Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 3-2020

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Air conditioning and Refrigeration European Association

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.437

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Speciale Rubrica Covid-19

LA REFRIGERAZIONE E IL CONDIZIONAMENTO PROTAGONISTI DURANTE E POST PANDEMIA Rifornimento, approvvigionamento e conservazione dei cibi Sanificazione degli ambienti e igienizzazione degli impianti

ALL’INTERNO La sostenibilità contributo di ASHRAE

Il settore non cede la Refrigerazione reagisce

Anno XLIV - N. 3 - 2020 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato




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NUMERO 3 / APRILE 2020

Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti

Sommario

6 Editoriale

Il settore che non cede: la refrigerazione reagisce M. Buoni – Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

11 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini

20 Contributo

di ASHRAE alla sostenibilità nel settore della refrigerazione Walid Chakroun – ASHRAE

Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841

23 Rubrica Covid-19: Risponde il Docente Esperto CSG

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31 Confronto del TEWI tra sistemi waterloop integrati e in cascata

E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India

Luca Rollino – C2R Energy Consulting, Politecnico di Torino, Centro Studi Galileo

26 Guida mondiale sulla bassa carica di ammoniaca Klára Zolcer Skačanová – Shecco

per supermercati Biagio Lamanna – Carel Industries SpA Ana Margarida Pinho – Race, Refrigeration and Air Conditioning Engineering S. A.

35 Nuovo gas cooler a CO2 per operazioni dry&wet

Stefano Filippini | Giovanni Mariani | Livio Perrotta | Umberto Merlo Lu-Ve Group

www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)

39 Principi di base del condizionamento dell’aria

La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

41 Concetti di base sulle tecniche frigorifere

N. 437 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00

Collegamenti elettrici tra le due unità di un climatizzatore split P. Fantoni – 211° Lezione Accorgimenti per evitare alte temperature di funzionamento del compressore quando si usa l’R449A P. Fantoni – 231° Lezione

43 Ultime Notizie

“Grazie, anche ai nostri tecnici”: il presidente di AREA, ringrazia i Tecnici del Freddo, in prima linea durante l’emergenza - Anche su JARN, principale rivista giapponese per il settore HVAC/R, il messaggio di fine anno del presidente di AREA - Webinar CSG: un successo inarrestabile! - Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati del quarto trimestre del 2019 - #CountOnCooling, finalmente ci siamo: al via la grande campagna di EPEE! - Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea: “formazione fondamentale per ripartire” - Novità refrigeranti A2L per impianti ad aria condizionata residenziale: cambiano le regole tecniche - CHILLVENTA 2020, l’organizzazione annuncia: “nessun rinvio, ci vediamo a ottobre” - Le aziende italiane protagoniste assolute a Euroshop 2020 - CORONAVIRUS, il rapporto con la refrigerazione - Responsabilità, azione e solidarietà: dalla Spagna, anche CNI risponde all’emergenza Coronavirus - AEFYT presenta la sua Guida Tecnica per l’applicazione delle norme di sicurezza per le installazioni di refrigerazione - F-GAS, le certificazioni resteranno valide fino al 15 Giugno - Coronavirus, dall’Europa Indicazioni per supportare aziende, produzione e frontalieri - Coronavirus, rinvio anche per la COP26 - Speciale Covid 19: AREA, ATF e le principali Associazioni chiamano l’Europa: “Il freddo è fondamentale per vincere la battaglia”

49 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte centonovantacinquesima) – A cura di P. Fantoni

INDUSTRIA & formazione /5


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

EDITORIALE

Il settore che non cede: la refrigerazione reagisce LE INFORmAzIONI AL TEmPO DEL COVID-19

Marco BUONI Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 26 Associazioni europee 22 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

GRAzIE AI CORSI DECENNALI CON LE NAzIONI UNITE IL CENTRO STUDI GALILEO PORTA AVANTI PER I TECNICI DEL FREDDO GLI INDISPENSABILI CORSI FAD (FORmAzIONE A DISTANzA) IN ITALIA E ALL’ESTERO

Il Tecnico del Freddo, cruciale nel corso della pandemia per garantire il corretto funzionamento delle filiere alimentari, sanitarie e informatiche (a partire dai Data Center senza i quali Internet cesserebbe di funzionare) sarà ancora essenziale nel garantire che gli impianti di condizionamento rimangano pienamente efficienti, e risultino alla fine un utilissimo strumento di prevenzione piuttosto che un potenziale veicolo di trasmissione.

6/ INDUSTRIA & formazione

A dispetto del periodo di emergenza, e del conseguente blocco della quasi totalità delle attività lavorative su tutto il territorio nazionale e su gran parte di quello europeo, l’industria del freddo è ancora attiva e continua a mantenere efficienti e operativi tutti quei sistemi chiave che sfruttano il raffreddamento per poter continuare a supportare i bisogni dei cittadini. I Tecnici del Freddo sono sul campo ogni giorno per garantire che migliaia di servizi essenziali possano continuare a svolgersi senza interruzioni: il caso più eclatante è quello dell’industria alimentare, che dal trasporto alla conservazione, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio, non potrebbe sopravvivere senza gli impianti refrigeranti, ma non è certo il solo: con il loro lavoro, i Tecnici del Freddo stanno mantenendo operativi gli impianti degli ospedali, dei laboratori di ricerca e persino delle abitazioni private delle persone, rispondendo a bisogni essenziali in questo complesso periodo di crisi. Con milioni di persone costrette a restare a casa, COVID-19, meglio noto come Coronavirus, ha cambiato radicalmente lo stile di vita di ognuno di noi, dando vita a una pandemia che, giorno per giorno, stiamo affrontando tutti insieme: l’Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo -ATF, e AREA, realtà europea che raccoglie 26 associazioni da 22 stati e rappresenta gli interessi di oltre 110.000 Tecnici, stanno lavorando di concerto con le principali autorità nazionali ed europee al fine di impostare e garantire strategie che non solo aiutino a combattere efficacemente il virus, ma che mitighino gli impatti che questo periodo senza precedenti avrà sul settore, salvaguardando non solo la salute ma anche le

prospettive future dei lavoratori, per affrontare al meglio quello che verrà al termine dell’emergenza. Quando la minaccia sarà rientrata, sarà fondamentale ripartire per riportare tutto alla normalità, e per farlo sarà indispensabile far sì che il tempo sospeso che ha caratterizzato le ultime settimane non sia stato sprecato ma speso efficacemente: non sono giunte casuali le parole di Ursula von der Meyer, presidente della Commissione Europea, che annunciando il progetto SURE (una cassa destinata a salvaguardare il futuro delle aziende e di milioni di cittadini europei) ha ribadito, esplicitamente e con forza, l’importantissimo ruolo che la formazione avrà nel riaccendere la scintilla dell’economia. La tecnologia, in questo caso, è stata nostra alleata: grazie alla Formazione a Distanza, al Centro Studi Galileo sono bastati una webcam, una connessione a internet e il proprio capitale umano per portare nelle case di migliaia di persone i suoi oltre quarantacinque anni di esperienza nella formazione e nella didattica. Con i corsi, realizzati in diretta streaming e una fortissima interazione col docente, le lezioni online e i webinar, realizzati in collaborazione con numerose ditte e seguiti da migliaia di Tecnici, il Centro ha dimostrato ancora una volta la straordinaria capacità di adattare e di evolversi pur mantenendo sempre lo stile e la qualità che lo hanno portato ormai da decenni a collaborare sempre più intensamente con le Nazioni Unite e la Commissione Europea. Le persone e le aziende che sfrutteranno questo periodo per formarsi scopriranno di aver acquisto un immenso capitale di competenze e potranno rilanciare la propria attività con rinnovato vigore e nuove prospettive: #iorestoacasa… e studio!


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

L’importanza del Tecnico del Freddo nel post pandemia

IgIENIzzAzIONE E DISINFEzIONE DELL’ARIA CONDIzIONATA E DEGLI AmBIENTI (parte prima)

I Tecnici del Freddo ricopriranno un ruolo di fondamentale importanza nello scenario post-pandemico. Con l’avvicinarsi dell’estate, si avvicina anche il momento in cui gli impianti di condizionamento, anche quelli da appartamento, entreranno a pieno regime. Come più volte evidenziato dai principali enti di riferimento per la refrigerazione (AREA, a livello europeo, e ATF – Associazione del Tecnici del Freddo in Italia) operare una corretta, frequente e precisa igienizzazione degli impianti di condizionamento sarà di importanza fondamentale per prevenire che gli impianti diventino involontari veicoli di trasmissione: come ormai noto, il virus COVID-19 viaggia soprattutto tramite le goccioline in sospensione nell’aria, dovute principalmente alla respirazione. Occorrerà operare alcune modifiche agli impianti, aumentando e privilegiando l’immissione negli ambienti di aria esterna e limitando invece il più possibile il riciclo di aria interna, che tende a essere caratterizzata da numerosi elementi che possono diventare veicolo di trasmissione. Il riciclo esterno favorirà l’immissione di aria pulita negli ambienti, facendo uscire le particelle ed evitando quindi che, restando in sospensione o depositandosi, possano essere potenzialmente pericolose. Il Centro Studi Galileo, nel corso della quarantena, ha destinato grande attenzione all’importanza di una corretta igienizzazione: non solo è stato realizzato un webinar gratuito, il 17 Aprile, incentrato proprio sull’importanza fondamentale della gestione e della igienizzazione degli impianti (la registrazione, disponibile sul canale youtube centro.studi. galileo, può essere fruita e consultata liberamente e gratuitamente ed è disponibile anche sul nostro blog, Industria&Formazione Online), ma il 29 è stato organizzato anche un corso in Formazione a Distanza destinato nello specifico all’argomento e il 22 i soci di ATF hanno potuto seguire in diretta una lezione sulla gestione degli impianti destinati al comfort interno.

Tratto dalla presentazione di Errecom SPA del dott. Paolo Mattavelli al recente webinar CSG, visionabile integralmente su www.industriaeformazione.it

8/ INDUSTRIA & formazione

Cosa comporta avere un impianto NON sanificato e manutentato correttamente: • Riduzione delle prestazioni • Riduzione della vita dell’impianto • Aumento del rischio di rotture • Accumulo e proliferazione di batteri • Rischio di propagazione di virus • Sviluppo e diffusione di muffe, spore e allergeni • L’aria introdotta nell’ambiente non è sana Cosa significa DETERGERE: Rimuovere materiale di varia natura come grasso, polveri, residui organici e condensa, che si depositano su superfici di vario tipo. Detergere per aumentare le prestazioni e ridurre le infezioni Un corretto programma di detersione garantisce: • Miglior scambio termico • Riduzione dei consumi energetici • Migliori prestazioni • Prolungamento della vita del sistema • Eliminazione dell’ambiente favorevole alla proliferazione di batteri, muffe e virus • L’aria immessa nell’ambiente è pulita Cosa significa DISINFETTARE: Rimuovere e uccidere batteri, virus, muffe e lieviti che vivono su tutti gli oggetti e possono provocare malattie. Permanenza sulle Superfici: • Batteri e Muffe prolificano sulle superfici, nello sporco ambientale e negli scarichi condensa. • I virus non si moltiplicano sulle superfici ma rimangono attivi per diverso tempo, propagando l’infezione. COVID-19 vive: • 5 giorni su Acciaio e Vetro • 4 giorni su tessuti sintetici (es. filtri) • 2 giorni su plastiche e resine

Grasso e sporco di diversa natura proteggono virus, batteri e muffe dall’azione dei disinfettanti. I grandi impianti di condizionamento diffondono più velocemente il COVID-19? • I grandi impianti di condizionamento che prelevano aria dall’esterno e la convogliano all’interno di un altro ambiente agevolando il ricambio, non aumentano il rischio di infezione. • American Society for Mocrobiology (Università della California di Davis): “le particelle virali sono troppo piccole per essere bloccate dai filtri dell’aria HEPA e MERV ma le strategie di ventilazione possono ancora svolgere un ruolo nel ridurre la trasmissione del virus. L’aumento della quantità di aria che fluisce dall’esterno e la velocità di scambio d’aria possono diluire le particelle dell’interno. Tuttavia un flusso d’aria elevato potrebbe anche sollevare particelle stabilizzate, reimmettendole nell’aria. • Il Journal of American Medical Association ha analizzato i tamponi eseguiti in ambienti ospedalieri: i test condotti sulla bontà dell’aria sono risultati tutti negativi, tranne quelli sulle prese di scarico dell’aria. Alcune goccioline di virus sono rimaste nei filtri e nelle prese d’aria. Non ci sono problemi ad utilizzare i condizionatori a patto che si esegua un’adeguata manutenzione e sanificazione di tutto l’impianto. Gli impianti di climatizzazione diffondono più velocemente il COVID-19? • Il condizionatore può aiutare la diffusione del COVID-19, se già presente nell’ambiente in cui è inserito, perchè può rimette in circolo il virus depositato sulle sue superfici (soprattutto quelle del filtro e dello scambiatore di calore). • Non ci sono problemi ad utilizzare i condizionatori a patto che si esegua una sanificazione frequente dell’evaporatore. Se l’aria introdotta nell’ambiente non è sana si possono diffondere infezioni, allergie e malattie.


SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO RECYCLING AND RECOVERY SYSTEMS RECYCLING RECOVERY SYSTEMS F-GAS REGULATION -AND PHASE DOWN Dal 2018 in poi, il regolamento 517/2014) F-GAS REGULATION - PHASE (EU DOWN

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sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant

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SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant

RECUPERA RICICLA RIUTILIZZA RECUPERA RICICLA RECOVER RIUTILIZZA RECYCLE REUSE RECOVER RECYCLE REUSE

Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery

Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control

Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.

EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units

The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.


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NUMERO 3 / APRILE 2020

DAL NUmERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIzzATI NEGLI ULTImI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A CASALE mONFERRATO

L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi,divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)

Provenzano Giuseppe HITRAC Roma Crema Stefano LOMBARDI SERVICES Vigliano B.Se

Cirlan Alexandru Ionel ELETECNO ST spa Robbiate

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A ROmA

murgia Claudio ELLETERM ENERGY srl Osmate Velate

Croce Nicola BROTHERS CROCE srl Termoli

Gizzi Paolo EUROIMPIANTI srl Roma Savkiv Andriy EUROIMPIANTI srl Roma

Palombo Giulio ICARO srl Formello

Emmanuele Damiano BG IMPIANTI Busto Garolfo

missiaja Fabio LOMBARDI SERVICES Vigliano B.Se

Serrao Davide CHIAPPARA SRL Sestri Levante

Sardella Omar PETIT FORESTIER ITALIA Grugliasco

mira Gabriele DEGA SERVICE GROUP Ariccia Parente Anthony DEGA SERVICE GROUP Ariccia

Colombo Oliviero TRAVAGLINI SPA Cinisello B.Mo

Petracchini Andrea EDILIMPIANTI Rocca Priora

Di Gloria Luca HITRAC Roma

Caravaggi mirko ICARO srl Formello

Simone Portalupi, docente del Centro Studi Galileo, espone i concetti chiave del corso di Tecniche Frigorifere, in Formazione a Distanza, a un gruppo di Tecnici del Freddo. Uno dei vantaggi della FAD consiste nella possibilità di vedere e rivedere ancora e ancora le lezioni cui si è preso parte in diretta, con potenzialità didattiche addirittura superiori alle classiche lezioni frontali. INDUSTRIA & formazione /11


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A AGLIANA Chiavuzzo Andrea ATIS srl Valvasone Arzene (PN) Amendola Giuseppe EUROCLIMA Brunico (Bz) Di Rosa Rosario EVERMED srl Motteggiana (Mn)

Foto di rito degli allievi del Centro Studi Galileo al primo corso di Patentino Frigorista presso Tecnica della Saldatura a Roma. Il Patentino è obbligatorio per poter maneggiare gli F-Gas (febbraio ante DPCM)

Segato Alessandro EVOO srl Belluno Gabrielli Stefano FRIGOR BOX NTERNATIONAL Scandiano (Re) Begnoni Paolo GALVANI srl San Giovanni L (VR) marastoni Fabiano GALVANI srl San Giovanni L (VR)

zucchi Alessio GALVANI srl San Giovanni L (VR) Bondioli Stefano TISECO srl Mirandola (Mo)

CORSO TECNICHE FRIGORIFERE E CONDIzIONAmENTO A CASALE mONFERRATO ALBAGEL srl Faraci Alberto Grinzane C.

BEVCO srl

Rampi Ermanno Castelletto M. CASTEL srl

Zacchello Gabriele

Pessano Con Bornago DL EUROPA srl

Mostoni Alessandro Trezzano S/N

ELETTROCASA sas Accornero Gioele Asti

EUROELETTRA DI IVALDI Ivaldi Marco Novi Ligure FUTUR SERVICE srl Caka Arnold Colasanti Federico Savigliano GIANNELLI CLImA Giovane Gioele Imperia HIDROKLImA Palmas Davide Mantovani Luca Pieve Olmi

Gianfranco Cattabriga, docente del Centro Studi Galileo, nel corso di una delle lezioni in FAD – Formazione a Distanza, che hanno permesso, primo caso nella storia della refrigerazione, di certificare una nuova generazione di Tecnici del Freddo in Qatar, direttamente in streaming e a oltre cinquemila Km di distanza. Il video train the trainers CSG-ONU-QATAR si può visionare su www.centrogalileo.it 12/ INDUSTRIA & formazione


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e gas coolers per applicazioni commerciali

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Nel corso del lockdown dovuto all’epidemia di COV-19, la Formazione a Distanza ha permesso al Centro Studi Galileo di proseguire senza soste la propria attività didattica, formando ed esaminando in tempo reale i Tecnici del Freddo e permettendo loro di conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi senza doversi muovere da casa. FUTUR SERVICE srl Caka Arnold Savigliano

mTH srl Buimaistruc Tania Mihaela Ferraris Alessandro Gemma Iacopo Resmini Niccolò Almese

mTH srl La Bella Silvia Obsitos Vasile Constantin Ventura Simone Almese

PEDROTTI sas Franceschini Stefano Bolzano

PNEUmATICH IND TECH Panetta Daniele Francesco Villastellone

PNEUmATIC IND TECH Panetta Daniele Francesco Villastellone

zAmAR mEDICAL Zanotti Gianmarco Croazia

CORSO TECNICHE FRIGORIFERE E CONDIzIONAmENTO BASE TRAmITE FAD ADECCO ITALIA SPA Dotti Michael Uslenghi Nicola Milano

ATIS srl Chiavuzzo Andrea Valvasone Arzene (PN) CARRASCO TRASPORTI Carrasco Gamboa Ronald Milano ELETTROTERmICA Panseri Andrea Biella EVERmED srl Di Rosa Rosario Motteggiana (MN)

zAmAR mEDICAL Zanotti Gianmarco Croazia

CORSO BRASATURA A CASALE mONFERRATO

EUROELETTRA DI IVALDI Ivaldi Marco Novi Ligure

Esame di Tecniche Frigorifere, nella sede CSG di Agliana, uno degli ultimi realizzati in aula prima che la diffusione del COVID-19 e il conseguente DPCM portassero il Centro Studi Galileo a spostare in FAD i suoi percorsi formativi.

14/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 3 / APRILE 2020

EVOO srl Segato Alessandro Belluno GALVANI srl Begnoni Paolo Marastoni Fabiano Zucchi Alessio San Giovanni Lupatoto (VR) GAUDINO srl Rapalino Stefano Alba GRANFRUTTA zANI SOC Solaroli Francesco Granarolo (RA) IDROTERmOGAS Zampieri Samuele Sandigliano mTH SRL Cucchi Pierluigi Demichelis Davide Almese OHm DI FORNASIERO ROBERTO Fornasiero Roberto Lissone

Il Direttore del Centro Studi Galileo, Marco Buoni, con il docente Marco Boscain, durante una sessione di Formazione a Distanza, uno degli strumenti didattici più efficienti messi a disposizione dei Tecnici del Freddo dal Centro Studi Galileo. TANTUCCI mOIE DI mAIOLATI

Tantucci Daniele Spontini (AN) TISECO srl

Bondioli Stefano Mirandola (MO)

CORSO SU DPR146/2018 E LA BANCA DATI ONLINE FERRERO INDUSTRIALE ITALIA Bertolousso Massimo Gallo Andrea Mozzone Claudio Viazzi Marco Alba mARTINI & ROSSI spa Ferrera Andrea Castellino Luca Pessione Di Chieri PROJECT COmPANY srl Tagliabue Tobia Monza SIRAGUSA ALBERTO Siragusa Alberto Torino

Nel laboratorio della Sede Centrale di Casale Monferrato del Centro Studi Galileo, il docente Simone Porta registra una lezione che verrà poi caricata su www.galileo-online.it, il portale del Centro Studi Galileo dedicato alla Formazione Online, FOL. Sulla piattaforma sono disponibili decine e decine di corsi, in qualsiasi istante a portata di mano per ogni Tecnico del Freddo.

SUPERNAP ITALIA srl Lagrasta Michele Stringari Fabio Assago

CORSO SULLA CERTIFICAzIONE AzIENDALE REg.2067/2015 E DPR 146/2018 TRAmITE FAD BORGARELLI ALESSANDRO Vercelli DL EUROPA srl Mostoni Alessandro Trezzano S/N ECOCLImA DI PARLANTE Parlante Alessio Arcore EVOO srl Segato Alessandro Belluno IL KOALA SOC COOP Secomandi Carlo Giuseppe Buggiano LINEA mOBILE DI PITzALIS Pitzalis Giampiero Nurri

INDUSTRIA & formazione /15


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL RIPASSO PER IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI TRAmITE FAD AIRPRO srl Mantovanelli Andrea S. Giovanni Lupatoto

Nella sede di Casale, così come in tutte le quindici sedi italiane del Centro Studi Galileo, i Tecnici del Freddo possono formarsi e conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi sfruttando alcune tra le migliori tecnologie a disposizione, come oltre 10.000 tecnici prima di loro. mARI FRIGO DI LIBERATORI mARzIA Liberatori Marzia Arezzo OFFICINA DELLA RISTORAzIONE snc Meola Aniello Casorate Primo PANzERISAT DI PANzERI Panzeri Roberto Solbiate (VA) PARETO GROUP snc Ianniello Fernando Alessandria

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Prova pratica di Brasatura presso la sede di Casale del Centro Studi Galileo. I Tecnici del Freddo, nel corso delle lezioni volte a conseguire il PIF – Patentino italiano Frigoristi, apprendono tutte le nozioni fondamentali per maneggiare in sicurezza i gas fluorurati, sia pratiche che teoriche. ELETTROTERmICA SYSTEm Panseri Andrea Biella FRIGO POINT srl Bortoluzzi Thomas Ceggia GAUDINO SRL Rapalino Stefano Alba

Gli allievi del CSG mostrano l’attestato di frequenza al corso ad hoc “Principi di Funzionamento, Regolazione e Controllo degli Impianti Termotecnici – Le Attività di Gestione e Manutenzione”, tenutosi presso ATM a Milano (febbraio ante DPCM). 16/ INDUSTRIA & formazione

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

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In diretta dalla sede centrale del Centro Studi Galileo, il docente Simone Porta nel corso della prima lezione in FAD – Formazione a Distanza che il Centro Studi Galileo ha erogato per fronteggiare il lockdown: il successo del corso ha spinto il Centro Studi ha proseguire nella direzione della didattica online, uno strumento formativo dalle potenzialità immense.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Contributo di ASHRAE alla sostenibilità nel settore della refrigerazione INTRODUZIONE

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Articolo tratto dal 18° Convegno Europeo Richiedere atti e video

ASHRAE ha un interesse diretto per le transizioni nel settore della refrigerazione perché gran parte dei dispositivi HVAC&R dipende dai refrigeranti. Ashrae ha contribuito all’abolizione dei refrigeranti CFC e HCFC, che riducono l’ozono, ed ha un ruolo significativo nella promozione di un impiego sicuro e corretto dei refrigeranti. Ashrae ha anche un ruolo attivo nelle aree seguenti: politica, ricerca, standard, codici, linee guida, trasferimento della tecnologia e formazione. Ashrae riveste anche un ruolo importante nello sviluppo degli standard volontari e delle linee guida che regolano l’applicazione e l’utilizzo di tutti i tipi di refrigeranti. Altre organizzazioni applicano le linee guida tecniche sviluppate da Ashrae ai vari codici e regolamentazioni. Gli standard Ashrae più rilevanti che si occupano di refrigerazione sono ANSI/ ASHRAE Standard 34, Definizione e classificazione sulla sicurezza dei refrigeranti (ASHRAE 2016b), ANSI/ ASHRAE Standard 15, Standard sulla sicurezza dei sistemi refrigeranti (ASHRAE 2016a) e Documento ANSI/ASHRAE sui refrigeranti e il

loro impiego responsabile ASHRAE 6 Standard 147, Riduzione dell’emissione dei refrigeranti alogenati da parte dei dispositivi della refrigerazione e del condizionamento dell’aria (ASHRAE 2013). ASHRAE è l’unica tra le associazioni che si occupano di ingegneria tecnica a sponsorizzare programmi di ricerca sostenuti dai vari membri. Il progetto di ricerca dell’associazione include elementi che hanno l’obiettivo di facilitare l’applicazione di refrigeranti dal GWP minore, di individuare metodi che riducano la carica di refrigerante all’interno dei sistemi e di migliorare l’efficienza del sistema. Per esempio, ASHRAE è stata coinvolta in numerosi progetti di ricerca tesi alla comprensione delle implicazioni relative alla sicurezza e allo sviluppo di piani di riduzione dell’utilizzo di refrigeranti infiammabili o mediamente infiammabili (ASHRAE 2016c). Questi risultati sono di aiuto allo sviluppo degli standard sulla sicurezza che permettono la transizione alla tecnologia dei refrigeranti di ultima generazione. Una parte di questa ricerca è stata portata avanti con la collaborazione dell’Istituto del Condizionamento dell’aria, del Riscaldamento e della Refrigerazione (AHRI) e il Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti (DOE). SELEZIONE ED UTILIZZO RESPONSABILE DEI REFRIGERANTI

ASHRAE si è rivelata molto attiva nel mettere a disposizione importanti guide per combattere la pandemia grazie ad alcuni accorgimenti sugli impianti di aria condizionata, per esempio mantenendo l’umidità bassa, un buon grado di filtrazione e immettendo il più possibile aria esterna e chiudendo quella di ricircolo. Corsi a Distanza iFAD vengono svolti settimanalmente per dare a tutti i tecnici informazioni fondamentali per il proprio lavoro di igienizzazione in questo momento storico in cui ciascuno deve fare la sua parte (vedi www.industriaeformazione.it tag COVID-19) 20/ INDUSTRIA & formazione

ASHRAE riconosce che l’utilizzo dei sistemi HVAC&R ha delle conseguenze sull’ambiente e proprio per questo motivo ASHRAE si impegna a rendere questi sistemi sostenibili. A causa dell’impatto sull’ambiente dei refrigeranti, ASHRAE si attiene al principio che i refrigeranti dovrebbero essere utilizzati con prudenza al fine di offrire i maggiori benefici possibili alla società. ASHRAE è consapevole che la


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selezione dei refrigeranti e dei loro sistemi si deve basare su di una analisi olistica che comprenda le caratteristiche relative alla prestazione e al rendimento energetico, all’impatto ambientale, alla sicurezza dei lavoratori e del pubblico e considerazioni di tipo economico. Un refrigerante non dovrebbe essere selezionato basandosi solo su uno dei fattori quali il GWP, la pressione o l’infiammabilità. La vasta gamma di applicazioni e delle loro caratteristiche nel mondo implica la necessità di una varietà di refrigeranti che soddisfi queste diverse necessità. Al fine di limitare gli impatti diretti ed indiretti sull’ambiente, si dovrebbero ridurre le emissioni di refrigerante attraverso la ricerca, la formazione, il miglioramento della progettazione, produzione / costruzione di attrezzature, messa in servizio sul campo, procedure di manutenzione, conformità alle norme e alle regolamentazioni. Dove possibile, i refrigeranti dovrebbero essere recuperati in sicurezza dopo il loro utilizzo per poi essere riciclati, bonificati o distrutti, durante la fase operativa o alla fine della vita del sistema.Sarebbe necessario migliorare l’inventario dei refrigeranti e i programmi di gestione al fine di seguire da vicino l’utilizzo dei vari refrigeranti. ASHRAE si impegna a sostenere la ricerca tesa a sviluppare le tecnologie HVAC&R e ad ottimizzare pratiche che minimizzino l’impatto dei refrigeranti sull’ambiente migliorandone al contempo il rendimento, la sicurezza e rendendoli interessanti dal punto di vista economico. Inoltre, è necessario sviluppare e aggiornare le linee guida e gli standard che migliorino l’efficienza energetica e la sicurezza e riducano le emissioni di refrigerante. E’ possibile sostenere un utilizzo responsabile dei refrigeranti solo attraverso l’insegnamento, la formazione e la collaborazione con le società, le università, le imprese private, le agenzie governative e le organizzazioni internazionali. ASHRAE spinge all’impegno in diversi settori al fine di sostenere un utilizzo responsabile dei refrigeranti ed una progettazione corretta. Lo sviluppo della ricerca e delle linee guida ha l’obiettivo di analizzare e, conseguentemente, individuare refrigeranti dal

GWP più basso. I programmi di ricerca devono includere una valutazione dell’infiammabilità del refrigerante al fine di comprendere ulteriormente le implicazioni relative alla sicurezza e alle tecniche da adottare. ASHRAE raccomanda anche di ottimizzare la progettazione del dispositivo, per migliorare l’efficienza energetica del dispositivo HVAC&R, tra tutti i refrigeranti, riducendo le perdite di refrigerante durante le fasi di installazione, funzionamento, manutenzione e smantellamento di qualsiasi sistema refrigerante. E’ necessario trovare un equilibrio tra la sicurezza, l’efficienza energetica, i costi e l’impatto ambientale di tutti i refrigeranti applicando una metodologia che prenda in considerazione tutti questi fattori. E’ di vitale importanza stabilire dei programmi relativi al recupero, riutilizzo e smaltimento in sicurezza dei refrigeranti, così come organizzare corsi di formazione e certificazioni stilando dei parametri che permettano di certificare la competenza degli specialisti. Inoltre, ASHRAE raccomanda lo sviluppo di regole e misure che promuovano l’utilizzo di refrigeranti dal GWP più basso e sistemi HVAC&R più efficienti dal punto di vista energetico. Ne consegue che si debba lavorare con l’UNEP per attuare politiche sostenibili che promuovano lo sviluppo di un sistema totale di refrigeranti dal GWP più basso. Si dovrebbe regolamentare anche l’impiego responsabile durante le fasi di smantellamento, funzionamento e revisione dei sistemi HVAC&R. L’AMMONIACA COmE REFRIGERANTE L’ammoniaca è un refrigerante efficiente e noto per le sue ottime proprietà termodinamiche e costo ridotto. L’ammoniaca non danneggia l’ambiente, in quanto ha un GWP pari a 0 e zero ODP. E’ pericolosa se viene emessa in grandi quantità a causa della sua tossicità. Tuttavia, l’ammoniaca possiede una caratteristica che la rende unica a causa del suo odore irritante. Le persone esposte all’ammoniaca non si esporranno volontariamente a concentrazioni pericolose per la salute. Anche se l’ammoniaca brucia in una gamma ristretta di concentrazioni

elevate, è difficile da incendiare e non sosterrà la combustione dopo l’allontanamento della fonte di ignizione. L’ammoniaca ha una classe di infiammabilità ASHRAE di 2L, bassa infiammabilità. L’utilizzo dell’ammoniaca nell’industria HVAC&R aumenterà dato che gli operatori che si occupano delle regolamentazioni e dei codici sono stati informati sulla sua relativa sicurezza. Applicazioni di sistemi refrigeranti ad ammoniaca includono sistemi di immagazzinaggio termico, dispositivi di raffreddamento HVAC, processi di raffreddamento, condizionamento dell’aria, sport invernali, sistemi di raffreddamento distrettuali, pompe di calore, supermercati e minimarket. L’ammoniaca viene utilizzata sempre di più nei sistemi refrigeranti a cascata con diossido di carbonio CO2. In questi sistemi, l’ammoniaca è utilizzata nella fase ad alta temperatura per rilasciare il calore all’esterno. Il diossido di carbonio è utilizzato alla fase a bassa temperatura per assorbire il calore dal carico da raffreddare e rilasciare il calore all’ammoniaca ad alta temperatura. Questi sistemi permettono di utilizzare l’ammoniaca in una vasta gamma di applicazioni perché il diossido di carbonio, che è meno pericoloso, può essere utilizzato in molti ambienti e l’ammoniaca, che è molto efficiente, può essere tenuta in un locale centrale o sul tetto.L’ammoniaca è anche utilizzata insieme ad altri fluidi secondari, come l’acqua o il glicole, per le ragioni appena citate. Mentre i benefici dell’ammoniaca come refrigerante sono ben noti, (elevata efficienza energetica, zero ODP, zero GWP, basso TEWI ed eccellente LCCP, odore pungente che mette in allarme) è necessario porre delle barriere all’ampliamento del suo utilizzo nelle applicazioni HVAC&R. Queste barriere si riferiscono alla salute dell’uomo e ai costi di installazione dei sistemi refrigeranti ad ammoniaca. L’ammoniaca reagisce con il rame in presenza di contaminanti comuni come l’aria e l’acqua. Dunque, con l’eccezione di alcune leghe che contengono bronzo utilizzate nei cuscinetti di alcuni compressori e di alcune pompe, i sistemi ad ammoniaca sono costruiti con componenti di alluminio, acciaio al carbonio e acciaio inossiINDUSTRIA & formazione /21


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dabile. La maggior parte dei giunti è saldata e non brasata. La mancanza di tecnici che non sono in grado di comprendere e gestire i sistemi refrigeranti ad ammoniaca costituisce un ostacolo, soprattutto nei mercati dove l’ammoniaca non viene normalmente utilizzata. ASHRAE incoraggia ad utilizzare in modo continuativo l’ammoniaca nella refrigerazione industriale e commerciale, nella conservazione degli alimenti, nel condizionamento indiretto, nelle pompe di calore e in altre applicazioni. ASHRAE partecipa a molti programmi per promuovere i benefici economici ed ambientali della refrigerazione ad ammoniaca e continuerà a fornire guide per una buona progettazione, un utilizzo sicuro e gestione dei rischi. STRUTTURE REFRIGERATE SOSTENIBILI E GUIDA AI SISTEmI DELLA REFRIGERAzIONE Questa guida è un buon esempio di come ASHRAE fornisca guide che sono di aiuto a coloro che si occupano della progettazione delle strutture, ai proprietari dei prodotti della refrigerazione, agli appaltatori e agli operatori per la costruzione di questa struttura ed infine a coloro che si occupano delle regolamentazioni. La guida presenta un esempio di una struttura refrigerata di un centro di distribuzione alimentare. Anche se la maggior parte di questa pubblicazione si occupa della progettazione, è importante rendersi conto che ottenere la sostenibilità non si

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esaurisce con la progettazione della struttura. L’idea di sostenibilità deve continuare all’interno dell’edificio e durante le operazioni e la manutenzione della struttura. Similmente, dato che la sostenibilità non finisce con la progettazione, non inizia con la progettazione. La sostenibilità inizia con le indicazioni e le intenzioni del proprietario. Ciò significa che sia il proprietario della struttura che il proprietario del prodotto che passa attraverso la struttura devono impegnarsi ad ottenere la sostenibilità. La progettazione e la gestione di una struttura refrigerata devono raggiungere un equilibrio tra diversi fattori: • Funzione: la struttura mantiene la temperatura e fornisce il raffreddamento richiesto alle condizioni operative specificate? • Sicurezza: la struttura è sicura da gestire? E’ sicura per gli operatori, la comunità ospitante e gli eventuali consumatori dei prodotti? • Economia: il proprietario può permettersi di costruire la struttura e gestirla con profitto? • Ambiente: l’impatto della struttura sull’ambiente locale, regionale e globale è minimo? • Società: la presenza della struttura contribuisce positivamente o negativamente alla comunità ospitante? Alcuni fattori sono l’impiego diretto, maggiori opportunità per i produttori ed appaltatori locali ed estetica dell’edificio. Lo scopo di questa guida è quello di aiutare il lettore a valutare le opzioni sostenibili. L’intento non è quello di fornire un elenco di opzioni sostenibili

da selezionare ma di presentare metodi che i lettori possano utilizzare per valutare la sostenibilità del sistema refrigerante. CONCLUSIONI ASHRAE è consapevole che l’utilizzo dei sistemi HVAC&R ha conseguenze sull’ambiente e si impegna a rendere questi sistemi sostenibili. ASHRAE consiglia la ricerca sull’infiammabilità dei refrigeranti e sulla loro sicurezza quando utilizzati nei sistemi refrigeranti al fine di sviluppare standard che aiutino nella gestione in sicurezza e nella formazione sui refrigeranti a basso GWP. ASHRAE consiglia, inoltre, di migliorare la progettazione del dispositivo al fine di aumentare l’efficienza energetica delle apparecchiature HVAC & R, tra tutti i refrigeranti, riducendo le perdite di refrigerante durante l’installazione, il funzionamento, la manutenzione e smantellamento di qualsiasi sistema di refrigerazione. Inoltre ASHRAE raccomanda la redazione di alcune linee guida e misure che promuovano l’utilizzo di refrigeranti a basso GWP e di sistemi HVAC&R efficienti dal punto di vista energetico. ASHRAE incoraggia a utilizzare in modo continuativo l’ammonica nei settori della refrigerazione industriale e commerciale, della conservazione degli alimenti, del condizionamento indiretto, delle pompe di calore e di altre applicazioni prestando attenzione alla sicurezza. L’obiettivo di ASHRAE è quello di rendere sempre più sicuro l’utilizzo dell’ammoniaca fornendo una guida ad una buona progettazione e all’utilizzo e alla gestione dei rischi in sicurezza. ASHRAE è unica fra le società di ingegneria tecnica in quanto sponsorizza un vasto programma di ricerca sostenuto dai suoi membri. Negli anni 2013 e 2014, il consiglio di amministrazione ASHRAE ha approvato il finanziamento per progetti di ricerca ASHRAE, sussidi e aiuti per un valore di 3 milioni di dollari, alcuni dei quali destinati ai refrigeranti alternativi come l’ammoniaca. Infine, ASHRAE ha fornito una guida alla refrigerazione sostenibile per aiutare i lettori a valutare le opzioni più sostenibili.


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La progettazione del sistema edificio-impianto dopo la pandemia Centro Studi Galileo: Parliamo del virus, il Covid-19, da due mesi argomento di discussione quotidiana. Oramai tutti abbiamo capito che cos’è; ci può spiegare allora in poche parole come si trasmette?

Luca Rollino Ph.D. in Technological Innovation in Built Environment - Building Physics presso Politecnico di Torino Lecturer presso DENERG, Politecnico di Torino CEO presso C2R Energy Consulting Expert Trainer presso Centro Studi Galileo

Prof. ing. Luca Rollino: Le modalità di trasmissione dei virus sono varie, ma a noi “impiantisti” ne interessano essenzialmente 2: la trasmissione aerea e la trasmissione aerea tramite quelle che con terminologia inglese vengono definite «large droplets», ovvero le goccioline di saliva che espelliamo tossendo o starnutendo. Per chiarezza, quest’ultimo è il caso del Covid 19 (oltre ad altre modalità di trasmissione che in questo caso esulano dal nostro interesse). In parole povere, se sono contagiato e non “non apro bocca”, non contagio nessuno, mentre se parlo e starnutisco posso contagiare quanti sono ad una distanza sufficiente. Tale distanza si può calcolare con un modello fisico, che è stato impiegato largamente per studiare la diffusione dei contagi all’interno degli ambienti chiusi (un articolo su tutti: Ghia, U. & al., Assessment of Health-Care

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Worker Exposure to Pandemic Flu in Hospital Rooms, ASHRAE Winter Conference 2012). In generale, come la professoressa Ilaria Capua ha più volte illustrato, affinché ci sia un contagio, non basta “assorbire” una particella, ma serve una certa dose infettante di virus, ovvero una quantità sufficiente affinché un virus possa rendere malato un sistema vivente. Volendo nuovamente semplificare, non basta che qualcuno tossisca, ma è necessario che vi tossisca maleducatamente addosso. Anche in questo caso, esiste un modello matematico che descrive l’infezione. Tale modello può essere riassunto nell’equazione proposta da Riley and Nardell, che si concretizza nell’equazione di Wells & Riley:

C = S(1 – e–Iqpt/Q)

Dove: C è il numero delle nuove infezioni S è il numero dei soggetti “contagiabili” I è il numero dei soggetti “contagianti” (al tempo dei Promessi Sposi li avrebbero definiti untori) q è il numero di dosi “infette” immesse nell’aria ambiente p è la ventilazione polmonare richiesta per ogni soggetto “contagiabile”, espresso come portata in volume t è il tempo di esposizione Q è il tasso di ventilazione di aria di rinnovo o disinfettata La dose infettante di cui parlavamo poco sopra è legata alla nostra equazione: dato per scontato che ciascuno di noi deve respirare per vivere, o stiamo poco in un ambiente, o in questo ambiente non ci sono “untori” o vi è un fortissimo rinnovo dell’aria. A parità di condizioni, questo si può ottenere o aumentando le superfici di immissione dell’aria in un ambiente, o aumentando la velocità dell’aria immessa, o facendo entrambe le cose. Questo è l’unico intervento tecnoloINDUSTRIA & formazione /23


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gico attuabile, con però dei limiti legati al comfort interno, al rumore e ai consumi energetici. Da notare che in Italia, con la quarantena, si punti essenzialmente a ridurre il valore “I”, distanziando le persone, ed il tempo “t”, vietando gli assembramenti. Con l’uso diffuso di mascherine si riduce il termine “q” (le dosi infette nell’aria). Centro Studi Galileo: Allora come mai il virus si è diffuso così ampiamente in alcune zone e cosa ha a che fare il condizionamento dell’aria con la trasmissione del Covid-19? Prof. ing. Luca Rollino: Esiste uno studio fatto dal Guangzhou Center for Disease Control and Prevention (liberamente consultabile sul web) secondo cui ci sarebbe una relazione tra impianto HVAC e diffusione del virus all’interno degli ambienti chiusi. Lo studio ha preso in considerazione il contagio avvenuto all’interno di un ristorante cinese in cui un soggetto, a causa dell’impianto di ventilazione, ha contagiato tutti coloro che erano seduti nei tavoli vicino al suo. È però fondamentale prestare attenzione alla terminologia usata dagli autori: cito testualmente, «in this outbreak, droplet transmission was prompted by air-conditioned ventilation. The key factor for infection was the direction of the airflow». Quindi, non è l’impianto a diffondere il contagio, ma la tipologia di impianto (ad aria), la sua progettazione di dettaglio (portata, velocità dell’aria, collocazione dei terminali di emissione) e, soprattutto, la direzione del flusso d’aria. In sé, la notizia non sarebbe preoccupante: intanto perché è statisticamente poco rilevante (un caso non è significativo), ed in secondo luogo perché potrebbe essere un impianto “mal progettato e/o mal gestito”, e di conseguenza non si ha evidenza che in caso di corretta progettazione e/o gestione le cose sarebbero andate in modo analogo . Centro Studi Galileo: Dunque cosa possiamo derivare da questo studio fatto in Cina? Prof. ing. Luca Rollino: Nella peggiore delle ipotesi, quanto riscontra24/ INDUSTRIA & formazione

to dagli studiosi cinesi dimostra che l’impianto di ventilazione ha rappresentato un “amplificatore” del contagio, e non la causa del contagio che è stato invece “l’untore” che tossiva al tavolo del ristorante. Chiaramente, se ho un impianto di condizionamento ad aria o un impianto di ventilazione, qualche attenzione in più è meglio che la dedichi. In tale caso, molto utile è il ricorso alle raccomandazioni date da AICARR per la gestione dei luoghi di lavoro cui siano asserviti impianti a tutt’aria. Tra le varie accortezze, vi è anche quella di aumentare la portata d’aria e di utilizzare solo aria esterna per l’immissione all’interno degli ambienti. In alternativa (e questo lo dice ASHRAE, in uno studio di qualche anno addietro: Leach, T., Scheir, R., Ultraviolet Germicidal Irradiation (UVGI) in Hospital HVAC Decreases Ventilator Associated Pneumonia, ASHRAE Winter Conference 2014) si può dotare l’impianto di un sistema germicida ad ultravioletti, tanto efficace quanto costoso. Infine, gli impianti che movimentano aria devono essere progettati sempre in ottica “worst case”, ovvero secondo il “principio della massima sfiga”. Si deve considerare che in un mondo globalizzato, diventa sempre più plausibile l’ipotesi di diffusione di malattie aliene al contesto specifico, trasmissibili per via aerea tramite goccioline di saliva, e gli impianti ad aria mal progettati e/o realizzati e/o mal gestiti possono essere almeno un limite molto forte per la fruizione degli spazi. A titolo di esempio, si pensi cosa implicherebbe in Italia se lo studio cinese fosse confermato: negli ambienti chiusi con sistemi ad aria, la distanza minima non potrebbe più essere 1.5 m ma decisamente un valore più alto, funzione della velocità di movimento dell’aria. In poche parole: un delirio peggiore delle autocertificazioni governative. Centro Studi Galileo: Tutto ciò, ovviamente, avrà un grande impatto sulla progettazione degli impianti d’ora in avanti…

Prof. ing. Luca Rollino: Dopo la pandemia, la proposta acritica di un impianto a tutt’aria, scelto in base alla semplice esperienza pregressa, deve quantomeno essere evitata. Con questo non si deve mettere al bando una tipologia impiantistica a favore di un’altra in modo definitivo. Semplicemente si deve iniziare a riflettere sul fatto che non esiste una risposta univoca a chi chiede quale sia il miglior impianto per un ospedale o per un ufficio, ma l’unica risposta possibile è “dipende”. Cosa che irrita, e non poco, chi ha un approccio deterministico alla professione, e una formazione più basata sulla grande esperienza che sullo studio di report scientifici nazionali ed internazionali troppo spesso bollati come “aria fritta” (eufemismo). Proviamo invece a fare un ragionamento. L’impianto, qualora ci siano richieste specifiche legate a IAQ o umidità relativa, e gli spazi siano aperti al pubblico o a una pluralità di soggetti, dovrà prevedere l’impiego di un sistema ad aria. Su questo non ci possono essere dubbi. Tuttavia, se ad oggi si è sempre pensato all’uso di impianti a tutt’aria per convenienza economica e operativa, questo in futuro non sarà più così scontato. Si deve adottare (o perlomeno valutare) impianti di tipo misto in cui la gestione dei carichi termici sia affidata ad un sistema ad acqua, possibilmente di tipo radiante (a soffitto o a pavimento), mentre il controllo della IAQ viene affidato all’impianto ad aria. Questo limiterebbe, a parità di effetto e di consumi energetici, le portate d’aria immessa, e la conseguente dimensione delle macchine. Da valutare attentamente l’ipotesi di ricircolo dell’aria, salvo impiego di sistemi di filtraggio specifici e/o di disinfezione. La soluzione con sistemi radianti e impianto a tutt’aria dimostra un elevato grado di complementarietà. Innanzitutto perché entrambi i sistemi possono usare fluidi termovettori operanti con un salto termico contenuto, producibili tramite gli efficienti sistemi a pompa di calore a compressione di gas. A favore di questa soluzione mista,


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si devono considerare i vantaggi sulla rimozione diretta del carico solare entrante che l’impianto radiante garantisce in raffrescamento, garantendo una riduzione del re-irraggiamento all’interno degli ambienti, come gli studi di Corgnati & al. hanno dimostrato. Centro Studi Galileo: Sembra dunque una soluzione ottimale; ci sono anche degli aspetti a sfavore di questa scelta? Prof. ing. Luca Rollino: Qualcuno potrebbe addurre i limiti legati ai superiori costi in fase realizzativa, ma sarebbe un approccio miope: supponendo che costi di più realizzare un impianto radiante, la gestione del solo impianto a tutt’aria è quanto meno complicata, con oneri che possono essere importanti, e con consumi energetici che possono sensibilmente crescere in funzione della portata di aria esterna di rinnovo. E, in funzione dei potenziali eventi futuri, si deve considerare che tale ipotesi non è così remota. Certamente, per limitare tale aspetto si possono utilizzare sistemi di recupero del calore sull’aria di espulsione, ma questo è vero anche se si usano impianti più piccoli abbinati a sistemi radianti, sfruttando il recuperatore per portate decisamente più contenute. L’applicazione deve essere valutata nell’intero arco di piano dell’edificio e dei sistemi tecnologici ad esso asserviti. Centro Studi Galileo: Dunque, Prof. Rollino, cosa ci possiamo aspettare per i tempi a venire? Prof. ing. Luca Rollino: “Nulla sarà più come prima”: non so se effettivamente qualcosa cambierà dopo la pandemia (perché per fortuna ci sarà un dopo!). Tuttavia, dobbiamo cercare di ricavare i maggiori insegnamenti da questa esperienza nostro malgrado storica. E anche nell’ambito edilizio ed impiantistico, quanto è accaduto e sta ancora avvenendo deve obbligarci a porci delle domande, modificando o sgretolando idee consolidate e immutabili.

Fonte AICARR

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Guida mondiale sulla bassa carica di ammoniaca MESSAGGIO DI BENVENUTO

Klára Zolcer Skačanová Manager, Market Development, shecco Lead Author

L’uso della bassa carica di ammoniaca è emerso come una delle tendenze chiave nel settore della refrigerazione industriale negli ultimi anni. Inoltre, gli sviluppi tecnologici hanno aperto nuove opportunità all’ammoniaca al di fuori del suo mercato tradizionale. Lo scopo di questo rapporto è quello di identificare le tendenze alla base della tecnologia a bassa carica di ammoniaca in diverse parti del mondo. Il rapporto è stato rilasciato in tre parti. La prima parte si è concentrata su alcune delle caratteristiche chiave dell’ammoniaca come refrigerante e ha delineato gli sforzi in corso per definire il termine “bassa carica di ammoniaca”. Questa seconda parte della “Guida alla bassa carica di ammoniaca” è divisa in due capitoli. Il primo capitolo pubblicato nella rivista Industria & Formazione 10-2019, fornisce una panoramica sulla varietà di applicazioni in cui la tecnologia con bassa carica di ammoniaca è già in uso oggi con esempi nella vita reale provenienti da tutto il mondo. Le

applicazioni variano da celle frigorifere e altre applicazioni di refrigerazione industriale in cui l’ammoniaca è stata tradizionalmente utilizzata, a supermercati e aria condizionata, dove si ritiene che la bassa carica di ammoniaca abbia un enorme potenziale in vista delle crescenti restrizioni normative sui refrigeranti chimici. Il capitolo successivo, la seconda parte del rapporto, mette in evidenza alcune delle principali normative e standard globali che regolano l’uso dell’ammoniaca come refrigerante. L’attenzione si concentra su quelli che creano nuove opportunità per la tecnologia a bassa carica di ammoniaca, imponendo regole più rigorose sulla tecnologia (tradizionale) con carica elevata di ammoniaca o regolando l’uso di HCFC e HFC. La normativa è tradizionalmente uno dei fattori chiave più importanti quando si tratta di passare a nuove tecnologie e ciò vale anche per i sistemi a bassa carica di ammoniaca. La terza e ultima parte del rapporto approfondirà le tendenze chiave per la tecnologia dell’ammoniaca a bassa carica, esaminandone i vantaggi, i fattori chiave e le principali sfide nel mercato di oggi. Confronterà gli sviluppi in diverse regioni del mondo, con particolare attenzione a Nord America, Europa, Giappone e Australia. Inoltre, la raccolta di dati attraverso l’analisi di un sondaggio e le interviste con esperti chiave illustrerà le opportunità e le prospettive future per i sistemi a bassa carica di ammoniaca. INTRODUZIONE L’uso dell’ammoniaca come refrigerante risale a 150 anni fa: è stato l’unico refrigerante utilizzato ininterrottamente in tutti questi anni. Questo grazie soprattutto alle sue eccellenti proprietà termodinamiche

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che garantiscono buone prestazioni di efficienza energetica, nonché la sua abbondanza e facilità di utilizzo. Il principale svantaggio dell’ammoniaca - la tossicità - è stato affrontato attraverso la progettazione volta a prevenire eventuali perdite. Tuttavia, a seguito di numerosi importanti incidenti, l’industria ha concentrato gli sforzi di sviluppo sulla riduzione della carica di ammoniaca nei sistemi come misura più efficace per migliorare la sicurezza delle tecnologie a base di ammoniaca. Negli ultimi anni lo sviluppo di sistemi a bassa carica di ammoniaca ha avuto un ruolo centrale, influenzando in modo positivo la tradizionale industria della refrigerazione con ammoniaca. Oggi un numero crescente di produttori offre sistemi che utilizzano una carica di ammoniaca di soli 20 g / kW senza compromettere l’efficienza del sistema, ma al contrario migliorandola ulteriormente. Questa relazione approfondisce i recenti sviluppi del mercato e della tecnologia, identifica le tendenze chiave, le sfide e i progressi futuri in diverse regioni geografiche. APPLICAzIONI AmmONIACA BASSA CARICA Una panoramica

A

La tecnologia che utilizza una bassa carica di ammoniaca è stata implementata in una varietà di applicazioni in tutto il mondo per molti anni. Dai processi alimentari e data center alle strutture farmaceutiche, ai supermercati e persino alle applicazioni commerciali di condizionamento dell’aria. Le pagine seguenti mostrano esempi di installazioni che utilizzano diversi tipi di sistemi a bassa carica di ammoniaca in tutto il mondo, classificati per tipo di applicazione. CATENA ALImENTARE Trasformazione di alimenti e bevande Lavorazione della carne Il distributore dell’azienda di lavora-

zione della carne belga Colruyt Fine Food, situato a Buizingen, vicino alla capitale Bruxelles, utilizza un sistema subcritico a CO₂ con un sistema di refrigerazione a pompe di calore ad ammoniaca. La struttura è stata aperta nel settembre 2016. L’organizzazione belga degli imprenditori, Agoria, ha assegnato il premio “Fabbrica del futuro” alla struttura Fine Food che lavora carne con l’uso di tecnologia verde. Nel 2015 Western Liberty, un trasformatore di carne con sede nello Iowa, ha aperto un impianto di stoccaggio a freddo nell’Illinois. È dotato di un sistema di ammoniaca che utilizza 3.402 kg di refrigerante per raffreddare l’impianto di 23.338 m². La carica di ammoniaca supporta una capacità frigorifera di 3.267 kW con un rapporto di circa 1,04 kg / kW. Liberty Cold Storage mantiene l’edificio centrale della sala macchine tradizionalmente usato dagli operatori industriali, ma utilizza un evaporatore ad espansione diretta (DX) per applicazioni a media e bassa temperatura Lavorazione del pesce (vicino alla costa o in alto mare) L’azienda di processo dei frutti di mare Neptune Foods fa parte di un numero crescente di utenti finali della refrigerazione industriale che installano unità compatte con bassa carica di ammoniaca, in forte rottura rispetto alla tradizionale tecnologia di refrigerazione. Neptune Foods gestisce un deposito di frutti di mare nell’antica sede del produttore di latte Chicken of the sea proprio sul lungomare di San Pedro Bay (Stati Uniti). Il pesce viene conservato in un congelatore di 2.700 m2 a - 20 °C prima di essere spedito sul mercato oltremare. Neptune Foods gestisce due unità congelatrici a basso contenuto di ammoniaca che si trovano all’esterno dell’edificio accanto alla sala congelatori. Ogni unità richiede solo 9 kg di ammoniaca per generare 141 kW. In totale 0,06 kg / kW cosa che lo rende uno dei sistemi di refrigerazione industriale a più bassa carica al mondo. Un sistema di congelamento HCFC22 nella nave groenlandese, “The

Polar Princess”, è stato modificato e retrofittato con 12 congelatori a piastre verticali utilizzando un sistema di congelamento a cascata ad ammoniaca / CO₂ nel giugno 2015. È in grado di congelare 200 tonnellate di pesce al giorno. Il sistema di congelamento ad ammoniaca / CO₂ è costituito da tre compressori a vite per ammoniaca e cinque compressori alternativi CO₂. Sul lato a bassa temperatura, la CO₂ aiuta a mantenere il congelamento a temperatura costante. Lavorazione di frutta e verdura L’uso di una soluzione fluida composta da ammoniaca/ CO₂ è stata autorizzata nel 2007 per un sofisticato centro di distribuzione di frutta multipiano vicino al porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi. L’edificio è alto 20 metri e può contenere 12.500 pallet, distribuiti su 15 compartimenti a temperatura controllata individualmente. Il design unico per il sistema di pompaggio NH₃ / CO₂ è stato implementato con tutti i 100 evaporatori che forniscono una capacità di refrigerazione di 3.000 kW. Altre lavorazioni di alimenti e bevande Shepherd’s Processed Eggs, Spanish Fork, Utah, che lavora circa un milione di uova al giorno per prodotti freschi, sodi e pastorizzati, ha installato un sistema ad espansione diretta DX a bassa carica di ammoniaca nella sua struttura di 900 m2. Ciò è in contrasto con le altre sue strutture, che gestiscono unità di condensazione utilizzando refrigeranti HCFC e HFC. L’impianto è costituito da una cella frigorifera con due congelatori a temperatura -26 ° C, -32 ° C all’evaporatore saturo e due grandi locali di raffreddamento delle uova a 3 ° C. La carica totale di ammoniaca è di soli 182 kg o 0,43 kg / kW, rispetto a quella che sarebbe stata una carica di ammoniaca pompata di 2.273 kg. Il costo primario del sistema è stato di 125.000 USD in meno rispetto a un sistema di ammoniaca pompato e 180.000 USD in meno rispetto ad INDUSTRIA & formazione /27


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

un sistema HFC-507, con costi operativi e di manutenzione inferiori. Un’ azienda lattiero-casearia slovacca Milsy a.s. ha installato un sistema di raffreddamento che funziona con il refrigerante raramente utilizzato R723, una miscela di 60% di ammoniaca (R717) e 40% di dimetiletere (RE170), che ha un GWP pari a otto. Il sistema fornisce una potenza di raffreddamento di 141 kW e una potenza di riscaldamento di 187 kW. Il caseificio, che produce 100.000 litri di latte al giorno, utilizza il sistema per raffreddare le aree di produzione e stoccaggio a 4 ° C; il calore residuo viene utilizzato per 2 m³ di acqua calda sanitaria, il guardaroba, una sala da pranzo di 420 m² e lo scongelamento. L’efficienza energetica del sistema R723 è del 40% migliore rispetto alla soluzione HFC presa in considerazione dal produttore del sistema. Turner Dairy, membro di Prairie Farms, gestisce un impianto di trasformazione di latte e succo a Memphis, Tennessee (Stati Uniti). Il caseificio ha installato quattro unità a bassa carica di ammoniaca - due raffreddatori penthouse da 1,7 ° C e due refrigeratori di processo - per sostituire un sistema di refrigerazione obsoleto ad ammoniaca. La carica totale delle quattro unità è di 435 kg o 0,27 kg / kW, che è 1/10 della carica di ciò che il sistema avrebbe richiesto in un sistema a espansione convenzionale. I refrigeratori usano glicole secondario per il processo di raffreddamento (in serbatoi di ingredienti e pastorizzatori), eliminando l’ammoniaca dall’area di processo. Le unità penthouse confinano anche l’ammoniaca sul tetto. Il raffreddamento al nuovo magazzino e all’impianto esistente avviene tramite aria canalizzata fornita da locali separati. Un impianto di refrigerazione ammoniaca / CO₂ è stato installato in un impianto di produzione di caramelle a Irvine, California (Stati Uniti). Uno studio finanziato da Southern California Edison (SCE) sulle prestazioni energetiche del sistema mostra che il sistema consuma il 32% in meno di energia rispetto alle apparecchiature di base R507A in esecuzione nella stessa struttura. 28/ INDUSTRIA & formazione

CANTINE E BIRRERIE L’Azienda vinicola La cantina Sirromet in Australia ha sostituito il suo refrigeratore R22 esistente con due compressori a vite che utilizzano refrigerante ammoniaca. L’impianto raffredda il fluido di scambio termico secondario Alcool LF, che viene reticolato attraverso un circuito chiuso in tutta la cantina. Utilizzando un condensatore evaporativo, si ottengono pressioni di condensazione più basse rispetto a un sistema raffreddato ad aria. Ciò si traduce in un rapporto di compressione del compressore inferiore con costi energetici ridotti per ogni kW di refrigerazione. Basandoci sul tempo di funzionamento medio di Sirromet, il risparmio teorico stimato di elettricità per il nuovo refrigeratore ad ammoniaca raggiunge il 32% annuo. Il consumo energetico maggiore in un birrificio riguarda la refrigerazione. Il birrificio artigianale Stone & Wood, Nuovo Galles del Sud, Australia, ha installato un impianto centralizzato ad ammoniaca nel 2017. Lo scambiatore di calore a piastre saldate 1.050kW fornisce refrigerazione al glicole. L’impianto è dotato di un tamburo di sovratensione sovradimensionato e di una struttura a scambiatore di calore, che consente un ampliamento futuro di 2,1 MW includendo un secondo compressore a vite e un condensatore. Il compressore a vite per ammoniaca 1.050kW è montato all’interno di un container di 20 piedi con attenuazione del suono, rilevamento dell’ammoniaca, sistema di ventilazione, illuminazione e porte ad accesso completo su tre lati. La carica totale di ammoniaca è di 600 kg, con una carica specifica di 0,57 kg / kW. STOCCAGGIO E DISTRIBUzIONE ALImENTARE

pianto a bassa carica di ammoniaca centralizzato a due fasi nel suo stabilimento di Brisbane. Il volume refrigerato è di circa 45.000 m³ . È un sistema ad espansione diretta (DX), sia sul lato a bassa temperatura che sul lato a media temperatura. Ciò significa che non ci sono pompe ad ammoniaca. Le capacità a bassa e media temperatura sono rispettivamente 194 / 192 kW , con futura possibilità di espansione a 284 / 241 kW. Presso il KPAC General Cold Storage in California (Stati Uniti) è stato installato un sistema di refrigerazione ad ammoniaca sul tetto a bassissima carica. Il sistema alimenta un edificio 7.380m2 con una carica totale di ammoniaca di 7-14 kg per unità. Rispetto al tradizionale sistema basato su HCFC-22 utilizzato in precedenza, KPAC General Cold Storage ha beneficiato di un volume di spazio aumentato del 30% grazie alle dimensioni ridotte delle apparecchiature, nonché a una riduzione del 30% dei costi energetici. Yokahoma Reito Co. Ltd., una delle principali società giapponesi di distribuzione alimentare e di conservazione frigorifera, ha installato un sistema di refrigerazione integrato con ammoniaca / CO₂ a Saitema, in Giappone, per lo stabilimento logistico di Satte. La struttura è un edificio a tre piani in cemento armato con una superficie totale di circa 18.835 m². Quattro unità ad ammoniaca / CO₂ con una capacità di stoccaggio refrigerato totale di circa 8.373 m2. I prodotti surgelati vengono conservati ad una temperatura di -25 ° C . Il primo sistema di refrigerazione sub-critico per ammoniaca pesante / CO₂ a cascata per un’applicazione di conservazione frigorifera nelle Filippine è stato installato nell’aprile 2016 per Allforward Warehousing Inc. Il sistema fornisce raffreddamento per lo stoccaggio di una quantità pari a 6.000 tonnellate di tonno intero e filetti di tonno in scatola, a 25 °C al di sotto della temperatura ambiente. Centri logistici e di distribuzione

Celle frigorifere Un trasportatore australiano associato al deposito ha installato un im-

Nel Marzo 2018, Lidl ha aperto un nuovo centro logistico ad ammoniaca / CO₂ per la frutta nei Paesi Bassi. L’impianto di stoccaggio a freddo


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fornirà 78 centri di distribuzione Lidl nazionali e regionali con frutta proveniente dalla città portuale olandese meridionale. Il centro di 25.900 m² serve come spazio per la maturazione di banane e altri frutti come mango e avocado. Funziona anche come centro europeo per i prodotti surgelati. L’installazione booster ammoniaca / CO₂ ha una capacità di 2,5 MW. Un centro di distribuzione Carrefour a Buenos Aires, in Argentina, ha optato per un sistema ad ammoniaca / CO₂. Il sistema di sicurezza dell’ammoniaca a bassa carica si trova nella sala macchine. Non c’è ammoniaca negli evaporatori. La cella frigorifera non ha bisogno di compressori di CO₂ e richiede solo una pompa di CO₂ per il circuito salamoia / CO₂. SUPERMERCATI Nel 2015 il rivenditore statunitense Piggly Wiggly ha installato un sistema di refrigerazione NH₃ / CO₂ in un supermercato a Columbus, in Georgia. Il rivenditore ha registrato un risparmio energetico medio del 33% su un periodo di 13 mesi (ottobre 2015 ottobre 2016) rispetto ad un altro negozio a La Granda, in Georgia, che utilizza HFC-407A. Il negozio Piggly Wiggly utilizza una bassissima carica di ammoniaca 25 kg o 0,09 kg / kW, che è confinata sul tetto nel sistema ad ammoniaca. Oltre al sistema di refrigerazione, il nuovo negozio era dotato di una serie di altri elementi di risparmio energetico, tra cui luci a LED, lucernari, controlli di presenza e luce diurna, porte a vetro e recupero di calore per l’acqua calda. Tuttavia, il sistema NH₃ / CO₂, che rappresenta il 60% del consumo di elettricità del negozio, è stato di gran lunga il più efficace in termini di efficienza. In California, il rivenditore di generi alimentari Raley ha deciso di optare per un sistema di sovra alimentazione ad ammoniaca / CO₂ per la sua prima installazione naturale. La catena di 123 negozi con sede in California ha deciso di implementare un sistema di refrigerazione sul tetto ammoniaca / CO₂ in un nuovo negozio di Sacramento. La tecnolo-

gia - ammoniaca ad espansione diretta DX con liquido CO₂ in eccesso e senza compressori di CO₂ - differisce dal sistema a cascata ad ammoniaca / CO₂ normalmente utilizzato. La versione del rivenditore include: Evaporatore DX ad ammoniaca; compressori ad azionamento diretto in una configurazione a due stadi; sovralimentazione del liquido a CO₂ nei casi di bassa e media temperatura e AC; condensazione raffreddata ad acqua e recupero di calore con scambiatori di calore a piastre; e una carica totale di ammoniaca di circa 55 kg. Un negozio di medie dimensioni Delhaize a conduzione familiare in Belgio era dotato di un sistema di ammoniaca / CO₂ da 110 kW, con un risparmio energetico di circa il 40%. Per questo negozio con una superficie di vendita di 800 m², viene utilizzato un circuito ad ammoniaca / glicole per la refrigerazione a media temperatura; l’ammoniaca viene confinata nella sala macchine e il glicole circola nel negozio. La CO₂ viene utilizzata per la refrigerazione a bassa temperatura e il calore emesso dai condensatori di CO₂ viene recuperato; 40 kg di ammoniaca vengono utilizzati e confinati nella sala macchine con una capacità di raffreddamento totale di 110 kW, ciò conduce ad una carica specifica di ammoniaca di soli 40 g / kW. INDUSTRIA, APPLICAZIONI SPECIALI E SPORT Lavorazione industriale/chimica Sylvan Pty Ltd, Nuovo Galles del Sud, Australia utilizza un refrigeratore ammoniaca e glicole per il raffreddamento dei nutrienti utilizzati per la produzione di funghi. È stato installato un sistema DX, in combinazione con un dispositivo di raffreddamento a secco per utilizzare il calore dissipato. Rispetto a HFC-134a, il coefficiente di prestazione (COP) potrebbe essere aumentato del 39% (da 3,78 a 5,25). A circa 2.500 ore a pieno carico e con 20AUD / kWh, è stato ottenuto un risparmio annuo di 10.670

AUD. Il refrigeratore è stato progettato in modo che sia il più compatto possibile, con una carica di 4,9 kg per una capacità di raffreddamento di 106kW, che rappresenta 0,05 kg / kW PROCESSI E LABORATORI FARMACEUTICI La società farmaceutica Roche ha installato un sistema di refrigerazione di tipo integrato packaged che utilizza circa 0,12 kg / kW in una delle sue strutture a Puerto Rico. Il refrigerante si limita al sistema di refrigerazione integrato e non raggiunge gli spazi operativi. L’intero sistema è stato costruito in fabbrica e consegnato pronto per funzionare. I sistemi integrati pronti all’uso consentono la costruzione simultanea delle fondamenta del sito e delle attrezzature EDILIZIA Japanese Chemical Grouting Co., Ltd., è specializzata in progetti di costruzione in tutto il Giappone per edifici, dighe, pulizia del suolo e dei pendii e decontaminazione. Nel 2017 ha installato un sistema di refrigerazione industriale ammoniaca / CO₂ per la costruzione di tunnel sotterranei. La società afferma che il nuovo sistema ha dato un risparmio del 40% nei consumi energetici rispetto al tradizionale sistema basato su HCFC-22 originariamente installato. Questo particolare progetto ha riguardato il congelamento del suolo durante la costruzione di un tunnel sotterraneo in un’area metropolitana in Giappone. Il progetto è iniziato a gennaio 2017 ed è stato completato a marzo 2017. Uno dei maggiori vantaggi che l’azienda ha riscontrato utilizzando il sistema ammoniaca / CO₂ è stata la riduzione del tempo di esecuzione del progetto del 40% (39 giorni). Le dimensioni compatte del sistema hanno semplificato notevolmente il processo di smontaggio e rimozione. Prestazioni migliorate classificate tra gli altri vantaggi. INDUSTRIA & formazione /29


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PISTA DI PATTINAGGIO Sulla pista di pattinaggio del mercato di Covent Garden, una pista di pattinaggio all’aperto a Londra, nell’Ontario (Canada), è stato installato un sistema ad ammoniaca / glicole a bassa carica (30 kg), di proprietà e gestito dalla City of London, Ontario. La pista di pattinaggio è stata installata a novembre 2017, in sostituzione di un sistema vecchio 18 anni con 318 kg di refrigerante HCFC-22. Il sistema comprende quattro prodotti “intelligenti”, due compressori da 50 HP, un refrigeratore e un condensatore a piastre con telaio. Secondo la London Free Press, il sistema costa $ 450.000. Il team di curling su sedia a rotelle della Gran Bretagna (Team GB), così come il suo team di curling olimpico, pattinano su una pista di pattinaggio a base di bassa carica di ammoniaca. Il sistema è stato installato prima presso la National Curling Academy (NCA) del Regno Unito a Stirling, in Scozia dall’estate 2017, quando è stata aperta, oltre che in altre piste di pattinaggio in Scozia. Utilizza un refrigeratore integrato raffreddato ad aria che utilizza ammoniaca diretta con una carica di refrigerante di soli 0,19 kg / kW PISTE DA SCI A Milton Keynes, in Inghilterra, la pista da sci Snozone lunga 558 piedi [170 m] è dotata di due refrigeratori 102TR [360kW] ad ammoniaca-glicole. La carica di ammoniaca per refrigeratore è di 85 kg e la sua carica specifica è di 0,24 kg / kW. La concentrazione di glicole è stata ridotta rispetto alla precedente installazione con HFC-404A. Una barriera di sicurezza è stata costruita attorno al sistema. Con alcuni altri miglioramenti nella progettazione del sistema, il consumo di energia potrebbe essere ridotto di circa il 50%. 30/ INDUSTRIA & formazione

CITTA’ ED EDIFICI Ospedali Il primo sistema di climatizzazione ad ammoniaca (AC) a basso costo dell’Uzbekistan, installato tra il 2016 e il 2017, è in funzione presso il Republican Research Center for Emergency Medicine (RRCEM) - un ospedale di emergenza e una struttura di ricerca a Tashkent. Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) Uzbekistan e il Global Environment Facility (GEF), una ONG pubblico-privata, hanno finanziato il 61% del costo totale di 512.000 USD delle attrezzature, mentre il resto (39%) è stato fornito da RRCEM. Due refrigeratori obsoleti a HCFC22 nel sistema di condizionamento centralizzato sono stati sostituiti con refrigeratori ad ammoniaca a bassa carica. Un totale di 1.695 kW di raffreddamento è fornito dai due refrigeratori, funzionanti in tandem, con soli 80 kg di carica di ammoniaca per fornire aria condizionata a 250.000 pazienti e 2.600 dipendenti ogni anno EDIFICI AD USO UFFICIO Due sistemi di condizionamento basati su HCFC-22 in un edificio dell’amministrazione locale nel sudest del Queensland, in Australia, sono stati sostituiti da un impianto di condizionamento centralizzato a base di ammoniaca. Il nuovo sistema comprende due unità identiche di raffreddamento ad acqua che impiegano ammoniaca. La capacità di refrigerazione combinata delle due unità è di circa 1.200kW. Ogni refrigeratore è dotato di un desurriscaldatore tipo scaricatore di gas a fascio tubiero. Questi scambiatori di calore recuperano il calore dal gas di scarico che esce dai compressori prima che il gas entri nei condensatori. In futuro, il calore recuperato sarà utilizzato per il riscaldamento dell’acqua calda e per vari altri scopi, ancora da stabilire dal Consiglio

ALTRI EDIFICI I refrigeratori a bassa carica di ammoniaca vengono utilizzati per fornire in modo sicuro aria condizionata per una panetteria in una zona popolata di Portland, in Oregon. L’impianto della panetteria utilizza tre refrigeratori a bassa carica di ammoniaca, ciascuno a 1.055kW e 204kg di ammoniaca 0,19 kg / kW, che ha ricevuto l’approvazione della giurisdizione. Hanno quattro livelli di prevenzione del rilascio di ammoniaca, tre livelli di rilevamento delle perdite e diluizione nell’aria. Ogni refrigeratore ha un TEWI (impatto totale equivalente di riscaldamento) inferiore del 32% rispetto a un’unità HFC-507 raffreddata ad acqua. Un refrigeratore integrato con bassa carica di ammoniaca sta fornendo aria condizionata in uno stabilimento di Campbell Soup nell’Ohio. Il refrigeratore/ unità di trattamento dell’aria offre un comfort di raffreddamento a una sezione di etichettatura e confezionamento dell’edificio in cui le etichette rosse e bianche vengono applicate alle lattine di minestra e dove è necessario un ambiente fresco per garantire la corretta aderenza delle etichette per lattine. Usando uno scambiatore di calore a piastre allagate, 204 kg di ammoniaca nel refrigeratore raffreddano una soluzione di glicole a 6,7 ° C; il glicole viene convogliato a una unità di trattamento dell’aria nell’edificio, dove l’aria viene raffreddata a circa 18 ° C . Un importante rivenditore statunitense ha installato refrigeratori DX a bassa carica di ammoniaca per fornire aria condizionata negli spazi dedicati agli uffici e in circa 10 punti di un magazzino. Il refrigeratore sul tetto è progettato con solo 0,1 libbre / kg di ammoniaca limitata all’unità; questo pompa acqua refrigerata verso un’unità di trattamento dell’aria, che fornisce aria fresca allo spazio ufficio. Il tipico refrigeratore contiene circa 45 kg di ammoniaca e impiega un compressore a vite con variatore di frequenza (VFD) e motori a commutazione elettronica (ECM). I refrigeratori CA sono unità sostitutive per sistemi HCFC-22 che utilizzano 82-100 kg di refrigerante.


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Confronto del TEWI tra sistemi waterloop integrati e in cascata per supermercati

Biagio LAmANNA Manager dell’HVAC/R Knowledge Center CAREL INDUSTRIES SpA Brugine (Padova)

Ana Margarida PINHO Mechanical Engineer, RACE Refrigeration and Air Conditioning Engineering S. A. Matosinhos (Portugal)

TECN

IC

I

DD

O

SS

membro

Air conditioning and Refrigeration European Association

FRE

OC

L

IAZIO

EI

ATF

acqua dotate di compressori inverter DC, condensatori a piastre saldobrasate e valvole di espansione elettroniche per fornire una precisa regolazione della temperatura del banco/ cella con la massima efficienza energetica consentita. Infatti, i banchi semi plug-in, con capacità del compressore e portata di refrigerante modulanti, sono in grado di mantenere costante la temperatura dell’aria/prodotto entro un range di +/-0,1 K intorno al setpoint impostato, senza quindi il tipico comportamento intermittente delle soluzioni a portata/ capacità fissa. Inoltre, le celle frigorifere ed i banchi semi plug-in indipendenti sono in grado di funzionare con un controllo continuo della relativa temperatura di evaporazione invece di essere costretti a funzionare tutti allo stesso valore imposto dal collegamento ad una centrale firgorifera. In questo modo si ottiene in tempo reale il più basso rapporto di compressione raggiungibile (cioè la più alta temperatura di evaporazione) per ogni unità refrigerata con conseguente maggiore efficienza, senza inutili perdite. E questo implica anche una migliore qualità di cibi e bevande grazie alla

DE

N

E

D

Questo studio è incentrato su un’installazione, adattata ad un nuovo formato di punto vendita alimentare al dettaglio in Portogallo, con caratteristiche molto particolari che seguono l’attuale tendenza del mercato nel settore HVAC/R. L’esigenza principale del Retailer coinvolto era quella di adeguarsi alla legislazione comunitaria sul controllo delle emissioni di gas fluorurati, senza compromettere la qualità dei prodotti e mantenendo l’elevato livello di efficienza energetica che caratterizza i suoi impianti. L’Installatore ha proposto un sistema di refrigerazione basato su banchi semi plug-in collegati ad un anello ad acqua integrato con l’impianto di climatizzazione. Le ragioni principali che hanno portato all’adozione di questo tipo di schema sono legate ad un layout snello e flessibile del punto vendita, ad una riduzione dell’area solitamente richiesta da apparecchiature tecniche come le centrali frigorifere, ad a carica di refrigerante ridotta e ad un recupero completo del calore di condensazione dei banchi frigo da integrare nell’impianto di riscaldamento dell’edificio. L’impianto di refrigerazione è stato realizzato con unità condensanti ad

A

Articolo tratto dal 18° Convegno Europeo Richiedere atti e video

Figura 1 – Banco frigo di un punto vendita. INDUSTRIA & formazione /31


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

quasi assenza di oscillazioni di temperatura (esclusi naturalmente gli sbrinamenti). L’anello ad acqua ha il compito di estrarre il calore espulso dai condensatori dell’impianto di refrigerazione ed è dotato sia di un dry cooler per il free cooling che di un chiller/pompa di calore aria/acqua reversibile. È collegato all’impianto di climatizzazione dell’edificio ed è inoltre dotato di regolazione variabile della portata d’acqua per garantire la stabilità dell’impianto e un rapporto prestazioni/costi ottimizzato.

Ogni unità è dotata di una “Cooling Box” in cui il compressore DC, l’inverter e il condensatore ad acqua sono collegati ad un tipico banco vetrina remoto, lo stesso utilizzato per i sistemi di centralizzati, dotato di valvola di espansione elettronica, evaporatore e ventilatori. La regolazione di ogni singolo banco refrigerato/cella frigorifera si basa sull’adattamento in tempo reale della capacità del compressore e della portata della massa del refrigeran-

Figura 2 – Schema dell’impianto di refrigerazione e condizionamento aria.

DESCRIzIONE DEL PUNTOVENDITA L’area commerciale del punto vendita a Perafita è di circa 1.200 m2, con 24 unità refrigerate così suddivise: Tipo

Capacità refrigerante

MT

52,4 kW

LT

8,5 kW

te alla temperatura interna dell’aria con il relativo setpoint di riferimento. Le frequenze di sbrinamento sono state ottimizzate grazie all’aumento delle temperature di evaporazione legate alla riduzione sia della capacità Numero

Unità

17

Banco

5

Cella frigorifera

1

Cella frigorifero

1

Figura 3 – Cooling box sulle vetrine. 32/ INDUSTRIA & formazione

Banco

che della portata di massa del compressore. L’impianto di climatizzazione integrato nel waterloop è dotato un chiller reversibile aria/acqua, un chiller acqua/acqua per l’anello a servizio dei banchi di bassa temperatura, unità di trattamento dell’aria e ventilconvettori per la climatizzazione interna. Questo sistema regola la sua configurazione in base alle zone climatiche e alle stagioni. Ci sono diverse modalità di funzionamento, come ad esempio: modalità invernale, riscaldamento (recupero completo del calore): • chiller aria-acqua ON in modalità riscaldamento • dry cooler OFF • chiller LT acqua-acqua OFF modalità stagione intermedia (free cooling): • chiller aria-acqua OFF • dry cooler ON • chiller LT acqua-acqua OFF modalità estiva, raffreddamento (carico massimo): • chiller aria-acqua ON/OFF in modalità raffreddamento • dry cooler ON + raffreddamento evaporativo in caso di alte temperature esterne • chiller LT acqua-acqua ON CONFRONTO PUNTI VENDITA Il punto vendita a Perafita è stato confrontato con due punti vendita della stessa area, basati su un sistema di refrigerazione centralizzato in cascata (R134a/CO2) con unità rooftop/split di climatizzazione e simile superficie di vendita: A causa dei diversi layout degli impianti e delle diverse tecnologie, refrigerante incluso, il modo più adatto per confrontare i punti vendita è il calcolo dell’impatto totale equivalente di riscaldamento (TEWI - Total Equivalent Warming Impact) che comprende sia le emissioni dirette del refrigerante dovute a perdite e smaltimento a fine vita, sia le emissioni indirette legate ai consumi elettrici ed energetici. La seguente tabella mostra i parametri TEWI dei diversi punti vendita e la relativa formula di calcolo: Il punto vendita a Perafita, grazie alla disposizione dei banchi semi plug-in con sistemi di climatizzazione in-


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Tabella 1 – Dati dei punti vendita a confronto

Parametro

Perafita

Punto Vendita 1

Punto Vendita 2

Perafita

10 km da Perafita

10 km da Perafita

Luogo

Parametro

Min: 5°C Max: 35°C

Temperatura ambiente esterno

Dimensioni area vendite (m2)

Area vendite (m2)

1200 m2

Volume vendite

In questo caso il valore netto non è necessario, bensì la % tra i valori. La % mostrerà quante persone potrebbero visitare ogni installazione, quindi la frequenza potenziale per l’apertura/chiusura delle porte o variazione della quantità dei prodotti

Min: 5°C Max: 35°C

Min: 5°C Max: 35°C

1360 m2

1590 m2

-10% rispetto a Parafita

-12% rispetto a Parafita

Sistema refrigerato (potenza di raffreddamento kW)

Refrigerazione - potenza di raffreddamento nominale

Servizi refrigerati - con o senza porte Sistemi refrigerati - potenza di raffreddamento MT (kW)

Sistemi refrigerati - potenza di raffreddamento LT (kW) Sistema di refrigerazione - tipo ç HVAC - potenza nominale HVAC - tipo di sistema

60.9

86.5

91.5

Totale dei cabinet Media Temp: 17 Cabinet MT senza porte: 2

Totale dei cabinet Media Temp: 20 Cabinet MT senza porte: 6

Totale dei cabinet Media Temp: 21 Cabinet MT senza porte: 9

52.4

73.3

75

8.5

13.2

16.5

Anello d’acqua con HVAC integrato

CO2 a cascata R134a / CO2

CO2 a cascata R134a / CO2

AHU: 5.87 kW (ad aria) 10 fan coils 2 chiller (acqua-acqua:93.8 kW; aria-acqua: 21.2 kW)

Tetto 1: 52 kW Tetto 2: 52 kW 7 split

Tetto 1: 52 kW Tetto 2: 52 kW 11 split

79

65

68

Tabella 2 – Parametri di calcolo del TEWI

TEWI = emissioni dirette + indirette

L (100 ·n+(1·∝ ))+n·E · rec annuale ᵝ

TEWI = GWP·m·

Calcoli del TEWI in ciascun caso

Dove: GWP = potenziale di riscaldamento globale del refrigerante L = tasso di perdite (kg) n = vita operativa del sistema (anni) m = carica di refrigerante (kg) rec = fattore recupero/riciclo da 0 a 1 E annuale = consumo di energia per anno (kWh) = fattore di emissioni indirette (kg CO2 per kWh) > n = 10 anni > rec = 85% > = 0.18785 kg (CO2eq) / kWh GWP = 2088 L = 0.02 m = 25 kg

Consumo di energia e periodo di riferimento (kWh)

E 2018 = 202116 kWh

GWP CO2 = 1; GWP R134a = 1430 L = 0.125 m R134a = 300 kg;m CO2 = 120 kg

E 2018 = 251133 kWh

E 2018 = 321824 kWh

INDUSTRIA & formazione /33


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO

Serie BM gruppo del tegrati, consenteIl classico una riduzione manometrico svizzero 65% del TEWI con riduzione delle Nuovo con luci a UV e LED emissioni sia dirette che indirette, come mostra la figura seguente. In termini di emissioni dirette, questo risultato è stato raggiunto Le nuove pompe per lanonostante condensa REFCO il GWP punto vendita a Perafita con unadelmaggior multifunzionalità. (2088) sia superiore rispetto agli altri Un prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR (1022, ottenuto come media pesaCercafughe di ta tra quello dei differenti refrigeranti alto livello utilizzati). Infatti, sia la carica di refriPompa per condensa gerante che la percentuale di perdite Figura 4 – ConfrontoREF-VAC del TEWI tra punto vendita con anello ad acqua universale annuali sono decisamente più basse e con sistema centralizzato Vacuometro elettronico (media). USB Modalità LED diagnostico in silenziosa un layout semi plug-in rispettoConnessione al Passa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico centralizzato. operativa pompa Passa indella rassegna la storia prestazione installazione Assicura lainiziale correttae della Configura pompa in lafunzione Bilancia elettronica Quest’ultimo lunghe operativa della pompa pompa in funzionerichiede installazione inizialetubazioe della della capacità dell’unità assiste nella diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche dell’unità assistemaggiore nella diagnosi carica AC della ni capacità di liquido con una HY-EX-6 applicabile per R32 e R1234yf Combi AC di refrigerante e numerosi giunti braSet espansore idraulico completo sati, potenzialmente punti deboli, che ENVIRO-DUO/-OS Unità di recupero per tutti i provocavano una percentuale annuarefrigeranti di uso comune le di perdite del 12.5%. Per la gamma completa di Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A In termini indirette, il conSensore digitaledi emissioni Applicazione universale Fusibile da 10A Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile prodotti REFCO Vi preghiamo sumosensore energetico dei 3 Btu/H punti vendita Esclusivo digitale Da 6.000 integrato sostituibile di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibile ininvetro dièlivello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibile vetro II di contattare Gobi il Vostro stato confrontato dopo essere stato (da(da 1,75kW a 35kW) 5 5x 20 1,75kW a 35kW) x 20mm mmdada10A 10A distributore HVAC/R locale. sostituibile installato normalizzato relativamente a capacisostituibile installato in infabbrica fabbrica tà frigorifera nominale di ciascun punREFCO Manufacturing Ltd. REFCO Manufacturing Ltd. DIGIMON-SE patent pendingovviamente to vendita. Comprende REFCO Manufacturing Ltd. 6285 Hitzkirch Switzerland Gruppo manometrico 6285 Hitzkirch Switzerland sia i consumi del sistema di refrige6285 Hitzkirch - Switzerland digitale a 2 e 4 vie www.refco.ch www.refco.ch razione che quelli del sistema per la www.refco.ch Figura 5 – Consumo energetico specifi co (normalizzato) dei 3 punti vendita. climatizzazione.

con una maggior multifunzionalità. Un prodotto per tutte le applicazioni.

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2 0 17

Gobi II


NUMERO 3 / APRILE 2020

Nuovo gas cooler a CO2 per operazioni dry&wet 1. INTRODUZIONE

Stefano FILIPPINI

Giovanni MARIANI

Livio PERROTTA

Umberto MERLO

Concettualmente, sono possibili due modalità di utilizzo dell’acqua per potenziare lo scambio termico di gas cooler e condensatori: a) La prima consiste nell’effettuare un raffreddamento adiabatico dell’aria a monte dello scambiatore aumentandone l’umidità relativa, così da ottenere un maggior salto termico fra fluido da raffreddare e aria; per ottenere elevate efficienze da questo processo, è necessario fare attraversare l’aria in una matrice (pacco adiabatico) costituita da un insieme di fogli, in genere di cellulosa, caratterizzati da pieghe con inclinazione differente, alla cui sommità viene iniettata acqua. Nel pacco si realizza un flusso incrociato che determina un intenso contatto tra aria e acqua, favorendo l’evaporazione di

quest’ultima a spese del calore fornito dall’aria, che quindi diminuisce la sua temperatura. Un significativo vantaggio di questa soluzione è la possibilità di adottare acqua di rete, senza limiti di durata temporale, grazie al limitato costo del pacco evaporante e alla semplicità della sua soluzione. b) La seconda consiste nello spruzzare direttamente sulle superfici dello scambiatore l’acqua, opportunamente trattata, al duplice fine di evitare depositi ed effetti corrosivi. In questo caso, l’evaporazione dell’acqua sottrae calore alle pareti dello scambiatore, che a loro volta lo prelevano dal fluido da raffreddare. L’esperienza dimostra che, nel caso si utilizzi acqua demineralizzata (ad esempio proveniente da un sistema a osmosi inversa) non sussistono limiti di durata

LU-VE Group

TECN

IC

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Air conditioning and Refrigeration European Association

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SS

membro

FRE

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DE

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E

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Articolo tratto dal 18° Convegno Europeo Richiedere atti e video

L’ing. Rodolfo Cavicchioli ha recentemente tenuto un webinar con la partecipazione di 340 tecnici e con oltre 500 iscritti che hanno potuto prendere conoscenza di tutte le informazioni trattate durante questo importante e seguito evento. “DAI REFRIGERANTI ALTERNATIVI ALL’IGIENIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI” Disponibile su Youtube la registrazione del Webinar targato CSG di Venerdì 17 Aprile, che ha visto come protagonisti assoluti Lu-Ve Group ed Errecom. Il CSG ha inoltre presentato in queste settimane un nuovo format di formazione denominato Incontri Formativi a Distanza iFAD di durata poco superiore alle 2 ore su temi specifici di grande attualità e con costo particolarmente contenuto, per permettere il rilancio del settore Post Pandemia. INDUSTRIA & formazione /35


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tabella 1. Dati delle tre località assunti per il calcolo

Luogo STOCCOLMA PARIGI

TRAPANI

Temperatura da progetto °C

Umidità %

Costo elettricità €/kWh

Costo acqua €/m3

Pressione di lavoro, bar

N° di ventilatori

32

32

0.10

1.54

89

10

26

36

temporale, laddove con acqua addolcita è prudenziale limitare il periodo annuo di spruzzo. In entrambi i casi, solo una frazione della portata d’acqua immessa partecipa al processo, mentre la rimanente parte può essere dispersa, oppure raccolta in un serbatoio e reimmessa nel processo. Nella versione qui proposta, si prevede una soluzione che recupera la sola acqua spruzzata e non evaporata (quindi acqua addolcita o demineralizzata), riutilizzandola nei pacchi adiabatici, a valle dei quali l’acqua viene dispersa. La soluzione innovativa illustrata in questo lavoro prevede l’utilizzo in sequenza dell’acqua per entrambi i processi sopra descritti: si spruzza acqua trattata sulla batteria di scambio termico e si reimmette l’acqua non evaporata sul pacco adiabatico. Questo abbinamento delle due pratiche in serie (l’aria attraversa prima il pacco adiabatico e successivamente la batteria di scambio, l’acqua viene prima spruzzata sulla batteria di scambio termico e successivamente iniettata sul pacco adiabatico) ha effetti positivi sia sulla potenza termica scambiata sia sul consumo di acqua.

36/ INDUSTRIA & formazione

39

28

0.07

0.15

0.83

0.95

2. CASO STUDIO Si è considerato un impianto industriale a CO2 operante in regime transcritico e subcritico. Dati di design: potenza di refrigerazione richiesta 250 kW, temperatura di evaporazione -9 °C, potenza termico al recuperatore di calore (stagione invernale) 200 kW max. Si è simulato un ciclo semplice con recuperatore di calore e valvola di flash gas. La pressione intermedia e di evaporazione sono fissate, la pressione di mandata è variabile a seconda della temperatura esterna e in accordo con le richieste di calore e di freddo del carico. Quando il sistema opera in regime transcritico, è calcolata iterativamente la pressione di mandata che massimizza il COP. Si è considerato un rack formato da compressori tutti uguali operanti a frequenza fissa. Il rendimento isoentropico del compressore è funzione del rapporto di pressione, la relazione è stata estrapolata dai dati dei costruttori. Durante la stagione invernale, quando la temperatura ambiente è minore di 16 °C, l’impianto deve fornire energia per il riscaldamento. La temperatura minima della CO2 accettabile all’uscita del recuperatore è 40 °C. Nella stagione estiva il

86

91

8

12

recuperatore è spento e viene escluso. La temperatura di uscita della CO2 è ridotta il più possibile per massimizzare il rendimento del ciclo. In questo modo il titolo di vapore nel separatore viene ridotto ed aumenta la portata di refrigerante inviata all’evaporatore. Nella definizione del COP, sono considerati effetti utili la potenza dell’evaporatore (costante) e la potenza ricavata dal recuperatore di calore (variabile durante periodo di funzionamento). Si è condotta una simulazione di funzionamento annuale per valutare le prestazioni e i costi operativi del ciclo. Si sono utilizzati i dati climatici di tre città europee come rappresentative di una zona fredda (Stockholm), zona temperata (Paris) e zona calda (Trapani). Sono state confrontate quattro soluzioni tecnologiche di gas cooler: 1.DRYModello funzionante “a secco”, unità “V-shape” da 8 a 12 ventilatori a seconda della località (tecnolgia tradizionale). 2. SPRAY Modello simile al precedente, ma equipaggiato con un sistema spray per bagnare la superficie di scambio termico (tecnologia spray attuale). 3. AP Modello simile a DRY, ma equipaggiato con un pannello adiabatico mantenuto umido da un flusso d’acqua. 4. EMERITUS Modello simile ai precedenti, ma con entrambi i sistemi spray e pannello adiabatico, la portata d’acqua utilizzata sul pannello è pari alla frazione non evaporata sulla batteria di scambio termico. Con le soluzioni ad umido il COP aumenta del 60%(figura 2); ciò permette, a pari potenza di refrigerazione, di ridurre la taglia del compressore e di compensare l’extra costo del gas cooler. I costi operativi annuali includono la potenza assorbita dai compressori e tutti i costi del gas cooler: potenza assorbita dai ventilatori,


NUMERO 3 / APRILE 2020

acqua usata dal sistema spray, costi di manutenzione. I costi di energia elettrica ed acqua sono assunti come indicato in tabella 1. 3. RISULTATI Per ogni località sono presentati i risultati delle simulazioni annuali. Per primo viene presentato il dettaglio della zona temperata utilizzata come riferimento. La figura 1 mostra la temperatura di uscita della CO2 in funzione della temperatura ambiente.Quando il gas cooler opera a secco, fino a 17 °C, la temperatura di uscita è la medesima per tutti i modelli, 3 K al di sopra della temperatura ambiente di bulbo secco. Il valore minimo della temperatura di uscita è pari alla temperatura di saturazione corrispondente alla pressione del ricevitore (sempre costante). Ilmodello DRY mantiene questo approccio per tutto l’anno. Il modello spray, s perati i 24 °C, mantiene un differenza di temperatura di 4 K (3 K per la configurazione EMERITUS) con la temperatura di bulbo umido; questo permette di operare con temperatura di uscita della CO2 inferiore ed aumentare il rendimento del ciclo. I modelli AP ed EMERITUS funzionano in modo analogo, in aggiunta l’attivazione del pannello adiabatico, a partire da 17 °C, permette una riduzione della temperatura di uscita. La figura 2 mostra il COP del ciclo.Durante la stagione invernale (Tamb<17 °C), le prestazioni diminuiscono all’aumentare della temperatura ambiente. Il calo di rendimento a 17 °C è dovuto all’assenza del recupero di calore come effetto utile. Le unità funzionanti a umido permettono di operare a pressione dimandata inferiore e pertanto consentono rendimentimaggiori; il modello EMERITUS, in questo esempio, opera sempre in condizione subcritica. Interessante è notare che la massima potenza elettrica necessaria con le soluzioni a umido è circa la metà di quella richiesta dalla soluzione a secco; questo è un vantaggio in termini di costi di installazione e impianto. In tabella 2 sono riassunti i costi relativi annui, il riferimento è il costo totale della soluzione DRY.

Figura 1. Temp. di uscita della CO2 vs. temp. ambiente

Figura 2. COP vs temperatura ambiente

L’energia elettrica del compressore è la componente maggiore del costo totale, oltre il 90%. L’energia assorbita dai ventilatori del gas cooler è limitata per tutte le soluzioni. Il costo dell’acqua, massimo per la soluzio-

ne EMERITUS, è circa il 3.8% del totale. I costi di operating and maintenance sono trascurabili. In confronto alla soluzione DRY, EMERITUS e AP mostrano un risparmio sui costi operativi anINDUSTRIA & formazione /37


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tabella 2. Costi operativi annuali, Parigi

Risparmio €/Anno

Compressore

Ventilatori

Acqua

O&M*

Totale

DRY

98.6%

1.39%

0.00%

0.05%

100.0%

AP

91.6%

1.43%

3.57%

0.27%

96.9%

3162

Risparmio €/Anno

SPRAY EMERITUS

97.4%

1.37%

89.3%

1.39%

0.97%

3.88%

0.34%

100.1%

0.49%

95.1%

Tabella 3. Costi operativi annuali, Stoccolma Compressore

Ventilatori

Acqua

O&M*

Totale

DRY

99.0%

1.39%

0.00%

0.07%

100.0%

AP

96.7%

1.43%

1.18%

0.40%

99.2%

SPRAY EMERITUS

98.2%

1.37%

96.4%

1.39%

0.66%

1.39%

0.50%

0.71%

Ventilatori

Acqua

O&M*

Totale

DRY

97.5%

2.52%

0.00%

0.03%

100.0%

AP

88.2%

2.61%

2.66%

0.17%

93.6%

EMERITUS

85.6%

nui del 5% e 3%, in questo caso la configurazione SPRAY non migliora le prestazione annuale. La stessa analisi è stata fatta per la zona calda e la zona fredda. Le considerazioni generali sono le medesime della zona temperata. Nella zona fredda tutte le configurazioni mostrano risultati simili. Le soluzioni a umido non portano vantaggi significativi e probabilmente è consigliabile utiliz-

38/ INDUSTRIA & formazione

2.48%

2.51%

0.40%

2.78%

0.21%

0.30%

zare il modello a secco. Nella zona calda le configurazioni a umido mostrano i maggiori vantaggi. La soluzione EMERITUS permette un risparmio del 9% dei costi operativi. Il costo dell’acqua è compensato largamente dal risparmio sul compressore. Il beneficio portato dai sistemi spray è un risparmio annuo di circa 50 € per kW di potenza frigorifera.

5033

99.4%

Compressore 95.4%

-98

100.3%

Tabella 4. Costi operativi annuali,Trapani

SPRAY

98.5%

91.2%

Risparmio €/Anno –

2467

10581 14685

4. CONCLUSIONI L’analisi mostra il potenziale dei sistemi ad acqua “chill booster” in gas cooler ad aria fin-and-tube. Mentre l’uso di sistemi spray sulla batteria di scambio o l’uso di pannelli evaporativi sono applicazioni ben note, l’uso sinergico di entrambi i sistemi (chiamato EMERITUS) è una nuova tecnologia. I risultati mostrano che l’uso di tecnologie avanzate è benefico per ridurre i costi operativi totali dell’impianto. L’impiego di gas cooler con sistemi a umido permette di rendere la CO2 efficiente anche in ambienti caldi. Nel caso studio sono state analizzate tre zone climatiche: fredda, temperata e calda; sono stati mostrati risparmi sui costi operativi del 5%a Paris e del 9% a Trapani. L’implementazione di questa soluzione, inoltre, permette di ridurre significativamente la taglia del compressore e la potenza elettrica installata


NUMERO 3 / APRILE 2020

LEZIONE 211 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Collegamenti elettrici tra le due unità di un climatizzatore split INTRODUzIONE

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

Quali abilità sono necessarie per eseguire una buona installazione di un climatizzatore split? Il numero è veramente elevato e, tra tutte, vi sono anche quelle di tipo elettrico. Per tale ragione continuiamo ad occuparci degli aspetti elettrici che entrano in gioco quando si deve realizzare la messa in funzione di un’apparecchiatura. Dopo aver visto come si realizzano i collegamenti alla linea elettrica d’alimentazione, prendiamo in considerazione l’esecuzione dei collegamenti tra le due unità. LA COmPLESSITÀ DELLA SEmPLICITÀ Ormai da parecchio tempo stiamo affrontando le tematiche che riguardano la messa in opera di tale tipo di apparecchiature. Gli aspetti che abbiamo affrontato sono molteplici e veramente di natura anche molto diversa tra loro: quella che viene ritenuta una delle installazioni più semplici da realizzare in realtà richiede talmente diversificate conoscenze, anche molto specifiche, che, se considerata nel suo insieme, può senza dubbio essere considerata un’attività complessa. Senza entrare troppo nel dettaglio e senza avere la pretesa di voler toccare tutti gli aspetti, si pensi a tutto ciò che deve essere preso in considerazione per la scelta della potenza frigorifera adeguata alle esigenze (stima dei carichi termici, tipologie edilizie, ecc.), per poter posizionare correttamente le due unità (distanza, dislivelli, esposizione, ecc.), per poter smaltire nel modo più conveniente l’acqua di condensa (colegamenti, pendenze, luoghi di scarico, ecc.),

per poter realizzare in maniera adeguata i collegamenti frigoriferi (cartelle, brasature, posa tubazioni, lavori murari, ecc.), per approntare un circuito frigorifero efficiente (pressatura, ricerca fughe, vuotatura, essiccazione, eventuale integrazione della precarica, collaudo finale, ecc.), per realizzare a regola d’arte i collegamenti elettrici (quelli alla linea elettrica di alimentazione e quelli tra le due unità), per lavorare in sicurezza anche di fronte alla novità legata ai refrigeranti leggermente infiammabili, per adempiere alle disposizioni di legge vigenti (dichiarazione alla banca dati F-gas, certificazione, ecc.) Il numero delle conoscenze richieste è veramente molto vasto e per questo si può dire che l’installazione di un climatizzatore è un processo complesso: con questo non si vuol dire che sia difficile, ma semplicemente che comporta una preparazione specifica in settori molto diversi tra loro, ciascuno fondamentale per la buona riuscita del lavoro complessivo. Pare quasi impossibile che, di fronte alla necessità di tali e tante abilità, talvolta nell’installazione si lasci spazio all’improvvisazione ed alla casualità. Questo succede forse perchè quando si preme il pulsante ON sul telecomando nella stragrande maggioranza dei casi l’apparecchiatura parte comunque ed inizia a raffrescare anche se nella sua messa in opera sono stati trascurati aspetti fondamentali: ecco possiamo dire che l’installazione di un climatizzatore split perdona molti errori ed è per questo che nella convinzione comune viene ritenuta di facile esecuzione. Probabilmente bisognerebbe cominciare a distinguere tra installazione e buona installazione. INDUSTRIA & formazione /39


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

REALIzzAzIONE DEI COLLEGAmENTI L’esecuzione dei collegamenti tra le unità interna ed esterna è un’operazione piuttosto semplice da eseguire ma che va condotta con la massima attenzione. I circuiti elettrici dei climatizzatori sono piuttosto delicati e sensibili alle sollecitazioni elettromagnetiche o impulsive, soprattutto a causa della numerosa componentistica elettronica presente, compresi i dispositivi ad inverter. Collegamenti eseguiti in modo errato possono provocare sovratensioni in grado di danneggiare i componenti o di limitarne la loro funzionalità. Per realizzare i collegamenti tra le due unità è sempre necessario fare riferimento a quanto il costruttore dell’apparecchiatura riporta nelle sue istruzioni di installazione.

zare colori diversi per i cavi in modo da evitare il pericolo di confondere un cavo con l’altro. La seconda soluzione prevede, al contrario, di portare l’alimentazione elettrica all’unità esterna del climatizzatore e, da lì, condurre l’interconnessione tra le due unità. Come si vede in figura 3, questa volta il cavo tripolare (linea, neutro, terra) viene portato alla morsettiera dell’unità esterna e poi, da qui, attraverso il cavo d’interconnessione vengono collegate le due unità con tre cavi numerati nell’ordine oltre all’immancabile cavo di messa a terra. FILTRO ANTIDISTURBO

Figura 1 – Esempio di morsettiera dell’unità interna: si notano, nell’ordine, i tre morsetti della linea di alimentazione elettrica (L,N,terra) e poi i tre cavi di interconnessione all’unità esterna (tratto da catalogo CHIGO)

DUE DIVERSE SOLUzIONI Sostanzialmente esistono due diverse modalità di realizzazione dei collegamenti, a seconda della soluzione che il costruttore ha ritenuto essere più idonea al caso. La prima tipologia prevede il collegamento della linea di alimentazione elettrica all’unità interna dello split, per poi, da quest’ultima, portare l’alimentazione all’unità esterna. In figura 1 è riportata tale soluzione. In essa si vede come la morsettiera preveda (partendo da sinistra e nell’ordine) la connessione dei cavi dell’alimentazione elettrica (cavo di fase L, cavo neutro N e cavo di messa a terra giallo-verde) e poi i morsetti per i cavi di interconnessione con l’unità esterna (morsetti 1,2,3). Nella figura 2 si può osservare lo schema completo semplificato sia dei collegamenti alla linea di alimentazione sia quello dei cavi di interconnessione per un altro modello di climatizzatore. Per eseguire un lavoro a regola d’arte è d’uso rispettare anche la corretta colorazione dei cavi: in questo caso il cavo di fase è marrone, quello neutro blu (come sempre) e la messa a terra giallo-verde (obbligo). Per i quattro cavi di interconnessione è importante abbinare correttamente la numerazione dei morsetti dell’’unità interna e di quella esterna ed utiliz40/ INDUSTRIA & formazione

Figura 2 – Schema semplificato completo dei collegamenti alla linea di alimentazione elettrica e della linea di interconnessione tra le due unità di un climatizzatore split. (adattato da catalogo CHIGO)

Figura 3 – Schema semplificato completo dei collegamenti alla linea di alimentazione elettrica e della linea di interconnessione tra le due unità di un climatizzatore split. (adattato da catalogo DAIKIN)

In alcuni casi è preferibile installare anche un filtro antidisturbo che ha lo scopo di proteggere dalle interferenze elettromagnetiche l’apparecchiatura. Particolare attenzione occorre porre quando i collegamenti tra le due unità richiedono cavi di lunghezza elevata o quando l’in-

stallazione viene eseguita in luoghi facilmente soggetti a interferenze elettromagnetiche come potrebbe essere, ad esempio, in prossimità di linee elettriche ad alta tensione.


NUMERO 3 / APRILE 2020

LEZIONE 231 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Accorgimenti per evitare alte temperature di funzionamento del compressore quando si usa l’R449A INTRODUzIONE

Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

Nei circuiti con R449A quando si sono seguite tutte le avvertenze per limitare la temperatura di lavoro del compressore ma comunque non si ottiene il risultato desiderato, non resta altro che ricorrere all’iniezione di liquido, in modo da mantenere sotto controllo le temperature del gas aspirato dal compressore Un caso con R404A Le apparecchiature commerciali che lavorano a basse temperature di evaporazione (-30 °C o ancor meno) nei periodi estivi di gran caldo possono andare incontro a sofferenze se la loro condensazione avviene in aria. Per esempio, un frigorifero commerciale che ha una temperatura di evaporazione di -30 °C funzionante a R404A presenta una pressione di evaporazione di cica 1,1 bar e una pressione di condensazione, supponendo di trovarci in una giornata molto calda, che può arrivare anche a 20 bar. In tali condizioni di lavoro il rapporto di compressione che il compressore deve garantire è all’incirca pari a 10, che rappresenta una condizione di lavoro molto gravosa. In tale situazione ci troviamo con una temperatura teorica di mandata che può raggiungere anche i 70 °C, a seconda delle condizioni specifiche di lavoro. Nel caso di R449A Come visto, l’R449A presenta alcune diversità rispetto all’R404A, proprio per quanto riguarda le alte temperature di lavoro che si possono raggiungere sulla mandata del compressore. Nelle medesime condizioni di lavoro

sopra descritte e tenendo presente che in questo caso siamo in presenza di un glide di temperatura non trascurabile come nel caso dell’R404A, ci troveremo a lavorare con pressioni comunque molto simili a quelle viste per l’R404A e quindi con sollecitazioni meccaniche del compressore non significativamente dissimili. Tuttavia le temperature teoriche di fine compressione risultano essere ben superiori, con valori che si attestano oltre i 90 °C. Non sempre è possibile accettare le stesse condizioni operative di lavoro proprie dell’R404A in caso di retrofit con R449A: per poter raggiungere tale obiettivo è fondamentale limitare il surriscaldamento del vapore aspirato ad un valore non superiore a circa 10 K, pena il raggiungimento di temperature di scarico del compressore non accettabili. Fondamentale, da questo punto di vista, anche il costante monitoraggio delle condizioni in cui avviene la condensazione, perchè un rialzo della temperatura di condensazione porta ad un rialzo della pressione e quindi aggrava le condizioni di lavoro del compressore. Per tale ragione, durante la vita lavorativa dell’apparecchiatura retrofittata con R449A, risulta strategico monitorare con continuità le condizioni del condensatore e delle ventole, ancora di più di quanto dovrebbe essere normalmente fatto per qualsiasi circuito frigorifero. Sappiamo anche che, per basse temperature di evaporazione, l’evaporatore si brina notevolmente e che l’eccessivo accumulo di tale brina porta ad una diminuzione della temperatura e della pressione di evaporazione, Anche questo fatto può contribuire ad affaticare il compressore per cui risulta INDUSTRIA & formazione /41


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molto importante sincerarsi che i cicli di sbrinamento siano efficaci. Anche qui, con maggior accuratezza a quanto già si fa normalmente per qualsiasi altro circuito frigorifero non funzionante con R449A. Iniezione di liquido Già altre volte, in precenza, si è parlato dei rimedi che si possono adottare per limitare le temperature di scarico in circuiti funzionanti con R449A. Quando nessuna delle soluzioni disponibili risulta essere efficace allora bisogna, giocoforza, ricorrere all’iniezione di liquido sull’aspirazione per cercare di contenere la temperatura del vapore che viene aspirato dal compressore. In pratica si tratta di prendere del liquido dall’alta pressione e, mediante una valvola d’espansione, convogliarlo direttamente alla tubazione di aspirazione del compressore dopo averne abbassato la sua temperatura e la sua pressione. Come si può vedere nella figura 1, la valvola per l’iniezione del liquido viene installata su una derivazione apposita che parte dal tubo del liquido, ad esempio subito dopo il filtro disidratatore. Tale derivazione si collega al tubo di aspirazione ad una distanza di circa 30-45 centimetri dal compressore. La valvola ha il compito di controllare che la temperatura di scarico del compressore non ecceda un valore predeterminato: essa è in grado di sentire questa temperatura grazie al suo bulbo sensibile posizionato sulla tubazione di mandata, in vicinanza del compressore. In seguito alla caduta di pressione che la valvola provoca, il refrigerante che giunge al tubo di aspirazione si trova in prevalenza allo stato liquido, con presenza, però, già di una parte vaporizzata. Comunque anche questo vapore contribuisce a raffreddare, anche se in misura ridotta, il gas che viene aspirato dal compressore. La maggiore azione raffreddante, però, viene svolta dalla fase liquida che subisce un cambiamento di stato grazie al calore che sottrae al gas caldo che transita nella linea di aspirazione. Questo gas viene così raffreddato e può entrare nel compressore con un grado di surriscaldamento minimo, in modo da non contribuire al suo eccessivo suriscaldamento e anzi, semmai, 42/ INDUSTRIA & formazione

Figura 1 – Derivazione del circuito e relativi componenti necessari per l’iniezione di liquido (adattato da catologo Tecumseh)

Figura 2 – Derivazione del circuito e relativi componenti necessari per l’iniezione di liquido con l’aggiunta di un separatore di liquido a protezione del compressore (adattato da catologo Tecumseh)

per aiutarlo a mantenersi più “fresco”. La valvola di controllo La valvola d’espansione che controlla la temperatura di scarico del compressore svolge un ruolo molto delicato. Infatti, da una parte, deve garantire che tale temperatura non salga troppo (alimentando con una congrua quantità di liquido l’aspirazione) ma, contemporaneamente non deve permettere che una eccessiva quantità di liquido giunga all’aspirazione, altrimenti vi è la possibilità che tale liquido non evapori totalmente prima di giungere al compressore. La scelta della tipologia di valvola, quindi, è fondamentale per avere un

giusto compromesso tra le due esigenze. A tale scopo, oggi la tecnologia ci offre la possibilità di impiegare valvole di espansione elettroniche che hanno la possibilità di alimentare di liquido in maniera molto precisa e puntuale la tubazione di aspirazione. Nel caso in cui si ricorra all’impiego di una valvola d’espansione termostatica tradizionale, invece, dato che in genere i tempi di risposta che si possono ottenere non sono molto veloci è preferibile cautelarsi contro l’arrivo di eventuali eccessive quantità di liquido e salvaguardare il compressore installando un separatore di liquido poco prima del compressore stesso, come si vede in figura 2.


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > Italia e Qatar, Il virus non ferma la formazione: Grande successo per il corso sugli F-Gas a distanza! Il Centro Studi Galileo ha dimostrato ancora una volta le immense potenzialità che la Formazione a Distanza rappresenta per l’Industria del Freddo, con l’erogazione in FAD del corso “F-Gases: Advanced Refrigeration and Air-Conditioning Best Practice”. È stata fissata una nuova pietra miliare nella Formazione a distanza per il settore RAC, con una sessione completa di formazione ed esame su “F-Gases: Advanced Refrigeration and Air-Conditioning Best Practice“, che è stata condotta con successo e profitto interamente online grazie alla cooperazione internazionale tra l’Associazione italiana dei tecnici del Freddo – ATF e il Governo del Qatar, nell’ambito di un progetto del Programma OzonAction delle Nazioni Unite. A causa del blocco globale e delle misure di distanziamento sociale imposte per contrastare l’epidemia di Coronavirus, l’evento si è svolto dal 30 marzo al 1 aprile 2020 in parte online e in parte all’interno dei locali dell’Università del Qatar: grazie all’eccezionale supporto e collaborazione forniti dall’Università e dalla sezione locale di OzonAction – con il continuo supporto dell’UNEP – ATF e il Centro Studi Galileo sono stati in grado di offrire una perfetta sessione di addestramento, senza la necessità di affrontare alcun viaggio in aereo.

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> “Grazie, anche ai nostri tecnici”: il presidente di AREA, marco Buoni, ringrazia i Tecnici del Freddo, in prima linea durante l’emergenza.

Stiamo vivendo, giorno per giorno, una crisi sanitaria globale. In numerosi Paesi Europei, tutte le attività non indispensabili sono state chiuse. Sebbene alcuni lavori possono essere svolti in remoto, da casa, altri hanno dovuto cessare immediatamente per permettere alle persone di restare a casa, al sicuro e con i propri cari. Medici, infermieri e forze dell’ordine sono -giustamente – indicati come eroi nazionali. C’è anche un’altra categoria di persone che sta avendo un ruolo fondamentale per garantire la qualità e l’efficienza di tutti quei sistemi, fondamentali anche in campo medico, che aiutano a mantenere in vita i reparti alimentari, portando dai campi alle tavole di chi è costretto a casa cibi sempre freschi, spesso ri-

schiando di esporsi al contagio. Con il loro lavoro quotidiano e invisibile, i Tecnici del Freddo hanno un ruolo fondamentale, permettendo ai cibi di arrivare, freschi e in sicurezza, nelle nostre case. Come presidente di AREA, l’Associazione Europea dei Tecnici del Freddo, voglio esprimere la più profonda gratitudine ai membri delle nostre Associazioni Nazionali, che ogni giorno sono ancora lì, sul campo, a riparare e a mantenere in funzione tutti gli impianti che conservano il nostro cibo durante il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione in questo periodo di emergenza. Anche voi siete i nostri eroi! Con i più sinceri ringraziamenti, > La rete globale Centro Studi Galileo, Associazione dei Tecnici del Freddo, Industria e Formazione Industria&Formazione, la più antica rivista italiana del freddo, nasce da un’intuizione del Prof. Enrico Buoni, founder del Centro Studi Galileo, nel 1977. La necessità di allora era fornire comunicazioni tecniche capillari a tutti operatori del settore. Il mezzo migliore era una rivista cartacea che con 10 uscite annue potesse raggiungere tutte le regioni italiane. Così fu e anche oggi, a distanza oltre 45 anni, la rivista prosegue nella sua mission di formazione e informazione, ottenendo anche nel 2004 lo status di organo ufficiale dell’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo. Le accresciute esigenze comunicative e le opportunità fornita dal mondo del web hanno spinto Centro Studi Galileo a lanciare l’iniziativa di questo blog, I&FOnline. Una scommessa vinta che in sei anni di attività ha ospitato più di 350mila utenti unici, collocandosi tra i primissimi posti a livello europeo nei giornali online di settore. Una vivace attività di diffusione, particolarmente degli articoli del Blog e delle novità di carattere legislativo viene effettuata sui social dove ATF e CSG sono fortemente presenti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > Dall’Italia, ATF in prima linea: con UNEP ed il ministero del Qatar organizzato meeting a distanza per la formazione HVAC/R. In collaborazione con il Ministero della Municipalità e dell’Ambiente del Qatar (MME) e l’Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), l’Associazione Tecnici del Freddo (ATF) ha organizzato un workshop a

distanza per discutere come formare nuovi Tecnici del Freddo. Scopo dei corsi, promuovere nuove specializzazioni e incrementare le competenze dei tecnici, così da identificare e implementare le direzioni da prendere per rispettare il Protocollo di Montreal e proteggere la Fascia dell’Ozono. L’incontro ha visto protagonista la divisione Ozone del Department of Radiation and Chemicals Protection del Ministero, i rappresentanti UNEP locali, di stanza in Baharain, e ATF, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, specializzata nella formazione dei tecnici di settore, per il quale ha partecipato Marco Buoni, Segretario dell’Associazione nonché presidente di AREA, l’associazione di categoria Europea che raccoglie 110.000 Tecnici da 22 nazioni Europee.

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> Anche su JARN, principale rivista giapponese per il settore HVAC/R, il messaggio di fine anno del presidente di AREA, marco Buoni.

Il messaggio del Presidente di AREA, Marco Buoni, è arrivato anche ai tecnici del freddo giapponesi, in seguito alla pubblicazione su 44/ INDUSTRIA & formazione

Jarn, storica rivista del sol levante dedicata al mercato HVAC/R. Edita in lingua inglese e diffusa in tutto il mondo, JARN è una delle voci più autorevoli per quanto riguarda la catena del freddo, sin dal febbraio del 1969, quando venne fondata a Tokyo. Nel messaggio di fine anno, Marco Buoni (anche direttore del Centro Studi Galileo e segretario di ATF), Presidente di AREA, l’Associazione Europea dei Tecnici del Freddo che raccoglie 110.000 membri provenienti da 26 associazioni e 22 paesi, ha ricordato non solo le sfide che il settore dovrà affrontare negli anni a venire, ma anche i risultati conseguiti e l’efficiente metodologia che AREA adotterà per venire incontro alle esigenze dei tecnici. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it. > Webinar CSG: un successo inarrestabile!

Un successo che non accenna ad arrestarsi: prosegue il successo dei Webinar CSG. I tecnici hanno risposto con grande interesse agli eventi, che hanno registrato centinaia di partecipanti nel corso di ogni singola diretta streaming. Di seguito, l’elenco dei webinar già svolti, disponibili sul nostro canale youtube: Refrigerazione commerciale con refrigeranti infiammabili: soluzioni pratiche Relatori: Matteo Bettoni, Rivacold | Alessandra Cardone e Cristina Fasciolo, Vulkan Italia CO2 e Idrocarburi, il futuro naturale della refrigerazione commerciale Relatori: Marino Bassi, Embraco | Francesco Mastrapasqua, EPTA Economia circolare e soluzioni green applicate al settore HVAC/R Relatori: Raul Simonetti, Carel | Vincenzo Scarano, GeneralGas La CO2 nelle applicazioni di refrigerazione e condizionamento

Relatori: Maurizio Ascani, Turboalgor | Loris Ballerini e Mariafrancesca Caprino, AirLiquide Uso dei refrigeranti: Retrofit, rigenerazione e circular economy Relatori: Matteo Mangiarotti, Rivoira | Estella Guallar-Herrero e Mario Magnoni, Daikin Refrigerants > #IORESTOACASA… E STUDIO! Dal Centro Studi Galileo, tantissimi strumenti per la Formazione a Distanza Con il Decreto #IoRestoaCasa, ufficialmente in vigore su tutto il territorio nazionale ed efficace a partire dal 10 marzo fino al 3 maggio c.a., si estendono le disposizioni già previste per alcune regioni italiane; in particolare, le Autorità invitano i cittadini ad “evitare ogni spostamento delle persone fisiche” non strettamente necessari e, come cita lo slogan, caldeggiano la permanenza a casa. In ottemperanza al nuovo DPCM, sempre al fianco dei Tecnici del Freddo italiani ed internazionali, per far fronte a questo momento critico il Centro Studi Galileo continua a garantire il binomio Formazione ed Informazione, rafforzando l’erogazione dei corsi a distanza. Tutti i corsi CSG sono ora disponibili pure con Formazione a Distanza – FAD. Computer, microfono, webcam: è bastato qualche semplice accorgimento ai Tecnici del Freddo per poter seguire direttamente in streaming i corsi del Centro Studi Galileo. Gli studenti hanno espresso grande soddisfazione per come il docente del corso, Simone Portalupi, ha seguito e gestito la lezione live, direttamente dalla sede centrale del CSG di Casale Monferrato: con l’ausilio di un proiettore, l’insegnante ha avuto modo di interfacciarsi direttamente con i Tecnici, garantendo anche a distanza tutti i vantaggi normalmente vincolati alle lezioni in aula.


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati del quarto trimestre del 2019. L’Associazione dei Tecnici del Freddo è partner ufficiale di Oko Recherche e della Commissione Europea per il monitoraggio continuo del prezzo degli HFC e per la loro disponibilità in territorio UE. Nel quarto trimestre del 2019, 82 aziende appartenenti a undici diversi Stati Membri dell’Unione (in particolar modo da Francia, Germania, Italia e Polonia), oltre a 3 produttori di gas, 10 distributori, 26 OEM, 37 compagnie di servizi, 5 utilizzatori finali e 2 aziende di diversa connotazione hanno collaborato alla realizzazione di un report sull’andamento dei prezzi relativi, focalizzandosi su quelli con i quali hanno avuto modo di lavorare. I punti salienti dell’analisi sono: • I prezzi di R134a, R407C, R410A ed R404A continuano a calare, ma meno di quanto è avvenuto nel trimestre precedente. C’è stata domanda, anche se inferiore a quella del 2017. • I prezzi, a livello di OEM e società di servizi, sono stati ancora da 4 a 6 volte superiori rispetto a prima degli aumenti del 2017. Potrebbero essere stabilizzati da società vincolate a contratti di

maggior durata. Anche i prezzi di vendita delle società di servizi sono ulteriormente diminuiti e hanno raggiunto un livello di prezzo comparabile a quello del terzo e del quarto trimestre del 2017. • I prezzi dei refrigeranti alternativi a basso GWP sono rimasti stabili, quando non diminuiti. • Quattro aziende hanno lamentato scarsa disponibilità di refrigeranti, soprattutto ad alto GWP, mentre 62 invece no. Le rimanenti non hanno risposto. • I prezzi dei refrigeranti rigenerati, segnalati dai distributori di gas, dimostrano che potrebbero essere pari al doppio del prezzo dei gas vergini, a causa delle limitate quantità disponibili. Il Gas rigenerato più comune è l’R404A, seguito dall’R134a.

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> #CountOnCooling, finalmente ci siamo: al via la grande campagna di EPEE! Anche marco Buoni tra i protagonisti. Non può esistere uno European Green Deal senza il raffreddamento sostenibile: EPEE lancia la campagna #CountOnCooling per evidenziarne l’importanza. L’evento sia è svolto via Webinar,

per ottemperare alle misure preventive prese per limitare il diffondersi di COVID-19 EPEE, partner europeo per l’energia e l’ambiente, ha lanciato la sua campagna più ambiziosa di sempre, #CountOnCooling, durante un webinar che si è occupato del raffreddamento sostenibile, di come può consentire la decarbonizzazione e come può contribuire a realizzare lo European Green Deal (EGD) e che ha visto anche la partecipazione di Marco Buoni, presidente di AREA e segretario di ATF. La metà del consumo totale di energia in Europa viene utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento. Pertanto, se l’Europa vuole prendere sul serio le ambizioni su Green Deal, la decarbonizzazione del riscaldamento e del raffreddamento deve essere una priorità assoluta e il raffreddamento sostenibile può essere un catalizzatore per raggiungere questo obiettivo.

Andrea Voigt, direttore generale di EPEE, ha dichiarato: “Avremmo desiderato un momento migliore per lanciare la nostra campagna #CountOnCooling in modo chiaro: nel mezzo di questa crisi sanitaria senza precedenti, la prima priorità deve essere con le persone, le famiglie e le comunità colpite. Abbiamo deciso di andare avanti comunque, perché riteniamo importante non perdere di vista la sfida del cambiamento climatico, che rimarrà una minaccia globale. Con il Green Deal europeo, abbiamo un obiettivo ambizioso e il nostro settore fa parte della soluzione. È un messaggio positivo e un invito all’azione. Questo è ciò che vogliamo mostrare.” Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE

> Ursula Von Der Leyen, presidente della commissione europea: “formazione fondamentale per ripartire” Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, nel corso della presentazione del progetto SURE, un supporto concreto alle aziende per affrontare la crisi innescata da COVID-19, ha ribadito il ruolo fondamentale che la formazione avrà per ripartire al termine del lockdown. Nelle ultime settimane, abbiamo più volte ribadito come la formazione sarà una delle chiavi di volta fondamentali per far ripartire l’economia al termine della quarantena dovuta alla diffusione del Coronavirus, che sta paralizzando l’Europa e che ha creato la situazione più complessa che la zona abbia affrontato dal dopoguerra. In questo periodo di blocco quasi totale, si è rivelata fondamentale la decisione di investire con forza sulla Formazione a Distanza: come ribadito esplicitamente dal Presidente von der Leyen: “I dipendenti nel tempo libero possono seguire corsi di formazione di cui beneficiano sia loro che l’azienda. In questo modo, si riducono gli effetti della crisi sulle tasche dei lavoratori. Possono continuare a pagare l’affitto e a comprare ciò di cui hanno bisogno, con un impatto positivo sull’intera economia, e potranno tornare a lavorare a pieno ritmo non appena la quarantena sarà finita, quando la domanda tornerà a crescere e gli ordinativi ripartiranno. Questo sarà fondamentale per riavviare il motore economico europeo senza perdere tempo“. 46/ INDUSTRIA & formazione

> Novità refrigeranti A2L per impianti ad aria condizionata residenziale: cambiano le regole tecniche, da GeneralGas un utile approfondimento. Da GeneralGas.it Con la pubblicazione all’interno della Gazzetta Ufficiale del Ministero dell’Interno, sono state aggiornate alcune delle Regole Tecniche Verticali (RTV), ora allineate al Codice di Prevenzione Incendi (CPI): GeneralGas ha pubblicato una serie di linee guida a supporto dei Tecnici del Freddo. L’aggiornamento tocca direttamente gli installatori, nonché i produttori, di Impianti di Aria Condizionata Residenziale. L’aggiornamento fa riferimento in particolare a: 1. RTV 4: Uffici 2. RTV 5: Attività Turistico Alberghiere 3. RTV 6: Autorimesse 4. RTV 7: Attività di istruzione 5. RTV 8: Attività Commerciali I cambiamenti riguardano in particolare un aggiornamento delle normative di sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio. UFFICI: Tutti i gas refrigeranti negli impianti di climatizzazione e condizionamento (capitolo S.10) presenti nelle aree TA o TO devono essere classificati A1 o A2L, come stabilito da ISO817 Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> CHILLVENTA 2020, l’organizzazione annuncia: “nessun rinvio, ci vediamo a ottobre” Il direttivo di Chillventa 2020, uno degli appuntamenti principali legati

al settore HVAC/R, con una nota agli espositori ha annunciato di essere al lavoro per garantire il regolare svolgimento dell’evento. Il direttivo di Chillventa ha comunque dedicato una pagina web ad aggiornamenti ed eventuali modifiche al calendario previsto dovute all’attuale emergenza sanitaria in atto. Come si legge dalla nota ufficiale, “l’intero mondo è attualmente in un periodo turbolento caratterizzato da dinamiche imprevedibili e molta incertezza. In questi giorni, nessuno può stimare cosa avverrà domani, nelle prossime settimane o addirittura tra un mese. Naturalmente, ci viene anche chiesto come sarà di Chillventa 2020, tra sei mesi. Oggi vorremmo darvi una dichiarazione che non lasci spazio a interpretazioni su Chillventa 2020: stiamo programmando di tenere l’evento!” Al momento, non è quindi previsto alcun rinvio per la manifestazione, che come annunciato da tempo rimane fissata a Norimberga per il 13 e il 15 Ottobre.

> Le aziende italiane protagoniste assolute a Euroshop 2020. Con oltre 2.300 espositori e 94.000 visitatori, la mostra mercato n°1 per il settore retail si è svolta a Düsseldorf, Germania, dal 16 al 20 febbraio 2020 ed è stato un evento “Digitale, sostenibile ed emozionante – Euroshop è unica nel suo genere”, come dichiarato dagli organizzatori. Senza sorprese, le principali aziende del freddo italiano hanno giocato un ruolo chiave, con eventi dedicati e oltre 4.000mq di esposizione nei tre padiglioni dedicati. Numerosi partner storici del Centro Studi Galileo hanno presentato a Euroshop le ultime novità, in particolar m odo per quanto concerne la refrigerazione commerciale

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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE SPECIALE CORONAVIRUS, IL RAPPORTO CON LA REFRIGERAzIONE.

> Gli impianti di condizionamento possono diffondere il Coronavirus?. Negli ultimi giorni, gli operatori di settore si sono più volte interrogati in merito alla possibilità che gli impianti di condizionamento possano contribuire alla diffusione del Coronavirus. L’argomento, di grandissimo interesse e di capitale importanza, è stato affrontato anche dai principali media nazionali: tanto i Tecnici quanto gli utenti sono stati portati a chiedersi se e come fosse necessario procedere per garantire che gli impianti possano essere gestiti in sicurezza. Industria e Formazione, in accordo con ATF – Associazione dei Tecnici del Freddo e con il Centro Studi Galileo, più autorevole ente per la formazione nel settore della refrigerazione, hanno deciso di supportare in tal senso la posizione presa da AiCARR, Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento e Refrigerazione, espressa in documento destinato a fornire consigli su come meglio gestire gli ambienti lavorativi durante l’emergenza.

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> Responsabilità, azione e solidarietà: dalla Spagna, anche CNI risponde all’emergenza Coronavirus Da http://www.cni-instaladores.com/ C N I, l’associazione degli installatori spagnoli, ha rilasciato una nota ufficiale in merito alle conseguenze dell’epidemia di COVI-19, Coronavirus • C N I di fronte al COVID-19 – Responsabilità, azione, coordina-

mento e solidarietà per proteggere il nostro lavoro e il benessere sociale • C N I chiede al governo di usare audacemente e con forza tutti gli strumenti a portata di mano sia a livello nazionale che Europeo. • Il settore bancario ha un ruolo fondamentale nel mantenimento del flusso di credito nell’economia. • Le società di installazione che sono membri del C N I garantiscono ai cittadini che lavori di installazione e manutenzione tutte le aree della sua attività continueranno ad essere svolte, quando le circostanze lo consentiranno Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> AEFYT presenta la sua Guida Tecnica per l’applicazione delle norme di sicurezza per le installazioni di refrigerazione Da http://www.interempresas.net Aefyt presenta la sua guida tecnica per l’applicazione delle norme di sicurezza per le installazioni di refrigerazione: il pdf, in spagnolo, già disponibile per il download. L’Associazione dell’industria del freddo e delle sue tecnologie, (Aefyt – Spagna) ha presentato la Guida tecnica per l’applicazione del regolamento di sicurezza per le installazioni di refrigerazione e le sue istruzioni tecniche complementari. La Guida, a cura di AENOR e già disponibile in formato PDF, spiega e interpreta in modo semplice il nuovo Regolamento, approvato dal R.D. 552/2019, con l’obiettivo di chiarire eventuali dubbi che potrebbero sorgere nella sua applicazione Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> F-gAS, le certificazioni resteranno valide fino al 15 giugno. L’impegno di AREA e ATF • Numerosi Tecnici del Freddo, nelle ultime settimane, in seguito alla decisione del Governo Conte di limitare gli spostamenti e di chiudere numerose attività, avevano espresso preoccupazione per

l’imminente scadenza delle certificazioni e dei mantenimenti (sia persone che imprese). Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha sciolto le riserve: con una circolare, che ha chiarito gli aspetti applicativi dell’articolo 103, comma 2, del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, nel campo delle certificazioni (e delle estensioni dei mantenimenti) rilasciate ai sensi del D.P.R. n.146/2018 sui Gas Fluorurati a Effetto Serra, è stata resa nota l’estensione della scadenza, che slitta quindi al 15 Giugno per chiunque avesse dovuto affrontare il rinnovo dal 15 Gennaio al 15 Aprile • Con il prosieguo dello stato di emerg enza dovuto alla pandemia di COVID-19, AREA ha deciso di seguire la linea programmatica di ATF – Associazione dei Tecnici del Freddo, e di spingere affinché l’Europa venga incontro alle esigenze dei Tecnici del Freddo. Come più volte ribadito dall’inizio della situazione di emergenza che la pandemia di Covid-19 (Coronavirus) ha causato in Europa, i Tecnici del Freddo stanno svolgendo un ruolo di fondamentale importanza nel mantenere attivi, efficienti e operativi migliaia di sistemi chiave, dall’industria alimentare alla sanità. Una delle problematiche principali che i Tecnici si troveranno ad affrontare nel prossimo periodo riguarda senza ombra di dubbio l’avvicinarsi delle scadenze relative alla Regolamentazione FGas, in particolar modo facendo riferimento agli articoli 3.3. e 4.3, paragrafi a, b e c: le misure prese per contrastare la diffusione del virus potrebbero rendere di fatto impossibile ai Tecnici ottemperare agli obblighi di legge e interferire con la validità dei certificati. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE SPECIALE COVID-19 IN EUROPA: AREA, ATF E LE PRINCIPALI ASSOCIAzIONI CHIAMANO L’EUROPA: “IL FREDDO È FONDAmENTALE PER VINCERE LA BATTAGLIA” > Coronavirus, dall’Europa Indicazioni per supportare aziende, produzione e frontalieri La European Competition Network, composta dalla Commissione Europea, dall’Autorità di vigilanza EFTA e dalle autorità nazionali garanti della concorrenza, ha pubblicato una dichiarazione congiunta sull’applicazione delle norme antitrust durante l’attuale crisi del coronavirus, spiegando in che modo le autorità garanti della concorrenza possono aiutare le società a gestire specifici accordi di cooperazione nel corso della crisi causata da COVID-19. Inoltre, la DG Competition della Commissione Europea ha istituito una casella di posta elettronica dedicata, COMP-COVID-ANTITRUST@ ec.europa.eu, che può essere utilizzata da aziende, associazioni di categoria o dai loro consulenti legali per chiedere una guida informale sulla compatibilità con le regole di concorrenza dell’UE per le specifiche iniziative di cooperazione, con una dimensione europea, che affrontano specificamente la crisi. Al fine di facilitare risposte rapide, le società sono invitate a fornire il maggior numero possibile di dettagli sull’iniziativa, Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> Coronavirus, rinvio anche per la COP26 ma l’Europa c’è: con il progetto SURE, 100 miliardi per salvare i posti di lavoro COP26, la ventiseiesima grande conferenza internazionale sul Clima, sarà rinviata per tornare ancora più in grande nei prossimi mesi. Nel frattempo, l’Europa smuove 100 miliardi per salvare i posti di lavoro messi a rischio dalla crisi sanitaria Il 1 ° aprile, in seguito all’annuncio da parte della Presidenza britannica che la COP26 sarà rinviata (come parte della lotta contro COVID-19), la Commissione Europea ha infor48/ INDUSTRIA & formazione

mato che i lavori non rallenteranno, così da mettere in cantiere un evento ancor più ambiziosa, quando avrà luogo. La Commissione ha confermato che presenterà entro settembre 2020 un piano di valutazione d’impatto per aumentare le ambizioni dell’UE per il 2030, così da ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50-55% rispetto ai livelli del 1990.Proseguiranno anche o lavori per presentare un ancor più efficiente Nationally Determined Contribution to the United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), in linea con l’impegno dell’UE ai sensi dell’accordo di Parigi. Infine, la Commissione continuerà a lavorare a livello internazionale per incoraggiare i suoi partner amostrarsi ancora più ambiziosi per concretizzare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

In questo periodo di crisi sanitaria globale, il raffreddamento è fondamentale per soddisfare le esigenze più immediate dei cittadini Europei: preservare alimenti e medicine, fornire comfort termico negli ospedali e nelle case, ma anche mantenere attivi i data center e molto altro. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> Covid-19, l’industria del freddo chiama l’Europa: “siamo un settore chiave!” Comunicato stampa congiunto dal settore – Invito ai governi dell’UE a definire i servizi di riscaldamento e raffreddamento, così come i siti di produzione, critici e fondamentali durante l’attuale crisi sanitaria. ADC3R, ASERCOM, EHI, EHPA ed EPEE, in rappresentanza del settore del freddo (HVAC/R), insieme a ECSLA e a Transfrigoroute International, in rappresentanza del settore logistico della celle frigorifere e del controllo della temperatura, invitano i governi degli Stati membri dell’UE a considerare i loro servizi e siti produttivi fondamentali per mantenere la salute, la sicurezza, la produttività e il comfort dei cittadini mentre vengono prese misure per contenere la diffusione del virus COVID-19. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> Covid-19, refrigerazione cruciale: AREA chiama l’Europa per vincere insieme la battaglia contro il virus

> Covid-19, anche EUROVENT e REHVA lanciano un appello: “l’industria del freddo resti aperta, è cruciale per superare la crisi”

Appello all’Unione europea, ai capi di Stato e ai governi. COVID-19: consentiamo ai Tecnici della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore di soddisfare le esigenze essenziali dei cittadini europei. L’epidemia di COVID-19 è una situazione senza precedenti, per l’Europa. L’UE e gli Stati membri si trovano ad affrontare una grande sfida: proteggere la salute e la sicurezza delle persone, mitigando al contempo l’enorme impatto economico della pandemia e delle misure di confinamento che vengono al momento attuate in tutti i paesi.

Il ruolo del settore HVACR è di fondamentale importanza per garantire il buon funzionamento delle filiere alimentari, di comunicazione e sanitarie, quindi le aziende che si occupano di refrigerazione devono essere considerate essenziali e restare aperte: così come altre associazioni nei giorni precedenti, incluse AREA e ATF – Associazione dei Tecnici del Freddo, Eurovent e REHVA hanno invitato l’Europa a riconoscere il ruolo della cosiddetta cold chain nel corso dell’emergenza sanitaria in atto. Un blocco al settore avrebbe conseguenze severissime anche al termine della pandemia. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 195ª) Ventesimo anno

A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI Banda d’azione: Nella regolazione di tipo proporzionale si definisce banda d’azione l’intervallo di cui può variare la variabile su cui si fonda la regolazione della variabile d’interesse EmPE: Efficienza Media Ponderata Estiva. Indice che consente di quantificare il consumo di energia elettrica di un gruppo frigorifero durante un regime di funzionamento estivo e che è basato su una media pesata delle diverse condizioni di funzionamento possibili. Questo indice risulta essere analogo all’IPLV (Integrated Partial Load Value), che è un indice internazionale definito dall’ARI, ma fa riferimento a condizioni climatiche tipiche dell’Italia, e quindi permette di eseguire dei calcoli più aderenti alle reali situazioni di conduzione delle apparecchiature frigorifere. Come l’IPLV, l’EMPE prende in considerazione quattro possibili condizioni di carico (100%, 75%, 50%, 25%) e considera le stesse condizioni standard di funzionamento per l’evaporatore ed il condensatore ma, a differenza del primo, richiede di considerare temperature del fluido di raffreddamento del condensatore (aria ambiente o acqua, a seconda dei casi) di valore maggiore ed assegna pesi energetici diversi alle quattro condizioni di carico, conferendo più importanza alle condizioni di lavoro estreme,

cioè quelle al 100% e quelle al 25% rispetto a quanto fa l’indice americano. Il calcolo dell’EMPE, così come quello dell’IPLV, viene eseguito dal costruttore del gruppo frigorifero. L’EMPE è un indice che è stato proposto da AICARR. Pressione di funzionamento: È la pressione che si ha nel circuito frigorifero quando il compressore è in funzione. Normalmente si distingue tra pressione di funzionamento AP e BP. Il suo valore dipende da molteplici fattori, tra i quali la temperatura del fluido che raffredda il condensatore, il carico termico che deve essere soddisfatto, da come sono stati dimensionati i vari componenti del circuito frigorifero, lo stato di manutenzione dello stesso, la tipologia di impianto (a cascata, a fluido secondario, a doppio stadio, ecc.) Ramatura: Fenomeno chimico che può verificarsi all’interno di un circuito frigorifero assemblato con tubazioni in rame. Esso consiste nel deposito di una certa quantità di rame sui componenti del circuito costituiti da acciaio o ghisa. Tale deposito porta ad una riduzione delle tolleranze esistenti tra i vari componenti del compressore in movimento reciproco tra loro (ad esempio pistone e cilindro oppure biella e pistone), causando difficoltà in tali movimenti a causa dell’aumento degli attriti. Una delle cause che porta alla formazione di fenomeni di ramatura è la presenza di umidità all’interno del circuito. Il fenomeno della ramatura, infatti, si sviluppa in due distinte fasi: nella prima il rame si discioglie nei prodotti derivanti dalla reazione chimica che avviene tra olio e refrigerante. Tale reazione è favorita dalle alte temperature, dall’errata scelta della combinazione olio-refrigerante e dalla presenza di impurità all’interno del circuito frigorifero. Nella seconda fase il rame discioltosi precedentemente si deposita sulle parti metalliche in seguito al verificarsi di reazioni elettrochimiche. Tali reazioni sono particolarmente favorite dalla presenza di umidità e/o di aria all’interno del circuito. Temperatura di stacco:

Temperatura che viene rilevata dall’elemento sensibile di un termostato e che determina l’apertura di un contatto elettrico che equipaggia il termostato stesso. In tale modo viene interrotta l’alimentazione elettrica di tutti quei componenti collegati in serie al termostato e che sono comandati dallo stesso Viscosità, indice di: Parametro che quantifica la variazione della viscosità di un olio per compressori frigoriferi in dipendenza della temperatura. La viscosità, infatti, non è una proprietà invariante per ciascun tipo di lubrificante, ma cambia al variare della te peratura dell’olio: all’aumentare di quest’ultima la viscosità diminuisce, mentre se la temperatura diminuisce la viscosità aumenta. Per la determinazione dell’indice vengono eseguite due misure di viscosità, a 40 e 100 °C e poi ci si avvale di opportune tavole/tabelle presenti negli standard ASTM. Tale relazione di dipendenza non è univoca, ma funzione del tipo di lubrificante considerato: negli oli naftenici la relazione è molto forte, mentre in quelli di tipo paraffinico essa risulta essere inferiore. All’indice di viscosità viene convenzionalmente assegnato il valore 0 per la prima tipologia di oli mentre il valore 100 per la seconda tipologia. Per qualsiasi altro tipo di lubrificante generalmente l’indice risulta essere compreso tra tali estremi. Gli olii PAO e le miscele PAO/AB presentano un indice di viscosità elevato. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.

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