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India, prospettive future


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India, prospettive future


Introduzione

L’

economia indiana è tra quelle a più rapida crescita nel mondo ed è favorevolmente paragonabile a molte altre economie, nonostante abbia subìto un rallentamento rispetto ai precedenti picchi.

Da quando è crollata la rupia, l’economia indiana sta affrontando nuove sfide. Una di queste consiste nella riduzione del disavanzo delle partite correnti. Le esportazioni sono rallentate con la conseguente contrazione della domanda nei mercati globali, mentre la spesa nazionale sull’importazione ha mantenuto il proprio slancio, registrando un disavanzo della bilancia commerciale.

Il governo ha intrapreso numerose iniziative di riforma in campo economico, proponendo la riduzione dei sussidi pubblici al petrolio e al diesel e aumentando gli investimenti diretti all’estero (IDE) nel settore della vendita al dettaglio, dell’aviazione civile e dei media. Il Parlamento ha, inoltre, approvato il nuovo Companies Act e costituito il Gabinetto del Comitato per gli Investimenti.Il FMI ha stimato che nel 2014 il tasso di crescita del PIL indiano sarà inferiore a quello della Cina, ma sarà sempre maggiore del tasso di crescita complessivo delle economie emergenti e delle economie avanzate.

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Prospettive economiche L’India possiede un vasto mercato domestico e l’aumento della domanda domestica costituisce l’elemento motore della crescita economica. In particolare, la classe media emergente continuerà a trainare la domanda di nuovi beni e servizi. La grande forza lavoro dell’India, specializzata e a basso costo, ha permesso al Paese di diventare il back-office del mondo. Circa metà della popolazione ha meno di 25 anni. Con il forte aumento dei costi di produzione in Cina, l’India potrà godere del boom manifatturiero o: nel 2012 il PIL pro capite indiano era approssimativamente di 1,650$, dei prossimi anni poiché le multinazionali sperano di trarre profitto da una forza lavoro giovane e competitiva e dal miglioramento dei trasporti. Infatti, una forza lavoro a basso costo, ma che parla inglese, può svolgere il lavoro dei colleghi occidentali in cambio di una minima parte dei salari del Nord America o dell’Europa. Tuttavia, l’arrivo di player occidentali, inclusi i consulenti di Accenture e il gigante tecnologico IBM, sta aumentando i salari locali nel settore dell’outsourcing. L’India, inoltre, deve affrontare crescenti sfide in molteplici settori da paesi come il Vietnam, le Filippine e il Bangladesh. La crescente apertura commerciale risulta, inoltre, fondamentale. Il

1 Fonte: BMI

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Paese ha già visto la riduzione delle sue tariffe commerciali, con dazi doganali che sono diminuiti fino al 15.3% dal 33.1% del 1996; ulteriori diminuzioni sono previste al fine di incentivare la produttività e gli investimenti. Nonostante la rapida crescita economica, l’India rimane un paese molto povero: nel 2012 il PIL pro capite indiano era approssimativamente di 1,650$, un terzo della Cina. Inoltre, l’agricoltura è ancora piuttosto inefficiente e le piogge monsoniche possono distruggere interi raccolti compromettendo i consumi. Il sostentamento di due terzi della popolazione dipende dalla terra. L’economia indiana deve inoltre fare i conti con: La dipendenza dall’importazione di petrolio: che indebolisce la bilancia commerciale e rende l’India vulnerabile all’inflazione dell’energia. Le questioni ambientali: le città sono altamente inquinate, ciò aumenta i dubbi relativi alla sostenibilità della rapida crescita economica. La concorrenza della Cina: la Cina rimane il maggior concorrente per i flussi di IDE in India. L’India ha una burocrazia eccessiva e infrastrutture povere a confronto con la Cina.


Classe media emergente Nel 2010 in India circa 470 milioni di persone facevano parte della classe Media Emergente. Secondo le stime, tale segmento di popolazione raggiungerà i 570 milioni entro il 2021 e, posizionato tra i gruppi a basso reddito e la classe media, costituirà circa il 42% della popolazione totale dell’India.

Crescita della classe media in India

Entro il 2021 la classe Media Emergente indiana costituirà un mercato da 1 trilione di dollari (prezzi 2010), rappresentando circa il 28% del PIL indiano e il 16% del mercato globale della classe emergente (pari a circa 6 trilioni di $). Non è solo tale segmento della popolazione ad aumentare rapidamente, ma anche la quota di reddito disponibile. Si prevede che il reddito medio annuo disponibile per la classe Media Emergente raggiungerà i 2.190$ pro capite entro il 2021 rispetto ai 2000$ pro capite del 2011. Dal momento che tale segmento è ampiamente sotto servito, c’è una significativa opportunità commerciale per le aziende che vogliono ottenere i vantaggi del primo offerente e creare rapidamente fidelizzazione.

Source: PwC Analysis, World bank, IMF

Distribuzione della popolazione indiana

Source: PwC Analysis, NCAER (National Centre for Applied Economic Research), CMI

Prospetto della società

Source: PwC Analysis, World Bank, IMF

2 Strategie di crescita remunerative per la Classe Media Emergente

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L’India nel futuro Le prospettive a lungo termine dell’India sono molto positive. Un’analisi di PwC dimostra che l’India non è solo una delle economie a maggiore crescita al mondo, ma occupa il terzo posto in termini di parità di poteri d’acquisto.L’analisi prevede che l’India manterrà questa posizione fino al 2050.

Importanza acquisita a livello globale

La maggioranza del paese è costituita da persone giovani. L’India gode di un dividendo demografico superiore alle economie emergenti e sviluppate, vantando l’età media più giovane. Attualmente il 58% della popolazione ha meno di 30 anni; mentre il 73% dei giovani è istruito – la media è del 62.1% nella aree rurati, il che rappresenta una sfida per i requisiti professionali in India.

Source: PwC Analysis, World Bank, IMF

Le imprese non possono ignorare l’aumento di tale segmento della popolazione sviluppando prodotti, servizi e strategie di marketing che ne soddisfino le esigenze specifiche.

La demografia dell’India continuerà ad essere un importante elemento motore della crescita nel lungo periodo. La crescita della popolazione in età lavorativa, come percentuale.

GDP nominale in billioni di $

Per i risparmi domestici della prossima decade. Secondo le previsioni delle Nazioni Unite, nei prossimi 10 anni approssimativamente la popolazione indiana avrà 130 milioni di persone.

Popolazione in milioni

Source: BMI, PwC Analysis 3 Mondo nel 2050 – Il BRICS e oltre: prospettive, sfide e opportunità, gennaio 2013

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Beni di largo consumo non durevoli in India Molti CEO di aziende di beni di largo consumo ritengono che la domanda e la crescita siano dei fattori importanti in mercati come quello indiano, brasiliano, russo, ecc. Oltre a ciò, in India l’opportunità per i prodotti di largo consumo è ampia dal momento che il consumo pro capite risulta più basso rispetto agli altri mercati. L’opportunità, dunque, in termini di penetrazione del mercato e consumi è reale. Molti marchi di beni di largo consumo si stanno rapidamente attivando al fine di creare, progettare, testare e lanciare nuovi prodotti che catturino l’attenzione dei consumatori indiani.

Product propositions in the FMCG food and beverage category: Good for you, healthier for you

Health and wellness brands are based on several product propositions: Positively impact the consumers' overall health Contain less sugar, cholesterol, zero transfats, etc. Baked instead of being deep-fried Infused with vitamins and nutrients Help minimise or reduce cholesterol

Source: PwC Analysis

In particolare i marchi mondiali e locali di beni di largo consumo stanno investendo nei settori della salute e del benessere. Tali settori rappresentano una grande tendenza che orienta le preferenze del consumatore e le sue abitudini di acquisto. I principali marchi di alimenti e bevande indiani e internazionali hanno colto tale tendenza e sono concentrati sulla creazione di nuovi marchi nel settore della salute e del benessere. Secondo le previsioni di PwC-FICCI il mercato del benessere, degli alimenti e delle bevande è pari a circa 145-150 milioni, in aumento ad un tasso di crescita annuale composto di circa l’ 11%.

Source: PwC-FICCI report Winds of change: the wellness consumer

4 Innovazione nei beni di largo consumo non durevoli, il settore indiano dei beni di largo consumo non durevoli

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Il mercato FMCG indiano I trend selezionati Inoltre, negli ultimi anni, accordi e trattative tra imprese si sono verificati in una serie di segmenti dei beni di largo consumo, in particolare nel segmento alimentare e delle bevande, nel segmento dei prodotti per la cura personale e per la casa. Esempi recenti di player internazionali che sono entrati nel mercato indiano sono General Mills e McCormick nel settore dell’alimentazione. I principali vantaggi provenienti da trattative effettuate nel mercato indiano sono: La possibilità di aumentare la quota di mercato e la riconoscibilità in regioni/paesi in rapida crescita. L’ accesso ad una solida infrastruttura distributiva capace di fare leva sui prodotti esistenti che si adatteranno alla nuova geografia. Es: l’acquisizione da parte di Kraft di Cadbury ha permesso l’accesso alla rete distributiva di Cadbury India, ottenendo benefici dal lancio di prodotti/ marchi già noti e d ereditati da Kraft (come ad esempio Oreo). La possibilità di far leva sulla tecnologia per sviluppare nuovi prodotti nei paesi di origine.

5 Fonte: BMI

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Products must offer money

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Uptrading in some category

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Demand for new categories

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Entry of new brands/line extensions


Beni di largo consumo non durevoli in India L’India sarà uno dei paesi di maggiore interesse per l’industria alimentare e delle bevande nei prossimi anni, grazie alla rapida crescita dei salari, alla crescente popolazione giovane e al continuo flusso di investimenti che sottolineano le proficue potenzialità dell’offerta dal punto di vista del consumatore. Il dinamismo dell’industria alimentare indiana, la continua diffusione del commercio al dettaglio e una positiva prospettiva riguardo alla domanda domestica di lungo termine, assicureranno una forte crescita dei livelli di consumo di alimenti nei prossimi anni. Mentre la maggioranza della popolazione indiana continuerà a riempire le proprie buste della spesa con alimenti di base, a causa dei bassi redditi, d’altra parte si prevede un cambiamento nelle abitudini di consumo nel lungo periodo dato da un aumento del potere di acquisto. Questo permetterà l’acquisto di alimenti costosi e di prodotto non indispensabili. Si prevede inoltre che i livelli di consumo alimentare raggiungeranno un tasso di crescita annuale composto pari al 7.3% tra il 2013 e il 2017.

SWOT Analysis - Food in India Strengths Foreign food companies continue to target the Indian market, with sub-sectors such as edible oils benefiting from significant investment India is the world’s second largest milk producer, enabling theestablishment of a developed and high-value dairy sector India’s abundance of natural agricultural resources makes the market attractive to investors from all food sub-sectors India has the second largest population in the world, and rising domestic demand is a major growth driver

SWOT Analysis - Opportunities The processed food industry is less developed than other comparablecountries as a result of logistical and distribution problems The country’s agricultural industry, despite having huge potential, suffers from a lack of investment and dependency on erratic climatic conditions Specific state-by-state legislation governing aspects of highvaluebusiness, such as retail store opening hours, hinders nationwide business strategies and can be time consuming and cumbersome. Agriculture remains inefficient and is vulnerable to climatic changes.Two-thirds of the population depends on farming for its livelihood Despite rapid economic growth, India remains a very poor countryOpportunitiesThreats Source: PMI, PwC Analysis

6 l BRICS e oltre: prospettive, sfide e opportunità, gennaio 2013

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Per quanto riguarda il settore delle bevande, il mercato indiano del tè è piuttosto solido, data la presenza dei maggiori produttori di tè, mentre il settore del caffè risulta molto più attraente visti i livelli più bassi della saturazione del mercato e il suo dinamismo industriale. La birra, con un tasso di crescita annuale composto stimato pari a 6.4% fino al 2017, continuerà ad avere il predominio nel settore delle bevande in termini di volume. Per quanto riguarda il vino, il suo consumo non è un concetto molto diffuso nel Paese, tuttavia fattori come l’invecchiamento della popolazione indiana, il crescente potere d’acquisto, una maggiore esposizione alle influenze occidentali e la crescente consapevolezza del benessere, permettono la diffusione d questo prodotto rispetto ad altre bevande alcoliche.

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SWOT Analysis - Drink in India Weaknesses Logistical problems, underdeveloped service networks and poor infrastructure hinder development in fresh food industries, such asdairy. The division between the urban rich and the rural poor is as great asever, meaning food manufacturers do not have access to the entire population, or even the majority of it.

SWOT Analysis - Threats Foreign drink companies continue to target the Indian market,investment. India’s abundance of natural agricultural resources makes the market attractive to investors from all beverage sub-sectors. India has an enormous and still-growing population of 1.2bn, with arapidly expanding middle class. Source: PMI, PwC Analysis


Contatti Nitin Bajaj Analista finanziario

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Nitin – un analista finanziario di 37 anni nato in America da madre indiana e padre del Bangladesh, che ha conseguito tre lauree al MIT e un master ad Harvard - fondò la cosiddetta Khan Academy, un’organizzazione no-profit con la missione di rendere l’istruzione più accessibile offrendo risorse gratuite e di qualità a tutti. Non è il primo riconoscimento che riceve (già anni fa è entrato nella rinomata lista delle persone influenti di «Time»). Ma «Forbes» lo intervista proprio mentre si diffonde un certo pessimismo sul futuro dei MOOC (massive open online courses). Il sogno della laurea democratica per tutti (via Internet) si è incrinato, in particolare, quando a dicembre il «profeta dei MOOC» Sebastian Thrun - docente di Stanford che per primo nel 2011 offrì corsi accessibili su internet a 160 mila studenti e poi fondò la piattaforma di insegnamento digitale Udacity - ha raccontato di essersi reso conto della mediocrità del prodotti. Mediocre per varie ragioni: per esempio, è stato provato che superare gli esami è assai più difficile se si seguono solo i corsi online, e chi ce la fa ha spesso già conseguito un qualche titolo di studio universitario. Mentre Thrun ha deciso di dedicarsi sempre più a corsi di formazione continua digitali e a pagamento, Khan che era stato peraltro uno dei suoi ispiratori - non si è dato affatto per vinto.


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