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Concept & Styling TBM Service & C. - Como
Fiorella Radice ph Romano Fotografie
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IDEA
DESIGN DANIEL LIBESKIND
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EDITORIALE
Nuove speranze
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una brezza fresca e frizzante ci annuncia la stagione
Dear Readers,
più bella dell’anno, risvegliandoci dal pesante torpore invernale. Anche se indeboliti da una crisi che ancora morde ferocemente, con l’amore che ci lega al blu intenso del nostro lago e con tutto l’ottimismo possibile, abbiamo rifornito la redazione di questa piccola impresa di comunicazione che è Magic Lake del necessario coraggio per affrontare un altro anno di lavoro. Abbiamo messo in ordine nelle 240 pagine di questo numero notizie e sensazioni positive prima che il vento marzolino le spazzi via; abbiamo poi trasformato il formato di What’s On in una pratica guida tascabile. Ci siamo concessi solo la tristezza di una lacrima caduta nel grande oceano Atlantico per qualcosa che nessuno sa ancora spiegare: la scomparsa dallo schermo radar di un piccolo aereo. Da allora solo un tremendo nulla che sottrae all’improvviso dal quotidiano un antico rapporto di amicizia. Ho scritto alcune righe su una pagina per l’amico Toio, nutrendo nel cuore la speranza che tra un giorno, un mese o 10 anni si possa vivere nella realtà una scena del film “Cast Away”. Si inizia dalla copertina con un primo piano su uno dei più grandi architetti del mondo, da sempre innamorato di Como: Daniel Libenskind, che ha accettato la grande sfida che “Amici di Como” gli hanno lanciato, ossia realizzare il “Monumento alla luce“ in onore ad Alessandro Volta. Altro protagonista di questa edizione è il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, persona semplice che da anni si sta dedicando a migliorare la parte poco nota, ma di vitale importanza, dello sport più amato dagli italiani, il calcio. Il Sindaco di Lugano Giorgio Giudici ci ha aperto le porte del Municipio, ospitandoci e aprendosi ai lettori di Magic Lake, rispondendo a domande riguardanti i progetti in essere per “Expo 2015” che vede una città internazionale come Lugano fortemente impegnata. La primavera vi regalerà pagine di incantevoli foto che vedono protagonista la Valtellina, il Mendrisiotto, Villa Monastero di Varenna e il Monte San Primo, la vetta più alta del Triangolo Lariano. Alcune pagine sono dedicate a documentare la coinvolgente serata al Teatro Sociale che ha visto protagonisti gli Amici di Como e la Rivista sullo storico palcoscenico. Altre spettacolari foto testimoniano la terza edizione del “Magic Light Festival“ e la diciannovesima edizione della kermesse “Como Città dei Balocchi”, che con le sue seicentomila presenze si candida ad essere l’evento invernale più importante della Lombardia. Per concludere un giro d’obbligo alla grande mostra di Villa Olmo e poi...tanto ancora da scoprire. Buona lettura!
a fresh and crisp breeze announces the most beautiful season of the year, waking us up from the heavy numbness of the winter. Despite we are weakened by a crisis that still ferociously bites, with the love that linked us to the intense blue of our lake and with all the possible optimism, we started working in this small communication enterprise, that is Magic Lake, with the necessary strength to face another year of work. We organized on the 240 pages of this edition news and positive sensations before the wind of March took them away; we have trasformed the format of What's On in a new practical pocket guide. We just sadly let a tear fall in the big Atlantic ocean for something that nobody can explain: a small aeroplane which disappeared on a radar screen. From that moment a terrible nothing which suddenly deprives us of an old friend. I wrote few words for my friend Toio, hoping that in one day, one month or 10 years I can live for real a scene of the movie “Cast Away”. On the cover one of the most important architect in the world, who has always been in love with Como: Daniel Libeskind, who accepted the great challenge that "Amici di Como" launche him, that is to make a monument to light dedicated to Alessandro Volta. Another protagonist of this edition is the president of the Lega Nazionale Dilettanti (national amateur association), Carlo Tavecchio, a simple person that for years dedicated himself to improve the less known but very important part of the most beloved sport in Italy, that is soccer. The mayor of Lugano Giorgio Giudici, opened the door of the city hall, welcoming us and the readers of Magic Lake and answering to the questions regarding the projects for the "Expo 2015" that directly involved the international city of Lugano. Spring will give you enchanting photos that see Valtellina, Mendrisiotto, Villa Monastero of Varenna and the Mount San Primo, the highest peak of the Triangle of Como, as protagonists. Some pages were dedicated to the beautiful evening at the Teatro Sociale which saw Amici di Como and the magazine as protagonists on the historical stage. Then some more spectacular photos of the third edition of the Magic Light Festival and the 19th edition of the event "Como Cittá dei Balocchi", with 600.000 participants is becoming the most important event of the Lombardy region in winter. Finally, a tour of the great exhibition of Villa Olmo and then...much more to discover. Enjoy this edition!
Gli Editori Daniele Brunati Rosaria Casali
The Editors Daniele Brunati Rosaria Casali
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New hopes
Cari Lettori,
IL GIULLARE DUE design Gaetano Pesce
MERItALIA SpA tel.+39 031 743100 meritalia@meritalia.it Showroom via Durini 23, 20122 Milano tel. +39 02 76007701 durini@meritalia.it www.meritalia.it
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Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Stampa • Printed by Tecnografica s.r.l. - 22074 Lomazzo (CO)
sommario summary
Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Patrocinata da • Sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como Camera di Commercio di Como
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Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Associazione Lariomonte Assessorato al Turismo Provincia di Como Assessorato al Turismo Provincia di Lecco Assessorato al Turismo Comune di Como Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali
In copertina: Daniel Libeskind foto ©Ilan Besor In the photo cover: Daniel Libeskind photo © Ilan Besor
Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Grafica • Graphic Andrea Pedretti
speciali
Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri
Como Hotels Collection by C.I.A. 33 Lake Lake Como Hotels Collection by C.I.A.
Foto • Photographic Material Ilan Besor, Michael Klinkhamer, Aldo Agnelli, Insidefoto-Andrea Staccioli / Olycom, Carlo Pozzoni, Andrea Butti, Francesco Corbetta, Alberto Locatelli, Emanuele Zamponi, Claudio Piscina, Klaus Dell'Orto, Bruno Bordoli, Stefania De Giorgi, Uwedett Marr; archivi: Daniel Libeskind, Comune di Como, clponline.it, Villa d'Este, Villa La Massa, Lega Nazionale Dilettanti, Hotel Metropole Suisse, Proposte, I Saloni - Cosmit, Poliform, Tam Tam, Calcio Como, Hotel Royal Victoria, Grand Hotel Tremezzo, Villa Monatesro, Albergo ristorante Genzianella, Fondazione Cologni, Città dei Balocchi, Alain Mességué, Petazzi Costruzioni, Pallacanestro Cantù, Provincia di Lecco, BSI, Mendrisiotto Turismo; archivio Focus On: Baume & Mercier Nessi & Majocchi, Cifa, Famiglia Comasca, Artsana
Mességué: "mangiare meglio 177 Alain per vivere meglio" Alain Mességué: "healthy food and stay in shape"
Salute 184 Più Lorenzo Vanini. L'ortodonzia nel bambini Lorenzo Vanini. Dentistry for children
Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo
www.comosmagiclake.com www.issuu.com/magiclakecomo
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arte La città nuova. Oltre Sant'Elia. Cento anni di visioni urbane. The new city. Beyond Sant'Elia. Hundred years of urban vision
Bordoli. Emozioni nell'arte 234 Bruno Bruno Bordoli. Emotions in the art
Traduzioni • Translations Elena Pedretti, Martin Gani
piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 e-mail tbmservice@tin.it
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Corbetta. Fotoalchimie 230 Luigi Luigi Corbetta. Fotoalchimie
Pubblicità • Advertising TBM Service & C.
Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione
PEOPLE Giorgio Giudici. Passione, entusiasmo e determinazione di un sindaco Giorgio Giudici. Passion, enthusiasm and determination of a mayor
Tavecchio. Ai vertici del calcio 90 Carlo Carlo Tavecchio. At the top of soccer
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Testi • Research and Material Michele Tortora, Daniele Brunati, Elisabetta Comerio, Alberto Cavalli, Alain Mességué, Sergio Luce, Benedetta Cappi, Roberta Brucato, Gabriele Palimento, Rosaria Casali, Nadia Baba, Stefania De Giorgi, Gian Enrico Ghilotti, Lorenzo Vanini, Eugenio Gandolfi, Guido Corti, Marili Fontana, Banca BSI SA, Provincia di Lecco, Davide Lacchini, Emanuele Riva, Erika Tritoni
Amministrazione • Administration Daniela Fasola
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ESCLUSIVA Daniel Libeskind. Achitetto del Tempo Daniel Libeskind. Architect of the time
È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©
Gandolfi. Dalla chirurgia estetica 186 Eugenio un'idea valida per tutti: la day-surgery
Eugenio Gandolfi. Here's an idea from plastic surgeons that will interest everyone: day-surgey
Corti. Primavera: tempo di allergie 188 Guido Guido Corti. Spring: the allergy season
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anniversari 200 anni Teatro Sociale 200 years of Teatro Sociale
“Bologna” 2012, olio su tela, cm. 140x180
ALESSANDRO PAPETTI AUTOBIOGRAFIA DELLA PITTURA
29 DICEMBRE 2012 - 1 APRILE 2013 VIA ROMA, 2 - CORTINA D’AMPEZZO TEL. 0436 867512 CORTINAITALIA@CONTINIARTE.COM
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CALLE LARGA XXII MARZO, 2288 TEL. 041 5230357 GALLERIAVENEZIA2@CONTINIARTE.COM
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news Bienvenido Papa Francesco, Amici di Como, Consorzio Como Turistica e Magic Lake
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BSI. E' nata Patrimony 1873 BSI. Patrimony 1873 is born
56 79 59
Monte San Primo Monte San Primo
Medioevo tutto da toccare! Medieval time to touch
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Pier Cesare Bordoli. Meritato riconoscimento Pier Cesare Bordoli. Deserved recognition
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Tam Tam, una porta sempre aperta Tam Tam, a door always open
Eventi Concorso d'Eleganza Concorso d'Eleganza
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Amici di Como e Magic Lale Amici di Como and Magic Lake
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Un dono salvavita A gift to save life
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Proposte Proposte
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Como Città dei Balocchi XIX edizione Como Città dei Balocchi XIX edition
TTT guarda al futuro TTT looks at the future Monumento Ing. Alessandro Rivarossi Monument Ing. Alessandro Rivarossi I Saloni I Saloni
CULTURA Fondazione Cologni. Fare l'automobile Fondazione Cologni. Making a car PGR Per Grazia Ricevuta By the grace of God
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territorio Villa La Massa. Atmosfera rinascimentale Villa La Massa. Rennaissance aura
Grand Hotel Tremezzo Grand Hotel Tremezzo
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Magic SWISS TICINO Mendrisiotto: la Svizzera più vicina a Expo 2015 Mendrisiotto Switzerland closer to Expo 2015
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Magic MOUNTAIN VALTELLINA Il mondo dei climbers Climers' world
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Magic Lake Lecco Villa Monastero Villa Monastero
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Hotel Royal Victoria Hotel Royal Victoria
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Sport Amici di Como a sostegno dei giovani e dello sport con la Pallacanestro Cantù Amici di Como supports young people and sport with Pallacanestro Cantù Amici di Como a sostegno dei giovani e dello sport con il Calcio Como Amici di Como supports young people and sport with Calcio Como Food and drink In cucina e in cantina con Davide, Erika ed Emanuele In the kitchen and the cellar with Davide, Erika and Emanuele
Insidefoto-Andrea Staccioli / Olycom
NEWS
BIENVENIDO PAPA FRANCESCO Amici di Como, Consorzio Como Turistica e Magic Lake
Vittorio, ti ricordi... Vittorio, do you remember... Vittorio Missoni per tutti “Toio”, un fisico imponente a volte ingombrante, carattere schivo, ma per chi lo conosceva, cordiale, propositivo, coinvolgente e un po' guascone. Con lui, motivatore di un gruppo, ho passato il meglio degli anni Ottanta, da Galliate Lombardo pianificavamo le tante opportunità che una sana amicizia ci offriva allora per il tempo libero. I momenti belli sono così tanti che la memoria fatica a selezionare i migliori, ma alcune foto mi hanno riportato alla mente quella compagnia che portava il buonumore in ogni luogo si trovasse, fosse un pranzo, una cena, una vacanza o una “missonata” enogastronomica. Caro Toio, eravamo una multinazionale dello star bene insieme, abbiamo trascorso alcuni anni all’insegna del più sano, fantasioso e creativo divertimento. Con Alberto, Pier, Sergio, Bobo, Lucia, Manuela, Maurizia e tanti altri amici a Puntaldia in Sardegna, ad organizzare le fantozziane uscite in barca all’alba di mezzogiorno, con panini, bibite e con la speranza di un'abbondante pesca, dopo una nottata appena terminata da Bruno a Poltu Quatu a sentire stonare Smaila, ma solo nella tua rete al ritorno non mancava mai un grosso pesce. E poi ancora le battaglie ferragostane di gavettoni, con Gianfranco ed Ezio reduci dalle fatiche televisive di Drive In. Come dimenticare l’incredibile matrimonio da mille e una notte a Tangeri di Muna, discendente diretta dell’ex Negus d’Etiopia Hailé Selassié, e Sammy, figlio di un ministro libico: dopo essere stati ricevuti in pompa magna dalla guardia Reale all’aeroporto, noi unici italiani invitati, incoscienti di aver corso un rischio concreto per aver ordinato Coca Cola e Whisky alla cena di nozze. Toio, che belle serate nelle trattorie di Rosazzo a gustare il genuino sapore del vero Fogolar veneto con abbondanti bevute di Ribolla gialla! Quante volte poi ci siamo insabbiati, navigando nella bassa laguna veneta a bordo di “Timoteo”, il tuo storico e fedele burchio veneziano, procurandoci sacchetti di cozze “dimenticati” da qualche pescatore e poi gustarle appena cucinate, ancorati nella nebbia al caldo sottocoperta nello spazioso quadrato e quante altre, navigando lentamente sul Piave sospinti dalla grande vela con i leoni della repubblica di Zara. Caro Vittorio, le emozioni a Natale e a Capodanno e gli scherzi a Carnevale ospiti a casa tua con il Tai a raccontar barzellette e la Rosita a scartare i regali sotto il grande albero dove facevi trovare un presente per tutti o a frenare Peppino perché non infierisse sul rubicondo Palla, l'amico fotografo. Ho volutamente tralasciato i momenti del tuo impegno sul lavoro perché quelli appartengono ai tuoi collaboratori che tanto ti apprezzano o quelli ancora più importanti degli affetti perché appartengono all'intimità della tua famiglia. Mi tengo il ricordo tuo e di Maurizia durante la splendida serata di inizio ottobre dedicata dalla rivista Magic Lake alla tua grande famiglia in un luogo incantevole: Blevio sul Lago di Como e le parole di apprezzamento che mi hai dedicato durante il tuo intervento. Con te ho trascorso momenti di vera amicizia come semplice e vera è la tua grande storia. Grazie sincero Amico, compagno di tanti scherzi, conservo nel cuore la speranza che questo sia quello più grande e che tra un giorno, un mese o un anno, tu possa come in altre occasioni beffarti di noi. Ricordati di abbracciare Maurizia.
Vittorio Missoni, called "Toio" by everybody, phisically imposing and sometimes bulky, shy personality, but those who knew him describe him as friendly, engaging and a bit braggart. With him, group motivator, I spent the best of the '80ies, from Galliate Lombardo we used to plan all the possible things to do in our free time as true friends do. Lots of beautiful moments, it is hard to select the best ones, but some pictures remind me that he used to bring happiness in every place where he was, it could be a lunch, a dinner, a vacation or a "Missoni-styled" food and wine tasting. Dear Toio, we were a multinational of feeling good together, we spent some years focusing on the most true, fantastic and creative amusement. With Alberto, Pier, Sergio, Bobo, Lucia, Manuela, Maurizia and many other friends in Puntaldia, Sardegna organizing funny excursions with the boat at noon, with sandwches, drinks and the hope of a good fishing day, after a night just ended with Bruno at the Poltu Quatu, hearing Smaila singing out of tune and when we came back in your net you always had a big fish. And then again the fights with water baloons at mid-August, with Gianfranco and Ezio coming from the TV show Drive In. How can I forget the incredible wedding in Tangeri of Muna, direct descendant of the former Negus of Ethiopia Hailé Selassié, and Sammy, son of a minister of Lybia: after we had been officially received by the Royal guard of the airport, we were the only Italians there, we took the risk of having ordered Whisky and coke at the wedding dinner. Toio, what great evenings in the trattoria of Rosazzo tasting the genuine Fogolar from Veneto and drinking the Ribolla gialla! How many times we buried under the sand, sailing in the low Venetian laguna on "Timoteo", your historical and faithful Venetian "burchio" boat, getting bags of mussels some fisherman "forgot" and then eat them fresh in the fog of the warmth of below deck in the big square and how many other, slowly sailing on the Piave gently pushed by the big sail with the lions of the Republic of Zara. Dear Vittorio, the emotions at Christmas and at the New Year's Eve and the jokes at Carnival, in your home with Tai telling jokes and Rosita unwrapping presents under the big tree where you prepared a gift for everybody or stopped Peppino being pitiless with the ruddy Palla, the friend photographer. I wanted to avoid talking about work because the memories are kept by your staff who always appreciate you or the most important ones which are part of the intimacy of your family. I keep the memory of you and Maurizia during the beautiful evening at the beginning of October dedicated to the magazine Magic Lake and to your great Family in an enchanting place: Blevio on Lake Como and the words of appreciation you dedicated me during your speech. With you I spent moments of true friendship as simple and true is your great history. I sincerely thank you Friend, fellow of many jokes, in my heart I keep the hope that it is the biggest joke and in a day, in a month or in a year you will make fun of us, as you did in the past. Give a hug to Maurizia. Daniele B
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www.lakecomoexperience.com www.lakecomoexperience.com è frutto di un’idea di Consorzio Como Turistica e ha il sostegno dell’associazione Amici di Como, delle testate Magic Lake e What’s On e dell’associazione Lario Monte.
www.lakecomoexperience.com è un sito catalizzatore che da informazioni e raccoglie link a diversi siti già esistenti, permettendo al navigatore di avere risposte in tempi brevi in tema di turismo.
Consorzio Como Turistica Piazza Duomo 17, Como tel. +39 031.268989 comoturistica@tin.it www.lakecomoexperience.com
Concept & Styling TBM Service & C. - Como
foto © Andrea Butti
Per avere una rapida individuazione di un unico sito nel quale trovare risposte immediate alle proprie domande in tema di turismo del lago di Como, di Lecco, della Valtellina e del Canton Ticino. Nasce per essere un punto di riferimento nel mondo del web per il turismo del territorio in vista dell’Expo 2015.
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DANIEL LIBESKIND
ARCHITETTO del TEMPO INTERVISTA IN ESCLUSIVA PER MAGIC LAKE
di Stefania De Giorgi foto Archivio Daniel Libeskind
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foto Š Michael Klinkhamer
Haeundae Udong Hyundai I'Park, Korea
Denver Art Museum, Denver, Colorado
Como come New York. Un “monumento di luce”. La città di Alessandro Volta ricorderà l’invenzione dello scienziato con un’istallazione permanente ricavata da giochi di luce realizzata dal grande maestro decostruttivista Daniel Libeskind. Polacco di nascita, ha vissuto e lavorato in molte delle più importanti città del mondo. Stretto da un legame sincero con la città di Terragni, ha sposato l’idea di Amici di Como, già sostenitori del "Magic Light Festival" che si svolge durante la manifestazione natalizia "Como Città dei Balocchi", per la creazione di un’opera simbolica dedicata a Volta in vista di Expo 2015. La sua può essere definita un’architettura che va oltre l’ovvio, che comunica attraverso i suoi spazi e le sue forme una forte carica emozionale. Come nasce un suo progetto? «I progetti vengono sviluppati seguendo un percorso che non è lineare attraverso un metodo sintetico che unisce sia elementi emozionali che intellettuali. Prima di tutto arriva l'ispirazione e poi metodicamente si prendono in considerazione i materiali da utilizzare in modo da ottenere degli spazi che siano in sintonia con la complessità della realtà». Qual è il suo concetto di spazio nell’architettura e nel design? «Lo spazio si deve collegare alle antiche
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One Madison, New York (Rendering)
tradizioni che spesso vengono dimenticate e allo stesso tempo deve raggiungere l'orizzonte dell'ignoto. Da questo punto di vista lo spazio non è qualcosa di "preconfezionato", ma un evento proiettato verso il futuro. Non è astrazione da creare su un computer, ma una ricerca culturale dell'immaginazione ricca di significato». Quali metodologie utilizza per stimolare la creatività e da quali elementi riesce a trarre fonte d’ispirazione? «La creatività non è qualcosa che si può comprare o che si può costruire. La vera creatività viene generata da qualcos'altro: l'ispirazione nasce ovunque ed è inesauribile». Alcuni suoi progetti come il Museo Ebraico di Berlino o Ground Zero a New York sono fortemente legati alla memoria e al simbolo. Quali parametri considera importanti per l’espressione di emblemi così forti attraverso l’architettura? «La memoria è l'ultima dimensione dell'architettura. Senza una profonda memoria l'architettura è soltanto un segno e non più una realtà esistenziale. La memoria ha una propria forma e dimensione e deve integrare la sua risonanza simbolica - che è tutto ciò che abbiamo - nello spazio d'incontro. La maggior parte delle opere architettoniche sono state pensate prendendo in considerazione lo spazio, inve-
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Military History Museum, Dresden, Germany
Jewish Museum, Berlin, Germany
ce io credo che la chiave sia il tempo, ovvero ciò che chiamiamo l'Infinito». Il suo rapporto con la città di Como sembra ricorrente nel tempo. Cominciato nel 1988 col workshop estivo “Summer Session”, all’interno dell’Asilo Sant’Elia, proseguito con la conferenza del 2004 e con la pubblicazione dell’Atlante Terragni. Tenendo conto di queste precedenti esperienze significative, viene naturale pensare al suo passo successivo, quello di lasciare un segno rappresentativo per la città. Può aver trovato stimolante un luogo con simboli forti come Giuseppe Terragni, Antonio Sant’Elia e Alessandro Volta per la creazione del suo progetto? «Sì. Como è uno dei posti più straordinari che ci siano al mondo, oltre alla bellezza paesaggistica ha una cultura e un'architettura incredibili. Dal Duomo a Terragni, Como è caratterizzata da grandi opere architettoniche create nel corso di millenni, una tradizione che può continuare nel XXI secolo con un nuovo significato del contemporaneo». Dopo il workshop estivo “Summer Session“ all’interno dell’Asilo Sant’Elia, ha cominciato a lavorare per il concorso del Berlin Museum. E’ possibile che in qualche modo il pensiero razionalista di Terragni l’abbia influenzato? «Sicuramente. E' stato un momento importante in cui l'architettura è tornata all'Asilo Sant'Elia per avere una nuova visione del mondo riscoprendo la storia, il significato e la spazialità».
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p e t a z z i L
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Creative Media Center, City University Hong Kong
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Como like New York. A "moment of light". The city of Alessandro Volta remembers the invention of the scientist with a permanent installation obtained from the light effects by the great master Daniel Libeskind. Born in Poland, he lived and worked in many of the most important city in the world. Linked with the city of Terragni by a sincere relationship , he supported the idea of Amici di Como, already involved in the "Magic Light Festival" held during the Christmas event "Como Città dei Balocchi", for the creation of a symbolical work of art dedicated to Volta. Your architecture goes beyond the obvious, spaces and forms are means of communication and transmit a strong emotional power. How do you usually develop your projects? «The projects are developed in a non-linear way through a synthetic method that combines emotional and intellectual factors. First, there’s an inspiration, and then a methodical unfolding of material possibilities in order to create spaces that resonate with the complexity of reality». What is your idea of space in architecture and in design? «Space has to be simultaneously referring to deep and often forgotten traditions while at the same time reaching towards the horizon of the unknown. In this sense space is not something which is “readymade” but an event that orients and opens itself towards the future. It’s not an abstraction to be invented on a computer but a culturally meaningful exploration of the imagination». What are the means you use to inspire creativity and what are the elements which can be considered a source of inspiration? «Creativity is not something you can buy or fabricate. True creativity comes from elsewhere: inspiration has its center everywhere and is inexhaustible». Some of your projects such as the Jewish Museum in Berlin or Ground Zero in New York are strictly
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Architect of the time
Fiera Milano, Milan, Italy (Rendering)
Da sinistra, Luca Santambrogio, Filippo Santambrogio, Daniel Libeskind e Lev Libeskind allo showroom TRE-P&TRE-Più di Milano From the left, Luca Santambrogio, Filippo Santambrogio, Daniel Libeskind and Lev Libeskind at the showroom TRE-P&TRE-Più, Milan
connected with memory and symbols. What are the important guidelines to express such strong emblems in architecture? «Memory is the ultimate dimension of architecture. Without deep memory architecture becomes simply a sign rather than an existential reality. Memory has its own form and shape and one has to integrate its symbolic resonances—which is all we have—in the space of encounter. Much of architecture has been thought to be oriented in space but to me it is actually oriented in and by time, which is what we call the Timeless». Your relationship with the city of Como seems to be recurring. It started in 1988 with the summer workshop called “Summer Session” in the kindergarten Sant’Elia and it continued with the conference in 2004 and the publication of the Atlante Terragni. Considering these previous important experiences, it comes natural to think about the next step, that is to leave a representative sign in the city. Did you find a place with symbols such as Giuseppe Terragni, Antonio Sant’Elia and Alessandro Volta stimulating for the creation of your projects? «Yes. Como is one of those extraordinary places in the world which has not only an amazing natural beauty but has incredible culture and architecture. From the Duomo to Terragni, Como has seen some of the greatest architecture across millennia, a tradition that can be extended into the 21st century with a new sense of the contemporary». After the “Summer Session” in the kindergarten Sant’Elia you started to work for the Berlin Museum. Is it possible that the functional thought of Terragni influenced you in some way? «Definitely. It was an important moment in architecture in which architecture went back to the kindergarten in order to have a fresh view of the world by rediscovering history, meaning and spatiality».
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Nuove strade per la scoperta dei nostri mondi www.patrimony1873.com COMOREVIEW
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NEWS
È nata PATRIMONY 1873 Tradizione, Dedizione, Protezione
È nata Patrimony 1873. Patrimony 1873 è la risposta del Gruppo BSI ad un contesto macroeconomico e regolamentare in continua evoluzione, ed a mutate esigenze di clienti sofisticati ai quali fornire risposte serie e concrete tenendo fede e dando continuità al proprio patrimonio di valori. Tradizione, dedizione e protezione, un patrimonio che ha le proprie origini nel 1873, anno di nascita della casa madre, e che oggi viene messo al servizio di clientela istituzionale e privata più esigente, per la protezione di un patrimonio complesso e diversificato internazionalmente. Patrimony 1873 è una wealth management company indipendente, un centro di alta competenza multidisciplinare che fa della propria tradizione svizzera, della equidistanza rispetto al mondo bancario e della conseguente indipendenza di giudizio, della dedizione al cliente e della conoscenza complessiva del suo patrimonio la propria ragion d’essere. Patrimony 1873 punta a farsi apprezzare quale “consigliere di famiglia” da privati che desiderino effettuare scelte sulla base di una attenta e professionale valutazione dei rischi mantenendo una visione aggregata del proprio patrimonio, e quale “esperto tra gli esperti” da imprese di famiglia, professionisti e investitori istituzionali che necessitino di attingere ad una significativa e consolidata esperienza internazionale. Patrimony 1873 recupera le proprie radici per scoprire e affrontare con la propria clientela nuovi orizzonti, in cui la tutela e la valorizzazione dei rispettivi patrimoni costituisce la stella polare, professionalità e riservatezza elvetiche i punti cardinali, fiducia e competenza il punto di partenza di un percorso condiviso e sicuro. Patrimony 1873. Una nuova strada per la scoperta dei nostri mondi.
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PATRIMONY 1873 is born.
Tradition, Dedication, Protection
Patrimony 1873 is born. Patrimony 1873 is the response of the BSI group to the macroeconomic and regulatory evolution, and the changing needs of a sophisticated clientele. Its team of experts provide concrete and serious answers, while respecting the tradition of continuity founded in our heritage values. Tradition, dedication, and protection, a legacy that originated in 1873, the year the parent company was established, are the ethics rooted within Patrimony 1873. The service provided reflects the exigencies of complex and internationally diversified private and institutional estates. Patrimony 1873 is an independent wealth management company at the utmost level of multidisciplinary expertise that reflects its Swiss tradition. This firm represents equidistance from world banks and the subsequent independence of judgment. Its raison d’être is to dedicate awareness to sustain personal, faithful, and long-term trusted relations with customers and their overall heritage. Patrimony 1873 aims to be recognized as a family conseiller to individuals who want to make choices on the basis of a careful and professional risk assessment as they maintain an aggregated view of one’s estate. Patrimony 1873 also strives to be considered an expert among experts within the world of family businesses, professionals and institutional investors to share a significant and extensive international experience. Patrimony 1873 restores its tradition to discover with their customers new horizons, in which the protection and valuation of their assets are the guiding star, the swiss professionalism and confidentiality are the cardinal directions, trust and competence the starting point of a shared and secure route. Patrimony 1873. Two worlds, one path.
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ARTE
“LA CITTÀ NUOVA. OLTRE SANT’ELIA. Cento anni di visioni urbane” di Stefania De Giorgi foto Comune di Como, clponline.it
“La città nuova. Oltre Sant’Elia. Cento anni di visioni urbane”. Sottolineare la notevole rilevanza della mostra di quest’anno a Villa Olmo è d’obbligo. Si tratta di una mostra che articolerà l’esposizione delle opere in tre anni, con il proprio compimento nel 2015, in concomitanza con l’apertura dell’Expo di Milano. Il suggestivo tema trattato prende atto del legame dell’Expo con lo sviluppo e la trasformazione della città nell’arco del tempo: nel corso dell’ultimo secolo artisti, architetti, registi hanno dato un’interpretazione della metropoli. Centrata e altamente colta la selezione delle 100 opere che verranno esposte nel corso della durata della mostra, alcune delle quali inedite. Molti grandi architetti si sono voluti confrontare con il progetto di una città utopica, tra le opere quelle di Le Courbusier, che ha cominciato la sua ricerca urbanistica con “Città contemporanea per tre milioni di abitanti” e quelle di Wright, che è stato accompagnato nella sua produzione
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da “Broadacre City”, città ideale fondata su case unifamiliari. Interessante la visione delle metropoli degli esponenti dell’architettura radicale, corrente nata nel ’66 a Firenze, sono presenti alla mostra elaborati di gruppi nati in quegli anni come gli Archizoom e i Superstudio, che nella loro visione dissacratoria dell’architettura rappresentano proprie cosmologie con scritti teorici, fotomontaggi e disegni. Nella mostra si potrà ammirare il vasto panorama di opere di varia natura, legate al tema della città, come modelli, istallazioni, dipinti, disegni e filmati. L’esposizione comincia nella Pinacoteca Civica, dove saranno presentati i disegni di Sant’Elia di proprietà del Comune di Como, ai quali per anni il pubblico non ha avuto accesso. Un evento che la città aspettava da tempo: una mostra per celebrare Antonio Sant’Elia, il grande architetto nato nel 1888 a Como. Sant’Elia può essere considerato uno degli esponenti più illustri dell’architettura futurista e un intellettuale
Antonio Sant'Elia, Casa con ascensori esterni e sistemi di collegamento su piĂš piani stradali, matita nera ripassata a inchiostro nero su carta, 275x210 mm, databile al 1914, guĂ collezione famiglia Sant'Elia
Antonio Sant'Elia, House with external elevators and systems of connections on different streets, black pencil with black ink on paper, 275x210 mm, 1914, collection of the family Sant'Elia
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Sopra, Superstudio, Monumento continuo ‘Nel deserto del Sahara’, 1969; sotto, Yona Friedman, Disegno su carta (Venezia), 1955. Inchiostro nero e inchiostri colorati su carta, 50x65 cm. Collezione Sabine Labesque, Amsterdam Above, Superstudio, continuous monumet "In the Sahara desert", 1969; below, Yona Friedman, Drawing on paper (Venice), 1955. Black ink and colored inks on paper, 50x65 cm. Sabine Labesque Collection, Amsterdam 1. Erich Kettelhut, Bozzetto per la scenografia di Metropolis di Fritz Lang. Veduta notturna con la torre. S.d. Pittura a olio e smalto su cartone. 43.5x55.5 cm. Berlin, Stiftung Deutsche Kinemathek 2. Erich Kettelhut, Bozzetto per la scenografia di Metropolis di Fritz Lang. Prima versione. Veduta di una strada su più livelli con grattacieli e una chiesa. 1925. Matita e penna su carta. 34,5x41,5 cm. Berlin, Stiftung Deutsche 3. Le Corbusier, La ville contemporaine. Il centro della città visto dalla terrazza di un caffé, Fondation Le Corbusier, Paris (FLC by SIAE 2013) 4. Archigram (Warren Chalk e Ron Herron), City Interchange Project. Sezione. 1963. Inchiostro su carta da lucido. Sammlung Deutsches Architekturmuseum, Foto Uwe Dettmar 1.Erich Kettelhut, sketch for the scenography of Metropolis by Fritz Lang. Night view with the tower, S.d. Oil painting and varnish on carton. 43.5x55.5 cm. Berlin, Stiftung Deutsche Kinemathek 2.Erich Kettelhut, sketch for the scenography of Metropolis by Fritz Lang. First version. View on a street on different level with skyscrapers and a church. 1925. Pencil and pen on paper. 34,5x41,5 cm. Berlin, Stiftung Deutsche 3.Le Corbusier, La ville contemporaine.The city center from the terrace of a cafè, Fondation Le Corbusier, Paris (FLC by SIAE 2013) 4. Archigram (Warren Chalk e Ron Herron), City Interchange Project. Section. 1963. Ink on contact paper. Sammlung Deutsches Architekturmuseum, Photo Uwe Dettmar
innovativo e geniale del panorama architettonico italiano. Pur avendo costruito molto poco, una sola villetta unifamiliare a S. Maurizio, Sant’Elia ha aperto la strada all’architettura del ventesimo secolo. La sua capacità compositiva si evidenzia nella ricerca plastica, che gli consente di creare volumetrie nette nelle forme, rafforzate dalla presenza dinamica di linee oblique e profili ellittici. I suoi disegni visionari, innovativi, audaci non sono mai stati corredati da piante e da elementi per essere codificate tecnicamente. Per questo motivo, talvolta, Sant’Elia è stato considerato un architetto di minore rilevanza da alcuni critici. In realtà egli riesce a dare alle sue tavole una consistenza architettonica agli edifici rappresentati, e Portoghesi scrive a riguardo: "riusciva a disegnare una pianta senza disegnarla, dando alle sue architetture una volumetria così trasparente, così comprensibile, da far sì che un occhio appena educato fosse in grado di ricostruire la struttura planimetrica mai disegnata.” Antonio
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Sant’Elia comincia a produrre schizzi nel 1909 per “Studio di una città Nuova”, ma solo una parte dei disegni verrà esposta. Con “Città Nuova” Sant’Elia si distacca completamente dalle influenze dovute allo studio attento e profondo dei lavori dell’architetto secessionista viennese Otto Wagner che egli considerava uno dei suoi maestri. I disegni, razionali e rigorosi, quanto avveniristici, raccontano la città che verrà sviluppata nella propria verticalità e monumentalità, liberata da orpelli decorativi, con in evidenza la cruda bellezza dei materiali quali ferro, cemento e vetro. Negli elaborati dell’architetto sono presenti gli elementi che caratterizzano la metropoli, immagini dense che enfatizzano la città moderna effimera e in perenne trasformazione. Le linee inclinate servono proprio per manifestare forza centrifuga del movimento e della velocità. Gli elementi tradizionali come contrafforti, archi, scalinate monumentali sono privi di connotati decorativi e la città è interpretata come un grande cantiere in continua
evoluzione. Nel 1914 Antonio Sant’Elia espone i suoi capolavori nella mostra del gruppo fondato dallo stesso nel 1912: Nuove Tendenze. Inoltre, sempre nel 1914 scrive il Manifesto dell’architettura futurista, riprendendo il testo utilizzato per il catalogo della mostra. Del grande Maestro è importante sottolineare la grande capacità di anticipare i tempi. Il suo pensiero di un nuovo mondo da realizzare, con la casa considerata come una grande macchina, “… gli ascensori non devono rincartucciarsi come vermi solitari nei vani delle scale… e gli ascensori debbono inerpicarsi come serpenti di ferro e di vetro lungo le facciate”. Si tratta di soluzioni rivoluzionarie che hanno indubbiamente influenzato l’architettura contemporanea. Simbolo del maestro nella città è il “Monumento dei caduti“ realizzato dai fratelli Attilio e Giuseppe Terragni su disegno di Sant’Elia del 1914 voluto anche in commemorazione dell’architetto morto al fronte, per il quale era partito volontario, a soli 28 anni.
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Cao Fei / China Tracy RMB City Since 2009 Internet Project RMB City is developed by Cao Fei & Vitamin Creative Space
“THE NEW CITY. BEYOND SANT’ELIA. HUNDRED YEARS OF URBAN VISIONS” “The New City. Beyond Sant’Elia. Hundred Years Of Urban Visions. ”It is an obligation to highlight the remarkable relevance of this year’s exhibition at Villa Olmo. It is an exhibition that will spread over three years and its closure will coincide with the opening of the Milan Expo in 2015. The suggestive theme it deals with is in harmony with the Expo’s focus that will also include city development and transformation over time. During the last century artists, architects and filmmakers have all given their interpretation of the metropolis. The 100 works, some for the first time, that will be displayed during the threeyear course of the exhibition will be theme specific and high profile. Many great architects competed in planning a utopian city; among the works will be those of Le Courbusier who began his urban planning research with "A Contemporary City for Three Million Inhabitants" and those of Wright accompanied by his "Broadacre City" project, an ideal city based on one-family houses. It’s interesting also to note the metropolis vision of the so-called ‘radical architecture’ movement born in Florence in 1966. Representatives of this movement like Archizoom
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and Superstudio, founded in those years, are also present in the exhibition with their irreverent vision of urban architecture in the form of written theory, photomontage and drawings. The visitors will be able to witness a vast panorama of works related to the city theme such as models, installations, paintings, drawings and videos. The exhibition will start in the, Pinacoteca Civica, the art gallery owned by Como’s town hall, showcasing the Antonio Sant’Elia’s drawings to which the public haven’t had access for many years. The exhibition will be an opportunity to celebrate Sant’Elia, the great architect born in Como in 1888; it’s an event the city has waited for a long time, Sant’Elia can be considered one of the most illustrious members futurist architecture and an innovative, gifted intellectual. Although he actually built little, just one detached house in San Maurizio, Sant’Elia paved the way to the 20th century architecture. His creative skills are easily observed in his search for plasticity that gives distinct volume to shapes reinforced with dynamic, oblique lines and elliptic profiles. His visionary, innovative even audacious designs have never been supported with
plans and elements to be technically recorded. For this reason Sant’Elia, at times, has been considered a minor architect by some critics. In reality he manages to give his plans architectural substance, as the critic Portoghesi writes, “He was capable of drawing a plan without drawing it, giving his architecture such transparent, comprehensible volume that a barely instructed eye was able to rebuild the planned structure that had never even been drawn. ” Antonio Sant’Elia started drawing sketches of "Study of a New City" in 1909 but only a selection of these will be displayed. With the "New City" he completely detached himself from the influence of the secessionist Austrian architect, Otto Wagner, whose work Sant’Elia was very familiar with and whom he considered one of his teachers. His rational, meticulous, futuristic designs tell us how the city of the future will develop vertically with monumental characteristics but free of trumpery with a clearly visible, crude beauty derived from building materials like iron, cement and glass. In the work of the architect we notice elements that characterize the metropolis, dense images that emphasize the mo-
Le locadine della mostra The advertisements of the exhibition
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dern city’s evanescent, ever-changing nature. The inclined lines in fact symbolize the centrifugal force of movement and speed. The traditional elements like buttresses, arches and monumental stairways lack decorative components and the city is interpreted as a great construction site in continuous evolution. In 1914 Antonio Sant’Elia displayed his masterpieces in an exhibition devoted to the works of a group of architects known as, Nuove Tendenze, founded by Sant’Elia himself. What’s more, also in 1914, he wrote, Manifesto of Futuristic Architecture, which he borrowed from the exhibition catalog. It’s important to underline that this master architect had great ability to foresee the future. His idea of a new world to realize with the buildings seen as machines: “…the elevators shouldn’t crumple like tapeworm in the empty spaces of the stairs, … and the elevators should climb up the façades like snakes made of iron and glass.” These are revolutionary solutions that have undoubtedly influenced contemporary architecture. The "Monument to the Fallen", realized by brothers Attilio and Giuseppe Terragni from a 1914 drawing by Sant’Elia, symbolizes the maestro architect in Como; Sant’Elia died at the front line serving as a voluntary soldier in the Italian army, he was 28.
Info LA CITTA' NUOVA. OLTRE SANT'ELIA Cento anni di visioni urbane
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NEWS
UN MEDIOEVO TUTTO DA TOCCARE! di Benedetta Cappi foto Francesco Corbetta
Il 9 dicembre scorso, in occasione della 54° Giornata Nazionale del Cieco, è stato inaugurato presso la Pinacoteca di Como il percorso tattile “Un Medioevo tutto da toccare!”, un progetto di accessibilità sensoriale al patrimonio culturale, che parte dal presupposto che la cecità non debba essere vista come un limite al godimento dell’opera d’arte, anzi, possa essere il punto di partenza per entrarvi in contatto attraverso un approccio diverso. La proposta è rivolta al pubblico dei non vedenti e ipovedenti, ma è aperta anche al pubblico vedente, che può ampliare e integrare le modalità di visita. Il percorso si svolge nella Sezione Medievale e prevede l’esplorazione tattile di un numero limitato ma significativo di oggetti esposti; è fruibile in autonomia, utilizzando i sussidi disponibili all’ingresso della Pinacoteca; in alternativa è possibile prenotare la visita con la guida di un educatore museale. Sul sito dei Musei Civici di Como è a disposizione un questionario di valutazione per poter rilevare le aspettative e il gradimento del percorso. La rete di progetto ha visto coinvolte diverse realtà: i Musei Civici di Como, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sezione provinciale di Como, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Aster s.r.l. Obiettivo principale del progetto è quello di creare un luogo pienamente accessibile in cui trovino espressione non solo valori culturali ed educativi ma anche di vantaggio sociale, contribuendo al miglioramento dell’integrazione, della qualità della vita e dello stato di benessere interiore per tutti i partecipanti.
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MEDIEVAL TIME TO TOUCH! On 9th December 2012, on the occasion of 54th National Day of the Blind, the tactile path “Medieval time to touch!” was inaugurated at the Pinacoteca di Como, it consists in a project of a sensorial accessibility to the cultural heritage, starting from the idea that blindness is not a limit to the enjoyment of the work of art, on the contrary, it can be the starting point to enter into contact with it, following a different approach. The proposal is for blind and for visually impaired people but it also addressed to everybody who is interested in increasing and integrating the visit possibilities.The path develops in the Medieval Section and it foresees the tactile exploration of a limited but significant number of exhibited pieces; you can enjoy it in autonomy using the means available at the entrance of the Pinacoteca; as an alternative, you can book the guided tour with a museum educator. The net of project involved different realities: the Civic Museums of Como, the Italian Union of Blind and Visually Impaired, the provincial section of Como, the Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano and Aster s.r.l.
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EVENTI
Concorso d'Eleganza di Roberta Brucato foto Archivio Villa d'Este
a Villa d'Este
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Anche quest’anno sul lago di Como fervono i preparativi per la nuova edizione del Concorso d’Eleganza Villa d’Este, l’evento mondano della primavera che vede sfilare le più belle automobili e motociclette d’epoca del mondo. Le date da segnare in agenda per tutti gli appassionati sono dal 24 al 26 maggio 2013, i luoghi incantevoli e consueti sono Villa d’Este e Villa Erba a Cernobbio, con i loro parchi secolari che si affacciano sul lago. Circa 50 automobili d’epoca costruite tra gli anni ’20 e ’70 del Novecento, suddivise in categorie omogenee, parteciperanno alla sfilata innanzi alla giuria internazionale di fini intenditori e presieduta da Lorenzo Ramaciotti. Tutte ambiscono al premio più prestigioso, ovvero il "Best of Show", offerto dal Gruppo BMW, main sponsor dal 1999. Anche tutto il pubblico presente prenderà parte attivamente alle premiazioni, con il voto personale per la "Coppa d’Oro Villa d’Este". Top secret al momento i modelli. Il 25 maggio si ripropone l’asta biennale riservata a coloro che investono nel settore delle auto d’epoca. La casa d’aste RM Auctions offrirà 40 modelli pregiati ad un parterre di ospiti esclusivi in grado di sfidarsi con rilanci milionari. Tra le prime indiscrezioni, la Ferrari 400 Superamerica Coupé del 1962, la Bugatti Type 46 Superprofile Coupé del 1930, la RollsRoyce Phantom I Open Tourer del 1929, la Cisitalia 202 MM “Nuvolari” del 1947. Il mondo dei motocicli godrà di momenti emozionanti con il “Concorso di motociclette”: inaugurato nel 2011 è diventato un evento sempre più completo e seguito. Il programma 2013 per i motociclisti si prospetta articolato e divertente, con il primo ritrovo all’Hotel Villa Flori, la cena a Rovenna al ristorante “Il Gatto Nero“ ed il cinema sotto le stelle nel parco di Villa Erba. Il giorno seguente la tradizionale sfilata di moto - i cui piloti saranno vestiti nell’abbigliamento originale della rispettiva epoca - sulle strade di Cernobbio per concludersi nel parco di Villa Erba per l’esposizione e le prime votazioni (ore 10:30 alle ore 17:30). La mostra domenicale all’aperto a Villa Erba verrà completata da vetture d’epoca, Concept car e prototipi. Tra i consueti eventi collaterali verranno presentate la mostra “90 anni di BMW Motorrad“ e le esposizioni dedicate al tema “Corvette” ed allo storico “Klemm 25”. Quest’anno si potrà anche seguire l’intera kermesse grazie ad una nuova app multimediale scaricabile. In stampa la nuova esclusiva edizione del mitico “red book” con gli acquerelli di tutti i modelli partecipanti, motociclette comprese. Dal 1929, ogni primavera, Como e le sponde del lago vedono sfilare dei gioielli di design, tecnologia, lusso ed eleganza: una tradizione ormai irrinunciabile per tutti. As usual, also this year on Lake Como everything is ready for the new edition of Concorso d'Eleganza Villa d'Este. Those who are interested in the event have to put in their agenda the following dates 24th, 25th, 26th May 2013, the locations are Villa d'Este and Villa Erba in Cernobbio. Around 50 vintage cars built between the '20ies and the '70ies are taking part in the parade in front of the international jury of experts, presided over Lorenzo Ramaciotti. All want to get the most prestigious award, that is the "Best of Show", offered by the Gruppo BMW, main sponsor from 1999. The public also has an active role in the prize giving, with the personal vote for the "Coppa d’Oro Villa d’Este". On 25th May it takes place the biennial auction for those who invest in the vintage cars. The RM Auctions offers 40 refined models to a parterre of exclusive guests who can compete with millionaire raises. Among the first unconfirmed reports, the Ferrari 400 Superamerica Coupé of 1962, the Bugatti Type 46 Superprofile Coupé of 1930, the Rolls-Royce Phantom I Open Tourer of 1929, the Cisitalia 202 MM “Nuvolari” of 1947. The world of bikes will enjoy beautiful moments with the “Concorso di motociclette”: in 2011 it became a more complete and followed event. The program of 2013 for bikers is articulated and pleasant, the first meeting is in the Hotel Villa Flori, the dinner in Rovenna at the restaurant “Il Gatto Nero" and the cinema under the stars in the park of Villa Erba. The following day the traditional parade of bikes in the streets of Cernobbio to end in the park of Villa Erba for the parade and the first votes (from 10.30 am to 5.30 pm).The Sunday exhibition in the park of Villa Erba will be completed by vintage cars, Concept car and prototypes. Among the usual collateral event this year will be presented the exhibition “90 anni di BMW Motorrad“ and the exhibitions dedicated to the topic “Corvette” and the historical “Klemm 25”. This year you can also follow the entire kermesse thanks to a new multimedia app to download.
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In queste pagine, immagini delle passate edizioni In these pages, images of the previous editions
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Villa LA MASSA: atmosfera rinascimentale foto Archivio Villa La Massa
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Junior Suite Top
A pochi chilometri dal centro di Firenze, immersa nella pace della campagna fiorentina sulle rive dell'Arno e avvolta da una magica atmosfera si trova Villa La Massa. Questa antica dimora medicea del XVI secolo, fu voluta a suo tempo dai nobili fiorentini Landini. Nel tempo divenne proprietà di varie famiglie aristocratiche europee sino ad essere trasformata in Hotel nel 1948 e parte del Gruppo Villa d’Este nel 1998, che aggiunse al fascino del luogo e della residenza l’ospitalità di alta classe che la caratterizza da sempre. Passeggiare nel grande parco che la circonda è un'esperienza indimenticabile grazie agli splendidi panorami sulle colline del Chianti e Rufina e ai profumi delicati delle peonie e degli iris, la cui collezione è un fiore all'occhiello del nuovo giardino che affaccia sull'Ar-
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no. L'eleganza raffinata e ricercata delle 37 camere in stile rinascimentale divise nelle tre ville (la Villa Nobile, Il Villino e il Vecchio Mulino) rendono il soggiorno memorabile, così come indimenticabili sono i sapori che si possono scoprire nel rinomato Ristorante "Il Verrocchio". Grazie all'esperienza dell'Executive Chef Andrea Quagliarella, il gusto vero e genuino della cucina toscana e italiana viene trasformato in maniera sublime nei piatti che prepara con ingredienti raccolti direttamente nell'orto e nel giardino delle erbe aromatiche dell'Hotel. Per trascorrere un soggiorno ancor più intimo ed esclusivo, si può riservare integralmente tutta la Villa o anche solo Il Villino, quest'ultimo con la Suite Presidenziale ed il suo giardino privato sul fiume e la Parco Suite inaugurata nel 2012.
The Villino and the Arno river
Il Verrocchio Restaurant, terrace with view on the Arno river and Chianti hills
Villa La Massa: the Renaissance aura Few miles from downtown Florence, set in a magical atmosphere, Villa La Massa is embedded in the peaceful, Tuscan countryside by River Arno. The 16th century Medici Villa successively belonged to the noble, Florentine family, the Landini. Down the centuries it passed on to a number of European aristocratic families until it was transformed into a hotel in 1948 and became a part of Villa D’Este Group in 1998 who added to the charm of the residence and its setting, top class hospitality Villa D’Este is famed for. Strolling around the sizeable park that surrounds Villa La Massa is destined to be an experience to treasure thanks to the splendid vistas of the Chianti and Rufina hills and delicate scent of peonies and iris that so beautifully represent the
new gardens facing River Arno. The Renaissance style, refined elegance of the hotel’s 37 rooms housed in three villas (Villa Nobile,Vecchio Mulino and Villino) render a sojourn in them luxurious, romantic and consequently unforgettable just like the taste of food in the renowned restaurant, ‘Il Verrocchio.’ Thanks to the experience of executive chef, Andrea Quagliarella, all the real, genuine taste of Tuscan cuisine is masterfully transferred to the dishes he prepares with ingredients picked straight from the hotel’s well-tended, vegetable and herbs garden. To spend an exclusive holiday, it is possible to reserve entire Villa La Massa exclusively, or just Villino with its Presidential Suite and private garden along the river, and Park Suite inaugurated in 2012.
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PEOPLE
GIORGIO GIUDICI
Passione, entusiasmo e determinazione di un sindaco di Daniele Brunati, R.C. foto Francesco Corbetta
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Veduta del lungo lago di Lugano
In politica da 41 anni di cui 29 come sindaco di Lugano. Cosa significa fare politica in una città internazionale come Lugano dove convivono diverse culture europee? «Vuol dire avere immaginazione, avere idee, capire quali potrebbero essere le opportunità per fare crescere la città e per attrarre nuovi investitori. Più che “fare politica” si deve promuovere una politica di crescita dove il cittadino possa riconoscersi e dare un contributo attivo. La convivenza con le diverse culture europee è un valore aggiunto. Lugano è sempre stata ospitale sin dall’'800, ad oggi ci sono 130/140 etnie che fondamentalmente convivono bene. Lo spirito che contraddistingue la nostra città è quello di apertura, di rispetto e di aiuto verso chi ha bisogno». A testimonianza del ruolo che Lugano ri-
View of lakefront of Lugano
copre nel panorama delle relazioni internazionali esiste un libro, il "Libro d'Onore”. Com'è nata l'idea? Quale, tra le diverse personalità internazionali che hanno visitato Lugano, ricorda maggiormente? «Mi ricordo che nel 1984 arrivò il Santo Padre, Giovanni Paolo II, che accolsi all’aeroporto di Lugano-Agno e non c’era un registro o un documento che sanciva il passaggio di autorità importanti. L’anno dopo giunse il capo di Stato della Repubblica Italiana, on. Francesco Cossiga ed ebbi l’idea di predisporre un “Libro d’Onore” nel quale registrare gli ospiti illustri per lasciare nel tempo una testimonianza importante del ruolo che la città di Lugano ricopre nel panorama internazionale. Il presidente Cossiga fu il primo ad apporre la firma unitamente a quella del presidente del-
la Confederazione Elvetica, on. Kurt Furgler. Oggi abbiamo sei “Libri d’Onore” nei quali vi hanno apposto numerose firme presidenti come Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, George Bush, François Mitterand, Jacques Chirac, reali come la regina Sonja di Norvegia, il principe di Filippo di Edimburgo, ambasciatori, artisti, delegati di paesi stranieri come i cinesi e i russi». Lugano internazionale. Questo è un traguardo che Lei ha saputo raggiungere. Come si diceva, Lugano ospita diverse culture ben integrate fra di loro. Quali sono le potenzialità per attrarre i popoli dei Paesi BRICS? E' in questa direzione che si può' interpretare il suo recente viaggio in Russia? «E’ sempre stato importante instaurare delle
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In questa pagina e nella successiva, autografi delle personalità internazionali raccolti nei "Libri d'Onore"
buone relazioni esterne sia nei confronti dei Paesi vicini come l’Italia, simile a noi per livello linguistico e culturale, o come la Spagna. All’interno della Svizzera abbiamo relazioni con alcune città tra le quali Zurigo e all’estero con diversi Paesi tra i quali la Cina, il Sud America e l’Argentina. Ci sono ticinesi che sono stati pionieri in questi Paesi. Il progetto Cina nacque nel 2003 dopo un’intervista con un giornalista cinese pubblicata sul China Today (tiratura: quattro milioni di copie) a seguito della quale giunse una mail da un sindaco di una città del nord della Cina con la richiesta di un incontro. L’anno seguente ci fu la prima visita ufficiale. Oggi abbiamo rapporti con sette città cinesi con il benestare dell’ambasciatore cinese a Berna. I cinesi
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hanno un’ammirazione incredibile nei confronti di Lugano. Abbiamo aperto delle vie come fa un rompighiaccio che apre la strada, ma se dietro non ci sono le navi... Abbiamo vicinissimo l’aeroporto di Malpensa, se solo pensiamo alle potenzialità di contatto con le persone che provengono da tutto il mondo. Recentemente ci siamo aperti anche alla Russia. Abbiamo avuto modo di incontrare il vice presidente della Duma il quale ci ha invitato ad instaurare dei rapporti tra loro e la città di Lugano. Abbiamo aperto degli orizzonti nuovi; mi auguro che questa iniziativa possa proseguire nel tempo visto che siamo sempre in un contesto pubblico. Spero che ci siano sempre delle persone che si appassionino e che garantiscano la continuità,
In this page and in the following, autographs of international celebrities inside "Libri d'Onore"
che proseguano in questi nuovi rapporti di conoscenza che possono creare delle opportunità di nuove collaborazioni. A Mosca ho incontrato il vice Sindaco che è un medico al quale abbiamo fatto conoscere e promosso il Cardiocentro, la nostra clinica universitaria di alta specializzazione. A breve il vice sindaco verrà a Lugano, abbiamo gettato le basi per organizzare un Forum dell’Economia e, sempre con il responsabile della Duma, abbiamo proposto degli scambi imprenditoriali e coinvolto il Tecnoparco per sviluppare delle collaborazioni». Alla fine sono pochi quelli che si entusiasmano. «L’entusiasmo è determinante come l’effetto trascinamento è importante».
Lugano e l’Expo. Che ruolo vorrebbe per Lugano: da protagonista o insieme al Cantone? «Ad oggi non esiste un progetto cantonale per l’Expo. Esiste il padiglione Svizzera posizionato in maniera strategica. Con l’Amministrazione Generale ho creato il gruppo di lavoro per Expo 2015. Io penso che ci siano due fasi: una prima di avvicinamento, di logistica per le delegazioni che verranno un anno prima per la preparazione alla partecipazione all’Expo. La seconda: che cosa io posso immaginare per l’Expo? Quale è il mio vero patrimonio? Il territorio. Non devo inventare grandi cose: devo fare conoscere le mie qualità. Devo valorizzare il territorio, le valli, le colline, i castelli di Bellinzona,...
Non devo fare dei grandi eventi. Nel polo culturale (LAC) se sarà aperto si potranno inserire delle attività culturali. La città di Lugano ha gli alberghi, l’aeroporto di Agno, le infrastrutture che possono essere d’aiuto alle delegazioni che vi parteciperanno. Nel 2007 la città di Lugano ha firmato con l’allora sindaco di Milano, Letizia Moratti, per la candidatura di Milano quale sede per l’Expo, anche se la Svizzera appoggiava inizialmente Smirne per motivi di strategia politica, poi attraverso i nostri parlamentari siamo riusciti ad appoggiare l’Italia. A livello comunale ho un rapporto diretto con i vertici di Expo. Ripeto, bisogna fare promozione turistica non grandi cose. Vorrei promuovere la radio e la televisione svizzera che attualmente sono
state oscurate in Italia per motivi che non ho mai capito, si tratterebbe di ripristinarne la visibilità. E non dimentichiamo l’AlpTransit che si fermerà a Lugano. Un’opera che identifico nel “Corridoio Europa” che permetterà il collegamento con tutta l’Europa con 52 km di galleria». Quale consiglio darebbe ai giovani per avvicinarli alla politica? «Se vogliono bene alla propria città i giovani dovrebbero dedicarle il proprio tempo con passione, idee ed entusiasmo, immaginazione. In sintesi: amare il proprio territorio, sapendo che in cuor tuo hai dato quello che potevi dare». Come ha fatto Giorgio Giudici da 41 anni, aggiungiamo noi.
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Giorgio Giudici nel suo studio
Giorgio Giudici in his office
Passion, enthusiasm and determination of a major You’ve been a politician for 41 years of which 29 years as the mayor of Lugano. What does administering an international town like Lugano, where a mixture of European cultures live side by side, involve? «It involves having imagination, ideas, understanding and exploiting opportunities that help the town grow and attract investors. It is necessary to promote a policy of growth where the citizens are also actively involved. Living with diverse European cultures under the same roof is an advantage. Today in Lugano there are 130140 ethnic groups who on the whole get along really well». As a testimony to the role Lugano plays
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regarding international relations, there exists a ‘Book of Honour.’ Can you tell us how it came about? Who, among the numerous international personalities that have visited Lugano, were you impressed by the most? «I remember that in 1984 Pope John Paul II arrived and I was at the Lugano-Agno airport to welcome him; I realized we didn’t have a register of sorts to record the arrival of important, international figures to our town. The following year, Italy’s head of state Francesco Cossiga visited us and I had the idea of creating a Book of Honour to register the arrival of such illustrious personalities to leave a testimony to the role Lugano
plays in the international arena. President Cossiga and the Swiss head of state, Kurt Furgler, were the first to put their signature in the register. We now have six Books of Honour where you can find signatures and entries of numerous presidents, royalty, ambassadors, show business celebrities and delegates from overseas». As we were saying, Lugano hosts diverse but well-integrated cultures. What potential does Lugano have to attract residents from BRICS? Can we interpret your recent visit to Russia as working towards this? «It’s important to establish good relations with the outside world as well as neighbouring countries like Italy, culturally and linguistically
LU GA N O
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Alcuni dei riconoscimenti e dei premi ricevuti
similar to us, or European nations like Spain. Within Switzerland we have close ties with cities like Zurich and overseas with countries like China, South America and Argentina. The China project was born in 2003 after an interview with a Chinese journalist that was published in China Today (circulation: 4 million); soon after an email arrived from the mayor of a city in north China requesting a meeting. The following year we had our first official meeting. Today we have relations with seven Chinese cities with the approval of the Chinese ambassador in Bern. Recently we have also opened up to Russia. We’ve been able to encounter the vice spokesman of the Duma, the Russian parliament, who invited us to establish relations with them. In Moscow
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Some awards received
I met the vice mayor of the city who will be coming to visit Lugano soon». What about Lugano and Milan Expo 2015? Will Lugano have a role as a protagonist or act together with Canton Ticino? «So far Ticino hasn’t formulated a particular project. Switzerland will be participating with a strategically positioned pavilion. I have, however, created a workshop for Expo 2015 together with the General Administration. I think there will be two stages: first is the logistics for the delegations; the second is the creative approach for the Expo. What are my real assets? The territory. I don’t need to invent great things, I have to inform the visitors of my qualities, Lugano Arte Cultura (LAC), the arts centre, may include
relevant events. Lugano has quality hotels and the Agno airport, these facilities may serve the participating delegations for instance. And let’s not forget the AlpTransit which will stop at Lugano too. This 52-km tunnel will be connecting northern and southern Europe». What advice would you give the younger generations to bring them closer to politics? «If they care for their city, the young should dedicate time to it, passionately getting involved with ideas, enthusiasm and much imagination. In short, you should love the territory you inhabit acknowledging in your heart that you’ve done what you could». Like Giorgio Giudici for the past 41 years, we’d like to add.
Fontainebleau commode-mÊdaillier. From Antoine Gaudreaux’s creation in 1739, Jumbo Collection has now revived this historic piece of art, created by hand by Italian craftsmen, with marble top, an elaborate parquetry inlaid, and lost-wax casted bronzes marvelously chiseled and gilded. The commode will be produced in a limited edition of 30 copies.
Salone Internazionale del Mobile Milan, April 9th -14th 2013 Hall 4, Stand C21-D18 www.jumbo.it
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C U LT U R A
Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, foto di Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous foundation, photo by Emanuele Zamponi
"Fare L' AUTOMOBILE" di Alberto Cavalli foto ©Aldo Agnelli Esce nella primavera del 2013 il nuovo volume della collana “Mestieri d'Arte”, pubblicato da Marsilio Editori su iniziativa della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, con il sostegno di Patrimony 1873: “Fare l'automobile”, un volume scritto da Mario Favilla (già responsabile dell'Advanced Design presso il Centro Stile Alfa Romeo) e illustrato dalle splendide immagini del fotografo Aldo Agnelli, realizzate presso i Centri Stile di alcune tra le più grandi case automobilistiche.
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Il volume vuole mettere in luce come il design dell’automobile non sia solo una delle tante declinazioni del design, ma una professione del tutto distinta: un vero mestiere che media continuamente tra artigianalità e sistemi tecnologici avanzati, tra manualità e modelli matematici. L'autore racconta dall'interno i principali aspetti di un mestiere d'arte, quello del car designer, che unisce l’alta tecnologia a una straordinaria artigianalità, qualità fondante dei Centri Sti-
Avanzamento di un restauro di Alfa Romeo Touring Cabriolet 6C 2500 Sport del 1939, carrozzeria Galbiati
le, dove le superfici dell’auto prendono forma grazie alle mani sapienti di disegnatori, modellisti, sellai, fabbri, pellettieri. Vi sono raccolte 14 straordinarie interviste a famosi car designer, italiani di nascita o di formazione, che hanno reso grande questo mestiere e hanno contribuito in modo essenziale al successo di tutti i più grandi marchi di auto del mondo, da Mercedes ad Audi, da Lamborghini a Ferrari, da Fiat a Maserati a Toyota: una raccolta inedita e unica di pensieri,
Development of the renovation of Alfa Romeo Touring Cabriolet 6C 2500 Sport of 1939, body shop Galbiati
visioni, opinioni, suggerimenti sui grandi temi che ruotano intorno a questo affascinante mestiere, nelle testimonianze dei suoi maggiori protagonisti. Nel capitolo dedicato agli scenari del domani sono poi descritte le tendenze in atto e prospettate le evoluzioni per un futuro non solo prossimo, senza trascurare le specializzazioni che la professione sta sviluppando e che possono rappresentare altrettante occasioni di nuovi mestieri. Si parla infine di formazione. “Sarà
forse per questa aria di famiglia”, scrive Franco Cologni nella premessa, “che rinfresca e collega il mondo dell'automobile, del design, dell'arte, persino della moda, che in Italia da sempre si progettano auto meravigliose. Sarà per questa vocazione al 'bello ben fatto' di natura artigianale che tanti dei car designer più creativi del mondo sono italiani. O sarà infine perché nel nostro Paese il modello di uomo artigiano si applica felicemente non solo a chi 'fa' con le mani, ma
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A sinistra, la copertina del libro; a destra, battilastra, Centro Stola, Torino On the left, the cover of the book; on the right, panel-beater, Centro Stola, Turin
A sinistra, designers si muovono attorno ad un modello in clay in scala 1:4 per trovare la linea più convincente, Centro Stile Lancia, Orbassano; a destra lavorazione di un modello in gesso in scala 1:1, Centro Stile Bertone, Caprie On the left, designers moving around a model made of clay scale of 1:4 to find the most convincing profile, Design Departments Lancia, Orbassano; on the right, manufacturing of a model made of chack scale 1:1, Design Departments Bertone, Caprie
anche a chi con le mani 'pensa'. Sarà forse per tutti questi motivi o per altri ancora di natura tellurica, olimpica, furiosa o graziosa, che il mestiere del car designer qui non è inteso soltanto come una professione, ma come un mestiere d'arte: un mestiere che guarda con sicurezza al futuro perché le radici affondano con sicurezza nel terreno del grande artigianato italiano”. Mario Favilla e Aldo Agnelli hanno realizzato interviste a Chris Bangle, Elvio D'Aprile, Walter
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de Silva, Wolfgang Egger, Simona Falcinella, Marcello Gandini, Roberto Giolito, Giorgetto Giugiaro, Flavio Manzoni, Filippo Perini, Roberto Piatti, Lorenzo Ramaciotti, Michael Robinson, Valeria Vigevani: un vero e proprio parterre de roi del Car Design. Il volume aggiunge un nuovo capitolo ad una collana che si apre sempre più ai fertili dialoghi tra mestiere d'arte e design, nella convinzione che “Il futuro, ieri come oggi, è di chi ha il tempo e la passione per progettarlo”.
Lavorazione particolare di un sedile, prototipo in clay, Centro Ferrari Design, Maranello Manufacturing of a seat, clay prototype, Ferrari Design Departments, Maranello
"Making a CAR" In spring 2013 the new book of the collection “Mestieri d’Arte” (Metiers d'Art), published by Marsilio Editori and promoted by Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte is published with the support of Patrimony 1873: “Fare l’automobile” (Car Making), a book written by Mario Favilla (ex responsible for the Advanced Design of the Design Department of Alfa Romeo ) and illustrated with the beautiful pictures of the photographer Aldo Agnelli, taken in the Design Departments of some of the most important
car producers. The author directly illustrates the main aspects of the job of the car designer, where high technology and an exceptional manual ability blend together; he describes how Design Departments works, where cars take form thanks to the skillful hands of designers, pattern makers, harness makers, metalworkers, leather workers. There are 14 extraordinary interviews of famous Italian car designer or car designer who studied in Italy and made this job so important, giving an essential contribution
to the success of the most important car brands in the world, from Mercedes to Audi, from Lamborghini to Ferrari, from Fiat to Maserati and Toyota. In the introduction Franco Cologni says that in Italy “the job of car designer is not just a job, but a metier d'art: it's linked to the future, because its roots are safely based on the great Italian craftsmanship”. The book helps building a bridge between craftsmanship and design, sure that “Future, yesterday and today, is for those who have time and passion to create it”.
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NEWS
S.E. Dott. Michele Tortora, Prefetto di Como, e Pier Cesare Bordoli al momento del conferimento dell'onorificenza di Commendatore S.E. Dott. Michele Tortora, Prefect of Como, and Pier Cesare Bordoli during the award cerimony
PIER CESARE BORDOLI
Meritato riconoscimento di Michele Tortora, Prefetto di Como foto Carlo Pozzoni
Ho proposto volentieri e senza la minima esitazione Pier Cesare Bordoli per il conferimento dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. L’ho fatto per la stima che ho verso la persona e per quello che ha fatto per il territorio comasco in qualità di fondatore, presidente (ed anima) della Famiglia Comasca. La Famiglia comasca opera da più di 40 anni sul territorio, con finalità di custodire, valorizzare e tramandare i valori della cultura locale e di promuovere le bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche di Como e provincia. Le finalità culturali vengono perseguite con numerosissime iniziative, che sono ben note e che mi limito qui ad accennare: redazione di pubblicazioni, raccolta di documenti, cura e recupero di opere d’arte, scambi culturali con l’estero, manifestazioni spettacolari di ogni tipo (chi può dimenticare il “concerto di capodanno”, che si celebra da più di venti anni?) ed una miriade di iniziative sul territorio, finalizzate a stimolare e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle bellezze del luogo. Senza entrare nel dettaglio, penso che la Famiglia Comasca interpreti il recupero dell’identità culturale del territorio mantenendosi lontana dal facile rischio di scivolamento nel bozzettistico e nel provincialismo, rimarcando sempre un atteggiamento di apertura e confronto nei confronti della diversità. Quale “effetto collaterale” della propria presenza sul territorio, la Famiglia Comasca ha poi consentito la creazione di diversi posti di lavoro, specie nel campo artistico e del restauro. Ho visto io stesso con quanta passione, entusiasmo, orgoglio e professionalità tanti giovani restauratori hanno lavorato ai più recenti progetti di conservazione di opere d’arte (penso ai meravigliosi affreschi di S. Abbondio, alla quadreria del S. Anna e – da ultimo – al pulpito della chiesa di Lora, restituito all’antico splendore).
Credo che la città di Como ed in genere tutto il Comasco debba essere riconoscente a quest’uomo e alla Famiglia Comasca, non solo per gli apporti materiali alla cura del territorio e alla valorizzazione delle tradizioni popolari, ma anche per almeno due ordini di considerazioni. La prima, perché ci aiuta ad affinare il nostro livello di attenzione, la nostra sensibilità verso le straordinarie bellezze della terra comasca, un patrimonio straordinario ereditato dai nostri padri e costituito da mille bellezze artistiche e paesistiche, frutto (anche quelle paesistiche) del genio di molti e del lavoro e dei sacrifici di tanti. Sensibilizzare i cittadini su queste bellezze significa creare una barriera di anticorpi nei confronti della patologia del brutto e del volgare che purtroppo rischia altrimenti di dilagare e di compromettere l’armonia del territorio. La seconda considerazione è relativa alla costruzione di un’identità comune. In periodi di crisi e di disorientamento come quelli che stiamo vivendo è quanto mai necessario avere dei comuni riferimenti, che diano il senso della comune appartenenza e costituiscano le ragioni dello stare insieme. La cura delle proprie tradizioni e della propria storia, quando non diventa rozzo provincialismo, è un potente strumento di coesione sociale, specie se rivolto – come in questo caso – verso la sottolineatura di valori di solidarietà e fratellanza. Credo che per questo sia pienamente meritato il riconoscimento attribuitogli dal Presidente della Repubblica. Mi ha fatto piacere che la mia proposta sia stata prontamente accolta dal Capo dello Stato: è un tributo ad una vita caratterizzata da un profondo sentimento di amore per il proprio territorio e un incoraggiamento per la futura attività che mi auguro ricca di tanti successi. Congratulazioni, comm. Bordoli!
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Da sinistra, Mario Lucini, Sindaco di Como, Pier Cesare Bordoli, Commendatore, la figlia Laura e S.E. dottor Michele Tortora, Prefetto di Como From the left, Mario Lucini, mayor of Como, Pier Cesare Bordoli, Commendatore, and his daughter Laura, and S.E. dott. Michele Tortora, Prefect of Como
I was happy to propose with no hesitation the name of Pier Cesare Bordoli for the highest honour of "commendatore" of the Italian Republic. I did it for the consideration I have for the person and for what he did for the territory of Como as a founder, president (and soul) of the Famiglia Comasca. The Famiglia comasca works for more than 40 years on the territory and it guards, gives value and transmits the values of the local culture promoting the artistic, architectonic and natural treasures of Como and its province. The cultural aspect is developed in many ways, which are well known, to quote but a few: editing of publications, collection of documents, restoration of works of art, cultural exchanges with foreign countries, shows and events of any type (how can you forget the "New Year's Concert" which takes place for more than 20 years?) and many other initiatives on the territory aiming at stimulating and making aware the public opinion about the beauties of the Como area. Without going into details, I believe that the Famiglia Comasca interpreters the recovery of the cultural identity of the territory staying away from the risk of falling into the provincialism, stressing its attitude to be open to diversities. As a "side effect" of its presence on the territory, the Famiglia Comasca implemented the creation of lots of jobs, above all in the art and restoration field. I personally saw the passion, the enthusiasm, the pride and the professional skills of many young restorers who worked at the most recent projects of conservation of works of art (I think about the beautiful frescos of S.Abbondio, of the painting collection of S.Anna and -last but not least- the pulpit of the church of Lora, back to the ancient beauty). I believe that the city of Como and the entire area of Como has to be grateful to this man and to the Famiglia Comasca, not just for the concrete help in taking care of the territory and in giving value to the people's traditions, but also for two more reasons. The first reason is that he helps us improving our level of attention, our sensibility towards the extraordinary beauties of the Como area, an important heritage made of amazing artistic and natural treasures, results of both the genius and the work and sacrifices of lots of people. When citizens are sensitized on these beauties it means that they create a protective layer against what is ugly and vulgar that unfortunately could spread and compromise the harmony in the territory. The second reason is related to the creation of a common identity. In a time of crisis and uncertainties just like the one we are experiencing now, it is important to have some reference points, which transmit the significance of a social identity and which represent the reasons of being together. The interest in your own traditions and history, when it doesn't become rough provincialism, is a strong instrument of social cohesion, above all if it is addressed -like in this case- towards the importance of values of solidarity and brotherhood. For this reason I think that the honour given by the President of the Italian Repubblic is absolutely deserved. I appreciated that my request was immediately accepted by the President: it is a recognition of a life characterized by a strong passion towards the territory and an encouragement for the future activity that for sure will be successful. Congratulations comm. Bordoli!
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TERRITORIO
Panorama dal Monte San Primo Giuseppe Tomba, presidente dell'associazione Lario Monte Giuseppe Tomba, president of Lario Monte association
MONTE SAN PRIMO di Daniele Brunati foto Alberto Locatelli, archivio albergo-ristorante "La Genzianella"
La cima più elevata del triangolo lariano è il Monte San Primo, località inserita nel comune di Bellagio. Abbiamo scelto di parlare di questo luogo con una persona che ben lo conosce e lo vive, Giuseppe Tomba, presidente dell’associazione no profit Lario Monte e gestore dell’albergo - ristorante “La Genzianella”. «E’ in atto un importante rilancio di questa zona, attraverso l’inserimento
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di diverse proposte e servizi. Una novità per tutti gli appassionati è il downhill con le mountain bike, una disciplina nuova che permette di vivere la montagna e le discese sui pendii anche d'estate. Uno sport adatto ai giovani, adrenalinico, moderno e ricco di emozioni sempre diverse. E' stato da poco attrezzato un impianto di risalita studiato appositamente per le mountain bike e un
View from Monte San Primo
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Gli alpeggi del Monte San Primo
percorso che presenta livelli di difficoltà diversi, dai più semplici fino agli estremi per chi vuole provare il brivido di una discesa velocissima». Questo significa non puntare soltanto sul turismo invernale, ma anche su quello primaverile ed estivo: «Assolutamente sì. Il Monte San Primo offre ai suoi ospiti molte passeggiate di facile e media difficoltà che in breve tempo permettono di raggiungere la vetta del monte, godendo di
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Mountain pastures of Monte San Primo
panorami davvero unici. Il Monte San Primo è un luogo dove bambini, giovani e famiglie possono trascorrere piacevoli giornate intervallate da un pranzo a base di prodotti tipici come il töcc, i pizzoccheri, la polenta uncia». Il rilancio passa anche, ed ovviamente, dal turismo legato allo sci: «Sono stati fatti importanti investimenti per quanto concerne gli impianti sciistici: oltre ad opere di manutenzione ordinarie, abbiamo provve-
Veduta aerea del Monte San Primo
Aerial view of the Monte San Primo
duto al livellamento delle piste, è stato acquistato un nuovo “gatto” e un cannone per la neve artificiale. L’obiettivo finale è quello di realizzare un impianto permanente. Un altro traguardo riguarda la riapertura della “Terrabiotta”, certamente la più interessante pista dal punto di vista sciistico del comprensorio». Il Monte San Primo possiede anche una lunga tradizione come scuola di sci: «E’ vero, anche se è necessario un rilancio
di questa realtà. Non possiamo dimenticare che il nostro bacino d’utenza interessa la “sciata in giornata” e quindi anche i ragazzi che, approfittando della vicinanza, possono andare a scuola la mattina e decidere di trascorrere un pomeriggio sulla neve». Insomma, ce n'è per tutti i gusti: natura, gastronomia, divertimento, sport e relax sono gli ingredienti di questo enorme parco giochi affacciato sul lago di Como.
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Sopra, albergo ristorante La Genzianella; sotto, i percorsi di downhill per mountain bike Above, restaurant and hotel La Genzianella; below, downhill with mountain bikes
MONTE SAN PRIMO The highest peak of the Triangle of Lake Como is Monte San Primo, village located in the municipality of Bellagio. We selected this location and decided to talk about it with a person who knows it very well and who lives there, Giuseppe Tomba, president of the non profit association Lario Monte and manager of the hotel - restaurant “La Genzianella”. «It is an important way to relaunch this area, promoting different activities and services. Something new is the downhill with mountain bikes, a new discipline to live the mountain and the slopes also in the summer time. A sport for young people, charged up, modern and rich in emotions. A ski lift was recently equipped for mountain bikes as well as an itinerary for mountain bikes with different levels of difficulties, from the easiest to the extreme ones, for those who want to experience the thrill of a very fast swoop». This means to rely not just on tourism in winter, but also in spring and summer: «No doubt. The Monte San Primo offers many opportunities for walking, from the easy to the medium difficulty paths, so you can
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quickly reach the peak of the mount and enjoy unique views. The Monte San Primo is a place where children, young people and families can spend beautiful days and have lunch with the typical products such as töcc, pizzoccheri, polenta uncia». But the relaunch is also and obviously linked to ski tourism: «Important investments were allocated in the ski lifts: a part from the ordinary maintenance, we took care of the levelling of the ski slopes, we bought a new "snowcat" and a snow-cannon. The final goal is to create a permanent plant. Another goal is linked to the reopening of the “Terrabiotta”, for sure the most interesting slope for skiing in the entire territory». The Monte San Primo also has a long tradition in ski school: «It is true, but we need to relaunch this activity. We cannot forget that we mainly work with the "daily skiing" and so also young people take advantage of it, they go to school in the morning and then they spend the afternoon skiing». Nature, gastronomy, fun, sport and relax are the ingredients of this big"amusement park" located on Lake Como.
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CARLO TAVECCHIO
Ai vertici del CALCIO di Daniele Brunati foto Carlo Pozzoni, archivio Lega Nazionale Dilettanti
E’ una domenica mattina quando Carlo Tavecchio ci apre le porte della sua casa di Ponte Lambro. Consapevoli di trovarci di fronte ad una delle figure di riferimento del calcio italiano, scopriamo una persona semplice, ma risoluta e ben cosciente di essere da 14 anni a capo di una delle realtà sportive più importanti della nostra Penisola: la Lega Nazionale Dilettanti. Un'eccellenza silenziosa del nostro territorio, così si potrebbe definire. Iniziamo la nostra conversazione con i numeri che danno perfettamente l’idea della portata di questa istituzione sportiva: «La Lega - afferma Tavecchio - conta 1.300.000 tesse-
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rati, 70.000 squadre, 15.000 società sportive, con 700.000 partite giocate in ogni stagione. Sono queste cifre che ne determinano l’importanza». Partiamo dal 17 dicembre 2012, giorno in cui lei è stato rieletto all’unanimità ai vertici della Lega. Com'è cambiata la Lega in questi anni di presidenza? «Sono partito nel 1999 con l’intenzione di dare spazio, prestigio e soprattutto rappresentanza a questo mondo “semi sommerso”. A quell’epoca la Lega non era neanche inquadrata dal punto di vista giuridico, ma era soltanto una costola della Federazione. Col tem-
po abbiamo acquisito un’importante identità sul campo grazie ad un’organizzazione strutturale, alla creazione di realtà regionali e provinciali, alla conquista di un posto all’interno delle commissioni UEFA e FIFA, con l’ultima carta vincente dell’introduzione dell’erba artificiale. Il risultato di tutte queste operazioni è che oggi la Lega Nazionale Dilettanti è un bastione di riferimento del mondo calcistico». La Lega, come da sua stessa ammissione, è indipendente dal punto di vista finanziario ed economico e questo le permette di agire in totale autonomia e di guarda-
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Sopra, Carlo Tavecchio con Joseph Blatter, presidente della FIFA; sotto, con Michel Platini, presidente dell'UEFA Above, Carlo Tavecchio with Joseph Blatter, president of FIFA; below, with Michel Platini, president of UEFA
re al futuro con maggiore serenità. Quali sono i progetti in cantiere? «Abbiamo avviato un piano metodico che ha portato la Lega ad avere un sistema radicato sul territorio, sia per sedi, ad oggi sono 15 nelle 19 regioni, sia per attività agonistiche e commerciali. Oggi stiamo lavorando su obiettivi ben precisi. Il primo riguarda la sicurezza degli impianti. La politica si occupa prevalentemente, e sinceramente non con grandi risultati, dei macro stadi, dimenticandosi delle strutture di base. In Italia si contano circa 18 mila stadi e molti di questi non posseggono le caratteristiche necessarie per essere accoglienti, accessibili e soprattutto sicuri. Un altro tema su cui stiamo puntando è la nutrizione. Non esiste un Ente che ha prodotto canoni ideali di alimentazione e direttive scientifiche e in questo senso ci stiamo muovendo. Questo riguarda anche la garanzia sanitaria, altra priorità. Vogliamo e dobbiamo pensare ad un progetto che garantisca la presenza di personale capace di effettuare un primo soccorso in campo in caso di necessità, creando una figura presente sugli 8.000 campi che ogni settimana vengono impegnati». Il calcio dilettantistico affonda le sue radici nel volontariato, nella passione di tanti che scelgono di donare tempo e risorse in piccole realtà. Ci parli di queste persone, l’anima vera del vostro calcio. «Non dimentichiamo che la dimensione dilettantistica del calcio nasce da un’esigenza sociale, di aggregazione e di impegno del tempo libero. Nasce su territori non necessariamente metropolitani e in questi luoghi coinvolge interi paesi che la domenica si ritrovano per partecipare ad eventi sportivi catalizzanti. In questo senso, genitori, amatori e appassionati rappresentano la vera essenza dello sport perché impegnano il proprio tempo per far vivere tali realtà. Questo fenomeno andrebbe seguito con più attenzione da parte dell'autorità, perché è socialmente rilevante e, ad esclusione delle strutture messe a disposizione, non costa nulla allo Stato». Il valore sociale del calcio riguarda anche il monitoraggio delle giovani generazioni. «E’ verissimo. Una volta il servizio militare consentiva un monitoraggio dei giovani dal punto di vista sanitario. Oggi questo ruolo è ricoperto dalla Lega Dilettanti che è diventato un presidio sia dal punto di vista sportivo, sia sanitario».
Parliamo ora dei rapporti con la FIGC. Quanta responsabilità sente nell’essere presidente e quindi guida di quei giovani che un giorno, magari, vestiranno la maglia della nazionale italiana? «I rapporti con la FICG sono buoni. La federazione deve occuparsi di tutti gli aspetti istituzionali che riguardano l'aspetto giuridico, i rapporti con il Coni e il Parlamento, la riforma nell'organizzazione dei campionati e deve indirizzare le leghe nel loro operato. E lo posso dire con cognizione di causa, essendone il Vicepresidente». Quale consiglio vorrebbe dare ai genitori dei giovani atleti che militano nella Lega?
«Credo che la cosa più importante sia non riversare sui figli aspettative che non si è riusciti personalmente a soddisfare. Ogni persona ha un proprio destino, una propria storia e poi non dimentichiamo che le statistiche sono molto chiare: su 12.000 atleti, uno soltanto riesce a raggiungere prestigiosi traguardi in ambito sportivo». Il suo impegno istituzionale non finisce qui: infatti Carlo Tavecchio ha ricoperto per 20 anni il ruolo di sindaco di Ponte Lambro, luogo in cui si rifugia ogni fine settimana, attorniato dalla sua famiglia e dai riconoscimenti che il mondo del calcio in questi anni gli ha giustamente attribuito.
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Alcuni dei riconoscimenti e premi ricevuti durante la sua carriera Some of the awards he got during his carreer
At the top of soccer It is a Sunday morning when Carlo Tavecchio opens us the doors of his home in Ponte Lambro. Aware that we are in front of one of the reference point of the Italian soccer, we discover a simple but determined person, he is conscious of the fact that it’s 14 years that he is the leader of one of the most important sports club of Italy: the Amateur National Association. We start our conversation with some figures that give us the idea of the importance of his sports institution: «The Association – says Tavecchio – has 1.300.000 members, 70.000 teams, 15.000 sports clubs, with 700.000 games played every season. These are the figures that determine its importance».
Let’s start from 17th December 2012, the day when you were unanimously reelected at the top of the Association. How did the Association change in the years of your presidency? «I started in 1999 with the intention to give space to this “almost hidden” world. At that time the Association didn’t even have a juridicallegal position, but it was just a small part of the Federation. Time after time we conquered an important identity on the field thanks to a structural organization, to the creation of regional and provincial realities, to the conquest of a place in the commissions UEFA and FIFA, with the last winning card that is the introduction of Astroturf».
The Association is independent from the financial and economic point of view and this let you act in total autonomy. What are the future projects? «We started a methodical project that let the Association have a system strictly linked to the territory, both for the seats, 15 out of 19 regions, and for competitive and commercial activities. Today we are working on precise goals. The first one is the plant safety. In Italy there are 18.000 fields and most of them don’t have the necessary requirements to be welcoming, accessible and above all safe. Another subject we are working on is nutrition. There is no other Bodies that created ideal nutrition regulations and scientific rules and we are moving in this
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Carlo Tavecchio with Daniele Brunati
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direction. This also affects the health insurance, which represents another priority. We want and have to think about a project that assures the presence of professionals who can supply first aid in case of emergency». Soccer for amateurs is based on voluntary service. Can you talk about these persons, the real soul of soccer. «We cannot forget that amateur soccer was born from a social need of aggregation and activities in the free time. It was born on territories that are not necessary metropolitan and in these places it involves entire towns that on Sunday meet and take part in sports events. It has to be followed with more attention by authorities, because it is socially relevant and, a part from the facilities put at disposal, it doesn’t cost anything to the country». The social value of soccer also affects the supervision of young generations. « It is very true. In the past the military service allowed the supervision of young generations
from the sanitary point of view. Today this commitment is given to the Amateur Association, which became a reference both from the sports and from the sanitary point of view». Let’s talk about the relationship with FIGC. How much do you feel your responsibility as a President and also as a guide for guys who one day, maybe, will wear the jersey of the Italian national team? «The Federation has to take care of all the institutional aspects related to the jurisdiction, the relationship with the Coni (Italian National Olympic Committee) and the Parliament, the reform in the organization of the championships and has to give directions to the associations». What is the suggestion you would give to the young athletes who play in the Association? «I think that the most important thing is to avoid your personal expectations be transferred to your children. Every person has his own destiny, his own history».
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EVENTI
Amici di Como foto Carlo Pozzoni
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Da sinistra, Silvio Santambrogio, presidente di Amici di Como; Daniele Brunati, editore della rivista; Roberto Cassani, presidente del Consorzio Como Turistica
On the left, Silvio Santambrogio, president of Amici di Como; Daniele Brunati, editor of Magic Lake; Roberto Cassani, president of Consorzio Como Turistica
Gli ospiti in platea
Amici di Como e la rivista Magic Lake il 17 dicembre sono stati attori principali sul palcoscenico del Teatro Sociale di Como. In una serata suggestiva e coinvolgente le quinte del teatro cittadino si sono aperte
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Some guests of the evening
per ospitare una cena in una location davvero inusuale ed emozionante. La serata è stata scandita da esibizioni di artisti comaschi e internazionali che hanno arricchito di arte e cultura l'appuntamento.
From the left, S.E. Prefect of Como, Michele Tortora; Luigi Cavadini, councillor of culture of the Municipality of Como; Francesco Peronese, president of SocietĂ dei Palchettisti
Da sinistra, S.E. Prefetto di Como, Michele Tortora; Luigi Cavadini, assessore alla cultura del Comune di Como; Francesco Peronese, presidente SocietĂ dei Palchettisti
Gli ospiti in platea
Some guests of the evening
On17th December, Amici di Como and the magazine Magic Lake were actors on the stage of Teatro Sociale di Como. In one striking and enchanting evening behind the scenes of Teatro Sociale, an unusul and
exciting location, a beautiful dinner took place. The evening was characterized by performances of artists from Como and international artists, who enriched the event with art and culture.
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La cena sul palcoscenico The dinner on the stage
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In questa pagina e nella successiva, le performance degli artisti On this page and in the following one, performances of the artists
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Nelle prossime pagine, gli ospiti della serata xxxxxx
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paesaggi interiori
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Sopra gli studenti di Enaip Lombardia; sotto il team dell'associazione Cuochi di Como Above, the students of Enaip Lombardia; below the team of the association Cuochi di Como
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Como Città dei Balocchi XIX Edizione foto Francesco Corbetta, Archivio Città dei Balocchi
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Il Consorzio Como Turistica dal 1994 è organizzatore e promotore di “Como Città dei Balocchi”, una manifestazione eclettica che in questi anni ha avuto modo di crescere e sviluppare una molteplicità di attività ludiche e didattiche, progettando e realizzando diversi percorsi che fossero in grado di intrattenere il bambino e la famiglia. Il tema della XIX edizione della manifestazione Como Città dei Balocchi era la multiculturalità, attraverso la proposta di laboratori ed attività che hanno interessato alcuni degli aspetti legati ai 5 continenti: l’arte manuale, la musica, la letteratura, il teatro. Il grande sforzo da parte di Consorzio Como Turistica è sempre stato quello di garantire la totale gratuità per tutte le iniziative promosse e realizzate, avendo come ferma convinzione che il Natale debba essere un periodo di condivisione e per questo motivo è fondamentale che le attività proposte siano fruibili da tutti. I momenti clou della manifestazione sono stati l’arrivo di Babbo Natale, l’arrivo della Befana e il Capodanno in piazza, eventi capaci di coinvolgere migliaia di persone. La poliedricità della manifestazione l’ha portata in questi anni a prestare sempre molta attenzione alla solidarietà e ad un altro aspetto fortemente legato al Natale: la luce. In questa pagina e nelle successive, le foto di alcuni eventi della XIX edizione
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On this page and in the following one, the photos of some events held during the 19th edition
Il Since 1994 Consorzio Como Turistica organizes and promotes “Como Città dei Balocchi”, an eclectic event which grew in these last few years developing different recreational and educational activities, projecting and carrying out different paths to entertain children and families. The topic of the 19th edition of Como Città dei Balocchi was multiculturalism, proposing laboratories and activities on the 5 continents: manual art, music, litterature, theatre. The great effort made by Consorzio Como Turistica has always been to grant that all the activities promoted and developed were free, because Christmas is a time of sharing and for this reason it is fundamental that everybody can join the proposed activities. The most important moment of the event were the arrival of Santa Klaus, the arrival of the Befana and the New Year's Eve in the square. The multifaceted soul of the event let it draw its attention to charity and to another aspect strongly linked to Christmas: light.
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Quest'anno grazie all'azienda Ovas e alla sensibilità del sig. Danilo Lecchi, dimostrata nei confronti della manifestazione natalizia, al Broletto di Como è stata allestita la fabbrica dei doni (firmati Cartorama Group, Bennet e Chicco) di Babbo Natale, con due aiutanti speciali. This year, thanks to the company Ovas and to the sensitivity of Danilo Lecchi, shown towards the Christmas event, in the Broletto of Como was organized a gift factory (by Cartorama Group, Bennet and Chicco) of Santa Klaus, with two special assistants.
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2000 doni distribuiti da Babbo Natale
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2000 gifts distributed by Santa Claus
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Ira Corti, “Una finestra sul lago”, tecnica mista su tela, cm. 60x80
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Carlo Antonio, Amico del Natale
Nella foto sopra, il Babbo Natale primo da destra è stato il Babbo Natale n. 1 della “Città dei Balocchi”, in tutti i sensi!. Carlo Antonio Beneggi con le sue parole, con i suoi sguardi, sapeva trasmettere gioia e serenità. Disponibile 24 ore su 24 bastava telefonare a L’Edilizia di Casnate e dire: «Pronto è la Città dei Balocchi, avremmo bisogno con urgenza transenne, tnt, un carrello elevatore, … quando possiamo venire?» E, ancora prima di finire la conversazione, la risposta dall’altra parte era: «Quando volete! Il sig. Carlo Antonio ha detto che la Città dei Balocchi ha la priorità». Cortese e affabile con tutti, con il suo animo gentile aspettava con entusiasmo il 24 dicembre per tornare bambino e divertirsi distribuendo giocattoli e caramelle ai bambini. Quest’anno, Carlo Antonio ha deciso di andare in cielo per distribuire ancora più doni e dolciumi a tutti quei bambini che ancora non avevano conosciuto il Babbo Natale n. 1.
Above in the photo, the first Santa Claus on the right was the first Santa Klaus of «Como Città dei Balocchi», the first in ever y sense! Carlo Antonio Beneggi with his words, his looks, was able to transmit joy and serenit y. Available 24 hours, he was enough to call the Edilizia di Casnate and say: «Hallo here is the Città dei Balocchi, we urgently need barriers, tnt, a forklif t, ... when shall we come?» And, even before finishing the conversation, the answer was: «When you want! Mr. Carlo Antonio said that the Città dei Balocchi has the priorit y.» Courteous and friendly to all, with his gentle soul waited the 24th December to return the child and have fun distribuiting toys and candy to the children. This year, Carlo Antonio decided to go to heaven to deliver even more gif ts and sweets to all the children who haven' t met the N.1 Santa Klaus yet.
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30.000 presenze al Capodanno in piazza 30.000 people at the New Year's Eve
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3.000 doni distribuiti dalla Befana 3.000 gifts distributed by Befana
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Uno dei cardini della manifestazione “Como Città dei Balocchi” è sempre stato l’aspetto legato alla luce, elemento caratterizzante fin dalla sua prima edizione, tanto da portare Consorzio Como Turistica a promuovere il logo “Como Città di Luce”. Questa scelta nasce dal desiderio di valorizzare la figura del nostro illustre concittadino Alessandro Volta. Da tre anni, grazie al supporto dell’associazione Amici di Como, il progetto di illuminazione
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si è ampliato con la realizzazione del “Como Magic Light Festival”, un festival di proiezioni architetturali sostenuto dall’associazione Amici di Como che ha dato vita ad un percorso di luce che ha coinvolto il centro cittadino, valorizzando i luoghi della cultura comasca e, ovviamente, quelli legati alla figura di Alessandro Volta. Forti del successo che ogni anno il Festival natalizio riscuote e delle richieste di ripetere il progetto anche durante l’anno,
Consorzio Como Turistica grazie al sostegno e alla collaborazione di Amici di Como ha deciso di ideare un progetto che avrà come protagoniste le “Sculture di Luce”. Questa nuova iniziativa, interamente dedicata allo scienziato comasco, voluta in vista del grande evento Expo 2015, coinvolgerà aziende nazionali ed internazionali del settore nella progettazione e realizzazione di queste installazioni, oltre a light-designers di fama mondiale.
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One of the pillars of the event “Como Città dei Balocchi” has always been the light element, important from the first edition, so Consorzio Como Turistica decided to promote the logo “Como Città di Luce” (Como City of Light). This choice came from the desire to give value to Alessandro Volta, important personality born in Como. From 3 years, thanks to the support of the association Amici di Como, the light project gained importance with the “Como Magic Light Festival”, a festival of architectural projections supported by the association Amici di Como which gave life to a light way which involved the entire city center, giving value to the cultu-
ral places of Como and of course, to the places linked to Alessandro Volta. Sure of the success obtained every year by the Christmas Festival and of the requests to repeat the project also during the year, Consorzio Como Turistica, thanks to the support and to the collaboration of Amici di Como, decided to create a project with “Sculptures of Light” as protagonists. This new initiative, entirely dedicated to the scientist from Como, linked to the huge event Expo 2015, involves national and international companies to project and to make this installations, in addition to light-designers of international importance.
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CONCORSO FOTOGRAFICO "Como Città di Luce" THE WINNERS ARE: GATTI ANDREA, VINCITORE CATEGORIA "AMATORI"
In occasione della Città dei Balocchi, Consorzio Como Turistica ha deciso di indire uno speciale concorso fotografico per bambini, professionisti ed amatori. Il tema scelto per questa iniziativa era il “PERCORSO DELLA LUCE” realizzato in occasione della manifestazione. In queste pagine troverete le foto vincitrici e le immagini selezionate dalla giuria. On the occasion of Città dei Balocchi, Consorzio Como Turistica decided to announce a special photography contest for children, professionals and amateurs. The topic selected for this initiatives was the “WAY OF THE LIGHT” organized on the occasion of the event. On these pages you will find the winners and the photos selected by the jury. RICCARDO FERRARI, VINCITORE CATEGORIA "BAMBINI" COMOREVIEW
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LE FOTO SELEZIONATE
PAOLO SAVIGNANO
TESTA GAIA
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LATINI SABRINA
BETTI ANDREA
DONA' DAVIDE
RAFFAELLA ROFFINO
LUCA TRAPANESE
STEFANIA DEGIORGI
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LAURA PELLEGATTA
GIANANGELO UBOLDI
MARA CATTANEO
MARIO ARRAS
GIUSEPPE MONTALBETTI
ROBERTO GIRELLI
ALFONSO TRAPANESE
RINA PAGANI
ADRIANO FUMAGALLI
FRANCESCO CALVELLI
FABRIZIO MOLINA
MONICA CHIARA FERRARIO
LUCA BIANCHI
VIRGILIO GOTTARDI
MARCO ELLI
ANDREA LONGONI COMOREVIEW
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Francesco Cattaneo, presidente Croce Azzurra Francesco Cattaneo, president Croce Azzurra
Un DONO salvavita foto Carlo Pozzoni
L’associazione Amici di Como, in collaborazione con Consorzio Como Turistica nell’ambito della Città dei Balocchi e grazie al volontariato di Croce Azzurra, ha promosso la campagna e realizzato l’acquisizione di un monitor defibrillatore di ultima generazione capace di offrire modalità operative quali pace maker, defibrillatore e tracciato cardiaco. Si tratta di un’apparecchiatura salvavita che verrà utilizzata per i trasporti infra ospedalieri dai reparti di pronto soccorso, unità coronariche e rianimazione.
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The association Amici di Como, in collaboration with Consorzio Como Turistica during the event of Città dei Balocchi and thanks to the voluntary service of Croce Azzurra, promoted the campaign and carried out the purchase of a monitor defibrillator of last generation which offers operative modalities such as pace maker, defibrillator and cardiac registration. It is a device to save life and it will be used for transport to the hospital, to the first aid, coronary unit and emergency unit.
Da sinistra, Roberto Cassani, Daniele Brunati, Francesco Cattaneo, Alberto Frigerio e Silvio Santambrogio alla consegna del monitor/ defibrillatore
From the left, Roberto Cassani, Daniele Brunati, Francesco Cattaneo, Alberto Frigerio and Silvio Santambrogio delivering the monitor /defibrillator
Alcuni volontari della Croce Azzurra presenti alla consegna del monitor/defibrillatore Some volunteers during the delivery of the monitor / defibrillator
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EVENTI
TTT
GUARDA AL FUTURO di R.C. foto Archivio Magic Lake
A fine gennaio si è svolta a Lariofiere la prima edizione di TTT (Tourism Think Tannk), evento b2b dedicato al turismo al quale sono state invitate a partecipare congiuntamente l’associazione di imprenditori “Amici di Como”, il Consorzio Como Turistica e le riviste ufficiali del territorio, Magic Lake e What’s On. E’ stata un’ottima opportunità per presentare agli operatori del settore ed ai visitatori (circa 2000 presenze) il ruolo e le azioni multisettoriali svolte dalle tre realtà. TTT ha tenuto a battesimo la nascita di un nuovo sito: www.lakecomoexperience.it, semplice e facile da consultare permette ai turisti di avere informazioni chiare in materia di turismo. Voluto dal Consorzio Como Turistica, da Amici di Como e da Magic Lake & What’s On è espressione dell’esperienze fatte nel corso di questi anni per la promozione del territorio. Un sentito grazie agli organizzatori della fiera, in primis ad Andrea Camesasca (membro della giunta della CCIAA di Como), a Roberto Cassani (presidente dell’Associazione Provinciale Albergatori), a Giovanni Ciceri (presidente di Lariofiere), a Silvio Oldani (direttore di Lariofiere) a Daniela Marelli e a tutto il personale di Lariofiere.
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T T T LOOK AT THE FUTURE
At the end of January the first edition of TTT (Tourism Think Tank) was held at Lariofiere, event b2b dedicated to tourism in which the association of entrepreneurs Amici di Como, the Consorzio Como Turistica and the official magazines of the territory, Magic Lake and Whats On were invited to take part. It was a great opportunity to present the role and the multisectorial actions carried out by the three realities to the visitors (about 2000 people). TTT was also linked to the birth of a new web site: www.lakecomoexperience.it, simple and easy to consult, it let tourists get clear information on tourism. Developed by Consorzio Como Turistica, Amici di Como and Magic Lake & What’s On, it is an expression of the experiences made in these years to promote the territory. We would thank the organizers of the exhibition, first of all Andrea Camesasca (member of commitee of CCIAA of Como), Roberto Cassani (president of the Associazione Provinciale Albergatori), Giovanni Ciceri (president of Lariofiere), Silvio Oldani(director of Lariofiere) Daniela Marelli and all the staff of Lariofiere.
I SERVIZI RUOTANO INTORNO A VOI
GESTIONE MAGAZZINI, MANUTENZIONE ORDINARIA, FACCHINAGGI, DEPOSITO C/TERZI, PULIZIE, LAVORAZIONI C/TERZI, LOGISTICA, FORNITURA MANODOPERA
www.serte.org 146
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EVENTI
MONUMENTO ing. ALESSANDRO RIVAROSSI
di E.C. foto Carlo Pozzoni
E’ stato inaugurato domenica 3 marzo a Sagnino, nel luogo dove fino al 2008 sorgeva lo stabilimento, il monumento dedicato all’ingegner Alessandro Rossi, industriale fondatore della Rivarossi, storica azienda di trenini. Centinaia di persone e rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni hanno partecipato all’evento. Nel comitato “Monumento Ing. Alessandro Rivarossi”, in qualità di sponsor, anche l’associazione Amici di Como, ancora una volta attenta al territorio e alle sue eccellenze. Le iniziative in omaggio alla Rivarossi non sono concluse: al Broletto di Como (piazza Duomo) dal 14 al 28 aprile 2013 sarà allestita una mostra di trenini Rivarossi con tantissimi modelli prestati da Hornby Italia. On Sunday 3rd March in Sagnino in the place where until 2008 there was the factory, the monument dedicated to the engineer Alessandro Rossi was inaugurated, the entrepreneur founder of the Rivarossi, historical company of miniature trains. Hundreds people and representatives of the police and of the institutions took part in the event. In the committee “Monument Ing. Alessandro Rivarossi”, as a sponsor, also of the association Amici di Como, once again attentive to the territory and to its excellences. The initiatives to pay homage to Rivarossi are not finished yet: at the Broletto of Como (piazza Duomo) from 14th to 28th April 2013 there is an exhibition of trains Rivarossi with many models lent by Hornby Italia.
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EVENTI
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di Stefania De Giorgi foto ©Archivio Cosmit Arriva puntualmente la primavera e assieme al sole immancabilmente torna il rendez-vous con I Saloni. “A Milano, il mondo che abiteremo”, così si presenta il Salone Internazionale del Mobile che si svolgerà dal 9 al 14 aprile. Questo è l’anno in cui, oltre al SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE E DEL COMPLEMENTO D’ARREDO e al SALONE SATELLITE sono presenti i biennali , EUROLUCE e SALONE UFFICIO, ospitati nel quartiere fieristico di Rho. Roberto Nicastro general manager di Unicredit, Claudio Luti presidente Cosmit, Giovanni Anzani vice presidente Cosmit, Roberto Snaidero presidente Federlegno Arredo, il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia con l’assessore alla cultura Stefano Boeri hanno comunicato le innovazioni del 2013 durante la conferenza stampa che si è tenuta al Palazzo Unicredit di Milano il 7 febbraio. Inoltre era presente Jean Nouvel e alcuni designers del panorama internazionale come Patricia Urquiola, Antonio Citterio, Piero Lissoni. I Saloni portano dietro di loro tutta la carica positiva che in questi anni economicamente bui ab-
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biamo imparato a ricevere. Nonostante il periodo greve, sono tantissimi i rappresentanti delle aziende del campo che hanno aderito alla manifestazione, ricoprendo tutti gli spazi disponibili in Fiera. L’offerta come sempre è molto ampia e abbraccia ambiti che vanno dall’architettura, all’arte, alla cultura. Oltre alle tante manifestazioni previste, di rilevante importanza è l’iniziativa che consente al pubblico internazionale dei saloni di fruire gratuitamente di tutti i Musei Civici della città di Milano: un modo di sottolineare la valenza culturale della kermesse e una situazione favorevole ad allargare il pubblico curioso di conoscere le perle del patrimonio artistico e scientifico milanese. Apertura gratuita straordinaria quindi per tutta la settimana del Museo del Novecento, Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale, Musei del Castello Sforzesco, Palazzo Morando, Acquario civico, Galleria d’Arte Moderna e Museo del Risorgimento: l’idea è sostenuta dall’Assessorato alla Cultura, Moda, Design e da Cosmit, società organizzatrice dei Saloni.
Spring comes punctual and together with the sun it comes the rendez-vous with I Saloni. “In Milan, the world we will live in” this is the way the Salone Internazionale del Mobile (International furniture exhibition), held from 9th to 14th April. This year is the one in which there is not just the SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE E DEL COMPLEMENTO D’ARREDO and the SALONE SATELLITE, but also the biennial EUROLUCE and SALONE UFFICIO in the exhibition halls of Rho. Roberto Nicastro general manager of Unicredit, Claudio Luti president of Cosmit, Giovanni Anzani vice president Cosmit, Roberto Snaidero president Federlegno Arredo, the mayor of Milan Giuseppe Pisapia with the Councillor of Culture Stefano Boeri informed about the innovations of 2013 during the press conference held Palazzo Unicredit of Milan on 7th February. Jean Nouvel and some international designers, for example Patricia Urquiola, Antonio Citterio, Piero Lissoni also took part in the press conference. I Saloni carry all the
positive power that we are used to get also in these years so difficult for the economy. Despite the present days, many representatives of the furniture companies took part in the event in all the available spaces of the exhibition. The offer is wide and it goes from architecture to art and culture. Besides all the scheduled events, the initiative of remarkable importance is the possibility to enter for free in all the Civic Museum of the city of Milan: a way to stress the importance of the cultural aspect of event and a good occasion to involve people who are interested in knowing the pearls of the artistic and scientific heritage of Milan. So for the whole week free extraordinary opening of the Museo del Novecento and Museo Archeologico, Museo di Storia Naturale, Musei del Castello Sforzesco, Palazzo Morando, Acquario civico, Galleria d’Arte Moderna and Museo del Risorgimento: the idea is supported by the Councillorship of Culture, Fashion, Design and by Cosmit, company which organizes the Saloni.
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Il Made in Italy di Amici di Como a I SALONI
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bonacina creazioni jumbo matteograssi meritalia oak poliform silik tre-p&tre-pi첫 COMOREVIEW
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SALONE UFFICIO Quest’anno dopo due anni i Saloni accolgono ancora una volta lo spazio dedicato al lavoro che raccoglie sempre più curiosità ed interesse da parte degli operatori del settore. In questa edizione, a rimarcare il valore aggiunto per comfort e per immagine dell’ambiente lavoro e in un’area specifica, nel padiglione in cui è presente il Salone Ufficio, Jean Nouvel ha dato una propria interpretazione delle trasformazioni del “mondo ufficio da abitare”. Il grande architetto francese suggerisce con questo progetto nuove forme di aggregazione, in contrapposizione alla ripetitività anonima che determinati ambienti possono
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avere. Considerando i mutamenti tecnici e i nuovi materiali, Jean Nouvel esalta il piacere di vivere un contesto di lavoro dove l’espressione complessiva passa attraverso la regolazione della luce, le inquadrature, le viste, i mobili e gli oggetti. In “Progetto: ufficio da abitare” l’architetto propone alcune situazioni in cui si percepiscono ambienti di lavoro influenzati nella loro espressione legata ai cambiamenti culturali e sociali, il tutto veicolato da un linguaggio poetico da egli definito “progetto libertà”. Un regista, un filosofo, un artista, uno scrittore esprimono in quattro video il loro punto di vista sul mondo del lavoro.
This year after two years the Saloni welcome once again the area dedicated to work which gather together more and more curiosity and interest of the people working in this sector. In this edition, the added value is stressed by comfort and image of the working place. In a specific area, that is the pavilion of Salone Ufficio, Jean Nouvel gave his personal interpretation of the transformations of the “way of living”. The great French architect suggests new forms of aggregation in this project, which are in contrast with the anonymous repetitiveness that some offices may have.
Considering the technical changes and the new materials, Jean Nouvel exalts the pleasure to live in a work place where the general surrounding includes light regulation, shots, views, pieces of furniture and objects. In "Project: an office to live", the architect proposes some situations in which job environments are influenced by cultural and social changes, everything is characterized by a poetic language that he defines “freedom project”. A director, a philosopher, an artist, a writer express their point of view on the work world in four videos.
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EUROLUCE Il 2013 è l’anno in cui è presente la biennale Euroluce che, oltre a presentare le tecnologie illuminotecniche e le tendenze del design, in questa edizione si pone una particolare attenzione sul problema dell’inquinamento luminoso. Il Salone Internazionale dell’Illuminazione, come sempre esprime l’interesse per le innovazioni sia formali che relative agli elementi componentistici di ultima generazione. Fulcro della manifestazione è la riflessione sui concetti ecologici e sulla sostenibilità ambientale.
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2013 is the year of the biennial Euroluce that, besides introducing new light technologies and design trends, in this edition it focused its attention on the problem of light pollution. The Salone Internazionale dell’Illuminazione (International Light Exhibition) expresses as always the interest for innovations, both formal and related to the last generation components. The environmentally friendly concepts and the sustainability are the core of the event.
SALONE SATELLITE “Design e artigianato: insieme per l’industria” è il tema del Salone Satellite. La creatività degli under 35 è stata stimolata dall’interesse e dalla sensibilità nei confronti di quelle che sono le lavorazioni realizzate da mani esperte, con un'arte che rischia di perdersi. L’aver affrontato questo tipo di tematica è anche un modo per sottolineare l’importanza dell’integrazione, della tradizione e dell’artigianato con le moderne tecnologie della produzione industriale: prerogative del made in Italy. Sono previste tre botteghe dove maestri artigiani daranno dimostrazione di come vengono lavorati alcuni materiali come il legno, il vetro e i metalli.
Marva Griffin
"Design and handicraft: together for the industry" is the subject of Salone Satellite. The creativeness of the under 35 was stimulated by the interest and the sensibility towards the workmanships made by experienced hands, with an art that risks to disappear. Having faced this type of subject is also a way to stress the importance of the integration of handicraft with modern technologies of the industrial production: prerogatives of the Made in Italy. Three shops are organized for demonstrations on how some materials are used, such as wood, glass and metals.
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TERRITORIO
GRAND HOTEL TREMEZZO
di Elisabetta Comerio foto Archivio Grand Hotel Tremezzo
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T Beach
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Protagonisti di questa storia sono il Lago di Como e il Grand Hotel Tremezzo. Entrambi non hanno bisogno di presentazioni, ma ora più che mai hanno un legame inscindibile: il Grand Hotel Tremezzo è stato inserito da Tripadvisor nella top ten degli alberghi con la vista più bella del mondo. Questo non è però il solo riconoscimento ricevuto dall’albergo in apertura della nuova stagione: dal 2013 il Grand Hotel Tremezzo rientra appieno nella categoria delle strutture “5 stelle lusso”. Un traguardo raggiunto grazie agli investimenti effettuati nel corso degli anni: la piscina galleggiante, la moderna T Spa, la realizzazione di un ulteriore piano con 8 Rooftop Suite e, novità di quest’anno, il totale rifacimento del quarto piano, oltre a T Beach, il nuovo ristorante sulla spiaggia. Il Grand Hotel Tremezzo, inaugurato nel 1910, vanta una tradizione secolare fatta di eleganza e accoglienza che gli ha permesso di inserirsi a pieno titolo nel panorama internazionale come uno dei luoghi dove il lusso e la poesia della cornice che lo accolgono si fondono per creare un connubio perfetto. Il palazzo in stile
Sopra, a sinistra, la Piscina dei Fiori; a destra, T Pizza; sotto, a sinistra, T Beach; a destra, T Spa
Above, on the left, Piscina dei Fiori; on the right, T Pizza; below, on the left, T Beach; a right, T Spa
liberty che lo ospita ha accoglienti saloni con vista mozzafiato, 86 camere e 11 suites che offrono differenti scorci sul lago o sul verde giardino prospiciente. Il parco secolare che abbraccia il Palace racchiude nella sua quiete la "Piscina dei Fiori", un campo da tennis in terra battuta e la passeggiata panoramica che rappresenta un’occasione per romantiche promenades. L’acqua è inscindibilmente legata al Grand Hotel anche grazie alle piscine che ne impreziosiscono l’ambiente; oltre a quella dei fiori, ci sono la piscina galleggiante e la piscina infinity T Spa inserita in un ambiente raffinato e riservato al relax, con una collaborazione esclusiva con il riconosciuto brand internazionale ESPA. Queste oasi di benessere offrono all’ospite esperienze uniche in perfetta armonia con il Lago di Como. Un’impeccabile cucina d’ispirazione italiana influenzata dalle tradizioni culinarie territoriali vanta la collaborazione di un grande maestro come Gualtiero Marchesi. Il Grand Hotel Tremezzo è il protagonista di questa favola senza tempo divenuto oggi punto di riferimento dell’hôtellerie internazionale.
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The main characters in this story are Lake Como and Grand Hotel Tremezzo. Neither of them really need introduction but now more than ever they have established an unbreakable bond: Grand Hotel Tremezzo has been added by Tripadvisor to the list of top 10 hotels in the world that offer the best views. This, however, is not the only commend the hotel has received as the new holiday season gets underway: starting 2013 Grand Hotel Tremezzo will be included in the ‘five-star luxury’ hotel category. An objective achieved thanks to investments made over the years: floating swimming-pool, modern T Spa, the realization of an extra floor with eight rooftop suites, and this year a completely restored fourthfloor and the T beach, a new restaurant on the beach. Inaugurated in 1910, Grand Hotel Tremezzo boasts a century-old tradition of refined service and accommodation that have allowed it to enjoy a place on the international scene as one of the locations where luxury and poetry
Sopra, a sinistra, Rooftop Floor, Front Suite; a destra, l'Escale Fondue e Wine Bar; sotto, a sinistra, Superior Lake View Room; a destra, Lobbie
Above, on the left, Rooftop Floor, Front Suite; on the right, Escale Fondue and Wine Bar; below, on the left, Superior Lake View Room; on the right, Lobbie
merge to create a perfect setting. The art-nouveau hotel building has comfortable halls with breathtaking vistas, 86 rooms and 11 suites which overlook the lake or lush gardens. The century-old park embraces the hotel building and hosts the ‘Flower Pool’, a tennis-court and a panoramic trail for romantic strolls. Water is an inseparable feature of the Grand Hotel thanks also to pools that embellish the surroundings; besides the Flower Pool there’s the floating pool and infinity pool in the T Spa inserted into a refined, relaxing ambiance that’s come to be thanks to an exclusive collaboration with the international brand, ESPA. These oases of well-being offer the guests a unique experience in perfect harmony with Lake Como. An impeccable Italian cuisine influenced by local culinary traditions boasts the collaboration of Gualtiero Marchesi. Grand Hotel Tremezzo is the protagonist of this timeless fairy tale and today has become a benchmark for international hoteliers.
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di Sergio Luce foto Archivio Proposte
Erich Fromm, celebre sociologo e psicoanalista tedesco, ha scritto una bella frase sulla pubblicità, questa: “La pubblicità non fa appello alla ragione o alla realtà, ma funziona quando suscita emozione”. Così è stato quest’anno per la pagina di Proposte. Un uomo, in lontananza, cammina sulla sabbia dorata con passi lunghi e distesi lasciando impronte profonde. All’orizzonte un raggio luminoso evoca opportunità possibili, mete positive raggiungibili mediante un avanzare costante, always on the move, appunto. E di fatto, Proposte si presenta come ogni anno a Villa Erba richiamando imprenditori da tutto il mondo a visionare collezioni che ancora una volta testimonieranno il valore tessile europeo. E’ ben vero che il periodo può suscitare nella mente il fantasma della crisi. Che non è tanto un fantasma, quanto una realtà impossibile da nascondere. Ma oltre cento industriali saranno a Villa Erba per esprimere con una vitalità contagiosa la tendenza moda arredamento che si diffonderà in tutti i paesi esattamente com’è sempre avvenuto nel passato. Una conferenza stampa sarà tenuta alle ore 12 dell’8 maggio dal presidente Mauro Cavelli, mentre la tradizionale serata musicale sarà il recital a invito del tenore Piero Mazzocchetti con la pianista Irene Veneziano che si esibiranno in un repertorio di sicuro interesse internazionale.
Breve sosta dal lavoro nel parco del polo congressuale di Villa Erba Short stop from work in the park of the congress center of Villa Erba
PROPOSTE 2013
Erich Fromm, famous sociologist and German psychoanalyst, wrote a beautiful sentence on advertisement, that is: "Advertisement doesn’t appeal to the reason or to the reality, but it works when it brings about emotion". So it was this year for the page of Proposte. A man, far away, walks on the gilded sand with long and extended steps leaving deep imprints. On the horizon a bright ray evokes possible opportunities, positive destinations to reach constantly moving forward. Actually, Proposte takes place every year in Villa Erba calling the attention of entrepreneurs from all over the world who are interested in the collections that once again give proof of the European textile value. It is true that the period could let you think about the ghost of the crisis. It is not really a ghost, but a reality we cannot hide. Over hundred industrialists will go to Villa Erba to express the trend of fashion and furniture with a contagious vitality that will spread in all the countries as it always happened in the past. A press conference is held on 8th May at 12.00 pm by the president Mauro Cavelli, while the traditional music evening is the recital by invitation of the tenor Piero Mazzocchetti with the pianist Irene Veneziano who will perform in a repertory of international interest.
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In queste pagine, immagini della passata edizione di Proposte
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In these pages, images of the last edition of Proposte
TERRITORIO
Una porta sempre APERTA di Elisabetta Comerio foto Archivio Tam Tam Il suo scopo è quello di “tentare di favorire il recupero e l’aggregazione fra i giovani per un sano inserimento sociale”. E la strada percorsa in questi 19 anni (fu fondata infatti nel maggio 1994) dimostra che l’associazione Tam Tam ha raggiunto perfettamente l’obiettivo che si era prefissata. Voluta, creata, gestita e coccolata da un gruppo di volontari - alla guida dei quali c’era e c’è ancora don Sandro Zanzi - l’associazione Tam Tam si occupa proprio di quei ragazzi che, per le più svariate ragioni, hanno difficoltà di inserimento nel tessuto sociale. È una porta sempre aperta, una cerniera che unisce due parti distanti fra loro, un universo nel quale non ci sono differenze, un luogo non solo fisico dove sentirsi a casa. Il Tam Tam cresce ogni anno di più e la sua sede di via Diaz 121 (tel. 346-4095804) è oggi un crocevia di esperienze, di umanità, di calore. Qui, tutti i giorni, si tengono laboratori, i più disparati: teatro, musica, giornalismo, bricolage e altri ancora che coinvolgono volontari e ragazzi in un caleidoscopio di emozioni nel segno della condivisione. E poi la domenica tutti in gita a visitare luoghi e musei, a scoprire la natura, a divertirsi quando la bella stagione lo consente. Ogni giorno un appuntamento, ogni stagione l’occasione per fare festa: a Natale con la recita nello spazio antistante la chiesa di San Donnino, a primavera con i giochi all’aperto. Ma ci sono anche la tombolata, la pizzata, la polentata. Il tutto condito da un ingrediente imprescindibile: il piacere di stare insieme! Per chi volesse saperne di più sulle molteplici attività c’è un sito internet dedicato: www.tamtamdomeniche.blogspot.it
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Foto di gruppo durante le gite della domenica
Group picture during the excursion on Sundays
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Sopra, i ragazzi durante un laboratorio presso la sede di Via Diaz; sotto, foto di gruppo Above, the guys during a laboratory at the seat in Via Diaz; below, group picture
Tam Tam: a door always open Its goal is to "try and favour the rehabilitation and the aggregation among young people for  a proper social integration". The path followed in the last 19 years (it was actually founded in May 1994) is a sign that the association Tam Tam perfectly reached its goal. Created, organized and supported by a group of volunteers - guided in the past years and still now by don Sandro Zanzi - the association Tam Tam takes care of the guys who have problems in integrating in the society, due for different reasons. It is an open door, a connection between two distant parts, a universe in which there are no differences, a place where you can feel yourself like being home. Tam Tam is becoming bigger year by year and its seat in via Diaz 121  (tel. 346-4095804) today is crossroads of experiences, humanity and warmth. Here, every day, there are laboratories which go from theatre to music, journalism and home improvement and many others who involved volunteers and guys in a combination of emotions in the name of sharing. Then on Sunday they all go and visit places and museums, discover nature and have fun when the weather is good. Every day a different appointment, every season the occasion to have a party: at Christmas with the recital in front of the church of San Donnino, in spring with the amusement outdoor. But we cannot forget the tombola, the pizza and the polenta all together. Everything made with a special ingredient: the pleasure to stay together! For those who are interested in knowing more about the different activities there is also a web site: www.tamtamdomeniche.blogspot.it
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ANNIVERSARIO
TEATRO SOCIALE
di R.C. e E.C. foto Carlo Pozzoni
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di Como COMPIE 200 ANNI
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Francesco Peronese, Presidente Società dei Palchettisti Francesco Peronese, presidente of Società dei Palchettisti;
Quale ruolo ricopre il Teatro Sociale nel contesto del territorio lariano? «Il ruolo e la funzione predominante del Teatro sociale nel contesto del Territorio Lariano è certamente il recupero di una cultura artistica che andava scomparendo, con contestuale divulgazione soprattutto fra i giovani e gli adolescenti, terreno senz'altro fertile nel quale investire per progetti culturali futuri». Quali sono i progetti attuali e quelli futuri? «Il recupero funzionale e la riqualificazione sia della struttura Teatro, che della struttura Arena, anche in previsione di una offerta culturale a quanti visiteranno la nostra regione in occasione di expo 2015». Ridare alla città l’Arena è un grande risultato. Quale sarà il suo ruolo? «Anche il ruolo dell'Arena recuperata sarà quello di ospitare attività culturali, artistiche e di promozione per eventi legati all'arte nel senso più generale, anche con la messa a disposizione dello spazio stesso per ospitare eventi organizzati dal Comune di Como e da altri Enti Istituzionali».
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Teatro Sociale turns 200 years What is the role of Teatro Sociale in the territory of Como? «The role and the main function of Teatro Sociale in the Como territory is certainly linked to the recovery of an artistic culture which was going to disappear, it is also important to promote it among young people and to invest on them for future cultural projects». What are the present and the future projects? «The functional recovery and the requalification of the Theatre and of the Arena, also considering a cultural offer for those who will visit our region on the occasion of Expo 2015». The use of the Arena is a great result for the city. What will its role be? «In the Arena there will be cultural, artistic and promotion activities for the events linked to art, also using that area for events organized by the Municipality of Como».
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Barbara Minghetti, Presidente As.Li.Co. Barbara Minghetti, president of As.Li.Co.
I due secoli di vita del Teatro Sociale coincidono con gli anniversari della nascita di Giuseppe Verdi e di Robert Wagner. Il calendario degli eventi per questa importante ricorrenza coinvolgono anche i due grandi della musica? «Il nostro anniversario coincide con due nascite importanti e certamente non saranno ignorate. Wagner e Verdi, ognuno a suo modo, hanno contribuito alla storia della musica e non possono essere trascurati da un Teatro che ha nell’anima proprio la mus ca. Tutta la stagione, in verità, avrà quale filo conduttore proprio le ricorrenze. Non solo Verdi e Wagner dunque ma anche altri “celebri” compleanni o anniversari vari saranno ricordati con spettacoli scelti appositamente. L’attenzione all’educazione musicale delle nuove generazioni riveste un ruolo di primo piano per il Teatro Sociale». Quali sono gli obiettivi prefissati e quali quelli raggiunti? «Da sempre AsLiCo si occupa di educazione musicale e mai come ora credo sia importante procedere in questa direzione. Il Teatro ha un intero programma dedicato all’educational con progetti mirati che vanno dalla scuola dell’infanzia ai licei. Credo che negli anni abbiamo dimostrato di produrre spettacoli di alto livello e che questo sia stato premiato dalle scuole che ci seguono con assiduità. L’aver portato la lirica in ogni ordine di scuola è senz’altro un obiettivo importante che abbiamo raggiunto, ma sul quale è necessario continuare a lavorare. Nel Paese patria della lirica, perché questo patrimonio non tramonti mai, è necessario far conoscere ed apprezzare il bel canto ai più piccoli per “creare” un pubblico attento e preparato da adulto». Ci svela un aneddoto o un episodio curioso avvenuto “dietro le quinte”? «Stando in Teatro si vedono le cose più curiose…Ricordo una prima di qualche anno fa dove un abbonato si presentò alla biglietteria con il suo cane. Aveva avuto un problema alla macchina e non era riuscito a riportare l’animale a casa ma non voleva assolutamente perdere l’apertura della stagione… L’abbonato vide comodamente seduto al suo posto lo spettacolo mentre il cagnolino fece compagnia alle maschere che se ne presero cura…»
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Two centuries of Teatro Sociale coincide with the two anniversaries of the birth of Giuseppe Verdi and of Robert Wagner. Do the calendar of the events for this important anniversary also involve the two great masters of music? «Our anniversary coincides with two important births and for sure they won't be ignored. Wagner and Verdi, each in his way, gave a contribution to the history of music and so they couldn't be ignored by a Theatre which has music in its soul. The entire season, will have anniversaries as main topic. Not just Verdi and Wagner but also other "important" birthdays or anniversaries will be celebrated with specific events». The attention to music education of young generations has a main role for Teatro Sociale. What are the goals you have to reach and what are the ones already reached? «AsLiCo is in charge of music education and above all now I think it is fundamental to follow this goal. The Theatre has an entire program dedicated to educational projects which goes from small children to young people. I think that during the years we showed we relied on high level shows and we got the appreciation from schools which constantly follow us. Having brought the opera in every level of schools is for sure an important goal we reached, but we still have to work on it. In the country of opera we need to let people know and appreciate it starting from children to "create" an attentive and prepared adult public, in odre to keep this tradition alive». Could you tell us a story or a curious episode happened "behind the scenes"? «In a Theatre you can see the most curious things...I remember of a premiere, some years ago, when a season ticket holder came with his dog. He had a problem with his car and he couldn't take his dog home but I didn't want to miss the opening of the season...He took his seat and see the show, while his dog stayed with the stock characters who took care of him... »
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A. S. D. MENAGGIO & CADENABBIA GOLF CLUB
“Per una scelta di stile”
Le uniche 18 buche sul Lago di Como dove puoi sentirti in vacanza a due passi da casa! Stacca dai soliti contesti cittadini e goditi l’atmosfera rilassante e familiare del nostro Club.
Servizi offerti: Campo 18 buche Par 70 I Driving Range I Pitching - green I Putting green I Caddy - master “Far & Sure” Restaurant aperto anche ai non soci I Pro - shop I Biblioteca I Sala Meeting Organizzazione Golf Clinic ed Eventi Aziendali
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Contacts: Tel. +39 0344 32103 I segreteria@golfclubmenaggio.it I www.menaggio.it
SPECIALE
a cura di
Alain Mességué
"MANGIARE MEGLIO PER VIVERE MEGLIO" "HEALTHY FOOD AND STAY IN SHAPE" foto tratte dal libro: "Mangiar meglio per vivere meglio" Alain Mességué Hotel & Spa Viale delle Terme, 86 35030 Galzignano Terme ( PD)
Mangiare bene e buona salute! Oggi si sa che il 60% delle patologie sono dovute a una cattiva alimentazione. Ogni giorno nasce una nuova dieta che va spesso a disturbare ancora di più la buona alimentazione. La fisiologia digestiva ha delle regole, cerchiamo di rispettarle. Per una buona digestione - assimilazione - eliminazione è necessario: - Evitare durante lo stesso pasto di mischiare PROTIDI (carne, pesce, formaggio e prodotti di latteria, uova) con AMIDI (cereali, pasta e riso, legumi, patate, pane e derivati...); - Mangiare frutta e verdura crude all'inizio dei pasti oppure cotte dopo; - Sapere che gli aminoacidi essenziali indispensabili per la nostra digestione si trovano in qualità e in quantità solo nelle proteine animali; - Bere molta acqua tra i pasti. Buon appetito a tutti i lettori e amici di Magic Lake!
Segreteria Alain Mességué Fax: 049 9196103 Ph: 049 919.6000
PH: 049 919 6199 www.alain-messegue.it info@benesseregalzignano.com
Healthy food and stay in shape! Today 60% of the diseases are connected to a bad diet. Every day a new diet comes out and often it disturbs the assumption of healthy food. The digestive physiology has some rules, we should try and respect them. For a good digestion – assimilation – elimination here follows what is necessary: - Avoid the mix of PROTEINS (meat, fish, cheese and milk product, eggs) with STARCH (cereal, pasta and rice, legumes, potatoes, bread and derivate…); - Eat fruit and vegetables raw as a first course or cooked as a second course; - Know that the essential amino acids necessary for our digestion can be found in quality and in quantity just in the animal proteins; - Drink lot of water between one meal and the other. Enjoy your meal readers and friends of Magic Lake!
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DENTI ARROSTO AL FINOCCHIO COME A NIZZA (A Nizza il dentice si chiama Denti) INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 1 dentice di 1,5 kg fresco di mare aperto squamato e svuotato dal pescivendolo (ossia 1 kg pulito); 8 rami di finocchio essicati; 1 grosso limone maturo di Nizza (250 g); 400 g di zucchine Trombette; 8 rametti di prezzemolo freschissimi; 10 cl di olio di prima spremitura a freddo 0,5 ° di acidità; 10 cl di olio di paraffina; Sale grosso marino tipo Guérande o firo di sale di Camargue (poco); Pepe macinato al momento PREPARAZIONE Preriscaldate il forno a 240° C (termostato 8-9). Tagliare le pinne del dentice, asciugarlo bene e cospargerlo con un misto di 8 cl di olio di oliva e 8 cl di olio di paraffina, deporlo su un piatto da forno. Riempire la pancia del denti con i rametti di finocchio spingendo fuori nelle branche e in bocca. Cuocere 30 minuti bagnando regolarmente. Dopo 15 minuti, mettere intorno al pesce delle fettine tonde di limone, da voltare di tanto in tanto per fare caramellare sui due lati. Lavare e tagliare le zucchine a grossi dadi e cuocerle in acqua bollente leggermente salata per 7 a 8 minuti; scolarle bene e con una forchetta schiacciarle e mescolare con il prezzemolo tritato finemente e il rimanente dei due oli. Fuori dal forno cospargere il dentice di poco sale grosso e di pepe e servire su piatti caldi con la purea di zucchine e le fettine di limone caramellate. Valore calorico di una porzione 318 calorie 42,5 g di proteine.
ROASTED RED SNAPPER WITH FENNEL LIKE IN NICE Valore calorico di una porzione
318
42,5
kcal
g di proteine
Calories in one portion
178
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TO SERVE 4 1 red snapper of 1,5 kg, fresh of open sea scaled and cleaned by the fish seller (that is 1 kg clean); 8 branches of dehydrated fennel; 1 ripe big lemon of Nizza (250 g); 400 g of zucchini Trombette; 8 branches of fresh parsley; 10 cl of first cold pressing, 0,5 ° of acidity; 10 cl of paraffin oil; Big salt of sea type Guérande or salt of Camargue (little); Ground pepper to the moment PREPARATION Preheatthe oven at 240° C (thermostat 8-9). Cut the fins of the red snapper, dry it and pour a mixture of 8 cl of oilve oil and 8 cl of paraffin oil, put it on a plate for oven. Fill the red snapper with the branches of fennel, pushing out in the gills and in the mouth. Cook for 30 minutes regularly pouring. After 15 minutes, put the round slices of the lemon around the fish, turn once in while to candy on both sides. Wash and cut the zucchini in big dices and cook them in boiling water with some salt for 7 or 8 minutes; drain them well and press with a fork, then mix with the parsley finely minced and the remaining parts of the two oils. Once out of the oven, put a little quantity of big salt and pepper and serve on warm dishes with the puree of zucchini and the candy slices of lemon.
RATATOUILLE NIÇOISE INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 200/250 g di zucchine tonde di Nizza (3 o 4); 150 g di melanzane; 150 g di cipolla bianca; 400 g di pomodori maturi, ma sodi; 70 g di peperone rosso, verde o giallo; 2 spicchi di aglio (20 g) tritati molto finemente; 1 foglia di alloro, 10 foglie di basilico fresco; 4 c.d.m di olio di oliva, di prima spremitura a freddo, 0,5° di acidità; Pepe macinato al momento; 1 c.d.m di sale marino grosso non o meglio ancora pestati nel mortaio raffinato; utensile : carta assorbente PREPARAZIONE Pelare i pomodori dopo averli immersi per alcuni secondi in acqua bollente, il che faciliterà l’operazione. Togliere il picciolo, eliminare i semi strizzandoli leggermente: scolarli e dividerli in 8 pezzi. Prima tagliare le melanzane a metà e cospargerle di sale marino grosso e lasciare spurgare per almeno 4 o 5 ore.Togliere il sale, asciugarle bene. Non sbucciarle, ma togliere i piccioli. Tagliarle in due nel senso della lunghezza, poi in fette di circa 1 cm di spessore. Tagliare a fettine sottili la cipolla e il peperone, scolarli e metterli su carta assorbente. Dorare separatamente ciascuna verdura procedendo nello stesso modo. In una pentola, mettere 1 cucchiaio di olio di oliva, l’aglio pestato, la foglia f’alloro, i pomodori schiacciati il sale e il pepe e cuocere a fiamma bassa per circa 15 minuti fino ad ottenere una salsa omogenea e concentrata. Preriscaldare il forno per 20 minuti a 200° C; in una terrina o in un piatto ovale di terracotta o vetro, mescolare delicatamente le zucchine, le melanzane, le cipolle, il peperone e la salsa di pomodoro. Pepate leggermente, aggiungete il timo. Coprire la terrina con il suo coperchio o con un foglio di alluminio. Cuocere in forno per 30 minuti. La ratatouille è pronta. Si mangia sia calda che fredda. Valore calorico di una porzione 145 calorie – 3 g di proteine.
RATATOUILLE NIÇOISE TO SERVE 4 200/250 g of round zucchini of Nizza (3 or 4); 150 g of aubergines; 150 g of white onion; 400 g of ripe but solid tomatoes; 70 g of red, green or yellow pepper; 2 cloves of garlic (20 g) finely minced; 1 bay leaf, 10 leaves of fresh basil; 4 spoons of olive oil, of first cold pressing, 0,5° of acidity; Ground pepper at the moment; 1 spoon of non refined sea salt or better passed in the mortar; Tool: blotting paper PREPARATION Peel the tomatoes after having put them in the boiling water for some seconds, it will make the process easier. Remove the stem and the seeds by squeezing the tomatoes: drain and divide them into 8 parts. Cut the aubergines into two pieces and sprinkle them with sea salt and leave like that for about 4 or 5 hours. Remove the salt, dry well. Do not peel them, only remove the stems. Cut into two parts in lenght, then in slices of about 1 cm thick. Cut the onion and the pepper into thin slices, drain them and put them on blotting papper. Brown every single vegetable separately in the same way. In a pan put 1 spoon of olive oil, the beaten garlic, the bay leaf, the tomatoes, salt and pepper and cook at a low heat for about 15 minutes until you get an homogeneous sauce. Preheat the oven for 20 minutes at 200° C; in a terrine or in an oval dish of terracotta or glass, slightly mix the zucchini, the aubergines, the onions, the pepper and the tomato sauce. Add some pepper and the basil. Cover the terrine with its cover or with an aluminium leaf. Cook in the oven for 30 minutes. The ratatouille is ready. You can eat it cold or warm.
Valore calorico di una porzione
145
3
kcal
g di proteine
Calories in one portion
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CREMA ALLA VANIGLIA BOURBON INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 2 uova freschissime di gallina ruspante; 5 o 6 g di aspartame in polvere; 1 stecca di vaniglia naturale dell’isola della Réunion; 50 cl d latte fresco totalmente scremato (0% di grasso) PREPARAZIONE Aprire la stecca di vaniglia in due nel senso della lunghezza, con la lama di un coltello raccogliere i semi e tagliare ogni ½ stecca di 3 o 4 pezzi. Portare a ebollizione il latte con la vaniglia e spegnere il fuoco. Lasciare in infusione coperto per circa 30 minuti. Nel frattempo rompere le 2 uova in un recipiente di vetro, batterle per alcuni secondi con la frusta ( o con la forchetta), aggiungere il dolcificante. Versarvi poi poco alla volta il latte, sempre mescolando con la frusta. Travasare in 4 scodelline individuali di vetro o di terracotta. Preriscaldare il forno per 20 minuti a temperatura media (160°C). Mettere le scodelline in un recipiente che contenga acqua (fino a metà dell’altezza delle scodelline) e scuocere a bagnomaria per circa 30 minuti. La crema è pronta quando la lama di un coltello, affondata nel composto, esce pulita.
CREAM OF VANILLA BOURBON Valore calorico di una porzione
92
7,5
kcal
g di proteine
Calories in one portion
180
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TO SERVE 4 2 very fresh eggs of domestic chicken; 5 or 6 g of aspartame in dust; 1 stick of natural vanilla of the Réunion island; 50 cl of dairy milk totally skimmed (0% fat) PREPARATION Open the stick of vanilla and divide it into two parts in lenght, with the blade of a knife collect the seeds and cut the half of the stick in 3 or 4 pieces. Bring to a boil the milk with the vanilla and switch off the fire. Leave in infusion covered for about 30 minutes. In the meantime open 2 eggsin a glass bowl, whip them for some seconds, add the aspartame. Add the milk little by little, always whipping. Put the mixture into 4 small bowls of glass or of terracotta. Preheat the oven for 20 minutes at a medium temoerature (160°C). Put the small bowls in a container with water (until half of the height of the small bowls) and cook at bain marie for about 30 minutes. The cream is ready when the blade of a knife put in the mixture, comes out clean.
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a cura degli specialisti
Dr. Lorenzo Vanini, Dr. Eugenio Gandolfi, Dr. Guido Corti
L’ORTODONZIA NEL BAMBINO
Salute
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Nei bambini in dentizione decidua (denti da latte) il ruolo dell’ ortodontista si concretizza in quella che viene definita " Ortodonzia Intercettiva " definibile come una terapia precoce che si pone l’obiettivo di correggere malocclusioni in fase iniziale o abitudini viziate ( utilizzo del succhiotto, succhiamento del dito...) ed evitare l'aggravamento delle stesse. Curando precocemente le problematiche ortodontiche del bambino si evita una malocclusione stabilizzata (imperfetto contatto dei denti ) più grave e difficile poi da trattare o, a volte, addirittura non più trattabile senza il ricorso ad un intervento chirurgico a fine crescita, questo perchè le problematiche ortodontiche sono tipicamente evolutive e tendono ad assumere nel tempo caratteristiche di sempre maggior complessità. Esiste quindi la stretta necessità di curare precocemente, cioè fra i 5 e i 6 anni, tutte le malposizioni dentarie che comportano un alterato combaciamento fra le arcate dentarie. Esempi ricorrenti sono le inversioni dei denti del settore anteriore, dette morso inverso anteriore o terza classe, e le inversioni dei rapporti dei denti nei settori laterali che possono essere mono o bilaterali. La presenza di queste inversioni nei rapporti dentali rende obbligatoria la loro terapia il più precocemente possibile. L’intervento precoce di correzione delle maloclusioni dentarie presenta molti vantaggi: nel bambino in crescita il morso inverso dei denti anteriori determina una crescita non controllata della mandibola ed una azione diretta di ostacolo meccanico alla normale crescita dell'osso superiore chiamato mascellare. Autorevoli studi internazionali hanno dimostrato che con la terapia precoce delle terze classi si ha poi un buon riequilibrio delle ossa della mascella e della mandibola ed una stabile correzione dei morsi inversi rispetto a gruppi di pazienti che non sono stati trattati in età precoce. La correzione dei morsi inversi anteriori richiede l’utilizzo di apparecchiature ben tollerate dai bambini, che vengono indossate solo di notte e quando il piccolo si trova al suo domicilio; queste apparecchiature consentono in 6 - 9 mesi di stimolare la crescita in avanti dell'osso superiore (mascellare) e di ottenere la correzione della malocclusione. Le masticazioni inverse dei denti dei settori laterali e posteriori (morso incrociato laterale o posteriore) possono essere causate da una ridotta dimensione trasversale del palato (palato stretto), questa condizione può determinare nel bimbo difficoltà nella respirazione nasale e indurre quindi una respirazione prevalentemente orale, una posizione scorretta della lingua all’interno della bocca, poichè la dimensione ridotta del palato non è in grado di accoglierla, rallentamento nella crescita della mandibola che si trova ad essere “incastrata” al di sotto di un mascellare troppo stretto, deviazioni laterali anatomiche della mandibola (mento deviato) che se non corrette precocemente danno poi origine a forme aggravate che richiedono un intervento chirurgico a fine crescita. Per la correzione dei morsi crociati laterali o posteriori si usano invece gli espansori del palato che possono essere di tipo fisso o removibile. Anche questa tipologia di apparecchi è ottimamente tollerata dai piccoli pazienti e richiede tempi ci cura che solitamente non superano i 12 mesi. L'ortodonzia Intercettiva ha poi un altro ruolo molto molto importante che è quello di intercettare e correggere abitudini viziate quali l'utilizzo prolungato del succhiotto dopo i 3 anni, il succhiamento di una o più dita, la persistenza di una deglutizione di tipo infantile che porta il bimbo a deglutire interponendo la lingua tra le arcate dentarie. Queste abitudini viziate comportano un’apertura anteriore dei denti tra l’arcata inferiore e quella superiore (morso aperto) e inducono una modellazione scorretta delle ossa della mandibola e della mascella. L’interruzione delle abitudini viziate è tanto più semplice quanto prima vengono diagnosticate: possono essere corrette attraverso il semplice utilizzo di apparecchi ortodontici specifici o, nei casi più complessi, attraverso un percorso multidisciplinare all’interno di un team composto da ortodontista, logopedista e neuropsichiatra infantile. Visite di controllo precoci permettono anche di prevenire patologie cariose, di educare il piccolo paziente all’utilizzo di corrette manovre di igiene orale domiciliare e, se necessario, ricorrere alla sigillatura preventiva dei solchi dei denti molari quando la loro anatomia è molto articolata e difficilmente detergibile. La terapia precoce intercettiva rappresenta quindi ad oggi la metodica terapeutica più precisa, rapida, e meno costosa che garantisce risultati efficaci e stabili nel tempo, riducendo o addirittura e vitando eventuali altri trattamenti in età adolescenziale o adulta.
Dr. Lorenzo Vanini
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In children with milk teeth ‘interceptive dentistr y’ is the main field of action whereby the dentist by appropriate early treatment aims to correct malocclusion in its infancy as well as help the child avoid bad habits like prolonged of a dummy or thumb sucking which may worsen the malocclusion in the long term. By acting early a permanent malocclusion can be prevented; the condition would be harder, or, at times, impossible to treat without resorting to surger y once the growth period comes to an end for the simple reason that orthodontic problems in children tend to evolve becoming more and more complex as time passes. Hence the need for early treatment, i.e. between the ages of five and six, of all the wrong positioning of teeth that lead to an altered, imperfect alignment of the jaws when closed. Frequently encountered situations include the inward-leaning of the front teeth aka inward bite or third class, and the bite reversal of teeth in the lateral parts that may be mono or bilateral. The occurrence of these damaging reversals necessitates treatment as early as possible. Early inter vention to correct malocclusion has many advantages: in a growing child the inward bite causes an uncontrolled growth of the mandible and a direct mechanical obstacle to normal growth of the upper jaw bone. Distinguished international studies have shown that with early treatment of the third class cases mentioned above a healthy balance between the upper and lower jaws and a stable correction of inward bite can be achieved compared to those patients that did not receive any treatment at the same age. The correction of the inward bite of the front teeth requires the use of an appliance, only worn at night, which is well-tolerated by children. In 6 - 9 months this appliance stimulates the forward growth of the upper jaw bone and corrects the malocclusion. The reverse chewing seen in the lateral and posterior teeth (lateral or posterior cross-chewing) may be caused by a reduced palate size (narrow palate); this condition may make it dif ficult to breathe through the nose forcing the child to breathe through the mouth most of the time. What ’s more due to the reduced size of the palate, the tongue will find itself in a wrong position inside the mouth; the mandible, located under an upper jaw that ’s too narrow, will be ‘trapped’ and its growth will slow down; lateral anatomical deviation of the mandible (chin deviation) may result and if not treated early on, may worsen as time passes requiring surger y to correct it.
DENTISTRY FOR CHILDREN
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For the correction of lateral or posterior cross-chewing, palatal expanders are used. These can be fixed or removable. This type of appliance is also well-tolerated by children; treatment time is usually under 12 months. Interceptive dentistr y has another important role, that of intercepting and correcting bad habits like the prolonged use of a dummy after the age of three, thumb or finger sucking, and persistence of infantile swallowing by placing the tongue between the dental arches. These habits lead to the gaping of the teeth between the lower and upper arches (open-bite) as well as an incorrect modeling of the jaw bones. Elimination of these bad habits is much easier if the condition is diagnosed in time; they can be corrected by simply using specific, orthodontic appliances or in complex cases by adopting a multi-disciplinar y approach whereby a team made up of a dentist, a speech therapist and a neuro-psychiatrist work together towards this aim. Early check-ups also allow the prevention of tooth decay and the education of the young patient to start oral hygiene at home, and if necessar y, sealing any cracks that may be present on the molars when their anatomy is still elaborate and hard to clean. Early, interceptive treatment today is the most accurate, fast and economical method which guarantees ef fective and lasting results reducing, even avoiding, other treatment in adolescent or adult life.
STUDIO ODONTOIATRICO DR. LORENZO VANINI Corso San Gottardo 25 Chiasso (Svizzera) Tel. +4191 6829527
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DALLA CHIRURGIA ESTETICA UN’IDEA VALIDA PER TUTTI: LA DAY-SURGERY
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Dr. Eugenio Gandolfi
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Oggi, con il dottor Gandolfi, parliamo di un tema di grande attualità, che varca i confini della chirurgia estetica e interessa tutti noi: la day surgery, ossia le tecniche e le metodiche che permettono alla maggior parte dei dei pazienti di venire operati e dimessi in giornata e in tutta sicurezza. Ovviamente, la day surgery è largamente applicata negli interventi di chirurgia estetica, ma c’è dell’altro, vero dottor Gandolfi? In effetti, la day-surgery oggi può essere applicata a moltissimi interventi: dalla cataratta alla tonsillectomia, dall’ernia inguinale all’artroscopia al ginocchio. Pensate che queste operazioni fino a qualche anno fa potevano comportare un ricovero anche di una settimana, mentre oggi nella maggior parte dei casi si risolvono in giornata e il paziente può cominciare immediatamente il periodo di convalescenza a casa propria, con molti meno disagi e senza i rischi che sono comunque connessi a una prolungata permanenza in ospedale. E anche con costi inferiori per la collettività. Naturalmente: per la collettività e anche per il privato che vuole ricorrere a strutture indipendenti. In ogni caso, anche questo è un aspetto molto importante, specialmente in un periodo di crisi. E' chiaro che per organizzare un centro di day-surgery si richiedono grandi competenze, tanto mediche quanto organizzative, perché tutto deve essere fatto con rapidità, ma anche con estrema precisione e in tutta sicurezza. Qual è il ruolo della chirurgia estetica in tutto questo? Gli aspetti interessanti sono due. Il primo è che è stata proprio la chirurgia estetica a dare un grande impulso alla day-surgery. Anzi, a dire il vero, in Italia posso dire di essere stato io, e proprio a Como, a creare nel 1993 la prima struttura di chirurgia estetica in grado di operare in anestesia generale mandando i pazienti a casa in giornata. Eravamo negli anni Novanta, e le assicuro che c’era più di un collega perplesso. Ma io sapevo che la cosa si poteva fare (la mia esperienza internazionale mi è servita anche per conoscere e far pratica in strutture di day-surgery) e volevo che i miei pazienti che si sottoponevano a un intervento di chirurgia plastica potessero farlo incidendo il meno possibile nel normale svolgimento della loro vita quotidiana. Quando, nel 1995, è stata fondata l’associazione di day-surgery sono stato tra i primi chirurghi plastici ad aderirvi, ma da allora devo dire con soddisfazione che la tecnica si è diffusa in maniera capillare anche in altri campi della chirurgia. Per tornare alla chirurgia plastica estetica, in Italia com’è il rapporto con la day-surgery? Sono molte le strutture in grado di offrire ai loro pazienti la possibilità di venir operati tornando a casa in giornata? Ecco, qui la questione va valutata attentamente. Di sicuro esistono alcune strutture perfettamente attrezzate e dotate di personale medico, paramedico e amministrativo di grande competenza. Però, purtroppo, la normativa italiana, se da un lato è forse eccessivamente rigida, dall’altro presenta grosse falle nei controlli e così operatori senza scrupoli possono fare credere ad ingenui pazienti di essere in regola mentre nella realtà operano in completa illegalità. Per questo è necessario essere molto cauti nella scelta della struttura presso cui farsi operare. Io e i miei collaboratori, per esempio, proprio per offrire ai nostri pazienti il massimo della sicurezza abbiamo aperto una nuova struttura in Svizzera, dove la legislazione è estremamente rigorosa ed è, di per sé, garanzia di efficienza e sicurezza. Ah, ma questa è un’anteprima! Ci dica tutto! Di che si tratta? Dove si trova? Che cosa propone? La struttura si chiama Academia Day Clinic si trova a Chiasso e si estende su di una superficie di oltre 1000 metri quadrati. Dispone di un blocco operatorio modernissimo ed è autorizzata a compiere tutti gli interventi di chirurgia estetica in day-surgery, con standard di sicurezza e di qualità perfino superiori a quelli italiani. Academia propone una gamma di servizi completa che vanno dalla chirurgia alla medicina estetica più avanzata passando attraverso le tecnologie laser più sofisticate e le più innovative tecnologie medicali come la radiofrequenza, la cavitazione e la criolipolisi. In Academia è disponibile una SPA che propone trattamenti estetici di alto livello ed un centro di estetica dentale. Presso Academia Day Clinic siamo operativi io e il dottor Riccardo Forte, chirurgo e medico estetico di esperienza internazionale insieme anche ad altri colleghi nell’ambito della medicina preventiva e dell’Antiaging e di altre specialità collegate al Well Aging. Per quello che riguarda il mio specifico campo, la Chirurgia Estetica, la clinica propone una gamma di servizi completa che va dalla mastoplastica additiva e riduttiva (anche con il trapianto di grasso), alla liposcultura e all’addominoplastica, dal lifing del viso e delle cosce, alla rinoplastica, otoplastica e mentoplastica. E il tutto con un servizio di accoglienza a livello di un hotel a cinque stelle, e l’approccio “equilibrato” che mi è molto caro. Approccio equilibrato… ossia? Ossia, noi puntiamo a rigenerare e recuperare la bellezza nel modo più naturale, senza stravolgere i delicati equilibri del viso e della persona. Perché il nostro obiettivo è offrire a chi si rivolge a noi non una “persona diversa”, ma se stessi al meglio. Questa è una grande promessa… Ma realistica e che siamo in grado di mantenere. Grazie e a presto! Ah, dimenticavo: per ogni informazione, contattatemi su www.eugeniogandolfi.com e sul mio blog: http://blog.eugeniogandolfi.com/dottorgandolfi/.
To da y wit h D r. G a nd o l f i we ’l l d i sc u s s a h i g hl y to p ica l i s s u e t ha t go e s b eyo nd t he b o u nda rie s o f a e s t he t ic s u rg e r y a nd i s o f i nte re s t to a l l o f u s: t he da ys u rg e r y o r te c h n iq u e s a nd m e t ho d s t ha t a l low mo s t p a t ie nt s to b e o p e ra te d o n a nd d i sc ha rg e d t he s a m e da y, s a fe l y, wit h no ri s k s to he a l t h . O bviou s l y, t he da y- s u rg e r y i s a l re a d y, wid e l y u se d i n p la s t ic s u rg e r y but t he re ’s mo re i s n’t t he re D r. G a nd o l f i? As a mat ter of fac t, day-surger y can b e applied in many t ypes of operations today: from catarac t to tonsil removal, inguinal hernia to knee ar throscopy. Until not long ago these op erations necessitated a week or more of hospitalization, today most of them can b e resolved in a day and the patient can immediately star t con valescing at home with much less discomfor t and no risk s that are inevitable in a hospital set ting. A nd a l so l owe r co s t s i n g e ne ra l O f course. Yes, both for the national health ser vice and the individual who may want to have the op eration at a private facilit y. In any case, this to o is an important asp ec t esp ecially at a time of economic crisis . Clearly, to organize a day-surger y centre both medical and organizational competence will be needed because ever y thing has to b e done fast, accurately and safely. Wha t ro l e d o e s a e s t he t ic s u rg e r y p la y i n a l l t hi s? There are t wo interesting asp ec ts . Firstly, it was the aesthetic surgeons that gave day-surger y a big push for ward. Ac tually, in all honest y, I could claim to have created the f irst facilit y for aesthetic surger y in Como back in 1993 equipped to op erate on patients under general anaesthesia and discharge them the same day. It was 199 0s and I can assure you more than one colleague was perple xed; but I knew it could b e done (my international e xp erience of day-surger y procedures was ver y useful in this), I wanted my patients who under went plastic surger y to return to their daily lives as so on as possible. When, in 1995, the association of day-surger y was founded, I was among the f irst plastic surgeons to join but since then the metho d, I ’m pleased to say, has b ecome widespread also in other f ields of surger y. G o i ng b a c k to p la s t ic s u rg e r y, wha t ’s t he s itua t io n i n I ta l y? A re t he re ma ny fa c i l it ie s a b l e to o p e ra te a nd d i sc ha rg e p a t ie nt s t he s a m e da y? Here the question must b e considered carefully. There are cer tainly facilities perfec tly equipp ed with comp etent doc tors, paramedics and administrative staf f. Unfor tunately the Italian norms on one side are perhaps e x tremely stric t, on the other side they show serious f laws by neglec ting to ensure that a par ticular faci lit y is indeed op erating legally; these unscrupulous day-surger y centres mislead unsusp ec ting patients into thinking they are accredited, legal facilities when in realit y they ’re not. For this reason it ’s ver y impor tant to be careful when cho osing a facilit y to have the op eration. To of fer our patients the safest, most reliable op tion possible, my collaborators and I, for instance, have opened a new facilit y in Swit zerland where legislation is e x tremely meticulous and that in itself is a guarantee of both safet y and ef f icienc y. Th i s i s b i g news ! Te l l u s a l l a b o u t it? Whe re i s it s itua te d? Wha t do e s i f o f fe r? 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PRIMAVERA: TEMPO DI ALLERGIE
Secondo lei le allergie sono in aumento? Direi proprio di si: raffreddore da fieno, congiuntivite, asma, orticaria, eczema sono patologie in costante aumento. Probabilmente questo è dovuto al numero sempre crescente di stimoli esterni che l'organismo deve ricevere: la risposta del sistema immunitario spesso "si sbaglia". Risponde con violenza a sostanze innocue (es. i pollini). Si hanno così le allergie. Quali sono i metodi principali per determinare a che cosa si è allergici? Si tratta principalmente dei Prick Test e del Patch Test. Sono entrambi test cutanei in cui una piccola e predeterminata quantità di allergene viene messa a contatto con la cute: chi è allergico reagisce tramite la formazione di un pomfo. Il Prick ha una reazione che avviene in pochi minuti e si usa per conoscere quali pollini o acari o muffe o animali o altre sostanze ci provocano l'allergia. Il Patch si usa prevalentemente per le dermatiti e gli eczemi; consiste in una serie di cerotti contenenti ognuna una sostanza diversa che vengono applicati sulla schiena per tre giorni; quando si toglie il cerotto si può notare una reazione in corrispondenza della sostanza che ci da l'allergia. Entrambi i test sono eseguiti ambulatorialmente. lo li eseguo di routine nel mio studio. Esistono rimedi efficaci per contrastare le allergie? Prevalentemente si usano gli antistaminici e i vaccini iposensibilizzanti. Attualmente vengono preferiti i vaccini per bocca, che sono più sicuri delle iniezioni sottocutanee. Entrambi i metodi usano un estratto di una unica sostanza e richiedono numerose somministrazioni per raggiungere il dosaggio elevato necessario per la desensibilizzazione; gli svantaggi sono evidenti e gli effetti collaterali rappresentati da reazioni avverse, sono molto frequenti.
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In alternativa lei che cosa propone? Il trattamento iposensibilizzante di MC-EWEN messo a punto in Inghilterra, fin dagli anni 80, appunto dall'lmmunologo Leonard Mc-Ewen. Detto anche E.P.D. (Desensibilizzante Potenziata da Enzima). E' un metodo sicuro, semplice, efficace. Sicuro: perchè utilizza dosi bassissime di allergene (1/100.000) (1/1.000.000), questo implica una notevole sicurezza nell'uso. Semplice: perchè una unica dose (che si somministra tramite l'introduzione sotto cute di una goccia di vaccino nell'avambraccio), riduce gli effetti dell'allergia per parecchi mesi (almeno 4). Efficace: in quanto, se somministrato correttamente riduce nettamente i sintomi allergici. Quando bisogna sottoporsi alla vaccinazione? Circa tre settimane prima del periodo in cui si manifesta l'allergia. Se si stratta di una allergia al polline, che è la più frequente, i mesi primaverili sono senz'altro i più indicati. Basta una sola somministrazione, che viene effettuata direttamente da me nel mio studio. Se ci sono allergie croniche, è bene effettuare una dose di richiamo in autunno. Sarà comunque l'Allergologo a stabilire il periodo migliore per effettuare le vaccinazioni. Il vaccino EPD può essere usato solo per le allergie da pollini o da acari? Esistono due miscele di vaccino, una per gli allergeni inalanti che contiene antigeni di: acari della polvere (8 tipi), pulci, zanzare, spore di muffe (5 tipi), pollini di graminacee (10 tipi), da alberi (18 tipi), fiori ed erbe (12 tipi), arbusti (8 tipi), gatti, cani, cavalli e altri animali. Il secondo tipo contiene una serie di alimenti e additivi alimentari. L’organismo che riceve il vaccino reagisce solo alle sostanze a cui è allergico. Le altre sono in quantità talmente piccole da essere eliminate senza problemi. Dove è possibile effettuare la vaccinazione? E' possibile effettuarla direttamente nel mio studio. Questo trattamento non è praticato in ambito ospedaliero. In effetti perchè sia efficace è necessario conoscerlo a fondo, rinforzarne l'effetto tramite la somministrazione di vitamine, minerali, prodotti ayurvedici od omeopatici, che io valuto tramite i test kinesiologici. Ritengo inoltre che eliminare intolleranze alimentari o cause di intossicazione possa aiutare il vaccino a svolgere bene il proprio effetto. Anche questo obbiettivo viene perseguito tramite i test kinesiologici.
Dr. Guido Corti
Chi pratica questa terapia iposensibilizzante può fare a meno di usare i farmaci antiallergici? lo non prescrivo da anni i trattamenti continuativi con antistaminici o cortisonici. Questi possono essere utili solo in fase acuta. lo ho rilevato che usando il trattamento iposensibilizzante di Mc-Ewen (E.P.D.) con l'uso di prodotti naturali (esempio vitamine o minerali o prodotti ayurvedici), il giovamento è veramente notevole e l'uso dei farmaci chimici diventa inutile e occasionale.
Would you say allergies are on the increase? I’d certainly say they are: hay fever, conjunctivitis, asthma, hives, eczema are all constantly rising. This is probably due to increasing number of ex ternal stimuli that the body has to deal with. The immune response is sometimes ‘wrong.’ Our defense system reacts violently to harmless substances (e.g. pollen), and we have allergies. Which are the main methods to determine what we are allergic to? Essentially the Prick Test and Patch Test. Both are skin tests; a small amount of allergen comes into contact with the skin, those allergic to it react with a wheal. The Prick Test produces a response within a few minutes and is used to determine which t ype of pollen, mite, fungus, animal or substance is causing the allergy. The Patch Test is mostly used in dermatitis and eczema cases; it consists of a series of sticking plasters each containing a dif ferent substance that are applied to the back for a period of three days; when the plasters are removed, any allergic reaction corresponding to each substance can be determined. Both tests are carried out on outpatients; I do it routinely in my surger y.
SPRING: THE ALLERGY SEASON
Are there ef fective remedies against allergies? Mostly anti-histamine drugs and desensitization vaccines are used. Currently drugs taken orally are preferred as they are safer than subcutaneous injections. Both methods utilize a dose of one particular substance and administer it at gradually increasing doses to desensitize the body; the disadvantages are there to see, frequently there are unwanted side ef fects. What do you propose as an alternative? The desensitization treatment, MC-EWEN EPD (Enz yme potentiated desensitization), developed in England starting 1980s by immunologist Leonard Mc-Ewen. It is a simple, safe and ef fective method. Safe: because uses ver y low doses of allergen (1:100,000) (1:1,000,000), this means it is remarkably safe. Simple: because a single dose (a drop administered subcutaneously in the forearm) reduces the allergic reactions for at least four months.Ef fective: properly administered it definitely reduces allergy symptoms. When should we be vaccinated? About three weeks before the allergy usually appears. If it regards allergy to pollen, the most common case, the spring months are certainly the best time. It is enough to have just one vaccination; it can be easily done in my surger y. If it is a chronic allergy, a repeat shot will be needed in autumn; in any case the allergist/immunologist will advise on the best time to do the vaccination. Is the EPD vaccine used only against pollen or mite allergies? There are two t ypes of vaccines, one for inhaled allergens containing the antigens originating from: dust mites (8 t ypes), fleas, mosquitoes, fungus spores (5 t ypes), graminaceae pollen (10 t ypes), trees, (18 t ypes), flowers and grasses (12 t ypes) shrubs (8 t ypes), cats, dogs, horses and other animals. The second t ype of vaccine contains a series of food and food additives. The body receiving the vaccine reacts only to the substance to which it is allergic. The other allergens are in such small amounts that they are easily eliminated. Where can the EPD vaccination be done? In my surger y. This treatment is not available in hospitals. To make it truly ef fective, it ’s necessar y to know it well, reinforce its ef fect by administering vitamins, minerals, ayur vedic or homeopathic products, which I evaluate through kinesiological tests. I also believe that eliminating food intolerance or causes of food intoxication can help the vaccine carr y out its function more ef fectively. This goal too can be achieved through kinesiological tests. Can those who undergo this desensitization treatment do without anti- allergy drugs? I have stopped prescribing anti-histamine drugs and cortisone for long-term treatments. These are useful but only in the acute phase of the allergy. I have noticed that using the desensitization treatment of McEwen with the aid of natural products (e.g. vitamins, minerals, ayur vedic), the benefits have really been remarkable and the use of chemical drugs have become occasional even unnecessar y.
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Mendrisiotto: la Svizzera più vicina all’EXPO 2015 COMOREVIEW
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di Marili Fontana foto Mendrisiotto turismo
Una regione che vive i contrasti e i valori della Svizzera e dell'Italia. La Regione da scoprire. Genuina, dinamica, particolarmente attaccata alle tradizioni ed ai prodotti del suo territorio. Questa regione è la prima Svizzera che s’incontra provenendo da sud. Molti i luoghi panoramici che con l’arrivo della primavera possono essere raggiunti percorrendo i 300 km di sentieri pedestri che conducono dal Bisbino al Generoso, dal Monte Orsa al Monte San Giorgio, dalla Collina del Penz alla Valle di Muggio, da Gaggiolo alle rive del Lago Ceresio e da Bissone fino alla ValMara. Tanta natura, tante le peculiarità naturalistiche da osservare, alcune uniche a livello europeo. Molti anche i luoghi di sosta tipici, antichi grotti posti all’ombra di grandi piante dove si possono degustare vini, salumi e formaggi locali, a volte accompagnati da polenta o preceduti da un buon minestrone, in primavera come in estate. Tra i punti più spettacolari la Vetta del Monte Generoso a quota 1704 m s/m. Raggiungibile a piedi con partenza dalla Valle di Muggio, da Mendrisio o da Rovio è pure raggiungibile da Capolago con il treno a cremagliera. In vetta il panorama si estende alla Pianura Padana e permette di assaporare il contorno delle vette alpine più belle. Ma panorami altrettanto belli si possono vedere anche percorrendo uno dei tre itinerari tra i vigneti creati in occasione del centenario della presenza del vino Merlot. Disegnati in tre aree diverse della regione, percorrendoli si possono gustare al meglio vigneti e paesaggio rurale, conoscere le peculiarità e le tecniche, scoprendo e pregustando la qualita’ dei prodotti. Per saperne di più www. mendrisiottoturismo.ch.
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Mendrisiotto: Switzerland closer to EXPO 2015 A region that lives the contrasts and the values of both Switzerland and Italy. A Region to be discovered. Genuine, dynamic, particularly linked to the traditions and to the products of its territory. This region is the first Swiss region you find after you cross the Italian border. Lots of beautiful places that can be reached along 300 km of paths that lead from Bisbino to Generoso, from Monte Orsa to Monte San Giorgio, from the hill of Penz to the valley of Muggio, from Gaggiolo to the shores of Lake Lugano and from Bissone to Valmara. A natural landscape with many places to visit, some of them are unique at European level. Lots of opportunities to taste the local food in the ancient “grotto� located under the shade of big trees, for example wines, cold cuts and cheeses with polenta (cornmeal mush) or preceded with a good minestrone soup, in spring as well as in summer. Among the most spectacular places, the peak of Monte Generoso 1704 meters high. It can be reached starting from the valley of Muggio, from Mendrisio to Rovio and it can also be reached from Capolago by cog train. On the top the view reaches the Po valley and the peaks of the most beautiful alpine peaks. Views as beautiful as these can be seen crossing one of the three itineraries among the vineyards planted on the occasion of 100 years anniversary of the Merlot wine. Located in three different areas of the region, you can taste the wine and enjoy the natural landscape, you can also know the characteristics, the techniques and the quality of the products. For more information www.mendrisiottoturismo.ch.
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VILLA MONASTERO di Elisabetta Comerio foto Š Archivio Provincia di Lecco, Archivio Villa Monastero
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In questa pagina, sopra, Sala della Musica; al centro, Sala Rossa; sotto, Sala del Consiglio; nella pagina seguente, Sala Fermi In this page, above, Sala della Musica; in the center, Sala Rossa; below, Sala del Consiglio; in the following page, Sala Fermi
Sulle sponde di “quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno” si affaccia un borgo definito la “perla del Lago”: Varenna. Questo piccolo centro rappresenta una delle maggiori ricchezze paesaggistiche e architettoniche della provincia di Lecco. Tra le sue innumerevoli risorse turistiche spicca Villa Monastero, un antico monastero cistercense, oggi uno degli esempi più interessanti di residenza in stile eclettico in cui gli interventi succedutisi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo hanno aggiunto elementi funzionali e decorativi senza distruggere le tracce delle vicende precedenti dell’edificio, così da ottenere una Villa con giardino di grande impatto scenografico. Villa Monastero, oggi di proprietà della Provincia di Lecco, è "Casa Museo" all'interno di uno speciale circuito voluto dalla Regione Lombardia e grazie a questo ulteriore riconoscimento la Villa, i giardini e gli interni sono a disposizione del visitatore in una forma nuova volta a far apprezzare ancor meglio le caratteristiche storiche e le esclusività architettoniche e di arredo che il complesso ha di volta in volta acquisito. Il 2013 sarà un anno ricco di iniziative ed eventi (www. villamonastero.eu) che si susseguiranno fino a novembre, grazie ad un programma poliedrico voluto per valorizzare la villa così da permettere al crescente numero di visitatori di entrare anche all'interno della storica dimora, il cui accesso era precluso fino al 2011 ai turisti abituali e veniva concesso solo ai frequentatori dei convegni. Villa Monastero è anche un luogo in cui, in una posizione estremamente panoramica al centro del Lario e in una splendida cornice di giardini fioriti, si svolgono attività di studio e ricerca e dove si tengono importanti convegni e congressi che si alternano nel corso dell'intero anno. Di notevole importanza è proprio l'attività congressuale e convegnistica che è stata implementata negli ultimi anni grazie a spazi che perfettamente si prestano a questo genere di iniziative. Sala Fermi, Sala Consiglio e Sala Polvani sono luoghi adibiti a incontri e conferenze che offrono tutti i servizi necessari. Inoltre Villa Monastero offre esclusivamente agli addetti ai convegni e agli eventi, la possibilità di pernottamento grazie alla presenza di 12 camere. Cornice di questa storica dimora sono i celebrati giardini, di cui è stato interamente ripristinato il viale a lago e che, grazie al cofinanziamento di Regione Lombardia, sono stati implementati con più di mille nuovi esemplari. La disposizione dei tanti elementi presenti è motivo di grande fascino: vialetti e scalinate si integrano perfettamente con il territorio circostante e con lo sfondo del lago.
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Varenna VILLA MONASTERO On the shores of "that branch of Lake Como which extends southwards" there is a village called "the pearl of the lake": Varenna. This small village represents one of the most important assets in the province of Lecco for its landscape and for its architecture. Among the numerous tourist resources there is Villa Monastero, an ancient Cistercian monastery, today one of the most interesting example of residence in eclectic style in which the interventions carried out between the end of the 19th and the beginning of the 20th century added functional and decorative elements without destroying the signs of the past, so the result is a Villa with a garden of great impact. Villa Monastero, today owned by the Province of Lecco, is "House Museum" inside a special circuit organized by the Lombardy region and thanks to this recognition the Villa, the gardens and the interiors are at disposal of the visitor in a new formula to appreciate even better the historical charcteriztics and the architectonical and furniture details of the building. 2013 is a year rich in initiatives and events (www.villamonastero.eu) that are continuing until November, thanks to a polyhedric program which gives value to the villa so that more and more visitors will come to see the historical residence, because just the people taking part in the conferences could visit it until 2011. Villa Monastero is also a place where, in an extremely panoramic position in the middle of the lake surrounded by a garden with beutiful flowers, study and research activities and important conferences and congresses are held during the whole year. The congress and conference activity is very important and it was implemented in the last few years using rooms organized for this purpose. Sala Fermi, Sala Consiglio and Sala Polvani are rooms for meetings and conferences that offer all the necessary services. Moreover Villa Monastero offers just to the people taking part in conferences and events, the possibility to overnight in one of the 12 rooms available. Frame of this historical residence are the famous gardens, the alley on the lake front was completely renovated and also with the financial support of the Lombardy region more than 1000 new specimens were added. The organization of the different elements creates a fascinating surrounding: small alleys and staircases are integrated with the territory and with the lake.
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Hotel Royal VICTORIA Varenna di Rosaria Casali foto Archivio Hotel Royal Victoria
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Intimo e riservato, il “Royal Victoria” è un prezioso gioiello incastonato nel borgo di Varenna, vicino a Lecco, su “… quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno…”, così scriveva Alessandro Manzoni nel celebre romanzo “I Promessi Sposi”. La sua posizione offre un panorama romantico ed unico. Questo quattro stelle si contraddistingue per la cortese ospitalità che sa offrire ai propri clienti. Per renderlo ancora più accogliente, anche in vista dell’Expo 2015, è stato recentemente rinnovato. Grazie alla professionalità del direttore, Severino Beri, il confort degli ospiti è assicurato a 360°: personale qualificato, camere eleganti, piscina e ristoran-
te “Gourmet”, vista lago” con attracco al molo privato, dal quale si può ammirare anche Bellagio (collegato via traghetto). La cucina presenta ai propri ospiti piatti preparati con prodotti di stagione arricchiti dai sapori locali. Se invece il soggiorno è di lavoro sarà più piacevole partecipare a meeting organizzati nelle prestigiose sale conferenze. La vacanza al “Royal Victoria” vi sorprenderà, facendovi provare emozioni indimenticabili passeggiando tra i vicoli del borgo romanico, in riva al lago e con una visita alla frazione di “Fiumelatte”, il fiume più corto d’Italia citato anche nel “Codice Atlantico” di Leonardo Da Vinci.
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Intimate and discreet, ‘Royal Victoria’ is a precious jewel set in the village of Varenna close to Lecco, “That branch of Lake Como that turns towards south…” so wrote Alessandro Manzoni in his famous novel, The Betrothed. Its position offers a unique, romantic vista. This four-star hotel distinguishes itself for its gracious ho-
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spitality. To make it still more welcoming and attractive, bearing in mind Milan Expo 2015 is fast approaching, it has recently been renovated. Thanks to its highly professional manager, Severino Beri, all-round comfort of the guests will be ensured by: qualified personnel, elegant rooms, swimming-pool and ‘Gourmet’ restau-
rant by the lake (accessed from the lake via private docking) from where you can also admire Bellagio (accessed via ferry boat). The food is prepared using seasonal products and is enriched with local ingredients. If it is a working sojourn, it will be more pleasant to take part in meetings taking place in prestigious conference
halls. A holiday at Royal Victoria will surprise you no end, walking around the Romanesque village along the lake front will make you feel sensations you’ll never forget as will checking out Fiumelatte, the shortest river in Italy quoted even by Leonardo da Vinci in his manuscript, Codex Atlanticus.
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Il mondo dei climbers Climbers' World COMOREVIEW
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Sopra, Mauro Calibani, già campione del mondo boulder nel 2001, alle prese con un passaggio nell'edizione 2011; sotto, un'immagine di una precedente edizione Above, Mauro Calibani, already champion of the world boulder in 2001, during a passage in the edition 2011; below, an image of a previous edition
di Gian Enrico Ghilotti foto Claudio Piscina, Klaus Dell'Orto Animare una serie di massi di granito non è cosa facile. Rendere, in soli 10 anni, giovane, animata e internazionale una materia che ha passato la sua vita usando l’orologio dei millenni, è francamente un’impresa difficile. Ci vuole molto amore per queste montagne severe e dolci allo stesso tempo. Amare il gesto libero dell’arrampicare, sentire che si può appartenere all’ambiente, rispettandone la libertà. Per farlo bisogna sapere vedere il grigio del granito colorarsi di giovani, diventare gioco e sfida con la gravità nello stesso tempo. In una parola MELLOBLOCCO, il raduno di arrampicata in ambiente naturale più conosciuto e partecipato al mondo. Non siamo ai piedi del Capitan, nel mitico e famoso Yosemite Park americano, ma in Valtellina, Val Masino, più precisamente in Val di Mello, provincia di Sondrio, Alpi Retiche. Così, dal 2004, il mondo del bouldering si dà appuntamento qui, per la prima settimana di maggio. Tutto è nato dieci anni fa da un’idea di due giovani Guide alpine, Michele Comi e Nicolò Berzi, condivisa ed appoggiata nel suo nascere dal Collegio Lombardo delle Guide Alpine e da altri giovani climbers. Gli stessi che hanno spalmato la loro fantasia su questi massi e sulle pareti rocciose della Val Masino, dando loro nomi come Luna Nascente, Precipizio degli Asteroidi, Mani di Fata. Così, in pochi, si sono inventati l’inventabile. Con semplicità e con pochi mezzi, se non quelli della propria energia muscolare e di qualche buon neurone fatto crescere all’aria fresca ed allenato a non “sedersi”. Hanno messo insieme due nomi, quello di una valle, la Val di Mello e quello della sua solidità, il Blocco di granito. Ne è nato il MELLOBLOCCO, un meeting di arrampicata e sassismo che in soli dieci anni di vita ha scalato le vette del gradimento nel mondo del bouldering e dei climbers, portando in Val Masino, una vallata laterale della Valtellina, un mondo di giovani che, come gli organizzatori, coltivano questi sentimenti, impastandoli con sport, montagna e magnesite sulle mani, per rimanere attaccati alla loro passione. Qui sta l’acrobazia. Quel piccolo gruppo di climbers di dieci anni fa
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Sopra, il celebre arrampicatore californiano Chris Sharma sale con leggerezza uno dei passaggi più difficili del meeting; sotto, un'immagine di una precedente edizione Above, the famous Californian climber Chris Sharmaclimbing one of the most difficult passages of the meeting; below, an image of a previous edition
oggi è cresciuto, nonostante che i mezzi siano rimasti pressoché gli stessi, tanto che, nella passata edizione 2012, il MELLOBLOCCO ha portato ed ospitato in Val Masino più di duemila climbers, familiarmente e giocosamente divisi in appassionati, professionisti e amanti dello sport, dell’ambiente e della libertà di viverlo. Un bel numero per un evento sportivo ed ambientale allo stesso tempo. Non tutti ci riescono e non tutti ci hanno creduto, ma gli oltre mille partecipanti registrati già ad oggi sul sito www.melloblocco.it, comunicazionalmente hanno un che di granitico, decretando che gli organizzatori sono riusciti nella loro impresa. Quella di giocare con la verticalità dei massi di granito della Val Masino, facendola diventare orizzontale ed aperta al mondo. Oggi il MELLOBLOCCO non solo è il raduno di arrampicata in ambiente naturale più conosciuto e partecipato al mondo, ma è diventato anche un marchio registrato, considerato dalle grandi sigle dello sport e delle attrezzature sportive mondiali. Il meeting è l'espressione autentica di una Valtellina giovane, ecologica, colorata e internazionale, che trova nell'essenza dell'ambiente naturale il suo punto di forza. Non servono strutture né impianti, basta ciò che la natura ha messo a disposizione e l'unica energia impiegata è quella muscolare dei partecipanti. Il programma MELLOBLOCCO propone come ogni anno, anche per l’edizione 2013, centinaia di passaggi di ogni difficoltà sui massi alti pochi metri da affrontare solo con l'utilizzo di scarpette da arrampicata e un materasso alla base (crash pad) per attutire le cadute. Il MELLOBLOCCO proprio per questo è per tutti: principianti, famiglie, grandi atleti e professionisti della verticale. I vecchi dépliant turistici scrivevano “…vi aspettiamo in Val Masino”. Ora l’invito corre e vola in rete e sui social networks. Di tutta questa fama il granito della Val Masino non si stupisce. In fondo sono gli stessi sentimenti che hanno scalato il cuore di grandi dell’alpinismo, come Bonatti e Cassin, proprio qui, sulle pareti del Badile o del Disgrazia. Nomi che con il granito condividono forza e gioventù.
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In questa pagina, momenti di precedenti edizioni della manifestazione; nella successiva un climber durante un'arrampicata In this page, moments of the previous editions of the event; on the following one, a climber exhibiting
MELLOBLOCCO is the rock climbing meeting in the most known and frequented natural settingin the world. It is held, as every year, from 2004, in Val Masino-Valtellina, in the province of Sondrio, during the first week of May. To celebrate its 10th birthday the MELLOBLOCCO becomes “10th MELLOBLOCCO10”. The project for the 10th anniversary of the meeting proposes a special edition, to make those who have always shown their appreciation towards this event remember the MELLOBLOCCO and to leave a sign in the history. The proposal aims at extending the duration of the MELLOBLOCCO, from 4 to 10 days, starting before, that is on 26th April 2013 and ending on 5th May 2013 as usual. It couldn't be different, considering the participants in the past editions and their requests. The idea of the organizers of MELLOBLOCCO 2013 is to make the event "horizontal", stressing the opportunities to be in contact with nature, rocks and also to give more occasions of aggregations, avouring "light" events and actions, in complete harmony with the location, and possibilities to try other types of climbing which find in this valley the ideal place (sport and trad climbing, vie multipitch, big wall). In the calendar of the 10 days of MELLOBLOCCO 2013 there are events linked to the mountain world organized around the Centro Polifunzinale della Montagna, the historical reference point of the organzation MELLOBLOCCO and in the receptive places along the valley with exhibitions, conferences, presentations, tastings, tests of technical materials, theatre, music, sports performances and much more. MELLOBLOCCO 2013 also carries some other novelties. A book on the history of Melloblocco is about to the published, it contains information and photos of the surroundings, the walls and numerous champions and the population of bouldering who 10 years ago elected Val Masino and the province of Sondrio the priviledge international destination known for rock climbing.
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Info
Tel.+39 0342-640004 www.melloblocco.it www.centrodellamontagna.it info@centrodellamontagna.it Per una guida sulle pareti della Val Masino For a guide on the walls of Val Masino www.stilealpino.it
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via Rodari 6, 22100 Como tel. 031 264042 www.ristorantesociale.it
Magic Lake
FOCUS
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Focus on è il titolo della sezione che Magic Lake ha deciso di dedicare alle nostre eccellenze imprenditoriali e non, capaci di migliorarsi continuamente e che si impegnano in prima persona, attraverso il proprio lavoro, nella promozione del nostro territorio nel mondo. Focus on is the title of the section that Magic Lake dedicated to the excellences, entrepreneurial and non, which are able to improve continuously and which, thanks to their work, are perso nally committed in the promotion of our territor y in the world.
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Baume & Mercier: Linea abbraccia design e versatilitĂ Baume & Mercier: Linea embraces design and versatility
Lake Resort 214 Bellagio Bellagio Lake Resort
protagonista a MasterChef 216 Cifa Cifa protagonist at MasterChef
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Chicco e Stroili Oro, insieme per Ai.Bi Chicco and Stroili Oro, together for Ai.Bi.
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Baume & Mercier: Linea abbraccia design e versatilità
Linea 10072, orologio acciaio, diamanti, quarzo, donna, cinturino intercambiabile
Linea 10072, steel, diamond, quartz watch, ladies, interchangeable strap
Sin dalla sua fondazione nel 1830, Baume & Mercier si è dedicata all’innovazione e all’eccellenza orologiera, guadagnandosi velocemente grande riconoscimento a livello internazionale come la Maison orologiera attraverso la quale celebrare i momenti speciali della vita. Al giorno d’oggi, Baume & Mercier rimane fedele al proprio credo di design, riuscendo nell’impresa di creare un lusso accessibile che racchiude in sé le qualità di forza e seduzione – sia fuori che dentro. La Maison ha abilmente tradotto la propria creatività e lungimiranza nei nuovi ed ultra-femminili modelli Linea. Baume & Mercier aveva compreso già in occasione della prima presentazione del modello Linea nel 1987 che questo orologio sarebbe stato destinato ad avere un ruolo di primo piano. Gli indici delle 12 ore incisi sulla lunetta degli orologi Linea diedero un’immagine immediatamente identificabile, la cui eredità è ancora presente al giorno d’oggi. Arricchito da molte meravigliose sorprese nel design e nella realizzazione, questo orologio così graziosamente curvo evoca una silhouette con la quale le donne si possono facilmente identificare. Inoltre, Linea è una delle collezioni più versatili grazie ai cinturini intercambiabili - il sistema di facilissimo utilizzo con una gamma di colori costantemente aggiornata e la scelta tra pelle e satin che rende il Linea uno degli orologi più piacevoli da indossare in tutte le occasioni. Per coloro che amano il metallo, viene offerto anche un cinturino intercambiabile in acciaio inossidabile, integrato con la cassa, con finitura satinata e lucida. Così come le donne con il loro spirito creativo il Linea, in tutte le sue dimensioni e nelle versioni con diamanti incastonati, è in grado di rappresentare una vasta gamma di personalità. Può essere giocoso o seducente, elegante o dimesso, serio o stravagante, ma è sempre senza tempo.
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Baume & Mercier: Linea embraces design and versatility
Linea 10073, orologio bicolore, automatico, donna, cinturino intercambiabile
Linea 10073, Two-tone, automatic watch, ladies, interchangeable strap
Since its foundation in 1830, Baume & Mercier is devoted to innovation and excellence in clock making, getting great recognitions at international level as the clock making maison for the celebration of special moments in life. Today, Baume & Mercier is faithful to its design concept creating an accessible luxury which contains in itself all the qualities of strength and seduction – both inside and outside. La Maison cleverly translated its creativity and foresight in the new and very feminine models Linea. On the occasion of the first presentation of the models Linea in 1987 Baume & Mercier already understood that this watch was supposed to have an leading role. The indexes of the 12 hours engraved on the bezel of the watches Linea gave an image that was immediately identifiable, whose inheritance is still felt nowadays. Enriched by many marvelous surprises in the design and in the realization, this attractive curved watch evokes a silhouette in which women can easily identify. Moreover, Linea is one of the most versatile collections thanks to the interchangeable watch straps – the system is of easy use with a color range that is always updated and the choice between leather and satin make Linea one of the most pleasant watch to wear in all the occasions. Those who love metal can also have an interchangeable watch strap in stainless steel, integrated with the box, with a glazed and shiny finish. As women with their creative spirit, also Linea in all its dimensions and in the versions with set diamonds, can represent a vast range of personalities. It can be playful or seductive, elegant or sporty, serious or eccentric, but always timeless.
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Magic Lake
BELLAGIO LAKE RESORT
Dove prima sorgeva una fabbrica di reti metalliche oggi è nato un unico ed esclusivo resort. L’ultimo grande progetto firmato Nessi & Majocchi, elegante ed ecosostenibile, che ha riqualificato un’area abbandonata nel comune di Lezzeno, a pochi minuti da Bellagio. L’ex fabbricato è stato demolito e al suo posto è stato costruito il Bellagio Lake Resort, composto di unità mono e plurifamiliari, disposte in tre differenti Lotti, oltre alla Darsena, tutti direttamente ai bordi del lago. Il suggestivo intervento è dotato di una piscina a sfioro fronte lago inserita in un giardino a lato delle abitazioni tutte affacciate al lago. Il resort gode direttamente di una spiaggia di ben 180 mt, un’opportunità molto rara, per non dire unica, sul lago di Como. Nello specchio di lago antistante il resort verrà inoltre realizzato un porto galleggiante e fisso per l’ormeggio di imbarcazioni. La composizione architettonica degli edifici consente, da tutti gli ambienti, di godere del particolare ed esclusivo panorama offerto dalle montagne e dall’ampio specchio d’acqua
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che si affaccia in una delle più esclusive zone del Lago di Como. Il panorama infatti su cui si affaccia Lezzeno è caratterizzato da una vista a ventaglio su una delle zone più suggestive del Lario. Di fronte infatti si trovano l’Isola Comacina, gli uliveti di Lenno, la Punta di Balbianello, lo scenario dell’alto lago con le sue montagne e più ad est la splendida punta di Bellagio. Particolare attenzione è stata dedicata agli aspetti tipologici del resort, che si ispira alla tradizione locale, attraverso la realizzazione di elementi semplici e rigorosi insieme ad uno studio delle sistemazioni esterne rigorosamente a verde. Gli appartamenti sono tutti dotati di cucine Poliform – linea Varenna. L’intervento tiene conto della sostenibilità nei materiali impiegati e nell’economicità da parte del futuro risparmio in termini di fabbisogno energetico. Infatti il sistema di riscaldamento e la produzione dell’acqua calda sanitaria saranno realizzati utilizzando pompe di calore che utilizzano l’acqua del lago. Viene quindi escluso l’uso di combustibili per il riscaldamento e raffrescamento.
A unique and e xclusive resor t was born today in the place where it was a fac tor y of metallic nets. The newest great projec t by Nessi & Majocchi, elegant and environmentally friendly, redeveloped an abandoned area in the town of Le zzeno, just few minutes away from Bellagio. The former buil ding was demolished and it was built Bellagio Lake Resor t, made of single and multiple units, divided into three dif ferent lots, besides the dock , entirely located direc tly on the lake front. The suggestive projec t is also charac terized by a swim ming pool in the garden in front of the lake on the side of the residences, all facing the lake. The resor t enjoys a beach of 180 meters, ver y rare and almost unique to be on Lake Como. On the lake in front of the resor t it will be a f ixed f loating harbor to moor boats. The architec tural composition of the buil dings allows you to enjoy some par ticular and e xclusive views of the mountains and of the lake from all sides in one of the
most e xclusive areas of Lake Como. Ac tually the panorama of Le z zeno is charac terized by a wide view on a suggestive par t of Lake Como. In front there are the Comacina Island, the oli ve trees of Lenno, the Villa del Balbianello, the scener y of the nor thern par t of the lake with its mountains and eastern the beautiful peak of Bellagio. A strong at tention is dedicated to peculiar aspec ts of the resor t, inspired by the local tradition thank s to the realization of simple and rigorous elements to gether with the study of e x ternal par ts entirely green. The apar tments are equipped with kitchens by Poliform – linea Varenna. The inter vention is suppor ted by the sustainabilit y of the materials used and by the ine xpensiveness of the future energy consumption. In fac t the heating system and the produc tion of sanitar y warm water will be made using heat pumps of water coming from the lake. For the heating and the cooling systems no fuels will be used.
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CIFA PROTAGONISTA A MASTERCHEF
Un nuovo traguardo è stato raggiunto da CIFA, azienda comasca, con sede a Lomazzo, da più di 30 anni leader nel settore delle forniture alberghiere: è stata scelta come fornitore ufficiale del programma televisivo MasterChef. Le porcellane Royale e Dudson, quest’ultima distribuita da CIFA in esclusiva per l’Italia, dopo essere approdate in altri programmi televisivi, hanno fatto capolino nelle cucine del talent show culinario più conosciuto al mondo. «Essere stati scelti per un programma come MasterChef è stato per noi motivo d’orgoglio», racconta a “Italia a Tavola” Angelo Fanfarillo, vicepresidente. «Il successo è stato grande. Abbiamo avuto importanti ritorni, soprattutto a livello di immagine. Grazie a MasterChef abbiamo consolidato il prestigio del nostro marchio e dei marchi a noi collegati». CIFA rappresenta un’eccellenza comasca capace di crescere e vincere sempre nuove sfide. I numeri di CIFA, che dispone di un team di ben 60 collaboratori, sono un chiaro segnale di questo successo: nel 2012 i clienti sono stati 2.200, con 9mila referenze movimentate. Un’ampia struttura di 6mila mq, di cui 1.300 dedicati all’esposizione, gli permette di gestire più di 150 ordini giornalieri, 1.800 clienti attivi e 12mila articoli con consegne in tempi brevi sia in Italia che all’estero.
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CIFA PROTAGONIST AT MASTERCHEF
A new goal has been achieved by CIFA, the company from Como, with its headquarters in Lomazzo, for more than 30 years is the leader of hotel supplies: it was selected as official supplier of the TV program MasterChef. Actually, the porcelains Royale and Dudson, the last one distributed as an exclusive in Italy, after having reached at other TV show, they also reached the kitchen of the most famous talent show in the world. «Being selected for a program such as MasterChef is something that make us proud», tells Angelo Fanfarillo, vicepresident of Cifa. We had a great success. We reached important results, above all for our promotion. Thanks to MasterChef we consolidated the prestige of our brand and of the brands we are linked to».CIFA represents an excellence in Como, it is able to grow and to win always new challenges. The numbers of Cifa, with a team of 60 persons, are a clear sign of this success: in 2012 the customers were 2.200, with 9.000 references. A wide structure of 6.000 square meters, of which 1.300 dedicated to the showroom, let Cifa handle more than 150 orders every day, 1.800 active customers and 12.000 items with fast deliveries in Italy and abroad.
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Chicco e Stroili Oro, insieme per Ai.Bi
Dal sodalizio con Stroili Oro nascono preziosi charm a sostegno del progetto di charity avviato da Chicco con Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini. Per San Valentino, primo appuntamento dell’anno, Stroili Oro ha trasformato in un gioiello prezioso l’idea stessa di felicità in occasione della festa degli innamorati: il Chicco di Felicità è diventato un luminoso cuore in argento lavorato con il celebre ‘motivo lace’, caratteristica inconfondibile dei gioielli della maison, ed è abbinato ad un bracciale elastico e regolabile. Chicco e Stroili Oro si prendono per mano per attraversare l’anno con creazioni uniche che seguono lo stile della grande catena di gioiellerie italiana: il ‘motivo lace’ viene declinato in versioni esclusive con l’obiettivo di promuovere - in linea con la mission Stroili Oro - un approccio innovativo alla gioielleria che diventa un piacere accessibile e quotidiano per celebrare così le principali festività dedicate all’amore e all’affetto familiare. Il forte impegno di entrambe le realtà ha guidato la collaborazione e la creazione di un sistema vincente di solidarietà: Stroili Oro ha supportato Chicco curando il design dei gioielli, producendoli e contribuendo attivamente alla vendita attraverso la sua capillare rete di gioiellerie. La partnership, che vede insieme due importanti realtà del made in Italy, contribuirà concretamente alla crescita del progetto “Chicchi di Felicità per bimbi speciali”, nato nel 2010, nel segno dell’impegno comune a fare del bene.
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Chicco and Stroili Oro, together for Ai.Bi
From the collaboration with Stroili Oro were born precious jewels to support the charity project started by Chicco with Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini (Association Friends of Children). For Valentine's Day , first appointment of the year, on the occasion of the lovers'day! Stroili Oro transformed the idea of happiness in a precious jewel: Chicco di Felicità became a silver bright heart characterized by the famous 'lace decoration', unmistakable sign of the jewels of the maison, combined with an adjustable elastic bracelet. Chicco and Stroili Oro are working together this year to leave a sign with unique collections that follow the style of the big Italian jewelry chain: the 'lace decoration' is declined in exclusive versions aiming at promoting - in line with the mission of Stroili Oro - an innovative approach towards jewelry that becomes a daily accessible pleasure to celebrate the days dedicated to lovers and family affection. The strong commitment of both of them supported the collaboration and the creation of a winning charity system: Stroili Oro helped Chicco with the design of the jewels, producing them and giving a contribution in the sale with its capillary net of jewelries. The partnership of these two important companies of the Made in Italy, will give a concrete contribution to the growth of the project “Chicchi di Felicità per bimbi speciali”, born in 2010, in the sign of a common commitment for charity.
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PEOPLE
ORAZIO SALA
"Un nòster AMÍIS" foto Archivio Famiglia Comasca
«Era un uomo buono, sorridente e sempre disponibile». Così la Famiglia Comasca ricorda Orazio Sala, la "Treccani" del dialetto comasco scomparso, qualche settimana fa. «Con lui perdiamo, oltre ad un amico, anche un riferimento per le nostre radici linguistiche. Ogni volta che un dubbio si insinuava nella nostra mente, bastava chiedere ad Orazio: "Dove si mette l’accento? Come si dice in dialetto"?». Orazio Sala, nato e cresciuto nel quartiere del “Rungiùn”, dal 1979 entra a far parte della Famiglia Comasca e della sezione dialetto dell’associazione. Tanti lo ricorderanno recitare ne "I Promessi Sposi" di Piero Collina e tanti troveranno nei propri scaffali i due vangeli tradotti in dialetto o il volume che racchiude motti e proverbi lariani. Il nostro territorio ha perso un importante punto di riferimento per il suo idioma, un uomo che non ha mai smesso di difenderlo e diffonderlo e che ci ha lasciato un importante bagaglio culturale che noi tutti dobbiamo custodire.
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"Un nòster AMÍIS" «He was a good man, he was always smaling and friendly». This is how the Famiglia Comasca describes Orazio Sala, the expert of the dialect spoken in the Como area who passed away few weeks ago. «We lost not just a friend, but also a reference point of the roots of our language. Every time we had a doubt on our dialect, we asked to Orazio "Where shall we put the accent? How do we say in dialect?"». Orazio Sala, born and raised in the district called “Rungiùn”, in 1979 he became a member of the Famiglia Comasca and of the dialect section of the association. Many people remember when he was playing in "The Betrothed" by Piero Collina and many people will find in their libraries two gospels translated into dialect or, the volume that collects mottos and proverbs from the area of Lake Como. Our territory lost an important reference point for its language, a man who never stopped defending and promoting our language and who left an important cultural heritage we have to preserve.
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La basilica del Crocifisso Basilica of the Crucifix
PGR
per grazia ricevuta foto Carlo Pozzoni
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Sopra, la "Galleria dei Miracoli"; nella pagina successiva, alcune immagini di ex voto
Above, the "Galleria dei Miracoli"; in the following page, some images of ex voto
By the grace of God “Adotta un ex voto”, una delle tante attività promosse negli anni dalla Famiglia Comasca, è certamente fra le iniziative che hanno maggiormente arricchito e migliorato il patrimonio culturale della città di Como. Questo progetto, nato nel 1999, per l’esattezza il 25 settembre, prevedeva il restauro delle 365 tavolette devozionali custodite nella “Galleria dei Miracoli” della Basilica del Crocifisso. Accanto al santuario, infatti, in un ambulacro sono raccolti numerosi ex voto, alcuni antichissimi e di notevole pregio artistico, altri provenienti da Paesi lontani, tutti a testimonianza della devozione cristiana al Santissimo Crocifisso. Attraverso l’adozione degli ex voto da parte di privati cittadini, italiani e svizzeri, la Famiglia Comasca ha potuto sostenere le spese del restauro affidato agli studenti dall’Accademia di belle arti “Aldo Galli”. L’operazione che ha riportato alla luce una delle testimonianze più rilevanti di arte sacra della nostra città, ha visto il suo inizio nel 2000 e il suo termine nel 2003. Nel novembre del 2004 è poi avvenuta l’inaugurazione ufficiale alla presenza di numerose autorità. «Questa iniziativa – ci spiega Piercesare Bordoli – è stata da noi vissuta con molto amore e passione, sia per la sua rilevanza culturale ed artistica, sia per il coinvolgimento di molte persone che si sono dimostrate sensibili a questo argomento». “Il Corridoio dei miracoli” è così tornato a splendere. Un altro dono che la Famiglia Comasca ha saputo sapientemente confezionare e consegnare a Como con l’aiuto di tanti cittadini, ma soprattutto grazie alla forza e alla tenacia che da sempre contraddistinguono l’operato dell’associazione.
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“Adopt an ex voto”, one of the different activities promoted during the years by Famiglia Comasca, is for sure among the initiatives that mainly enriched and improved the cultural heritage of the city of Como. This project, born on 25th September 1999, included the restoration of 365 devotional boards kept in the “Gallery of Miracles” of the Basilica of the Crucifix. Close to the Sanctuary, in fact, there are numerous ex voto kept in an ambulacrum, some are very ancient and of great artistic value, some others come from far off countries, all testify the Christian devotion towards the Holy Crucifix. Adopting the ex voto, the Italian and Swiss private citizens could help Famiglia Comasca in covering the costs of the restoration carried out by the students of the Fine Art Academy “Aldo Galli”. The operation brought to light one of the most relevant proof of sacred art in our city, it started in 2000 and it ended in 2003. In November 2004 it took place the official inauguration with many authorities. «We lived this initiative – explains Piercesare Bordoli – with love and passion, both for the cultural and artistic importance and for the involvement of many people who showed their interest in this argument». “Il Corridoio dei miracoli” (The corridor of miracles) came back to light. Another gift that Famiglia Comasca prepared and gave to Como with the help of many citizens, but above all thanks to the strength and the tenacity which have always characterized the work of the association.
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SPORT
Amici di Como a sostegno dei giovani e dello sport con la "PALLACANESTRO CANTU'" foto Pallacanestro Cantù
I giovani atleti del minibasket Cantù
Il Progetto Giovani Cantù, che l’associazione Amici di Como sostiene da quattro anni, è una realtà in continua crescita. Per la stagione 20122013 conta oltre 20 società divise tra le province di Como e Monza e Brianza, oltre ad una rappresentanza delle province di Milano, Varese, Lecco e due società piemontesi, con il coinvolgimento di circa 3000 ragazzi. A Cantù militano cinque squadre di eccellenza come Pallacanestro Cantù, una élite come Team Abc, altre tre Provinciali del Team Abc per un totale di 9 squadre. Il Progetto Giovani Cantù include anche un nutrito centro di minibasket che può contare su oltre 150 bambini e bambine di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Gran parte del merito del
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The young players
Progetto Giovani Cantù è sicuramente da attribuire ad Antonio Munafò che, oltre ad esserne il responsabile, è anche l'anima e il fondatore di questo sodalizio che cinque anni fa ha ridato vigore al vivaio bianco- blu. Al suo fianco quest’anno troviamo anche un dirigente del calibro di Alessandro Corrado, per tanti anni proprietario e poi Presidente della Pallacanestro Cantù. Responsabile e riferimento tecnico del PGC è Gianni Lambruschi, ex allenatore di Serie A femminile e anche della nazionale femminile. Il simbolo del Progetto Giovani Cantù ed esempio per le giovani leve è Abass Awudu, cresciuto nel settore giovanile canturino, che oggi è parte integrante del roster della Serie A.
Gli atleti del Progetto Giovani Cantù
The Progetto Giovani Cantù (Youth Project Cantù), supported by the association Amici di Como for 4 years, is a growing reality. For the season 2012-2013 it has more than 20 clubs distributed in the provinces of Como and Monza e Brianza, in addition to a representation of the provinces of Milan, Varese, Lecco and two clubs in Piedmont, with a total of 3000 players. In Cantù there are five excellence teams as Pallacanestro Cantù, one elite as Team Abc, other three Provincial of the Team Abc for a total of 9 teams. The Progetto Giovani Cantù also includes a large basket for kids center of about 150 boys and girls from 6 to 11 years old. Antonio Munafò played an important role in the
The players of Progetto Giovani
creation of the Progetto Giovani Cantù, he is in charge of the project and he is the soul and the founder reinforcing the white-blue breeding ground. With him we also find a manager such as Alessandro Corrado, for many years he was the owner and then the President of Pallacanestro Cantù. In charge of PGC also as a technical manager is Gianni Lambruschi, former coach of an Italian 1st division of women basketball team and of the Italian women basketball team. The symbol of the Progetto Giovani Cantù and example for young players is Abass Awudu, raised in the youth sector of Cantù and now in the roster as a player in the 1st team of Cantù.
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SPORT
Amici di Como a sostegno dei giovani e dello sport con il "CALCIO COMO" foto Francesco Corbetta
Quando si parla di Calcio Como, immancabilmente i primi ricordi che passano per la mente riguardano i gloriosi campionati in serie A degli anni ’80. Stagioni disputate alla grande in cui i riflettori erano puntati su campioni del calibro di Borgonovo (scudetto e Coppa dei Campioni con il Milan) e Fusi (Scudetto e Coppa UEFA con il Napoli). Ma anche di tanti altri giocatori cresciuti nel settore giovanile che hanno fatto grande il Como e contribuito a rendere trionfante il calcio italiano nel mondo. Impossibile stilare un elenco. Troppo lungo. Da sempre il settore giovanile del Como è stato considerato uno dei migliori a livello nazionale. E come non associare questo successo a Mino Favini, per anni responsabile di tutto il movimento giovanile della società di viale Sinigaglia? Talent scout di qualità tecnica ed umana è il riferimento dal quale il Calcio Como quest’anno è ripar-
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tito per la ricostruzione dopo un lungo periodo di vuoto. Sono le persone che fanno grandi le cose. Per questo motivo la nuova dirigenza ha pensato di affidare questa ricostruzione a due persone che in passato hanno avuto lo stesso compito: Roberto Galia e Silvano Fontolan. Dalla loro esperienza, tra l’altro, sono nati gli ultimi campioncini che attualmente militano in formazioni importanti, come ad esempio Parolo (Parma), Santacroce (Napoli) e Ferrario (Lecce). Con la speranza e la convinzione che questo possa essere di buon auspicio per avere un settore di livello, per valorizzare tanti giovani e per rivedere il Como grande come una volta. Amici di Como coltiva questa speranza con il proprio sostegno perché anche il settore giovanile del Calcio Como è un patrimonio che arricchisce di valore e di orgoglio la città di Como e tutto il territorio Lariano.
Nella pagina precedente e in questa immagini della squadra "Berretti" del Calcio Como In the previous page and this one, images of "Berretti" team of Calcio Como
When you speak of Calcio Como, the memories go back to the glorious championships in the Italian "serie A" of the '80ies. Seasons played at the top, the attention was captured by champions such as Borgonovo (Championship and Champion Cup with Milan) and Fusi (Championship and UEFA Cup with Napoli). But also of some other players raised in the youth sector who made Como important and who gave a contribution to the Italian soccer in the world. Impossible to quote all of them. Since ever the youth sector of Como has always been considered one of the best at national level. This success is associated with the success of Mino Favini, responsible of the youth sector of the club of viale Sinigaglia. Talent scout with technical and human qualities, he is the reference from who Calcio Como started this
year to rebuild a new era after a time of nothingness. People can make great things. For this reason, the new management decided to give this commitment to two persons who had the same role in the past: Roberto Galia and Silvano Fontolan. From their experience, furthermore, the youngest champions who now are playing for important teams were born, for example Parolo (Parma), Santacroce (Napoli) and Ferrario (Lecce). With the hope and the certainty that it could be a good start to have an high level sector, to give value to many young players and to see Como playing like it did in the past. Amici di Como has this hope and supports the club because also the youth sector of Calcio Como is an heritage for the city of Como and for the territory of Lake Como.
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ARTE
LUIGI CORBETTA
FOTOALCHIMIE di Stefania De Giorgi foto Archivio Luigi Corbetta
Come è nata la passione per la fotografia? «La mia passione è nata negli anni ’70, quando ho cominciato a lavorare nella ditta Brunner & C. che si occupava di pubblicità e cartoline illustrate. Nell’azienda ho avuto modo di cogliere e di apprendere diverse alchimie che proprio in quegli anni stavano scomparendo, lastre, riproduttori in legno, sviluppi manuali in bacinella, inoltre ho potuto vedere la tecnica di realizzazione delle ultime cartoline dipinte a mano. Da quelle esperienze ho avuto tutti gli insegnamenti e credo che nessuna scuola avrebbe potuto darmi tanto. Sono cominciate, così le mie sperimentazioni con la grande passione che era nata in me. Ho sempre spaziato con varie ricerche in diverse direzioni e con tecniche fotografiche differenti. Le mie opere nascono da uno studio e da una progettazione capillare, il prodotto che voglio ottenere deve essere già chiaro nella mia mente prima di effettuare lo scatto. In alcune tecniche che utilizzo, come il frottage, l’intervallo che intercorre fra l’uscita dell’immagine e il completamento è di pochissimi minuti, perciò
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per il compimento della fotografia, questo tempo deve essere calcolato in partenza. Per ottenere determinati effetti con la tecnica del trasferimento di emulsione, mi avvalgo di supporti pittorici come la carta cotone». Hai eseguito numerosi lavori intervenendo sulle polaroid, restituendo risultati altamente pittorici quali sono le potenzialità della polaroid e quando la fotografia diventa arte? «La Polaroid nasce come strumento che, con facilità dava la possibilità di vedere immediatamente il risultato di uno scatto fotografico e quando si diffuse sul mercato era qualcosa di rivoluzionario e di avveniristico. Ho sempre avuto molto interesse ad intervenire con ritocchi e manipolazioni durante il procedimento di sviluppo. Con le polaroid utilizzo anche strumenti rudimentali coi quali si può dare vita a concetti visivi innovativi e originali completamente diversi da interventi chimici o elettronici. Il concetto di arte è talmente vasto che può essere espresso in ogni campo, la fotografia talvolta è solo un mezzo per fare ricerca e per creare qualcosa di
Sopra, un'immagine realizzata con la tecnica del fotofinish; sotto, due immagini realizzate su pellicola Polaroid con la tecnica del frottage
unico irripetibile. Le pellicole della polaroid non vengono più prodotte e sono state sostituite da un nuovo articolo simile, ma con caratteristiche completamente diverse sul quale ho indirizzato la mia sperimentazione. Mi avvalgo, per queste ultime alchimie, del banco ottico e di recenti tecniche di trasferimento». Quali sono soggetti ritieni siano più interessanti e preferisci rappresentare? «La ricerca del soggetto è molto importante. Per ciascuna tecnica o per un supporto particolare, può essere più adatto un determinato soggetto anzi che un altro. Sono questi, elementi che fanno parte delle operazioni che precedono il compimento dell’opera, e come dicevo lo scatto è la parte irrilevante della costruzione di un lavoro. Io ho sempre preferito rappresentare figure umane, purtroppo negli ultimi anni a causa delle restrizioni dovute alla legge sulla privacy effettuare opere di street fotografy diventa sempre più complesso, almeno che non ci si accordasse con il soggetto ma il risultato perderebbe di istantaneità e di freschezza».
Above, an image made with the photofinish; below, two images made on Polaroid film with the frottage technique
L’avvento del digitale ha modificato radicalmente il modo di fotografare. Secondo te quali sono i limiti e quali invece le possibilità che il digitale può aprire ne modo di fare arte attraverso la fotografia? «Il digitale ha stravolto completamente il modo di fare fotografia, sia per il numero di scatti, che talvolta vengono fatti senza una riflessione ponderata, che per l’altissima definizione delle immagini, elementi questi, che possono essere utili solo per uno scatto documentativo. Ritengo che col digitale si sia perso molto, dal punto di vista creativo e artistico. Per le mie realizzazioni, io utilizzo solo l’analogico con il quale riesco a dare ad un’immagine un aspetto pittorico e non esclusivamente fotografico. Doppie esposizioni, fotofinish, retinature sono tecniche possibili solo con un procedimento analogico. In alcune mie opere, dopo un accurato vaglio del supporto, procedo con la stesura dell’emulsione liquida a mano in camera oscura per ottenere creazioni con cariche espressive che col digitale non sarebbero possibili».
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Sopra, un'immagine realizzata su pellicola Polaroid con la tecnica del frottage
Above, an image made with Polaroid film with the frottage technique
Fotoalchimie How did you develop your passion for photography? ÂŤMy passion was born in the '70ies, when I started working in the company Brunner & C. which worked in the sector of advertisement and illustrated cards. In this company I got the chance to learn different alchemies that in those years were disappearing, plates, wood reproducers, hand development in basin, moreover I could see the technic od developing the last cards painted by hand. From those experiences I got all the training that no school could ever give me. I started my experiments with the great passion it was born in me. I always made many researches in different directions and with different photographic techniques. My works were born from a study and from a capillary project, the product I want to get needs to be already clear in my mind before the shot. In some technique I use, for example the frottage, the interval between the image exit and the completion is of few minutes, so for the photography
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this time has to be calculated in advance. To get certain effects with the technic of the emulsion transfer, I use some painting supports, such as the paper cottonÂť. You did many intervention works on the Polaroid, the results were highly pictorial, what are the potentials of the Polaroid and when photography becomes art? ÂŤPolaroid was born as an instrument that easily gave the opportunity to immediately see the result of a photographic shot and when it became popular on the market it was something revolutionary and innovative. I was always interested in making interventions of retouching and changing during the development. With the Polaroid I also use rudimentary instruments with which I can give life to innovative and original visual concepts, totally different from chemical or electronic interventions. The concept of art is so wide that it can be expressed in every field, sometimes
In questa pagina, immagini realizzate con la tecnica "stesura di emulsione ai sali d'argento"
photography is just a mean to research and create something unique. The Polaroid films are no longer produced and have been replaced by a new product that is similar, but with completely different characteristics on which I oriented my experimentations. For these alchemies, I use the optical work bench and recent transfer techniques». What are the most interesting subjects you like to represent? «The research of the subject is very important. For every technic or for a particular support, it is better to use a determined subject instead of another. These elements are part of the operations which anticipate the work and as I was saying, the shot is the irrelevant part of the creation of a work. I always liked to represent persons, unfortunately in the last few years due to the privacy restrictions, street photography is becoming more difficult, unless you have the permission from the person involved, but in this case the result will loose its immediacy and freshness».
On this page, images made with the technique "emulsion layer with silver salts"
The introduction of the digital radically changed the way to take pictures. In your opinion what are the limits and what are the possibilities that the digital can give in making art with photography? «The digital totally changed the way of making photography, both for the number of shots, that sometimes are made without a pondered evaluation and for the high definition of the photos, these elements can be useful just for a documentary shoot. I believe that with the digital we lost a lot, from the creative and from the artistic point of view. For my works, I just use the analogic to give a pictorical aspect and not just a photographic aspect to the picture. Dual exposures, fotofinish, reticulation are technics that can be used only with an analogic process. In some of my works, after a detailed evaluation of the support, I continue laying the liquid emulsion by hand in the darkroom to get creations with expressive charges that with the digital couldn't be possible».
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ARTE
BRUNO BORDOLI
EMOZIONI nell'ARTE di Stefania De Giorgi foto Archivio B. Bordoli, S. De Giorgi
Bruno Bordoli è nato nel 1943 a Porlezza e si è dedicato per lungo tempo allo studio della storia dell’arte, acquisendo conoscenza e coscienza della tradizione visiva propria della cultura europea. Nel 1965 comincia la sua ricerca pittorica da autodidatta e, per scelta, estraneo ad ogni tipo di accademismo o di corrente. Espone assiduamente le sue opere in mostre personali e collettive a partire dal 1967. Nel corso degli anni realizza un rilevante corpus di lavori con i quali commenta visivamente opere letterarie. Dal 2010 ha in corso l’interpretazione pittorica dei libri della Bibbia – Antico Testamento. Dai suoi dipinti si percepisce una ricerca compositiva ed una rappresentazione introspettiva. Ci sono grandi maestri del passato che hanno influenzato la sua arte? «Bosh, Brugel, Goya, Munch, Ensor sono senza dubbio i miei punti di riferimento. Di essi ho sempre cercato di cogliere l’essenza della loro arte. Di questi maestri ho cercato di rielaborare soprattutto gli stati
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d’animo, senza mai cercare di imitarli. Il mio modo di esprimere l’arte si sviluppa con i presupposti legati all’emozione, ma nel contempo mi piace intridere le opere di tutto ciò che è legato alle nostre radici interpretate a livello di interiorità e vorrei che rimanessero sempre vive in noi». Quale influenza può avere avuto la configurazione geografica dei monti e delle acque del lago nel meraviglioso luogo in cui vive? «Del lago e delle montagne colgo il lato più melanconico e ne sento tutta l’inquietudine. L’acqua la sera diviene nera e se ne percepiscono gli abissi e tutta la profondità che porta il mistero, l’inesplorato, che ti lascia immaginare l’esistenza di fantastici mostri terrificanti. Le montagne per me hanno una doppia valenza: una di catino protettivo, grembo materno che offre tranquillità e sicurezza, ma nello stesso tempo diventano ostili in quanto chiudono e non puoi sapere cosa celano al di là di esse. Nelle mie opere questi elementi sono spesso
Alcune opere dell'artista presenti come sottofondo. Solo in un periodo della mia produzione, un po’ più figurativa, erano più riconoscibili. Inoltre, in alcuni momenti si possono osservare tramonti meravigliosi con un’affascinante luce lunghissima molto dechirichiana. Questo elemento ricorre spesso nei miei lavori». Da quali presupposti parte la realizzazione di una sua opera e come è stata l’evoluzione dei soggetti nel corso degli anni? «Agisco sempre con la ragione, i miei quadri non nascono di getto, ma con un progetto preciso, non c’è nulla di estemporaneo. Io fisso le idee con schizzi e con parole e appongo modifiche nel corso dei giorni fino a quando non ritengo sia giunto il momento di realizzarlo. Non ritorno mai su un dipinto compiuto. Le immagini delle mie pitture hanno la caratteristica di essere instabili e precarie e ne traspare l’inquietudine, compare sempre un elemento non finito. Allo stesso modo anch’io mi reputo precario in questo mondo, l’evoluzione delle mie opere è in-
Some works of the artist trinseca nei soggetti eseguiti in momenti della vita diversi, con un’età con un’esperienza e una precarietà che muta nel corso degli anni». Nelle sue opere sono ricorrenti alcune reinterpretazioni di immagini sacre. Come nasce la scelta di questo soggetto? «L’aspetto più interessante del sacro è il mistero, cioè quello che non può essere spiegato scientificamente. La nostra radice pittorica si basa fondamentalmente sul tema religioso. Io traduco le mie emozioni in forme e colori senza che i miei soggetti abbiano un carattere celebrativo o didascalico, per cui i miei Cristi non sarebbero adatti ad essere esposti in luoghi di culto, in quanto sono espressionisti. La definisco una rappresentazione espressionista perché tende a far rivivere i momenti drammatici della crocifissione ed è esplicita la mia volontà di volere esprimere il dolore e la crudezza che si contrappone alle figurazioni sacre che al contrario cercavano di celebrare l’essenza dell’estetica».
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L'atelier dell'artista a Porlezza
The atelier of the artist in Porlezza
EMOTIONS in the ART Bruno Bordoli was born in 1943 in Porlezza and he spent lot of time studying art history and improving his knowledge of the visual tradition linked to the European culture. During the years he developed a relevant number of works in which he used to visually comment literary works of art. From 2010 he is working on the pictorial interpretation of the books of the Bible - Old Testament. In his paintings you can feel a composition research and an introspective representation. What are the great artists of the past who influenced your art? «Bosh, Brugel, Goya, Munch, Ensor are certainly my reference points. I tried and captured and above all re-elaborated the climate avoiding imitations». What is the influence of the geographic configuration where you live, that is the mountains and the waters of Lake Como? «I capture the most melancholy aspect of the lake and of the mountains and I feel all the anxiety. In my works these elements are present as a background. Only in a period of my production, when it was more figurative, they could be recognized». What are the premises for the
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realization of one of your works of art and what was the evolution of the subjects during the years? «I always act using my reason, my paintings never come straight, I follow a precise project, nothing is extemporary. The subjects of my paintings are changeable and insecure and you can feel the anxiety, an element that is not finished. At the same time, I also feel insecure in this world». In your works of art it is common to find some reinterpretationa of sacred images. Why did youdecide to represent this subject? «The most interesting aspect of the sacred is the mistery, that is what it cannot be rationally explained. I translate my emotions in forms and colors without giving a celebratory or didactic meaning, so my representations of Jesus Christ could not be exhibited in a religiuos place, because they are expressionist. I define it an expressionist representation because it tends to represent the dramatic moments of the crucifixion and my explicit will is to express the pain and the bluntness opposed to the sacred representations, which on the contrary, try and celebrate the essence of aesthetics».
FOOD AND DRINK
CUCINA & CANTINA KITCHEN & CELLAR di Davide Lacchini, Erika Tritoni, Emanuele Riva foto Carlo Pozzoni
Davide Lacchini
Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Ricopre la carica di Food and Beverage Manager, Chef di cucina e consulente gastronomico presso l’Hotel Regina Olga e il ristorante Cenobio. Ha avuto esperienze lavorative presso il Ristorante “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como, Albergo AnticoSuisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro" Le ricette del lago di Como".
Erika Tritoni
Erika Tritoni nasce a Cantù nel 1976. Dopo il diploma intraprende la carriera di modella ed accompagnatrice turistica. Da sempre portata per le arti manuali, nel 2011 si avvicina al cake design per gioco e ne rimane affascinata. Comincia da autodidatta a comporre le prime torte decorate per poi seguire diversi corsi in Italia ed all’estero con insegnanti di fama internazionale come Peggy Porschen e Robert Haynes. Realizza torte personalizzate a tema di qualsiasi genere, dai cartoni animati, fashion, wedding cake e con applicazioni di fiori di zucchero. Potete visionare i suoi lavori sul sito internet www.classycakes.it
Emanuele Riva
Emanuele Riva, classe 1984, gestisce dal 2007 il locale di famiglia “La Cava dei Sapori” a Como. Nello stesso anno diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell'eccellenza”. In seguito partecipa ad altri concorsi e master (Gran Premio del Sagrantino, Scuola Concorsi, Master del Sangiovese). Nel 2009 è secondo al concorso “Miglior Sommelier di Lombardia”. Nell'ottobre 2010, a Perugia, è semifinalista al concorso Miglior Sommelier d'Italia. Nel 2011 conquista il titolo di miglior sommelier Ais della Lombardia.
Si ringrazia la direttrice Dott.ssa Isa Botta per la preziosa collaborazione e il centro di formazione professionale ENAIP Como
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WEHLENER SONNENUHR RIESLING SPATLESE 2010 - DR. LOOSEN GERMANIA
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INSALATISSIMA VELOCE CON MISTICANZE, ASPARAGI E CAPPESANTE AL FRUTTO DELLA PASSIONE.
BIG SALAD WITH DIFFERENT TYPES OF GREEN SALADS, ASPARAGUS AND SCALLOPS WITH PASSION FRUITS
Dose per 6 persone 300 g. di insalata mista misticanze, 200 g. di punte d’asparago lessate, 100 g. di indivia riccia, n. 12 pomodori datterino, n. 12 cappesante, n. 3 frutto della passione, 100 g. di piadina, 70 g. di olio di oliva extra vergine, sale rosa e pepe q.b.
To serve 6 300 g. of different types of green salads, 200 g. of boiled tops of asparagus, 100 g. of endive, n. 12 small tomatoes, n. 12 scallops, n. 3 passion fruits, 100 g. of piadina (flat unleavened bread), 70 g. of extra virgin olive oil, pink salt and pepper
PREPARAZIONE Disporre l’insalata a fantasia nei piatti e contornare con le punte d’asparagi precedentemente lessate, i pomodori datterino privi della pelle, guarnire con la piadina calda tagliata a quadretti, pulire accuratamente le cappesante salarle da entrambi i lati e spadellarle rosolandole bene fino a che diverranno croccanti, tagliarle a metà e disporle al centro dell’insalata, condire con il succo della passione emulsionato all’olio di oliva e sale e pepe q.b.
PREPARATION Put the salad in the dishes and the tops of asparagus previously boiled on the sides, then the small tomatoes without the skin, decorate with the warm piadina cut into small pieces, carefully clean the scallops and add salt on both sides, then cook them until they become crisp, cut them in half and put them in the middle of the salad, season with the juice of passion emulsified with olive oil, salt and pepper.
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A questa insalata, valorizzata da elementi come cappesante e asparagi, abbiniamo un signor Riesling, ricco di acidità. Di soli 7,5°, leggero e caratteristico della Mosella, questo vino è dotato di un tocco amabile che va a legarsi alla dolcezza del frutto della passione. Lunga persistenza abboccata come piace ai palati femminili, primi consumatori di questi vini e di questi piatti! Servire fresco. We combined this salad, characterized by elements such as scallops and asparagus with a refined Riesling, rich in acidity. Just 7,5°, light and typical from the area of Mosel, this wine has a sweet touch which is well combined with the passion fruit. Long persistence appreciated by women, actually they love these wines and these dishes! To serve cool.
RAVIOLI DI PESCE PERSICO IN SALSA AL LIMONE E PRIMULE IN FIORE
RAVIOLI OF PERCH FISH IN LEMON SAUCE AND PRIMROSES IN FLOWER
Ingredienti per 6 persone 2 piantine di primula, Per n.18 ravioli : 450 g. di pasta all’uovo, 300 g. di filetti di pesce persico, 1 scalogno, 10 g. di prezzemolo tritato, alcuni petali di primula, 1 tuorlo d’uovo, 1 fetta di pane toast, 1 bicchiere di vino bianco secco, 30 ml di brodo di pesce, sale e pepe q.b.
To serve 6 2 plants of primroses, for n.18 ravioli: 450 g. of egg noodles, 300 g. of fillets of perch fish, 1 shallot, 10 g. of minced parsley, some petals of primrose, 1 yolk of egg, 1 slice of toast, 1 glass of dry white wine, 30 ml of fish broth, salt and pepper
Per la pasta all’uovo: 450 g. di farina bianca, 4 uova intere, 1/2 cucchiaio di olio oliva, 1/2 cucchiaio di acqua. Lavorare il tutto con le dita e lasciare riposare l’impasto per almeno ½ ora in ambiente fresco. Per la salsa: succo di 2 limoni, 50 g.di brodo vegetale, 50 g. di burro, sale q.b. Portare ad ebollizione il succo di limone con il brodo, lasciare ridurre di 1/3, togliere dal fuoco ed emulsionare aggiungendo il burro poco alla volta, mantenere la salsa al tiepido ed in ultimo aggiungere la julienne di primule.
For the egg noodles: 450 g. of white flour, n 4 eggs, ½ spoon of olive oil, ½ spoon of water, work everything with the fingers and let it stand the mixture for at least 30 minutes in a fresh room. For the sauce: The juice of 2 lemons, 50 g. of vegetable broth, 50 g. of butter, salt Bring the lemon juice with the broth to ebullition, leave 1/3 to reduce, remove from the fire and emulsify adding the butter little by little, keep the sauce lukewarm and finally add the julienne of primroses.
PREPARAZIONE Per il ripieno dei ravioli, tritare lo scalogno, i petali di primula e imbiondire, aggiungere il persico tagliato a pezzetti lasciare rosolare, versare il vino bianco, il brodo di pesce e lasciare ridurre a fuoco vivace. Lasciare raffreddare e mixare il tutto aggiungendo il tuorlo, il prezzemolo ed una fetta di pan carré ammorbidita e strizzata in poco latte, il tutto servirà per il ripieno dei ravioli. Staccare i petali della primula e seccarli al microonde per circa due minuti, serviranno come guarnizione. Tirare la sfoglia e fare dei ravioli della grandezza desiderata, riempirli con il composto precedentemente preparato, cuocerli in acqua salata in ebollizione. In un sauté condire saltando i ravioli con la salsa al limone precedentemente preparata, aggiungendo i petali di primula ed una presa di prezzemolo tritato, amalgamare il tutto e servire.
PREPARATION For the stuffed ravioli, mince the shallot, the petals of primrose and brown, then add the perch fish cut into small parts and brown, pour the white wine, the fish broth and cook over a high heat. Leave it to cool and mix everything adding the yolk, the parsley and a slice of toast softened in the milk, it will all be used for stuffing of the ravioli. Remove the petals of the primrose and dry them in the microwave oven for about 2 minutes, you will use them as a garnish. Take the pastry and make some raviolis of the desired dimension, stuff them with the prepared mixture and then cook them in water with salt in ebullition. In a sauté season the ravioli with the previously prepared lemon sauce adding the petals of primrose and some minced parsley, mix everything and serve.
IL PENDIO VENETO BIANCO IGT 2008 VIGNAIOLI CONTRÀ SOARDA Il terreno vulcanico a Bassano del Grappa dona a questo vino grande sapidità e struttura. Un blend di uve Garganega e Vespaiolo, la prima a caratterizzare corpo, alcolicità e profumi di mandorla e fiori; il Vespaiolo invece, chiamato così per l’ attrazione che esercita su api e vespe, arricchirà il vino di acidità e persistenza aromatica. Il risultato è un calice equilibrato adatto a primi piatti a base di pesce di lago. 12°C. The volcanic soil of Bassano del Grappa gives a great richness and structure to this wine. A blend of Garganega and Vespaiolo grapes, the first characterized body, alcoholic strength and fragrance of almond and flowers; the Vespaiolo instead is called in this way because it comes from the Italian word "vespa" (wasp) because it attracts wasps and bees, it enriches the wine of acidity and aromatic persistence. The result is a balanced glass ideal for lake fish courses.12°C.
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TORTA DI PRIMAVERA
SPRING CAKE
Dose per una torta di diametro 20 cm 300 g. di farina 00 setacciata, 300 g. di burro, 300 g. di zucchero, 6 uova, buccia grattugiata di due limoni biologici, 16 g. di lievito in polvere, 1 pizzico di sale. Per lo sciroppo: 50 ml di succo di limone, 20 ml di acqua, 50 g. di zucchero. Per la crema al lampone: 125 g. di burro 250 g. di zucchero a velo 100 g. di passato di lamponi
Ingredients for a cake of a diameter of 20 cm 300 g. of 00 flour sift out, 300 g. of butter, 300 g. of sugar, 6 eggs, grated peel of two biological lemons, 16 g. of dry yeast, 1 pinch of salt. For the syrup: 50 ml of lemon juice, 20 ml of water, 50 g. of sugar For the raspberry cream: 125 g. of butter, 250 g. of superfine sugar, 100 g. of raspberry puree
PROCEDIMENTO Versare nella planetaria lo zucchero, la buccia di limone grattugiata finemente, il burro a pomata ed il sale. Azionare la frusta a foglia finchè il composto non avrà raddoppiato il volume diventando spumoso. Aggiungere un uovo alla volta alternando con due cucchiai di farina. Aggiungere la restante farina ed il lievito in polvere senza smontare il composto. Versare nella teglia imburrata ed infarinata e cuocere in forno statico a 170° per circa 50 minuti. Prima di sfornare controllare la cottura con uno stuzzicadenti nel centro della torta. Se estraendolo uscirà pulito la torta è cotta altrimenti prolungare la cottura per altri 10 minuti e ripetere la prova. Mentre la torta si raffredda preparare la farcitura montando il burro molto morbido e lo zucchero a velo per circa 10 minuti con una frusta elettrica. Aggiungere in tre volte la purea di lamponi facendo attenzione che la prima dose sia perfettamente incorporata alla crema di burro prima di incorporare la seconda. Tagliare la torta orizzontalmente ottenendo tre strati. Bagnare ogni strato con lo sciroppo ottenuto facendo bollire insieme per 5 minuti a fuoco lento il succo di limone, l’acqua e lo zucchero e fatto poi raffreddare. Se amate il liquore potete sostituire lo sciroppo con il limoncello. Assemblare la torta farcendo ogni strato con la crema ai lamponi.
PREPARATION Pour the sugar, the grated peel of two lemons, the butter and the salt in the bowl. Use the whip until the mixture has doubled its volume becoming foamy. Add one egg at time alternating with two spoons of flour. Add the remaining flour and the dry yeast keeping the mixture stiff. Pour it in the buttered and floured baking-pan and cook it in a static oven at 170° for about 50 minutes. Before taking out of the oven check with a toothpick the center of the cake. Should it comes out clean, the cake is cooked otherwise prolong the cooking for 10 minutes and repeat the test. While the cake cools, prepare the stuffing whip the very soft butter and the sugar for about 10 minutes with an electric whip. Add the puree of raspberries in three time watching out that the first dose is perfectly incorporated to the butter cream before adding the second dose. Cut the cake horizontally getting three layers. On every layer pour the syrup got boiling together for 5 minutes at a low heat the lemon juice, water and sugar and let it cool. If you like liqueur, you can replace the syrup with the limoncello. Assemble the cake stuffing every layer with the raspberry cream.
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TREGENDA VENDEMMIA TARDIVA DI UVE ALBANA 2010 – VILLA PAPIANO Questa Albana del Forlivese è vendemmiata “en tries” ovvero raccolta in più passaggi affinché le uve vengano colte al giusto livello di concentrazione zuccherina e di sposalizio con le muffe nobili. Ricca di mille profumi, con ricordi di zafferano, è apprezzabile per la sua bevibilità non stucchevole al palato, per questo è possibile accostarla anche a dessert molto zuccherati. 10° C. This Albana from the Forlí area is harvested "en tries" that is picked in more passages so that the grapes are picked at the right level of sugar concentration and of noble mold combination. Rich in thousands fragrances, with memories of saffron, it is known to avoid being filling in the palate, for this reason it can be well combined with desserts rich in sugar. 10° C.