Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 9-2021

Page 1

SP

EC

TECN

ATF

IA

IC

LE

DE

L

CIAZION

EI

I

E

D

D

O

SO

D

S

FRE

membro

Air conditioning and Refrigeration European Association

A

ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO

LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.453

ITALIA L EADER E INNOVATRICE

MONDIALE DEL SETTORE AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DELLA FIERA DELLA REFRIGERAZIONE

F-gas: riduzione graduale europea e internazionale

ALL’INTERNO Recovery Plan abbattimento degli HFC

Commercio illegale di refrigeranti

Anno XLV - N.9 - 2021 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato



Cilindri: 6 Modelli: 14 Volume Spostato: da 39,85 a 99 m³/h

CD600

CO₂

FOR EVERY NEED, THE BEST SOLUTION!

2S - H7 HFC/HFO

SAREMO PRESENTI A: REFRIGERA 2021 BOLOGNA FIERE 3-5 NOVEMBRE HALL 30 - STAND A02 - B09 SIFA PARIGI 16-18 NOVEMBRE STAND B45/B46

Cilindri: 6+2 Modelli: 5 Volume Spostato: da 138,15 + 61,19 m³/h a 183,58 + 61,19 m³/h WWW.DORIN.COM


Igea


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

N. 453 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076 3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to. 1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00 Estero € 91,00

Sommario

7 Editoriale

Il freddo che verrà... M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

14 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini 25 Regolamento F-gas 517/2014, riduzione graduale Europea e internazionale, certificazioni e licenze W. Zaremski - Presidente di ASERCOM

27 Recovery Plan italiano e abbattimento degli HFC in refrigerazione commerciale F. Mastrapasqua - Presidente di ASSOCOLD

30 Svelato il commercio Illegale di refrigeranti killer del clima in Europa EIA - Environmental Investigation Agency Legambiente

32 Fiducia nella qualità dei prodotti rigenerati secondo lo standard AHRI700 E. Guallar Herrero - Daikin

34 Principi di base del condizionamento dell’aria

Come il ventilatore agisce sulla pressione dell’aria all’interno di una canalizzazione per la distribuzione P. Fantoni - 227° Lezione

36 Classificazione delle aree pericolose

K. Kelly - Training Director Business Edge

42 Concetti di base sulle tecniche frigorifere P. Fantoni - 247° Lezione

del refrigerante. E dopo?

44 Ultime Notizie:

AREA, firmata dichiarazione congiunta: “l’inquinamento dell’aria interna venga riconosciuto come rischio per la salute nella legislazione dell’UE” #ALLFORCLIMATE | COP26, la Capitale Del Freddo ospita un summit di premessa: al centro, formazione e climate change - Un successo il summit #PRECOP26 di Milano del Centro Studi Galileo che ha unito Italia, Francia, India e Regno Unito - “Impianti di climatizzazione e pompe di calore”: guarda il webinar congiunto di Centro Studi Galileo e Confartigianato Imprese Gas refrigeranti, arrivano i rincari - ENEA pubblica i dati di utilizzo del super ecobonus 110% - EPEE, nuovo Position Paper sulla revisione delle regole di ecodesign ed ecolabelling - UNEP lancia l’allarme: “un terzo dei paesi al mondo non ha leggi sulla qualità dell’aria esterna” - Quali sono le ultime novità nella lotta contro il commercio illegale di HFC? - “Il crimine più agghiacciante d’Europa”, Legambiente porta in Italia il rapporto EIA sui traffici illegali di HFC - Refrigera 2021, ecco il programma ufficiale! - Le nuove linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria salveranno vite umane - Disponibile un brief riassuntivo sullo stato della catena del freddo alimentare mondiale

49 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentoundicesima ) - A cura di P. Fantoni

INDUSTRIA & formazione /5



NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

EDITORIALE

Il freddo che verrà...

Marco Buoni Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

Revisione regolamentazione F-gas: bozza rimandata ad Aprile, il GWP non varia. Il settore della refrigerazione e del condizionamento, negli ultimi quarant’anni, ha fatto molta strada e visto numerosi cambiamenti. La Catena del Freddo è un processo fondamentale per lo sviluppo di qualsiasi Nazione, ed è stata considerata per anni come assodata e funzionante, ma è stato poi con il lockdown che si è rivelata la colonna portante della nostra Nazione ferma a casa, garantendo continuità nell’approvvigionamento degli alimenti. Il condizionamento dell’aria, un tempo un lusso oggi è necessario per lavorare, vivere, produrre e divertirsi. Il settore è stato ed è fortemente condizionato dalle leggi in continua evoluzione, visto che anche i legislatori hanno compreso l’importanza che riveste per la società, il clima, la sostenibilità e lo sviluppo. Una regolamentazione fondamentale è stata quella sulla riduzione e la gestione dei gas refrigeranti, detta F-Gas. In Italia il decreto ha 10 anni

Marco Buoni, Segretario di ATF e Presidente di AREA (che rappresenta le 24 principali associazioni del Freddo europeo), alla presentazione di AREA Vision 2025 presso la Commissione Europea: sono più di 15 anni che, senza sosta, prosegue il lavoro con le istituzioni e le aziende per garantire regolamentazioni efficaci nell’interesse del settore e delle centinaia di migliaia di persone che impiega quotidianamente.

tondi tondi, mentre in Europa vige da oltre 15 anni e in alcune Nazioni anche di più. Una nuova revisione della regolamentazione F-Gas è vicina ad essere svelata, e ci aspetta quindi un altro forte cambiamento del settore. La commissione ha dichiarato che dovrebbe essere pronta tra cinque mesi (marzo-aprile 2022) e come consuetudine arriverà nelle nostre mani una versione “leaked”, cioè fatta trapelare, per un confronto informale con il settore; questo perché sì, sarà il settore a darne un giudizio, anche se la regolamentazione non avrà concluso il suo iter presso il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa prima del 2023, per poi entrare in vigore presumibilmente a fine dello stesso anno o inizio 2024. Cosa dobbiamo aspettarci: • Recrudescenza nell’eliminazione graduale degli HFC • Nuove limitazioni in certi settori nell’utilizzo degli F-Gas (Es. Split) • Formazione sui refrigeranti alternativi, in particolare Idrocarburi e Anidride Carbonica, oltre che HFO Cosa non cambierà: Il GWP dei refrigeranti non verrà allineato al nuovo report dell’IPCC (Pannello Intergovernativo sui cambiamenti climatici), AR6, perché il protocollo di Montreal cui la regolamentazione mira ad allinearsi fa riferimento anch’esso all’AR5. Quindi non ci sarà un aumento del valore GWP a 100 anni o, ancora più gravoso, a 20 anni. Per esempio, l’R32 avrebbe GWP 771 a 100 anni e 2690 a 20 anni, contro i 675 attuali. EPEE commenta la regolamentazione F-gas supportando le linee di AREA Anche EPEE si è fatta avanti, dando supporto a quanto AREA aveva espresso ad inizio anno. In particolar modo, • pratiche, controllo perdite, visite periodiche e registri delle appaINDUSTRIA & formazione /7


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

recchiature devono essere estese a tutti i gas refrigeranti, ed essere trasferiti a database elettronici preferibilmente online (come esempio propone anche quello italiano) • Le operazioni di recupero obbligatorie per ogni gas refrigerante • formazione e certificazione estese a tutti i refrigeranti • Imporre un limite alle modifiche nazionali per non inficiare il mercato unico e il lavoro comune svolto • Maggiori e più coerenti penali per il mancato rispetto delle leggi Importante restrizione nell’uso dei refrigeranti dal 1° gennaio 2022 In particolare, come ATF, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, riceviamo moltissime segnalazioni su dubbi e problemi riguardo alla prossima restrizione, che avverrà tra poche settimane. Questa limitazione all’immissione in commercio riguarda in particolar modo i costruttori, e ci fa ricordare che più del 50% della produzione europea del settore avviene in Italia, leader indiscusso a livello europeo e mondiale. - Tutto questo riguarda in ogni caso anche i distributori e i Tecnici del freddo: come reso esplicito dall’Allegato III della regolamentazione 517/2014, è vietata l’immissione in commercio di: comma 11: Frigoriferi e congelatori per uso commerciale (apparecchiature ermeticamente sigillate) contenenti HFC con potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 150 | 1° Gennaio 2022. Rivestono quindi importanza particolare le definizioni all’articolo 2: 10) «immissione in commercio», la fornitura o la messa a disposizione di un’altra parte, per la prima volta nell’Unione, dietro pagamento o gratuitamente, o l’uso da parte dei produttori per proprio conto, e comprende lo sdoganamento ai fini dell’immissione in libera pratica nell’Unione 11) «apparecchiature ermeticamente sigillate», apparecchiature in cui tutte le parti contenenti gas fluorurati a effetto serra sono solidamente fissate mediante saldatura, brasatura o altra connessione permanente analoga, che può comprendere valvole sigillate o punti di accesso sigil8/ INDUSTRIA & formazione

2011, Edimburgo: il Centro Studi Galileo partecipa come co-organizzatore al Convegno su Energia e Sostenibilità organizzato presso la sede gemella di Edimburgo, l’allora European Energy Centre (oggi Renewable Energy Institute). Presto, con la COP26, questi stessi temi saranno al centro del dibattito internazionale e tutti gli occhi si concentreranno su Glasgow, città ospite dell’evento, ma è da anni che il Centro Studi Galileo e ATF collaborano attivamente per una refrigerazione più sicura, green e sostenibile.

lati per garantire una riparazione o uno smaltimento adeguati, e che abbiano un comprovato tasso di perdita inferiore a tre grammi annui sotto una pressione di almeno un quarto della pressione massima consentita; 32) «uso commerciale», impiego finalizzato a stoccaggio, esposizione o distribuzione di prodotti, per la vendita agli utilizzatori finali nei negozi al dettaglio e nella ristorazione; Da quanto sopra quindi si considera per uso commerciale tutti i frigoriferi, congelatori, celle frigorifere, distributori di ghiaccio, vetrine per la mantecazione e la distribuzione del gelato, nonché qualsiasi distributore refrigerato che contiene alimenti destinati al pubblico, in particolare i plug in ermeticamente sigillati. I distributori hanno già ricevuto dai costruttori gli impianti, che risultano quindi già immessi in commercio prima del 1/1/22 per cui non avranno problemi, ma i costruttori dovranno urgentemente ovviamente concludere l’utilizzo dei refrigeranti con GWP maggiore di 150, praticamente tutti quelli tradizionali, lasciando spazio invece ad altri quali miscele HFO (es. R454C, R1234yf), HC, Anidride Carbonica, Aria, Acqua Un problema globale Negli ultimi trent’anni, soprattutto in Europa, sono stati fatti enormi passi avanti nella lotta ai cambiamenti climatici, complici anche l’aggravarsi del problema e la maggior consapevolezza in merito ai rischi e alle pro-

blematiche connesse all’impatto sul clima delle azioni dell’uomo. Sono stati studiati e applicati piani d’azione per cercare di intervenire e arginare (o invertire) gli effetti dei cambiamenti climatici, a partire da quelli di Montreal e Kyoto, senza dimenticare gli Accordi di Parigi e l’Emendamento di Kigali. La situazione di emergenza ha portato anche i governi delle Nazioni più inquinanti a firmare gli accordi globali, incluse India, Cina e Stati Uniti: l’obiettivo è quello di prevenire l’innalzamento delle temperature media globali, o quantomeno di limitarlo a 1,5 gradi. Cosa succederà a Glasgow? A partire dal 31 ottobre, Glasgow ospiterà la 26° COP, ossia la “Conferenza delle Parti”, il grande summit mondiale organizzato dalle Nazioni Unite al quale i leader del pianeta si incontrano per discutere di come salvaguardare il clima: ogni nazione presenterà e illustrerà quanto fatto sinora, e verranno studiati nuovi sistemi per procedere verso gli obiettivi climatici da raggiungere. La conferenza durerà 13 giorni, con lo scopo di conseguire una serie di obiettivi ben definiti: 1. Azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C • Ad ogni Paese verrà chiesto di presentare obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni entro il 2030, che dovranno essere alline-


Scopri l’ampia gamma di compressori Frascold a pistoni standard e a vite CX e FVR, certificati ATEX e adatti all’utilizzo in categoria 3G (Zona 2). Scopri la serie completa sul nostro Software di Selezione FSS3 e contattaci all’indirizzo frascold@frascold.it per soluzioni personalizzate.


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

ati al raggiungimento di un sistema a zero emissioni nette entro la metà del secolo. • Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, ciascun Paese dovrà: ▶ accelerare il processo di fuoriuscita dal carbone ▶ ridurre la deforestazione ▶ accelerare la transizione verso i veicoli elettrici ▶ incoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili 2. Adattarsi per la salvaguardia delle comunità e degli habitat naturali • Il clima sta già cambiando e continuerà a cambiare, provocando effetti devastanti anche riducendo le emissioni. • Nel corso della COP26 dobbiamo lavorare insieme per incoraggiare i Paesi colpiti dai cambiamenti climatici, e metterli in condizioni di: ▶ Proteggere e ripristinare gli ecosistemi ▶ costruire difese, sistemi di allerta, infrastrutture e agricolture più resilienti per contrastare la perdita di abitazioni, mezzi di sussistenza e persino vite umane 3. Mobilitare i finanziamenti • Per raggiungere i nostri primi due obiettivi, i Paesi sviluppati devono mantenere la loro promessa di mobilitare almeno 100 miliardi di dollari l’anno in finanziamenti per il clima • Le istituzioni finanziarie internazionali devono fare la loro parte e tutti noi dobbiamo lavorare per liberare le migliaia di miliardi che la finanza pubblica e quella privata dovranno impiegare per raggiungere le zero emissioni nette globali. 4. Collaborare • Servirà grande cooperazione per affrontare la crisi climatica: Alla COP26 sarà necessario: ▶ finalizzare il “Libro delle Regole” (le regole dettagliate necessarie per rendere pienamente operativo l’Accordo di Parigi) ▶ accelerare le attività volte ad affrontare la crisi climatica, rafforzando la collaborazione tra i governi, le imprese e la società civile La COP, negli anni, ha raggiunto risultati straordinari: l’esempio più lampante è stato forse quello del10/ INDUSTRIA & formazione

la ventunesima edizione, svolta in Francia, che si concluse con la nascita degli Accordi di Parigi: ogni Paese si è impegnato a creare un piano nazionale indicante la misura della riduzione delle proprie emissioni, detto Nationally Determined Contribution (NDC) o “contributo determinato a livello nazionale”. I Paesi concordarono inoltre che ogni cinque anni avrebbero presentato un piano aggiornato che rifletteva la loro massima ambizione possibile in quel momento: sarà proprio a Glasgow che i Paesi mostreranno al mondo quanto fatto sinora, per poi aggiornare i propri piani.

persone, un impressionante spreco alimentare che se abbattuto permetterebbe di risolvere infinti problemi legati a denutrizione e malnutrizione. L’obiettivo è articolato e complesso (una catena del freddo efficiente, diffusa, economica e che abbia impatto ambientale nulla), ma a prescindere da come verrà realizzata è assolutamente chiaro che sarà assolutamente necessario disporre di Tecnici in grado di operare al meglio su impianti e sistemi. Per questa ragione, il ruolo della formazione e il capitale umano saranno centrali in ognuno degli scenari in procinto di concretizzarsi nei prossimi anni.

Il ruolo dell’italia… L’Italia quest’anno avrà un ruolo assolutamente primario all’interno della Conferenza, con un rapporto di partnership diretta con il Regno Unito, così da valorizzare al meglio l’opportunità di agire per il bene del pianeta grazie anche alle presidenze di G7 e G20. L’Italia è stata inoltre protagonista della PRECOP26, una serie di eventi organizzati a Milano che ha avuto come scopo quello di gettare le basi e fare da apripista all’evento di Glasgow.

Formazione e giovani, chiave del successo La centralità della formazione è stata rimarcata anche dal summit “Smart Campus Cloud Network – A Digital Network Of Universities”: selezionato dalla Commissione All4Climate, per il Precop 26 di Milano organizzato da CSG, ATF, AREA, EEC/ REI insieme a Terre Policy Centre e UNESCO. Al meeting hanno partecipato quindi Bhanu Neupane per UNESCO, Rajendra Shende del TERRE Policy Centre, Federico Riboldi, Sindaco di Casale Monferrato e in veste di coordinatore di Casale Capitale del Freddo, Marco Buoni – Direttore del Centro Studi Galileo e Presidente di AREA, e infine Paolo Buoni, a capo del Renewable Energy Institute. All4Climate – Italy 2021 comprende l’intera gamma di eventi legati alla lotta ai cambiamenti climatici che si svolgeranno in Italia quest’anno. Il suo obiettivo è semplice: rendere il 2021 un anno di riferimento per l’ambizione climatica. Lanciato dal Ministero per la Transizione Ecologica in collaborazione con Connect4Climate, All4Climate mira a promuovere un dialogo proattivo sulle sfide della crisi climatica e a raggiungere nel miglior modo possibile gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. L’evento si è svolto in modalità ibrida: sia a distanza da India (TERRE), Francia (UNESCO) e Regno Unito (REI) che a Casale Monferrato, storica Capitale italiana del Freddo e sede del Centro Studi Galileo (CSG)

… e il ruolo del freddo Il settore HVAC/R deve da sempre fare i conti con l’impatto ambientale dei suoi prodotti, siano questi il GWP (Global Warming Potential) dei gas refrigeranti piuttosto che i consumi energetici di impianti che operano spesso a ciclo continuo (basti pensare ai banchi frigo dei supermercati o anche al semplice frigorifero di casa). Il Freddo tuttavia è assolutamente indispensabile, nel mondo odierno: non solo il condizionamento dell’aria garantisce ambienti salubri e confortevoli, ma la cosiddetta cold chain, ossia l’insieme dei passaggi che un prodotto compie dalla sua produzione al suo arrivo all’utente finale (produzione, stoccaggio, trasporto, vendita al dettaglio, ecc…), è assolutamente indispensabile quando si parla di conservazione degli alimenti e trasporto di materiale medico (vaccini in primis). In Africa, solo per fare un esempio, oltre la metà del cibo prodotto non arriva sulle tavole delle


SCOPRI IL NUOVO LOKPRESS MINI! CONNETTI CON LOKRING!

NEW PRODUCT

LOKPRESS MINI Elettrico Per diametri fino a 16 mm LOKRING TYPE 00

LOKRING TYPE 50

Per la connessione (anche) di materiali eterogenei Scegli VULKAN Lokring per una connessione veloce, pulita e #senzafiamma!

VULKAN Italia S.R.L. | Via dell‘Agricoltura 2 | 15067 - Novi Ligure / AL | Italy Tel. +39 342 000 7810 | Mail cristina.fasciolo@vulkan.com

Follow us on


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

– il principale Centro di Formazione dell’UE per il Settore HVAC/R, in partnership con TERRE Policy Centre, l’organizzazione globale no-

profit, apartitica e indipendente dedicata a soluzioni sostenibili ai nostri imperativi di sviluppo. CSG e TERRE hanno alle spalle una collabora-

zione di lunga data e molto fruttuosa, concentrandosi principalmente sullo sviluppo delle capacità dei giovani.

LA LOTTA AL CLIMATE CHANGE PASSA DALLA CAPITALE DEL FREDDO

tale di oltre 350 università e college che promuove le attività pratiche nei campus per contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG), mitigare i cambiamenti climatici e conservare la biodiversità. Come ha ricordato il Sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, il Freddo è un’eccellenza locale con portata globale. Formazione e conoscenza sono le chiavi che permettono alla Capitale del Freddo di ricoprire un ruolo primario nel settore: non è un caso che il Centro Studi Galileo, prima realtà per la formazione su refrigerazione e condizionamento, abbia iniziato la sua opera di diffusione della conoscenza proprio in questa

zona. Poche città sono inoltre attente al rapporto tra ambiente e salute pubblica come Casale, soprattutto in seguito alle vicende legate all’amianto che hanno purtroppo caratterizzato il passato della città. Non stupisce che il secondo settore di punta della zona sia quello del cemento: l’edilizia moderna sfrutta spesso infatti logiche di costruzione ed ecodesign che integrano in modo sinergico impianti di riscaldamento e raffreddamento, per creare ambienti di lavoro e domestici confortevoli, sicuri e sostenibili.

• Il meeting internazionale alla PreCOP26 di Milano ha evidenziato il ruolo chiave della formazione e delle competenze tecniche • Italia, Francia, India e Regno Unito collegate in diretta • Dalla lotta all’amianto al valore del Freddo, Casale è in prima linea Il cambiamento climatico non è solo una crisi, ma un’emergenza: per affrontarlo, ed esplorare le potenzialità dei giovani, la Capitale del Freddo ha ospitato un Side Event proposto nell’ambito di All4Climate e PreCOP26. L’evento è stato organizzato dal Centro Studi Galileo in collaborazione UNESCO, Terre Policy Centre, Renewable Energy Institute e AREA. L’evento ha avuto lo scopo di consentire a tutti i professionisti del settore di acquisire maggiori conoscenze sui temi trattati, grazie a presentazioni di alto livello da parte di esperti internazionali di spicco: Bhanu Neupane per UNESCO, Rajendra Shende del TERRE Policy Centre, Federico Riboldi, Sindaco di Casale Monferrato, Marco Buoni – Direttore del Centro Studi Galileo e Presidente di AREA, e infine Paolo Buoni, a capo del Renewable Energy Institute. Il Presidente di tutte le Associazioni Europee del Freddo, Marco Buoni, (che è inoltre Direttore del Centro Studi Galileo e Segretario di ATF), insieme al sindaco Federico Riboldi di Casale Monferrato e a Silvia Romanò, Head of International Affairs del CSG, hanno coordinato gli interventi in diretta degli speaker connessi da remoto, in particolare da India, Regno Unito e Francia. Selezionato dalla Commissione All4Climate, la riunione si è concentrata su Smart Campus Cloud Network (SCCN), progetto di punta del TERRE PolicyCentre, una rete digi12/ INDUSTRIA & formazione

Il Centro Studi Galileo, in collaborazione UNESCO, Terre Policy Centre, Renewable Energy Institute e AREA, è stato protagonista di un side eventi organizzato nell’ambito della PreCOP26 di Milano: il cambiamento climatico non è solo una crisi, ma un’emergenza, e per affrontarlo, ed esplorare le potenzialità dei giovani, la Capitale del Freddo ha riunito speaker di altissimo livello da Italia, India, Francia e Regno Unito, per un appuntamento che ha dimostrato il ruolo fondamentale del giovani e della formazione nella lotta al climate change.


SISTEMI E STRUMENTI PER CONDIZIONAMENTO E REFRIGERAZIONE

Solutions for Natural and LOW GWP refrigerants

H

R 6 0 0 a - R290) ( C

F O (R

www.wigam.com

1 2 3 4 …)

CO (R 2 744)

H

(R 3 2 …) H C F

DAL 1976 TECNICHE E ATTREZZATURE AMICHE DELL’AMBIENTE. SINCE 1976 ENVIRONMENTALLY FRIENDLY TECHNICS AND EQUIPMENTS.

www.wigam.com


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS Gerace Daniele INTEK SRL Torino Brighina Luca INTEK SRL Torino

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.

Cavallaro Andrea Pasquale LA NUOVA IDROTERM Livorno Ferraris LAURETTA DAMIANO FRANCESCO Voghera Lumia Rosario LEL TERMOIDRAULICA SRL Vercelli

Vitale Domenico LISSONE FRIGO SRL Lissone

Lepredoro Celestino MET SAS DI PREGNO Castelnuovo Calcea

MASSA ALESSANDRO Casale M.To

Nesci Cosimo MET SAS DI PREGNO Castelnuovo Calcea

Mauri Giorgio MAURI SERVICE SRL Milano

Minasi Davide MINASI SRL Muggio’

Mazza Mario MAZZA MARIO Belvedere Di Spinello

Foltran Riccardo NEWTECH ENGINEERING SRL Cesano Maderno

Lo Campo Michele INTEK SRL Torino Carli Davide ISSEL NORD Follo Fonnesu Andrea ISSEL NORD Follo Redi Alessandro ISSEL NORD Follo Rubin Alessandro ISSEL NORD Follo Sirsi Danilo ISSEL NORD Follo Andreuzzi Massimo ISSEL NORD Follo Patruno Ivan KRYOS SAS DI GUZZO R&C Arluno 14/ INDUSTRIA & formazione

Sono moltissimi gli strumenti che ogni giorno i Tecnici del Freddo utilizzano per svolgere le mansioni quotidiane, e il Centro Studi Galileo insegna a utilizzare minuziosamente ognuno di essi: nella foto, il docente Roberto Ferraris spiega nel dettaglio il funzionamento di un termometro digitale al Tecnico, che da lì a breve lo utilizzerà per verificare i parametri dell’impianto didattico.


Errecom Academy: 20 anni di know-how aziendale a disposizione dei tecnici del freddo. Incontri mirati e pratici per risolvere e prevenire i problemi di funzionamento degli impianti di climatizzazione e refrigerazione.

15

Lubrificanti per refrigerazione

19

Tre regole per mantenere l’efficienza degli impianti AC/R

16

Coil Care: pulizia e sanificazione unità interne

2021

2022

2022

errecom.com

MARZO APRILE

2021

Perdite di gas refrigerante negli impianti AC/R: metodi veloci ed efficaci per individuarle

MAGGIO

17

GIUGNO

FEBBRAIO

GENNAIO

DICEMBRE NOVEMBRE

WEBINAR GRATUITI 2021-2022

16

Coil Care: pulizia unità esterne

2022

13 2022

11

Lavaggio linee frigorifere Barriere anticalore per saldature Car Care: i consigli di Errecom

2022

15 2022

Ho.Re.Ca. Pulizia e sanificazione attrezzature professionali

ISCRIVITI QUI


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Gagliotto Andrea ONDA SPA Lonigo

Pompa Andrea SINCRONIS SRL Cinisello B.Mo

PINOLI CLAUDIO Magenta

Bergamaschi Riccardo SINCRONIS SRL Cinisello B.Mo

PIRANEO GIUSEPPE Roubaix Raffaele Roberto RAFFAELE ELETTRODOMESTICI SNC Lanzo T.Se Davito Gara Ezio REKEEP SPA Zola Predosa Minchella Giovanni REKEEP SPA Zola Predosa Bonomo Gianpiero REKEEP SPA Zola Predosa Spaziani Benedetto REKEEP SPA Zola Predosa Mineo Gianluca REKEEP SPA Zola Predosa De Masi Massimo REKEEP SPA Zola Predosa Picco Marco REKEEP SPA Zola Predosa

Pomponio Marco SINCRONIS SRL Cinisello B.Mo Crepaldi Simone SINCRONIS SRL Cinisello B.Mo Garrini Mattia SINCRONIS SRL Cinisello B.Mo Gallelli Luigi SIRAM SPA Milano Riverso Giuseppe SIRAM SPA Milano Rubino Pasquale SIRAM SPA Milano Corso Giuseppe SPEA SPA Volpiano Hancu Cristinel SPES 86 SRL Torino

Nella sede CSG di Motta di Livenza (Treviso), un Tecnico del Freddo opera sull’impianto didattico nel corso dell’esame pratico atto a conseguire il PIF, Patentino Italiano Frigoristi. Questa è solo una delle diverse prove da superare: alla fine il Tecnico avrà dimostrato di saper operare al meglio direttamente sugli impianti con cui avrà a che fare ogni giorno, e potrà sempre fare affidamento sull’esperienza acquisita ai corsi del Centro Studi Galileo! Marchingiglio Paolo STP TRASPORTI SRL San Donato M.Se Palmieri Raul SYNERGIE CAD INSTRUMENTS SRL Chiari

Sinarezi Julian SYNERGIE CAD INSTRUMENTS SRL Chiari Orlandi Leonardo TEAM CLIMA SRL Zola Predosa

Trapani Mariano REKEEP SPA Zola Predosa Pagura Denis RHOSS SPA Arqua’ Polesine Piccolotto Marco RHOSS SPA Arqua’ Polesine ROSSI MAURIZIO Vasto Papa Fabio SI SICUR IMPIANTI SRL Galliate D’Aliesio Roberto SICURGAS SAS Avezzano 16/ INDUSTRIA & formazione

Casale Monferrato, laboratorio: dopo che l’allievo ha completato la prova di brasatura (efficacissima tecnica di tenuta tra le tubazioni), il docente estrae la tubazione in rame, la seziona e ne mostra l’interno al Tecnico, illustrando eventuali criticità e mostrando nel dettaglio come si comporta la lega di riempimento all’interno della tubazione, verificandone la penetrazione longitudinale e circonferenziale e quindi la qualità e la durata nel tempo.


Documentate il vostro servizio professionale con

REFMESH

TM

Caratteristiche di tutti i dispositivi: uso indipendente oppure in combinazione con altri dispositivi REFMESHTM visualizzazione dei valori misurati su ogni dispositivo, sul REFMATETM e sull'app REFMESHTM consolidamento, valutazione e registrazione dei valori misurati nell'app REFMESHTM alimentazione flessibile con batterie oppure USB micro B 2.0 100 m di raggio d'azione del segnale

WTC misurazione della temperatura senza fili

REFMATETM consolida tutti i valori misurati

REFVAC-RC misurazione del vuoto precisa

TRITECTORTM cercafughe 3 in 1

REFSCALE registra le quantità aspirate e riempite

app REFMESHTM

REFCO Manufacturing Ltd. Industriestrasse 11 6285 Hitzkirch - Svizzera

www.refco.ch

+41 41 919 72 82 info@refco.ch

¡¡

... NUOVO SISTEMA DI STOCCAGGIO

PER GAS INFIAMMABILI E LORO TRASFERIMENTO ALLA LINEA DI PRODUZIONE ...

¡¡

• Grazie alla bombola in verticale garantisce sempre la fase liquida in modo costante • Logistica comoda grazie al basamento pallettizzato • Controllo del peso anche a distanza con allarme sonoro e visivo • Evita lo stoccaggio dei refrigeranti infiammabili all’interno della fabbrica

“ MAGGIORE SICUREZZA PER GLI OPERATORI ”

(PONIBILE ALL’ ESTERNO FINO A 100 M DI DISTANZA)

www.mariel.it


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Prunecchi Giacomo TECHNO SKY SRL Roma Venuti Marco TECHNO SKY SRL Roma La Placa Santo TECHNO SKY SRL Roma Scarpaci Piergiorgio TECHNO SKY SRL Roma Dal Cin Andrea TMCI PADOVAN SPA Vittorio Veneto Ongaro Tiziano TMCI PADOVAN SPA Vittorio Veneto Simon Luca TMCI PADOVAN SPA Vittorio Veneto Bagnano Matteo TOKHEIM SOFITAM ITALIA SRL Scurzolengo TOPIZE AXEL KENNY CHRISTOPHER Sesto San Giovanni TUCCIARONE ANTON Cerveteri

Palermo Vincenzo VIRGAP DI PALERMO VINCENZO Montesano S/M Martuscelli Eros WATER DI EROS MARTUSCELLI Nichelino

SOREN MARCO GIOVANNI Monza

VANOLI STEFANO Levate

LASPINA DOMENICO TERMOIDR. Laspina Giuseppe Terno Isola

AURORA MARINE SRL Pendola Davide Sestri Levante

D’Erman Marco ZORZI FRIGOTECNICA SRL Merano

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SERALE TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A MILANO HUAMAN CARO VICTOR Milano IWE SRL Ce’ Carlo Ruvolo Francesco Ginelli Marco Sangalli Daniele Mungiu Leonida Pozzuolo M.Na OLD FASHION SRL Hurtado Juan Carlos Milano

Simone Portalupi, docente del CSG, una volta messo in funzione l’impianto didattico del laboratorio di Casale Monferrato, illustra ai Tecnici del Freddo come dovranno muoversi per operare sul sistema, riscontrando eventuali anomalie e intervenendo per correggerle e riportare tutto al corretto funzionamento. Formarsi su un impianto di prim’ordine, studiato appositamente per insegnare ai Tecnici come muoversi “sul campo”, è assolutamente fondamentale per apprendere al meglio tutto ciò che serve a un vero Tecnico del Freddo!

Treviso, corso di Manutenzione Avanzata: un Tecnico del Freddo, seguendo le istruzioni ricevute dal docente, mette in pratica quanto appreso nel corso della lezione, verificando approfonditamente tutti i parametri misurati prima di andare a operare direttamente sull’impianto didattico. Il controllo dei parametri e la lettura dello storico tramite il registro dell’apparecchiatura, ora soppiantato dalla Banca Dati online, è una pratica indispensabile prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione, riparazione, modifica o controllo delle perdite. 18/ INDUSTRIA & formazione


FINO A

RISPARMIO ENERGETICO

FINO A

CAPACITÀ FRIGORIFERA

IL TURBO CHE RENDE GREEN IL FRIGO DA 20 A 300 kW. UNA RIVOLUZIONE PER IL SETTORE DELLA REFRIGERAZIONE.

Turboalgor garantisce alle aziende che operano lungo la catena del freddo un saving energetico fino a +23% ed un aumento della potenza frigorifera fino a +56%. Scopri chi ha già scelto Turboalgor su www.turboalgor.it o contattaci scrivendo a info@turboalgor.it


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI RIPASSO DEI REQUISITI MINIMI TEORICI RICHIESTI PER IL PATENTINO FRIGORISTI F-GAS TRAMITE FAD AURORA MARINE SRL Pendola Davide Sestri Levante ARCOSERVIZI SPA Macri’ Franco Maurilio Torino CRISTIANO DAVIDE Vigevano DE CAROLIS VITO Genova Voltri DI GREGORIO MAURO Lazzate ELETTROFRIGO SAS DI DE CARO LUCA & C De Caro Alessandro Parpinel Andrea Torino

Lezione teorica con applicazione pratica! Quella di Casale Monferrato è stata la prima delle quindici sedi CSG ad aprire le porte al pubblico, negli anni ’70, e da allora ha visto passare decine di migliaia dei migliori Tecnici del Freddo ogni anno. Nella foto, scattata durante il corso di Tecniche Frigorifere (Specializzazione), il docente illustra a un gruppo di Tecnici il funzionamento dettagliato di un impianto, la prova di recupero, vuoto e carica. Come da protocolli, i Tecnici sono distanziati, indossano le mascherine e si trovano in ambiente ampiamente ventilato.

GNODI SERVICE SRL Pozzi Andrea Somma Lombardo IDEALCOOP SOC. COOP. SOCIALE Bimbi Mirko Pomarance LEONARDI & FIGLIO SRL Mazza Marco Pero MADDALONI SRL Ferrigno Raffaele Maddaloni Marco Paonessa Vitaliano Catanzaro MAESTRINI & DOLCI SRL Bonfante Nicola Ceresara MAGICAT SRL Cauda Giorgio Ivrea MOLINARI SPA Bonaccini Stefano Campogalliano PALADINO NICOLAS Milano PANTEA VASILE LUCIAN Roverbella 20/ INDUSTRIA & formazione

POLARIS REFRIGERAZIONE DI CAPRA Covaci Florin Ioan Castelletto Orba

UNICAL AG SPA Faimali Alvaro Castel D’Ario

ZAMITI FULVIO DI ZAMITI PAOLO Servetto Diego Genova

PROGETTO TUTTOLED SRL Saracino Pietro Torino PROJECT CENTER SRL Miglietti Massimo Rieder Lorenzo Gaglianico RECIR SRL Moscati Filippo Milo Vincenzo Roma REKEEP SPA Eugeni Raffaele Spennato Alessandro Zola Predosa RENAT SRL Tagliasacchi Andrea Capannori SAWADOGO FRANCK ABEL Manta TEKNICA SRL Panero Alberto Roreto Di Cherasco TOSCANA ASSISTENZA SRLS Bozzi Gioele Sesto F.No

Casale Monferrato, prova pratica di brasatura! Il Tecnico, completata con successo ogni prova teorica e il resto dell’esamepratico, con grande concentrazione si cimenta con l’ultima parte dell’esame che gli permetterà di conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi, la prova di brasatura. Il Patentino è indispensabile per maneggiare i gas fluorurati, nonché per acquistarli, ed è fondamentale per qualsiasi Tecnico del Freddo.


UNITÀ DI CONDENSAZIONE ESTERNE A CO2

LA RIVOLUZIONE ECOCOMPATIBILE

SANDEN presenta una unità di condensazione a CO2 fra le più innovative per piccole applicazioni. Alte prestazioni combinate a dimensioni ridotte rendono questi moduli unici sul mercato.

Il design compatto delle unità le rende adatte anche a temperature medie e basse. Soluzioni su misura per le partnership OEM: unità installabili su vari moduli commerciali a seconda delle esigenze. Scegliere Sanden significa eccellenza garantita, efficienza, supporto, formazione e prezzi concorrenziali.

LA SCELTA PERFORMANTE PER PICCOLI PUNTI VENDITA E REFRIGERAZIONE COMMERCIALE La soluzione ideale per installazioni in zone urbane, grazie alla silenziosità del suo funzionamento. Le unità di condensazione Sanden sono leggere e assicurano migliori prestazioni rispetto ad altri prodotti con lo stesso ingombro, grazie anche a un COP migliore di 1,5 volte rispetto alle normali soluzioni a CO 2 . L’esclusiva tecnologia di raffreddamento del gas a microcanali in alluminio, sviluppata da Sanden in Giappone, consente di guadagnare compattezza, ridurre il peso e migliorare la capacità di raffreddamento. La tecnologia del freddo di Sanden assicura una riduzione sostanziale delle quantità di refrigerante altrimenti necessarie per la stessa capacità di raffreddamento.

RISPARMIO ENERGETICO RISPETTO AI GAS HFC Lo sapevate che le perdite di gas refrigerante sono la più grande fonte di emissioni di gas serra nel settore della vendita al dettaglio? A seguito dell’entrata in vigore della normativa F-Gas, che regola la dismissione dei gas HFC, Sanden lancia le proprie unità di condensazione alimentate a CO 2 , l’unico gas refrigerante 100% atossico e non infiammabile che contribuisce a ridurre i consumi di energia e l’impronta del carbonio. Sanden Environment Solutions è entrata a far parte di SandenVendo nel 2018, consolidando la propria posizione al vertice dei produttori di distributori automatici e rafforzando il suo ampio portafoglio di prodotti innovativi. Questo nuovo passo avanti fa di Sanden il leader europeo nelle soluzioni ecocompatibili.

marketing@sandenvendo.it

www.sanden-cdu.com


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SERALE TECNICHE FRIGORIFERE BASE TRAMITE FAD ASTROTEL DI CARBONARI Carbonari Luciano Civitanova Marche DIASORIN SPA Fodaro Matteo Erco Ciro Bondonno Fabrizio Saluggia DIOMANDE LANCINE Cesena EGGER SRL Treibenreif Thomas Bolzano

Mai distrarsi! Prima di effettuare le operazioni di Carica e Vuoto, il Tecnico del Freddo controlla accuratamente tutte le informazioni (tara, capienza max...) presenti sulla bombola, un accorgimento semplice ma assolutamente fondamentale per essere certi di operare nel migliore dei modi sull’impianto. I Tecnici che si formano al Centro Studi Galileo imparano sin da subito a operare con metodo e precisione durante ogni intervento. Foto dalla sede CSG di Bologna. SCHETTINI LUCA Collegno

MIGLIORUCCI SRL Migliorucci Nicola Montepulciano Stazione

SUPERNAP ITALIA SRL Bozzini Brian Assago

RINALDI MARCO Roma

SYAL ASSISTENZA Rusina’ Claudio Mathi

SAMMONTANA Cocci Luigi Empoli

TECNO UMBRA SNC Pascale Marco Spello

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO PATENTINO CONDUZIONE IMPIANTI TERMICI TRAMITE FAD BE KLIMA SERVICE SRL Garlasche’ Marco Domenico Tavazzano Con Villavesco

CALOR SERVICE SRL Biasotto Fabio Borelli Francesco Cortina Ampezzo CAMA SRL Domina Mirko Colverde CARENZI SERVICE SRL Bonanno Francesco Magenta CLIMAFLUID SRL Iapicca Davide Peschiera Borromeo CNP ENERGIA SPA Persavalli William Roma COOPSERVICE SCPA Corbo Paolo Fagiolo Giuseppe Giorgione Gerardo Goglia Mauro Marena Marko Massaro Samuele Rago Armando Sgobbo Maurizio Reggio Emilia D&B TERMOIDRAULICA Damiano Simone Vignolo

La lezione teorica è finita, il funzionamento dell’impianto è stato illustrato e ora tocca al Tecnico andare a operare fisicamente sull’impianto per dimostrare di aver appreso quanto insegnato dal docente, pronto a intervenire per fornire suggerimenti, consigli e indicazioni sulle pratiche di recupero, carica e vuoto: questo sarà fondamentale per arrivare preparati alla prova d’esame finale che permetterà di conseguire il PIF, Patentino Italiano Frigoristi. 22/ INDUSTRIA & formazione

DIAMANTE MARCO IDRAULICO Diamante Daniele Toirano


Soluzioni isolanti complete per la creazione di camere da -80° a + 120° (e oltre) da surgelazione -> frigo -> essicazione -> pastorizzazione … the sky is the limit

Fastcold Via Asiago, 6 Z.I. · 31030 Castello di Godego · TV Italy T +39 0423 469121 · reception@fastcold.net · www.fastcold.net


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

EVOLVE SPA Saladino Mirko Milano FORMULA SERVIZI SOC. COOP. Cocco Antonio Orioli Kevin Forli’ GHERSI IMPIANTI Ghersi Domenico Antonio Ferrandina IDROCLIMA SERVICE DI BONAVIA Bonavia Paolo Borgo San Dalmazzo KINEO ENERGY E FACILITY SRL Barone Sabatino Guarrera Sebastiano Bologna MAMMONE SRL Brambillaschi Luca Galli Giuseppe Invernizzi Alessandro Locatelli Fabio Fr. S. Grato Lodi MIGLIORUCCI SRL Migliorucci Nicola Montepulciano Stazione MIKOS SRL Boragina Antonino S. Maria Mole MILANO CONDENSAZIONE SRL Lehraoui Youssef Monza PANZERI SPA Gualtieri Saverio Pascucci Gerardo Robustelli David Luisago

Si comincia! Un Tecnico del Freddo, seguito a breve distanza dal docente CSG, si accinge a effettuare una serie di misurazioni sull’impianto didattico, come appreso poco prima durante la spiegazione. Con 15 sedi a disposizione in tutta Italia, ogni Tecnico può sempre affidarsi all’esperienza del Centro Studi Galileo vicino a dove lavora, come nel caso della sede di Motta di Livenza (Treviso), in Veneto. Nella foto il docente CSG Antonio Fierro. TERMOROMA ENERGIA SRL Allegri Mario Vedovato Vladimiro Roma TERMOSERVICE SRL Bigozzi Fabio Turini Christian Prato VILLA SERENA CASA DI CURA Di Tonto Francesco Citta’ Sant’Angelo VILLA SRL Panarelli Simone Cosimo Segrate VISA SERVICES SRL Viscomi Giovanni Botricello

Finito il corso, svolto ad hoc per ECG SUPPORT - HOMAIR a Roma, il docente del Centro Studi Galileo Stefano Sarti consegna agli allievi gli attestati finali, a conferma del superamento con successo del corso e dell’acquisizione delle competenze richieste. In questo caso, il corso è stato relativo alle “migliori pratiche applicabili negli ambiti di refrigerazione e condizionamento dell’aria”.

RTM SERVICE SRL Balzarini Federico Virtinio Gennaro Bonza Alessandro Sesto Calende SAUBER SRL Bertoletti Alessandro Monico Igor Vecchia Marco Porto Mantovano SOAN SRL Scaramuzza Marco Corrado Aosta TECHNOLOGY SERVICES SRL De Lorenzo Matteo Angelini Massimo Pieve Emanuele 24/ INDUSTRIA & formazione

Il Centro Studi Galileo offre un vastissimo ventaglio di corsi, organizzati periodicamente nelle quindici sedi italiane, ma se un’azienda ha la necessità di intervenire in maniera mirata con un programma specifico costruito sulle sue necessità di formazione per i suoi Tecnici, può usufruire di un corso ad hoc, durante il quale uno dei docenti si recherà direttamente in sede per tenere le lezioni direttamente all’interno degli spazi della ditta con le attrezzature presenti ed indicate dall’esperienza CSG, come avvenuto in foto nel caso di ECG-SUPPORT – HOMAIR, campeggi di lusso a Roma.


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

Regolamento F-gas 517/2014, riduzione graduale europea e internazionale, certificazioni e licenze

Wolfgang Zaremski Presidente di ASERCOM

Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN

IC

I

DD

O

SS

membro

Air conditioning and Refrigeration European Association

FRE

OC

L

IAZIO

EI

ATF

DE

N

E

D

La protezione del clima è una delle priorità politiche dell’Unione europea. Nell’Accordo di Parigi del 2015, la comunità mondiale si è impegnata a mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C rispetto a quello dell’era preindustriale del XIX secolo e, se possibile, minore di 1,5°C. L’obiettivo è limitare gli impatti negativi del cambiamento climatico. Nel dicembre 2020, i leader dell’Unione Europea hanno deciso di ridurre le emissioni interne di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il nuovo NDC (Contributo Determinato a Livello Nazionale - “Nationally Determined Contribution”) è stato depositato presso il Segretariato sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2020. Per portare a termine il nuovo obiettivo climatico dell’UE entro il 2030, la Commissione europea presenterà, nel 2021, una serie di proposte legislative per adattare la normativa Europea in materia di clima ed energia.

Un elemento fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo del 2030 è il regolamento F-Gas 517/2014. Il regolamento sui gas fluorurati ha stabilito un report direzionale (road map) e fornisce all’industria e agli imprenditori europei RACHP certezze sull’andamento dei refrigeranti. Ora bisogna anche vedere l’imminente revisione dei gas fluorurati nel contesto delle proposte legislative previste dalla normativa UE in materia di clima ed energia. Il risultato potrebbe essere un adeguamento degli obiettivi europei di riduzione graduale degli HFC per il 2030. Un’ulteriore riduzione delle quote di gas fluorurati o un ulteriore divieto d’uso per alcune applicazioni sarebbe controproducente. Il regolamento sui gas fluorurati è ambizioso, ma funziona molto bene. Questa normativa ha promosso l’innovazione di tecnologie rispettose del clima all’interno del mercato dell’UE e nel resto del mondo.

INDUSTRIA & formazione /25

A


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Mobilitare la ricerca e promuovere l’innovazione Incrementare gli obiettivi climatici per l’UE per il 2030 e 2050 Fornitura di energia pulita, economica e sicura

Trasfomare l’economia UE per un futuro sostenibile

Una strategia tesa verso un inquinamento zero per un ambiente privo di sostanze tossiche Salvaguardia e ripristino degli ecosistemi e della biodiversità

Green Deal Europeo

Mobilitare l’industria per un’economia pulita e circolare Costruire e rinnovare in modo efficiente dal punto di vista energetico e delle risorse

Finanziare la transizione

Dal produttore al consumatore un sistema alimentare giusto, sano e rispettoso dell’ambiente Accelerare il passaggio a una mobilità sostenibile e intelligente

Non lasciare indietro nessuno (giusta transizione)

L’UE come leader globale

L’imminente revisione del regolamento sui gas fluorurati non deve pertanto ostacolare lo sviluppo di nuove tecnologie. Anche il Green Deal europeo dovrebbe essere visto in questo contesto. I provvedimenti sono molteplici; vanno dalla protezione climatico ambientale e della biodiversità, alla mobilità, alla strategia industriale, fino alle specifiche in materia di politica energetica, agricola e di tutela dei consumatori. La Commissione ha già una visio-

Patto Europeo per il clima

rettive e regolamenti per far fronte all’uso di refrigeranti infiammabili, ad alta pressione o tossici. Tuttavia, l’implementazione della categoria refrigerante A2L in tutti gli standard pertinenti non è totalmente completa e ciò sta portando incertezza, addirittura sui requisiti relativi alle misure di sicurezza che si oppongono ad alcune soluzioni efficienti e sostenibili. Negli ultimi anni, l’assimilazione da parte di tutti gli attori e l’attuazione a livello statale hanno richiesto molto tempo. L’armonizzazione tra norme e regolamenti / direttive è in aumento, L’evoluzione delle tecnologie ma ci sono ancora aree da migliochimiche per il trattamento acque L’evoluzione delle rare. tecnologie dei circuiti di raffreddamento con torri evaporative o L’interpretazione di standard e recondensatori evaporativi BIOCHEMICAL golamenti / direttive deve ancora BIOCHEMICAL essere migliorata. • Antincrostanti – anticorrosivi – biocidi – antialghe In questo quadro una cooperazio• Soluzioni per la lotta alla Legionella Pneumophila ne diretta tra tutti i membri coinvol• Sistemi automatici di dosaggio, controllo, gestione spurghi, ecc. ti, come politici, industria, imprenprotezione ottimale anche delle superfici zincate ditori RACHP e utenti finali è più • Prodotti per lavaggi acidi con inibitori di corrosione per una che fondamentale. protezione ottimale anche per superfici zincate • Prodotti per lavaggi neutro-alcalini con impianto in esercizio • Analisi chimiche e consulenza per la definizione del trattamento ottimale e della migliore gestione del bilancio d’acqua ne chiara su come raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 che per via del Green Deal europeo influenzerà ovviamente anche l’industria HVAC&R. ASERCOM sta lavorando molto duramente per rendere i produttori europei consapevoli delle nuove sfide. Le sfide aggiuntive per il nostro settore sono molteplici e ci saranno dei problemi nel caso in cui regole e normative dovessero cambiare rapidamente. Oggi esistono diversi standard, di-

NCR NCR

N.C.R. Biochemical S.p.A. - Via dei Carpentieri, 8 - Zona Industriale “Il Prato” - 40050 Castello d’Argile (Bologna) - Italia Tel. (+39) 051 6869611 - Fax (+39) 051 6869617 - www.ncr-biochemical.com - e-mail: info@ncr-biochemical.com 26/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

Recovery plan italiano e abbattimento degli HFC in refrigerazione commerciale

Francesco Mastrapasqua Presidente di ASSOCOLD

Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF dello scorso 10-11 giugno REI TECN

IC

I

DD

O

SS

membro

Air conditioning and Refrigeration European Association

FRE

OC

L

IAZIO

EI

ATF

DE

N

E

D

Federazione ANIMA - Confindustria Meccanica Varia è l’organizzazione industriale di categoria del sistema Confindustria che rappresenta le aziende della meccanica. La Federazione è formata da 30 Associazioni e gruppi merceologici e conta più di 1.000 aziende associate, tra le più qualificate nei rispettivi settori produttivi. L’industria meccanica italiana è un settore che occupa 221.000 addetti per un fatturato a fine 2019 di oltre 48,7 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 58,3%. ASSOCOLD - Associazione dei costruttori di apparecchiature per la refrigerazione - è l’Associazione italiana, federata in ANIMA, che rappresenta i costruttori di attrezzature per la refrigerazione commerciale. Assocold è un’associazione molto importante e rappresentativa, perché raggruppa la quasi totalità dei produttori italiani di attrezzature frigorifere per il commercio per un fatturato complessivo di oltre 1 miliardo di euro, di cui la quota export rappresenta il 60%, e oltre 5000 addetti. Assocold da molti anni collabora con le principali istituzioni italiane, tra cui ma non solo: • Ministero Sviluppo Economico • Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (ora Ministero della Transizione Ecologica) • Ministero della Salute • Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale • Camere di Commercio • Istituto Superiore di Sanità • ENEA – Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile • ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale • ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane • EUROVENT – Europe’s Industry

Association for Indoor Climate, Process Cooling and Food Cold Chain Technologies Assocold partecipa attivamente ai seguenti Comitati Tecnici: Nazionali • CTI/CT 245 Impianti Frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale (Coordinatore) • CEI/CT 59/61 Apparecchi utilizzatori elettrici per uso domestico e similare Europei • CEN/TC 44 Commercial and Professional Refrigerating Appliances and Systems, Performance and Energy Consumption: WG1 Commercial refrigerated display cabinets; WG 4 Walk-in cold rooms; WG 6 Commercial beverage coolers and ice cream freezers; WG 7 Walk-in cold rooms packaged Refrigerating Units • Liaison con CEN/TC 182 Refrigerating systems, safety and environmental requirements • CLC/TC 61 Safety of household and similar electrical appliances • EUROVENT Association - Europe’s Industry Association for Indoor Climate, Process Cooling and Food Cold Chain Technologies: l’Associazione partecipa attivamente alle attività di EUROVENT, in particolare ai Product Group PG-RDC (Commercial Refrigeration Equipment) e PGCPR (Compression Equipment) USA • NSF 7 Commercial refrigerators and freezers • UL 471 Commercial refrigerators and freezers Internazionali • ISO/TC 86/SC 7 Testing and rating of commercial refrigerated display cabinets. Grazie alla sua esperienza, competenza e rappresentatività, Assocold è oggi il punto di riferimento e di consultazione per aziende, stakeholders INDUSTRIA & formazione /27

A


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

del settore e clienti. Il 21 aprile scorso la Commissione Europea ha annunciato l’accordo preliminare sulla Legge Europea sul Clima che punta ad introdurre l’obbligo di legge per tutti gli Stati membri di attuare gli obiettivi stabiliti nel Green Deal europeo, ovvero l’impegno economico, industriale e sociale di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Oltre all’obiettivo 2050 di neutralità climatica, il quadro europeo d’azione Next Generation EU per il clima introduce i seguenti elementi: • l’ambizioso obiettivo climatico per il 2030 di riduzione di almeno il 55% delle emissioni nette di gas serra rispetto al 1990; • il miglioramento della capacità di accumulo dell’anidride carbonica dell’UE attraverso una più ambiziosa regolamentazione in ambito agricolo e naturale - LULUCF (Land-Use, Land-Use Change and Forestry); • un obiettivo climatico intermedio 2040, che sarà fissato sulla base della roadmap 2030-2050 e che sarà definito dalla Commissione; • l’impegno a emissioni negative dopo il 2050; • l’istituzione del Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici, che fornirà consulenza scientifica indipendente; • disposizioni più rigorose sull’adattamento ai cambiamenti climatici; • forte coerenza tra le politiche dell’Unione (e le leggi nazionali degli stati membri) con l’obiettivo della neutralità climatica; • l’impegno a preparare delle tabelle di marcia specifiche per ciascun settore che traccino il percorso verso la neutralità climatica in diverse aree dell’economia. La Legge Europea sul Clima guiderà le politiche di tutti gli Stati membri per i prossimi 30 anni e servirà da base per tutte le future leggi ambientali nazionali. Ciò significa per i paesi dell’UE ridurre le emissioni, investire in tecnologie verdi e proteggere l’ambiente. La quota di emissioni di CO2 derivante dai processi produttivi nel nostro paese è considerevole e particolarmente complessa da comprimere (al 2050 previste circa 15 MCO2eqT/anno). Quasi la metà di questo ammontare è riconducibi28/ INDUSTRIA & formazione

Figura 1 – Grafico consumo di HFC in Europa Fonte: EEA greenhouse gas – data viewer, European Environment Agency, 2020

Figura 2 – Inventario gas ad effetto serra in Italia, 1990-2018, Ispra, Aprile 2021 Fonte: “Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2018, ISPRA, April 2021

le all’impiego degli F-gas nelle apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento e nei sistemi antincendio. Gli F-gas o gas fluorurati, ossia i refrigeranti HFC che si trovano nei frigoriferi commerciali, nei condizionatori d’aria e nelle pompe di calore hanno un impatto significativo sul nostro clima: sono stati responsabili nel passato della riduzione dello strato di ozono (oggi le sostanze ozono lesive sono bandite), ed oggi sono corresponsabili dell’attuale crisi climatica. L’Accordo di Parigi del 2015, che prevede di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2°C in più rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C, ed il successivo Emendamento Kigali, in vigore dal 2019, richiedono di ridurre drasticamente il consumo di HFC attraverso il passaggio ai refrigeranti

naturali (o a basso GWP), i cosiddetti refrigeranti alternativi. L’Unione Europea ha inoltre l’obiettivo di ridurre le emissioni di HFC dell’80% entro il 2030 e monitora i progressi verso questo obiettivo a lungo termine attraverso un solido sistema di trasparenza e contabilità. Mentre nel resto dell’Europa le emissioni serra da HFC stanno da anni progressivamente calando, in Italia esse aumentano esponenzialmente a causa del consumo di HFC ad altissimo potenziale serra legato alla manutenzione dei vecchi supermercati e ipermercati esistenti che utilizzano refrigeranti altamente clima-impattanti e che ne disperdono in ambiente il 12-15% all’anno a causa delle perdite in esercizio (oltre 2500 tonnellate all’anno). Nel nostro paese i gas fluorurati rappresentano il 4,4% del totale dei gas serra in termini di CO2 equivalenti nel 2019.


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

In particolare, gli HFC mostrano un aumento significativo tra il 1990 e il 2019, da 0,4 a 16,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (MCO2eqT), in costante aumento. (fonte ISPRA, Inventario nazionale dei gas serra 1990-2019, aprile 2021) L’ISPRA quantifica in almeno 6 MCO2eqT/anno il contributo richiesto al settore dei processi industriali ed F-gas per allinearsi agli obiettivi di emissioni nette zero al 2050. Le principali fonti di emissione sono gli HFC ad altissimo potenziale serra contenuti nei sistemi di refrigerazione, condizionamento, aerosol farmaceutici e nei condizionatori nelle autovetture. Occorre pertanto intraprendere un programma strutturale per contrastare alla fonte gli effetti climatici dei refrigeranti HFC utilizzati in questo settore, diminuendone drasticamente il consumo alla fonte, in maniera semplice, immediata e controllata, con importanti ricadute positive in ambito economico, sociale ed occupazionale. Le alternative ai refrigeranti HFC convenzionali ad alto GWP (potenziale di riscaldamento globale) sono ormai ampiamente disponibili sul mercato. A seguito dell’implementazione del Regolamento sui gas fluorurati 2014, l’industria della refrigerazione commerciale ha ormai da anni completamente adattato le sue tecnologie e il suo portafoglio di prodotti privilegiando i refrigeranti a base naturale, principalmente anidride carbonica (R744, CO2) e propano (R290), che sono attualmente utilizzati nel mercato nei nuovi sistemi di refrigerazione e che non provocano praticamente alcun effetto serra diretto. Il refrigerante R-404A (GWP 3920), principale refrigerante utilizzato dal 2008 nella refrigerazione commerciale, è stato vietato in tutte le nuove apparecchiature fisse di refrigerazione commerciale dal 1° gennaio 2020, ma viene tuttora utilizzato per la manutenzione degli impianti esistenti, ovvero per compensare le perdite in esercizio. Il Recovery Plan italiano offre un’opportunità eccezionale per avviare un programma strutturale su più anni di riconversione (retrofit) degli impianti di refrigerazione commerciale più vecchi ed altamente clima impat-

tanti, con impianti dotati di moderne tecnologie a refrigerante naturale e migliorata efficienza energetica. I benefici attesi da questo programma strutturale sono: • Ambientali, controllo delle emissioni inquinanti, in quanto sostituire un impianto a R404A con uno a CO2 vuol dire ridurne l’effetto serra diretto di 4000 volte! • Ammodernamento della rete di distribuzione alimentare • Riduzione dei costi di esercizio • Stop al grande affare del mercato illegale degli HFC Il progetto è inoltre conforme con i seguenti requisiti: • Coerenza con gli obiettivi strategici del PNRR (Transizione Ecologica) e piani UE • Impatto positivo su potenziale crescita economica, sociale ed occupazionale • Costi e impatti economici, ambientali e sociali quantificabili, preventivabili, misurabili, motivati e ragionevoli • Rapida attuabilità/cantierabilità del progetto • Monitorabilità del progetto in termini di obiettivi attesi, traguardi intermedi e finali, collegamento tra implementazione ed obiettivi strategici nazionali; • Chiara identificazione del soggetto attuatore; • Effetti positivi rapidi su numerosi beneficiari (ambiente, occupazione, GDO, industria, aziende di servizi) Da un’analisi di mercato svolta da Assocold sugli esercizi commerciali destinati alla vendita di prodotti alimentari freschi, delle oltre 17.300

strutture di vendita attualmente censite in Italia secondo l’Osservatorio Nazionale per il Commercio, si stima che circa 7.700 punti vendita di dimensioni medio-grandi sarebbero ancora funzionanti con HFC ad altissimo GWP (>1500) essendo stati realizzati parecchi anni or sono, peraltro con tecnologie nemmeno lontanamente confrontabili a quelle attuali in termini di efficienza energetica. In considerazione di ciò, considerando di arrivare ad una completa sostituzione del parco esistente in un arco temporale di 7 anni, tempo stimato come ragionevole considerando le caratteristiche del mercato, la predisposizione all’acquisto e il raggiungimento degli obiettivi climatici, si potrebbe ottenere un beneficio ambientale stimato in 2,5 - 3 MCO2eqT all’anno. Questo piano di ammodernamento della nostra rete di distribuzione alimentare al dettaglio, unitamente ad altri importantissimi provvedimenti quali l’implementazione dell’economia circolare, componente fondamentale della strategia europea per sviluppare un’economia sostenibile, i nuovi Regolamenti di Eco progettazione ed Etichettatura Energetica in vigore da quest’anno per apparecchiature refrigerate destinate alla vendita diretta, e la nuova F-Gas in arrivo, può diventare il pilastro per il raggiungimento degli obiettivi europei di riduzione di almeno il 55% delle emissioni nette di gas serra al 2030 e di neutralità climatica al 2050 previsti dalla Legge Europea sul Clima.

INDUSTRIA & formazione /29


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Svelato il commercio illegale di refrigeranti killer del clima in Europa PUNTI CHIAVE: • Importati in Europa gas con emissioni equivalenti a oltre 6 milioni di auto all’anno • Un mercato che da solo vale per l’innalzamento di mezzo grado della temperatura globale • Romania, Turchia, Ucraina sono i paesi da cui il gas viene smistato a vari paesi tra cui l’Italia • Preoccupa soprattutto il contrabbando dei refrigeranti gas destinati a supermercati e piccola distribuzione EIA - environmental investigation agency Legambiente

30/ INDUSTRIA & formazione

Mentre il pianeta si dirige verso un aumento della temperatura superiore a 3°C già in questo secolo, ben oltre l’obiettivo universalmente riconosciuto dell’Accordo di Parigi di 1,5°C, le ambizioni dell’Europa di combattere il cambiamento climatico sono state colpite inaspettatamente da un’impennata del commercio illegale di idrofluorocarburi (HFC). Un nuovo rapporto pubblicato dall’Environmental Investigation Agency (EIA), ONG con sede a Londra e partner di Legambiente nella lotta ai cambiamenti climatici rivela che il potenziale impatto climatico di questo commercio illegale potrebbe equivalere alle emissioni di gas serra di più di 6,5 milioni di automobili guidate per un anno. Il commercio illegale di gas refrigeranti HFC individua la Romania come un importante punto d’ingresso illegale per gli HFC di fabbricazione cinese, contrabbandati attraverso la Turchia e l’Ucraina. Da qui i gas raggiungono gli altri paesi, tra cui l’Italia, dove sono stati oggetto di sequestri saltuari da parte delle dogane. L’UE sta rivedendo il suo regolamento sui gas fluorurati del 2014, nel quale è stata introdotta l’eliminazione graduale degli HFC, una famiglia di gas sintetici ad effetto serra da centinaia a migliaia di volte

più potenti della CO2 e comunemente usati appunto nella refrigerazione, nel condizionamento dell’aria e nella protezione antincendio, negli aerosol e nelle schiume. Ma mentre la quantità di prodotto disponibile sul mercato si riduce per effetto del sistema delle quote HFC introdotto dall’UE, i prezzi aumentano e il commercio criminale è esploso per venire incontro alla domanda. Clare Perry, responsabile clima di EIA, ha dichiarato: “Non è esagerato dire che la stabilità futura della società umana si trova sul filo del rasoio e che il tempo per affrontare in modo significativo il cambiamento climatico sta per scadere. Non possiamo permetterci un solo passo falso negli sforzi fatti per mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C e l’enorme portata del commercio illegale di HFC nell’UE dovrebbe far suonare i campanelli d’allarme in tutto il continente - questo è il più grande eco-crimine di cui nessuno ha sentito parlare e le cose devono cambiare, velocemente”. Le indagini dell’EIA per “Europe’s Most Chilling Crime” hanno identificato la Romania come un punto di ingresso chiave per gli HFC illegali nei mercati dell’UE, evidenziando una rete di intermediari coinvolti nel commercio illegale e l’uso comune della corruzione per contrabbandare gli HFC attraverso il confine. I risultati di svariate indagini realizzate in altri ¨paesi caldi¨ del commercio illegale, come la Polonia e la Lituania, suggeriscono che i commercianti illegali sono opportunisti e si muovono per sfruttare i mercati più deboli. Gli investigatori dell’EIA sono andati sotto copertura in Romania per infiltrarsi in questo commercio altamente redditizio e non hanno trovato carenza di fornitori disposti a infrangere la legge per rifornirli di HFC di


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

contrabbando, a volte forniti in bombole monouso che sono state messegià fuori legge in Europa anni fa. L’EIA ha identificato una presenza crescente di HFC-404A illegale in circolazione, un super-potente ed illegale refrigerante usato per il rabbocco dei grandi sistemi di refrigerazione. Nel 2020, questo refrigerante ha rappresentato più di un terzo di tutti i sequestri di HFC. La rivelazione più scioccante è stata la scoperta che questi gas pericolosi sono stati a volte contrabbandati in Europa nei bagagliai dei pullman transcontinentali, all’insaputa dei passeggeri e degli autisti. Perry ha aggiunto: “Il commercio illegale fiorisce perché i controlli e le sanzioni finanziarie sono rare e di solito non sono commisurate ai profitti che si possono ottenere dal mercato illegale. In particolare, il problema della corruzione nei punti di frontiera rumeni deve essere affrontata con urgenza¨.

Anche se la dimensione del commercio illegale di HFC non può essere stimata con esattezza, l’EIA ritiene che sia significativa, probabilmente tra il 20-30% del commercio legale: se la quota legale annualmente consentita dell’UE è di 100,3 milioni di tonnellate di CO2-equivalenti (CO2e), di gas refrigeranti, questo indicherebbe che il volume di HFC illegale che entra nell’UE potenzialmente raggiunge i 30 milioni di tonnellate di CO2e. Una controprova importante del commercio illegale è la significativa discrepanza tra le esportazioni e le importazioni segnalate nell’UE, che sono state costantemente inferiori; le importazioni segnalate nel registro HFC dell’UE dal 2017 mostrano una differenza di una stima di 9,1 milioni di tonnellate di CO2 e nel 2019. La Turchia sembra aver giocato un ruolo chiave come paese fonte di importazioni illegali di HFC nel 2018 e nel 2019.

Le informazioni provenienti dai sequestri di HFC suggeriscono che le modalità di contrabbando sono di due tipi: la prima consiste nell’abuso delle procedure di transito, ovvero nel fingere che i gas importati siano in realtà destinati a paesi extra UE, e quindi non assogettandoli alle regole del mercato comunitario, salvo poi venderli nei paesi europei. Il secondo è la moltiplicazione dei prestanome legali: i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente mostrano che il numero di aziende che segnalano importazioni di HFC è quasi raddoppiato dal 2018-19 (da 895 a 1.694): molte di queste non hanno legami apparenti con il business degli F-gas e sono fortemente indiziate di fungere da paravento per la criminalità. “Europe’s Most Chilling Crime” include una serie di raccomandazioni dell’EIA per affrontare in modo completo il commercio illegale di HFC nell’ambito del regolamento sui gas fluorurati dell’UE.

Centro Studi Galileo collabora da oltre quarant’anni con le più grandi realtà italiane e internazionali del settore HVAC/R. Questo garantisce che i Tecnici possano formarsi sempre sulle ultime e migliori tecnologie disponibili sul mercato, con impianti didattici all’avanguardia e strumenti di estrema precisione. Nella foto, il Direttore del Centro Studi Galileo, l’ing. Marco Buoni, illustra l’ampio ventaglio di strumenti a disposizione del primo laboratorio CSG di sempre, quello di Casale Monferrato, la Capitale del Freddo. INDUSTRIA & formazione /31


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Fiducia nella qualità dei prodotti rigenerati secondo lo standard AHRI700

Estela Guallar Herrero Project Coordinator Daikin Chemical Europe Gmbh

32/ INDUSTRIA & formazione

Il Regolamento F-Gas (EU) 517/2014 per i refrigeranti fluorurati, in vigore dal 2015, ha portato a una nuova situazione di mercato, dove il recupero dei refrigeranti usati gioca un ruolo molto importante e deve essere incrementato giorno dopo giorno, e dove l’uso di prodotti rigenerati sta diventando il passo più importante per garantire la disponibilità sul mercato e la fornitura di refrigeranti ad alto GWP come l’R404A e l’R507A, in particolare per i futuri lavori di manutenzione delle apparecchiature esistenti. Quando parliamo di riciclaggio intendiamo una pulizia di base effettuata in loco rimuovendo l’olio e altre impurità dai refrigeranti raccolti, e ciò viene fatto secondo alcuna procedura standardizzata, pertanto non è garantita una corretta pulizia e neppure che la composizione standard soddisfi i valori originali del materiale vergine. Inoltre, l’uso dei refrigeranti riciclati è molto limitato dal Regolamento FGas. Quando invece si parla di Bonifica o rigenerazione dei gas usati, la

possiamo definire come una pulizia professionale dall’olio, dall’umidità, dalle impurità e dai gas incondensabili che il refrigerante usato contiene dopo il loro recupero. Durante la lavorazione di miscele refrigeranti, anche la composizione standardizzata viene ripristinata ai valori originali del materiale vergine. Questo trattamento deve essere eseguito in un impianto specializzato per la pulizia e la rigenerazione dei refrigeranti usati, che ad esempio Daikin Chemical ha nel suo stabilimento nel Parco Industriale Höchst situato a Francoforte, Germania. Il gas usato viene trasportato dalle diverse località dell’UE, dove i partner hanno i loro punti di raccolta, fino a Francoforte. Una volta qui, il gas utilizzato viene pulito, trattato, analizzato e, se necessario, riaggiustato con i singoli componenti delle miscele per rispettare i valori originali del materiale vergine. I refrigeranti rigenerati che escono dal processo di rigenerazione devono essere sempre certificati secondo gli standard di qualità dei refrigeranti vergini e devono essere adeguatamente identificati ed etichettati. Lo standard AHRI700, noto in tutto il mondo, è lo standard più utilizzato per la certificazione di qualità dei refrigeranti vergini e rigenerati, che garantisce una purezza >99,5% nella sua composizione e le buone prestazioni dei refrigeranti durante il loro ciclo di vita. Non è l’unico: anche lo Standard DIN-8960 è comunemente usato per certificare i gas rigenerati e garantisce lo stesso livello qualitativo. I refrigeranti rigenerati certificati hanno esattamente le stesse proprietà, composizione e applicazioni dei refrigeranti vergini, sono sotto-


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO

Serie BM classico gruppo posti agli stessiIlstandard di qualità manometrico svizzero e hanno gli stessi parametri di preNuovo con luci a UV e LED stazione dei refrigeranti vergini. Possono quindi essere utilizzati per le stesse applicazioni senza alcun rischio e pompe non influiscono sull’effi- REFCO Le nuove per la condensa cienza delle macchine. con una maggior multifunzionalità. Inoltre, poiché il regolamento F-Gas Un prodotto per tutte non ne ha limitato l’uso le in applicazioni. lavoriREF-LOCATOR di Cercafughe di manutenzione o nuove macchine, alto livello danno la garanzia che sarà permesPompa per condensa so in futuro (fino al 2030 - secondo REF-VAC universale l’attuale reg. F-Gas) di continuare a Vacuometro elettronico fornire servizi diLED questo tipo ai clienti. Connessione USB Modalità silenziosa diagnostico Passa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico I Tecnici possono chiedere al loro operativa pompa Passa indella rassegna la storia prestazione installazione Assicura lainiziale correttae della Configura pompa in lafunzione Bilancia elettronica distributore di assiste fiducia fornire loro operativa della pompa pompa in funzione installazione iniziale e della della capacità dell’unità nella di diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche capacità dell’unità rigenerati assiste nella diagnosi AC della refrigeranti certificati, HY-EX-6 applicabile per R32 e R1234yf Combi AC senza acquistarli da fonti inaffidaSet espansore idraulico completo bili: è bene diffidare, come sempre, ENVIRO-DUO/-OS delle eventuali e sospette offerte a Unità di recupero per tutti i refrigeranti di uso comune basso costo. Per la gamma completa di I refrigeranti rigenerati sono adeSensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile prodotti REFCO Vi preghiamo guatamente etichettati. Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibile ininvetro diAl livello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibile vetro II di contattare Gobi il Vostro momento (da dell’acquisto di gas 1,75kW a 35kW) 5 5x 20 (da 1,75kW a 35kW) x 20mm mmdada10A 10A distributore HVAC/R locale. sostituibile installato rigenerati, richiedere sempre una sostituibileOgni installato anno, migliaia di Tecnici del Freddo si affidano al Centro Studi Galileo per perfein fabbrica in fabbrica certificazione dell’analisi di bonifica zionare la propria formazione sul Freddo, o per apprendere da zero i fondamenti delREFCO Manufacturing Ltd. la professione. Ognuno di essi riceve in omaggio unaREFCO copia diManufacturing Industria&Formazione che inoltre identifica il luogo in cui si Ltd. DIGIMON-SE patent pending REFCO Manufacturing Ltd. la rivista che tenete in mano in questo momento e che da oltre quarant’anni è un 6285 Hitzkirch Switzerland trovano gli impianti di bonifica. Gruppo manometrico 6285 Hitzkirch - Switzerland 6285 Hitzkirch -- Switzerland punto di riferimento immancabile per chiunque lavori nel settore HVAC/R. digitale a 2 e 4 vie www.refco.ch www.refco.ch www.refco.ch

con una maggior multifunzionalità. Un prodotto per tutte le applicazioni.

Pompa per condensa universale

Combi

2017

ucts

od ce Pr

rvi /R Se

www.condensate-pumps.com www.condensate-pumps.com

HVAC

g Ltd. Manufacturin REFCO sse 11 rland Industriestrach - Switze 82 6285 Hitzkir 919 72 + 41 41 83 Telefon + 41 41 919 72 Telefax info@refco.ch www.refco.ch

2 0 17

Gobi II


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 227 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Come il ventilatore agisce sulla pressione dell’aria all’interno di una canalizzazione per la distribuzione

Pierfrancesco Fantoni

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 34/ INDUSTRIA & formazione

INTRODUZIONE

ANALISI DELLE PRESSIONI

L’analisi dell’andamento delle pressioni (statica, dinamica e totale) sezione per sezione all’interno di una canalizzazione per la distribuzione dell’aria permette di rendersi conto di come varia il livello energetico della massa d’aria che scorre al suo interno . In particolare si possono apprezzare le perdite di carico continue e localizzate che sono responsabili delle dissipazioni energetiche e il lavoro che deve compiere il ventilatore per riuscire a compensare tali perdite.

Nella figura 1 viene mostrato l’andamento delle pressioni in un canale d’aria in cui vi è la presenza di un ventilatore in un tratto non terminale del canale stesso. Per ciascuno dei tratti viene riportato l’andamento della pressione statica, della pressione dinamica e della pressione totale presenti al loro interno. Come detto, il tratto a monte del ventilatore (tratto AB) risulta essere in depressione dato che il lavoro del ventilatore produce continuamente un “richiamo” verso il ventilatore stesso di una certa portata d’aria. Tale richiamo produce il movimento dell’aria presente nel tratto AB in direzione del ventilatore: in questo modo si produce una depressione che permette all’aria ambiente esterna di essere convogliata mediante la sezione A all’interno della canalizzazione. Nella sezione A la pressione totale risulta essere nulla (quindi, trattandosi di pressione relativa, in questa sezione la pressione totale è pari a quella atmosferica). La pressione dinamica è determinata dalla velocità che viene impressa all’aria dal ventilatore ed ha un valore positivo (ricordiamo che la pressione dinamica assume sempre valori positivi o, al più, nulli quando la velocità è nulla). Poichè la pressione statica è data dalla differenza tra la pressione totale e quella dinamica, nella sezione A non si può che avere un valore della pressione statica negativo. Nei dintorni della sezione A, ma esternamente al canale, allontanandosi da esso, la pressione statica

COME IL VENTILATORE CARATTERIZZA I TRATTI DI CANALIZZAZIONE È interessante vedere come variano le pressioni nei tratti immediatamente a monte e a valle di un ventilatore. Tali variazioni dipendono dalla posizione che il ventilatore occupa rispetto alla canalizzazione, per cui la scelta di dove posizionare il ventilatore è una scelta che va fatta a ragion veduta. La presenza di un ventilatore in un canale d’aria ne determina la sua suddivisione in due parti ben distinte: il tratto che sta a monte risulta essere in depressione, ossia viene ad essere caratterizzato da una pressione al suo interno inferiore a quella atmosferica, mentre il tratto che sta a valle del ventilatore stesso risulta essere in sovrapressione, ossia caratterizzato da una pressione interna maggiore di quella atmosferica Tale distinzione, come vedremo, non è di poco conto dal punto di vista operativo.


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

sione dinamica tende rapidamente a zero sempre secondo una legge di tipo quadratico. In tale occasione si verifica una consistente perdita di pressione dinamica, tanto più grande quanto più è elevata la velocità dell’aria all’interno del canale. PRESSIONE TOTALE

Figura 1 – Esempio dell’andamento delle pressioni in una canalizzazione ove è presente un ventilatore non posizionato alle estremità

tende ad aumentare, fino a giungere al valore 0 in corrispondenza del punto A’. Tale aumento è dato dalla diminuzione progressiva della pressione dinamica mano a mano che ci si allontana dalla sezione A in direzione del punto A’: questa diminuzione è connessa alla sempre minore velocità dell’aria al di fuori della canalizzazione che risente in misura sempre inferiore dell’azione aspirante del ventilatore. Come si vede dal grafico di figura 1, tale variazione non è di tipo lineare essendo una funzione quadratica della velocità. PRESSIONE STATICA Nel tratto di canale AB, che è situato a monte del ventilatore, la pressione statica diminuisce progressivamente a causa delle perdite di carico distribuite che si verificano senza soluzione di continuità. In corrispondenza del ventilatore la pressione statica subisce un repentino aumento e dal valore negativo che assume a monte del ventilatore viene ad avere un valore positivo a valle di esso. All’uscita del ventilatore (punto C) essa ha il suo massimo valore: da questo punto in poi e per tutto il tratto a valle del ventilatore essa

diminuisce progressivamente sempre a causa delle perdite di carico distribuite. In corrispondenza dell’uscita del canale (punto D) essa è nulla, ossia eguaglia in valore la pressione dell’ambiente in cui la massa d’aria viene immessa. Nè, d’altra parte, potrebbe essere diversamente da così. PRESSIONE DINAMICA Come già detto in altre occasioni, la pressione dinamica dipende dalla velocità che l’aria assume all’interno della canalizzazione. Essa ha sempre un valore positivo sia nel tratto a monte (AB) che a valle (CD) del ventilatore. La velocità dell’aria non varia nel transito tra ventilatore e tratto a valle se la bocca premente del ventilatore ha la stessa sezione della canalizzazione d’aria: di conseguenza nemmeno la pressione dinamica subisce variazioni in tale passaggio. All’uscita dal canale (punto D) la velocità dell’aria tende progressivamente ad annullarsi mano a mano che ci si allontana dalla sezione d’uscita poiché all’interno dell’ambiente non è più in grado di beneficiare della “spinta” che le imprime il ventilatore. A causa di tale diminuzione la pres-

Ricordiamo che la pressione totale risulta essere sempre maggiore di quella statica dato che tiene conto anche della pressione dinamica, che ha valore sempre positivo. Nel tratto a monte del ventilatore (AB) essa diminuisce progressivamente a causa della diminuzione della pressione statica di cui si è detto in precedenza. In corrispondenza dell’uscita del ventilatore assume il suo valore massimo grazie all’azione del ventilatore che contribuisce ad aumentare il livello energetico della massa d’aria che lo attraversa. Nel tratto a valle del ventilatore la pressione totale diminuisce progressivamente per la stessa ragione che s’è detta per il tratto AB a monte del ventilatore. Nella sezione d’uscita dal canale (punto D), la pressione totale è ancora positiva ma scema velocemente a zero (punto D’) proprio a causa della perdita di pressione dinamica di cui s’è detto in precedenza. Immediatamente a monte del ventilatore (punto B’) si registra il minimo valore di pressione totale dell’aria mentre immediatamente a valle del ventilatore (punto C) la pressione totale ha il suo massimo valore: tale aumento della pressione totale è proprio dovuto all’azione del ventilatore, che permette alla massa d’aria in transito di compensare le perdite energetiche che essa subisce nell’attraversamento del condotto. La differenza tra il valore massimo della pressione totale ed il suo valore minimo corrisponde proprio alla pressione totale sviluppata dal ventilatore.

INDUSTRIA & formazione /35


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Classificazione delle aree pericolose

Kelvin Kelly

Training Director Business Edge

I capitoli precedenti di questo manuale si possono trovare sulle riviste 5 | 6 | 7 | 8-2021

Tratto da“Flammable Refrigerants Reference Manual”, l’intero manuale in lingua inglese può essere acquistato sul sito web www.businessedgeltd.co.uk

La norma richiede l’individuazione da parte del personale competente delle zone pericolose e non pericolose prima dell’inizio dei lavori. I luoghi pericolosi vengono classificati in termini di zone. Questa descrizione si basa sulla frequenza e sulla durata del verificarsi di un’atmosfera esplosiva. Il principio alla base della suddivisione in zone è quello di analizzare e classificare le aree in cui potrebbero verificarsi atmosfere esplosive/ infiammabili e, quindi, selezionare l’attrezzatura adeguata da utilizzare in sicurezza in quell’ambiente. Una volta completata questa operazione, potrebbe essere necessaria una attrezzatura con un livello di protezione dell’equipaggiamento più elevato. Zona 0 Luogo in cui è presente continuamente, o per lunghi periodi, o frequentemente, un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di sostanze pericolose presenti nell’aria sotto forma di gas, vapore o nebbia. Zona 1 Luogo in cui è probabile che durante il normale funzionamento sia presente occasionalmente nell’aria un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di sostanze pericolose sotto forma di gas, vapore o nebbia. Zona 2 Luogo in cui non è probabile che sia presente nell’aria un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di sostanze pericolose sotto forma di gas, vapore o nebbia durante il normale funzionamento ma, se si verifica, persiste solo per un breve periodo.

36/ INDUSTRIA & formazione

In alcuni casi può verificarsi una zona di estensione trascurabile (NE) che può essere trattata come non pericolosa. EN 60079-10-1:2015 osserva che le indicazioni della frequenza e della durata del verificarsi possono essere prese da codici relativi a settori o applicazioni specifici. L’Air Conditioning, Heating, and Refrigeration Institute of America (AHRI) e la Japan Society of Refrigerating and Air Conditioning Engineers hanno pubblicato in modo indipendente rapporti completi che documentano l’analisi dei rischi. AHRI dispone di un modello fluidodinamico computazionale per R1234ze e R32 installati in una varietà di applicazioni. La pubblicazione giapponese segue una metodologia simile per valutare il rischio derivante dall’utilizzo di un refrigerante a bassa infiammabilità all’interno di una gamma più ampia di applicazioni. Questi documenti sono risorse preziose quando si effettua la classificazione delle aree pericolose e quando si calcola la probabilità e la gravità di una perdita. La norma EN 60079-10-1:2015 descrive inoltre una metodologia completa per la suddivisione in zone delle aree pericolose e il calcolo delle aree di dispersione. Di solito sono richiesti disegni del posto di lavoro che illustrano le aree di zonizzazione. Quando si considera la suddivisione in zone del luogo di lavoro, questa può cambiare temporaneamente a causa di esigenze di manutenzione. Non vi è alcun obbligo specifico di redigere una classificazione delle aree rivista quando si effettuano interventi di manutenzione o riparazione a breve termine dei sistemi; tuttavia, è necessaria un’adeguata valutazione del rischio. I diagrammi di flusso che seguono


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

Inizio

Contiene una quantità di refrigerante o di gas infiammabile in grado di produrre un volume pericoloso di atmosfera gassosa esplosiva?

Figura 1- Simbolo di identificazione del pericolo per attrezzatura / sostanze esplosive

sono varianti di quelli contenuti nella norma EN 60079-10-1:2015; illustrano il processo di valutazione dei requisiti di zonizzazione. Abbiamo incluso il grafico del processo iniziale che termina con un collegamento a: • Grado di rilascio continuo; • Grado di rilascio primario; • Grado di rilascio secondario. Il diagramma di flusso successivo, più dettagliato, mostra i passaggi richiesti in base al “grado di rilascio secondario”; è probabilmente il percorso più comune quando si tratta di installazione, funzionamento, assistenza e manutenzione di sistemi di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore; tuttavia, maggiori informazioni sui “gradi di rilascio continui e primari” si trovano nell’allegato F di EN 60079-10-1:2015. Una volta individuata un’area pericolosa, questa dovrebbe essere identificata sotto forma di disegno; esempi possono essere trovati nell’allegato E della norma EN 60079-10-1:2015. Il disegno include informazioni su quanto segue: • Aree e zone pericolose; • Estensione delle zone sia in pianta che in proiezione laterale; Incluse informazioni su: o le sostanze coinvolte; o le attività lavorative; o altre ipotesi. Il disegno dovrebbe essere conservato e mantenuto come parte del processo di valutazione del rischio e riesaminato periodicamente e ogni qual volta vengono apportate modifiche sostanziali. Ciò è richiesto solo quando la valutazione del rischio ha identificato l’ambiente di lavoro come pericoloso per quanto riguarda il potenziale di

⬇ ⬇ ⬇ SI

Ci sono fonti di rilascio?

SI

Le fonti di rilascio possono essere eliminate?

SI

NO

ZONA NON PERICOLOSA

⬇ ⬇ ⬇

Contenitore sostanze infiammabili

NO

SI

Il grado di ogni rilascio deve essere determinato

Grado di rilascio

Grado di rilascio

Grado di rilascio

CONTINUO

PRIMARIO

SECONDARIO

Figura 2- Diagramma di flusso che mostra un approccio schematico alla classificazione

un’atmosfera infiammabile/esplosiva e sono richieste precauzioni speciali per proteggere le persone all’interno. Se non sono ritenute necessarie precauzioni speciali, il luogo di lavoro è considerato non pericoloso, ma devono essere considerate altre parti della norma sulle sostanze pericolose. La dicitura “precauzioni speciali” indica precauzioni atte a controllare potenziali fonti di accensione all’interno dell’area pericolosa. La dicitura “non previsto in tali quantità” significa che è necessario considerare la probabilità di un’atmosfera infiammabile/esplosiva e la quantità della sostanza nella valutazione della classificazione delle aree.

Se è altamente improbabile che si verifichi il rilascio del refrigerante infiammabile da un sistema, ma dovesse accadere, sarebbe improbabile che la quantità rilasciata formi una miscela infiammabile, dunque non sarebbe necessario classificare l’area come pericolosa. Se la valutazione conclude che devono essere forniti nuovi dispositivi e sistemi di protezione da utilizzare in luoghi classificati come pericolosi, il datore di lavoro dovrebbe utilizzare solo attrezzature adeguatamente classificate. Ulteriori indicazioni sono disponibili all’interno di: • EN 13463-1 Apparecchiature non elettriche per l’uso in atmosfere poINDUSTRIA & formazione /37


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

⬇ Può essere eliminato?

⬇ NO

Grado di rilascio secondario

SI

zona non pericolosa

Devono essere valutati i parametri che influenzano il tipo e l’estensione delle zone (es. tasso di rilascio, velocità, ecc)

Il grado di diluizione deve essere determinato (gli ambienti interni richiedono una valutazione della concetrazione di fondo)

Basso

Medio

Elevato

Può essere cambiata in diluizione elevata?

SI

⬇ NO

La disponibilità di ventilazione deve essere determinata

Buona

Discreta

Scarsa

Il tipo di zona viene determinato

Discreta

Scarsa

Il tipo di zona viene determinato

Zona 2 NE(1) non pericolosa

Zona 2(3)

Zona 2

Zona 2(3)

Zona 2 NE Zona 2

Zona 2

Utilizzando un codice o calcoli appropriati determinare l’estensione della zona

Il tipo di zona viene determinato

⬇ ⬇

La disponibilità di ventilazione non è considerata

Buona

⬇ NO

La disponibilità di ventilazione deve essere determinata

SI

Può essere cambiata in diluizione media?

⬇ Zona 1 & Zona 0(2)

Utilizzando un codice o calcoli appropriati determinare l’estensione della zona

Utilizzando un codice o calcoli appropriati determinare l’estensione della zona

Figura 3- Diagramma di flusso che mostra un approccio schematico alla classificazione per grado di rilascio secondario. Nota 1 Le Zone NE indicano le Zone teoriche che sarebbero di estensione trascurabile in condizioni normali. Nota 2 Si parlerà di Zona 0 se la bassa diluizione è così debole e il rilascio è tale che in pratica esiste un’atmosfera esplosiva virtualmente continua, che si avvicina a una condizione di “Nessuna ventilazione”. Nota 3 L’Area della Zona 2 creata da un grado di rilascio secondario può superare quella attribuibile a un grado di rilascio primario o continuo. 38/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

tenzialmente esplosive. Metodi e requisiti di base • EN 60079-14 Atmosfere esplosive. Progettazione, selezione e montaggio di impianti elettrici • EN 60079-0 Atmosfere esplosive. Attrezzatura. Requisiti generali • EN 1127-1 Atmosfere esplosive. Prevenzione e protezione dalle esplosioni. Concetti di base e metodologia Nel momento in cui le aree vengono identificate come pericolose, i datori di lavoro dovrebbero posizionare cartelli indicanti i luoghi in cui può verificarsi un’atmosfera esplosiva e la necessità di precauzioni speciali, in alternativa dovrebbero essere in grado di dimostrare che sono impiegati altri metodi per garantire che le persone siano allertate riguardo alle aree pericolose e i requisiti di ingresso speciali. Esempi di calcoli di suddivisione in zone secondo norma sostanze pericolose I seguenti esempi sono calcoli di suddivisione in zone da utilizzare in combinazione con una valutazione del rischio adeguata e sufficiente per garantire un ambiente di lavoro sicuro quando si utilizzano refrigeranti infiammabili nei sistemi di refrigerazione. PRIMO CASO DI STUDIO Zonizzazione per celle frigorifere R455A - Evaporatore Esempio basato su EN 60079-101:2015: La classificazione in zone può essere determinata valutando i seguenti fattori: • Identificazione della fonte del rilascio • Determinazione del tasso e del grado di rilascio per ciascuna fonte, in base alla probabilità e alla durata del rilascio • Valutazione delle condizioni di ventilazione, diluizione e dell’efficacia • Individuazione del tipo di zona in base al grado di rilascio e alla ventilazione o all’efficacia della diluizione • Determinazione dell’estensione della zona

Fonti di rilascio È necessario determinare le potenziali fonti di rilascio nei sistemi contenenti una sostanza infiammabile e la probabilità che esso avvenga. Se il gruppo frigorifero è ben progettato e adeguatamente testato prima dell’aggiunta del refrigerante infiammabile, la probabilità di un rilascio sarà ridotta al minimo. L’evidenza statistica può aiutare a determinare il probabile punto di perdita. Eventuali valutazioni dovranno considerare anche il potenziale rilascio durante il servizio, la manutenzione e la riparazione. Ogni rilascio sarà quindi classificato come continuo, primario o secondario. Questi gradi sono ulteriormente definiti di seguito: • Grado di rilascio continuo: “rilascio che è continuo o si prevede che si verifichi frequentemente o per lunghi periodi” • Grado di rilascio primario: “rilascio che può verificarsi periodicamente o occasionalmente durante il normale funzionamento” • Grado di rilascio secondario: “rilascio che non dovrebbe verificarsi durante il normale funzionamento e, se si verifica, è probabile che avvenga solo raramente e per brevi periodi” NOTA: - Allegato B - Fonte di rilascio - Secondario - Deve avere una manutenzione e un monitoraggio regolari. Forme di rilascio Si determinano osservando lo stato

fisico del refrigerante infiammabile e la sua temperatura e pressione. Questi stati sono ulteriormente definiti di seguito: • un gas, che può essere a temperatura o pressione elevate • un gas, che può essere liquefatto mediante l’applicazione di pressione • un gas, che può essere liquefatto solo mediante refrigerazione • un liquido con associato rilascio di vapore infiammabile Nel caso di un refrigerante, si tratterebbe di un gas, che può essere liquefatto mediante l’applicazione di pressione. Il fattore più importante da stimare è il raggio del foro. Questo raggio determina la velocità di rilascio e quindi il tipo e l’estensione della zona. La velocità di rilascio è proporzionale al quadrato del raggio del foro. Una modesta sottostima della dimensione del foro potrebbe comportare una grossolana sottostima del valore calcolato del tasso di rilascio. Ai fini di questo esempio, la dimensione del foro si basa su una perdita proveniente dagli elementi di tenuta presenti su parti in movimento a bassa velocità, ad esempio una perdita su una valvola di espansione dell’evaporatore, stimata in 5 mm2 dalla tabella B.1 (EN 60079 -10-1:2015). Tasso di rilascio Il tasso di rilascio dipende da 5 parametri chiave: • natura e tipo del rilascio • velocità del rilascio • concentrazione

Monitoraggio wireless

Temperatura / U.R.% Segnali di processo

Celle frigorifere, Termotecnica, Logistica, Magazzini, ecc.

NOVITA’ Data Logger FT-300 - RF Memoria letture: 500.000 Può essere inserito in un sistema wireless o come normale datalogger. ECONORMA Sas - Via Olivera 52 31020 SAN VENDEMIANO (TV) Tel. 0438.409049 info@econorma.com www.econorma.com

INDUSTRIA & formazione /39


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

m3/s divisa per l’area della sezione trasversale dell’alloggiamento del ventilatore dell’unità di raffreddamento è calcolata come 580 mm x 1120 mm = 0,6496 m2, che risulta quindi con una velocità pari a 1,668 m/s. Allegato C -Tabella C1: utilizzare la seguente ventilazione indicativa per stimare la diluizione di rilascio del vapore gassoso più pesante dell’aria Conclusione

Figura 4- Grafico C1 per una perdita sull’evaporatore di una cella frigorifera

• volatilità di un liquido infiammabile • temperatura del liquido Stima del tasso di rilascio: la viscosità può ridurre il tasso di rilascio se la forma del punto di rilascio è irregolare: • per forme regolari coefficiente di efflusso (Cd) = 0,99 o maggiore • per forme irregolari coefficiente di efflusso (Cd) = 0,75 o inferiore Ai fini di questo calcolo, abbiamo scelto le seguenti condizioni operative:

(punto di bolla) = 2,57 bar (liquido saturo) • Densità del liquido di R455A @ -30°C, p = 1228,29 kg/m3 • Temperatura di condensazione di 59°C (EN 378) • Pressione di condensazione a 59°C (punto di bolla, liquido saturo) = 29,31 bar assoluti • Densità del liquido di R455A @ 59°C, (OK sotto raffreddamento) p ≈ 856,54 kg/m3

Tipica cella frigorifera

Valutazione della velocità di ventilazione

• Temperatura all’esterno dell’edificio: 38°C (EN 378) • Temperatura di evaporazione di -30°C • Pressione di evaporazione a -30°C

I refrigeranti sono in genere più pesanti dell’aria. Le ventole all’interno di uno scambiatore ad aria forniscono le seguenti portate: La portata volumetrica dell’aria = 1,083

Grado di rilascio

Questo esempio potrebbe essere di una perdita su un giunto di piegatura di ritorno della curvetta dell’evaporatore e causerà il rilascio di liquido saturo. Il refrigerante liquido fuoriuscito evaporerà come vapore sonico, il che equivale a una zona non pericolosa 2NE. La norma EN 60079-10-1 non fornisce esempi calcolati del tasso di evaporazione dei refrigeranti liquidi che potrebbero accumularsi all’interno dell’alloggiamento dell’evaporatore. Di conseguenza, abbiamo calcolato, con alcune ipotesi in relazione alla quantità di energia all’interno dei materiali utilizzati nella costruzione dell’alloggiamento dell’evaporatore, nonché al 100% di perdita di refrigerante liquido, un processo iterativo per stimare l’energia disponibile all’interno del flusso d’aria e dell’alloggiamento. Il refrigerante evapora rapidamente al rilascio poiché assorbe energia termica dall’aria circostante e dall’alloggiamento dell’evaporatore; ciò

Efficacia della ventilazione Diluizione elevata

Diluizione bassa

Diluizione media Disponibilità di ventilazione

Discreta

Scarsa

Buona

Discreta

Scarsa

Buona, Discreta o Scarsa

Zona 2 (Zona 0 NE)

Zona 1 (Zona 0 NE)

Zona 0

Zona 0+ Zona 2

Zona 0+ Zona 1

Zona 0

Buona Continuo

Sicura (Zona 0 NE)

Primario

Sicura (Zona 1 NE)

Zona 2 (Zona 1 NE)

Zona 2 (Zona 1 NE)

Zona 3

Zona 1 + Zona 2

Zona 1+ Zona 2

Zona 1 o Zona 0

Secondario

Sicura (Zona 2 NE)

Sicura (Zona 2 NE)

Zona 2

Zona 2

Zona 2

Zona 2

Zona 1 o Zona 2

Tabella 1 :Tabella Zona pericolosa stimata con diversi livelli di ventilazione 40/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

Velocità di ventilazione m/s

Figura 5- Grafico C1 perdita nell’evaporatore della cella frigorifera senza ventilazione

Distanza di rischio (m)

pentina dell’evaporatore. Si noti che una perdita su un’altra parte dell’unità di condensazione potrebbe comportare un risultato diverso. È anche utile considerare la probabilità che sia presente una fonte di ignizione e che questa procedura possa costituire una parte fondamentale della valutazione completa del rischio. Se il ventilatore fosse spento, il flusso d’aria all’interno della cella frigorifera si ridurrebbe a zero o ad un livello molto basso. La caratteristica di rilascio (E.3) rimarrebbe la stessa. Possiamo quindi estrapolare (utilizzando il grafico C.1 qui riprodotto) l’efficacia della ventilazione all’interno di una zona a diluizione media. Pertanto, il valore della zona all’interno della cella frigorifera senza la ventola dell’evaporatore in funzione diventerebbe zona 2. Ciò potrebbe quindi richiedere che tutti i componenti con il potenziale per fornire una fonte di ignizione debbano avere una classificazione ATEX adeguata. Linee guida del settore e codici di condotta

Figura 6- Grafico D1 Zona pericolosa dell’evaporatore della cella frigorifera

continuerà per circa 6 secondi. Trascorso questo tempo, il refrigerante inizierà ad accumularsi. Si verificherà un’ulteriore evaporazione dovuta al flusso d’aria sul liquido accumulato, per circa 2 minuti e 10 secondi, fino a quando tutto il liquido sarà evaporato. Ad esempio, supponiamo che una cella frigorifera vuota abbia un volume di 37 m3 e vi sia una perdita di refrigerante nell’ambiente condizionato. Questo volume non è sufficientemente piccolo per raggiungere l’LFL (il limite inferiore di infiammabilità), anche se la ventola dell’evaporatore miscelerà continuamente il refrigerante fuoriuscito con l’aria dell’ambiente.

Se il prodotto fosse presente all’interno dello spazio condizionato, il volume minimo di spazio libero richiesto per evitare di raggiungere l’LFL sarebbe di circa 7,015 m3, sempre supponendo che la ventola dell’evaporatore sia continuamente in funzione e che mescoli il refrigerante che fuoriesce con l’aria dell’ambiente circostante. I calcoli mostrano che l’elevato effetto di miscelazione del ventilatore dell’evaporatore fornirà probabilmente livelli di diluizione sufficientemente elevati e quindi si otterrà una zona non pericolosa 2NE. In tal caso, non è necessario considerare l’estensione della zona. Questi calcoli si basano su una perdita di refrigerante saturo nella ser-

Ulteriori indicazioni e istruzioni in merito alle pratiche di lavoro sicure possono essere ricavate da una serie di fonti, tra cui: • Institute of refrigeration (IOR) • British Refrigeration Association (BRA) • Federazione delle associazioni commerciali ambientali (FETA) • American Society for Heating Refrigeration & Air Conditioning Engineers (ASHRAE) • Associazione Europea di Refrigerazione, Aria Condizionata e Pompe di Calore (AREA) • Associazione dei produttori europei di componenti per la refrigerazione (ASERCOM) • British Compressed Gas Association (BCGA).

INDUSTRIA & formazione /41


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 247 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Prassi operativa per la sostituzione del refrigerante. E dopo? INTRODUZIONE

Pierfrancesco Fantoni Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2021, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 42/ INDUSTRIA & formazione

Dopo la sostituzione del refrigerante nel circuito frigorifero con uno di diverse caratteristiche, quasi sempre è necessario procedere alle opportune regolazioni di alcuni componenti ed alle necessarie verifiche per controllare che i parametri di funzionamento (soprattutto del compressore) rientrino nei range stabiliti dai costruttori. Tali regolazioni e tali verifiche vanno eseguite in funzione del tipo di nuovo refrigerante impiegato e quindi vanno condotte in maniera specifica volta per volta. Anche nella fase successiva al riavvio del circuito, con il nuovo gas frigorifero al lavoro, è importante garantire l’adeguata manutenzione ordinaria dei componenti del circuito, soprattutto del condensatore, perché altrimenti, anche nel caso si sia eseguita una perfetta e meticolosa procedura di retrofit, si potrebbe arrivare ad un fallimento inaspettato dell’intera operazione. CONDIZIONI OPERATIVE COMPRESSORE

DEL

Una volta che si è giunti alla decisione di retrofittare un circuito a R404A con l’R452A si deve procedere operativamente alla realizzazione della sostituzione. Come visto, l’R452A gode di alcune positive caratteristiche rispetto ad altri possibili sostituti dell’R404A, per cui ha buone possibilità di essere scelto rispetto ai suoi “concorrenti”. Dal punto di vista del compressore abbiamo già potuto osservare come la situazione presenta meno problematiche rispetto ad altri refrigeranti sostitutivi: la figura 1 riporta il grafico

operativo dell’R452A per medio/alte temperature di evaporazione, ma le conclusioni che si traggono per tali tipi di applicazioni possono essere egualmente ritenute valide anche per le basse temperature di evaporazione. Come si può notare dalla figura 1, la finestra operativa valida per l’R452A è praticamente sovrapponibile con quella dell’R404A sia per basse che per alte temperature di condensazione. I dati riportati nel grafico sono stati ottenuti per temperature di aspirazione del compressore contenute entro 20 °C. REGOLAZIONE DEI DISPOSITIVI DI CONTROLLO E SICUREZZA I pressostati di alta e bassa pressione sono i dispositivi di regolazione e controllo del funzionamento del circuito frigorifero per antonomasia. L’impostazione della pressione di stop del pressostato di alta e della pressione di start del pressostato di bassa va eseguita anche in funzione delle pressioni operative limite che può accettare il compressore. L’R452A risulta avere pressioni di lavoro leggermente inferiori a quelle dell’R404A per cui può rendersi necessario un lieve aggiustamento dei set-point dei dispositivi di regolazione, prendendo in considerazione le pressioni di evaporazione e condensazione effettive di lavoro e le rispettive temperature di saturazione associabili nonché la temperatura di scarico del compressore che, come abbiamo ormai capito, resta uno degli snodi cruciali da tenere presente affinché l’operazione di sostituzione dell’R404A risulti avere successo.


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

Tabella 1

T evap. (°C)

T cond (°C)

R404A

R452A

Differenza %

-35

+40

11,0

11,8

+7,3

-25

+45

8,2

8,8

+7,3

-10

+45

4,7

5,0

+6,4

+5

+55

3,6

3,8

+5,6

+15

+60

3,0

3,2

+6,7

Figura 1- Esempio di grafico operativo per compressore funzionante con R404A e R452A per medie ad alte temperature ottenuto per temperature di aspirazione contenute entro 20 °C.

REGOLAZIONE DEL DISPOSITIVO DI ESPANSIONE La valvola di espansione è uno dei dispositivi che spesso deve essere regolato successivamente all’operazione di retrofit di un circuito. L’azione modulante che deve essere svolta dalla valvola dipende da una molteplicità di fattori tra cui, ad esempio, le pressioni operative di alta e bassa, la densità del refrigerante, la capacità frigorifera, l’entità del glide ed altre ancora. L’R452A risulta avere una portata massica sensibilmente equivalente a quella dell’R404A e quindi in genere non richiede, dopo il retrofit, significative regolazioni rispetto a quelle impostate per il funzionamento con l’R404A. Questo è un grosso vantaggio, non tanto per la difficoltà di eseguire tali regolazioni, quanto per il tempo che è necessario impegnare per eseguirle, considerata l’inerzia con cui una valvola di espansione termostatica risponde alle variazioni di regolazione. Ovviamente diverso è il caso in cui si lavori con una valvola d’espansione elettronica, che ha tempi di risposta ben inferiori, ma

va sottolineato che l’uso di quest’ultima non è frequente sulle piccole apparecchiature frigorifere per la refrigerazione commerciale, per cui tale situazione si presenta in rari casi. Addirittura, sulle piccole apparecchiature appena citate, è molto frequente incontrare il tubo capillare, perché più economico. Esso non necessita, ovviamente, di alcuna regolazione dopo il retrofit. Va però osservato che mentre per le applicazioni a media ed alta pressione di aspirazione del compressore la sostituzione dell’R404A con R452A non pone particolari problemi, alle basse pressioni non è detto che il nuovo fluido sostitutivo non ponga qualche grattacapo di funzionamento, anche se non è possibile generalizzare su tale argomento.

Esse, infatti, determinano il rapporto di compressione che è un parametro fondamentale per il buon funzionamento del compressore. Per le varie condizioni operative, il rapporto di compressione dell’R452A risulta essere leggermente superiore a quello dell’R404A. Nella tabella 1 viene riportato il valore di tale parametro per diverse temperature di evaporazione e condensazione. Come si può notare dai dati, gli scostamenti maggiori del rapporto di compressione dell’R452A rispetto all’R404A si hanno alle basse temperature di evaporazione. A tali temperature già il rapporto di compressione dell’R404A risulta essere critico, ossia al limite delle prestazioni possibili dei normali compressori impiegati nelle apparecchiature per la refrigerazione commerciale. L’impiego dell’R452A aumenta ancora di più tale criticità che va nella maniera più categorica non ulteriormente alimentata a causa di pressioni di condensazione di lavoro del circuito indebitamente maggiori dell’usuale. In sostanza, per basse temperature di evaporazione, è strategico mantenere le pressioni di condensazioni ben controllate, evitando indebiti rialzi: questo richiede la periodica e costante manutenzione del condensatore del circuito (pulizia superficie esterna, controllo ventole, verifica integrità alette, controllo portate aria), in modo che le condizioni di condensazione non siano penalizzate irragionevolmente.

Ultime informazioni s u www.centrogalileo.it Continua a seguire Centro Studi Galileo su:

MANUTENZIONE DEL CIRCUITO FRIGORIFERO Sempre con riguardo alla salvaguardia dell’integrità del compressore (sempre lui!) vanno fatte opportune considerazioni sulle pressioni di lavoro (sempre loro!) del circuito frigorifero. INDUSTRIA & formazione /43


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE AREA, FIRMATA DICHIARAZIONE CONGIUNTA: “L’INQUINAMENTO DELL’ARIA INTERNA VENGA RICONOSCIUTO COME RISCHIO PER LA SALUTE NELLA LEGISLAZIONE DELL’UE”

come i sistemi HVAC, che possono essere ottimizzati dai principi BACS, siano utili in questo senso: possono aiutare a ridurre la concentrazione nell’aria di un virus e diminuire i rischi di trasmissione attraverso il rinnovo/diluizione dell’aria in un edificio. I sistemi tecnici per l’edilizia che forniscono queste funzioni sono essenziali per facilitare il funzionamento, l’efficienza energetica, la qualità dell’aria interna, la salute e la sicurezza di molti edifici residenziali e non residenziali.

sviluppo. L’UNESCO di Parigi è il partner chiave del progetto SCCN, mentre ulteriore sostegno all’evento arriva dal Renewable Energy Institute di Edimburgo, che promuove le best practices nelle energie rinnovabili sin dal 1975. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

Mentre le persone in tutta Europa tornano a lavorare negli uffici, AREA e altre importanti associazioni industriali, tra cui EPEE, eu.bac, EVIA, ehpa e GCP Europe, chiedono alle istituzioni europee di riconoscere l’inquinamento dell’aria interna come un rischio per la salute e di introdurre requisiti minimi di qualità dell’ambiente interno (IEQ) nella prossima revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD). Le associazioni, insieme, raccomandano vivamente l’uso corretto dei sistemi tecnici per l’edilizia (TBS) in combinazione con i sistemi di automazione e controllo degli edifici (BACS) per ridurre la trasmissione interna di SARS-CoV-2 e di altri inquinanti e virus. Risulta evidente

#ALLFORCLIMATE | COP26, LA CAPITALE DEL FREDDO OSPITA UN SUMMIT DI PREMESSA: AL CENTRO, FORMAZIONE E CLIMATE CHANGE “SmartCampus Cloud Network – A Digital Network of Universities”: questo il titolo del Side Event organizzato nell’ambito del pre-COP26 All4Climate che si è tenuto nella Città di Casale Monferrato, la storica “Capitale del Freddo” in cui ha sede il Centro Studi Galileo, principale Centro di Formazione Europeo per il Settore HVAC/R grazie alla lunga e proficua collaborazione con TERRE Policy Centre – l’organizzazione globale senza scopo di lucro, apartitica e indipendente dedicata a soluzioni sostenibili per le nostre esigenze di

UN SUCCESSO IL SUMMIT #PRECOP26 DI MILANO DEL CENTRO STUDI GALILEO CHE HA UNITO ITALIA, FRANCIA, INDIA E REGNO UNITO Il cambiamento climatico non è solo una crisi, ma un’emergenza: per affrontarlo, ed esplorare le potenzialità dei giovani, la Capitale del Freddo ha ospitato un Side Event proposto nell’ambito di All4Climate e PreCOP26. L’evento è stato organizzato dal Centro Studi Galileo in collaborazione UNESCO, Terre Policy Centre, Renewable Energy Institute e AREA. L’evento ha avuto lo scopo di consentire a tutti i professionisti del settore di acquisire maggiori conoscenze sui temi trattati, grazie a presentazioni di alto livello da parte di esperti internazionali di spicco: Bhanu Neupane per UNESCO, Rajendra Shende del TERRE Policy Centre, Federico Riboldi, Sindaco di Casale Monferrato, Marco Buoni – Direttore del Centro Studi Galileo e Presidente di AREA, e infine Paolo Buoni, a capo del Renewable Energy Institute. Selezionato dalla Commissione All4Climate, il meeting si è concentrato su Smart Campus Cloud Network (SCCN), progetto di punta del TERRE PolicyCentre, una rete digitale di università e college che promuove le attività pratiche nei campus per contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

44/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE “IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE E POMPE DI CALORE”: GUARDA IL WEBINAR CONGIUNTO DI CENTRO STUDI GALILEO E CONFARTIGIANATO IMPRESE Il Webinar, regionale, è stato studiato per tutti gli associati della Confartigianato Imprese Piemonte di Torino e ha fatto luce su numerosi aspetti spesso sottovalutati. Per Confartigianato ha partecipato il Responsabile Area Categorie, il Dr. Alessio Cochis, mentre per il Centro Studi Galileo, oltre al docente Antonio Fierro, ha partecipato anche l’Ing. Marco Buoni, Direttore Tecnico CSG nonché Segretario di ATF (Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo) e Presidente di AREA (unione di tutte le principali associazioni europee del Freddo). L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare gli associati sugli obblighi e sulle certificazioni da avere per lavorare nel modo migliore: per questa ragione, a fronte di ottime collaborazioni passate, Confartigianato Imprese Piemonte si è affidato al Centro Studi Galileo, massimo organismo di formazione sul freddo e di conseguenza partner ideale per una panoramica di questo tipo. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

GAS REFRIGERANTI, ARRIVANO I RINCARI

L’aumento dei costi di logistica e la difficoltà a reperire materie prime ha raggiunto anche il settore HVAC/R: rincari a partire da Ottobre, registrata carenza di R404A. Numerosi fornitori hanno ricevuto notizie degli imminenti rincari direttamente dalle case produttrici: la colpa sarebbe da imputare ancora una volta alla scarsità di materie prime e ai gravi problemi di logistica riscontrati negli ultimi mesi, situazioni rapidamente degenerate non solo per l’onda lunga della pandemia (che ha fatto

saltare i delicati rapporti nei cicli produttivi e ha causato forti squilibri tra domanda e offerta), ma anche per via dell’incidente di Suez, che ha contribuito a esacerbare una situazione già critica. In particolare, il mercato cinese ha già dovuto fare i conti con gli aumenti di prezzo: L’R215, sostanza fondamentale per la produzione di R410A, nel 2021 ha registrato un aumento di prezzo del 125% rispetto all’anno precedente, e la stessa cosa può dirsi per diverse altre sostanze. Numerosi tecnici stanno riscontrando inoltre penuria di gas, in particolare R404A. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

ENEA PUBBLICA I DATI DI UTILIZZO DEL SUPER ECOBONUS 110%

A partire dal 1 settembre, con cadenza mensile, verrà aggiornato il dato nazionale e quelli regionali secondo lo schema riportato nel file già online, relativo ai dati cumulati aggiornati al 31 agosto 2021. In particolare, si tratta di 22 tabelle, la prima con i dati nazionali, le successive una per ciascuna Regione, e una tabella riepilogativa finale. I dati resi noti sono: il numero delle asseverazioni caricate sul sito dedicato; il valore assoluto degli inve-

stimenti ammessi alla detrazione; i valori assoluti e percentuali dei lavori già completati. Inoltre sono specificati i dati per i lavori relativi a condomini, edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

EPEE, NUOVO POSITION PAPER SULLA REVISIONE DELLE REGOLE DI ECODESIGN ED ECOLABELLING

Il Position Paper di EPEE in merito alle proposte della Commissione sulla revisione della Regolamentazione 206/2012 e 626/2011 (ENER Lot 10) è ora disponibile sul sito web dell’associazione. Nella prima parte, sarà possibile prendere atto delle opinioni di EPEE sulla relazione aggiuntiva in merito ai metodi di prova alternativi e al comfort termico, presentata dalla Commissione Europea all’ultimo forum consultivo del 6 luglio 2021. La seconda parte spiega invece il supporto di EPEE a un’etichetta energetica congiunta per condizionatori d’aria e ventilatori ENER Lott 10) e impianti per il riscaldamento elettrico (ENER Lott 20), nella convinzione che questo possa aiutare i consumatori a fare scelte maggiormente orientate all’efficienza energetica. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /45


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE UNEP LANCIA L’ALLARME: “UN TERZO DEI PAESI AL MONDO NON HA LEGGI SULLA QUALITÀ DELL’ARIA ESTERNA”

Un terzo dei paesi del mondo non ha standard di qualità dell’aria esterna (ambiente) obbligatori per legge. Laddove tali leggi esistono, gli standard variano ampiamente e spesso non combaciano con le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Inoltre, almeno il 31% dei paesi che hanno la possibilità di introdurre tali standard deve ancora adottarli. Questi sono alcuni dei risultati chiave della prima valutazione delle leggi e dei regolamenti sulla qualità dell’aria da parte del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). Il documento Regulating Air Quality: The first global assessment of air pollution legislation, lanciato in vista della Giornata internazionale dell’aria pulita, esamina la legislazione nazionale sulla qualità dell’aria in 194 Stati e nell’Unione europea. Esplorando vari aspetti dei quadri giuridici e istituzionali, il rapporto valuta la loro efficacia nel garantire il raggiungimento degli standard di qualità dell’aria. Il rapporto si conclude con elementi chiave per un solido modello di governance della qualità dell’aria da considerare nella legislazione nazionale e giustifica la considerazione di un trattato globale sugli standard di qualità dell’aria ambiente. L’inquinamento atmosferico è stato identificato dall’OMS come il più grande rischio per la salute ambientale, con il 92% della popolazione mondiale che vive in luoghi in cui i livelli di inquinamento atmosferico superano i limiti di sicurezza, colpen46/ INDUSTRIA & formazione

do in modo sproporzionato donne, bambini e anziani nei paesi a basso reddito. Studi recenti suggeriscono possibili correlazioni tra gli impatti sulla salute del COVID-19 e l’inquinamento atmosferico. L’OMS ha presentato una serie di valori guida per la qualità dell’aria esterna , ma, come mostra il rapporto, non esiste un allineamento globale e un quadro giuridico comune per applicarli. In almeno il 34% dei paesi, la qualità dell’aria esterna non è ancora tutelata legalmente. Anche laddove implementati, gli standard sono difficili da applicare: il 49% dei paesi del mondo definisce l’inquinamento atmosferico esclusivamente come una minaccia esterna, la copertura geografica degli standard di qualità dell’aria varia e oltre la metà dei paesi consente deviazioni da questi standard. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

QUALI SONO LE ULTIME NOVITÀ NELLA LOTTA CONTRO IL COMMERCIO ILLEGALE DI HFC? Siamo entusiasti di condividere con voi diversi sviluppi e aggiornamenti incoraggianti nella lotta contro il commercio illegale di HFC, e di informarvi di alcuni piani imminenti sulla campagna. L’estate è stato un periodo relativamente impegnativo per le forze dell’ordine, i media e i politici dell’UE impegnati nel problema degli HFC importati illegalmente. Le forze dell’ordine hanno dato un contributo importante alla causa

con diversi sequestri di alto profilo, i tre più importanti sono avvenuti in Grecia, Spagna e Bulgaria. Visita la pagina delle azioni sul sito StopIllegalCooling per maggiori dettagli. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

“IL CRIMINE PIÙ AGGHIACCIANTE D’EUROPA”, LEGAMBIENTE PORTA IN ITALIA IL RAPPORTO EIA SUI TRAFFICI ILLEGALI DI HFC

Legambiente ha tradotto in italiano l’ultimo ed esaustivo sforzo di EIA, un articolato report sui commerci di refrigeranti illegali in Europa. “Quando l’UE si è avvicinata al taglio del 37% della fornitura di HFC nel 2018, i prezzi di queste sostanze sono saliti alle stelle, aumentando da sei a 13 volte rispetto al 2015. Questo ha portato rapidamente alla creazione di una rete di commercio illegale di HFC: i contrabbandieri, dopo aver aquistato HFC a basso costo al di fuori dell’UE, hanno cominciato a venderli all’interno del blocco a un prezzo superiore, eludendo il sistema di quote di eliminazione graduale.” Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE REFRIGERA 2021, ECCO IL PROGRAMMA UFFICIALE!

BOLOGNA FIERE | PADIGLIONE 30 | STAND CSG-ATF (E32-F31)

ORARIO

10.00 -11.00

Ci siamo! Refrigera, la grande fiera italiana dedicata alla refrigerazione, è iniziata. Spiccano gli appuntamenti targati Centro Studi Galileo, ATF e Industria&Formazione: per tutti i tre giorni lo stand (PAD. 30 STAND E32/F31) ospiterà infatti un fitto programma di incontri formativi a ciclo continuo, che si fermeranno solo il 4 novembre, nel pomeriggio, quando a partirà dalle 14.00 ci si sposterà in SALA CARNOT per il Convegno “Dalla F-Gas ai Refrigeranti Alternativi: Impatto su Impianti nuovi ed esistenti – Conclusioni Del XIX Convegno Europeo”. A entrambi gli eventi parteciperanno alcuni tra i massimi esponenti del settore, come sempre selezionati tra i partner del centro Studi Galileo.

11.00 -12.00 12.00 – 13.00 13.00 – 14.00 14.00 – 15.00 15.00 – 16.00

Con il Patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica

MERCOLEDÌ 3 NOVEMBRE 2021

Esperto CSG Eleonora Motta General Gas Stefano Fedeli, Letterio Romeo Bitzer Marco Caldognetto Presidente AREA Marco Buoni Chemours Fabrizio Codella Turboalgor Maurizio Ascani

16.00 – 17.00

Rivacold Matteo Bettoni

ORARIO

SPEAKER

10.00 -11.00 11.00 – 12.00 12.00 – 13.00

CSG-ATF

ORARIO

SPEAKER

11.00 – 12.00 12.00 – 13.00 13.00 – 14.00 14.00 – 15.00

PROGRAMMA

La certificazione delle imprese e delle persone secondo la regolamentazione F-Gas Sistemi di refrigerazione con HFO: sicuri ed economicamente vantaggiosi - focus su R455A e incremento dell’efficienza energetica Tecnologia della compressione applicata ai fluidi frigorigeni naturali

La revisione della regolamentazione F-Gas e la formazione sui refrigeranti alternativi Real Alternatives I refrigeranti a basso impatto ambientale e ad alta efficienza La ricerca per l’efficienza degli impianti transcritici Sistemi a propano di nuova generazione: aspetti pratici e normativi relativi a installazione e manutenzione dei prodotti a R290

GIOVEDÌ 4 NOVEMBRE 2021

Testo Luca Laudi Frascold Kaven Nourrice Epta Refrigeration Alvise Case

14.00 – 18.00

10.00 -11.00

CONCLUSIONI DEL XIX CONVEGNO EUROPEO

SPEAKER

PROGRAMMA

Le nuove tecnologie a disposizione per l’installazione e la manutenzione impianti Scegliere un compressore per fluidi alternativi: esempi pratici e strumenti Soluzioni tecniche per una refrigerazione commerciale ad impatto quasi nullo Convegno: “Dalla F-Gas ai Refrigeranti Alternativi: Impatto su Impianti Nuovi ed Esistenti”

VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2021

Vulkan Lokring Cristina Fasciolo Docente CSG Marino Bassi

LU-VE Group Rodolfo Cavicchioli Direttore CSG Marco Buoni Nippon Gases Marco Lorusso

PROGRAMMA

R290 e A2L: niente paura, con le connessioni senza fiamma

Sostenibilità: Soluzioni ad alta efficienza con refrigeranti HCs. Sicurezza e formazione dei tecnici Refrigeranti ad elevato glide: impatto sugli scambiatori di calore Il futuro della regolamentazione Fgas. Nuove regole dal 2022-2023. A2L: gas refrigeranti innovativi amici dell’ambiente

GIOVEDÌ 4 NOVEMBRE 2021 - CONCLUSIONI DEL XIX CONVEGNO EUROPEO ORARIO

14.00 14.15 14.30 14.45 15.00 15.15 15.30

15.45 16.00 16.15 16.30 16.45 17.00 17.15 17.30 17.45

SPEAKER

Confartigianato Impianti | Dario Dalla Costa EPEE | Federica Rizzo ISPRA | Federica Moricci ENEA | Maurizio Pieve Legambiente | Marco Mancini Chemours | Alessandro Pianetti

PROGRAMMA

L’impiantista termotecnico del futuro Revisione della regolamentazione F-Gas e decarbonizzazione Refrigerazione e condizionamento: serie storica e scenari delle emissioni di gas serra Pompa di calore a CO2 con integrazione solare: primi risultati del progetto SolairHP Rinfreschiamoci senza riscaldare il pianeta - la visione di Legambiente sul mondo degli fgas I nuovi refrigeranti nel futuro della refrigerazione commerciale Regolamento F-Gas - taglio delle quote: il contributo positivo dell’economia circolare General Gas | Vincenzo Scarano del gas refrigerante mediante la raccolta differenziata e la rigenerazione Bitzer | Marco Caldognetto Tecnologia della compressione applicata ai fluidi frigorigeni naturali Officine Mario Dorin | Francesco Faralli La tecnologia innovativa dei compressori che arriva dall’automotive! Frascold | Kaven Nourrice Refrigeranti a basso GWP: soluzioni attuali e prospettive future Epta Refrigeration | Francesco Mastrapasqua La refrigerazione commerciale verso la neutralità climatica Rivacold | Giuseppe Vitri Refrigeranti infiammabili e conformità PED Turboalgor | Maurizio Ascani La ricerca per l’efficienza degli impianti transcritici Castel | Stefano Matti Prodotti compatibili con tutti i refrigeranti di oggi e di domani Città di Casale Monferrato | Federico Riboldi, Il Monferrato, terra del Freddo Paolo Secco AREA | Marco Buoni Il futuro della regolamentazione europea. Nuove regole dal 2022-2023

INDUSTRIA & formazione /47


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE LE NUOVE LINEE GUIDA DELL’OMS SULLA QUALITÀ DELL’ARIA SALVERANNO VITE UMANE

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha pubblicato le nuove linee guida sulla qualità dell’aria il 22 settembre 2021, il primo importante aggiornamento degli standard in 15 anni. Le nuove raccomandazioni, prodotte da dati e informazioni basati sull’evidenza e una crescente consapevolezza che nessuna quantità di inquinamento atmosferico è sicura per gli esseri umani, ha portato a rafforzare quasi tutti gli standard sugli inquinanti rispetto alle linee guida sulla qualità dell’aria, stabilite nel 2005. Se i governi implementeranno i livelli target di inquinamento, queste nuove linee guida salveranno vite umane riducendo le morti prevenibili causate dagli inquinanti atmosferici. Le revisioni migliorano i principali standard di qualità dell’aria inquinante. Tutti i principali inquinanti elencati nelle linee guida del 2005 sono stati rivisti e rivisti. Le principali linee guida sugli inquinanti che sono state riviste includevano:

- PM2.5 - PM10 ozono - diossido di azoto - diossido di zolfo - monossido di carbonio Ogni inquinante ha ricevuto un livello AQG (Air Quality Guidelines) raccomandato, basato su una tempistica media, tipicamente annuale o basata su un periodo di 24 ore. Sebbene quasi tutti i livelli raccomandati siano stati rafforzati, alcune linee guida sulla qualità dell’aria dall’aggiornamento del 2005 e le linee guida sulla qualità dell’aria interna successive del 2010 non sono state rivalutate o riviste. Implicazioni politiche: I nuovi standard di qualità dell’aria sfideranno i governi a fare molto di più per proteggere la salute dei propri cittadini. Secondo il World Air Quality Report 2020, metà delle città europee ha superato l’obiettivo dell’OMS – il vecchio obiettivo del 2005 di 10 μg/m3 – per l’inquinamento annuale da PM2,5. Il 38% delle città statunitensi non ha rispettato le linee guida sulla qualità dell’aria e i cittadini cinesi hanno dovuto affrontare un’esposizione al PM2,5 tre volte superiore a quella raccomandata. L’asporto: Le linee guida sulla qualità dell’aria rafforzate hanno lo scopo di frenare le morti evitabili. Agire in base alle raccomandazioni è un passo successivo urgente nella riduzione delle malattie associate agli inquinanti atmosferici. Sebbene sia importante che i re-

sponsabili delle politiche si attivino rapidamente per raggiungere o migliorare i livelli target rivisti, anche gli individui e le organizzazioni possono agire per aiutare a pulire l’aria. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

DISPONIBILE UN BRIEF RIASSUNTIVO SULLO STATO DELLA CATENA DEL FREDDO ALIMENTARE MONDIALE

La Cool Coalition, guidata dall’UNEP, in collaborazione con la Climate & Clean Air Coalition (CCAC), il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), OzonAction e l’Ozone Secretariat, con il supporto del Governo italiano, stanno producendo un rapporto sullo stato della catena del freddo alimentare globale, che includerà casi di studio per mostrare lo stato attuale e lo sviluppo in aree quali tecnologie, approcci di progettazione, finanza e modelli di business, politica e pianificazione. Questo brief è un breve riassunto del rapporto completo che sarà pubblicato nel dicembre 2021. L’obiettivo è aiutare a identificare e accelerare al meglio le soluzioni per nutrire contemporaneamente ogni angolo del mondo, sostenere i piccoli agricoltori e quelli isolati, nonchè proteggere il nostro ambiente. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

48/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2021

GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 211a) Ventunesimo anno

A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI ARMADIO REFRIGERATO PROFESSIONALE: Apparecchio di refrigerazione isolato provvisto di uno o più scomparti accessibili attraverso una o più porte o cassetti, in grado di mantenere, utilizzando un ciclo a compressione di vapore, gli alimenti a temperatura costante nei limiti prescritti per la temperatura di esercizio per la conservazione di alimenti refrigerati o congelati. Tale tipo di apparecchio è destinato alla conservazione di alimenti in ambienti non domestici ma non è idoneo all’esposizione o all’accesso da parte dei clienti. ORGANISMO DI ACCREDITAMENTO PER IL CONTROLLO QUALITÀ: Un organismo che conduce e amministra un sistema di accreditamento di laboratorio e che concede l’accreditamento. Un organismo di accreditamento può decidere di delegare in tutto o in parte la valutazione di un laboratorio di prova a un altro organismo competente (organismo di valutazione). Sebbene sia riconosciuto che questa è una soluzione che permette di rendere più diffuso il riconoscimento dei laboratori di prova, è essenziale che tale valutazione sia equivalente a quella che verrebbe applicata dall’organismo di accreditamento e che quest’ultimo si assuma la piena responsabilità di tale accreditamento esteso.

PRESSOSTATO DOPPIO: Tipologia di pressostato che ingloba in un’unica apparecchiatura sia il pressostato di alta pressione sia quello di bassa pressione. Il pressostato doppio è dotato di due soffietti che, attraverso la rilevazione della pressione che proviene da due collegamenti distinti al circuito frigorifero, concorrono a determinare la posizione del contatto elettrico (aperto/chiuso) che comanda il funzionamento del compressore o del teleruttore di potenza. Nei pressostati di più recente costruzione gli attacchi alle tubazioni del circuito avvengono con raccordi a brasare che garantiscono maggiore sicurezza contro le fughe di refrigerante e permettono di mantenere la classificazione di circuito ermeticamente sigillato qualora esso già lo sia. Il pressostato doppio può essere utilizzato nella doppia funzione di dispositivo di regolazione della bassa pressione e sicurezza dell’alta pressione, di regolazione su entrambi i lati del circuito frigorifero oppure di sicurezza sia sul lato di alta che di bassa pressione. SCAMBIATORE DI CALORE A RECUPERO: Scambiatore di calore destinato a trasferire energia termica da un flusso d’aria ad un altro senza il movimento di elementi, quale ad esempio uno scambiatore di calore a piastre o tubolare con flusso parallelo, flusso trasversale o a controcorrente, oppure con combinazione di questi, oppure uno scambiatore di calore a piastre o tubolare a diffusione di vapore. TRASFORMAZIONE ISOTERMA: Trasformazione termodinamica subita da un fluido durante la quale esso non varia la sua temperatura. Due tipiche trasformazioni isoterme che avvengono in un ciclo frigorifero sono l’evaporazione e la condensazione di un refrigerante puro. Infatti, durante il loro svolgimento, il refrigerante non varia la sua temperatura, pur acquisendo o cedendo calore con il fluido che attraversa la batteria di scambio all’interno della quale esso scorre. Solo per le miscele di refrigerante zeotrope, e in maniera molto ridotta per quelle quasi azeotrope, l’evaporazione e la conden-

sazione non sono trasformazioni isoterme: l’evaporazione avviene con un progressivo aumento della temperatura del fluido mentre la condensazione avviene con una progressiva diminuzione della temperatura del fluido. Tale variazione viene definita come scorrimento di temperatura (in inglese: glide). UNITÀ DI VENTILAZIONE RESIDENZIALE: Secondo quanto stabilito dal Regolamento UE n. 1253/2014 della Commissione per unità di ventilazione residenziale si intende un’unità di ventilazione: la cui portata massima non superi i 250 m3/h o la cui portata massima sia compresa tra 250 e 1000 m3/h e destinata, come dichiarato dal fabbricante, esclusivamente a fini di ventilazione in edifici residenziali. VITA ATMOSFERICA: Tempo medio stimato durante il quale un refrigerante, liberato in atmosfera, permane in essa senza subire decomposizioni. La conoscenza di tale indice risulta importante quando si vogliono considerare gli effetti che i refrigeranti possono avere sul degradamento del buco dell’ozono e sull’effetto serra. I fluidi frigoriferi impiegati in passato (come i CFC e gli HCFC) assieme ad una buona parte dei fluidi impiegati oggigiorno (gli HFC) presentano una vita atmosferica piuttosto lunga, per cui contribuiscono in maniera significativa al degrado ambientale. I fluidi frigoriferi di ultima generazione, invece, come gli HFO presentano una vita atmosferica molto ridotta, per cui risultano essere meno impattanti sull’ambiente e per tale ragione stanno sostituendo, in tutte le applicazioni frigorifere che lo permettono, le altre tipologie di fluidi frigoriferi di natura chimica.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario. INDUSTRIA & formazione /49


NON MOLLA LA PRESA Sistema di serraggio e sblocco rapido per HVAC

Raccordi in pollici per il condizionamento Raccorderia con meccanismo di serraggio e sblocco brevettati per giunzioni sicure di tubo senza saldature e flange, il design permette l’inserimento del tubo tramite semplice pressione ed il disinserimento tramite clip dedicata

Facile serraggio e veloce sblocco del tubo nel raccordo

Distributore ufficiale

fittings

Via del Ponte di Mezzo, 54 - 50127 - Firenze (Italy) Tel. +39 055 334101 Fax +39 055 3442956 P.IVA 05442140488 www.core-equipment.it - info@core-equipment.it



ACP

POTENZA NATURALE: UNITÀ DI COMPRESSIONE AD AMMONIACA BITZER. La sicurezza del sistema è il compito più semplice per le unità di compressione ad ammoniaca (ACP) di BITZER, che offrono la massima affi dabilità grazie ad una ridondanza di compressori, sensori e altri componenti essenziali nello stesso impianto. Il loro ambiente sono le applicazioni frigorifere industriali ad ammoniaca, come la refrigerazione a bassa e media temperatura tipica nell’industria alimentare, delle bevande o nello stoccaggio. Tutto questo, naturalmente, con un’elevata effi cienza a carico pieno e parziale e con bassi costi nel ciclo di vita. Maggiori informazioni su www.bitzer.it // www.bitzer-intelligentproducts.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.