A
Direttore Responsabile: Mario Coralluzzo - Direttore Editoriale: Matteo Russo - ANNO V - N째 9 - Settembre 2015
SCUSATE IL RITARDO
A PROPOSITO DI CORRUZIONE i siete mai divertiti a contare quanti ex politici, siedano o si siano seduti sulle poltrone più importanti di aziende, authority, enti, gruppi e società pubbliche o controllate dello Stato? Bene, divertitevi, e scoprirete, così, l’incredibile stile italiano di mettere ai posti di comando ex politici, “trombati” o premiati alla carriera. Dopo il conteggio chiedetevi il perché di tali scelte e quali criteri sono stati applicati nella selezione. Da quando è nata la Repubblica è sempre stato così; ex politici sempre ai posti di comando, nei comitati di controllo e talvolta, addirittura, come commissari. Tutto questo alla faccia della separazione fra politica ed affari, alla faccia del principio della divisione fra politica ed amministrazione, alla faccia della meritocrazia e, soprattutto, alla faccia del pudore e del rispetto della gente. Un’italica vergogna che non trova eguali in nessun posto al mondo. Avete mai sentito, in America, un ex capo della Fed diventare presidente del Paese o viceversa? Ovviamente parliamo di cose rilevanti e significative e non di cariche onorifiche. Bene, nel nostro Paese c’è sempre stata una continua connessione fra politica, affari, aziende e gestione dei soldi e degli investimenti. A meno che non si voglia sostenere che chi è stato in Parlamento, o abbia avuto trascorsi nelle assemblee regionali o comunali, non sia più un politico e non coltivi più rapporti con i palazzi del potere. Basterebbero queste semplici domande per capire almeno una delle
V
ragioni del malaffare e della cattiva gestione della cosa pubblica e basterebbe che una simile, indecorosa, pratica fosse vietata per legge; chi ha fatto politica, a qualunque livello, non dovrebbe assumere incarichi in nessuna azienda pubblica, controllata o partecipata. Gli intrecci si creano così. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, e la politica di vizi ne ha da vendere. Ecco perché l’Italia è ridotta al lumicino; comandano i gruppi di potere, i nomi sono sempre quelli e, quasi sempre, si sente puzza di bruciato. Per questo suggeriamo una piccola legge, una roba di due righe, che stabilisca il divieto assoluto, a chiunque abbia avuto incarichi politici, di averne in aziende pubbliche o assimilate, a qualsiasi livello e in qualsiasi settore. Punto e basta. Perché un ex politico dovrebbe andare a fare il capo di una banca pubblica, di un’autorità di controllo sugli affari o di un ente che movimenta cifre enormi e distribuisce appalti a destra e a manca? Secondo quali regole? La verità è che non c’è ragione se non quella di permeare ogni tessuto dove c’è denaro, di decidere dove e come indirizzare le cose ed avere in mano le leve del Paese. E se dopo questa ‘chiacchierata’ avete ancora dei dubbi, provate a rileggere gli scandali degli ultimi trent’anni. A proposito di corruzione, il problema non è la prescrizione. È la politica che ci ha rovinati, ridotti sul lastrico e dissanguati;
ci ha spremuto e continua a farlo, con una folle tassazione e se ne infischia dei nostri sacrifici e dei dolori. Ci aspetteremmo le scuse per tutto quello che hanno fatto all’intero Paese e non di essere trattati come una vacca da mungere a piacimento. Gli italiani sono buoni, creduloni e accomodanti ma non amano essere presi a lungo per il sedere…e adesso sono stanchi e furibondi, esasperati da scandali e ruberie, cartelle e pignoramenti, bugie e falsità. Altrove sarebbe scattata la rivolta, la rivoluzione e la disubbidienza; e da noi? Da noi…chissà! Ma, per favore, non tirate troppo la corda, perchè potrebbe rompersi!
LA VOCE LIBERA - Pag.2 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
Mario Coralluzzo Direttore Responsabile
società e costume
BELLIZZI NON E’ LA PERIFERIA DELL’IMPERO Qualcuno dovrebbe chiedere scusa alla città! Non occorre sparare a palle infuocate sui pochi facinorosi che “si divertono” a insozzare e distruggere, anche se, con il moltiplicarsi degli episodi, la melma rischia di imbrattare tutti. Siamo tutti preoccupati del rischio che la città si avviti su se stessa, perdendo il gusto per l’aggregazione e che le famiglie abbandonino le piazze e la vita sociale. Bisogna ammettere che «si è tentato di dare l’immagine di una città civile e matura» ma, per colpa di pochi, si rischia di fallire. Ma che stiamo combinando? Da noi la movida pare diventata una palude, di cui tutti, e questa è la cosa drammatica, sono consapevoli. Ma non tutti i ragazzi che animano la notte sono dei cafoni. Le analisi mostrano che, talvolta, le contiguità con la cosiddetta “gente perbene” sono scoraggianti. C’è chi finge di non vedere e chi, invece, si diverte a guardare. Abbiamo tanta gente che “consuma” la città, senza sentirsene assolutamente parte. E sono gli stessi che, poi, ci ammorbano dai social network con le critiche alla nostra comunità Fateci caso. Sono sempre gli stessi…e “si danno da fare per contribuire a distruggere l’immagine città”, e, intanto, si girano dall’altra parte. Ma lo sanno con quali soldi si riparano i danni? Forse anche con i loro, se pagano le tasse…ma comunque, con quelli dei cittadini! Di quelli che vorrebbero godersela
la loro comunità…e sono costretti a restarsene a casa! Risultato: una stanchezza che fa rabbrividire. Con i drammi sociali che viviamo, non possiamo permetterci di veder decadere la qualità della vita, a causa di pochi “cafoni”, che fanno danni, imbrattano e distruggono. Esiste una «degenerazione del sistema» che, se non corretta in maniera radicale, rischia di portarci ad un decadimento totale della vivibilità. La gente inorridisce di fronte ad alcune manifestazioni di microteppismo perpetrate nelle piazze, davanti ai bar, da gente ubriaca, che lascia bottiglie lasciate per strada, urla, litiga, a volte scatena risse. Purtroppo, siamo in un sistema in cui finisce in galera solo chi tenta di difendere la sua proprietà, la sua famiglia, la sua privacy. Non servono i balbettii da parte di nessuno, non servono aggiustamenti, ci vogliono rotture: non possiamo continuare a “lasciarci vivere”, facendo passare come ”ragazzata” ogni cosa. E attenzione: questo soprattutto per difendere l’immagine della grande maggioranza dei giovani di Bellizzi, ragazzi responsabili e perbene. Continuare a fingere di non vedere i danni provocati da pochi, continuare ad accettare, in maniera acritica, la situazione, ci porterà ad un colpevole degeneramento della civile convivenza. C’è un problema di correttezza nei rapporti della vita sociale. Ognuno svolga il suo ruolo, senza falsi buonismi ed
accondiscendenza, perchè si rischia di spegnere la speranza di crescita della nostra città, trasformandola nella peggiore delle periferie e lasciando per strada solo anime morte, senza alcun futuro.
LA VOCE LIBERA - Pag.4 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
di Mario Coralluzzo
Il punto!
Cari lettori, come è noto siamo stati assenti per cinque mesi a causa di un problema di salute del nostro direttore editoriale. Avevamo comunicato ai nostri sponsor, a cui va tutto il nostro ringraziamento per il sostegno ricevuto, che a settembre ci sarebbe stata la ripubblicazione del giornale bellizzese stampato in 4mila copie, con 24 pagine tutte a colori, (molte volte anche in 32) e distribuito capillarmente e gratuitamente, dal lontano gennaio 2011 anche a Macchia, Belvedere e Pagliarone. Diversi imprenditori, commercianti e artigiani ci hanno chiuso la porta in faccia spesso adducendo scuse banali e patetiche, a volte anche ‘meschinelle’ considerata la propria attività. Bellizzi è un fazzoletto di città e ci conosciamo un po’ tutti ed allora ci preme sottolineare che noi,
altro che fare reddito. Poi c’è la ricerca delle notizie, lo sviluppo delle stesse, le ore passate al computer a scrivere e riscrivere…. Una faticaccia.
come alcune malelingue vanno dicendo alle nostre spalle. Abbiamo sempre Qualcuno obietterà: <<Ma i soldi sono miei e ne faccio considerato la pubblicazione de “La Voce” di un servizio quel che voglio>>. Giusto. Ci mancherebbe altro. reso ai nostri concittadini, che, ad onore del vero, lo leggono con attenzione. Segno questo che
Proprio perché Bellizzi è piccola e ci conosciamo tutti, provate a chiedere ai nostri sponsor a quanto ammonta la quota della loro sponsorizzazione? Provate altresì a chiedere a tutte le tipografie che volete quanto costa stampare 4mila copie a colori e in formato da 24 o 32 pagine? Poiché la matematica non è un opinione due calcoletti si fa presto a farli… e vedrete le sorprese e la veridicità di quanto stiamo affermando.
perché è una cosa che riguarda la città in cui vivono ed operano insieme alle famiglie. Dovrebbero sentire “la Voce” come il loro giornale. Non certo perché hanno bisogno di uno spazio pubblicitario. Non siamo mendicanti, non elemosiniamo e vorremmo che niente! voi tutti ci aiutaste a farla crescere. Così cresce anche la città di cui fate parte…
LA VOCE LIBERA - Pag.5 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
politica e società
di Sabatino Longobardi Alla fine, per capirci, è andata così: quei lavoratori dipendenti del privato che avessero urgente bisogno di liquidità, possono farsi dare la liquidazione dei prossimi tre anni in busta paga; però ci pagheranno più di tasse di quante ne pagherebbero, normalmente, a fine rapporto. In termini formali, il lavoratore è libero di scegliere: nessuno cioè lo costringe a farsi anticipare il Tfr. Anzi, è solo una possibilità in più che prima non aveva: quindi tutto molto bello. Questo in termini formali, se non ideologici. In termini concreti, invece, la nuova norma divide i lavoratori dipendenti tra chi ha urgente necessità di soldi e chi no. I primi, mossi dal bisogno e appunto dall’urgenza, accetteranno di pagare allo Stato il pizzo della maggior tassazione, pur di mettersi un po’ di contanti in tasca subito. I secondi eviteranno invece di sottoporsi a questa tagliola, visto che possono permetterselo. Più sono i primi, cioè i bisognosi che incassano meno ma
subito, più lo Stato ci guadagna, grazie alla maggiore tassazione. In sostanza, lo Stato lucra sul bisogno urgente delle fasce più malmesse dei lavoratori dipendenti. E lo fa contrabbandando quest’operazione come scelta di libertà. Certo che è libertà: più o meno la stessa che si ha quando, avendo disperato e urgente bisogno di soldi, ci si rivolge agli strozzini.
di Carmine Russo Sei arrivato a lavoro in ritardo oggi, arriverai in ritardo anche domani? Potresti essere licenziato. Sarebbe un provvedimento disciplinare eccessivo, che una volta costringeva l’azienda al reintegro. Da un paio di mesi no. Hai scritto qualcosa su Facebook? Hai partecipato ad un’assemblea? Hai rotto le scatole al capo? Hai pure alzato la voce quando ha chiesto l’ennesimo straordinario???? Tutti possibili licenziamenti discriminatori che verranno camuffati da licenziamenti economici. Qualche mensilità e ti sei liberato del rompiscatole. E pensate, se la riforma copernicana fosse applicata a tutti. Se il reintegro fosse abolito per tutti. Tutti sotto ricatto. Una sorta di caporalato del terzo millennio. Che superi le norme e le tutele previste dalla nostra Costituzione. Dicono che in America,
queste riforme, l’hanno portata fuori dalla crisi, creando posti di lavoro. Balle. Perchè non dicono quanti dollari sono stati immessi sul mercato? E quanti piccoli euro verranno messi per le tutele di chi perde il posto? E per la vera formazione, per far trovare un nuovo lavoro alla persona? Se non si pensa subito a come creare nuovi mercati, nuove opportunità di impresa, nei pochi settori dove ancora abbiamo un valore aggiunto (turismo, cultura, quel poco di made in Italy), sarà molto dura. E non basterà contrapporre tutelati a precari, pubblici a statali, vecchi a giovani. È un giochetto che non funziona più. Attenti, dunque!…Il nostro sistema di welfare è, forse, malato e da migliorare…ma non vorrei che la medicina fosse la totale cancellazione dei diritti e della tutele dei più deboli. è quella…E allora…Dio ci aiuti!
LA VOCE LIBERA - Pag.6 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
politica e società
di Daniele Coralluzzo Ma attenti a A luglio la disoccupazione è scesa dello 0,5 per cento (siamo al 12) e che non fanno un pasto il Pil è cresciuto dello 0,3. e neppure uno spuntino. Anche perché i dati parlano! E dicono due cose: , precisano Confindustria e Confcommercio -
- come
L’Europa non (prezzo del petrolio, cambio euro-dollaro, iniezione di liquidità della ha risolto infatti il nodo cruciale della sua esistenza, Banca centrale europea nel sistema bancario) Non oscillando tra due concezioni, che conducono ad esiti riusciamo proprio a capire questi toni trionfalistici. radicalmente diversi: dell’Europa come porta della globalizzazione, … insomma una tappa intermedia per giungere poi alla definitiva Il fatto che Renzi sia l'unico a esultare per gli zero virgola cancellazione di identità, storia, cultura e tradizione dice anche un'altra cosa, politicamente rilevante: del continente e degli Stati Membri. e non nei palazzi della politica,
sul fatto che questo governo possa cavare un ragno dal buco. Nessuno pare più bersi le favole sul , «faremo», le liti sulla riforma del Senato, la resa di fronte all'invasione di immigrati, …per molto molto meno, decine di città sono state commissariate, per “infiltrazione mafiosa!” Ma non Roma…forse perchè finirebbe ai Cinquestelle (se si votasse domani)? Non è detto che mettere Marino sotto tutela di Gabrielli, pur di non tornare al voto, posso servire a garantirti. Per concludere…… di risposta in casa da un immigrato ospitato nel centro di Mineo. Peccato, il primo sarebbe stato molto più interessante! Vogliamo parlare del nuovo “Renzi Force One”?Un giocattolo, in leasing, che ci costa qualche milione di Euro, per assecondare i capricci di
.
C’è chi vede nell’Europa il processo disintegrativo della nazioni e , invece,
Tutto questo sorge dalla considerazione che manca, prima ancora che una politica, una cultura europea. Pensare l’Europa significa soprattutto colmare quel vuoto che abita il cuore della sua bandiera.
LA VOCE LIBERA - Pag.7 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
Politica
La crisi quasi alle spalle, maggiore ottimismo verso il futuro, ma ancora tanta preoccupazione per le sorti dell’economia nazionale da parte degli italiani. È un quadro di luci e ombre che evidenzia un punto cardine: il 42% degli italiani ritiene che il fondo della crisi e le sue ripercussioni sul mercato del lavoro siano superati. Ma gli stati d’animo variano di molto, in Europa, a seconda della latitudine. Più “ottimisti” si dimostrano danesi , estoni e austriaci, confortati dalla ripresa economica che vantano le rispettive economie nazionali. Molto pessimisti invece greci e portoghesi: quasi 8 su 10 vedono nero e pensano che Atene e Lisbona non abbiano vissuto ancora la parte più drammatica della recessione. In tutta l’Ue, la gente guarda ancora con speranza verso Bruxelles, vista come una delle istituzioni che ha le capacità di far ripartire l’economia. Washington perde posizioni su posizioni: nel 2010, il 16% degli europei riponeva la propria fiducia in Obama, considerato come il possibile “salvatore” dell’economia globale. Oggi la percentuale si è ridotta a un insignificante 7%. Sempre forte la sfiducia verso i mercati internazionali, giudicati fra i primi colpevoli della crisi. Gli italiani vorrebbero «politiche fiscali ed economiche coordinate a livello europeo» per affrontare con più efficacia le sfide finanziarie future. La maggioranza dei cittadini ritiene che si stia procedendo nella direzione giusta, ma che il freno a mano sia ancora
tirato. Si attendono che le istituzioni europee continuino a fronteggiare la sfida comune della crescita sostenibile e della creazione di nuovi posti di lavoro. Ma, andando più a fondo nell’analisi, emerge anche un profondo disagio, localizzato soprattutto nella “periferia” del continente e in Italia in particolare. La crisi ha aperto ferite difficili da rimarginare e ha spalancato gli occhi a tante famiglie: il Paese ha bisogno di riforme strutturali per riprendere a correre. Quali le preoccupazioni più pressanti per gli italiani? Al primo posto la disoccupazione, seguita dal quadro economico desolante, dal fenomeno dell’immigrazione e dal debito pubblico. Non consola di certo, ma guardare oltre confine può aiutare a contestualizzare lo stato d’animo degli italiani. Scarsa la fiducia verso le istituzioni. Sarà interessante scoprire cosa succederà in Europa e come risponderanno, in concreto le istituzioni comunitarie, alla enorme pressione di qualche milione di disperati che premono per varcare i nostri confini…Solo allora capiremo, realmente, se esiste un vero “progetto europeo” o si voglia solamente continuare a parlare di un Europa virtuale, senza presente e senza alcun futuro. di Daniele Coralluzzo
LA VOCE LIBERA - Pag.8 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
Società ed eventi
“I tatuaggi più belli non sono quelli che vi fate sulla pelle. Sono le parole dei nonni che saranno con voi per sempre”. Lino Banfi si è raccontato alla platea del Fabula dove ha ricevuto il Premio alla carriera Pubblico delle grandi occasioni, domenica 12 settembre, Sono complessivamente cinque, tra le categorie in Piazza Giovanni XXIII dove si è tenuto il Gala della sesta favole ed affabulatori, gli scritti premiati edizione del Premio Fabula, rassegna nata 2010 da un’idea di , allo scopo di stimolare la rappresenta il nonno di tutti. E’ la dimostrazione del fatto creatività di bambini e ragazzi ed accendere i riflettori su che si può partire dal basso e con la tenacia, l’onestà e chi fa spettacolo e cultura nel nostro territorio. Ad la determinazione si può conquistare il sogno. Lino Banfi accompagnare il direttore artistico nella conduzione del mi ha sorpreso per la sua disarmante umanità. Marito e Gala, trasmesso in diretta da Lira Tv (replica oggi alle padre devoto, grande maschera del grande e del piccolo 15.00 e alle 20.30), sono stati , schermo e soprattutto uomo, che alla soglia degli ed . Nella categoria Favole il primo ottant’anni, ha ancora voglia di dare qualcosa alle nuove premio è andato a con “La volpe generazioni”. “ e il topo”. Menzione speciale, nella stessa categoria, per “Una vera amicizia” di e “Una semplice ha detto rivolto ai giovani creativi lezione” di . In quella degli - Tutta la mia vita è stato un sogno. Sapevo che un giorno Affabulatori premiate con “Il paese sarei diventato famoso, che avrei firmato autografi e che con “Il coraggio di essere del silenzio” e avrei realizzato il mio sogno. Questo però non mi ha se stessi”. Premiati anche e cambiato. Sono e resto una persona umile, attaccato alla per il giornalismo, per la mia famiglia, fedele a mia moglie ed innamorato del mio cultura, per sport e sociale e pubblico al quale porto un rispetto smisurato e verso il per il sogno. Esempi di passione e grande volontà quale nutro un grande affetto. A quasi ottant’anni- ha nel perseguire obiettivi importanti che, nei rispettivi concluso- mi sono fatto una promessa: voglio riprendere ambiti personali e professionali, puntano ad amarmi. Mi guardo invecchiare e non è semplice ma all’accrescimento del livello culturale, etico e sociale del gli occhi delle persone che mi guardano con ammirazione nostro territorio e non solo. Occhi e cuore del pubblico mi spingo a credere che probabilmente devo riprendere ha raccontato la del Fabula sono stati tutti per a volermi bene. Sono una brava persona, il tempo passa sua vita e la sua carriera regalando un ideale libro dei ma questo non deve spaventare nessuno. Ricomincio da sogni irripetibile. Da quando dormiva in stazione per questa sera e da questo Premio bellissimo che per me ha ripararsi dal freddo, all’incontro con il principe De’ Curtis un grande valore. Quando mi hanno invitato confesso fino all’acclamazione tra i più amati attori italiani. che non lo conoscevo, oggi posso dire che lo porterò nel “Abbiamo scelto di premiare Lino Banfi- ha spiegato il cuore”. direttore artistico - perché ci sembrava una figura positiva per i ragazzi. Ha rappresentato e Carmen Incisivo - Vincenzo Buoninfante
LA VOCE LIBERA - Pag.9 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
storia e società
MIGRANTI: UNA STORIA ITALIANA DI SPERANZE E TRAGEDIE!
Nell'arco di poco più di un secolo un numero quasi equivalente all'ammontare della popolazione, al momento dell'Unità d'Italia, si avventurava verso l'ignoto. Si trattò di un esodo che toccò tutte le regioni italiane. Tra il 1876 e il 1900 l'esodo interessò prevalentemente le regioni settentrionali con tre regioni che fornirono da sole il 47 per cento dell'intero contingente migratorio: il Veneto (17,9), il Friuli Venezia Giulia (16,1 per cento) e il Piemonte (12,5 per cento. Nei due decenni successivi il primato migratorio passò alle regioni meridionali. Con quasi tre milioni di persone emigrate soltanto Gli italiani sono sempre al primo posto tra le popolazioni migranti comunitarie (1.185.700 di cui 563 mila in Germania, 252.800 in Francia e 216 mila in Belgio) seguiti da portoghesi, spagnoli e greci. Gli italiani all'estero secondo le stime del Ministero per gli Affari Esteri erano nel 1986 5.115.747, di cui il 43 per cento nelle Americhe e il 42,9 in Europa. L'entità delle collettività di origine italiana ammonta invece a decine di milioni, comprendendo i discendenti degli immigrati nei vari paesi. Al primo posto troviamo l'Argentina con 15 milioni di persone, gli Stati Uniti con 12 milioni, il Brasile con 8 milioni, il Canada con un milione e l'Australia con 540.000 persone.
“Parteno ‘e bastiment….pe’ terre assaie luntane…” cantava Libero Bovio…e con quei versi diventati immortali, celebrava il dramma di un popolo in fuga dalla fame, in cerca di speranza e di nuove opportunità. Fra il 1880 e il 1915 approdano negli Stati Uniti 4 milioni di italiani. Circa il settanta per cento proveniva dal Meridione. Le motivazioni che spinsero masse di milioni di Meridionali ad emigrare furono molteplici. Durante l'invasione Piemontese, operata senza dichiarazione di guerra, del Regno delle due Sicilie, i macchinari delle fabbriche (non dimentichiamo che Napoli era allora una città all'avanguardia in campo industriale),furono portati al Nord dove, in seguito, sorsero le industrie del Piemonte, della Lombardia e della Liguria. Le popolazioni del Meridione, devastato dalle guerra con circa un milione di morti, da cataclismi naturali (il terremoto di Messina uccise più di 100 mila persone), depredato dall'esercito, dissanguato dal potere feudale, non ebbero altra alternativa che migrare in massa. Il sistema feudale, ancora perfettamente efficiente, permetteva che la proprietà terriera ereditaria determinasse il potere politico ed economico, lo status sociale, di ogni individuo. In questo modo, le classi povere non ebbero praticamente alcuna possibilità di migliorare la propria condizione. Da aggiungere la crisi agraria dal 1880 in poi, successivamente, l'aggravarsi delle imposte. Nelle campagne meridionali, dopo l'unificazione, il declino dei vecchi mestieri artigiani, delle industrie domestiche, la crisi della piccola proprietà e delle aziende montane, delle manifatture rurali crearono una grave situazione di sofferenza. Gli Stati Uniti dal 1880 aprirono le porte all'immigrazione nel pieno dell'avvio del loro sviluppo capitalistico; le navi portavano merci in Europa e ritornavano cariche di emigranti. I costi delle navi per l'America erano inferiori a quelli dei treni per il Nord Europa, per questo milioni di persone scelsero di attraversare l'Oceano. L'arrivo in America era caratterizzato dal trauma dei controlli medici e amministrativi durissimi, specialmente ad Ellis Island, la cosiddetta “Isola delle Lacrime”.
LA VOCE LIBERA - Pag.10 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
comunicato stampa
L’UFFICIO POSTALE DI BELLIZZI APERTO ANCHE DI POMERIGGIO Finalmente ci siamo! Grazie a Dio, potremo dire addio alle lunghe file agli sportelli dell’ufficio postale di Bellizzi. Poste Italiane, per rispondere alle esigenze dei cittadini, ha deciso che, Una bella notizia per la numerosa utenza che, da quando, qualche anno fa, era stata decisa la chiusura pomeridiana dell’ufficio, si è vista costretta a lunghissime file e disagi, per accedere ai servizi postali. Quello di via Manin è l’unico ufficio di Poste Italiane sul territorio comunale. Ad esso fa riferimento una popolazione di circa 14 mila persone di Bellizzi, oltre ad una vasta utenza dalle aree limitrofe, come Bivio Pratole e tutte le zone rurali, poste a sud ed a nord di Bellizzi. Un notevole afflusso di cittadini che, soprattutto nei giorni di riscossione delle pensioni o delle scadenze fiscali e tributarie, crea notevoli difficoltà, alimentando, spesso, situazioni di tensione. che si è adoperato per ottenere la
riapertura dell’ufficio postale: “Voglio ringraziare la Direzione Regionale e per essa il , che ha fatto si che si rispettasse l'impegno assunto con me e con la nostra Comunità. Questo è il risultato di una perfetta sinergia tra soggetti diversi. Quello che contava era ottenere un servizio utile per i nostri cittadini e, grazie alla nostra determinazione ed alla sensibilità della Direzione Provinciale di Poste Italiane, abbiamo raggiunto l’obiettivo, senza proclami e senza trionfalismi. Perché, per noi, quel che conta è fare…piuttosto che annunciare!”
LA VOCE LIBERA - Pag.11 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
Società e territorio
AEROPORTO DI SALERNO, AUMENTO DI CAPITALE E CAMBIO DI DENOMINAZIONE Nella sede della Camera di Commercio sono state prese importanti decisioni. Aggiunto anche Cilento a Costa d'Amalfi
A Costa d'Amalfi, infatti, Sono queste le decisioni prese durante la riunione presso la Camera di commercio, alla quale hanno partecipato anche le Regioni Campania e Basilicata. , che è stato portato a poco più di un milione di euro,
che adesso attende i 40 milioni di euro stanziati con il decreto "Salva Italia". In buona sostanza il vero problema dell’aeroporto Costa d’Amalfi non sono le varianti urbaniste per l’allungamento della pista, ma l’attribuzione dei fondi dello Sblocca Italia. Su questo delicato tema fanno sentire la loro voce i sindaci di Bellizzi e Pontecagnano, ed Ernesto , rispondendo al presidente della società, Antonio , che aveva evidenziato come l’iter burocratico per ottenere i permessi avrebbe potuto far perdere ulteriore tempo. «È una procedura - che deve essere espletata nella Conferenza dei Servizi. Però, se non sono assegnati i finanziamenti, è inutile convocare la riunione». In pratica ed è superfluo dare il via al procedimento. «Bellizzi - già dal 2009, adottando il Piano Regolatore, ha stabilito la destinazione urbanistica delle aree intorno all’aeroporto». Dunque in teoria non ci sarebbe alcun problema e anche le varianti urbanistiche non rappresenterebbero un ostacolo. D’altronde E anche le intenzioni del Governo sembrano convergere verso questa direzione perché
milioni di euro, peraltro già stanziati, che non possono essere destinati in quanto il ministro dell’Economia, Pier Carlo , non ha ancora apposto la firma sul decreto che attribuisce definitivamente il controllo dell’aeroporto alla società di gestione.
Proprio per questo c’è l’urgenza che il ministro a rompa gli indugi e firmi questo benedetto il decreto.
di Matteo Russo
Dunque adesso manca solo la ciliegina sulla torta: i 40
LA VOCE LIBERA - Pag.12 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
società e costume
di Matteo Russo
Certamente non può esservi sfuggito un commento di ammirazione nel vedere Quest’uomo non è pazzo né malato. , che a tanti sembra inusuale e fuori dalla logica, , un atto dovuto nei confronti del suo amico pelo setto a quattro zampe. Un anno fa, dopo un intervento chirurgico ai muscoli, Gerardo Altri, davanti a una situazione simili, probabilmente, avrebbero abbandonato il cagnolino malato o gli avrebbero fatto la “siringa”, da qualche veterinario compiacente, per capirci, per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio. , il padrone del Niente di tutto questo. cagnolino, senza perdersi di coraggio e animato da un indescrivibile amore per il suo cane, ha pensato bene di procurarsi una carrozzina da passeggio e con questa, strafottendosene di cosa potrebbe dire o pensare la gente, Non ci sono parole davanti a una scena e una situazione simile. Raffaele
Potrebbe non trattarsi di “omofobia” ma soltanto del contesto, ritenuto non adatto.
Era da poco passata la mezzanotte quando due giovani, un 30enne di Bellizzi ed un 34enne di Milano, si sono recati, in compagnia di altri amici, in un locale nel cuore della città e, dopo aver c o n s u m a t o , comodamente seduti, il 34enne ha baciato il compagno. Un gesto, sicuramente senza volontà di creare scandalo. Tutto, però, sotto gli occhi del titolare dell’attività che, senza pensarci su, invita i due giovani ad allontanarsi dall’esercizio commerciale. «In tanti anni non mi era mai capitato. – ha dichiarato uno dei due giovani – Avevo dimenticato la mentalità bigotta dei piccoli centri vivendo e lavorando, da tempo, a Roma. Siamo stati elegantemente serviti ma, il nostro semplice gesto, è apparso di cattivo gusto in questa società omofoba.». L’episodio, prontamente postato su facebook, in poche ore ha avuto migliaia di commenti di condanna. I due giovani sembra che non presenteranno alcuna denuncia, anche se hanno ancora tempo per farlo, ma è fuori dubbio che la vicenda ha fatto discutere e potrebbe alimentare ulteriori polemiche. che ha sconvolto l’intera città di Bellizzi e non solo. «Quello compiuto dal titolare del bar è un gesto di inciviltà – – la dignità della persona va messa sempre al primo posto. Questa vicenda mi ha molto infastidito perchè Bellizzi non è questo: abbiamo organizzato convegni sulle diversità, in tempi non sospetti abbiamo accolto una moschea, ospitiamo migranti... Da sempre Bellizzi è considerata la città dell’accoglienza». Bisognerebbe capire se avrebbe dato fastidio anche uno scambio di effusioni tra una coppia eterossessuale. Resta il fatto, però, che come comunità non siamo ancora preparati a tutto questo.
Ammirevole. , diciamo noi. In bocca al ma ancora molto lontani dall’Europa, e non lupo, Gerry. Hai avuto la fortuna di trovare un padrone solo geograficamente! che ti vuole bene davvero.
LA VOCE LIBERA - Pag.13 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
politica e società
GLI US OPEN E LO SPOT DEL “PREMIER VINCENTE!” , ma certo non basta a dare fiducia agli italiani e tanto meno al sud d’Italia o, meglio, a quei "tanti sud" che stentano a credere che nella flessibilità, quello 0,3% in più di deficit che mette al riparo la manovra, ci siano le misure destinate al rilancio del Mezzogiorno. , a farsi immortalare con il presidente del Coni, perché, ,
… Nella politica italiana recente abbiamo assistito alla nascita di intorno a lui Rianimare un partito antagonista rispetto al Partito del Presidente, cioè , è una Il premier Renzi lo ripete in difficile impresa. continuazione, ma evita accuratamente di andare a ribadirlo a Bari, all’inaugurazione della Fiera del Levante. E non si dica, “… ” L’appuntamento barese è importante per l’economia e l’industria del Mezzogiorno, ogni anno, figuriamoci quando si stenta a vedere la fine del tunnel della congiuntura. Peraltro, l’incontro era proprio nel Sud, in quel Mezzogiorno la cui "questione" è sempre aperta in attesa di conoscere l’annunciato Masterplan.". Ma Renzi invece ha preso ed è volato a New York per vedere la finale di tennis degli Us Open. , Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Per la verità, , ma non basta un Us open per salvare il Sud. E non basta nemmeno a giustificare il viaggio, (Eugenio Scalfari - Repubblica). Intanto
Le ultime percentuali di consenso peraltro, avvicinano il potenziale Partito Repubblicano più al vecchio P.R.I. che a quello statunitense… E non , che è stato un formidabile seduttore politico e un vincente, ; un leader che per giunta si chiama fuori dalla politica, , come lui dice, e quindi costretto, quasi controvoglia, a restare da solo in campo a rigenerarsi e a riproporsi. Si chiama Matteo Renzi. il nuovo è servito…anche se ha un sapore vagamente antico e stagionato…ma si sa,
LA VOCE LIBERA - Pag.14 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
PADRE VINCENZO TRASFERITO A ROMA
di Luigi Di Tore
di Luigi Di Tore
società e territorio
GRANDE SUCCESSO PER LA FESTA DELL’AMICIZIA La due giorni di festa è stata , entrambe nate ed operative a Bellizzi, già all’indomani del concerto di Nino D’Angelo dello scorso anno. Nella serata del , si sono alternati sul palco di Piazza Mercato, il modello ed attore , che ha richiamato oltre diecimila spettatori. Nella serata del ,
Alla fine tanto tuonò che piovve. E così, come un fulmine a ciel sereno, . La notizia del trasferimento su uno scarno, ma concreto, post sul suo profilo facebook. Carissimi amici, vi comunico ufficialmente che l'obbedienza quest'anno ha bussato alla mia porta. Infatti i miei Superiori mi hanno chiesto di lasciare Bellizzi per raggiungere la città di Roma, ed esattamente la parrocchia Santa Croce al Flaminio. Lasciare non è mai una cosa del tutto indolore tuttavia sono sereno nel cuore e consapevole che se il Signore mi ha chiesto questo è per il mio bene e per il bene della Chiesa. Forse poi avrà bisogno di me a Roma. I mezzi di comunicazione (facebook e whatsapp...) fra i tanti limiti hanno di bello questo: ci fanno sentire vicini in qualsiasi parte del mondo noi siamo. Infatti continueremo ad essere in contatto. Mi affido alle vostre preghiere e ovviamente vi assicuro le mie come sempre.” Amato dai parrocchiani e dall’intera comunità, principalmente dai giovani, padre Vincenzo già in passato era stato sul punto di essere trasferito. Sembra sia una cosa normale, nel suo ordine ecclesiastico di appartenenza, essere spostato in continuazione. Alla fine la chiamata è arrivata per davvero.
, con migliaia di persone che attraversavano tre generazioni. capitanate da Hanno lavorato con impegno e determinazione in perfetta sintonia con tutti i tesserati ed associati. Uno straordinario gruppo di Clementino e Luca di amici. Carboni, a Bellizzi Un esercito di fans che ha consentito ai locali bellizzesi di lavorare a pieno ritmo, e con i tempi che corrono non è cosa da poco.
. Non è stata una passeggiata, visti i tempi. Anzi….tutt’altro, considerato che
Intanto, archiviate le due serate, Conoscendoli possiamo affermare che, di certo, hanno già in mente gli artisti da contattare, ovviamente di spessore, e un nuovo modello di organizzazione dell’evento.
LA VOCE LIBERA - Pag.15 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
Politica bellizzese
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. COMUNICATO STAMPA DELLA MINORANZA CONSILIARE. Trascorse le ferie estive e dopo un anno e più di disinfestazione e derattizzazione del quartiere, una continue proteste denunce, ricorsi e solleciti fatti alle maggiore attenzione al servizio di spazzamento e di autorità competenti, raccolta dei rifiuti, manutenzione generale>>. I residenti di Bivio Pratole si sentono quindi dimenticati, Questa volta, però, la protesta parte direttamente dalla isolati, quasi estranei rispetto al resto della comunità cittadinanza che, attraverso la proposta di bellizzese, ed ecco che come risposta a questa situazione , ha innescato la polemica. Si tratta del hanno avviato una raccolta di firme per segnalare al popoloso quartiere di Bivio Pratole che ha promosso Comune il loro disagio e le necessità e urgenza di manutenzioni che ripristinino un pò di decoro. Da qualche giorno sono apparse anche scritte e Ovviamente e immediatamente critica l’opposizione scarabocchi vari che hanno imbrattato marciapiedi e che con duri attacchi ha sollevato i diritti dei residenti mura della piccola frazione, segno di assenza completa dei politici e dei controlli, inoltre perdite idriche ed altri sostenendo la raccolta di firme. A contrapporsi energicamente alla maggioranza di Città disagi. A sostenere la causa è pronta l’opposizione Possibile e del sindaco Volpe ci pensa il consigliere di consiliare che promette ai residenti di pungolare , che ha ricordato a chi continuamente chi oggi amministra con superficialità il minoranza, amministra che nostro territorio. Il problema più grave è il degrado ambientale che rischia di scatenare anche un vero e Inoltre : <<Assistiamo continuamente proprio allarme sanitario. Tra i rifiuti, infatti, si aggirano ad atti di arroganza e irresponsabilità . Questa raccolta topi, blatte ed altri animali che possono portare infezioni di firme a Bivio Pratole dimostra la ferma volontà di un e che in alcuni casi, hanno invaso anche alcune abitazioni intero quartiere nel denunciare un disagio in modo più prossime. Tra i disagi a cui sono costretti i residenti corretto e democratico, ma con l'inarrestabile c'è anche quello dei servizi fognari inefficienti ma che intenzione di andare fino in fondo per affermare il addirittura non vengono nemmeno ripuliti proprio diritto a non essere secondi a nessuno. Si chiede sporadicamente. Rincara la dose Maddalo che afferma di porre in essere tutti gli interventi necessari per con parole dure: <<Abbiamo assistito all’ennesimo contrastare il crescente DEGRADO che deturpa e sperpero di denaro pubblico con manifestazioni coinvolge il quartiere in particolare, oltre alla fatiscenza costosissime solo per mascherare le magagne di chi dei fabbricati pubblici, che versano in condizioni amministra oggi Bellizzi cercando di distogliere precarie, si richiedono interventi programmati di l’attenzione del popolo>>.
LA VOCE LIBERA - Pag.18 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
società e costume
di Matteo Russo
Poche sere fa, si è tenuto il gemellaggio tra l’Andos di Bellizzi e quella di Parma, una delle prime in Italia. Il gemellaggio, a cui seguirà un altro incontro a Parma, ha come scopo la conoscenza diretta delle iscritte e lo scambio di opinioni ed esperienze in un campo così delicato e complesso. dallo scorso anno, con sede in Via Settembrini. Le iscritte e tesserate hanno effettuato corsi di formazione, conoscono molto bene la materia del cancro al seno e sono un punto di riferimento per tutte le donne, per quanto riguarda la prevenzione.
SPOSI CHIEDONO IN REGALO BIGLIETTI DELLA LOTTERIA E VINCONO OLTRE 5OO MILA EURO
, ad amici e parenti Mai scelta fu più azzeccata per due sposini residenti nel centro Italia:
Come riporta il Corriere della Sera, agli sposi sono stati donati ben cinquemila tagliandi di vari giochi e lotterie nazionali, e
A questi, ovviamente, si Lo scopo sono aggiunti anche premi "minori". La loro buona idea è dare supporto morale e psicologico alle donne, con diventerà una "moda"? figure mediche specialistiche. Le attiviste invitano le donne di Bellizzi a partecipare alle attività programmate, con operatori socio sanitari, di Lapio (Avellino), che medici specialisti, psicologi ed altre figure professionali, che costantemente donano un contributo, alla Quasi sicuramente lo scherzo di qualche bontempone, prevenzione e alla salvaguardia della salute. si mormora in paese. Il Mattino L’Andos, in modo racconta però anche un altro lato della vicenda: discreto e competente, è al fianco delle donne, senza secondi fini, ma solo per dare una mano, Tanti infatti, in paese, hanno deciso di puntare sulla operativamente, moralmente e psicologicamente. fortuna e di giocare al lotto i numeri che la smorfia associa allo strano episodio.
LA VOCE LIBERA - Pag.19 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
società e isituzioni
CERIMONIA IN MEMORIA DEL GIOVANE CARABINIERE TRUCIDATO DALLA CAMORRA esempio quotidiano per tutti e, soprattutto, per le future generazioni”. Il 24 settembre 2015, alle ore 10:30, la città rinnova l’omaggio ai militari, morti durante un normale servizio di controllo del territorio. Nell’occasione, intitolata una piazza e scoperta una targa commemorativo alla memoria di Claudio Pezzuto, uno dei due giovani carabinieri, residente a Bellizzi. Alle ore 10.00 la partenza da Piazza Municipio e, alle 10:30 inizio della cerimonia, con i vertici dell’Arma, autorità civili, militari e religiose, alla presenza delle vedove e , di rappresentanze delle forze dell’ordine, dell’Esercito, delle associazioni, del , di tanti cittadini e degli alunni degli istituti scolastici di Bellizzi. Cerimonia conclusa dalla benedizione dam parte del parroco di Bellizzi e dall’esibizione della Fanfara dei Carabinieri. “il dovere da parte di ognuno di noi di rendere con grande orgoglio onore a chi, con il sacrificio della vita in difesa della giustizia e della legalità, rappresenta, un
Il Sindaco, ha, ringraziato le rappresentanze delle forze dell’ordine e delle associazioni e gli alunni presenti e si è soffermato “sull’azione quotidiana dei rappresentanti dello Stato nel difendere i valori della legalità e della democrazia. Bellizzi– – si conferma sempre vicina alle istituzioni ed agli eroi come Claudio Pezzuto ed alle loro famiglie.” Davvero un bel momento, per Bellizzi, capace di ritrovarsi unita dalla forza dei valori che caratterizzano la vita civile di una comunità. Il legame tra cittadini ed Arma, è da sempre, in Italia, molto forte ed è rinsaldato, quotidianamente, dall’impegno e dalla tenacia dei carabinieri, a difesa della giustizia e della legalità, con grande spirito di servizio, fino all’estremo sacrificio.
LA VOCE LIBERA - Pag.20 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
società e costume
SOGGIORNO CLIMATICO TERMALE A CHIANCIANO TERME La Coldiretti Salerno, al Brennero, ha scoperto "mozzarelle fresche" dalla Polonia, dirette a Firenze e 350mila cespi di insalate prodotte in Olanda e dirette al mercato salernitano. La mozzarella, prodotta in uno stabilimento polacco da una ditta di Bolzano, era destinata ad una ditta di Firenze con la denominazione di 'mozzarella fresca', mentre un intero camion di insalata, arrivato dall'Olanda era pronto a varcare il Brennero con destinazione Piana del Sele. «È una situazione paradossale! Le insalate prodotte all'estero arrivano, per essere vendute come salernitane, nel distretto più forte d'Europa nella produzione di insalate. È uno schiaffo ai produttori della Piana del Sele, che è da sempre patria di questo tipo di produzioni di eccellenza. Dunque, dopo il vino, l'olio extravergine e il san Marzano, aggiungiamo un altro prodotto al paniere delle nostre eccellenze assediate da traffici illeciti, a discapito della nostra economia e dell'occupazione. Occorre riaffermare la necessità di difendere il settore dal falso Made in Italy, affinché si giunga ad indicare l'origine di tutti i prodotti agroalimentari, che spesso entrano dal confine già con brand made in Italy. Questo è l'ennesimo regalo fatto dalla stupidità di questa Europa di cartone che, di fatto, annienta le nostre tipicità, ci costringe a non poter vendere i nostri prodotti ed apre le porte alla contraffazione più becera del Made in Italy. Compriamo prodotti di cui non sapremo mai la vera provenienza, grazie alla stupida connivenza di pochi ma organizzati cialtroni e traffichini, che speculano sulla nostra pelle...ed allora "San Marzano" cinesi, olio extravergine "pezzottato", "mozzarella di bufala" polacca, "lattuga salernitana" coltivata in Olanda...e Dio solo sa cosa altro! Ma non è ancora arrivato il momento di porre un freno?
Il Comune di Bellizzi ha organizzato il L'organizzazione del soggiorno climatico è stata a cura I partecipanti, sono stati accompagnati in pullman GT, con partenza alle 5:30, da Piazza Municipio ed a due passi dalle più prestigiose terme della città. L'albergo, a tre stelle, dotato di tutti i comfort è situato nella centralissima via Baccelli. L’occasione, per i nostri anziani, per ritemprarsi e per dedicarsi alla socializzazione, ad attività ludiche e alla cura della loro salute. Rientro a Bellizzi il 25 settembre 2015 . “Una tradizione che si rinnova. Il soggiorno climatico termale per gli anziani del nostro territorio è da sempre il fiore all’occhiello della nostra comunità. Regalare agli anziani momenti di socialità e cura della loro salute, è un impegno che, da sempre, ha caratterizzato la nostra attività di governo del territorio. Noi crediamo nella grande ricchezza rappresentata dagli anziani, dalla loro esperienza, dalla loro saggezza, dalla conoscenza della vita. Averne cura significa custodire gelosamente le nostre radici, affinché possano determinare la crescita, nelle giovani generazioni, del rispetto della vita. Una città vive attraverso l’energia e la dinamicità dei giovani, ma conservando con cura la memoria del suo passato. Perchè una comunità che non ha cura delle sue radici e dei suoi anziani, è destinata a non avere alcun futuro.” L’appuntamento è all’anno prossimo per una nuova tappa del soggiorno climatico…ed alle tante prossime iniziative dell’Assessorato alle Politiche Sociali.
LA VOCE LIBERA - Pag.21 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
I Servizi di volontariato e Ambulanza usati per aiutare il prossimo o come strumento di lucro, in vista dell’ultimo viaggio?
salute e tempo libero
di Matteo Russo Una battaglia per la legalità cominciata oltre un anno fa e culminata in una denuncia alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza a maggio 2015. Una lotta ad un sistema che, purtroppo, finora non ha dato esito, tanto da spingere due operatori del settore, e , a chiedere, anche attraverso il nostro giornale, l'intervento del Presidente della Regione Vincenzo De Luca. e si occupano di onoranze funebri a Bellizzi, ed hanno aperto la loro attività nel 2014. Da qualche anno in Campania, come nel resto d’Italia, esiste una legge (L.R. 12/2001) che vieta, il cosiddetto "procacciamento d'affari", e gli imprenditori Vistocco e Palmieri si sono imbattuti in quella che appare una concorrenza sleale. «Ormai non si può più lavorare perché si sostengono spese che altri non hanno o quantomeno le recuperano con certi sistemi non regolari».
telefono dell’incaricato,tra l’altro, collegato direttamente con le onoranze funebri. Come se non bastasse gli operatori, all'interno delle ambulanze sono il più delle volte gli stessi che si occupano di sistemare il defunto e del rituale del funerale. «Ancora peggio - è il fatto che la maggior parte degli operatori utilizzati a volte non ha neanche le necessarie qualifiche. Se questo non è un vero e proprio sistema che aggira la legge cos'è?».
«Abbiamo denunciato la situazione a sindaci e comandanti della Polizia Locale affinchè effettuassero controlli su quanto esposto. Abbiamo investito della questione l’Asl e - la Consulta Regionale, ela Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica, accludendo tutta la documentazione.» , quindi, a cui i due soci dai pannoloni alle sedie chiedono di a rotelle, pur di entrare in contatto con le famiglie i cui Finora nessuna notizia è cari sono in fase terminale. Pur essendovi un servizio direttamente gestito dall'Asl che ha dato in appalto la trapelata dopo questa denuncia così forte e distribuzione dei presidi in questione, non si sa come, dettagliata. Molto probabilmente le indagini sono in queste associazioni, che in realtà sono gestite dalle corso coperte, dal segreto istruttorio, vista la delicata stesse ditte di onoranze funebri. magari attraverso vicenda. I due imprenditori hanno chiesto l’intervento parenti o prestanome, riescono ad entrare in contatto del governatore De Luca, per quanto di competenza di con le famiglie, creando una sorta di "obbligo morale" della Regione. nei propri confronti. Così, quando si verifica il lutto o la certo qualche cosa verrà fuori. Così come la giustizia, necessità di un ricovero, sono pronte ad intervenire. sicuramente lenta, ma prima o poi arriva sempre. Addirittura sui pacchi dei pannoloni consegnati o sui Staremo curiosi ad aspettare! presidi sanitari sarebbero in bella mostra i numeri di
LA VOCE LIBERA - Pag.22 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015
società e territorio
Consegnati i lavori per il completamento dell’Area Sportiva Polifunzionale di via Pescara. L’opera, finanziata con fondi del Programma Operativo Regionale (FESR 2007‐2013), con fondi a carico del Bilancio Comunale e con mutuo della C.D.P., prende il via dopo un lungo stop. Il progetto esecutivo dei lavori, affidati all’impresa A.T.I. Costruzioni Generali, aggiudicataria della gara, è stato approvato con delibera di G.M. n. 116 del 27/08/2015. Il completamento dei lavori è previsto nell’arco di circa 6 mesi. “Gli impianti sportivi – commenta il Sindaco Domenico Volpe - sono un elemento fondamentale, nelle dinamiche di una comunità che punta ad investire sul futuro, per far crescere i suoi figli in maniera sana , per tenerli lontani dalle devianze ed avviarli ad esperienze di maturazione, mettendo in campo tutte le sue migliori componenti, dalle istituzioni, alle famiglie, alla scuola, all’associazionismo. Dotarsi di una buona impiantistica sportiva, significa investire sul futuro dei nostri figli. Ringrazio quanti si sono impegnati per riuscire ad ottenere questo risultato. E’ un progetto importante ed ambizioso che ci consentirà di avvicinare, ulteriormente, la nostra città, i giovani e la
scuola, al mondo dello sport, per costruire sempre nuovi percorsi di crescita e di partecipazione. Noi, come Amministrazione, riteniamo lo sport una fondamentale forma di aggregazione e, pertanto, strutture come quella che andremo a completare, in un’area a stretta vocazione sportiva, per la presenza del Palasport, della Piscina Comunale e del campo di calcetto, rappresentano una priorità. L’avvio dei lavori dell’Area Sportiva Polifunzionale – sottolinea il Sindaco – rappresenta una risposta concreta ai nostri concittadini ed alle tante associazioni sportive del nostro territorio, che da tempo aspettavano la realizzazione di questa importante struttura e, a tal fine, ci siamo impegnati, con l’intera componente politico‐amministrativa e con la struttura dell’UTC. Finalmente, siamo partiti! Questo era uno degli impegni, da noi assunti in campagna elettorale ed abbiamo duramente lavorato in questi ultimi mesi, perché noi siamo abituati ad onorare sempre i nostri impegni con la città. E così un’altra importante opera pubblica va ad aggiungersi alle tante, da noi realizzate in questi anni. Bellizzi sta uscendo dal torpore e dal chiacchiericcio, e riprende a correre speditamente verso il suo futuro!”.
LA VOCE LIBERA - Pag.23 Anno 5 - N° 9 - Settembre 2015