magiclake winter 2020 - 21

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Winter 2020 anno XVI n.4 magiclakecomo.it

LUCA ARGENTERO

Un lago DOC













Hilton Lake Como eforea spa

G E N T I L I M O S C O N I H O M E - Vi a P a n n i l a n i 5 9 , C o m o - 0 3 1 8 1 1 0 4 1 1 -

w w w. g e n t i l i m o s c o n i h o m e . c o m


EDITORIALE

IL SOGNO È LA NOSTRA FORZA THE DREAM IS OUR STRENGTH

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ear readers,

ari lettori,

Eccoci pronti per il numero che chiude questo 2020 e dà il benvenuto al nuovo anno. Abbiamo scelto di dare la copertina a un attore talentuoso che negli ultimi mesi ha interpretato in tv un medico in prima linea, il DOC Luca Argentero. In queste pagine anche il racconto di un sogno diventato realtà: unire le forze per il progetto Un Dono a Natale a sostegno di molte famiglie del nostro territorio. Perché la forza principale che ci ha sempre sostenuto è il sogno. Questo prolungato lockdown ha messo in difficoltà molti che stanno cercando di resistere eroicamente per difendere il proprio lavoro, i dipendenti e la famiglia. Combattiamo questa crisi guardandola negli occhi, sarà una guerra difficile. Ma guardiamo anche le cose belle e reali. Stanno arrivando nuove armi, i capitani d’industria stanno resistendo e già preparano i piani strategici per il rilancio e per essere pronti alla ripartenza. Auspichiamo che la pandemia dia una tregua, la filiera nazionale non può permettersi di perdere tante delle nostre storie, antiche e moderne, architravi della nostra identità. Piccoli agglomerati rurali con antiche tradizioni agricole, borghi lacustri dal fascino ineguagliabile e dall’accoglienza internazionale, un territorio ricco di fantasia e genialità imprenditoriale, rischiano oggi di essere perse o perlomeno ridimensionate. E noi cosa possiamo fare? Noi la terra dei Plinii, dei Giovio, del genio universale Alessandro Volta, noi ambasciatori dell’arte, del fashion, del mobile arredo, dell’architettura, del design, dell’ospitalità, del food. Noi, uno dei motori del turismo europeo. Noi che siamo impegnati a valorizzare il territorio e i suoi protagonisti: imprenditori, albergatori, artigiani, commercianti, agricoltori e allevatori che si sono indebitati per uscire da questa crisi senza precedenti. Cosa possiamo fare ora? Credere nelle loro potenzialità e fare gruppo per aiutarli. Abbiamo l’opportunità di iniziare una nuova era più “umanistica”, con il sociale e il volontariato come volano per il presente e il futuro. Serve più che mai un segnale forte che ridia fiducia, che incoraggi e stimoli la voglia di rinascere per continuare…ripartire…ma mai più da soli! L’entusiasmo, la voglia di fare, di sognare ancora non ci hanno abbandonato. Aiutiamo chi ha bisogno di immaginare il futuro…perché non vogliamo rimanere invisibili. Magic Lake con il bello, Amici di Como con i suoi associati e le sue opere, Consorzio Como Turistica con i suoi progetti e ComoZero con l’informazione onesta a supporto di tutti...ci sono!

Here we are ready for the issue that closes 2020 and welcomes the new year. We have chosen to give the cover to a talented actor who played a doctor in the front line, DOC Luca Argentero, on the Italian TV in the last few months. On these pages also the story of a dream that has become reality: to join forces for the project Un Dono a Natale (A Gift at Christmas) in support of many families of our territory. Because the main force that has always supported us is the dream. This prolonged lockdown has put many people in trouble, who are heroically trying to defend their jobs, employees and family. Let's fight this crisis by looking it in the eye, it will be a difficult war. But let's also look at the beautiful and real things. New weapons are coming, industry captains are resisting and already preparing strategic plans for the relaunch and to be ready for the restart. We hope that the pandemic will give a break and the national supply chain cannot afford to lose so many of our stories, ancient and modern, pillars of our identity. Small rural agglomerations with ancient agricultural traditions, lake villages with unparalleled charm and international hospitality, a territory rich in imagination and entrepreneurial genius, today risk being lost or at least downsized. And what can we do? We the land of Plinii, Giovio, the universal genius Alessandro Volta, we the ambassadors of art, fashion, furniture, architecture, design, hospitality, food. We, one of the engines of European tourism. We who are committed to enhancing the territory and its protagonists: entrepreneurs, hoteliers, craftsmen, traders, farmers and breeders, who are in debt to get out of this unprecedented crisis. What can we do now? Believe in their potential and join forces to help them. We have the opportunity to start a new, more “humanistic" era, with social and voluntary work as a driving force for the present and the future. A strong signal is needed more than ever, one that restores confidence, that encourages and stimulates the desire to be reborn to continue...to start again...but never again alone! The enthusiasm, the desire to do, to dream, have not yet abandoned us. We help those who need to imagine the future...because we do not want to remain invisible. Magic Lake with its beauty, Amici di Como with its members and its works, Consorzio Como Turistica with its projects and ComoZero with fair information to support everyone... here they are!

Daniele Brunati Direttore

Daniele Brunati Director

Como



sommario summary

In copertina / On the cover Luca Argentero

24 Luca Argentero. Un lago DOC

Federica Corti. Art is life

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58 Villa Pecori. The rebirth

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Bolton Food. Insieme per la sostenibilità Bolton Food. Together for sustainability

Aram Manoukian. Fare sistema per il futuro Aram Manoukian. Working together for the future

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Como

Fondazione Cologni. Quando l'Italia fa scuola nel mondo Fondazione Cologni. When Italy is an example for the world

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Roberto Simone. Uniti nella solidarietà e nella diversità Roberto Simone. United in kindness and diversity

Maria Porro. Sostenibilità e formazione: sfide da affrontare Maria Porro. Sustainability and training: challenges to be faced

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Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

Rita Bargna. Una vita per il merletto Rita Bargna. A life for lace

Marco Galimberti. Uno sguardo al futuro Marco Galimberti. A look to the future

Luciano Galimberti. ADI Design Museum Compasso d'Oro Luciano Galimberti. ADI Design Museum Compasso d'Oro

È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore

Villa Pecori. La rinascita

Ivana Spagna. Music is life

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Federica Corti. L'arte è vita

Luca Argentero. A DOC lake

Ivana Spagna. La musica è vita

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52 Ogni immobile è un sogno che diventà realtà Every property is a dream come true

74 Museo Volta: un tesoro nascosto che Como non sa di avere Museo Volta: a hidden treasure that Como is unaware to have

78 Orchestra da Camera di Como Franz Terraneo Orchestra da Camera di Como Franz Terraneo



Como

Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521

sommario summary

Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Daniele Brunati, Rosaria Casali, Giusi Berri, Daria Mladenova, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Stefania De Giorgi, Alessandra De Nitto, Gian Enrico Ghilotti, Stefania Stoppani, Marili Fontana, Federica Pisani, Davide Lacchini, Emanuele Riva Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli, Giangabriele Palimento Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Giulia Ilyna Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri Foto • Photographic Material Fabio Lovino, Simon, Augusto Mornata, Fabrizio Tabone, Francesco Corbetta, Maurizio Moro, Andrea Riaz Fumagalli, Antonio Puntello, Alessio Perboni, Giulia Gentili, Gianluca Chiarello, - Ph. Ivan Previsdomini, Augusto Bizzi per Fipic, Alessandro Vezzoli, Carlo Pozzoni, Andrea Butti Archivi: Ivana Spagna, Bolton Food, ADI, Confindustria Como, Camera di Commercio Como-Lecco, Salonedelmobile.Milano, La Reale Domus, Lions, Premio Internazionale di Letteratura Città di Como, Circolo di lettura Clio, C.D. Transport, Consorzio Turistico Media Valtellina, Magic Lake, Amici di Como, Instagram, Valentina Nessi, Mendrisiotto Turismo, TBM Service, Briantea84, Roda Archivio Fashion&Luxury: Peter Ci, Tessabit Archivio Focus On: Porada, Castello di Casiglio, Il Griso, Tenuta de L'Annunziata, Autotorino, Villa Erba, Iperauto Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Studio Associato Dott. Davide Bergna Tornelli - Dott. Roberto Principi Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

Piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it magiclakecomo.it issuu.com/magiclakecomo

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Como

82 Premio internazionale di Letteratura Città di Como Premio internazionale di Letteratura Città di Como

119 Fashion and Luxury

122 Fashion World. I consigli di Valentina

84 Clio. Leggere in cerchio Clio. Read in a circle

86 Book Corner

90 Giulia Gentili. Passione fotografia Giulia Gentili. Photography passion

135 Focus On

150 Giorgio Roda è Campione Italiano Gran Turismo Endurance Giorgio Roda is Italian Champion of Gran Turismo Endurance

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Un dono a Natale A gift for Christmas

Pallacanestro Cantù. Il futuro è il nuovo palazzetto Pallacanestro Cantù. The future is the new arena

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I bambini al centro Focus on children

Briantea84. The best of us Briantea84. The best of us

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Como Città dei Balocchi online edition Como Città dei Balocchi online edition

112 Lake Como Christmas Light Lake Como Christmas Light

Cucina & Cantina Kitchen & Cellar



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Como


PEOPLE

LUCA ARGENTERO

Un lago DOC di Daniele Brunati foto Fabio Lovino, Simon

U

n attore di successo, talentuoso, in un momento di piena gioia per la nascita della sua prima figlia, Nina Speranza, avuta dalla compagna Cristina Marino. Sembra di parlare con un amico di vecchia data, tanta è la gentilezza del tono di voce e la disponibilità nel rispondere alle nostre domande: “Ho tutto il tempo che volete finchè la bambina dorme”, dice ridendo. Luca Argentero si racconta sulle pagine di Magic Lake in questo 2020 fatto di qualche rinuncia, ma anche di tante soddisfazioni sia professionali che private. Iniziamo dall’attualità. “Doc nelle tue mani” e il grande successo che ha riscosso questa fiction. Sono molto felice dei risultati raggiunti. In questi mesi ho raccolto molti consensi trasversali e per me questo è un bellissimo sinonimo di prodotto riuscito. Ho avuto la sensazione che Doc sia riuscito a riunire le famiglie davanti alla tv e questo è un aspetto ancor più importante se si pensa che è un prodotto RAI, che ha proprio questo scopo.

Doc è un medico speciale, che tutti vorrebbero incontrare. Quanta responsabilità nell’interpretare proprio un medico in un periodo sanitario difficile come questo? Per me è stata una grandissima responsabilità, in parte anche inaspettata perché quando abbiamo iniziato a girare la fiction non immaginavo che il mondo sarebbe cambiato così repentinamente. Durante la prima messa in onda ci siamo resi conto di quanto fosse attuale il nostro progetto ed è tornato utile tutto il lavoro scrupoloso di preparazione fatto prima. La categoria stessa si è sentita ben rappresentata e questa era la più grande preoccupazione. La seconda messa in onda è stata in parte una celebrazione del personale sanitario. Tutti usciremo da questa esperienza con un rapporto di gratitudine diverso nei confronti di medici e infermieri. È come se ci fossimo resi conto davvero che ogni giorno ci sono persone che sacrificano la loro esistenza per metterci al sicuro. Lo sapevamo anche prima, ma forse ce ne accorgevamo un po’ meno.

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E a proposito di famiglie davanti alla Tv, cosa ama guardare Luca Argentero sul piccolo schermo? Sono onnivoro. Passo dal documentario scientifico alla serie, ma credo proprio che la mia sia una sorta di deformazione professionale. Cerco di guardare un po’ di tutto, anche per essere aggiornato. Mi dedico comunque più a film e serie che a programmi di intrattenimento. Parlando di film, il cinema è parte integrante della sua carriera. Quale progetto o personaggio ti è rimasto più nel cuore? Ho tantissimi ricordi legati ai miei personaggi e ai tanti film che ho interpretato. Sarebbe come fare una classifica di figli, quindi impossibile. Ogni progetto mi lega a sé con ricordi speciali. Tra i tanti, potrei citare “Solo un padre”, perchè ero un giovane attore, o "Hotel Gagarin", per il quale sono stato due mesi in Armenia, un’esperienza unica. Como ha una lunga tradizione cinematografica. Quale film girerebbe Luca Argentero nella cornice del nostro lago? Ho trascorso qualche settimana fa alcuni giorni con la mia compagna proprio a Como. Perché non immaginare quindi una storia d’amore? Penso che il lago di Como potrebbe essere set di una bella commedia romantica. Luca Argentero è anche attore di teatro, fermo in queste settimane per l’emergenza sanitaria. Cosa le manca di più del palcoscenico teatrale? Sicuramente il dispiacere più grande in questo periodo è stato interrompere la tournée che avevo nei teatri, ma è un sacrificio necessario. Il tuo ruolo principale in questi mesi è stato quindi quello di papà. Vivi con la tua famiglia in un luogo immerso nella natura, lontano dalla città. Come è nata questa scelta? Passo 200 giorni l’anno in giro per lavoro e foto instagram @lucaargentero

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Como

scegliere di vivere in un’atmosfera più rilassata, a contatto con la natura, è una scelta organica. Non voglio apparire come un eremita, ma dopo i ritmi frenetici a cui mi sottopone spesso il mio lavoro, quando mi fermo sento il bisogno di ricaricarmi in un posto più protetto, con ritmi più rilassati. Lavorare nel cinema e nella tv permette degli stop un po’ più lunghi che io preferisco trascorrere in mezzo alla natura. Tu promuovi anche un progetto solidale: “1 caffè”. È un progetto nato 10 anni fa con alcuni amici. Si chiama 1 caffè perché abbiamo immaginato che offrire un caffè a un amico, un collega ma anche a uno sconosciuto è un gesto normale, che fa parte del nostro quotidiano. Ma è qualcosa che mutuato a gesto di solidarietà rende l’idea di quello che intendiamo noi per solidarietà, una sana abitudine quotidiana. Abbiamo creato una piattaforma digitale e ogni settimana presentiamo un piccolo progetto legato a onlus o associazioni italiane. Offriamo noi per primi i nostri caffè e poi diamo a chiunque la possibilità di lasciarne uno pagato. Così cerchiamo di inculcare nella testa delle persone che la solidarietà non dovrebbe essere qualcosa di legato a un’azione sporadica, ma può diventare una sana abitudine che fa bene a te, oltre che alle persone che aiuti. Così facendo abbiamo iniziato a creare una cultura del dono. Anche noi ovviamente ci siamo attrezzati secondo l’esigenza del momento. Lo scorso lockdown abbiamo raccolto oltre 1 milione di euro per la Protezione Civile. Il messaggio dell’abituarsi al donare fa parte di un buon stile di vita come fa bene prendersi un caffè al giorno.


A DOC lake A

successful, talented actor, in a moment of full joy for the birth of his first daughter, Nina Speranza, he had by his partner Cristina Marino. It seems like talking to an old friend, such is the kindness of the tone of his voice and the willingness to answer our questions: "I have all the time you want until the baby sleeps," he says laughing. Luca Argentero speaks about himself in the pages of Magic Lake in this 2020 made of some renunciation, but also of many professional and private satisfactions. Let's start with current events. "Doc nelle tue mani� and the great success that this fiction has had. I am very happy with the results achieved. In these months I have collected a lot of transversal consensus and for me this is a beautiful sign of a successful product. I had the feeling that Doc succeeded in bringing families together in front of the TV and this is even more important if you think that it is a RAI product, which has just this purpose. Doc is a special doctor, that everyone would like to meet. How much responsibility in interpreting just a doctor in a difficult medical period like this? For me it was a great responsibility, partly also unexpected because when we started shooting the fiction I didn't imagine that the world would change so suddenly. During the first airing we realized how current our project was and all the painstaking preparation work done before was useful. The category itself felt well represented and this was the biggest concern. The second airing was partly a celebration of the health care staff. We all came out of this experience with a different relationship of gratitude towards doctors and nurses. It is as if we really realized that every day there are people who sa-crifice their lives to make us safe. We knew this even before,

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but perhaps we noticed it a little less. And speaking of families in front of the TV, what does Luca Argentero love to watch on the small screen? I am omnivorous. I go from the scientific documentary to the series, but I really think that mine is a sort of professional deformation. I try to watch a bit of everything, also to be updated. However, I dedicate myself more to movies and series than to entertainment programs. Speaking of movies, cinema is an integral part of your career. What is the project or character that has remained in your heart the most? I have a lot of memories linked to my characters and the many films I have played. It would be like making a ranking of children, therefore impossible. Each project ties me to itself with special memories. Among the many, I could mention “Solo un padre", because I was a young actor, or "Hotel Gagarin", for which I spent two months in Armenia, a unique experience. Como has a long movie tradition. What film would Luca Argentero shoot in the setting of our lake?

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Como

I spent a few weeks ago a few days with my partner in Como. So why not imagine a love story? I imagine that Lake Como could be the set of a beautiful romantic comedy. Luca Argentero is also a theater actor, stopped in these weeks for the health emergency. What do you miss most of the theater stage? Surely the biggest regret in this period was to interrupt the tour that I had in theaters, but it is a necessary sacrifice. Your main role in these months has therefore been that of dad. You live with your family in a place surrounded by nature, far from the city. How did this choice come about? I spend 200 days a year travelling around for work and choosing to live in a more relaxed atmosphere, in contact with nature, it is an organic choice. I don't want to look like a hermit, but after the frantic rhythms to which my work often subjects me, when I stop I feel the need to recharge in a more protected place, with more relaxed rhythms. Working in the cinema and TV allows a little longer stops that I prefer to spend in the nature.

You also promote a charity project: "1 coffee". It is a project born 10 years ago with some friends. It is called 1 coffee because we imagined that offering a coffee to a friend, a colleague but also to a stranger is a normal gesture, which is part of our daily life. But it is something that taken as a gesture of charity makes the idea of what we mean by charity, a healthy daily habit. We have created a digital platform and every week we present a small project linked to non-profit organizations or Italian associations. We offer our coffees first and then we give anyone the opportunity to leave one paid for. So we try to instill in people's heads that solidarity should not be something linked to sporadic action, but can become a healthy habit that is good for you, as well as the people you help. In doing so we have begun to create a culture of gift. We too have obviously equipped ourselves according to the needs of the moment. In the last lockdown we raised over 1 million euros for Civil Protection. The message of getting used to giving is as part of a good lifestyle as it is good to have a coffee a day.



PEOPLE

IVANA SPAGNA

LA MUSICA E’ VITA di Elisabetta Comerio foto Archivio Ivana Spagna

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n’icona della musica italiana e internazionale, una donna con un cuore grande con una grande passione per il canto e per le persone. “Il mio pubblico è la cosa che più mi manca in questo momento”. Ivana Spagna si racconta a poche settimane dall’uscita del suo nuovo album, 1954. Da dove nasce l’idea di questo titolo? “1954 è il mio anno di nascita. Vivo i miei 60 anni come una grazia. Invecchiare è un privilegio e quindi questa scelta vuole essere un inno alla vita, ma anche un segnale di speranza in questo momento così difficile”. Ivana Spagna è una donna che volge uno sguardo sempre al prossimo e questo nuovo progetto discografico rafforza ancor di più questa sua attitudine. Infatti, per ogni disco venduto 1 Euro sarà donato ai City Angels. “Sono testimonal da tanti anni di questa associazione perché mi ha colpito per l’attenzione che rivolge al prossimo. City Angels non si occupa solo di garantire un pasto caldo o un luogo dove dormire a tanti emarginati, ma si impegna fortemente per il reinserimento delle persone nella società”. Dopo tanti anni un progetto introspettivo che è anche autoprodotto. Quale è stata la molla che ha fatto scattare il desiderio di rendere realtà questo progetto disco-

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Como

grafico? “Un giorno ero al pianoforte e stavo componendo uno dei brani del nuovo album, “Nessuno è come te”. Ero molto soddisfatta del risultato e mi sono detta: perché non autoproduco un nuovo disco? Non è la prima volta per me. Infatti anni fa ho autoprodotto anche Easy Lady che è poi diventato un grande successo e quindi eccomi qui, con un disco tutto nuovo, tutto mio”. Easy Lady è solo uno dei moltissimi brani che sono entrati nel cuore delle persone. Come è cambiato il mondo discografico in questi anni che ha trascorso in prima linea? “Oggi se non hai alle spalle una grande etichetta è difficile che i network radiofonici o i media lancino il tuo prodotto. Oggi le multinazionali preferiscono investire su giovani cantanti che escono dai tanti talent televisivi che nei mesi di programmazione il pubblico impara a conoscere ed amare. Per questo il lancio sul mercato è più semplice. Ma io so di avere il pubblico dalla mia parte, so che chi mi ascolta riesce a percepire l’amore che c’è nelle mie canzoni. L’amore per loro e per la musica". A chi vuole dedicare questo album? “Lo dedico alla vita. La musica per me è vita. Spero di poter tornare presto a cantare per le persone, per regalare e farmi regalare delle emozioni”.


Music is life A

star of Italian and international music, a woman with a big heart with a great passion for singing and for people. "My public is the thing I miss most at this moment". Ivana Spagna tells herself a few weeks after the release of her new album, 1954. Where did the idea of this title come from? "1954 is my year of birth. I live my 60 years as a grace. Getting old is a privilege and therefore this choice wants to be a hymn to life, but also a sign of hope in this difficult moment". Ivana Spagna is a woman who always looks to her neighbor and this new record project reinforces her attitude even more. In fact, for every record sold 1 Euro will be donated to City Angels. "I have been a testimonial of this association for many years because it impressed me for the attention it gives to the fellow man. City Angels is not only concerned with ensuring a hot meal or a place to sleep to many marginalized people, but is strongly committed to the reintegration of people into society". After so many years an introspective project that is also self-produced. What was the driving force that triggered the desire to make this record project a reality? "One

day I was at the piano and I was composing one of the tracks of the new album, “Nessuno è come te". I was very satisfied with the result and I said to myself: why don't I produce my own new record? It is not the first time for me. In fact, years ago I also self-produced Easy Lady which became a great success Easy Lady is just one of the many songs that have entered people's hearts. How has the recording world changed in these years that you spent on the front line? "Today if you don't have a big recording label behind you it's difficult for radio stations or the media to launch your product. Today multinationals prefer to invest in young singers who come out of the many TV talents that in the months of programming the audience learns to know and love. For this reason the launch on the market is easier. But I know I have the public on my side, I know that those who listen to me can perceive the love that is in my songs. The love for them and for the music". Who would you like to dedicate this album to? "I dedicate it to life. Music for me is life. I hope to be able to come back soon to sing for people, to give and let them give me emotions".

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PEOPLE

Luciano Pirovano

Bolton Food Insieme per la SOSTENIBILITÀ di Elisabetta Comerio foto Bolton Food

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l 2020 è stato un anno difficile sotto molti punti di vista. Quali insegnamenti dobbiamo trarre da questa esperienza, sia dal punto di vista economico che sociale? L’emergenza sanitaria ci ha fatto capire quanto siamo vulnerabili, interconnessi e interdipendenti sia tra noi come identità sociali, sia con l’ambiente: il Covid ha confermato quanto sia urgente affrontare le tematiche ambientali e sociali e quanto sia fondamentale privilegiare la sicurezza e il sostegno alle persone, assicurandogli in primis un lavoro sicuro e dignitoso. E’ tempo di lavorare sulla sostenibilità e noi crediamo che il modo corretto per farlo sia attraverso le partnership; non a caso il nostro credo è proprio “Partnership is our leadership”: le sfide che abbiamo davanti sono ormai globali e solo grazie alla condivisione di valori tra realtà diverse, possiamo affrontarle nel modo corretto, ponendo soluzioni che siano reali e concrete. Noi stiamo lavorando in questa direzione già da molti anni e siamo orgogliosi del percorso che portiamo avanti con i nostri partner. Abbiamo da poco annunciato la partnership con Oxfam (organizzazione impegnata nella lotta alla disuguaglianza e riduzione della povertà globale) e continuiamo il percorso al fianco di WWF: Bolton Food con i suoi marchi, Rio Mare, Saupiquet, Isabel e Cuca, è una delle poche aziende, non solo del settore, ma dell’intero largo consumo, ad avere in essere allo stesso momento due partnership “trasformative” globali e multi-paese, che comprendono sia gli aspetti ambientali a tutela della salute degli oceani sia ora gli aspetti sociali.

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A chiusura dell’evento INSIEME PER UN’ECONOMIA UMANA, quali le strategie e i punti cardine emersi da questo confronto? La sostenibilità è per noi di Bolton il pilastro della nostra identità e non può rimanere un bell’ideale o un percorso a senso unico, sentiamo il bisogno di un confronto reale, continuo e costruttivo con quei soggetti che si battono per far sì che l’essere sostenibili coincida con un cambiamento profondo del modo di essere e di pensare delle aziende: proprio da questo è nata l’esigenza di un confronto con ONG importanti come Oxfam, una confederazione di 20 organizzazioni non governative, attive in Italia e in oltre 60 paesi del mondo, impegnate per eliminare le disuguaglianze e la povertà estrema. Questa importante collaborazione ci vedrà impegnati, fianco a fianco, per 4 anni, con l’obiettivo di tracciare nuovi standard di sostenibilità sociale di impresa nel settore della pesca, andando a rafforzare l’impegno già da tempo intrapreso sul tema da Bolton. Insieme ad Oxfam, ci facciamo promotori di una nuova visione, quella del “Cibo buono e giusto”: giusto e sostenibile non solo per l’ambiente e chi lo consuma ma anche per chi lo produce, implementando una strategia di “filiera sempre più equa”, dove inclusione, eliminazione delle disuguaglianze, parità di genere e rispetto dei diritti e di condizioni di lavoro sicure e dignitose siano assicurate per tutte le persone coinvolte nella filiera ittica. Per fare ciò, inizialmente abbiamo analizzato insieme ad Oxfam tutte le nostre policy e codici di condotta per trovare gap ed aree di miglioramento rispetto ai migliori standard. Adesso andremo


proprio sul campo ad effettuare una vera e propria due diligence della filiera, attraverso una metodologia Oxfam che si chiama Human Rights Impact Assesment (HRIA): concreta e replicabile, questa analizza molto attentamente le filiere tramite interviste svolte sul campo. Da questo lavoro emergeranno, ed è la terza fase, una serie di idee ed iniziative per valorizzare le persone (le donne in primis) e le comunità nelle quali operiamo. Infine, insieme ad Oxfam lavoreremo per sensibilizzare il settore e l’opinione pubblica su quanto sia importante lavorare sulle tematiche sociali. “Insieme per gli Oceani” volto a promuovere un cambiamento concreto nella salvaguardia degli oceani, proiettando le proprie azioni soprattutto verso le generazioni future. Quali sono le azioni messe in pratica? E quanto è importante, anche alla luce della situazione attuale, il tema della sostenibilità? Attraverso la partnership trasformativa con il WWF, iniziata nel 2016, vogliamo trovare soluzioni che portino l’industria ittica ad adottare politiche di produzione e di approvvigionamento sempre più sostenibili. Questa sfida è stata in parte raggiunta: quest’anno abbiamo infatti raggiunto il 70% del tonno proveniente da approvvigionamenti responsabili pescato cioè in fishery certificate MSC (21%) o interessate da progetti di miglioramento della pesca (Fishery Improvement Projects – FIPs) credibili e robusti (49%), rispetto all’obiettivo del 100% stabilito nel 2024. Oltre a dare un sostegno concreto ai nostri oceani, grazie a questa collaborazione, vogliamo anche andare a sensibilizzare i con-

sumatori, coinvolgendo tutti, anche i più piccoli, nella salvaguardia del mondo marino: ad affiancarci in questa bellissima impresa, abbiamo infatti un aiutante speciale, la piccola Ondina. La sua storia viene raccontata nel video animato “La bambina e l’oceano”, dove la bambina dialoga con il mare che le racconta i rischi in cui si trova. La novità è che il progetto a settembre è arrivato anche nelle scuole primarie italiane, attraverso un kit didattico e a diversi materiali online presenti sul sito dedicato, dove i docenti, le famiglie e i bambini possono giocare con la protagonista e i suoi amici, scoprendo le curiosità del mondo marino e iniziamo a comprendere quanto preziosa questa risorsa sia per tutti noi. In un momento di forte crisi sia sanitaria che economica, come è intervenuto Bolton per dare il proprio sostegno a tante famiglie in difficoltà? L’emergenza legata alla diffusione del COVID-19, oltre che sanitaria, ha preso una svolta sempre più sociale, andando a colpire chi già viveva in condizioni difficili ma non solo. In questo anno così difficile, siamo stati più che mai in prima linea al fianco dei nostri partner: da febbraio fino ad oggi infatti, siamo riusciti a donare l’equivalente di 860.830 lattine di tonno all’olio d’oliva 80g al Banco Alimentare Lombardia, contribuendo così a sostenere le famiglie in difficoltà e soddisfacendo il fabbisogno giornaliero di proteine di oltre 232.650 persone. Mai come oggi ci sentiamo vicini alla comunità nella quale operiamo e abbiamo sentito il bisogno di poter dare un nostro ulteriore e concreto aiuto alle persone meno fortunate e a chi versa in una situazione di maggiore difficoltà.

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Together for the Sustainability 2

020 was a difficult year from several points of view. What lessons should we learn from this experience, both from an economic and social point of view? The health emergency has made us realize how vulnerable, interconnected and interdependent we are both as social identities and with the environment: Covid has confirmed how crucial it is to address environmental and social issues as a matter of urgency and how fundamental it is to prioritize security and support for people, ensuring them a safe and decent job first and foremost. It is time to work on sustainability and we believe that the correct way to do this is through partnerships; so it is no coincidence that our belief is "partnership is our leadership": the challenges we are facing are now global and only thanks to the sharing of values between different realities, we can face them in the right way, putting solutions that are real and concrete. We have been working in this direction for many years and we are proud of the path we are taking with our partners. We have recently announced our partnership with Oxfam (an organization committed to the fight against inequality and the reduction of global poverty) and we are continuing along this path alongside WWF: Bolton Food with its brands, Rio Mare, Saupiquet, Isabel and Cuca, is one of the few companies, not only in the sector, but in the entire consumer goods sector, to have two global and multi-country "transformative" partnerships in place at the same time, which include both environmental aspects to protect the health of the oceans and now social aspects. To close the event INSIEME PER UN'ECONOMIA UMANA ("TOGETHER FOR A HUMAN ECONOMY"), what are the strategies and key points that emerged from this comparison? For us at Bolton, sustainability is the cornerstone of our identity and cannot remain a beautiful ideal or a one-way street, we feel the need for a real, continuous and constructive confrontation with those who are fighting to make being sustainable coincide with a profound change in the way of being and thinking of companies: this is precisely what gave rise to the need for a confrontation with important NGOs such as Oxfam, a confederation of 20 non-governmental organizations, active in Italy and in over 60 countries around the world, committed to eliminating inequality and extreme poverty. This important collaboration will see us committed, side by side, for 4 years, aiming at drawing new standards of corporate social sustainability in the fisheries sector, going to strengthen the commitment already undertaken by Bolton on this issue. Together with Oxfam, we are promoting a new vision, that of "Good and Fair Food": fair and sustainable not only for the environment and those who consume it, but also for those who produce it, implementing a strategy of "increasingly fairer supply chain", where inclusion, elimination of inequalities, gender equality and respect for rights and safe and decent working conditions are ensured for all people involved in the fishing industry. To do this, we initially analyzed with Oxfam all our policies and codes of

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conduct to find gaps and areas for improvement with respect to the best standards. Now we will go to the field to carry out a real due diligence of the supply chain, through an Oxfam methodology called Human Rights Impact Assesment (HRIA): concrete and replicable, this analyzes very carefully the supply chains through interviews carried out in the field. From this work will emerge, and this is the third phase, a series of ideas and initiatives to enhance people (women first) and the communities in which we operate. Finally, together with Oxfam we will work to raise awareness of the sector and the public on how important it is to work on social issues. "Insieme per gli Oceani" (Together for the Oceans) aimed at promoting a concrete change in the protection of the oceans, projecting our actions especially towards future generations. What are the actions put into practice? And how important, also in light of the current situation, is the issue of sustainability? Through the transformative partnership with WWF, which began in 2016, we want to find solutions that will lead the fishing industry to adopt increasingly sustainable production and supply policies. This challenge has been partly achieved: this year we have in fact reached 70% of the tuna coming from responsible supplies fished in MSC certified fishery (21%) or involved in credible and robust (49%) Fishery Improvement Projects (FIPs), compared to the target of 100% set in 2024. In addition to giving a concrete support to our oceans, thanks to this collaboration, we also want to go to sensitize consumers, involving everyone, even the smallest, in the protection of the marine world: to support us in this beautiful enterprise, we have a special helper, the little Ondina. Her story is told in the animated video "La bambina e l'oceano" (The little girl and the ocean), where she dialogues with the sea telling her about the risks she is in. The novelty is that in September the project also arrived in Italian elementary school, through an educational kit and various online materials on the dedicated website, where teachers, families and children can play with the protagonist and her friends, discovering the curiosities of the marine world and begin to understand how precious this resource is for all of us. In a time of strong crisis, both health and economic, how did Bolton respond to give its support to many families in difficulty? The emergency linked to the spread of COVID-19, as well as health, has taken an increasingly social turn, hitting those already living in difficult conditions but not only. In this difficult year, we have been more than ever on the front line alongside our partners: from February until today, in fact, we managed to donate the equivalent of 860,830 cans of tuna with olive oil 80g to the Banco Alimentare Lombardia, thus helping to support families in difficulty and meeting the daily protein needs of over 232,650 people. Never before have we felt closer to the community in which we operate and we felt the need to be able to give our further and concrete help to less fortunate people and those in a more difficult situation.



PEOPLE

ARAM MANOUKIAN

Fare sistema per il futuro di Giusi Berri foto Andrea Butti

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residente, può tracciare un bilancio di questo primo anno alla Presidenza di Confindustria Como? Quando, all’inizio del mio mandato, con i colleghi del Consiglio di Presidenza ci siamo posti, tra gli obiettivi, di sollecitare gli imprenditori a ragionare sulla continuità delle imprese, non potevamo certo immaginare che sarebbe arrivato uno tsunami come il Coronavirus. Non mi sento, per questo, un profeta, ma se possiamo trarre un insegnamento da questo anno vissuto, a tratti, in modo drammatico, è che dobbiamo, come già dissi a suo tempo, imparare sempre più a predisporci al confronto, al lavoro in rete, in filiera e a rafforzare le nostre imprese, tuttora ancora molto vulnerabili. Sono alcuni dei concetti di quello che chiamai “il programma della collaborazione”, che ha alla base una filosofia di fondo che mi è particolarmente cara: il compito di un’Associazione come Confindustria Como non si deve esaurire nell’erogazione di una serie di servizi, per quanto utili alle nostre imprese, ma in essa si deve ritrovare il senso e lo scopo dello stare insieme. Ecco, se proprio devo tracciare un bilancio, cosa che non amo per quanto mi riguarda, posso dire che l’attualità di quanto ci siamo

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proposti mi spinge a proseguire in questo senso per i prossimi anni, finché non avremo imparato a superare quella competizione di piccolo cabotaggio, totalmente priva di senso in un contesto globale, e ad agire in modo davvero coeso, come durante i momenti più difficili di questo anno abbiamo dimostrato, ad ogni livello, di saper fare. In questo difficile momento storico, quali sono i punti di forza da tenere presenti nell’agire imprenditoriale e industriale? Pur nell’impellente necessità di porre rimedio alle situazioni contingenti, non bisogna perdere la capacità di alzare lo sguardo, di avere una visione e portarla avanti. Ritengo fondamentale agire per rendere meno fragili le nostre imprese, dare loro continuità. La pandemia, pur con tutta la sua gravità e le conseguenze che si è portata dietro, non è altro che uno dei tanti scossoni che il mondo globalizzato può recare con sé. In un contesto così complesso, come del resto è quello dei mercati internazionali, la parola d’ordine è rafforzare le imprese, valutare, addirittura, nuovi modelli d’impresa. Proprio per questo, con i colleghi di Confindustria Lecco e Sondrio, abbiamo lanciato proprio un anno fa a Lariofiere fa il progetto IO CI SARO’! Prendia-

moci cura del nostro futuro, insieme. Un percorso per stimolare una riflessione su come far crescere le aziende e far sì che possano esserci ancora tra 10, 20 e più anni. Avrebbe dovuto iniziare questa primavera con incontri, visite, lezioni in aula. Lo abbiamo solo rinviato di un anno e nel frattempo abbiamo, comunque, organizzato interessanti momenti di confronto tramite webinar con la collaborazione di Ambrosetti - The European House, con casi di successo come Illy, Mutti, Bonfiglioli e Save the duck. Sono stati illuminanti. Ritiene che collaborare e “fare sistema” sul territorio siano determinanti per affrontare con fiducia il presente e il futuro? Certamente. Collaborazione è una delle quattro parole chiave sulle quali ho voluto impostare il mio mandato, insieme all’altra che ha citato, ovvero fiducia. C’è necessità, e questo virus lo ha messo ancor più in evidenza, di una virtuosa collaborazione ad ogni livello, che sia fattiva, leale, intensa. Dobbiamo tentare, ogni giorno, di dare una risposta a quella che io considero una vera e propria domanda ossessiva e che non manco mai di porre ai colleghi imprenditori: cosa possiamo fare tu ed io insieme per lasciare alle


future generazioni un territorio migliore? Ma la sfida ancor più ambiziosa è quella di saper guardare oltre al proprio territorio, gettare il cuore oltre l’ostacolo, e allargare la collaborazione ai territori vicini, tra comunità di persone sempre più ampie, come stiamo imparando a fare nell’ambito della nuova Camera di Commercio di Como e Lecco, ma non solo. Aggiungerei un’altra parola che mi piace molto e in tempi difficili come queste assume un significato ancor più pregno: coesione. Che ruolo ha la sostenibilità e che responsabilità hanno le imprese verso la comunità? La sostenibilità rappresenta un valore importantissimo. Un driver fondamentale sul quale ogni azienda deve riflettere e agire in chiave presente e futura. Abbiamo esempi eccellenti di aziende innovative con una vision mirata sul tema, che hanno costruito il loro successo e soprattutto il loro futuro su questo impegno e possiamo considerarle uno stimolo molto forte. Questo dimostra che la sostenibilità, intesa nelle sue tre declinazioni, ovvero economica, ambientale e sociale, oltre a far bene al pianeta fa bene anche all’impresa e a tutti coloro che in essa collaborano. Ed il mercato ne decreta il successo. Ma per am-

pliare il più possibile questo impegno collettivo, dobbiamo investire sulla creazione di una cultura della sostenibilità, e per farlo occorre educare ad essa, sollecitando a mantenere e preservare quello che troviamo sulla terra. Questa è la responsabilità personale più importante. Mi piace, poi, pensare alla sostenibilità anche con un’accezione, se possibile, ancor più profonda, più vicina al significato etimologico sustain ability ovvero capacità di mantenere, dare prospettiva, nel caso specifico, alla propria impresa. Per questo il tema rientra ad ampio spettro nel progetto IO CI SARÒ, che ha l’obiettivo di sollecitare tutti noi a sostenere le nostre imprese nel tempo, prendendoci cura del nostro futuro. Il tessuto imprenditoriale e industriale comasco reagirà bene all’attuale congiuntura? Che futuro vede per le imprese comasche? La situazione economica che stiamo vivendo è forse la peggiore dal dopoguerra ad oggi. I lockdown, sicuramente doverosi da un punto di vista sanitario, hanno avuto sotto il profilo economico effetti analoghi a quelli di un evento bellico. Detto questo, pur con tutte le ristrutturazioni che saran-

no necessarie, confido nella capacità dei nostri imprenditori che dovranno affrontare la missione più importante: salvare le aziende e garantire un futuro lavorativo ai loro collaboratori. Non sarà affatto semplice o, meglio, sarà meno difficile per chi, previdente, negli anni ha saputo rafforzare la propria impresa, mettendola al riparo per quanto possibile dai rischi. Recentemente abbiamo festeggiato i 100 anni della nostra Associazione. Lo abbiamo fatto raccontandoli in un libro e attraverso una mostra fotografica dai quali emerge tutto lo sforzo di una comunità che ha costruito con dedizione e sacrificio la società in cui viviamo e il benessere di cui ci siamo, fino ad oggi, giovati. Da questa rappresentazione esce anche un messaggio inequivocabile: l’impresa nella sua grandezza. Luogo di persone e di valori, cardine della comunità, strumento di coesione sociale dove trovano dimensione concreta concetti importanti come collaborazione, responsabilità, continuità e, in un’unica parola, visione. Ecco, ripensando al passato, al presente, a quanto hanno fatto e stanno facendo i nostri imprenditori, non possiamo che avere fiducia in un futuro di benessere.

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Working together for the future "I

f we can learn a lesson from this year lived in a dramatic way, at times, it is that we must, as I said at the time, learn more and more to prepare ourselves for confrontation, networking work and strengthening our companies, which are still very exposed," says Aram Manoukian, President of Confindustria Como. "These are some of the ideas of what I called "the program of collaboration", which is based on a basic philosophy that is particularly dear to me: the task of an Association like Confindustria Como must not be limited to the provision of a series of services, however useful they may be to our companies, but we must find the sense and purpose of being together". "The actual nature of what we have proposed - continues Manoukian - pushes me to continue in this sense for the next few years, until we have learned to overcome that competition of small cab-otage, totally meaningless in a global context, and to act in a truly cohesive way, as during the most difficult moments of this year we have shown, at every level, we know how to do". "In such a complex context, as the international markets are, the key word is to strengthen companies, to evaluate, even, new business models. Precisely for this reason, with collea-

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gues from Confindustria Lecco and Sondrio, - explains Man-oukian - we launched the IO CI SARO'! project in Lariofiere just a year ago. Let's take care of our future together. A path to stimulate a reflection on how to make companies grow and make sure they can still be there in 10, 20 and more years". It was supposed to start this spring with meetings, visits, classroom lessons. "We have only postponed it for a year and in the meantime we have, however, organized interesting moments of comparison through webinars with the collaboration of Ambrosetti - The European House, with successful cases such as Illy, Mutti, Bonfiglioli and Save the duck". Cooperation, reliability, cohesion. "There is a need, and this virus has made it even more evident, for a virtuous collaboration at every level, which is active, loyal, intense" continues Manoukian. "The even more ambitious challenge is to be able to look beyond our own territory, to throw our hearts beyond the obstacle, and to widen collaboration to neighboring territories, between communities of people increasingly larger, as we are learning to do in the new Chamber of Commerce of Como and Lecco, but not only".

The role of sustainability is also important. "Sustainability, understood in its three declinations, namely economic, environmental and social, in addition to being good for the planet is also good for the company and all those who collaborate with it. And the market determines its success. In order to broaden this collective commitment as much as possible, however, we must invest in the creation of a culture of sustainability, and to do so we must educate people about it, urging them to maintain and preserve what we find on earth. This is the most important personal responsibility". A look to the future. "I trust the ability of our entrepreneurs who will have to face the most important mission: to save companies and guarantee a future for their employees. It will not be at all easy or, better, it will be less difficult for those who, farsighted, have been able to strengthen their company over the years, protecting them from risks as much as possible. We recently celebrated 100 years of our Association. We celebrated it in a book and through a photographic exhibition from which emerges all the efforts of a community that has built with dedication and sacrifice the society in which we live and the wellbeing of which we have enjoyed to this day".



PEOPLE

MARCO GALIMBERTI

Uno sguardo al futuro di Giusi Berri foto Andrea Butti

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residente, che bilancio traccia di questo primo anno di attività alla guida della nuova CCIAA Como-Lecco? Il 2020 è stato il primo vero anno di attività della nuova CCIAA, dopo i mesi del 2019 dedicati essenzialmente all'attuazione del processo di accorpamento/integrazione, alla definizione delle regole di funzionamento, al radicamento sul territorio e, soprattutto, alla Programmazione Strategica (il Programma Pluriennale che definisce la visione, le strategie, le azioni e vi destina le risorse necessarie). Però, come tutti sappiamo, quando svolto tutto questo lavoro preliminare, la navigazione si sarebbe dovuta avviare in condizioni di relativa serenità, è arrivata “come un fulmine a ciel sereno” per continuare nella metafora, l'emergenza sanitaria. La CCIAA si è quindi messa all'ascolto dei bisogni più urgenti delle imprese e si è messa al loro fianco, senza però trascurare lo sguardo sul medio e lungo periodo. L’emergenza è stata affrontata soprattutto attraverso lo strumento dei Bandi, che fanno arrivare direttamente risorse alle imprese (dall'inizio della pandemia abbiamo pubblicato bandi in tema di credito, sanificazione, e-commerce, digitalizzazione, ecc.), con risorse camerali e di sistema (Accordo di Programma con Regione Lombardia). Il totale delle risorse camerali per i Bandi è di euro 3.052.343. ll totale delle risorse complessive (camerali e regionali) destinate alle imprese per i bandi è di euro 5.114.735. La CCIAA ha continuato ad erogare servizi, in alcuni casi li ha potenziati, dal Registro Imprese agli sportelli internazionalizzazione, servizi digitali, ambiente, nuova impresa, ecc; ha curato in modo particolare anche il servizio di informazioni e analisi economiche, quanto mai utili in questo periodo per monitorare ed intervenire nel modo più opportuno; ha costante-

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mente erogato formazione qualificata, puntuale, partecipatissima. In visione prospettica, la CCIAA ha soprattutto lavorato in rete con l'intero sistema camerale nazionale e regionale, per potenziare e rendere più efficace ogni intervento. In che modo la CCIAA Como-Lecco valorizza il sistema imprenditoriale, mettendo a frutto le eccellenze del territorio? La CCIAA ha considerato con attenzione le specificità del tessuto imprenditoriale lariano, particolarmente variegato, sempre tenendo presente la visione d'insieme, tuttavia progettando le singole iniziative con metodo artigianale (per ciascun settore o ambito la misura più “giusta”). In modo particolare, proprio con riferimento alla visione d'insieme, la CCIAA ha ripreso sul territorio di Como ed avviato sul territorio di Lecco il confronto con istituzioni associazioni e stakeholders coordinando e animando i Tavoli per la Competitività di Como e Lecco nonché la Consulta Lariana (prossima all'insediamento come struttura agile di raccordo per l'esame di progetti di interesse comune), proprio per mettere a sistema e valorizzare le caratteristiche del territorio lariano, in cui operano circa 74.000 imprese: il lavoro utile si fa insieme. A questi Tavoli partecipano istituzioni, associazioni di categoria, sindacati, rappresentanti politici nazionali e regionali, enti di ricerca, che condividono priorità strategiche e linee di intervento. L'allenamento al lavoro di sistema ha consentito, ad esempio, nel settore turismo, particolarmente colpito, di attivare tempestivamente una Cabina di regia per costruire una reazione nell'immediato (flashmob, ecc.) e per progettare azioni comuni di recupero e consolidamento duraturo; altri esempi si potrebbero citare in tema di infrastrutture (la Tremezzina) oppure di


Olimpiadi 2026, ecc. Proprio in questo contesto di crisi è necessario più che mai valorizzare il nostro patrimonio di eccellenze: noi cerchiamo di farlo facendo leva sull'innovazione (abbiamo fatto nascere nuove imprese innovative e lavorato fianco a fianco con i maggiori player del territorio Comonext Politecnico Lecco e CNR), sulla digitalizzazione, sull'internazionalizzazione (a breve presenteremo un'iniziativa di sistema molto interessante per darci maggiore capacità nell'accoglienza di delegazioni, buyer, operatori e nella ricerca di nuovi mercati sia per la produzione che per il turismo), sulla sostenibilità: abbiamo portato a termine SMART un progetto Interreg che ora vogliamo sviluppare, ma che già ci ha confermato che le aziende sostenibili hanno reagito meglio alla crisi. Sono tutte leve trasversali, da azionare contestualmente perché l'una potenzia l’altra. Un ruolo non secondario è quello riferibile al sostegno e al governo delle società partecipate: Sviluppo Como – ComoNExT S.p.A., Lariofiere, Villa Erba S.p.A., non come enti separati ed autonomi, ma come attori del sistema lariano, in cui si inseriscono altri soggetti significativi: Fondazione Alessandro Volta, Associazione Villa del Grumello, Univerlecco. La CCIAA Como-Lecco ha intrapreso progetti sul territorio lariano? Sono stati fatti degli investimenti? Nel 2021 lavoreremo per sviluppare quanto avviato nell'anno che sta per chiudersi, rafforzando quindi il sostegno alle imprese nelle forme di volta in volta ritenute più utili e nello stesso tempo l'azione di coordinamento territoriale di cui s'è detto. Da più parti e sempre più spesso l'ente camerale viene infatti indicato come un naturale punto di riferimento istituzionale per interventi di regia o stimolo in vari ambiti,

quasi un pivot del territorio. Proprio di recente, ad esempio, ci siamo rimessi al lavoro insieme ad altri Enti e soggetti per contrastare usura e racket, a garanzia di un'economia legale che deve stare alla base di ogni obiettivo di sviluppo. Insomma, oltre a disporre di un ricco portafoglio di idee progettuali che costituiscono oggetto di valutazioni da parte degli organi camerali proprio nelle fasi in corso della programmazione per il 2021, sicuramente la Camera di Commercio di ComoLecco sta compiendo degli investimenti: investimenti sul futuro delle imprese e dell'intero sistema produttivo ed economico del territorio. Investimenti sul capitale umano che sta alla base del sistema stesso con l'attenzione costante dedicata alla formazione in senso generale e all'orientamento (anche quest'anno non abbiamo voluto rinunciare a Young, il Salone dell'orientamento che tradizionalmente si tiene a Lariofiere e vede la partecipazione di oltre 20.000 studenti, anzi siamo stati stimolati a rinnovarlo totalmente nella formula e negli strumenti). Investimenti sui giovani, il nostro vero futuro. Investimenti sulla cultura: dal 2021 saremo dotati di un Piano annuale della cultura che consentirà agli operatori di lavorare insieme e ai cittadini e visitatori di fruire di un'offerta più ricca e di qualità, e soprattutto cominceremo a lavorare in vista degli appuntamenti straordinariamente importanti che si avvicinano, il bimillenario della nascita di Plinio e il bicentenario della morte di Alessandro Volta, occasioni troppo importanti per lasciarle scorrere senza trarne nuova energia. Investimenti sul preziosissimo e fragile patrimonio Lago, come sistema naturalistico-ambientale, storico-artistico, produttivo e attrattivo, da tutelare nelle sue fragilità, valorizzare e arricchire nell'offerta, promuovere nel mondo.

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Nella foto, Gloria Bianchi Presidente Tavolo della CompetitivitĂ e Marco Galimberti, Presidente Camera di Commercio Como-Lecco

A look to the future T

he year 2020 was the first year of activity of the new CCIAA, after the months of 2019 dedicated essentially to the implementation of the unification/integration process, to the definition of the operating rules, to the rooting on the territory and, above all, to the Strategic Planning. At the same time as the health emergency - explains Marco Galimberti, president of CCIAA Como-Lecco - the CCIAA has been listening to the most urgent needs of companies, without forgetting to look at the medium and long term. The emergency has been faced above all through the instrument of Calls for Proposals, which directly bring resources to companies, with chamber and system resources. The total chamber resources for Calls is 3,052,343 euros, while the total resources (chamber and regional) allocated to companies for the Calls is 5,114,735 euros. The Chamber of Commerce has continued to provide services, in some cases it has enhanced them, has taken care of the economic information and analysis service, and has constantly provided training. In perspective, the CCIAAA has worked in a network with the entire national and regional chamber system, to strengthen and make each intervention more effective. The CCIAA has continued working with institutions, associations and stakeholders in the territory of Como and Lecco, coordinating and animating the Competitiveness Tables of Como and Lecco as well as the Consulta Lariana (almost settled), in order to put in place and enhance the

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characteristics of the Como area, where about 74,000 companies operate. For example, in the tourism sector, which has been particularly affected, a control room has been promptly activated in order to build an immediate reaction and to plan common actions of recovery and lasting consolidation. Other examples could be mentioned in terms of infrastructure (the Tremezzina) or the 2026 Olympics. In this context of crisis it is necessary more than ever to enhance the heritage of excellence of the territory, leveraging innovation, digitization, internationalization, sustainability. A not secondary role is the one related to the support and governance of the participated companies: Sviluppo Como - ComoNExT S.p.A., Lariofiere, Villa Erba S.p.A., not as separate and autonomous entities, but as actors of the Lake Como system, in which other significant subjects are included: Alessandro Volta Foundation, Villa del Grumello Association, Univerlecco. In 2021 CCIAA Como-Lecco will work to develop what was started this year, strengthening the support to companies in the forms considered most useful from time to time and the action of territorial coordination. In addition to having a rich portfolio of project ideas that are the subject of evaluation by the Chamber bodies in the current phases of the programming for 2021, the Chamber of Commerce of Como-Lecco is certainly making multiple investments: investments in the future, human capital, youth, culture and Lake heritage.



PEOPLE

LUCIANO GALIMBERTI

ADI Design Museum Compasso d'Oro di Stefania De Giorgi foto Martina Bonetti

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'ex area industriale milanese tra via Ceresio e via Bramante interamente riprogettata è diventata un polo culturale che accoglie oltre sessant’anni di eccelsa produzione del design. La realizzazione dell’ADI Design Museum, un museo unico che testimonia il successo della creatività dei progettisti in collaborazione con l’attività produttiva delle aziende, la si deve all’associazione per il Disegno Industriale ADI. Nell’edificio di archeologia industriale, reinterpretato dallo studio Migliore+Servetto Architects e da Italo Lupi, si trova un archivio storico, una biblioteca, diverse sale riunioni e la sede dell’associazione ADI. Un’anteprima si è potuta avere, a settembre, con la premiazione dei 18 vincitori del Compasso d’Oro 2020. Il presidente ADI Luciano Galimberti ci ha illustrato il progetto. Con la realizzazione dell’ ADI Design Museum si è concretizzato un progetto ambizioso per raccontare la storia del design. Quanta volontà e determinazione sono state necessarie e quali sono state le difficoltà per portare a termine il progetto? Come ogni progetto complesso, con una pluralità di interlocutori e

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interessi, la costante determinazione al raggiungimento degli obbiettivi è fondamentale, ma ancor più importante è la capacità di costruire relazioni virtuose attorno a questi obbiettivi, è importante non perdere mai di vista il senso, senza intraprendere scorciatoie che possono svilire i risultati. Veramente fondamentale quindi è la condivisione con tutti gli interlocutori degli obbiettivi, facendo diventare un progetto, magari ambizioso, un progetto comune, capace di sintetizzare e rappresentare il senso civile di appartenenza a una comunità. Dalle ceneri di una compagine produttiva, centrale di distribuzione elettrica dell’Enel, edificio iconico dell’archeologia industriale milanese, è nata una rilevante struttura espositiva. Con quali presupposti è stata affrontata la riconversione negli allestimenti di Migliore + Servetto Architects? Il progetto di riconversione dell’edificio rientra in un piano ben più vasto di rigenerazione urbana progettato dagli architetti Bodini e Perotta. Un progetto che ha aggiornato un edificio storico ai più moderni standard qualitativi e di sicurezza ripercorrendone i tratti strutturali


INFO ADI Design Museum Compasso d’Oro Via Ceresio, 7 20154 Milano Tel. +39 02 36693790 www.adidesignmuseum.org info@adidesignmuseum.org

e volumentrici nel massimo rispetto delle preesistenze, tra le quali i grandi trasformatori che sono stati inseriti negli spazi espositivi. I progetti di allestimento della mostra permanente, cosi come quelli delle mostre di approfondimento tengono certamente conto del sapore generale dell’intervento, ma hanno l’obbiettivo principale di garantire una lettura articolata e su diversi piani interpretativi della collezione e di tutti i materiali a supporto affinché il museo diventi davvero un museo esperienziale e non banalmente autocelebrativo. In quest’ottica i progettisti hanno lavorato in stretto contatto con un team di curatori e di ricercatori storici, il tutto in una ottica di design for all. Narrazione o celebrazione del design: con quali di queste caratteristiche il museo mette in luce la storia dell’impegno concreto dei progettisti e delle imprese? Sicuramente narrazione: coinvolgente ed esperienziale per offrire una lettura articolata su più chiavi di lettura, sia agli addetti ai lavori che per il grande pubblico generalista internazionale. Secondo quali parametri si selezionano i pezzi da esporre?

Abbiamo costituito un comitato di indirizzo e un team curatoriale coadiuvato da un team di ricerca storica e documentale; partendo quindi dalla Collezione storica abbiamo definito alcune chiavi di lettura generali e approfondimenti tematici per alcuni elementi significativi di ogni edizione. La collezione storica ha un aggiornamento ogni due anni in occasione della consegna dei premi e quindi il palinsesto di mostre tematiche e approfondimenti si svilupperà su questa cadenza. La tanto attesa inaugurazione dell’ADI Design Museum è avvenuta in un momento storico difficile. Com’è stata accolta l’apertura del museo dal pubblico? Abbiamo dato una anteprima degli spazi del museo celebrando la XXVI edizione del premio e inaugurando la mostra dedicata, abbiamo registrato grande entusiasmo e partecipazione da parte del sistema produttivo e delle istituzioni, il pubblico ha partecipato con una affluenza inimmaginabile. Tutti segnali questi positivi che ci confortano rispetto all’inaugurazione del museo che purtroppo causa covid abbiamo dovuto rimandare ai primi mesi del 2021.

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he former Milanese industrial area between Via Ceresio and Via Bramante, entirely redesigned, has become a cultural center that hosts over sixty years of excellent design production. The realization of the ADI Design Museum, a unique museum that testifies the success of the creativity of designers in collaboration with the productive activity of the companies, was made by the Association for Industrial Design ADI. In the industrial archaeology building, reinterpreted by Migliore+Servetto Architects and Italo Lupi, there is a historical archive, a library, several meeting rooms and the headquarters of the ADI association. A preview was held in September with the award ceremony of the 18 winners of the Compasso d'Oro 2020. ADI President Luciano Galimberti explained us the project. With the realization of the Adi Design Museum an ambitious project to tell the history of design has been realized. How much willingness and determination were necessary and what were the difficulties to complete this project? Like any complex project, with a plurality of interlocutors and interests, the constant determination to achieve the objectives is fundamental, but even more important is the ability to build virtuous relationships around these goals, it is important never to lose sight of the meaning, without taking shortcuts that can debase the results. Therefore, it is truly fundamental to share the goals with all partners, making a project, perhaps an ambitious project, a common project, which can synthesize and represent the civil sense of belonging to a community. From the ashes of a production company, Enel's power distribution plant, an iconic building of Milanese industrial archaeology, a relevant exhibition structure was born. What were the assumptions used for the reconversion of Migliore + Servetto Architects? The building's reconversion project is part of a much larger plan of urban regeneration designed by architects Bodini and Perotta. A project that has updated a historic building to the most modern standards of quality and safety by retracing its structural and volumetric features with the utmost respect for the pre-existing features, including the large transformers that

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have been included in the exhibition spaces. The projects of the permanent exhibition, as well as those of the in-depth exhibitions, certainly take into account the general flavour of the intervention, but their main objective is to guarantee an articulated reading of the collection and of all the supporting materials on different interpretative levels so that the museum really becomes an experiential and not trivially self-celebrating museum. In this perspective, the designers have worked closely with a team of curators and historical researchers, all with a view to design for all. Narration or celebration of design: with which of these characteristics does the museum highlight the history of the concrete commitment of designers and companies? Definitely narration: involving and experiential to offer an all-embracing reading on several keys, both to insiders and to the general international public. Following what parameters are the pieces to be exhibited selected? We have set up a steering committee and a curatorial team assisted by a team dedicated to historical and documentary research; starting from the Historical Collection we have defined some general keys of interpretation and thematic insights for some significant elements of each edition. The historical collection has an update every two years on the occasion of the awards ceremony and therefore the schedule of thematic exhibitions and in-depth analysis will be developed on this cadence. The long-awaited inauguration of the Adi Design Museum took place in a difficult historical moment. How did the public welcome the opening of the museum? We gave a preview of the museum spaces celebrating the 26th edition of the award and inaugurating the dedicated exhibition, we registered great enthusiasm and participation from the production system and institutions, the public participated with an unimaginable attendance. All these positive signs that comfort us with respect to the inauguration of the museum that unfortunately causes covid we had to postpone until early 2021.


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PEOPLE

MARIA PORRO

Sostenibilità e formazione: le sfide da affrontare di Stefania De Giorgi foto Archivio Porro SpA, Courtesy Salone del Mobile.Milano

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aria Porro è stata eletta all’unanimità dall’assemblea generale presidente di Assarredo. Succede al presidente uscente Claudio Feltrin, che ha guidato con capacità ed entusiasmo l’associazione di riferimento delle imprese nel settore del mobile. Per Claudio Feltrin si apre una nuova esperienza con l’incarico di presidente di FederlegnoArredo per il quadriennio 2020-2024. Il programma del neo presidente si articola su alcuni punti fondamentali: sostenibilità e accesso alle risorse, formazione, innovazione. Claudio Feltrin passa il testimone, con stima e fiducia, a Maria Porro, con la quale negli anni sono state messe a frutto sinergie collaborative. Un traguardo che comprova tanta fiducia e tante aspettative. Una mansione carica di responsabilità, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo. Con quale spirito affronta l’incarico? Ho messo a disposizione di Assarredo la mia candidatura convinta che il lavoro di squadra e la condivisione delle competenze potranno portarci a raggiungere insieme gli obiettivi prefissati. La nostra è un’associazione molto partecipe nella quale penso sia importantissima la capacità di ascolto e di dialogo oltre il riuscire a fare sintesi tra le diverse esigenze, intercettando i bisogni degli associati. Una grande responsabilità che mi ha portato a mettere immediatamente sul tavolo i temi cruciali in questo momento, senza rimandare oltre. Affronterò questo incarico con l’energia e l’apertura tipica delle nuove generazioni, ma anche con la passione, la professionalità, la creatività, il me-

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todo e la dedizione che mi contraddistinguono come persona. Lei ha fatto parte del Consiglio con il presidente uscente Claudio Feltrin, ora nuovo presidente di FederlegnoArredo, deve a questa esperienza la sua candidatura? Quattro anni fa mi sono impegnata come consigliera di Assarredo, decidendo di affrontare le sfide che il nostro lavoro quotidianamente ci pone non solo dalla prospettiva aziendale ma anche da quella associativa. Ero convinta, e questi quattro anni me l’hanno confermato, che fare sistema sia fondamentale e che richieda un coinvolgi¬mento in prima persona. Per questo ringrazio il presidende Feltrin e tutti i membri del consiglio con cui ho condiviso questo percorso. In questi anni abbiamo individuato alcuni temi condivisi che abbiamo reputato rientranti nelle priorità della nostra Associazione, sui quali ho proposto di lavorare insieme per raggiungere alcuni traguardi utili a tutte le nostre aziende. Sostenibilità ambientale, ruolo propositivo nella definizione delle norme che regolamentano il settore, tutela dell’originalità dell’arredo italiano sul mercato globale, salvaguardia del Salone del Mobile, scouting di nuovi mercati, sviluppo di nuove tecnologie e una maggiore cultura digitale, fino al dialogo con la scuola, sono i cardini del mio programma per un'associazione al passo con i tempi. La storia dell’azienda di famiglia è caratterizzata da altissima professionalità, da un’apertura all’ innovazione creativa e alla ricerca continua. Pensa di poter trasmettere le prerogative con le quali ha sviluppato le sue alte competenze?


Certamente porto con me non solo la mia esperienza personale in azienda ma anche la storia della mia famiglia, che dal 1925 è impegnata nella produzione di arredi di altissima qualità frutto di investimenti continui in ricerca e innovazione. È grande e ambiziosa la sfida di creare un marchio che identifichi le aziende italiane produttrici di arredi e complementi che investono in ricerca e sviluppo e nella manifattura sul territorio nazionale. Mai come in questa fase riuscire a creare un’etichetta che da un lato regolamenti e dall’altro sia un potente mezzo di comunicazione, potrebbe essere uno strumento prezioso per attrarre risorse e tutelare l’originalità dell’arredo italiano sul mercato globale. Le ripercussioni che il momento storico ha arrecato a tutto il settore del mobile sono significative. Come si pone e quali strategie intende adottare per la ripresa? Le cifre del nostro tempo sono la complessità e, come l’ultima emergenza sanitaria sta dimostrando mettendoci tutti a dura prova, la necessità di rispondere velocemente alle trasformazioni. Per me l’essere imprenditrici e imprenditori contemporanei passa attraverso una grande passione per il proprio mestiere e le proprie radici, la fame di innovazione e la capacità di scrutare l’orizzonte per vedere le opportunità dentro al cambiamento. Tutte caratteristiche che si rafforzano nel confronto tra realtà aziendali diverse e che, se messe anche a servizio di obiettivi comuni, chiari e raggiungibili, possono rafforzare e far crescere il nostro sistema. Massima sostenibilità ambientale e incremento della forma-

zione sono presupposti per l’incipit di un’innovazione chiave. Come intende incoraggiare le imprese verso l’obiettivo? Tra tutte le sfide che ci proponiamo di affrontare, sicuramente la sostenibilità è quella prioritaria: penso che sia imprescindibile affiancare le imprese nel processo di innovazione e cambiamento verso una maggiore sostenibilità ambientale direzionando le nostre energie nella formazione specifica del capitale umano, nell’intercettare i finanziamenti istituzionali e nel monitoraggio e coinvolgimento della filiera. Ma innanzitutto occorre valorizzare e comunicare la forza già insita nei nostri prodotti che sono espressione di un sistema manifatturiero virtuoso e di un modello che mette al centro qualità e durata nel tempo. Il legno, materia prima rinnovabile, è nel Dna delle nostre aziende e della nostra Associazione. E’ poi fondamentale aprire il dialogo con il mondo della scuola per appassionare gli studenti al nostro settore promuovendo la storia del design e la cultura del progetto. Lavorare a tutti i livelli con istituti superiori, professionali, tecnici, centri formazione e università per aggiornare i percorsi didattici alle competenze richieste sul campo. Abbiamo una grande opportunità da cogliere: non disperdere il patrimonio di competenze uniche e preziose del nostro territorio, coinvolgendo nell’attività formativa le persone chiave delle nostre aziende e della nostra filiera. Proprio in una prospettiva di filiera dobbiamo lavorare per attrarre nuovi associati valorizzando tutti gli attori del settore e le specificità territoriali e di prodotto in un’ottica maggiormente inclusiva.

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Sustainability and training: challenges to be faced

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he was unanimously elected president of Assarredo by the general assembly, thanks to her great professionalism. A job full of responsibility, especially in a difficult moment like the one we are living. What is the spirit with which you face the task? I put my candidacy at Assarredo's disposal, confident that teamwork and the sharing of skills will lead us to achieve the set objectives. A great responsibility that has led me to put the crucial topics on the table immediately at this time, without delay. I will face this task with the energy and openness that is typical of the new generations, but also with the passion, professionalism, creativity, method and dedication that distinguish me as a person. You were on the Board with the outgoing president Claudio Feltrin, now the new president of FederlegnoArredo, do you owe your candidacy to this experience? Four years ago I committed myself as a councilor of Assarredo. In recent years we have identified some shared themes that we considered to be part of the priorities of our Association. Environmental sustainability, protection of the originality of Italian furniture on the global market, safeguarding the Salone del Mobile, scouting new markets, development of new technologies and a greater digital culture, up to the dialogue with the school, are the cornerstones of my program for an association in step with the times. The history of the family business is characterized by high professionalism. Do you think you can convey the prerogatives with which you developed your high skills? Certainly I bring with me not only my personal experience in the company but also the history of my family, which since 1925 has

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been engaged in the production of furniture of the highest quality. Never as in this phase is it appropriate to create a label that on the one hand regulates and on the other is a powerful means of communication, could be a valuable tool to attract resources and protect the originality of Italian furniture on the global market. The repercussions that the historical moment has caused to the entire furniture sector are significant. How does it stand and what strategies do you intend to adopt for the recovery? The figures of our time are the complexity and, as the latest health emergency is proving, putting us all to the test, the need to respond quickly to change. For me, being an entrepreneur and contemporary entrepreneurs goes through the hunger for innovation and the ability to explore the horizon to see the opportunities within change. Highest environmental sustainability and increased training are necessary for the beginning of a key innovation. How do you intend to encourage companies towards this goal? Among all the challenges we aim to face, sustainability is certainly the priority: I think it is essential to support companies in the process of innovation and change towards greater sustainability, identifying institutional funding and monitoring and involvement of the supply chain. But first of all, it is necessary to enhance and communicate the strength already inherent in our products, which are the expression of a virtuous manufacturing system. Wood, a renewable raw material, is in the DNA of our companies and our Association. It is also fundamental to open a dialogue with the school world in order to make students passionate about our sector, promoting the history of design and the culture of the project.


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C O R P O R AT E

Ogni immobile è un sogno che diventa realtà di Marina Moretti foto Archivio La Reale Domus

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cquistare un immobile rappresenta il sogno di vivere in un luogo unico dove si può chiedere al tempo di scorrere più lentamente per godere al meglio i panorami, la natura e la storia che il lago di Como offre. Il Lago di Como è da diversi anni nella Top Ten dei luoghi più ambiti a livello internazionale ed è per questo motivo che è approdato a Como il prestigioso gruppo Knight Frank presente sul mercato immobiliare internazionale da 110 anni con attualmente all’attivo 500 uffici in oltre 60 territori in tutto il mondo e uno staff di oltre 19,000 persone. E’ un orgoglio per La Reale Domus – agenzia operante dal 2008 e specializzata nelle proprietà residenziali sul Lago di Como - rappresentare in esclusiva il marchio Knight Frank e offrire ai clienti una piattaforma internazionale per promuovere le loro proprietà al meglio. L’obiettivo principale è rappresentare il Lago di Como a livello di Real Estate offrendo proprietà di lusso abbinate a un servizio impeccabile. Knight Frank

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conta tra i suoi clienti 600 miliardari e 2400 individui con un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari. Ne parliamo con Tania Morabito, proprietaria e Amministratore unico de La Reale Domus | Knight Frank. Si dice che il mercato del lusso non soffra il Covid-19. E’ vero? La nuova emergenza sanitaria potrà avere conseguenze sul mercato? Il mondo sta cambiando, la minaccia causata dal Covid-19 ha obbligato la popolazione a fermarsi, parte di essa ha riconsiderato lo stile di vita, la tipologia dei luoghi di lavoro e le caratteristiche che le abitazioni ideali dovrebbero avere, soprattutto quando si tratta di spazio tanti sono stati i limiti riscontrati. Molti si stanno spostando al di fuori delle grandi città alla ricerca di più spazi verdi, giardini, parchi e privacy. Il mercato del lusso, nella nostra zona, sta reagendo bene. Il lago di Como con la sua vicinanza a Milano che rappresenta il fulcro

del business e della finanza italiano, le università e vie di comunicazione fanno sì che l’investimento possa essere visto come scelta di vita permanente o temporanea o ancora location per vacanze. Il mercato immobiliare in questa zona si sta dimostrato ancora una volta un investimento sicuro che offre grandi opportunità. Nel semestre maggio-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 il sito Knight Frank ha riscontrato un incremento del 54% di richieste di clienti acquirenti su proprietà immobiliari pubblicate dalle agenzie italiane del gruppo. Le nostre previsioni si basano su grandi numeri e la realtà locale del Lago di Como sembra non smentire il trend positivo. Qual è l’identikit di chi vuole comprare un immobile di pregio a Como? Famiglie benestanti, coppie prossime al ritiro dal lavoro, sportivi, diplomatici, uomini d’affari e imprenditori in genere che non devono vivere necessariamente in prossimità dell’ufficio o dell’azienda. Abbiamo ritrovato un buon


numero di clienti italiani ma la maggior parte sono stranieri che scelgono il Lago di Como per regalarsi una location tranquilla ma nello stesso alla moda, frequentata sempre più da volti noti alle copertine di riviste di tutto il mondo, vicina alla città metropolitana e immersa in un paesaggio lacustre incantevole e ricco di storia, dalla quale si possono raggiungere spiagge e coste meravigliose o le più belle località sciistiche delle Alpi con qualche ora di viaggio. Il brand Lake Como per quanto potrà ancora attrarre clientela di lusso come negli ultimi anni? Da alcuni anni sulle rive del nostro Lago stanno approdando le più prestigiose catene alberghiere mondiali del lusso che offrono servizi impeccabili e attirano la loro clientela habitué. Alcuni storici alberghi del Lago sono nel cassetto dei desideri di grandi gruppi che stanno cercando la location giusta ma faticano ad ottenerla. Dove apre un 5 stelle nascono

tante attività di supporto alla clientela esigente che vuole sfruttare al massimo ogni opportunità che le viene offerta per rendere unico il suo soggiorno sul lago di Como. Alcune volte si rimane così incantati che si decide di acquistare una residenza ed entrare nel libro dei privilegiati. I business plan di strutture ricettive di lusso sono basati su lunghi periodi e questa è una ulteriore garanzia di investimento immobiliare sicuro. Il brand Lake Como è conosciuto a livello globale grazie ai tanti testimonial che si sono innamorati della bellezza del suo lago e l’hanno raccontata al mondo intero. Basti pensare che nonostante la pessima comunicazione fatta all’estero durante il periodo post pandemia, la stagione 2020 - che a fine maggio segnava un -96% - a luglio registrava il 60% di occupancy per arrivare al 100% dalla metà di luglio a inizio settembre grazie alla ritrovata fiducia; per chiudere con un buon 70% di occupazione anche fino a metà ottobre. In soli 2 mesi e stato realizzato il 40% del fatturato

2019. Il risultato è stato realizzato solo con turismo europeo quindi prevalentemente basso spendente e attento a ogni offerta last minute. Sono in ripresa le prenotazioni per il 2021 e ciò rappresenta un segnale di fiducia nel futuro C’è qualcosa che dovrebbe cambiare o migliorare? Potremmo migliorare nella comunicazione e nella promozione di tutto ciò che abbiamo da offrire a chi sceglie Como per la vita o solo per una vacanza. Tornando nell’ambito dell’immobiliare stiamo sentendo la necessità di condividere tutte le nostre conoscenze per consentire ai nostri clienti di muoversi prudentemente, in modo che possano prendere decisioni più informate. Abbiamo sempre condotto la nostra attività sulla base della creazione di relazioni durature e l'unico modo per farlo è dare consigli e raccomandazioni unicamente nell’interesse a lungo termine dei nostri clienti. Questo è ciò che significa essere #yourpartnersinproperty.

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Every property is a dream come true B

uying a property represents a dream come true: the dream of living in a unique place where you can ask time to flow at a slower pace to enjoy the views, nature and history. Lake Como is in the Top Ten of the most sought-after places at international level and it is for this reason that the prestigious Knight Frank group, present on the international real estate market for 110 years with currently 500 offices in over 60 territories around the world and a staff of over 19,000 people, has arrived in Como. It is a pride for La Reale Domus - an agency operating since 2008 and specialized in residential properties on Lake Como - to represent exclusively the Knight Frank brand and offer clients an international platform to promote their properties in the best possible way. The main objective is to represent Lake Como at the Real Estate level by offering luxury properties combined with an impeccable service. We talk about it with Tania Morabito, owner and Sole Director of La Reale Domus | Knight Frank. "The world is changing, many are moving outside the big cities. The luxury market is reacting well. Lake Como with its proximity to Milan means that the investment can be seen as a permanent or temporary life choice or even a vacation location. The real estate market is proving to be a safe investment. In the semester May-October 2020 compared to the same period in 2019, the Knight Frank website has seen a 54% increase in requests from buyers for real estate properties published by the Italian agencies of the group. Most of them are foreigners who choo-

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se Lake Como to treat themselves to a tranquil yet fashionable location, frequented by faces known on the covers of magazines around the world, close to the metropolitan city and surrounded by an enchanting lake landscape rich in history. Where he opens a 5-star hotel, many activities are born to support demanding customers that make their stay on Lake Como unique. Sometimes you are so enchanted that you decide to buy a residence and enter the book of the privileged. In spite of everything, the 2020 season - which at the end of May was -96% - in July recorded 60% occupancy to reach 100% from mid-July to the beginning of September, to close with 70% occupancy even until mid-October. Reservations for 2021 are recovering and this is a sign of confidence in the future. Buying a property represents a dream come true: the dream of living in a unique place where you can ask time to flow at a slower pace to enjoy the views, nature and history. Lake Como is in the Top Ten of the most sought-after places at international level and it is for this reason that the prestigious Knight Frank group, present on the international real estate market for 110 years with currently 500 offices in over 60 territories around the world and a staff of over 19,000 people, has arrived in Como. It is a pride for La Reale Domus - an agency operating since 2008 and specialized in residential properties on Lake Como - to represent exclusively the Knight Frank brand and offer clients an international platform to promote their properties in the best possible way. The main

objective is to represent Lake Como at the Real Estate level by offering luxury properties combined with an impeccable service. We talk about it with Tania Morabito, owner and Sole Director of La Reale Domus | Knight Frank. "The world is changing, many are moving outside the big cities. The luxury market is reacting well. Lake Como with its proximity to Milan means that the investment can be seen as a permanent or temporary life choice or even a vacation location. The real estate market is proving to be a safe investment. In the semester May-October 2020 compared to the same period in 2019, the Knight Frank website has seen a 54% increase in requests from buyers for real estate properties published by the Italian agencies of the group. Most of them are foreigners who choose Lake Como to treat themselves to a tranquil yet fashionable location, frequented by faces known on the covers of magazines around the world, close to the metropolitan city and surrounded by an enchanting lake landscape rich in history. Where he opens a 5-star hotel, many activities are born to support demanding customers that make their stay on Lake Como unique. Sometimes you are so enchanted that you decide to buy a residence and enter the book of the privileged. In spite of everything, the 2020 season - which at the end of May was -96% - in July recorded 60% occupancy to reach 100% from mid-July to the beginning of September, to close with 70% occupancy even until midOctober. Reservations for 2021 are recovering and this is a sign of confidence in the future.



PEOPLE

FEDERICA CORTI

L'arte è Vita di Daria Mladenova foto Augusto Mornata

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invito di un ritratto, così comincia il libro di Fernanda Isacchi sulla storia di Caslino D'erba. Inizia con una figura di grande spessore umano e di incredibile cultura: la signora Teresa Carini Castelletti, raffigurata in un quadro di prestigioso valore, nato dalla scuola dell’Hayez, e oggi di proprietà della famiglia Corti di Caslino. Giovane e ricca comasca, era andata sposa al nobile Cesare Castelletti, trasferendosi a Palazzo Pecori. Donna di singolare personalità, si era saputa affermare nel panorama politico dell’epoca per le sue notevoli capacità, per saggezza e lungimiranza. Era riuscita a conquistarsi la fiducia dell’intero paese, tanto da essere conosciuta da tutti come la Sindachessa. Nelle Giornate d'Autunno, storico evento organizzato dal FAI Giovani di Como il 24 e il 25 ottobre 2020, Palazzo Pecori-Castelletti ha aperto le sue porte ai visitatori e la Sindachessa è tornata, dopo quarant’anni di assenza, a muovere le sue vesti tra le stanze. Il ritorno è stato possibile grazie alla gentile concessione della famiglia Corti, di cui l'artista Federica Corti si pone a rappresentanza. La stessa ha sposato con entusiasmo l’iniziativa, in quanto da sempre affascinata dal messaggio che esso rappresenta: l’emancipazione femminile. Ma chi è realmente Federica Corti? È un’artista, una mamma e una giovane imprenditrice. Una figura poliedrica, emergente nel panorama artistico che vanta molti progetti innovativi, alcuni derivanti da una stretta collaborazione con Divulgarti, molti in ambito letterario e perfino nel settore agricolo.

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Con particolare attenzione a quest’ultimo, è Federica stessa a raccontarsi. Il progetto consiste nel recupero di un antico rustico di inizio ‘900, recentemente ristrutturato. Si tratta di un ritorno all’antico, alla tradizione, alla storia, ma con uno sguardo al futuro. Il crotto si trova in Via per il Palanzone a Caslino d' Erba. Con il suo autentico cotto lombardo, le travi a vista e le porte antiche assume un valore storico, oltre che emotivo. È immagine non solo della storia della Brianza, ma anche di quella della mia famiglia. L’idea è di seguire tutte le fasi della produzione del vero Caprino di Caslino d’Erba, dalla lavorazione alla vendita. Non solo, ma avrà anche un valore artistico. Un luogo insomma che trasuderà storia, tradizione e soprattutto arte, perché l'Arte è vita. A proposito di arte, in cosa consiste la Tua Arte? La mia arte muove dalla fotografia, la quale si fonde con la poesia: tutto parte da un autoscatto, dove ci sono io e dentro c'è il mio mondo. La fotografia diventa mezzo di comunicazione, in quanto inserita in corpi diversi e trattata con materiali differenti. Un vero e proprio connubio di emozioni, una poesia per l'appunto. Lo scatto diventa opera d'Arte, oggetto di design e racconta una storia. Si tratta, quindi, di un’artista surreale e concettuale allo stesso tempo, che si pone come figura reale al di fuori della realtà, in grado di destare interesse sia sul piano artistico che su quello imprenditoriale e a cui non si può che augurare il meglio.


Nella pagina precedente, "Fuse", l'arte di Federica Corti; in questa pagina, l'antico crotto, simbolo di innovazione e l'artista Federica Corti presso il rustico di famiglia

On the previous page, "Fuse", the art of Federica Corti; on this page, the ancient crotto, symbol of innovation and the artist Federica Corti at the family rural property

Art is life M

s. Teresa Carini Castelletti, known as '’Sindachessa’' (the Mayor), was certainly the undisputed protagonist of Giornate d'Autunno (Autumn Days), organized by FAI - Gruppo Giovani di Como, held on 24 and 25 October 2020 and which allowed

the first exclusive opening of the ancient eighteenth-century residence located in Caslino d'Erba, in the province of Como: the wonderful Villa Pecori-Castelletti. Young and rich woman from Como, bride of the noble Cesare Castelletti, a lady with a uni-

que personality, she was able to assert herself in the political scene of the time, winning the trust of the inhabitants of Caslino d'Erba. A person still kept alive by a painting of prestigious value, born from the school of Hayez, which on the occasion of the exclusive opening of Palazzo Pecori has returned to its original place, thanks to the concession of the Corti family of Caslino, which owns it, and of which the artist Federica Corti is a representative. And who better than Federica Corti could enthusiastically embrace such an initiative: artist, mother and young entrepreneur, a versatile personality, emerging in the artistic scene and boasting many innovative projects also in the literary and agricultural business. It is precisely in this sector that part of the ideology of this extrovert mind is concentrated, in fact, that from the ancient, from tradition, from history turns its gaze to the future. An ancient farmhouse of the 20th century, recently renovated, will in fact become a symbol of all the phases of the production of the real Caprino di Caslino d'Erba, in which the Corti family has long specialized, in a scenario totally inspired by art and tradition. Federica Corti is a surreal and conceptual artist who, through photography, creates a connection with poetry and history. The shot becomes a work of art and a design object, able to tell a story and thus becoming a real extrasensory means of communication.

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TERRITORIO

Villa Pecori La rinascita di Daria Mladenova foto Fabrizio Tabone

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on vi è maggiore verità del fatto che più si cerca la bellezza ovunque e più la si trova sotto casa, dove proprio non ci si sarebbe aspettati. Così è avvenuto a Caslino d’Erba, un piccolo paesino di montagna in provincia di Como, che si è riscoperto teatro di grandi vicende storiche e meta di altissime personalità. In particolare, le vicende di cui vi renderemo edotti hanno avuto quale comune scenografia un’antica dimora storica situata in centro paese: la magnifica Villa Pecori-Castelletti. L’edificio sorge sui resti di un castello medievale, che all’epoca era quello di Castellino maggiore. Nel Medioevo infatti c’erano due nuclei: Castellino maggiore, ossia l’odierno Caslino, e Castellino minore, di cui oggi unica testimonianza resta la Chiesa di San Calocero. All'interno l’edificio contiene meravigliosi affreschi, che l’allora storico dell’arte del Ministero per i Beni

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Culturali e Ambientali, Dr. Mulazzani, ha attribuito al pittore Filippo Comerio (17471827) e sono quindi databili alla fine del 1700. Quest'ultimo, originario di Locate Varesino, nel comasco aveva operato ben poco. Era divenuto però molto famoso in tutta Italia e soprattutto a Faenza, dove si era affermato come uno dei più grandi decoratori della ceramica faentina (tanto che il verde utilizzato dallo stesso sullo smalto bianco della maiolica venne battezzato “verde Comerio” in suo onore e consisteva in un verde brillante trasparente su tracciato nero di manganese). Tra le altre influenti personalità che hanno dato lustro al Palazzo, ritroviamo Antonio Morello, che edificò nel 1716 una filanda e un filatoio molto avanzati, in grado di produrre una notevole quantità di seta non solo per 4 o 5 mesi come da consuetudine, ma per tutto l’anno.


Nella pagina precedente, il quadro della Sindachessa; in questa pagina, sopra, Primavera (affresco di Filippo Comerio), sotto, stemmi delle antiche famiglie di Palazzo Pecori e tondo degli Sforza On the previous page, the painting of the Sindachessa; on this page, above, Primavera (fresco by Filippo Comerio), below, coats of arms of the ancient families of Palazzo Pecori and tondo degli Sforza

In seguito la proprietà passò ai Bonfiglio e poi ai Castelletti, tra cui merita un'importanza particolare la sig.ra Teresa Carini Castelletti, conosciuta come la Sindachessa: donna di grande personalità e prestigio, nonché punto di riferimento per l'intero paese. La figlia, Placida Castelletti, sposò poi il Cav. Enrico Pecori, inventore nel 1891 del Triciclo a vapore, esposto oggi al Museo dell'Automobile di Torino, nella sala riservata ai precursori. L’edificio è di proprietà del Comune di Caslino d’Erba, a seguito della donazione fatta nel 1985 dall’ultima proprietaria, Angelina Colombo Pecori. Di recente, il fascino della Villa ha portato alla fondazione di un Comitato, denominato Per la Rinascita di Palazzo Pecori, che ha preso a cuore l’obiettivo di recuperare e salvaguardare un bene tanto prezioso. Ciò soprattutto in collaborazione con l’ammi-

nistrazione comunale, di cui si fa rappresentante il vicesindaco Marco Colombo. Il primo importante risultato di tale collaborazione ha portato ad un incontro con i rappresentanti del FAI – Gruppo Giovani di Como, con i quali è stato possibile avere una prima apertura in esclusiva con visite guidate, nelle date del 24-25 ottobre 2020, in cui si sono registrati oltre 500 visitatori. Palazzo Pecori è un bene storico unico nel suo genere, in quanto l'aspetto trascurato dell'esterno contrasta totalmente con la ricchezza, seppur defraudata, degli interni. Possiede una storia millenaria, che si respira sin da subito e proprio in virtù di questo passato poco conosciuto, si sente la necessità di riportare in auge questa antica dimora. Come dice Manzoni, infatti, la storia è una guerra contro il tempo, in quanto chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato.

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Da sinistra, la Sala Consiliare, l'orologio, dettaglio del Cortile rustico, facciata di Palazzo Pecori e il Triciclo a vapore di Enrico Pecori custodito al Museo dell'Automobile di Torino From left, the Council Hall, the clock, detail of the rural courtyard, facade of Palazzo Pecori and the steam tricycle by Enrico Pecori kept at the Automobile Museum of Turin

Villa Pecori The rebirth C

aslino d'Erba, a small mountain village in the province of Como, has rediscovered itself as a theater of great historical events and a destination for important personalities, with a particular setting in the historic Villa Pecori-Castelletti. 18th century villa, built on the ruins of the ancient castle of Castellino Maggiore, inside it contains wonderful frescoes, attributed by the former art historian of the Ministry for Cultural and Environmental Heritage, Dr. Mulazzani, to the painter Filippo Comerio (1747-1827), known for the decoration of majolica tiles. But he was certainly not the only great personality to have laid his foot in the wonderful structure. Among the most influential personalities, there is Antonio Morello, who built the first spinning mill and spinner in 1716 able to produce considerable quantities of silk throughout the year; Mrs. Teresa Carini Castelletti, known as the Sindachessa ("the Mayor"), held in high esteem by the people of Caslino; Cav. Enrico Pecori, motor ra-

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cing pioneer and inventor of the Steam Tricycle (1981), now kept at the Automobile Museum of Turin. Palazzo Pecori-Castelletti is currently owned by the Municipality of Caslino d'Erba, following the donation made by the last owner, Angelina Colombo Pecori, in 1985. Recently abandoned for a long time, the charm of the Villa has led to the foundation of a Committee, called "Per la Rinascita di Palazzo Pecori" (For the Rebirth of Palazzo Pecori), which focused on the objective of recovering and safeguarding such a precious property: an objective made possible also thanks to the collaboration of the municipal administration, of which the deputy mayor Marco Colombo is the representative. A first result was achieved thanks to the meeting with representatives of FAI - Gruppo Giovani di Como, with whom it was possible to make an exclusive first opening with guided tours, on October 24 and 25, 2020, and which allowed many visitors to enjoy a beauty that is still so hidden.


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TERRITORIO

RITA BARGNA

Una vita per il merletto di Marina Moretti foto Francesco Corbetta

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a passione per il merletto è nata per Rita Bargna in famiglia, dalla mamma e dalle zie, ed è stata coltivata per oltre settant’anni, sia come ideatrice di pezzi unici, sia come collezionista di pizzi e ricami, sia come insegnante di questa antica e nobile arte che valorizza le attitudini per il lavoro e la creatività femminile. Nel corso degli anni, ha curato l’allestimento di decine di mostre in Italia e all’estero e ha rappresentato l’Italia nei congressi dell’Oidfa di Nottingham, Lund, Praga e Atene con rassegne di pezzi personali contrassegnati dalla ricerca di nuove soluzioni stilistiche e formali. Oggi è ritenuta una delle maggiori collezioniste italiane. Recentemente ha curato la mostra “Antiche e Amate Trine” presso il Cortile delle Ortensie a Cantù. Una vita spesa per il merletto che ha portato a un importante premio. Il 26 Ottobre 2020, Rita Bargna ha ricevuto il riconoscimento di "MAM - Maestro d'Arte e Mestiere" per il Merletto dalla Fondazione Cologni. Che significato ha avuto per lei questo riconoscimento? E' stato un immenso piacere e onore ricevere questo premio dedicato alle eccellenze italiane dell'artigianato. Un tributo al talento e al saper fare dei nostri grandi artigiani, perché questo patrimonio straordinario, che rappresenta l'anima stessa dell'Italia, non vada perduto e sia trasmesso al futuro. Tornando indietro nel tempo, come è nata questa passione? La passione per l'antica arte del merletto nacque da bambina; a cinque anni mia mamma Anna Giuseppina Parolo, iniziò ad insegnarmi i primi rudimenti. Sia lei che le sue tre sorelle, Pierina, Maria e Ines, erano mer-

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lettaie. Ho coltivato per tutta la vita questa disciplina, come ideatrice ed esecutrice di pezzi unici, insegnante, curatrice di mostre e collezionista di merletti e ricami. I merletti eseguiti da me sono circa 300, mentre i manufatti della mia collezione (Collezione Merletti d'Arte), iniziata nel 1975 sono circa 3.000 senza confini di scuole e di Paesi, provenienti, oltre che dall'Italia, da Francia, Belgio, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Svizzera, Malta e Russia: veli neri e bianchi, bordi, vesti e arredi sacri per la S. Messa, tovaglie, fazzoletti e lenzuola con merletti e ricami, che si estende dal Seicento ai giorni nostri. Il merletto ha una lunga tradizione soprattutto a Cantù. E’ ancora di moda? Come renderlo più innovativo? Il merletto di pregio fatto a mano potrebbe essere valorizzato maggiormente dagli stilisti, potrebbe essere utilizzato nell'alta moda al posto del pizzo meccanico. Un altro uso potrebbe essere quello per i veli da sposa, per i quali solitamente si utilizza merletto o tulle industriale. Quali sono i pezzi più significativi della mostra “Antiche e Amate Trine”? In mostra erano presenti circa sessanta merletti ideati non per essere utilizzati, ma per essere esposti come opere d'arte. Il principale è la riproduzione in merletto di Cantù della “Copertina di Evangelario” di Ariberto da Intimiano custodito nel Tesoro del Duomo di Milano, eseguito da me nel 2006/2007 per il millenario della Basilica di S. Vincenzo in Galliano a Cantù. Un altro merletto storico è la riproduzione dell'interno della stessa Basilica di Galliano, sempre eseguito 2006/2007.


A life for lace T

he passion that Rita Bargna had for lace was born in her family, from her mother and aunts, and has been coltivated for over seventy years, both as a creator of unique pieces, as a collector of lace and embroidery, and as a teacher of this ancient and noble art that enhances women's attitudes to work and creativity. Over the years, she has curated dozens of exhibitions in Italy and abroad and has represented Italy at the Oidfa congresses in Nottingham, Lund, Prague and Athens with exhibitions of personal pieces marked by the search for new stylistic and formal solutions. Today she is considered one of the major Italian collectors. Recently she curated the exhibition "Antiche e Amate Trine" at the Cortile delle Ortensie in Cant첫. A life spent for lace that has led to an important award. On October 26, 2020, Rita Bargna received the "MAM - Maestro d'Arte e Mestiere" award for Lace by the Fondazione Cologni. What did this award mean to you? It was an immense pleasure and honor to receive this award dedicated to the Italian excellence of craftsmanship. A tribute to the talent and knowhow of our great artisans, so that this extraordinary heritage, which represents the true soul of Italy, will not be lost and will be passed on to the future. Going back in time, how was this passion born? The passion for the ancient art of lace was born when I was a child; at the age of five my mother, Anna Giuseppina Parolo, began to teach me the basics. Both she and her three sisters, Pierina, Maria and Ines, were lacemakers. I have cultivated this discipline for all my life, as a creator and executor of unique pieces, teacher, curator of exhibitions and collector of lace and embroidery. The laces I made are about 300, while the artifacts of my collection (Collezione Merletti d'Arte), started in 1975, are about 3,000 without borders of schools and countries, coming from Italy, France, Belgium, England, Spain, Portugal, Switzerland, Malta and Russia: black and white veils, borders, clothes and sacred furnishings for the Holy Mass, tablecloths, handkerchiefs and sheets with lace and embroidery, which extends from the seventeenth century to the present day.

Lace has a long tradition especially in Cant첫. Is it still fashionable? How to make it more innovative? The valuable handmade lace could be enhanced by designers, it could be used in high fashion instead of mechanical lace. Another use could be for bridal veils, for which usually lace or industrial tulle is used. What are the most significant pieces of the exhibition "Antiche e Amate Trine"? In the exhibition there were about sixty lace designed not to be used, but to be exhibited as works of art. The main one is the reproduction in Cant첫 lace of the "Copertina di Evangelario" by Ariberto da Intimiano kept in the Treasure of the Cathedral of Milan, made by me in 2006/2007 for the millennium of the Basilica of S. Vincenzo in Galliano in Cant첫. Another historical lace is the reproduction of the interior of the same Basilica of Galliano, also made in 2006/2007.

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Quando l'Italia fa scuola nel mondo

Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, ph. Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, ph. Emanuele Zamponi

di Alessandra de Nitto

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da poco in tutte le librerie italiane e online il nuovo volume della fortunata collana “Mestieri d’Arte”, a cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte con Marsilio Editori. Si tratta del libro di Alba Cappellieri e Matteo Pirola I talenti italiani. Mente, mano, macchina, dedicato allo storico rapporto tra alto artigianato e cultura del progetto in Italia. Il lavoro è frutto di una lunga, articolata e originale ricerca, condotta da due noti docenti del Politecnico di Milano. Alba Cappellieri è Professore Ordinario al Politecnico, dove dirige il Master internazionale in Fashion Accessories Design e il Master in Fashion

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Direction: Brand & Product Management del Milano Fashion Institute. È autrice di ricerche e pubblicazioni sul tema della design driven innovation e ha curato mostre internazionali sul design del prodotto e del gioiello. Matteo Pirola è docente, presso lo stesso Ateneo, di Architettura degli Interni, Storia del Design e Arti Contemporanee in varie Università e Scuole di Design. Autore per l’editoria, curatore indipendente e consulente per l’impresa, svolge attività di ricerca, progetto e critica sulla contemporaneità di arte, design, architettura. Grazie a un apparato iconografico straordinario e a una narrazione

molto efficace e coinvolgente, il volume approfondisce in modo inedito il tema del rapporto vitale tra cultura del progetto, alto saper fare e imprenditorialità, che ha storicamente trovato terreno più che mai fertile nel nostro Paese. “Associare il design e la produzione creativa all’eccellenza italiana è semplice e immediato. Meno immediato è invece scorgere, in questo panorama vitale e creativo composto da progettisti, imprenditori, art directors, artisti e visionari [...] quell’elemento differenziante che riporta sempre a una dimensione umana ogni idea innovativa: l’artigianato - il mestiere d’arte italiano


Marta Cucchia - Federico Pepe, Mandorlato, ©Laila Pozzo per Doppia Firma, MFCC, FCMA, Living

Formafantasma, Autarchy, Rossana Orlandi Gallery, 2010, ©Luisa Zanzani

Carlo Mollino, tavolo Reale, 1947, oggi prodotto da Zanotta, courtesy Zanotta

innerva e permea di senso il sistema del design che si identifica nel nostro Paese”, scrive Franco Cologni nella sua Prefazione a questo libro. E Michele De Lucchi, architetto e designer, autore di una illuminante nota introduttiva, afferma: “Il successo dell’Italian Design nel mondo deriva da una miscela unica e straordinaria di componenti quali individualismo e cooperazione, sensibilità e razionalità, know how e sperimentazione, estetica classica e trasgressione; il tutto coniugato grazie al genio di designer e imprenditori. Ma l’innegabile prestigio del design italiano non sarebbe stato possibile senza

Giordano Viganò, Giacomo Moor, Kit del legnamè, ©Laila Pozzo per Doppia Firma 2016, Fondazione Cologni, Living Corriere, Yoox

il fondamentale contributo di altre grandi personalità, i maestri artigiani. La loro storia è parte integrante di questa storia italiana del design e come tale merita grande attenzione”. Un libro scritto con cura artigianale e con spirito progettuale, che getta luce su una serie di connessioni fertili e suggestive, ricostruendo i ritratti e le opere dei grandi maestri, fino agli attuali protagonisti del progetto e del saper fare, con le più innovative declinazioni e le nuove sensibilità verso l’ambiente, il riuso, il riciclo dei materiali, la sostenibilità. La pubblicazione è stata realizzata grazie all’importante contri-

buto di Allianz Bank Financial Advisors, che condivide la missione e i valori del progetto a favore dello sviluppo dell’eccellenza e del talento italiano. Presso il Salone d’Onore della Triennale di Milano si è svolta la presentazione in anteprima alla stampa e al pubblico su invito, con un parterre d’eccezione formato da designer, maestri artigiani, autoproduttori, studenti, studiosi e appassionati delle arti applicate: un vivace momento di confronto e scambio fra diverse generazioni e visioni di un tema affascinante, al quale l’Italia ha da sempre offerto protagonisti ed esperienze che hanno fatto scuola nel mondo.

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Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi, poltrona Joe Sofa, progetto 1970, produzione Poltronova, 1971, courtesy Museo del Design Italiano, Triennale Milano

When Italy

is an example for the world

Jonathan De Pas, Donato D’Urbino, Paolo Lomazzi e Carla Scolari, poltrona gonfiabile Blow, Zanotta,1967, Courtesy Zanotta

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he new volume of the successful "Mestieri d’Arte" series, edited by the Cologni Foundation with Marsilio Editori, is finally available in all Italian bookstores and online: curated by Alba Cappellieri and Matteo Pirola, the books is dedicated to the “Italian talents”, evoking the relationship between mind, hand, and machine, and highlighting the historical relationship between high craftsmanship and design in Italy. The work is the result of a long, articulated and original research conducted by two wellknown professors of Milan’s Politecnico University. Alba Cappellieri is Full Professor at the Design faculty, where she directs the international Master in Fashion Accessories Design and the Master in Fashion / Brand & Product Management of the Milano Fashion Institute. She is the author of several publications on the theme of design-driven innovation and has curated succesful exhibitions on product and jewellery

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Alessandro Mendini, Poltrona di Proust, Alchimia, 1978, courtesy Museo del Design Italiano, Triennale Milano

design. Matteo Pirola is a lecturer at the same University, specialised in Interior Design, History of Design and Contemporary Arts. An independent curator and a business consultant, he carries out research, design and criticism on the contemporaneity of art, design, architecture. Thanks to an extraordinary iconographic apparatus and a very effective and engaging narrative, the volume explores in an unprecedented way the theme of the vital relationship between project, skilled know-how and entrepreneurship, which in Italy has historically found a very fertile ground. "Associating design and creative production with Italian excellence is simple and immediate. On the other hand, it is less immediate to see, in this vital and creative panorama made up of designers, entrepreneurs, art directors, artists and visionaries [...] that differentiating element that always brings every innovative idea to a human dimension:


Tapio Wirkkala, vasi Bolle, Venini, 1966, Archivio Fotografico Venini S.p.A; Pino Tovaglia, Parola Amore, Bottega Ghianda, 1959, ©Gilles Dalliere e Richard Alcock; copertina del volume; Ettore Sottsass, vaso Rocchetto e vaso Calice, serie Bianco / Nera, Bitossi 1958, ©Delfino Sisto Legnani; Michele De Lucchi e Giancarlo Fassina, lampada Tolomeo, Artemide, 1987, ©Studio Ballo&Ballo, Milano

craftsmanship - the Italian manual talent that underpins and permeates the meaning of the design system, so pivotal for our country”, writes Franco Cologni in his preface to this book. And Michele De Lucchi, architect and designer, author of an inspiring introductory note, states: "The success of Italian Design in the world derives from a unique and extraordinary blend of components such as individualism and cooperation, sensitivity and rationality, knowhow and experimentation, classical aesthetics and transgression; all combined thanks to the genius of designers and entrepreneurs. But the undeniable prestige of Italian design would not have been possible without the fundamental contribution of other great personalities: the master craftsmen. Their history is an integral part of Italian design and as such deserves great attention”. A book “artisanally” written

pursuing an evolutive vision, which sheds light on a series of fertile and inspiring connections, reconstructing the portraits and works of some great masters, with the most innovative and new sensitivities towards the environment, reuse, recycling of materials, sustainability. The publication was made possible thanks to the important contribution of Allianz Bank Financial Advisors, which sustains the development of Italian excellence and talent. The presentation to the press and the public took place at the Salone d'Onore of the Milan Triennale, with an exceptional parterre made up of designers, master craftsmen, producers, students, scholars and lovers of applied arts: a lively moment of confrontation and exchange between different generations and visions of a fascinating theme, to which Italy has always offered protagonists and experiences that have taught the world.

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ROBERTO SIMONE Governatore Lions del Distretto 108 Ib1, con la moglie Anna The DG 108Ib1, with his wife Anna

Uniti nella Solidarietà e nella Diversità di Rosaria Casali foto R.C., Archivio Lions

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uest’anno la carica di Governatore Distrettuale dei Lions, l’organizzazione di club di servizio più grande al mondo che conta 1.400.000 soci (di cui 39.000 in Italia con 1.300 club), fondata nel 1917 dall'imprenditore-filantropo Melvin Jones, il cui agire può essere riassunto nel motto “We Serve”, è ricoperta dal noto avvocato comasco, Roberto Simone, che incontriamo via web come i tempi richiedono. Governatore Simone quali sono le motivazioni che sono alla base della sua responsabilità lionistica, considerata la sua professione e i numerosi impegni sociali? Provengo da una famiglia socialista nella quale mi è stato insegnato e inculcato il Dovere (con la D maiuscola), la solidarietà, la difesa dei deboli, l’aiuto ai bisognosi, la partecipazione alla vita sociale. Il mio percorso solidaristico e il mio impegno sociale sono iniziati entrando nel consiglio dell’ECA, ente comunale assistenza, che aiutava le famiglie, i poveri e bisognosi portando loro cibo, latte per i bambini, carbone per il riscaldamento. Ho continuato nella sanità ove sono stato nominato dal Prefetto di Como nel consiglio di amministrazione prima e vice presidente poi dell’Ospedale Sant’Anna e della USSLASL; ho partecipato alla costituzione della classe Tusann e Fioeu 1943 dell’Associazione La Stecca assumendone la Presidenza, avendo gli stessi scopi e finalità e ho cominciato a collaborare con i Lion e le altre

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associazioni di servizio. Sono riuscito con il senso del Dovere e l’abnegazione al servizio a svolgere tutti i miei compiti con impegno, con ottimi risultati, senza dimenticare la mia famiglia la quale mi ha sempre supportato e aiutato. Tutte queste attività però non mi soddisfacevano totalmente perché essenzialmente locali ed ho accettato di entrare nei LION per la sua internazionalità e per il suo servire a 360 gradi con gratuità fraterna; dovevo mettermi al servizio del prossimo, dell’intera comunità che soffre, iniziare questa nuova esperienza e portarla a termine; ed è ciò che ho fatto e sto facendo; tutto ciò non mi pesa, mi dà una maggiore carica ogni giorno, mi fa sentire soddisfatto e realizzato, mi sento vivo e la sera vado a letto sereno e con gioia per aver fatto il mio Dovere e fiducioso di aver lasciato un segno positivo per il miglioramento della società e delle nuove generazioni. Quali sono le cause umanitarie globali e locali che i Lions affrontano? Lions Club International affronta le problematiche con una visione a 360 gradi nelle aree della salute, dell’ambiente, della scuola, dei giovani e della comunità; dopo la lotta alla cecità, al diabete, al morbillo, oggi sicuramente la più importante è quella contro il cancro infantile. Troppo spesso ci si dimentica l'intrinseca ed estrinseca devastazio-


Superati i 6 milioni di Euro in azioni di servizio umanitario per aiutare cittadini e istituzioni durante l'emergenza Covid-19 Over 6 million euros in humanitarian service actions to help citizens and institutions during the Covid-19 emergency

ne che tali malattie portano prima al bimbo e poi ai genitori ed alla famiglia tutta. Localmente oggi non possiamo e non dobbiamo fare altro se non obbligatoriamente combattere direttamente COVID 19 e indirettamente tutte le problematiche relate, dalle nuove povertà, alla fragilità di giovani ed anziani che vedono nell'isolamento lo spettro di una vita che forse non sarà mai più bella come era prima della pandemia. Il Presidente Internazionale Jung Yul Choi afferma: “Ognuno dei 1.4 milioni di soci Lions è diverso dagli altri. Le differenze sono la nostra forza. Ci rendono speciali. Ci rendono Lions”. Qual è il suo pensiero? Servire nelle diversità è il motto del nostro Presidente internazionale che vede nelle peculiarità intrinseche di ogni socio il propellente per far scoppiare quella bomba positiva che per propagazione, per emulazione, porta tutti ad impegnarci per aiutare gli altri. Tutti devono attraverso il nostro esempio associativo e personale innamorarsi di queste diversità portando la goccia che insieme alle altre crea il mare, il mare del servizio. Servire nella diversità significa, mutuando il messaggio del Global Membership team distrettuale, far capire che i Lions non sono più solo i ricchi signori seduti a tavola, ma sono donne e uomini di ogni ceto sociale. Pensate che la tanto affabulata quota as-

sociativa è pari a 3 caffè alla settimana, servono dando il meglio di loro stessi, della loro professionalità, magari sfruttando, attraverso i club di scopo, hobby comuni o appartenenza a gruppi. Non vorrei sconvolgere tutti, ma facciamo un pochino di gossip… pensate abbiamo anche club di motociclisti, di esperti di fuori strada che stanno mappando le strade bianche con la protezione civile e chi si incontra solo via WEB. Cosa sono i service? Dicasi service, azioni di servizio per concretizzare il lavoro dei Lion e la loro attività; Service che possono essere onerosi, raccolta fondi, o di opinione, cercando di essere opinion leader come in occasione dell'uso obbligatorio del casco, livello nazionale, o come nel caso dei seggiolini anti abbandono, promossa dal Club Varese Insubria con il DO Giancarla Mantegazza. LCIF, la fondazione internazionale nata nel 1968 interviene a sostegno di progetti umanitari e in caso di emergenza e di catastrofi, ha in corso la raccolta fondi Campagna 100. In cosa consiste? L'obiettivo è talmente presuntuoso che servirebbe una intera giornata solo per parlare della Campagna 100. Ringrazio il DO Gabriele Necchi che si impegna in modo esemplare. La sfida è raccogliere entro la fine del prossimo anno associativo, giugno 2022, 300 milioni di dollari per combattere: Fame, Diabete, Cancro infantile, aiutare i Giovani, Vista,

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Le aree dei Service: Scuola, Salute, Ambiente, Giovani, Comunità. The Service areas: School, Health, Environment, Youth, Community LCIF Campagna 100, le cause umanitarie: Vista, Giovani, Soccorso in casi di disastri, Opere umanitarie, Diabete, Fame, Ambiente, Cancro pedriatrico. LCIF Campaign 100 Humanitarian Causes: Sight, Youth, Disaster Relief, Humanitarian Work, Diabetes, Hunger, Environment, Pedriatric Cancer

Ambiente, Assistenza, Calamità, Cause Umanitarie. Durante l’epidemia è encomiabile l’aiuto che i Lions e la Fondazione hanno dato nella prima fase e che continuano a dare tutt’ora. A partire dagli oltre 6 milioni di euro, di cui 3.4 destinati alle apparecchiature medicali per strutture sanitarie, tra cui una postazione completa per la terapia subintensiva, 40 respiratori polmonari, 1.6 milioni per i DPI, 1 milione di euro destinati agli interventi di spesa solidale. Quali saranno i prossimi interventi? Il lavoro dei Lion sicuramente non è per la prima linea eccezion fatta per i Soci medici ed infermieri e personale sanitario, ma diventa basilare nella lotta alla devastazione che il virus lascia. Come consiglio nazionale dei Governatori abbiamo proposto un’azione di servizio, service che affronta le fragilità odierne: lavoro, famiglia, nuove povertà. Come distretto gli avanzi di bilancio sono stati ripartiti in donazione alla LCIF e alla costituzione di un fondo per affrontare la fame. Vorrei ricordare la possibilità per tutti di contribuire anche con poco alla raccolta fondi di LCIF. Questi fondi diventano poi leve eccentriche per sostenere il territorio. Un esempio: ho potuto vedere in funzione la Macchina della tosse, donata da LCIF alla casa di Gabri, Comunità Socio Sanitario per neonati e bambini affetti da patologie rare ad alta complessità sita in Rodero, dando un grande aiuto alla loro vita. I Lions sono noti per il proprio impegno a favore dei non vedenti. Fiore all’occhiello il centro di addestramento cani guida Lions di Limbiate. Come dare un aiuto? Molteplici le possibilità di sostenere il Servizio cani guida dei Lion, dalla donazione all'impegno personale, mi spiego. Donazioni, basta andare sul sito dell'associazione ed e possibile donare. Sono fortemente convinto che quando le persone come nel caso dei cani guida vedono quello che facciamo subito scatta la voglia di

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essere uno di noi. Ho voluto quest'anno un grande sviluppo per le pubbliche relazioni, grazie al DO Alberto Frigerio proprio perché sono convinto che oggi se si vuole esistere si deve con modo e maniera far parte del mondo anche virtuale; guardate la nostra pagina social in FB e vedrete come i cani guida siano sempre tra i più cliccati. Donare un cane addestrato può essere per il club e la comunità la possibilità di lavorare insieme. Una grande possibilità è impegnarsi come Puppy Walker... ossia far crescere il cucciolo e poi riportarlo al centro per l'addestramento. Comunque vi invito a Limbiate per Vedere con i Vostri occhi questa eccellenza. Quale messaggio vorrebbe dare ai Leo? Ho scelto di aggiornare i miei officer legati a questa importante collaborazione con i giovani e sono felice di vederne i positivi risultati. Siamo passati da progetto Leo, un service dei Lion, ad un rapporto di collaborazione forse ora anche troppo sbilanciato a favore degli stessi Leo. Non dimentichiamo il grande sostegno economico che il Distretto Lion eroga al Distretto Leo e la possibilità anche per i Leo di fare service con LCIF. Durante l'ultima assemblea d'autunno il Presidente Leo Andrea Barindelli ha tenuto una dotta relazione su punti di forza, i service e punti di debolezza, la carenza soci. Quest'anno sono certo dopo molti anni nasceranno nuovi Club Leo proprio in ottemperanza al protocollo Leo Lion. Insieme si può, si deve, si progetta il futuro. Ha un sogno che vorrebbe realizzare nel corso del suo mandato? Non vi è sogno che la caparbietà dei Lion non renda realtà. Pensate solo cosa può aver significato il sapere che OVUNQUE VI SIA UN BISOGNO, LI CI SONO I LION. Quindi non sogni ma la certezza che insieme potremo crescere numericamente e qualitativamente e con il contributo di tutti sia materiale che intellettuale provvederemo a continuare a fare service straordinari per il bene dell’umanità.


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United in Kindness and Diversity T

his year the position of District Governor (DG) of Lions, the world's largest service club organization with 1,400,000 members (of which 39,000 in Italy with 1,300 clubs), create over 100 years ago by Melvin Jones, whose actions can be summarized in the motto "We Serve", is held by the wellknown lawyer from Como, Roberto Simone, who we met via web as the times demand. Governor Simone what are the motivations behind your lyonistic responsibility, considering your job and your several social commitments? I come from a socialist family in which I was taught and encouraged the Duty (with a capital D), solidarity, defense of the weak, helping the needy, participation in social life. My path of solidarity and my social commitment began when I joined the council of the ECA, a municipal assistance body, which helped families, people in need and the poor by bringing them food, milk for the children, and coal for heating. I continued in health care where I was appointed by the Prefect of Como in the board of directors first and then vice-president of the Sant'Anna Hospital and the USSL-ASL; I participated in the establishment of the Tusann and Fioeu 1943 class of the Association La Stecca taking over the presidency, having the same aims and purposes and I began to collaborate with the Lion and other service associations. I succeeded with a sense of Duty and self-sacrifice in service to carry out all my tasks with commitment, with excellent results, without forgetting my family which has always supported and helped me. However, all these activities did not totally satisfy me because they were essentially local and I accepted to join the LION because of its internationality and its 360° service with fraternal gratuity; I had to put myself at the service of my neighbor, of the entire community that suffers, to begin this new experience and to complete it; and this is what I have done and I am doing; all this is not a burden for me, it gives me a greater energy every day, it makes me feel satisfied and fulfilled, I feel alive and in the evening I go to bed calm and joyful for having done my Duty and confident that I have left a positive sign for the improvement of society and the new generations. What are the global and local humanitarian causes Lions face?

Lions Club International addresses the issues with a 360-degree vision in the areas of health, environment, school, youth and community; after the fight against blindness, diabetes and measles, the most important one today is the fight against childhood cancer. Too often we forget the intrinsic and extrinsic devastation that such diseases bring first to the child and then to the parents and the whole family. Locally today we cannot and must do nothing more than fight COVID 19 directly and indirectly all the related problems, from new poverty to the fragility of young and old who see in isolation the spectrum of a life that perhaps will never be as beautiful as it was before the pandemic. International President Jung Yul Choi says, "Each of the 1.4 million Lions members is different. Differences are our strength. They make us special. They make us Lions. What are your thoughts? Serving in diversity is the motto of our international president, who sees in each member's intrinsic particularities the propellant to detonate that positive bomb that by emulation leads everyone to strive to help others. Everyone must, through our associative and personal example, fall in love with these diversities, bringing the drop that together with the others creates the sea, the sea of service. Serving in diversity means, borrowing the message of the District Global Membership team, to make people understand that Lions are no longer just the rich gentlemen sitting at the table, but they are women and men from all social classes, think that the highly talked of membership fee is 3 coffees a week, they serve giving the best of themselves, of their professionalism, maybe exploiting, through purpose clubs, common hobbies or group membership. I don't want to upset everybody, but let's do a little gossip... think we also have bikers' clubs, off-road experts who are mapping the white roads with the civil protection and those who meet only via WEB. What are the services? We call it service, service actions to realize the work of the Lions and their activity; services that can be onerous, fundraising, or opinion raising, trying to be opinion leaders as in the mandatory use of the helmet, national level, or as in the case of the anti abandonment seats, promoted by the

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Inaugurazione del parco giochi inclusivo di Viale Varese, donato alla città di Como dalle associazioni Kiwanis Como, Lions Club Como Host, classe Tusann e Fioeu 1943 dell’associazione La Stecca e da Leo Club Como Chronos. Nelle foto alcuni giochi inclusivi. Inauguration of the inclusive playground donated to the city of Como by the Kiwanis Como associations, Lions Club Como Host, the Tusann and Fioeu 1943 class of the La Stecca association and by Leo Club Como Chronos. In the photos some inclusive games.

Club Varese Insubria with the DO Giancarla Mantegazza. LCIF, the international foundation established in 1968 to support humanitarian projects and in case of emergency and disaster, is currently raising funds for Campaign 100. What is it? The goal is so ambitious that it would take a whole day just to talk about Campaign 100. I would like to thank the DO Gabriele Necchi who is committed in an exemplary way. The challenge is to raise $300 million by the end of next year, June 2022, to fight Hunger, Diabetes, Childhood Cancer, Youth, Vision, Environment, Disaster Assistance, Humanitarian Causes. During the epidemic, the help Lions and the Foundation gave in the first phase and continue to give today is commendable. Beginning with more than €6 million, including €3.4 million for medical equipment for health care facilities, including a complete sub-intensive therapy station, 40 lung respirators, €1.6 million for PPE, €1 million for charity spending. What will be the next interventions? The work of the Lions is certainly not for the first line except for medical and nursing members and health care personnel, but it becomes fundamental in the fight against the devastation that the virus leaves. As the National Council of Governors we have proposed a service action, a service that addresses today's fragilities: work, family, new poverty. As a district, budget surpluses were divided into donations to LCIF and the establishment of a hunger fund. I would like to recall the opportunity for all to contribute even a small amount to LCIF's fundraising efforts. These funds then become eccentric levers to support the community. For example, I was able to see the Cough Machine, donated by LCIF to the home of Gabri, the Social Health Community for Babies and Children with Rare Diseases of High Complexity in Rodero (Como), working, making a great contribution to their lives. Lions are known for their commitment for the blind. The pride and joy of the Lions Guide Dog Training Center in Limbiate (Milan). How can anyone help? There are many ways to support Lion Guide Dog Service, from dona-

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tion to personal commitment, let me tell you. Donations, just go to the association website and you can donate. I strongly believe that when people like in the case of guide dogs see what we do immediately triggers the desire to be one of us. This year I wanted a great development for public relations, thanks to DO Alberto Frigerio precisely because I am convinced that today if you want to exist you have to be part of the world in a way and in a virtual way; look at our social page on FB and you will see how guide dogs are always among the most clicked. Donate a trained dog can be for the club and the community the opportunity to work together. A great possibility is to engage as Puppy Walker... that is to grow the puppy and then bring him back to the center for training. Anyway I invite you to Limbiate to see with your own eyes this excellence. What message would you like to give to Leo? I have chosen to update my officers related to this important collaboration with young people and I am happy to see the positive results. We have gone from a Leo project, a Lion service, to a relationship of collaboration perhaps now too unbalanced in favor of the Leos themselves. Let's not forget the great financial support that the Lion District provides to the Leo District and the opportunity for Leos to serve with LCIF. During the last fall meeting, President Leo Andrea Barindelli gave a learned report on strengths, services and weaknesses, member shortages. This year, I am confident that after many years, new Leo Clubs will be formed in accordance with the Leo Lion protocol. Together we can, we must, we plan the future. Do you have a dream that you would like to realize during your time in office? There is no dream that the tenacity of the Lions does not make it come true. Just think what it could have meant knowing that EVERYWHERE IS A NEED, THEY ARE THE LIONS. So no dreams but the certainty that together we can grow in number and quality and with everyone's contribution, both material and intellectual, we will continue to provide extraordinary services for the good of humanity. lions.it


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TERRITORIO

Museo Volta:

un tesoro nascosto che Como non sa di avere di Marina Moretti foto Andrea Riaz Fumagalli, Antonio Puntello

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obiettivo è ambizioso: fondare un museo, restituendo alla città il patrimonio culturale delle collezioni di Scienze Naturali del Liceo Classico e Scientifico Alessandro Volta, oltre diecimila reperti tra animali, fossili, conchiglie, minerali e un ricchissimo erbario ottocentesco. Un tesoro nascosto e prezioso che Como non sa di avere. Il progetto, portato avanti da un gruppo di docenti e di professionisti, con in prima linea l’Associazione Ex Alunni Liceo A. Volta e la collaborazione dell’Accademia Pliniana, prevede la realizzazione di un Polo Museale costituito da due sezioni, la sezione di Fisica e la sezione di Scienze Naturali. Mentre la collezione di Fisica è già stata restaurata e catalogata, l’enorme collezione di Storia Naturale – accumulata fin dai tempi di Alessandro Volta - richiede una serie di interventi per il restauro, la catalogazione, la digitalizzazione e la divulgazione. Per realizzare questo sogno è partita una

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raccolta fondi in collaborazione con la Fondazione Comasca che raddoppierà l’importo raccolto, fino a 50.000 euro, e così si potrà dare il via all’opera di recupero.“Il primo obiettivo è stato raggiunto” spiega Cristiana Corti, consigliere dell’Associazione Ex Alunni , “sono stati raccolti 10.000 euro. Un obiettivo reso possibile grazie al forte coinvolgimento dell’associazione che sostiene il Liceo nella diffusione del progetto. Ora la sottoscrizione va avanti e ringraziamo tutti quanti hanno dato e daranno il loro contributo”. Allo stato attuale, gran parte dei reperti necessita di pulitura, catalogazione e in alcuni casi di ricerche di archivio per raccogliere informazioni sull’origine. La prima fase sarà quindi il restauro e la catalogazione, a cui seguiranno la digitalizzazione con la creazione del sito web e l’esposizione. “Il museo sarà costituito da spazi già presenti all’interno dell’edificio che ospita il Liceo Volta” spiega Chiara Campisi, Docente di Matematica e Fisica “e avrà


INFO Donazioni: dona.fondazione-comasca.it/campaigns/museovolta/ Instagram: instagram.com/museovolta/ Facebook: facebook.com/MuseoVolta Twitter: twitter.com/museovolta?lang=en Sito web: progettomuseovoltacomo.wordpress.com/

sale espositive, aule per conferenze, laboratori didattici, i corridoi occupati attualmente dalla collezione di fisica già restaurata, il grande salone del museo di scienze, stanze per mostre temporanee e per la conservazione. E poi un Polo Museale Virtuale per mettere a disposizione di studiosi e ricercatori il patrimonio dei reperti museali e divulgarli al grande pubblico creando percorsi didattici virtuali e accessibili”. Il percorso è lungo e vuole mettere in rete le risorse del territorio per valorizzare un patrimonio di grande valore, una collezione che per ampiezza è seconda in Lombardia solo a quella del Museo di Storia Naturale di Milano. Il Museo Volta sarebbe di grandissima importanza non solo per la città, ma anche per le scuole comasche, dando agli alunni un luogo dove mettersi alla prova in materie come la biologia, la fisica, la storia della scienza e la divulgazione scientifica. “E’ un grande progetto di partecipazione civica che parte dalle generazioni che ci hanno preceduto e va a favore di quelle che

seguiranno” commenta Massimiliano Mondelli, consigliere dell’Associazione Ex Alunni e presidente dell’Accademia Pliniana “Parallelamente Accademia Pliniana, in collaborazione con Fondazione Volta, ha ideato il progetto del Museo VIS Comensis, vincitore del bando "Interventi Emblematici" Fondazione Cariplo- dove VIS è acronimo di “Virtuale Interattivo Storico” – gli spazi individuati per questo intervento sono in alcune sale al piano terra del Liceo Volta. L’auspicio è che i due Musei possano in futuro unirsi fisicamente”. Si tratta quindi di un’opportunità unica per dare a Como un proprio Museo della Scienza, una wunderkammer piena di meraviglie che potranno tornare alla luce. Catalogazione, restauro e digitalizzazione sono il primo passo. L’appello alla città e ai singoli è quello di fare rete, ogni contributo è fondamentale. .È possibile contribuire alla raccolta fondi online o tramite bonifico bancario consultando la pagina di Fondazione Comasca: https://dona.fondazione-comasca.it/campaigns/museovolta/#.

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Render del progetto Vis a cura dell'arch. Stefano Seneca

Museo Volta:

a hidden treasure that Como is unaware to have T

he goal is ambitious: to create a museum and give back to the city the cultural heritage of the Natural Sciences collections of the Liceo Classico e Scientifico Alessandro Volta, over ten thousand finds including animals, fossils, shells, minerals and a very rich nineteenth-century herbarium. A hidden and precious treasure that Como is unaware to have. The project, carried out by a group of teachers and professionals, with in the forefront the Association Ex Alumni Liceo A. Volta and the collaboration of the Accademia Pliniana, plans the realization of a Museum Pole consisting of two sections, the Physics section and the Natural Sciences section. While the Physics collection has already been restored and catalogued, the enormous Natural History collection - stored since Alessandro Volta's time - requires a series of interventions for restoration, cataloguing, digitization and dissemination. In order to make this dream come true, a fundraising campaign has started in collaboration with the Fondazione Comasca that will double the amount collected, up to 50,000 euros, and in this way it will be possible to start the recovery work. "The first goal has been achieved," explains Cristiana Corti, Councillor of the Alumni Association, "10,000 euros have been collected. An objective made possible thanks

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to the strong involvement of the association that supports the High School in the promotion of the project. Now the subscription goes ahead and we thank all those who have given and will give their contribution". At present, most of the finds need cleaning, cataloguing and in some cases archive research to collect information on their origin. The first phase will therefore be restoration and cataloguing, followed by digitization with the creation of the website and exhibition. "The museum will consist of spaces already present inside the building that houses the Liceo Volta" explains Chiara Campisi, Professor of Mathematics and Physics "and will have exhibition rooms, lecture halls, teaching laboratories, the corridors currently occupied by the already restored physics collection, the large hall of the science museum, rooms for temporary exhibitions and for conservation. And then a Virtual Museum Pole to make available to scholars and researchers the heritage of museum exhibits and disseminate them to the general public by creating virtual and accessible educational paths". It is a long way to network the resources of the territory to enhance a heritage of great value, a collection that in Lombardy is second only to those of the Museum of Natural History in Milan. The Volta Museum would be of great

importance not only for the city, but also for schools in Como, giving students a place to test themselves in subjects such as biology, physics, the history of science and scientific divulgation. "It is a great project of civic participation that starts from the generations that have preceded us and goes in favor of those who will follow" comments Massimiliano Mondelli, Councillor of the Association of Former Students and President of the Accademia Pliniana "In parallel, Accademia Pliniana, in collaboration with Fondazione Volta, has designed the project of the Museum VIS Comensis - where VIS stands for "Virtual Interactive Historical" - the spaces identified for this intervention are in some rooms on the ground floor of the Liceo Volta. The hope is that in the future the two museums can be physically united". It is therefore a unique opportunity to give Como its own Science Museum, a wunderkammer full of wonders that will come back to light. Cataloguing, restoration and digitalization are the first step. The appeal to the city and to individuals is to network, every contribution is fundamental. You can contribute to fundraising online or by bank transfer by consulting the Comasca Foundation page: https://dona.fondazione-comasca.it/campaigns/museovolta/#.


Masterpiece Collection

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Bellezza e Passione il lago ed il mio lavoro


TERRITORIO

Orchestra da Camera di Como Franz Terraneo di Marina Moretti foto Andrea Butti, Alessio Perboni

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arlare dell’Orchestra da camera Franz Terraneo è tornare a una parte della storia musicale comasca tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. L’orchestra nacque con un intento didattico tra le aule del Conservatorio di Como, allora sezione staccata del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, all’interno della classe di violino del maestro Beppe Crosta. Nell’arco di una decina d’anni l’orchestra crebbe numericamente e in qualità, fino ad arrivare ad essere una vera e propria realtà professionale che ha cavalcato il palco del Salone Enrico Musa dell’Associazione Carducci, insieme a musicisti del calibro di Carmagnola, Balista, Rovaris. Una bella esperienza per tanti giovani studenti che, nel corso degli anni, sono diventati professionisti, docenti, professori d’orchestra e solisti. Dopo un periodo di silenzio, nel 2018 l’orchestra da camera Franz Terraneo di Como è tornata a suonare con la voglia di riproporre l’esperienza degli inizi alla luce di una maturità e una consapevolezza conquistate in tanti anni

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di intenso studio e lavoro. Da pochi mesi, è ufficialmente un’associazione con presidente Federica Andreoli, vice-presidente Cristina Ruggirello e direttore artistico Beppe Crosta. L’intitolazione al violinista Franz Terraneo, quartettista e docente presso i Conservatori di Torino e di Milano, significa rievocare una personalità musicale di forte rilievo accademico, capace di condurre una fondamentale trasformazione della vita culturale comasca. “Quando l'orchestra è nata, io suonavo la viola e Cristina l’oboe – racconta Federica Andreoli – siamo sempre rimaste in contatto, ci raccontavamo di quanto fosse stato importante e bello il ‘periodo della Terraneo’ ed eravamo concordi nel sentire che Como aveva bisogno di musica … aveva bisogno di noi. Il primo da contattare era Beppe Crosta che accolse entusiasticamente la proposta”. Telefonata dopo telefonata, sono stati ricontattati i colleghi di quel tempo.“Quando ci siamo ritrovati dopo tanti anni – prosegue Cristina Ruggirello - è stato meraviglioso con-

statare che era come se ci fossimo visti pochi giorni prima… la voglia di far musica e stare insieme è la stessa di ieri, in più oggi ognuno può portare una maturità musicale e una grande professionalità”. Il concerto che ha sancito la ricostituzione della Franz Terraneo è stato quello del 9 maggio 2018, all’Associazione Carducci, in occasione della commemorazione di Maria Terraneo Fonticoli. “L’Orchestra Franz Terraneo – commenta Beppe Crosta - opera nel segno di una continuità con quella sinergia tra artisti e pubblico che caratterizzò alcuni decenni del Novecento comasco. Siamo consapevoli dei cambiamenti epocali che fanno apparire quell’epopea come appartenente a un passato ormai mitologico ma siamo disperatamente ottimisti. Crediamo nei giovani che studiano in conservatorio, crediamo alla qualità didattica di buona parte dei loro docenti, e vogliamo fare dell’Orchestra Terraneo un laboratorio di esperienze aperto alle nuove generazioni di concertisti”. L’attuale repertorio della Franz Terraneo spazia fra


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la musica del Seicento - Settecento, in particolare i concerti per violino di Vivaldi e Bach, le cantate di Bach, poi Boccherini, Haydn, Mendelssohn, con l’intenzione in futuro di proporre un repertorio più vario fino ad arrivare alla musica contemporanea. “L’orchestra vorrebbe abbracciare quante più persone possibili – prosegue Cristina Ruggirello - è triste vedere ai concerti solo persone di mezza età ed oltre…ci piacerebbe dare nuova vitalità a un progetto che includa anche i giovani musicisti del territorio”. “Noi siamo tutti musicisti nati e cresciuti a Como – continua Federica Andreoli - la nostra volontà è quella di valorizzare i talenti del territorio, presenti e futuri, e le realtà storiche della città, come Associazione Carducci, ma soprattutto entrare nel cuore della città, diventare una sua esigenza. Solo allora avremo raggiunto il nostro obiettivo. Per ora abbiamo creato un appuntamento per festeggiare il patrono, Sant’Abbondio. Lo abbiamo fatto il 30 agosto 2019 e il 1 settembre 2020. Quest’anno poi, ci siamo uniti con Ordine dei medici e Lions Plinio il Giovane, e questo concerto è

diventato un Grazie musicale a tutti i medici della città, per tutto quanto fatto durante la pandemia”. Un bel traguardo è già stato raggiunto, sta per uscire il primo cd live con il concerto tenuto a settembre nella chiesa di San Giacomo. “La partecipazione dei comaschi ai nostri concerti è un fatto rilevante, commovente e di grande incoraggiamento verso una direzione che sembra essere quella giusta – conclude Beppe Crosta - ritengo che in un Paese come l’Italia, che a ragione o a torto si pavoneggia della propria identità artistica, ogni città debba dotarsi di teatri e di orchestre come di scuole e di farmacie. Un organismo cittadino che si prefigga di donare cultura ad una collettività non è affatto una presenza voluttuaria ed effimera. Dai fasti dei teatri della città quali il Cressoni e il Politeama, si vive ora un presente di sconcertante rassegnazione al destino riservato a questo settore, anche turisticamente strategico. Quei luoghi testimoniano una grandezza rifiutata, un’occasione di affermazione dell’identità urbana che noi, con l’orchestra dedicata a Franz Terraneo, vogliamo riproporre”.

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alking about the Orchestra Franz Terraneo means going back to a part of the musical history of Como between the 80s and 90s of the past century. The orchestra was born with a didactic goal in the classrooms of the Conservatory of Como, within the violin class of Beppe Crosta. Over the course of about ten years the orchestra grew in number and quality, until it became a real professional orchestra that rode the stage of the Enrico Musa Hall of the Carducci Association, together with musicians such as Carmagnola, Balista, Rovaris. A great experience for many young students who, over the years, have become professionals, teachers, orchestra professors and soloists. After several years of suspension of the activity, in 2018 the Orchestra Franz Terraneo has been reconstituted with the desire to revive that experience, in the light of a maturity and awareness gained in many years of intense study and work. Since few months, it is officially an association with Federica Andreoli, vice-president Cristina Ruggirello and artistic director Beppe Crosta. The title to the violinist Franz Terraneo, quartet artist and teacher at the Conservatories of Turin and Milan, means to recall a musical personality of strong aca-

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Immagini del concerto in Cattedrale dell'Orchestra Franz Terraneo con la violinista Emma Arizza Images of the concert in the Cathedral of the Orchestra Franz Terraneo with the violinist Emma Arizza

demic importance. "In the orchestra I played the viola and Cristina the oboe - says Federica Andreoli - we always stayed in touch, we told each other how important the 'Terraneo period' was and we agreed that Como needed music ... it needed us. The first one to contact was Beppe Crosta who enthusiastically welcomed the proposal". When we met again after so many years - continues Cristina Ruggirello - it was wonderful to see that it was as if we had seen each other a few days before. The concert that marked the reconstitution of Franz Terraneo was the one on May 9, 2018, at the Carducci Association, on the occasion of the commemoration of Maria Terraneo Fonticoli. "The Orchestra Franz Terraneo Orchestra - comments Beppe Crosta - works in the sign of a continuity with that synergy between artists and audience that characterized some decades of the twentieth century in Como. We believe in the young people who study in the conservatory, we believe in the didactic quality of most of their teachers, and we want to make the Orchestra Terraneo a laboratory of experiences open to new generations of concert artists". The current repertoire of Franz Terraneo ranges between the music of the seventeenth and eighteenth centuries, in

particular the violin concertos by Vivaldi and Bach, the cantatas by Bach, then Boccherini, Haydn, Mendelssohn, with the intention in the future to propose a more diversified repertoire up to contemporary music.. "We are all musicians born and raised in Como - continues Federica Andreoli - our desire is to enhance the talents of the territory, present and future, starting from the historic collaboration with Associazione Carducci. For now we have created an appointment to celebrate the patron saint of the city, Sant'Abbondio. This year, then, we joined with the Order of Doctors and Lions Pliny the Younger, and this concert has become a musical Thanksgiving to all the doctors of the city, for everything done during the pandemic. A good goal has already been achieved, the first live cd is about to be released with the concert held in September in the church of San Giacomo. "The participation of the people of Como in our concerts is a relevant, moving and encouraging fact towards a direction that seems to be the right one - concludes Beppe Crosta - I believe that in a country like Italy, which rightly or wrongly shows off its artistic identity, every city must equip itself with theaters and orchestras as well as schools and pharmacies".

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Premio internazionale di letteratura Città di Como di Marina Moretti foto Archivio Premio Internazionale di Letteratura Città di Como

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ono stati 3.300 coloro che hanno partecipato alla settima edizione del Premio internazionale di letteratura “Città di Como” l’appuntamento con libri e autori, narrativa e poesia, saggistica e autobiografia, opere inedite e edite, reportage fotografici e video, che dal 2014 promuove a più livelli l’interesse per la letteratura, anche grazie a una proposta di eventi culturali pensati per la valorizzazione del territorio. Una crescita costante fin dalla prima edizione (nel 2014 circa 1.200 partecipanti) che conferma la notorietà e il prestigio di questo concorso letterario in Italia e all’estero. Nonostante la premiazione sia stata rinviata a primavera, la giuria ha già scelto i nomi dei finalisti. Ne parliamo con Giorgio Albonico, ideatore della manifestazione. Nuovo record di partecipanti per il Premio internazionale di letteratura “Città di Como”, a cosa si deve questo risultato?

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Credo che il successo di quest’anno sia dovuto a tre fattori. Il primo è che in seguito alla situazione sanitaria la gente è rimasta più in casa e ha avuto tempo di riflettere e scrivere. Il secondo è che la scrittura aiuta a concentrarsi e permette di evadere. Il terzo, almeno spero, è dovuto al fatto che il Premio “Città di Como” è divenuto nel tempo più autorevole sia per gli scrittori che per le case editrici. Oltre a questi tre elementi, anche al fatto che è organizzato in una città dal fascino cresciuto di molto negli ultimi anni. Quali sono i nomi più noti che hanno partecipato quest’anno? Premesso, e non lo dico per piaggeria, che per me gli autori sono tutti importanti, diciamo che i nomi noti in campo nazionale sono Corrado Augias, Luca Ricolfi e Mina Welby per la saggistica, Giuseppe Conte (non è quello che sta a Roma) per la poesia, Villalta, Bernardini, Dadati per la narrativa.

E quali giovani meritano un’attenzione particolare? I premi servono anche a mettere in luce giovani autori di talento. Una delle mie soddisfazioni è quella di avere contribuito ad evidenziare nel panorama nazionale Margherita Nani che, dopo aver vinto il Premio “Città di Como” con “L'ospite”, è stata selezionata per il Premio Strega. Credo che anche la giovane scrittrice di Udine che vincerà quest'anno avrà molte possibilità di affermarsi in campo nazionale. Il Premio internazionale di letteratura “Città di Como” che ruolo ha e come rispecchia il panorama letterario italiano? Io vorrei che questa manifestazione fosse considerata seria e capace di favorire solo le competenze e non le appartenenze, a differenza di un malvezzo nazionale. Se questo fosse riconosciuto - come credo e spero - tutto il lavoro che facciamo avrebbe uno scopo.


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ver 3,300 people took part in the seventh edition of the Premio internazionale di letteratura "Città di Como" the appointment with books and authors, fiction and poetry, nonfiction and autobiography, unpublished and published works, photographic reportages and videos, which from 2014 promotes the interest in literature on several levels, also thanks to a proposal of cultural events designed to enhance the territory. A constant growth since the first edition (in 2014 there were about 1,200 participants) that confirms the popularity and prestige of this literary competition in Italy and abroad. Although the award ceremony has been postponed to spring, the jury has already chosen the names of the finalists. We talk about it with Giorgio Albonico, organizer of the event. New record number of participants for the Premio internazionale di letteratura "Città di Como", what is the reason for this result?

I believe that this year's success is due to three factors. The first is that as a result of the health situation people stayed more at home and had time to reflect and write. The second is that writing helps to concentrate and allows people to escape. The third, at least I hope, is due to the fact that the "City of Como" Award has become more authoritative over time for both writers and publishing houses. In addition to these three elements, it is also due to the fact that it is organized in a city with a charm that has grown a lot in recent years. What are the most famous names who participated this year? I don't say this out of flattery, but for me the authors are all important, let's say that the well-known names in the national field are Corrado Augias, Luca Ricolfi and Mina Welby for non-fiction, Giuseppe Conte (not the Italian Prime Minister) for poe-

try, Villalta, Bernardini, Dadati for fiction. Do young people deserve special attention? The awards also aim at highlighting talented young authors. One of my achievements is to have contributed to highlight in the national panorama Margherita Nani who, after winning the Premio "Città di Como" with "L'ospite", was selected for the Premio Strega. I believe that also the young writer from Udine who will win this year will have many chances to be successful in the national field. What role does the Premio internazionale di letteratura "Città di Como" have and how does it reflect the Italian literary scene? I would like this event to be considered serious and able to favor only skills and not belonging, in contrast to a national bad habit. If this were recognized - as I believe and hope - all the work we do would have a purpose.

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Clio Leggere in cerchio di Marina Moretti foto Archivio Circolo di lettura Clio

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erché un circolo di lettura? Leggere, oggi più che mai, è un gesto solitario, ma condividere i pensieri, le idee, le sensazioni della lettura permette di approfondire l’esperienza. Ciascuno legge da solo il libro scelto, poi in una data stabilita si discute di quel libro, ci si confronta con chi ha le stesse opinioni e anche con chi ha pareri divergenti. Sotto l’egida di Clio, la musa della poesia e, per estensione, della letteratura, a Como è nato il Circolo dei lettori di Como. Clio non è solo la musa ispiratrice, ma anche l’acronimo degli intendimenti del Circolo: C per Circolo e CO per Como; L rimanda a Lettura, Lettori e Letteratura; I indica l’apertura dell'associazione all'internazionalità. “Esistono famosi circoli di lettura a Torino e Milano, ma non a Como” spiega Maria Cristina Forgione, Presidente di Clio “Clio è nato per accogliere tutti quanti leggono per piacere e per passione

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e sentono l’esigenza di incontrarsi per confrontarsi sulla lettura. Come tutti al momento i nostri incontri, con l’aiuto di un moderatore, sono virtuali attraverso il web. In futuro la nostra sede sarà presso Nerolidio, ma vogliamo organizzare gli appuntamenti in posti diversi, musei, giardini, bar, ristoranti, in luoghi rilassati per evitare l’elitarismo del salotti di intellettuali”. Oltre che su Maria Cristina Forgione, Presidente, il circolo Clio annovera Chiara Milani, Vicepresidente, Manuela Bianchini, Segretario e Andrea Di Gregorio, Presidente del Comitato Scientifico, a cui si affiancano esponenti del mondo universitario, per essere aperti al territorio ma oltrepassarne anche i confini. Dopo la presentazione a Parolario 2020, i primi incontri web si sono svolti a novembre legati a due eventi particolari, la Giornata della Gentilezza, con il libro “Della gen-

tilezza e del coraggio” di Gianrico Carofiglio e l’anniversario dell’omicidio del presidente americano John F. Kennedy con il libro “Il giorno in cui ci svegliammo dal sogno” di Mauro Colombo. “Il concetto di Circolo suggerisce qualcosa che si allarga e si stringe mantenendo sempre la stessa forma” continua Maria Cristina Forgione “così Clio vuole estendersi ad accogliere altre iniziative collegate alla lettura, sperimentando anche forme di inclusione con attenzione alle persone dislessiche, non udenti o non vedenti. E poi al mondo dell’infanzia e degli adolescenti, per i quali proponiamo attività originali senza mai dimenticare tutti i lettori potenziali che, indipendentemente dall’età, restano sempre giovani lettori”. Per informazioni sul Circolo di Lettura Clio si può consultare la pagina facebook o inviare una mail a cliocircololettorico@gmail.com.


Clio Read in a circle W

hy a reading circle? Reading, today more than ever, is a solitary act, but sharing thoughts, ideas, feelings of reading allows you to deepen the experience. Everyone reads the chosen book alone, then on an established date we discuss that book, we discuss with those who have the same opinions and also with those who have different opinions. Under the aegis of Clio, the muse of poetry and, by extension, of literature, the Circolo dei lettori di Como was born in Como. Clio is not only the inspiring muse, but also the acronym of the Circolo's intentions: C for Circolo and CO for Como; L refers to Lettura, Lettori e Letteratura ("Reading, Readers and Literature"); I indicates the opening of the association to internationality. "There are famous reading circles in Turin and Milan, but not in Como" explains Maria Cristina Forgione, President of

Clio "Clio was born to welcome all those who read for pleasure and passion and feel the need to meet to discuss reading. Like everyone at the moment our meetings, with the help of a moderator, are virtual through the web. In the future our headquarters will be at Nerolidio, but we want to organize the appointments in different places, museums, gardens, bars, restaurants, in relaxed places to avoid the elitism of intellectuals' salons". In addition to Maria Cristina Forgione, President, the Clio club includes Chiara Milani, Vice President, Manuela Bianchini, Secretariat and Andrea Di Gregorio, President of the Scientific Committee, who are joined by representatives of the university world, to be open to the territory but also to cross its borders. After the presentation at Parolario 2020, the first web meetings took place in November linked to two particular events,

the Day of Kindness, with the book "Della gentilezza e del coraggio" by Gianrico Carofiglio and the anniversary of the murder of the American President John F. Kennedy with the book "Il giorno in cui ci sveglimo dall'sogno" by Mauro Colombo. "The concept of Circle suggests something that widens and tightens while maintaining the same form" continues Maria Cristina Forgione "so Clio wants to extend to other initiatives related to reading, also experimenting with forms of inclusion with attention to dyslexic, deaf or blind people. And then to the world of childhood and adolescents, for whom we propose original activities without ever forgetting all potential readers who, regardless of age, always remain young readers". For information about the Clio Reading Circle you can visit the facebook page or send an email to cliocircololettorico@gmail.com

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a. L’itinerario 2019 e germoglia.

. B. Ferrera, rigioniero e

lla fortezza. Piazza, 2020 i “squilli” di naggio a pie-

C’È UNA VESTE BIANCA ANCHE PER NOI

luce con la storia, 2018 misericordia. oco di Casa-

VITTORE DE CARLI

«Poiché egli conosce la mia condotta, se mi mette alla prova, come oro puro io ne esco» (Gb 23,10). Tanti sono i modi per celebrare il secolo di vita di un’associazione: medaglie commemorative, convegni e discorsi, feste, pranzi... All’Unitalsi Lombarda è toccato un modo drammaticamente diverso: una pandemia. L’anno di nascita: il 1921. In un’Italia ancora sconvolta dalle ferite di una lunga guerra e nell’incertezza di una difficile pace sociale. Ferite e insicurezze diverse, oggi, ma più che mai occorre avere saldi punti di riferimento, sia nella vita civile che in quella delle nostre comunità. Non solamente la pandemia ha lasciato molti vuoti nell’associazione, ma ha colpito il suo compito fondante: il pellegrinaggio ai santuari mariani. Le associazioni non sono eterne e ogni tanto devono verificare la propria posizione e la propria missione in relazione ai tempi presenti. Si devono sentire responsabili della propria storia, ma anche confrontarla con le condizioni dell’oggi e del domani. La situazione presente e le incertezze del futuro devono essere affrontate rimanendo fedeli alle proprie fondamenta e insieme rimodernando la propria casa per renderla accogliente e adatta ai bisogni dell’oggi. Siamo ricchi di esperienze e tradizioni che provengono dalla storia costruita in cento anni e insieme ci dobbiamo presentare poveri di fronte al futuro, pronti a imparare e metterci in discussione, individuando nuovi campi di azione e metodi di prossimità a coloro che, anche nel mutare dei tempi, sono nella difficoltà e nella malattia. Questo libro vuole essere la traccia di un insegnamento che nasce da una tragedia e di una rinnovata vitalità che, proprio dal fuoco del crogiuolo, ci fa sperare per il futuro.

co e infinito i grandi cono, dovunque de personale nitarie. Ogni , una dignità in un modo nel suo Spiiere nel suo ore e fratello. e una collana rale affinché, fatti, emerende, i loro essere-dono mondo.

Vittore De Carli. Originario

VITTORE DE CARLI

di una famiglia contadina, è nato a Como nel 1958. Diventa presto, ancora studente, giornalista professionista. Collaboratore per oltre trent’anni del “Corriere della Sera”, ha curato l’attività giornalistica di Radio Campione International, assumendone la direzione, poi incorporata da RTL 102.5. Le numerose pubblicazioni gli hanno portato riconoscimenti tra cui L’Ape d’Oro e il Premio Bellavista, che gli è stato assegnato sotto la presidenza di Mario Soldati. Nel 2012 è autore del volume Abbiamo abbracciato Santa Bernadette (Pozzoni editore). È docente universitario di giornalismo. Il 20 marzo 1996 il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Nel dicembre 2010 il Santo Padre Benedetto XVI lo nomina cavaliere dell’Ordine di San Silvestro Papa. Nel 1974 compie il primo viaggio a Lourdes con l’Unitalsi e nel 1991 diventa il primo direttore laico della rivista “Charitas”. Dieci anni dopo, nel 2001, viene eletto presidente della Sottosezione di Como, e nel 2011 presidente dell’Unitalsi Lombarda. Il 16 settembre 2014 a Caravaggio con la collaborazione della Conferenza episcopale lombarda dà vita alla prima giornata di preghiera e di incontro dei sacerdoti anziani e ammalati della Lombardia con i loro vescovi. Un avvenimento che non ha precedenti in Italia e che si rinnova annualmente. Per i tipi LEV ha pubblicato Dal buio alla luce con la forza della preghiera (2018), tradotto in francese presso le Éditions des Béatitudes (2019) con il titolo J’allais voir Dieu, e Come seme che germoglia. Sacerdoti nella malattia (2019).

c’è una

VESTE BIANCA anche per noi

ISBN 978-88-266-0487-9

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Foto di copertina Monica Fagioli

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uesto «non è un libro da leggere, da studiare», o per imparare a «fare» qualcosa. Questo «è un libro per conversare». Per avviare un dialogo, per creare e coltivare un'amicizia, per seminare domande e risposte, per cercare insieme «una sapienza più alta, un pensiero più umile, una preghiera più sincera». Per scoprire, insieme, che «c'è una veste bianca anche per noi». Così l'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, metropolita di Lombardia, scrive nella prefazione al volume di Vittore De Carli, nel quale si raccolgono le storie di sedici persone che hanno contratto il coronavirus. Sedici storie che hanno nell'esperienza della malattia il denominatore comune. Ma questo è solo un primo livello del discorso. Perché c'è qualcosa di più profondo, ad accomunarle: la dimensione della testimonianza. Ecco: quelle sedici sono innanzitutto dei testimoni. C'è chi è guarito e ha potuto raccontare a De Carli la sua esperienza in prima persona. E c'è chi non ce l'ha fatta, e la sua storia è affidata alla voce di chi l'ha conosciuto, affiancato, amato. Ma tutti e sedici hanno in comune il fatto – usando il linguaggio dell'Apocalisse al quale attinge il titolo del libro – di essere passati attraverso la «grande tribolazione» e di aver lavato le proprie vesti «rendendole candide nel sangue dell'Agnello». La «veste candida» è segno del martirio. Inteso nel suo significato autentico di testimonianza. Perché questo, sono i sedici del libro: testimoni. Non parlano di sé e per se stessi, ma agli altri e per gli altri. In queste storie si mette in gioco il senso della vita e delle relazioni fondamentali con gli altri, con noi stessi, con Dio. E lo fanno non con i discorsi edificanti, ma con il racconto di esperienze concrete, spesso drammatiche, sempre commoventi. Questo libro è dedicato a don Roberto Malgesini, sacerdote ucciso a Como il 15 settembre 2020 da una delle persone alle quali dava aiuto, nella sua missione di servizio quotidiano ai poveri. C'è una veste bianca anche per don Roberto: e lui ha preso a indossarla ogni giorno affrontando le "tribolazioni", grandi e piccole, della sua missione. Quel martirio, quella veste bianca, ora gettano una scia di luce che porterà frutto ben oltre i confini della città e della diocesi di Como.

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his "is not a book to read, to study", or to learn to "do" something. This "is a book for conversation". To start a dialogue, to create and nourish a friendship, to create questions and answers, to seek together "a higher wisdom, a more humble thought, a more sincere prayer". To discover, together, that "there is a white robe for us too". Thus the Archbishop of Milan, Mario Delpini, Metropolitan of Lombardy, writes in the preface to Vittore De Carli's book, in which he collects the stories of sixteen people who suffered from the coronavirus. Sixteen stories that have the common denominator in the experience of the disease. But this is only a first level of the discourse. Because there is something deeper, to unite them: the dimension of the testimony. Here: those sixteen are first of all witnesses. There are those who have been healed and have been able to tell De Carli about their experience in person. And there are those who did not make it, and his story is entrusted to the voice of those who knew, supported, loved them. But all sixteen have something in common - using the language of the Apocalypse from which the book's title derives - that they passed through the "great tribulation" and washed their clothes "making them white in the blood of the Lamb". The "white garment" is a sign of martyrdom. Understood in its authentic meaning of witness. Because this, are the sixteen of the book: witnesses. They do not speak of themselves and for themselves, but to others and for others. In these stories, the meaning of life and the fundamental relationships with others, with ourselves, with God, are at stake. And they do so not with edifying speeches, but with the telling of concrete experiences, often dramatic, always moving. This book is dedicated to Don Roberto Malgesini, a priest killed in Como on September 15, 2020 by one of the people to whom he gave help, in his mission of daily service to the poor. There is also a white robe for Don Roberto: and he took to wearing it every day facing the " sufferings", big and small, of his mission. That martyrdom, that white robe, now throw a trail of light that will bear fruit far beyond the confines of the city and diocese of Como.


clericiauto.bmw.it



UMBERTO MONTIN A muso duro

Le pulsioni e le passioni, le tragedie e i segreti di una generazione che sognava la rivolta generale trovano la loro rappresentazione in A muso duro. In questo intreccio, oscuro e reticente, si muove Martino Ribaud, un poliziotto che ama indossare il suo eskimo, retaggio dei trascorsi tra le barricate degli anni ’70. È lui che, a trent’anni di distanza, decide di rincorrere i fantasmi del passato, dubitando di quello che troppo a lungo non era sembrato altro che un suicidio.

perferlo n la ava-

Perché le giraffe si nutrono dei fogli più alti

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n noir duro, amaro e, al tempo stesso, intrigante, questo romanzo del giornalista Umberto Montin. Un dirigente dell’Anticrimine di Como, con un passato estremista negli anni ’70, decide di indagare 30 anni dopo sul misterioso suicidio di un’affascinante leader dell’Autonomia padovana di cui è stato anche innamorato. Muovendosi sui due piani della memoria e della realtà del primo decennio del Duemila, la sua inchiesta segreta lo porta nel Veneto, in Emilia e anche a Parigi sulle tracce dei vecchi compagni, ma si scontra con risentimenti, odi, ipocrisie e disillusioni di una generazione sconfitta all’interno della quale si muovono ancora trame occulte, antiche solidarietà e pericolosi killer. Martino Ribaud, il “poliziotto con l’eskimo”, in questa ricerca di giustizia penetra in segreti inconfessabili e più volte sfugge ad agguati e sparatorie, un paio dei quali anche nel centro di Como. Seguendo il ritmo lento della memoria e della nostalgia, il funzionario si trova anche, come davanti a uno specchio ideale, a fare i conti con il suo passato, le sue contraddizioni, i suoi fantasmi. Che finiranno anche per condizionare, nel continuo richiamare l’amore giovanile, il suo rapporto attuale costretto a vivere soprattutto sul filo del telefono. Alla fine Martino Ribaud, muovendosi dentro una nebbia reale e in quella dell’indagine non autorizzata, arriverà alla verità che affonda in una realtà storica lacerante. Una verità dolorosa che segnerà gli ideali di ieri e di oggi.

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mberto è un bambino “della luna”. La scoperta del suo autismo, a soli tre anni, è stata una conferma di comportamenti che avevano messo in allarme i genitori. In questo libro Marcello Sgarbi, il papà del piccolo Umberto, ora ventitreenne, racconta alcuni episodi significativi di un percorso di consapevolezza e crescita: le difficoltà da affrontare anche nel rapporto con gli altri e le particolarità di un bambino speciale, desideroso di libertà e di esprimere se stesso. Scrive della quotidianità della loro famiglia - la moglie Marina, l’altra figlia Valentina - in modo semplice, senza false ipocrisie, con una forte fede. Un diario di vita, di incontri (e scontri) e di grande amore che possa essere di aiuto a tutte le famiglie che si trovano ad affrontare momenti di sconforto. Sessant’anni suonati e una grande passione per la comunicazione, Marcello Sgarbi alterna l’attività di consulente pubblicitario a quella di intrattenitore musicale. E scrive, da sempre. Di tutto. Racconto, romanzo, favola, canzone, parodia.

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tough, bitter and, at the same time, intriguing noir. An executive of Anticrimine di Como, with an extremist past in the 70s, decides to investigate 30 years later the mysterious suicide of a fascinating leader of the Padua Autonomy with whom he was also in love. Moving on two levels of memory and reality of the first decade of the 2000s, his secret investigation brings him to Veneto, Emilia and even Paris on the trail of his old companions, but he clashes with resentments, hatreds, hypocrisies and disillusions of a defeated generation within which still move occult plots, ancient solidarity and dangerous killers. Martino Ribaud, the "policeman with the eskimo", in this search for justice penetrates into unavowable secrets and several times escapes ambushes and shootings, a couple of which also in the center of Como. Following the slow rhythm of memory and nostalgia, the official also finds himself, like in front of an ideal mirror, coming to terms with his past, its contradictions, its ghosts. That will also end up conditioning, in the continuous recall of young love, his current relationship forced to live above all on the telephone wire. In the end Martino Ribaud, moving inside a real fog and in that of the unauthorized investigation, will arrive at the truth that sinks into a lacerating historical reality. A painful truth that will mark the ideals of yesterday and today.

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mberto is a child "of the moon". The discovery of his autism, when he was only three years old, was a confirmation of behaviors that had alarmed his parents. In this book Marcello Sgarbi, the father of little Umberto, now twenty-three years old, tells some significant episodes of a path of awareness and growth: the difficulties to face even in the relationship with others and the particularities of a special child, eager for freedom and to express himself. He writes about the everyday life of their family - his wife Marina, his daughter Valentina - in a simple way, without false hypocrisy, with a strong faith. A diary of life, of meetings (and clashes) and of great love that can be of help to all families facing moments of discouragement. Sixty years played and a great passion for communication, Marcello Sgarbi alternates the activity of advertising consultant with that of musical entertainer. And he has always written. About everything. Tale, novel, fable, song, parody.

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Il tuo regalo di Natale:

un dono d’amore!


PEOPLE

Giulia Gentili Passione fotografia di Elisabetta Comerio

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iulia Gentili ha un’idea chiara in testa: vuole fare la fotografa. E a 23 anni sta mettendo in campo tutte le sue risorse per esserlo. Come è nata questa tua passione? Devo ammettere che fotografare è una cosa che mi è sempre piaciuta. Ho frequentato il Liceo Artistico al Casnati, a Como, e quando al terzo anno ho dovuto scegliere l’indirizzo, per ovvie ragioni legate alla mia famiglia, ho scelto il tessile invece del multimediale. Terminati gli studi però questa passione è rimasta in me, tanto che sono andata a lavorare per un’agenzia immobiliare, la Reale Domus. Ho iniziato a fotografare le case e dare una mano all’agenzia con il sito internet. Lì ho capito che quello di diventare fotografa era il sogno che volevo inseguire. Così mi sono iscritta l’Istituto Italiano di Fotografia di Milano dove ho studiato per due anni. Insomma, una passione che è diventato un lavoro. Ho già avuto alcuni incarichi e mi auguro, nel mio futuro, di riuscire a lavorare nel campo della fotografia perché è ciò che più amo fare. Natura, persone, oggetti. Cosa ami di più fotografare? All’inizio del mio percorso avevo una grande passione per i ritratti. Questa mia attitudine è cambiata nel corso degli studi, infatti ho scoperto un nuovo amore, lo still life, la rappresentazione di oggetti attraverso la fotografia. Hai un fotografo di riferimento? Ho sempre ammirato Giovanni Gastel, un famosissimo fotografo di moda. Ammiro moltissimo la sua mano, il suo modo catturare il momento. La sua famiglia è legata per tradizione al mondo del tessile. La sua carriera di fotografa si è mai incrociata con questo mondo? Assolutamente, ho già lavorato per mondo della moda. Ultimamente ho fatto un servizio fotografico per Dior che è stato pubblicato. Per è stata una grande soddisfazione.

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iulia Gentili has a clear idea in mind: she wants to be a photographer. She is 23 years old and she is putting all her energy into being a photographer. How was your passion born? I have to admit that photographing is something I've always liked. I attended the Liceo Artistico at Casnati, in Como, and when in my third year I had to choose the field of study, for obvious reasons related to my family, I chose textiles instead of multimedia. After finishing my studies, however, this passion stayed in me, so that I went to work for a real estate agency, Reale Domus. I started to photograph houses and give a help to the agency with the website. There I realized that becoming a photographer was the dream I wanted to pursue. So I enrolled at the Italian Institute of Photography in Milan where I studied for two years. In short, a passion that became my job. I have already had some assignments and I hope that in my future I will be able to work in the field of photography because it is what I love to do the most. Nature, people, objects. What do you mainly love to photograph? At the beginning of my career I had a great passion for portraits. This attitude changed during my studies, in fact I discovered a new love, the still life, the representation of objects through photography. Do you have a photographer who would be your reference? I have always admired Giovanni Gastel, a very famous fashion photographer. I really admire his hand, his way to capture the moment. His family is traditionally linked to the world of textiles. Has your career as a photographer ever crossed paths with this world? Absolutely, I have already worked for the fashion world. Lately I did a photo shoot for Dior which was published. It was a great satisfaction for me.

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C O R P O R AT E

C.D.TRANSPORT Group di Elisabetta Comerio foto C.D. Transport

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ata nel 1989, la C.D. Transport si occupa da sempre di distribuire mobili in Europa e nel mondo dei marchi più prestigiosi e tutte le categorie di prodotti legati all’arredo. Nell’anno del 30esimo anniversario, i titolari Rosetta Diliberto e Lucio Cagnetta fanno un bilancio dell’attività, con uno sguardo rivolto al futuro. 30 anni di C.D. Transport. Quale il segreto di una storia vincente? In questi anni sono stati molti i punti di svolta, diverse le iniziative proposte e tante le scelte che siamo stati chiamati a fare. Alcune si sono rivelate giuste, altre meno, come accade nella vita di tutti. Ogni passaggio ha contribuito ad accrescere la nostra esperienza e la nostra capacità di adattamento al mutamento. Leggere il tempo che cambia e adeguarsi è stato pertanto il primo punto di svolta. E’ stato anche rilevante trovare sul nostro cammino persone che hanno collaborato e ci hanno aiutato ad ot-

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tenere risultati molto positivi. Quali i passi più importanti fatti in questi anni? Andando in ordine cronologico, una svolta significativa l’abbiamo avuta nel 1992 quando abbiamo deciso di aprire il mercato spagnolo che dopo tanti anni rappresenta ancora oggi un punto di riferimento. Nel 1996 c’è stata l’apertura della sede Svizzera, a Chiasso, per lo sviluppo del mercato Elvetico. Infine nel 2000 la decisione di aprire la sede Inglese a Birmingham che nel 2014 abbiamo spostato a Londra per esigenze logistiche, essendo la piazza per eccellenza dove si sviluppano i contratti internazionali più importanti. Londra è altresì il luogo dove era necessario il nostro appoggio logistico a supporto di tutti i negozi monomarca del centro città che avevano necessità di spazi e servizi complementari al trasporto, come la logistica, le consegne ai privati e i montaggi. Fra le nostre iniziative più rilevanti c’è

anche Eurodimo, Società che svolge attività doganale, oggi sempre più indispensabile nello scambio delle merci verso i Paesi extra CEE fra i quali a breve entrerà a fare parte anche il Regno Unito. Come si è evoluto nel tempo il settore dei trasporti e quali sono i punti di forza? Negli anni 80 il trasporto dei mobili veniva fatto con mezzi imbottiti all’interno e con coperte che proteggevano i prodotti nudi. Adesso il mondo è cambiato, i mezzi sono moderni, super equipaggiati ed hanno accorgimenti e sponde che permettono una consegna più agevole, ma le prerogative sono sempre le stesse: attenzione, cura, precisione e puntualità. Caratteristiche che la C.D. Transport Group ha da sempre. Per noi i clienti sono importantissimi e la nostra disponibilità fa spesso la differenza. Quali le sfide future? La nostra sfida è continuare a offrire un servizio sempre più qualificato tenendo conto


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Sopra, da sinistra, Roberto Alù, Rosetta Diliberto, Lucio Cagnetta, Giorgia Cagnetta, Francesca Cagnetta Above, from left, Roberto Alù, Rosetta Diliberto, Lucio Cagnetta, Giorgia Cagnetta, Francesca Cagnetta che purtroppo è sempre più difficile trovare persone che affrontano il nostro lavoro con la professionalità necessaria. Un’altra sfida è riuscire a mantenere il nostro standard di servizio sempre molto alto rispondendo alle esigenze delle vendite e-commerce ai privati che stanno avendo uno sviluppo enorme, con una consegna che sarà sempre più personalizzata e specializzata. Cosa ha significato per voi questo 2020? Il 2020 ha rappresentato per la C.D. Transport un traguardo importante per i suoi primi 30 anni di attività. Ma questo è anche purtroppo l’anno del Covid-19 che ci ha messo nelle condizioni di dover adegua-

re costantemente le operazioni del nostro network internazionale, conformandolo ai requisiti normativi e alle esigenze dei paesi di destino, con una costante e assidua attenzione, sostenendo tutti i nostri clienti che in noi hanno trovato e troveranno ancora, un punto saldo e massima collaborazione. Abbiamo mantenuto un servizio veloce e puntuale aggiungendo servizi ai servizi. Questo è stato possibile grazie anche al senso di responsabilità, elasticità e disponibilità di tutti i nostri dipendenti e collaboratori. Cosa vi aspettate per il 2021? Ci sono appena state le presidenziali negli Usa, e vedremo cosa questo ci riserve-

rà, e poi la Brexit che dal 1 Gennaio 2021 condizionerà non solo la quotidianità ma anche le prospettive future, ancora tutte da valutare per poter rispondere adeguatamente con la nostra consueta professionalità e puntualità. L’ufficio di Londra è pronto e preparato al cambiamento e come sempre daremo supporto a tutti i nostri clienti che avranno esigenze diverse da quelle cha hanno avuto fino ad oggi. Insomma, sono mesi di cambiamenti epocali, ma C.D. Transport Group è pronta con ottimismo a percorrere nuove strade, mantenendo la nostra etica professionale e il focus sulle esigenze dei nostri clienti.

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C.D.

TRANSPORT Group F

ounded in 1989, C.D. Transport has always been involved in the distribution of the forniture of the most prestigious brands in the world and all its categories in Europe and abroad. In the year of the 30th anniversary, the owners Rosetta Diliberto and Lucio Cagnetta make a balance of the activity, with a glance towards the future. 30 years of C.D. Transport. What is the secret of a winning story? In these years there have been many turning points, different initiatives proposed and many choices that we we had to do. Some turned out to be right, others less so, as it happens in everyone's life. Each step has contributed to increase our experience and our ability to adapt to any mutation. Read the time that changes and adapt to any situation was the first turning point. It was also relevant to find on our path people who have collaborated and have us helped to obtain very positive results. What are the most important steps taken in these years? Following a chronological order, we had a major turning point in 1992 when we decided to open the Spanish market that after many years still represents a point of reference today. In 1996 there was the opening of the Swiss headquarters in Chiasso, for the development of the Swiss market. Finally in 2000 the decision to open the English headquarters in Birmingham that in 2014 we moved to London for logistic needs, being the most representative place where the most important international contracts are developed. London is also the place where our logistic hub was necessary in support of all flag ship stores of the city center that needed space and

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complementary services to transport, such as logistics, deliveries to private individuals and assembly. Among our most relevant initiatives there is also Eurodimo, a company that carries out customs activities, today more and more essential in the exchange of goods to countries outside the EEC among which will soon become part also the United Kingdom. How has the industry of transport evolved over time? What are its strengths? In the 80's the transport of furniture was made with vehicles cushioned inside and with blankets that protected the products. Now the world has changed, the trucks are modern, super-equipped and allow an easier delivery, but the prerogatives are always the same: attention, care, precision and punctuality. Characteristics that the C.D. Transport Group has since ever. Customers are very important to us and our availability often makes the difference. What are the future challenges? Our challenge is to continue to offer a service increasingly qualified taking into account that unfortunately it is even more difficult to find people who face our work with the necessary professionalism. Another challenge is to be able to maintain our standard always very high responding to the needs of e-commerce sales to of private indivduals who are having a huge development, with a delivery that will be more and more personalized and specialized. What has this 2020 meant for you? The year 2020 has represented for C.D. Transport an important goal for its first 30 years of activity. But this is also unfortunately the year of the Covid-19 that put us in the condition of having constantly to

adjust the operations of our international network, conforming it to the regulatory requirements and country needs of destination, with constant and steady attention, supporting all our customers that have found and will find again in us, a point of reference and maximum collaboration. We have maintained a fast and punctual service adding services to services. This was possible thanks also to the sense of responsibility, flexibility and availability of all our employees and collaborators. What do you expect in 2021? There have just been presidential elections in USA, and we'll see what this will bring us, and then the Brexit that from January 1, 2021 will condition not only everyday life but also the future prospects, still to be evaluated to be able to respond adequately with our usual professionalism and punctuality. The London office is ready and prepared to change and as always we will give support to all our customers who will have different needs from those that have had until today. In short, they are months of epochal changes but C.D. Transport Group is ready with optimism to take new paths, maintaining our professional ethics and focus on our customers' needs.


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NEWS

Un dono a Natale di Elisabetta Comerio

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onare è una ricchezza. Donare è l’essenza del Natale e Amici di Como non poteva, ancor di più in questo anno così particolare, non fare la propria parte dando un tangibile segnale di sostegno alle famiglie che hanno più bisogno. Amici di Como ha deciso infatti di rispondere con determinazione alla richiesta di aiuto del territorio in questo difficile momento storico caratterizzato da un’emergenza sanitaria che ha messo tutti in difficoltà, sia dal punto di vista sociale che economico. L’associazione, come ha già dimostrato in diverse occasioni, vuole essere utile e dare il proprio contributo. Dopo l’operazione che ha portato in primavera Amici di Como e Gruppo Bolton a donare a Croce Azzurra un’ambulanza e una barella di bio-contenimento per il trasporto dei pazienti affetti da Covid-19, è il momento per l’associazione di scendere di nuovo in campo con il progetto Un Dono a Natale. Grazie alla collaborazione di diverse aziende e realtà, saranno preparati oltre 1.000 pacchi con beni di prima necessità, ma anche giocattoli e alimenti natalizi, che verranno distribuiti a Natale ai nuclei famigliari del territorio che versano in difficoltà economica. Il progetto Un Dono a Natale vedrà il coinvolgimento di più enti per la consegna dei pacchi e per l’impacchettamento, con l’aiuto di moltissimi volontari che hanno scelto di donare il proprio tempo. Il punto di riferimento per la consegna saranno le parrocchie della Diocesi di Como che ben conoscono direttamente le famiglie in difficoltà. L’iniziativa ha avuto il patrocinio della Diocesi di Como e di S.E. Monsignor Oscar Cantoni, Vescovo di Como. Questa cordata di generosità sarà un segnale forte della presenza di Amici di Como nel Natale più difficile dell’ultimo decennio. Tante le realtà associazionistiche e imprenditoriali che hanno scelto di sposare questo progetto e fare la propria parte. Anteas Servizi con i propri volontari, Legami, i ragazzi della Mistagogia dell'oratorio di Rebbio e la Parrocchia di Rebbio e Camerlata hanno dato un fondamentale contributo per la parte logistico-organizzativa. Bolton Food, Bennet, Chicco Artsana, Rodacciai, Saati, Gentili Mosconi, Bianchi Group, Zetacarton, Ambrosoli, Caffè Milani, La Fiorida, Il Griso, Plozza Vini Tirano, Intesa Sanpaolo, Fumagalli Salumi, Il Birrificio di Como, La Folgorina, Softer, Clerici Tessuto, Serates, Larioseta, Vico Spa, Poliform, Autotorino, Confindustria Como, Pallacanestro Cantù, Granmercato, Cantaluppi Tavernerio, Eurospin, Sicuritalia, Valeria Ortelli, Paola Gentili, Francesca Sartorelli, sono solo alcune delle aziende e delle persone che hanno dato un importante contributo in termini di materie prime e sostegno economico, insieme a Siticibo, Parmalat Lactalis - Carnini. La parte amministrativa ha avuto l’importante contributo de La Stecca Classe 1958. L’elenco dei sostenitori è aggiornato al momento della stampa. Nel corso dei successivi giorni potrebbero aggiungersi altri sponsor.

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onate is a richness. Donate is the essence of Christmas and Amici di Como could not, even more so in this particular year, do its part giving a tangible sign of support to the families who need it the most. Amici di Como decided to respond with determination to the request for help of the territory in this difficult historical moment characterized by a health emergency that has put everyone in trouble, both from a social and economic point of view. The association, as it has already shown on several occasions, wants to be useful and give its contribution. After the operation that led Amici di Como and Gruppo Bolton to donate to Croce Azzurra an ambulance and a bio-container stretcher for the transport of patients affected by Covid-19 in the spring, it is time for the association to take the field again with the project A Gift for Christmas. Thanks to the collaboration of several companies and realities, more than 1,000 packages with basic necessities will be prepared, but also toys and Christmas food, which will be distributed at Christmas to families in the area who are in economic difficulty. The project Un Dono a Natale a Natale (A Gift at Christmas) will see the involvement of several organizations for the delivery of the packages and packaging, with the help of many volunteers who have chosen to donate their time. The point of reference for the delivery will be the parishes of the Diocese of Como that know directly the families in difficulty. The initiative was sponsored by the Diocese of Como and His Excellency Monsignor Oscar Cantoni, Bishop of Como. This group of generosity will be a strong signal of the presence of Amici di Como in the most difficult Christmas of the last decade. Many associations and entrepreneurs who have chosen to support this project and do their part. Anteas Servizi, Legami, Mistagogia of the Parish of Rebbio and the Parish of Rebbio and Camerlata have made a fundamental contribution to the logistical and organizational part. Bolton Food, Bennet, Chicco Artsana, Rodacciai, Saati, Gentili Mosconi, Bianchi Group, Zetacarton, Ambrosoli, Caffè Milani, La Fiorida, Il Griso, Plozza Vini Tirano, Intesa Sanpaolo, Fumagalli Salumi, Il Birrificio di Como, La Folgorina, Softer, Clerici Tessuto, Serates, Larioseta, Vico Spa, Poliform, Autotorino, Confindustria Como, Pallacanestro Cantù, Granmercato, Cantaluppi Tavernerio, Eurospin, Sicuritalia, Valeria Ortelli, Paola Gentili, Francesca Sartorelli, sono solo alcune delle aziende e delle persone che hanno dato un importante contributo in termini di materie prime e sostegno economico, insieme a Siticibo, Parmalat Lactalis Carnini. The administrative part has had the important contribution of La Stecca Classe 1958. The list of supporters is updated at the time of printing. Other sponsors may be added over the next few days.


A gift for Christmas

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Un Dono a Natale ha avuto il patrocinio della Diocesi di Como e di S.E. Monsignor Oscar Cantoni, Vescovo di Como che rivolge a tutti questo messaggio. Il Vescovo di Como

S. Natale 2020

Carissimi fratelli e sorelle, quello che stiamo per vivere è certamente un Santo Natale particolare, che nessuno avrebbe mai immaginato. In questi mesi, nei quali sono stati limitate le nostre relazioni, abbiamo sperimentato quanto sia fondamentale la vicinanza per ciascuno di noi. Proprio nel desiderio di avere qualcuno accanto si comprende il mistero del Natale, dal momento che Gesù si fa carne, mette la sua tenda tra le nostre tende, accorcia le distanze e viene per condividere, sostenere e salvare la nostra vita. Vorrei che lo sentiste vicino il nostro Dio che viene a visitare il suo popolo! Vorrei che sperimentaste la pace che nasce dal mettersi davanti a Lui con semplicità e umiltà, confidandogli ciò che portate nel cuore, come fa un bimbo in braccio a sua madre, certo che nulla andrà perduto in Colui che è la via, la verità e la vita. Vorrei, infine, invitarvi a vivere il “Natale della riconoscenza”, probabilmente con meno beni materiali, ma con maggiore intensità, amicizia e condivisione. Molti uomini e donne, infatti, durante la pandemia hanno mostrato il volto bello e luminoso della nostra società. È il volto della fraternità, dell’umanità piena che non fa differenze, che nello sguardo di chiunque incrocia, sa riconoscere un fratello. Dobbiamo apprezzare tutto questo bene e ringraziare medici, infermieri, operatori sanitari, volontari di associazioni, di movimenti e di ogni realtà che ha fatto il possibile per rompere il muro dell’indifferenza e portare ovunque consolazione e sostegno. A tutti auguro un Natale sereno, colmo della speranza e della pace racchiuse nel volto del bambino Gesù. Con affetto di padre e di fratello   Oscar Cantoni, Vescovo di Como 104

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Esperienza, Professionalità ed Entusiasmo Accanto ai nostri Clienti Per ogni esigenza assicurativa AGENZIA GENERALE DI SARONNO DE GASPERI Piazza De Gasperi n.1 - 21047 SARONNO (VA) Tel. 02/9602612 - Fax 02/9622818 SEDE SECONDARIA DI LOMAZZO Via Ugo Foscolo n.1 - 22047 LOMAZZO (CO) Tel. 02/96370125 - Fax 02/96379652 agenzia.saronnodegasperi.it@generali.com signoresannapini@legalmail.it


NEWS

I Bambini al centro

focus on children

di Rosaria Casali foto Archivio La Nostra Famiglia

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IL BENE MOLTIPLICA IL BENE La famiglia Zanfrini, imprenditori leader nel settore della produzione di ondulati, scatole, imballi, espositori, in cartone, hanno donato gli arredi per uno spazio per la riabilitazione, in segno dell’amorevole attenzione sempre dimostrata nei confronti dei bambini e delle persone bisognose in ricordo del sig. Cesare Zanfrini. Un gesto generoso che il sig. Cesare avrebbe compiuto in prima persona.

THE GOOD MULTIPLIES THE GOOD The Zanfrini family, leading entrepreneurs in the production of corrugated, boxes, packaging, displays, cardboard, have donated the furniture for a rehabilitation area, as a sign of the loving attention always shown to children and people in need in memory of Mr. Cesare Zanfrini. A generous gesture that Mr. Cesare would have made himself.

na buona notizia per iniziare il 2021. Nei primi mesi del nuovo anno si inaugurerà il nuovo Centro di Riabilitazione de La Nostra Famiglia che si trasferirà dalla storica sede di Via del Doss alla nuovissima di Via Canturina,97. Sono oltre 600 le famiglie che ricorrono annualmente alle cure ambulatoriali per i propri bimbi affetti da disabilità o con difficoltà di sviluppo, accedendo poi a percorsi riabilitativi dedicati. Per ultimare i lavori sono necessari gli arredi per allestire i 32 spazi per la riabilitazione. È possibile dare il proprio sostegno attraverso il finanziamento collettivo online, grazie a Intesa Sanpaolo For Funding che lo ha selezionato e proposto sulla sua piattaforma. Un’occasione concreta per fare del bene.

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ood news to start 2021. In the first months of the new year, the new Rehabilitation Center of La Nostra Famiglia will be inaugurated and will move from its historical headquarters in Via del Doss to the brand new one in Via Canturina,97. More than 600 families annually receive outpatient treatment for their children with disabilities or developmental difficulties, and then have access to dedicated rehabilitation programs. In order to complete the work, the furniture is necessary to set up the 32 spaces for rehabilitation. You can give your support through online collective funding, thanks to Intesa Sanpaolo For Funding that selected and proposed it on its platform. A concrete opportunity to help


I BAMBINI AL CENTRO Stiamo ultimando il nuovo Centro di Riabilitazione di Como perchè i bambini sono al centro del nostro impegno Aiutaci ad arredare e allestire i 32 spazi per la riabilitazione

Con 100 € ci aiuti ad acquistare una cassettiera

Con 250 € ci aiuti ad acquistare ausili e strumenti per l’attività riabilitativa

Con 500 € ci aiuti ad acquistare una scrivania con porta pc

Con 1.500 € ci aiuti ad acquistare attrezzature specifiche per la fisioterapia

Le donazioni beneficiano delle seguenti agevolazioni

Per Info Via del Doss, 1 Como (Co) 031 525.755 - amb.como@lanostrafamiglia.it

Il nuovo Centro sarà in: Via Canturina, 97 Como (Co)


EVENTI

Como CittĂ dei Balocchi Online Edition

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di Marina Moretti foto TBM Service

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er 26 anni, Città dei Balocchi ha accolto milioni di visitatori. Quest’anno sarà Città dei Balocchi ad andare da loro. Ecco perché ha deciso di trasformarsi e proporsi in veste digitale, forte degli oltre due milioni e mezzo di contatti che lo scorso anno ha avuto la sua pagina facebook. Dal 1 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, la gioia e il calore del Natale si trovano su “Città dei Balocchi Online Edition”, un grande palcoscenico di eventi online, spettacoli, laboratori, letture, musica, storie, teatro, e molto altro ancora: un calendario in cui i bambini e le famiglie possono trovare i protagonisti della tradizionale manifestazione natalizia: attività e laboratori didattici, letture e racconti, iniziative di educazione civica, concerti, teatro, visite virtuali a monumenti e musei, lezioni di fotografia, appuntamenti sportivi, ricette e consigli, e molto altro ancora. Un calendario giornaliero tutto da scoprire e ricco di sorprese che potrà poi essere rivisto on demand in qualsiasi momento. Per “Città dei Balocchi Online Edition” sono state coinvolte diverse realtà del territorio di vari settori, oltre che le Forze dell’Ordine, consolidati partner della manifestazione. I più grandi potranno ritrovare anche il Mercatino di Natale Online, una vetrina di prodotti del territorio, e non solo. Ampio spazio per il Lake Como Christmas Light che andrà a illuminare circa 80 location sulle sponde del Lago di Como creando “il più bel presepe del mondo”. Una sezione speciale è dedicata alla Solidarietà con la presenza delle associazioni di volontariato che illustrano la loro attività. Tutto questo fino al 6 gennaio sul sito www.cittadeibalocchi.it e sulle pagine facebook e instagram. Città dei Balocchi Online Edition è promossa da Consorzio Como Turistica e sostenuta da Amici di Como.

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or 26 years, Città dei Balocchi welcomed millions of visitors. This year it will be Città dei Balocchi to go to them. That's why it has decided to change and offer itself in a digital format, with over two and a half million contacts that last year had its facebook page. From December 1, 2020 to January 6, 2021, the joy and warmth of Christmas can be found on "Città dei Balocchi Online Edition", a large stage of online events, shows, workshops, readings, music, stories, theater, and much more: a calendar in which children and families can find the protagonists of the traditional Christmas event: educational activities and workshops, readings and stories, civic education initiatives, concerts, theater, virtual visits to monuments and museums, photography lessons, sports events, recipes and tips, and much more. A daily calendar to discover and full of surprises that can then be reviewed online at any time. For "Città dei Balocchi Online Edition" several territorial realities of various sectors have been involved, as well as the Police Force, consolidated partners of the event. The biggest ones will be able to find also the Online Christmas Market, a showcase of products of the territory, and much more. There will be plenty of space for the Lake Como Christmas Light that will illuminate about 80 locations on the shores of Lake Como creating "the most beautiful crib in the world". A special section is dedicated to Charity with the presence of voluntary associations that illustrate their activities. All this until January 6 on the website www.cittadeibalocchi. it and on facebook and instagram pages. Città dei Balocchi Online Edition is promoted by Consorzio Como Turistica and supported by Amici di Como.

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Nelle foto, alcune pagine di www.cittadeibalocchi.it; a destra, il parco giochi del Comune di Malegno e il sindaco, Paolo Erba In the photos, some pages of www.cittadeibalocchi.it; on the right, the playground of the Comune di Malegno and the mayor, Paolo Erba

Un gesto che scalda il cuore di Rosaria Casali foto Comune di Malegno

A heartwarming gesture

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omo Città dei Balocchi da sempre vicina ai bambini, non è rimasta indifferente all’articolo pubblicato su Repubblica relativo alla generosità incondizionata che una cittadina di Malegno ha compiuto, regalando i suoi risparmi di Natale, cinquecento Euro, al Sindaco del paese per acquistare giocattoli per i bambini. E così Babbo Natale dalla Città dei Balocchi ha fatto tappa nel comune portando doni a tutti i bambini, anticipando l’arrivo al 13 dicembre, giorno in cui Malegno celebra la festività di Santa Lucia. Per l’occasione Babbo Natale ha avuto un aiutante, buono, sensibile e speciale, proprio il Sindaco di Malegno, Paolo Erba, che ha raccolto con entusiasmo il nuovo ruolo. Sindaco, si aspettava un gesto così puro e di attenzione generosa da parte di una sua cittadina? È stato un gesto inaspettato, che mi ha molto emozionato. Il 2020 è stato un anno difficile con molte sofferenze da gestire e cose tristi accadute. Per questi motivi questo gesto è stato ancor più sentito e apprezzato da tutta la comunità. L’ho vissuto anche come segnale di fiducia nei miei confronti. Quale augurio vuole fare per il nuovo anno? Questo gesto venuto dal cuore ci dice che davanti alle difficoltà possiamo scegliere di fare squadra e dedicarsi agli altri. Il mio augurio è che nel 2021 si scelga di fare cose buone.

omo Città dei Balocchi has always been close to children and it was not indifferent to the article published in the Italian newspaper Repubblica about the unconditional generosity that a town of Malegno made, giving its Christmas savings, five hundred Euros, to the Mayor of the town to buy toys for children. And so Santa Claus from the Città dei Balocchi made a stop in the town bringing gifts to all children, anticipating the arrival on December 13, the day in which Malegno celebrates the day of Santa Lucia. For this occasion, Santa Claus had a good, sensitive and special helper, the Mayor of Malegno, Paolo Erba, who enthusiastically accepted the new role. Mayor, did you expect such a pure and generous gesture of attention from some of your citizens? It was an unexpected gesture, which moved me very much. 2020 was a difficult year with a lot of suffering to deal with and sad things that happened. For this reason this gesture was even more felt and appreciated by the entire community. I also experienced it as a sign of confidence in me. What wish do you want to make for the New Year? This gesture from the heart tells us that in front of difficulties we can choose to team up and dedicate ourselves to others. My wish is that in 2021 we will choose to do good things.

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TERRITORIO

Lake Como Xmas Light foto Maurizio Moro

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l Lago di Como torna ad essere “il presepe più bello del mondo”. Per il terzo anno consecutivo, il Lake Como Christmas Light illuminerà le meraviglie architettoniche poste in posizioni panoramiche strategiche sul lago, con la tecnica dell’archistruttura artistica. Un percorso che si svela al viaggiatore con gradualità mantenendo alta la tensione e il senso della sorpresa in un connubio perfetto di emozioni e bellezza. L’itinerario coinvolge circa 80 location artisticamente illuminate e rende i borghi del Lago protagonisti del Natale 2020 grazie anche al sostegno di Bolton Food.

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ake Como returns to be "the most beautiful crib in the world". For the third consecutive year, the Lake Como Christmas Light will illuminate the architectural wonders placed in strategic panoramic positions on the lake, with the technique of artistic architectural structure. A path that is revealed to the traveler gradually keeping the tension and the sense of surprise in a perfect combination of emotions and beauty. The itinerary involves about 80 artistically illuminated locations and makes the villages of the Lake protagonists of Christmas 2020, thanks also to Bolton Food.

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NEWS

Fiori d'arancio

per il nostro editore e Valeria I

n questi mesi difficili si è sempre alla ricerca di notizie capaci di regalare una parentesi di felicità e spensieratezza. Il 5 dicembre è stata una di queste parentesi. Daniele e Valeria si sono sposati con una cerimonia per pochissimi intimi, scaldati però da un abbraccio virtuale di tantissime persone che vogliono loro bene e che hanno vissuto con loro l’emozione di questo giorno. Da queste pagine la redazione della rivista Magic Lake vuole rivolgere ancora una volta le più sincere congratulazioni agli sposi.

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n these difficult months we are always looking for news to give a small bracket of happiness and carefreeness. December 5 was one such brackets. Daniele and Valeria got married with a ceremony for very few intimates, but warmed by a virtual embrace of many people who love them and who have lived with them the emotion of this day. From these pages the editorial staff of Magic Lake magazine wants to once again offer the most sincere congratulations to the bride and groom.

Nelle foto, da sinistra, Daniele Brunati, il Sindaco di Faggeto Lario Angela Molinari, Valeria Ortelli Brunati; al centro i due testimoni Francesco Gentili, Sandro Tessuto con gli sposi e il leonberger Giotto

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FASHION & LUXURY PAUL AND SHARK La collezione Fisherman. Utilizzando materie prime e tecnologie sostenibili che aumentano l'efficienza nel consumo di acqua ed energia, Paul and Shark onora il suo impegno a ridurre la propria impronta ambientale.

The Fisherman collection. By using sustainable raw materials and technologies that increase efficiency in water and energy consumption, Paul and Shark honours its commitment to reduce its environmental footprint.

Коллекция "Рыбак". Используя экологически чистое сырье и технологии, повышающие эффективность потребления воды и энергии, Paul and Shark соблюдает свои обязательства по сокращению воздействия на окружающую среду.

HERNO RESORT Herno Resort è la nuova suggestiva etichetta del Brand, un collegamento tra Collezione Primavera e Inverno. Una Collezione che riassume l'essenza del brand e la reinterpreta in una lussuosa chiave athleisure.

Herno Resort is the new evocative label of the Brand, a connection between Spring and Winter Collection. A Collection that summarizes the essence of the brand and reinterprets it in a luxurious athleisure key.

Herno Resort - новое впечатляющее предложение бренда, связующее звено между весенней и зимней коллекциями. Итоговый взгляд на концепцию бренда и переосмысление в роскошном спортивном стиле.

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FASHION & LUXURY JACQUEMUS Elegante senza fatica: è così che ci si sente indossando gli abiti di Jacquemus. Per le serate di festa in casa, l'abito Lauris in morbida maglia dai toni ultra femminili renderà ogni momento chic e indimenticabile.

Effortlessly elegant: this is what it feels like to wear Jacquemus' dresses. For festive evenings at home, the Lauris dress in soft knit in ultra feminine tones will make every moment chic and unforgettable.

Элегантность без усилий: так ощущаешь себя в одежде бренда Jacquemus. Платье Lauris из мягкой трикотажной ткани в ультра-женственных тонах для вечеринок дома придаст каждому мгновенью особый шик и незабываемость.

VALENTINO GARAVANI Preziosi accessori da portare sempre con te. La nuova versione dell'iconica Rockstud bag firmata Valentino Garavani si arricchisce di dettagli importanti, diventando il perfetto compagno di stile per rendere speciale ogni look.

Precious accessories to carry always with you. The new version of the iconic Rockstud bag by Valentino Garavani is enriched with important details, becoming the perfect style companion to make every look special.

ROGER VIVIER Ci sono le ciabatte, e poi ci sono le slippers Hotel Vivier. Per dare un tono lussuoso a ogni look, in casa e fuori, indossate queste scarpe Roger Vivier in vernice e sherling interno. I cristalli decorativi illumineranno anche gli outfit più semplici.

There are slippers, and then there are the Hotel Vivier. To give a luxurious tone to every look, at home and outside, wear these Roger Vivier patent leather shoes with sherling inside. The crystals embellishment will give light even to the simplest outfits.

Есть просто тапочки, а есть тапочки Hotel Vivier. Чтобы придать оттенок роскоши любой ситуации, как в помещении, так и на улице, наденьте эту обувь Roger Vivier из лаковой кожи с внутренней меховой отделкой, а декоративные кристаллы украсят даже самые простые наряды.

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Изысканные аксессуары, которые можно всегда носить с собой. Новая версия культовой сумки Rockstud от Valentino Garavani, обогащенная эксклюзивными деталями, создает уникальный и особенный стиль.



VfashionWorld I consigli di Valentina

a cura di Valentina Nessi

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uesto Natale si tinge di verde, colore dell’anno e di altri colori della natura con meravigliosi capi caldi e avvolgenti con fibre naturali come la lana e il cashmere. Vi propongo delle idee regalo per voi e i vostri cari per trascorrere un Natale e un inverno in calda e morbida armonia.

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his Christmas is colored in green, the color of the year and other colors of nature with wonderful warm and enveloping garments with natural fibers such as wool and cashmere. I propose some gift ideas for you and your loved ones to spend a Christmas and winter in warm and soft harmony.

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e Pashmine sono realizzate con i filati più morbidi e di alta qualità provenienti dalle capre Himalayane, preziosamente ricamate e tinte a mano in Nepal rispettando l’ambiente e gli artigiani a norma ISO900. Durante i miei viaggi in Nepal ho avuto modo di visitare personalmente le fabbriche e dialogare con le persone che lavorano il cashmere con amore e dedizione da anni, instaurando un rapporto di amicizia e solidarietà. In queste foto una selezione di sciarpe con tinte e ricami diversi sempre in armonia con i colori della Natura dal verde, marrone, rosso e beige.

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he Pashmine are made with the softest and highest quality yarns from Himalayan goats, preciously embroidered and dyed by hand in Nepal respecting the environment and the craftsmen according to ISO900. During my travels in Nepal I had the opportunity to personally visit the factories and talk with the people who have been working cashmere with love and dedication for years, establishing a relationship of friendship and solidarity. In these photos a selection of scarves with different colors and embroideries always in harmony with the colors of Nature from green, brown, red and beige.

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er completare il look due cappotti unisex oversize misto lana prodotti in Italia. Un classico black & white per chi ama uno stile cosmopolita e uno verde per gli amanti della natura. Altri colori a disposizione su richiesta come beige, rosso, arancio, giallo e blu.

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o complete the look two oversize unisex wool blend coats made in Italy. A classic black & white for those who love a cosmopolitan style and a green one for nature lovers. Other colors available on request such as beige, red, orange, yellow and blue.

@valentinanessi Foto credit: Gianluca Chiarello Hairstyle: Carmelo Spina Per qualsiasi informazione contattare +393451247940 o +41794759018

Un augurio di Buon 2021 a tutti

Valentina Como

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L’arte della stampa

Marco Lupi, "Adrenaliniche trasparenze", cm 30 x 30, tecnica mista su tela

Marco Lupi, vive a Mendrisio (Canton Ticino). Di lui ha detto la critica Simona Ostinelli: “L’unica arte a cui Lupi guarda con interesse è quella infantile. Sintesi e semplicità: questa è la strada per raggiungere la vera scoperta”. Mentre il critico Paolo Levi nel 1996 scriveva: “Il suo é un nascondersi e un riapparire, un travestirsi attraverso panni dal taglio surreale. Le sue tecniche miste su tela hanno due chiavi di lettura. La prima verte sui contenuti, la seconda sulla capacità pittorica da non sottovalutare”. www.marcolupi.com

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LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws


Ticino

ACCOGLIERE IL TURISTA DEL 2021


di Marili Fontana foto Archivio Mendrisiotto Turismo

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ai come quest’anno ci siamo resi conto di come la vita, il quotidiano ed anche la pianificazione di vacanze e d’incontri con famigliari e amici, sono scanditi da appuntamenti tradizionali ai quali partecipano tutti con piacere, nella regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio … come il Carnevale, la stagione teatrale, le Processioni della Settimana Santa, la Pasqua, le inaugurazioni dei Musei, Festate, la Mangialonga, Cantine Aperte, i lunghi fine settimana primaverili, la Festa dei Mulini, la miriade di feste e sagre paesane estive, le feste a lago, la Sagra del Borgo, la Sagra della Castagna, la Fiera di San Martino…e via così fino al Natale. Appuntamenti che tutti sperano di poter vivere nuovamente a breve! Ma il 2020 ha dato anche l’opportunità di riflettere e d’affrontare il tema della trasformazione di comportamenti e consumi che stiamo vivendo, oltre ad avere permesso a chi vive il territorio, di esplorarlo, conoscerlo o riconoscerlo ed assaporarlo come forse mai avevano fatto prima. Nuovi turisti in casa propria. Come sarà il 2021? Chi sarà il turista del 2021 che verrà in Ticino e nel Mendrisiotto? Cosa vorrà fare, quali esperienze vorrà vivere, quali emozioni saranno importanti e dovranno essere ritrovate prioritariamente dopo questo 2020? Ma le domande non si fermano qui. Come si comporterà nell’acquistare la sua vacanza, cosa preferirà fare, cosa vorrà evitare, quanti giorni di vacanza potrà concedersi e

dove vorrà spendere i suoi momenti di svago? Cambieranno anche i comportamenti relativi agli spostamenti che saranno più frequentemente effettuati in auto, o no? Restando positivi, l’Organizzazione turistica regionale crede che vi è ampio spazio di crescita, se l’offerta sarà in grado di svilupparsi positivamente ed ha quindi deciso di continuare a lavorare come ha fatto in passato, concentrandosi sugli obiettivi e guardando oltre il momento specifico. L’obiettivo è quello di poter accogliere e quindi per farlo hanno deciso di lavorare sullo sviluppo dell’offerta, convinti che in questa regione vi sono ancora molti cantieri aperti che le permetteranno di farsi ancora meglio conoscere ed apprezzare, anche per la particolarità degli attrattori e le specifiche offerte di qualità, perché si sta prodigando per risultare ospitale e per stupire il visitatore con offerte sempre nuove, anche grazie all'introduzione di proposte legate al mondo del digitale. Tra gli impegni numerosi progetti sul Generoso, sul San Giorgio e a lago, tutti in stretta collaborazione con i partner che potranno risultare particolarmente interessanti per tutti coloro che vorranno approfittare delle belle giornate invernali e primaverili, scoprendo davvero questo territorio di confine che ha molto da offrire in ambiti diversi e complementari. Per saperne di più e seguire l’evoluzione delle proposte del 2021 www.mendrisiottoturismo.ch e www.laregionedascoprire.ch

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want to avoid, how many days of vacation you can enjoy and where will you spend your leisure time? Will you also change the behavior related to the trips that will be made more frequently by car, or not? Remaining positive, the Regional Tourism Organization believes that there is plenty of room for growth, if the offer will be able to develop positively and has therefore decided to continue working as it has done in the past, focusing on the objectives and looking beyond the specific moment. The objective is to be able to welcome and therefore to do so they have decided to work on the development of the offer, convinced that in this region there are still many open sites that will allow it to become even better known and appreciated, also because of the peculiarity of the attractors and the specific quality offers, because it is doing its best to be hospitable and to amaze the visitor with new offers, also thanks to the introduction of proposals related to the digital world. Among the engagements there are numerous projects on Generoso, San Giorgio and the lake, all in close collaboration with partners that will be particularly interesting for all those who want to take advantage of the beautiful winter and spring days, really discovering this territory that has a lot to offer in different and complementary areas. To learn more and follow the evolution of the proposals of 2021 www.mendrisiottoturismo.ch and www.laregionedascoprire.ch

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ever as this year have we realized how every day life and even planning vacations and meetings with family and friends, are marked by traditional events in which everyone participates with pleasure, in the region of Mendrisiotto and Lower Lake Lugano ... like the Carnival, the theater season, the Processions of Holy Week, Easter, the inaugurations of the Museums, Festivals, the Mangialonga, Cantine Aperte ("Open Cellars"), the long spring weekends, the Festa dei Mulini ("Mill Festival"), the multitude of festivities and summer village festivals, the lake festivals, the Sagra del Borgo ("Village Festival"), the Sagra della Castagna ("Chestnut Festival"), the Fiera di San Martino ("St. Martin's Fair") ... and so on until Christmas. Appointments that everyone hopes to live again soon! But 2020 has also given the opportunity to consider the theme of the transformation of behavior and consumption that we are experiencing, as well as having allowed those who live the territory, to explore it, discover it or recognize and experience it as perhaps never before. New tourists in their own home. What will 2021 be like? Who will be the tourist of 2021 who will come to Ticino and Mendrisiotto? What will tourists want to do, what experiences they will want to live, what emotions will be important and must be found again after this 2020? But the questions do not stop here. How will you behave when buying your vacation, what will you prefer to do, what will you

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L’arte della stampa

LUIGI PIOTTI, "Panorama di Molina, Lago di Como" cm 70 x 50, olio e acrilico su tela

Luigi Piotti è nato a Como nel 1949 dove vive e lavora. È passato dai più svariati mestieri artistici quali il disegno tessile e la grafica pubblicitaria non disdegnando l’insegnamento artistico. Le sue opere sono caratterizzate dalla presenza intatta e silenziosa atmosfera del nostro lago. L’artista si disegna con tratto preciso, nitido è di sapore classico che ne distingue tutte le sue opere, non ignorando ultimamente l’impressionismo informale, (che ben si sposa con il paesaggio lacustre) con il quale si sta cimentando.

LOMAZZO - Como - Italy www.tecnografica.ws


Valtellina e Grigioni

L’abbraccio bianco del bosco


di Gian Enrico Ghilotti foto Consorzio Turistico Media Valtellina - Ph. Ivan Previsdomini

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asciamoci abbracciare. Concediamoci il lusso che questo verbo torni a farci visita. Per ora questo permesso affettivo possiamo lasciarlo solo alla natura che ci sta intorno. E allora facciamolo, d’inverno. Certo, la stagione porta in dote il freddo, ma che importa. In questi mesi e in queste passate stagioni il nostro carnet dei desideri si è andato riempiendo di luoghi, di destinazioni, di speranze e di giornate con gli amici o anche solo di semplici passeggiate. Tutto fantasticando da dietro le finestre, giorno dopo giorno. Tra una telefonata e un’altra, concedendoci al nostro prossimo solo in versione mezzo-busto, dietro ad altre finestre che si moltiplicavano, sempre più piccole, come un puzzle dentro lo schermo. E così la nostra mente ha cercato di tenersi stretta la fantasia. C’è chi ha fatto fare la cova ai propositi di un viaggio, chi ne ha parlato quasi sottovoce a chi gli stava vicino, temendo che il sogno potesse svanire come un segreto svelato in anticipo. Qualcuno ha riempito di post-it l’anta del frigorifero, altri hanno fatto correre i pensieri nella grande prateria della rete. Tutti hanno rimboccato la coperta dell’attesa e ci si sono rannicchiati dentro. Ma ora è inverno. Solitamente la stagione che fa venir voglia di camino acceso, di profumo di legna che arde, rintanati al caldo. A guardare la neve che cade, le luci che si spengono. Non quest’anno. La voglia di andare, finalmente di uscire ha buttato all’aria le coperte e in un attimo siamo già fuori casa. La natura ha le sue regole. Non usa il metro e si arrabbia se le stiamo distanti. La montagna è contemplazione, a volte anche isolamento e severi-

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tà, ma sa abbracciarti come nessun altro, specie d’inverno. Questa notte ha nevicato. L’aria si è pulita, tutto è bianco. Ieri sera le nuvole avevano tirato un sipario bianco su tutto quello che ci stava intorno, come a volerci preparare la scena per il giorno dopo. Quello che ora sta davanti ai nostri occhi. La neve, sul limitare del bosco, trattiene ancora quel colore azzurrato che la notte le aveva consegnato. Il bosco, pian piano, scrolla il buio rimasto impigliato tra i rami dei grandi pini. La luce del sole filtra tra i rami infagottati di neve, come se ognuno, grande o piccolo che sia, cresciuto in basso o in alto sul tronco, avesse reclamato una propria sciarpa bianca. Non c’è albero che non si sia vestito di bianco. Pini, larici, abeti, betulle, fino al più piccolo cespuglio, tutti hanno scelto la loro sciarpa calda. Tutti i rami, se la tengono lì, ben stretta, avvolgente. In montagna si dice che quando la neve rimane sugli alberi, vuol dire che ne chiama dell’altra. Buon segno. Inaliamo tranquillità. Il nostro respiro diventa una nuvola che ci avvolge il viso. Quasi desiderassimo ricambiare l’abbraccio della natura, facendo uscire dal nostro corpo un poco del calore che, inaspettatamente, abbiamo dentro di noi. Tutto questo bianco ha coperto il ricamo a binario della pista di fondo. Sembra che l’abbraccio del bosco sia solo per noi. La neve aspetta il nostro disegno. Chissà se vedremo qualche impronta. Un piccolo soffio di vento sveglia i nostri pensieri. Appoggiamo per un attimo lo zaino sulla neve e, subito, si fa la propria tana, sprofondandole dentro. Nel morbido. Sopra a quella venuta giù nei giorni scorsi e dopo quella,


INFO www.valtellinaturismo.com www.valtellina.it www.valposchiavo.ch www.engadin.ch

più cicciotta, di ieri sera, quella caduta questa mattina è neve fina. Sembra zucchero a velo. Il termine, da amanti degli sci ai piedi, è anglofono. Powder, la chiamano, ed è l’ingrediente ideale per gli sci alpinisti che, dopo la fatica della salita, scivolano a valle galleggiandole dentro, come funamboli che zizzagano dentro un sogno colorato di bianco. Ci facciamo una piccola piazzola, tanto da mettere gli sci ai piedi. Questo pestare la neve ci sembra quasi un affronto. Una piccola devastazione della quiete ovattata che ci avvolge. Rimettiamo in spalla lo zaino e ci chiniamo ad agganciare gli attacchi. Diamo una piccola scrollata ai nostri piedi che sono ormai un tutt’uno con gli sci, per accertarci che non si separino sul più bello, lasciandoci a ruzzolare alla prima discesa, proprio là, in fondo al bosco. Tutto è a posto. Puntiamo le racchette nella neve. Ci tiriamo su e facciamo un respiro. La nostra mente si prepara a giocare con i pensieri, come un bambino che dispone i propri giochi sul tappeto, facendone l’appello, per vedere che qualcuno non si sia addormentato nella scatola. Il nostro corpo, con quella nuvoletta di vapore, ha cacciato fuori dall’uscio lo stress e guai a lui che ci faccia ritorno, durante la sciata. Il mo-

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mento è magico. Indugiamo ancora un attimo, guardandoci intorno. Una volta partiti il paesaggio si sposterà con noi, al solo ritmo della nostra forza. Un famoso geografo diceva che un panorama è tale perché ci contiene. E noi abbiamo un gran bisogno di essere contenuti dalla natura. Le punte degli sci si danno il cambio nel gioco del passo-spinta, esplorando prima di noi il candore. Solo un fruscio ritmato musica i nostri pensieri. Una lieve colonna sonora che, progressivamente, segue il ritmo del nostro respiro. Un leggero solfeggio che cambia tempo solo quando la fatica fa girare più lentamente le pagine dello spartito. Alziamo la testa. Un volo di gracchi alpini si traghetta da una parte all’altra del bosco. Non ci sono altri rumori. La traccia la facciamo noi. Passiamo rasenti ad un grande larice, poco prima che il terreno imbiancato segua le sue pendenze. Giriamo questo piccolo orizzonte, come un velista che supera al largo il capo di una scogliera. Lo sguardo prende respiro e inquadra altri sciatori più in là. Anche loro stanno godendosi l’abbraccio del bosco. Li vedi che progressivamente si avvicinano, ma non li senti. Nessuno parla.

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Nessuno spreca il fiato. Il fondo è uno sport che ama la solitudine. Anche incrociandosi, reciprocamente non si vuole rompere l’incantesimo. Basta uno sguardo d’intesa, di condivisione. A volte nessun gesto. Un profumo di fumo ci raggiunge. Da qualche parte qualcuno cucina. Chissà cosa avrà preparato? È ora di una sosta. Di lato alla pista una panchina dorme sotto strati di neve che segnano il passare dei giorni. Aiutandoci con la racchetta e con le mani cerchiamo di liberarla dalla neve, tanto da poterci sedere. Lo zaino fa uscire il conforto alimentare preparato prima di uscire, a volte la sera prima. Da fermi l’abbraccio bianco del bosco ci sembra ancora più affettuoso. Ci sentiamo meglio. I desideri ci sembrano più raggiungibili. Ci occorre solo pazienza. Dietro la nostra panchina, una betulla scioglie i suoi rami come trecce. La corteccia bianca esce dal bianco della neve e vi si confonde. Chi vive in montagna sa che il legno di betulla è tra i più forti e tenaci, ma sa anche che quello più bello che quest’albero sfoggia, nasce dallo sforzo del tronco di riparare se stesso, cicatrice dopo cicatrice. Dai, che domani nevica ancora.


The aerobic solitude of the cross-country skiing N

ordic skiing or alpine skiing. Everything depends on the heel of the boot. If you cannot fix it to the ski, the discipline is Nordic, if instead our feet become one with the ski, we talk about alpine skiing. The fact is that for everyone, Nordic skiing translates into cross-country skiing, forgetting that other winter sports also play on the free heel, such as biathlon, ski jumping, ski touring, ski mountaineering and telemark. All belonging to the big family of Nordic skiing. However, of all the great world of skiing, few, such as cross-country skiing and ski touring, or ski touring for the more experienced, have in the solitude in the middle of nature a real element of attraction. An aerobic and healthy solitude, chosen and practiced every year by many people. In Italy alone, there are 1.8 million cross-country skiers with skis on their feet. A large family of sportsmen and women ranging from 18 to 65 years old and some of them, beautiful and sprightly, even with a few years more. Cross-country skiing is a complete sport. It keeps you in shape, moves all the muscles, reactivates cardiovascular circulation and then, moving in the cold and in the middle of nature, is good for the brain,

removing stress. Between Valtellina and GraubĂźnden, there are some of the most beautiful cross-country skiing rings in the whole Alpine area and, let alone false modesty, among the most popular in the whole skiable world. Some of these in protected naturalistic areas, such as Pian Gembro and Trivigno in the Parco delle Orobie Valtellinesi (narrated by the photographs of this service), the one in S. Caterina Valfurva in the Stelvio Park, as well as the Viola slope in Valdidentro, the over 30 km of the Livigno cross-country skiing ring, the enchanting cross-country skiing trail in the Chiareggio valley in Valmalenco, the Vallespluga slope in Valchiavenna and, in order not to miss the cross-country skiing even in summer, there is also the Sasso Rotondo slope at the Stelvio glacier. If that's not enough for you, in the nearby GraubĂźnden, on the other side of the Rhaetian Alps, the 230 km of slopes in the Engadin await you. Isn't cross-country skiing not for you? Choose snowshoes and the Valposchiavo is the ideal destination for you. You can even forget about the car, as the Rhaetian Railway with its Red Train takes you directly to the slopes and, as if that were not enough, also in the middle of the forest.

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FOCUS F

ocus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo.

ON

Focus

on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are personally committed in the promotion of our territor y in the world.

136 Collezione Twenty: la nuova casa Porada Collection Twenty: the new house by Porada

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Il Castello di Casiglio regala emozioni Castello di Casiglio creates emotions

140 Il Griso vince la Gold Medal all’International Coffee Tasting 2020 Il Griso wins the Gold Medal at International Coffee Tasting 2020

142 Il Bosco Bioenergetico della Tenuta de l’Annunziata: il bosco che fa bene al corpo e allo spirito The Bioenergetic Forest at the Tenuta de l'Annunziata: Good for Both Body and Spirit

144 Gruppo Autotorino premiato da Industria Felix Autotorino Group was awarded by Industria Felix

146 #VillaErbaGetDigital #VillaErbaGetDigital

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Ford Fiesta e Ford Focus, efficienza ibrida Ford Fiesta and Ford Focus, hybrid efficiency

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Collezione Twenty: la nuova casa Porada F O C U S

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è tutto quello che ci si aspetta di trovare in una casa Porada nella collezione Twenty: eleganza, sobrietà, cura dei dettagli, qualità dei materiali. Pezzi creati in un’ottica di continuità con le collezioni preesistenti, lontani da stravaganze ed eccentricità, in linea con l’esigenza di durevolezza e solidità che i recenti eventi impongono. Una casa Porada rassicurante, ma non per questo minimale, capace di dar vita ad atmosfere calde e avvolgenti, impreziosita da pezzi che nascono per essere dei classici, prodotti che non seguono mode e non ne subiscono l’effimero successo. Secondo questi principi Gabriele ed Oscar Buratti hanno pensato ad Abacus, un divano componibile, la cui idea chiave è una grande flessibilità compositiva, legata alla proposta di elementi seduta esagonali. A completamento dell’area divano, Copine la poltrona a pozzetto dalle forme morbide ed avvolgenti e il tavolino basso Bayus. Un posto d’onore nella nuova collezione lo trova il tavolo, o meglio la famiglia di tavoli, Alan, design Buratti. Nasce dall’idea di una gamba dalla particolare sezione curva, che può essere composta accoppiata, a tre o quattro elementi, per formare basi centrali di tavoli rettangolari e tondi. Si presta a molteplici possibilità di composizione: piani rettangolari con lati lunghi in curva e tondi dalle svariate dimensioni, in le-

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gno, marmo, Rock e in vetro trasparente. Ha tutte le caratteristiche per diventare il nuovo protagonista della zona dining. Tanti anche i piccoli complementi d’arredo, produzione originaria di Porada. Smile, pouf maneggevole realizzato da Marconato&Zappa, ha un’anima informale e raffinata, con una struttura di base in legno massello e una pratica impugnatura protesa a formare un appiglio che è anche un piccolo schienale della seduta imbottita. Jet, famiglia di carrellini disegnati da Carlo Ballabio, già designer dei tavoli Fritz e dagli specchi Mix, da cui Jet trae la sua ispirazione in figure geometriche dagli angoli smussati. Completamente originale è invece la scelta del materiale impiegato per il piano con un intarsio di legno millerighe dall’effetto gessato. Il mondo delle luci Porada si arricchisce con Astra, il primo lampadario a sospensione dell’azienda, creato da David Dolcini; una reinterpretazione della tipologia del “chandelier” attraverso l’utilizzo del legno massello, tutto giocato sul contrasto tra leggerezza della luce e solidità del legno. Una collezione armonica, che veste la casa da capo a piedi, che evolve e resiste, che arreda e caratterizza, il cui stile non prevarica la personalità di chi la abita ma la impreziosisce. Perché la casa, ora più che mai, sia “lo scrigno del tesoro del vivere”, come Le Corbousier ci suggeriva.


Collection Twenty: the new house by Porada

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n the Twenty collection there is everything you would expect to find in a Porada house: elegance, simplicity, attention to detail, quality materials. Pieces created in a perspective of continuity with pre-existing collections, far from extravagance and eccentricity, in line with the need for durability and solidity that recent events impose. A reassuring Porada house, but not for this reason minimal, capable of creating warm and enveloping atmospheres, embellished with pieces that are born to be classics, products that do not follow fashions and do not suffer the temporary success. According to these principles Gabriele and Oscar Buratti have thought of Abacus, a modular sofa, whose key idea is a great compositional flexibility, linked to the proposal of hexagonal seating elements. To complete the sofa area, Copine the cockpit armchair with soft and enveloping shapes and the low table Bayus. A place of honor in the new collection is the table, or rather the family of tables, Alan, design Buratti. It was born from the idea of a leg with a particular curved section, which can be composed coupled, with three or four elements, to form central bases of rectangular and round tables. It lends itself to multiple possibilities of composition: rectangular tops with long curved sides and round tables of various

sizes, in wood, marble, Rock and transparent glass. It has all the characteristics to become the new protagonist of the dining area. Many also the small furnishing accessories, original production of Porada. Smile, handy pouf made by Marconato&Zappa, has an informal and refined soul, with a base structure in solid wood and a practical handle stretched to form a handhold that is also a small backrest of the upholstered seat. Jet, a family of trolleys designed by Carlo Ballabio, former designer of Fritz tables and Mix mirrors, from which Jet draws its inspiration in geometric figures with rounded corners. Completely original is the choice of the material used for the top with a milleraies striped wood inlay with a pinstripe effect. The world of Porada lights is enriched with Astra, the first hanging chandelier of the company, created by David Dolcini; a reinterpretation of the "chandelier" typology through the use of solid wood, all played on the contrast between lightness of light and solidity of wood. A harmonious collection that dresses the house from head to toe, that evolves and resists, that furnishes and characterizes, whose style does not overwhelm the personality of those who live there but embellishes it. Because the house, now more than ever, it is "the treasure chest of living", as Le Corbousier suggested.

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Il Castello di Casiglio regala emozioni F O C U S

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astello di Casiglio mette a disposizione la sua esperienza e la sua passione per regalare emozioni. Con i suoi 3.5 ettari di parco e le sue piante secolari, Castello di Casiglio è un fiore all’occhiello da scoprire, facilmente raggiungibile grazie alla posizione strategica che occupa tra Como, Lecco, Bellagio e Milano. Antico Maniero restaurato, offre 46 camere (standard, superior, junior suite) tra cui l’incantevole e romantica Suite che occupa l’intera e unica torre del Castello con vista a 360° su tutta l’area circostante. Oltre ad essere una struttura ricettiva, è il posto ideale per organizzare eventi di vario genere. Grazie all’ampiezza delle eleganti sale antiche e degli spazi esterni, tra cui l’antica corte, Castello di Casiglio può ospitare meeting aziendali, attività di teambuilding, compleanni, cresime, comunioni, battesimi, feste di laurea, aperitivi in compagnia, party vari e molto altro, non per ultime nozze

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da sogno con possibilità di ospitare cerimonie civili e simboliche. Hotel Castello di Casiglio offre una cucina di qualità, caratterizzata da grande tecnica, attenta ai dettagli, alla stagionalità, in grado di soddisfare ogni palato. Incantevole meta anche per iniziare ad organizzare le vacanze estive, offre agli ospiti la grande piscina esterna dotata di ogni confort, lettini, ombrelloni, spogliatoi e l’accogliente Ristornante esterno Grill situato sopra di essa. Parchi avventura, campi da tennis, centri di equitazione, gite ed escursioni in barca, e-bike o semplicemente lunghe passeggiate, saranno i protagonisti delle giornate dedicate allo svago per scoprire le bellezze del Lago di Como. Sul sito www.hotelcastellodicasiglio. it si possono anche scegliere i pacchetti da regalare ad amici e parenti per le occasioni speciali. Castello di Casiglio S.r.l via Cantù 21, Erba (CO), tel. +39 031 627288, info@hotelcastellodicasiglio.it


Castello di Casiglio creates emotions

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astello di Casiglio offers its experience and passion to create emotions.Thanks to its 3.5 hectares of park and its century-old trees, Castello di Casiglio is a feather in its cap, easily accessible thanks to its strategic position between Como, Lecco, Bellagio and Milan. Ancient Manor House restored, it offers 46 rooms (standard, superior, junior suite) including the enchanting and romantic Suite that occupies the entire and unique tower of the Castle with a 360° view of the surrounding area. It is not only an accommodation facility, but also the ideal place to organize different events. Thanks to the size of the elegant ancient rooms and outdoor spaces, including the ancient courtyard, Castello di Casiglio can host business meetings, teambuilding activities, birthdays, confirmations, communions, baptisms, graduation parties, cocktails with friends, parties and much more, last but

not least, it can host civil and symbolic ceremonies. Hotel Castello di Casiglio offers quality cuisine, characterized by great technique, attention to detail and seasonality, which can satisfy every palate. Enchanting destination also to start organizing summer vacations, offers guests the large outdoor swimming pool equipped with every comfort, sun beds, umbrellas, changing rooms and the cozy outdoor Grill Restaurant located above it. Adventure parks, tennis courts, riding centers, boat trips and excursions, e-bikes or simply long walks, will be the protagonists of the days dedicated to leisure to discover the beauty of Lake Como. On the website www.hotelcastellodicasiglio.it you can also select the packages to buy for special occasions for friends and relatives. Castello di Casiglio S.r.l via CantĂš 21, Erba (CO), tel. +39 031 627288, info@hotelcastellodicasiglio.it

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Il Griso vince la Gold Medal all’International Coffee Tasting 2020 F O C U S

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edaglia d’oro per la torrefazione "Il Griso" di Seveso che ha vinto una competizione internazionale sul caffè grazie a una miscela dal nome davvero particolare. “La comare segreta” ha partecipato al concorso International Coffee Tasting 2020 e ha ricevuto la Gold Medal. Prima che i giudici, “La comare segreta” - una miscela composta da caffè al 90% di arabici pregiati e al 10% di robusta selezionata - ha convinto i clienti della caffetteria, nei tempi in cui era possibile gustarsi una tazzina seduti in torrefazione. Il riconoscimento dell'International Coffee Tasting è molto prestigioso, un concorso organizzato da IIAC (Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè) composto da un gruppo di giudici sensoriali qualificati. Questo premio importante si aggiunge a quelli ottenuti negli anni scorsi, fra cui il Bar Awards. Il

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Griso non è soltanto un bar, ma è piuttosto un polo culturale del caffè con annessa torrefazione che punta sull’eccellenza delle miscele e dei diversi sistemi di estrazione, dal classico espresso a quelli più innovativi. Merito delle materie prime di altissimo livello, ma anche e soprattutto dei padroni di casa, Claudia Balzan, trainer assaggiatore dell’espresso italiano, e Antonio Biscotti, mastro torrefattore, che mettono nel loro lavoro una professionalità qualificata e una grande passione. Il nome “La comare segreta” nasce dalla lettura del romanzo “La miscela segreta di casa Olivares” di Giuseppina Torregrossa. L’ispirazione viene dalla caffettiera, comunemente chiamata "comare" per la sua forma e per il ricordo che evoca: le comari, cioè le donne che attorno ad una caffettiera di bevanda calda si raccontano i loro segreti.


Il Griso wins the Gold Medal at the International Coffee Tasting 2020

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old medal for the roasting company "Il Griso" of Seveso that won an international competition on coffee thanks to a blend with a very special name. "La comare segreta" participated in the International Coffee Tasting 2020 competition and received the Gold Medal. Before the judges, "La comare segreta" - a blend composed of 90% fine Arabic coffee and 10% selected Robusta - convinced the customers of the cafeteria, in the days when it was possible to enjoy a cup sitting in a roaster. The recognition of the International Coffee Tasting is very prestigious, a competition organized by IIAC (International Institute of Coffee Tasters) composed by a group of qualified sensory judges. This important award is in addition to those obtained in recent years, including

the Bar Awards. Il Griso is not just a bar, but rather a cultural centre of coffee with an adjoining roasting plant that focuses on the excellence of blends and different extraction systems, from the classic espresso to the most innovative ones. This is thanks to the top quality raw materials, but also and above all to the hosts, Claudia Balzan and Antonio Biscotti, master roaster, who put in their work a qualified professionalism and a great passion. The name "La comare segreta" comes from the reading of the novel "La miscela segreta di casa Olivares" by Giuseppina Torregrossa. The inspiration comes from the coffee pot, commonly called "comare" for its shape and for the memory it evokes: the comari, that is the women who tell their secrets around a hot drink coffee pot.

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Il Bosco Bioenergetico della Tenuta de l’Annunziata: il bosco che fa bene al corpo e allo spirito F O C U S

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ggi più che mai il benessere di corpo e mente passa dal contatto con la natura; o meglio, dalla totale immersione nella natura. Una delle pratiche wellness più in voga al momento è infatti il Forest Bathing, Shinrin-yoku in giapponese, letteralmente “bagno di bosco”. Alla base, un concetto antico come il mondo: fare lunghe passeggiate nel verde, respirare aria pulita e avvolgersi dei profumi del bosco aiuta a combattere lo stress e a ricaricarsi. È in questo contesto che si colloca il bosco bioenergetico della Tenuta de l'Annunziata di Uggiate Trevano. L’esperienza offerta della Tenuta però è un’evoluzione del classico concetto di Forest Bathing, che qui si fa propriamente Forest Therapy, caso unico in Europa, al punto da rendere la Tenuta de l’Annunziata un centro all’avanguardia in questo ambito. Antica proprietà immersa tra le colline, la Tenuta è stata acquistata nel 2007 dalla famiglia Guffanti-Pezzoli che con una grandiosa opera di recupero l’ha trasformata in un agriturismo di charme dall’approccio olistico, dove tutto ruota attorno alla natura. A cominciare dalle ventuno camere del Relais, all’interno delle quali ogni dettaglio è studiato per regalare un soggiorno il più possibile rilassante, proseguendo con la SPA, isola di benessere per il corpo e la mente che si estende su 1.500 mq, e il Ristorante Quercus che segue la filosofia “la natura nel piatto” valorizzando il più possibile prodotti locali e stagionali derivanti dalle aziende agricole di proprietà e altre eccellenze selezionate sul territorio. La Tenuta è infatti produttrice di miele, confetture, infusi oltre

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che di vino sui Colli Piacentini. La filosofia olistica sottesa a tutte le attività della Tenuta de l’Annunziata trova però il suo massimo compimento proprio tra gli alberi del suo bosco bioenergetico. Oasi verde che si estende attorno al Relais per tredici ettari, il bosco è un vero e proprio “parco del benessere” nato da un progetto dell’ecodesigner e bio-researcher Marco Nieri. Il bosco bioenergetico si articola infatti in un itinerario segnato da vari “ambienti” naturali, aree dove la presenza di determinate specie arboree crea condizioni bioenergetiche tali da permettere, a chi vi sosta per almeno dieci minuti, di abbassare i generali livelli di stress e aumentare il proprio benessere complessivo, ma soprattutto di ottenere effetti benefici particolarmente intensi su specifici organi o apparati. A determinare questi effetti sull’organismo non è solo la specie di albero, ma anche la posizione in cui si trova. Complessivamente sono quaranta le aree individuate all’interno del bosco, e definite dalla presenza di alberi di Castagno, Pino silvestre, Betulla, Sorbo, Agrifoglio, Olmo montano, Quercia e Faggio. Il bosco bioenergetico della Tenuta de l’Annunziata può essere visitato in ogni stagione: in reception viene consegnata a ogni visitatore una mappa dettagliata con itinerario, aree di sosta e specifici effetti benefici, in modo tale che ognuno possa organizzare la visita secondo le proprie esigenze. Oltre che per il forest bathing e il percorso bioenergetico il bosco viene aperto anche a gruppi per team building aziendali, picchic, meditazione e yoga nei mesi estivi. www.tenutadelannunziata.it


The Bioenergetic Forest at the Tenuta de l'Annunziata: Good for Both Body and Spirit

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oday more than ever, physical and mental well-being comes from contact with nature; or rather, from total immersion in nature. One of the most popular wellness practices at the moment is Forest Bathing, or Shinrin-yoku in Japanese. At base, the concept is as old as time; taking long walks in nature, breathing fresh air, and enveloping yourself in the aromas of the forest helps you fight stress and recharge. This is the context framing the bioenergetic forest at the Tenuta de l'Annunziata in Uggiate Trevano, province of Como. The experience offered at the Tenuta, however, has evolved from the classic concept of Forest Bathing into outright Forest Therapy, a unique case in Europe, positioning Tenuta de l'Annunziata at the forefront of innovation in this sphere. An old property nestled in the hills, the Tenuta was long left unused until it was purchased in 2007 by the Guffanti-Pezzoli family who, through extensive renovation, transformed it into a charming farm stay with a holistic approach, where everything revolves around nature. Every detail of the relais hotel’s twenty rooms is designed with the purpose of making each guest’s stay as relaxing as possible: from the colours to the furnishings, from the lighting to the view overlooking the chestnut forest, continuing with the SPA, an island of well-being for body and mind extending over 1,500 square metres, the Ristorante Quercus, where the philosophy is “nature in the dish” exclusively using raw ingredients grown onsite or sourced from local selected farms. The Tenuta produces honey, jams, infusions as well as wine on the hills of Piacenza.

The holistic philosophy underpinning all aspects of the Tenuta de l'Annunziata finds its full expression right in the trees of its bioenergetic forest. A green oasis stretching around the hotel relais for thirteen hectares, the forest is a real ‘wellness park’ which transforms the pleasure of a revitalising walk in nature into a therapeutic moment. A green oasis which stretching around the Relais for thirteen hectares, the forest is a real “wellness park” born from a project conceived by ecodesigner and bio-researcher Marco Nieri. The bioenergetic forest is structured into an itinerary marked by various natural ‘environments’, areas where the presence of certain tree species creates bioenergetic conditions that allow those who stop there for at least ten minutes to lower general stress levels, increase overall well-being, and, most importantly, obtain particularly intense benefits for specific organs or body systems. These effects on the body are determined by not only the species of tree, but also the position in which it is found. Altogether, there are forty areas identified within the forest, defined by the presence of chestnut trees, Scots pines, birches, mountain ashes, holly, mountain elms, oaks, and beeches. The Tenuta de l'Annunziata’s bioenergetic forest can be visited in any season; at reception, all guests receive a detailed map of the itinerary, rest areas, and the corresponding beneficial effects so they can organise the visit according to their needs. In addition to the forest bathing and bioenergy path the forest is also open to groups for corporate team building, pic-chic, meditation and yoga in the summer months. www.tenutadelannunziata.it

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Gruppo Autotorino premiato da Industria Felix F O C U S

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Autotorino – filiale di Luisago (CO)

Autotorino – filiale di Como

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ruppo Autotorino è stato insignito – per il terzo anno consecutivo - dell’Alta Onorificenza di Bilancio del “Premio Industria Felix – L’Italia che compete” in quanto è stata riconosciuta come una delle 15 migliori aziende del commercio con sede legale in Italia per performance gestionali e affidabilità finanziaria Cerved. Il premio, nato nel 2015, si rivolge alle imprese che danno un apporto positivo attraverso la continua creazione di posti di lavoro, gli alti standard gestionali del business, e il progresso del tessuto socio-economico del territorio dove operano. Dopo aver ricevuto nel 2018 e nel 2019 l’onorificenza tra le Aziende lombarde, in questa edizione dei premi Industria Felix il Gruppo è stato inserito nel novero nazionale. Con 52 sedi e oltre 1650 collaboratori, il Gruppo Autotorino è top dealer auto in Italia per dimensioni e fatturato. Oggi rappresenta 8 Gruppi Automotive ed opera attraverso una rete di concessionarie ufficiali che si articola su 20 Province in 5 Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto. “Il riconoscimento di quest’anno – commenta Stefano Martinalli, consigliere delegato e direttore generale di Gruppo Autotorino - è ancora più importante dei precedenti in ragione della tristezza che ci accompagna da mesi per la pandemia in corso. Il raggiungimento di questo premio è la sintesi del lavoro del team, la validità del pensiero di

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Autotorino – filiale di Tavernerio (CO) azienda che sta alla base di Autotorino e la capacità di trasformarlo in azione. Nel tempo questi elementi hanno dato stabilità al risultato economico aziendale pur in presenza di un mercato molto instabile.” Il premio viene assegnato sulla base di criteri oggettivi, che tengono conto di un algoritmo di competitività valutato sulla base dei bilanci depositati e del Cerved Group Score (l’indicatore di affidabilità finanziaria di una delle più importanti agenzie di rating in Europa). Gruppo Autotorino è stata scelto in relazione ai dati di bilancio 2018 dal Comitato Scientifico riunitosi all’Università Luiss Guido Carli di Roma e composto da Cerved, Università Luiss Guido Carli, Sustainable Development, Associazione culturale Industria Felix. “Mi piace condividere il premio anche con i nostri clienti – prosegue Stefano Martinalli – che ci attestano ogni giorno la loro soddisfazione per i servizi offerti e le comunità in cui operiamo dove cerchiamo di essere promotori di occupazione e sviluppo. Si affaccia all’orizzonte un nuovo concetto di mobilità che sarà molto profilata sul bisogno del cliente e per questo dovrà garantire più flessibilità e vicinanza. Per questo – conclude il direttore generale di Autotorino - promuoviamo investimenti e sperimentazioni che dovranno mantenerci competitivi e interlocutori capaci di intercettare le opportunità del nuovo mercato.”


Autotorino Group was awarded by Industria Felix

Stefano Martinalli, consigliere delegato e direttore generale di Gruppo Autotorino

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ruppo Autotorino has been awarded - for the third year in a row - with the "Premio Industria Felix - L'Italia che compete" (Felix Industry Award - Competing Italy) as it has been recognized as one of the 15 best trading companies with headquarters in Italy for management performance and financial reliability Cerved. The award, created in 2015, is addressed to companies that make a positive contribution through the continuous creation of jobs, the high management standards of the business, and the progress of the socio-economic organization of the territory where they operate. After receiving in 2018 and 2019 the honor among the companies of Lombardy, in this edition of the Industria Felix awards the Group has been included in the national list. With 52 locations and over 1650 employees, the Autotorino Group is the top car dealer in Italy for size and turnover. Today it represents 8 Automotive Groups and operates through a network of official dealerships in 20 provinces in 5 regions: Piedmont, Lombardy, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia and Veneto. "This year's recognition - comments Stefano Martinalli, managing director and general manager of Gruppo Autotorino - is even more important than the previous ones because of the sadness that has accompanied us for months for the current pandemic. The achievement of this award is the synthesis of the team's work, the validity of the company's phi-

losophy behind Autotorino and the ability to turn it into action. Over the years these elements have given stability to the company's economic result even in the presence of a very unstable market". The prize is awarded on the basis of objective criteria, which take into account an algorithm of competitiveness evaluated on the basis of the deposited financial statements and the Cerved Group Score (the financial reliability indicator of one of the most important rating agencies in Europe). Gruppo Autotorino was chosen in relation to the 2018 financial statement data by the Scientific Committee meeting at the Luiss Guido Carli University of Rome and composed of Cerved, Luiss Guido Carli University, Sustainable Development, Associazione culturale Industria Felix. "I also like to share the award with our customers continues Stefano Martinalli - who demonstrate to us every day their satisfaction with the services offered and the communities in which we operate where we try to be promoters of employment and development. A new concept of mobility is on the horizon that will be highly profiled on the needs of the customer and for this reason will have to guarantee more flexibility and proximity. For this reason - concludes the general manager of Autotorino - we promote investments and experimentation that will have to keep us competitive and interlocutors able to intercept the opportunities of the new market".

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#VillaErbaGetDigital F O C U S

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illa Erba, anche al tempo del Covid, rimane garanzia di eleganza, privacy, esclusività, ampiezza degli spazi sia interni che esterni, tecnologia avanzata e multifunzionalità. Guardare però al futuro e non fermarsi è un obbligo: da qui dunque la volontà di portare avanti un importante progetto di digitalizzazione del polo espositivo che garantirà entro il 2021, anche un supporto di tale genere alla realizzazione degli eventi fieristico/congressuali, così da soddisfare le future richieste degli organizzatori in fase post emergenza Covid-19 e non solo. Il progetto #VillaErbaGetDigital porterà innovazioni che, tramite un notevole potenziamento della rete, permetteranno di usufruire di un vasto numero di servizi digitali utilizzabili prima, durante e dopo l’evento, per continuare a competere alla pari con i più quotati quartieri fieristici e centri congressi del mondo. “A settembre abbiamo avuto l’opportunità di ricominciare con eventi importanti grazie ai quali ci siamo resi conto di quanto le persone del settore MICE e Wedding abbiamo voglia di ritornare a incontrarsi - dichiara Piero Bonasegale, Direttore di Villa Erba. “Questi mesi complessi di arresto forzato della nostra attività sono serviti per elaborare un importante progetto

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di ammodernamento che vede il digitale come supporto alla presenza fisica. A breve inizieranno i lavori di potenziamento della rete per garantire un servizio ancora migliore ai nostri clienti, offrendo la possibilità di usufruire di piattaforme idonee ad incrementare il numero dei partecipanti, in un perfetto mix tra dinamicità on site e diffusione on line che potrebbe ancora caratterizzare parte delle attività meeting del 2021.” I servizi che potranno essere veicolati sulla nuova rete potenziata, una volta che sarà installata consentirà a visitatori ed espositori di entrare in relazione con Villa Erba e con gli organizzatori prima della rassegna, prenotando i biglietti o gli spazi, ma anche altri servizi. Durante le fiere e gli eventi sarà possibile per chi espone avere incontri virtuali e, al termine della manifestazione, i dati condivisi consentiranno la prosecuzione del dialogo tra i partecipanti. Villa Erba quindi non è cambiata, si è evoluta e aggiornata, rispettando e implementando i processi per la tutela della salute dei propri clienti nell’immediato e in un futuro prossimo, creando le condizioni per partecipazioni sempre più numerose, con il mix presenza fisica fondamentale per apprezzarne la bellezza e l’unicità dell’esperienza e presenza virtuale quale supporto.


#VillaErbaGetDigital

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illa Erba, even at the time of Covid, remains a guarantee of elegance, privacy, exclusivity, spaciousness of both indoor and outdoor spaces, advanced technology and multifunctionality. However, looking to the future and not stopping is an essential requirement: hence the desire to carry out an important project of digitization of the exhibition center that will ensure by 2021, even such support to the realization of the exhibition/congress events, so as to meet the future demands of the organizers in the post-emergency phase Covid-19 and further. The #VillaErbaGetDigital project will bring innovations that, through a considerable strengthening of the network, will make it possible to take advantage of a vast number of digital services that can be used before, during and after the event, in order to continue to compete on an equal footing with the world's most popular exhibition centers and congress centers. "In September we had the opportunity to start again with important events thanks to which we realized how much the people of the MICE and Wedding sector want to meet again - says Piero Bonasegale, Director of Villa Erba. "These difficult months of forced closure of our activity helped us to develop an important modernization project that

sees digital as a support to the physical presence. Soon we will start the work of strengthening the network to ensure an even better service to our customers, offering the possibility to take advantage of platforms suitable to increase the number of participants, in a perfect mix between dynamism on site and online dissemination that could still characterize part of the meeting activities of 2021". The services that can be conveyed on the new enhanced network, once it is installed, will allow visitors and exhibitors to get in touch with Villa Erba and the organizers before the exhibition, booking tickets or spaces, but also other services. During exhibitions and events it will be possible for exhibitors to have virtual meetings and, at the end of the event, the data will be shared to allow the continuation of the dialogue between participants. Consequently, Villa Erba has not changed, it has evolved and updated, respecting and implementing processes for the protection of the health of its customers in the immediate and near future, creating the conditions for more and more participants, with the combination of physical presence fundamental to appreciate the beauty and uniqueness of the experience and virtual presence as a support.

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Ford Fiesta e Ford Focus, efficienza ibrida F O C U S

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erché dover scegliere tra prestazioni entusiasmanti ed efficienza nei consumi? Il futuro è sempre più ibrido e con Ford Fiesta Hybrid e Ford Focus Hybrid non si rinuncia a nulla. Il nuovo motore Ecoboost Hybrid aumenta la potenza, massimizza l’efficienza e riduce le emissioni. Ford Fiesta Hybrid e Ford Focus Hybrid incorporano un piccolo motore elettrico con una batteria a 48 volt che contribuisce a migliorare l'efficienza. Il motore elettrico fornisce infatti un supporto aggiuntivo al motore a benzina quando è necessario, contribuendo sia ad aumentare l'autonomia del veicolo sia a ridurre le emissioni. Inoltre, utilizza la frenata rigenerativa, che ricarica la batteria recuperando l'energia solitamente persa durante la decelerazione. A differenza dei sistemi tradizionali, la ricarica rigenerativa intelligente agisce solo quando serve e, ogni qualvolta è possibile, evita la ricarica quando si preme l'acceleratore. Questa soluzione consente di risparmiare ancora più carburante e di ridurre ulteriormente le emissioni. In Fiesta Hybrid, l’eccezionale capacità di controllo garantisce un'esperienza di guida piacevole, senza compromessi. Gli pneumatici di Fiesta hanno una bassa resistenza al rotolamento e sono progettati per migliorare l’efficienza della vettura, che si traduce in consumi di carburante ridotti per tutta la vita del veicolo. Tra le funzioni innovative della Fiesta arriva il pulsante Eco. Basta premerlo per attivare una serie di sistemi e imposta-

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zioni regolabili che contribuiscono al risparmio di carburante. Questa funzione consente, ad esempio, di ridurre il tasso di accelerazione, il regime minimo e l'intensità dell'aria. Combinate tra di loro, tutte queste caratteristiche fanno davvero la differenza. Focus Hybrid è la prima Ford ad avere disponibile anche la nuova e sofisticata trasmissione automatica a 8 marce, con selettore rotativo (e-shifter). Con un'accelerazione precisa e cambi di marcia incredibilmente fluidi, è concepita per migliorare l’esperienza di guida e ottimizzare le prestazioni. La leva del cambio classica è stata sostituita con un selettore rotativo per il cambio integrato nella console, conferendo agli interni un aspetto più pulito e moderno. Inoltre, il sistema Ford Co-Pilot comprende una gamma di tecnologie che lavorano all’unisono per rendere la tua esperienza di guida più confortevole e piacevole che mai. Ad esempio, il controllo adattivo della velocità di crociera con Stop&Go regola automaticamente la velocità di marcia in base al veicolo che ti precede. Se l'auto si ferma completamente, il motore si spegne e si riaccende automaticamente quando la strada è di nuovo libera. Inoltre, il sistema è in grado di riconoscere la segnaletica dei limiti di velocità e regolare di conseguenza la velocità di crociera. La tecnologia di mantenimento della corsia di marcia fornisce anche assistenza alla traiettoria seguendo la segnaletica orizzontale per aiutarti a mantenere la posizione corretta.


Ford Fiesta and Ford Focus, hybrid efficiency

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hy do you have to choose between exciting performance and fuel efficiency? The future is becoming more and more hybrid, and with the Ford Fiesta Hybrid and Ford Focus Hybrid there is nothing to give up. The new Ecoboost Hybrid engine increases power, maximizes efficiency and reduces emissions. The Ford Fiesta Hybrid and Ford Focus Hybrid incorporate a small electric motor with a 48-volt battery that helps to improve efficiency. The electric motor provides additional support for the gasoline engine when needed, helping both to increase the vehicle's range and reduce emissions. It also uses regenerative braking, which recharges the battery by recovering energy usually lost during deceleration. Unlike traditional systems, intelligent regenerative recharging acts only when needed and, whenever possible, avoids recharging when the accelerator is pressed. This solution saves even more fuel and further reduces emissions. In Fiesta Hybrid, the exceptional control capability ensures an enjoyable driving experience without compromise. Fiesta's tires have low rolling resistance and are designed to improve the car's efficiency, which translates into reduced fuel consumption over the life of the vehicle. The Fiesta's innovative features include the Eco button. Simply press it to activate a ran-

ge of adjustable systems and settings that contribute to fuel economy. For example, this function allows you to reduce the acceleration rate, idle speed and air intensity. Combined, all of these features really make a difference. Hybrid is the first Ford to have also available the new and sophisticated 8-speed automatic transmission, with rotary selector (e-shifter). With precise acceleration and incredibly smooth gear changes, it is designed to improve the driving experience and optimize performance. The classic gearshift has been replaced with a rotary gear selector integrated into the console, giving the interior a cleaner, more modern look. In addition, the Ford Co-Pilot system includes a range of technologies that work in unison to make your driving experience more comfortable and enjoyable than ever before. For example, adaptive cruise control with Stop&Go automatically adjusts your cruise speed according to the vehicle in front of you. If the car comes to a complete stop, the engine will automatically turn off and start again when the road is clear again. In addition, the system can recognize speed limit signs and adjust the cruise speed accordingly. The lane keeping technology also provides lane assist by following the road markings to help you maintain the correct position.

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Sport

Giorgio Roda è Campione Italiano

Gran Turismo Endurance foto Archivio Giorgio Roda

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accio fatica a crederci, ma se tutto questo fosse un sogno, non svegliatemi”. Sono le parole di Giorgio Roda, recentemente laureato Campione Italiano Gran Turismo Endurance 2020. Una vittoria di squadra, conquistata sul circuito di Monza, Tempio della Velocità, che ha regalato il titolo 2020 alla Ferrari di AF Corse dei tre “ragazzi terribili” Roda – Rovera – Fuoco. Per il pilota comasco è il terzo titolo in carriera: vincitore nel 2014 in classe GTS nel GT Open, nel 2018 in classe LMGTE nell’European Le Mans Series e nel 2020 Campione Italiano Gran Turismo Endurance. Un bellissimo risultato per Giorgio Roda, erede di una dinastia appassionata di motori: il nonno Giuseppe campione di motonautica, il papà Gianluca campione di automobilismo. Proprio insieme al padre, nel 2018 Giorgio aveva conquistato l’European Le Mans Series, prima coppia padre e figlio a laurearsi campione in que-

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sta categoria. Ma torniamo ai giorni nostri. Il destino del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance 2020 si è deciso sul circuito di Monza in una gara ricca di adrenalina con il titolo in bilico fra tanti equipaggi. “Partivamo da sfavoriti – commenta Giorgio Roda - e le qualifiche non ci avevano certamente aiutato. Iniziare settimi e rimontare fino alla vittoria è qualcosa di incredibile, aggiungere anche la conquista del titolo assoluto è impensabile. Questa vittoria la voglio dedicare a mio figlio Riccardo e a mia moglie Carolina. Vincere il terzo titolo in carriera in 7 anni è sicuramente una grande soddisfazione, vincere il Titolo Italiano Gran Turismo esattamente 10 anni dopo mio papà è ancora più bello. Forse, in questo caso, è il più inaspettato visto come siamo arrivati a questo ultimo appuntamento. Sapevamo di potercela giocare fino alla fine e l’abbiamo fatto, mettendo in pista cuore e coraggio”.


Sport

Giorgio Roda is Italian Champion of Gran Turismo Endurance

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find it hard to believe, but if all this is a dream, don't wake me up." These are the words of Giorgio Roda, recently graduated Italian Champion of Gran Turismo Endurance 2020. A team victory, conquered on the Monza circuit, Temple of Speed, which gave the 2020 title to the Ferrari of AF Corse of the three "terrible guys" Roda - Rovera Fuoco. For the driver from Como it is the third title in his career: winner in 2014 in the GTS class in the GT Open, in 2018 in the LMGTE class in the European Le Mans Series and in 2020 Italian Gran Turismo Endurance Champion. A wonderful result for Giorgio Roda, heir of a dynasty passionate about engines: his grandfather Giuseppe, motorboat champion, his father Gianluca, motor racing champion. Just together with his father, in 2018 Giorgio won the European Le Mans Series, the first father and son couple to graduate champion in this category.

But let's go back to the present day. The destiny of the 2020 Italian Gran Turismo Endurance Championship was determined on the Monza circuit in a race full of adrenaline with the title hovering between many crews. "We started as disadvantaged - says Giorgio Roda - and the qualifications had certainly not helped us. To start seventh and to recover up to the victory is something incredible, to add also the conquest of the absolute title is unthinkable. I want to dedicate this victory to my son Riccardo and my wife Carolina. Winning the third title in my career in 7 years is certainly a great satisfaction, winning the Italian Gran Turismo title exactly 10 years after my dad is even more beautiful. Perhaps, in this case, it is the most unexpected considering how we arrived at this last appointment. We knew we could play it to the end and we did, we put our heart and courage on the track".

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Sport

Pallacanestro Cantù Il futuro è il nuovo palazzetto di Elisabetta Comerio foto Pallacanestro Cantù

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antù guarda al futuro, alimentando un sentimento di speranza e entusiasmo anche in questo difficile momento. Dimostrando ancora una volta la lungimiranza della tradizione cestistica brianzola, Pallacanestro Cantù il 6 ottobre ha infatti presentato il suo piano di sviluppo 2020-2025. Supportato da Cantù Next SpA, il piano pluriennale vede al centro del progetto la realizzazione del nuovo palasport, che sorgerà a Cantù, in corso Europa e prenderà il posto del Pianella nel cuore di tantissimi appassionati. Dopo due anni di intenso lavoro, il progetto del palazzetto, che ha visto la preziosissima collaborazione dell’Istituto per il Credito Sportivo, della Federazione Italiana Pallacanestro e della Legabasket, è realtà: un'arena polifunzionale da 5.200 posti che fungerà da base per un piano di sviluppo della società. La struttura non sarà però solo la casa della Pallacanestro Cantù, ma sarà destinata a ospitare anche concerti ed eventi. Ci saranno due palestre secondarie per gli allenamenti da 200 posti omologate per le competizioni ufficiali, sia per sostenere il progetto giovani sia per aprirsi al volley e al basket in carrozzina. All'esterno sarà costruito un campo per il 3 con-

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tro 3 e il tutto sarà avvolto in una grossa area hospitality che si affaccerà all'interno della struttura e che potrà lavorare 7 giorni su 7. I lavori di costruzione inizieranno nell’autunno 2021 e il palasport sarà pronto per la stagione 2023-2024 così il basket canturino potrà finalmente tornare a casa. Roberto Allievi, presidente di Pallacanestro Cantù, ha così commentato il grande cambiamento che sta attraversando il club canturino: “Abbiamo dato iniziato a un nuovo modello di gestione, proiettato verso un cambiamento della cultura sportiva. Questo sviluppo deve essere all’altezza di Pallacanestro Cantù, è la nostra storia a imporlo. Elemento essenziale sarà l’apporto che fornirà Cantù Next, occupandosi della costruzione del nuovo palasport. Ricordo, però, che il club è detenuto per quota di maggioranza da Tutti Insieme Cantù, quindi dai canturini, di chi Cantù la ama veramente. Questo è un plus di cui andarne fieri. Per il resto, inutile nascondere che gli sponsor saranno la nostra forza vitale e con loro vogliamo costruire un futuro caratterizzato da un forte interesse reciproco, fatto non solo di passione ma di crescita in termini di immagine e visibilità”.


Sport

The future is the new arena C

antù looks to the future, nourishing a feeling of hope and enthusiasm even in this difficult moment. Showing once again the far-sightedness of the basketball tradition of Brianza, Cantù Basketball on October 6 presented its development plan 2020-2025. Supported by Cantù Next SpA, the multi-year plan sees at the center of the project the realization of the new arena, which will be built in Cantù, in Corso Europa and will take the place of Pianella in the heart of many fans. After two years of intense work, the project of the arena, which has seen the invaluable collaboration of the Istituto per il Credito Sportivo, the Italian Basketball Federation and Legabasket, is a reality: a multipurpose arena with 5,200 seats that will be the headquarters for a development plan of the club. The facility, however, will not only be the home of Cantù Basketball, but will also host concerts and events. There will be two secondary gyms for training with 200 seats homologated for official competitions, both to support the youth project and to open up to volleyball and wheelchair basketball. Outside it will be built a field

for the 3-on-3 and everything will be surrounded by a large hospitality area that will be positioned inside the structure and that can work 7 days a week. Construction work will begin in autumn 2021 and the sports hall will be ready for the 2023-2024 season so the basketball of Cantù can finally go home. Roberto Allievi, president of Cantù Basketball, commented on the great change that the Cantù Basketball Club is going through: "We have started a new management model, projected towards a change in sports culture. This development must be up to Cantù Basketball, it is our history that imposes it. An essential element will be the contribution that Cantù Next will provide, taking care of the construction of the new palasport. I remember, however, that the club is majority owned by Tutti Insieme Cantù, therefore by the people of Cantù, those who really love Cantù. This is a plus to be proud of. For the rest, it is useless to hide that the sponsors will be our life force and with them we want to build a future characterized by a strong mutual interest, made not only of passion but of growth in terms of image and visibility".

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Sport

di Elisabetta Comerio foto Augusto Bizzi per Fipic, Alessandro Vezzoli graphic design Lorenzo Mazza

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he best of us. Questo lo slogan scelto per la prossima stagione di UnipolSai Briantea84 Cantù. “Essere la nostra versione migliore” guiderà giocatori, staff e tifosi nel campionato che prenderà il via il 9 gennaio 2021, ma è anche la sintesi più azzeccata delle due gare che hanno portato UnipolSai ad aggiudicarsi il 14 novembre la Coppa Italia 2020, la settima della sua storia e la quinta consecutiva. Una competizione attesissima dopo un lungo stop quella che si è svolta nella “bolla” di Grottaglie – Taranto -, una partita che tantissimi appassionati di basket in carrozzina, ma non solo, hanno seguito incollati alla tv, una partentesi di normalità, entusiasmo e speranza che ci è stata regalata in questi difficili mesi. Insomma, i ragazzi di coach Daniele Riva sembrano aver preso alla lettera il messaggio che Briantea84 vuole lanciare per le sfide future. “In questo momento le sensazioni sono indescrivibili - ha commentato l’allenatore al termine della garaè il raggiungimento di un primo step grazie a un gioco corale in cui tutti hanno creduto in tutti”. Ma quello di The Best of Us è un viaggio che parte da lontano: da quell’”Osare sempre” che nel 2013 battezzò la prima di una lunga serie di vittorie. Fino al “Be the revolution” del 2019, che segnava il passo di un cambiamento in atto. Culturale ma anche fisico. Ora serve qualcosa in più, serve unire le forze, unire gli intenti. Uno sforzo corale, l’ennesima conferma che questo viaggio ha valore e senso se fatto insieme, nel quale coraggio e speranza devono dare la forza di esprimere il meglio di noi. Così ancora una volta Briantea84 ha preso sul serio questo motto, facendolo suo, aggiudi-

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candosi il primo trofeo di quest’anno e dando a tanti appassionati proprio quella speranza di cui abbiamo tutti bisogno. Quindi un grazie speciale a chi ancora una volta ha reso speciale questo sport. Abbiamo osato, senza nessuna pietà. Abbiamo respirato la libertà, quella vera, fino a innamorarci. Siamo il racconto di un viaggio incredibile, a dir poco rivoluzionario.

Vittorie, cadute, retine tagliate, pianti. Ogni giorno siamo chiamati a dare il meglio, per noi stessi. Per voi.

La storia è fatta anche da chi l’ha voluta vivere insieme a noi. La storia è di chi si è messo in gioco. Contro ogni pregiudizio. Di chi non si è fatto domande. Ma anche di chi - di domande - ne ha fatte a centinaia. Urlando a squarciagola. Emozionandosi con noi. Al nostro fianco, sempre. La nostra metà migliore. #TheBestofUs


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he best of us. This is the slogan chosen for the next season of UnipolSai Briantea84 CantÚ. " To be the best of us" will guide players, staff and fans in the championship that starts on January 9, 2021, but it is also the most appropriate synthesis of the two games that led UnipolSai to win on November 14, the Coppa Italia 2020, the seventh in its history and the fifth in a row. A long-awaited competition after a long stop that took place in the "bubble" of Grottaglie - Taranto -, a game that many fans of wheelchair basketball, and many others, have followed stuck to the TV, a beginning of normality, enthusiasm and hope that was given us in these difficult months. In short, the boys of coach Daniele Riva seem to have literally taken the message that Briantea84 wants to launch for future challenges. "At this moment the sensations are incredible - commented the coach at the end of the game - is the achievement of a first step thanks to a team game in which everyone believed in everyone". But that of The Best of Us is a journey that starts from far away: from that �Osare sempre" that in 2013 baptized the first of a long series of victories. Until the "Be the revolution" in 2019, which marked the step of an ongoing change. Cultural but also physical. Now we need something more, we need to join forces, unite our intentions. A choral effort, the latest confirmation that this journey has a great value and meaning if it is made together, in which courage and hope must give the strength to express the best of us. So once again Briantea84 has taken this

motto seriously, making it its own, winning this year's first trophy and giving so many enthusiasts the very hope we all need. So a special thanks to those who once again made this sport special. We dared, without any mercy. We breathed freedom, the true freedom, until we fell in love. We are the story of an incredible journey, revolutionary to say the least.

Victories, falls, cut retinas, tears. Every day we are called to give our best, for ourselves. For you.

The story is also made by those who wanted to live it with us. History is made by those who put themselves out there. Against all prejudice. Of those who have not asked questions. But also of who has made hundreds of questions. Screaming at the top of their voice. Excited with us. To our side, always. Our best half. #TheBestofUs

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di Davide Lacchini, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni

• Seppie al nero con gli spaghetti

• “Le Rive” Bianco Veronese 2017

• Involtini di verza al petto d'anatra

• Barbacarlo 2016 Provincia di Pavia

Cuttlefish in ink with spaghetti

Savoy cabbage rolls with duck breast

Suavia

Rosso

Az. Agr. Barbacarlo

Davide Lacchini Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ha ricoperto la carica di direttore e consulente gastronomico di Eventi Lariani srl, del ristorante “InRIVA” Cernobbio. Ha avuto esperienze lavorative presso l'hotel Regina Olga, “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.

Emanuele Riva Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore.

Si ringraziano per la disponibilità e la collaborazione i titolari, la brigata di cucina e tutto lo staff deI Ristorante "Gnocchetto"Solzago Tavernerio (CO) sede di realizzazione delle ricette, il Cav Vittorio Fanfarillo-Cifa srl Lomazzo Forniture Alberghiere, Stefano e Andrea Cantaluppi- Cantaluppi Tavernerio s.p.a Albese con Cassano Forniture alimentari

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Seppie al nero con gli spaghetti

Cuttlefish in ink with spaghetti

Ingredienti per 6 persone

To serve 6

600 g di seppie di media grandezza, 1 costa di sedano, 1 scalogno, 5 pomodori ramati, 1 bicchiere di brodetto di pesce, 1 dl olio extra vergine oliva, 480 g spaghetti, sale e pepe q.b

600 g of medium-sized cuttlefish, 1 celery rib, 1 shallot, 5 vine tomatoes, 1 glass of fish broth, 1 dl extra virgin olive oil, 480 g spaghetti, salt and pepper to taste

Procedimento Pulite le seppie. Separate la testa dal corpo, tagliate i tentacoli ed eliminate gli occhi. Tagliate la seppia lungo un lato del corpo apritela e recuperate all'interno la sacca con l'inchiostro (ne serviranno almeno due o tre). Eliminate l’osso all'interno (alcune volte è trasparente), sciacquatele sotto l'acqua corrente e togliete la pelle tirandola con le dita. Tagliate le seppie a fettine di 2-3 centimetri, mentre i tentacoli andranno tagliati più piccoli. In una casseruola con l'aggiunta di olio extra vergine d'oliva soffriggere lo scalogno e il sedano precedentemente tritati e i pomodori a cubetti dopo avere eliminato i semi. Aggiungete le seppie cuocendole a fiamma vivace per alcuni minuti, versate poi il vino bianco, lasciate evaporare, abbassate la fiamma. A questo punto aggiungete le sacche di nero di seppia e rompetele aiutandovi con le punte di una forchetta. Raggiunta la giusta colorazione nera, regolate di sale e pepe. Coprite con un coperchio e continuate la cottura, per circa 20-25 minuti, mescolate di tanto in tanto e aggiungete un poco di brodetto di pesce (potete utilizzare quello istantaneo) man mano che il liquido evapora. Terminate la cottura, fino a quando le seppie risulteranno tenere. Versate la salsa al nero di seppia in una padella saltiere ed aggiungete gli spaghetti cotti al dente. Saltate ripetutamente mantecandoli ed infine, per avere un effetto nero più brillante, aggiungete un cucchiaio di olio d'oliva, saltate nuovamente e servite ben caldo.

Preparation Clean the cuttlefish. Separate the head from the body, cut the tentacles and eliminate the eyes. Cut the cuttlefish along one side of the body open it and take inside the bag with the ink (at least two or three will be needed). Remove the bone inside (sometimes it is transparent), rinse them under running water and remove the skin by pulling it with your fingers. Cut the cuttlefish into slices of 2-3 centimeters, while the tentacles should be cut smaller. In a saucepan with the addition of extra virgin olive oil fry the shallot and celery previously chopped and diced tomatoes after removing the seeds. Add the cuttlefish and cook over a high flame for a few minutes, zw then pour in the white wine, let it evaporate and lower the flame. At this point add the bags of cuttlefish ink and break them with the tips of a fork. Once the right black color is reached, adjust salt and pepper. Cover with a lid and continue cooking, for about 20-25 minutes, stir occasionally and add a little fish soup (you can use the instant one) as the liquid evaporates. Finish cooking until the cuttlefish are tender. Pour the squid ink sauce into a salt pan and add the spaghetti cooked al dente. Sauté repeatedly by stirring and finally, to have a more brilliant black effect, add a tablespoon of olive oil, sauté again and serve piping hot.

Curiosità Questa salsa nelle giornate fredde ed invernali è ottima in abbinamento alla polenta morbida bianca oppure alla tradizionale gialla, inoltre è indicata per una dieta gluten free.

Curiosity This sauce on cold and winter days is excellent in combination with soft white polenta or traditional yellow polenta, it is also suitable for a gluten free diet.

“Le Rive” Bianco Veronese 2017 - Suavia Nel cuore del Soave Classico sorge l’azienda Suavia della famiglia Tessari. Una cantina d’impronta moderna che da quarant’anni a questa parte si è specializzata nella produzione di Garganega; questa tipica uva da vita ad uno dei più storici vini bianchi italiani. La terra di Soave è considerata zona di affioramenti vulcanici, questa particolare conformazione dei terreni, dona ai vini una mineralità olfattiva, un carattere e una sapidità al palato davvero unica! Al naso frutti dolci e canditi dovuti alla vendemmia tardiva che in questo caso e in questa annata conservano un tenore alcolico senza eccessi (13,5% vol), di conseguenza il sorso è indubbiamente pieno, ma il sapiente affinamento tra acciaio e legno ci regala grande eleganza, senza perdere la sua importante e piacevole acidità! 10° in calice ampio.

“Le Rive” Bianco Veronese 2017 - Suavia In the heart of Soave Classico stands the Suavia company of the Tessari family. A modern winery that for forty years now has specialized in the production of Garganega; this typical grape gives life to one of the most historical Italian white wines. The land of Soave is considered an area of volcanic outcrops, this particular conformation of the land, gives the wines an olfactory minerality, character and flavor to the palate really unique! To the nose sweet fruits and candied fruit due to the late harvest which in this case and in this vintage retain an alcohol content without excesses (13.5% vol), so the sip is undoubtedly full, but the wise refinement between steel and wood gives us great elegance, without losing its important and pleasant acidity! 10° in a wide glass.

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Involtini di verza al petto d'anatra

Savoy cabbage rolls with duck breast

Barbacarlo 2016 Provincia di Pavia Rosso - Az. Agr. Barbacarlo

Ingredienti per 6 persone

To serve 6

1 verza, 2/3 petti d'anatra per circa 900 g, 40 g di pasta di salame o salsiccia, 1spicchio d'aglio, 1 scalogno, 50 g di grana padano grattugiato,1 uovo, 30 g di pangrattato, 40 g di pancetta tesa, 30 g di burro, 1/2 bicchiere di marsala secco, 1 bicchiere vino bianco secco, alcune foglie di salvia, brodo, sale e pepe q.b

1 Savoy cabbage, 2/3 duck breasts approx. 900 g, 40 g salami or sausage paste, 1 garlic clove, 1 shallot, 50 g grated Grana Padano, 1 egg, 30 g breadcrumbs, 40 g stretched bacon, 30 g butter, 1/2 glass dry Marsala, 1 glass dry white wine, some sage leaves, broth, salt and pepper to taste.

Procedimento Mondate la verza eliminando le foglie esterne e togliete alle più grosse la costa centrale. Scottatele in acqua bollente e salata, scolatele con un mestolo forato e disponetele distese sopra ad un canovaccio ad asciugare. Fate dei tagli traversali al di sopra di ogni petto dell'anatra dalla parte grassa (quella della pelle) ed arrostiteli in una padella antiaderente senza aggiungere condimento. Cuocete almeno 15 minuti dalla parte della pelle e 10 minuti dall'altro lato, sfumate a metà della cottura con il marsala, coprite, abbassate il fuoco, aggiustate di sale e pepe. Al termine della cottura levate dal fuoco, lasciate raffreddare e togliete la pelle. Passate la carne nel tritacarne oppure in un robot cutter da cucina con la pasta di salame, l'aglio, lo scalogno e al composto ottenuto andate ad aggiungere il grana, il pangrattato e l'uovo. Mischiate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Con le mani formate delle polpette ovali e avvolgetele nelle foglie di verza, fermatele con alcuni stecchini oppure legatele con lo spago da cucina. Fate dei piccoli quadratini di pancetta e rosolatela nel burro in un tegame, aggiungete gli involtini e la salvia e continuate la rosolatura delicatamente per circa 8/9 minuti, versate il vino bianco, lasciate evaporare a fiamma alta e aggiungete un poco di brodo. Coprite e continuate la cottura per circa 15/20 minuti a fiamma lenta. A cottura ultimata slegate gli involtini e serviteli con il loro intingolo, magari accompagnati da un cucchiaio di polenta fumante.

Preparation Clean the cabbage by removing the outer leaves and remove the central part of the larger ones. Heat them in boiling salted water, drain with a perforated ladle and place them on a towel to dry. Make cross cuts above each breast of the greasy part of the duck (the skin) and roast them in a non-stick pan without seasoning. Cook at least 15 minutes on the skin side and 10 minutes on the other side, blend halfway through cooking with Marsala, cover, lower the heat, salt and pepper to taste. At the end of cooking, remove from the heat and leave to cool. Pass the meat in the meat grinder or in a food processor with the salami paste, garlic, shallot and to the mixture obtained go to add the parmesan cheese, breadcrumbs and egg. Mix until you get a smooth dough. Roll oval meatballs with your hands and wrap them in cabbage leaves, stop them with some sticks or tie them with kitchen string. Make small squares of bacon and brown it in butter in a pan, add the rolls and sage and continue browning gently for about 8/9 minutes, pour the white wine, let it evaporate over high heat and add a little broth. Cover and continue cooking for about 15/20 minutes over a low flame. Once cooked, untie the rolls and serve them with their sauce, preferably accompanied by a spoonful of steaming polenta.

Eleganza e Rusticità, per ogni vino, il giusto piatto! La scelta cade su uno storico rosso lombardo, storico non solo per il fatto che presenta in etichetta 1886, non perché è stato un vino “cult” degli anni ottanta, non solo perché ha lasciato il segno nei cuori dei massimi esperti di vino dello scorso secolo, ma perché è passato alla storia insieme a lui… Lino Maga. Scomparso pochi anni fa, il suo Barbacarlo resta oggi un segno di cultura, un blend di uve tipiche del Pavese, arroccate in unico vigneto, che si fregiano di una delimitazione storica. Riferimento di genuinità, di vino fatto alla vecchia maniera! Ogni vendemmia cambia.. dall’anno più austero e chiuso, all’annata più calda e mossa! Un vino senza eguali da provare almeno una volta nella vita! Consiglio di aprire la bottiglia un’ora prima….

Como

Barbacarlo 2016 Provincia di Pavia Rosso - Az. Agr. Barbacarlo Elegance and Rusticity, for every wine, the right dish! The choice is for a historical Lombard red wine, historical not only for the fact that it has a 1886 label, not because it was a "cult" wine of the eighties, not only because it left its sign in the hearts of the greatest wine experts of the last century, but because it went down in history with him ... Lino Maga. Disappeared a few years ago, his Barbacarlo remains today a sign of culture, a blend of grapes typical of the Pavese area, perched in a single vineyard, which are boasting a historical boundary. Reference of genuineness, of wine made in the old way! Every vintage changes... from the most austere and closed year, to the hottest and most moving vintage! A wine without equal to try at least once in a lifetime! I recommend opening the bottle an hour before....



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