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membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.444
PER LA SECONDA VOLTA UN ITALIANO ALLA PRESIDENZA DELL’AREA
1 ANNO FA: nella foto Marco Buoni al MOP 2019, conferenza con le Nazioni Unite e il Ministero italiano dell’Ambiente tenutasi a Roma presso la FAO (vedi didascalia nel sommario a pag.5)
Refrigerazione naturale ad aria
ALL’INTERNO Rigenerazione dei refrigeranti
Impianti split ad idrocarburi
Anno XLIV - N. 10 - 2020 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
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NUMERO 10 / DICEMBRE 2020
Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
Sommario
Marco Buoni rieletto: guiderà l’associazione fino al 2022 6 AREA, A. Sistri Communication & Events Manager Centro Studi Galileo
12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini di refrigerazione ad aria. Possibile ritorno al passato 20 Impianti P. Amirante - Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari rigenerazione dei gas refrigeranti spiegata in 3 passaggi! 26 La E. Guallar Herrero - Daikin di base del condizionamento dell’aria 28 Principi Le diverse tipologie di impianti di condizionamento P. Fantoni - 218° Lezione
ai condizionatori d’aria split a R290 31 Guida Leon Becker - Philipp Munzinger - GIZ Proklima Daniel De Graaf - Umweltbundesamt
di base sulle tecniche frigorifere 39 Concetti R404A e R449A: refrigeranti diversi ma con qualche caratteristica in comune P. Fantoni - 238° Lezione
Notizie 42 Ultime EPEE spegne 20 candeline – un messaggio dalle industrie del freddo e del
riscaldamento - “Renewables 2020”, arriva il rapporto IEA: bene le energie rinnovabili, faticano i fossili - “Regolamentazione F-GAS: l’industria vuole obiettivi più ambiziosi”, pronti gli esiti del sondaggio di shecco – Ufficiale: Slitta Refrigera, già decise le nuove date! – EPEE e ASERCOM, un successo l’eSymposium a Chillventa: anche AREA presente – ASERCOM ed EPEE ancora insieme a Chillventa: tutto pronto per leSymposium – EFCTC lancia l’impegno pubblico #diciamonoagliHFCillegali: aderiscono CGS. ATF e AREA! - Chaco, Argentina, esplode uno split: deceduto il tecnico, evacuato complesso residenziale – COVID-19, il vaccino solo primo passo: per la distribuzione, sarà tutto in mano al freddo – Vaccini Covid-19: sarà la capitale del freddo a garantirne la conservazione?– Non solo Pfizer, in arrivo anche il vaccino Moderna, «efficacia al 94,5% e catena del freddo più semplice» - Coronavirus, l’aria condizionata un’arma per sconfiggere il virus – Capitale del Freddo, il Sindaco, le aziende e il Centro Studi Galileo si fanno avanti: “Casale è pronta per aiutare a distribuire il vaccino anti-covid!” - Un salotto, un bar e una classe: un render di El Paìs spiega al meglio la diffusione del contagio, la ventilazione chiave di volta per la sicurezza - 32° MOP, un webinar di OzonAction illustra l’importanza della manutenzione A/C nel corso della pandemia – “Esperienza argentina per stabilire un sistema di gestione degli HFC”, già disponibile il nuovo webinar di UNIDO – Copernicus rivela: ottobre 2020 “il più caldo di sempre in Europa!” - +12,6%: boom delle pompe di calore in Europa nel 2019, secondo lo studio di EUROBSERV’ER – Spagna, 3 arresti e 19 tonnellate di refrigeranti illegali messi sotto sequestro.
dei termini della refrigerazione e del condizionamento 47 Glossario (Parte duecentoduesima) - A cura di P. Fantoni
48 Ditte Collegate
N. 444 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00
In copertina: Marco Buoni direttore Centro Studi Galileo, Segretario Generale Associazione italiana dei Tecnici del Freddo ATF, è stato rieletto, primo ed unico italiano, Presidente AREA (Air-conditioning and Refrigeration European Association; 110.000 tecnici, 25 Nazioni). L’ing. Marco Buoni su richiesta della Regione Piemonte porta avanti il progetto della distribuzione e della formazione sui vaccini anti-Covid19. Questi argomenti saranno centrali al 19° Convegno Europeo a livello mondiale, che il Centro Studi Galileo sta organizzando in questi mesi e sarà sviluppato in diversi incontri, ma sempre con la presenza dei maggiori esperti mondiali, con le Nazioni Unite e con le associazioni più importanti a livello mondiale. Proprio per venire incontro all’urgenza del momento riguardo al progetto di distribuzione dei vaccini per mezzo di una catena del freddo efficiente, efficace e veloce, CSG ha deciso di organizzare il 16 dicembre un pre convegno a livello mondiale su questo argomento (di premessa al 19º Convegno Europeo da quasi trent’anni organizzato con le Nazioni Unite e con le associazioni più importanti a livello mondiale). INDUSTRIA & formazione /5
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
AREA, Marco Buoni rieletto: guiderà l’Associazione fino al 2022
Alberto Sistri
Communication & Events Manager Centro Studi Galileo
Non vedo l’ora di raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi con il nuovo Consiglio Direttivo, che ha accettato con entusiasmo il mandato e le prossime sfide. In cima all’agenda ora ci sono il Green Deal europeo, la revisione del regolamento F-Gas, la certificazione obbligatoria per i refrigeranti alternativi e l’imminente conservazione e distribuzione di vaccini refrigerati contro covid-19. Marco Buoni Poche righe, ma dense di significato: così si è espresso Marco Buoni al termine dell’Assemblea Generale di AREA (Air Conditioning and Refrigeration European Association, L’Associazione delle Associazioni che accoglie al suo interno 25 realtà provenienti da 22 paesi, voce di oltre 110.000 tecnici e aziende nel
settore HVAC/R), che lo ha rieletto alla guida dell’Associazione, confermando la fiducia espressa due anni fa, almeno fino al 2022. Marco Buoni, già Segretario di ATF (Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo) e Direttore Tecnico del Centro Studi Galileo, prima realtà per la Formazione sul Freddo, venne eletto per la prima volta, all’unanimità, nel 2018, succedendo a Per Jonasson, Presidente di AREA dal 2014 al 2018, diventando il primo (e unico) italiano in assoluto a guidare tutte le associazioni europee del Freddo. La nuova Board, oltre che da Marco Buoni, sarà composta da Coen Van der Sande (Vicepresidente – NVKL, Paesi Bassi) Seamus Kerr (Tesoriere – IRI, Irlanda), Thanos Biris (HUFGAS Grecia), Grzegorz
Anche se quest’autunno non ha potuto incontrarsi “dal vivo” a causa della pandemia, l’Assemblea Generale di AREA non è stata rinviata, ma si è svolta online: al culmine di una settimana estremamente densa di impegni, è stato votato ed eletto il nuovo consiglio direttivo: il Presidente, Marco Buoni, Segretario di ATF e Direttore del Centro Studi Galileo, è stato confermato alla guida dell’Associazione fino al 2022 6/ INDUSTRIA & formazione
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Tabella per gentile concessione di Angelantoni Life Science ALS
Michalski (KFCh, Polonia) e Mika Kapanen (FREA, Finlandia): a loro andrà il compito di assistere e supportare il Presidente per sostenere e tutelare tutti i Tecnici del Freddo che AREA rappresenta. Il motto dei primi due anni della direzione di Marco Buoni, “Un’autorevole Associazione Europea che punta alla collaborazione mondiale per raggiungere obiettivi globali”, è stato alla base del grandissimo impegno profuso da AREA per tutelare gli interessi dei Tecnici a molteplici livelli: non solo impegnandosi attivamente nella promozione e nella valorizzazione del settore, con l’organizzazione di decine di eventi e la partecipazione a tutti i principali appuntamenti del settore, ma anche tramite una profonda valorizzazione del ruolo della formazione (ad esempio con il progetto REAL Alternatives 4 LIFE, fondamentale per preparare i Tecnici a operare sui refrigeranti alternativi a basso GWP) e della centralità della figura del Tecnico del Freddo, oggi più che mai figura imprescindibile per assicurare il funzionamento delle più importanti filiere produttive. 8/ INDUSTRIA & formazione
Sconfiggere COVID-19: la sfida della distribuzione dei vaccini AREA sarà chiamata a una grandissima sfida, nei prossimi mesi: garantire che la cold chain sia pronta a portare a tutti i cittadini i vaccini Pfizer anti Covid-19, che non sopravvivono se esposti a temperature superiori ai -80° per più di due ore. Il Presidente Buoni si è mosso sin da subito: il primo passo è stato mettere in moto la macchina della Capitale del Freddo, il polo di Casale Monferrato di cui il Centro Studi Galileo è il cuore pulsante, coordinando un tavolo che ha messo insieme le aziende del freddo, la logistica e le istituzioni. In conferenza stampa, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso grande soddisfazione per la task force guidata da Marco Buoni, che ha lavorato e lavora tuttora per rendere la Capitale del Freddo il primo hub nazionale per lo stoccaggio e la distribuzione dei vaccini. Il colosso farmaceutico americano ha espresso una serie di indicazioni precise su come conservare i vaccini, che arriveranno in scatole
refrigerate in grado di mantenere la temperatura di -80° per circa dieci giorni, ma non è difficile immaginare le criticità che si presenteranno in fase di distribuzione: le scatole dovranno viaggiare dagli stabilimenti di produzione agli aeroporti, volare fino all’Europa, venire smistati, stoccati e quindi inviati a strutture e presidi per venire poi somministrati: molti passaggi, che dovranno avvenire seguendo rigidi protocolli per evitare che il vaccino deperisca e perda efficacia. Il Cool Box fornito da Pfizer, una “scatola” 40x40x56cm, con una capacità di trasporto compresa fra le 1000 e le 5000 dosi, in grado di mantenere la temperatura a -80°C per 10 giorni prima di richiedere una sostituzione del pacco del ghiaccio secco (dry ice) che sormonta le scatole contenenti le dosi sarà di sicuro di grandissimo aiuto, ma andrà abbinato a interventi locali che andranno svolti in modo rapido e delicato: qui entreranno ancora una volta in gioco i tecnici del Freddo, che dovranno svolgere le operazioni in modo rapido e preciso. La task force ha individuato hub di
C4R è un progetto di marketing internazionale con durata triennale (2018 – 2021) che, grazie al sistema Epta FTE – Full Transcrictical Efficiency, contribuisce a sostituire i refrigeranti HCFC e HFC con CO2 transcritica, in maniera semplice, efficiente ed affidabile, ovunque nel mondo, con qualsiasi temperatura esterna, assicurando il 10% di risparmio energetico e il 20% di risparmio nei costi di installazione e manutenzione.
È parte del programma Europeo LIFE 17 che comprende numerosi progetti per combattere il cambiamento climatico
TECNOLOGIA FTE SEMPLICE GLOBALE INDUSTRIALE
AFFIDABILE
Il cuore del progetto C4R è la tecnologia FTE nella versione 2.0 che permette una completa sostituzione dei vecchi refrigeranti con CO2, un fluido naturale, non tossico e non infiammabile in maniera semplice, efficiente e affidabile, in qualsiasi condizione climatica e dovunque nel mondo. Nella versione 2.0 FTE Full Transcrictical Efficiency è integrato nella centrale per garantire un minor ingombro e la riduzione dei tempi di installazione e avviamento, eliminando inoltre la necessità di spazio aggiuntivo nella sala macchine per l’alloggiamento del ricevitore di liquido. ETE Extreme Temperature Efficiency è una nuova tecnologia Epta che può essere combinata anche a FTE, per incrementare ulteriormente l’efficienza del sistema alle temperature più estreme, e garantisce il funzionamento dell’impianto a CO2 transcritico ad ogni latitudine, anche su impianti non booster, e in applicazioni di refrigerazione industriale.
Il progetto Life C4R riceve fondi dall’Unione Europea secondo l’accordo di sovvenzione n° LIFE 17 CCM/IT/000120 Le informazioni e i punti di vista contenuti nel presente Avviso sono quelli dell’autore/degli autori e non rispecchiano necessariamente l’opinione dell’Unione Europea. Né le istituzioni né gli enti dell’Unione Europea né alcun altro soggetto agisca per loro conto possono essere ritenuti responsabili dell’utilizzo delle informazioni ivi contenute.
www.carbon4retail.eu
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
smistamento ideali, suggerito gli aeroporti e gli snodi migliori per fare atterrare e smistare i vaccini, fornito indicazioni e suggerimenti sulle modalità di conservazione e trasporto, studiato strutture e celle ad hoc, dando grandissima importanza anche al cosiddetto “ultimo miglio”, ossia la fase finale del processo, con la consegna e il deposito presso gli ospedali a ridosso della somministrazione del vaccino ai cittadini. La nuova regolamentazione FGas Nel corso del prossimo biennio, AREA dovrà inoltre confrontarsi con la Commissione Europea su un altro tema di cruciale importanza: la revisione della Regolamentazione F-Gas, che determinerà in modo netto e marcato il futuro del Freddo sul Vecchio Continente. I prossimi anni saranno fortemente caratterizzati dalla necessità di garantire che la nuova revisione dia all’Europa una serie di regolamentazioni più precise ed efficaci rispetto a quelle attuali, che hanno rappresentato un ottimo punto di partenza ma vanno aggiornate e perfezionate. AREA ha già fornito le prime indi-
cazioni su come procedere, individuando i punti deboli dell’attuale normativa (come la lotta ai traffici illegali di HFC, una vera e propria piaga per il settore che va combattuta con ogni mezzo insieme alle dogane e alle istituzioni) e la necessità di dare maggiore considerazione alle nuove conquiste tecnologiche, oltre a un generale allineamento con i protocolli ambientali internazionali (fermo restando che le differenze alla base saranno probabilmente difficili da colmare al 100%). La Presidenza di Marco Buoni ha dato importanza primaria al valore della formazione, alla salvaguardia dell’ambiente e all’implementazione di nuovi e più efficienti standard. Proseguire su questa linea, con obiettivi ancora più grandi e ambiziosi (come l’estensione delle normative al settore navale, spesso lasciato indietro), sarà indispensabile perché AREA possa guidare l’Europa verso una refrigerazione più sicura, efficiente, consapevole e sostenibile.
Il Direttore del Centro Studi Galileo, Marco Buoni, di recente confermato Presidente di AREA, è intervenuto nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla regione Piemonte in merito alle criticità e alle opportunità che si presenteranno a breve, quando il vaccino contro Covid-19 sarà distribuito in tutta Italia: la cold chain svolgerà un ruolo di primissimo piano in quella che potrebbe essere la fase conclusiva della lotta contro il virus. 10/ INDUSTRIA & formazione
SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO RECYCLING AND RECOVERY SYSTEMS RECYCLING RECOVERY SYSTEMS F-GAS REGULATION -AND PHASE DOWN Dal 2018 in poi, il regolamento 517/2014) F-GAS REGULATION - PHASE (EU DOWN
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sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant
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SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant
RECUPERA RICICLA RIUTILIZZA RECUPERA RICICLA RECOVER RIUTILIZZA RECYCLE REUSE RECOVER RECYCLE REUSE
Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery
Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control
Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.
EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units
The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG
DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo
Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo
TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI Maroncelli Adriano APICE DI MARONCELLI Volvera Vizzino Rocco AUGUSTO RG DI VIZZINO Uggiano La Chiesa Dal Pos Enrico BGITALY SRL Cernusco S/N
L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)
Fetahu Eris EDIL LATTONERIA DI FETAHU Grana Donati Umberto EDIL RADIO DI DONATI Roma Ascrizzi Maurizio EFFICIENT FARM ENGINEERING SRL Ghisalba Inferrera Alessandro ELETTRO MECCANICA AOSTA SRL Aosta
Bertani Massimiliano EMA CARS SRL San Pietro Mosezzo Marchisio Daniele ENERTECK SRLS Riva Presso Chieri Favale Daniele FAVALE IMPIANTI DI FAVALE Torino
Gonzalez Panimboza Franklin Jonnathan FG IMPIANTI Omegna FURIA SALVATORE Ventimiglia GERACI GIANNI ANTONIO Mornico Al S.
Giachello Daniele FERRARO SRL Carcare
Galimberti Mattia GIORGIO BORMAC SRL Carpi
Domino Alberto FERRARO SRL Carcare
Marzolla Nicola GIORGIO BORMAC SRL Carpi
Prantl Lucas CADALPE SRL Vazzola CAPPELLI GIOELE Moasca Taibi Luca CECCHETTIN ROBERTO Vercelli Corsiglia Maurizio CEREA PIETRO Anzano Del Parco DE LUCA GIUSEPPE Gallarate DE LUCA MATTEO Cardano Al Campo Ferragonio Giuseppe DUE F DI FERRAGONIO Ordona Cadoni Giuseppe EDIL K2 Corsico 12/ INDUSTRIA & formazione
Un Tecnico del Freddo deve dimostrare di possedere e di avere appreso numerose competenze e abilità per conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi, e poter quindi operare e maneggiare gli F-GAS in sicurezza e nel rispetto delle normative: la prova pratica di Brasatura, sempre svolta sotto l’occhio vigile dei docenti, è una delle tappe più importanti dell’esame finale.
Opteon
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Idrocarburi:
Una verità che scotta In materia di refrigeranti a basso GWP e sicurezza, è importante non lasciare niente al caso. Osserva un confronto tra la reazione al fuoco di un refrigerante A3 e di un A2L! www.opteon.com/veritàchescotta
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Davenia Luigi H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa De Benedictis Luigi H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa Rigon Roberto H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa Contin Alessandro H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa Luigi Claudio H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa Alessandrini Luca IDRALCLIMA DI LUCA ALESSANDRINI Prato
L’impianto didattico del Centro Studi Galileo, moderno ed efficiente, dà ai Tecnici che affidano all’ente di Casale la propria formazione la garanzia di operare e di imparare a operare sugli impianti in condizioni assolutamente perfette, elemento imprescindibile per poter poi lavorare con sicurezza e precisione nel corso della propria carriera professionale.
Centorame Davide ILMAR HIT SRL Roma
Fabretti Fabrizio INTERNATIONAL KLIMA SRL San Lazzaro Di Savena
KHYZHNYAK VOLODYMYR Ghedi
Inzinzola Salvatore MANITALIDEA SPA Ivrea
Orsi Mario IMPRESA UNO SNC Genova
Filippi Alessandro ISOCOLD ITALIA SRL Lavis
La Manno Leonardo LML DI LA MANNO Frassineto Po
MAURI LUCA Cantu’
Oltre ai corsi in aula (o, in questo periodo, in Formazione a Distanza), il Centro Studi Galileo collabora con le più importanti aziende realizzando oltre 50 corsi ad hoc all’anno direttamente presso sedi e stabilimenti delle maggiori aziende del settore italiane ed internazionali: in foto, una volta svolto con successo il programma, i partecipanti al corso organizzato presso l’azienda MTA di Tribano (PD) mostrano gli attestati appena ricevuti dal docente CSG Stefano Sarti.
14/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 10 / DICEMBRE 2020 Vega Ortega Jorge MEDREPAIR CANARIE SL Las Palmas De Gc
Fiorio Angelo REKEEP SPA Zola Predosa
Loria Antonio METROLUX DI LORIA Milano
Grazian Michele REKEEP SPA Zola Predosa
Fiocco Marco MONDEL SRL Solesino
Fornari Federico RIELCO IMPIANTI SRL Vazia Rieti
De Vita Salvatore MONOLITH SRLS Napoli
Enei Cristian RIELCO IMPIANTI SRL Vazia Rieti
MONTELEONE BENEDETTO Misilmeri
Righi Marco RIGHI SAS Arco
ORTENZI RICCARDO Roma
Carraro Luca RM IMPIANTI SAS Seveso
PIGNAFFO MARCO Ticineto
Prova di saldatura: la bacchetta di lega, fondendo, unisce le due parti della tubazione in rame, sigillandola ermeticamente e permettendo ai gas refrigeranti il passaggio in sicurezza e senza perdite. Saper effettuare correttamente e con precisione una saldatura è fondamentale per ogni Tecnico del Freddo, e assicura il corretto funzionamento degli impianti.
Pintucci Fabrizio PRONTO INTERVENTO DESPAPI SOC COOP A RL Roma Ramaro Luca REKEEP SPA Zola Predosa
Belviso Luca RTM SERVICE SRL Sesto Calende Colombo Matteo RTM SERVICE SRL Sesto Calende Marchesi Stefano S. ITALIA SPA Seriate
La formazione non si ferma mai! Anche se, nel rispetto dell’attuale DPCM, non è possibile svolgere i corsi in aula in presenza, il Centro Studi Galileo dispone di tutti gli strumenti e del know how necessari per garantire che le lezioni teoriche si svolgano come da programma in formazione a distanza, utilissimo strumento formativo che ha permesso al Centro di restare perfettamente operativo anche nel corso della pandemia. INDUSTRIA & formazione /15
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Per garantire ai Tecnici del Freddo di formarsi al meglio su impianti perfettamente efficienti, il Centro Studi Galileo si assicura costantemente che le attrezzature messe a disposizione siano all’avanguardia e perfettamente funzionali: in foto, tra un corso e l’altro, il docente Roberto Ferraris effettua controlli e calibrazioni per verificare che sia tutto perfettamente in ordine. Malfatti Stefano SAT IMPIANTI SRLS Viareggio
Casci Andrea TECHNO SKY SRL Roma
Pastore Umberto SERVIZI PUTEOLI SCARL Pozzuoli
La Barca Giuseppe TECNO SYSTEM DI LA BARCA Bolognetta
Manini Simone SITAV SPA Rottofreno
Passera Pietro TELEBIT SRL Villotta
Fraina Fabio TOKHEIM SOFITAM ITALIA SRL Scurzolengo Serraioco Andrea TOKHEIM SOFITAM ITALIA SRL Scurzolengo
Monaldi Daniele TOKHEIM SOFITAM ITALIA SRL Scurzolengo Tolve Angelo TOKHEIM SOFITAM ITALIA SRL Scurzolengo Repida Alexei VAR SOLUTION SRL Torino
Esame superato! Sotto la guida del docente del Centro Studi Galileo Madi Sakandé, un gruppo di Tecnici del Freddo mostra con soddisfazione gli attestati al termine di un corso “RAC – Best Practices”, svolto in collaborazione con le Nazioni Unite (UNIDO) a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. L’impatto ridotto della Pandemia in quelle zone ha reso possibile svolgere il corso senza utilizzare le mascherine. 16/ INDUSTRIA & formazione
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI RIPASSO DEL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI TRAMITE FAD AMBROSIANA PRONTO INTERVENTO SRL Girondini Alessandro Milano ARGIOLAS FABIO Vigevano CAEM SRL Campisi Roberto Almese CLIMACENTO SRL Garbetta Nicolo’ Russo Fabio Cormano FENICE SPA Girelli Alessandro Cascine Vica - Rivoli FIR 2010 SRL Vagni Emanuele Agolli Jurgent Nettuno GGTEC SRL De Tursi Mattia Mentana
Un altro Tecnico certificato! Gianfranco Cattabriga, storico docente del Centro Studi Galileo, consegna l’attestato finale al termine di un Corso sulle Tecniche Frigorifere organizzato nella sede di OLAB SRL a Torbole Casaglia (BS): nel rispetto delle disposizioni sanitarie, il corso si è svolto mantenendo i Tecnici distanziati, usando con frequenza gel igienizzanti e, soprattutto, indossando sempre rigorosamente le mascherine.
HEKU IMPIANTI Heku Lulzim Villanterio MINASI SRL Minasi Davide Muggio’ PIRANEO GIUSEPPE Roubaix REKEEP SPA Picco Marco Trapani Mariano Mineo Gianluca Zola Predosa SI SICUR IMPIANTI SRL Papa Fabio Galliate SIRAM SPA Gallelli Luigi Riverso Giuseppe Rubino Pasquale Milano SYNERGIE CAD INSTRUMENTS SRL Palmieri Raul Sinarezi Julian Chiari 18/ INDUSTRIA & formazione
Mascherina e un metro di distanza: una delle ormai tantissime “woman in refrigeration” riceve dal docente CSG Stefano Sarti il certificato finale! Il corso, fondamentale approfondimento su EN378, è stato svolto direttamente presso la sede Arneg di Campo San Martino (PD), una delle tantissime realtà che ogni giorno si affidano al Centro Studi Galileo per la formazione del proprio personale.
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Un Tecnico del Freddo, nel laboratorio di Casale Monferrato, alle prese con le attività di vuoto e successiva ricarica dell’impianto. Per effettuare correttamente l’operazione dovrà effettuare preventivamente una serie di controlli e misurazioni, sfruttando i modernissimi strumenti di precisione messi a disposizione dal Centro Studi Galileo e seguendo le precise e dettagliate istruzioni fornite dal docente. Manometri digitali wireless, vacuometri, termometri a contatto, cercafughe di precisione, bilance di precisione, strumenti di misura che devono pure essere tarati annualmente, servizio disponibile sempre al CSG.
CORSO SANIFICAZIONE E IGIENIZZAZIONE IMPIANTI HVAC TRAMITE FAD CLIMAFER DI FERRINI Ferrini Roberto Signa COOP. ITALIANA CONSUMATORI ENERGIE RINNOVAbILI Plett Dimitri Campolongo Tappogliano
EMACOOP SOC. COOP. Biscetti Emanuele Bracciano ERREPI RIPARAZIONI DI PORCIANI Porciani Raoul Firenze FENIM SRL Penate Hernandez Jorge Felix Nerviano
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FINAL TECH DI FINALE Finale Andrea Isola Asti
Sin dagli anni ’70, l’attività del Centro Studi Galileo si è svolta ben oltre i confini nazionali, affiancando le Nazioni Unite (UNEP e UNIDO) in tutto il mondo e mettendo la sua esperienza a disposizione di decine di migliaia di Tecnici: nella foto, in Burkina Faso, il docente Madi Sakandé, anche presidente dell’Associazione Pan-Africana U3-ARC, illustra ai Tecnici la strumentazione che andranno a utilizzare durante il corso.
Sugli impianti didattici presenti nel laboratorio del Centro Studi Galileo di Casale Monferrato, il docente Simone Portalupi illustra a un Tecnico del Freddo il funzionamento degli strumenti: una volta terminata la spiegazione, e illustrate nel dettaglio le varie fasi, l’allievo potrà eseguire l’operazione di carica e vuoto, sempre seguendo le precise e dettagliate indicazioni del docente. In questo caso viene usato un manometro analogico per mostrare le differenze con i più sofisticati manometri digitali sempre presenti in tutte le sedi CSG. INDUSTRIA & formazione /19
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Impianti di refrigerazione ad aria. Possibile ritorno al passato PROGETTO DI UN IMPIANTO FRIGORIFERO PILOTA AD ARIA
Paolo Amirante Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari
La prima parte di questo articolo si può trovare sulla rivista 9-2020
Criteri di progetto dell’impianto L’impianto che viene descritto nella presente nota è stato sviluppato e realizzato presso il Politecnico di Bari, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Gestionale, Sezione Macchine ed Energetica, utilizzando, per contenere i costi di realizzazione, in parte componenti già acquistati per scopi diversi, in parte componenti acquistati appositamente per completare e mettere in funzione l’impianto progettato. Poiché alcuni elementi fondamentali dell’impianto non sono stati progettati espressamente per la funzione che svolgono all’interno dell’impianto, risulta penalizzato il COP del ciclo. Apparati tecnologici costituenti l’impianto Gli apparati tecnologici dell’impianto di refrigerazione sono costituiti da un compressore Roots della Atlas-Copco e da un turbo-gruppo,
costituito da una turbina e da un compressore centrifugo calettati sullo stesso albero, di concezione automobilistica utilizzato per la sovralimentazione della Wolksvagen Lupo; sono stati, inoltre, installati due scambiatori di calore per ridurre la temperatura dell’aria all’ingresso del turbo-gruppo e tre serbatoi di accumulo dell’aria compressa. I componenti principali dell’impianto sono i seguenti (cfr. Figura 10): - un misuratore volumetrico di portata (A); - un compressore (B); - due scambiatori di calore (C); - tre valvole con otturatore a sfera (D ); - una centralina oleodinamica per la lubrificazione del turbo gruppo (E). L’impianto è predisposto per funzionare in due differenti modalità e cioè in una configurazione in serie oppure in una configurazione in parallelo; nella configurazione in serie, l’aria ambiente attraversa un misuratore di portata a turbina per poi essere inviata ad un compressore Roots; successivamente, percorsi i tre serbatoi posti in serie alla mandata del Roots, l’aria compressa alimenta il
Figura 9.- Immagini di impianti frigoriferi di grandi dimensioni
A B C Figura 10. A-B-C-D-E - Immagine dei componenti dell’impianto frigorigeno 20/ INDUSTRIA & formazione
D
E
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compressore centrifugo e, dopo aver ceduto calore all’ambiente mediante gli scambiatori, collegati in parallelo, si espande in una turbina raffreddandosi per poi giungere, ovviamente in forma di gas, nella cella da refrigerare dove sottrae calore nella tubazione di aspirazione del compressore a lobi Roots; nella Figura 11 è riportato lo schema funzionale di un impianto frigorifero tradizionale utilizzato per eseguire un raffronto diretto con l’impianto pilota ad aria. Nella configurazione in parallelo dell’impianto pilota, l’aria viene compressa una prima volta dal compressore Roots ed una seconda volta da un compressore centrifugo per continuare, poi, lo stesso percorso della disposizione in serie, tuttavia si precisa che la configurazione in parallelo ha presentato alcuni problemi di funzionamento durante la fase transitoria ed è stata poi esclusa dalle prove di collaudo dell’impianto. Nella Figura 12 è riportata una immagine dell’impianto con la cella di refrigerazione ancora in fase di costruzione, e si precisa che sull’impianto frigorifero già ultimato sono stati installati gli strumenti di misura per il controllo del corretto funzionamento dell’impianto e cioè un misuratore di portata, i trasduttori di pressione e le termocoppie, al fine di rilevare sia le pressioni che le temperature, in modo da poter tracciare il ciclo frigorifero dell’impianto. Sull’impianto è stato altresì installato un sensore di prossimità magnetico (cfr. Figura 13) utilizzato per misurare la velocità di rotazione del turbogruppo. Tale sensore di prossimità è stato montato sulla carcassa del compressore centrifugo in corrispondenza della tubazione di aspirazione, in corrispondenza dell’estremità dell’albero della girante; inoltre, in Figura 14, sono riportati i sensori di pressione e di temperatura posti sulla condotta di aspirazione della turbina. Per verificare la funzionalità dell’impianto si è ritenuto altresì opportuno montare sulle condotte di mandata (A) e di ritorno (B) al compressore i misuratori di portata (cfr. Figura 15). Inoltre nella Figura 16 viene mostrata la centralina oleodinamica utilizzata per la lubrificazione del turbo gruppo dell’impianto.
Figura 11.- Immagini di uno schema funzionale di un impianto frigorifero e della cella di conservazione degli alimenti
Figura 12.- Immagine dell’impianto di refrigerazione in fase di costruzione
Figura 13.- Immagine del sensore magnetico di misura della velocità del rotore
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Figura 14.- Immagine dei sensori di pressione (A) e di temperatura (B) posti sulla condotta di aspirazione del turbo-gruppo
Figura 15:- Immagini dei misuratori di portata dell’aria sulle condotte di mandata (A) e di ritorno (B)
Particolari costruttivi dell’impianto Gli apparati dell’impianto frigorifero sono costituiti, come già innanzi detto, da un compressore Root, un turbo-gruppo centrifugo e due scambiatori di calore (cfr. Figura 17). I suddetti apparati consentono che il ciclo frigorifero venga sviluppato secondo le seguenti trasformazioni termodinamiche (cfr. Figura 18). Il ciclo inizia con una prima compressione dell’aria attraverso l’energia fornita al compressore Roots da un motore elettrico (cfr. Figura 20), quindi l’aria compressa, dopo essere stata raffreddata con uno scambiatore di calore per portarla alla temperatura d’ambiente, viene stoccata in pressione in tre serbatoi, per poi essere espansa con una turbina centrifuga che con la riduzione della pressione la raffredda e la tra-
sferisce ad un secondo scambiatore di calore posto nella cella nella quale sono raffreddati i prodotti, infine l’aria ritorna alla condotta di aspirazione del compressore Roots per eseguire un nuovo ciclo (cfr. Figura 19). Il compressore Roots utilizzato è costituito da una cassa formata da due semi-cilindri separati dalle luci di aspirazione e di mandata; queste luci riducono le perdite per laminazione rispetto ai compressori alternativi che dispongono, al contrario, di valvole; il motore elettrico trasmette la propria potenza al lobo motore del compressore, che a sua volta aziona il lobo condotto tramite un ingranaggio di sincronizzazione; i rotori, quindi, girano alla stessa velocità ma in direzione opposta (cfr. Figura 19). I rotori sono costituiti da una coppia di lobi a profili coniugati
Figura 17.- Immagini dei componenti dell’impianto frigorifero ad aria 22/ INDUSTRIA & formazione
Figura 16.- Immagine della centralina oleodinamica per il turbo-gruppo
che ingranano l’uno nell’altro senza mai intersecarsi; il compressore Roots è quindi una macchina oil free e la parte di macchina a contatto con il fluido può essere addirittura esclusa dal circuito di lubrificazione. Gli scambiatori di calore utilizzati sono componenti in cui si realizza
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Energia meccanica fornita all’aria dal compressore Aria compressa Energia termica sottratta all’aria Figura 19.- Immagine dello schema funzionale del compressore
Energia
Calore sottratto ai prodotti
Energia
Figura 18- Rappresentazione schematica del ciclo di processo dell’impianto
uno scambio di energia tra due fluidi a temperature diverse; gli scambiatori sono sistemi aperti che operano senza scambio di lavoro, ovvero presentano un flusso costante di calore tra due fluidi (cfr. Figura 20). Per il suddetto impianto, allo scopo di abbassare la temperatura in ingresso alla turbina, sono stati scelti due scambiatori di dimensioni contenute, ma nello stesso tempo leggeri e robusti. L’aria compressa uscente dalla mandata del compressore centrifugo è stata refrigerata mediante l’aria am-
biente convogliata sulla superficie radiante da una ventola azionata da un motore elettrico (cfr. Figura 21); la massa radiante, in lega d’alluminio ad alta resistenza, è stata realizzata mediante un processo costruttivo di saldobrasatura sottovuoto. La particolare configurazione dei condotti aumenta la turbolenza del fluido e di conseguenza la capacità di scambio; inoltre con la presenza di una speciale alettatura del pacco radiante, si è migliorato ulteriormente il coefficiente di trasmissione totale.
Le masse radianti utilizzate hanno le seguenti specifiche tecniche: - materiale delle lamelle alluminio “long life”; - pressione consigliata d’esercizio 20 bar; - pressione di collaudo 35 bar; - temperatura massima d’esercizio 120°C. La ditta costruttrice ha suggerito la possibilità di un montaggio dello scambiatore sia in posizione orizzontale che verticale, rispettando la distanza minima da una eventuale parete, in modo da assicurare un naturale afflusso e deflusso dell’aria di raffreddamento. Lo scambiatore deve inoltre essere protetto da urti e vibrazioni meccaniche mediante supporti e collegato all’impianto con tubazioni flessibili, inoltre è necessario evitare che sia sottoposto a brusche variazioni di portata, colpi d’ariete e pulsazioni continue che danneggiano in modo irreversibile la superficie radiante. Per una migliore manutenzione, inoltre, è buona norma prestare particolare attenzione alla pulizia della massa radiante per garantire un naturale ricambio d’aria ed evitare una dimi-
Figura 20.- Immagini di due scambiatori di calore INDUSTRIA & formazione /23
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Figura 21.- Immagini di alettature per scambiatori di calore
nuzione dell’efficienza termica. I dati di targa degli scambiatori sono i seguenti: - tensione d’alimentazione 230/400 Volt; - frequenza d’alimentazione: 50 Hz; - intensità di corrente assorbita 0,90 Ampere ; - velocità di rotazione della ventola 1340 rpm; - potenza assorbita 0,45 kW. Il turbo-gruppo utilizzato per l’impianto è costituito da una turbina ed un compressore centrifugo calettati sullo stesso albero; la scelta del modello di turbo-gruppo da utilizzare è stata guidata dalla necessità di utilizzare un apparato che fosse il più compatto possibile e per questa ragione la scelta è ricaduta su di un modello fabbricato dalla ditta Garrett denominato GT 15 (cfr. Figura 22 A). I compressori centrifughi, a differenza dei volumetrici, presentano una velocità di rotazione molto elevata, e cedono lavoro al gas che le attraversa sotto forma di un
aumento di momento della quantità di moto; la girante compie quindi lavoro sul gas mediante azioni dinamiche con conseguente incremento di pressione ed energia cinetica; la Figura 22 B mostra la sezione longitudinale e la sezione trasversale di un compressore centrifugo con diffusore palettato; in essa si riconoscono: un condotto di aspirazione a sezione solitamente convergente, una girante dotata di pale a sviluppo solitamente misto assiale-radiale, un diffusore solitamente costituito da due facce piane e parallele ed una voluta per la raccolta e l’ulteriore diffusione dei gas in uscita dal diffusore. Collaudo dell’impianto pilota L’impianto pilota è stato, infine, collaudato determinando con prove di funzionalità del compressore Roots a numero di giri variabili da un valore minimo di 2000 giri/minuto ad un valore massimo di 4000 giri/minuto e parallelamente sono state valuta-
te le prestazioni del compressore e, dopo il raffreddamento dell’aria negli scambiatori di calore, la funzionalità della turbina di espansione per valutare la temperatura dell’aria all’ingresso della cella. Per le prove si è scelto un range di temperature fra 20 e 30°C, in quanto, per valori più bassi i risultati non erano molto attendibili, mentre per la velocità del compressore ci si è spinti oltre i 4000 giri per garantire le necessarie condizioni di sicurezza, tuttavia si precisa che la temperatura d’ambiente, misurata durante le prove mediante un termometro digitale, si è mantenuta in valori pari a circa 29°C. I risultati delle suddette prove sono riportati nelle tabelle A, B e C, in particolare si precisa che nella Tabella A vengono riportati i valori della pressione, della temperatura e della portata dell’aria all’ingresso e all’uscita del compressore Roots, ad un numero di giri variabile tra 2000 e 4000 giri/mi, mentre nella Tabella B i dati della temperatura e della pres-
Figura 22.- Immagine del gruppo turbina-compressore (A) e della sezione longitudinale e la sezione trasversale di un compressore centrifugo con diffusore palettato (B) 24/ INDUSTRIA & formazione
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sione dell’aria nella centrifuga e nella Tabella C la temperatura dell’aria da inviare in cella dopo l’uscita dalla turbina. Dall’esame della Tabella A si riscontra che all’aumentare del numero di giri del compressore Roots da 2000 a 4000 giri/minuto, vi è un incremento pressoché lineare della temperatura, della pressione e della portata dell’aria in uscita dal compressore, mentre dall’esame della Tabella B si riscontra che l’aria d’ambiente utilizzata per il raffrescamento negli scambiatori di calore subisce incrementi di temperatura consistenti negli scambiatori di calore, per cui va allontanata con idonee tubazioni a notevole distanza dalla cella. Infine è stata misurata la temperatura dell’aria di processo che all’ingresso del turbo-gruppo si aggirava tra 29,60 e 30,45°C, e poi dopo l’espansione a valle del gruppo di termo-compressione aveva una temperatura tra un valore massimo 10,83°C ed un valore minimo di 2,11°C.
Valori di pressione temperatura e portata dell’aria al variare del numero di giri del compressore Roots Numero di giri Pressione Temperatura Portata aria giri/minuto Bar °C m3/h 2000 1,19 53,01 139,4 2400 1,24 58,01 172,2 2800 1,31 63,87 199,8 3200 1,38 71,40 237,3 3600 1,46 81,23 277,1 4000 1,54 91,40 308,6
Tabella A
Valori della temperatura e della pressione dell’aria di servizio che trasferisce energia all’ambiente esterno
Tabella B
Temperatura dell’aria all’ingresso nella centrifuga °C 37,01 38,66 39,59 42,20 43,62 45,44
Pressione dell’aria all’ingresso della centrifuga bar 1,2542 1,3625 1,4292 1,5431 1,6160 1,6854
Temperatura dell’aria in uscita dalla centrifuga °C 47,25 53,85 57,10 64,80 69,47 73,21
1,2458 1,3479 1,4049 1,5236 1,5917 1,6639
Valori della temperatura dell’aria espansa di processo in ingresso e in uscita della centrifuga Temperatura dell’aria all’uscita Temperatura dell’aria all’ingresso della Numero di giri al minuto turbina prima di entrare in della turbina °C della centrifuga giri/minuto cella °C Tabella C
30,08 30,15 30,45 29,83 29,59 30,10
10,83 9,82 8,42 6,70 4,11 2,10
106.365 112.385 118.091 123.768 129.330 134.760
CONCLUSIONI I risultati delle prove sull’impianto frigorifero con ciclo che utilizza l’aria come fluido frigorigeno naturale hanno dimostrato che tale sistema può sostituire efficacemente impianti che utilizzino fluidi refrigeranti CFC e HCFC ormai messi al bando. L’impianto potrebbe essere migliorato in termini di efficienza sostituendo il compressore Roots, notoriamente a bassa efficienza, con un più idoneo compressore a vite o alternativo che effettui una compressione graduale del fluido; inoltre l’impianto potrebbe essere utilizzato, date le elevate temperature di fine compressione, per la contemporanea produzione di acqua sanitaria; in tal modo il valore dell’efficienza dell’impianto, utilizzandolo in cogenerazione, aumenterebbe. Si precisa altresì che grazie alla disposizione in parallelo degli scambiatori si nota come la perdita di pressione nel loro attraversamento sia ridotta a pochi centesimi di bar con innegabili vantaggi di aumento del rapporto di espansione in turbina ed un maggior lavoro fornito da questa al compressore centrifugo.
Pressione dell’aria in uscita dalla centrifuga bar
Nel corso di Chillventa eSPECIAL, il presidente di AREA, Marco Buoni, il docente del CSG, Marino Bassi e Silvia Romanò, Coordinator, hanno illustrato il progetto RealAlternatives4LIFE, pietra miliare per il futuro #green della #refrigerazione. Come ogni anno, anche a distanza, il CSG ha dato il suo contribuito al più grande evento HVACR europeo.
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
La rigenerazione dei gas refrigeranti spiegata in 3 passaggi! INTRODUZIONE
Estela Guallar Herrero Project Coordinator en Daikin Chemical Europe Gmbh
Con l’implementazione del regolamento F-Gas ed i futuri step down, il mercato dei refrigeranti potrà essere sempre più soggetto ad incertezze e preoccupazioni circa la disponibilità di alcuni prodotti. Come gruppo Daikin stiamo lavorando per ridurre l’instabilità del mercato e garantire, in futuro, la disponibilità di tutti i refrigeranti, per proteggere la tua attività ed il mercato. Daikin gestisce i refrigeranti durante tutte le diverse fasi del loro ciclo di vita, dalla loro produzione, passando per il rabbocco nelle macchine di condizionamento/refrigerazione, vendita e post vendita, fino alla lavorazione del gas recuperato, per garantire la corretta rigenerazione dei prodotti da reintrodurre nel mercato e ridurre l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita dei refrigeranti, evitandone la distruzione o l’incenerimento. PASSAGGIO 1: RIGENERAZIONE! Con un corretto recupero dei gas esausti contribuisci non solo a ridurre le emissioni in atmosfera e
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ad aiutare l’ambiente, ma anche a garantire la disponibilità di gas fluorurati nel prossimo futuro. Pertanto, il recupero dei refrigeranti è l’azione più importante da intraprendere per attuare la normativa sui gas fluorurati e per raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE stabiliti dalla Commissione Europea. Non scaricare i gas fluorurati nell’atmosfera durante i lavori di smantellamento o manutenzione. Chiedi al tuo distributore o grossista di fiducia di fornirti specifici cilindri appositamente progettati per il recupero dei gas refrigeranti esausti. Attenzione a non riempire eccessivamente le bombole di recupero e restituiscile al distributore di gas per un trattamento dei rifiuti appropriato e rispettoso dell’ambiente. Se vuoi saperne di più su cosa succede con i gas dopo il recupero, chiedi al tuo fornitore informazioni dettagliate sul trattamento utilizzato. PASSAGGIO 2: IL RICICLO NON è LA RIGENERAZIONE! Se ti chiedi se i processi di riciclo e rigenerazione dei refrigeranti siano gli stessi la risposta è no. Potrebbero suonare simili ma, in realtà, c’è una differenza enorme con un importante impatto sull’ambiente e soprattutto sulla qualità dei refrigeranti dopo il trattamento. Quando parliamo di riciclo, intendiamo una pulizia di base mediante la rimozione di olio e altre impurità dai refrigeranti raccolti. Ciò può essere fatto in diversi modi, ad esempio trasferendo il refrigerante attraverso un filtro in un altro contenitore e spesso questo avviene in loco. Non è soggetto ad alcuna procedura standardizzata e non garantisce una corretta pulizia. Inoltre, il riciclo non certificato può essere dannoso
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per le apparecchiature e danneggiare alcuni componenti del sistema di refrigerazione. Non vi è alcuna garanzia per la qualità del refrigerante riciclato poiché non viene effettuato un controllo di qualità. La rigenerazione è invece una pulizia professionale dall’olio, dall’umidità, dalle impurità e dai gas incondensabili che i refrigeranti contengono dopo il loro recupero. Durante la lavorazione di miscele refrigeranti, viene ripristinata anche la composizione iniziale. Questo trattamento deve essere eseguito in una struttura appositamente progettata per la pulizia e la rigenerazione dei refrigeranti, come lo stabilimento DAIKIN nel Parco Industriale Höchst vicino a Francoforte (NDR: in Italia non è attualmente previsto alcun sito). I refrigeranti rigenerati che escono dal processo di pulizia devono essere sempre certificati secondo gli standard di qualità dei refrigeranti vergini e devono essere adeguatamente identificati ed etichettati.
I gas rigenerati di qualità sono facilmente rintracciabili e devono essere acquistati solo da distributori/grossisti/installatori di fiducia. I refrigeranti rigenerati certificati sono soggetti agli stessi standard di qualità e hanno gli stessi parametri di prestazione dei refrigeranti vergini, quindi possono essere utilizzati per le stesse applicazioni senza alcun rischio. PASSAGGIO 3: RIUTILIZZO! I refrigeranti rigenerati certificati hanno esattamente le stesse proprietà, composizione e applicazioni dei refrigeranti vergini, mantenendo quindi integre le loro prestazioni e l’efficienza delle macchine. Inoltre, poiché il regolamento sui gas fluorurati non ha limitato il loro utilizzo nei lavori di manutenzione o nelle nuove macchine, ti dà la garanzia che in futuro potrai continuare a fornirli ai tuoi clienti. Chiedi al tuo distributore di fiducia di fornirti refrigeranti rigenerati
certificati. Non acquistare da fonti inaffidabili. I refrigeranti rigenerati sono etichettati correttamente. Al momento dell’acquisto di gas rigenerati richiedi sempre il certificato di analisi relativo alla rigenerazione individuando anche il luogo in cui si trovano gli impianti di rigenerazione. L’abuso di falsi refrigeranti rigenerati nelle apparecchiature durante i lavori di manutenzione, può portare a gravi problemi, soprattutto nel compressore, provocando il guasto della macchina. Effettuando il corretto recupero dei refrigeranti di scarto e utilizzando i prodotti rigenerati, contribuisci a creare un’atmosfera di lavoro più sostenibile e a ridurre l’impatto che le nostre attività hanno sull’ambiente.
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
LEZIONE 218 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Le diverse tipologie di impianti di condizionamento Introduzione
Pierfrancesco FANTONI
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 28/ INDUSTRIA & formazione
Nel settore del condizionamento dell’aria esistono diverse tipologie di impianti che possono essere classificati in vari modi, a seconda del parametro discriminante che si prende in considerazione. Una possibilità di classificazione può essere effettuata sulla base della localizzazione dell’impianto che provvede al trattamento dell’aria. Una seconda alternativa si basa sulla presa in considerazione del fluido termovettore che viene incaricato di riscaldare o raffrescare un dato ambiente. Classificazione in base alla localizzazione dell’impianto La norma UNI 10339/1995 “Impianti aeraulici a fini di benessere - Generalità, classificazione e requisiti - Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura” suggerisce una classificazione degli impianti in base alla localizzazione dell’unità deputata a trattare l’aria da immettere nell’ambiente di interesse. In base a tale discriminante possiamo avere impianti con trattamento centralizzato dell’aria, ossia impianti in grado di riscaldare, raffrescare, deumidificare, umidificare e (quant’altro) l’aria. Questi processi vengono eseguiti sia sull’aria di rinnovo che viene prelevata dall’ambiente esterno sia su quella di ricircolo, ossia su quella proveniente dal locale condizionato e opportunamente trattata per essere reimmessa nello stesso ambente. Gli impianti centralizzati concentrano al loro interno (vedi figura 1) in maniera unica tutti i trattamenti che si eseguono sull’aria che poi viene inviata in ciascuno degli ambienti
condizionati. In tutti gli ambienti l’aria ha le medesime caratteristiche. La seconda tipologia è costituita dagli impianti che trattano l’aria localmente, ossia solamente nell’ambiente che essi servono. Con tale soluzione si possono raggiungere condizioni dell’aria specifiche e diverse da ambiente ad ambiente. Esempi di tali tipologie di impianti possono essere i condizionatori di tipo split oppure quelli da finestra (vedi figura 2). Si potrebbero includere in tale tipologia anche gli impianti VRV/VRF dato che, pur essendo il loro circuito frigorifero centralizzato, permettono la regolazione delle caratteristiche dell’aria in ogni singolo ambiente ove sono collocate le varie unità interne. Infine, la terza tipologia, è costituita dagli impianti che trattano in maniera centralizzata solo l’aria che viene prelevata dall’ambiente esterno per il rinnovo. La centrale lavora assieme a delle unità di trattamento localizzate nei vari ambienti che si preoccupano di portare l’aria nelle condizioni specifiche desiderate. Questa è una soluzione ibrida tra la prima e la seconda tipologia. Classificazione in base al fluido vettore del calore Un’ulteriore possibilità di categorizzare gli impianti di condizionamento è quella che si basa sulla tipologia di fluido che viene impiegato per aggiungere o sottrarre calore agli ambienti. Esso può essere aria, acqua oppure un fluido frigorifero. La prima tipologia comprende i cosiddetti impianti a tutta aria. Per mantenere le condizioni termoigrometriche desiderate nei locali condizionati viene trattata aria, che può
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essere sia aria prelevata dall’ambiente esterno sia aria proveniente dall’ambiente stesso condizionato (aria ricircolata). L’aria di rinnovo che viene immessa nei locali può essere totalmente prelevata all’esterno oppure può essere costituita da una miscela di aria esterna e di aria ricircolata. Raramente essa è costituita da aria totalmente ricircolata. Il trattamento dell’aria avviene nelle Centrali di Trattamento dell’Aria (CTA) anche dette Unità di Trattamento dell’Aria (UTA). Esse sono apparecchiature centralizzate che provvedono a sottoporre l’aria ai trattamenti necessari per portarla alle caratteristiche desiderate in modo tale che possa essere immessa nell’ambiente condizionato. Normalmente sono composte da più sezioni ciascuna delle quali provvede ad un trattamento specifico: miscelazione, filtrazione, preriscaldamento, raffrescamento, umidificazione, separazione delle gocce, post-riscaldamento, circolazione meccanica (vedi figura 3). L’aria che viene trattata dalla centrale viene poi distribuita nei vari spazi attraverso una serie di canalizzazioni (vedi figura 4). La seconda tipologia di impianti è costituita dagli impianti misti acquaaria in cui vengono utilizzati due fluidi per il raggiungimento delle condizioni ambientali desiderate nei locali condizionati. All’aria viene affidato principalmente il compito di regolare il livello di umidità dell’ambiente e di garantire il ricambio mentre all’acqua viene affidato il compito di contribuire ad una regolazione fine della temperatura ambiente per ambiente. Infatti generalmente essa scorre in apposite unità terminali situate in ciascuna zona da condizionare e che l’utente finale può impostare secondo le proprie necessità in maniera indipendente dalle altre unità. Appartengono a tale categoria di apparecchiature i ventilconvettori (fan-coil) oppure i radiatori o, infine, i pannelli radianti. La terza tipologia è costituita dagli impianti a sola acqua. In realtà essi non sono pienamente annoverabili all’interno degli impianti di condizionamento in quanto permettono solo
Figura 1 – Esempio di centrale di un impianto di condizionamento centralizzato posto sul tetto di un edificio
Figura 2 – Un condizionatore da finestra: esempio di impianto di condizionamento localizzato
Figura 3 – Esempio di una Centrale di Trattamento dell’Aria con le varie sezioni che la compongono
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un trattamento parziale dell’aria ambiente, non potendone garantire, ad esempio, il rinnovo. Generalmente sono costituiti da una rete di tubazioni che veicolano l’acqua calda durante le stagioni fredde e l’acqua refrigerata durante le stagioni calde. Per la generazione dell’acqua calda e dell’acqua refrigerata tali impianti si avvalgono di un’apposita centrale termica oppure di un chiller (vedi figura 5). Infine, la quarta tipologia è costituita dagli impianti ad espansione diretta. In questo caso il vettore deputato al trasporto di calore è direttamente il fluido del circuito frigorifero che deve avere uno dei suoi componenti collocato all’interno dell’ambiente da condizionare. Sia nel caso degli impianti di condizionamento per il raffrescamento che delle pompe di calore per il riscaldamento si annoverano i sistemi split, gli impianti centralizzati VRV/ VRF, i condizionatori monoblocco o quelli da finestra.
Figura 4 – Esempio di canalizzazioni per la distribuzione dell’aria trattata da una CTA
Figura 5 – Esempio di chiller per il condizionamento
NUMERO 10 / DICEMBRE 2020
Guida ai condizionatori d’aria split a R290 Prefazione
Leon Becker GIZ Proklima
Philipp Munzinger GIZ Proklima
Daniel De Graaf Umweltbundesamt
Gli apparecchi per la climatizzazione degli ambienti diventano sempre più popolari in tutto il mondo. Nel 2017 (JARN, 2018) sono state vendute 129 milioni di unità, inclusi circa 100 milioni di condizionatori d’aria single-split (AC). Ciò significa una crescita delle vendite del 64% in soli dieci anni rispetto al 2017. Le ragioni di questa tendenza sono da individuarsi in una popolazione mondiale in crescita, una classe media in aumento nei paesi con mercati emergenti e, più recentemente, un aumento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici. Ironia della sorte, questi ultimi dipendono in larga misura dalla climatizzazione stessa attraverso i consumi energetici legati all’utilizzo degli impianti di condizionamento. L’Agenzia Internazionale dell’Energia prevede in un rapporto corrente (IEA, 2018) che il 20% del consumo di energia negli edifici sia dovuto all’aria condizionata. Inoltre, prevede che il consumo di energia in questo campo sarà più che triplicato entro il 2050. Questa tendenza è guidata principalmente dal settore residenziale in cui le apparecchiature single-split AC rappresentano il tipo dominante di dispositivi AC. Livelli di efficienza energetica aumentata per questo tipo di dispositivi a breve termine sono fondamentali per diminuire o addirittura ridurre al minimo l’impatto oggi crescente sul clima. Il significativo impatto sul clima delle unità AC per ambiente non è solo prodotto dalla fornitura di elettricità basata sui combustibili fossili, ma è anche il risultato dell’uso predominante e in forte aumento di refrigeranti alogenati come R22, R410A e, in misura crescente, R32 con elevato potenziale di riscaldamento (GWP), che oggi detiene una quota
significativa di gas serra delle emissioni complessive causate dai condizionatori d’aria. Per i condizionatori single-split, la perdita della carica iniziale di refrigerante durante il ciclo di vita è del 100% o anche superiore, a causa delle perdite durante il funzionamento, nonché durante l’installazione e lo smaltimento a fine vita. Pertanto, l’uso di refrigeranti naturali con un GWP molto basso non solo può portare a prestazioni energetiche superiori, ma anche ad emissioni di GHG trascurabili attraverso perdite di refrigerante durante il servizio e a fine vita. Questa guida mostra chiaramente che i condizionatori single-split equipaggiati con R290 (propano) presentano vantaggi ambientali significativi grazie a buone prestazioni energetiche e un GWP vicino allo zero. La guida contribuirà ad affrontare e demistificare tutti gli aspetti rilevanti per il successo dell’introduzione dei condizionatori d’aria split R290. Un buon esempio a dimostrazione della fattibilità di questa opzione arriva dall’India, dove un produttore nazionale offre un condizionatore d’aria single-split con refrigerante R290. Questa è l’apparecchiatura più efficiente dal punto di vista energetico tra questo gruppo di dispositivi sul mercato indiano. Finora sono state vendute più di 600.000 unità agli utenti finali senza che siano stati segnalati incidenti, perché installate in sicurezza da personale qualificato e certificato. Ciò dovrebbe incoraggiare altri governi e produttori a introdurre soluzioni R290 sul mercato nazionale e mondiale, considerando la riduzione graduale degli idrofluorocarburi come R410A e R32 secondo il recente emendamento di Kigali nel Protocollo di Montreal, la cui prima fase ha già avuto inizio con -10% rispetto al dato preso come riferimento. INDUSTRIA & formazione /31
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Scopo di questa guida
Figura 1: Emissioni totali di gas serra dovute all’uso di Condizionatori Split (2015-2050)
Figura 2: Emissioni dirette totali di gas serra dovute alla perdita di refrigerante da condizionatori Split (2015-2050)
L’R290 (propano) è oggi l’unica scelta praticabile e a prova di futuro per il condizionamento single-split residenziale e commerciale leggero. Dott.ssa Bettina Rechenberg 32/ INDUSTRIA & formazione
Direttore generale della Divisione III - Produzione sostenibile e prodotti, Gestione dei rifiuti Agenzia tedesca per l’ambiente
I sistemi di condizionamento d’aria di tipo split (split AC) sono attualmente le apparecchiature più comunemente usate per il raffreddamento degli ambienti in tutto il mondo. In molte zone i condizionatori d’aria split lavorano con livelli di efficienza energetica da media a bassa e usano refrigeranti altamente dannosi per il clima. La grande quantità di elettricità a base di combustibili fossili consumata e le perdite di refrigerante idroclorofluorocarburo (HCFC) e idrofluorocarburo (HFC) li rendono spesso responsabili di una percentuale sostanziale di emissioni di gas serra (GHG) nel settore della refrigerazione e climatizzazione (RAC) per i paesi in via di sviluppo. Questa tendenza potrebbe diventare più significativa poiché la domanda mondiale di condizionatori d’aria split sta crescendo a ritmo rapido per via dall’aumento della popolazione, della classe media e dell’urbanizzazione. Secondo le stime IEA (2018), il raffreddamento degli ambienti ha rappresentato circa il 10% della domanda totale di elettricità a livello mondiale nel 2016. Con le normali attività, la domanda di energia per i condizionatori d’aria sarà più che triplicata entro il 2050. L’aumento in numeri assoluti di condizionatori split sarà il più significativo, da poco più di 850 milioni a oltre 3,7 miliardi. Le valutazioni di mercato effettuate da GIZ in numerosi paesi dimostrano che l’accelerazione della transizione verso i condizionatori split con refrigerante R290 (propano) a maggiore efficienza energetica giocherà un ruolo chiave nella creazione di un settore RAC più sostenibile. Il passaggio ad apparecchi ad alta efficienza che utilizzano R290 riduce il consumo di energia e le emissioni di GHG e quindi fornisce una significativa opportunità per contribuire al piano nazionale d’azione per il clima. Le figure 1 e 2 illustrano diversi scenari di mitigazione per la diffusione sul mercato delle unità AC split R290 ad alta efficienza energetica e rappresenta la riduzione potenziale dell’emissione totale e diretta di gas ad effetto serra fino al 2050. Una quota di mercato del 50% fino al 2050 può
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Figura 3: Componenti principali di IDU (Indoor Unit)
Figura 4: Componenti principali di una ODU (Outdoor Unit)
ridurre le emissioni totali di gas ad effetto serra del 25% entro il 2050 1. Sebbene vi sia un bisogno urgente di un’azione nel settore, permangono molti ostacoli per una transizione sul mercato, come quelli riguardanti l’infiammabilità di R290, la mancanza di consapevolezza e l’incertezza relativa alle nuove tecnologie, oltre che la limitata comprensione del corretto trattamento dei refrigeranti nel processo di produzione, installazione, funzionamento e smaltimento dei dispositivi. Inoltre, c’è spesso esitazione ad investire in tale tecnologia, nonostante la significativa riduzione potenziale dei costi energetici. L’o-
biettivo di questa guida è fornire ai portatori di interesse informazioni rilevanti sui fattori ritenuti cruciali per una transizione di successo sul mercato verso i condizionatori split con R290 ad alta efficienza energetica. La guida si rivolge a: • Decisori politici che si confrontano con efficienza energetica e definizione delle politiche sui refrigeranti, e che vorrebbero migliorare la loro comprensione sui condizionatori split R290 per sostenere informati consultazioni con l’industria e altri organismi competenti. • Organismi per standardizzazioni, personalizzazioni e certificazioni
Le ipotesi si basano su studi di HEAT GmbH e GIZ. La tendenza delle curve mostra che la diffusione sul mercato dei condizionatori split con R290 produrrà significative riduzioni delle emissioni di gas serra dopo il 2025 quando i vecchi dispositivi inefficienti raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita e la quota totale di condizionatori split con R290 nello stock complessivo avrà un aumento significativo.
1
nazionali incaricati dello sviluppo e l’emissione di standard sui test delle prestazioni, sicurezza del prodotto e competenze tecniche richieste per i condizionatori split R290. • L’industria dei condizionatori split, inclusi produttori, assemblatori, appaltatori e società di installazione, che stanno considerando di passare o espandere la propria attività verso la produzione, vendita e assistenza di condizionatori d’aria split R290. Questa guida intende affrontare anche le lacune e le preoccupazioni che ostacolano l’introduzione e l’applicazione di condizionatori split R290. Questa guida affronta tutti gli argomenti rilevanti per i condizionatori split R290 e fornisce una serie di riferimenti per avere informazioni più dettagliate alla fine di ogni capitolo. Le informazioni in questa guida si basano sull’esperienza pratica ottenuta grazie ai progetti GIZ Proklima (inclusi progetti IKI come la conversione della linea di produzione Godrej & Boyce in AC split R290 in India, Cool Contributions Fighting Climate Change, il progetto Green Chillers NAMA Indonesia e Green Cooling Initiative) e interviste agli operatori del settore. La guida ha lo scopo di consentire alle principali parti interessate di adottare misure efficaci e coordinate per introdurre la tecnologia Condizionatori Green nel loro paese. In definitiva, mira a incoraggiare decisori politici a facilitare la diffusione sul mercato dell’efficienza energetica degli AC split utilizzando R290. Progettazione tecnica e componenti del condizionatore split La domanda di raffreddamento degli ambienti sta crescendo rapidamente a causa di un aumento della classe media, dell’urbanizzazione e del cambiamento climatico. Gli AC split già dominano la quota in molti mercati degli apparecchi per il raffreddamento degli ambienti e si prevede che aumenteranno in modo significativo nei prossimi decenni. I più popolari sistemi di condizionamento d’aria di tipo split sono i condizionatori single-split, noti anche come mini-split. L’AC single-split consiste in due moduli collegati traINDUSTRIA & formazione /33
Tabella 1
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1.76 KW
2.64 KW
3.52 KW
5.28 KW
7.03 KW
6.000 Blu/h
9.000 Blu/h
12.000 Blu/h
18.000 Blu/h
24.000 Blu/h
0.5 RT[1]
0.75 RT
1 RT
1.5 RT
2 RT
Tabella 1: Panoramica delle potenze di raffreddamento più comuni per condizionatori single-split, espresse in diverse unità di misura [1] RT: tonnellata di refrigerazione, 1 RT equivale a 12.000 Btu / h unità termica di capacità frigorifera britannica
mite tubazioni del refrigerante e cavi elettrici: • Un’unità interna (IDU) comprendente l’evaporatore (quando in modalità raffreddamento) e una ventola montata all’interno del locale climatizzato (Figura 3). • Un’unità esterna (ODU) contenente compressore, condensatore (in modalità raffreddamento), ventola e dispositivo di espansione installato all’esterno (Figura 4). In tutto il mondo, gli AC split vengono utilizzati principalmente con
il solo scopo di raffreddamento e quindi di solito sono necessari unicamente sistemi non reversibili. In climi più moderati, la tecnologia AC split offerta combina la modalità di raffreddamento e riscaldamento in un sistema reversibile. Questa guida si concentra sullo scopo del raffreddamento. Oltre ai sistemi AC single-split, il mercato offre sistemi AC multi-split che comprendono una ODU collegata a più IDU. I sistemi multi-split possono essere adatti per la cli-
matizzazione (o riscaldamento) di più stanze o stanze grandi. Questa guida si concentra sulle unità single-split perché rappresentano il sistema più comunemente utilizzato dai clienti residenziali e sono anche ampiamente impiegati negli uffici e nelle aree commerciali come hotel e supermercati. I principali vantaggi sono l’investimento relativamente basso, la semplicità dell’installazione e il poco spazio richiesto. Le potenze di raffreddamento disponibili per condizionatori single-split
Figura 5: Configurazione di base e funzionamento del sistema di raffreddamento AC split utilizzando il ciclo di compressione del vapore 34/ INDUSTRIA & formazione
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Tabella 2 REFRIGERANTE
R22
Potenziale di Riscaldamento Globale2 Efficienza del refrigerante
Costo del Refrigerante3 Soggetto a brevetto su Classificazione di sicurezza ISO 817 Altro impatto ambientale / degrado prodotti 4
Requisiti formativi
Restrizioni all’uso / applicazioni
•Sostanza •Produzione •Sistemi
R410 A
R32
HFC/HFO a basso potenziale di riscaldamento
R290
1.760
1.924
677
150-300
3
ALTA
BASSA
ALTA
MEDIA
ALTA
MEDIO/BASSO
MEDIO/ALTO
MEDIO
ALTO
BASSO
NO SI SI
SI NO SI
NO SI SI
SI SI PROBABILMENTE
NO NO SI
A1- minore tossicità e non infiammabile
A1- minore tossicità e non infiammabile
A2L- minore tossicità e bassa infiammabilità
A2L e A3 minore tossicità e da bassa a alta infiammabilità
A3- minore tossicità e alta infiammabilità
HF, HCI e CO₂
HF e CO₂
HF e CO₂
TFA, HF e CO₂
H₂O e CO₂
Gestione generica sicura dei refrigeranti; Gestione responsabile di ODS
Gestione Gestione generica sicura dei generica sicura refrigeranti; dei refrigeranti; Formazione e certificazione dei tecnici di produzione e assistenza sui refrigeranti infiammabili
Gestione generica sicura dei refrigeranti; Formazione e certificazione dei tecnici di produzione e assistenza sui refrigeranti infiammabili
Gestione generica sicura dei refrigeranti; Formazione e certificazione dei tecnici di produzione e assistenza sui refrigeranti infiammabili
Soggetto a eliminazione graduale di HCFC
Uso limitato o divieto nelle zone con regimi di eliminazione graduale degli HFC basati sul GWP (ad esempio EUF-Gas)
Uso limitato o divieto Nessun divieto nelle zone con regimi di eliminazione graduale degli HFC basati sul GWP (ad esempio EUF-Gas)
Uso limitato o divieto nelle zone con regimi di eliminazione graduale degli HFC basati sul GWP (ad esempio EUF-Gas)
Tabella 2: Panoramica dei refrigeranti per AC split adattata da contributi di GIZ Proklima per l’iniziativa U4E “United for Efficiency” (2017) 5° relazione di valutazione del gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC), 2013 Sebbene questi siano indicativi dei costi attuali, i costi futuri di R290, R32 e delle miscele a basso GWP dipenderanno in modo significativo dalla portata della produzione dovuta all’emendamento Kigali del protocollo di Montreal e potrebbero essere inferiori se si raggiunge una portata sufficiente. 4 Indagine sui gas effetto serra fluorurati selezionati, Ministero dell’Ambiente danese, 2014; e in base ai commenti ricevuti dal Prof.Dr. Andreas Konrath 2 3
Figura 6: Confronto velocità fissa e comportamento del compressore con inverter (Godrej, 2018c) INDUSTRIA & formazione /35
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Tabella 3
Componente
Applicabile al Disponibile Attualmente Osservacircuito di rafOggi? in uso? zioni freddamento
Componenti necessari
Potenziale massimo di miglioramento
Aumento di costo per unità
Applicabilita’ alla regione climatica LAT MAT HAT
Compressori Maggiore efficienza
X
Y
Y
Usati per lo più i rotativi
Azionato da inverter
X
Y
Y
Usati per lo più i rotativi
Compressione a due stadi
X
Y
L
Disponibilità molto limitata
Y
L
Standard
Ridurre energia, carico termico
Controllori di efficienza del motore
X X X Inverter, compressore dedicato
Da 20% a 30%
20%
X X X
10%
Da 10% a 20%
X X X
Uguale
Uguale
X X X
Efficienza energetica dei motori del ventilatore Motori del ventilatore a commutazione elettronica
Y
Y
Velocità fissa/ variabile
Y
Y
X X X
Pale del ventilatore ottimizzate
Y
Y
X X X
Ventilatore tangenziale
Y
Y
Ventilatore assiale migliorato
Y
Y
Unità di controllo
Da 7% a 15% Da 15% a 25%
Solo per unità interna Solo per unità esterna
X X X
X X X X X X
Dispositivi di espansione Valvola di espansione elettronica EEV
X
Y
L
EEV e Unità di controllo
Da 15% a 20%
15%
X X X
Orifizio fisso
X
Y
L
Riscaldamento RAC
Meno efficienza
Negativo
X X X
Tubi capillari
X
Y
Y
TEV
Modalità riscaldamento
Negativo
X X X
Tabella 3 - continua nella prossima pagina
variano all’incirca da 1,8 a 7 kW (da 6.000 a 24.000 Btu / h). La potenza di raffreddamento adeguata è definita dalla richiesta effettiva di raffreddamento dell’ambiente, tenendo conto delle dimensioni della stanza, del carico termico, e delle richieste dell’utente finale. Le potenze di raffreddamento sono espresse in diverse unità di misura a seconda del Paese o Regione. 36/ INDUSTRIA & formazione
Le tipologie più comuni sono elencate nella tabella di conversione (Tabella 1): Principio di funzionamento di Sistemi di Aria Condizionata per ambiente La tecnologia di raffreddamento è basata sul comune ciclo di refrigerazione a compressione di calore
come illustrato nella Figura 5. Si compone principalmente di quattro componenti: evaporatore, compressore, condensatore e un dispositivo di espansione. Il ciclo di refrigerazione contiene refrigerante liquido ad alta pressione nella linea del liquido che passa attraverso un dispositivo di espansione (limitatore), il quale solitamente potrebbe essere un tubo capillare (per la maggior parte dei
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Tabella 3
Componente
Applicabile al Disponibile Attualmente Osservacircuito di rafOggi? in uso? zioni freddamento
Componenti necessari
Potenziale massimo di miglioramento
Aumento di costo per unità
AL/AL
15%
negativo
Applicabilita’ alla regione climatica LAT MAT HAT
Scambiatori di calore Serpentina del condensatore a microcanale
Solo condensatore
Y
Y
Y
N
N
N
X
Y
Y
Y
CU/AL
Da 10% a 40%
negativo
X X X
Y
Y
Y
CU/AL
Da 10% a 40%
negativo
X X X
Condensatore adiabatico
Y
Molto limitato
Solo in ambiente alto
Filtro e trattamento dell’acqua
Da 25% a 30%
Da 20% a 35%
Isolamento delle tubazioni
Y
Y
Pratiche comuni
Isolamento delle tubazioni
<2%
Standard
X X X
Y
Vedi RTOC 2014, 2018
Refrigerante
Vedi RTOC 2014, 2018
+/- secondo la zona
X X X
Solo pompe di calore
Unità di controllo
HP
X X X
Negativo
Riscaldamento
X X X
Negativo
Alcune aree
X X X
Serpentina dell’evaporatore a microcanale Diametro del tubo più piccolo per la serpentina del condensatore Diametro del tubo più piccolo per la serpentina dell’evaporatore
Refrigerante
X
Y
Tecniche di sbrinamento
Y
Y
X X X
Costo inferiore rispetto all’aletta e al tubo
pompe di Valvola a 4 vie calore
X
Gas caldo, ciclo inverso
Y
L
resistenza elettrica per riscaldamento
Y
Y
Unità di controllo on demand
Y
Y
Unità di controllo
uguale
X X X
Y
Y
standard
standard
X X X
Y
Velocità variabile, ventilatori del condensatore Unità di controllo
Alcune zone
Riscaldatore elettrico
Unitá di controllo Serpentina del condensatore a microcanale Serpentina dell’evaporatore a microcanale
X
Y
Da 2% a 3% per 1K
varie
X X
(N = no; Y = sì; L = limitato; X = applicabile. LAT = temperatura ambiente bassa; MAT = temperatura ambiente media; HAT = temperatura ambiente alta) Tabella 3: Disponibilità di componenti per aumentare l’efficienza energetica per refrigeranti a medio e basso GWP per AC (TEAP, 2019)
condizionatori split) o una valvola di espansione. Qui la pressione del refrigerante viene ridotta bruscamente provocando vaporizzazione immediata di parte del liquido. Questo effetto diminuisce la temperatura della miscela liquido-
vapore refrigerante al di sotto della temperatura dell’aria circostante. La miscela fredda viene quindi incanalata attraverso la linea di iniezione nell’evaporatore. La parte liquida della miscela refrigerante inizia ad evaporare assorbendo calore
dall’ambiente circostante, che viene trasferito dal metallo della serpentina evaporante. L’aria che circola nella stanza viene di conseguenza raffreddata. Una volta che il refrigerante è stato vaporizzato, viene aspirato attraverso INDUSTRIA & formazione /37
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la linea di aspirazione nel compressore. Il compressore comprime il vapore aumentandone così la pressione ad un valore corrispondente alla temperatura del vapore saturo, che si trova al di sopra della temperatura dell’aria circostante. Il vapore refrigerante ad alta pressione passa dunque attraverso il condensatore (che può essere uno scambiatore di calore a tubo alettato o a micro-canali), dove viene condensato nuovamente in uno stato liquido respingendo così l’energia assorbita dall’evaporatore e dal compressore verso l’ambiente. Il refrigerante liquido ad alta pressione ora si muove sul fondo delle bobine del condensatore. Per completare il ciclo di refrigerazione, il liquido viene ritrasferito nella linea del liquido refrigerante. Caratteristiche del refrigerante Attualmente, i refrigeranti più comuni per gli AC split sono R22, R410A e R32. L’R22 dannoso per l’ozono è soggetto alla totale eliminazione progressiva di HCFC a livello internazionale che è attualmente in corso, nell’ambito del Protocollo di Montreal. I Paesi non appartenenti all’Articolo 5 (paesi sviluppati) hanno eliminato completamente i refrigeranti HCFC nelle nuove unità, mentre l’eliminazione graduale nei paesi dell’articolo 5 (paesi in via di sviluppo) sarà completato entro il 2030. L’R22 è principalmente sostituito dalla miscela HFC R410A (50% R32 e 50% R125) e R32. Entrambi sono HFC con un alto livello di potenziale di riscaldamento globale (GWP) e sono soggetti all’eliminazione graduale degli HFC nell’ambito dell’emendamento di Kigali nel Protocollo di Montreal. La riduzione graduale degli HFC è stata concordata al 10-20% rispetto allo standard di riferimento entro la fine del 2040. Il 1° Gennaio 2019, l’emendamento Kigali è entrato in vigore. Le prime riduzioni per i paesi al di fuori dell’articolo 5 erano previste nel 2019. I paesi dell’articolo 5 seguiranno con il congelamento dei livelli di consumo degli HFC nel 2024 e per alcuni paesi nel 2028. 38/ INDUSTRIA & formazione
Prestazioni di efficienza energetica Le prestazioni del compressore e le dimensioni degli scambiatori di calore determinano in gran parte l’efficienza energetica complessiva dei sistemi AC split, quindi questi componenti devono essere mirati principalmente a migliorare l’efficienza energetica. L’ottimizzazione dello scambiatore di calore per condensatore ed evaporatore può essere realizzata attraverso l’aumento della superficie e la scelta del materiale. Per esempio, uso di: • Disposizione e geometrie delle alette ottimizzata • superfici interne dei tubi estese e/o corrugate • Micro-canali estrusi. Queste tecnologie mirano ad aumentare la quantità di calore trasferito per m² di superficie o per m³ di volume dello scambiatore, riducendo così la differenza di temperatura tra aria e refrigerante. Anche l’introduzione di un compressore a velocità variabile si traduce in risparmio energetico, poiché la tecnologia può adattare la capacità di raffreddamento del sistema a carichi parziali con lievi variazioni nella
richiesta di raffreddamento. A differenza del compressore a velocità fissa che funziona in modalità on / off, la velocità del motore del compressore cambia in proporzione alla differenza tra temperatura impostata e la temperatura ambiente effettiva. Inoltre, un’attenta selezione della capacità del compressore secondo la necessità di raffreddamento e una carica di refrigerante appropriata per garantire il funzionamento alle migliori condizioni termodinamiche possono avere un effetto significativo sulle prestazioni. Nella tabella 3 viene presentata una selezione di misure di efficienza e ulteriori dettagli sulle opzioni di miglioramento; le opzioni sono compilate da dott. Usinger (2016). La piattaforma online TopTen pubblica un elenco dei migliori AC split attualmente disponibili in termini di efficienza energetica in Europa e in Cina. Park et al. (2017) e GIZ Proklima (2018a) hanno condotto studi per valutare il costo, le prestazioni energetiche e climatiche delle apparecchiature disponibili in altri mercati rilevanti.
Stefano Sarti, esperto docente del Centro Studi Galileo, illustra ai partecipanti a un corso in Formazione a Distanza sulla CO2 le applicazioni industriali di un sistema booster. Il corso sarà poi reso disponibile su GalileoOnline.it, la piattaforma del Centro Studi Galileo dedicata ai videocorsi: oltre alle lezioni in diretta e in presenza, un ulteriore e potente strumento a disposizione di chi lavora e si forma nel settore della refrigerazione commerciale e non.
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LEZIONE 238 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
R404A e R449A: refrigeranti diversi ma con qualche caratteristica in comune Introduzione
Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
L’ampia panoramica sulle caratteristiche dell’R449A e sulla sua capacità di sostituirsi all’R404A nei circuiti frigoriferi della refrigerazione commerciale è giunta al termine. Molte delle proprietà e dei comportamenti di questo refrigerante possono essere comprese a partire dalla disamina dei suoi componenti, alcuni dei quali sono gli stessi che compongono l’R404A. Ma poichè un fluido non può essere perfettamente identico a quello che va a sostituire è sempre bene ricordarsi che dopo l’operazione di retrofit vanno eseguiti degli “aggiustamenti”. Sono sempre i migliori che se ne vanno La lunga cavalcata che ci ha portato ad esaminare in profondità i vari aspetti connessi alla sostituzione dell’R404A con l’R449A è giunta al termine. D’altra parte era doveroso dedicare così largo spazio a questo tema, se non altro perché il processo che porterà all’eliminazione dell’R404A non è privo di insidie. Questo gas è stato in questi ultimi 20 anni un po’ il re nel settore della refrigerazione commerciale ed è riuscito a vicariare più che degnamente il suo predecessore, l’R502, ma anche l’R22 che veniva impiegato nei circuiti frigoriferi a basse temperature. In aggiunta a questo aspetto va considerato che quello della refrigerazione commerciale è un settore molto importante sia in termini di numero degli impianti, sia in termini di importanza economica che essi rivestono per la quantità
di derrate alimentari che consentono di conservare, ma anche per le quantità di refrigerante che sono necessarie per il funzionamento di tali impianti. Di solito è quando non è più disponibile un bene che ci si accorge quanto quel bene era importante: ora che si è costretti a rinunciare all’R404A e che si devono cercare vie alternative per la sua sostituzione ci rendiamo conto come tali vie comportino, laddove più laddove meno, dei problemi aggiuntivi: insomma, comprendiamo più a fondo quale significatività aveva questo fluido nel campo della refrigerazione commerciale La parcellizzazione dei refrigeranti L’R449A rappresenta una delle possibili vie che è possibile seguire per riuscire a fare in modo che l’abbandono dell’R404A non sia così traumatico. Ovviamente, come già altre volte detto, esso non è in grado di garantire una sostituibilità su larga scala, ossia in tutte le applicazioni in cui l’R404A è stato impiegato fino ad oggi. Ma questa considerazione vale per tutte le altre possibili soluzioni alternative che esistono: oramai è difficilmente pensabile che quando si procede a sostituire un refrigerante si possa trovare un sostituto in grado di essere impiegato in tutte le applicazioni in cui era impiegato l’originario. Si può senz’altro dire, insomma, che stiamo andando verso una parcellizzazione dei fluidi frigoriferi sia nel campo della refrigerazione, sia in quello del condizionamento dell’aria che in quello delle pompe di calore, quando si procede alla progressiva sostituzione dei refrigeranti originari. INDUSTRIA & formazione /39
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Composizione dell’R404A e dell’R449A a confronto L’R449A è senz’altro meno inquinante dal punto di vista ambientale rispetto all’R404A. Il suo effetto serra è quasi un terzo in meno rispetto a quest’ultimo. Tale risultato è stato ottenuto eliminando dalla composizione l’R143a, uno dei tre costituenti dell’R404A. Uno degli HFC puri con più elevato valore del GWP (4470) e che entrava nella composizione dell’R404A per oltre la metà (52%). Gli altri due componenti dell’R404A, cioè R125 e R134a, sono stati mantenuti anche nell’R449A anche se il primo dei due, anch’esso con valore di GWP molto elevato (3500), è stato ridotto in percentuale (dal 44 a circa il 25%). A questi due fluidi si sono aggiunti l’R32 e l’R1234yf. Il primo si caratterizza per le sue “sostenute” pressioni di lavoro e quindi sopperisce al deficit, in tal senso, sia dell’R134a che dell’R1234yf. Il secondo con il suo ridottissimo valore di GWP contribuisce a rendere la miscela, nel suo complesso, più rispettosa nei confronti dell’ambiente. La tabella 1 mette confronto i componenti, le rispettive percentuali ed il GWP per l’R404A e per l’R449A, evidenziando i due refrigeranti presenti in entrambi le composizioni.
Tabella 1
Componente R143a R125 R134a R32 R1234yf
GWP 4470 3500 1430 675 4
R404A % 52 44 4 -
R449 % 24,7 25,7 24,3 25,3
Figura 1- Diagramma pressione-entalpia per l’R449A
questo fluido? Come la maggior parte dei fluidi in commercio oggigiorno l’R449A è una miscela, composta da idrofluorocarburi (HFC) e idrofluoroolefine (HFO). È molto probabile che i fluidi frigoriferi che verranno proposti in futuro risultino essere proprio composti da queste due famiglie di refrigeranti. Dal punto di vista operativo la tem-
peratura di scarico del compressore è più elevata rispetto all’R404A: non poteva essere altrimenti vista la “new entry” nella composizione dell’R32 che si caratterizza proprio per Identikit dell’R449A tale particolarità. Tale caratteristica può essere viCome breve sintesi di quanto fin qui sualizzata chiaramente nell’analidetto sull’R449A quali sono le pecusi del ciclo frigorifero tracciato nel liarità principali che caratterizzano diagramma pressione-entalpia dell’R449A riportato in figura 1. Anche la sua non infiammabilità è da L’evoluzione delle tecnologie segnalare, ottenuta grazie alla prechimiche per il trattamento acque senza di R134a e R125 all’interno L’evoluzione delle tecnologie dei circuiti di raffreddamento della composizione per poco più del con torri evaporative o 50% complessivo. condensatori evaporativi BIOCHEMICAL Questa presenza “neutralizza” la BIOCHEMICAL leggera infiammabilità degli altri • Antincrostanti – anticorrosivi – biocidi – antialghe due componenti, R32 e R1234yf. • Soluzioni per la lotta alla Legionella Pneumophila L’R449A è un refrigerante che tro• Sistemi automatici di dosaggio, controllo, gestione spurghi, ecc. protezione ottimale anche delle superfici zincate va applicazione nella refrigerazione • Prodotti per lavaggi acidi con inibitori di corrosione per una commerciale e anche in quella induprotezione ottimale anche per superfici zincate striale ed è idoneo a lavorare a me• Prodotti per lavaggi neutro-alcalini con impianto in esercizio dia e bassa temperatura nei sistemi • Analisi chimiche e consulenza per la definizione del trattamento ad espansione diretta. ottimale e della migliore gestione del bilancio d’acqua Il suo glide richiede di eseguire N.C.R. Biochemical S.p.A. - Via dei Carpentieri, 8 - Zona Industriale “Il Prato” - 40050 Castello d’Argile (Bologna) - Italia Tel. (+39) 051 6869611 - Fax (+39) 051 6869617 - www.ncr-biochemical.com - e-mail: info@ncr-biochemical.com sempre la carica in forma liquida. In alcuni casi può essere rabboc-
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40/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 10 / DICEMBRE 2020
La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO
Serie BM classico gruppo cato nel circuito Ildopo una perdita di Anche i controllori ed i dispositivi di ra opportuna fino a quando non si otmanometrico svizzero refrigerante. È adatto al retrofit del- regolazione elettronici sono stati ag- tengono nuove sostanze (le miscele) che godono delle caratteristiche l’R404A, ma richiede di intervenire giornati eNuovo l’R449A è ainserito con luci UV e LED nel dasui componenti del circuito, una vol- tabase presente nella memoria del e proprietà desiderate, il più possibile prossime a quelle di un fluido ta eseguita la procedura, per tarare i componente. frigorifero che si desidera “mandare dispositivi di regolazione e controllo. nuove pompemultifunzionalità. per la condensa REFCO conLe una maggior in pensione”. Come visto, l’R449A è Con pazienza e precisione. L’R449A Conclusioni una maggior multifunzionalità. Uncon prodotto perportata tutte le applicazioni. stato pensato proprio in tale ottica, presenta una massica infeUn per tutte lepertanto applicazioni. REF-LOCATOR rioreprodotto rispetto all’R-404A è La ricerca di fluidi alternativi al- come prodotto di bilanciamento tra Cercafughe di necessario controllare le dimensioni l’R404A è un lavoro che richiama in vari fluidi puri. Con questa filosofia alto livello delle tubazioni del circuito frigorifero causa la chimica. Si tratta di partire sono state create varie altre miscele Pompa per condensa originario per verificare che le cadu- da un certo numero di sostanze di sostitutive dell’R404A. Una di queREF-VAC te di pressione e le velocità siano base e combinarle tra loro in manie- ste è l’R552A. universale Vacuometro elettronico idonee anche per l’uso con il nuovo Connessione USB Modalità silenziosa LED diagnostico Passa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico refrigerante. È importante verificare operativa pompa Passa indella rassegna la storia lafunzione prestazione installazione Assicura lainiziale correttae della Configura pompa in Bilancia elettronica che ledell’unità tubazioni risultino essere deloperativa della pompa pompa in funzione assiste installazione iniziale e della della capacità nella diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche le capacità giustedell’unità dimensioni modo Combi assistein nella diagnosi tale da AC della HY-EX-6 applicabile per R32 e R1234yf Combi AC assicurare, anche dopo l’esecuzione Set espansore del retrofit, l’originaria capacità di idraulico completo ENVIRO-DUO/-OS refrigerazione del circuito e un suffiUnità di recupero per tutti i refrigeranti di uso comune ciente ritorno dell’olio al compressore.digitale Non è utilizzabile surriscalPer la gamma completa di Sensore Applicazionecon universale Fusibile da 10A Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile damenti elevati quanto prodotti REFCO Vi preghiamo Esclusivo sensore digitale in Da 6.000 Btu/Hpenalizza integrato sostituibile di livello dell’acqua Btu/H Fusibile dile livello dell’acqua a 120.000 Btu/HcompresFusibileininvetro vetro II II di contattare Gobi il Gobi Vostro condizioni dia(da120.000 lavoro del 1,75kW a 35kW) 5 5x 20 (da 1,75kW a 35kW) x 20mm mmdada10A 10A distributore HVAC/R locale. sore. Oramai quasi tutti i produttori sostituibile installato docente del Centro Studi Galileo, Simone Portalupi, illustra ai Tecnici il diagramma sostituibileIl installato in fabbrica di stato dell’R134a nel corso di una lezione online, svolta tramite i consolidati sistemi di compressori ed altri componenti in fabbrica FAD (Formazione a Distanza) del Centro Studi Galileo: oltre a non fermarsi, il CSG frigoriferi hanno l’R449A REFCO Manufacturing Ltd. REFCO Manufacturing Ltd. DIGIMON-SE patent inserito pending REFCO Manufacturing Ltd. ha infatti sfruttato il lockdown per potenziare la didattica online e fornire ai Tecnici un nuovo ed efficiente mezzo di comunicazione per continuare a formarsi e rimanere nei loro software per il dimensiona6285 Hitzkirch Switzerland Gruppo manometrico 6285 Hitzkirch Switzerland 6285 Hitzkirch - Switzerland aggiornati e attivi. digitale 4 vie di tali componenti. mento ae 2lae scelta www.refco.ch www.refco.ch www.refco.ch
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Pompa per condensa universale
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE EPEE SPEGNE 20 CANDELINE – UN MESSAGGIO DALLE INDUSTRIE DEL FREDDO E DEL RISCALDAMENTO
Quest’anno, in occasione del suo 20º anniversario, l’EPEE, il partenariato europeo per l’energia e l’ambiente, ha pubblicato un video con una raccolta di messaggi dei suoi membri. I membri di EPEE, che rappresentano l’industria del riscaldamento e del freddo, contribuiscono con le loro tecnologie a garantire che i cittadini europei dispongano di ambienti di vita e di lavoro sani, produttivi e confortevoli, di alimenti freschi e sicuri e della migliore assistenza sanitaria possibile. Il Direttore Generale di EPEE, Andrea Voigt, ha dichiarato: “Sono già passati 20 anni, il tempo vola! 20 anni durante i quali la nostra associazione è diventata una delle voci leader del nostro settore, con attualmente più di 50 membri provenienti da tutto il mondo. Oggi più che mai, siamo concentrati nel rendere il nostro mondo un posto migliore con tecnologie sostenibili per la salute delle persone e del pianeta.“ Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
“RENEWABLES 2020”, ARRIVA IL RAPPORTO IEA: BENE LE ENERGIE RINNOVABILI, FATICANO I FOSSILI
Le energie rinnovabili tirano la volata, mentre sembra confermato il momento di crisi (e forse il declino) dei combustibili fossili. IEA, Agenzia internazionale per l’energia, ha di recente pubblicato Renewables 2020, rapporto sull’andamento del settore energetico 2019, dal quale emerge una fortissima crescita delle energie rinnovabili, a discapito dei combustibili fossili. In particolare, Eolico, Idro42/ INDUSTRIA & formazione
elettrico e Fotovoltaico hanno portato avanti il mercato rappresentando quasi il 90% della sua espansione globale: ci si aspetta che il dato sia destinato ad aumentare soprattutto in USA e Cina grazie agli incentivi, ed entro la fine dell’anno la crescita delle rinnovabili toccherà i 200 Gigawatt. L’anno prossimo, saranno invece India ed Unione Europea a trainare l’espansione delle rinnovabili, grazie all’attuazione di progetti sospesi a causa della pandemia. L’India, in particolare, andrà a raddoppiare le potenzialità odierne. Sempre stando al rapporto, dal 2024 eolico e fotovoltaico supereranno carbone e gas naturale. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
“REGOLAMENTAZIONE F-GAS: L’INDUSTRIA VUOLE OBIETTIVI PIÙ AMBIZIOSI”, PRONTI GLI ESITI DEL SONDAGGIO DI SHECCO
Lo studio include input provenienti da 125 persone e da più di 80 imprese attive nell’UE. È importante notare come sia stato aperto all’intero settore, non solo alle aziende che lavorano con refrigeranti naturali. Gli input sono stati raccolti prevalentemente dalla corrispondenza personale con le parti interessate, e da un’indagine di settore estremamente completa che ha presentato più di 160 domande. Questo sondaggio è stato condiviso a livello globale attraverso varie campagne di marketing e attività di sensibilizzazione sui social media per garantire pari opportunità a tutti di partecipare. Gli input sono stati accettati da tutto il mondo, con un’unica limitazione: l’azienda deve fare attivamente affari in Europa. La relazione, che abbraccia 12 sottosettori dell’industria HVAC&R, e che si occupa anche di argomenti quali la formazione, i programmi di incentivazione, il commercio illegale
e la bonifica, approfondisce i dettagli dell’attuale regolamento F-Gas per evidenziare come possa essere rafforzata per colmare varie lacune a vantaggio dell’industria, dell’economia e del clima nel suo complesso. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
UFFICIALE: SLITTA REFRIGERA, GIÀ DECISE LE NUOVE DATE!
In seguito al protrarsi dell’emergenza sanitaria e delle limitazioni a movimenti e assembramenti, il Comitato Organizzatore ha optato per spostare in avanti di qualche mese l’evento: l’appuntamento è fissato per 13, 14 e 15 aprile. A151 SrL, la società che cura e segue l’organizzazione di Refrigera, ha preso la decisione, in seguito a colloqui con Bologna Fiere, che ospiterà l’evento, nell’ottica di dare alle aziende partecipanti più tempo per organizzarsi. Una manifestazione fieristica della portata di Refrigera richiede tanto agli organizzatori quanto agli espositori enormi risorse in termini di tempo, investimenti e progettazione degli stand e degli allestimenti: l’attuale situazione di incertezza mal si concilia con questo tipo di esigenze, ragion per cui è stato deciso di posticipare l’evento, dando maggior respiro all’evento e maggiori opzioni agli espositori. L’evento si svolgerà quindi due mesi dopo, dal 13 al 15 Aprile 2021, sempre a Bologna Fiere. La decisione porterà a una fortunata conseguenza: Bologna Fiere garantirà infatti un nuovo spazio fieristico all’evento, mettendo a disposizione per la prima volta l’ultimo padiglione messo in cantiere, che diventerà operativo nei prossimi mesi e garantirà a Refrigera uno spazio nuovissimo, moderno, efficiente e funzionale al 100% Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE EPEE E ASERCOM, UN SUCCESSO L’ESYMPOSIUM A CHILLVENTA: ANCHE AREA PRESENTE L’evento, moderato da Lynn Sencicle, ACR News, si è svolto dalle 13 alle 16.30 di Martedì 13 ottobre, e ha visto tra i protagonisti alcune delle più autorevoli personalità del settore. L’evento è stato diviso in due sessioni, incentrate sulla situazione extraeuropea e sulla necessità di riportare i discorsi interni a livello globale: al centro della discussione ci sarà l’imminente cambio della regolamentazione F-Gas, che rivoluzionerà il settore HVAC/R europeo. Tra gli speaker, per AREA, anche il presidente Marco Buoni.
EFCTC LANCIA L’IMPEGNO PUBBLICO #DICIAMONOAGLIHFCILLEGALI: ADERISCONO CSG, ATF E AREA! EFCTC invita tutte le parti della catena del valore degli HFC a dire no ai refrigeranti illegali e a fare la propria parte per porre fine al commercio illegale di HFC. EFCTC (European FluoroCarbons Technical Committe) lancia oggi un impegno pubblico rivolto all’industria e ai cittadini per contrastare il mercato illegale degli idrofluorocarburi (HFC): #DiciamoNoAgliHFCIllegali. EFCTC intende in questo modo incoraggiare un’azione congiunta lungo tutta la catena del valore dei refrigeranti per sradicare il mercato nero degli idrofluorocarburi (HFC), che rappresenta una minaccia per gli obiettivi climatici e per l’ambiente. Ma per vincere questa battaglia tutte le parti devono collaborare e fare la propria parte. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
un ulteriore inasprimento della quota UE che entrerà in vigore nel gennaio 2021. L’83% delle persone nella catena del valore dei refrigeranti è a conoscenza di questo commercio illegale, e al 72% sono state offerte bombole usa e getta, vietate in Europa dal 2006 e quindi illegali. Come possiamo fermare tutto questo? Dicendo di no agli HFC illegali. Crediamo che possiamo porre fine al commercio di HFC illegali solo se collaboriamo. Crediamo che la catena del commercio illegale possa essere interrotta; per questo chiediamo a tutti coloro che fanno parte della catena del valore di dimostrare che stanno facendo la loro parte. Perché ogni singola azione è importante. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
CHACO, ARGENTINA, ESPLODE UNO SPLIT: DECEDUTO IL TECNICO, EVACUATO COMPLESSO RESIDENZIALE
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ASERCOM ED EPEE ANCORA INSIEME A CHILLVENTA Chillventa è sempre uno degli appuntamenti più importanti da segnare sul calendario, per chi opera nel settore HVAC&R. ASERCOM, l’Associazione europea dei produttori di componenti di refrigerazione, e EPEE, il Partenariato europeo per l’Energia e l’Ambiente, hanno unito le forze anche quest’anno – soprattutto in questi tempi difficili, quando purtroppo i partecipanti non possono incontrarsi di persona. Le due associazioni hanno coordinato, come hanno fatto negli ultimi dieci anni, un simposio virtuale. L’ASERCOM + EPEE eSymposium di quest’anno (martedì 13 ottobre, 13.00-16.30 CET) ha offerto l’occasione ideale per conoscere meglio lo European Green Deal, la prossima revisione del Regolamento Europeo sui gas fluorurati, e scambiare opinioni su come la legislazione e le politiche dell’UE hanno un impatto sull’industria HVAC&R. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
CENTRO STUDI GALILEO, AREA E ATF SI UNISCONO A EFCTC: DICIAMO NO AI REFRIGERANTI ILLEGALI! “Ci impegniamo a fare la nostra parte per porre fine al commercio illegale di HFC”: è in queste poche, ma significative, parole, il senso dell’impegno pubblico di EFCTC, European Fluorocarbons Technical Committee, contro il commercio dei gas HFC illegali e fuori quota. Come si legge dalla nota ufficiale: “Il mercato nero dell’HFC ha legami con le organizzazioni criminali, con conseguenze devastanti per il business, l’economia e l’ambiente”. Le ultime ricerche suggeriscono che il mercato nero potrebbe rappresentare fino a 34 milioni di CO2eqT nel 2018 – ed è pronto a crescere con
Il fatto è avvenuto il 23 settembre scorso quando, a causa della forte esplosione di uno split, al quarto piano delle Torri Sarmiento di Chaco, in Argentina, un Tecnico del Freddo che stava lavorando sul posto è rimasto ucciso. L’uomo, Marcelo Cuevas, è stato ricoverato con gravi ustioni sul viso e pesanti lesioni interne. Nonostante segnali ottimistici e una buona risposta alle terapie, le condizioni del Tecnico hanno cominciato ad aggravarsi di colpo. “L’esplosione ha fatto tremare l’intero palazzo, che è stato fatto evacuare”, hanno commentato i residenti: nonostante il tempestivo intervento delle forze dell’ordine (che hanno coinvolto, nelle fasi iniziali, anche gli artificieri), e della corsa in ospedale, non è stato possibile salvare il Tecnico che stava operando sull’impianto: ancora ignote, al momento, le cause dell’incidente. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
INDUSTRIA & formazione /43
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE COVID-19, IL VACCINO SOLO PRIMO PASSO: PER LA DISTRIBUZIONE, SARÀ TUTTO IN MANO AL FREDDO
Frigoriferi a energia solare, ponti aerei, persino camion dei gelati: una volta trovato il vaccino contro covid-19, la sfida sarà riuscire a distribuirlo a 7 miliardi di persone. Numerose aziende stanno lavorando alla creazione di un vaccino contro Covid-19, circa 300: si tratta di una lotta contro il tempo, cui ne farà seguito un’altra: garantire che i vaccini arrivino a destinazione in condizioni tali da poter essere utilizzati. Se, auspicabilmente, alcuni potranno essere conservati “a temperatura da frigorifero”, tra i 2° e gli 8°C, alcuni presenteranno criticità maggiori: uno dei più promettenti, quello dell’azienda Pfizer, necessita di temperature ultra fredde per la conservazione, intorno ai -80°C, cosa che ha spinto l’azienda a investire sulla creazione di un contenitore refrigerato ad hoc. Non si tratta di una condizione negoziabile: l’alternativa è che le dosi deperiscano e diventino completamente inefficienti. Temperature come quella richiesta dal vaccino Pfizer non sono comuni: se la distribuzione sarà problematica nei paesi ricchi, in quelli poveri e nelle aree remote la situazione sarà difficilissima da affrontare. La ricerca di soluzioni per conservazione, trasporto e distribuzione spetterà quindi alla cold chain, che dovrà studiare soluzioni accessibili per garantire che nessuna zona del pianeta rimanga esclusa.
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VACCINI COVID-19: SARÀ LA CAPITALE DEL FREDDO A GARANTIRNE LA CONSERVAZIONE? Potrebbe essere proprio Casale Monferrato, la storica Capitale del Freddo, a fornire l’assist necessario 44/ INDUSTRIA & formazione
alla distribuzione del vaccino Pfizer in tutto il mondo? Come noto, i tanto attesi vaccini Pfizer, che potrebbero segnare un passo avanti fondamentale nella lotta alla pandemia mondiale che ha cambiato radicalmente il nostro stile di vita da quasi un anno, hanno un grosso problema legato alla distribuzione, ossia la necessità di venire conservati a -80°C. Nei giorni scorsi, è stato Guido Crosetto, presidente di AIAD, nel corso di una discussione su Twitter con il virologo Roberto Burioni, a ricordare che in Italia esiste un’eccellenza di prim’ordine per quando riguarda la catena del freddo: Casale Monferrato, la storica “Capitale del Freddo” nella quale ha anche sede il più autorevole ente per la formazione del settore, il Centro Studi Galileo. Proprio il Centro Studi è stato promotore e ideatore del progetto, già nel 1976, e ne ha realizzato il portale ufficiale, capitaledelfreddo. it, un punto focale per il settore della refrigerazione e un riferimento forte e concreto su scala nazionale. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
NON SOLO PFIZER: IN ARRIVO ANCHE IL VACCINO MODERNA, «EFFICACIA AL 94,5% E CATENA DEL FREDDO PIU’ SEMPLICE» Il vaccino della casa farmaceutica statunitense potrebbe presto essere messo a disposizione di tutti: con efficacia del 94,5% e meno problemi di stoccaggio e trasporto, Moderna sembra aver trovato un altro validissimo alleato nella lotta a Covid-19. Con un comunicato stampa, l’azienda statunitense Moderna ha reso noto che il suo vaccino contro il Covid, mRNA-1273, ha una efficacia del 94.5%. Ancora una volta, per la distribuzione e lo stoccaggio del farmaco sarà cruciale il ruolo della Catena del Freddo, che dovrà garantirne la possibilità di mantenere il prodotto a bas-
se temperature: si tratta di un vaccino più facile da conservare e da trasportare rispetto al farmaco di Pfizer: rimane stabile tra i 2° e gli 8°C per 30 giorni (temperature raggiungibili da un qualsiasi comune frigorifero) o fino a sei mesi a -20 gradi, temperatura di gran parte dei freezer domestici. La catena del freddo garantirà trasporto e stoccaggio ottimali: senza, il vaccino deperirebbe in poche ore: stando ai test svolti finora, dopo dodici ore a temperatura ambiente il farmaco diventa inutilizzabile. Sebbene manchino ancora le analisi di terze parti e il processo di peer-review da parte delle riviste scientifiche, i risultati fanno ben sperare. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
CORONAVIRUS, L’ARIA CONDIZIONATA UN’ARMA PER SCONFIGGERE IL VIRUS
Crollo del 99,6% della concentrazione del virus nell’aria: negli ambienti chiusi, uno studio del Bambino Gesù avvalora il ruolo della ventilazione dell’aria condizionata per abbattere i contagi. Gli spazi chiusi si sono sin da subito rilevati (come nel caso del ristorante in Cina) potenzialmente pericolosi, con la possibilità che si accumulino particelle infette nell’aria anche per periodi elevati di tempo, esponendo maggiormente al contagio chi si trova in presenza di persone infette. I risultati dello studio, realizzato in collaborazione con Ergon Research e Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Research Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE CAPITALE DEL FREDDO, IL SINDACO, LE AZIENDE E IL CENTRO STUDI GALILEO SI FANNO AVANTI: “CASALE è PRONTA PER AIUTARE A DISTRIBUIRE IL VACCINO ANTI-COVID!”
Un’iniziativa dell’Amministrazione casalese, su suggerimento di Guido Crosetto, subito sposata dalle principali realtà economiche del territorio. Presenti i rappresentati dell’Agenzia di Sviluppo Aleramo, B3 – leader europeo nell’ambito della logistica, e le aziende del Freddo Cofi, Mondial Framec, Framec Truck, Cold Car, Centro Studi Galileo, Epta – Iarp, Eurema, Pastorfrigor, Rivogas, Sanden Vendo, U5. Moderatore il Presidente di Area, segretario di ATF e Direttore del Centro Studi Galileo, Marco Buoni. Nello specifico, sono stati messi in evidenza alcuni punti di forza che potrebbero permettere al progetto di essere messo in cantiere in tempi rapidissimi: Rivogas potrebbe fornire ghiaccio secco per la logistica (mattonelle di CO2 della durata di 48h), mentre Cofi, Mondial Framec e Framec Truck avrebbero a disposizione camion refrigerati ai fatidici -80°C. B3 ha modo di occuparsi della logistica, valutare i flussi e le esigenze delle aree fisse di stoccaggio, e U5 dispone di piccole apparecchiature per ridurre rischi di deterioramento delle grandi quantità di vaccino, importanti per il mantenimento delle temperature costanti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
UN SALOTTO, UN BAR E UNA CLASSE: UN RENDER DI EL PAÌS SPIEGA AL MEGLIO LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO, LA VENTILAZIONE CHIAVE DI VOLTA PER LA SICUREZZA Con un video pubblicato sulla propria pagina Twitter Ufficiale, El Paìs
ha illustrato in modo chiaro e dinamico i modelli di diffusione che possono portare al contagio, soprattutto in uno spazio chiuso. Il render mette infatti bene in evidenza le modalità di diffusione aerea del virus, che ha vita facile nel contagiare diverse persone non protette ma fatica molto a diffondersi qualora vengono attuate le necessarie misure di protezione individuale. È stato usato un simulatore sviluppato da un gruppo di scienziati guidato dal professor José Luis Jiménez, dell’Università del Colorado, creato con l’intenzione di mostrare l’importanza dei fattori che ostacolano il contagio tramite aerosol. Il calcolo non è esaustivo e non può includere le innumerevoli variabili che contribuiscono a un contagio, ma serve per illustrare la progressione dei rischi in funzione dei fattori su cui possiamo intervenire. I soggetti mantengono la distanza di sicurezza nelle simulazioni, eliminando il rischio di contagio tramite goccioline, ma anche così possono infettarsi, se non si agisce sommando tutte le misure contemporaneamente: una corretta ventilazione, la riduzione della durata degli incontri, la riduzione della capienza e l’uso delle mascherine. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
32° MOP, UN WEBINAR DI OZONACTION ILLUSTRA L’IMPORTANZA DELLA MANUTENZIONE A/C NEL CORSO DELLA PANDEMIA.
OzonAction (UNEP) ha organizzato il side-event nel corso del 32° MOP, Meeting of Parties of the Montreal Protocol, lunedì 23 Novembre. Il webinar “Installing, Operating and Servicing A/C systems in the time of Covid-19” si è svolto dalle 9.30 alle 11.00 (CET). Moderatore dell’evento, che ha coinvolto alcune delle principali associazioni mondiali, è stato James S. Curlin, Action Head di Ozon Action (Law Division). La sanificazione degli impianti in questo periodo è di importanza fondamentale: lo stesso Centro Studi Galileo ha dedicato un corso specializzato sull’argomento, in collaborazione con CEPAS – Bureau Veritas, che garantisce la qualifica di Tecnico per l’igienizzazione impianti HVAC. Con la pandemia globale di COVID-19, il settore del condizionamento dell’aria è emerso come attore chiave, contribuendo in modo significativo a ridurre al minimo la probabilità di diffusione di malattie trasmesse per via aerea. Una serie di considerazioni aggiuntive, riguardanti le pratiche sul campo, dovrebbero essere prese in considerazione anche dal punto di vista della sicurezza per i sistemi nuovi o esistenti. Questa sessione fornirà esempi delle migliori linee guida e riferimenti offerti dalle principali associazioni internazionali, che dovrebbero essere presi in considerazione durante l’installazione, la manutenzione o il funzionamento degli impianti di climatizzazione nel contesto della pandemia di COVID-19. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
INDUSTRIA & formazione /45
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE “ESPERIENZA ARGENTINA PER STABILIRE UN SISTEMA DI GESTIONE DEGLI HFC”, GIÀ DISPONIBILE IL NUOVO WEBINAR DI UNIDO
UNIDO, divisione Protocollo di Montreal, ha reso disponibile il suo ultimo webinar, intitolato “Argentina’s experience in establishing a HFC licensing system”, ospitato dalla National Ozone Unit Argentina. La UNIDO Montreal Protocol Division ha ringraziato la National Ozone Unit Argentina e l’Ozone Secretariat “per il loro prezioso supporto e contributo“. Il webinar è stato seguito da 39 paesi e vi è stata una sessione di domande e risposte molto vivace in conclusione. L’Argentina ha da tempo avviato un processo di modernizzazione per quella che è la gestione delle certificazioni, processo al quale hanno contribuito i numerosi convegni e i corsi organizzati a più riprese dal Centro Studi Galileo, ad esempio nell’ambito del progetto Train-The-Trainers, il cui obiettivo è formare nuovi Tecnici che possano a loro volta tramandare ad altri quanto appreso, tramandando le conoscenze tramite una catena virtuosa. “Speriamo che questo evento vi abbia portato spunti utili per il vostro paese e per il vostro lavoro“, hanno commentato gli organizzatori, invitando chi ha seguito a suggerire nuovi argomenti per gli appuntamenti successivi. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
COPERNICUS RIVELA: OTTOBRE 2020 “IL PIÙ CALDO DI SEMPRE IN EUROPA” Dati estremamente preoccupanti: il mese di ottobre da poco concluso può vantare un primato non invidiabile, essendo stato il più caldo mai registrato in Europa… e non solo. 46/ INDUSTRIA & formazione
Il cambiamento climatico sembra avanzare senza sosta, continuando a far registrare temperature record in tutto il globo: il riscaldamento globale sembra ormai inarrestabile, ulteriore conferma della necessità di applicare nuove regole per garantire che la situazione non peggiori ulteriormente. Lo studio del Copernicus Climate Change Service (C3S) sembrerebbe confermare il problema: l’analisi basata sulla temperatura globale dell’aria in superficie e sulle coperture di ghiaccio ha evidenziato una serie di anomalie nei settori orientali, con temperature (in controtendenza) sottomedia solo nelle zone sudoccidentali d’Europa: il dato non è bastato tuttavia a controbilanciare le problematiche riscontrate, portando al triste primato di ottobre. In ogni caso, è un altro il dato più preoccupante: il Circolo Polare Artico ha registrato la sua minore espansione dal 1979, anno in cui è iniziata l’osservazione, proprio nel mese di ottobre 2020, probabilmente per via di frequenti ondate di calore che, dall’Europa dell’est, hanno comportato un trimestre estivo molto caldo, che ha raggiunto altissime latitudini, Siberia inclusa.
domanda di sollievo estivo dalle ricorrenti ondate di caldo. Secondo EurObserv’ER, nel 2019 sono state vendute circa 3,9 milioni di Heat Pumps, che ammontano al 12,6% annuo. L’Unione Europea dispone ora di una base installata di circa 40 milioni di IP, considerando insieme tutte le tecnologie che producono riscaldamento e raffreddamento rinnovabili. Il ruolo primario spetta ancora alle unità Aria-Aria, con quasi 3,3 milioni di unità vendute nel 2019, circa 300.000 in più rispetto all’anno precedente. Bene anche le pompe di calore geotermiche, +8,2% e altre 93.749 unità vendute, soprattutto in Francia, Svezia, Paesi Bassi e Finlandia: la crescita del mercato è tuttavia poco omogena, con i paesi teutonici che hanno registrato netti cali, a fronte del boom di Paesi Bassi.
+12,6%: BOOM DELLE POMPE DI CALORE IN EUROPA NEL 2019, SECONDO LO STUDIO DI EUROBSERV’ER
Maxi operazione di polizia in Spagna: tre arresti e 19 tonnellate di refrigeranti illegali sono stati sequestrati nel corso dell’operazione “Fluoris”, un raid contro una serie di magazzini a Murcia e a Granada. Il sequestro non ha riguardato solo i classici HFC, ma anche anche grossi quantitativi di refrigerante R22: in totale, sono stati messi sotto sequestro ben 1.885 cilindri. Tra i gas sequestrati figurano R134a, R410A, R32, R407C, R507, R437A, R407H, l’HFO R1234yf, ma anche parecchio R452 e persino il dannosissimo R22.
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+12,6%: è questo l’aumento del mercato delle pompe di calore nell’Unione Europea, tra il 2018 e il 2019, secondo un recente studio condotto da EurObserv’ER. Il mercato delle pompe di calore, in Europa, ha continuato la sua tendenza al rialzo anche nel 2019, sostenuto dalla determinazione politica di alcuni Stati membri a decarbonizzare il loro fabbisogno di calore e dalla crescente
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SPAGNA, 3 ARRESTI E 19 TONNELLATE DI REFRIGERANTI ILLEGALI MESSI SOTTO SEQUESTRO
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NUMERO 10 / DICEMBRE 2020
GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 202a) Ventesimo anno
A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI By-pass: Termine inglese che letteralmente significa aggiramento, deviazione. Esso viene utilizzato nel campo della refrigerazione e del condizionamento per indicare una tubazione che permette di far circolare il fluido frigorifero evitando di farlo transitare attraverso un determinato componente del circuito. Molto noto è il sistema di by-pass del gas caldo utilizzato ad esempio per far fronte ad eccessive diminuzioni della pressione di aspirazione attraverso l’iniezione di vapore caldo, prelevato dalla tubazione di mandata del compressore, nella tubazione di aspirazione in caso di ridotti carichi termici o di anomalo abbassamento della pressione di aspirazione stessa. Il bypass del gas caldo viene impiegato anche in certi sistemi di sbrinamento dell’evaporatore: anche in questo caso il gas caldo viene veicolato dalla tubazione di mandata del compressore a monte dell’evaporatore per provvedere al suo sbrinamento periodico. Un ulteriore esempio è costituito dalla valvola di by-pass del condensatore che viene utilizzata per far fronte ad eccessive diminuzioni della pressione di condensazione nei periodi più freddi dell’anno. In campo elettrico il by-pass di un componente consiste nella sua cortocircuitazione. Ne è un esempio il by-pass del termostato dei congelatori domestici, che avviene quando si inserisce la funzione super, e che
consente al compressore di funzionare con continuità indipendentemente dalla temperatura interna del vano congelato. Congelatore professionale: Apparecchio di refrigerazione isolato provvisto di uno o più scomparti accessibili attraverso una o più porte o cassetti, in grado di mantenere gli alimenti a temperatura costante nei limiti prescritti per la temperatura di esercizio per la refrigerazione o il congelamento, utilizzando un ciclo a compressione di vapore, e destinati allo stoccaggio di alimenti in ambienti non domestici ma non all’esposizione o all’accesso da parte dei clienti. Temperatura ambiente di riferimento: La temperatura ambiente, espressa in gradi Celsius, alla quale il coefficiente di carico parziale è pari a 1. Per le unità di condensazione è stabilita a 32 °C. Per i chiller è la temperatura ambiente, espressa in gradi Celsius, alla quale il coefficiente di carico parziale è pari a 1. È stabilita a 35 °C. Per i chiller di processo raffreddati ad aria la temperatura dell’aria in entrata al condensatore è stabilita a 35 °C, mentre per i chiller di processo raffreddati ad acqua la temperatura dell’acqua in entrata al condensatore è stabilita a 30 °C. Unità di condensazione: Prodotto provvisto di almeno un compressore e un condensatore alimentati a elettricità, in grado di raffreddare e mantenere costante una temperatura bassa o media all’interno di un apparecchio o di un sistema di refrigerazione, utilizzando un ciclo a compressione di vapore una volta collegato a un evaporatore e ad un dispositivo di espansione. Valvola di mandata: Valvola la cui apertura permette l’uscita del refrigerante compresso dall’interno del cilindro dei compressori frigoriferi. Il movimento di tale valvola è provocato dalla differenza di pressione esistente tra la sua faccia superiore e quella inferiore: la prima corrisponde alla pressione di mandata del compressore (coinci-
dente, in mancanza di perdite di carico, con la pressione di condensazione del circuito frigorifero) mentre la seconda corrisponde alla pressione del gas presente all’interno del cilindro. Nei compressori alternativi tale pressione aumenta progressivamente durante la risalita del pistone dal punto morto inferiore, fino a quando non supera la pressione di mandata, causando l’apertura della valvola. Allo stesso modo, nei compressori rotativi o scroll la valvola di mandata si apre quando la pressione del gas in fase di compressione da parte del cilindro o della spirale orbitante non supera la pressione che si ha sulla mandata del compressore o nel volume interno al mantello del compressore nel caso in cui esso si trovi in alta pressione, Caratteristiche di tale valvola devono essere la perfetta tenuta, la rapidità dei movimenti di apertura/chiusura, la debole inerzia, la ridotta rumorosità, l’elevata robustezza, l’indeformabilità e lo scarso attrito opposto al passaggio del gas compresso. Per evitare l’eccessiva apertura della valvola, in seguito alle elevate pressioni che la interessano, vengono previsti opportuni arresti dell’alzata e spallamenti. Le tipologie più diffuse di valvole di mandata sono quelle a lamelle e quelle a disco. Come funzione secondaria, la valvola di mandata costituisce anche un dispositivo di non ritorno del gas compresso, che si trova nell’alta pressione del circuito, all’interno del cilindro quando il compressore arresta la propria marcia. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.
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INDUSTRIA & formazione /47
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
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SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF PRODUZIONE COMPONENTI BITZER ITALIA compressori Pietro Trevisan 36100 Vicenza Tel. 0444/962020 www.bitzer.it CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it CASTEL valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido Giorgio Monaca 20060 Pessano c/Bornago Tel. 02/95702225 www.castel.it
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