Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 3-2021

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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO

LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.447

XIX CONVEGNO CON LE NAZIONI UNITE

LE ULTIME TECNOLOGIE DEL FREDDO 10-11 GIUGNO 2021

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in streaming senza limiti di partecipanti da ogni parte del globo Invitati dalle Nazioni Unite 190 Paesi

Nasce il MiTE Ministero Transizione ecologica

ALL’INTERNO Ottimizzazione energetica degli impianti

Normative con i refrigeranti a basso GWP

Anno XLV - N. 3 - 2021 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato



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NUMERO 3 / APRILE 2021

Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

n. 447 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00

Sommario

6 Editoriale

Nasce il miTE, ministero della Transizione ecologica: si punti sul freddo! A. Sistri - Communication & Events Manager - Centro Studi Galileo

10 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini 18 Consultazione pubblica per la revisione della Regolamentazione F-gas 21 L’ottimizzazione degli impianti di condizionamento e refrigerazione K. Berglöf - Fondatore e CEO di ClimaCheck Sweden AB

26 Gli effetti delle normative nella progettazione di pompe di calore con refrigeranti a basso GWP F. Fadigà - G.I.Industrial Holding

30 Principi di base del condizionamento dell’aria

Fattori che influenzano le perdite di carico distribuite all’interno delle canalizzazioni dell’aria P. Fantoni - 221° Lezione

33 Produzione di condizionatori d’aria split a R290 L. Becker - GIZ Proklima P. Munzinger - GIZ Proklima D. De Graaf - Umweltbundesamt

40 Concetti di base sulle tecniche frigorifere

Confronto tra le pressioni e le temperature di lavoro dell’R404A e dell’R452A P. Fantoni - 241° Lezione

Notizie: 43 Ultime USA, finalmente ci siamo: sì al bando degli HFC - Possiamo salvare il

futuro? in arrivo RESET EARTH, il primo videogioco di UNEP - Grecia, proseguono i sequestri di HFC illegali: 29 tonnellate di gas sottratte al mercato nero - ALLNET.ITALIA E SMARTNET insieme, in una collaborazione di successo per l’istituto di ricerca TIGEM - Corso di sanificazione a Cipro: grande successo per la formazione internazionale - UNDP e il Centro Studi Galileo di nuovo insieme per supportare il settore del freddo in nigeria - il Sole24Ore: scopriamo con ATF l’essenziale ruolo della catena del freddo - Pechino 2022, l’impegno della Cina per le Olimpiadi green, grazie alla CO2 - Global Cooling Prize, siamo vicini alla conclusione! - nuovo refrigerante R472a: enorme potenza di raffreddamento, minuscolo impatto ambientale - “Uncovid-19 e-learning”, già pronta per il download l’ultima fatica delle nazioni Unite - Refrigera 2021, cambio di date: appuntamento a fine giugno - webinar internazionali CSG: disponibile il video di “ecodesign, ecolabelling & environment-friendly rac systems” - OMS, online una roadmap sulla ventilazione per aiutare a prevenire i contagi - Corriere della Sera, online un modello interattivo: “ventilazione migliore soluzione contro il covid nelle scuole” - Uso di R-290 negli split, AREA interviene sul report della Commissione Europea - EUROvENT, online la raccomandazione sui trafilamenti d’aria nelle uta - UK: il parlamento spinge per installare 600.000 pompe di calore all’anno, ma mancano le competenze - Indagine di Assoclima: climatizzazione, nel 2020 il settore contiene le perdite sul mercato Italia - Ammoniaca, ancora un incidente nelle Filippine: pressioni sul governo, “serve un nuovo sistema di verifica”

49 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentocinquantesima ) - A cura di P. Fantoni

INDUSTRIA & formazione /5


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

EDITORIALE

nasce il MiTE, Ministero della Transizione ecologica: si punti sul freddo!

Alberto Sistri

Communication & Events Manager Centro Studi Galileo

Argomento trattato al 19° Convegno internazionale 10-11 giugno 2021

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ll settore RACHP (Refrigerazione, Condizionamento dell’Aria e Pompe di Calore) non è mai stato essenziale quanto oggi, una consapevolezza che la pandemia ha reso ancora più evidente. E’ grazie al Freddo se abbiamo in tavola alimenti, sempre freschi o surgelati, trasportati da camion refrigerati fino ai supermercati. I vaccini sono tutti conservati a temperatura controllata (-60°C, - 20°C, +4°C); gli impianti di condizionamento dei luoghi pubblici igienizzati e sanificati periodicamente con sostanze apposite e riprogettati e reimpostati per frequenti ricambi d’aria. Gli impianti stanno venendo resi più moderni e sono sempre più richiesti per massimizzare il comfort, ora che restiamo tutti a casa o nei nostri uffici, minimizzando gli spostamenti. Il settore è resiliente, e lo ha dimostrato aumentando in larga parte il fatturato o comunque minimizzando le perdite rispetto altri comparti. Detto questo, il Freddo consuma dal 25 al 30% dell’energia elettrica mondiale (fonte Nazioni Unite), dato che evidenzia quale importanza rivesta oggi ancor più di ieri. Ecco perché la nascita del Ministero della Transizione Ecologica, MiTE, tra qualche anno, potrebbe venire ricordata come un punto di svolta storico nel passaggio a soluzioni industriali, commerciali e domestiche sempre più green e sostenibili, soprattutto per noi. Il settore del Freddo è da anni ben consapevole dell’importanza che la “transizione ecologica” ricopre nella progettazione dei nuovi strumenti tecnologici, dai refrigeranti a bassissimo impatto ambientale alle recenti innovative soluzioni di design di impianti e compressori che garantiscono la migliore resa energetica e prestazionale possibile. vedi le regolamentazioni gas flururati, Ecodesign (progettazione), Ecolabeling (etichettatura energetica),

Prestazione energetica degli edifici e molte altre, tutte più volte descritte e dettagliate puntualmente quasi su ogni numero della nostra rivista. nel corso dei decenni, il Centro Studi Galileo ha sempre messo in evidenza l’importanza di garantire il minore impatto ambientale possibile da parte dell’intera catena del freddo, tanto all’interno dei Convegni Europei (il prossimo, il 19°, si svolgerà al Politecnico di Milano dal 10 all’11 Giugno, in modalità mista dal vivo e online) quanto con la promozione di corsi specializzati e dedicati alle tecnologie verdi. Il nuovo Ministero ha messo in cantiere un ampio portfolio di progetti che potrebbero essere finanziati grazie al Recovery Fund e al Green New Deal: tutto verterà su una serie di principi fondamentali da applicare alle decisioni politiche. Il Freddo da sempre ha necessità di grandi investimenti in ambito energetico: costituisce infatti, considerando condizionamento dell’aria e pompe di calore, come detto oltre il 25% dei consumi nazionali, dato oltretutto in costante aumento. Anche la nuova etichettatura energetica degli elettrodomestici sia domestici che commerciali partita il 1 marzo, più chiara e semplice, va in questa direzione, dando al consumatore i mezzi per valorizzare i prodotti a minore impatto energetico, con benefici tanto per l’ambiente quanto per il portafoglio. Il Green Deal europeo sarà per il nuovo Ministero lo strumento chiave per ristrutturare settori e attività critiche, nonché per accelerare la transizione verso economie a basse emissioni, come previsto dai principali accordi internazionali, dall’Accordo di Parigi all’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal. In questo frangente, Casale Capitale del Freddo tornerà a essere protagonista: il Sindaco, insieme al Coordinatore


NUMERO 3 / APRILE 2021

Marco Buoni (anche Segretario di ATF e Presidente di AREA), ha infatti riproposto al nuovo responsabile per l’emergenza vaccini, il Generale Figliuolo, il progetto che vede la città come polo fondamentale per la di-

stribuzione dei vaccini in tutta Italia. Con le recenti problematiche relative a diffusione e stoccaggio delle fiale in tutta Europa, è più che mai fondamentale che siano i massimi esperti del Freddo a curare questa delica-

tissima fase: con trenta aziende sul territorio, e la sede centrale del più prestigioso centro per la formazione a disposizione, la scelta di Casale garantirebbe maggiore sicurezza all’intero processo.

Convegno Internazionale sulle Ultime Tecnologie del Freddo e del Condizionamento Politecnico Milano 10-11 giugno 2021

nelle nostre abitazioni, dove aumenteremo il comfort interno, i medicinali e i vaccini rivestiranno per tutti gli anni a venire una importanza mai vista prima. La refrigerazione dovrà soddisfare questa richiesta. Oggi i settori Horeca (Hospitality come hotel, alberghi, Restaurant e Catering stanno soffrendo e quindi la refrigerazione commerciale di piccole e medie dimensioni) ma presto anche questa parte ritornerà all’andamento pre-pandemia che era promettente e godeva di aumenti sensibili annualmente. L’Europa si muove e sta cambiando la regolamentazione sui gas refrigeranti. Cosa ci attende in futuro: AREA propone • Estendere la Regolamentazione a tutti i refrigeranti ad effetto serra, non limitarla agli fgas, per cui si includerebbero anche la CO2, gli idrocarburi e gli HFO. Unica esclusa l’ammoniaca che comunque per la sua tossicità rientra in leggi nazionali molto stringenti. • Per tutti i refrigeranti, indicati sopra, libretto d’impianto, visite periodiche e certificazioni e formazione obbligatorie • Includere, navi, treni, aerei e camion sotto le 3.5t (ora esclusi) • Una Banca Dati Europea (sull’esempio di quella italiana) AREA avrà un incontro bilaterale con la Commissione europea il 20 aprile e i primi di maggio parteciperà al forum di consultazione annuale dove verranno presentate le proposte della Commissione a tutte le parti interessate Stakeholders.Subito dopo quindi giovedì 10 e venerdì 11 giugno i maggiori esperti del settore si incontreranno per parlare di tecnologie e componenti che utilizzano refrigeranti alternativi agli HFC.

l’efficienza energetica e l’impatto ambientale, risultati e aggiornamenti. M. Buoni Air Conditioning & Refrigeration Association – AREA, J. Curlin United Nations Environment Programme – UNEP, D. Coulomb International Institute of Refrigeration – IIR, E. Macchi, G. Lozza Poli Milano, D. Del Col Uni Padova, M. Creamer IOR, Officine Mario Dorin, Bitzer, Emerson, Angelantoni Industrie, Carel Industries, Errecom, Embraco 2° sessione: Nuovi Refrigeranti e prospettive future, in riferimento alla regolamentazione F-gas e il risparmio energetico A. Cavallini Uni Padova - IIR, A. Voigt EPEE, C. Zilio, D. Del Col Uni Padova, N. Kagawa JSRAE, ,A. Hafner NTNU, LU-VE Group, Honeywell, Chemours, General Gas, Nippon Gases 3° sessione: Efficienza energetica e raffreddamento con le energie rinnovabili M. Masoero Polytechnic ofTurin, F. Musazzi (tbc) Assoclima, L. Tagliafico Uni Genova, C. Malvicino FCA, K. Berglöf ClimaCheck, L. Rollino C2R, Frascold, Metro 4° sessione: Eliminazione internazionale degli Fgas e revisione europea della regolamentazione, formazione e certificazione A. Cavallini Uni Padova – IIR, J. Curlin UNEP, (tba) EU Commission , S. Yurek AHRI, A. Voigt EPEE, W. Zaremski ASERCOM, F. Scuderi Eurovent, F. Walravens EIA, F. Polonara TEAP – RTOC, F. Mastrapasqua Assocold 5° sessione: La catena del freddo, magazzini e trasporti refrigerati, distribuzione e conservazione degli alimenti e dei vaccini, controlli e dataloggers D. Coulomb, IIR | D. Njie FAO, G. Cavalier AFF, M. Masoero Polytechnic ofTurin, M. Sakandé U-3ARC, T. Biris Hellas Union Fgas, Danfoss, Mirai Intex

Il convegno per decenni è stato portato avanti a livello internazionale, prima solamente europeo e poi mondiale, con le Nazioni Unite e con i maggiori organi ed enti mondiali. Per la prima volta il 19th European Conference UNEP-IIRAREA-CSG verrà svolto in presenza ed in streaming, permettendo di poter estendere la partecipazione senza spostamenti a tutti i tecnici del freddo provenienti da ogni continente. I 350 convegnisti che da circa trent’anni affollavano l’aula del Politecnico di Milano potranno moltiplicarsi ora anche di 10 volte. Tra 2 mesi incontreremo infatti tutti i maggiori esperti mondiali appartenenti alle associazioni e alle istituzioni più importanti per parlare delle ultime novità del settore che sono molte. non sappiamo se ci incontreremo virtualmente, tramite i mezzi che da un anno conosciamo, oppure in presenza presso la splendida struttura accogliente del complesso universitario di città studi al Politecnico di Milano, piazza Leonardo da vinci. Comunque il convegno di giugno sarà un momento di accrescimento per tutto il settore perché molti sono gli argomenti di fondamentale interesse che lo hanno fatto crescere di numeri e di importanza (vedi vaccini, Alimenti, Ricambi d’aria per prevenire la trasmissione del virus). Il settore è in espansione e sotto i riflettori dei media e della popolazione. Infatti i settori della refrigerazione, condizionamento e pompe di calore non hanno conosciuto crisi e sono stati considerati essenziali fin dai primi giorni della pandemia. Il freddo, quando sarà conclusa l’emergenza, avrà ancora ulteriormente più rilevanza. Saremo probabilmente più impegnati

Programma 1° sessione: nuovi componenti e impianti con refrigeranti alternativi, considerando

INDUSTRIA & formazione /7


XIX Convegno con le Nazioni Unite

Le ultime tecnologie del freddo CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A NUOVI REFRIGERANTI E CATENA DEL FREDDO PER ALIMENTI E VACCINI, REGOLAMENTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI

Milano, 10-11 giugno 2021

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IL 190 CONVEGNO INTERNAZIONALE UNEP-IIR-AREA-CSG, IL PIÙ GRANDE DI SEMPRE!

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in modalità mista: sia in presenza al Politecnico di Milano che da remoto

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Introduzione generale

INTroDUZIoNE

3a sessione

agLI argomENTI DEL CoNVEgNo; SITUaZIoNE EUroPEa E gLoBaLE DEL SETTorE DEL FrEDDo. ULTImE TECNoLogIE.

EFFICIENZa ENErgETICa E raFFrEDDamENTo CoN LE ENErgIE

1a sessione

4a sessione

NUoVI ComPoNENTI E ImPIaNTI CoN rEFrIgEraNTI aLTErNaTIVI, CONSIDERANDO L’EFFICIENZA ENERGETICA E L’IMPATTO amBIENTaLE, rISULTaTI E aggIorNamENTI.

rINNoVaBILI

ELImINaZIoNE INTErNaZIoNaLE DEgLI FgaS E rEVISIoNE EUroPEa DELLa rEgoLamENTaZIoNE, FormaZIoNE E CErTIFICaZIoNE

2a sessione

5a sessione

NUoVI rEFrIgEraNTI E ProSPETTIVE FUTUrE, IN rIFErImENTo La CaTENa DEL FrEDDo, magaZZINI E TraSPorTI rEFrIgEraTI, DISTrIBUZIoNE E CoNSErVaZIoNE DEgLI aLImENTI E DEI aLLa rEgoLamENTaZIoNE F-gaS E IL rISParmIo ENErgETICo VaCCINI, CoNTroLLI E DaTaLoggErS

PER ISCRIVERSI AL CONVEGNO: http://bit.ly/19EUconfRAC in streaming senza limiti di partecipanti da ogni parte del globo

UNITI PER UNA SOLUZIONE MONDIALE I PRESIDENTI DEL CONVEGNO 19 20 14 15 16 17 18 8 10 9 13 11 12 4 1

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1 Francesco Scuderi, Vice Segretario Generale, Eurovent 2 Fabio Polonara, Co-chair TEAP RTOC & Direttore Dip. Ingegneria Industriale, Università Politecnica delle Marche 3 Ayman Eltalouny, Coordinatore Partnership Internazionali, United Nations Environment Programme, OzonAction 4 Niccolò Costantini, Policy Officer, European Commission, Climate Action 5 Carlo Fidanza, Deputato al Parlamento Europeo 6 Noboru Kagawa, Presidente, Japan Society of Refrigerating and AirConditioning Engineers - JSRAE 7 Enrico Buoni, Direttore, Centro Studi Galileo 8 Andrea Voigt, Direttore Generale, European Partnership for Energy and the Environment - EPEE 9 GeraldCavalier, Presidente, Association Française du Froid 10 Franziska Menten, United Nations Industrial Development Organization, Montreal Protocol Division - UNIDO

11 Stephen Yurek, Presidente e CEO, Air Conditioning, Heating, and Refrigeration Institute - AHRI 12 Wolfgang Zaremski, Presidente, Association of European Refrigeration Component Manufacturers - ASERCOM 13 Federico Riboldi, Sindaco di Casale Monferrato 14 Didier Coulomb, Direttore Generale, International Institute of Refrigeration - IIR 15 Luca Tagliafico, Professore, Università di Genova 16 Marco Buoni, Presidente, Air Conditioning and Refrigeration European Association - AREA 17 Alberto Cavallini, Presidente Onorario - IIR 18 Roberto Saccone, Presidente, Associazione dei costruttori di Sistemi di Climatizzazione - ASSOCLIMA 19 Stefania Bracco, Consultant, Food and Agriculture Organization - FAO 20 Paolo Buoni, Direttore, Renewable Energy Institute



LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUmERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTImI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS Cimarelli Leonardo ACCIAI SPECIALI TERNI SPA Terni Tanchi Emanuele ACCIAI SPECIALI TERNI SPA Terni Semplici Luca AMAGA SPA Abbiategrasso

L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)

ANNUNZIATA NUNZIO Pisa Scarabotto Simone ARGENTA GRUPPO SPA Reggio Emilia Falzetti Alessio AUTELCOM SPA Sambuceto Di San Giov. Teatino Zangrando Giorgio AZ SRL Sesto San Giovanni miracco Giovanni CELLI SPA San Giovanni In Marignano

Calzolari Luca CEREA PIETRO Anzano Del Parco

Di meglio Danilo ELETECNO ST SPA Robbiate

Mustafi Milaim COMMI DI MUSTAFI Urgnano

Di Rollo Alessandro EMBASSY UNITED STATES OF AMERICA Roma

moisa marius Catalin DINU SRL Cesano Boscone Falanga Domenico ELECTRICAL SOLUTIONS Carpi Bandiera Alessio ELETECNO ST SPA Robbiate

Degli Antoni Fabrizio EMMEBI SRL Pietra De’ Giorgi FAGOTTI mIRKO Tavarnelle vp Buttafuoco Riccardo FIRBIMATIC SPA A S.U. Sala Bolognese

Tra le numerose competenze richieste a un Tecnico del Freddo, saper effettuare con precisione le operazioni di recupero, vuoto e carica spiccano certamente tra le più importanti. Nella foto, scattata nel laboratorio di Casale Monferrato, il Tecnico che è sottoposto alle prove pratiche per l’ottenimento del Patentino Frigoristi ha appena terminato di verificare i dati a sua disposizione come quantità di refrigerante presente nella bombola di recupero, capacità massima, tara, refrigerante recuperato. 10/ INDUSTRIA & formazione


SISTEMI E STRUMENTI PER CONDIZIONAMENTO E REFRIGERAZIONE

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LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Bellatalla marco ISSEL NORD Follo Ceretto Dario ISSEL NORD Follo De Vietro Nicola ISSEL NORD Follo Di Vivo Roberto ISSEL NORD Follo Franco Pietro ISSEL NORD Follo Tra le altre moltissime attività CSG (corsi, convegni, rivista periodica..) è presente anche il servizio di taratura degli strumenti. Tramite confronto con strumento primario vengono redatte le tarature per i 5 strumenti tipici indispensabili per il tecnico del freddo: termometro, manometro, bilancia, amperometro e cercafughe, richieste dalla certificazione dell’impresa. GAH GWANYIN NICOLAS Cividale Friuli Tamiati Loris GEONOvIS ENERGIA GEOTERMICA SRL Borgo Ale

Verzeri michele HOSPITAL CONSULTING SPA HC Bagno A Ripoli Penkov Vasil Dimitrov ICRI SRL Milano

Di marco Carlo IDROTEC SRL L’Aquila Pianu Fabio IFOM FONDAZIONE ISTITUTO FIRC Milano

Patteri marcello ISSEL NORD Follo Sanso’ Luigi ISSEL NORD Follo Scardino Dario ISSEL NORD Follo

De Crescenzo massimiliano GEOTECNICA SRL Bresso Lerace Aristide Luca GEOTECNICA SRL Bresso Xhaferaj Alket GNODI SERvICE SRL Somma Lombardo Andreoli Alessandro HOSPITAL CONSULTING SPA HC Bagno A Ripoli Gigliotti Giovanni Andrea HOSPITAL CONSULTING SPA HC Bagno A Ripoli Vantadori Paolo HOSPITAL CONSULTING SPA HC Bagno A Ripoli 12/ INDUSTRIA & formazione

Sarà tutto giusto? Un buon Tecnico del Freddo deve disporre non solo delle competenze pratiche, per intervenire con efficacia su un impianto, ma anche di quelle teoriche. Nella foto, scattata nella sede CSG di Motta di Livenza (Treviso), un Tecnico verifica che i propri calcoli e i parametri di temperatura e pressione siano corretti prima di andare a intervenire sull’impianto, seguendo le istruzioni ricevute poco prima dal docente.


NUMERO 3 / APRILE 2021 Tommasi Andrea ISSEL NORD Follo Zizzo mario ISSEL NORD Follo Gicoveanu Iulian ITC SRL Roma JAYAWARDENA SAmEERA mADUSHAN verona mASILLA CARmELO Magione Hajdic Almin METALPACK SRL Gorizia Carolla Rosario MGS SRL Sale Guerra Pasquale MGS SRL Sale

Esame pratico di Brasatura presso la sede di Casale Monferrato del Centro Studi Galileo, uno dei diversi test che i Tecnici devono superare prima di poter conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi, indispensabile per poter acquistare e maneggiare i gas fluorurati HFC, attualmente utilizzati nella quasi totalità degli impianti. Molte sono le normative da seguire per il tecnico del freddo. Collegatevi ai social CSG Facebook, Twitter, Linkedin e Instagram per mantenervi aggiornati. mauriello Antonio MGS SRL Sale

Ouchbab muhammad MGS SRL Sale

minerva Paolo MGS SRL Sale

Ndiaye Papa Yoro NUOvA EUROFRIGOR SRL vaprio Adda

maniscotti Alex NUOvA EUROFRIGOR SRL vaprio Adda

Cerrato Fabio QUINTO IMPIANTI SRL Asti

Una volta completate le misurazioni necessarie (effettuate sull’impianto didattico del Laboratorio CSG di Casale Monferrato) il Tecnico potrà applicare le nozioni apprese nel corso delle lezioni teoriche – come si può notare dai calcoli e dalle formule presenti sulla lavagna - e procedere quindi a intervenire direttamente sull’impianto. Tutti i corsi CSG vengono ora svolti seguendo lo slogan: TORNIAMO IN CLASSE – TEORIA DA CASA E PRATICA DA NOI. La Teoria viene svolta tramite piattaforma virtuale mentre le operazioni pratiche seguendo le disposizioni sanitarie di distanziamento, mascherina e igienizzazione in tutta sicurezza, singolarmente per il massimo beneficio per il tecnico che apprende le buone pratiche. INDUSTRIA & formazione /13


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Viscione Vincenzo SIRTI SPA Milano Domingo Giovanni SONIC SRL Saronno Brigido Angelo TECNAIR Lv SPA Uboldo Rotellini Lorenzo TECNAIR Lv SPA Uboldo Talain Djino TECNAIR Lv SPA Uboldo

Il Manometro, digitale o analogico, è uno strumento fondamentale per qualsiasi Tecnico del Freddo. Il Centro Studi Galileo garantisce agli allievi di esercitarsi e formarsi sempre con i migliori strumenti messi a disposizione dai leader del settore dell’attrezzatura, Wigam, Fieldpiece, Refco, Testo, Core, Vulkan, perfettamente tarati e periodicamente aggiornati, come ad esempio accade nella storica sede di Casale Monferrato. Giunta Giovanni Enrico QUINTO IMPIANTI SRL Asti

Loffredo Damiano SIRTI SPA Milano

Piovesan Alessandro SIRTI SPA Milano

Castro montiel Edison Jose TECNO AMBIENTE SRL Genova Genco maurizio TECNOREDIS SRL Modugno Lazzarin Stefano UNIFLAIR SPA Conselve

Perrotta Rolando QUINTO IMPIANTI SRL Asti Vitello Omar QUINTO IMPIANTI SRL Asti RASO LUCA Ternate ROSSI TICONA FREDDY Milano Tallarico Rosario SANGALLI IMPIANTI SRL Besana Brianza Ramuglia Giuseppe Francesco SEMIPARTS SRL nicolosi Di Fabio Ivan SIRAM SPA Milano Sica Davide Giuseppe SIRAM SPA Milano 14/ INDUSTRIA & formazione

Il termometro digitale, in mano a un Tecnico debitamente qualificato, è uno strumento fondamentale per verificare lo stato di salute di un impianto, permettendo di individuare rapidamente eventuali anomalie e di intervenire per ripristinarne la piena funzionalità. Nella foto, il Tecnico sta effettuando una misurazione sull’impianto didattico di Agliana-Pistoia, sede toscana CSG presso Morelli.


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I sistemi a CO2 consentono di recuperare una parte importante del calore processato, che può essere reimpiegato nel riscaldamento dei fabbricati.

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LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO BANCA DATI TRAmITE FAD BIOLOGICI ITALIA LABORATORIES SRL Colombo Arturo Pietro Ferrario Andrea Lamperti Simone Masate Dm FRIGO SAS Bianchi Elena Romano C.Se ELLETERm ENERGY SRL vergani Erika Del Forno Michele vimercate ERGOSYSTEm SRL Parente Roberta Opera HITACHI RAIL STS SPA Fornarini Giovambattista Genova

Con quindici sedi in tutta Italia, il Centro Studi Galileo garantisce ai Tecnici del Freddo una copertura del territorio assolutamente capillare, garantendo una formazione impeccabile in qualsiasi angolo della Penisola. In foto, un Tecnico del Freddo esegue una brasatura presso la sede CSG di Motta di Livenza, in Veneto. Il tecnico mette in pratica quanto appreso dal docente e si cimenta in una perfetta brasatura, una delle più efficaci tecniche di prevenzione delle perdite di refrigerante che vengono insegnate al Centro Studi Galileo. ITER SRL Teruzzi Cesare Milano

IL DISGELO SRL Branduardi Silvia Settimo T.Se

SAFEAR SERVICE SRL Pagano Anna Fonte nuova

IFI SPA Teodori Laura Tavullia

TERmAK SRL Lopardo Marisa San Miniato

L’impianto didattico del Laboratorio di Casale M.to del Centro Studi Galileo è un potente e preciso strumento formativo, sempre apprezzato dalle migliaia di Tecnici che ogni anno affidano al CSG la propria formazione, ad esempio (come il Tecnico in foto) per conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi. Formarsi su strumentazione adeguata è fondamentale per poter affrontare al meglio qualsiasi situazione un Tecnico possa poi trovarsi davanti nel lavoro di ogni giorno. Sono 2000 i tecnici che vengono formati in tutta Italia dal CSG, ora pure a distanza tramite piattaforme Gotomeeting o Zoom. 16/ INDUSTRIA & formazione

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE BASE TRAmITE FAD ACCIAI SPECIALI TERNI SPA Tanchi Emanuele Cimarelli Leonardo Baiocco Paolo

Pansolini Gianluca Terni SCOTSmAN ICE SRL Pastori Matteo Bettolino Di Pogliano STAR SERVICE COOP. VA SOCIALE Del vescovo Simone Frosinone

Una volta terminata la prova pratica di brasatura, il docente Roberto Ferraris estrae dall’impianto il tubo in rame saldato, lo fa tagliare longitudinalmente e diametralmente dal candidato per verificare la prova e mostra al Tecnico la penetrazione della lega brasante indicando eventuali errori direttamente sulla sezione interessata dalla brasatura. In questo caso, il Tecnico (nella sede CSG di Casale Monferrato) ha seguito con perizia le istruzioni del docente, effettuando una brasatura impeccabile!


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Pressione e temperatura sono solo due dei diversi dati che un Tecnico del Freddo deve tenere sotto controllo quando si trova a operare su un impianto: solo dopo un rigoroso controllo dei valori avrà infatti a disposizione tutti i dati necessari per poter intervenire in modo preciso ed efficace, come si accinge a fare il Tecnico in foto, nella sede CSG presso l’ Elettronica Veneta - Treviso.

TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO PATENTINO CONDUZIONE ImPIANTI TERmICI TRAmITE FAD AGRO’ IMPIANTI SRL Agro’ Fabio Agrigento COGESER SERVIZI SRL De Nardi Alberto Melzo FINTECNO SRL Romano Gaetano napoli mORERA & AUGUSTI SNC Morera Enrico Casale M.To NAGEST - GLOBAL SERVICE SRL Ciano Gianfranco Milano PARODI GIANNI SRL Parodi Gianni Genova

QUINTO ImPIANTI SRL Favaro Riccardo Giunta Giovanni Enrico vitello Omar Asti REKEEP SPA Biondi Federico Mazzolai Simone Zola Predosa SIRAm SPA Cambareri Salvatore Cartisano Roberto Cortese Sergio Falcone Antonio Gallelli Luigi Levato Raffaele Paladino Giuseppe Perretti Gianluca Rubino Pasquale Scozzafava Daniel Sollazzo Cristiano Milano TECNOImPIANTI SRL Bertulu Alessandro Maimone Mauro Roma TERmOACCIAI SERVICE SRL Tudisco Bruno Matera

Un Tecnico del Freddo, armato di Termometro Digitale, verifica la situazione dell’impianto didattico prima di procedere a intervenire fisicamente, dimostrando di aver appreso tutte le informazioni necessarie a conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi. Il Tecnico sta perfezionando la sua formazione presso la sede CSG di Bologna, una delle quindici sedi sparse sul territorio nazionale. Riceverà dal docente accurata spiegazione degli eventuali errori commessi, sia nella teoria che nella pratica, così da non ripeterli in futuro. Il Patentino viene ottenuto rispondendo correttamente al 70% delle domande teoriche e pratiche. INDUSTRIA & formazione /17


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Consultazione pubblica sulla regolamentazione F-GAS La prima parte di questo articolo si può trovare sulla rivista 2-2021 L’opinione di Officine Mario Dorin Officine Mario Dorin, storica azienda italiana d’eccellenza, ha partecipato alla consultazione con un contributo in sinergia ad altri enti, quali Shecco, Novum, Efficient Energy, Teko e Clean Cooling Coalition. In particolar modo, il gruppo ritiene sia necessario intervenire in modo diverso rispetto a quanto previsto dalla normativa attuale su una serie di punti specifici, che riportiamo di seguito. • Obiettivi climatici più ambiziosi, in linea con lo European Green Deal e la Climate Law. • Accelerare il processo spingendo per la neutralità carbonica: il bando non dovrebbe riguardare solo la refrigerazione, ma anche altri settori al momento non presi in considerazione. Occorre inoltre pensare nell’ottica di una nuova Green Cooling, un principio che potrebbe anche portare a enormi benefici non solo ambientali, ma anche economici, dando all’Europa un ruolo all’avanguardia a livello mondiale. • Cautela nei confronti degli HFO, che presentano rischi ambientali meno evidenti ma non per questo meno importanti, quali le dannosissime piogge acide, come evidenziato da alcuni recenti studi. Particolarmente preoccupante è il ruolo del TFA, acido trifluoroacetico, di cui sono stati registrati gravi accumuli nei ghiacci artici, un prodotto di scarto tanto del gas HFC-134a quanto del suo sostituto, HFO-1234yf. Le uniche alternative reali sono quelle a lungo termine: CO2, Idrocarburi, Ammoniaca, Acqua e Aria. • L’impatto del bando sull’indu18/ INDUSTRIA & formazione

stria HVAC/R Europea, la scelta più economicamente vantaggiosa è quella che prevede una transizione netta, senza costosi passaggi intermedi. • Le tecnologie basate sui refrigeranti alternativi sono in rapido sviluppo, come diretta conseguenza delle restrizioni su quelle basate sugli HFC, cosa che ha portato anche a una modifica dei programmi di formazione per i Tecnici del Freddo. • Le industrie capaci di adattarsi ne hanno anche tratto benefici economici, sfruttando il mercato emergente, caratterizzato dalla nascita di nuove realtà attive nella produzione di Refrigeranti Naturali. • Come nota di corollario, il modello europeo sta iniziando a essere seguito anche da numerose nazioni extraeuropee. • Suggerimenti per integrazioni alla normativa attuale 1- Accelerare rispetto alle attuali previsioni Al fine di allinearsi a quanto stabilito dall’emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, occorrerà riadattare la regolamentazione attuale. Sarebbe auspicabile un taglio ulteriore alle emissioni, dal 24% al 10% per il 2027 e dal 21% al 5% nel 2030. 2- Formazione obbligatoria sui refrigeranti naturali I refrigeranti naturali presentano potenziali rischi di utilizzo: installatori e Tecnici devono essere debitamente formati, così da non correre pericoli e da trovarsi sempre a proprio agio con le nuove tecnologie, destinate a diffondersi sempre di più. 3- Aggiornamento degli Standard obsoleti Gli standard devono essere aggiornati per tenere conto delle nuove tecnologie sorte negli ultimi anni, in particolar modo i refrigeranti A3. Inoltre, sarebbe auspicabile una modifica nella formulazione della legge, in


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quanto quella attuale ne ha depotenziato gli effetti. vanno introdotti anche requisiti minimi per gli impianti. 4- Incentivare l’uso dei refrigeranti alternativi Gli incentivi pubblici europei, a partire dal Recovery Fund, devono essere sfruttati per garantire un supporto alla transizione verso i nuovi refrigeranti naturali. 5- Rafforzare i divieti settoriali Occorre ragionare su limitazioni e bandi più marcati, in quanto le misure adottate sino a questo momento sono state perlopiù inefficaci. In particolar modo, andrebbero banditi i refrigreranti con GwP >30, a partire dal 2025, includendo numerosi sottosettori, tra i quali: • Refrigerazione commerciale: sistemi centralizzati, unità di condensazione ed equipaggiamenti autonomi; • Refrigerazione industriale: grande e piccola; • Camion e mezzi navali refrigerati,; • Ferrovie e navi passeggeri • Sistemi fissi per il condizionamento dell’aria 6- Misurare il gwp su scala ventennale Calcolare il GwP su un periodo di cent’anni esclude dalle limitazioni alcuni gas che, pur essendo estremamente lesivi nel medio termine, con i calcoli attuali risultano invece meno preoccupanti. Un passaggio a una scala ventennale fornirebbe dati più efficaci e precisi. 7- Coordinare la tassazione sugli HFC L’Europa potrebbe effettuare una mediazione tra gli stati membri, utile anche ad aprire il dibattito su altri temi sensibili. L’opinione RIVOIRA

di

nelle prossime righe, troverete alcune riflessioni relative alla revisione del Regolamento F-gas (517/2014). vogliamo, come distributore di gas refrigeranti, dare il nostro contributo nello sviluppo di linee guida che potrebbero aumentare l’efficienza della Regolamentazione F-Gas. Questi primi anni di applicazione

hanno gettato le basi per una corretta gestione dei refrigeranti e per sensibilizzare l’installatore/manutentore e gli utenti finali sul potenziale di inquinamento degli HFC. Rivoira, pertanto, vuole supportare l’attuale Regolamentazione, avendo verificato come la diminuzione delle quantità di CO2 eq. contenuti nella norma, corrispondano ad una riduzione dei consumi di R404a e R507a, soprattutto nell’ultimo anno. Inoltre, c’è stato un aumento di retrofit per refrigeranti ad alto GWP che hanno favorito nuove miscele. Questo tipo di attività è iniziato con l’avvento del Regolamento F-Gas, ed è continuato grazie alla reale convenienza per gli utenti finali in termini di risparmio energetico: queste sono le prove di quanto sia corretto il percorso intrapreso con l’introduzione della Regolamentazione Europea, ma abbiamo notato che c’è ancora molto lavoro da fare. Innanzitutto, a nostro avviso, è necessario aumentare il controllo del mercato sommerso. Abbiamo la prova che una parte del mercato, circa il 30%, è coperto da prodotti provenienti dal mercato nero. Diverse indagini e studi lo dimostrano: ad esempio, lo studio di EFCTC pubblicato lo scorso giugno dimostra che non si tratta solo di una questione economica, ma anche ambientale. Dovremmo lavorare tutti insieme per risolvere la questione. La situazione ha anche avuto un impatto sulla CO2 eq, in quanto il consumo di entrambi i gas è strettamente correlato. Forse questa revisione del regolamento, in funzione della quantità di CO2 in eccesso, potrebbe prendere in considerazione la possibilità di modificare le fasi di riduzione graduale, anticipando o adeguando i tagli futuri. Un’altra questione che vogliamo portare alla vostra attenzione è l’importante aumento della quota destinata alle società “new entrant”, che permette loro di importare gas da paesi extraeuropei: queste ditte dovrebbero importare per poi riesportare, sfruttando la procedura “T1”, ma EFCTC ha dimostrato che questo non viene fatto. Potrebbe inoltre essere utile abolire

l’esenzione della dichiarazione per i produttori o gli importatori di meno di 100 tonnellate di CO2 eq. di idrofluorocarburi all’anno, oltre a una esenzione per gli impianti ad alto GWP contenenti meno di 40 T CO2 eq. Inoltre, Rivoira richiama l’attenzione della Commissione su un importante vincolo che oggi rallenta il passaggio da macchine contenenti gas ad alto GwP a macchine di nuova generazione con gas a potenziale di riscaldamento globale molto basso, vale a dire l’assenza di una legislazione omogenea sui prodotti A2L, che sono leggermente infiammabili. Il fatto che i prodotti A2L siano raggruppati insieme agli A3, che non sono affatto comparabili in termini di rischio, contribuisce a rallentare il passaggio da gas obsoleti ma ben noti a miscele nuove, più performanti ed ecocompatibili. Per concludere, vogliamo sottolineare che vi è una forte volontà di allineare il regolamento UE al protocollo di Montreal, in termini di tempistiche e obiettivi, perché gli studi e le conseguenti leggi di quel primo accordo globale sul clima hanno permesso un progressivo abbandono delle sostanze ozono-lesive e un importante miglioramento delle condizioni dello strato di ozono. In particolare, una soluzione potrebbe essere quella di rivedere il limite di GwP dei gas refrigeranti in attività di servizio e manutenzione sulle macchine ad HFC dopo il 2030.

Ultime informazioni s u www.centrogalileo.it Continua a seguire Centro Studi Galileo su:

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L’opinione di ATF (Associazione dei Tecnici del Freddo) e Confartigianato Imprese ATF (Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo) e Confartigianato Impianti hanno apprezzato, accolto e ampliato la posizione espressa da AREA, associazione europea che rappresenta oltre 110.000 soggetti impegnati nel settore, in merito alla revisione dell’attuale regolamentazione F-Gas europea. Per quanto concerne formazione e certificazione, nell’ambito dell’obiettivo “Migliorare l’attuazione e l’applicazione”, si parla dell’opzione per i tecnici di essere formati e certificati anche sull’uso di refrigeranti alternativi. La revisione dovrebbe inoltre esaminare le restrizioni (ad es. durata limitata) che gli Stati membri possono aver posto sui certificati. Deve venire preso anche in considerazione il reciproco riconoscimento dei certificati, in particolar modo nell’Europa post-Brexit. L’insufficiente applicazione del regolamento F-Gas ha portato a importazioni illegali di refrigeranti che stanno indebolendo artificialmente l’effetto della graduale eliminazione e creando una concorrenza sleale su un mercato già teso. Con l’aumentare dell’uso di refrigeranti alternativi, si pone la questione se sia giustificato che tali alternative – la maggior parte delle quali hanno problemi di sicurezza – sfugga a qualsiasi controllo legale. Ad esempio, si dovrebbe garantire che i sistemi split HC, le cui vendite aumentano a seguito del regolamento F-Gas, siano introdotti sul mercato, venduti e installati in modo sicuro da installatori professionisti. La revisione del regolamento F-Gas dovrebbe offrire l’opportunità di esaminare la situazione, o allargando l’ambito di applicazione del regolamento per includere i refrigeranti alternativi, o con una legislazione autonoma. Nello specifico, l’articolo 11.5 deve essere perfezionato, in particolare per quanto riguarda la vendita on-li20/ INDUSTRIA & formazione

ne di unità di condizionamento d’aria per abitazioni private, al fine di garantire una corretta applicazione del regolamento. Inoltre, con l’aumento dell’uso di refrigeranti alternativi, si pone la questione se sia giustificato che tali alternative – la maggior parte delle quali ha problemi di sicurezza – sfuggano a qualsiasi controllo giuridico. Ad esempio, occorre garantire che i sistemi split, le cui vendite sono aumentate in seguito all’introduzione del regolamento F-GAS, siano immessi sul mercato, venduti e installati in modo sicuro da installatori professionisti. La valutazione del regolamento F-GAS dovrebbe offrire l’opportunità di esaminare la questione, valutando se sarebbe meglio allargare il campo di applicazione del regolamento per includere anche i gas alternativi, o se sarebbe meglio una legislazione autonoma. AREA sostiene la riduzione sostanziale delle emissioni di gas a effetto serra. La revisione dovrebbe concentrarsi su come perseguire questo obiettivo, e prendere in considerazione anche i seguenti elementi: • Costi economici e sociali per i contribuenti e i consumatori • Ciclo di vita: gli impianti di questo tipo dovrebbero durare almeno 20

anni, in assenza di perdite e se viene mantenuta l’efficienza energetica. • TEWI: prendere in considerazione oltre ai livelli di GWP anche l’efficienza energetica complessiva e i costi del ciclo di vita delle apparecchiature, incluso l’impatto totale equivalente del riscaldamento del progetto/ installazione (TEWI). Ciò consentirebbe una valutazione più accurata dell’impatto reale sulle emissioni di CO2. • Settore marittimo: Le emissioni in mare sono di dimensioni enormi rispetto a quelle a terra. Sarebbe quindi auspicabile l’introduzione di una regolamentazione specifica. Inoltre, occorre evidenziare come l’introduzione della Banca Dati FGas abbia contributo a combattere il commercio illegale dei gas fluorurati a effetto serra: la proposta è quella di promuovere un database europeo impostato sulla stessa falsariga, con la costruzione di una vera e propria Banca Dati Europea. L’idea è quella di trattare ogni gas allo stesso modo, così da evitare distorsioni all’interno del mercato e possibili problematiche di sicurezza, evitando che a maneggiare i refrigeranti infiammabili sia personale non debitamente qualificato.

La pandemia non ha fermato i corsi nazionali e internazionali del Centro Studi Galileo! L’attività formativa procede grazie agli utilissimi strumenti di formazione a distanza, all’estero così come in Italia. Nello screenshot, il docente cipriota Nicos Leonida espone ai Tecnici un fondamentale corso dedicato alla sanificazione e all’igienizzazione degli impianti, tematiche oggi ancora più importanti che in passato.


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L’ottimizzazione degli impianti di condizionamento e refrigerazione Il monitoraggio delle prestazioni con un metodo obiettivo permette di risparmiare il 10-30% dell’energia negli impianti di refrigerazione e condizionamento dell’aria. SOmmARIO

Klas Berglöf Fondatore e CEO di ClimaCheck Sweden AB

Argomento trattato al 19° Convegno internazionale 10-11 giugno 2021

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L’ottimizzazione degli impianti di condizionamento e refrigerazione è una necessità ambientale e un’opportunità di business in un settore che utilizza il 20% dell’elettricità globale. Storicamente l’attenzione si è concentrata sul mantenimento della temperatura impostata e l’efficienza effettiva è stata raramente monitorata, con il risultato che il 10-30% dell’energia consumata viene spesso sprecata. La continua variazione del COP con le condizioni operative e l’affidamento alle tradizionali tecnologie di misurazione basate sulla portata permettono di comprendere il perchè, in passato, vi è stata una scarsa propensione alle misurazioni. L’introduzione dell’analisi delle prestazioni basata su misurazioni di pressioni, temperature e potenza nel processo frigorifero analizzato automaticamente con un PC o ricorrendo all’impiego di algoritmi termodinamici basati su cloud ha ridotto il tempo e il costo per misurare l’indice di efficienza di un sistema, il COP e la capacità durante il normale funzionamento di un impianto. Il metodo obiettivo è strettamente basato sulla termodinamica e non richiede misurazioni della portata o input del produttore.

Informazioni dettagliate sulle prestazioni diventano disponibili a un costo inferiore. Questo documento descrive l’esperienza di System Efficiency Index, SEI, come benchmark delle prestazioni indipendente dalle condizioni operative. Il nuovo parametro permette di svincolatsi dalla dipendenza dal calcolo del COP / EER e dell’efficienza di raffreddamento in kW / RT che cambiano continuamente con le condizioni operative. Le sub efficienze per condensatore - evaporatore e compressore facilitano la risoluzione dei problemi e migliorano la comunicazione con i responsabili decisionali e il personale operativo. Il metodo di analisi delle prestazioni presentato è utilizzato in più di 1500 sistemi di misurazione sul mercato globale - per ispezioni temporanee e monitoraggio basato su cloud.

Fig.1a - Sono necessari dieci sensori per ottenere tutte le informazioni per una valutazione totale di un circuito di refrigerazione standard.

Fig. 1b - Cruscotto SEI con prestazioni “normalizzate” per un refrigeratore ad alta efficienza INDUSTRIA & formazione /21

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LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

guenza che la maggior parte degli impianti ha un consumo energetico significativamente superiore rispetto a quanto era stato originariamente previsto in fase progettuale. INDICE DI EFFICIENZA DEL SISTEmA – “SEI” UN PARAmETRO DI BENCHmARKING PER LA VALUTAZIONE E L’OTTIMIZZAZIONE.

Fig. 2 - Statistiche energetiche con firma energetica pre e post-misure per il progetto di ottimizzazione dei supermercati

Oltre 1 000 MW di raffreddamento viene monitorato 24 ore su 24 nel cloud e oltre 100 000 ispezioni istantanee sulle prestazioni mostrano che è ottenibile il 10-30% di risparmio energetico attraverso misure di ottimizzazione a basso costo. Questo documento descrive le esperienze di SEI e riporta esperienze chiave per quanto riguarda l’ottimizzazione di supermercati, refrigeratori e l’uso di alternative a basso GWP. vengono anche evidenziate le opportunità di preallarme per evitare guasti, ridurre il consumo di energia, le emissioni carboniose e ridurre i tempi di fermo . Parole chiave Misurazioni sul campo, Analizzatore di prestazioni, Aria Condizionata, Refrigerazione, Pompe di calore, SEI, Indice di efficienza del sistema, Efficienza energetica, Ottimizzazione, Misurazione, validazione, Affidabilità

le proprie specifiche. Nella maggior parte dei progetti non ci sono responsabilità né vengono stanziate risorse economiche per ottimizzare l’installazione nel suo complesso per quanto riguarda i carichi e le condizioni climatiche a cui l’impianto è destinato a lavorare dopo la consegna al proprietario. I requisiti UE sui controlli delle prestazioni sui sistemi di condizionamento d’aria superiori a 12 kw sono ancora raramente effettuati con misurazioni effettive. Le nostre esperienze corrispondono a quelle di molti altri, vale a dire il rapporto ASHRAE per la refrigerazione commerciale e industriale (Royal, 2014) che mostra che la messa in servizio e la manutenzione di un impianto secondo il paradigma “business as usual” ha come conse-

Le analisi delle prestazioni di sistema in un impianto con controlli standard e BMS richiedono un sacco di lavoro di ingegneria che può essere svolto in modo molto più efficiente se le prestazioni vengono rese disponibili ad un esperto su Internet. Il monitoraggio del compressore, dell’evaporatore, del condensatore, dell’efficienza della torre di raffreddamento, della carica di refrigerante, del funzionamento della valvola di espansione e dei flussi 24/7 permette di ridurre il numero di guasti. Le anomalie possono essere rilevate, così, non appena si verificano invece che essere accertate quando l’impianto va in crisi. Poiché tutte le apparecchiature RAC seguono la stessa termodinamica, tutti gli impianti possono essere monitorati con un metodo imparziale e valido in generale predisposto del produttore (con l’adattamento di alcuni indicatori più adattati al tipo di impianto in questione). I sensori necessari per

INTRODUZIONE L’ottimizzazione dei sistemi esistenti è il “frutto a portata di mano” per ridurre il consumo di energia e l’impatto sul clima nel nostro settore. Un risparmio del 10-30% è possibile con investimenti di capitale bassi o nulli per la maggior parte degli impianti. Pochissimi impianti sono stati ottimizzati dal punto di vista energetico dopo l’avviamento, in quanto le installazioni vengono eseguite secondo le specifiche in cui l’appaltatore di refrigerazione / climatizzazione sta facendo la propria parte mentre idraulici, aeraulici, controllo e appaltatori elettrici soddisfano a loro volta 22/ INDUSTRIA & formazione

L’immagine IR evidenzia: A. una temperatura di scarico più alta dovuta ad una maggiore pressione B. Una bassa temperatura al termine del condensatore nonostante una condensazione più alta cioè il sottoraffreddamento è più elevato e impegna una parte più grande di condensatore. Questo riduce la superficie utile per la condensazione Fig. 3 - Chiller raffreddato ad aria con accumulo di refrigerante nel condensatore e conseguente diminuzione delle prestazioni


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• Efficienza del compressore • Efficienza del condensatore • Efficienza dell’evaporatore Poiché le sub efficienze e il SEI hanno una modesta variazione rispetto alle condizioni operative, essi risultano essere parametri di utilità pratica per l’analisi ed il benchmarking e forniscono utili informazioni anche per i non esperti (vedi fig.1b) FIRmE ENERGETICHE COmE STRUmENTO PER VALIDARE L’OTTIMIZZAZIONE Fig. 4 - Errata regolazione del controllo di capacità che causa un funzionamento irregolare (la linea grigia indica la potenza) con continuo aumento - diminuzione del numero di giri del compressore a velocità variabile

misurare le prestazioni e la capacità di un impianto di refrigerazione standard e tutti i parametri rilevanti sono i dieci sensori evidenziati nella figura 1a. Il SEI è stato valutato in diversi progetti, ad esempio dell’Istituto di refrigerazione (IoR) nel Regno Unito e dell’Associazione industriale di ingegneria meccanica (vDMA) (vDMA, numero 24247 parte 2: “Requisiti per la progettazione e i componenti del sistema”, 2011), (vDMA , Numero 24247 “Efficienza energetica dei sistemi di refrigerazione”, 2011) in Germania negli ultimi 10 anni. In un progetto guidato da SP Technical Research Institute of Sweden (cambiato nome in RISE). Le esperienze sul campo dimostrano che SEI è un potente strumento per confrontare i diversi sistemi e identificare i loro punti deboli. Fornisce a proprietari e operatori una

visualizzazione di facile comprensione del funzionamento del proprio sistema e consente loro di identificare quando le prestazioni peggiorano. Il parametro principale delle prestazioni SEI, è l’efficienza per un sistema di refrigerazione, condizionamento d’aria o pompa di calore rispetto a un sistema efficiente al 100% (processo senza perdite) alle condizioni operative misurate. Sub efficienze La possibilità di identificare e confrontare i punti deboli a livello di componenti come sub-efficienze contribuisce a rendere SEI un potente strumento per il rilevamento e la comunicazione dei guasti. Le sotto-efficienze più interessanti per la maggior parte delle applicazioni sono: • Efficienza del ciclo

La maggior parte dei proprietari di apparecchiature sono principalmente interessati ai costi e all’affidabilità e apprezzano le informazioni convertite in kwh, euro e alle emissioni carboniose. Nei sistemi di refrigerazione e condizionamento con carichi variabili e condizioni ambientali variabili, il consumo di energia è destinato a cambiare di ora in ora. Le firme energetiche diventano fondamentali per creare metodi economicamente efficaci per prevedere, convalidare e valutare l’efficienza. Una firma energetica mostra come il consumo di kwh / h dipenda dalla temperatura ambiente; nonostante le differenze esistenti possono essere ugualmente confrontate per tutte le temperature simili e normalizzate per l’indicatore desiderato (cioè kWh / m2). Le firme energetiche sono un componente chiave per prevedere e convalidare il modo in cui il consumo di energia cambia rispetto al design e / o alle misure pianificate.

Fig. 5 - Nuovo rack a CO2 che funzionava con capacità irregolare in molte condizioni di carico nonostante un compressore con VSD. INDUSTRIA & formazione /23


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

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Fig. 6 - Firma energetica che identifica la perdita di refrigerante nel supermercato.

nella vita reale, il modello diventa leggermente più complesso in quanto il modello di carico in un supermercato o in una proprietà commerciale varia a seconda che il negozio / ufficio sia aperto o chiuso. Per creare firme differenziate per le ore di apertura e chiusura, si possono adattare le firme energetiche ai cambiamenti di utilizzo e giungere a valutare le statistiche energetiche come mostrato in Fig. 2 ISTANTANEE DI AUDIT E OTTImIZZAZIONI DA TUTTO IL mONDO Chiller raffreddati ad aria - USA Il cruscotto SEI riportato in Fig. 3. mostra un valore di SEI basso a causa della scarsa efficienza del condensatore. Un’immagine IR visualizza un sottoraffreddamento più elevato e una temperatura di scarico più alta del tubo in ingresso. Una scarsa efficienza del condensatore può essere il risultato di: - incrostazione del condensatore - carica eccessiva di refrigerante - flusso d’aria insufficiente - spesso causato da un inconveniente, cioè un’impostazione errata del controllo della ventola del condensatore L’ottimizzazione di un chiller di grandi dimensioni permette di risparmiare milioni - China Un buon esempio di ciò che è realizzabile attraverso un progetto di ottimizzazione basato su M & v ben eseguito è il lavoro svolto presso Sands Casinos a Macau che è stato presentato nell’ASHRAE Technology Award Case study (Abuel, 2018). Grazie all’implementazione di una strategia di ottimizzazione completa si è raggiunto l’impressionante risparmio annuale di 29.361.145 24/ INDUSTRIA & formazione

kWh con un ROI di 1,54 anni. Una delle modalità per identificare le deviazioni, valutare l’impatto delle misure e mantenere il funzionamento ottimizzato è stata quella di implementare uno “strumento di analisi delle prestazioni del refrigerante” che mostra COP e SEI in tempo reale per ciascun refrigeratore. Problemi di controllo in refrigeratore con compressori senza olio a velocità variabile– Canada L’esempio che viene riportato in Fig. 4 relativo ad un impianto di refrigerazione con compressori senza olio ed a velocità variabile mostra come una inefficiente messa in servizio comporti fluttuazioni continue della capacità; qui con aumenti del 60%, e talvolta anche maggiori, che causano non solo problemi nel refrigeratore, ma anche ai controlli dell’intero impianto quando la capacità è pulsante. Le variazioni del numero di giri aumentano l’usura e sono state osservate in molti sistemi con problemi di affidabilità del compressore. C’è anche un evidente rischio di ritorno di liquido. La mancanza di comprensione delle costanti di tempo nei sistemi è una delle principali cause di funzionamento irregolare negli impianti di refrigerazione e pompe di calore. Rack a CO2 prima e dopo l’ottimizzazione del controllo – USA I problemi di controllo sono comuni anche nei nuovi impianti in cui vengono utilizzate soluzioni avanzate per ottenere un’elevata efficienza. I sistemi a CO2 transcritici stanno introducendo un grado più elevato di complessità, ma è ancora pratica comune che la messa in servizio venga trascurata. Finché la temperatura

viene mantenuta al valore di setpoint e non si verificano allarmi, il controllo irregolare con molti avviamenti / arresti non viene considerato un problema. I grafici in Fig. 5 mostrano prima e dopo - nonostante le raccomandazioni, le correzioni non sono state fatte fino a quando il compressore si è guastato. Rilevazione di perdite indirette nel supermercato Le perdite di refrigerante possono essere rilevate attraverso una deviazione dei parametri operativi, ma anche attraverso modifiche nella firma energetica prima che la perdita provochi un inconveniente di funzionamento nell’impianto come mostrato in figura 6. Non appena il vapore inizia a fuoriuscire dal ricevitore, il consumo di energia viene influenzato dalla circolazione del gas senza che esso porti ad una effettiva capacità di raffreddamento. In Europa gli intervalli richiesti dalla legge per i rilevamenti di perdite manuali possono essere raddoppiati se il sistema viene monitorato con un sistema automatico che rileva le perdite. CONCLUSIONI Ridurre al minimo il consumo di energia dei sistemi di condizionamento e refrigerazione è una necessità dovuta sia a motivi ambientali che di costo. Questa è un’opportunità di business in un settore che consuma il 20% dell’elettricità complessiva. Storicamente l’attenzione è stata rivolta a mantenere la temperatura desiderata e l’efficienza è stata trascurata. Ciò comporta spesso l’installazione di una capacità in eccesso e il 1030% dell’energia consumata viene sprecata. La continua variazione del COP con le condizioni operative ed il ricorso alle tradizionali tecnologie di misurazione basate sul flusso permettono di dare una spiegazione della mancanza di attenzione nei riguardi dell’efficienza. L’introduzione del “metodo interno” per l’analisi delle prestazioni ha ridotto il tempo e il costo per misurare il COP e la capacità nelle condizioni di funzionamento effettive. Il metodo imparziale permette di ottenere informazioni


NUMERO 3 / APRILE 2021

dettagliate sulle prestazioni ottenute a costi inferiori. System Efficiency Index, SEI, è un potente indicatore di prestazioni utilizzato per confrontare le prestazioni con una bassa dipendenza delle condizioni operative. Ciò supera la sfida rispetto l’efficienza COP / EER e quella di raffreddamento in kW / RT che cambiano continuamente con le condizioni operative. Le sub efficienze per condensatore - evaporatore e compressore facilitano la risoluzione dei problemi e migliorano la comunicazione con i responsabili decisionali e il personale operativo. L’esperienza di oltre 1500 sistemi di misurazione sul mercato globale dimostra che è ottenibile il 10-30% di risparmio energetico attraverso misure di ottimizzazione a basso costo. Oltre 1.000 Mw di raffreddamento sono monitorati 24 ore su 24 nel cloud e oltre 100.000 ispezioni temporanee sulle prestazioni sottolineano l’importanza di migliorare la manutenzione preventiva e le competenze di ottimizzazione nel settore RAC.

L’attività formativa e di diffusione della conoscenza del Centro Studi Galileo non si limita alle aule e ai laboratori, ma con convegni, seminari e la diffusione della rivista Industria&Formazione viene esportata in tutto il mondo. Negli ultimi anni, i webinar del Centro Studi Galileo sono diventati un appuntamento sempre apprezzato da Tecnici, Ingegneri ed esperti del Freddo. Oltre 5000 persone li hanno seguiti solamente nell’ultimo anno. Tutta la playlist completa può essere visualizzata sul canale youtube CSG. Collegatevi ai social CSG Facebook, Twitter, Linkedin e Instagram


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Gli effetti delle normative nella progettazione di pompe di calore con refrigeranti a basso GwP INTRODUZIONE

Francesco Fadigà G.I.Industrial Holding

Il mercato del HvAC sta vivendo un periodo di grande fermento: il livello dell’asticella, in materia di impatto ambientale e di efficienza energetica, si sta alzando velocemente ponendo obiettivi via via sempre più sfidanti che impongono a tutti gli operatori del settore quali, produttori di apparecchiature, progettisti, installatori e manutentori, un cambio di mentalità e di passo: la rapidità di reazione rappresenta il catalizzatore per vincere la sfida. IL CICLO STORICO DEI REFRIGERANTI E LA STRATEGIA DI INTERVENTO

Argomento trattato al 19° Convegno internazionale 10-11 giugno 2021

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Il ciclo storico dei refrigeranti riportato in Figura 1, manifesta la necessità di adottare soluzioni atte a minimizzare l’impatto ambientale da parte delle tecnologie del HvAC, sfruttando quella che è stata la curva di apprendimento nei confronti dei fluidi frigoriferi. Si è partiti, circa 200 anni

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Figura 1: il ciclo storico dei refrigeranti

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fa, da refrigeranti infiammabili e tossici per sviluppare sostante sintetiche sicure quali i CFC e gli HCFC che però, essendo caratterizzati da elevati valori di ODP e GWP, si sono rivelati dannosi sia per la riduzione dello strato di ozono sia per l’incremento del riscaldamento globale. Si è fatto un balzo in avanti sviluppando dei refrigeranti sostitutivi, gli HFC, i quali benché caratterizzati da valori di ODP pari a zero presentano però un valore di GWP ancora medio – alto. Da una analisi completa di tali sostanze è emerso che, mentre l’impatto dovuto alle perdite degli HFC in atmosfera potrebbe non rappresentare uno dei fattori principali del riscaldamento globale, al contrario il loro crescente consumo, specialmente all’interno delle apparecchiature per la climatizzazione, necessariamente renderà gli HFC il contributo maggiormente significativo al riscaldamento globale. Ciò ha comportato che le istituzioni imponessero l’adozione di misure di contrasto al fenomeno che si articolino


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• RIDUZIONE IMPATTO DIRETTO. Riduzione progressiva della quantità massima di HFC e di CO2 equivalente che può essere immessa nel mercato, attraverso il meccanismo di assegnazione di quote ad ogni produttore/ importatore e la promozione dell’utilizzo di refrigeranti a basso GWP (Regolamento UE n° 517/2014 meglio nota come Direttiva F-Gas); • RIDUZIONE IMPATTO INDIRETTO. Riduzione del consumo di energia primaria legato al funzionamento delle apparecchiature attraverso l’innalzamento dei loro valori di prestazione (Direttiva ErP -EcoDesign). REFRIGERANTI A BASSO GWP: LE SOLUZIONI ED I CRITERI DI SCELTA Nell’interesse comune è necessario fornire, nel più breve tempo possibile, delle alternative “sostenibili” ai refrigeranti attualmente in uso (R410A e R134a) anche qualora tali soluzioni dovessero rappresentare un punto di passaggio, risultando quindi applicabili e valide nel breve-medio periodo. nella Figura 2 è rappresentata una catalogazione dei principali refrigeranti del mercato, in base alla tipologia di compressore, al valore di GWP, alla densità ed al livello di infiammabilità / tossicità. Ed è in tale tabella che vanno ricercate le nuove sostanze da utilizzare: come si evince da tale grafico per ridurre sensibilmente in GWP si incrocia la linea dell’infiammabilità e dobbiamo quindi confrontarci con refrigeranti che diventano o infiammabili o tossici. Ma sulla base di quali strategie e ragionamenti? Una valida metodologia di scelta di un nuovo refrigerante si basa, come illustrato in Figura 3, su tre parametri principali: il rispetto dell’ambiente, l’accessibilità e la sicurezza. Più si riescono ad armonizzare tali parametri più il refrigerante avrà una valenza sul lungo termine. LE POSSIBILI ALTERNATIVE AL REFRIGERANTE R410A In Figura 4 sono riportate le possibili alternative al refrigerante R410A

Figura 2: catalogazione dei refrigeranti

Figura 3: il triangolo della sostenibilità del refrigerante

riportandone le principali caratteristiche e differenze: si tratta di miscele di HFO e HFC, come nel caso del R452B e R454B, e di HFC puro come nel caso dell’R32. La G.I. Industrial Holding, a seguito dell’analisi sviluppata in base ai criteri riportati nel “Triangolo della sostenibilità del refrigerante” (vedi Figura 3), ha puntato sull’utilizzo del R452B per i seguenti principali motivi: • l’R452B è il fluido con le caratteristiche più simili al R410A: ▶ è caratterizzato da pressioni massime di condensazione di poco inferiori a quelle del R410A e di circa 2 bar inferiori a quelle dell’R32;

▶ ha temperature di scarico compressore più basse rispetto a quelle del R32, anche di 20°C-30°C in funzionamento in pompa di calore: ciò comporta che con l’R32 si debba utilizzare compressori appositamente progettati per tale refrigerante che utilizzino un olio lubrificante specifico; • l’R452B è quindi compatibile, a differenza dell’R32, anche nell’uso in pompa di calore e in unità polifunzionali a 4 tubi, consentendo la realizzazione di una gamma completa di unità con compressori scroll da 50kw a 1500kw;

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LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figura 4: alternative al refrigerante R410A

• l’R452B ha un GWP ed una burning velocity leggermente minore al R32; • l’R452B è facilmente reperibile, essendo una miscela di refrigeranti ampiamente diffusi nel settore automotive e nel condizionamento, ed è fornito da diversi produttori: ciò garantirà stabilità del prezzo e di disponibilità di approvvigionamento; • l’R452B permette di realizzare macchine frigorifere che, a parità di potenza frigorifera, presentano medesimi pesi ed ingombri in pianta di quelle realizzate con L’R410A; • R452B presenta efficienze medie stagionali e resa frigorifera superiore rispetto al R454B che per contro ha un valore di GwP leggermente inferiore; allo stato attuale si presenta quindi come miglior compromesso per ridurre GwP mantenendo elevate efficienze ed economicità delle apparecchiature. SVILUPPO DI UNITà CON R452B: ASPETTI APPLICATIVI, ECONOmICI E DI SET UP INDUSTRIALE Tale scelta si configura come un “simil drop-in” ed ha comportato le seguenti attività: • analisi e classificazione delle unità secondo En 60079-10-1:2015; • omologazione e qualifica tecnica e prestazionale di tutta la componentistica con il nuovo refrigerante; • certificazione CE delle nuove gamme di prodotto; • adeguamento del set-up industriale 28/ INDUSTRIA & formazione

per l’utilizzo di tali refrigeranti. Il tutto è stato realizzato tessendo una fitta rete di collaborazioni con i produttori dei refrigeranti e della componentistica al fine di sviluppare e validare i componenti come multi refrigerante. La selezione dei Fornitori/Partner è stata determinante per il conseguimento dell’obiettivo in termini di tempo e di prestazioni. Il tema più “delicato”, nella sostituzione del refrigerante R410A, è rappresentato dalla classe dei refrigeranti alternativi i quali ricadono, tutti, nella classe A2L cioè dei refrigeranti a Bassa Infiammabilità e Non Tossici. “Bassa Infiammabilità” A2L significa che tali fluidi refrigeranti sono infiammabili unicamente in determinate condizioni di temperatura e concentrazione e presentano una velocità di propagazione della fiamma inferiore a 10 cm/s (0,36 km/h); tale concetto è recepito negli Standard dei refrigeranti (ANSI/ASHRAE 34-2016 “Designation and Safety Classification of Refrigerants” e ISO 817: 2014 “Refrigerants - Designation and safety classification”) a loro volta richiamati negli Standard applicativi relativi alla sicurezza delle apparecchiature ed installazioni (EN 378:2017 “Sistemi di refrigerazione e pompe di calore - Requisiti di sicurezza e ambientali; ISO 5149:2014 “Refrigerating systems and heat pumps -- Safety and environmental requirements Definitions, classification and selection criteria”; ASHRAE 15: 2016

“Safety Standard for Refrigeration Systems”). A tutt’oggi mancano però ancora alcune linee guida a livello applicativo e Standard specifici che ne regolino il loro utilizzo ed effettuino necessarie differenziazioni ai fini pratici, rispetto all’utilizzo dei refrigeranti in Classe A2 (Moderata infiammabilità) e A3 (Alta infiammabilità). Ad esempio la Direttiva PED (Pressure Equipment Directive) non distingue tra refrigeranti A2L a Bassa infiammabilità e refrigeranti Moderatamente / Altamente infiammabili (A2/A3) in quanto classifica le sostanza in 2 soli gruppi: • Fluidi Gruppo 1 “Pericolosi”: rientrano in questo gruppo, i fluidi refrigeranti A2L (R452B, R454B, R32), A2 (R152A) e A3 (R441A, R443A, R290); • Fluidi Gruppo 2 “Non Pericolosi”: rientrano in questo gruppo i fluidi refrigeranti R134a, R410A ed R513A. Il mancato riconoscimento di un differente livello di infiammabilità dei diversi refrigeranti, chiama in causa tutta una serie problematiche applicative, caratterizzate da risvolti particolarmente onerosi per le aziende di seguito sintetizzati. L’appartenenza del R452B al Gruppo 1 congiuntamente con una pressione massima ammissibile PS > 40 bar, porta i recipienti in pressione (scambiatori di calore, ricevitori di liquido, ecc.) e le tubazioni ad una categoria PED superiore rispetto a quella associata all’R410A (gruppo 2).


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Tabella 1

Descrizione Gruppo Infiammabilità PS Dn PSxDn PED Cat

u.m. bar mm

R410A 2 A1 45 32 1440 Art.4 Par.3

R452B 1 A2L 45 32 1440 II

R290 (propane) 1 A3 23 32 805 I

Tabella 1: caratterizzazione delle tubazioni

vono essere modificate aggiungendo rubinetti (possibili fonti di perdita) al fine di poter essere testate; • le schede tecniche dei compressori maggiormente utilizzati non autorizzano test alle pressioni esposte precedentemente. In aggiunta a tali argomentazioni tecniche, bisogna inoltre considerare che si è di fronte anche ad un aspetto psicologico legato all’utilizzo dei nuovi refrigeranti, ben rappresentato nella Figura 5: essendo tali refrigeranti ancora di recente diffusione il rischio percepito è di gran lunga superiore al rischio reale.

Rischio reale

CONCLUSIONI

Rischio percepito Figura 5: Matrice del rischio reale e del rischio percepito

Dalla Tabella 1, si evince che la stessa tubazione se utilizzata con: • R410A risulta esclusa dalla PED (Articolo 4, Paragrafo 3; • R290 (propano), fluido in classe A3 (altamente infiammabile/esplosivo) Gruppo 1 ricade in Cat. I; • fluidi A2L come R452B o R32 Gruppo 1 ricade in Cat. II imponendo regole, controlli e metodologie di test molto più stringenti sulla tenuta e resistenza del piping. Quindi la tubazione utilizzata con il fluido meno pericoloso A2L prevede test molto più complessi ed onerosi rispetto a quelle utilizzate con fluido A3. Di fatto ricadere con il piping in Cat. II impone, sulla base della norma EN 14276-2 richiamata dalla En 378-2 Par.6.3, test di tenuta per tutto l’insieme e sul 100% della produzione ad una pressione, pari a 1,43xPS = 64,3bar (assumendo PS= 45 bar); oppure 1,1xPS = 49,5bar + 10%NDT (prove non distruttive sul 10% delle saldobrasature). Le problematiche connesse a tali

test addizionali sono: • ri-sollecitazione a stress elevati da parte di componenti del circuito che hanno già subito tali prove; • eliminazione, durante i test, delle valvole di sicurezza; • impossibilità, in alcuni casi, di sezionare parti di circuito che lavorano a PS diverse e pertanto le unità de-

La scelta di adottare l’R452B come alternativa all’R410A nelle macchine con compressori scroll ci ha permesso di dare una risposta rapida, efficace ed efficiente al mercato, attraverso una gamma “green” costituita da refrigeratori, pompe di calore, unità polivalenti che coprono un range che va dai 50kw ai 1500kw. Sicuramente, di concerto con le associazioni culturali e confindustriali risulta necessario investire nelle seguenti attività: • opere di armonizzazione e revisione degli standard esistenti a favore di una semplificazione per le apparecchiature con fluidi A2L; • sviluppo di competenze specifiche da parte del mondo dell’industria; • piani di informazione, formazione e sensibilizzazione nei confronti degli utenti finali.

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LEZIONE 221 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Fattori che influenzano le perdite di carico distribuite all’interno delle canalizzazioni dell’aria INTRODUZIONE

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 30/ INDUSTRIA & formazione

La scelta delle dimensioni e della forma dei canali per la distribuzione dell’aria influisce in maniera incisiva sulle perdite di energia che si devono sopportare quando l’aria viene movimentata al loro interno. Anche la manutenzione dei canali e di tutti i dispositivi contenuti al loro interno gioca un ruolo importante su tali perdite. PERDITE DISTRIBUITE E VENTILATORE Abbiamo già avuto modo di parlare delle perdite di carico distribuite che si verificano nei canali di distribuzione dell’aria. A causa loro la pressione statica dell’aria decresce progressivamente all’interno dei canali, in maniera costante per ogni metro lineare di sviluppo. Questa diminuzione provoca anche un calo della pressione totale dell’aria che scorre nei canali, per cui risulta necessario compensare queste perdite se si desidera che l’aria possa fuoriuscire dal canale in corrispondenza dei diffusori e potersi così diffondere nell’ambiente climatizzato. In pratica le perdite distribuite rappresentano una perdita netta dal punto di vista energetico che deve essere adeguatamente compensata dal lavoro di un ventilatore e che, quindi, comporta dei consumi elettrici, ossia un costo. Questo costo non è fisso ma ha comunque un valore minimo al di sotto del quale non può andare: esso corrisponde alla spesa necessaria per il funzionamento del ventilatore alle condizioni nominali, così come specificato dal produttore. La cattiva manutenzione o proble-

matiche di funzionamento del ventilatore o di altri componenti di distribuzione dell’aria contribuiscono ad aumentare tali costi di gestione. LUNGHEZZA DELLA CANALIZZAZIONE È interessante rendersi conto da quali fattori dipendono le perdite distribuite dato che la loro presenza, come si è appena detto, influisce negativamente dal punto di vista energetico sui costi di gestione dell’impianto. Pare superfluo sottolinearlo, ma poichè tali perdite si verificano in ogni tratto di canale, più quest’ultimo risulta lungo più le perdite sono complessivamente elevate. Da qui segue che, compatibilmente con le caratteristiche architettoniche degli ambienti da climatizzare e con tutti i vincoli esistenti, lo sviluppo delle canalizzazioni deve essere il più corto possibile. DENSITà DELL’ARIA Le perdite dipendono anche dalle caratteristiche dell’aria che deve essere distribuita, in particolare dalla sua densità. La densità è una proprietà termodinamica delle sostanze che esprime quanta massa può essere contenuta in un volume unitario preso come riferimento. La densità dell’aria in condizioni normali è di circa 1,2 kg ogni metro cubo. Per fare un esempio semplificativo possiamo fare il confronto con la densità di un refrigerante come l’R410A: la sua densità allo stato gassoso e a pressione atmosferica è di circa 4 kg/m3. Quindi se facciamo il raffronto con l’aria, nello stesso volume di 1 metro cubo può essere contenuta una quanti-


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R410A

Aria

Figura 1 – Rappresentazione semplificata delle diverse densità che caratterizzano l’aria e l’R410A: nel medesimo volume l’aria contiene meno materia (rappresentata dalle particelle colorate) rispetto l’R410A. Ne consegue che il volume di R410A pesa di più di un uguale volume di aria

c a n a l i z z a z i o n e

Flusso di aria

A D E C F G B

vmax

Figura 2 – Rappresentazione grafica della distribuzione della velocità dell’aria all’interno di un canale di distribuzione: presa una sezione trasversale, nel moto laminare le particelle a contatto con le pareti del canale hanno velocità nulla (punti A e B). Procedendo verso l’asse del canale la velocità delle particelle aumenta progressivamente (punti D ed E; punti G e F). Le particelle d’aria che si muovono lungo l’asse del canale hanno la velocità massima (punto C)

tà in massa maggiore di R410A rispetto all’aria (vedi figura 1). In altri termini, anche se non propriamente rigorosi, possiamo dire che un volume di R410A è più pesante dello stesso volume di aria: dal punto di vista pratico, quindi, se l’R410A si trova allo stato gassoso all’interno di un ambiente tenderà ad accumularsi al suolo, dato che “pesa” di più in confronto all’aria. DIAmETRO IDRAULICO Altro fattore da cui dipendono le perdite distribuite è il diametro idraulico del canale. Senza entrare nel merito di cosa sia il diametro idraulico, per semplicità diciamo che nel caso di un canale a sezione circolare (e solo per tale geometria) esso coincide con il diametro geometrico. È abbastanza intuitivo immaginare che più il diametro del canale è grande minore è la “fatica” che l’aria incontra nel percorrerlo e quindi più ridotte sono le perdite di carico distribui-

te. Questo è un limite a cui si deve porre attenzione quando si cerca di ridurre il più possibile la sezione delle canalizzazioni per diminuire i loro ingombri: ciò che si guadagna in termini di spazio rischia poi di dover essere pagato in termini energetici attraverso un aumento dei costi di gestione.

VELOCITà DELL’ARIA Un parametro che incide significativamente sulle perdite distribuite è la velocità dell’aria all’interno del canale. Essa ha una rilevanza maggiore rispetto a tutti gli altri parametri, nel senso che anche piccoli aumenti della velocità possono portare a sensibili aumenti delle perdite. Anche in questo caso, quindi, è bene valutare attentamente come potrebbe ripercuotersi negativamente sulle perdite distribuite la decisione di mantenere una velocità dell’aria maggiore all’interno di un canale sempre, ad esempio, per la volontà di poter avere sezioni più piccole della rete di distribuzione. Tra le perdite e la velocità non esiste una relazione di proporzionalità diretta, come ad esempio per la lunghezza o la densità, ma di proporzionalità quadratica: per cogliere la differenza basta pensare che ad un raddoppio della lunghezza del canale corrisponde un raddoppio delle perdite di carico mentre ad un raddoppio della velocità dell’aria dentro il canale corrisponde un aumento delle perdite di carico ben quattro volte maggiore. FLUSSO DELL’ARIA E ATTRITO Anche il tipo di flusso che l’aria segue all’interno del canale incide sull’entità delle perdite di carico distribuite. Sostanzialmente si può dire che l’aria può assumere due diverse modalità di flusso: quello turbolento e quello laminare. Nel flusso turbolento possiamo pen-

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INDUSTRIA & formazione /31


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sare le particelle che compongono l’aria muoversi in maniera molto disordinata le une rispetto le altre. La massa d’aria subisce continui rimescolamenti durante il suo movimento e le varie particelle sono oggetto di continui urti tra loro e con le pareti del canale. Influisce su tale situazione la velo cità stessa della massa d’aria all’interno del canale che, più è alta, più porta ad un disordine nel movimento delle particelle. L’aumento di queste turbolenze può essere dovuto anche a eventuali ostacoli che la massa d’aria incontra lungo il suo cammino, a variazioni improvvise delle sezioni del canale o a variazioni di direzione del canale. Il flusso turbolento dell’aria è assimilabile al flusso delle particelle di acqua che scorrono in un torrente che scende dalla montagna: il moto dell’acqua è disordinato, vorticoso e caotico. In questo tipo di flusso, data la tumultuosità degli spostamenti delle particelle, gli attriti aumentano. Nel flusso laminare l’aria ha un comportamento più “tranquillo”. All’inter-

no della canalizzazione si creano dei sottili strati d’aria che scorrono in maniera uniforme: tutte le particelle che compongono lo strato si muovono all’unisono, come tanti soldatini ordinati che marciano in un plotone. Eventuali piccoli attriti si possono manifestare tra uno strato e quelli adiacenti e questo dà luogo a diverse velocità di spostamento lungo la canalizzazione, ma di entità modesta. Dove gli attriti si manifestano in maniera più sensibile è negli strati d’aria che lambiscono le pareti del canale e che risultano maggiormen-

te “frenati” nel loro movimento: essi sono quelli che hanno le velocità più basse (nulle) di spostamento lungo il canale (vedi figura 2). Anche qui se vogliamo appoggiarci ad un’analogia idraulica possiamo pensare al movimento delle particelle di acqua che scorrono all’interno di un fiume che “tranquillamente” scorre nel suo letto a bassa velocità. Gli strati di acqua che scorrono al centro del fiume hanno una velocità maggiore rispetto a quelli che lambiscono le sponde del fiume che vengono rallentati dall’azione delle sponde.

Galileo TV il canale youtube ufficiale del Centro Studi Galileo: ospita le registrazioni dei webinar, gli eventi a cui il CSG ha partecipato, nonché una serie di interviste ai partner. Oggi, non essendo possibile registrarle di persona, vengono realizzate da remoto, come nel caso di quella a Francesco Mastrapasqua, con un interessantissimo approfondimento sulla nuova etichettatura energetica.

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NUMERO 3 / APRILE 2021

Produzione di condizionatori d’aria split a R290 TEST DI RENDImENTO ENERGETICO, STANDARDS ED ETICHETTE

Leon Becker

GIZ Proklima

Philipp munzinger GIZ Proklima

Daniel De Graaf Umweltbundesamt

Le prime parti di questo articolo si possono trovare sulla rivista 10-2020 / 1-2021 / 2-2021

Questa sezione fornisce una breve panoramica dei parametri di prestazione energetica, delle norme di controllo e delle etichette pertinenti ai condizionatori split con R290. Il rendimento energetico del condizionatore di tipo split viene valutato ed espresso come Indice di Efficienza Energetica (Energy Efficiency Ratio EER) o Indice di Efficienza Energetica Stagionale (Seasonal Energy Efficiency Ratios SEER). Maggiore è l’indice, più efficiente è l’apparecchiatura. Entrambi sono usati come base per determinare la classificazione (numero, stella o lettera) nelle etichette energetiche, che vengono collocate sui condizionatori di tipo split nei vari mercati. I Paesi di tutto il mondo che seguono gli obblighi internazionali per condizionatori di tipo split dettati dagli standard di prestazione energetica sono raddoppiati negli ultimi 15 anni. Tuttavia, resta un enorme potenziale di riduzione del consumo di energia. A livello globale è possibile risparmiare oltre il 40% dell’energia utilizzata per il condizionamento dell’aria applicando i migliori standard internazionali previsti e un ulteriore 20% utilizzando le migliori tecnologie disponibili. Mentre l’EER indica l’efficienza di un condizionatore split a temperatura interna ed esterna predefinita a pieno carico (quindi per AC split con compressore a velocità fissa), il SEER viene calcolato sulla stessa temperatura interna, ma su di un intervallo di temperature esterne nel corso di un tipico periodo di condizionamento a pieno carico e a carico parziale (utilizzato principalmente per AC split con inverter). Il calcolo di SEER implica la definizione del

profilo di temperatura annuale e dei modelli di utilizzo. Pertanto, gli standard SEER devono variare per i diversi paesi in base ai distinti profili climatici. Con l’aumentare dei mercati che passano da condizionatori di tipo split a velocità fissa a condizionatori di tipo split con compressore a velocità variabile guidato da un inverter, si può notare come in molti paesi ci sia una chiara tendenza a passare da EER a SEER. La Tabella 10 fornisce una panoramica dei diversi rapporti e delle loro caratteristiche. Il confronto tra l’EER di un modello e il SEER di un altro non porterà a risultati conclusivi poiché le condizioni di prova applicate sono diverse. Standard minimi di prestazione energetica Gli standard minimi di prestazione energetica (Minimum Energy Performance Standards MEPS) si riferiscono ai requisiti obbligatori di rendimento energetico dei prodotti regolamentati in un paese o regione. In questo contesto, i MEPS per i condizionatori di tipo split aiutano ad aumentarne l’efficienza introducendo un livello di efficienza minimo obbligatorio per tutti i modelli venduti in un particolare mercato / paese. I nuovi modelli di condizionatori di tipo split introdotti in un mercato soggetto ai MEPS predefiniti devono soddisfare un rapporto di efficienza minimo, che viene testato seguendo gli standard di prova elencati nella Tabella 10 e verificati in un laboratorio di prova accreditato. I modelli che non soddisfano i requisiti minimi di efficienza non possono più essere importati o venduti dopo la data di entrata in vigore dello standard. Se applicati insieme a politiche di INDUSTRIA & formazione /33


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tabella 10 Rapporto

Calcolo e Conversione

Test Standard

Indice di efficienza energetica (EER)

L’EER di un particolare dispositivo di raffreddamento è il rapporto tra l’energia di raffreddamento in uscita (BTU / h) e l’energia elettrica in ingresso (Wh) in un dato punto di lavoro. L’EER viene generalmente calcolato utilizzando una temperatura esterna di 35 ° C (Temperatura del bulbo umido 24 ° C) e una interna (in realtà aria di ritorno) di 27 ° C (Temperatura del bulbo umido 19 ° C)

ISO 5151: 2017 - Condizionatori e pompe di calore non canalizzate - Test e valutazione delle prestazioni. Lo standard di prova ISO 5151 specifica come misurare la capacità di raffreddamento e l’efficienza dei condizionatori d’aria utilizzando le condizioni di prova stabilite. Approvato dall’Istituto Americano di Normalizzazione (ANSI) /, U.S. standard) Standard 210/240 per la valutazione delle prestazioni delle apparecchiature di condizionamento ad armadio e pompe di calore aria-aria ISO 5151: 2017 – Condizionatori d’aria non canalizzata e pompe di calore - Test e valutazione delle prestazioni

Indice di efficienza energetica stagionale (SEER), noto anche come Coefficiente di prestazione stagionale in modalità di raffreddamento (CSPF)

Il SEER viene calcolato sulla base della stessa temperatura interna (27 ° C), ma in un intervallo di temperature esterne che varia da 18 ° C a 40 ° C, divisi in 8 intervalli (ciascuno ampio 2,8 ° C) con una determinata percentuale di tempo specifica

ISO 16358-1: 2013 Condizionatori raffreddati ad aria e pompe di calore aria-aria - Metodi di prova e calcolo per fattori di prestazione stagionali - Parte 1: Coefficiente di prestazione stagionale in modalità di raffreddamento. La ISO 16358-1: 2013 specifica i metodi di prova e di calcolo per il coefficiente di prestazione stagionale in modalità di raffreddamento delle apparecchiature coperte dalla ISO 5151: 2017. Consente di classificare i condizionatori a velocità fissa e gli inverter sotto gli stessi parametri di prodotto definendo il risparmio a carico parziale derivante dagli inverter e fornisce flessibilità nell’adozione di un intervallo di temperatura specifico del paese (cioè una raffigurazione della richiesta di raffreddamento del paese lungo tutto l’anno).

Tabella 10: Panoramica dei parametri di prestazione energetica e degli standard di prova1

supporto gli standard minimi di prestazione, incoraggiano i produttori a migliorare l’efficienza dei loro prodotti o ad innovare e sviluppare tecnologie più efficienti. Prima dell’adozione dei MEPS, è necessario eseguire l’analisi dei costi e dei benefici per garantire che le misure normative associate forniscano vantaggi economici ai consumatori. Etichettatura energetica L’etichettatura è uno degli strumenti più diretti ed efficaci per fornire ai consumatori informazioni su energia, costi e prestazioni ambientali dei condizionatori di tipo split. Le etichette sono anche una base importante per altri strumenti di sostegno e finanziamento, come la formazione, gli incentivi finanziari (sconti, sovvenzioni) e il finanziamento (prestiti), nonché gli appalti pubblici green. Ci sono, generalmente, tre gruppi principali di etichette: di approvazione, comparative e informative. Le etichette comparative hanno due sottogruppi principali, comparativo continuo e comparativo categoriale. Queste etichette devono essere di 34/ INDUSTRIA & formazione

Refrigeranti e risorse pertinenti • ISO 5151: 2017 – Non-ducted air conditioner and heat pumps – Testing and rating for performance (Condizionatori d’aria e pompe di calore non canalizzate - Test e valutazione delle prestazioni)

Prestazioni energetiche standard

• ISO 16358-1: 2013 - Air-cooled air conditioner and air-to-air heat pumps – Testing and calculating methods for seasonal performance factors – Part 1: Cooling seasonal performance factor. (Condizionatore raffreddato ad aria e pompe di calore aria-aria - Metodi di prova e calcolo per fattori di prestazione stagionali - Parte 1: Fattore di prestazione stagionale di raffreddamento). • ANSI / AHRI 210/240 2017, Performance Rating of Unitary Air-Conditioning and Air-Source Heat Pump Equipment (valutazione delle prestazioni nelle apparecchiature di condizionamento ad armadio e pompe di calore ad aria).

Guida ai metodi di prova ed al calcolo di efficienza

• UN Environment - United for Efficiency (U4E 2019), Model Regulation Guidelines for EnergyEfficient and Climate-Friendly ACs | https://united4efficiency.org/wp content / uploads / 2019/09 / U4E_AC_Model-Regulation_20190923.pdf

Guida alla progettazione MEPS ed etichettatura energetica

• UN Environment - U4E (2017), Accelerating the Global Adoption of Energy efficient and Climatefriendly ACs (Accelerare l’adozione globale di condizionatori d’aria a basso consumo energetico e rispettosi del clima)

facile comprensione e possono essere integrate da materiale aggiuntivo di comunicazione agli utenti. Un’etichetta per condizionatore potrebbe includere informazioni su

EER o SEER e sui refrigeranti in uso. Un riesame regolare del mercato e dei livelli di etichettatura è importante per garantire un risultato certo dell’etichetta energetica.


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Oltre agli standard minimi di efficienza energetica MEPS legalmente vincolanti, i marchi di qualità ecologica applicati volontariamente dal produttore sono uno strumento utile a dirigere il mercato verso una scelta di migliore prestazione dei prodotti a livello ambientale. I marchi di qualità ecologica si rivolgono prevalentemente ai consumatori al fine di fornire loro le informazioni adeguate su prodotti e servizi preferibili dal punto di vista ambientale per facilitare la presa in considerazione delle preoccupazioni ambientali nelle decisioni di acquisto. Oggi esistono una miriade di marchi di qualità ecologica differenti per i beni di consumo, la maggior parte sono etichette di società o associazioni di settore che non seguono procedure standardizzate per la valutazione ambientale di un prodotto e, quindi, possono essere fuorvianti per gli acquirenti. Questo capitolo si concentra sui programmi di etichettatura ambientale che sono stati stabiliti in base alla norma ISO 14024, “Etichette e dichiarazioni ambientali - Etichettatura ambientale di tipo I - Principi e procedure” (Environmental labels and declarations – Type I environmental labelling – Principles and procedures) e che hanno sviluppato i requisiti per la certificazione dei condizionatori d’aria. Per questo motivo, i requisiti ENERGY STAR degli Stati Uniti per i condizionatori da camera non vengono considerati. A differenza di altri marchi di qualità ecologica per condizionatori, ENERGY STAR affronta esclusivamente gli aspetti di efficienza energetica e non considera il refrigerante. Le etichette ecologiche ISO 14024 sono etichette apposte volontariamente dal produttore che possono essere gestite da agenzie pubbliche o private a livello regionale, nazionale o internazionale. La certificazione dei prodotti è il risultato di un processo di verifica dei requisiti (spesso indicati come “criteri”) di impatto ambientale da par-

LCIA di prodotto A con R410a 100%

EoL: refrigeranti

90%

EoL: condizionatore

80%

Uso: Perdite di refrigerante

70%

Uso: Elettricità

60% 50%

Distribuzione condizionatore

40%

Produzione e distribuzione di refrigeranti (incluso Ricarica)

30%

Produzione del condizionatore

20% 10% 0%

GW CE

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no

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e i à re ici olc an cit est m ad ssi him err u u t c o i t e cq to er co rin on ss d’a i fo :e azi Dre nt ne ox ific e CE a o t i d p d i E z si Ac tà za US os fiz ici di ss tro e o u t n E : io ox az Et rm US Fo

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Figura 19: Valutazione dell’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita di un condizionatore mono-split che utilizza R410A come refrigerante (UBA, 2018) Marchiodi qualità ecologica

China Environm. Labelling

Korea Eco-Label

Green Label Thailand

Nordic Swan

Blue Angel

Nazione / Paese

Cina

Sud Corea

Tailandia

Scandinavia

Germania

Ultima versione

2013

2013

2016

Scala dei requisiti

ETICHETTATURA ECOLOGICA DEI CONDIZIONATORI PER AmBIENTI A R290

2016

2018

Efficienza Energetica12

Intervallo:

Soddisfa la prima classe di efficienza SEER≥5.4 energetica secondo le norme di (Coefficiente di pressione stagionale) funzionamento delle apparecchiature (SCOP)≥4.5)per unità di gestione <4.5kWSEER≥4.7 dell’efficienza (SCOP≥3.7)per unità da 7.1to14kW

EER>2.82 Basato sullo standard internazionale tailandese TIS2134:RoomACs: Condizionatori da camera: Efficienza Energetica (Requisiti etichetta EGATLabelNo.5)

SCOP≥3.4(per zone SEER≥7 climatiche europee SCOP≥4.6 da CtoSCOP≥4.0 zone A Se GWP<150SCOP≥3.1 (zone A) e SCOP≥3.4(zone C)

Refrigerante

Potenziale di eliminazione dall’Ozono (ODP)=0 NoGWPlimit

ODP=0

ODP=0

ODP=0

GWP≤2,500

GWP≤2,500

GWP<2,000

Non contenenti alogeni, ODP=0 GWP<10

Limiti di pressione sonora Capacità di raffreddamento (CC)<2.5kW

CC<4kW

Limiti di pressione sonora CC<8kW

Limiti di pressione sonora CC<6kW

IDU:50dB(A)

IDU:50dB(A)

Limiti di pressione sonora CC≤4.5kW IDU:50dB(A)

IDU:39dB(A) ODU:40dB(A)

IDU:50dB(A) ODU:60dB(A)

ODU:57dB(A

ODU:60dB(A)

Livelli di rumore13

IDU:45dB(A) ODU:55dB(A) 4kW≤CC<10kW

ODU:58dB(A) 4.5kW<CC≤6kW IDU:55dB(A) ODU:62dB(A)

Fonte

ChinaEnvironmental UnitedCertification Center(CEC);UBA (2018)

Ecolabel Standard EL401: Air ConditionersKorea Ecolabel Standard EL401: ACs

Green Label Product Nordic Swan Ecolabel Blue Angel, The Room AC (TGLGerman Ecolabel: 7-R3-14) Stationary ACs DE-UZ 204

Tabella 12: Panoramica di etichettatura ecologica ISO 14024 per Condizionatori d’aria split

te di terzi e basati su considerazioni riguardanti l’intero ciclo di vita del prodotto. È molto importante non solo per la certificazione ISO 14024, ma anche per la credibilità di un programma di etichettatura che i requisiti di certificazione siano stabiliti in modo indipendente con una procedura trasparente basata su risultati scientifici. Una valutazione dell’impatto am-

bientale durante l’intero ciclo di vita (Life Cycle Impact Assessment LCIA) effettuata in uno studio precedente l’istituzione del marchio di qualità ecologica tedesco, ha mostrato che il consumo di elettricità correlato al funzionamento dei condizionatori d’aria causa di gran lunga il maggior impatto ambientale in tutte le categorie valutate, come emissioni di gas serra (Greenhouse INDUSTRIA & formazione /35


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Gas – GHG), acidificazione terrestre e eutrofizzazione delle acque dolci (vedi Figura 19) (UBA, 2018). L’uso dell’R410A, ossia il refrigerante standard per condizionatori d’aria che mostra un potenziale di riscaldamento globale (Global Warming Potential - GwP) di 1.924, ha anche contribuito notevolmente alle emissioni di gas serra (circa il 20%) (Myhre et al., 2013). I criteri su cui si basa il marchio di qualità ecologica per condizionatori per ambienti sono stati riconosciuti in Cina, Corea del Sud, Tailandia, Scandinavia (denominati “pompa di calore aria-aria”) e Germania come parte dei programmi nazionali (multinazionali nel caso della Scandinavia) per l’etichettatura di qualità ecologica. La tabella 12 fornisce una panoramica degli attuali marchi di qualità ecologica (multi) nazionali per i condizionatori d’ambiente e i loro criteri di base. L’attenzione si concentra sui requisiti in materia di efficienza energetica e refrigerante. Inoltre, viene prestata molta attenzione a tutti i requisiti riguardanti il rumore emesso dall’unità interna ed esterna di un sistema AC split. INSTALLAZIONE E mANUTENZIONE DI CONDIZIONATORI D’ARIA SPLIT CON REFRIGERANTE INFIAmmABILE L’utilizzo di tecnologie sia nuove che già esistenti, comporta dei rischi che devono necessariamente essere affrontati. Un trattamento corretto

e sicuro degli idrocarburi risulta essere della massima importanza durante tutto il processo di produzione, installazione, manutenzione e riparazione degli AC split con R290, a causa della loro infiammabilità. Inoltre, una corretta procedura di installazione e manutenzione delle unità AC split può migliorare notevolmente l’efficienza e l’affidabilità dell’apparecchiatura durante tutto il periodo di vita, evitando costi aggiuntivi per elettricità e pezzi di ricambio. Allo stesso tempo, evitando i problemi prima ancora che si verifichino o rilevandoli in una fase iniziale per prevenire gli incidenti, si riducono anche i rischi legati alla sicurezza. Una regolare assistenza tecnica e manutenzione di alta qualità degli AC split non solo garantisce il funzionamento sicuro ed efficiente dell’apparecchiatura, ma comporta anche numerosi vantaggi economici per l’utente (TEAP, 2018): • Ridotte perdite di refrigerante • Maggiore sicurezza • Migliore controllo della temperatura e comfort termico per gli occupanti • Maggiore produttività degli occupanti dovuta all’affidabilità di una temperatura interna costante. •Rinvio dell’esborso di capitale dovuto ai costi di sostituzione e riparazione grazie al prolungamento del ciclo di fine vita del prodotto. Inoltre, il rapporto TEAP (2018) fornisce diverse indicazioni per il miglioramento delle pratiche di assistenza e manutenzione: • Formazione e istruzione di tecnici

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36/ INDUSTRIA & formazione

dell’assistenza e operatori di sistema al fine di gestire i nuovi refrigeranti. • Certificazione e registrazione di tecnici, società di installazione e assistenza e altri enti sulla gestione dei refrigeranti. • Politiche per incoraggiare la regolare manutenzione e assistenza (ad es., i contratti di manutenzione o le garanzie potrebbero essere inclusi come parte degli appalti pubblici). • Assicurarsi che i tecnici siano dotati del set minimo di strumenti necessari per utilizzare refrigeranti infiammabili. Installazione I manuali di installazione e funzionamento dei produttori devono indicare esplicitamente le condizioni per un’installazione sicura delle apparecchiature AC split. Il tecnico deve seguire le condizioni stabilite. L’installazione di un AC single-split R290 richiede che il tecnico segua tutta una serie di passaggi precauzionali aggiuntivi rispetto a quelli necessari per una corretta installazione di un AC split convenzionale, che sono riassunti di seguito: Dimensioni della stanza e posizione di Unità Interna IDU e Unità Esterna ODU Il tecnico deve iniziare assicurandosi che la dimensione minima richiesta della stanza sia soddisfatta. La dimensione della stanza dipende dalla quantità di carica di R290 nel circuito refrigerante dell’apparecchio e dall’altezza di installazione della Unità Interna IDU. La dimensione della carica consentita e l’area minima della stanza, tipicamente si basano sul presupposto che nel peggior caso di perdita da un sistema, l’intera carica refrigerante possa essere scaricata quasi istantaneamente; poiché il vapore è più denso dell’aria, si stratificherà parzialmente, il che significa che la concentrazione più alta si troverà a livello del pavimento. Pertanto, la quantità di refrigerante viene limitata in modo tale che in queste circostanze la concentrazione di refrigerante sarà inferiore al limite di infiammabilità inferiore LFL e quindi non si potrà creare una mi-


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scela infiammabile. Inoltre, l’unità esterna ODU richiede distanze di separazione minime dal muro e da altri oggetti circostanti. Potenziali fonti di accensione L’apparecchio deve essere installato in una stanza senza fonti di accensione che funzionino continuamente al livello del pavimento o in prossimità di esso (ad esempio fiamme libere come un forno a gas o fornelli). Tubazioni Il collegamento dall’unità interna IDU all’unità esterna ODU del tubo svasato deve essere posizionato all’esterno del locale climatizzato (spazio occupato). In alternativa, può essere stabilito un collegamento tecnico permanente a tenuta (giunzione di tubi mediante brasatura o utilizzo di raccordi a pressione). Lunghezza massima del tubo da installare in base alle specifiche del produttore. Installazione elettrica L’installazione elettrica per l’impianto di climatizzazione deve essere eseguita in base alle condizioni tecniche di allacciamento del luogo, emesse dalla società di fornitura energetica responsabile e in conformità agli standard e alle normative applicabili. Un fattore importante è che tutte le apparecchiature devono essere messe a terra elettricamente. Ogni unità deve avere un interruttore di circuito elettrico separato (fusibile). Ricarica con refrigerante Il sistema AC split deve essere caricato solo con la quantità di carica di refrigerante massima consentita, prescritta e indicata dal produttore (etichetta del sistema). La ricarica del sistema con refrigerante è vietata per le attività di installazione e manutenzione. Strumenti Durante l’installazione e la manutenzione, tutti gli strumenti e le apparecchiature devono essere appropriati e utilizzati in modo adeguato a R290. Gli strumenti e le apparecchiature che durante il normale funzionamento possano creare scintille o archi elettrici devono essere posizionati lontano dalla zona infiammabile

POMPA DEL VUOTO CON LINEA DI VENTILAZIONE PER SPURGO DI GAS INFIAMMABILE

RILEVATORE DI GAS INFIAMMABILE

Figura 21: Disposizione degli strumenti e potenziali zone di infiammabilità temporanea adattato da Godrej / Huren, 20128 d

prevista (di solito 3 metri dai luoghi di possibile rilascio). Laddove possibile, è necessario utilizzare apparecchiature e strumenti che non producano scintille. Ad esempio, se la pompa per vuoto non è di tipo Ex “certificato antideflagrante”, deve essere accesa e spenta inserendo la spina nella presa. Spina e presa si devono trovare oltre una zona di sicurezza di due metri.

Etichettatura Assicurarsi che le etichette di avvertenza siano visibili sia sull’unità interna IDU che sull’unità esterna ODU quando si accede alle parti contenenti refrigerante. mANUTENZIONE E RIPARAZIONE Assistenza e Manutenzione sono fondamentali per un funzionamento sicuro e affidabile dei condizionatori d’aria. In assenza di assistenza e manutenzione regolari sia il livello di sicurezza che le prestazioni diminuiscono notevolmente. Se assistenza e manutenzione in un sistema di cli-

matizzazione vengono eseguite correttamente, le prestazioni in termini di energia e costi di riparazione saranno assicurate a beneficio dell’utilizzatore finale, riducendo anche la probabilità di una interruzione del servizio. Una manutenzione di base include: • Pulizia delle alette e dell’unità con ventilatore; protezione delle alette • Controllo e pulizia della ventola e del ventilatore elicoidale • Controllo dei vari componenti elettrici, cablaggio e termostato. La riparazione del sistema dovrebbe includere l’accesso al sistema tramite valvole di servizio, sia per aggiungere che per rimuovere il refrigerante. Per nessun motivo il sistema deve essere forzato se contiene refrigerante infiammabile o qualsiasi altro gas compresso, tagliando o rompendo le tubazioni. Si consiglia la seguente procedura (GIZ Proklima, 2013): • Condurre un’analisi dei pericoli e una valutazione dei rischi per la riparazione proposta • Isolare elettricamente il sistema • Recuperare il refrigerante dal sisteINDUSTRIA & formazione /37


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

ma di refrigerazione sigillato • Riparare / sostituire con pezzi di ricambio le parti non funzionanti • Pulire / lucidare e lavare il sistema • Brasare accuratamente e / o svasare i tubi • Effettuare la prova di tenuta e pressione • Evacuazione e mantenimento del vuoto • Caricare il refrigerante • Sigillare il tubo di lavoro e chiudere le valvole • Controllo di routine per il corretto funzionamento • Registrare le informazioni sul lavoro svolto. Area di lavoro in sicurezza e zone temporaneamente infiammabili Operando su sistemi che utilizzano refrigeranti infiammabili, il tecnico deve considerare alcuni luoghi come “zone temporaneamente infiammabili”. normalmente si tratta di aree in cui si prevede che si verifichi almeno una certa emissione di refrigerante durante le normali procedure di lavoro, come il recupero, la carica e l’evacuazione; ciò avviene solitamente nei punti in cui vengono collegati e scollegati i tubi. Il tecnico deve garantire un’area di lavoro in sicurezza di tre metri (raggio dell’Unità Esterna ODU) in caso di rilascio accidentale di refrigerante che forma una miscela infiammabile con l’aria. Il disegno seguente indica la disposizione delle apparecchiature e degli strumenti per lavori di manutenzione in cui può essere presente refrigerante infiammabile (Godrej, 2018d). messa fuori servizio e smaltimento Quando si sostituisce un AC split che utilizza un refrigerante di tipo R22, R410A o R32 con un AC split con R290, è fortemente consigliato recuperare il refrigerante in una bombola di recupero appropriata e inviarlo alla distruzione o al recupero al fine di evitare il massiccio impatto climatico che deriva dal rilascio di refrigeranti di tipo HCFC o HFC nell’atmosfera. GIZ Proklima (2013) descrive in dettaglio i diversi metodi di recupero e fornisce ulteriori informazioni sul riciclo e il recupero dei 38/ INDUSTRIA & formazione

Qualifica • Identificare i partner di qualificazione locali • valutare i livelli di istruzione e abilità esistenti • valutare la conformità con gli standard nazionali / internazionali pertinenti • Analisi comparativa del codice di condotta esistente • Definire i livelli di accesso e di esame • Supporto per il livello pre-ingresso • Adattare i materiali • Condurre corsi per gli insegnanti ToT + assistere all’implementazione • Sviluppare procedure di prova Certificazione • Identificare i partner di certificazione locali • Identificare le esigenze di certificazione di persone, aziende, prodotti • Sviluppare procedure d’esame • Sviluppare la capacità degli organismi di certificazione • Sviluppare materiali, strumenti e attrezzature • Prestare assistenza all’etichettatura, al monitoraggio e alla verbalizzazione Iscrizione • Collaborare con l’ente di registrazione • valutare le procedure locali • Identificare le esigenze di registrazione di persone, aziende, prodotti • Sviluppare lo schema di registrazione e l’applicazione richiesta • Agevolare lo sviluppo di materiali, strumenti e attrezzature • Prestare assistenza in fase di verbalizzazione e monitoraggio

Figura 22: passaggi importanti per stabilire un’infrastruttura di qualifica (QCR basata su HEAT 2017) Riferimenti e risorse pertinenti Criterio Blue Angel e comparazione con altri marchi di qualità ecologica ISO14024

UBA (2018), Il Blue Angel per i condizionatori d’aria fissi per ambienti: analisi di mercato, sviluppi tecnici e quadro normativo per lo sviluppo dei criteri - The Blue Angel for Stationary Room Air Conditioners

refrigeranti nei condizionatori di tipo split. Dato il suo impatto trascurabile sul riscaldamento globale, il rilascio di R290 nell’atmosfera è significativamente meno dannoso per il clima. nella maggior parte dei casi, il rilascio di R290 risulta accettabile. Tuttavia, a causa della sua infiammabilità, è essenziale seguire l’appropriata procedura di sicurezza elaborata in dettaglio nel capitolo 5.3.3. del Godrej “Technician Training Manual for Split Air Conditioners with R290 Refrigerant” (Manuale di formazione per tecnici sui condizionatori d’aria split con refrigerante R290). Oltre a EN 378 e ISO 5149, che riguarda i tecnici che eseguono lavori su sistemi di refrigerazione autonomi, esiste En 13313: 2011 che riguarda i Sistemi di refrigerazione e pompe di calore. La competenza del personale (o ISO / DIS 22712 di prossima pubblicazione) definisce i livelli di competenza attesi in una serie di diverse attività RAC (Evans & Foster, 2015) e funge da spina dor-

sale normativa per la qualificazione e la certificazione dei tecnici RAC che installano e riparano i sistemi AC split. È necessaria una stretta collaborazione tra l’industria dei condizionatori di tipo split, il Governo, gli enti nazionali di standardizzazione e gli istituti di formazione, per definire una infrastruttura QCR (Qualification, Certification and Registration – Qualificazione, Certificazione e Registrazione) rivolta ai tecnici di condizionatori in accordo con gli standard nazionali. Qualificazione, certificazione e registrazione dei tecnici AC In molti paesi, l’installazione, la manutenzione e la riparazione di condizionatori d’aria split sono caratterizzate in larga misura da pratiche informali. Spesso, le persone con qualifiche e certificazioni RAC ufficiali scarse o nulle, installano e riparano le apparecchiature, causando perdite e malfunzionamenti. Di conseguenza, un’infrastruttura di qualificazione, certificazione e registrazione (QCR)


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ufficiale e basata sugli standard di prodotto è essenziale per trattare gli AC split con R290 in modo sicuro, efficiente dal punto di vista energetico e rispettoso dell’ambiente. Per istituire una infrastruttura QCR è necessario seguire i seguenti punti (vedere la Figura 22). Note: 1 Questa tabella copre solo una selezione di parametri comuni e non intende essere completa. Il marchio ecologico Nordic Swan è stato istituito dai paesi scandinavi Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia nel 1989

11

Riferimenti e risorse pertinenti Competenza del personale / standard di formazione

EN 13313: 2011- Refrigerating systems and heat pumps. Competence of personnel (Sistemi di refrigerazione e pompe di calore. Competenza del personale)

Guida al trattamento sicuro dei refrigeranti infiammabili

• GIZ Proklima & TÜv Süd (2010), Guidelines for the safe use of hydrocarbon refrigerant (Linee guida per l’uso sicuro del refrigerante idrocarburico)

Manuali di installazione e manutenzione di condizionatori d’aria split

I valori SEER dei paesi non possono essere confrontati direttamente a causa delle differenti condizioni di prova.

12

Recupero, riciclaggio e rigenerazione dei refrigeranti

Rapporto di installazione di un AC split R290

TECN

ATF

IC

I

DD

SS

membro

Air conditioning and Refrigeration European Association

FRE

OC

L

IAZIO

EI

DE

N

E

D

O

Il confronto diretto dei limiti di emissione sonora tra etichette europee e asiatiche non è del tutto possibile a causa dei diversi metodi di misurazione (rispettivamente livello di potenza sonora vs. livello di pressione sonora). Come regola generale, il livello di potenza sonora è di circa 8-10 dB più alto rispetto al livello di pressione sonora.

13

• GIZ Proklima (2013), Good Practices in Installation and Service of Room Air-conditioners, RAC Technicians Handbook, Chapter 9 (Buone pratiche di installazione e assistenza di Condizionatori d’aria per ambiente, Manuale dei tecnici RAC, Capitolo 9) • Godrej & Boyce Training Manual for Godrej Split AirConditioners with Hydrocarbons Manuale di formazione Godrej & Boyce per condizionatori d’aria split Godrej con idrocarburi (refrigerante R290) (disponibile su richiesta) • Midea Installation and Service Manual Manuale di installazione e assistenza Midea (disponibile su richiesta) • GIZ Proklima (2013), Good Practices in Installation and Service of Room Air-conditioners, RAC Technicians Handbook, Capitolo 9 (Buone pratiche di installazione e assistenza di Condizionatori d’aria per ambiente, Manuale dei tecnici RAC, Capitolo 9) • DMT (2018) - Report according to the installation of a split type room air conditioner with R290 (Rapporto di installazione di un condizionatore d’aria per ambiente di tipo split con R290 (disponibile su richiesta)

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LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 241 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Confronto tra le pressioni e le temperature di lavoro dell’R404A e dell’R452A Introduzione Una delle prime analisi da condurre quando si desidera sostituire un fluido frigorifero con un altro è il raffronto delle rispettive pressioni e temperature di lavoro. Relazione pressione-temperatura

Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica

Le pressioni di lavoro di un refrigerante sono uno dei parametri di riferimento quando si vuole analizzare il comportamento del refrigerante all’interno di un circuito frigorifero. Dal loro valore dipende il comportamento del compressore, quanta fatica deve compiere per comprimere il gas e quanta energia deve spendere per farlo. Anche le caratteristiche del capillare e della valvola d’espansione sono in correlazione con la pressione di alta e di bassa, così come le tarature dei dispositivi di controllo e regolazione, come i pressostati, e di altri componenti del circuito frigorifero via-via fino alle tubazioni di rame, il cui spessore deve essere maggiorato per i fluidi frigoriferi che lavorano con pressioni più alte. non è da poco, quindi, conoscere a

che pressioni lavora un fluido, se tali valori sono simili a quelli di un altro fluido e, in caso negativo, di quanto si discostano. Questo è uno dei passaggi fondamentali e prioritari da verificare per poter comprendere se è possibile la sostituzione di un refrigerante in un circuito con uno equivalente. Quando la relazione pressione-temperatura di due refrigeranti sono sovrapponibili o si discostano di molto poco allora possiamo segnare un punto a favore nella nostra intenzione, sebbene questo non sia sufficiente per poter decretare la piena fattibilità della sostituzione. Ma comunque è un punto a favore perchè il compressore originario, quello che ha già lavorato per molte ore, è in grado di comprimere il gas solo per determinati rapporti di compressione, oltre i quali non può andare. La figura 1 riporta l’andamento della curva pressione-temperatura di saturazione per l’R404A e per l’R452A in modo da permetterne un raffronto immediato. Il grafico riporta anche la stessa curva per l’R449A, un’ulteriore miscela zeotropica potenzialmente capace di sostituire l’R404A nei circuiti frigoriferi della refrigerazione

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 40/ INDUSTRIA & formazione

Figura 1 – Diagramma pressione-temperatura dell’R404A confrontato con quello di due suoi possibili sostituti (catalogo Tecumseh)


NUMERO 3 / APRILE 2021

Tabella 1

Pressione (bar) 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 R404A

R449A

14 15 16 17

Temp. sat.(°C)

-46 -37 -31 -25 -21 -17 -13 -9 -6 -3

29 32 34 37

T bolla (°C)

-47 -39 -32 -26 -22 -18 -14 -11 -7 -5

27 30 32 35

T rugia-44 -35 -28 -22 -18 -14 -10 -7 -3 -1 da (°C)

31 34 36 39

commerciale e di cui abbiamo già largamente parlato in passato. Come si può facilmente notare, l’R452A ha un grafico che quasi si sovrappone a quello dell’R404A sia alle basse che alle medie temperature ma anche per quanto riguarda la condensazione vi è una corrispondenza abbastanza fedele. Nella tabella 1 vengono riportate le temperature di saturazione dei due refrigeranti con la distinzione per il solo R452A tra quella di bolla e di rugiada giacchè per l’R404A esse differiscono per meno di 1 K. I valori sono stati, per brevità e semplicità, arrotondati. Scambi di calore con i fluidi frigoriferi zeotropi Dalla tabella si può notare che le temperature di bolla dell’R452A replicano con sufficiente fedeltà le temperature di saturazione dell’R404A. Tuttavia la presenza del glide fa sì che al termine del processo di evaporazione l’R452A si trova ad una temperatura di circa 2-3 °C superiore a quella dell’R404A alla medesima pressione di lavoro. Tale fatto, che in un primo momento potrebbe sembrare penalizzante per lo scambio termico all’evaporatore, dato che riduce il differenziale di temperatura con l’aria da raffreddare, può venire attenuato negli scambiatori di calore controcorrente per mantenere maggiormente stabile il Δt di evaporazione. Nella figura 2 viene rappresentato l’andamento delle temperature in un evaporatore con flusso in controcorrente. Il refrigerante che attraversa l’evaporatore è un fluido puro o una miscela azeotropa, per i quali la temperatura di evaporazione rimane costante durante il cambiamento di stato. In figura tale temperatura è di -5 °C. Solo nella parte terminale

dell’evaporatore la temperatura del refrigerante varia, grazie al surriscaldamento che complessivamente è di 9 K. Il grafico di figura 2 riporta anche la temperatura del fluido che viene raffreddato e che percorre l’evaporatore in senso inverso a quello del refrigerante: tale fluido ha un verso di percorrenza destra-sinistra mentre il refrigerante sinistra-destra come viene evidenziato dalle frecce. I due fluidi scorrono in controcorrente. Dal grafico si osserva bene come la differenza delle temperature tra i due fluidi subisca delle variazioni nei vari punti dell’evaporatore: essa ha un valore massimo di circa 10 K (∆tmax) e dei valori molto più piccoli in corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita dell’evaporatore. I valori riportati sono a solo titolo di esempio e non vanno considerati come realistici. Nella figura 3 sono state riportate le temperature nel caso in cui il refrigerante che percorre l’evaporatore sia una miscela zeotropa, come l’R452A ad esempio. Dal grafico si può osservare che la temperatura del refrigerante all’interno dell’evaporatore non è costante, come nel

caso precedente, ma aumenta progressivamente mano a mano che ci si avvicina all’uscita dell’evaporatore. È altresì facile riconoscere che il ∆tmax tra i due fluidi che scorrono in controcorrente non ha un valore elevato come in precedenza e che, più in generale, tale differenza di temperatura si mantiene più uniforme lungo tutto l’evaporatore rispetto al caso precedente. Questo secondo caso, presenta alcuni aspetti favorevoli, come ad esempio, uno scambio di calore più uniforme lungo tutta la superficie dello scambiatore e, nel caso in cui il fluido raffreddato sia aria, anche una maggiore uniformità nel brinamento della batteria. Verifiche dopo la sostituzione Resta comunque buona prassi, dopo aver effettuato la sostituzione dell’R404A con l’R452A verificare durante i primi periodi di funzionamento la necessità di aggiustare eventualmente i cicli di sbrinamento o comunque di verificare l’efficacia del loro tempo di esecuzione in quanto questa variazione nella temperatura di evaporazione dovuta al glide può provocare modifiche alla quantità di brina che si deposita sull’evaporatore e quindi richiedere tempistiche di sbrinamento leggermente diverse. La diversità della temperatura media di evaporazione tra i due fluidi può anche richiedere la necessità di verificare la capacità frigorifera dell’evaporatore e, in caso di significative differenze, suggerire una piccola modifica alla regola-

INDUSTRIA & formazione /41


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO

Serie BM Il classico gruppo zione della valvola termostatica, se manometrico svizzero presente. Sempre per verificare che la capacità frigorifera non subisca siNuovo con luci a UV e LED gnificative variazioni si può procedere anche al controllo del grado di sottoraffreddamento liquido a monte REFCO nuove pompedel per la condensa conLe una maggior multifunzionalità. del dispositivo di espansione. Infatti, una maggior multifunzionalità. Uncon prodotto per tutte le applicazioni. come ben sappiamo, esso influisce Un prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR in maniera molto importante sull’efCercafughe di fetto frigorifero e quindi deve essealto livello re tenuto attentamente monitorato Pompa per condensa dopo l’operazione di sostituzione del REF-VAC refrigerante. Anche le temperature di universale Figura 2 – Rappresentazione dell’andamento delle temperature in un evaporatore Vacuometro elettronico lavoro del condensatore attraversato da un refrigerante puro o da una miscela azeotropa Connessione USB Modalità silenziosa LED diagnostico forniscono Passa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico dati confortanti: temperatura di ruoperativa pompa Passa indella rassegna la storia prestazione installazione Assicura lainiziale correttae della Configura pompa in lafunzione Bilancia giada eelettronica di bolla dell’R452A si disponoperativa della pompa pompa in funzione assiste installazione iniziale e della della capacità dell’unità nella diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche gono a dell’unità cavallo della temperatura di Combi capacità assiste nella diagnosi AC della HY-EX-6 applicabile per R32 e R1234yf Combi AC saturazione dell’R404A. La capacità Set espansore di scambio del condensatore risulta idraulico completo ENVIRO-DUO/-OS sostanzialmente garantita. Rimane Unità di recupero per tutti i refrigeranti di uso comune da verificare, come già detto poco fa,digitale il grado diApplicazione sottoraffreddamento Per la gamma completa di Sensore universale Fusibile da 10A Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A Esclusivo digitaleall’uscita Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile delsensore liquido del condensaprodotti REFCO Vi preghiamo Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile di livello dell’acqua Btu/H Fusibile ditore livello dell’acqua adetto 120.000 Btu/H essere Fusibileininvetro vetro II II di contattare Gobi il Gobi Vostro che non a(da è120.000 risulti 1,75kW a 35kW) 5 5x 20 (da 1,75kW a 35kW) x 20mm mmdada10A 10A distributore HVAC/R locale. congruente con quello che carattesostituibile sostituibileinstallato installato in fabbrica rizza l’R404A. in fabbrica REFCO Manufacturing Ltd. REFCO Manufacturing Ltd. DIGIMON-SE patent pending REFCO Manufacturing Ltd. 6285 Hitzkirch Switzerland Gruppo manometrico 6285 Hitzkirch Switzerland 6285 Hitzkirch - Switzerland Figura 3 – Rappresentazione dell’andamento delle www.refco.ch temperature in un evaporatore digitale a 2 e 4 vie www.refco.ch www.refco.ch attraversato da un refrigerante zeotropo

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Pompa per condensa universale


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > USA, FINALmENTE CI SIAmO: SÌ AL BANDO DEGLI HFC

Gli USA hanno finalmente preso l’impegno di abbattere i consumi di HFC: il Direttore di Refrigerants Australia analizza la situazione. Gli Stati Uniti hanno fatto un enorme passo di importanza globale nella gestione dei refrigeranti HFC: con forte sostegno bipartisan, il Congresso degli Stati Uniti ha allegato l’American Innovation and Manufacturing Act (AIM Act) al COvID 19 Relief Bill alla fine del 2020: la firma di Donald Trump lo ha reso legge il 27 Dicembre 2020. Il disegno di legge stabilisce il quadro per la graduale riduzione e gestione degli HFC con tanto di dettagli. Le disposizioni chiave includono: • Accordo su un calendario di riduzione graduale per la fabbricazione e le importazioni di HFC, compreso un sistema di quote per le imprese. • Autorizzare l’EPA a stabilire norme per la gestione degli HFC, comprese le pratiche di installazione, assistenza, riparazione, recupero, bonifica e smaltimento. • Creazione di un programma di sovvenzioni triennale per le piccole imprese, stanziando 5 milioni all’anno per aumentare il recupero e la bonifica dei refrigeranti a fine vita. • Consentire all’EPA di stabilire requisiti di utilizzo per garantire il passaggio a refrigeranti con GwP inferiori. Questa legislazione significa che gli Stati Uniti saranno in grado di soddisfare i requisiti dell’emendamento Kigali e di ratificarlo nel prossimo futuro: l’amministrazione Biden sarà assertiva, determinata a compiere progressi reali nella risposta al cambiamento climatico. L’ex Segretario di Stato e futuro inviato internazionale per il clima, John Kerry, è stato fondamentale nell’introduzione dell’emendamento Kigali e ora guiderà gli sforzi internazionali dell’America sul cambiamento climatico. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> POSSIAmO SALVARE IL FUTURO? IN ARRIVO RESET EARTH, IL PRImO VIDEOGIOCO DI UNEP L’anno è il 2084. GROW, un disastro avvolto nel mistero, ha reso il pianeta inabitabile, limitando a 30 anni l’aspettativa di vita: Knox, Sagan e Terran, tre adolescenti, tenteranno il tutto per tutto, viaggiando a ritroso nel tempo per bloccare il problema all’origine. Reset Earth, prima esperienza videoludica di UNEP, si svilupperà tramite una web series e un gioco mobile, che sarà disponibile per iOS e Android dal 10 febbraio. Lo scopo dichiarato è estremamente semplice: sensibilizzare i giocatori su quelli che sono i rischi dell’attuale situazione ambientale. Immedesimandosi nei tre giovani protagonisti, il giocatore scoprirà cosa potrebbe accadere in un futuro non troppo lontano se il pianeta, e la fascia di Ozono che lo protegge, non saranno adeguatamente protetti, in una lotta contro il tempo per la sopravvivenza. L’intero progetto è dedicato alla cosiddetta Generazione Z, i giovanissimi di oggi che rischiano di pagare per primi le conseguenze del cambiamento climatico, mostrando nel contempo loro tutto il lavoro di prevenzione e controllo che sta venendo portato in avanti dal 1985 in avanti, con la Conferenza di vienna. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> GRECIA, PROSEGUONO I SEQUESTRI DI HFC ILLEGALI: 29 TONNELLATE DI GAS SOTTRATTE AL mERCATO NERO Un altro massiccio sequestro di refrigeranti illegali, questa volta in Grecia: sotto chiave 2.264 contenitori di F-Gas, per totale di quasi 29 tonnellate di materiale importato illegalmente. L’ente di competenza locale, SDOE

Attica, ha sequestrato inoltre attrezzature meccaniche usate per trasferire i gas da contenitori usa e getta a quelli ricaricabili. Il sequestro è avvenuto all’interno dei magazzini e delle autofficine di una società di trasporto. Come ha riportato SDOE, il commercio legale di gas fluorurati / refrigeranti (Freon) è soggetto a severe restrizioni dalla legislazione europea e greca, a causa del contributo di questi gas all’effetto serra. Tali restrizioni sono state adottate da tutti i paesi dell’Unione Europea, al fine di ridurre progressivamente le quantità utilizzate e di sostituirle con altri refrigeranti più rispettosi dell’ambiente. L’indagine continua, al fine di identificare altre quantità di gas illegali che circolano in Grecia, cercando di portare alla luce del sole i responsabili, ossia le aziende e i privati che immettono sul mercato i gas in modo illecito. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

>ALLNET.ITALIA E SmARTNET: INSIEmE, IN UNA COLLABORAZIONE DI SUCCESSO PER L’ISTITUTO DI RICERCA TIGEm Allnet.Italia – Distributore indipendente ad alto valore aggiunto e partner ideale per l’innovazione e la trasformazione costante in ambito ICT – è stata selezionata da SMARTnet – consulente tecnologico e strategico, sviluppatore del software di controllo e gestione delle infrastrutture di rete ConsolONE – come Partner d’eccellenza per la realizzazione di un importante progetto di controllo e monitoraggio, da remoto, del corretto funzionamento delle celle frigorifere del Telethon Institute of Genetics and Medicine (TIGEM), Organizzazione della Fondazione Telethon. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

INDUSTRIA & formazione /43


NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > CORSO DI SANIFICAZIONE A CIPRO: GRANDE SUCCESSO PER LA FORmAZIONE INTERNAZIONALE

Le collaborazioni internazionali del Centro Studi Galileo continuano a crescere: sono infatti partiti i corsi con la Cyprus Refrigeration Academy e il docente Nicos Leonida. CSG e Cyrac hanno svolto in collaborazione la prima sessione di formazione e valutazione a distanza per i partecipanti provenienti da Cipro, sul tema sempre più importante della sanificazione e disinfezione dei sistemi HvAC/R. La sessione si è rivelata un successo e tutti i partecipanti sono stati quindi premiati con il conseguimento del certificato ufficiale Bureau veritas – Cepas come Addetto Igienizzazione Impianti Hvac. Questa sessione si svolge nell’ambito dell’attività formativa internazionale del CSG, che avviene in primis in collaborazione con le Agenzie delle Nazioni Unite (UNEP, UNIDO, UNDP) e l’Associazione Italiana Tecnici del Freddo (ATF): nei prossimi mesi, si svolgeranno tre sessioni di formazione e valutazione su RAC best practices, F-Gases, energy efficiency e alternative refrigerants’ application in Egitto, nigeria e Madagascar.

nale tra Centro Studi Galileo e le Agenzie delle Nazioni Unite: in particolare, insieme all‘UNDP, il primo centro per la formazione sul Freddo sosterrà il settore nigeriano RAC nel perfezionare le competenze dei suoi Tecnici, aumentando in particolare le conoscenze sull’efficienza energetica e il risparmio energetico in tutte le pratiche riguardanti la refrigerazione e il condizionamento dell’aria. Il progetto mira infatti a costruire un sistema di best practises, diffondendo conoscenze sulle più importanti tematiche ambientali (come il potenziale di riscaldamento globale e l’impoverimento dello strato di Ozono), e allo stesso tempo darà molta rilevanza alla progressiva implementazione di refrigeranti alternativi e naturali. In quanto progetto ufficiale di formazione italiano per il progetto “REAL Alternatives 4 LIFE“, Il Centro Studi Galileo insegnerà ai formatori e ai tecnici nigeriani come utilizzare i nuovi refrigeranti con approfondimenti sull’efficienza dal punto di vista energetico. Grazie all’elaborazione di un programma di formazione dedicato, con quattro serie di sessioni formative per formatori e tecnici nazionali e servizi di consulenza forniti alla National Ozone Unit, CSG e UNDP stanno compiendo tutti i passi per migliorare il settore nigeriano della refrigerazione e del condizionamento dell’aria, a beneficio delle persone e dell’ambiente. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

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> UNDP E IL CENTRO STUDI GALILEO DI NUOVO INSIEmE PER SUPPORTARE IL SETTORE DEL FREDDO IN NIGERIA L’UNDP e il CSG ancora una volta insieme per sostenere lo sviluppo delle competenze sull’efficienza energetica per il settore RAC nigeriano. Febbraio 2021 segna l’inizio dell’ennesima collaborazione internazio44/ INDUSTRIA & formazione

Associazione italiana dei Tecnici del Freddo. “Il settore della refrigerazione non si è mai fermato, è stato dichiarato essenziale dai governi di tutto il mondo durante la pandemia. Senza una Catena del Freddo efficiente e operativa, supermercati, ospedali e data center non potrebbero funzionare. Gli alimenti e i vaccini, vitali per la nostra società, non arriverebbero a destinazione.” Si apre con le parole del Segretario Generale di ATF, Marco Buoni, da anni anche Presidente di AREA e direttore Tecnico del Centro Studi Galileo, lo speciale sul freddo che il più prestigioso e celebre quotidiano economico nazionale ha dedicato alla Catena del Freddo, e che ha visto la partecipazione di alcune tra le più rinomate aziende del settore. nella fattispecie, lo speciale, a cura di Publimedia Group, ha messo in evidenza e il ruolo e il punto di vista di numerosi partner di Centro Studi Galileo, ATF e Industria e Formazione: se l’intervento di Testo si è incentrato sui sistemi di monitoraggio da remoto, e quello di Frascold è stato incentrato sulla corsa ai vaccini, vulkan Lokring ha messo in evidenza le potenzialità di un futuro più sicuro con saldature senza fiamma. Errecom si è concentrata sul rapporto tra chimica e refrigerazione, Cold Car sui trasporti refrigerati, GTS ha incentrato l’articolo sui refrigeranti naturali, e FrigoPlanning ha parlato del passato e del futuro della refrigerazione e Quinto Impianti si è concentrata invece sul valore del capitale umano. L’intervento di apertura del Segretario Buoni ha messo in evidenza il ruolo centrale della cold chain e del Freddo: con la refrigerazione, il mondo sarà migliore. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> IL SOLE24ORE: SCOPRIAMO CON ATF L’ESSENZIALE RUOLO DELLA CATENA DEL FREDDO In uno speciale dedicato al Freddo da oltre due pagine, il Sole24Ore ha offerto un’ampia panoramica sul settore, a partire dal ruolo di ATF –


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > PECHINO 2022, L’IMPEGNO DELLA CINA PER LE OLImPIADI GREEN, GRAZIE ALLA CO2

In linea con l’iniziativa “Olimpiadi verdi”, la Cina ha deciso di optare per una svolta ecologica in vista dei giochi di Pechino del 2022: nel mirino consumi di energia ridotti e basso impatto ambientale. Con gli impianti già pronti a entrare in gioco sin dalla fine del 2020, la Cina si prepara a ospitare l’edizione olimpica più green della storia moderna. In particolar modo, la svolta è arrivata per la produzione di Ghiaccio: niente più freon, ma solo anidride carbonica, come ha dettp Gui Lin, del dipartimento di pianificazione e costruzione del comitato organizzatore di Pechino 2022 (BOCOG): “Le sedi di pattinaggio di velocità durante le scorse Olimpiadi invernali hanno utilizzato tutte refrigeranti freon per la produzione di ghiaccio. I nuovi refrigeranti a base di anidride carbonica naturale possono invece aiutare a ridurre le emissioni di carbonio quasi a zero”. Oltre ai benefici ambientali, i nuovi impianti garantiranno un’efficienza di potere refrigerante superiore del 20%, e di risparmiare 2 milioni di kWh all’anno: l’obiettivo è che la Cina possa fare da apripista, dettando il nuovo standard per gli impianti analoghi che verranno utilizzati in futuro. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> GLOBAL COOLING PRIZE, SIAmO VICINI ALLA CONCLUSIONE! Il team del Global Cooling Prize è stato impegnato a testare i prototipi dei finalisti presso il laboratorio della CEPT University. Questo test di laboratorio continuerà fino a marzo 2021, ma il team è molto incoraggiato dai dati preliminari delle prestazioni dei prototipi. Il video, Finalist Prototype Field Test | A First Look,

condivide un assaggio dei test sul campo che sono stati intrapresi per tutto il mese di ottobre 2020. Il Global Colling Prize è stato inoltre riconosciuto come uno dei 100 Climate Policy Breakthroughs da Apolitical. la lista completa può essere trovata qui: 100 Breakthrough Climate Policies. GCP ha partecipato alla Conferenza Invernale virtuale di ASHRAE Il 10 febbraio 2021, Iain Campbell, Senior Fellow del Rocky Mountain Institute, ha presentato il Global Cooling Prize alla ASHRAE virtual Winter Conference. Iain ha presentato come le soluzioni dei nostri Finalisti possano offrire l’opportunità di impostare i futuri sistemi di rating e gli Standard Minimi di Prestazione Energetica più vicini al top delle prestazioni, rispetto al contrario. Questo cambiamento avrebbe un impatto sbalorditivo: il costo del ciclo di vita diminuirebbe di un fattore da due a tre volte per i consumatori, eliminerebbe fino a 1.300 GW di capacità di generazione di elettricità a livello globale ed eviterebbe fino a 75 GT di Co2 e entro il 2050.

ca, R472A non solo può raggiungere le temperature ultra-basse richieste, ma è anche rispettoso dell’ambiente. Le nuove miscele non funzioneranno solo nelle camere di ACS, ma sono studiate per un semplice retrofitting. L’attenzione all’ambiente è al centro del progetto: il Cav. Gianluigi Angelantoni è infatti vice Presidente nazionale del Kyoto Club, realtà che opera quotidianamente per contribuire a ridurre le emissioni di gas serra. Le caratteristiche principali del nuovo gas sono: • Elevato potere refrigerante • Compatibilità con le normative attuali e future • Ampia disponibilità sul mercati (rispetto ai vecchi corrispettivi, ormai in esaurimento) • Basso GWP (353) Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> “UNCOVID-19 E-LEARNING”, GIÀ PRONTA PER IL DOWNLOAD L’ULTIMA FATICA DELLE NAZIONI UNITE

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> NUOVO REFRIGERANTE R472A: ENORME POTENZA DI RAFFREDDAmENTO, mINUSCOLO ImPATTO AmBIENTALE Angelantoni Test Technologies ha annunciato l’arrivo di R472A, una soluzione a basso impatto ambientale che permette di scendere a -70°. Il nuovo gas prodotto da Angelantoni coniugherà la necessità di raggiungere temperature ultra basse (come gli ormai famosi -70° gradi attualmente chiave di volta per la distribuzione dei vaccini) pur rispettando gli standard imposti dalla Regolamentazione F-Gas, che prevede il rispetto di rigidi paletti sull’impatto ambientale. Gli investimenti in ricerca e sviluppo del gruppo Angelantoni hanno dato i loro frutti: grazie al lavoro congiunto con università e centri di ricer-

L’E-Learning, fruibile grazie a una app dedicata, può essere scaricato liberamente su qualsiasi dispositivo Android. È stato realizzato a partire dalle linee guida dell’OMS, Organizzazione Mondiale per la sanità, ed è stato studiato per venire implementato dalle Forze di Pace dell’ONU Le Nazioni Unite si impegnano a collaborare con gli Stati membri per fornire un livello coerente di formazione pre-schieramento di alta qualità a tutto il personale della missione. La formazione pre-schieramento COvID-19 consentirà a tutto il personale di mantenimento della pace di essere consapevole delle misure che devono adottare per proteggersi e prevenire l’ulteriore diffusione della malattia. Questo corso si basa sui fatti e sulle migliori pratiche, guidati dall’Organizzazione mondiale della sanità, per prevenire il COvID 19 Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

INDUSTRIA & formazione /45


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > REFRIGERA 2021, CAMBIO DI DATE: APPUNTAmENTO A FINE GIUGNO

Slittano ancora le date di Refrigera, in relazione al protrarsi dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19: appuntamento sempre a Bologna, ma dal 30 giugno al 2 Luglio. La direzione ha deciso di spostare in avanti le date di un paio di mesi per venire incontro alle esigenze di espositori e visitatori: a fronte della fortissima adesione al progetto da parte di aziende e associazioni, a partire da Associazione dei Tecnici del Freddo – ATF e il Centro Studi Galileo, co-organizzatori dell’evento, se tutto si svolgesse in una data di metà primavera l’evento potrebbe venire penalizzato dalle disposizioni e dalla situazione d’incertezza – lo stato di emergenza è prorogato al momento sino ad aprile – quindi la società organizzatrice, A151 Srl, ha deciso di optare per una nuova soluzione.

ta di sabato 13 febbraio da Federico Riboldi, Sindaco di Casale Monferrato, nel corso della consueta diretta di aggiornamento “Tre minuti in Comune“. ATF, Associazione dei Tecnici del Freddo, che rappresenta e tutela oltre 10.000 soggetti tra Tecnici e aziende, parteciperà sin da subito al progetto: la Fondazione Aleramo avrà lo scopo di promuovere l’attrazione di investimenti nell’intero territorio, valorizzando le potenzialità attrattive del Comune di Casale Monferrato e operando per il miglioramento delle condizioni socioeconomiche del tessuto cittadino. La partecipazione di ATF, e quindi di Casale Capitale del Freddo, è per questo particolarmente significativa, in rappresentanza di uno dei settori, il freddo, più profondamente e storicamente radicati all’interno del tessuto sociale del territorio.

Nella mattinata di sabato 13 febbraio 2021, i principali attori economici della zona, con la partecipazione di 42 Comuni, hanno fondato ufficialmente l’Agenzia di Sviluppo Aleramo. Casale Monferrato, la storica Capitale del Freddo italiana, potrà avvalersi finalmente di una nuova agenzia per lo sviluppo, Aleramo. L’annuncio è stato dato nella sera46/ INDUSTRIA & formazione

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> OmS, ONLINE UNA ROADmAP SULLA VENTILAZIONE PER AIUTARE A PREVENIRE I CONTAGI

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> WEBINAR INTERNAZIONALI CSG: DISPONIBILE IL VIDEO DI “ECODESIGN, ECOLABELLING & ENVIRONmENT-FRIENDLY RAC SYSTEmS”

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> AL VIA “ALERAmO”, NUOVA AGENZIA DI SVILUPPO: ATF TRA I SOCI FONDATORI

de precise e puntuali, a cui i relatori hanno risposto con perizia. Disponibile quindi il video della registrazione, per chiunque non avesse avuto modo di collegarsi alla diretta. Il webinar si è svolto completamente in inglese e si è rivolto al sempre più vasto pubblico internazionale del Centro Studi Galileo, con lo scopo di di mostrare l’impegno dell’industria HvAC/R nel ridurre giorno dopo giorno l’impatto ambientale degli impianti di refrigerazione e climatizzazione e di fare chiarezza sulle logiche, sempre più importanti, di ecodesign ed ecolabelling.

Disponibile su Youtube la registrazione del Webinar internazionale targato CSG di giovedì 25 febbraio, che ha visto come protagonisti assoluti EPTA e Frascold. Dal Centro Studi Galileo, anche oggi un altro prezioso approfondimento, con uno sguardo attento alle ultime novità sul mondo della refrigerazione. Sempre tramite webinar, utilissimo strumento di Formazione a Distanza. Le relazioni degli esperti, Francesco Mastrapasqua per EPTA e Kaven Nourrice per FRASCOLD hanno suscitato grandissimo interesse tra il pubblico, che ha partecipato attivamente ponendo doman-

L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha reso disponibile un documento nel quale viene indicata una roadmap ideale da percorrere per migliorare le logiche di ventilazione indoor. Il documento, da poco meno di quaranta pagine, presenta una serie di indicazioni ideali per arrivare a un miglioramento delle logiche di ventilazione e ricambio dell’aria all’interno degli edifici. Essendo ormai ben noto che gli spazi chiusi siano il principale ambiente di contagio per il virus Covid-19, che in un anno ha radicalmente cambiato le abitudini e lo stile di vita di miliardi di persone. Il documento si concentra inoltre anche su alcune logiche di inquinamento esterno, sulle soluzioni residenziali e non residenziali e anche su come comportarsi in un contesto di quarantena. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > CORRIERE DELLA SERA, ONLINE UN mODELLO INTERATTIVO: “VENTILAZIONE mIGLIORE SOLUZIONE CONTRO IL COVID NELLE SCUOLE”

limitare il rischio di infezione individuale: 7,3% usando le mascherine, 2,2% aggiungendo finestre aperte. Il problema è l’inverno, ove entra però in gioco un preziosissimo alleato: la ventilazione meccanica, che garantirebbe ricambio d’aria completo ogni 20 minuti. Se questa opzione non è applicabile, sarebbe utile aggiungere almeno un purificatore d’aria. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

mabilità impone un approccio attento e ponderato che tenga conto di tutti gli impatti che una spinta normativa a favore degli HC nelle applicazioni di condizionamento dell’aria potrebbe avere Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> EUROVENT, ONLINE LA RACCOmANDAZIONE SUI TRAFILAMENTI D’ARIA NELLE UTA

> USO DI R-290 NEGLI SPLIT, AREA INTERVIENE SUL REPORT DELLA COmmISSIONE EUROPEA

Il Corriere della Sera ha dedicato un approfondimento al delicatissimo tema del rischio contagio all’interno delle aule scolastiche: ventilazione, elemento imprescindibile. Con i progressivi rientri in classe degli studenti, pur con numerose limitazioni, è tornato al centro del dibattito l’importanza della gestione dell’aria all’interno degli ambienti chiusi. Molte aule scolastiche sono infatti piccole, e spesso dispongono di limitate possibilità di ventilazione. Inoltre, gli occupanti devono restare molte ore al loro interno. Oltre a colpi di tosse e starnuti, le goccioline d’aria infetta si trasmettono anche con il semplice respiro, con modalità di trasmissione che rendono potenzialmente vani le logiche di distanziamento previste. Il Corriere della Sera ha realizzato una simulazione per rendere più chiare le modalità e i rischi di reale contagio all’interno delle aule scolastiche. Sebbene non sia possibile prevedere con certezza se un soggetto infetto ne contagerà uno sano, è comunque possibile una stima del rischio. Ad esempio, in una classe di 50mq con 25 allievi, un insegnante infetto senza mascherina che fa lezione per cinque ore in uno spazio chiuso (tipica situazione invernale) porterebbe a una soglia di rischio individuale altissima, oltre il 14%, e potrebbero infettarsi fino a 15 allievi. Alcuni accorgimenti possono però

Alcuni mesi fa, DG CLIMA (Commissione europea) ha pubblicato una relazione, “La disponibilità di refrigeranti per nuovi sistemi di condizionamento d’aria frazionati in grado di sostituire i gas fluorurati ad effetto serra o di ridurre l’impatto climatico” (C(2020) 6637). Nelle sue conclusioni, la relazione indica che “sembra tecnicamente possibile evitare l’uso di gas fluorurati oggi nei nuovi impianti di condizionamento d’aria split con una capacità di raffreddamento inferiore a 7 kw, utilizzando il refrigerante R-290”. Sostenendo gli obiettivi del Regolamento F-Gas e neutrale verso refrigeranti, refrigerazione, condizionamento d’aria e pompa di calore (RACHP) i Tecnici ritengono che i refrigeranti sintetici naturali e a basso GwP giocheranno un ruolo importante nella transizione verde. Di conseguenza, l’AREA non ha idee preconcette sugli HC, a tutti gli effetti una buona opzione per alcuni tipi di applicazioni: il loro uso potrebbe svilupparsi in futuro. Allo stesso tempo, i problemi di sicurezza posti dagli HC non possono essere ignorati. La loro elevata infiam-

Il documento stabilisce i principi delle buone pratiche per migliorare la qualità dell’aria interna e ridurre il consumo energetico. Il Product Group Eurovent “Unità di trattamento dell’aria” (PG-AHU) ha pubblicato a metà febbraio 2021 la prima edizione della Raccomandazione Eurovent 6/15 – Trafilamenti d’aria nelle unità di trattamento dell’aria. Il documento presenta le linee guida per migliorare la qualità dell’aria interna e correggere le prestazioni delle unità di trattamento dell’aria dovute a trafilamenti interni. Si tratta della prima pubblicazione che fornisce una panoramica approfondita su: • tipologie di trafilamenti • riferimenti a norme e regolamenti correlati • chiarimenti sugli indicatori dei trafilamenti • percentuali tipiche di trafilamenti per varie opzioni di progettazione • guida a progettazione, commissioning e manutenzione per eliminare o ridurre al minimo i trafilamenti • correzione delle prestazioni delle unità di trattamento aria dovute ai trafilamenti interni. La Raccomandazione Eurovent 6/15, rivolta a tutti i professionisti della ventilazione e della climatizzazione, inclusi progettisti installatori e produttori, è disponibile gratuitamente nell’Eurovent Document Web Shop Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

INDUSTRIA & formazione /47


LA RIvISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE > UK: IL PARLAmENTO SPINGE PER INSTALLARE 600.000 POMPE DI CALORE ALL’ANNO, MA mANCANO LE COmPETENZE

> INDAGINE DI ASSOCLImA: CLIMATIZZAZIONE, NEL 2020 IL SETTORE CONTIENE LE PERDITE SUL mERCATO ITALIA

Se da un lato l’ambizione del governo di installare 600.000 pompe di calore all’anno entro il 2028 è encomiabile per soddisfare l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, il Comitato designato ad analizzare la situazione ha identificato una serie di barriere che potrebbero creare grossi problemi: è necessaria una direzione chiara per l’industria, dato il breve lasso di tempo in cui i ministri stanno cercando di aumentare sostanzialmente il ritmo delle installazioni. Il Comitato ha appreso che la catena di fornitura non è attualmente attrezzata per installare il numero di pompe di calore richieste: una produzione sufficiente e un’installazione di alta qualità sono fondamentali per far sì che il lancio avvenga come previsto, e sebbene la crescita iniziale degli installatori di pompe di calore deriverà dalla riqualificazione di ingegneri elettrici ed elettrici esistenti, è necessario coinvolgere nuovi operatori qualificati. Si cercherà quindi di finanziare un programma di formazione dedicato per sostenere una strategia a lungo termine per l’istruzione e la formazione nei lavori verdi. Lo schema di sostegno, chiamato Green Homes Grant, sosterrà l’adozione di pompe di calore nelle case del Regno Unito, ma l’industria ha bisogno della fiducia necessaria per investire in competenze e risorse, il che è improbabile dato il breve periodo in cui si prevede che il programma opererà: le pompe di calore devono essere accessibili ai consumatori.

Il Covid-19 ha influenzato anche il settore della climatizzazione, ma il 2020 si è chiuso con perdite relativamente contenute: l’ultima indagine trimestrale di Assoclima riferita al solo mercato Italia – escluse quindi la produzione e l’esportazione – mostra andamenti positivi o negativi rispetto al 2019 in funzione delle diverse tipologie di prodotti. L’analisi, condotta su un panel di 40 partecipanti, evidenzia incrementi per i condizionatori trasferibili (+22,8% a volume e +31,9% a valore); hanno invece segno negativo i dati relativi a tutte le altre apparecchiature a espansione diretta: -11,8% a volume e -12,1% a valore per i condizionatori monoblocco, -1,7% a volume e -7% a valore per i sistemi monosplit, -3,9% a volume e -5,5% a valore per i sistemi multisplit, -11,5% a volume e -17% a valore per i sistemi minivRF e vRF. Negativo anche l’andamento per i condizionatori packaged e rooftop, che a fine dicembre 2020 registrano un decremento del 35,3% a volume e del 26,2% a valore. Continua invece anche nel 2020, nonostante il rallentamento delle attività dovuto ai lockdown, l’affermazione delle apparecchiature idroniche condensate ad aria in versione pompa di calore (+11,9% a volume e +2,8% a valore). Le performance migliori si rilevano nella fascia di potenza fino a 17 kw e in quelle superiori a 500 kW. Il successo dei sistemi a pompa di calore compensa ancora una volta il calo delle unità per solo raffreddamento (-20,4% a volume e -14,3% a valore), portando il comparto delle apparecchiature idroniche condensate ad aria (raffreddamento + riscaldamento) a chiudere il 2020 con un incremento dell’8,8% a volume e un calo dell’1% a valore.

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> AmmONIACA, ANCORA UN INCIDENTE NELLE FILIPPINE: PRESSIONI SUL GOVERNO, “SERVE UN NUOVO SISTEmA DI VERIFICA”

Le autorità nelle Filippine sono state sollecitate ad effettuare una serie di ispezioni degli impianti di stoccaggio di ghiaccio e refrigerazione a seguito di alcune recenti perdite letali di refrigerante a base di ammoniaca. La perdita di ammoniaca dalla fabbrica di ghiaccio T P Marcelo e da un deposito frigorifero di Navotas City ha causato la morte di due lavoratori, con quasi 100 feriti e l’evacuazione di circa 3.000 residenti nelle vicinanze. Lo stesso giorno, una perdita dal sistema di refrigerazione di una fabbrica di ghiaccio a Lian Batangas ha causato gravi danni ambientali. Thony Dizon, attivista per la sicurezza chimica della Coalizione Ecowaste, una rete nazionale di oltre 150 gruppi di interesse pubblico che perseguono soluzioni sostenibili e giuste ai rifiuti, ai cambiamenti climatici e alle problematiche relative alla chimica, ha invitato gli enti locali a procedere a un’ispezione immediata degli impianti nelle rispettive zone di giurisdizione. “Le ispezioni dovrebbero essere effettuate con la partecipazione delle comunità in prima linea in quanto sono quelle più gravemente colpite in caso di fughe o fuoriuscite di sostanze chimiche pericolose. Gli ultimi incidenti dovuti alle perdite di ammoniaca dovrebbero spingere sia il settore pubblico che quello privato a rivedere e aggiornare i loro programmi di prevenzione e preparazione agli incidenti chimici” Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


NUMERO 3 / APRILE 2021

GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 205a) Ventunesimo anno

A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI

ATEL: (Acute Toxicity Exposure Limit): Limite di esposizione a tossicità acuta. Parametro che indica gli effetti dannosi per la salute umana quando si risulta esposti ad una sostanza in un singolo caso o in casi molteplici nell’arco di un breve intervallo di tempo (di solito meno di 24 ore). La tossicità acuta viene riconosciuta quando gli effetti dannosi avvengono entro 14 giorni dall’esposizione alla sostanza. La scheda di sicurezza di ogni refrigerante riporta il valore ATEL relativo al fluido frigorifero cui si riferisce Caduta di pressione: In una Unità di ventilazione Non Residenziale può essere relativa ai componenti di ventilazione oppure relativa ai componenti aggiuntivi estranei alla ventilazione. Se è una caduta interna dei componenti della ventilazione rappresenta la caduta di pressione data dalla somma delle cadute di pressione statica della configurazione di riferimento di un’Unità di ventilazione Bidirezionale o di un’Unità di ventilazione Unidirezionale alla portata nominale. Se è una caduta interna dei componenti aggiuntivi estranei alla ventilazione si ottiene per sottrazione: dalla somma di tutte le cadute di pressione statica interna alla portata nominale e alla pressione esterna nominale si sottrae la caduta di pressione interna

dei componenti della ventilazione. Si esprime in Pa. HFO: Refrigeranti idro-fluoro-olefine. Famiglia di refrigeranti di natura organica la cui molecola è composta da idrogeno, fluoro e carbonio, proprio come i refrigeranti HFC. Essi si distinguono da questi ultimi per il solo fatto di avere una vita atmosferica molto breve (circa 10-12 giorni): una volta liberati in atmosfera dopo tale breve periodo si decompongono in vari sotto-prodotti non dannosi per l’ambiente. Questo grazie alla particolarità dei legami chimici che caratterizzano la loro molecola. I refrigeranti HFO, a differenza degli HFC, non contribuiscono in maniera significativa all’effetto serra e per tale ragione vengono ritenuti i loro più probabili sostituti, tanto che vengono definiti refrigeranti di “quarta generazione”. Per quanto riguarda tutte le altre proprietà degli HFC, i refrigeranti HFO non presentano evidenti differenze, se non per quanto riguarda la leggera infiammabilità che li caratterizza. Infatti mentre un numero limitato di refrigeranti HFC risulta essere leggermente infiammabile o infiammabile, la maggior parte dei refrigeranti HFO risulta essere leggermente infiammabile, con classificazione 2L. Il loro campo di impiego interessa la refrigerazione ed il condizionamento dell’aria, come fluidi puri o all’interno di miscele, la produzione delle schiume isolanti, dei solventi e degli aerosol. Attualmente negli impianti di climatizzazione degli autoveicoli ha trovato impiego il refrigerante HFO-1234yf come fluido puro, mentre l’HFO-1234ze viene impiegato come fluido nei chiller di grossa taglia al posto dell’HFC-134a. Lato di alta: Parte del circuito frigorifero in cui il refrigerante si trova ad una pressione prossima alla pressione di condensazione. Generalmente con tale termine si indica quel tratto di circuito che inizia in corrispondenza dell’uscita del compressore e termina all’ingresso del dispositivo di espansione, comprendendo il condensatore. Nel tratto a monte (tubo di mandata) la pressione può risul-

tare leggermente maggiore di quella del condensatore mentre nel tratto a valle (tubo del liquido) può risultare inferiore, anche significativamente a seconda della conformazione del circuito frigorifero. Questo a causa delle perdite di carico distribuite e localizzate che si possono avere all’interno del circuito frigorifero. Nei circuiti di piccole dimensioni si può ragionevolmente supporre che la pressione risulti essere costante in tutto il lato di alta. In esso si raggiunge la pressione più alta di tutto il circuito frigorifero, valore che risulta essere sensibilmente influenzato dalle condizioni in cui viene realizzato lo scambio di calore nel condensatore. nel linguaggio tecnico, viene indicato come lato AP, in lingua inglese HP. Pompa di calore aria-aria: Pompa di calore munita di un generatore di calore che usa un ciclo a compressione di vapore azionato da un motore elettrico o da un motore a combustione interna e in cui lo scambiatore di calore esterno (evaporatore) consente il trasferimento di calore dall’aria ambiente. Recupero attivo: Procedura che permette di recuperare il refrigerante presente all’interno di un circuito frigorifero mediante l’impiego di opportuni dispositivi fabbricati allo scopo. Questi ultimi sono in grado di raccogliere tutto il refrigerante, indipendentemente dal fatto che il compressore sia in funzione o meno, inviandolo in opportune bombole di stoccaggio predisposte allo scopo. Mediante l’impiego di tali gruppi è possibile recuperare il refrigerante sia in fase liquida che gassosa. L’utilizzo di tali apparecchiature di recupero è divenuto ormai un’operazione irrinunciabile quando si desidera aprire un circuito carico di refrigerante. È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.

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