N° 414
DI ANNI INTE CONVE RNA GNI ZION ALI
ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO
per il tecnico della refrigerazione e climatizzazione
L’evoluzione delle nuove tecnologie del freddo alla luce dei Convegni Nazioni Unite – CSG
Anno XLI - N. 10 - 2017 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.453684 - 15033 Casale Monferrato
Sommario 7
Direttore Responsabile Enrico Buoni
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo
Responsabile di Redazione M.C. Guaschino
L’evoluzione delle nuove tecnologie del freddo alla luce dei Convegni Nazioni Unite – Centro Studi Galileo Silvia Romanò – International Affairs Officer Centro Studi Galileo
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29ª Conferenza delle parti del Protocollo di Montreal (MOP-29) D. Coulomb – Direttore International Institute of Refrigeration – IIR
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Come una catena del freddo più efficiente può contribuire a nutrire il mondo F. Menten – Project Coordinator UNIDO
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Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, PierFrancesco Fantoni, Enrico Girola, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/453684 E-mail: info@industriaeformazione.it
Editoriale
Per iniziare, qualche cattiva notizia – Collegare tutti gli anelli: molto importante per la catena alimentare – Opportunità per l’industria mentre si protegge il clima – Cosa sta facendo UNIDO: cercare e promuovere soluzioni – Ci sono anche buone notizie: le partnership pubblico-privato sono la “chiave del successo”
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Ottimizzazione degli scambiatori di calore con la miscela zeotropica R455A
www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati
C. Zilio1, N. Achaichia2, G.Villi3 – 1Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali – Università degli Studi di Padova, 2Honeywell, Heverlee – Belgium, 3Alfa Laval S.p.A. – Vicenza Abstract – Introduzione – Considerazioni termodinamiche - Confronto di prestazione di una batteria alettata – Conclusioni
www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India
Domande frequenti per la vendita di apparecchiature pre-caricate
www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)
Principi di base del condizionamento dell’aria
Corrispondente in Francia: CVC
La rivista viene inviata a: 1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
Foto di Copertina: Colors of Jökulsarlon, Elia Locardi
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Un buono scarico della condensa per una buona installazione dello split P.F. Fantoni – 188ª lezione Introduzione – Installazione dello split – Realizzare lo scarico della condensa – Perché la pompa per la condensa
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Manutenzione sicura di impianti domestici e commerciali con refrigeranti infiammabili: pratiche consigliate AHAM – The Association of Home Appliance Manufacturers Introduzione – Procedure di manutenzione – Dopo la manutenzione – Nota finale
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Filtri essiccatori: quando il decimilionesimo di millimetro è fondamentale per il circuito frigorifero P.F. Fantoni – 208ª lezione di base Introduzione – Non è la soluzione a tutti i mali – Difetti di tenuta – Cosa c’è dentro al filtro
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Bilanciamento delle reti del calore e del freddo F. Benassis, P. Picard – Climespace – Paris Da cosa è data l’efficienza di una valvola di regolazione? – Rappresentazione della regolazione delle sotto-stazioni, vantaggi e svantaggi – Sotto-stazione auto-equilibrata attraverso il regolatore semovente della pressione differenziale – Sotto-stazione auto-equilibrata grazie alla valvola indipendente della pressione differenziale (PICV) – Innovazione
Comportamento dinamico del cassone isolato nei camion frigoriferi
N. 414 - Periodico mensile - Autorizzazione del Tribunale di Casale M. n. 123 del 13.6.1977 - Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria - Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione. Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00.
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AREA – Associazione Europea dei Tecnici del Freddo
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P. Artuso1, A. Rossetti2, S. Minetto2, S. Marinetti2, D. Del Col1 – 1Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Industriale – 2Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Tecnologie della Costruzione – Padova Introduzione – Raccolta dei dati sperimentali – Analisi dei dati sperimentali – Risultati – Conclusioni e sviluppi futuri
Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento
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(Parte centosettantunesima) – A cura di P.F. Fantoni Autocarro frigorifero – Compressione secca – Evaporatore DX – Pendolazione – Recupero – Sifone – Vapore Aggiungi agli amici “Centro Studi Galileo” su Facebook
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Editoriale
L’evoluzione delle nuove tecnologie del freddo alla luce dei Convegni Nazioni Unite – Centro Studi Galileo
SILVIA ROMANÒ International Affairs Officer Centro Studi Galileo
Auguri di un buon 2018 di cambiamenti nazionali, europei e internazionali per tutti i Tecnici del Freddo!
L’ANNO CHE FU: IL 2017 Quest’anno ha segnato il raggiungimento di importanti traguardi a livello internazionale per il settore della refrigerazione e del condizionamento, così come cambiamenti epocali per l’intero mercato. I primi dieci mesi di quest’anno hanno mostrato un andamento inaspettato, in particolar modo per il ramo dell’aria condizionata residenziale; malgrado un’estate estremamente calda, il volume d’affari di questa porzione di mercato, infatti, è calato del 10% rispetto ai due anni precedenti. Le associazioni di categoria ed i produttori hanno motivato questa variazione con l’acquisto ingente di materiale da parte dei grandi rivenditori, delle quali una parte considerevole è rimasta invenduta e stoccata, causando vendite inferiori al previsto per il 2017. Durante questi mesi abbiamo anche assistito ad un’impennata di più del 30% nei prezzi dei refrigeranti. The Chemours Company, azienda chimica globale, a partire dallo scorso maggio ha fatto aumenti tra il 25% ed il 30% per i suoi refrigeranti venduti nell’Unione Europea, mentre Honeywell è stato il primo produttore ad annunciare non solo un aumento generalizzato dei suoi prodotti per il mercato europeo,
particolarmente per le miscele e per l’HFC134a, ma anche la cessazione di approvvigionamento di refrigeranti ad alto potenziale di riscaldamento globale (R404A e R507) in Europa a partire dal 2018. Gli elevati incrementi si devono alla riduzione graduale degli idro-fluoro-carburi (HFC phase-down) in atto che implicherà, oltre agli inevitabili aumenti dei prezzi dei refrigeranti, anche interruzioni frequenti di produzione e conseguente significativo calo della disponibilità sul mercato – ha comunicato Confindustria Ceced Italia (Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali). L’ANNO CHE VERRÀ: IL 2018 “A causa della grande riduzione delle quote da attuare il 1 gennaio 2018, si prevede che un’eliminazione accelerata di prodotti ad alto GWP sia necessaria, al fine di far fronte alle tempistiche della fase di phase-down” dichiarano le aziende produttrici di refrigeranti. “Questo significa che i clienti hanno bisogno di convertire gli impianti ora, in favore di soluzioni più ecologicamente compatibili, al fine di prepararsi per la scarsità di prodotti ad alto GWP previsto per il 2018 e di soddisfare pienamente le esigenze di refrigerante entro la fine del 2019.” Con le quote misurate sulla base di CO2 equivalente, nessun produttore vuole continuare a vendere gas ad alto GWP come l’R404A. Quest’ultimo, con il suo GWP di 3922, è il gas più usato in Europa nei sistemi di refrige-
razione stazionari, come i sistemi commerciali a bassa temperatura nei supermercati. Con il Regolamento (UE) 517/2014, la Commissione Europea ha impostato un percorso di eliminazione progressiva dei gas fluorurati, istituendo una tempistica per il phase-down di alcuni composti. In particolare, i principali gas refrigeranti utilizzati come gli idrofluoro-carburi (HFC) R404A e R134a, non potranno più essere utilizzati in alcune applicazioni di refrigerazione a partire dal 1/1/2020 o 1/1/2022. Ma anche refrigeranti del condizionamento come l’R410a stanno subendo un forte attacco, nonostante abbiano “solo” un GWP di 2088. La transizione dai prodotti ad alto GWP, come l’R404A, alle tecnologie con un basso GWP, aiuterà il mercato europeo a raggiungere gli obiettivi del Regolamento F-Gas. La finalità dell’Emendamento di Kigali, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2019, è ridurre il consumo e la produzione di HFC a livello mondiale; questi sono contenuti in prodotti consumati ed utilizzati quotidianamente, come le schiume e gli spray, nonché nei circuiti frigoriferi, e la loro emissione nell’atmosfera contribuisce ai cambiamenti climatici, ha ribadito il Consiglio dell’Unione Europea. Gli idro-fluoro-carburi, spiega inoltre il Ministero dell’Ambiente, “pur non essendo sostanze ozono-lesive, sono potenti gas serra che possono avere un impatto sul cambiamento climatico migliaia di volte maggiore rispetto all’anidride carbonica.
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Il CSG grazie al progetto svolto con l’Associazione dei Tecnici del Freddo ATF e AREA può erogare la certificazione volontaria per l’utilizzo dei refrigeranti naturali Real Alternatives, appoggiato dalla Commissione Europea e dalle Nazioni Unite. Nella foto uno dei 12 tecnici del freddo delle isole caraibiche che, sotto il progetto UNIDO-CSG, hanno ottenuto la certificazione.
Grazie all’Emendamento di Kigali, le Parti si sono impegnate a ridurre la produzione ed il consumo di HFC di oltre l’80% nel corso dei prossimi 30 anni. Tale programma di riduzione dovrebbe impedire il rilascio in atmosfera di emissioni equivalenti a oltre 80 miliardi di tonnellate metriche di anidride carbonica entro il 2050, continuando al tempo stesso a proteggere lo strato di ozono. In questo modo il Protocollo di Montreal contribuirà alla lotta al cambiamento climatico in linea con l’Accordo di Parigi” ha dichiarato ad inizio dicembre il dott. Cristiano Piacente. La riduzione graduale degli HFC ha infatti lo scopo di diminuirne le quote disponibili sul mercato che, per la semplice legge economica di domanda e offerta, causerà a sua volta un aumento generalizzato dei prezzi, rendendo questa tecnologia meno appetibile in favore di altre a basso impatto ambientale. Il 2018 segnerà dunque l’inizio della seconda fase di riduzione degli HFC, pari al 37% in CO2 equivalente rispetto al livello base, secondo quanto richiesto dalle normative europee. Da una valutazione tecnica pervenuta dall’Associazione Europea per la Refrigerazione ed il Condizionamento (AREA) emerge che, attualmente, sono disponibili diverse alternative tecnologiche, già usate nel settore
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della refrigerazione commerciale in tutta l’UE. Tra queste, i sistemi centralizzati a CO2 trans critica, i sistemi centralizzati indiretti e i sistemi autonomi rappresentano tutti alternative realizzabili, affidabili ed efficienti sotto il profilo energetico. I risultati indicano inoltre che molte di queste alternative sono già competitive in termini di costo o lo saranno entro il 2022, quando il nuovo requisito entrerà in vigore (esclusivamente per le apparecchiature nuove installate dal 1 gennaio). INFIAMMABILITÀ In questa difficile dinamica dei nuovi refrigeranti, il modo in cui sapremo gestire l’infiammabilità rivestirà un’importanza fondamentale per il successo ed il rispetto delle regolamentazioni ambientali, che quasi tutti i nuovi refrigeranti avranno, più o meno accentuata e pericolosa. Non tocca a noi redattori di questa rivista dare gradi di pericolosità alla possibilità di prendere fuoco dei refrigeranti bensì di informare sulle caratteristiche e dare le giuste informazioni in questo momento di grande cambiamento che, come di consueto, porta a disinformazione e a confusione. Chiediamo quindi a tutti gli operatori di seguirci nel nostro percorso di corretta comunicazione.
Dal webinar appena terminato (tenutosi in data 19/12/2017) visibile online sia sul canale YouTube del Centro Studi Galileo, che sulla rivista online IndustriaeFormazione.it, si è detto quanto seguirà in questo paragrafo. Abbiamo finito la chimica, non esistono più molecole adatte alla refrigerazione che non siano state individuate ed inventate. Se vogliamo abbassare il GWP, dobbiamo accontentarci di un legame debole che rende però la sostanza infiammabile: HFO, HC, Ammoniaca oppure, con diverse caratteristiche dai precedenti, la CO2 (ad ogni applicazione il suo refrigerante). A breve termine per retrofit e manutenzione abbiamo le Miscele HFO in classe A1 non infiammabile (R448A, R449A...), ma ancora per un breve periodo, in quanto con GWP abbastanza elevato. A medio/lungo termine sui nuovi impianti dobbiamo assolutamente pensare a refrigeranti con GWP minori di 150. Quindi Propano/Isobutano, Ammoniaca, CO2, Miscele HFO a basso GWP < 150 (A2L), HFO puro (1234ze, yf…). Tutti i refrigeranti saranno a bassa (classe A2L) o alta (classe A3) infiammabilità, tranne la CO2, utilizzabile in applicazioni specifiche. Dovremo dunque inevitabilmente cambiare, comunque ricordandoci di non compromettere mai l’efficienza energetica dell’impianto. Occorre inoltre stabilire nuove regole e nuove normative che non siano vincolanti, bensì ben accette da parte dell’Industria, per evitare di correre rischi non necessari e non voluti. Nuovi standard internazionali: • Una nuova classificazione dei refrigeranti (ISO817), per cui gli A2L sono quelli che hanno una velocità di propagazione della fiamma minore di 10 cm/s; per darci un’idea, il velocista mondiale Usain Bolt corre 100 volte più veloce: 1042 cm/s, persona che fa jogging: 300 cm/s, camminata media: 150 cm/s; • Nuovi limiti di carica, sicurezza e indicazioni sulle applicazioni (EN378 (Europa), ISO5149 (Internazionale) a livello di prodotto invece IEC60335-240 e la IEC60335-2-89; • Maggiore sicurezza con le norme ATEX, componentistica e attrezzature idonee, maggior formazione e certificazione.
Marek Zgliczynski di Embraco ha dichiarato “I comitati internazionali hanno verificato che per i refrigeranti A3, con il limite di 150 grammi, si sono avuti pochissimi incidenti; si è quindi deciso che è tempo di aumentare a 500 grammi la carica massima degli idrocarburi che permetterà una potenza frigorifera di 4.5 – 5 kW”; già dal 2018 si potrà procedere, una volta approvata la norma. I compressori compatibili con i refrigeranti HFC (classe A1) non sono compatibili con i nuovi refrigeranti leggermente o altamente infiammabili (classe A2L o A3), se non espressamente specificato dal costruttore. A livello nazionale sono previste ulteriori restrizioni, ad esempio l’utilizzo di gas infiammabili richiede in alcune applicazioni la verifica da parte dei vigili del fuoco, specialmente nei locali pubblici. Come associazione europea dei Tecnici del Freddo, AREA, per venire incontro a tutti gli operatori del settore, abbiamo creato e tradotto in italiano una utile APP per Android e iOS per il calcolo richiesto dalle normative EN378 che ora includono anche i refrigeranti A2L leggermente infiammabili e A3 altamente infiammabili, ma bisogna ricordarsi che le normative generiche vengono superate dalle norme specifiche di prodotto come la IEC0335-2-40 o la IEC0335-2-89.
L’ARGENTINA VUOLE ESSERE ALL’AVANGUARDIA E SEGUIRE L’EUROPA Fra gli Stati che hanno già intrapreso la lenta transizione verso l’utilizzo delle tecnologie alternative e naturali, l’Argentina è particolarmente attenta a percorrere una strada sostenibile per il futuro; nonostante la riduzione delle sostanze ad alto GWP sia ancora lontana 11 anni per i Paesi “articolo 5”, l’Argentina è già pronta a partire. Nel 2016, l’utilizzo di R22 nella refrigerazione commerciale nazionale è stato pari a 6000 tonnellate, mentre il totale di HFC è solo 2000 tonnellate. “Vorremmo arrivare direttamente ai refrigeranti alternativi, senza passare per gli HFC” ha confermato Laura Berón, Coordinatrice del Programma Ozono per il Ministero dell’Ambiente e Sviluppo Sostenibile Argentino. “Ci sono già 11 supermercati funzionanti con refrigeranti naturali in questo Paese, in particolare con anidride carbonica a ciclo trans critico” ha dichiarato Francesco Mastrapasqua, Refrigeration System Manager per EPTA, “questi potrebbero essere d’esempio per la creazione di una vasta rete di supermercati in tutto il territorio, che per il momento è condensata nelle tre province principali di Buenos Aires, Cordoba e Mendoza”. Oltre che restrizioni in merito a nuove installazioni e operazioni di manuten-
zione per apparecchi che contengano gas fluorurati, il piano di riduzione graduale degli idro-fluoro-carburi prevede anche disposizioni in merito al loro contenimento e recupero.
CONCLUSIONI Tutti gli operatori sono dunque interessati a limitare le perdite e garantire la propria professionalità, in un momento in cui più che mai vi è un forte interesse al recupero degli F-gas dai macchinari. È dunque evidente che sia necessario aumentare le competenze dei tecnici non solo per maneggiare gli HFC, ma anche per imparare ad utilizzare le nuove tecnologie che funzionano con i gas refrigeranti naturali. A questo proposito, l’attività del Centro Studi Galileo proseguirà di pari passo, grazie ai numerosi corsi di formazione e certificazione per tecnici del freddo che si terranno non solo nelle 15 sedi in tutta Italia, ma anche in vari Paesi del mondo, tra cui citiamo l’Argentina, che vedrà l’inizio dei lavori già ad aprile 2018 con corsi di tecniche frigorifere, mantenimento avanzato, chiller, refrigerazione industriale e patentino frigoristi. Seguiranno corsi sui refrigeranti naturali in Africa, America Latina e Cina, così come la preparazione di seminari formativi sulle ultime tecnologie disponibili in Europa.
Gli speaker dei due convegni svolti dal CSG con le Nazioni Unite nel mese di dicembre 2017 in Argentina: nella foto 10 aziende italiane di eccellenza mondiale nel settore della refrigerazione commerciale (Alfa Laval, Carel, Chemours, Dorin, Epta, Embraco, LUVE e utenti finali come Inres Coop) e i membri del Ministero dell’Ambiente argentino.
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