La gazzetta dell’Alessi
N. 3, Aprile 2013 A cura di Danilo Giuliano e Simone Sansone
I consigli di Fede e Lollo
Salve a tutti, cari ragazzi, vi sono mancato?!? Sono io, “il giornalino”!! Oggi vi parlerò di come sopravvivere durante la ricreazione: maschi e femmine per iniziare prendano dalla cartellina la riga e il quaderno, preferibilmente quello di matematica, e inizino a giostrare fino all’ultimo guerriero. Ci siete cascati! Eh, non si prende il quaderno di matematica ma quello di geometria… Bè, scherzi a parte, durante la ricreazione non smollicate con pizza panini merendine (già m’è venuta fame) e altre golosità varie, anzi, per rendere il mondo più sano ed ecologico… praticate “il cannibalismo”!!! Dai, ragazzi, un po’ di serietà ora: cerchiamo di non sporcare troppo il pavimento perché poi la signora Rosi deve ripulire tutto e se usa voi come scopa fa più che bene. Cari amici, ci vediamo alla prossima puntata, ciaooo!!! A BOMBAZZA Fede E Lollo
The Open Day! Per il secondo anno consecutivo, le porte della nostra scuola a gennaio si sono aperte a genitori e bambini della quinta elementare e noi ci siamo trasformati in “Professori per un giorno”. Ogni classe svolgeva un’attività nelle diverse aule e laboratori della Alessi e il pubblico poteva assistere, fare domande, commentare e rendersi conto di quali argomenti studiamo ma, soprattutto, di come li affrontiamo. La partecipazione non è obbligatoria ma per molti di noi è divertente e ci rende orgogliosi mostrare quello che sappiamo fare; inoltre, anche chi è timido può dare il suo contributo, non solo con il servizio d’ordine ma anche con la preparazione delle lezioni. Ad esempio, quest’anno Valerio non riusciva a trovare delle belle riproduzioni su Napoleone da mostrare alla Lavagna Interattiva mentre parlava e Stella, che se la cava bene nelle ricerche in Rete, gli ha procurato tutto il materiale necessario.
Le attività del 15 gennaio erano tante e, anche se ero molto curioso, non sono riuscito a vederle tutte: per questo vi farò solo qualche esempio. Nel laboratorio di Musica, al seminterrato, c’era un concerto di flauto dolce: tra le materie che si potevano scegliere, moltissimi volevano fare questa!
I miei compagni hanno spiegato la storia della Francia, la sua cultura, la Svizzera e la Spagna. Purtroppo, per far vedere bene le immagini sulla LIM, abbiamo dovuto tenere l’aula semibuia e non ci è rimasta nemmeno una piccola foto! In un’altra aula si tenevano invece delle scenette in lingua inglese. Anche lì c’erano alcuni dei miei compagni, Alessio e Danilo: il primo faceva il fruttivendolo e l’altro il cliente. Nicholas Bodenham Come fare la spesa in Inghilterra? Alessio the greengrocer e Danilo il cliente hanno riprodotto con grande cura una tipica conversazione al negozio di frutta e verdura.
Per la nostra classe, la 2°A, c’erano Valerio Guida, Nicola Pesoli, Luca Onori e Simone Sansone, aiutati alla Lavagna Interattiva Multimediale da Stella Solari, che ha anche procurato molti materiali e contribuito a tagliare e montare dei video.
Bene: vi abbiamo incuriositi? Per farvi un’idea di come studiamo l’inglese, potete leggere uno dei nostri diari di Natale…
Dear diary, for my Christmas holidays I went skiing in the mountains in Selva di Cadore with my family. There was a lot of snow and I played snow balls with my parents, my brother and my friends. In the morning I had breakfast, then I went skiing with my teacher and
my friends. For lunch I ate a sandwich with my dad because my brother and my mum were ill. In the afternoon I played at the “mini club”, then I read a book and I went to the swimming pool to play with the ball. In the evening for dinner I ate a lot because I was very hungry and then I played “Monopoli Millionaire” with my brother and my friends. Then I went to bed, but it was very uncomfortable. The last day of the year I went
to my friends’ home and we fired some fireworks in my friends’ garden. It was very beautiful and there were some chips, some coca-cola, some orange juice, some water but there were no cakes. Then we went to the computer room and we played with the PC and listened to music with Lorenzo, Sabrina, Flavia and my brother. For dinner we ate some chips and a piece of lasagne and then we went back home. I was very tired but also very happy. Federico Lopizzo
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Durante l'Open Day i ragazzi di seconda e di terza hanno proposto una full immersion nella cultura anglosassone: attraverso alcune scenette hanno mostrato situazioni in cui tutti ci potremmo trovare quando siamo all'estero. Check-in all'aeroporto? No problem. L'efficiente hostess di terra Erika e la simpatica passeggera Francesca ci hanno insegnato come registrarci all'imbarco e non perdere l'aereo. Necessità di programmare un picnic nella campagna inglese o nelle praterie americane? Beh, allora bisogna accendere la TV e seguire le previsioni del tempo... ma in inglese! I professionali Nichole e Sofia, nelle vesti di weather man e weather girl, ci hanno introdotti alla terminologia del meteo. Nostalgia del paese della Regina Elisabetta e di James Bond una volta rientrati in Italia? Allora niente di meglio che una bella tazza di tè, ma preparata come si deve. Le brave padrone di casa Chelsea e Meleny hanno offerto una lezione pratica su How to make English tea.
La scherma Ad ottobre un circolo sportivo di scherma è venuto a scuola per presentarci questo sport, che io già praticavo da settembre allo stadio Flaminio con i miei amici Luca, Andrea e Danilo. La scherma mi piace molto: intanto, perché ho conosciuto tante persone nuove; poi perché è uno sport individuale e se sbagli qualcosa
devi cavartela solo con le tue forze senza contare sull’aiuto dei tuoi compagni e questo ti fa crescere l’autostima, la tenacia e la voglia di migliorarsi. Quando riesci a cavartela in un momento complicato provi una grande soddisfazione. Forse da quello che ho scritto avete potuto pensare che in questo sport
l’importante sia vincere a tutti i costi: e invece è proprio il contrario, ti insegna ad essere leale con i compagni e con gli avversari. Ad esempio se alla fine o all’inizio di un incontro non fai il saluto o non stringi la mano all’avversario verrai punito con il cartellino. Un aspetto che mi piace molto è che puoi scherzare con gli allenatori e con i compa-
gni, però ci sono momenti in cui devi concentrarti su quello che stai facendo. Un altro aspetto piacevole è che quando vai alle gare conosci persone della tua regione, di tutta Italia o addirittura di altre nazioni. La prima volta che sono andata a scherma per fare la prova ero con i miei amici Andrea e Luca. Ci hanno fatto scaldare con una corsetta e poi abbiamo provato le tre armi: io ho scelto la spada perché mi piaceva che si poteva colpire tutto il corpo e perché l’allenatore mi sembrava molto simpatico.
La mia prima gara l’ho fatta ad Ariccia: era una semplice gara regionale ma c’erano tantissime persone! Ero molto eccitata e allo stesso tempo spaventata di fare una brutta figura. Effettivamente, la gara non è andata molto bene ma ero comunque felice perché avevo cominciato da poco a praticare questo sport e me la sono cavata lo stesso. Elena Aquilanti
Un pomeriggio al museo Il 29 gennaio io, mia madre e alcuni miei compagni di scuola ci siamo recati al museo Pigorini per un’occasione speciale: l’inaugurazione di una mostra sul progetto “Viaggiando con le scatole”, ideato e condotto dalla professoressa Paolino, la nostra ex insegnante di Arte. Appena arrivati, abbiamo fatto il biglietto d’ingresso con il cuore in gola: le nostre meravigliose “scatole” erano state collocate intorno a
una balconata di marmo, al primo piano del museo; erano state messe in fila e aperte, e ognuna aveva il proprio cartellino che indicava il nome “dell’artista” e il titolo “dell’opera”. È’ stato molto emozionante vederle esposte in un museo così importante. Mi sentivo proprio un famoso artista. Dopo aver fatto il giro della balconata per ben tre volte, abbiamo pensato io, Ni-
cholas, Simone ed Emiliano di fare un giro perché c’erano anche delle esposizioni di oggetti personali e del Popolo Aborigeno Australiano e del Popolo Africano. Poi siamo anche saliti al secondo piano, dove abbiamo ammirato la mostra permanente sui reperti archeologici di tutte le Ere Geologiche fino a oggi, facendo fotografie per ricordare questa bellissima giornata. Alessandro Persiani e Simone Giorni
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In vista delle prossime “uscite”, stiamo lavorando a due numeri tematici, uno sulla musica che ci piace ascoltare e un altro sulle attività pomeridiane che ci appassionano. Nel mentre, abbiamo ricevuto dei materiali interessanti e abbiamo pensato di offrire qualche anticipazione. Buona lettura!
Il Festival di Sanremo Il 12 febbraio è iniziato il celebre festival di Sanremo, tenutosi al teatro Ariston e noto in tutto il mondo per gli artisti molto bravi che ne emergono. I presentatori sono stati Luciana Littizzetto e Fabio Fazio, conduttore del programma in onda su Rai 3 Che tempo che fa. Fazio è stato bravo a mescolare presente e passato: infatti Sanremo si è aperto con Va’ pensiero per celebrare Giuseppe Verdi come simbolo di italianità e cultura popolare.
Quest’anno non ci sono state veline ma la modella Bianca Balti, la quale ha rappresentato appieno la bellezza italiana. I finalisti sono stati Marco Mengoni, Elio e le storie tese e i Modà. Dopo le loro esibizioni il pubblico da casa e gli spettatori del teatro hanno votato il vincitore, Marco Mengoni, che con L’essenziale ha dato prova di grande impegno e bravura. Un gesto che mi è piaciuto molto è stato quello che hanno fatto i conduttori: inaugurare una statua di Mike Bongiorno, uno dei fondatori del festival della canzone italiana. Marta Ajello, 3 A
La musica per me è un tipo di comunicazione eccezionale perché riesce a trasmettere le tue emozioni e i tuoi sentimenti a chi ti sta intorno. Con la musica io riesco a esprimere certe cose che senza non riuscirei a dire: vorrei praticare molti tipi di strumenti per poter inseguire al meglio il mio sogno di diventare un cantante, ma riesco meglio a esprimermi da solo perché se tutti mi guardano non riesco a cantare. La mia passione per il canto e per la musica è nata
quando ero piccolo, verso l’età di otto anni, quando iniziai a capire quanto fosse bella la musica in tutte le sue versioni perché si sente dappertutto: dal cinguettio degli uccelli al fruscio delle foglie. Secondo me la musica bisogna sentirla e ti deve piacere perché farla così, tanto per fare, non sarebbe giusto, sarebbe una specie di insulto. Questo è quello che fa provare a me la musica. A.
Consigli di lettura Mark Haddon, Boom! Ovvero: la strana avventura sul pianeta Plonk, Einaudi 2009.
Questo libro mi è piaciuto molto perché parla di un’avventura nella quale due ragazzi si aiutano a vicenda e lo consiglierei a ragazzi della mia età a cui piacciono le avventure strampalate. Il libro parla di due ragazzi che, per sapere, cosa pensano i professori di uno di loro, scoprono che due dei loro insegnanti parlano una strana lingua e dopo varie indagini scoprono che sono degli alieni che vogliono distruggere la Terra. Ma i due…
Questo libro mi è piaciuto molto perché a me piacciono i gialli e il mistero e questo libro ha tutte le caratteristiche per esserlo. Lo consiglierei appunto a chi ama il giallo e stare sul filo del rasoio. Ho scelto di leggerlo perché la trama mi ha incuriosito, l’ho comprato subito e non sono rimasto deluso: i personaggi che mi hanno colpito sono i due professori che parlano una strana lingua e sarebbe molto divertente se questa avventura accadesse davvero.
Elena Aquilanti
Andrea Amoroso
Clete Barrett Smith, Alieni in vacanza, Salani, 2012
Questo libro parla di un ragazzo costretto a trascorrere le vacanze estive al Bed&Breakfast di sua nonna perché i genitori devono partire per lavoro: ma non si tratta di una casa qualsiasi, è l’Intergalactic Bed&Breakfast. All’inizio David non ha nessuna voglia di trascorrere lì le proprie vacanze, poi però, quando scopre che vi alloggiano veri alieni, inizia a divertirsi. Il libro mi è piaciuto molto perché è divertente; il personaggio che mi ha colpito di più è David; mi ha colpito poi il comportamento della nonna, un po’ pazza ma sempre tranquilla, rilassata e fiduciosa nei confronti di suo nipote, anche se la caccia nei guai. Questo è un libro pieno di fantasia che consiglierei a chi vuole farsi qualche risata. Chiara Pallagrosi
Fiori realizzati in materiale di riciclo da Alessandro Persiani, Simone Giorni e Simone Sansone durante le lezioni della professoressa Pace.