EDITORIALE
LAGO DI COMO amato dai vip LAKE COMO, a vip destination C
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Daniele Brunati Direttore
Daniele Brunati Director
ari lettori, altro che Mykonos, Ibiza o Formentera. Le rive del lago di Como, con le ville Belle Époque che si riflettono sull’acqua, i pontili con gli yacht attraccati e il panorama mozzafiato, sono tra i luoghi più belli e chic. I veri vip amano rifugiarsi sul lago di Como per le loro vacanze estive. Da dove iniziare se non da George Clooney che ogni anno a Villa Oleandra, con la bella moglie Amal, ospita amici altrettanto famosi? Quest’anno è stato il turno dell’ex coppia presidenziale Michelle e Barack Obama con figlie al seguito. Ma su e giù per il cosiddetto Lariowood, è ormai facile avvistare celebrities ospiti delle Ville e dei Grand Hotel del Lago, scelti per il loro fascino e per la qualità dei servizi offerti. A Villa Pliniana, Miley Cyrus, che durante il suo tour in Europa ha scelto proprio questa meta per concedersi una pausa documenta ampiamente su Instagram. E che dire di Bruce Springsteen che con la moglie Patti Scialfa ha festeggiato qui il suo compleanno? Il Boss è un patito del Lago, viene ogni anno al Grand Hotel Villa d’Este e ne approfitta per rifarsi il guardaroba negli store Tessabit. Non è da meno Robert De Niro che ama tornare nel suo buen ritiro di Cernobbio. A Blevio, Kitty Spencer, la bellissima nipote di Lady D, che ha immortalato il suo arrivo postando su Instagram una foto con il commento: “the most romantic place on earth”. In quel di Tremezzo c’era la famiglia Ferragnez al completo. Chiara Ferragni col marito Fedez e il piccolo Leo, ma anche mamma e papà, hanno preso in affitto Villa Sola Cabiati, "dependance" prestigiosa e di lusso dello storico Grand Hotel Tremezzo, dove ogni stanza è un piccolo capolavoro d’arte. Casa e vacanza sul lago di Como anche per la discussa coppia calcistica dell’estate Wanda Nara – Mauro Icardi, con foto affacciati su una splendida terrazza bordo lago. Altro affezionato ospite d’autore, John Casali vincitore del Premio Oscar per il miglior sonoro del film Bohemian Rhapsody, da qualche anno trascorre i periodi di vacanza a Cerano d’Intelvi. Se per Hollywood il Lago di Como rappresenta un vero e proprio mito, anche l’imprenditoria mondiale è ben rappresentata, da nomi come Richard Branson e Rupert Murdoch, e dai tanti altri ospiti che ogni anno approdano a Cernobbio in occasione di The European House – Ambrosetti. Guest star di questa edizione, l’ex First Lady Hillary Clinton, a cui abbiamo scelto di dedicare la copertina di Magic Lake Autumn. Per loro, ma anche per tutti i milioni di turisti che hanno visitato il Lago di Como, comunque il ricordo di un luogo straordinario unico al mondo. Un luogo che, edizione dopo edizione, Magic Lake continua a raccontare nelle sue eccellenze valorizzando ed esaltando i suoi protagonisti. Grazie a tutti voi lettori che ci seguite e ci amate. Come noi che amiamo questa terra straordinaria e che abbiamo il privilegio di abitare.
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Como
ear readers, forget Mykonos, Ibiza or Formentera. The shores of Lake Como, the its beautiful villas reflecting on the water, the docks with the yachts and the breathtaking view, are some of the most beautiful and classy places in the world. Many celebrities love to come and relax on Lake Como for their summer holidays, starting of course with George Clooney who comes to his property,Villa Oleandra, every year with his beautiful wife Amal and his famous friends. This year for example he invited Barack Obama with his family. In the so called Lariowood, you can easily see famous people in villas and Grand Hotel, chosen for their fascination and the quality of the services offered. In Villa Pliniana, Miley Cyrus, who elected this location to take a rest from her Europe tour and also posted photos on Instagram. Instead Bruce Springsteen decided to celebrate his birthday with his wife Patti Scialfa on Lake Como. The boss is a big fan of Lake Como, every year he comes to the Grand Hotel Villa d’Este and goes for shopping at Tessabit. Same for Robert De Niro who loves to come back to Cernobbio. In Blevio, Kitty Spencer, the beautiful nephew of Lady D, posted a photo on Instagram with “the most romantic place on earth”. In Tremezzo there were the Ferragnez. Chiara Ferragni and her husband Fedez and the son Leo rent Villa Sola Cabiati, "luxury dependance" of the historical Grand Hotel Tremezzo, where every room is a work of art. House and holiday on Lake Como also for the soccer player Mauro Icardi and his wife Wanda Nara with a photo on a beautiful terrace on the lakefront. Another affectionate famous guest, John Casali Oscar prize-winner for the Best Sound of the movie Bohemian Rhapsody, for some years he spent his holiday in Cerano d’Intelvi. Lake Como represents a real myth for Hollywood, but also for the international entrepreneurial class which is well represented by Richard Branson and Rupert Murdoch and many other guests who come to Cernobbio on the occasion of The European House - Ambrosetti. Guest star of this edition was the ex first lady Hillary Clinton, to whom the cover of Magic Lake Autumn is dedicated. For them, but also for all the million tourists who visited Lake Como, the memory is the one of an extraordinary place in the world. A place that, edition after edition, Magic Lake keeps on telling with its excellences, enhancing its protagonists. Thanks to all of you readers who follow us and love us, the same way we love this extraordinary country we have the privilege to live in.
sommario summary In copertina / On the cover Hillary Clinton foto © Michael Brochstein
PEOPLE
city
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Hillary Clinton protagonista al 45° Forum TEH-A Hillary Clinton protagonist of the 45° Forum TEH-A
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Valentina De Santis, carisma, tenacia e visione del futuro Valentina De Santis, charisma, tenacity and a vision for the future
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John Casali. Un Oscar in Valle d'Intelvi John casali. Oscar prize-winner in Valle d'Intelvi Roberta Di Febo. Musica, danza e sete di bellezza Roberta di Febo Music, dance and desire of beauty Giovanni De Agostini. Custode di Memorie Giovanni De Agostini. Guardian of Memories
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Villa Vigoni. Da 250 anni un ponte tra Italia e Germania Villa Vigoni. For 250 years a bridge between Italy and Germany
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La scuola del Bauhaus The school of Bauhaus
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È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
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Como
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Ville private a Villa d'Este, charme esclusivo Private villas at Villa d'Este, exclusive charme NEWS
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Il grande cuore di Bennet The big heart of Bennet
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sommario
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EXHIBITION
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Terragni e Golosov, avanguardie a confronti Terragni e Golosov, comparing two avant-garde architets Mario Radice. Il pittore e gli architetti Mario Radice. The painter and architects Luce di Lago Luce di Lago Miniartextil. Colore e potenza dell'arte Miniartextil. Color and power of the art Merletti d'Autore Author laces CULTURA e ARTE
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Fondazione Cologni. Domus Grimani Fondazione Cologni. Domus Grimani Premio Internazionale di Letteratura CittĂ di Como Premio Internazionale di Letteratura CittĂ di Como Pietro Berra. I laghi delle stelle Pietro Berra. I laghi delle stelle CORPORATE Bolton Food e Banco Alimentare: un impegno condiviso Bolton Food and Food Bank: a shared commitment Vasca Drytech. Impermealizzazione rivoluzionaria Vasca Drytech. Revolutionary watreproofing ECONOMIA E FINANZA Trust: dalla storia remota uno strumento moderno e flessibile Trust: from ancient history a modern and flexible instrument FASHION A conversation with Alessandro Agrati ADVENTURE Peking to Paris Motor Challenge Peking to Paris Motor Challenge
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Michele Evangelisti. La mia vita..una corsa Michele Evangelisti. My life..a run
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Susy Zappa. Guardiana del Faro Susy Zappa Lighthouse Guardian
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Como
Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)
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Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Rosaria Casali, Antonietta Donia, Alberto Rovi, Luca E. Bernardi, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Stefania De Giorgi, Giorgio Gosetti, Alessandra de Nitto, Matteo Congregalli, Chiara Taiana Gian Enrico Ghilotti, Marili Fontana, Giusi Berri, Davide Lacchini, Emanuele Riva Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli, Giangabriele Palimento Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani, Giulia Ilyna Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Michael Brochstein, AKAstudio-collective, Canio Romaniello, A3, Antonietta Donia, Etienne Laurent, Francesco Corbetta, Andrea Mariani, Nick Zonna, Andrea Butti, Carlo Pozzoni, Etienne Laurent, Xinhua via ZUMA Wire, Andrea Priori, Matteo De Fina, Matteo Congregalli, Monica Fagioli, Unitalsi, Ugo Carmeni, Mauro Ceresa Photographer, Ludovico Giussani, Lorenza Ceruti, Fabio Oriani, Andrea Fumagalli, Foto Meta & C. Renate Archivi: The European House – Ambrosetti, Villa d'Este, Grand Hotel Tremezzo, Sheraton Lake Como, Grand Hotel Victoria, Accademia di Musica e Danza Giuditta Pasta, Tenuta de l'Annunziata, GMDA © copyrights 2017 Giovanni e Minori De Agostini, Polo Formativo LegnoArredo, Unitalsi, Mendrisiotto Turismo, Magic Lake, Amici di Como, Tam Tam, Uniweb Communication, Made in Maarc, Lattonedil, Miniartextil, Premio Città di Como, Biennale del Merletto, Noir in Festival, Fam. Pedranzini, Bolton, Drytech, Veco Group, Culti Milano, Pallacanestro Cantù, PGC Cantù, Tennis Como, Michele Evangelisti, TBM Service, Briantea84 Archivio Fashion&Luxury: Peter Ci, Tessabit, Gioielleria Cappelletti, Baume & Mercier, Alyson Oldoini Archivio Focus On: Pomellato, Porada, Poliform, Viva, Castello di Casiglio, Scuderia Blu, Michele Evangelisti, Foto Meta & C. Renate Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo
EVENTI
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Seta, il filo d'oro che lega la danza delle virtù Silk, the golden yarn that links the dance of virtues
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Noir. Appuntamento sul lago..again Noir. Appointment on the lake..again
Amici di Como e Magic Lake allo Sheraton Secret Garden Amici di Como and Magic Lake at Sheraton Secret Garden
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FOCUS ON
SPORT
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Challenger Atp "Città di Como" Atp Challenger "Città di Como" Trofeo di golf Amici di Como Trofeo di Golf Amici di Como Giro di Lombardia nel segno di Gimondi Giro di Lombardia in the name of Gimondi
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Pallacanestro Cantù, nel cuore dei tifosi Pallacanestro Cantù, in the heart of the supporters
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Briantea84. Vero Amore per lo sport Briantea84. True Love for sport
Amministrazione • Administration Studio Associato Dott. Davide Bergna Tornelli - Dott. Roberto Principi Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
Paesi che vai. Como, Volta e la seta Paesi che vai. Como, volta and the silk
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HILLARY CLINTON protagonista al 45° Forum
The European House - Ambrosetti Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive di Antonietta Donia foto AKAstudio-collective, Sergio Oliverio - Imagoeconomica, TBM Service
"Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive". Questo il tema dell'annuale Forum di The European House - Ambrosetti. Dal 6 all’8 settembre a Villa d’Este di Cernobbio i massimi rappresentanti delle Istituzioni internazionali, esponenti di Governo, Ministri, imprenditori, manager ed esperti di tutto il mondo si sono riuniti, come avviene dal 1975, per confrontarsi sui temi di maggiore impatto per l’economia globale e la società nel suo complesso. Tra gli ospiti d’eccezione di questa edizione, Hillary Clinton, già Senatrice Usa per lo Stato di New York e Segretario di Stato dal 2009 al 2013. Hillary Ridham Clinton ha trascorso 40 anni nel servizio pubblico come avvocato, procuratrice, First Lady, Senatrice, Ministro degli Esteri e can-
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didata Presidente degli Stati Uniti. Come 67° Ministro degli Esteri, grazie al suo approccio “smart power” alla politica estera, ha riposizionato la diplomazia e lo sviluppo statunitense per il 21° secolo. Negli anni precedenti, in veste di First Lady e Senatrice per New York, ha visitato oltre 80 Paesi in qualità di paladina di diritti umani, di democrazia e delle opportunità per le donne e le bambine. Ha lavorato per fornire assistenza sanitaria a milioni di bambini e per creare condizioni favorevoli e posti di lavoro. Nel corso della sua campagna presidenziale americana, ha ottenuto 66 milioni di voti. Sposata con l’ex Presidente Bill Clinton, ha una figlia, Chelsea, e tre nipoti: Charlotte, Aidan e Jasper.
Il Forum. Nel corso del Forum sono intervenuti gli esponenti di 16 Paesi e di 9 Governi mondiali. Gli oltre 200 partecipanti rappresentano un fatturato aggregato di 1,3 trilioni di Euro, pari al 15,5% del fatturato prodotto dall’industria manifatturiera europea e 47,6 trilioni di Euro in asset pari a 2,9 volte il PIL dell’Unione Europea. Durante il Forum sono state presentate molte analisi e ricerche. E, infatti, per il sesto anno consecutivo The European House - Ambrosetti è stata confermata primo Think Tank privato italiano, tra i primi 10 in Europa, tra i primi 20 al mondo e nei primi 100 più apprezzati Think Tank indipendenti su 8.100 a livello globale nell’edizione 2018 del Global Go To Think Tanks Report dell’Università della Pennsylvania, attra-
verso una survey indirizzata a 70.000 leader di imprese, Istituzioni e Media, in oltre 100 Paesi nel mondo. Le sessioni. Missione e ambizione del Forum è offrire alla classe dirigente internazionale e italiana un’occasione di approfondimento qualificato, supportata da analisi e ricerche, sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali e sulle loro implicazioni per le imprese e per i Paesi. Quest’anno la prima giornata di lavori è stata dedicata alle sfide globali del futuro e agli impatti sull’economia, con interventi dei Governi russo, turco e di Singapore, oltre all’ex capo della CIA, David Petraeus e al Ministro uscente degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, moderati da
Enrico Letta. La sintesi del quadro economico è stata illustrata da alcuni dei principali economisti al mondo, mentre la sessione dedicata a fornire uno sguardo al mondo di domani, agli sviluppi scientifici a quelli tecnologici ha visto l’astronauta Luca Parmitano in collegamento dalla Stazione Spaziale Internazionale. I lavori di venerdì 6 settembre si sono conclusi con una sessione sulle “Good News”, buone notizie di cui il mondo ha bisogno, e con le premiazioni della terza edizione della Peres Heritage Initiative, progetto ideato da The European House - Ambrosetti per ricordare Shimon Peres, grande statista e contributore del Forum (al quale ha partecipato per 24 edizioni). I tre giovani talenti premiati quest’an-
no sono Enass Abo-Hamed, Lucrezia Bisignani e Dhruv Ghulati. La giornata di lavori di sabato 7 settembre, dedicata all’Agenda per cambiare l’Europa, si è aperta con il messaggio del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. “Coesione e crescita sono gli obiettivi ai quali guardare” ha affermato Sergio Mattarella nel messaggio, letto dall’ex Premier Enrico Letta“ e il necessario riesame delle regole del patto di stabilità può contribuire a una nuova fase, rilanciando gli investimenti in infrastrutture, reti, innovazione, educazione e ricerca”. Per discutere di “Più o meno Europa nel nostro futuro? Lezioni apprese e priorità della nuova Commissione Europea” si sono alternati Roma-
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no Prodi, Geert Wilders, Mario Monti e Alexis Tsipras ed è intervenuto il Ministro dell’Economia e delle Finanze della Francia, Bruno Le Maire che ha raccolto l’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla necessità di cambiare il Patto di Stabilità per contribuire alla coesione e alla crescita in Europa e ha rilanciato le relazioni tra Italia e Francia. La sessione “Crescita e competitività - Attrattività e investimenti” ha visto l’intervento del Ministro delle Finanze del Portogallo e Presidente dell'Eurogruppo Mário Centeno, del Vice Ministro delle Finanze tedesco Jörg Kukies e del Vice Presidente della Banca Centrale Europea Luis de Guindos; quella dedicata a “Le sfide sociali attuali" ha sviluppato un dibattito tra Marcus Kerber, Vice Ministro dell’Interno, delle opere pubbliche e della coesione sociale della Germania e Cindy McCain, moglie dello scomparso Senatore John McCain. Nei lavori pomeridiani di sabato 7 settembre sul tema dell’evoluzione sostenibile hanno espresso il proprio pensiero, tra gli altri, il Ministro per l’Ambiente e l’Energia della Polonia e il Presidente della COP24, Michael Kurtyka. Per un aggiornamento sulla Brexit è stata la volta del Ministro del Regno Unito per l'uscita dall'Unione Europea, Steve Barclay, mentre per il Country Focus USA è intervenuta Hillary Rodham Clinton, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti a dialogo con Lindsey Graham, Membro del Senato degli Stati Uniti. La giornata conclusiva del Forum ha focalizzato
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l’attenzione sull’Agenda per l’Italia, con le voci delle Regioni e gli interventi del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, quello del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. La sessione sulla Giustizia e Pubblica Amministrazione ha beneficiato degli interventi dell’ex Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, dell'ex Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, del Vice Presidente dell’Università Luiss Guido Carli di Roma e dell’ex Ministro della Giustizia, Paola Severino. Gli investimenti per la crescita sono stati argomento del dibattito tra il Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici italiani presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Carlo Cottarelli, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. La sessione finale, dedicata alla competitività e crescita, ha visto alternarsi il Fondatore e Portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile ASviS, già Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che ha sottolineato nel corso del Forum l'importanza di una manovra per la crescita che intervenga su cuneo fiscale, infrastrutture e digitalizzazione del Paese, con un approccio di responsabilità.
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Nella foto, gli editori di Magic Lake con Valerio De Molli, Managing Partner e AD di The European House - Ambrosetti In this photo, the pubblisher of Magic Lake with Valerio De Molli, Managing Partner and CEO of The European House - Ambrosetti
The scenary of today and tomorrow for the competitive strategies
Nel corso dei lavori sono presentate 10 ricerche e analisi realizzate da The European House - Ambrosetti: • Un’analisi comparativa sui principali indicatori macroeconomici delle maggiori economie rielaborata da The European House - Ambrosetti sulle previsioni di 20 istituti finanziari internazionali • Ambrosetti Club Economic Indicator – Terza rilevazione 2019 sulle prospettive economiche dell’Italia, sull’occupazione e sugli investimenti delle imprese • Just E-volution 2030. Gli impatti socio-economici della transizione energetica in Europa – realizzata in collaborazione con Enel • Investire nel trasporto ferroviario regionale. Un’opportunità per il Paese e i suoi sistemi territoriali – realizzata in collaborazione con Ferrovie dello Stato Italiane • 4° Edizione - Global Attractiveness Index: il vero termome-
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tro dell’attrattività di un Paese – realizzata in collaborazione con Aviva Italia e Toyota Material Handling Europe • La P.A. (Pubblica Amministrazione) da Peso Aggiunto a Potenziale Aiuto alla crescita del Paese– realizzata nell’ambito delle attività di Ambrosetti Club • Progetto 11,7: questo il rapporto tra investimenti strategici stanziati e opere in costruzione. Ne siamo consapevoli? - realizzata nell’ambito delle attività di Ambrosetti Club • Dal rischio default al successo internazionale in meno di un decennio: la crisi come innesco per una svolta positiva dell'economia portoghese • L'attrattività e le sfide future per l'Unione Europea: quali priorità per la nuova Commissione Europea • Verso una Brexit senza accordo. Analisi degli impatti per guidare i business leader nella transizione in atto
From 6th to 8th September, Villa d’Este di Cernobbio hosted the 45th edition of The European House - Ambrosetti where once again representatives of international institutions, members of Italian government, ministers, Nobel Laureates, entrepreneurs, business managers and experts gathered to discuss topics of utmost importance regarding global economy and society in general. The main theme of the meeting was, The Scenarios of Today and Tomorrow for Competitive Strategies. Among the exceptional guests was Hillary Clinton, former USA senator for the State of New York and Secretary of State from 2009 to 2013. During the course of the Forum members of government from 16 countries and 9 world organisations intervened. The over 200 participants represented total revenues worth of €1.3 trillion, around 15.5% of revenues deriving from EU manufacturing industries, and €47.6 trillion in assets, 2.9 times the EU GDP. During the meeting results of numerous studies and analyses were presented. Those who intervened include the former Chief of CIA, David Petraeus, astronaut Luca Parmitano who video called from the International Space Station, Economy and Finance Minister of France, Bruno Le Maire, the Italian Minister of Education, Lorenzo Fioramonti and the President of Italy's Confindustria, Vincenzo Boccia. During the third edition of Peres Heritage Initiative, a project conceived by European House – Ambrosetti in memory of Shimon Peres, the great statesman who participated in the Forum 24 times, three young talents: Enass Abo-Hamed, Lucrezia Bisignani and Dhruv Ghulati, received special awards.
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Peres Heritage Initiative P
remiare tre giovani talenti che si impegnano per rendere il mondo migliore. E’ questo l’obiettivo della Peres Heritage Initiative, premio istituito con il sostegno della famiglia Peres e del governo di Israele per ricordare l’eredità di Shimon Peres, che ha partecipato a 24 edizioni del Forum. I tre vincitori della terza edizione - Enass Abo-Hamed, Lucrezia Bisignani e Dhruv Ghulati - sono stati premiati da Tsvia Peres Walden nel corso della 45° edizione dell’annuale Forum di The European House - Ambrosetti, durante la sessione «The good News: the positive narrative the world needs» moderata da Alec Ross. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Peres Center for Peace and Innovation, con il patrocinio del Ministero israeliano degli affari esteri, prevede un premio destinato a giovani imprenditori, attivisti, ricercatori o innovatori sociali sotto i 35 anni che si sono distinti per gli eccellenti risultati raggiunti in uno degli ambiti in sintonia con il credo di Peres: promozione della pace, green economy ed economia sostenibile/circolare, modelli di business inclusivo, settore no-profit, innovazione e sviluppo scientifico, innovazione sociale. I destinatari della Peres Heritage Initiative sono ospiti del Forum annuale, dove possono presentare la loro esperienza, la loro visione e il loro progetto. Obiettivo principale del progetto è infatti quello di costruire una community di giovani innovatori e di facilitarne l’interazione con i leader politici ed economici che partecipano al Forum.
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Enass Abo-Hamed co-fondatrice e CEO di H2GO power – Regno Unito, Energia
Dhruv Ghulati, CEO di Factmata – Regno Unito, AI
Lucrezia Bisignani fondatrice e CEO di Kukua – Italia, Imprenditorialità sociale/Educazione
Enass Abo-Hamed ha una passione per le attività imprenditoriali e le politiche rivolte alle tecnologie per l’energia pulita e ha al suo attivo dieci anni di esperienza di ricerca e di impresa nella produzione di idrogeno, nano-tecnologie, catalisi, energia rinnovabile e accumulazione di energia. “Il cuore del progetto riguarda l’accumulo di idrogeno in modo sicuro e effi-ciente” ci spiega Enass Abo-Hamed, co-fondatrice e CEO di H2GO power. La società, premiata in questa edizione, è emanazione dell’Università di Cambridge (Regno Unito) e sviluppa tecnologie per l’accumulazione di energia. Dialogando con Enass Abo-Hamed abbiamo toccato alcuni temi di grande interesse per il mondo di oggi: dall’utilizzo delle energie pulite alla neces-sità di salvaguardare le risorse del pianeta, fino al ruolo delle donne. “Le tecnologie legate all’accumulazione di energia tramite idrogeno e le energie pulite possano aiutare a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione” spiega Enass Abo-Hamed. “Il cambiamento climatico è uno dei grandi problemi che ci troviamo a fronteggiare ed è una priorità per ognuno di noi, perché tutti siamo coinvolti”. Nel mondo scientifico e tecnologico sempre più spesso si incontrano donne che raggiungono traguardi prestigiosi. “Le donne prendono parte e possono fornire un contributo in tutti i campi di applicazione delle tecnologie” commenta Enass Abo-Hamed “non ci sono barriere legate al genere”.
Contrastare la disinformazione online presente sul web utilizzando l’intelligenza artificiale assistita dall’uomo per individuare contenuti abu-sivi, interventi di odio, spam, propaganda e fake news. E’ questa la missione di Factmata, società fondata da Dhruv Ghulati insieme a due professori delle università di Sheffield e UCL. Ghulati, che è anche uno dei primi sviluppatori di Wikipedia, è CEO di Factmata. La società è stata fondata nel 2017 e Dhruv Ghulati ha già raccolto 1 milione di dollari in seed funding. Con Dhruv Ghulati abbiamo parlato di un tema molto caro al mondo del giornalismo: quello legato alle fake news e alla importanza di una corretta informazione. “Credo che sia molto importante per il giornalismo verificare e analizzare le notizie molto velocemente per individuare contenuti abusivi, discorsi d’odio e notizie false” ci conferma Dhruv Ghulati. “Il ciclo legato alle news è molto veloce, e questo è un tema estremamente rilevante per il mondo dei media in generale”. Riguardo alla possibilità di avere un Codice etico per Internet, ricorda che già sono state introdotte in passato norme in tal senso, ma visto che il mondo di internet è così veloce, è importante stabilire un Codice etico con una prospettiva sui contenuti veicolati attraverso la Rete.
Ventisette anni, è fondatrice e CEO di Kukua, una società di intrattenimento educativo. Lucrezia Bisignani ha costruito un franchising per bambini in tutto il continente africano intorno a Sema, il più famoso personaggio animato di eroina bambina in Africa. Kukua consente di insegnare ai bambini a leggere, scrivere e a calcolare su display, con lo smartphone, attraverso un gioco e con dei personaggi. In particolare, Sema nasce con una serie TV di animazione, giochi educativi e giocattoli. Lucrezia Bisignani è stata inserita dalla rivista Forbes nella lista degli imprenditori sociali “30 under 30” del 2019, e in precedenza è stata invitata a parlare all’evento WIRED 2016 come una delle donne che stanno cambiando il mondo.
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uring the 45th edition of the annual, Forum of The European House – Ambrosetti, the third edition of Peres Heritage Initiative award ceremony was also held. The awards were conceived with the support of the family of Shimon Peres and Israeli government to commemorate the inheritance left by the great statesman. The tree winners of this year were: Enass Abo-Hamed, Lucrezia Bisignani and Dhruv Ghulati who received their prizes from Tsvia Peres Walden.
The initiative gives awards to young entrepreneurs, activists, researchers or social innovators under 35 who have distinguished themselves for the excellent results obtained in one of these areas in line with the philosophy of Peres i.e. promoting peace, green, sustainable/circular economy, inclusive business models, no profit organisation, modernization and scientific development, social innovation.
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PEOPLE
VALENTINA DE SANTIS
Carisma, tenacia
visione del futuro di Rosaria Casali foto Archivio Grand Hotel Tremezzo
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ome una gemma rara e preziosa che fa di un gioiello l’oggetto del desiderio più ambito dell’alta gioielleria, così il Grand Hotel Tremezzo sin dal 1910 è meta del gotha internazionale, protagonista di esperienze emozionali esclusive e indimenticabili. Un must indiscusso dal fascino senza tempo grazie alla lungimiranza di una famiglia di imprenditori che ha saputo anticipare le nuove esigenze e tendenze del turismo di lusso. Cuore pulsante il CEO Valentina De Santis, terza generazione, che da dieci anni si occupa di comunicazione 4.0, recentemente inserita da Forbes Italia nella classifica delle 100 donne italiane più influenti: «donne capaci di interpretare il proprio ruolo, in azienda o nella società, valorizzando ogni giorno un patrimonio personale fatto di competenze, creatività, carisma, tenacia, capacità di inno-
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vare e visione del futuro». Ottenere un riconoscimento così prestigioso è stata per lei una sorpresa? Decisamente sì: vedere il mio nome scelto da una pubblicazione di prestigio come Forbes e associato a quello di donne di grande notorietà e riconosciuta capacità è stato del tutto inaspettato e per me un grande onore. È un riconoscimento che però non considero personale, ma l’espressione dello splendido team che ho la fortuna di avere alle spalle e del lavoro di tutta la mia famiglia e della passione che insieme dedichiamo a quello che facciamo ogni giorno. I clienti che scelgono il GHT spaziano dallo star system hollywoodiano alle nuove generazioni Y e Z. Qual è il fattore segreto che attrae personaggi provenienti da mondi così diversi?
Sicuramente le due anime della nostra concezione di ospitalità, ossia l’amore per la tradizione e per il nostro lago unito a un profondo desiderio di innovazione. Inaugurato nel 1910, il nostro Grand Hotel ancora oggi risplende della grandeur della Belle Époque arricchita nel corso degli anni di tutti i lussuosi comfort contemporanei, senza mai trascurare il calore della più autentica ospitalità italiana di quello che continua ad essere un "hotel di famiglia". È questa l’alchimia che si crea ogni giorno in hotel e che fa sì che tutti i nostri clienti si sentano come a casa. Sempre più spesso le persone esprimono il proprio sentimento attraverso i social network. Quanto ritiene siano importanti i social e queste opinioni? Per un’azienda oggi è impensabile sottova-
On the left, the three generations of the family; on the right, Valentina De Santis at the Grand Hotel Tremezzo
A sinistra, le tre generazioni della famiglia; a destra, Valentina De Santis al Grand Hotel Tremezzo
lutare l’importanza della comunicazione digitale e dei social network, ed è per questo che dedichiamo particolare attenzione al marketing digitale, senza però mai trascurare quell’approccio diretto e genuino con l’ospite che è alla base della nostra tradizione di ospitalità. A livello personale invece rappresento una voce fuori dal coro e sono contraria all’utilizzo esasperato dei social network come spesso accade. Per me è molto più bello continuare a vivere la propria vita "offline" senza sentire la pressione di doverla condividere continuamente con una molteplicità di persone. Sono numerosi i riconoscimenti prestigiosi che il 5 stelle lusso ha ottenuto negli anni tanto da essere scelto da Gualtiero Marchesi per la preparazione dei suoi
piatti che hanno reso celebre nel mondo la cucina italiana. Qual è stata l’alchimia tra il Maestro e il GHT? Gualtiero Marchesi era da tempo innamorato del Lago di Como e al contempo aveva in mente l’dea di voler riportare le migliori esperienze gastronomiche al cuore dei Grand Hotel, proprio come succedeva in passato. Ricordo ancora il giorno che, quasi per caso, venne in visita per la prima volta al Grand Hotel Tremezzo: fu amore a prima vista, con l’hotel e con la mia famiglia, e anche con il nostro Chef. È iniziato così un profondo rapporto di amicizia e una stretta e solida collaborazione, che dura tuttora dopo quasi 10 anni. Dopo la sua scomparsa questo prezioso legame prosegue vivo più che mai con la Fondazione Gualtiero Marchesi, anima di uno dei progetti a noi più cari, La Terrazza
Gualtiero Marchesi. Oggi (lo dico con un pizzico di orgoglio) unico ristorante al mondo a servire i capolavori del Grande Maestro della cucina italiana. Non solo GHT ma anche Sheraton Lake Como Hotel, Villa Sola Cabiati e Villa Passalacqua. Hotel di lusso e ville storiche di prestigio, dove la storia si sposa ai panorami mozzafiato del Lago di Como. Scelte coraggiose che fanno della vostra famiglia un emblema di virtuosismo imprenditoriale alberghiero. Ci sono altri progetti all’orizzonte? Mai dire mai. Ma non c’è dubbio che i progetti che abbiamo sul tavolo sono già tanti e in questo momento i nostri sforzi devono essere concentrati sul continuare a valorizzare l’importante patrimonio storico che abbiamo la fortuna di avere a disposizione.
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Charisma, tenacity and a vision for the future Just like a rare, precious gem renders a jewel the most desired item in top-end jewellery, so is Grand Hotel Tremezzo the destination of international elite since 1910 and a protagonist offering exclusive, unforgettable emotional experiences. An undisputed must, a timeless charming hotel thanks to the farsightedness of a family of entrepreneurs who foresaw new trends in luxury tourism. The pulsating heart of the Grand Hotel is CEO Valentina De Santis, a third generation De Santis, who has been in charge of communication for the last 10 years and appeared on Forbes Italia's list of 100 most influential Italian women: "Women capable of playing a significant role in business and society, every passing day upgrading their personal qualities made of competence, charisma, creativity, tenacity, capacity to innovate and a vision for the future." Was obtaining such a prestigious recognition a surprise for you? Decidedly yes. Seeing my name published by such a prestigious magazine like Forbes and associated to women of great fame and acknowledged ability was totally unexpected and a great honour for
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me. It's a distinction that I don't consider personal though, more an expression of a splendid team I'm lucky to have behind me and the efforts of all my family members not to mention the passion that we together devote to what we do every day. Clients that choose GHT range from Hollywood stars to generations Y and Z. What's the secret factor that attracts personalities coming from such different worlds? It's definitely the two spirits of our concept of hospitality, the respect for traditions and our lake bonding with our profound desire to innovate. Inaugurated in 1910, our Grand Hotel still sparkles with that grandeur of Belle Époque upgraded down the decades with contemporary, luxurious comfort but never neglecting the most authentic warmth of Italian hospitality at a facility that still functions as a 'family hotel.' It's this alchemy that is created in the hotel every day by doing all that is necessary to make our guests feel at home. More and more often people express their views on social networks. How important do you think are these social networks today? For any company today it's impossible to undere-
Nella pagina precedente, il team del Grand Hotel Tremezzo; in questa pagina, in senso orario: il Grand Hotel Tremezzo di notte; Villa Passalacqua; Flowers pool dell’hotel; Villa Sola Cabiati
stimate the importance of digital communication and social media, and it's for this reason that we pay particular attention to digital marketing without of course neglecting direct, authentic approach to the guests which is at the base of our tradition of hospitality. At a more personal level I am a bit of an exception and remain against an exasperated use of social media as it often happens. For me it's really nice to live life offline without feeling the pressure to continuously share with numerous people. The 5-star luxury GHT has received numerous prestigious prizes over the years as well as being selected by Gualtiero Marchesi to prepare his dishes that further made Italian cuisine famous around the world. What was the alchemy between masterchef Gualtiero Marchesi and GHT? Gualtiero Marchesi had been very fond of Lake Como for some time when he conceived the idea of bringing the best gastronomic experiences to the heart of the Grand Hotel, just as it happened in the past. I still remember the day, as if by chance he came to visit Grand Hotel Tremezzo. It was love
On the previous page, the team of the Grand Hotel Tremezzo; in this page, clockwise: the Grand Hotel Tremezzo by night; Villa Passalacqua; Hotel Flowers pool; Villa Sola Cabiati
at first sight, with the hotel and my family, and our chef I must add. And so began a deep friendship and close, solid cooperation that has continued to this day after nearly 10 years. After his passing, this cooperation is still alive more than ever via Gualtiero Marchesi Foundation, the soul of one of the projects dearest to us is, La Terrazza Gualtiero Marchesi. Today, and I say this with a touch of pride, the only restaurant in the world that serves the masterpieces of this great masterchef of Italian cuisine. You don't only own GHT but also Sheraton Lake Como Hotel, Villa Sola Cabiati and Villa Passalacqua. All luxury hotels and historical villas at the same time where history espouses breathtaking views over Lake Como. Courageous choices that make your family a symbol of entrepreneurial virtuosity. Are there other projects in course? Never say never. There's no doubt that we already have many projects on the table and currently our efforts must concentrate on continuing adding value, promoting this important historical patrimony we are lucky to possess.
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Al Kitchen una cucina di impronta gourmet
Ristorante Kitchen Orari: da mercoledì e domenica pranzo ore 12.30 - 14.30 Da martedì a domenica cena 19.30 - 22.30 via per Cernobbio 41A, Como, 22100 prenotazioni: tel +39 031 516460 info@kitchencomo.com www.kitchencomo.com
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l Kitchen quest’anno ha aperto la stagione con la creazione di un orto “paesaggistico”, ubicato nell’ampio giardino all’ingresso del ristorante. Un progetto che, attraverso la cucina, racconta l’essenza più intima di un territorio. Lo chef crea così i suoi piatti utilizzando erbe ed ortaggi presenti nell’orto tra cui: pomodori, zucchine, il basilico per creare la clorofilla al basilico, o il timo per profumare le carni, ma al tempo stesso impreziosisce il paesaggio circostante. Il ristorante gourmet Kitchen, posto nel verde del proprio parco privato, si caratterizza per una costante ed accurata ricerca di prodotti di alta qualità puntando su materie prime legate al territorio e alla stagionalità. Lo chef Andrea Casali commenta: “Le proposte del menu esaltano i sapori e i colori caratteristici della terra italiana e mediterranea continuando la tradizione culinaria gourmet basata su piatti semplici, creativi, ma anche raffinati come il Gambero rosso di Mazara del Vallo all’acqua pazza, essendo stato ispirato dai sapori e dai profumi della Sicilia, terra d’origine materna”. E continua “tra le novità della stagione l’Orto in cui si utilizzano tecniche di coltivazione sostenibili per produrre ortaggi unici che andranno a rendere altrettanto unici i piatti. Ortaggi che arrivano dalla terra nel tempo giusto e nel modo giusto”. Per l’autunno lo chef ha colorato il menu con un sapiente mix che omaggia la stagionalità dei prodotti, accostando diversi sapori. Tra i piatti d’autore autunnali i “Bottoni ripieni alle erbe”, con basilico e bieta rossa dall’orto con un tocco di mitzuna e “I ravioli dal doppio ripieno” con funghi porcini e coniglio. Nelle calde giornate autunnali gli ospiti potranno godere dell’esperienza gastronomica anche nel dehors del ristorante. Andrea Casali è il direttore d’orchestra della brigata, ventiseienne di origini comasche. Dopo 7 anni a fianco dello chef Franco Caffara, unica stella Michelin in Como città, portandosi dietro consigli e segreti del mestiere, soprattutto per la preparazione di tutto ciò che riguarda il mare e il sud, decide di intraprendere la sua strada portando al Kitchen una cucina di impronta gourmet con una sola parola chiave: rispetto per la materia prima.
A gourmet Kitchen
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he Kitchen this year has opened the season with the creation of a "landscape" vegetable garden, located in the wide garden at the entrance of the restaurant. A project that, through the kitchen, tells the most intimate essence of a territory. The chef creates so his plates using grasses and vegetables of the vegetable garden such as: tomatoes, courgette, the basil to create the basil chlorophyll, or the thyme to perfume the meats, but at the same time it embellishes the surrounding landscape. The restaurant gourmet Kitchen located in the green of its own private park, is characterised by a constant and accurate research of high quality products made of ingredients linked to the territory and to the seasons. The chef Andrea Casali comments:“ The dishes that we propose enhances the tastes and the characteristic colours of the Italian and Mediterranean land continuing the gourmet culinary tradition based on simple and creative dishes, but also refined dishes such as the Red prawn of Mazara del Vallo with its special recipe, as he has been inspired by the tastes and by the perfumes of Sicily, his home town”. And continues “among the novelties of the season the Vegetable garden in which sustainable cultivation techniques are used to produce unique vegetables that will create unique dishes. Vegetables that come from the land on the right time and in the right way”. For the autumn the chef has coloured the menu with a wise mix that pay homage to the seasonal nature of the products, combining different tastes. Among the autumnal special dishes “Bottoni ripieni alle erbe”, with basil and beetroot from the vegetable garden with a touch of mitzuna and “Ravioli dal doppio ripieno” with porcine mushrooms and rabbit meat. In the hot autumnal days the guests will be able to enjoy the gastronomic experience also in the dehors of the restaurant. Andrea Casali is the band-master of the brigade, 26 years old, from Como. After 7 years beside the chef Franco Caffara, the only Michelin star in the city of Como, following the advice and secrets of the profession, above all for the preparation of all that regards the sea and the tradition of the south of Italy, decides to make his way bringing to Kitchen a gourmet kitchen with a single motto: respect the ingredients.
PEOPLE
JOHN CASALI
Un Oscar in Valle d’Intelvi John Casali, vincitore del Premio Oscar per il miglior sonoro del film
“Bohemian Rhapsody” da qualche anno trascorre i periodi di vacanza e svago a Cerano d’Intelvi. Quest’anno la Valle d’Intelvi ha organizzato una manifestazione per festeggiare la conquista dell’Oscar per il miglior “sound mixing”.
di Giusi Berri foto Etienne Laurent, Xinhua via ZUMA Wire, Andrea Priori
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ohn Casali, 53 anni, artista londinese di origine italiana, è il vincitore del premio Oscar - edizione numero 91 - per il miglior sonoro di “Bohemian Rhapsody”, film che ripercorre la storia dei primi 15 anni del gruppo rock dei Queen (dalla nascita della band nel 1970 fino al concerto Live Aid del 1985) e del frontman Freddie Mercury, icona della scena musicale internazionale. Casali da circa due anni ha preso casa a Cerano d’Intelvi, nella parte alta del paese, con vista sul lago, per trascorrere in tranquillità i suoi periodi di svago, immerso verde ma a due passi dal lago di Como. “John Casali è una persona gentilissima, di cui si apprezza la semplicità – spiega il Sindaco di Cerano d’Intelvi Oscar Gandola. “Casali è rimasto la persona di sempre: vincere l’Oscar non lo ha cambiato; ha continuato a essere disponibile e affabile. E’ stato nella nostra biblioteca a prendere dei libri e ha anche visitato il Museo del Latte di Cerano. Chiaramente, è stato piacevolmente stupito dall’entusiasmo che si è sollevato in Valle per la sua presenza ed è naturalmente orgoglio-
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so del risultato che ha conseguito”. L’intera Valle d’Intelvi quest’estate gli ha dato il benvenuto. Per festeggiare il conseguimento dell’Oscar 2019 le amministrazioni comunali della Valle d’Intelvi il 15 giugno hanno organizzato una manifestazione intitolata “Una giornata da Oscar” che si è tenuta a San Fedele, Centro Valle Intelvi. Dopo la conferenza stampa con l’autore e un aperitivo nel giardino comunale, accompagnato dalle note dei Queen, in serata è stato proiettato il film “Bohemian Rhapsody”. John Casali, di origine piacentina (il padre era emigrato da Morfasso negli anni Cinquanta), nel corso della carriera ha ricevuto molti riconoscimenti e premi, lavorando a tantissime produzioni e film, tra cui “Harry Potter”, “Inkheart – Cuore d’Inchiostro”, “The good shepherd", “Munich”, “The Golden Age”, “Mission Impossible", oltre a “Bohemian Rhapsody”. Quest’ultimo film ha ricevuto il maggior numero di statuette nell’ultima edizione dell’Oscar, con quattro riconoscimenti: Sound Mixing, Sound Editing, miglior montaggio e miglior attore protagonista.
John Casali e la moglie Anita alla 91° edizione degli Academy Awards; sopra, con Paul Massey e Tim Cavagin, vincitori dell'Oscar come Miglior sonoro per il film Bohemian Rhapsody; sotto, John Casali con gli Amministratori durante i festeggiamenti in Valle d’Intelvi (foto di Andrea Priori) e John Casali presso il Museo del Latte di Cerano d’Intelvi John Casali and his wife Anita at the 91st edition of Academy Awards; above, with Paul Massey and Tim Cavagin, Award for Sound for the movie Bohemian Rhapsody; below, a moment of the celebration organized for him in Valle d'Intelvi and John Casali at Museo del Latte in Cerano Intelvi
Oscar prize-winner in Valle d'Intelvi
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ohn Casali, 53, the winner of an Oscar in 2019 for best Sound Mixing for the movie, Bohemian Rhapsody, has been a resident of Cerano d’Intelvi for some years where he spends his time taking a rest, relaxing, as mayor of Cerano, Oscar Gandola, explains. This year la Valle d’Intelvi has organised a welcome event in his honour, A Day of Oscar, in collaboration with the local authorities of Valle d’Intelvi. John Casali's origins are in Piacenza (his father emigrated to USA in 1950s). In his career he has worked in numerous movies and won numerous awards. Bohemian Rhapsody received the highest number of awards in the latest edition of Oscars with four prizes for Sound Mixing, Sound Editing, Best Editing and Best Actor.
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Ville private a Villa d’Este, charme esclusivo di Marina Moretti foto Archivio Villa d'Este
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iù che un hotel, una destinazione. Più che un antico palazzo, una tradizione. Più che un luogo, una leggenda. Villa d’Este è un’icona dell’hotellerie internazionale amata da tutti gli ospiti per il suo charme celebrato in tutto il mondo. I meravigliosi scenari, i saloni sontuosi, l’eleganza classica, il servizio di eccezione, l’attenzione a ogni dettaglio, il calore del personale e lo stile inconfondibile rendono Villa d’Este tra i migliori hotel di lusso per una clientela di classe. Le 152 camere sono una diversa dall'altra, tutte arredate con mobili d'epoca dall'inconfondibile gusto rinascimentale e dotate di ogni
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moderno comfort. Per vivere un soggiorno più intimo, quattro splendide ville, immerse nel parco secolare, possono essere affittate dagli ospiti che desiderano godere di tutti i servizi dell’Albergo uniti alla privacy e all’esclusività di uno spazio privato: Villa Cima sulla riva del lago, Villa Malakoff, Villa Garrovo e la Mosaic House nell’angolo più magico dei giardino, dove sorge l’iconico mosaico e il suo ninfeo. Con arredamento e design progettati rispettando l’atmosfera delle dimore patrizie del Lago di Como e la tradizione di Villa d’Este, rappresentano quindi il luogo perfetto per chi vuole fare una vacanza con
famiglia e amici, location ideale per viaggi multigenerazionali. Per gli ospiti, inoltre, sono stati pensati servizi esclusivi, come chef privati, lezioni di cucina e tour del Lago a bordo di imbarcazioni storiche. Sia Villa Malakoff che Villa Cima di recente sono state oggetto di un intervento di restyling. Villa d’Este come sempre si rinnova senza perdere la propria identità, nel rispetto dell’eleganza degli ambienti. A Villa Cima sono stati inseriti nuovi mobili e complementi su misura, avvolti dai preziosi tessuti Loro Piana, dando vita a interni rinnovati e accoglienti, in cui diventano protagonisti le sete, i vellu-
Villa Cima
ti, i lini e la morbidezza del cashmere. I toni dei rossi e dei bruciati sono un omaggio agli esterni della villa e ai colori istituzionali di Loro Piana, mentre gli azzurri, dal malachite ai blu intensi e polverosi, riprendono le tinte del lago. Gli ospiti delle quattro Ville possono godere di tutti i servizi dell’Albergo: ristoranti, bar, boutiques, un coiffeur, il giardino dello Chef, un raffinato Beauty Center e lo Sporting Club dotato, tra gli altri, di palestra, sauna, 8 campi da tennis di cui 6 in terra battuta vista lago, percorso jogging, piscine, tra cui quella galleggiante sul lago, il golf elettronico, un campo da squash, e il putting
green. E poi il meraviglioso parco di 10 ettari con alberi, statue secolari e fiori variopinti, uno degli esempi più armoniosi e suggestivi di scenografia barocca della Lombardia e dell’Italia. Secondo le stagioni, si alternano profumi e colori da ricordare: in primavera le rose, le camelie, il glicine, le azalee; in estate le magnolie, le ortensie, i gelsomini, gli alberi di limone. I testimoni storici dei Giardini di Villa d’Este sono i grandi platani ultra-centenari. Nei secoli scorsi Regine, Imperatrici, Cardinali, Aristocratici, e oggi Capi di Stato (fra cui Barak Obama) e personalità dell’economia, della moda, dello spettacolo
e dello sport, hanno contemplato le bellezze del lago e dei giardini alla loro ombra rinfrescante. Gustando le prelibatezze preparate dalla brigata di cucina guidata da Michele Zambanini, Executive Chef di Villa d’Este dal 2011, che supervisiona i tre ristoranti dell'Hotel: il ricercato ed elegante Veranda, il Grill con proposte regionali e Il Platano, aperto solo durante i mesi estivi, con una cucina semplice e raffinata allo stesso tempo. Villa d’Este è un mondo a sé che da quasi 150 anni rappresenta un paradiso per ospiti di ogni età nella bellissima cornice del Lago di Como. www.villadeste.com
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Villa Garrovo
Private villas at Villa d’Este exclusive charme
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ore than an hotel, a destination. More than an historical palace, a tradition. More than a place, a legend. Villa d'Este represents an icon of the international hotellerie appreciated by all its guests thanks to its charme celebrated all over the world. The beautiful scenaries, the sumptuous halls, the classical elegance, the exceptional service, the attention to the single detail, the frindly staff and the unique style let Villa d'Este be one of the best luxury hotels in the world for distinguished guests. 152 rooms, one different to the other, with antique furniture of Reinassance style with all the modern comforts. To experience a more intimate stay, the guests can rent four beautiful villas surrounded by the secular park, so they can have all the services of the hotel but with more privacy and the exclusivity of a private place: Villa Cima on the lakefront, Villa Malakoff, Villa Garrovo and the Mosaic House in the magic corner of the garden, where you can find the iconic mosaic and its nymphaeum. Furniture and design have been studied in accordance with the atmosphere of patrician residences of Lake Como and the tradition of Villa d’Este, so they represent the perfect place for those who
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want to go on holidays with family and friends, the ideal location for big families. Moreover the guests can have exclusive services, such as private chefs, cooking lessons and boat tours with historical boats. Both Villa Malakoff and Villa Cima were recently object of a restyling project. So Villa d’Este renovates without losing its identity, respecting the elegance of the environments. In Villa Cima new pieces of furniture and tailored pieces were added wrapped with precious fabrics by Loro Piana, creating renovated and welcoming interiors, in which the protagonists are silk, velvet, linen and the softness of the cashmere. The tones of the red pay an homage to the exterior of the villa and the institutional colors of Loro Piana, while the different nuances of the blue remind us of the colors of the lake. The guests of the four villas can have the services of the hotel: restaurants, bars, boutiques, a coiffeur, the garden of the Chef, an elegant Beauty Center and the Sporting Club with gym, sauna, 8 tennis courts, 6 in clay, with lake view, a jogging path, swimmming pools, including the floating swimming pool on the lake, the electronic golf , a squash court and the putting green. And also the beautiful park of 10
ectars with trees, ancient statues and coloured flowers, one of the most armonious and suggestive examples of Baroque scenography of the Lombardy region and of Italy. In every season, you can find perfumes and colors to remember: in spring roses, camelias, wisteria, azelias; in summer magnolias, hydrangeas, jasmines, lemon trees. Historical witnesses of the garden of Villa d'Este are the ancient plane trees. In the past centuries Queens, Emperors, Cardinals, Aristocrats and today Head of State (among them Barack Obama) and important personalities of economy, of fashion and of show business and sport appreciate the beautiful sceneries of Lake Como and of the gardens with their refreshing shade. Enjoying the great food prepared by the kitchen brigade directed by Michele Zambanini, Executive Chef of Villa d’Este since 2011, who supervises the three restaurants of the Hotel: the refined and elegant Veranda, the Grill with regional proposals and Il Platano, open only in the summer months, with simple and at the same time refined food. Villa d’Este is a world apart that for over 150 years has been representing a paradise for guests of different age in the beautiful location of Lake Como.
Mosaic House
Villa Malakoff Como
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PEOPLE
ROBERTA DI FEBO
Musica, danza e sete di bellezza
di Rosaria Casali foto Accademia Giuditta Pasta
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a sua preparazione, la sua lungimiranza e determinazione dimostrano concretamente che con le giuste doti imprenditoriali le arti e la cultura sanno creare Valore, anche economico. Il suo è un modello da imitare? Da tanto tempo, mossa dalla sete di bello, cerco di coinvolgere persone che abbiano la mentalità di guardare l’impresa con carattere culturale supportando arte e cultura, con la volontà di investire in progetti ed offrire un prodotto formativo per cui ne valga la pena. Sono convinta che se si ha conoscenza di base, si possa puntare alla formazione culturale anche a livello imprenditoriale. Non mi sento un esempio, ma vorrei poter essere di stimolo per i ragazzi che si sono formati in questo ambito ed abbiamo voglia di sperimentarsi. Sono un po’ una mosca bianca in questo senso. Ben venga la creatività, sono contenta che alcuni studenti che si sono formati da noi, abbiano intrapreso la mia stessa strada, e mi chiedano consigli per i loro progetti di impresa culturale. Nel momento in cui verranno istituiti tante Accademie e Licei Giuditta Pasta, vorrà dire che siamo sulla strada giusta.
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L’ètoile internazionale Raffaele Paganini è il presidente onorario dell’Accademia, un prestigio anche per Como. Quali “performance” ci attenderanno? Raffaele Paganini ha con noi un rapporto continuativo essendo il nostro presidente onorario. Stiamo organizzando sia in autunno che primavera più appuntamenti riservati sia agli studenti dell’Accademia che del Liceo, aperti anche ai ballerini provenienti da realtà diverse. La presenza di Paganini sul territorio è un esempio di come la danza e l’arte in generale possano formare a livello educativo, in modo concreto. Lui è molto contaminante con i ragazzi da ogni punto di vista, in grado di riconoscere dei talenti professionali, dando loro gli strumenti per affrontare casting importanti e performance per mettersi in gioco anche a livello internazionale. Quali sono i percorsi formativi dell’Accademia di musica e danza Palazzo Valli Bruni e da che età gli studenti possono iscriversi? Per quanto riguarda l’Accademia Palazzo Valli Bruni, è un’Accademia aperta a tutti, che offre corsi sia professionali che amatoriali
Sopra, gli studenti dell’Accademia Giuditta Pasta a lezione Above, students of Accademia Giuditta Pasta
tenuti dai docenti della stessa Accademia. I percorsi sono formativi per chiunque abbia la passione per la danza e la musica. Ci si può iscrivere già dai 3-4 anni ai corsi di propedeutica sia per la musica che per la danza. E’ il posto giusto per crescere artisticamente. Se poi ci sarà la volontà da parte dei ragazzi e delle famiglie, allora saranno già nel posto giusto per affrontare un percorso professionale e portarsi a casa un titolo di studio sia nella musica che nella danza, riconosciuto dallo Stato. A settembre si sono svolte le audizioni dell'Accademia Giuditta Pasta per i corsi di diploma accademico di primo livello in Danza classica e Danza contemporanea e per l’Accademia musicale di alta formazione, alla presenza del vostro presidente onorario nella sede prestigiosa di Palazzo Valli Bruni. Quali sono stati gli esiti? Si sono svolte le Audizioni per il triennio Accademico dell'Accademia Giuditta Pasta per i corsi sia di musica che di danza in fase di accreditamento musicale. Stiamo percorrendo un percorso ministeriale che si concluderà nell'arco di pochi anni. Le Audizioni sono andate molto bene, gli studenti hanno manifestato la
voglia di approfondire la loro formazione artistica e didattica, che c'è ed è forte nei giovani d’oggi. I percorsi accademici sono ricalcati sulla programmazione ministeriale, finalizzati a conseguire il diploma accademico di I livello, che declinato in un linguaggio più semplice corrisponde alla laurea triennale. Così quest’anno partiranno i primi corsi, con pochi alunni selezionati, per crescere e capire come migliorare l’offerta formativa. Siamo molti felici di questo risultato raggiunto, ciò significa che l'Accademia Giuditta Pasta è un ente di formazione di ottima fattura, che riesce a dare formazione a qualsiasi livello Alle Arti e alla Cultura ha abbinato la Bellezza, l’Ambiente e i Beni architettonici italiani. Un sodalizio quello con il Fai che aprirà nuovi scenari? Il sodalizio con il FAI ha dentro di sè le caratteristiche che hanno ispirato il mio lavoro. Colpita dal culto del bello e dalla voglia di proteggere le bellezze del nostro territorio, ispirandosi al passato per contaminare spiritualmente le persone, curandone l’aspetto emotivo, così da far sopravvivere i nostri ragazzi alla società odierna. Ciò è molto importante per nutrire l’anima, dal punto di vista etico e morale.
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A sinistra, lo scalone di Palazzo Valli Bruni; a destra, la sala della musica On the left, the staircase of Palazzo Valli Bruni; on the right, the music room Accademia di Musica e Danza "Giuditta Pasta" Via Rodari 1, 22100 Como Tel +39 031 2499962 - +39 348 1256737 www.accademiadimusicaedanza.it accademiag.pasta@hotmail.it
Music, dance Y
and desire of beauty
our preparation, farsightedness and determination concretely show that with the right entrepreneurial skills art and culture can also generate business. Is yours a model to imitate? For some time now, to satisfy my desire for beauty, I've been trying to involve people with the right mindset to see the business opportunities in art and culture, supporting and investing in projects as well as offering worthwhile, training courses. I'm convinced that starting from an awareness of the basics, you can aim for cultural training for entrepreneurs. I don't consider myself an example to follow but would be pleased if I could encourage young people with qualifications in this field who are willing to take a chance. I'm a bit of a rare bird in this regard. Creativity is always welcome, I'm pleased that some of our students are following in my footsteps and ask me for advice for their cultural business projects. When many academies and high schools like Giuditta Pasta will be opened, I'll say we are on the right path. Ballet dancer, Raffaele Paganini, an international star, is the honorary president of your Academy, a prestige also for Como, what performances are on the calendar? As our honorary president, Raffaele Paganini has an ongoing relationship with us. We are organising performances by our students at the Academy and High School in both autumn and spring that will be open also to other ballet dancers from other schools. Presence of Paganini on our territory is an example of how ballet dancing and art in all its forms can be concrete educational training too. He is really contagious to the young students from all points of view and is capable of spotting professional talent helping in the preparation for important auditioning and performances also at international level. What sort of courses are available at Palazzo Valli Bruni, Academy of Music and Dance, and at what age is it possible to enrol on a course? Palazzo Valli Bruni is an academy open to all offering courses both for amateurs and professionals held by the same teachers of the Academy.
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Training courses are for anyone with a passion for music and dance. It's possible to enrol on preparatory courses at the age of even 3-4 for both music and dance. It's the right place to grow artistically. If the kids, and their families, are willing to continue, then they will be at the right place to take on a professional course that will lead to a diploma in music and dance recognised by the State. In September auditioning was held at Accademia Giuditta Pasta for first level diploma courses in advanced Classical Ballet, Contemporary Dance and Music with your honorary president attending at the prestigious seat of, Palazzo Valli Bruni. What were the results? Auditioning for the three-year courses at Accademia Giuditta Pasta were held both for dance and music that is in the process of being considered a musical accreditation; we are following a ministerial procedure that will conclude within a few years. The auditions went really well, the students expressed a desire to continue with artistic and didactic education at a more advanced level, a strong element in young people today. Academic courses follow the outlines of the education ministry targeting first level academic diploma which corresponds to a three-year degree at university. This year the first courses will get underway with few selected students attending to understand how to improve and expand our educational offer. We are very happy with the results achieved which means Accademia Giuditta Pasta is a quality educational facility that can offer courses at any level. To art and culture are associated, beauty, the environment and Italy's architectural patrimony. Will a partnership with FAI (Italian foundation for the environment) open new scenarios? Partnership with FAI contains all the characteristics that have inspired my work. Struck by the concept of beauty and the desire to protect the beautiful wonders in our country, taking history as inspiration to spiritually infect others paying attention to emotional aspects to help our students survive in our society today. What's more important is to nourish the soul from an ethical as well as moral point of view.
LEISURE OR BUSINESS? OSPITALITÀ MADE IN ITALY
Grand Hotel Bristol Resort & Spa - RAPALLO
City Life Hotel Poliziano - MILANO
Hotel Royal Victoria - VARENNA
Hotel Mentana - MILANO
Hotel Villa Cipressi - VARENNA
Hotel King - VAREDO
Lake Como | Milan | Portofino Coast www.rcollectionhotels.it / press@rcollectionhotels.com
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l nuovo Grand Hotel Victoria sta nascendo dal profondo e completo intervento di ristrutturazione interna della struttura esistente e alla contemporanea realizzazione di una nuova ala che si inserirà armoniosamente nel contesto storico del centro di Menaggio. Ne parliamo con l’architetto Franco Pè. La raffinatezza e lo splendore della villa ottocentesca che ospita il Grand Hotel Victoria sono di lettura immediata, realizzare un edificio che ha dovuto sostenere il raffronto con essa non sarà stata una cosa semplice. Quali sono i parametri sui quali si è basata la progettazione? E’ stata una sfida professionalmente interessante, affrontata con impegno e curiosità. Grazie alla famiglia Rocchi ho avuto libertà di progettare il nuovo edificio con uno stile contemporaneo, ma con un forte legame, nelle forme e nella proporzione dei volumi, con l’hotel esistente. La nuova ala costituisce un volume separato dall’edificio storico ad esso collegato da un camminamento trasparente, come una presenza che non vuole essere invasiva ma che al tempo stesso concretizza il legame tra gli edifici. Vista in pianta, la nuova ala deve essere interpretata come una mano semiaperta che accoglie al suo interno l’ospite, gli consenta di vivere un’esperienza di ospitalità e benessere e lo faccia sentire protetto come in un ambiente familiare, il tutto in un contesto estremamente professionale e di alto standing. La realizzazione di una struttura ricettiva cinque stelle lusso determina un’estrema cura in ogni minimo dettaglio nelle finiture e nella tecnologia avanzata. Qual è stata la fase con il più alto grado di complessità? Una struttura ricettiva è di per sé un organismo complesso che richiede estrema attenzione nella sua progettazione. Al suo interno tutte le funzioni sono strettamente legate. Grazie al gruppo di lavoro multidisciplinare che si è creato attorno al progetto del Grand Hotel Victoria, sono stati valutati tutti gli aspetti e le esigenze che un hotel cinque stelle richiede. Qual è il concept unitario sul quale è stato basato l’intervento di ristrutturazione della villa esistente e della nuova struttura? Un intervento di riqualificazione ampio e profondo come quello in corso al Grand Hotel Victoria ha richiesto l’utilizzo di un linguaggio che potesse far
dialogare con continuità la villa ottocentesca con il nuovo volume. Colori, materiali e superfici costituiranno reciproci richiami tra i due corpi di fabbrica, con la villa storica avvolta da ricordi ottocenteschi con la nuova ala in cui moderni materiali dal sapore classico, proseguiranno senza soluzione di continuità. Sul lago di Como sono presenti diverse strutture ricettive di alto profilo. Ci sono caratteristiche che possono far distinguere il Grand Hotel Victoria dagli altri alberghi? I valori aggiunti dell’hotel saranno molteplici. In primis, sarà l’unica struttura ricettiva di tutto il lago di Como ad essere completamente ristrutturato. Come abbiamo detto in precedenza, si è mantenuto un connubio tra storicità e modernità che rappresenta una ricchezza. La struttura offrirà una notevole varietà di camere dotate delle più moderne tecnologie, con ampio utilizzo della domotica ed impianti all’avanguardia. Il Grand Hotel Victoria vanterà l’unicità di una SPA di 1.500mq, due piscine, una esterna e una interna, un’ampia palestra, 2 ristoranti, 2 bar, 20 colonnine elettriche nel nostro ampio parcheggio di 100 posti auto, oltre a un pontile privato con un’imbarcazione messa a disposizione dei clienti. C’è stato un restyling anche nel logo. Abbiamo voluto proporre un logo che racchiudesse al suo interno la filosofia dell’hotel: “concept and spa”. Quella che verrà proposta ai nostri clienti sarà infatti un’esperienza improntata su benessere, natura e gastronomia, in uno spazio accogliente e accessibile anche ad ospiti esterni all’hotel. Il legame con il lago di Como avrà anche un forte richiamo manzoniano. L’hotel ha preso ispirazione dal libro “I Promessi Sposi”. Il nostro ristorante fine dining si chiamerà 1827, in omaggio all’anno della prima pubblicazione del romanzo manzoniano. La nostra locanda sarà denominata Don Abbondio per un punto ristoro più casual con pizza e piatti locali tipici italiani. Il nostro bar Manzoni e il Pool bar Griso saranno la location ideale per degustare aperitivi sofisticati e piccoli snack in un’atmosfera rilassante vista lago. Inoltre avremo 3 sale meeting dedicate ai grandi protagonisti del romanzo: Renzo, Lucia e Agnese.
Grand Hotel Victoria - Menaggio Via Benedetto Castelli 9/13 - 22017 Menaggio (CO) - Italia Reception hotel: T: +39 0344 32003 Contattaci: E: info@grandhotelvictoria.it
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he new Grand Hotel Victoria was born after the deep and complete internal restructuring of the existing structure and the contemporary carrying out of a new wing that will be included harmoniously in the historical context of the centre of Menaggio, as the architect Franco Pè explains us. The refinement and the brilliance of the nineteenth-century villa which now host Grand Hotel Victoria can be easily recognized, to study a building that has to be compared with it is not going to be an easy task. How did you develop the planning? It has been an interesting professional challenge I tackled with commitment and curiosity. Thanks to the family Rocchi I had the freedom of planning the new building with a contemporary style but with a strong connection, in the shapes and in the proportion of the volumes, with the existing hotel. The new wing constitutes a separate volume from the historical building but connected with a transparent walkway, as a presence that doesn’t want to be invasive but at the same time create a connection between the buildings. On the project the new wing has to be interpreted as a half-open hand that receives the guest, to let him live an experience of hospitality and wellness and let him be protected as in a familiar environment, in an extremely professional context of high standing. The planning of a 5 star luxury receptive structure determines an extreme care of any detail in the finishing and in the advanced technology. What was the most difficult part? A receptive structure is a complex building in itself that requires an extreme attention in its design. Inside of it all the functions are strictly tied. Thanks to the group of multidisciplinary work that has been created around the project of Grand Hotel Victoria all the aspects and the needs of a five star hotel have been considered. What is the unitary concept on which the the intervention of reorganization of the existing villa and of the new structure was based? A deep and strong intervention of re-qualification as the one of Grand Hotel Victoria required the use of a language that creates a dialogue between the
nineteenth-century villa with the new volume. Colors, materials and surfaces will constitute reciprocal connections between the two buildings, with the historical villa surrounded by nineteenth-century memories with the new wing in which modern materials with classic taste will be the response to continuity. On Lake Como there are other luxury receptive structures. What are the characteristics that distinguish the Grand Hotel Victoria from other hotels? The added values of the hotel will be numerous. First, it will be the only receptive structure of Lake Como to be completely restored. As already said, it was kept a connection between historicity and modernity that represents a peculiarity. The hotel offers a remarkable variety of rooms characterized by the most modern technologies, with a wide use of home automation and recent plants. Grand Hotel Victoria boasts the uniqueness of a SPA of 1.500 square meters, two swimming pools, one outside and one inside, a wide gym, 2 restaurants, 2 bars, 20 stations for electric vehicles in our parking lot, as well as a private dock with a boat at disposal of the guests. There was also a restyling in the logo. We wanted to propose a logotype that contained the philosophy of the hotel: “concept and spa”. We would propose an experience based on wellness, nature and gastronomy to our guests, in a cosy and accessible area also for the guests who are not staying in the hotel. The connection between Lake Como and the 19th century writer Alessandro Manzoni. The hotel was inspired by the book “The Betrothed”. Our formal restaurant is called 1827, to celebrate the year of the first publication of the novel by Alessandro Manzoni. Our informal restaurant is called Don Abbondio, for a light and casual meal with pizza and local Italian dishes. Our bar Manzoni and the Pool bar Griso represent the ideal location to taste sophisticated aperitifs and little snacks in a relaxing atmosphere with lake view. Moreover we have 3 meeting rooms dedicated to the great protagonists of the novel: Renzo, Lucia and Agnese.
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GIOVANNI DE AGOSTINI
Custode di Memorie di Chiara Taiana foto GMDA © copyrights 2017 Giovanni e Minori De Agostini
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utti abbiamo un ricordo legato al nome De Agostini: un atlante, una carta geografica o una carta stradale da consultare andando in vacanza, prima dell’avvento di Google Maps. E per tutti l’Istituto Geografico De Agostini è nato a Novara, o al massimo a Roma. Ma non è esattamente così. Il primo Laboratorio Cartografico De Agostini, in realtà, è nato a Como e a raccontarlo, nel suo appartamento in centro città, è Giovanni Gabriele De Agostini, ultimo erede e custode di un patrimonio di memorie inestimabile. Come è nata la storia De Agostini? Mio nonno Giovanni è stato il pioniere della nuova moderna cartografia italiana. Ai suoi tempi tutte le mappe venivano realizzate in Germania e lui, dopo aver studiato lì, ha aperto il primo laboratorio italiano a Como, in via Borsieri. Era il 1896. Perché proprio qui? In Italia nessuno sapeva fare quel lavoro e gli operai erano tutti tedeschi. Como, vicina al confine, era comoda per tornare a casa. Quando è stato chiuso? Nel 1901 mio nonno fondò a Roma l’Istituto Geografico, ma il laboratorio rimase a Como fino al 1906, quando venne trasferito a Novara. Lei ha seguito le orme di famiglia pubblicando importanti lavori. A quali è più affezionato? Il mio primo lavoro è stato la Carta della Luna, ottenuta da fotografie fornite dalla Nasa e dalla Russia. Era il 1965 (4 anni prima che l’uomo arrivasse effettivamente sulla superficie lunare). Ma il mio primo grande lavoro è stato l'Enciclopedia imago Mundi in 14 volumi. Lei è anche erede di un patrimonio cartografico immenso. Dove si trova il suo archivio? In un magazzino a Milano. Lo sta inventariando mia moglie Minori, che continua anche la tradizione di famiglia con la carta geopittorica del Giappone e la carta stradale d'Italia scala 1:1.000.000. E proprio per ricordare il lavoro di famiglia abbiamo fondato a Como l’Associazione Italgeo (deagostini.jimdo. com) Viene mai esposto al pubblico? Organizziamo mostre per raccontare la storia della nostra famiglia e della cartografia italiana, soprattutto ai giovani. Da anni sto cercando qualcuno disposto ad acquistare l’archivio per realizzare un museo. Ho già alcune richieste dagli Stati Uniti e dal Giappone, ma spero si faccia avanti qualche città italiana.
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Guardian of Memories
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e all have a memory linked to the name De Agostini: an atlas, a geographic paper or a road paper to consult when you go on holiday, before the Google Maps. And for everybody Istituto Geografico De Agostini was born in Novara, or maybe in Rome. But it is not exactly so.The first Cartographic Laboratory De Agostini, in fact, was born in Como and when we met Giovanni Gabriele De Agostini in his flat in Como, he told us about an heritage of priceless memories. How did the De Agostini story come about? My grandfather Giovanni was the pioneer of the new modern Italian cartography. At that time all the maps were made in Germany and after he studied there, he opened the first Italian laboratory in Como, in via Borsieri. It was 1896. Why right here? In Italy nobody could do that work and the workers were all Germans. Como is close to the border, so it was comfortable to come back home. When did it close? In 1901 my grandfather founded Istituto Geografico in Rome, but the laboratory was still in Como until 1906, then it moved to Novara. You followed your family footprints publishing important works. What is your favorite? My first work was Carta della Luna, obtained by photographies supplied by the Nasa and by Russia. It was 1965 (4 years before the man arrived really on the moon). But my first great work was the Encyclopaedia imago Mundi in 14 volumes. You also are the heir of an immense cartographic property. Where is your archive? In a warehouse to Milan. It is inventoried by my wife Minori, who also continues the family tradition with the geopictoric paper of the Japan and the road map of Italy 1:1.000.000. In order to remember the family work we founded the Association Italgeo in Como (deagostini.jimdo.com) Is it ever exhibited to the public? We organise exhibitions to tell the history of our family and of the Italian cartography, above all to young people. For years I am looking for someone interested in purchasing the archives to open a museum. I had some requests from United States and Japan, but I hope some Italian city will contact us.
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enuta de l'Annunziata ha casa nella natura, e dalla natura trae la propria essenza: un agriturismo di charme in cui il luogo, gli ingredienti della cucina, quelli della cura del corpo e ogni profumo provengono dalla terra. Il grande charme de l'Annunziata è dato dalla cura quotidiana ai dettagli di gusto e dalla struttura del relais stesso circondato da tredici ettari di castagneto, custodi di privacy, relax, quiete e infinita bellezza. Esattamente quattro sono le anime della Tenuta: il relais, la cucina, il wellness, il bosco bioenergetico. Il relais, in cui 20 camere dotate di ogni comfort si sviluppano per il piacere dei sensi; tutte con balcone privato e orientate al sole di mezzogiorno, offrono una magnifica vista sul territorio che si estende a perdita d’occhio. L’offerta ricettiva viene inoltre completata da una suite esclusiva, posta nell’antica torretta di osservazione: un’oasi di pace nella magia del bosco. La cucina, dove la natura si fa gusto di eccellenza. Nel ristorante Quercus, guidato dallo chef Alfio Nicolosi, mani esperte reinterpretano in chiave gourmet gli ingredienti locali per dar origine a gusti e sapori sempre diversi, autentici e unici. Materie prime sane, coltivate in loco, lavorate con passione e professionalità presso l’azienda agricola della Tenuta ed altre selezionate, per garantire freschezza, stagionalità e tracciabilità. Il wellness, parola d'ordine è rigenerarsi naturalmente con l'utilizzo esclusivo di prodotti derivanti dalla propria produzione agricola trasformati in creme, essenze, oli essenziali e prodotti di bellezza. Un’esperienza unica di benessere fisico e mentale racchiusa in 1.500 mq di SPA occupati da: piscina coperta, idromassaggio, percorso Kneipp, fontana del ghiaccio, due saune, hammam, bagno turco, docce emozionali, sala relax e tisaneria. Il bosco bioenergetico, un’oasi di pace e disintossicazione. Su una superficie che si estende per 130.000 mq si sviluppa un percorso salutare lungo il quale potersi concedere, presso 40 punti bioenergetici, soste e momenti di relax con effetti benefici particolarmente intensi, sperimentando il potere rigenerante dell’energia delle piante e della natura. Corpo, mente, raffinato piacere del gusto, benessere: una completa riossigenazione delle membra e dell'anima come natura insegna. L’eleganza, non è mai stata così naturale...
Tenuta de l’Annunziata Via Dante Alighieri, 13 22029 - Uggiate Trevano (CO) - Italia Tel. +39 031 949352 www.tenutadelannunziata.it
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enuta de l’Annunziata is located in the nature, and from the nature it takes its essence: a farmhouse of charm where the location, the ingredients of the kitchen, of the body care and each perfume comes from the land. The great charm of Annunziata is given by the daily care of tastes and by the location surrounded by 13 hectares of chestnut grove, keepers of privacy, relaxation, quiet and infinite. The four souls of the Tenuta are: the relais, the kitchen, the wellness area, the bioenergetic wood. The relais is made of 20 rooms with all the comforts studied for the pleasure of the senses; all with a private balcony and located towards the midday sun, offering a magnificent view on the territory that spreads to eye loss. The room offer includes an exclusive suite, located in the ancient observation tower: an oasis of peace in the magic of the woods. The kitchen, where the nature becomes an excellence taste. In the restaurant Quercus, managed by the chef Alfio Nicolosi expert hands re-interpreter the local ingredients in a gourmet version, to create always different and authentic tastes. Healthy ingredients, cultivated on the spot, worked with passion and professionalism by the farm of Tenuta and other selected ones, to guarantee the freshness, the seasonal nature and the traceability of the ingredients. The wellness aims at regenerating the guests naturally by the exclusive utilization of products coming from the own agricultural production transformed into cream, essences, essential oils and beauty preparations. A unique experience of physical and mental wellness in 1.500 square meters of SPA with: a covered swimming pool, Iacuzzi, Kneipp path, ice fountain, two saunas, hammam, a Turkish bath, emotional showers, relax area and Herbal Tea Corner. The bioenergetic wood, an oasis of peace and detoxification. On a surface that spreads over 130.000 square meters, it develops a healthy run at 40 bioenergetic points, where you can stop and enjoy moments of relaxation, with intense benefic effects,trying the regenerated power of the energy of trees and nature. Body, mind, refined pleasure of the taste, wellness: a complete regeneration of the body and of the soul following the nature. Elegance never was so natural…
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Domus Grimani Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, photo by Emanuele Zamponi
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di Alessandra de Nitto foto di Matteo De Fina \ foto restauro arazzo: courtesy Open Care - Servizi per l'Arte
n’eccezionale mostra, dal 7 maggio 2019 al 30 maggio 2021, celebra a Venezia il ritorno dopo quattro secoli a Palazzo Grimani, straordinaria gemma dell’architettura veneziana, della collezione di statuaria classica appartenuta al Patriarca di Aquileia Giovanni Grimani, raffinato e colto collezionista: conservata nel palazzo di famiglia in Santa Maria Formosa fino alla fine del 1500, la preziosa raccolta fu donata alla Serenissima per volontà di Giovanni alla sua morte. Prodotta da Civita Tre Venezie, e realizzata in collaborazione con UNESCO, la mostra è resa possibile da Venetian Heritage, dalla Helen Frankenthaler Foundation di New York, da Gagosian, Michelangelo Foundation e Lady Monika del Campo Bacardi. Un progetto che nasce dalla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, curato da Daniele Ferrara, direttore del Polo Museale del Veneto, e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian
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Heritage, l’organizzazione internazionale non profit con sedi a New York e a Venezia, che sostiene iniziative culturali (restauri, mostre, pubblicazioni, conferenze, studi e ricerche), per tutelare e far conoscere il patrimonio dell’arte veneta. Il bel catalogo Marsilio, oltre ad approfondire la storia della collezione Grimani, ne rivela la straordinaria bellezza, grazie a una importante campagna fotografica realizzata ad hoc. Il Palazzo è di per sé una meraviglia, poco nota al grande pubblico: sia per l’architettura che si rifà alla domus romana e alle architetture delle città papali rinascimentali, sia per i bellissimi affreschi e stucchi di importanti nomi del manierismo. Il cuore della dimora è la spettacolare Sala della Tribuna, nata proprio per ospitare la collezione di antichità greche e romane dei Grimani, collocate nelle nicchie scandite dai pilastri e dai vari elementi architettonici. Il tutto coronato dallo stupefa-
Spettacolare Sala della Tribuna di Domus Grimani, allestita con la collezione di antichità greche e romane della famiglia Grimani Spectacular Sala della Tribuna of Domus Grimani, enriched with the collection of Greek and Roman pieces of the Grimani family cente soffitto a cassettoni con decoro floreale, dove si libra la bellissima statua di Ganimede rapito dall’aquila: una visione emozionante, enfatizzata dal sapiente progetto illuminotecnico a cura di iGuzzini. Grazie all’eccezionale evento espositivo è oggi possibile ammirare i capolavori della collezione nella loro suggestiva cornice originaria; ad essi si affiancano nelle diverse sale importanti dipinti e pezzi d’arredo, alcuni provenienti dalla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d’Oro e dal Museo Correr, restaurati per questa speciale occasione da Open Care-Servizi per l’Arte. Spicca fra questi, per importanza dell’opera e complessità dell’intervento, l’arazzo cinquecentesco di manifattura medicea, tessuto nel 1553 circa dal fiammingo Nicola Karcher e raffigurante la Resurrezione di Cristo, eseguito su cartone del Salviati: è oggi esposto per la prima volta dopo un difficile e accurato intervento
conservativo, che ha visto all’opera quattro restauratrici del dipartimento di restauro del tessile del noto opificio milanese, che si sono avvalse delle più avanzate tecnologie e metodologie per riportare il capolavoro al suo originario splendore. Il visitatore avrà il piacere di essere accompagnato dall’audioguida con le voci di Isabella Rossellini per la versione italiana e di Jude Law, membro onorario di Venetian Heritage, per quella inglese. Un’occasione molto speciale, in concomitanza con la Biennale d’Arte di Venezia, che consentirà anche di scoprire al secondo piano della dimora, da maggio a novembre 2019, la mostra “Pittura/Panorama: Paintings by Helen Frankenthaler, 1952-1992”, dedicata alla grande artista americana a cura di John Elderfield del Moma di New York. Una bella sinergia tra arte antica e arte contemporanea, che rende ancor più interessante la visita a Domus Grimani.
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DOMUS GRIMANI
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rom 7 May 2019 to 30 May 2021, an exceptional exhibition celebrates, after four centuries, the return home to Venice’s Palazzo Grimani of the collection of classic statues previously belonging to the Patriarch of Aquileia Giovanni Grimani. The exhibition, produced by Civita Tre Venezie and created in collaboration with UNESCO, has been made possible by Venetian Heritage, New York’s Helen Frankenthaler Foundation, Gagosian art gallery, Michelangelo Foundation and Lady Monika del Campo Bacardi. The project issued from the important collaboration between public and private entities, has been curated by Daniele Ferrara, the director of the Venetian Museum Pole, and Toto Bergamo Rossi, the director of Venetian Heritage. The Palace itself is an outstanding marvel, although little-known to the public at large, both for its architecture harking back to the Domus Romana, and to the architecture of the Renaissance papal towns, as well as the beautiful frescoes and stuccoes by important names of the Mannerist school. At the heart of the mansion is the spectacular Sala della Tribuna, purposefully created to host the collection of Greek and Roman antiques belonging to the Grimani family. Thanks to this exceptional event, the masterpieces belonging to the collection can be admired within their evocative original setting, along with important paintings and furnishing objects, purposefully restored by Open Care-Servizi per l’Arte for the occasion. Among them, the 16th-century Medicean tapestry depicting Christ’s resurrection stands apart both for the importance of the work and the complexity of the intervention.
Tre particolari della splendida Sala della Tribuna, con il soffitto a cassettoni con decoro floreale, dove si libra la bellissima statua di Ganimede rapito dall'aquila Three details of the beautiful Sala della Tribuna, with its splendid ceiling where the beautiful statue of Ganimede taken by the eagle, is suspended Nella pagina precedente, in alto, due fasi del lavoro di restauro compiuto presso i laboratori milanesi di Open Care - Servizi per l'Arte; sotto, magnifico arazzo cinquecentesco di manifattura Medicea del fiammingo Nicola Karcher, raffigurante la resurrezione di Cristo, riportato all'originario splendore dall'intervento di restauro di Open Care - Servizi per l'Arte In the previous page, above, two phases of the restoration work carried out at the Milanese Laboratories of Open Care - Servizi per l'Arte; below, magnificent tapestry of the 16th century of Medici manufacturing by the Flemish artist Nicola Karcher, representing the resurrection of Jesus Christ, brought back to its splendor thanks to the restoration by Open Care - Servizi per l'Arte
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EVENTI
PAESI CHE VAI Como, Volta e la Seta di Marina Moretti foto Andrea Butti, Archivio TBM
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omo, i suoi personaggi e la sua tradizione serica protagoniste su Rai1 nella nuova serie del programma "Paesi che vai" in onda la domenica mattina, con una media di 1.700.000 telespettatori e uno share che supera il 20%. Grazie a Consorzio Como Turistica, che continua a credere in questo strumento di marketing territoriale, nel mese di luglio una troupe della Rai è stata per una settimana in città e sul lago di Como per girare la puntata in onda nella stagione autunnale, condotta dal giornalista Livio Leonardi, caporedattore e capostruttura Rai, insignito della medaglia d’oro dalla Società Dante Alighieri per la diffusione, la divulgazione e la promozione del patrimonio paesaggistico e culturale italiano. Al centro della puntata Alessandro Volta, la sua epoca e i personaggi che hanno vissuto o soggiornato sul lago. Alcuni figuranti in costume hanno aiutato a far rivivere i diversi protagonisti, dall’inventore della pila alla principes-
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sa Carlotta e poi Giuseppe Garibaldi, Ugo Foscolo, Giuseppina Raimondi, Silvio Pellico, Giuseppe Parini. Le riprese hanno avuto come set il Tempio Voltiano e la diga foranea con il monumento Life Electric, poi Villa Olmo, Brunate, Villa Carlotta, Villa del Balbianello dove sono state raccontate le storie dei personaggi che vi hanno soggiornato. All’interno di “Paesi che vai” è presente uno speciale dedicato a un’eccellenza del territorio che per Como è stata identificata nella tradizione serica comasca. Il conduttore Livio Leonardi e l’autore Fabio Di Nicola hanno scelto come location il Museo della Seta dove il direttore Paolo Aquilini, l’imprenditore Graziano Brenna e il presidente del Comitato “Como&Seta” Stefano Vitali hanno illustrato la storia e l’attualità della lavorazione serica che dal baco da seta arriva alle passerelle di alta moda. Un’artigianalità che ha portato Como a candidarsi quale Città Creativa UNESCO nel cluster Craft & Folk Art.
PAESI CHE VAI Como, Volta and the Silk C
omo represented by the people and the silk tradition are the protagonists on the Italian TV channel Rai 1 in the new season of the program "Paesi che vai" broadcasted on Sunday morning, around 1.700,00 spectators and a 20% share. Thanks to Consorzio Como Turistica, which continues believing in this instrument of territorial marketing, in July the crew Rai stayed on Lake Como and in the city of Como for a week to record the episode of the autumn season, with the journalist Livio Leonardi, editor-in-chief and managing director Rai, who received the gold medal of Società Dante Alighieri for disseminating information and promoting the Italian landscape and cultural heritage. Alesandro Volta represents the highlight of the episode together with his age and the personalities who lived or stayed on Lake Como. Some people in coatume helped and created the ancient atmosphere, from the inventor of the battery to the princess Charlot-
te and also Giuseppe Garibaldi, Ugo Foscolo, Giuseppina Raimondi, Silvio Pellico, Giuseppe Parini. The TV set was Tempio Voltiano, the temple dedicated to Alessandro Volta, and then the lakefront with the monument Life Electric, then Villa Olmo, Brunate, Villa Carlotta, Villa del Balbianello where they spoke about the lifes of the people who lived there. In “Paesi che vai” there is also a special edition dedicated to the excellence of the territory that for Como is linked to the silk tradition. The host Livio Leonardi and the author Fabio Di Nicola selected Museo della seta, the silk museum, as a location where the director Paolo Aquilini, the enterpreneur Graziano Brenna and the president of the Committee “Como&Seta” Stefano Vitali illustrated the history and the silk tradition that is still part of our heritage, from the silk wormto the high fashion catwalks. A tradtion that leads Como to apply for Città Creativa UNESCO nel cluster Craft & Folk Art
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EVENTI
SETA
Il filo d'oro che lega la danza delle virtù testo e foto Matteo Congregalli
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a maestria serica comasca si mescola all’arte dei ballerini del Teatro alla Scala di Milano e al genio di Rudolf Nureyev, eccelso esponente russo del balletto classico. Il risultato di questo raffinato connubio è stato il gala benefico di danza dal titolo “La seta accarezza Nureyev: Il filo d’oro che lega la danza delle virtù” tenutosi giovedì 12 settembre nella suggestiva cornice del parco antistante Villa Olmo, sulle sponde del lago di Como. Costante estetico e tematico della serata è stata la seta, prodotto comasco per eccellenza. Per tutta la durata dello spettacolo,questo nobile materiale ha accompagnato le coreografie dei primi ballerini e dei solisti del teatro Milanese sotto forma di drappi cangianti, turbanti dalle vivaci stampe ed elaborati abiti di scena. Ad inframezzare le esibizioni dei danzatori, ognuna con un proprio tema specifico legato a una virtù in particolare, i monologhi di Daniel Lumera, scrittore e docente. Il gala, organizzato da Carmela Vitali e Francesca Sartorelli, in collaborazione con il Comune di Como e in partenariato con Amici di Como, ha sostenuto non solo la candidatura comasca a Città Creativa Unesco, ma diverse e importanti realtà filantropiche impegnate sui più svariati fronti. Le tre onlus School for Children, Dee di Vita e My Life Design, i cui referenti hanno potuto prendere la parola e ringraziare i presenti per la partecipazione e l’aiuto, saranno infatti beneficiari dei fondi raccolti
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dalla vendita dei biglietti. Durante le pause concesse dagli intervalli tra gli atti, numerosi comaschi illustri provenienti dal mondo dell’imprenditoria e della politica hanno dato il loro pieno appoggio all’avventura comasca nel processo di selezione per diventare parte della rete di Città Creative Unesco. La presentazione iniziale è spettata a Stefano Vitali, presidente dell’Ufficio Italiano Seta, che ha ringraziato chi, tra imprese e persone, ha sostenuto il viaggio di Como attraverso tutti i passaggi richiesti dall iter Unesco, il cui verdetto arriverà nell’autunno 2019. Sono poi intervenuti Giuseppe Guzzetti, presidente onorario del Comitato Como e Seta, e il sindaco di Como, Mario Landriscina. Anche Aram Manoukian, presidente di Confindustria Como, è salito sul palco per mostrare il proprio appoggio all’iniziativa. Daniele Brunati, coordinatore di Amici di Como, ha poi chiuso la serata, davanti alle centinaia di spettatori arrivati per il gala di danza, raccontando la genesi dell’avventura comasca all’Unesco e invitando a parlare anche Alessandro Tessuto di Clerici Tessuto e consigliere di Amici di Como, accompagnato da Sergio Tamborini, amministratore delegato di Ratti Spa. Con il verdetto Unesco a un passo, unanime è stato l’augurio per Como di arrivare al termine della selezione che la vede in gara assieme a Biella, Trieste e Bergamo, e finalmente diventare parte delle Creative Cities Unesco.
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Silk
The golden yarn that links the dance of virtues
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he ability of the silk producers is combined with the art of the dancers of Teatro alla Scala of Milan and the genius of Rudolf Nureyev, excellent member of the Russian classic ballet. The result of this refined collaboration was the gala dinner entitled: “La seta accarezza Nureyev: Il filo d’oro che lega la danza delle virtù” held on September 12 in the amazing setting of the park in front of Villa Olmo, on the shores of Lake Como. Silk was the protagonist of the evening for which the city of Como is known all over the world. For the entire duration of the show, this noble material accompanied the choreographies of the etoiles and solos of the Milanese theatre under the different shapes of changing fabrics, turbans with vivacious patterns and elaborated scene dresses. In-between the shows of the dancers, each one with a specific theme tied to a particular virtue, the monologues of Daniel Lumera, writer and teacher. The gala, organised by Carmela Vitali and Francesca Sartorelli, in collaboration with the Municipality of Como and Amici di Como, aimed at supporting not only the candidacy of Como as Creative City Unesco, but also different and important philanthropic realities involved in different sectors. The three non-profit School for Children, Dee di Vita and My Life Design, whose referents gave a speech and thanked the participants and the support
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given thanks to the sale of the tickets. During the pauses allowed by the intervals between the acts, numerous famous inhabitants of Como known as entrepreneurs and politics gave their full support to the adventure of Como in the process of selection to become part of the net of Creative Cities Unesco. The initial speech was given by Stefano Vitali, president of the Italian Office Seta, which thanked the one, both enterprises and persons, who supported the path taken by the city Como through all the steps requested by Unesco, which verdict arrives in the autumn 2019. Then followed the speeches by Giuseppe Guzzetti, honorary president of the Committee Como and Silk, and the mayor of Como, Mario Landriscina. Also Aram Manoukian, president of Confindustria Como, gave his speech to support the initiative. Daniele Brunati, coordinator of the association Amici di Como, closed the evening in front of hundred spectators who came for the gala, explaining the genesis of the adventure of Como at Unesco and asking also to Alessandro Tessuto a speech, as representative of Clerici Tessuto and member of Amici di Como, together with Sergio Tamborini, CEO of Ratti Spa. The verdict Unesco is about to come so the unanimous wish was to arrive at the final step of the selection with the city of Como in competition with Biella, Trieste and Bergamo and to become part of Creative Cities Unesco.
NEWS
IL GRANDE CUORE DI BENNET Donate le attrezzature interne di un pulmino a Unitalsi Lombardia,
grazie a Bennet e ai suoi clienti. di Luca E. Bernardi foto Monica Fagioli, Archivio Unitalsi
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elle culture antiche e in molti casi anche oggi in alcune culture moderne la malattia è intesa come manifestazione di interruzione dell’equilibrio tra il cosmo e la sfera del divino, come una colpa da espiare se possibile nel nascondimento. Il dolore e la sofferenza, con le loro molteplici declinazioni, interrogano anche oggi l’uomo moderno, che dotatosi di tecnologia, ha cercato di dare una risposta alle istanze di salute dell’uomo, proponendo modelli sempre più innovativi, che attualmente prevedono il passaggio dal curare al prendersi cura della persona che dev’essere al centro dell’attenzione del sistema sanitario. Regione Lombardia è all’avanguardia in questo senso con il progetto della cronicità. Rimangono comunque interrogativi su come dare risposta in quei casi dove il dolore fisico e psicologico, la sofferenza e la malattia vengono sicuramente trattati dalla medicina, ma generano una domanda di corrispondenza alle attese di chi si trova nella condizione di infermità che non può essere ridotta unicamente alla sfera tecnica. Il soggetto sofferente è portatore di una domanda esistenziale che viene percepita allo stesso piano della domanda di cura. In tale campo, l’interrogativo esistenziale spesso non trova adeguato accoglimento, tuttavia la salute non coincide solo con assenza di patologia, ma comprende anche la vita di relazione della persona, che viene colpita contestualmente all’insorgere della malattia. In quest’ottica l’Unitalsi ha individuato l’esperienza di Lourdes come luogo in cui questa domanda può trovare accoglimento e spesso risposta. Tuttavia può esserci il rischio che la persona malata si trovi involontariamente ad essere spettatrice e non protagonista del percorso previsto nel pellegrinaggio, oppure la patologia non
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consenta di accogliere questa domanda. Il malato rischia di essere ancora considerato “diverso”, se non è integrato in una comunità che riduca le distanze. Un esempio innovativo su come sia possibile cambiare rotta è quanto accaduto il 19 settembre presso il Santuario di Caravaggio, su iniziativa dell’Unitalsi Lombarda, con l’inaugurazione e la benedizione da parte dell’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, di un pulmino attrezzato. Vittore De Carli, presidente Unitalsi lombarda, ha così commentato l’iniziativa: “Grazie a questo pulmino renderemo la vita più semplice a tante persone costrette a confrontarsi con patologie delicate e impegnative come la Sla e la Sma. Dall’esterno appare come un normale pulmino, ma l’interno è stato modificato per permettere il trasporto di chi è allettato e normalmente per spostarsi ha bisogno dell’ambulanza”. Il mezzo è attrezzato con pedana di sollevamento, impianto per la somministrazione di ossigeno, barella allargata e materasso antidecubito. Inoltre può alimentare a 220 volt apparecchiature elettromedicali. La presentazione del nuovo mezzo all’Arcivescovo è stata affidata ad Alfredo Settimo, responsabile mezzi dell’Unitalsi Lombarda. Gianna Ratti, presidente onorario di Bennet, ha presenziato al taglio del nastro. Grazie alle donazioni effettuate dai propri clienti durante la raccolta punti Bennet Club 2017 e 2018 è stato possibile contribuire con 17 mila Euro all’acquisto delle attrezzature del pulmino. Anche nel 2019 Bennet invita i clienti a sostenere Unitalsi, l’associazione che dal 1903 si occupa del trasporto di ammalati a Lourdes e nei Santuari internazionali, mettendo al centro della propria opera la carità vissuta al servizio gratuito del prossimo. www.bennet.com/bennetClub/raccoltaPunti/MondoSolidarieta.aspx
THE BIG HEART of Bennet Donated equipments for special
minibus to Unitalsi Lombardia thank you Bennet and its customers
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n ancient cultures and in numerous cases today, some modern cultures consider illness a manifestation resulting from the interruption of balance between the universe and the divine, like a fault in need of atonement and possibly concealment. Pain and suffering, with their multiple variations, still pose questions to modern humans who, equipped with technology, have tried to give responses to health issues proposing increasingly more innovative models that currently involve passing from treating to taking care of people who should be at the centre of any healthcare system. Lombardy region is at the forefront in this regard with the chronic illness project. Question still remains on how to respond to those cases where physical and psychological pain, suffering and illness, certainly treated with medicine but generate expectations from the infirm that cannot be solely considered from a technical point of view. The suffering individual presents an existential need that is perceived by the treatment plan required. In such cases, existential questions often do not find adequate response, nevertheless health is not only the absence of disease but also includes personal relations which are invariably damaged the moment an illness strikes. From this point of view Unitalsi has identified the Lourdes experience whereby this demand may find acceptance and often a response. However, there may be the risk that the ill people find themselves involuntary spectators rather than protagonists of this particular pilgrimage, or that their condition does not allow the acceptance, or response, they expect. The ill still risk being considered 'different' if they are not assimilated into a community that reduces distances. An innovative example on how to change direction happened on 19th September at Santuario di Caravaggio during an initiative of Unitalsi Lombardia with the presentation and benediction by Archbishop of Milan, Mons. Mario Delpini, of a specially equipped minibus. Vittore De Carli, president of Unitalsi Lombardia, commented the initiative: "Thanks to this minibus we'll make the lives of many people suffering from ALS and SMA easier. It looks like an ordinary minibus but inside it has been modified to transport bedridden patients that normally need an ambulance." The bus is equipped with a lifting platform, oxygen administration system, wide stretcher and anti-bedsore mattress. What's more it can supply 220 volts of power for the electrical, medical equipment." The presentation of the minibus to the Archbishop was done by Alfredo Settimo, the person in charge of Unitalsi Lombardia's vehicles. Gianna Ratti, honorary president of Bennet, presided the ribbon-cutting ceremony. Thanks to the donations by the their customers during the Bennet Club 2017 and 2018 points collection initiative, it was possible to donate â‚Ź17,000 towards the purchase of the equipments for special minibus. Also in 2019 Bennet is inviting their customers to support Unitalsi, the association that since 1903 has arranged transport for the afflicted to Lourdes and other international sanctuaries placing humane, voluntary charity towards others at the heart of their operations www.bennet.com/bennetClub/raccoltaPunti/MondoSolidarieta.aspx
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ANNIVERSARIO
Villa Vigoni
Da 250 anni un ponte tra Italia e Germania
foto Mauro Ceresa Photographer
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illa Vigoni è un laboratorio di idee, un punto di riferimento del dialogo e della collaborazione tra Italia e Germania nel contesto europeo. In occasione dei 250 anni dalla nascita del suo fondatore, Enrico Mylius (1769-1854), Francoforte sul Meno, sua città natale gli ha dedicato una mostra che si è chiusa l’8 settembre 2019. Risultato della collaborazione tra Villa Vigoni e il Museum Giersch der GoetheUniversität, l’esposizione aveva lo scopo di raccontare una straordinaria esperienza famigliare e imprenditoriale tra Germania e Italia nel XIX secolo. Il ruolo delle sue attività di commerciante, banchiere e benefattore, così come la storia della famiglia Mylius-Vigoni - e quindi le origini del Centro Italo-Tedesco per l’Eccellenza Europea, Villa Vigoni – sono state riscostruite nella mostra sulla base di appositi documenti d’epoca e opere d'arte. Anche il Focus Annuale 2019 proposto da Villa Vigoni mirava a celebrare la figura di Enrico Mylius costruendo un ponte tra temi di attualità e il ricordo del suo “padre
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fondatore”, nel segno dei concetti di creatività, sostenibilità e sviluppo. Questi tre concetti infatti sembrano i più adatti a cogliere in prospettiva storica, culturale, economica e politica, lo spessore e il ruolo di una figura innovativa come Mylius con il suo notevole impegno nelle relazioni tra Germania e Italia durante la prima metà del XIX secolo. Sul tema della creatività, Villa Vigoni ha ospitato nei mesi di luglio, agosto e settembre una mostra dell’artista Elvino Motti. Lo scultore modella le sue opere in modo tale che il visitatore si senta invitato non solo ad un’esperienza visiva ma anche tattile. Sono stati utilizzati e lavorati materiali le cui superfici sono lisce ed elastiche, oppure grezze e quasi in uno "stato naturale". Ciò si traduce in un effetto interessante: si porta avanti un processo creativo che parte dal materiale non trasformato fino a definire una forma finale, che, a volte, appare arrotondata e autonoma, e, altre volte, aperta e incompiuta, come l'idea che la "perfezione" rimanga irraggiungibile.
In queste pagine, Villa Vigoni e alcune delle opere di Elvino Motti in mostra In these pages, Villa Vigoni and some of the exhibited works by Elvino Motti
VILLA VIGONI For 250 years a bridge between Italy and Germany V
illa Vigoni is a workshop of ideas and a point of reference facilitating an ongoing dialogue between Germany and Italy. To celebrate the 250th anniversary of the birth of its founder, Enrico Mylius (1769-1854), a native of Frankfurt, an exhibition was held in the villa that closed on September 8th. The result of a collaboration between Villa Vigoni and Museum Gierschder Goethe-Universität, the exhibition aimed at giving an extraordinary account of family life and business partnership between Germany and Italy in 19th century. Mylius's role as a businessman, banker and philanthropist as well as the story of Mylius-Vigoni family i.e. the origins of Villa Vigoni as an Italian-German centre promoting European excellence, were reconstructed on the basis of historical documents and works of art. Also the Annual Focus of Villa Vigoni planned to celebrate Enrico Mylius building a bridge between current issues and memory of its founding father on the themes of creativity, sustainability
and development. These three concepts do seem more appropriate to capture the historical, cultural and political importance and role of an innovative personality like Mylius with his remarkable commitment to develop relations between Italy and Germany during the first half of 19th century. On the topic of creativity, Villa Vigoni hosted an exhibition of works by Elvino Motti during July, August and September. The sculptor models his works in such a way that the visitors feel they are invited not only to enjoy a visual but also a tactile experience. The materials the sculptor employed rendered the surfaces sometimes smooth and flexible and other times rough almost in their natural state. This produced an interesting effect, it brings forward a creative process that starts from the raw material that grows into a final form, which, at times, appears rounded and independent, and other times, open an incomplete like the concept that perfection is not attainable.
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ANNIVERSARIO
LA SCUOLA DEL BAUHAUS di Stefania De Giorgi foto Archivio De Giorgi
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l 2019 è stato l’anniversario del Bauhaus, 100 anni, ne parliamo con l’Arch. Michele Pierpaoli, Presidente dell’ordine degli Architetti della Provincia di Como. Un secolo dalla fondazione del Bauhaus, un anno intenso di celebrazioni. Sì l’anniversario è stato molto seguito, in particolare in Germania ed in Europa. Centinaia di iniziative, alcune ancora in corso, l’apertura di due nuovi musei dedicati a Weimar e a Dessau che, come è noto, con il Bahuaus hanno avuto legami storici. A Berlino è stato realizzato l’ampliamento del noto museo dell’Archivio costruito negli anni ’70 da una idea di Walter Gropius. Walter Gropius, il fondatore. Uno dei maggiori architetti del Movimento Moderno, uno dei cosiddetti Maestri. Nel 1919, a trentasei anni, fondò a Weimar una scuola, assolutamente nuova nello spirito e nel programma: la chiamò Bauhaus, la casa del costruire, una scuola per le arti, l’architettura ed il design. Gropius aveva saputo cogliere la necessità che si dovesse agire con insegnamenti nuovi rispetto al passato, antiaccademici e coerenti con la nuova epoca dell’industria, portando la qualità nella quantità. Con l’edificio capolavoro, progettato e costruito a Dessau per la Scuola del Bahuaus nel 1925, Walter Gropius realizzò una sorta di manifesto dell’architettura moderna nell’incontro tra funzione, tecnica, chiarezza espressiva, nell’adeguatezza allo scopo ed al suo tempo. Hai parlato di arti ed industria Una caratteristica di questa scuola fu di sostenere la necessità di proporre una sorta di organica unione tra tutte le arti, in particolare figurative, che tuttavia avrebbero dovuto essere poste sotto il primato dell’architettura. L’approdo al prodotto industriale arrivò gradualmente nei 14 anni di vita della scuola, ma l’attenzione alle componenti materiche, tecniche e costruttive dei manufatti furono da subito molto presenti. I corsi prevedevano una parte teorica ma si svolgevano prevalentemente in laboratori sperimentali, attingendo anche dalla sapienza artigianale: laboratori per la pittura murale, la scultura, il vetro, il metallo, l’incisione, la ceramica, la fotografia, l’arredo, i tessuti. Arte e tecnica verso la ricerca di standardizzazione degli elementi costruttivi e contestualmente verso una nuova estetica. Fu presente anche l’attività di teatro, oltre natural-
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mente ai corsi di architettura ed urbanistica. Con insegnanti di grande valore. Di grandissimo valore: oltre a Gropius, che fu direttore nel periodo di Weimer e poi in parte a Dessau dopo il trasferimento nel ’25, insegnarono Wassily Kandinsky, Paul Klee, Laszlo Moholy Nagy, Johannes Itten, Marcel Breuer, Gunta Stolz, e poi gli architetti Hannes Meyer e Mies Van Der Rohe, quest’ultimo anche Direttore, nell’ultima fase di Dessau e poi a Berlino prima della chiusura del ’33, di fatto imposta dai nazionalsocialisti. Anche i tessuti, argomento caro alla nostra Città, furono oggetto di innovazione Vi erano laboratori didattici, poi affiancati da altri, sperimentali, orientati alla produzione su ampia scala da proporre all’industria; si ricercarono strade innovative, connesse principalmente alla valorizzazione delle caratteristiche proprie dei diversi materiali, che potevano anche essere abbinati o di cui venivano indagate e valorizzate le possibilità nell’accostamento di intrecci diversi, con lo scopo di dare rilievo a ciò che era bidimensionale. Anche in questo campo si assistette, per la scelta stilistica, ad un radicale cambio di orientamento rispetto al passato: ai temi realistici e narrativi si sostituirono quelli legati all’indagine sulle forme geometriche pure e accostamenti cromatici innovativi. In questo quadro nacque la figura del disegnatore per tessuti. Grande interprete nel campo dell’arte tessile, oltre a Gunta Stolz, fu Anni Albers che proseguì il suo lavoro di designer in questo campo ancora fino agli anni ‘90. L’anno scorso le è stata dedicata una importante mostra alla Tate Modern. I suoi disegni e le sue trame sono tutt’oggi oggetto di interesse, di repliche ed ispirazione. Quale pensi sia stata la lezione del Bauhaus? E’ stata una scuola per le tutte le arti, dove ha prevalso un metodo: quello della ricerca e sperimentazione verso modalità e forme adeguate al proprio tempo, verso una unità tra arte e tecnica, per una cultura in tale senso diffusa e per tutti: dalla cultura dell’abitare a quella dell’oggetto di uso comune. E’ stata all’origine di ciò che poi è stato chiamato design, ma anche un’importante e fondamentale lezione per l’architettura del Movimento Moderno con cui tutti gli architetti si sono dovuti confrontare.
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he year 2019 marked the 100th anniversary of Bauhaus, we talked about this important date with Architect Michele Pierpaoli, President of the Order of Architects in the Province of Como. A century has gone past since the foundation of Bauhaus, an intense year of celebrations. Yes, the anniversary roused much interest in Europe particularly in Germany. Hundreds of initiatives, somestill in course, especially the opening of two new museums in Wemer and Dessau which, as noted, have a historical connection with Bauhaus. In Berlin the famed Archives Museum conceived by Walter Gropius and built in 1970s was expanded. Walter Gropius, the founder? One of the major architects of Modern Movement, one of the so-called masters. In 1919, aged 37, he founded a school in Weimer with an absolutely new spirit and program, he called it Bauhaus, the home of building, a school for the arts, architecture and design. Gropius realised there was a need to introduce new, anti-academic education and training methods with respect to the past coherent with the new industrial age bringing quality to quantity. With his masterpiece designed and constructed in Dessau as School of Bauhaus in 1925, Walter Gropius wrote a sort of manifesto for modern architecture where function, technique, clarity of expression, adequateness for the purpose and current times came together. You mentioned arts and industry. One characteristic of the School was to consider it a necessity to have a sort of organic union between all the arts, especially figurative arts, that, nevertheless, should have had a leading role in architecture. Approaching an industrial product came about gradually over the School's 14 years of life but materials, techniques and construction methods received serious attention almost immediately. Courses involved a theory part but mostly took place in experimental workshops also drawing upon artisanal knowledge like workshops for painting walls, sculpture, glass working, metal working, engraving, photography, furnishing and fabrics. Art and technique going towards a search for standardisation of buil-
ding components and towards contextualised beauty. Besides courses in architecture and urban planning, there were also theatre classes. With teachers of great quality. Of great quality indeed. Besides Gropius, who was the director during the Weimer period and then partly in Dessau after the School moved there in 1925, teachers included, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Laszlo Moholy Nagy, Johannes Itten, Marcel Breuer, GuntaStolz, and then architects Hannes Meyer, and Mies Van Der Rohe who was also a director in the final stages of Dessau era and then in Berlin before the School's closure in 1933 imposed by the National Socialists. Also fabrics, a subject dear top our city, were objects of innovation There were didactic workshops, later supported by others, experimental ones orientated towards large scale production; innovative ways were looked for connected with highlighting the qualities of various fabrics that could be matched or different weaves were investigated and their quality emphasised aiming to obtain a bas-relief from what was twodimensional. Also in this field, regarding stylistic choice, a radical change was observed with respect to the past. Realistic themes and narratives were substituted those connected to pure geometric forms and original colour combinations. This is how the textile designer as we know it was born. A great artist in the art of textile design, besides Gunta Stolz, was Anni Albers who continued her work in this field till 1990s. Last year Tate Modern in London held an exhibition on her work. Her designs and weaves are still of great interest and inspiration and are still replicated. What lesson do you think Bauhaus taught us? It was a school for all arts where a method prevailed: that of research and experimentation towards modalities and forms appropriate for their times, towards a union between art and technique, spreading this culture in all directions and for all involved. From the culture of inhabiting to a commonly used object. It was the origin of what would be called, design, but also an important, fundamental lesson in architecture of Modern Movement with which all architects had to confront themselves.
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Restauri e scoperte nella Chiesa di San Giorgio Borgo Vico a Como di Alberto Rovi foto Andrea Butti
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pprofondite indagini sulla materia pittorica degli affreschi della chiesa seicentesca di S. Giorgio a Como si sono svolte sotto l’alta sorveglianza del Soprintendente arch. Luca Rinaldi e dei funzionari di zona dott.ssa Ilaria Bruno e dell’arch. Maria Mimmo per il restauro degli interni, affidato all’équipe di Francesco Peron e alla Società di Ingegneria Idea 2010 s.r.l., arch. Francesco Zussino e ing. Andrea Bonelli. Il risultato d’immediata evidenza è la riscoperta delle morbide tonalità rosate della pietra di Arzo, imitata con un sapiente stucco lucido sui pilastri e con sciolte pennellate ad affresco nel fregio che corre sotto le volte, a tutto vantaggio di un recuperato respiro
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spaziale e a onore del parroco arciprete don Luigi Chistolini che ha creduto in questo intervento. Il fregio è sicura produzione della bottega dei Recchi, il cui capo Giovanni Battista è documentato come architetto/ingegnere della ricostruzione della chiesa, iniziata nel 1638. Appartiene probabilmente agli anni ’40 di quel secolo la decorazione della trabeazione con dentelli e ovoli dorati che erano rimasti in vista, e il ritrovato fregio che corrisponde al pensiero di Giovan Battista Recchi, che lo esprime identico in altre sue opere, da Villa Gallia a quello che forse è il suo capolavoro, il salone di palazzo Lambertenghi in Como. Anche le volte a crociera, che nel 1931/32 Angelo Menotti aveva dotato di costoloni neobarocchi, hanno
Nella pagina precedente, la basilica di San Giorgio in Borgo Vico; in questa pagina, l'interno dopo il restauro
On the previous page, the basilica of San Giorgio in Borgo Vico; in this page, the interior after the restoration
1919 - 2019 Centenario dell'Incoronazione di Nostra Signora del Sacro Cuore
visto restituita dai restauri la tenera colorazione calda di quelle membrature che ora gioca sul bianco delle vele. L’osservazione diretta della materia degli stucchi e degli intonaci consente di attribuire alla fase seicentesca le cartelle mistilinee che ora recano le novecentesche iscrizioni dedicate alla Madonna. Conclusi i restauri delle navate nel 2018, nel 2019, per celebrare il centenario dell’incoronazione di Nostra Signora del Sacro Cuore, si sono restaurate anche le due cappelle laterali con dipinti dedicati alla Vergine, affini a quelli dipinti dai Recchi nel Castello di Vertemate, e alla Passione di Gesù. L’occhio esperto del restauratore Peron ha intercettato figure dipinte di cui s’ignorava l’esistenza sopra le arcate del tran-
setto: angeli con simboli mariani e della passione. Lo stile è quello dei Recchi che a San Giorgio, che fu la loro parrocchia, si dedicarono per più generazioni. Tra le ultime, la pittura di maggiore effetto prospettico, il San Giorgio che uccide il drago della calotta con la data dell’aprile 1686 e la firma di Giovan Paolo (morto il 6 ottobre di quell’anno a 80 anni!), dove il restauro ha evidenziato l’impiego di minuscole porzioni d’oro e di rame applicate all’affresco. È stata valorizzata con accurato restauro anche la splendida trave barocca, intagliata dipinta e dorata, che regge il crocifisso ligneo fra angeli nell’arco trionfale. Prossimo impegno sarà la sistemazione del polittico marmoreo del Cinquecento, simile agli altari del Duomo.
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Alcuni momenti dei lavori di restauro dell'affresco di San Giorgio e della scoperta delle figure di angeli sopra l'arcata del transetto
Some moments of the restoration work of the fresco of Dan Giorgio and of the discovery of the angels above the arcade of the transept
Restoration of San Giorgio Church in Borgo Vico D
etailed investigation on the panting materials used in the 17th century frescoes adorning San Giorgio Church in Como were carried out under the supervision of superintendent, architect Luca Rinaldi and the staff of Dr. Ilaria Bruno and architect Maria Mimmo. The restoration was commissioned to the team of Francesco Peron and SocietĂ di Ingegneria Idea 2010 s.r.l., architect Francesco Zussino and engineer Andrea Bonelli. The result showed an immediately recognisable evidence of soft, pinkish tones typical of Arzo stone skilfully imitated by employing glossy stucco on the pilasters and flowing brush strokes in the frescoes of the frieze running across the vaults. The recovery of this airy space was possible thanks to the efforts of parish priest Don Luigi Chistolini who strongly believed in the restoration project. The frieze is definitely the work of Recchi workshop which, as historical records show, was headed by Giovanni Battista, the architect responsible for the building of the church that began in 1638. The entablature decorated with still visible notches and gilded ovolos probably dates to 1640s; the recovered frieze corresponds to Giovan Battista Recchi's style, seen also in his other works from Villa Gallia to his masterpiece, the hall in Palazzo Lambertenghi in Como. Also the ribbed cross vaults, which in 1931/32 were given neo-baroque ribs by Angelo Menotti, gained back their tender, warm-coloured features
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thanks to the restoration and now interplay with the white hues of the rib vaults. Direct observation of the materials employed in the stuccos and plasters allowed the 17th century attribution to the mixtilinear writings which are now 20th-century inscriptions devoted to the Madonna. Once the restoration of the naves was completed in 2108, in 2019 also the two chapels with paintings depicting the Virgin, similar to those painted by Recchi in the Vertemate Castle, and Passion of Jesus were restored to celebrate the centenary of the coronation of Our Lady of the Sacred Heart. The expert eye of restorer Peron identified painted figures over the arches of the transept whose existence were unknown including, angels with Marian and Passion symbols. The style is that of the Recchi team who devoted themselves to San Giorgio, their parish church, for generations. Finally, the painting with the greatest prospective, San Giorgio Slaying the Dragon, found across the cupola dated April 1686 bears the signature of Giovan Paolo (died 6th October of the same year aged 80), where the restoration revealed the use of tiny portions of gold and copper on the fresco. The accurate restoration also brought to life the splendid, baroque, carved and gilded beam that supports a wooden crucifix set among angels in the triumphal arch. The next challenge is the restoration of the 16th-century, marble polyptych, similar to the altars of the cathedral.
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ANNIVERSARIO
50 anni di successo
costruito con passione e lavoro
di Marina Moretti foto Archivio Lattonedil spa Milano
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ondata nel 1969 dai fratelli della Famiglia Bettio, Lattonedil spa Milano è cresciuta negli anni fino a diventare un influente gruppo che conta oggi 10 distretti produttivi: sei in Italia, uno in Germania, uno in Spagna, uno in Bosnia Erzegovina e uno in Francia. Lattonedil è un’azienda che osserva, studia e assimila il patrimonio delle conoscenze proprie del comparto dell’edilizia civile e industriale per proporre metodi di costruzione innovativi, che sfruttano al massimo le potenzialità dell’industrializzazione. Grazie a un processo produttivo completamente automatizzato, il prodotto risulta perfetto in ogni sua componente ed è garantito secondo i più elevati standard di qualità. Ogni fase di lavorazione, dalla progettazione, alla produzione, fino alla consegna, è controllata con rigore dalla competenza e dall’esperienza dei collaboratori e dei tecnici. Il gruppo ha sede a Carimate, a pochi chilometri da Como e da Milano, nel cuore della Brianza, una terra ricca di ingegno e talenti caratterizzata da una spiccata cultura del lavoro come valore sociale. Ne parliamo con Sergio Bettio, Amministratore Delegato di Lattonedil spa Milano. 1969-1919: una storia lunga 50 anni, fondata sulla forza della famiglia. È il vero valore aggiunto, l’unione di cinque fratelli ha fondato la Lattonedil e insieme abbiamo portato avanti l’attività. Ma ancora più importante è che la famiglia si è allargata ai nostri figli e alle nostre figlie che sono entrati tutti in azienda e lavorano all’interno ognuno con propri incarichi. Come è cambiata Lattonedil in questi 50 anni? Sono cambiate tante cose, anno dopo anno. Ma forse il cambiamento più radicale è stata la scelta, nel 2011, di affrontare il mercato realizzando direttamente nuovi siti produttivi. Così sono nati il primo a Dinkelsbühl vicino a Monaco di Baviera, e via via tutti gli altri a Salamanca, in Bosnia Erzegovina
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e l’ultimo in Francia. Ci sono nuovi progetti di espansione? La crescita è sempre nel nostro dna, ma ora puntiamo non tanto a realizzare un nuovo sito produttivo, ma piuttosto ad ampliare la sede principale di Carimate con una nuova costruzione di 15.000 metri quadri in cui avere maggiori tecnologie e qualità di lavoro e un’area stoccaggio dei prodotti finiti di 30.000 metri quadri. Parallelamente, si è strutturato maggiormente il supporto alla clientela italiana e il servizio offerto. Lattonedil e innovazione. Possiamo dire che sono un binomio inscindibile? La nostra è un’azienda sempre all’avanguardia nell’innovazione con enormi quantità di prodotti tutti industrializzati. Ad esempio, THE MASK, un sistema di rivestimento di facciata che si può personalizzare con la finitura scelta dal cliente. Inoltre, da poco abbiamo ottenuto la certificazione di un brevetto per un prodotto unico al mondo, TTACK, il primo e unico pannello per coperture piane, che permette di sfruttare le altezze massime previste dai regolamenti comunali, ridurre i costi portando la copertura da inclinata a piana, aumentare il volume interno con relativo risparmio energetico dovuto al recupero del volume non sfruttato. Come avete celebrato i 50 anni di Lattonedil? Con una grande festa presso Il Nuovo Bosco di Novedrate a cui hanno partecipato ben 500 nostri clienti. E tutta la famiglia Bettio. Perché è la famiglia che rimane il perno principale dell’azienda. Solo la determinazione dei fondatori e ora dei loro eredi permette di proseguire su questa strada che propone ogni giorno nuove sfide.
Half a century of success built with passion and hard work T
Founded in 1969 by brothers belonging to Bettio family, Lattonedil spa Milano has grown over the years to become an influential group that today counts 10 different production areas, six in Italy, one in Germany, one in Spain, another in Bosnia Herzegovina and one in France. Lattonedil is a company that observes, studies and assimilates knowledge and know-how in civil engineering and industrial building to formulate innovative construction methods that take the most advantage of industrialisation. Thanks to a completely automated production process, the end result is a perfect product in all its aspects and comes with a guarantee respecting the highest of quality standards. Every stage of the manufacturing process, from design to production, is strictly controlled by experienced, competent workers and technicians. The group is based in Carimate, a short distance from Como and Milan, in the heart of Brianza, an area laden with a wealth of intelligence and talent characterised by a marked culture of work considered a social value. We talk to Sergio Bettio, the managing director of Lattonedil spa Milano. 1969-1919: A 50-year history founded on the power of the family. That's the added value, five brothers joined forces to found Lattonedi and together we have managed the company to this day. But still more important is that the family has expanded to our children who have all joined the company each carrying out their duties and responsibilities dilligently. How has Lattonedil changed in these 50 years? A lot of things have changed but the most radical change was our decision, in 2011, to take on the market directly by building new production sites. Hence was born the first in DinkelsbĂźhl, near Munich, Germany, others fol-
Nella pagina precedente, la sede francese di Lattonedil; in questa pagina, sopra, la famiglia Bettio al completo, sotto, alcuni momenti delle celebrazioni per i 50 anni dell'azienda On the previous page, the French headquarters of Lattonedil; on this page, above, the complete Bettio family, below, some moments of the celebrations for the 50th anniversary of the company
lowed in Salamanca, Spain, Bosnia Herzegovina and the latest in France. At the same time it was improved the support to the Italian clients and the supplies service. Are there any expansion projects in course? Desire to grow is always in our DNA but for now we are not planning to open a new production centre as we are focusing on expanding our main centre in Carimate with the construction of 15,000 square metres of space to have more technology and higher quality of work, and a storage area of 30,000 square metres for finished products. Lattonedil and innovation. Can we say the two are indivisible? Ours is a progressive company favouring innovation with an enormous quantity of industrially manufactured products. For example, THE MASK, a covering system on the front which can be customized with a finishing selected by the client. We have in fact just obtained patent certification for a unique product, TTACK, the first and only panel to cover flat surfaces that allows reaching the maximum of heights permitted by municipal building regulations, reducing costs by changing the covering from sloping to a flat position, hence increasing the volume inside with corresponding energy saving due to this reclaiming of normally unused space. How did you celebrate the 50 years of Lattonedil? With a big party at Nuovo Bosco di Novedrate with the participation of some 500 of our clients, and all the Bettio family of course. Because it's the family that is the main fulcrum of the company. Only the determination of the founders, and now their heirs, that enable the company to proceed on this road that presents new challenges every day.
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Tam tam, 25 anni DI ACCOGLIENZA foto Archivio Tam Tam
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enticinque anni e non sentirli: l’Associazione Tam Tam di Como taglia nel 2019 un traguardo invidiabile, quello appunto dei cinque lustri di vita. Non pochi, se si pensa che nel lontano 1994 si era di fronte a poco più di una scommessa fatta da un manipolo di volontari che in un giorno di settembre diedero vita - con un atto notarile - a una realtà che ancora oggi costituisce un preciso punto di riferimento per i giovani svantaggiati e le loro famiglie. Nello statuto è indicata la ragione sociale dell’Associazione: “favorire il recupero e l’aggregazione fra i giovani per un sano inserimento sociale” e si può dire che, grazie al contributo e all’amore di tanti volontari - alla guida dei quali c’era e c’è ancora don Sandro Zanzi - l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. Il Tam Tam è accoglienza, solidarietà, disponibilità, sostegno, amicizia; è una “casa” nella quale stare insieme non solo riempie le giornate nel segno della fratellanza, ma consente anche di intraprendere un percorso
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di apprendimento e conoscenza attraverso le molteplici attività che offre ai ragazzi. E infatti nel corso di questi 25 anni sono state tantissime le proposte: dopo un inizio “sperimentale”, le attività sono state calibrate sulle esigenze degli ospiti e quindi sono nati i vari laboratori che spaziano dalla manualità alla musica, dall’arte al teatro, dal bricolage alla pasticceria e tanti altri ancora, tutti con il comune denominatore della condivisione e dal piacere di stare insieme. Insomma: il Tam Tam è cresciuto sempre di più e la sua sede di via Diaz 121 (tel. 346-4095804) è oggi un crocevia di esperienze, di umanità, di calore. Proprio in occasione di questo speciale compleanno, sono allo studio numerose iniziative. In particolare una mostra allestita con i lavori realizzati dai ragazzi nel corso degli anni (in una location ancora da definire), una conferenza con ospiti speciali, uno spettacolo messo in scena proprio dagli ospiti, un concerto e tanto altro ancora. Buon compleanno Tam Tam!
Tam tam 25 years of hospitaly
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wenty five years and still young: Associazione Tam Tam of Como reaches an important goal in 2019, the 25th anniversary. A good result if you think that in 1994 few volunteers in a September day gave life - with a notarial act - to an association that today is still a reference point for disadvantaged young people and their families. In the statute of the association you can read: “to help the recovery and the aggregation among young people for a correct social integration� and we can say that thanks to the contribution and the love of many volunteers - guided in the past and still now by don Sandro Zanzi - the goal was successfully reached. Tam Tam is hospitality, solidarity, availability, support, friendship; it is a "house" in which you stay together not only to spend days in the name of brotherhood, but it also allows you to undertake a path of learning and knowledge through numerous acti-
vities proposed to the kids. During these 25 years many proposals: after an "experimental" beginning, the activities have been studied according to the guests’ needs and so they created different laboratories from manual activities to music, from art to theatre, from home improvements to pastry-making and much more, the common goal was to share and to enjoy and spend time together. In short: Tam Tam has grown more and more and its seat in via Diaz 121 (tel. 0039.3464095804) today is a crossroad of experiences, of humanity, of warmth. On the occasion of this special birthday, numerous initiatives are to be taken into consideration. In particular, an exhibition organized with the works realized by the kids during the years (location to be announced), a conference with special guests, a show organized by the guests, a concert and much more! Happy birthday Tam Tam!
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UNIWEB COMMUNICATIONS da vent'anni al servizio delle imprese foto Archivio Uniweb Communications
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ata 20 anni fa dalla determinazione di due giovani ingegneri, Marco Broggi e Fabio Luigi Ghioldi, e grazie ad una visione innovativa nel settore Information Technologies, Uniweb Communications si propone alle imprese come riferimento tecnologico per la fornitura di soluzioni complete, anche complesse, tramite infrastrutture, tecnologie e processi operativi tagliati su misura, assumendo la responsabilità di tutte le fasi di un progetto, dalla definizione della proposta, al dimensionamento dei servizi necessari, alla fornitura dei dispositivi, fino all’offerta dei contratti per l’assistenza e gestione della soluzione installata. L’Ing. Fabio Luigi Ghioldi, amministratore delegato e responsabile commerciale, ci aiuta a capire meglio i processi di innovazione e sviluppo messi in campo da Uniweb Communications. “A primavera di quest’anno ci siamo trasferiti nella nuova e moderna sede operativa. La scelta di questo edificio, sia in termini di tipologia che di progettazione degli spazi, rientra in un progetto di più ampio respiro partito nel 2015, la cui prima fase si concluderà nel 2020 con la creazione del primo Network Operation Center situato a Cantù. Oltre ai nostri uffici, abbiamo previsto, infatti, delle aree da destinare a partner e a eventuali incubator di tecnologie innovative. Fin dalla nostra fondazione, ci avvaliamo, infatti, sia di competenze interne, sia di consulenti specializzati, oltre ad aver selezionato ed attivato partnership con fornitori di primaria importanza, nazionale e internazionale. Collaboriamo con centri di ricerca e sviluppo tecnologico e ci serviamo di specialisti, in grado di individuare e gestire autonomamente eventuali bandi per l’assegnazione dei fondi della finanza agevolata nel settore IT, al fine di aiutare i nostri clienti a sostenere gli investimenti e sviluppa-
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re il loro business, anche con il supporto di contributi e agevolazioni finanziarie. Da sempre proponiamo soluzioni tecnologiche abilitanti, in grado di semplificare le procedure e aumentare la sicurezza, riducendo i costi. La nostra ultima proposta, ad esempio, veicolata con il marchio UniGATE, è una soluzione unificata di comunicazione che permette di diminuire i costi telefonici e migliorare la comunicazione e la condivisione di informazioni tra tutti i collaboratori, preservando, contemporaneamente la sicurezza dei contenuti condivisi”. Uniweb Communications si propone come interlocutore di riferimento per le piccole e medie imprese e si occupa della gestione in Outsourcing dei servizi di Accesso Internet, quali Fibra dedicata e Ultra Broad Band. Fornisce proposte su misura per la telefonia fissa e mobile, installazione server, assistenza clienti e strumenti per la gestione della sicurezza informatica. Offre consulenza nella realizzazione di soluzioni digitali e web marketing, strategie di marketing digitale, siti internet, posizionamento sui motori, gestione social e hosting. Da alcuni anni ha iniziato a implementare soluzioni IOT – Internet delle cose, in particolare in ambito sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico. Una scelta che si coniuga con la propria filosofia, da sempre a sostegno delle fonti rinnovabili, che ha portato Uniweb, insieme ad un gruppo di aziende canturine, a finanziare, già nel 2012, un impianto fotovoltaico da 3 megawatt per produrre energia pulita e, contemporaneamente, dare lavoro a un’ottantina di persone. Da sempre impegnata nel sociale, Uniweb è fortemente integrata nella realtà imprenditoriale locale e sostiene associazioni territoriali quali gli Amici di Como e il Progetto Giovani Cantù. Per maggiori informazioni: www.uniweb.it
UNIWEB COMMUNICATIONS for 20 years helps the enterprises B
orn 20 years ago thanks the determination of two young engineers, Marco Broggi and Fabio Luigi Ghioldi, and thanks to an innovative vision in the sector of Information Technologies, Uniweb Communications is a reference point to supply complete technological solutions, also with infrastructures, technologies and customized operative processes, assuming the responsibility for all the phases of a project, from the definition of the proposal, to the evaluation of the necessary services, to the supply of the devices, up to the offer of the contracts for the assistance and management of the installed solution. The Ing. Fabio Luigi Ghioldi, commercial manager and responsible director, helps us to better understand the processes of innovation and development supplied by Uniweb Communications. “ This Spring we have moved to the new and modern operative headquarters. The choice of this building, both in terms of typology and design of the spaces, is part of a bigger project which started in 2015 and will conclude the first phase in 2020 with the creation of the first Network Operation Center located in Cantù. As well as our offices, we have foreseen, in fact, areas to be destined to partner and to possible incubator of innovative technologies. From our foundation, we rely on internal competences and specialised consultants, as well as partnerships with important suppliers at national and international level. We co-operate with Centres of research and technological development and specialists, able to individualise and manage possible bans for the assignation of funds of the subsidized finance in the IT sector, in order to help our clients to support the investments and to develop their business, also with the sup-
port of contributions and financial facilities. We always propose qualified technological solutions, able to simplify the procedures and increase the safety, reducing the costs. Our last proposal, for example, transmitted with the mark UniGATE, it is a unified solution of communication that lets reduce the telephone costs and improve the communication and the information to share among all the collaborators, protecting, at the same time the safety of the shared contents”. Uniweb Communications puts itself as a reference for the small and medium-sized enterprises and manages the Outsourcing of the services of Internet Access, which dedicated Fibre and Ultra Broad Band. It supplies customized proposals for fixed and mobile telephony, installation server, assistance clients and tools for the management of the information safety. It offers advice in implementing digital solutions and web marketing, strategies of digital marketing, websites, positioning on the motors, management social and hosting. For some years it has started to implement solutions IOT – Internet of the things, particularly in field environmental sustainability and energy efficiency. A choice that is conjugated with the own philosophy, always to support renewable sources, which has led Uniweb, together with a group of companies of Cantù, to finance, already in 2012, a photovoltaic plant of 3 megawatt to produce clean energy and, at the same time, to give work to about eighty of persons. Always involved in social activities, Uniweb is strongly integrated into the local entrepreneurial reality and it supports territorial associations such as Amici di Como and Progetto Giovani Cantù. For more information: www.uniweb.it
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EXHIBITION
Terragni e Golosov Avanguardie a confronto foto Anton Ovcharov, archivio Made in Maarc, Lorenza Ceruti
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rima a Como, nello spazio espositivo di San Pietro in Atrio, nel mese di giugno. Poi a Mosca, al Museo di Architettura di Stato, da settembre a novembre. Il soggetto è lo stesso: “Terragni e Golosov: Novocomum a Como – Club Zuev a Mosca. Avanguardie a confronto”. La mostra ha cercato di verificare le analogie e le differenze tra due delle opere più iconiche del Novecento: il complesso per appartamenti Novocomum di Giuseppe Terragni a Como e il Club Zuev di Ilya Golosov a Mosca. Entrambi sono capolavori dell’architettura del ventesimo secolo, simili per soluzione compositiva angolare - un corpo cilindrico di vetro, diventato in entrambi i casi un elemento caratterizzante l’immagine urbana - ma diversi dal punto di vista funzionale, progettati e realizzati quasi contemporaneamente (tra il 1927 e l’inizio del 1930) in Paesi lontani e contesti profondamente diversi, esito di traiettorie storiche specifiche e non confrontabili, appartenenti ad architetti di diversa generazione, formazione ed esperienza. Ilya Golosov, più che quarantenne, era un architetto dal profilo già consolidato, figurava tra i rappresentanti di punta di un’avanguardia recente ma che aveva già avuto significativi riscontri internazionali, mentre Terragni era un giovanissimo progettista che si stava rapidamente imponendo tra i protagonisti di una nuova visione architettonica che in Italia, alla fine degli anni Venti, era in fase di prima affermazione e stabiliva molti raccordi con un panorama europeo di cui le diverse manifestazioni della giovane architettura dell’URSS, conosciuta in Italia e in Europa, costituivano un’espressione rilevante e radicale. La mostra, a cura degli storici dell’architettura Alessandro De Magistris e Anna Vyazemtseva, è promossa da Made in Maarc con ideazione di Ebe Gianotti e progetto di allestimento di Giovanna Saladanna.
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Terragni and Golosov Comparing two Avant-garde architects
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irst in Como in the exhibition centre, San Pietro in Atrio, in June; then in Moscow at the Museum of State Architecture from September to November. The same subject: Terragni and Golosov: Novocomum in Como – Club Zuev in Mosca. Comparison of Avant-gardes. The exhibition attempted to highlight the similarities and differences between two of the most iconic buildings of the 20th century: the apartment complex Novocomum in Como designed by Giuseppe Terragni and Club Zuev in Moscow designed by Ilya Golosov. Both are considered 20th century architectural masterpieces, similar in their angular design, a cylindrical, glass body in both cases becomes a characterising element of urban image but are different from a functional point of view. They were designed and built almost simultaneously (between 1927 and beginning of 1930) in far away countries in profoundly different settings, with a historical background that cannot be compared, belonging to different generations of architects, training and experience. Ilya Golosov, in his forties, was an established architect and among the members of recent Avant-garde movement and already had significant international recognition whereas Terragni was a young architect rapidly making headway among the protagonists of a new vision of architecture in Italy still in its early stages at the end of 1920s that was establishing new connections in Europe including young Russian architecture, wellknown in Europe and Italy, which was considered a relevant, radical expression of urban architecture. The exhibition, curated by the architecture historians, Alessandro De Magistris and Anna Vyazemtseva, was conceived by Ebe Gianotti and promoted by Made in Maarc. The exhibition design and lay-out was by Giovanna Saladanna.
In queste pagine, immagini della mostra a San Pietro In Atrio e a Mosca In these pages, images of the exhibition in San Pietro in Atrio and in Moscow
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EXHIBITION
MARIO RADICE: il pittore e gli architetti di Stefania De Giorgi foto archivio De Giorgi, A3
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a mostra “Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi” alla Pinacoteca Civica si sviluppa all’interno di un percorso insolito. Ne parliamo con la curatrice Roberta Lietti. Com'è maturata l'idea e a quali fattori si può attribuire questa scelta? L'intento della mostra è stato quello di utilizzare il materiale presente negli archivi della Pinacoteca Civica, documenti che appartengono alla città di Como. Una grossa parte della documentazione che ho avuto modo di consultare risulta inedita, per anni è rimasta negli archivi senza essere mai stata esaminata, neanche da critici di grosso calibro che si sono occupati dell'artista. Ho avuto l'occasione di studiare moltissimi scritti, disegni, documenti, che fanno capire perfettamente il profondo rapporto fra Mario Radice e Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni e Marcello Nizzoli, che ha avuto un ruolo di valenza fondamentale nella genesi dell'evoluzione nella Casa del Fascio. Nel corso degli anni ho curato due mostre su Radice. La famiglia ha deciso di donare i disegni, gli schizzi e alcune opere pittoriche dell'artista al “Mart” di Rovereto, mentre gli scritti sono stati donati alla Pinacoteca. Nel 2014, in occasione di una seconda donazione da parte della famiglia, il Mart ha dedicato a Radice un'antologica all’interno di un percorso espositivo ampio e completo. In questo contesto ho ritenuto opportuno creare una narrazione inconsueta delle sue opere, così è nata l'idea di strutturare una mostra che si basasse su documenti inediti, che mettesse in luce le sfaccettature della sua personalità estremamente complessa, curiosa, vivace. Di Mario Radice si è sempre considerato l'aspetto legato alla pittura, senza però evidenziare la sua figura poliedrica, sempre in contatto con le altre arti. Era un uomo molto forte e molto sicuro del proprio lavoro, con un carattere significativamente legato ai valori fondativi ottocenteschi, su cui basava la propria vita: religione, rispetto della propria terra e della famiglia, valori che si rispecchiano in tutta la sua produzione lavorativa. Nel corso del tempo le opere più rappresentative sono andate distrutte, fra le quali i plastici murali ad affresco della Casa del Fascio. Mario Radice ha saputo rimarginare la lacerazione inflitta dalla scomparsa dei suoi lavori, infatti i motivi presenti nelle opere perdute sono ricorrenti nelle nuove produzioni, come a cercare di far rivivere le composizioni formali svanite ma presenti nella memoria. L'arte di Radice aveva una matrice avanguardista per l'epoca in cui operava: in un primo momento egli fu molto osteggiato quando presentò i pannelli per la casa del Fascio. L'ideazione avvenne
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grazie anche alle indicazioni di Marcello Nizzoli, il quale suggerì a Radice di utilizzare forme geometriche con all'interno iscrizioni. Nizzoli, considerato un genio da Terragni, nel contempo progettava i pannelli fotomeccanici da porre sulla facciata cieca dell'edificio. L'affinità stilistica fra le tre figure artistiche traspare quindi in un'opera carica di modernità come la Casa del Fascio. Com’è organizzata la mostra e quali sono state le collaborazioni per la sua realizzazione? La mostra si sviluppa in tre sale espositive, nelle quali ho voluto mettere in evidenza il rapporto del lavoro di Mario Radice con tre giganti dell'architettura comasca, italiana e internazionale: Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni e Ico Parisi. L'architetto Paolo Brambilla ha interpretato perfettamente il mio pensiero allestitivo, realizzando alcune gigantografie molto eloquenti e suggestive e un plastico della Casa del Fascio, nel quale ha ricollocato i pannelli murali nell'esatta posizione in cui erano originariamente. Il modello permette all'osservatore di avere una percezione d'insieme che non può essere letta attraverso le fotografie. Dulio e Stefano Andrea Poli sono stati al mio fianco, interpretando approfonditamente la storia dell'arte e dell'architettura da un punto di vista nuovo e originale. Ho voluto che i critici fossero giovani e non comaschi, anche per sprovincializzare la lettura dell’artista. I due studiosi sono riusciti a trovare spunti nuovi e a cogliere aspetti diversi sia nello sviluppo dell'intervento nella Casa del Fascio che nella capacità di Radice di progettare come designer. Riguardo alla collaborazione con Ico Parisi, qual è l’intervento più significativo ancora conservato? Radice, Cattaneo e Terragni erano coetanei per cui hanno lavorato nello stesso periodo. La collaborazione con Parisi arriva in un secondo momento, essendo più giovane di diciotto anni. Diversi interventi che Parisi ha generato sugli edifici realizzati dall'architetto sono andati distrutti, poiché consistevano in esperienze realizzate ad affresco, quindi collocate in esterno. L'intervento più importante può essere considerato quello della villa Bini di Monte Olimpino, in quanto Parisi coinvolge Radice fin dalle prime fasi di progettazione. L'opera consiste in una decorazione a mosaico situata nella parte sottostante delle pensiline d'ingresso alla villa. Purtroppo gli attuali proprietari non hanno dato la possibilità di accedere alla villa. Per rappresentare l'opera nelle sembianze più realistiche ho fatto però ricreare, dal gruppo OLO Creative Farm, il parasole con i pannelli in scala 1:1, in una video istallazione didascalica evolutiva dello splendido mosaico.
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he Exhibition of Radice at Pinacoteca Civica develops inside an unusual path. How was it born and what are the factors which lead to this choice? The intention of the exhibition has been to using the material found in the archives of Pinacoteca Civica, documents that belong to the city of Como. A big part of the documentation that I consulted was unpublished, for years it has remained in the archives without being been never examined. I had the occasion of studying many written documents, sketches, documents, that let you understand the deep relationship among Mario Radice and Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni and Marcello Nizzoli, who has had a list of fundamental valence in the genesis of the evolution in Casa del Fascio. During the years I was in charge of two exhibitions on Radice. The family decided to donate sketches and some pictorial works of the artist to the “Mart� of Rovereto while the written documents were give to Pinacoteca. In 2014, in occasion of a second donation from the family, Mart dedicated an anthological exhibition to Radice as a part of a wide and complete expositive path. In this context I considered opportune to create an unusual narration of his works, so I developed the idea of an unusual reading of his works, this is how the idea of an exhibition came to me. How was the exhibition organised and what were the collaborations for its development? The exhibition develops in three expositive halls, in which I wanted to stress the relationship between Mario Radice and three giants of the Como, Italian and international architecture: Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni and Ico Parisi. The architect Paolo Brambilla perfectly interpreted perfectly my idea, making some very eloquent and striking giant posters and a plastic of Casa del Fascio, in which he located the wall panel in the correct location in which they originally were. Dulio and Stefano Andrea Poli have been at my side, deeply interpreting the history of the art and of the architecture with a new and original point of view. Regarding the collaboration with Ico Parisi, what is the most significant intervention still preserved? Radice, Cattaneo and Terragni were contemporary therefore they worked in the same period. The collaboration with Parisi came in a second moment, as he was eighteen years younger. The most important intervention can be considered the one of villa Bini of Monte Olimpino, as Parisi involves Radice from the beginning of the project.
Mario Radice: il pittore e gli architetti La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi. A cura di Roberta Lietti e Paolo Brambilla PINACOTECA CIVICA via Diaz 84, Como Fino al 24 Novembre 2019 Tel. +39 031269869 - pinacoteca@comune.como.it www.visitcomo.eu
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EXHIBITION
Luce di Lago di Elisabetta Comerio foto Carlo Pozzoni
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na location che si affaccia sul lago, due artisti che si ispirano al lago e una mostra che non poteva avere titolo diverso: “Luce di lago”. È quanto propone l’associazione Segreta Isola di Como, presieduta da Doriam Battaglia, nei giorni dal 7 al 28 settembre a Villa Mainona di Tremezzo. Protagonisti di un evento che trasmette pace e serenità proprio come le acque del nostro lago sono due volti noti dell’arte: un pittore, Alberto Colombo, e un fotografo, Carlo Pozzoni, che hanno unito le rispettive esperienze per dare vita a una mostra “a quattro mani” che interseca i quadri dell’uno con le fotografie dell’altro. E il comune denominatore è il lago con le sue luci, i suoi colori, le sue sfumature, i suoi contorni, il suo raro fascino. Le opere di Alberto Colombo e di Carlo Pozzoni si apparentano nello spirito del lago capace di ispirare, influenzare, proporre scenari insoliti e particolari riversati poi nei soggetti in mostra. I due artisti hanno attinto proprio alle loro peculiarità per arrivare a fondersi in un soggetto finale - il lago, appunto, o, se si vuole, l’elemento acqua - in grado di proporre, partendo da condizioni diverse e autonome, un risultato univoco di innegabile suggestione. “Tutti gli approcci tematici dei miei quadri esposti - afferma Alberto Colombo - sono frutto di esperienze dirette di vita: la notte, il sole, la neve, le onde; il tutto vivendo il lago dal lago perché è solo così che le emozioni si possono travasare efficacemente su una tela”. “Abbiamo cercato di fare un lavoro di ricerca non banale, ma originale - gli fa eco Carlo Pozzoni -; non mi interessava raccontare il lago attraverso le persone che lo vivono, ma cogliere un’immagine esclusiva dell’acqua per costruire figure che in qualche modo richiamassero la pittura e in particolare quella di Alberto”. L’esito finale è una perfetta sintonia fra i lavori dei due protagonisti, i quali si completano vicendevolmente in un’esplosiva rincorsa verso la meta finale che sublima il lavoro. E pur considerando la sostanziale diversità delle opere -perché di materia si parla -, esse si intrecciano nel segno di due elementi focali del nostro vivere quotidiano: la luce e il lago.
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Como
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location in front of thr lake, two artists who take inspiration from the lake and an exhibition that couldn't have had a different title: "Luce di lago". It is the proposal of the association Segreta Isola di Como, with his president Doriam Battaglia, from September 7 to September 28 in Villa Mainona in Tremezzo. Protagonists of an event that transmitted peace and serenity like the waters of Lake Como are two famous personalities in the art world: a painter, Alberto Colombo and a photographer, Carlo Pozzoni, who united their single experiences to give life to an "four hand" exhibition which combined their paintings and photographs. The element in common is the lake with its lights, colors, shades, details and rare fascination. The works by Alberto Colombo and Carlo Pozzoni represent the spirit of the lake which can inspire, influence, propose unusual and particular sceneries which can be see in the subjects exhibited. The two artists took inspiration from its peculiarities to develop a final subject - that is the lake, or the element of the water - which can convey, starting from different and independent conditions, a unique result of undeniable suggestion. “All the approaches to the subjects that I exhibit - says Alberto Colombo arethe result of direct life experiences: the night, the sun, the snow, the waves; its's alla bout living the lake from the lake because that's the only way that emotions can be out on a painting". “We tried and did an original research work - continues Carlo Pozzoni -; I didn't want to speak about the lake throughout the people who live it, but to capture an exclusive image of the water to create characters that in some ways are linked to paiting and in particular the one of Alberto”. The final result is a perfect harmony among the works of the two protagonists, who help each other in an explosive pursue towards the final goal which embellish the work. Even considering the substantial diversity of the works - because you speak of substance -, they are combined in the name of two main elements of our daily life: the light and the lake.
A sinistra, sopra, Argegno, Carlo Pozzoni; sotto, Santa Maria del Tiglio, Gravedona, Carlo Pozzoni On the left, above, Argegno, Carlo Pozzoni; below, Santa Maria del Tiglio, Gravedona, Carlo Pozzoni
A destra, sopra, Nevicata, Alberto Colombo; sotto, Pontile, Alberto Colombo On the right, above, Nevicata, Alberto Colombo; below, Pontile, Alberto Colombo
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EXHIBITION
Chromo Sapiens by Shoplifter _ Hrafnhildur Arnardo¦üttir for the Icelandic Pavilion at the Venice Biennale 2019. Image by Ugo Carmeni
MINIARTEXTIL il colore e la potenza dell'arte
di Arte & Arte foto Ugo Carmeni, Andrea Butti
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a ventinovesima edizione di MINIARTEXTIL, alla ex Chiesa di San Francesco e alla Chiesa di San Pietro in Atrio, celebra nel 2019 il colore e la potenza dell’arte in ogni sua forma ed espressione. Dopo le edizioni dedicate a Borderliene – 2017 e Humans – 2018, gli organizzatori hanno deciso esplorare la potenza del colore e di materiali differenti con POP UP, prima del grande compleanno del 2020, quando la mostra compirà i suoi primi trenta anni. Shoplifter, artista attualmente in mostra a La Biennale di Venezia a rappresentare la propria nazione d’origine, l’Islanda, sarà il trend topic di un’edizione che si prefigura molto interessante e omogenea nella proposta curatoriale. L’artista vestirà seguendo il suo estro San Pietro in Atrio con Fathoms II, opera site spcific trealizzata con l’utilizzo di capelli sintetici, quelli
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comunemente in uso per la realizzazione delle parrucche. A San Francesco, invece, spazio a un grande mosaico aereo, Flying Carpet dell’argentino Ameztoy, alla spinosa bendiera USA firmata Susan White, all’onirica realizzazione di Giulio Locatelli, il giovanissimo vincitore della terza edizione del Premio Sponga, alla bellezza del maestro giapponese Hakio Hamatani, così come alle sculture in plastica gonfiabile di Yasuaki Onishi. Non mancheranno numerosi eventi collaterali, a cominciare dal Museo della Seta partner ideale per l’attività culturale di Miniartextil – 12 novembre, così come l’Accademia Galli con la quale sarà organizzata una giornata tutta dedicata ai giovani designer – 26 ottobre o il Museo del Cavallo Giocattolo che proporrà in collaborazione con Miniartextil il lab didattico FLYING
CARPET – 27 ottobre, sino ad arrivare alle grandi collaborazioni con Confindustria Como e con il Comune di Como. Confindustria Como sarà partner nell’organizzazione dell’evento esclusivo d’autunno del prossimo 15 ottobre quando a Miniartextil si svolgerà la sfilata di comON 2019, fortunato progetto del Gruppo Filiera Tessile capitanato da Federico Colombo di Penn Italia; fortissima la collaborazione con il nostro Comune: oltre alla collaborazione nell’organizzazione generale della mostra, il 18 ottobre prenderà il via SHOPPING POP UP STREET, un progetto che coinvolgerà i negozi del centro storico della città grazie a una mostra diffusa che proporrà minitessili provenienti da tutto il mondo: un connubio importante, quello fra il mondo culturale e quello del commercio destinato a crescere nel tempo.
In questa pagina, Miniartextile 2018 In this page, Miniartextile 2018
MINIARTEXTIL color and the power of art
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he 29th edition of MINIARTEXTIL, in the exChurch of San Francesco and to the Church of San Pietro in Atrio, celebrates the colour and the power of the art in each shape and expression in 2019. After the editions dedicated to Borderliene – 2017 and Humans – 2018, the organizers decided to explore the power of the colour and of different materials with POP UP, before the important birthday of 2020, when the exhibition celebrates thirty years. Shoplifter, artist in exhibition to La Biennale of Venice represent his home town, Iceland, will be the trend topic of an edition that is going to be very interesting and homogeneous in the proposals. Following his creativity, the artist will dress San Pietro in Atrio with Fathoms II specific opera site made with the use of synthetic hairs, those commonly in use for wigs. In San Francesco, instead, there is a big air mosaic, Flying Carpet of the Argentine Ameztoy, to the thorny USA flag signed by Susan White, to the oneiric work by Julio Locatelli, the youngest winner of the third edition of the Premio Sponga, to the beauty of the Japanese master Hakio Hamatani, as well as the sculptures in inflatable plastic art by Yasuaki Onishi. Numerous collateral events are held, to begin with Museo della Seta ideal partner for the cultural activity of Miniartextil - November 12, Accademia Galli collaborates for the organization of a day dedicated to young designers - October 26, Museo del Cavallo Giocattolo proposes with Miniartextil the didactic lab FLYING CARPET - October 27, until getting to great collaborations with Confindustria Como and with the Municipality of Como. Confindustria Como will be partner in the organisation of the exclusive autumn event held in October 15 when at Miniartextil it is held the fashion show of comON 2019, lucky project of the Gruppo Filiera Tessile directed by Federico Colombo of Penn Italia; important collaboration with our Municipality: as well as the general collaboration in the organisation of the exhibition, on October 18 SHOPPING POP UP STREET starts as a project that involves the shops of the historical center with an exhibition that proposes minitextile coming from all over the world: an important collaboration, the one between the cultural world and the commercial world which is supposed to grow.
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Premio Internazionale di Letteratura
CITTÀ DI COMO
di Marina Moretti foto Archivio Premio Internazionale Città di Como
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ono circa 2.700 i partecipanti da tutta Italia e dal mondo alla prossima edizione del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como. Un numero veramente importante che conferma la crescita della manifestazione fin dalla sua prima edizione. Molto soddisfatto Giorgio Albonico, fondatore e organizzatore del Premio: “Ringrazio di cuore i sempre più numerosi partecipanti che ci danno la forza di continuare in totale autonomia e indipendenza di giudizio. Continueremo a fare del nostro meglio, con nuove iniziative in serbo, per rendere il Premio Città di Como uno “spazio” accogliente per tutti coloro che desiderano mettersi alla prova e confrontarsi”. Sabato 12 ottobre a Villa Olmo è in programma la premiazione dei vincitori delle varie categorie, valutati da una giuria composta come sempre da personalità autorevoli del mondo del giornalismo, della letteratura e dell’arte, a partire dal presidente Andrea Vitali, con Edoardo Boncinelli, Francesco Cevasco, Milo De Angelis, Giulio Giorello, Giovanni Gastel, Dacia Maraini, Armando Massarenti, Pierluigi Panza, Flavio Santi, Laura Scarpelli, Mario Schiani. A cosa si deve questo successo di partecipazione? “La gen-
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te scrive perché, rispetto a un tempo, ha bisogno di esprimere quello che sente, forse perché la nube mediatica entro cui siamo avvolti ha reso più difficile la comunicazione”, commenta Greta Albonico, co-organizzatrice del Premio. “In questi anni siamo orgogliosi di avere lanciato diversi nuovi talenti grazie alla sezione Opera Prima, un esempio è Margherita Nani che, dopo avere vinto il Premio Città di Como, è stata invitata a presentare il suo libro in diverse parti d’Italia. E’ una grande soddisfazione trovare nel panorama letterario queste pepite d’oro. L’obiettivo del Premio è proprio questo, rivolgersi alla creatività e alle qualità migliori della persona, dare spazio a tutto ciò che è bello. Ma ha anche l’ambizione di allargare la sua sfera di influenza, proponendo nel corso dell’anno eventi con personaggi di alto livello, come il recente incontro con Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera. Alla cerimonia del 12 ottobre inoltre verrà anche consegnato un Premio alla carriera alla giornalista e scrittrice Tiziana Ferrario”. Novità di quest’anno sarà una gita in battello offerta a tutti i finalisti per donare un ulteriore bel ricordo del Città di Como.
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here are about 2.700 the participants coming from all over Italy and abroad for the next edition of Premio Internazionale di Letteratura Città di Como. A very impressing number that confirms the growth of the event from its first edition. Much satisfied George Albonico, founder and organizer of the Prize:“ I thank a lot all the participants who always are more and more, who give us the strength of continuing in all autonomy and judgement independence. We will keep on doing our best with new initiatives, to make Premio Città di Como a cosy "space" for all those who want to face the challenge”. On Saturday October 12 at Villa Olmo it is held the prize giving ceremony with the winners of the different categories, evaluated by important personalities of journalism, literature and art, with Andrea Vitali as a president and Edoardo Boncinelli, Francesco Cevasco, Milo De Angelis, Julio Giorello, Giovanni Gastel, Dacia Maraini, Armando Massarenti, Pierluigi Panza, Flavio Santi, Laura Scarpelli, Mario Schiani. Where did this success come from?
“People write because compared to the past, they need to express what they feel, maybe because the social media which surround us make the communication more difficult”, says Greta Albonico, co-organizer of the Prize.“ In these years we are proud of having discovered different new talents thanks to the section Opera Prima, such as Margherita Nani who, after having won the Prize, was invited to present her book all over Italy. It is a great satisfaction to find these golden nuggets in the literary world.This is the goal of the Prize, to look for the creativity and the best qualities of the person, to give space to the beauty. But it has also the ambition of widening his influence sphere, proposing during the year events with important personalities, such as Ferruccio De Bortoli, ex-director of the Italian newspaper Courier della Sera. Moreover at the ceremony on October 12 the journalist and writer Tiziana Ferrario receives the prize to the career. Novelty of this year it is a boat tour offered to all the finalists to give a further beautiful memory of the event.
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EXHIBITION
14a Biennale
Internazionale
del Merletto
Cantù, 13-27 Ottobre 2019
da martedì a domenica 9.30 / 12.30 - 14.30 / 18.30
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D'AUTORE di Marina Moretti foto Archivio Biennale Internazionale del Merletto
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ichele De Lucchi, Terry Dwan, Martino Gamper, Ugo La Pietra, Lombardini22, Alessandro Mendini e Nanda Vigo. Sono i designer che hanno aderito quest’anno al progetto Merletti e Design, uno dei momenti clou della 14° Biennale Internazionale del Merletto, a Cantù dal 13 al 27 ottobre 2019. L’iniziativa, nata dalla volontà del Comitato per la Promozione del Merletto, ha l’obiettivo di una nuova valorizzazione delle trine realizzate a mano, fuori dalla logica della produzione seriale. Si è così promossa la creazione di merletti d’autore, pezzi unici espressione della più avanzata progettualità, frutto dell’incontro tra l’apporto creativo di importanti designer e l’abilità tecnica delle merlettaie, mostrando ancora una volta come quest’arte incantevole sia capace di istituire un dialogo tra tradi-
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zione e modernità, tra ideazione e realizzazione dell’idea. Le opere sono esposte in un ambiente raffinato ed elegante quale il Cortile delle Ortensie. Il Padiglione di Corte San Rocco offre invece la mostra “Merletti a Cantù dal ‘900 a oggi”, una storia che continua sino ai giorni nostri, grazie alla passione di tante merlettaie che, autonomamente o riunite in associazioni e scuole, producono manufatti di elevata qualità tecnica. A Villa Calvi si può ammirare “La produzione contemporanea” nella sezione dedicata ad associazioni, scuole o corsi amatoriali. Il Palazzo della Permanente ospita la “Rassegna della creatività” dedicata al mondo dell’hobby creativo, agli artisti e agli artigiani, mentre “I merletti della devozione” sono in mostra al Museo della Comunità Pastorale di S. Vincenzo.
n 2019 Merletti e Desig
n Merletti e Des0ig19 2
Immagine di copertina del volume “Merletti e Design 2019”, progetto “Duomo” di Lombardini22 (foto Dario Tettamanzi)
INFO
13-27 OTTOBRE 2019 14a Biennale Internale del Merletto Cantù www.merletti.it info@merletti.it
AUTHOR LACES M
ichele De Lucchi, Terry Dwan, Martino Gamper, Ugo La Pietra, Lombardini22, Alexander Mendini and Nanda Vigo. They are the designers who took part to the project Merletti and Design this year, one of the culminating moments of 14th Biennial Internationally of the Lace, Cantù From October 13 to October 27, 2019. The initiative was born by the will of the Committee for the Promotion of the Lace and it aims at giving value to a new use of the laces made by hand, outside the logic of the serial production. So it was promoted the creation of author laces, unique pieces expression of the most advanced planning, fruit of the meeting between the creative contribution of important designers and the technical ability of the lace makers, showing once more how this enchanting art is able to create a dialogue between
tradition and modernity, between the idea and the realization of the idea. The works are shown in a refined and elegant environment: Cortile delle Ortensie. The Pavilion of Corte San Rocco instead offers the exhibition “Merletti a Cantù dal ‘900 a oggi”, a story that continues up to the present days, thanks to the passion of so many lace makers that, autonomously or in associations and schools produce handmade articles of high technical quality. At Villa Calvi it is possible to admire “The contemporary production” in the section dedicated to associations, schools or amateur courses. Palazzo della Permanente guests the “Review of the creativity” dedicated to the world of the creative hobby, to the artists and to the craftsmen, while “I merletti della devozione” are exhibited at the Museo della Comunità Pastorale di S. Vincenzo.
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Pietro Berra
I laghi delle Stelle
8 Dai Lumière a Netflix: il cinema corre sull’acqua 14 Como città del cinema I set del primo bacino del Lario 26 Ville superstar Un tour cinematografico sul battello a vapore 38 A casa di Luchino Visconti Villa Erba e gli altri set di Cernobbio 46 Passeggiata da brivido A Nesso sulle orme di Hitchcock e Leonardo 52 L’isola dei misteri L’Isola Comacina da Barbarossa a Hitchcock 58 Dalla Lombardia con amore I set comaschi di James Bond (con digressione sul Garda)
Un viaggio a pelo d’acqua in centoventi anni di storia del cinema, dai Lumière a Netflix. Ma anche una visione differente, arricchita dalle invenzioni dei registi e delle loro troupe, di luoghi baciati dalla bellezza. Pietro Berra ci porta a scoprire, attraverso sedici itinerari cineturistici, «il più telegenico dei laghi italiani», come Morando Morandini definì il Lario, nonché, seguendo un flusso in cui i grandi film si incrociano con la rete delle acque lombarde che affascinò Leonardo, i laghi briantei, il Garda, il Ceresio e fiumi come l’Adda e il Lambro.
PIETRO BERRA
Sommario
PIETRO BERRA
I laghi delle stelle Itinerari cineturistici d’acqua dolce in Lombardia
64 La Perla del cinema Bellagio dai fratelli Lumière a De Niro
I LAGHI DELLE STELLE
70 Un amore stellare Un viaggio romantico tra i set di “Star Wars” 78 Piccolo Mondo di celluloide Il Ceresio nei film di Mario Soldati 86 L’era dei poliziotteschi Lungo il Lario seguendo una scia gialla 92 Ciak sui laghi di Stendhal Passeggiata tra i set di Pusiano e del Segrino 98 Il treno dei desideri Cineturismo dolce sulla Como-Lecco 104 Una breve vacanza Da Varenna a Sondalo seguendo De Sica 110 La Reggia del cinema Centovent’anni anni di film nel Parco di Monza
Pietro Berra (Como, 1975), è giornalista al quotidiano “La Provincia”, responsabile del supplemento culturale “L’Ordine”. Ha pubblicato ventidue volumi tra poesia, narrativa e saggistica, tra i quali le guide cineturistiche ufficiali del lago di Como (Le stelle del lago di Como vol. 1 e 2) e della Regione Lombardia (Lombardia Superstar ). Presiede l’associazione Sentiero dei Sogni (www.sentierodeisogni.it) con cui promuove, tra gli altri, il progetto “Passeggiate Creative” (www.passeggiatecreative.it).
120 Tramonto di una dittatura La fine del fascismo nei film tra Lario e Benaco 128 Consonno, un meraviglioso horror Il paese fantasma dove la realtà supera la fiction 137 Indice dei film 139 Indice delle principali località
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n viaggio a pelo d’acqua in centoventi anni di storia del cinema, dai Lumière a Netflix. Ma anche una guida originale per scoprire sotto diversi aspetti luoghi baciati dalla bellezza, ovvero i laghi lombardi con al centro quello di Como, il più amato dai registi. Nel libro “I laghi delle stelle. Itinerari cineturistici d’acqua dolce in Lombardia”, Pietro Berra, giornalista e poeta, già autore delle guide cineturistiche “Le Stelle del lago di Como” vol. 1 e 2 e “Lombardia superstar”, invita a scoprire, attraverso sedici itinerari cineturistici, «il più telegenico dei laghi italiani», come il critico Morando Morandini definì il Lario, nonché i laghi briantei, il Garda, il Ceresio e fiumi come l’Adda e il Lambro. Il libro, corredato da circa 150 immagini (tratte dai film e dalle location reali), propone percorsi organici, con mappe dettagliate per poterli seguire in autonomia, che connettono la storia dei luoghi esplorati con la visione, più o meno fantasiosa, che ne hanno restituito registi come George Lucas (Guerre stellari – L’attacco dei cloni), Steven Soderbergh (Ocean’s Twelve), Marleen Gorris (La partita – La difesa di Luzhin), John Irvin (Un mese al lago), Luchino Visconti (Rocco e i suoi fratelli), Alfred Hitchcock (Il labirinto della passione), Dino Risi (Una vita difficile), Mario Soldati (Malombra e Piccolo mondo antico) e innumerevoli altri. Si viaggia in auto tra il lago di Como e quello di Garda inseguendo la Aston Martin di James Bond, si vola su un idrovolante imitando George Clooney, la star che più ha legato la propria immagine a quella del Lago di Como, ma soprattutto si usano mezzi di mobilità dolce (treni, battelli e, in primis, i piedi) per immergersi totalmente nei set, fino a inerpicarsi sul Gruppo delle Grigne seguendo le orme di Dante e Virgilio nel primo kolossal europeo, “Inferno” del 1911, girato per la maggior parte attorno al Lario, una delle chicche di questo libro. Alla guida cartacea è abbinato un programma di incontri e passeggiate alla scoperta degli itinerari proposti, organizzati dallo stesso Berra con l’associazione Sentiero dei Sogni (info: www.passeggiatecreative.it).
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NEW PRESS EDIZIONI
www.newpressedizioni.com
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journey at water level in 120 years of history of cinema, from Lumière to Netflix. But also an original guide to discover the different aspects of stunning places, that is the lakes of the Lombardy region, with Lake Como at the forefront, the most loved by movie makers. In the book “I laghi delle stelle. Itinerari cineturistici d’acqua dolce in Lombardia”, Pietro Berra, journalist and poet, also author of the cinetourist guides “Le Stelle del lago di Como” vol.1 and 2 and “Lombardia superstar” invites you to discover in 16 cinetourist itineraries «the most telegenic Italian lake», as the critic Morando Morandini defined Lake Como, as well as the lakes of Brianza, Lake Garda, Lake Lugano and the Adda and Lambro rivers. The book with about 150 images (coming from films and real locations) proposes organic paths, with detailed maps to be able to follow them in autonomy, which connect the history of the explored places with the vision, more or less fanciful, which movie makers represented like George Lucas (Star Wars – the attack of the clones), Steven Soderbergh (Ocean's Twelve), Marleen Gorris (The game –The Luzhin defence), John Irvin (A month by the lake), Luchino Visconti (Rocco e i suoi fratelli), Alfred Hitchcock (The labyrinth of the passion), Dino Risi (Una vita difficile), Mario Soldati (Malombra and Piccolo Mondo Antico) and innumerable other. By car between Lake Como and Lake Garda pursuing the Aston Martin of James Bond, on a seaplane like George Clooney, the actor who particularly linked his name with the image of Lake Como, but above all the use of means of easy mobility (trains, boats and first of all on foot) to be totally immersed in the sets, until you get to the Group of the Grigne following the footprints of Dante and Virgil in the first European kolossal, “L’Inferno“ - 1911, mainly shot around Lake Como, one of the pearls of the book. Together with the paper guide there is a program of meetings and walks to discover the proposed itineraries organized by Berra with the association Sentiero dei Sogni (info: www.passeggiatecreative.it).
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EVENTI
Appuntamento
sul lago... AGAIN
di Giorgio Gosetti foto Archivio Noir in Festival
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l 6 dicembre, mentre Como e il lago si colorano delle luci della Città dei Balocchi, Villa Olmo apre le sue sale storiche e il suo parco secolare alla nuova edizione di Noir in Festival. Dal venerdì alla domenica la città torna ad ospitare uno degli eventi più attesi dell’anno dagli appassionati di gialli e misteri. Come sempre ci saranno ospiti illustri, romanzi best seller, serie tv inedite e una vera maratona nei territori di Batman, il guardiano delle notti di Gotham City che quest’anno festeggia i suoi primi 80 anni all’ombra del successo planetario del film Jocker, vincitore del Leone d’oro e prepotente candidato all’Oscar. Il segreto del Noir in Festival, che a Como ha portato negli ultimi tre anni grandi personaggi, anteprime attese e che a dicembre terrà a battesimo anche le prime immagini del nuovo Diabolik dei Manetti Bros. sta tutto nelle sorprese costanti che fanno di ogni giornata un evento unico. Grazie all’impegno dell’Associazione Amici di Como, dell’associazione produttori indipendenti (Agici), di molte collaborazioni internazionali e del calore della città riusciamo così a non interrompere anche quest’anno quella che sta diventando una felice tradizione nel segno del Lario & Cinema. Ma il festival proseguirà poi il suo viaggio, fino al 12 dicembre, a Milano in collaborazione con l’università Iulm. E se Villa Olmo sarà il luogo della mondanità, degli scambi commerciali e della grande letteratura, a Milano sarà di casa il grande cinema sia italiano che internazionale.
Appointment on the lake... AGAIN
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n December 6, while Como and Lake Como are colored by the lights of Città dei Balocchi, Villa Olmo opens its historical halls and secular park to the new edition of Noir in Festival. From Friday until Sunday the city hosts one of the most expected event of the year for the lovers of thrillers and mysteries. As always, there will be famous guests, best seller novel, unpublished TV series and a true marathon on the territories of Batman, the guard of the nights of Gotham City that this year celebrates his 80 year anniversary, after the worldwide success of the movie Jocker, the winner of the Leone d’oro and the important candidate for the Oscar. The secret of the Noir in festival, that brought important personalities in the last three years in Como, as well as expected previews and that in December will support the first shooting of the new Diabolik of Manetti Bros., is held in the constant surprises that make every day be an unique event. Thanks to the commitment of the Association Amici di Como, the association independent producers (Agici) of many international collaborations and of the support of the city the tradition continues also this year becoming a beloved tradition in the name of Lario & Cinema. But the festival is continuing its journey until October 12, in Milan in collaboration with the Iulm University. And if Villa Olmo is the place of the wordliness, commercial exchanges and great literature, Milan is the house of the great Italian and international cinema.
In queste pagine, alcuni momenti dell'ultima edizione di Noir in Festival In these pages, some moments of the last edition of Noir in Festival
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Il Natale DI COMO
di Elisabetta Comerio foto Andrea Butti
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nche quest’anno, dal 23 novembre al 6 gennaio, Como sarà un luogo speciale grazie alla magica atmosfera natalizia di Città dei Balocchi che da 26 anni rende i luoghi indimenticabili e riscalda i cuori dei grandi e dei piccoli. L’ultima edizione è stata un successo senza precedenti, con un transito di oltre 2 milioni e 300mila persone da piazza Duomo. Un risultato storico che segna un passo decisivo verso la destagionalizzazione del calendario turistico: Como è indiscutibilmente diventata una meta di riferimento per il Natale e il Capodanno. Le proiezioni e le animazioni del Magic Light Festival nel centro storico di Como e dalla passata edizione anche nei tipici borghi del Lago con il Lake Como Christmas Light, gli oltre 85 espositori del mercatino dei sapori e dell’artigianato, la mostra dei presepi, i concerti, le distribuzioni dei doni con lo spettacolare arrivo di Babbo Natale e della Befana, le iniziative di solidarietà, i fuochi piromusicali e la pista di pattinaggio en plain air, hanno appassionato i tantissimi visitatori e portato le immagini di Como in giro per il mondo grazie agli scatti che ogni giorno viaggiano sul web attraverso i social media. Gli stessi ingredienti saranno alla base della 26° edizione con tante conferme e altrettante novità che sapranno ancora una volta appassionare i visitatori. Como Città dei Balocchi è un evento organizzato da Consorzio Como Turistica, promosso e sostenuto da Comune di Como, con il contributo di Regione Lombardia, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Camera di Commercio e con Amici di Como come main sponsor, ma anche da tante altre associazioni, enti, istituzioni e aziende che a vario titolo hanno collaborato a questo straordinario successo.
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lso this year, from November 23 until January 6, Como will be a special place thanks to the magic Christmas atmosphere of Amici di Como that for 26 years make the places unforgettable places and heats the hearts of adults and children. The last edition was the most successful ever, with over 2 million 300 thousands people in piazza Duomo. A historical result that marks a decisive step towards the seasonal adjustment of the tourist calendar: Como has unquestionably become a reference destination for Christmas and New Year's Day. The projections and the animation of Magic Light Festival in the historical centre of Como and from the past edition also in the typical villages of Lake Como with Lake Como Christmas Light, the over 85 exhibitors of the small market of tastes and handicraft, the Christmas crib exhibition, the concerts, the distributions of the gifts with the spectacular arrival of Santa Claus and Befana, the charity events, the fireworks and the open ice skating ring, aroused passion to many visitors and brought the images of Como around for the world thanks to the shots that each day travelled on the web through the social media. The same ingredients will be to the base of 26th edition with so many confirmations as well as many novelties that will arouse passion of the visitors. Como Città dei Balocchi is an event organised by Consorzio Como Turistica, promoted and supported by the Municipality of Como, with the contribution of the Lombardy Region, the support of Fondazione Cariplo and Camera di Commercio and with Amici di Como as a main sponsor, but also with so many other associations, bodies, institutions and companies that co-operated to this extraordinary success.
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Amici di Como e Magic Lake at
SHERATON Lake Como Hotel Secret Garden
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foto Carlo Pozzoni, archivio Sheraton Lake Como Hotel
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na serata magica quella che si è svolta il 19 giugno allo Sheraton Lake Como Hotel in occasione dell'evento di Amici di Como e di Magic Lake. Oltre 350 ospiti sono stati accolti nell’Auditorium Spazio Como dove Paolo De Santis, padrone di casa, ha dato il benvenuto e dove Daniele Brunati e Silvio Santambrogio hanno illustrato il nuovo numero della rivista ed esposto le attività dell’associazione. Terminato il momento istituzionale, gli ospiti hanno raggiunto il parco dove sono stati avvolti da un'atmosfera davvero unica. “Secret Garden”, format creato da Pink – Entertainment, con la collaborazione dell’agenzia Blunotte eventi, per l'intrattenimento musicale, hanno animato l’intera location con 20 artisti che durante la serata hanno interagito con gli invitati, facendogli vivere un’esperienza indimenticabile. Fate, un mastro delle chiavi, che ha dato il primo benvenuto agli ospiti con la sua gigante chiave dorata, the butterfly queen ed
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altre splendide creature nate nei boschi del giardino incantato hanno stupito gli ospiti con la loro magnificenza in un concerto di movimenti leggiadri e sinuosi accompagnati da un suggestivo sottofondo musicale. Un delizioso cocktail dinner è stato servito nelle molte isole dedicate a pietanze sempre diverse: dai fritti agli affumicati, dai primi della tradizione italiana ai risotti vegetariani. Ancora altri angoli gourmet: al Kincho con pizze, spiedi, e a bordo piscina la degustazione di vini pregiati. Il parco ha ospitato l’angolo dei dolci al ristorante gourmet Kitchen, preparati dalla maestria dello chef pasticcere Pietro Cherici della brigata dello chef del ristorante, Andrea Casali, a dialogo con il miglior gelato d’Europa con lo chef gelatiere Massimiliano Scotti, tra gli sponsor della serata - nel 2017 è stato premiato miglior Gelatiere d’Europa con la ricetta “Il mio primo vero latte”, composto da riso, latte e miele in ricordo della sua merenda da bambino -.
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heraton Lake Como Hotel hosted a truly magical evening for Amici di Como and Magic Lake Magazine. Over 350 guests were welcomed in the Auditorium Spazio Como where Paolo De Santis, the host, introduced the presentation of the magazine and Daniele Brunati and Silvio Santambrogio spoke about the content of this issue as well as giving information on the activities of the association, Amici di Como. Once the official presentation was over, the guests sauntered into the park and found themselves immersed in a really unique atmosphere. The Secret Garden format created by Pink – Entertainment with the collaboration of Blunotte agency, which handled the musical entertainment, animated the entire location with over 20 performers who mingled with the guests making them enjoy an unforgettable experience. Fairies, a key master who welcomed the guests with a giant, gilded key in his hands, a queen butterfly and
other splendid creatures coming out of the enchanted garden surprised the guests with their concerted, light, sinuous movements accompanied by suggestive background music. A delightful cocktail, dinner party was organised around the park with a range of tasty food from fried dishes to smoked meats, traditional Italian pasta to vegetarian risotto. Other gourmet experiences included pizza, skewed meat at Kincho bar and a selection of wines by the swimming-pool. The park also accommodated a desserts area in the gourmet restaurant Kitchen prepared by master pastry chef Pietro Cherici and his team from restaurant Andrea Casali, along with the best gelato in Europe made by ice-cream chef Massimiliano Scotti, one the sponsors of the evening, who awarded the Best Ice-Cream Maker in Europe prize in 2017 for his recipe, Il mio primo vero latte (my first real milk) consisting of rice, milk and honey in memory of his childhood snack).
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Milano
Nuove opportunitĂ per i giovani dalle imprese del Legno-Arredo
di Marina Moretti foto Archivio Polo Formativo LegnoArredo
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rimo giorno di scuola: 12 settembre. Il Polo Formativo LegnoArredo ha ricevuto un graditissimo ospite, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. All’incontro sono intervenuti Giovanni Anzani, Presidente della Fondazione ITS "Rosario Messina", Cristiana Messina, Consigliere della Fondazione, Sebastiano Cerullo, Direttore Generale di FederlegnoArredo e il Sindaco di Lentate sul Seveso, Laura Ferrari, oltre ai ragazzi dell’Istituto professionale che iniziavano le lezioni. Angelo Candiani ha dato il benvenuto a Mons. Delpini “nella scuola più bella del mondo, così come è per noi che ci lavoriamo, per i nostri studenti e per gli
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imprenditori che si coinvolgono con la nostra attività. Qui abbiamo una scuola professionale per imparare dei mestieri, come quello del falegname, perché imparando a lavorare si contribuisce alla costruzione del mondo”. L’arcivescovo si è rivolto agli studenti definendo la sua presenza presso la scuola come “un momento per incoraggiare il cammino di questa impresa che si dedica a educare degli uomini, capaci di affrontare la vita, che è un’esperienza bellissima. Voi ragazzi siete coinvolti nella responsabilità di continuare il miracolo italiano che ci ha permesso di diventare un’eccellenza mondiale nell’arredo
e nel design”. La Fondazione ITS per lo Sviluppo del Sistema Casa nel Made in Italy "Rosario Messina" è nata per volontà di FederlegnoArredo per dare opportunità ai giovani di formarsi professionalmente nei mestieri e nelle professioni legate al mondo del legno e dell’arredamento, offrendo occasioni significative a chi vuole intraprendere questa strada professionale. La volontà delle realtà riunite nella Fondazione ITS "Rosario Messina" ha permesso di dar vita, nel 2013, al Polo Formativo LegnoArredo che ha sede a Lentate sul Seveso in una struttura interamente realizzata in legno, secondo le più moder-
ne tecniche edilizie e di sostenibilità ambientale, all’avanguardia per le dotazioni di apparecchiature per i laboratori. Oggi il Polo Formativo ospita corsi di formazione professionale dopo la terza media, corsi ITS (Istruzione Tecnica Superiore) post diploma e il percorso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore). Le nuove frontiere del marketing e dell’internazionalizzazione, ma anche l’applicazione delle nuove tecnologie al design per il settore legno-arredo, sono i temi al centro dei percorsi formativi che prevedono, oltre alla frequenza in aula, un tirocinio presso aziende della filiera con sedi in Italia e all’estero.
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Opportunities for young people from furniture-makers
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irst day of school. Polo Formativo LegnoArredo (training centre for wooden furniture-making) received a much appreciated guest, the Archbishop of Milan, Mario Delpini. Attendants to the meeting included, Giovanni Anzani, President of Fondazione ITS, Sebastiano Cerullo, General Manager of FederlegnoArredo, and mayor of Lentate sul Seveso, Laura Ferrari alongside students of the technical institute who were about to start their lessons for the day. Angelo Candiani welcomed Mons. Delpini, "To the best school in the world, as it is for us who work in it, for our students and entrepreneurs involved in our school work. Here we run an institute to teach crafts like carpentry, because by learning to work can we contribute to the construction of our world." The archbishop talked to the students describing his presence at the school as, "An opportunity to encourage the progress of this professional undertaking aiming to educate humans capable of taking on the challenges of life ahead, a wonderful experience. You, the young, bear the responsibility of continuing the Italian miracle that has made our country world-renowned
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in the field of furniture-making and design." Fondazione ITS devoted to the development of Sistema Casa (house system), Made in Italy Rosario Messina, was established by the furniture-makers association, Federlegno Arredo, to offer real opportunities for those interested in learning the craft of furniture-making. The encouragement, demand for the craft was welcomed by Fondazione ITS Rosario Messina which led to the establishment of Polo Formativo LegnoArredo in Lentate sul Seveso in 2013, in a building entirely made of wooden materials respecting the most modern building techniques and environmental sustainability with workshops equipped with cutting edge technology. Today the Polo Formativo holds courses for high school students, ITS (higher technical instruction) and IFTS (higher technical and training courses). The new frontiers of marketing and internationalisation as well as application of new technologies in design concerning wooden furniture and furnishings are central to the training courses and involve, besides attending classes, also practical training experience at specialised companies in Italy and abroad.
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mountain
Valtellina e Grigioni
Scuola di malga, buon senso a chilometro zero Como
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di Gian Enrico Ghilotti Foto: Archivio Fam. Pedranzini
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gosto ha quasi voltato pagina del calendario. Ancora poco meno di un mese e la scuola della malga chiuderà il suo cancello di legno tra gli orizzonti verdi della Valle dei Forni. La piccola pluriclasse di una ventina di alunni dai visi colorati dal sole e dal vento tornerà a valle. Bambini e ragazzi riprenderanno le altre scuole, quelle ufficiali. Lasceranno la loro scuola di malga, con il desiderio di ritornarci l’anno prossimo. Come loro l’hanno fatto, in questi ultimi 56 anni, i loro genitori, i loro zii e ancor prima i loro nonni. Questa scuola open air è la Malga dei Forni, metri 2315. Una malga di montagna vera e propria. Un presidio di lavoro e di tutela della tradizione contadina delle Alpi, che ora manda a valle gusto e bontà da mettere in tavola. Fa parte di una rinomata azienda agricola dell’Alta Valtellina. Chi l’ha aperta e fondata (la scuola) porta il nome di Ernesto Pedranzini. La sua idea era chiara. Per costruire il futuro delle generazioni bisogna prima insegnar loro a vivere. Da agricoltore sapeva che la pianta va accudita già da piccola. Occorre far capire ai bambini quanto sia importante condividere insieme tempo e impegno, mostrando loro come si lavora. Quanto sia importante ascoltare chi ha vissuto prima di noi e comprendere quanto sia prezioso ciò che ha da consegnarti per farti crescere. In poche parole una scuola di vita, come amava dire il nonno Ernesto. Già, perché quel piccolo gruppo di alunni che incontriamo su alla malga sono le nuove generazioni della famiglia Pedranzini. Una famiglia che ha nel numero e nella collettività operosa il suo segreto. In tutto nove fratelli, chi impegnato nel settore agricolo, chi in quello distributivo e agroalimentare, chi in quello artigianale e
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turistico. È loro un grande supermercato, giù a Bormio, dove rivendono i prodotti caseari della malga. Qualcuno ha imboccato strade professionali, mentre qualcun altro ha scelto orizzonti magiari per portarvi la cultura agricola e produttiva imparata su alla malga. Sono proprio i loro bambini, quelli che animano la piccola aula di questa piccola scuola. Figli, cugini e anche qualche amico che sempre, ogni estate, si unisce al gruppo. Qualcuno più piccolo, qualcun altro più grande. L’importante è che stiano insieme ad imparare come si fa. Come si vive in montagna. L’importante è che capiscano che le vere vitamine della crescita sono l’umiltà, il buon senso e l’onestà. Nessuno qui ti regala Giga. A letto si va alle 21.00 e così si sperimenta che si può vivere anche senza televisione e senza smartphone. Il telefono serve per le necessità e per le emergenze, poi sta spento, non comanda lui. Fuori l’aula ha pareti grandi come vallate. Non ci sono appese cartine geografiche o lavagne interattive, ma la natura in carne e ossa, montagne, ghiaccio e neve, animali compresi. L’orogenesi alpina, la geografia e la storia sono lì da vedere, dal giurassico alle trincee della prima guerra mondiale, che su a mezza costa, tra i ghiacci e la pastura, come un rosario, ha ancora la sua triste impronta. Tra queste montagne il primo conflitto mondiale ha sprecato la giovinezza di molte generazioni, gente che la montagna non l’aveva nemmeno mai vista. La giornata è nuvolosa. Le nuvole color topo si rincorrono coprendo e svelando ghiacci e rocce. La malga sta nel bel mezzo del Parco Nazionale dello Stelvio, proprio nel cuore dell’anfiteatro glaciale della Valle dei Forni e della Val Cedec. Ci sta a cavallo, aggrappa-
ta su un costone che scollina un po’ da un parte e un po’ dall’altra delle due vallate. Dietro alle nuvole si nascondono giganti delle Alpi. Montagne che hanno scritto la storia dell’alpinismo: Gran Zebrù, Piccolo Zebrù, Cevedale, Tresero, San Matteo, Palon de la Mare e, in mezzo lui, il Ghiacciaio dei Forni. Prima di incontrare Andrea, il responsabile di questo avamposto dell’agricoltura di montagna, ci attende Sabrina, sua moglie. Saliamo con Gigi, Simone,Valeria e Francesca verso la Val Cedec, verso il rifugio Pizzini. Ci accompagna il giovane casaro. Ha 26 anni e anche lui viene da una famiglia numerosa. Ha altri otto fratelli, nati come lui sotto il cielo delle Ande peruviane. I suoi genitori sono partiti da un paese che è a pochi chilometri da qui, per andare laggiù come laici, in missione. Lui però ha voluto tornare da dove loro sono partiti, con un desiderio nel cuore: diventare casaro. Ce l’ha fatta e ora lavora con la famiglia Pedranzini, tra la malga e la più moderna azienda casearia a Bormio. Mentre saliamo ci racconta la sua giornata. Sveglia alle 4.30. “Bisogna andare a vedere dove sono le mucche al pascolo. Vanno munte ogni 12 ore” ci dice Andrea “non tutte, però, altre le facciamo riposare un paio di mesi. Non si può chiedere loro sempre latte”. Alla mattina e alla sera vengono radunate e dirette verso il carro mungitore. Un ricovero su ruote con un tetto in lamiera, che viene spostato per seguire la mandria. Entrano nove mucche alla volta nel carro mungitore ed escono settanta litri di latte ad ogni mungitura. Buona parte ha destinazione casearia. “Il Bitto lo facciano alla mattina, va fatto subito, quando il latte è ancora caldo. Alla sera si preparano i formaggi semigrassi”.
Mentre ci parla notiamo che le mucche sono sparse nella pastura, oltre il torrente. La grandiosità degli orizzonti le fa piccole nel verde tra i sassi, poco al di sotto dei nevai. A metà strada incontriamo Andrea Pedranzini, il comandante di questo pacifico esercito di produttrici di latte. E’ un uomo dal fisico roccioso. Indossa un gilet di lana grigia, fatto a mano, che lo protegge come un’armatura di guardia svizzera. “Ripara dal freddo e dal caldo” mi dice “era di mio papà, ma va ancora benone”. Gli insegnamenti della scuola sono concreti. Non si butta via nulla, tutto può sempre servire. Intanto che parliamo due bambini scendono a salti dalla pastura mammellata dal gelo invernale. Andrea consegna a loro il bastone e il binocolo. Un gesto che sa di trasferimento momentaneo del comando. L’orgoglio negli occhi dei bambini è luminoso. I due cani pastore seguono i ragazzi. Mentre parla, Andrea declina i nomi delle sue truppe, elencando manze, manzette, asciutti, e vitelli. “In tutto abbiamo qui oltre duecento capi di bestiame. Non sono tutte bestie nostre. Qualcuna ce la affidano altri agricoltori. Non riescono ad accudirla in estate, quando sono impegnati in altri lavori e allora le mucche vengono qui in vacanza, in villeggiatura“. Ride. C’è un che di protettivo nel suo parlare, mentre spiega ai miei amici la sua giornata e il suo vivere qui. “Sai, adesso qui è tutto più semplice” mi spiega Andrea. “Una volta era più faticoso. Ora i cani di fatto non servono più. Ci sono le recinzioni a basso voltaggio che delimitano le zone pascolabili. Certo bisogna sempre stare attenti che le mucche non finiscano tropo vicino al ghiaccio che si nasconde sotto il terriccio morenico. Una volta per arrivare fino alla malga,
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partivamo a piedi con tutte le bestie da Bormio. Era giugno. Ci si metteva in marcia alle 2 -3 di notte. Le mucche dopo un inverno passato in stalla avevano voglia di venire quassù. Sapevano già la strada”. Il vento che scende dalla Val Cedec ci porta un aroma di erbe aromatiche di montagna. Un profumo dolciastro, speziato, che sa quasi di cannella. Andrea mi indica un piccolo spazio verde nella pastura “Vedi quell’erba laggiù, alle manze piace tantissimo”. Il segreto del latte di alpeggio e del formaggio che vien prodotto quassù sta proprio in questi aromi di erbe spontanee. Dopo un beve passaggio al Rifugio Pizzini scendiamo alla malga. Arriviamo e dentro si sente rumore di piatti e di risate. I bambini apparecchiano e aiutano a preparare. Si danno da fare. Quando in montagna arriva qualcuno è sempre una festa. Qualche cosa di inaspettato e l’accoglienza viene ben prima della tovaglia stesa sul tavolo. “È pronto” chiama Sabrina, socchiudendo poco la piccola finestra del cucinone della malga. Entriamo. Il profumo di famiglia sovrasta tutti quelli, buoni e invitanti, del burro fuso sui pizzoccheri e del salame già affettato. Sulla parete sopra il tavolo le fotografie raccontano la storia della famiglia. In mezzo c’è quella di Ernesto e sua moglie Maria. L’obiettivo ha fissato il ritratto di un signore con il viso bruciato dal sole. Il segno del cappello disegna sulla sua fronte una sorta di aureola bianca. Siede accanto ad una donna più minuta, sorridente nel suo semplice grembiule a fiori. Tutto nasce da loro. Caparbietà, tanto lavoro, buon senso e pazienza, tutto ben condito da tanta onestà. A tavola c’è anche Fausto, fratello di Andrea. Si chiacchiera, si sfogliano pagine di memoria condivisa che ha il sapore del pane e zucchero, ma poi c’è da rimettersi subito al lavoro. La giornata è ancora lunga. Fausto deve andare a portare il carro mungitore più a valle. i ragazzi sparecchiano. Usciamo. Andrea non vuole essere visto come il titolare della cattedra di questa scuola di malga. Tutti possono insegnare agli altri qualche cosa. Anche i bambini si tra-
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smettono a vicenda ciò che qualcuno di più grande ha detto loro. Si passano il testimone. La scuola di vita inizia così la sua lezione. Con Andrea guardo su, verso il ghiacciaio dei Forni. “Siamo qui in mezzo a tutta questa energia liquida e dobbiamo ancora far funzionare un generatore a gasolio, che inquina, per avere l’energia necessaria per la nostra malga.” Non lo dice da arrabbiato. C’è nei suoi occhi e nella voce severa solo molta delusione. Non accetta che il buon senso, quello che suo padre gli ha insegnato, abbia dovuto ancora una volta abdicare al pachiderma burocratico. La canicola serra la sua mandibola anche qui. Si mangia fette di ghiacciaio. Anche lui, il grande signore glaciale, il grande ghiacciaio dei Forni, l’unico in Italia di tipo himalayano, indietreggia, perde terreno, sembra non voglia più combattere. I venti caldi che arrivano dall’Africa e l’insolazione sempre più feroce hanno il sopravvento. Lacrima migliaia di litri al secondo. Li versa generando il torrente Frodolfo e li abbandona al loro destino idroelettrico, inghiottiti in un reticolo di canali di gronda che turbineranno energia giù nelle centrali. Il silenzio inizia a pennellare le pareti di questa aula unica. Le appendici seraccate dei ghiacciai riflettono i grigi del cielo. Sembrano tante balene che si tuffano nelle nuvole, tra la schiuma, lasciando intravedere i loro fanoni, prima di sparire tra i cumuli. Escursionisti salgono verso il rifugio Pizzini ed il rifugio Branca, tra fischi di marmotte allarmate. Tengono un passo svelto. Rischia di piovere e la sera in rifugio odora già di zuppa e polenta e brasato. Altri li vedo giù nel sentiero più basso della Valle dei Forni, diretti alle auto che li attendono nel parcheggio. Sono piccole formiche colorate, andate a far provvista di meraviglia ed ora se la portano a casa per alimentare di racconti qualcun altro. Saluto Andrea e la sua famiglia. Un bambino corre fuori dalla grande stalla vuota gridando “Ciao, ciaoooo, arrivederci”. Sembra solo un saluto, ma è un insegnamento, frutto dell’educazione di questa semplice scuola di malga. Ernesto aveva ragione.
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he Pedranzini farm in the Valle dei Forni is located at 2315 meters above sea level, inside the Stelvio National Park, right in the heart of the glacial amphitheater of the Valle dei Forni and Val Cedec. Just above the summer pastures there are some giants of the Alps, mountains that have written the history of mountaineering: Gran ZebrĂš, Piccolo ZebrĂš, Cevedale, Tresero, San Matteo, Palon de la Mare. But above all there is him, the Forni Glacier, the only Italian Himalayan type. The malga is part of the Cascina Margherita di Bormio farm, founded by Ernesto and Maria Pedranzini. In the seventies, while Bormio began transforming from a small rural village into a thriving tourist town and its inhabitants abandoned the land to work in the tertiary sector, Maria and Ernesto continued to stubbornly follow their passion, setting the foundation for the birth of a mountain farm that is unique in its kind, where all produced raw materials, meat and milk, are processed into sausages and high quality cheeses, ready for consumption. Pedranzini is not just a simple farm, but a concentration of passion for its land, unique tastes and aromas that the mountains of the Alta Valtellina naturally give to its products, a farming tradition that the founders handed down to subsequent generations as a valuable assets.
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Ticino Vini e sapori d’autunno nel Mendrisiotto
di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo
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’autunno è uno dei periodi dell’anno maggiormente celebrato ed apprezzato nella regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio. L’uva è stata raccolta ormai da alcune settimane e nelle numerose cantine della zona inizia il laborioso processo della vinificazione. L’atmosfera è quella della festa e dell’attesa, i tempi sono calcolati con attenzione e l’impegno è massimo. In questa regione vengono prodotti alcuni dei vini più pregiati e premiati del Cantone Ticino e nulla è lasciato al caso. Altrettanta frenesia entra in cucina, dove i sapori autunnali invitano a incontri e a rinnovati momenti di convivialità. I grotti e i ristoranti cambiano le loro proposte e inseriscono i piatti autunnali più apprezzati, tra cui numerose prelibatezze legate alla tradizione locale. Le manifestazioni popolari celebrano i vini e le pietanze di stagione e tutti ad assaporare le ultime giornate di bel tempo prima dell’inverno. I colori dei boschi si fanno accesi e via via sempre più rossi e gialli, le foglie cadono e arriva anche il tempo delle castagne, che vengono consumate in modi diversi e trasformate anche in marmellate e bibite alcooliche. Per chi è curioso di conosce-
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re personalmente quest’atmosfera autunnale del Mendrisiotto, che in tanti già apprezzano, il consiglio è quello di valutare il calendario delle manifestazioni e quindi programmare una visita che contempli delle escursioni sul Monte San Giorgio o sul Monte Generoso, alla scoperta della natura che si prepara all’inverno, per poi concludere le serate gustando i vini locali e le pietanze proposte dai ristoranti che partecipano alla 56° Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio, in programma per tutto il mese di ottobre. Tra le manifestazioni da non perdere a carattere ricorrente segnaliamo La Sagra del Borgo a Mendrisio, la Sagra della Castagna in Valle di Muggio, il Tappo alle Cantine e la Fiera di San Martino. Per la prima volta il 20 ottobre sarà inoltre organizzata quest’anno la Generoso Trail (generosotrail.ch) una gara di corsa in salita che partirà da Mendrisio ed arriverà fino in vetta al Monte Generoso (1.704 m/sm), con l’auspicio che il successo di questa prima possa spingere molte persone a cogliere anche quest’occasione per trascorrere qualche giorno nella regione, scoprendone le peculiarità e la particolare atmosfera autunnale.
Wines and Autumn tastes of Mendrisiotto A
utumn is the mostly celebrated season of the year and it is ver y much appreciated in the region of Mendrisiotto and Basso Ceresio. Grapes are harvested for some weeks and in the different and in the dif ferent wineries of the area was complex process of winemaking starts. It is like a festival and the times are calcuted with precise attention and highest commitment. In this region there is the production of important and prestigious wines and nothing is by chance. The tastes of autumn are also ver y particular and invite you to share moments of convivialities. Grotto amd restaurants change their menus and include the most appreciated autumn selections, among them some specialities linked to the local tradition. The local festivals aim at celebrating the wines and the seasonal foods as well as enjoying the last sunny days before winter comes. The colors of the woods are bright, getting more and more red and yellow, the leaves fall and it is the time of chestnuts, which are cooked in dif ferent ways and also turned into jams and alcoho-
lic drinks. For those who are curious to discover this autumn atmosphere of Mendrisiotto, already appreciated by many people, the suggestion is to take a look at the calendar of the events and to programa visit which includes the excursions to Monte San Giorgio or Monte Generoso, to discover the nature that is getting ready for the winter time, then you can end your day tasting local wines and food proposed by the restaurants which took part in the 56th Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio, during all the month of October. Among the different events you cannot miss Sagra del Borgo in Mendrisio, Sagra della Castagna in Valle di Muggio, Tappo alle Cantine and Fiera di San Martino. For the first time on October 20th it is held Generoso Trail (generosotrail.ch) a sk y run which starts from Mendrisio and ends at the peak of Monte Generoso (1.704 m/sm), hoping that the success of this first edition could take more and more people to this region to enjoy the peculiarities of the area and the particular autumn atmosphere.
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C O R P O R AT E
Bolton Food e Banco Alimentare: un impegno condiviso
foto Archivio Bolton
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olton Food, la società del Gruppo Bolton che produce e commercializza conserve ittiche con i marchi Rio Mare, Palmera, Saupiquet e Isabel, condivide con l’intero gruppo una storia italiana di successo che lo ha reso leader di mercato sia in Italia che in Europa, presente in oltre 60 paesi nel mondo. L’impegno di Bolton Food con Rio Mare non si esaurisce con la produzione e distribuzione di prodotti di qualità, ma si completa attraverso attività volte a promuovere l’impegno dell’azienda per una qualità a 360° perseguita lungo tutta la filiera all’interno del suo progetto di CSR, “Qualità Responsabile”. Il progetto prevede quattro aree di impegno: la pesca sostenibile, il rispetto per l’ambiente, il rispetto per il sociale e la corretta nutrizione nel rispetto dell’ambiente e delle persone, dal momento in cui il pesce viene pescato fino a quando il prodotto arriva sulla tavola dei consumatori. Questo pilastro strategico di Bolton Food è condiviso a tutti i livelli aziendali, attraverso un’intensa attività di ascolto delle aspettative e bisogni degli stakeholder più rilevanti e ha portato l’azienda a stringere una partnership trasformativa con il WWF sulla pesca sostenibile. Un esempio concreto di questo impegno è la collaborazione con il Banco Alimentare, attiva dal 2011 per promuovere comportamenti solidali e la riduzione degli sprechi. Rio Mare supporta l’associazione donando le eccedenze della propria produzione e i prodotti non vendibili provenienti dai punti vendita della GDO - impegno che ad oggi ha permesso all’azienda di donare 3.300.000 lattine, contribuendo a soddisfare il fabbisogno proteico giornaliero di oltre 1 milione di persone. Impegno ormai condiviso dai dipendenti di Bolton Food è la partecipazione all’annuale Giornata
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Nazionale della Colletta Alimentare, che l’anno scorso ha permesso di raccogliere 5.2 tonnellate di alimenti in Lombardia, raggiungendo un totale di 8.000 tonnellate a livello nazionale e aiutando così 1 milione 600mila persone bisognose. Oltre a questo, Bolton Food e il Banco Alimentare hanno deciso di aumentare il loro impegno per aiutare le famiglie dando vita ai programmi Siticibo e Food Poverty Lab. Attraverso Siticibo, (la struttura di volontari che collabora da anni con il Banco Alimentare per il recupero di cibo cotto e fresco) l’azienda è riuscita finora a recuperare 8.800 pasti non consumati dalla mensa dello stabilimento di Cermenate (CO). Case study aziendale sul recupero degli alimenti è “Food Poverty Lab” progetto pilota organizzato da Banco Alimentare Lombardia e Altis - Università Cattolica di Milano e pensato per rispondere a un bisogno concreto: avere una pianificazione delle eccedenze alimentari. Per questo progetto la linea Insalatissime di Rio Mare è stato identificato come prodotto ideale per il progetto pilota. Infatti, per esigenze intrinseche della linea produttiva (es. cambio di ricetta) si generano tra i 50 e i 100kg di scarto. Ad oggi, si sta valutando la fattibilità del progetto su altre linee produttive (ad esempio i sughi). Oltre a questo processo, dal 2014 Rio Mare ha dato vita all’iniziativa #unTonnoPerTutti, tramite cui l’azienda ha coinvolto i consumatori in 2.500 punti vendita in tutta Italia, invitandoli a donare al Banco Alimentare una lattina e dando loro la possibilità di usufruire di promozioni dedicate. L’unione di azienda e consumatori ha portato alla raccolta di oltre 400.000 lattine di tonno da donare al Banco Alimentare, riuscendo così a soddisfare ogni anno il fabbisogno proteico giornaliero di più di 20.000 persone.
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Bolton Food and the Food Bank: a shared commitment
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olton Food, the Bolton Group company producing and commercializing canned fish with the brands Rio Mare, Palmera, Saupiquet and Isabel, is part of Bolton Group’s great success story that has made it the market leader in Italy, in Europe and in over 60 countries in the world. With its brand Rio Mare, Bolton Food’s commitment does not end with the production and distribution of high quality product but is fulfilled by activities pursuing 360° quality throughout the entire supply chain within its CSR project, “Responsible Quality”. This project is developed over four areas of commitment applied from catch to consumer: sustainable fishing, respect for the environment, respect for people and healthy nutrition. “Responsible Quality” is a strategic pillar of Bolton Food, shared at all levels of the company through an important activity of listening to the expectations and needs of the most relevant stakeholders. It has also lead the company to sign a transformative partnership with WWF on sustainable fishing. An example of Bolton Food’s commitment is its collaboration with the Food Bank since 2011. The company cooperates with the association by carrying out projects that promote solidarity behaviors and the reduction of waste. Rio Mare collaborates with the Food Bank, donating its production surpluses and no longer sellable products that returned by the trade. This commitment has allowed the company to donate 3,300,000 cans, helping to meet the daily protein requirements of more than 1 million people. Bolton Food employees’ ongoing
commitment to the National Food Collection Day saw the collection of 5.2 tons of food in Lombardy, reaching a total of 8,000 tons at the national level, thus helping 1.6 million people in need last year. Through the Siticibo program (the volunteer organization that collaborates with the Food Bank for the collection of surplus food from company canteens), the company has been able to collect and distribute more than 8,800 meals from the Cermenate canteen over a 4-year period. "Food Poverty Lab" is a multi-stakeholder pilot project organized by the Lombardy Food Bank and Altis – Università Cattolica of Milan, aimed at finding a solution to a specific need: to identify solutions for the management and recovery of surplus ingredients used during production processes. Rio Mare Insalatissime products were picked out as the ideal product for the pilot project. In fact, due to the intrinsic requirements of the production line (eg change of recipe), between 50 and 100kg waste is generated. To date, the feasibility of the project is being evaluated on other production lines (for example sauces). In addition to this, since 2014, Rio Mare has launched the #unTonnoPerTutti initiative, which involved consumers across 2,500 points of sale throughout Italy. Invited to donate one can of Rio Mare Tuna to the Food Bank, consumers could also benefit from special promotions. This collaboration between the company and consumers has led to the donation of over 400,000 cans of tuna to the Food Bank, thus meeting the daily protein needs of over 20,000 people.
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C O R P O R AT E
Vasca Drytech l'impermeabilizzazione rivoluzionaria foto Archivio Drytech
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el 1999 Drytech introduce in Italia un sistema di impermeabilizzazione delle strutture sotterranee innovativo e diverso da tutti gli altri: la Vasca Bianca. La novità sta nel fatto che, invece di aggiungere l’impermeabilizzazione all’interrato, è la struttura stessa ad essere impermeabile. Un sistema sicuro, straordinariamente solido - l’impermeabilizzazione ha lo stesso spessore dell'ipogeo - e conveniente per tutti: costruendo il sotterraneo si realizza contemporaneamente anche l’impermeabilizzazione, facendo risparmiare tempo e risorse a tutto il cantiere. Per il suo approccio rivoluzionario, nei primi mesi il sistema incontra qualche comprensibile diffidenza. Ma i primi che lo provano hanno un riscontro immediato in termini di tenuta alla falda e velocità di costruzione e lo adottano in tutti i propri cantieri. Il passaparola fa il resto e, già nel 2004, la Vasca Drytech viene scelta per impermeabilizzare il nuovo ipogeo del Teatro Alla Scala di Milano, a cui faranno seguito negli anni i parcheggi di supermercati e centri commerciali, il Museo Enzo Ferrari a Modena, l’intero complesso di Porta Nuova e due dei tre grattacieli - la Torre Isozaki-Allianz e la Torre Libeskind-PwC - di CityLife a Milano, il grattacielo Intesa Sanpaolo di Renzo Piano a Torino, la piscina pensile dell’Hotel Hilton di Como, le
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vasche dei depuratori di numerosi comuni lombardi. Ma, soprattutto, migliaia di piscine, cantine e parcheggi privati realizzati in tutto il Nord e Centro Italia. In 20 anni Drytech Italia è diventata un punto di riferimento anche grazie alla consulenza ingegneristica che fornisce a progettisti e imprese, che libera gli strutturisti dalle responsabilità dell’impermeabilizzazione. Oltre che nelle nuove costruzioni, Drytech opera nel risanamento di infiltrazioni d’acqua in strutture esistenti, con un sistema basato su iniezioni di resina impermeabilizzante effettuate dall’interno della struttura, senza demolizioni o sbancamenti. Con questo sistema è stata ad esempio risanata la tratta Piola-Lambrate della metropolitana milanese, intervenendo durante la chiusura notturna del servizio, senza limitare la normale circolazione dei treni. Lo stesso sistema viene applicato quotidianamente in cantine e parcheggi privati: un pronto intervento che consente di operare direttamente sull’infiltrazione e permette la verifica immediata del risultato. In vent’anni Drytech Italia è diventata una bella e solida realtà comasca, forte in Italia e con un orizzonte internazionale, poiché le imprese e i progettisti con cui collabora qui spesso la coinvolgono anche nei propri progetti all’estero.
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Foto: Davide Cornacchini, Venezia
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Vasca Drytech revolutionary waterproofing I
n 1999 Drytech introduces an innovative system of proofing of the underground structures in Italy different from all the others: la Vasca Bianca. The novelty is in the fact that, instead of adding the proofing to the basement, is the structure itself to be water-proof. A safe, extraordinarily solid system - the proofing has the same thickness of the basement - and convenient for everybody: building the basement the proofing comes together, in order to save time and resources to the entire construction site. For his revolutionary approach, in the first months the system meets some intelligible distrust. But the first ones who tried it had an immediate response in terms of resistance to the aquifer and speed of construction and so they adopt it in all the construction sites. The word of mouth did the rest and alread in 2004, the Vasca Drytech was chosen for the proof the new hypogeum of Teatro Alla Scala in Milan and later the parking lots of the supermarkets and malls, the Museum Enzo Ferrari in Modena , the entire complex of Porta Nuova and two of the three skyscrapers - the Tower Isozaki-Allianz and the Tower Libeskind-PwC - of CityLife in Milan, the skyscraper Intesa Sanpaolo by Renzo Piano in Turin, the hanging swimming pool of the Hilton in Como,
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the basins of the purifiers of numerous municipalities in the Lombardy region. But, above all, thousands of swimming pools, cellars and private parkings in all the north and the center of Italy. In 20 years Drytech Italy has become a reference point also thanks to the engineering advice that supplies to planners and enterprises, which releases the structural engineers from any liability for the proofing. Moreover in the new constructions, Drytech operates in finding solutions for the infiltrations in existing structures with a system based on injections of waterproofing resin made inside the structure, without demolition or excavations. For example with this system the line Piola-Lambrate of the Milanese underground has been improved, working during the night closing of the service, without restricting the normal circulation of the trains. The same system is applied daily in cellars and private parkings: a ready intervention that allows to operate directly on the infiltration and allows the immediate check of the result. In twenty years Drytech Italy has become a beautiful and solid company based in Como, well known in Italy and with an international horizon, since the enterprises and the planners it works with are often involved in projects abroad.
ECONOMIA & FINANZA
TRUST dalla storia remota uno strumento moderno e flessibile T
rust, strumento squisitamente “british”, frutto del sistema giuridico flessibile e pragmatico fondato sulla common law anglosassone, usato da regnanti e nobili che cedevano la gestione delle loro proprietà allorchè impegnate in missioni lontane e pericolose. Un istituto utilizzato spesso in passato anche in modo improprio, ma oggi rivitalizzato in tutta la sua portata, alla luce delle ampie e rilevanti opportunità che esso è in grado di offrire. Un istituto semplice ed al contempo complesso, in cui il proprietario di un patrimonio mobiliare od immobiliare, detto disponente, se ne spossessa affidandone la cura e la gestione ad un’entità di fiducia, il trustee, con l’eventuale supervisione di un protector, in vista di un obiettivo ben determinato ed a favore di uno o più beneficiari. Molte sono le possibili varianti e molte le clausole, rigorosamente fissate in forma scritta e formalizzata, con pecularietà a seconda delle giurisdizioni in cui il trust viene registrato e, sostanzialmente, a seconda del Paese di residenza fiscale del disponente e del beneficiario. Al trust possono essere conferiti beni di varia natura, dagli immobili ai titoli finanziari, dal cash alle autovetture, dalle imbarcazioni ai gioelli, oltre a società, partecipazioni, crediti, nonché opere d’arte e collezioni, ad esempio di libri antichi ed oggetti rari. Ma quali possono essere le finalità di un trust? Molte e diversificate, sulla base delle esigenze del cliente, della sua attività, della sua posizione familiare e professionale, età e residenza, nonché dei beneficiari che intende designare e che beneficeranno della distribuzione. Un utilizzo importante è di natura successoria quando il proprietario di un’azienda con un patrimonio diversificato voglia gestire/far gestire la trasmissione ereditaria a completamento dell’asse ereditario tradizionale. Sarà il trustee ad occuparsi del passaggio generazionale dell’azienda ovvero della gestione della stessa in maniera professionale e indipendente, sempre a vantaggio dei beneficiari designati ma contemporaneamente salvaguardando i valori e i principi fondanti che hanno fatto la storia dell’azienda stessa. Più in generale è uno strumento di pianificazione, volto ad assicurare il benessere prolungato ai membri della famiglia, evitando quelle dispersioni che purtroppo spesso avvengono ad opera di figli e nipoti; quella che negli USA, si definisce la “maledizione della
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terza generazione”, che brucia statisticamente l’80% di quanto accumulato in precedenza. Al contempo permette di proteggere persone deboli, ad esempio afflitte da malattie od handicap, garantendo loro assitenza ed educazione. Altrettando rilevanti sono le funzioni più squisitamente aziendali che può svolgere, in quanto il trust consente all’imprenditore di garantire la continuità dell’impresa, affinchè non venga disattesa da nuovi proprietari o manager incapaci. Il trustee diventa allora garante della governance, previene l’ingresso di terzi e quegli stravolgimenti che spesso hanno luogo con il passaggio generazionale. Il trust è dunque un meccanismo flessibile che può prestarsi ottimamente anche a scopo filantropico o culturale. Si possono designare quali beneficiari istituzioni caritatevoli oppure enti artistici, musei cui devolvere opere d’arte, poste così al riparo da pretese di eredi o di terzi. In questo caso il trustee può addirittura contribuire a valorizzare i beni, mostre ed eventi in linea con la filosofia impostata dal disponente”. Un aspetto critico riguarda le possibili discrepanze fra l’istituto giuridico figlio di una common low pragmatica e flessibile, ed il suo inserimento entro schemi legali rigidi, dogmatici e pervasivi, frutto di una diversa cultura legislativa, come sono quelli europei, in particolare Svizzera e Italia. In Svizzera per esempio il trust sembra che stia per entrare nell’ordinamento giuridico elvetico. Di fatto non è regolamentato nel diritto interno, nonostante la presenza da tempo di un’Associazione che raggruppa le trust companies, ma lo si utilizza nondimeno sulla base delle norme civilistiche di altri Paesi e nel quadro emerso dalla Convenzione dell’Aia del 1985. Anche in Italia si invoca una normativa specifica dello strumento che tuttavia sconta la cattiva gestione che di esso è stata fatta fino a qualche anno addietro, come mero strumento di interposizione e risparmio fiscale. In riferimento all’attualità ed alle potenzialità dello strumento, si può citare come un trust ad hoc sia stato costituito allo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova. Uno strumento semplice alla radice ma che può risultare complesso nella sua attuazione. Per questo motivo è consigliabile rivolgersi sempre ad un esperto che è in grado di valutare i reali bisogni e soprattutto le opportunità di utilizzo di un trust in vista dell’obiettivo che si vuole raggiungere.
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TRUST: from remote history an institute modern and flexible
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rust is the fruit of the flexible and pragmatic juridical system based on the Anglo-Saxon common law, used by kings and noble people who gave the management of their properties once involved in faraway and dangerous missions. An institute used often in past also in improper way, but today totally revitalized, considering the wide and prominent opportunities it can offer. A simple and at the same time complex institute, in which the owner of an movable or immovable property dispossesses entrusting the care and the management to a trust entity, the trustee, with the possible supervision of a protector, considering a quite determinate objective in favor of one or more beneficiary. Many possible options and different clauses, rigorously fixed in written form and formalized, with some peculiarities depending on the jurisdictions in which the trust is registered and, substantially, according to the Country of fiscal residence of the settlor and of the beneficiary. Properties of several nature can be conferred to the trust, from real estate to financial assets, from cash money to cars, from boats to jewels, as well as companies, participations, credits, works of art and collections, for example ancient books and rare objects. But what is a trust for? It is for many and different purposes based on the client’s need, his/her familiar and professional position, age, residence as well as beneficiaries he intends to designate and who will benefit of the distribution. An important service supplied is the legacy planning, when the owner of a company with a diversified property wants to manage / let manage the heritage to complete the traditional legacy axis. The trustee is in charge of the generational passage of the company that is its management in a professional and independent way, always being focused on the designated beneficiaries but at the same time safeguarding the values and the founding principles which made the history of the company. Generally speaking, it is a planning tool to ensure the prolonged wealth of the family members, avoiding that dispersion that unfortunately often happen with children or grandchildren; what in the USA is called the “curse of the
third generation”, which statistically burns 80 % of the given heritage. At the same time it lets protect weak persons for example those who suffer from diseases or handicap, granting assistance and education. The trust can also unwind the functions which are more linked to the company, because it allows to guarantee the continuity of the enterprise to the entrepreneur, so it doesn’t run the risk of new owners or incapable managers. The trustee becomes then guarantee of the governance, avoids the entry of a third persons and that twisting that often take place with the generational transition. The trust is then a flexible mechanism that can be perfectly suitable also for philanthropic or cultural reason. There can be designated which beneficiary charitable institutions or artistic companies, museums which to transfer works of art, so protected by pretensions of heirs or of third persons. In this case the trustee can help to give value to the properties, exhibitions and events in line with the philosophy set up by the instructing”. A critical aspect regards the possible discrepancies between the juridical institute, result of a pragmatic and flexible common low, and its insertion within rigid, dogmatic legal schemes result of a different legislative culture, as the European ones, particularly Switzerland and Italy. In Switzerland for example the trust seems to be entering into the Swiss juridical ordering. Actually it is not regulated by the national law, despite the longterm presence of an association which groups the trust companies, but it is used nevertheless based on the civil law rules of other Countries and in the picture emerged from the Convention of the Hague in 1985. Also in Italy they would like specific legislation that is still influenced by the bad management that was made up to some years ago, like a pure tool of interposition and fiscal saving. With reference to the upto-dateness and the potentialities of the tool, it is possible to speak of an ad hoc trust that has been constituted with the purpose of collecting funds to rebuild the Bridge Morandi in Genoa. A simple tool that can anyway turn out to be complex in his accomplishment. For this reason it is better to rely on an expert who is able to value the real needs and above all the opportunities of the use of a trust considering the goal who want to reach.
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FASHION
A conversation with
Alessandro Agrati foto Culti Milano
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esigner, stilista, naso, Alessandro Agrati è una figura poliedrica e uno spirito eclettico. Fondatore e art director del marchio CULTI MILANO, attraverso le sue creazioni ha diffuso nel mondo una personale interpretazione del benessere assoluto. Alessandro, lei è un uomo di grandi passioni, come nasce CULTI MILANO? Ho iniziato la mia carriera come designer, poi, più di trent’anni fa ho inventato un vero e proprio modo di profumare basato sul grande amore per la cultura italiana, fatta di buon gusto e stile, e sul concetto della memoria. I miei profumi sono il ricordo di un viaggio, un’esperienza vissuta, un incontro inaspettato, un luogo riscoperto. Tutto questo ha disegnato la grande unicità di CULTI MILANO, che unita all’invenzione di un oggetto che permettesse di profumare l’ambiente ha generato una nuova abitudine che dalle sponde del Lago di Como si è diffusa ovunque: dalla Polinesia al più bell’attico di New York si può trovare una bottiglia di profumo con delle bacchette di midollino. Ci parli delle sue radici, Como è una città che ha influito molto sulle sue creazioni… Como è un territorio straordinario, dove ho vissuto a lungo, dove ho le mie radici culturali.
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Sono molto legato a questa energetica parte d’Italia, ricca di scenari naturali strepitosi. Uno dei primi profumi, ancora oggi un bestseller, si chiama TESSUTO, nato proprio in una tessitura comasca dove vedevo scendere dai telai tutta questa seta meravigliosa che mi ha scatenato una sensazione e mi ha dato l’ispirazione. Questa è la magia del nostro lavoro: poter trasmettere un pensiero creando con pochissimi ingredienti una sensazione olfattiva inimitabile. Oggi possiamo continuare a raccontare questa storia attraverso le 16 fragranze di CULTI MILANO, ognuna unica ma mixabile con le altre per generare ogni giorno un profumo personalizzato. Il lavoro di ricerca è un fattore importante al fine di ottenere il profumo desiderato, quanto tempo impiega a crearne uno? Per fare un profumo impiego almeno cinque anni. Non si può fare niente di buono né di bello se non c’è del tempo. È come un buon piatto, è come un buon vino… e poi il profumo mi ha permesso di andare molto oltre le apparenze, stimolando alla conoscenza, alla profondità, perché l’anima è la vera forza di un progetto: è lo stimolo che bisogna riuscire a scatenare. Il mondo è straordinario, ogni giorno si può inventare qualcosa di nuovo. Infatti il mio profumo più buono è quello che sto creando adesso.
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esigner, stylist, nose, Alessandro Agrati is a multifaceted figure and an eclectic spirit. Founder and art director of the brand CULTI MILANO, through his creations he diffused a personal interpretation of absolute well-being throughout the world. Alessandro, you are a man of great passions, how was CULTI MILANO born? I started my career as a designer, then, more than thirty years ago I invented a real way of perfuming based on the great love for Italian culture, made of good taste and style, and on the concept of memory. My perfumes are the memory of a journey, a lived experience, an unexpected encounter, a rediscovered place. All of this defines the great uniqueness of CULTI MILANO which, combined with the invention of an object that allows perfuming the space, generated a new habit that has spread everywhere from the shores of Lake Como: from Polynesia to the most beautiful attic in New York, it is possible to find a bottle of perfume with rattan sticks. Tell us about your roots, Como has greatly influenced your creations... Como is an extraordinary place, where I lived for a long time, where I have my cultural roots. I feel really atta-
ched to this energetic part of Italy, full of amazing natural landscapes. TESSUTO, one of the first perfumes realised and still a bestseller, was born in a texture in Como where I saw wonderful silk coming down from the looms, which gave me strong feelings and inspired me. This is the magic of our work: being able to transmit a sensation creating with a very few ingredients, an inimitable olfactory experience. Today we keep telling this story through the 16 fragrances of CULTI MILANO, each unique but mixable with the others to create a customised perfume every day. Research is an important factor in obtaining the desired fragrance, how long does it take to create one? It takes at least five years to create a perfume. Nothing good or beautiful can be done if there is no time. It's like a good dish, it's like a good wine ... also, perfume allowed me to go far beyond appearances, stimulating knowledge, because soul is the true strength of a project: it is the stimulus that we need to unleash. The world is extraordinary, something new can be invented every day. Indeed, my best perfume is what I'm creating right now.
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FASHION & LUXURY Sneaker A-Maze TECHMERINO™ ZEGNA Realizzate in lana nera, presentano una innovativa suola in gomma traforata con costruzione Maze bucata. Modello slipon da running con lacci elasticizzati per una calzata comoda. Tecnologia Wash&Go: lavabile in lavatrice con programma lana
The item features a slip-on running shoe design and elasticated laces for a comfortable fit. Innovative perforated rubber sole with see-through maze construction. Wash&Go technology: machine washable on the wool cycle.
Кроссовки из черной шерсти на перфорированной резиновой инновационной подошве с дырчатой конструкцией Maze. Модель slip-on для бега с эластичными шнурками высокой комфортности. Технология Wash & Go: машинная стирка по программе «шерсть».
HERNO resort peacoat Peacoat in cashmere seta. Il mix di fibre nobili e la ricerca dei materiali per i dettagli lussuosi rendono il capo confortevole, versatile e avvolgente per chi vuole vivere la quiete di nuovi attracchi al riparo dalle asprezze delle prime maree autunnali. Imbottitura in finissima piuma d’oca.
Peacoat in silk cashmere. The mix of fine yarns and soughtafter materials for the luxury details make the garment comfortable, versatile and enveloping for those who wish to fully experience the stillness of new moorings, sheltered from the roughness of the first autumn tides. Ultra-fine goose down padding.
Куртка из шёлка и кашемира. Сочетание благородных волокон, поиск новых материалов, роскошные детали делают эту одежду универсальной и комфортной для тех, кто хочет ощутить покой и защищенность от первых волн суровой осенней непогоды. Набивка из тонкого гусиного пера.
Corneliani L'innovazione delle nuove tecnologie incontra la tradizione sartoriale in questo pantalone cargo in lana lavata con design pied de poulle. Pensato con una vestibilità comoda per muoversi con disinvoltura nel panorama metropolitano, si indossa in ogni momento del tempo libero senza dimenticare la naturale bellezza di materie prime di pregio.
New technology innovation meets sartorial tradition in these cargo hounds tooth washed wool trousers. Designed with a comfortable fit to easily move in the urban context, they are ideal for any moment of wearer's spare time without forgetting the natural beauty of refined materials.
В брюках cargo из шерсти с ворсом дизайна pied de poulle сочетаются инновации с лучшими традициями портного дела. Удобный покрой позволяет с легкостью перемещаться по городскому ландшафту. Брюки можно носить в любое время, не забывая о натуральной красоте и высоком качестве материала.
Piazza Duomo 10/11/13, Como peterci.it Como
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FASHION & LUXURY Baume & Mercier Classima Lady In occasione del SIHH 2019, Baume & Mercier presenta otto modelli Classima Lady in acciaio. Innovazioni estetiche, nuove dimensioni, movimento al quarzo o automatico: la collezione è pensata per offrire a ogni polso femminile l’orologio perfetto. Una proposta che trova la sua massima espressione in due versioni preziose con quadrante in madreperla e cassa tempestata di diamanti.
Baume & Mercier is unveiling eight Classima Lady steel watches at SIHH 2019. With new dials and sizes, and with quartz and automatic movements, the collection has been designed to offer every woman her ideal timepiece. Two jewelled models with mother-ofpearl dial and diamond-set case are now being added to enhance the collection
По случаю Международной выставки высокого часового искусства SIHH 2019 бренд Baume & Mercier представил восемь моделей Classima Lady из стали. Новая эстетика и размеры, кварцевые и автоматические механизмы: коллекция предлагает идеальные женские часы. Максимально яркое выражение стиля бренда – в двух драгоценных версиях с перламутровым циферблатом и корпусом, усыпанным бриллиантами.
Clifton Club bronzo Originally made of stainless steel, the Clifton Club watch is presented in a bronze version, giving it a unique neo-retro charm. It is available in four dial versions (black, brown, blue, green), and is up to the minute with the trend for bronze yet retaining everything that has made the watch such a success: a distinctive design combining elegance, sporting prowess, functionality and wearing comfort.
L’orologio Clifton Club, originariamente in acciaio inossidabile, è presentato in una versione in bronzo che gli conferisce un esclusivo fascino neo-rétro. È disponibile con il quadrante in quattro varianti (nero, cioccolato, blu, verde) e abbraccia la tendenza del bronzo pur conservando gli elementi chiave del suo successo: un design ricercato che coniuga eleganza sportiva, funzionalità e confort al polso.
Часы Clifton Club, первоначально выполненные из нержавеющей стали, в этом году представлены в версии из бронзы, что придает им эксклюзивный шарм в стиле неоретро. Трендовые часы из бронзы предлагаются с четырьмя вариантами циферблата (черный, шоколадный, синий, зеленый), сохраняя при этом спортивную индивидуальность и ключевые элементы успеха: утонченный дизайн, сочетающий в себе современную элегантность, функциональность и комфорт.
Clifton Baumatic Animati dalla versione BM13 del calibro Baumatic, i cinque orologi Clifton Baumatic coniugano prestazioni, tecnica e design raffinato ed esprimono il savoirfaire orologiero della Maison. Quest’anno, la collezione presenta una cassa in oro rosa e un quadrante blu sfumato. Il Clifton Baumatic è l’irrinunciabile alleato degli esteti dalla forte personalità, alla costante ricerca di performance e innovazione.
The five Clifton Baumatic watches, powered by the BM13 version of the Baumatic calibre, combine performance, technical achievement and refined design. This year, the collection expands with a red gold case and a gradated blue dial. The Clifton Baumatic is the essential companion for aesthetes with assertive tastes in perpetual pursuit of performance and innovation.
Пять часов Clifton Baumatic с механизмом BM13 сочетают в себе надежность, точность, техничность и утонченный дизайн в лучших традициях знаменитого швейцарского часового дома. В этом году в коллекции представлены часы с корпусом из розового золота и затененным синим циферблатом. Clifton Baumatic является незаменимым аксессуаром для настоящих эстетов с ярко выраженной индивидуальностью, находящихся в постоянном поиске самого лучшего и инновационного.
Via Matteotti 30, Cantu' gioielleriacappelletti.it Como
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FASHION & LUXURY ALYSONOLDOINI®- ALYSON Platinum ALYSONOLDOINI è il marchio ufficiale della fashion week di Milano e Parigi. Ambra Guaiac e Bourbon Oud sono i due esclusivi profumi dedicati al mondo della moda. L’innovazione nella ricerca ha permesso al marchio ALYSONOLDOINI di creare un gioco inedito tra le medesime. Le due fragranze/accordo sono state studiate per essere nebulizzate singolarmente oppure abbinate. Le molecole presenti nelle formule sono state elaborate con lo scopo di fondersi con la pelle di coloro che le indossano e di creare un profumo su misura. L’Ambra scura veste la Vaniglia imperiale.
ALYSONOLDOINI is the official brand of the Milan and Paris fashion week. Ambra Guaiac and Bourbon Oud are the two exclusive perfumes dedicated to the world of fashion. The innovation in the research allowed the brand ALYSONOLDOINI to create an inedited game between the two fragrances themselves. The two fragrances/accord have been studied to be nebulized singularly or combined. The molecules present in the formulas have been elaborated in order to blend with the skin of those who wear them and to create an inedited and tailored perfume. The dark and deep Amber embodies the imperial Vanilla.
ALYSONOLDOINI® - Bourbon Oud & Ambra Guaiac Edp 3 x 20ml (60ml) ℮ 3 x 0,67 FL.OZ vaporizzatore naturale Famiglia olfattiva: Orientale, Legnoso Ambrato
Edp 3 x 20ml (60ml) ℮ 3 x 0,67 FL.OZ natural vapo spray Olfactive family: Oriental, Woody, Amber
Ambra Guaiac Bergamotto, Pepe nero, Zenzero Rosa, Cannella, Zafferano, Fiori d’arancio Oud, Patchouli, Legno di Guaiac, Labdano, Vaniglia, Olibano, Tonka, Ambra, Kashmir
Ambra Guaiac Bergamot, Pepper Fusion, Ginger Rose, Cinnamon, Saffron, Orange Blossom Oud, Patchouli, Guaiac Wood, Labdanum, Vanilla, Olibanum, Tonka, Amber, Kashmir Fusion
Bourbon Oud Famiglia Olfattiva: Orientale, Gourmand, Vaniglia Vaniglia, Note speziate, Cacao Ambra, Fava Tonka, Benzoino, Muschio
Bourbon Oud Olfactive Family: Oriental, Gourmand,Vanilla Vanilla, Spicy notes, Cocoa Amber, Tonka Bean, Benzoin, Musk
ALYSONOLDOINI®- ALYSON Platinum La linea performante e moderna del formato 20 ml suggella un iconico oggetto. La trama liscia e l’effetto coccodrillo si dividono equamente lo spazio con texture a specchio. Il formato è ricaricabile e necessita solo di un “clic”, per cambiare la fiala.
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The modern and high-performing line of the 20 ml format seals an iconic object. The smooth filling and the croco effect equally occupy the space with a mirror texture. The format is rechargeable and it is a good travel friend, it needs just one “click”, like a lipstick, to change the vial.
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FASHION & LUXURY Balenciaga Un cappotto dal design classico reso unico e originale dalla tonalità accesa del fucsia che conferisce al capo un tocco di freschezza e stile. La silhouette ampia e confortevole lo rende adatto anche agli abbinamenti più casual, insieme a un paio di jeans e delle sneaker.
A classic-design coat made unique and original by the bright tone of fuchsia that conveys a touch of coolness and style. The comfortable silhouette makes it the perfect piece even for a casual look, together with a pair of jeans and sneakers.
Оригинальное пальто классического дизайна и уникального цвета. Яркий оттенок фуксии придает ощущение свежести и стиля. Благодаря широкому и удобному силуэту пальто прекрасно вписывается в повседневный стиль в сочетании с джинсами и кроссовками.
Givenchy La nuova it-bag di casa Givenchy porta la firma della nuova direttrice creativa Clare Waight Keller. Rispecchiando l'estetica romantica ed elegante del brand, questa borsa diventa il compagno di stile per look da giorno impeccabili.
The new it-bag by Givenchy is signed by the new creative director Clare Waight Keller. Reflecting the romantic and elegant aesthetic of the maison, this bag becomes the style companion for an impeccable daily look.
Новая сумка it-bag от Givenchy создана новым креативным директором Клэром Уэйт Келлером. Сохраняя романтичную и элегантную эстетику бренда, эта сумка – стильный спутник для вашего безупречного вида.
Gucci Gli stivaletti "Marmont" di Gucci sono un classico senza tempo che vanno oltre la stagionalità. Realizzati in finissima pelle Italiana si distinguono per il famoso logo GG in metallo e sono perfetti per look da mattina a sera.
The "Marmont" ankle-boots by Gucci are a timeless musthave that go beyond seasons. Made in the finest Italian leather, they stand-out thanks to the famous metal GG logo, becoming the perfect accessory for a day-to-night look.
Сапожки "Marmont" от Gucci – это классика вне времени, выходящая за рамки сезонности. Они изготовлены из высококачественной итальянской кожи и украшены знаменитым металлическим логотипом GG. Идеально подходят как для дневных, так и вечерних нарядов.
Via Milano 107, Como tessabit.com Como
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La Regione da scoprire. mendrisiottoturismo.ch | laregionedascoprire.ch Mendrisiotto e Basso Ceresio
Se non la conosci non puoi mancare
Il tappo alle Cantine, Mendrisio 07.09.2019
Sagra della castagna, Caneggio 13.10.2019
no per esplorarla!
Sagra del Borgo, Mendrisio 27 – 29.09.2019
Sagra della zucca, Castel San Pietro 26 – 27.10.2019
da Lugano potrai trovare una regione autentica con un ricco calendario
Rassegna gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio 01.10.2019 – 03.11.2019
Fiera di San Martino, Mendrisio 08 – 10.11.2019
soprenderti!
Momò Oktoberfest, Mendrisio 11 – 12.10.2019
di programmare una gita o un soggiorA pochi km da Como, da Varese e
di eventi eno-gastronomici pronto a
Rassegna del Piatto nostrano della Valle di Muggio 15.11.2019 – 10.12.2019
FOCUS F
ocus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.
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Focus
on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.
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Collezione Sabbia 2019, dal cerchio al rettangolo Sabbia Collection 2019, from circle to rectangle
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Castello di Casiglio, location senza tempo Castello di Casiglio, a timeless location
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Apre Poliform Vancouver in collaborazione con Aeon Group The opening of Poliform Vancouver in partnership with Aeon Group
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"Onora da oltre 50 anni il lavoro" "Onora da oltre 50 anni il lavoro"
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Porada lancia Nineteen negli scatti del nuovo catalogo Porada presents Nineteen in the pictures of the new catalogue
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Scuderia Blu presenta la nuova Maserati Levante Trofeo Scuderia Blu presents the new Maserati Levante Trofeo
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Press day, Nel cuore di Viva Press day, Nel Cuore di Viva
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Nozze d'oro, un nuovo inizio Golden Wedding Anniversary: a new beginning
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Collezione Sabbia 2019, dal cerchio al rettangolo
Fin dalla sua creazione, la collezione Sabbia incarna il desiderio di Pomellato di giocare con i riflessi cangianti delle gemme e le forme più essenziali: è l'eleganza della natura nella sua massima purezza. Come preziosi granelli nella brezza, è una collezione sofisticata, organica e raffinata. I pavé di gemme di varie dimensioni sono incastonati in maniera irregolare per catturare il movimento della luce da qualsiasi angolazione, evocando distese di sabbia cristallina accarezzate dal sole. Isole perfette dai contorni naturali di dimensioni diverse, convivono in un delicato mix dal carattere originale. Piacevoli al tatto, giocose ma eleganti, dimostrano l’abilità degli artigiani di Pomellato nell’incastonatura. Nella collezione 2019, la Maison presenta una nuovissima forma rettangolare da abbinare all’iconico cerchio. Con il suo design dalle forme smussate, il nuovo rettangolo di Pomellato forma un quadrato imperfetto, un colpo di scena rispetto alla figura standard. I nuo-
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vi anelli, disponibili in due dimensioni, rispecchiano la maestria orafa di Pomellato e assumono la forma di rettangoli piccoli o grandi in oro rosa, con pavé di diamanti bianchi, brown o black. L’irregolare pavé tipico di Sabbia è incastonato anche in un anello cocktail con diamanti in tonalità dégradé, nella nuova forma che cattura i riflessi brillanti evocati dalla sabbia al chiaro di luna. Da abbinare all’anello, una collana racchiude entrambi i design, rotondo e rettangolare mentre gli orecchini chandelier, composti da cerchi sensuali, riflettono la lucentezza dei diamanti. Fondata nel 1967, la Maison Pomellato si è affermata come portavoce della maestria artigiana italiana, di un savoir-faire gioielliero d’eccezione e di creazioni distintive. Tra passato e futuro, tradizione e innovazione, precisione e avanguardia, sensualità e originalità, Pomellato realizza modelli inconfondibili, espressione di un universo unico. Concessionaria del marchio è la Gioielleria Cappelletti di Cantù, via Matteotti 30.
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Sabbia Collection 2019, from circle to rectangle
From the beginnig, Sabbia Collection represents the desire of Pomellato to play with different gemstone refractions and essential forms: the elegance of the nature in its maximum purity. As precious grains in the breeze, it is a sofisticated, organic and refined collection. The gemstone pavè of different dimensions are handcrafted in irregular ways to capture the light movement from any angle, evoking the sand touched by the sun. Perfect islands with natural colors of different dimensions live together in a delicate combination of original taste. Smooth to the touch, funny but elegant, the best way to show Pommellato's goldsmith savoir-faire. In the collection 2019 the maison presents a very new rectangular from to combine with the iconic circle. With its design made of round ends, the new rectangle of Pomellato creates an imperfect square, a novelty compared to the standard shape. The new
rings, available in two dimensions, respect the masters of jewelcreation of Pomellato and have the shape of small or big rectangles in rose gold, with a pavé of white, brown and black diamonds. The irregular pavé typical of Sabbia is set in a cocktail ring with diamonds in dégradé tones, in the new form that captures bright refractions evokating the light of the moon. To match with the ring, the necklace has both the designs, round and rectangular, while the chandelier earrings, made of sensual circles, reflect the brightness of the diamonds. Founded in 1967, Maison Pomellato is considered to be at the top of Italian masters of jewel-creation and unique creations. Between the past and the future, tradition and innovation, precision and avantgard, sensuality and originality, Pomellato creates special model, expressing a unique universe. Official dealer Gioielleria Cappelletti, via Matteotti 30 Cantù.
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Apre Poliform Vancouver in collaborazione con Aeon Group
Uno spazio espositivo elegante ed esclusivo caratterizzato dalla forte identità architettonica con grandi vetrate che ampliano lo spazio verso l’esterno. Portando con sé la concezione progettuale di una “casa Poliform”, stilisticamente coerente in ogni sua componente, Poliform Vancouver è stato progettato per ispirare. Il percorso di visita che si sussegue su uno spazio di oltre 500 mq definisce un panorama domestico in cui le raffinate soluzioni d’interior di Poliform richiamano direttamente alla memoria un ambiente familiare. Le cucine unitamente alle collezioni Poliform per l’ambiente giorno, pranzo e notte raccontano attraverso i due piani dello showroom un mondo perfettamente riconoscibile nella sua eleganza discreta, nella sua miscellanea quanto armonica commistione di firme internazionali. Nella sua personale interpretazione di concept abitativo, Poliform Vancouver è anche concreta rappresentazione della capacità progettuale del brand, tanto nel residenziale quanto nell’hospitality. Poliform Vancouver - 779 West Pender Street Vancouver.
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The opening of Poliform Vancouver in partnership with Aeon Group
An elegant and exclusive exhibition space characterised by its bold architectural identity and large windows that extend the space outwards.Adopting the "Poliform house" design concept—with all features stylistically consistent—Poliform Vancouver was built to inspire. Visitors exploring the site, which is over 500 square metres in size, will experience a stylish showcase of domestic living in which Poliform’s refined interior-design solutions directly evoke the perfect family home. Over the two floors of the showroom, Poliform’s kitchens and living, day and night-area collections reveal a wide range of options that are perfectly recognisable thanks to their discreetly elegant style, and bring together elements from internationally renowned brands in perfect harmony.Boasting its own interpretation of contemporary living, Poliform Vancouver also represents the brand’s design capacity, both in residential and hospitality sectors. Poliform Vancouver - 779 West Pender Street Vancouver
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Porada lancia Nineteen negli scatti del nuovo catalogo
Il palcoscenico internazionale del Salone del Mobile di Milano è stato per Porada l’occasione ideale per presentare la nuova collezione Nineteen, il frutto di un intenso anno di lavoro del team di design. Ogni ambiente della casa risulta arricchito dai nuovi pezzi, ideati per creare continuità con le collezioni precedenti e contemporaneamente fornire nuovi stimoli funzionali e creativi all’idea di total home Porada. La zona notte accoglie l’evoluzione del letto Ziggy di Carlo Ballabio nella versione baldacchino, scenografica ed elegante. Patrick Jouin, al secondo anno di fortunata collaborazione, propone il totem Mary, un mobile bar spettacolare, illuminato con luce LED ricaricabile con USB capace di unire tecnologia e impatto estetico. È invece David Dolcini la firma di Aria, libreria modulare dalle molteplici possibilità compositive e di personalizzazione, costituita da montanti, contenitori ad ante battenti
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o a ribalta e mensole. Mentre iniziano i festeggiamenti per il decimo compleanno di Infinity, il tavolo icona ormai simbolo dell’azienda, la nuova proposta è il tavolo Pilar con base composita dove tanti pilotis di varie dimensioni creano un effetto scultoreo. Gli scatti del catalogo Nineteen sono ambientati in location di prestigio, la perfetta cornice per i pezzi presentati, il luogo in cui far vivere la casa Porada ideale, in un mix di eleganza, calore e design. Tra queste, Villa del Grumello, ormai divenuto luogo del cuore e già sede delle selezioni del Porada International Design Award, la cui nuova edizione, con tema madie e credenza, chiuderà a novembre. Ricerca su design e materiali, attenzione maniacale ai dettagli e impegno costante a mantenere completamente made in Italy, quasi made in Brianza, tutta la produzione, fanno di Porada un’azienda capace di portare la tradizione nella contemporaneità. .
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Porada presents Nineteen in the pictures of the new catalogue
The international stage of Salone del Mobile in Milan was the ideal occasion for Porada to present the new collection Nineteen, the result of an intense year of work of the design team. Each room of the house turns out to be enriched by new pieces studied to create continuity with the precevious collections and at the same time to give new functional and creative inspirations for the idea of total home Porada. The night area is characterized by the evolution of the bed Ziggy by Carlo Ballabio in the baldachin version, scenographic and elegant. Patrick Jouin, for second year of successful collaboration, proposes the totem Mary, a spectacular bar lighted with a LED light, rechargeable with USB combining technology and aesthetic impact. Instead Air by David Dolcini, modular bookshop with numerous options for a customized product with containers with hinged doors or flap and shelves. In the
meantime celebrations start for the tenth birthday of Infinity, the icon table symbol of the company, the new proposal is the table Pilar with composite base where so many pilotis of several dimensions create a sculptural effect. The pictures of the catalogue Nineteen are taken in prestigious locations, the perfect setting for these products, the place where you can have the ideal house by Porada, in a mix of elegance, warmth and design. Among them, Villa del Grumello, which has become a preferred place already seat of the selections of Porada International Design Award, with its new edition “Madie e Credenza” closes in November. Research on design and materials, maniacal attention to the details and constant commitment to completely maintained “made in Italy”, almost made in Brianza, the whole production, let Porada be a company which can bring the tradition in the contemporaneity.
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Press day, Nel cuore di Viva
Martedì 10 settembre, presso la sede di VIVA a Barzanò, si è tenuto il primo Press day “Nel cuore di Viva” con 30 giornalisti delle più importati testate. Silvio e Filippo Santambrogio hanno presentato le strategie aziendali e le novità di prodotto. Gli ospiti hanno potuto visitare l’Atelier VIVA e parte degli impianti di produzione. Affidabilità, design, attenzione ai materiali e ai dettagli, avanzate tecniche produttive, assistenza tecnica sono i valori di VIVA a garanzia di un servizio di qualità e di soluzioni personalizzate per progettisti, designer e architetti. La forza progettuale si traduce nella realizzazione di soluzioni tailor made prodotte esclusivamente in Italia, cifra stilistica che eleva VIVA quale partner attivo nella collaborazione con progettisti, designer e architetti. L’attività svolta fino ad oggi è stata infatti caratterizzata da un unico denominatore comune: offrire prodotti unici, innovativi ma concretamente vendibili e adatti a qualsiasi mercato, dal grande progetto
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contract al mondo residenziale, focalizzandosi costantemente sugli sviluppi di nuovi modelli e soluzioni, nuovi concetti tecnici ed estetici. Il lavoro di ricerca di VIVA Expert Studio dimostra come sia possibile progettare con uno sguardo rivolto sempre al futuro, non limitandosi solo all’estetica o alle prestazioni tecniche, ma puntando anche a un’evoluzione delle funzionalità della porta stessa. Ne è un esempio la nuova collezione, dalle performance straordinarie, che si affaccia in anteprima assoluta nel mondo delle porte: Pure, la prima porta con finitura VIVA che sanifica l’ambiente, vera rivoluzione del settore. Gli investimenti portati avanti dall’azienda sono volti anche a migliorare e potenziare la rete commerciale. Per il 2020 è prevista una copertura totale in ben 52 nazioni grazie alla presenza di agenti in loco e sono in programma nuove apertura di showroom a San Francisco, Aspen, Santo Domingo, Madrid, Bilbao, Bruxelles, Helsinki, Belgrado e Dalian.
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Press day, Nel cuore di Viva
On Tuesday September 10, at the seat of VIVA in Barzanò, it was held the Press day “Nel cuore di Vivaâ€? with 30 journalists of the most important newspapers. Silvio and Filippo Santambrogio have presented the company strategies and the product novelties. The guests had the opportunities to visit the Atelier LIVE and part of the production machineries. Reliability, design, attention to the materials and to the details, advanced production techniques, technical assistance are the values of LIVING ONE as a guarantee of the quality service and of customized solutions for planners, designers and architects. The project strength is translated in customized solutions produced exclusively in Italy, stylistic number that let VIVA be an active partner in the collaboration with planners, designers and architects. The activity carried out until now has been characterised by a common denominator: to offer unique and innovative products but concretely saleable and ideal for any
market, from the great project contract to the residential world, being focused constantly on the developments of new models and solutions, new technical and aesthetic concepts. The work of research of VIVA Expert Studio demonstrates how it is possible to plan with an eye looking towards the future, without limiting yourself only to the aesthetics or to the technical performances, but also relying on the evolution of the functionality of the door itself. The new collection is a good example because it is characterized by extraordinary performances never seen on the market: Also, the first door with VIVA finishing that sanitizes the environment, a true revolution of the sector. The investments carried on by the company aim at improving and developing the commercial net. For 2020 the company will be represented in 52 countries thanks to local agents and new showrooms open in San Francisco, Aspen, San Domingo, Madrid, Bilbao, Brussels, Helsinki, Belgrade and Dalian.
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Castello di Casiglio, location senza tempo
Immerso nella verde Brianza, circondato da un parco secolare con piscina, si erge il Castello di Casiglio, adibito ad albergo, ristorante e location per ricevimenti nuziali, meeting ed eventi privati. Situato ad Erba, non lontano dal lago di Como e da Milano offre la possibilità di vivere ogni giorno un’emozione diversa, dove natura e storia si incontrano ad ogni ora del giorno e dove pace e silenzio regnano nella tenuta di 40.000 mq. Il restyling di questo antico maniero non lo ha alterato, ma ne ha rivalutato la storia e le tradizioni con l’intento di creare un centro polivalente. Il Castello offre sale dal gusto medievale, le più antiche, con volte e mattoni a vista, che possono ospitare fino a 120 persone. La sala Colonne, con colori caldi e tenui, e un’ampia e luminosa vetrata che si affaccia su un’estesa terrazza rivolta verso il parco, è in grado di accogliere fino a 300 ospiti. Le 46 camere, dotate di tutti i comfort, sono state
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realizzate coniugando lo charme del Castello allo stile moderno della Villa Elena, mantenendo l’architettura originale dell’antico castello medievale con elementi architettonici quali il sasso a vista, il soffitto con travi in legno, gli eleganti tendaggi e arredamenti in stile. Il ristorante, aperto tutti i giorni ,dona sapori autentici della tradizione locale e mediterranea e vanta un’ampia selezione di vini. Il ristorante è la parte più antica del Castello e si caratterizza per la muratura in pietra a vista e per le antiche volte a botte, che ne mantengono un aspetto caratteristico ed elegante. La cucina del Castello di Casiglio è un connubio tra i sapori della Brianza, territorio dove è ubicato, e la tradizione mediterranea. L’attenzione e la cura dei piatti partono da una materia prima sempre di qualità, senza mai dimenticare il rispetto della stagionalità. La cantina inoltre dispone di etichette di notevole spessore e differenze territoriali.
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Castello di Casiglio, a timeless location
Castello di Casiglio is located in the green heart of Brianza surrounded by a secular park with a swimming pool, hotel and restaurant with the best location for weddings, meetings and private events. It is located in Erba, not too far from Lake Como and Milan, it offers the chance to live every day a different emotion, a place where nature and history meet in every time of the day and where you can find peace and silence in 40.000 square meters. The restyling of this ancient manor didn't change it, but it has given value to its history and traditions to this multipurpose place. The Castle with its medieval Rooms, the most ancient ones, with vaults and visible bricks, can host up to 120 people. The Room Colonne, with warm and soft colors and a wide and bright window with a beautiful view of the park which can welcome over 300 guests. 46 rooms with all the comfort were studied combining the
charme of the Castle and the modern style of Villa Elena, keeping the original architecture of the ancient castle with some architectonical elements such as visible bricks, ceiling with wooden beams, elegant curtains and style furnishings. The Resturant is open everyday and it is characterized by the tradition tastes of the local and Mediterranean tradition and a rich selection of wines. The restaurant is the oldest part of the castle and it is characterized by a stone walls and the ancient vaulted ceilings, which give a characteristic and elegant touch. The food of Castello di Casiglio is a combination of different tastes of Brianza, the territory where it is located and the Mediterranean tradition. The attention and the care of the dishes start with high quality ingredients, using the seasonal products. The wine selection is characterized by high quality labels coming from different areas.
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“Onora da oltre 50 anni il lavoro”
foto Andrea Fumagalli
In occasione dell’assemblea privata di Confindustria Como e in concomitanza con l’inaugurazione della mostra fotografica allestita nell’ambito delle celebrazioni per i 100 anni di Confindustria Como nell’atrio della storica sede di via Raimondi 1 a Como, il presidente dell’associazione, Aram Manoukian, ha consegnato l’onorificenza “Onora da oltre 50 anni il lavoro”. Gli imprenditori che hanno superato l’importante traguardo di 50 anni di operosità dedicando la loro meritoria attività all’ambito imprenditoriale e che hanno quindi ricevuto il riconoscimento sono: Renata Pozzoli e Luigi Bestetti di Living Divani, Maurizio Riva di Riva 1920 e Cesare Zanfrini di Zetacarton. Gli ultimi due imprenditori sono rispettivamente associato e consigliere dell’associazione Amici di Como e in questi anni hanno dimostrato con il loro impegno di essere mecenati e grandi appassionati del territorio comasco e della Brianza, partecipando attivamente e pro-
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muovendo in prima persona progetti che hanno dato lustro alla nostra provincia. Maurizio Riva insieme al fratello Davide e alla sorella Anna è co-titolare dell’azienda e dal 1993 è Presidente di RIVA Industria Mobili S.p.A., che commercializza la collezione di mobili con il marchio registrato Riva 1920. L’azienda di famiglia che realizza mobili da tre generazioni e vanta una produzione esclusivamente made in Italy, attualmente impiega 90 dipendenti nelle tre unità produttive. Cesare Zanfrini è Amministratore Delegato di Zetacarton spa e da cinquanta anni con passione ed entusiasmo è alla guida dell'azienda comasca che produce imballaggi in cartone ondulato. Oggi Zetacarton impiega più di 100 dipendenti e con i suoi centodieci milioni di mq di cartone prodotti ogni anno è leader in Italia e rientra tra le prime trenta aziende del settore a livello nazionale. Entrambi sono un vanto per il territorio e per l’associazione Amici di Como di cui fanno parte.
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"Onora da oltre 50 anni il lavoro"
On the occasion of the private assembly of Confindustria Como and in the same time of the inauguration of the photo exhibition organized for the celebrations of the 100th anniversary of Confindustria Como in the hall of the historical seat of via Raimondi 1 in Como, the president of the association, Aram Manoukian, gave the recognition “Onora da oltre 50 anni il lavoro�. The entrepreneurs who have reached the important step of 50 years of work dedicating their worthy activity in the business receving this recognition are: Renata Pozzoli and Luigi Bestetti of Living Divani, Maurizio Riva of Riva 1920 and Cesare Zanfrini of Zetacarton. The last two entrepreneurs are respectively a member and councillor of the association Amici di Como and in these two years they demonstrate with their commitment to be promoters and supporters of the territory of Como and the nearby Brianza, actively taking
part and promoting important projects for our province. Maurizio Riva together with his brother Davide and sister Anna is the co-owner of the company and since 1993 he is president of RIVA Industria Mobili S.p.A., which commercialize the Furniture Collection under the registered brand Riva 1920. The family business that produces furniture from three generations and boasts a Made in Italy production, with 90 employees in three different production units. Cesare Zanfrini is CEO of Zetacarton spa and for 50 years he leads the company based in Como which produces corrugated board packaging. Today Zetacarton has over 100 employees and with 110 million of square meters of board packaging produced every year is a leader company in Italy and it is in the top 30 list of the best company in this sector in Italy. The territory of Como and the association Amici di Como are very proud of both of them.
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Scuderia Blu presenta la nuova Maserati Levante Trofeo
La concessionaria Scuderia Blu ha presentato in anteprima la nuova Maserati Levante Trofeo, mercoledì 26 giugno presso la Cantalupa – Ristorante da Vittorio, a Brusaporto, in provincia di Bergamo. Un’edizione limitata ed esclusiva in debutto anche per il mercato italiano: a tre anni dal lancio ufficiale di Levante, primo Suv del Tridente, la casa modenese ha scelto di chiamare Trofeo la versione top di gamma. Il Suv Maserati rappresenta il connubio perfetto tra eleganza e sportività e offre un’esperienza di guida in puro stile Maserati: inebriante, confortevole, sicura. Interni lussuosi in pelle Pieno Fiore made in Italy ed elementi in fibra di carbonio impreziosiscono il design dell’abitacolo, con cuciture a mano, mentre la modalità di guida Corsa permette di sperimentare tutta la potenza sprigionata dal motore V8. L’edizione più po-
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tente ed esclusiva di Levante è stata presentata nella splendida cornice della Cantalupa: “Be the storm”, l’inconfondibile sound Maserati che rievoca il rombo del tuono ha accompagnato l’unveiling della vettura. Ad impreziosire questo momento la presenza di un pilota Master Maserati che ha illustrato agli invitati le specifiche tecniche della vettura e del nuovo motore V8 da 580 CV. Nel corso della serata i presenti hanno potuto degustare le creazioni degli chef del ristorante: un’esperienza sensoriale unica, la cui arte testimonia l’artigianalità italiana, la cura per il dettaglio e l’attenzione verso le materie prime. Valori che si sposano perfettamente con l’eccellenza italiana di cui Maserati si fa portavoce a livello mondiale e che hanno conferito un “gusto” speciale ad una serata magica. Le foto dell’evento sono state realizzate da Aces-Air Srl
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Scuderia Blu presents the new Maserati Levante Trofeo
The dealer Scuderia Blu presented the preview of the new Maserati Levante Trofeo on Wednesday June 26 at Cantalupa - Ristorante da Vittorio, in Brusaporto, in the province of Bergamo. A limited and exclusive edition in debut also for the Italian market: three years after the launch of Levante, the first Suv of the Trident, the company from Modena decided to call Trofeo the top version of the range. Suv Maserati represents the perfect combination between elegance and sportiness and offers a guide experience in pure Maserati style: enchanting, comfortable, safe. Luxurious leather interiors Pieno Fiore made in Italy and elements in carbon fibre embellish the design of the passenger compartment, with hand sewings, while the Race mode let you experiment the power of the motor V8. The
most powerful and exclusive edition of Levante was presented in the beautiful location of Cantalupa: “Be the storm”, the unmistakable sound of Maserati that recalls the rhombus of the thunder accompanied the unveiling of the car. To embellish this moment the presence of a pilot Master Maserati who illustrated the technical details of the car and the new motor V8 with 580 HP. During the evening the guests tasted the creations of the chef of the restaurant: a unique sensory experience, whose art testifies the Italian traditions, the care for the detail and the attention towards the raw materials. Values that are perfectly combined with the Italian excellence of whose Maserati is a symbol at international level and conveys a special “taste” to a magic evening. Photos of the event by Aces-Air Srl
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Nozze d’oro: un nuovo inizio
foto Meta & C . Renate
Una sorpresa davvero unica e speciale: una crociera esclusiva sul lago a bordo del piroscafo “Concordia”, allietata da un menù prelibato e sopraffino firmato Villa d’Este, è stato il regalo che Ennio e Marina Fontana hanno voluto fare ai parenti e agli amici invitati per celebrare il loro anniversario più importante: le nozze d’oro. Si sono conosciuti da ragazzi proprio sul Lago di Como e da 50 anni, l’amore, il rispetto, l’amicizia, la complicità e la condivisione, hanno permeato la loro vita quotidiana, aiutandoli a superare insieme le criticità della vita. Per dare un senso ulteriore a questa ricorrenza, hanno dato continuità al sostegno dei progetti di ricerca in ambito neurologico, condotti dalla Fondazione Paolo Zorzi che opera in accordo con l’Istituto Neurologico “Carlo Besta” di Milano, sin dal 1983. Fondazione che ha come obiettivo quello di promuovere studi mirati all’integrazione tra ricerca neurobiologica e attività neurologica clinica.
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Golden Wedding Anniversary: a new beginning
A unique, truly special surprise. An exclusive cruise on the lake aboard the steamboat, Concordia, livened up with a menu listing exquisite dishes prepared by Villa d’Este was the special gift Ennio and Marina Fontana offered their friends and family invited to celebrate the couple's golden anniversary. They met when they were still teenagers on the shores of Lake Como and for the last 50 years, love, respect, friendship, complicity and sharing have filled their daily lives, helping them overcome challenges of life. To give further meaning to this anniversary, they have continued supporting research projects in neurology carried out by Istituto Neurologico “Carlo Besta� di Milano, since 1983. The foundations main objective is to promote specific studies to integrate neurobiological research with clinical, neurological activity.
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Peking to Paris Motor Challenge
di Matteo Congregalli foto Gerard Brown
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erte storie hanno il fascino antico dei racconti di esploratori spintisi ai confini del mondo, alla scoperta di terre sconosciute. La storia dei piloti Enrico Guggiari e Giorgio Schön è proprio una di queste. I due Italiani, comasco il primo e milanese il secondo, nell’arco di 36 giorni tra giugno e luglio del 2019 hanno corso la leggendaria “Peking to Paris Motor Challenge”. A bordo di una Ferrari 308 Gt4, hanno affrontato il tracciato che si snoda dalle pietre bianche della muraglia cinese, fino alla parigina Place Vendome, passando per le praterie della Mongolia, le rocce del deserto del Gobi, le montagne dell’Altai e poi ancora le steppe russe, per più di 14mila chilometri attraverso due continenti. “Giorgio mi ha invitato a partecipare nel 2016, dicendomi che avremmo corso migliaia di chilometri con una Ferrari simile alla mia 308 Gtb che guidavo durante il mio passato da rallista. Non ho potuto tirarmi indietro - racconta Guggiari, spiegando la genesi dell’impresa dei due piloti, classe 1947 uno e 1946 l’altro, entrambi dal brillante passato in pista o su sterrato e con bacheche colme di trofei di gara. Per un anno, l’officina milanese Rossocorsa di Schön
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(che già aveva partecipato all’edizione del 2013 con una Alfa Romeo Giulia Super) ha curato la messa a punto per la gara, alleggerendo e irrobustendo la macchina. “Resa più alta e più leggera con pezzi originali, doveva sopportare le asperità del terreno, con un fondo rinforzato e pneumatici a spalla alta - racconta Guggiari - questa Ferrari è una delle poche a 4 posti, con spazio per i pezzi di ricambio. In Mongolia o nel deserto, infatti, non avremmo potuto ricevere aiuto in caso di guasto”. Pronta per il battesimo della strada, la Gran Turismo è stata poi spedita in Cina a bordo di un cargo aereo e raggiunta poco dopo dall’equipaggio. Purtroppo, proprio il primo giorno di gara, Guggiari è stato obbligato dai dottori al ricovero in seguito a una colica renale. “Abbiamo perso un giorno e mezzo ma ci siamo rimessi in pista verso la Mongolia - racconta il comasco, descrivendo le prime tappe nella steppe - questo è stato il tratto più affascinante della gara. Trovarsi circondati dal nulla, senza una strada vera e propria da seguire ma solo con un segnale Gps. Una sensazione unica”. Guggiari e Schön, forti delle loro esperienze al volante, non si sono lasciati inti-
morire dagli spazi aperti e disabitati dell’Asia: “Non siamo gente di primo pelo. C’era una gara da finire - spiega Guggiari - l’entusiasmo della corsa era tale che un belga è rimasto ferito in un incidente ma è rientrato in gara subito dopo una delicata operazione chirurgica”. Procedendo a una media di 500 chilometri al giorno, i due piloti hanno attraversato l’Asia, arrivando alle porte d’Europa, proseguendo per Finlandia, Germania e Francia, dove hanno tagliato il traguardo, senza però rientrare nella sezione alta della classifica a causa dei ritardi accumulati in partenza. “Devo dire che, però, abbiamo finito con le nostre gambe. Altri concorrenti si sono fatti trasportare da una tappa all’altra” dice Guggiari con orgoglio. Anche per questa edizione, la Pechino-Parigi non ha avuto un vincitore italiano: l’ultimo è stato il Principe Scipione Borghese nel 1907. Ma Guggiari e Schön non escludono di ritentare la rocambolesca avventura: “Ci sono tanti posti da vedere al mondo. Rifare lo stesso percorso avrebbe poco senso. Gli organizzatori dovrebbero decidere se far passare il tracciato attraverso la Turchia, l’Italia e poi verso la Francia. In quel caso ci ripenseremo”.
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here are stories loaded with that once-upona-time charm of travellers exploring the far corners of the world discovering unidentified places. The story of Enrico Guggiari and Giorgio Schรถn is one of those. Two Italians, one a Como native the other Milanese, over 36 days between June and July 2019 took the legendary Peking to Paris Motor Challenge. Driving a Ferrari 308 Gt4 they travelled along the route that winds from the white stones of the Great Wall of China to the luxury of Place Vendome, Paris, crossing Mongolia, the rocky Gobi Desert, the Altai Mountains and Russian steppes for a total of 14,000 km across two continents. "Giorgio invited me to take part in 2016 saying we would drive thousands of kilometres in a Ferrari similar to my 308 Gtb I used to drive in rally competitions. I couldn't say no," says Guggiari, explaining the origin of the two drivers' endeavour. About the same age, one born in 1946 and the other 1947, both had a brilliant competitive
off-road driving career with shelves full of trophies. For a year Schรถn's workshop in Milan, Rossocorsa (which had already participated in the 2013 edition with an Alfa Romeo Giulia Super), took the responsibility of preparing, fine tuning the car for the race lightening and strengthening the engine. "Made higher and lighter with original spare parts to perform well and resist the difficult road conditions with reinforced floor and high tyre shoulders," explains Guggiari, "this Ferrari is one of few 4-seat exemplars with space for spare parts too. In Mongolia or in the desert we wouldn't be able to get help in case of a break down."Ready for a road test, the Gran Turismo was shipped to China on board a cargo plane and was joined by the team a little later. Unfortunately, on the first day of race Guggiari was struck by renal colic and had to be hospitalised. "We lost a day and a half but we were now on the way to Mongolia," narrates Guggiari describing the first stages of the competi-
tion in the steppe, "these were the most fascinating segments of the race. Finding yourself surrounded by nothingness, without a real road to drive on with only a GPS signal to guide you, a unique sensation indeed." Guggiari and Schรถn, on the strength of their driving experience, didn't let themselves be intimidated by the uninhabited, open vast spaces of Asia. "We're not exactly beginners, we had a race to finish," continues Guggiari, "the enthusiasm for the race was such that a Belgian, hurt in an accident, was back on the road after undergoing difficult surgery." Driving an average of 500 Km a day, the two drivers crossed Asia arriving at the European borders following on for Finland, Germany and finally France where they reached the finishing line but not ranked high on the order of arrival due to delays experienced at the start of the race. "I have to add, but we finished still on our legs. Some contestants had to be transported from one stage to the other," commented Guggiari proudly.
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ADVENTURE
MICHELE EVANGELISTI la mia vita... una corsa di Marina Moretti foto Archivio Michele Evangelisti
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na vita sempre di corsa. La vita di Michele Evangelisti, toscano di nascita e comasco d'adozione, maratoneta per professione, ma soprattutto per passione. Una passione che ti contagia quando lo senti raccontare quelle che per noi sono grandi imprese, mentre lui te ne parla in un modo che più semplice non si può. Come nella serata organizzata presso la sede della Canottieri Lario dal Lions Club Como Plinio Il Giovane. “Non posso fare a meno di correre – racconta - cerco il contatto umano, voglio conoscere, incontrare, sapere di più. Con un balzo mi tuffo in tutto ciò che il territorio e i suoi abitanti possono offrirmi, per dare un senso ed un valore al mio esplorare correndo. Cerco sfide estreme, che mettano alla prova la mia resistenza e il mio limite, curando ogni dettaglio perché nulla mi colga impreparato”. E così Michele Evangelisti ha raccontato la sua impresa finora più grande, la traversata dell'Australia "Across the Outback" nel 2016,
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3013 chilometri di corsa da Darwin ad Adelaide, dal 13 novembre al 27 dicembre. Un’avventura compiuta solamente con un fotografo e un fisioterapista al seguito, le notti in tenda, le ore di corsa (12-14 al giorno), il caldo opprimente fino a 60 gradi, otto paia di scarpe consumate e nove chili persi, la grande fatica in ogni momento, ma anche gli splendidi incontri con le persone e la forza di volontà che lo ha sostenuto. Sapere di correre per uno scopo solidale. “Non correvo solo per me - ha spiegato- ma anche per l'Associazione Unità Spinale del Niguarda. Volevo correre per chi non poteva più correre”. Così ha fatto conoscere questa importante realtà, per capire cosa vuol dire essere in sedia a rotelle ma voler comunque vivere con passione. Tantissime sono le idee e i progetti che Evangelisti sta portando avanti, incontri nelle scuole con i ragazzi, gruppi di Urban Trail nelle vie e nelle piazze, e poi tante altre occasioni per mostrare come sia bella la vita di corsa.
My life... a run A
life of rush. The life of Michele Evangelisti, Tuscan of birth and inhabitant of Como of adoption, marathon runner for profession, but above all for passion. A passion that he transmits to you when you hear him speaking about what we consider great enterprises, while he talks to you about it in a the simplest way. Such as in the evening organised to the seat of the Canottieri Lario by Lions Club Plinio Il Giovane. “I cannot do without running – he says - I look for the human contact, I want to know, to be successful, to know more. I jump in all what the territory and his inhabitants can offer to me, to give a sense and a value to my explorations while I run. I look for extreme challenges, which represents a challenge for my resistance and my limit, paying attention to every single detail to face anything”. And so Michele Evangelisti spoke about his biggest enterprise, the crossing of the Australia "Across the Outback" in 2016, 3013 kilometres of run
from to Darwin to Adelaide, from November 13 until December 27. An adventure completed only with a photographer and a physiotherapist, the nights in tent, the run hours (12-14 in the day), the oppressive heat up to 60 degrees, eight pairs of worn-out shoes and nine kilogrammes lost, the great effort in each moment, but great meeting with different persons and the strength that supported him. To know that he was running for charity. “I was not only running for me - he explained - but also for the Associazione Unità Spinale of Niguarda. I wanted to run for the one who could not run any more”. And so I let people know about this important reality, to let people understand what it means to be in wheelchairs but to live with passion. Evangelisti is supporting many ideas and many projects, meeting in schools with the kids, groups of Urban Trail in the street and in the squares, and then many other occasions to show how the run life is beautiful.
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ADVENTURE
SUSY ZAPPA di Marina Moretti foto di Carlo Pozzoni
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l Faro de l'Ile Wrac'h si trova in Francia, precisamente in Bretagna, sopra Brest, nel Finistère. Per i turisti è solo un'attrazione da guardare, ma per Susy Zappa rappresenta qualcosa di più. La scrittrice erbese ha vissuto per 17 giorni in perfetta solitudine, in questo luogo sperduto, sferzato dal mare e dal vento, raggiungibile dalla terraferma solo nei momenti di bassa marea. La passione per i fari nasce in lei dopo avere visitato l’isola bretone di Sein. “Mi interessava scoprire leggende e misteri del lato esoterico dell’isola, dove si narra fosse esistito nell’antichità un santuario gestito da nove druidesse, sacerdotesse celtiche”, spiega la scrittrice. “Sono rimasta affascinata anche dal faro dell’isola, dalle sue storie, dai suoi personaggi e dai suoi fantasmi. Da lì è nata questa passione con i primi due libri, Sein, una virgola sull’acqua e Fari di Bretagna”. Una lettura del lato oscuro dei fari, che per lungo tempo sono stati punti di riferimento vitali per le navi in balia dell'immensa furia del mare e dove i guardiani vivevano giorni e giorni in solitudine. “Il faro è un luogo di pietra che richiama energia; un punto d'incontro per esplorare e meditare, testimone perenne dell'illustre mare”, prosegue Susy Zappa. “Il faro di Wrac’h, disabitato da tempo, è stato ristrutturato da un’associazione culturale che mi ha concesso di occuparlo per scrivere il mio prossimo libro che sarà ambientato proprio in questi luoghi. Ho vissuto come i guardiani di un tempo, in un ambiente più che spartano, senza acqua calda né energia elettrica, una doccia fredda esterna e una toilette seche in un piccolo boschetto. All’inizio la sensazione di isolamento è davvero dura, poi si scopre l’immensa bellezza del luogo, gli infiniti tramonti alle undici di sera. Si comprende cosa sia il silenzio, anche se fa paura perché si scopre che anch’esso ha un rumore. Si vive a contatto con gli elementi della natura, il tempo è scandito dalle maree, con un dislivello che arriva a dieci metri. Si può lasciare l’isola solo con la bassa marea, si può arrivare alla terraferma a piedi dopo una traversata di mezz’ora, oppure raggiungere l’infinito parco di ostriche davanti al faro che affiora con la bassa marea e ancora esplorare gli isolotti confinanti come l’Ile aux Américains o l’Ile Vierge, dove svetta il faro più alto d’Europa con i suoi 84 metri di altezza. Tutto ciò prima che l’acqua ricopra tutto e l’isola torni ad essere lontana dal resto del mondo. Un’esperienza non facile, ci sono stati momenti in cui la sopportazione cominciava a vacillare in questo esilio volontario, ma se non avessi fatto questa esperienza non avrei potuto comprendere alcune sensazioni di chi un tempo lo faceva di mestiere”. L’uscita del libro è prevista per il mese di gennaio 2020, a maggio Susy Zappa tornerà in Bretagna al faro dell’ile Wrac’h per presentarlo. Nel frattempo? Ovviamente la scrittrice è alla ricerca di un altro faro in cui vivere la prossima avventura.
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Guardiana del faro
Lighthouse Guardian
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he lighthouse of Ile Wrac'h is located in France, in Bretagne, above Brest, in the Finistère. For the tourists it is only an attraction, but for Susy Zappa is something more. The writer from Erba lived for 17 days alone, you can only get there from the land when there is low tide. Her passion for lighthouses was born after she visited the island of Sein. "I was interested in discovering the misteries of the island", explains the writer "and I felt in love with the legends linked to the lighthouse. I wrote the first two books, “Sein, una virgola sull’acqua” and "Fari di Bretagna”. In the lighthouse of Wrac’h, uninhabited for long, restored by an association which gave me the permission to stay there to write my newest book, I lived like the guardians used to live, with no warm water and no electrical energy, a cold shower outside and a toilette in the woods. At first the sensation of isolation is tough, then you discover the beauty of the place and you live in contact with the nature. The time is marked by the tides to reach the land or explore the nearby islands such as Ile aux Américains or l’Ile Vierge, with the highest lighthouse in Europe, 84 meters high. Not an easy experience, sometimes it gets hard and without this experience I couldn't understand the feelings of the people who used to work there". The book is published in January 2020, in May Susy Zappa is coming back to Ile Wrac’h to present it. In the meantime, she is looking for another lighthouse where she can live her next experience.
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Sport
Challenger Atp
"Città di Como"
foto Ludovico Giussani
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n’edizione di grande successo quella che si è chiusa il 1 settembre al Tennis Como. Facundo Mena, 26enne argentino, è il nuovo campione del Challenger Atp “Città di Como” trofeo Banca Intesa. Battuto in finale in tre set quello che era il favorito della vigilia, Andrej Martin. Un traguardo importante per il giovane sudamericano che per la prima volta in carriera si è aggiudicato un torneo Challenger. Il trofeo Bianchi Group, dopo una partita combattuta e ricca di colpi di scena, è finita nelle mani di Begemann-Mergea al termine di un super tie-break concluso con il punteggio di 14-12. I primi due set si erano invece conclusi 5-7 per Sousa-Neis e 7-5 per Begemann-Mergea. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori ed in particolare da parte del presidente, Chiara Sioli, che nonostante i dubbi della vigilia, lascia ampi spiragli di rivedere il torneo sui campi comaschi anche il prossimo anno: “Vi posso dire con gioia che dopo le notizie che ci sono appena arrivate dall’Atp, che sono positive, ci metteremo subito al lavoro per l’edizione 2020”.
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Sport
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n edition of great success was the one that closed on September 1 Tennis Como. Facundo Mena, 26 years old, from Argentina, is the new champion of Challenger Atp “City of Como” trophy Banca Intesa. The favorite player, Andrej Martin, was defeated in final in three sets.An important goal reached by the South American player who for the first time in career won a Challenger tournament. The trophy Bianchi Group, after a challenging match rich in surprises, saw Begemann-Mergea as the winners after a super tie-break ended 14-12. The first two sets ended 5-7 for Sousa-Neis and 7-5 for Begemann-Mergea. Great satisfaction of the organizers and particularly of the president, Chiara Sioli, who despite the doubts on the eve, gives some good signs regarding the chance to organize the tournament in Como also next year:“ I am happy to tell you that after the positive news I received from Atp, we will suddenly start and work on the edition 2020”.
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Sport
Trofeo di Golf AMICI DI COMO
foto Francesco Corbetta
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ella splendida cornice del Circolo Golf Villa d’Este, si è svolto il Trofeo “Amici di Como”, co-sponsorizzato da Moncler, dal gruppo Clerici Auto e da Magic Lake. Oltre 100 i partecipanti sul magnifico percorso di 18 buche in un percorso vario, con tracciati di gioco agili e molto luminosi in un ambiente spettacolare.
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n the beautiful setting of Circle Golf Villa D’Este, it was held the Trophy “Amici di Como”, co-sponsored by Moncler, group Clerici Auto and Magic Lake. Over 100 players on the beautiful course of 18 holes in a different path, with fast features and a bright and spectacular location.t
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Trofeo Amici di Como 18 buche Stableford – 3 categorie 1^ CATEGORIA 1° LORDO ANDREA DEMOLLI 1° NETTO ANTONO MARZETTI 2° NETTO LUCA RONZONI 2^ CATEGORIA 1° NETTO RICCARDO VALSECCHI 2° NETTO FILIPPO SCALISE 3^ CATEGORIA 1° NETTO SIMONA COLOMBO 2° NETTO ANGELO ABBA’ 1° SIGNORE NATHALIE BIANCHI
Sport
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L’arte della stampa
Marco Lupi, "Adrenaliniche trasparenze", cm 30 x 30, tecnica mista su tela
Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com
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Sport
Il Giro di Lombardia nel segno di Gimondi di Giangabriele Palimento foto Archivio Centocantù
Il Giro di Lombardia in the name of Gimondi N I el nome di Felice Gimondi. Al grande campione del ciclismo italiano sarà dedicata la “classica” per eccellenza, il Giro di Lombardia 2019. Prematuramente scomparso questa estate, ironia della sorte, proprio su una spiaggia di villeggiatura palcoscenico, per noi allora ragazzini, di grandi corse tra dune e curve scolpite nella sabbia. E se vinceva Gimondi, la bilia più ambita, era festa per tutti. Bergamasco, nato 76 anni fa a Sedrina, ai piedi della Valle Brembana, vinse il Lombardia 2 volte, nel ’66 e nel ‘73. “Gli sarà dedicato il Giro di Lombardia di sabato 12 ottobre – spiega Mauro Vegni, direttore della corsa rosa, alla Gazzetta dello Sport – che, nemmeno a farlo apposta, scatterà dalla sua Bergamo per concludersi a Como. Già l’anno scorso Felice aveva dato il via, quando aveva incontrato e abbracciato il campione del mondo Alejandro Valverde. Non vedo una occasione migliore o più giusta per ricordarlo nella sua città e tra la sua gente”. Il suo ricordo indelebile di tenacia, umiltà ed ironia accompagnerà l’edizione della corsa numero 113. “Un campione popolarissimo, amato da generazioni di tifosi, ma sempre molto schivo – aggiunge Vegni -. Quando saliva sul palco e parlava della sua storia, invece, usciva un altro personaggio. La sua forza d’animo, anche la sua parte ironica e divertente. Sembrava burbero, ma aveva una grande umanità”. Il percorso che per la terza volta consecutiva avrà conclusione a Como, ritroverà nella parte finale anche l’ultimo “strappo” della Valfresca, riaperta di recente e scenografia ideale per chi vuole costruire la vittoria negli ultimi chilometri di gara. Appuntamento a sabato 12 ottobre per questa ulteriore occasione per la città di offrire ancora una volta la migliore conclusione, meravigliosa, alla gara in linea più romantica.
n the name of Felice Gimondi. The great “classic”, Giro di Lombardia, is dedicated to the famous champion. He prematurely passed away this summer, irony of fate, on a holiday beach, a place to run among dunes and curves sculptured in the sand. And then the picked ball Gimondi was the most desired. Born in Sedrana, in the province of Bergamo, 76 years ago, at the foot of Valle Brembana, he won the Lombardia twice, in 1966 and in 1973. “Giro di Lombardia, held on October 12, is dedicated to him - explains Mauro Vegni, director of the event, to Gazzetta della Sport - that, right on purpose, starts in Bergamo and ends in Como. Also last year Felice pulled the trigger, when he met and embraced the world champion Alejandro Valverde. I do not see a better occasion to remember him in his city and surrounded by his people”. The memory of his indelible tenacity, humbleness and irony will accompany the edition of the ride number 113. “A famous champion, loved by generations of fans, but always very bashful - adds Vegni -. When he was on stage talking about his story, instead another character came out. His strength and also his ironic and funny side. He seemed grumpy, but it had a great humanity”. The ride, that for the third consecutive time ends in Como, includes the last “tear” of Valfresca in the last part, which was recently reopened and which represents the ideal scenography for those who want to build the victory in the last kilometres of competition. The appointment is on Saturday October 12 for this further occasion that the city has to offer the best and wonderful conclusion to the most romantic competition in line.
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Sport
Pallacanestro Cantù
nel cuore dei tifosi
foto Walter Gorini, Pallacanestro Cantù
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a Pallacanestro Cantù - targata Acqua S.Bernardo per il secondo anno consecutivo - ha fatto le cose in grande per inaugurare il novantottesimo campionato di Legabasket Serie A, cui prenderà parte sotto la guida tecnica di coach Cesare Pancotto. A ridosso dell’inizio della stagione sportiva 2019-2020, la compagine del presidente Davide Marson si è mostrata prima agli sponsor (venerdì 20 settembre al MIA Village di Novedrate) e poi ai tifosi, presenti in massa domenica 22 in piazza Garibaldi a Cantù. Un successone che ha raccolto, nel secondo caso, l’entusiasmo di quasi un migliaio di appassionati, giunti nel cuore della Città del Mobile per trasmettere a giocatori e staff biancoblù la propria passione per la palla a spicchi e per l’amata Pallacanestro Cantù. A condurre la serata in piazza, organizzata insieme al contributo di Tutti Insieme Cantù, i giornalisti Gaia Accoto e Matteo Gandini, che hanno chiamato sul palco uno a uno tutti i giocatori per ricevere l’ovazione degli oltre 800 canturini e per rispondere, tra risate e balletti improvvisati, alle tante curiosità dei presenti. Una splendida cornice di pubblico, resa ancor più affascinante dalla presenza di tre aquile. Un omaggio agli Eagles e a tutti i tifosi biancoblù da parte del presidente Marson, mai banale. Le
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emozioni, però, non sono mancate neppure 48 ore prima, quando l’Acqua S.Bernardo Cantù non solo si è svelata in anteprima ai propri partner, ma ha mostrato ai presenti anche la nuova divisa da gara e annunciato il nuovo capitano, Andrea La Torre, ala di 22 anni alla sua seconda stagione in Brianza. «Sono onoratissimo - ha commentato La Torre – di ricoprire questo ruolo. A rendermi orgoglioso è, soprattutto, il fatto di essere il capitano di una società storica come la Pallacanestro Cantù». Tra i temi più interessanti della serata di Novedrate, oltre alla nomina del capitano e agli interventi dei principali sponsor, c’è sicuramente la novità della maglia da gara. «Sulla nuova divisa – ha spiegato l’amministratore delegato biancoblù Andrea Mauri – abbiamo inserito l’immagine di un cane e di una torre per onorare lo stemma araldico della città di Cantù. Mentre la torre richiama il periodo in cui Cantù venne fortificata, la figura del cane evoca invece la fedeltà del popolo canturino e il loro carattere forte e battagliero. Vorrei che i nostri giocatori difendessero la squadra e la storia di questa città proprio con lo stesso spirito. La nostra volontà è quella di tornare a instaurare un legame molto forte con la cittadina, riportando i canturini al palazzetto e avvicinando nuovi tifosi».
Sport
Pallacanestro Cantù in the heart of the supporters P
allacanestro Cantù, the basketball team sponsored by mineral water brand, Acqua S. Bernardo, for the second year running did things in style when inaugurating the 98th Legabasket Serie A Championship; the team is to be trained by coach Cesare Pancotto. At the outset of 2019 - 2020 season chairman Davide Marson's team was first presented to the sponsors (Friday 20th September at Mia Village of Novedrate) and then to the supporters who turned up in masses on Sunday 22nd in Piazza Garibaldi in Cantù. A huge success where some 1,000 supporters crowded the centre of Cantù, the famed furniture town, to show their support and affection to the players and staff of the blue-and-white team, the game of basketball and Pallacanestro Cantù. Journalists Gaia Accoto and Matteo Gandini presented the evening in the piazza organised with the contribution of the association, Tutti Insieme Cantù (all together for Cantù). The presenters invited all the players onto the stage one by one to receive the ovation of some 800 people and to respond to the questions from the crowd between improvised dance routines and jokes. A splendid public plus three eagles made the evening more interesting still. A homage was paid to the eagles
and all the blue-and-white supporters by the never ordinary chairman Marson. Excitement was never far away either, even 48 hours earlier, when not only did Acqua S. Bernardo Cantù revealed themselves to their partners in advance but also showed the new official jerseys to those present as well as announcing the name of the new captain, Andrea La Torre, 22, playing his second season in Brianza. "I'm truly honoured, " commented, La Torre, "to accept this role. What makes me proud, above all, is being the captain of a historical team like Pallacanestro Cantù." Among the more interesting topics at the Novedrate evening, besides naming of the captain and speeches by main sponsors, there is the official jersey. "On the new jerseys," Andrea Mauri, the managing director of the club, explained, "we have inserted the image of a dog and a tower in honour of the coat of arms of Cantù. Whereas the tower recalls the period when Cantù was fortified, the dog evokes loyalty of the citizens of Cantù and their strong, combative character. I'd like our players to defend the team and the history of this town with the same spirit. Our wish is to return to establish a strong bond with the citizens bringing them to the indoor stadium and attracting new supporters."
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Briantea84
Alfredo Marson, presidente di Briantea84 Alfredo Marson, president of Briantea84
Vero amore per lo sport
di Elisabetta Comerio foto Fabio Oriani
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lla vigilia della stagione 2019-2020 incontriamo il presidente di Briantea84, Alfredo Marson. La famiglia di Briantea84 è in continua espansione ed evoluzione. Ci sono delle novità in vista della prossima stagione? L’inizio di una nuova stagione sportiva porta nuovi stimoli e altrettanti obiettivi da raggiungere. La novità più grande è vedere questa società crescere di anno in anno grazie a chi continua a dedicare tempo e professionalità a Briantea84. Sono arrivati nuovi atleti e nuovi membri dello staff pronti ad iniziare un nuovo percorso di crescita e maturità sportiva con questa realtà. Ci tengo ad evidenziare la presenza dei volontari, uno dei più grandi patrimoni di Briantea84. Da quest’anno è stato pensato un percorso per tutti coloro che si mettono a servizio, da chi lo fa per qualche ora a chi per un’intera stagione: l’aiuto resta sempre prezioso. Saranno organizzati incontri rivolti ai volontari - che sono circa un centinaio distribuiti nei vari settori sportivi - sia per creare gruppo, ma soprattutto per accrescere le proprie competenze e il senso del proprio fare. Direi più di una novità. Briantea84 è da sempre un esempio non solo a livello nazionale ma internazionale per quanto riguarda lo sport paralimpico con all’attivo 5 discipline: basket in carrozzina, nuoto, calcio, atletica e pallacanestro. Quale è il segreto di questa grande famiglia sportiva? Il segreto è molto semplice: il valore aggiunto sono le persone che vivono Briantea84 in tutte le sue sfaccettature. Con passione, dedizione e professionalità. Ogni anno siamo protagonisti di molti eventi, raggiungiamo obiettivi e successi grazie a coloro che rinnovano il loro “sì”, dando un prezioso contributo alla crescita generale della realtà.
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Portare avanti cinque discipline sportive con tutti i problemi e ostacoli connessi non è semplice. Siamo qui, pronti per una nuova stagione, perché sappiamo di non essere soli. Le persone amano Briantea84 e sono la nostra più grande risorsa. La Unipolsai dalla stagione 2019/2020 ha una nuova casa. Da dove nasce questa decisione? E’ una piccola ma grande rivoluzione: dopo diciannove anni si è chiusa l’epoca targata Seveso, fatta di successi e ricca di gloriosi ricordi. Il PalaMeda, con i suoi 1200 posti, è un impianto che darà spazio al lavoro culturale che svolgiamo da anni in scuole, oratori e società sportive. Ci condurrà verso nuovi obiettivi da raggiungere. Sarà casa non solo per i giocatori professionisti ma anche per il grande vivaio che abbiamo alle spalle. C’è bisogno di spingere sull’acceleratore per continuare a diffondere la nostra mission a un pubblico sempre più vasto: l’amore per lo sport in tutti i suoi aspetti. Quali sono gli obiettivi della prossima stagione per la UnipolSai? Nell’ultima annata abbiamo conquistato la quarta Supercoppa Italiana e la sesta Coppa Italia della nostra storia. Dopo un campionato spettacolare che ci ha visti imbattuti nella stagione regolare, la sconfitta nella finale scudetto ci ha lasciato tanto amaro in bocca. Non possiamo che ripartire da qui, lavorando giorno dopo giorno per riconquistare i nostri obiettivi. Siamo carichi e avremo bisogno del nostro pubblico per toglierci grandi soddisfazioni. Abbiamo già un ricco calendario di incontri per promuovere lo sport paralimpico e per abbattere le tante barriere mentali presenti nella nostra società. Per noi questo ha un grandissimo valore, vincere anche fuori dal parquet di gioco resterà sempre uno dei più grandi obiettivi.
Sport
Prospettiva prima della sfida contro Bkis Nevskiy nei Preliminary Rounds di Champions League del 2 febbraio 2019 al PalaMeda
Fans before the challenge against Bkis Nevskiy in the Preliminary Rounds of Champions League on February 2, 2019 at PalaMeda
Briantea84 True love for sport
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s the 2019 -2020 season gets underway, we talk to the president of Briantea84, Alfredo Marson. The Briantea84 family continues expanding and evolving. What's new in the coming season? The start of a new sports season brings new incentives and just as many objectives to achieve. The biggest satisfaction is seeing this association grow year after year thanks to those who continue devoting time and professionalism to Briantea84. New players and members of staff have joined us ready to begin a new season of growth and maturity in this sports reality. I wish to underline the value of our volunteers, the greatest of Briantea84's assets. From this year on a course has been devised for all those who want to serve as volunteers, whether for a few hours or an entire season, the help received from these 100 or so people in various sports activities, is always precious, both for creating group cohesion and, above all, for developing competence and responsibility for one's work. Plenty of developments I'd say. Briantea84 has always been an example, not only at national level but also internationally regarding paralympic sports and is active in five different disciplines: wheelchair basketball, swimming, football, athletics and basketball. What's the secret behind the success of this great family? The secret is nothing surprising, what makes the difference is the people participating in all aspects of Briantea's activities with passion, dedication and professionalism. Every year we are protagonists in many events, achieving our objectives and much success thanks to those who renew their 'yes' to help us
making an important contribution to the general growth of the association. Managing, supporting five disciplines with all the related issues and obstacles it involves, is not easy. Yet, we are here, ready for a new season because we know we are not alone. People love Briantea and are our biggest resource. As of 2019-2020, Unipolsai will have a new seat. Where does this idea come from? It marks a small but great revolution. After 19 years an era, that of Seveso, made of success stories and glorious memories, has come to an end. Our new venuse, PalaMeda, can seat 1,200 spectators and will allow cultural work we undertake in schools, church facilities and sports clubs. It will launch us towards new objectives to fulfil. It will be a venue not only for professional players but also a great nursery for young players and athletes. We have to push the accelerator to continue spread our mission: love for sport in all its aspects, to an increasingly bigger public. What are the objectives of UnipolSai in the new season? Last year we won our fourth Italian Supercup and sixth Coppa Italia in our history. After a spectacular championship, where we were unbeaten for most of the season, the defeat in the final left us bitterly disappointed. We can't but depart from here, working day after day to reach our objectives. We are all set but will need the support of the public to achieve our goals. We already have a rich calendar of matches to promote paralympic sports and demolish mental barriers still present in our society. For us this is has a great value, winning off the pitch will always be one of our greatest objectives.
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Nuovo Kia Sportage. Da oggi anche ibrido.
Nuovo Kia Sportage Ibrido. Più efficiente, più performante, più tecnologico che mai. L’attesa è finita, oggi puoi avere il fascino e la grinta di Sportage in versione ibrida. 2 o 4 ruote motrici, cambio automatico doppia frizione o manuale, lo stile inconfondibile di Sportage da oggi anche in versione diesel mild-hybrid.
Clerici Auto
Via Varesina, 99 22075 Lurate Caccivio (CO) Tel. 031 390538 www.kia.com/clericiauto Limitazioni garanzia*
S.S. Briantea (ang. via Urago 11) 22038 Tavernerio (CO) Tel. 031 428111
Via Novedratese, 23 22060 Novedrate (CO) Tel. 031 4477054
*Garanzia 7 anni o 150.000 km, quale che sia il limite raggiunto prima, con chilometraggio illimitato per i primi 3 anni. Batteria HV (Alto Voltaggio): 7 anni o 150.000 km, quale che sia il limite raggiunto prima, per perdite di capacità al di sotto del 70% della capacità originaria della batteria. Escluso parti e/o componenti che hanno un limite naturale legato alla loro deperibilità temporale come: batteria 12V (2 anni chilometraggio illimitato), sistemi audio, video, navigazione (3 anni / 100.000 km). Taxi o vetture destinate al noleggio con conducente (NCC): 7 anni o 150.000 km, quale che sia il limite raggiunto prima, escluso il chilometraggio illimitato per i primi tre anni. Condizioni valide su ogni vettura Kia venduta dalla Rete Ufficiale di Kia Motors nel territorio della UE. Dettagli, limitazioni e condizioni su www.kia.com e nelle Concessionarie.
Consumo combinato (lx100km) da 4,2 a 7,4. Emissioni CO2 (g/km) da 110 a 169.
CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
• Zuppa d'orzo e cavolo bianco Soup of barley and white cabbage
• Trebbiano Spoletino Doc 2017 - Perticaia - Umbria
• Ravioloni integrali no uovo alla Mediterranea Whole wheat Ravioloni no eggs in Mediterranean style
• Vino Spumante Nature “Rosè de Noirs” -
Davide Lacchini Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.
Lombardia (Franciacorta) - Nicola Gatta
Emanuele Riva Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.
Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione il direttore dott. Massimo Abbati, gli chef di cucina Fabiano Marzano, Giulio Micalef, Luca Albanito e tutto lo staff dell'Hotel Regina Olga di Cernobbio .
Como
205
Zuppa d'orzo e cavolo bianco
Soup of barley and white cabbage
Ingredienti per 6 persone
To serve 6
Per la zuppa: 2 l di brodo vegetale, 150 g di orzo perlato, 200 g di cavolfiore bianco, 80 g di piselli, una carota, 2 patate, una cipolla bianca, 10 g di curcuma in polvere, 60 g di pecorino a scaglie, olio oliva ev q.b, erbe aromatiche q.b, sale e pepe q.b. Per il brodo vegetale: 2 l di acqua, una patata, una carota, una cipolla bianca, una costa di sedano, sale q.b
For the soup: 2 l of vegetable broth, 150 g of pearly barley, 200 g of white cauliflower, 80 g of peas, 1 carrot, 2 potatoes, 1 white onion, 10 g of turmeric in dust, 60 g from Pecorino cheese in pieces, olive oil, aromatic herbs, salt and pepper. For the vegetable broth: 2 l of water, 1 potato, 1 carrot, 1 white onion, 1 slice of celery, salt
Preparazione del brodo vegetale Lavate e pelate la patata e la carota, pulite il sedano e tagliate le verdure in pezzi grossolani. Sbucciate la cipolla e mettetela con le verdure in una casseruola capiente piena d'acqua, aggiungendo quasi mezzo cucchiaio di sale grosso. Portate l'acqua a bollore e continuare la cottura per almeno 30 minuti.
Preparation of the vegetable broth Wash and peel the potato and the carrot, clean the celery and cut the vegetables into pieces. Peel the onion and put it with the vegetables in a big saucepan full of water, adding almost half a spoon of salt. Boil the water and continue the cooking for at least 30 minutes.
Preparazione delle verdure e della zuppa: Staccate le cime del cavolfiore bianco, lavatele e tagliatele a tocchetti, quindi lavate le patate e le carote e tagliatele a cubetti. Versate in una pentola due cucchiai di olio e.v. d'oliva e rosolate la cipolla tagliata a rondelle. Aggiungete le verdure e fatele saltare a fuoco medio per alcuni minuti facendo molta attenzione a non bruciacchiarle. Aggiungete un paio di mestoli di brodo vegetale, mescolate e cuocete per circa 30 minuti. Lavate l'orzo (precedentemente messo in ammollo per una notte) sotto acqua corrente, aggiungetelo alle verdure insieme alla curcuma, unite tutto il brodo vegetale e cuocete con il coperchio per almeno 30 minuti. Aggiungete le patate tagliate a piccoli pezzi, i piselli (precedentemente cotti a vapore) e terminate la cottura per altri 15 minuti. Lasciate riposare. Impiattate la zuppa condendo con un filo d'olio e.v , una spolverata di erbe aromatiche a vostro piacere (aneto, prezzemolo, cipollina). Insaporire infine con scaglie di pecorino.
Preparation of the vegetables and of the soup. Take the tops of the white cauliflower, wash them and cut them into pieces, then wash the potatoes and the carrots and cut them into cubes. Pour two spoons of olive oil in a saucepan and brown the onion cut into rounds. Add the vegetables and cook them for some minutes paying attention not to burn them. Add two ladles of vegetable broth, mix and cook them for about 30 minutes. Wash the barley (previously put in water for one night) under running water, add it to the vegetables together with the turmeric, add the vegetable broth and cook with the lid for at least 30 minutes. Add the potatoes cut into little pieces, the peas (previously steamed) and continue the cooking for another 15 minutes. Wait and then put the soup into the dishes with an oil thread, some aromatic herbs. Before serving add some Pecorino cheese flakes.
Trebbiano Spoletino Doc 2017 Perticaia - Umbria Siamo nel cuore dell’Umbria, un vino di sottile acidità figlio di terre comprese tra Spoleto e Montefalco. L’uva autoctona trebbiano spoletino, da non confondere con “il toscano” o “l’abruzzese”, ha la particolarità di essere da poco addomesticata. Lo possiamo considerare un vitigno ancestrale, per il fatto che lo si trova ancor oggi ai bordi dei campi, ma soprattutto arrampicato e maritato con arbusti locali. La varietà innestata da piccoli produttori di queste zone ha permesso al vitigno di rinascere e guadagnarsi una buona fetta di estimatori. L’azienda Perticaia crede nel progetto di recupero del vitigno dal 2005 e promuove una versione pulita ed equilibrata, dai tratti agrumati/aromatici al naso, vegetali/erbacei al palato. Un vino da scoprire a 10° C anche di qualche anno in bottiglia.
Trebbiano Spoletino Doc 2017 Perticaia - Umbria We are in the heart of Umbria, a slightly acid wine produced in the area between Spoleto and Montefalco. The local grapes of Trebbiano Spolentino has not to be mistaken with "toscano" or "abruzzese" wine, the peculiarity is that it is not tamed. You can consider it an ancestral grapes, becuase it can still be found along the fields, but above all climbed around local shrubs. The variety implanted by the small producers of this area, let the vine reborn and gained lots of estimators. The company Perticaia believes in the project of the revival of the vineyards from 2005 and promotes a clean and balanced version, with citrus flavour to the nose, vegetal/herbs to the mouth. A wine to discover at 10° C, also stays some years in the bottle.
Como
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Ravioloni integrali no uovo alla Mediterranea
Whole wheat Ravioloni no eggs in Mediterranean style
Per 6 persone
To serve 6
Pasta fresca integrale no uovo per i ravioloni In una ciotola versate 500 g di farina integrale con un pizzico di sale e aggiungete a poco a poco circa 300 ml di acqua. Quando inizierà a formarsi un impasto omogeneo trasferitelo su una spianatoia leggermente infarinata e continuate a lavorarlo (aggiungendo un po' di farina nel caso l'impasto sia appiccicoso) fino a quando non sarà asciutto e compatto. Fate una piccola palla e copritela con la pellicola e fatela riposare per almeno 30 minuti prima di stenderla con il classico mattarello (non troppo sottilmente per evitare che in cottura appiccichi) e fate dei ravioloni con il ripieno sotto descritto. Suggerimento: utilizzate i ritagli di pasta avanzati per fare dei maltagliati, magari conditi con una salsa ai funghi porcini. Ripieno da mescolare per 12 ravioloni da 40 g cadauno 100 g di melanzana stufata con ½ cipolla, 80 g di ricotta di pecora, 2 foglie di basilico, olio d'oliva evo sale, pepe q.b. Salsa alla Mediterranea 100 g di pacchetelle di pomodori del piennolo, 20 g di olive taggiasche denocciolate, 5 g di piccoli capperi, 2 g di origano di Sicilia, 3 foglie di basilico, 80 g di passata di pomodoro fresca, ½ dl di vino bianco, un pezzo piccolo di scalogno, olio oliva evo q.b. Procedimento Tritate lo scalogno e soffriggetelo in un souté in poco olio di oliva, aggiungete i pomodori, i capperi, un pizzico d'origano e lasciate cuocere per alcuni minuti. Sfumate con il vino, aggiungete la passata di pomodoro, riducete leggermente e in ultimo aggiungete le olive e il basilico a piccoli pezzi. Aggiustate il sapore. Accompagnate i ravioloni con la salsa.
Fresh whole wheat pasta no eggs for ravioloni In a bowl pour 500 g of whole wheat flour with a pinch of salt and add little by little about 300 ml of water. When you get an homogeneous mixture put it on a lightly floured rolling board and keep on working it (adding a little of flour in the case the mixture is sticky) until it is dry and compact. Do a little ball and cover it with the saran wrap and leave it for at least 30 minutes before rolling out the dough with the classic mattarello (not too thin, otherwise it becomes sticky during the cooking) and make the ravioloni with the filling described below. Suggestion: use the dough pieces left to make maltagliati perhaps flavoured with porcini mushroom sauce. Filling to mix for 12 ravioloni 40 g each one 100 g of aubergine stewed with ½ onion, 80 g of sheep's ricotta, 2 basil leaves, olive oil, salt, pepper Mediterranean sauce 100 g of Pacchetelle of Tomatoes of the Piennolo, 20 g of pitted Taggiasca olives, 5 g of little capers, 2 g of oregano of Sicily, 3 leaves of basil, 80 g of fresh tomato wipe, ½ dl of white wine, 1 little piece of scallion, olive oil
Como
Preparation Mince the scallion and brown it in a soutè in some olive oil, add tomatoes, capers, a pinch of oregano and cook it for some minutes. Add the wine, the tomato wipe, reduce lightly and at the end add the olives and the basil cut into pieces. Check the taste. Serve the ravioli with the sauce.
Vino Spumante Nature “Rosè de Noirs” - Lombardia (Franciacorta) - Nicola Gatta L'artigiano Nicola Gatta produce vino nella zona più orientale del territorio della Franciacorta, sulle colline di Gussago. Il Pinot Nero coltivato a 400m slm segue i principi della biodinamica, con la totale esclusione di prodotti di sintesi, in vigneto e in cantina. Il vino si presenta di colore rosa tenue e aranciato; le bollicine risalgono lente e sottili; il metodo classico arricchisce il naso di complessità. Il sorso è deciso, coinvolgente, per palati allenati ad accogliere la sapidità in versione bio, poche smancerie e spazio a sincero carattere. Nel retro etichetta troverete il numero di cicli lunari, insolito e simpatico metodo per indicare i mesi di riposo, dedicati alla rifermentazione in bottiglia. 9/10° C in flûte ampio..
Vino Spumante Nature “Rosè de Noirs” - Lombardia (Franciacorta) - Nicola Gatta The craft Nicola Gatta produces wine in the most western area of the territory of Franciacorta, on the hills of Gussago. The Pinot Nero cultivated at 400 'eters above the sea level follows the principles of biodynamics, with the total esclusion of synthesis products, both in the vineyard and in the cellar. The wine has a light rose and orange colour; the bubbles come up slow and thin; the traditional method enriches the nose of complexity. The sip is firm, involving, for those who are able to undestand the sapidity in bio version, no fuss and place to the personality of the wine. In the back of the label you can find the lunar cicles, unusual and nice way to describe the months of rest, dedicated to the refermentation in bottle. 9/10° C in wide flûte.