Marche In Gol - n°3

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N.3 - Luglio 2009 - IL PRIMO MENSILE SUL CALCIO E ... NON SOLO NON PERDETE IL PROSSIMO NUMERO ‘GUIDA AL CAMPIONATO’ Uscita 6 Settembre ‘09

marcheingol@quelliche.net

Il pallone tira la cinghia Società in crisi e budget ridotti nei Dilettanti mentre in Europa e nella nostra Serie A... A pag.2-3

AMARCORD Giammario Cappelletti INTERVISTA DOPPIA Principi vs Goldoni IL PERSONAGGIO Pasquale Minuti

A pag.5

A tu per tu con Bruno Giacomini


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N. 3 - Luglio 2009

CRISI Sì / CRISI NO

Dilettanti allo sbaraglio (Pro sempre più ricchi) LO STUDIO

Ma c’è un calcio che della crisi non se ne accorge Secondo una ricerca di Deloitte, nonostante il momento delicato dell’economia mondiale, il giro d’affari nei principali campionati, serie A compresa, è in grande crescita.

di Gianluca Giandomenico

I

primi segnali si sono verificati nella stagione passata. Forbici in mano e zac, compensi tagliati, tre, anche cinque mensilità sfumate, giocatori sul piede di guerra ma dinanzi al ds che ti dice “o questo o niente” meglio prendersi questo, riscattare il cartellino e tagliare la corda in altre piazze più danarose. Ma dove? E spesso si finisce per cadere dalla padella alla brace. Il calcio è in crisi, ma non ditelo a Florentino Perez. Lui spende e spande, i presidenti di casa nostra tirano la cinghia ma non hanno più buchi a disposizione. Per carità, qualche società ha ancora budget dignitosi ma la parola d’ordine è una sola: “ridimensionamento”. L’anno scorso, a metà campionato, un presidente convocò i giocatori: “Ragazzi, mettetevi una mano sulla coscienza: c’è da tagliare del 20% i compensi o qui si chiude”. Quel presidente si chiamava (si chiama) Giuseppe Torresi, fece scuola, da lì in poi diversi suoi colleghi cominciarono ad emularlo. Zac, si taglia, si taglia per continuare a vivere. I fatturati delle aziende appassiscono, gli sponsor calano, le società traballano: squadre sparite (Sambenedettese, Maceratese, l’Ascoli deve benedire gli euro arrivati dalla vendita di Bellusci e Di Tacchio, l’Ancona il gol-salvezza di Mastronunzio nella notte magica di Rimini), altre che hanno

rimandato i ritiri per mancanza di fondi (Sangiustese), altre ancora che hanno tentennato per rifare i direttivi (Real Montecchio, Grottammare,Centobuchi, Comunanza...), alcune che per respirare hanno dato vita a ‘fusioni’ a freddo (vedi Azzurra Gallo Colbordolo-Atletico Gallo o Maglianese-Piane di Montegiorgio). Insomma, tira un’ariaccia, alzatevi il bavero. La crisi c’è, ma è in crisi soprattutto un certo modo di fare calcio. Qualcuno dirà: dare mille euro e passa ad un giocatore di Seconda categoria è immorale e prima o poi doveva finire ‘sto scandalo. Ma è la solita storiella della domanda e dell’offerta: se c’è l’attaccante che intasca euro a go go, dall’altra parte c’è uno, chiamasi presidente, che gli euro glieli dà. Sarò franco, però: è vero, si stava esagerando. In altre zone dello stivale con le cifre che girano nelle Marche anche nelle categorie più basse ci si fa l’Eccellenza, ossia il top di una competizione regionale. E’ per questo che tutti – dalle Alpi alla Sicilia - vogliono venire a giocare da noi. Ma la pacchia è finita, è tornato il tempo della passione, delle bandiere, dell’attaccamento alla maglia, è tornato il tempo del calcio dilettanti concepito come uno sport e non come una professione. Perchè le crisi passano, l’anima popolare del calcio invece non deve passare mai.

I

l grande calcio vive una situazione inversamente proporzionale al momento dell’economia mondiale. Questo almeno è quanto emerge da uno studio di Deloitte (la nota azienda di servizi di consulenza). Secondo Deloitte infatti, nella stagione 2007/2008, le entrate dei club del massimo campionato inglese sono stimate in 2,4 miliardi di euro. Il giro d’affari della Premier League è maggiore di circa un miliardo rispetto a quelli della Liga spagnola e della Bundesliga tedesca. La serie A è il campionato che nella stagione 2007/2008 è cresciuto di più in termini di entrate, soprattutto grazie al ritorno in serie A della Juventus. UN MILIARDO IN PIU’ - Il totale nella massima serie è stato di 1,4 miliardi di euro, con un aumento di circa due terzi rispetto alla stagione precedente. I diritti televisivi hanno garantito ricavi per 863 milioni, mentre gli stadi hanno generato solo 185 milioni di euro. In questo, l’Italia è in forte ritardo rispetto ad altri paesi come la Spagna e l’Inghilterra: il Real Madrid da solo, infatti, incassa oltre 100 milioni di euro, il Manchester United fino a 128 milioni di euro. Complessivamente, il calcio in Europa ha un fatturato di 14,6 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto all’anno precedente. PIU’ ALTI GLI STIPENDI - Cresciuti anche gli stipendi pagati nei cinque più importanti campionati del Vecchio Continente: spesa complessiva di 4,8 miliardi di euro, 588 milioni di euro in

più (14%) rispetto al 2006/2007. Aumenti significativi negli stipendi sono stati registrati nella serie A (250 milioni di euro), e nella Bundesliga (105 milioni di euro). I principali fattori che hanno determinato una crescita di un miliardo del mercato europeo del calcio rispetto allo scorso anno sono l’incremento pari a 0,7 miliardi di euro dei ricavi delle prime cinque grandi Federazioni europee, che hanno raggiunto i 7,7 miliardi, e l’organizzazione degli Europei del 2008. LA SPAGNA RAGGIUNGE LA GERMANIA - “La continua crescita dei ricavi di Real Madrid e Barcellona, rispettivamente la prima e la terza squadra al mondo, hanno consentito alla Liga spagnola di raggiungere la Bundesliga tedesca al secondo posto in classifica (entrambi con 1,438 miliardi di euro, ndr)”, spiega Dan Jones, partner dello Sport Business Group di Deloitte. “La serie A segue a breve distanza (1,421 miliardi di euro, ndr). Ci aspettiamo che la vittoria della Champions League da parte del Barcellona possa contribuire all’ascesa della Liga al secondo posto nella stagione 2008/2009”. CRESCE LA SERIE A - Dario Righetti, partner di Deloitte e responsabile del Consumer Business in Italia, aggiunge: “La serie A si distingue per essere la Federazione a più veloce crescita a livello europeo. Infatti, i ricavi totali sono cresciuti di 357 milioni di euro (+34%) raggiungendo quota 1,4 miliardi”. Il fatturato della serie

A è aumentato su tutti i fronti: + 33% dai diritti televisivi (incremento di 215 milioni di euro fino a quota 863 milioni), +31% dalla vendita dei biglietti (pari a 44 milioni di euro fino a toccare quota 185 milioni), +36% per i diritti commerciali (98 milioni di euro fino a quota 373 milioni). TREND POSITIVO - Tenendo in considerazione la resistenza alla crisi economica manifestata dal mondo del calcio, Deloitte si aspetta, per le maggiori squadre europee, una crescita dei ricavi nella stagione 2008/2009 che dovrebbe proseguire in quella 2009/2010, sebbene a tassi meno significativi. “La contrattazione collettiva dei diritti tv nella serie A dalla stagione 2010/2011 - aggiunge Righetti - ridurrà la polarizzazione dei ricavi tra le prime e le ultime squadre della classifica. Si ridurranno i ricavi delle squadre più importanti, anche se nel lungo periodo ne beneficerà tutto il settore”. LA QUESTIONE STADI - “Gli stadi di proprietà continuano a rimanere un’ottima strategia di crescita”, prosegue Righetti. “Uno dei punti deboli delle squadre italiane è il principale indice di performance finanziaria delle squadre di calcio (stipendi/ricavi) che colloca i club italiani fra i peggiori d’Europa. Infatti, la serie A italiana si attesta al 68%, in peggioramento rispetto all’anno precedente (63%). Pertanto, in considerazione della difficoltà ad aumentare i ricavi, è essenziale ridurre i costi operativi e aumentare gli investimenti nei settori giovanili”.


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“Per la prossima stagione anche -50%” Ciak, in onda il taglio al budget Biagio Nazzaro Confermarsi in Eccellenza con un occhio al risparmio. “Siamo partiti con un ridimensionamento del budget del 20%30% rispetto allo scorso campionato – è il commento del segretario Carlo Andreoni alcuni giocatori non hanno accettato queste condizioni e hanno preferito spostarsi. Il

ridimensionamento del budget significa anche dare spazio ai giovani, già l’anno scorso all’inizio della stagione abbiamo inserito fra i fuoriquota tutti ragazzi nostri e contiamo di proseguire su questa strada. Ora il mister sarà ancora più stimolato a trovare nuove soluzioni di gioco”.

New Relax Rio “Siamo in linea con la tendenza nazionale – commenta il dirigente Andrea Rossi – abbiamo previsto per la prossima stagione di Promozione una riduzione del budget di circa il 35%-40% rispetto all’anno scorso. Questo concettualmente significa due cose, valorizzare il patrimonio del settore giovanile e quindi privilegiare giocatori del posto e le scuole calcio con cui abbiamo già dei rapporti di collaborazione. Il secondo aspetto che reputo molto importante è il fatto che i giocatori inizino a capire che il ridimensionamento del budget non deve solo essere legato a particolari condizioni economiche, ma una mentalità da acquisire. Nelle categorie dilettantistiche non si può sperare di vivere e mantenere una famiglia con il calcio. Ci si allena di sera, si chiama gioco perché dovrebbe essere un divertimento è giusto un rimborso spese per coprire gli spostamenti e l’impegno del giocatore dovrebbe essere tutto qui”.

Torrese Giancarlo Catini, subentrato da pochi mesi al timone della società al posto dello storico Frediano Pettinari, è stato subito chiaro: “Le risorse di un tempo non ci sono più. Essendo l’unico a gestire la società da questo momento farò del mio meglio, ma apro la porta a tutto e a tutti e chiunque volesse entrare è il benvenuto”. E applica la sua nuova politica sportiva in vista dell’imminente campionato di Promozione:

“Forti riduzioni di budget, non ce la posso fare a mante snere le stesse condizioni precedenti, i ‘tagli’ saranno almeno del 50% per tutti, ovviamente se entreranno nuovi soci il discorso in futuro sarà diverso. Mi impegno a portare avanti la società prendendo in rosa i giocatori che mi potrò permettere, magari inserendo più giovani. Mi spiace per le bandiere di questa squadra, purtroppo la crisi è una realtà concrete”.

Vigor Pollenza L’obiettivo è di recitare un ruolo di primo piano nella prossimo campionato di Prima categoria, ma lo si dovrà fare attraverso un budget ridotto del 40%. Così il presidente Giuseppino Marinangeli: “In un momento di crisi economica non sono più tollerabili spese eccessive. Ho imposto una riduzione dei costi e la mia idea è di ringiovanire l’organico, considerando che abbiamo diversi 40enni. Avremo 10-11 veterani, più giovani da inserire. Arrivi? Diciamo un portiere, 2 difensori ed un uomo tra centrocampo ed attacco.”

Cerreto La gioia per la promozione in Prima categoria è durata poco. La crisi economica ha privato il sodalizio rossonero di numerose sponsorizzazioni rallentando conseguentemente l’allestimento dell’organico per la prossima stagione. “L’iscrizione - assicura il direttore sportivo Patrizio Camertoni - non è assolutamente a rischio ma bisogna capire con quali ambizioni disputeremo il prossimo campionato. Tutto dipenderà dalla disponibilità economica anche se, come sta avvenendo in altre realtà, attueremo un taglio del 50% dei rimborsi per poter fare fronte agli elevati costi di gestione. Qualcuno accetterà questa condizione, altri no.”

Acquasanta “Già la scorsa stagione avevamo adottato un ridimensionamento del budget del 30%-40% - spiega il presidente Fabio Troiani – per la prossima stagione credo che dovremo limare ancora qualcosa. Mantenere una squadra in una certa categoria ha dei costi non trascurabili, ma gli sponsor che devono fare i conti con condizioni economiche globali non possono garantire lo stesso supporto e quindi è inevitabile. A mio avviso se vogliamo salvare il calcio dilettantistico devono essere le società stesse a creare un patto fra “gentiluomini” per garantire tetti o una certa morale nella gestione di queste cose. Attualmente non c’è alcuna legge o norma in materia, forse anche la Lega dovrebbe muoversi in questo senso per creare migliori condizioni per tutti”.

Tempi Supplementari di Fabio Paci

Meno campionati e bilanci più oculati A forza di prendere calci (in tutti i sensi), il pallone s’è sgonfiato. Troppe formazioni, dai dilettanti in su, hanno disputato campionati al di sopra delle reali possibilità, lasciando voragini nei bilanci con conseguenze drammatiche. Ogni anno si assiste alla scomparsa di una dozzina di club professionistici, mentre nei dilettanti vanno di moda, oggi più di ieri, le fusioni tra due, anche tre squadre confinanti. Dài e dài, insomma, il giocattolo s’è rotto. E stavolta per davvero. Rimedi? Qui serve coraggio. Le Federazioni, tanto per segnare la svolta, dovrebbero cominciare eliminando la C2 tra i prof e l’Eccellenza tra i dilettanti. Se è vero – com’è vero – che tra C1 e C2 sono davvero tanti i sodalizi ormai vicini alla canna del gas, l’unico rimedio è la riforma dei campionati: 16 club in serie A; 18 in serie B; serie C unica con tre gironi da 18 formazioni. Allora sì che andrebbero avanti le realtà più solide e anche la C avrebbe un senso. Scendendo di categoria, in molti spingono per una serie D aperta soprattutto agli under 21: una IV serie sempre più trampolino di lancio per i migliori elementi dei vivai. Un repulisti è necessario anche nei dilettanti. Così come in fretta nacque (quasi tre lustri fa), tanto in fretta deve sparire: parliamo dell’Eccellenza, campionato inutile. Di fatto ha indebolito l’intero movimento. Ricordate com’era il livello della Promozione vent’anni fa? Niente a che vedere con gli standard odierni. Urge una retromarcia. Spesso è la base a dare l’esempio. Il Monte San Martino (Terza categoria maceratese) nel 2008/2009 ha dato spazio a tutti i ragazzi del paese, ha chiuso un torneo dignitoso riportando spettatori sugli spalti. Il tutto con un budget annuo di appena 9.000 euro (sì, novemila), compresi rimborsispese, materiale sportivo, tasse. A fine campionato, il presidente Raffaele Anselmi ha ringraziato i suoi con una cena spartana. Un modello che dovrebbe (ri)tornare di moda.


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SERIE B ascoli

Destino Piceno La storia di Arturo Lupoli, enfant prodige del nostro calcio arrivato ad Ascoli nell’ambito dell’operazione Di Tacchio-Fiorentina. Quanti flash in comune tra la carriera del classe ’87 originario di Frattamaggiore (NA) e la centenaria storia del Picchio… di Daniele Perticari

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he cosa accomuna Arturo Lupoli, l’unico “volto noto” della prima fase della campagna acquisti dell’Ascoli che verrà, ai colori bianconeri piceni? Alt. Siete pronti a rispondere “poco, nulla”? Non vi azzardate, non accendete la risposta. Basta ripercorrere un po’ della storia del “gemello del gol” di Giuseppe Rossi ai tempi di Parma (la città che lo ha adottato da piccolo) per capire che non è così. Sapete chi gli ha messo sotto il naso il contrattone dell’approdo all’Arsenal, prima tappa da urlo della carriera di un classe 1987 che già parla di “portare la mia esperienza nel gruppo ascolano”? Liam Brady. Già, l’uomo del rigore dell’addio alla Juventus a Catanzaro, l’unico irlandese della storia dell’Ascoli. “Che ha un ruolo importante nella gestione della squadra riserve dei Gunners - ci ha detto il “Lupo” - e che, grazie alla conoscenza dell’italiano, gestì tutta la vicenda del mio passaggio a Londra. Non lo sento da un anno circa, perché c’è stato qualche problemino quando cambiai e decisi di andare alla Fiorentina”. L’Arsenal, infatti, credeva di vantare un credito c o i viola, per aver cresciuto un giovane amico del gol passato in Toscana a parametro zero, sperando di lanciarsi e ritrovare la maglia azzurra, vestita praticamente in tutte le salse fino a quella con l’etichetta dell’Under 21. “Non è stata una scelta tra le migliori, quella di Firenze - ci ha

confidato Arturo - perché sono rientrato in Italia per giocare e consacrarmi e invece avrei dovuto ascoltare le proposte di squadre magari meno blasonate, ma che mi avrebbero permesso di trovare più spazio”. Parla da veterano, e non solo quando mette la parola “esperienza” in diversi dei suoi discorsi, Lupoli. E scopre grazie a noi che davvero, con l’Ascoli, ha diversi punti di contatto. L’ultimo, in ordine cronologico, che sfiora la storia dei Piceni. Una volta il Picchio ha giocato a Wembley. E ha perso. La finale dell’Anglo-Italiana del ‘95 contro il Notts County. L’ultima partita ufficiale giocata da Lupoli prima dell’approdo ad Ascoli? A Wembley. Una sconfitta, nella finale playoff del Championship tra il suo Sheffield United e il Burnley. “E’ la terza volta che metto piede in quello stadio, e non sapete quanto spirito di rivalsa ho per quella sconfitta”. Benvenuto numero 7 (“La maglia che vorrei indossare, sempre che Daniele Di Donato sia d’accordo. E’ lui che smista i numeri grazie alla conoscenza della cabala”), uno che ha soli 19 e ti parla di “esperienza”. Uno che, a guardar bene, ad Ascoli ancora non ha messo piede, eppure sembra già predestinato ad aggiungere pagine al già nutrito fascicolo dei “magic moments” che lo collegano a questa maglia. Ultimo tra tutti il paragone con Franco Brienza: anche lui nato al nord, anche lui originario del napoletano, anche lui esploso proprio nelle Marche grazie alla meravigliosa stagione 2002/03 con Pillon in panchina. “Buon auspicio, mi fa piacere che ci siano tutti questi aspetti che mi legano, positivamente, alla mia esperienza. Anche se adesso è ora di mettere un punto e non pensare al passato…”. Visto perché non dovevate rispondere “poco, nulla” alla nostra prima domanda? Ah, dimenticavamo: caro Arturo, se vuoi davvero proseguire nella scrittura della tua “storia parallela”, sai già da dove ripartire. Quando ha messo per la prima volta la maglia dello Sheffield Utd si è presentato con un gol dopo 5 minuti nel derby con i cugini dello Wednesday. Toh, anche l’Ascoli giocherà presto un derby…

ancona

Si ricomincia da Petocchi Cambiamenti? Macché, vanno avanti i milanesi. Con Larini e Salvioni SMARANO (Trento) – Ancona nuova? No, Ancona… vecchia. Nessun cambiamento societario, resta il tecnico Salvioni (foto), idem dicasi per il diesse Larini. Chi sognava un rientro in società di Sergio Schiavoni è rimasto deluso. L’Ancona agli anconetani? No, almeno per ora. Dopo mesi di autentica melina, il manager milanese Enrico Petocchi ha deciso: resta alla guida del club di piazza della Repubblica. Solito refrain: il plenipotenziario dice che non sono arrivate offerte all’altezza per la cessione del sodalizio; Schiavoni di rimando afferma che di fatto Petocchi non è intenzionato a vendere. E mentre la squadra suda a Smarano, in Val di Non, i tifosi si interrogano. La squadra – ci mancherebbe altro – va sostenuta, aiutata a crescere. Ma la conferma del ds Larini a molti fa storcere il naso. Non si tratta di preconcetto, quanto dalla realtà dei fatti: nel campionato terminato il 14 giugno con il miracolo di Rimini e la conquista della salvezza, il direttore sportivo si è distinto soprattutto per la chiusura dello spogliatoio nei suoi confronti. E per alcune operazioni di mercato (vedi Anastasi e Siqueira) dispendiose e dagli scarsi risultati. Diverso il discorso per quanto concerne Salvioni, che si è guadagnato la fiducia sul campo. Certo è che adesso dovrà

far pedalare la squadra con un programma tutto personale, mentre nei mesi di maggio e giugno appena passati aveva potuto sfruttare anche l’onda lunga del lavoro impostato dal suo predecessore, Francesco Monaco. Gli arrivi di Zavagno, Milani, Thackray e Cosenza sono i primi colpi di un calciomercato che finora ha visto i dorici operare al massimo del risparmio. Tre i pezzi pregiati da vendere: il primo a lasciare la casacca biancorossa è stato Simone Rizzato, ceduto alla Reggina. Resterà, il capitano, nella memoria del popolo dorico soprattutto per la sua generosità, per aver sempre scelto di anteporre i fatti alle parole. Gli altri tesserati dai quali Petocchi spera di incassare contanti sono Mastronunzio e Catinali. Si vedrà. Certo è che la Vipera (38 gol in due stagioni) meriterebbe una vetrina migliore. Ci sbilanciamo: anche la serie A. Complessivamente il campionato si presenta più insidioso del precedente. Tornano in cadetteria squadroni con passato tricolore (vedi il Torino), ma a giudicare dalle rose impegnate nei ritiri è evidente che il livello è più alto rispetto al 2008/2009. Obiettivo immediato: l’Ancona deve lasciare da parte le polemiche e cominciare con il piede giusto. (Fa.Pa.)


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SPECIALE MOTO

Intervista al presidente Bruno Giacomini

“La passione è fondamentale per crescere in questo sport” Aspettando il raduno di Moto d’Epoca previsto a Morrovalle per il 13 settembre 2009, il presidente del sodalizio Bruno Giacomini (foto) parla di sé, di come è nata la passione per le due ruote, del futuro del club e delle attività in programma con i progetti e le ambizioni che accompagnano soci e appassionati delle dueruote a Morrovalle. Quando è iniziata la sua presidenza, quali erano le attività? “Nel 1997 quando ho iniziato, si facevano motoraduni a livello regionale. Io personalmente ho cominciato dal coinvolgere i ragazzi più giovani con dei percorsi in scooter 50 per i paesi, per invogliarli a partecipare. Poi abbiamo iniziato a fare il Ducati day anche se come formula non funzionò granchè. Decidemmo perciò di modificarla qualche anno dopo coinvolgendo tutti i tipi di moto, ora al Motoraduno della Calzatura, così lo abbiamo chiamato, partecipano oltre 500 mezzi ogni anno da tutte le parti d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia”. Quali attività invece ci sono oggi? “Abbiamo man mano inserito dei piloti nelle specialità, abbiamo iniziato a seguire il motocross e le monimoto oltre ad aver creato un gruppo di scorte tecniche che prima non c’era, composto ad oggi di 22 persone regolarmente iscritte e autorizzate dalla Polizia (prima erano loro gli unici ad effettuare questi servizi per le corse ciclistiche). In ultimo le moto d’epoca, ci stiamo preparando per l’appuntamento di settembre, quest’anno il 13 a Morrovalle. Quanti

sono in possesso di moto che hanno più di vent’anni (clausola obbligatoria per esser considerate d’epoca dalla motorizzazione) avranno modo di mettere in mostra i loro pezzi d’antiquariato, da noi circa sessanta sono i soci appassionati”. Come mai questa passione così grande? “Per indole, nella vita niente è indispensabile credo, ma anche gli hobby vanno coltivati con passione se si decide di seguirli. Questa passione è iniziata quando avevo 15 anni, nel momento in cui ho smontato il mio primo motore, ero impressionato di come potesse raggiungere certe velocità e da lì ho iniziato ad avere la passione per le gare e a seguire le moto”. Va ancora in moto? “No, non a livello agonistico, ora solo turismo. Ho fatto quattro anni, a fine anni 70, di motocross a livello regionale con discreti risultati e mi piaceva molto. Però la motocross richiede tempo e allenamento costante, oggi sono soddisfatto che lo faccia mio figlio. E’ bellissimo ma faticosissimo, anche se non sembra, è così”. Cosa auspica per suo figlio impegnato nelle competizioni? “Corre con la moto da strada 125 sport production. Fin dall’inizio gli ho fatto capire che se la passione c’era avrebbe dovuto dedicarcisi, ovviamente dopo gli impegni scolastici. Non volevo coinvolgerlo, per vedere se aveva passione gli ho fatto sudare persino l’acquisto

della prima moto per due anni. Lì ho capito che la voleva veramente. E’ un temerario e attualmente ci sta dando più soddisfazioni di quelle che immaginavamo”. Quale manifestazione promossa dal club oggi la riempie ancora d’orgoglio? “Ogni cosa, purchè sia fatta bene e non mi posso proprio lamentare da presidente. Coltiviamo questo hobby per ottenere il massimo dei risultati e ho degli ottimi collaboratori che mi danno una notevole mano in questo ed è difficile mettere le persone giuste al posto giusto. Sagripanti sta facendo un ottimo lavoro con le scorte tecniche, il vicepresidente Mariani è molto bravo a gestire tutto l’aspetto burocratico ed amministrativo, la Frattari è una ragazza appassionata di moto d’epoca e si gestisce bene tutta l’organizzazione e le iscrizioni. Abbiamo una bellissima sede di circa 250 mq che in molti penso ci invidiano. Ecco tutte queste cose sono un successo per il Motoclub Morrovalle”. Cosa vorrebbe realizzare per il futuro del club? “Nella motovelocità ancora non siamo molto conosciuti, nel cross sono 35 anni che siamo ben inseriti. Io vivo quel settore in questo momento e mi rendo conto che dentro ai paddock il nostro motoclub è ancora poco nominato. Mi piacerebbe tirar fuori qualche pilota per farci un nome anche nelle motovelocità. Per quanto riguarda il turismo invece, ci conoscono dall’America all’Asia, da nord a sud del mondo con i nostri viaggi, anche quest’anno ad esempio un nostro socio Rossano Gatti e sua moglie partiranno per il coast to coast nel sud degli Stati Uniti”.


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SECONDA DIVISIONE e SERIE D

La Samb non c’è più, la Samb rinasce La società dei fratelli Tormenti non si è iscritta al campionato di Seconda Divisione. Adesso un gruppo guidato da Sergio Spina spera nell’inserimento in Serie D

di Pier Paolo Flammini

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iugno e luglio maledetti per la Samb: il 5 giugno arresto dei tre fratelli Gianni, Franco e Marcello Tormenti, per una inchiesta della Guardia di Finanza che li ha accusati di false fatturazioni e associazione a delinquere per l’attività della Navigo.it, azienda martinsicurese specializzata nell’import-export di telefonini. Il 7, un poco choccata per l’evento, la formazione allenata da Giorgio Rumignani, alla sesta gara alla guida dei rossoblu, perde l’unica gara della sua gestione, quella decisiva, nello spareggio salvezza di ritorno a Lecco: è retrocessione in Seconda Divisione. Ma il peggio deve arrivare. L’arresto dei Tormenti e il blocco del loro patrimonio bloccano di netto l’accordo di cessione all’imprenditore edile di Cupra Marittima Sergio Spina, che aveva gestito il club dal mese di aprile. Gli accordi c’erano e quello relativo alla permanenza in Prima Divisione era stato perfezionato: 1,7 milioni di euro da Spina ai Tormenti, con i fratelli di Martinsicuro che si accollavano il debito. Lunedì 8 era il giorno di perfezionare anche quello relativo ad una retrocessione: 850 mila da Spina ai Tormenti. Non se

ne farà nulla, perché i Tormenti non possono più accollarsi i debiti (circa 2,6 milioni di euro, di cui 1,5 bancari, garantiti personalmente dai tre fratelli). La situazione precipita: ci provano in diversi, tra cui il romano Massimiliano Fiorentini, ma non se ne fa nulla. Il 30 giugno i Tormenti ottengono di nuovo la libertà (erano ai domiciliari) e versano la quota di 21 mila euro necessaria per l’iscrizione anche in Prima Divisione: infatti in caso di iscrizione, il club rossoblu sarà quasi certamente ripescato nella vecchia C1. Sono giorni febbrili ma di nuovo Spina deve tirarsi indietro, e così anche Fiorentini. Il 10 luglio è il giorno ultimo per sperare nella Samb ancora tra i professionisti: c’è un tentativo di Pecorelli, reduce da avventure non proprio fortunata a Viterbo e Latina. I Tormenti partono per Roma, ma poi l’incontro neppure c’è: Pecorelli accusa i proprietari della Samb, questi ultimi, pur restando in silenzio, fanno capire che non c’erano le basi per un accordo (servivano 600 mila euro per pagare i calciatori e 100 mila per la fidejussione). La Covisoc e poi il Consiglio Federale cancellano la Samb dal calcio professionistico. Per la città, appassionatissima come poche della propria squadra di calcio, è un nuovo dramma: era

già accaduto nel 1994, e nel 2006 ci fu un secondo fallimento col mantenimento della categoria. Eppure si deve ripartire: Spina, con l’aiuto del sindaco Gaspari, sta costituendo una nuova società che possa ripartire dalla Serie D, assieme a lui, almeno in appoggio, alcuni imprenditori locali come Claudio Bartolomei, Adriano Maroni, Vincenzo Sciocchetti. Il giornale Sambenedettoggi.it ha lanciato una sottoscrizione popolare di tifosi che vogliono aiutare il nuovo gruppo (Banca Picena Truentina, Iban ), mentre Spina sta pensando ad una Fondazione che aiuti il club. Intanto, in attesa dell’iscrizione in Serie D, la squadra è pressoché pronta: per l’attacco bomber Pazzi (24 gol con la Renato Curi) e Giandomenico (protagonista della promozione di due anni fa in C2 della Sangiustese), mentre si va verso l’accordo con gli ex rossoblu Palladini, Iacoponi, Moi, Bonfanti, Magnani, oltre al rientro di alcuni giovani come Caselli. La Samb non muore mai.

“Miracolo” Sangiustese Impresa doppia: iscrizione e gare interne a Villa San Filippo

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sa senza mezzi termini la parola “miracolo” il patron Antonio Pantanetti per descrivere le vicende della Sangiustese in questa calda estate: “Credo realmente che si tratti di un’ impresa, in quanto a fine giugno non credevo neanche fosse possibile iscrivere la squadra al campionato a causa dei famosi problemi legati alla collaborazione mancata con Fermo Sport che economicamente ci avevano messo a terra. Siamo stati bravi a rimboccarci le maniche e, grazie al concreto aiuto di alcuni amici che hanno a cuore questa situazione, siamo riusciti a rimettere in sesto la situazione. Noi siamo la prima squadra della provincia di Macerata e penso dunque che meritiamo un pubblico numeroso, appassionato, anche

di esterni al mondo del calcio in modo da garantire alla squadra un futuro sereno”. La novità importante è che i rossoblu, con ogni probabilità, disputeranno le gare interne al Comunale di Villa San Filippo: tutto questo grazie alla ferma volontà dell’amministrazione comunale come si evince dalle parole del sindaco Mario Lattanzi: “La Sangiustese dà grandissimo prestigio alla nostra città e per questo merita di poter giocare le gare casalinghe al Comunale, nella sua vera casa. Per completare l’opera chiederemo alla Lega di poter disputare la prima gara in trasferta per essere cosi pronti al debutto in casa. La cosa veramente importante è aver compiuto un passo decisivo per far vivere a Monte San Giusto il calcio che conta”.

Il Sindaco di San Benedetto del Tronto Gaspari e l’imprenditore Spina


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dopo due Esperienze bellissime alla cuprense e alla maceratese...

Minuti cuore rossoblu

“I tifosi ancora non riescono a dimenticare il mio passato con la maglia dell’Ascoli” di Laura Cutini

Il mio cuore è rossoblu”. Parole di Pasquale Minuti. E il sogno, in una sera di mezza estate, diventa realtà? Minuti, sambenedettese doc dal ricco curriculum, è un personaggio che ha vinto cinque campionati in tutte le categorie dalla C1 alla Promozione come giocatore e uno agli inizi della sua carriera da allenatore. Ha vestito la casacca di diverse squadre, ha giocato in serie B, ha avuto grandi maestri, ha lanciato due giovani ora in serie A. Ne ha viste tante Minuti, soprattutto nelle ultime stagioni, culminate con emozioni forti, dalla gioia più bella di vincere un campionato alla sua prima volta in panchina, fino alla retrocessione con la Maceratese, dove per un campionato intero ha trainato un gruppo senza rimborsi, con una società inesistente, ottenendo in cambio solo la soddisfazione di esser arrivato fino in fondo e aver avuto un gruppo di ragazzi motivati. Un personaggio che ovunque è andato ha sempre dato il meglio di sè, anche mettendo i calzoncini e scendendo in campo a 40anni suonati. Minuti, come descrive queste due stagioni una culminata con la promozione, l’altra con la retrocessione? “Esperienze bellissime, sia per quanto riguarda la Cuprense dato che non era nostro obiettivo vincere, sia con la Maceratese che sotto il

profilo professionale, nonostante la retrocessione, mi ha formato molto.” Emozioni opposte, ma le motivazioni ad andare avanti erano le stesse? “Io sono abituato a combattere, sono le motivazioni che mi caricano, i miei obiettivi, le mie priorità, la mia esperienza che penso di aver trasmesso ai ragazzi. Sono stati bravi alla Maceratese a mantenere la concentrazione e da allenatore sono orgoglioso di averli guidati fino alla fine con grandi sacrifici, nonostante l’epilogo.” E’ stato anche allenatore in seconda a Macerata, che stagioni sono state? “Meravigliose, abbiamo stravinto il primo anno in Eccellenza, e disputato i playoff in serie D dopo esser arrivati terzi la stagione dopo, facendo due soli innesti, Pazzi e Iossa. Non potevamo chiedere di più”. Com’era il suo rapporto con Nocera? “E’ stata una bella esperienza, ci capivamo con lo sguardo, bastava un’occhiata. Siamo amici anche adesso. Abbiamo lanciato un ragazzo alla

Truentina, Rossi che ora è in serie A col Siena.” Anche lei ha lanciato

qualche giovane? “Si, ne sono molto contento. E’ stata una grande soddisfazione perchè questo significa che nonostante la retrocessione a Macerata abbiamo lavorato molto bene. Scuffia è in ritiro con la prima squadra alla Fiorentina. Era un giovane, un 92 che non aveva mai giocato in D. L’ ho sentito e gli ho mandato l’ in bocca al lupo, ora andare avanti nell’avventura dipende solo da lui.” I suoi trascorsi con la squadra della sua città la Samb...sono stati gli anni più belli da giocatore? “Bellissimi anni, ricordo bene la finale di Coppa Italia col Siena, giocai mezz’ora all’andata e mezz’ora al ritorno che bastò per segnare un gol e vincere la Coppa.” L’anno in cui segnò più gol? “A Fano, ne feci circa 15 in C2 e la stagione successiva passai al Licata in serie B, ma non volevo rimanerci nonostante la categoria e dopo un solo anno tornai a San Benedetto dove rimasi per altre quattro stagioni.” Come riuscì poi a finire all’Ascoli? Se la presero a San Benedetto? “Da San Benedetto sono andato via perchè non potei finire i quattro anni del contratto per il fallimento della società che poi ripartì dall’Eccellenza. Andai a Giulianova, Avellino, e poi ad Ascoli. Vorrei chiarire una volta per tutte, che se non ci fosse stato il fallimento sarei rimasto, è normale che avrei scelto la Samb. Ovvio che i tifosi un po’ non me l’hanno perdonata, ma da giocatore professionista e da

persona seria quale sono, anche ad Ascoli ho cercato di impegnarmi per quella squadra.” Ha dei rimpianti in questa lunga carriera, qualcosa che non è riuscito a fare ma avrebbe desiderato?

qual è la sua squadra del cuore... “Ovviamente Samb, il cuore è rossoblu.” La Maceratese si è salvata...

“E’ normale, quando smetti ne hai, avevo le doti per fare molto di più di quello che ho fatto, giocare più tempo in B e anche in serie A. La tecnica e la mia velocità erano qualità che pochi giocatori avevano in quegli anni.”

“Sono molto contento che la Maceratese si è salvata, vorrei fare un grande plauso alla cordata che ha preso in mano la situazione e ha risollevato le sorti della società.”

Dove tornerebbe a giocare anche subito?

“E’ un compito molto difficile, ma – lo dico copiando la frase che ha detto il nuovo allenatore del Bari – ‘allenare mi da molta libidine’. Ero più forte come giocatore ma anche come allenatore non sono poi tanto male, penso di aver lavorato bene finora ovunque sono stato. La cosa più difficile è saper gestire un gruppo, ho avuto dei grandi maestri in questo tanto per citarne qualcuno, Rumignani, Sonetti, Papadopulo...” .

“Beh, adesso non ho più la testa per fare il giocatore, ho mollato da un pezzo. E’ normale che il mio cuore è qui a San Benedetto”. Qual è stato, quando il momento in cui ha deciso di smettere e perchè? “Quando non ho sentito più il serpentone nello stomaco. Quando perdi le motivazioni, gli stimoli, e non hai più entusiasmo allora è arrivato il momento di smettere. Ero a Grottammare in Promozione, quella è stata l’ultima stagione da giocatore. Poi è vero che qualche presenza l’ho fatta anche a Camerino e a Macerata, se serviva Nocera mi diceva “cambiati” ed entravo in campo!” Lei è una delle bandiere nella storia della squadra rivierasca, come la salutano i suoi compaesani? “Gli amici sono gli amici, però i tifosi non riescono ancora a dimenticare il mio passato in Ascoli.” Mi sembra scontato chiederle

Preferisce fare l’allenatore?


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SERIE D

Il Fano si rinnova

Parla mister Cornacchini: “Ho grandi motivazioni” Torna l’antica denominazione Alma Juventus Fano

I

l Fano guidato da un fanese doc. Nella stagione 2009 - 2010 la squadra granata infatti sarà guidata da una autentica gloria come Giovanni Cornacchini (nella foto), che si descrive orgoglioso di poter guidare la squadra della sua città: “Partiamo dai 70 punti fatti la passata stagione e devo dire che sono veramente tanti: vuol dire che sono presenti giocatori di valore e che il collettivo funziona. Abbiamo intenzione di fare solo interventi di perfezionamento in questa ottica. Personalmente sento una grande responsabilità sulle mie spalle ma questa stagione presenta anche grandissime motivazioni. Le pressioni comunque non mi spaventano dato che nella mia carriera sono stato abituato a conviverci. Dai tecnici che ho avuto ho appreso molto, anche da coloro

che erano particolarmente ‘abili’ nei rapporti interpersonali. Con i ragazzi che alleno amo la sincerità e la lealtà, nel bene e nel male: nel mondo dei dilettanti comunque conta moltissimo l’aspetto psicologico”. Cornacchini ha già detto di preferire tatticamente la linea a quattro difensiva e un centrocampo composto da tre giocatori anche se la caratterista principale della sua squadra dovrà essere “la capacità di cambiare pelle anche durante i novanta minuti”. Nuova Denominazione Da registrare importanti novità di carattere societario: il cambio di denominazione con il ritorno all’antica denominazione Alma Juventus Fano e la collaborazione a livello giovanile con l’Alessandro Marchionni, squadra militante in Prima categoria.

Centobuchi, largo ai giovani Amedeo Pelliccioni è il nuovo presidente “Il Centobuchi, iscrivendosi, il suo campionato lo ha già vinto. Ora deve continuare a dare fiducia ai giovani perchè il futuro è nelle loro mani. Stiamo cercando strategie nuove e diverse dal solito, puntando motlo su una squadra estremamente giovane, con una mentalità aggressiva e tanta voglia di far bene. Cercheremo di lanciare in prima squadra molti ragazzi del nostro vivaio. Il nostro è un progetto aperto a tutti coloro

che vogliono fare calcio mettendo i giovani nelle condizioni migliori ”. Parole e musica del direttore generale Claudo Cicchi (nella foto), confermato nel ruolo anche nella stagione che va ad iniziare. Le novità non arrivano solamente dalla squadra ma, in particolare, dall’organigramma societario. L’Amministratore Delegato è Claudio Marocchi mentre per il ruolo di presidente è stato scelto Amedeo Pelliccioni; confermatissimi Giuseppe Cocci nel ruolo di team manager e Giacomo Stasolla in quello di segretario. Nuove leve in mezzo al campo ma una dirigenza esperta che sa tirare fuori il meglio dai ragazzi a disposizione. L’obiettivo dunque rimane quello di effettuare quante più movimenti in uscita comeb quelle di Athos Capriotti al Rimini (serie C1) e Matteo Coccia al Bari di Giampiero Ventura.



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ECCELLENZA

Ecco la nostra ‘Serie A’ BIAGIO NAZZARO Dino Giuliani

età 55

Dopo la salvezza della scorsa stagione arriva la conferma per Giuliani, chiamato a gestire al meglio un gruppo molto giovane.

CINGOLANA Sandro Sabbatini

età 56

CASTELFRETTESE Simone Bellagamba

età 33

“Una responsabilità importante per me iniziare ad allenare in Eccellenza; il doppio ruolo non mi spaventa ma so che non sarà facile gestire le situazioni”.

FERMANA Giuseppe De Amicis

età 42

“Torno a Cingoli con l’entusiasmo di sempre, in una società che conosco benissimo e so quanto sia capace. Intendiamo far bene rispettando al massimo il budget previsto”.

Un solo campionato di Eccellenza per il tecnico abruzzese: nel 2005 - 2006 con il Centobuchi, conquistando subito la Serie D. Buoni auspici in casa gialloblu.

FORTITUDO FABRIANO

GROTTAMMARE

Emanuele Tresoldi

età 36

Paolo Del Moro

Per lui è la prima da allenatore e lo fa nella squadra che lo ha visto protagonista per otto stagioni. Rimane in organico anche come di difensore.

JESINA

MONTEGRANARO età 49

“La Jesina è il massimo che un allenatore può chiedere a questi livelli. Non faccio promesse perché non ho la bacchetta magica ma assicuro il massimo impegno possibile”.

OSIMANA Stefano Senigagliesi

Giuseppe Malloni

età 60

Seconda stagione in Eccellenza dopo ben sei anni consecutivi in D vissuti tra Sangiustese e Morro D’Oro.

Marco Lelli

età 47

Per lui, osimano doc, si tratta della seconda stagione consecutiva in giallorosso, dopo una carriera spesa tra Marche e Sardegna.

Confermato sulla panchina dorica dopo le due finali dello scorso campionato: in Coppa Italia con la Jesina e nei playoff con la Civitanovese.

REAL METAURO

TOLENTINO

Omar Manuelli

età 38

Massimo Ciocci

età 41

“Lo scorso anno abbiamo fatto un capolavoro, al primo anno di storia di questa società, bruciando le tappe. Speriamo di confermarci in campionato cosi importante e difficile”.

“Abbiamo centrato gli obiettivi di mercato che ci eravamo prefissi. Sia io che i giocatori abbiamo grande entusiasmo: speriamo che sia di buon auspicio”.

URBANIA

URBINO

Simone Pazzaglia

età 39

Dopo la salvezza raggiunta nello spareggio con la Vigor Senigallia la società conferma in panchina il giovane tecnico, formatosi alla guida della formazione Juniores.

Davide Tentoni

età 39

Alla sua prima esperienza da allenatore nelle Marche dopo tre stagioni nel Del Conca. Da giocatore ha vestito le maglie di Ascoli e Ancona.

VIS PESARO Massimo Scardovi

età 43

“E’ un onore poter allenare questa squadra. Sono orgoglioso di far parte di un progetto cosi importante, con il quale intendiamo crescere tutti insieme”.

M

olti i volti nuovi sulle panchine di Eccellenza in questa stagione che va ad iniziare, alcuni anche alla loro prima volta in panchina. Se per Bellagamba e Del Moro è la prima esperienza assoluta, fanno il loro esordio nella Serie A dei Dilettanti regionali Tentoni dell’Urbino,

Scardovi della Vis Pesaro, Ciocci del Tolentino, Manuelli del Real Metauro, Tresoldi della Fortitudo Fabriano e Cardelli dell’Elpidiense Cascinare. Curiosa la storia tra Sandro Sabbatini e la Cingolana: è il terzo ‘matrimonio’ tra il tecnico di Ostra Vetere e la società biancorossa; nel mezzo le

esperienze del tecnico ad Acqualagna e Fabriano (sponda Fortitudo). Torna in Eccellenza l’allenatore della Fermana De Amicis; l’ultima volta (stagione 2005 – 2006) era alla guida del Centobuchi che a fine stagione ottenne la promozione in serie D, a Fermo si augurano che l’evento si possa ripetere.

Jaconi ‘sceglie’ la Civitanovese L’allenatore, nominato anche direttore tecnico, non cede alle lusinghe della Serie A

PIANO SAN LAZZARO età 45

Scardovi e Tentoni all’esordio nelle Marche. Sabbatini: terza volta a Cingoli

età 34

Ex giocatore di Spal, Atalanta, Ravenna e Castel di Sangro (un Europeo under 21 vinto in carriera), prima di chiudere la carriera da calciatore nell’Eccellenza Umbra.

Gianluca Fenucci

Sono sette gli esordienti

Nella grafica non sono state inserite Civitanovese, Elpidiense Cascinare e Fulgor Maceratese in quanto direttamente interessate dalla vicenda dei ripescaggi

T

utti i giornali sportivi nazionali ne hanno parlato, come del resto se ne è occupata a lungo anche Sky: ad Osvaldo Jaconi (nella foto) è stato offerto il ruolo di collaboratore di Gennaro Ruotolo, non in possesso del patentino adeguato per allenare il Livorno in serie A. Jaconi a Livorno è un idolo tanto da essere soprannominato Vodzt, ovvero comandante. Chiara la risposta di Jaconi, artefice di una stagione straordinaria alla Civitanovese: “Ho appreso tutto questo dai giornali ma non ho avuto contatti ufficiali con la società Livorno ne con Ruotolo che è stato un mio giocatore nella mia esperienza in amaranto. Escludo

categoricamente che la società del Livorno si sia fatta viva nei miei confronti. Non avrei mai potuto accettare tale incarico dopo aver sposato le prospettive e i progetti che mi vedono protagonista alla Civitanovese. Ho dato la mia parola, la mia totale adesione a questo progetto e a quello che sarà il mio impegno nei confronti del presidente Antonelli e di tutti i tifosi. La correttezza, la chiarezza e la lealtà fanno parte del mio modo di lavorare e soprattutto del mio modo di relazionarmi”. Un ulteriore dimostrazione della grandezza del personaggio e del suo straordinario attaccamento alla città e ai tifosi di Civitanova Marche.

grottammare

Furnari nuovo presidente Novità in seno alla società del Grottammare, c’è un nuovo presidente: si tratta di Luigi Furnari (foto), 32 anni, titolare della Furnari Costruzioni. Amedeo Pignotti, che ha scritto pagine importanti, resta in società, come Pino Aniello rimane direttore sportivo. Furnari, di origini siciliane ma da oltre un decennio residente a Grottammare, punta a costruire una squadra che possa ben figurare nel campionato di Eccellenza.


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ECCELLENZA

Bentornata Vis Pesaro La squadra pesarese torna alla vecchia denominazione e affida la panchina a Massimo Scardovi

T

orna la gloriosa Vis Pesaro 1898. Pareva ormai scontato ma adesso c’è anche l’ufficialità che arriva tramite un comunicato diramato dall’ufficio stampa del Comune: “Marchio e denominazione ‘Vis Pesaro 1898’ - si legge nella nota a firma Franco Arceci, portavoce del sindaco Ceriscioli- sono trasferiti al Comune di Pesaro da parte della ‘Nuova Vis Pesaro 06’ che li aveva acquistati e registrati come dominio. Un atto molto gradito all’amministrazione comunale che a nome della città ringrazia Fulvio Urbinelli, Bruno Barbieri, Enrico Cafiero, Federico Gori, soci della ‘Vis Pesaro 06’ che hanno spontaneamente rinunciato a qualsiasi richiesta senza nulla pretendere a qualsiasi titolo. La

Asd Futbol 1898, che quest’anno giocherà in Eccellenza, potrà così modificare già dalla stagione calcistica 20092010 la propria denominazione in Vis Pesaro 1898, La presentazione del nuovo mister Massimo Scardovi assumendo il della chiamata della Vis Pesaro. nome storico della Lusingato della chiamata pesarese prima squadra della città”. I anche l’ex dirigente di Castel soci menzionati hanno dunque di Sangro, Verona e Fiorentina rinunciato alle pretese economiche Leandro Leonardi, artefice del in un primo momento richieste. marcato vissino in collaborazione Una gioia per tutti i tifosi che da con il direttore sportivo insieme a tempo attendono novità relative Loris Tesei e Pietro D’Anzi. Dalle all’acquisizione dello storico nome loro mani dunque “rinasce” la Vis e che nel frattempo stanno vedendo Pesaro che affronterà il campionato crescere, sotto i propri occhi, una di Eccellenza, dopo la splendida vis Pesaro assai competitiva sotto la cavalcata della passata stagione guida tecnica di mister Massimo culminata nella finale vinta sotto Scardovi, 43 anni, ex trainer di un autentico nubifragio al Carotti Del Conca e Forlì che si è dichiarato, di Jesi. fin dalla presentazione onorato

tolentino

Ciocci: “Voglia di Pro”

V

E’ il sogno del nuovo tecnico dei cremisi

olti nuovi in casa cremisi in vista del ritorno in Eccellenza, un campionato che la formazione del presidente Longhi non disputa da ben sedici stagioni, tutte vissute a cavallo tra C2 e serie D. Innanzitutto l’arrivo del nuovo direttore sportivo Giulio Mosciatti: lo storico dirigente del Camerino si è dichiarato fin da subito felice dell’interessamento nei suoi riguardi, affrontando la nuova avventura con grandissimo entusiasmo. La scelta del tecnico è caduta su Massimo Ciocci (nella foto), all’esordio in Eccellenza M a r c h e nelle vesti di allenatore: l’ex attaccante dell’Inter è reduce da due stagioni esaltanti con il Trodica,

nel quale ha prima conquistato l’accesso in Promozione e poi sfiorato il salto di categoria nei playoff. “Stiamo sicuramente costruendo una buona squadra, di questo siamo convinti e non lo nascondiamo. Partiamo con grandissime motivazioni: Tolentino è una squadra di prima fascia, per questo motivo ringrazio la società per l’opportunità che mi è stata data. Il nostro obiettivo è senza dubbio quello di far bene: ci sono tutte le premesse per iniziare nel migliore dei modi ma come sempre il verdetto spetta al rettangolo verde. Allenare tra i professionisti? Certamente far bene con il Tolentino vorrebbe dire mettersi in evidenza. Innanzitutto perciò penso alla squadra ma è chiaro che tornare tra i professionisti, in veste di allenatore, è uno dei miei obiettivi principali”.

fermana

“Io, ascolano, darò il massimo per questa maglia” Si presenta così l’attaccante Claudio Cacciatori

D

opo lo splendido finale della passata stagione, la Fermana si presenta al via del massimo torneo dilettantistico regionale con la voglia di recitare un ruolo di protagonista assoluta. Una campagna acquisti con obiettivi mirati come testimonia il presidente Stefano Chiodini: “La nostra campagna acquisti si è svolta principalmente a fari spenti, senza particolari clamori nel tentativo di centrare tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Il nostro impegno è stato pressoché raggiunto anche se si può sempre migliorare qualcosa, ma siamo convinti di avere una squadra che saprà darci delle gran belle soddisfazioni”. Diversi volti nuovi nell’organico a disposizione di mister Giuseppe De Amicis ma il nome di maggiore richiamo è quello di Claudio Cacciatori, 28 anni, 15 reti nella passata stagione con la maglia della Civitanovese: “Si tratta di un’avventura estremamente

stimolante: la Fermana ha mostrato grande interesse nei miei confronti e questo mi riempie d’orgoglio e di voglia di ripagare questa fiducia nel migliore dei modi. La voglia di iniziare è tante e il fatto di essere considerato un acquisto importante è stimolante ma il calcio è un gioco di squadra nel quale si vince tutti insieme: il nostro organico è veramente molto ben attrezzato e credo che possiamo fare molto bene”. Lui ascolano doc sarà protagonista in una piazza come Fermo da sempre rivale di Ascoli Piceno: “Non credo sia un problema. Ho giocato a San Benedetto dove abbiamo vinto Serie D e C2, con la Vis Pesaro e a Civitanova nelle ultime due stagioni. Ho sempre dato il massimo e credo che, quanto ti comporti in questa maniera, il pubblico non guarda da dove vieni ma cosa riesci a fare sul rettangolo verde. Mi rende orgoglioso il fatto essere stato amato in queste piazze da ascolano”.

L’Urbino cambia pelle

S

Sartini nuovo DS, in panchina l’ex Ascoli e Ancona Davide Tentoni

i volta pagina ad Urbino, dove il restyling societario porta diverse novità dal punto di vista organizzativo e tecnico. Il presidente Andreani è dimissionario, il ds Stefani non c’è più, chi ha provato (e c’è riuscito) a ricostruire la società è l’assessore regionale Gianluca Carrabs, originario di Avellino ma, come scrive sul proprio sito “oggi risiedo a Urbino, una città straordinaria ricca di arte e cultura che mi ha dato tanto”. Sì, per salvare l’Urbino è scesa in campo la...politica. Sarà proprio Carrabs (tra le sue deleghe c’è anche quella di assessore allo sport) il patron della società, trasformata in s.r.l. Per quanto riguarda la ricostruzione della squadra, tale compito è stato affidato ad un

attento conoscitore del calcio dilettantistico locale quale Lucio Sartini, consulente di mercato di molti giocatori dalla Romagna all’Umbria. Non si conferma il rapporto con Filippo Giovagnoli, il tecnico che all’esordio in Eccellenza aveva raccolto un prestigioso sesto posto: il direttore sportivo Sartini ha affidato la squadra a una vecchia conoscenza del calcio marchigiano come Davide Tentoni. L’ex giocatore di Ascoli e Ancona nelle ultime tre stagioni ha guidato il Del Conca Morciano nell’Eccellenza Romagnola. Tante novità dunque in casa gialloblu nella

consapevolezza che si va ad aprire una pagina del tutto nuova nella storia del calcio urbinate.


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1 - Giovanni Pagliari, Giammario Cappelletti e Moreno Morbiducci 2 - Fiorentina Campione d’Italia Allievi (Cappelleti è il quinto in alto da sx) 3 - Fano 1984-’85: promozione in C1 4 - Finale torneo di Viareggio (‘78): la Fiorentina supera la Roma (Cappelletti in basso a dx)

giammario cappelletti

Tanti trionfi e un sogno mancato: la Serie A di Enrico Scoppa

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iocatore professionista per tredici stagioni vestendo le maglie di Fiorentina, Civitanovese, Taranto, Fano, Sassuolo, nove stagioni tra i Dilettanti, una carriera punteggiata da promozioni. Un nome: Giammario Cappelletti. Nella bacheca non solo coppe, trofei, medaglie, gagliardetti ma anche ricordi, tanti ricordi che hanno punteggiato la vita di un calciatore esemplare che ha avuto coraggio quando ha staccato la spina, quando ha dovuto

riproporsi dopo momenti esaltanti e cadute repentine il tutto senza mai piegare la schiena. Ha vinto tutto quello che poteva vincere. Nella lunga storia di un giocatore che il 12 gennaio scorso ha tagliato il traguardo dei 48 anni c’è davvero di tutto, compresa una famiglia che ama in modo straordinario composta dalla signora Daniela e i due figli Matteo e Marco. A Cappelletti piace ricordare il suo passato attraverso dati certi, inconfutabili. Le promozioni

ottenute vincendo campionati di C2 con Civitanovese, Asti e Fano, quella indimendicata ottentuta a Taranto con la pomozione dalla C1 alla serie B. Cappelletti non dimentica anche quello che ha vinto giocando con le giovanili della Fiorentina quando ragazzin, in un giorno d’estate, è iniziata la sua grande avventura lasciando la casacca del Santacroce di Macerata del mitico presidente Claudio Molinari (scomparso da qualche mese) senza dimenticare il suo infaticabile braccio destro, Gildo Elisei. Fu Vincenzo Guerrini, tecnico noto nelle Marche per aver guidato l’Ancona, a consegnare la prima maglia viola al rampollo maceratese nato a Treia nel torneo di Pescia nella gara contro il Montecatini. Erano i primi

passi, ricorda Cappelletti. Vince lo scudetto tricolore della categoria allievi con la Guerrini-band ma la fame di vittorie non si arresta. Vince il titolo nazionale Berretti con alla guida l’indimendicato campione brasiliano Amarildo. Stagioni straordinarie anche con il tecnico Ulivieri con il quale vince il Torneo di Viareggio e il campionato Primavera: che accoppiata straordinaria. Un briciolo di delusione, anche oggi nel ricordare, la mancata conquista della serie A ma Cappelletti, ecco l’orgoglio del campione, sottolinea “quello che ho fatto è frutto sicuramente solo delle mie gambe, del mio cervello”. Una lunga carriera, tante vittorie grazie alla guida di bravissimi tecnici come Volpi, Balugani,

Jaconi, Di Giacomo, Rosati, Renna che, dice Cappelletti, “mi hanno insegnato non solo calcio”. Nei dilettanti promozioni a catena e successo record con il Monte San Pietrangeli dalla Prima categoria in Promozione, con il Trodica dalla Promozione in Eccellenza e con il Casette Verdini dalla Seconda in Prima categoria. Una vita nel calcio, una passione grande e smisurata, tante vittorie ed un piccolo cruccio, quello appunto di non aver potuto mettere piede nella massima serie. “Sarà per un’altra volta - conclude ironicamente Cappelletti - per ora mi diverto con i ragazzini della Vadichienti, chissà che non succeda che la serie A la conquistino proprio uno di loro”.


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Stampa in gonnella: pokerissimo

Valeria Lolli (Ascoli Calcio)

Giulia Mancinelli (V. Senigallia)

Marta Bitti (Folgore Falerone)

Quote rosa negli uffici stampa. Vi raccontiamo le storie di cinque protagoniste del calcio regionale.

Nome, età, formazione scolastica.

comunque da tempo la squadra come semplice tifosa. Magagnini Giada e Ambra (parlano al plurale): Svolgiamo il ruolo di responsabili della comunicazione del Villa Musone Calcio dalla stagione 2006/2007 quando il presidente, essendo a conoscenza della nostra grande passione per questo sport, ci ha dato la possibilità di entrare a far parte di questa società con la quale abbiamo dato vita a varie iniziative: la “costruzione” di un sito costantemente aggiornato, la pubblicazione quindicinale di un giornalino sulla nostra squadra con i risultati, la classifica, le curiosità ecc.., la collaborazione con una radio locale attraverso alcuni servizi e la radiocronaca delle partite del Villa Musone.

Da qualche anno, il calcio ha visto prima l’ingresso e poi l’affermazione in seno alle società della figura femminile che spesso, per non dire quasi sempre, ne è la colonna trainante. Donne, che inserite in un contesto perennemente dominato dalla figura maschile, hanno saputo non solo calarsi nella realtà e nelle dinamiche calciofile, ma sono riuscite quasi sempre ad emergere e ad avere un ruolo indispensabile e insostituibile in società, rispetto a quello di tanti altri colleghi maschi. Il grande pregio della figura femminile, è quello di iniziare il proprio percorso nel calcio in punta di piedi, presentando oltre ad un buon curriculum, anche un valore imprescindibile: l’ umiltà. Le figure in rosa sono consapevoli di entrare a far parte di una sfera esclusiva e semplicemente rimboccandosi le maniche, lavorando per la squadra fianco a fianco con i propri collaboratori, senza differenze, senza discriminazioni, nonostante spesso ne sia oggetto da parte dei colleghi, nel corso del tempo hanno ingentilito anche questo sport. Ecco allora, che è necessario dare spazio a chi, lavorando dietro le quinte, senza nome in prima pagina e senza pubblicità, contribuisce in maniera rilevante al prestigio di una società sportiva e ai successi di una squadra. (l.c.)

Valeria Lolli: 29 anni Formazione: Liceo Classico. Laurea in “Economia e Commercio” con tesi in Diritto del Lavoro - titolo: “La disciplina del lavoro sportivo” - Università degli Studi de L’Aquila. Specializzazioni: master in “Marketing e Comunicazione sportiva” a Roma. Master in “Economia e Diritto dello Sport nell’Unione Europea” ad Atri (TE) con tesi “La comunicazione emozionale” con particolare attenzione a quella sportiva. Relatore: Antonello Capone. Giulia Mancinelli: 32 anni, laureata in Scienze Politiche. Marta Bitti: 27, laureanda in Scienze della Comunicazione dopo maturità classica. Magagnini Giada: 25 anni, studentessa universitaria; Magagnini Ambra: 25 anni, studentessa universitaria. Da quanto tempo ti occupi della comunicazione della squadra e come hai iniziato? Lolli: Approdo all’Ascoli Calcio come stagista del mio primo master in Marketing e Comunicazione sportiva. Al termine del tirocino il presidente Benigni, che ringrazio ancora ora, decise di contrattualizzarmi dandomi l’opportunità di lavorare per la società bianconera. Inizialmente ho collaborato con i vari addetti stampa che si sono succeduti in società e con l’Area Comunicazione e da novembre 2008 ricopro l’incarico di addetto stampa. Mancinelli: Da circa 4 anni. Sono stata contattata dalla Vigor Senigallia. Mi conoscevano dato il mio lavoro di giornalista. Bitti: Mi occupo della Folgore Falerone dal 2005, anno in cui ho rilevato l’incarico dallo storico segretario Remo Giancamilli. Ad onor del vero, seguivo

Ricordi un episodio curioso nel corso della tua attività? Lolli: Sinceramente no. Mancinelli: Di episodi curiosi ce ne sono tanti...uno per tutti: un tifoso che ogni domenica allo stadio mi porta il caffè. Bitti: Di episodi curiosi ne accadono ogni domenica, ma come non dimenticare i rimproveri dopo aver candidamente ammesso che durante un’amichevole alcuni giocatori della mia squadra erano scesi in campo con i k-way per un errato conteggio delle maglie?! Magagnini Giada e Ambra: Non ci sono episodi curiosi ma ci fa piacere ricordare la lunga cavalcata che ha portato il Villa Musone in Prima categoria, un traguardo storico per la nostra società, dopo un’annata intensa, impegnativa ma che alla fine ci ha ripagato dei tanti sforzi e sacrifici fatti. Sullo stesso piano metterei il settore giovanile, al suo terzo anno di attività, che ci sta dando tantissime soddisfazioni a livello sportivo ma

Le gemelle Giada e Ambra Magnanini (Villa Musone) soprattutto a livello umano. C’è un giocatore o un dirigente a cui sei rimasta particolarmente legata? Lolli: A mio avviso svolgere il proprio lavoro con estrema professionalità esclude un rapporto amicale con calciatori o dirigenti. Mancinelli: Sì, c’è un dirigente (di cui non farò mai il nome!) con cui ho lavorato molto bene e che si è dimostrato molto preparato e professionale. Bitti: Per motivi anagrafici, rimango assolutamente legata a tutti i giocatori che militano nella Folgore, “senatori” o meteore che siano. A livello dirigenziale, oltre al segretario Giancamilli, cito con piacere i due presidenti con i quali ho collaborato, il passionale Fermani e l’instancabile Monini, oltre al ds Bottoni che è ed è stato a mio parere una pedina insostituibile di questa società. L’elenco potrebbe comunque continuare da ambo i lati in maniera smisurata. Magnagnini Giada e Ambra: C’è un grande rapporto con tutti i componenti della società, se però dobbiamo citarne uno questo è sicuramente l’attuale presidente Gianluca Camilletti perché, come già detto, è stato lui ad averci coinvolto nel progetto societario e poi perchè è una persona speciale che con la sua esperienza ci ha fatto crescere ulteriormente. La tua squadra del cuore? Lolli: Credo che per svolgere bene il proprio lavoro, sia che si tratti di addetto stampa, dirigente o giornalista, non bisognerebbe essere tifosi per salvaguardare una certa obiettività, ma chiaramente non posso fare a meno di gioire ed esultare quando l’Ascoli vince. Mancinelli: La Juventus Bitti: Non faccio il tifo per nessuna

squadra di serie A, ma sono cresciuta con il mito di Roberto Baggio. Magagnini Giada e Ambra: Milan; Inter. Come vedi la stagione della squadra per la quale lavori? Lolli: Sono ottimista per la stagione che sta per iniziare. Una squadra rinnovata, che però ha mantenuto calciatori esperti, di assoluta garanzia ed affidabilità, che si integreranno con giovani promettenti, vogliosi di affermarsi. Insomma una squadra col giusto mix di gioventù ed esperienza, piena di entusiasmo e di carica agonistica. Un mister giovane, ma con un’esperienza importante alle spalle che, sono certa, saprà dare soddisfazioni alla società ed ai tifosi. Mancinelli: Sarà una stagione impegnativa ma piena di stimoli perchè il cammino che attende la Vigor Senigallia è tutto in salita e all’insegna del riscatto per una rapida promozione. Bitti: Sarà un anno difficile sia per la grave crisi economica sia per l’annosa questione della mancanza di strutture per allenamenti e partite che ci portiamo dietro da tempo. Fatta questa doverosa premessa, si è scelto di agire nel segno della continuità a livello di organico e staff tecnico, dando fiducia ad un gruppo che nel corso degli ultimi anni ci ha regalato grandi soddisfazioni. Magnagnini Giada e Ambra: Sarà una stagione in cui, dopo la retrocessione avvenuta a maggio, bisognerà ripartire ancora più motivati . Il direttore sportivo sta costruendo una squadra che sia all’altezza della categoria, ci saranno delle partenze ma allo stesso tempo si faranno anche degli acquisti. Abbiamo deciso di puntare su una rosa giovane con molti giocatori del posto che hanno voglia di mettersi in gioco affiancati da qualche elemento di esperienza.


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N. 3 - Luglio 2009

PROMOZIONE A

Chi sarà l’erede del Real Metauro? Panchine, solo sei le conferme Grande equilibrio nel torneo l’anno scorso vinto dalla squadra nata dalla fusione tra Lucrezia e Calcinelli BELVEDERESE Maurizio Morsucci

età 43

BRANDONI DORICA Cristiano Caccia

età 33

Alla sua seconda esperienza in Promozione dopo quella alla guida del Marina nella stagione 2006-2007. Nell’ultima stagione ha guidato il Borghetto.

Quarta annata sulla panchina della Brandoni per il tecnico più giovane della categoria, al suo esordio in Promozione.

CASTELFIDARDO

FABRIANO

Nello Viti

età 50

Dopo l’ottimo finale di stagione della passata stagione arriva la conferma per il tecnico monturanese, capace di conquistare l’Eccellenza con il Montegranaro nella stagione 2005 - 2006.

Gianluca Giacometti

FERMIGNANESE Daniele Conti

età 47

Arriva in prima squadra dopo l’ottima stagione passata alla guida della Juniores del Fossombrone, con la quale ha vinto il titolo regionale e disputato le finali nazionali.

FILOTTRANESE Massimo Marchegiani

età 48

NEW RELAX RIO Antonio Crespi

età 42

Per la neonata compagine ci si affida a un tecnico nato e cresciuto nell’Azzurra Gallo, con la quale sfiorò due stagioni fa l’Eccellenza.

Crespi è l’ex tecnico del S.Orso Centinarola e nella passata stagione ha anche segnato due reti. Mister goleador.

OFFAGNA

OLIMPIA OSTRA VETERE

Maurizio Marincioni

età 51

Ormai indissolubile il sodalizio tra Offagna e Marincioni che brindano alla quinta stagione consecutiva dopo gli splendidi playoff, da matricola, dello scorso anno.

Gianfranco Giancamilli

PERGOLESE età 52

Con il gradito ritorno di Ruggeri in panchina si sceglie la linea della continuità dopo il triennio con Gasparrini.

SAN MARCELLO Ennio Bozzi

età 51

Non c’è due senza tre per il tecnico che ha vinto la Prima categoria due anni fa e ha ottenuto un ottimo nono posto nella stagione scorsa.

VALLESINA Gianfranco Ferretti

età 47

Seconda stagione all’Olimpia per Giancamilli in una squadra che vuole migliorarsi dopo la buona stagione passata.

PASSATEMPESE Roberto Ruggeri

Mirco Bettelli

età 36

Una carriera vissuta tra Fossombrone e Fabriano prima di iniziare ad allenare proprio alla Pergolese.

SIROLO NUMANA Michele Marinelli

Un tecnico di grande esperienza che cerca riscatto dopo la salvezza sfiorata alla guida della Falconarese. Per il ‘Maghetto’ si tratta dell’ennesima avventura.

Fabio Favi

età 40

“Ho accettato con entusiasmo perché mi piace la linea adottata ed il feeling che c’è tra società, allenatore e giocatori”.

VISMARA PESARO Alberto Angelini

età 44

In panchina ci si affida alla voglia di far bene di ‘Bebo’ Angelini mentre Amadori, che ha guidato la squadra alla Promozione, allenerà la Juniores.

Ferretti; altro arrivo di esperienza quello dell’ex Biagio Nazzaro e Tolentino Fabio Favi alla guida di una Vigor che vuole tornare subito in Eccellenza. Ci sono piazze invece che scelgono la via della continuità: l’Offagna con Marincioni, il San Marcello con Bozzi, il Castelfidardo con Viti, il GalloColbordolo con Mariotti, la Brandoni con Caccia (il tecnico più giovane con i suoi 33 anni) e l’Olimpia Ostra Vetere con Gianfranco Giancamilli. Ancora incertezza per quanto riguarda la Cagliese dove non si conosce il nome del nuovo tecnico giallorosso.

vismara pesaro

Obiettivo salvezza

La squadra pesarese torna in Promozione per la terza volta nella sua storia

G

randi manovre bianco-giallorosse. A Vismara, quartiere periferico di Pesaro città, si è tornati in Promozione per la terza volta nella storia quindicinale del club. Lo sbarco nel secondo campionato regionale per importanza avviene in un momento delicato della finanza mondiale. Nonostante risorse non infinite, il direttore sportivo Maurizio Del Bene (foto) con la supervisione del presidente Flavio Parlani stanno provando ad allestire una rosa il più possibile competitiva. Questo per evitare quel che successe nella stagione 2001-2002, cioè retrocessione in Prima categoria al primo colpo batter di ciglia (leggasi al primo campionato).

età 36

Andrea Tubaldi, un passato da allenatore di diverse squadre, assume la presidenza della società. In panchina si registra l’esordio di Marinelli, l’anno scorso al settore giovanile. Gianni Menghi allenatore in seconda.

VIGOR SENIGALLIA età 64

M

oltissime le novità in panchina nel girone nord di Promozione. Rispetto alla scorsa stagione sono 12 su 18 (ben due terzi) le panchine che hanno trovato un nuovo titolare, anche se in molti casi si parla di continuità. A Filottrano per il dopo Scoponi squadra affidata a bomber Marchegiani, a Fabriano invece si punta su Giacometti (già vice Tiranti) mentre la Pergolese si affida al centrocampista Mirco Bettelli che ricoprirà il doppio ruolo. Al Vallesina si cambia affidando la panchina all’esperienza del ‘maghetto’ Gianfranco

età 37

La società opta per una soluzione interna: Marchegiani assume l’incarico dopo oltre dieci anni di militanza in maglia biancorossa.

GALLO COLBORDOLO Gastone Mariotti

età 43

Prima esperienza da tecnico della prima squadra per Gianluca Giacometti, promosso titolare dopo aver collaborato con Stefano Tiranti nella passata stagione.

Cristiano Caccia (Brandoni Dorica) il più giovane con i suoi 33 anni

Nella grafica non è stata inserita la Cagliese: società in via di definizione al momento dell’uscita.

“Vogliamo raggiungere una salvezza tranquilla”, l’obiettivo dichiarato dalla dirigenza del Vismara già da qualche settimana. Per fare questo ci si è affidati a un allenatore di categoria, vale a dire a quel Bebo Angelini che dopo gli anni di Rio Salso ha chiuso la breve parentesi con la Marchionni in maniera sfortunata. “E’ il migliore allenatore sulla piazza se rapportato alle nostre esigenze”, l’ha bollato Del Bene fin dal suo arrivo. Questo dopo che il trainer della promozione Guerrino Amadori ha deciso di farsi da parte per impegni di lavoro (allenerà comunque la formazione Juniores che

disputerà il campionato regionale). La rosa del Vismara sarà un mix di giovani e anziani del pallone. Cecchini, Ferri, Fradelloni e Signoretti se ne sono andati per vari motivi. Martelli e Righi sono in procinto di farlo. I confermati, a quel che trapela, sarebbero Di Blasi, Gallarato, Giamprini, Gregori, Pezzolesi, Ragni, Rossi e Strenga. I neoacquisti invece sono l’attaccante dell’84 Enrico Curzi (dall’Eccellenza romagnola si porta dietro i 16 sigilli con la maglia del Morciano), il difensore Andrea Ghezzi e il mediano Emanuele Tebaldi (entrambi dal Futbol Pesaro che sta per tornare a chiamarsi Vis). Tre colpi non da poco (Ghezzi sono anni che gioca in Promozione, Tebaldi ha vestito anche i cerchi concentrici del Fossombrone e la muta del Lucrezia) a cui si aggiungono i giovani Giaggolini e Luppoli (da Torconca e Cattolica). I due, entrambi del ’90, faranno comodo in una categoria in cui bisogna avere in campo, obbligatoriamente, un 18enne e un 19enne. Già chiuse positivamente le trattative anche per l’esperto Alessandro Palazzi, centrale difensivo retrocesso col Sant’Orso ma che in passato ha giocato anche nel Fano, e per Stefano Togni (un altro under classe 1990). Una squadra, quella che si radunerà il 3 di agosto, che non pare niente male. (e.lu)


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PROMOZIONE B

Sono nove i volti nuovi Vagnoni all’Atletico, Cannoni alla Monturanese, Moriconi al Porto Potenza, Morreale al Porto Sant’Elpidio, Quinzi alla Sangiorgese, Calvà alla Torrese, De Angelis al Comunanza e Cichella alla Cuprense: ecco chi ha scelto di cambiare Nella grafica sottostante non sono state inserite Montegiorgio e Vis Macerata in quanto direttamente interessate dalla vicenda dei ripescaggi

ATLETICO PICENO Roberto Vagnoni

età 41

CAMPIGLIONE Roberto Bagalini

età 55

Si tratta di un ritorno a Castel di Lama, dopo essere stato per cinque anni il leader della Truentina di patron Mario Lelli.

Alla guida del Campiglione ha vinto tutto tra campionati, coppe e titoli regionali nelle ultime due stagioni.

CHIESANUOVA

COMUNANZA

Luca Fermanelli

età 43

Andrea De Angelis

età 40

Subentrato sulla panchina biancorossa a stagione iniziata ha portato, per la prima volta nella storia, il Chiesanuova in Promozione.

Dopo l’esperienza con la Cuprense in Eccellenza, il giovane tecnico torna sulla panchina giallorossa dove, due stagioni fa, ottenne una salvezza miracolosa.

CORRIDONIA

CUPRENSE

Giovanni Ciarlantini

età 49

Adolfo Cichella

età 48

Sembrava fatta per il suo passaggio alla Sangiorgese. Trattativa saltata e ritorno al Corridonia che si concretizza in poche ore.

Alla sua prima esperienza in panchina nelle Marche. Fino ad oggi ha lavorato in Abruzzo e in veste di secondo allenatore di Dino Pagliari al Frosinone.

FOLGORE FALERONE

MONTURANESE

Stefano Cipolletta

età 39

Guerrino Cannoni

L’occasione per il rilancio dopo la retrocessione con il Casette Verdini per l’ex tecnico di Folgore e Porto Sant’Elpidio.

PETRITOLI

PORTO POTENZA età 38

Francesco Moriconi

età 47

Quarta stagione consecutiva al Petritoli dove ormai è una istituzione. Anche quest’anno ricoprirà il doppio ruolo di allenatore - giocatore.

Dopo l’esonero di Castelfidardo arriva l’opportunità per cercare un pronto riscatto, in pratica in casa, per un portorecanatese come lui.

PORTO S.ELPIDIO

POTENZA PICENA

Vincenzo Morreale

età 42

Giuseppe Santoni

età 46

Grande esperto di calcio giovanile è alla sua prima volta alla guida di una prima squadra se si esclude la parentesi con il Tolentino (serie D) nella stagione 2007 2008.

Subentrato a metà stagione è riuscito nell’impresa di raggiungere la Promozione, un campionato che ha già vinto alla guida del Caldarola.

SANGIORGESE

TORRESE

Saturnino Quinzi

età 50

Matteo Calvà

età 37

Radiomercato lo dava al Città di Castello dopo la salvezza ottenuta con il Porto Potenza. Alla fine nulla di fatto e via libera per la panchina nerazzura.

Un buon campionato a Porto Sant’Elpidio prima del ritorno a Torre San Patrizio dove tre stagioni fa ottenne un egregio settimo posto finale.

TRODICA

VIS CARASSAI

Andrea Mazzaferro

età 43

Appese le scarpette al chiodo, dopo una lunga carriera spesa in larga parte tra i professionisti, si cimenta per la prima volta in panchina.

Sandro Silvestri

tra Giuseppe Santoni e il Potenza Picena: il tecnico tre anni fa, alla guida del Matelica, condannò proprio il Potenza Picena alla retrocessione in Prima categoria nei playout e in questa stagione guiderà i giallorossi al loro ritorno in Promozione, dopo la cavalcata vincente della passata stagione. A Petritoli, per il quarto anno consecutivo, continua il rapporto con Luigi Bugiardini nella doppia veste di allenatore – giocatore; quarta stagione anche per Roberto Bagalini a Campiglione mentre sono al terzo anno Giovanni Ciarlantini a Corridonia, Stefano Cipolletta alla Folgore Falerone e Sandro Silvestri alla Vis Carassai.

età 50

Continua il feeling tra il tecnico sangiorgese e la squadra del presidente Monini: terza stagione insieme dopo i playoff sfiorati lo scorso anno.

Luigi Bugiardini

T

orneo ricco di spunti curiosi quello di Promozione che si apre orfano di una Fermana approdata in Eccellenza sul filo di lana, al termine di un duello rusticano con l’Atletico Piceno. Proprio la squadra del presidente Campitelli affida la panchina a Roberto Vagnoni che torna a Castel di Lama, sponda Atletico, dopo aver vissuto gran parte della sua carriera con la fascia di capitano della Truentina Castel di Lama. Altro ritorno quello di Matteo Calvà: l’ex tecnico del Porto Sant’Elpidio torna sulla panchina di quella Torrese che aveva guidato al settimo posto tre stagioni addietro. Strana storia quella del rapporto

età 34

Al suo terzo anno a Carassai nella doppia veste di allenatore e giocatore, dopo la vittoria in Prima categoria due stagioni fa e l’ottima salvezza ottenuta in aprile.

MONTEGIORGIO

Al top con Clerici La società di via Giotto trasformata in S.r.l.

L

’obiettivo è vivere una stagione da protagonisti, qualunque sia la categoria (Eccellenza o Promozione). In estrema sintesi questa l’idea principale del Montegiorgio versione 2009 - 2010 che si avvicina con molte ambizioni alla nuova stagione agonista. Nel corso dell’estate la società ha subito una variazione nella forma ma non certo nella sostanza. Da società sportiva dilettantistica, la società di via Giotto, si è trasformata in una società a responsabilità limitata (S.r.l.): un cambiamento formale dunque che non ha portato però a sostanziali cambiamenti nell’organigramma societario. Quale presidente è stato confermato Lanfranco Beleggia che ha affidato la guida della squadra a un tecnico estremamente

preparato quale Gianni Clerici. L’esperto tecnico ascolano, dopo la triennale esperienza vissuta all’Elpidiense Cascinare, approda dunque sulla panchina rossoblu con il chiaro intento di vivere una stagione da protagonista. Nel suo nuovo incarico sarà coadiuvato dallo staff che nella passata stagione hanno fatto molto bene: il preparatore atletico Roberto Marchegiani e il preparatore dei portieri Davide Del Giovine. A Montegiorgio c’è grande voglia di tornare protagonisti dopo la stagione beffa (e piena di polemiche) di due stagioni addietro che decretò la retrocessione in Promozione e la passata stagione nella quale solo la fortuna ha fermato i rossoblu nella finale con la Vis Pesaro.


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Le bandiere

Stefano Goldoni

Marco Principi

(Castelfrettese) 22/05/1979 (15esimo anno a Castelferretti) Gemelli Perito elettronico Castelferretti Assicuratore Sposato con due bimbi Castelferretti, a 8 anni

(Vigor Senigallia)

Cominciamo dal principio...quando sei nato? Sotto il segno...? Titolo di studio? Dove vivi? Qual è il tuo lavoro? Fidanzato sposato o single? Dove i tuoi primi calci al pallone?

23/12/1969 (17esimo anno alla Vigor Senigallia) Capricorno Laurea Scienze Politiche Senigallia Imprenditore Convivente Vigor Senigallia a 9 anni

Renzo Magliani

Il tuo primo allenatore?

Carlo Bosin

Si, sul campo

Conosci il dirimpettaio?

Si

Lui

Chi dei due è più forte?

Io!

Leandro Vessella (Fermana)

L’avversario più tosto mai incontrato?

Inzaghi

Chi è il tuo idolo?

Famiglia

Famiglia o pallone?

Manari (Sambenedettese) Crujuff Famiglia

Donne

Donne o pallone?

Donne

Pallone

Birra o pallone?

Pallone

Donne

Birra o donne?

No Camicia

Hai dei tatuaggi o piercing? Qual è il capo di abbigliamento a cui non rinunci?

Birra No I bermuda d’estate

Sharon Stone

Qual è la showgirl/attrice che preferisci?

La Canalis

Sto benissimo così

Chi vorresti essere, se potessi rinascere?

Mi va bene come sono, a 40 anni ancora gioco

La carbonara Non sono scaramantico, nulla di particolare Mi piacciono tutti, in particolare basket e volley

Qual è il tuo cibo preferito? Cosa fai prima della partita? Quale altro sport segui oltre il calcio?

Un piatto di pesce Leggo e guardo la tv Seguo la Goldengas Senigallia

Discoteca (in passato)

Cinema o discoteca?

Cinema

Mare d’estate e montagna d’inverno

Mare o montagna?

Mare

Australia

Un viaggio da fare?

Coast to coast negli States

Madrid L’essere troppo buono Sono troppo buono Occhiali da sole, cellulare, macchina Una qualsiasi, con la maglia della Nazionale

La citta in cui vorresti vivere? La cosa che odiano di più di te? Un pregio... Tre oggetti di cui non puoi fare a meno? Quale partita vorresti giocare?

Sto benissimo qui, ma se cambiassi Barcellona Sono uno che si fissa sulle cose finchè non le raggiunge La tolleranza Telecomando, macchina, cellulare Il derby Genoa-Samp (ovviamente con la Samp)




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N. 3 - Luglio 2009

alla terza stagione arriva la promozione in seconda mister girolomoni: “ci stiamo rinforzando per fare bene”

Montelabbate, dopo due anni è subito vittoria H urrà al terzo colpo. A Montelabbate, nel cuore del distretto industriale principe del pesarese prima che la crisi si avvertisse con tutta la sua forza anche là, c’è una società nata nel 2007. La polisportiva Montelabbate è stata forndata da Valter Gallini e Paolo Girolomoni, due con la passione per il calcio che scorre nelle vene che adesso ricoprono gli incarichi di dirigente-factotum e allenatore. L’anno scorso, dopo due stagioni di assestamento, per la polisportiva Montelabbate è arrivata la promozione in Seconda categoria. Un torneo dove cimentarsi per la prima volta nella vita, con l’entusiasmo e la voglia propri della debuttante. “Speriamo di salvarci presto” si limita a dire Gallini per telefono dall’estero. Mister Girolomoni invece non risponde da migliaia di chilometri e può essere più esauriente: “Siamo stati promossi in Seconda dopo aver vinto per 2-1 la finale di Borgo Santa Maria col Babbucce. Adesso, smaltita

la gioia, dobbiamo rituffarci in clima campionato andando ad affrontare un torneo difficile come la Seconda categoria. Che squadra abbiamo allestito? L’obiettivo è quello di salvarci senza andare troppo in affanno e, a tal fine, abbiamo fatto alcuni innesti mirati. Quali? Abbiamo preso Filippo Pensalfini e Livi dal Gallo, il portiere Giorgi dal Villa San Martino, la punta Sgherri dal Novilara, il centrocampista Matteo Righi dal Vismara. Diciamo che abbiamo rinforzato una squadra che comunque era giù buona, espressione di un paese - Montelabbate - dove prima di noi c’era una società confluita assieme al Pozzo e a Osteria Nuova nell’Urbinelli River”. Benvenuto nel calcio di Seconda alla polisportiva Montelabbate di mister Paolo Girolomoni. L’augurio è che possa bruciare le tappe, sulla scorta del Real Montecchio di serie D la cui sede dista a una manciata di chilometri. (e.lu)

E il ‘re’ dei diesse rimane al Pesaro Calcio Gomez: “La mia è stata una scelta di cuore. La squadra mi ha chiesto di restare”

C

hiamarlo il re dei diesse pesaresi forse è eccessivo. Certo è che Francisco Gomez (foto) , 41 anni scanditi da passione e competenza calcistiche, di richieste ne ha avute eccome. Il dirigente del Pesaro calcio (Terza categoria) ha colpito tutti con gli ultimi due campionati della compagine da lui allestita. Terzo posto, quindi secondo, aspettando chissà - nella prossima stagione l’exploit. Questo perché Gomez ha ascoltato il cuore e detto no a sirene che sono arrivate da più parti. “Effettivamente

io, mio fratello Miguel che fa l’allenatore e il nostro presidente Giacomo Bartolucci abbiamo avuto diverse richieste da altri club - ammette sincero -. Alla fine, dopo averci pensato su, abbiamo deciso di rimanere al Pesaro calcio per completare il lavoro iniziato due anni fa”. Cioè per provare a salire in Seconda nonostante il girone delle pesaresi, il prossimo anno, parte con una favorita d’obbligo. “Manca un ultimo step al lavoro iniziato - spiega Francisco Gomez -. Negli ultimi

due anni abbiamo lavorato bene arrivando terzi e secondi. La stagione che va a iniziare speriamo di fare ancora meglio anche se dovremo confrontarci con il Real Madrid della seconda che è il Villa Ceccolini”. Cioè? “Beh, la nuova società ha allestito uno squadrone che sulla carta sarebbe da quartieri alti anche in Prima categoria. Il Villa Ceccolini ha preso Taddei dalla Vadese, Martellini e Scarlatti dal Futbol Pesaro, Amadori. Noi del Pesaro calcio però ci siamo e coi nostri cinque

acquisti venderemo cara la pelle. A disposizione di mister Mauro Mosciatti abbiamo messo il difensore del Montelabbate Giacomo Pasquini e quattro centrocampisti, due esterni e due centrali, che sono Simone Giunta, Gabriel Vincenzi, Roberto Ricci e Nicola Roberti. L’entusiasmo non manca. Ringrazio i ragazzi che, quando hanno saputo che c’era la possibilità che io e il mio staff potessimo andare altrove, hanno chiesto a gran voce di rimanere con loro”. (e.lu.)


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N. 3 - Luglio 2009

PESARO

Mondolfo ha un progetto importante Il presidente Longarini: “Ci sono basi solide sulle quali costruire il futuro” avranno certamente deluso, il futuro è adesso e fra poco si riparte.

N

icola Mariani resta sulla panchina del Mondolfo. L’allenatore, protagonista della scalata dalla Terza alla Seconda categoria, ha raggiunto l’accordo con la dirigenza guidata da patron Giovanni Longarini che appena qualche mese fa, poco prima della vittoria del campionato (Terza categoria) dichiarava proprio al nostro sito, di voler puntare dritto al primo posto con la

valorizzazione dei giovani come primo scopo: “Due anni fa abbiamo sposato un progetto a medio lungo termine con l’obiettivo principale di creare un gruppo composto principalmente da ragazzi del posto che per un motivo o per l’altro giocavano in altre società. Grazie al grande lavoro del direttore sportivo Fabrizio Montagna stiamo gettando basi solide sulle quali intendiamo costruire il futuro” - e i risultati non lo

marchionni

Bastianoni nuovo tecnico Avviata una collaborazione diretta con il Fano

L

a Marchionni si è agganciata al Fano. L’organico sarà in larghissima parte imbastito proprio dal Fano e si presume, proprio per questo, che sarà di elevata qualità, tale da poter affrontare un campionato di Prima categoria da protagonista. La panchina è stata affidata a Davide Bastianoni (foto), un ritorno quello del tecnico fanese che nella stagione appena conclusa ha allenato, con poca fortuna nella prima parte di campionato il Tavernelle.

Già tre mesi fa però Longarini definiva gli obiettivi a lungo termine, consapevole della crisi che avrebbe attraversato il mondo del calcio dilettantistico per la stagione 2009/2010, ed era già entrato nell’ottica del non fare ‘passi più lunghi della gamba’ nonostante il Mondolfo sia una nobile decaduta, passata in poco tempo dalle stelle alle stalle del mondo del pallone: “Il calcio negli ultimi anni ha subito grossi cambiamenti. Vincere un campionato richiede sempre maggiori sforzi economici. Risalire non sarà facile ma ci proveremo passo dopo passo senza mai perdere di vista i veri valori dello sport. Mondolfo ha alle spalle una storia importante e prestigiosa e merita sicuramente di più dell’attuale terza categoria – queste le

parole del presidente, che non nascondeva però l’ambizione di risalire la china - la città vive con interesse le vicende calcistiche e intendiamo riportare la squadra in palcoscenici che più le competono”. Ora, a un buon punto del marcato estivo, la società è in dirittura d’arrivo per quanto riguarda acquisti e nuovi innesti per la prossima stagione. Per il pacchetto arretrato la società ha prelevato dal Marchionni Serafini e Venturi dal Pontesasso. Sono arrivati a rinforzare il gruppo di mister Mariani anche gli attaccanti Morbidelli dal Cicogna, Cattalani dal Monteporzio, dei centrocampisti Goffi dal Rio Salso, Manueli dal Cicogna e del difensore Cecchettini dal Brugnetto. In ultimo è arrivato il portiere Piergiovanni dall’Ostra Vetere.

Il Presidente Giovanni Longarini

L’allenatore Nicola Mariani

Cantiano, prima la salvezza Organico rinforzato dagli arrivi di Valentini, Bussaglia e Dumitrache

D

opo lo splendido terzo posto ottenuto nella passata stagione in Prima categoria, riparte con rinnovate ambizioni la stagione 2009 – 2010 in casa Cantiano. La società del giovanissimo presidente Matteo Ramaioli (nella foto) sta già delineando il proprio organico, in collaborazione con il direttore sportivo Antonio Bianchi, partendo dalle solide basi poste nell’annata appena trascorsa. In primo luogo il nome del tecnico che andrà a sostituire mister Walter Bianchi: si tratta dell’ ex Piobbico e Piandimeleto Antonio Cervellara, tecnico e persona estremamente

stimata nell’ambiente. Come già detto l’intelaiatura della squadra rimane immutata o quasi, rispetto a quella che molto bene ha fatto nella passata stagione, formato principalmente da elementi locali. A questi la società ha voluto aggiungere elementi di spessore come il portiere Valentini, l’esperto centrocampista Simone Bussaglia e l’attaccante Dumitrache (13 reti per lui con la maglia del Lunano). Un organico molto bene delineato quello messo su dalla dirigenza rossoblu che si pone come obiettivo principale quello di raggiungere la salvezza prima possibile per poi

poter pensare a qualcosa di più importante.


SPECIALE GIO VANI

N. 3 - Luglio 2009

PESARO 140 tesserati, via alle iscrizioni

33° trofeo giovanile ‘Enrico manotta’

Cattabrighe, dove nascono i campioni del domani

U

na nidiata di calciatori in erba che vuole crescere. Centoquaranta tesserati nati tra il ’93 e il 2004 che cercano compagni di sogni. Aperti i tesseramenti per la polisportiva Cattabrighe, realtà giovanile di un quartiere di Pesaro che ha nel Vismara appena promosso in Promozione la massima espressione senior. La dirigenza del Cattabrighe, che fa sapere che per iscriversi basta chiamare da lunedì a venerdì lo 0721.270238 dalle 15 alle 19, traccia un bilancio dell’annata appena terminata. “Una stagione da ricordare”, la bolla il responsabile Giuseppe Di Chio facendo riferimento alla sinergia instaurata con realtà professionistiche per dare un palcoscenico luccicante ai più meritevoli. Senza dimenticare l’alto valore educativo dello sport in generale e del pallone in particolare.

E poi ci sono le affermazioni che

Hurrà

Santa Veneranda

di Emanuele Lucarini

“Comunque abbiamo avviato una proficua collaborazione con il Rimini calcio - specifica meglio il concetto Di Chio, il numero 1 delle giovanili del Cattabrighe 2008 -. Proprio il Rimini ha prelevato dalla nostra società due ragazzi classe 1997: Stefano Rossoni e Mattia Vaccarini. Al di là di questo, tutti i gruppi hanno dimostrato grande impegno e voglia di stare assieme. Lo si è visto anche nei numerosi tornei che abbiamo disputato. Anche laddove non siamo riusciti a conquistare posizioni di prestigio, abbiamo sempre dimostrato grande correttezza e disciplina in campo e fuori”.

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I Pulcini si aggiudicano il prestigioso torneo organizzato dalla Polisportiva Cuccurano

E

Pasquale D’Orso (classe 1964) e Fausto Paduano (classe 2003): il più vecchio del Vismara e il più giovane del Cattabrighe

quando si parla di ragazzini non sono mai prioritarie ma comunque inorgogliscono dirigenza e genitori. “Il gruppo Pulcini 1998 ha vinto il torneo nazionale Acli facendosi sfuggire per un soffio quello di Torconca, gli Esordienti (classe 1997) si sono piazzati quarti al torneo di Gabicce e hanno ben figurato in quelli di San Giovanni in Marignano e Viserba, dove hanno vinto la coppa Disciplina. Poi c’è il gruppo Esordienti 1996 che ha vinto anch’esso il torneo nazionale

Acli e disputato un eccellente campionato della Figc, chiudendo l’annata con la partecipazione al quadrangolare organizzato dalla federazione di Pesaro allo stadio Mancini di Fano”. Ma siccome l’appetito vien mangiando, a Cattabrighe si vuole andare avanti di questo passo incrementando ancor di più i tesserati. D’altronde la prima squadra appena sbarcata in Promozione aspetta giovani meritevoli di vestire la maglia del Vismara.

fanno quattro. Nella finalissima i ragazzi di mister Loris Ancorani hanno battuto il S. Orso per 7 a 6 dopo i calci di rigore (2 a 2 i tempi regolamentari). La partita è stata entusiasmante e nello stesso tempo emozionante, dopo essere passati in vantaggio per ben due volte, gli orange pesaresi sono stati ragguiunti nei minuti di recupero, quindi la lotteria dei calci di rigore gli ha visti prevalere proprio nell’ultimo

decisivo quinto rigore. La stessa squadra nel giorno di Pasquetta aveva vinto il Trofeo Citta’ di Pesaro, praticamente il 1° Trofeo Provinciale ed ora si è aggiudicata l’ultimo in quanto il 30 giugno termina la stagione sportiva. La bacheca del Santa Veneranda si arricchisce ulteriormente dopo questi trionfi, gli altri due sono stati vinti dai Pulcini 1998 (Torneo Ambrogiani) e gli Esordienti 1996 (Torneo Rossini Cup). Tutto sommato una stagione indimenticabile e da incorniciare per la società arancionera che testimonia come al Santa Veneranda il vivaio sia tenuto in grandissima considerazione.

Per articoli, foto, curiosità... Scriveteci a marcheingol@quelliche.net o all’indirizzo: Quelliche.net via Brodolini, 58 63020 Falerone (FM) Fax 0734.330261


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N. 3 - Luglio 2009

barbara, parla il presidente alberto cingolani

“Meglio un buon campionato in Prima categoria che uno disastroso in Promozione”

A

lberto Cingolani (foto) ha smaltito senza particolari problemi l’amarezza per il mancato passaggio nel secondo gradino del calcio marchigiano. Il presidente del Barbara non recrimina sulla sfortunata lotteria playoff della passata stagione e guarda con rinnovato ottimismo alla prossima avventura.

“La Prima categoria ci va a pennello. La Promozione, invece, richiede maggiori sforzi che non avremmo potuto permetterci. Abbiamo tentato di raggiungerla senza fortuna ma tutto sommato va bene così - dice il numero uno del sodalizio gialloblu metterei invece la firma per una annata come quella da poco archiviata. Partiamo senza grandi ambizioni e obiettivi da raggiungere escluso quello di mantenere la categoria. Cammin facendo valuteremo la nostra forza e agiremo di conseguenza”. Il Barbara si presenterà ai nastri di partenza della Prima categoria con un nuovo allenatore. Piero Casucci, fratello di Claudio, ex allenatore della Vigor Senigallia, prenderà infatti le redini della squadra dopo il divorzio con Mauro Buratti. Nelle mani

dell’ex trainer di Pontesasso e Cicogna un organico pressochè identico a quello della passata stagione. Poche le novità e molte le conferme che la società anconetana ha dispensato nel mercato estivo. Cinque, comunque, i rinforzi individuati dal direttore sportivo Fausto Rossini: l’attaccante Simone Gianoboli dal Marina, i centrocampisti Andrea Baldarelli dal Senigallia Calcio, Thomas Piersanti dal Pontesasso e Jody Calinci dal Cicogna, e il difensore Nicolò Durazzi proveniente dal Senigallia Calcio. A questi si aggiungono due interessanti giovani prelevati dal Monserra, Luca Pasqualini e Simone Rinaldi mentre non vestiranno piu’ il gialloblu Michele Baldarelli, Francesco Idone e Cristian Latini. Idem per il capitano Alessandro Berluti e Andrea Franceschini che

lasciano per problemi personali. “Una rosa giovane ma competitiva che abbiamo affidato ad un tecnico preparato e competente che non farà rimpiangere Mauro Buratti conclude Cingolani - anche la nostra società, come le altre del panorama dilettantistico, ha dovuto ridimensionare il

budget. Questo ci ha indirizzati verso un mercato oculato e orientato verso la valorizzazione dei giovani. Abbiamo prelevato ragazzi del posto che possono dare un importante contributo. Su di loro poniamo la massima fiducia e sono sicuro che riusciremo anche quest’anno a toglierci delle soddisfazioni”.

Dorica Torrette cin cin, si parte per una nuova avventura Ecco tutti i ragazzi e i collaboratori del presidente Mancinelli

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apida, allegra e brillante. Così è stata la presentazione della nuova stagione calcistica della Dorica Torrette. Il neoconfermato presidente Mirco Mancinelli, dopo aver proposto una breve riflessione sulle “regole” del calcio e, di riflesso sull’importanza del salto di categoria ed aver ringraziato giocatori, allenatori e collaboratori per la coesione del gruppo ed aver mostrato al pubblico la targa del riconoscimento come Scuola Calcio Qualificata, ha illustrato la rosa della prima squadra ed il nuovo staff tecnico. Numerose le new entry che scenderanno in campo la prossima stagione. Marco Piantini, centrocampista,

Fabrizio Spadoni, centrocampista e Matteo Vernarecci, difensore, i nuovi giocatori della Dorica Torrette approdati da altre squadre. Francesco Pucci, portiere, Michele Maggi, centrocampista, Ruben David centrocampista, Adriano Aldobrandini punta, Andry Prifit esterno e Luca Pasquini, sono invece gli ex juniores della Dorica Torrette che giocheranno la prossima stagione indossando le maglie della prima squadra allenata dal riconfermato Mauro Mazzieri. Invariati inoltre, Roberto Balerci, allenatore Juniores, Fabio Catena per gli Allievi Regionali, Gianfranco Paolini per i Giovanissimi Regionali, Massimo Gramacci e Michele Giansanti per gli Esordienti ‘97,

Aldo Moglie e Mauro Domenichelli per gli Esordienti ’98. Franco Venturini è stato riconfermato preparatore portieri per la prima squadra ed il gruppo Juniores, così come Alessandro Gioacchini preparatore portieri per il settore giovanile ed Alessandro Vinci per quello femminile. Quest’ultimo continuerà inoltre ad allenare il femminile insieme a Gianfranco Paolini. L’insegnante di tecnica sarà anche durante la prossima stagione Mauro Domenichelli. I nuovi mister in casa Dorica Torrette sono invece Mirco Giovagnoli per gli Allievi Provinciali, Fulvio De Chiara per i Giovanissimi Provinciali, Luca Domenichetti e Sergio Domenichetti per i Pulcini ’99.


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ANCONA

Rossano Gagliardini: “Sampaolese addio: con te i migliori anni della mia vita”

La lettera

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ossano Gagliardini (foto) lascia la Sampaolese dopo sette anni e, tramite il nostro sito www.quelliche.net, vuole lasciare una lettera di ringraziamento ai dirigenti e ai suoi compagni di mille battaglie. “E’ dovere, prima di tutto, ringraziare Urbano (come direbbe lui: persona squisita ma soprattutto un grande amico) scrive Gagliardini - perchè sette anni fa, tramite il mio amico Sciore, mi ha dato la possibilità di venire a giocare a San Paolo di Jesi e di conoscere tutti voi (giocatori, allenatori, dirigenti, massaggiatore e tanti altri) con i quali ho stretto una bella amicizia che con qualcuno è diventata molto forte che va al di là del calcio. Sono stati anni bellissimi, sicuramente i migliori della mia vita calcistica. Ringrazio tutta la società (molto presente) con a capo Romolo il quale mi ha fatto sentire uno del posto, proprio come se fossi nato e vissuto a San Paolo. Posti come questi non si trovano ovunque ed è difficile lasciarli anche perchè cercano di tenere in piedi questa piccola società con tanti sforzi e impiegandoci tanto del loro tempo. E’ stato un piacere conoscere le famiglie di tutti e ringrazio anche i tifosi, più o meno giovani, personaggi caratteristici di questo paese come Leisly Nielsen e tanti altri, per il grandissimo affetto dimostrato nei miei confronti. In tutta questa bellissima esperienza ho un rammarico: quello di non essere riuscito a vincere il campionato con voi, però posso dire che negli anni in cui ho giocato a San Paolo la squadra è stata sempre nelle zone alte della classifica, quindi vuol dire che qualcosa di buono ho fatto e spero di avervi trasmesso un po’ della mia esperienza e della mia umiltà. Inoltre volevo dirvi che se ho giocato a San Paolo per sette anni, facendo 70 km ad allenamento per 3 volte la settimana, non è solo merito dell’ambiente che ho trovato, ma anche della compagnia con cui ho viaggiato. Questo per farvi capire che persone come Sciore prima e Di Caprio dopo sono stati e lo sono tutt’ora dei grandi amici e li ringrazio di cuore. Vi auguro un mondo di bene a voi e alle vostre famiglie, di tenere alto il nome di San Paolo e di continuare la tradizione magari vincendo il campionato. E’ stata una decisione difficile e sofferta, spero di non sentire troppo la vostra mancanza, l’unica cosa che vi chiedo è di accettare e condividere la scelta che ho fatto. Vi faccio un grande in bocca al lupo per tutto e vi saluto”. LE RISPOSTE DEGLI AMICI NEL FORUM... Ciao Gaglia, leggere questa lettera mi ha fatto uno strano effetto…naturalmente positivo. Sono tre anni che gioco a San Paolo...più che gioco, che mi diverto a San Paolo e questo

anche grazie a te. Affrontare dall’inizio una nuova stagione senza i tuoi “Testa Bassa”… ”Cattivi”… “Belli Tosti” sarà dura… Cmq una cosa te la devo dire: non ho mai, e dico mai, avuto un compagno di squadra dal carisma così “potente”...riuscivi a trasmettere alla squadra quel qualcosa in più…E ti posso assicurare che non è una di quelle frasi fatte…Ora basta con le smancerie…In bocca al lupo GRANDE GAGLIA per tutto… e mi raccomando, a presto!!! postato da Francesco S a n t a r e l l i shevagol_@libero. it. Per me è un giorno triste ma di grande soddisfazione; triste perchè è difficile pensare alla prossima formazione della Sampaolese senza Rossano Gagliardini, di soddisfazione perchè al di là dei bellissimi 7 anni trascorsi insieme condividendo più gioe che dolori,i valori fondamentali della vita hanno trovato la giusta collocazione. Leggere la Tua lettera mi ha riempito il cuore come non mi succedeva da tanto tempo tanto da emozionarmi al punto da far scorrere qualche goccia. Uomini come Te, Riccardo, Titta ed altri dovrebbero riempire la faccia della terra per un mondo decisamente migliore. GRAZIE a nome della Società per questi anni passati insieme GRAZIE per averTi conosciuto; rimarrai parte integrante della mia vita SEI STATO, SEI E SARAI sempre UNO di NOI.A presto Rosso.- Urbano postato da Anonimo il 18/06/2009 12:57

Ciao Bambino, come mi piace chiamarti. Fino ad oggi credevo che le tue fossero le solite frasi che si dicono a fine anno, quando solo chi, come noi,viaggia su e giù,macinando km di strada,con l’inverno che rende tutto più difficile e le nostre famiglie trascurate perchè ad una certa età non riusciamo a staccarci da questo mondo che, nel nostro piccolo, ci ha dato tanto. Siamo partiti in 4 siamo diventati 3 poi siamo rimasti solo io e te. Non si riesce a staccarsi da una società come quella, dove ti senti a casa, dove ogni giocatore e ogni dirigente diventa un amico ed entra a far parte della tua vita, rendendo impossibile il distacco. Non so cosa farò io, certo non potrò affrontare un’altro anno da solo, ma rispetto le tue scelte, ringraziandoti per tutto quello che hai fatto,per la squadra e per me. Se rimmarò so già che ci mancherai, mancheranno le tue urla di incoraggiamento, le tue battute spontanee e genuine. Mancherai a tutti...in bocca al lupo bambino! Titta postato da Di Caprio Lorenzo dicapriolorenzo@libero.it il 17/06/2009 21:02

Usap: pronti per ogni categoria

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Il DS Donzelli fa il punto della situazione

opo la modifica delle cariche all’interno del direttivo, alcuni cambiamenti sono arrivati anche nella rosa e nella gestione dello staff tecnico. “Ci sono delle novità – afferma il direttore sportivo della squadra, Lodovico Donzelli (foto) - quest’anno oltre alla riconferma di mister Giorgio Rossini, abbiamo inoltrato domanda di ripescaggio in Prima categoria, vantiamo un buon punteggio ma purtroppo non dipende solo da noi.” Queste le basi da cui si riprogramma la prossima stagione anche se c’è incertezza proprio per quanto riguarda il campionato che l’Agugliano andrà a disputare, fino a quel momento che sia fine luglio o i primi di agosto, non si potranno fare programmi definitivi: “E’ certo che se continueremo il nostro cammino in Seconda categoria l’obiettivo resterà quello di raggiungere i playoff e disputare un buon campionato. Stiamo allestendo una squadra che possa essere in grado nell’evenienza di affrontare anche la Prima categoria. Se così fosse, ovviamente punteremo ad ottenere

una salvezza, non potremmo chiedere di più nel primo anno in una categoria superiore.” Intanto c’è un progetto diverso in cantiere, un’idea che molte società potrebbero sfruttare: “Oltre al risparmio nelle risorse, abbiamo pensato di far allenare i ragazzi della prima squadra insieme alla juniores tutto l’anno. Con Rossetti come primo allenatore, Imparato il suo vice e Beccaceci come supervisore da allenatore della juniores quale è, riteniamo di possa fare un buon lavoro e crediamo molto nei ragazzi.” Intanto alcuni acquisti di esperienza sono arrivati ad integrare l’organico come Medici, un centrale difensivo dalla Passatempese, Mandolini, Maiani: “Dato che la squadra è andata bene nella stagione scorsa abbiamo ritoccato di poco l’organico – conclude Donzelli – per il resto oltre ai giovani che integreremo in prima squadra, diverse sono le riconferme, fra tutte quelle di Brugiatelli, Savelli, Polardo, Torricini, Fiordelmondo, Gramaccia, Bugatti, Silvestri, Guazzarotti e i due Rossi.”


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ANCONA il presidente bastianelli: “onorato di rappresentare la società in questa ricorrenza”

Falconarese: i miei primi 90 anni V

I Giovanissimi si aggiudicano la prima edizione del Trofeo Maracanà

ecchia nell´età, ma giovane nello spirito. La Falconarese ha celebrato nelle settimane scorse i 90 anni dalla sua fondazione. “Una vecchietta dagli occhi giovani, perché ha un passato importante alle spalle ma guarda al futuro pensando ai giovani e allo sviluppo del proprio vivaio”, così l´ha definita il presidente Damiano Bastianelli, al secondo anno alla guida del sodalizio biancoverde. “Come presidente sono onorato di avere rappresentato la società in questa importante ricorrenza. Resta il rammarico, grande, di non essere riusciti a mantenere il campionato di Promozione, ma guardandoci dietro ci accorgiamo che la società ha compiuto passi importanti, si è consolidata, si è strutturata al meglio e ha raggiunto grandi risultati nella valorizzazione del

proprio settore giovanile”. Per festeggiare il novantennale lo stadio Roccheggiani è stato teatro di una sfida tra vecchie glorie biancoverdi... “E´ stato bello ed emozionante ritrovare giocatori che hanno fatto la storia della Falconarese negli ultimi 20 anni. In tanti hanno voluto essere presenti a

questo appuntamento anche per ricordare con affetto i tempi andati, quando il club militava anche in categorie di prestigio come la serie D”. Non solo vecchie glorie, ma anche un torneo che ha coinvolto venti formazioni giovanili... “Si è trattato dell´ottava edizione del Città di Falconara, riservato alle categorie pulcini, e il primo trofeo Maracanà, per i giovanissimi. E´ un torneo che ci ha tenuto impegnati per due intere settimane, testimonianza

dell´impegno che mettiamo nei confronti del movimento giovanile. Il bilancio è ottimo, sia in termini di partecipazione di società, che di presenze sugli spalti. In più ci siamo anche tolti la soddisfazione di arrivare primi nel Maracanà. A questo proposito posso aggiungere che stiamo stipulando una collaborazione con la Castelfrettese al fine di dare uno slancio importante, soprattutto in chiave qualitativa, al settore giovanile: l´accordo tra i due più rappresentativi club cittadini farà sì che Falconara, a livello giovanile, possa competere con le più importanti realtà della regione”. Per la prima squadra che futuro si profila? “Ripartiamo dalla prima categoria con rinnovate ambizioni: pur tenendo conto del difficile momento economico, stiamo allestendo una rosa per ben figurare. La guida tecnica è stata affidata a Lorenzo Tenenti, che ricoprirà il ruolo di giocatore-allenatore e che, ne sono certo, è l´uomo giusto per puntare in alto”.

olimpia marzocca

Nuova stagione nuova società Presidente Euro Cerioni DG Daniele Tittarelli Il tecnico è Fioravanti

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catta sotto il segno delle novità la stagione 2009/2010 dell’Olimpia Marzocca, reduce dalla sofferta quanto esaltante salvezza ai play out nel girone B di Prima categoria. Dopo quindici anni ricchi di soddisfazioni, il presidente storico Egidio Petrelli (per lui un trionfo in Terza categoria e ben tre promozioni dalla Seconda alla Prima categoria) ha rassegnato le dimissioni con l’intero Consiglio Direttivo. E’ stato eletto all’unanimità Euro Cerioni, del gruppo Euronics, nuovo presidente dell’Olimpia Marzocca. Cerioni sarà affiancato da due vice presidenti, Ivano Cecchetti e Maurizio Gambelli, e da un folto numero di consiglieri. Il ruolo di direttore generale è stato affidato a Daniele Tittarelli. Porre solide radici in Prima categoria e costruire un settore giovanile all’avanguardia gli obiettivi primari della nuova società. Novità anche alla guida tecnica. Non riconfermato Filippo Sartini, al quale vanno comunque elogi e ringraziamenti per la conquista della salvezza, il nuovo trainer è Roberto Fioravanti, proveniente dal settore giovanile della Biagio Nazzaro, che vanta illustri trascorsi alla guida di vivai di club professionistici.


SPECIALE GIO VANI

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stefano fontana confermato tecnico della primavera

Zandegù responsabile del settore giovanile dell’Ancona M

aurizio Zandegù (foto sotto) assume la responsabilità operativa dell’intero settore giovanile di A.C. Ancona, coadiuvato da Andrea Martarelli in qualità di responsabile della scuola calcio, che continuerà a essere gestita dalla Giovane Ancona sotto la guida di Andrea Maccione e da Stefano Polenta, che mantiene la conduzione dell’area tecnica delle squadre giovanili nazionali e regionali affiancato dal vice Sandro Santini. Stefano Fontana è confermato allenatore della Primavera. Introdotta a riporto di Maurizio Zandegù una nuova area denominata Ricerca e Sviluppo, la cui responsabilità è affidata a Francesco Rossini, che si occuperà dell’attività di relazione con gli altri clubs, della ricerca e selezione dei nuovi giovani atleti, della ricerca di fonti di autofinanziamento del settore giovanile e dei rapporti con le istituzioni, quest’ultima area affidata alla responsabilità di Diego Franzoni, da anni uno degli animatori della Giovane Ancona. Tra la aree di intervento immediato per un efficace programmazione della stagione 2009-2010 sono emerse come prioritarie la verifica con l’amministrazione comunale delle disponibilità di campi di allenamento e l’intensificazione

dei legami con gli altri clubs della provincia. Una nota particolare di attenzione è stata infine rivolta al Piano San Lazzaro, con l’auspicio che nei confronti della seconda squadra cittadina possa essere avviato un ampio programma di collaborazione tecnica ed organizzativa, a partire dalla possibile condivisione di utilizzo di alcune di infrastrutture tecniche, con l’eventuale condivisione, salvo le opportune verifiche, anche degli stadi Dorico e Del Conero.

Per articoli, foto, curiosità... Scriveteci a marcheingol@quelliche.net o all’indirizzo: Quelliche.net via Brodolini, 58 63020 Falerone (FM) Fax 0734.330261

Osimana, un successo l’unione con l’Osimo Calcio Mandolini: “Un’annata da ricordare a lungo”

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n’annata sicuramente con tante luci e poche ombre per il settore giovanile dell’Osimana. L’unione con l’Osimo Calcio si è rivelata una scelta ampiamente positiva. Erano anni che non si vedeva un settore giovanile così numeroso e di qualità. Ben trecento i ragazzini che hanno vestito la storica maglia giallorossa quest’anno, raccogliendo anche varie vittorie. Quella più significativa sicuramente quella conquistata dai Giovanissimi di mister Roberto Mari nell’Istra Cup lo scorso aprile. ‘’Sì, un’annata da ricordare - racconta il responsabile del settore giovanile dell’Osimana, Mauro Mandolini -. Ci siamo tolti varie soddisfazioni, i ragazzini si sono divertiti e i nostri sforzi in futuro saranno puntati sempre più sui giovani. Con l’obiettivo finale di inserirli sempre più in prima squadra’’. Anche quest’anno vari i giovani che hanno esordito nel torneo di Eccellenza. E come più volte ripetuto dal presidente Andrea Falcetelli il futuro dell’Osimana sarà proprio incentrato sulle giovani leve. Insomma il vivaio dell’Osimana vuol tornare a splendere come nell’ormai lontano passato.

Alla Dorica Torrette il torneo ‘Aldo Moro’ Soddisfatto il presidente Mancinelli

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n nuovo titolo è stato conquistato dalla Dorica Torrette calcio. I giovani classe ‘93, allenati da Fabio Catena, si sono infatti aggiudicati la finale del torneo “Aldo Moro”. Gli allievi di seconda fascia, dopo aver vinto il titolo provinciale per 1 a 0 con la Vigor Senigallia, ed aver giocato un’ottima semifinale regionale a Fano battendo per 1 a 0 il Football Pesaro, hanno incontrato in finale il Pro calcio Ascoli. Il verdetto positivo è arrivato a seguito di una bella ed equilibratissima partita che dopo

aver visto la Dorica in vantaggio ed un pareggio ai tempi regolamentari da parte degli ascolani, ha lasciato spazio ai rigori. Rigori ad oltranza che hanno appunto confermato la vittoria della squadra anconetana. Mirco Mancinelli, presidente della compagine, si dice “molto soddisfatto per i risultati relativi al settore giovanile a cui la Dorica Torrette tiene molto e, soprattutto, per aver vissuto anche quest’anno una stagione dove il calcio è ancora un gioco”.



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Cluentina, promozione Vip Tante personalità alla festa celebrativa per il passaggio alla categoria superiore di Enrico Scoppa

La Cluentina si è regalata una splendida promozione in Prima categoria al secondo turno dei play-off battendo a domicilio il San Marco Servigliano. Nella prima fase è arrivata la cocente delusione con la sconfitta, assurda, subita in casa con la Samb Montecassiano. Gli squilli di tromba nella gara esterna con la Nuova Folgore: vittoria, secondo posto nel girone e possibilità di partecipare ancora alla seconda fase dei play-off vinti meritatamente dopo avere sofferto, non poco, in casa nel confronto con l’irriducibile Sammartinese di mister Paoloni. Non era mai successo al club biancorosso di conquistare una promozione così importante. Ora il presente si chiama Prima categoria. La Cluentina è stata premiata nel corso di una manifestazione indetta dalla Pro Loco di Piediripa nell’ambito della 24^ edizione. Grande festa, oltre seicento partecipanti hanno onorato società e giocatori tra i quali il presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi, il consigliere regionale Francesco Massi, Luigi Bilò amministratore dell’Azienda Agraria Lucangeli, il giornalista Maurizio Verdenelli, il consigliere provinciale Giorgio Bottacchiari componente del Consiglio provinciale di Macerata nella duplice veste di rappresentante del comitato regionale Marche della Lega dilettanti, il presidente della delegazione di Macerata della FIGC Guido Andrenelli, l’allenatore campione d’Italia Fiorenzo Pettinari. Un evento storico celebrato dalla Pro Loco di Piediripa che ha voluto testimoniare la stima che l’associazione nutre per una società rilanciata in grande stile dal presidente Claudio Carbonari il quale ha apprezzato la sensibilità dimostrata dall’associazione nei confronti di una realtà che si sta rilanciando dopo stagioni

trascorse nel buio più assoluto. Il Presidente della Provincia Franco Capponi: “Non posso fare altro che complimentarmi con i dirigenti della Cluentina per l’impresa messa in atto con grande impegno e determinazione”. Il consigliere comunale di Macerata con delega allo sport Alferio Canesin: “Un’occasione per sottolineare un’impresa che alla vigilia sembrava impensabile. Complimenti e avanti così”. Il presidente della FIGC di Macerata Guido Andrenelli: “Un successo che era nell’aria visto che la Cluentina da tre stagioni sta facendo grandi cose”. Occasione anche per ribadire la confema del bomber Canesin il quale è stato raggiunto a Piediripa dal fratello Pietro la passata stagione ad Urbisaglia. Una bella accoppiata per una squadra che si sta formando sotto i migliori auspici. 1 - Festeggiamenti sul campo del San Marco Servigliano 2 - La festa in piazza 3 - Da sx Massimo Tasselli responsabile settore giovanile, Paolo Cerquetta giocatore, Dario Berdini direttore sportivo 4 - Nicola e Leonardo Centioni 5 - Da sx il consigliere LND Marche Giorgio Bottacchiari, l’arbitro Laura Gigli ed il presidente delegazione Macerata Guido Andrenelli 6 - Da sx il presidente Claudio Carbonari, l’assessore allo sport Alferio Canesin e il neo eletto consigliere alla Provincia di Macerata Blarasin 7 - Da sx Primo Cingolani, il tecnico Riccardo Fusari e Alferio Canesin

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Il Portorecanati vuole la Promozione In panchina scelto Massimo Busilacchi. Il presidente Camilletti: “Speriamo in risultati importanti” Intervista di Mauro Nardi

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ampagna acquisti meno sontuosa rispetto alla passata stagione ma l’obiettivo non cambia. Il Portorecanati a settembre sarà ai nastri di partenza con la chiara intenzione di tentare la scalata al campionato di Promozione. Un palcoscenico che la società arancione insegue da tre anni. “Non nascondiamo il nostro obiettivo ma rispetto a dodici mesi fa partiamo con meno squilli di tromba. Speriamo di fare meno chiasso e raccogliere maggiori risultati” dichiara senza mezzi termini il co presidente del sodalizio rivierasco Giuseppe Camilletti (foto a fianco) che assieme al collega Arturo Maresca e al direttore sportivo Angelo Pepa ha allestito in pochi giorni l’organico che il prossimo 14 settembre sarà ai nastri di partenza della Prima Categoria. “Abbiamo ingaggiato sette giocatori non confermandone tredici, questo per consentire ai ragazzi del nostro settore giovanile di aggregarsi alla prima squadra. Una strategia in controtendenza rispetto alla passata stagione che la dirigenza ha ritenuto opportuno

sposare”. Agli ordini del neo tecnico Massimo Busilacchi (foto a destra) si ritroveranno comunque numerosi protagonisti della passata stagione: Brignoccoli, Camilletti, Cannuccia, Dottori, Durastanti, Fratini, Gasparrini e Suppa. Al nucleo storico si aggiungono il portiere Mastrocola (Loreto), i difensori Lelli (Offagna) e Bompadre (Trodica), i centrocampisti Lorenzoni (Offagna), Lorenzetti (Vis Macerata), Serenelli e Baldi (Sirolo Numana) e l’attaccante Isidori (Folgore Falerone). Presidente Camilletti, partiamo dalla geografia della prossima Prima categoria. Voci di corridoio dicono di una possibile emigrazione nel girone B. Possibile? “Dipenderà dalla Federazione ma non farà molta differenza. Formazioni quotate si trovano in entrambi i gironi. Da una parte Falconara, Camerano, Borghetto, Ostra e molto probabilmente il Loreto. Dall’altra Camerino, Matelica, Vigor Pollenza e Urbisaglia e solo per citarne alcune. In entrambi i casi giocheremo per raccogliere qualcosa di positivo, seppur con la consapevolezza che solo una potrà gioire al termine delle trenta partite”.

l’evento PENNA SAN GIOVANNI. Luciano Moggi è l’ospite d’onore della serata di chiusura del Festival “Un libro al mese”, promosso dal Comune di Penna San Giovanni. L’ex direttore generale della Juventus domenica 2 agosto, alle 15.30, presenterà il suo libro “Un calcio nel cuore” nella suggestiva

Quest’anno darete maggiore spazio ai giovani del vostro vivaio che nella passata stagione hanno avuto difficoltà a mettersi in mostra? “Dobbiamo comunque capire che è praticamente impossibile farli crescere tutti in casa sopratutto se si vogliono raggiungere importanti traguardi. In Prima categoria come in altri campionati una massiccia presenza di giovani in organico può rivelarsi un arma a doppio taglio per la mancanza di esperienza. Necessario, quindi, dirottarli in altre realtà per consentir loro di farsi le ossa. Lo scorso anno sette dei nostri ragazzi erano impegnati tra Serie D, Eccellenza e Promozione”. Il settore giovanile rappresenta il fiore all’occhiello della vostra società. Anche nella stagione da poco archiviata vi ha regalato grandi soddisfazioni... “Se continuo questa avventura è proprio per le soddisfazioni che mi regala il settore giovanile. Ricordo che quando sono entrato in società il vivaio era praticamente ridotto all’osso per non dire inesistente. Ora invece contiamo quasi trecento ragazzi e partecipiamo a tutte le

categorie con risultati sempre piu’ prestigiosi”. Alessandro Sbaffo, cresciuto nel vostro vivaio, si trova in ritiro con il Chievo Verona. Porto Recanati sta ritornando quella fucina di campioni che ha caratterizzato gli anni 60 e 70? “Porto Recanati ha dato natali a grandi campioni del calcio italiano. Sbaffo ha le qualità per seguire le orme dei vari Panetti, Di Giacomo, Palanca, Boccalini, Morra e Piangerelli solo per citarne alcuni. Una soddisfazione immensa che si unisce a quella per Luca Pigini che si è messo in mostra in Seconda Divisione con la Sangiustese. Da non dimenticare Diego Allegretti che sempre con la formazione calzaturiera ha realizzato venticinque gol nel campionato nazionale allievi. Una stagione strepitosa che gli ha consentito di aggregarsi alla prima squadra”.

il punto mogliano

Il nuovo presidente è Simone Perroni Importanti novità in casa Il Nuovo Punto Mogliano che, dopo aver confermato in panchina il tecnico Andrea Bianchini, rinnova il proprio organigramma. Il nuovo presidente è Simone Perroni, 30 anni, impegnato anche in calzoncini nelle vesti di centrocampista. Due i vice presidenti della nuova società che rispondono al nome di Massimiliano Carletti e Rossano Baccifava. Nelle vesti di nuova segretaria è stata scelta Daniela Perroni mentre Stefano Pistolesi è il nuovo cassiere. Infine l’assemblea dei consiglieri è composta da Nazzareno Giuli, Bruno Zucconi, Roberto Vita, Ennio Perroni (personaggio storico del calcio moglianese e non solo), Silvano Forti e Massimo Pacioni. Questo dunque Il Nuovo Punto che si prepara ad affrontare la stagione agonistica 2009/2010 nel segno del rinnovamento delle cariche ma nella continuità dello spirito con il quale affrontare lo sport in generale e il calcio nello specifico.

Moggi a Penna San Giovanni L’ex DG della Juve presenta il libro ‘Un calcio nel cuore’ il 2 agosto

cornice della terrazza Belvedere. Saranno i giornalisti Bruno Ferretti (Il Messaggero) e Piergiorgio Severini (Rai Sport) ad intervistarlo. Moggi ha deciso di dire la sua. E lo fa con un libro in cui, con precisione, senza reticenze e anche con orgoglio ricostruisce i fatti di Calciopoli, rilegge e spiega le intercettazioni telefoniche e racconta la storia che l’ha visto trasformarsi, agli occhi dell’opinione pubblica e di milioni di tifosi, da direttore generale di una squadra capace di vincere tutto a “Big Boss” di un’organizzazione in grado di gestire schiere di arbitri, decidere a tavolino risultati e pilotare interi campionati. Ricco di rivelazioni, il racconto di una vicenda che ha sconvolto e fatto discutere tutti gli italiani (ed è ben lungi dall’essere conclusa...) è l’occasione anche per ripercorrere la

storia personale di Moggi nel mondo del calcio, dai primi passi come osservatore di giovani promesse ai grandi successi: con la Roma, il Torino, il Napoli e soprattutto con la Juventus. “Un calcio nel cuore”, scritto da Moggi con Enzo Bucchioni e Mario D’Ascoli, è un racconto che merita di essere ascoltato da tutti quelli che, senza pregiudizi, vogliono cercare di capire cosa è successo: “Più il tempo passa – spiega Moggi – e più cresce dentro di me la sensazione che tutto quello che è successo dal maggio del 2006 in poi abbia prodotto soltanto una finta rivoluzione. Alla folla dei perbenisti, dei benpensanti e degli ingenui sono state date in pasto alcune teste, soprattutto la mia, hanno fatto credere di aver ripulito il calcio dai grandi corruttori per poter ricominciare in modo diverso. Non è così”. E ancora: “So benissimo cosa ho fatto e cosa non ho fatto. Come mi sono comportato. Dovevo solo tenere sotto controllo un mondo popolato di diavoli e non certamente di santi. Dovevo evitare che non ci fosse il giusto rispetto per la mia società. Se avessi comprato arbitri, aggiustato partite e truccato i campionati come sento dire, mi sarei

arreso davanti all’evidenza. Avrei mollato tutto, lasciato il calcio, preso la mia famiglia per andare lontano, a vivere su qualche isola dorata. Non l’ho fatto e non l’ho mai pensato perché non sono un delinquente che deve fuggire inseguito dai carabinieri Ora devo dimostrare chi è veramente Luciano Moggi e ce la farò”. Dunque, domenica 2 agosto appuntamento a Penna San Giovanni. Ingresso libero. La terrazza Belvedere può contenere 250 spettatori (prenotazioni: 392.9053139).


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Una Folgore Castelraimondo ‘fatta in casa’ Di Matteo: “La presenza di ragazzi del posto cresce di anno in anno”. Settore giovanile boom

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arà una Folgore Castelraimondo “fatta in casa” quella che si presenterà ai nastri di partenza della prossima stagione. La formazione dell’entroterra

maceratese si esibirà con un organico composto quasi esclusivamente da giocatori del posto e provenienti dal settore giovanile. “Questo indipendentemente dalla

categoria che andremo ad affrontare - tiene a puntualizzare il massimo esponente del sodalizio biancoazzurro Alessandro Di Matteo (foto) - Abbiamo infatti inoltrato domanda di ripescaggio e anche se riusciremo nell’intento di salire in Prima categoria la nostra politica non cambierà di una virgola. La presenza in organico di ragazzi di Castelraimondo cresce di anno in anno. Nella prossima stagione avremo uno, al massimo due pedine che vengono da fuori città”. Ma con l’incognita campionato difficile fissare obiettivi. “Se giocheremo in Prima categoria l’obiettivo sarà quello di raggiungere la salvezza – apostrofa Di Matteo - in caso contrario non abbiamo particolari ambizioni. Con una squadra giovanissima difficile prevedere il futuro

ma la vittoria del campionato non rientra assolutamente nei nostri piani anche se intendiamo raccogliere qualcosa di positivo come accaduto lo scorso anno. Vogliamo invece concentrarci soprattutto sulla crescita del settore giovanile che conta quasi cento ragazzi. Partecipiamo a tutte le categorie con otto formazioni al via, abbiamo lo stage con il settore giovanile dell’Atalanta e il torneo internazionale che si svolge a maggio con la partecipazione di realtà blasonate come Bologna, Lazio, Parma e Ascoli. Una vetrina importante per la nostra società che ogni anno raccoglie consensi, elogi, attestati di stima e che ci spinge ad andare avanti nonostante il portafogli vuoto”. (Mauro Nardi)

L’Helvia Recina a Madrid Quattro giorni di relax nella capitale spagnola dopo lo splendido campionato disputato dai ragazzi di Cotica Una squadra, soprattutto uno splendido gruppo di amici. L’Helvia Recina in trasferta a Madrid: eccola a Plaza Mayor! Nel mese di Giugno la squadra del presidente Stefano Micozzi ha trascorso alcuni giorni in Spagna per festeggiare lo splendido campionato di Prima categoria disputato dai ragazzi di mister

Cotica. La squadra ha voluto in questo modo confermare la compattezza e lo spirito di gruppo che ha contraddistinto la formazione maceratese, neopromossa in Prima categoria , capace di ottenre una salvezza tranquilla e di sfiorare l’accesso ai playoff di una sola lunghezza. Complimenti.

IL SALUTO DEL BOMBER

Beltramo torna in Argentina In patria allenerà i giovani e sarà agente di giocatori professionisti opo tanti anni passati sui D campi marchigiani il bomber Ariel Beltramo (foto), 40 anni il

prossimo 20 agosto, saluta l’Italia e torna per sempre nella sua Argentina, forte di oltre 200 reti messe a segno. L’ex giocatore del River Plate (il giornale cult Don Balon gli dedicò una copertina), ha militato in Argentina come in Guatemala, in Cile come in Perù, nella serie B israeliana (Maccabi), per coronare il suo sogno calcistico in Italia (Chieti, Francavilla, Camerino, Ostra Vetere, Torrese), ultima stagione alla Monteluponese, torna nel sua paese natìo. E ci scrive: “Caro Direttore, confermo il mio ritorno in Argentina dovuto a una scelta di famiglia. Farò l’allenatore nel settore giovanile e soprattutto collaborerò con una agenzia che gestisce giocatori professionisti”. Beltramo, conoscendo bene il mercato italiano, avrà il vantaggio di visionare e selezionare personalmente i migliori talenti nostrani. Poi ringrazia le sue ex squadre: “ V o g l i o ringraziare specialmente tutte le società che mi hanno dato la possibilità di conoscere il calcio e anche il mio modo di pensare (Camerino, Biagio Nazzaro, Torrese, Ostra, Monteluponese...). Un affettuoso saluto a tutti gli sportivi e a tutti gli addetti ai lavori di questo fantastico sport”. Ciao Ariel, ci mancherai.


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MACERATA confermato l’80% del gruppo che ha vinto il campionato di terza categoria

Juve Club, mix tra giovani leve e vecchie glorie

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l presidente dello Juventus Club Tolentino, squadra tornata in Seconda categoria dopo un solo anno di Terza, con alla guida mister Simone Grassettini, si appresta ad affrontare il nuovo impegnativo c a m p i o n a t o : “Abbiamo allestito una squadra con un gruppo pressochè confermato per ottenere una salvezza che sia il più tranquilla possibile, in seconda categoria. Noi siamo con i piedi ben piantati a terra, consapevoli delle difficoltà del prossimo campionato – afferma il presidente Nazzareno Serrani (foto in alto) - vogliamo utilizzare anche le nostre giovani risorse, dei ragazzi interessanti da integrare agli altri e alle vecchie glorie. Intanto posso confermare ed ufficializzare l’arrivo di Massimo Ferranti, ex Matelica, come allenatore della Juniores e giocatore in prima squadra, penso che ci darà

una grossa mano data la sua lunga esperienza in categorie superiori.” Quale l’obiettivo principale della prossima stagione per lo Juve Club? “Rientriamo dopo un solo anno di Terza categoria, un anno strepitoso in cui abbiamo vinto quasi tutto, coppa provinciale, campionato, con un gruppo magnifico costruito grazie anche al supporto dell’allenatore – commenta ancora il presidente Serrani capace di effettuare una galoppata impensabile verso la Seconda categoria, raggiunta in un solo anno. Il mister è stato eccezionale, così come il gruppo in cui abbiamo fatto esordire anche giovani ‘91 e ‘92.”

L’allenatore Simone Grassettini (foto in basso) è dello stesso avviso del presidente: “Da neopromossi abbiamo cercato di costruire una sqaudra per essere capaci di raggiungere una salvezza tranquilla – afferma il mister – confermato l’80% dell’organico, abbiamo inserito quattro giocatori esperti, gli altri sono tutti dall’88 al ‘91. Salendo di categoria forse troveranno qualche difficoltà, non mi aspetto che il campionato sia come il precedente, ma che sia utile per poter vedere fattori di crescita in questi ragazzi.” Per quanto riguarda l’organico, ecco le ‘aggiunte’ ufficiali: ritornano Biagi e Mosca che giocavano in Seconda allo Sporting Acquaviva poi Bardo dalle giovanili del Tolentino, infine Colonnelli, Cimarelli, Chiavarini, Marcuri e Marzola dallo Spirito Santo.

Goodbye Cingoli Calcio Dopo 16 stagioni la società biancoazzurra chiude i battenti

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l Cingoli Calcio chiude i battenti. E lo fa dopo sedici stagioni. La società nata nel 1993 grazie ad alcuni appassionati di calcio quali Francesco Ippoliti, Romolo Vittori, Massimo Coppari, Vittorio Piccini, Mauro Vittori, Athos Fidelangeli, Sergio Santamarianova ha deciso di non iscriversi al

prossimo campionato di Seconda categoria. Perchè questa decisione? La delusione per la retrocessione dalla Prima categoria ha provocato le dimissione del presidente Gianluca Valenti e di alcuni suoi collaboratori e di conseguenza sono venuti a mancare anche alcuni sponsor importanti. E con

due tre dirigenti rimasti e con delle risorse davvero limitate non è stato possibile programmare la nuova stagione. Così si è deciso di chiudere. Tutti i giocatori sono stati svincolati, molti già si sono accasati, altri lo stanno per fare, altri ancora hanno deciso di appendere le scarpette al chiodo.

La Lorese si rinnova Ai saluti il tecnico Roberto Chiodi: “Una scelta condivisa con la società” In panchina promosso Salvucci

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a Lorese è pronta a ripartire, il presidente Walter Radenti sta allestendo una buona squadra per ben figurare nel prossimo campionato di Prima categoria. Il numero uno del club di Loro Piceno nell’illustrare i programmi ha detto che verranno inseriti nella rosa ragazzi della juniores che nelle ultime tre stagioni hanno fatto molto bene conquistando due secondi posti ed un terzo nel campionato provinciale di categoria. Sette i giocatori che sono stati riconfermati per il prossimo campionato che avranno il debuttante Simone Salvucci al posto di Roberto Chiodi, tornato sulla panchina del Monte San Pietrangeli, il quale ci tiene a ringraziare la società: “Abbiamo interrotto il nostro rapporto consensualmente – le parole di Chiodi - la società ha dovuto ridimensionare i programmi e ha deciso di fare un campionato con i giovani. Essendo molto distante da Loro Piceno ovviamente non potevo più rientrare nel budget ridimensionato, quindi abbiamo deciso insieme di chiudere

l’esperienza, voglio però cogliere l’occasione per ringraziare la società per la serietà e i ragazzi perchè ho passato un anno meraviglioso”. Questi i riconfermati: Bernando Pisani, classe 1977, centrocampista e capitano storico del club, Emanulele Paolucci, 27 anni, Valentino Boe, ventanni (entrambi esterni di centrocampo), Mauro Silenzi, classe 1987, difensore centrale cresciuto nelle giovanili della Lorese, Daniele Moriconi, classe 1988 jolly difensivo, Lorenzo Cesca, classe 1980, esterno di difesa. Sul fronte acquisti da registrare un doppio arrivo nel reparto d’attacco. Primo colpo di mercato Andrea Bellesi che farà coppia con Rinaldo Feroce entrambi classe ’80 ed entrambi con un trascorso a Chiesanuova nella stagione 2006/07 dove conquistarono i play off. Un attacco di tutto rispetto per una Lorese che ha intenzione di recitare un ruolo da protagonista nel campionato di Prima categoria.


SPECIALE GIO VANI

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MACERATA

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Il Torneo ‘Cleti’ in fotogallery

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a Maceratese, categoria Esordienti, trionfa nella 24^ edizione del torneo “Nando Cleti”, manifestazione organizzata dalla Vis Macerata ogni anno nel mese di giugno. In finale i biancorossi,

allenati dal tecnico Carlo Tartuferi, hanno battuto con il punteggio di 1-0 la compagine del San Francesco ‘93. Ospite della serata Guido Marilungo, il ragazzo di Montegranaro che gioca nella Sampdoria.

Maceratese vincitrice del torneo

San Francesco seconda classificata

Il presidente Umberto Moretti premia Guido Marilungo

I quattro allenatori finalisti

Il presidente Moretti premia la signora Cleti

Per articoli, foto, curiosità... Scriveteci a marcheingol@quelliche.net o all’indirizzo: Quelliche.net via Brodolini, 58 63020 Falerone (FM) Fax 0734.330261 Marilungo e Foglia

Al Casette Verdini Junior il Memorial ‘Nello Crocetti’

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l Memorial ‘Nello Crocetti’, indimenticato presidente del Casette Verdini, riservato alla categoria Pulcini, sancisce lo sciogliete le righe per il settore giovanile provinciale. Teatro della manifestazione l’impianto sportivo di Casette Verdini, nel quale davanti ad una folta platea, si sono lottati l’ambito trofeo le formazioni Pulcini del Casette Verdini Junior, della Vigor Pollenza, dell’ Appignanese, della Giovanile Corridoniense, della Vis Macerata e della A.S.D. Valdichienti. Una bella serata di sport, che si e’ conclusa con una ‘pizzata’ comune che ha visto mescolarsi tutti i protagonisti del torneo, gli allenatori ed i dirigenti, i genitori dei ragazzi e gli sportivi accorsi in gran numero. Un plauso agli organizzatori, i fratelli Ranzuglia ed il ds Sentimenti in primis, ed un invito a continuare nella strada intrapresa. Per gli amanti della statistica il torneo e’ finito sulla bacheca del Casette Verdini Junior di mister Teobaldelli, che in finale ha avuto la meglio sulla Vis Macerata.

Il presidente AIA Marche Picchio e il presidente Comitato Marche Cellini


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1° trofeo citta’ di porto san giorgio

Un successo di adesioni e di pubblico

campiglione: squadra che vince non si tocca

Facciaroni: “Serietà e preparazione i nostri punti di forza”

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l Campiglione delle meraviglie, si conferma e si prepara ad affrontare il prossimo campionato di Promozione, dove ritorna dopo diverse stagioni. “Ci stiamo preparando, lo staff tecnico è confermatissimo così come gran parte del gruppo – confessa Giorgio Facciaroni (foto sopra) direttore generale dei gialloneri – a partire dal mister Bagalini e dal capitano Campanari. Non temiamo confronti con le altre squadre, siamo pronti a ripartire con la serietà e la preparazione che

ci ha sempre contraddistinto.” Dal 10 agosto a Campiglione si inizia a correre, pochi i volti nuovi, il gruppo che vince difficilmente si cambia pare di capire, sono arrivati a rinforzare il gruppo Cassetta e Ignazi.

“Si, devo ringraziare per questo della collaborazione Antonio Pantanetti, una persona dalle alte qualità umane che ci ha consentito il prestito di alcuni giovani della Sangiustese per il nostro campionato.”

Direttore Facciaroni, quali prospettive per questa nuova avventura che sta per iniziare?

Veniamo al mercato, avete cercato la continuità, gran parte del gruppo è confermato?

“Fare bene, siamo consapevoli del campionato impegnativo che andiamo ad affrontare, ci spiace di aver perso qualche giocatore che non se l’è sentita di affrontare gli impegni che comportano un campionato come quello di Promozione, quali Lanciotti e Cacchiarelli, quest’ultimo vice capitano e per sette anni nostro giocatore. Vogliamo continuare a dare il massimo dell’impegno come squadra e come società, desideriamo lavorare bene.” Avete trovato degli under da aggregare alla squadra?

“Tutto il gruppo è confermato, a partire dal capitano, non sto ad elencarli tutti, ma a parte quelli che ho già detto in partenza e un paio di giocatori che avevamo in prestito con le cui società siamo in trattativa, il resto rimane lo stesso. Mercanti dovrà operarsi al crociato per la seconda volta. Siamo in trattativa per il prestito di Dell’Arciprete, un ragazzo che merita senza dubbio di restare in questa categoria. Intanto è arrivato anzi tornato dopo quattro anni Elvino Cassetta e siamo riusciti a prendere Ignazi dalla Grottese.” Quali saranno principali?

gli

obiettivi

“Abbiamo fatto qualcosa di irripetibile lo scorso anno, cercheremo di divertirci, non temiano nessuno ne la categoria ne le altre squadre, siamo concentrati e pronti a cominciare con grande tranquillità la prossima stagione. Partiamo il 10 agosto per la preparazione a Campiglione. Abbiamo grandi valori e senza grossi nomi, ma con un buon gruppo solido puntiamo a far bene.”

La Eny Sport vince la prima edizione

Il Torneo si è concluso nel migliore dei modi, la qualità è stata altissima, il pubblico ha risposto molto bene, il livello delle squadre è andato molto oltre le aspettative”. Con queste parole l’organizzatore del Primo Torneo Città di Porto San Giorgio, Fabio Fabiani, descrive l’esito del primo grande evento estivo di calcio a 5 in città. “Sedici alla fine le squadre partecipanti, ma potevano essere ancora di più – afferma Fabiani - la città ha collaborato abbiamo avuto una gran cornice di pubblico all’Arena Europa sede del torneo, la sera della premiazione ad esempio era gremita così come per tutti i venti giorni del torneo. Devo ringraziare anche l’amministrazione comunale di Porto San Giorgio che ci ha creduto e che ha messo a disposizione le strutture, e poi il mio amico Simone Corradini che ci ha fornito materiale e mezzi. Un grazie particolare anche al fotografo

Giorgio Monticelli, che ha realizzato un vero e proprio servizio per il torneo e i miei due più stretti collaboratori, Paolo Tempestilli e Roberto Gallucci.” Insomma, è stata un grande successo questa prima edizione. Ma com’è nata l’idea del torneo? “In una città come questa non c’era un evento del genere nonostante le tantissime squadre di calcio a 5 e così è venuto quasi da sè. Noi, come associzione sportiva Sportlif, abbiamo pensato di realizzarlo. Stiamo già pianificando per il prossimo anno, le squadre che hanno partecipato avranno il diritto di prelazione,dal canto nostro, cercheremo di migliorare sotto tutti gli aspetti quanto ad organizzazione e magari di allargare il torneo a 20 o 24 squadre. In ultimo ma non per ordine di importanza, volevo aggiungere che uno degli scopi era aiutare l’ AISLA di Porto San Giorgio, a cui sono state versate le offerte raccolte durante il torneo.”


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FERMO la lettera

Ci scrive l’ex giocatore Piero Castellucci, attualmente residente a Bologna

“Cara Folgore Falerone, quanta nostalgia”

Ho visto ‘Marche in gol’, è un free press molto ben fatto e ricco di notizie sul calcio marchigiano molto gradito da un pianarolo come me residente a Bologna. Complimenti a tutti i redattori. Ho letto inoltre con molto piacere l’articolo dedicato a Ilari Francesco. Era già un piccolo fuoriclasse sin da quando iniziò a dare i primi calci. Nel 1968 partecipò con la squadra di Falerone al torneo di calcio categoria pulcini alla Mini Olimpiadi organizzata dalla ”Nuova Frontiera” comunità giovanile dei paesi della media Valtenna. Allo stesso torneo di calcio tra gli atleti della Folgore-Piane c’era Claudio Bitti e l’ex presidente della Folgore Pasqualino Fermani. Vi invio la foto del primo stemmascudetto della Folgore (realizzato in modo stilizzato da una ricamatrice) insieme allo scudetto militare da cui don Elio ed i giovani di Piane presero l’ispirazione. Le lettere F FC agli spigoli dello scudetto è l’acronimo

di FOLGORE FOOTBALL CLUB. Ricordo inoltre che don Elio nell’ultima guerra era stato il cappellano militare dei bersaglieri inquadrati nella divisione Folgore. Il vecchio ‘cimelio storico’ della Folgore lo recuperai agli inizi degli anni Cinquanta nell’ufficiospogliatoio della Folgore (l’attuale sacrestia della chiesa di Piane, allora non c’era la canonica). Augurando al tabloid ‘Marche in gol’ di diventare un successo editoriale vi saluto cordialmente”.

A sinistra lo stemma del battaglione Folgore che ha ispirato il primo stemma scudetto della Folgore Football Club (a destra)

San Marco Servigliano grandi firme Confermato Armini, si punta con decisione al vertice

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l San Marco Servigliano ha riconfermato Paolo Armini insieme a lui parte dell’ossatura della squadra, a partire dal portiere Tassotti, poi Ulivello, Labsara, Monini, De Minicis, Rossetti, Maggiorana, Sirocchi e Clementi. Fra le novità in uscita c’è il bomber del girone, Daniele Anastasi che non sarà più un giocatore del San Marco. Arrivano invece a rinforzare l’organico, numerosi giocatori, colpi da novanta portati a termine dalla società del presidente Luciano Bartolini: Frati dal M.S.Pietrangeli, Canullo dal Trodica, Perozzi dalla New Generation, Di Giminiani dal Casette, Tentella dall’Audace, Silenzi dal

Piane di Montegiorgio, Luzi dall’Amandola, Iommi dalla Sangiustese (ex Comunanza). “Speriamo di disputare un buon campionato – afferma il presidente Luciano Bartolini (foto) – le possibilità di essere ripescati in Prima categoria sono diminuite, è quasi certo che disputeremo la Seconda, ma anche qui nono vogliamo sfigurare. Vorrei sottolineare che nel campionato appena trascorso ci siamo distinti fra 144 squadre, e abbiamo giocato fino a fine giugno, per correttezza: siamo arrivati secondi nella Coppa Disciplina. Un campionato esemplare sulla cui base vorremmo ripartire anche per la prossima stagione. La campagna acquisti non è ancora chiusa, ma manca davvero poco, la nostra prerogativa è cercare giocatori giovani.”


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FERMO

Olimpia PSG, ritorno al passato Il ‘nuovo’ direttore sportivo è l’ex presidente Guido Calvari Massimo Santoni, mentre annovera dei cambiamenti nello staff tecnico, dopo la conferma dell’allenatore, Stefano Ciferri a dar manforte in questa nuova annata ci sarà Guido Calvari (foto), già presidente dell’Olimpia, dopo una stagione da direttore generale alla Grottese in Promozione, che ritorna nelle vesti di direttore sportivo.

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’Olimpia Porto San Giorgio riparte dalla bella salvezza conquistata nella scorsa stagione, dallo stesso direttivo: presidente è ancora Piero Marconi, i vice Mario Ciferri e

Calvari, come è scaturita la decisione di tornare all’Olimpia? “Perchè era la nostra squadra, quella che avevamo costruito tutti insieme, un gruppo di amici. Farò parte della società come direttore sportivo perchè comunque vorrei tornare a considerare il calcio come divertimento puro, e non come lavoro vero e proprio, cosa che invece al momento ha priorità su tutto.” Obiettivi per la prossima stagione? “La salvezza indubbiamente, il gruppo

è composto da amici, è così che è nata la squadra tre anni fa, abbiamo raggiunto la promozione in Seconda il primo anno e ci siamo salvati per due stagioni consecutive, quindi massima fiducia ai ragazzi anche per la prossima. C’è da dire che la crisi tocca tutti e anche noi, quindi abbimo deciso di mantenere gran parte dell’intelaiatura della squadra.”

Quali le nuove pedine invece? “De Simoni e Agostini dall’Azzurra, Romanelli un giovane di talento dal Monsampietro e Scorolli dalla Vigor S. Elpidio a Mare sarà il nuovo portiere. Thiam invece abbiamo dovuto cederlo, lo ha voluto il Potenza Picena per la Promozione, non potevamo trattenerlo!”

nuova dimensione

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Sardini: “Ci riscatteremo”

a Nuova Dimensione di Montegranaro si prepara ad affrontare la nuova stagione fresca di novità, fra tutte il ritorno di una delle bandiere della squadra, Giacomo Cernetti, attaccante classe 73 sempre col vizio del gol (quest’anno in seconda categoria all’Appignanese ne ha realizzati ben 12). Numerose anche le riconferme, in primis quella dell’allenatore, Marcello Funari e del direttore sportivo Alessandro Magnamassa. Fra i giocatori invece, riconfermati anche per la prossima stagione, Donzelli, Fortuna, Salvatorelli, Moretti, Marcucci,

Marzetti e Pirro. I nuovi arrivi ufficiali, oltre al ritorno di bomber Cernetti, sono quelli di Roberto Ciucci portiere, dal Villa 2003, Stefano Cimadamore e Giacomo D’Angelo entrambi dalla Vigor S. Elpidio a Mare, ambedue centrocampisti. In via di definizione altri contatti, pronti a vestire la casacca della Nuova Dimensione. Il presidente, Luciano Sardini (nella foto), illustra le prospettive per la prossima stagione, commentando quella appena trascorsa conclusasi con i playoff di Terza categoria, persi solo in finale con la Corva. P r e s i d e n t e Sardini, come commenta l’annata precedente? “E’ stata una stagione partita con i più bei presupposti, poi un brutto crollo a metà campionato creato

da problemi interni non ci ha permesso di mantenere il primo posto che avevamo avuto per parecchio tempo. Sono rimasto un po’ deluso dai risultati alla fine nonostante i playoff e soprattutto la finale persa con la Corva è stata la delusione più cocente, anche se l’allenatore arrivato, Funari, ha fatto molto bene, tant’è vero che è stato il primo ad essere riconfermato ed è da lui che ripartiamo ”. Cosa prospetta per la prossima? Obiettivi immutati? “Abbiamo deciso come molti credo, di ridimensionare il budget, abbiamo cercato gente che volesse soprattutto giocare, abbiamo lasciato una buona base dei vecchi e devo dire che nonostante i limiti di budget siamo riusciti ad avere con noi degli ottimi giocatori per affrontare il prossimo campionato. Puntiamo come sempre a migliorarci rispetto al passato, vogliamo che chi viene alla Nuova Dimensione lo faccia per aderire soprattutto al

nostro progetto con entusiasmo che è l’ingrediente fondamentale. Prenderemo spunto poi dagli errori fatti per ripartire ancora una volta”.

L’allenatore Marcello Funari


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FERMO gruppo confermato quasi interamente, nuovi team manager e direttore sportivo

Azzurra, primo obiettivo: valorizzare i giovani

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’Azzurra Fermo riparte da un piccolo restyling al direttivo e qualche figura nuova in società, per il resto solo conferme rispetto alla passata stagione. Il presidente è ancora Giampiero Gallucci, i vice sono Matacotta e Gentili, il team manager è Candido Pierleoni. Per quanto riguarda lo staff tecnico la novità è Alessandro Paccapelo, che da giocatore, diventa anche direttore sportivo. Il suo primo obiettivo nella nuova veste è stato quello di riconfermare il gruppo che lo scorso anno ha sfiorato i playoff. La rosa infatti è stata confermata per l’80% : “Le non conferme sono principalmente dovute a scelte personali per alcuni e a motivi di bilancio per altri, non certamente per motivi tecnici – afferma Paccapelo - la politica societaria sempre mirata alla valorizzazione dei giovani e alla gestione oculata del bilancio, ha purtroppo imposto una revisione delle spese per la prima squadra.” Dopo aver incassato il sì di Andrea Del Gatto per la seconda stagione

consecutiva sulla panchina della squadra fermana e di Simone Montanini come suo vice, la società ha ottenuto anche quello di gran parte del gruppo. Hanno lasciato ufficialmente la società invece, Pasquarè, Agostini, De Simoni, Kragbe, Cipolletti e Massucci. Fra i nuovi arrivi spicca quello dell’attaccante ex Rapagnano, Francesco Pistolesi, un ritorno all’Azzurra per lui, e poi gli acquisti del portiere Meraviglia dal Piane di Montegiorgio, di Ciucani della Firmum. I giovani in prestito come Andrenacci e Orienti sono rientrati dal Tirassegno, così come Campetelli dal Borgo Rosselli. Saranno poi certamente integrati alla prima squadra diversi giovani provenienti dal settore giovanile: Del Papa, Stefani, Marziali, Malaspina e Federici. “L’obiettivo della squadra è quello di disputare un campionato discreto - prosegue il ds - che permetta di valorizzare giovani provenienti dal settore giovanile”. Ecco, di seguito la rosa definitiva: Portiere: Meraviglia. Difensori: Paccapelo S., Paccapelo A., Orienti, Andrenacci, Verdoni, Saccoccia, Marziali, Malaspina, Campetelli. Centrocampisti: Marzoni, Chiarini, Marini, Santoni, Fratini, Vitali, Stefani, Elia, Federici. Attaccanti: Corradini, Pistolesi, Tudorici, D’Angelo, Ciucani, Del Papa.

Montottone, si parte Ecco la nuova rosa: c’è bomber Borraccini

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lla corte del p r e s i d e n t e Gianluca Poloni, freschi di promozione in Prima categoria dopo una sola stagione di purgatorio, arrivano tanti nomi, uno su tutti il bomber della Seconda categoria Borraccini, approdato a Montottone direttamente da Ponzano. Intanto, il direttore sportivo Massimiliano Sebastiani ha chiuso i lavori per costituire la nuova rosa competitiva

per il difficile campionato alle porte. In via ufficiale ecco la rosa (quasi) definitva del Montottone 2009/2010. I riconfermati della stagione precedente, che hanno ben figurato vincendo il campionato, sono : i portieri Antolini Roberto ed Illiano, I difensori Acciarini, Acciaresi, Antolini Matteo e Boccatonda, e i centrocampisti Boccatonda Marco, Parmegiani e Farabollini e l’attaccante Matricardi.

Per il confermatissimo allenatore Stefano Crocetti, altri nuovi ingressi, che daranno manforte alla squadra: i difensori Astolfi dal Comunanza, Seghetti dalla Pinturetta Falcor, Minucci dalla New Generation; i centrocampisti Graziosi dal Servigliano, Ascenzi dalla Vis Carassai e Cocci dalla Monteluponese; gli attaccanti Borraccini dalla New Generation, Moretti dal Castignano e Khunjxiu dal Monsampietro.


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FERMO

Montevidonese nella storia: gli Amatori campioni provinciali! G

li Amatori della Montevidonese conquistano per la prima volta nella loro storia il campionato provinciale di categoria. Un risultato che ha fatto impazzire gli appassionati di calcio di Monte Vidon Corrado per una vittoria attesa da circa 20 anni. Nel corso della finale contro il San Crispino (Porto Sant’Elpidio), svoltasi a fine giugno, la Montevidonese è andata subito in vantaggio, ma a 15 minuti dalla fine è stata rimontata, sono stati quindi necessari

i calci di rigore finiti 6 a 5 a decretare la vittoria in favore della Montevidonese. “E’ stata una bellissima e sofferta soddisfazione – il commento di Sauro Fermani, dirigente e giocatore – siamo approdati ai play off per il rotto della cuffia, ma poi non abbiamo sbagliato nulla. E’ stata la vittoria del gruppo”. Una finale appassionante che ha richiamato molti spettatori. “Un ringraziamento a tutti i protagonisti di questa meravigliosa vittoria – il commento di Elio Vincenzi,

dirigente e assessore allo Sport –. I giocatori hanno disputato una stagione impeccabile, il mister Amedeo Felici che milita nella società da 23 anni prima come giocatore adesso come allenatore ha svolto un lavoro prezioso. Una menzione speciale alla ditta F&G in particolare Lino e Stefano Giacomozzi, Sauro e Johnni Fermani che con passione hanno sostenuto la squadra sotto il profilo tecnico e finanziario. Un plauso ai collaboratori Elio Maurizi, al custode Vincenzo Costanzi per il grande lavoro nella gestione dell’impianto, al sindaco che ha sempre supportato la squadra”. I giocatori: Alessandro Del Papa, Marco Sciamanna, Lucidio Ruggeri, Attilio Iommi, Marco Petritoli, Cristiano Vita, Devis Cesetti, Eric Mancinelli, Sauro Fermani, Simone Niccià, Francesco Giancamilli, Andrea Vita, Johnny Fermani, Roberto Andreozzi, Christian Frelli, Gianluca Giancamilli, Gionni Senzacqua, Claudio Ciccalé, Renato Rastelli, Stefano Costanzi, Fabrizio Ganfelici, Andrea Tirabasso, Paolo Concettoni, Rossano Tacchetti, Zouheir Amerray, Marco Cesetti, Roberto Ilari e Domenico Gionni. (Alessio Carassai)

Tirassegno presidente Alessandro Tufoni

Il nuovo presidente del Tirassegno, che rinnova parte del direttivo, è Alessandro Tufoni, sotto la sua gestione il vicepresidente diventa Francesco Bargoni, Mirco Tufoni ex presidente resta come addetto stampa della società. Lo staff tecnico è confermato in toto, a partire dall’allenatore Ismaele Concetti, mentre il direttore sportivo è Guglielmo Malaspina. Nonostante l’incertezza per il campionato che la squadra fermana andrà a disputare, ci sono infatti concrete possibilità che venga ripescata in Seconda categoria, il mercato un po’ si muove, seppur con lentezza e sopratutto in uscita. I confermato ufficiali sono: il portiere Alessio Tufoni, Francesco Carboni e Claudio Messineo. Hanno lasciato il Tirassegno, il capitano Zanchè e i due giovani in prestito dall’Azzurra Fermo, Andrenacci e Orienti. “Speranze ce ne sono – ci confessa l’ex presidente Mirco Tufoni – ma dipenderà tutto da come andrà nelle categorie superiori. A giorni sapremo di più ed è per questo che il nostro mercato al momento è quasi fermo, non possiamo costruire la squadra prima di sapere quale categoria andremo a disputare , ovviamente sono due campionati molto diversi.”


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FERMO futura 96, il presidente rogante non nasconde grandi ambizioni ma poi ammette...

“Torniamo tutti ad una sana realtà”

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l “futuro” alla Futura 96 è ancora un’incognita. L’unica certezza in piedi è la conferma senza titubanze dell’allenatore Gianpiero Franchellucci che aveva ben figurato la scorsa stagione sulla panchina rossoblu. “Stiamo lavorando sulla rosa, a livello di arrivi sicuramente integreremo con qualche ragazzo del settore giovanile. Per il resto – afferma il presidente della squadra di Capodarco, Fausto

Rogante (foto) – posso dire che hanno lasciato per certo la Futura, Marino e Luciani. Diversi sono i riconfermati, ma noi andiamo solitamente a rilento nel mercato e anche quest’anno chiuderemo tardi. L’obiettivo è sempre fare un buon campionato, lottare per quelle posizioni che consentano l’accesso ai playoff”. Con la crisi che c’è però è difficile assemblare uomini e scegliere i giusti tasselli per ripartire, anche se la stagione trascorsa non ha certo risparmiato le soddisfazioni. “Per una società come la nostra, fatta di settore giovanile principalmente, è un bel successo disputare un campionato come la Prima categoria, anche se non posso negare che anche un gradino più in alto ci calzerebbe bene. Penso però – afferma ancora il massimo dirigente - che in questo momento di difficoltà economica è difficile fare progetti, quindi ripartiamo cercando di trovare punti di accordo con i giocatori, affinché tutti tornino ad una realtà sana. Quando si fa parte di uno spettacolo, bisogna adeguarsi tutti, società in primis a delle regole per far si che lo spettacolo funzioni e non sempre spendere tanti soldi lo garantisce. In tal senso cercheremo di fare sempre il meglio che è nelle nostre possibilità”.

confermato il tecnico, attacco rinnovato

Mennecozzi - bis per il Francavilla

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l 15 luglio giocatori e staff tecnico hanno sostenuto il primo allenamento, così, tanto per fare le dovute conoscenze. Il Francavilla F.C. è pronto per un nuovo campionato di Seconda categoria. Al timone della squadra è stato confermato il tecnico Paolo Mennecozzi (foto), così come in società rimane il direttivo storico: presidente Adriano Svampa, vice Luigi Trasarti, segretario Massimo Petracci, consiglieri Luigi Vita, Angelo Giandomenico, Costantino Trasarti, Massimo Trasarti, Roberto Angelelli, Franco Scarpecci. “Sono soddisfatto della rosa che ha allestito la società, sono certo che disputeremo un campionato importante”. Queste le parole di mister Mennecozzi. La rosa: Portieri: Pagliuca, Natali; Difensori: Vita, Passamonti, Tarquini, Marzetti, Marinangeli; Centrocampisti: Pioli, Savini, Gironacci, Perroni, Ercolani Paolo, Procaccini Milko, Procaccini Federico; Attaccanti: Ciccarelli, Morresi, Wakil, Ercolani Giovanni.


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VANI SPECIALE GIO

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FERMO

per il settore giovanile un nuovo campo in sintetico

Azzurra: anche per la prossima stagione la Juniores è della Fermana

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l settore giovanile rappresenta il fiore all’occhiello della società che svolge la funzione principale di scuola calcio. Il vivaio della squadra ha fornito negli

anni giovani promettenti a diverse società ed in particolare alla Fermana Calcio con la quale l’Azzurra Fermo ha stipulato un accordo specifico: per il prossimo anno la società darà in prestito circa tredici juniores. Una riconferma dopo la precedente stagione. Sono stati confermati intanto gran parte degli allenatori e dello staff tecnico che ha ben operato la scorsa stagione con i ragazzi. Il settore giovanile infatti, le cui squadre vanno dai Piccoli

amici e i Pulcini della Scuola calcio, agli Esordienti, ai Giovanissimi provinciali fino agli Allievi regionali, conta circa 120 ragazzi. A settembre come ogni anno, dal 2 al 12 la società ha organizzato, grazie alla preziosa collaborazione di Luciano Stefani e Romina Giommarini, il ritiro precampionato delle categorie Allievi (93/94), Giovanissimi (95/96), Esordienti (97/ 98) , Pulcini (99/00) che si svolgerà ad Aprica in provincia di Sondrio.“L’obiettivo del settore giovanile è quello di insegnare ai giovani quei valori sportivi – afferma il direttore sportivo Alessandro Paccapelo - sociali e ricreativi che li possano accompagnare nella loro crescita, auspicando che tali valori umani possano essere trasmessi alle generazioni future. Se poi avranno la fortuna di

avere un futuro nel calcio come calciatori ne saremo felici - prosegue ancora - ma quello che a noi interessa è che l’operato dell’Azzurra li aiuti a crescere come persone”. Inoltre, la società sta lavorando ad un progetto di un nuovo manto in sintentico per il campo in terra vicino al “Gazzoli” (dove il settore giovanile svolge in prevalenza le proprie attività) che sta per diventare realtà grazie all’impegno del presidente Gallucci e al contributo del comune di Fermo: “Puntiamo molto a questo progetto – conclude Paccapelo - perché ci consentirà di migliorare la gestione e l’assetto logistico delle squadre della società e indubbiamente permetterà di fare un salto di qualità agli impianti sportivi comunali”.

Porto Sant’Elpidio si tinge di viola Un successo il Fiorentina Camp, Franchellucci: “Abbiamo creduto fortemente nella riuscita della manifestazione”

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Porto Sant’Elpidio, dal 28 Giugno al 4 Luglio, si è svolto il Fiorentina Camp, campo estivo organizzato e diretto da tecnici e responsabile della società del patron Diego Della Valle. L’iniziativa ha visto protagonisti ragazzi dai 6 ai 14 anni, provenienti da Porto Sant’Elpidio, alcune città limitrofe e da varie località del territorio nazionale. Porto Sant’Elpidio è stata una delle 5 Città Italiane scelte dalla Fiorentina per disputare questa importante iniziativa, insieme a Pievepelago, Lavarone, Cesenatico e Lido di Camaiore. Il Camp si è svolto giornalmente in due fasi. La mattina i ragazzi hanno effettuato una seduta al campo di due ore in cui i tecnici viola hanno impartito loro lezioni di possesso palla, colpo di testa, tiro in porta e guida della palla. Dopo una refrigerante doccia, tutti al Centro Vacanze “La Risacca” per il pranzo e l’inizio delle attività complementari pomeridiane: piscina, basket, beach

soccer, tennis e tante altre attività motorie. Soddisfatti e profondamente colpiti dalla risposta della Città gli organizzatori. “Sono veramente soddisfatto di come si è svolta questa settimana di camp a Porto Sant’Elpidio - ha spiegato Alberto Bollini, Responsabile dei Camp Viola e allenatore della Primavera della Fiorentina- ho trovato fin dai primi momenti una eccellente organizzazione posta in essere dai dirigenti del Settore Giovanile del Porto Sant’Elpidio Marina Picena, che con la loro competenza e la loro umanità hanno lavorato fin da Gennaio per la buona riuscita di questa iniziativa. Non conoscevo Porto Sant’Elpidio, ma sono rimasto a bocca aperta ammirando le bellissime e modernissime strutture sportive, gli impianti ricettivi come il Centro Vacanze La Risacca ed il bellissimo lungomare. Vi assicuro che di Città per il mio lavoro ne giro tante, ma poche hanno gli impianti sportivi

che ho trovato a Porto Sant’Elpidio”... Ricche di soddisfazione le parole del segretario del Settore Giovanile Nazareno Franchellucci “Abbiamo creduto fortemente in questa iniziativa e nella sua riuscita e sono contento dell’entusiasmo con cui i dirigenti della Fiorentina hanno apprezzato l’ottimo e qualificato lavoro che stanno facendo i dirigenti e gli allenatori della nostra società, con un progetto sportivo appoggiato e fomentato da una stretta collaborazione con l’ amministrazione comunale. Sono inoltre molto contento che i nostri due

migliori allenatori abbiano potuto partecipare in modo attivo a questa iniziativa. Il bagaglio di esperienze da loro acquisito, ne sono certo,

verrà riportato nelle metodologie di allenamento che verranno applicate nella prossima stagione sportiva alle porte”.


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avis ripatransone: l’obiettivo è riconfermarsi

Angelini: “Sarà un girone di ferro”

In società due nomi di spicco: Gaetano Malavolta e Egidio Amurri

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’ Avis Ripatransone torna alle origini. Rientrano infatti nel direttivo della società alcune figure del calcio conosciute non solo in città, ma anche nel panorama marchigiano. Spiccano infatti i nomi dei dirigenti Gaetano Malavolta ed Egidio Amurri su tutti, oltre a Andrea Cellini e Giovanni Traini, nuovi ingressi del sodalizio del Valtesino. Il presidente per il secondo mandato consecutivo è una figura femminile come poche ce ne sono nel mondo del pallone, Cristiana Perazzoli. Con lei i vicepresidenti tutti riconfermati saranno: Paolo Angelini, Ettore Bartolomei, Paolo Polidori, Mario Virgili, Carlo Piergallini, Riccardo Nespeca. Il rinnovo del direttivo coinvolge anche la rosa dei giocatori, ma non lo staff tecnico del riconfermatissimo mister Luigi Zaini (foto). Fra i sicuri partenti intanto, annoveriamo Albanesi, Luzi, Piatti così come Eleuteri, due delle bandiere del Ripatransone, costretti per motivi esclusivamente lavorativi a lasciare la squadra per scendere in Seconda categoria. I nuovi arrivi sono Petracci dalla Vis Stella e Deogratias dall’Acquaviva,

oltre a quattro giocatori che certamente integreranno la rosa. “Quest’anno – afferma uno dei vicepresidenti della società Paolo Angelini - fra le novità avremo a disposizione un nuovo campo sportivo messo a norma dal comune in zona Valtesino dove effettueremo gli allenamenti e così potremo utilizzare il nostro campo a Ripatransone, uno dei più belli della zona, solo per le gare ufficiali mantenendolo nelle migliori condizioni possibili”. Saranno inoltre inseriti in rosa diversi ragazzi provenienti dal settore giovanile e rientraranno un paio di giocatori dai prestiti. “La società spera di riconfermare i risultati dello scorso anno quando abbiamo disputato senz’altro un buon campionato – afferma ancora Angelini – quindi, vogliamo continuare a far bene. Sicuramente non sarà semplice, il girone è di ferro, con Pagliare, Monticelli, Vis Stella, Offida, Arquata, Jrvs, tutte squadre che stanno allestendo organici molto competitivi. Sarà comunnque difficile, perchè a mio parere sarà anche più equilibrato rispetto alla s t a g i o n e precedente, molte le società importanti che punteranno a far bene.”

Pagliare story, torna Ficcadenti Emidio Oddi resta come collaboratore dello staff tecnico

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uigi Ficcadenti (foto) è il nuovo allenatore del Pagliare. Per Emidio Oddi non si tratta di un addio, ma di un cambio di ruolo: Oddi resta come direttore tecnico. Ficcadenti, ex Monteprandonese, ha già allenato il Pagliare venti anni fa, è una vecchia conoscenza. “E’ stato uno degli allenatori storici – afferma il direttore sportivo Filippo Giostra – è stato persino un mio allenatore. Lo conosciamo da tempo, e poi è molto amico di Oddi, che resterà vicino a noi come amico e collaboratore”. Pochi gli arrivi, la squadra è stata ringiovanita di molto, con diversi ragazzi della juniores che già lo scorso anno avevano fatto bene e qualche innesto di spessore, ma la politica è di valorizzare i giovani e dare possibilità ai ragazzi del posto. “Tornare ad essere il Pagliare che siamo sempre stati – commenta il direttore – abbiamo preso qualche giocatore esperto, ma per il resto vogliamo giovani in squadra. Abbiamo ridotto il budget del 50% quest’anno”. I nuovi sono Tedeschi, Marinelli, Germini, e Ficcadenti:

“Speriamo con questa squadra di giovani di cogliere dei frutti fra qualche anno. Siamo convinti comunque che questo gruppo sia competitivo con gli inserimenti che abbiamo fatto e con Germini che avrà il ruolo di chioccia per i tanti giovani in rosa”.


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ASCOLI

Vis Stella, quest’anno si vuol brillare Sante Mazzoni eletto presidente. Il segretario Cardinali: “Partiamo in punta di piedi, chissà che...” La società festeggia quest’anno quattro decenni di attività

Carassai fa 40! Giuseppe Medori torna come Direttore Sportivo

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a Vis Stella cambia il vertice societario, il presidente eletto all’unanimità è Sante Mazzoni, consigliere storico della società e personaggio sempre presente al seguito della squadra. Novità anche sul fronte dello staff tecnico, l’allenatore è Alfonso Paoletti (ex Castignano). “La società ha optato per il rinnovamento della squadra – afferma il segretario Giovanni Cardinali (foto) – a partire dall’allenatore. Anche per quanto riguarda il gruppo stiamo cercando di fare un buon mix fra giovani ed esperti, diverse sono state le partenze, cerchiamo gente motivata per rifondare la rosa dei giocatori”. Fra i nuovi volti della Vis spiccano i due nuovi portieri, Cipollaro dal Castignano e Antonelli dal Pagliare, inoltre sono arrivati alla corte di Paoletti anche il difensore centrale Mozzoni e l’attaccante Rossetti entrambi dall’Acquaviva. Ora la

società cerca altri giovani interessanti che abbiano stimoli nuovi. “Lo scorso anno avevamo una buona squadra – commenta ancora Cardinali - ma non abbiamo raggiunto l’obiettivo playoff, è stata una stagione per noi piuttosto deludente. Quest’anno partiamo in punta di piedi, chissà che non arrivino i risultati”. La Vis punta alla riconferma anche di tre juniores che avevano ben figurato la stagione scorsa. “Contiamo molto sull’entusiasmo e sulla serietà di chi viene a vestire la maglia arancionera – prosegue ancora il segretario della società - speriamo poi per la prossima stagione di poter disputare finalmente le partite interne nel nuovo campo anche questa è una cosa che ci è particolarmente a cuore. Il settore giovanile poi, in crescita continua, è un grande impegno in prima linea per la società che punta molto sulle proprie risorse per il presente ma anche e sopratutto per il futuro”.

opo lo splendido piazzamento traguardo è testimonianza di come questo ottenuto l’anno scorso il Carassai gruppo, rinnovandosi negli anni, ha riparte con l’ambizione di saputo trovare sempre linfa vitale e voglia confermarsi a questi livelli. Entusiasmante per portare avanti il nome di Carassai. la stagione passata per gli uomini di Per questo motivo società e squadra mister Duilio Cameli, confermatissimo hanno tutta l’intenzione di disputare una sulla panchina giallorossa, stagione da protagonisti per la società del presidente festeggiare al meglio una Adriano Marchetti ha tutta ricorrenza così importante. l’intenzione di recitare un ruolo L’obiettivo dichiarato è quello da protagonista nella stagione di confermare il piazzamento che va ad iniziare. Confermato playoff della scorsa stagione in blocco il gruppo che tanto anche se il sogno, neanche bene ha saputo fare, la società troppo velato, è quello di ha visto l’entrata nel direttivo strizzare l’occhio alla prima di un nuovo direttore sportivo piazza. Al via dunque una Il segretario Lino Medori come Giuseppe Medori, stagione importante per che torna ad un incarico che la Carassai sportiva: un ha già ricoperto tre campionati addietro. appuntamento con la storia per questa Si tratta di una stagione particolare per il società che da sempre segue una politica sodalizio piceno che proprio quest’anno ben precisa, quella di evitare spese folli e compie ben 40 anni: la società fu fondata mantenere i costi contenuti in un periodo nel 1969 e raggiungere questo importante così delicato come quello attuale.


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ASCOLI

Max Cacciatori: JRVS, la mia sfida “Qui per riscattare la delusione vissuta alla Sangiorgese. Darò spazio ai giovani”

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ieci anni in panchina. Dieci anni da allenatore per Massimiliano Cacciatori (foto), scelto come nuovo mister della JRVS Ascoli in Prima categoria, dopo l’esperienza Sangiorgese chiusasi non certo nel migliore dei modi. Una società che riparte da un allenatore poliedrico, pronto a scendere in campo, a riscattarsi (anche a suon di gol) e a fare da chioccia ai tanti giovani del gruppo. Diversi infatti gli under che già nel precedente campionato hanno ottenuto una un’ottima salvezza in Prima categoria e sono pronti a mettersi in mostra anche quest’anno. Un paio di innesti, a centrocampo e nel reparto avanzato, contribuiranno a chiudere il mercato della squadra ascolana.

ripartiamo.” Obiettivi? “Ottenere una salvezza tranquilla in Prima categoria credo sia un buon obiettivo dato il campionato. Poi, vogliamo far giocare e dar spazio ai nostri giovani.” Un’ultima domanda, come si è chiusa la parentesi Sangiorgese? “Con rammarico e con dispiacere, perchè s’era creato un buon gruppo, avevamo vinto il campionato ed eravamo pronti a far bene anche in Promozione. Mi è dispiaciuto sopratutto perchè sono dieci anni che alleno e un gruppo così unito e armonioso non mi era mai capitato di averlo e smembrarlo come è stato fatto, è stato un vero peccato.”

Mister Cacciatori, si riparte dalla JRVS, come mai questa scelta? “In parte perchè è vicino, ma il motivo principale è perchè ci sono degli amici a gestire la società e perchè comunque conciliare lavoro e famiglia non è semplice. La situazione mi piace, mi sono allenato con loro quest’anno fino al termine della stagione, conosco i ragazzi e sono convinto si possa far bene. Io personalmente riparto con grande entusiasmo, sarà una sfida.” Novità per quanto riguarda la rosa? “Abbiamo intenzione di confermare quasi tutti quelli dello scorso anno. Sono diversi i ragazzi under che hanno bisogno di giocare in prima squadra dopo aver disputato una buona stagione, quindi è da loro che

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SPECIALE SAN PIO X CALCIO

il presidente carlo camaioni ne è convinto:

“Lottiamo per un posto nei playoff”

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cercando di far meglio, poi quello che viene lla corte del nuovo presidente viene. Il girone H è un girone difficile, con del San Pio X, Carlo Camaioni, molte squadre di paese e tanti dopo la riconferma organici competitivi, sono certo per il quarto anno che potremo dire la nostra anche consecutivto di mister Elio in questa stagione.” Silvestri, e di gran parte del gruppo, sono arrivati Lariccia, Dal canto suo, il presidente Traini, Gomez e Baldassarri. Carlo Camaioni, al suo primo Della rosa è stato confermato mandato come massimo infatti l’80%, il gruppo storico dirigente del San Pio dopo l’era è rimasto. Hanno lasciato Straccia, definisce ancora meglio il San Pio invece Gabrielli e l’obiettivo stagionale. “Penso che Tedeschi, ed ora lo staff tecnico Il presidente sia partita nel migliore dei modi è alla ricerca di un attaccante Carlo Camaioni questa avventura, abbiamo per completare la rosa in modo inserito dei rinforzi in rosa, l’obiettivo che ci definitivo. Sarà questo l’ultimo colpo di siamo preposti è di migliorarci rispetto alla mercato, prima di iniziare la preparazione. stagione precedente – ammette Camaioni “Il 10 agosto credo che ci incontreremo per – inserendo tre o quattro nuovi giocatori rivederci e conoscerci con i nuovi – afferma i quali penso possano farci fare il salto di il tecnico Elio Silvestri – poi dal 17 partiremo qualità.” Per quanto concerne con la preparazione vera e invece l’investitura nella nuova propria. Sono molto contento carica, l’ex segretario del San della mia riconferma, arrivata Pio si mostra lusinghiero e quasi subito, con questo gruppo ben felice dell’avventura che è sono molto legato, abbiamo da poco iniziata: “Ho preso lo vinto un campionato di Terza, scettro di Gianluca Straccia, affrontato i playoff e ottenuto un grande presidente che ha una buona salvezza lo scorso fatto tantissimo per il San Pio in anno.” Soddisfatto dunque di cinque anni, poter fare almeno quanto fatto dai suoi ragazzi, quel che ha fatto lui sarebbe già mister Silvestri stabilisce come L’allenatore molto, personalmente spero di da indicazione della società le Elio Silvestri riuscire a far un pochettino di priorità e gli obiettivi per la più. Siamo competitivi e senza prossima stagione: “Ci siamo presunzione posso dire che lotteremo per un prefissi di migliorare la classifica dell’anno posto nei playoff”. scorso, quando abbiamo sfiorato i playoff,


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SPECIALE GIO VANI

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Il commiato del Comitato Il Comitato di San Benedetto del Tronto chiude i battenti dopo 72 anni di storia. Il saluto del presidente Giuseppe Azulmi

Ed eccoci arrivati alla fine, alla fine della stagione sportiva 2008/2009, molto difficile, impegnativa e piena di insidie, ma anche e, soprattutto, dello storico COMITATO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Nato da un’idea di Checco Sciocchetti in una barbieria di Viale Secondo Moretti di San Benedetto del Tronto nel lontano 1937, è il Comitato più vecchio d’Italia insieme a quello di Modena. Un’idea di certo vincente quella del primo presidente grazie alla quale il Comitato sambenedettese ha scritto pagine indelebili di calcio giovanile. Pagine scritte con passione, dedizione e volontariato: un filo conduttore che ha unito in modo indissolubile i quattro presidenti che si sono succeduti alla guida del Comitato rivierasco: Francesco Sciocchetti (1937-1946); Giulio Merlini (19461969); Alfredo Feriozzi (1970-1993) ed il sottoscritto, Giuseppe Azulmi, dal 1993 ad oggi. 1937-2009: 72 anni al servizio dei giovani; un servizio che si interrompe solo per motivi che nulla hanno a che fare con il calcio, con la nostra attività e con lo spirito sportivo pulito del calcio giovanile. Vorrei ringraziare le persone che mi hanno permesso di vivere un’esperienza stupenda, lunga 25 anni:

l’amico Pietro Aureli che, nel lontano 1984, segnalò il mio nome (appena diciannovenne) all’allora presidente del Comitato di San Benedetto del Tronto, Alfredo Feriozzi. Marco Bernacchia che nel 1993 mi scelse proprio come successore dello stesso Feriozzi, mio “maestro”, cui va il mio ringraziamento più grande. Un abbraccio fraterno a tutti i miei collaboratori veri e propri amici, prima di tutto: in questi 16 anni di presidenza mi hanno aiutato, supportato e condiviso ogni momento della nostra attività. Persone speciali che senza le luci della ribalta, nel pieno volontariato, con tanta passione e competenza hanno fatto giocare e divertire i quasi 50.000 tesserati, dal 1993 ad oggi. Un patrimonio così importante non può essere disperso. Infine i presidenti, i dirigenti, gli allenatori e gli accompagnatori delle tante società: un abbraccio affettuosoe l’invito di continuare a coltivare il seme dello spirito sportivo cercando di inculcare nella testa dei nostri ragazzi la cultura sportiva. Non importa che si chiami San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno o Fermo: è necessario lavorare solo nell’interesse dei ragazzi che ci guardano come esempi perchè il nostro impegno ci deve far diventare solo esempio positivo”.

Per articoli, foto, curiosità... Scriveteci a marcheingol@quelliche.net o all’indirizzo: Quelliche.net via Brodolini, 58 63020 Falerone (FM) Fax 0734.330261


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ALTRI SPORT tutta la grinta del nuovo coach della premiata fabrizio frates

BASKET

“Sono carico, l’ambiente mi piace, faremo di tutto per centrare la salvezza”

MONTEGRANARO ivoluzione in casa gialloblu. Anzi no, la società alla fine resta a cambiare saranno squadra e staff tecnico, la triade resta al suo posto. Anche il parquet di gioco dopo tante dispute sarà ancora quello di Porto San Giorgio. Dai presupposti tragici illustrati in conferenza stampa dalla società negli ultimi giorni di maggio, alla situazione di questo mese, decisamente più rassicurante. Andiamo con ordine. Per un bolognese che se ne va (a Bologna, ma da disoccupato) c’è un milanese che arriva: Frates in luogo di Finelli. Menetti assistant coach al posto di Vanoncini (coach in legadue dell’ Aurora Jesi), e Perticarini è il nuovo direttore sportivo che sostituisce Bartocci. “Felice di essere qui - ha detto il nuovo coach Fabrizio Frates al suo arrivo a Montegranaro, il giorno della presentazione - perchè dopo due anni l’attrazione tra me e la Sutor è rimasta forte. Alla fine ci siamo sposati e ne sono felicissimo. Non mi spaventano le difficoltà che affronteremo nè

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la riduzione del budget, sapremo fare bene anche con un budget ridotto ponderando scelte su giocatori sotto contratto e i possibili innesti. Sono carico, già mi piace l’ambiente, faremo di tutto per centrare il traguardo della salvezza, che è il nostro obiettivo”. Ecco allora che pian piano il general manager Giammaria Vacirca, fresco di rinnovo contrattuale, inizia a comporre il puzzle. Garris sarà il nuovo play della Reyer Venezia, l’accordo con la Sutor sfuma causa la ben nota riduzione del budget, e la società è ancora alla ricerca di un main sponsor che affianchi Premiata. Stessa sorte per Ricky Minard che ha firmato un biennale con la Lottomatica Roma. Arriva però la conferma di Ivanov, sotto contratto per altre due stagioni (e meno male), non arriva invece quella di Taylor (incompreso) e quella di Vasileiadis (decisamente troppo caro). E allora spazio ai giovani: si pesca un po’ ovunque,

anche nelle vecchie conoscenze (vedi Marquinos). Torna a casa Andrea Cinciarini, Canavesi subito a Pistoia senza passare per Viale Zaccagnini, ecco che arriva il giovane talentuoso Michele Antonutti da Udine. Un bel colpo, però è era già stato messo in cassaforte: l’acquisto del centro, in luogo di Hunter, Greg Brunner, protagonista della semifinale playoff con la maglia dell’Angelico Biella. E poi c’è il “caso Shenghelia”, il giovane georgiano sarebbe già proprietà della Sutor (triennale) ma non arriva mai (Kemp atto II): sembra essere ancora intelaiato con la squadra spagnola del Valencia per due stagioni. Ne verremo a capo? “Non prima di fine ottobre”, ha recentemente dichiarato il gm. Niente è perduto però, se Vacirca è volato alla Summer League di Las Vegas a cercare una guardia, qualcuno ha lavorato nelle retrovie e assestato un altro buon colpo, un leader pronto per i gialloblu, l’italo americano Anthony Maestranzi, l’ex playmaker dell’Aurora Jesi.

Il presidente Tiziano Basso insieme al nuovo coach Fabrizio Frates

Dalmonte si presenta: “Chiamatemi Luca: darò tutto me stesso per la Scavo Spar” PESARO Dopo aver detto sì, Luca Dalmonte (foto) s’è messo al lavoro per costruire la Scavo Spar 2009-2010 assieme al nuovo team manager Alessandro Barbalich e al direttore generale Mauro Montini. Il coach imolese che nell’ultimo biennio ha condotto Cantù è arrivato a Pesaro dove ha iniziato col girare le redazioni dei giornali per spiegare progetti presenti e futuri. Prima di tutto la richiesta: “Non chiamatemi coach, non mi piace molto, per tutti sono Luca”. Accontentato. Allora Luca, che dici dei primi giorni all’ombra della Palla di Pomodoro? “Il primo impatto con Pesaro è stato molto positivo. Essendo una città di mare è un luogo dove si vive il quotidiano. Mi piace l’idea di poter fare una pausa

in spiaggia e di poter “rubare” uno spaghetto in uno stabilimento balneare”. E con la società Vuelle, come ti stai trovato? “Benissimo. In totale sintonia e condivisione. D’altronde per costruire una squadra presidenzaproprietà, management e staff tecnico devono essere una cosa sola. Ogni scelta è stata fatta in maniera collegiale. Manca ancora un giocatore molto importante per ogni squadra che è il playmaker. Abbiamo dovuto cambiare strategia indirizzandoci verso un americano (il comunitario Rowland che s’era promesso alla Scavo Spar ha firmato per Soresina, ndr) ma non ci siamo scoraggiati. Abbiamo preso Eric Williams e poi Dusan Šakota, un lungo interno e uno

esterno. L’uno dovrà fare le fortune dell’altro. Poi abbiamo messo sotto contratto il pesarese Cinciarini. Inoltre abbiamo Tomassini e Shaw che sono i due che entrano dalla panchina nelle posizioni “uno” e “cinque”. Ora cerchiamo due cestisti complementari che possano ricoprire più ruoli, oltre al play di cui parlavo prima”. Che campionato sarà il prossimo? “Dirlo ora che ad ogni squadra mancano due o tre giocatori è difficile. Penso però che Siena sia difficilmente attaccabile e che ci sono realtà, come la Benetton Treviso, che con la programmazione stanno gettando le basi per colmare il gap in un paio d’anni”. Che risponde Luca a chi dice

che Dalmonte è un sergente di ferro? “Se sergente di ferro significa pretendere regole, disciplina e sacrificio può anche andar bene. Coi giocatori che ho allenato ho sempre avuto un rapporto diretto e vero. Magari c’è stato qualche confronto ma sempre costruttivo”. Una promessa ai tifosi pesaresi? “Dire ora come giocheremo è improbabile. Al di là di tutto dovremmo caratterizzarci come squadra. Io farò il mio dovere di allenatore col massimo dell’impegno. Arrivare a Pesaro è uno step in avanti. Cantù ha storia e cultura ma le mie motivazioni, seppur alte, dopo due anni non colmavano più il recipiente”. Come a dire che Pesaro è il massimo della vita.


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ALTRI SPORT la scavolini pesaro si fa più bella

Francesca Mari, la più amata dagli italiani VOLLEY

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l volley femminile marchigiano ha una nuova star: Francesca Mari. La 25enne romana si candida sempre più a raccogliere l’eredità di Maurizia Cacciatori e Francesca Piccinini nei cuori dei tifosi. A livello tecnico probabilmente non ha ancora raggiunto i picchi delle due regine, ma in quanto a sex appeal e capacità mediatiche decisamente pare non dover invidiar loro proprio nulla. Nelle settimane scorse ad esempio è stata protagonista del Fiorello show: è scesa in campo nell’arena del Teatro Tenda di Piazzale Clodio a Roma proprio insieme

alla Cacciatori (oggi volto Sky) e Francesca Ferretti, bicampionessa d’Italia in carica con la Scavolini Pesaro. Insieme alle due colleghe ha brillantemente duettato con il conduttore siciliano, improvvisando pure una divertente partitella di volley di fronte al pubblico. La campionessa capitolina non è però nuova ad esperienze sul piccolo schermo: il grande pubblico la conosce molto bene per il suo ruolo di tronista in ‘Uomini e donne’, il programma condotto da Maria De Filippi. Va detto che la Mari, single da qualche mese, non fatica certo a trovare pretendenti visto il suo indiscutibile fascino. Ma al momento c’è anche la voglia di vincere molto nello sport ad occupare i suoi sogni. Dopo nove mesi nel campionato svizzero, ha lasciato Bellinzona e il Canton Ticino per accasarsi nell’ambiziosa Scavolini Pesaro: “Credo che la possibilità di disputare un campionato con uno scudetto sulla maglia non capiti spesso. Pesaro è una realtà pallavolistica molto bella, una società con una tradizione alle spalle, che ha un organico di altissimo livello... decisamente impossibile rifiutare”, ha spiegato nel suo blog.

Fefè De Giorgi premiato a Macerata dall’Associazioni Pugliesi MACERATA. Un premio davvero speciale quello consegnato ai primi di luglio al tecnico della Lube Banca Marche Ferdinando De Giorgi (foto a sinistra). Il buon Fefè, salentino di Squinzano, ha infatti ricevuto la tessera di socio onorario (ed una targa ricordo) dell’Associazione Pugliesi a Macerata, il tutto nell’ambito della manifestazione “Puglia, terra d’aMare”, svoltasi in Piazza della Libertà, nel cuore del centro storico cittadino. Quest’anno l’Associazione ha ritenuto di premiare il tecnico della formazione biancorossa in quanto si tratta di “un pugliese che si è distinto per meriti umani e professionali”. Un premio e una manifestazione che ha richiamato in Piazza della Libertà un gran numero di persone in una serata ricca di allegria, canti e balli.

“Un traguardo epico”

cosmetal recanati vola in b2 La Cosmetal Recanati batte la Itar Accessori Monturano nella finalissima play off e stacca il biglietto per il salto di categoria in Serie B2. Un traguardo storico per il sodalizio pallavolistico recanatese che nove anni fa si affacciava con il bollino di matricola nel torneo provinciale di seconda divisione. Un sogno quindi divenuto realtà per la vivace e giovane formazione gialloblu che nella prossima stagione andrà a confrontarsi con squadre di fuori regione e dal prestigioso blasone. “Un traguardo storico, no, diciamo meglio epico - racconta un piu’ che entusiasto Stefano Giorgetti, presidente della società Pallavolo Recanati nata il 5 maggio del 2000 -.Chi ha seguito da vicino questo stupendo gruppo di atlete-amiche più lo staff tecnico, sa benissimo che tutto ciò è meritatissimo. Un gruppo che da nove mesi a questa parte lavora e soffre in palestra con il sorriso sulle labbra, con la convinzione che se si semina e si coltiva, non c’è scampo: si raccoglierà”. Una promozione in rimonta per le ragazze del tandem Paniconi - Venusto costrette a rimediare alla sconfitta incassata in gara 1 a Monte Urano. Battuta d’arresto che avrebbe potuto compromettere il cammino e che invece ha caricato capitan Toso e compagne che, con grinta e caparbietà, hanno sovvertito il pronostico con il micidiale uno - due concretizzatosi nell’ultima fida in terra fermana: un rotondo 3-0 contornato da parziali eloquenti: 14/25, 23/25, 22/25 che hanno entusiasmato e divertito la folta pattuglia di sostenitori giunti a Monteurano per sostenere la squadra. “Difficile raccontare le emozioni – continua il patron - di un tale trionfo ma facile trovare le parole che sintetizzino il nostro stato d’animo: un immenso grazie a tutte le ragazze per il grande cuore,la grande testa, il grande gruppo”.


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Lettere & Rubriche Mental trainer di Roland Del Vecchio

Il dialogo interiore positivo Tutti abbiamo un dialogo interiore: si tratta di una vocina che talvolta ci parla, ci canta, ci urla o ci sussurra parole…e che a seconda di come lo fa contribuisce a stimolarci o a frenarci nelle intenzioni. Se anche voi volete sentire la vostra voce interiore, potete ascoltare ciò che vi dice rimanendo per 20 secondi in totale silenzio. Provate! In molti sanno di averla, perciò questa prova sarà molto utile per coloro che devono scoprire di averla e sentirla per la prima volta. Comunque, l’utilità del dialogo interiore, non sta solo nel fatto di sapere che la voce c’è, ma nell’imparare a gestirne i contenuti e le caratteristiche; affinché diventi una voce amica che contribuisce a ottenere i risultati voluti… piuttosto che il contrario. Delle tante cose che si possono modificare nella voce interiore, quella più semplice da apprendere, è quella di caratterizzarla con parole che rappresentano uno stato positivo. Poiché il nostro cervello rappresenta “letteralmente” le parole che sentiamo o che ci diciamo dentro, se in queste parole il contenuto è inerente ad una situazione negativa, il corpo si adeguerà a quel contenuto e produrrà, di riflesso, una fisiologia negativa: ostacolando così il raggiungimento dell’obiettivo. Se, dovendo tirare un rigore, dite a voi stessi “questo non lo posso sbagliare” il vostro cervello dovrà prima di tutto rappresentare voi che sbagliate quel rigore (dunque crea anche sensazioni e immagini di voi che sbagliate). La fisiologia è condizionata dai pensieri e quindi istantaneamente verrà prodotta in voi la stessa postura fisica di quando - una volta - avete commesso l’errore che non volete commettere…e perciò, con molta probabilità, lo commetterete ancora. I campioni dunque usano solo parole che rappresentano situazioni con esito positivo e quando sono in procinto di tirare un rigore dicono cose del tipo: “Adesso segno!”, oppure, “lo tiro lì”. Cambiare il proprio modo di dialogare con se stessi non è semplice ed immediato e richiede esercizi ma, proprio per questo, chi riesce a cambiarlo fa quel qualcosa di straordinario, da vero campione. (Continua-2)

Roland Del Vecchio ha maturato una considerevole esperienza in strategie di comunicazione, oltre che attraverso anni di appassionato studio, applicando le tecniche di Pnl più innovative direttamente nei suoi corsi d’insegnamento. Considera la crescita personale e l’equilibrio interiore la sua passione più grande; argomenti ai quali dedica tempo e studi approfonditi.

Medico di Flavio

Zura

In caso di rottura di tendine rotuleo, più o meno come capitò a Ronaldo, quali potrebbero essere le linee guida per la riabilitazione postoperatoria? Generalmente questo tipo di trauma nel calcio non è un evento molto frequente. In ogni caso però prima di iniziare il trattamento in palestra devono essere rimossi eventuali mezzi di sintesi ed avere il parere favorevole dell’ortopedico al ricondizionamento. Sarebbe opportuno inoltre avere una misurazione di massima della differenze che ci sono tra i due arti inferiori. Premesso questo, il recupero funzionale si compone di due aspetti fondamentali: - il primo consiste nel recupero completo della mobilità motoria in flessione attraverso esercizi di stretching ed esercizi specifici di mobilità; - il secondo deve tendere al recupero del tono e del trofismo muscolare del quadricipite in particolare e di tutto l’arto inferiore in generale, attraverso graduali contrazioni isometriche e contrazioni isotoniche con ridotto angolo di flessione. Per realizzare quanto detto possono essere eseguiti: - esercizi isometrici ad arto esteso per non comprimere la rotula sull’osso sottostante; - leg estensor com R.o.M. (Range of Motion) ridotto, cioè con un grado di flessione del ginocchio compreso entro Ii 30°, - bicicletta a sella alta per permettere la completa estensione dell’arto; - ¼ di squat, vale a dire uno squat con piegamento massimo di 30°. Sono invece da evitare tutti quegli esercizi che richiedono un significativo grado di flessione della gamba sulla coscia come: squat profondi (oltre i 30° gradi di piegamento a livello di ginocchio), leg press profondi, affondi e leg estensor con elevato angolo in flessione. Flavio Zura Medico chirurgo ortopedico Ospedale di Fermo, con esperienze come medico sociale di alcune società professionistiche militanti in campionati nazionali.

Le procedure di ripescaggio nei Pro

Preparatore atletico di Roberto

Tarullo

Quali sono i metodi migliori per allenare la resistenza del calciatore? Prima di rispondere a questa domanda credo sia doveroso precisare che pur essendo la resistenza (riferita alla corsa) una caratteristica del gioco del calcio, è solo una componente di questo sport. Il calcio, infatti, per le sue caratteristiche è uno sport di abilità tecniche e tattiche. Premesso questo, è evidente che in ambito calcistico la resistenza dovrà essere analizzata in riferimento alle caratteristiche di questo sport, studiando in dettaglio il modello della prestazione (match analysis) della disciplina. Pertanto i metodi più indicati in ambito calcistico sono dati da esercizi intervallati, esercizi intermittenti, prove frazionate, esercizi d’impulso, vale a dire esercizi con fase di accelerazione e fase di decelerazione, al fine di simulare la prestazione reale. Dal punto di vista fisiologico i suddetti metodi stimolano l’attività enzimatica soprattutto degli enzimi mitocondriali, migliorano la respirazione interna ed esterna, aumentano notevolmente le possibilità di scambio dei tessuti, influenzano positivamente le funzioni cardiocircolatorie attraverso un aumento della capillarizzazione e delle cavità cardiache al fine di avere in circolo elevate quantità di sangue. Tutti questi adattamenti fisiologici, oltre a migliorare i costi energetici del movimento, influiranno positivamente sulle capacità di recupero dell’atleta dopo sforzi ad alta intensità tipici del gioco del calcio. Quando gli esercizi sono svolti ad elevata intensità con la palla (intensità = sforzo richiesto dall’esercizio + concentrazione + attenzione) saranno influenzate positivamente anche le capacità volitive.

Roberto Tarullo è laureato in Scienze Motorie, ha insegnato Tecnica generale dell’educazione fisica, Tirocinio didattico e Ginnastica educativa all’ISEF di Perugia ed Educazione motoria al corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria all’Università di Macerata. Preparatore atletico professionista e collaboratore tecnico e scientifico di importanti riviste specializzate e case editrici.

L’esempio Sambenedettese Giammario Scalella Avvocato

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ll’inizio di ogni stagione calcistica, pertanto nel periodo estivo, a seguito di fallimenti, liquidazioni o mancate ammissioni di società al campionato di competenza si ripropone puntualmente il consueto dilemma: a quale campionato verrà iscritto il sodalizio subentrante? Per avere una panoramica quanto più chiara ed esaustiva possibile occorre leggere con attenzione l’art. 52 N.O.I.F. (Norme Organizzative Interne Federali) il quale detta i principio cardine della vicenda in esame. Serie A e B In caso di fallimento o non ammissione al campionato di una società di Serie a o B, la subentrante può richiedere l’applicazione del “Lodo Petrucci”. Se la squadra proviene dalla serie A può chiedere l’ammissione alla Prima Divisione della Lega Pro (ex serie C1); nel caso in cui la squadra provenga dalla serie B può chiedere l’ammissione alla Seconda Divisione (ex serie C2) ma, in caso di diniego, il club può chiedere l’ammissione ad un campionato Dilettantistico. Lega Pro e il caso Samb Nel caso di società fallite, in liquidazione o non ammesse al campionato della Lega Pro, la subentrante, che deve avere la migliore rappresentatività del territorio, non può richiedere l’applicazione del “Lodo Petrucci”, ma può ottenere l’ammissione ad un campionato Dilettantistico che può essere il Campionato Nazionale Dilettanti o qualsiasi altro torneo regionale: il tutto però subordinato all’accollo dei debiti Federali. E’ il caso della società Sambenedettese s.r.l. che, una volta subita la non ammissione al Campionato Lega Pro Seconda Divisione, la subentrante dopo aver ottenuto l’affiliazione chiede l’inclusione nel Campionato Nazionale Dilettanti (C.N.D): sarà poi l’organo Federale competente che deciderà in merito. Nel prossimo numero verranno analizzati i metodi di ripescaggio o riammissione di squadre nei campionati dilettantistici regionali: Eccellenza; Promozione; Prima, Seconda e Terza categoria.

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N. 3 - Luglio 2009

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Ciao, Michael Stavamo preparando l’intervista con il terzo ospite di questa rubrica, quando, da oltreoceano, ci è arrivata, come un fulmine, la notizia dell’improvvisa scomparsa di Michael Jackson, notizia che, ha mandato in tilt tutti i maggiori motori di ricerca del web, così come i più famosi social network come Twitter e Facebook. Quindi, ci è sembrato quanto meno doveroso, scrivere un ricordo di questo eclettico artista, un ricordo che, sia chiaro, non vuole essere uno dei tanti “coccodrilli” (termine giornalistico che sta ad indicare le gesta buone e/o cattive di uno scomparso) ma, vuole semplicemente rievocare un episodio della vita di questo personaggio dall’infanzia triste: la genesi del successo planetario della canzone “We are the world”. Siamo a Los Angeles, il giorno è il 28 Gennaio 1985. Negli studi della casa discografica A&M, alcuni tra i più famosi artisti americani stanno per riunirsi per dare vita ad uno dei singoli più venduti della storia della musica. Quattro sono i padri fondatori di questo progetto: Harry Belafonte, Quincy Jones, Lionel Richie e Michael Jackson (questi ultimi due autori delle parole). Oltre che della produzione del disco Quincy Jones ha un altro compito, ben più difficile: quello di porre fine agli egocentrismi e alle rivalità di alcuni artisti (pare che Madonna e Prince si tirarono indietro). La sera della registrazione, iniziata dopo la consegna degli American Awards, Jones dice agli artisti di lasciare fuori ogni smania di protagonismo, arrivando persino ad attaccare delle striscioline di nastro adesivo con i nomi degli artisti per assegnare i posti. Michael Jackson arriva un ora prima dell’appuntamento stabilito, per registrare una particolare versione del coro. A poco a poco arrivano tutti gli altri artisti: Stevie

Wonder, Diana Ross, Cyndi Lauper, Billy Joel, giusto per darvi qualche nome (chi, come il sottoscritto, è in possesso del 45 giri, può, se vuole, divertirsi a leggere tutti i loro nomi sulla copertina o a riconoscere le loro voci nella canzone). Arriva anche Bob Geldof (reduce dal successo di “Do They Know It’s Christmas”, prima canzone pro – Etiopia e tutto impegnato nei preparativi della grande kermesse che si svolgerà di lì a qualche mese allo stadio di Wembley e a Philadelphia “LIVE AID”), accolto da applausi. Dopo alcune ore, la registrazione termina, gli artisti si salutano affettuosamente posando per foto ricordo e scambiandosi addirittura degli autografi: in una notte il Gotha della musica a stelle e strisce ha lavorato con tanta umiltà per un grande e allo stesso tempo, nobile progetto. Il singolo viene lanciato nella primavera del 1985, in Italia fa la sua prima comparsa (al 19° posto della classifica) il 23 Marzo 1985, la settimana successiva sale al 4° posto, una settimana dopo è terzo, poi, il 13 Aprile 1985 fino al 22 Giugno dello stesso anno rimane, incontrastato in vetta, per poi scendere progressivamente, l’ultima volta che compare nella Top 20 italiana è il 7 Settembre 1985 (17°). Ma il successo di questa canzone è planetario, non solo colpisce il motivo, molto orecchiabile, ma il fine per il quale è stato scritto e prodotto. Se fossimo persone ciniche (non è e non sarà mai una caratteristica di chi scrive), criticheremmo il testo, sicuramente troppo melenso, ma qui, gentili signori, chapeau, come direbbero oltralpe, siamo di fronte ad una vera e propria opera d’arte musicale, e allo stesso tempo, ad un nobile gesto filantropico. Ed è proprio per questo gesto filantropico che vogliamo ricordare Michael Jackson. Si può criticare l’uomo, per le accuse di pedofilia, accuse che lo portarono al processo da dove ne uscì assolto, ma l’artista, indubbiamente no.


s.r.l.

S C A T O L L I T O G C A R T O T STUDIO

I F I C I O R A F I A E C N I C A GRAFICO

MONTEGRANARO (Villa Luciani) info@silversrl.com


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