magiclake spring 2021

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Spring 2021 anno XVII n.1 magiclakecomo.it

La Campionessa è tornata

SOFIA GOGGIA

Como




SAINT-GERMAIN SOFA, DESIGN JM MASSAUD

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Anello Campanella in oro bianco e brunito, diamanti e pavé di zaffiri blu

Ciondolo Campanella medio in oro bianco e pavé di diamanti

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Bracciale con cerchietto chiusura tonda in oro rosa 18Kt e diamanti bianchi

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lighting | furniture | accessories


EDITORIALE

Dedicato a chi non si arrende Dedicated to those who do not give up

C

10

D

ari lettori,

ear readers,

l’editoriale Spring è dedicato alla tenacia di un’atleta Italiana, discesista della squadra azzurra, con una formidabile carriera alle spalle, che si è confermata la numero uno al mondo nella Coppa del Mondo di discesa, nonostante il grave infortunio al ginocchio che l’ha costretta a fermarsi a un passo dal Mondiale di Cortina dove è mancata la sua figura allegra, grintosa e vincente. Nell’intervista di copertina di Magic Lake, Sofia Goggia confida di avere trovato, nella sfortuna dell’infortunio, un amico in Andrea Panzeri che l’ha seguita. Lo sci è la sua vita, la sua passione e con il suo coraggio da vendere non ha sentito la fatica per il recupero post operazione. L’abbiamo aspettata con fiducia e pazienza e ora la possiamo rivedere scivolare a velocità supersoniche con precisione e grinta verso il traguardo e trionfare alzando gli sci al cielo. Forza Ragazza Azzurra d’Italia! Noi siamo lì e siamo in tanti ad esultare con te per la meritatissima vittoria nella Coppa del Mondo di discesa. Anche noi di Magic Lake ti abbiamo messo sul podio della prima pagina. Ma se parliamo di tenacia e coraggio… Sofia non è l’unica. Ecco perché da questo numero di Magic Lake Spring abbiamo voluto dedicare un inserto a un territorio che non si arrende, il Distretto del Centro Lario, Bellagio, Tremezzina, Menaggio, Varenna, che si presenta con i suoi gioielli, le Ville. Un invito a ripartire dalla Bellezza per il rilancio di una stagione turistica che possa ripagare tante delusioni. Nelle prossime pagine troverete anche uno speciale dedicato ad Amici di Como che di tenacia ne dimostra da 20 anni. Un traguardo ragguardevole, forse inimmaginabile all’inizio di questa avventura, merito del coraggio di tanti imprenditori che credono e hanno creduto in questo progetto. Arte, solidarietà, cultura, sport, eventi e grandi opere sono stati protagonisti di questi 20 anni. Iniziative sposorizzate, progetti fortemente voluti e portati a termine per la città e per il territorio, con l’unico desiderio di essere in prima linea per la promozione e la valorizzazione della nostra terra. Amici di Como non si è fermata neanche nell’ultimo anno mettendosi al fianco di realtà come Croce Azzurra ODV in prima linea nella battaglia contro il Covid-19 e dando un aiuto a tante famiglie in un Natale così diverso come quello appena trascorso. Ha poi sponsorizzato progetti come Lake Como Christmas Light per promuovere il Lago di Como e farlo diventare il presepe più grande del mondo. Tante idee sono ancora in cantiere, tanti gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Una cosa è certa, l’associazione e i suoi imprenditori si faranno trovare pronti per dare un aiuto concreto alla città al termine di questo periodo storico così difficile e Magic Lake continuerà a raccontare dalle sue pagine l’attività di questi costruttori dell’utile e del bello.

the Spring editorial is dedicated to the determination of an Italian athlete, skier of the Italian team, with a terrific career on her shoulders, who confirmed herself as number one in the world despite the serious knee injury that forced her to stop just a step away from the World Cup in Cortina where her joyful, determined and winning personality was missing. In the cover interview of Magic Lake, Sofia Goggia confesses that she found a friend in Andrea Panzeri who followed her. Skiing is her life, her passion and with her courage she will certainly not feel the tiredness of the postoperation recovery. Let's wait for her with confidence and patience, she will repay us when we will see her ski again at supersonic speed with precision and determination towards the finish line and exulting raising her skis to the sky. Come on Italian Champion! We are there and there are many of us cheering with you for your well-deserved victory in the Downhill World Cup. Magic Lake has put you on the front page podium as well. But if we talk about determination and courage... Sofia is not the only one. That's why from this edition of Magic Lake Spring we wanted to dedicate a section to a territory that doesn't give up, the District of the Lake Center, Bellagio, Tremezzina, Menaggio, Varenna, which presents itself with its jewels, the Villas. An invitation to start again from the Beauty for the relaunch of a tourist season that can repay many disappointments. In the next pages you will also find a special report dedicated to Amici di Como that has been showing determination for 20 years. A remarkable goal, perhaps unexpected at the beginning of this adventure, thanks to the courage of many entrepreneurs who believe and have believed in this project. Art, charity, culture, sport, events and great works have been the protagonists of these 20 years. Sponsored initiatives, strongly pursued and accomplished projects for the city and the territory, with the only desire to be at the forefront for the promotion and enhancement of our land. Amici di Como has not stopped even in the last year, putting itself at the side of organizations such as Croce Azzurra ODV at the forefront of the battle against Covid-19 and giving help to many families in a Christmas as different as the one we just spent. It has also supported projects such as the Lake Como Christmas Light to promote Lake Como and let it become the largest nativity scene in the world. So many ideas are still in progress, so many goals to be achieved. What is certain is that the association and its entrepreneurs will be ready to give a concrete help to the city at the end of this difficult historical period and from its pages Magic Lake will continue to tell the activity of these builders of the useful and the beautiful.

Daniele Brunati Direttore

Daniele Brunati Director

Como


Piazza Duomo - Como - www.peterci.it


sommario summary

In copertina / On the cover Sofia Goggia

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Distretto Turistico Centro Lario

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Sofia Goggia. La campionessa è tornata

unPIZZO. L’arte del merletto in chiave contemporanea

Sofia Goggia. The champion is back

unPIZZO. The art of lace in a new contemporary light

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Le otto proposte del Club di The European

Padre Giovanni Benaglia. Progetto “Gallio 4.0”

House – Ambrosetti per rilanciare l’Italia Eight proposals of The European House - Ambrosetti’s

Padre Giovanni Benaglia. Project “Gallio 4.0”

Club for the relaunch of Italy

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Anna Frank. Per non dimenticare Anna Frank. Not to forget

Marco Sabetta. Il design riparte da qui Marco Sabetta. Design starts from here

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Poliform Zhengzhou. Lifestyle nel nuovo monobrand Poliform Zhengzhou. Lifestyle in new monobrand store

36 Oxfam e Bolton Food insieme per una filiera ittica più giusta e sostenibile Oxfam and Bolton together for more sustainable and fair fishing and processing practices

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38 Studio Frigerio. Professionalità e passione all’avanguardia Studio Frigerio. Avant-garde professionalism with passion

50 Fondazione Cologni. Lo spettacolo della Bellezza Fondazione Cologni. The spectacle of Beauty È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

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Como

Dizionario costituzionale - La Trama

64 Cantiere Ernesto Riva. Maestri del legno da 250 anni Cantiere Ernesto Riva. For 250 years masters of wood

66 Luisita Legacy. 100 anni di dolcezza Luisita Legacy. 100 years of sweetness

70 Noir in Festival: con gli occhi sul web, con il cuore sul lago Noir in Festival: online with your eyes, on the lake with your heart

85 2001 – 2021. Amici di Como, 20 anni di amicizia 2001- 2021. Amici diComo. 20 years of friendship

99 Giovanni Sacchi, un eroe della vita Giovanni sacchi, a hero in life


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Como

Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521

sommario summary

Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Rosaria Casali, Antonietta Donia,Giorgio Gosetti, Marina Fabbri, Giorgio Albonico, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Stefania De Giorgi, Stephanie Barone, Chiara Taiana, Alessandra De Nitto, Gian Enrico Ghilotti, Marili Fontana, Davide Lacchini, Emanuele Riva Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli, Giangabriele Palimento Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani

100 Un Dono a Natale A Gift at Christmas

102 Città dei Balocchi online edition

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Amministrazione • Administration Studio Bergna Principi S.T.P. a RL Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione Piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it magiclakecomo.it issuu.com/magiclakecomo

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Como

164 Io resto in campo con Tennis Sporting Insubria

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Una lettera a Babbo Natale

110 Concorso Fotografico L’animale del cuore

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Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo

Fashion & Luxury

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Foto • Photographic Material ANSA - Vassil Donnev, Maurizio Moro, Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Marco Reggi, Tommaso Sartori, Marco Leoni, Ellesse Media, Samuele Corongiu, Daniele Marucci, FFC Francesca Caminada, Fausto Compagnoni, Laila Pozzo per Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, Giuseppe Sassi, Ciamillo/Italbasket, Fabio Oriani, Antonio Magro

Archivio Focus On: Chantecler

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On the tennis court with Tennis Sporting Insubria

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Archivio Fashion&Luxury: Peter Ci, Tessabit, Chantecler

Book Corner

Concerto di Natale

Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

Archivi: The European House – Ambrosetti, FISI, Bolton Group, Magic Lake, Amici di Como, I Saloni, Poliform, Studio Frigerio, Villa d'Este, Villa La Massa, Barchetta Excelsior, Palace Hotel, Kitchen, Collegio Gallio, Uniweb, Navigazione Laghi, Cantieri Ernesto Riva, Lions Club Como Host, Noir in Festival, Luisita, Comune di Tremezzina, Comune di Menaggio, Comune di Bellagio, Comune di Varenna, Autotorino, La Nostra Famiglia, Fineco, Potenziativa, Tennis Sporting Insubria, Valentina Nessi, Mendrisiotto Turismo, TBM Service, Briantea84, Roda

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Christmas Light Tree

Giorgio Roda sul podio nell’Asian Le Mans Series Giorgio Roda on the podium at Asian Le Mans Series

168 Gabriele Procida. Orgoglio canturino, esordio in maglia azzurra Gabriele Procida. A pride for Cantù, debut in blue jersey

Lake Como Christmas Light

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Briantea84. Nasce per le aziende “Il Lato Forte” Briantea84. “Il Lato Forte” is born for companies

La Nostra Famiglia. Per il futuro dei bambini La Nostra Famiglia. For the future of children

173 Cucina & Cantina Kitchen & Cellar


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PEOPLE

SOFIA GOGGIA

La Campionessa di Elisabetta Comerio foto Archivio FISI, Ansa Vassil Donev

C'

era una volta una bambina che sognava la medaglia olimpica e nel 2018 a Pyeongchang la sciatrice italiana Sofia Goggia ha visto realizzarsi il suo più grande desiderio: salire sul gradino più alto del podio della discesa libera alle Olimpiadi. L'atleta bergamasca oggi non è solo una campionessa sulla neve, ma è anche un grande esempio di determinazione e sacrificio. Dopo ogni caduta ha avuto la forza di rialzarsi tanto che il 17 marzo ha conquistato per la seconda volta la Coppa del Mondo di discesa libera nonostante un infortunio che l'ha tenuta lontana dalle piste quasi due mesi. "Questa vittoria arriva dopo una stagione in cui ho totalmente dominato nella disciplina e che ho chiuso con 70 punti di vantaggio, nonostante la mia assenza in Val di Fassa", ha commentato la campionessa ai microfoni della Fisi. Un successo voluto e meritato, in barba a una sorte che ancora una volta ha messo alla prova la sua tenacia. Il suo essere un simbolo positivo e vincente dello sport e delle discipline invernali ha fatto sì che Sofia fosse scelta anche come ambasciatrice dei Giochi di Milano-Cortina 2026. Iniziamo guardando al futuro, a Milano-Cortina 2026. Cosa significa per la Lombardia e l'Italia ospitare le Olimpiadi Invernali? Quali le carte in più messe in campo dall'Italia? Quali le prime necessità a cui fare fronte per essere pronti all'appuntamento olimpico?

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Como

Personalmente è stata motivo di orgoglio rappresentare la nostra nazione nei giorni dell'assegnazione a Losanna. Le nostre montagne rappresentano un patrimonio che è difficile vedere in qualsiasi altra nazione al mondo. Il sistema Italia ha dimostrato più volte in passato di sapere funzionare e di rappresentare un modello, per cui sono convinta che anche questa volta saprà dare una bella immagine di sé, soprattutto dopo un periodo come quello che stiamo vivendo che ha messo veramente a dura prova tutti noi. Un oro olimpico, due medaglie ai mondiali e due coppe del mondo di discesa libera. Quale tra queste vittorie è la più sofferta e quale la rende più orgogliosa? Tutte le vittorie regalano qualcosa di speciale che ti rimane dentro. Chiaramente l'oro a cinque cerchi è il sogno con cui sono cresciuta e che ricordavo nei temi che scrivevo negli anni della scuola elementare, ma anche le altre gioie sono servite per costruire ciò che sono diventata nel corso della mia carriera. Quali sono state le emozioni provate come tifosa dei Mondiali di Cortina 2021? Sono stata a Cortina solamente un giorno, per tifare le compagne impegnate nel gigante. Mi ha fatto piacere abbracciare e sentire vicine le ragazze con cui condivido molti giorni dell'anno, peccato che


in quell'occasione il risultato non ci sia stato favorevole. Ma lo sport è fatto così, ti toglie e ti regala soddisfazioni da un giorno all'altro. Il Mondiale, oro di Marta Bassino nel parallelo a parte, ci ha regalato meno di quanto ci aspettassimo, ma i risultati di questa stagione in Coppa del mondo ci devono dare comunque la forza di credere che tutto il gruppo abbia lavorato nella giusta direzione. C'è qualcosa di buono che porterà con sé dei giorni che hanno seguito il suo infortunio? Non nascondo che lo sconforto seguito ad un infortunio è sempre grande, soprattutto in questa occasione, nel pieno di una stagione in cui stavo andando veramente forte. Diciamo che mi sono resa conto maggiormente di quanto la gente mi voglia bene, sono tantissime le persone che mi hanno dedicato un pensiero, mi stanno aiutando ad uscire più rinfrancata da una nuova prova che il destino mi ha messo di fronte. Nell’ultimo periodo ha anche avuto modo di trascorrere un po' di tempo con la sua famiglia e con Belle, la sua cagnolina. Quanto è importante la sua presenza? Purtroppo passo molti mesi dell’anno lontano da casa per i miei impegni professionali e quando rientro magari per qualche giorno mi piace isolarmi con la mia Belle, con la quale faccio lunghe passeggia-

te e alla quale basta uno sguardo per farmi immediatamente rilassare e dimenticarmi dei problemi di tutti i giorni. Certamente mi ha fatto grande compagnia nei giorni post infortuno, insieme alla famiglia. Quali sono i prossimi obiettivi? L'anno prossimo c'è un appuntamento fondamentale che sono le Olimpiadi di Pechino 2022, solo quello vale il prezzo del biglietto e non bisogna trascurare alcun particolare per arrivare preparata a difendere il mio titolo conquistato a PyeonghChang. Tra i primi medici che l'hanno visitata dopo il suo infortunio c'è il comasco Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica della Fisi. Un rapporto professionale, il vostro, che prosegue da molti anni. Quanto sarà importante il contributo del dottor Panzeri per il suo ritorno alle gare? Sarà importante esattamente come lo è stato in occasione dei miei precedenti periodi di stop forzato. Lui conosce perfettamente le esigenze delle mie ginocchia, mi segue sin da quando sono entrata in squadra nazionale e mi ha seguito in tutte le mie vicissitudini fisiche insieme al dottor Herbert Schoenhuber. Il nostro è un rapporto di consolidata amicizia, la Commissione Medica da lui presieduta mi ha rimesso in piedi tante volte, consentendomi di rientrare in gara sempre più forte.

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The Champion is back

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nce upon a time, there was a little girl who dreamed of an Olympic medal, and in 2018 in Pyeongchang, the Italian skier Sofia Goggia had her greatest wish come true: to stand on the top step of the downhill podium at the Olympics. The athlete from Bergamo today is not only a champion on the snow, but also a great example of determination and sacrifice. After every fall she had the strength to get back up so much so that on March 17 she won the Downhill World Cup for the second time despite an injury that kept her off the slopes for almost two months. "This victory comes after a season in which I totally dominated in the discipline and which I closed with 70 points of advantage, despite that I didn't compete in Val di Fassa", commented the champion to Fisi's microphones. A desired and deserved success, in spite of a fate that once again tested her determination. Her success as a positive and winning icon of sport and of the winter disciplines made it possible for Sofia to be chosen also as ambassador of the 2026 Milan-Cortina. Games. Let's start by looking at the future, at Milan-Cortina 2026. What does it mean for Lombardy and Italy to host the Winter Olympics? What are Italy's assets? What are the first requirements to meet in order to be ready for the Olympic appointment? Personally, it was a pride to represent our nation during the days of the assignmnet in Lausanne. Our mountains represent a heritage that is difficult to see in any other nation in the world. More than once in the past, Italy has showed that it knows how to work and to represent a model, so I'm convinced that this time too it will give a good image of itself, especially after a period like the one we're living through which truly tested all of us. An Olympic gold medal, two medals at the world championships and two downhill world cup. What is the most painful of these victories and what makes you most proud?

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All victories give you something special that stays with you. Clearly, the five-ring gold medal is the dream I grew up with and I remembered in the essays I wrote in my elementary school years, but the other joys have also served to build what I have become throughout my career. What were the emotions you felt as a fan of the World Cup in Cortina 2021? I was in Cortina only for one day, to support my teammates in the giant slalom. It was a pleasure for me to embrace and feel the girls with whom I share many days of the year, it's a pity that on that occasion the result was not positive. But that's the way sport is, it gives and takes satisfaction from one day to the next. The World Championship, apart from Marta Bassino's gold medal in the parallel, gave us less than we expected, but the results of this season's World Cup must give us the strength to believe that the whole group has worked in the right direction. Is there anything good you'll take with you from the days following the injury? I won't hide the fact that the discomfort following an injury is always strong, especially on this occasion, in the middle of a season in which I was doing really well. Let's say that I realized how much people love me, there are many people who have dedicated a thought to me, they are helping me to come out more refreshed from a new test that destiny has put in front of me. In the last period, she has also been able to spend some time with

her family and Belle, her dog. How important is her presence? Unfortunately, I spend many months of the year away from home because of my professional commitments, and when I come back home for a few days I like to spend time with my Belle, with whom I go for long walks and who just takes one look at me to make me immediately relax and forget about everyday problems. She has certainly been a great companion to me in the days after my injury, together with my family. What are the next goals? Next year there is a crucial appointment with the Beijing 2022 Olympics, only that is worth the price of the ticket and we must not neglect any detail to arrive prepared to defend my title won in PyeonghChang. Among the first doctors who examined her after her injury was Andrea Panzeri from Como, president of the Fisi Medical Commission. Your professional relationship has been going on for many years. How important will Dr. Panzeri's contribution be for your return to competitions? It will be as important as it was during my previous periods of forced stop. He perfectly knows the needs of my knees, he has been following me since I joined the national team and he has followed me in all my physical problems, with Herbert Schoenhuber. We have a well-established friendship, the Medical Commission presided over by him has put me back on my feet many times, allowing me to return to competition stronger and stronger.

Como

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Andrea Panzeri, il doc degli sportivi di Marina Moretti

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seguire Sofia Goggia e la Nazionale Azzurra di sci è il dottor Andrea Panzeri, comasco, presidente della commissione medica della Fisi e medico dell'Istituto ortopedico Galezzi Irccs di Milano. Lavorare con Sofia Goggia e con i grandi campioni sarà una grande soddisfazione? Ho seguito 12 Campionati del mondo e 4 Olimpiadi con tanti campioni con cui si è creato un rapporto di reciproca fiducia e rispetto. Con Sofia lavoro da tanti anni, fin dal primo infortunio al ginocchio quando ancora giovane è stata operata per la prima volta dal prof. Herbert Schoenhuber e da allora sono sempre nell’equipe che ha eseguito gli interventi. È bello condividere con lei i momenti di gioia e aiutarla anche a superare i periodi più difficili. Ma la soddisfazione più grande è fare qualcosa che unisce la mia professione alla grande passione per la montagna e lo sci, una passione ereditata, insieme alla medicina, da mio padre. Quest’inverno i Mondiali di Sci alpino a Cortina 2021. Cosa significa un mondiale in epoca Covid? Significa attuare una serie di strategie per tutelare la salute di atleti e staff. A Cortina il Comitato organizzatore ha eseguito oltre 20.000 tamponi. La Nazionale era in un albergo dedicato in una “bolla” isolata. Tutti gli sciatori, lo staff e i volontari erano testati ogni 72 ore. La macchina ha funzionato bene e sono state riscontrate ben poche positività. Come è nata la sua esperienza nella Commissione Medica della Fisi? Da un incontro professionale con il prof. Herbert Schoenhuber che per 30 anni è stato responsabile medico della Federazione. Abbiamo scoperto di avere lo stesso amore per la montagna e per l’Ortopedia, nel ‘99 ho iniziato come medico di squadra sotto la sua guida e da allora con lui sono sempre in ospedale, da tre anni ricopro poi il suo ruolo in qualità di presidente. Un incarico che mi permette di unire passione e lavoro.

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Como

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octor Andrea Panzeri, from Como, president of the medical commission of Fisi and doctor of the Orthopaedic Institute Galezzi Irccs in Milan, is in charge of Sofia Goggia and the Italian National Ski Team. Working with Sofia Goggia and with great champions must be a great satisfaction for you. I have followed 12 World Championships and 4 Olympic Games with many champions with whom I created a relationship of mutual trust and respect. I've been working with Sofia for many years, I was there when she had her first surgery and when still young she was operated for the first time by Prof. Herbert Schoenhube, since then I was always part of the medical team that followed all her operations. It's great to share the moments of joy with her and to help her through the most difficult times. But the greatest satisfaction is to do something that combines my profession with the great passion for mountains and skiing, a passion inherited, along with medicine, from my father. This winter the World Alpine Ski Championships in Cortina 2021. What does a World Cup mean in the Covid era? It means implementing a series of strategies to protect the health of athletes and staff. In Cortina, the organizing committee performed over 20,000 swabs. The National Team was in a dedicated hotel, in an isolated “bubble”. All skiers, staff and volunteers were tested every 72 hours. The machine worked well and very few positives were found. How did your experience in the Fisi Medical Commission start? From a professional meeting with Prof. Herbert Schoenhuber who has been the medical director of the Federation for 30 years. We discovered that we had the same passion for mountains, and for orthopedics, in 1999 I started as team doctor under his guidance, and since then with him I am always in the hospital, for the last three years then I have been covering his role as president. A position that allows me to combine passion and work.



EVENTI

Le otto proposte del Club di The European House - Ambrosetti per rilanciare l’Italia di Antonietta Donia foto The European House - Ambrosetti

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are un contributo fattivo e costruttivo al dibattito sulla ripartenza dell’Italia, comprendendo gli impatti economici dell’emergenza Covid-19, valutando lo “stato di salute” del Sistema Italia e mettendo a punto un insieme organico di azioni per il rilancio dell’economia e dell’occupazione. È questo l’obiettivo della recente ricerca realizzata nell’ambito delle attività di Ambrosetti Club, che riunisce più di 350 CEO delle principali realtà economiche del Paese. Ambrosetti Club ritiene che per il rilancio del Paese, dopo gli interventi di breve per garantire la ripartenza del sistema socio-economico, sia necessario avere un orizzonte di medio-lungo termine per poter intervenire sui problemi strutturali, decidere una visione strategica e scegliere delle priorità per concentrare le energie su pochi programmi di azione ben definiti e ben governati. Il punto di partenza della ricerca è il contesto di riferimento esterno e interno nello scenario post Covid-19. Lo scenario geopolitico globale sta attraversando una fase di grande cambiamento, in atto già prima dello scoppio della pandemia, che vede la polarizzazione delle sfere di interesse in due grandi emisferi. Oggi il mondo vede la crescente contrapposizione tra Occidente (Stati Uniti d’America) e Oriente (Cina), in uno scontro che si misura sul fronte politico e sul piano della supremazia tecnologica, centrale per lo sviluppo economico e risorsa critica di influenza militare. In questo contesto, nella ricerca si individuano 6 mega-trend: innanzitutto il “Grande Gioco” nell’Asia Centrale, con la cosiddetta Belt and Road Initiative (BRI) per il collegamento e l’integrazione tra la Cina e i Paesi europei, che genera un incremento dell’interdipendenza tra Europa e Asia, con l’effetto di un progressivo isolamento degli USA. Inoltre, la separazione dell’infosfera digitale, con l’antagonismo tra USA e Cina che rischia di marginalizzare sempre più l’Europa e una concorrenza che si intensificherà soprattutto sulle tecnologie di frontiera (Intelligenza Artificiale, 5G e Quantum Computing); gli USA e l’effetto Brexit, con la ridefinizione degli equilibri della “nuova” UE a 27 Stati (senza UK) e

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Como

della “special relationship” tra USA e Regno Unito; l’incognita dei Balcani dove, approfittando del ritardo dell’Unione Europea, Cina, Russia e Turchia stanno rafforzando la propria presenza con investimenti sul fronte economico-finanziario, infrastrutturale e culturale; il collasso del continente africano che, senza un supporto esterno, in molte aree potrebbe crollare sotto gli effetti della pandemia e dove l’Italia rischia di sprecare molte opportunità (specie nell’area Subsahariana e nelle ex colonie). Infine, l’inconsistenza dell’UE dove, nonostante i provvedimenti della Commissione Europea e della BCE, la crisi ha evidenziato, in particolare nelle fasi iniziali della gestione dell’emergenza economico-sanitaria, incongruenze tra le istituzioni comunitarie e quelle intergovernative e inasprito le tensioni tra i Governi nazionali. Il risultato di queste dinamiche è la progressiva frammentazione delle catene globali del valore, che probabilmente assumeranno una configurazione di tipo sempre più regionale/continentale e saranno sempre meno integrate a livello globale. Con riferimento all’Italia, l’emergenza ha fatto emergere o amplificato numerosi problemi strutturali sul fronte socio-economico, già presenti nello scenario pre Covid-19 tra cui spiccano: analfabetismo funzionale della popolazione, bassa digitalizzazione, bassa produttività, basso tasso di laureati e laureati in discipline scientifiche, divari di ricchezza, consumi stagnanti, sottodimensionamento delle imprese italiane, processi di delocalizzazione delle imprese, frammentazione del sistema di governance nazionale e lentezza dell’apparato pubblico e della burocrazia. A partire dall’analisi delle criticità strutturali e dei cambiamenti intervenuti nel contesto esterno e interno nello scenario post Covid-19, Ambrosetti Club ha quindi individuato otto proposte per il rilancio dell’Italia. Proposta 1. Interrompere il circolo vizioso indotto dall’analfabetismo funzionale. Va realizzato un massiccio investimento sull’educazione, secondo quattro linee di intervento: revisione del sistema scolastico e del sistema universitario, educazione continuativa degli


Rilanciare l’Italia. Le 8 proposte del Club The European House - Ambrosetti

Il “DNA” dell’Italia: far vivere meglio il mondo GIOIELLERIA V.A.: € 1,2 mld Export: € 6,9 mld Occupati: 31.082 Imprese: 7.686

OCCHIALERIA V.A.: € 0,91 mld Export: € 3,9 mld Occupati: 18.082 Imprese: 879

SISTEMA MODA V.A.: € 24,1 mld Export: € 63,9 mld Occupati: 521.416 Imprese: 66.511

TESSILE ABBIGLIAMENTO

CALZATURIERO PELLETTERIA

V.A.: € 1,3 mld Export: € 0,3 mld Occupati: 40.864 Imprese: 29.840

SISTEMA LEGNO/ARREDO

ARCHITETTURA E DESIGN

V.A.: € 9,9 mld Export: € 11,8 mld Occupati: 237.428 Imprese: 44.810

V.A.: € 10,8 mld Occupati: 298.581 Imprese: 228.476

V.A.: € 2,0 mld Export: € 0,2 mld Occupati: 27.200 Imprese: 7.471

AUTOMOTIVE V.A.: € 14,5 mld Export: € 37,6 mld Occupati: 174.922 Imprese: 2.206

ISTRUZIONE V.A.: € 2,5 mld Occupati: 110.196 Imprese: 32.857

ENERGIA V.A.: € 26,5 mld Export: € 0,3 mld Occupati: 96.157 Imprese: 8.861

ALIMENTARE

V.A.: € 64,6 mld Export: € 44,6 mld Occupati: 1,4 mln Imprese: 1,6 mln

V.A.: € 30,0 mld Export: € 37,8 mld Occupati: 472.700 Imprese: 56.757

V.A.: € 23,5 mld Occupati: 546.017 Imprese: 284.815

V.A.: € 34,6 mld Export: € 6,8 mld Occupati: 930.000 Imprese: 1,4 mln

V.A.: € 3,9 mld Occupati: 51.927 Imprese: 1.763

V.A.: € 33,3 mld Occupati: 1,5 mln Imprese: 334.644 PLASTICA E PACKAGING V.A.: € 12,5 mld Export: € 16,7 mld Occupati: 177.701 Imprese: 9.669

ROBOTICA

V.A.: € 19,7 mld Occupati: 286.204 Imprese: 49.036

FARMACEUTICA E BIOTECH

(Merci)

ACCOGLIENZA E RISTORAZIONE

V.A.: € 0,4 mld Export: € 0,3 mld Occupati: 11.434 Imprese: 1.027

INFORMATICA

AGRICOLTURA

V.A.: € 6,3 mld Occupati: 89.309 Imprese: 6.208 TRASPORTI MARITTIMI

V.A.: € 1,7 mld Occupati: 27.334 Imprese: 9.558

V.A.: € 37,9 mld Occupati: 1.651.032 Imprese: 378.086

SISTEMA MUSEALE E DELLA CULTURA SANITÀ

AGRO-ALIMENTARE

SISTEMA DELLA RICERCA E DELLA SCIENZA

SISTEMA CULTURA E RICERCA

INGEGNERIA CIVILE

INDUSTRIA DEL LEGNO V.A.: € 3,7 mld Export: € 1,9 mld Occupati: 102.235 Imprese: 26.610

V.A.: € 6,1 mld Export: € 1,6 mld Occupati: 101.699 Imprese: 42.203

ATTIVITÀ CREATIVE E ARTISTICHE

V.A.: € 7,5 mld Export: € 21,4 mld Occupati: 146.720 Imprese: 15.222

V.A.: € 6,2 mld Export: € 9,9 mld Occupati: 135.193 Imprese: 18.200

PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE

INDUSTRIA CREATIVA

V.A.: € 14,5 mld Export: € 31,8 mld Occupati: 325.532 Imprese: 42.724

ARREDAMENTO

MACCHINARI V.A.: € 37,0 mld Export: € 82, mld Occupati: 475.332 Imprese: 21.921

EDITORIA V.A.: € 2,7 mld Export: € 1,1 mld Occupati: 33.635 Imprese: 4.892

V.A.: € 9,1 mld Export: € 25,9 mld Occupati: 64.114 Imprese: 405

V.A.: € 0,15 mld Export: € 0,2 mld Occupati: 30.000 Imprese: 150

CHIMICA

INDUSTRIA DEL VETRO, CERAMICA E MARMO

V.A.: € 13,0 mld Export: € 31,3 mld Occupati: 117.507 Imprese: 4.250

V.A.: € 9,2 mld Export: € 10,5 mld Occupati: 151.565 Imprese: 17.978

AEROSPAZIO CANTIERISTICA NAVALE

TELECOMUNICAZIONI

(Grandi navi e diportistica)

V.A.: € 1,9 mld Export: € 4,6 mld Occupati: 25.448 Imprese: 1.307

V.A.: € 17,7 mld Occupati: 94.282 Imprese: 4.626 EDILIZIA E RESTAURO

CARTA

V.A.: € 11,2 mld Occupati: 300.541 Imprese: 112.125

V.A.: € 5,6 mld Export: € 7,0 mld Occupati: 72.599 Imprese: 3.637

V.A.: € 4,5 mld Export: € 5,8 mld Occupati: 45.735 Imprese: 180

UN PAESE FONDATO SULLA CULTURA E SUI VALORI DELL'ECCELLENZA DELLA QUALITÀ DELLA VITA. IL DNA DELL’ITALIA

La Visione strategica che il Club di The European House - Ambrosetti propone per l’Italia:

“Essere IL Paese di riferimento nello sviluppo delle eccellenze per far vivere meglio il mondo” Nota: ultimi dati disponibili su V.A., export, occupati e imprese da Istat, 2020 Fonte: elaborazione The European House - Ambrosetti, 2020

adulti, preparazione della classe dirigente (pubblica e privata). Proposta 2. Definire una visione strategica inclusiva che possa fertilizzare la stragrande maggioranza dei settori italiani. “Essere il Paese di riferimento nello sviluppo delle eccellenze per far vivere meglio il mondo”. L’Italia è riconosciuta come il punto di riferimento mondiale per il patrimonio artistico-culturale e per lo stile di vita (“saper vivere”). Su tale vantaggio competitivo va costruita la visione strategica del Sistema Paese. Dalle “radici” del Paese nasce la linfa che dà competitività alla stragrande maggioranza delle attività del Paese. Proposta 3. Trattare con l’Europa da pari e con proposte per migliorarla. L’Italia deve ripensare il proprio rapporto con l’Unione Europea e diventare maggiormente propositiva, costruendo alleanze con altri Paesi e proponendo progetti in ambiti di rilievo in termini tecnologici e/o produttivi (economia circolare, filiera dell’idrogeno, banda ultra larga, Intelligenza Artificiale, Cloud Computing). Il nostro Paese deve riposizionare con forza la propria immagine sostenendo iniziative per lo sviluppo e il potenziamento dell’UE sui settori strategici (difesa, ICT e spazio) dai quali anche l’Italia potrà trarre beneficio. Proposta 4. Riprogettare la P.A. italiana attorno a cittadini e imprese. Tale obiettivo può essere perseguito attraverso una profonda revisione del rapporto tra Stato, cittadini e imprese basata su quattro linee d’intervento: riduzione della burocrazia, semplificazione normativa, sostegno agli investimenti pubblici, completamento delle opere infrastrutturali strategiche. Proposta 5. Decidere e attuare una strategia industriale del Paese per il nuovo contesto. Una nuova visione strategica per l’assetto industriale dell’Italia dovrà garantire uno sviluppo sostenibile del Paese nel medio-lungo termine, attraverso la definizione di misure per il reshoring delle attività strategiche e l’identificazione dei settori strategici che possono contribuire a “far vivere meglio il mondo” e far crescere l’Italia (agroalimentare, moda e design, meccanica, mezzi di

trasporto, turismo, sanità, farmaceutica, biotech e life sciences, istruzione sono già riconosciuti come settori di eccellenza in Italia). Proposta 6. Rafforzare la struttura industriale del Paese. Per rafforzare e modernizzare la struttura industriale del Paese, connotata dalla prevalenza di piccole e medie imprese, è necessario agire su quattro linee d’intervento: rafforzare il sistema produttivo, accelerare il processo di digitalizzazione delle imprese, vincere le sfide della sostenibilità, sostenere i champion nazionali. Proposta 7. Investire nella ricerca scientifica in alcuni ambiti a grande potenziale per il rilancio dell’Italia e per “far vivere meglio il mondo”. Alcuni settori con grande potenziale per l’Italia vanno incentivati con importanti investimenti nella ricerca scientifica, attraverso la creazione di centri pubblico-privati, liberi di agire a livello mondiale e fortemente meritocratici, focalizzati su centri di competenza su tecnologie di frontiera coerenti con il "DNA" del sistema produttivo italiano, tra cui: intelligenza artificiale e robotica umanoide; benessere della persona; cultura e turismo. A monte, si deve completare il processo di infrastrutturazione digitale del Paese per allineare l’Italia agli standard europei e ridurre il gap tra i territori italiani. Proposta 8. Garantire una esecuzione operativa di qualità ai progetti strategici che verranno lanciati. È fondamentale l’esecuzione operativa dei progetti strategici che verranno lanciati nello scenario post Covid-19, in base a cinque aspetti centrali: definire l’obiettivo generale e gli obiettivi specifici misurabili; identificare chi dirige il progetto e attribuirgli le deleghe necessarie; fin dall’inizio sottoporre a pubblico scrutinio tutti i dati e i risultati ottenuti dall’effettiva execution dei progetti e delle sue fasi. A livello operativo si potrebbe creare una piattaforma web accessibile a tutti che tracci lo stato di avanzamento di ogni singolo progetto, alimentato e manutenuto da un ente terzo super partes, a fronte di adeguate risorse finanziarie stanziate dal settore pubblico.

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Settembre 2020 Rilanciare l’Italia. Le 8 proposte del Club The European House - Ambrosetti

Rilanciare l’Italia. Le 8 proposte del Club The European House - Ambrosetti

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he aim of the recent research carried out as part of the activities of Club The European House - Ambrosetti, which gathers more than 350 CEOs of the country's main economic companies, is to give an effective and constructive contribution to the debate on the relaunch of Italy, understanding the economic impacts of the Covid-19 emergency, evaluating the "state of health" of the Italian System and developing an organic set of actions for the relaunch of the economy and employment. Ambrosetti Club believes that for the relaunch of the country, after short-term interventions, it is necessary to have a medium-long term perspective in order to be able to tackle structural problems, decide on a strategic vision and choose priorities to concentrate energies on a few well-defined and well-governed action programs. The starting point of the research is the external and internal reference context in the post-Covid-19 scenario. The global geopolitical scenario is going through a phase of great change, already underway before the outbreak of the pandemic, which sees the polarization of areas of interest in two major hemispheres, with the growing opposition between the West (United States of America) and the East (China), in a clash that is measured on the political front and on the level of technological supremacy, central to economic development and critical resource of military influence. In this context, the research identifies 6 mega-trends: the "Great Game" in Central Asia, with the so-called Belt and Road Initiative (BRI); the separation of the digital infosphere, with the antagonism between the US and China; the US and the Brexit effect, with the redefinition of the balances; the uncertainty of the Balkans where China, Russia and Turkey are reinforcing their presence; the collapse of the African continent possible under the pressure of the pandemic; the inconsistency of the EU particularly in the initial phases of the mana-

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gement of the economic-health emergency. The result of these global dynamics is the progressive fragmentation of global value chains, which are likely to take on an increasingly regional/continental configuration and be increasingly less globally integrated. As regards Italy, the emergency has brought to the surface or amplified numerous structural problems on the socio-economic front, already present in the pre-Covid-19 scenario, among which the following stand out: functional illiteracy of the population, low digitalization, low productivity, low rate of graduates and graduates in scientific disciplines, wealth gaps, stagnant consumption, undersized Italian companies, processes of company delocalization, fragmentation of the national governance system and slowness of the public apparatus and bureaucracy. Starting from the analysis of structural criticalities and changes in the external and internal context in the post-Covid-19 scenario, Ambrosetti Club has therefore identified eight proposals for the relaunch of Italy. Proposal 1. Break the negative cycle induced by functional illiteracy. Proposal 2. Define an inclusive Strategic Vision that can foster the vast majority of Italian sectors. Proposal 3. Deal with Europe as equals and with proposals for its improvement. Proposal 4. Redesign the Italian P.A. around citizens and businesses. Proposal 5. Decide and implement an industrial strategy for the country in the new context. Proposal 6. Strengthen the industrial structure of the country. Proposal 7. Invest in scientific research in areas of great potential for the relaunching of Italy and for "making the world live better". Proposal 8. Ensure quality operational execution of strategic projects that will be launched.



PEOPLE

MARCO SABETTA DIRETTORE GENERALE SALONE DEL MOBILE

IL DESIGN riparte da qui di Stefania De Giorgi foto I Saloni, archivio Poliform

I

l Salone del Mobile, nel corso delle edizioni, ha acquisito un valore fondamentale nel panorama del design internazionale. Quanto è stata sofferta la decisione di annullare la manifestazione del 2020 e quali sono state le conseguenze tangibili? Sospendere l’edizione 2020 del Salone del Mobile.Milano è stata una decisione difficilissima e sofferta ma la nostra priorità è sempre stata salvaguardare la salute di tutti e, soprattutto, tutelare le nostre aziende, la filiera e l’indotto. L’impatto sul settore c’è stato, direi soprattutto dal punto di vista umano: abbiamo perso l’opportunità di vivere una grande emozione. Nulla può sostituire l’esperienza diretta del Salone. Il design e i prodotti dei nostri espositori vanno visti e toccati. Incontrare, discutere, condividere idee con i designer e i creativi delle aziende è fondamentale per far progredire la cultura del progetto. Poi, il nostro settore non ha avuto un anno così devastante come si potrebbe immaginare, si è

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tenuto in termini di vendite e ordini, anche perché come sappiamo, con il lockdown c’è stato un grande interesse verso la casa. Il Salone del Mobile, la cui prerogativa è di vedere da vicino i prodotti e di vivere la città di Milano, può essere sostituito con una comunicazione virtuale? Come accennavo, il Salone reale non potrà mai essere sostituito da uno digitale. Tour e showroom virtuali, realtà aumentata, immagini in 3d non compenseranno l’esperienza, l’utilità e l’emozione di visitare fiere, incontrarsi, confrontarsi e toccare con mano le novità non verrà mai meno. Sicuramente promozione ed esperienza virtuale, da un lato, e fiera fisica, dall’altro, si completeranno a vicenda e la comunicazione digitale potrà integrare ed espandere l’esperienza reale del Salone. Questo è ciò a cui stiamo lavorando. L’edizione del 2021 si prevede molto impegnativa. Che cosa cambierà nelle formule espositive e nelle modalità d’accoglienza?


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Nella foto, Marco Sabetta Direttore Generale del Salone del Mobile di Milano con Giovanni Anzani CEO Poliform In the photo, Marco Sabetta, General Director of Salone del Mobile with Giovanni Anzani CEO of Poliform

L’edizione dell’anno prossimo del Salone del Mobile.Milano sarà il primo reale incontro dopo quasi due anni di distanziamento sociale e una tappa fondamentale nella storia del Salone, i suoi 60 anni. Sarà una grande festa. La stiamo progettando con tutte le nostre energie, dialogando e facendo sistema con le aziende che vi parteciperanno. È ancora presto per svelare le nostre carte ma stiamo lavorando, e tanto. Quello che posso anticipare è che riuniremo in fiera, per la prima volta, tutte le categorie merceologiche. E poi daremo seguito alla collaborazione con le istituzioni culturali di Milano e con il Comune. Nelle realtà delle piccole e medie imprese del settore qual è il sentimento che prevale? Paura o voglia di ripartire? È impossibile negarlo: è stato un anno che le imprese difficilmente dimenticheranno ma, dopo un primo momento di disorientamento, nessuno si è dato per vinto, tutte hanno cercato e trovato nuova forza e nuove strategie, si sono, a volte, anche re-inventate per non far perdere al Made in Italy il primato che ha nel mondo. Confermo che c’è tan-

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ta voglia di ripartire. Si stanno affrontando le difficoltà e cercando di superarle grazie all’ingegnosità, alla voglia di fare e al saper creare e innovare tipico delle nostre aziende. L’esperienza dell’isolamento e la costrizione allo smart working hanno fatto emergere interpretazioni diverse dello spazio abitativo. Possono essere considerate punti di forza per la ripartenza? Abbiamo davvero vissuto in modo molto intenso la casa in questi mesi. L’abbiamo rivalutata come spazio di lavoro, di gioco, di studio e non solo come luogo di rifugio e riposo. Gli italiani, ma non solo, stanno facendo delle riflessioni su come “migliorarla” e questo sta andando, e andrà sempre più, a vantaggio del mercato e della ripartenza. Penso che design e creatività avranno un ruolo centrale. La domanda verterà su arredi che sappiano valorizzare funzionalità e comodità e che possano passare da una funzione all’altra velocemente. Sicuramente si chiederà nuova bellezza per poter sostenere un’esperienza domestica prolungata. In collaborazione con i migliori designer del mon-

do, le aziende sono pronte a sviluppare collezioni innovative, sostenibili e competitive. Per quanto tempo si percepiranno le conseguenze dell’evento pandemico e quali sono preoccupazioni del settore per il futuro? Voglio essere ottimista rimanendo realista: è giusto essere preoccupati, guardare in faccia le difficoltà di oggi, ma sono sicuro che tra un anno la situazione sarà davvero differente. Grazie alla nuova centralità che la casa ha assunto, la consapevolezza “green” che sta prendendo sempre più piede sia nella nostra filiera sia nel consumatore finale, spero che dalla prossima estate si possa iniziare a parlare di reale e completa ripresa. Qual è l’aiuto concreto che si spera possa arrivare dalle istituzioni? Domandiamo al governo reali misure a sostegno di imprese e consumi. In tema di politiche industriali, per esempio, abbiamo chiesto il rafforzamento del bonus mobili e l’introduzione di misure «green», come il bonus idrico e il bonus sostenibilità, a sostegno sia della produzione, sia dei consumi.



Design starts from here O

ver the years, the Salone del Mobile has acquired a fundamental value in the world of international design. How difficult was the decision to cancel the 2020 event and what were the consequences? The decision to cancel the 2020 edition of the Salone del Mobile Milano was very difficult and suffered, but our priority has always been to safeguard everyone's health and, above all, to protect our companies, the supply chain and related industries. The impact on the sector was significant, especially from a human point of view: we lost the opportunity to experience a great emotion. Nothing can replace the direct experience of the Salone. The design and products of our exhibitors must be seen and touched. Meeting, discussing, sharing ideas with the designers and creatives of the companies is fundamental to promote a project. Then, our industry did not have such a devastating year as you might imagine, we held up in terms of sales and orders, also because as we know, with the lockdown there was a great interest in people's homes. The prerogative of the Salone del Mobile is to see the products closely and to experience the city of Milan, can it be replaced with virtual communication? As I mentioned, the actual Salone can never be replaced by a digital one. Virtual tours and showrooms, enhanced reality, 3D images will not substitute the experience, the usefulness and the emotion of visiting trade fairs, meeting, comparing and touching the novelties will never be lost. Certainly, promotion and virtual experience, on the one hand, and the physical fair, on the other, will be complementary and digital communication will be able to integrate and expand the real experience of the

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fair. This is something we are working on. The 2021 edition is expected to be very challenging. What are the changes in the exhibition formulas and in the hospitality procedures? Next year's edition of the Salone del Mobile.Milano will be the first real meeting after almost two years of social distancing and a milestone in the history of the Salone, its 60th edition. It will be a great party. We are planning it using all our energies, dialoguing and creating a system with the companies that will participate. It's still early to show our cards, but we're working hard. What I can anticipate is that we will bring together, for the first time, all the product categories at the fair. And then we'll continue our collaboration with Milan's cultural institutions and with the City Council. In the world of small and medium-sized companies of the sector, what is the most popular feeling? Fear or the desire to restart? It's impossible to deny it: this was a year that companies will hardly forget but, after a first moment of disorientation, no one gave up. They all tried and found new strength and new strategies, and at times they even re-invented themselves so that Made in Italy wouldn't lose the leadership it has in the world. I can confirm that there is a great desire to start again. We are facing difficulties and trying to overcome them thanks to the inventiveness, the desire to do and the ability to create and innovate which is typical of our companies. The experience of isolation and the forced introduction of smart working brought out different interpretations of the living space. Can they be considered assets in order to restart? We have really experienced the home in a very

intense way over these last few months. We have re-evaluated it as a space for work, game and study and not only as a place of refuge and rest. Not only Italians are reflecting on how to "improve it" and this is going, and will continue to go, in favour of the market and of the restart. I think that design and creativity will play a central role. The demand will be for furnishings that know how to enhance functionality and comfort and that can go from one function to another quickly. There will certainly be a demand for a new kind of beauty to support an extended home experience. In collaboration with the world's best designers, companies are ready to develop innovative, sustainable and competitive collections. How long will the consequences of the pandemic event be felt and what are the industry's concerns for the future? I want to be optimistic yet remain realistic: it's right to be concerned, to face the difficulties of the present day, but I'm sure that in a year's time the situation will be very different. Thanks to the new centrality that the home has taken on, the "green" awareness that is gaining ground both in our supply chain and in the end consumer, I hope that by next summer we can start talking about a real and complete recovery. What is the specific help that you hope will come from the institutions? We are asking the government for real measures to support companies and consumption. In terms of industrial policies, for example, we have asked for the strengthening of the furniture bonus and the introduction of "green" measures, such as the hydro bonus and the sustainability bonus, to support both production and consumption.


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Poliform Zhengzhou

lifestyle nel nuovo monobrand foto Archivio Poliform

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oliform prosegue la campagna di aperture in Cina e inaugura il nuovo monomarca di Zhengzhou, nella provincia di Henan. La città è uno degli snodi commerciali più importanti del Paese, grazie alla fortunata posizione geografica che ne ha fatto fin dall’inizio del ventesimo secolo il “cuore ferroviario” della Cina. Metropoli inclusiva e aperta, Zhengzhou è stata scelta per ospitare il diciannovesimo monomarca cinese di Poliform, che segue di pochi mesi l’apertura di Ningbo. Lo showroom di 800 metri quadri è organizzato su due piani. Di grande impatto l’ingresso, con la libreria Wall System alta otto metri e l’imponente tavolo Kensington. Al piano terra si possono visitare tre zone living che presentano le ultime

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collezioni Poliform, due dining rooms e una cucina Shape. A completare il piano terra, una zona notte con cabina armadio. Una scala elicoidale conduce al primo piano, dedicato ai sistemi. Qui si trova una cucina disposta a ferro di cavallo con isola centrale Alea, realizzata con le finiture più preziose disponibili a catalogo, e un’area tecnica dedicata agli armadi, con rispettive zone notte. In linea con il racconto di Poliform in ogni showroom del mondo, anche nel monobrand di Zhengzhou il focus è sul lifestyle. Chiave universale per interpretare il progetto di stile Poliform, si fa riconoscere anche in questo caso per il design essenziale, l’esclusività dei materiali e la qualità tecnica e formale dei sistemi.


lifestyle in new monobrand shop

Poliform Zhengzhou 22 Shangdu road Zhengzhou, China

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oliform continues its opening campaign in China and inaugurates its new monobrand store in Zhengzhou, in the province of Henan. The city is one of the country's key trading intersections thanks to its fortuitous geographical position that has made it China's "railway hub" since the start of the twentieth century. A welcoming and open-minded metropolis, Zhengzhou was selected to host Poliform's ninetheenth monobrand store in China, just a few months after it opened one in Ningbo. The 800 metre squared showroom is spread across two floors. It has an eye-catching entrance with eight-metre high Wall System bookcase and imposing Kensington table. There are three living areas on the ground floor

displaying Poliform's latest collections, two dining rooms and a Shape kitchen. A bedroom area with walk-in wardrobes completes the ground floor. A spiral staircase leads to the first floor, set aside for systems. Here we find an Alea horseshoe-shaped kitchen with central island fitted with the catalogue's top quality finishings, and a technical area for wardrobes and accompanying night areas. As with every other Poliform showroom in the world, the focus in this new monobrand store in Zhengzhou is on conveying a lifestyle. An all-purpose key for interpreting the Poliform style project, it once again makes its mark with its essential design, exclusive materials and the technical and formal quality of the systems.

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C O R P O R AT E

Oxfam & Bolton insieme per una filiera ittica più giusta e sostenibile di Antonietta Donia foto Archivio Bolton Group

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racciare nuovi standard di sostenibilità sociale d’impresa nel settore della pesca. E’ questo l’obiettivo della nuova partnership tra Oxfam Italia, organizzazione impegnata nella lotta alla disuguaglianza e riduzione della povertà globale e Bolton Food, Business Unit di Bolton Group, multinazionale italiana tra i leader mondiali nel mercato del tonno in scatola con i brand Rio Mare, Saupiquet, Isabel, Cuca. Bolton è la prima azienda italiana al mondo a stringere una partnership con Oxfam con un approccio multipaese su questi temi, per promuovere una nuova visione di “cibo più giusto e sostenibile” e per costruire una “filiera sempre più equa”, dove inclusione, eliminazione delle disuguaglianze, parità di genere e rispetto di diritti e di condizioni di lavoro sicure e dignitose siano garantite a tutti i suoi componenti. Questa iniziativa rafforza l’impegno già da tempo intrapreso da Bolton Group, che affronta i temi di sostenibilità attraverso un giusto equilibrio fra le sue attività di business e le esigenze della società e del pianeta. La filiera della pesca è infatti una delle più lunghe e complesse del settore alimentare. Con questa partnership Bolton Food compie un ulteriore passo in avanti e avvia insieme a Oxfam un percorso fortemente innovativo, per assicurare che la sua attività d’impresa sia ancorata a una piena sostenibilità sociale del suo ecosistema, contribuendo responsabilmente a una filiera sempre più equa e inclusiva. “L’impegno che Bolton si assume intraprendendo questo percorso con Oxfam è sicuramente pionieristico e siamo sicuri che potrà rappresentare un bench-mark a cui tutte le altre azien-

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de del comparto industriale potranno tendere, determinando un cambiamento nelle politiche e pratiche aziendali a beneficio della più ampia comunità di lavoratori della filiera e di tutti gli stakeholder dell’impresa”, commenta Roberto Barbieri, Direttore Generale Oxfam Italia. Giuseppe Morici, CEO Bolton Group, ritiene che “Come grande realtà industriale italiana nel mondo, Bolton vuole portare avanti una visione equilibrata, umana, dell’economia, che sia al servizio dell’uomo e non viceversa. Così come da quattro anni con il WWF lavoriamo per assicurare la sostenibilità della pesca e la salute degli oceani, con l’obiettivo di raggiungere il 100% di approvvigionamento da fonti sostenibili entro il 2024, allo stesso modo abbiamo voluto intraprendere insieme ad Oxfam un percorso per rendere ancor più solida la nostra responsabilità sociale”. La partnership prevede una road map quadriennale fino al 2024, articolata in quattro fasi, con un processo di analisi della filiera del tonno a livello globale da parte di Oxfam per tutelare e valorizzare ulteriormente le persone e le comunità coinvolte. Un lavoro in piena sintonia con gli standard internazionali previsti dai Principi Guida delle Nazioni Unite su Business e Human Rights (UNGPs) e dalla Due Diligence Guidance for Responsible Business dell’OCSE. Con il processo di due diligence previsto dalla partnership con Oxfam, Bolton Food si fa quindi pioniera di un modello di business più etico e anche di un esempio virtuoso per altre aziende in grado di condizionare positivamente le dinamiche commerciali dell’intero comparto industriale della pesca e non solo.


Together for more sustainable and fair fishing and processing practices

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etting new standards in social sustainability in the fishing sector. This is the main objective of a new partnership with Oxfam Italia, the organisation fighting inequality and poverty around the world, and Bolton Food, Business Unit of Bolton Group, the Italian multinational among world leaders in tinned tuna fish production with the brands, Rio Mare, Saupiquet, Isabel and Cuca. Bolton is the first Italian company to strike a partnership with Oxfam employing a multi-country approach on to promote a new vision for 'more just and sustainable food' and to build 'an increasingly fairer supply chain.' This initiative reinforces the commitment undertaken by Bolton Group some time ago dealing with issues of sustainability via a correct balance between its business activities and the needs of the society and our planet. With this partnership Bolton Food takes another step forward and together with Oxfam launches a stron-

gly innovative project to ensure that its activities as a company are solidly anchored to full social sustainability of its ecosystem responsibly contributing to an ever fairer, inclusive supply chain. The partnership forecasts a four-year road map till 2024 divided into four phases with a process of analysis of worldwide supply chain for tuna by Oxfam to further safeguard and appreciate individuals and communities involved. A work in perfect harmony with international standards outlined in United Nations Guiding Principles on Business and Human Rights (UNGPs) and Due Diligence Guidance for Responsible Business of OECD. With the process of due diligence outlined in the partnership with Oxfam, Bolton Food has become a pioneer of a business model that is more ethical not to mention a virtuous example for other companies that can positively influence the commercial dynamics of the entire fishing industry and more.

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C O R P O R AT E

Studio Frigerio Professionalità e passione all’avanguardia di Marina Moretti foto Archivio Studio Frigerio

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’imponente Aurora dello scultore Giovanni Mason si staglia all’esterno di una sede, posta nel centro di Cantù, progettata dall’architetto Attilio Terragni tutta giocata su forme triangolari e trasparenze. All’ingresso campeggia, accanto alla bicicletta con cui un giovanissimo Paolo Frigerio correva negli anni 1966 e 1967 per il glorioso Club Ciclistico Canturino 1902, una foto in bianco e nero con il panorama di una Cantù anni ’70, con una quinta naturale formata da Grigna, Grignetta, Resegone e Corni di Canzo, che introducono al salone dove si lavora alacremente per soddisfare i bisogni e le esigenze dei numerosi clienti. Tradizione e modernità, lavoro e sport, attaccamento alle radici familiari e locali, dicono già tutto dello Studio Frigerio - Consulenti del Lavoro Associati. Lo studio nasce poco dopo la fine della seconda guerra a Cantù dove il lavoro non è solo un’attività ma un valore morale. Fu uno tra i primi a occupar-

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si di gestione del personale dipendente. Nella cassaforte è custodito ancora oggi il documento originale datato 7 luglio 1948 con cui l’Ispettorato del Lavoro autorizzava il “Sig. ANGELO FRIGERIO ad assumere la tenuta e la regolarizzazione dei documenti delle aziende riguardanti materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale.” Erano quelli gli anni che preludevano allo sviluppo economico, si cominciava a parlare di previdenza anche per artigiani e commercianti e Angelo Frigerio avviò lo studio con l’insostituibile aiuto della moglie Amalia. Negli anni 70 entrarono i figli Carlo (prematuramente mancato tre anni fa) e Paolo. Ora siamo alla terza generazioni con Davide e Giulia. “Ricordo mia mamma che nella cucina di casa compilava i Libri Paga – dice Paolo Frigerio, titolare dello studio e in questi giorni rieletto per la quinta volta presidente dell’Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Como- lei è stata una vera

pioniera, soprattutto per tante donne, in particolare le merlettaie, alle quali spiegava l’importanza di crearsi una posizione assicurativa versando i contributi per poter costruirsi una pensione per la vecchiaia”. L’ufficio di Paolo Frigerio dice tutto della sua personalità che unisce professione e passione. I diplomi professionale si alternano ai cimeli sportivi, la targa ricevuta in occasione dei 40 anni di iscrizione all’Ordine si mescola con la Maglia Rosa con le firme apposte dai campioni del ciclismo in occasione della partenza dell’ultima tappa (da Cantù a Milano) dell’85esimo Giro d’Italia il 2 giugno 2002. “Il ruolo del Consulente del Lavoro è quello di inquadrare correttamente prima l’azienda e poi, all’interno di essa in base alle mansioni, i dipendenti – continua Frigerio - la busta paga non è solo un insieme di cifre e di numeri in essa c’è anche, e soprattutto, la persona, dalla busta paga dipende lo stipendio, il TFR, il trattamento previdenziale


e quello fiscale: in una parola il presente e il futuro del lavoratore e della sua famiglia”. Altri momenti di svolta furono i primi anni 80 quando lo studio fu tra i primi a dotarsi di strumenti informatici di avanguardia, adottando un sistema evoluto che prevedeva la connessione in rete di tutti gli utenti, che oggi è una normalità ma che allora era una novità assoluta. Nel 2017 con l’inaugurazione dei nuovi uffici avviene una svolta: con l’ingresso del dott. Fabio Secchi-revisore legale dei continasce lo studio Frigerio & Secchi – Professionisti Associati che si occupa esclusivamente della parte fiscale per offrire un servizio a 360 gradi alle aziende. “Stare a fianco dei clienti ci ha consentito di comprendere meglio le loro necessità, trovando risposte per affrontare i momenti di crisi come quello che stiamo vivendo – spiega Frigerio – il nostro è un lavoro complicato, nel periodo di Covid non solo non abbiamo potuto fermarci, ma abbiamo dovuto incrementare l’attività, pur

adottando tutte le misure di sicurezza, perché le nostre aziende e i nostri clienti aspettavano da noi risposte chiare e certe”. Nello studio sono impiegati una ventina di addetti accomunati da passione per il proprio lavoro, grande rispetto degli altri e forte senso di responsabilità. E per sciogliere i momenti di tensione lavorativa può aiutare il canestro in cortile per fare due tiri. Da veri canturini Doc.

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Studio Frigerio Avant-garde professionalism with passion

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urora, an imposing sculpture by Giovanni Mason, stands tall outside Studio Frigerio's headquarters in central Cantù. Designed by Attilio Terragni early 2000 the building is a fascinating combination of triangles and transparent features. At the entrance is a black and white photo depicting a panorama of the mountains, Grigna, Resegone and Corni of Canzo as well as a bicycle young Paolo Frigerio used in the 1966 and 1967 seasons of races for the cycling club, Club Ciclistico Canturino 1902, introducing us to the room where employees are hard at work processing paperwork to satisfy the needs and expectations of their numerous clients. Tradition and modernity, sport and work, attachment to family and local culture and customs already say it all about Studio Frigerio, associated labour consultants. The firm was established soon after WW II in Cantù where work is also considered a moral value. It was among the first to deal with personnel management. In the firm safe is kept an original document dated 7th July 1948 from Ispettorato del Lavoro (labour inspectorate) authorising “Sig. Angelo Frigerio to legalise company papers regarding work, welfare and social assistance." They were years foreshadowing economic development, welfare for tradesmen and artisans was becoming a frequent topic of conversation. Angelo Frigerio launched the firm with his irreplaceable wife, Amalia. In 1970s sons Paolo and Carlo (passed away prematurely three years ago) joined the firm and now the third generation grandchildren, Giulia and Davide have done the same. "I remember my mother compiling pay slips in the kitchen, "says Paolo

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Frigerio, the owner of the firm, recently elected president of the Order of Labour Consultants in Como, for the 5th time, "she was a true pioneer, especially for women, lace makers in particular, to whom she would explain the importance of paying contributions to receive a pension when they retired." Paolo Frigerio's office tells all there is to know about his personality uniting professionalism and passion. Professional qualifications, diplomas alternate with sports memorabilia, a plaque commemorating 40 years as member of the Order of Labour Consultants and the pink jersey autographed by cycling champions who took part in the final leg of the 85th Giro d'Italia that started in Cantù heading for the finish in Milan on 2nd June 2002. "The role of a labour consultant is to properly serve company and employees alike," continues Frigerio, "a pay slip is not just a mixture of codes and numbers, it also contains severance package and pension contributions i.e. the present and future of the employees and their families." Other turning points took place in 1980s, Studio Frigerio was among the first to equip themselves with avant-garde IT system connecting all users of internet (perfectly standard practice today, then a novelty). In 2017 with the inauguration of their new offices there is a new turning point when Fabio Secchi, statutory auditor, joined the firm creating Studio Frigerio & Secchi Professionsti Associati, handling exclusively fiscal aspects to offer a comprehensive service to companies. "Working closely with our clients has helped us better understand their needs, finding answers to confront periods of crisis like the recent ones, "explains Frigerio,

Documento originale datato 7 luglio 1948 dell’Ispettorato del Lavoro Original document dated 7th July 1948 from Ispettorato del Lavoro

"ours is a complicated job, accounting work is a real maze with never ending norms being introduced, during the Covid-19 pandemic not only couldn't we possibly stop, on the contrary we had to increase our work load, with all due precautions, because our clients expected clear and certain answers from us." Some 20 employees work for the firm with the same passion for their jobs, great respect for others and a strong sense of responsibility. To relax when working under pressure, they use the basketball hoop in the courtyard below and try a few shots, just like the basketball loving Cantù citizens.



TERRITORIO

Villa d’Este

INFO

Suite e ville, charme esclusivo Suites and villas, exclusive charm

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www.villadeste.com info@villadeste.it +39 031 348 1 instagram: @villadestelakecomo

urrounded by 10 hectares of park, a fine example of Italian Renaissance style gardens, Villa d’Este, is an invitation to 'dolce vita,' the place to go for a privileged vacation, offering exceptional service and staff ready to satisfy even the most demanding of clients. In a classic, elegant setting with Hollywood style glamour, the suites and rooms subdivided into Edificio del Cardinale (Cardinal's Building) and Padiglione della Regina (Queen's Pavilion) are all spacious with antique furniture, velvets and brocades, an atmosphere reminding of stylish old times. The property includes four 19th-century villas especially suitable for families and friends to enjoy an independent sojourn in an exclusive private setting with luxury service in line with the hotel's reputation: Villa Cima on the lake shore, Villa Malakoff, Villa Garrovo and Mosaic House situated in the park but with a lake view. Villa d’Este is also renowned around the world for its cuisine of top level gastronomy both for the hotel guests and external diners. The hotel's restaurant, Veranda, with a magnificent terrace overlooking the lake, also giving a view of the gardens and the wonderful mosaic, the guests can enjoy traditional Italian dishes creatively prepared with the best quality ingredients available; Bar Canova on the other hand is ideal for an aperitif, a drink or a light lunch in a refined location.

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ircondata da 10 ettari di parco, magnifico esempio di giardino rinascimentale all’italiana, Villa d’Este è un invito alla “dolce vita”, luogo di villeggiatura privilegiato, con un servizio d’eccezione e un personale attento a soddisfare la clientela più esigente. Tra eleganza classica, comfort assoluto, glamour hollywoodiano, le camere e le suite sono suddivise tra l’Edificio del Cardinale e il Padiglione della Regina e sono tutte spaziose, con arredi d’epoca, velluti e broccati, atmosfera di una residenza d’altri tempi. All’interno della proprietà sono presenti quattro ville del XIX secolo, particolarmente indicate per famiglie e amici, che vogliono trascor-

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rere un soggiorno più indipendente con l’esclusività e la privacy di una villa privata e i servizi di lusso all’altezza dell’hotel: Villa Cima sulla riva del lago, Villa Malakoff, Villa Garrovo e la Mosaic House nel parco e con vista lago. A Villa d’Este, l’alta gastronomia di una cucina fra le più stimate al mondo soddisfa il palato sia degli ospiti dell'hotel sia dei clienti esterni. Al ristorante Veranda, con magnifica terrazza sul lago e vista sui giardini e sul Mosaico, si possono gustare i piatti della tradizione italiana, preparati con ricercatezza e con le migliori materie prime, mentre il Bar Canova è perfetto per un aperitivo, un drink o un pranzo leggero in un ambiente raffinato.


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Villa La Massa

Una nobile oasi di pace A refined oasis of peace

INFO www.villalamassa.com reservations@villalamassa.it +39 055 626 11 instagram: @villalamassaofficial

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efined, elegant Villa La Massa, situated on the banks of River Arno in Tuscany among the hills of Chianti, is a member of Villa d’Este Hotels. An architectural jewel dating back to the times of Medici, 15-minute drive from the heart of Florence, it is an oasis of bucolic peace with olive groves, vineyards and cypresses extending as far as the eye can see. It still recalls the splendours of Renaissance and lifestyle of Florentine nobles and invites 21st-century guests to rediscover the art of living enjoyed by these nobles in an ambience tastefully revisited to offer refined comfort. The 51 rooms in this Medici Villa, each different from the other, are decorated with Tuscan style and are divided among five buildings. For an even more exclusive stay with more privacy still, it is possible to rent the entire property set in 10 hectares of park, or individual villas: Villa Nobile, Villino, Mulino, Casa Colonica and Limonaia. What's more, three new apartments in Villa Hombert are ideal for mid to long-term rental. At Villa La Massa culinary choice is between the stylish restaurant, Il Verrocchio, with a splendid terrace overlooking River Arno and relaxing views of Chianti-Rufina hills, which serves Italian food with Mediterranean touches, and bistrot L'Oliveto, by the swimming-pool, facing Tuscan countryside offering traditional Tuscan food using local ingredients only; Bar Mediceo and the Pool Bar, on the other hand are perfect for a drink or aperitif.

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inonimo di eleganza e raffinatezza, Villa La Massa, sulle rive dell’Arno, tra le colline del Chianti, è parte di Villa d’Este Hotels. Gioiello architettonico dell'epoca medicea, a un quarto d'ora dal cuore di Firenze, è un'oasi di pace bucolica con ulivi, vigne, cipressi a perdita d'occhio, che ancora oggi racconta i fasti del Rinascimento e della nobiltà fiorentina e che invita a riscoprire l'arte di vivere della nobiltà fiorentina, sottilmente rivisitata dal comfort più raffinato. Le 51 camere di questa Villa Medicea, ognuna diversa dall’altra, sono decorate in stile toscano e divise in 5 edifici. Per un soggiorno ancora più esclusivo all’insegna della privacy, si può affittare

l’intera proprietà, immersa in 10 ettari di parco, oppure le singole ville: Villa Nobile, Villino, Mulino, Casa Colonica e Limonaia. Inoltre, i tre nuovi appartamenti in Villa Hombert sono perfetti per affitti di medio/lungo periodo. A Villa La Massa la proposta culinaria si divide tra l'elegante ristorante Il Verrocchio, con magnifica terrazza sull'Arno e vista sulle colline del Chianti-Rufina, che offre una cucina italiana con tocchi mediterranei, e il nuovo bistrot L'Oliveto, affacciato sulla piscina e la campagna fiorentina, che propone una cucina tipicamente toscana e a Km0, senza dimenticare il Bar Mediceo e il Pool Bar, perfetti per un drink e un aperitivo.

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Palace Hotel Cucina mediterranea vista lago

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Mediterranean cuisine with lake view

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www.palacehotel.it info@palacehotel.it +39 031 23391 instagram: palacehotel_lakecomo facebook: Palace Hotel Lake Como

unching, dining or sipping a cocktail at Palace Hotel is an unforgettable experience for those seeking refined food experiences but also desire a touch of class. The historical, art nouveau Palace Hotel is in downtown Como, offering vistas that preserve their beauty in every season, from elegant, bright rooms to terraces, the gardens and the lake panorama. The restaurant, Antica Darsena, offers an à la carte, Mediterranean menu with international touches characterised by simplicity and freshness of seasonal ingredients that are truly organic and locally produced, and to accompany is a wealth of wines including, fine, select labels from all over Lombardy. Then there is Sala Magna, airy, tastefully decorated, ideal for weddings, Sala Plinius with cosy, refined atmosphere and Sala Gloria, suggestive, panoramic, stylish allowing a breathtaking view of the lake. There is only one secret on the menu: the creativity of the chef. In the warm season Garden Bar Ceccato is the place to go for a stylish break and enjoy an ice-cream, sip a cocktail, have an aperitif and snacks or try one of the new Gourmet Sandwiches in the informal, cool setting of the garden.

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ranzare, cenare o sorseggiare un cocktail al Palace è un'esperienza immancabile per chi, oltre ai sapori ricercati, desidera anche un tocco di classe. Lo storico palazzo liberty del Palace Hotel si trova in centro a Como, di fronte a un paesaggio che conserva tutta la sua bellezza in ogni stagione dell'anno, tra le sale eleganti e luminose e le terrazze, il verde del giardino e il panorama del lago. Il ristorante Antica Darsena offre un menù à la carte mediterraneo con influenze internazionali caratterizzato da semplicità e freschezza con prodotti di stagione, biologici e a chilometro zero. Il tutto abbinato ad una carta dei vini che annovera

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le più pregiate etichette delle aziende vinicole della Lombardia. Vi sono poi la Sala Magna, ampia e finemente decorata, ideale per eventi e matrimoni, la Sala Plinius, raccolta e raffinata e la Sala Gloria, panoramica e suggestiva che accoglie con stile ed emoziona con la vista del lago. L'eccellenza del menu non ha che un segreto: l'inventiva dello Chef. Nella bella stagione, il Garden Bar Ceccato è il punto di riferimento per una pausa di gusto e di stile per assaggiare un gelato, sorseggiare un cocktail, stuzzicare l'appetito con uno snack o provare uno dei nuovi Gourmet Sandwiches nella frescura del giardino in un ambiente rilassato e informale.


Barchetta Excelsior

Tradizione che si rinnova con gusto

INFO

Tradition revisited with taste

www.hotelbarchetta.it info@hotelbarchetta.it +39 031 3221 instagram: hotelbarchetta_lakecomo facebook: Hotel Barchetta Excelsior Lake Como

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very occasion is good to enjoy the specialties of Ristorante Bistrò in Hotel Barchetta Excelsior. The Bistrò whose story begins in 1893 welcomes diners in a comfortable ambience with wide windows overlooking the streets in the city centre and an external terrace that allows breathtaking views of the lake. Faithful to Italian tradition and local recipes, the chef creates a menu with a wealth of new dishes that highlight authentic taste using seasonal ingredients that suggest novel and surprising combinations both for a quick lunch and an à la carte dinner. Carefully selected ingredients ensure fragrance, goodness and authenticity for an unforgettable culinary experience. The atmosphere is relaxing, taste refined, location ideal. The Bistrò has that extra touch that renders every gastronomic discovery exceptional.

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gni occasione è buona per gustare le specialità del Ristorante Bistrò dell'Hotel Barchetta Excelsior. Il Bistrò, ristorante la cui storia inizia nel 1893, accoglie gli ospiti in un ambiente confortevole, con le sue ampie vetrate che affacciano sulle vie del centro città e la terrazza esterna che permette di godere la brezza del lago. Fedele alla tradizione italiana e alle ricette lacustri, lo Chef crea un menu ricco di inedite sfumature che esalta i sapori autentici con

ingredienti di stagione che suggeriscono nuove e sorprendenti combinazioni sia durante una veloce pausa pranzo che durante una cena con menù à la carte. Le materie prime, selezionate con cura, garantiscono fragranza, bontà e genuinità, per una offerta culinaria che rappresenta una tentazione irrinunciabile. L'atmosfera rilassata, il gusto raffinato, la location ideale: il Bistrò ha quel tocco in più che rende eccezionale ogni scoperta gastronomica.

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TERRITORIO

Motonave Milano foto Archivio Navigazione Laghi

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ra le 34 imbarcazioni della Navigazione Lago di Como, la Milano è la motonave in stile liberty che da oltre un secolo solca instancabile le acque del Lario e, insieme allo storico Piroscafo Concordia, rappresenta uno dei fiori all’occhiello della flotta. Costruita come piroscafo a ruote dai Cantieri Navali Odero di Sestri Ponente, varata nel 1904 e trasformata nel 1926 presso il cantiere della Lariana di Tavernola la Milano, diviene la motonave più grande in navigazione sui laghi italiani. Ad oggi la propulsione è garantita da un moderno motore MTU 183, che le permette di raggiungere una velocità di crociera di 12 nodi. Le attività di ristrutturazione che si sono susseguite negli anni hanno permesso di salvaguardare, per quanto possibile, lo stile originario delle strutture e dei dettagli interni. Presenta linee eleganti ed aggraziate tipiche delle costruzioni dell’epoca: un ampio spazio sul ponte esterno per le sedute a prua, le più ambite dai passeggeri, che consentono una miglior veduta del paesaggio e panoramici posti all’aperto anche sul ponte superiore a centro e poppa della nave, costituiti da panche in legno; durante le giornate più calde il ponte viene coperto da un vivace tendalino rosso e bianco, proprio come accadeva agli inizi del ‘900. All’interno si trovano una zona dedicata al bar con uno spazio antistante per le sedute ed una sala inferiore di poppa, aree che possono ospitare fino a 100 passeggeri al coperto, per una portata complessiva della nave di circa 350 posti. “Sotto coperta” è altresì presente una zona attrezzata a cucina. La Milano, nel corso della sua lunga vita è sempre stata sottoposta ad un’attenta manutenzione e curata nei suoi interni e nei dettagli, questo le ha permesso di mantenere le caratteristiche che ancora oggi la rendono una nave grande pregio e orgoglio per l’intero territorio lariano e per la Navigazione Lago di Como. Per chi volesse concedersi un piacevole viaggio o una mini crociera sulla motonave Milano, è bene sapere che è impiegata durante la stagione turistica, che di norma va da fine marzo a tutto ottobre, nel servizio di linea sulla direttrice Como-Colico e viceversa. Generalmente è in esercizio sulle corse 12.45 (lun-ven) in primavera e 14, 15, 16 e 47 in estate (contattare la Direzione di Esercizio 800-551801 031-579211 per conferme dettagliate). È altresì possibile noleggiare la nave per eventi privati, feste e cerimonie. Sono quindi numerose le opportunità per vivere un’esperienza unica a bordo della nave più antica del Lario ancora in funzione. www.navigazionelaghi.it

INFO TECNICHE / TECHNICAL INFORMATION Lunghezza f.t.: 43,16 mt Larghezza scafo: 5,95 mt Dislocamento a P.C.: t 191,8 Velocità max: 12 nodi Portata passeggeri: 352 Equipaggio: 4 componenti

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Length f.t.: 43,16 mt Width: 5,95 mt Displacement at C.P.: 191,8 tons Max speed: 12 knots Passenger capacity: 352 Crew: 4 components

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mong the 34 boats of Navigazione Lago di Como, the Milano is the Liberty style motor boat that for over a century tirelessly sailed the waters of Lake Como and, together with the historic steamship Concordia, represents one of the flagships of the fleet. Built as a wheeled steamer by Cantieri Navali Odero in Sestri Ponente, launched in 1904 and rebuilt in 1926 at the Lariana shipyard in Tavernola, the Milano, became the largest motor boat sailing on the Italian lakes. Today the propulsion is guaranteed by a modern engine MTU 183, which allows it to reach a cruising speed of 12 knots. The restructuring activities that have continued over the years have preserved, as far as possible, the original style of the structures and interior details. It has elegant and refined lines typical of the constructions of that period: a wide space on the external deck for the bow seats, the most appreciated by the passengers, which allow a better view of the landscape and panoramic open-air seats also on the upper deck in the middle and in the stern of the ship, made of wooden benches; during the hottest days the deck is covered by a lively red and white sunshade, just like it happened at the beginning of the 20th century. Inside there is a bar area with a seating area in front and an aft lower room, areas that can accommodate up to 100 passengers indoors, for a total capacity of the ship of about 350 seats. "Below deck" there is also an area equipped with a kitchen. The Milano, during


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fascino ed eleganza d’altri tempi

charm and elegance of the past

its long life has always been subject to careful maintenance and cared for in its interiors and details, this has allowed it to maintain the characteristics that still make it a great value and pride for the entire Lake Como area and for Navigazione Lago di Como. For those who would like to enjoy a pleasant trip or a mini cruise on the motorship Milano, it is good to know that it is used during the tourist season, which normally runs from the end of March to the end of October, in the regular ser-

vice on the Como-Colico route and vice versa. Generally it operates on the routes 12.45 (Mon - Fri) in spring and 14, 15, 16.47 in summer (please contact the Operations Management 800-551801 031-579211 for detailed confirmation). It is also possible to rent the ship for private events, parties and ceremonies. So there are many opportunities to live a unique experience on board the oldest ship of the Lario still in operation. www.navigazionelaghi.it

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TERRITORIO

Kitchen

brilla con la prima stella Michelin

foto Archivio Kitchen

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l Kitchen, insignito lo scorso novembre della prima stella Michelin, presenta per la stagione 2021 un menu ispirato ai piatti più distintivi della sua cucina, che rendono omaggio alla valorizzazione della cultura e dei sapori mediterranei. Il menu, oltre a presentare la carta consolidata con i piatti signature quali “I bottoni al Parmigiano Reggiano”, presenta anche delle novità come il “Controfiletto di Marchigiana, peperone alla brace, cuore di lattuga” e “L’astice bretone con crema di cavolfiore allo zafferano e le sue chele alla catalana”. Tra le scelte di menu, per la stagione 2021, sono riproposti due percorsi di degustazione molto apprezzati dalla clientela: il percorso “Green”, omaggio all’orto dello Chef, con piatti disegnati con erbe ed ortaggi dell’orto, quali lo “Spaghettone monograno Felicetti con barbabietola ed erbe selvatiche” ed il percorso “L’Italia seconda noi” che include la gustosa “Ombrina alla mugnaia”, annoverando scelte della tradizione italiana in chiave moderna. L'Executive Chef Andrea Casali commenta: “I nuovi piatti in carta nascono da un’innovativa visione dove convivono equilibrio di sapori, stile ricercato, armonia di ingredienti”. E continua: “A seguito del riconoscimento della stella, avvenuto lo scorso novembre, per l’edizione della Guida Michelin 2021, io e la mia brigata con Fabio, Lorenzo e Pietro, siamo pieni di energia e vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza e professionalità, in un suggestivo intreccio di estro, dedizione e tecnica”. A completare la giovane squadra del ristorante, il personale di sala guidato da Alberto Mascheroni.

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Kitchen shines with its first Michelin star

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he Kitchen-which was awarded its first Michelin star last November-presents a menu for the 2021 season inspired by the most distinctive dishes of its cuisine, which pay homage to the celebration of Mediterranean culture and tastes. In addition to presenting the established menu with signature dishes such as "Buttons with Parmigiano Reggiano", the menu also features new dishes such as "Marchigiana sirloin, barbecued bell pepper, lettuce heart" and "Breton lobster with saffron cauliflower cream and its claws in Catalan style". Among the menu choices, for the 2021 season, two tasting paths are re-proposed that are much appreciated by guests: the "Green" path, a tribute to the Chef's garden, with dishes created with herbs and vegetables from the garden, such as the "Spaghettone monograno Felicetti with beet and wild herbs" and the "L'Italia seconda noi" path that includes the tasty "Ombrina alla mugnaia", counting choices from the Italian tradition in a modern key. Executive Chef Andrea Casali says: "The new dishes on the menu are born from an innovative vision where balance of flavors, refined style, harmony of ingredients coexist". He continues: "Following the recognition of the star, which took place last November, for the edition of the Michelin Guide 2021, I and my brigade with Fabio, Lorenzo and Pietro, are full of energy and we want to offer our experience and professionalism, in a suggestive mix of inspiration, dedication and technique". To complete the restaurant's young team, the dining room staff led by Alberto Mascheroni.

INFO Per info e prenotazioni: +39 031516460 info@kitchencomo.com kitchencomo.com For info and reservations: +39 031516460 info@kitchencomo.com kitchencomo.com


Filosofia del ristorante Il Kitchen propone una cucina gourmet italiana in cui tradizione e creatività si fondono in proposte raffinate, puntando alla qualità valorizzando sia le materie prime locali, e del suo orto rilanciato con un nuovo progetto di valorizzazione, che i sapori del mediterraneo. Restaurant Philosophy The Kitchen offers a gourmet Italian cuisine in which tradition and creativity come together in refined proposals, aiming at quality by enhancing both the local raw materials, and its garden relaunched with a new project of enhancement, and the flavors of the Mediterranean.

L’Executive chef Andrea Casali Alla guida del ristorante Kitchen il giovane Chef Andrea Casali, classe ‘93 di origini comasche. I primi passi in cucina li muove con nonna Agnese, di origine siciliana, da cui apprende la tradizione culinaria. Dopo gli studi, parte alla volta della cucina di Enrico Crippa, tre stelle Michelin, con uno stage di due mesi. Per i successivi sette anni affianca Franco Caffara a I Tigli in Theoria dove impara il senso di mediterraneità e l’impronta gastronomica del Sud. Al Kitchen intraprende così la sua strada portando una cucina che rivisita la tradizione italiana con una sola parola chiave: rispetto per la materia prima". Da quasi 3 anni alla guida del ristorante. Executive Chef Andrea Casali At the direction of the Kitchen restaurant is the young chef Andrea Casali, born in 1993 and originally from Como. He takes his first steps in the kitchen with his grandmother Agnese, of Sicilian origin, from whom he learns the culinary tradition. After his studies he leaves for the kitchen of Enrico Crippa, three Michelin stars, with a two-month internship. For the next seven years he worked alongside Franco Caffara at I Tigli in Theoria where he learned the sense of the Mediterranean and the gastronomic imprint of the South. At the Kitchen he thus embarked on his own path, bringing a cuisine that revisits the Italian tradition with just one key word: respect for the raw material". He has been at the helm of the restaurant for almost 3 years.

Info sul ristorante Il Kitchen, immerso nella suggestiva cornice del parco di Sheraton Lake Como Hotel, è gestito ed è di proprietà della famiglia comasca Mallone De Santis. About the restaurant The Kitchen, surrounded by the evocative setting of the Sheraton Lake Como Hotel park, is managed and owned by the Mallone - De Santis family from Como.

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C U LT U R A

Lo spettacolo Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, ph. Emanuele Zamponi

della Bellezza

Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, ph. Emanuele Zamponi

di Alessandra de Nitto foto © Laila Pozzo, per Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte

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n occasione della ricorrenza dei 25 anni di attività della Fondazione Cologni, è appena stato pubblicato da Marsilio uno speciale libro della ormai storica collana “Mestieri d’Arte”, con il fascinoso titolo Lo spettacolo della Bellezza. Da Benvenuto Cellini agli artefici contemporanei. Storie di talento, mecenatismo e passione. Proprio la celebre Saliera del grande scultore e orafo fiorentino, capolavoro indiscusso della maestria di tutti i tempi, tesoro del Kunsthistorisches Museum di Vienna, protagonista anni fa di un furto clamoroso poi fortunatamente risolto, rappresenta il cuore di questo piccolo libro-gioiello, realizzato con passione e cura artigianale. Il Presidente Franco Cologni ha scelto di festeggiare, in modo non celebrativo ma originale e poetico, la lunga attività della sua Fondazione a partire dalla Saliera, da lui scelta anni fa proprio come logo della Fondazione stessa. Ha dunque affidato

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alle penne talentuose di Claudio Castellacci e Patrizia Sanvitale, giornalisti e scrittori di multiforme cultura, la scrittura di un meraviglioso racconto, che della Saliera e del suo sommo Artefice ricostruisce la mirabolante storia, tra corti ducali, principi, papi, mecenati d’eccezione e avventure rocambolesche. Il libro è illustrato in modo altrettanto inedito e coinvolgente con le fotografie di Laila Pozzo, realizzate nell’atelier milanese della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, fiore all’occhiello del teatro di figura nel mondo con oltre 300 anni di storia e un repertorio di quasi 400 spettacoli, che spaziano dall’opera lirica al balletto, dal romanzo storico e popolare alla fiaba. Gli artisti della Compagnia hanno dato vita per l’occasione a personaggi e ambienti rinascimentali in miniatura legati alla narrazione. Fotografa e architetto, Laila ha studiato con Giuliana Traverso e ha lavorato con grandi


Le immagini sono opera della fotografa milanese Laila Pozzo, e sono state realizzate ad hoc per questo libro presso gli atelier della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli The pictures were taken by the Milanese photographer Laila Pozzo, and were made ad-hoc for this book at the ateliers of the Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli

fotografi come Douglas Kirkland, Sarah Moon e Joyce Tenneson. Il suo lavoro d’artista, esposto, pubblicato e più volte premiato a livello internazionale, si focalizza in modo particolare sul ritratto, soprattutto in ambito teatrale. Tra lei e la Compagnia si è creato subito un rapporto magico, da cui ha preso vita il bellissimo corredo fotografico del libro, che certo non mancherà di stupire e commuovere il lettore. Infine la storia dei 25 anni di lavoro e passione della Fondazione Cologni, raccontati nel testo di Alberto Cavalli e nei ricchi Apparati. “In venticinque anni”, scrive Franco Cologni, “abbiamo cercato di valorizzare i maestri, formare i giovani, educare il pubblico, motivare i comunicatori, e aiutare tutti coloro che ci hanno seguiti a riconoscere la bellezza e il valore del fare bene per stare bene. Questo è il solco che abbiamo tracciato, dal quale – è la nostra speranza – nascerà qualcosa di buono, di vero, di bello”.

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The spectacle of Beauty T

o mark 25 years of activity on the part of the Fondazione Cologni, a special book with the fascinating title Lo spettacolo della Bellezza. Da Benvenuto Cellini agli artefici contemporanei. Storie di talento, mecenatismo e passione (‘The spectacle of Beauty. From Benvenuto Cellini to Contemporary Craftspeople: Stories of talent, patronage and passion’) has been published by Marsilio. Its president Franco Cologni has chosen to commemorate the long activity of his foundation in a way that is not celebratory but original and poetic, starting out from the Salt Cellar, the symbol that he picked years ago to serve as its logo. So he turned to the talented Claudio Castellacci and Patrizia Sanvitale and asked them to tell a thrilling tale, that of the Salt Cellar and its sublime creator, reconstructing the whole of the astounding story, with its ducal courts, princes,

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popes, exceptional patrons and extraordinary adventures. The book is illustrated in an equally unprecedented and engaging manner with marionettes made in the Milanese workshop of the Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, who have created for the occasion characters and Renaissance settings in miniature linked to the narration, splendidly photographed by Laila Pozzo. Lastly, the story of 25 years of work and passion on the part of the Fondazione Cologni. ‘In twenty-five years,’ writes Franco Cologni, ‘we have sought to promote craftspeople, train youngsters, educate the public, motivate communicators and help all those who have followed us to recognize the beauty and the value of doing things well in order to for us to be well. This is the path we have beaten, and – it is our hope – something good, true and beautiful will come out of it.’


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DESIGN

unPIZZO

L’arte del merletto in chiave contemporanea

di Elisabetta Comerio foto Archivio unPIZZO, Marco Reggi, Tommaso Sartori

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mmaginate un pizzo di Cantù che diventa un grande arazzo. Da questa idea, Agnese Selva e Bettina Colombo sono partite per fondare un laboratorio, specializzato in intrecci per l’arredamento, dove artigianalità della Brianza si sposa con il design contemporaneo. Così due amiche, una scenografa e l’altra grafica, hanno aperto unPIZZO, il loro studio di progettazione con piccolo laboratorio artigianale. Come e quando è nato questo progetto? Siamo cresciute a Cantù con la tradizione del merletto brianzolo e l’intento è sempre stato quello di valorizzarlo. Con il nostro progetto, partito nel 2014, abbiamo voluto rendere la tecnica artigiana più agile, mutuandola all’arredamento e al design. Il nostro lavoro è ispirato al pizzo, infatti utilizziamo tombolo e cartine, con dimensioni più grandi, e non si limita all’aspetto decorativo, ma prevede un diverso approccio progettuale. Che materiale utilizzate per i vostri intrecci? Tradizionalmente i pizzi vengono realizzati con sottili fili di cotone, lino e a volte seta. Noi abbiamo pensato di trasformare questa lavorazione con l’utilizzo di corde. Lo studio sui materiali però è in continua evoluzione, con una ricerca costante legata alla realizzazione di nuovi prodotti. La vostra produzione include fornitura per aziende? Dobbiamo ammettere che le aziende del territorio hanno recepito bene il messaggio che vogliamo trasmettere con il nostro lavoro. Abbiamo stretto negli anni diverse collabo-

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razioni, come ad esempio quella con Living Divani. Siamo state poi presenti nello stand di Zucchetti Kos al Salone Internazionale del Bagno con la tenda arazzo CASCADE, per Ethimo abbiamo disegnato delle tende e per la collezione outdoor 2020 di BeB Italia abbiamo creato TRAMAE, una linea di sedute imbottite vestite da un intreccio ispirato alle antiche tecniche di fabbricazione dei cesti in vimini. Inoltre collaboriamo con le aziende supportandole nella realizzazione dei prototipi per i loro prodotti: disegniamo pattern su misura e li aiutiamo a definire nuove soluzioni di intrecci. Voi però lavorate anche per privati. Noi lavoriamo molto con i prodotti “su misura”. In catalogo abbiamo tappeti, tende e arazzi, ma non solo. Per questo abbiamo introdotto negli scorsi mesi l’e-commerce pro-

prio per promuovere la produzione di pezzi a catalogo e su misura, uno dei nostri punti di forza. I clienti possono infatti avere misure, colori e soluzioni personalizzate acquistabili su artemest.com/artisans/unpizzo. Quali nuove tendenze per quanto riguarda l’arredamento? Le aziende si stanno concentrando sempre più sull’arredo di esterni. Questo per noi è uno stimolo, una sfida per lo studio e la ricerca di nuovi materiali, di soluzioni innovative. L’attenzione all’esterno, forse complice anche il periodo storico che stiamo vivendo, è sempre più importante. E il vostro futuro? Vorremmo aprirci anche all’abbigliamento e agli accessori. È un mondo tutto da esplorare e non vediamo l’ora di poterlo fare con continuità. www.unpizzo.it - info@unpizzo.it


unPIZZO

The art of lace in a new contemporary light

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magine a Cantù lace that becomes a large tapestry. From this idea, Agnese Selva and Bettina Colombo decided to set up a workshop, specialized in furnishing weaves, where Brianza's craftsmanship is combined with contemporary design. So two friends, a set designer and a graphic designer, opened unPIZZO, their own design studio with a small craft workshop. How and when was this project born? We grew up in Cantù with the tradition of Brianza lace and the intent has always been to enhance it. We started our project in 2014 and wanted to make the artisan technique more versatile, adapting it to furniture and design. Our work is inspired by lace, in fact we use bobbins and cards, with larger sizes, and is not limited to the decorative aspect, but includes a different design approach.lk What material do you use for your weaves? Traditionally, lace is made with thin threads of cotton, linen and sometimes silk. We thought of transforming this process with the use of ropes. The study of materials, however, is constantly evolving, with constant research related to the creation of new products. Your production includes company supplies? We must admit that companies in the area have well understood the message we want to convey with our work. Over the years we have established different collaborations, such as the one with Living Divani. We were also present at the stand of Zucchetti Kos at the Salone Internazionale del Bagno with

the tapestry curtain CASCADE, for Ethimo we designed some curtains and for the outdoor collection 2020 of BeB Italia we created TRAMAE, a line of upholstered seats dressed with a weave inspired by the ancient techniques of wicker basket making. We also collaborate with companies by supporting them in the creation of prototypes for their products: we design customized patterns and help them define new weaving solutions. You also work for private customer. We work a lot with " customized" products. In our catalog we have carpets, curtains and tapestries and much more. In recent months, we have introduced e-commerce to promote the production of catalog pieces

and customized pieces, one of our strengths. Customers can indeed have sizes, colors and customized solutions available for purchase on artemest.com/artisans/unpizzo. What are the new trends in furniture? Companies are focusing more and more on outdoor furniture. This is a challenge for us to study and research new materials and innovative solutions. Attention to the outdoors, perhaps also due to the historical period we are living in, is increasingly important. And what about your future? We would like to open up to clothing and accessories. It's a world to be explored and we're looking forward to doing so on an ongoing basis. www.unpizzo.it - info@unpizzo.it

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PEOPLE

PADRE GIOVANNI BENAGLIA

Progetto "Gallio 4.0" di Chiara Taiana foto Archivio Collegio Gallio

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ltre quattrocento anni di storia e non sentirli. Anzi, sentirsi ogni giorno più giovani e pronti a rimettersi in gioco, anche in un momento particolarmente difficile, tenendo ben chiare in mente la propria storia e le proprie radici ma guardando al futuro e alle nuove esigenze del mondo del lavoro assecondandole se non, addirittura, anticipandole. Questo è il Pontificio Collegio Gallio di Como, vera e propria istituzione cittadina da quasi cinque secoli e, probabilmente, la scuola più antica d’Europa. Fondato nel 1583 dal Cardinale Tolomeo Gallio con lo scopo di educare i giovani, il Collegio fu da lui stesso affidato ai Somaschi che da allora se ne occupano e che gli hanno permesso di attraversare più di quattrocento anni di storia maturando e trasformandosi senza mai perdere la capacità di restare al passo con i tempi. Dietro il suo portone e l’aria austera dei suoi cortili porticati, il Gallio nasconde infatti un cuore vivacissimo e, per certi versi, inaspettatamente moderno. Un’alchimia complessa e un equilibrio affatto scontati da raggiungere che per il Collegio oggi si concretizzano in un progetto di rilancio importante e articolato su più livelli che parte da un’offerta formativa sempre più ricca fino al ripensamento del proprio ruolo nel tessuto culturale cittadino. “E’ quello che noi chiamiamo progetto Gallio 4.0 – racconta il Rettore, Padre Giovanni Benaglia – già qualche anno fa siamo stati selezionati dal Ministero dell’Istruzione tra le cento scuole superiori in tutta Italia in cui sperimentare il diploma quadriennale e

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da settembre dell’anno scorso abbiamo predisposto un nuovo progetto di rilancio del nostro Istituto che punta a due obiettivi: continuare a garantire ai nostri studenti una solida formazione accademica ma anche umana e, parallelamente, innovarci guardando alle nuove richieste del mondo del lavoro”. Un seme già gettato anni fa, oltre che con il liceo quadriennale, con l’introduzione dell’inglese fin dalla Scuola dell’Infanzia fino alle superiori con il percorso CLIL (Content and Language Integrated Learning), e che ora germoglia con l’idea di inaugurare, per il prossimo anno scolastico 2021/2022, il nuovo Liceo Biomedico Biotecnologico Bilingue. “Un’attenta analisi dei cambiamenti della società e del mondo del lavoro porta a prevedere che in un prossimo futuro saranno sempre più richiesti professionisti con una formazione nei campi delle biotecnologie - spiega - per questo abbiamo scelto di offrire ai nostri studenti un nuovo corso di studi in grado di fornire solide competenze scientifiche, senza tuttavia dimenticare lo sviluppo di più complesse capacità logiche e di analisi”. E per raggiungere questo obiettivo, il Gallio ha già sottoscritto convenzioni e partnership con numerose realtà d’eccellenza del territorio che operano in ambito biomedico come l’Ospedale Valduce, oltre che con l’Università dell’Insubria: “I nostri studenti avranno non solo la possibilità di partecipare a incontri formativi tenuti da professionisti esperti del settore - spiega il Rettore – ma anche di fare esperienze in ambienti di


altissimo valore nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro, Ndr)”. Ma il nuovo Gallio non è solo una scuola capace di tenere i piedi ben piantati nella tradizione mentre lo sguardo vola alto, ma attraverso il nuovo progetto di rilancio mira anche ad aprirsi alla città offrendosi come polo culturale e promotore di eventi. “Il nostro desiderio è quello di aprirci al territorio con iniziative trasversali e di partnership con tutti i possibili attori in ambito culturale - spiega Padre Benaglia - con questo spirito abbiamo inaugurato i ‘Mercoledì del Gallio’, una serie di appuntamenti, attualmente solo online a causa della pandemia, durante i quali, grazie a ospiti ed esperti di diversi settori, vengono trattati argomenti legati all’attualità e alla cultura, dalle biotecnologie al rapporto tra

adolescenti, dalle news alle fake news”. E naturalmente, non appena le restrizioni Covid lo permetteranno, il Gallio è pronto ad aprire i propri spazi a convegni, concerti serali e mostre come quella inaugurata all’inizio di quest’anno in occasione del Giorno della Memoria con l’esposizione delle opere dell’artista “Il Mandorlo”, un piccolo assaggio del desiderio di questa storica istituzione di farsi sempre più protagonista della cultura cittadina non solo attraverso la sua storica missione educativa, ma anche aprendo un dialogo costruttivo con chiunque si occupi di cultura sul nostro territorio. www.collegiogallio.com facebook.com/collegiogallio

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Sopra, l'auditorium; sotto, l'aula magna Above, auditorium; below aula magna

In alto, partecipazione a Young, salone dello studente presso Lariofiere Erba; in basso, viaggio di istruzione lungo la costa Occidentale della Sicilia Above, participation in Young, the student salon at Lariofiere Erba; below, educational trip along the western coast of Sicily

Project "Gallio 4.0" O

ver four hundred years of history and still young. Indeed, we feel younger every day and ready to get involved again, even at a particularly difficult time, keeping our history and roots in mind but looking to the future and to the new needs of the world of work, supporting them if not anticipating them. This is the Pontificio Collegio Gallio in Como, a proper city institution for almost five centuries and probably the oldest school in Europe. Founded in 1583 by Cardinal Tolomeo Gallio with the aim of educating young people, the College has gone through more than four hundred years of history as it developed and transformed itself without ever losing its ability to keep up with the times, as its Rector, Father Giovanni Benaglia, explains. "A few years ago - explains the dean - we were selected by the Ministry of Education among the one hundred high schools throughout Italy in which to experiment with the four-year diploma and, since September of last year, we have prepared a new project for the relaunch of our Institute that aims at two goals: to continue to guarantee our students a solid academic but also human training and, in parallel, to innovate by looking at the new demands of the world of work with the introduction, for the next school year 2021/2022, of the new Liceo Biomedico Biotecnologico

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Bilingue result of a careful analysis of the changes in society and the world of work that leads to predict that in the near future there will be an increasing demand for professionals with training in the fields of biotechnology." At the same time, the Gallio also aims to open to the city offering itself as a cultural center and promoter of events starting with the appointments 'Gallio Wednesdays', currently only online, dedicated to current topics with the participation of professionals and experts. And of course, as soon as Covid's restrictions allow, the historic College is ready to open its spaces to conferences, evening concerts and exhibitions such as the one inaugurated earlier this year on the occasion of Memorial Day with the exhibition of works by the artist "Il Mandorlo", a small sample of the desire of this historic institution to become more and more a protagonist of the city's culture not only through its historic educational mission, but also by opening a constructive dialogue with anyone involved in culture in our territory. www.collegiogallio.com facebook.com/collegiogallio



C U LT U R A

Anna Frank per non dimenticare Anna Frank not to forget testo e foto di Stephanie Barone

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n occasione del Giorno della Memoria 2021, che si è celebrato come di consueto il 27 gennaio, un'iniziativa comasca ha raggiunto oltre 13mila studenti in tutta Italia. E' stato infatti presentato in un webinar interattivo alle scuole sul territorio nazionale, con una proiezione, il Docufilm “Anna, diario figlio della Shoah – La tempesta devastante”, prodotto dalla Cooperativa Sociale Colisseum Dimensione Movimento di Como. Si è trattato del secondo step del progetto “Arbeit macht frei – Per non dimenticare”, promosso dal vicepresidente della cooperativa Franco Campanella e partito lo scorso anno con la messa in scena al Teatro Fumagalli di Cantù per oltre 400 studenti canturini dell'omonimo spettacolo teatrale che ha visto protagonisti l'attore Daniele Cauduro (Otto Frank) e la giovanissima Cristina Pini (Anna Frank), oltre a un corpo di ballo composto da professionisti e giovanissimi allievi di Colisseum Danza, coordinati dal regista e coreografo Tony Lofaro. 92 le scuole da tutta Italia che hanno partecipato al webinar proposto in diretta streaming dal Pontificio Collegio Gallio di Como e 192 i docenti coinvolti. In circa due ore di diretta, tra visione del docufilm arricchito dalla straordinaria testimonianza di Sami Modiano, superstite di Auschwitz, e talk interattivo con i protagonisti, sono state circa 120 le interazioni

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dei ragazzi, tra domande e commenti nella chat messa a disposizione dal portale. Il più “interattivo” è stato l'Istituto Verga di Modica (Ragusa). Tra i momenti più toccanti la domanda in diretta audio del giovanissimo Giacomo dell'Istituto Volterra di San Donà di Piave (Ve), uno studente “speciale”, grande appassionato della figura di Anna Frank, tanto da aver vinto un premio sull'argomento. “Siamo davvero soddisfatti per la tipologia di evento che abbiamo proposto ai ragazzi e per la risposta positiva che abbiamo ricevuto – commenta il presidente di Colisseum, Gabriele Romanò – questa giornata ci convince che siamo sulla strada giusta. La scuola ha voglia di uscire verso l'esterno e collaborare con il territorio”. Entusiasta del successo dell'evento proposto a livello nazionale da una realtà importante di Como quale è Colisseum è l'assessore alle Politiche Educative del Comune di Como Alessandra Bonduri che commenta: “E’ stato un onore patrocinare questo evento e per me è stata una grande emozione tornare nel mio vecchio liceo, il Gallio, in un giorno così importante. Ringrazio la cooperativa sociale Colisseum e tutti gli istituti che hanno scelto di partecipare all’iniziativa, certa che Como ancora una volta abbia saputo esprimere la sua anima nobile, fatta di apertura al mondo e contro i totalitarismi tutti”.


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n the occasion of the 2021 Holocaust Memorial Day, celebrated on January 27th as usual, an initiative launched in Como reached over 13 thousand students all over Italy. In fact, the Docufilm "Anna, diario figlio della Shoah - La tempesta devastante", ("Anna, child diary of the Shoah The devastating storm"), produced by the Cooperativa Sociale Colisseum Dimensione Movimento di Como, was presented in an interactive webinar to the schools that registered to attend the event. This was the second step of the project "Arbeit macht frei - Per non dimenticare" ("Arbeit macht frei - Not to forget"), promoted by the vice-president of the cooperative Franco Campanella and started last year with the staging at the Teatro Fumagalli di Cantù for over 400 students from Cantù of the homonymous play, starring the actor Daniele Cauduro (Otto Frank) and the very young Cristina Pini (Anna Frank), as well as a dance company made up of professionals and young students of Colisseum Danza coordinated by the director and choreographer Tony Lofaro. 92 schools from all over Italy took part in the webinar proposed in live streaming from the Pontificio Collegio Gallio in Como and 192 teachers were involved. In about two hours of live streaming, between the vision of the docufilm enriched by the extraordinary testimony of Sami Modiano, survivor of Auschwitz, and

interactive talk with the protagonists, there were about 120 interactions of the students, including questions and comments in the chat made available by the portal. The most "interactive" was the Istituto Verga of Modica (Ragusa). One of the most touching moments was the live audio question asked by young Giacomo from the Istituto Volterra in San Donà di Piave (Ve), a "special" student, a great fan of the figure of Anne Frank, so much so that he won a prize on the subject. "We are really satisfied with the type of event we proposed to the students and the positive response we received - comments the president of Colisseum, Gabriele Romanò - this day makes us believe that we are on the right track. The school wants to go out and collaborate with the territory". Enthusiastic about the success of the event proposed at the national level by an important reality of Como such as Colisseum is the Councillor for Educational Policies of the Municipality of Como Alessandra Bonduri who comments: "It was an honor to sponsor this event and for me it was a great emotion to return to my old high school, Gallio, on such an important day. I thank the social cooperative Colisseum and all the institutes that have chosen to participate in the initiative, certain that once again Como has been able to express its noble soul, made of openness to the world, against totalitarianisms".

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Dizionario costituzionale La Trama di Chiara Taiana foto Giuseppe Sassi, archivio Lions Club Como Host

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a Costituzione Italiana come non l’avevate mai vista e sentita raccontare. Questo è il “Dizionario Costituzionale – La Trama”, un progetto di diffusione culturale nato a Como (ma non solo) due anni fa dalla convinzione che, per promuovere una cultura della legalità, occorra partire dalla conoscenza imprescindibile dell’ossatura che la sostiene: le leggi. Brevi video caricati su YouTube per spiegare, di volta in volta, un articolo diverso (150, l’obiettivo finale) attualizzandoli e offrendo spunti di riflessione inattesi e, dietro le quinte, un team composto dalla giovanissima scrittrice Elettra Aldinio, dal magistrato della Commissione parlamentare ecomafie Giuseppe Battarino, dal docente e fondatore dell’“esperimento culturale” La Trama Giuseppe Emilcare, dall’avvocato Tatiana Negurita e dall’ingegnere biomedico responsabile del Dipartimento regionale comunicazione del Pd Edoardo Pivanti. “Vengo frequentemente invitato a parlare di legalità e ho notato che spesso mancano le basi di conoscenza delle leggi - racconta Battarino - da questa riflessione è nato il desiderio di raccontarle in un modo comprensibile a tutti”. A prestare voce e competenze a questo progetto corale sono, oltre agli stessi membri del comitato di redazione, anche magistrati del calibro di Rita Sanlorenzo, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione e Mariarosaria Guglielmi, vicepresidente di Medel (Magistrats européens pour la démocratie et les

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libertés), la deputata Chiara Braga, il consigliere parlamentare Giampiero Buonomo e gli avvocati Maria Vittoria La Rosa e Leonardo Salvemini. E accanto alla diffusione online e ad una serie di incontri divulgativi, il progetto si arricchisce oggi di un nuovo tassello, un piccolo volume promosso dal Lions Club Como Host dal titolo “Essere cittadini leggendo la Costituzione” (NodoLibri Editore): “Il libretto raccoglie, oltre agli articoli delle nostra Costituzione, la trascrizione dei video pubblicati finora e verrà donato a tutti gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori cittadine iniziando, a fine marzo, con la sua presentazione all’istituto Caio Plinio” spiega il presidente Walter Gatti. Un gesto che racchiude il desiderio che i giovani non solo sentano la Costituzione come propria, ma che possano essere protagonisti di un futuro che spetterà loro scrivere: “E’ stupefacente notare come la Costituzione sia stato frutto di un compromesso tra diverse ideologie e partiti in accesa contrapposizione tra loro – aggiunge – c’è voluta una guerra sanguinosa per realizzare quel miracolo. Bisognava passare ‘la nottata’, per dirla come Eduardo De Filippo, per essere tutti migliori. Un impegno quanto mai attuale anche oggi, in questo 2020 che passerà alla storia come ‘la nottata’ della pandemia, che chiama soprattutto i giovani ad essere protagonisti attivi del futuro del Paese e dell’umanità”.


Nella foto, dall'alto in senso orario Edoardo Pivanti, Tatiana Negurita, Giuseppe Battarino, Giuseppe Emilcare, Elettra Aldinio. Giuseppe Battarino. Walter Gatti Presidente Lions Como Host. Sergio Peronese Presidente Lions 1a Circoscrizione, Walter Gatti, Silvana Campisano Dirigente Scolastica I.T.E.S. Caio Plinio Secondo, Elisabetta Guarise e Roberto Bellasalma, docenti In the photo, clockwise from above Edoardo Pivanti, Tatiana Negurita, Giuseppe Battarino, Giuseppe Emilcare, Elettra Aldinio. Giuseppe Battarino. Walter Gatti President of Lions Como Host. Sergio Peronese President of Lions 1a Circoscrizione, Silvana Campisano Dirigente Scolastico I.T.E.S. Caio Plinio Secondo, Elisabetta Guarise and Roberto Bellasalma

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izionario Costituzionale - La Trama" (Constitutional Dictionary - La Trama) is the title of a cultural diffusion project born in Como two years ago aiming at promoting a culture of legality starting from the knowledge of the Italian Constitution through short videos on YouTube in which, from time to time, a different article (150, the final goal) is explained, updating it and offering food for thought. The idea comes from the magistrate and member of the parliamentary commission Giuseppe Battarino from Como, who has gathered a editorial committee composed by the young writer Elettra Aldinio, the teacher and founder of the "cultural experiment" La Trama Giuseppe Emilcare, the lawyer Tatiana Negurita and the biomedical engineer responsible for the regional department of communication of the PD Edoardo Pivanti.

To provide voice and expertise to this choral project are, in addition to the same members of the editorial board, magistrates such as Rita Sanlorenzo, Deputy Attorney General at the Court of Cassation and Mariarosaria Guglielmi, vice-president of Medel (Magistrats européens pour la démocratie et les libertés), as well as members of parliament, parliamentary councillors and lawyers. And today, alongside the online diffusion, the project is enriched by a book promoted by the Lions Club Como Host entitled "Essere cittadini leggendo la Costituzione” (NodoLibri Editore) that collects the transcript of the videos published so far and that will be donated, from the end of March, to all the students of the last year of the city high schools, as explained by the president Walter Gatti.

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Cantiere Ernesto Riva Maestri del legno da 250 anni di Stefania De Giorgi foto Archivio Cantiere Ernesto Riva, FFC Francesca Caminada

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aniele Riva, titolare del Cantiere Ernesto Riva, ha ricevuto il premio MAM – Maestro d’Arte e Mestiere 2020 - nel settore Meccanica e nautica, titolo ideato da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte in collaborazione con ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Il riconoscimento si deve alla sua opera di maestro d’ascia e restauratore, tradizione antica e fortemente radicata sul territorio lariano. Il Cantiere Ernesto Riva, nato a Laglio nel 1771, rappresenta un’eccellenza del nostro territorio e nell’anno corrente festeggia 250 anni dalla fondazione. Il premio è un riconoscimento ad un lavoro che caparbiamente hai portato avanti. È stata una sorpresa o lo aspettavi? La signora Bianca Passera ha ritenuto che io svolgessi un lavoro unico e rappresentativo del territorio, tale da poter rientrare nei “Maestri d’Arte” e, come testimone d’eccezione, ha suggerito la mia candidatura. Preso dalle attività del mio lavoro non mi sono mai interessato all’incedere degli sviluppi della mia candidatura, di conseguenza al sopraggiungere della notifica della vincita sono rimasto esterrefatto. La Fondazione Cologni, con l’attribuzione dei premi, valorizza quelle che sono le eccellenze del territorio italiano, per cui mi sono trovato in compagnia di nomi altisonanti conosciuti a livello internazionale per le loro peculiarità produttive. Le ultime tendenze legate alla valorizzazione della cultura delle tradizioni hanno contribuito a far apprezzare la declinazione del mio ambito artigianale. È solo una gratificazione personale o il premio è servito per dare visibilità all’eccezionalità del tuo lavoro? La divulgazione tramite testate importanti della premiazione ha contribuito a dare visibilità ad una realtà artigiana territoriale, nota soprattutto agli addetti del settore e auspico che tale evento rappresenti un contributo indiretto all’incremento di politiche di formazione del settore dell’artigianato, un modo per difendere il nostro patrimonio e le realtà del territorio. La mia scelta lavorativa è stata dettata da una grandissima passione nata

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dal clima che ho respirato fin da piccolo. Ho sempre messo in pratica tutte le tecniche che ho acquisito dalla mia famiglia. La filosofia del cantiere è rimasta immutata, e con essa la voglia di raccontare una storia che dura da 250 anni. Spero che la tradizione del cantiere e la grande eredità che ho ricevuto possa continuare con le generazioni successive. Dopo il successo di Ernesto, imbarcazione proclamata vincitrice della 18° edizione del Premio barca dell’Anno al Salone Nautico di Genova del 2019, quali progetti state portando avanti? Dagli studi e dalla sperimentazione della tecnologia di Ernesto, abbiamo messo a punto una barca da lavoro, una vaporina completamente elettrica che ricalca la fisionomia di un’imbarcazione tipica del nostro lago utilizzata durante la belle époque. L’imbarcazione rinnovata nella carena è adatta ad accogliere un motore con prestazioni integrate per una velocità di crociera di circa 12 nodi. Credendo in un modo nuovo di muoversi sul lago è stata fondata una nuova società, Ernesto Riva Innovation che, in partecipazione con i grandi alberghi del lago e la Fondazione Volta, ha realizzato una rete di colonnine per la ricarica elettrica in diversi pontili. Continua la collaborazione con lo studio Frers e con la progettazione di alcune nuove barche che possono considerarsi l’evoluzione di Ernesto. L’attenzione è posta nell’innovazione tecnologica dei dettagli, come la realizzazione degli inserti in carbonio per una maggiore leggerezza o sistemi d’avanguardia per le batterie elettriche. Le attività innovative ti hanno distolto dall’impegno nel restauro delle barche d’epoca? Continuo costantemente con la mia nicchia di restauro di barche storiche. La clientela che pone accurata attenzione al proprio natante d’epoca è anche la stessa che sceglie l’avanguardia più avanzata. Molti clienti vogliono essere fra i primi a possedere modelli esclusivi e unici, per cui le due attività apparentemente contrapposte trovano un punto d’incontro determinato anche dalla passione delle cose belle e uniche.


For 250 years masters of wood

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aniele Riva, the owner of Cantiere Ernesto Riva, has received the prestigious arts and crafts award, MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, for 2020 in the boatbuilding mechanics sector, a title created by Italy's arts and crafts foundation, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaboration with the cookery school, ALMA-La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. The acknowledgement comes for his work as an outstanding shipwright and restorer, an old tradition well-established around Lake Como. Ernesto Riva Boatyards was founded at the township Laglio in 1771 soon becoming a leader in the area, this year it is celebrating 250th anniversary of its foundation. The award is an acknowledgement of the work you determinedly continued to this day, was it a surprise or did you anticipate it? Bianca Passera believed that I did a unique job representing our territory to such an extent that it qualified for the Maestri d’Arte category and as an exceptional testimony suggested my candidacy. Busy with my work I never showed much interest in how my candidacy progressed, consequently when the news was announced that I won, I was stunned. Fondazione Cologni with awards like this attributes deserved recognition to the artisans of excellence in Italy and I found myself in the company of famous names internationally known for the uniqueness of their work. The latest trends highlighting the importance of culture and traditions have contributed to make my craftwork appreciated by many. Is it just personal gratification or has the award helped your exceptional work gain more visibility? News of the award in the national press has contributed to give visibility of our local craftwork, usually only known to artisans working in this particular field, and hope the event will indirectly bring attention to, and increase investment in education and training policies so as to defend and promote local craftwork. My choice of work was determined by the great passion I witnessed in the environment I was born in. I always put into practise all the skills I learned from my family. The philosophy at our boatyard hasn't changed and with it the desire to tell a story that has continues for the past 250 years. I hope the boatyard, and the great inheritance I received, can continue with the future generations. After the success of Ernesto, the boat that won the 18th boat of the year competition at Genoa boat show 2019, what projects are you working on? Starting from experimentation and technology we used to build Ernesto, we have designed Vaporina, a completely electric work boat with the outlines of a traditional Lake Como boat in use during the so-called Belle Epoch from 1880 to 1914. The hull of the boat has a new design that can accommodate an engine with integrated performance that allows a speed of around 12 knots. Committed to a new way of getting around the lake, we created a new company, Ernesto Riva Innovation, and with the participation of major hotels spread around the lake and Fondazione Volta, we installed charging points on several piers. We continue collaborating with Frers Design Studio to realise new boats that can be considered an evolution of Ernesto. The focus is on technological innovation like carbon fibre inserts for further lightness or avant-garde electric battery systems Have your efforts in innovation distracted you from restoring historical boats? No, I keep working in the niche sector of restoring historical boats. The clients that pay close attention to their vintage boats are the same ones that also choose the most futuristic boats. Most clients want to be among the first to own exclusive, unique models hence the two apparently opposite activities find common ground determined also from the passion for beautiful as well as unique creations.

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ANNIVERSARY

Luisita Legacy 100 anni di dolcezza di Elisabetta Comerio foto Andrea Butti, Archivio Luisita

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a gelateria Luisita è un’istituzione, una famiglia, un luogo dove ci si sente a casa. I fratelli Alberto, Milo e Maurizio Casati, insieme a Luca, Valentina e Matteo, impegnato in questo periodo in un’esperienza lavorativa all’estero, portano avanti con professionalità e calore una tradizione iniziata 100 anni fa in via Dottesio, per poi aprirsi nel 1988 anche alla sede di via Boldoni. “Tutto è iniziato con la nonna Luisita che ha dato il nome alla latteria, diventata poi anche una gelateria, aperta nel 1921 con il marito Giglio, ed è proseguito con l’impegno e la dedizione di papà Antonio e

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di mamma Virginia per poi tramandarsi fino a noi e ai nostri figli”, ci raccontano. “Papà Antonio, dopo otto anni trascorsi in guerra, ha voluto proseguire nell’attività dei suoi genitori e ha intrapreso anche una nuova avventura aprendo una pompa di benzina. Dopo qualche anno tutta la sua attenzione si è concentrata sulla latteria e così si è impegnato nello studio e nella produzione di nuovi utensili e macchinari per la pasticceria e gelateria. Papà è sempre stato anche molto attento alla scelta delle materie prime, scegliendo di utilizzare prodotti freschi e naturali. Ancora oggi le nostre ricette

rispecchiano quelle tradizionali utilizzate fin delle prime produzioni”. Gelati e meringhe sono stati, e rimangono ancora, i must della Luisita, prodotti ancora con la ricetta originale. Sarà forse questo il segreto del loro successo? Maurizio ci spiega che tra i prodotti più richiesti, oltre a quelli appena citati, ci sono le torte chantilly con frutta, la resta, ma anche panettoni e colombe. A proposito di colombe, i fratelli Casati ci raccontano l’insolita Pasqua del 2020 in lockdown: “Siamo stati tra i primi esercizi commerciali di Como a chiudere. Dopo qualche giorno, e appena c’è stata la pos-


sibilità, abbiamo tentato di organizzarci, aprendo il laboratorio per avviare la produzione dolciaria proponendo la consegna a domicilio di gelati e colombe”. Certo la pandemia e le restrizioni conseguenti hanno lasciato qualche strascico anche qui. La pasticceria Luisita ha infatti sempre lavorato anche per banchetti e matrimoni. “Ci siamo dovuti adeguare sotto molti punti di vista racconta Alberto -. Abbiamo proposto per un evento scatole dove sono state inserite monoporzioni di dolci e salatini, così che ognuno avesse il proprio buffet personale”. Milo ci racconta come sia via Dottesio

che via Boldoni siano un luogo di incontro, un punto di riferimento, con clienti abituali e storici spesso poco avvezzi al caffè d’asporto. Ma una colazione alla Luisita ha sempre un sapore particolare, proprio perché ci si sente accolti dall’abbraccio di una famiglia. Ma come è lavorare con genitori, zii, figli e fratelli? “Alla base c’è un fondamentale rapporto di fiducia reciproca – ci spiega Luca”. “Poi si sa, con i parenti è più facile scontrarsi, ma anche subito dopo fare pace”, continua Milo. Valentina, dal bar di via Boldoni, ci racconta poi la responsabilità di continuare nella tradizione di famiglia:

“Per me è davvero una grande gioia proseguire nel lavoro dei miei nonni, una sfida entusiasmante e di grande responsabilità”. Per il futuro tutti, clienti e amici compresi, si augurano di poter festeggiare in grande questi primi 100 anni, traguardo raggiunto anche grazie al prezioso contributo di pasticceri, commessi e commesse entrati a far parte di questa grande famiglia. Nel frattempo, tra una meringa e una torta chantilly, non ci resta che augurare buon compleanno alla Luisita che ha accompagnato intere generazioni per un secolo, entrando nel nostro cuore e in quello dei comaschi.

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Luisita Legacy 100 years of sweetness

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elateria Luisita is an institution, a family, a place where you feel at home. The brothers Alberto, Milo and Maurizio Casati, together with Luca, Valentina and Matteo, currently engaged in a work experience abroad, carry on with professionalism and warmth a tradition that began 100 years ago in Via Dottesio, and then opened in 1988 also to the headquarters in Via Boldoni. "It all began with grandmother Luisita who gave her name to the dairy, which then also became an ice cream parlor, opened in 1921 with her husband Giglio, and continued with the commitment and dedication of father Antonio and mother Virginia and then passed down to us and our children," they tell us. "Dad Antonio, after eight years spent in the war, wanted to continue in the business of his parents and also embarked on a new adventure by opening a gas station. After a few years all his attention was focused on the dairy and so he engaged in the study and production of new tools and machinery for pastry and ice cream. Dad has always been very careful in the choice of raw materials, choosing to use fresh and natural products. Even today our recipes reflect the traditional ones used since the very first productions". Ice creams and meringues have been, and still are, Luisita's must-haves, still produced with the original recipe. Could this be the secret of their success? Maurizio explains that among the most requested products, besides the ones just

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mentioned, there are Chantilly cakes with fruit, resta, but also panettone and colomba, the typical Easter cake. Talking about Colomba, the Casati brothers tell us about the unusual Easter 2020 lockdown: "We were among the first businesses in Como to close. After a few days, and as soon as there was a chance, we tried to organize ourselves, opening the laboratory to start the confectionery production by offering home delivery of ice creams and colomba". Of course, the pandemic and the consequent restrictions have left some traces even here. Luisita's pastry shop has always worked for banquets and weddings. "We had to adapt in many ways - says Alberto - We proposed boxes for one event where single portions of sweets and savouries were inserted, so that everyone could have their own personal buffet". Milo tells us how both via Dottesio and via Boldoni are a meeting place, a reference point, with regular and historical customers often not very accustomed to take-away coffee. But a breakfast at Luisita's always has a special flavor, precisely because you feel welcomed by the embrace of a family. But what is it like working with parents, uncles, children and siblings? "At the base there is a fundamental relationship of mutual trust - Luca explains to us." "Then you know, with relatives it's easier to clash, but also immediately afterwards to make peace," continues Milo. Valentina, from the bar in via Boldoni, then tells us about the responsibility of continuing in the family tradition: "For me it is a great joy to continue in the work of my grandparents, an exciting challenge and great responsibility". For the future, everyone, including customers and friends, hope to be able to celebrate these first 100 years in a big way, a goal achieved also thanks to the valuable contribution of pastry chefs, clerks and salespeople who have become part of this great family. In the meantime, between a meringue and a chantilly cake, we can only wish a happy birthday to the Luisita that has accompanied entire generations for a century, entering our hearts and those of the people of Como.


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ANNIVERSARY

NOIR IN FESTIVAL

con gli occhi sul web, con il cuore sul lago di Giorgio Gosetti e Marina Fabbri foto Archivio Noir in Festival

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on è stato come per la navicella spaziale Perseverance atterrare su Marte, ma anche per il Noir in Festival la primavera del 2021 resterà una data storica: dall’8 al 13 marzo abbiamo festeggiato la nostra 30° edizione online, sulle piattaforme digitali e sui social network. Forse quel nome (Perseverance) ha un valore simbolico anche per la storia del più antico e famoso festival di genere, l’unico in cui si trovano libri e film, personaggi famosi e storie inedite, inchieste di cronaca e rivisitazioni storiche tutte accomunate dal “filo rosso” del mistero, della fantasia, del noir. Siamo stati “perseveranti” nel voler tenere le nostre radici in terra lombarda, a Milano e sulle rive del lago di Como anche quando l’emergenza sanitaria ci ha costretti prima a spostare le nostre date in avanti e poi a festeggiare non più in presenza, ma con gli strumenti della moderna tecnologia: le smart TV, i computer, i cellulari, le chat.

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Alla fine del viaggio, ovviamente, ci resta molta voglia di incontrarci presto dal vivo, di rivedere le luci della Città dei Balocchi illuminare anche la nostra fantasia e rischiarare il lato oscuro della realtà. Ma abbiamo anche preso coscienza di una realtà nuova, piena di possibilità, capace di portare il festival oltre i suoi confini (da tutta Italia si sono collegati in tanti) e di portare ospiti e amici dai quattro angoli del mondo fino alla nostra comunità di appassionati. Sono stati con noi, nella settimana del festival, autentici giganti del cinema e della letteratura: primo fra tutti l’irlandese John Banville che ha vinto il Premio Chandler per la letteratura (leggete il suo nuovo romanzo, Delitto d’inverno, in uscita il 15 aprile, non ve ne pentirete). E poi la regina del giallo svedese, Camilla Läckberg, che debutta come autrice televisiva con Hammarvik (troverete presto la serie su laF – la TV di Feltrinelli, su Sky 135), il maestro asiatico del-


In queste immagini, alcuni degli ospiti che hanno partecipato al Noir in Festival nelle 30 edizioni della sua storia In these images, some of the guests who participated in the Noir in Festival in the 30 editions of its history

la paura Kurosawa Kiyoshi (vincitore del premio alla carriera per il cinema) e l’australiana Jennifer Kent che ha rivoluzionato l’horror raccontandolo per la prima volta dal punto di vista delle donne. È stata un’edizione molto al femminile, la 30° di Noir in Festival: non solo perché cominciava l’8 marzo, giornata internazionale della donna, ma perché l’irruzione prepotente di una nuova generazione di autrici e protagoniste ha trionfato in TV come in libreria: la Lolita Lobosco dai romanzi di Gabriella Genisi o Mina Settembre dai romanzi di Maurizio De Giovanni, Pedra Delicado dalla penna di Alicia Giménez Bartlett, tutte serie TV amatissime che sono state con noi, insieme ai loro autori e ad altri campioni del noir come Roberto Costantini, Gianrico Carofiglio, Charlotte Link, Anthony Horowitz. E poi il cinema con i sei film del concorso internazionale tra cui vale la pena segnalare lo spagnolo No matarás di David Victori che

presto uscirà al cinema, anteprime d’eccezione come Bastardi a mano armata con Marco Bocci o Les apparences con Karin Viard, tutti i finalisti del Premio Caligari per il miglior film italiano dell’anno (promosso insieme all’università IULM di Milano), l’omaggio a un maestro del cinema di genere come Lucio Fulci, due padrini del Noir come Dario Argento e Gabriele Salvatores, l’esplosiva apparizione dei Manetti Bros. con le prime immagini inedite dell’atteso Diabolik. Insomma, è stata una vera festa, accompagnata al gran finale dalle cartoline d’auguri di tantissimi amici di ieri e di oggi. Cari amici di Como, voi siete stati con noi fin dalla prima volta sul Lago e ci siete stati anche questa volta, sulla Rete. Ma alla prossima non fate scherzi: luci sulla cattedrale, fuochi d’artificio in cielo, un presepe ideale disteso sulle due rive del Lario. Così festeggeremo insieme, già a dicembre.

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Noir in Festival: online with your eyes, on the lake with your heart

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t wasn't like the Perseverance spaceship to land on Mars, but also for Noir in Festival the spring of 2021 will remain a historic day: from March 8 to 13 we celebrated our 30th edition online, on digital platforms and social networks. Perhaps that name (Perseverance) also has a symbolic value for the history of the oldest and most famous Noir Festival, the only one where you can find books and films, famous people and unpublished stories, investigations and historical revisitations, all united by the "red thread" of mystery, fantasy, noir. We have been "persevering" in wanting to keep our roots in Lombardy, in Milan and on the shores of Lake Como even when the health emergency forced us first to move our dates forward and then to celebrate no longer in presence, but with the tools of modern technology: smart TV, computers, cell phones, chat rooms. At the end of the journey, of course, we are still very much looking forward to meeting up again soon, to see the lights of Toy Town illuminate our imagination and light up the dark side of reality. But we have also become aware of a new reality, full of possibilities, able to take the festival beyond its borders (many people from all over Italy have connected) and to

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bring guests and friends from the four corners of the world to our community of fans. During the week of the festival, authentic giants of cinema and literature were with us: first and foremost, the Irishman John Banville, who won the Chandler Award for literature (read his new novel, Winter Murder, which comes out on April 15th, you won't regret it). And then the queen of Swedish detective stories, Camilla Läckberg, who is making her debut as a television author with Hammarvik (you'll soon find the series on laF - Feltrinelli's TV, on Sky 135), the Asian master of fear Kurosawa Kiyoshi (winner of the Lifetime Achievement Award for Cinema) and the Australian Jennifer Kent who has completely changed horror fiction by telling it for the first time from the point of view of women. This was a very feminine edition, the 30th edition of Noir in Festival: not only because it began on March 8th, International Women's Day, but also because a new generation of female authors and protagonists triumphed on TV and in the bookstores: Lolita Lobosco from the novels of Gabriella Genisi or Mina Settembre from the novels of Maurizio De Giovanni, Pedra Delicado from the pen of Alicia Giménez Bartlett, all beloved TV series that were with us,

along with their authors and other champions of noir such as Roberto Costantini, Gianrico Carofiglio, Charlotte Link, Anthony Horowitz. And then the cinema with the six films of the international competition among which it is worth mentioning the Spanish No matarás by David Victori that will soon be released in theaters, exceptional previews such as Bastardi a mano armata with Marco Bocci or Les apparences with Karin Viard, all the finalists of the Caligari Award for the best Italian film of the year (promoted together with the IULM University of Milan), a tribute to a master of genre cinema such as Lucio Fulci, two godfathers of Noir such as Dario Argento and Gabriele Salvatores, the explosive appearance of Manetti Bros. with the first unreleased images of the long-awaited Diabolik. In short, it was a real party, accompanied at the grand finale by greeting cards from many friends of yesterday and today. Dear friends of Como, you have been with us since the first time on the Lake and you have been with us this time too, online. But for the next edition, don't try anything: lights on the cathedral, fireworks in the sky, an ideal crib stretched on the two shores of the lake. So we will celebrate together, already in December.



ADVERTSING

La Finanza che fa bene I

n ogni consulente vive l’idea curiosa di poter salvare il mondo del risparmio e gli investitori. Anche noi ci proviamo ogni giorno: senza annoiare i clienti, li aiutiamo a capire l’importanza di costruire un portafoglio sano ed adeguato ai loro obiettivi. Ognuno di noi infatti si impegna quotidianamente per raggiungere i propri risultati con un sano profitto. Perché quindi rischiare di vanificarli con una gestione inadeguata del patrimonio, un patrimonio che è frutto di tanto impegno, sacrifici, fatica? Ci presentiamo, siamo Francesca Sartorelli e Guido Di Maggio, due Private Banker di un primario istituto di credito in Italia, uno dei più solidi. Da circa un anno, dopo che l’Armageddon della pandemia ha sconvolto il pianeta e tante nostre certezze, abbiamo preso la decisione di sviluppare un nuovo modello di lavoro, capace di accompagnare i nostri clienti in un percorso di crescita affascinante e più produttivo, necessario più che mai oggi. Ci guida infatti la convinzione che, se già l’economia reale e tante aziende sono state messe a dura prova, almeno i “risparmi di una vita” devono necessariamente essere riposti al sicuro. Abbiamo quindi sviluppato un nuovo progetto in team, perché due teste pensano meglio di una! Una donna ed un uomo con due punti di vista per loro natura complementari, la sicurezza di sé e la forza, tipiche dell’uomo assieme alla sensibilità razionale comprensiva, innata della donna. Siamo diversi certo, ma al-

lineati e con identità di vedute e modalità di interpretazione e valutazione sui temi portanti della nostra attività. L’etica ci guida quando prestiamo la massima attenzione al cliente, al suo benessere finanziario, ed escludiamo a priori commissioni di ingresso, di uscita e di performance (fattori questi ultimi spesso nascosti al cliente). La lungimiranza, ci porta a costruire e partecipare a progetti sempre più sostenibili, progetti che abbiano nelle priorità dell’investimento l’attenzione al nostro futuro, al nostro pianeta, fino ad arrivare a certificarne la sostenibilità. Ci apprestiamo dunque a costruire dei portafogli in architettura aperta, utilizzando tutti i migliori strumenti a disposizione sul mercato, evitando ogni conflitto di interesse che forzi all’utilizzo di “prodotti di casa”. Per questo ricorriamo unicamente ad un servizio di consulenza, che risulti davvero la soluzione più efficiente per il cliente. Se il mondo d’altra parte sta marciando con sempre maggior accelerazione verso questa direzione, non possiamo più ragionare solo per investimenti geografici, come funzionava bene fino a pochi anni fa. Sentiamo invece forte la vocazione ad orientarci ai trend del futuro, che non aspettano nessuno, quei trend che stanno disegnandoci la strada da percorrere inevitabilmente, volenti o nolenti. Questo vogliamo dirvi: È arrivato il momento di guardare al futuro, di lasciare ciò che è ormai obsoleto e dirigerci verso la “Finanza che Fa Bene”.


Finance that does good

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very consultant nurses the curious idea of rescuing the savers and investors. We try the same every day without boring them, we help our clients to understand the importance of building a solid portfolio that satisfies their objectives. Each and every one of us strives on a daily basis to achieve results and bring in a healthy profit. Why then risk undermining assets with an inadequate management, assets put together with hard work and sacrifices? Let us introduce ourselves, we are: Francesca Sartorelli and Guido Di Maggio, two private bankers at the employ of a major, one of the most solid credit institutes in Italy. For the past year, after the pandemic Armageddon devastated the world and seriously damaged our confidence, we took the decision to develop a new model of work, capable of accompanying our clients along a more appealing, more productive growth path needed more than ever today. We are in fact guided by the conviction that if the real economy and many companies are already under tremendous pressure, at least the savers of a lifetime must be salvaged and reassured. We have therefore developed a new team project because two heads are better than one. A man and a woman with two different but complementary points of view, self confidence and force, typical of men, together with the inborn, rational sensitivity of women. We are different, sure, but aligned regarding point of view and way of interpretation and assessment concerning the important aspects of our work. Ethics guide us while we pay the utmost attention to our clients, their financial well-being and exclude commission at the outset, on leaving, or performance (often clients are not informed of these fees). Foresight leads us to build and participate in increasingly more sustainable projects, projects that give priority to our future, our planet, going as far as certifying their sustainability. We are therefore getting ready to build portfolios using all the best means available on the market, avoiding conflict of interest that imposes the use of 'local products.' For this aim we provide only to a consultancy service that really proves to be the most efficient for the client. If the world on the other side is moving in this direction with increasing acceleration, we can no longer reason in terms of geographically determined investment as happened until a few years ago. Instead, we strongly aim to follow future trends that wait for nobody, those trends that are indicating us the path to follow whether we like it or not. By this we mean: It's time t look into the future, leave behind what's obsolete, head towards: Finance that does good.

Nella foto Francesca Sartorelli e Guido Di Maggio private bankers su Como, Milano e Brianza


ADVERTSING

POTENZIATIVA Il nuovo benessere

IL DOTT. CLAUDIO TAVERA, SPECIALISTA IN MEDICINA DELLO SPORT E UNO DEI POCHISSIMI MEDICI ITALIANI CERTIFICATI NEGLI USA DALL’A4M IN MEDICINA ANTIAGING E RIGENERATIVA, ILLUSTRA I SERVIZI OFFERTI DA “POTENZIATIVA”, IL NUOVO CENTRO MEDICO APPENA APERTO IN CITTA’ MURATA A COMO ED ORIENTATO ALLA MEDICINA PREVENTIVA E DEL BENESSERE.

Egregio Dottore, ci può spiegare perché si definisce POTENZIATIVA? Si chiama così per un motivo particolare? Ebbene, con la creazione di questo centro medico vogliamo render concreto il messaggio lanciato nell’ultimo Codice di deontologia medica del 2014 quando si è iniziato a parlare di una disciplina emergente definita Medicina Potenziativa che aveva come obbiettivo principale l’ottimizzazione dello stato di salute tramite il potenziamento delle capacità psicofisiche dell’individuo. Il potenziamento biologico dell’organismo in un soggetto etichettato sommariamente come sano è il primum movens per poter ritardare l’insorgenza dei fattori di rischio di quelle patologie correlate all’avanzare dell’età. Quali sono le aree principali di intervento? Abbiamo in sostanza quattro macroaree di riferimento che abbracciano dei malesseri ed esigenze comuni ad una larga fascia della popolazione: aumentare l’energia fisica e mentale specialmente negli individui con stress psico fisico, stanchezza cronica e problemi della qualità del sonno; detox medicale per problemi legati a disordini nutrizionali, abuso di farmaci e alcool; raggiungimento del peso ideale tramite interventi oltreché sullo stile alimentare e l’attività fisica anche sul miglioramento del metabolismo basale e l’eliminazione di tossine. Infine, la prevenzione intesa come “Lifestyle Medicine”, che oserei definire “proattiva” e il well-aging specialmente per gli over 65. Come raggiungete questi obbiettivi sul paziente? Innanzitutto il nostro paziente preferiamo considerarlo “persona assistita” a giustificare l’approccio alla persona a 360 gradi che caratterizza la medicina potenziativa nonché il nostro metodo di medicina integrata. Oltre ad una diagnostica di primo e secondo livello tra cui annoveriamo analisi del DNA, test ormonali e markers infiammatori su campione di saliva e analisi del microbiota Intestinale, il core del nostro metodo riguarda specialmente cicli terapeutici a base di una combinazione di terapie praticate per via endovenosa. Queste ultime sono l’Ossigeno-Ozonoterapia Sistemica e la cosidetta I.V. Therapy.


Ci potrebbe spiegare in cosa consistono queste terapie? L’Ossigeno-ozonoterapia Sistemica, un tempo chiamata GAET o “autoemo”, consiste nella miscelazione con ossigeno e ozono di una piccola quantità di sangue prelevata temporaneamente dalla vena del paziente entro un kit sterile monouso per poi venir reinfusa. Questo trattamento migliora la risposta antiossidante dell’organismo, l’ossigenazione dei tessuti, modula la risposta immunitaria e riduce gli stati infiammatori cronici. Per I.V. therapy intendiamo invece dei protocolli particolari di flebo a base di vitamine, minerali ed aminoacidi che oltre a ripristinare il corredo ottimale di queste sostanze già presenti nel nostro corpo, ottimizza le funzioni metaboliche e di detossinazione. Entrambi i trattamenti, negli ultimi dieci anni di esperienza lavorativa, li ho protocollati e somministrati entro programmi curativi ad azione rigenerante per migliaia di utenti di famose medical spa italiane ed internazionali afferenti al turismo medicale e del benessere riscontrando dei risultati eccezionali.

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“Upgrade your health” è il vostro slogan. Come lo commenterebbe? La nostra salute necessita di un approccio medico nuovo, “aggiornato” nel poter gestire i cambiamenti subentranti che ci impone l’ambiente in cui viviamo ed il nostro stile di vita. L’intervenire sul potenziamento della vitalità che ci riserva la nostra età biologica è la chiave per assicurarci un invecchiamento di successo considerando l’incremento progressivo della vita media della popolazione generale e la parallela necessità di arginare l’impatto che hanno la gestione della malattia e della relativa riabilitazione sul sistema sanitario di una nazione evoluta.

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CLAUDIO TAVERA, MD, POST GRADUATE IN SPORTS MEDICINE AND BOARD CERTIFIED IN USA BY THE A4M IN ANTIAGING AND REGENERATIVE MEDICINE SHOWS THE FACILITIES OF THE BRAND NEW MEDICAL CENTER, POTENZIATIVA, JUST OPENED IN THE HEART OF THE HISTORICAL TOWN OF COMO TO ADDRESS PREVENTIVE MEDICINE AND WELLBEING

Why have you called it POTENZIATIVA? Is there a particular reason? We have set up this medical center in order to deliver a concrete message mentioned in the last Deontological Medical Code, 2014 in which a new, emerging branch of medicine called, Medicina Potenziativa (Enhancement Medicine) was defined whose target is to optimize the health status of an individual through the enhancement of his or her psycophysical performance. The biological enhancement of an individual considered “healthy” at first glance is the first step needed in order to delay the emerging risk factors that lead to the age-related diseases. Which are the main areas of intervention? Basically we have four macro-targets involving illnesses and common health issues among the population: to increase mental and physical energy in those individuals suffering psycophysical stress, chronic fatigue and sleep impairment; medical detox for nutritional disorders, medications or alcohol abuse; ideal weight management through interventions addressed not only to eating habits and physical activity but also to the improvement of the resting metabolic rate and toxin removal. Lastly, I'd define Lifestyle Medicine prevention in a proactive way and well-aging programs mainly for the over 65. How do you achieve these results with your patients? First of all we prefer to consider our patients as “assisted individuals” justifying a 360-degree full care for each individual. This is how we define this specific integrated medical approach not based on a single medical specialty supervision. Together with first and second level of diagnostics such as DNA testing, hormonal and pro-inflammatory markers testing on saliva samples and gut microbiota analysis we provide the core of our method that is based on specific therapeutical programs based on a combination of intravenous therapies. These consist of the Systemic Oxygen Ozonetherapy and the so called I.V. Therapy. Could you explain how these therapies work? Systemic Oxygen Ozonetherapy, also called Mayor Autohemotherapy (MAHT), consists in mixing a small sample of blood temporarily taken from the patient with oxygen and ozone in a single-use sterile kit which is then to re-injected into the bloodstream. This treatment improves the antioxidant response of the body, the oxygen delivery to the cells, modulates the immune response and reduces chronic inflammation. In I.V. Therapy we consider specific protocols of intravenous infusions based on vitamins, minerals and amino acids that function not only to replenish the right level of these substances in the body but also to improve the metabolism, rehydration and flushing out toxins. In the last ten years, I have created specific protocols combining both the therapies administered within curative and revitalizing programs for thousands of clients at prestigious med-spas in Italy and abroad on the international wellness tourism circuit. “Upgrade your health” is your slogan. How would you explain it? Our health needs an innovative medical approach, regularly updated to manage these changes that the environment we live in and our lifestyle impose on us. zThe interventions undertaken to enhance the potential vitality of our biological age could become the key to ensure successful aging considering the progressive increase in average longevity among the general population and the parallel need for containing the impact of managing diseases and the related rehabilitation on the healthcare system of a developed country.


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Fornire un progetto ben studiato, che permetta al cliente di scegliere l’intero interno, dove desidera vivere, circondato da tutto ciò che è stato valorizzato dalla combinazione di materiali e finiture pregiate. Un ambiente dove ogni dettaglio non è fine a sé stesso, e dove la scelta non viene da compromessi, ma da valutazioni di esperti designer e dalla qualità di RIVA. Riva Project si dedica al “contract”. La nostra esperienza ci permette di realizzare qualsiasi progetto in tutto il mondo e di studiare soluzioni uniche per ciascuno dei nostri clienti. Seguiamo il progetto in ogni fase e la politica aziendale si basa sulla professionalità, dove ogni piccolo dettaglio è attentamente studiato per garantirvi la perfezione dell’esecuzione. Capire il gusto del cliente solo da poche informazioni e lavorare costantemente per soddisfarlo, fa del Gruppo Riva un leader per il design e la professionalità. La produzione interna e il supporto di Riva Mobili D’Arte per l’arredamento classico e Rivatelier per l’arredamento contemporaneo, stanno dando a Riva Project il potere di gestire qualsiasi tipologia di progetto. Riva Project lavora principalmente in due modi, il primo è quello di seguire completamente il progetto dalla A alla Z, questo significa che Riva Project penserà al design, alla progettazione, al rilievo in loco, alla produzione di campioni, mock-up e disegni di esecutivi, realizzazione di tutte le parti del progetto, mobili, guardaroba, boiserie, finiture di pavimenti e soffitti, sanitari, ferramenta, porte, tappeti, tende, illuminazione e accessori, spedizione e installazione. Il secondo modo è quello di essere l’esecutore del progetto, come appaltatore principale. In questo caso, il cliente ha già il suo designer e il progetto di allestimento e Riva Project gestisce la produzione e la parte importante del coordinamento del lavoro con tutti gli altri fornitori del progetto. Lavorare in armonia e garantire al cliente l’alta qualità di ogni parte del lavoro di allestimento del progetto è il punto cardine della nostra filosofia. Il servizio di installazione può essere richiesto dal cliente e Riva Project offre un servizio completo di installazione e supervisione con un team locale di installatori. Flessibilità e problem solving, ci permettono di intervenire in progetti già in corso e garantire ai clienti il completamento del progetto e risolvere eventuali problematiche. Riva Project rappresenta il talento Italiano per l’arredamento di lusso e Vi garantisce un design unico e un progetto totalmente Made In Italy.

To provide a well-studied project, that allows the client to choose the entire interior, where he desires to live, surrounded by everything that has been valued by the combination of precious materials and finishing. An ambience where every detail is not up to itself, and where the choice does not come by compromises, but by valuations of the expert designers and the quality of RIVA. Riva Project is dedicated to the “Contract”. Our experience permits us to achieve and accomplish any project all around the world and to study unique solutions for each of our clients. We follow the project in every step, our company policy that is based on proficiency where every small detail is carefully studied to guarantee you the accomplishment perfection. Understanding the client’s taste and requirements just from a few pieces of information, and work constantly to fulfil that, which is making Riva Group a leader in the design and the professionalism. The internal production and the support of Riva Mobili D’Arte for classic furniture and Rivatelier for contemporary furniture have empowered Riva Project to manage any type of Project. Riva Project works mainly in two ways, the first one is to follow completely the project from A to Z, this means Riva Project will think about the design, the survey of the site, production of samples, mock-up and shop drawings, the production of all parts of the project, “furniture, wardrobe, Boiserie, finishing of flooring and ceiling, sanitary, ironwork, doors, carpets, curtains, lighting, and accessories shipping and installation”. The second way is to be the executor of the project, as the main contractor. In this case, the client already has his designer, as well the he has the fit-out project design, and Riva Project manages the production, and the most important part of coordinating the work with all the other suppliers of the project. Work in harmony, and guarantee to the client the high quality of each aspect of the project fit-out, are the main point in our philosophy. The service of installation can be required by the client, and Riva Project offers a full service of installation and supervision with a local team of installers. Flexibility and problem-solving permit us to manage projects that have been already ongoing and guarantee customers the compliment of the project and solve any problems. Riva Project represents the Italian Talent for Luxury Living and guarantees you a unique design and a completely Made in Italy project.

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ANNIVERSARY

2001 - 2021 20 ANNI DI AMICIZIA

per il Territorio per i Grandi Eventi per la Cultura per l'Arte per la Solidarietà per lo Sport


®

Signore Sanna & Pini Snc

Agenzia Saronno De Gasperi

Fabrizio Milesi

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ANTINCENDIO

Finanziaria

Le Perray S.p.A.

Partner

RISTORANTE IMBARCADERO

MENAGGIO & CADENABBIA GOLF CLUB


Alessandro Tessuto

Daniele Brunati

Silvio Santambrogio

Mario Pittorelli

Presidente

Past President

Coordinatore Generale

Presidente Onorario

Amici di Como guarda al futuro di Rosaria Casali

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mici di Como è un’Associazione di imprenditori che opera a favore del territorio dal 2001. Nel corso di questi vent’anni ha saputo rinnovarsi proponendo agli associati iniziative coerenti con l’obiettivo prefissato di essere utile al territorio, grazie alla fiducia, alla partecipazione e al sostegno dei singoli associati. L’agire che sin dall’inizio connota Amici di Como è l’Amicizia, ancora oggi pilastro portante che permette all’associazione di restare coesa e affrontare le sfide. Fondamentali sono le motivazioni, l’impegno e la visione di coloro che operano concretamente per raggiungere gli obiettivi dell’associazione: dal coodinatore generale Daniele Brunati ai presidenti Mario Pittorelli e Silvio Santambrogio che si sono avvicendati nei due decenni, dal neo presidente Alessandro Tessuto ai Consiglieri eletti dei diversi direttivi che si impegnano personalmente, tutti insieme, forti delle loro esperienze professionali, creano un sistema relazionale in grado di interconnettersi con gli associati e con le realtà pubbliche e private del territorio. Obiettivi ambiziosi commisurati alle risorse e alle capacità dell’associazione, rilevanti e nel contempo realistici e realizzabili, hanno contribuito a portare a termine grandi progetti per un miglioramento del tessuto sociale, della qualità della vita delle persone, della solidarietà e a favore

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del territorio attraverso i grandi eventi, la valorizzazione della cultura, dell’arte, dello sport, del turismo e dell’economia. Determinante è stato l’investimento economico che ha permesso nel corso dei due decenni, di promuovere, sponsorizzare e sostenere oltre 100 iniziative: dalla riapertura di parte della passeggiata a lago alla donazione del monumento Life Electric su progetto dell’archistar Daniel Libeskind, dal charity event con George Clooney al grande concerto del Coro della Cappella Musicale Sistina in Cattedrale, dal Magic Light Festival della manifestazione natalizia Como Città dei Balocchi al Lake Como Christmas Light, dal Dono a Natale alle iniziative di intervento per il contrasto alla pandemia Covid-19, dall’arrivo del Giro di Lombardia alle gare di Canottaggio, dal restauro di parte della Quadreria del Duomo al ripristino della storica fontana di Viale Geno, dai Convegni del Sestante all’editoria e molte altre ancora. Amici di Como, con la sua energia, con le competenze degli associati e la guida direzionale unite alle risorse proprie, affronterà il presente e il futuro con lo spirito che le appartiene basato sull’Amicizia, la fiducia, la condivisione, la determinazione e la dinamicità, anche per i prossimi vent’anni con lo sguardo rivolto alla sostenibilità e alle nuove generazioni del comprensorio del Lago di Como.


Giovanni Anzani

Fabrizio Milesi

Rosaria Casali

Alberto Frigerio

Filippo Santambrogio

Vittorio Barbieri

Vice Presidente

Consigliere delegato

Tesoriere

Consigliere delegato

Segretario generale Consigliere delegato

Consigliere delegato

Amici di Como looks for the future

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mici di Como is an association of entrepreneurs that has been working for the territory since 2001. During these twenty years it has been able to renew itself proposing to its members initiatives to reach the goal to support the territory, thanks to the trust, the participation and the support of each member. The action that since the beginning characterizes Amici di Como is the Friendahip, still today the main pillar that allows the association to remain cohesive and face the challenges. Fundamental are the motivations, the commitment and the vision of those who work concretely to achieve the objectives of the association: from the general coodinator Daniele Brunati to the presidents Mario Pittorelli and Silvio Santambrogio who have taken turns in the two decades, from the new president Alessandro Tessuto to all the elected Councillors of the different boards who are personally committed, strong of their professional experiences create a relational system able to interconnect with the members and with the public and private realities of the territory. Ambitious goals commensurate with the resources and capabilities of the association, relevant and at the same time realistic and achievable, have helped to carry out major projects for

an improvement of the social fabric, the quality of life of people, chiarity and in favor of the territory through major events, the enhancement of culture, art, sports, tourism and economy. Determinant has been the economic investment that has allowed in the course of two decades, to promote and support over 100 initiatives: from the reopening of part of the lakeside promenade to the donation of the Life Electric monument designed by archistar Daniel Libeskind, from the charity event with George Clooney to the great concert of the Sistine Chapel Choir in the Cathedral, from the Magic Light Festival of the Como Città dei Balocchi Christmas event to Lake Como Christmas Light, from the Gift at Christmas to the initiatives of intervention for the fight against the Covid-19 pandemic, from the arrival of the Giro di Lombardia to the Rowing races, from the restoration of part of the Quadreria del Duomo to the restoration of the historic fountain in Viale Geno, from the Conferences of the Sestante to publishing and many others. Amici di Como, with its energy, the skills of its members and the directional leadership combined with its own resources, will face the present and the future with the spirit that belongs to it based on Friendship, trust, sharing, determination and dynamism, even for the next twenty years with an eye to sustainability and the new generations of the Lake Como area.

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per i GRANDI EVENTI

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per il TERRITORIO

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per la CULTURA

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per l'ARTE ARTE

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per lo SPORT

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foto © Andrea Butti, Maurizio Camponovo, Francesco Corbetta, Maurizio Moro, Carlo Pozzoni, Mattia Vacca, Archivio TBM Service

per la SOLIDARIETÀ

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Recupero fontana Viale Geno, 2011

Ripristino temporaneo “Passeggiata Amici di Como”, 2013

Monumento Life Electric, 2015

Como Magic Light Festival, 2015-2016

15 anni d’Amore per Como e il suo lago 15 years of love for Como and Lake Como amicidicomo.it

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L’arte della stampa

LUIGI PIOTTI, "Il Pian di Spagna, Lago di Como" cm 37 x 60, olio su tela

Luigi Piotti è nato a Como nel 1949 dove vive e lavora. È passato dai più svariati mestieri artistici quali il disegno tessile e la grafica pubblicitaria non disdegnando l’insegnamento artistico. Le sue opere sono caratterizzate dalla presenza intatta e silenziosa atmosfera del nostro lago. L’artista si disegna con tratto preciso, nitido è di sapore classico che ne distingue tutte le sue opere, non ignorando ultimamente l’impressionismo informale, (che ben si sposa con il paesaggio lacustre) con il quale si sta cimentando.

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Giovanni Sacchi, un eroe della vita di Daniele Brunati

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ino a 57 anni la vita di Giovanni Sacchi è stata quella di una persona che lavorava, aveva una dolce moglie, usciva con gli amici a ridere e a scherzare, la casetta vicino al lago, la palestra tutte le settimane…insomma, stava benissimo e mai avrebbe potuto immaginare quello che stava per accadergli. Fin qui una storia normale. Un giorno dopo gli esami del sangue, una diagnosi immediata e chiarissima: leucemia. I medici non gli nascosero la verità, la malattia era potenzialmente letale, con pochissime probabilità di guarire. Inizia un’altra storia, la storia di un magico amico. Un racconto duro, a volte drammatico, ma ricco di umanità, spunti positivi e incontri speciali, come con i medici che lo hanno avuto in cura, una testimonianza che vuole essere un esempio per chi sta vivendo la sua stessa storia. Il suo calvario è stato vissuto tra diversi ospedali. Paziente, gentile, mite, raccontano i medici, entrava e usciva dai reparti come fosse casa sua. Giovanni ha avuto coraggio di fronte a un problema così grande, non ha perso la testa, è rimasto tranquillo, quello di sempre, riusciva a trasferire la sua enorme forza interiore senza mai drammatizzare, anzi con la voglia di scherzare sulla sua vita. Ha affrontato quei giorni difficili con la serenità di chi, inguaribile incosciente, pensava “ce la farò anche questa volta”. Era come se avesse il desiderio di sfidare e affrontare la malattia per guarire velocemente, ha combattuto con forza e con rabbia senza mai un lamento, anche quando gli rimaneva una sola cellula sana nel sangue. Non ha mai fatto pesare la sua sofferenza, sorprendeva con il suo sorriso aperto e coinvolgente, parlava della fiducia che riponeva nella ricerca e nei medici che lui considerava straordinari, era pronto per un percorso lungo, doloroso e difficile, consapevole che la sua vita avrebbe avuto una durata già scritta e che le sue torture sarebbero servite a dare speranza ad altri. E sua moglie Nadia? La sua ombra, sempre accanto, compagna, infermiera, amica e mamma. Quando ho saputo che se ne era andato, senza neanche poterlo salutare, è stato come sbattere contro un muro, una delle poche volte in cui ho pianto, pensando a una delle sue ultime frasi: “Sei una persona fortunata, ricordati che ogni giorno puoi camminare, correre, rimanere in piedi anche su una gamba sola, gustare quello che mangi…oggi, domani, tra un mese o un anno con gli amici, fallo per te ma fallo anche per me”. Ora capisco il valore di quelle parole. Il giorno dopo, pensando all’amico scomparso, non riuscivo a togliermi la tristezza. Perché allora non scrivere qualcosa di lui per ricordare un amico che mi ha visto crescere, con cui ho passato momenti gioiosi e tristi, un uomo che ha cercato di rimanere attaccato alla vita, illuso e inesorabilmente consumato da un male incurabile, giorno dopo giorno? Giovanni con determinazione, senza mai cedere all’atroce sofferenza, senza paura, ha continuato a respirare. Un eroe, come tutti coloro che in questo momento stanno resistendo alle malattie più gravi per continuare “solo” a vivere. Noi, il più delle volte, lo dimentichiamo.

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iovanni's life was the one of a man who worked, had a sweet wife, went out with his friends to laugh and joke, a small house near the lake, the gym every week...in short, he was 57, he was fine and he could never have imagined what was going to happen to him. So far a very ordinary story. One day after he had his blood test, he got an immediate and very clear diagnosis: leukemia. The doctors did not hide the truth, the disease was potentially lethal, with very little chance of recovery. Another story begins, the story of a wonderful friend. A hard story, sometimes dramatic, but full of humanity, positive aspects and special experiences, as with the doctors who treated him, a testimony that wants to be an example for those who are living the same experience. His suffering was lived between different hospitals. Patient, kind, mild, the doctors say, he went in and out of the units as if it was his home. Giovanni faced such a big problem with his courage, he didn't lose his mind, he stayed calm, the same as always, he was able to transfer his great inner strength wi-thout ever dramatizing, on the contrary he was able to joke about his life.He faced those difficult days with the confidence of someone who, incurable unconscious, thought "I'll make it this time too". It was as if he had the desire to defy and face the disease to heal quickly, he fought with strength and anger without ever a complaint, even when he had only one healthy cell left in his blood. He never let his suffering be a burden, he surprised with his open and engaging smile, he spoke of the trust he placed in research and in the doctors he considered extraordinary, he was ready for a long, painful and difficult path, aware that his life would have had a duration alrea-dy written and that his tortures would have served to give hope to others. And his wife Nadia? His shadow, always by his side, companion, nurse, friend and mother. When I learned that he was gone, without even being able to say goodbye, it was li-ke crashing into a wall, one of the few times I cried, thinking of one of his last sen-tences: "You are a lucky person, remember that every day you can walk, run, stand even on one leg, taste what you eat...today, tomorrow, in a month or a year with your friends, do it for yourself but do it for me too". Now I understand the value of those words. The next day, thinking about the missing friend, I couldn't shake the sadness. I was thinking about the topic for the Magic Lake editorial. So I thought I would write something about him to remember a friend who saw me growing up, with whom I spent joyful and sad moments, a man who tried to stay attached to life, disil-lusioned and inexorably consumed by an incurable disease, day after day. Giovanni with determination, without ever giving in to the atrocious suffering, without fear, continued to breathe. A hero, like all those who at this time are resisting the most se-rious diseases to continue "only" to live. Most of the time we just forget that.

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EVENTI

Un Dono a Natale di Elisabetta Comerio

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n Dono a Natale è stato il grande progetto sociale voluto da Amici di Como in chiusura del 2020. Un’iniziativa nata per dare supporto a tante famiglie in difficoltà che si è trasformata in un’importantissima cordata di generosità. L’iniziativa Un Dono a Natale è stata sostenuta da: Intesa Sanpaolo, Rio Mare Bolton Food, Rodacciai, Bianchi Group, Zetacarton, Bennet, Chicco Artsana, Sicuritalia, Poliform, Softer, Gentili Mosconi, Clerici Tessuto, Saati, Serates, Larioseta, Vico Spa, Confindustria Como, Caffè Milani, Fumagalli Salumi, Il Birrificio di Como, La Folgorina, Autotorino, La Fiorida, Il Griso, Plozza Vini Tirano, Ambrosoli, Pallacanestro Cantù, Granmercato, Cantaluppi Tavernerio, Eurospin, Carnini, Valeria Ortelli, Paola Gentili, Francesca Sartorelli, Rosanna Rigamonti, Carolina Tagliabue. Un Dono a Natale ha avuto la collaborazione fondamentale da La Stecca Classe 1958 e di Siticibo-Banco Alimentare. Anteas Servizi con i propri volontari, LEGAMI, i ragazzi della Mistagogia dell'oratorio di Rebbio e la Parrocchia di Rebbio e Ca-

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merlata hanno dato un importante e fattivo contributo per la parte logistico-organizzativa. Ha collaborato al progetto Croce Azzurra ODV. L’obiettivo iniziale era quello di realizzare 500 pacchi dono. Piano piano, il progetto è cresciuto e si è allargato ed è stato oltrepassato il traguardo dei 1.000 pacchi dono distribuiti ad altrettanti nuclei famigliari del territorio. Nei pacchi preparati, sono stati inseriti beni di prima necessità, ma anche alimenti natalizi e giocattoli per un totale di oltre 30 prodotti. Sono state un centinaio le associazioni, le parrocchie e i comuni che hanno potuto distribuire alle famiglie di riferimento questo dono natalizio. Il progetto ha avuto il patrocinio della Diocesi di Como e di S.E. Monsignor Oscar Cantoni, Vescovo di Como e ha anche ricevuto una lettera apprezzamento di Mons. Mario Delpini, Arcivescovo di Milano: “Sono grato per “Un dono a Natale”. Incoraggio con cordialità e stima questa iniziativa provvidenziale per persone e famiglie in difficoltà, proprio a Natale, proprio quest’anno. Grazie per quello che fate”.


A Gift at Christmas

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n Dono a Natale ("A Gift at Christmas") was the great social project sponsored by Amici di Como at the end of 2020. This initiative was born to give support to many families in need and it turned into a very important charity event. The project "Un Dono a Natale" was supported by: Intesa Sanpaolo, Rio Mare Bolton Food, Rodacciai, Bianchi Group, Zetacarton, Bennet, Chicco Artsana, Sicuritalia, Poliform, Softer, Gentili Mosconi, Clerici Tessuto, Saati, Serates, Larioseta, Vico Spa, Confindustria Como, Caffè Milani, Fumagalli Salumi, Il Birrificio di Como, La Folgorina, Autotorino, La Fiorida, Il Griso, Plozza Vini Tirano, Ambrosoli, Pallacanestro Cantù, Granmercato, Cantaluppi Tavernerio, Eurospin, Carnini, Valeria Ortelli, Paola Gentili, Francesca Sartorelli, Rosanna Rigamonti, Carolina Tagliabue. "Un Dono a Natale" received the fundamental collaboration of La Stecca Classe 1958 and Siticibo-Banco Alimentare. Anteas Servizi with its volunteers, LEGAMI, the boys of the Mistagogia of the oratory of Rebbio and the parish of Reb-

bio and Camerlata gave an important and effective contribution for the logistical and organizational part. Croce Azzurra ODV also collaborated in the project. The initial objective was to create 500 gift packages. Slowly, the project has grown and increased and the goal of 1,000 gift packages distributed to as many households in the area has been reached. In the packages prepared, were included basic necessities, but also Christmas food and toys for a total of over 30 products. About a hundred associations, parishes and municipalities were able to distribute this Christmas gift to the families of reference. The project, we would like to stress, had the patronage of the Diocese of Como and of H.E. Monsignor Oscar Cantoni, Bishop of Como and also received a letter of appreciation from Monsignor Mario Delpini, Archbishop of Milan: "I am grateful for this initiative "A gift at Christmas". I encourage with cordiality and esteem this providential initiative for people and families in difficulty, precisely at Christmas this year. Thank you for what you do."

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EVENTI

Como Città dei Balocchi Online Edition di Marina Moretti

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a tradizionale manifestazione natalizia Città dei Balocchi è stata realizzata quest’anno in versione digitale ed è così riuscita a offrire momenti di svago e divertimento alle famiglie con un grande palcoscenico di eventi online, spettacoli, laboratori, letture, musica, storie, teatro, ricette, consigli e molto altro ancora, come il tradizionale mercatino e il concorso dedicato all’animale del cuore. Un calendario giornaliero che continua ad essere visto anche ora su cittadeibalocchi.it e sulle pagine facebook e instagram. Per Città dei Balocchi Online Edition, promossa da Consorzio Como Turistica e sponsorizzata da Amici di Como, sono state coinvolte diverse

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Como

realtà del territorio: ABIO, Aero Club Como, Albo degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Como, ArcheVita, Associazione Carducci, Briantea84, Celtic Harp Orchestra, Centro addestramento Cani guida di Limbiate, CiaoComo, Compagnia Pigliapupazzi, Comune di Cernobbio, Villa Bernasconi, Clio circolo di lettura, iCorbetta, Decomm, Enaip Lombardia, Famiglia Comasca, IH Team Lingue Como, Leo Club Como Chronos, La Nostra Famiglia, Lions Club Como Plinio il Giovane, Luminanda, Museo della Seta, Noir in Festival, Nota su Nota, Orchestra da camera di Como Franz Terraneo, Opera Kids, Palio del Baradello,

Pallacanestro Cantù, Parolario, Premio internazionale di letteratura Città di Como, Teatro Sociale, Teatro in centro, Villa Carlotta, Villa del Balbianello, Ufficio per la Catechesi Diocesi di Como, Settimanale della Diocesi, Pastorale giovanile della diocesi di Como, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Protezione Civile, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, S.E. Mons Oscar Cantoni Vescovo di Como, Alessandra Bonduri Assessore Comune di Como, Luca Argentero, Ivana Spagna, Beatrice Carbone, Daniel Lumera, Stefano Misesti, Giorgio Albonico, Rachele Marchegiani, Vanna Schiera, Sandra Pecchielan, Alessandra Butti.


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his year the traditional Christmas event Città dei Balocchi has been digitally produced and has thus been able to offer moments of fun and entertainment to families with a large stage of online events, shows, workshops, readings, music, stories, theater, recipes, tips and much more, such as the traditional market and the contest dedicated to the favourite pet. A daily calendar that continues to be seen even now on cittadeibalocchi.it and on the facebook and instagram pages. For Città dei Balocchi Online Edition, promoted by Consorzio Como Turistica and supported by Amici di Como, different companies of the territory were involved: ABIO,

Aero Club Como, Albo degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Como, ArcheVita, Associazione Carducci, Briantea84, Celtic Harp Orchestra, Centro addestramento Cani guida di Limbiate, CiaoComo, Compagnia Pigliapupazzi, Comune di Cernobbio, Villa Bernasconi, Clio circolo di lettura, iCorbetta, Decomm, Enaip Lombardia, Famiglia Comasca, IH Team Lingue Como, Leo Club Como Chronos, La Nostra Famiglia, Lions Club Como Plinio il Giovane, Luminanda, Museo della Seta, Noir in Festival, Nota su Nota, Como Chamber Orchestra Franz Terraneo, Opera Kids, Palio del Baradello, Pallacanestro Can-

tù, Parolario, Città di Como International Prize for Literature, Teatro Sociale, Teatro in centro, Villa Carlotta, Villa del Balbianello, Office for the Catechesis Diocese of Como, Settimanale della Diocesi, Pastorale giovanile della diocesi di Como, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Protezione Civile, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, S. E. Mons Oscar Cantoni Vescovesco. E. Mons Oscar Cantoni Bishop of Como, Alessandra Bonduri Councilor of Como, Luca Argentero, Ivana Spagna, Beatrice Carbone, Daniel Lumera, Stefano Misesti, Giorgio Albonico, Rachele Marchegiani, Vanna Schiera, Sandra Pecchielan, Alessandra Butti.

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EVENTI

Concerto di Natale

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a musica fa bene, ora è più necessaria che mai e nella sera della Vigilia si è tenuto il primo Concerto di Natale in streaming dedicato a tutti e in particolare agli operatori sanitari e ai malati ricoverati in ospedale che hanno potuto assistervi grazie alla collaborazione con gli ospedali di Como, San Fermo, Erba, Menaggio e Gravedona e di CiaoComo. Registrato nelle sale dell’Associazione Carducci il giorno prima, è stato diffuso nella Santa Notte sui canali social, sul canale youtube di “Como Città dei Balocchi” ed è stato visto da quasi 1300 persone anche nelle settimane seguenti. Grazie a Federica Andreoli e all’Orchestra da camera di Como Franz Terraneo, diretta da Beppe Crosta con viola solista Gianni De Rosa, questo straordinario concerto, ha proposto brani scelti per celebrare il Natale che attingono al lavoro di tre grandi compositori del periodo barocco: Johann Sebastian Bach (Suite n. 3 in Re maggiore per orchestra), Georg Friedrich Telemann (Concerto per viola e orchestra) e Arcangelo Corelli (Concerto grosso fatto per la notte di Natale). Patrocinato da numerosi Enti pubblici e privati tra i quali il Comune di Como e il Lions Club Como Plinio il Giovane, è stato realizzato grazie alla sponsorizzazione di Amici di Como, Proxital e Consorzio Como Turistica nel segno della tradizione del grande Concerto che per oltre un lustro si è tenuto nella Chiesa Cattedrale di Como.

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usic is good for you, now it's more necessary than ever and in the evening of Christmas Eve was held the first Christmas Concert streaming dedicated to all and in particular to health workers and hospitalized patients who were able to attend thanks to the collaboration with the hospitals of Como, San Fermo, Erba, Menaggio and Gravedona and CiaoComo. Recorded in the halls of the Carducci Association the day before, it was broadcasted in the Holy Night on social channels, on the youtube channel of "Como Città dei Balocchi" and was seen by almost 1300 people also in the following weeks. Thanks to Federica Andreoli and the Chamber Orchestra of Como Franz Terraneo, conducted by Beppe Crosta with solo viola Gianni De Rosa, this extraordinary concert, has proposed pieces chosen to celebrate Christmas that draw on the work of three great composers of the Baroque period: Johann Sebastian Bach (Suite No. 3 in D major for orchestra), Georg Friedrich Telemann (Concerto for viola and orchestra) and Arcangelo Corelli (Concerto grosso made for Christmas). Sponsored by numerous public and private entities including the Municipality of Como and the Lions Club Como Plinio il Giovane, the concert was realized thanks to the sponsorship of Amici di Como, Proxital and Consorzio Como Turistica in the name of the tradition of the great Concert that for over five years has been held in the Cathedral Church of Como.

Como

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EVENTI

Nella foto da sinistra, Alessandra Bonduri, assessore Politiche Educative del Comune di Como, Giovanna Sironi, Melvin Jones, Lions Club Como Plinio il Giovane In the photo, from the left, Alessandra Bonduri, councilor for educational policies of the municipality of Como, Giovanna Sironi, Melvin Jones, Lions Club Como Plinio il Giovane Infanzia Varesina

Una lettera A BABBO NATALE di Elisabetta Comerio foto A3

Infanzia Via Acquanera

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In queste pagine alcune delle letterine scritte a Babbo Natale dai bimbi delle scuole di Como In these pages, some of the letters written to Santa Claus by the children of the Como schools

Primaria Tavernola

Primaria Brambilla


Primaria Sinigaglia

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Infanzia Trecallo

nche quest’anno Consorzio Como Turistica, con la versione online della tradizionale manifestazione natalizia Como Città dei Balocchi, ha voluto essere vicino ai bambini delle scuole dell’infanzia e primarie, che fin dall’inizio hanno partecipato alle tante iniziative ludico-didattiche proposte nel corso delle 26 edizioni. Grazie alla determinante condivisione da parte del Comune di Como, in particolare dell’assessore alle Politiche Educative, avv. Alessandra Bonduri, e insieme al Lions Club Como Plinio il Giovane da sempre accanto agli alunni delle scuole con i Service “Poster per la Pace” e “Progetto Martina”, sono state distribuite “Cassette postali di Babbo Natale” in cartone, realizzate dall’azienda Zetacarton, storico partner dell’evento, alle 21 scuole dell’infanzia e

Primaria Perti

Istituto Matilde di Canossa

primarie che hanno aderito all’iniziativa. All’interno di questa cassetta i bambini hanno potuto imbucare il proprio pensiero rivolto a Babbo Natale a termine di un anno così diverso. Sono state imbucate oltre 700 letterine, i cui contenuti rispecchiano i desideri dei bambini di ritornare ad abbracciarsi, di rivedere i nonni, i compagni e gli amici e, soprattutto che venga sconfitto il virus e che tutti i bambini possano avere affetto, cibo e doni, con un’attenzione speciale alle persone bisognose che possano avere una casa. Alle 111 classi che hanno partecipato verrà donato un calendario 2021 con le foto dei cuccioli dei Cani Guida Lions che da oltre 60 anni sono al fianco quotidianamente delle persone non vedenti e ipovedenti, regalando loro un’autonomia e sicurezza sociale.

Primaria Giussani

Primaria Cuzzi

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Infanzia Rebbio

Infanzia Tavernola

Infanzia Raschi

Primaria Muggio

Primaria Acquanera

Primaria Civiglio

A letter to Santa Claus

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lso this year Consorzio Como Turistica, with the online version of the traditional Christmas event Como Città dei Balocchi, wanted to be close to the children of kindergartens and elementary school, who from the beginning have participated in the many recreational and educational initiatives proposed during the twenty-six editions. Thanks to the significant support of the Municipality of Como, in particular of the Councillor for Educational Policies, Alessandra Bonduri, and together with the Lions Club Como Plinio il Giovane, which has always been close to the school children with the Service "Poster per la Pace" and "Progetto Martina", "Santa Claus mailboxes" made of cardboard, created by Zetacarton, a historical partner of the event, were distributed to the 21 preschool and elementary school that participated in the initiative. Inside this box, children were able to mail their thoughts to Santa Claus at the end of a year so different. More than 700 letters were mailed, whose contents reflect the children's wishes to return to hug each other, to see their grandparents, classmates and friends and, above all, that the virus be defeated and that all children may have affection, food and gifts, with special attention to people in need who may have a home. The 111 classes that participated will be donated a 2021 calendar with photos of the Lions Guide Dogs puppies that for over 60 years have been at the side every day of blind and visually impaired people, giving them autonomy and social security. Primaria IV Novembre

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CONTEST

CHIARA TAGLIABUE

Concorso fotografico L'ANIMALE DEL CUORE di Elisabetta Comerio

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n occasione dell’edizione digitale della manifestazione Città dei Balocchi, Consorzio Como Turistica e Lions Como Plinio il Giovane, con la condivisione del Distretto Lions 108Ib1 hanno proposto il concorso fotografico dal tema “animale del cuore”. Circa 200 le foto di molti animali domestici ricevute, come cani e gatti, ma anche curiose e divertenti immagini di animali del cuore come galline, oche, capre, conigli, pecore, cavalli,... Una giuria composta da fotografi professionisti e da rappresentanti di Consorzio Como Turistica e del Club Lions Como Plinio il Giovane ha selezionato 40 immagini che verranno esposte in uno studio fotografico di Como e presso il Centro di addestramento Cani Guida Lions di Limbiate. Il concorso, finalizzato alla promozione del Servizio Cani Guida, è stato l’occasione per fare conoscere questo importante Service per la Vista che i Lions donano alle persone non vedenti attraverso il cane guida, un gesto concreto per dare pari opportunità, integrazione sociale e un po' di autonomia a coloro che non possono vedere. Grazie a Consorzio Como Turistica i 40 selezionati riceveranno in dono il “Canendario” dei Cani Guida.

MARISA J. 110

TESSA MARZORATI Como

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n the occasion of the digital edition of the event Città dei Balocchi, Consorzio Como Turistica and Lions Como Plinio il Giovane, with the sharing of the Lions District 108Ib1 have proposed the photo contest with the subject "animal of the heart ". About 200 photos of many pets received, such as dogs and cats, but also curious and funny images of animals of the heart such as chickens, geese, goats, rabbits, sheep, horses,... A jur y composed of professional photographers and representatives of Consorzio Como Turistica and of the Lions Club Como Plinio il Giovane selected 40 pictures that will be exhibited in a photographic studio in Como and at the Lions Guide Dog Training Center in Limbiate. The contest, aimed at promoting the Guide Dog Ser vice, was an opportunit y to make known this important Ser vice for Sight that Lions give to blind people through the guide dog, a concrete gesture to give equal opportunities, social integration and a little bit of autonomy to those who cannot see. Thanks to Consorzio Como Turistica the 40 selected will receive as a gif t the "Canendario" of Guide Dogs.

SIMONA CRISCUOLO

RENZA SOLARI


ALESSIA BIANCHI

ANNALISA CATTANEO

ANNALISA MARCIANI

CAROLA INFOSINI

CLAUDIA FAVERIO

CRISTINA FRATTINI

DAVIDE CANTONI

ENRICA GRASSI

BETTINA SEMERARO

CECILIA CASELLA

DANIELA CALLIGARICH

GILBERTO PELLA FEDERICO FAVERIO

GIACOMO B.

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GRETA ALBONICO LEILA CAMPANINI GIULIA FAVERIO

ELENA GALLI LUISA BIONDI

MATTEO COLOMBO

MAURIZIO MORO

MIMOSA RAVAGLIA NADIA BABA

ROBERTA CATTANEO

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ROBERTO POLCI

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VALENTINA GHINATO


VANNA SCHIERA ALESSIA BIANCHI

IVANA SPAGNA

ANTONELLA C

SARA BALZAN MARCO ALBONICO CATERINA FAVA

MARCO TAGLIABUE

ANNA INSOGNA

ELENA GRASSI

MARINA RUSSELLO DEBORA V Como

SANDRA PECCHIELAN

STEFANIA SPATA

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alla città natale di Alessandro Volta è stato lanciato un messaggio di speranza nel Natale più difficile degli ultimi anni: si è acceso Christmas Light Tree, una torre di luce alta fino a 5 chilometri nel buio del cielo a evocare un simbolico albero di Natale per riscoprire ciò che da sempre è sinonimo di splendore, vita, gioia, bellezza e pace. L’iniziativa – che ha avuto come main sponsor Amici di Como ed è stata organizzata da Consorzio Como Turistica, con il Patrocinio del Comune di Como – si pone in continuità con la tradizione avviata a New York nel 2002 per commemorare le vittime delle Torri Gemelle. Quell'evento ha aperto la strada ad altri innumerevoli progetti: da Sidney a Singapore, da Bruxelles a Belgrado a Hong Kong, Rio de Janeiro, Dubai, San Pietroburgo o Reykjavik, sono decine gli spettacoli di luce che interpretano ogni volta un contesto particolare per dar forma a sogni o aspirazioni, sempre e solo attraverso il gioco creativo di luci sfolgoranti, multiformi, dai colori can-

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gianti, inafferrabili e potenti. Se il Tribute in Light, due torri luminose formate da 88 fari accesi ogni anno nella notte dell’anniversario dell’attentato terroristico, celebra lo spirito indistruttibile di New York, il Christmas Light Tree ha voluto essere un segno di speranza per tutti coloro che a Como, in Lombardia, in Italia e nel mondo stanno resistendo senza arrendersi al Covid-19. L’installazione è stata affidata a Space Cannon, marchio storico che ha svolto un ruolo chiave nella realizzazione di numerosi e unici progetti di illuminazione architettonica internazionale. Dopo Tribute in Light, le stesse luci hanno illuminato Image Peace Tower, il memoriale dedicato a John Lennon e voluto da Yoko Ono che si accende ogni anno a Reykjavik in Islanda dal 9 ottobre, data di nascita di Lennon, fino all'8 dicembre, data della sua scomparsa. E ora, Christmas Light Tree: nuova tappa internazionale di un viaggio che potrebbe diventare un appuntamento fisso dedicato alla luce nel mese di dicembre per la Città di Como.


EVENTI

Christmas Light Tree di Marina Moretti foto Andrea Butti, Maurizio Moro

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rom the hometown of Alessandro Volta a message of hope was launched during the most difficult Christmas in recent years: Christmas Light Tree was lit, a tower of light up to 5 kilometers high in the dark of the sky to symbolize a traditional Christmas tree to rediscover what has always been synonymous with splendor, life, joy, beauty and peace. The initiative - which had as main sponsor Amici di Como and was organized by Consorzio Como Turistica, under the patronage of the Municipality of Como - is in continuity with the tradition started in New York in 2002 to commemorate the victims of the Twin Towers. That event paved the way for countless other projects: from Sidney to Singapore, from Brussels to Belgrade to Hong Kong, Rio de Janeiro, Dubai, St. Petersburg or Reykjavik, there are dozens of light shows that interpret each time a particular context to give shape to dreams or aspirations, always and only through the creative play of dazzling lights, multiform,

changing colors, elusive and powerful. If the Tribute in Light, two luminous towers formed by 88 lights turned on every year on the night of the anniversary of the terrorist attack, celebrates the indestructible spirit of New York, the Christmas Light Tree aims at being a sign of hope for all those in Como, in Lombardy, in Italy and in the world who are resisting without surrendering to Covid-19. The installation was entrusted to Space Cannon, a historic brand that has played a key role in the creation of many unique international architectural lighting projects. After Tribute in Light, the same lights illuminated Image Peace Tower, the memorial dedicated to John Lennon and wanted by Yoko Ono, which is lit every year in Reykjavik, Iceland, from October 9, Lennon's birth date, until December 8, the date of his death. And now, Christmas Light Tree: a new international stage of a journey that could become a fixed appointment dedicated to light in December for the City of Como.

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EVENTI

di Marina Moretti foto Maurizio Moro

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Santa Maria Rezzonico

er il terzo anno consecutivo, Lake Como Christmas Light ha trasformato il Lago di Como nel “presepe più bello del mondo” andando a costituire il principale – se non l’unico - elemento di attrazione del nostro territorio nel difficile Natale 2020. Un’esplosione di luci e colori che ha evidenziato il patrimonio di arte e architettura di oltre 80 location di 32 comuni, da Blevio a Dervio e da Lecco a Colico, rendendo i borghi del Lago protagonisti di un percorso emozionale ricco di suggestione e atmosfere. Nonostante il periodo così particolare, l’apprezzamento è stato molto ampio sia da parte di chi ha potuto vedere in presenza lo spettacolo di luci sia, e soprattutto, da parte di quanti hanno ammirato la meraviglia del Lago di Como illuminato attraverso il sito dedicato lakecomolight.it, i social media e l’app Lake Como Light. In questa edizione, Lake Como Christmas Light ha acceso il doppio dei punti di attrazione rispetto allo scorso anno, coinvolgendo, oltre al Primo Bacino e alla Tremezzina, anche l’Alto lago e il ramo di Lecco e andando quindi a riunire quasi l’intero Lario in un progetto unitario di marketing territoriale di grande utilità per il turismo del

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Argegno

territorio che ha necessità di forti sinergie per rinascere e crescere. Le luci del Lake Como Christmas Light si sono spente il 31 gennaio, ma il progetto Lake Como Light prosegue per proporre e diffondere l’immagine del Lago di Como come un tesoro nascosto tutto da scoprire nella sua bellezza e nel suo fascino. Per questo motivo, è sempre attiva la app Lake Como Light (LCL) progettata da Consorzio Como Turistica, una completa guida turistica digitale che accompagna il turista lungo il percorso dei borghi del lago aderenti al progetto e che offrirà un calendario e una rassegna degli eventi georeferenziati che vi si svolgeranno (ovviamente quando le condizioni lo renderanno possibile), ma anche dove mangiare e dormire e quali itinerari scoprire.

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Colonno



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Torno

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or the third year in a row, Lake Como Christmas Light turned Lake Como into the "most beautiful crib in the world", becoming the main - if not the only - element of attraction of our territory in the difficult Christmas 2020. An explosion of lights and colors that highlighted the heritage of art and architecture of more than 80 locations in 32 municipalities, from Blevio to Dervio and from Lecco to Colico, making the villages of the lake protagonists of an emotional journey full of charm and atmosphere. In spite of the particular period, the appreciation has been very wide both from those who could see the light show and, above all, from those who admired the wonder of the lake enlightened through the dedicated website lakecomolight.it, social media and the app Lake Como Light. In this edition, Lake Como Christmas Light has enlightened twice as many points of attraction as last year, involving, in addition

to the First Basin of Lake Como and Tremezzina, also the Upper Lake Como and the branch of Lecco, thus bringing together almost the entire Lake Como in a unified project of territorial marketing of great value for tourism in the area that needs strong synergies to revive and grow. The lights of the Lake Como Christmas Light were turned off on January 31, but the Lake Como Light project continues to propose and spread the image of Lake Como as a hidden treasure to be discovered in its beauty and charm. For this reason, the app Lake Como Light (LCL) developed by Consorzio Como Turistica is still active. It is a complete digital travel guide that accompanies tourists along the route of the villages on the lake joining the project and will offer a calendar and a review of geo-referenced events that will take place there (obviously when conditions make it possible), but also where to eat and sleep and which itineraries to discover.

Gravedona

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EXPERIENCE

Distretto Turistico Centro Lario

foto Filippo Molteni


Angelo Barindelli Sindaco di Bellagio

Michele Spaggiari Sindaco di Menaggio

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a penisola di Bellagio divide la parte alta del Lago di Como nei due rami di Como e di Lecco. Il Borgo ottocentesco, sormontato da uno splendido promontorio verde circondato dalle acque, accoglie ogni anno centinaia di migliaia di turisti, provenienti da ogni parte del mondo. Un’infinita varietà di luci e colori si susseguono dall’alba al tramonto, accompagnando i visitatori alla scoperta dei nostri giardini fioriti, delle rive incantate, delle ville eleganti, delle caratteristiche scalinate, dei porticcioli e delle antiche frazioni, costellate di piccoli negozi, laboratori artigianali, enoteche e ristoranti tipici e ameni caffè nei quali rilassarsi comodamente. Molti artisti hanno scelto il nostro paese per ricercare la loro ispirazione. Per onorare questa tradizione e rendere più gradevole e interessante il soggiorno dei nostri ospiti ogni anno il Comune di Bellagio organizza un ricco e variegato programma di concerti e eventi culturali. Sarà così anche nel 2021.

he peninsula of Bellagio divides the upper part of Lake Como into two branches: Como and Lecco. The nineteenth-century village, crowned by a beautiful green promontory surrounded by water, welcomes hundreds of thousands of tourists from all over the world every year. An infinite variety of lights and colors follow one another from sunrise to sunset, taking visitors to the discovery of our flower gardens, enchanted shores, elegant villas, characteristic stairways, small harbors and ancient hamlets, dotted with small stores, craft workshops, wine bars and typical restaurants and pleasant cafes where you can comfortably relax. Many artists have chosen our town to look for inspiration. To honor this tradition and make it more pleasant and interesting stay of our guests every year the Municipality of Bellagio organizes a rich and varied program of concerts and cultural events. It will continue in 2021.

he Menaggio sia un paese noto per le sue bellezze è risaputo in tutto il mondo. Visitarlo offre innumerevoli spunti, dai quali partire per andare alla ricerca dell'unicità e della magia di borghi meravigliosi. Sembra di trovarsi in un dipinto, dove le pennellate rappresentano la storia, la religione, le tradizioni di un paese dalle mille sfaccettature. Innumerevoli sono anche i colori che si fondono, dal blu del lago, compagno fedele del nostro paese, al verde delle montagne che lo circondano e da dove si affacciano le nobili e sontuose dimore storiche. Scoprire Menaggio è un trait d'union tra passato e futuro, il modo migliore per scoprire i cambiamenti del tempo cui la nostra cittadina, da sempre la più importante della sponda occidentale del Lago di Como, ha saputo adattarsi. La storia è maestra di vita ma, visitando Menaggio, si può dire che, riprendendo le parole dello storico francese Marc Bloch, la vita è maestra di storia, in quanto ci offre la possibilità di comprendere il presente mediante il passato, per costruire poi un futuro migliore per i nostri figli e nipoti.

enaggio is a country known for its beauty, it's known all over the world. If you visit it, you will find countless ideas to start from, in search of uniqueness and magic of wonderful villages. It seems to be part of a painting, where the brushstrokes represent the history, the religion, the traditions of a multi-faceted country. Many colors are also blended, from the blue of the lake, faithful companion of our country, to the green of the mountains that surround it and where the noble and sumptuous historic houses overlook. The discover of Menaggio represents a link between past and future, the best way to discover the changes of time our town, which has always been the most important on the western shore of Lake Como, was able to adapt to. History teaches life but, visiting Menaggio, we can say that, taking up the words of the French historian Marc Bloch, life is a teacher of history, as it offers us the possibility to understand the present through the past, in order to build a better future for our children and grandchildren.

foto Ellesse Media

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Mauro Manzoni Sindaco di Varenna

Mauro Guerra Sindaco di Tremezzina

ell'estate del 1918, in una delle sue ultime lettere indirizzate al patrigno Hubert Astley, proprietario di Villa Cipressi a Varenna, il baronetto inglese Richard Vincent Sutton, così scrive: "...sono arrivato qui sabato, ed è come essere tradotto dall'inferno al paradiso... Gli oleandri, non ho visto mai qualcosa di così bello nella mia vita". Colpisce quanto il fascino della villa e del suo giardino, attualmente curatissimi come un tempo, abbiano prodotto, oggi come allora, tanto al termine del primo conflitto mondiale, quanto al culmine di questa terza ondata pandemica, tanta letizia e serenità. Auspichiamo che la quiete delle nostre contrade, non sia un miraggio così lontano per i viaggiatori che vorranno tornare a Varenna. Un piccolo borgo che da sempre offre, nel libro del turismo mondiale, una delle sue pagine più belle.

remezzina c’è” e vi aspetta, anche quest’anno e nonostante quest’anno, nei limiti e nei modi che consentiranno le norme contro la pandemia, con il massimo impegno per la sicurezza. Tremezzina c'è, con la sua storia, le sue attrattive naturali, paesaggistiche ed artistiche, le sue specialità gastronomiche, la sua radicata vocazione turistica, la sua gente - pronta ad accogliere, anche quest’anno e mai come quest’anno, turisti e visitatori – in grado di garantire, attraverso le sue rinomate strutture ricettive, ospitalità a tutti coloro, e sono tanti, che, “chiamati” dal nostro territorio, vorranno sperimentare tutto ciò che Tremezzina, i comuni del Distretto Turistico e il “magico lago di Como” hanno da offrire.

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n the summer of 1918, in one of his last letters addressed to his stepfather Hubert Astley, owner of Villa Cipressi in Varenna, the English baronet Richard Vincent Sutton, wrote:"...I arrived here on Saturday, and it is like being taken from hell to heaven.... The oleanders, I have never seen anything so beautiful in my life." It is striking how much the charm of the villa and its garden, nowadays as well cared for as in the past, have produced, today as then, at the end of the World War I, as well as at the height of this third pandemic wave, so much happiness and serenity. We hope that the peace of our villages will not be a mirage so far away for travelers who want to return to Varenna. A small village that has always offered, in the book of world tourism, one of its most beautiful pages.

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remezzina c'è" and is waiting for you, also this year and despite this year, within the limits and in the methods that the rules against the pandemic will allow, taking the utmost care for safety. Tremezzina is here, with its histor y, its nature, landscape and artistic attractions, its gastronomic specialties, its deep-rooted touristic vocation, its people - ready to welcome, also this year and never like this year, tourists and visitors - able to guarantee, through its renowned accommodation facilities, hospitalit y to all those, and they are many, who, "called" by our territor y, will want to experience all that Tremezzina, the municipalities of the Tourist District and the "magic lake Como" have to of fer.

foto Marco Leoni

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BELLAGIO Villa Melzi d'Eril I

Giardini di Villa Melzi d’Eril, tra i più bei giardini d’Italia e d’Europa, splendida espressione di stile neoclassico celebrato, tra gli altri, da Stendhal, dichiarati monumento nazionale, si stendono lungo la riva est/ovest del lago di Como, a Bellagio, armoniosamente inseriti nel paesaggio collinare tra i due rami del Lario. Al loro interno si trovano la Villa, la Cappella e la Serra degli aranci o Orangérie, oggi allestita a Museo di grande rilevanza storica. Il complesso fu realizzato tra il 1808 e il 1810 su volontà di Francesco Melzi d’Eril (1753-1816), duca di Lodi, vicepresidente della Repubblica Italiana di Napoleone e, successivamente, Gran Cancelliere del Regno Italico. Affidò l’incarico della progettazione all’architetto e ornatista Giocondo Albertolli, esponente di grande rilievo del neoclassicismo; la sua visione prevedeva una villa sobria ed elegante, con linee e volumi semplici che mettessero in risalto il meraviglioso paesaggio circostante. Contribuirono alla decorazione e all’arredamento i più noti artisti dell’epoca: oltre a Giocondo Albertolli, autore di gran parte degli arredi e della decorazione interna, si segnalano i pittori Andrea Appiani, Giuseppe Bossi e Alessandro Sanquirico, gli scultori Antonio Canova, Giambattista Comolli, Pompeo Marchesi e il bronzista Luigi Manfredini. I giardini all’inglese, arricchiti da sculture, furono progettati dall’architetto Luigi Canonica e dal botanico Luigi Villoresi, entrambi responsabili della sistemazione del parco della Villa Reale di Monza. Melzi d’Eril vi risiedette fino al termine della sua carriera politica, dopodiché ne fece la sua residenza estiva, fino alla morte nl 1816. www.giardinidivillamelzi.it

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he Gardens of Villa Melzi d'Eril, one of the most beautiful gardens in Italy and Europe, a splendid expression of neoclassical style celebrated, among others, by Stendhal, declared a national monument, extend along the east / west shore of Lake Como, Bellagio, harmoniously integrated into the hilly landscape between the two branches of the lake. Inside there are the Villa, the Chapel and the Greenhouse of the orange trees or Orangery, today set up as a Museum of great historical importance. The property was built between 1808 and 1810 by Francesco Melzi d'Eril (1753-1816), Duke of Lodi, Vice-President of the Italian Republic of Napoleon and, later, Grand Chancellor of the Italian Kingdom. He entrusted the task of designing the villa to the architect and ornamentist Giocondo Albertolli, a prominent exponent of neoclassicism; his vision was to create a sober and elegant villa, with simple lines and volumes that would highlight the beautiful landscape around it. The most famous artists of the time contributed to the decoration and furnishing: together with Giocondo Albertolli, author of most of the furniture and of the internal decoration, the painters Andrea Appiani, Giuseppe Bossi and Alessandro Sanquirico, the sculptors Antonio Canova, Giambattista Comolli, Pompeo Marchesi and the bronze artist Luigi Manfredini. The English gardens, enriched by sculptures, were designed by the architect Luigi Canonica and the botanist Luigi Villoresi, both responsible for the arrangement of the park of Villa Reale in Monza. Melzi d'Eril lived there until the end of his political career, after which he made it his summer residence, until his death in 1816. www.giardinidivillamelzi.it


The Rockefeller Foundation Bellagio Center I

l parco di Villa Serbelloni, oggi sede della Rockefeller Foundation Bellagio Center, si estende sul promontorio scosceso che separa i due rami del lago, dove, secondo la tradizione, Plinio il Giovane possedeva una villa chiamata Tragoedia. L'impianto originale della villa risale al 1400 e fu edificata per volere di Marchesino Stanga, feudatario del luogo. Nel 1788 passò al conte Alessandro Serbelloni, esponente di una delle più nobili e ricche famiglie lombarde, che vi si dedicò anima e corpo, concentrandosi soprattutto sulla realizzazione dell'immenso parco esterno, dove fece costruire piste carrozzabili, viali e sentieri per una lunghezza totale di circa 18 km. Alla morte del conte la villa passò di proprietà in proprietà e, a fine '800, venne trasformata in albergo. Il complesso venne in seguito acquisito dall'americana Ella Walker, principessa Della Torre e Tasso, che decise nuovamente di abitarvi, donandolo poi alla sua morte alla Fondazione Rockefeller. Dal 1959 la Rockefeller Foundation Bellagio Center ha ospitato migliaia di artisti, politici, studiosi, autori, professionisti e scienziati di tutto il mondo consentendo loro di lavorare, imparare gli uni dagli altri e trasformare le idee in azioni che cambiano il mondo. Il Parco è un suggestivo intrico di vialetti immersi nella vegetazione autoctona ed esotica e abbelliti da terrazzamenti e statue. Una tranquilla passeggiata a piedi per godere di un superbo panorama dei rami del lago di Como e di Lecco mentre dalla fortificazione sul promontorio, vista del ramo nord del lago e delle Prealpi. www.rockefellerfoundation.org/bellagio-center/

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he park of Villa Serbelloni, today home of the Rockefeller Foundation Bellagio Center, extends on the steep promontory that separates the two branches of the lake, where, according to tradition, Pliny the Younger owned a villa called Tragoedia. The original structure of the villa dates back to 1400 and was built by Marchesino Stanga, feudatory of the place. In 1788 it passed to Count Alessandro Serbelloni, member of one of the noblest and richest families of the Lombardy region, who fully dedicated himself to the project, focusing on the realization of the huge external park, where he built carriage tracks, avenues and paths for a total length of about 18 km. At the death of the count, the villa passed from property to property and, at the end of the 19th century, it was turned into a hotel. The complex was later acquired by the American Ella Walker, princess Della Torre e Tasso, who decided to live there again, after her death she donated it to the Rockefeller Foundation. Since 1959 the Rockefeller Foundation Bellagio Center has hosted thousands of artists, politicians, scholars, authors, professionals and scientists from around the world allowing them to work, learn from each other and transform ideas into actions that change the world. The Park is an atmospheric tangle of pathways surrounded by native and exotic vegetation and adorned with terraces and statues. A quiet walk to enjoy a superb view of the branches of Lake Como and Lecco while from the fortification on the promontory, a view of the northern branch of the lake and the Prealps. www.rockefellerfoundation.org/bellagio-center/

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127 foto Maurizio Moro


MENAGGIO Villa Vigoni L

a storia di Villa Mylius Vigoni, a Loveno, frazione di Menaggio, inizia con l’arrivo di Enrico Mylius (1769 – 1854) da Francoforte sul Meno a Milano per estendere in Italia le attività commerciali della ditta di famiglia. Nel 1829 Mylius acquista sulle alture di Menaggio una villa che amplia e abbellisce nel corso degli anni per ospitare le sue ricche collezioni di dipinti, statue e arredi. Si viene a formare così una casa museo che grazie alla cura dei discendenti, i Vigoni, si è conservata intatta fino ad oggi. Contribuiscono a creare una suggestiva atmosfera non solo i grandi ritratti di famiglia e il raffinato mobilio, ma anche una serie di oggetti d'uso, dagli orologi alle posate, dalla biancheria ai giochi per bambini. Circonda la villa un vasto parco all'inglese su una superficie di circa 8 ettari, progettato e realizzato da Giuseppe Balzaretto intorno al 1860, che offre una cornice naturalistica e ambientale di rara bellezza con orchidee, alberi secolari, punti panoramici, essenze esotiche. Animano i sentieri gruppi di statue e un tempietto neoclassico con opere di Thorvaldsen e Marchesi sorge su una collinetta a ricordo di Giulio, unico figlio di Enrico Mylius. La conservazione e la valorizzazione della villa sono stati l’impegno delle tre generazioni dei Mylius-Vigoni successive fino a quando l’ultimo discendente propose alla repubblica Federale Tedesca, in omaggio alle radici familiari, di accettare il lascito testamentario della proprietà. Oggi, insieme alla vicina Villa Garovaglio Ricci, è Centro Italo-Tedesco per l'Eccellenza Europea. Convegni accademici, conferenze internazionali e manifestazioni culturali rendono Villa Vigoni un luogo d’incontro e di confronto, in cui si promuovono progetti e si approfondiscono conoscenze in ambito scientifico, politico, economico e artistico. www.villavigoni.eu

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he history of Villa Mylius Vigoni, in Loveno, a hamlet of Menaggio, begins with the arrival of Enrico Mylius (1769 - 1854) from Frankfurt am Main to Milan to extend the commercial activities of the family business in Italy. In 1829 Mylius bought a villa on the heights of Menaggio, which he enlarged and embellished over the years to house his rich collections of paintings, statues and furnishings. A house-museum was thus formed which, thanks to the care of the Vigoni descendants, has been preserved intact until today. Contribute to create an evocative atmosphere not only the large family portraits and fine furniture, but also a series of objects of use, from clocks to cutlery, from linen to children's games. Surrounding the villa is a vast park in English style on a surface of about 8 hectares, designed and realized by Giuseppe Balzaretto around 1860, which offers a naturalistic and environmental frame of rare beauty with orchids, secular trees, panoramic points, exotic essences. Groups of statues decorate the paths and a small neoclassical temple with artworks by Thorvaldsen and Marchesi stands on a small hill in memory of Giulio, the only son of Enrico Mylius. The preservation and enhancement of the villa have been the commitment of the three following generations of Mylius-Vigoni until the last descendant proposed to the Federal Republic of Germany, in homage to family roots, to accept the testamentary legacy of the property. Today, together with the nearby Villa Garovaglio Ricci, it is the Italian-German Center for European Excellence. Academic meetings, international conferences and cultural events make Villa Vigoni a place of meeting and exchange, where projects are promoted and knowledge in the scientific, political, economic and artistic fields is deepened. www.villavigoni.eu


Villa Camozzi V

illa Camozzi, nel comune di Grandola ed Uniti, si può raggiungere da Menaggio con una bella passeggiata di circa 40 minuti dalla località Piamuro, una delle entrate al Parco Val Sanagra, un grande pascolo che si trova vicino al cimitero del borgo di Loveno. La villa fu costruita nella seconda metà del Settecento dalla famiglia De Guaita e poi venduta alla famiglia Camozzi, della quale fu dimora fino al 1977. I successivi proprietari vendettero gran parte del mobilio antico e dei beni artistici presenti, provocando la reazione dell’amministrazione comunale che nel 1982 pose il vincolo di “uso pubblico” per poi acquistare l’intera proprietà nel 1986. Da allora Villa Camozzi è un importante nodo amministrativo e culturale. Le sale al primo piano sono la nuova sede comunale, il salone principale è la Sala del Consiglio, le altre sale ospitano il Museo Etnologico e Naturalistico della Val Sanagra e il Centro Convegni ed Esposizioni. L’edificio, di imponenti dimensioni, risulta compatto e disadorno all’esterno ma presenta interni e dettagli costruttivi di grande valore artistico, con uno schema che ricorda alcune ville settecentesche della Brianza. Notevoli sono il portale seicentesco in granito bocciardato e gli interni con stanze settecentesche, fra cui spicca il Salone delle Feste con stucchi e affreschi. Ai piani superiori si incontrano grandi camini in marmo e ampi locali con volte a crociera o a botte decorati da affreschi. Il Museo conserva testimonianze della storia e delle tradizioni popolari Val Sanagra. Vi sono ricreati diversi ambienti naturalistici comprese esposizioni di reperti fossili e di funghi, diorami relativi alla fauna, un'esposizione documentale della ex ferrovia Menaggio-Porlezza, una sala dedicata alla musica e numerosi attrezzi appartenenti alle civiltà contadine. www.ecomuseo.valsanagra.it

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illa Camozzi, in the municipality of Grandola ed Uniti, can be reached from Menaggio with a nice walk of about 40 minutes from the locality Piamuro, one of the entrances to the Park Val Sanagra, a large pasture located near the cemetery of the village of Loveno. The villa was built in the second half of the eighteenth century by the De Guaita family and then sold to the Camozzi family, whose home it was until 1977. The following owners sold a large part of the antique furniture and of the artistic goods present, provoking the reaction of the municipal administration that in 1982 put the bond of "public use" and then bought the entire property in 1986. Since then Villa Camozzi has been an important administrative and cultural hub. The rooms on the second floor are the new municipal headquarters, the main hall is the Council Hall, the other rooms house the Ethnological and Naturalistic Museum of Val Sanagra and the Convention and Exhibition Center. The building, of imposing dimensions, is compact and unadorned on the outside but presents interiors and construction details of great artistic value, with a scheme that recalls some eighteenth-century villas of Brianza. Remarkable are the seventeenth-century portal in bush-hammered granite and the interiors with eighteenth-century rooms, among which stands out the Salone delle Feste with stuccoes and frescoes. On the upper floors there are large marble fireplaces and large rooms with cross or barrel vaults decorated with frescoes. The Museum preserves testimonies of the history and popular traditions of Val Sanagra. There are recreated different natural environments including exhibitions of fossils and mushrooms, dioramas related to fauna, a documentary exhibition of the former railway Menaggio-Porlezza, a room dedicated to music and many tools belonging to the peasant civilization. www.ecomuseo.valsanagra.it t

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VARENNA Villa Monastero N

ata dalla trasformazione di un antico monastero femminile cistercense del secolo XII, la Villa vide il susseguirsi di diversi proprietari – dai valsassinesi Mornico al tedesco Walter Kees, fino ai milanesi De Marchi – ai quali spettarono i lavori di edificazione e ristrutturazione che le conferirono l’attuale aspetto di dimora eclettica. Nel 1939 venne donata allo Stato, con l’obbligo di conservarla e adibirla ad istituzioni culturali e così nel 1953 sorse il centro congressi che accoglie importanti convegni, tra i quali i corsi estivi della prestigiosa Scuola Italiana di Fisica. Nel 2003 si giunse alla realizzazione della Casa Museo, nelle 14 sale con decorazioni e mobili originari. Fra le stanze più importanti, la Sala Nera, in stile neorinascimentale, la Sala del Bigliardo, con capitelli decorati e marmi, la Sala Rossa, con tappezzerie ed arredi neorococò, la Sala Fermi, nella quale il fisico Enrico Fermi tenne le sue ultime lezioni nel 1954. Il Giardino Botanico è ricco di specie rare ed esotiche mantenute rigogliose dal clima mitigato del lago. Il complesso si articola in un alternarsi di terrazzamenti, disposti lungo un percorso di circa due chilometri che giunge fino alla frazione di Fiumelatte. Colori e profumi avvolgono questa rilassante passeggiata con palme, agrumi, oleandri, agavi, yucche, Rose Inglesi, Peonie multicolori e molte altre collezioni e rarità. Di notevole bellezza le decorazioni architettoniche dislocate lungo tutto il percorso: statue, tempietti, rilievi e fontane accompagnano il visitatore fino alla Kaffe-haus, situata al limite estremo meridionale. Tra le varie opere spicca La Clemenza di Tito, gruppo scultoreo dell’artista neoclassico Giovanni Battista Comolli, ultima opera dell’autore prima della morte. Villa Monastero è di proprietà della Provincia di Lecco. www.villamonastero.it.

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orn from the renovation of an ancient Cistercian female monastery of the 12th century, the Villa saw the succession of different owners - from the Mornico from Valsassino to the German Walter Kees, up to the Milanese De Marchi - who were responsible for the expensive building and renovation works that gave it the current appearance of eclectic residence. In 1939 it was donated to the Italian State, with the obligation to preserve it and use it as a cultural institution. In 1953 the congress center was built, which hosts important conferences, including the summer courses of the prestigious Italian School of Physics. In 2003 came the realization of the House Museum, in the 14 rooms with original decorations and furniture. Among the most important rooms, the Sala Nera, in neo-Renaissance style, the Sala del Bigliardo, with decorated capitals and marble, the Sala Rossa, with neo-Rococo tapestries and furniture, the Sala Fermi, where the physicist Enrico Fermi held his last lessons in 1954. The Botanical Garden is rich in rare and exotic species kept flourishing by the mild climate of the lake. The complex is articulated in a succession of terraces, arranged along a path of about two kilometers that reaches the village of Fiumelatte. Colors and scents envelop this relaxing walk with palms, citrus, oleanders, agaves, yuccas, English roses, multicolored peonies and many other collections and rarities. Of great beauty the architectural decorations located along the entire route: statues, small temples, reliefs and fountains accompany the visitor to the Kaffe-House, located at the extreme southern limit. Among the various works stands out La Clemenza di Tito, sculptural group of the neoclassical artist Giovanni Battista Comolli, the last work of the author before his death. Villa Monastero is owned by the Province of Lecco. www.villamonastero.eu

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foto Daniele Zoccola


Villa Cipressi V

illa Cipressi è un magnifico complesso di edifici e giardini realizzati tra il 1400 e il 1800, uno dei più interessanti aspetti architettonici del tardo Rinascimento, cui si sono aggiunti pregevoli apporti neoclassici, ben apprezzabili nella facciata a lago. E’ un perfetto ed armonioso connubio tra l’antico e il moderna, reso possibile da un restauro che ha visto mantenute le linee architettoniche preesistenti. In origine, il complesso faceva parte del patrimonio della nobile famiglia Serponti, poi passò nelle mani di diversi prestigiosi personaggi, come il Barone Isimbardi, che all’inizio dell’Ottocento vi impiantò un laboratorio della Zecca di Milano, di cui era Direttore; la famiglia Andreossi, che curò in particolare il Parco, Sir Salton, gli inglesi Astley e la famiglia dell'editore Accame. Nel 1980 venne acquistata mediante una pubblica volontaria sottoscrizione dai Varennesi e amici di Varenna per essere destinata ad uso pubblico. Attualmente di proprietà del Comune di Varenna, è oggi adibita a rinomato hotel/ristorante – centro convegni. I giardini di Villa Cipressi, aperti al pubblico, sono un capolavoro di architettura caratterizzato da scalinate e terrazzamenti digradanti a lago. Le condizioni climatiche favorevoli consentono lo sviluppo di specie inusuali nell'Italia settentrionale, ad esempio, l'agave americana, che qui fiorisce spontaneamente. Il giardino comprende una bella collezione di specie mediterranee come corbezzolo, mirto, pittosforo, tamerice, palme, oleandri ad alberello, cipressi e rari esemplari del californiano Cupressus macrocarpa. Un viaggio tra profumi e sensazioni magiche che trasforma il percorso nel giardino botanico in un progetto di design realizzato con piante che hanno accompagnato nel tempo la storia del parco. www.varennaturismo.com/giardini-villa-cipressi

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illa Cipressi is a magnificent group of buildings and gardens created between the 15th and 19th centuries. It represents one of the most interesting architectural examples of the late Renaissance, together with valuable neoclassical contributions, which can be seen in the facade overlooking the lake. It is a perfect and harmonious combination of ancient and modern, made possible by an accurate restoration that has maintained the pre-existing architectural features. Originally, the complex was part of the patrimony of the noble Serponti family, then the structure passed into the hands of several prestigious personalities, such as Baron Isimbardi, who at the beginning of the nineteenth century established a laboratory of the State Mint of Milan, of which he was Director; the Andreossi family, who took particular care of the Park, Sir Salton, the English Astley and, finally, the family of the publisher Accame. In 1980 it was purchased through a public voluntary subscription by the Varennesi and friends of Varenna to be destined for public use. Currently owned by the Municipality of Varenna, it is now used as a renowned hotel/restaurant-convention center. The gardens of Villa Cipressi, open to the public, are a masterpiece of architecture characterized by stairways and terraces sloping down to the lake. The favorable climatic conditions allow the development of unusual species in northern Italy, for example, the American agave, which flourishes here spontaneously. The garden includes a beautiful collection of Mediterranean species such as arbutus, myrtle, pittosporum, tamarisk, palms, oleander trees, cypresses and rare specimens of the Californian Cupressus macrocarpa. A journey through scents and magical sensations that transforms the path in the botanical garden in a design project made with plants that have accompanied in time the history of the park. www.varennaturismo.com/giardini-villa-cipressi.

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TREMEZZINA Villa del Balbianello P

osizionata sulla punta del promontorio chiamato Dosso di Lavedo, Villa del Balbianello venne realizzata alla fine del Settecento dal cardinale Angelo Maria Durini, già proprietario di Villa Balbiano in località Ossuccio. L’edificio principale, costituito da due corpi quadrati sovrapposti, venne edificato inglobando le strutture di un convento francescano medievale, riconoscibile dai due campanili ancora presenti. L’elemento architettonico che colpisce maggiormente è però la loggia, che il cardinal Durini volle costruire in posizione rialzata rispetto alla villa, nel luogo centrale della punta del promontorio. Tale particolare collocazione permette ai visitatori di ammirare nello stesso tempo il Golfo di Venere, in direzione di Lenno, e il Golfo di Diana, in direzione di Ossuccio. La Loggia è affiancata da due ambienti, uno per la biblioteca e uno destinato alla musica, in cui Durini riceveva gli amici intellettuali. Alla morte del cardinale la proprietà venne ereditata dal nipote Luigi Porro Lambertenghi, patriota italiano, i cui figli ebbero come precettore Silvio Pellico. Successivamente la villa fu acquistata da Giuseppe Arconati Visconti e fu ulteriormente arricchita negli arredi e nelle collezioni dal figlio Giammartino. Dopo la morte di quest’ultimo, conobbe una fase di declino, fino al 1919, anno dell’acquisto da parte del generale americano Butler Ames, che curò il restauro dell’edificio e del giardino. Butler Ames morì nel 1954 e nel 1974 gli eredi vendettero la proprietà al conte Guido Monzino, famoso esploratore, che riorganizzò gli spazi interni per accogliere i cimeli delle proprie spedizioni. Monzino morì nel 1988 e, privo di eredi, lasciò la villa, con gli arredi, le collezioni, la biblioteca e lo splendido giardino al Fondo per l’Ambiente Italiano. www.fondoambiente.it

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ocated on the top of the promontory called Dosso di Lavedo, Villa del Balbianello was built at the end of the eighteenth century by Cardinal Angelo Maria Durini, who already owned Villa Balbiano in Ossuccio. The main building, made up of two superimposed square bodies, was built incorporating the structures of a medieval Franciscan convent, which can be clearly recognized by the two bell towers still present. However, the most striking architectural element is the loggia, which Cardinal Durini wanted to build in a raised position with respect to the villa, in the central place of the top of the promontory. This particular location allows visitors to admire both the Gulf of Venus, in the direction of Lenno, and the Gulf of Diana, in the direction of Ossuccio. The Loggia is flanked by two rooms, one for the library and one for music, where Durini received his intellectual friends. At the death of the cardinal the property was inherited by his nephew Luigi Porro Lambertenghi, Italian patriot, whose children had Silvio Pellico as a tutor. Later the villa was purchased by Giuseppe Arconati Visconti and was further enriched in the furnishings and collections by his son Giammartino. After the death of the son Giammartino, the villa experienced a phase of decline until 1919, when it was purchased by the American general Butler Ames, who oversaw the restoration of the building and the garden. Butler Ames died in 1954 and in 1974 the heirs sold the property to Count Guido Monzino, famous explorer, who reorganized the interior spaces to accommodate the relics of his expeditions. Monzino died in 1988 and, with no heirs, left the villa, with the furniture, the collections, the library and the beautiful garden to the Fondo per l'Ambiente Italiano (Italian National Trust). www.fondoambiente.it

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foto Daniele Marucci


Villa Carlotta L

a costruzione di Villa Carlotta risale alla fine del Seicento ad opera del marchese Giorgio II Clerici, erede di una ricca famiglia di origine mercantile, beneficiario di un vasto patrimonio. Nel 1717 ottenne la carica di presidente del Senato e tale affermazione politica consolidò in lui la volontà di edificare, quale simbolo di successo sociale, una villa nella località di Tremezzo. L’edificio venne realizzato seguendo i canoni architettonici del tardo barocco lombardo, da cui però si discostava nel prospetto centrale, leggermente arretrato sulla facciata posteriore. La proprietà fu arricchita da un giardino all’italiana. Alla morte di Giorgio II (1736) il patrimonio passò al bisnipote Antonio Giorgio che dissipò gran parte dei beni e nel 1801 la villa fu venduta a Giovanni Battista Sommariva, esponente della classe borghese in fase di affermazione durante il periodo post rivoluzionario. Grazie ad un’abile carriera politica Sommariva ottenne la candidatura a vicepresidente della Repubblica Italiana, ruolo però poi ricoperto da Francesco Melzi d’Eril. Deluso, si ritirarò a vita privata, dedicandosi all’acquisizione di opere d’arte, come i capolavori della villa di Tremezzo, tra i quali opere di Canova e Thorvaldsen. Nel 1843 gli eredi decisero di vendere la villa alla principessa Marianna di Prussia, che la donò alla figlia Carlotta in occasione delle sue nozze con il duca Giorgio II di Sassonia Meiningen. I nuovi proprietari si dedicarono all’ampliamento del giardino, trasformato secondo il gusto romantico dell’epoca. Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la proprietà fu posta sotto la gestione di un curatore provvisorio, per essere in seguito affidata all’Ente morale Villa Carlotta, ancora oggi responsabile della gestione e conservazione del complesso. Il parco fa parte della rete italiana degli Orti Botanici e dei Giardini storici. www.villacarlotta.it

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he construction of Villa Carlotta dates back to the end of the seventeenth century by the Marquis Giorgio II Clerici, heir to a rich family of merchant origin, beneficiary of a huge heritage. In 1717 he obtained the office of President of the Senate and this political affirmation consolidated in him the will to build, as a symbol of social success, a villa in Tremezzo. The building was realized following the architectural canons of the late Lombard baroque, from which, however, deviated in the central elevation, slightly set back on the rear facade. The property was enriched by an Italian garden. At the death of George II (1736) the estate passed to his great-grandson Antonio Giorgio, who dissipated most of the property and in 1801 the villa was sold to Giovanni Battista Sommariva, an exponent of the middle class in the process of affirmation during the post-revolutionary period. Thanks to a skilful political career Sommariva obtained the candidacy as vice-president of the Italian Republic, but the role was then covered by Francesco Melzi d'Eril. Disappointed, he retired to private life, dedicating himself to the acquisition of works of art, such as the masterpieces of the villa in Tremezzo, including masterpieces by Canova and Thorvaldsen. In 1843 the heirs decided to sell the villa to Princess Marianne of Prussia, who gave it to her daughter Charlotte on the occasion of her wedding with Duke George II of Saxony Meiningen. The new owners dedicated themselves to the enlargement of the garden, transformed according to the romantic taste of the time. With the outbreak of the World War I, the property was placed under the management of a temporary curator, to be later entrusted to the Ente morale Villa Carlotta, still responsible for the management and preservation of the property. The park is part of the Italian network of Botanical Gardens and Historical Gardens. www.villacarlotta.it

FOTO PROVVISORIA ©133 Como

foto Daniele Marucci


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Valtellina e Grigioni Un luogo del cuore, la chiesetta della Santissima Trinità di Teregua in Valfurva


di Gian Enrico Ghilotti foto Fausto Compagnoni

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alba è sempre il momento migliore. I luoghi del cuore vanno incontrati alla mattina. Vanno incontrati e non solo visti. L’incontro porta in dote un altro, oltre a noi. Che sia una persona o un luogo fisico, non ha importanza. Quel che importa è predisporsi all’ascolto. Pensare che questi luoghi siano solo monumenti, opere d’arte, chiese o paesaggi, è come guadare la copertina di un libro senza leggerlo. Senza lasciarsi coinvolgere dal racconto. Questi luoghi sono una stratificazione di parole, di gesti, di gente e di storia. Racconti affascinanti, anche nella sola semplicità di una piccola chiesetta di montagna. Incontrando questi luoghi non basta la meraviglia dei nostri sguardi. Certo la vista aiuta, ma può essere distratta anche da altro, da ciò che sta loro intorno. Questi luoghi invece la vogliono tutta per sé, una sorta di partigianeria del cuore che va accolta. Ecco perché vanno incontrati quando il giorno nasce e l’aria fresca ti accarezza il viso , mentre la mente fiuta il silenzio. Una natività dello stupore che aiuta l’ascolto e sgranchisce il pensare, mentre gli occhi si puliscono, lavando lo sguardo nel bello, nell’inaspettato, a volte rapiti dal particolare. Sono spesso luoghi piccoli, come questa cinquecentesca chiesetta di Teregua, piccola frazione della Valfurva, nordica vallata della Lombardia, infilata come un segnalibro nella pagine del grande libro delle Alpi,dentro ad uno dei suoi grandi capitoli naturali, quello del Parco Nazionale dello Stelvio. La piccola chiesa fu costruita all’inizio del Cinquecento sui resti di una cappella più antica. La edificarono gli abitanti di Teregua e

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un aiuto, di mano e di denari, lo diede anche la gente dell’intera Valfurva, insieme con il Comune di Bormio che, a metà Cinquecento, comprendeva ancora le vallate di Valdisotto, Valdidentro e Livigno. Queste popolazioni la vollero come una preghiera, messa lì tra prati, boschi e piccole case, per dare una mano alla fatica di vivere. In una montagna che, prima del turismo, bianco o verde che sia, ha navigato tra i flutti di una storia mai comoda e nemmeno accomodante. Ora la piccola chiesetta della Santissima Trinità di Teregua è stata riconosciuta “Luogo del cuore” dal FAI. Era l’estate del 2004 e, tra la sorpresa di molti, questo piccolo “luogo dello spirito” si classificò al quarto posto nel secondo censimento nazionale del Fondo per l’Ambiente Italiano. La votarono in 3.142 e la gioia fu tanto grande, quanto inaspettata. Ma la soddisfazione, da queste parti, fa rimboccare le maniche e in solo un anno venne messa in piedi l’Associazione Teregua. Ai primi tremila “cuori” se ne aggiunsero altri. Valligiani, imprese, banche, istituzioni e anche forestieri, che quel luogo avevano conosciuto in momenti di vacanza. Bastarono cinque anni per fare il miracolo e, nel 2009, la generosità degli oltre 500 iscritti nell’Albo dei Donatori riuscì a restituire a tutti noi questa preziosa testimonianza di fede, storia e arte, completamente restaurata. Ora è di nuovo lì ad attendere chi la vuole incontrare. Dal di fuori la chiesa ci consegna dignitosamente la sua povertà. Dopo il restauro, il piccolo cancelletto in ferro battuto è stato rimesso al suo posto e il muretto delimita come un tempo la stri-

scia di terra che fa da sagrato. Sulla sinistra della semplice facciata a capanna, una scala con parapetto in muratura porta alla nuova sacrestia. Venne costruita nel 1644, sopra a quella più vecchia, per adibirla a magazzino del Monte di Pietà, istituito in soccorso di orfani e vedove di vittime della peste di quel secolo. Sul tetto, il piccolo campanile a vela protegge il suono di un’unica campana, senza voler rubare la scena alla maestosità delle montagne che ne amplificano la voce. Una tettoia protegge il piccolo portale d’ingresso, abbellito da una lunetta affrescata con una rappresentazione della Trinità. Dentro, il piccolo tempio si apre in un’unica sala. La preziosa unicità di questo luogo dello spirito è il ciclo di affreschi absidali, dipinti nel 1546 da Vincenzo De Barberis, artista bresciano della cerchia di Bernardino Luini. Gli affreschi raffigurano i Santi della tradizione popolare e locale. Agata, Agnese, Lucia, Barbara e Caterina, vergini martiri, compaiono vicino ai Santi Giorgio, Antonio, Rocco e Nicola, tutti nei colori rinnovati dal restauro. Sulla parete di fondo sono dipinti la Trinità, alla quale la piccola chiesa è dedicata. Le fanno compagnia una Madonna del Latte ed Ecce Homo, mentre lo spazio absidale, chiuso da una volta a crociera, ospita i Quattro Evangelisti. Sopra l’altare, un’ancona lignea della prima metà del XVI sec. riprende le forme degli “altari con le ali” di tradizione tedesca. Ma cos’è una piccola chiesa per una altrettanto piccola comunità che, per darsi un nome, si è aggrappata ad una madre dei monti? Per capirlo andrebbe chiesto alla gente che que-


sti luoghi li vive, ma basterebbe guardare quella loro leggera umidità degli occhi, per capirlo. Ancor prima di diventare “luogo del cuore FAI”, questa chiesetta, per la gente di questa piccola frazione, ha significato riconoscersi come identità. Basta incamminarsi in qualunque sentiero, frazione o alpeggio di montagna per incontrare uno di questi luoghi dello spirito. Piccole mura, sacre proprio perché aggrappate a radici di generazioni. Un’identità che richiama. A volte sembra che questo loro richiamo venga sovrastato dalle voci di un futuro affollato di presente, ma la loro identità è un bene che non si diluisce negli anni. Sono luoghi che abbracciano e che accolgono. Era il 1917 e sulle montagne

che fanno da corona alla piccola chiesa, la stupidità dell’uomo si era data un perimetro di filo spinato. Su, tra i ghiacci del Gran Zebrù, della Val Cedec, del Cevedale e del San Matteo, correva sinistra la linea del fronte del primo conflitto mondiale. Le porte della chiesetta si aprirono. L’abside venne coperto per ripararlo con dei teli, cuciti in fretta e furia e dentro, al posto dei banchi, si disposero le brande dei soldati. Il fumo delle stufe accese nelle notti gelide annerì le pareti, gli affreschi e l’altare ligneo. Negli anni successivi tutto fu ripulito alla bell’e meglio, per riconsegnare la piccola chiesa alla comunità. Un restauro “dell’anima”, non sicuramente di fattura artistica come quello che molti anni

dopo riconsegnò la chiesetta al suo splendore originario, ma non per questo meno lodevole, nella sua intimità volonterosa. Gli affetti non si imparano, raggiungono il cuore. Un’oralità della memoria che diventa sentimento, al pari di altri. Affetti che si tramandano nella quotidianità di una presenza, nel vociare festoso di un matrimonio, nel pensiero devozionale di una benedizione o di un battesimo o nel semplice sguardo di devozione che si fa preghiera. A volte sembra una ritualità solo estetica, ma questi piccoli luoghi dello spirito, rimangono lì come libri da leggere. In silenzio, respirandone le pagine. Una sapienza del cuore che accoglie chi va ad incontrarli. L’alba è sempre il momento migliore.

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A favorite place, the church of the Holy Trinity of Teregua in Valfurva I

n the village of Teregua, a hamlet of Valfurva not far from Bormio in Valtellina, the church has always represented the religious presence of the small mountain community, which has always been very attached to it. It was built at the beginning of the 16th century on the ruins of an older chapel, in the background the Stelvio National Park; the church is small, simple and essential on the outside, decorated only by a frescoed lunette on the main portal. Inside, however, it presents an important cycle of frescoes in the apse area dated back to 1546, made by Vincenzo de Barberis

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from Brescia. The frescoes depict the saints of the popular and local tradition, such as Saint Rocco, Saint Agnes, Saint George and Saint Lucy, the evangelists and, of course, the Trinity, the church's dedicated patron. Fourth most reported place with 3,142 votes at the 2nd survey "I Luoghi del Cuore” (Favorite Places) in 2004, the church was chosen not only for the significant number of votes collected, a huge number for the small mountain community of Teregua Valfurva, but also for the historical-artistic value of the property that represents a unicum in the territory.


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BOSCHI, VALLI E SENTIERI DA SCOPRIRE


di Marili Fontana foto Archivio Mendrisiotto Turismo

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on l’arrivo della primavera la Squadra Manutenzioni Sentieri della regione turistica più a sud della Svizzera torna a lavorare sul territorio con ancora maggiore incidenza di quanto ha fatto nel corso dei mesi invernali ed autunnali, mesi che sono stati anche particolarmente impegnativi considerando le forti piogge ed anche l’abbondante neve cadute un po’ ovunque. Il gruppo di persone che opera sul terreno è composto da poche persone che, nel corso dei 12 mesi, si occupano della manutenzione e della cura del grande parco naturalistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio, comprendente 340 km di sentieri che raggiungono le vette di montagne, attraversano vallate e fungono da connessione nelle zone pianeggianti, partendo dalle rive del lago ed arrivando fino a Chiasso e Stabio. Percorrendo i sentieri della regione del Mendrisiotto è Basso Ceresio ed attraversando i bellissimi boschi di castagno e le faggete, è praticamente impossibile non raggiungere, anche per caso, uno dei tantissimi punti panoramici che permettono di ammirare le Alpi, le valli, come anche il lago di Lugano o il lago di Como e la Pianura Padana. Vi sono luoghi che sono diventati mete privilegiate dagli escursionisti perché più popolari e conosciuti, come l’Alpe di Brusino, la Cascata del Botto, la Cascina d’Armirone…ed altri sono meno conosciuti che rappresentano delle preziose finestre che si aprono, inattese, e svelano scorci di paesaggio che sorprendono ed emozionano. La bella stagione e le lunghe giornate permettono d’organizzare passeggiate piacevolmente lunghe, che possono essere programmate e pianificate considerando l’opportunità di raggiungere vette e punti panoramici, come anche i numerosi elementi culturali di grande interesse, che si possono considerate delle mete intermedie. Interessante informarsi in merito alla particolarità di flora e fauna presenti nella regione per poter eventualmente considerare di raggiungere alcuni dei luoghi che sono ritenuti più particolari. Tra le mete di pianura ritenute di facile percorribilità, dove cercare elementi naturalistici di particolare pregio, segnaliamo il Parco della Valle della Motta e il Parco delle Gole della Breggia, aree naturalistiche periurbane di grandissimo pregio. Le vette raggiungibili partendo dal piano sono quelle del Monte Generoso, del Monte Sighignola, del Monte Bisbino e del Monte San Giorgio, le difficoltà sono variabili ed è corretto valutare il percorso e le specificità prima di partire, organizzando così un’escursione in sicurezza. Da segnalare che, nel corso della primavera, alcune location della regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio diventeranno probabilmente ancora più popolari. In alcuni luoghi

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saranno infatti collocate delle altalene che affacceranno su punti panoramici, da dove sarà consigliabile scattare foto-ricordo da postare e condividere. Ulteriore informazione interessante è quella concernente il Grand Tour of Switzerland, che parte da Chiasso per raggiungere l’itinerario nazionale, ed è pensato per essere percorso in auto. Lungo questo itinerario vi segnaliamo che sono presenti tre foto-point, facilmente raggiungibili anche a piedi, che si trovano a Castel San Pietro, vicino alla vecchia Masseria dei Cuntitt, a Mendrisio, vicino alla chiesa della Torre e a Bissone, poco prima del nucleo sulla riva del lago. Questi luoghi potrebbero essere raggiunti con l’obiettivo di scattare una foto e condividere l’esperienza con altri. Il territorio è molto generoso e ricco di incredibili elementi che possono trasformare ogni passeggiata in un momento da ricordare in questa che viene definita: La Regione da scoprire! Ulteriori informazioni per organizzare escursioni, visite, soste sono reperibili su www.mendrisiottoturismo.ch.


WOODS, VALLEYS AND PATHS TO BE EXPLORED

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ith the arrival of spring, the Squadra Manutenzioni Sentieri (Path Maintenance Team) of the southernmost tourist region of Switzerland is back to work on the territory with increased efforts than it did during the winter and autumn months, months that were also particularly challenging considering the heavy rains and the abundant snow that fell almost everywhere. The group of people who work on the ground is made up of a few people who, over the course of 12 months, take care of the maintenance and care of the large naturalistic park of Mendrisiotto and Basso Ceresio, including 340 km of paths that reach the mountain peaks, cross valleys and serve as a connection in the flat areas, starting from the shores of the lake and arriving up to Chiasso and Stabio. Walking along the paths of the region of Mendrisiotto and Basso Ceresio and crossing the beautiful chestnut woods and beech forests, it is virtually impossible not to reach, also accidentally, one of the many vantage points that allow you to admire the Alps, the valleys, as well as Lake Lugano or Lake Como and the Po Valley. There are places that

have become privileged destinations for hikers because they are more popular and well known, such as the Alpe di Brusino, the Cascata del Botto, the Cascina d'Armirone ... and others are less known that represent precious windows that open, unexpected, and reveal glimpses of landscape that surprise and excite. The good season and the long days allow to organize pleasantly long walks, which can be programmed and planned considering the opportunity to reach peaks and panoramic points, as well as the numerous cultural elements of great interest that can be considered as intermediate destinations. It is interesting to inquire about the particularity of the flora and fauna present in the region in order to eventually consider reaching some of the places that are considered more special. Among the destinations of the plain considered easy to reach, where to look for naturalistic elements of particular value, we signal the Park of the Motta Valley and the Park of the Breggia Gorges, periurban naturalistic areas of great value. The peaks that can be reached starting from the plain are those of Monte Generoso, Monte Sighignola, Monte Bisbino and Monte San Giorgio, the difficulties are different and it is correct to evaluate the route and the specificities before organizing a safe excursion. It should be noted that, during the spring, some places in the Mendrisiotto and Lower Ceresio region will probably become even more popular because in some places swings will be placed that will overlook panoramic points and where it will be advisable to take souvenir photos to post and share. Further interesting information is that concerning the Grand Tour of Switzerland, which starts from Chiasso to reach the national itinerary, regularly traveled by car, while the three Foto-points located in Castel San Pietro, near the old Masseria dei Cuntitt, in Mendrisio, near the church of the Tower and in Bissone, just before the village on the lake shore, are easily reachable and could be reached with the aim of taking a picture and sharing the experience with others. The territory is very generous and rich of incredible elements that can transform every walk in a moment to remember in this region that is defined: The Region to discover! More information to organize excursions, visits, stays can be found on www.mendrisiottoturismo.ch

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Chantecler Campanella - The Icon jewel F O C U S

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a nascita di Chantecler si intreccia con un momento storico straordinario, per l’Italia e il mondo intero. Sono gl i anni tra il 1943 e il 1944, quelli degli ultimi fuochi della Seconda guerra mondiale, che preannunciano l’arrivo della pace e di un boom economico senza precedenti. Sullo sfondo la storia di una grande amicizia, quella tra Pietro Capuano, giovane gioielliere napoletano, e Salvatore Aprea. È il 1944 quando Pietro Capuano ebbe l’intuizione di realizzare una campana di bronzo da regalare al Presidente Franklin Delano Roosevelt, come portafortuna per la fine della guerra. Fonte d’ispirazione la leggenda

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caprese di San Michele, in cui un giovane pastore ritrova la sua pecorella smarrita grazie al tintinnio della campanella donatagli dal Santo. Da allo ra, la Campana è diventata una Icona di stile, foriera di Pace e di fortuna. La Campanella è la sintesi di tutti i valori della marca. Anticonformista, giocosa e collezionabile, la Campanella ha superato epoche e mode, preservando nel tem po l’unicità del design e dello stile. Oggi la collezione offre un’ampia gamma di colori, dimensioni e forme permettendo di soddisfare ogni tipo di esigenza, con quel tocco di glamour e di esclusività dell’unico gioiello davvero “porte-bonheur”!


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Capri, dicembre 1944, Cerimonia di consegna della Campana agli americani

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he birth of Chantecler is deeply related to an extraordinary historic moment, for Italy and the world itself. Those were the years between 1943 and 1944, when the last fires of World War II were anticipating the much desired peace and an unprecedented economic boom. In the background, a great friendship between Pietro Capuano, young Neapolitan jeweler and Salvatore Aprea. It was 1944 when Pietro Capuano had the idea of making a bronze bell to give to President Franklin Delano Roosevelt, as a lucky charm for the end of the war. The inspiration came from the Capri legend of San Michele, in which a young shepherd finds his lost sheep

Ciondolo Campanelle Limone, in oro giallo 18Kt, zaffiri gialli e tzavoriti.

thanks to the tinkling of a bell given to him by the Saint. Since then, the bell has become a talisman recognized as a symbol of peace and good fortune. Style ico n, peace and luck bringer, nowadays the Campanella is an emblem, the sublimation of Chantecler’s savoir faire, the epitome of all values of the brand. Unconventional, playful and collectable, the Campanella has lived through eras and trends, preserving through time its unique design and style. Currently the collection offers a wide range of colors, dimensions and shapes that meet any desire of its customers, adding a touch of glamour and exclusivity to this special “porte-bonheur” jewel!

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La Nostra Famiglia Per il futuro dei bambini La Nostra Famiglia for the future of children di Marina Moretti foto Archivio La Nostra Famiglia

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i primi di marzo, La Nostra Famiglia ha aperto le porte del nuovo Centro di Riabilitazione a Como in via Canturina. Nessuna cerimonia di inaugurazione, dati i tempi difficili, ma subito tanta voglia di fare e lavorare. “In questo tempo di grande emergenza sanitaria e sociale, la nuova sede di Como è per noi un segno di speranza per il futuro dei bambini”, commenta Francesca Pedretti, direttrice generale regionale. Edificata su un’area di 4 ettari donata da un benefattore, la sede è di 1.400 metri quadri su un unico piano, costituito da quattro corpi rettangolari. In base alle attività svolte, ogni blocco è identificabile anche cromaticamente per favorire l'orientamento delle persone: avorio per l’area reception, arancione per gli 11 studi dell’area clinico-sanitaria, azzurro per gli 8 locali dedicati ai bambini con disturbi dello spettro autistico, verde per i 13 box di riabilitazione. “Mettere i bambini al centro è nella missione della Nostra Famiglia e continua ad essere lo stile di una presenza importante da 50 anni a Como a sostegno di famiglie, scuole e territorio”, continua Francesca Pedretti. “Questo nuovo Centro vuole anche essere un'opportunità di innovare e trovare nuovi spazi di progettualità per consolidare e rilanciare legami forti con altre realtà. La cura del bambino ci chiama a mettere ogni giorno scienza e tecnica a servizio della carità, come diceva il Fondatore della nostra Associazione, il Beato Luigi Monza”. Con i suoi 35 professionisti impegnati fra psicologi, logopedisti, neuropsichiatri, fisioterapisti, assistenti sociali, il Centro di via Canturina accoglie bambini a ragazzi con disabilità neuromotorie e neuropsichiche, ritardi dello sviluppo psicomotorio, disturbi del linguaggio, disturbi dell’apprendimento, disturbi emozionali e di relazione, disturbi sensoriali e neurosensoriali complessi, in particolare visivi. “Nel vecchio stabile di proprietà del Comune - le cui caratteristiche non erano più adeguate ad ospitare attività di riabilitazione - lo scorso anno abbiamo accolto 570 bambini e ragazzi” spiega il responsabile operativo Lorenzo Besana. “Abbiamo centrato anche il nostro obiettivo di raccolta fondi per arredare gli spazi grazie alla campagna di crowdfunding con Intesa Sanpaolo”, aggiunge il responsabile della comunicazione Giovanni Barbesino. “E' questa l'occasione per ringraziare fondazioni, associazioni e club di servizio, aziende e cittadini che ci hanno aiutato”.

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t the beginning of March, La Nostra Famiglia opened the doors of the new Rehabilitation Center in Como, via Canturina. There was no inauguration ceremony, considering the difficult times, but there was immediately a great desire to work and to do something. "In these times of great health and social emergency, the new headquarters in Como is for us a sign of hope for the future of children," says Francesca Pedretti, Regional Director General. Built on an area of 4 hectares donated by a donator, the headquarters is 1,400 square meters on one floor, consisting of four rectangular blocks. According to the activities carried out, each block can also be chromatically identified in order to help people find their way around: ivory for the reception area, orange for the 11 offices of the clinical-health area, blue for the 8 rooms dedicated to children with autism spectrum disorders, green for the 13 rehabilitation boxes. "Putting children at the center is in the mission of Nostra Famiglia and continues to be the style of an important presence for 50 years in Como in support of families, schools and territory," continues Francesca Pedretti. "This new Center also represents an opportunity to innovate and find new spaces for planning in order to consolidate and relaunch strong ties with other realities. The care of the child calls us to put science and technology at the service of charity every day, as the Founder of our Association, Blessed Luigi Monza, used to say". With its 35 professionals including psychologists, speech therapists, neuropsychiatrists, physiotherapists, social workers, the Center in Via Canturina welcomes children and young people with neuromotor and neuropsychological disabilities, psychomotor developmental delays, language disorders, learning disorders, emotional and relational disorders, complex sensory and neurosensory disorders, particularly visual. "In the old building owned by the municipality - whose characteristics were no longer adequate to host rehabilitation activities - last year we welcomed 570 children and young people," explains Operations Manager Lorenzo Besana. "We also hit our fundraising goal to furnish the spaces thanks to the crowdfunding campaign with Intesa Sanpaolo", adds the communication manager Giovanni Barbesino. "This is an opportunity to thank foundations, associations and service clubs, companies and citizens who helped us."


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Fabio Luigi Ghioldi, CEO di

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Il futuro é coniugare impresa e responsabilità sociale foto Archivio UNIWEB

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l 2021 dalla maggior parte delle persone è stato letto come un nuovo inizio. Che obiettivi e che ruolo immagina per le imprese del territorio? Abbiamo vissuto e viviamo tempi controversi e confusi. Questa situazione, tuttavia, sta aprendo alle imprese l’opportunità di essere protagoniste di una nuova stagione di cambiamenti e di rinnovamenti. Personalmente vedo l’impresa come “comunità”, ovvero un luogo di incontro e di confronto, in cui si prendono decisioni per reggere e superare la concorrenza e, soprattutto, si cerca di convergere verso una visione comune. Un luogo e un modus operandi le cui parole chiave dovrebbero essere: cura, etica, comunità, responsabilità, condivisione e solidarietà.Credo che l’obiettivo delle imprese sul territorio dovrebbe soprattutto basarsi sul concetto del lavoro fatto bene in senso più ampio, ovvero il lavoro inteso non solo come svolgere dei compiti, ma anche di fare del bene alla comunità, tenendo sempre le persone al centro. Le imprese del futuro dovrebbero incorporare sempre più i concetti di sobrietà, responsabilità, sussidiarietà ed attenzione agli stakeholder, a partire da quelli interni, i dipendenti. Una visione decisamente innovativa Ma necessaria. Quella che stiamo vivendo non è una crisi congiunturale, ma un collasso strutturale del sistema economico e sociale nel suo complesso, un sistema che, a mio giudizio, non era sostenibile sul lungo periodo. Il cambiamento potrà avvenire solo se sapremo immaginare una possibilità di vita diversa, non solo guidata da logiche puramente orientate al guadagno. Accanto all’impresa ci deve essere un’economia sociale. In realtà questa visione non è così ‘nuova’. Oggi è necessario guardare al di là del mero profitto, esattamente come sessant’anni fa sosteneva Adriano Olivetti, e in tempi più recenti, anche Sergio Marchionne. In questo scenario quali attori pensa che possano contribuire alla creazione di un futuro e di una società sostenibile? Gli attori coinvolti sono ovviamente le imprese, che dovrebbero incorporare nei loro servizi anche la coscienza sociale ed ambientale. La dimensione locale, inoltre, la vicinanza nelle relazioni umane, il radicamento territoriale sono condizioni indispensabili per creare un senso comune di appartenenza e di solidarietà tra le persone. I giovani sicuramente possono contribuire alla creazione di un ordine economicosociale di tipo nuovo, in cui trova spazio il “bene”, il “buono” e il “bello”. Infine, è fondamentale crescere e formare “imprenditori creativi”, in grado di far coesistere sostenibilità e competitività, innovazione e co-

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operazione, profitto e benessere. In due parole ETICA ed ECONOMIA. Ci spieghi meglio questo concetto. L’economia non è un puro fatto tecnico, è la sintesi di molteplici scelte dell’uomo ed è principalmente frutto della sua responsabilità o irresponsabilità. L’economia ha bisogno dell’etica per il suo corretto funzionamento. L’economia va finalizzata al perseguimento del bene comune. Economia ed etica non solo non devono essere separate, ma l’una deve promuovere l’altra. E ovviamente non può mancare la collaborazione e la fiducia. In che senso la collaborazione? Nessuno si salva da solo. Dovremmo mettere al centro la collaborazione con altre imprese, che condividono gli stessi valori e lavorare per creare un rapporto di fiducia con dipendenti, fornitori e clienti. Senza collaborazione e fiducia si riducono le potenzialità di sviluppo e le opportunità da cogliere, l’apertura all’esterno, la possibilità di scalare il mercato, la velocità di evoluzione e l’attrattività verso i clienti. In Uniweb come state declinando questa visione? I sempre più rapidi cambiamenti stanno comportando una rivoluzione significativa nel nostro modo di vivere. In Uniweb ci siamo posti una domanda: “Ora che abbiamo la possibilità di aiutare concretamente la società o l’ambiente, quale finalità possiamo dare alla nostra azienda per contribuire allo scopo?” Vorremmo contribuire alla costruzione della catena della sostenibilità per un futuro che ci auguriamo migliore per tutti. Da sempre abbiamo implementato scelte sostenibili in ambito ambientale e attività a sostegno delle associazioni locali e sociali, quali Gli Amici di Como ed il Progetto Giovani Cantù. Siamo consapevoli che è solo l’inizio e che questo cambiamento non sarà semplice da affrontare. Pertanto ci siamo attivati su più fronti per lavorare sulla crescita attraverso la “Formazione Continua” sia di dirigenti che collaboratori, scegliendo percorsi formativi erogati da SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale) ed ECOLE (Enti Confindustriali Lombardi per L’Education), con il contributo di associazioni di categoria, quali Confindustria e Federmanager, la Camera di Commercio di Como-Lecco con il Bando “STRATEGIE sostenibili e MODELLI di AZIENDE RESPONSABILI nel TERRITORIO transfrontaliero” e con la Green Bocconi con il Bando “SMART 2”, con cui stiamo implementando un progetto di gestione della CSR (Corporate Social Responsibility), con l’obiettivo di diventare presto una “Benefit Corporation”.


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Fabio Luigi Ghioldi, CEO of UNIWEB The future is to combine Business and Corporate Social Responsibility.

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021 has been seen as a new beginning by most people. What goals and what role do you see for local businesses? We have lived and continue to live in controversial and confusing times. This situation, however, is giving businesses the opportunity to be protagonists of a new season of change and renewal. Personally, I see the company as a "community", that is, a place to meet and compare, where decisions are made to withstand and overcome competition and, above all, to converge towards a common direction. This is a place and a method of working in which the key words should be: care, ethics, community, responsibility, sharing and solidarity. I believe that the goal of businesses in the area, should above all be based on the concept of work done well in the widest sense, that is, work understood not only as performing tasks, but also as doing good for the community, always keeping people at the center. The companies of the future should increasingly incorporate the concepts of moderation, responsibility, subsidiarity and attention to stakeholders, starting with the employees. A very innovative vision But necessary. What we are experiencing is not a conjunctural crisis, but a structural collapse of the economic and social system as a whole, a system that was not sustainable in the long run. Change will only come about if we are able to imagine a different way of life, one that is not driven by purely profit-oriented logics. Alongside enterprise there must be a social economy. In reality, this vision is not so ‘new'. Today, it is necessary to look beyond mere profit, just as Adriano Olivetti argued sixty years ago, and more recently, Sergio Marchionne as well. In this scenario, which actors do you think can contribute to the creation of a sustainable future and society? The actors involved are obviously the companies, which should also incorporate social and environmental awareness. The local dimension, in fact, the closeness of human relations, the territorial roots are essential conditions for creating a common sense of belonging and solidarity among people. Young people can certainly contribute to the creation of a new type of economic and social order, in which there is room for the "good" and the "beauty". Finally, it is essential to grow and train "creative entrepreneurs", able to make sustainability and competitiveness, innovation and cooperation, profit and wellbeing coexist. In two words, Ethics and Economy. Tell us more about this idea. Economy is not a pure technical fact, it is the synthesis of multiple

human choices and it is mainly the result of man's responsibility or irresponsibility. Economy needs ethics for its correct functioning. The economy has to aim at the pursuit of the common good. Economics and ethics not only must not be separated, but one must promote the other. It is as if a company, instead of seeking the right profit compatible with the needs of work, society and the environment, were only seeking maximum profit. Failure to respect human capital will sooner or later lead to a loss of its own efficiency. What do you mean by collaboration? No one can be saved alone. We should focus on collaboration with other companies that share the same values and work to create a relationship of trust with employees, suppliers and customers. Without collaboration and trust there is a decrease in development potential and opportunities to be seized, openness to the outside world, the possibility to scale the market, the speed of evolution and attractiveness to customers. At Uniweb, how are you interpreting this vision? The increasingly rapid changes are bringing about a significant revolution in our way of life. In Uniweb we asked ourselves a question: "Now that we have the opportunity to concretely help society or the environment, what purpose can we give our company to contribute to the purpose?" We would like to contribute to the building of the sustainability chain for a future that we hope is better for everyone. We have always implemented sustainable choices in the environmental field and activities in support of local and social associations such as Amici di Como and Progetto Giovani Cantù. We are aware that this is only the beginning and that this change will not be easy to deal with. Therefore, we have been active on several fronts to work on growth through "Continuing Education" for both managers and employees and provided by SUPSI (University of Applied Sciences of Southern Switzerland Department of Business, Health and Social Economics) and ECOLE (Enti Confindustriali Lombardi per L'Education) together with the contribution of trade associations, such as Confindustria and Federmanager, with the Chamber of Commerce of Como-Lecco with the Call for Proposals "Sustainable Strategies and Models of Responsible Businesses in the Cross-border Area" and with Green Bocconi with the Call for Proposals "SMART 2" with which we are implementing a CSR (Corporate Social Responsibility) management project, with the aim of soon becoming a "Benefit Corporation".

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Il futuro ammiccante dei SUV

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el 2020 quasi un’auto su due vendute è un SUV, per l’esattezza il 45,2%. Un segmento sempre più popolare (nel 2019 rappresentava il 42,4% del mercato nazionale) ed in grado di presentare modelli sempre più votati alla sostenibilità e ad affascinanti espressioni stilistiche d’avanguardia. Lo dimostrano le prime novità che si sono aggiunte al ventaglio d’offerta del Gruppo Autotorino: Mercedes-Benz EQA e Hyundai Tucson.

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Elettrica, compatta, SUV: Mercedes-Benz presenta EQA Electric, compact, SUV: Mercedes-Benz presents EQA

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resentata il 20 gennaio 2021 in diretta digitale mondiale, Nuova Mercedes-Benz EQA entra da protagonista nell’universo Full Electric di Mercedes EQ, tracciando i prossimi passi sulla mobilità che guarda al futuro. Design moderno e facilità di utilizzo sono due caratteristiche di spicco di EQA: il design, definito ‘elettroestetico‘, rimanda al ‘modern luxury’ che caratterizza il marchio Mercedes-EQ, mentre i software di intelligenza MBUX sono al servizio del guidatore, rendendo l’esperienza di guida integrata, sicura ed efficiente. Già ordinabile ed attesa in concessionaria con i primi esemplari lungo la primavera 2021, il modello d’ingresso alla gamma italiana è EQA 250 SPORT, il cui prezzo di listino di circa 41 mila Euro la posiziona entro il valore soglia per usufruire degli eco-bonus auto, con un vantaggio che oscilla tra 10.440 e 6.000 euro, a seconda che l’acquisto avvenga con o senza rottamazione. Sei le versioni disponibili, incluso l’allestimento AMG Line dall’inconfondibile sportività, ulteriormente personalizzabili con gli esclusivi pacchetti Electric Art e Night. Una nuova Stella è pronta a brillare.

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resented on January 20, 2021 in worldwide digital live, the New Mercedes-Benz EQA enters as a protagonist in the Full Electric universe of Mercedes EQ, tracing the next steps on mobility that looks to the future. Modern design and ease of use are two prominent features of EQA: the design, defined as 'electro-aesthetic', refers to the 'modern luxury' that characterizes the Mercedes-EQ brand, while the MBUX intelligence software is at the service of

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the driver, making the driving experience integrated, safe and efficient. Already available for order and expected at dealerships with the first examples in the spring of 2021, the entry-level model to the Italian range is the EQA 250 SPORT, with a list price of about 41,000 euros, which places it within the threshold value for taking advantage of the eco-bonus car, with an advantage ranging from 10,440 to 6,000 euros, depending on whether the purchase is made with or without scrapping. Six versions are available, including the AMG Line trim with its unmistakable sportiness, which can be further customized with the exclusive Electric Art and Night packages. A new star is ready to shine.

Autotorino concessionaria ufficiale Mercedes-Benz Como Luisago (CO), via Risorgimento 13/a Responsabile: Tito Monti


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The shining future of suvs I

n 2020, almost one out of every two cars sold is an SUV, 45.2% to be exact. An increasingly popular segment (in 2019 it represented 42.4% of the national market) and one that will be able to present models increasingly devoted to sustainability and fascinating advanced stylistic expressions. This is demonstrated by the first novelties that have been added to the range of offerings of the Autotorino Group: Mercedes-Benz EQA and Hyundai Tucson.

Hyundai Tucson, il best-seller si rinnova e seduce Hyundai Tucson, the best-seller is renewed and seductive

È

stata un’accoglienza entusiastica quella riservata dai clienti dello showroom Autotorino di Tavernerio alla quarta generazione di Hyundai Tucson. Il SUV best-seller di casa Hyundai, scelto da oltre 1,4 milioni di clienti in Europa, dimostra come Hyundai abbia nuovamente alzato l’asticella nel design, nella tecnologia, nell’efficienza e nella qualità globale. Nuova Tucson rivoluziona il concetto di SUV di segmento C: aspetto avanguardistico e tecnologie di ultima generazione ben esprimono il concetto di ‘Sensuous Sportiness’ di Hyundai. Con opzioni ibride, ibride plug-in e mildhybrid 48V, accanto a motorizzazioni benzina e diesel d’ultima generazione, la nuova Tucson si proietta nel futuro dell’eco-mobilità incrementando la sua gamma elettrificata. Tratti distintivi il design di impatto e senza precedenti del frontale in cui le luci LED si mimetizzano come “gioielli geometrici” a scomparsa, regalando compattezza e carattere. All’interno, il quadro comandi e la consolle centrale sono sviluppati per offrire un’esperienza digitale e dinamica a bordo, con ampi schermi virtuali (touch nel caso della consolle). Il futuro non è mai stato tanto vicino e sensuale.

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he customers of the Autotorino showroom in Tavernerio gave an enthusiastic welcome to the fourth generation Hyundai Tucson. Hyundai's best-selling SUV, chosen by over 1.4 million customers in Europe, demonstrates how Hyundai has once again improved its design, technology, efficiency and overall quality. The new Tucson revolutionizes the concept of the C-segment SUV: pioneering looks and state-of-the-art technology express Hyundai's concept of 'Sensuous Sportiness'. With hybrid, plug-in hybrid and 48V mild-hybrid options, alongside the latest generation of petrol and diesel engines, the new Tucson projects itself into the future of eco-mobility by increasing its electrified range. Distinctive features are the impactful and unprecedented design of the front, where the LED lights are camouflaged as "geometric jewels" that disappear, giving compactness and character. Inside, the control panel and central console have been developed to offer a digital and dynamic experience on board, with large virtual screens (touch in the case of the console). The future has never been so close and exciting.

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Autotorino concessionaria ufficiale Hyundai Como Tavernerio (CO), via SS Briantea 2 Responsabile: Claudio Alberio

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PLUG-IN HYBRID


di Giorgio Albonico

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l libro di Corrado Augias dal titolo Breviario per un confuso presente è fra i vincitori della settima edizione del premiocittadicomo nella sezione saggistica. Contiene una serie di riflessioni su personaggi ed eventi del passato da cui si possono rievocare episodi ancora attuali, spaziando dal passato al nostro presente confuso, al futuro che incombe. In queste brevi note sul libro di Augias, scrittore, giornalista, autore di programmi TV, vorrei sottolineare alcuni temi da lui trattati. Un capitolo è dedicato alle pandemie. Ne scrive da storico riferendosi ad esempio agli untori che diffondevano, secondo alcuni, la pestilenza. Ricorda la peste del Manzoni. Traccia quindi un excursus descrivendo i libri che hanno parlato e descritto le pestilenze. Fino a La peste di Camus che assume una forte dimensione metaforica. Un capitolo riguarda la storia. A mio avviso Augias dice due cose molto condivisibili. La prima è che è utile avvicinarsi alla storia senza applicarvi troppo le logiche del presente e la seconda è che se la storia non appare seduttiva, è solo perché troppo spesso è raccontata male. Augias ci dice poi che abbiamo avuto una storia di dominazioni straniere e anche per questo ci siamo abituati al servaggio, all’inchino al potente di turno. Mai come in questo confuso presente si assiste a tanti “baciamo le mani, sempre a vostra disposizione”. Sottinteso: finché ci fa comodo. Magari libri come questo con garbo ci possono dare una sferzata di amor proprio e di dignità. Ricorda anche la surreale minaccia di un potente al quale era stata comprata in omaggio una casa di lusso. “Se scopro che qualcuno ha pagato la mia casa lo denuncio” proruppe. Ahimè. Augias descrive le opere e la vita dei filosofi a lui più cari, Kant e Spinoza e cita la famosa frase di Kant “il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me”. Amaro invece il capitolo che parla della fine. “E’ inutile battere la porta che ci separa dal mistero perché dietro non c’è nulla”. Infine dalla lettura di questo libro si può ricavare, a mio avviso, un concetto che potrebbe illuminare il nostro confuso presente: esercitare uno spirito critico, non accettare una verità che ci viene imposta dall’alto di presunte conoscenze scientifiche o meno come avviene adesso. E’ un libro che dà delle indicazioni di percorso. Leggendolo si possono ricavare determinate risposte che magari si stavano cercando senza essere riusciti a metterne a fuoco il contorno. D’altronde a questo servono i libri: a trovare della risposte o a farsi delle domande, che in fondo è la stessa cosa.

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he book by Corrado Augias entitled "Breviario per un confuso presente" is among the winners of the seventh edition of the Premiocittadicomo in the essay section. The book is made up of a series of reflections on characters and events of the past from which we can recall episodes that are still relevant today, ranging from the past to our confused present, to the looming future.In these brief notes on the book of Augias, writer, journalist, a TV program author, I would like to highlight some of the subjects he deals with. One chapter is dedicated to pandemics, he writes as a historian, for example he refers to referring to the people who, according to some, spread the plague. He remembers the Manzoni's plague and then he traces an excursus describing the books that have spoken and described the pestilences up to The Plague of Camus that assumes a strong metaphorical dimension. One chapter deals with history. In my opinion, Augias says two things that are very important. The first is that it is useful to approach history without applying too much of the logic of the present, and the second is that if history does not appear appealing, it is only because it is very often badly told. Augias then tells us that we have had a history of foreign dominations and also for this reason we have become accustomed to servitude, to bowing to the powerful person of the moment. Never as in this confused present there are so many "we kiss your hands, always at your disposal". Understood: as long as it suits us. Maybe books like this one can gracefully give us a lash of self-respect and dignity. It also recalls the surreal threat of a powerful man who had been bought a free luxury home. "If I find out that someone has paid for my house, I'm going to report him," he bursts out. Augias describes the works and the life of the philosophers he loves the most, Kant and Spinoza and quotes Kant's famous phrase "the starry sky above me and the moral law in me". Instead, bitter is the chapter that talks about the end. "It is useless to beat the door that separates us from the mystery because there is nothing behind it". Finally, from the reading of this book, in my opinion, one can derive a concept that could illuminate our confused present: to exercise a critical spirit, not to accept a truth that is imposed on us from the heights of presumed scientific knowledge or not, as happens now. It is a book that gives some indications of the path. Reading it you can get some answers that maybe you were looking for without being able to focus on the details. Actually this is what books are for: to find answers or to ask questions, which is basically the same thing.

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trent’anni dall’istituzione dell’Elisoccorso sanitario in Lombardia, Francesca Guido e Francesca Indraccolo, giornaliste specializzate in ambito sanitario, illustrano le tappe più significative dell’evoluzione di questo tassello del sistema di emergenza-urgenza regionale. L’iniziativa ha un fine benefico per la Fondazione Pro Elisoccorso - Servizio 118 onlus che, grazie al ricavato proveniente dal 20% del prezzo di copertina concesso dall’editore, intende acquistare attrezzature per AREU, l’Agenzia regionale dell’Emergenza Urgenza. Missione Paziente racconta, attraverso una ricca raccolta di immagini, gli aspetti organizzativi del sistema e le principali progettualità sviluppate negli anni: dall’utilizzo del verricello all’hovering, dal volo notturno alle tecnologie di ultima generazione che hanno consentito l’ampliamento delle missioni dopo il calare del sole e in luoghi impervi. Oggi, l’Elisoccorso lombardo dispone di cinque basi e di cinque elicotteri che effettuano circa 4.800 missioni l’anno, con una media di 400 interventi al mese. Il libro presenta inoltre una sezione dedicata al trasporto dei pazienti affetti da Covid-19, in particolare della Base di Como. E’ disponibile sullo shop online dell’editore, shop.pernice.com/product/missionepaziente/ ed è prevista la distribuzione in diverse librerie del territorio.

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hirty years after the institution of medical Elisoccorso in Lombardy, Francesca Guido and Francesca Indraccolo, journalists specialized in the health sector, illustrate the most significant steps in the evolution of this piece of the regional emergency response system. The initiative has a charitable purpose for the Fondazione Pro Elisoccorso - Servizio 118 onlus which, thanks to the proceeds from 20% of the cover price granted by the publisher, intends to purchase equipment for AREU, the regional emergency care agency. Missione Paziente tells, through a rich collection of images, the organizational aspects of the system and the main projects developed over the years: from the use of the winch to hovering, from night flying to the latest technologies that have allowed the expansion of missions after sunset and in inaccessible places. Today, the Elisoccorso of Lombardy has five bases and five helicopters that carry out about 4,800 missions a year, with an average of 400 interventions per month. The book also features a section dedicated to the transport of Covid-19 patients, in particular from the Base of Como. It is available on the publisher's online shop, shop.pernice.com/product/missione-paziente/ and is scheduled for distribution in several local bookstores.


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ento foto, cento eventi, cento storie. Migliaia di protagonisti. “Vent’anni di cronaca a Como. 100 foto di Carlo Pozzoni” è il film della storia di Como e dei comaschi, raccontata dal noto fotoreporter che, in questo libro, riavvolge la pellicola di tanti fatti finiti per lo più sulle pagine de “La Provincia”, in una sequenza che vuole essere anche la scrittura di un mondo, il piccolo mondo antico del lago sconvolto dalle mutazioni travolgenti dei tempi moderni. Proprio per non finire per essere fagocitati dal prorompente incedere della quotidianità, Pozzoni restituisce ai comaschi gli spezzoni necessari per una memoria locale. Lo fa usando il “colore” della cronaca, il bianco e nero, potente nella sua essenzialità, nella sua nuda affermazione al di là dei filtri della quotidianità, perfino crudele laddove sbalza personaggi e avvenimenti dal contesto per consegnarli, nella loro dimensione visiva, alla narrazione del futuro. “Foto di personaggi anche, certo: ma mi pare che il soggetto ricorrente, per non dire unico, sia la terra che Carlo ama di più: la sua Como, il suo lago – scrive Michele Brambilla nella prefazione – Le sue sponde, le sue ville, le sue meraviglie a tutti visibili e quelle nascoste dentro dettagli che solo un grande fotografo riesce a cogliere”. Il volume è disponibile nelle librerie del territorio.

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ne hundred photos, one hundred events, one hundred stories. Thousands of protagonists. "Twenty years of reportage in Como. 100 photos by Carlo Pozzoni" is the film of the history of Como and of the people of Como, told in this book by the well-known photoreporter who rewinds the film of many events that have mostly ended up on the pages of the local newspaper "La Provincia", in a sequence that also wants to be the writing of a world, the small ancient world of the lake upset by the overwhelming changes of modern times. In order not to end up being absorbed by the bursting pace of everyday life, Pozzoni gives back to the people of Como the pieces necessary for a local memory. He does so using the "color" of the chronicle, black and white, powerful in its essence, in its naked affirmation beyond the filters of everyday life, even cruel when it jolts characters and events out of context to deliver them, in their visual dimension, to the narration of the future. "Photos of characters, of course: but it seems to me that the recurring subject, not to say the only one, is the land that Carlo loves the most: his Como, his lake - writes Michele Brambilla in the preface - Its shores, its villas, its wonders visible to all and those hidden in details that only a great photographer is able to capture". The book is on sale in local bookstores.

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VfashionWorld

I consigli di Valentina a cura di Valentina Nessi

Cosa andrà di moda questa primavera estate 2021? Come fashion Influencer non mi sento di scrivere un banale articolo di

moda suggerendo i classici colori pastello, vestitini a fiori e quant’altro. La moda è una tendenza prima di tutto di stile, ed ognuno di noi deve trovare il proprio stile mettendo in valore la propria fisicità in armonia con i colori della carnagione, occhi e i capelli. Sei hai una carnagione olivastra, dunque già abbronzata e mediterranea puoi osare i bellissimi colori degli agrumi dal giallo all’arancio, che richiamano i colori e la tradizione della terra di Sicilia o della Costiera Amalfitana. Se avete una carnagione chiara suggerisco le tonalità dell’azzurro o del blu oceano, mentre il fucsia o rosso magenta sta benissimo sia per le bionde che per le more.

Al di là del colore e dello stile dell’abito vorrei cogliere la vostra attenzione e sensibilizzare il consumatore al tessuto scelto. Non bisogna fermarsi a guardare l’apparenza dell’abito ma guardare il suo DNA, ovvero con quale tessuto è prodotto l’abito. I tessuti sintetici oltre a non far respirare la pelle sono anche altamente inquinanti per l’ambiente. Ad ogni lavaggio di un capo d’abbigliamento sintetico, come il poliestere, rilascia nell’acqua particelle di microplastiche invisibili che dalla lavatrice di casa vanno ad inquinare laghi, mari ed oceani. Se vuoi fare la differenza, preservare l’ambiente, suggerisco di utilizzare materiali e tessuti naturali, il mio preferito è il lino poiché oltre ad essere leggero, naturale e sostenibile dà una sensazione di freschezza anche nelle giornate più calde. Un’altra fibra che prediligo in ogni stagione è il cashmere. Spesso si pensa che sia una fibra puramente invernale ma in realtà è idonea per ogni stagione in base alla leggerezza o pesantezza della fibra stessa. Il filo di cashmere extra fine oltre ad essere piacevole al tatto ha un effetto termico, tiene caldo se fa freddo e tiene fresco se fa caldo poiché lascia traspirare la pelle. Il mio messaggio dunque è di informarsi su “what’s in my clothes” per essere e diventare un consumatore più attento e sostenibile. Un brand sostenibile deve anche tener conto del rispetto dei lavoratori, ovunque essi si trovano, in Europa o all’estero. Dunque è importante anche informarsi su “who made my clothes”. Dire “MADE IN ITALY” o “MADE IN INDIA” non fa la differenza, ma la fa la persona fisica che realizza l’abito, poiché indipendentemente dalla provenienza e cultura, la cosa più importante è che essa sia rispettata e che lavori in buone condizioni. Promuoviamo il green fashion per un mondo migliore. (cfr. fashrev.org)

Abbiamo parlato di pelle ovvero della carnagione e dunque adesso vorrei parlarvi di Skin Care. Tutti desideriamo una pelle luminosa, ma a volte il semplice desiderio non è sufficiente. Ogni giorno, la pelle affronta lo stress causato da inquinamento, raggi UV e carenza di sonno, che possono renderla opaca, grassa e stanca. Attraverso una scienza innovativa, la nuova gamma Nutricentials ha preso la forza e la resilienza di estratti botanici bioadattivi derivati da piante che sopravvivono nelle condizioni più estreme e sono state trasferite nel mondo urbano, liberando l’energia della natura in ogni confezione di questa moderna gamma di cura della pelle. Day Dream Protective Lotion e Day Dream Protective Dream offrono entrambe un’ulteriore protezione dai raggi UV e dalla luce blu, che può danneggiare vari meccanismi della pelle, causando la formazione di melanina o la degradazione del collagene. Anche l’industria della cosmetica si sta allineando con le nuove tendenze “green”, per preservare l’ambiente. L’azienda NuSkin è sempre all’avanguardia e ha realizzato il packaging della nuova gamma Nutricentials al 100% con plastica riciclata postconsumo (PCR). Un’altra innovazione è la Tecnologia HydraFlex, una miscela ricca di ingredienti che assicurano il giusto livello di idratazione della tua pelle, in ogni situazione. L’azienda NuSkin è sempre all’avanguardia con la sua tecnologia brevettata. Propone due macchinari per


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la cura della pelle da assolutamente provare, utilizzare comodamente da casa e portarsi con se ad ogni viaggio grazie all’ergonomia del dispositivo. La LUMI - SPA è un dispositivo di detersione premiato, ricaricabile e waterproof con soluzione 7-in-1 per una pelle dall’aspetto giovanile. In soli due minuti di trattamento si ottengono ben sette benefici: 1.Pelle pulita in profondità 2.Apparenza dei pori meno visibile 3.Pelle più liscia 4.Pelle più morbida 5.Pelle più luminosa 6.Pelle più Chiara 7. Pelle più fresca e giovanile. La GALVANIC – SPA System sia per il viso che per il corpo unisce una tecnologia all’avanguardia con ingredienti brevettati per offrire un dispositivo anti-età ed uno anti-cellulite innovativo. Utilizzato insieme a prodotti per il viso come Galvanic Facial Gels e Tru Face Line Corrector, la Galvanic Spa agisce direttamente sulle cause dei segni visibili dell’invecchiamento della pelle. Linee sottili e rughe diventano meno visibili, mentre la carnagione assume un aspetto più fresco e giovanile. Utilizzato insieme ageLOC Body Shaping Gel e ageLOC Dermatic Effects, per un corpo dall’aspetto più definito, levigato e tonico.

What will be in fashion this spring summer 2021? As a fashion influencer I don't feel like writing a banal fashion article

suggesting classic pastel colors, floral dresses and so on. Fashion is first and foremost a trend of style, and each of us must find our own style by emphasizing our physicality in harmony with the colors of our complexion, eyes and hair. If you have an olive skin tone, so already tanned and Mediterranean you can dare the beautiful colors of citrus from yellow to orange, which recall the colors and traditions of the land of Sicily or the Amalfi Coast. If you have a fair skin tone, I suggest the shades of light blue or ocean blue, while fuchsia or magenta red is great for both blondes and brunettes. Beyond the color and style of the dress I would like to catch your attention and make the consumer aware of the fabric chosen. We must not stop to look at the appearance of the dress but look at its DNA, that is, with what fabric the dress is produced. Synthetic fabrics, besides not allowing the skin to breathe, are also highly polluting for the environment. Each time a synthetic garment, such as polyester, is washed, it releases invisible microplastic particles into the water, which then pollute lakes, seas and oceans. If you want to make a difference, preserve the environment, I suggest using natural materials and fabrics, my favorite is linen because in addition to being light, natural and sustainable gives a feeling of freshness even in the hottest days. Another fiber that I prefer in every season is cashmere. People often think that it is a purely winter fiber, but it is actually suitable for every season depending on the lightness or heaviness of the fiber itself. The extra fine cashmere yarn, besides being pleasant to the touch, has a thermal effect, it keeps warm in cold weather and cool in hot weather because it allows the skin to breathe. So my message is to inform yourself on "what's in my clothes" to be and become a more attentive and sustainable consumer. A sustainable brand must also take into account the respect of workers, wherever they are, in Europe or abroad. So it is also important to inform oneself on "who made my clothes". Saying "MADE IN ITALY" or "MADE IN INDIA" does not make the difference, but the person who makes the dress does, because regardless of the origin and culture, the most important thing is that it is respected and works in good condition. We promote green fashion for a better world. (see fashrev.org)

extracts derived from plants that survive in the most extreme conditions and transferred them to the urban world, releasing nature's energy into every package of this modern skincare range. Day Dream Protective Lotion and Day Dream Protective Dream both offer additional protection from UV and blue light, which can damage various skin mechanisms, causing melanin formation or collagen breakdown. The cosmetics industry is also aligning itself with new "green" trends to preserve the environment. The NuSkin company is staying ahead of the curve and has made the packaging for its new Nutricentials range 100% post-consumer recycled (PCR) plastic. Another innovation is HydraFlex Technology, a rich blend of ingredients that ensure the right level of hydration for your skin, in every situation. The NuSkin company is always on the cutting edge with its patented technology. It offers two skin care machines that you absolutely must try, use from the comfort of your home and take with you on every trip thanks to the ergonomics of the device. The LUMI - SPA is an award-winning, rechargeable, waterproof cleansing device with a 7-in-1 solution for youthful-looking skin. In just two minutes of treatment time, you get no less than seven benefits: 1.Deeply cleansed skin 2.Less visible pore appearance 3.Smoother skin 4.Softer skin 5.Brighter skin 6.Clearer skin 7. Fresh, more youthful looking skin. The GALVANIC - SPA System for both face and body combines cutting-edge technology with patented ingredients to deliver an innovative anti-aging and anti-cellulite device. Used in conjunction with facial products such as Galvanic Facial Gels and Tru Face Line Corrector, the Galvanic Spa acts directly on the causes of the visible signs of skin aging. Fine lines and wrinkles become less visible, while the complexion takes on a fresher, more youthful appearance. Used in conjunction with ageLOC Body Shaping Gel and ageLOC Dermatic Effects, for a more defined, smoothed and toned looking body.

INFO @valentinanessi

We have talked about skin or complexion and so now I would like to talk to you about Skin Care.

Per maggiori informazioni o una consulenza personalizzata contattare Valentina Nessi al +41 794759018

We all desire glowing skin, but sometimes mere desire is not enough. Every day, skin faces stress from pollution, UV rays and lack of sleep, which can make it dull, oily and tired. Through innovative science, the new Nutricentials range has taken the strength and resilience of bioadaptive botanical

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L’arte della stampa

Marco Lupi, "Adrenaliniche trasparenze", cm 30 x 30, tecnica mista su tela

Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com

LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws


FASHION & LUXURY Chantecler - CAMPANELLE È la collezione più iconica e rappresentativa della maison, portatrice di un'antica leggenda e simbolo di gioia, fortuna e successo. Da sempre i gioielli più ambiti di Chantecler, realizzate in pavé di pietre preziose, in oro e diamanti, in pietre dure e semipreziose, le Campanelle sono piccoli capolavori di arte orafa da indossare e da collezionare, regalo perfetto per ogni occasione.

It is the most iconic and representative collection of the maison, representing the ancient legend and symbol of joy, luck and success. Chantecler's most desired jewelry, made of paved precious stones, gold and diamonds and semi-precious stones, the Campanelle are small masterpieces of goldsmith's art to wear and collect, the perfect gift for any occasion.

Chantecler - PAILLETTES Ispirata alle paillettes di Joan Crawford e alla Dolce Vita caprese degli anni Cinquanta, questa collezione emana luce e vitalità. E’ una celebrazione della gioia di vivere attraverso magici bagliori e giochi di luce che si creano sul corpo di chi la indossa. Collane che si prestano a essere indossate multiple, in colori e lunghezze diverse, insieme ad anelli, orecchini e bracciali. La collezione si distingue per la profonda leggerezza.

Inspired by Joan Crawford's paillettes and the Capri Dolce Vita of the 1950s, this collection radiates light and vitality. It is a celebration of the joie de vivre through magical flashes and plays of light that are created on the wearer's body. Necklaces that can be worn multiple, in different colors and lengths, together with rings, earrings and bracelets. The collection is characterized by a deep lightness.

Campanella - “Chantecler si nasce” La mia prima campanella Le Creazioni “Chantecler si nasce” sono destinate ai bambini e ragazzi, ma anche a chi è già innamorato del nostro Mondo e semplicemente vuole tramandare questa passione con questi Gioielli carichi di felicità. È una specie di eredità magica e allo stesso tempo un rito di Iniziazione. Un ricordo legato all’infanzia è sempre qualcosa destinato a diventare indimenticabile, proprio per questo “Chantecler si nasce”, e lo si può nascere in ogni momento, perché la Bellezza crea Gioia, e ci fa decidere di “Essere Chantecler” per sempre.

“My first Campanella” creations are designed for children and teenagers, but also for who is already in love with Chantecler world and just want to hand down passion for these joyful. It’s about a magic legacy as well as an initiation ritual. A childhood memory is something destined to become unforgettable, as "My first Campanella": it can rise anytime because Beauty generates Joy, and makes us wish to "Be Chantecler" forever!

Via Matteotti 30, Cantu' gioielleriacappelletti.it Como

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FASHION & LUXURY

OFF-WHITE La primavera ritorna con la voglia di colore e vitalità, anche e soprattutto nell'armadio, come dimostrato da questa giacca doppiopetto di Off-White che, con una silhouette invidiabile e le tonalità accese, conferirà energia e stile a ogni look.

Spring returns with a desire for color and vitality, also and above all in the closet, as demonstrated by this double-breasted jacket by Off-White which, with an unbeatable silhouette and bright shades, will give energy and style to any look.

VALENTINO GARAVANI Nuova arrivata in casa Valentino Garavani, la borsa Roman Stud è un tripudio di eleganza e modernità. Riprendendo e reinterpretando le iconiche borchie distintive della maison, questo nuovo modello è un musthave contemporaneo da sfoggiare a tracolla di giorno o a mano per un appuntamento serale.

New to Valentino Garavani, the Roman Stud bag is a combination of elegance and modernity. Taking up and reinterpreting the iconic distinctive studs of the maison, this new model is a contemporary musthave to show off on the shoulder during the day or in hand for an evening date.

BOTTEGA VENETA Nulla grida voglia di contemporaneità più degli accessori firmati Bottega Veneta. Le decolleté Pumps Stretch sono amate per il design insolito e la silhouette squadrata, oltre alla suola in gomma che assicura una perfetta aderenza a ogni passerella cittadina.

Bottega Veneta's accessories are the perfect expression of contemporary style. The Pumps Stretch are loved for their unusual design and square silhouette, in addition to the rubber sole that ensures a perfect fit on any city walkway.

Via Milano 107, Como tessabit.com 162

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FASHION & LUXURY

Camicia Bolzonella Camicia in denim cucita a mano con bottoni in madreperla australiana.

Hand-stitched denim shirt with Australian mother-ofpearl buttons.

Pantaloni PT Pantalone casual in cotone e lino con chiusura laterale e pences per un look informale ma senza rinunciare al confort.

Casual cotton and linen pleated trousers with side closure for a casual and comfortable look .

Sneaker NOOVA Lussuosa sneaker in capretto con suola extralight e dettaglio in nylion riflettente.

Luxurious sneaker made of 100% calf leather with extralight sole and reflective nylon details.

Piazza Duomo 10/11/13, Como peterci.it Como

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Sport

IO RESTO IN CAMPO con Tennis Sporting Insubria di Elisabetta Comerio foto Tennis Sporting Insubria

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Bregnano c’è la casa comasca del Tennis in carrozzina dove incontriamo Renato Gaiotti, direttore tecnico, maestro di tennis FIT prima come Tennis Club Lariano di Casnate con Bernate ed oggi come Tennis Sporting Insubria. “Alleniamo atleti per l’agonismo e giovani tennisti che si avvicinano a questa disciplina per la prima volta, ma la cosa che più mi sta a cuore è il benessere psicofisico dei ragazzi che deriva dall’attività che svolgono con noi”. Partiamo dagli esordi. Come è nata l’idea di portare a Como il tennis in carrozzina? Era il 1999 e sinceramente non so dire quale sia stata la molla che ha fatto scattare in me la decisione di aprire un centro di Tennis in carrozzina. So solo che mi sono alzato una mattina con la voglia di dare la possibilità a persone con disabilità di fare sport, convinto che sia prima di tutto una pratica terapeutica. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Questo progetto piano piano si è sviluppato in vari punti del territorio per poi approdare a Bregnano dove ora c’è la nostra sede. Proprio qui abbiamo deciso di fare qualcosa di speciale e negli scorsi mesi è nato il progetto per la realizzazione di Centro Tecnico per la promozione e lo sviluppo del Tennis in carrozzina, dando spazio sia all’aspetto sociale che a quello agonistico. E cosa prevede questo rilancio? Vorremmo mettere a disposizione, annualmente, cinque borse di studio per far svolgere l’attività a ragazzi che hanno difficoltà economiche. Ci stiamo attivando per organizzare stage con gruppi Italiani ed esteri. Un progetto di massima condivisione tra atleti, tecnici, genitori e tutti coloro che possano mettere a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze. In questa direzione, abbiamo già creato una piattaforma che ci auguriamo possa diven-

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tare un punto di riferimento a livello nazionale, un luogo d’incontro per tanti appassionati, ma anche neofiti. Nel futuro vorremmo anche mettere on line delle lezioni per ampliare la conoscenza del nostro sport. In ultimo, il nostro progetto di rilancio prevede la costruzione di un Campo H Tennis, realizzato con l’utilizzo di una resina particolare che possa permettere minore attrito con la carrozzina. Per fare tutto questo siamo partiti con un progetto di crowdfunding www.eppela.com/it/projects/29006-iorestoincampo. Chiunque può scegliere di contribuire a questo progetto, anche con un minimo contributo. A proposito di campo. Le regole del tennis in carrozzina in cosa si differenziano dal tennis per normodotati? Le regole sono le stesse, differisce solo dalla possibilità di giocare al doppio rimbalzo. C’è poi tutta l’attenzione da rivolgere al mezzo tecnico. Non è possibile utilizzare una carrozzina da passeggio, ma ci vuole una carrozzina particolare per poter giocare in sicurezza. Solitamente le carrozzine hanno delle misure standard, ma sono felice di dire che è allo studio il brevetto di una carrozzina che si può adattare alla crescita degli atleti. E quali sono le categorie? Esistono sia il singolo che il doppio, sia maschile che femminile, e due categorie: la categoria “Open” e la categoria “Quad” che coinvolge atleti con disabilità più gravi. Ma ci parli del movimento italiano. In Italia si contano circa 200 atleti. Noi ne abbiamo una decina e tra loro alcuni hanno vestito la maglia azzurra in competizioni internazionali. Ora siamo in attesa di conoscere quali tornei verranno organizzati nei prossimi mesi, sperando che la pandemia ci dia un po’ di tregua così che si possa riprendere appieno la nostra attività.


ON THE TENNIS COURT with Tennis Sporting Insubria

Sport

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n Bregnano there is the house of wheelchair tennis in Como where we met Renato Gaiotti, technical director, FIT tennis instructor first at Tennis Club Lariano in Casnate con Bernate and now at Tennis Sporting Insubria. "We train athletes for competitiveness and young tennis players who are approaching this sport for the first time, but the thing that I care the most about is the psychophysical health of the kids that comes from the activity they do with us." Let's start from the beginning. How did the idea of bringing wheelchair tennis to Como come about? It was 1999 and, to be honest, I can't say how I came to the decision to open a wheelchair tennis center. I just know that I got up one morning with the idea of giving people with disabilities the chance to play sports, believing that it is mainly a therapeutic practice. It was long ago. This project was developed in the territory and then landed in Bregnano where now there is our headquarters. Right here we decided to do something special and in recent months was born the project for the creation of a Technical Center for the promotion and development of wheelchair tennis, giving space for both the social and competitive aspects. And what does this relaunch imply? We would like to make available, annually, five scholarships for young people who have economic difficulties. We are working to organize trainings with Italian and foreign groups. A project of maximum sharing between athletes, technicians, parents and all those who can offer their experience and skills. In this direction, we have already created a platform that we hope will become a point of reference at the national level, a meeting place for many fans, but also newcomers. In the future we would also like to put online lessons to broaden the knowledge of our sport. Finally, our revival project includes the construction of a Tennis Court, made with the use of a special resin that can allow less friction with the wheelchair. To do all this we started with a crowdfunding project www.eppela.com/it/projects/29006-iorestoincampo. Anyone can choose to contribute to this project, even with a small contribution. Speaking of the court. How do the rules of wheelchair tennis differ from those of tennis for able-bodied people?

The rules are the same, differing only in the possibility of playing double bounce. Then there is all the attention to be paid to the technical means. It is not possible to use a walking wheelchair, but you need a special wheelchair to play safely. Usually the wheelchairs have standard sizes, but I'm happy to say that we are studying the patent of a wheelchair that can be adapted to the growth of the athletes. And what are the categories? There are both singles and doubles, both male and female, and two categories: the "Open" category and the "Quad" category, which involves athletes with more severe disabilities. But tell us about the Italian movement. In Italy there are about 200 athletes. We have about ten and some of them have worn the blue jersey in international competitions. Now we are waiting to know which tournaments will be organized in the next months, hoping that the pandemic will give us some peace so that we can fully restart our activities.

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Sport

Giorgio Roda sul podio nell’Asian Le Mans Series foto Archivio Giorgio Roda Giorgio Roda ha iniziato il suo 2021 con 16 ore di gara in dieci giorni nel “tour de force” dell’Asian Le Mans Series sui circuiti di Dubai e Abu Dhabi, una formula concentrata che ha attirato l’attenzione di team e piloti di calibro internazionale. Quattro gare da quattro ore su due circuiti per il Campione Italiano Gran Turismo Endurance 2020 che, assieme a Francesco Zollo e Tim Kohmann, ha conquistato il terzo posto di classe AM nella serie asiatica. Per la Ferrari 488 GT3 numero 27 di Kessel Racing sono arrivati un terzo posto nella prima gara sul circuito di Dubai e tre secondi posti di classe nelle successive gare. Ma oltre ai buoni risultati ottenuti, con un equipaggio completamente nuovo, per Roda è stato un ottimo test in vista della stagione 2021. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto assieme ai miei compagni di squadra, ma soprattutto assieme al team Kessel Racing che ci ha messo a disposizione il meglio – ha commentato Giorgio Roda al termine dell’Asian Le Mans Series – Non conoscevo Francesco e Tim e ci siamo dovuti ambientare, inoltre conoscevo molto

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poco le piste e non è stato semplice riuscire a trovare da subito il miglior passo. Sono contento per quanto fatto nelle quattro gare e, forse, con un po’ di sfortuna in meno saremmo riusciti anche a fare meglio nella classifica finale. Nella prima gara di Dubai abbiamo dovuto fare un pit stop in più che ci ha fatto perdere una posizione, mentre in gara due abbiamo preso una penalità per il superamento dei limiti di pista, che ci ha tolto la vittoria. Ad Abu Dhabi, invece, in gara 1 un contatto ci ha fatto perdere tempo, così come in gara due dove il team ha dovuto fare un lavoro straordinario per rimetterci in pista solamente con quattro giri di svantaggio. Nell’ultima gara sono partito molto bene ed ero a ridosso della top ten, ma un contatto ci ha messo fuori dai giochi per la vittoria di classe. Comunque sono veramente molto soddisfatto di quanto fatto in queste due settimane”. Un’ottima prova che prelude alla partenza della della stagione 2021 di Giorgio Roda che, dopo aver conquistato il titolo tricolore nel 2020, punta a tornare a calcare i palcoscenici internazionali.


Sport

Giorgio Roda on the podium at Asian Le Mans Series G

iorgio Roda started his 2021 with 16 hours of racing in ten days in the "tour de force" of the Asian Le Mans Series on the circuits of Dubai and Abu Dhabi, a concentrated formula that attracted the attention of teams and drivers at international level. Four four-hour races on two circuits for the Italian Gran Turismo Endurance 2020 Champion who, together with Francesco Zollo and Tim Kohmann, gained third place in the AM class in the Asian series. For the number 27 Ferrari 488 GT3 of Kessel Racing came a third place in the first race on the Dubai circuit and three second places in class in the following races. But in addition to the good results obtained, with a completely new crew, for Roda it was an excellent test in preparation for the 2021 season. "I'm very happy with the work done together with my teammates, but above all together with the Kessel Racing team that provided us with the best - said Giorgio Roda at the end of the Asian Le Mans Series - I didn't know Francesco

and Tim and we had to get used to each other, moreover I didn't know the tracks very well and it wasn't easy to find the best pace right away. I'm happy with what we did in the four races and, perhaps, with less bad luck we could have done better in the final standings. In the first race in Dubai we had to make an extra pit stop that made us lose a position, while in race two we took a penalty for exceeding the track limits, which cost us the victory. In Abu Dhabi, on the other hand, in race 1 a contact made us lose time, as well as in race 2 where the team had to do an extraordinary job to get us back on track with only four laps to spare. In the last race I started very well and I was close to the top ten, but a contact put us out of the game for the class victory. Anyway, I'm really happy with what I've done in these two weeks". An excellent test that leads to the start of the 2021 season for Giorgio Roda who, after winning the Italian title in 2020, aims at returning to the international scenes.

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Sport

Gabriele Procida orgoglio canturino. Esordio in maglia azzurra foto Ciamillo/Italbasket

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iocare per la propria Nazionale e rappresentare il proprio Paese è una sensazione bellissima”. Queste le prime parole di Gabriele Procida dopo la notizia della prima convocazione nella Nazionale maggiore. Un sogno che si avvera per il cestista comasco, classe 2002, in forza alla Pallacanestro Cantù, cresciuto in quel florido vivaio chiamato PGC. Un grande orgoglio per la società canturina che dopo anni può annoverare un altro giovane talento biancoblù tra le fila dell’Italbasket. Merito di una grande stagione fin qui disputata. Gabriele Procida ha infatti rilasciato un commento sul percorso effettuato fino ad oggi in campionato durante un’intervista all’ufficio stampa della Nazionale: «Ho preso più fiducia nei miei mezzi e mentalmente ho cambiato approccio, aprendomi di più al livello del gioco Senior. Anche dal punto di vista fisico

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sono cresciuto, mettendo su, infatti, qualche chilo. A questo, infine, bisogna aggiungerci una maggiore esperienza: l’anno scorso ero molto più inesperto; allenarmi tutti i giorni, però, con un fisico diverso, mi ha permesso di raccogliere i frutti del lavoro svolto» ha concluso il 18enne canturino. Inserito tra i 14 convocati scelti da coach Romeo Sacchetti per le gare di qualificazione a EuroBasket 2022, tenutesi nel mese di febbraio nella “bolla” di Perm, in Russia, il giovane talento in forza all’Acqua S.Bernardo ha esordito in occasione della gara disputata contro l’Estonia, sul finire del primo quarto, giocando in totale 5 minuti. Durante il secondo match contro la Macedonia del Nord, inoltre, sono arrivati i primi punti per Procida in maglia azzurra: 20 minuti giocati e la prima doppia cifra con 10 punti a referto insieme a 3 rimbalzi e 2 assist.


Sport

Gabriele Procida a pride for Cantù. Debut in blue jersey

"P

laying for the national team and representing your country is a wonderful feeling". These are the first words of Gabriele Procida after the news of his first call to the National team. A dream come true for the basketball player from Como, born in 2002, playing for Pallacanestro Cantù, grown up in that flourishing nursery called PGC. A great pride for the Cantù club that after many years can have another young white-blue talent on the Italian basketball team's roster. It is thanks to a great season so far. Gabriele Procida has in fact expressed his opinion on his progress so far in the league during an interview with the press office of the National team: "I've gained more confidence in my abilities and mentally I've changed my approach, opening up more to the level of the Senior game. Even from a

physical point of view I have grown, putting on, in fact, a few kilos. In addition to this, I have more experience: last year I was much more inexperienced; training every day, however, with a different body, has allowed me to reap the benefits of the work done," said the 18 year old from Cantù. Among the 14 players chosen by coach Romeo Sacchetti for the EuroBasket 2022 qualifying matches, held in February in the "bubble" of Perm, in Russia, the young talent of Acqua S.Bernardo made his debut on the occasion of the game against Estonia, at the end of the first quarter, playing a total of 5 minutes. During the second game against North Macedonia, moreover, the first points arrived for Procida in blue jersey: 20 minutes played and the first double figure with 10 points together with 3 rebounds and 2 assists.

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Sport

BRIANTEA84

Nasce per le aziende “Il Lato Forte” di Elisabetta Comerio foto Fabio Oriani, Antonio Magro

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ivere il cambiamento, lasciare il segno attraverso un’esperienza concreta, creare una proposta a supporto dell’azienda: nasce “Il Lato Forte”, un itinerario formativo pensato per i team di lavoro, un percorso coinvolgente e interattivo adattabile alle diverse esigenze aziendali. Il progetto è frutto di una triplice collaborazione che vede in campo Briantea84 con i suoi atleti di basket in carrozzina, affiancata da ONElabMilano, organizzazione che opera nel mondo dello sport business e delle imprese, e da BeProjects, società di formazione manageriale e consulenza organizzativa per lo sviluppo di persone, team e imprese. Protagonisti assoluti gli atleti paralimpici di basket in carrozzina che mettono a servizio delle aziende le proprie storie di sport, per crescere e fissare nuovi obiettivi. Briantea84 ha fatto dei progetti culturali un vero e proprio credo, contribuendo in modo continuativo alla diffusione di valori positivi attraverso storie sportive e di vita rivolte soprattutto ai più giovani, con incontri nelle scuole, negli oratori e nelle società sportive. Poi l’esigenza di dover fare un passo in più, per rivolgersi anche a chi nel mondo del lavo-

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ro vive dinamiche che possano trovare parallelismi e riscontri nello sport: collaborazione in team, cambiamento, ostacoli da affrontare, resilienza. Le testimonianze sportive integrate alle conoscenze del mondo aziendale di qualificati ed efficaci formatori, un mix unico nel suo genere che si pone come traguardo quello di soddisfare le esigenze dell’impresa e fornire stimoli per la crescita delle persone. “È una grande soddisfazione aver dato corpo e sostanza, insieme ai nostri partner, a una proposta che risponde a un impegno ben preciso di Briantea84 - ha commentato Silvia Galimberti, Direzione, Sviluppo e Sponsorship di Briantea84 -: fare cultura e mettere lo sport paralimpico al centro di un dialogo maturo sulla persona e sul suo potenziale. Da oltre dieci anni incontriamo i giovani nelle scuole grazie alla forza dirompente dei nostri testimonial sportivi. Ci siamo resi conto ben presto che certi messaggi non hanno età: declinando contenuti e temi, esperienze e stimoli, è possibile realmente incidere sul modo di pensare di un individuo e sulla sua predisposizione ad abbracciare orizzonti inesplorati”.


Sport

BRIANTEA84 “Il Lato Forte” is born for companies E

xperience the change and leave your mark through a real experience, create a proposal to support your company: "Il Lato Forte" is a training itinerary designed for working teams, an engaging and interactive path which can be adapted to different business needs. The project is the result of a joint collaboration between Briantea84 with its wheelchair basketball athletes, ONElabMilano, an organization that operates in the world of sport business and enterprises, and BeProjects, a management training and organizational consulting company for the development of people, teams and enterprises. The absolute protagonists are Paralympic wheelchair basketball athletes who offer companies their stories of sport, to grow and set new goals. Briantea84 has made cultural projects a true and genuine philosophy, contributing continuously to the dissemination of positive values through sports and life stories aimed especially at young people, with meetings in schools, parish centers and sports clubs. Then the need to take a step further, to address those in the world of work who live

dynamics that can find parallels and feedback in sport: team collaboration, change, obstacles to be faced, leadership resilience. The sports testimonials integrated with the knowledge of the corporate world of qualified and effective trainers, a unique mix of its kind that aims to meet the needs of the company and provide stimuli for the growth of people. "It is a great satisfaction to have given body and substance, together with our partners, to a proposal that responds to a very precise commitment of Briantea84 - says Silvia Galimberti, Management, Development and Sponsorship of Briantea84 -: to create culture and put Paralympic sport at the center of a meaningful dialogue about people and their potential. For over ten years we have been meeting young people in schools thanks to the disruptive force of our sports testimonials. We soon realized that certain messages have no age: by declining contents and themes, experiences and motivations, it is possible to really affect the way of thinking of an individual and his predisposition to embrace unexplored horizons".

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LAKE COMO EVENT GUIDE

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CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR

di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni

• Risotto con crema di asparagi, • Lieben Aich Sauvignon Blanc Teruovo marinato, robiola e sabbia di lago lano AA Doc 2018 - Manincor Risotto with a cream of asparagus, marinated egg, robiola cheese and lake sand

• Uovo croccante dal cuore morbido • Malvasia Istriana Collio Doc 2018 Tenuta Stella con tartufo e crema di bufala Crispy egg with soft heart with truffle and buffalo cream

Davide Lacchini

Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ha ricoperto la carica di direttore e consulente gastronomico di Eventi Lariani srl, del ristorante “ InRIVA” Cernobbio. Ha avuto esperienze lavorative presso l'hotel Regina Olga, “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.

Emanuele Riva

Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.

Si ringraziano per la disponibilità e la collaborazione i titolari, la brigata di cucina e tutto lo staff deI Ristorante "Gnocchetto"Solzago Tavernerio (CO) sede di realizzazione delle ricette, il Cav Vittorio Fanfarillo-Cifa srl Lomazzo Forniture Alberghiere, Stefano e Andrea Cantaluppi- Cantaluppi Tavernerio s.p.a Albese con Cassano Forniture alimentari

Como

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Risotto con crema di asparagi, uovo marinato, robiola e sabbia di lago

Risotto with a cream of aspargus, marinated egg, robiola cheese and lake sand

Ingredienti per 6 persone 600 g di riso Carnaroli, 300 g di asparagi, 3 lt di brodo vegetale, 20 g di scalogno, 1 bicchiere di vino bianco secco, 60 g di robiola di Roccaverano DOP, 1 missoltino, 60 g di olio evo, 2 tuorli d'uovo, 150 g di sale fino, 150 g di zucchero semolato, sale e pepe . Preparazione delle uova marinate: In piatto fondo mescolate il sale e lo zucchero, rompete le uova, tenete il tuorlo, adagiatelo nel piatto e ricopritelo delicatamente con il composto. Lasciatele marinare per circa 9 ore in luogo fresco e asciutto, pulitele dal sale e dallo zucchero in eccesso e riducetele in piccoli pezzi. Preparazione della sabbia di lago: Prendere un missoltino, levate la testa e la coda, pulitelo dalle squame rimaste e sfilettatelo. Posatelo sopra la carta forno e mettetelo in forno ad essiccare per circa 30 minuti a 60 gradi. Toglietelo e tritatelo molto fine, fino ad ottenere un apparente sabbia che mischierete con un poco di pepe nero in polvere. Preparazione della crema di robiola: Nel frattempo sciogliete la robiola con poco brodo vegetale in un flacone dosatore e mescolate fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Preparazione degli asparagi: Fate bollire in acqua salata gli asparagi utilizzando solo la parte verde verso le punte (circa 4 cm). Dopo circa 5 minuti scolateli, conservando l'acqua di cottura, e raffreddateli in acqua fredda per mantenere vivo il colore. Tenete qualche punta di asparago che servirà in seguito da guarnitura. Il resto tagliateli in piccoli pezzi, metteteli in una caraffa con 30 g di olio evo e un po' d'acqua di cottura. Con un mixer ad immersione ricavate una crema liscia. Preparazione del risotto: In una casseruola con poco olio imbiondite lo scalogno sminuzzato e tostate il riso per qualche minuto, sfumate con il vino bianco, lasciate evaporare e aggiungete il brodo poco alla volta e ben caldo. A pochi minuti dalla fine cottura aggiungete la crema d'asparagi, terminate la cottura, regolate di sale, mantecate aggiungendo il rimanente olio evo. Disponete il risotto nel piatto, versate a fantasia la crema di robiola, i pezzetti di tuorlo d'uovo marinato, qualche punta d'asparago e la sabbia di lago ottenuta con il missoltino.

To serve 6 600 g Carnaroli rice, 300 g asparagus, 3 lt vegetable broth, 20 g shallot, 1 glass dry white wine, 60 g robiola di Roccaverano DOP, 1 missoltino ( a local lake fish), 60 g evo oil, 2 egg yolks, 150 g fine salt, 150 g sugar, salt and pepper to taste.

Lieben Aich Sauvignon Blanc Terlano AA Doc 2018 Manincor

Preparation of the lake sand: Take a missoltino, remove the head and tail, clean it from the remaining scales and fillet it. Place it on baking paper and put it in the oven to dry for about 30 minutes at 60 degrees. Remove it and chop it very finely, until you obtain an apparent sand that you will mix with a little black pepper powder.

La denominazione Alto Adige Doc nel 1975 venne suddivisa in 6 sottozone; questa decisione permise di valorizzare nel comune di Terlano, i migliori vini bianchi, l’unica area dedicata interamente ai vitigni a bacca chiara. Il Sauvignon Blanc è uno dei protagonisti della scena. Tutte le cantine lo producono in varie versioni dalla più semplice e beverina, alla più varietale fresca, dalla più fruttata alle versioni con passaggio in legno. Questa etichetta della Cantina Manincor, può essere considerata tra le migliori espressioni italiane del vitigno. Le caratteristiche che lo contraddistinguono sono: singolo vigneto, coltivazione biodinamica, fermentazioni spontanee e affinamento in legno. Ne risulta un raro bianco, ricco di frutta esotica senza sovrasti, che si fonde sulla linea varietale/vegetale del Sauvignon, rotondità e lunghezza al palato data dal passaggio in legno; profonda mineralità di estrema finezza, percepibile sia al naso che al sorso. Può invecchiare oltre i 10 anni migliorando sempre più. 14°C in calice ampio.

Preparation of the robiola cream: In the mean time, melt the robiola with a little vegetable stock in a measuring bottle and mix until you get a smooth and homogeneous cream.

Lieben Aich Sauvignon Blanc Terlano AA Doc 2018 Manincor

Preparation of marinated eggs: In deep dish mix the salt and sugar, break the eggs, keep the yolk, lay it in the dish and gently cover it with the mixture. Leave them to marinate for about 9 hours in a cool dry place, clean them from excess salt and sugar and reduce them into small pieces.

Asparagus preparation: Boil the asparagus in salted water using only the green part near the tips (about 4 cm). After about 5 minutes, drain the asparagus, saving the cooking water, and cool them in cold water to keep the color alive. Keep a few asparagus tips for garnishing. Cut the rest of the asparagus into small pieces and put them in a jug with 30 g of evo oil and a little of the cooking water. With an immersion blender make a smooth cream. Preparation of the risotto: In a saucepan with a little oil brown the chopped shallot and toast the rice for a few minutes, sfumate with white wine, let it evaporate and add the broth little by little and very hot. A few minutes from the end of cooking add the cream of asparagus, finish cooking, check the salt, and stir in the remaining evo oil. Arrange the risotto on the plate, pour the robiola cream, the marinated egg yolk pieces, some asparagus tips and the lake sand obtained with the missoltino.

The denomination Alto Adige DOC was divided into 6 sub-zones in 1975. This decision allowed the best white wines to be developed in the municipality of Terlano, the only area dedicated entirely to light-colored grapes. Sauvignon Blanc is one of the protagonists of the scene. All wineries produce it in many versions, from the simplest to the most fresh variety, from the most fruity version to the ones aged in wood. This label of Cantina Manincor, can be considered among the best Italian expressions of the grape. The characteristics that distinguish it are: single vineyard, biodynamic cultivation, spontaneous fermentation and aging in wood. The result is a rare white wine, rich in exotic fruit without overpowering, which blends on the variety/vegetal line of Sauvignon, roundness and length on the palate given by the passage in wood; deep minerality of extreme finesse, perceptible both on the nose and on the palate. It can age for more than 10 years with increasing improvement. 14°C in a wide glass. Como

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Uovo croccante dal cuore morbido con tartufo e crema di bufala

Crispy egg with soft heart with truffle and buffalo cream

Ingredienti per 6 persone

To serve 6

Per l'uovo fritto: 6 uova, 200 g di pane grattato, 50 g di farina bianca, 2 bianchi d'uovo, 1 pepita di tartufo nero del Triangolo Lariano, 1 lt di olio di mais, sale pepe q.b

For the fried egg: 6 eggs, 200 g of breadcrumbs, 50 g of white flour, 2 egg whites, 1 nugget of black truffle of the Como Triangle, 1 litre of corn oil, salt and pepper to taste.

Per la crema di bufala: 250 g di mozzarella di bufala, 40 g di panna liquida, 3 rametti di erba cipollina, olio evo, sale e pepe q.b

For the buffalo cream: 250 g buffalo mozzarella, 40 g liquid cream, 3 sprigs of chives, evo oil, salt and pepper to taste

Procedimento Immergete le uova a temperatura ambiente in una casseruola piena di acqua bollente, abbassate la fiamma in modo da far sobbollire l'acqua leggermente per evitare che i gusci si crepino. Cuocete per circa 5 minuti. Delicatamente levatele dall'acqua utilizzando un mestolo forato e fermate la cottura in acqua ghiacciata. Le uova dovranno risultare con l'albume abbastanza consistente ed il tuorlo ancora morbido. Nel frattempo pulite il tartufo e tagliate delle lamelle da utilizzare in seguito sopra l'uovo fritto. Prendete la mozzarella di bufala e fatene dei piccoli pezzetti. Metteteli in una caraffa e con un mixer ad immersione riduceteli a poltiglia. Aggiustate di sale e pepe, inserite anche la panna liquida e continuate a frullare fino ad ottenere una crema liscia e consistente che servirà d'appoggio all'uovo fritto. Ora preparate le uova una alla volta, sgusciatele, passatele nella farina, poi immergetele negli albumi sbattuti con un pizzico di sale ed infine delicatamente nel pane grattato. Friggete le uova una alla volta nell'olio di mais fino a quando la loro superficie sarà dorata e croccante. Tamponate con carta assorbente per uso alimentare e servite immediatamente disponendo le 6 uova in altrettanti piatti fondi contenenti sul fondo la crema di bufala all'erba cipollina condita con un filo d'olio evo. Per concludere cospargete il tutto con le lamelle di tartufo.

Preparation Put the eggs at room temperature in a saucepan full of boiling water, lower the heat so that the water lightly boils to prevent the shells from cracking. Cook for about 5 minutes. Gently remove them from the water using a slotted spoon and stop the cooking in ice water. The eggs should have a fairly firm white and a soft yolk. In the meantime, clean the truffle and cut some slices to be used later on the fried egg. Take the buffalo mozzarella and cut it into small pieces. Put them in a jug and with an immersion blender reduce them to mush. Season with salt and pepper, add the liquid cream and continue to blend until you obtain a smooth and consistent cream that will serve as a support for the fried egg. Now prepare the eggs one at time, shell them, dip them in the flour, then dip them in the beaten egg whites with a pinch of salt and finally gently dip them in the breadcrumbs. Fry the eggs one at a time in the corn oil until their surface is golden brown and crispy. Pat the eggs dry with absorbent paper towels and serve immediately by arranging the 6 eggs in as many soup plates with the buffalo cream with chives and a drizzle of olive oil on the bottom. To end the dish, sprinkle with truffle shavings.

Como

Malvasia Istriana Collio Doc 2018 - Tenuta Stella La malvasia istriana è sicuramente orgoglio italiano. Le vigne di questo vino si affacciano sul fronte sloveno, infatti da moltissimi anni i produttori della zona di confine si contendono vitigni, nomi e vigne. Quando parliamo di vini del nord est, l’attenzione non può che posarsi anche sulla malvasia, uno dei soli quattro vitigni aromatici al mondo. Mi piace chiamarlo vino carismatico, per la grande personalità e per il fascino della sua aromaticità che coinvolge ogni assaggio. Tenuta Stella riesce ad esaltare le note balsamiche e floreali che spesso vengono nascoste da un classico frutto dolce e mielato; inoltre la dettagliata complessità del naso, non viene ostentata e non cade nel banale, nonostante il passaggio in nuovi Tonneaux (botti da 500l). È indispensabile conoscere perfettamente la propria vigna e l'annata per ottenere un sorso pieno, con una corretta linea di equilibrio e acidità. Elegante morbidezza apprezzabile a 10°C.

Malvasia Istriana Collio Doc 2018 - Tenuta Stella Istrian Malvasia is surely an Italian pride. The vineyards of this wine are located on the Slovenian side, in fact, since many years producers of the border area compete for vines, names and vineyards. When we talk about wines from the north-east, the attention cannot but focus on Malvasia, one of the only four aromatic grapes of the world. I like to call it a charismatic wine, for its great personality and for the charm of its aromaticity which involves every taste. Tenuta Stella succeeds in exalting the balsamic and floral notes that are often hidden by a classic sweet and honeyed fruit; moreover, the detailed complexity of the nose is not ostentatious and does not fall into banality, despite the passage in new Tonneaux (500l barrels). It is necessary to know perfectly one's own vineyard and vintage in order to obtain a full-bodied sip, with a correct line of balance and acidity. Elegant softness appreciable at 10°C.




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