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DIPENDENZA DAL GIOCO Design di comunicazione per la prevenzione Alex Alessi Caterina Lipari Giovanna Pinna Malvina Quartana
UniversitĂ della Repubblica di San Marino Corso di Laurea Magistrale in Design Anno Accademico 2014/2015 Corso Human Factor Docenti: Sebastiano Bagnara, Simone Pozzi
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RICERCA Viene definito contesto e varie ricerche che individuano le varie tipologie di gioco.
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IL FENOMENO Il gioco d’azzardo ha conosciuto un successo travolgente nel nostro paese, tra i primi al mondo per consumo di giochi. Si è passati da un fatturato di 24,8 miliardi di euro nel 2004 agli 88,5 miliardi del 2012. Solo nel 2013 vi è stato un leggero calo del fatturato, fermatosi a 84,7 miliardi, probabilmente per la dura crisi economica che sta attraversando il paese. Il 56,3% del fatturato viene dagli “apparecchi” (slot machine e vlt), ma è in significativa ascesa il gioco on line. È importante notare che al crescere del fatturato non è seguito un maggior introito per lo stato (sotto forma di tasse). Nel 2004, l’erario ha incassato dall’azzardo 7,3 miliardi di euro (pari al 29,4% del fatturato complessivo), mentre nel 2013 ha registrato un’entrata di 8,1 miliardi (pari al 9,5% del fatturato, nel 2013 era stato addirittura il 9%). Dunque, una cifra non indifferente per le finanze pubbliche, ma molto più bassa del giro d’affari attivato dal settore, con le sue pesanti ricadute sociali e sanitarie che comportano un notevole dispendio di risorse economiche per farvi fronte. Il Cnr stima in 17 milioni (42% delle persone residenti in Italia tra i 15 e i 64 anni) il numero di coloro che hanno giocato almeno una volta in un anno, in 2 milioni gli italiani a rischio minimo e in circa un milione i giocatori ad alto rischio (600-700mila) o già patologici (250-300mila).
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RICERCA CONTESTUALE NUMERI DA RECORD Secondo un dossier sul gioco d’azzardo del mensile Valori (febbraio 2013), nel 2012 il fatturato legale (raccolta) del gioco d’azzardo è stato di quasi 90 miliardi di euro, con una spesa pro capite, neonati compresi, di 1.450 euro. Si stima che in Italia circa l’80% della popolazione adulta partecipi saltuariamente a lotterie ed a scommesse, mentre il 13% degli italiani gioca alle lotterie ed alle slot machine quasi ogni settimana ed il 5% due o tre volte alla settimana. Il gioco d’azzardo è diventato la terza industria in Italia, con 5.000 aziende e 120.000 persone che vi lavorano. Si potrebbe pensare che gli introiti in tasse sui giochi siano per lo Stato una vera e propria panacea, ma non è così. Negli ultimi otto anni infatti, il fatturato da gioco d’azzardo è quadruplicato, mentre le entrate fiscali sono rimaste per lo più stabili, se non addirittura in leggera flessione. IL GIOCO, UNA DROGA SOTTOVALUTATA “Chiaro quindi che la legalizzazione del gioco díazzardo non è riuscita a contribuire al risanamento delle casse dello Stato.” invece riuscita a fare aumentare enormemente i casi di ludopatia o ´Gioco d’azzardo patologico (Gap), che colpiscono fasce sempre più estese della popolazione, con
11 punte di spicco soprattutto tra quelle più deboli e meno istruite. Sono sempre più numerosi i casi di persone, che non riescono più a staccarsi dal gioco e che arrivano a distruggere i rapporti familiari e di lavoro, perdendo tutti i loro averi e finendo spesso col diventare vittime di usurai. Sempre più spesso tra i malati di gioco d’azzardo si trovano persone anziane e giovani, anche minorenni sebbene ad essi il gioco sia vietato. I giovani rappresentano una categoria particolarmente a rischio di cadere nella ludopatia, poichè tendono a misurarsi con il mondo degli adulti per evadere dal proprio. L’opinione pubblica e i genitori soprattutto sembrano non essersi resi ancora conto di questo nuovo rischio, probabilmente perchè pensano che i maggiori pericoli di dipendenza possano derivare solo dal consumo di droghe, di alcolici e di tabacco. In realtà, siamo di fronte ad un tipo di dipendenza senza droga e nel giro di pochi anni l’aumento del gioco patologico tra i giovani ha assunto caratteristiche allarmanti. Nel 2000 i giovani che hanno dichiarato di giocare con una frequenza tra poche volte allanno e quasi ogni giorno sono stati il 39% degli studenti italiani, ma la percentuale è drasticamente salita nel 2009, raggiungendo il 51,6%. In generale sono i maschi ad essere più dediti al gioco; nell’indagine condotta, pur essendo i maggiorenni a giocare di più, tra i minorenni che giocano, quelli che hanno riferito di avere giocato denaro almeno una volta nell’ultimo anno sono il 55,5% maschi ed il 34,6% femmine.
12 SOMMERSI DAGLI SPOT Una delle cause che spingono verso la dipendenza da gioco sia i giovani, che gli adulti è la pubblicità dei giochi d’azzardo fatta ormai su quasi tutti i media. Si vedono spot e pubblicità di giochi ovunque: al cinema, in Tv, in internet sotto forma di banner e di link, sui giornali e nei cartelloni stradali, che sempre più spesso pubblicizzano i casinò on line gestiti da aziende private.
PIÚ PERDI, PIÚ GIOCHI Per conoscere meglio i comportamenti legati al gioco ed alle altre dipendenze degli italiani, nel biennio 2007-08 è stato condotto a livello nazionale lo studio Ipsad (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs), un’indagine statistica. In particolare per quanto riguarda il gioco sono state raccolte informazioni sull’abitudine a giocare denaro, sull’intensità della propensione al gioco, sul gioco d’azzardo patologico (Gap, o ludopatia), secondo la scala Canadian Problem Gambling Index Short Form. Da questa indagine è emerso che il giocatore una tantum è uomo, tra i 25 ed i 44 anni, con un livello di istruzione medio alto, vive da solo o con amici e ha un lavoro affermato (imprenditore dirigente, ecc). Giocano meno le casalinghe, i pensionati e le persone con figli oppure i commercianti e i liberi professionisti. Sostanzialmente è emerso che un livello socio-economico alto è maggiormente associato al gioco díazzardo. Perlopiù sono le persone con un basso livello economico ad essere più frequentemente giocatori problematici. Sono inoltre state riscontrate significative correlazioni tra il gioco d’azzardo ed il consumo di alcol, di fumo e/o di droghe. Inoltre il gioco è spesso associato a varie tipologie di comportamento aggressivo e talora alla pregressa perdita di denaro o di oggetti di valore.
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Un fenomeno diffuso è la rincorsa della perdita, cioè molti giocatori problematici tornano spesso a giocare per tentare di recuperare il denaro perso. Per quanto riguarda la diffusione dell’abitudine al gioco a livello nazionale, si gioca di più nel Sud Italia, soprattutto in Molise, Campania e Sicilia, mentre le regioni in cui si gioca meno sono risultate la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige. Tra i giochi, che vanno per la maggiore, le macchine elettroniche (slot machines) rappresentano quasi la metà del comparto dei giochi pubblici e sono seguite, come volume d’affari, dal superenalotto, dalle lotterie istantanee e telematiche, dalle scommesse sportive ed infine dal bingo.
IL GAP Già nel 1980 il “gioco d’azzardo patologico” è stato inserito dall’Apa (American Psychiatric Association) nel “Manuale statistico e diagnostico dei disturbi mentali” (Dsm lll), come una vera e propria malattia psichiatrica classificata tra i disturbi del controllo degli impulsi. Nel manuale successivo, il Dsm IV, per definire il giocatore patologico vengono proposti i seguenti criteri diagnostici, dei quali almeno 5 devono essere contemporaneamente presenti: 1 il soggetto è eccessivamente assorbito dal gioco díazzardo (è impegnato continuamente a rivivere le passate esperienze di gioco, a pianificare le future ed a procurarsi il denaro necessario); 2 deve giocare somme di denaro sempre maggiori per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato; 3 ha più volte tentato di ridurre o interrompere il gioco díazzardo senza successo; 4 É irrequieto o instabile, quando tenta di ridurre o interrompere il gioco; 5 gioca d’azzardo per sfuggire i problemi o
14 alleviare un umore disforico (stati dĂansia, di colpa, dĂimpotenza, di depressione); 6 mente ai propri familiari o al terapeuta, per minimizzare il proprio coinvolgimento nel gioco; 7 ha commesso azioni illegali come furto, frode, falsificazione, appropriazione indebita allo scopo di procurarsi il denaro necessario per giocare; 8 Ha messo a repentaglio o perso una relazione importante, il lavoro, la carriera o lo studio per il gioco; 9 Fa affidamento sugli altri per alleviare una situazione economica disperata causata dal gioco, senza peraltro essere in grado di restituire le somme ottenute in prestito. quasi sempre la molla, che spinge a giocare, per i giovani esso non è il fine ultimo del gioco, ma il mezzo per potere continuare a giocare.
15 TIPI DI GIOCO Slot machine Videopoker Giochi da casinÚ (roulette, giochi di carte, ecc.) Gratta e vinci, Nevada, Scopri il numero Scommesse sportive (su corse ippiche, partite di calcio, golf, biliardo) Speculazioni sui titoli di borsa Keno Lotterie Bingo Tombola TIPOLOGIE DI GIOCATORI D’AZZARDO Giocatore sociale: che sa governare gli impulsi distruttivi, usa il gioco come attivit‡ ricreativa e di socializzazione. Giocatore problematico: usa il gioco per sfuggire ai problemi. Giocatore patologico: a causa di problemi psichici gioca per distruggere inconsciamente se stesso e gli altri. Giocatore patologico impulsivo/dipendente: Ë mosso da impulsi irrefrenabili nell’attività di gioco.
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PROBLEM SETTING INFORMAZIONI DI CONTESTO Chi è il committente, dove si trova, che tipo di attività svolge, link e materiali per approfondire. Ser.T. Cesena, Servizio dipendenze patologiche ausl Cesena. Il Ser.T. si rivolge a: Persone con problemi di uso, abuso e dipendenza da sostanze stupefacenti illegali e legali (alcol e nicotina), gioco d’azzardo. Familiari o soggetti della rete socio-affettiva delle persone con problematiche di dipendenza patologica. Cittadini o enti che desiderano informazioni sulle droghe e sul Ser.T. Le Dipendenze Patologiche sono condizioni complesse di origine multifattoriale. L’offerta di servizi deve rispondere all’esigenza di presentare la giusta opportunità di cura al momento giusto. Per tale motivi i servizi coinvolti nell’offerta di prestazioni per la cura dei comportamenti d’abuso di sostanze e delle diverse forme di dipendenze patologiche, interagiscono sinergicamente in un unico sistema a rete. I soggetti che ne fanno parte, oltre al Ser.T., sono i servizi AUSL (Centro di Salute Mentale, Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura), le Comunità Terapeutiche Accreditate, i servizi sociali degli Enti Locali, le Associazioni dei Volontari. Le prestazioni sono fornite gratuitamente ai cittadini italiani e stranieri regolarmente iscritti al Servizio Sanitario Nazionale e residenti o domiciliati nel territorio dell’Azienda USL di Cesena. Agli stranieri irregolari (STP) vengono garantite le prestazioni essenziali (LEA).
17 BRIEF PROGETTUALE Cosa intendono realizzare? Quali servizi o prodotti o iniziative potrebbero essere interessanti per loro? Informare sul gioco d’azzardo, informare i giocatori già in itinere, oppure informare del rischio che si corre, comunicare senza criminalizzare(si può giocare ma con cautela e con un certo limite). Necessario 2 tipi di comunicazione: 1 informare la famiglia del giocatore riguardo ai problemi che corre, a livello cartaceo, quindi cosa può dare e offrire(gratuitamente) il Ser.T., servizio dipendenze patologiche, con questo tipo di comunicazione si ha la necessità di far conoscere il lavoro svolto dal Ser.T., cosa possono e devono fare i famigliari per contrastare e far cessare l’accanimento al gioco, come aiutare un giocatore, comunque tutto quello che riguarda l’esperienza che offre il Ser.T.. 2 Informare i frequentatori che giocare troppo può far sorgere patologie legate al gioco d’azzardo, quindi prevenire tutti coloro che svolgono o iniziano questo tipo di attività. BISOGNI E DESIDERI Migliorare l’accesso alle persone con problemi di gioco e far capire che hanno una possibilità, proprio sul servizio statale. Informare i famigliari che il gioco d’azzardo è una patologia e può essere curata gratuitamente. Stare vicino ai consumatori abituali delle aree di gioco al fine di prevenire. VINCOLI PROGETTUALI Non ci sono vincoli progettuali ben precisi, il committente ha dato piena disponibilità nell’affrontare il progetto, non c’è competizione, ma informare sulla esistenza di un servizio.
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BENCHMARKING Esempi di iniziative, prodotti, servizi fatti da altre organizzazioni analoghe a quella del committente, che potrebbero essere prese ad ispirazione.
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LIBERI DAL GIOCO D’AZZARDO L’iniziativa si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica decostruendo i messaggi illusori di “vincite facili” diffusi dall’industria dell’azzardo. “Il messaggio che lanciamo con questa campagna di sensibilizzazione”, spiega don Armando Zappolini, portavoce di Mettiamoci in gioco, “è molto chiaro: attenzione, non fatevi abbindolare dalla pubblicità dei giochi d’azzardo. Non avete “quasi vinto” e non “vincerete facile”. Anzi, è vero piuttosto che “più giochi più perdi, è matematico”, come diciamo nei nostri materiali di comunicazione. E il consumo di azzardo può dar luogo ad abuso e dipendenza, con conseguenze molto negative per sé, per le persone che ci sono accanto, per la società. “L’impegno che mettiamo in questa campagna di comunicazione”, continua don Zappolini, “è però anche un appello lanciato alle istituzioni e alla politica: suona la campanella, è ora di prendere decisioni precise e coraggiose, a cominciare dall’approvazione della prima legge quadro sul gioco d’azzardo in Italia, da quanto sarà contenuto in materia nella legge delega fiscale e dal riconoscimento, finalmente, del gioco d’azzardo patologico nei Livelli essenziali di assistenza garantiti dallo Stato, per i quali vanno stanziate risorse economiche aggiuntive rispetto a quelle ora previste nel Fondo sanitario.” http://www.mettiamociingioco.org
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Manifesto della campagna Liberi dal gioco d’azzardo.
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360° CAMPAIGN Campagna 360 °: campagna contro la dipendenza dal gioco per la sensibilizzazione del pubblico, aiuto per la dipendenza e prevenzione. Agenzia: San Elmo`s. La campagna propone come tema centrale quello della famiglia, l’utente viene messo di fronte alla scelta tra famiglia e gioco, la propria vita dipende dalle scelte che si effettuano, scegliere per perdere. Come materiali proposti vediamo principalmente manifesti e video viral, come proposto qui a fianco e nel link sottostante, https://www.youtube.com/ watch?v=vLfwFFI4kys&channel=Waeldemeister
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Manifesto della verspiel nicht dein laben
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100 DAY CHALLENGE McCann Melbourne ha creato una campagna integrata per il Victorian Responsible Gambling Foundation che si propone di aiutare le persone con problemi di gioco a superare i loro problemi. Nessuna campagna di sensibilizzazione, McCann, insieme alla Fondazione e la consulenza sulle dipendenze del Turning Point, hanno creato un nuovo servizio di supporto online chiamato il 100 Day Challenge. La sfida è stata progettata per aiutare le persone con problemi di gioco “fight for the read you” , per ridare loro il controllo della propria vita e ritornare in pista grazie l’aiuto, il sostegno e la consulenza. La campagna è strutturata da quattro persone che hanno storie e problemi col gioco d’azzardo, tra cui l’ex calciatore AFL Daniel Ward. Il fulcro della campagna è il servizio di supporto online trovato in www.fightforyou.com.au, con la campagna permette di essere creativi catturando le esperienze giornaliere e raccogliendole in un calendario, per mostrare il loro livello di dipendenza.
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STOP THE FOBTs Sito internet per la sensibilizzazione e l’informazione riguardo i FOBT (Fixed Odds Betting Terminals, trad), telminali con scommesse a quota fissa. La Campagna vuole la puntata massima ridotta a £ 2 in linea con tutte le altre macchine da gioco nel Regno Unito. Si punta a raccogliere il sostegno pubblico per fare pressione sul governo di intervenire sul “crack del gioco d’azzardo”. http://www.stopthefobts.org
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Home page del sito internet
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BET YOU DONT WANT THAT L’intento era quello di creare una campagna che incoraggi le persone a smettere di giocare d’azzardo e informarli delle conseguenze. Ci sono state persone che veramente credono che il gioco d’azzardo è una legittima fonte di reddito che un giorno cambierà la loro vita per il meglio; ma il gioco d’azzardo è la forma più pura di dipendenza, è il più alto contributo al suicidio rispetto a qualsiasi altra dipendenza. Questi esempi sono stati fatti in risposta al brief per un concorso chiamato “scommessa il vostro pensiero a Las Vegas”.
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Illustrazioni delle carte da gioco utilizzate per una possibile campagna
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ONLINE GAMBLING Chimica ha creato una serie di annunci per Irish Examiner chiamato Special Investigations. Questa serie affronta temi di attualità e controverse nella moderna società irlandese, compreso questo concentrato su come il gioco d’azzardo on-line sta invadendo la vita familiare irlandese.
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FACING THE ODDS Si tratta di una campagna pubblicitaria concettuale per il Consiglio Nazionale per i problemi di gioco (NCPG), Singapore. Questa organizzazione aiuta le persone che sono dipendenti da gioco d’azzardo. L’intera campagna è stata chiamata “Facing the Odds”. Poster sono stati fatti per la settimana Problem Gambling Odds
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YOU’VE CROSSED THE LINE I giocatori d’azzardo e le loro famiglie devono spesso lottare con problemi finanziari e di gestione del debito, così come il senso di colpa, ansia e addirittura depressione. National Council on Problem Gambling da maggiori informazioni o assistenza sul problema del gioco d’azzardo, chiamare il numero verde o utilizzare il nuovo servizio di webchat presente nel sito “know the line.sg”. http://www.ncpg.org.sg
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Campagna stampa, sopra. Sito internet con un test per identificare i problemi incorsi con il gioco d’azzardo.
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GAMBLER’S HELP Campagna Gambler’s help, della città di Melbourne, dedica il centro d’attenzione all’individuo invaso da debiti e costretto ad uno stato allucinante, la campagna permette la chiamata ad un numero verde, servizio proposto da Gambler’s help.
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Campagna video e stampa, gambler’s help
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RAY OF HOPE Jack, Regina e Re Ray of Hope vuole incoraggiare le persone a chiamare il loro servizio di assistenza facendo sapere loro che il problema del gioco d’azzardo è come qualsiasi altro disturbo psicologico, e possono essere trattate con un’ adeguata consulenza. I manifesti mettono in evidenza la brutalità del gambling (gioco d’azzardo) costituendo un pericolo per le loro vite! Ogni raffigurazione porta con se la cattiveria che può portare il gioco e la possibilità di uscirne parlandone con il servizio proposto da Christian Care . Un collegamento diretto con la nostra cultura, che è immersa nella superstizione, e qui ritrae il demone nelle carte.
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Manifesti Ray of Hope, Jack, Regina e Re
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BELLWOOD CAMPAIGN Un problema serio con conseguenze finanziarie ed emotive dannose, che si tratti di biglietti della lotteria, poker, VLT, slot machine, gioco d’azzardo online. La dipendenza da gioco d’azzardo è un problema serio che alla fine porta a conseguenze finanziarie ed emotive dannose indipendentemente da quante volte si vince o si perde. Bellwood offre speranza e recupero per i giocatori d’azzardo tossicodipendenti attraverso il trattamento intensivo del problema. I manifesti della campagna, utilizzati anche come banner, permettono all’utente di addentrarsi nel mondo del giocatore o raffigurarsi nelle stesse immagini e riconoscersi per quello che si sta facendo. http://www.bellwood.ca
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Manifesti divisi per i diversi campi di gioco d’azzardo; su ogni manifesto è riportato il payoff della campagna: Gambling. It’s just as addictive.
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VIVERE ALLA GRANDE Questo film-documentario “Vivere alla Grande L’invasione dell’azzardo legale in Italia: viaggio in un contagio sociale, politico, mediatico e culturale”, è un’esempio di lavoro di alcune persone che hanno deciso di affrontare questo grosso impegno sociale ed artistico, senza alcun sostegno economico; sorretti solo dalla passione e dalla voglia di raccontare questa ennesima “storia all’italiana”. È partita il 20 giugno 2014 sulla piattaforma Produzioni Dal Basso e con il sostegno del network Banca Etica, la raccolta fondi per sostenere la Il film è a metà della sua strada. La prima parte è stata girata a zero budget. In questi tre anni è stato raccolto un’infinità di materiale che comprende l’analisi di più di 200 articoli dei maggiori quotidiani nazionali e locali, sia cartacei che online; la consultazione di 12 tra libri, trattati e dossier realizzati da enti specializzati e studiosi esperti del fenomeno; la raccolta di più di 50 clip tra spot e pubblicità, più di 5 ore di filmati di archivio tra cui servizi di TG, discussioni politiche sul tema dell’azzardo alla Camera e al Senato, interventi e dichiarazioni dei gestori del gioco d’azzardo legale in Italia. https://www.youtube.com/watch?v=KICPmAN13Jw
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IL TARLO Il film pare un manuale sul gioco d’azzardo femminile, contenendone tutte le caratteristiche, ma mostra immagini evocative di grande impatto che mettono in risalto il rapporto col gioco assolutamente privato, individuale e intimo, proprio come un rapporto d’amore, fino al dramma dell’abbandono. La vicenda tratta della vita di Greta. Una cameriera di piano d’albergo e delle sue colleghe, solidali e sollecite ma al tempo stesso tenute lontane quando il vortice del gioco risucchia la protagonista...il finale amaro ricomporrà il puzzle della sua vita, aprendo gli occhi anche all’amica/ collega. Ai giocatori, alle giocatrici in terapia va sottoposto con cautela, perché sollecita emozioni molto forti che vanno prontamente elaborate, o gli aspetti depressivi possono avere il sopravvento. https://www.youtube.com/watch?v=cFoSXX57wN4
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Immagini del film sperimentale, Il tarlo
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CAMPAGNE ANALOGHE Campagne sociali legate ad altre forme di dipendenza.
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LA CAMPAGNE ANTI-TABAC QUI FAIT SCANDALE Shock e polemiche in Francia per il lancio di una nuova campagna antifumo rivolta ai più giovani. In una campagna contro il fumo l’obiettivo è convincere le persone a smettere di fumare. Ma per farlo, fin dove si spinge la pubblicità? La campagna dell’Associazione per i diritti dei non-fumatori (Dnf), mostra in una serie di foto ragazzi e ragazze simulare una fellatio. Ma al posto dell’ organo sessuale maschile i ragazzi hanno in bocca una sigaretta. “Fumer, c’est etre l’esclave du tabac” , “fumare è essere schiavi del tabacco”. Il sillogismo a cui si giunge è che chi pratica il sesso orale è uno schiavo e in Francia si grida allo scandalo mobilitando le associazioni per la difesa della famiglia e della donna che definiscono la campagna pubblicitaria “volgare e offensiva” e i critici accusano di sminuire il problema degli abusi sessuali senza riuscire a centrare il vero problema della dipendenza dal fumo. L’Associazione per diritti dei non fumatori invece si difende dicendo che i manifesti non mostrano alcuna violenza sessuale ma vogliono solo provocare shock nei più giovani che trovano oggi, sempre più spesso, nelle sigarette “un simbolo di emancipazione e libertà quando in realtà causano dipendenza e sottomissione”. È vero, l’immagine della pubblicità mostra una mano che blocca il capo dei ragazzi ma siamo sicuri che non sia un parogone troppo ardito? che non si tratti di una macchinazione orchestrata da un gruppo di pubblicitari che mirano esclusivamente a far parlare di sè e del loro prodotto?
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Uno dei manifesti presentati per la campagna Francese contro il fumo.
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NON SMOKING AREA IN GREECE TBWA Atene ha prodotto un provocatorio annuncio stampa in occasione della Giornata mondiale senza tabacco. L’ultima zona no fumatori è il cimitero. Il tabacco è la seconda causa principale di morte nel mondo. È ben noto che la metà delle persone che fumano regolarmente oggi - circa 650 milioni di persone - alla fine saranno uccisi dal tabacco. Altrettanto allarmante è il fatto che centinaia di migliaia di persone che non hanno mai fumato muoiono ogni anno per malattie causate dalla respirazione di seconda mano fumo di tabacco. Credits L’Area fumatori annuncio non è stato sviluppato a TBWA, Atene, dal direttore creativo Vangelis Vrouvas, copywriter George Loukoumis e Vassilis Kleisouras e art director Christos Kliafas. http://theinspirationroom.com/daily/2008/non-smokingarea-in-greece/
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DO IT FOR YOUR PENIS Questa campagna ha una sigaretta al posto dell’organo sessuale maschile “Se non smetti di fumare per i tuoi polmoni, cuore e gola, potrai smettere di farlo per il tuo pene” Vi sono molteplici modi di fare una campagna antifumo, ma quello giusto qual’è ? C’è chi preferisce far parlare e basta in modo che la campagna rimanga impressa sia in positivo, sia in negativo (può essere efficace lo stesso) e chi “semplicemente” cerca di svegliare, aprire gli occhi al pubblico informandoli sui danni del fumo.
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BE CAREFUL NOT TO CUT YOUR STOMA ATLANTA - le tasse sul tabacco e il divieto di fumare non hanno mosso il tasso di fumatori degli Stati Uniti negli anni. Ora il governo sta cercando di scioccare i fumatori con una campagna pubblicitaria a livello nazionale. I cartelloni pubblicitari, stampa, annunci radio e TV mostrano persone a cui il fumo ha provocato interventi di chirurgia cardiaca, una tracheotomia, perdita degli arti o paralisi. Uno degli annunci mostra un cinquantenne con della barba, nel video il rasoio scende verso un buco rosso alla base del collo, che egli usa per parlare e respirare, in italia queste persone hanno il nome di mutilati della voce. Nella fase di progettazione la CDC ha scoperto che alcuni annunci sono cosĂŹ inquietante che le persone hanno reagito allontanandosi dal messaggio piuttosto che ascoltare.
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CAMPAGNA SHOCK CONTRO IL FUMO Una campagna pubblicitaria schoc contro le sigarette rollate, uno spot del ministero della Salute a tinte forti che vuole illustrare quanto le “bionde fai da te” siano nocive quanto quelle “confezionate”. Un uomo accompagna i figli al parco. I bambini giocano fra altalene e scivoli. Lui apre una busta di tabacco e si ‘rolla’ una sigaretta. Poco dopo le sue mani incominciano a sanguinare. “Il fumo ti consuma, ti fa marcire dall’interno, fino a distruggerti“, questo il messaggio del video shock. “Un numero sempre più alto di fumatori utilizzano le sigarette artigianali, ma va ricordato che fanno male come le altre – ha spiegato al giornale the Guardian Dame Sally Davies, responsabile medico del ministero e fra i promotori della campagna – . Nessun tipo di tabacco è ‘sicuro’ ”. Secondo l’Istituto superiore di sanità, in Italia è passato dal 9,6% al 18% dal 2013 al 2014 il numero di fumatori che preferiscono il fai-da-te ai pacchetti confezionati. A sceglierla, secondo l’indagine condotta in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, sono soprattutto i giovani di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Il video, subito virale, fa seguito ad un’altra campagna choc antifumo promossa sempre dal ministero della Salute nel 2012. https://www.youtube.com/watch?v=RHNI120Fjt4#t=13
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CPAA: CANCER CURES SMOKING Campagna per il 2003 dell’associazione malati di cancro di londra La bellezza di questo annuncio è nella sua semplicità. Utilizzando solo tre parole, si capovolge il classico ‘Il fumo provoca il cancro’ producendo un effetto molto più impattante. Nessuna immagine, nessun invito all’azione, solo una linea da seguire. http://www.ycn.org/companies/features/223-dare-puts-outlatest-anti-smoking-campaign-effort
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EMBRACE LIFE Questa campagna è stata promossa per rendere le strade della regione del Sussex più sicure. Il progetto sia chiama Sussex Safer Road e gli enti delle varie città che aderiscono alla campagna collaborano nell’obiettivo comune di educare al tema della consapevolezza verso una guida sicura. Il video è un esempio di un approccio originale al problema della sensabilizzazione della sicurezza stradale. Si tratta di una simulazione domestica di un incidente stradale, in cui viene evidenziata l’importanza del indossare le cinture di sicurezza. https://www.youtube.com/watch?v=h-8PBx7isoM
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NON SEI UN NUMERO, NON DIVENTARLO Il progetto Timoteo è nato in seguito alla legge 144/99, istitutiva del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale. Il progetto, in conformità al piano, persegue tre obiettivi chiari: 1_conseguire e gestire un’adeguata conoscenza degli incidenti stradali e delle lesioni, in partenariato con le strutture che operano sul territorio; 2_realizzare e sperimentare misure di intervento sulla viabilità per valutarne l’efficacia e l’esportabilità sia nella Provincia che presso altre Amministrazioni; 3_promuovere la comunicazione per migliorare la conoscenza del rischio e la diffusione di prodotti e processi per migliorare la cultura della sicurezza stradale nelle scuole. Le strade sono sovente scenari di incidenti più o meno gravi causati da fattori diversi: la disattenzione al volante, la velocità eccessiva, l’ebbrezza, la stanchezza, le condizioni meteorologiche difficili, errori generati da situazioni di traffico particolari o dalla presenza di cantieri complessi, ecc. Pubbliche Assistenze A.N.P.AS. Provincia di Torino Corpo Volontari Antincendi Boschivi del Piemonte Coordinamento Provinciale delle Associazioni, dei Gruppi Comunali ed Intercomunali di Volontariato di Protezione Civile della Provincia di Torino http://www.provincia.torino.gov.it/sic_stradale/campagne/ nn_sei_numero/
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CAMPAGNE PER SICUREZZA STRADALE Campagne per la sicurezza stradale promosse dall’AINA (Fondazione per la Sicurezza Stradale), un’associazione volontaria senza fini di lucro: il suo scopo principale riconosciuto dallo Statuto - è sviluppare e diffondere nel nostro Paese la cultura della sicurezza e della prevenzione, perché sia le persone sia le aziende sia la società nel suo complesso possano essere protette di più e meglio. Ha collaborato con l’AINA anche il fotografo Oliviero Toscani. http://www.fondazioneania.it/it/
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MADD CAMPAIGN TO ELIMINATE DRUNK DRIVING Nel 2006, in risposta alle oltre 13.000 persone che ogni anno vengono uccise da chi guida ubriaco, MADD ha lanciato la campagna per eliminare l’alcool al volante. http://www.madd.org/drunk-driving/campaign/
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«TOO YOUNG TO DRINK»: CAMPAGNA CONTRO LA SINDROME FETOALCOLICA Un nascituro immerso in una bevanda alcolica, dal vino alla vodka, per sensibilizzare sui rischi del bere in gravidanza: dalle malformazioni ai disturbi mentali. Il 9 settembre, in occasione della Giornata internazionale della sindrome feto-alcolica e disturbi correlati, la European FASD Alliance lancia una campagna di comunicazione realizzata da Fabrica che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del rischio dei FASD (Fetal alcohol spectrum disorders), una serie di possibili danni causati dall’esposizione prenatale all’alcol: malformazioni alla nascita, disturbi dell’apprendimento, del comportamento e disturbi mentali. Sessanta organizzazioni in oltre 30 Paesi si sono unite per promuovere la campagna «Too young to drink». Il 9 settembre (9° giorno del 9° mese), alle 9.09 del mattino (ora locale), sono stati esposti striscioni e manifesti con l’immagine del nascituro immerso in bevande alcoliche. Il messaggio sui rischi del bere in gravidanza è stato anche diffuso con l’hashtag #TooYoungToDrink. http://tooyoungtodrink.org/
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DRUGS SET YOUR TIMELINE L’Autorità antidroga Israele (IADA) ha lanciato una campagna su Facebook, “Drugs Set Your Timeline” il 4 gennaio 2012, per aumentare la consapevolezza nei giovani adulti (18-24) sui danni di un uso prolungato di droghe. McCann Digital di Israele ha creato un utente fittizio, Adam Barak, e ha utilizzato un “split page” temporale, sul modello del layout di Facebook, mostrando la vita di Adam sotto l’effetto di droghe in una colonna e lo stesso Adam libero dalla droga nell’altra colonna. Ogni post è datato e ogni foto in una colonna ha un equivalente temporale diretto nell’altra, consentendo allo spettatore di ripercorrere le scelte di Adam in ogni momento e valutare il percorso per la sua felicità o morte. http://theinspirationroom.com/daily/2012/drugs-set-yourtimeline/
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PATIL HOSPITAL: ANTI SELFMEDICATION Milioni di persone in India sviluppano varie complicazioni mediche a causa dell’uso di farmaci di automedicazione senza la consulenza di un medico. Il poster intitolato “Self Medication” ha avuto un grande successo nel catturare l’attenzione e generare consapevolezza sull’importanza di consultare un medico prima di consumare qualsiasi farmaco. Circa 5000 persone hanno partecipato al programma che è stato condotto per 10 giorni. http://adsoftheworld.com/media/print/patil_hospital_ anti_selfmedication
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YOU ARE NOT A SKETCH Potente campagna pubblicitaria anti-anoressia che dice alle donne “non sei uno schizzo”, utilizzando modelli disegnati da modellisti. Star Models, un agenzia di moda con sede in Brasile, ha rilasciato una nuova campagna pubblicitaria antianoressia, usando Photoshop per trasformare i modelli in grandezza naturale in illustrazioni di modelli. Gli annunci, che corrono con la tag line “dire no alla anoressia”, mostrano una illustrazione di modelli con proporzioni tipicamente esagerate accanto a una modella che indossa lo stesso vestito - e le stesse misure. L’annuncio è una supplica per le giovani donne: “Tu non sei uno schizzo”. http://www.dailymail.co.uk/femail/article-2311770/ Powerful-anti-anorexia-ad-campaign-tells-womensketch-using-models-fashion-illustration-proportions. html#ixzz3OoT5XFWM
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OBESITY IS SUICIDE Questo annuncio è stato creato da Brandon Knowlden per Northern Bariatric Surgery Institutes in Pennsylvania. Il poster dice “L’obesità è un suicidio. Ma non deve terminare in questo modo. Scopri come chirurgia bariatrica può aiutarti”. La pubblicità impiegando un approccio emotivo ha provocato paura circa l’obesità nei consumatori, collegando direttamente l’obesità alla morte. http://persuasion-and-influence.blogspot.com/2013/01/ obesity-is-suicide.html
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SAVE WATER Questa campagna del 2012 sponsorizzata da Al Ain Zoo and executed by Y&R, Abu Dhabi, ha lo scopo di rendere più coscienti sullo spreco dell’acqua che utilizziamo e di come invece potrebbe essere usata per soddisfare le necessità non solo del genere umano ma anche delle piante e degli animali. L’obbiettivo in questo caso è shockare gli utenti e responsabilizzarli verso la problematica attraverso questi cartelloni. http://randommization.com/2012/07/31/campaign-shakesthe-conscience-to-save-water/
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TAP PROJECT Campagna del 2012 proposta dall’Uniceff che propone ai clienti dei ristoranti di risparmiare l’acqua in bottiglia e richiedere quella del rubinetto per sensibilizzare verso lo spreco di acqua e contribuire tramite la donazione di 1 dollaro per pulire le acque mondiali. La campagna ha dato raccolto 3 milioni di dollari per l’Acqua Pulita negli Stati Uniti ed è diventato uno sforzo globale, con le agenzie di tutto il mondo, creando campagne anche nei propri paesi. L’obbiettivo di sensibilizzare all’uso delle acque è stato incentivato, oltre che dalla cartellonistica, anche dal concreto sforzo degli utenti che sono stati chiamati in causa per contribuire alla campagna. http://www.fastcocreate.com/1679876/your-glass-ofrestaurant-tap-water-goes-to-work-unicef-and-droga5-kickoff-tap-project-2012
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REGINA WATER Questa campagna del 2012 è stata realizzata per sensibilizzare i residenti della città Regina in Canada. Essendo molto veloce lo sviluppo e l’espansione di questo ambiente residenziale, necessita di nuove strutture e impianti idrici pubblici, e il comune ha promosso questa campagna per comunicare le modifiche agli abitanti. L’obbiettivo è di rendere gli abitanti più partecipi alle decisioni idriche della città utilizzando questa campagna cartellonistica che mostra l’importanza dell’acqua. http://www.mckimcg.ca/archives/regina-water-campaign
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VALUTAZIONE Vengono valutate le campagne di comunicazione contro il gambling e quelle analoghe, inserite poi in un diagramma visivo.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Estetica
Comunicazione
Efficacia medium
Impatto
Coerenza visiva
Liberi dal gioco d’azzardo
2
4
4
3
1
360° Campaign
4
5
4
4
5
100 day challenge
5
2
5
3
5
Stop the fobt’s
3
3
5
2
4
Bet you don’t want that
5
3
3
5
5
Online gabling
4
5
4
3
4
Facing the odds
3
1
3
3
5
Problem gambling
5
5
5
5
5
Gambler’s help
4
5
4
5
4
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Ray of hope
5
1
4
4
5
Bellwood Campaign
4
5
5
5
5
Vivere alla grande
2
5
1
3
5
Il tarlo
2
3
1
4
3
La campagne antitabacco
3
3
4
5
5
Campagna shock contro il fumo
5
5
5
5
5
Cancer cures smoking
4
5
3
4
5
Embrace life
5
5
5
5
5
Non sei un numero
3
4
1
3
5
Campagne ANIA
3
4
3
3
1
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NEUTRO
Vivere Alla Grande
Stop The Fobts
ESPLICITO
360° Campain
Liberi Dal Gioco D’azzardo You’ve crossed the line Bellwood Campaign
Online Gambling
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Facing The Odds
Il tarlo
100 Day Challenge
Ray Of Hope
IMPLICITO
Bet You Dont Want That
Gambler’s Help
SCIOCCANTE
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PERSONAS Vengono delineate personas e obiettivi dedicati.
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Nome: Luisa Età: 50 anni Background scolastico: licenza media
Vita famigliare: Madre di 2 figli, sposata. Convive col marito e uno dei due figli in un appartamento popolare. Ambiente di lavoro: Barista, lavora assime al marito nell’attività a conduzione famigliare, ogni tanto i figli vengono a dare una mano nei periodi di maggiore affluenza. Descrizione dell’attività lavorativa: Bar di bassa gamma, con avventori di classe socioeconomica medio/bassa. Le entrate sono basse e fa molta fatica a sbarcare il lunario. All’interno del bar sono presenti delle slot machine e VLT, per attirare clienti, ma all’occasione gioca anche lei per tentare di raccimolare qualche spicciolo. Descrizione dell’attività post-lavorativa: Luisa dopo il lavoro va a casa a preparare la cena. Dopo cena assieme al marito va al bingo (1-2 volte alla settimana), giocando cifre contenute, ma pur sempre importanti per un bilancio familiare già basso. Descrizione dei problemi e degli obiettivi di gioco: Il gioco rappresenta una sorta di rivincita economica, per trovare quei soldi che quotidianamente non riesce ad ottenere e, inoltre, per arrotondare i guadagni. Questo innesca un circolo vizioso, tipico di tutte le dipendenze. Luisa non riesce a smettere, perché più gioca e perde, più è portata a giocare per recuperare le cifre perse.
OBIETTIVI · Prendere consapevolezza · Cambiare comportamento · Offrire canali di aiuto · Prevenire l’eccesso
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CONSAPEVOLEZZA
CAMBIARE COMPORTAMENTO
IL GIOCO
Non far entrare il
CONSUMA RUBAMATIC
GIOCO D’AZZARDO nella tua VITA
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Nome: Federico Età: 25 anni Background scolastico: Laurea di primo livello
Vita famigliare: Adottato, vive con i genitori e le 2 sorelle, adottate anch’esse. La famiglia ha ampie possibilità economiche, infatti riceve tutte le settimana 150€ dai suoi genitori. Ambiente di lavoro: Stagista in uno studio di architettura. Descrizione dell’attività lavorativa: Essendo uno degli ultimi arrivati, è sempre sotto stress per far bell’impressione sui colleghi più anziani, nonostante questi lo trattino già in maniera professionale. Lavorando molto al PC ogni pausa è buona per fare una puntata al poker on-line, giocando parte della “paga” settimanale che gli passano i genitori. Descrizione dell’attività post-lavorativa: Federico va spesso in un bar sport, dove gioca la schedina settimanale e fa scommesse di vario genere. Descrizione dei problemi e degli obiettivi di gioco: Federico gioca all’insaputa dei genitori. Il gioco rappresenta uno sfogo alla vita reale. Pensa: “ Tanto i soldi ce li ho facili, anche se perdo basta che vado dai miei che me ne danno altri”. Per Federico il gioco non rappresenta una dipendenza nell’immediatezza, perché basterà fargli capire il valore del denaro, ma nel lungo periodo la ludopatia potrebbe diventare un serio problema.
OBIETTIVI · Rendere consapevoli i familiari · Mostrare una soluzione · Dare un messaggio shock
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SCIOCCARE
MOSTRARE UNA SOLUZIONE
Non far entrare il
GIOCO D’AZZARDO nella tua VITA
La tua famiglia può aiutarti! CHIEDI LORO AIUTO
RUBAMATIC
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Nome: Massimo Età: 60 Background scolastico: Licenza media
Vita famigliare: Vive con la moglie Marta (55 anni) e i figli Eugenio (35 anni), che lavora nell’impresa di famiglia, e Luigi (17 anni). Ambiente di lavoro: Proprietario di una piccola impresa di scarpe con 30 operai, conosciuta nel territorio e che a causa della crisi subisce una riduzione drastica del personale. Descrizione dell’attività lavorativa: Massimo ogni giorno trova delle nuove scuse per non entrare in azienda, perché si vergogna del mancato controllo del bilancio aziendale. Descrizione dell’attività post-lavorativa: comincia a scommettere sempre più spesso e sempre somme più alte, all’ippodromo, nei centri scommesse, nei VLT, etc. Descrizione dei problemi e degli obiettivi di gioco: Massimo vede nel gioco un possibilità per risollevare le sorti della sua impresa, e inizialmente ci riesce. Questo lo stimola a rischiare sempre di più e a perdere altrettanto. Vorrebbe riacquistare la fiducia dei suoi dipendenti e della sua famiglia, ma viene inghiottito da un vortice da cui non riesce più ad uscire, si gioca i risparmi e vive tra ipoteche e crisi famigliari.
OBIETTIVI · Far conoscere il problema a familiari, colleghi · Aumentare consapevolezza · Offrire canali di aiuto
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FAR CONOSCERE IL PROBLEMA A FAMIGLIARI, COLLEGHI
AUMENTARE CONSAPEVOLEZZA
RUBAMATIC
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CAMPAGNA Vengono visualizzate prove di campagne progettate a seguito dello studio effettuato in precedenza.
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PRIMO AVANZAMENTO PROPOSTA 1 A sinistra il manifesto nella sua interezza, sopra un mockup indicativo, che potrebbe essere contestualizzato ad una fermata dell’autobus.
Il manifesto propone un messaggio shock, la morte di una persona legata al gioco d’azzardo. L’aiuto che non è arrivato in tempo, o che non è mai stato scoperto. Il pay-of “Non giocarti anche la vita” da un nuovo senso al contesto di morte sopra citato, il lettering propone scambi di lettere con i principali simboli del gioco (giochi di carte). Una carta da gioco rossa divide il manifesto in due parti e sta al posto del cartellino messo ai piedi dei defunti per identificarli. Dall’altra parte della cornetta “Arriva in tempo” con il relativo numero per le informazioni Ser.T.
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CAMPAGNA CONTRO LA DIPENDENZA DAL GIOCO D’AZZARDO
Sopra i flyer della campagna mentre a sinistra una possibile installazione di Guerrilla marketing.
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PRIMO AVANZAMENTO PROPOSTA 2 A sinistra il manifesto nella sua interezza, sopra un mockup indicativo, che potrebbe essere contestualizzato ad una fermata dell’autobus.
Il manifesto propone un messaggio forte; le slotmachines non solo causano una perdita economica, ma anche una perdita di dignità. La perdita, che ogni giorno diventa più consistente, porta il giocatore in uno stato depressivo, sempre alla ricerca di quel denaro da inserire nella slot: questa ricerca, oltre ad allontanare psicologicamente la famiglia, avicina il giocatore patologico a persone o enti che prestano denaro, che nella maggior parte dei casi non sarà in grado di restituire. Dunque qui sta il centro del messaggio: sei pronto a perdere la tua famiglia (dignità, casa, ecc.) per colpa di un gioco?! La campagna è indirizzata al giocatore per fargli comprendere cosa sta realmente perdendo, ma anche ai famigliari, che magari notando dei “sintomi” del gioco patologico possono correre ai ripari, facendo curare il giocatore.
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Sei pronto a
PERDERLA?
Il gioco può diventare una patologia I possibili rischi correlati al gioco d’azzardo sono: Depressione e altri disturbi psicologici e psichiatrici
Conflitti famigliari
Indebitamento
Stress psicofisico
Ogni euro, ogni minuto, che spendi per giocare, sono soldi e tempo che togli alla tua famiglia!
Insuccessi personali, sociali, lavorativi
Problemi legali
Per Maggiori informazioni o un consulto: Ser. T Cesena, via XXX n°X Tel. XXXX/XXXXXX
Vuoi
FARTI SCHIACCIARE?
e-mail: XXXXX@XXXX.XX
Il gioco può diventare una patologia I principali segnali che il tuo comportamento di gioco sta diventando un problema o una patologia Spendere sempre più denaro e dedicare sempre più tempo a giocare Sentire un forte desiderio di giocare e diventare nervosi se non si gioca Pensare di poter recuperare le perdite continuando a giocare sperando in supervincite
Ricerche scientifiche hanno dimostrato che le persone che giocano d’azzardo, sono vulnerabili a sviluppare dipendenza patologica. Tutti i giochi con vincite possono essere attrattivi fino a far sviluppare una dipendenza patologica, che è una malattia.
Pensare di poter controllare o influenzare la propria fortuna a volte anche con riti scaramantici Cominciare a mentire a famigliari ed amici Iniziare a fare debiti o commettere illegalità per procurarsi il denaro Per Maggiori informazioni o un consulto: Ser. T Cesena, via XXX n°X Tel. XXXX/XXXXXX
e-mail: XXXXX@XXXX.XX
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Sopra i brochure della campagna mentre nella pagina accanto esempi di flyer.
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PRIMO AVANZAMENTO PROPOSTA 3 A sinistra il manifesto nella sua interezza, sopra un mockup indicativo, che potrebbe essere contestualizzato ad una fermata dell’autobus.
La proposta di questa campagna ha lo scopo di sensibilizzare gli utenti al problema della dipendenza da gioco. Il concetto su cui si basa è che la patologia, se sfocia in un comportamento grave, può portare il giocatore ad un estraniamento dalla la realtà e in alcuni casi ad una completa scissione. Il concetto è quindi di mostrare la divisione interna che si viene a creare nei soggetti affetti dalla patologia del gioco d’azzardo, mettendo in risalto la parte “malata” con il colore adibito alla campagna, il rosso.
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