EDITORIALE
LA TERRA DEL NATALE Land of Christmas
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Daniele Brunati Direttore
Daniele Brunati Director
ari lettori, eccoci arrivati all’ultimo numero di Magic Lake del 2019, che dedica la copertina a Tiziana Ferrario, giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice di successo. Nell’editoriale abbiamo pensato di dare rilievo ai due appuntamenti che nel mese di dicembre regalano alla terra lariana una notorietà internazionale: Como Città dei Balocchi e Lake Como Christmas Light. Questi straordinari eventi sono espressione dell’orgoglio della gente di lago, del suo ottimismo ed entusiasmo e la loro realizzazione dimostra che con i giusti presupposti si possono fare miracoli. Durante le limpide serate invernali mi capita spesso di ammirare sulla riva opposta del lago le luci dei paesini che danno vita ad un vero presepe naturale. Dal borgo di Molina si possono vedere Moltrasio, Carate, Laglio, Brienno, Argegno e Pigra, in un connubio perfetto di emozioni e bellezza: la magia del Natale nel più bel presepe del mondo. Nasce così l’idea di Lake Como Christmas Light. Raggiungere Lenno da Cernobbio, arrivare fino a Menaggio per poi traghettare verso Bellagio e Varenna, scendere in direzione di Como passando per Lezzeno, Nesso e più giù fino a Torno e Blevio catturati dalla magia delle chiese, dei monumenti, degli angoli caratteristici, dei ponti e dei porticcioli illuminati da una spruzzata di colore. La bellezza del percorso vi accompagnerà fino a Como, dove sarete accolti dal trionfo delle luci del Magic Light Festival. Per poter apprezzare e vivere al meglio l’unicità di questa esperienza sensoriale, vi consigliamo di salire a bordo di un battello o prenotare uno dei tanti tour pomeridiani e serali organizzati da noleggiatori privati. Il Natale lariano è un presepe di luce, di colori, di luoghi incantevoli e suggestivi che rimarranno impressi nel cuore e nella mente di chi vorrà partecipare a questa meravigliosa avventura. Buon Natale e buone vacanze dalla terra del Natale!
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Como
ear readers, here we are with the last edition of Magic Lake 2019, the cover is dedicated to Tiziana Ferrario, journalist, TV conductor and successful writer. We would like to focus the attention on two appointments that in December make Como a popular international destination: Como Città dei Balocchi and Lake Como Christmas Light. These extraordinary events represent the pride of the people of Lake Como, of their optimism and enthusiasm and their commitment show how the right conditions can make miracles. During the limpid winter evenings I often admire the opposite shore of Lake Como and the lights of the small villages create a real Christmas cribs. In the village of Molina you can see Moltrasio, Carate, Laglio, Brienno, Argegno and Pigra, in a perfect combination of emotions and beauty: the magic of Christmas in the most beautiful crib of the world. This is how the idea of Lake Como Christmas Light was born. Reaching Lenno from Cernobbio, then up to Menaggio and taking the ferry to Bellagio and Varenna, going down in direction of Como passing by Lezzeno, Nesso and further down to Torno and Blevio captured by the magic of the churches, of the monuments, of the characteristic corners, bridges and little docks enlighten by a touch of color. The beauty of the path will take you down to Como, where you will be welcomed by the triumph of the lights of Magic Light Festival. To appreciate and to live in the best way the uniqueness of this sensory experience, we suggest you taking a boat or booking one of the afternoon or evening tours organized with private boat companies. Christmas on Lake Como is a Christmas of lights, colors, enchanting and striking places that will remain in the heart and in the memories of those who will take part in this beautiful adventure. Merry Christmas and Happy Holidays from the land of Christmas!
sommario summary In copertina / On the cover Tiziana Ferrario foto © Grazia Lissi
PEOPLE
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city
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Tiziana Ferrario, donne in cammino verso la parità Tiziana Ferrario, women walking towards equality Pierandrea Quarta. REBO la bottiglia che pulisce il pianeta Pierandrea Quarta. REBO the bottle that cleans the planet Luca Guffanti. Come cresce il mercato immobiliare Luca Guffanti. How it grows the market real estate
ANNIVERSARY
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Società Archeologica Comense. Un anniversario d'oro Società Archeologica Comense. A golden anniversary Premio Maestri Comacini Premio Maestri Comacini Grazie ai Cani Guida 60 anni di luce Thanks to Cani Guida 60 years of light 25 anni di DoDo 25 years of DoDo
TERRITORIO
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È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
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Como
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Fondazione Minoprio. Un'eccellenza del territorio al servizio della comunità Fondazione Minoprio. An excellence of the territory at the service of the Community Una mano per prevenire e aiutare A hand to prevent and to give help
NEWS
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Unesco.Dopo Parigi appuntamento al 2021 Unesco. After Paris appointment to 2021 Studenti con le stellette. Impegno civile e solidarietà Studenti con le stellette. Civil commitment and solidarity
sommario
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EXHIBITION
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Canova e Thorvaldsen. Il primato della scultura da Milano al Lago di Como Canova and Thorvaldsen. The primacy of sculpture from Milan to Lake Como
CULTURA e ARTE
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Fondazione Cologni. Un progetto di mecenatismo firmato Starhotels Fondazione Cologni. A patronage project by Starhotels CulturAbili CulturAbili
EVENTI
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Città dei Balocchi. Da 26 anni dona la magia del Natale Città dei Balocchi. For 26 years donates the magic of Christmas Amici di Como e Magic Lake al Castello di Casiglio Amici di Como and Magic Lake at Castello di Casiglio Concorso fotografico internazionale Concorso fotografico internazionale BuonissimaMente BuonissimaMente
SALUTE Fake News su alimentazione e salute Fake News about food and health
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Storie di atleti e stili di vita Stories of athletes and life styles
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Banco farmaceutico. Salute e solidarietà Banco farmaceutico. Health and solidarity
Cloning Paul McCartney, 2014, Collage su stampa lambda montato su dibond / Photographic collage on lambda print mounted on dibond panel, ed. 1/1, cm 100x124
PAOLO VEGAS stories of people and things 5 dicembre 2019 - 13 aprile 2020 Galleria d’Arte Contini P.zza Silvestro Franceschi, 1-7 Cortina d’Ampezzo VENEZIA T. +39 041 5230357 venezia@continiarte.com
@continigallery @continiartgallery www.continiarte.com
CORTINA T. +39 0436 867400 cortina@continiarte.com
Como
Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521
sommario summary
Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Rosaria Casali, Antonietta Donia, Luca E. Bernardi, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Stefania De Giorgi, Bruno Profazio, Matteo Congregalli, Chiara Taiana Iryna Bizhyk, Maria Virginia Galli, Fabrizio Comerio, Elena Lissoni, Alessandra de Nitto, Gian Enrico Ghilotti, Marili Fontana, Davide Lacchini, Emanuele Riva Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli, Giangabriele Palimento Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani, Giulia Ilyna Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Grazia Lissi, Archivio Tiziana Ferrario, Luca Rotondo, Matteo Congregalli, Flavio Lo Scalzo, Studio Aleph Como, Canio Romaniello, Andrea Butti, Carlo Pozzoni, Walter Gorini, Luca Manno, Andrea Basci, Geographica
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BOOK CORNER
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FOCUS ON SPORT
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Archivi: Fonfazione Minoprio, REBO, Guffanti A. Costruzioni, Comitato promotore Como&Seta, Mendrisiotto Turismo, Magic Lake, Amici di Como, Studenti con le stellette, Vasconi, Servizio Cani Guida dei Lions, DoDo, TBM Service, Briantea84, Roda, streetgolf.it Archivio Fashion&Luxury: Peter Ci, Tessabit, Gioielleria Cappelletti, MIMI Alyson Oldoini Archivio Focus On: Blancpain, CIFA, MiDA, Gini Giuseppe Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Studio Associato Dott. Davide Bergna Tornelli - Dott. Roberto Principi Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
Piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it
magiclakecomo.it issuu.com/magiclakecomo
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Como
FASHION & LUXURY
Giro di Lombardia. La vittoria della 113esima edizione Giro di Lombardia. The victory of 113th edition Street Golf Como by Circolo Golf Villa d'Este Street Golf Como by Circolo Golf Villa d'Este Gianluca e Giorgio Roda ai FIA Motorsport Games Gianluca e Giorgio Roda at FIA Motorsport Games Next Gen Cup 2019-2020 Next Gen Cup 2019-2020 Cantù è basket Cantù è basket Briantea84, #Jack2020 Briantea84, #Jack 2020
FOOD AND DRINK
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In cucina e in cantina con Davide ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide and Emanuele
VIA MILANO 107 COMO
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AUDI - L'AUTO S.P.A. Via San Giuseppe 40, Cantù (CO) Tel. +39 031 716296 - www.lauto.it
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CANTALUPPI TAVERNERIO Via G. Marconi, 3/5 Albese con Cassano (CO) Tel. +39 031 360315 CASTELLO DI CASIGLIO Via Cantù 21, Erba (CO) Tel. +39 031 627288 - www.castellodicasiglio.it CI.ERRE UFFICIO Via Per Intimiano 22 – Senna Comasco (Co) Tel. +39 031 561006- www.cierre.it CROTTO DEL SERGENTE Via Crotto del Sergente, 13 – Como (Co) Tel + 39 031 283911 – www.crottodelsergente.it DODO Boutique Dodo Como Via Cesare Cantù 37, Como Tel. +39 031 264142 - www.dodo.it MIDA Via Socrate 5, Casnate con Bernate Tel. + 39 031 450618 - www.carrozzeriamida.it FOXTOWN Via Angelo Maspoli 18, Mendrisio Svizzera Tel. +41 848 828 888 - www.foxtown.com
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PEOPLE
TIZIANA FERRARIO
DONNE IN CAMMINO VERSO LA PARITA' di Antonietta Donia foto Grazia Lissi, Archivio Tiziana Ferrario
I
l percorso delle donne verso la parità di genere nell’analisi di Tiziana Ferrario, giornalista, per anni conduttrice Rai, inviata, corrispondente da New York. La giornalista in Ottobre è stata ospite d’onore della cerimonia conclusiva del “Premio internazionale di letteratura Città di Como”. Dopo aver documentato come inviata di politica estera guerre e crisi umanitarie, Tiziana Ferrario ha deciso di scrivere il libro “Orgoglio e pregiudizi” in cui, a partire dalla marcia delle donne contro Trump e passando per le origini del movimento #metoo e al nuovo corso della politica americana, descrive
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Como
il lungo cammino delle donne verso la parità. Nella sua esperienza come inviata negli USA ha visto da vicino l’ascesa di Trump, la nascita del fenomeno #metoo e la presa di posizione delle donne per un maggior riconoscimento della parità e contro le discriminazioni. Come si è arrivati a tutto questo? Trump è un presidente atipico e già durante campagna elettorale ci sono stati dei momenti di scontro molto forte con la Clinton, perché per la prima volta c’era una candidata donna per la Casa Bianca. Da subito, si è capito che Trump aveva un
atteggiamento maschilista, sessista. Tutto questo ha fatto suonare tanti campanelli d’allarme alle donne americane: una serie di diritti che erano stati dati per scontati forse avrebbero cominciato a non esserlo più, se avesse vinto Trump. Le donne americane hanno cominciato ad organizzarsi. La marcia contro Trump a Washington il 21 gennaio 2017, subito dopo il suo insediamento, è stato un passaggio importante e storico. Da allora le donne americane non si sono più fermate. Non a caso oggi, in piena campagna elettorale in vista delle elezioni dell’anno prossimo, sono tante le candidate
democratiche: se prima con la Clinton sembrava strano che una donna decidesse di tentare di arrivare alla Casa Bianca, oggi nessuno più si stupisce. E tra i democratici ci sono almeno quattro donne in una posizione forte. Questo ci insegna che la sfida è tutta aperta. C’è ancora tanto lavoro da fare e, soprattutto nel nostro Paese, la condizione delle donne è ancora di subalternità. Questo lo si percepisce di più vivendo fuori, andando e venendo dall’Italia. Ci si accorge di come in Italia ci sia ancora moltissimo da fare, perché vengano veramente distribuite le stesse opportunità tra uomini e donne.
Oggi parlare di parità significa consentire alle donne, la maggioranza in questo Paese, di poter assumersi le stesse responsabilità e di avere le stesse opportunità. Secondo lei in Italia, rispetto agli USA, il fenomeno di riconoscimento della parità è stato vissuto con la stessa intensità? In Italia le donne hanno bisogno di reagire molto di più. C’è ancora tanta rassegnazione e non consapevolezza. Soprattutto, tra le donne, non c’è la consapevolezza di contare di meno. Alcuni traguardi sono stati raggiunti, ma ce ne sono ancora tanti altri da raggiungere. C’è ancora molto da lavorare sulle donne, per
capire che l’unione fa la forza e che da sole rimangono deboli. Il mio libro “Orgoglio e pregiudizi” ha proprio lo scopo di far riflettere le donne italiane, partendo dall’esperienza delle donne americane. Nel libro racconto di tante occasioni in cui le donne, mettendosi insieme, hanno vinto, hanno ottenuto un riconoscimento, ad esempio sulla vicenda degli scandali sessuali, quando insieme hanno denunciato i molestatori. Ecco quindi un messaggio forte contenuto nel libro: siate solidali, fate rete, imparate a fare cordate perché così veramente, anche nel nostro Paese, le donne comincino a contare di più.
Como
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Nella foto, Tiziana Ferrario con Federica Angeli e Cesara Bonamici al Premio Estense
Ritiene che negli USA e in Italia sia passato il messaggio per cui inve-stendo sulla parità si cresce come paese? Credo che questo messaggio sia passato poco, sia in America che nel nostro Paese. Investire sulle donne è conveniente, per le donne e per il Paese: tutti gli economisti continuano a dare questo messaggio. Secondo la Banca d’Italia, se ci fossero più donne al lavoro il nostro PIL crescerebbe del 7%. Invece, se guardiamo alle statistiche sulla forza lavoro, siamo il fanalino di coda dell’Europa, al 49%, mentre in Europa si arriva al 62%. Se poi andiamo a vedere, in alcune regioni italiane siamo ben al di sotto di quella media. Le donne rimangono fuori dal mercato del lavoro, nelle famiglie entrano meno soldi e i consumi sono ridotti. Una donna che lavora, non solo consente alla propria famiglia di avere un
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Como
In the photo, Tiziana Ferrario and Federica Angeli and Cesara Bonamici at Estense Award
tenore di vita più alto, ma è anche una donna indipendente, che può fare le sue scelte, è inserita nel mercato del lavoro e ciò le consente di fare una carriera, di avere un suo ruolo e di migliorare. In base alla sua esperienza, le giovani donne in Italia dove dovrebbero indirizzare i propri sforzi per ottenere una maggiore presenza, maggiori opportunità di carriera e riconoscimento dei diritti? Intanto, iniziare a scegliere i lavori giusti. Ci sono passioni che vanno seguite, ma bisogna avere anche dei talenti. Bisogna avere i piedi ben piantati per terra ed essere consapevoli dei propri limiti, ed eventualmente scegliere lavori che garantiscano un effettivo percorso lavorativo. E’ importante fare scelte solide, con studi che magari richiedano un po’ più di sacrificio, ma che
garantiscano una possibilità di carriera. E’ chiaro che oggi i lavori più retribuiti e più richiesti sono tutti nel mondo scientifico. Le donne, spesso per pregiudizi che magari risalgono ai tempi dell’infanzia, sono convinte di non essere portare per le discipline scientifiche. Anche se ormai tra le ragazze c’è una maggiore consapevolezza, l’Italia è un paese molto vario: nord e sud hanno delle grandi differenze, quindi bisogna assolutamente continuare a lavorare su questi temi. Le donne devono capire meglio l'economia ed entrare nei templi della finanza dove c’è il potere vero. Imparare a creare e gestire risorse proprie, senza pensare che sia disdicevole pretendere di essere retribuite come gli uomini. Oggi le donne sono ancora troppo subalterne al loro compagno e non colgono che solo l'indipendenza economica rende davvero libere di scegliere.
A sinistra, il Consiglio Italiano per i Rifugiati attribuisce a Tiziana Ferrario il premio di Ambasciatrice di Umanità 2019, nella foto a destra, Tiziana Ferrario inviata durante la guerra in Iraq Above, on the left: the Italian Council for Refugees attributes to Tiziana Ferrario the award of 2019 Humanity Ambassador, in the right photo, Tiziana Ferrario sent during the war in Iraq
Tiziana Ferrario,
Women walking towards equality
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iziana Ferrario, journalist, many years reporter and presenter of the Italian Rai TV, worked in New York. She was in October the guest star of the conclusive ceremony of “Premio Internazionale di Letteratura Città di Como” (International Prize of Literature City of Como). After having documented as a reporter of foreign politics, wars and humanitarian crises, Tiziana Ferrario decided to write the book “Orgoglio e pregiudizi”, in which she describes the long way of women towards equality. A subject of great up-to-dateness in Italy and in the rest of the world, also indicted among the goals to reach within 2030 and as a great unfinished challenge of our times by the United Nations. The book
starts in America, a country where women have raised voice again asking the same career opportunities, wages and rights, right in Washington on January 21 2017, day of the historical march against Trump, the day after his election. Between discriminations and the wish of equality, Tiziana Ferrario starts a journey that, from the origins of the movement #metoo to the new course of the American politics, describes the run of women towards gender equality through meetings and passionate stories of women walking towards the recognition of their own rights. A valid example also for the Italian women, for a greater consciousness of their role in the work world and in other sectors of the life of the Country.
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Un progetto di mecenatismo firmato
Starhotels
di Alessandra de Nitto foto di Luca Rotondo
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el corso di un evento molto apprezzato e partecipato è stato presentato a Milano il 4 novembre scorso presso l’hotel Rosa Grand di Piazza Fontana il nuovo progetto La Grande Bellezza - The Dream Factory. Si tratta di un’importante iniziativa di mecenatismo contemporaneo portata avanti da Starhotels, leader italiano dell'hospitality impegnato nella tutela e promozione del grande patrimonio nazionale di talento e creatività. Fortemente voluto e promosso in prima persona dalla Presidente del Gruppo e Cavaliere del Lavoro Elisabetta Fabri, il progetto si avvale
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Como
del supporto di due importanti istituzioni: Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, oltre che del Gruppo Editoriale. Con questa iniziativa Starhotels si pone l’obiettivo di dare voce, spazio e opportunità concrete ai maestri e alle imprese dell’artigianato italiano, secondo una visione molto fattiva. Nell’arco del prossimo biennio verranno realizzate infatti alcune linee di prodotto a marchio Starhotels create con diverse aziende artigiane e micro imprese di eccellenza; verranno coinvolte qualificate maestran-
ze nelle ristrutturazioni degli hotel della catena; saranno organizzati eventi e mostre presso gli Starhotels. Tra le varie azioni ha particolare significato e rilievo il Premio biennale tematico dedicato agli artigiani italiani. La prima edizione 2020 è incentrata sul tema “Una fonte di luce”: sarà possibile presentare la propria candidatura fino alla data del 15 aprile 2020, scaricando Regolamento e format di adesione dal sito Starhotels. La presentazione milanese ha avuto come moderatore d’eccezione Ettore Mocchetti, architetto e Direttore di AD, da sempre animatore e
In alto, da sinistra: Sara Ricciardi, Elisabetta Fabri, Ettore Mocchetti, Alberto Cavalli e Matteo Parigi Bini di fronte alla numerosa platea Above, on the left: Sara Ricciardi, Elisabetta Fabri, Ettore Mocchetti, Alberto Cavalli and Matteo Parigi Bini in front of the large audience
sostenitore del mondo del design, dell’eccellenza artigiana e dell’Italian lifestyle. Hanno partecipato la Presidente Elisabetta Fabri, AD di Starhotels, il Presidente Luciano Barsotti di OMA, Matteo Parigi Bini del Gruppo Editoriale, il Presidente Franco Cologni e il Direttore Generale Alberto Cavalli della Fondazione Cologni. Presente nella veste di art director del progetto la giovane star del design contemporaneo Sara Ricciardi, di cui il pubblico milanese ha potuto apprezzare una suggestiva installazione realizzata
con noti maestri artigiani. Questa installazione e il maestoso Arbor Vitae, straordinario albero di cinque metri di altezza, opera in ferro battuto dalla Fucina di Efesto, potranno essere ammirati presso gli spazi del Rosa Grand fino al 31 gennaio 2020. “Come imprenditrice nel campo di un’ospitalità che vive grazie alle creazioni del genio italiano avverto il forte desiderio di prestare sostegno in termini di opportunità e valorizzazione agli attori meno noti e celebrati, ma fondamentali, nella creazione della nostra Grande Bel-
lezza”, ha commentato il Cavaliere del Lavoro Elisabetta Fabri, Presidente di Starhotels. “Nell’universo dei nostri alberghi” ha aggiunto Elisabetta Fabri “si potrà scoprire, apprezzare e anche acquistare una gamma di prodotti di alto artigianato dal design contemporaneo creati appositamente per noi. I nostri alberghi diventeranno ambasciatori dell’italianità non solo nell' enogastronomia e nello stile ma anche nel dare visibilità alla capacità creativa dei nostri maestri artigiani grazie ad una diretta fruizione dell’oggetto".
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In alto, installazione di Sara Ricciardi che valorizza le opere dei maestri artigiani; Above, Sara Ricciardi installation that enhances the works of master craftsmen
A Patronage Project by Starhotels
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n 4 November last, on the occasion of a widely appreciated and participated event, Milan’s Rosa Grand Hotel hosted a new project entitled La Grande Bellezza - The Dream Factory (The Great Beauty-The Dream Factory). This important initiative of contemporary sponsorship was supported by Starhotels, a leader of Italian hospitality, also engaged in protecting and promoting Italy’s outstanding cultural legacy of talent and creativity. The project, strongly endorsed and promoted by Elisabetta Fabri, Chairwoman of the Group and Cavaliere del Lavoro, is supported by three important institutions: OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte (Artistic Crafts Observatory), Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte and Gruppo Editoriale. Through this initiative, Starhotels aims to give voice, space and concrete opportunities to the
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masters and enterprises of Italian craftsmanship according to a tangible, proactive vision. Within the next two years, in fact, the Starhotels brand aims at introducing new product lines created alongside a number of craft businesses and excellent micro-enterprises; qualified craftsmen will be included in the restructuring programmes of the hotels and Starhotels itself will host events and exhibitions. Alongside a number of other activities, a particularly relevant biennial thematic Prize will be dedicated to the Italian craftspeople. The first edition, foreseen for 2020, is centred on the theme “A Source of Light”: candidates are welcome to submit their applications until 15 April 2020 by downloading the Rules and Regulations and the acceptance form from the Starhotels website. In Milan, the presentation was introduced by
Ettore Mocchetti, an exceptional moderator, architect and AD’s Editor in Chief, a longtime animator and supporter of the design world, excellent craftsmanship and Italian lifestyle. Participants included President and Starhotels’ CEO Elisabetta Fabri, President of Fondazione Cologni Franco Cologni, OMA’S President Luciano Barsotti, Matteo Parigi Bini from the Publishing Group, and Alberto Cavalli, General Director of Fondazione Cologni. A young star of contemporary design, Sara Ricciardi, attended the event as the art director of the project and Milan’s public was able to admire her evocative installation, created alongside well-known master craftsmen. Both Ricciardi’s installation and the stately Arbor Vitae, an extraordinary five-meter tall tree, a wrought iron work from Fucina di Efesto, will be on display at
In basso, "Arbor Vitae" de La Fucina di Efesto; Sara Ricciardi ritratta da Giovanni Gastel Below, "Arbor Vitae" by La Fucina di Efesto; Sara Ricciardi, by Giovanni Gastel
Rosa Grand’s halls until 31 January 2020. Cavaliere del Lavoro and Starhotels’ President Elisabetta Fabri commented: “As a businesswoman engaged within the world of hospitality, which is greatly relying on the creations of the Italian genius, I feel a strong wish to support, in terms of opportunities and valorisation, the less-known and less-celebrated actors who are nonetheless crucial in creating our Great Beauty”. “Within the universe of our hotels” she added, “visitors will be able to discover, appreciate and even buy a wide range of high-craftsmanship products of contemporary design, specifically created for us”. Our hotels will not only be the ambassadors of Italian excellence as regards wine, food or style, but also by offering visibility to the creative ability of our craftspeople through the direct enjoyment of an object”.
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SALUTE
FAKE NEWS
SU ALIMENTAZIONE E SALUTE testo e foto di Matteo Congregalli
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fatare miti pericolosi su cibi miracolosi, intolleranze e diete radicali: ecco l’obiettivo di “Dottore, ma è vero che…? Alimentazione e dintorni”, conferenza tenutasi, lo scorso 5 ottobre, in Biblioteca Paolo Borsellino, a Como. Aperta da Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Como, con Davide Cantoni in veste di moderatore, l’incontro ha voluto affrontare le più comuni “false verità” su alimentazione e salute. “Bisogna promuovere una migliore divulgazione dei corretti stili di vita e di tutte quelle informazioni, adeguatamente verificate, che contribuiscono alla prevenzione primaria e secondaria delle principali patologie” ha dichiarato Spata. Molto si è parlato dei rischi dell’autodiagnosi in fatto di intolleranze, spesso inesistenti, che sfociano in alterazioni dannose del proprio stile di vita. “Il numero di adulti davvero intollerante o allergico si attesta tra il 2 e il 4% – ha spiegato Marina Russello, allergologa e immunologa – mentre tra il 25 e il 30% dei pazienti è con-
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vinto di essere intollerante a un alimento”. Marco Missaglia, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietologia, ha smentito altre fake news sul cibo: ”L’idea che la carne rossa faccia bene alla salute è un mito nato negli anni 60. Il consumo di carni raffinate è correlato a una maggiore incidenza di tumori di vario genere” Licia Snider, specialista in gastroenterologia endoscopica, ha dedicato il proprio intervento alla celiachia e al diffondersi dell’alimentazione “gluten free”: “Il glutine viene ritenuto erroneamente la causa di svariati disturbi. È semplice allora cadere in un “fai da te” pericoloso che conduce a comportamenti alimentari scorretti”. La strenua ricerca di un fisico sempre più snello ha comportato la diffusione di diete di svariato genere, specie grazie a internet. Si corre spesso il rischio però di dimenticare che la dieta mediterranea è invece in grado di conferire longevità non indifferente, ha specificato Paola Palestini, professore associato in Biochimica dell’Università degli Studi Milano-Bicocca.
Infine in chiusura, Alessandro Conte, coordinatore del progetto “Dottore ma è vero che? ha guidato una riflessione su come il marketing sia in grado di distorcere la percezione del cibo. Se siete affezionati consumatori di kamut, una tipologia di grano, potreste rimanere stupiti sapendolo sprovvisto di doti nutritive “miracolose” ha spiegato l’esperto: “Piuttosto, è diventato famoso per l’operazione di marketing che l’ha lanciato sul mercato. Lo stesso vale per le bacche di Goji che, presentate come alimento dei monaci tibetani, non crescono in Tibet ma in Mongolia o per la banana che in America, negli anni 30, era considerata un ‘super cibo’”. La moda recente del cibo biologico, ha detto Conte, è forse l’insidia più recente del marketing gastronomico: “Le colture biologiche non usano pesticidi di sintesi ma utilizzano altri tipi di fertilizzante, alcuni dei quali sono stati dichiarati nocivi per l’uomo. Eppure, dati alla mano, siamo più inclini a spendere di più per essi, utilizzando risorse che potremmo investire per una dieta più corretta”.
In questa pagina, i relatori e la platea
In this page, the conference speakers and the audience
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FAKE NEWS about food and health
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ebunking dangerous fake news on miraculous food, intolerances and allergies as well as diets was the aim of “Dottore, ma è vero che…? Alimentazione e dintorni”, a conference held at the Public Library Paolo Borsellino, in Como, last October. Gian Luigi Spata, president of the Lombardy Order of Physicians, alongside Davide Cantoni as a moderator, the panel wanted to tackle the most common misconceptions about food and health. Marco Missaglia, dietician and nutritionist, debunked a specific fake news about red meat:
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“The idea that it is a healthy food dates back to the 60s. Today, it is linked to higher changes of cancer”. Licia Snider, gastroenterologist, has dedicated her talk to “gluten-free” food and celiac disease: “Gluten is often thought to be the cause of several disturbs. It is then easy to fall for “DIY” diets that lead to incorrect eating habits”. Alessandro Conte, coordinator of the project “Dottore, ma è vero che...?” led a panel on how marketing can affect our perception of food. “If you love your kamut, you may be surprised to find out that it has no miraculous features,”
said Conte: “Rather, it became famous for the marketing operation that served its launch on the market. The same happened for what we call “Goji berries” that are sold as the berries of Tibetan monks despite they grow in Mongolia”. Recent enthusiasm for organic food, Conte explained, is perhaps the biggest danger of contemporary food marketing: “Organic farming does not use pesticides but employs fertilisers that are equally harmful. Yet, according to data, we are more willing to spend more for organic products, wasting resources we could instead use for an overall healthier diet”.
PEOPLE
REBO la bottiglia che pulisce il pianeta di Stefania De Giorgi foto Archivio REBO
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EBO, la prima bottiglia d'acqua che pulisce il pianeta ogni volta che la usi, sta diventando realtà. L’idea è di Pierandrea Quarta, un giovane eclettico che con la realizzazione di questo nuovo progetto vuole dare il suo contributo per la salvaguardia dell’ambiente. Pierandrea, vuoi raccontarci il percorso formativo che ti ha condotto a questo progetto? Mi sono trasferito da Como, dove vivevo con la mia famiglia, a Milano per poter frequentare l’Università Bocconi. Dopo la laurea ho perfezionato gli studi frequentando alcuni master in diverse città europee come Bruxelles, Barcellona e Londra. La mia esperienza lavorativa è cominciata in società multinazionali nelle quali mi sono occupato di marketing: dapprima presso L’Oréal a Parigi e poi in Bacardi a Barcellona. Solo successivamente sono approdato alla Procter & Gamble a Ginevra. In quest’ultima sono stato incaricato di sviluppare un progetto di marketing relativo alla sostenibilità di tutti i prodotti per la cura dei capelli. Più ci pensavo, più non avevo le idee chiare, così ho chiesto alla mia responsabile che cosa si aspettasse da me: “what does it mean?” e lei mi ha risposto “what you want to mean”. Avevo carta bianca: dovevo costruire il mio lavoro. Ho capito finalmente come avrei dovuto impostare il mio progetto quando, nel 2016, durante il World Economic Forum, un rappresentante della Fondazione Ellen Mac Arthur dichiarò che alcuni studi dimostravano che nel 2050 negli oceani ci sarebbe stata una quantità di plastica superiore a quella dei pesci. L’informazione mi colpì molto e mi fu subito chiaro che dovevo fare qualcosa. Stavo lavorando alla marca di shampoo più diffusa nel mondo, che copre il 14% del mercato: un miliardo di bottiglie di Head & Shoulders all’anno. Ho pensato di realizzare un contenitore che fosse prodotto con la plastica raccolta negli oceani. L’operazione è risultata molto
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difficile fin dall’inizio. Infatti la plastica subisce nel tempo un’azione di degrado del rendimento meccanico e della struttura chimica, per cui il processo di lavorazione del materiale diventa estremamente complesso. Ciononostante, le tecniche utilizzate per la realizzazione dei flaconi sono state considerate rivoluzionarie e al World Economic Forum di Davos del 2017 la Procter & Gamble ha annunciato che 500 milioni di flaconi prodotti all’anno avrebbero contenuto il 25% di plastica riciclata. Il progetto ha riscosso un notevole successo ed è stato insignito del premio dell’ONU “United Nations Momentum for Change” nella categoria Planetary Health, un riconoscimento per le soluzioni che salvaguardano sia la salute dell’uomo che del pianeta. Questi eventi mi hanno stimolato a creare qualcosa per essere parte attiva nella risoluzione di un problema che sta assumendo dimensioni preoccupanti. Una sensibilità così forte nei confronti dell’ambiente ti ha portato a fare scelte molto impegnative e coraggiose. Come ci sei arrivato? Non è stato molto facile lasciare il lavoro in una multinazionale come la Procter & Gamble, tuttavia ho pensato di interpretare il desiderio crescente dei consumatori di contribuire, anche con piccoli gesti quotidiani, alla salvaguardia del pianeta. Studiando il problema ho scoperto che in tutto il mondo vengono consumate bottiglie di plastica ad un ritmo impressionante: un milione al minuto. La situazione dell’Italia è allarmante: gli Italiani sono i maggiori consumatori in Europa di bottiglie di plastica, nonostante il territorio nazionale sia ricco di sorgenti di acqua di grande qualità. La plastica, se non viene smaltita correttamente, può finire fin sulle rive di isole lontane e ormai non è più una novità ritrovarla nello stomaco di pesci e uccelli. Negli ultimi anni sono state realizzate numerose
campagne di informazione che hanno sensibilizzato i consumatori, inducendoli a riflettere sull’uso delle bottiglie di plastica d’acqua monouso. Il mercato si sta rapidamente adeguando alle nuove richieste e propone borracce fornite di tecnologie che indicano persino la quantità di acqua consumata. Ho pensato di utilizzare queste tecnologie e creare una bottiglia intelligente, in grado di fornire al consumatore anche le informazioni riguardanti la quantità di plastica risparmiata ad ogni suo riempimento, nonché la conversione di tale risparmio in contributi finalizzati all’eliminazione della plastica dal pianeta. Come è possibile? All’interno del tappo della bottiglia REBO (reinvented bottle) è stato applicato un sensore che misura la quantità di acqua consumata. Il dato viene contabilizzato nell’applicazione di REBO. L’App consente di vedere sia la quantità di acqua consumata sia la quantità di plastica risparmiata e avvisa anche il possessore di rimanere idratato, ricordandogli di bere acqua. Un rinomato ente esterno, Gold Standard, certifica i dati, creando crediti di plastica che vengono monetizzati e venduti a fondazioni e aziende ONG per il finanziamento della raccolta della plastica sulle spiagge del pianeta. L’accordo è stato fatto con Plastic Bank, una società canadese, che ha creato un sistema per certificare la raccolta nei Paesi in cui non sono presenti enti strutturati per la selezione della plastica. Il progetto ha una valenza non solo ambientale, ma anche sociale, poiché consente di creare piccole occasioni di lavoro nelle aree più povere del mondo, contribuendo a migliorare la vita di molte persone che si dedicano alla pulizia di piccole porzioni del pianeta. Sostenibilità ambientale e sociale a parte, hai pensato alla sostenibilità economica? Come pensi di realizzare dei ricavi?
Si tratta di una società Social enterprise, cioè ad impatto sociale che cerca di fare profitto, ma lo fa in maniera eticamente corretta. La bottiglia viene venduta ad un prezzo che consente di avere introiti per finanziare il progetto, diffonderlo e farlo crescere in maniera organica, ma ci deve anche permettere di sopravvivere. Parte dei profitti saranno utilizzati per fare educazione nelle scuole, per installare fontanelle nelle città e non dover dipendere dalle bottiglie monouso e per realizzare altre attività di liberazione dalla plastica. In questo modo possono nascere numerosi altri progetti per una maggiore sostenibilità ambientale… Sì, infatti la società a cui fa capo REBO si chiama Re-company e vuole reinventare vari prodotti comuni ad impatto negativo sull’ambiente in una forma innovativa che possa contribuire alla tutela del pianeta. Dove si può acquistare REBO? Non siamo ancora pronti a fare una produzione massiva del prodotto, quindi stiamo facendo una prevendita su piattaforme di crowdfunding: chi crede nell’idea compra in anteprima REBO e allo stesso tempo ne finanzia la produzione, consentendo al progetto di poter essere realizzato senza l’impiego di capitali importanti, insomma un progetto finanziato dalla gente. In futuro la vendita è prevista sul nostro sito internet e nei negozi lezionati che sposino la nostra filosofia, inoltre siamo in contatto con grandi aziende nel settore dello sport e della tecnologia. Unisciti all REBOlution su Indiegogo: https://igg.me/at/rebobottle Materiali per la stampa: Link Contatto: francesco@rebo-bottle.com
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REBO
The world’s first water bottle that cleans the planet as people drink launched on Indiegogo
Plastic is Polluting the Planet to the Point of No Return. The REBO Water Bottle is Turning the Tide. Geneva, Switzerland – November 19th, 2019 Everywhere you look there’s plastic. We use it and throw it away from the early morning when we eat a cup of yogurt for breakfast, when we eat a takeaway lunch, or drink a bottle of water. Plastic production is estimated to double in the next 20 years and quadruple by 20501. Water bottles are a special case. They are consumed at an alarming rate of 1 million bottles per minute worldwide. This is true even in countries like Switzerland where tap water from the Alps is of the highest quality. The problem with plastic is that when not properly disposed, it ends up polluting the planet. Plastic waste washes up on the shores of distant islands off-limits to the public. It appears in the stomachs of fish and birds. It is estimated that if we continue consuming plastic at this rate by the year 2050 there will be more plastic than fish in the world’s oceans1. “Winning the battle against plastic waste is in our hands” comments PierAndrea Quarta, Founder and CEO of REBO. “We are running out of time to stay still and wait for someone else to solve our problems. REBO puts technology in your hands to make an impact while you drink.” The REBO water bottle is the first two-pronged solution to help turn the tide on plastic pollution. First, with REBO consumers can say goodbye to plastic bottles. It’s made from stainless steel and is very easy to wash and reuse. Next, every time someone takes a drink with REBO, they contribute to the collection of tossed-away plastic bottles to stop them from polluting our oceans.
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How is this possible? REBO is not just a smart bottle; it’s the smartest water bottle in the market that helps the planet, helps lift people out of poverty and keeps you healthy. That’s because of the interconnected technology embedded in the cap. It tracks the water drank, the plastic bottles avoided, and issues blockchain credits to pay the cost of collecting plastic bottles. An app linked to the REBO bottle tracks all the credits generated as well as how many bottles are collected thanks to the REBO owner. The cost is picked up by sponsors, not the REBO owner, and goes to reward people in extremely poor regions through the company’s partner Plastic Bank. This contribution means a life changing 3-5 times income increase for the collectors. The REBO app also alerts people to stay hydrated through regular reminders to drink water. REBO has closed its first seed round of capital from Next Generation Fund and has been co-developed in partnership with APTAR, the world’s leader in innovative dispensing systems. REBO is under preliminary review for Gold Standard certification. REBO holds 600 ml of water (roughly 20 ounces) and is available now on Indiegogo in a variety of colors at just 49 Euro (approximately 54 USD) with special early-bird discounts. Join the #REBOlution on Indiegogo – https://igg.me/at/rebobottle For Press Materials - Link Contact – eduardo@rebo-bottle.com 1Ellen MacArthur Foundation: The new Plastics Economy
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ANNIVERSARIO
Società Archeologica Comense
RAC 200, copertina del volume n. 200 della Rivista Archeologica dell'Antica Provincia e Diocesi di Como RAC 200, cover of the volume n. 200 of the magazine Rivista Archeologica dell'Antica Provincia e Diocesi di Como
Un anniversario d'oro
di Chiara Taiana foto Matteo Congregalli
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117 anni e non sentirli, o meglio, sentire la responsabilità di una lunga tradizione e portarla avanti con la stessa passione da più di un secolo. Questa è la Società Archeologica Comense e a raccontarla è il suo Presidente, Giancarlo Frigerio: “La Società Archeologica è stata fondata nel 1902 nel solco della Commissione Archeologica Provinciale, per tenerne vivo il periodico, la Rivista Archeologica, e la passione per lo studio e la tutela dell’archeologia del territorio”. Medaglia al merito della Cultura del Presidente della Repubblica, istituzione culturale di interesse regionale e Abbondino d'oro, conta oggi circa 700 soci ed è parte viva e attiva della cultura comasca. “Organizziamo mostre, convegni, conferenze e attività didattiche - spiega Frigerio - abbiamo contribuito, con i primi scavi dell’abitato preromano della Ca’Morta, alla nascita del Parco della Spina Verde e promosso la valorizzazione della Porta Pretoria, il recupero della Antica Via Regina e della Strada Regia”. Passione per la conoscenza e
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amore per Como sono stati anche il motore dell’ultima iniziativa della Società Archeologica, per wfar conoscere i primi risultati degli scavi effettuati nel 2018 sotto l’ex teatro Cressoni durante i quali, oltre a informazioni sulla città romana e medievale, sono venute alla luce mille monete d’oro di epoca imperiale: “Abbiamo fortemente voluto la serata in Biblioteca in cui la Soprintendenza ha fatto il punto sugli studi in corso – racconta –ma ora occorre iniziare a pensare alla loro futura valorizzazione”. Nel 2020, infatti, le monete dovrebbero essere finalmente collocate al Museo Archeologico: “Potrebbero essere l’elemento in grado di rilanciare il nostro patrimonio archeologico – dice Frigerio – l’occasione per far entrare il museo nel circuito turistico. Occorre però sfruttarle bene, con un allestimento multimediale e interattivo capace di affascinare i visitatori”. Amore per il passato e sguardo rivolto al futuro sono anche le caratteristiche del periodico della Società, la Rivista Archeologica
dell’Antica Provincia e Diocesi di Como, giunta quest’anno al numero 200. “La Rivista è nata nel 1872 come strumento di divulgazione voluto da un gruppo di appassionati del patrimonio archeologico del territorio – racconta la direttrice Fulvia Butti – inizialmente era un semplice opuscolo ma venne ben presto tanto apprezzata che l’allora Ministro dell’Istruzione ne fece dono a tutte le province del Regno d’Italia, come esempio da seguire. Una bella responsabilità anche per noi, oggi”. Responsabilità che la Rivista porta avanti nel migliore dei modi, a giudicare dai risultati: “Oggi il periodico è un volume di 300 pagine richiesto come scambio da una settantina di associazioni e enti culturali in Italia e all’estero – racconta – e tutti gli anni molti studiosi pubblicano qui i risultati delle loro ricerche, come su questo numero dove presentiamo i risultati degli scavi del 2016 in piazza Grimoldi e il primo articolo sul ritrovamento delle monete romane”.
In questa pagina e nella successiva, le foto dell'incontro svoltosi lo scorso 12 novembre in biblioteca organizzato dalla Soprintendenza in collaborazione con il Comune e la SocietĂ Archeologica Comense, dal titolo: “Il tesoro di Como e il suo contesto. Lavori in corsoâ€?.
On this page and in the next one, the photos of the meeting held last November 12th in the library,organized by the Superintendency in collaboration with the Municipality and the Comense Archaeological Society, entitled: "The treasure of Como and its context. Work in progress".
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Società Archeologica Comense A golden anniversary 1
17 years and not feeling it, or better to feel the responsibility of a long tradition and continue with the same passion for over a century. This is Società Archeologica Comense, an association founded in 1902 aiming at protecting and giving value to the archaeological heritage that today amounts to 700 members and that, with its activity of study and promotion it obtained the Medal to the merit of Culture of the President of the Republic and the prize Abbondino d’Oro, the highest reco-
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gnition of the city of Como and it is also considered a cultural institution of regional interest. “We organise exhibitions, meetings, conferences and didactic activities, - explains President Giancarlo Frigerio - we contributed to the first excavations of the pre-Roman inhabited place of Cà Morta, to the birth of Parco della Spina Verde and we promoted the exploitation of Porta Pretoria, the recovery of Antica Via Regina and Strada Regia”. Among the latest initiatives promoted by Società Archeologi-
ca, the one to inform about the results of the excavations made in the historical centre in 2018 during which, besides information about the Roman and medieval city, it came to light a real treasure composed by thousand golden coins of imperial epoch that will be exhibited in 2020 in the Archaeological Museum and that, according to Frigerio, “might be the element to relaunch the archeological heritage of Como. The results of these and other studies will be presented for the first time on the periodical of
the Archaeological Society, the Archaeological Review of the ancient Province and Diocese of Como, in the edition 200, as the director Fulvia Butti explains: "The Review was born in 1872 as a simple booklet but it was quite soon so much appreciated what the Minister of education of that time gave it as a gift to all the provinces of the Reign of Italy, as an example to follow. Today the Review is a volume of 300 pages requested as an exchange by around 70 associations and cultural bodies in Italy and abroad�.
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Luca Guffanti come cresce il mercato immobiliare di Marina Moretti foto Archivio Guffanti A. Costruzioni
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l mattone sta attraversando un momento di solidità. Ne parliamo con Luca Guffanti, presidente Ance Lombardia. Come vede la situazione del mercato immobiliare in Lombardia? Non ovunque il mercato immobiliare è omogeneo: Milano brilla sia per il residenziale sia per il direzionale e commerciale. Un vero e proprio ‘rinascimento’ del capoluogo Lombardo, il cui seme della crescita è stato seminato dall’allora sindaco Gabriele Albertini il quale ha saputo prevedere ed attuare una pianificazione urbanistica innovativa. Le Amministrazioni Comunali che gli sono succedute, con altrettanta lungimiranza, hanno saputo continuare questo percorso sino ai risultati odierni. Non meno importante il supporto che l’intero sistema produttivo, industriale e commerciale Lombardo ha potuto garantire a Milano, che non potrebbe esser così attrattiva se non fosse il cuore di un territorio in grado di competere ad armi pari con i più evoluti centri a livello Europeo e non solo. E’ imprescindibile oggi parlare di Grande Milano, includendo in questa definizione almeno tutto il territorio Lombardo. Ed è per questo che è strategico dotare la nostra Regione di tutte quelle infrastrutture necessarie perché si possa considerare un unico grande tessuto urbano. E in provincia di Como? I valori immobiliari di Como e Provincia sono cresciuti secondi solo a Milano. Il mercato non è ancora brillante come quello milanese, ma il nostro territorio ha diversi fattori competitivi non replicabili da altri. Innanzitutto Lake Como è un brand conosciuto a livello mondiale. Questo porta a un inevitabile vantaggio competitivo rispetto alle altre provincie. Le bellezze dei nostri luoghi non sono solo un importante driver per il turismo, ma sono anche un valore aggiunto per chi sceglie di vivere nel nostro territorio, magari continuando a lavorare nel centro
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di Milano. Oggi però che il tempo è una risorsa sempre più scarsa, siamo fortemente limitati da tempi di percorrenza nei trasporti pubblici fortemente inadeguati. Altro importante driver di competitività è la vicina Svizzera, che consente, grazie ad un elevato livello reddituale, positive ricadute sulle attività economiche comasche, incluso il mercato immobiliare. Non scordiamoci infine che siamo storicamente un territorio ad alto tasso di industrializzazione, altro driver di competitività. Meglio comprare o affittare? Da un punto di vista puramente economico, considerati i bassi tassi di interesse, converrebbe comprare. In realtà si sta assistendo ad un cambiamento sociale: la sharing economy sta influenzando anche la fruizione del bene casa, storicamente bene rifugio. Le nuove generazioni spesso privilegiano l’utilizzo del bene casa al possesso della propria abitazione, creando così un effervescente mercato degli immobili residenziali in locazione. Ciò trova fondamento in una società più dinamica, dove si attribuisce valore alla flessibilità ed alla possibilità di spostamenti rapidi per cogliere nuove opportunità di lavoro. Dalla vicina Svizzera proseguendo fino al nord Europa, questo fenomeno era già affermato da tempo, ora lo stiamo vivendo anche noi. Quindi il periodo di incertezza economica è terminato o si parla ancora di crisi? La crescita economica non si è ancora consolidata e dall’industria arrivano segnali a volte positivi a volte meno: molti sono i fattori di rischio ed incertezza ancora presenti, e purtroppo tra questi vi sono i soliti annosi problemi di inefficienza del nostro sistema Paese che da decenni mortificano le nostre capacità competitive ed imprenditoriali. Per questo è fondamentale proseguire nel percorso virtuoso iniziato da Milano ma che non può che comprendere tutta la Lombardia
How it grows the market real estate
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he construction sector is having a moment of solidity. We talk about it with Luca Guffanti, president of Ance Lombardia. In your opinion, who is the real estate market in Lombardy? Not everywhere the real estate market is homogeneous: Milan is doing great for residential, management and commercial buildings. A real and proper rebirth for the city, which started with the mayor Gabriele Albertini who foresaw and carried out an innovative town planning. The Local Administrations that came after him, with foresight, could continue following this path until reaching the present results. Also the support of the entire productive, industrial and commercial system of the Lombardy region played an important role for Milan, that might not be so attractive if the heart of a territory was not able to compete on equal footing with the most highly developed centers at European and international level. Today when we speak of a Great Milan we include the entire Lombardy region in this definition. It is the reason why it is strategical to have all the necessary infrastructures in our region in order to consider a united great urban area. And in the province of Como? The real estate market in Como and in the province of Como have grown and now it is the second city after Milan. Anyway the market is not as brilliant as the one of Milan, even though our territory has different competitive factors that are unique. First of all Lake Como is a brand known at international level. This leads to an inevitable competitive advantage compared to other provinces. The beauty of our places are not only an important attraction for the tourists, but also an added value for the one who choose to live in our territory, perhaps still working in the centre of Milan. Today ne-
vertheless time is a more and more scarce resource, we are strongly bounded by strongly inadequate times of public transport. Another important competitive element is the nearby Switzerland, that thanks to an elevated income level, allows positive relapses on the economic activities of Como, including the real estate market. Finally let's not forget that historically we are a territory with a high level of industrialization, another competitive element. Better to buy or to rent? From a purely economic point of view, considered the low interest rates, it should be better to buy. In fact we are living a social change: the sharing economy is influencing also the house seen as an investment, historically seen as a refuge good. The new generations often favour the use of the house rather than the house as a property, creating a lively market of residential buildings to rent. It is linked to a more dynamic society, where flexibility is seen as a value as well as the possibility of fast changes to find new job opportunities. From the nearby Switzerland up to the North Europe, this phenomenon was already asserted for a long time, now we are also experiencing it. So did the period of economic uncertainty end or is it still a time of crisis? The economic growth has not consolidated yet and from the industry we have some positive or less positive results: there are many risks factors and uncertainties and unfortunately among them there are usual old problems of inefficiency of our system as a Country that for decades affected our competitive and entrepreneurial abilities. Therefore it is fundamental to pursue the virtuous path started from Milan but that has to include the entire Lombardy.
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PREMIO MAESTRI COMACINI
Vincitori Nuove Costruzioni Primo premio Arch. Marco Castelletti Progetto: COMPLESSO PRODUTTIVO FRATELLI BERETTA USA INC. Mont Olive - New Jersey - USA
di Chiara Taiana foto Archivio Premio Maestri Comacini
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l MMXIX Premio Maestri Comacini, prestigioso riconoscimento assegnato dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Como, con contributo dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ance Como, compie 25 anni e apre le porte al mondo. Quest’anno infatti, a differenza delle scorse edizioni a cui erano ammesse solo opere realizzate sul territorio comasco da professionisti di varia provenienza, hanno potuto partecipare opere costruite in tutto il mondo da architetti, ingegneri e imprese degli Ordini comaschi e di Ance. Un omaggio allo spirito dei Magistri Comacini da cui il premio prende il nome, la corporazione di artisti e artigiani attivi tra Comasco e Canton Ticino che, fin dal VII secolo ha esportato i propri saperi in Italia e in Europa, ma soprattutto un riconoscimento alla creatività e alle capacità tecniche dei professionisti e delle imprese comasche, capaci di lasciare il segno non solo sul territorio e in Italia ma anche all’estero, dai Paesi Bassi alla Serbia fino agli Stati Uniti. Altra novità è anche l’introduzione di una nuova categoria, il Design industriale, che porta a cinque gli ambiti del premio a cui hanno partecipato le 66 opere in concorso, tutte realizzate nel quadriennio 2015-2018, che sono state sottoposte al giudizio di una giuria qualificata composta dagli architetti Giovanna Azzarello (Presidente), Riccardo Marini, Ulla Hell, Andrea Castiglioni e dall’ingegner Augusto Allegrini.
Restauro e o recupero di costruzioni esistenti Primo premio e menzione Under 36 Studio Wok Architetti Associati Arch Nicola Brenna, Arch Marcello Bondavalli, Arch Carlo Alberto Tagliabue Progetto: CASA DI CAMPAGNA AL CHIEVO Verona - Italia
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l MMXIX Premio Maestri Comacini 2019 goes out of Como and opens its doors in the world. The prestigious prize of Como dedicated to architecture and engineering projects, till now limited to projects realized on the territory by professionals of different origin, this year instead there were architects and engineers of the Professional Orders of Como and of local enterprises with works built all over the world. 66 works took part in the context and were selected by a specialised jury composed by architects' and engineers, divided into five categories: Works of new construction, Works of restoration and / or recovery of existing constructions, Works of public areas, landscape and infrastructures and environmental engineering, Works of interior architecture and temporary and remaining set-ups and works of industrial design. Among the winners, besides the projects on the territory of Como and in Italy, also works made in the United States, in Serbia and in the Netherlands.
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Spazi pubblici, paesaggi e infrastrutture urbani, infrastrutture ed ingegneria ambientale Primo premio Arch. Marco Olivieri, Arch Daniela Gerosa Progetto: MUSEO DIFFUSO DEL PANPERDUTO Somma Lombardo (VA) - Italia
Architettura d’interni e allestimenti sia temporanei che permanenti Primo premio Arch. Stefano Ceresa Progetto: NON TOCCARE Palanzo – Frazione diFaggeto Lario(CO) - Italia
Arch. Pietro Gellona Progetto: CASA SU RETRO Cernobbio (CO)
Design Industriale Primo premio Arch. Andrea Gerosa Progetto: MILLEMIGLIA E MILLEMIGLIA SUPER
Segnalazione Ing. Matteo Molinelli Progetto: L’INGEGNERIA CHE NON SI VEDE – Berlinese Tirantata Milano - Italia
Menzionati e segnalati Nuove Costruzioni Menzione Ing. Maximiliano Galli Progetto: IL BIVACCO Giogo Alto (BZ) - Italia
ONSITESTUDIO srl Arch Giancarlo Floridi, Arch Angelo Lunati Progetto: HOTEL GLAM Milano - Italia
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Arch. Franco Tagliabue Progetto: CASA RIGA CON AGRITURISMO Comano Terme (TN) - Italia
Menzione Under 36 Arch. Lorenzo Guzzini Progetto: LA CASA DEL TE Dizzasco (CO) - Italia
Restauro e o recupero di costruzioni esistenti Menzione Arch. Maria Luisa Quintiliani Progetto: VONDELSTRAAT HOUSE Amsterdam – Paesi Bassi
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Spazi pubblici, paesaggi e infrastrutture urbani, infrastrutture ed ingegneria ambientale Menzione Arch. Davide Adamo Progetto: LAVATOIO DI OLZINO Cernobbio (CO) - Italia
Architettura d’interni e allestimenti sia temporanei che permanenti Menzione Arch. Davide Adamo, Arch. Paolo Brambilla Progetto: CAMPO QUADRO Como - Italia
Arch. Stefano Larotonda Progetto: LA STANZA SOSPESA Venezia - Italia
Menzione Under 36 Arch. Romina Grillo Progetto: INSTALLAZIONE PER LA MOSTRA PERSISTENCE Belgrado - Serbia
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C U LT U R A
CulturAbili testo e foto di Matteo Congregalli
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l cospetto di un’opera d’arte è facile darne per scontata la fruizione attraverso il solo sguardo. Il bello artistico può essere però comunicato anche tramite altri sensi, specie a chi, per condizione fisica, non può utilizzare la vista per godere di una scultura o di un dipinto. Rendere l’arte visiva accessibile a tutti con particolare rispetto per chi non può vedere è l’obiettivo del progetto “CulturAbili”, risultato del sodalizio tra Lions Club Como Host, Lions Club Como Plinio il Giovane, Lions Club Como Lariano e il Comune di Como, Assessorato alla Cultura. Nell’ambito della mostra “Mario Radice: il pittore e gli architetti” in Pinacoteca a Como fino al 24 novembre, si sono infatti tenuti numerosi percorsi aperti alla cittadinanza e alle scuole condotti da 'nonni ciceroni', visite al buio guidate da non vedenti ed ipovedenti con la collaborazione dell'Unione Ciechi di Como, laboratori esperienziali rivolti a persone diversamente abili oltre a atelier artistici destinati ai bambini. Nello specifico, l'installazione dell'architetto Fabio Fornasari “Biblioteca Astratta”
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e un "Velario" hanno avvicinato il pubblico vedente e non vedente alle opere di Radice attraverso una esperienza tattile per esplorare le linee e le spazialità dell'artista. “L’esperienza tattile del Velario (tela sulla quale è stata riprodotta un'opera di Radice), è stata impressionante. Si è trattato di chiudere gli occhi e affidarsi alla persona dall’altra parte del velario per essere guidati alla scoperta dell’opera - racconta Annamaria Peronese, presidente della prima Circoscrizione, distretto 108 IB1, e socia del Lions Club Como Plinio il Giovane, che ha preso parte alle iniziative in Pinacoteca - il senso della vista, così fondamentale quando si parla d’arte, viene annullato. In quel paio di minuti ti immedesimi nella condizione di un non vedente, cosa altrimenti impossibile”. Una delle più antiche missioni dei Lions Club a livello globale è la lotta alla cecità, spiega Peronese, in quest’ottica si colloca l’intenzione di rendere l’arte più accessibile a tutti e sensibilizzare il pubblico sulla quotidianità di chi non può contare sull’u-
so della vista. Proprio con questo obiettivo sono state organizzate anche delle visite al buio guidate da non vedenti. “Essere completamente al buio ti costringe ad affidarti alle guide e agli altri sensi che ti rimangono - racconta- ciò significa anche “odorare i colori”. Provando alcune fragranze abbiamo provato a indovinare il colore a cui vengono comunemente associate dai non vedenti. In questo modo le tenebre hanno cessato di essere tali e abbiamo cominciato a vedere l’arte”. Entrare in contatto fisico con un’opera o con un suo simulacro è poi fondamentale per un non vedente che si accosta all’arte. “Purtroppo è ancora qualcosa di poco diffuso. Sarebbe impossibile toccare un Canova vero. Però durante la nostra visita abbiamo potuto sfiorare la riproduzione della fontana di Camerlata stampata in 3D. Con l’aiuto delle nostre guide abbiamo potuto vedere con le mani - conclude Peronese - solo attraverso queste esperienze è possibile realizzare quanto spesso si prenda per ovvio l’utilizzo della vista quando si parla di arte”.
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t is easy to take for granted that experiencing visual arts can only be done through sight. Beauty can be transmitted through other senses, especially to those who are visually impaired and can’t enjoy a sculpture or a painting. Making art more widely available to blind people is the target of “CulturAbili”, the project that resulted from the partnership between Lions Club Como Host, Lions Club Como Plinio il Giovane, Lions Club Como Lariano and Comune di Como, Assessorato alla Cultura. During the exhibition “Mario Radice: the painter and the architects” at the Municipal Pinacotheque, there were many tours led by grandparents who acted as guides for visitors and children as well as “blind tours” led by visually impaired people with the help of Como’s Blind Union. Specifically, “Abstract
library”, the installation by architect Fabio Fornasari, and the “Velarium” have allowed the audience to experience Radice’s work through tact and explore the painter’s lines and sense of space. “The tactile experience on canvas was remarkable. We had to close our eyes and trust the person on the other side of the Velarium to discover this work of art” says Annamaria Peronese, president of the 1st Circonscription, District 108 IB1 and member of Lions Club Como Plinio il Giovane, who has taken part in the visits. “Sight, something so crucial when we think about art, becomes useless. Then, you can truly relate to the condition of a blind person”. One of the most ancient missions by Lions Clubs worldwide is indeed fighting blindness, says Peronese. Making art more accessible to visually impaired
people is an important part of the job. With this idea, the Lions Clubs have organised tours led by blind people. “Being in the dark forces you to rely on your other senses - Peronese explains - that means you have to ‘smell colours’. We tried fragrances associated with colors. Darkness went away and we began to see art”. Touching a piece of work or a copy of it is equally crucial for a blind person at an art exhibit. “Unfortunately that is something not so common in museums. It would be impossible, in fact, to touch a statue by Canova. During our visit, however, we could touch a 3D-printed reproduction of the Camerlata fountain. With the help of our guides we could see through our hands,” conclueds Peronese. “We realized how much we take sight for granted when we experience art”.
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TERRITORIO
Villa Raimondi, sede della Fondazione Minoprio
FONDAZIONE MINOPRIO Un’eccellenza del territorio al servizio della Comunità di Iryna Bizhyk foto Archivio Fondazione Minoprio
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a Fondazione Minoprio, Ente privato senza scopo di lucro, costituita nel 1962 come Centro Lombardo per l’incremento della Floro Orto Frutticoltura - Scuola di Minoprio, dal 1980 è una Fondazione. L’attività riguarda i settori del florovivaismo, orticoltura, frutticoltura e giardinaggio a livello nazionale e internazionale con iniziative scientifiche e tecnico-agronomiche anche in collaborazione con Enti e Università italiane ed estere. La Fondazione è guidata da un Consiglio d’Amministrazione nominato da Giunta Regione Lombardia, da Fondazione Cariplo e da Assemblea Generale degli ulteriori Soci dell’Ente: Province e Camere di Commercio di Milano, Como, Lecco e Varese, Associazioni e altre Istituzioni. Il fulcro della Fondazione è la settecentesca e splendida Villa Raimondi con un parco secolare e una tenuta agricola di circa 64 ettari che ospitano la struttura formativa e di ricerca. Negli anni ’60 l’intero complesso è stata rilevata dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde che ne ha organizzato la struttura con edifici adibiti a serre, magazzini, scuola, convitto, laboratori e altre strutture. Dal 1980 tutta la proprietà è stata acquisi-
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ta dalla Regione Lombardia che la gestisce attraverso la Fondazione Minoprio. La Fondazione occupa direttamente circa 80 unità oltre ai collaboratori esterni. Gli studenti e i corsisti sono circa 900. Gli scopi ed attività della Fondazione sono: la formazione e la specializzazione nel settore ortofrutticolo, vivaistico e nel giardinaggio tramite l’organizzazione di corsi a tutti i livelli: obbligo formativo, specializzazione post diploma e master post laurea, inserimento lavorativo di giovani e adulti svantaggiati, formazione permanente per professionisti; la ricerca e la sperimentazione nel settore floro-orto-frutticolo, vivaistico e naturalistico-vegetale; l’allestimento e il mantenimento di collezioni vegetali, anche autoctone e di particolare interesse regionale; la comunicazione e promozione nell’ambito del verde (attività editoriali, convegni, mostre e visite didattiche); l’organizzazione di manifestazioni in primavera e autunno per il grande pubblico e visite guidate per le scolaresche (oltre 50.000 persone ogni anno); l’affitto della bellissima struttura per eventi privati e aziendali, shooting fotografici, oltre che fiere e mostre non solo di settore; la ge-
Nella foto, scolaresche in visita nel parco botanico In the photo, school groups visiting the botanical park
stione del college con oltre 170 posti e un’equipe di educatori sempre presente; la conduzione di edifici scolastici con aule e laboratori dotati delle attrezzature tecnologiche innovative di ultima generazione per la cura del verde; la formazione continua che accompagna lo studente, divenuto professionista, con corsi di aggiornamento e servizi di consulenza. La Scuola di Minoprio svolge diverse attività di orientamento per i ragazzi che frequentano la terza media per la scelta della scuola superiore. Le opportunità offerte consentono di: prenotare uno stage di orientamento in classe; prenotare un appuntamento con i referenti di ogni percorso; partecipare agli open day. I percorsi formativi per i ragazzi sono articolati con Corsi triennali, quadriennali, quinquennali oltre che Corsi di specializzazione. La Fondazione organizza o partecipa a numerose ed importanti iniziative: Orticolario 2019, evento internazionale a Villa Erba in Cernobbio, visite di Delegazioni estere, Città dei Balocchi 2019 a Como da fine novembre 2019 a inizio gennaio 2020 (manifestazione con oltre 2 milioni di accessi e indotto stimato di circa 25 milioni di euro).
INFO Via Raimondi, 54 22070 Vertemate con Minoprio (Co) Tel. + 39 031 900224 – +39 031 900135 www.fondazioneminoprio.it
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1. allievi in floricoltura, 2. parco botanico fioritura tulipani, 3. allievi piantumazione aiuole, 4. laghetto con ninfee nel vivaio arboricolo, 5. manutenzione del verde con macchine a basso impatto-batteria, 6. una delle serre di produzione, 7. MAC - laboratorio di analisi dei terreni, 8. serra tropicale sopra, parco botanico con gli allestimenti degli allievi
1. students in floriculture, 2. botanical garden blooming tulips, 3. students planting flower beds, 4. small lake with water lilies in the tree nursery, 5. maintenance of green areas with low-impact batteries, 6. one of the production greenhouses, 7 MAC - soil analysis laboratory, 8. tropical greenhouse above, botanical park with the preparations of the students
An excellence of the territory at the service of the Community
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n excellence of the territory at the service of the Community Fondazione Minoprio is a non profit private body; it was founded in 1962 as Centro Lombardo per l’incremento della Floro Orto Frutticoltura - Scuola di Minoprio and in 1980 it became a Foundation. Activity: floriculture, horticulture, fruit growing and gardening at national and international level. It co-operates with Bodies and Universities. The Foundation is guided by a Council of Administration named by Giunta Regione Lombardia, Fondazione Cariplo and General Meeting other Member: Provinces and Chambers of Commerce Milan, Como, Lecco and Varese, Associations and other Institutions. Structures made by 18th century Villa Raimondi, secular park, agricultural estate of about 64 hectares with buildings, greenhouses, school, boarding school, laboratories. 1980 properties acquired by the Lombardy Region and managed by Fondazione Minoprio. 80 staff members and collaborators. The students and the people taking part in courses are about 900. The goals and activities of the Foundation are: the training and the specialization in the floriculture and horticulture and in the gardening through the organization of courses at any level; the
research and the experimentation in the sector floriculture, horticulture, fruit growing, gardening through the organization at nay level; the preparation and the maintenance of vegetable types, also autochthonous ones of particular regional interest; the communication and promotion on the green sector; the organization of events in spring and autumn for a large public and pupils (over 50.000 persons a year); the rent of the structure for private and company events, photo shooting, fairs and exhibitions; the management of the college with further 170 places and with an educators' team; the activity in classrooms and laboratories provided with innovative technological equipment; the continuous training of the student, who become a professional, with updating courses of and advice services. The goals of the Scuola di Minoprio are: the orientation for boys of the middle school; booking orientation training in class; meetings with the professional of each path; participation to open day. The formative paths for the students are organized in 3-year, 4-year, 5-year courses as well as specialisation Courses. The Foundation is present during numerous social and cultural initiatives for the benefit of the Community.
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UNESCO, DOPO PARIGI APPUNTAMENTO AL 2021 di Bruno Profazio foto Archivio Comitato Promotore Como&Seta
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n po’ di Como è rimasta a Parigi. Qualche turista nostrano che volesse andare in ricerca di che cosa sia ancora lì e dove si trovi non dovrebbe girovagare né a a lungo né a vuoto. Qualche semplice indicazione, elementari consigli che diventano le coordinate di un ritrovamento felice. Ecco allora che lì nelle vicinanze della Tour Effeil, in una piazza grande, place de Fontenoy, e con edifici dalle linee importanti e suggestive, non a caso ideati anche da un grande designer italiano, esattamente al numero 7 c’è la sede mondiale dell’Unesco, l’agenzia dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura. Proprio lì c’è un segno lasciato dalla nostra città. Quasi un segnaposto. Un virtuale punto di riferimento per un ritorno appena possibile in una data da scrivere nella prossima agenda.La candidatura di Como nel network delle Città Creative Unesco è stata un’avventura entusiasmante, avvincente e anche emozionante. L’esito non è stato premiante per gli sforzi, le passioni, le capacità messe in campo dalla città, dal comitato “Como Seta” e da tutti coloro che si sono dati da fare per evidenziare un ruolo che è scritto nella realtà delle cose: Como è la capitale mondiale della seta. La lettera con cui il segretario dell’Unesco comunica al sindaco Mario Landriscina, e quindi alla comunità locale, che Como per ora non ce l’ha fatta è densa di espressioni più di incitamento che di
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consolazione, di sprone a riprovaci con rinnovata energia e con motivate ragioni. Si dice che la vittoria ha molti padri mentre la sconfitta è orfana ma questo risultato insoddisfacente per Como è diventato quasi un succersso, tale è stato il coro di assunzioni di responsabilità e di volontà di ripartire facendo tesoro dell’esperienza che mancava e che ora c’è e di fare nuovamente di tutto per dare alla città e ai comaschi di oggi e di domani un titolo che più meritato non si può. La scelta dell’Unesco ha premiato Bergamo per la gastronomia e Biella per il craft, lo stesso settore in cui era candidata Como. Un derby si è detto tra lana e seta. I cugini piemontesi sono stati preferiti per la bella espressione di coesione che hanno saputo dimostrare, per il sostegno del più grande artista italiano vivente, Michelangelo Pistoletto, e per la consapevolezza che certamente ne aveva più bisogno di noi per dare un nuovo stimolo a una economia e una società che stanno cercando di uscire dalla crisi. Per Como la partita è solo rimandata. Come ha detto il presidente del Comitato della candidatura Stefano Vitali “non è la fine, siamo solo a metà del cammino”. C’è poco più di un anno per questo tour: la meta si sa è Parigi. Bisogna ritornarci perché là è rimasta una parte di Como, la più bella: quella che vuole riconosciuta l’unicità, la qualità e la creatività della seta.
After Paris appointment to 2021
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little bit of Como it remained in Paris. Any local tourists who wanted to go to research of what is still there and where it is, can easily find it. Some simple indications, elementary advice that become the coordinates of a happy finding. In the surroundings of Tour Effeil, in a big square, place de Fontenoy, with buildings with the important and striking lines, not by chance though by an important Italian designer, exactly at number 7 there is the international seat of Unesco, the agency of the UN for education, science and culture. There you can find a mark left by our city. Almost a place card. A virtual reference point for a possible return in a day to write on the next agenda. The application of Como in the network of Creative Cities Unesco has been an exciting, engaging and also moving experience. The result has not been being awarded by the efforts, the passions, the abilities put in field by the city, by the committee “Como Seta” and by all the people who devoted themselves to highlight a role that is written in the reality of things: Como is the world capital of silk. The letter in which the secretary of Unesco communicates to the mayor Mario Landriscina, and then to the local community, that Como for now didn’t fully meet the criteria required but they encourage Como to strongly continue with its activities related
to creativity and try and submit the application in the future. It is said that the victory has many fathers while the defeat is orphan, but this result has almost become a success for Como, because many people took their responsibility and wanted to start again after having learned from this experience and now they are ready to do their best to give to the city of Como and to the inhabitants of Como a title that they deserve. The choice of Unesco was to award Bergamo for gastronomy and Biella for craft, the same sector in which Como was proposed as a candidate. A derby between wool and silk. Our cousins of Piedmont have been preferred for the beautiful expression of cohesion that they have been able to demonstrate, for the support of the biggest Italian artist alive, Michelangelo Pistoletto, and for the consciousness that certainly it needed this recognition more than the city of Como, in order to overcome the crisis they are experiencing. Como has to face agin this challenge. As the President of the Committee of the application, Stefano Vitali, said “this is not the end, we are only halfway to our goal”. We have a little more than a year for this tour: the destination is Paris. We have to go back there, because the best part of Como remained there: the one that has recognized the uniqueness, the quality and the creativity of silk.
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EVENTI
da 26 anni dona la magia del Natale foto Andrea Butti
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nche quest’anno, Como si trasforma in un luogo speciale grazie alla magica atmosfera natalizia di Città dei Balocchi che arriva alla 26esima edizione ricchissima di eventi e attrazioni. I visitatori possono passeggiare tra i mercatini del centro città, ammirare le splendenti luci natalizie di Como Magic Light Festival e divertirsi sulla pista del ghiaccio in piazza Cavour o andare alla scoperta dei presepi provenienti dai punti più remoti del globo, in mostra nella chiesa di San Giacomo. La magia e il fascino della Città dei Balocchi, ormai passato il quarto di secolo, non accennano a diminuire e quello che in principio poteva essere evento per bambini, oggi è una festa per tutti. Festa che, oltre alle attività già molto gradite dai visitatori, offre nuove, magiche esperienze culturali, didattiche, artistiche e di intrattenimento. Come da tradizione, anche il 2020 ha un tema che riunisce gli eventi e le iniziative in programma sotto allo slogan “Amiamo il nostro pianeta!”. In un momento storico in cui la salvaguardia dell’ambiente e dei suoi ecosistemi è di fondamentale importanza anche la Città dei Balocchi ha a cuore le sorti dell’ambiente. L’ampio uso di tecnologia led a bassissimo consumo per le illuminazioni, la tematizzazione delle iniziative per diffondere maggiore consapevolezza sul problema ambientale e la promozione di laboratori didattici, sono solo alcune delle attività che la Città dei Balocchi ha in serbo per l’edizione di quest’anno, all’insegna dell’ecosostenibilità.
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Festival
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For 26 years Città dei Balocchi donates the magic of Christmas
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lso this year, Como turns in a special place thanks to the magic Christmas atmosphere of Città dei Balocchi that reaches its 26th edition rich in events and attractions. The visitors can walk along the Christmas markets in the centre city, admire the bright Christmas lights of Como Magic Light Festival and have fun on the ice rink in piazza Cavour or go to the discovery of the Christmas cribs coming from the remotest points of the globe, in exhibition in the church of San Giacomo. The magic and the fascination of Città dei Balocchi, taking place for over 25 years, is always on the rise, it started as an event for children and now it is a festival for everybody. An event that besides the activities for the visitors', offers new, magic cultural, didactic, artistic experiences and entertainment. According to the tradition, also the edition 2020 has a subject that reunites the events and the initiatives in program below to the motto “Love the Planet!”. In a historical moment in which the safeguard of the environment and of its ecosystem is of fundamental importance also Città dei Balocchi wants to play its part in the environment protection. The wide technology use led to the lowest consumption of illuminations, the initiatives aim at rise awareness in the environmental issues and the promotion of didactic laboratories, just to quote but a few of the activities that Città dei Balocchi has planned for the edition of this year, in the name of the environmental sustainability
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foto Š Ivan Cimadoro
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a magia di Como Città dei Balocchi si estende al Lago di Como, trasformato nel “più bel presepe del mondo” grazie a un itinerario “illuminato” che si svela al viaggiatore con gradualità mantenendo alta la tensione e il senso della sorpresa. Fino al 6 gennaio, Lake Como Christmas Light illumina le meraviglie architettoniche poste in posizioni panoramiche strategiche sul lago con la tecnica dell’archistruttura artistica in un percorso che coinvolge più di 40 location. Villa Carlotta e Villa del Balbianello a Tremezzina, il ponte della Civera e l’Orrido a Nesso, la chiesa di San Giovanni a Bellagio, sono solo alcuni dei punti illuminati di questo spettacolare “presepe naturale” che rende protagonisti i borghi del Lago in un connubio perfetto di emozioni e bellezza.
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he magic of Como Città dei Balocchi spreads along Lake Como, turning it into “ the most beautiful Christmas crib of the world” thanks to an "illuminated" itinerary that is revealed the traveller with gradualness keeping up the tension and the sense of surprise. Until January 6, Lake Como Christmas Light lights the technique of the artistic archistructure in a path that involves over 40 locations. Villa Carlotta and Villa del Balbianello in Tremezzina, the bridge of Civera and Orrido in Nesso, the church of San Giovanni in Bellagio are only two of the illuminate points of this spectacular “natural crib” that makes the villages of the Lake protagonists in a perfect combination of emotions and beauty.
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Studenti con le Stellette impegno civile e solidarietà di Matteo Congregalli foto Archivio Studenti con le Stellette
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orza, disciplina, patriottismo e solidarietà. Sono questi i valori alla base del progetto “Studenti con le stellette” che ogni anno porta a Como ragazzi e ragazze da tutta Italia per vivere una settimana di “scuola-vacanza” all’insegna di impegno civile e cameratismo. L’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, è nata quasi per gioco, racconta il Tenente Carlo Angelo Colombo, presidente e socio-fondatore del progetto. Originata dalla collaborazione tra tre associazioni combattentistiche d’arma dei Carabinieri, Bersaglieri e Autieri, oggi “Studenti con le stellette” è una realtà consolidata, cresciuta molto oltre i confini della provincia di Como. “Per l’edizione 2019 sono stati chiamati 84 studenti da 11 regioni d’Italia, sulla base di 400 richieste- spiega il responsabile dell’iniziativa - la componente femminile è sempre molto forte e tra quelli che sono arrivati da più lontano, c’erano diversi studenti di Canicattì, in Sicilia”. Durante la settimana, gli studenti accasermati a Vertemate con Minoprio possono cimentarsi con un piccolo assaggio della vita militare e numerose attività teoriche e pratiche come lo studio del processo penale, orienteering, tiro con armi da fuoco, primo soccorso oltre che visite alle caserme delle forze dell’ordine.
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“Ovviamente non siamo una scuola militare ma prendiamo dalla vita da caserma solo alcuni elementi che possono essere utili ai ragazzi. Per il resto siamo una scuola di civismo e vogliamo semplicemente creare nuove coscienze” racconta Colombo. Oltre alle “nuove reclute” che si uniscono al progetto ogni anno, i partecipanti dei corsi precedenti hanno la possibilità di rientrare nel programma nella categoria “Valore aggiunto” e aiutare nella coordinazione e nella progettazione delle future edizioni. “Un elemento distintivo di “Studenti con le stellette” è creare relazioni. Basti pensare all’impegno che gli ex allievi mettono nel lavorare alle nuove edizioni mettendo a disposizione il loro tempo durante tutta la durata dell’anno” dice il Tenente. I ragazzi, dopo il periodo di formazione, possono poi essere impiegati in attività di servizio alla cittadinanza. “Si tratta di un lavoro continuo con un coinvolgimento in attività spese a favore della città con attività di volontariato o di pubblico servizio - racconta Colombo per cui “Studenti con le stellette” è motivo d’orgoglio soprattutto per le relazioni che il progetto è in grado di creare - durante la settimana in cui gli studenti sono a Como si mescolano vissuti completamente diversi e si creano amicizie eterne che durano anche dopo la fine dell’edizione”.
Studenti con le stellette civil commitment and solidarity S
trength, discipline, patriotism and solidarity. These are the values at the core of "Students with the stars" that every year brings boys and girls from all over Italy to Como to live a week of "school-holiday" in the name of civil commitment and camaraderie. The initiative, now in its fifth edition, was born almost as a game, says Lieutenant Carlo Angelo Colombo, president and founding partner of the project. Originating from the collaboration between three combat associations of Carabinieri, Bersaglieri and Autieri, today "Studenti con le stellette" is a consolidated reality, grown far beyond the borders of the province of Como. "For the 2019 edition, 84 students were called from 11 regions of Italy- explains the person in charge of the initiative - the female presence is always very strong”. During the week, the students posted in Vertemate con Minoprio can have a taste of military life with several theoretical and practical activities such as the study of the criminal law, orienteering, firearm shooting, first aid as well as cultural
visits. "Obviously we are not a military school but we take some things of military life that can be useful to the students. We are a school of civicism. We simply want to create new consciences,” says Colombo. The “alumni” of the past editions of the projects also have the opportunity to re-enter the program in the "Added value" category and help planning future events. "A distinctive element of “Students with stars" is to create relationships. This is clear from commitment that former students put into working towards future editions by volunteering throughout the year, "says the Lieutenant. The students, after a training period, can also be employed in activities for their community. "It is a continuous work with charitable or public service activities - says Colombo who takes pride from the fact that the project in able to create very strong ties between students - during the course, completely different lifestyles and experiences come together and friendships that last for years are born."
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Amici di Como e Magic Lake al
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Castello di Casiglio
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foto Matteo Congregalli
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l Castello di Casiglio è stata la sede dell’evento autunnale di Amici di Como che come da tradizione ha coinciso con la presentazione del nuovo numero di Magic Lake. Nella splendida Sala Colonne si è svolto il consueto momento conviviale che riunisce associati, autorità, inserzionisti e ospiti. La platea, prima della cena, ha è stata anche coinvolta nel momento istituzionale che ha visto Daniele Brunati e Silvio Santambrogio impegnati nell’aggiornamento di tutte le attività in programma nei prossimi mesi, con particolare attenzione alla manifestazione natalizia Città dei Balocchi e al progetto di “Como Candidata UNESCO Creative City” nel cluster Crafts & Folk Art.
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astello di Casiglio was the location of the autumn event of Amici di Como that following the tradition was also the chance to present the new edition of the magazine Magic Lake. In the wonderful Sala Colonne it was held the usual convivial moment with members of the association, authorities, advertisers and guests. Before dinner, the audience was involved in the institutional moment, when Daniele Brunati and Silvio Santambrogio made an update regarding all the activities in program in the following months, with a particular attention to the Christmas event Città dei Balocchi and to the project “Como Application as UNESCO Creative City” in the cluster Crafts and Folk Art.
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Canova e Thorvaldsen Il primato della scultura da Milano al lago di Como di Elena Lissoni foto ©Flavio Lo Scalzo, ©Studio Aleph Como
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uando giunse a Roma nel 1797, grazie a una borsa di studio dell’Accademia di Belle Arti della nativa Copenaghen, Bertel Thorvaldsen era un giovane scultore di grande talento, intenzionato a perfezionarsi studiando i grandi modelli dell’antichità in quello che all’epoca era il maggiore centro artistico di tutta Europa. Ma solo pochi anni dopo, nel 1803, a seguito del successo riscosso con il modello in gesso del Giasone, già contendeva il primato nella scultura a Antonio Canova, il più grande artista del suo tempo, innescando una rivalità destinata a protrarsi per tutto il corso della loro vicenda umana e artistica. A questi protagonisti dell’arte neoclassica le Gallerie d’Italia, in Piazza Scala a Milano, dedicano fino al 15 marzo 2020 una esposizione con oltre 150 opere provenienti da tutto il mondo; un percorso espositivo dal quale emerge il confronto tra i due scultori, che si sfidarono sugli stessi temi e soggetti regalando all’arte alcuni capolavori immortali. Le sculture di Canova e Thorvaldsen spiccavano nelle più prestigiose collezioni costituitesi negli anni tra l’Impero e la prima Restaurazione, da quella della prima moglie di Napoleone, Joséphine de Beauharnais, a quella dello zar Alessandro I (infine confluita all’Ermitage di San Pietroburgo), e dei regnanti di Danimarca, senza dimenticare la raccolta di Giovanni Battista Sommariva. Quest’ultimo, uomo di fiducia di Napoleone a Milano, dalle oscure origini e dall’immensa fortuna, tra la residenza parigina di Rue du Rempart e la splendida villa a
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Tremezzo, oggi Villa Carlotta, seppe collezionare alcuni meravigliosi capolavori dei due grandi rivali, spinto dall’amore per il bello, tanto quanto dal calcolo affaristico.Nonostante una parte di quello sterminato patrimonio sia andata perduta, sulle rive del Lago di Como, a Villa Carlotta si può ancora ammirare in tutta la sua intatta bellezza la stupenda serie dei bassorilievi con il Trionfo di Alessandro Magno in Babilonia di Thorvaldsen, nei quali si avverte la fascinazione dell’autore per i marmi del Partenone, da poco trasferiti a Londra da Lord Elgin. Risale al 1818 questa commissione principesca destinata all’amatissima villa di Tremezzo, dove Sommariva aveva appena trasferito il capolavoro della sua raccolta, la meravigliosa statua del Palamede, che aveva segnato l’avvio della sua sfrenata passione collezionistica per le opere di Antonio Canova, come pure di una corrispondenza epistolare torrentizia con lo scultore. Ancora oggi a Villa Carlotta si possono ammirare il gesso originale della Tersicore - la cui versione in marmo fu collocata da Sommariva nella stanza da letto del palazzo di Parigi - oltre alle copie in marmo del celebre gruppo Amore e Psiche giacenti, della Testa di Venere Italica e quella ancora anonima della Maddalena. In questo meraviglioso scrigno della scultura neoclassica, affacciato su uno dei laghi più belli del mondo, da quasi due secoli Canova e Thorvaldsen continuano a confrontarsi attraverso le loro opere, regalandoci l’incanto di una bellezza senza tempo.
Sopra, veduta d'insieme del salone centrale della mostra Canova / Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna presso Gallerie d’Italia, Piazza Scala, Milano ŠFlavio Lo Scalzo; sotto, Salone marmi in Villa Carlotta museo e giardino botanico, Tremezzina (Como). In primo piano Luigi Acquisti, Busto di Giovanni Battista Sommariva,1804; in secondo piano Bertel Thorvaldsen, L’ingresso di Alessandro Magno in Babilonia, 1818 - 1828
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Bertel Thorvaldsen, L’ingresso di Alessandro Magno in Babilonia (sopra, particolare popolo di Babilonia; sotto, particolare esercito Macedone) 1818 - 1828, Villa Carlotta museo e giardino botanico - Tremezzina (Como)
Bertel Thorvaldsen, Le Grazie con Cupido, 1817–1819, Copenaghen, Thorvaldsens Museum, ©Flavio Lo Scalzo
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Canova and Thorvaldsen the primacy of sculpture from Milan to Lake Como
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hen he arrived in Rome in 1797, thanks to a scholarship of the Academy of Arts of his native city, Copenhagen, Bertel Thorvaldsen was a young sculptor of great talent, aiming at deeply studying great models of antiquity in the greatest artistic centre of the entire Europe. But only few years later, in 1803, after the success of the chalk model of Giasone, he was already competing with Antonio Canova, the greatest artist of his time, triggering a rivalry which continued for their entire human and artistic life.To these protagonists of the neoclassic art Gallery d’Italia, in Piazza Scala in Milan, dedicates an exhibition of over 150 works coming from all over the world until March 15, 2020; an expositive path to compare the two sculptors, who challenged each other on the same themes and subjects leaving an heritage of some immortal masterpieces. The sculptures of Canova and Thorvaldsen stood out in the most prestigious collections created in the years between the Empire and the first Restoration, from the first wife of Napoleon, Joséphine de Beauharnais, to the one of czar Alexander I (which arrived to the Hermitage Museum of St.Petersburg), of the Danish Royal Family, as well as the collection of Giovanni Battista Sommariva. He was a man of trust of Napoleon in Milan, of mysterious origin and with an immense fortune, between the Parisian residence of Rue du Rempart and the beautiful villa in Tremezzo, today
Antonio Canova, Palamede, 1796-1804., Villa Carlotta museo e giardino botanico Tremezzina (Como)
Antonio Canova, Musa Tersicore (gesso), 1811, Villa Carlotta museo e giardino botanico Tremezzina (Como)
Villa Carlotta, he could collect some wonderful masterpieces of two great rivals, thanks to his passion for beauty, as well as the business calculation. Despite a part of that exterminated heritage got lost, on the shores of Lake Como, in Villa Carlotta you can still admire in its intact beauty the wonderful series of the bas-reliefs with the Triumph of Alexander Magno in Babilonia by Thorvaldsen, in which you can still see the artist’s attraction for the marbles of Parthenon, recently transferred to London by Lord Elgin. This princely commission for the beloved villa of Tremezzo is dated back to 1818, where Sommariva had just transferred the masterpiece of his collection, the beautiful statue of Palamede, which marked the beginning of his great passion as a collector of masterpieces by Antonio Canova, as well as his rich epistolary correspondence with the sculptor. Today in Villa Carlotta the original chalk of Tersicore can still be admired - the version in marble was placed in the bedroom of the palace of Paris by Sommariva- as well as the copies in marble of the celebrated group Amore e Psyche giacenti, of Head of Venere Italica and the still anonymous Maddalena. In this wonderful casket of the neoclassic sculpture, located in one of the most beautiful lakes of the world, for almost two centuries Canova and Thorvaldsen keep on comparing through their works, showing the charm of an endless beauty.
INFO Canova / Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna Gallerie d’Italia Piazza della Scala 6 - Milano Fino al 15 marzo 2020 da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30 giovedì dalle 9:30 alle 22:30 chiuso il lunedì www.gallerieditalia.com Villa Carlotta Via Regina 2- Tremezzina Tel. +39 0344-40405 segreteria@villacarlotta.it www.villacarlotta.it Aperto su prenotazione per gruppi di 15 persone
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ANNIVERSARIO
GRAZIE AI CANI GUIDA Sessant’anni di luce di Antonietta Donia foto Servizio Cani Guida dei Lions - Centro Addestramento Limbiate
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ue occhi per chi non vede. Lo slogan del Servizio cani guida dei Lions riassume l’orgoglio e l’impegno di coloro che da 60 anni contribuiscono a dare risposte concrete alle richieste, sempre più numerose, provenienti da non vedenti di tutta Italia. La missione del Servizio cani guida è, infatti, addestrare e consegnare gratuitamente cani guida, angeli a quattro zampe, alle persone non vedenti o ipovedenti. Nato a Milano nel 1959, il Servizio rappresenta in Europa una delle scuole leader per l’addestramento dei cani guida, forte del centro di addestramento di Limbiate, che si estende su 25 mila metri quadri ed è dotato di strutture in grado di gestire tutte le attività del Servizio. Il 23 novembre 2019 il Servizio ha festeggiato il 60° anno di attività a Limbiate con l’inaugurazione del nuovo “Asilo” per i cuccioli, con la partecipazione di Maria Luisa Cocozza conduttrice de “L’Arca di Noè” del TG5 e alla presenza della International Past President Lions, Gudrun Yngvadottir. Nella serata, presso il Teatro comunale di Limbiate si è tenuto lo spettacolo musicale della violin performer Saule Kilaite e the Invisible Orchestra, regia di Charly Cartisano. L’evento è stato presentato dal testimonial Edoardo Stoppa e dalla moglie Juliana Moreira. “Considero il nostro service per i non vendenti un service storico” afferma Gianni Fossati, Presidente del Servizio cani guida dei Lions. “Negli ultimi anni ci siamo dedicati al raggiungimento di numerosi obiettivi, in primo luogo, riorganizzare il centro di addestramento con strutture
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e attrezzature adeguate alle varie attività, per poter dare risposte concrete alle richieste sempre più numerose. E’ molto importante – aggiunge Fossati –sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica ai temi della disabilità e ai concetti di dignità, diritti e benessere delle persone disabili. Altro obiettivo da perseguire è migliorare la comunicazione all’esterno del mondo lionistico. Il nostro obiettivo principale rimane quello di azzerare l’elenco dei non vedenti in attesa della loro guida”.
IL CENTRO ADDESTRAMENTO DI LIMBIATE Il Centro Addestramento di Limbiate ha una superficie di 25 mila metri quadrati. Conta 38 box che possono ospitare 2 cani ciascuno con un giardinetto esterno coperto e una zona interna, il locale toelettatura, il deposito mangime e i nuovi uffici. Ci sono 2 campi addestramento, 4 paddock, l’infermeria veterinaria, la nursery con 5 sale parto e una zona ludica esterna. La casa accoglienza con 4 alloggi indipendenti è destinata al soggiorno dei ciechi e degli accompagnatori nella fase di istruzione. Sono 2188 i cani guida addestrati e consegnati alla data del 29/10/2019. Sono 150 i non vedenti in attesa di cani guida. Nel corso del 2019 saranno consegnati in tutto 50 cani guida.
60 IL CANE GUIDA IL CUCCIOLO NASCE (0- 3 mesi) I cuccioli nati presso il Servizio Cani Guida Lions sono frutto di una accurata selezione garantita da una serie di rigide verifiche sanitarie: selezione genetica e test caratteriali, fenotipici, molecolari. IL CUCCIOLO CRESCE (3 - 12 mesi) Tutti i cuccioli crescono sotto attento controllo sanitario e a una perfetta preparazione a livello educativo. PUPPY WALKER I cuccioli vengono affidati a famiglie selezionate, chiamate Puppy Walker, che li allevano per il primo anno di vita. CONTROLLI SANITARI E CARATTERIALI (12 mesi) Viene eseguita un’accurata visita sanitaria per verificare la buona salute del cane. Segue un controllo a livello caratteriale, all’interno del centro e all’esterno (traffico, mezzi pubblici, luoghi affollati). Solo il cane ritenuto idoneo prosegue. L’ADDESTRAMENTO (12 -18 mesi) - affiatamento tra addestratore e cane (10/15 giorni) - percorso in campo ostacoli interno (comandi e riconoscimento ostacoli) - percorsi esterni in zone a basso traffico/ a medio traffico/ ad alto traffico L’ASSEGNAZIONE Verificata la lista di attesa, si evidenzia il non vedente con caratteristiche fisiche idonee al cane addestrato (altezza, peso, velocità motoria). L’AFFIATAMENTO Per conoscersi a vicenda, il cane viene consegnato al non vedente in per un periodo di circa 15 giorni. LA FORMAZIONE DEL NON VEDENTE Il non vedente è ospite all’interno del Centro di Limbiate per frequentare il corso con l’addestratore del cane guida. Obiettivo: apprendere tutte le tecniche e comandi neces-sari alla guida con il cane. (fonte: www.caniguidalions.it)
years of light
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n November 23 2019 the Service guide dogs of the Lions celebrated the 60th anniversary. Born in Milan in 1959, the Service represents one of the leader schools at European level in the training of guide dogs, especially the training center of LImbiate, with structures to manage all the activities of the Service. The celebrations were held in Limbiate with the inauguration of the new "Asilo" for the puppies, with the participation of Maria Luisa Cocozza, TV conductor of “L’Arca di Noè” in the Italian TV channel TG5, with the presence of International Past President Lions Gudrun Yngvadottir. In evening it was held the music show of the violin performer Saule Kilaite and the Invisible orchestra, directed by Charly Cartisano, introduced by the testimonial Edoardo Stoppa and his wife Juliana Moreira. “I consider our service for blind individuals an historic service” says Gianni Fossati, President of the guide dogs Lions. “Our main goal is to cover all the requests of guide dogs for blind people”. Centro Addestramento di Limbiate covers a surface of 25000 square meters. 38 boxes, 2 dogs each, with a covered external small garden and an internal zone, the grooming, the feed deposit, the new offices, two training areas, 4 paddock, the veterinary infirmary, the nursery with 5 delivery rooms and an external playground. The welcome area with 4 independent flats is used for the stay of blind individuals and the people accompanying them during the training. 2188 trained and donated guide dogs until 29/10/2019, while 150 blind individuals are waiting for a guide dogs. In 2019 50 guide dogs were delivered. The puppies born in the Service Guide Dogs Lions come from an accurate selection granted by rigid sanitary controls. They grow under an attentive control following a perfect training procedures. The puppies are given to selected families, called Puppy Walker, who take care of them during their first year of life. After an accurate sanitary visit, only the dog considered adequate continues with the training. Once detected the blind individual with the proper physical characteristics for the trained dog, to know each other well, the dog is given to the blind individual for 15 days. Then, the blind individual is a guest of Centro di Limbiate to attend the course with the trainer of the guide dog, to learn all the techniques and orders necessary to the guide with the dog.
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EVENTI
Compleanno all'insegna della cultura & beneficenza foto Canio Romaniello
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a versatilità di Daniela Javarone, presidente dell’Associazione Amici della Lirica e persona sensibile dedita alle cause umanitarie, ha caratterizzato la sua festa di compleanno lo scorso 8 novembre, al Ristorante Giuliano a Milano. Ospite d’onore Tiziana Rocca, “Guru del marketing” come fu definita da Variety, che ha presentato l’ultimo libro: “Il segreto del successo, come costruire
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una comunicazione vincente”, in dialogo con Angelo Maria Perrino, direttore di affaritaliani.it. Anche in questa occasione le numerose celebrities amiche di Daniela hanno dimostrato la loro sensibilità nei confronti dell’attività dei City Angels acquistando il libro di Tiziana Rocca, i cui proventi della vendita della serata sono stati devoluti proprio all’associazione presieduta dalla festeggiata.
Birthday
in the name of culture & charity
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he versatility of Daniela Javarone, president of the association Amici della Lirica is a woman involved in humanitarian project, organized her birthday party on November 8 at the Ristorante Giuliano in Milan. Special guest of the evening was Tiziana Rocca, “Guru of the marketing” as she was defined by Variety, who presented her last book “Il segreto del successo, come
costruire una comunicazione vincente”, in dialogue with Angelo Maria Perrino, director of affaritaliani.it. Also on this occasion many celebrities friends of Daniela show their support to the activity of City Angels buying the book of Tiziana Rocca, which proceeds went to the association presided over by Daniela Javarone. https://cityangels.it
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Valtellina e Grigioni Chiuro, dal lago ai vigneti
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di Gian Enrico Ghilotti ricerca storica Giorgio Baruta foto Andrea Basci, Geographica
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a nebbia copre come un lenzuolo i vigneti. L’inverno ha rimboccato la sua coperta sulle viti. Qualche foglia giallastra resiste ancora, macchiando qua e là di colore l’umidità impalpabile, accarezzata dal vento. Un merlo gioca il suo contrasto piumato tra i rami di una pianta di cachi, inconsapevole della paternità che il suo nome consegna al nobile muro che, dalla via, nasconde il giardino alla vista. Borgo Francone, sia chiama così questa piccola via di Chiuro, protetta da storici portali patrizi che ne disegnano il delimitare tra pubblico e privato. Nel percorrerla lo sguardo si lascia accompagnare dalla sinuosa prospettiva delle due carreggiate in granito, accolte dall’acciottolato che qui chiamano “risc”. La nebbia non arriva fin qui, se non nelle giornate più fredde. Si accontenta di farle da quinta. Chissà, forse questo era il clima giusto che leniva la nostalgia del lago di Como, da parte di quei primi abitanti di Chiuro che dalle sponde lacustri avevano deciso di venire fin qui ad acquistare terre, prati e campi. Per scoprirlo bisogna fare un salto indietro, ancor prima del Medioevo. Era il 918 e antiche pergamene riportano che un certo Petalperto di Gravedona decise di vendere per trenta soldi, nove pezze di terreno in fundo vico in Clure (Chiuro) ad un tale Allone, fu Alderisio. Il nuovo proprietario scoprì di avere tra i propri vicini niente meno che il monastero di S. Abbondio a Como, quello di S. Ambrogio a Milano e addirittura il vescovo di Pavia. A questi confinanti di alto lignaggio, se ne aggiungevano altri, dai nomi curiosamente superlativi, come Bonone, Magnone e Lorenzone, tutti però originari di Gravedona. Mettendoci un poco di sanissimo stupore infantile verrebbe spontanea la domanda: perché tutti questi signori avevano nomi così “cicciotti”. Chissà? Sta di fatto che il fil rouge che legava i territori comaschi con questi balzi retici, probabilmente già allora coltivati a vigneto, determinò una costante anche nei secoli successivi. Le ragioni, come si sa, erano spesso figlie di guerre e dominazioni. Fu così che sul finire del XII secolo, a Chiuro arrivarono i Quadrio. Nobile famiglia lariana che fuggiva dalla distruzione della propria città, avvenuta nel 1127 durante il lungo conflitto tra Como e Milano. Questo arrivo, ma soprattutto la riconquista di Como da parte dei Visconti nel
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1335 e l’ingresso della Valtellina e della Valchiavenna nel governatorato visconteo, furono una fortuna per Chiuro. Fin qui le armi. Ma una santa ed operosa mano, come del resto in tutt’Europa, ce la mise anche San Benedetto. E infatti ai monaci cluniacensi della comasca Abbazia di S. Giovanni di Vertemate non sfuggì di certo la benedizione divina che faceva di queste zone una grazia vitata. Si stabilirono sulle alture del paese e la chiesa di San Bartolomeo a Castionetto di Chiuro, con annesso convento, ne è la testimonianza. Che la loro presenza fosse operosamente vinicola lo si capisce dagli inventari trecenteschi dei granai annessi all’abbazia, che citano botti, tine, barili, locali per il torchio e vari tipi di carri per il trasporto del divino nettare. Naturalmente la benedizione andava sì sorseggiata, ma anche contemplata e l’arte aiutava. Sulla facciata della stessa chiesa vi è un rosone in marmo di Musso, a testimonianza ulteriore degli stretti rapporti di queste terre con quelle comasche. Dalla marmorea raggiera quadrilobata filtra la luce del sole e il disegno, nella sua numerologia simbolica, esprime l’armonia cosmica. Ma la bellezza a Chiuro va di pari passo all’utilitas. Già dal Trecento la produzione vinicola divenne la maggiore attività commerciale del paese e la sua posizione strategica sulla via dei passi alpini ne rafforzarono la fortuna. Una dote nobilmente nascosta al di là dei portali degli antichi palazzi. Ancora oggi il segreto é varcare, ove possibile, quelle nobili soglie, a volte adombrate da interventi edilizi recenti, per scoprire un mondo ed una vita che dal vigneto trae origine e ragione. Nelle antiche dimore, al piano terra vi è la canipa (canua) per la fermentazione del vino, anche adibita alla conservazione dei cereali. Ampie scale portano nelle strutture ipogee per l’affinamento del vino e le cantine sono spesso a più piani sovrapposti. Se il vino era la linfa commerciale di Chiuro, l’acqua rimaneva di certo il motore produttivo. La presenza del torrente Fontana, costituì una ricchezza per tutto il paese. Rogge e canali facevano funzionare mulini, segherie e la forza idraulica permetteva anche il funzionamento di magli e martinetti per la lavorazione del ferro estratto dalle dirimpettaie valli orobiche. L’uomo si ingegna e la natura ci mette del suo. Tutto questo scorrere d’acqua, in quella che un tempo
era la contrada Visnate o Canterana (oggi via Ghibellini), era casa ideale per le rane. Il nome stesso ci fa pensare che il loro concerto allietasse, o turbasse, il sonno degli abitanti della via. “Le dame, i cavalier, l’arme, gli amori..” il periodo era quello e anche Chiuro era del mondo. Da Como arrivò a Chiuro a prendere consorte il nobile Francesco Rusca (una via del paese porta il nome di questo casato). I suoi antenati avevano fatto riconquistare Como ad Azzone Visconti e, quindi, l’uomo era potente, forse anche fascinoso. Era il 1470 e la pulzella di Chiuro che saliva con lui all’altare portava un nome di per sé già incantevole. Si chiamava Fiorbellina e di cognome faceva Quadrio. Una garanzia di fedeltà, quantomeno viscontea. Non abbiamo selfie della cerimonia per poter capire se la ragazza fosse o meno felice del consorte lariano. Sta di fatto che, dodici anni dopo il nobile Rusca venne nominato da Galeazzo Sforza, governatore della Valtellina e quindi Fiorbellina divenne la first lady della vallata. Fu in quel periodo che Chiuro divenne un borgo di rinomata fama commerciale e di raffinata arte artigiana. Già dalla fine del medioevo sono citate le apoteche, le botteghe di aromatari, taverne, locande e ospizi, legnamari, scultori e intagliatori. Alcuni arrivavano anche da molto lontano, come Giovanni Smidt di Lipsia, nei documenti citato con l’appellativo di ”Todesco”. Altri, nei secoli successivi, qui fecero fortuna, come Andrea Rinaldi da Tirano, che diventerà uno dei maggiori ebanisti e intarsiatori del Settecento. Le strette vie di Chiuro mostrano ancora le fortune architettoniche e pittoriche di quel fortunato periodo Rinascimentale. Nella casa Quadrio Cilichini in contrada Bella, oggi via Rusca, si può ammirare una camera picta che esprime nello splendore della narrazione un corteo festante di uomini e donne allietati da musici. In via Borgo Francone, all’interno di un palazzo, oltre un cancello, fa mostra di sé una lobbia in legno composta da due ordini di loggiato con pilastri conclusi da capitelli finemente intagliati. Poco oltre, la stratificazione storica ne ha un esempio in palazzo Quadrio Gandola. All’interno i loggiati cinquecenteschi si sovrappongono. Nel giardino uno specchio d’acqua accoglie piante palustri e un carpino biondo di 350 anni domina lo spazio. Appena oltre, le siepi di bosso delimitano
i viali che portano alla ghiacciaia profonda otto metri, alla bigattiera, alla corte, alle cantine ed alla stanza del torchio, sino al cortile dei polli. Un organismo residenziale e produttivo oggi ancora ben riconoscibile. Sempre all’inizio della stessa via, dà il benvenuto il portale settecentesco di palazzo Quadrio De Maria Pontaschielli, con il suo giardino pensile, dove nulla è fuori luogo e tutto è studiato per non alterare il paesaggio e dove l’utilitas gioca un ruolo principale di mediazione con l’ambiente circostante. Al di là delle siepi che disegnano il parterre, si estende il brolio o broglio destinato alla coltivazione delle piante da frutto e, dopo un’oziosa edicola, ecco i terrazzamenti vitati. Per comprendere il benessere di quei secoli non resta che far visita al complesso architettonico della parrocchiale dei Santi Giacomo e Andrea. Il complesso religioso era protetto da alte mura che definivano il recinto sacro. A questo si accedeva mediante tre porte, la maggiore detta di San Giacomo fu eretta nella sua monumentalità con l’inserto del portale in pietra del 1522 e poi nella seconda metà del secolo rivestita dai dipinti attribuiti al pittore grosino, Cipriano Valorsa. All’interno fu edificata nel Quattrocento la cappella e il portichetto della confraternita dei Disciplini, ornato da cicli pittorici. Sul finire del secolo, sullo sfondo della Crocifissione, il pittore dipinse i balzi delle Alpi Retiche, ove l’uomo ha costruito i muri a secco e ha messo a dimora la vite e le piante da frutto. Un paesaggio dipinto all’insegna di un intento non solo ornamentale ma anche simbolico. La chiesa custodisce un prezioso coro ligneo finemente intagliato e intarsiato da Pietro Brasca di Como nel 1527 e la torre campanaria, che ancora oggi si eleva nella sua imponenza, fu iniziata nel 1596 da magistri provenienti dal comasco. Bellezza e utilitas hanno camminato insieme per le vie di Chiuro, riuscendo anche a superare carestie, pestilenze, guerre e invasioni. Ora, insieme, fanno di Chiuro una città del vino. Tra queste vie, oggi hanno sede alcune delle più rinomate case vinicole di Valtellina. Il vento ha spazzato via la nebbia dai vigneti. Non si sente odore di lago, ma di mosto che matura in cantina. E pensare che tutto è partito dall’acqua. Quella del lago. Paradossi della storia.
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Chiuro,
from the lake to the vineyards
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he view is the one of “Rethic slopes�. This is the historical definition of the part of this side of Valtellina, which became famous for the terracing cultivated with vineyard, and Chiuro is located in the middle. But, as it always happens, the history has his paradoxes and this historical village, just few kilometres away from Sondrio, became famous first for the water and then for the wine. The water of Lake Como. Actually there is a common thread that, from the Middle Ages, connects the shores of Lake Como with those vineyards. From there not only some noble families arrived and bought lands and vineyards, but also artists and craftsmen embellished roads, palaces and churches, so much that in Chiuro it is easy to find the beauty as well as the practicality. Already the 14th century, the wine production became the main trade of the village and its strategic position on the way of the alpine passes which played a role for its fortune. A great advantage hidden beyond the portals of the ancient palaces. Still today the se-
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cret is to cross, when possible, those noble thresholds, to discover a world and a life that from the vineyard finds its origins and reasons. Short, wide premises for the fermentation of the wine, underground iceboxes and cellars on different levels and magic connections to gardens, vegetable gardens, orchards and to the same vineyards. A residential and productive structure that today can still be recognized following the narrow cobbled streets of Chiuro. To visit the architectural complex of the parish church of Santi Giacomo e Andrea, protected by the high walls with inside the 15th century chapel and the portichetto of the brotherhood of Disciplini, adorned with pictorial cycles by the painter Cipriano Valorsa, where the pictorial dialogue unites sacred representation and the landscape with vineyards. Now, this combination of beauty and practicality let Chiuro be a city of wine and among the historical streets of the village today there are some of the most renowned wine-making producers of Valtellina.
Chiuro, dal lago ai vigneti INFO www.comunechiuro.gov.it www.cmsondrio.it www.valtellina.it
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Ticino Itinerari per l'inverno in Mendrisiotto
di Marili Fontana foto Mendrisiotto Turismo
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n autunno cadono le foglie e si raccolgono le castagne nei boschi del Mendrisiotto. I tramonti sono splendidi in questa stagione ed i colori della natura diventano straordinariamente più intensi, prima di lasciare spazio alla lunga stagione invernale, che qui è particolarmente mite rispetto ad altre regioni della Svizzera. Nel corso dell'inverno a volte capita che la neve scenda fitta ed imbianchi la vetta del Monte Generoso ed anche quella più bassa del Monte San Giorgio, ma negli ultimi anni la neve non è caduta in abbondanza ed i boschi e sentieri sono stati molto apprezzati anche nel corso dei mesi invernali. In questa piccola regione che si trova all’estremo sud della Svizzera, sono oltre 300 i chilometri di sentieri che vengono gestiti, curati e supervisionati dall’organizzazione turistica regionale. Una squadra di uomini specializzati è da tempo organizzata per lavorare sull’arco dei 12 mesi, occupandosi di rendere sicure e piacevoli le escursioni di coloro che cercano momenti di svago e relax nella natura. Nel corso degli ultimi anni sono stati numerosi anche gli interventi davvero impor-
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tanti che sono stati effettuati per ripristinare tracciati come il sentiero Bellavista-Vetta e Rovio-Vetta sul Monte Generoso, o ancora Castel San Pietro-Obino e Bissone-Campione d'Italia, ma anche la tratta Riva San Vitale-Roccolo, l'itinerario dei 5 comuni e la tratta delle Guardie che da Seseglio sale verso Pedrinate, dove è possibile raggiungere il punto più a sud della Svizzera. Tanto lavoro a fronte di molte soddisfazioni che spingono il team che gestisce i sentieri a migliorare continuamente, a rinnovare, a pensare a nuovi progetti come potrebbero essere quello del collegamento Muggiasca-Roncapiano, al quale si sta lavorando già da un po’. Nella regione non mancano infine i sentieri didattici come quelli dei tre itinerari tra i vigneti, il sentiero geopaleontologico del Monte San Giorgio, o l'itinerario all'interno del Parco delle Gole della Breggia e della Valle della Motta. Itinerari molto apprezzati. Mete particolarmente attraenti proprio quando le temperature non sono troppo alte ed i ritmi delle giornate invitano alla contemplazione della natura che in parte riposa, in attesa della prossima primavera.
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n autumn leaves fall and people pick chestnuts in the woods of Mendrisiotto. Sunsets are beautiful in this season and the colors of the nature become extraordinarily more intense, before leaving the space to the long winter season, which here is particularly gentle compared to other regions of Switzerland. During the winter sometimes the snow goes down stitch and whitens the top of Mount Generoso and also Mount San Giorgio that is not so high, but in the last few years they didn’t get much snow and the woods and paths have been very much appreciated also during the winter time. In this little region that is located in the extreme southern part of Switzerland, there are over 300 the kilometers of paths that are managed and handled by the regional tourist organization. A team made of a specialized staff that is organized to work 12 months, taking care of organizing safe and pleasant excursions for those who look for some entertainment and relax in the nature. During the last years the interventions have been numerous also really important ones that have
been made to restore some tracks such as the track Bellavista-Vetta and Rovio-Vetta on Mount Generoso, or also Castel San Pietro-Obino and Bissone-Campione d’Italia, but also the track Riva San Vitale-Roccolo, the itinerary of the 5 twns and the track of the Guards that from Seseglio goes up to Pedrinate, where it is possible to reach the most southern part of Switzerland. Lots of work linked to many satisfactions that lead the team that manage the tracks to always improve and to renovate, to think about new projects that could be the connection MuggiascaRoncapiano, to which they are already working on. In the region there are also three didactic tracks among the vineyards, the geo-paleontologic track of Mount San Giorgio, or the itinerary in the Park of Golf della Breggia and of the Valle della Motta, which itineraries are very much appreciated. Requested destinations especially when the temperatures are not too high and the rhythms of the days invite to the contemplation of the nature that in part takes a rest and in part waits for the next spring.
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ANNIVERSARIO
25 anni di
DoDo
di Elisabetta Comerio foto Archivio DoDo, Matteo Congregalli
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oDo ha appena aperto l’anno di festeggiamenti per il suo 25° anniversario che si concluderà a settembre prossimo, vissuto come un momento unico per riscoprire le proprie origini ed esaltare le creazioni orafe che hanno reso il brand iconico e riconoscibile in tutto il mondo. Un 25° compleanno che celebra ogni volo della fantasia compiuto dal 1994 a oggi; ogni intuizione originale, spesso ardita e non convenzionale, come quella di creare dei piccoli pendenti con un solo grammo d’oro; ogni iniziativa abbracciata all’insegna della sostenibilità, della protezione e della tutela dell’ambiente. La vocazione green di DoDo, infatti, esiste dal giorno stesso in cui è nato il brand, ne rappresenta la filosofia e l’ispirazione, continua a essere il cuore di una narrazione etica ed estetica che ama trasmettere l’unicità dei propri gioielli anche attraverso la loro capacità di preservare e valorizzare il mondo che li circonda. La poetica preziosa e giocosa di DoDo, ricca di significati e sentimenti profondi che da sempre appassionano il pubblico di ogni età, racconta un percorso straordinario e coinvolgente in cui maestria, emozione e design italiano si uniscono nelle linee di gioielli e nei piccoli ciondoli portatori di messaggi di amore, amicizia e felicità. Con l’avvicinarsi delle feste natalizie, DoDo presenta i suoi ciondoli iconici Stella e Coccinella in una versione ancora più ricca e preziosa. Il ciondolo portafortuna è realizzato in oro giallo 18K con 7 diamanti neri e 7 diamanti bianchi e in oro rosa con 7 diamanti black e 7 rubini mentre la stella scopre la raffinatezza dei diamanti bianchi sull’oro bianco rodiato e dell’oro rosa con diamanti brown. Un’altra novità è la spilla da balia, protagonista della nuova collana in argento, caratterizzata da un motivo di maglie di due diverse misure che si ripetono e susseguono in una sinfonia armonica ricca di luce e movimento. Custode del messaggio “con me sei al sicuro”, la spilla da balia si trasforma in una preziosa chiusura gioiello che unisce le due estremità della catena attirando lo sguardo sulla sua linea essenziale interamente realizzata in oro giallo o in oro rosa 9k. La Boutique DODO di Como di via Cesare Cantù 37 è stata partner di “ORTICOLARIO” allestendo la prestigiosa sala del te ed il suo terrazzo sul lago nella magica location di Villa Erba.
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25 years of DoDo D
oDo recently opened the year of the celebrations for its 25th anniversary that ends next September lived as a unique moment to rediscover its origins and enhance the jewelry creations that made the brand iconic and recognizable all over the world. A 25th birthday that celebrates each imagination flight from 1994 until today; each original, often daring and unconventional intuition, like that one of creating hanging charms with only one gramme of gold; each initiative is in the name of environmental sustainability and protection. The green vocation of DoDo, in fact, exists from the very first day when the brand was born, it represents its philosophy and inspiration and continues to be the heart of an ethical and aesthetic narration that transmits the uniqueness of its jewels also through their ability of protecting and appreciating the world that surrounds them. The precious and playful poetics of Dodo, rich in meanings and profound sentiments that always involve people of any age, speaks of an extraordinary and enthralling path, in which mastery, emotion and Italian design join in the lines of jewels and in the little pendants carrying messages of love, friendship and happiness. Approaching the Christmas holidays, Dodo presents its iconic pendants Star and Ladybird in a richer and more precious version. The pendant lucky charm is made in yellow gold 18K with 7 black diamonds and 7 white diamonds and in pink gold with 7 black diamonds black and 7 rubies while the star discovers the refinement of the white diamonds on the white gold and of the pink gold with brown diamonds. Another novelty is the safety pin, protagonist of the new necklace in silver, characterized by a mesh pattern of two different measures that repeat and continue in a harmonic symphony rich in light and movement. Guardian of the message “safe with me”, the safety pin turns into a precious closing jewel that unites two extremities of the chain attracting the look on his essential line entirely made in yellow gold or in pink gold 9k. The Boutique DODO of Como in Via Cantù 37 was a partner of “ORTICOLARIO“ organising the prestigious tea room and its terrace on the lake in the magic location of Villa Erba.
in questa pagina, sopra, i gioielli della nuova collezione DoDo; sotto, a sinistra, immagini dell'allestimento durante Orticolario, a destra, lo staff al completo della boutique di via Cesare CantĂš a Como.
On this page, above, the jewels of the new DoDo collection; below, on the left, images of the exhibition during Orticolario, on the right, the staff of Via Cesare CantĂš boutique in Como.
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FASHION & LUXURY Burberry Il trench rinomato della maison inglese per antonomasia viene rivisto per l'inverno e si ripresenta in versione piumino, per essere riutilizzato in ogni occasione, sempre garantendo classe e iconicità.
The renowned trench coat of the English maison by definition is reinterpreted for winter and it is here presented in a down jacket version, to be styled in any occasion always ensuring a classy and iconic look.
Известный плащ английского бренда элегантно пересмотрен для зимнего сезона и предложен как пуховик высшего качества, который можно использовать каждый день.
Saint Laurent La stagione delle feste richiede un outfit elegante ma non scontato. Il mini abito in seta di Saint Laurent conferisce al classico LBD una personalità senza eguali, caratterizzata da un design asimmetrico e da spalle voluminose. Un must-have tra celebrities e influencer.
Amina Muaddi Diventata in poco tempo una regina della rete e di Instagram, Amina Muaddi propone scarpe che sono vere e proprie opere d'arte da condividere a suon di like. Il colore fluo e le piume originali, fanno di questi stivaletti le scarpe più richieste e desiderate da scartare sotto l'albero.
In just few seasons, Amina Muaddi has become a queen of the web and Instagram with her shoes that are real works of art. The neon color and the original feathers detail make these ankle-boots the most desired shoes to find under the Christmas tree.
Holiday season calls for elegant and original outfits. The mini dress in silk by Saint Laurent gives a unique personality to the classic LBD, characterized by an asymmetrical design and voluminous shoulders. A must-have among celebrities and influencer.
Amina Muaddi, став королевой соцсетей и Instagram, предлагает обувь, которая является настоящим произведением искусства. Её модели собирают несчётное количество лайков. Флуоресцентный цвет и оригинальные перья украшают эту востребованную модель, которая может стать лучшим подарком под Рождественской ёлкой.
Via Milano 107, Como tessabit.com 136
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Для праздников нужен не только элегантный, но и оригинальный наряд. Шёлковое миниплатье от Saint Laurent придает непревзойденную индивидуальность, отличающуюся асимметричным дизайном и объемными плечами. Эта модель пользуется особой популярностью среди знаменитостей и светских персонажей.
FASHION & LUXURY MIMI - Collezione Elastica Collezione Elastica, vent’anni di successi da celebrare con un design rivisitato. Un nuovo look contemporaneo in lucidissimo argento. Anello in argento e perla coltivata dalla tonalità naturale viola.
Elastica Collection, twenty years of successes to celebrate with a revisited design. A new contemporary look in high-gloss silver. Ring in silver and violet cultures pearl.
Коллекция Elastica празднует свои двадцать лет успеха новым дизайном. Модное блестящее серебро – дань современности. Гламурное кольцо из серебра и выращенного жемчуга натурального фиолетового оттенка.
MIMI - Collezione Elastica Bracciali giocosi, anelli e orecchini da non togliere mai, collane sempre in tema con ogni look. Bracciale in perle coltivate multicolor e argento.
Playful bracelets, rings and earrings you never take off, necklaces suitable for any look. Bracelet in silver and multicolor cultured pearls.
Эти игривые браслеты, кольца и серьги хочется носить всегда, а ожерелья подходят к любому стилю. Серебряный браслет с выращенным разноцветным жемчугом.
MIMI - Collezione Elastica Gioielli da scegliere per sé, oggetti perfetti essere regalati. Bracciale in argento e perla coltivata dalla tonalità naturale viola.
Jewels to choose for you and to give as a gift. Bracelet in silver and violet cultured pearl.
Драгоценности, идеально подходящие и для себя, и для подарка. Браслет из серебра и выращенного жемчуга натурального фиолетового оттенка.
Via Matteotti 30, Cantu' gioielleriacappelletti.it Como
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FASHION & LUXURY ALYSONOLDOINI - Georges B - Caro Barbiere The Brand ALYSONOLDOINI introduces two exclusive perfumes of the collection Barbiere Platinum.The new interpretation in Eau de Parfum of shaving foam and aftershave lotion, to wear singularly or together, according to the game of layering. Dedicated to the contemporary man who does not renounce to tradition. Two exclusive formulas dedicated to the masculine skin guarantee a customized fragrance, tailored cut. Once upon a time there was the layering
Il marchio ALYSONOLDOINI presenta due profumi esclusivi della collezione Barbiere Platinum. La nuova interpretazione in Eau de Parfum della schiuma e della lozione dopobarba, da indossare singolarmente oppure abbinamento, secondo il gioco della sovrapposizione. Dedicato all’uomo contemporaneo che non rinuncia alla tradizione. Due formule esclusive che alla pelle maschile garantiscono una fragranza personalizzata, creata su misura C’era una volta il layering.
ALYSONOLDOINI - Georges B - Caro Barbiere Edp 3 x 20ml (60ml) ℮ 3 x 0,67 FL.OZ vaporizzatore naturale Famiglia olfattiva – Verde, Ambrato
Edp 3 x 20ml (60ml) ℮ 3 x 0,67 FL.OZ natural vapo spray Olfactive family – Green, Amber
Edp 3 x 20ml (60ml) ℮ 3 x 0,67 FL.OZ vaporizzatore naturale Famiglia olfattiva – Esperidato, Orientale, Geranio
Edp 3 x 20ml (60ml) ℮ 3 x 0,67 FL.OZ natural vapo spray Olfactive family – Citrus, Oriental, Geranium
ALYSONOLDOINI®- ALYSON Platinum La linea performante e moderna del formato 20 ml suggella un iconico oggetto. La trama liscia e l’effetto coccodrillo si dividono equamente lo spazio con texture a specchio. Il formato è ricaricabile e necessita solo di un “clic”, per cambiare la fiala.
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The modern and high-performing line of the 20 ml format seals an iconic object. The smooth filling and the croco effect equally occupy the space with a mirror texture. The format is rechargeable and it is a good travel friend, it needs just one “click”, to change the vial.
Via Pasquale Paoli 20, Como alysonoldoiniparfums.com
FASHION & LUXURY Ermenegildo Zegna Premium Cashmere filato esclusivo realizzato soltanto con fibre bianche di cachemire ricavate dal pregiato vello delle capre giovani della Mongolia Interna.
Premium Cashmere - unique yarn made exclusively with precious cashmere fibers collected from the noblest fleeces of the youngest Inner Mongolian goats.
Premium Cashmere эксклюзивная пряжа, изготовленная только из белых кашемировых волокон, полученных из пуха козлят редкой породы из Внутренней Монголии.
LOTTO La Marathon Knit, con l’estrosa sfumatura di colore e lo stile esaltato dal particolare trattamento “striped” del logo Lotto, è il modello pensato per gli sneakerheads.
The Marathon Knit, with its whimpering colour and style enhanced by the particular "striped" treatment of the Lotto logo, is the model designed for sneakerheads.
Marathon Knit с необычным оттенком цвета и стиля усилен особым «полосатым» логотипом Lotto и является новой гламурной моделью для любителей кроссовок.
PT01 Pantalone con pences in Flanella gessata con laccetti sul fianco e nuova vestibilita a vita alta
Flannel pinstriped trousers with pleats and side tabs with a new high rise fit
Стильные фланелевые брюки в тонкую полоску со складками и высокой талией боковыми выступами с новой посадкой в высоту
Piazza Duomo 10/11/13, Como peterci.it Como
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EVENTI
Concorso fotografico
internazionale di Fabrizio Comerio foto Vasconi
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n’edizione di altissimo livello, quella andata in scena nei giorni scorsi, per il concorso fotografico internazionale, promosso dal Foto Cine Club Cernobbio che ha tagliato il traguardo dei 41 anni: il concorso ha visto la partecipazione di autori eccellenti e qualificati che hanno dato ancora più lustro alla manifestazione, mettendo in seria difficoltà la giuria incaricata di effettuare la selezione. Va detto che quest’anno ai promotori del concorso sono giunte 1494 immagini di 211 autori diversi; al termine della riunione dei giurati sono state ammesse 171 fotografie di 95 autori diversi e di queste 58 di 36 autori sono state quelle premiate. La cerimonia conclusiva con la proclamazione e la consegna dei premi ai vincitori si è tenuta nella cornice di Villa d’Este in una sala affollata da un pubblico appassionato e competente che non ha fatto mancare il suo apprezzamento per le immagini in proiezione e quelle premiate. Il compito della giuria, come detto è stato quest’anno particolarmente impegnativo dal momento che la qualità delle immagini pervenute era decisamente alto. Un particolare, questo, sul quale si è soffermato anche il presidente del Foto Cine Club Cernobbio, rag. Antonio Vasconi, che ha rimarcato l’importanza del messaggio fotografico che il concorso vuole trasmettere da ormai 41 anni. La manifestazione - che gode della “raccomandazione Fiaf” 2019 - era suddivisa come sempre in diversi temi: Como, Cernobbio, Canton Ticino, Palio del Baradello, tema libero (bianco e nero, natura, paesaggio, reportage, ritratto, soggetti diversi), ma assegnava anche numerosi premi speciali, fra i quali quello degli Amici di Como e il premio speciale Bianchi Group assegnato all’immagine più bella di viaggio nel mondo. Il primo è andato a Massimo Ronchetti di Uggiate Trevano con un’eccellente fotografia di uno scorcio della Città dei Balocchi, mentre per il secondo la giuria ha scelto la suggestiva immagine di Fabrizio Ferraris di Borgaro Torinese in provincia di Torino che ha immortalato un affascinante paesaggio.
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n the past few days it took place a high level edition of the international photo contest promoted by Foto Cine Club Cernobbio that reached the goal of 41 years: excellent and qualified participants took part in the contest giving more shine to the event putting the panel in the hard position of making a selection. This year the promoters of the contest received 1494 photos by 211 different photographers; at the end of the meeting they selected 171 photos by 95 different photographers of which 58 of 36 authors have been awarded. The conclusive ceremony with the proclamation and the delivery of the prizes to the winners was held at Villa d’Este in a hall crowded by an impassioned and competent public who appreciated the photos presented and those which received the prizes. The task of the panel, as already said, was particularly difficult since the quality of the photos was very high. A detail that was also stressed by the president of the Foto Cine Club Cernobbio, Antonio Vasconi, who spoke about the importance of the photographic message that is held for 41 years. The event - that has the “recommendation by Fiaf ” 2019 has always had different categories: Como, Cernobbio, Canton Ticino, Palio del Baradello, free subject (black and white, nature, landscape, reportage, portrait, different subject), but it also has numerous special prizes, such as the one of Amici di Como and the special prize Bianchi Group given to the most beautiful photo of journey in the world. The first place went to the photo by Massimo Ronchetti of Uggiate Trevano with an excellent photo of a foreshortening of Città dei Balocchi, while the second place went to the photo by Fabrizio Ferraris of Borgaro Torinese in the province of Turin, representing an enchanting landscape.
1¯ premio NATURA a Marchi Franco di sesto fiorentino FI
1¯ premio PAESAGGIO a Bilato Marino di Padova
1¯ premio REPORTAGE a Pratta laura di Crevacuore BI (2)
1¯ premio RITRATTO aTambä Giuseppe di Caltanissetta CL (2)
1¯ premio SOGGETTI DIVERSI a Susini Susi di Montefoscoli PI
1¯ premio SPORT a Boscato Adriano di Pove del Grappa VI
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1¯ premio tema Canton TICINO a Piatti Laura di Villa Guardia CO
1¯ premio tema Cernobbio a Moro Maurizio di Cerano Intelvi CO (1)
1¯ premio tema COMO a Paolo Ortelli di Menaggio CO
1¯ premio tema Cernobbio a Moro Maurizio di Cerano Intelvi CO (2)
1¯ premio tema Palio Baradello a Mason Marco di Como
2¯ premio tema Canton TICINO a Maurizio Moro di Cerano Intelvi CO (1)
Premio speciale Foto elit a Carletto Valerio di Dizzasco - CO (2)
Primo premio UNDER 18 a Massaria Lorenzo di lurate caccivio CO anni 17
Premio speciale Amici di Como a Ronchetti Massimo di Uggiate Trevano CO
Premio speciale Bianchi Group a Ferraris Fabrizio di Borgaro Torinese TO
Premio speciale Foto elit a Carletto Valerio di Dizzasco - CO (1)
Premio speciale LIALA a Alfredo Costanzo di Grandola CO
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SALUTE
Storie di Atleti e stili di vita testo e foto di Matteo Congregalli
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on un numero di persone affette da diabete stimato attorno ai 642 milioni entro il 2040, la malattia è destinata a diventare una vera e propria pandemia, specie, e in maniera sempre più marcata, nei soggetti più giovani. Proprio per contenere il dilagare di questa condizione, la Diabetologia del Poliambulatorio di via Napoleona insieme all'associazione provinciale dei Diabetici-Fand e all'associazione Cultural Frame of Food, con il patrocinio dell'Omceo e di Como Cuore e il contributo di Lions Club Como - Plinio il Giovane, ha organizzato il convegno “Storie di atleti e stili di vita”, tenutosi lo scorso venerdì 15 novembre presso la Sala Bianca del Teatro Sociale di Como. La scelta del tema non è casuale. Diffondere una maggiore conoscenza della malattia è infatti la missione voluta dai Lions Club di tutto il mondo. Missione che si è concretizzata nell’incontro comasco che ha radunato medici e atleti al fine di condividere il proprio vissuto e le proprie conoscenze, portando un messaggio di prevenzione e un invito a una vita più sana. “In Italia, sono 4 milioni i diabetici. Un milione di essi non sa di essere affetto da questa malattia” così il Presidente dell’Ordine dei medici della Lombardia, Gianluigi Spata, ha delineato il quadro nazionale dell’emergenza, ponendo l’accento sulla necessità di migliorare l’opera di divulgazione scientifica che velocizzi diagnosi e permetta al malato di condurre un’esistenza quanto più normale. Prevenzione, comunicazione, diagnosi e terapia sono state infatti le parole chiave dell’incontro: punti fondamentali su cui ha insistito Rosanna Jemoli, cardiologa e membro del Lions Club, che ha introdotto la serata. Una situazione di mancata diagnosi è emersa in molti contesti, nazionali
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e locali. In provincia di Como ci sono 30mila pazienti diabetici, di cui l’1% non sa di soffrire di questa condizione – ha commentato il dottor Giuseppe Carrano, in apertura di lavori – è necessario rendere più fruibile il percorso di cura, attraverso nuove forme di comunicazione”. Nonostante la scarsa conoscenza della malattia nella popolazione generale, meno abituata a controlli specifici o a coglierne i sintomi, esiste un universo di associazioni che si battono in nome della prevenzione. Una di queste è Cultural Frame of Food, che si impegna per diffondere una migliore cultura alimentare nelle scuole comasche. “Dai dati riferiti a 817 bambini nelle scuole del territorio abbiamo riscontrato già attorno a 4 o 5 anni di vita ci sono degli squilibri nutrizionali con il 17,9% delle bambine e il 24% dei bambini sovrappeso” ha spiegato Amelia Locatelli, referente dell’associazione. Filo rosso del convegno è stato lo sport, da intendersi come metodo di prevenzione ma anche un modo per superare i limiti e gli ostacoli posti dalla malattia. Sono stati molti gli atleti intervenuti durante il convegno. Alcuni, come Giulia Giudici, esperta di equitazione o Beatrice Comitti, giovanissima nuotatrice agonista, hanno condiviso le loro storie di convivenza con il diabete. Leo Callone, nuotatore di gran fondo soprannominato “Il Caimano del Lario”, Roberto Spata, velista e direttore sportivo di Yacht Club Como, Serena Mossi e Greta Parravicini, campionesse della Canottieri Lario, Carlo Alberto Ludi, direttore sportivo del Calcio Como, Michele Evangelisti, ultratrailer e Gigi Bellaria, esperto di nordic walking sono intervenuti per raccontare come una sana e corretta alimentazione ha aiutato la loro carriera sportiva.
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Stories of athletes and lifestyles W
ith the number of people living with diabetes set to reach 642 millions by 2040, this illness is doomed to become a true pandemic targeting increasingly younger patients. In order to tackle the spreading of diabetes, Diabetologia of Poliambulatorio with the provincial association Diabetici-Fand and the association Cultural Frame of Food, with the patronage of Omceo and Como Cuore and the contribution of Lions Club Como - Plinio the Old organised “Stories of athletes and lifestyles”, a conference held at the Sala Bianca of Teatro Sociale in Como, on November 15th 2019. The topic chosen was far from random. Spreading knowledge and awareness about the topic is in fact the mission of the Lions Clubs worldwide. The conference embodied such mission and gathered physicians and athletes with the aim of sharing their life stories and insights, carrying a message on prevention and an invitation to follow a healthier lifestyle. “In Italy, 4 million people live with diabetes. A million of them are not aware of their condition,” said the President of the Lombardy Order of Physicians, Gian Luigi Spata, who painted a picture of the national diabetes epidemic, stressing the necessity of spreading more knowledge on the topic that could speed up diagnosis and allow patients to conduct a normal life. Prevention, communication, diagnosis and therapy were the key words of the conference: crucial points for Rosanna Jemoli, cardiologist and member of the Lions Club, who introduced the event. The risk of
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missing symptoms has emerged in several contexts, locals and nationals. “In Como there are 30 thousand diabetic patients. 11% of them are not aware of their condition” said Dr Giuseppe Carrano, during the event - it is paramount to make therapy more widely available”. Despite the scarce knowledge of the illness among the general population, a number of associations carry on their struggle in the name of prevention. One of them is Cultural Frame of Food that pledged to spread better eating habits in Como’s primary schools. “From the data we gathered about 817 children, we found that there are eating imbalances at four or five years of age. 17,9% of girls and 24% of boys are overweight,” Amelia Locatelli, head of the association, explained. The thread linking the parts of the conference was sport as a way to prevent diabetes and overcome the limits set by the condition. Several athletes took the stage during the conference. Some, such as Giulia Giudici, expert horse-rider, or Beatrice Comitti, a young agonist swimmer, have shared their stories of living with diabetes. Leo Callone, famous swimmer dubbed “The Caiman of the Lake”, Roberto Spata, sailor and sporting director of Como’s Yacht Club, Serena Mossi and Greta Parravicini, rowing champions from Canottieri Lario, Carlo Alberto Ludi, sporting director of Calcio Como, Michele Evangelisti, ultratrail champion, and Gigi Bellaria, nordic walking expert, contributed to the event with their account on how proper eating habits helped their careers.
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ON THE SHORES OF THE MOST BEAUTIFUL LAKE IN THE WORLD Only at Villa Erba you can have an all in one experience. The multifunctional spaces are suitable to host any kind of event from 50 to 2000 attendees in a single area or in different rooms at the same time. Located on the beautiful shores of Lake Como, in Villa Erba there are no standard equipment and set up.
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Banco farmaceutico Salute e solidarietà testo e foto Matteo Congregalli
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pesso si associa la povertà al non poter permettersi un tetto sulla testa o un pasto caldo. Povertà, però, significa anche non avere le risorse per curarsi e acquistare una semplice tachipirina o più specifici. Da vent’anni Banco Farmaceutico, tanto a livello nazionale quanto a Como, combatte una strenua battaglia per permettere alle fasce più deboli della società di non dover rinunciare a delle cure mediche, generiche o specialistiche. “I bisogni sono grandi e sono tante le persone che hanno necessità - spiega il dottor Massimo Galli, delegato territoriale di Banco Farmaceutico per la Provincia di Como - la povertà sanitaria è molto diffusa anche nel nostro territorio nonostante sia più ricco di altre zone”. L’attività di Banco Farmaceutico, spiega Galli, si propone di far incontrare la necessità dei malati con la solidarietà dei donatori, attraverso due iniziative distinte. “Da una parte abbiamo la giornata di raccolta annuale dei farmaci da banco presso le farmacie della provincia. Per il 2020, in occasione del ventennale di Banco Farmaceutico, la raccolta durerà una settimana a febbraio” dice Galli, spiegando come i farmaci generici raccolti vengono poi assegnati alle circa 30 associazioni e onlus del territorio che si preoccuperanno di distribuirli tra i bisognosi. Parallelamente, è attivo anche il servizio di Recupero Farmaci Validi ossia la raccolta dei prodotti ottenibili solo con prescrizione medica, grazie al contributo di Fondazione Cariplo,
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in collaborazione e con il patrocinio di Federfarma Como, dell’Ordine dei Farmacisti di Como e dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como. “Parliamo ad esempio di antibiotici, medicamenti per la pressione o antidiabetici - spiega Galli - tutti farmaci per cui i pazienti pagano un ticket ma hanno costi, sostenuti dal sistema sanitario, anche di migliaia di euro. Questi, nel caso di un cambio di terapia o di scomparsa dei pazienti, non trovano utilizzo alternativo e rischiano di essere buttati via”. Al momento il servizio è attivo in sette farmacie della provincia, dove è possibile donare medicinali con almeno 8 mesi di validità. L’iniziativa, attiva da settembre 2019, ha già portato i suoi frutti. “Al momento abbiamo raccolto tra le 800 e le 1000 confezioni di medicinali - spiega Rosanna Jemoli, referente dell’iniziativa - oltre al preziosissimo aiuto del Dottor Attilio Marcantonio, di Federfarma Lombardia, ringraziamo infinitamente la Croce Rossa di Lipomo per averci concesso degli spazi dove stoccare quanto raccolto e senza la quale questo lavoro non sarebbe possibile”. “Una volta raccolti - dice Donatella Moroni, farmacista e responsabile del recupero dei farmaci - i medicinali verranno assegnati tramite una prescrizione medica a chi ne ha bisogno, con la mediazione di Asci Don Guanella e Caritas. SI tratta di un’iniziativa fondamentale per evitare gli sprechi ma soprattutto per favorire l’educazione all’utilizzo dei medicinali”.
Health and solidarity O
ften we associate poverty with homelessness or not being able to afford a hot meal. Poverty, however, is also not having the resources to afford even the most basic medicines. “There are many people in need” doctor Massimo Galli, Banco Farmaceutico’s delegate for Como province, explains. “Sanitary poverty is incredibly widespread even in our area despite diffuse wealth.'' For the past 20 years, Banco Farmaceutico has been fighting a strenuous battle to allow the most exposed swathes of society to have the care they need. Banco Farmaceutico, adds Galli, strives to meet the necessities of patients with the solidarity of donors. “On the one hand we collect generic treatments once a year from pharmacies in Como. We will celebrate our 20th anniversary by prolonging the collection for a whole week in February” says Galli, who explains generic drugs that get donated are then redistributed between 30 charities that will then deliver them to those in need. At the same time, Recupero Farmaci Validi is another service that aims at collecting drugs available only through a doctor’s prescription. Fondazione Cariplo, Federfarma Como, the Order of Pharmacists - Como
and the Provincial Order of Surgeons and Dentists are partners in this project. “We are talking about antibiotics, blood pressure and antidiabetes drugs - says Galli - they are all medicines that are available for free through the national healthcare system. They have a high cost for the State though and if there is a therapy change or a patient dies they may be thrown away.” The service is currently active in seven pharmacies all over the Como Province, where it is possible to donate drugs that are still valid. The initiative, launched in september 2019, has had positive results. “So far we have gathered between 800 and 1000 packs of medicines - says Rosanna Jemoli, representative of the project - we received precious help from Dr. Attilio Marcantonio, head of Federfarma Lombardia, and the Red Cross that has given us plenty of storage space in Lipomo. Without them our work would not be possible.” “Once we collect the drugs - says Donatella Moroni, pharmacist in charge of retrieving the medicines- they will be reassigned through a physician’s prescription thanks to Caritas and Asci Don Guanella. It is crucial to avoid waste and to educate the consumer to use drugs properly.”
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EVENTI
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ntà bo la à re c it iv a f e li c o lt d u c e ere o ess n pr e e b
I luoghi di BuonissiMamente ....
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LABORATORI
é con immensa gioia che anche quest’anno il Comune di Como ha deciso di promuovere una serie di eventi, spettacoli, incontri e laboratori, diretti a bambini e ragazzi, quindi contestualmente alle famiglie ed agli educatori, che pongano al centro i giovani, come fulcro ben definito della nostra città.
Teatro Sociale, via Bellini 3 Centro di Formazione professionale, via Bellinzona, 88 Fondazione Somaschi, viale Varese 19 Scuola dell’infanzia, via Raschi
arissimi,
La rassegna 2019 durerà qualche giorno in più, rispetto alle precedenti, in quanto il 20 novembre si celebrerá un anniversario più che importante, fondamentale, ovvero i 30 anni dalla sottoscrizione della Convenzione Universale dei diritti del Fanciullo.
BuonissimaMente Cascina Massée, via Sant’Antonino, 4 - Albate
Centro di Aggregazione Giovanile, via Negretti 4 Scuola Primaria, via Perti 10
Scuola Primaria, via Spallanzani - Lora
Biblioteca comunale Paolo Borsellino, piazzetta V. Lucati 1 Cooperativa Attivamente, via Pastrengo 15
Si è scelto di intitolare questa edizione “BuonissimaMente” per ricordare a tutti i bimbi e a tutti coloro che bimbi non lo sono più, che la bontà è un valore universale, avente la capacità di plasmare il cuore e la mente di ognuno di noi, creando pertanto un volano di positività nella società. Grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare con la loro competenza e con le loro professionalità. Credendo nei giovani, investiamo sui cittadini della Como del futuro.
SPETTACOLI / EVENTI
BuonissimaMente a presto.
Villa Olmo, via Cantoni 1
Un abbraccio sincero,
Fontana di Camerlata
Cascina Massée, via Sant’Antonino, 4 - Albate Pinacoteca Civica, via Diaz 84
Teatro Lucernetta, piazza Medaglie d’Oro Spazio Gloria, via Varesina 72
Mario Landriscina Il Sindaco
Alessandra Bonduri Assessore alle politiche educative, giovanili ed asili nido
INCONTRI / CONVEGNI
Biblioteca comunale Paolo Borsellino, piazzetta V. Lucati 1 Consultorio Familiare, via Gramsci 4 Asilo Nido Babylandia, via Palestro 17
buonissimaMente
coltivare la bontà produce felicità e benessere
di Maria Vittoria Galli foto TBM Service
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al 17 al 26 novembre il Comune di Como ha promosso, come ogni anno dal 2008, la settimana dell’infanzia e dell’adolescenza con una serie di spettacoli, incontri e laboratori diretti ai ragazzi e contestualmente alle loro famiglie, che pongono al centro i giovani, come fulcro ben definito della nostra città. Il calendario è stato ricchissimo di eventi che si sono tenuti in alcuni dei luoghi più prestigiosi e affascinanti di Como, ad esempio il Teatro Sociale e Villa Olmo, e che hanno coinvolto le scuole comasche dal nido alle superiori. “Abbiamo pensato come amministrazione, e il Sindaco è stato assolutamente contento, di allungare lo spazio temporale e di inserire incontri che potessero riguardare le diverse fasce di età, dallo zero ai 18 anni, - sottolinea la Dott. ssa Alessandra Bonduri, Assessore alle politiche educative, giovanili ed asili nido - e abbiamo anche inserito dei laboratori per mamme o neomamme perché per noi la famiglia è di primaria importanza”. L’Assessore Bonduri ha presentato, insieme ad enti ed associazioni come
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Unicef, Rotaract, e Asst Lariana, il programma e ha voluto intitolare questa edizione “BuonissimaMente” per ricordare a tutti, bambini e coloro che non lo sono più, che la bontà è un valore universale capace di plasmare il cuore e la mente di ognuno di noi, creando pertanto un volano di positività nella società. La rassegna 2019 è durata qualche giorno in più rispetto alle precedenti, in quanto il 20 novembre si è celebrato un anniversario fondamentale, quello dei trent’anni dalla sottoscrizione della Convenzione sui Diritti Universali del fanciullo. Per l’occasione, alla Pinacoteca Civica, i bambini hanno letto agli adulti alcuni stralci di articoli della Convenzione sui diritti dell’infanzia e del fanciullo con l’introduzione a cura del Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta. È stato un momento molto toccante celebrato alla presenza delle maggiori Autorità cittadine politiche e religiose come il sindaco di Como Mario Landriscina, il Prefetto Ignazio Coccia, il Questore Giuseppe De Angelis e il Consigliere Provinciale Paolo Furgoni.
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rom November 17 to 26 the Municipality of Como promoted, like every year since 2008, the week of childhood and adolescence with different shows, meetings and laboratories for kids and their families, to have young people as the core of our city. The calendar was rich in events held in the most prestigious and enchanting places of Como, for example Teatro Sociale and Villa Olmo, that involved the schools of Como from the kindergarten to the high schools. “As an administration, we thought to give more opportunities to involve different age groups, from 0 to18 years old, the mayor appreciated the initiative stresses Alessandra Bonduri, Councillor of education and youth policies and kindergarten - and we also included laboratories for mothers or mother-to-be because family is very important to us”. Councillor Bonduri presented, together with bodies and associations such as Unicef,
Rotaract, and Asst Lariana, the program and decided to call it “BuonissimaMente“ to remind everybody, children and adults, that the good actions are universal values to build your heart and your mind, creating positivity in our society. The edition 2019 was a few days longer than the prevision editions, as in November 20 it was celebrated an important anniversary, that is 30 years of signature of the Convention of Universal Rights of the Child. For this occasion, at Pinacoteca Civica, the children read some parts of the articles of the Convention for the rights of the child with the introduction by Liceo Musicale e Coreutico Giuditta Pasta. It was a very touching moment celebrated with the most important political and religious authorities, the mayor of Como Mario Landriscina, the Prefect Ignazio Coccia, the commissioner Giuseppe De Angelis and the Provincial Advisor Paolo Furgoni.
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TERRITORIO
UNA MANO per prevenire e aiutare Nella foto Angela Bracuto
di Chiara Taiana foto A.B.
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li abusi sui minori, soprattutto in famiglia, sono un fenomeno in aumento spesso taciuto per paura o per vergogna. Uno strumento fondamentale, come indica l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è perciò la prevenzione primaria, cioè fornire ai più piccoli gli strumenti per riconoscere situazioni di rischio e chiedere aiuto ricominciando a fidarsi di un mondo di adulti che sembrano aver tradito la loro fiducia. Questo è lo scopo del progetto “Abuso sui minori. Una mano per prevenire e aiutare attraverso l’informazione e la sensibilizzazione” ideato dai Lions Club attivi sul territorio comasco e ormai diventato service di rilevanza nazionale per il Lions Club International tanto da ottenere, nel 2013, l’Imprimatur del Ministero dell’Istruzione. “Il progetto si propone di coinvolgere le classi quarte e quinte delle scuole primarie nella prevenzione dell’abuso in tutte le sue sfumature, da quelle legate alla sfera sessuale fino agli atti di bullismo, attraverso un percorso che permette ai bambini di prenderne consapevolezza, senza regole o avvertimenti calati dall’alto dagli adulti”, spiega Angela Bracuto, coordinatore multi distrettuale del service. Un percorso articolato e calibrato sui partecipanti che permette di conoscere meglio
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sé stessi , il proprio corpo e le proprie emozioni cominciando a comprendere differenze che agli adulti possono sembrare scontate come quella tra “tocco positivo” e “tocco negativo”, imparando che si può dire di no e che l’imbarazzo e la paura sono sensazioni normali che però non devono impedire di parlare con chi può essere d’aiuto. “Finora abbiamo coinvolto quasi 4 mila classi e circa 100mila tra bambini, insegnanti e genitori - racconta – ed è anche capitato di riuscire a far emergere casi concreti di abusi come quello di una bimba che ha avuto la forza di raccontare ai genitori cosa stava avvenendo in famiglia. Ma abbiamo anche potuto notare un calo degli episodi di bullismo dopo che, grazie al metodo utilizzato in questo progetto, il bullo ha provato a mettersi nei panni delle sue vittime”. Ma, oltre ad aver ideato e promosso a questo progetto, i Lions fanno molto di più: “I diversi Club, in base alle proprie disponibilità, si fanno carico in vari modi del progetto individuando, tra i soci, professionisti disponibili a tenere gli incontri oppure cercando chi possa occuparsene e sostenendo i costi – spiega Bracuto – infine ci sono Club che hanno addirittura scelto di formare giovani neolaureati in psicologia proprio per questo scopo”.
A hand to prevent and to give help T
he abuses on the young ones, above all in the family, are a phenomenon in increase that often, is silent for fear or for shame. To fight it, as it is indicated by the World Health Organization, it is fundamental to give to the little ones the tools to recognize risk situations and to ask for help. This is the reason of the project “Abuso sui minori. Una mano per prevenire e aiutare attraverso l’informazione e la sensibilizzazione” (Abuse on the young ones. A hand to prevent and to give help with information and awareness) developed by the Lions Club active on the territory of Como and which became a national project for the Lions Club International to obtain in 2013 the Imprimatur of the Ministry of education. “The project aims at involving the students
of the last two years of the Primary School in preventing any type of abuse, from the sexual abuse to the bullying”, explains Angela Bracuto, multi district co-ordinator of the service. A project that till now involved 4 thousand classes and about 100thousand persons, among children, teachers and parents, managing to make emerging also some real cases of abuses, which were detected thanks to the real contribution of Lions Club International: “The different Clubs were in charge of the projects finding among the members some professionals who stay at disposal for meetings or looking for those who can support the costs - explains Bracuto - and then there are the Club that have chosen to train the recent graduate in psychology for this purpose”.
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re donne amano lo stesso uomo e tre persone identiche sono accusate dello stesso delitto; nove indizi ruotano intorno a un omicidio senza cadavere; un uomo viene fermato per una banale infrazione e confessa spontaneamente numerosi omicidi. Tre casi per il pubblico ministero Bruno Ferretti di fronte a storie particolari. Il libro prende spunto da fatti realmente accaduti. Tre legal thriller che affondano le loro radici nella realtà. E’ la quarta puntata della saga che vede protagonista il magistrato Bruno Ferretti, alter ego del suo autore, l’ex pubblico ministero della Procura di Como, Vittorio Nessi. Le storie sono ambientate a Torino, dove Nessi ha lavorato per diversi anni. Il primo caso vede implicato uno stupratore seriale che viene arrestato dopo il confronto all'americana con le vittime. Ma la presenza di un sosia e un alibi di ferro fanno saltare il banco. Il nuovo indagato viene di nuovo riconosciuto dalle vittime. Il pubblico ministero è pronto a procedere, ma un nuovo inaudito colpo di scena con un terzo sosia rovescia la situazione. Il secondo caso rende visibile al lettore la difficile strada del processo indiziario. Nove indizi ruotano intorno a un omicidio senza cadavere e solo la caparbietà del protagonista permetterà di ottenere giustizia. Nel terzo caso, un uomo viene fermato dai carabinieri per una banale infrazione automobilistica. Sta per essere rilasciato quando confessa spontaneamente numerosi omicidi commessi. Perché lo ha fatto? Ferretti è di nuovo di fronte a un enigma umano, oltre che processuale. Nulla è come appare.
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hree women are in love with the same man and three identical persons are accused of the same crime; nine clues rotate around a homicide without corpse; a man is stopped for a banal infraction and confesses spontaneously numerous homicides. Three cases for the public Ministry Bruno Ferretti in front of particular histories. The book is based on real facts. Three legal thrillers who sink their roots in the reality. It is the fourth part of the saga with the magistrate Bruno Ferretti as a protagonist, alter ego of the author, ex-public Ministry of the Proxy of Como, Vittorio Nessi. The stories are held in Turin, where Nessi worked for many years. The first case is about a serial rapist who is arrested after a lineup with the victims. But the presence of a double and an airtight alibi make blow up. The new investigated is recognized again by the victims. The public Ministry is ready to proceed, but a new turn of events with a third double knocks the situation over. The second case let the reader understand the difficult way of the process of clues. Nine clues rotate around a homicide without a corpse and only the stubbornness of the protagonist will let obtain justice. In the third case, a man is stopped by the Carabinieri for a banal motor infraction. It is about to be out when he confesses spontaneously numerous committed homicides. Why has he done it? Ferretti is again in front of a human as well as procedural enigma. Nothing is as it seems.
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L’arte della stampa
Marco Lupi, "Adrenaliniche trasparenze", cm 30 x 30, tecnica mista su tela
Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com
LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws
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na guida preziosa e di facile lettura, a cura di Giorgio e Martina Donegani, tecnologo alimentare lui e biologa nutrizionista lei, per difendersi dalle “bufale” e dalle fake news a tavola e orientarsi nelle migliaia di notizie che la rete propone. Un invito “a mangiare non solo con la bocca, ma anche con la testa”. Il libro mette sotto osservazione una serie di alimenti e, attraverso una trattazione basata su accusa, difesa e verdetto, arriva a sfatare credenze diffuse, ma infondate. E allora scopriremo che il glutine non è “il nemico di tutti”; che le uova non sono piene di antibiotici; che l’insalata prelavata non è vero che sia a rischio igienico; che il gelato cosiddetto “artigianale” spesso di artigianale ha ben poco. Gli autori puntano poi l’attenzione su quegli alimenti che vengono indicati come superfood e su alcune diffuse credenze che vengono sfatate sulla base di evidenze scientifiche. “È paradossale – sostengono gli autori – che mentre la scienza della nutrizione ha ormai raggiunto punte avanzatissime e ha ben chiarito le linee da seguire per alimentarci correttamente, mai come oggi sembra che mangiare in modo sano sia la cosa più difficile del mondo. Il fatto è che sono in tanti a mettersi d’impegno per complicarci la vita: ciarlatani che si inventano le diete più strampalate, aziende che inventano ogni giorno alimenti dei quali proprio non si sentirebbe la necessità. E tutto questo sostenuto da una comunicazione gridata e approssimativa, quando non addirittura scorretta”.
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precious guide and easy to read, by Giorgio and Martina Donegani, he is a food technologist and she is nutritionist and biologist, to be aware of fake news about food and to find an orientation in the thousand news that you can find on the web. An invitation “to eat not only with your mouth, but also with your head”. The book analyzes dif ferent food and through a study based on accusation, defense and verdict, manages to discredit widespread but groundless beliefs. And then we will discover that the gluten is not “the enemy for ever ybody”; that the eggs are not full of antibiotics; that the pre-washed salad is not an hygienic risk; that the "homemade" so called ice cream have nothing to do with something that is homemade. The authors are focused on the foods that are named superfood and on widespread beliefs that are discredited because they are not based on scientific evidences.“ It is a paradox – say the authors – that while nutrition science has reached the most advanced levels and has clear guidelines that people have to follow to eat well, but it seems that never like today it seems hard to eat in an healthy way. The fact is that they are in so many people who are making our life more dif ficult: charlatans who invent the oddest diets, companies that ever y day invent some food that we don’t really have the need of. Ever ything supported by a loud and imprecise, or also wrong communication”.
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G i o rgi o Al b o n i co
ROMANZO Richard Francis Burton è gravemente malato. E costretto a letto nella sua casa a Trieste, rievoca i ricordi di una vita intera. Il colera a Napoli,
Attraverso i mondi
l’India e i giorni da giovane ufficiale, il pericoloso
M e mo ri e di R i c h ard F ranc i s Burt o n
alla ricerca delle sorgenti del Nilo insieme al
G i o rgi o Albo ni c o
di non stare mai fermo nello stesso luogo; ogni volta che giravo l’angolo, ce n’era subito un altro e così via. Sentivo dentro di me qualcosa che mi spingeva ad andare avanti e non mi lasciava mai tranquillo, nemmeno mentre dormivo, perché i sogni mi portavano a inseguire il desiderio di nuovi viaggi.”
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Una personalità sanguigna, sensuale, onnivora, che vuole sperimentare tutto e ha fame di tutto.
M em o ri e di R i cha rd F ra n ci s Burt o n
quella frenesia, quel bisogno di muovermi,
compagno Speke.
Attraverso i mondi
“Mi domandavo da dove venisse tutta
viaggio nel deserto verso la Mecca, la spedizione
per lui una conversione che non arriverà mai.
Un uomo poliedrico tanto affascinato dall’Oriente quanto in conflitto con il suo Occidente, e in particolare con l’Impero britannico, di cui odia il perbenismo e che si troverà a rappresentare nelle vesti di console fino a quando non sarà duramente criticato e accusato di indecenza. Anche quello con la moglie è un rapporto conflittuale: lei, devotamente cristiana, sogna Tanto conflittuale da spingerla a bruciare tutti i suoi scritti dopo la morte, avvolgendo la sua figura in un alone di mistero. Esploratore, scrittore, spia, traduttore delle Mille e una notte, Richard Francis Burton si racconta per la prima volta senza paura di rivelare ogni controverso aspetto del suo grandioso passato.
ISBN 978-88-99612-58-0
9 788899 612580
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sploratore, geografo, scrittore, traduttore, soldato, schermidore, cartografo, orientalista, etnologo, linguista, poeta, spia, traduttore delle Mille e una notte: è difficile definire un personaggio dell’Ottocento così fuori dall’ordinario come Sir Richard Burton. Nel libro "Attraverso i mondi - Memorie di Richard Francis Burton” di Giorgio Albonico - medico e scrittore comasco che ha ideato il concorso let¬terario Premio internazionale di letteratura Città di Como – questa figura straordinaria viene svelata senza paura di rivelare ogni controverso aspetto del suo grandioso passato. Richard Francis Burton è gravemente malato. E costretto a letto nella sua casa a Trieste, rievoca i ricordi di una vita intera. Il colera a Napoli, l’India e i giorni da giovane ufficiale, il pericoloso viaggio nel deserto verso la Mecca, la spedizione alla ricerca delle sorgenti del Nilo insieme al compagno Speke. Una personalità sanguigna, sensuale, onnivora, che vuole sperimentare tutto e ha fame di tutto. Un uomo poliedrico tanto affascinato dall’Oriente quanto in conflitto con il suo Occidente, e in particolare con l’Impero britannico, di cui odia il perbenismo e che si troverà a rappresentare nelle vesti di console fino a quando non sarà duramente criticato e accusato di indecenza. Anche quello con la moglie è un rapporto conflittuale: lei, devotamente cristiana, sogna per lui una conversione che non arriverà mai. Tanto conflittuale da spingerla a bruciare tutti i suoi scritti dopo la morte, nel giardino della loro dimora triestina dove Lady Isabel visse per qualche altro anno prima di fare ritorno in Inghilterra. Dove disegnò la tomba nella quale entrambi saranno sepolti nel piccolo cimitero della chiesa cattolica di Mortlake: un mausoleo che ha la forma di una tenda beduina.
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xplorer, geographer, writer, translator, soldier, fencer, cartographer, orientalist, ethnologist, linguist, poet, spy, translator of “One Thousands and one Nights”: it is difficult to define a personage of 19th century that is so outside of the ordinary, such as Sir Richard Burton. In the book “Attraverso i mondi - Memorie di Richard Francis Burton” by Giorgio Albonico - doctor and writer who organized the literary competition Premio internazionale di letteratura Città di Como - this extraordinary person is revealed with no fear of representing any each controversial aspect of his great past. Richard Francis Burton is heavily ill. And he is forced to bed in his house in Trieste, he recalls the memories of his entire life. The cholera in Naples, India and the days as young official, the dangerous journey in the desert towards the Mecca, the expedition in search of the springs of the Nilo together with the companion Speke. A sanguine, sensual, omnivorous personality, who wants to try everything and is hungry of everything. A polyhedric man who was fascinated by the East as well as in a conflict relationship with the West and in particular with the British Empire, of which he hates the respectability that he has to show in his role as an husband, until he is hardly criticised and accused of indecency. Also the conflict relationship with his wife: she was a devoted Christian, she dreamt his conversation that will never come. So conflictual to make her burn his written documents after his death, in the garden of their residence of Trieste where Lady Isabel lived for some more years before she returned to England. Where she drew the grave where both will be buried in the little cemetery of the Catholic church of Mortlake: a mausoleum that has the shape of a Bedouin tent.
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un vescovo Da prIMa pagIna
Laura D’IncaLcI, nata e vissuta a Milano, risiede a Como dal 1978. Coniugata, tre figli. Laureata in Scienze politiche, giornalista free lance, privilegia tematiche sociali e culturali. Nel suo ininterrotto “viaggio” fra le problematiche d’attualità, ha descritto spaccati di un’umanità complessa, fragile, spesso misconosciuta. Un “materiale” confluito nella narrazione di storie e nella pubblicazione di libri fra i quali A Cavallo sono un re (San Paolo, 2014); Io ti porto a casa. Irma Meda: una donna per le donne (Itaca, 2017).
aLessanDro MaggIoLInI. un vescovo Da prIMa pagIna
Maggiolini era un gigante. Non sopportava navigare nel Banal Grande del politicamente corretto e non faceva niente per nascondere quel vulcano in perenne tremolìo rappresentato dall’unione di cervello e cuore in costante simbiosi. Andava ricordato, anzi andava riscoperto. E l’autrice, giornalista solida e puntuale, lo ha fatto nel modo migliore: gli ha ridato la parola. E aprendo quell’armadio con i ritagli, riproponendo “vecchi” articoli carichi delle sue provocazioni ancora vibranti, ha confermato quanto fosse premonitore lui allora e quanto siamo noiosi e incagliati noi oggi. In 20 anni il dibattito sociale, etico e politico in Italia non è avanzato di un metro. Frasi illuminanti o preoccupate sul gender fluid, sulla genitorialità in crisi sull’immigrazione erano già allora pietre angolari, convinzioni forti di un sacerdote che amava la sua terra e amava il Vangelo. dalla Prefazione di Giorgio Gandola
Laura D’IncaLcI
AlessAndro MAggiolini
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osa rimane oggi dell’uomo, del giornalista, del vescovo Alessandro Maggiolini? Come rintracciare un filo conduttore nelle sue provocazioni che delineavano “la fine della nostra cristianità” indicando al tempo stesso la speranza cristiana come inesauribile e affidabile prospettiva? È questo paradosso a suggerire un criterio unitario fra i messaggi che rimbalzano dalle cronache spesso cariche di giudizi taglienti, di interrogativi inquietanti, ma anche della risposta introdotta nella storia dalla presenza del Figlio di Dio fatto uomo e rinvenibile in ogni tempo nella tradizione viva della Chiesa. L’originalità del vescovo Alessandro Maggiolini non allineato con il pensiero omologato e politicamente corretto, pesca in questa verità che rinnova l’ottica per affrontare tutto, ogni contesto e ogni questione, dai travagli esistenziali alle emergenze sociali istituzionali o politiche. L’autrice, la giornalista Laura D’Incalci, per ricordare – o meglio, riscoprire – il Vescovo Maggiolini gli ha ridato la parola. Ha rovistato fra i vecchi giornali, centinaia di pagine, pigne di articoli, iniziando un viaggio nella memoria. E così ritrova il polemista del dibattito sociale e politico, le provocazioni ancora oggi vibranti, le intuizioni e i giudizi ancora validi e mordenti sull’attualità. Ma anche il periodo del congedo e della malattia. Un libro di grande attualità dove, al di là delle idee di Alessandro Maggiolini, emerge una delle più grandi personalità del non politically correct.
Cantagalli
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hat does it remain of the man, the journalist and the bishop Alessandro Maggiolini? How to trace a common thread in his provocations that outlined “The end of our Christianity” indicating at the same time the Christian hope as an inexhaustibly and reliably perspective? It is this paradox that suggests a unitary criterion between the messages that come from sharp-edged judgements, disturbing questions, but also from the answer introduced into the history from the presence of the Son of God who became a man and can be seen in any time of the living tradition of the Church. The originality of the bishop Alessandro Maggiolini who wasn’t on the equal footing with the common and politically correct thought, in this way he finds the truth that renovates the attitude to face anything, any context and any question, from the existential doubts to the social institutional or political emergencies. The author, the journalist Laura D' Incalci, to remember – or better, to rediscover – the Bishop Maggiolini gave the word to him. She looked for old newspapers, hundred pages, piles of articles, starting a journey in the memory. And so she finds again the polemicist of the social and political debate, the provocations that are vibrant still today, the intuitions and the still valid and biting judgements about the up-to-dateness. But also the period of leave and sickness. A book of great up-to-dateness where, beyond the ideas of Alessandro Maggiolini, emerges one of the most important personalities of “non politically correct”.
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a raccolta “Poesie e riflessioni di un medico di famiglia” è opera di Giuseppe Bellissimo che rivisita passo passo la sua esistenza, da quando studiava per diventare medico alla fede ritrovata grazie al contatto con i pazienti. Le 120 pagine del libro sono suddivise in sei capitoli: “Poesia”, “Lourdes”, “L’amore”, “Il medico”, “La famiglia”, “Non solo amicizia”, così da contestualizzare la composizione delle liriche che fin dai primi versi delineano il ruolo della poesia come mezzo per dare voce a emozioni e riflessioni. In “Forse un giorno”, l’autore si immagina alla fine della vita, esausto, senza forze per lottare, guardandosi dentro e traendo le conclusioni. La riflessione e la tensione verso l’infinito coinvolgono il lettore nel richiamo di eternità. L’autore contempla ciò che può non avere confini, si interroga su quanto possa esistere di intangibile in un mondo tangibile, giungendo alla conclusione che “Solo l’Amore e il Perdono / di Dio sono eterni”. Le liriche che seguono si alternano nella meraviglia che colma l’animo dell’autore e il rifugio che per lui la poesia rappresenta. Nella seconda parte, dedicata ai viaggi a Lourdes con l’Unitalsi, ci sono pagine in cui Bellissimo, in prosa, racconta di ciò che significa per lui il pellegrinaggio pirenaico. Parla dell’aria festosa, dell’emozione alla partenza, ai ritorni intrisi di stanchezza ma anche di gioia e di serenità per quanto vissuto. Per l’autore Lourdes rappresenta un luogo in cui lasciar andare le proprie angustie, vivere esperienze di vita toccanti, cercando di aiutare i fratelli più bisognosi, rinnovandosi nella spiritualità. Poi ci sono liriche dedicate all’amore, da quelle composte per il grande amore dell’autore a quelle che trattano di un amore universale, quale quello di Dio per i suoi figli. Si prosegue con la parte dedicata alla professione medica. In prosa racconta vari incontri con i pazienti nel corso degli anni e consente di immergersi nello stato d’animo di chi si prende cura delle persone. Nella penultima sezione Bellissimo mette nero su bianco versi dedicati a ciascun membro della sua famiglia, anche a se stesso. La raccolta si conclude con versi dedicati al tema dell’amicizia: “simile all’Amore, / ma non si basa su di un legame fisico, / è invece un grande, necessario / legame d’affinità”.
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he collection “Poesie e riflessioni di un medico di famiglia” is a work by Giuseppe Bellissimo who analyzes his existence, from the time when he was studying to become a doctor up to the time when he found again his faith thanks to the contact with the patients. 120 pages of the book are divided into six chapters:“ Poesia”, "Lourdes", “L’amore”, “Il medico”, “La famiglia”, “Non solo amicizia”, so that he can contextualize the composition of the lyric poetry that from the first lines outline the role of poetry as a mean to give voice to emotions and thoughts. In “Forse un giorno”, the writer imagines the end of the life, exhausted, with no forces to fight, looking inside himself and drawing the conclusions. The thoughts and the tensions towards the infinite involve the reader in the eternity call. The author admires what has no borders, asks himself questions about what is intangible and tangible, reaching the conclusion that “Solo l’Amore e il Perdono / di Dio sono eterni” (Only Love and Forgiveness / of God are eternal). The lyric poetry that follow is alternated in the wonder that fills the mind of the writer and the shelter that for him is represented by the poetry. In the second part dedicated to the journeys to Lourdes with Unitalsi, there are pages in which Bellissimo explains in prose what the Pyrenean pilgrimage means to him. He speaks about the joyful atmosphere, from the emotion of the departure, to the return characterized by tiredness but also by joy and serenity for what you lived. For the writer Lourdes represents a place where you can let your own distresses leave, live touching life experiences, try and help persons in need, find a renewed spirituality. Then there are lyric poetry dedicated to love, from those dedicated to the great love of the writer to the ones dedicated to the universal love, that is the one of God for his children. Then he continues with the part dedicated to the medical profession. In prose he tells about several meetings with his patients during the years and let you be immersed in the state of mind of the one who takes care of the persons. In the penultimate section Bellissimo writes lines dedicated to each member of his family, also to himself. The collection ends with lines dedicated to the subject of friendship:“simile all’Amore, / ma non si basa su di un legame fisico, / è invece un grande, necessario / legame d’affinità”.
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«volti» di questo volume sono quelli di dodici sacerdoti che hanno dovuto fare i conti con la malattia o la disabilità. Ed è la provocatoria "contabilità" evangelica del «centuplo quaggiù» quella che si fa incontro dai loro racconti. De Carli, giornalista, dal 2011 presidente dell'Unitalsi Lombarda, ne ha raccolto le storie senza farne dei "santini", bensì restituendo figure e vicende a tutto tondo, con le luci, le gioie, le consolazioni della loro condizione, ma senza mai nascondere le fatiche, i dubbi, le angosce, le crisi. E la provocazione, feconda, che i preti ammalati o disabili rappresentano per la Chiesa e la società d'oggi, assediate dalla «cultura dello scarto». Ebbene: come non esistono vite di scarto, così non esistono «preti di scarto», anche quando sono inchiodati ad una carrozzina o ad un letto d'ospedale. Queste storie mostrano come non c'è condizione nella quale non sia possibile essere prete. Anche un letto, anche una sedia a rotelle, possono diventare altare o confessionale, quando si è pronti a vivere ogni situazione come occasione per l'annuncio del Regno. La storia di questi preti «è storia di un seme che – nella malattia, nella disabilità, nella sofferenza e nell'amore – germoglia e porta frutto, per il bene di tutti», scrive De Carli nell'introduzione, prima di lasciare la parola ai dodici sacerdoti. E questo è davvero un libro nato dall'ascolto. E dalla capacità di farsi prossimo a chi soffre. Nello stile dell'Unitalsi.
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he "faces" of this volume are the ones of twelve priests who had to face illnesses and diseases. De Carli, journalist, from 2011 president of Unitalsi Lombarda, collected the stories without describing them as “saints”, but telling they stories, with the bright side, the joy, the consolations of their condition, but without hiding the hard work, the doubts, the pains and the crisis.And the provocation that ill or disabled priests represent for the Church and the today society, besieged by «culture of reject». Well: since rejected lives do not exist, so «priests of reject» do not exist, also when they are on a wheelchair or in the bed of a hospital. These histories show how there is no condition in which it is not possible to be a priest. Also a bed, also a wheelchair can become an altar or a confessional, when you are ready to live any occasion as an occasion to announce the Reign. The stories of these priests «are the stories of a seed that – in the illness, in the disability, in the pain and in the love - grows and brings fruits, for the good of all», writes De Carli in the introduction before leaving the word to the twelve priests. And this is really a book born from the listening. And the ability of being close to the ones who suffer. Following the style of Unitalsi.
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*Garanzia 7 anni o 150.000 km, quale che sia il limite raggiunto prima, con chilometraggio illimitato per i primi 3 anni. Escluso parti e/o componenti che hanno un limite naturale legato alla loro deperibilità temporale come: batterie (2 anni chilometraggio illimitato), sistemi audio, video, navigazione (3 anni / 100.000 km). Taxi o vetture destinate al noleggio con conducente (NCC): 7 anni o 150.000 km, quale che sia il limite raggiunto prima, escluso il chilometraggio illimitato per i primi tre anni. Condizioni valide su ogni vettura Kia venduta dalla Rete Ufficiale di Kia Motors nel territorio della UE. Dettagli, limitazioni e condizioni su www.kia.com e nelle Concessionarie. Consumo combinato ciclo NEDC (lx100km): XCeed da 4,1 a 6,5. Emissioni CO2 ciclo NEDC (g/km) da 109 a 148. L’immagine è inserita a titoli indicativo di riferimento.
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ocus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.
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L’icona della collezione Fifty Fathoms in una nuova versione in titanio The icon of the collection Fifty Fathoms in a new version in titanium
SETA, creazioni preziose by CIFA SETA, precious creations by CIFA
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on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.
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MI-DA, la carrozzeria che unisce il cuore artigiano all’innovazione MI-DA, the car repairer's that combines handicraft and innovation
GINI GIUSEPPE e l'innovazione in edilizia GINI GIUSEPPE and the innovation in construction
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L’icona della collezione Fifty Fathoms in una nuova versione in titanio
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in dalla sua comparsa nel 1953, il primo orologio subacqueo moderno, il Fifty Fathtoms di Blancpain, ha sedotto i sub professionisti e amatoriali facendosi apprezzare per le sue funzioni pratiche, interamente pensate e concepite per l’immersione professionale. Da allora è diventato l’archetipo degli orologi del suo genere. Ben sessant’anni dopo non ha perso nulla della sua attualità e, insieme alle sue principali caratteristiche tecniche ed estetiche rivisitate e completate da un datario negli anni 2000, viene oggi presentato in una cassa in titanio. Nella nuova variante del modello Fifty Fathoms Automatique, si combinano egregiamente i colori dell’ebano e una cassa in titanio satinato. Apprezzato per la sua robustezza, ma anche per la grande resistenza ai colpi e alla corrosione, il titanio offre il vantaggio di avere una bassa densità, tanto da renderlo particolarmente leggero. Questo vantaggio, che lo distingue dall’acciaio, ha consentito a Blancpain di realizzare un orologio dalle dimensioni generose, che offre tutte le garanzie tecniche di uno strumento da immersione senza pesare al polso, dote molto ap-
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prezzata dai subacquei, in particolare quando le immersioni richiedono un equipaggiamento sportivo appropriato, ma anche dagli appassionati, che desiderano portare quotidianamente un segnatempo dalle proporzioni generose ma leggero allo stesso tempo. Con un diametro di 45 mm e l’impermeabilità fino a 300 m, il nuovo Fifty Fathoms Automatique in titanio si presenta con una lunetta girevole unidirezionale con profilo dentellato, dotata di un inserto antigraffio in vetro zaffiro bombato nero. Per la migliore visibilità in tutte le condizioni, gli indici, i numeri del quadrante e le lancette sono in Super-LumiNova®. Il celebre movimento 1315 di Blancpain è visibile grazie al fondo cassa in vetro zaffiro, ed è caratterizzato da una riserva di marcia ottimale di 5 giorni. Le rifiniture particolarmente curate e realizzate nella più pura tradizione orologiera ne fanno un movimento tanto bello quanto affidabile: traits étirés, anglage, perlage e cerclage sono tecniche di lavorazione che aumentano l’esclusività di questo nuovo Fifty Fathoms Automatique. Concessionaria del marchio è la Gioielleria Cappelletti di Cantù, via Matteotti 30.
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The icon of the collection Fifty Fathoms in a new version in titanium
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From his appearance in 1953, the first modern underwater watch, Fifty Fathtoms of Blancpain seduced the professionals and amateur sub for his practical functions, which are studied for professional diving. Since there it has become the archetype of that type of watches. 60 years later it hasn’t lost its up-to-dateness and, together with its main technical and aesthetic characteristics completed by a dater of the years 2000, today it is presented in a titanium case. In the new version of the model Fifty Fathoms Automatique, the colors of the ebony are combined with a case in titanium. Appreciated for its robustness, but also for the great resistance to blows and corrosion, the titanium offers the advantage of a low density, turning it particularly light. This advantage, which distinguishes it from the steel, allowed Blancpain to make a watch with generous dimensions, offering all the technical guarantees of a diving tool avoiding the weight on the wrist, which is very much appreciated by the sub, particularly when the dive
requires an appropriate sporting equipment, but also by the amateurs, who want to wear daily a timekeeper with generous proportions but light at the same time. With a diameter of 45 mm and the impermeability up to 300 metres, the new Fifty Fathoms Automatique in titanium presents an one-way revolving lunette with indented outline, provided with a scratch-resistant insert in rounded black sapphire crystal. For the best visibility in all the conditions, the indexes, the numbers of the quadrant and the lancets are in Super-LumiNova®. The famous movement 1315 of Blancpain is visible thanks to the bottom case in sapphire crystal, and it is characterised by a optimal march reserve of 5 days. The finishing are particularly well-finished and made following the best tradition of watchmaking, create a beautiful and reliable movement: traits étirés, anglage, perlage and cerclage are working techniques that increase the exclusiveness of this new Fifty Fathoms Automatique. Official dealer: Gioielleria Cappelletti, via Matteotti 30, Cantù.
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SETA, creazioni preziose by CIFA
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el 1982, dall’intuizione di Vittorio Fanfarillo, nasce CIFA (Centro Italiano Forniture Alberghiere) che è diventata negli anni un’azienda leader nel settore Ho.Re.Ca. Specializzata nella vendita diretta, CIFA propone un'ampia gamma di porcellane per la tavola, articoli in vetro e cristallo delle più prestigiose marche italiane e internazionali, posateria per qualsiasi esigenza e apparecchiatura, pentolame di qualsiasi materiale e spessore, contenitori per la conservazione e il trasporto, articoli da pasticceria e pizzeria, abbigliamento professionale, accessori e complementi per la sala e la cucina. CIFA è consociata della pregiata fabbrica di porcellane Royale, interamente “made in Lomazzo” ed oggi sulle tavole di oltre 180 chef stellati michelin nel mondo, esclusivista di Bonnà, unica fabbrica al mondo a garantire i propri articoli a vita contro le sbeccature, e della sempre più rinomata posateria belga Eternum. Oggi il gruppo lavora in 25 paesi del mondo, Spagna, Germania, Francia, Polonia, Olanda, Belgio,
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Romania, fino ad arrivare a Cina, Giappone, Emirati Arabi, Australia, solo per fare alcuni nomi. Legata al territorio, alla tradizione industriale ed in parte anche artigianale comasca e alla sinergia con la “sorella” Royale, CIFA ha lanciato una nuova linea dedicata alla SETA. La seta, come la porcellana, è stata per secoli tanto apprezzata e desiderata in Europa, per merito delle sue proprietà e del suo esotismo, da essere considerata un bene di lusso fino ai giorni nostri. Ed è proprio da questo pregiato tessuto che la linea trae la sua ispirazione. Come risvolti di un raffinato foulard i contorni delle porcellane ricadono morbidi l’uno sull’altro, comunicando la leggerezza, la brillantezza e la piacevolezza al tatto. Ogni modello è disponibile nella versione smaltata e lucidata o “matt” e opaca. Seta esalta, fra le sue pieghe dolci, la preziosità di ogni creazione, coinvolgendo in un’esperienza dei sensi che diventa intensa e totalizzante. Un altro tassello che sancisce l’importanza nel globo del “fatto a Como”.
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SETA, precious creations by CIFA
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In 1982, from the idea of Vittorio Fanfarillo, it is born CIFA (Italian Centre hotel supplie) that became a leader company in this sector Ho.Re.Ca. Specialised in the direct sale, CIFA proposes a wide porcelain range for the table, glass and crystal items of the most prestigious Italian brands, cutlery for any request and equipment, pots and pans of any material and thickness, boxes for the conservation and the transport, pastry equipment and pizza equipment, professional clothes, accessories and complements for the restaurant room and the kitchen. Moreover, the synergy with the partner company Royale, entirely “made in Lomazzo” and today on the tables of over 180 Michelin star chef in the world, exclusivist of Bonnà, only factory in the world to grant a lifelong duration of its items against chipping and of the more and more renowned Belgian cutlery Eternum. Today the group works in 25 countries of the world, Spain, Germany, France, Poland, Holland,
Belgium, Romania, before Australia arrives at China, Japan, Arab Emirates, only to do some names. Tied to the territory, to the of Como industrial and in part also homemade tradition and to the synergy with the "sister" Royale, CIFA has thrown a new line dedicated to the SILK. The silk, as the porcelain, has been necessary for centuries and so much appreciated and requested in Europe thanks to its properties and its exoticism, to be considered a luxury good up to the present days. And the line “Seta” is inspired by this prestigious fabric. Like edges of a refined scarf the edges of the porcelain fall soft one on other, showing the lightness, the brilliance and the pleasantness of the touch. Each model is available in the glazed and polished version or matt and opaque. With its sweet folders, silk exalt the preciousness of each creation,in an experience of the senses that becomes intense and totalising. Another proof of the importance in the globe of the “made in Como”.
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MI-DA, la carrozzeria che unisce il cuore artigiano all’innovazione
foto Matteo Congregalli
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ono molte le qualità vincenti di Rodolfo e Dario Dalla Rizza, anima e corpo della carrozzeria MI-DA. E basta passare qualche minuto nel loro garage di Casnate con Bernate per capirlo. La manualità esperta, lo sguardo rivolto al futuro, l’attenzione alla qualità del lavoro, la rapida perizia con cui i due si muovono sulle auto affidate alla loro cura sono le carte vincenti dell’attività di famiglia. Questa è sospesa tra la tradizione artigiana di Rodolfo, carrozziere ormai da cinquant’anni, e l’innovazione tecnologica portata dal figlio Dario, perito meccanico sempre aggiornato grazie a frequenti corsi di formazione continua e il cui prossimo orizzonte è rappresentato dalla cura delle auto elettriche, ormai ultima, consolidata tendenza nel mondo automobilistico. In una qualsiasi mattina è facile vedere tutto il team di MI-DA al lavoro su più auto contemporaneamente, nella sede di via Socrate 5. Ci sono gli operai più anziani con decenni di esperienza alle spalle, chini sulle auto. E poi ci sono i giovani apprendisti a cui Rodolfo non risparmia consigli e osservazioni e che un domani saranno carrozzieri formati in tutto e per tutto. Mariarosa Milani, moglie di Rodolfo, segue poi sapientemente l’amministrazione insieme all’impiegata Piera. Sono d’altronde tan-
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ti i servizi offerti dalla carrozzeria da una semplice revisione, fino alla riparazione e sostituzione dei cristalli, il controllo di azzeramento spie della centralina elettronica, il controllo dimensionale computerizzato con scanner a laser della scocca della vettura, passando per la sostituzione dei pneumatici, la ricarica dell’aria condizionata e la riparazione dei danni provocati dalla grandine. La storia di MI-DA è lunga. Comincia con la fondazione della carrozzeria nel 1977, spostata poi nel 1982 nell’attuale sede di Casnate con Bernate dove Rodolfo ha acquistato il capannone di via Socrate 5 e ne ha fatto l’attuale garage di 500 metri quadrati, oltre ai 700 metri quadrati esterni. Dopo anni di sacrifici e duro lavoro, la carrozzeria è diventata una realtà affermata e riconosciuta in tutto il territorio comasco. Tratto distintivo del modo di lavorare di MI-DA è la scelta di utilizzare pezzi e prodotti originali, oltre all’altissimo standard tecnologico tenuto tale da frequenti collaborazioni con le concessionarie. La missione di MI-DA è indubbiamente quella di unire tradizione e innovazione a tutti i livelli di un lavoro che deve essere sempre di altissima qualità. Del resto, serve estro e competenza anche solo per lucidare un’auto per renderla perfetta per l’esposizione.
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MI-DA, the car repairer's that combines handicraft and innovation
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odolfo and Dario dalla Rizza’s skills are many. They two, father and son, are the body and soul of MI-DA repair shot. It is enough to spend a few minutes there, in Casnate con Bernate, to realise that. Expert craf tsmanship, a natural predisposition to look towards the future, attention to qualit y over quantit y when they work on cars entrusted to their care: these are all are the winning cards of the family business. The repair shop is suspended between Rodolfo’s tradition, a seasoned mechanic, and the technological innovation brought by his son Dario, a mechanical expert constantly updated thanks to frequent courses and whose new goal is taking care of electric cars, now the latest, consolidated trend in the automotive world. It is easy to spot the whole MI-DA team working at the same time on several vehicles at the MI-DA headquarters in via Socrate 5. There are older workers with decades of experience bent over cars entrusted to them by customers. There are then the young apprentices for whom Rodolfo has countless tips and
who, one day, will be fully-trained mechanics trained. Mariarosa Milani, Rodolfo's wife, then expertly takes care of the administration alongside her employee Piera. The workshop offers many services: from a simple revision, to the repair and replacement of glass windows, as well as tire replacement or air conditioning refilling and hail damage removal. The history of MI-DA is long. It begins with the founding of the workshop in 1977 that then moved to the current premises in Casnate con Bernate in 1982 where Rodolfo bought the shop on Via Socrate 5. After years of sacrifice and hard work, the repair shop has become an established and recognized business in the Como area. A distinctive feature of MIDA's way of working is the choice of using original pieces and products, in addition to the very high technological standard maintained by frequent collaborations with local dealerships. MI-DA’s mission is undoubtedly to combine tradition and innovation at all levels of its work that must always be of the highest quality. After all, it takes skills even to just polish a car so it can shine bright.
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GINI GIUSEPPE e l'innovazione in edilizia
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a Gini Giuseppe Spa, fondata nel 1952, è oggi una delle principali aziende del territorio e si è distinta nel proprio settore per la realizzazione di molteplici grandi opere. L’azienda è specializzata nell’esecuzione di lavori in terra, costruzioni edili e stradali, lavori idraulici, acquedotti e fognature, impianti di irrigazione, lavori di difesa e sistemazione idraulica, lavori di sistemazione agraria, forestale e di verde pubblico, opere di segnaletica e di sicurezza stradale, impianti di sollevamento, di potabilizzazione e di depurazione delle acque, opere di indagine del sottosuolo. Uno degli interventi di maggior prestigio dell’ultimo anno è stato eseguito in provincia di Monza e riguarda la riqualificazione strutturale di un tratto della sede stradale della Strada provinciale 41 Agrate – Usmate e della Strada Provinciale ex S.S. 342 dir. “Briantea”. Nei due interventi è stato utilizzato un prodotto a base di biossido di titanio (TiO2) nanodimensionale fotocatalitico, in modo da garantire un’efficace azione antismog anche in situazioni di ridotto irraggiamento solare. Un altro elemento innovativo è dato dal Robur-R, un sistema verniciante bicomponente a base di metil metacrilato per segnaletica orizzontale, con finitura a goccia, per garantire lunga durata, integrato da un sistema ottico di microsfere in ceramica ad alto
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indice di rifrazione che non risentono né dell'usura meccanica né di quella atmosferica e che quindi mantengono inalterate le caratteristiche fisiche nonché l'elevato potere riflettente. La Gini Giuseppe S.p.A. ha alle sue dipendenze circa 30 addetti, altamente specializzati nel settore, ha sede a Grandate su un’area di 20.000 metri quadrati e ha a disposizione un vasto parco macchine in continua trasformazione per permettere all’azienda di restare al passo con i tempi e per renderla completamente autonoma nel gestire le attività di cantiere. Gini Giuseppe S.p.A. è azienda certificata ISO 9001:2015, ISO 14001:2015, BS OHSAS 18001:2007, SA 8000:2014 ed è in possesso di attestazione SOA. Aderisce ad ANCE Como. Controlla la società Milano Bitumi S.p.A, ed è partner di Novabit S.r.l., aziende leader nella produzione di conglomerati bituminosi e asfalti colati e colorati. Gini Giuseppe S.p.A. via Madonna, 34 - 22070 Grandate (CO) tel +39 031 451784 fax +39 031 451861 info@ginigiuseppespa.it info@milanobitumispa.com www.ginigiuseppespa.it www.milanobitumi.com
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GINI GIUSEPPE and the innovation in construction
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ini Giuseppe Spa, founded in 1952, today is one of the main companies of the territory that distinguished itself in its sector for carrying out numerous great works. The company is specialised in land works, construction of building and roads, hydraulic works, aqueducts and drainage systems, installations of irrigation, protective works and hydraulic, forestal and public green works, sign systems and road safety, lift installations, water purification, works of soil analysis. One of the interventions of great prestige of last year was carried out in the province of Monza and it involved the structural requalification of a part of the road Strada provinciale 41 Agrate – Usmate and of the Strada Provinciale ex-S.S. 342 dir. “Briantea�. In two interventions it was used a product based on dioxide of titanium (TiO2) photocatalytically nanodimensional, in order to guarantee an effective antismog action also in situations of reduced solar irradiation. Another innovative element is the Robur-R, a bycompound painting system based on metacrilat metil for horizontal sign system, with a drop finishing, to guarantee a long duration, integrated by an optic microspheres system into ceramics at
high refraction index to avoid mechanical and atmospheric usury to keep the physical characteristics unchanged as well as the elevated reflecting power. Gini Giuseppe S.p.A. has about 30 highly specialized workers and is based in Grandate, on an area of 20.000 square metres and has at disposal an extensive fleet of machines in continuous transformation to let to the company remain to footstep with the times and to make her completely autonomous in managing its activities. Gini Giuseppe S.p. A. is a company certified ISO 9001:2015, ISO 14001:2015, BS OHSAS 18001:2007, SA 8000:2014 and it has the certification SOA. It manages the company Milano Bitumi S.p.A, it is a partner of Novabit S.r.l., leader companies in the production of bituminous conglomerates and filtered and stained asphalt. Gini Giuseppe S.p.A. via Madonna, 34 - 22070 Grandate (CO) tel +39 031 451784 fax +39 031 451861 info@ginigiuseppespa.it info@milanobitumispa.com www.ginigiuseppespa.it www.milanobitumi.com
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Giro di Lombardia la vittoria della 113° edizione
foto Andrea Butti
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ome è stato per il Giro d’Italia, tutta Como, dalle strade del lago alla città, ha aspettato e salutato con grandissimo entusiasmo il passaggio della carovana di ciclisti del Giro di Lombardia, in un tiepido sabato di ottobre. Il più atteso e acclamato, come sempre, Vincenzo Nibali, entrato nei cuori degli appassionati italiani, che non ha avuto però grande fortuna in questa edizione del Lombardia staccato dal gruppo all’inizio di via Tommaso Grossi. La vittoria della 113° edizione della classica d’autunno è andata a Bauke Mollema, dopo duecentoquaranta chilometri durissimi, dal territorio orobico fino alle azzurre sponde del Lago di Como. L’olandese è scattato sulla salita prima di Civiglio ed
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è riuscito a mantenere il comando sino alla fine, tagliando il traguardo in solitaria. Quella del 12 ottobre è stata una festa che ha coinvolto la città non solo dal punto di vista sportivo, ma anche culturale. Infatti, la diga foranea Piero Caldirola è stata location di un evento che ha unito danza e seta. Le ballerine della Scuola di Danza Contemporanea del Teatro Sociale hanno realizzato la coreografia “Riflessi di luce” e delle strisce di tessuto con i colori dell’arcobaleno sono state fissate alla punta dell’installazione di Daniel Libeskind Life Electric. Un sodalizio a sostegno della candidatura di “Como Città Creativa Unesco”. L’appuntamento comasco con il grande ciclismo è rimandato al prossimo anno!
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The victory of 113th edition
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s it happened for Giro d’Italia, the city of Como, from the streets by the lake to the city center, waited and welcomed the cyclists of Giro di Lombardia, who arrived in the city in a sunny Saturday of October. As usual, the most expected and acclaimed cyclist was Vincenzo Nibali who stays in the heart of the Italian fans, but this time he wasn’t so lucky, he was apart from the group from the beginning of via Tommaso Grossi. The victory of 113th edition of the autumn classic was of Bauke Mollema, after 240 difficult kilometeres, from the Orobic territory to the shores of Lake Como. The Dutch cyclist climbed the first slope before Civiglio and managed to
maintain the control until the end, crossing the finish line in solitary. On October 12 it was a great day that involved the whole city, not only from the sports, but also from the cultural point of view. In fact, the diga Piero Caldirola was the location of an event which combined dance and silk. The ballet dancers of Scuola di Danza Contemporanea Teatro Sociale made the choreography “Riflessi di luce” and some cloth strips with the colours of the rainbow have were located on the top of the installation of Daniel Libeskind Life Electric. A partnership to support the application of “Como Creative Cities Unesco”. See you back with the great cycling next year!
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Sport
Street Golf Como by Circolo Golf Villa d’Este foto streetgolf.it
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l 22 settembre il centro storico di Como si è trasformato in un grande green nel quale professionisti e neofiti si sono sfidati a colpi di swing. L’evento, patrocinato dal Comune di Como, è tornato nelle vie e nelle piazza di Como per il secondo anno consecutivo. Il format, ideato da Paolo Bresciani, Dario Colloi e Fabrizio Pato Donati, ha l’obiettivo di avvicinare il golf alle persone che non lo conoscono o non l'hanno mai provato, facendole divertire, in un contesto affascinante e unico come quello della nostra città. Le buche sono state posizionate in piazza Volta, piazza Cavour, piazza Grimoldi e via Lambertenghi. In piazza Volta è stato poi allestito il "villaggio" dedicato alla manifestazione. Oltre ad essere il punto di accoglienza e di ritrovo per i giocatori, è stata allestita una zona "prova" aperta a sotto la guida di maestri qualificati del Circolo Golf Villa d'Este.
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n September 22 the historical centre of Como was transformed into a great green in which professionals and non-professionals competed practicing their swings. The event supported by the Municipality of Como, was back in the streets and in the squares of Como for the second consecutive year. The format developed by Paolo Bresciani, Dario Colloi and Fabrizio Pato Donati, aimed at bringing the golf closer to the people who don’t know it and never tried and played it, aiming at having fun in an enchanting and special location that is our city. The greens were located in piazza Volta, piazza Cavour, piazza Grimoldi and via Lambertenghi. In piazza Volta there was the “village” dedicated to the event. It was the welcome area and meeting place for the players, it was organized an area to try and “practise” under the control of qualified teachers of Circolo Golf Villa d'Este.
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Gianluca e Giorgio RODA
ai FIA Motorsport Games
foto Archivio Roda
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bordo della Ferrari 488 Gt3 del team Af Corse, Gianluca e Giorgio Roda, padre e figlio, hanno rappresentato l’Italia nella prima edizione dei FIA Motorsport Games, note anche come le Olimpiadi del Motorsport. Il progetto si propone di mettere a confronto i migliori piloti del mondo e farli competere non per la loro gloria personale, ma per il proprio Paese, con un portacolori per ciascuna categoria: GT Cup – nella quale sono stati schierati Gianluca e Giorgio Roda - Touring Car Cup, Formula 4 Cup, Drifting Cup, eSports e Karting Slalom. In ciascuna disciplina, proprio come nei Giochi Olimpici, sono state assegnate non le coppe ma le medaglie, oro, argento e bronzo, che sono andate ad arricchire il medagliere delle Nazioni partecipanti. A conclusione dei FIA Motorsport Games, la Nazione con il medagliere più prestigioso ha ricevuto il trofeo. Quest’anno, con una medaglia d’oro e due di bronzo, ha vinto la Russia, che deterrà l’ambito trofeo per consegnarlo al vincitore dei prossimi Giochi. L’Italia invece ha conquistato un oro e un bronzo, piazzandosi al secondo posto a pari merito con l’Australia. In totale sono intervenuti 176 piloti da 49 nazioni del mondo. Come per le vere Olimpiadi, i FIA Motorsport Games si sono aperti con una cerimonia solenne a Roma il 31 ottobre anticipata da una parata di una ventina di auto per le vie della capitale. Le prove si sono tenute all’Autodromo di Vallelunga dal 1 al 3 novembre.
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Gianluca and Giorgio Roda at FIA Motorsport Games
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n board of Ferrari 488 Gt3 of the team Af Corse, Gianluca and Giorgio Roda, father and son, represented Italy in the first edition of FIA Motorsport Games, also known as the Olympic games of the Motorsport. The project aims at comparing the best pilots of the world and make them compete not for their personal glory, but for their own Country, with a representative for each category: GT Cup – in which Gianluca and Giorgio Roda have been drawn up - Touring Car Cup, Formulates 4 Cup, Drifting Cup, eSports and Karting Slalom. In each discipline, as in the Olympic Games, there have been assigned not cups but medals, gold, silver and bronze, which have enriched the collection of medals of the participating countries. At the end of FIA Motorsport Games, the Nation with the most prestigious collection of medals received the trophy. This year Russia won with a golden medal and two bronzes, which will hold the trophy until next year. Instead Italy conquered a gold and a bronze, winning the second place together with Australia. 176 drivers from 49 countries took part in the event. As for the Olympic games, FIA Motorsport Games opened with a solemn ceremony in Rome on October 31, before that it took place a parade of around 20 cars along the streets of the Italian capital. The trials took place at Autodromo di Vallelunga from November 1 to 3.
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Next Gen Cup
2019-2020 foto Walter Gorini
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a lega Società di Pallacanestro Serie A ha comunicato i gironi e le date definitive della LBA Next Gen Cup 2019-’20, manifestazione riservata alle formazioni under 18 dei club iscritti al campionato di Legabasket Serie A. Giunta alla sua seconda edizione, la prestigiosa kermesse giovanile sarà sponsorizzata dall’azienda farmaceutica IBSA Italia e, dal 27 di dicembre 2019 al 4 di gennaio 2020, vedrà protagoniste a Bologna le selezioni giovanili delle diciassette squadre di Serie A. In seguito, le migliori otto squadre dei gironi disputeranno a Pesaro la fase finale del torneo, in programma nel mese di febbraio durante la Final Eight di Coppa Italia. Divise in quattro gironi - di cui tre composti da quattro squadre e uno, invece, da cinque – le compagini giovanili si sfideranno all’interno della Fiera
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di Bologna, nel Padiglione 30 denominato “Virtus Segafredo Arena”, nuova (temporanea) casa della Virtus Bologna da quasi novemila posti. Pallacanestro Cantù sarà impegnata nel girone con Object Particolare Varese, Pallacanestro Trieste e Virtus Roma. Le prime due classificate di ogni girone accederanno di diritto alla fase finale. La Pallacanestro Cantù parteciperà alla seconda edizione della LBA Next Gen Cup con l’under 18 del Progetto Giovani Cantù, un gruppo – quello allenato da coach Mattia Costacurta – composto in gran parte da giocatori che nel 2018 vinsero uno scudetto U16. La grande novità di questa stagione è rappresentata dalla presenza anche di una manifestazione collaterale dedicata a otto squadre femminili under 18, in accordo con la Lega Basket Femminile.
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ega Società di Pallacanestro Serie A communicate the rounds and the definitive dates of LBA Nex t Gen Cup 2019 -’20, event held for the teams under 18 of the clubs which take part in the championship of Legabasket Serie A . The prestigious youth tournament has reached its second edition and it will be sponsored by the pharmaceutical company IBSA Italy and from December 27, 2019 to Januar y 4, 2020 in Bologna the youth selections of the 17 teams of Serie A . Later on, the best eight teams of the rounds play the final phase of the tournament, in program in Februar y during Final Eight of Italy Cup. It is divided into four rounds - three made of four teams and one, made of five - the youth teams are competing in Fiera di
Bologna, in the Pavilion 30 named “ Virtus Segafredo Arena”, new (temporar y) home of Virtus Bologna almost 9000 posts. Pallacanestro Cantù will be involved in the round with Object Particolare Varese, Pallacanestro Trieste and Virtus Roma. The first and the second of each round play in the final phase. Pallacanestro Cantù takes part into the second edition of the LBA Nex t Gen Cup with Progetto Giovani Cantù under 18, a group - the one coached by Mattia Costacurta – mainly made of players who in 2018 won the championship U16. The great novelt y of this season is represented by the presence also of a collateral event dedicated to eight female teams under 18, in agreement with Lega Basket Femminile.
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Cantù è Basket di Elisabetta Comerio foto Walter Gorini
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l legame tra la Pallacanestro Cantù e i giovani non è certo una novità. Il basket canturino da anni e per tradizione ha un legame inscindibile con le nuove generazioni. Per questo e molti altri motivi è nato il progetto “Cantù è Basket”, portato avanti in collaborazione con il Comune di Cantù. L’appuntamento è fissato il mercoledì mattina quando atleti dell’Acqua S. Bernardo, di Briantea84 e dell’Asd Basket Team Femminile ’92 Cantù, dedicano il loro tempo libero, ricavato tra impegni sportivi e famigliari, agli alunni delle scuole del territorio, con l’intenzione di alimentare la passione per il basket nelle case delle famiglie canturine. Ogni appuntamento evidenzia un forte attaccamento nei confronti delle realtà sportive coinvolte. I giovanissimi studenti dimostrano grande interesse alla vita sportiva e personale dei giocatori, protagonisti di questi incontri. Le domande riguardano giorni e orari degli allenamenti, re-
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cord personali e vittorie di squadra, nonché informazioni personali come il numero di scarpe e l’altezza. Le mattinate si sviluppano tra interviste, sessioni di foto e autografi, intervallate da diversi giochi che vedono i bambini sfidare gli atleti. Un progetto, questo, che andrà avanti per diverse settimane e che coinvolgerà, da qui sino al termine della stagione, tutti gli atleti del glorioso club biancoblù. L’impegno verso i giovani non finisce qui. Infatti, la Pallacanestro Cantù è impegnata anche in un progetto sociale che a ottobre ha visto alcuni rappresentanti della squadra e della società fare visita ai bambini ricoverati al Centro Maria Letizia Verga, clinica dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Insieme a loro anche una delegazione degli “Eagles” e una dei “Pesi Massimi” (Calcio Como), tifoserie da sempre molto legate all’operato del comitato, una ONLUS che proprio quest’anno festeggia il suo quarantesimo anniversario.
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he connection between the Pallacanestro Cantù and the youth for use is not a novelty. For years and for tradition basketball in Cantù has always had an indissoluble connection with the new generations. This is one of the reason why the project “Cantù è Basket” was born, developed in collaboration with the Municipality of Cantù. The appointment is on Wednesday morning when athletes of Acqua S.Bernardo, Briantea84 and Asd Basket Team Femminile ’92 Cantù, dedicate their free time, taken from sports and family commitments, to the students of the schools of the territory, aiming at supporting the passion for basketball in the houses of the families of Cantù. Each appointment stresses a strong relationship with the involved sports realities. The youngest students showed a great interest towards the sports and personal life of the players, protagonists of these meetings. The questions regard
days and schedules of the practices, personal records and team victories, as well as personal information as the shoe size and the height. The mornings are made of interviews, photo sessions and autographs, alternated with games that involve the children playing with the athletes. A project that will continue for weeks and that will involve all the players of Cantù from now until the end of the season. The commitment with young people doesn’t stop. In fact, Pallacanestro Cantù is involved in a social project that in October has seen some representatives of the team and of the club making a visit to the children in Centro Maria Letizia Verga, clinic of the Hospital San Gerardo of Monza. Together with them also a delegation of the "Eagles" and one of the “Pesi Massimi” (Calcio Como), the fans that have always been very close to the committee, an ONLUS which this year celebrates its 40th anniversary.
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Briantea84 #Jack2020 foto Archivio Briantea84, Luca Manno
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acopo Geninazzi è il capitano della UnipolSai Briantea84 Cantù, colui che ha avuto l'onore di alzare il primo titolo stagionale e che è profondamente legato alla società brianzola. Quali sono le emozioni legate a questo ruolo che torna a ricoprire? Per me è un onore, ma allo stesso tempo un onere vestire la fascia di capitano di una delle squadre di alto livello in Italia e in Europa. Un privilegio, ma anche un grande incarico da rispettare. Torno a rivestire questo ruolo con più esperienza rispetto a quella che potevo avere 5 anni fa. Punto a cercare di trasmettere quello che ho imparato ai miei compagni di squadra, soprattutto a quelli più giovani che si stanno affacciando per la prima volta a palcoscenici più importanti. Che significato ha per lei il motto della stagione 2019/2020 “Be The Revolution”? Be The Revolution per me significa uscire dalla zona di comfort. La prima è quella del nuovo palazzetto: siamo passati dal PalaSport di Seveso al PalaMeda, un cambiamento importante. Abbiamo lasciato quella che è stata la nostra casa per 19 anni, io personalmente sono cresciuto cestisticamente a Seveso. Trovare nuovi tifosi in una nuova casa è una rivoluzione che ci dà una spinta e un carico maggiore sulle nostre spalle. Sono stato contento di aver visto il PalaMeda pieno alla prima giornata di campionato. La nostra rivoluzione ripartirà da qui. Una stagione iniziata con un trofeo, la Supercoppa Italiana. Sulla spinta di questa vittoria, quali sono gli obiettivi dell’annata 20192020? Partire con la vittoria della Supercoppa Italiana sicuramente è stato importante, il miglior modo per iniziare. L'anno scorso abbiamo chiuso la stagione
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con la sconfitta nella finale scudetto e vogliamo dimostrare che si è trattato di un incidente di percorso. Siamo tra le squadre al top in Italia e ci giocheremo fino in fondo l'obiettivo del campionato. Proveremo ad entrare nelle Final Four di Coppa Italia per poi riconquistare il trofeo. Il campionato si è livellato, tante squadre potranno dire la loro. Partiremo dalla consapevolezza che come Briantea84 non ci tiriamo indietro davanti a nessuna difficoltà. Poi arriverà l'Europa, organizzeremo uno dei gironi dei Preliminary Rounds di Champions League a Meda. Il raggruppamento a 5 squadre può nascondere sempre delle insidie, per il terzo anno consecutivo incontreremo il Galatasaray che è una delle squadre top in Europa. L'obiettivo sarà quello di passare il turno, fare bella figura davanti al nostro pubblico e qualificarci ai quarti per poi puntare alla Final 4. Dobbiamo sempre fissare l'obiettivo in alto, altrimenti è meglio non presentarsi nemmeno in campo. Cresciuto nel vivaio di Briantea84, ha vestito altre maglie nel corso degli anni per poi tornare alle origini. Cosa significa far parte della grande famiglia di Briantea84? "La Briantea84 è davvero una grande famiglia. Rispetto alla mia prima esperienza qui, la società è cresciuta tantissimo sotto diversi aspetti, come dal punto di vista organizzativo e strutturale. La Briantea84 è una delle società più importanti in Italia. Mi fa piacere essere qui, ho anche il vantaggio di essere del territorio visto che sono di Cesano Maderno. Spero di fare in modo che tanti altri futuri atleti della zona si avvicinino per poter praticare qualsiasi sport che Briantea84 offre. Ci si diverte, senza dubbio. Invito tutti a venire al PalaMeda a vedere una partita di basket in carrozzina. Entrando al palazzetto non si può non innamorarsi di questo sport. Chi l'ha conosciuto non ha più smesso di seguirlo.
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In queste pagine, Jacopo Geninazzi
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he captain's band of UnipolSai Briantea84 Cantù is back in the hands of Jacopo Geninazzi. What are the emotions that this role bring you? It is an honor for me, but at the same time it is a responsibility to wear captain's band in one of the teams of the top category in Italy and in Europe. It is a privilege, but also a great commitment. I am back in this role with more experience compared to 5 years ago. My goal is to try and transmit what I learned to my team mates, above all to the young ones who are facing important stages for the first time. What is the meaning of the motto of the season 2019/2020 “Be The Revolution” for you? Be The Revolution for me means to go out of the comfort zone. The first one is the one of the new sports arena: we went from Palasport of Seveso to PalaMeda, an important change. We left what it was our home for 19 years, I personally improve in basketball in Seveso. To find new fans in a new home is a revolution that gives us a new motivation and a great responsibility. I was glad to see PalaMeda crowded the first day of championship. Our revolution will start from here. A season that started with a trophy, the Italian Supercup. After this victory, what are the goals of the year 2019-2020? To start with the victory of the Italian Supercup certainly was important, the best way to begin with. Last year we closed the season with the defeat in the final and we want to demonstrate that it was a hiccup. We are among the top teams in Italy and we are going to
In these pages, Jacopo Geninazzi
fight to reach our goal that is the championship. We will try to enter the Final Four of Italy Cup then to reconquer the trophy. The championship is challenging, many teams could win. We can promise that Briantea84 will face any difficulty. Then there is the goal of Europe, we are organizing one of the Preliminary Rounds of Champions League in Media. The round involves 5 teams and it can be difficult, for the third year in a row we are playing against Galatasaray that is one of the top teams in Europe. The goal is to pass the round, play well in front of our fans and qualify for the quarters to get to the Final Four. The goal must be high, if not it is better not to enter the court. Grown in the young teams of Briantea84, you played for other teams during your career and then you came back to your origins. What does it mean to you to be part of the big family of Briantea84? Briantea84 is really a big family. Compared to my first experience here, the club has grown big under different aspects, such as the organization and the structure. Briantea84 is one of the most important clubs in Italy. I am happy to be here and I have also the fortune to be home because I am from Cesano Maderno. I hope I can be an example for many other players of the area who could start and play any other sports that Briantea84 offers. For sure it is fun. I invite everybody to come to PalaMeda and to see a basketball game in wheelchair. When you enter the court, it’s impossible not to fall in love with this sport. Those who started watching it, never stopped.
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CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
• Flan di peperone rosso alla fonduta di fontina, crema di piselli, germogli di soia e missoltino Flan of red pepper with fontina fondue, pea cream, buds of soya beans and missoltino
• "San Giobbe" Vino Rosso nv - Az. Agr. La Costa
• Tagliatelle al ragù d'anatra Tagliatelle with duck sauce
•“VignetoNinan”DolcettodiOvadaDocg2015-RossiContini
Davide Lacchini Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.
Montevecchia Lecco
Lombardia (Franciacorta) - Nicola Gatta
Emanuele Riva Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.
Si ringrazia per la disponibilità e la collaborazione il direttore dott. Massimo Abbati, gli chef di cucina Fabiano Marzano, Giulio Micalef, Luca Albanito e tutto lo staff dell'Hotel Regina Olga di Cernobbio .
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L’arte della stampa
Ira Corti, "Oltre il 2000", cm 70 x 55, materico su tavola
Le opere di Ira Corti ci mostrano l’acquisita padronanza della tecnica, con una personale elaborazione dei vari temi trattati. La sua arte testimonia in ogni suo quadro la natura fondata su tematiche informali con una tecnica pittorica ora morbida, ora elaborata in una frenetica ricerca del meglio. Una vena coloristica tutta personale ed intensa, che esprime una parabola creativa di struggente emozione.
LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws
Flan di peperone rosso alla fonduta di fontina, crema di piselli, germogli di soia e missoltino
Flan of red pepper with fontina fondue, pea cream, buds of soya beans and missoltino
Ingredienti per 6 persone
To serve 6
Per il flan: 3 peperoni rossi, 2 uova, 100 g di panna liquida, 20 g di parmigiano, sale e pepe q.b. Per la fonduta: 150 g di fontina, 300 ml di latte. Per la crema di piselli: 80 g di piselli, 1 scalogno,1 cucchiaio olio oliva e.v, 1 dl acqua, 30 g germogli di soia, sale q.b. 1 missoltino.
For the flan: 3 red pepper, 2 eggs, 100 g of liquid cream, 20 g of Parmesan cheese, salt and pepper For the fondue: 150 g of fontina, 300 ml of milk. For the peas cream: 80 g of peas, 1 scallion, 1 spoon of olive oil, 1 dl of water, 30 g buds of soya beans, salt, 1 missoltino (Lake Como fish)
Procedimento Lavate i peperoni, asciugateli, metteteli in forno ad abbrustolire da ogni parte. Lasciate raffreddare coprendoli con una pellicola, quindi spellateli, privateli dei semi e dei filamenti bianchi interni. Divideteli a pezzi e frullateli. Versateli in un tegame e fateli asciugare a fuoco moderato, mescolando con un cucchiaio di legno. Insaporiteli con sale e pepe, toglieteli dal fuoco e lasciateli raffreddare. Aprite le uova e battetele leggermente. Aggiungete la panna, il parmigiano e un pizzico di sale e pepe, quindi amalgamate bene. Preparate 6 stampini individuali e spruzzate all'interno lo “stacca facile” vegetale, poi riempiteli con il composto. Fate cuocere, a bagnomaria, in forno preriscaldato a 180° per circa 50 minuti. Togliete dal forno, lasciate riposare per 5 minuti, stendete la crema di piselli in ogni piatto sformare dallo stampo e servite nappando i flan con la fonduta al formaggio, aggiungete qualche germoglio di soia. Scottate il missoltino in padella antiaderente, togliete la lisca, tritatatelo finemente e cospargete ogni piatto.
Preparation Wash the peppers, dry them, put them in the oven and roast them on each side. Let them cool covered with plastic wrap, then peel them, remove the seeds and the white parts. Cut them into pieces and blend them. Pour them into pan and dry on a low flame, mixing with a wooden spoon. Flavour them with salt and pepper, take them off the flame and let them cool. Open the eggs and beat them slightly. Add the cream, the Parmesan and a pinch of salt and pepper, then mix everything. Prepare 6 stencils and spray the interior with the vegetal “remover”, then fill them with the compound. Cook in a double saucepan in a preheated oven at 180 degree for about 50 minutes. Remove from the oven, let it rest for 5 minutes, put the pea cream in each plate, pull out of the stencil and serve covering the flans with the cheese fondue, add some buds of soya beans. Cook the missoltino in a frying pan, remove the fish bones, mince it and add it to each plate.
Preparazione della crema di piselli Tritate uno scalogno e stufatelo nature in una piccola casseruola, aggiungete 1 dl di acqua e unite i piselli precedentemente lessati, lasciate ridurre per alcuni minuti. Frullate il tutto aggiungendo 1 dl di olio oliva extra vergine Aggiustate di sale, mantenendo caldo.
Preparation of the pea cream Mince a scallion and warm it in a little saucepan, add 1 dl of water and the previously boiled peas, let it reduce for some minutes. Blend everything adding 1 dl of extra virgin olive oil. Add some salt, keep it warm.
“SanGiobbe”VinoRossonv-Az.Agr. La Costa Montevecchia Lecco Ecco in tavola un local-wine che di certo non ci fa sfigurare! Si parla di pinot nero in purezza, una rarità se si pensa provenire dalle nostre terre. Una sfida vinta a pugni chiusi grazie alla perseveranza di chi si pone degli obiettivi e infine li raggiunge. Le vigne ormai mature, le ultime buone annate, la malizia nel lavorare per anni un vitigno ribelle in terre ribelli, ci regalano oggi un vino elegante e succoso che sicuramente tiene testa a molti “pinoneri” alto atesini tanto blasonati. Nel calice un colore scarico come ci si aspetta, note dolci e speziate allo stesso tempo, una pulizia di fondo che conferma la passione, il sorso è fresco e delicato come dev’essere per chi è appena entrato in punta di piedi nel grande mondo del Pinot Nero. 15° C
“SanGiobbe”VinoRossonv-Az.Agr. La Costa Montevecchia Lecco Here it comes a local-wine that impresses! A pure pinot noir, a rare wine for our area. A challenge won thanks to the perseverance of those who set goals and reach them. The ripe vines, the last good years, the ability of working a rebellious vine in rebellious lands for years, result in an elegant and juicy wine that for sure can compete with many blazoned “pioneers”of Alto Adige. In the glass a faded color as expected, sweet and spiced notes at the same time, clean in the bottom that confirms the passion, the sip is fresh and delicate as it has to be for the one who just entered in the great world of Pinot Noir. 15° C
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Tagliatelle al ragù d'anatra
Tagliatelle with duck sauce
Ingredienti per 6 persone
To serve 6
360 g di tagliatelle all’uovo, 50 g per tipo di sedano, carote e cipolle, 600 g di petto d’anatra, 500 g di brodo vegetale (1 carota,1 cipolla,1 gambo di sedano), 200 g di pomodoro pelato, 1 bicchiere di vino rosso corposo, 20 g di olio e.v.o., 1 rametto di rosmarino, sale fino q.b., pepe nero q.b.
360 g of egg tagliatelle, 50 g of celery, 50 g of carrots and 50 gr of onion, 500 g of vegetable broth (1 carrot, 1 onion, 1 celery stalk), 200 g of peeled tomato, 1 glass of full body red wine, 20 g of olive oil, 1 sprig of rosemary, salt and black pepper
Procedimento Iniziate preparando il brodo vegetale con una carota, una cipolla e un gambo di sedano. Poi preparate gli ingredienti per il soffritto. Sbucciate l’aglio che utilizzerete in seguito. Mondate la cipolla e tritatela finemente. Tagliate a cubetti il sedano. Spuntate le carote, pelatele e tagliatele anch’esse a cubetti. Scaldate un filo di olio in una casseruola a bordi alti e fate rosolare lo spicchio d’aglio. Quando sarà dorato, eliminatelo e aggiungete la cipolla con le carote e il sedano, fate rosolare a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto per non far attaccare. Nel frattempo prendete il petto d’anatra, togliete il grasso con un coltello, poi tagliatelo in fettine sottili, quindi a cubetti di circa 1 cm. Versateli nella casseruola con il soffritto aggiungendo un rametto di rosmarino. Fate rosolare la carne 2-3 minuti, mescolando bene per favorire una cottura uniforme. Sfumate con il vino rosso e lasciatelo evaporare. Aggiungete il pomodoro, poi allungate con il brodo vegetale per favorire l’ottimale cottura della carne. Aggiustate di sale e pepe. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere a fiamma molto bassa per almeno un’ora, aggiungendo un mestolo di brodo quando il precedente è quasi del tutto assorbito. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente direttamente nel tegame con il condimento amalgamandola bene al sugo. Impiattate le tagliatelle all’anatra e gustate ancora calde.
Preparation Start preparing the vegetable broth with a carrot, an onion and a stalk of celery. Then prepare the ingredients for the sautéed vegetable. Peel the garlic that you will use later on. Clean the onion and mince it. Cut the celery in to small pieces. Trim the carrots, peel them and cut them into small pieces. Warm an oil thread in a saucepan with high boards and let the clove of garlic brown. When it is brown, remove it and add the onion with the carrots and the celery, let it brown without sticking it. In the meantime take the duck chest, remove the fat with a knife, then cut it into small slices, then into pieces of 1 cm. Put them in a saucepan with onions and herbs adding also the sprig of rosemary. Brown the meat for 2-3 minutes, mix until you get a uniform cooking. Evaporate with the red wine. Add the tomato, then the vegetable broth to favor the optimal cooking of the meat. Add some salt and pepper. Cover with the lid and cook at a low flame for at least an hour, adding a broth ladle when the precedent is almost completely absorbed. Cook the tagliatelle in abundant salt water, drain it al dente directly in the pan with the sauce and mix everything together. Serve in the plate and eat them when still warm.
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“Vigneto Ninan” Dolcetto di Ovada Docg 2015 - Rossi Contini Annalisa Rossi e Fabio Contini sono da sempre alle prese con l’Ovada! Il Dolcetto è il vino principe di queste zone quasi a contatto con la Liguria; l’influenza dei venti provenienti dal Mar Tirreno mitigano il clima e creano la perfetta escursione tra giorno e notte. Il dolcetto che si raccoglie è maturo e sano, l’annata 2015 è perfetta; dopo il giusto riposo in vecchi tini di rovere e un anno di vetro, il vino appare riservato, non facile da capire ai primi avventori; ha bisogno di qualche minuto di ossigeno per dar il via a profumi nobili, tipici piemontesi, impronta di frutti rossi macerati, note floreali sottili e minerali polverose, che solo i migliori Cru sanno dare. Sorso avvolgente, fresco ed equilibrato da un tannino presente ma fine, che va a legare i piatti di cucina classica italiana purché ben cucinati! 16° C in calice ampio.
“VignetoNinan”DolcettodiOvada Docg 2015 - Rossi Contini Annalisa Rossi and Fabio Contini are always busy with Ovada! Dolcetto is the prince wine of these zones almost in contact with Liguria; the influence of the winds coming from the Tyrrhenian Sea mitigate the climate and create the perfect excursion between day and night. Dolcetto is collected ripe and healthy, the year 2015 is perfect; after the proper rest in old oak wood and a year in glass, the wine seems reserved, not easy to understand at first; it need some minutes of oxygen to release the noble tastes typical of Piedmont, such as soaked red fruits, thin floral and dusty mineral notes, that only the best Cru can give. Mouth-filling, fresh and balanced sip, with a fine tannin that can be well combined with the classical dishes of the Italian tradition, provided they are well prepared! 16° C in a large cup.