubblico è stanco dei soliti programmi e delle copie che vengono di conseguenza. La gente ha voglia di capire, di approfondimenti e anche di un po’ di svago di un certo spessore. Ogni tanto mi piace riguardare i varietà degli anni ’70 e ’80 e mi rendo conto che oggi è davvero tutto diverso». Ora Gisele richiede, giustamente, la sua attenzione e quindi siamo arrivati al momento dei saluti. Per fortuna non è diventata vulcanologa, verrebbe da dire, così da settembre, accendendo la televisione, potremo godere ancora della dolcezza, della bellezza e della solarità di Adriana Volpe, oggi uno dei volti Rai più apprezzati.
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The Face of Rai During the interview the sweet voice of Adriana Volpe is often confused with the one of her baby girl, Gisele, 1 year old on 11th August. «She is always with me, she follows me everywhere. She already gave proof of her personality: she is small, but she already showed how strong she is». Adriana Volpe is not just a mom, she is also a familiar face of the Italian TV. She started very young as a model and then she continued with TV with daily programs, such as “Mezzogiorno in famiglia” and “I Fatti Vostri”. What is the secret of such a long TV career, since this year is the 20th year in the Rai TV channel? «I like to be defined as a marathon runner. I set my horizon very distant from where I am and my glance is always straight ahead. I believe that in this job the main point is to last in time and I followed this goal trying and increasing my professional skills: from 2004 I am a publicist journalist and in November I graduate. In short, I try and improve and I think this choice is the right one. I also think that it is important to share the important moments of my life with the public and to appear for what I am, with simplicity and discretion, working in team and for the team». Using a soccer comparison, we would define the Xavier Zanetti of the Rai, a diesel that works for the group. «For sure I never was a forward. I work on the side and I try and involve the people who work with me because I strongly believe in the team, even though in this way it is not always easy to handle the strong net that often brings you bad surprises. But by now I became very good in distinguishing important things from those that are not so important». Adriana Volpe stops talking and she turns to Gisele: «Honey, how good you are! – she continues – Sorry, but my daughter was standing for the first time…». Talking of Gisele and of your family, have you ever thought of putting roots? «Up to now, my continuous movements haven’t been a problem. For sure Gisele is small and she can come with me everywhere. When she goes to school, it will be more difficult and I will have to take a de-
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A destra, Adriana Volpe con la figlia Gisele e il marito Roberto Parli; sotto, con lo stilista Lorenzo Riva e Giancarlo Ge, presidente Yacht Club Como On the right, Adriana Volpe with her daughter Gisele and Roberto Parli, husband; below, with Lorenzo Riva, fashion designer and Giancarlo Ge, president of the Yacht Club Como
cision. But for now the three months in the summer when I stay home are enough for me to catch up with everything I “loose” from September to June, due to my job». And what do you think of putting roots in Como? «In Como everything is man-sized and this city has the fortune to be so close to Milan and to Switzerland. I try and live Como every time I can». For example with your visit at the Yacht Club Como? «Yes, I spent a pleasant evening. I was with my family, with the president of the Yacht Club, Giancarlo Ge and with the fashion designer Lorenzo Riva, a great friend of mine. He is an elegant, sincere and transparent person and from the beginning of my career he was able to give me precious suggestions. In this sector it is not simple to find personality of this kind». Beside your job, now you are also busy as a mother, so your commitment is even harder». Should you have a crystal ball, what would you see in the future of your daughter? «I would see her happy and satisfied, I wish she could do what she wants. Today my assignment is to give her the necessary tools to be competitive in the professional world and in this sense I think it is necessary the knowledge of foreign languages. I hope I can transmit her the passion for sports because I believe sports bring values that accompany you for the whole life. Then she will have time to change her ideas thousands of times in her future. Think that when I was a child I wanted to be a volcanologist and then…». Then you became an affirmed conductor of the main day time program of Rai 2: “I Fatti Vostri”. From this privileged point of view, what does the Italian TV miss today? «Some experimentation. Today everything rotates around the auditel and the reduced budgets and the new programs are all talk show because they cost less and they cover a wide TV request. Anyway the public is tired of the same programs and of the copies which came as a consequence. People want to understand, to get into details and also to have some fun. Sometimes I like to watch the variety shows of the ‘70ies and ‘80ies and I realize that today everything is very different». Now Gisele justly calls her attention and so it is time to say bye. Luckily she didn’t become a volcanologist, we would say, so from September when you switch on the TV, you can still enjoy the sweetness, the beauty and the happiness of Adriana Volpe, one of the most appreciated faces of Rai in the 21st century.
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EVENTI
PAPA BENEDETTO XVI
VII incontro MONDIALE delle FAMIGLIE di Marco Lombardo Giassetti foto William, SIR
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In questa pagina e nella successiva, alcuni momenti della visita a Milano di Papa Benedetto XVI per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie On this page anf in the following one, some moments of the visit in Milan of Pope Benedict XVI for the 7th World Meeting of Families
E’ stato un fine settimana unico, un weekend in cui Bresso, Milano e tutta la Lombardia fino anche Como sono state coinvolte nell’evento che ha portato il mondo qui da noi. Sono state le giornate dell’incontro mondiale con le famiglie e la regione è stata davvero la famiglia per l’ospitalità che ha saputo dare a chi veniva da lontano. Chi aveva la disponibilità di un letto, di un divano, di uno spazio, lo ha donato con semplicità e anche a Como sono arrivati fedeli in cerca di un luogo dove dormire durante i giorni del convegno e quelli dell’abbraccio con Papa Benedetto XVI. Alla fine è stata davvero una festa di tutti, che ha fugato le preoccupazioni di chi pensava che fosse un evento troppo grande da organizzare. Così i colori, le bandiere, i volti e le parole hanno fatto di Bresso il centro del mondo e la Lombardia il simbolo della cristianità. Le centinaia e centinaia di migliaia di persone hanno invaso con grande tranquillità l’aeroporto sede dell’incontro del Santo Padre con le famiglie, con i loro sorrisi e con la loro felicità. Famiglie che camminavano mano nella mano, trasmettendo fede e amore, portando spesso un carico di figli o che invece spingevano un carico di dolore – anziani, malati, disabili – con la serenità di un giorno di festa. Poi c’erano le famiglie nelle famiglie appunto, create da quegli incontri occasionali davvero incredibilmente riusciti e che solo l’ospitalità disinteressata riserva, permettendo di creare legami che restano nel tempo. Giornate che anche Como ricorda con nostalgia, soprattutto perché una nostra famiglia, quella dei Colzani di Inverigo, ha per sé un ricordo tutto particolare. Alfonso, 53 anni, insegnante di religione, con la moglie Francesca Dossi e i loro quattro figli hanno avuto infatti il privilegio di pranzare con il Papa poiché dal 2009 i Colzani hanno assunto la responsabilità dell'Ufficio della diocesi di Milano per la famiglia, una novità visto che per la prima volta questo ruolo veniva affidato a laici. Così loro possono raccontare – e lo hanno fatto al quotidiano "La Provincia di Como" – di un pontefice «pacato, mite, quasi timido verrebbe da dire. Molto lontano dalla figura autoritaria che gli si accosta. Di sicuro per noi sarà per sempre un bellissimo ricordo. Benedetto XVI era visibilmente stanco, sia per l'impegno sia per l'età, ma abbiamo
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avuto la fortuna di incontrare un Papa tranquillo, sereno, accogliente, per nulla severo e coinvolto nelle discussioni. Desideroso di superare anche i propri limiti, dovuti alla stanchezza, per partecipare al meglio». Il pranzo si è svolto in arcivescovado, a Milano, sotto il loggiato del cortile dei canonici e con il Santo Padre, i cardinali e i vescovi erano presenti, insieme ai Colzani, altre sei famiglie provenienti da Baghdad, Kinshasa, Congo, Città del Messico, Spagna e Philadelphia. I Colzani hanno potuto parlare con Joseph Ratzinger «e lui si è informato sugli studi dei nostri figli, mettendoli a loro agio. Ha voluto sapere come si chiamassero e che scuole frequentassero e ha avuto per loro parole di incoraggiamento. Gli ha ricordato che lo studio è molto importante e che nella vita occorre essere preparati e competenti. Con noi invece ha parlato dell'importanza di essere famiglia». Poi ci sono state le parole di Papa Ratzinger durante l’incontro del sabato e durante la messa di domenica, dritte al cuore di chi era presente e in nome di un Dio che in quei giorni, grazie al successore di Pietro ha guardato ad uno ad uno i suoi fedeli. In effetti hanno stupito per la loro semplicità e perché – in un momento di grande felicità della Chiesa -, la presenza di così tante persone ha dimostrato che ci sono cose che vanno oltre l’umana imperfezione. Comunque ci sono state tante persone – in città e in Regione – che si sono messe in gioco, disinteressatamente, per creare una rete di volontari che hanno fatto di Bresso e di tutta la Lombardia la capitale della fratellanza. Insomma: famiglia, lavoro e festa non sono poi dei concetti così difficili da mettere insieme e si è visto in quel weekend con Benedetto XI in cui si è sentita palpabile e assoluta la presenza dello Spirito Santo. Che era lì, a Milano, a Como ed era in famiglia.
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In questa pagina, sopra, Mons. Diego Coletti, Vescovo di Como, accoglie le famiglie ospitate nella nostra città; al centro, Mons. Coletti, il presidente della conferenza episcopale del Camerun e alcuni presuli sud americani durante un momento di preghiera in cattedrale; sotto, i fedeli presenti all'incontro On this page, above, Mons. Diego Coletti, Bishop of Como, welcomes some families guests of our city; in the middle, Mons. Coletti, president of the episcopal conference of Camerun and some south American guests during a moment of pray in the cathedral; below believers duirng the meeting
7th World Meeting of Families It was a special weekend, in which Bresso, Milan and the entire Lombardy region up to Como was involved in the event that brought here the world. There were the days of the World Meeting with the Families and it really was a family for the hospitality that the region gave to those who came from far away. Those who had a bed, a sofa, a place, donated it with simplicity and also Como welcomed the believers looking for a place to sleep during the days of the conference and of the meeting with Pope Benedict XVI. Hundreds and hundreds thousands people who with great calm invaded the airport, where the Pope met the families, their smiles, their happiness. Days that also Como remembers with nostalgia, above all because one of our family - the Colzani from Inverigo – keeps a very particular memory. Alfonso, 53 years old, religion teacher, with his wife Francesca Dossi and their four children had the privilege to have lunch with the Pope as from 2009 the Colzani have the responsibility of the Office for the family in the diocese of Milan, a novelty considering that for the first time this role is taken by laymen. So they can tell – and they did to the newspaper “La Provincia di Como” – of a «peaceful, mild, almost timid you can say. He looks very far from the authoritative personality some attributed him. For sure we will keep this beautiful memory for long». Then the words of Pope Ratzinger came during the meeting on Saturday and during the Mass on Sunday, straight to the hearth to those who were listening in the name of God, who during these days, thanks to the successor Peter, was looking one by one at his believers.
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English
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TERRITORIO
VILLA ERBA torna
di Daniele Brunati, R.C. foto Archivio Villa Erba L’uomo giusto al posto giusto e nel momento giusto. Jean Marc Droulers, un presidente con visioni e contatti internazionali per Villa Erba, che comprende il polo espositivo, la villa antica, il museo dedicato a Luchino Visconti e il parco. Dopo l’esperienza di vita e professionale a Villa d’Este quali motivazioni ci sono alla base della scelta di dirigere Villa Erba? «Nel 2005 quando c’è stata la decisione di dare in affitto il ramo d’azienda congressuale a Fiera Milano io non fui d’accordo e ritenni di lasciare il consiglio di amministrazione di Villa Erba perché, dopo tale scelta, non aveva senso avere un cda con tante persone. Detti l’esempio e me ne andai. Quando lo scorso anno, dopo l’uscita di Fiera Milano ci fu la ricapitalizzazione di Villa Erba per dare un po’ di respiro
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finanziario e, con un nuovo programma da attuare, decisi di rientrare anche perché il territorio lariano mi ha dato molto in tutti questi anni e mi è sembrato giusto restituire quello che avevo ricevuto. Così, dal mese di luglio 2011 mi sono rimesso in gioco, con molto entusiasmo e sono qui per fare ripartire Villa Erba con l’aiuto delle professionalità già presenti e con quello di nuove, come il direttore Rossella Bernuzzi che riveste un ruolo essenziale per il rilancio della struttura». Il polo fieristico Villa Erba ha un appeal, una struttura ed una location che gli permettono di ambire ad un rilancio internazionale. Quali sono le priorità da attuare per realizzare questo progetto? «Sono convinto che questa struttura possa decollare e, per offrire an-
a Risplendere
che un sostegno agli azionisti, ho voluto prestare una garanzia personale. Grazie anche a questo gli azionisti hanno fatto più del loro dovere, compresa la parte pubblica e, considerati i tempi, bisogna prendere atto della loro fiducia e del loro gesto. Ciò mi ha permesso di sottoscrivere solo per un terzo quello che avevo pensato di garantire. Le priorità tangibili sono quelle che stiamo realizzando, come la ristrutturazione degli impianti e delle strutture, la sostituzione dei macchinari e la realizzazione di nuovi servizi al passo coi tempi e con le necessità della potenziale clientela. Villa Erba ha enormi possibilità per i diversi elementi che la caratterizzano: il luogo, la posizione, i servizi collaterali, le reti di comunicazione internazionali e nazionali che permettono di raggiungerla sono tutte caratteristiche da valorizzare.
Un altro elemento importante è la dimensione media. E’ un vantaggio rispetto ai tempi che corrono. Sono persuaso che sia più semplice fare funzionare una struttura di queste dimensioni e trasmettere alla struttura interna i cambiamenti necessari per adeguarsi alle esigenze del mercato, rispetto ad una grande struttura. Abbiamo ripreso l’attività di marketing, di commercializzazione e di pubbliche relazioni a 360° e il mercato risponderà. Le vere priorità che mi sono prefissato sono quelle di risvegliare Villa Erba dal ruolo di “Bella addormentata”, sonno durato cinque anni, di ridare amore, gusto e buona volontà alle persone che vi lavorano, facendo comprendere loro che la flessibilità e la duttilità sono doti indispensabili, che si devono capire le esigenze dei clienti andando loro incontro. Bisogna adeguarsi al cliente quasi
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Sopra, interni di Villa Erba allestiti in occasione di eventi pubblici e privati; sotto, interni dei padiglioni espositivi utilizzati in occasione di eventi nazionali ed internazionali
Above, the interiors of Villa Erba on the occasion of public and private events; below, the interiors of the exhibition pavillions used on the occasion of national and international events
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Ingresso del centro espositivo
fosse un lavoro di alta sartoria. Inoltre, ci vuole una grande attività di comunicazione sia sul mercato nazionale sia su quello internazionale. Villa Erba nasce attorno alle fiere tessili. Stiamo cercando di riportare almeno una delle due manifestazioni fieristiche che avevano suscitato la nascita di Villa Erba (Idea Como e IdeaBiella, ndr), in base al principio per cui tutte le fiere hanno dei cicli: ci sono dei momenti in cui le aziende preferiscono aggregarsi ed altri in cui preferiscono disaggregarsi per mettere meglio in risalto le specificità, le qualità, il prezzo, la flessibilità produttiva, etc.. Pensiamo che la disaggregazione da Milano Unica possa far sì che le aziende possano prendere seriamente in considerazione la possibilità di ritornare a Villa Erba. Le aziende potrebbero ritrovare un ruolo primario rispetto alla partecipazione ad una fiera così grande come Milano Unica dove la loro presenza risulta essere un po’ dispersiva. Come dicevo prima, la grande dimensione
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Entrance of the exhibition hall
dei centri fieristici o delle grandi fiere fa perdere in efficienza interna e le aziende partecipano di più ad una vetrina che non ad una fiera come luogo di vendita, di affari. Nasce così l’esigenza delle aziende di disaggregarsi per ritrovare una dimensione omogenea, produttiva e di pubblico di maggiore efficienza per il messaggio da trasmettere. La dimensione quando supera un certo livello crea inefficienza». Qual è l’indotto di Villa Erba sul territorio? «Villa Erba deve riportare un indotto elevato. Se Villa Erba è occupata al 20% del tempo con un volume d’affari annuo di 3500 milioni di Euro certo che è un po’ diverso se invece fosse occupata al 50% e fa 7 milioni di Euro di volume d’affari. La cifra d’affari realizzata all’interno della fiera ha un moltiplicatore elevato al di fuori, per ogni Euro speso dentro corrispondono 2 Euro spesi fuori. Le categorie che ne beneficiano sono i trasporti, gli alberghi, i ristoranti, e, in occasione di fiere
importanti anche il commercio. Sempre in tema di indotto è quello generato dai fornitori. Villa Erba ha scelto di avvalersi del maggior numero possibile di fornitori locali. Quindi si sta lavorando non più secondo una logica politica, ma secondo una logica manageriale. E’ un cambiamento importante da comunicare. Non vengono più imposti i fornitori come avveniva prima. Abbiamo una pluralità di fornitori selezionati secondo precisi criteri qualitativi, economici e normativi». “Riservatezza, atmosfera ed efficienza vi aspettano”. Sono le parole che appaiono nell’home page del sito rinnovato di Villa Erba. E nei fatti? «Sono valori aggiunti. Nel caso di eventi, matrimoni, feste, non avendo residenze private o strutture ricettive limitrofe, non abbiamo vincoli di orari o di rispetto della quiete pubblica, come accade a Como in Piazza Cavour, trasformata spesso in una sala di concertini. I coma-
schi ne saranno contenti, ma non i residenti e i turisti delle camere degli alberghi che vi si affacciano: a mezzanotte vogliono dormire! Per non parlare dei netturbini che devono fare interventi straordinari per pulire. Abbiamo uno stadio che si presterebbe ad ospitare i concerti con vincoli di sicurezza migliori». L’Expo 2015 è alle porte. Come si sta preparando il centro espositivo? «Nello scorso autunno abbiamo ospitato un evento che ha avuto successo anche se sino alla settimana prima era incerto. Nessuno si è accorto delle difficoltà organizzative che ci sono state. Purtroppo non c’è un capofila con un’ultima parola. Ognuno difende il proprio punto di vista. Noi pensiamo di fare un evento che rientri nelle finalità di Expo in maniera autonoma anche perché in questo momento la mano pubblica è assorbita da altro».
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Jean Marc Droulers, a president with an international mentality and international contacts for Villa Erba, which includes the exhibition area, the historical villa, the museum dedicated to Luchino Visconti and the park. After your experience in Villa d’Este, what are the motivations for which you decided to run Villa Erba? «In 2005 when it was taken the decision to rent the congressional branch to Fiera Milano, I didn’t agree and I decided to resign from the Board of Directors. When last year there was the recapitalization of Villa Erba to give some financial breathing, I decided to come back because the territory of Como gave me a lot in all these years and I wanted to give back what I got». The exhibition area Villa Erba has an appeal that let it aspire to an international revival. What are the priorities to carry out this project? «I believe that this new structure can take off and to give a support to the shareholders, I wanted to give a personal guarantee. Thanks to this fact, the shareholders did a lot more than what it was their duty, including the public sector, considered the times we have to take into consideration their trust and their gesture. The tangible priorities are those we are taking care now, such as the restructuring of the plants and of the structures, the replacement of the machines and the realization of new services. We started again with the marketing, advertisement and public relation activities at 360°. The real priority I have is to wake up Villa Erba from its role of "beautiful dormant" and to give back love, taste and good will to the people who work there, to let them understand that flexibility and ductility are essential. Almost a job of high tailoring. Moreover, communication is also very important, both on the national and on the international market. Villa Erba was born around textile exhibitions and we are trying to bring back two events that aroused the birth of Villa Erba (Idea Como and IdeaBiella)». What are the induced activities from Villa Erba on the territory? «Villa Erba has to bring back many induced activities. The business activities in the exhibition have to be multiplied outside, one Euro inside has to correspond to two Euro spent outside. The categories that profit are transports, hotels, restaurants, and on the occasion of the important exhibitions also commerce. Always talking of induced activities, there are also the suppliers: Villa Erba chose to use mainly local suppliers. It is an important change to communicate». "Reservation, atmosphere and efficiency are waiting for you." They are the words that appear on the home page of the renewed web site of Villa Erba. What does it mean? «They are added values. In case of events, weddings, parties, since we don’t have private residences or receptive structures nearby, we don’t have limits of hours or of respect of the public quiet». Expo 2015 is close. How is the exhibition center preparing for it? «We think we could organize an event linked to Expo 2015 in autonomous way because in this moment the public sector is absorbed from other activities».
Nella foto, Jean Marc Droulers, presidente Villa Erba S.p.A. In the photo, Jean Marc Droulers, president of Villa Erba S.p.A. foto © Francesco Corbetta
VILLA ERBA is back to Shine
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C U LT U R A
Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous foundation, photo by Emanuele Zamponi
Sotto, illustrazione di Victor Togliani per la copertina del volume "Le Esposizioni Universali" Below, illustration by Victor Togliani for the cover of the book "Le Esposizioni Universali"
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Le Esposizioni Universali di Alberto Cavalli foto di Archivio Fondazione Cologni Uscirà a ottobre il nuovo volume della collana “Ricerche”, promosso dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte ed edito da Marsilio: “Le Esposizioni Universali. I mestieri d'arte sulla scena del mondo (1851 – 2010)”. Realizzato anche grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e Fondazione Germozzi, il volume illustra la lunga, fantastica, spesso travagliata storia delle Esposizioni Universali vista attraverso il prisma dei mestieri d'arte: dalla prima Expo, inaugurata a Londra nel 1851, alle avveniristiche architetture di Shanghai 2010, nei padiglioni delle Esposizioni si sono di volta in volta osannati, celebrati, proposti, trasformati, celati o riscoperti i grandi maestri, che con i loro progetti e i loro prodotti hanno rappresentato l'eccellenza delle nazioni. Frutto
di un'indagine accurata sui documenti dell'epoca, sulle pubblicazioni e sulle guide che hanno accompagnato ogni Expo, così come sui testi che ne hanno commentato la storia anche in chiave istituzionale, il volume presenta un affresco storico che si dipinge sull'idea del progresso, del lavoro e della scoperta, che mette in luce in maniera efficace i dialoghi -non sempre semplici ma certamente istruttivi- tra un artigianato d'arte e l'espressività, l'unicità, la trasmissione di un valore artistico ed economico che diventa anche la bandiera politica di una supremazia nazionale. Paolo Colombo, coordinando l'équipe del Centro di ricerca “Arti e mestieri” dell'Università Cattolica, restituisce una visione delle Esposizioni Universali che non si limita ad elencare luoghi
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o prodotti, ma che ricostruisce un contesto storico puntuale e ricco di riferimenti che entrano proprio nella logica istituzionale di ogni Expo, per rintracciarne, rivelarne e in molti casi riscoprirne le ragioni, i successi o gli ostacoli che ne hanno determinato il destino. Corredato da un'iconografia puntuale ed espressiva, frutto di un'attenta selezione e di precise scelte didascaliche, “Le Esposizioni Universali” riapre il dibattito sul ruolo delle Expo nella contemporanea società globalizzata; riporta con forza l'attenzione sul ruolo che i mestiere d'arte vi possono giocare, specialmente per un paese come l'Italia, dove simili attività tuttora rappresentano -da un punto di vista economico- un vantaggio competitivo; rileva alcune residualità fondamentali per capire come e in che misura l'Italia potrà raccogliere la sfida che porterà Milano a ospitare l'Expo del 2015 e quale funzione vi potranno rivestire i maestri d'arte con il loro portato di lavoro ed eccellenza, con il loro profondo legame con il territorio e con la cultura.
1. Henry Courtney Selous, dipinto raffigurante la cerimonia di inaugurazione dell'Esposizione Universale di Londra del 1851 con la famiglia reale e l'Arcivescovo di Canterbury, Londra, 1851-1852, olio su tela. © Victoria and Albert Museum, London 2. Specchi giganti della manifattura Saint-Gobain nel Palazzo dell'Industria all'Esposizione Universale di Parigi del 1855. Per gentile concessione Archives de Saint-Gobain
Copertina del volume "Le Esposizioni Universali" Cover of the book "Le Esposizioni Universali"
1. Henry Courtney Selous, painting representing the opening ceremony of the Universal Exposition of London (1851) with the Royal family and the Archbishop of Canterbury, London, 1851 - 1852, oil on canvas. © Victoria and Albert Museum, London 2. the giant mirrors manufactured by Saint-Gobain for the Palace of Industry, in the Universal Exposition of Paris (1855). For kind concession of the Archives de Saint-Gobain
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The Universal Exhibitions In October the new volume of the series “Ricerche”, promoted by Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte and published by Marsilio: “Le Esposizioni Universali. I mestieri d'arte sulla scena del mondo (1851 – 2010)” (The Universal Exhibitions. The métiers d'art on the international scene) is out. Carried out thanks to the support of Fondazione Cariplo and Fondazione Germozzi, the volume illustrates the history of the Universal Exhibitions seen through the prism of the métiers d'art: from the first Expo in London (1851) to the futuristic architectures of Shanghai 2010, in the pavilions of the Exhibitions were celebrated, proposed, transformed, hidden or rediscovered great personalities, who with their projects and their products
represented the excellence of the nations. Paolo Colombo, coordinating the équipe of the Research Center “Arti e mestieri” of the Cattolica University, creates a precise historical context rich in references, to track down and in many cases to reveal the reasons of the Expo, the successes or the obstacles which determined their destiny. Characterized by a precise and expressive iconography, fruit of a careful selection, “The Universal Exhibitions” reopens the debate on the role of the Expo in the contemporary globalized society and reveals some fundamental aspects to understand how and in what proportion Italy could put out a challenge to have the Expo 2015 in Milan and what is the function of the artisans.
1. Sala “Un assaggio d'Italia”, dedicata al settore agroalimentare, nel padiglione italiano all'Esposizione Universale di Shanghai 2010 2. Maestri liutai al lavoro nel padiglione Italia all'Esposizione Universale di Shanghai 2010. Il marchio “Cremona Liuteria” tutela la liuteria cremonese di eccellenza ed è stato creato dal Consorzio Liutai “Antonio Stradivari”. Per gentile concessione Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” 3. Ingresso del padiglione italiano con la riproduzione del teatro Olimpico di Andrea Palladio all'Esposizione Universale di Shanghai del 2010. © Don Yap. Per gentile concessione Commission of Italy for World Expo 2010 Shanghai 4. Piazza “La gioia di vivere” del padiglione italiano all'Esposizione Universale di Shanghai 2010. © Don Yap. Per gentile concessione Commission of Italy for World Expo 2010 Shanghai
1. Hall "A taste of Italy", dedicated to Italian food, in the Italian Pavilion at the Universal Exposition of Shanghai 2010 2. Masters violin-makers working in the Italian Pavilion at the Universal Exposition of Shanghai 2010. For kind concession of the Consorzio Liutai "Antonio Stradivari" 3. Entrance of the Italian Pavilion, with the reproduction of Andrea Palladio's Olympic Theatre in Vicenza. Shanghai, Universal Exposition 2010. © Don Yap. For kind concession of the Commission of Italy for World Expo 2010 Shanghai 4. Square "The joy of living" of the Italian Pavilion. Shanghai, Universal Exposition 2010. © Don Yap. For kind concession of the Commission of Italy for World Expo 2010 Shanghai
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TERRITORIO
DONGO
protagonista la "STORIA" di Guido Capizzi, Idapaola Sozzani foto Archivio Comune di Dongo
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ci ha detto che «in rete ci saranno a breve 40 luoghi storici del territorio nel Museo della Resistenza, un percorso che troverà spazio anche nel Museo "D-day" di Arromanches», comune in Normandia gemellato con Dongo. Ad Arromanches ogni anno sono oltre 350mila i visitatori che tornano sui luoghi dello storico sbarco delle forze alleate in Normandia. Quindi, c’è un evidente richiamo turistico che in questi luoghi nasce dalla storia. Il comune di Dongo è in Palazzo Manzi, sito testimone di avvenimenti che segnarono la storia d’Italia e sede del Museo della Resistenza inaugurato nel 1995 dall’allora
presidente del Senato Carlo Scognamiglio. Attualmente di ridotte dimensioni, espone materiali fotografici e documenti di vario genere relativi alla storia della resistenza comasca, con particolare attenzione agli eventi che si svolsero nell'Alto Lario. Il museo ha l'obiettivo di fornire strumenti di aiuto alla memoria: foto, ritagli di giornali, testimonianze che ripercorrono ciò che da queste parti è accaduto, la cattura e la fucilazione di Mussolini e dei gerarchi del governo repubblichino nel 1945. E’ di quel periodo anche la vicenda legata dell'”Oro di Dongo”. Nel maggio 2012 un accordo è stato siglato in Normandia dai
Il nuovo lungolago di Dongo The new lakefront of Dongo
foto © Arturo Mancini
Dongo, nuovo lungolago con lavori da 800mila euro: è stata mantenuta la ringhiera con i fori dei proiettili dove il 28 aprile 1945 furono fucilati i gerarchi fascisti catturati dai partigiani. Dongo, comune dell’alto lago di Como dove sono state scritte importanti pagine della storia d’Italia. Il Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi è intervenuto il 21 aprile scorso all’inaugurazione del nuovo lungolago, parte del progetto di percorso storico-culturale-turistico collegato ai giorni conclusivi della Seconda Guerra Mondiale, che coinvolge anche i comuni di Musso e Mezzegra. Il sindaco di Dongo Mauro Robba
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Comuni di Arromanches e Dongo, gemellati dal settembre 1998 e uniti in maniera inscindibile dagli eventi che hanno determinato la fine della Seconda Guerra mondiale: lo sbarco delle truppe alleate ad Arromanches e in altre località della Normandia il 6 giugno 1944 e la fine del fascismo a Dongo il 27-28 aprile del 1945. “Resistenza e fine della guerra sono due momenti storici per entrambe le nazioni – recita il documento firmato dal sindaco di Dongo Mauro Robba e dal suo collega di Arromanches Patrick Jardin - oggi i sindaci dei due Comuni rinnovano un patto culturale e storico con l’impegno solenne di mantenere e incoraggiare la diffusione dei
valori espressi dai due Musei”. Dongo e Arromanches rafforzano lo scambio reciproco di testimonianze e documenti all’interno dei poli museali. «Stiamo lavorando a questo storico accordo da 13 anni – dice Patrick Jardin - il Museo di Arromanches ogni anno ospita 350mila visitatori. I due comuni potranno ora approfittare dell’evoluzione di quella memoria che è dovere preservare ad ogni costo attraverso i due musei: Arromanches con un Museo storico e tecnico, Dongo con il museo della Resistenza». Nel 2014 sarà festeggiato il 70° anniversario dello sbarco in Normardia. Là, come in Alto lago di Como, si sta già lavorando su comuni iniziative testimonianti
Above, the inauguration ceremony of the new lakefront with the authorities, from the left: Luca Gaffuri, regional councillor, Michele Tortora, prefect of Como, Dario Bianchi, regional councillor, Lorenzo Ornaghi, minister for Heritage and Cultural Activities, Mauro Robba, mayor of Dongo, Mario Colombo, university professor, Giuliano Sala, councilor of the Court of Auditors; below, on the left, the Minister Lorenzo Ornaghi with the mayor Mauro Robba, on the new lakefront; on the right the Gold Room of Palazzo Manzi
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foto © Beppe Galbiati
foto © Beppe Galbiati
foto © Beppe Galbiati
Sopra, cerimonia d'inaugurazione del nuovo lungolago alla presenza delle autorità, da sinistra: Luca Gaffuri, consigliere regionale, Michele Tortora, prefetto di Como, Dario Bianchi, consigliere regionale, Lorenzo Ornaghi, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Mauro Robba, sindaco di Dongo, Mario Colombo, docente universitario, Giuliano Sala, consigliere Corte dei Conti; sotto, a sinistra, il Ministro Lorenzo Ornaghi e il sindaco Mauro Robba, sul nuovo lungolago; a destra la Sala d'Oro di Palazzo Manzi
l’asse storico Dongo-Arromanches. Sindaco Robba, ci può riferire in merito al progetto del Museo della Resistenza come possibile veicolo di attrattiva turistica in un’area della provincia molto frequentata d’estate, ma deserta in inverno? «Sono iniziati i lavori per l’area al servizio del Museo con la realizzazione di numerosi parcheggi interrati. Sorgerà un centro polifunzionale e l’attuale Museo della Resistenza sarà ampliato e trasformato in un più complesso museo dei fatti storici. Gli esperti che hanno approfondito il progetto sono certi che a Dongo arriveranno decine di migliaia di persone ogni anno. Intanto va aggiunto che a Musso si sta
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realizzando una struttura museale nell’exazienda Salice, mentre a Mezzegra è in progetto il percorso tra casa De Maria (dove il duce si riposò nella sua ultima notte) e villa Belmonte, davanti al cui cancello avvenne l’esecuzione. L’accordo recentemente sottoscritto con il comune gemellato di Arromanches porterà benefici anche sui flussi turistici per Dongo e per tutto l’alto lago». E’ lo stesso sindaco del paese della Normandia, Patrick Jardin, a ritenere che «per il comune di Dongo il Museo susciterà molto interesse: che si tratti di studenti e studiosi oppure di turisti stranieri che verranno nella vostra regione, di sicuro i visitatori vorranno saperne di più,
ve lo dico con certezza perché noi abbiamo già sperimentato tutto questo». All’avvocato Giuliano Sala, che vanta una lunga carriera politica nel comasco e in Regione Lombardia ed è attualmente consigliere della Corte dei Conti, ospite al nostro incontro con il sindaco Robba, chiediamo un parere sul valore che un organizzato Museo della Resistenza e dei fatti storici degli ultimi giorni del fascismo può avere sia per mantenere memoria sia per offrire agli studiosi prezioso materiale. «Grazie alla presenza del Ministro dei Beni Culturali Ornaghi, il complesso programma del comune di Dongo assume una caratura nazionale, entra in un circuito di iniziative
Sotto, a sinistra, il sindaco di Arromanches Patrick Jardin e il sindaco di Dongo Mauro Robba davanti al Museo dello Sbarco di Arromanches; a destra la delegazione dei cittadini di Dongo in visita ad Arromanches; sotto, un momento folkloristico ad Arromanches
Below, on the left, the mayor of Arromanches, Patrick Jardin and the mayor of Dongo, Mauro Robba in front of the Museum of Landings in Arromanches; on the right the delegation of the citizens of Dongo who visited Arromanches; below, a folkloristic moment in Arromanches
foto © Daniela Bonollo
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che metteranno Dongo sotto i riflettori internazionali. Il gemellaggio con Arromanches è lungimirante, soprattutto in prospettiva dell’attuazione dell’operazione storico-culturale e museale che sarà sostenuta da un comitato tecnico-scientifico composto da eminenti personalità del mondo della cultura e dell’università. Il sindaco Robba ha opportunamente invitato il Ministro Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica di Milano, a presiedere la commissione che l’Unione Europea, erogatrice di una notevole quota di finanziamento, richiede per avere le necessarie garanzie sulla qualità dell’iniziativa e sul buon fine dei finanziamenti concessi».
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Un momento dell'inaugurazione del nuovo lungolago di Dongo
DONGO, PROTAGONIST THE "HISTORY" Dongo, new lakefront which cost 800.000 Euro: the handrail has been maintained with the holes of the bullets where on 28th April 1945 the fascists hierarches were captured by the partisans. Dongo, municipality located in the upper part of Lake Como, is a place where important pages of the history of Italy were written. The Minister in charge of the Cultural Heritage, Lorenzo Ornaghi gave his contribution on 21st April 2012 for the inauguration of the new lakefront, part of the project of the historical-cultural-touristic path connected to the days of World War 2. The mayor of Dongo Mauro Robba told us that «in the short term there will be 40 historical places of the territory in the museum of Resistance, a path that will also find place in the Museum “D-day” of Arromanches”, municipality located in Normandy and twin with Dongo. In Arromanches every year there are over 350.000 visitors that go and visit the places of the historical Normandy landings. So there is an evident touristic interest that in these places was born from the history. The municipality of Dongo is located in Palazzo Manzi, historical place for the history of Italy and seat of the Museum of the Resistance, inaugurated in 1995 by the former president of the Senate Scognamiglio. In May 2012 an agreement signed in Normandy by the municipality of Arromanches and Dongo, linked by the events which determined the end of World War 2: the Normandy landings in Arromanches and in other places of Normandy on 6th June 1944 and the end of fascism in Dongo on 27th-28th April 1945». Mayor Robba, can you explain us the project of the Museum of Resistance as possible means tourist attraction? «The works for the area of the Museum have started, together with the underground parking. There will be a multifunctional center and the present Museum of the Resistance will be enlarged. The experts who deeply analyzed the project are sure that in Dongo many dozens thousands people will come every year. In the meantime, we have to add that we are creating a museum in the former company Salice, while in Mezzegra there is the project of a path between the house De Maria (where the Duce slept his last night) and villa Belmonte, in front of the gate where he was shot». To the lawyer Giuliano Sala, who boasts a long political career in Como and in the Lombardy region and now he is councilor of the Court of Auditors, we ask an opinion on the value of an organized Museum of Resistance. «Thanks to the present of the Minister of the Cultural Heritage Ornaghi, the complex program of the municipality of Dongo has a national importance, it enters in a set of initiatives that will bring Dongo at international level. The twin with Arromanches is far-sighted, above all when we take into account the historical cultural and museum operation that will be supported by a technical and scientific Committee made of eminent personalities of the cultural and university world».
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A moment of the inauguration of the new lakefront of Dongo
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PEOPLE
MARCO BERTI
La "VOCE" di Como nel Mondo di Elisabetta Comerio foto Floris, Hösl, Bruno Campagna, Archivio Marco Berti
«Tutto è partito al Conservatorio di Como vent’anni fa». Questo è l’inizio della storia che coinvolge un ambasciatore comasco presente sui più importanti palcoscenici del mondo: Marco Berti, tenore di fama internazionale che di una passione ha fatto un lavoro. «A 20 anni, quando intraprendi una strada come la mia, non pensi che possa diventare la tua professione. Lo fai spinto dall’entusiasmo e dall’amore per la musica, il canto, l’opera. Ti ritrovi poi, grazie ad una serie di fortunate coincidenze – e ad un talento innato, aggiungiamo noi – ad entrare in contatto con molte realtà, con tante persone che ti apprezzano e ti spingono verso nuove esperienze». Infatti Marco Berti, partito da Como, ha poi proseguito i suoi studi a Milano. «Il capoluogo lombardo rappresenta un importante bacino di opportunità: mi sono ritrovato a fare le prime esperienze sia all’interno di un coro, sia come solista nei pomeriggi musicali. Grazie a Bruno Casoni, maestro del coro del Conservatorio, che era anche assistente del maestro del coro alla Scala, ho partecipato ad un concorso alla Scala di Milano, l’ho vinto, e da lì sono partito per un’avventura che mi sta regalando grandi soddisfazioni». Un’avventura che l’ha reso cittadino del mondo. «Sono ormai 20 anni che giro il mondo, ma le posso dire in tutta sincerità che ovunque mi sento straniero anche perché sono profondamente legato alla mia terra. Mi sento appieno un elemento del territorio e mi piace manifestare il mio essere comasco. Quando torno a casa mi concedo anche dei “vizi”: dopo cena spengo il cellulare e mi dedico a me stesso, alla mia famiglia, cosa che lontano da qui non accade mai, infatti il mio telefono è sempre acceso e ricevere telefonate a notte inoltrata è la normalità». Insomma, la prover-
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Marco Berti al Teatro Sociale di Como Marco Berti at the Teatro Sociale of Como
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A sinistra, sopra, il tenore durante l'Otello; sotto, il tenore, durante la Turandot alla Scala di Milano; a destra, sopra, Marco Berti durante la Norma a Torino; sotto, durante la Tosca alla Scala di Milano
biale “chiusura” dei comaschi prende il sopravvento non appena si varcano i confini territoriali. «Sembra proprio di sì. E pensare che con chiunque io parli, quando mi viene chiesto da dove vengo ed io rispondo “Como”, la notizia viene accolta con grande entusiasmo. Purtroppo però noi comaschi non sappiamo apprezzare e valorizzare tutto quello che ci circonda, sia a causa della chiusura di cui parlavamo poco fa, sia, purtroppo, a seguito di una mancanza di attenzione verso la cultura e le risorse in generale. Questo però è un problema che riguarda tutta l’Italia, non soltanto Como». Non mi dica che all’estero le cose vanno diversamente.. «Assolutamente sì. Almeno nel nostro mondo, a partire dal pubblico fino ad arrivare alle istituzioni. C’è un divario enorme tra chi frequenta il teatro in Francia, Germania, Spagna, Stati Uniti, solo per fare alcuni esempi, e chi viene a teatro in Italia. Differenze enormi date soprattutto da un divario culturale notevole. All’estero, purtroppo, le cose sono molto diverse anche sotto tanti altri aspetti partendo dagli investimenti che vengono effettuati per arrivare alla ricerca fatta dal punto di vista estetico e culturale». A proposito di teatro e di territorio, parliamo dell’universo comasco. «Il Teatro Sociale è dal punto di vista culturale una risorsa molto importante per la città, oltre che un segno di imprenditoria attiva, considerando che insieme a quello di Mantova rappresenta l’unico esempio di teatro privato. Da un po’ di tempo c'è una collaborazione attiva con As.Li.Co, nata da un concerto che ho fatto per AISM. Recentemente ho anche tenuto un
On the left, above, the tenor during the Otello; below, the tenor, during the Turandot at Scala of Milan; on the right, above, Marco Berti during the Norma in Turin; below, during the Tosca at Scala of Milan
masterclass». A proposito di AISM, Marco Berti è da quest'anno testimonial anche a livello nazionale: «Mi sono avvicinato a questa realtà tramite un amico e ho subito deciso di offrire le mie capacità per questa causa. Purtroppo il mio fitto calendario non lascia molto spazio per eventi interamente dedicati a questa associazione, ma abbino in ogni occasione il mio nome a quello di AISM». In autunno Marco Berti presenterà un nuovo progetto: Casa Mia. «Ho rovistato come un topo da biblioteca e ho scovato queste arie che Leoncavallo aveva scritto per café-chantant in Costa Azzurra. Arie che erano già state incise, con pianoforte, ma il disco non fu pubblicizzato, cadendo nel dimenticatoio. Per proporre una nuova versione ho scelto l’arpa, capace di dare una diversa chiave di lettura e così ho incontrato Floraleda Sacchi, nota artista comasca. Ho voluto anche inserire sei liriche di Mascagni che non sono mai state incise, l'inedito vero. Il nome del disco nasce invece da un’aria da camera di Puccini, tra le tante inserite nel disco, che si chiama appunto “Casa Mia”. Questo progetto è davvero fatto a casa mia e mi è piaciuto mantenerne la territorialità: la mia voce, l’arpa di Floraleda, e la scelta di inciderlo a Como, per la precisione a Canzo. Insomma, una chicca tutta nostrana». Fra una chiacchiera e l'altra è trascorsa più di un’ora che Marco Berti ha ritagliato per noi nei due giorni trascorsi a casa. Da ora, e fino al 2016 circa, sarà possibile trovarlo a Verona, New York, Parigi, Monaco, Berlino, Huston. Ma siamo certi che qualcosa di Como gli mancherà…
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Marco Berti durante la Turandot a Monaco Marco Berti during the Turandot in Munich
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Sotto, a sinistra, la copertina del CD "Casa Mia"; a destra, Marco Berti testimonial AISM
Below, on the left, the cover of the CD "Casa Mia"; on the right, Marco Berti testimonial of AISM
The "VOICE" of Como in the world «Everything started 20 years ago at the Conservatory of Como». This is the beginning of a story that involves a citizen of Como present on the most important stages of the world: Marco Berti, famous at international level, he turned a passion into a job. «When you are 20 years old and you follow the same road I followed, you don’t think it could become your job. Then after some fortunate coincidences – and we would also say an innate talent – you come into contact with many people who push you toward new experiences». Actually Marco Berti, started from Como and continued his studies in Milan. «The main city of Lombardy offers lots of opportunities: my first experiences were in a choir and as a solo in the musical afternoons. Thanks to Bruno Casoni, assistant of the teacher of the choir alla Scala, I took part in a contest in alla Scala in Milan, I won it and from that point I started an adventure that is giving me great satisfactions». An adventure that made him famous all over the world. «It’s 20 years that I travel all over the world, but I can sincerely tell you that anywhere I feel like a foreigner because I am deeply tied up to my hometown. When I come home, I also have some “vices”: after dinner I switch off the cell phone and I spend my time for myself and my family, this is something that away from here never happens, actually my phone is always on and I get phone also in the night». So the famous “closure” of the people of Como comes when you cross the territorial borders. «It seems so. Anyway when I speak with someone and I say I am from Como, everybody is enthusiastic. Unfortunately, the people from Como don’t appreciate and don’t give value to everything that surrounds us both
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because of the closure we were talking about and because of a lack of attention towards culture and resources in general. This is anyway a problem that affects Italy and not just Como». Don’t tell me that in foreign countries things are different. «No doubt. At least in our field, starting from the public sector up to the institutions. There is a huge gap among people who go to theatre in France, Germany, Spain, United States, just to make a few examples, and people who go to theatre in Italy. These great differences come from a notable cultural discrepancy. Abroad things are different from many points of view, starting from investments getting to the aesthetical and cultural research». Marco Berti is a testimonial for AISM, from this year at international level: «I got close to this world thanks to a friend and I immediately decided to offer my abilities for this cause». And in fall Marco Berti is presenting a new project: Casa Mia. «I rummaged in like a bookworm and I found these lyrics that Leoncavallo had written for cafe-chantant in the Blue Coast, they had already been cut for the piano. To propose a new version I chose the harp, which can give a different key to the reading and so I met Floraleda Sacchi, a famous artist from Como. I wanted to include six lyrics by Mascagni, which were never cut, the real unpublished work. Instead the name of the record was born from a room lyric by Puccini, which is among those included in the record called “Casa Mia”». We spent more than an hour talking, Marco Berti dedicated this time to us during the two days he spent home. From now, up to 2016 it will be possible to find him in Verona, New York, Paris, Munich, Berlin, Huston. But we are sure he will miss something of Como…
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Amici di Como & MagicLake rendez-vous estivo di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta ŠAmici di Como
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EVENTI
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Grand Hotel di Como, l'arrivo degli ospiti all'auditorium Spazio Como Grand Hotel di Como, the arrival of the guests at the auditorium “Spazio Como“
Martedì 19 giugno Amici di Como e la rivista Magic Lake hanno invitato autorità, associati e inserzionisti per la presentazione del numero estivo del magazine ufficiale del territorio lariano. La serata si è svolta in una nuova ed affascinante cornice comasca, quella del Grand Hotel di Como, che ha aperto le sue porte agli oltre 300 ospiti presenti all’evento. La prima parte della serata ha avuto luogo nell’innovativo “Spazio Como”, dove Daniele Brunati, editore di Magic Lake, e Silvio Santambrogio, presidente di Amici di Como, hanno presentato alla platea tutte le novità degli ultimi mesi. Sul palco si sono poi alternati importanti
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Gli ospiti presenti all'auditorium Spazio Como Some guests in "Spazio Como"
relatori come Claudio Gentile, protagonista della copertina di Magic Lake, Paolo De Santis, padrone di casa, Michelangelo Barbato, questore di Como, Roberto Cassani, presidente dell'Associazione Albergatori di Confcommercio Como, Arturo Artom, presidente del Forum della Meritocrazia, e Fabio Selli, di BSI Group. Al termine della presentazione gli ospiti sono stati accolti nel parco attorno alla piscina e presso il ristorante Kincho dove in un ambiente suggestivo è stata offerta la cena, un ricco buffet per degustare diverse proposte gastronomiche internazionali.
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Nelle foto, dall'alto, Daniele Brunati, editore della rivista Magic Lake e Guido Gieri, presidente S3C; Silvio Santambrogio, presidente dell'associaizone Amici di Como; Paolo De Santis, proprietario Grand Hotel di Como In the photos, above Daniele Brunati, publisher of the magazine Magic Lake and Guido Gieri, president S3C; Silvio Santambrogio, president of the association Amici di Como; Paolo De Santis, owner of Grand Hotel di Como
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Ospiti presenti nell'auditorium Spazio Como
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Some guests in "Spazio Como"
Sopra, Rosaria Casali, consigliere associazione Amici di Como, e Paolo De Santis, proprietario Grand Hotel di Como Above, Rosaria Casali, councillor of the association Amici di Como and Paolo De Santis, owner of Grand Hotel di Como
Dall'alto, Mario Lucini, Sindaco di Como; Michelangelo Barbato, Questore di Como; Claudio Gentile, allenatore Above, Mario Lucini, Mayor of Como; Michelangelo Barbato, police commissioner of Como; Claudio Gentile, coach
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Dall'alto, Roberto Cassani, presidente Associazione Albergatori di Confcommercio Como; Fabio Selli, BSI Group; nuovo consiglio direttivo di Amici di Como
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Above, Roberto Cassani, president of the Associazione Albergatori of Confcommercio Como; Fabio Selli, BSI Group; the new board of directors of Amici di Como
Sopra, Daniele Brunati, consigliere delegato Calcio Como, Guido Gieri, presidente S3C, Pietro Porro, vice presidente Calcio Como, Mauro Gibellini, direttore sportivo, Calcio Como Giovanni Dolci, direttore area tecnica Calcio Como, Roda Stefano, consigliere delegato S3C, Fabio Bruni, socio S3C
Above, Daniele Brunati, councillor of Calcio Como, Guido Gieri, president S3C, Pietro Porro, vice president Calcio Como, Mauro Gibellini, sports director Calcio Como, Giovanni Dolci, technical director Calcio Como, Roda Stefano, councillor S3C, Fabio Bruni, member S3C
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Amici di Como & Magic Lake SUMMER rendez-vous 92
On Tuesday 19th June, Amici di Como and the magazine Magic Lake made an appointment with authorities, advertisers and members on the occasion of the presentation of the summer edition of the official magazine of Lake Como. This evening was held, as usual, in a new and enchanting setting in Como, the Grand Hotel di Como, which opened his doors to more than 300 guests, who took part to the event. The first part of the evening took place in the innovative “Spazio Como�, where Daniele Brunati, publisher of Magic Lake, and Silvio Santambrogio, president of Amici di Como, introduced all the novelties of the last few months to the public.
In questa pagina e nella precedente, alcuni ospiti al ristorante Kincho del Grand Hotel di Como
On this page and in the previous one, some guests at the restaurant Kincho of Grand Hotel di Como
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On the stage important speakers, such as Claudio Gentile, protagonist of the cover of Magic Lake, Paolo De Santis, master of the house, Michelangelo Barbato, police commissioner of Como, Roberto Cassani, president of the Consorzio Albergatori di Como, Arturo Artom, president of the Forum della Meritocrazia, and Fabio Selli, Institutionals & Family Office di BSI. At the end of the presentation the guests were welcomed in the park, around the swimming pool and at the restaurant Kincho, and they were invited for a dinner, characterized by a rich buffet and different food proposals.
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In queste pagine, alcuni ospiti nel giardino del ristorante Kincho del Grand Hotel di Como
On these pages, some guests in the garden of the restaurant Kincho of the Grand Hotel di Como
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SPORT
Henry Cotton's Golf Cup 2012 & Amici di Como con Magic Lake sul green di Villa d'Este foto Francesco Corbetta ŠAmici di Como
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In queste pagine, i partecipanti alla gara di golf In these pages, the players of the golf cup
E’ stata una grande giornata di sport quella che ha avuto luogo il 24 giugno nel prestigioso Circolo Golf Villa d’Este. Un evento che ha coinvolto oltre 160 appassionati che hanno partecipato al Trofeo di Golf griffato Henry Cotton’s, Amici di Como e Magic Lake, un appuntamento che ogni anno richiama golfisti da tutta la provincia. Cornice di questo evento le 18 buche che compongono il green, in un contesto naturale di rara bellezza, meta preferita di golfisti professionisti, provenienti da tutto il mondo. I vincitori dell’edizione 2012: nella prima categoria Luca Limonta (1° netto), Andrea Demolli (1° lordo e 1° abbinata), Giacomo Ragazzi (2° netto); nella seconda categoria Filippo Frigerio (1° netto e 1° abbinata), Francesca Tieghi (2° netto); nella terza categoria Susanna Leoni (1° netto), Toshio Sakai (2° netto), Alfredo Antonietti (1° abbinata). Sono stati poi premiati Chiara Moroni (1° signore), Jean Marc Droulers (1° seniores) e ancora Andrea Demolli, Giorgia Bologna e Thomas Munafò.
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the sense of place Twice
design Franco Poli 100
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A sinistra, i vincitori della gara di golf; sopra, Rosaria Casali, consigliere di Amici di Como con Giancarlo Rizzani, presidente Golf Club Villa d'Este On the left, the winners of the golf cup; above, Rosaria Casali, council member of Amici di Como with Giancarlo Rizzani, Golf Club Villa d'Este president
Henry Cotton's Golf Cup 2012 24th June was a great sports day in the prestigious Circolo Golf Villa d’Este. The event involved over 160 golfers, who took part at the tournament organized by Henry Cotton’s, Amici di Como and Magic Lake, on this occasion athletes from all over the province of Como come here. The setting of this event are the 18 holes of the green, a natural context of rare beauty, selected destination of professional golfers coming from all over the world. The winners of the edition 2012: in the first category Luca Limonta (1st clear), Andrea Demolli (1st and 1st combined), Giacomo Ragazzi (2nd clear); in the second category Filippo Frigerio (1st clear and 1st combined), Francesca Tieghi (2nd clear); in the third category Susanna Leoni (1st clear), Toshio Sakai (2nd clear), Alfredo Antonietti (1° combined). Sono stati poi premiati Chiara Moroni (1st women), Jean Marc Droulers (1st senior) and also Andrea Demolli, Giorgia Bologna and Thomas Munafò.
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EVENTI
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ALLACCIARE LE CINTURE foto Carlo Pozzoni
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Nuove strade per la scoperta dei nostri mondi www.patrimony1873.com 106
In queste pagine, i relatori e i partecipanti del V Convegno del Sestante In these pages, the speakers and the participants of the 5th Convegno del Sestante
Nella consueta cornice mozzafiato di Villa d’Este, il 2 luglio si è tenuto il Convegno del Sestante 2012: “Allacciare le cinture, vista sul mondo tra turbolenze valutarie”. L’evento di divulgazione scientifica lariano atteso da imprenditori e professionisti é arrivato in splendida forma alla sua quinta edizione. Gli sforzi del comitato organizzatore, da sempre orientati ad individuare e trattare in chiave prospettica ed interdisciplinare un tema percepito come “caldo” sono stati purtroppo resi meno gravosi – almeno nella individuazione della tematica - dalla contingenza e dall’urgenza relativa alle tensioni valutarie che proprio in quei giorni stavano raggiungendo l’apice e ad oggi non sono ancora scemate; un tema trasversale che non lascia certamente indifferenti il risparmiatore europeo con il suo patrimonio, l’imprenditore con i bilanci denominati in Euro e i professionisti dedicati che sono chiamati a dare consigli sulle
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tattiche da adottare all’interno di una strategia di internazionalizzazione. Anche quest’anno le attese sono state rispettate e - fatto non trascurabile - le informazioni veicolate in modo chiaro ed apolitico hanno certamente contribuito a fare luce sulla reale situazione del mondo e sulle scelte da effettuare. Ciò grazie agli interventi di illustri esperti del calibro di Dott. Giorgio Radaelli, Prof. Rodolfo Helg, Avv. Davide D’Angelo, Prof. Dott. Fabio Corno, ad una panoramica conclusiva del vulcanico Oscar Giannino, al coordinamento organizzativo di TBM Service, al patrocinio dell'associazione Amici di Como, all’illuminato comitato scientifico composto da Rag. Fabrizio Milesi, Dott. Paolo Grandi, Avv. Gianluca Vigo di Torre Bairo, Dott. Fabio Selli ed al supporto di Patrimony 1873, neonata wealth management company e centro indipendente di alta competenza del gruppo BSI.
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FASTEN SEAT BELTS In the usual breathtaking setting of Villa d’Este, on 2nd July the Conference of the Sestante 2012 takes place: "Fasten seat belts, view on the world during the monetary turbulences." The event of scientific popularization held on Lake Como which involved entrepreneurs and professionals successfully reached its 5th edition. The efforts of the organization, always concentrated on detecting and dealing from the prospective and interdisciplinary point of view a “tough” subject were less difficult–at least for the individualization of the subject – due to the contingency and the urgency related to the monetary tensions that were about to reach the top level and still today they are continuing in this direction; a transversal subject that calls the attention of European savers with a patrimony, entrepreneurs with budgets in Euro and professionals who have to give suggestions on the tactics to adopt in a strategy at international level. Also this year they came up to the expectations and –above all– the information given in a clear and apolitical way contributed to make light on the real world situation and on the choices to make. This is thanks to the speeches of distinguished experts, such as Giorgio Radaelli, Prof. Rodolfo Helg, Davide D’Angelo, Prof. Fabio Corno, ending with an overview of the volcanic Oscar Giannino, to the organization carried out by TBM Service, to the patronage of the Association Amici di Como, to the enlightened scientific committee made by Fabrizio Milesi, Paolo Grandi, Gianluca Vigo di Torre Bairo, Fabio Selli and to the support of Patrimony 1873, brand-new wealth management company and independent center of high competence of the group BSI.
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Sopra, da sinistra, Tommaso, Lucia, Damiano, Pietro, Francesco, Cristina, Arturo, Roberto e Eugenia Cassani
Above, from left, Tommaso, Lucia, Damiano, Pietro, Francesco, Cristina, Arturo, Roberto and Eugenia Cassani
Albergatori
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INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
di Elisabetta Comerio foto Francesco Corbetta, Archivio Hotel Metropole Suisse
Roberto e Damiano Cassani oltre che cugini sono anche i proprietari dell’Hotel Metropole Suisse di Como. Roberto è concreto e pragmatico, Damiano si illumina quando ci parla dei ringraziamenti ricevuti dai clienti. Forse è proprio il loro essere complementari la prima carta vincente di questa realtà. Ci sediamo attorno ad un tavolo per chiacchierare dei 120 anni di storia, quelli che festeggia quest’anno uno dei più prestigiosi alber-
ghi di Como, affacciato su piazza Cavour e sul primo bacino del lago. Entrambi concordano sul fatto che l’arma vincente di questa longeva attività stia nel fatto che si tratta di un’azienda famigliare: «Noi rappresentiamo la quarta generazione di una famiglia che ha fatto dell’ospitalità un principio. La nostra presenza costante in albergo, insieme a quella di chi ci ha preceduto, rappresenta un valore aggiunto di grande rilevanza, che per-
mette di dare continuità e solidità alla nostra attività», spiega Roberto Cassani. «E’ importante poi anche il senso di responsabilità nei confronti di una tradizione come quella dell’Hotel Metropole Suisse che ci ha portato negli anni a stringere i denti e a sposare un progetto che fin da bambini abbiamo sentito nostro», prosegue Damiano. Insomma, un albergo diventato una seconda casa per entrambi, come per i loro figli, la quinta
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generazione. Pensate che ci potrà essere continuità in questa attività di famiglia? «Entrambi speriamo che i nostri figli abbiano un giorno la voglia di proseguire sulla strada che noi abbiamo intrapreso – spiega Roberto –, anche se sono convinto che prima sia necessario per i giovani di oggi fare esperienze all’estero che permettano loro di conoscere realtà differenti». «Credo comunque – aggiunge Damiano – che la cosa più importante sia che abbiano la possibilità di fare ciò che più desiderano». Puntare lo sguardo oltre le proprie mura significa anche prendere spunto da una società in continua evoluzione. «Rispetto al passato, oggi è più difficile accontentare l’ospite. Quando si viaggia si è sempre alla ricerca di qualcosa in più. Ed è per questo che è decisivo confrontarsi anche con altre realtà del settore. Sono però convinto che la cosa più importante sia la capacità di fidelizzare la clientela, dimostrando elasticità e flessibilità, prestando attenzione non tanto al riscontro immediato, ma al fatto che l’ospite scelga di tornare in futuro», spiega Roberto. Come è cambiata negli anni la tipologia di clientela? «Tutto è cambiato in base alla società: fino a 15 anni fa la nostra clientela era soprattutto d’affari, si lavorava molto dal lunedì al giovedì e molto meno il sabato e la domenica. Quando poi il distretto serico comasco ha avuto il tracollo che tutti noi conosciamo, la clientela si è spostata sulla fascia leisure e turistica, con visite sempre più frequenti di coppie e famiglie nei fine settimana e nei periodi festivi - prosegue Roberto -. La cosa che ritengo sia più importante è essere coscienti che noi albergatori non “vendiamo” soltanto il nostro servizio, ma un territorio intero ed è quindi necessario stringere collaborazioni e prestare attenzione alle tante realtà che sul
territorio operano». Qual è la forza di una “piccola” struttura come la vostra, rispetto alle tante catene alberghiere che oggi occupano gran parte del mercato a livello nazionale ed internazionale? «Credo che la cosa più importante sia prima la famigliarità dell’ambiente che si contrappone alla standardizzazione a cui oggi, purtroppo, ci stiamo abituando. Poi la sicurezza data dai volti delle persone che lavorano in un piccola struttura, che ritrovi, di anno in anno, durante i tuoi soggiorni». 120 anni di storia, che si sono intrecciati anche con Giuseppe Terragni. «Tra il 1926 e il 1927 – spiega Damiano – è nato il desiderio di rinnovare l’albergo. In quegli anni Terragni rappresentava un nome già molto rinomato nel panorama nazionale, così è stato chiesto a lui di dare un tocco
“avveniristico” alla struttura ed in particolare alla facciata del Metropole Suisse». Tante anche le personalità che hanno scelto in questi anni l’Hotel Metropole Suisse: Re Faruk e la principessa Fürstemberg, i reali di Danimarca e la grande Inter di Helenio Herrera, oltre a personaggi come Michelle Hunziker, Aldo Fabrizi, Peppino de Filippo, Carla Fracci, Diego Abatantuono, Silvio Orlando, Giampiero Mughini.. Scopriamo poi che Roberto e Damiano hanno un sogno in comune, quello di una seconda e più piccola struttura, a Como «per dimostrare la nostra capacità non solo di mantenere il patrimonio che ci è stato lasciato, ma anche di incrementarlo». “Ma i Cassani erano pur sempre i Cassani” dice Marcello Foa nel libro “Il Ragazzo del lago” e a noi verrebbe da aggiungere “Ma il Metropole Suisse è pur sempre il Metropole Suisse”. 120 anni e non sentirli.
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A destra, Roberto, Rita, Angelo e Damiano Cassani A destra, Roberto, Rita, Angelo e Damiano Cassani
Hotel owners for 4 generations Roberto and Damiano Cassani are not just cousins but also the owners of the hotel Metropole Suisse of Como. Roberto is practical and pragmatic, Damiano is enthusiastic when he speaks of the appreciation shown by his guests. Perhaps the winning card of this hotel is the fact that they are complementary. Wet sat around the table to speak of 120 years of history, that one of the most prestigious hotel of Como located in the Cavour square in front of the first basin of Lake Como celebrates this year. Both agree on the fact that the winning card of this long lasting activity deals with the fact that it is a family business: «We are the 4th generation of a family that made hospitality a must. Our constant presence in the hotel, as well as the previous presence of the members of our family, represents a very important value, that allows us to give continuity and solidity to our activity», explains Roberto Cassani. «Then it is also important the sense of responsibility towards the tradition of the Hotel Metropole Suisse that during the years brought us to grit our teeth and to follow a project that was ours since we were children», continues Damiano. So, your hotel became a second home for both of you, for your children, the fifth generation. Do you think they will continue with the family business? «We both hope that our children will have the desire to continue with the family business – explains Roberto –, even though I am convinced that first of all young people should work abroad in order to get to know different realities». «Anyway I think – adds Damiano – that the most important thing is that they do what they most like to do». To take a look beyond our reality also means to take inspiration from a society in continuous evolution. «If compared to the past, today it is more difficult to satisfy the guest’s requests. When people travel, they always look for something more. For this reason, it is decisive to get in touch with other realities of this sector. Anyway I be-
lieve that the most important thing is the ability to have faithful guests, showing elasticity and flexibility, paying attention not just to the immediate appreciation, but to the choice of the guest to come back in the future», explains Roberto. How did your guests change in the course of the years? «Everything changed on the base of the society: up to 15 years ago our guests were above all businessmen, we used to work a lot from Monday to Thursday and less on Saturday and Sunday. Then the silk sector in Como suffered a strong crisis and our guests referred more to the leisure and tourist sector, with frequent visits of couples and families in the weekends and during holidays - says Roberto -. I believe that the most important thing is to be aware that the hotel keepers don’t just “sell” a service, but an entire territory and for this reason it is important to set collaborations and to pay attention to the different realities which operate in our territory». What is the strength of a “small” reality just like yours, if compared to the different hotel chains that occupy a big part of the market at national and international level? «I believe that the most important thing is the familiarity to the environment that is in contrast
with the standardization we are getting used to today. Then the security given by the faces of the people who work in a small hotel, you can meet year after year, during your stay». 120 years of history, that also were linked to Giuseppe Terragni. «Between 1926 and 1927 – explains Damiano – it was born the desire to renew the hotel. During those years, Terragni was very famous at national level, so he was asked to give a “futuristic” touch to the building and in particular to the façade of Metropole Suisse». Many personalities chose the hotel Metropole Suisse: King Faruk and the princess Furstemberg, the royal family of Denemark and the Italian soccer team Inter of Helenio Herrera, as well as Michelle Hunziker, Aldo Fabrizi, Peppino de Filippo, Carla Fracci, Diego Abatantuono, Silvio Orlando, Giampiero Mughini. Then we discover that Roberto and Damiano have a common dream, to open a second and smaller hotel in Como «to show our ability not just to maintain but also to increase the patrimony left». "But the Cassani are always the Cassani” says Marcello Foa in the book “Il Ragazzo del lago” (The boy of the lake) and I would also say “But the Metropole Suisse is always the Metropole Suisse”. 120 years and not feel them.
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PEOPLE
Da sinistra, Simona Guarraci e Laura Pizzi, le stiliste di "Naughty Dog" On the left, Simona Guarraci and Laura Pizzi, the fashion designers of "Naughty Dog"
NAUGHTY DOG
Contemporary, Glam, Chic STYLE di N.B. foto Archivio Naughty Dog
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In questa pagina e nella successiva, capi della collezione Autunno Inverno 2012/2013
“Naughty Dog” il nome della vostra linea: un brand o anche una filosofia? Qual è il principio e quale il comune denominatore di ogni vostra creazione? «Naughty dog è un brand, ma prima di tutto un’attitudine alla vita. Vestiamo una donna che ama il bello e che vuole sentirsi a suo agio in qualsiasi situazione, riuscendo a dare un messaggio chiaro di sé attraverso il suo modo di vestirsi che sia la tuta glam oppure un abitino sexy da cocktail. Naughty Dog è questo: un insieme di irriverenza (da qui l'aggettivo naughty) e provocazione che stagione dopo stagione vengono reinterpretate all’interno delle nostre collezioni per dare ai nostri capi quella femminilità che li contraddistingue». “Naughty Dog” nasce nel 2006 dalla vostra amicizia, trasformatasi in una proficua e creativa collaborazione, come si potrebbe raccontare questo percorso? «Ci siamo conosciute dieci anni fa allo IED di Milano dove entrambe studiavamo fashion design. Lavoravamo in team e così abbiamo affinato le nostre capacità di collaborazione all’interno di un gruppo di lavoro. Finiti gli studi abbiamo preso strade diverse. Nonostante il fuso orario e la lontananza, spesso ci sentivamo e durante una colazione
On these pages and in the following one, dresses of the collection Fall Winter 2012/2013
è nata l’idea di creare “Naughty Dog”… Da lì il primo nostro viaggio insieme in California, la passione per i cagnolini di piccola taglia che era all’epoca un trend ancora sommesso, la voglia di creare qualcosa di nuovo con tessuti confortevoli, ma in realtà poveri come il jersey, l’idea di ri-lanciare un indumento un po’ shabby come la tuta grigia melange, facendola diventare il capo must have del guardaroba femminile. Nasce così la nostra prima mini collezione: 15 pezzi donna che presentiamo pochi mesi dopo a Parigi. Ricordiamo ancora quei momenti con il sorriso. Siamo partite da Misinto con la nostra Mini Cooper personalizzata Naugthy Dog, nel bagagliaio la valigia con la nostra collezione e siamo tornate da Parigi, dopo svariati giri nel quartiere del Marais e per le boutiques più prestigiose con i nostri primi ordini di produzione». Creatività, tendenza e conoscenza: quale secondo voi è il più importante tra questi elementi e in che modo coesistono nelle vostre collezioni? «Convivono all’interno delle nostre collezioni. Siamo molto attente alle tendenze moda e cerchiamo di reinterpretarle con creatività e con lo spirito glam chic che contraddistingue il nostro marchio, per rendere ogni nostro capo immediatamente riconoscibile. Ovviamente poi tra-
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mite la conoscenza rendiamo concrete le mille idee che ci passano per la testa». Tanti viaggi all’estero per conoscere le tendenze, ricerche di marketing condotte sul campo per un life style da raccontare. Questo il punto di partenza per costruire una declinazione “Made in Italy” della street fashion “born in USA”? «Il viaggio ha sempre rappresentato per noi un punto di partenza. Vedere nuovi Paesi, nuove abitudini di vita, nuove tendenze è alla base del nostro lavoro. Saper osservare la realtà che ci circonda, i nuovi fenomeni di street style che nascono e saperli reinterpretare nei nostri capi è la sfida più grande che affrontiamo ogni giorno. Siamo affascinate dalla California, dallo stile take it easy sia nell’abbigliamento che come attitudine alla vita, ma amando ancor di più il nostro Paese, non possiamo trascurare la sartorialità e la cura dei dettagli del Made in Italy!». La vostra prima collezione è stata presentata nel 2007. Oggi potete ritenervi soddisfatte dei traguardi raggiunti?
«Ovvio!!! Tutto l’impegno messo in questi anni giorno dopo giorno si trasforma in piccole soddisfazioni! L’ultimo traguardo raggiunto risale a luglio 2012 con l’apertura del nostro primo showroom in via Tortona a Milano, uno spazio che rispecchia le nostre collezioni e l’immagine del marchio». Un futuro tutto da raccontare si traduce in obiettivi, sfide e nuovi traguardi, quali sono i vostri? «Abbiamo tantissimi obbiettivi. Non ci accontentiamo facilmente! Poi ovviamente si trasformano in sfide e traguardi e tra i piu importanti l’apertura a nuovi mercati come la Cina e il Giappone, Paesi dove siamo in parte già presenti. L’apertura del nostro primo negozio monomarca Naughty Dog a Milano e dei successivi in Europa e nel mondo. Un altro dei nostri più grandi obbiettivi è quello di creare una collaborazione esclusiva con una tra le boutique italiane/europee piu importanti e magari di veder sfilare la collezione sulle passerelle di Milano, Londra, New York e Parigi…».
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Contemporary, Glam, Chic STYLE "Naughty Dog" is the name of your line, a brand or also a philosophy? What is the principle and common element which marks your creations? «Naughty Dog is a brand, but first of all it is a way of life. Naughty Dog is a mix of irreverence (from here comes the name naughty) and provocation that season after season are reinterpreted in the new collections». “Naughty Dog” was born in 2006 from your friendship, which turned to be a creative collaboration. Can you tell us about this experience? «We met 10 years ago at the IED in Milan. After we finished our studies we took different paths, but despite the distance we stayed in touch and when Simona came back from the States, during a breakfast, we had the idea to create “Naughty Dog”. From there, we did a first trip together to California and the will to create something new with comfortable but poor fabrics, such as the jersey. So we created the first mini collection, 15 pieces for women we presented few months after Paris». Creativity, trend and knowledge: in your opinion what is the most important of these elements and in what way do they coexist in your collections? «We pay a particular attention to fashion and we try and reinterpreted with creativity and the glam chic spirit that characterizes our brand». Many travels abroad to know trends, marketing researches on the field for a lifestyle to tell. This is the starting point to create a “made in Italy” in the street fashion “born in USA”? «To see new countries, new life habits, new trends are at the bases of our job. To know how to observe the reality that surround us and the phenomena of street style that are born, in order to be interpreted in our collection is our biggest challenge. We are fascinated by California, from the “take it easy” style. But since we love our country, we cannot neglect the tailoring and the attention to the details of the made in Italy». A future to tell is translated into goals, challenges and new projects. What are yours? «The opening of new markets, such as China and Japan, in these countries we are already present but we would be more and more present, furthermore the opening of our first mono brand shop Naughty Dog in Milan. Another goal is to create an exclusive collaboration with the most important Italian/European boutiques and maybe to see this collection on the catwalks of Milan, London, New York and Paris».
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Capi della collezione Autunno Inverno 2012/2013 The dresses of the collection Fall Winter 2012/2013
INFO Naughty Dog è prodotta e distribuita da Texunion spa, società capitanata da Franco e Marina Rocchi, con sede a Misinto (alle porte di Milano), e forte di un retail network che oltre al territorio nazionale gestisce l’esportazione del marchio su tutto il mercato Europeo, Russo, paesi dell’Est ed Estremo Oriente. Naughty Dog is produced and distributed by Texunion spa, company run by Franco and Marina Rocchi, with headquarters in Misinto (nearby Milan) with a retail network that handles not just Italy, but also the export of the brand on the entire European market, Russia, the Eastern countries and the Far East. TEXUNION SPA Via San Francesco 33/37 Misinto (MB) Tel 02/96720166 Showroom via Tortona 19, Milano. Info e appuntamenti 346/3809254
OAK Industria Arredamenti SpA - Via Marmolada 3/5 - 22063 Cascina Amata - Cant첫 COMO Italy - Ph. +39.031.73711
PEOPLE
Nadia Lanfranconi per Adami e Martucci Collection Nadia Lanfranconi for Adami and Martucci Collection
NADIA LANFRANCONI
COMO - LA andata e ritorno di Elisabetta Comerio foto Archivio Nadia Lanfranconi, John Vo
Saltata alla ribalta delle cronache per alcune foto che la ritraevano con l'attore americano Mel Gibson, Nadia Lanfranconi è una giovane comasca che qualche anno fa ha deciso di lasciare la città lacustre per Los Angeles. Chiacchierando, scopriamo però che Nadia è molto più di ciò che è apparso negli ultimi giorni sui giornali. Come è nata la decisione di trasferirsi a LA? «E' successo per caso. E' iniziato tutto con un'amicizia, trasformata poi in una relazione con una persona che viveva a LA, da lì la collaborazione per un disco solista e poi..non
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son più tornata». Esiste ancora il mito del "sogno americano"? «Il sogno americano ci può essere, anche se non è facile come una volta, non è più tutto rose e fiori qui. Gli americani hanno perso un po’ del loro romanticismo». Appassionata d'arte a 360°: quali sono i suoi progetti? «Ci sono varie espressioni artistiche che mi interessano: musica, pittura, cinema, moda... Nell'ultimo anno ho messo un po’ da parte la pittura, soprattutto per mancanza di tempo.
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Sopra, screen shot per la collezione di Eva Varro; sotto, Kollagenx Campaign Above, screen shot for the collection by Eva Varro; below, Kollagenx Campaign
La verità è che avrei bisogno di più tempo per fare tutto ciò che mi piace, ma l'unica soluzione sarebbe non dormire. Sono tanti i sacrifici che ho dovuto fare, adoro stare sul set o suonare in uno studio, quindi per ora va bene così». Che appeal possiede negli Stati Uniti il "Lago di Como"? «Qui a Hollywood il Lago di Como è stato conosciuto in tutta la sua bellezza grazie a George Clooney. Non a caso, poi, l'Hotel Bellagio è uno dei più costosi e di classe di Las Vegas. Ogni volta che dico che sono di Como gli americani mi dicono: “ma cosa ci fai qui?"». Amicizie, amore, passioni: che cosa le ha regalato
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Los Angeles? «A Los Angeles l'amore come lo conosciamo noi purtroppo non esiste. La mentalità è diversa e io non vi ho fatto ancora l'abitudine perchè sono testarda e credo nell'amore. Spero si possa creare un ponte magico, magari noi possiamo portare negli States un po' di sentimento in cambio di una maggior diligenza nel lavoro, perchè in quella gli americani sono imbattibili». Quando potremo vederla in Italia? «Spero di tornare presto, anzi penso che non ci vorrà molto, perché ho alcuni progetti in via di definizione».
Copertina di JQ magazine Cover of JQ Magazine
COMO - LA round-trip
Out in the news for some photos with Mel Gibson, Nadia Lanfranconi is a young lady from Como, few years ago she decided to leave Como and to move to the Californian big city. But talking with her, we discovered that Nadia is much more than what is written on the magazines in the last few days. How and why did you decide to move to LA? «It happened by chance. Everything started with a friendship that became a relationship with a person who was living here, from there a collaboration for a solo album and then…I never came back». Does the myth of the American dream still exist? «The American dream could still exist, even though it is not as easy as it was once. Americans lost a bit of their romanticism». You like any type of art. What are your projects? «There are different forms of art I am interested in: music, painting, cinema, fashion…During last year I wasn’t so concentrated on painting, above all because I didn’t have much time. The truth is that I should have more time to do everything. Then I found a solution: I don’t sleep. I do many sacrifices, I love
to stay on set or in the studio to play, therefore now it’s ok so». What is the appeal of Lake Como in the States? «Here in Hollywood Lake Como is known for its beauty thanks to George Clooney. Not by chance, then the hotel Bellagio in Las Vegas is one of the most expensive and exclusive hotels. Every time I say I am from Lake Como, Americans ask me “Why are you here?” I hope I can bring some knowledge of our city now». Friendships, love, passions. What did Los Angeles give you? «In Los Angeles love as we mean it doesn’t exist unfortunately. The mentality is different, still I am not getting used to it, because I believe in love. I hope we can create a magic bridge between Italians and Americans, maybe we can bring them some heart and we can learn from them to be diligent at work, they are very strong on this point. In this respect I had the fortune to learn many things and to work in the proper way. I hope I can come back soon in Italy, I think it wouldn’t take long, because I have some projects about to be defined».
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graphic Jacopo Frigerio ph Matteo Imbriani
paesaggi interiori
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SPECIALE
a cura di
Alain Mességué
"MANGIARE MEGLIO PER VIVERE MEGLIO" "HEALTHY FOOD AND STAY IN SHAPE" foto tratte dal libro: "Mangiar meglio per vivere meglio" Alain Mességué Hotel & Spa Viale delle Terme, 86 35030 Galzignano Terme ( PD)
Mangiare bene e buona salute! Oggi si sa che il 60% delle patologie sono dovute a una cattiva alimentazione. Ogni giorno nasce una nuova dieta che va spesso a disturbare ancora di più la buona alimentazione. La fisiologia digestiva ha delle regole, cerchiamo di rispettarle. Per una buona digestione - assimilazione - eliminazione è necessario: - Evitare durante lo stesso pasto di mischiare PROTIDI (carne, pesce, formaggio e prodotti di latteria, uova) con AMIDI (cereali, pasta e riso, legumi, patate, pane e derivati...); - Mangiare frutta e verdura crude all'inizio dei pasti oppure cotte dopo; - Sapere che gli aminoacidi essenziali indispensabili per la nostra digestione si trovano in qualità e in quantità solo nelle proteine animali; - Bere molta acqua tra i pasti. Buon appetito a tutti i lettori e amici di Magic Lake!
Segreteria Alain Mességué Fax: 049 9196103 Ph: 049 919.6000
PH: 049 919 6199 www.alain-messegue.it info@benesseregalzignano.com
Healthy food and stay in shape! Today 60% of the diseases are connected to a bad diet. Every day a new diet comes out and often it disturbs the assumption of healthy food. The digestive physiology has some rules, we should try and respect them. For a good digestion – assimilation – elimination here follows what is necessary: - Avoid the mix of PROTEINS (meat, fish, cheese and milk product, eggs) with STARCH (cereal, pasta and rice, legumes, potatoes, bread and derivate…); - Eat fruit and vegetables raw as a first course or cooked as a second course; - Know that the essential amino acids necessary for our digestion can be found in quality and in quantity just in the animal proteins; - Drink lot of water between one meal and the other. Enjoy your meal readers and friends of Magic Lake!
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FILETTO DI ORATA AL CARTOCCIO INGREDIENTI PER 4 PERSONE 4 filetti di orata di mare aperto freschissima, da 150 g ciascuno; 600 g di zucchine rotonde; 150 g di pomodori maturi ma sodi; 20 olive nere taggiasche; 2 spicchi d’aglio (20 g); 1 c.d.m. di olio extravergine d’oliva prima spremitura a freddo, 0,5° di acidità; 1 c.d.m. di organo; sale di mare (poco); pepe macinato al momento. PREPARAZIONE Privare i filetti della pelle, salare e pepare leggermente e farli rosolare in padella antiaderente un paio di minuti per lato. Tagliare le zucchine a rondelle e farle salare in un’altra padella con i due spicchi d’aglio e un cucchiaio di olio extravergine d’oliva per circa 7/10 minuti. Tagliare 4 fogli uguali di carta da forno. Mettere al centro di ogni foglio le zucchine suddivise in parti uguali, adagiare sopra un filetto di orata e ricoprirlo con 3 o 4 fette sottili di pomodoro ciascuno. Spolverare di origano e unire 5 olive per ogni porzione. Chiudere accuratamente i cartocci e passare in forno già caldo a 150/160° per 20 minuti. Servire il cartoccio ancora chiuso sul piatto.
FILLET OF BLACK SEA BASS IN FOIL
Valore calorico di una porzione
234
28,9
132
kcal
g di proteine
TO SERVE 4 4 fillets of very fresh black sea bass of 150 g each; 600 g of round zucchini; 150 g of mature and firm tomatoes; 20 black olives; 2 cloves of garlic (20 g); 1 small spoon of extra virgin olive oil, of first cold pressing, 0,5° of acidity; 1 small spoon of oregano; sea salt (in small quantity); pepper grind at the moment. PREPARATION Remove the skin from the fillets, add a bit of salt and pepper and brown them in a frying pan 2 minutes on each side. Cut the zucchini giving a round shape and cook them in another pan with 2 cloves of garlic and a spoon of extra virgin olive oil for about 7/10 minutes. Cut 4 sheets of paper. In the middle of every sheet put the zucchini divided in equal parts, place a fillet of black sea bass and cover it with 3 or 4 thin slices of tomato each. Add some oregano and 5 olives for every portion. Carefully close the foil and put them in the warm oven, previously heated for 20 minutes. Serve the closed foil on the dish.
CARPACCIO DELLA GIUDECCA INGREDIENTI PER 4 PERSONE 400 g di carne di manzo completamente sgrassata, ricavata dalla noce tagliata a fette sottili di circa 20 g ciascuna; 40 g di parmigiano reggiano tagliato a scaglie sottili; 100 g di valerianella o misticanza, ben lavata e scolata; 1 c.d.m. di olio d’oliva, prima spremitura a freddo, 0.5° di acidità; 1 c.d.m di olio di paraffina; 15 cl di succo di limone spremuto all’ultimo momento; 20 g di tartufo nero al naturale tagliato a scagliette; pepe macinato al momento; poco sale marino non raffinato. PREPARAZIONE Su 4 piatti disporre un letto d’insalata. Poi mettere le sottili fette di carne sull’insalata (100 g per piatto) in modo da ricoprirla. A parte mescolare rapidamente con la frusta i due oli, il succo di limone, il tartufo e poco sale. Pepare a piacere. Si ottengono all’incirca 4 cucchiai di salsa. Cospargere 10 g di scaglie di parmigiano su ciascun piatto e bagnare con un cucchiaio di salsa. Servire fresco, ma non freddo. Se non si ha un’affettatrice, è meglio fare preparare la carne dal macellaio. Altrimenti, per tagliare meglio la carme a fette sottili, consiglio di mettere il pezzo intero nel congelatore per farlo leggermente rassodare. Serve anche da antipasto.
GIUDECCA’S CARPACCIO TO SERVE 4 400 gs of beef with no fat, drawn by the inner part of the hindquarters, cut in thin slices of about 20 g each; 40 g of Parmesan cheese cut into thin flakes; 100 g of lettuce or a well washed and drained mix of vegetables; 1 small spoon of olive oil, of first cold pressing, 0.5° of acidity; 1 small spoon of paraffin oil; 15cl of lemon juice squeezed at the last moment; 20 g of black truffle cut into thin flakes; pepper grind at the moment; non refined sea salt (in small quantity). PREPARATION Prepare a bed of salad on 4 dishes. Then put the thin slices of meat on the salad (100 g in every dish) so that it can cover the salad. Apart quickly mix the two oils, the lemon juice, the truffle and a bit of salt. Add some pepper. You get about 4 spoons of sauce. Sprinkle 10 g of flakes of Parmesan cheese on each plate and add a spoon of sauce.Serve fresh, but not cold. If you don’t have a cutter, it is better to have the meat prepared by the butcher. Or as an alternative, to cut the meat into thin slices, put the entire piece of meat into the freezer and make it harden. Use it also as an appetizer.
235
Valore calorico di una porzione
24
kcal
g di proteine
133
MOUSSE LEGGERA AL CAFFE’ INGREDIENTI PER 4 PERSONE 400 g di formaggio bianco 0% di grasso o di jocca desalata; 1 c.d.c. di caffè solubile, tipo Nescafè special filtre; 1 c.d.c di acqua minerale; 2 albumi freschissimi d’uova di gallina ruspante; 4 chicchi di caffè per la decorazione; 5 o 6 g di aspartame in polvere. PREPARAZIONE Mescolare il caffè solubile e l’acqua. Battere con la forchetta. Con la frusta battere anche il formaggio bianco. Aggiungere il caffè diluito e continuare a battere. A parte, mescolare gli albumi, con l’aspartame. Montare a neve ferma e incorporare poco alla volta alla precedente preparazione. Versare in 4 ciotoline di terracotta o di porcellana, tenere in frigorifero per 2 o 3 ore. Togliere dal frigorifero solo all’ultimo momento e decorare con i chicchi di caffè.
LIGHT COFFEE MOUSSE
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Valore calorico di una porzione
8,5 134
kcal
g di proteine
TO SERVE 4 400 g of white cheese (0% fat) or jocca cheese with no salt; 1 spoon of soluble coffee, like Nescafé special filter; 1 spoon of mineral water; 2 fresh whites of eggs of farm hen; 4 grains of coffee for decoration; 5 or 6 g of aspartame in dust. PREPARATION Mix the soluble coffee and the water. Beat with the fork, then beat the white cheese with the whisk. Add the diluted coffee and keep on beating. Mix the whites of the eggs with the aspartame. Beat the egg whites until stiff and add the previous mix. Pour it in 4 terracotta or porcelain cups, keep in the refrigerator for 2 or 3 hours. Take out from the refrigerator at the last moment and decorate with grains of coffee.
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Salute
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Un'adeguata igiene orale quotidiana è fondamentale per avere denti e gengive sani. L'obiettivo principale è eliminare la placca batterica, causa principale delle principali malattie del cavo orale: carie dentale e malattia dei tessuti gengivali superficiali, gengivite, e profondi, paradontite (in passato conosciuta come piorrea). La prevenzione ha ormai assunto un ruolo fondamentale: è infatti ampiamente dimostrato che la malattia parodontale (piorrea) può essere correlata a malattie cardiovascolari e respiratorie e che l’incidenza di aborti spontanei è maggiore nelle donne affette da grave parodontite, rispetto a donne con bocca sana. Per un controllo completo dell'igiene orale è necessario che il dentista fornisca ad ogni paziente istruzioni specifiche e personalizzate: ogni paziente deve essere infatti consigliato ed istruito a tecniche di pulizia più adatte alla salute della sua bocca. C’è infatti molta differenza tra una bocca sana e una bocca che presenta gengivite o patologie parodontali, o anche solo tra la pulizia di denti naturali, di protesi su impianti e di denti ricoperti da faccette o corone protesiche. È quindi consigliabile prevedere periodicamente (almeno ogni 6 mesi) una seduta di igiene orale professionale, al fine di eliminare tutti i residui accumulatisi nel tempo (placca e tartaro sottogengivale), effettuare un controllo approfondito e valutare, insieme al dentista, i miglioramenti o i peggioramenti nel tempo. Per ottenere buoni risultati non basta lavarsi i denti dopo ogni pasto, ma bisogna conoscere le tecniche corrette per una pulizia completa e profonda del cavo orale. Lo spazzolamento I denti andrebbero spazzolati dopo ogni pasto. La tecnica di spazzolamento dei denti è fondamentale, poiché, se errata, può portare più danni che benefici. Le setole dello spazzolino devono rispettare i tessuti molli della bocca e quindi si consiglia sempre di utilizzare spazzolini di durezza media o morbida, proprio per evitare eventuali traumi da spazzolamento troppo energico. Lo spazzolino può essere elettrico o manuale. Sarà il dentista a consigliare il paziente nella scelta dello strumento più idoneo, in base a specifiche esigenze e/o difficoltà manifestate nelle manovre di igiene orale. In generale, lo spazzolino manuale va appoggiato in direzione perpendicolare alla gengiva con un’inclinazione di circa 45 gradi e mosso sempre dalla gengiva verso il dente (dal rosso verso il bianco), esercitando una lieve pressione accompagnata da brevi movimenti vibratori. Lo spazzolino elettrico invece va appoggiato delicatamente su ogni dente, lasciando alla testina elettrica il tempo per pulire ogni dente singolarmente. I denti sono come dei parallelepipedi con tante facce e per completare l’igiene in modo efficace è necessario pulirle tutte, qualsiasi sia il tipo di spazzolino utilizzato. Perciò si inizia con la pulizia delle pareti esterne, si prosegue con la pulizia dell’area masticatoria e non ci si deve dimenticare della parte interna dei denti, molto spesso trascurata in quanto di più difficile accesso. Anche la lingua va spazzolata delicatamente, meglio se con appositi strumenti, per rimuovere i residui di cibo, ma soprattutto i microorganismi che vi si annidano, specialmente nella porzione posteriore, e che spesso sono responsabili dell’alito cattivo. Il filo interdentale L'uso quotidiano del filo interdentale (almeno una volta al giorno) è indispensabile per eliminare la placca batterica, adesa alle superfici tra dente e dente, inaccessibili allo spazzolino. Il filo si inserisce lentamente tra un dente e l’altro, facendogli abbracciare la parete laterale del dente, in modo da evitare movimenti bruschi, che possono lesionare la papilla, e lo si muove dalla gengiva verso l’esterno, con un movimento a seghetta, in modo che strofini e pulisca tutta la superficie laterale di un dente alla volta. Lo scovolino Lo scovolino è uno spazzolino di dimensioni ridotte generalmente formato da un core metallico e setole sintetiche che ben si presta alla pulizia degli spazi interdentali più ampi. Importante è la scelta della misura da utilizzare: uno scovolino troppo piccolo non rimuove adeguatamente i residui, mente uno scovolino troppo grande rischia di ledere la gengiva. Lo scovolino si utilizza con un movimento orizzontale di "avanti-indietro" tra le superfici laterali dei denti. Non sostituisce completamente il filo interdentale, in quanto non è in grado di pulire gli spazi più stretti. Il dentifricio La scelta del dentifricio non è così rilevante nell'igiene orale, sicuramente meno importante della scelta dello spazzolino. Una buona pasta dentifricia deve avere una bassa abrasività; un dentifricio troppo abrasivo può danneggiare nel tempo lo smalto dei denti e i materiali da restauro presenti nella bocca, inoltre deve avere un gusto piacevole e delicato. Dentifrici troppo aromatizzati e con sapori forti possono irritare le mucose orali e le papille linguali. A seconda della situazione personale il dentista può orientare il paziente verso la scelta di un particolare tipo di dentifricio (ad esempio nel caso di sensibilità dentinale si consigliano dentifrici in grado di alleviare tale fastidio e così via). Il collutorio La clorexidina è una sostanza in grado di contrastare la formazione della placca batterica. I collutori a base di clorexidina vengono perciò consigliati in caso di gengivite e di malattia parodontale. Bisogna tuttavia essere cauti nel loro utilizzo, in quanto la clorexidina può portare ad alterazioni del gusto e a pigmentazioni dei denti. Tali effetti avversi sono ovviamente reversibili col tempo, ma in ogni caso è sempre prudente utilizzare questi collutori, sotto la sorveglianza e il consiglio del proprio dentista.I collutori privi di clorexidina vengono semplicemente utilizzati per migliorare la freschezza dell’alito e per aiutare il paziente nelle manovre quotidiane di igiene orale.
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Daily, adequate oral hygiene is of utmost importance for healthy gums and teeth. The aim of this daily routine is to eliminate dental plaque, or bacteria, the main cause of disease in the mouth such as tooth decay and gum disease be it at the surface of gum tissue or deep seated and may even cause pyorrhea. In this respect, prevention plays a fundamental role; it has been widely shown that pyorrhea may be linked to cardiovascular and respiratory diseases, what’s more it has been noted that the incidence of miscarriage in women with serious gum disease is higher than in women with healthy teeth and gums. For effective, all-round oral hygiene, it is necessary for the dentist to supply every patient with personalized instructions. Every patient must be advised and instructed on how to carry out the various techniques for best oral hygiene suitable for them. There is a lot of difference between a healthy mouth and one with gum disease as there is much difference between cleaning natural teeth, prostheses supported by implants and teeth with veneers or crowns. It is therefore advisable to have the teeth professionally cleaned by a dental hygienist regularly, at least once every six months, to remove the dental plaque, tartar and other residue that accumulate over time, and have a complete check-up and assess whether there has been improvement or worsening in the condition of the teeth and gums since the last session. To obtain good results, it is not enough to brush the teeth after every meal. Instead, we should all know the right techniques for a complete and in-depth oral hygiene. Brushing Teeth should be brushed after every meal. Brushing technique is of fundamental importance as doing it wrongly causes more damage than it does good. The bristles of the toothbrush should be kind on the soft tissues in the mouth, hence the hardness of the brush should be low or medium to avoid trauma due to energetic brushing. The toothbrush may also be electric; depending on personal circumstances it is the dentist that advises what sort should be used; usually this is done on the basis of what the patient needs and difficulties he or she may have in carrying out the brushing process. In general the ordinary toothbrush is placed perpendicular to the gums at an angle of 45° and is moved from the gums to the teeth (from red to white) applying slight pressure and brief vibrations. The electric toothbrush, on the other hand, is placed delicately on each tooth and given time to clean each one separately. Teeth are like parallelepipeds with many surfaces and for a complete, effective oral hygiene it is necessary to clean every one of them regardless of the type of toothbrush used. Brushing starts with the external surfaces, moving towards the chewing areas and finally the internal parts often neglected due to the difficulty in reaching these areas. The tongue should also be brushed, preferably with a toothbrush designed for this purpose, to remove food residue and above all microorganisms that hide at the back in particular and are responsible for bad breath. Dental Floss The daily use of dental floss (at least once a day) is indispensable to remove dental plaque that sticks to the surfaces between the teeth inaccessible with just the toothbrush. The floss is inserted slowly between two teeth in a way that it embraces the side of the tooth and sudden movements that may damage the dental papilla are thus avoided. It is moved from the gums towards outside in a sawing fashion so as to rub against the side of the tooth along its entire length cleaning one interdental surface at a time. Interdental Toothbrush Interdental toothbrush is small in size; synthetic bristles are placed in a circular fashion around a metal pin forming a cone shape that fits wider than usual interdental spaces. It’s important to choose an appropriate size, if too small, residue will not be removed adequately, if too big, it might injure the gums. This type of toothbrush is used horizontally by moving it backward and forward to clean the adjacent tooth surfaces. Interdental toothbrush is not a substitute for dental floss as it is unable to penetrate narrow interdental spaces. The Toothpaste The choice of toothpaste is not that important in oral hygiene, it is certainly less important than choosing a toothbrush. A good toothpaste must be low in abrasiveness, if too abrasive, it may damage the tooth enamel or materials used in restored teeth, and should have a mild, pleasant taste. If too aromatic with a strong taste, the toothpaste may irritate the oral mucosa and the taste buds. Depending on personal situation, the dentist can advise the patient to choose a particular kind of toothpaste for instance if the patient has sensitive teeth to alleviate possible discomfort, etc. Mouth Rinse Chlorhexidine is a substance that prevents the formation of dental plaque. Mouth rinses using this substance are therefore recommended to treat inflammation of the gums or periodontal disease. Their use in any case must be kept in check as long-term use may stain the teeth and lead to alteration of taste sensation. These undesirable side effects are of course reversible in time but in any case it is best to use these products under the guidance of a dentist. Mouth rinses lacking Chlorhexidine are used for fresh breath and help in everyday oral hygiene.
HYGIENE AND PREVENTION IN ADULTS
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STUDIO ODONTOIATRICO ASSOCIATO Dr. Lorenzo Vanini Dr.ssa Olga Klimovskaia Via Provinciale 86 22028 San Fedele Intelvi Tel. +39 031 830646 st.vanini@tiscali.it www.lorenzovanini.it
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AUTUNNO, IL MOMENTO GIUSTO PER PENSARE AI CAPELLI
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Dr. Eugenio Gandolfi
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L’estate sta finendo, dice una vecchia canzone e con l’autunno si ritorna alla vita, a volte frenetica, di tutti i giorni. Oggi, con il dottor Gandolfi, parliamo di un tema che con l’autunno e lo stress ha effettivamente più di un collegamento: la caduta dei capelli. In effetti gli studi hanno accertato un collegamento tra la caduta dei capelli e l’autunno. Nelle stagioni di passaggio, primavera e autunno, l’aumento della caduta dei capelli è probabilmente da collegare alla “muta” del pelo che si nota in tutti i mammiferi e che interessava anche i nostri progenitori di duecentomila anni fa. Si tratterebbe, quindi, di un’eredità genetica che però non è preoccupante: nella maggior parte dei casi è solo un ricambio e non una perdita. Diverso, invece, è il discorso dello stress che, in dosi diciamo così “omeopatiche” è un fattore positivo, che stimola e dà energia, ma quando diventa eccessivo produce una serie di effetti negativi su tutto l’organismo e quindi anche sui capelli. Anche se, credo che con la calvizie vera e propria lo stress c’entri poco... Guardi, c’è sicuramente una correlazione tra stress, alimentazione e caduta dei capelli, per cui non sono affatto fattori da trascurare. Se si nota una maggiore caduta proprio in coincidenza con periodi di stress, è bene parlarne con il proprio medico curante, che può consigliare una visita dermatologica. In questi casi spesso il problema si può affrontare con il minoxidil in lozione o con il finasteride per via orale. La questione cambia aspetto, invece, se si parla di “alopecia androgenetica”, ossia di calvizie maschile, che affligge circa il 50% dei maschi sopra i quarantacinque anni e che, in effetti, dipende principalmente da fattori genetici. La chirurgia estetica che ha fatto molti progressi negli ultimi anni, ha qualche novità da proporci anche in questo campo? Direi proprio di sì. Vede, in questi ultimi tempi si sta studiando tutta una serie di cellule e altri elementi che esistono naturalmente nell’organismo umano e che rivelano delle qualità straordinarie. Basti pensare alle cellule staminali, il cui utilizzo si sta dimostrano molto efficace in chirurgia estetica. Per intervenire sulla calvizie, invece, la ricerca si è orientata, con molto successo, sulle piastrine. Intende dire quelle particelle che fanno coagulare il sangue? Proprio quelle! Si è scoperto che, associati alle piastrine, ci sono alcuni fattori straordinari che stimolano la crescita e la differenziazione delle cellule. Le piastrine, favorendo la coagulazione del sangue, facilitano anche la rigenerazione dei tessuti. E’ proprio facendo riferimento a queste potenzialità che si è pensato di applicarle al cuoio capelluto per valutarne l’azione. E quali sono i risultati? Eccellenti, direi. Le piastrine non solo riescono a ridurre la caduta dei capelli ma, in qualche caso, riescono persino a determinarne la ricrescita. Incredibile! Non direi, soprattutto per chi ha studiato bene la fisiologia del corpo. Si tratta, infatti, di mettere a frutto le straordinarie potenzialità che il nostro organismo ci offre e che sono ancora, in gran parte, da scoprire e da valorizzare. Mi dica: questo trattamento della calvizie con le piastrine è già disponibile? Nei nostri centri, in particolare in quello sito in Svizzera, lo pratichiamo già da tempo con molto successo. Per prima cosa si procede ad un prelievo di sangue dal paziente, le piastrine, infatti, sono del paziente stesso. Si tratta cioè di un autotrapianto, cosa che rende la procedura molto sicura anche da un punto di vista di un eventuale rigetto che è praticamente da escludere. Le piastrine prelevate dal paziente vengono centrifugate, purificate e concentrate, quindi, con micro-iniezioni praticamente indolori , si inietta il preparato nelle zone diradate del cuoio capelluto. Il trattamento si esegue in ambulatorio, in pochi minuti, ed è ripetibile mensilmente. I risultati si vedono a distanza di due mesi e generalmente sono ottimi, anche se , devo aggiungere, non tutti i casi di calvizie rispondono positivamente alla terapia. Mi sembra una soluzione molto interessante. Sì, anche perché l’iniezione di piastrine, oltre ad essere estremamente ben tollerata (come le dicevo le piastrine sono del paziente stesso e questo minimizza i rischi) è indolore, rapida e naturale. Questo trattamento poi, per i pazienti più esigenti, può essere integrato con un microtrapianto di capelli. Anche in questo caso la metodologia che applico con la mia équipe punta alla “naturalità” dell’approccio e della soluzione. Mi parli di questo “microtrapianto”. Si tratta di un intervento che “sposta” i capelli geneticamente più forti, che sono quelli che si trovano nella regione occipitale (la nuca), nelle zone dove si stanno perdendo. È un’operazione abbastanza complessa, che richiede un’équipe numerosa e affiatata. Si preleva dalla nuca una striscia di cute con i bulbi piliferi da trapiantare e, con l’aiuto del microscopio, si preparano gli innesti che contengono da uno a cinque capelli. Successivamente, con aghi sottilissimi, si praticano piccoli fori in cui si inseriscono i bulbi che attecchiranno all’80-90% nell’arco di tre mesi. Quanti bulbi riuscite a trasferire? Si possono trapiantare fino a 5000 capelli per volta e potranno essere lavati, asciugati, tirati e tagliati, non cadranno , così come non cadono quelli della nuca, zona da cui provengono. Il trattamento della calvizie, insomma, non solo non è più un tabù, ma si inserisce a pieno titolo nella nuova tendenza della chirurgia estetica che punta all’applicazione di tecniche sempre meno invasive e sempre più naturali. Insomma, unendo il trattamento con le piastrine al microtrapianto, possiamo dire che il problema della calvizie è in via di risoluzione. Diciamo che abbiamo fatto grandi passi in avanti. Ovviamente, qualche problema rimane, ma direi che è di importanza minore. Per esempio? Beh, come giustificare il ritorno di una folta chioma del tutto naturale e “a prova di tirata” su un “cucuzzolo” che fino a qualche mese prima era liscio e lucido. È proprio vero: il dottor Gandolfi non perde mai l’occasione per una battuta! Alla prossima. A presto!
L’estate sta finendo (summer is ending) says an old Italian song, and with autumn we return to everyday life, sometimes to a frenetic one. Today we’re going to talk to Dr. Gandolfi about a topic that has more than one connection with autumn: hair loss. A number of studies have in fact shown a connection between autumn and hair loss. During spring and autumn, the seasons of transition, the increase in hair loss is probably due to ‘hair change’ noted in all mammals including our ancestors of 200,000 years ago. It is therefore a genetic inheritance but is nothing to worry about, most of the time it is just a renewal, a replacement not a loss. It is, however, a different story when we consider, stress, which, in manageable, ‘homeopathic’ doses, is a positive factor stimulating and giving us energy, but when it becomes excessive, it causes a series of negative effects on the entire body including our hair. Even so, I’d say stress has little to do with full scale baldness. Well, there’s definitely a link between stress, diet and hair loss and hence these factors should not be overlooked. If an increased rate of hair loss is noticed coinciding with a period of stress, the patient would do well to talk to his or her family doctor who may even recommend a consultation with a dermatologist. In these cases the problem is often dealt with by prescribing minoxidil lotion alone or in conjunction with finasteride tablets. It is a very different matter if we’re faced with ‘androgenetic alopecia,’ or male baldness, that affects some 50% of men over 45 which mainly depends on genetic factors. Does aesthetic surgery, which has made a lot of progress in recent years, have anything new to offer in this particular field? I’d say, yes. In recent years scientists have been studying a series of cells and other elements that naturally occur in the human body which have revealed extraordinary qualities. Just consider the stem cells the use of which is proving to be very effective in aesthetic surgery. To treat baldness, researchers have focused on platelets with considerable success. Do you mean those particles that clot blood? Precisely. It has been discovered that associated with the platelets are some extraordinary factors that stimulate the growth and differentiation of cells. Platelets by their clotting effect also help with tissue regeneration. It was for these favourable properties that they were applied to the scalp to see what effects would result. And how were these results? Excellent. Platelets not only reduced hair loss but in some cases they also stimulated regrowth of hair. Incredible! I wouldn’t say that, not if you know how human physiology works. It is in fact exploiting the remarkable potential our body offers us most of which is still to discover and make good use of.” May I ask if this treatment of baldness using platelets is already available? At our centres especially the one in Switzerland we’ve been using the platelet treatment for some time with much success. The first thing we do is take a blood sample from the patient, in other words the platelets we use actually come from the patient’s own blood. It is, therefore, an autotransplantation which renders the procedure safe and rejection virtually impossible. Platelets taken from the patient are centrifuged, purified and concentrated and then injected into the bald patches on the scalp in micro quantities rendering the process virtually painless for the patient. The treatment takes place at the surgery, takes but a few minutes and can be repeated at monthly intervals. Results can be seen after two months and are generally excellent, even though I have to admit, not all cases of baldness respond positively to this treatment. It sounds like a very interesting solution to hair loss. Yes, also because the injection of platelets, besides being extremely well-tolerated (as I mentioned earlier the platelets come from the patient’s own blood and this reduces any risks to a minimum), it is painless, quick and natural. For more demanding patients, the treatment can be integrated with a micro transplant; also in this case my team and I apply a ‘natural’ approach and solution. Could you tell us more about this ‘micro transplant? It’s to do with ‘moving’ genetically strong hair, usually found at the back of the neck, to the areas lacking hair. It is quite a complex operation requiring a large team working closely. A strip of scalp is removed from the back of the neck with hair follicles intact and with the use of a microscope grafts containing one to five hairs are prepared. Afterwards with very sharp needles tiny pores are made in the scalp where the grafts are inserted; in three month’s time 80-90% of them will take root. How many follicles are you able to transfer? Up to 5,000 can be transplanted at a time; they can be washed, dried, pulled and cut, but they won’t fall out, just like those at the back of the neck, where they came from. In short, treatment of baldness is no longer a taboo; it perfectly fits in with the new trends in aesthetic surgery which aims for less and less invasive and more and more natural methods. In short, uniting platelet treatment with micro transplantation, baldness is well on its way to a resolution. Let’s say we’ve made giant leaps forward. Obviously some problems still remain but they’re minor ones. For example? Well, justifying a head of natural hair, where, a few months before, was just a shiny bald patch and that it successfully stands the ‘pull test. Now it’s official, Dr. Gandolfi never misses an opportunity to crack a joke. We look forward to the next time. See you soon!
AUTUMN: JUST THE RIGHT TIME TO THINK ABOUT YOUR HAIR
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POLISPECIALISTICO SAN GIUSEPPE Via Carso 71 tel. +39 031 30 30 03 www.sgmedicina.com info@sgmedicina.com
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TRE VIE PER LA SALUTE: • KINESIOLOGIA • AYURVEDA • RADICALI LIBERI
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Dottor Corti quali sono le persone che si rivolgono a lei? Io vedo spesso pazienti che hanno avuto in precedenza esperienze mediche non soddisfacenti. Le persone che visito sono generalmente affette da dermatiti di origine ignota, asma, allergie, disturbi digestivi, stress o stanchezza che durano da tempo senza essere risolti. Io cerco di favorire la guarigione spontanea dell’organismo, avvalendomi della conoscenza della medicina ayurvedica. La guarigione avviene in modo naturale, migliorando disturbi alimentari scorretti e stile di vita. Quali sono i metodi che usa per la diagnosi e la terapia? Accanto ai metodi della medicina ufficiale, quali i PRICK TEST e i PATCH TEST (che sono i test cutanei usati in Allergologia per identificare le allergie), mi avvalgo dei test di Kinesiologia applicata, si tratta di un metodo che applico da quasi 20 anni avendo a lungo lavorato presso il Centro S. Rocco Chiropratica di Como, come consulente per i problemi sopraddetti.
Come vengono effettuati questi test? Possono essere dolorosi o pericolosi? Il test viene effettuato direttamente nel mio studio. Non è pericoloso nè doloroso in quanto le sostanze testate non vengono nè ingerite nè iniettate nel paziente. Non viene usato nessun macchinario. Il test sfrutta le risposte dei muscoli a determinati stimoli. E' interessante sapere che si puo' valutare in questo modo anche l'efficacia di un rimedio o di un farmaco.
Esiste un rimedio specifico per le allergie? Io trovo estremamente efficace il trattamento di MC-EWEN. Si tratta di un vaccino iposensibilizzante inglese, che ha alcune caratteristiche principali: è molto sicuro perché l’allergene viene introdotto sotto cute in dosi infinitesimali; è polivalente, quindi è possibile curare pazienti che presentano più allergie; è comodo, perché ogni somministrazione sottocutanea (che viene fatta da me nel mio studio) ha una notevole efficacia per almeno quattro mesi. Che cosa ci dice dei radicali liberi? Sono tossine altamente aggressive, che possono colpire qualsiasi tessuto del nostro corpo. Sono prodotti in grandi quantità in condizioni di stress (malattie, uso di farmaci, pillola antifecondativa, fumo, abuso di alcool, cibo inadeguato o mal digerito, inquinamento ambientale, stress psicologico, ferite, sedentarietà o attività fisica intensa). In quantità più modeste sono un prodotto normale della nostra vita quotidiana. Si associano a malattie croniche quali artrite, malattie della pelle, malattie respiratorie, malattie cardiache, arteriosclerosi, invecchiamento precoce, demenza, certi tipi di tumore ecc.
Esiste un test semplice e specifico e perché vale la pena di farlo? Esistono due test, che si eseguono su una goccia di sangue, ottenuta pungendo un polpastrello, che ci dicono la quantità di radicali liberi presenti nel corpo e la capacità dell’organismo di produrre antiossidanti, cioè le sostanze che annullano i radicali liberi. Può essere molto utile conoscere la propria situazione clinica per valutare il rischio di andare incontro a qualcuna della patologie descritte e per cercare di godere di ottima salute.
Dr. Guido Corti
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Dov'è possibile eseguire questi test? È possibile eseguirli nel mio studio di Cernobbio, previo appuntamento.
Dr. Corti, may I ask who exactly consult you? I often see patients who have previously had unsatisfactory medical consultations and experiences. The people I examine generally suffer from on-going skin conditions of unknown origin, asthma, allergies, digestion problems, stress and tiredness that have not been resolved. I try to create the conditions for spontaneous healing by applying my knowledge of ayurvedic medicine. Healing takes place naturally, digestion is for instance improved by correcting unhealthy eating habits and lifestyle.
What methods do you use for diagnosis and therapy? Alongside methods used in standard western medicine such as PRICK TEST and PATCH TEST (skin tests used for identifying allergies) I also use applied kinesiology tests, a method I practiced for over 20 years working at CENTRO SAN ROCCO CHIROPRATICA in Como as a consultant to resolve the above mentioned health issues.
How do you carry out these tests? Are they painful or dangerous in any way? I run the tests personally in my surgery. They’re neither painful nor dangerous as the substances tested are not ingested or injected into the body and no machines or instruments are necessary. The tests are based on muscle response to certain stimuli. It’s interesting to note that this way we can also assess the efficacy of a remedy or a drug.
Is there a specific remedy for allergies? I find the MC-EWEN treatment extremely effective. It’s a desensitizing English vaccine with the following main properties: First: it’s very safe because the allergen is introduced subcutaneously in minute quantities. Second: it’s polyvalent (multipurpose) which means we can treat patients who have more than one allergy. Third: it’s convenient, because every subcutaneous injection (done by me in my surgery) has a remarkable efficacy lasting at least four months.
What can you tell us about free radicals? They are highly aggressive toxins that can strike any tissue in our body. They are produced in great quantities when we are subjected to stressful conditions (illness, drugs, birth control pills, smoking, alcohol, unhealthy or badly digested food, pollution, psychological stress, wounds, sedentary or overactive lifestyle). In modest quantities they are ordinary products of everyday life. They are, however, associated with chronic illnesses such as arthritis, skin conditions, respiratory or heart disease, hardening of the arteries, premature aging , dementia, certain types of cancer etc.
Is there a simple, specific test for free radicals and is it worth doing it? There are two tests carried out on a drop of blood (obtained by pricking a finger) which can tell us the quantity of free radicals in our body and our ability to produce antioxidants i.e. substances that can eliminate free radicals. It’s very useful to know one’s own clinical situation to assess the risks of contracting one of the illnesses described above and try to enjoy a healthy life.
Where is it possible to run these tests? In my surgery in Cernobbio, but first, you have to make an appointment.
THREE WAYS TO GOOD HEALTH: • KINESIOLOGY • AYURVEDA • FREE RADICALS
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STUDIO MEDICO DOTT. GUIDO CORTI Via Garibaldi 15 22012 Cernobbio Tel. +39 031/510100 segreteria@dottcorticernobbio.it www.dottcorticernobbio.it SYNLAB (ex San Nicolo') Viale Innocenzo XI, 70 22100 Como Tel. +39 031/2764111
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A&P S.r.l. Via Dante, 33 - 22070 Luisago (CO) info@pulizieap.it www.pulizieap.it
lake FILIPPO MAGNI
Il Profumo del Lago foto Riccardo Bestetti - Lecco 145
La piramide olfattiva The olfactory pyramid
Incontriamo Filippo Magni per farci accompagnare nel mondo di Brezza Leggera, nuova fragranza dedicata al lago di Como. Come è nata questa idea? «Vivo e lavoro all’estero da circa 10 anni. Pur essendo nato e cresciuto con il Lago sotto gli occhi, é proprio lontano dall’Italia che mi sono reso conto della sua bellezza e del suo fascino, tanto da arrivare ad averne nostalgia. Muovendomi in un ambiente di lavoro internazionale, mi sono anche reso conto del fortissimo richiamo del “brand” Lago di Como: é apprezzato nel mondo come un luogo esclusivo, unico ed elegante. Ho pensato quindi di dare il mio contributo creando un profumo ispirato al Lago di Como che ne rispettasse le caratteristiche: dalla fragranza al packaging,
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dal logo al nome Brezza Leggera, dall’immagine per la pubblicitá alla presentazione nei punti vendita, alla cura nei dettagli: il tappo, la carta, la sfumatura del flacone». Perché una “Raggiera” nel logo? «Cercavo un simbolo delicato e ricercato. Rappresenta la raggiera che indossava Lucia il giorno del matrimonio con Renzo ne I Promessi Sposi. É perfetta, perché oltre ad essere bella, racchiude anche l’aspetto di tradizione e storia delle zone del Lago. Questo aggiunge un non so ché di complicitá con il prodotto perché solo noi locali sappiamo riconoscerla, mentre un turista non lo saprá mai, a meno che non se ne interessi e faccia delle ricerche... rende il profumo piú interessante e meno ovvio». Quali sono le note caratteristiche?
Il profumo, "Brezza Leggera" The fragrance, "Brezza Leggera"
«Brezza Leggera é il risultato di un lavoro appassionato. Ho messo cura e impegno per cercare di arrivare a dar forma al prodotto che avevo in mente e che doveva essere all’altezza del luogo che rappresenta... Con il profumista abbiamo selezionato le migliori materie prime, mirando ad ottenere una fragranza fresca, leggera, “pulita”. Abbiamo voluto una concentrazione del 14% - eau de parfum, quindi – per garantire la persistenza. La tiratura é limitata propio per mantenere l’esclusivitá ed anche il canale di vendita é particolare: pochi hotel e grand hotel selezionati per il loro charm, storia, prestigio e per l’entusiasmo che hanno dimostrato verso l’idea. Alcuni (pochi) negozi di nicchia abituati a trattare con amore e con cura prodotti preziosi e rari».
A chi é diretto? «A chi apprezza le cose fatte con passione, a chi riconosce un plus nella marca “Lago di Como” e lo sente come suo perché gli trasmette emozioni o perché si identifica col suo stile cosí apprezzato ed invidiato all’estero». Futuro prossimo? «Voglio trovare altri punti vendita sul Lago e in Brianza, sempre restando fedele alle caratteristiche che menzionavo prima: prestigio o stile del luogo ed amore per il prodotto. Per la stagione autunno e inverno selezioneró profumerie di nicchia in alcune capitali d’Europa e del mondo, cominciando lí dove il Lago di Como ed il suo pregio sono piú riconosciuti».
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Filippo Magni LAKE COMO fragrance We meet Filippo Magni to let us introduce to the world of Brezza Leggera, a new fragrance dedicated to Lake Como. How was this idea born? «I live and work abroad for about 10 years. Even though I was born and I grew in front of the lake, when I was away from Italy I understood better its beauty and its fascination. Working all over the world, I realized the importance of the “brand” Lake Como. So I thought I could create a perfume inspired to Lake Como and its characteristics: from the fragrance to the packaging, from the logo to the name Brezza Leggera (Light Breeze), from the image for the advertisement to the presentation in the shops».
Can you explain us the logo? «I was looking for a delicate and particular symbol. It represents the ray decoration in the hairs that wore the character Lucia on the wedding day with Renzo in the novel “The Bethrothed”». What are its characteristic notes? «With the perfume expert we selected the best essences, aiming at getting a fresh, light and “clean” fragrance. We wanted a concentration of 14% eau de perfume, then – to grant the persistence. The production is limited to maintain the exclusivity and also the distribution channels is unusual: few hotels and grand hotels selected for their charm, history, prestige and few selected shops». To whom is it addressed? «To those who appreciate things done with passion, to those who recognize an added value in the brand “Lake Como” and they feel it so close because it conveys emotions or because it is identified in their styles». Next future? «I want to find other sale points on Lake Como and in Brianza and for the fall and the winter I will select some perfumeries in some Europe and world capitals».
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TERRITORIO
CASSAGO BRIANZA
Tappa importante del Cammino di Sant'Agostino Dipinto di Sant'Agostino nella ex Canonica Parrocchiale
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A painting of Saint Augustine in the former Parsonage
di Luca Bernardi foto Associazione storico-culturale S. Agostino
La Sala consiliare del Municipio di Cassago ha ospitato dal 27 agosto al 9 settembre la Settimana Agostiniana, manifestazione giunta alla XXII edizione sotto il patrocinio della Provincia di Lecco, il cui tema è stato la famiglia nei diversi aspetti costitutivi, attingendo alla tradizione agostiniana fino a sviluppare le problematiche contemporanee. Cassago fa parte del percorso del Cammino di Sant’Agostino, che originariamente collegava venticinque santuari mariani nel territorio della Brianza. In seguito il Cammino si è ampliato con l’ag-
giunta del tratto milanese (da Monza a Pavia), del tratto genovese (da Genova a Pavia) e del tratto nordafricano che comporta l’allungamento del Cammino al Nord Africa per un tragitto complessivo di 1300 Km. Cassago si identifica nella tradizione con il rus Cassiciacum di Verecondo, citato da S. Agostino nelle Confessioni, dove il santo si ritirò in vista della preparazione per il battesimo. Agostino, nato a Tagaste (l’attuale Souk Ahras in Algeria) il 13 novembre 354, all’età di 29 anni aprì a Roma una scuola di retorica. Il prefetto Quinto Au-
La cappella di Sant'Agostino, chiesa parrocchiale di Cassago The chapel of Saint Augustine, parish church of Cassago
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Sotto, sepolcreto dei Visconti di Modrone
relio Simmaco lo inviò a Milano allo scopo di contrastare la fama del vescovo Ambrogio. L’incontro con Ambrogio fu decisivo per la conversione di Agostino, non tanto per la sua eloquenza, quanto per l’esempio. Agostino aveva maturato un percorso che lo aveva allontanato progressivamente dall’esercizio della retorica come mezzo per avvincere con la parola l’attenzione degli uomini e lo aveva indirizzato, soprattutto con la lettura dell’Hortensius di Cicerone, all’amore per la filosofia e la ricerca della verità. Ambrogio incarnava il nuovo ideale di uomo per cui la retorica non era tecnica per manipolare la verità ma metodo per l’approccio razionale alla verità. E la verità in Ambrogio da parola si tramutava in fatti, di cui tutti potevano fare esperienza. L'Associazione storico-culturale S.Agostino con le sue iniziative, supportate dal comune e dalla parrocchia di Cassago, attualizza ogni anno questi eventi essenziali per lo sviluppo della civiltà e del pensiero umano, che in un periodo incerto come quello attuale rappresentano un sicuro riferimento per una ricostruzione sociale.
Info
Associazione Storico - Culturale S. Agostino piazza Don Giovanni Motta 2 23893 Cassago Brianza (LC) tel. 039.955104 - 039.958105 www.cassiciaco.it info@cassiciaco.it
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Below, sepulchre of the Visconti di Modrone
Nelle foto, il parco storico-archeologico Sant'Agostino
In the photos, the historical archeological park Saint Augustine
Important stay of the Path of Saint Augustine The Municipality of Cassago guests the Settimana Agostiniana (Augustinian Week) from 27th August to the 9th September, event which reached its 22nd edition under the patronage of the Province of Lecco, the subject was the family in its different aspects, starting from the Augustinian tradition until the development of the contemporary issues. Cassago is part of the path of the Path of Saint Augustine, which originally connected 25 sanctuaries dedicated to the Holy Mary in the territory of Brianza. Then the Cammino also added the stretch of Milan (from Monza to Pavia), the stretch of Genoa (from Genoa to Pavia) and the north African stretch, with a total length of 1300 Km. Cassago identifies itself in the tradition with the rus Cassiciacum of Verecondo, mentioned by S. Augustine in the Confessions, where the saint decided to go to get prepared for the Baptism. Augustine, born in Tagaste (the present Souk Ahras in Algeria) on 13th November 354, at 29 years old, he opened a rhetoric school in Rome. The Prefect Quinto Aurelio Simmaco sent him in Milan with the aim to contrast the importance of the bishop Ambrose. The meeting with Ambrose was fundamental for the conversion of Augustine, not much for his eloquence, but mainly for the example he was giving. Augustine matured a path that brought him away from the exercise of the rhetoric as a way to grab the attention of men and thanks to the reading of Hortensius by Cicero he got close to philosophy and the search of truth. Ambrose represented the new ideal of man, for whom rhetoric was not a technique to manipulate the truth, but a method for the rational approach to the truth. And the truth in Ambrose from word turned into facts, that everybody could experience. With its initiatives, the Municipality of Cassago promoted every year these events essential for the civilization and human thought developments, that in an uncertain time, just like the present one, are a reliable reference for a social reconstruction.
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TERRITORIO
IL TURISMO PASSA DALLE ANTICHE VIE foto Daniele Zoccola, Barbara Mezzera testi Provincia di Lecco
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Panorama dal Castello di Vezio
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foto ŠD.Zoccola
Landscape from Castello di Vezio
TOURISM PASSES FROM THE ANCIENT PATHS A piedi percorrendo tutto il Lago di Como fino a raggiungere la Valchiavenna e poi la Svizzera, lungo le antiche vie commerciali di comunicazione che collegavano l’Italia alla Svizzera: è questo l’ambizioso progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera 2007/2013. Infatti, il territorio delle province di Lecco e Como, della Mesolcina e della Valchiavenna, ha una ricca storia legata ai commerci fra il nord e il sud dell’Europa, vie di comunicazione, ora abbandonante, che nei secoli hanno permesso a uomini, merci e idee di circolare nonostante i confini e l’instabilità politica. E’ questo il tema attorno al quale valorizzare e promuovere un itinerario lungo le dorsali pedonali storiche di scambio fra l'Italia e la Svizzera offrendo un’occasione di fruizione dolce del territorio alla riscoperta di luoghi e tradizioni locali. I percorsi scelti sono adatti a tutti: dai meno allenati ai più sportivi. Da evidenziare non solo il recupero delle vie fisiche che collegano i territori transfrontalieri, punto di partenza del progetto, ma anche e soprattutto altri importanti elementi distintivi e innovativi quali: il recupero della storia dei luoghi come fattore di suggestione e di motivazione al viaggio; la mobilità a piedi come mezzo per conoscere e spostarsi lungo il territorio alla riscoperta di luoghi e tradizioni della popolazione; l’offerta di un itinerario unitario; la creazione di offerte di percorsi diversificati in base al target di riferimento (percorsi più semplici per gli utenti generalisti e percorsi più impegnativi per gli utenti sportivi); la messa a disposizione dei turisti di una serie di strumenti on-line per la visita e la conoscenza dei luoghi (mappe degli itinerari, file di georeferenziazione adattati ai navigatori satellitari, ecc.). Insomma una proposta di grande valenza per il turismo attivo e di impatto socio-economico che troverà collocazione sul mercato turistico a partire dall’autunno 2013, ma soprattutto potrà rappresentare un’opportunità in vista dell’EXPO 2015.
Below, on left, Forte Fuentes, Colico; on the right, Castello di Vezio, Perledo
foto ©D.Zoccola
Sotto, a sinistra, il Forte Fuentes a Colico; a destra, il Castello di Vezio a Perledo
On foot along the entire Lake Como you reach Valchiavenna and then Switzerland, along the ancient commercial communication paths which connected Italy with Switzerland. This is the ambitious project financed by the European Union, inside the Cooperation Program Italy Switzerland 2007/2013. Actually the territory of the provinces of Lecco and Como, of the Mesolcina and of Valchiavenna has a rich history linked to the trade between the north and the south of Europe; way of communications that now are abandoned and during the centuries they let people, goods and ideas circulate despite the borders and the political instability. This is the subject around which an itinerary along the historical walking path can be valorized and promoted offering an occasion to discover the territory, the places and the local traditions. The selected paths are for everybody: from the less trained to expert hikers. It is important to stress not just the recovery of the paths which connected the territories on the borders, starting point of the project, but also considering other fundamental innovative elements: the preservation of history as a suggestive and motivation element worth the travel; the mobility on foot as a way to know and to move around the territory to discover places and traditions; the offer of an unitary itinerary; the creation of offers of different paths according to the reference targets (very simple paths for general tourists and more demanding paths for exeperts); the availability of a set of on-line instruments for the tourists to visit and to know the places (maps of itineraries, file of references for gps, ecc.). In short, a proposal of great impact for tourism and of social-economic impact which will find a position on the tourist market starting from 2013, but above all it could represent an opportunity for EXPO 2015.
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Itinerario di trekking sportivo: si snoda prevalentemente in quota e presenta un livello di difficoltà medio-alto. Le vie interessano l’area della Comunità Montana Valchiavenna e Comune di Gordona e della provincia di Como e si immettono nella Regione Mesolcina (CH) attraverso tre passi: Passo della Forcola, Bocchetta del Notar e Bocchetta di Agnon. Nel territorio Svizzero i percorsi proseguono verso i Comuni di Cama e Soazza e si raccordano con il percorso relax che dal Passo Camedo arriva fino al San Bernardino. Questi percorsi impegnativi si incontrano anche con un itinerario in quota denominato “Alta Via” che arriva fino al San Bernardino. Itinerario di trekking relax: si sviluppa principalmente a mezza costa o in fondo valle e risulta adatto anche ad un target composto da famiglie. I percorsi interessano il perimetro del lago di Como (itinerario orientale lecchese –Sentiero del viandante; itinerario occidentale comasco– Via dei monti lariani; percorso del triangolo lariano) e si uniscono a Gravedona. Da qui il percorso può collegarsi all’itinerario sportivo oppure proseguire in un'unica via relax per la Bocchetta di Camedo entrando in Regione Mesolcina e attraversandola da Sud verso Nord nel fondovalle.
Challenging trekking itinerary: it develops at high altitude and it has a medium– high level of difficulty. The streets are located in the area of the Comunità Montana Valchiavenna and the municipality of Gordona and the province of Como and they enter the Mesolcina region (Switzerland) through three passes: Passo della Forcola, Bocchetta del Notar and Bocchetta di Agnon. In the Swiss territory the paths continue in direction of the municipality of Cama and Soazza and they are linked with the relax path that from the Passo Camedo reaches San Bernardino. These demanding paths also met in an itinerary called “High Path” which reaches San Bernardino. Relaxing trekking itinerary: it mainly develops at halfway up or at the bottom of the valley and it is ideal also for families. The paths are located on the perimeter of Lake Como (eastern itinerary of Lecco – Sentiero del Viandante; western itinerary of Como – Via dei monti lariani; path of the triangle of Lake Como) and join together in Gravedona. From there, the path can be connected to the sports path or it can continue in one single relax path following the Bocchetta di Camedo entering in Regione Mesolcina and crossing it from the south to the north of the bottom of the valley.
UN’OPPORTUNITA PER LE AZIENDE DEL TERRITORIO Nell’ambito del progetto sarà organizzata, ad ottobre, la Borsa Locale del Turismo, legata alle “Antiche Vie di Comunicazione Tra Italia e Svizzera”. Si tratta di un’importante occasione di incontro tra la domanda e l’offerta sul tema della “mobilità dolce”, un momento di conoscenza e interlocuzione fra gli organizzatori professionali dell’offerta (tour operator e agenzie di viaggio locali) e tutti i fornitori di servizi di interesse turistico lungo il percorso dell’intero progetto. Ristoranti, aziende di servizi, produttori ecc…saranno inseriti in un data base per formulare un pacchetto completo da posizionare sul mercato.
AN OPPORTUNITY FOR THE COMPANIES OF THE TERRITORY During this project, in October, it is organized the Borsa Locale del Turismo, linked to the “Ancient Paths of Communication between Italy and Switzerland”. It is an important occasion for demand and supply to match, linked to the subject of the “slow mobility”, a moment of knowledge and interaction among the professional organizers of the offer (tour operators and local travel agencies) and all the suppliers of services for tourist along the path of the entire project. Restaurants, services companies, producers ecc…are listed on a data base to create a package to present on the market.
Wayfarer mountain trak foto ©B.Mezzera
Sentiero del Viandante
L' Assessore al Turismo, Fabio Dadati Assessorato al Turismo della Provincia di Lecco capofila del progetto Tel. 0341/295509 - turismo@provincia.lecco.it
Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera 2007 - 2013 Programma Cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
Le opportunità non hanno confini
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La pazienza delle stagioni
GENERAZIONI tra VITE e VINO
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Marco Triacca
di Gian Enrico Ghilotti foto Archivio La Perla, Goblin/Laura Malegori, Anna Pakula Siamo in Valtellina. Nella foto di apertura vi è un giovane e un acino d'uva. Più precisamente di Nebbiolo. Due soggetti preziosi. Il primo perché non è facile ritrovare giovani generazioni decise a investire la propria vitalità nella fatica paziente del viticoltore. Il secondo, l’acino di Nebbiolo, coltivato sui terrazzamenti eroici del versante retico valtellinese, perché racchiude il valore prezioso e unico della viticoltura di montagna. Il luogo è Valgella. Una delle preziose coste terrazzate a vigneto della Valtellina, proprio ai piedi della medioevale Torre di Teglio. La storica “tellus” che dà il nome all’intersa vallata. Qui coltiva il suo sogno Marco Triacca, il giovane imprenditore della nostra foto. 32 anni, nato in Svizzera, ma cresciuto nelle vigne di famiglia, in Valtellina. Ha alimentato il suo sogno con una laurea in ingegneria
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agraria al Politecnico Federale di Zurigo, un Master in Enologia e Viticoltura a Montpellier e Bordeaux e, nel tempo libero, non si è fatto mancare molto lavoro in vigna, in Francia e in Italia. Risultato, una nuova azienda vincola, la sua. L’ha chiamata “La Perla” e il nome di per sé già dischiude preziosità da scoprire e da degustare. Uno solo l’obiettivo di questo giovane viticoltore italo-svizzero, produrre vino e farlo in Valtellina. Roberto Cipresso scrive nel suo bel libro “Il romanzo del Vino” che «le fatiche del vino, così tante e diverse, fanno specchiare il produttore nel vino…ecco perché, a volte in forma stupefacente, il vino e chi lo fa si assomigliano profondamente». Ed eccoci ad un’altra preziosità. Il valore della famiglia e delle generazioni. Non c’è nella foto, ma la si ritrova nello sguardo di Marco Triacca, nel suo nell’impegno, nella fatica,
Marco Triacca bambino
Domenico Triacca
Marco Triacca child
nelle speranze e nella pazienza coltivate e tramandate come un'arte da generazione in generazione, da padre in figlio. Per Marco un testimone in continuità al lavoro di sviluppo e propulsione della viticoltura eroica di montagna che gli viene dal padre Domenico. Una figura di primo piano del panorama enologico nazionale ed internazionale, al quale è riconosciuto un ruolo di indiscusso pioniere ed innovatore della viticoltura in Valtellina. Così oggi Domenico trasferisce al figlio Marco, come già avvenuto per lui da parte di suo padre, un preziosissimo bagaglio di esperienze, lavoro, ricerca tecnico-enologica e valori umani, prima ancora che professionali, assolutamente unico. Sarà per tutto questo che l’8 giugno scorso non hanno voluto mancare al battesimo della nuova azienda vinicola "La Perla" alcuni amici che sono anche primari
testimoni di questi valori di famiglia, lavoro e grande amore per il territorio e per il vino. Erano presenti, accanto a Marco e Domenico, François Murisier, vice presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino e presidente del Comitato Tecnico Scientifico del C.E.R.V.I.M. (Centro di Ricerca, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana). Giuseppe Meregalli, presidente del Gruppo Meregalli e, insieme al figlio Marcello, alla guida del più prestigioso Gruppo Italiano di commercio e distribuzione vinicola. Un’azienda che dalla sua base di Monza si occupa di vino dal 1856 ed è oggi leader indiscusso sui mercati enologici internazionali. La famiglia Speri, un nome di prestigio nel panorama enologico nazionale ed internazionale, dalle cui vigne in Valpolicella nasce il blasonato Amarone. “Coltiviamo sogni”, re-
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In alto, nella foto "Famiglie del vino": da sinistra François Murisier, Domenico Triacca, Marco Triacca, Giuseppe Meregalli, Carlo Speri
cita il motto che Marco Triacca ha scelto per la sua impresa, ben sapendo che per farlo ci vuole la concretezza del lavoro e della ricerca. Volontà che alimentano il sogno e lo rendono unico, tanto che proprio il vigneto della tenuta "La Perla", a Valgella, è stato il primo vigneto in Valtellina ad adottare, non senza resistenze “tradizionali”, la soluzione di coltivazione “a girapoggio”. Tecnica ora diffusa e imitata in varie vigne della provincia di Sondrio per i vantaggi gestionali che favoriscono la coltivazione e la cura del vigneto. Primariati che con orgoglio Marco Triacca “coltiva”, insieme ad un unico ed esclusivo sistema di allevamento, sviluppato negli anni da suo padre Domenico. Una soluzione innovativa che, grazie all’adozione in vigna di “nuovi
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Above, in the photo "Famiglie del vino": from the left François Murisier, Domenico Triacca, Marco Triacca, Giuseppe Meregalli, Carlo Speri
pali” dall’inconsueta ed inaspettata forma a chiave di musica, permette alla vite di catturare “gelosamente” ogni raggio di sole. Tutte soluzioni qualitative che hanno fatto decidere a Marco Triacca di produrre solo pochi vini e di distribuirli con l’aiuto e la condivisine degli attori commerciali qualificati che operano nell’ambito enologico della Provincia di Sondrio e non solo. Le enoteche, i ristoranti e gli hotel. Tutti selezionati partners che, come Marco Triacca, hanno una preziosa qualità, quella di amare il territorio e il vino. Una scelta che ha il supporto commerciale del Gruppo Meregalli al quale è affidata la commercializzazione della produzione "La Perla" sul mercato provinciale valtellinese. Per ora, poi si sa, il sogno continua.
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Un tetto ovunque
The patience of the seasons, generations between grapevines and wines
L’Azienda vinicola "La Perla" di Marco Triacca nasce nel 2009, con base a Valgella di Tresenda di Teglio, uno dei cuori della famosa costa terrazzata coltivata a vigneto della Valtellina. La varietà di vitigno coltivata è il Nebbiolo. La tenuta "La Perla" coltiva il primo vigneto in Valtellina che ha adottato interamente su tutta la superficie produttiva, fin dai primi anni ’80, la sistemazione dei filari “a girapoggio, permettendo così una parziale meccanizzazione delle varie fasi colturali del vigneto stesso, con significativi vantaggi qualitativi e gestionali. A questa scelta colturale "La Perla" affianca oggi un’altra soluzione innovativa, adottando l’impianto in vigna dei “nuovi pali” BertolussiTriacca, così da adattare maggiormente il sistema d’allevamento alle esigenze qualitative del territorio terrazzato. Questa soluzione permette all’Azienda La Perla di sviluppare un sistema di allevamento della vite che consente di esporre al sole la massima superficie fogliare della pianta, lasciando i grappoli completamente liberi, riuscendo così a contenere al minimo gli interventi manuali. La Perla di Marco Triacca aderisce al Consorzio Vini Valtellina e al C.E.R.V.I.M. (Centro di Ricerca e Studi per la Valorizzazione delle Viticoltura montana).
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"La Perla" oggi produce due tipologie di vino, entrambe da vitigno Nebbiolo e dai nomi che preziosamente dosano l’avvio di una produzione e lo scorrere del tempo. - La Mossa un Valtellina Superiore DOCG, dal colore di un bel rosso rubino brillante che si identifica decisamente nella tipicità dei Nebbiolo di Valtellina per eccellente limpidezza, ottime tonalità e l’intensità. Affinato per 20 mesi in botti, porta in dote un contenuto alcolico di ben 13 % vol. - Quattro Soli, uno Sforzato di Valtellina DOCG. “Quattro Soli”, perché l’uva che da origine a questo vino vede il sole delle quattro stagioni, considerato che la trasformazione avviene solo in inverno. Un vino dal colore veramente eccezionale, così come la sua limpidezza e la sua tonalità. Caratteristiche che gli assegnano una gran piacevolezza e una lunghissima persistenza al palato, come sa essere un “grande” Sforzato di Valtellina con una dote alcolica di ben 14,5 % vol. Anche lo Sforzato Quattro Soli viene affinato per 20 mesi in botti. Con la vendemmia 2011, La Perla produce anche una Riserva, che verrà commercializzata nei prossimi anni.
The wine-producing firm "La Perla" of Marco Triacca was born in 2009 and was located in Valgella di Tresenda di Teglio, one of the heart of the famous terraced coast with the cultivation of vineyards of Valtellina. The variety of the wine cultivated is the Nebbiolo. The property "La Perla" cultivates the first vineyard in Valtellina, which has on its entire production surface, from the ‘80ies, the setup of the rows at “girapoggio”, letting a partial mechanization of the different cultural phases of the vineyards, with important quality and managerial advantages. At this choice "La Perla" adds another innovative solution, using a plant in the vineyard of the “new poles” Bertolussi-Triacca, so it can adapt the breeding system to the quality needs of the terraced territory. This solution let the firm "La Perla" develop a breeding system of the grapevine that allow the exposure to the sun of the maximum leaf surface, leaving the clusters completely free, so that it can contain the manual interventions to the minimum. La Perla di Marco Triacca is part of the Consorzio Vini Valtellina and of the C.E.R.V.I.M. (Search and Study Center for the Valorization of the mountain Grape Growing) The wines Today "La Perla" produces two types of wines, both from Nebbiolo and with names that preciously measure the beginning of a production and the flow of time. - La Mossa, Valtellina Superiore DOCG, of vivid and brillant red, which is identified in the typical characteristics of the Nebbiolo di Valtellina, for excellent clearness, great tones and intensity. 20 months in oak barrels, alcohol content 13 % vol. - Quattro Soli, Sforzato di Valtellina DOCG. “Quattro Soli” (Four Suns), because the grapes from which this wine comes from the sun of the four seasons, considering that the transformation just happens in winter. A wine with an exceptional color, so is its clearness and its tones. These characteristics gives it a great pleasure and a long persistence on the palate, as it is a “great” Sforzato di Valtellina with an alcoholic content of 14,5 % vol. Also the Sforzato Quattro Soli stay for 20 months in oak barrels. With the grape harvest 2011, La Perla produces also a Reserve, which will be sold in the next years.
Info
I vini La Perla sono distribuiti dal Gruppo Meregalli. www.vini-laperla.com www.meregalli.com
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swiss Mendrisiotto e Basso Ceresio
A due passi dal Lago di Como 169
di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo
Una regione vibrante ed accogliente attende coloro che amano la buona cucina, i buoni vini, i sapori e le atmosfere autunnali. Una vera scoperta per chi non sa che a pochi chilometri da Como, in territorio elvetico, esiste una piccola area turistica denominata “Mendrisiotto e Basso Ceresio”. Qui è possibile trovare l’atmosfera della cultura italiana abbinata ad alcune delle peculiarità elvetiche maggiormente conosciute. L’offerta escursionistica, curata dal locale ente turistico (+ 41 91 641 30 50), attira almeno tanto quanto il famoso outlet Fox Town ed il Casinò che si trovano giusto all’entrata di Mendrisio. Con l’autunno ed i ricchi sapori delle pietanze stagionali accompagnati da vini di ottima qualità, nella regione l’offerta di svago si fa
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intrigante grazie ad un ricco calendario culturale che propone esposizioni d’arte in musei e gallerie, rappresentazioni teatrali e musicali, ma anche eventi a carattere tradizionale, quali le rassegne gastronomiche, la Fiera di San Martino e molti altri. Il locale ente turistico propone visite guidate nel centro storico del borgo, degustazioni in cantina o ancora visite in luoghi particolari quali la cantina di produzione dello Zincarlin, presidio slow food. Una visita in giornata o un soggiorno in una delle strutture presenti nella regione può essere valutata consultando il sito www.mendrisiottoturismo.ch, mentre programmi particolari che sviluppano temi specifici, quali quello del Percorso del Cemento o altri, possono essere espressamente allestiti per l’occasione.
SO CLOSE TO LAKE COMO
A vibrating and pleasant region is waiting for those who love good food, good wines, the autumn tastes and atmospheres. A real discovery for those who don’t know that few kilometers away from Como, in the Swiss territory, you find a small tourist area called “Mendrisiotto and Lower Lake Lugano”! Here it is possible to find the atmosphere of the Italian culture combined with some of the famous Swiss peculiarities. The excursion offers, organized by the local tourist office (+ 41 91 641 30 50) attracts so much as the famous outlet Fox Town and the Casino, which are located right in front of the entrance
of Mendrisio. In Autumn the rich tastes of the seasonal dishes are accompanied with good quality wines and in the region the relax offers are intriguing thanks to a rich cultural calendar that proposes art exhibitions and galleries, theatre and music, but also traditional events, linked to the food tradition, the Fair of St.Martin and other events. The local tourist office proposes guided tours of the historical center, wine tasting or wine cellar visits, such as the one of the Zincarlin, slow food place. A visit of day or a stay in one of the accommodations in the region can be selected consulting the web site www.mendrisiottoturismo.ch, while particular programs which develop specific themes, for example the Path of the Cement or others, can expressly be prepared for the occasion.
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EVENTI
Il BSI Swiss Architectural Award 2012 premia lo Studio Mumbai E’ Studio Mumbai (India) il vincitore della terza edizione del BSI Swiss Architectural Award: premio internazionale di architettura promosso da BSI Architectural Foundation, con il patrocinio dell’Ufficio Federale della Cultura a Berna e dell’Accademia di Architettura di Mendrisio (Università della Svizzera Italiana), e organizzato dall’Archivio del Moderno di Mendrisio. Il premio, che ammonta a 100.000 franchi, qualifica attualmente il BSI Swiss Architectural Award come uno dei premi di architettura di maggiore contenuto economico a livello internazionale. Il vincitore dell’edizione 2012, Studio Mumbai, è stato selezionato tra 26 candidati provenienti da 12 paesi dalla giuria presieduta da Mario Botta (Svizzera) e composta da Gonçalo Byrne (Portogallo), Marco Della Torre (Italia), Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germania) e Mohsen Mostafavi (USA), con Nicola Navone (Svizzera), segretario del premio. La giuria ha premiato all’unanimità Studio Mumbai per la qualità delle opere presentate e per l’originalità del processo da cui derivano: «Un processo fondato su un raffinato sapere artigianale che viene riconsiderato e valorizzato attraverso una costante interazione tra disegno e costruzione e un metodo di lavoro collettivo in cui i diversi apporti concorrono inscindibilmente al risultato finale. In queste opere il rapporto con la tradizione locale muove dall’atto concreto del costruire (piuttosto cha da un determinato repertorio formale o tipologico) e pone in questione la natura stessa dell’atto creativo, sulla scorta di un orientamento empirista che apre la via a sviluppi fecondi».
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Come ha dichiarato il presidente della giuria, Mario Botta, «Di Studio Mumbai colpiscono le modalità del processo creativo e la ricerca di un rapporto con la storia e la memoria del luogo che, fondandosi su di un sapere costruttivo sedimentato, approda a un linguaggio contemporaneo alieno da cedimenti nostalgici. Mi piace pensare che in questi anni segnati dalla globalizzazione vi sia un recupero della perizia artigianale, così che l’architettura torni a essere anzitutto espressione, colta e sapiente, del lavoro umano».
Studio Mumbai wins BSI Architectural Award 2012 Studio Mumbai (India) is the winner of the third edition of BSI Swiss Architectural Award: an international architectural award promoted by BSI Architectural Foundation, under the patronage of the Federal Office of the Culture in Bern and of the Architecture Academy of Mendrisio (University of the Italian Switzerland) and organized by the Modern Archive of Mendrisio. The prize, which amounts to 100.000 Swiss francs, made
the BSI Swiss Architectural Award one of the richest architecture awards at international level. The winner of the edition 2012, Studio Mumbai, was selected among 26 participants coming from 12 countries by the panel officiated by Mario Botta (Switzerland) with Gonçalo Byrne (Portugal), Marco Della Torre (Italy), Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germany) and Mohsen Mostafavi (USA), with Nicola Navone (Switzerland) secretary of the award. The panel unanimously rewarded Studio Mumbai for the quality of the works of art presented and for the originality of the process from which they come from: «A process founded on a refined handicraft knowledge that is reconsidered and valorized with a constant interaction among drawing and construction and a method of collective work in which the different contributions aim at reaching the final result. In these works the relationship with the local traditions goes from the practical action of building (rather than from a certain formal repertory) and pose the question on the nature itself in the creative act, on the basis of an empiric orientation, which opens the way to possible developments». As declared by the president of the panel, Mario Botta, «You are struck by the modalities of the creative process of Studio Mumbai and also by the research of a relationship with the history and the memory of the place founded on a well-grounded constructive know how, actually it uses a contemporary language without any nostalgia. I like to think that in these years marked by the globalization, it occurs a recovery of the handicraft skill, so that architecture can return to be a cultured and wise expression of the human work».
Copper House Studio Mumbai, Copper House II, Chondi, Maharashtra (India), 2011 Foto di / Photo by Helene Binet
Leti Studio Mumbai, Leti 360 Resort, Leti, Uttaranchal (India), 2007 Foto di / Photo by Helene Binet
Palmyra House Studio Mumbai, Palmyra House, Nandgaon, Maharashtra (India), 2007 Foto di / Photo by173 Helene Binet
EVENTI
65 Edizione Festival del FILM Locarno di Guido Capizzi, Idapaola Sozzani foto © Festival del Film di Locarno
L’11 agosto la cerimonia di chiusura in piazza Grande, con 5.700 spettatori, della 65o edizione del Festival del Film Locarno. Il “Pardo” d’oro al film francese “La fille de nulle part” di Jean-Claude Brisseau. Il presidente Marco Solari ci ha detto che «è già iniziato il lavoro per la 66^ edizione e tra le priorità c’è l’incremento del marketing mondiale del festival oltre all’appoggiare gli sforzi della città di Locarno per la realizzazione del Palazzo del Cinema e del Centro dell’Audiovisivo». Il direttore operativo Mario Cacciamognaga ci ha dato qualche numero: «In 11 giorni di festival 161.680 spettatori (nel 2011 furono 159.500), sono aumentati gli accrediti “industry” (970 contro
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i 900 del 2011)». Il direttore artistico Olivier Pè re, alla sua 3o edizione, ci sottolinea che a Locarno «abbiamo celebrato il cinema in tutte le sue forme, con concorsi esigenti, retrospettive generose, conversazioni con il pubblico molto seguite, una finestra sulla formazione, incontri con l’industria cinematografica». Nadia Dresti, responsabile dell’”Industry office” ci conferma che «grazie al clima d’innovazione del Festival di Locarno i tre “Industry days” sono stati occasione di sostegno ai produttori per incontrare gli acquirenti» e ci ricorda anche il lancio di una nuova iniziativa: «StepIn è una piattaforma di scambio per sviluppare e discutere nuove strategie per il domani delle vendite,
della distribuzione e della promozione dei film d’autore». Questo grande cineforum internazionale sostiene la cinematografia di Paesi emergenti nella realizzazione di film: dopo la Colombia quest’anno è toccato al Messico presentare una serie di titoli in post-produzione nella sezione “La Carte Blanche”. Sono passati sul palco di piazza Grande personaggi che hanno fatto la storia del cinema e, comunque, che hanno fatto cassetto come protagonisti di seguitissimi film: Charlotte Rampling, premiata con l’Award Moët & Chandon, Ornella Muti, Alain Delon, Renato Pozzetto. La 66o edizione del festival del Film Locarno si svolgerà dal 7 al 17 agosto 2013.
Nella foto, veduta di Piazza Grande, Locarno
foto Š Festival del Film Locarno / Massimo Pedrazzini
In the photo, view of Piazza Grande, Locarno
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65th edition of the FESTIVAL FILM LOCARNO On 11th August the closing ceremony of the 65th edition of the Festival di Locarno held in Piazza Grande, welcomed 5.700 spectators. The golden “Pardo” was given to the French movie “La fille de nulle part” by Jean-Claude Brisseau. The president Marco Solari told us that «we already started working for the 66th edition and among the priorities there is an increase of the international marketing of the festival beside supporting the efforts of the city of Locarno to build the Palace of Cinema and the Center of the Audiovideo». The operative director Mario Cacciamognaga gave us a few figures: «in 11 days of festival 161.680 spectators (in 2011 there
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were 159.500), plus an increase in the “industry” representatives (970 in 2012, 900 in 2011)». The artistic director Olivier Pére is at his 3rd edition and stresses that in Locarno «we celebrated the cinema in all its forms, with demanding contests, generous retrospectives, conversations with a large public, a window on training, meetings with the cinema industry». Nadia Dresti, responsible for the “Industry office” confirms that «thanks to the innovation of the Festival di Locarno, the three “Industry days” have been an occasion to support the producers and to meet the buyers» and she reminds us of the launch of a new initiative: «StepIn is a platform of exchan-
ge to develop and discuss of new strategies for future sales, distribution and promotion of art films». This huge international film debate supports cinematography in emerging countries for the realization of films: after Columbia, this is the year of Mexico, which presented different films in post-production in the section “La Carte Blanche”. In Piazza Grande there were personalities who made the history of cinema and, anyway, who were protagonists of successful films: Charlotte Rampling, who got the Award Moët & Chandon, Ornella Muti, Alain Delon, Renato Pozzetto. The 66th edition of the Film Locarno is held from 7th to 17th August 2013.
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EVENTI
ESTIVALJAZZ
l'entusiasmo per la buona musica
Guido Capizzi, Idapaola Sozzani foto © Estivaljazz
5 serate, 18 concerti di buona musica a Mendrisio e a Lugano che la 34o edizione di Estivaljazz ha regalato al pubblico di appassionati. Evento consolidato negli anni e sempre gratuito. Sul palco di Estival sono passati i grandi nomi del jazz e della musica internazionale. Il principale sponsor della manifestazione è la BancaStato del Cantone Ticino. Il presidente Bernardino Bulla ci ricorda che «l’operato di BancaStato è a favore dello sviluppo economico del Ticino anche quando finanzia manifestazioni culturali, sociali e sportive». Altro sponsor principale è Manor, il cui direttore Massimo Romano ci evidenzia come i grandi magazzini svizzeri «sono impegnati nell’appoggiare il dinamismo della vita sociale e culturale in tutto il Paese ». Le città di Mendrisio e Lugano sono sponsor istituzionali con il sostegno di LuganoTurismo e SwissLot. Così a Estival arrivano i maggiori interpreti di jazz, blues, soul, funk, rock e world music. Il premio alla carriera è stato assegnato a Dr. John (Malcom Rebennack jr), da oltre 50 anni straordinario musicista protagonista sulla scena mondiale, vincitore di 5 Grammy Awards. A Jacky Marti, che da 34 anni organizza con Andreas Wyden l’evento di Lugano, abbiamo chiesto un bilancio dell’edizione 2012 di Estivaljazz e le prime anticipazioni per il futuro. «E' stata una gran bella edizione di Estival e siamo davvero molto soddisfatti. Il pubblico ha risposto con entusiasmo (la serata conclusiva è stata da primato, con circa 20.000 persone in Piazza a celebrare gli Chic). Successo a Mendrisio - in evidenza l'esibizione dell'orchestra della Svizzera Italiana con Al DiMeola e la rivelazione Sun Nah - e successo a Lugano dove si sono alternate stelle di prima grandezza tra le quali Ruben Blades, Sheila E, Michel Camilo, Mory Kanté, Dr. John e Macy Gray. Il prossimo grande appuntamento sarà in novembre (dal 6 al 10) per le EstivalNights che riporteranno a Lugano la grande musica di Estival. Tra i nomi sicuri segnalo i Take 6, la pianista giapponese Hiromi, la splendida Esperanza Spalding e il progetto di Idan Raichel e Vieux Farka Touré. Sarà un vero EstivalIndoor, cinque sere al Teatro Cittadella, proposto da Estival, dalla Città di Lugano e dalla RSI».
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ESTIVALJAZZ: ENTHUSIASM FOR GOOD MUSIC 5 evenings, 18 concerts characterized by good music in Mendrisio and in Lugano for the 34th edition of Estivaljazz for a passionate public. This event was consolidated during the years and it is free. On the stage of Estival there were the important names of jazz and international music. The main sponsor of the event is BancaStato of Cantone Ticino. The president Bernardino Bulla reminds us that «the BancaStato supports the economic development in the Ticino, even when it finances cultural, social and sports events». Another main sponsor is Manor, the director Massimo Romano stresses how the big Swiss department stores «they are involved in supporting the dynamism of the social and cultural life in the whole country». The cities of Mendrisio and Lugano are the institutional sponsors with the support of LuganoTurismo and SwissLot. So at Estival you can find the greatest artists of jazz, blues, soul, funk, rock and world music. Dr. John (Malcom Rebennack jr) got the career prize, for more than 50 years an extraordinary musician and a protagonist of the world scene winning 5 Grammy Awards. Jacky Marti together with Andreas Wyden organizes the event in Lugano for 34 years and we asked him about the edition 2012 of Estivaljazz and about future projects. «This was a beautiful edition of Estival and we are very satisfied. The public was enthusiastic (the last evening we registered a record, with about 20.000 people in the square to celebrate the Chic). Success in Mendrisio – in particular the exhibition of the orchestra of Svizzera Italiana with Al DiMeola and the revelation Sun Nah – and success in Lugano, where there were important artists, such as Ruben Blades, Sheila E, Michel Camilo, Mory Kanté, Dr. John and Macy Gray. The next great appointment is in November (from 6th to 10th) for the EstivalNights that will bring the important music of Estival in Lugano. Among the participants Take 6, the Japanise pianist Hiromi, the beautiful Esperanza Spalding and the project by Idan Raichel and Vieux Farka Touré. It will be a real EstivalIndoor, five evenings at the Teatro Cittadella, promoted by Estival, Città di Lugano and RSI».
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FOCUS
ON
Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territory in the world.
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Educational sul Lago di Como Educational on Lake Como
Magistravini 184 Headquarter Headquarter Magistravini
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Mattia Vacca, fotogiornalista internazionale Mattia Vacca, international photojournalist
International, la qualitĂ nel tempo 186 Caimi Caimi International, steady quality
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Un albero per la tua cittĂ A tree for your city
illumina la musica 188 Swarovski Swarovski gives light to music
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Carlo Pozzoni: Nature Carlo Pozzoni: Nature
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Il nuovo B.zero1 "marble" firmato Bulgari The new B.zero1 "marble" by Bulgari
Valtellinese: oltre la crisi 190 Credito Credito Valtellinese: beyond the crisis
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Magic Lake
IL NUOVO B.zero1 "marble" firmato BULGARI
Anello B.zero1 in oro rosa e marmo color blu lapislazzulo.
Anello B.zero1 in oro rosa e marmo color verde bowenite.
Anello B.zero1 in oro rosa e marmo color marrone tabacco
foto Archivio Bulgari Simbolo inconfondibile del design e dello stile della gioielleria Bulgari, l’anello B.zero1 conferma la sua anima sorprendente con il lancio di un’inedita versione in cui la sua celebre spirale si avvale di un nuovo pregiato interprete: il marmo. In un gioco di equilibri tra gli elementi originali che lo compongono, il nuovo B.zero1 combina l’oro rosa con tre splendide varietà di marmo: verde bowenite, blu lapislazzulo, marrone tabacco. Gli estratti di questo materiale naturale montati su ciascun esemplare presentano venature e caratteristiche uniche, rendendo ogni anello un gioiello irripetibile. Fin dalla sua nascita, l’enorme successo del B.zero1 è proseguito immutato negli anni, forte di quel design essenziale e altamente distintivo che lo ha reso un’icona del marchio in tutto il mondo. Il primo anello nasce all’inizio del nuovo millennio. Ispirato alla celebre collezione di gioielli Tubogas, il disegno di B.zero1 celebra quella relazione indissolubile fra passato e futuro, fra tradizione e innovazione, tipica della creatività Bulgari. Anno dopo anno, pavé di diamanti e pietre colorate come ametiste,
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topazi, peridoti o citrini accompagnano lo sviluppo della collezione che si arricchisce di orecchini, bracciali e collane. Nel 2010, in occasione del decimo anniversario, il B.zero1 sperimenta due incredibili trasformazioni: nelle mani del celebre artista contemporaneo Anish Kapoor, l’anello acquista una forma sinuosa nella quale il motivo circolare sembra essersi fuso nel metallo per diventare un’unica superficie a specchio. In quello stesso anno, una prima audace combinazione di materiali, caratteristica peculiare dello stile Bulgari, genera la versione in oro rosa e ceramica bianca o nera con il tradizionale doppio logo alle estremità. Oggi nasce una nuova versione in marmo, che valorizza il carattere trendy e senza tempo di B.zero1. La felice commistione di classicismo e creatività, da sempre patrimonio della cifra stilistica del marchio, è così evocata attraverso un materiale capace di offrire nel corso dei secoli forma eterna e vitalità ad opere e idee intramontabili e che fin dall’antichità si riteneva fosse in grado di trasmettere al meglio la forza espressiva di un artista.
THE NEW B.zero1 "marble" by BULGARI
B.zero1 4 band ring in 18 kt pink gold and blue marble
B.zero1 4 band ring in 18 kt pink gold and green marble
An unmistakable symbol of the design and style of Bulgari jewellery, the B.zero1 ring affirms its amazing spirit with the launch of an original version in which the famous spiral is paired with a new, precious protagonist: marble. A refined tribute to the classic roots of the brand for a jewel that, in its infinite variations, admirably reflects the essence of Bulgari creativity, true to itself yet in continuous evolution. In a balancing act between its original elements, the new B.zero1 combines, in a never before seen way, rose gold with three stunning varieties of marble: green bowenite, lapis blue, tobacco brown. The extracts of this natural material mounted on each piece feature unique characteristics, making each ring a truly original piece. Since its inception, the enormous success of B.zero1 has consistently continued over the years, thanks to its essential and highly distinctive design that has made it an icon of the brand throughout the world. The very firs ring was created at the beginning of the new millennium. Inspired by the famous Tubogas jewellery collection, the design of B.zero1 celebrates the indissoluble relationship between past and future, betwe-
B.zero1 4-band ring in 18 kt pink gold and brown marble
en tradition and innovation, which distinguishes Bulgari creativity. Year after year, pavÊ diamonds and coloured stones such as amethyst, topaz, peridots or citrines have been added to the expanding collection, enriched by earrings, bracelets and necklaces. In 2010, to celebrate its tenth anniversary, B.zero1 experimented with two incredible transformations: at the hands of the celebrated contemporary artist Anish Kapoor, famous for his works in polished stainless steel, the ring acquired a sinuous form in which the circular pattern appears to be fused into the metal to create a single mirrored surface. That same year, the collection’s first bold combination of materials, a unique characteristic of the Bulgari style, led to the version in rose gold and white or black ceramic with the traditional double logo on the ends. Today the new marble version is launched, thus complimenting the trendy and timeless character of B.zero1. The winning combination of classicism and creativity, which has always represented the stylistic heritage of the brand, is evoked through a material that is believed to best convey the expressive power of the artist since ancient times.
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Magic Lake
HEADQUARTER MAGISTRAVINI
Sopra, a sinistra, sala degustazione della bottaia; a destra, uffici realizzati con sistema Pavillon Prosegue con successo l’attuazione del progetto Magistravini ideato e fondato da Claudio Quarta, imprenditore associato ad Amici di Como, con una carriera di studioso nella ricerca farmaceutica (la sua azienda è stata la prima società biotecnologica quotata alla borsa italiana e, dopo una fusione con la statunitense Versicor è stata quotata al Nasdaq di New York). Questi successi, unitamente alla conoscenza scientifica applicata al mondo vitivinicolo, hanno consentito all’imprenditore di dedicarsi alla sua antica passione: il vino. Magistravini comprende una rete di cantine strutturate a “grappolo” che vanno a toccare i luoghi fondamentali della cultura del vino. Nelle terre del Greco di Tufo e del Fiano di Avellino nasce l’Azienda Agricola Sanpaolo. Sulla costa Jonica del Salento, nelle celebri terre del primitivo, è stata attivata per la produzione una cantina ipogea dotata di tecnologie d’avanguardia per la produzione. A poca distanza dalla cantina sono stati impiantati oltre 40 ettari di pregiatissimi vigneti nella tenuta di Casino Nitti, storica masseria, con un ambizioso progetto in fase di realizzazione. Come sede per gli uffici amministrativi e commerciali dell’azienda Magistravini è stata recuperata una delle storiche cantine di un paese in provincia di Lecce, Guagnano, noto memorabilmente per essere la principale area territoriale di pro-
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Above, on the left, tasting room on the right, offices created with the system Pavillon duzione di Negroamaro. Il vecchio opificio è collocato su una importante arteria che porta fuori dal paese in direzione Taranto, celebre terra del Primitivo. La sede è stata inaugurata a giugno, dopo un’operazione di recupero operata con cura capillare su progetto dell'architetto Stefania De Giorgi. Il progetto incentrato sul restauro conservativo è stato sviluppato nel rispetto dell'esistente e nell'adattamento delle funzioni all'edificio e non l'edificio alle funzioni. Un esempio è dato dalle vasche di fermentazione mantenute nella propria integrità adibite a sala meeting. Evidente il contrasto armonico dei materiali presenti come per la scala in ferro dal design estremamente contemporaneo e le aperture e le suddivisioni dei singoli uffici, realizzati con i sistemi Pavillion, progettati da Antonio Citterio, e prodotti da Tre-P&Tre-Più. Il profilo altamente culturale di Claudio Quarta si evidenzia nella sensibilità di aver cercato sempre un connubio tra imprenditorialità e arte attraverso la disponibilità a finanziare opere d’arte donate poi alla comunità. Dopo aver realizzato nella produzione una serie etichettata di vini “d’autore”, ha commissionato per la sala conferenze un maestoso murale,“Germinazioni 3”, al Maestro Ercole Pignatelli, che segue l’opera da lui realizzata nei nuova sede della Regione Lombardia a Milano, “Germinazioni 2”.
HEADQUARTER MAGISTRAVINI
Sopra, sala conferenze con il grande murales "Germinazioni 3" di Ercole Pignatelli; blocco fermentini, adibito a sala meeting The realization of the project Magistravini conceived and founded by Claudio Quarta, entrepreneur member of Amici di Como, with a career of researcher in the pharmaceutical field (his company was the first biotechnological firm rated to the Italian stock exchange and, after the fusion with the American Versicor it was rated by the Nasdaq in New York) continues with success. These successes, together to the scientific knowledge applied to the winery world, let the entrepreneur devote his time to his ancient passion: wine. Magistravini includes a network of wine cellars organized at “bunch” that touched the fundamental places of the wine culture. In the area of the Greco di Tufo and of the Fiano di Avellino was born the Azienda Agricola Sanpaolo. On the Ionic coast of the Salento, in the famous area of the Primitivo, it is located an underground wine cellar characterized by brand-new production technologies. Not too far from the wine cellar over 40 hectares of high quality wines in the estate of Casino Nitti, historical farm, with an ambitious project almost completed. As administrative and commercial headquarters, the company Magistravini selected one of the historical wine cellars of a town in the province of Lecce, Guagnano, famous to be the main territorial area for the production of Negroamaro. The ancient factory is located on an important artery that leads out of the
Above, conference room with the huge murales "Germinazoni 3" by Ettore Pignatelli; block ferments used as a meeting room town in direction of Taranto, famous area of the Primitivo and after the urban development it is included in the inhabited center. The headquarters were inaugurated on 15th June 2012 after a recovery operation carried out with a capillary care according to the project of the architect Stefania De Giorgi. The project focused on a conservative restauration was developed respecting the existing one and adapting the functions to the building rather than the building to the functions. An example are the fermentation basins kept in their integrity turned in a meeting room. The harmonic contrast of the materials is clear: an iron staircase of contemporary design and the openings and divisions of the single offices, made with the systems Pavillion designed by Antonio Citterio and produced by Tre-P&Tre-Più. The highly cultural profile of Claudio Quarta is perceived in his sensibility shown to find an union between entrepreneurship and art, through his availability to finance works of art then donated to the community. After he included in the production a series of wines labeled “of author” characterized by art interventions, in the conference room of the headquarters in Guagnano he commissioned a huge mural, “Germinazioni 3”, to the painter Ercole Pignatelli, as a continuation of the work of art he made for the new offices of the Lombardy region in Milan, “Germinazioni 2”.
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Magic Lake
CAIMI INTERNATIONAL, LA QUALITÀ NEL TEMPO
I.P.
Quello che tutti conoscono è il palazzetto dall’architettura leggera, circondato dal verde, a Lazzate. Come tutti conoscono il nome Caimi. Quello che non tutti conoscono, invece, è l’impegno che occorre per rimanere leader nel settore delle forniture per l’edilizia. Oggi spetta a Gianni il compito di coniugare oltre 50 anni di esperienza con le nuove esigenze del mondo contemporaneo. Chi entra nel palazzetto, uno show-room di oltre 2000 metri quadri, passeggia fra centinaia di prodotti e soluzioni senza forse immaginare quanta cura ci voglia nel selezionare ciò che di meglio offre il mercato. Un mercato sempre in movimento, con nuove tendenze e nuovi settori (per esempio, chi avrebbe potuto immaginare, non troppi anni fa, di potersi fare una bella doccia con aromaterapia o cromoterapia?). Selezione rigorosa, dunque. Anche girando a caso, nello show-room Caimi ti trovi circondato dal design di pavimenti e rivestimenti, ceramiche, grés-porcellanati, marmi, graniti e parquet, sanitari, vasche idro e box doccia, tutte firmate dalle aziende più raffinate e affidabili. Ambienti predisposti con cura ti fanno venir la voglia di rinnovare la casa. Un desiderio che a volte si scontra con i mille problemi che tutti conosciamo. “Prima facciamo sognare i nostri clienti con bellissimi prodotti”, dicono da Caimi “e poi facciamo in modo da eliminare o minimizzare tutti gli ostacoli tra il sogno e la sua realizzazione”. Questo significa che occorre fornire il miglior Customer Service possibile: personale preparato e competente, incontri su appuntamento, progetti e consigli su misura, preventivi, consegne e installazioni, consegne puntuali, giusto rapporto prezzo/qualità. La società vuole essere il punto di riferimento di architetti, professionisti e imprese, i clienti più competenti e quindi, giustamente, molto esigenti. Loro conoscono bene il valore della consulenza offerta da Caimi e sanno che fra le bandiere che sventolano sul palazzetto di Lazzate c’è anche quella dell’alta qualità.
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CAIMI INTERNATIONAL, STEADY QUALITY
What everybody knows is the building of light architecture surrounded by the green in Lazzate. Then everybody knows the name Caimi. What not everybody knows, instead, is the commitment you need to work as a leader in the sector of the products for construction. Today Gianni has to combine 50 year experience with the new requests of the contemporary world. Those who enter in the building, a show room of more than 2000 square meters, walk surrounded by hundred products and solutions without thinking the care you need to select what is the best that the market offers. A market which is always developing with new trends and new sectors (for example, no one could imagine, not many years ago, to take a shower with aromatherapy or chromo therapy). The rule is to make a strong selection. When you walk around in the show-room, you are surrounded by the design of floors and decorations, ceramics, porcelain-gres, marbles, granites and parquet, bathroom fittings, bathtubs and showers of the most refined and reliable brands. The attention of the settings make you want to renovate your home. A desire that sometimes crushes with the problems we all know. “First we let your customers dream with beautiful products” say from Caimi “and then we try and eliminate or reduce all the obstacles between the dream and its realization”. This means that we need to give the best possible Customer Service: prepared and reliable staff, specific appointments, customized projects and advices, precise deliveries and installations, good price to quality ratio. The company aims at being a reference point for architects, professionals and enterprises, so the most prepared and for this reason the most demanding customers. They know very well the value of the advisory service offered by Caimi and they also know that among the flags on the building of Lazzate, there is also the flag of high quality.
Info
Caimi International S.r.l. Via Adamello, 37 20824 Lazzate (MB) Tel. +39 02 96720500 Fax +39 02 96320663 e-mail: info@caimiinternational.com www.caimiinternational.com
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SWAROVSKI ILLUMINA LA MUSICA
Sopra, Michele Molon, managing director Swarovski CGB Italia, insieme a Daniela Chessari, marketing operation manager; al centro Malika Ayane nel backstage dell’evento a Villa Erba; a destra, gioielli della collezione 2012 - 2013 di Swarovski
Above, Michele Molon, managing director Swarovski CGB Italia, together with Daniela Chessari, marketing operation manager; in the middle Malika Ayane in the backstage of the event in Villa Erba; on the right, jewels of the collection 2012-2013 by Swarovski
Villa Erba il 19 giugno è stata sede di un appuntamento chic ed esclusivo, voluto per celebrare un marchio internazionale: Swarovski. L’evento che ha visto la presentazione della nuova Collezione Autunno/Inverno 2012/13 “Kingdom of Jewels” è stato organizzato in collaborazione con le boutique Swarovski di Como e Varese. I nuovi gioielli sono stati presentati in anteprima a tutti gli ospiti attraverso particolarissime ed inaspettate installazioni, oltre che alla performance di una ballerina che si è esibita sulle note rock di un bassista che suonava dal vivo. Una serata magica, culminata sulle scalinate del giardino esterno in riva al Lago, con un esclusivo “Sparkling Concert”. Madrina d’eccezione, Malika Ayane, che durante la serata ha incantato gli ospiti grazie alla sua meravigliosa voce, con una performance live sullo sfondo dell’incantevole Lago di Como. La serata è poi proseguita all’interno della villa dove gli ospiti si sono scatenati sulle note delle canzoni rock più famose della storia.
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SWAROVSKI GIVES LIGHT TO MUSIC
Sopra, una panoramica del giardino di Villa Erba, durante il concerto di Malika Ayane; a destra, la performance rock
Above, a view of the garden of Villa Erba, during the concert of Malika Ayane; on the right, the rock performance
On 19th June Villa Erba was the seat of a chic and exclusive appointment, to celebrate an international brand: Swarovski. The event was held to present the new Collection Winter/Fall 2012/13 “Kingdom of Jewels”, it was organized in collaboration with the boutique Swarovski of Como and of Varese. The new jewels were presented as a preview to all the guests in very unusual and unexpected installations, with the performance of a dancer who performed following the notes of a bassist, who was playing live. A magic evening, ended on the steps of the exterior garden on the lake front, with an exclusive “Sparkling Concert”. Exceptional patroness was Malika Ayane, who enchanted the guests with her beautiful voice, during the evening she performed live in front of Lake Como. Then the evening continued in the villa, where the guests enjoyed the most famous rock songs of the history.
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Magic Lake
CREDITO VALTELLINESE: Oltre la crisi
Nelle foto, i relatori e la platea del Convegno
In the photos, speakers and audience of the conference
Oltre la crisi, globalizzazione, Europa e Italia; questo il titolo del convegno svoltosi a Como lo scorso 26 giugno, organizzato dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e ospitato dalla Camera di Commercio di Como. Per parlare di quella che indiscutibilmente è la questione del momento, sono stati invitati come relatori, Angelo Palma, Professore Associato di Economia Aziendale –presso l’Università Cattolica di Milano Presidente Fondazione Gruppo Credito Valtellinese; Mauro Magatti, Professore Ordinario di Sociologia Generale e Preside della Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano; Alberto Quadrio Curzio, Professore emerito di Economia Politica presso l’Università Cattolica di Milano e Vicepresidente Accademia Nazionale dei Lincei; Roberto Zoboli, Professore Ordinario di Politica Economica presso la facoltà di Scienze Politiche, Università Cattolica di Milano. Sguardi differenti, che con schietto pragmatismo e attenta osservazione hanno condotto i presenti ad una riflessione storica scandita da fasi socio-economiche, piuttosto che da limiti temporali, evidenziando parole chiave di un secolo, quello appena trascorso, come: razionalizzazione, espansione, comunicazione, ma che con l’inizio del XXI secolo hanno lasciato posto ad una massificazione trasversale, ad una crisi di un sistema robustamente globalizzato, il cui eco attraversa l’intero pianeta, come il battito di una farfalla.
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CREDITO VALTELLINESE: Beyond the crisis
In alto, da sinistra, Angelo Palma, Mauro Magatti, Alberto Quadrio Curzio, Roberto Zoboli
Above, from left, Angelo Palma, Mauro Magatti, Alberto Quadrio Curzio, Roberto Zoboli
Beyond the crisis, globalization, Europe and Italy; this is the subject of the conference held in Como on 26th June 2012, organized by the Foundation Gruppo Credito Valtellinese and guests by the Chamber of Commerce of Como. To talk about the subject of the moment, there were the following speakers: Angelo Palma, Associated Professor of Enterprise Economy – at the Catholic University of Milan, President of the Foundation Gruppo Credito Valtellinese; Mauro Magatti, Ordinary Professor of General Sociology and Principal of the Faculty of Sociology at the Catholic University of Milan; Alberto Quadrio Curzio, Professor Emeritus at the Catholic University and vice president at the National Academy of Lincei; Roberto Zoboli, Ordinary Professor of Economic Politics at the faculty of Political Science, Catholic University of Milan. Different opinions, that with direct pragmatism and accurate attention let the public develop an historic path made of social-economic phases, rather than a time path, stressing the key words of the past century: rationalization, expansion, communication, but at the beginning of the 21st century they leave more space to a transversal standardization, to a crisis of a highly globalized system, with an echo that crosses the entire planet, like the beating of a butterfly.
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Magic Lake
EDUCATIONAL SUL LAGO DI COMO
Sopra, il gruppo di giornalisti tedeschi che ha partecipato all'Educational sul lago di Como
Il 22, 23, e 24 giugno Como è stata sede di un educational, promosso da Alitalia, che ha coinvolto 13 tra giornalisti tedeschi e operatori della compagnia aerea, ospitati presso alcuni dei migliori alberghi del capoluogo, Hotel Terminus, Hotel Palace, Hotel Barchetta e Hotel Metropole Suisse, che hanno trascorso tra il centro cittadino, il lago e la Brianza tre giornate alla scoperta del nostro territorio. Attraverso il programma studiato per queste giornate, Consorzio Como Turistica, Camera di Commercio di Como e l’associazione Albergatori di Confcommercio Como hanno cercato di mixare due diverse tipologie di turismo, quello industriale e quello storico, naturalistico ed enogastronomico, con il fine di far conoscere agli ospiti le molteplici sfaccettature del territorio. Il primo giorno è stato dedicato alla parte produttiva ed industriale della provincia, con una visita a tre fra le aziende eccellenti della Brianza: Poliform e TRE-P & TRE-Più, leader nel settore dell’arredo, oltre a Clerici Tessuto, simbolo del comparto serico comasco. La giornata ha previsto anche
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Above, the group of the German journalists who took part in the Educational on Lake Como
una sosta con visita e pranzo al ristorante – albergo il Corazziere di Merone. Nella mattinata del secondo giorno il gruppo ha effettuato una visita guidata al Teatro Sociale di Como per poi spostarsi sul lago, a bordo di un’imbarcazione della ditta Tasell diretta dapprima a Villa del Balbianello e poi a Bellagio, dove i giornalisti e gli operatori sono stati ospitati all’Hotel Du Lac. Dopo una visita guidata a Villa Melzi ed un esclusivo aperitivo al Grand Hotel Villa Serbelloni, il gruppo si è spostato al ristorante Belvedere a Chevrio di Bellagio sulla cui magnifica terrazza panoramica gli ospiti hanno potuto gustare una cena a base di piatti locali. La mattina successiva, prima della partenza, protagonista è stato il centro di Como con le sue caratteristiche vie e le sue chiese, viste anche a bordo del nuovo bus panoramico in un tour conclusivo della città. Un programma ricco, studiato per far conoscere i vari aspetti del nostro territorio, dalle sue meraviglie naturalistiche alle sue fattive aziende, che rappresentando il meglio del Made in Como nel mondo.
EDUCATIONAL ON LAKE COMO
Sopra, da sinistra, immagini del tour in Brianza nelle aziende TRE-P & TRE-Più, Poliform, Clerici Tessuto e al ristorante albergo "Il Corazziere"
On 22nd, 23rd and 24th June an educational program promoted by Alitalia took place in Como. It involved 13 persons (German journalists and representatives of the Italian airline company Alitalia) who were guests of some of the best hotels in Como (hotel Terminus, hotel Palace, hotel Barchetta and hotel Metropole Suisse). They spent 3 days discovering our territory, the city of Como, Lake Como and Brianza. Consorzio Como Turistica, the Chamber of Commerce and the association of the hoteliers studied a program in order to combine two different types of tourism, the one linked to business and the one linked to history, nature and food and wine, so that they could discover many different aspects of our territory. The first day was dedicated to the productive and industrial part, visiting three excellent companies located in Brianza: Poliform and TRE-P & TRE-Più, leaders in the furniture sector and Clerici Tessuto, symbol of the silk industry in Como. During the day they also
Above, on the left, photos of the tour in Brianza in the companies TRE-P & TRE-PIU’, Poliform, Clerici Tessuto and at the hotel-restaurant “Il Corazziere”
enjoyed the visit and the lunch at the restaurant – hotel Corazziere in Merone. The second day, the group visited the Teatro Sociale of Como and then they continued on the lake, on a boat of the company Tasell, stopping at Villa del Balbianello and then in Bellagio, where the journalists were guests of the Hotel Du Lac. After the guided tour of Villa Melzi and an exclusive cocktail at the Grand Hotel Villa Serbelloni, they went to the restaurant Belvedere in Chevrio of Bellagio. On a beautiful panoramic terrace, they enjoyed a dinner with typical local dishes. The following day, before they left, they experienced a walking tour to discover the city center of Como with its characteristic streets and churches, the visit ended with a ride on the panoramic bus. A rich program to present the different aspects of our territory, with its natural treasures and its effective companies, which represent the best of the Made in Como all over the world.
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Magic Lake
MATTIA VACCA, FOTOGIORNALISTA INTERNAZIONALE
Ad un anno e mezzo dall’ultimo servizio a lui dedicato, abbiamo deciso di aggiornare i lettori di Magic Lake sulla carriera di Mattia Vacca, fotogiornalista comasco, collaboratore fisso del Corriere della Sera oltre che di altre autorevoli testate, perché proprio lui, in questi mesi, è stato ambasciatore del nostro territorio nei più importanti concorsi fotografici internazionali. Sono stati infatti 14 i premi a lui assegnati nell’ultimo anno e ad aprile ha raggiunto un traguardo importante: un secondo posto al Sony World Photography Awards 2012. Questo è solo uno dei riconoscimenti ricevuti perché il suo lavoro sulla Barbagia si è aggiudicato a Pechino, alla fine dello scorso anno, il Documentary Award dell’UNESCO e il premio speciale della giuria e il reportage che ha realizzato sulle scuole elementari nella Cina rurale è stato pubblicato in questi mesi dalle principali riviste di fotogiornalismo del mondo. Col reportage realizzato in Bosnia si è inoltre aggiudicato il primo premio al prestigioso Renaissance Photography Prize di Londra ed è stato se-
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lezionato per il secondo anno consecutivo per il Foto 8 Summershow che ogni anno sceglie i 100 talenti emergenti più promettenti al mondo. I suoi lavori sono stati esposti in gallerie in tutto il mondo, a New York, Pechino, Chicago, Brighton, Sofia e a Londra dove Mattia Vacca ha realizzato tre mostre nei mesi delle Olimpiadi. Poche settimane fa il suo lavoro è stato presentato al festival di fotogiornalismo Photoville Brooklyn e proiettato su un maxischermo davanti allo skyline newyorkese. In questi giorni poi Mattia Vacca è stato invitato ad esporre il lavoro realizzato nello Yunnan cinese al festival culturale "Isole che parlano" che ogni anno ospita in Sardegna la personale di un fotogiornalista italiano che si è distinto nell'anno in corso. A poche ore dalla stampa della rivista c'è una novità: Mattia Vacca è stato selezionato tra i tre finalisti del New York Photo Awards 2012 nella sezione documentary e quindi un suo scatto sarà esposto in una prestigiosa galleria di Brooklyn. II futuro è tutto da scoprire, ma le premesse promettono grandi soddisfazioni.
MATTIA VACCA, INTERNATIONAL PHOTOJOURNALIST
After one year and a half from the last interview dedicated to Mattia Vacca, we decided to update the readers of Magic Lake on his career, photojournalist from Como, a steady collaboration with the newspaper Corriere della Sera and other important newspapers, in these months he was an ambassador of our territory in the most important international photography contests. He got 14 awards in the last year and in April he reached an important goal: a second place at the Sony World Photography Awards 2012. This is just one of the awards he received, because his work on Barbagia at the end of the last year got in Beijing the Documentary Award of the UNESCO and the special award of the panel and the reportage on the elementary schools of the rural China and it was published in these months in the main magazines of photojournalism in the world. With the reportage in Bosnia he got the first prestigious prize Renaissance Photography Prize in London and he was selected for the second year in a row for the Foto 8 Sum-
mershow, that every year selects 100 emerging talents in the world. His works are exhibited in galleries all over the world, in New York, Beijing, Chicago, Brighton, Sofia and in London, where Mattia made three exhibitions during the months of the Olympics. Few weeks ago, his work was presented at the festival of photojournalism Photoville Brooklyn and projected on the maxi screen in front of the skyline of New York. Then during these days Mattia Vacca was invited to exhibit his work in the Chinese Yunnan at the cultural festival “islands which speak� that every year in Sardinia guests the personal exhibition of an Italian photojournalist, who distinguished himself during the year. Few hours before the printing of this edition of the magazine, we got a news: Mattia Vacca was selected among three finalists of New York Photo Awards 2012 in the section documentary and so one of his photo will be exhibited in a prestigious gallery of Brooklyn. So, a future to discover, but all the makings let us think of great satisfactions.
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Magic Lake
"UN ALBERO PER LA TUA CITTA'"
Sopra, Piercesare Bordoli e Rita De Maria davanti ad un esemplare piantumato in Viale Cavallotti
Como chiede, la Famiglia Comasca risponde. Come nel caso di “Un albero per la tua città” iniziativa promossa in collaborazione con il quotidiano La Provincia di Como e patrocinata dal Comune di Como. Tutto è nato circa un anno fa quando, a seguito di una lettera di lamentela riguardo lo stato del verde cittadino inviata da Giulio Bucciarelli al quotidiano comasco ed indirizzata all’ex assessore Diego Peverelli, le parti interessate si sono incontrate per decidere come ridare dignità a diverse zone di Como. Così è stato interpellato Piercesare Bordoli, presidente della Famiglia Comasca, a cui è stato chiesto di gestire un’operazione che prevedeva di piantare un centinaio di alberi in alcuni viali della città e chiedendo, per questo, delle donazioni ai cittadini, facendo loro adottare un esemplare. Un’impresa che potrebbe apparire ardua in un periodo di crisi come questo, ma non per la Famiglia Comasca. Infatti, ad oggi, al costo di 150 euro l’uno sono stati acquistati 109 esemplari tra pruni, ippocastani, querce, aceri, betulle, ligustri, strobi, tigli, lecci, ciliegi, alberi di giuda, oltre a siepi a bosso. Ogni acquirente ha scelto
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Above, Piercesare Bordoli and Rita De Maria in front of a tree planted in Viale Cavallotti
di adottare questi alberi attribuendogli un significato particolare: una dedica alla nipotina appena nata, ai genitori, ai figli, ai nonni. Oppure, come nel caso di una coppia olandese, due cittadini francesi o un cittadino newyorchese, un omaggio ad una città tanto amata. Ma non è finita: la società Ginnastica Comense ha adottato due piante per celebrare i suoi 140 anni, la Confcommercio ne ha adottate 10, il Centro Studi Einaudi una, in ricordo di Alberto Botta, una colonia di sartanesi insediatasi a Civiglio ha posizionato un esemplare fuori dal cimitero per ricordare i propri cari. 109 storie, ognuna con un significato molto particolare. Insomma, l’ennesima missione compiuta che, come vuole sottolineare Piercesare Bordoli, «è stata portata a termine a dimostrazione dell’amore per Como, l’unico motore che ci spinge ad intraprendere quotidianamente nuove avventure, anche se impegnative. Allo stesso tempo, la risposta di tante persone ci ha dimostrato che l’attaccamento nei confronti della città è davvero forte, come forte è il desiderio di rendere Como sempre più vivibile, anche partendo da semplici gesti».
"A TREE FOR YOUR CITY"
Sopra, a sinistra, un albero piantumato in Viale Puecher; a destra, esemplari piantumati in Viale Cavallotti
Como asks, Famiglia Comasca answers. As it was the case with “A tree for your city” event promoted in collaboration with the newspaper La Provincia di Como under the patronage of the Municipality of Como. Everything started one year ago when, after a letter of complaint regarding the green in the city sent by Giulio Bucciarelli through the newspaper of Como to the former councilor Diego Peverelli, the parts involved met to decide how they could give dignity to the different areas of Como. So Piercesare Bordoli, president of Famiglia Comasca, was involved and was asked to handle an operation, that is to grow about 100 trees in some of the alleys of the city, asking for donations to the citizens, let them adopt a tree. This project could turn to be difficult in a time of crisis such as this one, but it wasn’t for the Famiglia Comasca. Actually, today, paying 150 Euro each, there are 109 types of thorn bushes, horse chestnuts, oaks, maples, birch tree, privets, lime trees, holm oaks, cherry trees and boxwoods. Every per-
Above, on the left, a tree planted in Viale Puecher; on the right, trees planted in Viale Cavallotti
son who bought a tree, decided to adopt this tree giving it a particular meaning: a dedication to the nephew, to the parents, to the children, to the grandparents. Or, as it was the case of a couple from Holland, two French citizens or a person from New York, a homage to a beloved city. But there is more: the club Ginnastica Comense bought 2 trees to celebrate its 140 years, the Confcommercio 10, the Centro Studi Einaudi 1 to remember Alberto Botta, a colony of people from Sartene who live in Civiglio positioned one tree out of the cemetery to remember members of their family. 109 stories, each one with a very particular meaning. So, another mission is completed and as Piercesare Bordoli stressed «it was completed to show the love for Como, the only reason why we start new adventures every day, even though they are demanding. At the same time, the answer of many people show us that the affection towards our city is really strong, as it is the desire to make Como more livable, also taking simple actions».
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Magic Lake
CARLO POZZONI: Nature
di Gianluca Ranzi La natura al plurale di Carlo Pozzoni non è solo quella che comprende l’architettura e il paesaggio, e, secondo la filosofia di Spinoza, la natura naturata e la natura naturans. Le sue immagini condividono infatti almeno due altre nature: tra fotografia e pittura esse cadono in quell’interregno fertilissimo tra pretesa di oggettività ed esercizio della soggettività, tra resa del dato esterno e espressività interiore. Attraverso la scelta compositiva, il taglio dell’inquadratura, la regolazione della luce e dei riflessi, la fotografia si avvicina così alla pittura e l’artista ne regola forme, colori e proporzioni. Pozzoni ricostruisce l’epopea gloriosa del razionalismo architettonico comasco non già attraverso una rigida tassonomia documentativa, ma con la morbidezza descrittiva che il suo occhio fisico modula sulle possibilità che l’occhio meccanico gli offre. Basta questo a comprenderne la distanza sia dalle casistiche di archeologia industriale di Hans e Hilla Becher, quanto dal-
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la fredda serialità tipologica delle serie fotografiche di Michael Schmidt. A differenza di questi autori Carlo Pozzoni lega ogni scatto a un singolo dettaglio architettonico che trova in se stesso giustificazione e bellezza, che non richiede di conoscere il totale dell’immagine poiché il suo valore non risiede nella capacità documentativa, ma sta nella volontà espressiva e nell’insorgenza estetica e poetica. Gaston Bachelard ha osservato che nella relazione tra spazio architettonico e immagine poetica la dualità del soggetto e dell'oggetto è irradiata, rifrangente, incessantemente attiva. Anche la natura di queste immagini è duale e dà il volto a uno spazio dislocato e irradiato, a un racconto fotografico che lega insieme architettura e luogo in virtù delle loro affinità di coloritura emotiva, della loro capacità di far vicendevolmente eco ai rimandi espressivi di cui vengono caricati, risuonando del battito diverso delle Nature di Carlo Pozzoni.
CARLO POZZONI: Nature
Natures by Carlo Pozzoni don’t just refer to architecture and landscape, the philosopher Spinoza spoke of natura naturata and the natura naturans. His images actually involved at least two other natures: between photography and painting they fall in the interpretation between claim of objectivity and exercise of subjectivity, between the external datum and the interior expressiveness. Through the multiple choice, the type of shot, the regulation of the light and of the reflexes, photography comes close to painting and the artist regulates forms, colors and proportions. Pozzoni reconstructs the glorious age of the architectural rationalism in Como not just through a rigid set of documentation, but through a descriptive softness that his eye modulates according to the opportunity offered by a mechanical eye. This is enough to understand the distance from
the industrial archaeology of Hans and Hilla Becher to the cold set of photo types of Michael Schmidt.Unlike these authors Carlo Pozzoni links every shot to a single archeological detail that finds justification and beauty in itself, that doesn’t request to know the total image as its value is not in the documentary ability but in the expressive will and in the aesthetical and poetic onset. Gaston Bachelard observed that in the relationship between the architectonical space and the poetic image, the duality of the subject and object is radiated, refractive and incessantly active. Even the nature of these images is double and represents a displaced and radiated space; a photographic story that links architecture and place considering their emotional affinities, the ability to make echo of the expressive references, representing the different beat of the Natures by Carlo Pozzoni.
Info Carlo Pozzoni: Nature
Broletto, Piazza Duomo, Como 15- 30 settembre / lun-dom 10-13 / 15-19
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PEOPLE
BRUNO PIZZUL
"Una voce NAZIONALE" di Elisabetta Comerio foto Fausto Lupetti Editore
Mentre scende le scale, dietro quella porta di vetro di un palazzo milanese, già mi sembra di sentire la sua voce che commenta una partita della Nazionale. Una voce inconfondibile quella di Bruno Pizzul, entrata nelle case degli italiani ancor prima del suo volto. Un giornalista d'altri tempi, che saluta e sorride con garbo a tutti quelli che incontra. Un professionista che ha sempre preferito stare dietro le telecamere, che ha fatto dell’ambiente calcio la sua seconda famiglia, iniziando come giocatore e passando poi dall'altra parte della barricata, diventando commentatore per la Rai. «Mi hanno sempre rimproverato di essere poco severo con i giocatori, ma da
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uomo che ha vissuto il campo, la panchina e gli spogliatoi, ho sempre cercato di mediare tra questi due universi». Iniziamo con un particolare, non trascurabile che lo lega al nostro territorio: nel 1970, per la precisione il 9 aprile, Bruno Pizzul commenta la sua prima partita allo stadio G. Sinigalia di Como: uno spareggio di Coppa Italia tra Juventus e Bologna. «Ricordo con emozione mista a terrore quel momento, sia perché si trattava del mio esordio, sia perché arrivai allo stadio addirittura con un ritardo di 15 minuti. Infatti, prima della partenza da Milano incontrai e pranzai con il collega Beppe Viola e confidando nella vicinanza tra le due città, commisi l'errore
Sopra, Bruno Pizzul e Dino Zoff; sotto, da destra, Bruno Pizzul, Dino Zoff, Renzo Ulivieri, Tiziano Crudeli, Giovanni Galeone Above, Bruno Pizzul and Dino Zoff; below, on the right, Bruno Pizzul, Dino Zoff, Renzo Ulivieri, Tiziano Crudeli, Giovanni Galeone
di prendermela con calma, con il risultato di ritardare alla mia prima telecronaca. Fortunatamente era in differita, così al termine della gara, potei recuperare i 15 minuti iniziali». Viene da pensare, viste la capacità, la passione e il successo ottenuto come giornalista che questo fosse il suo sogno nel cassetto fin da bambino. «Non proprio. Anzi, da giocatore avevo maturato una certa antipatia nei confronti della categoria. Poi il caso e la vita, mi hanno portato a partecipare e vincere nel 1968 il concorso nazionale per radio-telecronisti e da quel momento ho intrapreso una strada per me impensabile, ma che si è rivelata la più giusta». Da pochi mesi è nelle librerie una sua biografia: “Una voce Nazionale”. Lei è sempre stato definito come un giornalista schivo e riservato. Come l'hanno convinta a raccontarsi? «All'inizio, quando mi parlarono di questo progetto ero contrario, mi sembrava qualcosa di troppo celebrativo. Mi hanno convinto decidendo di renderlo un progetto benefico. Infatti il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla Fondazione Stefano Borgonovo». Una voce nazionale, non c'è definizione più azzeccata. Infatti Bruno Piz-
zul dal 1986 al 2002 è stato commentatore dell'Italia per la Rai: «E' vero, sono arrivato appena dopo e me ne sono andato appena prima della vittoria degli ultimi due campionati del mondo. Tanti mi chiedono se non ho sofferto nel non aver mai potuto pronunciare le magiche parole “campioni del mondo”. Se devo essere sincero, questa cosa non mi ha mai tolto il sonno. Posso dire però di aver vissuto i bei tempi del calcio, quando tra giornalisti, giocatori e allenatori si creavano rapporti di amicizia autentici che, per quanto mi riguarda, sono vivi ancora oggi. Adesso è tutto più difficile, più controllato anche a causa di un'attenzione mediatica che ha moltiplicato la presenza di giornalisti e operatori del settore e ad una società che favorisce l'individualità. Infatti credo che i rapporti personali siano andati scemando, non solo tra giocatori e giornalisti, ma anche all'interno delle stesse squadre». Dopo qualche foto di rito e qualche autografo “rubato”, arriva il momento del triplice fischio finale e l'arbitro manda tutti negli spogliatoi. Solo per oggi però, perché ci siamo salutati con la promessa di un caffè sul lago di Como.
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Piazza Amendola, 4 - 22100 Como Tel. +39 031.306.552 Chiuso la domenica
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Sotto, a sinistra, Bruno Pizzul durante un'azione di gioco; a destra la copertina del libro "Una voce Nazionale"
Below, on the left, Bruno Pizzul during an action; on the right, the cover of the book “Una voce Nazionale” (A National voice)
"A National VOICE" While he comes down from the stairs, behind the glass door of a Milanese palace, it seems to me I can already hear his voice commenting a game of the Italian national team. The voice of Bruno Pizzul is unmistakable, it reached the Italian houses even before his face. A journalists of other times, he says hello and makes a polite smile to everyone he meets. A professional who always liked to stay behind the TV camera, rather than staying in the center of the attention, his second family is the world of soccer, he started as a soccer player and then he became a journalist for the Rai TV channel. «Everybody always reproached me because I wasn’t strict with the players, but I know how it feels to stay on the field, on the bench and in the changing rooms, I always tried and find a balance between these two worlds». We start with an important story which took place on our territory: in 1970, on 9th April, Bruno Pizzul comments his first game at the soccer field G.Sinigalia of Como: a play-off of Italian Cup between Juventus and Bologna. «I remember that moment of emotion and fear, because it was my debut and I arrived 15 minutes later. Actually before
leaving Milan I met and had lunch with my colleague Beppe Viola and sure that the two cities were not so far away, I made the mistake to take my time and so I arrived late at my first game. Fortunately, it was pre-recorded, so at the end of the game I caught up the first 15 minutes». We would think that considering his ability, his passion and his success obtained as a journalist, it was his dream since he was a child. «It wasn’t exactly so. When I was a player, I didn’t like that category. Then, by chance, I took part and I won the national contest for radio-TV journalists in 1968 and from that moment I started a career I had never thought about, but it turned to be the right one for me». Since a few months you can find his biography “Una voce Nazionale” (A National Voice) in the bookshops. You had always been defined as a bashful and reserved journalist. How were you convinced? «At first, when I was told of this project I didn’t agree, it looked like a celebration. Then they convinced me because it became a charity project. As a matter of fact, the money raised from the sale of the book will be donated to the Fondazione Stefano Borgonovo». A national
voice, there couldn’t be a better definition for him. Actually Bruno Pizzul was the commentator of the Italian national soccer team for the Rai TV channel from 1986 to 2002: «It is true. I came straight after and a bit before the victory of the last two world championships. Many people ask me if I was afraid I could never say the magic words “world champions”. Should I say the truth, it has never been an issue. I can say I lived a beautiful time of soccer, when among journalists, players and coaches you created real friendships, that today are still the same. Today everything is more difficult, more controlled; it is due to a the attention of the media, which multiplied the presence of journalists and people working in the sector and due to a society which promotes the individuality. I believe that personal relationships are decreasing, not just between players and journalists, but also in the teams». After some ritual photos and some “stolen” autographs, the last three whistle of the referee and everybody goes in the changing rooms. Just for today anyway, because we say bye and we promise a coffee on Lake Como.
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SPORT
COMO, passione, sport & solidarietĂ
foto Augusto Santini
di Gabriele Palimento foto Giuliano GattiŠCalcioComo, Augusto Santini
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A destra, dall'alto, le formazioni di Calcio Como 1907, Tottenham, e Inter; nella pagina precedente, immagini dello stadio G. Sinigaglia durante l'amichevole Como - Inter
On the right, from above, the teams of Calcio Como 1907, Tottenham, and Inter; in the previous page, photos of the stadium G. Sinigaglia during the friendly match Como - Inter
Regalava sempre forti emozioni. Saliti i gradoni degli spalti ci si voltava verso il manto verde e rimaneva impressa la bellezza della struttura. Fragranze e sensazioni ogni volta gioiosamente nuove. Lo stadio Sinigaglia di Como era questo, un luogo in cui si provavano sempre vibrazioni positive. Sono passati diversi anni da allora. Difficili quelli più recenti, un lontano ricordo quelli di quando il Como era una società ammirata e rispettata in tutta Italia. Il 21 e il 24 luglio sono tornate quelle sensazioni. Un Sinigaglia finalmente dignitoso per merito di società e di alcuni volontari che lo hanno “vestito a festa”. Due amichevoli con formazioni di prestigio, Tottenham e Inter, con oltre 8.000 spettatori. Tanta solidarietà per i bambini di Finale Emilia e per le popolazioni colpite dal terremoto. Tantissima la voglia e il piacere di tornare allo stadio per vivere sani momenti di sport e di felicità. Questo è il nuovo Como e questo è il motivo per cui la nuova dirigenza sta lavorando con impegno.
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Sopra, a sinistra, Xavier Zanetti con i suoi giovani tifosi; a destra, tribuna d'onore, tifosi; sotto, il gruppo di supporter del Calcio Como che questa estate volontariamente si è prodigato con impegno e passione per riportare il Sinigaglia all’altezza del suo blasone e della sua storia. Tanti i lavori svolti dal gruppo di ragazzi nella foto, a cominciare dalla fantastica scritta che capeggia nei distinti fino alla ristrutturazione dell’interno degli spogliatoi e di tutta la struttura.
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Above, on the left, Xavier Zanetti with his young fans; on the right, VIP stand, the supporters; below, the group of supporters of Calcio Como worked hard supported by commitment and passion this summer in order to bring the Sinigaglia back to its importance and its history. The groups of guys in the photos did a lot, starting from the beautiful words written in the stands up to the restauration of the changing rooms and all the facility.
Sopra, Daniele Brunati consegna la sciarpa in seta firmata Clerici Tessuto alla signora Bedy Moratti; al centro, Esteban Cambiasso, Pietro Porro, vice presidente Calcio Como, Xavier Zanetti, capitano dell'Inter; sotto, Daniele Brunati, Pietro Porro, Ivan Cordoba con Arduino Cavallini, presidente Junior Finale e Franca Gariboldi Above, Daniele Brunati gives the silk scarf by Clerici Tessuto to Mrs Bedy Moratti; in the middle, Esteban Cambiasso, Pietro Porro, vice president Calcio Como, Xavier Zanetti, captain of the Inter; below, Daniele Brunati, Pietro Porro, Ivan Cordoba with Arduino Cavallini, president Junior Finale and Franca Gariboldi
COMO, passion, sport & charity It always gave strong emotions. Climbing the steps of the stadium, you turned to the field and you were impressed by the beauty of the facility. Flavors and feelings were every time cheerfully new. This was the soccer stadium Sinigaglia of Como, a place where you could always feel positive vibrations. Then years passed by. The recent ones were the most difficult, because the years when Como was an admired club and when it was respected all over Italy were a far memory. On 21st and 24th July those sensations came back. A finally dignified Sinigaglia thanks to companies and voluntaries, who “dressed it up�. Two friendly games with prestigious clubs, Tottenham and Inter, with over 8.000 spectators. Charity initiatives for the children of Finale Emilia and for the populations hit by the earthquake. A strong desire and pleasure to go to the stadium to live sincere moments of sport and happiness. This is the new Como and this is the reason why the new club management is working hard on it.
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EVENTI
18° PRO-AM under 15 /12
Green Carpet al Menaggio & Cadenabbia Golf Club Sopra, Celestino Petazzi, Vittorio Roncoroni; sotto, i giovani giocatori Above, Celestino Petazzi, Vittorio Roncoroni; below, the young players Lo scorso 25 giugno nella splendida location del Golf Club di Menaggio si è di nuovo giocata la 18 pro am tra giovani promesse (under 12 e under 15) e professionisti regolarmente iscritti alla PGA provenienti da tutt’Italia, sponsorizzata per il quarto anno consecutivo da Petazzi Costruzioni e Magic Lake come media partner. Circa sassanta squadre hanno preso il via con partenza all’alba e arrivo quasi al tramonto ... è stato emozionante vedere la complicità tra i professionisti e gli aspiranti giovani campioni. Un successo straordinario! A fine premiazione, un ottimo buffet di prelibatezze, offerto a tutti i partecipanti dagli sponsor, è stato preparato con cura dall’eccellente ristorante Far and Sure della Club House. La vittoria è andata ad un giovane giocatore del Menaggio e Cadenabbia Golf Club che, con la sua ottima performance insieme al proprio professionista, si è aggiudicato la categoria under 15. On 25th June 2012 in the beautiful location of Golf Club di Menaggio it was held the 18 pro am young players (under 12 and under 15) and professional players PGA coming from all over Italy, sponsored by Petazzi Costruzioni and Magic Lake as a media partner for the 4th year in a row. About 60 teams took part, from the early morning until the sunset…it was exciting to see the complicity between the professionals and the aspirant future champions. An extraordinary success! At the end of the prize giving, a great buffet of deliciousness, offered to all the participants by the sponsors, was prepared with attention by the excellent restaurant Far and Sure of the Club House. A young player (cat. Under 15) from the Menaggio e Cadenabbia Golf Club got the first place, he did a great performance together with the professional golfer he was playing with.
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EVENTI
2°3° TROFEO DEL MATTONE LUGLIO 2011
L'ambito Trofeo del Mattone, sponsorizzato da Petazzi Costruzioni srl., è giunto alla sua terza edizione. Numerose squadre si sono date appuntamento lo scorso 8 luglio sugli splendidi fair way del meraviglioso Menaggio & Cadenabbia Golf Club. Un ottimo servizio buvette è stato offerto dallo stesso sponsor direttamente sui green a mezzo del crazy car bar del ristorante Far and Sure. Un’idea divertente gradita da tutti che ha reso ancora più speciale questa giornata. A conclusione della gara una Club House gremita di persone ha ospitato la premiazione con la consegna dei premi direttamente dalle mani del presidente del Golf Club Vittorio Roncoroni. On 8th July 2012, the important Trofeo del Mattone (Trophy of the brick) sponsored by Petazzi Costruzioni srl reached its third edition. Actually many teams met on the beautiful fair way of the beautiful Menaggio & Cadenabbia Golf Club. A great buvette service was offered by the sponsor directly on the green thanks to the crazy car bar of the restaurant Far and Sure. A nice idea welcomed by everybody, which made this day even more special. At the end of the competition a Club House full of people, guest the prize giving with the delivery of the prizes directly from the hands of the president of the Golf Club Vittorio Roncoroni.
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SPORT
GIANLUCA RODA, pilota internazionale foto Archivio Gianluca Roda
Oltre ad aver disputato a fine agosto la 6 Ore di Silverstone, aggiudicandosi il secondo posto, il pilota comasco Gianluca Roda è riuscito a coronare un suo grande sogno: partecipare alla mitica 24 Ore di Le Mans. A bordo della Porsche 911 GT3, ed insieme all'italiano Paolo Ruberti e al tedesco Christian Ried, l'impreditore lariano ha vissuto la straordinaria avventura di questa gara entrata nel mito, grazie ad una tradizione che prosegue da anni e che ancora oggi possiede un fascino straordinario per appassionati e non solo.
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Nella pagina precedente, immagini del podio e della 6 Ore di Silverstone; in questa pagina, un'immagine della 24 Ore di Le Mans
Gianluca Roda, international driver
In the previous page, photos of the podium and of the 6 Hours of Silverstone; on this page, a photo of 24 Hours of Le Mans
At the end of August he not only competed in the 6 Hours of Silverstone, getting the second place, but the driver of Como, Gianluca Roda, this summer fulfilled also a big dream: to take part to the mythical 24 Hours of Le Mans. On his Porsche 911 GT3, together with the Italian Paolo Ruberti and Christian Reid, the entrepreneur from Como experienced the extraordinary adventure of this mythical race, thanks to a tradition that continues for many years and still now it has an extraordinary fascination for everybody.
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SPORT
Il Grande TENNIS fa tappa a COMO foto Archivio Tennis Como
E’ calato il sipario sulla settima edizione del Challenger ATP ”Città di Como” (montepremi 30.000 Euro), andata in scena sui campi del Tennis Como dal 25 agosto al 2 settembre. Anche quest’anno l’evento, diventato un riferimento di prestigio per il circuito tennistico internazionale, si è confermato un successo indiscusso per gli amanti di questo sport e per la città stessa, richiamando ancora una volta un gran numero di spettatori. L’ottima organizzazione del torneo, che si affida ad uno staff ormai collaudato, attira a Como tennisti ogni anno sempre più forti, assicurando così al pubblico una qualità di gioco elevata. Il torneo di singolare è stato vinto dall’austriaco Andreas Haider-Maurer che ha battuto in finale il portoghese, testa di serie numero 2, Joao Sousa 6-4, 6-4. A premiare i due giocatori, il presidente del Tennis Como Giulio Pini, il vice sindaco di Como Silvia Magni, il presidente regionale del Coni Pierluigi Marzorati e Fabrizio Franchi, in rappresentanza del Credito Valtellinese. Nel doppio la vittoria è andata alla coppia formata dal tedesco Marx e dal rumeno Mergea che in finale hanno sconfitto l’austriaco Ebelthite e il ceco Pospisil al termine di una partita molto combattuta (6-4, 4-6, 10-4). I finalisti sono stati premiati dal presidente del Tennis Como Giulio Pini e dal presidente di Bianchi Group, Mario Pittorelli, sponsor del torneo “Doppio Maschile”. Il Challenger ATP ”Città di Como” è il solo evento sportivo internazionale della nostra città e merita di essere sostenuto da tutti, istituzioni e aziende private; il successo ottenuto anche da questa edizione, nonostante le ben note difficoltà economiche di questi tempi, è il risultato del profondo impegno e degli sforzi del Tennis Como e di tutti gli sponsor che continuano a credere fermamente nella sua importanza. Il presidente Pini, durante la cerimonia di chiusura, ha auspicato che nel 2013 si possa aumentare il montepremi, dando così al torneo la collocazione che si merita per quanto dimostrato fino ad oggi: ecco perché tutta la macchina organizzativa è già al lavoro alla ricerca di nuovi partner che abbiano a cuore la riuscita di questo progetto ambizioso.
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Nelle foto, sopra Joao Sousa; sotto, Andreas Haider-Maurer
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In the photos, above Joao Sousa; below, Andreas Haider-Maurer
TENNIS show in COMO The 7th edition of the Challenger ATP “Citt à di Como” (prize 30.000€) on the tennis courts of Tennis Como from 25th August to 2nd September successfully ended. Also this year, the event became a prestigious reference for the international tennis circuit, the fans of this sport and the city itself showed a great passion for this event. The perfect organization of the tournament, with a good organized staff, attract in Como stronger and stronger tennis players, assuring a high quality level of tennis every year. The single tournament was won by the Austrian Andreas Haider-Maurer, who beat the Portuguese Joao Sousa in the final, who got the second place, 6-4, 6-4. The president of Tennis Como, Giulio Pini, the Vice mayor of Como, Silvia Magni, the regional president of the Coni, Pierluigi Marzorati and Fabrizio Franchi, representing the Credito Valtellinese, gave the awards to the two tennis players. In double the award went to the German Marx and the Rumanian Mergea, in the final they beat the Austrian Ebelthite and the Czech Pospisil in a very demanding game (6-4, 4-6, 10-4). The finalists got the awards by the president of Tennis Como Giulio Pini and by the president of Bianchi Group, Mario Pittorelli, sponsor of the tournament “Men Double”. The Challenger ATP “Città di Como” is the only international sports event of the city of Como and it needs to be supported by everybody, institutions and private companies; the success obtained also this edition, despite the well-known economic difficulties of these times, was the result of the deep commitment and of the efforts of Tennis Como and of the sponsors which continue believing in its importance. The president Pini, during the closing ceremony, had a wish to increase the prize in 2013, so that the tournament can have the position it deserves, thanks to what it showed until today: this is why the entire organization already started working to find new partners, who can be interested in developing this ambitious project. Nelle foto, sopra, i vincitori del doppio Philipp Marx e Florin Mergea premiati da Giulio Pini, presidente Tennis Como e Mario Pittorelli sponsor del torneo “Doppio Maschile”; sotto, Andreas Haider-Maurer, Giulio Pini, Joao Sousa
In the photos, above, the winner of "Men Double" Philipp Marx e Florin Mergea ot the awards by the president of Tennis Como Giulio Pini and by Mario Pittorelli, sponsor of the tournament; below, Andreas Haider-Maurer, Giulio Pini, Joao Sousa
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SPORT
La NUOVA stagione
della Pallacanestro Cantù foto Archivio Pallacanestro Cantù
La stagione 2012/2013 del campionato di serie A è alle porte e l’entusiasmo che in questi mesi di attesa è cresciuto attorno alla Pallacanestro Cantù è pronto per esplodere alla “prima” alla NGC Arena. Volti vecchi e nuovi, sempre guidati dal capitano e condottiero Nicholas Mazzarino, calcheranno il parquet dello storico palazzetto di Cucciago per regalare ai tantissimi tifosi un’annata che siamo certi non mancherà di regalare emozioni sportive e non solo. La stagione 2012/2013 non si svolgerà solo nei palazzetti italiani, ma grazie alla partecipazione ai Qualifying Rounds di Eurolega vedrà la squadra canturina calcare campi da gioco internazionali. La rivista Magic Lake e l’associazione Amici di Como, partner e supporter della Pallacanestro Cantù, non mancheranno di raccontare le gesta dell'avventura che sta per iniziare.
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The NEW season of BASKET CANTÙ The season 2012/2013 of the championship of division A is about to start and the enthusiasm born in these months around Pallacanestro Cantù is ready to explode at the “first” in the NGC Arena. Familiar and new faces, always headed by captain Nicholas Mazzarino will perform on the historical gym of the palazzetto di Cucciago to start a season which for sure will give lot of emotions. The season 2012-2013 is not just held in the Italian gyms, but thanks to the participation to the Qualifying Rounds of Eurolega, it will see the team of Cantù playing in international gyms. The magazine Magic Lake and the association Amici di Como, partner and supporter of Pallacanestro Cantù will follow the team in this adventure that is about to start.
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FOOD AND DRINK
In CUCINA e in CANTINA con DAVIDE e EMANUELE
In the KITCHEN and in the
CELLAR with DAVIDE and EMANUELE
di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
terno con una spolverata di pangrattato e versarvi il composto. Livellare la superficie con una spatola e mettere i flan in forno a bagno maria per circa mezz'ora a 180 °. Lasciare intiepidire un po' prima di servire e sformarli nel piatto guarnendolo con i germogli di soia, gli acini d’uva spadellati con il mosto ed il croccante al sesamo infilzato sopra ad ogni sformatino.
PUMPKIN FLAN WITH CRISP SESAME, SOY BEANSPROUTS AND GRAPES OF RED MUST
FLAN DI ZUCCA AL CROCCANTE DI SESAMO CON GERMOGLI DI SOIA E UVA AL MOSTO ROSSO 0,5 kg di zucca,100 g di patate, 1 cipolla, 30 g di burro, 50 g di padano grattugiato, 4 uova intere, ¼ litro di panna,1 cucchiaio di pan grattato, un pizzico di noce moscata, sale e pepe q.b. Croccante al sesamo : 200 g di zucchero sciolto a caramello con l’aggiunta di 50 g di semi di sesamo. Stendere su un foglio antiaderente e lasciare raffreddare, poi fare dei piccoli pezzi da mettere sopra ogni flan, 120 g di germogli di soia per guarnire, n. 12 acini di uva bianca tagliati a metà e scottata in un bicchiere di mosto di vino rosso Procedimento: Pulire la zucca dalla scorza, dai semi e dai filamenti e tagliarla a dadi., tagliare anche la cipolla ed in una casseruola scaldare il burro e cuocere il tutto lentamente a recipiente coperto per circa 30 minuti fino a quando diverrà morbida e sfatta. Nel frattempo lessare le patate in acqua salata inizialmente fredda, pelarle e schiacciarle con una forchetta, unirle al composto di zucca, passare il tutto al frullatore e versare in una ciotola. Lasciare intiepidire, quindi unire il formaggio, le uova intere, la panna, la noce moscata, il sale ed il pepe. Amalgamare il tutto con cura. Imburrare gli stampini di porcellana, rivestire l’in-
(to serve 6) 0,5 Kg of pumpkin, 100 g of potatoes, 1 onion, 30 g of butter, 50 g of parmesan cheese, 4 eggs, ¼ liter of cream, 1 spoon of grated bread, a bit of nutmeg, salt and pepper For the crisp sesame : 200 G of sugar melted like caramel with 50 g of sesame seeds. Lay on a nonstick sheet and leave it cool, then divided into some small pieces and put them on every flan, 120 G of soy beansprouts for decoration, N. 12 White grapes cut into two parts and scald in a must glass of red wine Procedure: Remove the seeds and the filament from the pumpkin and cut it into small pieces, cut the onion and in a casserole heat the butter and slowly cook it with the cover for about 30 minutes until it becomes soft and divided into different parts. In the meantime boil the potatoes in cold salty water, peel and squash them with a fork, add them to the pumpkin mixture - put everything in a blender and pour it in a bowl.When it gets cool, add the cheese, the eggs, the cream, the nutmeg, salt and pepper and then mix everything. Butter the porcelain stencils, cover the inside with a dusting of breadcrumbs and then pour the mixture. Level the surface with a spatula and put the flan in the oven in a bainmarie for about 30 minutes at 180°. Leave it to cool before you serve it and put them into the dish making a decoration with soy, grapes cooked in the must and the crisp sesame plunged on every flan.
“BANDAROSSA” VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG EXTRA DRY MILLESIMATO - BORTOLOMIOL Originariamente la“banda rossa”era un segno che il fondatore dell’ azienda, Giuliano Bortolomiol, tracciava sulle bottiglie della migliore selezione dell’anno di Prosecco. Quella riservata agli amici veri che condividevano con lui la passione per la terra, per la tradizione, per il buon vino. Ottimo come aperitivo è anche intrigante abbinamento con delicate lavorazioni di verdura, pesce e frutta. Temperatura di servizio 6-8° C. Originally the “red band” was a sign that the founder of the company, Giuliano Bortolomiol, put on the bottles of the best selection of the year of Prosecco. The one to reserve for the true friends, who shared the passion for land, tradition and good wine. Excellent for a cocktail, but intriguing combination with delicate dish of vegetables, fish and fruit. To serve at 6-8° C.
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dal 1813
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via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it
Davide Lacchini Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione il direttore Massimo Abbati e lo staff dell'Hotel Regina Olga, Cernobbio (www.hotelreginaolga.it)
Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como.
Salsa: Ridurre a fuoco vivo 250 g di panna con 2 dl di brodetto di pesce e 20 g di pistilli di zafferano. Procedimento: Cuocere i ravioli neri in abbondante acqua salata, mantenere al caldo la salsa allo zafferano in un bagno maria e la polpa di granchio in un poco di brodo di pesce. Scolare i ravioli e disporli con la salsa e la polpa di granchio in ogni piatto secondo la vostra fantasia..
BLACK RAVIOLI OF SEA BASS IN SAFFRON PISTIL SAUCE AND CRAB PULP RAVIOLI NERI DI BRANZINO IN SALSA AI PISTILLI DI ZAFFERANO E POLPA DI GRANCHIO ( dose x 6 p. ) N. 18 ravioli neri ripieni di branzino, 250 g di panna, 3 dl di brodetto di pesce, 20 g di pistilli di zafferano, 1 dl olio di oliva extra vergine.120 g di polpa di granchio . Pasta fresca: 450 g di farina bianca, n 4 uova intere, 1/2 cucchiaio di olio d’oliva, ½ cucchiaio di acqua, 1 bustina di nero di seppia. Spianare la farina ed unire gli ingredienti, lavorare tutto con le dita e lasciare riposare l’impasto coperto con un canovaccio per almeno 20 minuti, poi formare delle sfere e spianarle con il matarello, farcire con il ripieno di branzino e chiuderle sovrapponendo la sfoglia. Tagliare l’eccedenza con uno stampino dentellato. Farcitura: N. 4 filetti di branzino di 150 g cad, n. 1 fetta di pane toast ammorbidito nel latte, 1 mazzetto di prezzemolo tritato, 1 scalogno, 1 bicchiere di Martini dry, sale e pepe qb. Eliminare la pelle e le lische dei filetti e fare dei piccoli pezzi che scotterete in casseruola con lo scalogno tritato, precedentemente imbiondito. Deglassare con il Martini dry e aggiungere il pane toast strizzato ed un pizzico di sale e pepe. Lasciare asciugare, togliere dal fuoco e con la lama di un coltello tritare finemente il composto, aggiungendo anche del prezzemolo. Lavorare con un cucchiaio di legno il ripieno in una ciotola e lasciate raffreddare il ripieno prima di utilizzarlo.
(to serve 6) N. 18 Ravioli stuffed with sea bass, 250 g of whipped cream, 3dl of fish broth, 20 g of saffron pistils, 1 dl of extra virgin olive oil, 120 g of crab pulp Fresh pasta: 450 G of white flour, n 4 eggs, ½ spoon of olive oil, ½ spoon of water, 1 small bag of sepia. Flatten the flour and add the ingredients, then work everything with the fingers and stand it covered with a cloth for at least 20 minutes, then make some balls and flatten them with the rolling pin, stuff with the sea bass and close it by overlapping the pastry and cut the excess with a notched cutter. Stuffing: N.4 Sea bass fillets of 150 g each, n.1 Slice of toast bread softened in the milk, 1 small bunch of minched parsley, 1 shallot, 1 glass of martin dry, salt and pepper. Eliminate the skin and the lisps of the fillets and make small pieces that you will scald in a casserole with some minced shallots and previously brown lightly. – Add some martini dry and squeezed toast bread and some salt and pepper. Leave to dry, remove from the fire and with the blade of a knife finely chop the mixture and add some parsley. Work the stuffing with a wood spoon in a bowl and let the stuffing cool before using it Sauce: Reduce on a high flame 250g of whipped cream with 2 dl of fish broth and 20 g of saffron pistils Procedure: Cook the black ravioli in abundant salty water, keep the saffron sauce and the crab pulp warm in a bain marie in some fish broth.Drain the ravioli and prepare them with the sauce and the crab pulp in every dish in the way you prefer.
“STEFANO ANTONUCCI” VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI DOC CLASSICO RISERVA 2009 - SANTA BARBARA Ogni vino che esce dagli schemi della tradizione parte da un’idea che nasce un po’ per caso e un po’per scommessa. Secondo Stefano Antonucci, il Verdicchio è uno dei pochissimi bianchi che vengono esaltati sia nella fermentazione che nell’affinamento in legno. L’utilizzo di botti diverse, sia per tipologia che per grandezza, dà origine a questo bianco che esalta le caratteristiche di una grande terra, le Marche. Adatto ad ogni piatto, tranne che sulla selvaggina! 12° C. Every wine that doesn’t follow the tradition, starts from an idea that was born a bit by chance and a bit for a bet. According to Stefano Antonucci, the Verdicchio is one of the very few wines that is exalted both during the fermentation and during the ageing in wood. The use of different barrels, both for type and for dimension, make a white wine that exalts the characteristics of a great place, the Marche region. Ideal with every dish, except for game! 12° C.
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adv TBM
Yacht Club Como
Club esclusivo - Porto marina - Fitness - Ristorante panoramico
Viale Puecher, 8 - 22100 Como Tel. +39.031.57.47.25 - Fax +39.031.57.65.00 www. yachtclubcomo.it - info@yachtclubcomo.it 222
Emanuele Riva
Emanuele Riva, classe 1984, gestisce dal 2007 il locale di famiglia “La Cava dei Sapori” a Como. Nello stesso anno diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell'eccellenza”. In seguito partecipa ad altri concorsi e master (Gran Premio del Sagrantino, Scuola Concorsi, Master del Sangiovese). Nel 2009 è secondo al concorso “Miglior Sommelier di Lombardia”. Nell'ottobre 2010, a Perugia, è semifinalista al concorso Miglior Sommelier d'Italia. Nel 2011 conquista il titolo di miglior sommelier Ais della Lombardia.
Per il pesce: Pulire e tagliare la pescatrice per ottenere n . 6 Filetti di circa 150 g cad uno. Passarli in poco olio con sale e pepe q.B e grigliarli a fuoco vivace da entrambe le parti ;terminata la cottura disporre ogni filetto in un piatto singolo appoggiandolo sopra la crema di peperoni guarnire con un poco di acetosella tagliata a julien ed un filo di olio oliva extra vergine.
GRILLED ANGLER FISH FILLET WITH RED PEPPER CREAM AND WOOD SORREL (to serve 6)
FILETTO DI PESCATRICE ALLA GRIGLIA CON CREMA DI PEPERONI ROSSI E ACETOSELLA N 6 filetti di pescatrice di 150 g cad.Uno, 2 Dl. Olio di oliva, 2 Dl di brodo vegetale, 300 G. Pepereoni rossi, 100 G. Patata, 100 G. Cipolla , 70.G di salsa pomodoro, 1Dl. Panna cucina, 5 G di zucchero , Sale e pepe q.B, N.1 Mazzetto erba acetosella Procedimento: Per la crema di peperone rosso: Prendere il peperone ,lavarlo tagliarlo a meta’ per la lunghezza pulirlo eliminare i semi e la cartilagine e fare dei piccoli pezzi. Pelare la patata e tagliarla a metaed ancora a meta’ e farne dei piccoli cubetti,tritare finemente la cipolla e stufarla con olio di oliva in una casseruola a fuoco lento -unire la patata ed il peperone lasciare cuocere almeno 15 minuti con coperchio ,versarvi il brodo ed il pomodoro e lasciare stracuocere tutto fino ad asciugare unire la panna e cuocere ancora brevemente toglire dal fuoco e passare tutto al frullatore fino ad ottenere una salsa omogenea che manterrete calda a bagno maria
N 6 angler fish fillets of 150 g each , 2 Dl. Of olive oil , 2 Dl of vegetable broth, 300 G. Of red peppers , 100 G. Of potatoes, 100 G. Of onion, 70.G of tomato sauce , 1Dl. Of cream, 5 G of sugar, Salt and pepper, N.1 Small bunch of wood sorrel Procedure: For the cream of red pepper: Take the pepper, wash it and cut it into two parts in lenght, clean it and eliminate the seeds and the skin and make small pieces, peel the potato and cut it into half and then again into halfand cut it into small parts, chop the onion and cook it with olive oil in a casserole on a low flame – add the potato and the pepper and cook it for at least 15 minutes with the cover, add the broth and the tomato and cook everything until it is mixed and add the cream. Cook for a bit, take it away from the fire and pass everything in the blender until you get an homogeneous sauce that you will keep warm in a bain marie For the fish: Clean and cut the angler fish to get n.6 Fillets of about 150 g each. Pass them in a bit of oil with salt and pepper and grill them on a high flame on both sides. After you end the cooking, put every fillet on a single dish and above it put the pepper cream, decorate with some wood sorrel cut in strips and some extra virgin olive oil.
Pinot Bianco Collio Doc 2009 - Villa Russiz I vini della Fondazione Villa Russiz fanno tutti parte della denominazione d' origine controllata del Collio. L’ azienda agricola è oggi anche un Centro Educativo che offre diverse tipologie di Servizi per la tutela dell’infanzia. Tutta la gamma dei vini prodotti per sostenere questo progetto è di notevole qualità. In questo pinot bianco riscopriamo tradizione, eleganza e calore soprattutto dopo qualche anno dalla vendemmia. Ottimo su pesci alla gliglia salsati. 10-12° C in calici mediamente ampi. The wines of the Fondazione Villa Russiz are all part of the denomination of controlled origin of the Collio. The agricultural company is also an Educational Center today and it offers different types of services to protect children. All the range of wines produced to support this project is of high quality. In this Pinot Bianco you can discover again tradition, elegance and warmth, above all some years after the grape harvest. Excellent with grilled fishes. 1012° C in medium wide glass.
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LA GUIDA AGLI EVENTI DEL LAGO DI COMO, LECCO, TICINO E VALTELLINA LAKE COMO, LECCO, TICINO AND VALTELLINA EVENTS’ GUIDE
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