Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 6-2020

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Air conditioning and Refrigeration European Association

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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO

LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.440

AREA E ATF DANNO IL BENVENUTO ALLA NUOVA ASSOCIAZIONE AFRICANA DEI TECNICI DEL FREDDO:

25 ASSOCIAZIONI DI 24 PAESI U-3ARC

Marco Buoni, Presidente di AREA, Yamar Guissé e Patrick Salifu, responsabili UNEP per l’Africa francofona e anglofona, e Madi Sakandè, docente Centro Studi Galileo da oltre un decennio e neoeletto Presidente di U-3ARC Associazione Africana degli Attori del Freddo e Condizionamento (vedi pag.5)

Domande e Risposte sui Refrigeranti A2L

ALL’INTERNO Procedure di Igienizzazione degli Impianti

Risultati della Giornata Mondiale della Refrigerazione

Anno XLIV - N. 6 - 2020 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato




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NUMERO 6 / LUGLIO 2020

Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

N. 440 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00

Sommario

2° Giornata Mondiale della Refrigerazione: un successo! 6 Editoriale: M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

10 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini ad alta purezza negli impianti frigoriferi ed a pompa di calore 20 Idrocarburi di piccola taglia Luca Tagliafico - DIME/TEC - Università di Genova Federico Scarpa - DIME/TEC - Università di Genova Paolo Zunino - GTS Special Gas Davide Vattuone - GTS Special Gas

Domande Frequenti tratte dai Webinar CSG: “Compressori a vite 24 Rubrica e nuovi gas A2L: soluzioni ad alta efficienza nel rispetto dell’ambiente” Ernesto Revello - Chemours

F-Gas nel trasporto refrigerato 25 Rivoluzione Gérald Cavalier - Presidente di Tecnea-Cemafroid, IIR e AFF Claudia Capo - Cemafroid, PhD student

sistemi per incrementare l’efficienza dei gruppi frigoriferi 29 Due Maurizio Ascani - Angelantoni/Turboalgor

di base del condizionamento dell’aria 32 Principi Connessioni elettriche e impiego di refrigeranti infiammabili nei climatizzatori split P. Fantoni - 214° Lezione

nei refrigeratori d’acqua per comfort commerciale 34 L’R32 Bachir Bella - Emerson Filippo Magni - Emerson

e sanificazione delle unità interne di climatizzazione 37 COVID-19 Gianfranco Cattabriga - Docente Centro Studi Galileo

di base sulle Tecniche Frigorifere 40 Concetti Sostituzione dell’R404A: come determinare ed eseguire la carica dell’R449A P. Fantoni - 234° Lezione

Notizie 42 Ultime World Refrigeration Day: grande successo per il super webinar - COVID19: Na-

sce la qualifica dell’addetto all’igienizzazione degli impianti HVAC, primo corso il 29 Giugno - Radio 24: intervista a Marco Buoni, Presidente di AREA, sull’igienizzazione degli impianti di condizionamento - “CO2: Una scomoda verità”, il nuovo white paper di Chemours - Formazione On-Line, ora disponibile il corso “Gas Refrigeranti alternativi per il retrofit degli impianti esistenti” - Good Practices for Flammables Refrigerants ai webinar dello IOR - UE Recovery Plan: un’opportunità per dare priorità al risanamento dell’aria - REAL Alternatives Live! Disponibili le registrazioni dei webinar - COVID-19: indicazioni dell’ISS sulla sanificazione di superfici, ambienti interni e abbigliamento - Grande successo per il primo webinar internazionale CSG: 100 partecipanti! - “Innovazione tecnologica nei compressori e negli evaporatori”: webinar gratuito targato CSG - Formazione Online: nuovo corso sulla sanificazione e igienizzazione degli impianti - MCE, è ufficiale: la 42° edizione slitta al 2022 - Coronavirus, è ufficiale: si ferma anche Chillventa, in lavorazione un evento virtuale - Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati del primo trimestre del 2020 - DG CLIMA, i prossimi passi verso una nuova regolamentazione F-Gas - Partiti i lavori per la nuova regolamentazione F-Gas Europea - Superbonus: impianti termici unifamiliari, seconde case e proroga a 2022, proposte ANIMA - HFO pericolosi? Honeywell risponde.

dei termini della refrigerazione e del condizionamento 47 Glossario (Parte centonovantottesima) - A cura di P. Fantoni Dalla copertina: Alla Fao di Roma si è svolta la riunione dei Membri delle Nazioni Unite per l’emendamento di Kigali per la riduzione dei gas refrigeranti e a tutti i partecipanti era stata consegnata la rivista internazionale di Industria&Formazione, qui mostrata nella foto da Marco Buoni, Presidente di AREA l’associazione europea dei Tecnici del Freddo, Yamar Guissé responsabile UNEP ambiente per i paesi Africa francofona, Patrick Salifu, responsabile UNEP ambiente per i paesi Africa anglofona e Madi Sakandè, docente Centro Studi Galileo da oltre un decennio e neoeletto Presidente di U-3arc Associazione Africana degli Attori del Freddo e Condizionamento INDUSTRIA & formazione /5


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

2° GIORNATA MONDIALE DELLA REFRIGERAZIONE

Marco BUONI Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 26 Associazioni europee 22 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

Tra i tanti eventi che, a livello mondiale, hanno caratterizzato la seconda Giornata Mondiale della Refrigerazione, l’Italia si è particolarmente distinta promuovendo e organizzando un Super Webinar da oltre sette ore, diviso in due sessioni, dando spazio a 15 rappresentanti di alcune tra le più autorevoli realtà del settore HVAC/R italiano e internazionale. L’evento, coordinato e organizzato dal Centro Studi Galileo e da ATF – Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, si è svolto completamente in streaming, trasformando l’impossibilità di organizzare un evento dal vivo nell’opportunità di raggiungere e coinvolgere il pubblico e i relatori che hanno contribuito al successo della lunga sequenza di webinar organizzati dal Centro

Nel corso della Giornata Mondiale della Refrigerazione, il Centro Studi Galileo ha organizzato un Super Webinar, che ha ospitato 15 speaker ed è stato visto da 237 persone in diretta. Nel corso dell’intervento inaugurale, Marco Buoni, direttore del Centro Studi Galileo, Segretario di ATF e Presidente d AREA ha ribadito l’incredibile opportunità che la giornata rappresenta per aiutare il grande pubblico a comprendere il ruolo fondamentale ricoperto dalla Refrigerazione, dal Condizionamento dell’aria e Pompe di Calore ogni giorno: il 90% del tempo lo passiamo all’interno degli edifici. 6/ INDUSTRIA & formazione

nel corso del Lockdown. La Giornata Mondiale della Refrigerazione, che si svolge ogni anno il 26 Giugno, anniversario di nascita di Lord Kelvin, nasce con uno scopo ben preciso: celebrare e far conoscere il fondamentale ruolo che la Refrigerazione ricopre nella vita di tutti i giorni, garantendo servizi e comfort che spesso vengono dati per scontati ignorando il grandissimo lavoro che sostiene la filiera. Gli speaker hanno illustrato temi variegati e diversi tra loro, spaziando da precisi interventi tecnici a relazioni sulle grandi sfide della refrigerazione moderna, dalla lotta al contrabbando agli obiettivi ambientali, fornendo al pubblico un’ampia e precisa panoramica sul mondo del Freddo. Nei Paesi in via di Sviluppo, come è noto, la carenza di sistemi refrigeranti efficienti è alla base di enormi sprechi alimentari (fonte: Segreteria World Refrigeration Day): • Il 50% delle medicine deve essere conservato e trasportato a temperatura controllata. • Il 40% dei vaccini è inutilizzabile a causa di una carente catena del freddo. • 800 milioni di persone sono malnutrite. • Il 50% del cibo deve essere raffreddato, e attualmente solo il 25% lo è. • La quantità di cibo sprecato potrebbe sfamare 950 milioni di persone. Il seminario virtuale si è intitolato: LE ULTIME TECNOLOGIE NEL CONDIZIONAMENTO E NELLA REFRIGERAZIONE AI TEMPI DEL POST COVID-19: Impianti e Igienizzazione, Sanificazione, Attrezzatura, Recupero e Riciclo Refrigeranti, Formazione e Patentino Frigoristi Il programma degli speaker e degli interventi, che possono essere rivisti sul canale Youtube del Centro Studi, è stato quindi studiato e strutturato


C4R è un progetto di marketing internazionale con durata triennale (2018 – 2021) che, grazie al sistema Epta FTE – Full Transcrictical Efficiency, contribuisce a sostituire i refrigeranti HCFC e HFC con CO2 transcritica, in maniera semplice, efficiente ed affidabile, ovunque nel mondo, con qualsiasi temperatura esterna, assicurando il 10% di risparmio energetico e il 20% di risparmio nei costi di installazione e manutenzione.

È parte del programma Europeo LIFE 17 che comprende numerosi progetti per combattere il cambiamento climatico

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Il cuore del progetto C4R è la tecnologia FTE nella versione 2.0 che permette una completa sostituzione dei vecchi refrigeranti con CO2, un fluido naturale, non tossico e non infiammabile in maniera semplice, efficiente e affidabile, in qualsiasi condizione climatica e dovunque nel mondo. Nella versione 2.0 l’FTE Full Transcrictical Efficiency è integrato nella centrale per garantire un minor ingombro e la riduzione dei tempi di installazione e avviamento, eliminando inoltre la necessità di spazio aggiuntivo nella sala macchine per l’alloggiamento del ricevitore di liquido. ETE Extreme Temperature Efficiency è una nuova tecnologia Epta che può essere combinata anche a FTE, per incrementare ulteriormente l’efficienza del sistema alle temperature più estreme, e garantisce il funzionamento dell’impianto a CO2 transcritico ad ogni latitudine, anche su impianti non booster, e in applicazioni di refrigerazione industriale.

Il progetto Life C4R riceve fondi dall’Unione Europea secondo l’accordo di sovvenzione n° LIFE 17 CCM/IT/000120 Le informazioni e i punti di vista contenuti nel presente Avviso sono quelli dell’autore/degli autori e non rispecchiano necessariamente l’opinione dell’Unione Europea. Né le istituzioni né gli enti dell’Unione Europea né alcun altro soggetto agisca per loro conto possono essere ritenuti responsabili dell’utilizzo delle informazioni ivi contenute.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

per garantire un calendario estremamente ricco e variegato: si è parlato diffusamente dei nuovi refrigeranti naturali (LU-VE), di come conseguire l’ambizioso obiettivo dell’impatto climatico nullo (EPTA), di economia circolare (GENERALGAS) di come gli sforzi per migliorare il rapporto con l’ambiente e la sicurezza influenzeranno il settore nei prossimi anni (RIVOIRA), e di come la lotta all’illegalità sarà fondamentale per non vanificare il lavoro svolto (EFCTC). Sono stati proposti interventi destinati alla parte tecnica, incentrati sul sistema frigorifero (FRASCOLD) e sulle connessioni senza fiamma (VULKAN), e approfondimenti su come operare al meglio nel condizionamento degli edifici (CAREL). Sono state inoltre esaminate le conseguenze del lockdown, appro-

fondendo i temi della sanificazione (ERRECOM) e dell’importanza di sfruttare al meglio le ultime soluzioni tecnologiche, come le applicazioni digitali e in cloud (BITZER), e i nuovi sistemi smart (RIVACOLD) e di monitoraggio BT e WiFi (TESTO). C’è stato inoltre spazio per fare il punto sulla situazione del settore e sul suo futuro (ATF), e sulle collaborazioni internazionali tra diversi continenti per lo sviluppo sostenibile non solo della refrigerazione e aria condizionata ma mostrando come questo sia di traino all’intera economia di uno Stato e legato agli obiettivi delle Nazioni Unite (17 SDGs). Proprio in questi giorni, l’Europa sta avviando i lavori che porteranno a una nuova Regolamentazione F-GAS. È stato di recente istituito un consor-

zio che si occuperà di valutare quali potrebbero essere gli impatti delle nuove normative, così da offrire alla Commissione Europea la possibilità di operare le proprie scelte politiche con la maggiore consapevolezza possibile. Il consorzio prenderà in esame quanto conseguito in questi anni, e terrà inoltre conto delle direttive del Protocollo di Montreal: la lotta ai traffici illegali, l’andamento del Phase Down, i sistemi di controllo e verifica e la formazione saranno solo alcuni dei valori presi in esame nel corso di questa valutazione d’impatto, che alla fine del 2021 fornirà tutti i dati per arrivare a una revisione della Regolamentazione Europea sui Gas Fluorurati che garantirà all’Europa una refrigerazione più moderna, green e sostenibile.

AREA e ATF danno il benvenuto a U-3ARC, Unione delle Associazioni Africane della Refrigerazione e Condizionamento! La nuova associazione unisce 25 associazioni, provenienti da 24 diversi paesi del continente africano, riprendendo lo stesso modello che ha portato al successo di AREA in Europa. Con una nota ufficiale, AREA si è detta assolutamente lieta di accogliere la creazione della Union of Associations of African Actors in Refrigeration and Air Conditioning (U-3ARC). Il presidente della nuova associazione sarà Madi Sakandé, collaboratore storico di AREA, ATF e docente del Centro Studi Galileo, principale ente per la formazione su Freddo. Estremamente attivo nel corso dell’organizzazione del World Refrigeration Day del 2019, ha partecipato con AREA e ATF al 31° MOP di Roma e ricopre il ruolo di Master Trainer per il progetto UNEP Refrigeration Driving Licence (RDL). Imprenditore e General Manager dell’azienda italiana New Cold System, Sakandé è stato inoltre insignito del titolo onorifico di Chévalier de l’Ordre de l’Etalon du Burkina Faso. Durante la giornata mondiale della

8/ INDUSTRIA & formazione

refrigerazione e il Super Webinar è stato particolarmente significativo l’intervento di Madi Sakandé, docente del Centro Studi Galileo appunto di recente eletto presidente di U-3ARC, la prima associazione continentale Africana dei Tecnici del Freddo, che ha ripreso e rimodulato l’efficientissimo modello di AREA, corrispettivo europeo. L’Union of Associations of African Actors in Refrigeration and airConditioning si troverà ad affrontare difficilissime sfide ogni giorno, per garantire che anche nel continente africano la Cold Chain possa finalmente operare con efficienza e a pieno regime: questo porterà a minori sprechi alimentari (per assurdo, oggi molto più alti rispetto all’Europa proprio a causa dell’impossibilità di trasportare e conservare nel modo corretto gli alimenti), maggiore qualità della vita e più comfort negli ambienti lavorativi e domestici. Per conseguire questi obiettivi, U-3ARC investirà le proprie energie su vari fronti, dalla formazione di nuovi Tec-

nici del Freddo alle pari opportunità, compito che spetterà alla tunisina Raoudha Massaoudi, già presidente di ATRC, associazione dei Tecnici del Freddo Tunisini (nelle Ultime notizie a pag. 42 le nomine del consiglio direttivo di U-3ARC) Il seminario si è concluso con un binomio estremamente simbolico, che ha visto il Presidente di AREA, Marco Buoni, ospite dell’evento, e quello di U-3ARC, Madi Sakandé, dividersi il palco e illustrare al pubblico come Africa ed Europa possono collaborare per raggiungere importantissimi obiettivi comuni, che avranno ricadute concrete sulle vite dei cittadini Europei e Africani


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo CORSO AD hOC PRATICO BRASATURA A CASALE MONFERRATO SIRAM Balocco Paolo Bardanelli Francesco Carbone Stefano Ferraro Rocco Torarolo Mattia Ferrari Marco Ferri Luigi Meles Raffaele Saldo Sabino Stombellini Ennio

L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)

CORSO AD hOC DECRETO ITALIANO F-GAS E BANCA DATI A MASSA MARTANA ANGELANTONI TEST TEChNOLOGIES SRL Capodaglio Filippo Cardarelli Luciano Cardoni Diego Corradini Valter Falchi Matteo Franco Maurizio Fumanti Stefano Ludovisi Giorgio Maraca Alessandro Martini Michele

Molinari Giuseppe Pacifici Giancarlo Paolucci Cesare Parrabbi Patrizio Quattrocchi Patrizio Santini Ennio Santucci Luca Servino Giuseppe

CORSO AD hOC TRAIN ThE TRAINERS ARGENTINA FLAMMABLE REFRIGERANTS A CASALE MONFERRATO Andrade Duarte Guillermo Enrique Arimay Adrián Dario Bani Sandro

Barrau Marcos Daniel Berón Laura Estela Brueyne Guillermo Ceridono Guillermo Ceridono Hector Ulises Comte Marta Elena Cortés José Miguel Dágostino Diego Antonio Daima Fernando D’Elia Miguel Angel Fonzalida Víctor Hugo Martínez Alejandro Martínez Federico Montalban Gerardo Oprandi Carlos Otero Ricardo Pernas Carlos Piñero Hernan Robles Rubén Sebastian

La brasatura è una delle tecniche di saldatura più efficienti, e viene da tempo insegnata ai Tecnici del Freddo che affidano la propria formazione al Centro Studi Galileo. Nella foto, rispettando il distanziamento sociale il docente del CSG Donato Ciccarone segue con attenzione la prova del Tecnico, uno dei passaggi fondamentali per acquisire il Patentino Italiano Frigoristi. 10/ INDUSTRIA & formazione


SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO RECYCLING AND RECOVERY SYSTEMS RECYCLING RECOVERY SYSTEMS F-GAS REGULATION -AND PHASE DOWN Dal 2018 in poi, il regolamento 517/2014) F-GAS REGULATION - PHASE (EU DOWN

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sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant

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SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant

RECUPERA RICICLA RIUTILIZZA RECUPERA RICICLA RECOVER RIUTILIZZA RECYCLE REUSE RECOVER RECYCLE REUSE

Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery

Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control

Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.

EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units

The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

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Nella sede storica del Centro Studi Galileo, un Tecnico del Freddo esegue una serie di misurazioni sull’avanzatissimo Impianto Didattico con valvola di espansione elettronica, utilissimo strumento di formazione che consente di simulare con grande efficacia le condizioni in cui il tecnico opererà poi sul campo. La sede di Casale Monferrato è stata la prima ad essere aperta in Italia nel 1975, ma sul territorio nazionale ne sono presenti ora presenti 15. Yosry Mahy Eldeen Zakarya Mohammed

Gianni Sperandei

La Formazione a Distanza è uno strumento potente ed efficace, che il Centro Studi Galileo ha sfruttato nel corso del lockdown per continuare a portare avanti senza sosta il suo costante lavoro di formazione dei Tecnici del Freddo. Nella foto, la docente del corso, Lidia Tulipano, illustra ai partecipanti come operare correttamente in fase di sanificazione e igienizzazione degli impianti. 12/ INDUSTRIA & formazione


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CORSO AD hOC TECNIChE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A TORINO FENICE Girelli Alessandro Guarducci Mirko Arioli Donato Bacchi Juri Marrese Nicola Orlanduccio Luigi Parise Massimiliano Saponaro Antonio

Per un Tecnico del Freddo, formarsi sulle migliori strumentazioni disponibili permette di operare nel migliore dei modi nel corso del proprio lavoro. Per questo motivo, il Centro Studi Galileo fornisce a chi si iscrive ai suoi corsi la possibilità di usufruire di un impianto didattico all’avanguardia, sfruttando le migliori e più moderne tecnologie disponibili. 14/ INDUSTRIA & formazione

Un Tecnico del Freddo esegue misurazioni nel corso di un esame pratico, al superamento del quale conseguirà il PIF – Patentino Italiano Frigoristi. Il Centro Studi Galileo ha di recente riaperto il laboratorio dopo il lockdown, adottando una serie di misure di sicurezza che rispettano meticolosamente dall’igienizzazione degli spazi al rispetto del distanziamento sociale. I Tecnici, dotati di guanti e mascherina, possono accedere al laboratorio uno alla volta, in un ambiente salubre e sicuro, accompagnati dai docenti del CSG.

Mascherina, Guanti e distanziamento sociale: in un ambiente salubre e ben aerato, i Tecnici del Freddo che hanno scelto di conseguire il PIF – Patentino italiano Frigoristi con il Centro Studi Galileo hanno di recente avuto modo di tornare in laboratorio per completare la parte pratica dell’esame. Nella foto, un Tecnico alle prese con un impianto frigorifero nella sede di Casale Monferrato.


NUMERO 6 / LUGLIO 2020

Il Centro Studi Galileo collabora da decenni con le Nazioni Unite, in particolar modo UNEP, UNDP e UNIDO, per portare in tutto il mondo l’esperienza maturata nel corso dei suoi 45 anni di attività. Nella foto, un Tecnico del Freddo somalo alle prese con la prova pratica di brasatura durante un corso UNIDO su F-Gas e Real Alternatives organizzato in Turchia.

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L’attività del Centro Studi Galileo si svolge senza sosta anche all’estero: in foto, nell’ambito del progetto Train-The-Trainers di Real Alternatives 4 LIFE, un Tecnico del Freddo del Bahrein al lavoro su una saldatura durante uno dei numerosi workshop organizzati. Foto scattata ante DPCM PALOMBA MIChELE Palomba Antonio Luigi Carosino

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FRIGOVENETA srl Serraggiotto Giuseppe Marchetti Paolo Serraggiotto Amedeo Bizzotto Dario Rossano Veneto GRAPS VINCENZO Graps Vincenzo Taranto MENO ENERGIA De Cesare Antonio Milano

Nel laboratorio della sede storica del Centro Studi Galileo, un gruppo di Tecnici del Freddo mostra l’attestato conseguito con successo, che attesta la preparazione ottenuta. Il giorno successivo è stato organizzato l’esame PIF – Patentino Italiano Frigoristi, indispensabile per poter operare sugli F-Gas. Insieme a loro, oltre al docente Roberto Ferraris, il Prof. Enrico Buoni, fondatore del Centro Studi Galileo. Foto scattata a febbraio ante DPCM INDUSTRIA & formazione /15


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AS IMPIANTI TECNICI Giacobone Lorenzo Maria Milano

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CATTANEO IMPIANTI Guastella Gaetano Lomazzo COMAN srl Ciavatta Marco Milano

FRANKE spa Fiorini Fabio Anedda Angelo Milanez Giordano Chierchia Pasquale Benini Pietro Peschiera Del Garda

JEMPS Ferrara Fabio San Pietro (Svizzera)

MM MONTAGNINI srl Montagnini Mauro Brescia

Nel corso della Giornata Mondiale della Refrigerazione, il Centro Studi Galileo ha organizzato un Super Webinar, coinvolgendo 15 speaker in un grandissimo evento online per celebrare la Catena del Freddo. Nell’intervento conclusivo, il docente CSG Madi Sakandé ha presentato U-3ARC, associazione continentale africana, 25 associazioni di 24 Stati, di cui è stato eletto Presidente. Con lui, Marco Buoni, direttore del Centro Studi e Presidente di AREA, la grande associazione europea dei Tecnici del Freddo cui Sakandé si è ispirato.

La saldatura con Cannello su tubi di rame va eseguita con precisione per garantire che un impianto operi al meglio: per questa ragione, i docenti del Centro Studi Galileo si assicurano che i Tecnici del Freddo conseguano il PIF – Patentino Italiano Frigoristi solo dopo aver dimostrato di essere in grado di eseguire questa pratica alla perfezione. Nella foto, il Tecnico indossa non solo occhiali e guanti, ma anche la mascherina, nel rispetto delle disposizioni sanitarie MONTANARO SERVICE srl Garazzino Gianni Virginio Diano Alba ROCChEGGIANI spa Morbidelli Maurizio Golizio Nicola Bonetti Alessandro Ancona SLEMM REFRIGERAZIONE Bernardoni Luca Nicolo’ D’agostino Davide Manolache Petrica Gabriel Cologno M.Se

CORSO AD hOC CORSO POMPE DI CALORE E GEOTERMIA A MILANO CARBOTERMO spa Battaglino Alessandro Brazzoli Gabriele Granata Paolo Pazzaglia Luca Vigliotti Domenico Milano

Il docente del CSG, Stefano Sarti, consegna a un Tecnico del Freddo l’attestato che conferma il corretto superamento del corso, nella sede di Agliana. Il Centro Studi Galileo eroga corsi in ognuna delle sue 15 sedi, su tutto il territorio nazionale. Foto scattata a febbraio ante DPCM INDUSTRIA & formazione /17


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

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Rosasco Francesco Rosasco Francesco Rapallo

CORA REFRIGERACION Andrade Holguin Pablo Andres Castro Zambrano Jose Ignacio Ecuador ENERGA GROUP SRL Rondelli Davide Milano

SANDENVENDO EUROPE SPA Caroleo Michele Coniolo SIRTI SPA Katanja Astrit Milano

Conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi permette ai Tecnici del Freddo di operare sugli F-GAS. È quindi indispensabile che chi possiede la qualifica sia debitamente formato non solo a livello teorico, ma anche pratico (la fase più importante): il recupero del refrigerante, eseguito dal Tecnico in foto durante una delle diverse prove d’esame nel laboratorio di Casale Monferrato, è solo una delle competenze che acquisisce chi si affida al Centro Studi Galileo. TECh SYSTEM SRL Camattari Stefano Sant’Olcese ZORSOL srl Fugazza Pietro Bonetti Daniele Cornovecchio

CORSO SERALE PREPARAZIONE ESAME PATENTINO FRIGORISTI A MILANO 3V SAgL Scarso Antonino Lamone ANDREONI DAVIDE Gorgonzola IANNI AURELIO Milano

Simone Portalupi, docente del Centro Studi Galileo, registra una lezione che verrà successivamente resa disponibile su www.galileo-online.it, la piattaforma del Centro Studi Galileo dedicata alla FOL, Formazione Online, uno dei tantissimi mezzi a disposizione del Centro Studi per raggiungere e formare, anche a distanza, i Tecnici del Freddo.

18/ INDUSTRIA & formazione

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

IDROCARBURI AD ALTA PUREZZA NEGLI IMPIANTI FRIGORIFERI ED A POMPA DI CALORE DI PICCOLA TAGLIA INTRODUZIONE

Luca A. Tagliafico

DIME/TEC – Università di Genova

Federico Scarpa

DIME/TEC - Università di Genova

Paolo Zunino

GTS Special Gas

Davide Vattuone GTS Special Gas

20/ INDUSTRIA & formazione

Gli idrocarburi sono stati originariamente utilizzati nella refrigerazione, assieme ad altri gas naturali quali la CO2, a partire dalla metà del secolo 1800, fino a circa gli anni ‘30. Abbandonati nel secolo scorso a favore dei CFC, a partire dai primi anni del 1990 hanno cominciato a riguadagnare popolarità grazie al loro bassissimo impatto ambientale. Attualmente sono considerati un’alternativa valida e comunemente utilizzata al posto dei fluorocarburi in numerose applicazioni dei sistemi refrigeranti a compressione di vapore di piccola o piccolissima potenza, come ad esempio la refrigerazione domestica (per potenze elettriche dell’ordine di 100-500W) od i sistemi monofamiliari di riscaldamento (per potenze fino a circa 5kW). Pur essendo molto noto l’uso di questi refrigeranti, pochissimi sono gli studi che riguardano l’importanza della purezza di questi fluidi sulle prestazioni degli impianti e sul vantaggio del loro utilizzo rispetto a fluidi di minore qualità e purezza, tipici dei prodotti di raffineria “grezzi”. Ci sono tuttavia molti vantaggi derivanti dall’uso degli idrocarburi come fluidi refrigeranti, come ad esempio: i) zero “ozone depletion potential” (ODP=0), ii) “global warming potential” molto bassi (GWP<20, soltanto 3 per R600a), iii) Eccellenti proprietà termofisiche e termodinamiche, che consentono di ottenere impianti ad alta efficienza e quindi complessivamente con valori del “total equivalent warming impact” (TEWI) molto bassi, iv) Buona compatibilità con tutti i materiali e component di impianto, v) Utilizzo di valori molto bassi della “carica”, con conseguenti vantaggiose riduzioni degli ingombri dell’im-

pianto (piccolo scambiatori di calore, piccolo tubazioni, etc.) I potenziali rischi di infiammabilità ed esplosione sono stati progressivamente risolti e quindi ci si aspetta che il loro utilizzo anche con valor idi “carica” maggiori, e quindi in campi di potenze maggiori, troveranno via via sempre maggiore diffusione. Tra gli idrocarburi utilizzabili come fluidi refrigeranti si possono citare R290 (propano), R600a (isobutano), R1150 (ethene/ ethylene), R1270 (propene/propylene), R170 (etano) e naturalmente una serie di miscele dei fluidi stessi. Limitando tuttavia l’analisi alle applicazioni con limitati valori di “carica” (cioè sistemi di piccola potenza) la ricerca condotta si è concentrate su R600a (isobutano) ed R290 (propano). I settori applicativi di riferimento sono la refrigerazione domestica (per potenze elettriche dell’ordine di 100-500W) ed i sistemi monofamiliari di riscaldamento ed acqua calda sanitaria (per potenze fino a circa 5kW). L’analisi, basata su studi di mercato e su di una approfondita analisi termodinamica, si focalizza sugli effetti delle impurità (altri idrocarburi, acqua, gas non condensabili quali aria, azoto, ossigeno, etc.) e dimostra come la loro presenza può portare a rilevanti riduzioni delle prestazioni (COP), che scendono al -10%, ma che in particolari casi particolarmente sfavorevoli potrebbero raggiungere il -40%. Un controllo accurato della purezza degli idrocarburi utilizzati come fluidi refrigeranti assume pertanto la massima importanza, specialmente nel mercato di riferimento qui considerato, nel quale bassi costi di costruzione e la mancanza pressoché totale di operazioni di svuotamento e riempimento dell’impianto durante la sua vita utile rende particolarmente cruciale avere fin dall’inizio un fluido puro, nel rispetto degli standard qualita-


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SANDEN presenta una unità di condensazione a CO2 fra le più innovative per piccole applicazioni. Alte prestazioni combinate a dimensioni ridotte rendono questi moduli unici sul mercato.

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LA SCELTA PERFORMANTE PER PICCOLI PUNTI VENDITA E REFRIGERAZIONE COMMERCIALE La soluzione ideale per installazioni in zone urbane, grazie alla silenziosità del suo funzionamento. Le unità di condensazione Sanden sono leggere e assicurano migliori prestazioni rispetto ad altri prodotti con lo stesso ingombro, grazie anche a un COP migliore di 1,5 volte rispetto alle normali soluzioni a CO 2 . L’esclusiva tecnologia di raffreddamento del gas a microcanali in alluminio, sviluppata da Sanden in Giappone, consente di guadagnare compattezza, ridurre il peso e migliorare la capacità di raffreddamento. La tecnologia del freddo di Sanden assicura una riduzione sostanziale delle quantità di refrigerante altrimenti necessarie per la stessa capacità di raffreddamento.

RISPARMIO ENERGETICO RISPETTO AI GAS HFC Lo sapevate che le perdite di gas refrigerante sono la più grande fonte di emissioni di gas serra nel settore della vendita al dettaglio? A seguito dell’entrata in vigore della normativa F-Gas, che regola la dismissione dei gas HFC, Sanden lancia le proprie unità di condensazione alimentate a CO 2 , l’unico gas refrigerante 100% atossico e non infiammabile che contribuisce a ridurre i consumi di energia e l’impronta del carbonio. Sanden Environment Solutions è entrata a far parte di SandenVendo nel 2018, consolidando la propria posizione al vertice dei produttori di distributori automatici e rafforzando il suo ampio portafoglio di prodotti innovativi. Questo nuovo passo avanti fa di Sanden il leader europeo nelle soluzioni ecocompatibili.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figure 1. Il ciclo termodinamico di riferimento utilizzato in questo lavoro ed il corrispondente piano termodinamico p-h (fluido R600a, Tc=45°C, Tev= - 15°C).

tive più stringenti. Questi standard, pur non essendo obbligatori, sono molto ben suggeriti negli Stati Uniti da AHRI ed in Germania dalla norma DIN 8960. ANALISI TERMODINAMICA DELLE PRESTAZIONI L’analisi termodinamica comparativa è stata sviluppata con riferimento ad un ciclo inverso di base, qualitativamente rappresentato in Figura 1 per il fluido puro R600a, nel ben noto piano termodinamico p-h (pressione-entalpia). Data la finalità di analizzare esclusivamente l’effetto delle proprietà e del grado di purezza della carica di fluido refrigerante introdotta nell’impianto, l’introduzione dei molti importanti accorgimenti utilizzati nella pratica impiantistica per migliorare le prestazioni dell’impianto (sottoraflreddamenti, rigenerazioni, sistemi di regolazione continua della velocità del compressore, etc.) comporterebbero una inutile complicazione dei calcoli termodinamici senza aggiungere nulla in termini di informazioni

sull’effetto indotto dalle proprietà termodinamiche del fluido (“carica”) con cui viene fatto il riempimento dell’impianto ad inizio vita operativa. Le proprietà termodinamiche del fluido evolvente sono molto variabili al variare della composizione e della presenza di impurità. Per il loro calcolo è stato utilizzato, sulla base della teoria delle miscele, il software riconosciuto come uno standard REFPROP DATABASE [4]. L’analisi ha compiutamente sviluppato lo studio per il caso refrigeratore domestico (Tc=45°C, Tev=-15°C) e sistema a pompa di calore (Tc=55°C and Tev=5°C). I primi risultati hanno provato che contaminazioni dell’idrocarburo di base con altri idrocarburi simili nella catena di distillazione non hanno una influenza significativa sulle prestazioni della macchina, con variazioni nelle prestazioni calcolate non superiori allo 0.1%. Per quanto riguarda la presenza di acqua, è ben noto che questa va in ogni modo evitata. L’uso di un fluido particolarmente puro garantisce l’assenza di acqua e quindi fa risparmiare in fase

di costruzione, eliminando a priori la necessità di sistemi di deidratazione. In definitiva lo studio si è concentrato alla fine sull’effetto della presenza di gas non condensabili, che come noto, riducono significativamente le prestazioni dell’impianto. La tabella 1B degli standard AHRI700-2017 raccomanda valori limite dello 0.5% in peso. Stabilisce inoltre anche un limite dell’1,5% in volume in condizioni standard a 25°C, con l’idrocarburo in fase liquida. I gas tendono a separarsi dall’idrocarburo ed a concentrarsi nel condensatore, nel quale sono presenti % di incondensabile molto più alte (circa il doppio) rispetto alla media dell’impianto, determinando così riduzioni delle prestazioni di scambio termico ed un incremento del titolo del fluido all’uscita. La presenza di incondensabili provoca l’impossibilità pratica di giungere a completa condensazione (p.to 3 del ciclo termodinamico), a meno che non venga diminuita in maniera significativa la temperatura media di condensazione (e quindi penalizzando la macchina in termini di potenze termiche scambiate). Anche forzando temperature al condensatore sensibilmente più basse si ottiene in 3 (uscita dal condensatore) un titolo superiore a 0.06, che dopo la laminazione si traduce in titolo x=0.43 nelle condizioni 4. In pratica il ciclo si “stringe” e il COP ne risente passando da 1.686 a 1,554 (-8%). Le cause principali di questi effetti sono: 1) La modifica delle curve isobare di condensazione (Figura 2) 2) Il peggioramento delle condizioni

Figura 2. Andamento caratteristico temperatura-titolo delle curve isobare di condensazione (a sinistra) e di evaporazione (a destra) per R290, con concentrazioni in massa di gas non condensabili variabili (serie1 = 0,1%, serie10 = 1%). Le pressioni di transizione di fase corrispondenti variano rispettivamente da 19,1 a 19,7 bar (condensatore) e da 5,53 a 5,7 bar (evaporatore). 22/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 6 / LUGLIO 2020

Figura 3. CASO 1- Riduzione delle prestazioni (COP) per impianti frigo ed a pompe di calore per R600a e R290, in funzione della quantità in peso di gas non condensabili, nell’intervallo da 0,01% a 1%. La modalità di refrigerazione è particolarmente penalizzata (spesso l’impianto non funziona correttamente), ma anche la modalità pompa di calore raggiunge riduzioni COP dell’ordine del -20%

di scambio termico al condensatore. Si noti che i due effetti possono anche sovrapporsi. Questa deformazione delle curve isobare, in particolare per valori bassi del titolo, ha un forte impatto sul comportamento del condensatore, e molto meno sull’evaporatore. Si hanno pertanto due possibili effetti: a) Se non si cambia la temperatura di lavoro al condensatore, è impossibile raggiungere la condensazione completa all’uscita dal condensatore, con conseguente espansione in zona bifase e diminuzione dell’effetto utile. Come visto prima questa condizione limite è da evitare e non verrà pertanto presa in considerazione. b) Per portare invece a completa condensazione il fluido occorrerà aumentare la temperatura (e di conseguenza anche la pressione) al condensatore. L’aumento di pressione obbliga il compressore a lavorare con un maggiore rapporto di compressione e quindi ad un aumento del consumo energetico, con conseguente peggioramento del COP. Questo caso è stato analizzato in dettaglio. ALCUNI RISULTATI Le tabelle di Figura 3 mostrano l’effetto del caso #1, evidenziando una forte riduzione del COP anche per % modeste di incondensabili (meno di 1000ppm). Anche l’analisi del caso #2 ha dato risultati analoghi, con riduzioni dell’ordine del -2% del COP per ogni 0.5% in peso di incondensabili presenti nella carica dell’impianto.

CONCLUSIONI I risultati qui presentati dimostrano che la raccomandazione AHRI7002017, che pur non avendo valore di norma rappresenta lo standard consigliato per quanto riguarda la purezza dei fluidi refrigeranti (incluso gli idrocarburi qui esaminati), è da considerarsi imprescindibile. Tale standard

suggerisce purezze del fluido refrigerante del 99,5%, cui vanno aggiunti i limiti massimi di umidità (10ppm) e di incondensabili (175ppm). Tali caratteristiche sono difficilmente garantite da un prodotto di raffineria, ma rappresentano la regola per gli standard di lavorazione dei fluidi ad alta purezza ed elevati standard di qualità.

La Giornata Mondiale della Refrigerazione, quest’anno, si è svolta direttamente via webinar e ha permesso a centinaia di persone di seguire in diretta la giornata che celebra il fondamentale apporto della refrigerazione alla società contemporanea. Il 50% delle medicine necessita di temperatura controllata. Il 40% dei vaccini non arriva a destinazione a causa della mancanza di refrigerazione. Il cibo sprecato per mancanza di una efficiente catena del freddo sfamerebbe 950 milioni di persone.

L’evoluzione delle tecnologie chimiche per il trattamento acque L’evoluzione delle t dei circuiti di raffreddamento con torri evaporative o condensatori evaporativi

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INDUSTRIA & formazione /23


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NUOVA RUBRICA: Domande frequenti tratte da Incontro Webinar Formativo | “Compressori a Distanza a vite iFAD e nuovi | “gli impianti gas A2L:dopo soluzioni la pandemia: ad alta efficienza gestione, neligienizzazione, rispetto dell’ambiente” componenti” Webinar | “Dai refrigeranti alternativi Ernesto all’igienizzazione Revello | Chemours degli impianti”risposte di Errecom SpA

Abbiamo Cosa si intende parlatocome di aumento “bassadei efficienza flussi d’aria, energetica ma al tempo intrinseca stesso di un l’aumento sistemadei a CO2”? flussi può divenLo tare studio aumento è basato di rischio su contagio. un supermercato Come troviamo standard, il 2000mq. giusto incremento La CO2 perdel alcune flusso dimensioni d’aria? è la scelta otCercando timale, ma di in evitare questo moti casoturbolenti la scarsa nell’ambiente. efficienza è dovuta Ogni situazione agli alti consumi va analizzata intrinsechi singolarmente, dei sistemi aèCO2 proprio comparati importantelel’esperienza con alternative proposte. del tecnico

☛ La legge n.82 è specifica per le imprese di ☛ Permentre quantochi il settore process cooling e IT copulizia, fa manutenzione sugli impianti

oling A2L sono difficile applicazione, data la non è gli compreso in di questa legge. Ovviamente a chi loro infiammabilità: studi a riguardo? esegue questi tipi diavete manutenzione l’utente potrà e Le confermo che stiamo portando avanti ulteriori studi dovrà richiedere la competenza/idoneità. al riguardo, peròdiper motivi di A confidenzialità di esempio, progetto Questo è in fase chiarimento. un chirurgo, per non possiamo attualmente condividere ulteriori dettagli. non chiedono la licenza di sanificatore degli strumenti. Il suo grado di competenza è ritenuto già idoneo e superiore. Il CO2 consente un ottimo recupero di energia Qual è, e comee dobbiamo scegliere, principer riscaldamento acqua sanitaria: nellail valutapio attivo in base a quali materiali trattare? Le maczione dell’efficienza questo è stato considerato, chine andiamo a trattare hanno in sé metalli, oppureche solo il ciclo frigorifero? rame, alluminio e plastiche e gomme... Quali sono Le confermo che nella valutazione dell’efficienza dello le compatibilità? studio Wave sono stati confrontati solo i cicli frigoriferi. IlSono mio d’accordo suggerimento prodotti a base di sali di con èleiutilizzare che il CO può consentire di re2 ammonio quaternari. cuperare energia per riscaldamento e acqua sanitaria con buona efficienza e le confermo che anche con i siI prodotti Errecom destinati alla sanificazione stemi ed i fluidi A2L si possono ottenere miglioramenti ambienti piuttosto che terminali di dell’efficienza con il recupero energia. climatizzazione sono tutti idonei/certificati eliminare covid19? Nell’esempio Technofroid che per abbiamo presentato alla Ilfine miglior prodotto per l’Eliminazione è Sanibact, tra èi del webinar, con l’impiego del refrigerante XL20, prodotti Errecom. Gliun Igienizzanti un valido aiuto stato infatti installato sistema di sono recupero in parallelo per ridurre il rischio di diffusione ed evitare di unire all’inal condensatore ed il calore viene utilizzato per riscaldafezione da virus altre criticità microbiche. Voglio diredegli che re il pavimento, l’acqua calda sanitaria ed i locali oltre a evitare la diffusione del Covid-19 è bene evitare impiegati. Quindi anche con i sistemi A2L sono già posche si possa infettare altro: tra loro i patogeni non sibiliciimplementazioni perdimigliorare l’efficienza globale sono “gelosi” e un ambiente non sano può aggredire le come con il CO2. persone in diversi modi.

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L’idea di spingere per refrigeranti HFOcanalizè realUna delle slide riguarda impianti non mente la scelta corretta interna. considerando il rischio Non amzati e quindi a tutt’aria Cioè ricircolo. bientale per le acque? Il rischio è che tra alcuni anni si dovrebbe eliminare? ci èritroviamo a dover affrontare l’ennesimo probleSi, stata inserita per attrarre l’attenzione tra l’evaporamasplit di phase out? tore di casa e i sistemi di grandi aree come superComprendiamo cheL’ideale si tratti èdievitare un argomento delicato e mercati e ospedali. il ricircolo. di studio. Come confermato in diretta, vogliamo fugare per i grandi impiani dubbiQuali circa prodotti i possibiliconsigliate rischi ambientali per le acque e ti? l’eventuale problema di phase out negli anni futuri: ci Ogni situazione vaindipendenti studiata esattamente l’impiansono diversi studi che sono come stati pubblicati to.merito Sul nostro catalogo può questi trovaredubbi. dalla bomboletta uso in e che dissolvono appartamento a prodotti per la grande manutenzione. IPer gasquanto Xl40 e Xl20 sonolagià disponibilil’ordinansul merriguarda Campania, cato? I compressori (ad esempio) Bitzer sono già za della Regione a seguito di apertura di bar/risto“qualificati” per utilizzo con tali refrigeranti? ranti ecc. prevede la sanificazione dell’ambienteMi e sembra che sul software Bitzer di nonventilazione/clici siano ancol’igienizzazione degli impianti ra (almeno percon i semiermetici)... matizzazione la sostituzione dei filtri. Dovendo Le confermiamo che tutti i degli nuovi ambienti refrigeranti A2L leggeressere la sanificazione effettuata da mente infiammabili sono giàun disponibili comaziende addette presentati che presentano determinato mercialmente e la per maggior parte dei compressori Bitzer codice ATECO, quanto riguarda l’igienizzaziosono già qualificati per tali refrigeranti, come successine deve essere effettuata da impiantisti? vamente confermato anche speaker divalutare Bitzer. dei Dal mio punto di vista, sì. dallo Si potrebbero Durante mese di maggio è stato inseritoil ufficialcorsi di ilformazione dedicati. Vi inoltre immaginate rischio mente il refrigerante R-454C nel software Bitzer. che comporta un’impresa di (XL20) pulizia senza competenze La impianti stessa Bitzer ha confermato la disinfettanti, diretta che i di che, pur conoscendodurante i prodotti compressori sono già disponibili ed in caso di necessità mette mano all’impianto? per prove si possono direttamente richiedere al fabbrisi fa siamo il tampone? cante, Come con il quale in contatto costante per svilupEsistono diversi prodotti. Nella maggior parte dei casi è pare nuove applicazioni. sufficiente appoggiare il prodotto sulla superficie indivi-

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24/ INDUSTRIA & formazione

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duata come Ma una rappresentativa installazione edel trattare tipo dicon quella il reagente. indicata nelloQuindi studio WAVE prodotti sarebbe specifici possibile per condizionatori in Italia? Un con presidio medico supermercato di quella chirurgico taglia con nonA2L esistono? ad espanSì: sione Sanibact. diretta? Mi riferisco agli aspetti legati a normative antincendio e di sicurezza Le UTA dotate di recuperatore a flussi del incroLe confermiamo assolutamente sì, con l’esempio suciato a tutt’aria funzionare mepermercato di taglia esterna standard possono da 2.000 mq dove bisogna glio? solo tenere in considerazione i limiti di carica massimi e le Assolutamente sì. Purché non vi sia prescrizioni imposte dalla normativa ENcontaminazione. 378 (eventuale aggiunta di dispositivi di sicurezza addizionali per aumentare Peredfare una sanificazione dell’impianto sola carica) effettuare lo studio con l’analisi dei rischila per la luzione potrebbe essere un intervento congiunto sicurezza. con un’impresa di pulizie? Il mio parere è che debba farlo un tecnico che conosce Buongiorno, XL20 e XL40, quale dei 2 va gli impianti, i materialitra e le problematiche del settore. bene per applicazioni BT e quale su TN? Saluti Alessandro Errecom ha un manuale specifico? Tutte e prodotto due si possono usare indifferentemente. XL40 Si, ogni ha la TDS dedicata e abbiamo prodotto ha maggiore capacità frigorifera, mentre XL20 ha GWP un manualetto di corretta detergenza e disinfezione. inferiore a XL40. Per quanto riguarda la macchina ad ozono che avete per quali applicazioni Qual èailcatalogo, nome chimico dell’Opteon XL20 viene e 40? utilizzata? Le confermo la seguente nomenclatura ASHRAE: La macchina generatrice Ozono è un’alternativa alla • XL20: R-454C • XL40: di R-454A sanificazione degli ambienti con l’utilizzo di prodotti chimici. Tuttavia, utilizzando l’ozono si rinuncia all’azione dePer applicazioni Industriali con apparecchiatergente del disinfettante o igienizzante L’ozono ture elettroniche, cabine elettriche echimico. affini, qual è il quindi garantisce una disinfezione solo superficiale perché miglior A2L refrigerante che consiglierebbe in somanca l’operazione meccanica di un rimozione sporco. stituzione del R410a? C’è in futuro dello qualche A1 per queste applicazioni? Dobbiamo contribuire a un cambio di Le consigliamo di tutti prendere in finali! considerazione il fluido mentalità, anche ai clienti Sanificazione e A2L R-454B (XL41) che abbiamo presentato igienizzazione sono sempre statia visti comeall’inizio un codel webinar come ideale sostituto bassissimo GWP stol’R-410A, inutile. con capacità ed efficienza migliorate. per È assolutamente rendere consapevoli Ilclienti suo valore di GWPnecessario è di 467, ben inferiore anche all’al-i finali dell’importanza della pulizia e della sanificatro refrigerante A2L R-32 già perché utilizzato impianti A/C zione degli impianti, non solo seinqueste operacon un valore superiore di GWP di 677 e quindi non zioni rientranocome nell’ordinaria si riducono considerabile una vera manutenzione e rotture propriadell’impianto alternativa a lunigocosti sia in termini di minori che termine per sostituire l’R-410A. di minori costi energetici, ma anche e soprattutto per le Al momento attuale non di esistono all’R-410A conseguenze in termini salute alternative che una scarsa pulidi classe A1 disponibili commercialmente. zia genera. Da parte nostra stiamo cercando di portare avanti questa opera di sensibilizzazione da anni. Chissà gli A2Lattuale Opteon XLsia proposti infiammabili che il periodo non davverosono il momento giusto a quale temperatura? per dare una svolta. Se avete bisogno di qualsiasi supLe confermiamo che i fluidi A2L sono leggermente inporto, non esiti a contattarci. fiammabili. Come si può dimostrare al cliente quanti e qualiL’analisi batteri vieffetuata sono sulèsuo impianto? applicata per quale tipo di Purtroppo, batteri visibili solo a microscopio, ma centrale?i (TN, BTsono o TN+BT)? Le assicuro che se Lei pulisce anche solo di uno split (filtro, L’analisi è stata applicata a una centrale tipo TN+BT. evaporatore, scocca interna, ecc…) con Kw i prodotti e Abbiamo considerato potenze di 160 per i giusti superconvogliastandard tutto lo sporco e l’acqua di risciacquo all’interno mercati in media temperatura e 40Kw in alta di un contenitore e la fa vedere al suo cliente, dicendo temperatura. che tutto quello che ha raccolto sarebbe finito nei suoi polmoni, nonvalutazione è necessariosono che abbia un microscopio per Nella stati inseriti i costi delconvincerlo necessità dell’operazione pulizia. Se le perdite della annuali, mediamente stimatediper un imvapianto sul nostro sito e scarica il nostro catalogo troverà tutti tipo del 15% annue? gli strumenti per fare che le ho appena descritto. Il tasso di perdita è quello stato considerato intorno al 5%, Mi faccia sapere come è andato l’esperimento! perché con i nuovi impianti a refrigeranti Opteon XL la percentuale perdita è nettamente inferiore. Sono Azioni didipulizia ambiente con ionizzatori posanche state considerate perdite alle superiori, nello stusono essere più adatti rispetto lampade UV? dio, ma i vantaggideterso sono rimasti superiori rispetto alle No, sull’ambiente la luce UV è più efficiente dealtre soluzioni analizzate. gli ionizzatori.

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NUMERO 6 / LUGLIO 2020

RIVOLUZIONE F-GAS NEL TRASPORTO REFRIGERATO INTRODUZIONE

Gérald CAVALIER Tecnea-Cemafroid President President of transport and storage section of International Institute of Refrigeration IIR

President of Association Française du Froid AFF

Claudia CAPO Cemafroid, PhD student

A partire dal 2015 il Regolamento Europeo sui gas fluorurati n° 517/2014/UE ha sostituito il precedente, n° 842/2006/UE rinforzando i vincoli ambientali relativi agli idrofluorocarburi (HFC) utilizzati nelle macchine di refrigerazione. Gli HFC che hanno un potenziale di impatto sul riscaldamento globale (GWP) superiore a 2500 saranno banditi per le nuove attrezzature a partire dal 2020 tenendo conto che la quota totale di GWP disponibile su scala europea è già diminuita del 37% dal 2015. Al tempo stesso il prezzo degli HFC, come ad esempio quello dell’R404A, si è moltiplicato di 10 volte. Questa evoluzione continuerà per doversi anni nell’ambito del regolamento F-gas ma anche dell’Emendamento Kigali. In questo contesto, il trasporto refrigerato, il cui carico di refrigerante è realizzato per più del 95% utilizzando l’R404, deve far fronte sia alle evoluzioni ambientali che ai vincoli economici. Come già messo in evidenza da diversi autori, il trasporti refrigerato è il settore della refrigerazione più colpito da queste evoluzioni. Il trasporto refrigerato è anche quel settore con il minor numero di alternative si in termini di refrigeranti che di sistemi per la produzione del freddo. Questo articolo presenta l’evoluzione degli HFC nel settore del trasporto refrigerato a

Figura 1: evoluzione del numero di certificati ATP in Francia in corso di validità al 31 dicembre dell’anno

partire dal 2015 e le tendenze dei prossimi anni, presenta un aggiornamento delle soluzioni esistenti sul mercato e i programmi di ricerca in corso per le unità di refrigerazione utilizzate nel trasporto refrigerato LA FLOTTA NEL SETTORE DEL TRASPORTO REFRIGERATO E LE UNITÀ DI REFRIGERAZIONE La flotta del trasporto refrigerato L’Accordo delle Nazioni Unite sul Trasport refrigerato (ATP) richiede certificati di conformità per tutti i mezzi utilizzati nell’ambito del trasporto internazionale di merci deperibili. In Francia tutti i mezzi di trasporto dovrebbero avere un certificato di conformità. Questo certificato riguarda sia l’isolamento della struttura del veicolo che la sua unità di refrigerazione. Per quanto riguarda l’unità di refrigerazione, il riferimento e la quantità di refrigerante sono specificati. Dal 2002 la Francia, per la gestione e l’emissione di questi certificati, ha sviluppato una piattaforma elettronica, DATAFRIG©. Il Cemafroid è responsabile dello sviluppo e della gestione di questa piattaforma. A fine 2018, DATAFRIG© conteneva circa 350 000 attrezzature di trasporto refrigerato, di cui 113 684

Figura 2: sistemi di refrigerazione che hanno ricevuto un certificato ATP nel 2018, in Francia INDUSTRIA & formazione /25


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di refrigerazione criogeniche a CO2 e N2 di Cryofridge, Thermoking o Air Liquide, o come anche i sistemi ad adsorbimento con ammoniaca di Coldway Technologies. La loro quota di mercato, anche se molto bassa, con meno dell’1%, sta comunque crescendo.

Figure 3: Numero di certificati ATP rilasciati ogni anno

Figura 4: evoluzione degli F-gas nei nuovi sistemi di refrigerazione dal 2010 al 2018 (in percentuale di attrezzature)

aventi un certificato ATP valido in data 31 Dicembre 2018 (figura 1). DATAFRIG© è oggi utilizzato per rilasciare certificati di attrezzature in servizio. Per ogni domanda di certificato, la natura dell’F-gas e la sua quantità sono aggiornate. SOLUZIONI PER LA REFRIGERAZIONE NELL’AMBITO DEL TRASPORTO REFRIGERATO Nell’ambito del trasporto refrigerato, la soluzione maggiormente utilizzata per la produzione di freddo è il Sistema a compressione di vapore, sia con piastre o tubi eutettici o più spesso con un evaporatore allagato. L’analisi dei sistemi di refrigerazione che hanno ricevuto un certificato nel 2018 in Francia è presentata in figura 2 e mostra chiaramente la predominanza dei sistemi a compressione di vapore con oltre il 96,6% dei mezzi di trasporto venduti con questo tipo di unità di refrigerazione. La maggior parte di queste hanno utilizzato, fino al 2016, l’R134a o l’R404A, refrigeranti condannati a breve termine nel quadro dell’F-gas. In media in Francia, la carica di refrigerante di un gruppo frigo è di 3,4Kg/ unità di refrigerazione, che rappresenta una carica totale per il parco francese di 300 tonnellate di HFC e 26/ INDUSTRIA & formazione

una carica annuale nelle macchine nuove di circa 33 tonnellate di HFC. Queste Cariche di refrigerante sono molto variabili a seconda che il gruppo frigorifero sia autonomo o non autonomo. Nel caso di gruppo autonomo la carica di refrigerante contenuta è di circa 6 kg mentre un gruppo in un gruppo non autonomo è in media di 1,6 kg [2]. Pochissime soluzioni sono apparse nel frattempo sul mercato. Se le unità di refrigerazione a CO2 sono testate sul mercato, nessuna di queste è stata ancora commercializzata. La sola alternativa commercializzata a partire dal 2015-2016 prevede l’utilizzo di nuovi HFC, prevalentemente miscele, come l’R452A, il più conosciuto tra queste. Tuttavia, altre soluzioni si sono sviluppate o ri-sviluppate durante gli ultimi 10 anni come le unità

EVOLUZIONE DEGLI F-GAS NEL TRASPORTO REFRIgERATO DAL 2010 F-gas nelle nuove attrezzature utilizzate nell’ambito del trasporto refrigerato Nel 2015-2016 sono apparse sul mercato nuove versioni delle già esistenti unità di refrigerazione con l’R452A come refrigerante utilizzato al posto dell’R404A. Queste unità sono state testate e hanno mostrato capacità di refrigerazione comparabili con quelle utilizzanti l’R404A. Analizzando i certificati ATP rilasciati in Francia negli ultimi anni, è possibile mettere in evidenza l’evoluzione dell’R452A nel mercato del trasporto refrigerato. Ogni anno, in media, circa 16 000 certificarti sono rilasciati per nuove attrezzature sia per il mercato francese che per l’esportazione. Come mostrato in figura 3, dal 2010 al 2018 si è passati da 14 525 a 19 486 certificati rilasciati in Francia. L’analisi dei certificati rilasciati in Francia dal 2010 al 2018 in funzione del tipo di fluido refrigerante è mostrata in figura 4 e in figura 5. Questa analisi mostra un incremento, fino al 2016 delle attrezzature caricate ad R404A. È evidente che il reale cambiamento si è registrato nel 2018 con il 69% dei nuovi sistemi di refrigerazione caricati con R452A. Tuttavia è possibile notare che il 7% delle unità, nel 2018 era ancora caricato con R404A, una quota ancora molto rilevante a meno

Figura 5: evoluzione degli F-gas nei nuovi sistemi di refrigerazione dal 2010 al 2018 (in percentuale di attrezzature)


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di due anni prima del divieto dello stesso refrigerante (R404) sul mercato Europeo. REFRIGERANTI F-GAS NEI MEZZI IN SERVIZIO PER IL TRASPORTO REFRIGERATO Dal 2017 i costruttori di sistemi di refrigerazione hanno proposto il dropin dell’R404a nelle unità di refrigerazione esistenti. La maggior parte di questi hanno scelto l’R452A per i nuovi sistemi. Tuttavia, altri fluidi refrigeranti come l’R442A o l’R449 sono stati anche proposti come alternativa per il drop-in. I costruttori hanno testato nuovamente i loro sistemi con questi nuovi fluidi e l’ATP è stata aggiornata per permettere il drop-in nei sistemi in servizio e il rilascio del certificato ATP rinnovato a seguito dello stesso drop-in. L’analisi dei certificati rinnovati per le attrezzature in servizio è mostrata attraverso i grafici di figura 6 e figura 7 e mette in evidenza che, anche se il passaggio dall’ R404A all’R452A è stato realizzato per le nuove attrezzature, lo stesso non è accaduto per quelle in servizio. Alla fine del 2018, in Francia, l’87,2 % delle attrezzature in servizio utilizzate per il trasporto refrigerato erano ancora caricate con R404A e l’evoluzione tra il 2017

e il 2018 è stata molto piccola. La quota di mercato dell’R404A è cresciuta fino al 2017 raggiungendo in percentuale l’88,8% della flotta. POSSIBILI FUTURE EVOLUZIONI PER IL TRASPORTO REFRIGERATO Soluzioni esistenti Le nuove soluzioni già presenti sul mercato da qualche anno, certamente continueranno il loro sviluppo. Per quanto riguarda i sistemi a compressione di vapore caricati con R452A, questi rappresenteranno una buona soluzione per i prossimi anni anche se il prezzo dell’R452A ha recentemente raggiunto il prezzo dell’R404A è la sua disponibilità sul mercato diminuirà nel futuro prossimo. Questa, in ogni caso, è ancora l’unica soluzione per i sistemi a compressione dei vapore utilizzati nel contesto del trasporto refrigerato. Le alternative al Sistema a compressione di vapore come i sistemi a criogenia e ad adsorbimento, pur interessando una nicchia di mercato, si svilupperanno nel futuro imminente. Essi rappresentano, a lungo termine, una soluzione sostenibile che non sarà influenzata dai regolamenti futuri o dalle prossime fasi della regolamentazione attualmente esistente. Se la criogenia è

Figura 6: evoluzione degli F-gas nei nuovi sistemi di refrigerazione dal 2010 al 2018 (in percentuale di attrezzature)

Figura 7: evoluzione degli F-gas nei nuovi sistemi di refrigerazione dal 2010 al 2018 (in percentuale di attrezzature)

utilizzata principalmente per i mezzi trasporto di grandi dimensioni, semirimorchi e veicoli commerciali pesanti, soluzioni come l’adsorbimento sono attualmente dedicate per mezzi di trasporto più piccoli come tricicli, camion, furgoni e veicoli commerciali leggeri. Soluzioni a breve e medio termine A breve termine i costruttori dei sistemi a compressione di vapore proporranno alternative all’R452A e altre miscele di HFC, come l’R448A, l’R449A, l’R450A, l’R407A o l’R407H (vedi tabella 1). Le loro performance teoriche sono comparabili a quelle dell’ R404A a parità di condizioni operative ma ciascuno di essi presenta delle caratteristiche tecniche da valutare sul terreno per la loro applicazione: la riduzione della capacità di refrigerante e del COP, lo scivolamento della temperatura durante l’evaporazione, l’aumento della temperatura durante la compressione, la compatibilità con gli olii e i materiali lubrificanti, gli effetti del cambiamento di prestazioni in seguito alle perdite dei componenti più volatili, la loro possibile infiammabilità. L’R452A rappresenta comunque la possibilità più concreta a breve termine per sostituire l’R404A [3]. Si tratta di una miscela di HFC e di HFO la cui composizione è la seguente: 30% di R1234yf, 59 % di R125 e 11% di R32. È un fluido non infiammabile, appartenente alla categoria di sicurezza A1 della classificazione ASHRAE et il suo GWP è pari a 2141, 45% inferiore a quello dell’R404A (che deve sostituire) ma, soprattutto, inferiore alla soglia fatidica di 2500. Gli altri studi sono stati studiati di meno. Uno studio recente [4], realizzato per un’applicazione diversa da quella del trasporto refrigerato ha messo in evidenza che l’R407H presenta una capacità di refrigerazione del 5% inferiore a quella dell’R404A ma ha un COP superiore dell’8% di quello raggiunto con l’R404A e del 4% se il fluido utilizzato fosse stato l’R452A. Utilizzando l’R407H la temperatura di mandata del compressore è superiore a quella dell’R404A ma in ogni caso inferiore ai valori per le applicazioni prese in considerazione in questo studio. I refrigeranti naturali INDUSTRIA & formazione /27


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Fluido refrigerante

Tcritica (°C)

GWP

ODP

Gruppo di sicurezza AShRAE

R404A

72,1

3260

0

A1

R134a

101,1

1300

0

A1

R410A

72,5

1730

0

A1

risorse di energia per le unità di refrigerazione impiegate nel trasporto refrigerato. Lo stoccaggio di freddo attraverso l’adsorbimento si espanderà sul mercato.

R452A

74,9

2141

0

A1

R448A

83,7

1387

0

A1

CONCLUSIONI

R449A

81,5

1397

0

A1

R450A

105,7

601

0

A1

R407F

82,7

1824

0

A1

R407H

86,5

1495

0

A1

sono ancora in fase di sperimentazione: è quanto accade ad esempio con la CO2 e gli idrocarburi testati da Carrier. Questi rappresentano, infatti ancora una buona potenziale alternativa. Le Hydro-fluoro-oleine sono, attualmente, anche esse in fase di sperimentazione in un grande numero di applicazioni per la refrigerazione che includono anche i prototipi dei sistemi. È prevedibile che nel futuro più immediato, nuovi fluidi saranno proposti e introdotti sul mercato. Allo

stesso tempo altre tecnologie estenderanno certamente il loro range di applicazioni e vedranno migliorarsi le loro prestazioni. SOLUZIONI A LUNGO TERMINE A lungo termine, il trasporto refrigerato cambierà fortemente. Dovrebbe migliorare le sue prestazioni energetiche ma anche adattare le sue fonti energetiche ai nuovi veicoli. Le celle a combustibile, il riutilizzo dell’energia o nuove batterie saranno nuove

Anche se nuove soluzioni sono apparse sul mercato, la loro evoluzione e il oro sviluppo procede lentamente. Il cambio degli HFC, reso obbligatorio dalla normativa europea è iniziato seriamente nel 2018 e, principalmente, solo per le nuove attrezzature. Anche se nuove tecniche e nuovi fluidi sono già presenti sul mercato, come l’R452A e l’adsorbimento, queste richiedono del tempo per implementarsi su larga scala. La strada da percorrere per la trasformazione delle soluzioni impiegate nell’ambito del trasporto refrigerato, in base ai requisiti dell’F-gas, è ancora lunga. La sfida è lanciata e risulta avvincente per le industrie.

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Due sistemi innovativi per incrementare l’efficienza dei gruppi frigoriferi

Maurizio Ascani Angelantoni - Turboalgor

Figura 1 Schema semplificato ciclo Turboalgor

Figura 2 Grafico prestazioni Turboalgor

Sommario Il Gruppo Angelantoni Industrie ha una lunga esperienza nel campo della refrigerazione e nelle innovazioni disruptive volte al miglioramento dell’efficienza energetica: Turboalgor e Vireco sono 2 importanti risultati di questa attività. Il kit Turboalgor, che trova il suo impiego in sistemi di refrigerazioni già esistenti e nuovi, sta confermando i livelli di prestazione ottenuti in fase sperimentale anche sugli impianti pilota dove è stato installato e sarà presto disponibile sul mercato, passando alla fase di industrializzazione. Turboalgor passa quindi il testimone per la ricerca al progetto Vireco. Il progetto Vireco trova la sua applicazione nel campo dei gruppi frigoriferi equipaggiati con compressore alternativo, sfruttando tecnologie provenienti dal settore dei motori a combustione interna. Se la sperimentazione confermerà anche in questo caso i risultati teorici, sarà possibile incrementare l’efficienza energetica del gruppo fino al 17% e la resa frigorifera, a parità di cilindrata, fino al 55%. Ciò sarà possibile grazie a modifiche non sostanziali della geometria dei cilindri.

Progetto Turboalgor Il progetto Turboalgor si basa sull’introduzione di un turbocompressore e di due scambiatori di calore all’interno di un ciclo frigorifero a compressione di vapore. I benefici ottenuti in termini di prestazioni del gruppo e risparmio energetico sono significativi, in particolare nel campo delle basse temperature. I risultati conseguiti nella fase sperimentale hanno condotto allo sviluppo di un kit di facile installazione su gruppi refrigeranti già esistenti o nuovi, grazie agli ingombri contenuti e alle connessioni di interfaccia limitate a 4 tubazioni. Le prime installazioni, fatte su impianti pilota, hanno confermato le prestazioni ottenute in fase sperimentale. A titolo di esempio si faccia riferimento ad una installazione risalente a Dicembre 2018 presso un impianto per lo stoccaggio di prodotti alimentari surgelati, caratterizzato da resa frigorifera pari a circa 30 kW. Le performance energetiche del gruppo ed il risparmio cumulato ad oggi da dicembre 2018 confermano le previsioni e sottolineano quanto l’innovazione risulti strategica nell’ottica del saving energetico ed economico. Progetto Vireco Il progetto di ricerca VIRECO (Vapour Injected Reciprocating Compressor) ha avuto origine nel 2017, basandosi su due brevetti riguardanti un innovativo compressore frigorifero alternativo ad alta efficienza, caratterizzato da due luci di iniezione di vapore in ciascun cilindro, in prossimità del PMI Gli studi teorici alla base del progetto prevedono un incremento sostanziale delle prestazioni del gruppo frigorifero, consentendo di ottenere due principali benefici: INDUSTRIA & formazione /29


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figura 3 Kit Turboalgor Figura 5 Performance energetiche impianto pilota ed indici di consumo cumulato

Figura 4: Impianto pilota - Resa frigorifera 30kW

- risparmio di energia elettrica per ottenere lo stesso livello di refrigerazione - incremento della potenza frigorifera a parità di cilindrata del compressore. Una rappresentazione schematica del risparmio energetico e dell’incremento di prestazioni è riportata in Fig.7. I primi risultati ottenuti nella fase di sperimentazione del progetto, attualmente in corso, stanno confermando il trend delle previsioni teoriche, in particolare nel campo delle basse temperature (temperatura di evaporazione nel range -40°C ÷ -20°C). Come noto, l’introduzione di spillamenti di vapore provenienti da evaporatori (economizzatori) sono già una realtà industrializzata per quanto riguarda il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti frigoriferi, ma essi attualmente possono essere utilizzati solo per impianti che installano compressori scroll o a vite, mentre ne è stato finora precluso l’utilizzo con i compressori a pistoni. Il progetto ha dunque come obiettivo, rendere possibile il recupero di parte dell’energia altrimenti dissipata nella valvola di laminazione principale, anche con i compressori a pistoni, con un approccio innovativo 30/ INDUSTRIA & formazione

che utilizza tecnologie e know how che trovano applicazione nel settore automotive, in particolare nei motori da competizione. A questo scopo, è stata utilizzata la cosiddetta tecnologia dei “tubi accordati” che, nata per gli strumenti musicali a fiato, è ampiamente utilizzata nei motori ad elevate prestazioni. È interessante sottolineare a questo punto come la stessa tecnologia venga utilizzata in tre campi completamente indipendenti: strumenti musicali, motori da competizione ed impianti frigoriferi. Il concept del progetto di ricerca si riassume nel massimizzare la portata iniettata nei cilindri del compressore, quando i pistoni si trovano in prossimità del PMI, compatibilmente con la capacità di scambio negli evaporatori degli spillamenti, al fine di aumentare la pressione di inizio

compressione e ridurre quindi la potenza assorbita. Il progetto di ricerca si sta sviluppando principalmente su 3 fronti: - Studio termodinamico e fluidodinamico del processo, al fine di individuare le geometrie e le condizioni di funzionamento ottimali. - Progettazione e realizzazione di compressori prototipo a partire da modelli convenzionali - Sperimentazione sul banco di test prototipale e riscontro delle performance ottenute Sono stati prima analizzati modelli semplificati dei condotti e del cilindro, quindi è stato sviluppato il modello reale, corrispondente al compressore prototipo realizzato a partire da uno convenzionale. Tale studio ha permesso di individuare le criticità del sistema ed i parametri chiave che influiscono diret-

Figura 6: Schema semplificato dell’impianto refrigerante oggetto della ricerca


NUMERO 6 / LUGLIO 2020

Sono stati condotti i primi test sperimentali sul banco di test con compressore prototipo a 2 cilindri. A seguire verranno condotti i test anche su un compressore prototipo a 4 cilindri. Lo sviluppo del progetto ed il trasferimento della tecnologia su scala industriale, risultano avere delle premesse estremamente interessanti, considerando l’ampio utilizzo dei compressori alternativi negli impianti frigoriferi di applicazione civile ed industriale (frigo e congelatori domestici, impianti di condizionamento, sistemi costituenti la catena del freddo nel settore agroalimentare, processi farmaceutici, etc.). Si tratta di una classe di macchine che, in virtù del vasto campo applicativo e dell’esteso range di potenze coperto a partire da taglie piccole (da potenze di 1 kW ai 100 kW), rappresenta a tutti gli effetti una notevole fetta di utenza del fabbisogno energetico dei paesi industrializzati.

Figura 7

Figura 8 Schema semplificato delle fasi del compressore modificato

tamente sulla capacità dei condotti di elaborare la portata richiesta nel breve intervallo di tempo corrispondente all’apertura delle luci. Fondamentale è infatti lo sfruttamento delle onde di pressione che si generano all’interno del condotto in corrispondenza dell’apertura e chiusura delle luci. La realizzazione del compressore prototipo a partire da un modello convenzionale ha necessariamente comportato dei vincoli nella realizzazione delle luci e dei condotti, che ne hanno parzialmente penalizzato le prestazioni rispetto al caso ideale, ma che hanno comunque confermato l’incremento sostanziale dell’efficienza.

Figura 9

Figura 10 Andamento pressioni nel condotto AP

Figura 11 Andamento pressioni nel tempo

Figura 12 : Testa del compressore prototipo a 2 cilindri INDUSTRIA & formazione /31


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 214 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Cosa fare quando l’evaporatore dello split è brinato? Introduzione

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 32/ INDUSTRIA & formazione

Una delle certezze granitiche di chi lavora nella manutenzione dei condizionatori split è che la batteria interna, durante il funzionamento in raffreddamento, non deve mai essere brinata. La presenza di brina sullo scambiatore non è un segnale positivo, ma nemmeno così negativo come molte volte si pensa. Chi opera sulle pompe di calore, invece, è abituato a trovarsi di fronte ad un evaporatore ricoperto di brina, dato che è normale che nelle giornate più fredde la temperatura di evaporazione dell’unità esterna sia al di sotto di 0 °C e che l’elevato quantitativo di umidità presente nell’aria porti a ricoprire la batteria di uno spesso strato di brina. Per tale ragione sono necessari gli sbrinamenti periodici di tale batteria, sbrinamenti che avvengono attraverso la momentanea inversione del ciclo frigorifero di funzionamento dell’apparecchiatura. Ma in raffrescamento no, quando si vede la brina sull’evaporatore e sul tubo del liquido in bassa pressione (il tubo piccolo che collega le due unità, vedi figura 1) subito si è portati a chiedersi cosa c’è che non funziona (e questa domanda ci stà) per concludere abbastanza repentinamente che manca gas e che quindi è necessario integrare la carica di refrigerante del circuito (e questa conclusione proprio non ci stà). Perché c’è brina? La brina si forma quando il refrigerante presente all’interno del circuito frigorifero si trova ad una temperatura inferiore a 0 °C. Quindi, ad esempio, nel caso dell’R410A quando la pressione manometrica è inferiore

a 7 bar circa, oppure a 7,1 bar per l’R32 o 4 bar per il vecchio R22. La condensa che si deposita sulla batteria, o all’esterno della tubazione a seguito della temperatura negativa, congela, ed ecco formata la brina. Il quantitativo che si viene a creare dipende dal valore della temperatura e dalla quantità di umidità presente nell’aria che viene raffreddata quando viene a contatto con la superficie fredda. Il fatto che, in linea di principio, la formazione della brina non sia un fenomeno negativo può essere confermata da chi lavora nel settore della refrigerazione ove nella maggior parte dei casi, casomai, ci si preoccupa quando non la si vede. In condizionamento normalmente essa non è presente nel funzionamento in raffrescamento, e quindi la sua comparsa crea sempre una sorta di allarmismo (non sempre giustificato) in chi ci si imbatte. Chiarito ciò, proviamo a vedere quali sono i casi in cui possiamo trovare la presenza di brina sulla batteria dell’evaporatore. Filtri dell’aria La pulizia dei filtri dell’aria è una delle più importanti attività di manutenzione ordinaria da eseguire sull’unità interna del climatizzatore. L’operazione in sè è piuttosto semplice da eseguire e può essere effettuata dall’utilizzatore dell’apparecchiatura nel periodo che precede la sua accensione estiva. La frequenza con cui deve essere eseguita questa operazione dipende dal grado di inquinamento dell’ambiente in cui lavora l’unità interna. La mancata esecuzione della pulizia dei filtri porta ad una progressiva riduzione della portata d’aria che attraversa lo scambiatore e quindi ad una pena-


NUMERO 6 / LUGLIO 2020

lizzazione dello scambio termico: l’aria che riesce ad attraversare il filtro imbrattato riesce a raffreddarsi di più ma, poichè la sua portata è ridotta rispetto a quella nominale, complessivamente l’ambiente viene raffreddato di meno. Il maggiore raffreddamento che subisce l’aria porta alla formazione di una maggiore quantità di condensa sulla batteria. Ricevendo meno calore, il refrigerante che scorre dentro lo scambiatore tenderà ad evaporare in quantità inferiore con conseguente diminuzione della pressione e della sua temperatura, che può scendere al di sotto di 0 °C: la batteria inizia a brinare. Funzione dry In quasi tutti i climatizzatori split è presente la funzione dry, ossia quella funzione che permette di deumidificare maggiormente l’aria trattata. Per ottenedere tale obiettivo le ventole dell’unità interna vengono fermate per brevi periodi e risultano, così, funzionare ad intermittenza. Anche in questo caso, quando la ventilazione è assente, si riduce lo scambio termico tra l’aria ed il refrigerante. Questo porta ad una diminuzione della sua pressione di evaporazione e della sua temperatura. A seconda del tempo di arresto delle ventole, la diminuzione della temperatura può essere significativa e giungere a valori negativi: sulla batteria inizia a formarsi brina in quantità più o meno grande a seconda della quantità di condensa che si deposita sulla batteria e quindi del grado di deumidificazione dell’aria che si vuole ottenere. Quando la ventola riparte la brina si scioglie.

le standard estive e quindi anche con le temperature più basse, in particolare quella di evaporazione, che può risultare anche negativa: è del tutto normale, allora, vedere l’evaporatore brinarsi. Locali tecnologici Sono quegli ambienti che contengono al loro interno apparecchiature elettriche ed elettroniche che producono una notevole quantità di calore. Quindi devono essere raffreddati anche in inverno, quando la temperatura esterna è molto bassa. Generalmente, date le loro modeste dimensioni, sono raffrescati da piccoli climatizzatori split. Ricadiamo, allora, nel caso precedente in cui le pressioni di lavoro sono inferiori al normale e quindi la batteria evaporante è probabile che brini.

Figura 1 – Esempio di tubo del liquido brinato

Problemi al capillare È possibile che il capillare dello split possa otturarsi parzialmente a causa di sfridi di rame rimasti all’interno del circuito o a causa di sporcizia o additivi che tendono ad agglomerarsi al suo interno. Se l’ostruzione non è completa, il refrigerante riesce comunque ad attraversare il capillare ma la perdita di carico che subisce è eccessiva. La pressione di evaporazione è inferiore al normale, così come la temperatura: se essa scende sotto 0 °C l’evaporatore ed il tubo “piccolo” brinano. Mancanza di refrigerante È il caso meno frequente che può

Figura 2 – Esempio di un filtro dell’aria pulito e di uno intasato dalla sporcizia

accadere, ma il più richiamato da chi lavora sugli split. Di solito, quando si vede la brina sulla batteria dell’unità interna, si pensa subito ad una mancanza di refrigerante. E lo si aggiunge, senza nemmeno chiedersi il motivo di tale presunta mancanza. Ma se l’installazione è stata eseguita con cura e dovizia ed ha regolarmente funzionato per un certo periodo, che probabilità c’è che inizi a perdere refrigerante?

Collaudo dello split Se l’apparecchiatura non ha funzionato come pompa di calore durante la stagione invernale, prima della stagione estiva generalmente si esegue il collaudo: il periodo in cui ciò avviene è quello di aprilemaggio. Per eseguire tale collaudo si accende lo split e si verifica il suo funzionamento dopo aver eseguito l’ordinaria manutenzione. Nella stagione primaverile la macchina lavora con pressioni più basse rispetto a quelINDUSTRIA & formazione /33


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

L’R32 nei refrigeratori d’acqua per comfort commerciale INTRODUZIONE

Bachir Bella

Emerson Commercial and Residential Solutions

Filippo Magni

Emerson Commercial and Residential Solutions

L’R410A, con un GWP di 2088, è il principale refrigerante utilizzato nel condizionamento dell’aria e nelle pompe di calore per sistemi residenziali e commerciali. È stato introdotto diversi anni fa grazie alle sue buone proprietà termodinamiche e termofisiche. Il regolamento F-gas (EU 517/2014) che mira alla riduzione del 79% entro il 2030 il consumo di refrigeranti calcolato in CO2 equivalente, oramai sta incidendo sulla disponibilità del refrigerante R410A. Sulla base di simulazione, il GWP medio nel 2030 in tutti i sistemi di refrigerazione dovrebbe essere inferiore a 400. L’R32 è uno dei principali candidati per sostituire l’R410A nel comfort commerciale. Esso ha un GWP di 675 e ottime proprietà termodinamiche che lo rendono adatto pe r soddisfare i requisiti minimi di efficienza energetica. 1 SEZIONE PRINCIPALE Proprietà Termodinamiche

Tabella 1 Riassunto delle prestazioni teoriche SEERon Cooling Load - 74 kW 10%

Series3

Series4

Series2

20

16 14

6% 6%

6%

6%

12 5%

4%

3%

10 8

2%

6

1%

0%

4

0% 0%

-2%

2 0 100%

74%

47%

Cooling Load

Figura 1 Efficienza del sistema 34/ INDUSTRIA & formazione

21%

Average SEER + 3%

Discharge Temp. R32 - R410A(°C)

R 32 Per for mance vs . R 410A

18

8%

Il refrigerante R32 ha proprietà simili al R410A. La temperatura normale di ebollizione è -51,7 °C e quella critica è di 78,1 °C. La Tabella 1 illustra una comparazione delle prestazioni a 5 °C di evaporazione e 50 °C di condensazione tra R410A e R32. Per lo stesso spostamento volumetrico, la portata di massa del R32 è 31% inferiore al R410A. 1.1 Drivers Principali per l’R32 1.1.1 Alta efficienza del sistema Zilio et al. (2015) hanno studiato le prestazioni di un’unità reversibile da 74 kW con R32 e R410A in funzionamento raffreddamento e pompa di calore. La Figura 1 riepiloga i risultati dell’unità quando funziona in modalità raffreddamento nelle condizioni standard secondo la EN14825. La capacità dell’R32 è superiore del 6% e l’efficienza stagionale è di circa 3% superiore a quella del’R410A. 1.1.2 Basse perdite di carico Con la stessa capacità frigorifera, la bassa portata di massa dell’R32 causata dalla minore densità del refrigerante, induce minori perdite di pressione La figura 2 mostra le perdite di pressione su un condensatore d’aria a tubi alettati testato con R410A e R32. Le basse perdite di carico aiutino a ridurre il diametro e le dimensioni degli scambiatori di calore e delle tubazioni di collegamento. Di conseguenza, il costo del sistema risulta teoricamente inferiore con R32 rispetto a quello del’R410A. 1.1.3 Bassa carica del sistema La figura 3 mostra un confronto della carica di refrigerante di un chiller 70 kW con due diverse geometrie di condensatori a tubi alettati. Come riferimento, si considera il chiller avente un condensatore tubolare standard da 5/16” e caricato con R410A. La carica di refrigerante R410A nel sistema diminuisce del 22% quando si sostituisce il condensatore tubolare con un condensato-


NUMERO 6 / LUGLIO 2020

100%

110% 100%

R410A

90%

90% R-410A

80%

R-32

-22%

80%

70% 60% 50%

70%

-19%

40% 30%

60% Pressure Drop

Figura 2: Perdite di carico

re a microcanali. Essa si riduce di ulteriormente di un 19% quando viene testata con l’R32. La riduzione totale del consumo in CO2 equivalente con l’R32 è di circa il 74%, grazie sia al basso GWP (-67%) sia alla ridotta carica nel sistema (-20%). 1.2 Principali modifiche di progettazione dello scroll Il cambio delle proprietà associato al refrigerante R32 come riassunto nella tabella 2 incidono sul funzionamento del compressore scroll e di seguito anche sulle sue prestazioni. I vincoli che delimitano il funzionamento del compressore scroll nella parte superiore sinistra della mappa, come lo mostra ma figura 4 sono principalmente: - la coppia motore, - la resistenza meccanica degli scroll, - le temperature di fine compressione, - la gestione dell’olio di lubrificazione - la “compliance” assiale e radiale L’ottimizzazione del compressore scroll è dunque necessaria per raggiungere condizioni operative simile a quelle del R410A e migliorare l’efficienza atta a soddisfare i requisiti delle norme europee EU 813/2013 e 2016/2281. 1.2.1 Iniezione dell’olio lubrificante La quantità di olio lubrificante aspirata all’interno degli scroll è molto bassa con l’R32 per causa della minor portate di massa di refrigerante. La riduzione della quantità di olio lubrificante aspirata all’interno degli scroll fa si che la tenuta fra le camere di compressione diminuisce. Di conseguenza la temperatura di fine compressione aumenta e l’efficienza del compressore diminuisce per lo trafilamento del refrigerante durante la fase di compressione. La figura 5 mostra come la tempera-

50%

40%

30%

Air Cooled Condenser 5/16” (Baseline)

Microchannel Condenser – R32

Microchannel Condenser – R410A

Figura 3 Riduzione di carica 70

Coppia del compressore

60 COND. TEMPERATURE (°C)

20%

- 27%

Sforzo meccanico dello scroll

50

Temperatura di mandata

40

Gestione dell’olio

30

Allineamento dello scroll

20 10 0 -4 0

R32

R410A

-3 0

-2 0

-1 0 0 EVAP. TEMPERATURE (°C)

10

20

30

Figura 4 Mappa dei vincoli di progettazione

tura di scarico diminuisce con l’introduzione dell’iniezione dell’olio lubrificante all’interno degli scroll. 1.2.2 Alto rapporto volumetrico (BIVR) La temperatura di fine compressione ad alti rapporti di compressione diminuisce con il crescere del rapporto volumetrico (BIVR) del compressore. La figura 6 mostra tale limite dovuto alla temperatura di scarico spostarsi verso l’alto per un elevato rapporto volumetrico geometrico. Per contro con un alto rapporto volumetrico geometrico, l’ efficienza del compressore diminuisce a bassi rapporti di compressione. Quindi l’ottimizzazione a basso rapporto di pressione è necessaria per R32 Proprietà diverse Maggior assorbimento potenza Maggiore pressione Maggiore temperatura di scarico Flusso refrigerante minore

soddisfare i requisiti di efficienza stagionale a basso carico termico. 1.2.3 Rapporto di compressione a volume variabile (VVR) Il rapporto di compressione a volume variabile è una configurazione che consente al compressore scroll di ottimizzare vari rapporti volumetrici. Una valvola è utilizzata per consentire al gas nella camera di compressione di evacuare quando raggiunge la pressione di scarico del sistema. Questa è una caratteristica importante per raggiungere l’efficienza stagionale richiesta dalle direttive. La Figura 7 mostra il miglioramento dell’efficienza a basso rapporto di pressione con VVR e con un rappor-

Caratteristiche di progettazione coinvolte • Coppia del compressore • Cuscinetti • Spinte assiali e radiali • Parametri di funzionamento (riscaldamento) • Efficienza

Tabella 2 Parametri progettuali influenzati dalle proprietà dell’R32

INDUSTRIA & formazione /35


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Figura 5 Moderare la temperatura di scarico

to di alta pressione con BIVR. 1.3 Risultati 1.3.1 Prestazioni del compressore scroll La Figura 8 riassume il confronto del COP di un compressore scroll YP292 ottimizzato per l’R32 con un compressore scroll ZP292 progettato per l’R410A. Come mostra la figura, l’efficienza migliora con l’R32. È importante evidenziare il miglioramento dell’efficienza ad alti rapporti di compressione grazie all’ottimizzazione del design.

Isentropic Efficiency

0.8 BIVR 2.5 BIVR 2.7 BIVR 2.7 + VVR

0.7

Figura 6 – Influenza del rapporto volumetrico

• Le basse perdite di carico e la minore carica del sistema contribuiscono a ridurre il costo del sistema con R32. • La totale riduzione del consumo in CO2 equivalente è di circa il 74%. • L’alta temperatura di fine compressione con R32 è gestibile con un’ottimizzazione del design del compressore scroll. Il controllo del-

0.6

ZP292(R-410 A) vs. YP292(R-32) COP

BIVR

0.5

la temperatura di scarico aiuta ad estendere la mappa per condizioni operative estremi in pompa di calore. • L’efficienza del compressore con R32 è migliore rispetto al R410A. • R32, nel comfort commerciale, è una soluzione sia in raffreddamento che in pompa di calore.

VVR

1

2

3

4 Pressure Ratio (-)

5

6

7

3

Figura 7 Impatto dell’efficienza dello scroll sui VVR

1.3.2 Estensione della mappa con il controllo della temperatura di scarico La mappa operativa per applicazioni pompe di calore può essere estesa con il controllo della temperatura di scarico. Il controllo della temperatura di fine compressione avviene tramite la gestione del surriscaldamento del vapore aspirato, agendo sulla valvola di espansione elettronica dell’evaporatore. La temperature di scarico e sempre limitata a 145 °C con tolleranza di 5K per gli altri rapporti di compressione, come illustrato in figura 9. Questa soluzione consente di estendere ulteriormente la mappa operativa con l’R32 per le condizioni operative estremi in pompa di calore. CONCLUSIONI • L’efficienza del sistema con R32 è migliore grazie alle proprietà termodinamiche. 36/ INDUSTRIA & formazione

3.53

3.48

3.5

0.4

3.18

3.1

3.03

2.91

2.5 2.17 2

1.96

1.5

1

-15 45

0 50

5 50 ZP292

7 55

YP292

Figura 8 COP di scroll a R32 e R410A 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60

R32

Low

Compressor Ratio

-

Figura 9 Controllo temperatura di scarico

High

R-410A


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COVID-19 e igienizzazione delle unità interne di climatizzazione

Gianfranco Cattabriga Docente Centro Studi Galileo

Anche se al momento non ci sono prove che il COVID-19 possa essere diffuso e trasmesso all’uomo dai sistemi di climatizzazione, questa possibilità non deve essere esclusa a priori e la loro periodica ”bonifica” deve adottare adeguate procedure cautelative. In assenza di direttive di legge, solo il buon senso, la professionalità dell’operatore unitamente all’uso di attrezzature adeguate garantiranno una completa sanificazione. Sono state emesse diverse ordinanze regionali con l’intenzione

di dare un indirizzo allo svolgimento di tale attività ma il loro coordinamento è alquanto problematico (es. regione Abruzzo ordinanza n° 42 del 20 aprile 2020, regione Lazio ordinanza n°Z00028 del15 aprile 2020, etc.) L’articolo 1 del D.M. n°274/1997 definisce:“sono attività di sanificazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizie e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante

INDUSTRIA & formazione /37


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il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore ”. La sanificazione, quindi riguarda un “complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti”; a norma di legge la sanificazione si applica agli ambienti e non agli impianti o a parte di essi e la possono svolgere imprese che devono necessariamente avere particolari requisiti di capacità economico-finanziaria ed obbligatoriamente un Responsabile Tecnico che dovrà avere un rapporto d’immedesimazione con l’impresa ed essere in possesso di specifici requisiti tecnico-organizzativi cone stabilito dall’articolo 2 del D.M. 274/1997. Come si deduce dalla lettura dell’articolo, la definizione è abbastanza ampia, pertanto per ovvisre alla complessità del “burocratichese”, nel presente testo l’argomento “sanificazione” si allargherà per prendere in considerazione le operazioni da implementare sulla unità interna (split, ventilconvettori etc.), quella che ha immediata influenza sulla qualità dell’aria che viene respirata nelle nostre abitazioni e zone di lavoro varie e una bonifica dell’ambiente immediatamente adiacente all’unità da bonificare. Il nostro senso pratico e la nostra professionalità ci spingeranno a prendere in considerazione la sanificazione/ bonifica: - della batteria evaporante, il suo alloggiamento, la bacinella di raccorta condensa e il bocchettone dello scarico condensa - della superficie interna ed esterna della carpenteria della unità interna - dell’ambiente nel quale l’unità interna è installata Sono tre fasi operative diverse che richiedono l’impiego di spefiche attrezzature e procedure che se correttamente implementate danno come risultato la completa sanificazione dell’ambiente coinvolto. Le operazioni di sanificazione richiestìe non sono molto diverse da quelle che sono necessarie in condizioni normali, salvo alcuni dettagli legati alla presenza di eventuali tracce di COVID-19. È necessario che l’operatore dedichi particolare cura alle protezioni da utilizzare per evitare il 38/ INDUSTRIA & formazione

contagio e che tutte le parti trattate subiscano i necessari processi di pulitura mirati anche alla eliminazione di punti di possibile accumulo di agenti patogeni. Le protezioni individuali Le protezioni individuali devono essere conformi a quanto richiesto sia dal Regolamento 2016/425 che dal D.Lgs n°81/08; decreto recentemente aggiornato alla luce della situazione COVID19. La lettura e interpretazione dei corpi normativi è impresa alquanto complessa; si suggerisce di affidarsi a un fornitore di comprovata affidabilità per la scelta di prodotti a norma di legge e per il loro corretto uso. Brevemente, i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) sono classificati in base alle parti del corpo che devono proteggere (allegato VIII del D.Lgs. n°81/08); quelli essenzialmente necessari per il nostro scopo sono preposti alla protezione della testa, degli occhi, del viso, delle vie respiratorie, delle mani e delle braccia o dell’intero corpo.

Figura 1

Figura 2

Le attrezzature Vale sempre il suggerimento di affidarsi a un fornitore di fiducia (e affidabilità) per la scelta di attrezzature adatte allo scopo e rispondenti ai requisiti idonei alle attività da svolgere. Possiamo dividere la sanificazione in due fasi distinte; la prima da eseguire sulla unità interna che prevede una azione chimica tramite prodotti chimici abbinata a una importante rimozione meccanica. Questa prima fase viene eseguita utilizzando un kit per il lavaggio composto da una idropulitrice di tipo professionale completa di lancia, tubi flessibili, pompa irroratrice e appositi teli per il rovestimento delle unità interne (fig.1). Per la sanificazione dell’interno della carpenteria dell’unità interna è necessario utilizzare un aerosol detergente, (fig.2) mentre l’ambiente dove l’unità interba è installata viene sanificata con un generatore portatile di ozono (fig.3). Le procedure di sanificazione Prima di procedere arrestare l’impianto e assicurarsi che non possa essere messo in funzione fino al

Figura 3

completamento delle operazioni. Dopo aver indossato i dispositivi di protezione, l’’operatore deve rimuovere la carpenteria dell’unità e adagiarla in un’area interdetta alle persone non autorizzate così come i filtri d’aria. Con la nuova situazione “COVID-19” si sconsiglia di effettuare la rimozione meccanica tramite aspirazione della polvere e altri sedimenti che si sono depositati all’interno della unità, così facendo le eventuali tracce del virus verrebbero diffuse in ambiente. Una volta rimossa la carpenteria e i filtri dell’aria, questi devono essere prima trattati con il liquido detergente e quindi lavati con l’idropulitrice. Identico trattamento con il liquido detergente deve essere dedicato alla struttura inamovibile dell’unità interna che è


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stata precedentemente protetta con i teli. Coprire l’evaporatore dell’unità da trattare tramite i teli di protezione (2pz inclusi) resistenti e utili a molteplici interventi, utilizzando la comoda pompa da 2 litri irrorare con lo specifico detergente (incluso nel kit) l’evaporatore, i filtri, la bacinella di raccolta della condensa e il suo bocchettone di scarico; se presenti, le parti elettriche vanno adeguatamente protette dal getto del liquido di lavaggio. L’area di lavoro deve essere adeguatamente transennata per tenere lontano le persone non autorizzate. Nei limiti del possibile, bisogna aerare adeguatamente la zona ma limitatamente alla fase di lavaggio; la bonifica con ozono deve avvenire evitando ricambi d’aria all’ambiente. Procedere quindi al loro lavaggi con l’apposita idropulitrice; per non danneggiare le alette della batteria di scambio termico, si consiglia di limitare la pressione di lavoro della idropulitrice a 0,7-1 MPa. Il lavaggio non si deve limitare alla sola batteria, particolare attenzione deve essere dedicata al profondo lavaggio della bacinella di raccolta condensa e il suo bocchettone di scarico (fig.4) La successiva operazione consiste nella irrorazione con l’aerosol detergente di tutte le superfici interne della carpenteria; si passerà quindi all’operazione di bonifica dell’ambiente circostante sfruttando il potere ossidante dell’ozono che diffuso nell’ambiente da sanificare, distrugge batteri, muffe e acari; eventuali gas tossici presenti (monossido di carbonio, monossimo d’azoto) vengono modificati in gas innocui. Una apposita unità di generazione di ozono provvede a diffondere in ambiente ozono saturando l’ambiente in tempi brevi. Completate le operazioni descritte precedentemente e una volta accertato che carpenteria, filtri e struttura fissa sono asciutti, l’u-

Figura 4

nità potrà essere assemblata dopo aver rimosso le eventuali protezioni delle parti elettriche. Se i filtri devono essere necessariamente sostituiti, questi devono essere smaltiti secondo la normativa in vigore; al momento non è chiaro se devono essere considerati materiali potenzialmente infetti al pari dei DPI monouso; la circolare del Ministero della Salute n°5443 del 22/02/2020 specifica che i DPI utilizzati per le attività di pulizia dei locali non sanitari potenzialmente contaminati da COVID-19: “dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto”. Non è superfluo sottolineare che, vista la gravità della situazione COVID-19, tutte operazioni dovranno essere svolte adottando in maniera scrupolosa tutte le precauzioni possibili. Documento di avvenuta sanificazione Come editare un documento di avvenuta sanificazione è ancora un argomento aperto a ogni interpretazione. Molto spesso all’operatore viene richiesta una dichiarazione di conformità; ma conformità a cosa? Quale norma, legge, regolamento ? Nel dubbio, molte aziende del settore rilasciano un documento di avvenuta sanificazione dove, oltre ai riferimenti sociali della ditta, viene indicata la natura delle attrezzature, dei fluidi utilizzati e la destinazione di

eventuali rifiuti risultanti. Molto pragmaticamente è interessante fare notare che in data 17 Marzo 2020 con il Decreto Legge Cura Italia di emergenza anti Coronavirus è stato introdotto un credito del 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro e delle relative attrezzature, sostenute fino al 31 dicembre 2020. Il credito spetta a tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione; il limite di spesa di 20.000 €. Nota finale L’emergenza Covid ha richiamato ad una superiore attenzione ma ricordiamo che una corretta manutenzione e pulizia dovrebbe essere sempre effettuata. La manutenzione viene ricordata dagli utenti finali solo quando vi è una specifica urgenza su cui fare leva; gli aspetti positivi di una corretta manutenzione sono di garantire efficienza di sistema (risparmio energetico), allungarne la vita utile e prevenire la proliferazione di diversi agenti patogeni; in ultima analisi, la manutenzione è un investimento e non un costo. Si ricorda che una eventuale disinfezione ((con soluzioni alcoliche o disinfettanti) può essere operata solo una volta effettuata la pulizia approfondita dell’unità Vedi Rubrica Domande frequenti del nr 4-2020 e su nr 5-2020 .

Il grandissimo successo dei webinar del Centro Studi Galileo è arrivato anche oltre oceano, con il primo webinar internazionale completamente in lingua inglese! Digital Tools for RAC Servicing - Remote Control at the Time of Lockdown è stato seguito da oltre cento spettatori in diretta, espandendo ancora una volta gli orizzonti del Centro Studi Galileo, il più autorevole ente per la formazione sul Freddo. INDUSTRIA & formazione /39


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 234 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Sostituzione dell’ R404A: come determinare ed eseguire la carica dell’ R449A Introduzione

Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 40/ INDUSTRIA & formazione

Le precedenti volte abbiamo considerato tutti gli aspetti che devono essere presi in considerazione per non sovraccaricare il compressore quando si esegue la sostituzione dell’R404A con l’R449A nel circuito frigorifero. Quelle di cui abbiamo parlato sono le indicazioni operative più importanti da seguire se si desidera che anche dopo la sostituzione l’apparecchiatura raffreddi come si desidera, che vengano garantite le giuste temperature di lavoro e che il compressore non vada incontro a problematiche di funzionamento, presto o tardi che sia: il che non è poco. Comunque, tutto ciò pur se fondamentale non è sufficiente a garantire il successo complessivo dell’operazione di cambio del refrigerante. Un altro aspetto fondamentale è la determinazione della quantità di R449A sostitutivo che va inserita nel circuito e come va eseguita la carica dello stesso. Densità del refrigerante e carica del circuito Già molte altre volte c’è stata l’occasione per dire che ogni refrigerante ha caratteristiche diverse da ciascun altro per quanto si cerchi di fare in modo che possa replicare bene le proprietà di quello che è destinato a sostituire. Non sfugge a questa regola il binomio R404A/R449A. Una delle proprietà simili, ma non identiche, che i due fluidi hanno è la densità del liquido. La densità influisce direttamente sulla quantità di refrigerante necessaria a riempire il circuito frigorifero. Infatti l’insieme dei vari componenti e delle tubazioni che lo compongono risulta avere un deter-

minato volume interno che necessariamente deve essere riempito di refrigerante. In base alla densità del fluido in esame la massa necessaria al riempimento è variabile: più la densità è alta più grammi (o chilogrammi) di refrigerante sono necessari per raggiungere lo scopo. Inoltre, dato che in termini di massa la fase vapore risulta essere sicuramente molto piccola rispetto alla fase liquida, è la densità del refrigerante in fase liquida che va ad incidere maggiormente sulla quantità di refrigerante necessaria a riempire il circuito frigorifero. Nella tabella 1 vengono messe a confronto le densità del liquido per l’R404A e l’R449A per alcune temperature prese in considerazione. Come si può notare da tale tabella la differenza tra le due densità aumenta all’aumentare della temperatura del liquido. Nel circuito frigorifero le temperature più elevate del liquido si verificano nel lato di alta pressione, dall’uscita del condensatore fino al dispositivo di espansione. Questa è la parte di circuito che incide maggiormente sulla necessità di aumentare la carica del circuito quando si passa da R404A a R449A. Come influisce la temperatura di condensazione Forse questa è la fase più delicata del processo di sostituzione: la targhetta dell’apparecchiatura ci fornisce il dato di carica per quanto riguarda l’R404A, il refrigerante originario, dettato dal costruttore. Ma il dato riguardante la massa di R449A non è reperibile in alcun modo a priori. Quindi pur eseguendo la carica a peso, avvalendosi di una bilancia, sussiste un certo grado di incertez-


NUMERO 6 / LUGLIO 2020

Tabella 1 Temperatura (°C)

Densità R404A (kg/m3)

Densità R449A (kg/m3)

Differenza densità tra R449A e R404A (%)

-20

1223,1

1265,4

+3,5

40

966,1

1019,8

+5,6

-10 60

1188,0 815,8

za. Vi è però la consapevolezza che il quantitativo complessivo di R449A da caricare risulta essere superiore a quello di R404A presente originariamente nel circuito fino ad un valore di circa il 10% in più, a seconda delle temperature di condensazione previste per la specifica apparecchiatura. La carica originaria Ovviamente a monte di tutta questa procedura c’è la conoscenza del quantitativo di R404A già presente all’interno del circuito. Come si diceva in precedenza, questa informazione è presente nei dati di targa, solitamente. Nel caso, malaugurato, che esso non sia ricavabile, sussiste l’ulteriore incombenza di determinare la carica di R404A contenuta nel circuito. Ecco, allora, che si dovrà procedere, prima di ogni altra cosa, al recupero del vecchio refrigerante. Recupero che dovrà avvenire mandando in vuoto il più possibile il circuito, cioè fino ai limiti di funzionamento del recuperatore. Fermarsi nell’operazione di recupero quando la pressione nel circuito giunge a 0 bar, come talvolta viene consigliato, sarebbe sbagliato in quanto comporterebbe un recupero non completo di tutta la carica del circuito. Per fare le cose con dovizia, al termine del recupero si dovrà procedere anche allo svuotamento del recuperatore, andando a prelevare anche quella quantità di refrigerante rimasta intrappolata nel condensatore del recuperatore (operazione di purge). Al termine di questa procedura si potrà posizionare la bombola di recupero sulla bilancia per determinare la carica di R404A di cui era dotata l’apparecchiatura. Se c’è una perdita dal circuito Eseguito tutto ciò possiamo stare tranquilli? Ovviamente no. Non conoscendo il dato di targa della cari-

1232,3 893,7

+3,7 +9,5

ca, nonostante la minuziosità con cui si sono eseguite le operazioni sopra descritte potrebbe esserci comunque un problema a monte di tutto ciò. Infatti, se la situazione ci impone la sostituzione del refrigerante è possibile che ciò sia dovuto anche al fatto che l’apparecchiatura in questione fosse soggetta a perdita di refrigerante, da qui la decisione di passare ad un fluido sostitutivo per svincolarsi dall’incombenza di continuare ad utilizzare l’R404A. Ma se così è, cioè se lil circuito frigorifero è soggetto a una fuga di gas, ciò che andiamo a recuperare rappresenta solo una parte della carica nominale del circuito: diciamo la minima carica di cui sicuramente l’apparecchiatura è dotata, ben consapevoli che quella reale è superiore ad essa di una quantità che dipende dall’entità della fuga in atto. Come si vede la situazione potrebbe presentarsi complessa. Potrebbe venirci in soccorso, in questo caso, il registro dell’apparecchiatura, se presente. Non è questo il caso, purtroppo, delle piccole macchine frigorifere ad uso commerciale, che solitamente hanno una carica di qualche centinaio di grammi e che, di conseguenza, sono esentate dalla compilazione del registro. Sarà proprio in tali casi, allora, che l’abilità e l’esperienza del tecnico potranno sopperire a questa scarsità di informazioni di base necessarie per eseguire la procedura di sostituzione del refrigerante. Esecuzione della carica Come già detto altre volte, l’R449A è una miscela zeotropa che presenta un glide di temperatura non trascurabile. Giocoforza la sua carica nel circuito va sempre e solo eseguita in forma liquida. Quindi il collegamento al circuito va fatto dal lato di alta pressione, ad esempio dal rubinetto di scarico del compressore o dall’attacco posto sul ricevitore di liquido. Solo

in mancanza di queste opportunità si è costretti ad eseguire la carica dalla bassa pressione del circuito, sempre in fase liquida, e quindi con l’accortezza di immettere il refrigerante nel circuito in piccole quantità per dar tempo al fluido di evaporare durante il tragitto che compie dalla bombola al circuito. In questo caso, ovviamente, i tempi del processso di carica si allungano anche notevolmente, a seconda della quantità di refrigerante da trasferire. A seconda del tipo di bombola utilizzata, per prelevare da essa la componente liquida si dovrà capovolgerla se dotata di un solo pescante (vedi figura 1) mentre rimarrà dritta e ci si dovrà avvalere del rubinetto rosso nel caso sia dotata di doppio pescante. (vedi figura 2). Una volta aver determinato, prima di eseguire la carica, la quantità di R449A da immettere nel circuito, essa va trasferita non completamente. Diciamo che in una prima fase del processo di carica si procede ad inserire circa l’80% della carica necessaria per verificare il comportamento dell’apparecchiatura. In seguito si procede con piccole aggiustamenti per avvicinarsi sempre più alla quantità realmente richiesta facendo sempre attenzione a non superare il quantitativo di carica ottimale per non dover essere poi costretti al recupero dell’eccesso.

Figura 1 – Esempio di bombola con un rubinetto ed un solo pescante

Figura 2 – Esempio di bombola con due rubinetti e doppio pescante

INDUSTRIA & formazione /41


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE U-3ARC: IL CONSIgLIO DIRETTIVO DELLA PRIMA ASSOCIAZIONE CONTINENTALE AFRICANA DEL FREDDO

La neonata Union of Associations of African Actors in Refrigeration and air-Conditioning, che riprendendo il modello di AREA ha riunito sotto la propria egida 25 associazioni provenienti da 24 paesi, ha di recente annunciato quali saranno i membri del primo direttivo, ai quali andrà il compito di coordinare e promuovere ogni attività del gruppo, portando verso una nuova era il settore HVAC/R africano. In particolare, tra i membri della Board spiccano Madi Sakandè, che ha più volte ricoperto il ruolo di docente ai corsi del Centro Studi Galileo, e Raoudha Massaoudi, presidentessa di ATRC, Associazione dei Tecnici del Freddo Tunisini. MADI SAKANDÉ Presidente RAOUDHA MASSAOUDI Segretaria in carica della promozione delle pari opportunità e mobilità per l’occupazione nella professione Il Direttivo di U-3ARC comprende inoltre: ADLAIN EYARMWEN NKIE AKAN | Vicepresidente, Presidente di ACOPROF Associazione dei Tecnici del Freddo Congolesi, e di RESAF, African Network of Refrigeration and Air Conditioning Professional. REDOUANE ALIOUA | Segretario Generale, Presidente della Moroccan Association of Refrigeration Professional dal 2003, membro di OFPPT (Management Committee of the Office of Professional Training and Work Promotion), nonché Segretario Generale di ICHRAK, Associazione per le persone con mobilità ridotta. GEORGE NJER | Segretario alle Comunicazioni e Assistente alle Relazioni 42/ INDUSTRIA & formazione

Esterne, Presidente di HEVAC-KENYA, Association of Heating Refrigeration and Air Conditioning Engineers of Kenya. JOHN SUNDAY AKHABUE | Revisore Legale, Presidente di NARAP, Associazione del Tecnici del Freddo Nigeriani. SYLVESTRE MANIRAKIZA | Revisore, Legale Direttore Tecnico di ILMA (Regrigeration, Air Conditioning and Food Industry). Ozone Officer dal 2003 e consulente per l’implementazione del Protocollo di Montreal, e docente all’Università del Burundi. LASSINE KATILE | Tesoriere Generale, Presidente della RAC Association of Township II del distretto di Bamarko ADRICO-II nonchè della cooperativa agro-industriale “Odessa”. STEPHEN NGOMA | Deputato Tesoriere, Generale Presidente e fondatore della Refrigeration and Air-Conditioning Association of Zambia, nonché National Ozone Unite Trainer per la Zambia Enviromental Management Agency. LUCIEN KOUASSI AMOUSSOU | Deputato Segretario Generale, Presidente di ANFCB, Associazione dei Tecnici del Freddo del Benin nonchè membro del National Ozone Committee of Benin. BASILE SEBURIKOKO | Segretario alle Comunicazioni e alle Relazioni Esterne, HVAC Manager all’interno di AKAGERA BUSINESS GROUP, The President of Rwanda Heating Ventilation Aur Conditioning and Refrigeration Cooperative. GRANDE SUCCESSO PER IL PRIMO WEBINAR INTERNAZIONALE CSg: 100 PARTECIPANTI! Disponibile su Youtube la registrazione del Webinar targato CSG di Venerdì 5 Giugno, che ha visto come protagonisti assoluti CAREL e FIEDLPIECE: “Digital Tools for RAC Servicing – Remote Control at the Time of Lockdown” Dal Centro Studi Galileo, anche questa volta un altro prezioso approfondimento, con uno sguardo attento alle ultime novità sul mondo della refrigerazione. Sempre tramite webinar, utilissimo strumento di Formazione a Distanza, questa in lingua inglese. Le relazioni degli esperti, Gabriele Putzolu per Carel e Tony Gonzalez per Fieldpiece hanno suscitato grandissimo interesse tra il pubblico, che ha partecipato attivamente ponendo domande precise e puntuali, a cui i

relatori hanno risposto con perizia. Disponibile quindi il video della registrazione, per chiunque non avesse avuto modo di collegarsi la mattina del 5 Giugno alla diretta. “INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEI COMPRESSORI E NEGLI EVAPORATORI” UL’11 Giugno, dalle 11 alle 12, con Frascold e Danfoss, si è parlato dell’attrezzatura necessaria per la ripartenza del settore. I Webinar del CStG rappresentano una grandissima opportunità didattica per chiunque lavori nel settore HVAC/R: la refrigerazione e il condizionamento sono settori in continuo sviluppo, ed è fondamentale per un Tecnico del Freddo mantenersi sempre aggiornato sugli ultimi cambiamenti tecnologici. Per rispondere a queste esigenze Frascold e Danfoss hanno illustrato ai partecipanti alcune tra le ultime tecnologie e applicazioni disponibili. FORMAZIONE ONLINE: NUOVO CORSO SULLA SANIFICAZIONE E IGIENIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DAL CSG Su http://www.galileo-online.it, la piattaforma che il principale ente per la formazione sul freddo ha destinato alla Formazione Online, è già disponibile un corso fondamentale per il post-pandemia. Il corso, della durata di 7 ore, è stato condotto dall’ing. Lidia Tulipano (Studio Rollino), docente del CSG, e ha presentato un fondamentale approfondimento che permetterà ai Tecnici del Freddo di operare con maggior sicurezza e consapevolezza sugli impianti, minimizzando i rischi dovuti alla pandemia di COVID-19. Il corso è stato inoltre accompagnato da tre diversi interventi tecnici, a opera di Paolo Mattavelli (Errecom), Fabrizio Purgato (H3Water - Sano3Med) e Maurizio Fantini (Frigor Box), che hanno fornito ai partecipanti un ampio excursus applicativo. Il corso, della durata di sette ore, può essere acquistato sul sito www.galileo-online.it.


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE WORLD REFRIGERATION DAY: GRANDE SUCCESSO PER IL SUPER WEBINAR DEL CENTRO STUDI GALILEO

anni leader assoluto per la formazione sul Freddo e sul Condizionamento, organizzerà il prossimo 6 agosto un corso certificato da Cepas - società del Gruppo Bureau Veritas (tra i più affermati enti di certificazione europea) sulla sanificazione e igienizzazione degli impianti di condizionamento. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

infette, aiutando a prevenire eventuali contagi), ma che le operazioni di sanificazione e igienizzazione siano completate nel migliore dei modi. Al tema dell’igienizzazione e della sanificazione degli impianti, il CSG ha anche di recente destinato un Corso di Formazione specializzato, Certificato direttamente da CEPAS – Società del gruppo Bureau Veritas. “CO2 : UNA SCOMODA VERITÀ”, IL NUOVO WhITE PAPER DI ChEMOURS

I più importanti attori della refrigerazione italiana insieme per celebrare il contributo mondiale della Catena del Freddo: grandissimo successo per il super webinar organizzato venerdì 26 Giugno dal Centro Studi Galileo, I numeri del super webinar parlano da soli, altissimi per un evento legato a un settore professionale, e forniscono una panoramica chiara e netta delle dimensioni dell’evento: • 15 interventi • 17 relatori • 379 iscritti • 237 partecipanti • 7 ore di diretta streaming Nel corso dell’evento sono stati affrontati numerosi tra i più importanti argomenti di attualità nel settore HVAC/R, dalle nuove tecnologie alla filosofia rispettosa dell’ambiente che anima le nuove ricerche sui refrigeranti alternativi, senza dimenticare il fondamentale ruolo che la sanificazione e l’igienizzazione degli impianti di condizionamento giocano nel prevenire la diffusione del virus COVID-19. COVID-19: NASCE LA QUALIFICA DELL’ADDETTO ALL’IgENIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI hVAC, PRIMO CORSO IL 29 GIUGNO CON IL CENTRO STUDI GALILEO “PANDEMIA DA COVID-19: L’importanza della sanificazione e igienizzazione degli impianti di condizionamento e di ventilazione”: nasce la qualifica dell’addetto all’igenizzazione degli impianti HVAC, il 29 Giugno primo corso certificato del CSG Il Centro Studi Galileo, da oltre 45

RADIO 24: INTERVISTA A MARCO BUONI, PRESIDENTE DI AREA, SU IGIENIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO

È online da questa mattina il podcast che Radio24, nel corso della trasmissione Smart City, ha dedicato all’importanza della sanificazione e dell’igienizzazione degli impianti di condizionamento. Ospite Marco Buoni, presidente di AREA, Segretario di ATF e Direttore del Centro Studi Galileo. Buoni è intervenuto ai microfoni di Maurizio Melis per rassicurare (e informare) il pubblico in merito all’utilizzo degli impianti di ventilazione e condizionamento dell’aria in seguito alla pandemia di COVID-19. Igienizzazione degli impianti di condizionamento Intervista a Marco Buoni su RADIO24 Nel corso dell’intervista, il tema centrale è stata la corretta manutenzione degli impianti nel post pandemia: risulta infatti assolutamente fondamentale che i Tecnici siano adeguatamente preparati e attrezzati per operare in modo tale da garantire non solo che gli impianti siano sempre perfettamente operativi (una corretta movimentazione dell’aria può ad esempio evitare l’accumulo di particelle

Il nuovo White Paper di The Chemours Company. Pubblichiamo un estratto “CO2 : Una scomoda verità. Tecnologie alternative alla CO2 per sistemi di refrigerazione commerciale“, Negli ultimi 12-18 mesi sono stati pubblicati articoli che sollevano dubbi sulle credenziali ecologiche dell’R-744 come refrigerante, a causa della sua scarsa efficienza energetica. Ciò solleva un’ovvia domanda: perché l’industria ha scelto una tecnologia che non rappresenta necessariamente la migliore opportunità’ di riduzione delle emissioni totali? Ed esistono altre tecnologie da valutare prima di stabilire definitivamente quale opzione a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP) offra il minor impatto ambientale ed il miglior rapporto qualità/prezzo? Dal punto di vista delle emissioni, ovviamente evitare qualsiasi dispersione significativa del gas R-404A, caratterizzato da un elevato GWP (3922), attraverso l’uso dell’R-744 prevale sui vantaggi in termini di efficienza energetica. Il problema nella scelta di tecnologie a R-744 è che le apparecchiature sono nella maggioranza dei casi più complesse, più costose e meno efficienti sotto il profilo energetico. Ne deriva un costo del ciclo di vita a 10 anni più elevato, ma poiche’ l’obiettivo primario della normativa EU F-Gas è la riduzione del GWP e non dei costi, l’R744 sembra essere una buona scelta… MA È DAVVERO COSÌ? INDUSTRIA & formazione /43


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE FORMAZIONE ON-LINE, ORA DISPONIBILE IL CORSO “GAS REFRIGERANTI ALTERNATIVI PER IL RETROFIT DEGLI IMPIANTI ESISTENTI” DEL CENTRO STUDI GALILEO

dei Tecnici del Freddo. L’intervento dell’Ing. Marco Buoni, Good Practice for Flammable Refrigerants, è stato organizzato in collaborazione con il progetto REAL Alternatives 4 LIFE, la cui mission è fornire corsi di formazione a diversi livelli per favorire e diffondere l’utilizzo dei refrigeranti alternativi a basso GWP. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

La piattaforma Galileo-Online.it si arricchisce di un nuovo corso: l’Incontro Formativo a Distanza (iFAD) “Gas refrigeranti alternativi per il retrofit degli impianti esistenti” è ora disponibile. Il corso, presentato in diretta lo scorso 20 maggio, presenta un approfondimento della durata due ore, affrontando diverse tematiche inerenti al retrofit degli impianti, quanto mai importante in relazione al phase-down dei refrigeranti ad alto GWP in atto. L’Incontro Formativo è stato organizzato dal Centro Studi Galileo, da oltre 45 anni il più autorevole ente per la formazione sul freddo. Oltre al docente del corso, Luca Rollino (Politecnico di Torino, Studio Rollino), è intervenuto per la parte applicativa del corso l’ing. Rodolfo Cavicchioli (Lu-VE SpA). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

GOOD PRACTICES FOR FLAMMABLE REFRIGERANTS AI WEBINAR DELLO IOR Marco Buoni, Presidente di AREA nonchè Segretario di ATF e direttore del Centro Studi Galileo, è stato tra i protagonisti di “Training Webinars for Service Engineers”, organizzato da IOR – Institute of Refrigeration. Il webinar ha fatto parte di Training Webinars for Service Engineers, una serie di 12 lezioni che l’Institute of Refrigeration ha coordinato e organizzato dal 20 al 22 Aprile, utilissima risorsa a disposizione 44/ INDUSTRIA & formazione

UE RECOVERY PLAN: UN’OPPORTUNITÀ PER DARE PRIORITÀ AL RISANAMENTO DELL’ARIA

Da EPEE, riceviamo e pubblichiamo: Gli investimenti a favore delle soluzioni di riscaldamento e raffreddamento sostenibili sono una vittoria per tutti. Lo European Partnership for Energy and Environment (EPEE) accoglie con favore la proposta di un piano di risanamento per l’Europa, che riconosce l’urgente necessità di dare impulso ai lavori di ristrutturazione degli edifici pubblici e residenziali per rilanciare l’economia dell’Unione Europea e ridurre le emissioni nocive, stabilendo quindi di dare giustamente priorità al risanamento dell’aria. Come conseguenza della pandemia di COVId-19 siamo stati costretti ad apprendere molte nuove lezioni, ma una in particolare ha avuto fortissimo impatto: la riduzione dei consumi di combustibili fossili, quali carbone e petrolio, in Europa, sono precipitati, e come conseguenza i tassi di inquinamento atmosferico sono calati al punto da evitare (si stima) oltre mille morti e numerosi altri danni alla salute, stando agli ultimi risultati del Center for Research on Energy and Clean Air (CREA). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

REAL ALTERNATIVES LIVE! DISPONIBILI LE REGISTRAZIONI DEI WEBINAR

Sono disponibili le registrazioni dei webinar e degli eventi organizzati lo scorso 28 Maggio nel corso di REAL Alternatives LIVE! L’evento è stato suddiviso in quattro diverse sessioni, delle quali è possibile da questo momento consultare le registrazioni. Per l’Italia hanno partecipato Marco Buoni, Segretario di ATF, Presidente di AREA e direttore del Centro Studi Galileo, e Silvia Romanò, Head of International Affairs del Centro Studi Galileo L’evento ha celebrato il grandissimo successo dei primi tre anni di attività del progetto REAL Alternatives 4 LIFE, che ha contribuito alla formazione di nuovi e competenti Tecnici del Freddo in grado di maneggiare con efficienza e sicurezza i nuovi refrigeranti infiammabili a basso GWP. Dell’evento è stato pubblicato un report conclusivo. COVID-19: INDICAZIONI DELL’ISS SULLA SANIFICAZIONE DI SUPERFICI, AMBIENTI INTERNI E ABBIGLIAMENTO

L’Istituto Superiore per la sanità ha pubblicato un documento con una serie di raccomandazioni pratiche su come sanificare le superfici non sanitarie. Il documento può essere scaricato direttamente dal sito dell’ISS, e si tratta di una risorsa assolutamente fondamentale per agire al meglio in fase di post pandemia. Le indicazioni presentate nel documento tengono conto di numerosi fattori, dall’impatto ambientale ai rischi che le esalazioni possono comportare su chi li utilizza. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE MCE, È UFFICIALE: LA 42° EDIZIONE SLITTA AL 2022 Quando lo scorso febbraio Reed Exhibitions Italia ha deciso di posticipare l’edizione di marzo di MCE – Mostra Convegno Expocomfort 2020, ha fatto una scelta unilaterale, difficile ma certamente necessaria e che ha da subito incontrato il consenso del mercato. In quella fase, settembre è sembrato il periodo migliore per riprogrammare la Manifestazione, in quanto avrebbe permesso al mercato di ripartire in maniera forte, dopo un periodo di crisi, con tanta voglia di recuperare il tempo perduto e tornare a crescere. Tuttavia, l’entità, la durata e l’ampiezza dell’emergenza sanitaria sono andate ben oltre quanto ci si potesse attendere a febbraio, sia in Italia sia all’estero, causando una situazione di instabilità socio-economica che ha segnato profondamente tutti noi, da un punto di vista professionale e personale

espositori o come visitatori. A Chillventa avrebbe dovuto partecipare, come partner, anche il Centro Studi Galileo, più autorevole ente per la formazione sul fraddo, con ATF – Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo. “Sebbene un evento virtuale non possa certo sostituire le interazioni personali”, ha dichiarato l’organizzazione, “stiamo lavorando alacremente per garantire il corretto svolgimento online di alcuni degli eventi collaterali, come il Trade Forum, Chillventa Congress e le presentazioni di prodotti: vale quindi la pena di continuare a prenotare gli slot che abbiamo messo a disposizione in quelle date“. MONITORAGGIO DEI PREZZI DEGLI hFC: I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2020

CORONAVIRUS, È UFFICIALE: SI FERMA ANChE ChILLVENTA, IN LAVORAZIONE UN EVENTO VIRTUALE

L’organizzazione di Chillventa, ha annunciato ufficialmente che la fiera, che avrebbe votuto svolgersi alla “Messe” di Norimberga, non si svolgerà. Nonostante gli sforzi degli organizzatori, che hanno più volte ribadito l’intenzione di studiare una soluzione affinché l’evento potesse svolgersi come da programma, pur nel rispetto delle attuali esigenze sanitarie, alla fine ha prevalso la linea più prudente, con la sospensione in via definita dell’evento. Di recente, era anche stato indetto un sondaggio per valutare le opinioni degli operatori in merito, chiedendo a oltre 800 organizzazioni che avevano partecipato alle edizioni precedenti o come

L’Associazione dei Tecnici del Freddo è partner ufficiale di Oko Recherche e della Commissione Europea per il monitoraggio continuo del prezzo degli HFC e per la loro disponibilità in territorio UE. Nel primo trimestre del 2020, 72 aziende appartenenti a undici diversi Stati Membri dell’Unione (in particolar modo Francia, Germania, Italia e Polonia), oltre a 3 produttori di gas, 10 distributori, 25 OEM, 31 compagnie di servizi, 1 utilizzatori finali e 2 aziende di diversa connotazione, hanno collaborato alla realizzazione di un report sull’andamento dei prezzi, focalizzandosi su quelli con i quali hanno avuto modo di lavorare.

SUPERBONUS: IMPIANTI TERMICI UNIFAMILIARI, SECONDE CASE E PROROgA A 2022, PROPOSTE ANIMA Apprezzamento per il Superbonus, ma necessario coinvolgere anche gli interventi impiantistici più piccoli sulle singole unità immobiliari Anima Confindustria Meccanica con le sue associazioni ribadisce il proprio apprezzamento per il Superbonus per l’efficienza energetica contenuto nel “Decreto Rilancio”, convinti che la ripartenza dell’economia del Paese debba passare dal settore delle costruzioni e dalla conseguente riqualificazione energetica degli edifici. Tuttavia, torniamo a sottolineare la necessità di introdurre dei correttivi mirati alla norma per garantirne l’efficacia e ampliare i benefici attesi da un punto di vista di efficientamento energetico, sostenibilità ambientale e rilancio economico. Riteniamo infatti fondamentale che, nel quadro dei nuovi incentivi, non siano lasciati indietro gli interventi impiantistici più piccoli sulle singole unità immobiliari, che nell’attuale formulazione della norma rischiano di essere messi in secondo piano rispetto ai grandi interventi nei condomini. La conformazione del parco immobiliare italiano e le difficoltà che in molti casi si potrebbero incontrare nel realizzare interventi complessi e articolati a livello condominiale, richiedono infatti un maggiore impulso all’efficientamento energetico per le singole unità immobiliari. Per lo stesso motivo, riteniamo assolutamente necessario che siano ricomprese negli incentivi anche le seconde case , la cui esclusione comporterebbe altrimenti una profonda limitazione del raggio d’azione della misura.

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INDUSTRIA & formazione /45


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE DG CLIMA, I PROSSIMI PASSI VERSO UNA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS

Iniziano a delinearsi i passi che porteranno, nel prossimo periodo, alla modifica della Regolamentazione FGas europea da parte di DG Clima. • Alcune settimane fa, DG CLIMA ha scelto i consulenti, un consorzio composto da Ricardo, Öko-Recherche, Öko-Institut e da una serie di attori indipendenti. • Il contratto di consulenza agli istituti elencati è fissato per un periodo di 24 mesi. Questo periodo sarà necessario poiché DG CLIMA avrà bisogno di supporto tecnico da parte dei consulenti, anche dopo il completamento dello studio. • Pubblicazione di una valutazione d’impatto iniziale, simile a una tabella di marcia, aperta ai feedback • Una consultazione pubblica aperta dopo l’estate • Consultazioni individuali con le principali parti interessate nei prossimi mesi (ad esempio AREA) • La Commissione Europea prevede di condurre in contemporanea la valutazione della regolamentazione e la valutazione d’impatto. Pertanto, tra un anno, la Commissione potrà pubblicare una proposta di revisione della regolamentazione F-Gas Rapporti sulla disponibilità di HFC, split e SF6 • A seguito dei commenti inviati dalle parti interessate pochi mesi fa, la CE ha confermato di aver ricevuto una grande quantità di feedback sui documenti tecnici e stanno ancora elaborando tutti i contributi. DG CLIMA proverà a pubblicare le relazioni su questi argomenti entro la fine di quest’anno Continua a leggere su www.industriaeformazione.it 46/ INDUSTRIA & formazione

PARTITI I LAVORI PER LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS EUROPEA! La Commissione Europea ha pubblicato una tabella di marcia / Valutazione d’Impatto iniziale sulla nuova regolamentazione F-Gas. Il consorzio incaricato di effettuare la valutazione è stato appena designato e il documento annuncia il processo che sarà seguito nel corso della revisione del regolamento sui gas fluorurati. La valutazione esaminerà in che modo le normative sui gas fluorurati hanno influenzato il mercato, tenendo in considerazione i progressi compiuti nell’evitare l’uso di F-Gas, il consumo complessivo e le emissioni risultanti, e a quali costi questi obiettivi sono stati raggiunti Verranno esaminate l’efficacia, l’efficienza, la coerenza, la pertinenza e il valore aggiunto dell’UE dei diversi tipi di misure utilizzate; in particolare il sistema delle quote (“phase down”), i divieti, le misure di contenimento e le fasi di report e verifica. Tabella di Marcia: • Q3/2020: La consultazione durerà 14 settimane, con un questionario dettagliato e interviste mirate alle parti interessate • Q1/2021: Workshop con le parti interessate per ricevere feedback sui risultati preliminari della Valutazione d’Impatto • Q2/2021: Completamento della Valutazione d’Impatto • Q4/2021: proposta di revisione Parallelamente, verrà condotta una valutazione d’impatto su diverse opzioni politiche, esaminando le sfide che “dovranno essere affrontate”: • Potenziale allineamento con il protocollo di Montreal, che dura fino al 2036 (la riduzione graduale dei gas fluorurati si arresta nel 2030) e non prevede soglie ed esenzioni • Sviluppi tecnologici che consentano ulteriori riduzioni • Sfide di attuazione e applicazione: lotta alle importazioni illegali e all’uso improprio del sistema delle quote, con particolare attenzione alla formazione sull’uso di alternative agli F-Gas La Valutazione esaminerà l’impatto che potrebbero avere le diverse opzioni possibili: economico, sociale,

ambientale, diritti fondamentali, semplificazione amministrativa. I lavori preparatori proseguiranno all’interno del Refrigerant Working Group di AREA, sulla base dell’indagine condotta all’inizio di quest’anno. HFO, PIÙ PERICOLOSI DEL PREVISTO? Dal Canada, uno studio di diverse University, tra cui York, Cambridge, Alberta…, mette in luce potenziali rischi per la salute e l’ambiente. La produzione di TFA, o acido trifluroacetico, è al momento al centro di uno studio che potrebbe mettere in dubbio l’utilizzo degli HFO come alternativa agli HFC. Lo studio pone l’accento sul fatto che gli HFO, in atmosfera, finiscono con il decomporsi e a creare elevate quantità di acido, la cui presenza potrebbe rappresentare un grave rischio tanto per l’ambiente quanto per la salute umana. Sull’argomento pubblichiamo una segnalazione da Honeywell • L’acido trifluroacetico (TFA) e i suoi sali sono sostanze naturalmente presenti nell’ambiente, nell’atmosfera e nei corsi d’acqua superficiali. • Evidenze scientifiche, comprese UNEP, confermano che il TFA rappresenta un rischio minimo per la salute dell’uomo e dell’ambiente. • È dimostrato che la CO2 è il maggiore inquinante degli oceani, contribuendo all’acidificazione che minaccia la vita marina vulnerabile (ad esempio le barriere coralline). • HFO-1234ze e HFO-1233zd non producono TFA in quantità misurabile. • HFO-1234yf è l’unico HFO che decompone nell’atmosfera rilasciando TFA. Tuttavia, se tutte le unità di condizionamento d’aria di tutte le auto del mondo fossero equipaggiate con HFO-1234yf e questo fosse completamente rilasciato in atmosfera, si aggiungerebbe lo 0,04% del TFA globale già presente. • Nessun altro prodotto disponibile oggi offre la gamma completa di vantaggi forniti dagli HFO, tra cui efficienza energetica, impatto climatico trascurabile, facilità di conversione degli impianti, sicurezza d’uso e basso costo di gestione.


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GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 198a) Ventesimo anno

A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI Abbattitore di temperatura: Particolare apparecchio di refrigerazione isolato in grado di raffreddare rapidamente un alimento anche quando esso viene introdotto caldo all’interno dell’apparecchio. Grazie alla sua elevata potenza frigorifera un abbattitore è in grado di abbattere velocemente la temperatura (ad un valore inferiore a 10 °C nel caso della refrigerazione) e anche di congelare rapidamente gli alimenti (portando la temperatura ad un valore inferiore a - 18 °C). Quando un cibo viene congelato, l’acqua al suo interno cristallizza. Se il congelamento avviene lentamente ed a temperature non molto basse, i cristalli di ghiaccio che si formano sono di grandi dimensioni. In un abbattitore, invece, la temperatura molto bassa favorisce il congelamento rapido, che porta alla formazione di piccoli cristalli di ghiaccio. Minore è la dimensione dei cristalli, minore è il danno per il cibo, poichè più grandi sono i cristalli maggiore è la rottura delle cellule. Una volta che il cibo è stato congelato in un abbattitore, può essere spostato in un congelatore convenzionale per la sua conservazione. Questi apparecchi vengono impiegati nell’industria alimentare e nelle cucine commerciali. Chiller di processo: Prodotto che integra almeno un compressore, azionato o destinato a essere

azionato da un motore elettrico, e almeno un evaporatore, in grado di raffreddare e mantenere costante la temperatura di un liquido per garantire il raffreddamento di un apparecchio o un sistema di refrigerazione, il cui fine non è garantire il raffrescamento di un ambiente per il comfort termico delle persone. Un chiller di processo ad alta temperatura è in grado di garantire la sua capacità nominale di refrigerazione a una temperatura di uscita di uno scambiatore di calore lato interno, di 7 °C alle condizioni nominali standard. Un chiller di processo a media temperatura è in grado di garantire la sua capacità nominale di raffreddamento a una temperatura di uscita di uno scambiatore di calore interno di - 8 °C alle condizioni nominali standard. Un chiller di processo a bassa temperatura è in grado di garantire la sua capacità nominale di raffreddamento a una temperatura di uscita di uno scambiatore di calore interno di - 25 °C alle condizioni nominali standard. Il chiller può eventualmente integrare il condensatore, il materiale per un circuito di raffrescamento o altre apparecchiature ausiliarie e può essere del tipo raffreddato ad aria se il vettore di trasferimento termico sul lato della condensazione è l’aria; oppure del tipo raffreddato ad acqua se il vettore di trasferimento termico sul lato della condensazione è acqua o salamoia. Efficienza del filtro aria: Parametro che caratterizza i filtri delle Unità di Ventilazione Non Residenziali. È dato dal rapporto medio tra la frazione di polvere intercettata e la quantità fornita al filtro secondo le specifiche di una prova standardizzata. Generatore di calore preferenziale: Generatore di calore del prodotto di riscaldamento dell’aria che maggiormente contribuisce al calore totale erogato durante la stagione di riscaldamento.

e nei chiller di processo è data dalla capacità nominale di raffreddamento, espressa in kW, divisa per la potenza nominale assorbita, espressa in kW, espressa con due decimali. Percentuale di miscela: È la frazione del flusso d’aria in espulsione, facente parte della portata totale di riferimento, che ricircola tra le aperture di espulsione e quelle di immissione tanto sulle terminazioni interne quanto su quelle esterne senza contribuire alla ventilazione effettiva dello spazio chiuso quando un’unità di ventilazione viene fatta funzionare alla portata di riferimento (misurata a distanza di 1 m dal condotto di immissione interno all’edificio), meno la percentuale di trafilamento interno. Scambiatore di calore rigenerativo: Scambiatore di calore rotativo che contiene un elemento rotante per trasferire energia termica da un flusso d’aria ad un altro, comprendente materiale adibito al trasferimento del calore latente, un meccanismo di azionamento, una cassa o incastellatura e dispositivi di tenuta per ridurre il bypass e il trafilamento di aria da uno dei flussi; tali scambiatori di calore hanno prestazioni diverse nel recupero dell’umidità in funzione del materiale usato. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.

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Indice di efficienza energetica nominale (EER): Negli armadi refrigerati professionali, negli abbattitori, nelle unità di condensazione INDUSTRIA & formazione /47


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile Industria & Formazione divise per ordine categorico Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403

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48/ INDUSTRIA & formazione

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