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Le Dolomiti nell’Arte The Dolomites in Art
Con il loro fascino e la loro verticalità che unisce terra e cielo, le Dolomiti hanno ispirato numerosi artisti in vari campi, dalla letteratura alla scultura, dalla fotografia alla pittura. Dino Buzzati, scrittore alpinista, descrive così le Pale di San Martino: "Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?". I primi pittori a ritrarre i Monti Pallidi, caratterizzandoli fortemente con i canoni tipici del periodo romantico, sono i viaggiatori inglesi che arrivano in prossimità di queste montagne nella seconda metà dell'Ottocento. I pittori e disegnatori che le percorrono soli o al seguito di geologi e scalatori, restano allibiti davanti ai frastagliati profili di queste formazioni dal colore inconfondibile bianco-rosato. Una vasta produzione di incisioni, disegni e acquerelli è pubblicata e diffusa in vari testi divulgativi in tutta Europa, come ad esempio nel libro della giornalista americana Amelia B. Edwards, uscito a Londra nel 1873 con il titolo Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys (cime inviolate e valli solitarie). Josiah Gilbert illustra le Dolomiti con disegni e acquerelli nel libro The Dolomite Mountains, scritto insieme al geologo George Churchill tra il 1861 e il 1863. Altri pittori certamente da menzionare sono l'austriaco Thomas Ender (1793-1875), la sudtirolese Johanna Isser Grossrubatscher (1802-1917), il londinese Edward Theodore
-NELL’ARTE-
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Comton (1849), egli stesso alpinista e perciò straordinario illustratore delle avventurose ascensioni compiute con mezzi rudimentali. E ancora, il cortinese Luigi de Zanna (1858-1918), l'austriaco Gustav Jahn (1879-1919), il trentino Camillo Rasmo (1876-1965) e il marchigiano Francesco Vitalini (1865-1905). A modo loro, e con estrema originalità, hanno ritratto le Dolomiti anche Fortunato Depero (1892-1969) e Riccardo Schweizer (1925-2004). Di particolare rilievo sono anche le opere commissionate durante la prima guerra mondiale ai cosiddetti "pittori di guerra", artisti arruolati per ritrarre scene di battaglia, gesti di eroismo, panorami e momenti di vita militare. Trattandosi di un territorio votato al turismo, non si possono dimenticare i manifesti pubblicitari, affidati negli anni Trenta e Quaranta del Novecento a famosi artisti come l'austriaco Franz Lenhart.
FRANZ LENHART
JOSIAH GILBERT THEODOR COMPTON
With their charming peaks linking the earth to the sky, the Dolomites have been a source of inspiration for countless artists in various fields, from literature to sculpture, from photography to painting. Dino Buzzati, a writer-mountaineer, described the Pale di San Martino massif as follows: “Are they made from rock or clouds? Are they real or are they a dream?”.
The first painters to depict the Dolomites were the English travellers who arrived near to these mountains in the second half of the 19th century, strongly influenced by the Romantic style that was typical at the time. The painters and illustrators who explored these mountains, alone or following geologists and climbers, were astounded at the jagged sides of these formations, with their unmistakeable white-pinkish colour. A vast number of carvings, drawings and watercolours were shared in various publications throughout Europe, such as the book by the American journalist Amelia B. Edwards, published in London in 1873, entitled Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys. Other noteworthy painters included the Austrian artist Thomas Ender (1793-1875), Johanna Isser Grossrubatscher from South Tyrol (1802-1917) and Edward Theodore Comton from London (1849), who was also a mountaineer and could therefore depict his adventurous climbs using only basic equipment in an extraordinary way. Then there was Luigi de Zanna from Cortina (1858-1918), the Austrian Gustav Jahn (1879-1919), Camillo Rasmo from Trento (1876-1965) and Francesco Vitalini from the Marche region (1865-1905).
Fortunato Depero (1892-1969) and Riccardo Schweizer (1925-2004) also depicted the Dolomites in their own, extremely original way.
The works commissioned during the First World War are also particularly significant, when “war painters” were appointed to depict battle scenes, acts of heroism, the landscape and what life was like in the military.
Josiah Gilbert illustrated the Dolomites with drawings and watercolours in the book The Dolomite Mountains, written together with the geologist George Churchill between 1861 and 1863. As this area has always been popular with tourists, we also cannot forget the advertising posters designed by famous artists, such as the Austrian Franz Lenhart during the 1930s and 1940s.
Tra i pittori ladini, è senz’altro da menzionare Josef Moroder Lusenberg, artista di Ortisei autore di scene di genere e paesaggi, svolti con accurata esecuzione e con una gamma cromatica sempre più brillante ed espressiva. Le Dolomiti sono ritratte anche nel più famoso western a fumetti italiano. Aurelio Galleppini, in arte Galep, per illustrare le storie di Tex Willer e i paesaggi del suo West, fatti di valli, picchi e costoni, s’ispira alle montagne del Trentino. Oltre a destare l'interesse di pittori e illustratori, il modo straordinario con cui queste montagne reagiscono alla luce alimenta lo spirito artistico di fotografi di grande valore quali Franz Dantone (1839-1909), Gian Battista Unterveger (1833-1912), Giuseppe Ghedina (1825-96) e, in anni più recenti, Jakob Tappeiner (1937), Georg Tappeiner (1964), Walter Niedermayr (1952) e Kurt Moser (1966). Oggi artisti contemporanei come il pittore Claus Vittur e il fotografo Gustav Willeit, hanno come soggetto le Dolomiti, montagne che sono continua fonte d’ispirazione.
AURELIO GALLEPPINI CLAUS VITTUR "Landscape 02"
Olio su tela / Oil on canvas. 2015
Famous Ladin painters include Josef Moroder Lusenberg, an artist from Ortisei who created genre scenes and landscapes with extreme precision, using an increasingly bright and expressive range of colours.
The Dolomites have also been depicted in Italy’s most famous western comic. Aurelio Galleppini (Galep art) illustrated the stories of Tex Willer and the landscapes of his Wild West, with its valleys, peaks and ridges - all inspired by Trentino's mountains.
As well as sparking the interest of painters and illustrators, the extraordinary way in which these mountains react to the light has also inspired the artistic spirit of top photographers, such as Franz Dantone (1839-1909), Gian Battista Unterveger (1833-1912), Giuseppe Ghedina (1825-96) and, in more recent years, Jakob Tappeiner (1937), Georg Tappeiner (1964), Walter Niedermayr (1952) and Kurt Moser (1966). Today, the Dolomites continue to inspire contemporary artists, such as the painter Claus Vittur and the photographer Gustav Willeit, who continue to depict these stunning mountains.