A Direttore Responsabile: Mario Coralluzzo - Direttore Editoriale: Matteo Russo - ANNO V - N째 3 - Marzo 2015
IMMIGRATI: RISORSA O PERICOLO?
EDITORIALE
Mario Coralluzzo
NON POSSIAMO PRETENDERE
l prossimo 31 Maggio si voterà per rinnovare il Consiglio Regionale della Campania. E’ sicuramente un appuntamento importante per la vita della nostra regione ed anche per gli equilibri politici del Governo Nazionale, alla luce dell’esito delle Primarie del Pd, vinte alla grande dal sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. E’ un’occasione da non sottovalutare per ridare credibilità ad una classe politica vittima della sua “sindrome di onnipotenza”, che ha perduto completamente il contatto con la realtà e con il suo elettorato. Ognuno di noi ha il dovere di impegnare le sue energie affinchè da queste elezioni possa venir fuori un governo capace di affrontare i tanti problemi della nostra regione, con pragmatismo e determinazione, per offrire alla nostra gente, occasioni di lavoro, di sviluppo, di crescita. I cinque anni del Presidente Caldoro, al netto della propaganda e della demagogia, sono stati avvertiti come un periodo di profonda sofferenza. La crisi internazionale ha acuito il malessere e il disincanto di moltissimi elettori che, cinque anni fa, sull’onda lunga del Berlusconismo, avevano scelto di votare per Stefano Caldoro. La vicenda legata ai problemi dell’emergenza rifiuti, avevano provocato una profonda frattura tra l’elettorato ed il centrosinistra, vittima dell’effetto Bassolino, sbattuto in prima pagina come un perfetto malfattore, salvo poi essere scagionato completamente dalla Magistratura. Ma intanto la frittata era fatta e Caldoro vinse facilmente la sua sfida con De Luca, poco amato nell’area Caserta-Napoli, ancora memore
I
delle antiche battaglie tra lui e Bassolino. Oggi la Campania è la regione d’Italia che spende meglio di tutte i fondi europei, grazie ad una attenta gestione delle risorse e delle progettualità ma, purtroppo, è ancora fanalino di coda in tantissimi altri settori. Abbiamo un sistema sanitario al collasso, delle continue ataviche emergenze idrogeologiche, un piano dei trasporti pubblici da terzo mondo, un sistema di viabilità vergognoso. Se a tutto questo aggiungiamo il tasso di disoccupazione a livelli ormai insostenibili, abbiamo il quadro completo del disastro della nostra regione. Non dimentichiamo che, a causa dell’enorme buco della sanità, ci ritroviamo la più alta tassazione d’Italia, gli ospedali che fanno notizia solo per la loro condizione di totale abbandono, le accise più alte sui carburanti, il costo della RC auto a livelli insostenibili. Il futuro Governatore della Campania dovrà mettere mano immediatamente a questi problemi, cercando di riportare la nostra regione a livelli di normalità , cercando, da subito, di ridare fiato alla nostra economia e dignità al nostro territorio. I cittadini non sono disposti ad accettare, ancora una volta, promesse elettorali puntualmente disattese. Scegliere bene il futuro governo regionale è la premessa per qualsiasi progetto di sviluppo e di normalizzazione della Campania. Per questo è importante che tutti sentano il dovere di partecipare, attraverso il voto, alle dinamiche future della politica regionale. Ma prima di votare, per
qualunque candidato, è fondamentale conoscere il suo programma, la sua credibilità, e quella delle persone che lo sostengono, la sua effettiva capacità di realizzare quello che promette. Abbiamo il diritto - dovere di sapere se stiamo votando per un uomo libero o per qualcuno che ha delle cambiali da pagare a qualche potentato. Non possiamo sempre lamentarci dopo e piangerci addosso. Non possiamo pretendere che le cose cambino se tutti noi continuiamo a fare gli stessi errori!
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Falsi esattori comunali bussano a casa delle persone anziane Per tentare di estorcere, in maniera truffaldina, somme di Danaro, approfittando della loro buona fede In questi giorni, sono giunte diverse segnalazioni di truffe o tentativi, a danno, soprattutto, di persone anziane e/o sole. In particolare, vengono segnalati individui che, muniti di falsi tesserini di riconoscimento, si qualificano come dipendenti del Comune, incaricati di riscuotere, a domicilio, dei tributi comunali. Costoro, approfittando della buona fede, tentano di farsi consegnare delle somme di denaro, assicurando che provvederanno personalmente al pagamento di quanto dovuto e prospettando, in caso di rifiuto, il blocco di utenze e sanzioni amministrative. Le segnalazioni sono pervenute da diversi cittadini e della cosa ha dato notizia anche il Comune, attraverso i media. E’ importante sensibilizzare i cittadini, soprattutto gli anziani, di diffidare di chiunque tenti di farsi consegnare denaro, a nome del Comune o di qualsiasi altro Ente Pubblico e di segnalarne la presenza alle forze dell’ordine, chiamando il 112 o il 113 o direttamente il Comando di Polizia Municipale, al n. 0828/355155. Nessun Ente Pubblico effettua la richiesta di pagamenti di qualsiasi tipo di utenza, al domicilio del cittadino e chiunque si presenti a casa vostra con questa motivazione, è senz’altro un impostore che tenta di portare a termine una truffa ai vostri danni. L’Amministrazione è corsa ai ripari, pubblicando, sul suo sito internet, un avviso col quale precisa che mai ha incaricato alcun tipo di riscossione presso le abitazioni. La speranza è quella di riuscire a dare un volto ai truffatori, Il modus operandi è sempre lo stesso: i falsi esattori si presentano in casa, in abiti eleganti, molto spesso esibendo un falso tesserino di riconoscimento, e spiegano di essere mandati dal Comune per riscuotere una tassa, nella speranza che qualcuno cada nella rete e consegni del denaro contante. Finora non è dato sapere se i falsi esattori siano riusciti a truffare degli ignari cittadini. Sarebbe importante, per evitare che possano continuare nel loro intento, che le eventuali vittime denuncino la cosa alle Forze dell’Ordine. Non è, purtroppo, la prima volta che malintenzionati puntino la loro attenzione verso le persone sole ed anziane, E’ un problema che si presente in maniera regolare, soprattutto all’avvicinarsi delle feste. Questi soggetti hanno deciso che, per loro, il modo più semplice di fare quattrini è quello di truffare
le persone, in particolare quelle più deboli, come anziani, disabili e persone sole. E’ anche un grande problema di sicurezza sociale. Quello che poi ne scaturisce è che, come società, ci troviamo ad affrontare il senso di paura e di insicurezza che ne consegue; specie nelle fasce più deboli della popolazione, a cui manca, molto spesso, ogni capacità di reazione psicologica. Come aiutarli? E’ certamente difficile, considerata la loro fragilità emotiva. L’unico aiuto, concreto e valido, potrebbe essere quello di non lasciarli mai da soli. Far sentire la presenza della famiglia, della comunità, degli amici, può aiutare queste persone a ritrovare un minimo di tranquillità. Mai farli sentire inutili e dimenticati!
Le truffe sono aumentate del 471%, passando da 38.934 a 187.858 come indica l'annuario Istat. Il 70% dei raggiri colpisce anziani soli. Piu' di 300mila denunce per truffe agli anziani nell’ultimo triennio. Il 40% delle truffe colpisce gli over 60, il 30% delle truffe colpisce invece i minorenni.
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LA SCUOLA PRIMA DI TUTTO
Nei giorni scorsi il Sindaco di Bellizzi ha ricevuto la comunicazione formale del finanziamento da parte della Regione Campania per oltre 960.000 euro, per lavori di messa in sicurezza, ristrutturazione e di adeguamento antincendio dell’edificio scolastico della Scuola Media “Gaurico” di Piazza De Curtis. L’opera, prevista e deliberata dalla Giunta Salvioli nel gennaio 2014, giunge a compimento dell’iter amministrativo. “Il progetto – recita la delibera di Giunta -veniva ritenuto coerente con il POR Campania FESR 2007-2013, giusta delibera della Giunta Regionale n.40/2014.”In ragione di tale delibera Regionale, la spesa di € 960190,59, sarà garantita con le risorse del POR Campania FESR 2007-2013. Un’opera importante e a cavallo tra due amministrazioni (come altre opere partite con
Dell’Angelo ed inaugurate da Salvioli). La testimonianza che quando si riescono a mettere in campo idee vincenti, progettazioni importanti e funzionari capaci, tutti gli obiettivi diventano raggiungibili.Al netto dei balletti stucchevoli sulla paternità dell’opera, quello che conta sottolineare è che, grazie all’efficace lavoro svolto dalla intera macchina comunale, , tra gennaio 2104 e marzo 20145, si è ottenuta la soluzione del grande problema della messa in sicurezza della Scuola Media. Magari si riuscissero ad ottenere sempre questi importanti risultati.Basterebbe che si urlassero meno addosso e si parlassero di più! Remare tutti dalla stessa parte crea benessere comune!
Mercoledi 28 e giovedi 29 gennaio 2015, le scuole di Bellizzi hanno effettuato una esercitazione di evacuazione degli edifici scolastici.Tutto il personale, coadiuvato dai Volontari del Nucleo Comunale di Protezione Civile, si è adoperato per il felice esito della esercitazione.Agli alunni sono stati ricordate le più elementari ed importanti metodologie di comportamento, in caso di emergenza dovuta calamità naturali. Tutti i ragazzi hanno mostrato un grande interesse all'esercitazione, dando prova di grande sensibilità.
Alle prime scosse telluriche occorre Successivamente, passata la prima scossa, aggruppandosi in prossimità delle pareti perimetrali, vicino agli angoli o sotto gli architravi delle porte. Al suono del segnale di evacuazione nel caso non venga ordinata l’evacuazione, attendere i soccorsi esterni. Se all’esterno, Seguire sempre le indicazioni degli addetti alla sicurezza, del personale scolastico e della Protezione Civile.
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NON SOLO MIMOSE
TRA BARACCHE, PENSILINE E RECIZIONI ABUSIVE, CUMULI DI RIFIUTI E INSETTI, ANCHE UNA PIATTAFORMA IN CEMENTO PER IL BARBECUE... Ruspe in azione nelle aree adiacenti ai fabbricati Iacp di via Bellini, nel rione Borgonovo. Nella mattinata del 4 marzo , in ottemperanza a quanto previsto dall’ordinanza sindacale dello scorso 26 febbraio, sono state avviate le operazioni di sgombero dei manufatti realizzati abusivamente sui terreni in questione e si è predisposta la bonifica delle numerose microdiscariche presenti. Un blitz programmato dal provvedimento di cui sopra, che imponeva la rimozione, entro le ore nove del 3
marzo, delle baracche, pensiline e recinzioni spuntate in maniera copiosa negli ultimi anni, pena l’intervento sostitutivo del Comune per ripristinare lo stato delle cose. Ed è proprio quello che è avvenuto, allorchè gli operai comunali, coadiuvati da polizia municipale, carabinieri, protezione civile e croce rossa, si sono recati sul posto per dare inizio allo sgombero fra le proteste di alcuni residenti. L’attività si è protratta a lungo, considerata la vastità delle aree interessate (10.000 mq circa) e l’eterogeneità dei
manufatti rinvenuti (ad esempio simbolo: una piattaforma in cemento su cui era stato approntato un barbecue). Stesso discorso per quel che concerne la bonifica ambientale delle discariche di materiale ferroso, apparecchi elettrici e mobili, oggetto di numerose istanze da parte dei cittadini, stanchi del perdurante degrado.
L’Assessorato alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali del Comune di Bellizzi, in occasione della GIORNATA DELLA DONNA dell’8 marzo, ha organizzato, d’intesa con la Direzione Sanitaria dell’ASL- Distretto 65, un evento sulla prevenzione della sfera genitale femminile riservata alle donne di ogni età o stato sociale. Nell’occasione sono state effettuate nel Poliambulatorio di
via Cavour, visite ginecologiche e paptest a cura del Dr. G. PISAPIA CIOFFI, ginecologo del Presidio Ospedaliero di Battipaglia, assistito dalle collaboratrici del Poliambulatorio di Bellizzi. Grande soddisfazione della delegata Marinella Volturale e del Sindaco o Volpe per la riuscita di questa iniziativa, volta a tutelare e la salute delle donne, che si propongono di replicare, al più presto, l’iniziativa.
Vi augura Felici festivitĂ Pasquali
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Il 22 gennaio scorso, dissequestrato il cantiere del costruendo complesso abitativo, fermo da poco meno di dieci anni. Il provvedimento fu disposto dalla prima sezione penale del Tribunale di Salerno, a seguito del procedimento per “lottizzazione abusiva” a carico della società IACP Futura, oggi in liquidazione. Il tribunale restituisce, così, gli alloggi in costruzione, agli aventi diritto, riconoscendo al Comune di Bellizzi l’autorità per la successiva destinazione degli immobili. Una sentenza importante, la cui vicenda è iniziata nel lontano 2008, con il “sequestro preventivo”, parte
della Procura della Repubblica e con i problemi, facilmente immaginabili, degli assegnatari, che vedevano bloccato il loro sogno di una casa, dopo avere sborsato decine di migliaia di euro. Secondo il Sindaco VOLPE, con questa nuova situazione, il comune di assumerà la responsabilità di completare di alloggi e di essere garante, nei confronti delle banche e dei fornitori di beni e servizi necessari per il completamento dell’opera. Verrà predisposto un nuovo piano finanziario ed il relativo nuovo bando. La minoranza consiliare sostiene, invece, che già nel 2011 il cantiere fu dissequestrato,
Sulla
ATTO DI PURO VANDALISMO O IL GESTO DI UN DEFICIENTE O, FORSE, ENTRAMBE LE COSE?
centralissima Via Roma, all’altezza della farmacia Sant’Anna, una panchina in ferro è stata completamente divelta da “ignoti”. Essendo appunto di ferro viene da chiedersi come abbiano potuto piegare le barre che la compongono? Ci vuole la “salute” per fare una cosa simile e poi, visto che
per consentire alla IACP Futura di effettuare le opere spondali nel letto del Vallemonio. Lavori che non furono mai effettuati, nonostante i diversi protocolli, perchè la società non aveva il denaro sufficiente. La vicenda è lunga e complessa e, nel corso degli anni, ne abbiamo scritto ampiamente. Ora bisognerà aspettare. Non è una cosa semplice. Bisognerà trovare l’imprenditore coraggioso, voglioso di tuffarsi in questa avventura, dai molti lati oscuri. Inoltre, il complesso è stato letteralmente saccheggiato, nel corso di questi anni, senza alcun controllo del cantiere, per il cui completamento i soldini da
stiamo parlando di uno dei posti più trafficati in assoluto della città, viene da chiedersi come mai nessuno ha visto niente. Viene da chiedersi come mai nessuno se ne è accorto o nessuno l’ha segnalata a chi di dovere perché così come è ridotta è anche pericolosa per la incolumità delle persone. Di là ci passano anche i
sborsare sono tanti e non certo noccioline. Di questi tempi, poi…Ma una domanda sorge spontanea: visto che la IACP Futura è fallita e quindi in liquidazione, coloro che hanno sborsato versato i quattrini, avranno diritto di precedenza o saranno equiparati agli altri eventuali acquirenti? Per la complessità della vicenda, più che politica e politanti, ci vorrebbero fior di consulenti, per indicare la strada da percorrere. Ci auguriamo che tutto sia fatto correttamente, perchè si può essere di sinistra o di destra, ma non a destra o sinistra del buonsenso e della ragione!
nostri amministratori, un fatto di sicurezza e, maggioranza e di come al solito, opposizione. Ma veniamo al dunque: Come dice il proverbio: Oppure le due cose insieme? Questo decidetelo voi….Ma, intanto, , soprattutto per
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LA MINORANZA ALLA CARICA PER L’EX CONSORZIO AGRARIO, CHIEDE IL BANDO PER LA TERZA FARMACIA Sulla questione dell’ex Consorzio agrario: Maddalo attacca. “E’ vergognoso assistere tutti i giorni ad uno spettacolo indegno, una struttura fatiscente e pericolosissima per la salute dei cittadini bellizzesi essendo tale vecchio edificio non solo pericolante ma coperto da amianto. Ebbene, noi durante il nostro mandato abbiamo avuto il coraggio di attivare un progetto che vedeva partecipi l’amministrazione comunale e un soggetto privato, attraverso un bando pubblico, ma l'allora opposizione "Volpe & Company”fece ricorso al TAR che rallentò di un anno il procedimento per poi uscirne sconfitti. Ci additarono come speculatori ed altro quando il nostro intento era bonificare quell’area e le casse del nostro Comune. E ora? Dove sono finiti ibuoni propositi dell’allora opposizione che oggi amministra la città? La villa comunale (o polmone verde al centro della città), quando e come lo realizzeranno? Noi almeno ci siamo presi la responsabilità di decidere, nel bene e nel male, ma lo abbiamo fatto. Loro, a distanza di quasi un anno dalle elezioni, pensano invece a gestire soldi pubblici in maniera approssimativa e clientelare (vedi Strabilandia e assunzione Pino Schiavo). A qualche saccente, che ci accusa di polemiche sterili, la faccio io una proposta da consigliere comunale: Bellizzi ha ottenuto, dopo un contenzioso, la terza farmacia comunale. Mettete quindi a bando tale farmacia, acquisite denaro per l'Ente e con il denaro incassato realizzate la villetta comunale al posto dell'ex consorzio agrario di cui tanto avete parlato in campagna elettorale. Noi, del gruppo della Insieme per la Bellizzi che Vogliamo non potevamo farlo perché la sentenza di cui parlo è uscita un paio di mesi fa. Comunque spero attuino presto laformula giusta per la terza farmacia comunale, perché se per una qualunque motivazione Bellizzi la perdesse, oltre al danno per i cittadini, gli attuali amministratori sarebbero anche responsabili di un danno patrimoniale all'Ente.
BOOM DEL CLIENTELISMO A BELLIZZI, MA I DISOCCUPATI SONO TROPPI E I POSTI POLITICI NON BASTANO. Durante gli anni 50’ e 60’, nel periodo della ricostruzione e del boom economico, lo strumento per partecipare al mutamento del Paese, appena uscito dalla dittatura e dalla guerra, erano i partiti, a cui ci si avvicinava attraverso le “sezioni”; luoghi in cui si discuteva, si formavano le idee, si cresceva e si selezionavano i dirigenti del futuro. Il voto rappresentava un’appartenenza ideologica ed ogni appuntamento elettorale era vissuto come un’importante occasione per gli elettori di esprimere la propria opinione e il proprio punto di vista. Oggi tale orientamento è mutato: la disinformazione, il disgusto di una politica scandalosa, opportunista e
clientelare, fa sì che non esiste più un modello nel quale identificarsi;non si guarda più ai leader della politica come una bandiera dietro la quale militare; ed emerge sempre di più l’intramontabile voto di scambio.Abituati a questo sistema politico, i pochi Bellizzesi che si avvicinano attivamente alla politica chiedono risposte lavorative, chiedono sistemazioni per parenti e amici puntualmente promesse durante la campagna elettorale, ma la pratica del clientelismo non riesce a soddisfare le innumerevoli richieste e lo scontento generale aumenta a dismisura. I posti pubblico-politici o privati-politici non bastano per tutti! Questo
perché il tasso di disoccupazione a Bellizzi è elevato, l’economia è ferma, la famosa area PIP trasformata in speculazioni edilizie, tasse al massimo, attività commerciali in grande difficoltà economiche, artigiani e piccoli commercianti sommersi dalle tasse e dalla concorrenza cinese costretti a chiudere, finanziamenti europei non canalizzati nelle giuste direzioni e una politica inadeguata che guarda solo agli interessi di pochi e non alla crescita e allo sviluppo del territorio. Nello scenario in cui si presenta il comune di Bellizzi la ciliegina sulla torta è la frase molto di moda in questi ultimi mesi:” Il comune verso il dissesto finanziario”. Da qui a qualche anno
i cittadini di Bellizzi facilmente ricattabili per via del posto del lavoro, molto probabilmente si troveranno gravati di debiti comunali e di un continuo aumento delle tasse e il problema occupazionale non sarà risolto.
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BELLIZZI: COMMERCIO CONDANNATO A MORTE Hanno abbassato le saracinesche, ma non per andare in ferie: Bellizzi ha perso altri negozi. Nessun settore è sfuggito alla crisi e nessuna zona è rimasta indenne. Lo spettacolo è sempre lo stesso, triste: vetrine vuote, cartelli di "vendesi", "cedesi attività" o "affittasi" e saracinesche abbassate. Si tratta di attività che non sono riuscite a far fronte al calo dei consumi, al caro affitti, alla concorrenza delle attività abusive. Coinvolti bar e pizzerie, che fino ad oggi avevano meglio assorbito l’urto della crisi. Sono dati drammatici. Su Via Roma hanno chiuso, in poco più di un mese, ben tre bar, ed una pizzeria poco distante. Complici la crisi, sicuramente, ma anche una tassazione esagerata ed esasperante, oltre ad una
burocrazia asfissiante. Uno dei bar aveva chiesto, ad ottobre del 2014, il permesso per realizzare una piccola veranda smontabile, davanti all’ingresso. da utilizzare nel periodo nvernale, essendo la saletta interna un po’ piccola per ospitare dei tavolini, visto che il marciapiedi è di sei metri e quindi non avrebbe intralciato il passaggio dei pedoni. Non ha ricevuto risposta, nonostante "abbia fatto la via scalza" al Comune. Per un po’ di musichetta qualche giovedì sera, con autorizzazioni e Siae a posto, ha avuto una montagna di problemi. Il risultato? Che si è rotto le scatole ed ha chiuso.Ora sta aprendo a Battipaglia, senza tante complicazioni, senza lo scaricabarile tra i diversi uffici comunali (ufficio tecnico, ufficio commercio e Vigili Urbani). Bellizzi
e Battipaglia sono entrambi in Italia! Tra l’altro, è superfluo ricordarlo, i Vigili sono un organismo di Polizia e quindi di controllo e non autorizzatorio. Su via Cuomo, dei cinque bar presenti due sono in vendita, per cessione attività. A nulla è valso l’effetto degli 80 euro di Renzi in busta paga e l’arrivo della “nuova primavera”. Semmai arriverà un rilancio di consumi troverà un deserto. Di questo passo il commercio al dettaglio è destinato a scomparire, con i negozi chiusi che non riescono a riposizionarsi sul mercato. Di certo pagano la presenza di grandi centri di distribuzione, a pochi km di distanza, oltre alla vicinanza di città come Salerno e Battipaglia. Quando i negozi riescono a riaprire, poi, molto spesso cambiano genere di attività: da
abbigliamento passano a oggettistica per la casa, da alimentari ad arredo e così via. In questo modo si cerca di restare in vita, anche se non sempre si riesce. Uno dei principali fattori di questo declino è il “CARO AFFITTI”. Quelli tutt’ora richiesti dai proprietari non si abbassano, se non di pochissimo; fatto che determina la mancata ricollocazione di decine di esercizi. A questo dramma, poi, si aggiunge la relativa perdita di posti di lavoro, facilmente immaginabile. Ma ai signori proprietari conviene tenere sfitto il proprio locale? Non sarebbe ragionevole incassare qualche euro in meno, piuttosto che niente? Almeno in tempo di crisi, si dovrebbe fare necessita virtù!
Succede che ti ritrovi Succede in un negozio bellizzese per compare qualcosa da mangiare cena. Succede che entriche che ti ritrovi in un negozio bellizzese per compare qualcosa da mangiare per per lalacena. Succede che entri e, visto
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non mangi carne, gli occhi vanno su due pirofile con dentro della verdura (scarole stufate) e una specie di “ciambotta” composta da melanzane, peperoni e patate. Succede che chiedi alla commessa di darti una porzione ciascuna dei due contornini esposti in vetrina. Succede che la solerte banconista subito confeziona, in due apposite vaschette di alluminio, dopo averle pesate, quanto richiesto. Succede, poi, che al momento di pagare ti viene chiesto 7 euro e 20 centesimi da pagare alla cassa. Succede che rimani senza parole perché ritieni esagerato tale somma per due cosette insignificanti e succede che, vista la gente presente nel locale, sebbene a malincuore, paghi e te ne vai. Succede che fai poche decine di metri e ritorni nel negozio, chiedendo come si è arrivati a €7,20 per due contorni, che neanche a Capri, di fronte ai Faraglioni, ti avrebbero fatto pagare così tanto? Succede che chiedi se quanto comprato si paga a peso, o per la bellezza dell’acquirente, per il suo fisico o peso… Insomma chiedi spiegazioni visto che sui prodotti esposti, (tutti, nessuno escluso), non vi è il prezzo esposto. E succede che ti viene risposto che la colpa è tua perché eri tu che dovevi chiedere il costo e che lei non era tenuta a mettere il prezzo esposto. Chiami i Vigili ma essendo passate le 20, non c’è nessuno. Ovviamente della cosa sarà investito l’ufficio di riferimento e il Comando di Polizia Locale affinchè cose del genere non abbiano più a verificarsi..
Succede che ti ritrovi in un negozio bellizzese per compare qualcosa da mangiare per la cena. Succede che entri
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Ho iniziato a commercializzarla e poco dopo ho incontrato un pizzaiolo pugliese, Edoardo Fiore... è lui il mio "istruttore": ha testato la pizza e gli è piaciuta, così abbiamo deciso di partire con questa avventura". "Molto Semplice, basta rivolgersi all'ufficio brevetti e tramite un consulente bisogna inoltrare una pratica per la registrazione, sia del marchio che del brevetto".
indiana che, oltre a conferire un sapore specifico e originale, apporta i suoi benefici naturali. Risultato? "Abbiamo iniziato questo percorso - e oggi sono un anno fa quasi 150 pizzerie in Italia a proporre la nostra pizza e presto la porteremo anche in Australia!" Oggi vi raccontiamo di Antonio Baldi, un giovane salernitano con una grande vocazione: essere salutista. La sua costante ricerca per alimenti e prodotti sani lo ha portato ad essere imprenditore di se stesso... Complice la sua formazione (perito informatico) ha deciso a soli 24 anni di aprire che si occupa un sito di prodotti salutistici. La partenza, però, non è stata con il botto. Anzi… Molti sacrifici e zero risultati, ma non si è arreso, resistendo per altri tre anni. Oggi, a 27 anni, è riuscito ad aprire due negozi, ed ha affrontato un esperienza completamente nuova che gli sta dando molte soddisfazioni: l'invenzione anche denominata "pizza della della salute". Il segreto è nell'impasto: un mix brevettato e realizzato con farina di moringa, una pianta
"Un po' per caso. Da sempre sono molto attento alla salute, mi piace studiare la nostra alimentazione, capire come è cambiata. Così mi sono concentrato sugli alimenti, i tipi di nutrienti che ci danno, proteine, vitamine etc.. Sono venuto successivamente a conoscenza di molti prodotti naturali che aumentano il benessere generale della persona e mi sono appassionato definitivamente.
"Sì, vista la mia filosofia sul mangiar sano ho pensato di creare un'azienda che distribuisce prodotti di un certo tipo, e tra questi c'è appunto la Moringa: una pianta indiana molto interessante, con delle proprietà importanti.
"Inizialmente ho dovuto spendere il giusto necessario per aprire una sede e quindi ho investito una certa cifretta. E' stato importante l'aiuto della mia fidanzata che mi ha aiutato e continua a darmi una mano".
Oltre ad occuparmi oggi della mia azienda (greenfamilyservice.net), mi occupo della distribuzione della farina attraverso agenti o spedizioni presso le pizzerie nostre associate: oggi ne sono quasi 150 in tutta Italia".
"Certamente. Oggi dopo tutta questa crisi abbiamo un'azienda che è in forte espansione e a breve faremo nuove
assunzioni". "Il consiglio che posso dare ai giovani è di avere più fiducia e coraggio, di saper sfruttare le proprie capacità. Proprio grazie alla crisi si presentano nuove opportunità: bisogna coglierle al volo".
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Avete provato a richiedere il nuovo ISEE. Sembra studiato apposta per creare difficoltà e scoraggiare le persone dal richiedere qualsiasi beneficio o prestazione. Procedure complicatissime e burocrazia lenta per uno strumento indispensabile per decine di pratiche, agevolazioni, pagamenti di tasse e tributi. Tutto passa dall'Inps che deve verificare e certificare. , modificati dal 1 gennaio scorso da una normativa nazionale che ha ottenuto, per ora, solo il risultato di ingorgare i Caf e i Patronati, e complicare la vita a migliaia di cittadini.
giacenza media dei conti correnti. Il secondo problema è la tempistica: serve molto più tempo di prima perché l'Isee deve prima essere verificato dall'Inps, confrontato con le loro banche dati e poi spedito all’utente, con il via libera. Un'operazione che richiede circa una decina di giorni e, molto spesso, arrivano anche degli errori macroscopici In pratica, proprio durante il passaggio dell’ISEE all'Inps, per il controllo, qualcosa capita che vada storto, e le certificazioni non arrivano esatte. Ed allora si ricomincia la trafila. Prima al Caf per apportare le correzioni, poi si inoltra nuovamente la richiesta e si attende…almeno altri il primo riguarda la venti giorni. documentazione da presentare, molto più 'corposa' rispetto agli anni scorsi, con dati ed allora che Dio ce la mandi anche difficili da reperire, come la cosiddetta buona!
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. Ma questi grandi scienziati dei nostri politici, se lo immaginano un vecchietto, un disabile, una persona che vive sola, costretta a sobbarcarsi tutta la trafila della maledetta burocrazia, per richiedere l’esenzione del ticket, il bonus energia o il pacco alimentare della Caritas? A queste persone prima hanno chiesto il conto corrente per riscuotere quella miseria di pensione con cui sopravvivono, ed ora, non contenti, pretendono che abbiano la posta elettronica certificata…e, si, perchè anche il CUD ai pensionati non lo spediscono più…ma bisogna ‘scaricarlo’. Dicono che è per risparmiare.
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Certamente non può essere sfuggito a nessuno che negli ultimi tempi è aumentato a dismisura il numero di extra comunitari in giro per la città, di sera principalmente. Frequentano bar, marciapiedi, piazze. Dove c’è qualche wi-fi libero li trovi a decine che, con il loro telefonino (anche di nuovissima generazione) cercano di stabilire un contatto con parenti e conoscenti tramite internet. Qui da noi, a Bellizzi, da un po’ di tempo, difficilmente incontri immigrati con il volto triste di chi è stato costretto a lasciare la famiglia e la propria terra in cerca di un posto migliore e di una nuova vita, così come succedeva fino a poco tempo fa. Li vedi alquanto ben vestiti. non trasandati o sporchi come eravamo abituati a vederli in passato. Nei bar consumano, in tanti hanno anche un auto. Tantissimi sono giovani e giovanissimi. Molti vivono qui già da tanti anni e si sono perfettamente integrati. Hanno un lavoro, una famiglia, dei figli a scuola. Ma gli altri? Poiché sono talmente tanti viene da chiedersi se le istituzioni tutte hanno un quantomeno minimo quadro della situazione? E’ stato mai fatto un vero censimento di questa popolazione che ospitiamo? Come sono messi
sanitariamente? Ci sono clandestini tra loro? E quelli che vivono temporaneamente qui da noi pagano le tasse e i servizi come li paghiamo noi visto che ne usufruiscono? Fanno anche loro la raccolta differenziata oppure no? E quelli che vivono in tanti di loro in quei garage o ex negozi attrezzati ad abitazione, stanno in regola con i requisiti igienico/sanitari e di sicurezza per la propria e altrui incolumità? Forse sarebbe il caso che il Comune desse vita ad un “osservatorio sull’immigrazione”, al fine di controllare e gestire il flusso migratorio di che stiamo vivendo ultimamente. queste domande vanno nella direzione di salvaguardare tutti, immigrati e non. Tuttavia il giudizio sugli extra comunitari in generale è contrastante: se da una parte c’è il lato umanitario con aiuti di ogni genere (viveri, dimore, lavoro…), dall’altra è crescente il rifiuto nei confronti di popoli che sembrano “invadere” il nostro territorio
che essi possono offrirci attraverso le loro culture. In aggiunta, dato che un continuo flusso migratorio così denso continua a creare discordie tra i popoli ospitanti e quelli ospitati bisognerebbe muoversi verso una “spartizione” degli immigrati in tutta Europa e non solo in alcune zone. La sfida dell’integrazione passa soprattutto dai bambini figli di immigrati, che, una volta maggiorenni, saranno Italiani a tutti gli effetti.
La risposta è che l’immigrazione può essere una risorsa, ma solamente a patto che venga gestita e regolata in maniera adeguata. Una politica di immigrazione efficace e senza ipocrisie può essere generata solo da un dibattito serio e basato sui dati piuttosto che su idee preconcette. Sta tutta qui la piccola, grande pretesa del nostro lavoro: aiutare a diffondere un’informazione oggettiva e approfondita sull’immigrazione perché crediamo che sia importante provare più spesso a interessarci, a riflettere, a porci La paura del delle domande e a darci delle risposte, “diverso”, che ha caratterizzato la prima nostre. In una parola, a informarci. metà del secolo scorso è ancora oggi un problema: numerosi sono coloro che provano nei confronti degli immigrati astio e rancore, sentimenti che molte volte si manifestano in intimidazioni e violenze. Certamente è impossibile non tener conto dei casi di cronaca che vedono protagonisti gli stranieri: stupri, incidenti, furti, droga… ma in quanti casi si tratta di disperazione e non di delinquenza? Difficile pensare agli immigrati come ad una minaccia, bisognerebbe al contrario far tesoro di ciò
ANNO V - N° 3 - MARZO 2015
Il centro di Salerno ha la sua prima moschea, anche se nessuno sembra volerla chiamare così: il nome giusto sembra essere “luogo di culto”, realizzato dall’associazione culturale e religiosa “Bangladesh”. Nonostante da anni comunità provenienti dal Senegal, dal Bangladesh, dalle Filippine e da tanti altri Paesi convivano pacificamente ed integrate nel tessuto cittadino, permane il pregiudizio e la paura che la fede musulmana sembra portarsi dietro. Soprattutto in tempi in cui sono purtroppo tornate alla ribalta le guerre di religioni. Effettuate tutte le comunicazioni ufficiali Hossain Alamgir, presidente della comunità del Bangladesh, ha affittato il locale in via degli Orti, traversina di fcorso Vittorio Emanuele, destinandolo allo svolgimento di riunioni religiose.«E’ casa di Dio – dice Hossain - e ogni membro della comunità interessato, tra le 100 e le 150 persone, avrà la possibilità di unirsi a noi nelle preghiere. I salernitani devono stare tranquilli, non vogliamo fare del male a nessuno, sappiamo che non solo gli italiani ma tutto il mondo collega i musulmani ai terroristi, anche se per la nostra religione è peccato anche uccidere un animaletto per strada». Una religione che impone altri doveri come la preghiera separata per donne e uomini, la sacralità del posto, in cui accedere con abiti puliti e senza
scarpe mondate dalla strada calpestata per raggiungere il luogo di culto, ma a cui va riconosciuto soprattutto un diritto, sancito dalla nostra Costituzione che con l’articolo 19 tutela la libertà di fede religiosa. Il dibattito moschea sì, moschea no da anni infiamma la città di Salerno.
Dopo gli ultimi gravi fatti di sangue avvenuti nel cuore dell’Europa, per mano di alcuni islamici, la comunitá musulmana prende le distanze dagli avvenimenti e respinge ogni tipo di accusa, sottolineando il rischio che la cattiva informazione possa accentuare le difficoltá di integrazione a discapito di chi viene in Italia per lavorare onestamente, e certamente non per combattere una battaglia religiosa ed ideologica.
E’ una delle realtá religiose principali in provincia di Salerno, poiché coinvolge tutti i musulmani residenti nella Piana del Sele, ed inoltre è anche una delle più longeve con la sua fondazione avvenuta nel 1991. Ma il problema degli infiltrati e dei terroristi esiste, e non va sottovalutato in nessuna realtá.
Sarebbe davvero molto bello e, questo si che favorirebbe l’accettazione delle moschee in ogni posto d’Italia.
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? Dopo Parigi, Bruxelles e Copenaghen, . Dopo la Libia del dopo Gheddafi, ormai in mano ai miliziani dell' , e l'Egitto, dilaniato dall'instabilità del dopo Mubarak, . Proprio dalla Tunisia si stima siano partiti qualche migliaio di per andare sotto la bandiera dello Stato islamico nei teatri di guerra siriano e iracheno. All’indomani dell’attacco terroristico di Tunisi, il governo esorta da una parte a , ma dall’altra sottolinea che . I servizi di sono già stati attivati. La Farnesina ha rafforzato la presenza navale nel Mare di Sicilia. Finora non esistono elementi di connessione tra fenomeno migratorio e terrorismo, ma nessuno può in teoria escluderlo.
Il primo è l che, a partire dal 19 aprile, richiamerà fedeli e turisti a Torino per ben 67 giorni. Ad oggi ci sono già oltre 800mila prenotazioni. che fino al 31 ottobre ospiterà milioni di turisti, curiosi e addetti ai lavori da tutto il mondo. circondata da un anello di sicurezza che sarà , infine, inizierà presidiato da agenti e metal detector. Per , invece, quanto riguarda il la situazione è più complicata. In primis perché non si sa ancora se sarà articolato in giornate nei giorni scorsi. L’attenzione è dunque alta tematiche come avvenne nel 2000 o spalmato su più chiese e, addirittura, più città. In secondo sui , c’è un massiccio monitoraggio luogo perché della rete attraverso cui può avvenire la radicalizzazione e lo scambio di messaggi operativi. Ma siamo davvero al sicuro? Per quanto riguarda l'Expo, fonti di intelligence fanno sapere che l'area rossa sarà
Nell’ultima puntata della stagione 2008-2009 di “ Striscia la Notizia”, il tg satirico di Antonio Ricci, l’inviato Luca Abete andò a scovare l’ennesimo spreco della Regione Campania: il cimitero, nella struttura di via Clark a Salerno, degli oltre trenta spazzamare , costati svariati miliardi delle vecchie lire e mai utilizzati. , pubblicata dalla stampa e presente sul portale della Regione Campania, c Non c’è che dire, un vero affare! in pratica, dopo aver speso inutilmente qualche decina di miliardi di lire, oggi li svendono. Tanto nessuno risponderà mai di questi sprechi…paga sempre Pantalone! - tartassati da una tassazione vergognosa, con i peggiori servizi del Pianeta, con la sanità a pezzi, il sistema viario al collasso (qualche milioncino di euro), . Ma
questi
signori,
Ce ne ricorderemo il prossimo 31 maggio…e state certi che il conto che vi presenteremo sarà bello salato…e conterrà pure gli interessi. ..
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Sarà capitato a tutti di osservare, in giro per le strade delle nostre città, uno strano aumento di con targhe non italiane, soprattutto tedesche e rumene, e anche se in un primo momento abbiamo pensato ad un semplice aumento degli immigrati che spostano le loro macchine in Italia, ma facendo più attenzione agli automobilisti di queste auto (italianissimi) e ai modelli quasi sempre di lusso, ci possiamo facilmente rendere conto che ci deve essere qualcosa sotto, e si tratta di risparmi consistenti sulle polizze assicurative RC Auto e sul bollo. Sono sempre di più gli italiani che preferiscono immatricolare la propria auto all’estero per risparmiare migliaia di euro tra e (cosa legittima e legale anche in virtù delle normative europee sulla libertà di movimento) e qualcuno addirittura anche per evitare di pagare multe (cosa questa eticamente sbagliata ma purtroppo possibile per colpa delle lacune nella legislazione italiana e del
mancato collegamento delle banche dati delle polizie municipali con gli altri paesi europei). I paesi prediletti dai furbetti nostrani sono la Romania e i paesi dell’est in genere, ma anche in Germania è possibile risparmiare moltissimo in quanto non c’è superbollo per le grosse cilindrate e i premi assicurativi per la sono molto più bassi di quelli italiani.
anche soltanto 50 euro in base ai vari proposti. Ma ricordiamo ancora una volta che seppur questa pratica non è illegale bisogna verificare i massimali per le coperture, anche se alcuni utenti ci hanno scritto affermando che sono ormai pienamente in linea con gli standard italiani. Si tratta in tutti i casi di un bel soprattutto per i residenti i provincie problematiche, come la Campania, con alle stelle. Nel frattempo per chi non vuole fare modifiche alla targa della propria auto non resta che provare uno dei vari siti che propongono comparazioni tra o rivolgersi le direttamente ad una compagnia online e per cercare di farsi fare un spuntare il prezzo migliore sulla propria polizza.
Il costo del nuovo libretto si aggira intorno ai 60 euro, poi per assicurarsi con una compagnia rumena è possibile spendere San Lorenzo di Rovetta è una tranquillissima località in provincia di Bergamo dove abitano circa 1200 abitanti, nell’alta Valle Seriana. Essendo un paese abbastanza piccolo non dispone di tantissimi luoghi dove poter parcheggiare e come nelle realtà dei comuni più grandi anche questo paesino soffre della grande crisi economica..In aiuto dei cittadini che hanno difficoltà a trovare parcheggio, anche quelli che vengono da fuori, arriva una proposta da Don Guido Rottigni, al timone della parrocchia del paese dal
2008. Il pastore ha proposto di lasciare a disposizione del pubblico il parcheggio di proprietà della parrocchia. Ma fin quì nulla di strano se non fosse il fatto che in realtà il parcheggio non è proprio gratuito:
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ovviamente, pur aspirando alla candidatura, non ci pensa manco lontanamente di consegnare il suo Comune ad uno sconosciuto funzionario statale e così pensa di abdicare al suo vice.
contro l’amministrazione comunale, cioè contro lui stesso, in sostanza, visto che ne è il primo cittadino. E così, tomo tomo e cacchio cacchio, in base al Decreto Lgs n° 267 del 2000, meglio conosciuto come Testo Unico per gli Enti Locali, in base al quale
Il sindaco di Agropoli, tal Franco Alfieri, aspira alla carica di Consigliere Regionale della Campania nella lista del Partito Democratico, di cui è iscritto e fervente sostenitore. Ma, purtroppo per lui, una Legge prevede che per poterlo fare non debba essere Sindaco. In caso contrario vi è lo scioglimento del Consiglio Comunale e il relativo arrivo del Commissario Prefettizio. Il nostro Franco,
Forse questa Legge è una schifezza vera e propria ma comunque è una legge dello Stato e come tale andrebbe rispettata almeno da chi è tenuto a dare il buon esempio. Anche Enzo De Luca, sindaco di Salerno è decaduto, ma non certo per una multa per divieto di sosta…. Nel nostro caso il buon Alfieri non solo se ne è infischiato della norma ma si è vantato in pubblico di avere trovato un sistema per fregarla. Altrove questa operazione alla Totò gli sarebbe costato l’isolamento politico e il disprezzo degli elettori. Invece qui gli è valsa il plauso di maggioranza e opposizione, e un balzo ulteriore nei sondaggi. In Italia si sa, fatta la Legge si trova subito l’inganno. Intanto si farà la sua brava campagna elettorale. Se sarà eletto diventerà consigliere regionale. In caso contrario paga la multa di pochi euro e torna a fare il sindaco. Matteo Russo
Comune di Centola, ed ospitati presso il canile convenzionato, da parte di privati cittadini Davvero una lodevole iniziativa, a testimonianza che, molto spesso, non c’è bisogno di cose strabilianti per dare un segnale importante di amore per il territorio che si amministra. Anche quello volto a sensibilizzare ed incentivare che può apparire piccola cosa può essere l’adozione dei cani registrati a nome del importante. Daniele Coralluzzo
Molti cani vengono abbandonati e spesso il loro destino è quello di rimanere in un canile per tutta la vita ... Riprendiamoci i nostri cani, adotta un nostro cane dal canile e risparmi sulla "Tari".
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CARTE ALLA MANO LA PRO-LOCO CHIARISCE L’INTERA VICENDA Come ben ricorderete, ha avuto un forte effetto, l’eco , il Festival Internazionale degli Artisti di Strada. In sostanza, con la delibera di giunta n° 116/2014, vista la difficoltà di poterlo fare tramite la struttura comunale,
, che si rese disponibile e ,a realizzare quanto proposto e deliberato. Va chiarito che la scelta del programma e delle manifestazioni era (e rimane) di competenza della Giunta Comunale in quanto organo di indirizzo politico.
comprendenti il costo delle prestazioni artistiche proposte dall’Associazione Culturale “Il Teatro che cammina”, per 13mila euro IVA inclusa e la restante
somma per la logistica relativa agli spettacoli, come i punti Enel per la corrente, noleggio service audio e luci, noleggio palchi e tutto quanto occorrente per il buon esito della rassegna. Era altresì previsto che , con la sua organizzazione, per far fronte alle spese generali organizzative e di gestione, ed è superfluo specificare che Sirene; € 2200 per Lux Arcana ed € 2440 per Il Teatro che Cammina per un totale di € 12.960, ovvero la somma richiesta dall’associazione che ha proposto gli artisti. Le altre spese riguardante la fornitura di beni e servizi sono di € 616 a Graphic & Web; € 231 al Ristorante Arte e Gusto; € 1830 a FrontStage Sas; € 300 a FireWork di Ciaglia Sabato; € 890 all’Holtel san Luca; € 610 a TV Oggi srl.
, nel saldo finale. che o sono Etè Supermercati (€ 300); Ada Marmi (€ 50); Agricom (€ 100); Bora Bora Sun (€ 50); Caseificio Mail (€ 200) Banca BCC (€ 1000) . Le spese sostenute per le prestazioni artistiche riguardano € 2.200 per “Progetto Bagliori”; € 990 per Patrizia Marcato; € 1100 per Francesco Mirabile; € 1650 per Los Filonautas; € 2420 per Le che è, in buona sostanza,
ed la cifra che il Comune deve liquidare alla Pro Loco. (che era la somma impegnata a garanzia dall’amministrazione poiché poteva anche succedere che la Pro Loco non trovava nessuno disposto a contribuire)
Intanto, ci fanno sapere da Palazzo di Città, che già si sta pensando alla prossima edizione, questa volta partendo e organizzando con largo anticipo.
ANNO V
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IL TERRORE DI TUNISI E L’ATTACCO DELL’ISIS ALL’ITALIA I SOPRAVVISSUTI URLANO TUTTO IL LORO SGOMENTO PER UN BAGNO DI SANGUE CHE SEGNA UNA RECRUDESCENZA DEI PIANI DELL’ISIS. È di 24 morti il bilancio dell’attacco terroristico avvenuto mercoledì 18 marzo a Tunisi. Un commando si è asserragliato nel Museo del Bardo, vicinissimo al Parlamento, è ha tenuto in ostaggio centinaia di persone, fra cui almeno 100 italiani, tutti turisti. Le forze speciali tunisine hanno fatto irruzione. Le vittime italiane sono quattro, cui si aggiungono cinque feriti. Tutto è iniziato verso mezzogiorno quando tre uomini, di cui due con l'uniforme dell'esercito, armati con kalashnikov, hanno tentato di fare irruzione nella sede del Parlamento, dove in quel momento si stava discutendo una legge antiterrorismo. Bloccati dalle forze dell'ordine, hanno sparato contro un pullman di turisti parcheggiato lì davanti. Poi si sono spostati all'interno del Museo del Bardo (adiacente all'Assemblea tunisina), prendendo in ostaggio decine di persone. Tra le persone coinvolte nell'attacco, decine di italiani. Molti erano arrivati in città a bordo delle navi da crociera Costa Fascinosa e MSC Splendida. Tra loro anche dipendenti del Comune di Torino, partiti per una vacanza organizzata dal dopolavoro del Comune. I due terroristi uccisi dalle forze speciali tunisine durante il blitz al museo del Bardo farebbero parte del gruppo tunisino Katibat Okba Ibn Nafaa, diretto dall'algerino Lokman Abou Sakher, che avrebbe dichiarato, da pochi mesi, fedeltà allo Stato Islamico (Isis),
dopo essere stato legato ad Al Qaida Maghreb. E' quanto emerge dalle indagini delle autorità tunisine. Il gruppo tunisino si avvale anche di elementi algerini. Intanto sono rientrate in Italia le salme di Orazio Conte, Giuseppina Biella, Francesco Caldara e Antonella Sesino, gli italiani rimasti uccisi a Tunisi. Il Boeing 767 li ha riportati a Roma Ciampino, insieme ad alcuni familiari. Oltre 20 persone sospettate di essere militanti dell'Isis o di avere legami con il terrorismo islamico sarebbero state arrestate in Tunisia, nel corso delle indagini sull'attacco al museo del Bardo. Lo riferiscono fonti delle autorità tunisine. Dopo l'attentato di Tunisi non è possibile escludere azioni emulative in Italia. E' quanto scritto in una circolare del Dipartimento di Pubblica Sicurezza nella quale si invitano gli organismi di sicurezza a "sensibilizzare ulteriormente" le misure di vigilanza a sedi diplomatiche tunisine e ai siti sensibili. "Quello a cui avete assistito è solo la prima goccia di pioggia". E' la minaccia contenuta nel messaggio audio con cui l'Isis rivendica l'attentato al Museo del Bardo di Tunisi. "Noi diciamo agli apostati che sono in Tunisia che questa è solo la prima goccia di pioggia e che non godranno di sicurezza né di pace". L'Italia è quindi nel mirino dell'Isis e l'allarme terrorismo cresce sempre di più. Secondo
gli analisti dell'intelligence, "è da ritenersi crescente il rischio di attacchi in territorio italiano ad opera di varie categorie di attori esterni o interni al nostro Paese”. Se consideriamo che nel 2015 l’Italia ospiterà eventi come l’Expo di Milano, il Giubileo indetto da Papa Francesco, l’ostensione della Sindone a Torino e, notizia di questi giorni, l’ostensione della Sindone anche a Salerno (dove è conservata una copia medioevale della reliquia), gli obiettivi sensibili nel nostro Paese aumentano in maniera esponenziale. E’ importante tenere alta la guardia e, soprattutto, capire che il buonismo non paga. Controllare puntualmente gli ingressi in Italia è solo buonsenso e non intolleranza. Ogni Stato ha il dovere di mettere in campo tutte le azioni per garantire la sicurezza dei suoi abitanti e l’inviolabilità del suo territorio. Anche le più cruente!
stanco della vecchia
“
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UNA MIRIADE DI BALZELLI INGRASSANO SOLO IL FISCO
Ah, la ! Questo piccolo grande sogno dell’italiano medio. Tanto amata da noi comuni mortali quanto odiata da che (dalla fine del 2011 a quella del 2014) . e . Non solo hanno rovinato i piccoli proprietari costringendoli un’altra stangata, ma hanno anche devastato il mercato perché hanno deprezzato il rendimento di questo bene. E la non promette per nuova niente bene, giacché si stima un aumento medio delle rendite del 25%, con inevitabili ricadute su Imu, Tasi e canone di fitto. Eppure il desiderio è talmente forte .
. Due i fattori che hanno sostenuto il trend. In primo
luogo, la determinata dall’esagerato carico fiscale. Secondo uno studio, l’anno scorso la contrazione si è attestata al 7,2 per cento. Nelle grandi città la diminuzione è stata del 4,2%, nei capoluoghi di provincia del 4,6%, mentre nell’hinterland delle grandi città i prezzi sono diminuiti del 3,4 per cento. Comprare casa: un’ipoteca sul futuro. Una volta presa la decisione fatidica, bisogna entrare nell’ordine di idee che ineludibile e che le proprie scelte e il proprio tenore di vita (della scartavetrata di tasse sulla casa vi abbiamo già detto), devono essere regolate da questo obbligo. Le statistiche parlano chiaro: il 68,7% degli italiani è proprietario di casa. Ma solo il 4% sono under 30: comprare casa non è un affare per giovani, soprattutto se titolari di un contratto flessibile.
.
. Nei Paesi mediterranei il confronto è ancora più impietoso: in il numero delle annualità da sacrificare è 7, in sono solo 5, in 6. E allora è giunto il momento di porsi qualche domanda visto l’esagerato prelievo fiscale sugli immobili.Se l’obiettivo è intervenire fiscalmente sul , allora è ingiustificato colpire i redditi e la possibilità di accesso ai beni, ma occorre incoraggiare la produttività del lavoro. Se si vogliono tassare i redditi per ridurre all’origine le sperequazioni (la famosa redistribuzione tanto cara ad alcuni), allora quella fiscalità deve essere utilizzata anche per garantire buoni servizi alla collettività, senza pretendere balzelli aggiuntivi.
. O costringendoli a enormi sacrifici anche per l’acquisto della casa.
.
Venerdì 20 marzo l’INPS ha pubblicato una circolare applicativa di Le lavoratrici autonome, un decreto ministeriale che allunga di quattro mesi l’età alla quale si che andavano già in pensione a 64 anni e nove mesi, andranno in potrà usufruire della pensione di vecchiaia: , pensione ora a 66 anni e un mese. quando il provvedimento entrerà in vigore,
L’aumento dell’età pensionabile è una decisione che deriva da un provvedimento del 2010, preso dall’allora governo Berlusconi, che rendeva obbligatorio revisionare ogni tre anni l’età della pensione di vecchiaia tenendo conto dell’aumento delle aspettative di vita degli italiani. Dal 2018 entreranno in vigore le nuove regole della riforma Fornero e l’adeguamento dovrà essere fatto ogni due anni. L’età pensionabile era stata adeguata alle nuove aspettative di vita già nel 2013.
3 8 MISTER MAGAZINE | FEBBRAIO 2013
ANNO V - N° 3 - MARZO 2015 comunicato stampa
selezionata dall'ente di promozione sportiva Csen
, per la prima volta nella storia della competizione internazionale, nella specialità delle forme denominate kata. L
-"Ottima prestazione. - afferma Fiorinelli Luigi responsabile per la Campania dello Csen - L’aver selezionato il team bellizzese in rappresentanza della nostra nazione per questa importante competizione mi ha dato ragione e di questo sono grato a Sara, Mara e Annalisa per avermi dato una soddisfazione tale che mi ripaga della scelta operata".-I
e selezionata con la supervisione del , si è cimentata in una competizione dagli alti contenuti tecnici mettendo in fila e battendo con secchi ed inequivocabili punteggi tutte le agguerrite contendenti al prestigioso torneo. La classifica finale ha visto primeggiare la squadra Csen Karate Italia che ha fatto riempire delle note dell'inno nazionale il palazzetto, nel mentre seconde e terze si sono classificate rispettivamente le rappresentative Alahli Dubai 1 e Alahali Dubai 2.
"Siamo fieri delle ragazze e siamo grati a tutto lo Csen che ci ha dato questa la possibilità di rappresentare l'Italia in una competizione internazionale di spessore mondiale. ringraziamo tutto lo
staff dell'ente sportivo Csen, ma un ringraziamento speciale va alla che ha creduto in noi e ci ha dato questa opportunità."