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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.454 / DICEMBRE
REFRIGERAZIONE E CONDIZIONAMENTO P ROTAGONISTI
ALL’INAUGURAZIONE DEL COP26, “THE TIMES” RILANCIA IL 19° CONVEGNO EUROPEO CSG CON LE NAZIONI UNITE
Raffreddamento: sfide e opportunità future
ALL’INTERNO
Rapporto sull’efficienza energetica Protocollo Montreal
Nuove politiche e transizione dei refrigeranti
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NUMERO 10 / DICEMBRE 2021
Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) Impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
Sommario
7 Editoriale
COP26, le misure saranno sufficienti? Il freddo esempio virtuoso M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo
12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini 20 Adattarsi al cambiamento; come il settore del raffreddamento può abbracciare le sfide e le opportunità future F. Walravens - Environmental Investigation Agency
24 Il rapporto della task force sull’efficienza energetica del Protocollo di Montreal F. Polonara - Direttore Dipartimento di Ingegneria Industriale Università delle Marche
27 USA. Sfide e opportunità del settore: nuove politiche, contrasto alla pandemia e transizione dei refrigeranti S. Yurek - Presidente e CEO AHRI
30 Principi di base del condizionamento dell’aria
Vantaggi dovuti al posizionamento del ventilatore nella sezione d’ingresso di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria P. Fantoni - 228° Lezione
32 Classificazione delle aree pericolose - 2
a
K. Kelly - Training Director Business Edge
parte
39 Concetti di base sulle tecniche frigorifere
Caricare il circuito frigorifero in un’operazione di retrofit P. Fantoni - 248° Lezione
42 Ultime Notizie dall’Europa:
LEGISLAZIONE: Revisione del Regolamento sui gas fluorurati - Direttiva sulle fonti di energia rinnovabile e Direttiva sull’efficienza energetica - Roadmap per il riscaldamento e il raffreddamento - Etichettatura energetica ed ecodesign - REFRIGERANTI: Commercio illegale di HFC - AMBIENTE: Sanzioni F-gas Sostanze per-e poli-/fluoroalchiliche (PFAS) - Inquinamento aria - AMBIENTE: Catena del freddo dei vaccini
44 Ultime Notizie:
N. 454 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076 3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to. 1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00 Abbonamento annuale estero € 91,00
AREA, un successo l’assemblea generale - BSRIA, disponibile l’ultimo studio sulla refrigerazione commerciale - Refrigeranti illegali, EFCTC ospita una tavola rotonda virtuale - UNEP, disponibile la conferenza stampa delle Nazioni Unite, sul lancio dell’emission gas report - REFRIGERA, un successo a ogni livello: Centro Studi Galileo e ATF protagonisti con oltre 30 interventi - COP26, il Parlamento Europeo agli stati membri: “eliminiamo gli HFC” - Terzo trimestre 2021, numeri positivi per il settore della climatizzazione - Nuovo studio: TFA dell’HFO-1234yf “ha un impatto trascurabile sulla salute umana e sull’ecosistema” - USA, chiesto il bando delle bombolette di ricarica “fai da te” dei condizionatori nelle auto
48 Ditte Collegate 50 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentododicesima ) - A cura di P. Fantoni
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NUMERO 10 / DICEMBRE 2021
EDITORIALE
COP26, le misure saranno sufficienti? Il freddo esempio virtuoso La COP26 di Glasgow, la grande assemblea delle Nazioni Unite che avrebbe dovuto dare risposte chiare e decise all’insorgere dell’emergenza climatica e impedire cambiamenti futuri, si è conclusa con un successo a metà.
Marco Buoni Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo
Il settore del Freddo è in piena trasformazione. Il progressivo abbandono dei refrigeranti più inquinanti e sempre più ozonolesivi sta portando a una transizione verso nuove soluzioni green, maggiormente rispettose dell’ambiente. È necessario concentrarsi su diversi aspetti contemporaneamente: stanno prendendo sempre più piede nuovi refrigeranti a basso GWP (Global Warming Potential), inclusi quelli naturali e infiammabili, CO2 e R290 in primis e le innovazioni tecnologiche stanno garantendo consumi energetici sempre più contenuti, in un settore ben noto per essere avido di energia elettrica. L’ottica di perfezionamento green del settore, diversamente da quanto si sperava, non ha fatto da apripista ad una catena virtuosa capace di portare i leader coinvolti nella COP26 a prendere posizioni chiare, nette e marcate sull’argomento.
Alok Sharma, Presidente della Conferenza, non ha nascosto di essersi sentito profondamente frustrato dall’esito finale e ha puntato il dito contro Cina e India, in larga parte responsabili dello scarso impatto dell’accordo, invitandoli a spiegare, ai paesi maggiormente colpiti dal climate change, il perché dei passi indietro compiuti. Boris Johnson, Primo ministro del Regno Unito, paese ospitante l’evento, ha evidenziato come il sentimento comune sia passato dalla gioia per l’opportunità alla delusione per il modo in cui l’accordo si è concretizzato: lo stesso John Kerry, delegato degli Stati Uniti sulle questioni climatiche, si è detto deluso. Senza mezzi termini, i Paesi del Pacifico, i cui stati insulari sono tra i più esposti al cambiamento climatico, hanno definito l’intera COP26 un fallimento monumentale. DIVERSI OBIETTIVI MANCATI, MA ALCUNI ELEMENTI POSITIVI A spiccare maggiormente, al di là delle singole opinioni di delegati e organizzatori, è il mancato raggiungimento di alcuni degli obiettivi dichiarati. Il rinnovamento dei programmi di
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
deva l’abbandono completo, seppur progressivo. Anche in questo caso, India e Cina sono state le principali fautrici della riduzione delle ambizioni. LA POSIZIONE DELLE NAZIONI UNITE Al termine della COP26 non sono mancate le parole del segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, decisamente non soddisfatto dei risultati: l’accordo finale cui si è arrivati “è un compromesso che non dimostra abbastanza determinazione politica per superare alcune delle sue contraddizioni più profonde”. Guterres, che già all’inizio della conferenza aveva parlato in modo estremamente chiaro e duro nei confronti della crisi climatica e delle conseguenti reazioni politiche, ha aggiunto che “il nostro fragile pianeta è appeso a un filo. Siamo ancora alle porte della catastrofe climatica”. E L’ITALIA?
Nella foto l’ultimo convegno europeo del Centro Studi Galileo e del Renewable Energy Institute con le Nazioni Unite presso il Politecnico di Milano: a sinistra il Presidente di tutte le associazioni europee del freddo, Marco Buoni, direttore del Centro Studi Galileo
riduzione delle emissioni da parte dei vari Paesi aderenti è sfumato, mentre l’obiettivo principale, il cuore dell’intera conferenza, ossia limitare a 1,5°C l’aumento della temperatura rispetto al periodo preindustriale entro il 2050, ora sembra molto lontano. Pare infatti improbabile che, con gli scarsi risultati conseguiti, si arrivi comunque al risultato sperato. L’esperienza non è stata del tutto vana, in ogni caso. Innanzitutto, l’anno prossimo, i Paesi dovranno incontrarsi di nuovo per discutere delle emissioni, e un 8/ INDUSTRIA & formazione
nuovo incontro tra le parti non era assolutamente scontato alla vigilia dell’evento. Si è inoltre parlato, per la prima volta, di combustibili fossili, argomento mai trattato in precedenza negli accordi conclusivi di una conferenza ONU, anche se la metodologia scelta, incentrata sulla “riduzione” e non sulla “eliminazione”, non è piaciuta ai più ed è il principale punto su cui insistono i detrattori dell’evento, che non hanno apprezzato l’ammorbidimento delle posizioni sul tema, soprattutto rispetto ad un accordo di bozza molto più radicale che preve-
Eventi estremi e siccità: sono questi i due rischi, diametralmente opposti, per l’Italia. Se da un lato alcune regioni del nord potrebbero trovarsi ad affrontare violentissimi nubifragi e inondazioni (il Veneto risulterebbe particolarmente a rischio, Venezia in primis), la situazione al sud potrebbe portare a cali delle piogge fino a oltre il 14% rispetto ad oggi, una situazione dunque difficilissima da gestire. Proprio l’Italia, però, potrebbe porsi come un modello da seguire per il resto del mondo. Come ha riportato anche il Times, con un articolo pubblicato proprio mentre i grandi della Terra dibattevano tra loro, nel corso della PreCOP di Milano è stato organizzato un meeting virtuale che ha visto una collaborazione trasversale di diversi enti e istituzioni, con la partecipazione di Bhanu Neupane per UNESCO, Rajendra Shende del TERRE Policy Centre, Federico Riboldi, Sindaco di Casale Monferrato, Marco Buoni Direttore del Centro Stu-
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
di Galileo e Presidente di AREA, e Paolo Buoni, capo del Renewable Energy Institute. Se, come abbiamo accennato all’inizio, l’evoluzione tecnologica è la chiave per sconfiggere i cambiamenti climatici, allora serve stabilire un aspetto di primaria importanza: l’assoluta e fondamentale rilevanza della formazione. Non si può pensare di avviare una rivoluzione verde senza preparare, nel modo migliore, i Tecnici che dovranno poi fisicamente intervenire sugli impianti. I refrigeranti infiammabili, ad esempio, sono estremamente più rispettosi dell’ambiente rispetto agli F-GAS, ma è assolutamente fondamentale che chi li maneggia sia debitamente preparato e pronto a utilizzarli nel migliore dei modi. Non ci sono molti dubbi, sull’argomento: basti pensare come in numerose aree del continente africano, pur in presenza della corretta strumentazione tecnologica, non si riesca sempre ad attivare una catena del freddo efficiente ed efficace proprio per via dell’assenza di personale sufficientemente qualificato, in grado di operare al meglio sugli impianti e di maneggiare nel modo corretto i gas. Anche in assenza di incidenti veri e propri, il cosiddetto “mancato freddo” rovina spesso beni alimentari e sanitari che dovrebbero invece essere conservati con la massima cura.
LA DICHIARAZIONE DI DIDIER COULOMB, DIRETTORE GENERALE DELL’IIR, DURANTE LA COP 26 Da www.iifiir.com: Dichiarazione del direttore generale dell’Istituto Internazionale del Freddo (IIR) durante la 26° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 26) a Glasgow, Regno Unito (31 ottobre- 12 novembre 2021). Cari delegati, La refrigerazione preserva il cibo e la salute ed è essenziale per la vita umana. Tuttavia, la qualità della catena del freddo può variare enormemente da paese a paese, e in alcuni paesi è quasi del tutto assente. Ciò ha conseguenze per la sicurezza alimentare, per la conservazione di prodotti sanitari come i vaccini e per la salute della popolazione: cattiva alimentazione, malattie e morte. L’IIR ha tentato di stimare le perdite di cibo dovute alla mancanza di refrigerazione in una nota pubblicata nel 2020: su 3630 Mt prodotti, il 47% dovrebbe beneficiare della refrigerazione, ma solo meno della metà è realmente refrigerato. Queste perdite (13% del cibo prodotto) potrebbero teoricamente sfamare 950 milioni di persone all’anno, 1/3 del fabbisogno futuro dovuto alla crescita demografica e alla denutrizione. L’estensione della catena del freddo aiuterebbe anche l’ambiente: le perdite di cibo generano emissioni di CO2 e altri gas serra, e utilizzano suolo e acqua aggiuntivi. Abbiamo confrontato l’impatto delle emissioni di CO2 equivalenti dovute alle perdite di cibo con quelle di una catena del freddo nei paesi sviluppati di tutto il mondo. Una catena del freddo così estesa genererebbe solo la metà delle emissioni dovute al deperimento degli alimenti; quindi, nel complesso una catena del freddo funzionante porta un guadagno ambientale! Naturalmente, con i miglioramenti tecnologici sull’energia e sui refrigeranti già disponibili, i risultati avrebbero potuto essere decisamente migliori. Per ragioni di sicurezza alimentare, salute pubblica e cambiamento climatico, l’implementazione di una catena del freddo sostenibile dovrebbe essere una priorità per ogni paese e dovrebbe essere inclusa nei contributi determinati a livello nazionale. L’IIR è già coinvolto in diversi progetti nei paesi in via di sviluppo con agenzie e programmi delle Nazioni Unite e in alcuni paesi sviluppati. L’IIR è a disposizione per assistervi. Grazie. Didier Coulomb, Direttore Generale dell’IIR
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Centro Studi Galileo, laboratorio di Casale Monferrato: un gruppo di Tecnici del Freddo osserva il docente Simone Portalupi, intento a spiegare nel dettaglio gli argomenti del corso sull’impianto didattico, realizzato ad hoc per supportare i Tecnici nel corso delle lezioni e delle prove pratiche. Una volta completato il corso, i Tecnici procederanno con una serie di esami conclusivi per conseguire il Patentino Italiano Frigoristi – PIF. I corsi CSG non si sono mai fermati durante questi ultimi 2 anni. Il Motto del Centro Studi Galileo è: “Bentornati in classe, Teoria da Casa, Pratica da noi” (con a disposizione attrezzature innovative e le ultime tecnologie). 12/ INDUSTRIA & formazione
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Dario Dalla Costa, Presidente di Confartigianato Impianti, interviene nel corso del Convegno organizzato dal Centro Studi Galileo e da Associazione ATF a Refrigera 2021. L’appuntamento, a partire dalle conclusioni del 19° Convegno Europeo (svolto a inizio giugno in modalità mista, online e in diretta dal Politecnico di Milano), ha fatto il punto sull’attuale situazione del Freddo Italiano, in relazione alla COP26 di Glasgow, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla nuova regolamentazione Europea F-Gas
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Il Centro Studi Galileo propone di un ventaglio di corsi vasto e in costante espansione. Se un’azienda ha necessità specifiche o deve perfezionare le competenze di diversi Tecnici simultaneamente, è possibile attivare un corso ad hoc, realizzato direttamente all’interno degli spazi aziendali. Nella foto un corso svolto per KW Apparecchi Scientifici sugli idrocarburi, tenuto da Marino Bassi, storico docente del Centro Studi Galileo e uno dei massimi esperti al mondo, e Renzo Casamassima. Gli HC sono particolarmente richiesti in quanto considerati il fluido frigorigeno del futuro nonostante l’alta infiammabilità.
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Corso completato! I Tecnici, che hanno superato con successo il corso di Tecniche Frigorifere Specializzazione; mostrano l’attestato finale che conferma il buon esito del corso. Da qualche mese, le 12 sedi del Centro Studi Galileo dislocate in tutta Italia, prima fra tutte quella storica di Casale Monferrato, sono tornate ad accogliere i Tecnici. Si svolgono corsi in presenza e in FADFormazione a Distanza, visto il grande successo che ha permesso negli ultimi 2 anni di formare oltre 2000 tecnici del freddo! 16/ INDUSTRIA & formazione
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Docente del Centro Studi Galileo da decenni, nonché uno dei principali fautori del progetto formativo internazionale Real Alternatives, Marino Bassi è uno dei massimi esperti del settore, in particolare sull’uso dei refrigeranti idrocarburi, considerandone le proprietà termodinamiche ottime, la sicurezza e l’ormai ampia disponibilità sugli impianti di refrigerazione commerciale. Non stupisce quindi la folla che si è radunata nel corso della fiera Refrigera per ascoltare il suo Incontro Formativo, la cui registrazione è disponibile sul canale youtube “Galileo TV”. Un vero corso di formazione concentrato in 1 ora che può essere seguito per intero, nei corsi in aula o online del Centro Studi Galileo per prepararsi in maniera più completa e, se interessati, certificarsi tramite il progetto Real Alternatives.
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Chi vuole praticare la professione di Tecnico del Freddo e avere la possibilità di usare o anche solo acquistare gas fluorurati deve essere in possesso del PIF – Patentino Italiano Frigoristi. Ogni anno, migliaia di allievi si affidano, per conseguire questa certificazione, al Centro Studi Galileo, primo ente del settore, che dispone di 12 sedi in tutta Italia: è il caso ad esempio di Roma, una delle sedi più attive e richieste dai Tecnici. ROSIN CRISTIAN Bioglio SARDELLA IMPIANTI SRL Sardella Lorenzo Parabiago
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INDUSTRIA & formazione /17
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
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MITSUBISHI ELECTRIC KLIMAT TRANSP. SYSTEMS SPA Merlano Juan Enrique Padova ROSIN CRISTIAN Bioglio SAMMONTANA Cocci Luigi Empoli SARDELLA IMPIANTI SRL Sardella Lorenzo Parabiago SCHETTINI LUCA Collegno SYAL ASSISTENZA Rusinà Claudio Mathi 18/ INDUSTRIA & formazione
Non solo Incontri Formativi: a Refrigera è stato possibile riportare finalmente in presenza anche i Convegni del Centro Studi Galileo, con un appuntamento che, nel pomeriggio di giovedì 4 novembre, ha visto la partecipazione di numerosissimi speakers provenienti dalle più importanti aziende, associazioni ed enti legati al settore HVAC/R. Nella foto, l’intervento di Federica Rizzo, di EPEE, associazione europea dei produttori e costruttori dell’industria RAC, di fronte a una platea gremita di pubblico.
NUMERO 10 / DICEMBRE 2021 MARLETTA EMANUEL Milano MILANI SPA Martegani Fabrizio Osnago MITSUBISHI ELECTRIC KLIMAT TRANSP. SYSTEMS SPA Merlano Juan Enrique Padova PROJECT CENTER SRL Foglia Andrea Scardoni Riccardo Gaglianico RIELLO SPA Rusconi Alex Colombo Giordano Zampollo Mario Legnago TEDESCHI ANDREA EMANUELE Modena
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO PRATICO DI BRASATURA A ROMA AERMASTER99 DI DI GRADO Di Grado Francesco Civitavecchia ALTO LAZIO GAS SRL Petrongari Diego Rieti
Sede di Bologna: Antonio Fierro, l’esaminatore PIF Patentino Italiano Frigoristi incaricato dal Centro Studi Galileo, segue un Tecnico del Freddo mentre si accinge a operare sull’Impianto Didattico, operazione durante la quale dovrà dimostrare di aver compreso perfettamente quanto appreso durante il corso. Solo così potrà conseguire la certificazione obbligatoria e fondamentale per poter maneggiare e acquistare gli F-Gas (quando avviene l’acquisto di uno split, deve essere dichiarata l’azienda e il personale che ne effettuerà l’installazione).
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A ROMA ASTROTEL DI CARBONARI Carbonari Luciano Civitanova Marche RINALDI MARCO Roma TECNO UMBRA SNC Pascale Marco Spello
Nella sede di Bologna del Centro Studi Galileo si sta svolgendo l’esame pratico PIF: il docente Roberto Ferraris osserva con attenzione l’operato del Tecnico del Freddo che si assicura che i suoi calcoli siano giusti prima di andare a operare direttamente sull’impianto. Sono 10.000 i Tecnici del freddo esaminati dall’organismo di valutazione Centro Studi Galileo. A breve ci saranno i primi rinnovi dei certificati F-Gas e il CSG ha importanti novità a riguardo! Contatta fin da ora: corsi@centrogalileo.it
GALVAGNO MASSIMO Reggio Calabria JACK SERVICE Ramos Gomes Herwin Napoli ODDO ALBERTO Marino S ITALIA SPA Mitaritonna Franco Emanuele Pomezia
Con il ritorno in fiera, i Tecnici hanno avuto l’occasione di tornare a incontrarsi per la prima volta dopo quasi due anni, e non hanno perso l’occasione di sfruttare al massimo i seguitissimi incontri formativi del Centro Studi Galileo, appuntamenti della durata di un’ora che, svolti a ciclo continuo, hanno visto lo stand dell’ente di formazione preso letteralmente d’assalto nei tre giorni della fiera! Le registrazioni sono disponibili sul canale youtube “Galileo TV”. INDUSTRIA & formazione /19
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Adattarsi al cambiamento: come il settore del freddo può abbracciare le sfide e le opportunità future. INTRODUZIONE
Fionnuala Walravens Environmental Investigation Agency
Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN
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Il tema della gestione della catena del freddo non è mai stato così centrale. L’accesso alla refrigerazione e al condizionamento dell’aria è essenziale affinché l’umanità si adatti all’aumento delle temperature, ma il freddo stesso svolge un ruolo significativo nel guidare il cambiamento climatico. Il regolamento F-Gas ha avviato la spinta verso un raffreddamento sostenibile, ma le difficoltà rimangono molte: ad esempio una domanda ancora sostenuta di idrofluorocarburi (HFC), unita alle difficoltà nel monitoraggio e applicazione delle leggi attuali, ha contribuito ad un commercio illegale dilagante degli HFC in tutta Europa, mentre la mancanza di divieti di utilizzo di HFC in alcuni sottosettori, ha contribuito a rallentare la già lenta diffusione delle tecnologie di raffreddamento a basso GWP (Global Warming Potential). L’imminente revisione del regolamento UE sugli F-Gas offre l’opportunità di affrontare queste sfide e sostenere i nuovi e ambiziosi obiettivi climatici del settore HVACR. EIA - Environmental Investigation Agency, presenterà i risultati della sua recente analisi sul commercio illegale per promuovere tecnologie di raffreddamento sostenibili e per discutere di come il settore HVACR possa sostenere gli obiettivi climatici dell’Europa.
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ADATTARSI AL CAMBIAMENTO Mantenere la catena del freddo man mano che il mondo diventa più caldo è sempre più urgente per salvaguardare la salute e lo sviluppo dell’umanità. Il raffreddamento meccanico è necessario per immagazzinare e tra20/ INDUSTRIA & formazione
sportare vaccini e medicinali, per mantenere il cibo fresco, per la produttività e il comfort umani e per molti processi industriali. L’impatto climatico delle apparecchiature di raffreddamento, compresi frigoriferi e condizionatori d’aria, è duplice: utilizzano enormi quantità di elettricità e spesso si basano su gas “super serra” come i refrigeranti, gli HFC. Con l’aggravarsi del cambiamento climatico e l’aumento delle temperature globali, i prodotti di raffreddamento che utilizziamo rischiano di esacerbare il problema. AGIRE SUGLI HFC PRESENTA RAPIDI BENEFICI CLIMATICI A BREVE TERMINE Il rapporto 2020 dell’UNEP sul divario di emissioni avverte che dobbiamo dimezzare le emissioni globali entro il 2030 e portarle a zero entro il 2050 per limitare il riscaldamento a 1,5 °C. Tuttavia, le emissioni del settore della refrigerazione e del riscaldamento stanno crescendo tre volte più velocemente del tasso medio e si prevede che rappresenteranno il 13% dei gas a effetto serra totali entro il 2030. La rapida riduzione delle emissioni di questo comparto sarà una sfida importante nel prossimo decennio, ma offrirà anche vaste opportunità a coloro che agiscono con l’ambizione necessaria per affrontare l’emergenza climatica. Gli HFC sono potenti gas serra di breve durata, il che significa che intensificano rapidamente il riscaldamento atmosferico quando escono dalle apparecchiature durante l’uso o alla fine del ciclo di vita. In media, gli HFC durano intorno ai 15 anni nell’atmosfera, il che significa che il loro impatto a breve termine sul si-
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
HFC - 404A
20 YEAR GWP = 6010 100 YEAR GWP = 3922
HFC - 410A
20 YEAR GWP = 4340 100 YEAR GWP = 2088
HFC - 134a
20 YEAR GWP = 3710 100 YEAR GWP = 1300
HFC - 32
20 YEAR GWP = 2430 100 YEAR GWP = 677
Figura 1: Impatti del riscaldamento a breve termine degli HFC di uso comune, come HFC-134a e HFC-32
stema climatico è molto più grave di quanto suggerisca la metrica GWP di 100 anni comunemente usata. La figura 1 evidenzia i significativi impatti del riscaldamento a breve termine degli HFC di uso comune, come, HFC-134a e HFC-32. La metrica GWP 20-year riflette più accuratamente gli impatti degli HFC sul nostro clima nei prossimi due decenni, periodo in cui dobbiamo ridurre rapidamente il riscaldamento per evitare pericolosi risvolti climatici. Inoltre sottolinea il conseguente potenziale di mitigazione del clima, fondamentale per agire in modo rapido e ambizioso sugli HFC. PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI CLIMATICI È NECESSARIO ACCELERARE L’ELIMINAZIONE GRADUALE DEGLI HFC DALL’UE Dopo quasi un decennio, l’attuale regolamento UE sui gas fluorurati è in fase di revisione. Durante questo periodo l’Europa si è impegnata a raggiungere obiettivi climatici più ambiziosi, in particolare una riduzione delle emissioni del 55% rispetto al 1990 entro il 2030. Un’ulteriore azione sugli HFC non solo aiuterà a raggiungere questi obiettivi, ma potrebbe permettere ulteriori riduzioni delle emissioni. Una recente valutazione d’impatto in merito alla modifica del regolamento
sui gas fluorurati dell’UE nota che, la sostituzione delle tecnologie ad alto GWP con tutte le alternative a basso GWP tecnicamente disponibili nelle nuove attrezzature dal 2024, potrebbe ridurre la domanda di HFC di 506 MtCO2e (milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalente) cumulativamente fino al 2050. L’Europa è tradizionalmente un precursore quando si tratta di agire sui refrigeranti inquinanti; appena un anno dopo l’entrata in vigore della sua riduzione graduale degli HFC, le parti del protocollo di Montreal hanno concordato un’azione globale per la loro riduzione graduale. Anche se l’emendamento di Kigali è stato un passo avanti storico, l’ambizione richiesta ai paesi sviluppati non riflette l’ampia disponibilità di tecnologie rispettose del clima nel settore, la riduzione graduale prevista per i paesi in via di sviluppo permette una crescita business-asusual fino al 2026. Uno studio del 2020 della Climate and Clean Air Coalition (CCAC) ha rivelato che sarebbe tecnicamente possibile raggiungere una mitigazione quasi completa degli HFC entro il 2030, 20 anni prima di quanto previsto da Kigali. Un’ulteriore accelerazione del programma di riduzione graduale degli HFC dell’UE potrebbe porre le basi per un futuro adeguamento a livello globale.
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IL RUOLO ESSENZIALE DELLE LIMITAZIONI AI PRODOTTI PER GUIDARE IL SETTORE VERSO UN RAFFREDDAMENTO SOSTENIBILE In alcuni settori, il regolamento UE sui gas fluorurati vieta l’immissione sul mercato di nuovi prodotti e attrezzature contenenti HFC per sostenere la riduzione graduale degli HFC. Tuttavia, la maggior parte dei settori non sono coperti da divieti e permettono di continuare a usare gli HFC. Nel 2011, la valutazione d’impatto della Commissione ha concluso che la transizione verso le alternative esistenti di refrigeranti naturali sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico era sia conveniente che tecnicamente fattibile nella maggior parte dei sottosettori entro il 2020. Tuttavia, il regolamento UE sui gas fluorurati del 2014 conteneva pochissimi divieti, nonostante la comprovata efficacia di tali misure. Nei sistemi di refrigerazione centralizzati multipack, il regolamento UE sui gas fluorurati vieterà a partire dal 2022 l’uso di HFC con un GWP maggiore o uguale a 150 (tranne che nel circuito refrigerante primario dei sistemi a cascata, dove potranno essere usati HFC con un GWP inferiore a 1.500). Questo chiaro segnale ha incoraggiato uno spostamento del mercato verso i refrigeranti naturali, convenienti ed efficienti anche dal punto di vista energetico. L’analisi di Shecco mostra che nel 2020 c’erano oltre 35.000 sistemi di refrigerazione transcritica a CO2 in tutto il mondo, dei quali oltre l’82% in Europa. Tuttavia anche laddove siano stati introdotti divieti, non sempre gli obiettivi raggiunti sono stati abbastanza ambiziosi, con il risultato di un’adozione più lenta delle alternative climate-friendly rispetto a quanto ritenuto efficace in termini di costi e fattibilità. Ad esempio, nel settore del condizionamento dell’aria domestica saranno vietati dal 2025 i sistemi di condizionamento mono split contenenti meno di 3kg di gas fluorurati, con GWP uguale o maggiore a 750. La bassa ambizione nel limite GWP ha portato ad un’ampia adozione dell’HFC-32 (GWP 677) come alterINDUSTRIA & formazione /21
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
nativa, nonostante la fattibilità tecnica dell’utilizzo del propano (R-290), un refrigerante naturale alternativo con un GWP inferiore a uno. Si è trattato di un’occasione mancata per l’Unione Europea di dimostrare leadership globale (prontamente scippata da altri competitor). I sistemi mono split dominano il mercato domestico del condizionamento dell’aria con circa 100 milioni di unità prodotte ogni anno. Con temperature globali sempre più elevate, ondate di calore sempre più frequenti e redditi in aumento, le vendite globali di condizionatori domestici stanno crescendo a un ritmo sbalorditivo. L’Agenzia internazionale per l’energia stima che lo stock globale di condizionatori d’aria triplicherà entro il 2050, con 10 nuovi condizionatori d’aria venduti ogni secondo nei prossimi 30 anni. Nel 2021 è stato lanciato un tavolo d’azione per il raffreddamento net zero (Climate Action Pathway Net Zero Cooling Action Table). Il tavolo chiede nuovi impegni immediati da parte dei principali paesi sull’adozione accelerata di refrigeranti GWP ultra-bassi oltre i requisiti dell’emendamento Kigali e che le imprese dei maggiori settori consumatori di prodotti per il freddo si impegnino ad acquistare solo soluzioni con refrigeranti GWP ultra-bassi. Per quanto riguarda il condizionamento domestico dell’aria, il tavolo rimarca che l’uso di HFC in un settore in cui la crescita è così rapida, non è in linea con gli obiettivi climatici.
Nel 2020, la Commissione europea ha pubblicato un rapporto che afferma: “sembra tecnicamente possibile evitare i gas fluorurati (come gli HFC) oggi nei nuovi condizionatori d’aria mono split con una capacità di raffreddamento inferiore a 7kW utilizzando il refrigerante R-290 (propano), a meno che la legislazione o i codici nazionali ne vietino l’uso”. La revisione del regolamento UE sui gas fluorurati offre l’opportunità di inviare un segnale di mercato urgente e necessario attraverso l’adozione di un divieto sugli HFC con GWP>5 nelle unità di condizio-
ricerca Tecnico frigorista
Inviare candidature a : amministrazione@frigogenova.it con autorizzazione alla Privacy (regolamento UE20106/679)
Sede di lavoro principale: Genova, disponibilità per brevi trasferte a Vado Ligure Il ruolo prevende manutenzione preventiva, ordinaria e straordinaria degli impianti di refrigerazione di medie dimensioni (freon, ammoniaca e acqua glicolata) Si richiede inoltre: > Conoscenza e interpretazione schemi elettrici > Conoscenza impianti idraulici > Patentino FGAS > Patente B > Massimo impegno e serietà > Capacità di lavorare in autonomia e attitudine al problem solving > Esperienza di almeno 2 anni in ambito industriale > Diploma quinquennale indirizzo Tecnico - perito elettrotecnico o perito meccanico
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namento dell’aria a split singolo con una capacità di raffreddamento inferiore a 12kW dal 2025. L’aria condizionata domestica non è l’unico settore in cui sono necessarie ed urgenti innovazione e sostegno normativo: le pompe di calore, ad esempio, sono strumenti essenziali nella corsa per decarbonizzare il modo in cui riscaldiamo ambienti e acqua calda sanitaria. Le pompe di calore offrono un riscaldamento a bassa intensità di carbonio se comparate alle caldaie a combustibili fossili, tuttavia molte si basano su HFC ad alto GWP, che possono aggiungere fino al 20% della loro impronta climatica totale. Per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e decarbonizzare il settore del riscaldamento nell’UE, il numero di installazioni di pompe di calore crescerà in modo esponenziale, ma rischiamo conseguenze indesiderate associate all’uso sfrenato di HFC in questi prodotti. La “Pathway to net-zero cooling product list” dell’EIA ha rilevato che le tecnologie delle pompe di calore efficienti dal punto di vista energetico e prive di F-gas sono facilmente disponibili sul mercato dell’UE, ma i tassi di adozione rimangono bassi. Forti segnali di mercato dal regolamento UE sui gas fluorurati sotto
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forma di divieti sull’uso degli HFC nelle pompe di calore aiuterebbero a guidare il passaggio verso opzioni di riscaldamento verde più sostenibili. OPPORTUNITÀ PER MIGLIORARE LE COMPETENZE NEL SETTORE DELLA MANUTENZIONE Accettare la necessità che i refrigeranti naturali spingano il settore HVAC/R su un percorso sostenibile significa investire anche in competenze e formazione nel settore della manutenzione. I programmi di certificazione istituiti ai sensi del regolamento non includono attualmente una formazione obbligatoria sulla manipolazione di refrigeranti naturali e alternativi, né tantomeno per quanto riguarda le tecnologie che li utilizzano. Oltre ad essere dannose — alcune alternative agli HFC sono tossiche o infiammabili o operano a pressioni più elevate, mettendo a rischio la sicurezza di personale certificato non addestrato — la mancanza di una formazione obbligatoria sui refrigeranti naturali ha un impatto sproporzionato anche sulle piccole e medie imprese (PMI) che non hanno la capacità di istituire i propri programmi di formazione e che scaricano l’onere della formazione sul personale stesso. È ORA DI CHIUDERE LA PORTA AI TRAFFICI ILLEGALI Nel 2019, la EIA ha pubblicato una relazione, “Doors Wide Open: Europe’s Flourishing Illegal Trade in Hydrofluorocarbons (HFC)”, che evidenzia come il contrabbando di HFC rallenti l’adozione di alternative rispettose del clima, riduca i redditi fiscali dei governi, minacci le imprese legittime e metta a repentaglio i benefici climatici del regolamento F-gas. EIA ha stimato che il contrabbando alla luce del sole (cioè le importazioni spedite sattraverso le dogane, ma senza possedere le corrispondenti quote) ammontava a circa 16,3 MtCO2 equivalenti nel 2018, rappresentando oltre il 16% delle quote allocate del 2018. Lo European Fluorocarbons Technical Committee (EFCTC) ha stimato che il contrabbando totale di HFC
(Importazioni illegali direttamente attraverso le dogane per esempio senza avere licenza o quote, oppure non dichiarati come HFC) potrebbe essere arrivato fino a 31 MtCO2 equivalenti nel 2019. Nel 2020, gli Stati membri hanno compiuto grandi sforzi per contrastare il commercio illegale di HFC, con le autorità che hanno sequestrato quasi 230 tonnellate di HFC. L’EIA plaude a questi sforzi, tuttavia le nostre indagini e ricerche mostrano che gran parte del commercio illegale di HFC rimane inosservato ed è un problema continuo in molti Stati membri. Il commercio illegale di HFC è facilitato da una regolamentazione debole e dalla mancanza di conseguenze per i trasgressori. La riduzione graduale degli HFC nell’UE è attualmente monitorata basandosi sulle segnalazioni di fine anno da parte del detentore della quota, permettendo ad alcune aziende di sfruttare questa scappatoia per importare quantità maggiori di gas, con le autorità competenti incapaci di impedirlo. A preoccupare particolarmente è l’abuso del sistema di transito, progettato per permettere alle merci provenienti da paesi non UE di fluire attraverso l’Europa verso la loro destinazione finale. Le prove dei sequestri mostrano che i criminali spesso abusano della pro-
cedura per dirottare gli HFC sul mercato nero dell’UE. Le proposte della Commissione Europea di includere gli HFC nel Single Window Environment for Customs dell’UE offrono l’opportunità di migliorare il monitoraggio delle importazioni di HFC. Inoltre, quando si verificano sequestri, non ci sono indicazioni su come gestire al meglio i refrigeranti sequestrati. I costi di distruzione e le sfide associate alla vendita all’asta possono significare che gli HFC sequestrati vengono restituiti al paese d’origine, dando al trasgressore la possibilità di importarli illegalmente di nuovo. Questa difficoltà potrebbe essere affrontata attraverso un fondo per aiutare gli Stati Membri a gestire i sequestri. I finanziamenti potrebbero provenire da un sistema di assegnazione delle quote più equo che assegni le quote HFC a titolo oneroso attraverso un’-asta o a un costo fisso. Il commercio illegale di HFC è alimentato da alti profitti e basso rischio. Nonostante alcuni importanti sforzi di adeguamento dei controlli, le sanzioni applicate non sono efficaci, dissuasive o proporzionate: è urgente e necessario introdurre un regime di sanzioni minime armonizzate a livello europeo.
Un altro esame PIF da remoto completato con successo! Seguendo la linea “Teoria a casa, Pratica da noi”, Centro Studi Galileo ha fatto tesoro dell’esperienza del lockdown avvicinandosi ancora di più alle esigenze dei Tecnici, che possono completare e perfezionare la propria formazione anche senza spostarsi da casa, completando la parte pratica in una delle sedi a disposizione.
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Il rapporto della task force sull’efficienza energetica del Protocollo di Montreal INTRODUZIONE
Fabio Polonara Direttore Dipartimento di Ingegneria Industriale Università delle Marche
Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN
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Roberto Peixoto, Co-chair Helene Rochat, Co-chair Ashley Woodcock, Co-chair Omar Abdelaziz Kofi Agyarko Thamir Alshehri Jitendra Bhambure Ana Maria Carreno Hilde Dhont
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In seguito all’approvazione dell’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, i Paesi firmatari hanno adottato, durante le riunioni ufficiali, una serie di Decisioni sull’efficienza energetica (EE). In risposta, il TEAP (Technology and Economic Assessment Panel) ha creato una Task Force sull’efficienza energetica che ha prodotto rapporti nel 2017, 2018 e 2019. Al 31° Meeting of the Parties (MOP) parti del Protocollo di Montreal, tenutosi a Roma nel novembre 2019, è stata adottata la Decisione XXXI/7 “Continued provision of information on energy-efficient and low globalwarming-potential technologies”. La Decisione XXXI/7 richiedeva al TEAP di preparare un rapporto che affrontasse eventuali nuovi sviluppi riguardo a migliori pratiche, disponibilità, accessibilità e costo delle tecnologie efficienti dal punto di vista energetico nei settori della refrigerazione, del condizionamento d’aria e delle pompe di calore per quanto riguarda l’attuazione dell’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal. Il TEAP ha istituito una Task Force per l’efficienza energetica (EETF) con 26 membri e 2 consulenti. I membri della EETF, appartenenti a Paesi classificati A5 e non-A5, che hanno preparato i rapporti sono: L’EETF ha pubblicato un primo Gabrielle Dreyfus Bassam Elassaad Ray Gluckman Herlin Herlianika Alex Hillbrand Mary Koban Satish Kumar Ashraf Kraidy Stephen Kujak
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rapporto nel settembre 2020. A seguito della pandemia, le discussioni sul rapporto dell’EETF sono state rinviate e l’EETF ha continuato il suo lavoro nel 2021, valutando ulteriori HFC e modelli energetici. Il rapporto aggiornato 2021 EETF è stato pubblicato online nel maggio 2021 ed è stato discusso al MOP-33 nell’ottobre 2021. L’EETF ha limitato il campo di applicazione principalmente ai condizionatori d’aria per singolo ambiente (RACHP) e alle apparecchiature di refrigerazione commerciale autonome (SCCRE) in linea con i rapporti precedenti. BACKGROUND Nel contesto dell’emergenza climatica, la domanda di refrigerazione e aria condizionata (AC) è in rapido aumento. Se non gestito, questo aumento si tradurrà in un circolo vizioso, con un aumento del riscaldamento globale attraverso maggiori emissioni dal consumo di energia da combustibili fossili combinato con l’uso di refrigeranti a elevato GWP. Il freddo è incluso in tutti e cinque i temi dell’UNFCCC COP-26 Glasgow, uno dei quali include la promozione di prodotti ad alta efficienza energetica e cita specificamente il Protocollo di Montreal. Man mano che l’efficienza energeKevin Lane Tingxun Li Richard Lord Pablo Moreno Rose Mutiso Tetsuji Okada Oswaldo dos Santos Lucon Nihar Shah
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tica diventa un tema centrale alla COP-26, è probabile che ci sia un sostanziale “pull through” per beneficiare delle sinergie con la riduzione graduale degli HFC ai sensi del protocollo di Montreal. Rapporti di TEAP, UNEP, International Energy Agency (IEA), Kigali Cooling Efficiency Program (K-CEP), Clean Air and Climate Coalition (CCAC) e altre istituzioni sottolineano tutte le opportunità di azioni per la lotta al cambio climatico e visibilità per questi problemi. I principali aspetti e risultati della relazione dell’EETF sono quelli riportati di seguito. AGGIORNAMENTO SULLE TECNOLOGIE ENERGETICAMENTE EFFICIENTI CON REFRIGERANTI A BASSO GWP L’accoppiamento di tecnologie energeticamente efficienti con il graduale “phase-out” degli HCFC e il graduale “phase-down” degli HFC consente all’industria di utilizzare sinergie nella riprogettazione delle apparecchiature e nella riorganizzazione delle linee di produzione. L’EETF ha confermato che è possibile passare direttamente dagli HCFC alle opzioni a basso GWP in molti settori applicativi e in diverse regioni del globo. In generale, le apparecchiature di raffreddamento a bassa efficienza utilizzano refrigeranti ad elevato GWP mentre le apparecchiature che utilizzano alternative a GWP inferiori hanno un’efficienza maggiore. L’ulteriore transizione verso apparecchiature a basso GWP e EE più elevate sarebbe accelerata dall’adozione coordinata delle politiche sui refrigeranti con la revisione degli standard minimi di prestazione energetica (MEPS) e delle “energy labels”. Gli ambiziosi MEPS da soli non sono sufficienti per promuovere la riduzione graduale degli HFC perché alcune apparecchiature AC ad alta efficienza utilizzano refrigeranti ad alto GWP incluso l’R-410A, specialmente nei paesi che non producono apparecchiature. I Paesi A5 con grandi numeri di prodotti RAC installati a efficienza ener-
getica saranno economicamente svantaggiati per via della preziosa potenza elettrica sottratta ad altri usi e per la necessità di sviluppare una maggiore capacità di generazione. Lo svantaggio economico potrebbe durare per decenni a causa della lunga durata delle macchine RACHP. Il sostegno allo sviluppo e all’applicazione di politiche e normative per evitare la penetrazione nel mercato di apparecchiature inefficienti dal punto di vista energetico potrebbe ridurre le emissioni dannose per l’ambiente e limitare questi impatti economici. L’EETF continua a identificare miglioramenti tecnici per aumentare l’EE delle apparecchiature come sensori, controlli e preraffreddamento del condensatore. La maggior parte dei refrigeranti alternativi a GWP inferiore per RACHP hanno diversi gradi di infiammabilità. La IEC 60335-2-89 ha recentemente aumentato i livelli di carica per i refrigeranti infiammabili, la IEC 60335-240 è attualmente in fase di revisione per aumentare la carica di refrigerante infiammabile. AVAILABILITY “Availability” (disponibilità) è la capacità dell’industria di produrre prodotti con nuove tecnologie di refrigeranti a basso GWP e maggiore efficienza. La disponibilità è controllata dai produttori ed è correlata alla tecnologia. I fattori che influenzano la disponibilità dei prodotti fabbricati localmente
possono essere riassunti come: • La capacità dell’industria in un paese di assorbire nuove tecnologie; • Capacità tecniche necessarie per implementare la tecnologia; • Scalabilità delle operazioni; e • Barriere tecnologiche come i diritti di proprietà intellettuale (DPI) e i brevetti. Tecnologia e refrigeranti sono ora ampiamente disponibili per sostituire la maggior parte degli HFC ad alto GWP, con opzioni di refrigeranti sia fluorurati sia naturali a basso GWP che coprono settori chiave. Ciò è supportato da innumerevoli “case studies”. ACCESSIBILITY L’“Accessibility” (accessibilità) riguarda invece il consumatore e varia a seconda della posizione all’interno di una regione, paese o persino distretto all’interno di un paese. Alcuni dei fattori che influenzano l’accessibilità includono: • supply chain; importatori/fornitori di parti di ricambio, refrigerante; • presenza di produttori e/o assemblatori locali; • regolamenti che riguardano l’efficienza energetica e la sicurezza (MEPS); • capacità e qualità del settore dei servizi; • qualità, affidabilità e prezzo dell’elettricità; • presenza o assenza di laboratori ed enti di certificazione/verifica. Sebbene in alcune regioni vi sia una buona disponibilità di prodotti ad alto
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
EE/basso GWP, l’accessibilità a queste tecnologie è bassa in molti Paesi A5 e persino in alcuni Paesi non A5. Una migliore accessibilità a EE elevato/basso GWP nei Paesi A5 potrebbe essere accelerato con: • rapida ratifica dell’emendamento Kigali • segnalazione anticipata dal Protocollo di Montreal all’industria del condizionamento e della refrigerazione; • politiche di supporto progettate per migliorare l’accessibilità, ad es. affrontare le barriere di mercato che colpiscono il consumatore finale; • adozione di standard di prestazione energetica ambiziosi e progressivi in tutte le regioni che siano adeguatamente armonizzati e coordinati con le strategie di riduzione graduale degli HFC (ad esempio, i regolamenti del modello U4E); • coordinamento di finanziamenti multi-agenzia per le conversioni aziendali A5 per refrigeranti sia ad alto EE che a basso GWP. CASE STUDIES L’EETF ha raccolto 27 casi di studio che illustrano “best practices” e avvertenze relative all’eliminazione graduale dei refrigeranti ad alto GWP e all’aumento dell’efficienza energetica. I casi di studio sono stati raccolti tenendo in considerazione la geografia, il tipo di politica energetica e il tipo di apparecchiatura per fornire una varietà di esempi.
emissioni di GHG dirette e indirette ▶ un modello azionario con una buona granularità del sottosettore ᴑ con stime di crescita annua dal 2020 al 2050 ▶ Gli scenari di riduzione degli HFC debbono tener conto di: ᴑ impatto dell’eliminazione graduale di HCFC ᴑ scelte di gas GWP inferiori nelle nuove apparecchiature ᴑ riduzione delle perdite, retrofitting di refrigeranti ad alto GWP ᴑ recupero e riutilizzo dei gas a fine vita ▶ Gli scenari di miglioramento dell’efficienza energetica debbono tener conto di: ᴑ riduzione del carico di raffreddamento e nuove apparecchiature ad alta efficienza ᴑ migliore controllo, funzionamento e manutenzione ᴑ decarbonizzazione della rete ᴑ abbattimento delle emissioni di combustibili fossili mediante pompe di calore. Un esempio è il modello “HFC Outlook”, disponibile dal 2018, il quale valuta solo l’uso di refrigerante e le emissioni dirette di GHG. È stato utilizzato per modellare l’eliminazione graduale degli HFC nell’UE e in 10 paesi A5. È stato progettato per valutare l’eliminazione graduale degli HFC in base all’Emendamento di Kigali.
Recentemente è stato sviluppato un nuovo modello, “HFC + Energy Outlook”, per integrare la valutazione dei consumi energetici e delle relative emissioni indirette di GHG. Questo nuovo modello può prevedere annualmente le emissioni dirette e indirette delle apparecchiature RACHP tra il 2000 e il 2050, confrontando uno scenario di riferimento con diversi livelli di impegno per ridurre le emissioni. Prevede inoltre la quantità di emissioni da combustibili fossili che possono essere mitigate attraverso l’uso di pompe di calore e il potenziale per ridurre il picco della domanda elettrica attraverso l’uso di apparecchiature RACHP più efficienti. Al momento della stesura del rapporto EETF (maggio 2021), il modello “HFC + Energy Outlook” è stato testato utilizzando i dati per l’UE. Entro l’autunno 2021 i 10 paesi A5 con un modello di refrigeranti “HFC Outlook” esistente avranno i risultati del nuovo modello integrato “HFC + Energy Outlook” che includerà tutte le emissioni di gas serra legate all’energia. Il modello “HFC + Energy Outlook” fornisce un’ampia gamma di risultati, consentendo all’utente di ottenere una valutazione approfondita delle emissioni di gas serra legate al refrigerante e all’energia per ogni anno tra il 2000 e il 2050.
MODELLI TEAP promuove lo sviluppo di un modello dettagliato per la simulazione, a livello mondiale, di Paese, e di regione, che integri: • le opzioni per riduzioni delle emissioni semplificate e armonizzate; • i costi e i benefici dell’eliminazione graduale degli HCFC e della riduzione graduale degli HFC dei refrigeranti ad alto GWP; • i costi e i benefici del miglioramento sincronizzato dell’efficienza energetica I requisiti per un modello che raggiunga tali obiettivi sono: ▶ modellizzazione integrata delle 26/ INDUSTRIA & formazione
Si torna insieme! Refrigera è stata finalmente la prima occasione che Il Freddo ha avuto per tornare a incontrarsi dal vivo. Centro Studi Galileo e ATF hanno partecipato, come sempre, portando interventi e presentazioni di altissimo livello. Un esempio l’intervento del Presidente di AREA (che rappresenta tutte le 24 principali associazioni europee del settore, di 21 Stati), con un preciso e puntuale approfondimento sul futuro della regolamentazione F-Gas, che ha modificato e migliorato il nostro settore, con il registro dei tecnici certificati (oltre 80.000 persone e 45.000 aziende in Italia) e la banca dati F-Gas degli interventi con il censimento degli impianti.
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USA. Sfide e opportunità del settore: nuove politiche, contrasto alla pandemia e transizione dei refrigeranti
Stephen Yurek Presidente e CEO AHRI
Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN
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Le elezioni generali del 2020 negli Stati Uniti hanno portato a Washington un cambiamento significativo che, a sua volta, fa prevedere un cambiamento altrettanto importante per il nostro settore. L’elezione del presidente Biden ha posto un’enfasi maggiore sulla mitigazione del cambiamento climatico rispetto alla precedente amministrazione, ma non ci saremmo mai aspettati una tal portata e nettezza di misure annunciate così rapidamente dal Presidente nella sua nuova amministrazione. Tutti si aspettavano che Biden avrebbe impegnato gli Stati Uniti a rientrare nell’accordo sul clima di Parigi e sarebbe stato favorevole a presentare l’emendamento di Kigali al Senato degli Stati Uniti per la ratifica, ma il fatto che tutte le agenzie federali stiano operando con il tema climatico come parte integrante delle loro agende è fenomeno nuovo, che richiederà un impegno attivo da parte del nostro settore.
In questo senso, possiamo aspettarci che il Dipartimento dell’Energia promulghi standard più rigorosi di efficienza energetica degli apparecchi. Il Dipartimento è tenuto a garantire che gli standard di efficienza siano “tecnologicamente fattibili ed economicamente giustificati”, ma in passato abbiamo visto che il rispetto di tale mandato può variare ampiamente in
base all’amministrazione. Lavoreremo, come abbiamo sempre fatto, in modo cooperativo, ma continueremo anche a essere vigili nel difendere gli interessi dei nostri membri e consumatori. Sebbene l’amministrazione abbia chiaramente fretta di attuare le misure sul cambiamento climatico, i piani altro non sono che progetti. Ogni amministrazione inizia con grandi piani per realizzare grandi cose, ma il sistema statunitense per il controllo e l’equilibrio tra le branche del governo, esecutivo, legislativo e giudiziario, in genere, riduce al minimo i cambiamenti. Si può dire con certezza che per quanto riguarda la politica climatica, questa amministrazione sarà molto diversa dall’ultima, ma è realtà politica che anche se i Democratici ora controllano sia il ramo legislativo che quello esecutivo, i margini alla Camera e al Senato sono molto sottili, il che probabilmente significherà che la moderazione prenderà il sopravvento nonostante i sogni e le aspirazioni più appassionate della comunità per l’ambiente. Un aspetto chiave della politica sul cambiamento climatico su cui tutti, sia l’industria che la comunità ambientale, concordano è la riduzione graduale globale degli idrofluorocarburi, argomento che tratteremo un poco più avanti in questo lavoro. Innanzitutto, vorrei parlare brevemente dell’impatto e delle implicazioni della pandemia di Covid-19 sul nostro settore. Si può dire con certezza che la situazione in cui ci siamo trovati tutti lo scorso anno ha dimostrato la natura vitale del nostro settore e la sua importanza nel garantire la salute, la sicurezza, il comfort e la produttività della gente di tutto il mondo. Ci siamo battuti per garantire che tutti i lavoratori del nostro settore INDUSTRIA & formazione /27
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Il caldo e il freddo eccessivi possono portare a problemi di salute fossero considerati “essenziali” dal governo federale e dai governi statali e abbiamo avuto successo per una ragione: sono essenziali. Quando vaste fasce della forza lavoro iniziarono a lavorare da remoto, principalmente da casa, il loro bisogno di aria condizionata e riscaldamento affidabili ed efficienti, per non parlare dell’acqua calda, rimase costante, anche se il tempo utile durante il giorno aumentò notevolmente. I lavoratori da remoto, in molti casi, hanno scoperto che i loro sistemi non erano adeguati alle loro esigenze e, dopo una breve flessione all’inizio della pandemia, le spedizioni di condizionatori d’aria, caldaie e scaldabagno negli Stati Uniti hanno registrato una significativa tendenza al rialzo. Nel mondo commerciale, la consapevolezza che il virus potesse essere diffuso attraverso l’aria ha portato in primo piano le questioni relative alla qualità dell’aria negli ambienti chiusi, nella coscienza dei funzionari edili e scolastici e degli ingegneri. I due medesimi documenti di AHRI sull’argomento, rispettivamente per scuole e spazi commerciali, e i webinar successivi hanno contribuito a riportare l’attenzione sulla necessità di una maggiore ventilazione,
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Il riscaldamento e il reffreddamento sono una necessità, non un lusso filtraggio, trattamento con luce UV, umidità adeguata e, naturalmente, l’importanza di tecnici qualificati per installazione e manutenzione. Il nostro settore si trova in prima linea rispetto a questa nuova tendenza, ma non è solo importante supportare questa realtà, quanto stabilire dei meccanismi che determinino quali siano o non siano pretese di sicurezza legittime per le diverse tecnologie IAQ (Indoor Air Quality – Qualità dell’aria Interna). Nel corso degli anni numerosi studi hanno dimostrato che il condizionamento dell’aria e il riscaldamento riguardano la sfera della salute tanto quanto il problema del Covid. Il riscaldamento e il raffreddamento sono una necessità, non un lusso, e con l’uscita dei paesi in via di sviluppo dalla pandemia, la domanda di aria condizionata, in particolare, crescerà ulteriormente. In realtà, la domanda globale crescente riguarda ogni singola lettera dell’acronimo HVAC&R, oltre al riscaldamento dell’acqua. Un clima caldo, l’invecchiamento della popolazione in molte parti del mondo, l’urbanizzazione continua, la digitalizzazione e, almeno fino alla pandemia, una classe media in aumento a livello globale, contribuisco-
no congiuntamente alla crescita del bisogno e quindi della domanda. Con l’incremento della domanda in tutto il mondo, anche i problemi da affrontare per il settore aumentano. Gli impegni di riduzione delle emissioni assunti da molte nazioni hanno posto maggiore enfasi sulla decarbonizzazione, la quale ha un impatto importante sul nostro settore. Ad esempio, siccome i nostri prodotti rappresentano fino al 40% dell’energia utilizzata in una casa di una nazione sviluppata, i riflettori sono puntati sul nostro settore perché faccia la propria parte per ridurre le emissioni dirette e indirette. Ma le soluzioni proposte, inclusa una significativa elettrificazione, portano con sè alcuni problemi, tra cui il drastico aumento dei costi per i consumatori, la concentrazione in deciso aumento su una rete elettrica già sovraccarica e la probabilità di una possibile inversione di tendenza dei consumatori in caso di scelta di elettrodomestici limitata. Intraprendere un percorso di soluzione volontario e multiplo verso una decarbonizzazione sostenuta e sostenibile sarà una grande opportunità e sfida per l’industria globale nei prossimi anni. Se si aggiunge a ciò una forza lavoro che invecchia combinata alla necessità di una formazione aggiuntiva a causa della transizione alla prossima generazione di refrigeranti a basso GWP, nonché questioni commerciali come tariffe, standard e altri ostacoli, ecco che avremo occasione di mettere alla prova le nostre migliori e più brillanti menti produttive. La domanda globale di prodotti per il raffreddamento e una maggiore efficienza stanno guidando un entusiasmante periodo di innovazione e non solo nel settore del raffreddamento. Anche il settore del riscaldamento
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sta attraversando un periodo innovativo in quanto i produttori sono alle prese con il fare in modo che i loro prodotti utilizzino meno combustibile o funzionino meglio e in modo più efficiente con l’elettricità. Stanno spuntando nuove tecnologie come pompe di calore a bassa temperatura e innovazioni tipo pompe a riscaldamento solare e attrezzature che usano gas naturali arricchiti con idrogeno.
riduzione graduale nazionale che conferisce all’Agenzia per la protezione ambientale l’autorità di regolamentare i refrigeranti ad alto GWP, ma alcuni degli stati principali, come la California, stanno andando avanti con i propri piani fino a quando non saranno convinti della serietà del Governo Federale.
Infine, certo, abbiamo anche la nostra terza transizione del refrigerante, arrivata a buon punto in altrettanti decenni. Negli Stati Uniti, non esiste solamente un trattato globale di riduzione graduale, ossia l’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal, ma in assenza di ratifica di tale trattato, abbiamo avuto a che fare con singole azioni a livello statale. Ci aspettiamo che questa tendenza vada scemando ora che il Congresso ha approvato un programma di
Continuiamo a lavorare con l’amministrazione Biden sul momento migliore per sottoporre a ratifica l’emendamento di Kigali perché, seppur sostenuto dalla Casa Bianca, una divisione 50-50 al Senato, che richiede una maggioranza di due terzi per la ratifica, necessita di un’attenta analisi. Indipendentemente dal fatto che l’emendamento sia ratificato o che i singoli stati tentino di attuare i propri piani di riduzione graduale, la sfida per il nostro settore è aggiornare con
successo i codici di sicurezza e di produzione per consentire l’uso dei refrigeranti A2L e A3 identificati come alternative adeguate dal nostro programma di ricerca decennale. Una sfida significativa in questo senso è stata convincere i vigili del fuoco della relativa sicurezza di questi nuovi refrigeranti, un processo che è in corso da diversi anni e ha coinvolto ricerche significative e test sui refrigeranti nel mondo reale per determinare come reagiscono in diversi possibili scenari di accensione. Tutti i risultati della ricerca sono stati condivisi con la comunità dei vigili del fuoco e con i pubblici ufficiali che hanno contribuito alla formazione dei vigili del fuoco intrapresa dalla Fire Service Training Academy. Sono passi e vittorie molto significative nel nostro percorso di transizione dei refrigeranti per i quali sono stati necessari gli sforzi congiunti di produttori, enti governativin e laboratori. Ovviamente, come viene illustrato in questo documento, facciamo fronte a molte sfide e abbiamo molte opportunità da sfruttare come settore ed è importante collaborare, condividere informazioni e lavorare a stretto contatto per affrontarle.
Siamo tornati in fiera! Industria&Formazione è stata ancora una volta Communication Partner di Refrigera, la prima fiera italiana interamente dedicata alla refrigerazione, che si è svolta a Bologna dal 3 al 5 novembre e che, per la prima volta da marzo 2019 , ha rimesso insieme tutti i principali attori del settore per un evento che ha riscosso enorme apprezzamento dagli addetti ai lavori. ATF, associazione di riferimento del Freddo italiano, e Centro Studi Galileo sono stati coorganizzatori e partner tecnico-scientifici dell’evento. INDUSTRIA & formazione /29
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
LEZIONE 228 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Vantaggi dovuti al posizionamento del ventilatore nella sezione d’ingresso di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria Introduzione
Pierfrancesco Fantoni
La posizione di un ventilatore in una canalizzazione per la distribuzione dell’aria influenza marcatamente l’andamento delle pressioni dell’aria al suo interno. Se esso viene collocato all’ingresso del canale, si riesce a mantenere un certo grado di sovrapressione lungo tutto il suo sviluppo e questo può risultare positivo in determinate situazioni d’uso. Posizione del ventilatore
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati, sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione ed energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 30/ INDUSTRIA & formazione
Come abbiamo visto, la presenza di un ventilatore all’interno di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria permette di godere di un salto energetico positivo che determina un aumento della pressione dell’aria. Questo permette di compensare le perdite di carico locali e distribuite che si verificano all’interno del condotto ed in corrispondenza dei vari dispositivi di diffusione. La posizione del ventilatore non è indifferente, però. Infatti, sappiamo che l’azione del ventilatore caratterizza specificamente i due tratti di tubazione a monte e a valle del ventilatore stesso. Tutta la parte di tubazione che è posta a monte di esso risulta essere in depressione, mentre la parte a valle risulta essere in sovrapressione. In base a ciò, è interessante analizzare quali sono le differenze che si hanno quando il ventilatore viene posizionato alle estremità della canalizzzione. Posizione premente del ventilatore Per semplificare il discorso si può ipotizzare che non vi sia variazione di velocità dell’aria nel passaggio tra
il ventilatore e la canalizzazione, ossia si suppone che la bocca premente del ventilatore abbia la medesima sezione di quella della canalizzazione. Come si può osservare dalla figura 1, in questo caso le pressioni interne al canale risultano essere lungo tutto il tratto superiori a quella atmosferica, ossia il canale risulta essere totalmente in sovrapressioe rispetto l’ambiente. Questa è una situazione da ricercare quando si desidera che non si verifichino infiltrazione di aria esterna nel canale, anche se sono presenti dei difetti di tenuta lungo lo stesso. In questo caso, laddove manca la tenuta, si verifica una fuoriuscita di aria, con relativa perdita localizzata, ma non può verificarsi l’ingresso di aria esterna nel canale o, peggio ancora, di sostanze o materiali inquinanti. Tale situazione può essere una necessità inderogabile per certe tipologie di impianti laddove l’aria che deve essere immessa nei locali trattati deve avere determinati requisiti di purezza e salubrità. Andamento della pressione statica e dinamica Sempre dal grafico si può apprezzare l’andamento della pressione statica. Grazie all’azione del ventilatore la pressione statica, che risulta essere nulla all’ingresso (ossia pari al valore della pressione amosferica), subisce un repentino innalzamento e, in corrispondenza dell’uscita del ventilatore (sezione B) assume il suo massimo valore. Nel proseguo della canalizzazione il suo valore diminuisce progressivamente e costantemente a causa del-
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Figura 1 – Andamento delle pressioni in una canalizzazione per la distribuzione dell’aria quando il ventilatore è posto al suo ingresso
le perdite distribuite che si verificano fino a giungere ad annullarsi proprio in corrispondenza della sezione di uscita dal canale (sezione C). Per quanto riguarda la pressione dinamica, invece, non ci sono novità rispetto a quanto già illustrato in precedenti esempi. A differenza della pressione statica, che con ventilatore premente non assume più valori inferiori a quella atmosferica e quindi non assume più valori negativi, la pressione dinamica si mantiene sempre positiva, essendo il suo valore legato al quadrato della velocità dell’aria. Due situazioni singolari si verificano in corrispondenza della presa d’aria (zona a monte della sezione di ingresso) ed in corrispondenza del diffusore, all’uscita della canalizzazione. In entrambe le zone siamo al di fuori della canalizzazione, ma l’aria ambiente risente dell’azione del ventilatore per cui si pone in movimento con velocità sempre maggiore mano a mano si avvicina alla sezione di entrata della canalizzazione mentre diminuisce la sua velocità mano a mano che si allontana dall’uscita della canalizzazione. Pressione totale e prevalenza del ventilatore La pressione totale dell’aria all’interno del canale è data, come sempre, dalla somma della pressione statica e da quella dinamica.
Quindi, in questo caso, essa è data dalla somma di due quantità sempre positive e non può che assumere, giocoforza, valori sempre positivi lungo la canalizzazione. Se il valore della pressione dinamica risulta essere costante lungo tutto il canale, il valore della pressione totale risulta dipendere in maniera stretta dal valore assunto dalla pressione statica nelle varie sezioni. Poichè la pressione statica ha il suo valore massimo in corrispondenza della mandata del ventilatore (sezione B) anche la pressione totale dell’aria non può che avere il suo massimo valore in corrispondenza di tale sezione. Da questo momento in poi il suo valore diminuisce costantemente proprio perchè la pressione statica perde progressivamente di intensità. Allo sbocco del canale (sezione C) l’aria che viene distribuita risulta essere ancora in sovrapressione proprio grazie alla componente dinamica della pressione anche in considerazione del lato che l’aria che viene espulsa dal canale non può immediatamente ed istantaneamente annullare la velocità posseduta nel canale. In corrispondenza della diffusione, quindi, si avrà ancora aria in sovrapressione che rapidamente vede diminuire la sua velocità fino a giungere ad un punto in cui (sezione C’) essa si pone in quiete. Il gradiente negativo di velocità che si verifica
risulta essere piuttosto elevato e quindi il valore della pressione totale scema rapidamente nelle immediate vicinanze dello sbocco per poi diminuire progressivamente ed annullarsi nella sezione C’. L’ampiezza dell’area in cui avviene tale fenomeno risulta, ovviamente, dipendere dal valore della velocità dell’aria nel canale, essendo essa tanto maggiore quanto più è elevato il valore di tale velocità. Una volta che si è tracciato il diagramma della pressione totale dell’aria, sezione per sezione della canalizzazione, è possibile anche apprezzare il valore della prevalenza che deve avere il ventilatore che deve movimentare tale massa d’aria. Come già detto, il compito del ventilatore è quello di fornire un contributo energetico alla massa d’aria in transito in modo da compensare tutte le perdite che si verificano nel suo movimento lungo il canale. La pressione totale che deve sviluppare il ventilatore, quindi, è pari alla differenza tra la pressione massima e minima che si verificano. Essendo la minima pressione totale pari a zero, la prevalenza del ventilatore è data semplicemente dal massimo valore di pressione totale dell’aria, cioè quello che si verifica in corrispondenza della sezione B della canalizzazione, sulla mandata del ventilatore.
Ultime informazioni s u www.centrogalileo.it Continua a seguire Centro Studi Galileo su:
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Classificazione delle aree pericolose SECONDO CASO DI STUDIO refrigerazione A2L per supermercati
Kelvin Kelly
Training Director Business Edge
I capitoli precedenti di questo manuale si possono trovare sulle riviste 5 | 6 | 7 | 8 | 9-2021
Tratto da“Flammable Refrigerants Reference Manual”, l’intero manuale in lingua inglese può essere acquistato sul sito web www.businessedgeltd.co.uk
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Di seguito vengono illustrate le azioni chiave richieste durante la progettazione, la selezione e l’installazione di un sistema di refrigerazione A2L per supermercati. Questo esempio si basa su un gruppo di unità per supermercato che serve diversi banchi refrigerati, alimentati con refrigerante R454A. La massa di refrigerante all’interno di ciascun componente è la seguente: • Carica gruppo compressore: 11 kg (compreso accumulatore) • 8 banchi refrigerati, ciascuno contenente 3,76 kg, per un totale di 30,08 kg • Tubazioni di interconnessione: liquido @ 5,29 kg. Vapore @ 0,44 kg Quantità totale di refrigerante: 46,81 kg Fase 1 Calcolo della dimensione della carica in conformità con EN 378-1:2016. Sezione C.3: Alternativa per la gestione del rischio degli impianti frigoriferi negli spazi occupati, è il criterio meno restrittivo per la carica di impianti di tipo A2L e può essere applicato in base ai seguenti requisiti: • Sistemi in cui il refrigerante è classificato come A1 o A2L. (R454A, A2L, in questo esempio.) • Sistemi in cui la carica di refrigerante non supera i 150 kg e non supera gli 1,5 x m3 per refrigeranti A2L, che equivale a 195 kg per R454A • Sistemi in cui la capacità nominale di raffreddamento (o riscaldamento) dell’unità interna non è superiore al 25 % della capacità totale di raffreddamento (o riscaldamento) del sistema o dei sistemi di unità esterne e dove le tubazioni che servono le apparecchiature nello spazio occupato in questione non sono sovradimen-
sionate rispetto alla capacità di tali apparecchiature • L’ubicazione del sistema è di classe II: Compressori e recipienti a pressione nella sala macchine o all’aperto. Le bobine e le tubazioni, comprese le valvole, possono essere collocate in uno spazio occupato • Sistemi in cui lo scambiatore di calore nell’unità interna e il controllo del sistema sono progettati per prevenire danni dovuti alla formazione di ghiaccio • Un sistema in cui le parti dell’unità interna contenenti refrigerante sono protette contro la rottura della ventola o la ventola è progettata per prevenire la rottura • Sistemi in cui vengono utilizzati solo giunti permanenti nello spazio occupato in questione, ad eccezione dei giunti realizzati in loco che collegano direttamente l’unità interna alle tubazioni • Sistemi in cui i tubi contenenti refrigerante nello spazio occupato in questione sono installati in modo tale che questi siano protetti da danni accidentali secondo EN 3782:2016 6.2.3.3.4 (Protezione delle tubazioni) e EN 378 -3:2016 6.2 (Spazio occupato) • Sono previste disposizioni alternative per garantire la sicurezza in conformità con C.3.2.2 (Occupati, eccetto quelli al piano interrato più basso dell’edificio) e C.3.2.3 (Occupati al piano interrato più basso dell’edificio) • La porta dello spazio occupato non è a tenuta • L’effetto del flusso verso il basso è mitigato in conformità con C.3.2.4 (Effetto del flusso verso il basso) Dato R454A e facendo riferimento alla Sezione C.3 di EN 378-1:2016 Parte 1: 1,5 x m3 può essere calcolato come segue: m3= 130 x LFL → 130 x 0,278 = 36,14 kg →1,5 x 36,14 = 54,21 kg
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Aree Libere ≤2m 0.3 m/s
Aree Occluse
>2 fino a 5m
>5
≤2m
>2 fino a 5m
<5m
0.6 m/s
1 m/s
0.15 m/s
0.3 m/s
1 m/s
Tabella 2: Velocità tipiche dell’aria in luoghi all’aperto
Figura 10- Vista in pianta Schema zone per cella frigorifera
• Temperatura di scarico: 70°C • Densità del liquido di R454A @ 46°C: (ρ): = 876,1 kg/m3 Valutazione della velocità di ventilazione La norma EN 60079-10-1:2015 C.3.4 afferma che una valutazione della velocità di ventilazione per le aree aperte può essere basata sulla velocità media del flusso causata dalla ventilazione. Per le aree aperte, ci si può basare su statistiche relative alla velocità del vento specifiche per località. Ai fini di questo calcolo, abbiamo basato il tasso di diluizione sulla Tabella C1, che utilizza la seguente ventilazione indicativa per stimare la diluizione dei rilasci di gas/vapore più pesanti dell’aria, vedi tabella 2. Pertanto, visti i risultati precedenti, ciò equivale alla Zona 2 NE. EN 60079-10-1:2015 afferma che una zona di estensione trascurabile (NE) può sorgere e può essere trattata come non pericolosa. Tale zona indica che se dovesse avere luogo un’esplosione, avrebbe conseguenze trascurabili.
Questo indica una carica massima del sistema di 54,21 kg per il refrigerante A2L R454A. Pertanto, questa applicazione soddisfa i requisiti della norma EN378-1:2016.
meccanico sul lato ad alta pressione del sistema. Abbiamo quindi ipotizzato una perdita sulla valvola di mandata di servizio del compressore.
Fase 2
Perdita nella valvola di mandata del gruppo compressore
Caso di refrigerazione A2L per supermercato con porte sulla linea di montaggio
Ai fini di questi calcoli, abbiamo scelto le seguenti condizioni operative: • Temperatura ambiente: 35°C • Temperatura del punto medio di condensazione: 46°C • Pressione di condensazione: 20,27bar
La seguente valutazione si basa su uno scenario che prende in considerazione il caso peggiore. Il punto più probabile di perdita si verificherà in corrispondenza di un giunto meccanico sul lato a bassa pressione del sistema. Pertanto, abbiamo propo-
Gruppo di refrigerazione A2L per supermercato situato esternamente all’aria aperta La seguente valutazione si basa su uno scenario che prende in considerazione il caso peggiore. Il punto di perdita più probabile è un giunto Grado di rilascio
Efficacia della ventilazione Diluizione elevata
Diluizione media
Diluizione bassa
Disponibilità di ventilazione Buona
Discreta
Scarsa
Buona
Discreta
Scarsa
Buona, discreta o Scarsa
Continuo
Sicura Zona 2 Zona 1 (Zona 0 NE) (Zona 0 NE) (Zona 0 NE)
Zona 0
Zona 0+ Zona 2
Zona 0+ Zona 1
Zona 0
Primario
Sicura Zona 2 Zona 2 (Zona 1 NE) (Zona 1 NE) (Zona 1 NE)
Zona 1
Zona 1 + Zona 2
Zona 1+ Zona 2
Zona 1 o Zona 0
Secondario
Sicura Sicura (Zona 2 NE) (Zona 2 NE)
Zona 2
Zona 2
Zona 2
Zona 1 o Zona 0
Zona 2
Tabella 3: Zona pericolosa stimata con diversi livelli di ventilazione
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
sto una perdita sulla connessione svasata tra il regolatore di flusso e l’evaporatore batteria di scambio termico a pacco alettato. Caso di perdite a bassa temperatura sull’evaporatore Ai fini di questo calcolo, abbiamo scelto le seguenti condizioni operative: • Temperatura ambiente: 32°C • Temperatura di condensazione del punto di bolla: 43°C • Pressione di condensazione: 20,95bar • Temperatura linea del liquido: 38°C (sottoraffreddato) • Densità del liquido di R454A @ 38°C (ρ ): 917.7kg/m3
Figura 11- Legenda dei diagrammi in pianta e in proiezione laterale
Figura 12- Vista in pianta del disegno zonale per le vetrine dei supermercati
Caso per basse temperature • Temperatura all’interno dell’edificio: 27°C (EN 378) • Temperatura di evaporazione: -32°C (caso LT) • Pressione di evaporazione a -32°C: 2,06 bar (liquido saturo) • Densità del liquido di R454A @ -32°C (ρ): 1173.0kg/m3 Valutazione della velocità di ventilazione I refrigeranti sono in genere più pesanti dell’aria. I ventilatori all’interno della vetrina refrigerata erogano la seguente portata d’aria: Portata d’aria della vetrina refrigerata: 1,5 m3/s Allegato C (presente nella norma
Figura 13- Vista in proiezione laterale del diagramma di zona per le vetrine del supermercato
EN378). Utilizzare la seguente ventilazione indicativa per stimare la diluizione dei rilasci di gas/vapore più pesanti dell’aria: 0.0013675 m3/s Conclusione Questo esempio di perdita su un giunto brasato in corrispondenza dell’evaporatore provocherà il rila-
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Si richiede: Esperienza in termodinamica, meccanica ed elettrotecnica Conoscenza ed interpretazione di schemi elettrici e capacità di cablaggio Attitudine al problem solving – Disponibilità al lavoro in squadra COSTITUIRA’ TITOLO PREFERENZIALE IL POSSESSO DI: Diploma di maturità o equivalente – patente B Patentino F-Gas in corso di validità – Patentino saldobrasatura
34/ INDUSTRIA & formazione
scio di una miscela satura di liquido/ vapore. Dopo 16,2 secondi, il refrigerante inizierà ad accumularsi. Con un tempo medio di rilevamento delle perdite di 21,3 secondi, occorrono diversi minuti affinché il refrigerante accumulato evapori completamente. Poiché le vetrine refrigerate sono dotate di porte e quindi di un ingresso minimo di aria fresca, è stato calcolato che occorrerebbero 18,9 secondi per raggiungere l’LFL. In questo caso si presume che non ci siano fonti di accensione all’interno della vetrina. La valutazione del rischio per la vetrina refrigerata dovrà dichiarare che una miscela infiammabile può essere presente all’interno della vetrina e mettere in atto pratiche di lavoro sicure per garantire la dispersione della miscela infiammabile in modo controllato. La vetrina sarà classificata come zona 2, in quanto il tempo di reazione del rilevatore di perdite non è sufficiente per chiudere la valvola di espansione elettronica e portare
NUMERO 10 / DICEMBRE 2021
Temperatura media – R454C (Temperatura di evaporazione -8°C / Aria di ritorno 0°C / Esterno 32°C) Tubatura 5m
Tubatura 10m
Unità di condensazione
Box evaporatore
Carica del sistema 0m lungh. tubi
Carica del sistema
BS EN 378 Dimensione minima della stanza m3
Valutazione area libera richiesta da DSEAR in m3
Carica del sistema
BS EN 378 Dimensione minima della stanza m3
Valutazione area libera richiesta da DSEAR in m3
1.3
SMC+15
MBMTE125A
0.28
0.36
6.1
3.34
0.440
7.5
3.61
1.6
SMC+20
MBTME125B
0.295
0.375
6.4
3.39
0.455
7.8
3.66
1.9
SMC+30
MBMTE130B
0.350
0.430
7.3
3.58
0.510
8.7
3.85
2.4
SMC+40
MBMT130E
0.460
0.540
9.2
3.95
0.620
10.6
4.23
3.2
SMC+45
MBMT230B
0.654
0.734
12.5
4.62
0.814
13.9
4.89
4.6
SMC+50
MBMT230C
0.738
0.818
14.0
4.90
1.038
17.7
5.65
5.7
SMC+80
MBMT230E
0.955
1.035
17.7
5.64
1.255
21.4
6.39
6.5
SMC+90
MBMT230BE
1.280
1.430
24.4
6.99
1.580
27.0
7.50
Raffreddamento KW
Temperatura media – R454C (Temperatura di evaporazione -8°C / Aria di ritorno 0°C / Esterno 32°C) Tubatura 15m
Tubatura 20m
Carica del sistema
EN 378 Dimensione minima della stanza m3
Valutazione area libera richiesta da DSEAR in m3
Carica del sistema
EN 378 Dimensione minima della stanza m3
Valutazione area libera richiesta da DSEAR in m3
0.28
0.520
8.9
3.88
0.6
10.2
4.16
MBTME125B
0.295
0.535
9.1
3.94
0.615
10.3
4.21
SMC+30
MBMTE130B
0.350
0.590
10.1
4.12
0.67
11.4
4.40
2.4
SMC+40
MBMT130E
0.460
0.700
11.9
4.50
1.060
18.1
5.73
3.2
SMC+45
MBMT230B
0.654
1.104
18.8
5.88
1.254
21.4
6.39
4.6
SMC+50
MBMT230C
0.738
1.188
20.3
6.17
1.338
22.8
6.68
5.7
SMC+80
MBMT230E
0.955
1.405
24.0
6.91
1.555
26.5
7.42
6.5
SMC+90
MBMT230BE
1.280
1.730
29.5
8.01
1.880
32.1
8.53
Raffreddamento KW
Unità di condensazione
1.3
SMC+15
MBMTE125A
1.6
SMC+20
1.9
Carica del Vaporizzatore sistema 0m
Tabelle 4:Tabelle Marstair A2L dei sistemi predefiniti
il gruppo compressore in modalità pump-down. Se il rilevatore di perdite interrompe il flusso di refrigerante entro i 21,3 secondi richiesti, la miscela aria/refrigerante all’interno della vetrina diventerà il 113% della LFL. Se la porta in questo preciso momento fosse aperta, la miscela aria/refrigerante uscirebbe dalla vetrina. Poiché il refrigerante nella miscela ha una densità maggiore dell’aria, uscirà dalla vetrina più velocemente dell’aria. Di conseguenza, si raggiungerà l’LFL; ciò avverrà in una zona meglio rappresentata da un trapezio tridimensionale. Nella parte superiore la larghezza sarà pari a quella del vano della porta e alla base sarà di 2,54 m con una
profondità di 2,4 m (ampiezza minima della corsia). Questo trapezio esisterà per 9,08 secondi. Il refrigerante si diffonderà quindi ad un’altezza di 0,095 m e una larghezza di 2,4 m (larghezza minima della corsia) lungo la corsia in entrambe le direzioni oltre 16,19 m. Questa miscela rimarrà al di sopra della LFL e richiederà 13,46 secondi prima di scendere al di sotto della LFL all’interno della suddetta zona. Ciò è dovuto al movimento nominale dell’aria e alla dispersione causata dalla sua velocità mentre si diffonde. Pertanto, la miscela refrigerante/aria al di fuori della vetrina esisterà per un totale di 22,54 secondi prima di scendere al di sotto della LFL.
Si presume che non siano note fonti di ignizione all’interno dell’involucro o della corsia. Questo calcolo DSEAR deve essere utilizzato insieme ai dati statistici per determinare la probabilità che si verifichi una perdita e il livello complessivo di rischio. I calcoli utilizzati per determinare il tempo, le dimensioni e la forma della zona infiammabile all’interno della corsia si basano su gas ideali e ipotesi plausibili, dato che il numero di permutazioni è piuttosto ampio. Cella frigorifera A2L L’esempio riportato è stato riprodotto con il permesso dal manuale di installazione Marstair ‘A2LSYSTEMINDUSTRIA & formazione /35
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
MONTAGGIO Domanda
N/A
SI
NO
Commenti
1. Sono stati selezionati i corretti DPI
Se sì vai alla domanda 2 Se no ferma la valutazione
2. Sono disponibili strutture di pronto soccorso adeguate?
Se sì vai alla domanda 3 Se no ferma la valutazione
3. L’alimentazione elettrica è stata adeguatamente isolata?
Se sì vai alla domanda 4 Se no rettifica e riesamina
4. Sono necessarie lavorazioni a caldo per il collegamento delle tubazioni frigorifere?
Se sì vai alla domanda 7 Se no vai alla domanda 5
5. Sono necessari giunti meccanici permanenti?
Se sì vai alla domanda 20 Se no vai alla domanda 6
6. I raccordi mediante tubo svasato sono stati realizzati secondo uno standard adeguato?
Se sì vai alla domanda 20 Se no rettifica e riesamina
7. Sei competente per eseguire operazioni di brasatura?
Se sì vai alla domanda 8 Se no ferma la valutazione
8. Numero di certificato di brasatura: 9. È stato selezionato un estintore adatto ed hai un permesso per eseguire il lavoro a caldo?
Se sì vai alla domanda 10 Se no ferma la valutazione
10. L’area risulta adeguatamente ventilata?
Se sì vai alla domanda 11 Se no ferma la valutazione
11. I regolatori di pressione sono aggiornati?
Se sì vai alla domanda 12 Se no rettifica e riesamina
12. I dispositivi di arresto d’esplosione sono aggiornati?
Se sì vai alla domanda 13 Se no rettifica e riesamina
13. L’attrezzatura per l’ossitaglio è stata sottoposta a test di tenuta?
Se sì vai alla domanda 14 Se no rettifica e riesamina
14. L’apparecchiatura ad azoto privo di ossigeno è stata sottoposta a test di tenuta?
Se sì vai alla domanda 15 Se no rettifica e riesamina
15. Tutte le bombole sono in posizione verticale e sicura?
Se sì vai alla domanda 16 Se no rettifica e riesamina
16. Lo spurgo dell’azoto privo di ossigeno è impostato alla portata corretta in tutte le tubazioni?
Se sì vai alla domanda 17 Se no rettifica e riesamina
17. È stato completato un arresto completo delle apparecchiature al termine dei lavori a caldo?
Se sì vai alla domanda 18 Se no rettifica e riesamina
18. È necessario intraprendere una sorveglianza antincendio?
Se sì vai alla domanda 19 Se no rettifica e riesamina
19. Durata e termine della sorveglianza?
TEST DI PRESSIONE Domanda
N/A
SI
NO
Commenti
20. Numero certificazione F-Gas 21. La pressione del sistema è testata con azoto privo di ossigeno?
Se sì vai alla domanda 22 Se no rettifica e riesamina
22. Qual è la pressione di prova di resistenza richiesta? 23. Qual è la pressione di prova di tenuta richiesta? 24. La pressione è cresciuta in maniera incrementale in modo sicuro?
Se sì vai alla domanda 25 Se no rettifica e riesamina
25. Il sistema ha superato il test di resistenza?
Se sì vai alla domanda 26 Se no rettifica e riesamina
26. Il sistema ha superato il test di tenuta?
Se sì vai alla domanda 27 Se no rettifica e riesamina
27. Quale è stata la durata del test di tenuta? 28. Il sistema è stato depressurizzato in modo sicuro all’interno di un ambiente ben ventilato?
36/ INDUSTRIA & formazione
Se sì vai alla domanda 29 Se no rettifica e riesamina
NUMERO 10 / DICEMBRE 2021
EVACUAZIONE
Domanda 29. Un rilevatore di perdite di gas infiammabile è stato attivato e collocato in posizione adeguata?
N/A
SI
NO
30. Tutte le possibili fonti di combustione sono state rimosse dall’area di lavoro?
Commenti Se sì vai alla domanda 30 Se no vai alla domanda 44 Se sì vai alla domanda 31 Se no rettifica e riesamina
31. Una pompa del vuoto adeguata è stata montata sul sistema?
Se sì vai alla domanda 32 Se no rettifica e riesamina Se sì vai alla domanda 33 Se no rettifica e riesamina
32. Il livello dell’olio è soddisfacente? 33. Lo scarico può essere rilasciato in un ambiente sicuro lontano da fonti di accensione?
Se sì vai alla domanda 34 Se no rettifica e riesamina
34. Un vacuometro è stato connesso al sistema?
Se sì vai alla domanda 35 Se no rettifica e riesamina
35. Un vuoto adeguato è stato raggiunto e mantenuto per un adeguato periodo di tempo?
Se sì vai alla domanda 36 Se no rettifica e riesamina
RICARICA DEL REFRIGERANTE Domanda
N/A
SI
NO
Commenti
36. Viene richiesto refrigerante aggiuntivo?
Se sì vai alla domanda 37 Se no vai alla domanda 44
37. È disponibile una bombola di ricarica adatta dotata di adattatore per bombole corretto?
Se sì vai alla domanda 38 Se no rettifica e riesamina
38. È stata selezionata una bilancia di pesatura calibrata?
Se sì vai alla domanda 39 Se no rettifica e riesamina
39. Numero del certificato di taratura
Se sì vai alla domanda 41 Se no rettifica e riesamina
40. Il tubo di ricarica è stato evacuato dall’aria? 41. Il sistema verrà caricato in forma liquida o di vapore? 42. È stata aggiunta carica supplementare in conformità con le indicazioni del produttore?
Se sì vai alla domanda 43 Se no rettifica e riesamina
43. Il sistema può essere alimentato in modo da rimuovere il refrigerante dai tubi di carico?
Se sì vai alla domanda 44 Se no rettifica e riesamina
44. Le valvole di isolamento sono state aperte correttamente?
Se sì vai alla domanda 45 Se no rettifica e riesamina
45. Il sistema è stato controllato per perdite con un rilevatore di perdite adatto per refrigerante A2L?
Se sì vai alla domanda 46 Se no rettifica e riesamina
46. Le condizioni di funzionamento del sistema sono state verificate/registrate?
Se sì vai alla domanda 47 Se no rettifica e riesamina
47. Le fruste di ricarica sono state rimosse in modo sicuro e con perdite minime di refrigerante?
Se sì vai alla domanda 48 Se no rettifica e riesamina
48. La valvola di servizio è priva di perdite e il tappo è stato sostituito?
Se sì vai alla domanda 49 Se no vai alla domanda 50
RECUPERO DEL REFRIGERANTE Domanda
N/A
SI
NO
Commenti
49. Tutti gli strumenti, il refrigerante e le attrezzature sono stati rimossi dall’area?
Se sì termina e valuta Se no rettifica e riesamina
50. L’area è adeguatamente ventilata?
Se sì vai alla domanda 51 Se no rettifica e riesamina
51. È stata fornita energia ad un rilevatore di perdite di gas infiammabili adatto e posizionato a un livello basso?
Se sì vai alla domanda 52 Se no rettifica e riesamina
52. È stata applicata e montata un’unità di recupero adatta alla classe e al tipo di refrigerante?
Se sì vai alla domanda 53 Se no rettifica e riesamina
53. Disponete di una Bombola di Recupero con capacità adeguata?
Se sì vai alla domanda 54 Se no rettifica e riesamina
54. È stata posizionata su di una bilancia di pesatura tarata adatta?
Se sì vai alla domanda 55 Se no rettifica e riesamina
55. Numero di certificato di taratura 56. L’ammontare del refrigerante recuperato è stato registrato e l’appropriato foglio di lavoro completato? 57. Identificare la fonte della perdita e ricominciare la procedura di valutazione
Se sì vai alla domanda 57 Se no rettifica e riesamina
Tabella 5: Valutazione del rischio dell’area di lavoro per gentile concessione di Marstair INDUSTRIA & formazione /37
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
MATCH’ e mostra un processo semplificato per la corretta selezione e installazione di un refrigerante A2L all’interno dell’ambiente di cella frigorifera, in conformità con EN 378:2016 (vedi tabella 4). La conformità con l’aria libera richiesta soddisferà anche i requisiti di base per una valutazione della normativa delle sostanze pericolose. Installazione di un sistema di celle frigorifere splittate A2L - Valutazione del rischio sul punto di lavoro Prima dell’installazione, è importante assicurarsi che la posizione sia adatta a questo tipo di sistema e che siano state seguite le istruzioni del produttore per quanto riguarda il volume minimo della stanza per il peso massimo della carica. Questo processo di valutazione è progettato per estendere una valutazione dettagliata del rischio, ma non per sostituirla. La valutazione per A2L di DSEAR ha indicato che se un sistema split
per cella frigorifera (tipicamente meno di 3 kg di carica di refrigerante) è posizionato correttamente e secondo le istruzioni, il punto di perdita più probabile è su di una connessione a tubo svasato sull’unità di condensazione, che sarà collocata all’esterno all’aria aperta e ciò condurrà ad una zona 2 NE. EN 60079-10-1 afferma che questa zona può essere trattata come non
pericolosa. Tale zona implica che un’esplosione, se avviene, avrà conseguenze trascurabili. La valutazione nella tabella 5 passo a passo presuppone che il sito su cui si sta lavorando non presenti rischi o pericoli specifici. In caso contrario, sarà necessaria una valutazione completa.
Sempre estremamente apprezzati, i webinar del Centro Studi Galileo sono diventati un appuntamento fisso per migliaia di Tecnici del Freddo, anche fuori dai confini nazionali. L’ultimo appuntamento, realizzato poco prima del ritorno in presenza a Refrigera 2021, ha visto protagonisti i partner DORIN e CAREL, con un approfondimento sui refrigeranti infiammabili, uno degli argomenti maggiormente dibattuti in questo periodo; parlando pure di EN60339-40 e -89 (vedi su Galileo TV)
NUMERO 10 / DICEMBRE 2021
LEZIONE 248 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
Caricare il circuito frigorifero in un’operazione di retrofit Introduzione
Pierfrancesco Fantoni Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2021, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
Per completare questo ciclo di appuntamenti riguardanti l’operazione di retrofit di un circuito frigorifero funzionante con R404A, affrontiamo l’aspetto riguardante la determinazione della quantità e l’esecuzione della relatva procedura di carica del nuovo fluido frigorifero che deve essere immessa nel circuito. Infine, dato che il 2022 è alle porte, è utile ricordare che il Regolamento Europeo sugli F-Gas impone il passaggio a nuovi refrigeranti meno inquinanti in determinate tipologie di circuiti per la refrigerazione commerciale, un tempo appannaggio dell’R404A. Questo comporta il dover tenere in considerazione nuove problematiche che riguardano la gestione dei fluidi che sarà consentito impiegare. La carica del circuito retrofittato Dopo aver preso la decisione assieme al cliente di procedere al retrofit dell’R404A per l’impianto, si può avviare la fase operativa della sostituzione; essa prevede tutta una serie di prassi lavorative che vanno svolte con la massima diligenza. Una di tali fasi risulta essere la procedura di carica del circuito frigorifero con il nuovo refrigerante. Ovviamente questa è una delle parti cruciali dell’intero processo, dato che la capacità frigorifera e l’efficienza energetica del sistema dipendono fortemente dalla adeguatezza della quantità di refrigerante che gira nel circuito. Già, ma quanto del nuovo refrigerante va caricato? Non è detto che, anzi quasi sicura-
mente è così, la quantità del nuovo fluido necessaria coincida con quella dell’R404A originariamente presente. Quest’ultima è ricavabile dai dati di targa della macchina o dal registro dell’apparecchiatura se presente, e quindi è nota. Il suo valore fornisce un dato orientativo sulla carica di refrigerante necessaria ma sicuramente non può indicare con esattezza la quantità del nuovo fluido che deve essere immessa nel circuito. La densità del refrigerante Una possibilità per risolvere il problema può essere quella, innanzitutto, di sincerarsi se la nuova carica deve essere superiore o inferiore a quella dell’R404A. Tale informazione è ricavabile anche dalle indicazioni che fornisce il produttore del refrigerante sostitutivo. Come alternativa si può anche pensare di riferirsi al valore della densità del refrigerante: la densità è un parametro che permette di valutare quanti chilogrammi di una certa sostanza sono necessari per riempire un dato volume, ad esempio un metro cubo. Più il valore della densità della sostanza è grande maggiori sono i chilogrammi che sono necessari per occupare completamente di liquido il volume. È vero che all’interno di un circuito frigorifero il refrigerante è presente sia in fase liquida che in fase gassosa, ma con buona approssimazione possiamo considerare solamente la fase liquida per stabilire la quantità di fluido necessaria dato che la massa di vapore risulta essere, se conINDUSTRIA & formazione /39
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Figura 1- Fasi di recupero del refrigerante, a cui seguirà il vuoto e la ricarica in fase liquida del circuito frigorifero
frontata rispetto a quella del liquido, molto inferiore e, quindi, trascurabile almeno in prima approssimazione. Per scendere ad un piano pratico, possiamo riferirci al seguente esempio. Supponiamo che il fluido sostitutivo con cui si è deciso di retrofittare il circuito a R404A sia l’R452A. Poichè la densità è un parametro che dipende dalla temperatura a cui ci troviamo, è necessario prendere in considerazione anche tale fattore, consapevoli del fatto che la densità del liquido non varia in maniera considerevole così come quella del vapore almeno se si rimane entro un range di temperature limitato. Per l’R404A la densità del liquido
alla temperatura di -20 °C è di circa 1,22 chilogrammi per ogni litro di liquido mentre per l’R452A, sempre alla stessa temperatura, è di circa 1,31 chilogrammi per ogni litro di liquido. Quindi l’R452A risulta avere una densità superiore a quella dell’R404A di circa il 7%. La temperatura di -20 °C è appropriata per il funzionamento dell’evaporatore del circuito frigorifero da retrofittare. Ma se vogliamo tenere conto della quantità di liquido presente nel condensatore e nel ricevitore e nella tubazione del liquido, dobbiamo prendere in considerazione una temperatura ben superiore,
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40/ INDUSTRIA & formazione
Figura 2- L’R455A è un refrigerante a basso GWP adatto alle apparecchiature per la refrigerazione commerciale (tratto da catalogo Honeywell)
ad esempio +40 °C. A tale temperatura ad un litro di R404A corrisponde una massa di 0,97 chilogrammi mentre ad un litro di R452A corrisponde una massa di 1,05 chilogrammi. Anche in questo caso la densità dell’R452A è superiore. Stavolta di circa l’8,2%. Questi semplici calcoli confermano il fatto che la carica del circuito eseguita con R452A dovrà essere superiore rispetto a quella originaria dell’R404A. Date le temperature che abbiamo considerato possiamo ritenere che la maggiorazione dovrà essere di circa il 7-8 %, ma se andiamo a considerare temperature di evaporazione e condensazione differenti essa potrà subire degli aggiustamenti in difetto o in eccesso. Questo aggiustamento dipende anche dalla tipologia di circuito frigorifero considerato così come dalla presenza o meno di determinati componenti (ad esempio, il ricevitore di liquido). Fatta questa considerazione, abbiamo ora una preziosa informazione
NUMERO 10 / DICEMBRE 2021
Associati (entro il 31 dicembre 2021) e oltre ai numerosi vantaggi, abbonandosi come socio privilegiato (63 euro-quota annuale) oppure come socio collettivo (96 euro-quota annuale), riceverai in omaggio: il pratico powerbank portatile con indicatore che segnala lo stato della ricarica tutte le slides del convegno e incontri formativi targati CSG di Refrigera 2021
E
N
IAZIO
TECN
IC
I
membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
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| CONSULENZA | AGGIORNAMENTO | RIVISTA | NEWSLETTER MENSILE | SCONTI SUI CORSI CSG
EI
ATF
FRE
Usufruirai di numerosi vantaggi tra i quali:
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ASSOCIATI ALL’ATF
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Il 2022 è ormai alle porte. Esso dal 1 gennaio porterà una nuova disposizione del Regolamento Europeo 517 sugli F-Gas che prevede il divieto di immissione in commercio di frigoriferi e congelatori per uso commerciale con circuito ermeticamente sigillato e di sistemi di refrigerazione centralizzati multipack di capacità nominale pari o superiore a 40 kW
DE
al fino a t a 21 og 0 2 pror e mbr Promo e c i 31 d peciale RA la S FRIGE RE
Novità alle porte
SS
Nell’esecuzione della carica (vedi figura 1) si procederà a immettere il nuovo fluido esclusivamente in fase liquida (essendo l’R452A una miscela zeotropa) preferibilmente dal ricevitore di liquido o da una presa di alta pressione, se presenti. Questo velocizzerà l’intera operazione. In caso contrario, si dovrà procedere dalla presa di bassa pressione del circuito, con più pazienzas, dato che comunque è esclusivamente la fase liquida che deve essere movimentata. Non tutta la carica necessaria va immessa immediatamente nel circuito, soprattutto quando è possibile lavorare con la presa di alta pressione. Buona norma è quella di precaricare
contenenti refrigeranti con GWP superiore a 150. Anche l’R452A, così come gli altri possibii sostituti dell’R404A quali, ad esempio, R449A e R448A, sono interessati da tale disposizione. Si potrà, invece, continuare ad utilizzarli nelle operazioni di assistenza e manutenzione dei circuiti frigoriferi. Giocoforza, quindi, nelle nuove apparecchiature della tipologia sopra elencata, si dovrà passare a refrigeranti ancora diversi, che soddisfano il requisito di avere un GWP inferiore a 150. Attualmente il mercato offre la possibilità di scegliere, come sostituti dell’R404A, tra l’R454C e l’R455A (figura 2). Entrambi risultano essere classificati A2L, quindi questa transizione implicherà il passaggio da fluidi non infiammabili (come l’R404A, l’R452A, l’R448A o l’R449A) a fluidi leggermente infiammabili, con tutte le attenzioni richieste dal caso. Essi richiederanno anche di far fronte operativamente al problema di valori del glide molto elevati, che fino ad oggi raramente si sono presentati nei fluidi frigoriferi impiegati.
A
Procedura di carica
il circuito fino a circa l’80% del necessario e poi osservare il comportamento del circuito frigorifero in funzione. Vanno sempre mantenuti monitorati i parametri essenziali di funzionamento, come il surriscaldamento ed il sottoraffreddamento ad esempio, assieme ai valori delle pressioni di lavoro. Nella fase finale di carica si procede all’immissione di quantitativi di refrigerante sempre più piccoli ad ogni iterazione, tenendo anche sempre sotto controllo la bilancia che ci indicherà quando saremo prossimi al raggiungimento della quantità di refrigerante precalcolata con il metodo illustrato in precedenza.
O
sulla quantità di refrigerante che dovrà essere caricata nel circuito: ad esempio se la carica di R404A era di mezzo chilogrammo, con il nuovo fluido dovrà essere di circa 40 grammi in più mentre in un circuito da 2 chilogrammi di R404A si dovranno caricare circa 2,15 chilogrammi di R452A.
ASSOCIAZIONE TECNICI DEL FREDDO
ENTRA A FAR PARTE DELL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI DEL FREDDO
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
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LEGISLAZIONE
Revisione del Regolamento sui gas fluorurati È probabile che i lavori di revisione del regolamento F-Gas vengano posticipati a marzo/aprile 2022. Tale ritardo inciderebbe anche sui lavori di revisione riguardanti le sostanze ODS, che dovrebbero essere pubblicati contestualmente. Alla base di tale decisione sembra vi sia la difficoltà di valutare la portata dei costi che sarebbero conseguenti alle nuove disposizioni del Regolamento. Nel frattempo, EPEE ha adottato una posizione ufficiale sul futuro Regolamento sui gas fluorurati. EPEE è favorevole al mantenimento dell’attuale calendario di eliminazione graduale e non ritiene necessario aggiungere ulteriori divieti. Vengono inoltre fornite alcune raccomandazioni, in particolare: - Utilizzare giornali di bordo elettronici per avere una conoscenza complessiva a livello UE sulle perdite e sul recupero - Estendere la necessità di raccolta e rendicontazione dei dati riguardanti il contenimento ed il recupero di tutti i refrigeranti. - Estendere i requisiti di formazione e certificazione a tutti i refrigeranti - Introdurre sanzioni più severe per il mancato rispetto - Evitare misure nazionali sui gas fluorurati che minerebbero il mercato unico dell’UE. Direttiva sulle fonti di energia rinnovabile e Direttiva sull’efficienza energetica Il 14 luglio, la Commissione europea ha adottato un pacchetto di 12 proposte legislative che mira a rendere le politiche dell’UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità idonee al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE nell’ambito del Green Deal europeo e della legislazione europea sul clima. Tra queste proposte vi sono la revisione della Direttiva sulle fonti di energia rinnovabile (RED II) e la riformulazione della Direttiva sull’efficienza energetica (EED). Alcuni dei principali cambiamenti proposti nella re42/ INDUSTRIA & formazione
visione RED II prevedono: - Aumento dell’obiettivo globale di energia rinnovabile dell’UE al 40% rispetto all’attuale 32%. - Negli edifici aumento entro il 2030 dell’obiettivo del 49% per quanto riguarda il riscaldamento e il raffrescamento accompagnato da un aumento annuo di riferimento vincolante dell’1,1% della quota nazionale del consumo energetico finale delle energie rinnovabili. - Disposizioni per facilitare l’elettrificazione in merito agli obiettivi vincolanti. - Aggiornamento del metodo di calcolo della quota di energia da fonti rinnovabili (FER) per includere quella di origine non biologica ed escludere l’energia elettrica rinnovabile utilizzata per produrre combustibili rinnovabili di origine non biologica. - Aggiornamento dei requisiti di qualificazione e certificazione per gli installatori e obbligo per fornitori e venditori di tecnologia che siano reperibili installatori sufficientemente formati e qualificati per servire la crescita degli impianti di riscaldamento e raffrescamento rinnovabili negli edifici e nell’industria. Alcuni dei principali cambiamenti riguardanti la riformulazione dell’EED prevedono: - Una nuova disposizione per l’applicazione obbligatoria del principio Energy Efficiency First (EE1) nelle decisioni politiche, di pianificazione e di investimento. - Riduzione degli obiettivi per il consumo di energia finale e primaria di almeno il 36-37% e rispettivamente del 39-41% entro il 2030. - Aumento degli obblighi di risparmio annuale all’1,5% dal 2024 al 2030, accompagnato da requisiti specifici per alleviare la povertà energetica. - Obbligo di rinnovo annuale di almeno il 3% della superficie totale di tutti gli edifici riscaldati e/o raffreddati del settore pubblico per essere almeno trasformati in edifici a emissioni quasi zero (NZEB). - Le valutazioni inerenti i settori del riscaldamento e raffrescamento diventeranno parte dei piani nazionali per l’energia e il clima (NECP).
Inoltre, gli Stati membri incoraggeranno le autorità locali con più di 50.000 abitanti a preparare piani locali per la salute e la cura. - Obbligo degli Stati membri di garantire la disponibilità di schemi di qualificazione, accreditamento e certificazione per i diversi fornitori di servizi energetici, revisori, gestori e installatori. Roadmap per il riscaldamento e il raffreddamento La Commissione Europea ha completato il suo piano per la decarbonizzazione dei settori del riscaldamento e raffrescamento. Esso servirà come strumento pratico per i responsabili politici a livello locale, nazionale e dell’UE per aiutare a progettare approcci su misura per decarbonizzare i due settori. Etichettatura energetica ed Ecodesign Ricordiamo che lo studio sull’Ecodesign and Energy Labelling Working Plan 2020-2024, che guiderà il lavoro della Commissione Europea sulle singole categorie di prodotti per i prossimi anni, è terminato e tutte le relazioni finali sono disponibili online. Inoltre, la Commissione ha pubblicato la sua tabella di marcia il 5 maggio 2021. Alcuni punti fondamentali dei propositi della Commissione sono: - Non saranno proposte misure di Ecodesign ed etichettatura energetica per contenitori refrigeranti, compressori, bollitori e finestre, a causa del loro basso potenziale di rispar-
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NEWS DALL’EUROPA ULTIME NOTIZIE DALL’EUROPA ta la catena di approvvigionamento degli HFC e va oltre il Regolamento sui gas fluorurati chiedendo a tutti coloro che vendono HFC di fornire una documentazione appropriata. Infine, la Commissione Europea ha recentemente introdotto nuovi requisiti di registrazione per gli importatori. Il regolamento (UE) 2019/661 è stato modificato e ora richiede agli importatori di inserire il numero EORI dell’entità importatrice nel registro dei gas fluorurati. █
mio energetico. - Proseguiranno gli interventi per ventilatori (il ridimensionamento dell’etichettatura sarà l’elemento chiave), telefoni cellulari, prodotti fotovoltaici, asciugacapelli, server, unità di ventilazione e refrigerazione professionale. La Commissione ha inoltre presentato i gruppi di prodotti e le relative misure individuate dallo studio di supporto: design agile, durata, riciclabilità e riparabilità. Come passo successivo, la Commissione pubblicherà il piano di lavoro definitivo 2020-2024 entro la fine del 2021. █
REFRIGERANTI
Commercio illegale di HFC La lotta agli HFC commercializzati illegalmente avviata dall’EFTCC sta producendo risultati incoraggianti. In primo luogo, sono stati registrati diversi sequestri di grosse quantità, in particolare 27.000 kg in Spagna e 17.200 kg in Grecia. In Spagna AREA sta lavorando a stretto contatto con le autorità: allo scopo sono stati organizzati seminari per spiegare i dettagli tecnici riguardanti il lavoro degli installatori e la complessa attività di commercializzazione di F-Gas. Anche l’azione di EFTCC sta dando risultati positivi, consentendo segnalazioni anonime che possono sfociare in indagini, sequestri e condanne. In Germania, una nuova legge sui prodotti chimici sta aumentando la trasparenza in tut-
AMBIENTE
Sanzioni F-Gas L’Agenzia per l’ambiente del Regno Unito ha emesso sanzioni per un totale di oltre 1 milione di sterline nei confronti di una società britannica per violazione delle normative sui gas fluorurati. Le violazioni riguardano le quote, la comunicazione delle importazioni e la tenuta dei registri. Questa è solo la seconda sanzione comminata nel Regno Unito per violazione delle normative sui gas fluorurati. Sostanze per-e poli-/fluoroalchiliche (PFAS) Il 15 luglio, Danimarca, Germania, Svezia, Paesi Bassi e Norvegia hanno resa pubblica la loro intenzione informale di proporre una restrizione PFAS REACH per i gas fluorurati. Sono circa 9.000 le sostanze coinvolte, inclusi gli HFC e i refrigeranti HFO a bassissimo GWP. Tale atto segna l’inizio di una lunga procedura che potrebbe portare a una misura di restrizione degli HFC entro il 2025. È attualmente in corso una consultazione (call of evidence) inerente la preparazione di un dossier di restrizione, prevista per la metà del 2022. EPEE sta lavorando attivamente sull’argomento, per fare in modo che i gas fluorurati non facciano parte della proposta di restrizione che i 5 Paesi presenteranno nel 2022. La motivazione di EPEE è che i gas fluorurati sono già adeguatamente regolamentati attraverso il Regolamento sui gas fluorurati e che ulteriori misure attraverso REACH sarebbero
inadeguate e sproporzionate. AREA sostiene questa posizione. Inquinamento aria L’uso corretto dei sistemi di trattamento dell’aria contribuirà a ridurre la trasmissione di COVID-19 negli spazi interni. Tuttavia, l’Unione Europea attualmente non riconosce l’inquinamento dell’aria interna come un rischio per la salute umana nello stesso modo in cui lo fa l’inquinamento esterno. Le principali associazioni europee per la qualità dell’ambiente indoor hanno rilasciato una dichiarazione per affermare i pericoli dell’inquinamento dell’aria interna e proporre soluzioni a questo problema. Una corretta ventilazione meccanica può ridurre di metà la concentrazione di virus. Alternative possono essere l’apertura delle finestre, le tecnologie di trattamento dell’aria e i sistemi di automazione e controllo degli edifici. La revisione delle politiche dell’UE costituisce un’opportunità chiave per sostenere la riduzione della trasmissione aerea del COVID-19. Possono contribuire a tale cambiamento la Direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia, la sicurezza e la salute sul lavoro, il quadro strategico e le pratiche sugli appalti pubblici. Sul sito di AREA è disponibile una dichiarazione delle associazioni di categoria finalizzata a migliorare l’aspetto normativo riguardante la qualità dell’aria degli ambienti interni. █
AMBIENTE
Catena del freddo dei vaccini L’UNEP e l’IIR hanno pubblicato un documento sulla tecnologia della catena del freddo riguardante i vaccini. L’obiettivo è quello di rendere partecipi funzionari governativi, responsabili politici e parti interessate della refrigerazione sugli aspetti chiave di tali applicazioni, tra cui: controllo della temperatura, tipologie di applicazioni della catena del freddo dei vaccini, buone pratiche operative delle applicazioni della catena del freddo dei vaccini, tipi di refrigeranti utilizzati e sfide relative a questo settore. INDUSTRIA & formazione /43
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > AREA, UN SUCCESSO L’ASSEMBLEA GENERALE
Si è conclusa una settimana intensissima per AREA, l’Associazione Europea che raccoglie al suo interno le 24 principali associazioni del Freddo europeo, provenienti da 21 Stati. L’Assemblea Generale di AREA (in foto), venerdì ha chiuso una settimana di impegni serratissimi, che hanno contribuito ad approfondire al meglio l’attuale situazione del Freddo Europeo e a studiare soluzioni e progetti per gli sviluppi futuri. La settimana di lavoro si è aperta con la riunione del Working Group Refrigerants, mentre martedì e mercoledì è stato il turno dei gruppi “Legislation and Standards” e “Sustainable Innovation“, per poi arrivare a giovedì con la riunione del WG Human Capitals. L’appuntamento principale è stato in ogni caso quello di venerdì 22 ottobre, l’Assemblea Generale, presieduta dal Presidente Marco Buoni (il primo presidente italiano di AREA, oggi al suo secondo mandato) e il Segretario Generale, Olivier Janin. Il programma della giornata si è articolato come segue:
• Saluti e benvenuto da parte del Presidente • Richiamo all’ordine – diritto alla Concorrenza • Scuse delle Associazioni Nazionali • Approvazione dell’ordine del giorno • Approvazione del verbale inerente la videoriunione del 25 giugno • Aspetti finanziari • Previsione 2021 • Bilancio 2022 • Relazioni da parte dei Presidenti dei Working Groups • Relazione sulla comunicazione • Meeting per il 2022 • Documento Tour-de-Table sulle situazioni nazionali L’Assemblea Generale ha ospitato anche un’utile tavola rotonda sulla situazione complessiva in questa fase della Pandemia: con la fine delle restrizioni (quasi ovunque) le opportunità sono tornate con vigore; mentre il fatturato generale e il feeling con il mercato sono pressoché invariati, in lieve miglioramento, anche se sembrano esserci ancora molti problemi legati alla mancanza di nuova forza lavoro soprattutto giovani che intraprendano questa carriera. Inoltre preoccupa l’aumento dei prezzi delle materie prime. In sintesi le prospettive sono buone, ma il settore ha ancora difficoltà a trovare personale perfettamente formato e componenti e materiali di base. AREA ha quindi reso disponibile il documento Tour de Table, che aiuterà a rendere più chiara l’attuale situazione di tutte le 24 associazioni di AREA. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> BSRIA, DISPONIBILE L’ULTIMO STUDIO SULLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE
L’ente britannico ha pubblicato due utilissime guide per aiutare gli utenti a muoversi all’interno dell’attuale stato della Refrigerazione Commerciale. Le due guide, “Screening of the Retail DisplayCabinet Market in key European Countries”: France, Germany, Italy, Spain and “UK e Screening commercial refrigeration markets in key European Countries”: France, Germany, Italy, Spain and UK offronto un’ampia visione d’insieme sull’attuale situazione del mercato europeo. Oltre a mostrare i trend più importanti, le guide ne analizzano nel dettaglio numerosi aspetti, come l’impatto delle nuove normative, i cambiamenti di mentalità da parte dei clienti e l’impatto della ripresa economica post covid. Emergono dati interessanti quando si parla di split monoblocco: se è vero che le unità a condensazione dominano il mercato, è altrettanto vero che i monoblocchi sono cresciuti in modo uniforme un po’ in tutta Europa. Sono particolarmente interessanti i driver di mercato: ad esempio, per quanto riguarda i Cabinet, i consumatori sono sempre più propensi ad acquistare online in presenza di sconti, mentre per contro solitamente prediligono gli acquisiti in ambito locale. I mercati stanno inoltre rispondendo bene alle nuove normative, che stanno incentivando gli sviluppi tecnologici, ma la crisi delle materie prime sta iniziando a portare qualche aumento di prezzo anche nel settore. BSRIA ha inoltre preparato due riassunti delle analisi scaricabili su I&Fonline. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > REFRIGERANTI ILLEGALI, EFCTC OSPITA UNA TAVOLA ROTONDA VIRTUALE
EFCTC ha organizzato il 23 novembre una tavola rotonda su “Illegal trade in HFCs: best practices from EU member states“. Questo evento ha riunito i principali responsabili politici dell’UE per discutere di come l’Unione sta lavorando per affrontare il mercato nero illegale degli HFC. Paesi e aziende di tutto il Vecchio Continente stanno notando le conseguenze del mercato nero degli HFC, ma occorre fare di più per affrontare il problema. Tramite una discussione ad alto livello e la condivisione delle migliori pratiche tra i relatori, è stato possibile avere un’idea più chiara e netta di quello che i singoli Stati membri stanno facendo, e sono state esposte alcune idee su come affrontare adeguatamente il problema. il programma ha previsto: - Cristian Silviu Bușoi, Membro del Parlamento Europeo - Bente Tranholm-Schwarz, Deputy Head di DG CLIMA, European Commission - Murli Sukhwani, Presidente di EFCTC Data and Investigations - Ernesto Bianchi, Direttore delle Entrate e delle Operazioni Internazionali, European Anti-Fraud Office (OLAF). - Georgios Amyras, Vice Ministro dell’Ambiente e dell’Energia incaricato della Protezione Ambientale, Grecia(TBC)
della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore (RACHP) in Europa, sostiene sin dall’inizio il regolamento UE sugli F-Gas del 2014 (UE 517/2014). Grazie alla riduzione delle emissioni anno dopo anno dalla sua entrata in vigore, è diventato il gold standard efficace in tutto il mondo per ridurre le emissioni dei gas fluorurati a effetto serra (F-Gas). I gas fluorurati, e in particolare gli HFC, sono utilizzati come refrigeranti nelle apparecchiature RACHP, che a loro volta sono tecnologie chiave per raggiungere la neutralità climatica nel 2050, decarbonizzando il riscaldamento e il raffreddamento. Gli HFC sono stati introdotti come alternative alle sostanze che riducono lo strato di ozono, facilitandone l’eliminazione graduale in Europa. Tuttavia, a causa del loro potenziale di riscaldamento globale (GWP), l’uso di HFC e le relative emissioni vengono ridotti al minimo e molti refrigeranti con un minore impatto climatico vengono introdotti gradualmente, ove questo è sicuro, efficiente dal punto di vista energetico, tecnicamente ed economicamente fattibile e non ostacoli la transizione verso l’energia verde. Tra le proposte per la revisione sostenibile del regolamentazione F-Gas ci sono molti punti in comune con il programma dell’associazione AREA, in particolare EPEE propone:
– Estendere i requisiti e le disposizione di controllo perdite e recupero a tutti i refrigeranti in maniera completa senza esclusioni – Uso di registri elettronici per una verifica puntuale e immediata dei dati a livello europeo – Estendere la formazione e la certificazione a tutti i refrigeranti senza esclusioni – Introdurre multe e penalità più pesanti – Assicurare un allineamento tra i paesi non permettendo divieti più stringenti mettendo a rischio il mercato unico
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> UNEP, DISPONIBILE LA CONFERENZA STAMPA DELLE NAZIONI UNITE, SUL LANCIO DELL’EMISSION GAS REPORT È disponibile online la conferenza stampa di António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, e Inger Andersen, Direttore Esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), sul lancio dell’Emissions Gap Report, il report sull’andamento delle emissioni di gas ad effetto serra, e le conclusioni non sono per nulla incoraggianti e soprattutto non è stata prevista la reazione non sempre positiva dei paesi più inquinanti, Cina, India, Russia, Stati Uniti in testa. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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> EPEE, POSITION PAPER SULLA REVISIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE EUROPEA F-GAS EPEE ha di recente rilasciato un nuovo Position Paper, incentrato sulla revisione della regolamentazione europea sugli F-Gas che tanto ha modificato il nostro settore negli ultimi 15 anni. EPEE, che rappresenta l’industria INDUSTRIA & formazione /45
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > REFRIGERA, UN SUCCESSO A OGNI LIVELLO: CENTRO STUDI GALILEO E ATF PROTAGONISTI CON OLTRE 30 INTERVENTI Un successo strepitoso la partecipazione del Centro Studi Galileo a Refrigera: pienone costante agli oltre trenta incontri con esperti e partner, con il Convegno di punta del 4 novembre e gli apprezzatissimi incontri formativi a ciclo continuo. Il Freddo è tornato a incontrarsi: novembre ha visto infatti il ritorno di Refrigera, la prima fiera italiana interamente dedicata alla Refrigerazione, dopo quasi due anni di stop agli eventi fieristici imposti dalla pandemia. Come sempre, Centro Studi Galileo e Associazione dei Tecnici del Freddo – ATF hanno partecipato all’evento da protagonisti assoluti, con un ricchissimo programma di appuntamenti a ciclo continuo che ha permesso al pubblico di perfezionare e approfondire le proprie conoscenze sul freddo grazie ai tantissimi interventi dei docenti CSG e dei massimi esperti delle associazioni e delle aziende partner, che ogni giorno contribuiscono a supportare il Centro Studi nella sua costante mission di condivisione della conoscenza. Evento di punta, il Convegno di giovedì 4 novembre, patrocinato dal MiTE, ha visto la partecipazione di ben sedici speaker, che hanno offerto alla platea una panoramica assolutamente esaustiva
non solo sull’attuale situazione del settore, incluso l’attualissimo tema della lotta ai cambiamenti climatici, pietra angolare della COP26 che, da Glasgow, sta infiammando i dibattiti di tutto il mondo. Apprezzatissimi anche gli Incontri Formativi, approfondimenti di un’ora curati dagli esperti del Centro Studi Galileo e dai suoi partner: lo stand CSG-ATF è stato spesso preso letteralmente d’assalto per tutti e tre i giorni dell’evento da Tecnici e operatori del settore, interessatissimi ad approfondire le ultime novità sulle regolamentazioni sui gas fluorurati, refrigeranti, recupero e riciclo, compressori e componenti o a perfezionare le proprie conoscenze. sGrandissimo successo anche per il progetto Casale Capitale del Freddo, di cui CSG è partner operativo sin dagli albori: il Sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, da sempre estremamente attivo nello sviluppo del polo industriale casalese, è stato presente allo stand per tutti e tre i giorni dell’evento, contribuendo con Paolo Secco (Fondazione Aleramo) a promuovere e sviluppare uno dei territori più floridi al mondo per quanto riguarda il settore. L’appuntamento è quindi fissato al 2023, con la già annunciata terza edizione di Refrigera: ancora una volta, ATF e Centro Studi Galileo saranno in prima linea per diffondere e sviluppare la cultura del Freddo. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> COP26, IL PARLAMENTO EUROPEO AGLI STATI MEMBRI: “ELIMINIAMO GLI HFC”
L’invito agli Stati Membri a procedere il prima possibile con l’eliminazione degli HFC è contenuto all’interno della Motion for a Resolution dello scorso 10 ottobre. Il Parlamento Europeo plaude all’intenzione dell’amministrazione Biden degli Stati Uniti d’America e del presidente cinese Xi Jinping di ratificare l’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal che, insieme all’imminente revisione delle norme dell’UE sui gas fluorurati a effetto serra, rappresenta un’opportunità unica per avvicinare il mondo a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi; inoltre invita la Commissione a presentare un’ambiziosa revisione del regolamento sui gas fluorurati entro la fine del 2021 al fine di accelerare l’eliminazione graduale degli idrofluorocarburi (HFC). Poche, ma significative, righe, estremamente importanti nell’ottica di indirizzare l’Europa verso la tanto ambita neutralità carbonica: così si è espresso il Parlamento Europeo, sfruttando la sponda offerta dalla ratifica di Kigali da parte di Stati Uniti e Cina. L’argomento è stato al centro del dibattito a Glasgow, nel corso della COP26, la ventiseisima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: “non c’è più tempo per aspettare”, come ha ricordato di recente Antonio Guteress, Segretario Generale dell’ONU. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > TERZO TRIMESTRE 2021, NUMERI POSITIVI PER IL SETTORE DELLA CLIMATIZZAZIONE
In terreno positivo anche i dati relativi a ventilconvettori di tipo standard, con e senza mantello, cassette e hi-wall, che crescono complessivamente del 42,1% a volume e del 48,3% a valore. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Diffusi i dati Assoclima sul mercato Italia della climatizzazione a fine settembre 2021. Crescita importante nel segmento delle pompe di calore idroniche per il residenziale. Milano, 25 ottobre 2021 – Si replica anche nel terzo trimestre 2021 la situazione di mercato rilevata da Assoclima nel primo e nel secondo: a fine settembre 2021 tutte le categorie merceologiche analizzate registrano aumenti percentuali, in alcuni casi anche consistenti, rispetto allo stesso periodo del 2020. Unico settore in controtendenza è quello dei condizionatori trasferibili (-10,6% a volume e -8,7% a valore). Le percentuali di crescita più elevate arrivano, ancora una volta, dal comparto centralizzato: per le apparecchiature idroniche condensate ad aria si rilevano incrementi complessivi del 177,4% a volume e 110,3% a valore. Prosegue il trend positivo per le macchine in versione a pompa di calore con potenze inferiori a 17 kW, che al 30 settembre 2021 registrano aumenti del 222,6% a volume e 233% a valore. Anche per i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua l’indagine di Assoclima rileva dati positivi (+56% a volume e +57,2% a valore), con una crescita importante nel segmento delle pompe di calore acqua-acqua con potenze inferiori a 17 kW (+167,2% a volume e + 162,9% a valore). Confrontando i dati del terzo trimestre 2021 con quelli del 2020, nel segmento delle centrali di trattamento aria si registra un incremento del 24,5% a valore e un decremento del 3,6% a volume, mentre risultano in crescita i dati percentuali sia a volume (+58,9%) che a valore (+49%) per i sistemi di ventilazione meccanica residenziale.
affidabili a lungo termine.
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> USA, CHIESTO IL BANDO DELLE BOMBOLETTE DI RICARICA “FAI DA TE” DEI CONDIZIONATORI NELLE AUTO
> NUOVO STUDIO: TFA DELL’HFO-1234YF “HA UN IMPATTO TRASCURABILE SULLA SALUTE UMANA E SULL’ECOSISTEMA”
Un nuovo studio, sottoposto a peer review e pubblicato su Atmospheric Chemistry and Physics, ha simulato le concentrazioni previste di acido trifluoroacetico (TFA) in acqua piovana dovute alla degradazione dell’HFO-1234yf in India, Cina e Medio Oriente, fino al 2040. • Lo studio afferma che il TFA dei refrigeranti HFO-1234yf ha un effetto trascurabile sulla salute umana e sull’ecosistema. Ciò è coerente con i risultati di studi precedenti incentrati su Stati Uniti, Europa e Cina. • Anche negli scenari che prevedono le maggiori emissioni di HFO-1234yf, fino al 2040, le concentrazioni di TFA in acqua piovana rimangono ordini di grandezza al di sotto delle concentrazioni senza effetto osservabile (NOEC) per quanto concerne gli studi di tossicologia ecologica sui mammiferi. • Lo studio completa le nostre conoscenze sull’impatto umano ed ecologico del TFA da HFO-1234yf per le regioni più popolate e ad alta crescita economica del mondo. Cosa significa questo per l’industria HVACR : lo studio è fondamentale perché è un’importante aggiunta al crescente corpo di ricerca atmosferica che indica fortemente che i rischi di TFA da HFO-1234yf sono insignificanti. Le tecnologie climatiche avanzate, inclusi HFC, HFO e miscele a basso GWP, sono quindi soluzioni sicure e
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti ha dichiarato all’inizio dell’anno 2020 che è stata richiesta di vietare la vendita delle “bombolette di ricarica” contenenti gas refrigerante, come parte delle limitazioni all’uso di idrofluorocarburi (HFC). Il disegno di legge Washington afferma che nessuno può vendere, acquistare o offrire in vendita bombolette di ricarica per la refrigerazione “con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) superiore a 150, o contenuto in un contenitore progettato per la ricarica dell’aria condizionata degli autoveicoli, anche in caso di assistenza o riparazione”. Anomalie simili si riscontrano in altre parti del mondo, dove, indipendentemente dalle crescenti restrizioni all’acquisto di HFC da parte del commercio esperto, i clienti possono facilmente acquistare kit di ricarica dell’aria condizionata per auto. Nel Regno Unito e in Europa, ad esempio, le linee guida sui gas fluorurati vietano sia l’acquisto che l’uso di refrigeranti HFC privi della licenza/ accreditamento essenziale. Tuttavia, i negozi di accessori per auto in molte economie europee sono ancora liberi di vendere il gas destinato alla “ricarica” dell’aria condizionata dei veicoli. Negli Stati Uniti, le linee guida dell’EPA richiedono che le bombolette abbiano un regolatore autosigillante, ma questo si applica solo alle lattine con refrigerante studiate per ricaricare gli impianti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /47
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SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF PRODUZIONE COMPONENTI BITZER ITALIA compressori Pietro Trevisan 36100 Vicenza Tel. 0444/962020 www.bitzer.it CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it CASTEL valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido Giorgio Monaca 20060 Pessano c/Bornago Tel. 02/95702225 www.castel.it CORE EQUIPMENT componentistica per refrigerazione e condizionamento Daniele Passiatore 50127 Firenze Tel. 055/334101 www.core–equipment.it DENA accumulatori di liquido, filtri Daniele Francia 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/454007 www.dena.it DORIN compressori Giovanni Dorin 50061 Compiobbi Tel. 055/623211 www.dorin.com EMBRACO NIDEC compressori ermetici Enrico Albera 10023 Chieri Tel. 335/5828037 www.embraco.com
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INDUSTRIA & formazione /49
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 212a) Ventunesimo anno
A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI ARMADIO APERTO: Armadio refrigerato professionale il cui scomparto refrigerato può essere raggiunto dall’esterno senza aprire una porta o un cassetto, laddove la semplice presenza di uno scomparto raggiungibile dall’esterno senza aprire una porta o un cassetto e il cui volume netto equivalga a meno del 20 % del volume totale dell’armadio refrigerato professionale non è sufficiente a qualificarlo come tale. CAMERA DI ABBATTIMENTO: Ambiente chiuso la cui porta d’accesso e il cui spazio interno sono sufficientemente ampi da consentire l’accesso di una persona, destinato principalmente a raffreddare rapidamente gli alimenti caldi portandoli a una temperatura inferiore a 10 °C nel caso della refrigerazione e inferiore a – 18 °C nel caso del congelamento. DROP-IN, REFRIGERANTI: Miscele di refrigeranti che hanno un comportamento termodinamico simile a quello dei refrigeranti che vanno a sostituire. Per non smantellare i circuiti frigoriferi esistenti funzionanti con tali tipi di refrigeranti (o per non dover apportare onerose modifiche agli stessi come la sostituzione di alcuni componenti, la sostituzione dell’olio del compressore, una diversa regolazione dei dispositivi di controllo, 50/ INDUSTRIA & formazione
ecc.) è possibile utilizzare come fluidi sostitutivi i refrigeranti drop-in, considerate le loro caratteristiche simili a quelle dei sostituiti. La ragione di tale sostituzione risiede nel loro minor impatto dal punto di vista ambientale. Talvolta, però, un refrigerante dropin rappresenta una soluzione temporanea in quanto, pur avendo caratteristiche di eco-compatibilità migliori del refrigerante sostituito, rappresenta una soluzione ancora troppo impattante per l’ambiente e risulta non rientrare nei limiti fissati dalle normative per gli anni futuri. FABBISOGNO ANNUO DI RISCALDAMENTO DI RIFERIMENTO: Il fabbisogno annuo di riscaldamento di riferimento relativo a una stagione di riscaldamento designata, da usare come base per il calcolo di SCOP e calcolato come il prodotto del carico teorico di riscaldamento e dell’equivalente ore in modo attivo per il riscaldamento, espresso in kWh. INDICE DI EFFICIENZA ENERGETICA SPECIFICO DELL’INTERVALLO: L’indice di efficienza energetica specifico di ciascun intervallo con temperatura esterna in una stagione, derivato dal carico parziale, dalla capacità dichiarata e dall’indice di efficienza energetica dichiarato e calcolato per altri intervalli mediante interpolazione/estrapolazione, se del caso corretto per il coefficiente di degradazione applicabile. PORTATA D’ARIA: La portata d’aria in m3/h misurata all’orifizio di uscita dell’aria delle unità interne e/o esterne, se pertinente, dei refrigeratori d’ambiente, dei condizionatori d’aria o delle pompe di calore nonché dei ventilconvettori, alle condizioni nominali standard per il raffreddamento o il riscaldamento, se il prodotto non possiede la funzione di raffreddamento. RECUPERO: Raccolta e stoccaggio, all’interno di specifici contenitori adatti allo scopo, dei fluidi impiegati nei circuiti frigoriferi degli impianti di refrigerazione, condizionamento e nelle pompe di
calore. Tale attività può avvenire nel contesto delle operazioni di installazione, manutenzione o smantellamento dei circuiti stessi e va condotta mediante l’impiego di un’apposita macchina denominata recuperatore. Secondo quanto previsto dal Regolamento Europeo 517 del 2014 sui gas fluorurati ad effetto serra, il recupero dei refrigeranti HFC e HFO può essere eseguito esclusivamente da personale in possesso dell’idonea certificazione sugli F-Gas. SISTEMA ALLAGATO: Sistema frigorifero dotato di uno scambiatore di calore facente funzione di evaporatore che risulta riempito di liquido refrigerante in sovrabbondanza a quanto ne può effettivamente evaporare. Tali sistemi richiedono una carica di refrigerante maggiore rispetto a quelli ad espansione secca, ove tutto il liquido che transita attraverso l’evaporatore cambia di stato completamente ed esce dallo scambiatore allo stato di vapore surriscaldato. UNITÀ DI VENTILAZIONE: Secondo quanto stabilito dalle regolamentazioni della Commissione europea per unità di ventilazione si intende un apparecchio ad alimentazione elettrica dotato di almeno una girante, un motore e una cassa, destinato ad effettuare il ricambio dell’aria esausta con aria proveniente dall’esterno in un edificio o in una sua parte
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.
ACP
POTENZA NATURALE: UNITÀ DI COMPRESSIONE AD AMMONIACA BITZER. La sicurezza del sistema è il compito più semplice per le unità di compressione ad ammoniaca (ACP) di BITZER, che offrono la massima affi dabilità grazie ad una ridondanza di compressori, sensori e altri componenti essenziali nello stesso impianto. Il loro ambiente sono le applicazioni frigorifere industriali ad ammoniaca, come la refrigerazione a bassa e media temperatura tipica nell’industria alimentare, delle bevande o nello stoccaggio. Tutto questo, naturalmente, con un’elevata effi cienza a carico pieno e parziale e con bassi costi nel ciclo di vita. Maggiori informazioni su www.bitzer.it // www.bitzer-intelligentproducts.com