Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 1-2022

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Air conditioning conditioningand and Air RefrigerationEuropean European Refrigeration Association Association

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.455 / FEBBRAIO

CONVEGNI E CORSI PRATICI

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Condizionatori in ambienti ad alte temperature

ALL’INTERNO

Sviluppo delle apparecchiature refrigeranti a basso GWP

Compatibilità con i refrigeranti infiammabili

Anno XLVI - N.1 / FEBBRAIO - 2022 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato



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NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

Direttore Responsabile Enrico Buoni

Sommario

7 Editoriale

2021, un anno straordinario. Il 2022 sarà ancora più ricco!

Responsabile di Redazione M.C. Guaschino

Vi presentiamo le prospettive

Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi

Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) Impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European

12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini 20 Refrigeranti a basso GWP nei paesi ad alta temperatura ambiente W. Chakroun - Vice Presidente di ASHRAE

23 Apparecchiature a basso GWP in Giappone e ciclo di gestione del refrigerante

N. Kagawa - Presidente di JSRAE

28 Principi di base del condizionamento dell’aria

Ventilatori aspiranti e depressione all’interno di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria P. Fantoni - 229° Lezione

30 Compatibilità dei componenti RACHP con i refrigeranti infiammabili K. Kelly - Training Director Business Edge

42 Concetti di base sulle tecniche frigorifere

C’è, ma non si vede: quando una microperdita ti fa impazzire. Come risolvere il problema

P. Fantoni - 249° Lezione

45 Ultime Notizie:

Monitoraggio dei prezzi degli HFC: I dati del terzo trimestre del 2021. Pesano

Covid e crisi di Suez.- EPEE, Il nuovo position paper è online: focus sulla revisione dell’ENER Lot 38 (BACS) dopo il consultation forum del 15 novembre

- AREA Interviene sulla revisione dell’Energy performance of Buildings Direc-

tive - Banca dati F-Gas, i dati ISPRA evidenziano attualmente un uso massiccio in Italia dei refrigeranti tradizionali - L’importanza della donne nel settore

RACHP: online un sondaggio di UNEP e IIR - ATF e Assofrigoristi, relazione congiunta sul DDL 2236, “disposizioni in materia di transizione ecologica per

il contrasto all’aumento dei gas serra fluorurati provenienti dalla refrigeraN. 455 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076 3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to. 1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00 Abbonamento annuale estero € 91,00

zione commerciale” - MCE slitta a fine giugno! - ATF e CSG volano a Parigi: al via i lavori per il nuovo numero internazionale di Industria&Formazione!

- Firmato protocollo d’intesa ENEL – ASSOCLIMA per una maggiore diffusione delle pompe di calore attraverso l’incentivazione dell’elettrificazione dei

consumi - Il freddo unisce l’Africa: l’intero continente aderisce a U-3ARC! U-3ARC lancia il primo censimento plenario per verificare la situazione della refrigerazione in Africa

50 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentotredicesima) - A cura di P. Fantoni

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NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

EDITORIALE

2021, un anno straordinario. Il 2022 sarà ancora più ricco! Vi presentiamo le prospettive

Marco Buoni Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

Il 2021 è stato un anno straordinario. Un anno nel quale il Freddo ha mostrato la sua mirabile capacità di reazione, pur nel periodo più difficile e imprevedibile degli ultimi decenni. Centro Studi Galileo, ATF e Industria&Formazione hanno partecipato da protagonisti alla rinascita del settore, organizzando eventi, appuntamenti e approfondimenti senza pari, in tutto il corso dell’anno. Il 2021 ha visto il ritorno dei corsi in aula, in Italia e all’estero: Burkina Faso, Egitto, Qatar, Malta, Grecia, Togo, Nigeria e Cipro. I Tecnici del freddo hanno avuto la possibilità di tornare in classe con i docenti, sempre rispettando le norme sanitarie previste. Oltre duemila allievi hanno completato i cicli formativi previsti dai quasi duecento corsi organizzati nel 2021. Facendo tesoro degli imprevisti e trasformandoli in opportunità, i corsi online, FAD, in diretta, e FOL, registrati e disponibili in streaming, sono stati ulteriormente potenziati. La didattica tradizionale è stata così affiancata e supportata dalle nuove soluzioni, introducendo spesso la formula “Teoria a Casa, Pratica da Noi”. Questo ha significato meno costi per le aziende e meno spostamenti per i Tecnici, con un notevole risparmio di tempo e risorse (oltre che di emissioni di CO2). Inoltre, le aziende hanno potuto sfruttare nuovamente i corsi ad hoc, ospitando direttamente i docenti CSG per corsi ed esami svolti direttamente all’interno delle loro sedi. Il 2021 ha visto svolgersi come da programma, ma in una nuova versione, rivisitata e adattata alle esigenze del periodo, anche il XIX Convegno Europeo delle Nazioni Unite e del Centro Studi Galileo, appuntamento cardine per l’intero settore HVAC/R, che ogni due anni riunisce al Politecnico di Milano i massimi esponenti

mondiali di refrigerazione, riscaldamento, condizionamento e ventilazione. L’evento si è svolto a giugno in una nuovissima modalità mista: parte di speaker e pubblico in presenza e il resto collegato in diretta streaming. Con più di quaranta interventi e trecento partecipanti, l’evento è stato un successo straordinario, un’ulteriore conferma della grandissima capacità di affrontare gli ostacoli posti dalla pandemia e di non fermare i lavori e le attività del Freddo. Nel corso del Convegno è stato siglato inoltre uno storico Memorandum of Understanding tra AREA, realtà che unisce tutte le principali associazioni europee del settore, e U-3arc , suo omologo africano: i Presidenti Marco Buoni e Madi Sakandé (il primo Direttore Tecnico e il secondo docente del Centro Studi Galileo, da anni già strettissimi collaboratori) hanno apposto una firma storica ad un accordo che garantirà mutui benefici, scambio di competenze e collaborazioni strettissime tra Europa ed Africa. Proprio a inizio anno, inoltre, l’associazione panafricana ha conseguito una importantissima vittoria: 54 associazioni si sono finalmente unite sotto la sua egida, in rappresentanza di ogni singolo Stato del continente africano. Un risultato incredibile, soprattutto se si pensa che è stato conseguito in appena due anni. In Africa, il Freddo può essere l’elemento risolutivo per abbattere lo spreco alimentare e migliorare le condizioni di vita di milioni di persone, ragione per cui la formazione di Tecnici competenti è stata alla base degli accordi. Sono poi tornati in pianta stabile anche i webinar targati CSG, sia italiani che internazionali: ogni mese, due esperti, provenienti dalle principali aziende partner del Centro Studi INDUSTRIA & formazione /7


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Galileo, hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie tecnologie e condividere le proprie conoscenze con il sempre vastissimo pubblico di Tecnici e professionisti del settore che a ogni edizione segue gli interventi. In particolar modo sono stati organizzati due eventi speciali, due “super webinar” che hanno evidenziato alcuni aspetti di fondamentale importanza per il settore. Il primo, organizzato in occasione del World Refrigeration Day del 26 giugno, ha dato spazio e voce ai più giovani esperti del settore, coloro che un giorno potrebbero essere i veri protagonisti del “Freddo 2.0” green, innovativo e sostenibile. Il secondo, organizzato a fine anno, è stato incentrato sulle nuove tecnologie legate ai Refrigeranti Naturali e sulla loro centralità per lo sviluppo di una refrigerazione sempre più attenta alle esigenze ambientali e sempre meno impattante sul clima. Gli ultimi mesi del 2021 sono stati ricchissimi di eventi. Centro Studi Galileo ha infatti partecipato alla COP26, la grande conferenza sul clima delle Nazioni Unite e a Refrigera, la prima fiera di settore che è tornata ad aprire le porte al pubblico dopo lo stop imposto dalla pandemia. La COP26 di Glasgow è stata anticipata dalla Pre-COP di Milano, con una serie di appuntamenti on line e in presenza che ha fatto da apripista ai temi trattati dalla conferenza. Proprio in questa occasione Centro Studi Galileo, insieme a partner di rilievo quali UNESCO, Terre Policy Centre, Renewable Energy Institute e AREA, ha organizzato un summit internazionale che ha collegato Italia, Regno Unito, Francia e India per mostrare l’importanza assoluta della formazione e il ruolo che ricopre nelle transizioni tecnologiche in atto. L’importanza del COP26 a Glasgow è stata inoltre sottolineata nel corso dell’inaugurazione da un numero speciale del “The Times”, che ha evidenziato lo sforzo del Centro Studi Galileo e del Renewable Energy Institute con un lungo articolo dedicato alla PreCOP di Milano e corredato da una foto dell’ultimo Convegno Europeo, svolto come sempre in collaborazione con le Nazioni Unite. 8/ INDUSTRIA & formazione

Poche settimane dopo, il Corriere della Sera ha dedicato una pagina alle eccellenze italiane legate alla Refrigerazione e al Condizionamento dell’aria, correlate a un messaggio del Segretario di ATF e Presidente di AREA, Marco Buoni (vedi www.industriaeformazione.it) . Con Refrigera, la prima grande fiera italiana interamente dedicata alla refrigerazione, di cui Centro Studi Galileo e ATF sono co-organizzatori sin dalla prima edizione, è stato possibile tornare finalmente in fiera. La sala conferenze e lo stand CSGATF sono stati letteralmente presi d’assalto dai professionisti del settore: il Convegno, gli Incontri Formativi e le interviste hanno ancora una volta consolidato e rafforzato il rapporto con partner, istituzioni e tecnici, che hanno finalmente avuto l’occasione di tornare a incontrarsi e a discutere, dopo quasi due anni di stop. ATF e CSG stanno continuando a lavorare alacremente su alcune novità per quanto riguarda la didattica, anche in ambito scolastico: il progetto Casale Capitale del Freddo, tra i protagonisti di Refrigera 2021, ha infatti in serbo molte sorprese per il 2022. Il super webinar di fine anno, con i partner Platinum CSG, ha fornito infine una chiusura ideale degli appuntamenti del 2021, proiettando l’attenzione verso il futuro green del settore HVAC/R. Inoltre, l’evento è stato l’occasione perfetta per mettere ancora una volta in evidenza un aspetto fondamentale per il Centro Studi Galileo: qualsiasi rivoluzione, trasformazione o transizione ecologica e tecnologica si baserà giocoforza sul capitale umano e sul valore dei Tecnici che opereranno direttamente sul campo e che metteranno fisicamente mano agli impianti. Se i Tecnici non saranno preparati, le nuove tecnologie, per quanto valide e innovative, non avranno l’impatto che potranno e dovranno avere, perché non ci sarà nessuno in grado di maneggiarle. Per questo ogni giorno Industria & Formazione aggiorna i Tecnici su queste pagine, sul portale Industria & Formazione online e sui social. Per questo ogni giorno ATF collabora con le principali realtà europee

e mondiali per tutelare i Tecnici del Freddo e per questo ogni giorno Centro Studi Galileo, con i suoi corsi e la cultura della diffusione della conoscenza, sia in Italia sia all’estero, fornisce ai Tecnici e alle aziende le conoscenze di cui hanno bisogno per operare e lavorare nel migliore dei modi. Nel 2022 sarà fondamentale portare avanti quanto raggiunto sino a questo momento, per superare la crisi attuale e uscirne ancora più forti, consapevoli e preparati per le sfide del futuro. Il 2021 ha dimostrato che questo può essere fatto e che il settore può essere la chiave di volta per un mondo più sano, equo, confortevole ed ecologico. Cosa ci attende nel 2022? Dopo due anni di sviluppo e crescita e un boom di popolarità e di richieste, il settore inizia il 2022 più forte che mai. In parte proprio in virtù della crisi sanitaria, che, avendo colpito tutti duramente, ha dimostrato come il nostro settore sia essenziale ed imprescindibile per il ritorno ad una situazione di normalità, oltre che per la gestione dell’emergenza stessa. Sia Industria&Formazione sia il sito centrogalileo.it dedicano una specifica rubrica, sempre ricchissima di annunci, alla ricerca di personale qualificato. Quello del Tecnico del Freddo è un ruolo richiesto e ricercato, come si può notare anche dai gruppi tematici su facebook, dove l’attività è molto dinamica e attiva. Sono cambiate le abitudini e la refrigerazione ha ampliato le sue applicazioni. I supermercati portano a casa nostra il cibo tramite camion refrigerati oppure si affidano ai nuovi “locker” che si moltiplicano in maniera estremamente rapida nelle città. Qui gli alimenti vengono stoccati e conservati, in attesa che il cliente passi a ritirarli, restando sempre al fresco o nel reparto di surgelazione. La logistica non può far a meno di una catena del freddo forte, efficace ed affidabile, resa fruibile grazie alle competenze dei Tecnici del Freddo. Il condizionamento non è da meno. La ventilazione meccanica control-


NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

lata, unita alla climatizzazione degli ambienti, caldo e freddo, permette di vivere in locali salubri e aerati, senza dispersione di energia. Le pompe di calore sono state inserite nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nonché, a livello europeo, tra le tecnologie per la transizione ecologica, in quanto non utilizzano combustibili fossili ma energia sempre più rinnovabile e verde. Sicuramente gli incentivi per lo sviluppo edilizio e dell’impiantistica vanno nella direzione giusta, anche su questo fronte, con il 65% e il 110% (che però sta creando anche una distorsione del mercato difficilmente sostenibile nel lungo termine). Nel 2022 ci attendono tantissimi cambiamenti, direttive e regolamentazioni europee, che verranno introdotte anche in Italia (vedi messaggio di buon anno nella pagina a fianco per le attività legislative in essere). Lo scorso dicembre, tramite un’interessante operazione di alcune associazioni di categoria, in Italia si è cercato di introdurre nella legge di bilancio, gli incentivi per l’installazione di nuovi impianti nella refrigerazione commerciale, a patto che questi siano ecologici, efficienti e utilizzino refrigeranti ecocompatibili (naturali o a basso GWP). Purtroppo l’iniziativa, per ora, non ha avuto seguito, ma nel 2022 speriamo che sia rivalutata e abbia una possibilità di successo. La formazione continuerà a rivestire, anche nel 2022 un ruolo fondamentale. Altre regolamentazioni energetiche, come la EPBD (Efficienza energetica negli edifici) e la Direttiva sull’efficienza energetica, la promuoveranno, oltre all’attestato FER, che ormai, da tempo, l’ha implementata. La Regolamentazione F-Gas, sulla spinta mondiale del protocollo di Montreal e dell’emendamento di Kigali, indicherà, in maniera sempre più marcata, la necessità della formazione e della certificazione per maneggiare tutti i refrigeranti. Ciò vale anche per i refrigeranti naturali, che non hanno impatto sull’ambiente, perché naturalmente presenti nel nostro ecosistema, in quantità abbondanti, ma che, presentando rischi e difficoltà tecniche necessitano di una particolare attenzione da

parte dei Tecnici stessi. Gli incidenti (talvolta anche mortali) avvengono spesso per troppa fiducia nelle proprie capacità o per l’eccessiva sicurezza nelle operazioni svolte quotidianamente che in questo caso non risultano più essere standard, e dovranno, di volta in volta, essere attentamente valutate, per non incorrere in rischi per la salute e la sicurezza degli operatori. L’Italia, come sappiamo, è leader mondiale nel settore alimentare, nell’enologia e nel vivere sano e bene, e questo non può essere una coincidenza se consideriamo anche la leadership detenuta, a livello mondiale, nella refrigerazione e nel condizionamento. Il legame è molto stretto, e la richiesta di refrigerazione e condizionamento per il made in Italy enogastronomico di altissima qualità, è un connubio forte che non può che renderci fieri del lavoro che stiamo compiendo. Saranno molti gli eventi fisici e virtuali che ci aiuteranno a mostrare al mondo quanto appena scritto, tali eventi ci permetteranno di aumentare le nostre competenze e di istruire coloro che non appartengono e non conoscono a dovere il settore. Presto torneremo finalmente a MCE, Mostra Convegno Expocomfort. La 42° edizione avrebbe dovuto svolgersi a marzo 2020, proprio in concomitanza con la primissima ondata di Covid-19 e del conseguente lockdown. MCE fu il primo grande evento a dover essere rimandato, e la sua riapertura al pubblico (dal 28 giugno al 1 luglio 2022 pv) sarà

un fortissimo segnale simbolico per la completa ripartenza delle attività. Centro Studi Galileo e ATF saranno come sempre presenti all’evento, e organizzeranno, ancora una volta, appuntamenti di altissimo profilo tecnico e scientifico. Giugno sarà anche il momento del World Refrigeration Day (che si svolge il 26 giugno di ogni anno, anniversario della nascita di Lord Kelvin, uno dei padri della Refrigerazione). Anche quest’anno faremo sentire la nostra voce e quella dell’Italia insieme a quelle che, in tutto il mondo, celebreranno con noi la refrigerazione e i tantissimi benefici che garantisce a tutti, ogni giorno. In autunno tornerà in presenza anche Chillventa, a Norimberga, la più grande fiera al mondo dedicata al settore HVAC/R. Anche in questo caso, Centro Studi Galileo e ATF saranno presenti all’evento, che quest’anno si svolgerà da martedì 11 a giovedì 13 ottobre. Appuntamento anche con le grandi conferenze internazionali. La COP27 delle Nazioni Unite, che dovrà concretizzare quanto deciso a Glasgow, a fine 2021, si svolgerà a partire dal 7 novembre 2022 a Sharm El Sheik, in Egitto, mentre sono già in preparazione i lavori per il 32° MOP, il Meeting delle Parti del Protocollo di Montreal, organizzato direttamente dall’UNEP. Anche in questi due casi, Centro Studi Galileo e ATF faranno la loro parte attivamente, per garantire che il settore HVAC/R sia coinvolto come attore protagonista.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

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Anche nel 2022 verranno inoltre organizzati mensilmente, webinar con le aziende partner del Centro Studi Galileo: appuntamenti apprezzatissimi damembro Tecnici e addetti ai lavori, Air conditioning and che rappresentano una preziosissiRefrigeration European Association ma opportunità di rimanere costantemente aggiornati sugli ultimi sviL

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luppi e sulle novità del settore. Infine, desidero evidenziare che anche quest’anno il Centro Studi Galileo organizzerà centinaia di corsi dedicati ai Tecnici del Freddo e alle aziende, in Italia e all’estero. Come da 47 anni a questa parte, migliaia di professionisti avranno

la possibilità di perfezionare le loro competenze e di acquisirne di nuove, contribuendo ad aumentare, giorno dopo giorno, il capitale umano che naturalmente è alla base di tutte le innovazioni di cui tutti noi beneficiamo.

IL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL SEGRETARIO GENERALE ATF E PRESIDENTE AREA, MARCO BUONI: “UN SETTORE MIGLIORE E IN CRESCITA NEL 2022!”

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Negli ultimi due anni, abbiamo visto più che mai come i Tecnici siano fondamentali per la nostra vita quotidiana: progettare, installare e mantenere operative le apparecchiature RACHP è fondamentale per garantire sicurezza, affidabilità ed efficienza a tutti i servizi essenziali, come supermercati, ospedali, data center e luoghi di lavoro. ATF, Associazione dei Tecnici del Freddo, è orgogliosa del lavoro svolto insieme a tutte le altre realtà europee di AREA sui punti di discussione più attuali del nostro settore: il commercio illegale di gas fluorurati, lo European Green Deal e la revisione della Regolamentazione F-Gas. Inoltre siamo preoccupati per la domanda sempre crescente del mercato di materie prime e lavoratori qualificati, entrambi difficili da reperire e che stanno incidendo in modo pesante sui costi operativi di molte industrie europee, in particolare per quanto riguarda le soluzioni di raffreddamento e riscaldamento non inquinanti. Nel 2021, ATF ha sposato la proposta di AREA sull’estensione dello schema di certificazione dei gas fluorurati ai refrigeranti alternativi, basato sul concetto di “gas refrigeranti alternativi a effetto serra“, che consentirebbe di includere anche la maggior parte dei refrigeranti alternativi nell’ambito di applicazione giuridica del regolamento FGas. La richiesta è semplice: ottenere una certificazione obbligatoria per maneggiare i refrigeranti alternativi come complemento necessario alle disposizioni vigenti in materia di gas fluorurati, al fine di garantire un utilizzo sicuro ed efficiente di questi prodotti, che stanno gradualmente sostituendo i gas fluorurati a effetto serra. Si tratta di proposte solide e concrete, un passo avanti essenziale e necessario per l’Unione europea che potrebbe anche essere preso come esempio a livello globale. Speriamo che i grandi risultati della comunità scientifica ci permettano di superare presto la pandemia in cui stiamo vivendo, e di essere già in grado nel 2022 di incontrarci più liberamente, di scambiare conoscenze e lavorare insieme: l’obiettivo è rivedersi alle due fiere più rilevanti dell’anno per il settore HVACR, ovvero Mostra Convegno Expocomfort (MCE) a Milano (Italia) e Chillventa a Norimberga (Germania). Abbiamo molto lavoro davanti a noi, in particolare la revisione delle regole che riguardano: • F-Gas • Prestazioni energetiche nell’edilizia EPBD • Fonti di energia rinnovabile • Efficienza energetica • EcoDesign ed Ecolabelling ATF, insieme ad AREA, è attiva e presente direttamente o indirettamente in ciascuna delle discussioni con le commissioni UE. Sono sempre grato per la grande cooperazione che unisce Tecnici, Associazioni e Aziende, e non vedo l’ora di aumentare le nostre connessioni internazionali: in un settore globale, è indispensabile trovare soluzioni globali a problemi globali. Viviamo in una rete globale e AREA è orgogliosa di essere partner con organizzazioni internazionali. Queste collaborazioni si riflettono nell’aver siglato accordi con: • United Nations Environment Programme, ente guida nell’adozione dell’emendamento di Kigali e l’eliminazione graduale dei refrigeranti ad alto GWP, mantenendo sempre alta l’efficienza degli impianti • La nostra associazione sorella, U-3ARC • ISHRAE in India •TRA in Tailandia Speriamo che tutti i nostri contatti possano beneficiare di queste partnership a livello europeo e globale, per incrementare il loro business grazie alle nostre collaborazioni. È mio grande piacere augurare un felice e sano Anno Nuovo 2022 a tutti i Tecnici del Freddo Italiani! Marco Buoni Presidente di AREA | Segretario ATF | Direttore Tecnico del Centro Studi Galileo

10/ INDUSTRIA & formazione



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO PATENTINO CONDUZIONE IMPIANTI TERMICI TRAMITE FAD BOSCH ENERGY AND BUILDING SOLUTIONS ITALY SRL Milanovic Emilio Milano

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.

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BRASILI COMFORT SRL Brasili Cristian Monte Urano BUILDING EVOLUTIONS SRLS Donati Umberto Roma BUZZI ALESSANDRO Genova COMANDO FORZE OPERATIVE SUD Pagano Giuseppe Avino Michelangelo Russo Raffaele Bussone Gennaro Sommese Felice Garau Antonio Napoli COOPSERVICE SCPA Alota Sebastiano Iaquinta Giovanni Narzisi Alfio Simone Zanchi Ferdinando Reggio Emilia 12/ INDUSTRIA & formazione

Sotto con i test! Distanziati e armati di mascherine, i Tecnici si cimentano con la parte teorica dell’esame finale, superato il quale potranno passare alla prova pratica e ottenere il patentino. Nel 2021 è stato finalmente possibile, rispettando un rigido protocollo di sicurezza, organizzare per i Tecnici corsi ed esami anche in presenza, riaprendo finalmente le porte delle 12 sedi italiane CSG. Nel 2021 hanno partecipato ai corsi CSG quasi 2000 persone tra Italia ed Estero, corsi standard e ad hoc per le imprese.


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CORSO AD HOC SULLA CATENA DEL FREDDO SDA-POSTE ITALIANE Bernabei Roberto Bertocchi Fabrizio Cau Gabriella Cavalieri Edmondo

Il docente del Centro Studi Galileo Stefano Sarti consegna l’attestato finale a uno dei Tecnici della Ariston Thermo di Fabriano. Per perfezionare la preparazione dei suoi professionisti e prepararli al meglio sull’utilizzo dei Refrigeranti Infiammabili, l’azienda ha scelto di affidarsi al primo ente europeo per la formazione sul Freddo. Il CSG ha quindi organizzato un corso ad hoc inviando il docente, in presenza, direttamente presso la sede dell’azienda. Costigliolo Luca D’Amato Oscar D’Ammora Marco De Giglio Leonardo Di Pumpo Leonardo

Esame per il Patentino Frigoristi… completato! Il docente CSG Simone Portalupi e gli allievi festeggiano con la foto di rito la consegna degli attestati che asseverano di aver completato con successo la prova teorica del PIF, che ormai da diversi anni è obbligatorio per poter acqusitare e maneggiare i gas fluorurati comunemente utilizzati in quasi tutti gli impianti. Per completare il percorso seguirà l’esame pratico! 14/ INDUSTRIA & formazione

Domenichini Alberto Fabbrucci Federico Filippo Ottorino Guarino Salvatore Guerra Gaetano Ioga’ Gaetano Battista Lajolo Roberto Lanzon Massimiliano Lukic Sladan Macrì Giuseppe Maggi Alessandro Marchi Paolo Minestrini Emanuele Muscarella Luigi Napoli Nicola Nervo Federico Pernice Giuseppe Picconi Angelo Prati Fabrizio Prestana Vincenzo Ricci Claudia Rosso Paolo Sanavia Mauro Sorbera Christian Spelta Sandra Trevisan Mattia Ventura Gaetano


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I sistemi a CO2 consentono di recuperare una parte del calore processato che può essere riutilizzato per il riscaldamento dei fabbricati

AFFIDABILITÀ

Grazie allo speciale sistema tubiero, le pressioni di esercizio possono salire fino a 80 bar per gli unit coolers e 130 bar per i gas coolers

I nuovi refrigeranti a basso impatto ambientale stanno rapidamente sostituendo quelli ad alto GWP Modine ha sviluppato una gamma completa di prodotti dedicata ai nuovi fluidi e alla CO2

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

CORSO AD HOC SULLE TECNICHE FRIGORIFERE VS SPECIAL DESIGN Chiusolo Franco Kolushi Ardit Livolsi Raimondo Petronzi Marco

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI RIPASSO DEI REQUISITI MINIMI TEORICI RICHIESTI PER IL PATENTINO FRIGORISTI F-GAS TRAMITE FAD AB SERVICE Ghini Emanuele Imola AF SERVICE & MANAGEMENT SRL Verta Gennaro Salerno ANGELANTONI LIFE SCIENCE SRL Manni Ludovico Battistelli Simone Massa Martana ANTAS SPA Serafini Emanuele Gragnano Trebbiense ARISTON THERMO SPA Virgili Alessandro Amandola ATLAS COPCO ITALIA SRL Mauro Silvio Giorgio Cinisello B.Mo BERTAGNA LUIGI Monselice

Bologna: finita la lezione teorica, si passa alla pratica nella quale il docente Antonio Fierro, pronto a intervenire con suggerimenti e indicazioni, ha illustrato nel dettaglio il funzionamento di impianti e strumenti. Il Tecnico deve ora dimostrare di aver appreso al meglio la metodologia operativa che gli è stata insegnata: presto tutte le operazioni saranno infatti oggetto dell’esame finale, al superamento del quale sarà possibile ottenere il PIF – Patentino Italiano Frigoristi, obbligatorio per acquistare il refrigerante, installare gli impianti e occuparsi della successiva manutenzione e riparazione, compilando ad ogni passo la banca dati telematica, eccellenza meramente italiana. COOP IMPIANTI SOC. COOP. Ranellucci Umberto Bosa CORDEN PHARMA SPA Spano’ Domenico Acquavivola Giuliano Caponago CORTI FLAVIO Rapallo DIERRE GROUP SRL Di Biase Francesco Legnaro DM FRIGO SAS Francescato Fabrizio Romano C.Se

CARRATURO ANTONIO Monteforte Irpino

EFFE REFRIGERAZIONE SRL Faggion Andrea Este

CERCENA SRL Paludo Luciano Alessandria

ESO SRL Murgioni Gianluca Cagliari

16/ INDUSTRIA & formazione

Nella sede di Casale Monferrato del CSG un Tecnico si cimenta con la prova pratica di brasatura, passo fondamentale per il conseguimento del Patentino Italiano Frigoristi, indispensabile per acquistare e maneggiare gli F-Gas. La brasatura viene qui effettuata con un dispositivo tecnologico all’avanguardia, e sfrutta un procedimento di elettrolisi utilizzando solamente acqua ed elettricità in maniera pratica e sicura invece dei gas combustibili tradizionali.


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

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CORSO AD HOC SU IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE AUTOMOTIVE ATM SPA Andreula Andrea Beretta Enrico Bianchi Andrea Boccadoro Riccardo Boccuzzi Nicolò Bocola Thomas Bruzzese Claudio Cocca Francesco Crosa Golli Gianfranco Cuccu Alessandro De Crescenzo Marco Di Pasquale Franco Divietro Nicola Donati Roberto El Shami Mohamed Ferrari Gabriele Ferraro Davide Gasparello Gianni Genovesi Mattia Ghirelli Danilo

18/ INDUSTRIA & formazione

Giancaspro Domenico Lazzari Simone Lazzaro Luca Lentinio Giovanni Manduca Rino Mangiacasale Giacomo Mantovani Alessio Mercuri Salvatore Milano Maurizio Mongelli Michele Musolino Antonino Pallotta Pietro Palmieri Nicola Pellin Fabrizio Perotta Giovanni Personeni Enrico Pintore Alberto Valentino Pivetta Paolo Rizzo Alberto Rondello Marco Signorelli Giuseppe Signorini Cristiano Spadotto Marco Striato Andrea Tracchi Simone Tusa Francesco Vescio Francesco Visconti Fabrizio Vitetta Francesco Zurzolo Andrea

Un’ultima occhiata ai dati prima di intervenire sull’impianto! Nella sede CSG di Motta di Livenza (Treviso), uno dei Tecnici verifica con attenzione tutti i valori raccolti (come insegnato durante la lezione) prima di mettere fisicamente mano all’impianto didattico, utilissimo strumento formativo, in grado di replicare in modo fedele le situazioni che, presto, si troverà a dover affrontare nel lavoro di tutti i giorni… lavoro che svolgerà al meglio grazie al metodo e al rigore acquisito nel corso della sua formazione.

Teoria e pratica: i Tecnici MTA che hanno seguito il corso ad hoc sugli idrocarburi del Centro Studi Galileo, svolto dall’espertissimo docente Roberto Ferraris, hanno ricevuto una formazione equamente divisa tra teoria e pratica, abbinando al corso in aula una lezione per fare pratica direttamente con la strumentazione. Gli idrocarburi sono infatti infiammabili, ed è indispensabile che un Tecnico, prima di maneggiarli, sia stato perfettamente preparato al compito ed eventualmente certificato. Esiste infatti una certificazione non obbligatoria ma riconosciuta in 17 paesi in tutto il mondo e avvalorata dalla Commissione Europea denominata Real Alternatives, che viene rilasciata dal CSG a chi richiede di sostenere l’ esame.


NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SULLA BANCA DATI TRAMITE FAD CIMINO VINCENZO Girifalco COMAN SRL Ciavatta Marco Milano MORRA EQUIPMENT SAS Labud Elisabetta Cherasco REFCOMM SRLS Cascione Lavinia Ragusa SOGEDAI SRL Nardi Fausto San Giovanni Teatino

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO IMPIANTI AD IDROCARBURI TRAMITE FAD FRIGOMAT SRL Riboni Claudio Foppiani William

Inizia la parte pratica del corso! Sotto la guida del docente, Roberto Ferraris, i Tecnici della MTA di Tribano hanno fatto pratica “toccando con mano” la strumentazione necessaria a sfruttare nel modo migliore e più sicuro i refrigeranti idrocarburi. La ventilazione dei locali è indispensabile! Lo Medico Carmelo Perotti Luigi Mutaloghi Riccardo Guardamiglio HIDEW SRL Picello Nicola Tribano HOSPITAL CONSULTING SPA HC Ammannati Alessandro Martucci Marzio Bagno A Ripoli

CORSO AD HOC SULLE TECNICHE FRIGORIFERE BASE E SPECIALIZZAZIONE ECG SUPPOR Al Issa Issa Barden Anthony Michael Burchianti Alessandro Denton Jack Ashley

Dickson Alan Summers Francillotti Giuseppe Jones Neil Darrel Kosub Thomas Andrew Moore Alistair Charles Padget Gary Platt Tony Michael Shuttleworth Tom Thompson Lee Dennis Van Der Woude Anthonie Casper Yousaf Barkat Ali

MANZI ALESSIO Casamicciola Terme

“Così va bene?”, il Tecnico mostra una sezione della brasatura appena realizzata al docente CSG Roberto Ferraris, che indicherà direttamente sul pezzo ogni eventuale errore o imprecisione per perfezionare ulteriormente le competenze dell’allievo. Saper realizzare una brasatura efficiente e durevole nel tempo è assolutamente fondamentale per qualsiasi Tecnico del Freddo. Questa è la principale tecnica di saldatura insegnata al Centro Studi Galileo, ed è necessaria per evitare perdite di refrigerante inattese sugli impianti con conseguente perdita di resa, efficienza e inquinamento ambientale.

Per raggiungere capillarmente tutti i tecnici del Paese, nel corso degli anni il Centro Studi Galileo ha reso operative 12 sedi sparse su tutto il territorio nazionale, per garantire ai professionisti del settore la possibilità di completare e perfezionare la propria formazione evitando lunghe e onerose trasferte. Inoltre organizza corsi ad hoc presso le aziende che ne fanno richiesta. Un esempio nella foto, dove un Tecnico del Freddo verifica che i suoi calcoli siano corretti mentre interviene su un impianto nella sede della E.ON SuperSolar di San Daniele del Friuli. INDUSTRIA & formazione /19


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Refrigeranti a basso GWP nei paesi ad alta temperatura ambiente

Walid Chakroun Vice Presidente di ASHRAE

Argomento trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno

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Air conditioning and Refrigeration European Association

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ASHRAE, fondata nel 1894, è una società professionale globale, che promuove il benessere delle persone attraverso lo sviluppo di tecnologie sostenibili per l’ambiente edificato. ASHRAE e i suoi membri si concentrano su sistemi di costruzione, efficienza energetica, qualità dell’aria degli spazi interni, refrigerazione e sostenibilità nell’ambito del settore. Attraverso la ricerca, gli standard e la formazione continua, ASHRAE può aiutare a modellare l’ambiente edificato del domani. ASHRAE ha contribuito alla sicurezza dei refrigeranti con due standard: standard ANSI / ASHRAE 34-2019 e standard ANSI / ASHRAE 15-2019. Lo scopo dello standard 34 è stabilire un mezzo semplice per riferirsi ai refrigeranti comuni, assegnando loro numeri di riferimento, classificazioni di sicurezza e limiti di concentrazione. Lo standard 15 definisce la progettazione sicura, la costruzione, l’installazione e il funzionamento dei sistemi refrigeranti. La Figura 1 mostra la tabella di classificazione di sicurezza basata su

A

Classi di sicurezza del refrigerante Classe 3

infiammabilità superiore

Classe 2

infiammabilità inferiore

Classe 2L

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Velocità di combustione inferiore di classe 2

Classe 1

Nessuna propagazione di fiamma

Tossicità inferiore

Tossicità superiore

Figura 1: Classificazioni di sicurezza basate su tossicità e infiammabilità 20/ INDUSTRIA & formazione

tossicità e infiammabilità, identificando la nuova categoria “2L” creata per i refrigeranti con velocità di combustione inferiore. Le aggiunte apportate dallo standard ASHRAE 34-2019 rispetto alla versione precedente 2016 includono: 1. Aggiunta di quindici nuovi refrigeranti in totale 2. Nuove versioni che rendono 2L una classificazione distinta di infiammabilità dei refrigeranti 3. La classificazione della tossicità è ora basata sulla composizione nominale delle miscele refrigeranti 4. Correzioni al linguaggio per una appropriata denominazione delle molecole contenenti iodio 5. Sono state apportate revisioni alla sezione perdite e stoccaggio rivolte ai fluidi la cui temperatura critica è inferiore a 130 ° F (54,4 ° C) 6. Standardizzazione della terminologia Le aggiunte apportate dallo standard ASHRAE 15-2019 rispetto alla versione precedente 2016 includono: 1. Modifiche ai requisiti per i sistemi R-717 ad ammoniaca 2. Requisiti specifici per i refrigeranti A2L a basso potenziale di riscaldamento globale (basso GWP) 3. Restrizioni per i piccoli sistemi autonomi con refrigeranti ad alta infiammabilità 4. Definizione di “pompe a bassa probabilità” e requisiti per il loro utilizzo. Le “pompe a bassa probabilità” sono pompe sigillate per impedire il rilascio del fluido della pompa nell’atmosfera 5. Requisiti e restrizioni sulla miscelazione di refrigeranti di classi diverse, quando si cambia un refrigerante


NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

Pressione

PUNTO CRITICO

Raffreddamento KW Paesi che hanno ratificato l’emendamento di Kigali Paesi che non hanno ratificato l’emendamento di Kigali

Potenza KW

Entalpia

Figura 2: Cartina che rappresenta i Paesi che hanno (arancio- Figura 3: Processo termodinamico del ciclo di compressione del vapore con il punto critico ne) e non hanno (grigio) ratificato l’emendamento di Kigali

all’interno della stessa classe di refrigeranti. ASHRAE ha anche condotto diversi progetti di ricerca tra cui: 1. ASHRAE-1806: Valutazione del rischio post-accensione per refrigeranti infiammabili. L’obiettivo è comprendere la gravità degli eventi quando i refrigeranti infiammabili si accendono in diversi scenari e per vari prodotti HVAC & R. 2. ASHRAE-1807: Linee guida per la manipolazione, il trasporto, lo stoccaggio e la manutenzione e installazione di refrigeranti infiammabili. Questo progetto ha avuto accesso alle linee guida sulla sicurezza dei refrigeranti infiammabili e / o ai requisiti esistenti a livello nazionale e internazionale. La valutazione sarà utilizzata per proporre requisiti / linee guida per la manipolazione, lo stoccaggio e il trasporto sicuri di refrigeranti infiammabili. È stato prodotto un rapporto contenente le linee guida. 3. ASHRAE-1808: Manutenzione e installazione di apparecchiature che utilizzano refrigeranti infiammabili: valutazione dei giunti meccanici realizzati sul campo. Questo progetto ha testato la tenuta di vari tipi di giunti realizzati sul campo utilizzati per collegare le tubazioni del refrigerante e i componenti del sistema nelle apparecchiature HVAC & R. 4. ASHRAE-1855: Determinazione dell’impatto dei sottoprodotti di com-

bustione sull’uso sicuro di refrigeranti fluorurati infiammabili. L’obiettivo generale del progetto è comprendere il rischio di esposizione al fluoruro di idrogeno (HF) e al di-fluoruro di carbonile (COF₂) se si verificano accensioni di refrigeranti alogenati infiammabili, come pulire dopo una varietà di eventi di accensione e identificare le lacune conoscitive. Sono paesi ad alta temperatura ambiente (HAT – High Ambient Temperature) quelli che per dieci anni consecutivi mantengono un picco di temperatura media mensile superiore a 35 °C per almeno due mesi all’anno. Ciononostante, una chiara definizione concordata per i paesi HAT ancora non esiste. In ogni caso, per i sistemi di condizionamento d’aria le definizioni HAT devono riguardare: 1. Efficienza energetica

2. Capacità di raffreddamento 3. Sicurezza 4. Affidabilità Un elenco di paesi HAT include Algeria, Bahrain, Benin, Burkina Faso, Repubblica Centrafricana, Ciad, Costa d’Avorio, Gibuti, Egitto, Eritrea, Gambia, Ghana, Guinea, GuineaBissau, Iran, Iraq, Giordania, Kuwait, Libia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Arabia Saudita, Senegal, Sudan, Siria, Togo, Tunisia, Turkmenistan ed Emirati Arabi Uniti. (Figura 2). I refrigeranti più comuni utilizzati nei paesi HAT includono R-22, R-123, R-134a, serie R-404, serie R-407 e R-410A. R-22 e R-400 possono essere applicati in applicazioni DX come i sistemi split e VRF. L’R-410A viene talvolta applicato nei refrigeratori raffreddati ad aria. L’R-123 e l’R-134a sono utilizzati rispettivamente nei refrigeratori raffreddati ad aria e ad acqua.

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INDUSTRIA & formazione /21


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Poiché quasi tutti i paesi hanno ratificato il protocollo di Montreal, il consumo di sostanze dannose per l’ozono è notevolmente diminuito. Le rimanenti ODS sono prevalentemente HCFC. Tuttavia, molti paesi HAT devono ancora approvare l’emendamento Kigali. La figura 2 mostra i paesi che hanno ratificato l’emendamento di Kigali in arancione e gli altri paesi in grigio. L’emendamento di Kigali prevede di eliminare gradualmente le sostanze e i refrigeranti ad alto GWP. Tuttavia, non esiste una sostituzione ideale per questi refrigeranti. I sei criteri per la selezione di un refrigerante riguardano le applicazioni nei sistemi di refrigerazione, le prestazioni, la sicurezza, i costi di utilizzo e le preoccupazioni ambientali relative alle emissioni dirette e indirette.

Spazio di raffreddamento e riscaldamento Raffreddamento e riscaldamento acqua Illuminazione Refrigerazione Altro

Figura 4: Aumenti attuali e previsioni sull’uso delle tecnologie di raffreddamento in Kuwait

Sviluppo dell’efficienza di un condizionatore d’aria

Costi Efficienza

L’uso di refrigeranti a basso GWP nei paesi HAT comporta i seguenti ostacoli: a. Proprietà termodinamiche del refrigerante con il lubrificante adatto. Le proprietà termodinamiche rappresentano il valore delle prestazioni dei refrigeranti. Buone proprietà termodinamiche dovrebbero includere una temperatura critica elevata, un punto di ebollizione basso, una densità moderata quando in forma liquida, un calore elevato di vaporizzazione e non congelamento. I punti critici dei refrigeranti sono importanti in quanto devono superare la temperatura ambiente esterna, specialmente durante le ore di punta, per mantenere il funzionamento dei sistemi di condizionamento d’aria e aumentarne l’efficienza. Ad esempio, l’R-744 non può essere utilizzato in Kuwait poiché la sua temperatura critica è di 31 ℃, in un paese in cui la temperatura ambiente supera i 45 ℃. b. Assenza di guide sulla sicurezza e formazione per tecnici e ingegneri locali. Una guida alla sicurezza in questi paesi potrà aprire la strada all’uso di refrigeranti a basso GWP. La maggior parte dei refrigeranti a 22/ INDUSTRIA & formazione

Figura 5: Effetto generale Anni del miglioramento dell’efficienza del condizionatore sul costo della tecnologia

basso GWP possiede un grado di tossicità e / o infiammabilità. Devono essere sviluppate guide relative alla sicurezza e corsi di formazione che rispettino parametri richiesti per il refrigerante (cioè LFL, UFL, velocità di combustione, classificazioni di sicurezza e limiti di concentrazione) e tecniche di manipolazione sicura, come metodi di rilevamento del refrigerante, attenuazione delle perdite, requisiti di ventilazione all’interno dei locali macchine HVAC, etichettatura di sicurezza, requisiti di installazione e manutenzione. Tutti gli ingegneri e i tecnici devono essere formati e certificati. c. La richiesta di raffreddamento nei paesi HAT è già notevole. Ad esempio, un paese come il Kuwait, con una popolazione di poco più di 4 milioni di abitanti, consuma il 70% della sua fornitura di elettricità residenziale per applicazioni di raffreddamento. Con la continua crescita della popolazione e l’urbanizzazione, si

prevede che la domanda di raffreddamento dei settori residenziali passerà da 19 TWh nel 2015 a 24 TWh (Figura 4). In queste aree geografiche, ogni paese valuta le prestazioni di condizionamento dell’aria o EER obbligatorie in base alle proprie condizioni ambientali. Il Kuwait valuta il rating obbligatorio a 48 ℃, mentre il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti lo valutano a 46 ℃. I requisiti elevati seppur diversi di EER a elevate temperature fanno aumentare il costo delle apparecchiature di condizionamento e creano una vera e propria sfida per l’industria per iniziare a utilizzare refrigeranti a basso GWP nei propri sistemi (Figura 5). Pertanto, uno standard unificato per le apparecchiature di condizionamento dell’aria, basato su una ricerca scientifica globale, per i paesi o le regioni HAT può aiutare i produttori a fornire tecnologie a basso GWP convenienti.


NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

Apparecchiature a basso GWP in Giappone e ciclo di gestione del refrigerante INTRODUZIONE

Noboru Kagawa Presidente di JSRAE

Argomento trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN

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Per raggiungere gli SDG (Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile, Sustainable Development Goals) nel campo della refrigerazione e del condizionamento dell’aria (RAC), è necessario definire immediatamente la gestione dell’energia e l’economia circolare dei refrigeranti, ridurre / riutilizzare / riciclare. Perché questi obiettivi possano essere portati a termine, è necessario portare avanti lo sviluppo e l’installazione di nuove apparecchiature utilizzando refrigeranti a basso GWP; è inoltre importante ridurre le perdite e le emissioni dalle apparecchiature installate, recuperare i refrigeranti, aumentare la rigenerazione, il riciclo e la sostituzione dei refrigeranti, distruggere i refrigeranti CFC, HCFC e quelli ad alto GWP e riciclare efficacemente il fluoro proveniente da quelli distrutti. Questo documento introduce l’attuale situazione dello sviluppo in Giappone e suggerisce l’importanza del Ciclo di gestione del Refrigerante, RMC in ogni regione / area.

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Emissioni

SITUAZIONE ATTUALE IN GIAPPONE Il 26 ottobre 2020, il primo ministro Suga ha dichiarato che il Giappone si è posto l’obiettivo di realizzare una società a emissioni zero entro il 2050. Inoltre, secondo il discorso del Primo Ministro Suga del 18 gennaio 2021, i provvedimenti ambientali non riguarderanno più vincoli economici e paesaggistici, ma saranno la chiave per creare un forte sviluppo industriale e una crescita economica. Per di più, il Governo ha dichiarato che gli obiettivi del Giappone per il 2030 verranno annunciati durante il COP26 (XXVI Conferenza delle Parti sul Cambiamento Climatico). Non è passato molto tempo da quando in Giappone sono state adottate le leggi, i regolamenti e le misure relative al riscaldamento globale. Tra le altre cose, le emissioni di gas fluorurati ad effetto serra, e quelle che includono perfluorocarburi (PFC), esafluoruro di zolfo (SF₆) e trifluoruro di azoto (NF₃), in particolare idrofluorocarburi (HFC), tendono ad aumentare come mostrato in Figura 1. La figura mostra anche il rapporto tra le emissioni di HFC e le emissioni totali di GHG, comprese quelle di biossido di carbonio (CO₂). Le emissioni di HFC come mostrato dal rapporto aumentano ogni anno. Per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050, è necessario facilitare lo sviluppo e l’installazione di nuove apparecchiature che utilizzano refrigeranti a basso GWP. SVILUPPI DI REFRIGERANTI A BASSO GWP

Figura 1: Andamento delle emissioni di HFC (dati citati da NIES)

I refrigeranti a basso GWP sono stati sviluppati per alcune apparecchiature come i condizionatori d’aria domestici (condizionatore d’aria per ambiente - RAC), condizionatori d’aINDUSTRIA & formazione /23


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figura 2: Ciclo in cascata

ria per negozi e uffici, condizionatori d’aria monoblocco (PAC), condizionatori d’aria per automobili, unità di condensazione, frigoriferi di tipo fisso e unità di refrigerazione, e apparecchiature di refrigerazione centralizzata. Il GWP tipico diminuisce tra 1/1800 e 1/3. Ad esempio, i RAC sono passati da 2090 (R410A) a 675 (R32), i condizionatori d’aria per automobili da 1430 (R 134a) a 4 (R1234yf), le apparecchiature di refrigerazione centralizzate da 1810 (R22) a 1 o meno (R717). Tuttavia, gli sviluppi non sono sufficienti per raggiungere l’obiettivo. Nuovi refrigeranti sono in fase di sviluppo per alcuni tipi di apparecchiature come i PAC e quelle a volume/ portata di refrigerante variabile (VRF / VRV), con una capacità di refrigerazione superiore a 10 kW. Esistono

alcuni problemi riguardanti la conformità designata dal codice di sicurezza e dalle normative disponibili, come la combustibilità, la tossicità e la stabilità del refrigerante. Ciò accade perché la maggior parte dei nuovi refrigeranti può avere un’infiammabilità leggera / debole / forte. Inoltre, alcuni dei refrigeranti candidati sono miscele non azeotropiche la cui temperatura scorre lungo le isobare nella regione a due fasi, perciò possono presentare alcuni problemi durante il funzionamento, la manutenzione e l’immagazzinamento, e riguardo alle caratteristiche di trasferimento del calore nello scambiatore a causa delle proprietà termofisiche complesse. In futuro, per rispettare il programma dell’emendamento Kigali, il governo deciderà di includere, come prodotti designati, apparecchiature VRF / Monitoraggio wireless

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24/ INDUSTRIA & formazione

Temperatura / U.R.% Segnali di processo

VRV con un GWP di 750 o inferiore. Esiste inoltre la possibilità che vengano scelti RAC e condizionatori d’aria per automobili con una massa lorda del veicolo pari o superiore a 7500 kg con un GWP di 150 o inferiore. Ma a causa dei problemi sopra citati, l’ostacolo da superare sarà il più grande di sempre. ESEMPIO DI SVILUPPO DI APPARECCHIATURE A BASSO GWP (1) RAC e PAC con R 32 Per quanto riguarda lo sviluppo innovativo, esistono condizionatori d’aria di piccole dimensioni che utilizzano R 32, per RAC e PAC. Tutti i RAC (che vendono circa 10 milioni di unità all’anno) e PAC inferiori o uguali a 10 kW utilizzano R 32 secondo i loro standard di sicurezza per PAC (JRA GL-16). (2) Sistemi frigoriferi centralizzati con R717 e R744. I sistemi di refrigerazione possiedono magneti interni permanenti semiermetici, IPM e motori che azionano compressori ad ammoniaca a vite (NH₃, R717). Il compressore ha un doppio economizzatore. Il motore IPM azionato da un driver a frequenza variabile raggiunge efficienze tra il 5% e il 10% superiori rispetto al motore asincrono convenzionale. Come in altre tecnologie, gli scambiatori di calore a piastre e a fascio tubiero vengono impiegati sia per condensatori che per evaporatori, per la riduzione al minimo della quantità di carica di ammoniaca e


NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

1 Sviluppo di refrigeranti a basso GWP 2 Promozione dei refrigeranti di retrofit 3 Misure per le perdite 4 Misure per il rilascio 5 Promuovere la rigenerazione e il riuso dei refrigeranti

Figura 3: Ciclo di gestione del refrigerante, RMC

per la sicurezza con metodo di raffreddamento indiretto con CO₂. Di conseguenza, il tasso di riduzione della potenza dei magazzini frigoriferi installati può raggiungere il 2040%. (3) Unità di condensazione e frigorifero di tipo fisso a. Per migliorare il COP dell’unità condensante CO₂, è stato sviluppato un sistema a cascata (CO₂ + CO₂, Figura 2) per minimarket, supermercati, celle frigorifere per la conservazione degli alimenti e altri. L’unità può funzionare in applicazioni a media o / e bassa temperatura (funzionamento a temperatura di evaporazione differente). Viene applicato un gas cooler a micro-canali interamente in alluminio. In caso di sistema di evaporazione, viene applicato un dispositivo di espansione diretta in ogni circuito. b. Per mantenere la pressione tra il tubo di collegamento e l’apparato di carico al livello intermedio, è stato sviluppato un ciclo CO₂ a iniezione di gas. Vengono applicate anche nuove tecnologie, come ad esempio l’iniezione di liquido dal tubo di iniezione del gas del compressore per diminuire la temperatura del motore, il controllo della velocità della ventola del gas cooler e l’installazione del refri-

geratore di gas side by side a flusso contrario. c. È stato sviluppato un compressore a due fasi e un sistema di refrigerazione con CO₂. Le tecnologie esclusive sono il compressore rotativo a due fasi, il ciclo di refrigerazione a sotto-raffreddamento meccanico, il cosiddetto ciclo Split, il sistema di recupero del refrigerante interno per il controllo dell’alta pressione e il controllo della pressione della linea del liquido a 6 MPa. Rispetto al sistema convenzionale che utilizza R 404A, l’energia sarà ridotta rispettivamente del 25% in fase di congelamento e del 16% in fase di refrigerazione. La capacità di raffreddamento può essere aumentata del 150% per la refrigerazione aggiungendo un sistema di sottoraffreddamento sulla linea del liquido. d. È stato sviluppato un frigorifero che utilizza CO₂ combinata con un sistema di fornitura di acqua calda. Per la lavorazione degli alimenti, in alcuni casi, sono necessari sia il raffreddamento che la fornitura di acqua calda. Il sistema può fornire acqua calda a 70 ºC recuperando calore dal ciclo frigorifero. Ridurrà l’energia totale di circa il 50% rispetto al sistema congelatore / refrigeratore convenzionale + caldaia. e. Alcune unità condensanti e frigo-

riferi di tipo fisso possono utilizzare refrigeranti specifici selezionati dall’utente che possono essere scelti tra R404A, R407C, R410A, R448A, R449A e R463A. Saranno sostituiti con sistemi che utilizzano R404A. (4) Fornitura di acqua calda tramite CO₂ Un altro sviluppo innovativo riguarda le unità domestiche di riscaldamento dell’acqua che utilizzano CO₂. Nel 2020 sono state vendute circa 540mila unità di riscaldamento dell’acqua per uso domestico a CO₂ e dal 2001 ne sono state installate 7 milioni di unità. (5) Condizionatori d’aria per automobili con R1234yf I condizionatori d’aria per automobili di nuova concezione, limitati ad autovetture con massa lorda del veicolo inferiore a 7500 kg, stanno gradualmente passando da R 134a a R1234yf entro il 2023. Nel 2020, le vendite totali in Giappone di auto che utilizzano R134a o R1234yf, sono state pari a 3.8 milioni (6) Refrigeratori industriali che utilizzano HFO a basso GWP Sono stati sviluppati refrigeratori con R1234yf, R1234ze (E), R 1233zd (E) e altri con HFO con 150-5.000 USRt (1 USRt = 3,52 kW). La maggior parte di essi è azionata da un motore inverter ad alta effiINDUSTRIA & formazione /25


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Riciclaggio di elettrodomestici

HFC

HCFC CFC

Riciclaggio di elettrodomestici

HFC

HCFC CFC

Figura 4: Bonifica e distruzione (dati citati da MOE e AEHA). La quantità di refrigerante recuperato dagli elettrodomestici aumenta di anno in anno. Il rapporto tra HCFC e HFC è di circa 50:50. La quantità di refrigerante rigenerato è di circa il 20% per la manutenzione delle apparecchiature esistenti.

cienza. Il COP di raffreddamento è superiore a 6. Tuttavia, poiché R1234yf e R1234ze (E) sono refrigeranti leggermente infiammabili, devono essere utilizzati seguendo le linee guida di sicurezza JRA GL-15. In questo caso, è necessario predisporre un adeguato sistema di ventilazione, un rilevatore e una unità di allarme nella sala macchine. Pertanto, i problemi riscontrati nella scelta degli HFO sono l’infiammabilità e il prezzo elevato delle apparecchiature. Molti sono gli sviluppi legati ai refrigeranti e ai refrigeranti naturali. La maggior parte di essi richiede nuove tecnologie avanzate che aumentano i costi per mantenere / migliorare il COP seguendo le linee guida di sicurezza richieste dalla legge o volontarie. Esistono diversi tipi di refrigerante

26/ INDUSTRIA & formazione

che includono miscele non-azeotropiche / infiammabili, le quali sono state sviluppate, e continueranno ad esserlo in futuro, per essere utilizzate in specifiche applicazioni. Ciò creerà ulteriore confusione nell’ambito di refrigerazione e condizionamento dell’aria. CICLO DI GESTIONE DEL REFRIGERANTE, RMC Come mostrato nella Figura 3, il ciclo di gestione del refrigerante resta importante anche dopo lo sviluppo di alcuni nuovi refrigeranti a basso GWP e delle relative unità. Per realizzare il ciclo di gestione del refrigerante, alcuni sistemi di gestione dell’attività devono essere realizzati come segue. Riduzione delle perdite durante il funzionamento dell’apparecchiatura:

è necessario indagare sulla causa. Molte sono le perdite che avvengono al momento dell’installazione tra connettori, ecc. e altrettante quelle dovute al funzionamento a lungo termine dei compressori, scambiatori di calore, tubi, ecc. Riduzione del rilascio durante lo smaltimento delle apparecchiature: serve a migliorare il tasso di recupero, riducendo le emissioni. È preferibile lo sviluppo di un sistema per il recupero del refrigerante e la progettazione di apparecchiature di refrigerazione e condizionamento dell’aria che possano recuperare facilmente il refrigerante. Rigenerazione del refrigerante recuperato: il riutilizzo (distillazione, regolazione dei componenti dell’attrezzatura) e il riciclaggio (rigenerazione semplice) del refrigerante a basso GWP recuperato dovrebbero portare alla riduzione della quantità di refrigerante prodotta, riduzione della perdita del refrigerante e al miglioramento del tasso di recupero (Figure 4 e 5). L’energia di distruzione del refrigerante è circa 20 volte quella della produzione di refrigerante; anche il recupero del refrigerante rende efficace l’uso delle risorse. Distruzione di refrigeranti indesiderati: la distruzione, in particolare dei refrigeranti ad alto GWP, è efficace (Figura 5). È desiderabile distruggere i refrigeranti e utilizzare materiali decomposti per produrre refrigeranti a basso GWP o altri prodotti.


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Tasso di riciclaggio

Anno Figura 5: Recupero da riciclaggio di elettrodomestici (dati citati da AEHA)

x 1000 unità

Massa refrigerante recuperata per unità /kg

Numero di recuperi

Numero di recuperi (unità processate)

Tasso di riciclaggio

Massa Refrigerante recuperata

CONCLUSIONI E PROPOSTE Per ridurre le emissioni di HFC con grande impatto di gas serra, una misura per migliorare il tasso di recupero, attualmente circa il 40% in Giappone, è applicare metodi economici. Attualmente, in Giappone, non esiste nulla di specifico a parte il riciclo di ticket dei condizionatori d’aria per automobili e degli elettrodomestici, e sanzioni riguardanti le regole e norme relative all’emendamento Kigali (limitazioni sul consumo e la produzione di HFC) e all’accordo di Parigi (riduzione delle perdite di HFC e messa al bando delle emissioni). Tuttavia, in futuro, è auspicabile adottare misure per la diffusione dei refrigeranti rigenerati e per stabilire la gestione energetica totale e l’economia circolare dei refrigeranti (riduzione / riutilizzo / riciclo) RMC, che sia sostenibile sia per l’ambiente che per gli utenti degli impianti di refrigerazione e condizionamento, per realizzare una società libera da emissioni di carbonio entro il 2050.


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LEZIONE 229 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Ventilatori aspiranti e depressione all’interno di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria Introduzione

Pierfrancesco Fantoni

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati, sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione ed energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

Abbiamo già visto in precedenza quale sia l’andamento delle pressioni all’interno di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria quando viene posizionato un ventilatore al suo ingresso oppure in via intermedia tra l’entrata e l’uscita della canalizzazione stessa. Ora rimane solo un’ultima situazione che si può presentare, che è quella che prevede di collocare il ventilatore al termine della canalizzazione, in corrispondenza della sua uscita. SIGNIFICATIVITÀ DELLA POSIZIONE DEL VENTILATORE Con una configurazione di questo genere si ottiene un andamento delle pressioni completamente diverso da quanto si ha quando il ventilatore è posizionato all’ingresso del canale. Rimane comunque identico, invece, il fatto che l’energia che il ventilatore trasferisce all’aria interna del canale

ha lo scopo di compensare tutte le perdite di carico, distribuite e localizzate, che si verificano. In sostanza, il ventilatore non perde la sua funzione di sorgente energetica per la movimentazione dell’aria ma la portata d’aria si distingue per avere diverse caratteristiche rispetto a quelle che si hanno con ventilatore posizionato all’ingresso della tubazione. Questo a conferma del fatto che non rimane indifferente la scelta quando, in fase di progettazione, si decide come articolare l’architettura del sistema. DISTRIBUZIONE DEPRESSIONE

DELL’ARIA IN

Mentre con il posizionamento del ventilatore all’ingresso tutta la canalizzazione risulta essere in sovrapressione rispetto l’esterno, con la scelta di posizionarlo all’uscita si ottiene un andamento delle pressioni opposto, ossia tutto il tratto di canale risulta essere in depressione. In caso di mancanza di tenuta delle

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 28/ INDUSTRIA & formazione

Figura 1 – Andamento delle pressioni in una canalizzazione per la distribuzione dell’aria quando il ventilatore è posto in corrispondenza della sua uscita


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condotte, allora, non si registrerà alcuna perdita di portate d’aria e non si avrà alcuna conseguenza sui volumi d’aria che la centrale deve trattare. Tuttavia questa è una situazione che potrebbe risultare delicata in alcune situazioni, in quanto i difetti di tenuta permetteranno all’aria esterna di penetrare all’interno della canalizzazione e di poter giungere all’interno del locale che viene climatizzato. A seconda della tipologia di utenza, questo fatto può essere tollerato o meno. Un caso particolarmente critico lo si ha quando la canalizzazione attraversa ambienti particolarmente inquinati, ricchi di polveri o sostanze inquinanti. In tale caso la mancanza di tenuta e la depressione esistente consentono proprio a tali sostanze di penetrare nel canale e di essere immesse nel locale climatizzato, con inquinamento indesiderato, inaspettato e latente dello stesso. L’accettazione o meno, quindi, del regime depressionario di funzionamento va valutata in funzione non solo della destinazione d’uso dell’ambiente in cui l’aria viene diffusa ma anche in funzione del grado di salubrità dell’aria degli ambienti che vengono attraversati dal sistema di canalizzazioni per la distribuzione. ANDAMENTO DELLA PRESSIONE STATICA E DINAMICA Nella figura 1 viene riportato, come al solito, il grafico dell’andamento delle pressioni all’interno della canalizzazione. Come detto, la posizione aspirante del ventilatore determina valori delle pressioni costantemente negative in tutte le sezioni del canale, a partire da quella d’ingresso. Infatti, nella sezione B di ingresso la pressione statica risulta essere già negativa di un valore esattamente pari alla pressione dinamica esistente in quella sezione. Poichè la pressione dinamica dipende dalla velocità dell’aria all’interno del canale, si può senz’altro concludere che il grado di depressione che si viene a creare risulta essere tanto maggiore quanto maggiore è la velocità che il ventilatore imprime alla massa d’aria trattata. Tale conside-

razione può essere estesa a tutte le altre sezioni della canalizzazioni per le quali, però, il valore della depressione dipende anche dalle perdite di carico che la massa d’aria ha dovuto subire a monte della sezione considerata. Nella zona antistante l’ingresso della canalizzazione, allontanandosi sempre più da essa, la velocità con cui l’aria viene movimentata per entrare nel canale decresce sempre più, dato che l’azione aspirante perde progressivamente di efficacia. Poichè in tale zona la pressione totale dell’aria non può che essere pari a quella atmosferica (e quindi il suo valore deve essere nullo) allora la pressione statica aumenta la sua intensità (pur rimanendo sempre negativa) fino ad annullarsi anch’essa in corrispondenza del punto A. La distanza dalla sezione d’ingresso per la quale anche la pressione statica risulta essere nulla non ha un valore fisso, dipendendo essa dalle caratteristiche dell’aria stessa, in particolare dalla sua densità. In linea generale tale distanza risulta essere tanto minore quanto più la densità dell’aria risulta essere maggiore. Sempre in figura 1 si può notare, come d’altra parte era facile aspettarsi, che la pressione statica diminuisce costantemente mano a mano che ci si allontana dalla sezione di ingresso proprio a causa delle perdite di carico distribuite, come più volte detto. Essa subisce un aumento solo grazie all’azione del ventilatore, in corrispondenza della sua bocca aspirante C, per giungere al suo valore massimo di tutta la canalizzazione (valore nullo) in corrispondenza della bocca premente del ventilatore. Per quanto riguarda la pressione dinamica, vige sempre la regola che essa dipende dal quadrato della velocità dell’aria che scorre internamente alla canalizzazione. Per tale ragione essa assume sempre un valore positivo. In corrispondenza della sezione di sbocco dell’aria in ambiente, la pressione dinamica inizia rapidamente a diminuire a causa delle perdite accidentali che si verificano in seguito al passaggio improvviso dell’aria da una condizione caratterizzata da una

certa velocità (sezione C’) ad una condizione caratterizzata da velocità nulla (sezione C”). PRESSIONE TOTALE E PREVALENZA DEL VENTILATORE La pressione totale dell’aria all’interno del canale è data, come sempre, dalla somma della pressione statica e da quella dinamica. Quindi, in questo caso, essa è data dalla somma di due quantità, una sempre positiva (la pressione dinamica) e una sempre negativa (la pressione statica). La somma algebrica delle due componenti fornisce un risultato sempre negativo. Se il valore della pressione dinamica risulta essere costante lungo tutto il canale, il valore della pressione totale risulta dipendere in maniera stretta dal valore assunto dalla pressione statica nelle varie sezioni. Anche la pressione totale, quindi, vede diminuire progressivamente il suo valore mano a mano che l’aria percorre la canalizzazione. Oltre a ciò, poichè la pressione statica ha il suo valore minimo in corrispondenza della bocca aspirante del ventilatore (sezione C) anche la pressione totale dell’aria non può che avere il suo minimo valore in corrispondenza di tale sezione. Inoltre anch’essa, grazie all’azione del ventilatore, vede avere il suo valore massimo in corrispondenza della bocca d’uscita dello stesso, unico punto in cui inevitabilmente l’aria non può che essere in sovrapressione per poter essere diffusa all’interno dell’ambiente climatizzato. Infine, sempre dal grafico di figura 1 è possibile apprezzare il valore della prevalenza che deve avere il ventilatore che deve movimentare la massa d’aria. Come già detto, il compito del ventilatore è quello di fornire un contributo energetico alla massa d’aria in transito in modo da compensare tutte le perdite che si verificano nel suo movimento lungo il canale. La pressione totale che deve sviluppare il ventilatore (∆Pv), quindi, è pari alla differenza tra la massima e la minima pressione totale esistenti.

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Compatibilità dei componenti RACHP con i refrigeranti infiammabili Refrigeranti e componenti infiammabili

Kelvin Kelly

Training Director Business Edge

I capitoli precedenti di questo manuale si possono trovare sulle riviste 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |10-2021

Tratto da“Flammable Refrigerants Reference Manual”, l’intero manuale in lingua inglese può essere acquistato sul sito web www.businessedgeltd.co.uk

L’impianto di refrigerazione deve essere progettato in modo da garantire che la probabilità di perdite di refrigerante sia ridotta al minimo e che, se dovesse verificarsi una perdita, nessun componente diventi una fonte di ignizione. Se ciò non è possibile, qualsiasi componente identificato come potenziale fonte di ignizione deve essere posizionato ben lontano da qualsiasi probabile punto di perdita o collocato all’interno di un alloggiamento idoneo, che non consenta l’ingresso del refrigerante infiammabile. Componenti Una miscela infiammabile si può creare quando del vapore refrigerante infiammabile viene a contatto con l’aria, che contiene il 21% di ossigeno. Se la quantità di refrigerante infiammabile è inferiore al limite inferiore di infiammabilità o superiore al limite superiore di infiammabilità, la combustione non è possibile. Questi limiti cambiano in base alle proprietà specifiche del refrigerante. I componenti che possiedono il potenziale per creare una scintilla con energia sufficiente a provocare l’accensione e la combustione di una miscela di refrigeranti infiammabile devono essere attentamente valutati. I componenti all’interno del circuito frigorifero, ambiente con puro refrigerante, e quindi non esposti ad aria/ossigeno, non dovrebbero rappresentare rischi significativi. Tutti i componenti attraversati da corrente elettrica devono essere valutati su base individuale. Quando si selezionano i componenti per i refrigeranti infiammabili, è es-

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senziale garantire la totale compatibilità. Normalmente, i produttori di componenti e sistemi forniscono indicazioni tecniche al riguardo. Tuttavia, il progettista/installatore dell’impianto di refrigerazione è responsabile della valutazione della sicurezza complessiva dell’apparecchiatura e della sua ubicazione appropriata e sicura. Scambiatori di calore Quando si utilizzano refrigeranti B1, A2L, A2, B2, B2L, A3 o B3 superiori a 5kg in un sistema indiretto, lo scambiatore di calore non deve consentire il rilascio di refrigerante nelle aree servite dal fluido termovettore secondario nel caso in cui si presenti un guasto delle pareti divisorie dell’evaporatore o del condensatore. Accumulatori di liquido Gli accumulatori di liquido refrigerante in sistemi contenenti più di: • 100kg di refrigeranti del gruppo A1 • 25 kg di refrigerante del gruppo A2L, B2L, A2, B1 o B2 • 2.5 kg di refrigerante del gruppo A3 o B3 … e che possono essere isolati, devono essere provvisti di indicatore di livello del liquido per mostrare almeno il livello massimo di refrigerante. Non devono essere utilizzati indicatori di livello del liquido costruiti con tubi di vetro. Gli indicatori di livello del liquido, che comprendono un disco di vetro piatto o rigido, sigillato contro un involucro metallico circostante, non sono considerati come tubi. Gli indicatori di livello del liquido composti da lunghe lastre di vetro devono essere dotati di un meccanismo di sicurezza anti-ritorno nel tubo di collegamento inferiore e superiore.


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Retrofit e ricollocazione I refrigeranti infiammabili (A3, A2, A2L) non sono adatti per il retrofit a meno che non si esegua una revisione completa del sistema di refrigerazione per determinare la compatibilità dei componenti. Ciò è particolarmente importante quando i componenti rappresentano una potenziale fonte di ignizione. La revisione dovrebbe includere anche una valutazione del rischio in conformità con il regolamento sulle sostanze pericolose e le atmosfere esplosive (DSEAR). È inoltre necessaria la conformità alla norma EN 378-1 e a qualsiasi altra normativa e standard applicabile. Ciò vale anche nel caso in cui un’installazione esistente che utilizza un refrigerante infiammabile debba essere ricollocata. Alte temperature delle superfici La decomposizione termica si verifica in tutte le sostanze in cui l’energia termica aggiunta provoca la decomposizione della sostanza e la rottura dei suoi legami chimici, producendo così due o più parti diverse. Nella maggior parte dei casi, ciò richiede l’applicazione di calore costante, definito come endotermico. Alcune sostanze rilasciano calore che viene definito come esotermico. Le reazioni esotermiche provocano un aumento della pressione che può causare un’esplosione. La decomposizione termica all’interno dei combustibili produce gas o vapore che diventano sostanze combustibili. Se viene poi introdotto ossigeno, la miscela può quindi essere accesa mediante calore/ alta temperatura, o una scintilla con energia sufficiente, a seconda della sostanza. Per quanto riguarda i sistemi che utilizzano refrigeranti infiammabili, la norma EN 378-2 afferma che i sistemi di refrigerazione devono essere costruiti in modo tale per cui il refrigerante fuoriuscito non fluisca o ristagni in modo da causare un rischio di incendio o esplosione all’interno di aree dove sono collocate attrezzature e sono presenti impianti e componenti che potrebbero rappresentare una fonte di accensione funzionando in condizioni normali o in caso di

perdita. Per determinare se una sorgente di accensione si trova in una posizione in cui il refrigerante fuoriuscito potrebbe fluire o ristagnare, deve essere utilizzata la norma EN 60079-10-1:2009 che stima le dimensioni e l’estensione di una zona potenzialmente infiammabile. La temperatura delle superfici che possono essere esposte a perdite di refrigerante A2, A2L, B2L, A3, B2 o B3 non deve superare la temperatura di auto infiammabilità del refrigerante stesso; questo valore viene ulteriormente ridotto di 100K. Requisiti per gli spazi chiusi ventilati Laddove vengano utilizzati in spazi chiusi ventilati i refrigeranti A2L, B2L, A2, B2, A3 e B3, si applicano i seguenti requisiti: Deve essere garantito un flusso d’aria tra uno spazio esterno e l’interno dello spazio chiuso. Il produttore deve specificare il condotto di ventilazione in base alle dimensioni e al numero di curve. Dovrebbe inoltre venire indicata la caduta di pressione massima in Pascal (Pa). La misurazione negativa all’interno dell’armadio deve essere 20Pa (in depressione) o più e la portata verso l’esterno deve essere almeno pari a Qmin, con un flusso di ventilazione minimo di 2 m3/hr. L’area del condotto di ventilazione per il controllo del flusso non deve essere ostruita da alcun componente.

gerazione deve essere commutato in Modalità Sicura entro 10 secondi nel caso in cui il flusso d’aria sia ridotto al di sotto di Qmin· La Modalità Sicura deve essere mantenuta fino al ripristino del flusso d’aria, oppure • Deve essere acceso da un sensore di gas refrigerante prima che venga raggiunto il 25% dell’LFL. Il sensore deve essere opportunamente posizionato, considerando la densità del refrigerante. Il sensore e la funzione di ventilazione devono essere controllati a intervalli regolari secondo le istruzioni del produttore. Qualsiasi guasto deve essere segnalato e il sistema deve essere commutato in modalità sicura, con il ventilatore acceso, fino a quando il guasto non è stato risolto. Sostituzione elettrici

di

componenti

Il seguente elenco indica componenti comuni che possono potenzialmente causare l’accensione. Anche altre apparecchiature non elencate potrebbero causare un’accensione e quindi ogni sistema deve essere valutato singolarmente. È importante preservare l’integrità dei componenti nel momento in cui si sostituisce qualsiasi componente elettrico o involucro che lo circonda; inoltre, ogni componente deve essere cambiato con un altro equivalente. Al momento della sostituzione dei componenti, devono essere sempre consultati i dati e le istruzioni del produttore. Motori CC/CA

Dove: Qmin è la portata volumetrica della ventilazione (m3/h) 15 è la costante che converte il tasso di perdita refrigerante di 4 minuti in un tasso di perdita abbondante (1/hr) s è 4 (fattore di sicurezza) mc è la Massa della carica di refrigerante (kg) p è la densità del refrigerante a pressione atmosferica e 25°C Il sistema di ventilazione deve funzionare come segue: • Deve sempre essere in funzione. Il flusso d’aria deve essere monitorato continuamente e il sistema di refri-

I motori elettrici funzionano sia a corrente continua (CC) che a corrente alternata (CA). La tensione di alimentazione CC è un valore costante nel tempo; le batterie AA 1.5V, ad esempio, sono una fonte di tensione di alimentazione CC. La tensione di alimentazione CA è una forma d’onda sinusoidale in continua evoluzione nel tempo; l’elettricità di rete monofase fornita da una presa domestica da 230 V è un esempio di tensione di alimentazione CA. Per ottenere una migliore efficienza energetica, i motori a commutazione elettronica (EC) stanno sostituenINDUSTRIA & formazione /31


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Figura 1: Tensione di alimentazione CC da una batteria AA 1.5V

Figura 2: Alimentazione di rete CA da una presa domestica da 230 V do i motori CC e i motori CA azionati da inverter stanno sostituendo i motori CA ad avviamento diretto in linea (DOL). I motori a magnete permanente sono più efficienti degli elettromagneti ma sono più costosi da produrre. Di conseguenza, i motori di grandi dimensioni tendono ad essere motori CA con azionamento inverter e i motori più piccoli tendono ad essere motori CC e EC. I motori EC sono motori CC brushless (senza spazzole) con rotore a magneti permanenti e sono controllati da una scheda elettronica esterna o da un azionamento a frequenza variabile (azionamento inverter). Ciò fornisce un maggiore controllo e una maggiore efficienza. I motori EC forniscono diversi vantaggi, poiché non avendo spazzole, non si usurano né provocano scintille e hanno una durata molto più lunga rispetto ai motori CC standard. L’elettronica controlla lo statore e quindi fornisce 32/ INDUSTRIA & formazione

migliori prestazioni e controllabilità, inoltre i motori EC funzionano a temperature inferiori rispetto ai motori a induzione e quindi utilizzano meno energia elettrica. I motori a corrente continua utilizzano spazzole di carbone e un anello di commutazione per invertire la direzione della corrente e la polarità del campo magnetico in un’armatura rotante. I motori a corrente continua hanno un’elevata efficienza. Le perdite che si verificano sono dovute alla resistenza elettrica degli avvolgimenti, all’attrito della spazzola e alle correnti parassite che creano calore. Il campo magnetico dello statore di un motore a induzione a corrente alternata viene creato dalla tensione in ingresso con conseguente induzione del campo del rotore. Un altro tipo di motore a corrente alternata è il motore sincrono, che funziona a una frequenza precisa. Il campo magnetico è generato da

una corrente erogata attraverso un magnete permanente. I motori sincroni possono funzionare molto più velocemente dei motori a induzione standard poiché il motore standard soffre dello scorrimento causato dalle perdite delle spazzole. I motori CA funzionano alla loro massima efficienza ad un punto di prestazione specifico. Al di fuori di questo punto, l’efficienza del motore diminuisce notevolmente. I motori a corrente alternata consumano energia aggiuntiva per creare un campo magnetico inducendo una corrente nel rotore. Di conseguenza, i motori a corrente alternata sono in generale il 30% meno efficienti dei motori a corrente continua. Se si confronta l’efficienza di un motore EC con quella di un motore CA a poli schermati o di un motore CA con condensatore separato permanente (PSC), i motori a poli schermati hanno un intervallo di efficienza che va dal 15% al 25%, i condensatori separati permanenti dal 30% al 50% e i motori EC dal 60% al 75%. I motori con spazzole rappresentano una possibile fonte di accensione, in parte dipendente dalle caratteristiche del refrigerante utilizzato. I motori brushless devono essere valutati su base individuale. Materiale e design della girante del ventilatore Le giranti devono essere progettate in modo da eliminare il rischio di innesco dovuto a scariche elettrostatiche durante il funzionamento ed eventuali malfunzionamenti che si verificano durante l’attività. Tutte le parti conduttive del ventilatore devono essere messe a terra elettrostaticamente. I componenti esterni, realizzati con materiali non conduttivi, come la plastica, sono sufficientemente protetti contro l’accensione. La resistenza di isolamento deve essere controllata per evitare accumuli e scariche elettrostatiche che potrebbero causare scintille e fonti di accensione. Compressori I pressostati per alta e bassa pressione vengono utilizzati per proteggere i compressori e gli impianti. Per


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Figura 6: Motore CA con rotore elettromagnetico commutato da una coppia di spazzole collocate posteriormente

Figura 3: Motore EC CC, rotore e statore

Figura 5: Rotore a magneti permanenti

Figura 4: Scheda per motore EC CC che si trova all’interno del vano motore gli impianti più piccoli, l’utilizzo di un dispositivo limitatore di pressione può essere considerato sufficiente in modo da eliminare così una potenziale fonte di innesco causata dall’azione della commutazione elettrica all’interno di tali dispositivi. Si considera sufficiente l’uso di un limitatore di pressione per sistemi con un peso della carica refrigerante inferiore a 100 Kg, classe di sicurezza A1, o 30 kg classe di sicurezza A2L, o 5kg classe di sicurezza A2/A3, a condizione che il ripristino automatico non comporti un aumento del rischio di guasto del compressore. Non esistono differenze fondamentali nel funzionamento meccanico di un compressore in cui viene utilizzato un refrigerante infiammabile. Le differenze riguardano lo spostamento elettrico e volumetrico: • I compressori alternativi HC possiedono una maggiore capacità volumetrica e motori più piccoli • Le guarnizioni dell’HC non devono essere né in gomma naturale né in

silicone • solitamente i compressori HC necessitano di olio minerale È quindi importante adattare il compressore corretto a un sistema di idrocarburi per garantirne l’efficienza di funzionamento. Condensatore elettrico È improbabile che un condensatore generi una scintilla, a meno che non sia difettoso. I condensatori immagazzinano una grande quantità di energia elettrica e sono in grado di dissiparla molto rapidamente. Quando un condensatore rilascia energia, è in grado di creare una scintilla che potrebbe innescare una miscela in-

fiammabile. Ampiamente utilizzati nei sistemi RACHP, i tipi di condensatore variano da quelli per piccole correnti continue a bassa tensione per il controllo di scheda elettronica a quelli per grandi correnti alternate ad alta tensione per azionamenti a velocità variabile. I sistemi RACHP monofase utilizzano un condensatore per aumentare la coppia di avviamento del compressore, migliorare il fattore di potenza e modificare le caratteristiche di fase per il campo magnetico rotante all’interno dello statore del motore del compressore. È quindi opportuno racchiudere il condensatore all’interno di un alloggiamento adatto per evitare l’esposizione a una miscela infiammabile. Se un condensatore si guasta all’avvio di un compressore monofase, farà sorgere all’interno dello statore una corrente elevata; il quale, se installato, causerà il trip del relè magnetotermico o contattore.

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Figura 7: Schema elettrico di un circuito motore compressore per frigorifero monofase

Figura 8: Condensatore di avviamento del ventilatore corrente alternata

Relè, contattori e isolatori I relè sono interruttori meccanici azionati da un campo magnetico indotto da una bobina; di solito hanno due o più gruppi di contatti di commutazione. I relè vengono ampiamente utilizzati nei circuiti di controllo per consentire ai circuiti a bassa tensione di commutare e controllare circuiti ad alta tensione e alta corrente, come accade con il contattore per il compressore. La bobina e i contatti sono racchiusi in un alloggiamento in plastica. Maggiore è la tensione e la corrente commutate, maggiore è la probabilità che i contatti creino scintille. I relè di solito hanno contatti di scambio, che possono essere normalmente aperti (NO) o normalmente chiusi (NC) Un relè con coefficiente di temperatura positivo (PTC), se utilizzato con un sistema refrigerante infiammabile, deve essere posizionato all’esterno della zona infiammabile o montato all’interno di un involucro idoneo o all’interno del compressore. I relè a stato solido dovrebbero essere usati al posto di quelli elettromeccanici induttivi poiché non possiedono parti mobili o contatti di commutazione che possano creare scintille. Un contattore è semplicemente più grande di un relè, ma in linea di principio funziona essenzialmente nello stesso modo; la differenza principale è la corrente più elevata che i contattori sono in grado di commutare. Un contattore è specificamente progettato per chiudere i contatti dell’interruttore molto rapidamente in modo da ridurre al minimo la formazione di archi e l’erosione da 34/ INDUSTRIA & formazione

Figura 9: Relè induttivo comune con base

Figura 11: Contattore 6C con sovraccarico termico 51C Termostati

Figura 10: Relè a stato solido scintille sulla superficie di contatto. I contattori sono inoltre progettati per accendere e spegnere le tre fasi contemporaneamente, in modo sincronizzato, per evitare che il pieno carico elettrico gravi su di una sola fase. Siccome i contatti si accendono quando il contatto interruttore si apre o si rompe, I contattori potrebbero anche causare l’accensione di una miscela infiammabile

Un termostato meccanico utilizza un soffietto metallico in espansione azionato da refrigerante pressurizzato all’interno di un bulbo all’estremità di un tubo capillare flessibile per attivare/disattivare i contatti dell’interruttore tramite l’aumento o la diminuzione della temperatura nel bulbo. La regolazione dell’impostazione della temperatura dell’interruttore avviene tramite un mandrino di regolazione rotante. Questo tipo di termostato può essere utilizzato per controllare il compressore in un impianto di refrigerazione o condizionamento. In


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Figura 12: Termostato meccanico

Figura 13:(da sinistra a destra Fusibile): MCB, RCD, RCBO alternativa, un termostato elettronico utilizza circuiti elettronici, un sensore di temperatura e un potenziometro di impostazione per azionare un relè o contattore, che a sua volta controlla il compressore. Il termostato elettronico rappresenta l’opzione più sicura in un ambiente infiammabile, a condizione che utilizzi un relè a stato solido. Trasduttori di pressione Un trasduttore di pressione converte il movimento meccanico in un segnale elettrico; il segnale elettrico viene solitamente rilevato come una riduzione di corrente comunemente di 4-20mA, con un valore di voltaggio noto. È improbabile che un trasduttore di pressione provochi l’accensione poiché non ci sono parti che generano scintille. Protezione da sovraccarico termico I relè termici di sovraccarico, come ad esempio un elemento bimetallico all’interno di un interruttore termico (o Klixon), dovrebbero essere installati all’interno del corpo del compressore, ma non dovrebbero essere utilizzati interruttori termici bimetallici esterni. I relè termici di sovraccarico proteggono il compressore dal surri-

scaldamento. I relè elettronici con dispositivi di protezione addizionali o integrati possono essere utilizzati avendo un involucro di protezione con classificazione EX o IP67 o essendo montati all’interno di una scatola di protezione con classificazione EX o IP67. Un relè di sovraccarico scatterà se un condensatore di avviamento si guasta. Il relè di sovraccarico limita anche la corrente di avviamento all’interno degli avvolgimenti del motore, la quale se superata, lo fa scattare, arrestando il compressore.

differenziale) (RCD) e un interruttore differenziale di sovracorrente (RCBO) sono tutti dispositivi di protezione che interrompono un’alimentazione elettrica a causa di sovracorrente, cortocircuito o dispersione a terra. Fusibili, CB e MCB rilevano la sovracorrente nei circuiti elettrici, gli RCD vengono utilizzati per rilevare lo squilibrio di corrente nei circuiti elettrici e gli RCBO rilevano entrambi. I fusibili non hanno elementi in grado di produrre scintille e, a meno che non si rompano, non rappresenteranno una possibile fonte di accensione. CB, MCB e RCD possiedono una serie di contatti che interrompono la tensione della linea di alimentazione e sono quindi in grado di fungere da fonte di accensione. La maggior parte dei CB possiede zone di esalazione di archi e scintille, che mantengono la maggior parte della scintilla all’interno del dispositivo. ùSi consiglia pertanto di prendere visione attentamente delle specifiche dei dispositivi utilizzati e successivamente adottare le opportune precauzioni in termini di isolamento da fonti di accensione e scintille che potrebbero innescare una miscela infiammabile. Pressostati (di alta e bassa pressione dell’olio)

I timer incorporano anche contatti di commutazione, che normalmente gestiscono basse tensioni e basse correnti, e sono anche soggetti alla stessa vulnerabilità quando si tratta di generare scintille ai contatti dell’interruttore durante l’eccitazione e la diseccitazione. Di conseguenza, questi devono essere trattati allo stesso modo dei Relè. (Vedi Relè Figura 9-10)

Gli interruttori ad alta pressione (HP), a bassa pressione (LP) e a pressione differenziale dell’olio (OPDS) utilizzano una misurazione diretta della pressione per spegnere il motore di azionamento del compressore tramite il circuito di controllo per proteggere il compressore e/o il sistema di refrigerazione quando necessario. Contengono contatti di commutazione, che trasportano una tensione di controllo, ad esempio 24 Volt o una tensione di linea di 230 Volt. In entrambi i casi, i contatti dell’interruttore sono suscettibili alla generazione di scintille per cui agiscono come una fonte di accensione.

Fusibili, CB, MCB, RCD e RCBO

Trasformatori

Un fusibile, un disgiuntore (CB), un micro-disgiuntore (MCB), un dispositivo di corrente residua (interruttore

Un trasformatore utilizza un campo magnetico creato da una tensione di alimentazione in una bobina prima-

Timer

INDUSTRIA & formazione /35


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Figura 14: Pressostato combinato di alta e bassa pressione ria per indurre una tensione separata e di livello superiore o inferiore in una bobina secondaria adiacente. La tensione indotta all’interno della bobina secondaria può essere aumentata (tensione superiore alla bobina primaria) o ridotta (tensione inferiore alla bobina primaria) semplicemente modificando il numero di spire del filo attorno a ciascuno dei nuclei di ferro. Se una bobina primaria ha 10 spire e la secondaria 5 spire, questo produce una riduzione di tensione di circa il 50%. Viceversa, se il primario ha 5 spire e il secondario 10 spire, allora la tensione del secondario viene aumentata al 200% e raddoppiata. Per ottenere un’elevata efficienza del trasformatore, viene utilizzato un nucleo di ferro con elevata permeabilità, mantenendo così il campo magnetico tra le bobine. I trasformatori creano una notevole quantità di calore e devono quindi essere valutati su base individuale. La temperatura di superficie più alta deve essere inferiore alla temperatura di autoaccensione del refrigerante utilizzato. Raddrizzatori e Filtri Un raddrizzatore a ponte viene spesso utilizzato in combinazione con un trasformatore e un circuito filtrante quando la tensione di alimentazione CA deve essere abbassata e convertita in CC per il circuito di regolazione. Il trasformatore riduce la tensione dall’alimentazione da 230 Volt CA a un valore inferiore, diciamo 24 Volt CA e questa viene quindi convertita dal raddrizzatore a ponte in modo tale che la forma d’onda negativa venga invertita e aggiunta alla forma d’onda positiva, producendo così un’uscita CC. 36/ INDUSTRIA & formazione

Figura 15: Schema elettrico per un pressostato combinato di alta e bassa pressione

Figura 16: Trasformatore riduttore La forma d’onda positiva viene quindi filtrata attraverso una bobina in linea e condensatori paralleli. La bobina crea un’alta impedenza per la corrente alternata, ma al contrario ha una bassa resistenza per la corrente continua e quindi la corrente alternata viene incanalata verso i condensatori. I condensatori, quando caricati, hanno un’elevata resistenza, ma la forma d’onda in continua evoluzione (da positiva a negativa) di CA provoca la carica e la scarica delle piastre del condensatore e quindi ha un percorso a bassa impedenza. Poiché in questi dispositivi potrebbe passare una corrente elevata, si surriscaldano e devono essere valutati su base individuale e la temperatura di superficie più alta deve essere sempre inferiore alla temperatura di autoaccensione del refrigerante utilizzato. Inverter Il nome inverter indica un gruppo di componenti che convertono CC in CA; è diventato il nome onnicom-

Figura 17: Raddrizzatore e schema elettrico (Notare l’orientamento dei collegamenti) prensivo dei dispositivi che hanno componenti aggiuntivi che controllano la frequenza dell’uscita CA e che possono anche essere chiamati azionamenti a velocità variabile. L’ingresso CA trasformato e rettificato è suddiviso in un’alimentazione con forma d’onda CC positiva e una con forma d’onda CC negativa. Alternando le due forme d’onda, viene utilizzato un dispositivo di modulazione di larghezza di impulso (PWM), che fa sì che la CC venga pulsata in fasi temporali sempre crescenti e decrescenti. In tal modo, i componenti elettronici possono generare una grande quantità di calore. Questi dispositivi devono essere attentamente valutati su base individuale e qualsiasi tem-


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Figura 19: Bobina di una elettrovalvola piccola

Figura 21: Interno di un PCB di un’unità esterna in tal caso, devono essere valutati su base individuale.

Figura 18: Inverter / azionamento a velocità variabile peratura di superficie massima deve essere inferiore alla temperatura di autoaccensione del refrigerante utilizzato. Gli inverter incorporano anche relè miniaturizzati all’interno delle schede elettroniche del circuito di controllo, che, sebbene parzialmente chiusi in scatole, possono anche essere una fonte di accensione. Valvole solenoidi Le valvole solenoidi sono normalmente utilizzate nelle linee del refrigerante liquido e in altre linee, per interrompere il flusso di refrigerante. Quando viene eccitata la bobina del solenoide, la tensione di alimentazione induce un campo magnetico che aziona la valvola in posizione aperta. La bobina del solenoide normalmente si riscalda, come spesso accade, quando viene energizzata per lunghi periodi e, in determinate circostanze avverse, la bobina può diventare eccezionalmente calda. Di conseguenza, questi dispositivi devono essere valutati su base individuale e la temperatura di superficie massima deve essere inferiore alla temperatura di autoaccensione

Pompe di scarico dell’acqua di condensa Figura 20: Coppa di drenaggio e riscaldatore del refrigerante utilizzato. Riscaldatori Vengono adoperati per sbrinare le bobine degli evaporatori, come riscaldatori del carter, per fornire il riscaldamento alle unità di trattamento dell’aria ecc... Devono essere valutati su base individuale e la temperatura di superficie massima deve essere al di sotto della temperatura del refrigerante utilizzato. Circuito stampato (schede elettroniche PCB) I PCB contengono circuiti integrati (IC o Chip), resistori, condensatori e diodi. Sono utilizzati principalmente per il controllo e la protezione del sistema, utilizzano un’unità di elaborazione centrale (CPU), molto simile ad un computer. È improbabile che i PCB siano fonte di accensione, a meno che non si sviluppi un guasto e purché utilizzino relè a stato solido. I PCB normalmente includono un trasformatore e possono avere relè convenzionali e,

I componenti elettrici all’interno di una pompa di scarico dell’acqua di condensa possono essere aperti verso l’esterno o totalmente chiusi. Normalmente, comprendono un motore e un relè controllati da una qualche forma di interruttore del livello dell’acqua. Questi dispositivi devono essere valutati su base individuale e la temperatura di superficie massima deve essere 100K inferiore alla temperatura di auto-infiammabilità del refrigerante utilizzato. Alloggiamenti Se i componenti elettrici vengono identificati come sorgenti di ignizione può essere necessario allontanarli da eventuali punti di possibili perdite montandoli all’interno di un apposito alloggiamento. Qualsiasi ingresso dell’alloggiamento deve avere un grado di protezione IP adeguato (IP67).Gli alloggiamenti devono essere classificati EX o IP67 e recare il contrassegno appropriato. Gli alloggiamenti IP67 sono progettati per resistere agli influssi esterni: 6 a tenuta di polvere (nessun ingresso di polvere) e 7 a tenuta di acqua (resistenza agli effetti dell’immersione in acqua tra 15 cm e 1m di profondità per 30 minuti). INDUSTRIA & formazione /37


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Compatibilità degli idrocarburi con i materiali del sistema di refrigerazione I refrigeranti idrocarburi sono compatibili con la stragrande maggioranza dei materiali utilizzati con i refrigeranti tradizionali, tra cui: • componenti in metallo • minerali, alchilbenzeni ed oli esteri • materiali del motore del compressore • la maggior parte dei materiali di tenuta Gli idrocarburi non sono compatibili con la gomma naturale o siliconica. È improbabile che tali materiali vengano utilizzati in nuovi sistemi, ma potrebbero essere utilizzati in vecchie guarnizioni dell’albero del compressore, altre guarnizioni e giunti, valvole solenoidi, tubi flessibili e attrezzature di servizio. Nota: gli idrocarburi sono estremamente solubili sia negli oli convenzionali che in quelli POE e ciò richiede attenzione durante la progettazione dei sistemi. Potrebbe essere richiesta una viscosità dell’olio alternativa, insieme a requisiti specifici sull’impostazione del surriscaldamento. Consultare il produttore del compressore. Marcatura EN 378-2:2016 Ogni sistema di refrigerazione e i suoi componenti principali devono essere identificabili mediante apposita marcatura. Questa marcatura deve essere sempre visibile. I dispositivi di arresto e i principali dispositivi di comando devono essere chiaramente etichettati nel caso in cui non sia ovvio ciò che controllano. I punti di accesso di servizio ai sistemi di refrigerazione con refrigeranti A2L, A2, A3, B2L, B2 e B3 devono essere contrassegnati con il simbolo della fiamma secondo ISO 7010Nome del refrigerante (esempi) R32 R600a R1234yf R1270

Figura 23: Involucro IP67 Figura 22: Marchio del componente con classificazione EX (ATEX) W021. Per gli impianti di refrigerazione in locali macchine o all’aperto si ritiene sufficiente un avviso. Documentazione EN 378-4:2016 Il registro di sistema deve essere aggiornato, a seguito di qualsiasi manutenzione o riparazione. Il registro deve essere conservato nella sala macchine, oppure i dati devono essere archiviati elettronicamente dall’operatore con una stampa aggiornata conservata all’interno della sala macchine, nel qual caso le informazioni devono essere accessibili alla persona competente durante la manutenzione, la riparazione o il collaudo. EN 378-2:2016 istruzioni

Manuale

Il produttore e/o l’installatore devono fornire un numero adeguato di manuali d’istruzione. Le istruzioni per l’uso devono contenere almeno le seguenti informazioni, se pertinenti: • Scopo del sistema • Descrizione dei macchinari e delle attrezzature • Schema del sistema di refrigerazione e schema del circuito elettrico • Istruzioni per l’avviamento, l’arresto e il blocco del sistema e delle sue parti

Tipo di refrigerante

Tipico lubrificante

HFC HC HFO HC

POE Olio minerale POE Olio minerale

Tabella A: Una selezione di lubrificanti tipici (oli) per fluidi infiammabili 38/ INDUSTRIA & formazione

di

Figura 24: Simbolo di identificazione di pericolo per le sostanze/attrezzature infiammabili • Istruzioni relative allo smaltimento dei fluidi di esercizio e delle attrezzature • Cause dei difetti più comuni e misure da adottare, ad esempio istruzioni relative al rilevamento delle perdite da parte del personale autorizzato e necessità di contattare tecnici di manutenzione competenti in caso di perdite o guasti • Precauzioni da adottare per prevenire il congelamento dell’acqua nei condensatori, refrigeratori, ecc. a basse temperature ambiente o mediante riduzione della pressione/ temperatura dell’impianto • Precauzioni da prendere durante il sollevamento o il trasporto di sistemi o parti di sistema • Le informazioni sul sito se applicabili • Riferimento a misure di protezione, disposizioni di primo soccorso e procedure da seguire in caso di emergenza • Istruzioni di manutenzione per l’intero sistema con un programma temporale per la manutenzione preventiva rispetto alle perdite • Istruzioni relative alla carica a allo scarico del refrigerante • Istruzioni relative alla manipolazione del refrigerante e ai pericoli a questa associati


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• Istruzioni relative al funzionamento e alla manutenzione dei dispositivi di sicurezza, protezione e pronto soccorso, dispositivi di allarme e lampade spia • Guida per la redazione del registro • Istruzioni per evitare di sottoporre il sistema a pressione eccessiva durante l’uso, la manutenzione e l’assistenza • Informazioni relative all’emissione di rumore: se richiesto, specificare la postazione di lavoro (in conformità con EN378-2:2016, 6.2.17) e indicare per ogni postazione i livelli di pressione di emissione sonora ponderata A. Inoltre, devono essere fornite informazioni relative al livello di potenza sonora se il livello di pressione sonora ponderato equivalente A supera gli 80 dB(A). • I dati sul rumore devono essere accompagnati da una dichiarazione del metodo di misurazione utilizzato e dal valore dell’incertezza di misura associata K, utilizzando il modulo di dichiarazione a due cifre in conformità alla norma EN ISO 4871 • Se sono richiesti, dispositivi di protezione individuale (DPI) in accordo con EN 378-3:2016 • Se è richiesto lo scarico regolare dell’olio, istruzioni per lo scarico dell’olio per ridurre al minimo il rischio di emissione di refrigerante nell’atmosfera • Ove applicabile, dati secondo la norma EN 378-3:2016, 6.4.1 Nota: ulteriori informazioni che possono essere incluse nel manuale di installazione: • Lunghezze massime e minime dei tubi • Differenza massima di altezza tra unità interna ed esterna • Regolazioni della coppia consigliate per giunti meccanici (connessioni svasate) • Dimensioni della sezione trasversale dei conduttori e lunghezza del conduttore esposto per garantire un collegamento adeguato ai terminali • Carica aggiuntiva di refrigerante, in base alla lunghezza del tubo (solitamente g/m) • Dimensioni minime della stanza per la massa di refrigerante all’interno del sistema L’installatore deve delineare le procedure di emergenza, da adottare in caso di anomalie e incidenti di altra

natura, relative all’impianto di refrigerazione. EN 378-4:2016 Informazioni sul sito di installazione L’installatore dovrà inoltre fornire una documentazione adeguatamente custodita che dovrà essere collocata in prossimità del luogo di esercizio dell’impianto di refrigerazione ed essere chiaramente leggibile. Nota: nel caso di sistemi split o multi-split, il sito operativo può essere considerato come l’unità esterna. Queste informazioni in loco devono contenere almeno le seguenti informazioni: • Nome, indirizzo e numero di telefono dell’Installatore, del reparto servizi, del reparto servizi del gestore dell’impianto di refrigerazione e gli indirizzi e numeri di telefono dei vigili del fuoco, della polizia, degli ospedali e dei centri ustionati • Natura del refrigerante indicando la sua formula chimica e la designazione del numero • Istruzioni per spegnere il sistema di refrigerazione in caso di emergenza • Pressioni massime consentite (MAP) • Dettagli sull’infiammabilità, se si utilizza un refrigerante infiammabile • Dettagli sulla tossicità, se si utilizza un refrigerante tossico EN 378-4:2016 Registro Laddove un sistema di refrigerazione abbia una carica di refrigerante superiore a 3 kg, è necessario redigere un registro del sistema, che includa: • Dettagli di tutti i lavori di manutenzione e riparazione • Quantità, tipo e stato del refrigerante (nuovo, riutilizzato o riciclato) di volta in volta caricato e le quantità di refrigerante che sono state di volta in volta trasferite dall’impianto. • Qualsiasi analisi sul refrigerante che è stato riutilizzato nel sistema • La fonte del refrigerante riutilizzato • Modifiche e sostituzioni di componenti all’interno del sistema di refrigerazione • Risultati di tutti i test periodici • Periodi significativi di non utilizzo Nota: Per i sistemi di refrigerazione

che utilizzano refrigeranti fluorurati, i requisiti per il registro sono specificati nel regolamento (UE) n. 517/2014. EN 378-4:2016 Riparazioni sul Sistema di Refrigerazione Il personale competente dovrebbe effettuare le riparazioni sui sistemi di refrigerazione come segue: • Condurre un’analisi dei pericoli e una valutazione dei rischi • Istruire il personale di manutenzione • Svuotamento, recupero ed evacuazione • Scollegamento e messa in sicurezza dei componenti da riparare • Spurgo con azoto • Sfiato di gas inerte pronto per la riparazione • Esecuzione della riparazione • Collaudo e verifica della riparazione • Evacuazione e ricarica con refrigerante EN 378-4:2016 Drenaggio dell’olio da un sistema di refrigerazione • L’olio deve essere drenato con cura da personale competente • Durante l’operazione di svuotamento, la stanza deve essere adeguatamente ventilata e non devono essere consentiti fumo, fiamme libere o fonti di accensione • Quando si scarica l’olio dai compressori (o collettori) tramite un tappo di scarico, prima di rimuovere il tappo, è essenziale ridurre la pressione dell’impianto alla pressione atmosferica • L’olio non deve essere scaricato in fognature, canali, fiumi, terra o acqua di mare Stoccaggio delle bombole Le bombole devono essere conservate all’aperto, in un luogo ben ventilato, adeguatamente illuminato, sicuro e chiuso con serratura, protetto dal calore e dalle intemperie. All’interno dell’alloggiamento, le bombole devono essere fissate e separate in base alla classificazione dei gas, identificabili come: piene, parzialmente piene o vuote. La segnaletica obbligatoria deve essere chiaramente visibile all’esterno del deposito. Lo stoccaggio delle bombole deve essere effettuato in conformità al INDUSTRIA & formazione /39


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Codice di condotta 44 della British Compressed Gas Association (BCGA). Nota: le bombole vuote non sono da considerarsi completamente vuote a meno che non siano state evacuate. Le bombole che sono state ridotte alla pressione relativa di 0 bar contengono ancora 1 bar di vapore refrigerante. IMPLICAZIONI DI SICUREZZA DEI REFRIGERANTI Ustioni da freddo Quando il refrigerante liquido viene rilasciato da un recipiente pressurizzato verso l’ambiente circostante a pressione atmosferica, cambierà immediatamente il suo stato in vapore diminuendo così la sua pressione e temperatura di saturazione. L’improvviso abbassamento della temperatura di saturazione determina un punto di ebollizione del refrigerante estremamente basso (ad esempio -51,65 ° C per R32) che farà sì che il refrigerante assorba un’enorme energia termica da qualunque cosa venga a contatto. Se il refrigerante liquido venisse a contatto con la pelle, ne causerebbe dunque una grave ustione da freddo o addirittura il congelamento. Il congelamento è particolarmente pericoloso, poiché danneggia gravemente la pelle congelando l’acqua all’interno delle cellule dell’epidermide, che poi si espandono e fanno esplodere le pareti cellulari. Quando si svolgono attività dove c’è il rischio di entrare in contatto con il liquido refrigerante (caricamento, recupero, ecc.) è indispensabile indossare occhiali di sicurezza, guanti e protezioni per gli avambracci, dato che il liquido refrigerante rilasciato ad alta pressione può estendersi oltre il polso del guanto. Maggiore è il rischio, maggiore deve essere la disposizione di sicurezza. Quanto segue può aiutare a prevenire danni eccessivi e dare un po’ di sollievo nel caso in cui si sia stati sottoposti ad un’ustione da freddo: • Le mani devono essere poste sotto le ascelle • Sollevare l’arto interessato per ridurre il gonfiore • Non cercare di riportare la pelle alla 40/ INDUSTRIA & formazione

temperatura normale troppo rapidamente — bisognerebbe prima mettere l’ustione fredda sotto l’acqua corrente fredda, aumentando molto gradualmente la temperatura (da 37°C a 40°C max). Non strofinare la pelle o cercare di scaldarla. • La rimozione degli indumenti impregnati di refrigerante può danneggiare ulteriormente la pelle. Attendere che la temperatura si alzi. • Un’ustione da freddo richiede assistenza medica e può richiedere un trattamento ospedaliero. Comporre il 118. • Ricorda che il refrigerante rilasciato può essere miscelato con olio e potrebbe anche essere acido Danni agli occhi Le ustioni da refrigerante possono essere facilmente prevenute utilizzando gli occhiali, ma ulteriori rischi includono: • Arco elettrico da contatti e circuiti • Irritazione agli occhi e danni dovuti ai raggi ultravioletti (UV) e infrarossi (IR) della brasatura • Lesioni oculari generiche dovute a polvere, corpi estranei o trucioli. Anche solo asciugarsi un occhio con le mani sporche può causare problemi. • Le lenti a contatto possono rappresentare un rischio aggiuntivo Ustioni da calore Per curare un’ustione, seguire i consigli di primo soccorso elencati di seguito: • Allontanare la persona colpita dalla fonte di calore per fermare immediatamente la combustione • Raffreddare l’ustione con acqua corrente fredda o tiepida per 20 minuti. Non utilizzare ghiaccio, acqua ghiacciata, creme o sostanze grasse, come il burro. • Rimuovere tutti gli indumenti/gioielli vicino all’area ustionata della pelle, ma non rimuovere nulla che sia attaccato alla pelle • Assicurarsi che la persona sia tenuta al caldo utilizzando una coperta, ma fare attenzione a non sfregare contro l’area ustionata • Coprire l’ustione stendendovi sopra uno strato di pellicola trasparente. Anche un sacchetto di plastica pulito può essere utilizzato in caso di

ustioni alla mano • Utilizzare antidolorifici, come il paracetamolo o l’ibuprofene per trattare qualsiasi dolore • Se il viso o gli occhi sono ustionati, far sedere la persona il più possibile in posizione eretta, piuttosto che sdraiarla poiché ciò aiuta a ridurre il gonfiore • Se si verifica un’ustione da acido o da sostanze chimiche, comporre il 118. Cercare con attenzione di rimuovere la sostanza chimica e gli indumenti contaminati, risciacquando l’area interessata, utilizzando quanta più acqua pulita possibile. Danni all’udito Il guasto delle valvole limitatrici di pressione o il rumore dei refrigeranti ad alta pressione che escono da un sistema, come l’anidride carbonica, possono creare un rumore sufficientemente forte da causare danni significativi all’udito. Si consiglia pertanto l’uso di cuffie antirumore, soprattutto in ambienti rumorosi. Ustione da acido fluoridrico L’acido fluoridrico si forma in seguito alla decomposizione dei refrigeranti HFC ad alta temperatura. Ciò può verificarsi durante il surriscaldamento del motore del compressore o durante la brasatura. Quando si accede a sistemi in cui si è verificato un surriscaldamento del motore, è necessario indossare indumenti protettivi personali DPI. Se è presente del refrigerante nel sistema, anche se solo in forma di vapore, la brasatura non deve essere eseguita. L’acido fluoridrico è tossico e altamente corrosivo, brucia la pelle e gli occhi e provoca danni alle vie respiratorie. In un primo momento, quando viene a contatto con la pelle, si potrebbe non sentire alcun dolore. L’esposizione di solito richiede un trattamento ospedaliero. Asfissia L’asfissia da gas inerti (azoto, elio etc), refrigeranti e altri tipi di gas rappresenta un grave rischio per il personale. Man mano che i livelli di questi gas


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aumentano nell’atmosfera circostante (stanza o area) spostano l’aria naturale; particolare attenzione deve essere posta quando si opera in ambienti poco ventilati (cave e pozzi) o interrati (seminterrati, celle frigorifere e locali tecnici). L’aria normalmente contiene il 21% di ossigeno, ma poiché i gas diversi dall’ossigeno aumentano, la quantità di ossigeno che un individuo può respirare si riduce. Quando il livello di ossigeno diminuisce, il corpo risponde aumentando la velocità con cui respiriamo e quindi viene inalata più aria a basso livello di ossigeno. A livelli di ossigeno compresi tra il 4% e il 6%, viene indotto un coma entro 40 secondi.

Effetti della carenza di ossigeno sul corpo umano

Sensibilizzazione cardiaca

12.5

Giudizio e coordinazione molto scarsi, respirazione compromessa che può causare danni permanenti al cuore, nausea e vomito

<10

Incapacità di movimento, perdita di coscienza, convulsioni, morte

Gli alocarburi e gli idrocarburi inalati ad alte concentrazioni causano una maggiore sensibilità del cuore all’adrenalina. Questo effetto è noto come sensibilizzazione cardiaca. In alte concentrazioni, se inalati profondamente, la sensibilizzazione cardiaca può condurre alla morte. Effetto sul sistema nervoso centrale (SNC) L’inalazione di alte concentrazioni di alocarburi può portare all’effetto CMS. Per prima cosa si avverte una sensazione simile a quella di essere ubriachi o “euforia”, seguita da perdita di coordinazione e incoscienza e, nei casi più gravi, la morte. Elettrico Quasi tutte le apparecchiature di refrigerazione incorporano circuiti elettrici, alcuni fino a 3300 Volt. L’isolamento sicuro delle apparecchiature è quindi imperativo prima di intraprendere qualsiasi lavoro sul sistema. La scossa elettrica può essere ricevuta toccando una parte o un componente normalmente destinato a essere sotto tensione, oppure una parte o un componente posto sotto tensione a causa di un guasto. Una corrente molto bassa di circa 1 mA solamente, può essere percepita da un essere umano. Quando questa raggiunge i 20 mA,

Concentrazione di ossigeno nell’atmosfera

Possibili effetti

21 19.0

16.0

14.0

Normale Impercettibili effetti fisiologici negativi. Il livello di ossigeno nell’area di lavoro dovrebbe essere come minimo mantenuto sopra il 19,5%.

Aumento del polso e della frequenza respiratoria, pensiero e attenzione alterati, riduzione della coordinazione. Le atmosfere contenenti meno del 18% di ossigeno sono potenzialmente pericolose e l’ingresso in tali aree deve essere proibito a meno che non vengano adottati adeguati controlli di sicurezza Stanchezza anormale sotto sforzo, inquietudine, problemi di coordinazione, scarsa capacità di giudizio.

Tabella B: Effetto della carenza di ossigeno sul corpo umano

provoca un dolore estremo ed a 80mA può portare alla morte della maggior parte dei soggetti. Ciò significa che durante il test di un circuito elettrico, minore è la tensione presente e maggiore sarà la resistenza tra la persona e la terra; quindi, minore è la corrente e maggiore sarà la sicurezza. Quando si testano tensioni superiori a 50 Volt, utilizzare uno strumento di prova adatto (vedi HSE GN38). Ogni volta che si lavora in situazioni/ambienti ad alto rischio, devono essere utilizzati indumenti protettivi adeguati, inclusi guanti isolanti e tappetini in gomma.

La rimozione delle persone dagli impianti elettrici mentre stanno subendo una scossa elettrica deve essere eseguita con grande cura. Se possibile, semplice e veloce, isolare l’alimentazione elettrica. Quindi rimuovere la persona che sta utilizzando l’oggetto isolato il più rapidamente possibile. Chiamare i soccorsi di emergenza, posizionare la persona nella posizione di sicurezza e somministrare il primo soccorso. Nelle prossime parti sarà presente un riepilogo per l’isolamento elettrico sicuro.

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LEZIONE 249 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

C’è, ma non si vede: quando una microperdita ti fa impazzire. Come risolvere il problema Introduzione

Pierfrancesco Fantoni Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2021, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 42/ INDUSTRIA & formazione

Per quanto sia competente e preparato professionalmente, qualsiasi tecnico che si occupa della manutenzione dei circuiti frigoriferi deve inevitabilmente fare i conti, prima o poi, con il problema delle microperdite e dover registrare un insuccesso. Quando il problema sembra non avere soluzione, ecco che si presenta una nuova opportunità vincente che si caratterizza per la sua semplicità procedurale e che dal punto di vista tecnico offre, rispetto al passato, maggiore efficacia risolutiva e bassissima o nulla possibilità del verificarsi di indesiderati inconvenienti collaterali. SODDISFAZIONE E FRUSTRAZIONE DEL TECNICO DEL FREDDO Non c’è alcun dubbio che il lavoro del tecnico addetto alla manutenzione ed alla riparazione dei circuiti frigoriferi è piuttosto variegato e ricco di sfaccettature. Il suo espletamento richiede di risolvere quotidianamente problemi dalla natura più diversa, sia per quanto riguarda la tipologia, sia per quanto riguarda l’ambito tecnologico, sia per quanto riguarda le modalità e le prassi esecutive per la loro risoluzione. Il fascino di questo lavoro sta proprio nella soddisfazione che si prova quando si può constatare che la soluzione che si è praticata ha avuto successo, che il problema è stato risolto in maniera brillante anche se originariamente, all’inizio del lavoro, la situazione sembrava difficile da affrontare. Molti interventi, data l’ampia varietà

delle casistiche che si possono presentare, richiedono di affrontare e risolvere problematiche nuove, mai affrontate nelle esperienze lavorative precedenti, per cui l’approccio alla soluzione del problema non può essere di tipo meccanico-ripetitivo e non può basarsi sul ricordo di precedenti interventi, proprio perchè diversi, sia nella natura sia nella modalità di manifestarsi. Ecco, allora, il senso di soddisfazione che si prova nel portare a termine con successo queste situazioni, soddisfazione che poi risulta essere il carburante che alimenta la voglia, domani, di rimettersi in gioco e di ripartire per affrontare nuovi problemi, per ricominciare tutto daccapo e mettersi nuovamente alla prova. Tuttavia non sempre tutto va per il meglio, capitano situazioni che non sono risolvibili perchè tecnicamente non esistono possibilità, situazioni di cui si è capita perfettamente la natura problematica ma che non si possono risolvere, non tanto perchè mancano le abilità per poterlo fare, quanto perchè non vi sono oggettivamente le possibilità per farlo. IL PROBLEMA DELLE MICROPERDITE Per scendere all’atto pratico, e contestualizzare quanto appena detto, possiamo pensare al problema delle microperdite che si possono verificare in un circuito frigorifero. Cosa c’è di più frustrante di trovarsi di fronte ad un circuito di cui si sa con certezza che è soggetto a fughe di refrigerante ma non vi è la possibilità di individuare con precisione in quale punto questa avviene? In casi come questi non ci sono dub-


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Figura 1- Rappresentazione di una microperdita in una tubazione di un circuito frigorifero. Il difetto di tenuta comporta l’emissione in ambiente di refrigerante e di quantità d’olio che, è ragionevole pensare, saranno in quantità minore e non sempre rilevabile sulla superficie esterna del componente. (tratto da catalogo ERRECOM)

menda? Fatto sta che con il reintegro del refrigerante tutto torna come prima. Almeno per un po’ di tempo il cliente ha il suo impianto in ordine ed il freddo che desidera. Ma la soddisfazione dura per poco perchè, prima o poi, sicuramente il problema si ripresenterà. D’altra parte come risolverlo, come trovare il punto debole del circuito se tutti i metodi che hai provato, con tutte le strumentazioni a disposizione, non hanno dato esito positivo? Il cercafughe, pur con una elevatissima sensibilità, non segnala problemi, l’acqua saponata nemmeno, il tracciante da impiegare con la lampada UV non viene in aiuto. L’OLIO, UN PREZIOSO ALLEATO

Figura 2- Esempio di confezione di turafalle specificamente pensato per la riparazione e la prevenzione delle microperdite in un circuito frigorifero (tratto da catalogo ERRECOM)

bi che ci sono difetti di tenuta del circuito perchè il tecnico ha a disposizione una molteplicità di indicatori tutti concorrenti ad indicare la medesima diagnosi. È evidente che il circuito è scarico di gas perchè le pressioni di lavoro, alta e bassa, non sono conformi a quanto dovrebbero essere, perchè surriscaldamento e sottoraffreddamento non rientrano nei range ottimali, perchè le temperature del circuito (soprattutto aspirazione e mandata del compressore e temperatura del compressore stesso) sono troppo elevate, perchè il compressore ha brevi momenti di stacco e prolungate fasi di funzionamento, perchè la temperatura dell’aria (ma anche la sua umidità) che esce dall’evaporatore non corrisponde al suo valore standard, e così via. Poi, al di là di questi singoli aspetti, c’è la valutazione generale del funzionamento del circuito, che vede nel tempo diminuire le sue prestazioni, in maniera lenta ma inesorabile. Allora, a fronte di due dati di fatto e cioè all’impossibilità materiale di individuare la fuga e all’esigenza del cliente di avere un circuito efficiente dal punto di vista energetico e frigo-

rifero, per ripristinare il corretto funzionamento del circuito, si reintegra la carica, con doppia frustrazione: oltre a non riuscire ad individuare la microperdita si ha anche l’obbligo di compilare nella banca dati F-gas l’avvenuto intervento, il controllo delle perdite risultato positivo attraverso l’esecuzione delle misure indirette, l’esito negativo ottenuto dall’esecuzione delle misure dirette, l’avvenuta aggiunta di gas nel circuito. E poi il dubbio: avrò fatto bene ad agire così? Sono passibile di am-

Talvolta, per la localizzazione del punto preciso in cui si è verificato il difetto di tenuta, viene in aiuto l’olio. La presenza di tracce d’olio sulla superficie esterna delle tubazioni o dei componenti del circuito frigorifero è un segnale di allerta, in quanto normalmente esso non dovrebbe essere rilevabile in questi punti. Tuttavia non sempre in caso di fuga è possibile trovare tali tracce d’olio: dipende dal punto preciso del circuito in cui si è verificata la fuga, dalla quantità di olio che risulta essere in circolazione lungo il circuito, dalle caratteristiche dell’olio, dall’ampiezza della fessurazione attraverso cui si verifica la fuoriuscita del refrigerante. Risulta piuttosto ovvio pensare che da una microperdita è poco

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

probabile che si abbia la fuoriuscita di una quantità di olio sufficientemente grande tale da poter essere individuata dall’occhio attento del tecnico addetto alla riparazione (Figura 1). Quindi anche l’olio, prezioso alleato in determinate situazioni, in questo caso non permette di risolvere il problema. Così, anche se tutti i giunti, le connessioni, i punti più deboli del circuito sono stati esaminati ,non c’è stato verso di individuare quella microperdita. Alla probabile situazione appena descritta, va poi aggiunta quella ancora

più impossibile da risolvere, quella che contempla tratti di tubazione del circuito che corrono sottotraccia, oppure all’interno della schiumatura di un mobile frigorifero, laddove non ci si può arrivare, a meno che non si decida di sventrare l’apparecchiatura: ma non pare proprio il caso di arrivare a questi estremi. Tali eventualità rimangono perennemente il cruccio del tecnico manutentore, che è consapevole dell’esistenza di quel tratto di circuito per lui inaccessibile e che genera quel quesito a cui nessuno potrà mai dare risposta: la perdità si verifica proprio lì? Perchè se così è, nessuno sarà

Presidenti all’opera! Marco Buoni, Presidente di AREA e, Wolfgang Zaremski, Presidente di ASERCOM, alle prese con la sfida di montaggio e smontaggio compressori allo stand Frascold a Refrigera2021! Dopo quasi due anni di lockdown e limitazioni, poter tornare finalmente a incontrarsi in fiera è stato apprezzato da tutti gli addetti ai lavori.

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in grado mai di individuarla a meno che, come già detto, non si ricorra a metodi “cruenti”. LA CAPORETTO E LA BATTAGLIA DEL PIAVE DEL TECNICO FRIGORISTA Quando il problema pare irrisolvibile, e sei in prossimità della tua Caporetto, ecco trovata la soluzione, la vittoria del Piave. Viene in aiuto la chimica, attraverso un’idea brillante: la possibilità di inserire all’interno del circuito frigorifero un additivo specificamente pensato per agire proprio laddove vi è la necessità, ossia in corrispondenza della microperdita. Diciamo una sostanza intelligente, capace di intervenire autonomamente nel punto appropriato. Si chiama turafalle, ed è un prodotto che non è nuovo nella sua concezione, dato che da parecchi anni è disponibile sul mercato anche se non sempre ha goduto degli apprezzamenti degli utenti. Questo, soprattutto perchè in alcuni casi invece che risolvere il problema ne provocava altri, l’intasamento del capillare, svariate problematiche al compressore, tempi d’efficacia non permanenti. Ora non più, dato che i nuovi prodotti (vedi figura 2) che vengono proposti hanno permesso di superare queste difficoltà collaterali che tanto hanno inciso sulla diffusione e sull’apprezzamento di questa tipologia di prodotti.

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NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > MONITORAGGIO DEI PREZZI DEGLI HFC: I DATI DEL TERZO TRIMESTRE DEL 2021. PESANO COVID E CRISI DI SUEZ. Nel terzo trimestre del 2021, 61 aziende di 10 Stati membri dell’UE (i principali intervistati provengono da Francia, Germania, Italia e Polonia) a tutti i livelli della catena di approvvigionamento (3 produttori di gas, 13 distributori di gas, 24 OEM, 18 società di servizi, 1 utente finale e 2 di altro tipo) hanno riportato i prezzi di acquisto e/o vendita degli HFC e delle alternative a basso GWP sia in termini assoluti (€/kg) sia in relazione allo storico (con il 2014 come anno di riferimento). Si prega di notare che le aziende non riportano i prezzi per tutti i refrigeranti ma solo per quelli di loro interesse. La Figura 1 mostra l’andamento dei prezzi dell’R134a (GWP 1430) a tutti i livelli della catena di approvvigionamento. Per quanto concerne l’R134a, i prezzi osservati per il Q3 sono aumentati significativamente al livello dei produttori di gas, rispetto al Q2, e sono aumentati significativamente per i prezzi di acquisto delle società di servizi sul mercato. I dati presentati includono i prezzi riportati da tre produttori di gas, due distributori, 15 OEM e 16 società di servizi. La Figura 2 mostra l’andamento dei prezzi medi di acquisto degli HFC, riportati da tutti gli OEM che hanno partecipato al sondaggio. A livello OEM, i prezzi per R410A, R407C e R134a sono aumentati (in media del 3 %), mentre il prezzo R404A è leggermente diminuito, del 2%. I prezzi a livello OEM sono solitamente de-

terminati da accordi che prevedono prezzo fisso a lungo termine. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> EPEE, IL NUOVO POSITION PAPER È ONLINE: FOCUS SULLA REVISIONE DELL’ENER LOT 38 (BACS) DOPO IL CONSULTATION FORUM DEL 15 NOVEMBRE

La Commissione Europea sta valutando la possibilità di introdurre requisiti di ecodesign per i sistemi di automazione e controllo degli edifici (BACS). Lo studio completo, ENER Lot 38, sull’introduzione di tale normativa per BACS, è stato presentato e discusso in un forum consultivo il 15 novembre 2021. EPEE, voce dell’industria del condizionamento dell’aria, delle pompe di calore e della refrigerazione in Europa, sostiene le politiche dell’UE sulla progettazione ecocompatibile e sull’etichettatura energetica, e concorda con la necessità di mantenere la legislazione aggiornata e in linea con gli ultimi sviluppi tecnologici. L’ecodesign è uno strumento che ha consentito notevoli risparmi di efficienza energetica in tutta Europa. Tuttavia, l’associazione nutre forti preoccupazioni riguardo alle opzioni politiche che sono state proposte per la regolamentazione del BACS. Il documento presentato oggi esplicita la posizione di EPEE a seguito del Forum consultivo del 15 novembre 2021. Nella prima parte, vengono evidenziate le preoccupazioni

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generali sulle proposte dello studio. Nella seconda parte, trovano spazio le opinioni sulle opzioni della politica di progettazione ecocompatibile per BACS. La terza parte conclude infine con i commenti alle proposte di etichettatura energetica. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> AREA INTERVIENE SULLA REVISIONE DELL’ENERGY PERFORMANCE OF BUILDINGS DIRECTIVE

Le Associazioni di AREA, in quanto progettisti e architetti dei sistemi RACHP, accolgono con favore la revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia. In particolare, AREA, supporta senza riserve, l’intenzione di applicare standard minimi di prestazione energetica per eliminare le situazioni di pessima resa energetica. La Commissione vorrebbe vedere ispezioni più frequenti e più complete degli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria, combinate con una sorta di “passaporti per la ristrutturazione” e con l’introduzione di certificati relativi alla prestazione energetica del palazzo (EPC), rilasciati da esperti qualificati e accreditati. Questo garantirebbe inoltre che i sistemi edilizi funzionino in modo efficiente e consentano di raggiungere gli obiettivi dell’Unione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > BANCA DATI F-GAS, I DATI ISPRA EVIDENZIANO ATTUALMENTE UN USO MASSICCIO IN ITALIA DEI REFRIGERANTI TRADIZIONALI

Come ormai noto, tramite la Banca Dati, i Tecnici devono comunicare, entro 30 giorni, ogni intervento di installazione, primo intervento di controllo delle perdite, manutenzione o riparazione di apparecchiature già installate, incluso l’eventuale smantellamento. I dati raccolti evidenziano alcuni aspetti fondamentali anche sui nuovi refrigeranti: • R32 viene utilizzato principalmente nel condizionamento domestico e commerciale; • Gli A2L sono ancora molto poco utilizzati, rispetto ad altri paesi; • Mancano ovviamente i dati sui Refrigeranti naturali, al momento in crescita: ▶ CO2 e HC sono usati in Refrigerazione Commerciale ▶ Gli HC, all’aperto, trovano applicazione per Chiller e Pompe di Calore ▶ L’ammoniaca è in ascesa Per quanto riguarda la Refrigerazione, nel 2020 in Italia sono stati aggiunti 2.077.235 kg di refrigerante, con 86 tipi di gas diversi. I più utilizzati sono stati R448A (28,74% del totale) e R-404A (24,11% del totale). Per il Condizionamento, invece, lo stesso periodo ha visto aggiungere agli impianti 545.995 kg di refrigerante, con 4 gas a coprire oltre il 95% del totale: si tratta di R-410A (47,04%), R-407C (19,70%), R-32 (13,98%) e HFC-134A (13,89%). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> L’IMPORTANZA DELLE DONNE NEL SETTORE RACHP: ONLINE UN SONDAGGIO DI UNEP E IIR Il settore della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle 46/ INDUSTRIA & formazione

pompe di calore (RACHP) è fondamentale per la nostra salute e per l’alimentazione, nonché per garantire comfort e benessere nella vita di tutti i giorni. Il settore RACHP supera molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle

Nazioni Unite, e può contribuire in modo significativo alla salvaguardia dell’ambiente, al progresso dell’umanità e al sostegno della crescita occupazionale ed economica in tutto il mondo Nonostante questo, spesso l’impegno delle donne nel settore è sottorappresentato o non riconosciuto, e questo nonostante l’elevato potenziale che potrebbe rappresentare, per milioni di donne, un’istruzione specifica e un’occupazione in ambito RACHP. L’International Institute of Refrigeration (IIR) e UNEP OzonAction (UN Environment Programme), in collaborazione con diversi partner, stanno conducendo un sondaggio per comprendere meglio il background, la motivazione, le sfide e le opportunità riguardanti le donne che lavorano nel settore della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > ATF E ASSOFRIGORISTI, RELAZIONE CONGIUNTA SUL DDL 2236, “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRANSIZIONE ECOLOGICA PER IL CONTRASTO ALL’AUMENTO DEI GAS SERRA FLUORURATI PROVENIENTI DALLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE”

ATF – Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, e Assofrigoristi, hanno rilasciato, come comunicazione congiunta, la relazione Tecnica in merito al DDL 2236 del 19 Maggio 2021 “Disposizioni in materia di transizione ecologica per il contrasto all’aumento dei gas serra fluorurati provenienti dalla refrigerazione commerciale”. Marco Buoni, Presidente di AREA, direttore tecnico di Centro Studi Galileo, qui in veste di Segretario dell’Associazione dei Tecnici del Freddo ATF, dichiara: “questo documento congiunto Assofrigoristi – ATF dimostra che tutti i Tecnici del Freddo e i Frigoristi sono uniti, pronti e propensi all’utilizzo delle nuove tecnologie con i refrigeranti a basso impatto ambientale, che mantengono un alta efficienza energetica. Negli ultimi anni, tanti passi sono stati fatti e hanno decretato l’importanza del tecnico installatore, competente e garante nel tempo della efficienza e sicurezza del sistema. C’è ancora un passo in più da compiere: includere tutti i nuovi refrigeranti, infiammabili e ad alte pressioni, nello stesso schema di regolamentazione italiana, così da proseguire i successi ottenuti dal punto di vista ambientale ed energetico nonchè per quelli che hanno migliorato la sicurezza di utenti finali, installatori e produttori”. Fabio Brondolin, Presidente di Assofrigoristi, sottolinea come “una collaborazione di alto profilo tecnico e una consistente attenzione all’applicabilità sul campo delle norme sono alla base di questa analisi congiunta prodotta dal nostro Comitato Tecnico

Scientifico e dal Comitato Esperti di ATF. L’obiettivo, chiaro, è uno e uno solo: rendere applicabile la norma non solo nella forma, ma nella sostanza, per fare sì che la transizione ecologica avvenga nei fatti, con soddisfazione dei produttori, dei clienti e con la garanzia offerta dalla professionalità del frigorista che va a realizzare l’intervento. Siamo davanti alla necessità di ragionare di sostenibilità a 360°, quindi dobbiamo assicurarci che i refrigeranti siano il meno climaimpattanti possibile, ma anche che gli impianti siano economicamente sostenibili: per arrivare a questo servono competenze accertate e grande know how da aggiungere alla qualità del prodotto installato.”

medesimi, da martedì a venerdì, così come il layout espositivo definito, per garantire ad espositori e visitatori il contesto ideale e la massima resa in termini di contatti e business. La nuova calendarizzazione verrà comunicata su larga scala, coinvolgendo tutti i canali promozionali in Italia e all’estero per una diffusione estesa e capillare.

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> ATF E CSG VOLANO A PARIGI: AL VIA I LAVORI PER IL NUOVO NUMERO INTERNAZIONALE DI INDUSTRIA&FORMAZIONE!

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> MCE SLITTA A FINE GIUGNO!

La 42° edizione di MCE – Mostra Convegno Expocomfort, si riposiziona all’inizio dell’estate! Dopo aver monitorato costantemente i dati italiani e internazionali legati alla pandemia, RX ha deciso di spostare la fiera ricollocandola dal 28 GIUGNO al 1 LUGLIO 2022. Con la prenotazione, ad oggi, del 90% degli spazi espositivi occupati e le oltre 1.400 aziende iscritte, MCE si è confermata come appuntamento irrinunciabile per costruire relazioni e alleanze strategiche. E proprio perché la manifestazione possa essere vissuta come opportunità piena, soddisfacente e sicura, è stato deciso di riprogrammare l’evento a fine giugno, contando che con la stagione estiva possano rendersi più agevoli gli spostamenti internazionali e le modalità di fruizione e interazione da parte di tutti gli attori coinvolti. I giorni di svolgimento rimangono i

Iniziati i lavori per il nuovo numero speciale internazionale (ISI) di Industria&Formazione: il 30 novembre, a Parigi, si sono incontrati gli editori storici, ossia il Centro Studi Galileo, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente – UNEP OzonAction, e lo IIR, l’Istituto Internazionale di Refrigerazione. Il Direttore Generale CSG, Marco Buoni, come Presidente dell’AREA, ha discusso i prossimi passi del curriculum di formazione internazionale, preparato in collaborazione con l’UNEP, che servirà come base per i prossimi corsi di gestione dei refrigeranti in tutto il mondo. L’incontro è proseguito nei locali dell’IIF-IIR a Parigi, dove è stato perfezionata l’outline del numero del 2022 e dove, come da tradizione, il Presidente Buoni ha intervistato il Direttore Generale Coulomb su una serie di temi di attualità che suscitano sempre grande interesse tra il pubblico, come l’ultimo Vertice (COP26) sui cambiamenti climatici, l’eliminazione dei gas refrigeranti ad alto GWP e l’attuale situazione climatica. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /47


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > FIRMATO PROTOCOLLO D’INTESA ENEL – ASSOCLIMA PER UNA MAGGIORE DIFFUSIONE DELLE POMPE DI CALORE ATTRAVERSO L’INCENTIVAZIONE DELL’ELETTRIFICAZIONE DEI CONSUMI

Obiettivo dell’accordo è promuovere iniziative per diffondere la conoscenza delle pompe di calore elettriche. È stato firmato il 15 dicembre da Sonia Sandei, Responsabile Elettrificazione di Enel Italia, e da Luca Binaghi, Presidente di Assoclima, un protocollo di intesa per una maggiore penetrazione in Italia della pompa di calore elettrica come sistema di climatizzazione estiva e invernale, in particolare in ambito residenziale. Obiettivo dell’accordo è promuovere iniziative per diffondere la conoscenza e l’utilizzo di una tecnologia che, migliorando il benessere delle persone, salvaguarda l’ambiente e sviluppa attività finalizzate a incentivare la produzione di energia rinnovabile, elettrica e termica, coerentemente con quanto previsto dall’European New Green Deal e dal PNIEC per il raggiungimento degli obiettivi nel 2030 e 2050.

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> IL FREDDO UNISCE L’AFRICA: L’INTERO CONTINENTE ADERISCE A U-3ARC! Obiettivo raggiunto per l’associazione guidata dal Presidente Madi Sakandé, docente del Centro Studi Galileo: l’intero continente ha aderito alla prima associazione pan-africana del Freddo! Eritrea, Sierra e São Tomé e Principe 48/ INDUSTRIA & formazione

fanno ufficialmente parte del progetto, che aspira a garantire, anche al continente africano, una cold chain perfettamente operativa, con Tecnici del Freddo debitamente formati e in grado di mantenere perfettamente operativi gli impianti degli ospedali, dei data center e, soprattutto, delle filiere alimentari. A circa due anni dalla nascita dell’associazione, finalmente l’intero continente è “verde”: un risultato storico, che potrebbe contribuire a fare la differenza in un contesto in cui il Freddo può essere la soluzione a tantissimi problemi sanitari e alimentari. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> U-3ARC LANCIA IL PRIMO CENSIMENTO PLENARIO PER VERIFICARE LA SITUAZIONE DELLA REFRIGERAZIONE IN AFRICA Lo sviluppo del settore della refrigerazione e del condizionamento dell’aria (RAC) ha creato una con-

sapevolezza dell’importanza della refrigerazione anche in Africa. U-3ARC ha lanciato il suo primo sondaggio/censimento per raccogliere informazioni di base sui suoi membri: un’ampia partecipazione fornirebbe un quadro fondamentale per poter procedere con una serie di piani operativi e migliorare le condizioni del settore nell’intero continente. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


NUMERO 1 / FEBBRAIO 2022

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > COVID-19, UNA GUIDA AUSTRALIANA AIUTERÀ A GESTIRE IL RITORNO A SCUOLA IN AMBIENTI SANI E VENTILATI

le scuole sia per i progettisti di ingegneria meccanica e gli ingegneri di manutenzione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> WEBINAR CSG: DISPONIBILE IL VIDEO DI “FREDDO, SVOLTA GREEN: SOLUZIONI SOSTENIBILI E LOTTA AL TRAFFICO ILLEGALE” Le scuole sono ripartite in tutta l’Australia. Gli amministratori scolastici e gli insegnanti sono preoccupati per la sicurezza dei bambini e del personale, e ci sono molte più domande che risposte sul modo migliore per proteggere i bambini dall’infezione da COVID-19: per questo, l’Australian Institute of Refrigeration, Air conditioning and Heating (AIRAH) ha rilasciato una guida di supporto. Gli amministratori scolastici sono bombardati da venditori che propongono una miriade di prodotti: se alcuni possono migliorare la salute degli occupanti, altri possono aumentare il rischio di infezione. Molte delle soluzioni offerte sono estremamente costose. Il documento, basato su evidenze scientifiche, ha lo scopo di affrontare le molte domande che gli amministratori scolastici hanno preso e prenderanno in considerazione in tutta l’Australia, al fine di fornire una guida appropriata per la creazione di un ambiente scolastico in cui l’attenzione possa essere rivolta all’istruzione e non all’edificio stesso: è inteso come una risorsa sia per

Nel corso dell’evento, organizzato dal Centro Studi Galileo in collaborazione con i suoi Partner Platinum, è stato discusso l’impatto che i nuovi refrigeranti avranno sul settore RAC, e su come potrebbero essere ottimizzati i risultati: dall’efficientamento energetico alle nuove normative, passando per ostacoli e opportunità tecniche, il nuovo super webinar ha fornito un ampio excursus per fare maggior chiarezza su quanto ci sarà da aspettarsi nei mesi a venire. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

Disponibile su Youtube la registrazione del Webinar targato CSG di martedì 19 ottobre, che ha visto come protagonisti assoluti EFCTC e LEGAMBIENTE. Dal Centro Studi Galileo, un altro prezioso approfondimento, con uno sguardo attento alle ultime novità sul mondo della refrigerazione. Sempre tramite webinar, utilissimo strumento di Formazione a Distanza.

> VERONA, PERDITA DI AMMONIACA ALLA SAMMONTANA: EVACUATO LO STABILIMENTO

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> UN SUCCESSO IL SUPER-WEBINAR DEL CENTRO STUDI GALILEO: DISPONIBILE LA REGISTRAZIONE! Centinaia di partecipanti hanno seguito in diretta i tredici interventi del super webinar, che ha fatto luce su alcuni nodi fondamentali in merito alla futura evoluzione del settore RAC.

Incidente alla Sammontana di Colognola ai Colli (Verona) martedì 11 gennaio: una perdita di ammoniaca dall’impianto di refrigerazione ha portato all’evacuazione dell’impianto. Decisivo il rapido intervento dei Tecnici dell’azienda per risolvere il problema. Intorno alle 16.30, la rottura di una valvola ha causato una perdita di gas refrigerante nell’aria, che ha iniziato a espandersi. Il rapidissimo intervento dei Tecnici ha evitato il peggio: l’impianto è stato immediatamente bloccato, sono stati contattati i vigili del fuoco e l’intero stabilimento è stato evacuato, evitando così ulteriori danni a cose e persone: nessun ferito, fortunatamente, anche se un dipendente è stato accompagnato in ospedale per una serie di controlli cautelari. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /49


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 213a) Ventunesimo anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI ARMADIO ORIZZONTALE: Armadio refrigerato professionale di altezza totale inferiore a 1050 mm con una o più porte o cassetti frontali di accesso al medesimo scomparto. BEMS: Building Energy Management System (sistema gestionale energetico di un edificio). Piattaforma informatica che permette la gestione e il controllo energetico di un supermercato monitorando i consumi energetici e le prestazioni anche in relazione alla manutenzione che viene realizzata sulle varie apparecchiature. EBOLLIZIONE: Cambiamento di fase di una sostanza che consiste nel passaggio dallo stato liquido a quello di aeriforme. Essa è una delle due modalità con cui può avvenire la vaporizzazione di un liquido. L’ebollizione di un liquido avviene ad una temperatura ben definita. L’ebollizione è un processo endotermico, ossia che richiede la somministrazione di calore per poter avvenire. Affinché un liquido possa bollire è indispensabile fornirgli una gran quantità di calore. Generalmente l’ebollizione interessa l’intera massa di un liquido, con la formazione di bolle di vapore che risalgono dall’interno del liquido fino alla sua superficie, La quantità di calore che viene somministrata al liquido porta ad un riscaldamento dei gas disciolti nel liquido stesso, ad un aumento della loro pressione ed alla formazione di bolle che man mano che risalgono verso la superficie libera aumentano il loro volume. Giunte in corrispondenza della superficie 50/ INDUSTRIA & formazione

libera tali bolle scoppiano, essendo soggette al loro interno ad una pressione maggiore della tensione di vapore (pressione) dell’aeriforme con cui la superficie del liquido si trova in contatto. Risulta, quindi, che l’ebollizione di un liquido dipende dalla tensione del vapore dell’aeriforme che lo sovrasta in corrispondenza del suo pelo libero: se tale pressione si abbassa, l’ebollizione avviene più facilmente, nel senso che sono sufficienti temperature (e quindi quantità di calore) inferiori per far avvenire il fenomeno. A tale ragione si deve la più facile ebollizione dell’acqua ad altitudini maggiori od in presenza di pressioni dell’aria atmosferica inferiori a 1013 mbar. A partire da determinate pressioni di vuoto è così possibile far bollire l’acqua anche a temperatura ambiente. Il punto di ebollizione di un liquido è la temperatura alla quale un liquido bolle a pressione normale, cioè a quella atmosferica standard (1013 mbar). Anche per i refrigeranti valgono le considerazioni precedenti: la temperatura di ebollizione (detta anche temperatura di saturazione) dipende dalla pressione a cui si trova il fluido. La maggior parte dei refrigeranti vengono classificati come fluidi bassobollenti in quanto alla pressione atmosferica bollono a temperature molto basse. Nel caso in cui il liquido non contenga gas disciolti, quando viene riscaldato non inizia a bollire anche al di sopra della sua temperatura di ebollizione. In questo caso il liquido si dice surriscaldato. Durante il fenomeno di ebollizione la temperatura di un liquido puro rimane costante. La quantità di calore che viene fornita al liquido viene interamente “consumata” per rompere i legami molecolari e permettere il cambiamento di fase. Qualunque liquido, quando viene riscaldato, inizialmente comincia ad evaporare per giungere in seguito, raggiunta la temperatura di ebollizione, a bollire. POMPA DI CALORE MULTISPLIT: Pompa di calore che incorpora più di un’unità interna, uno o più circuiti di refrigerazione, uno o più compressori e una o più unità esterne, in cui le unità interne possono eventual-

mente essere controllate individualmente. SEC: Specific Energy Consumption (consumo specifico di energia). Secondo quanto definito dal Regolamento UE n. 1253/2014 della Commissione il SEC è un coefficiente che esprime l’energia consumata per ventilare un m2 di superficie abitabile riscaldata in un’abitazione o un edificio. Il SEC è un indice che viene definito per le unità di ventilazione residenziali e risulta avere dei valori minimi che devono essere rispettati. Per ottemperare a tale disposizione è possibile migliorare l’isolamento termico delle pareti di un edificio, ridurre le infiltrazioni di aria esterna, adottare un sistema di ventilazione dotato di più velocità. Ha come unità di misura kWh/(m2.a) TEMPORIZZATORE: Secondo quanto stabilito dal Regolamento UE n. 1253/2014 della Commissione per le unità di ventilazione si definisce temporizzatore un’interfaccia umana ad orologio (regolazione secondo le ore diurne) che regola la velocità del ventilatore o la portata dell’unità di ventilazione, con almeno sette impostazioni manuali, una per ciascun giorno della settimana, relative alla portata regolabile con almeno due periodi di riposo, ovvero periodi di portata ridotta o nulla.

I nuovi refrigeranti cambieranno il settore e renderanno più semplice la transizione ecologica? Gli A2L saranno il futuro? Quali sfide dovranno affrontare tecnici e aziende? Il webinar realizzato dal Centro Studi Galileo ha risposto proprio a queste domande, fornendo ai Tecnici e ai professionisti del settore un quadro preciso e puntuale sull’argomento: su Galileo TV è possibile visionare la registrazione dell’evento, realizzato in collaborazione con i partner Lu-Ve Group e Chemours.


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