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Air conditioning and Refrigeration European Association
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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.441
#TORNIAMOINCLASSE TEORIA A CASA PRATICA DA NOI!
With con the LIFE tributio n of the programm of Europe e an Un ion
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ToT, Training of Trainers - Proseguono i corsi con le Nazioni Unite per gli insegnanti: I Corsi CSG, svolti in 4 continenti, vengono ora programmati in remoto per la parte teorica e in aula nelle nostre 15 sedi in Italia e nelle numerosissime sedi delle Nazioni Unite, nei paesi richiedenti. Nella foto, in Gambia, un corso pratico UNIDO sull’installazione degli impianti a idrocarburi
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This materia is not responsl reflects ible for only the any use author’s that may view and be mad the Eur e of the opean informa Commis sion tion it contain/ Executi ve Age s. ncy www .realalte for Sm rnativesall and Med 4life.eu ium Ent © 201 erprises 8
La revisione della Regolamentazione F-Gas, la Timeline
ALL’INTERNO
Refrigerazione ultra-bassa con aria come refrigerante
Efficienza tramite la chimica
Anno XLIV - N. 7 - 2020 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
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NUMERO 7 / SETTEMBRE 2020
Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it
Sommario
Il Freddo riparte 6 Editoriale: M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo
12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini Domande Frequenti tratte dai Webinar CSG: “L’acqua come refri22 Rubrica gerante alternativo per il condizionamento di edifici” Raul Simonetti - Carel
e sfide della Catena del Freddo 24 Passi Didier Coulomb – IIR Assessment report condizionamento auto 27 RTOC Carlo Andrea Malvicino – FCA Italy SpA di base del condizionamento dell’aria 30 Principi Perché le tubazioni si possono brinare? Le perdite di carico P. Fantoni - 215° Lezione
futuro della refrigerazione a temperatura ultra-bassa 32 IlVladyslav Tsyplakov – Mirai Intex Ing. David Pospíšil – Mirai Intex
www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati
dell’efficienza energetica di un freezer verticale con vetri 34 Massimizzazione Erik Venturi – Tecfrigo
www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India
attraverso la chimica 37 Efficienza Paolo Mattavelli - Errecom
www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)
di base sulle Tecniche Frigorifere 41 Concetti Dew-point e bubble-point delle miscele zeotrope: il caso dell’R449A
La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
N. 441 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00
Marino Bassi – Embraco
quando si sostituisce l’R404A P. Fantoni - 235° Lezione
43 Ultime Notizie
CSG@World Refrigeration Day: disponibili le registrazioni del Super Webinar! – Sondaggio sulla nuova regolamentazione F-Gas – “Il più grande mercato nero di cui abbiate sentito parlare”: EFCTC svela dati preoccupanti, illegale quasi un terzo dei gas sul mercato. – webinar sulla banca dati F-gas dalla Camera di Commercio di Napoli – Rotterdam, ancora un maxi-sequestro: fermate 14 tonnellate di refrigeranti illegali – Coronavirus: BESA mette a disposizione l’analisi dei rischi e i documenti per la sicurezza – ACC, si lavora al salvataggio: servono 13 milioni – EPEE accoglie con favore la strategia della Commissione Europea per l’integrazione dei sistemi energetici – “The current state of the European Refrigeration Industry”: online il webinar di BSRIA sulla refrigerazione nel post-pandemia. – World Refrigeration Day: il Presidente di AREA, ospite dell’associazione turca Sosìad – AREA, che successo il World Refrigeration Day! Tutte le iniziative delle associazioni – Da REHVA, due nuove guide su COVID-19 – Dopo il sequestro: i consigli di UNEP su come smaltire i refrigeranti illegali. – Da UNIDO una guida a beneficio dei produttori per la refrigerazione domestica e commerciale – AHRI, pubblicati i dati per gli impianti di riscaldamento e raffreddamento negli Stati Uniti– REACH INITIATIVE: Cinque Stati europei si interrogano sulle sostanze fluorurate – CONGRATULAZIONI! Madi Sakandé, un docente del CSG alla guida della prima associazione panafricana! – “Rankine 2020 Conference”, grandi aspettative: il Presidente di AREA moderatore in 3 sessioni – UNEP: legame salute e raffreddamento. Una relazione sulla politica e le emissioni – UNOMATTINA, si parla di Coronavirus e condizionatori: fondamentale un uso corretto – Coronavirus, da ASHRAE una guida per aiutare scuole e università a riaprire – Attenzione agli installatori disonesti! L’allarme arriva da REFCOM – Luca Binaghi alla Presidenza di ASSOCLIMA – La nuova Chillventa virtuale si prepara a sfidare la pandemia.
dei termini della refrigerazione e del condizionamento 49 Glossario (Parte centonovantanovesima) - A cura di P. Fantoni
INDUSTRIA & formazione /5
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Il freddo riparte! Formazione, Sicurezza e Nuove Regolamentazioni
Marco BUONI Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 26 Associazioni europee 22 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo
6/ INDUSTRIA & formazione
Il primo passo è stato un invito a contribuire alle misure di sicurezza, con #IoRestoaCasa… e Studio!, e ora è finalmente arrivato il momento: da settembre, #TorniamoInClasse. I corsi del Centro Studi Galileo sono ufficialmente ripartiti, nel pieno rispetto delle normative e della sicurezza dei Tecnici del Freddo. Teoria a Casa, Pratica da Noi: questo non sarà solo un motto, ma una vera e propria linea procedurale che garantirà a chi si affida al Centro Studi Galileo di poter sfruttare ogni mezzo a disposizione per completare e perfezionare la propria formazione. In tutto il mondo, al fianco delle Nazioni Unite, così come nelle 15 sedi italiane, i Tecnici potranno seguire da casa la parte teorica dei corsi, per poi completare in aula la parte pratica, singolarmente e dotati di tutti i DPI necessari, sotto lo sguardo attento dei docenti, che insegneranno loro le best practices necessarie per operare al meglio sul campo: la formazione riparte, torniamo in classe.
Centro Studi Galileo, si moltiplicano gli impegni internazionali: corsi in Qatar e Burkina Faso dal 6 al 10 settembre 2020 Proseguono senza sosta le attività internazionali del Centro Studi Galileo, che dal 6 al 10 settembre ha erogato due corsi commissionati dalle Nazioni Unite in collaborazione con ATF, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo. Dal 6 all’8 settembre, grazie alla collaborazione con UNEP (United Nations Environment Programme), il docente Gianfranco Cattabriga ha completato il percorso didattico già avviato a marzo in Qatar, con un corso su F-Gas e best practices destinato a 10 Tecnici e futuri Docenti, tramite la modalità di Formazione a Distanza. Per la parte pratica gli allievi hanno ricevuto il supporto dei cinque Professori del College of Engineering, Qatar University, i quali hanno già seguito il ciclo di lezioni primaverile, concretizzando così alla perfezione lo scopo del progetto “train-the-trainers”, alla cui base
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
sono radicate la condivisione della conoscenza e l’intento di creare nuovi istruttori che possano insegnare ad altri quanto appreso. È questo infatti il futuro che l’ATF, insieme al Compliance Assistance Programme (CAP) delle Nazioni Unite, sta costruendo per il Qatar, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente: uno schema di certificazione per garantire l’utilizzo sicuro di tutte le apparecchiature contenenti gas refrigeranti fluorurati. A pochi giorni di distanza, dall’8 al 10 settembre Madi Sakandé, neoeletto Presidente dell’associazione pan Africana U-3ARC e docente esperto CSG, ha tenuto in Burkina Faso un altro corso train-the-trainers sulle best practices per la refrigerazione ed il condizionamento, con particolare attenzione a quest’ultimo ed all’utilizzo sicuro ed efficiente dei gas refrigeranti infiammabili, come l’R290 negli impianti di condizionamento split; a supporto il programma di apprendimento internazionale Real Alternatives, di cui Centro Studi Galileo è official training provider. Il corso, svolto su commissione di UNIDO (United Nations Industrial Development Organization) grazie anche alla collaborazione delle Autorità locali – in primis il Ministero dell’Ambiente e l’Ozone Office – ha come argomenti principali l’impatto ambientale e la sicurezza; una gran parte del corso è stata dedicata alle attività pratiche con l’utilizzo di attrezzature idonee per tali refrigeranti. La ripartenza Con la riapertura delle attività e il calo delle limitazioni, anche la Cold Chain può finalmente iniziare il processo che la riporterà a operare nella normalità. Se i servizi essenziali sono stati garantiti per tutta la durata dell’emergenza, permettendo alle filiere alimentari di garantire che non ci fossero interruzioni di servizio e alla sanità di poter operare continuando a conservare medicinali e vaccini nel modo corretto, molte aziende hanno dovuto fermare la produzione e attendere che la situazione si stabilizzasse prima che fosse nuovamente sicuro per i loro dipendenti tornare al lavoro. Il Centro Studi Galileo, non 8/ INDUSTRIA & formazione
appena è stato dichiarato lo stato di emergenza, ha immediatamente sospeso i corsi in aula, messo i dipendenti in smart working e investito ogni sua risorsa nella formazione online, una scelta vincente che ha permesso a centinaia di Tecnici del Freddo di continuare a formarsi senza interruzioni, anche durante il lockdown, sfruttando il periodo di sosta obbligata come un’occasione per migliorare e perfezionare le proprie competenze. Presto sarà finalmente possibile tornare ai tradizionali corsi in aula: se la formazione online si è dimostrata uno strumento potente ed efficiente, è anche vero che c’è grande attesa per il ritorno alla classica lezione frontale, e più in generale alle interazioni umane dirette. Da settembre, auspicabilmente, questo sarà nuovamente possibile. Gli ultimi mesi hanno mostrato le potenzialità della formazione a distanza, ed è assolutamente plausibile che questa possa andare a integrare il modello tradizionale: mettendo insieme e sfruttando le sinergie tra i due modelli, la formazione potrebbe uscire estremamente rafforzata dal periodo di crisi. Il Motto dell’Autunno 2020 è: #TORNIAMOINCLASSE Teoria a Casa Pratica da Noi! Nelle nostre 15 sedi in Tutta Italia. Vista la comodità e versatilità, l’apprendimento in remoto rimarrà anche per l’autunno per la parte teorica. Ci rincontreremo tutti in aula per scambiarci opinioni, consigli e le migliori pratiche della refrigerazione e condizionamento. Tutto avverrà quindi nella massima comodità e flessibilità. La possibilità di tornare a incontrarsi di persona aprirà le porte anche alla possibilità di partecipare di nuovo a eventi, fiere e convegni: nel 2021 tornerà il Convegno Europeo che il Centro Studi Galileo organizza al Politecnico di Milano, a giugno. Le voci più autorevoli del settore HVACR mondiale si riuniranno per la diciannovesima volta, sotto l’egida del più autorevole ente per la formazione sul Freddo. L’evento ricalcherà la formula, già consolidata da tempo, di una due giorni intensissima di dibattiti e conferenze che
daranno voce e spazio a speaker provenienti dalle maggiori realtà mondiali. Il CSG, con ATF – Associazione dei Tecnici del Freddo, sarà inoltre presente a febbraio alla seconda edizione di Refrigera, questa volta a Bologna, seconda edizione dell’apprezzatissima fiera italiana dedicata all’industria della refrigerazione. Come due anni fa, oltre allo stand, che ospiterà una ricca selezione di approfondimenti e incontri formativi, fruibili gratuitamente da parte del pubblico, tenuti dai docenti e dai partner del CSG, nel secondo giorno di fiera Centro Studi Galileo e ATF porteranno nuovamente a Refrigera un convegno dedicato alle nuove tecnologie del freddo, anche in questo caso con interventi e dibattiti che coinvolgeranno i massimi esperti del freddo. La nuova regolamentazione Fgas Se ai Convegni si discuterà del futuro della Refrigerazione, è facile immaginare che, oltre alle conseguenze del lockdown e della pandemia, al centro dei dibattiti sarà presente la discussione sulla nuova regolamentazione F-Gas, al momento in fase di discussione da parte dell’Europa. AREA, realtà che riunisce 25 associazioni nazionali dei Tecnici del Freddo, già da tempo sta lavorando per tutelare gli operatori del settore, e allo stesso tempo garantire che le nuove leggi consentano alla cold chain un futuro più pulito, ecologico, sostenibile e green, investendo sui nuovi refrigeranti naturali e sulle soluzioni più rispettose dell’ambiente, in piena sicurezza. Questo viene fatto nel modo più semplice: ascoltando le voci e le opinioni dei diretti interessati, dei Tecnici e di chi quotidianamente lavora nel settore del Freddo, nonché investendo sulla formazione di tecnici sempre più qualificati ed esperti nell’utilizzo delle nuove risorse. Proposta AREA sulla prossima Revisione Fgas Poiché il regolamento F-Gas ha conseguenze di vasta portata sulla professione dei Tecnici del Freddo RACHP, AREA partecipa alla revisione
LA NOSTRA RIVOLUZIONE È COMINCIATA
ELETTRONICA RIV-OLUTION
REFRIGERANTE NATURALE TEWI -44%
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CONTROLLO REMOTO VIA APP
Nuovo monoblocco per celle frigorifere a R290
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
della regolamentazione fgas da protagonista con meeting continui con la Commissione europea. È quindi tra i primi a commentare elementi specifici di questa iniziativa. ▶ Formazione/certificazione/ competenza Nell’ambito dell’obiettivo “Migliorare l’attuazione e l’applicazione”, si parla dell’opzione per i tecnici di essere formati e certificati anche sull’uso di refrigeranti alternativi. La revisione dovrebbe inoltre esaminare le restrizioni (ad es. durata limitata) che gli Stati membri possono aver posto sui certificati. Deve venire preso anche in considerazione il reciproco riconoscimento dei certificati. ▶ Attuazione e applicazione del regolamento L’insufficiente applicazione del regolamento Fgas ha portato a importazioni illegali di refrigeranti che stanno indebolendo artificialmente l’effetto della graduale eliminazione e creando una concorrenza sleale su un mercato già teso. Con l’aumentare dell’uso di refrigeranti alternativi, si pone la questione se sia giustificato che tali alternative - la maggior parte delle quali hanno problemi di sicurezza - sfuggano a qualsiasi controllo legale. Ad esempio, si dovrebbe garantire che i sistemi split HC, le cui vendite aumentano a
10/ INDUSTRIA & formazione
seguito del regolamento Fgas, siano introdotti sul mercato, venduti e installati in modo sicuro da installatori professionisti. La revisione del regolamento Fgas dovrebbe offrire l’opportunità di esaminare la situazione, allargando l’ambito di applicazione del regolamento per includere i refrigeranti alternativi, oppure con una legislazione autonoma. ▶ Orientamento verso una più decisa eliminazione graduale dell’uso del gas HFC L’AREA sostiene l’obiettivo del regolamento di ridurre sostanzialmente le emissioni di gas a effetto serra. La revisione dovrebbe prendere in considerazione anche i seguenti elementi: ✓ Costi economici e sociali per i contribuenti e i consumatori ✓ TEWI: prendere in considerazione oltre ai livelli di GWP anche l’efficienza energetica complessiva e i costi del ciclo di vita delle apparecchiature, incluso l’impatto totale equivalente del riscaldamento del progetto/ installazione (TEWI). Ciò consentirebbe una valutazione più accurata dell’impatto reale sulle emissioni di CO2 ✓ Settore marittimo: Le emissioni in mare sono di dimensioni enormi rispetto a quelle a terra.
Libera vendita di condizionatori a R290? BESA, Building Engineering Services Association, ha espresso una durissima condanna sulla libera vendita ai privati di condizionatori split contenti gas R290. In Gran Bretagna è comparsa quest’estate per la prima volta la possibilità di acquistare questo prodotto che potrebbe creare pericolosissimi precedenti in quanto venduto senza essere vincolato dalle regole Fgas. “Operatori senza scrupoli, che minano il lavoro e sviliscono l’operato dei Tecnici correttamente certificati, ottengono i loro prodotti on-line, quindi il modo migliore per controllarli è quello di tagliare i loro rifornimenti alla fonte”: queste le parole di Grame Fox, Manager di BESA, che ha poi aggiunto “Vendere prodotti di questo tipo ai non-esperti è il miglior modo per causare degli incidenti: spesso gli installatori fai-da-te non sono in grado di collegare correttamente la parte elettrica, o di pulire e collegare nel modo giusto le tubazioni, cosa che può causare pericolosissime perdite di gas. L’R290, che altro non è che propano, potrebbe disperdersi in una stanza e creare un ambiente esplosivo, mettendo a rischio la sicurezza delle persone”.
SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO RECYCLING AND RECOVERY SYSTEMS RECYCLING RECOVERY SYSTEMS F-GAS REGULATION -AND PHASE DOWN Dal 2018 in poi, il regolamento 517/2014) F-GAS REGULATION - PHASE (EU DOWN
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sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant
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SAVE MONEY SAVE MONEY
SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant
RECUPERA RICICLA RIUTILIZZA RECUPERA RICICLA RECOVER RIUTILIZZA RECYCLE REUSE RECOVER RECYCLE REUSE
Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery
Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control
Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.
EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units
The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG
DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo
Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI Parlante Alessio ECOCLIMA DI PARLANTE ALESSIO Arcore Mantovanelli Andrea AIRPRO SRL San Giovanni Lupatoto
L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)
Menolascina Nicolas ARTIC ENERGY SRL Anzola Emilia
Cianflone Walter ELECNOR SA S. Pietro Mosezzo
Bortoluzzi Thomas FRIGO POINT srl Ceggia
Barbaro Stefano Torino
Giovannardi Francesco ELECTROLAB Bagnacavallo
Rapalino Stefano GAUDINO srl Alba
Di Giovanni Alessandro ELETTRICA 2000 SRL Montorio Al V.
Trapanucci Ettore GRAL COSTRUZIONI srl Bracciano
Panseri Andrea ELETTROTERMICA SYSTEM Biella
Zampieri Samuele IDROTERMOGAS PANAROTTO R. Sandigliano
Busca Ezio Alice Castello Cerrato Marco Milano Damaschin Marius Ionut Modena
Esame superato! Nella sede storica di Casale Monferrato del Centro Studi Galileo, i Tecnici della Marina Militare mostrano con soddisfazione l’attestato del corso di preparazione al PIF – Patentino Italiano Frigoristi. Con loro, il dr. Enrico Buoni, fondatore del Centro Studi, e il Direttore Tecnico, l’ing. Marco Buoni. Negli ultimi anni hanno partecipato ai corsi CSG l’esercito, l’aviazione, la NATO oltre che i rappresentanti delle Nazioni Unite di oltre 100 paesi. 12/ INDUSTRIA & formazione
NUOVO SISTEMA SPRAY + ADIABATICO COMBINATO per le gamme di condensatori, dry cooler e gas cooler
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Zambelli Claudio MADEK srl Agrate Brianza
Zenaro Mauro RTM SERVICE srl Sesto Calende
Merigo Dario METELLI GIANLUIGI Roccafranca
Girola Davide RTM SERVICE srl Sesto Calende
Repupilli Fabio MILANO SOLUTIONS Milano
Rusmini Paolo Maria RUSMINI TERMOIDRAULICA Abbiategrasso
Capitanio Simone NT srl Cirie’ Calvetti Alessio NT srl Cirie’ Colpani Vittorio NUOVA GT L’ILLUMINAZIONE Romano Di Lombardia Fornasiero Roberto OHM DI FORNASIERO ROBERTO Lissone
Della Ducata Davide SADES IMPIANTI SRL Belluno De Martin Andrea SADES IMPIANTI SRL Belluno Iengo Ruben SATE SERVICE DI IENGO Pozzuoli Serralunga Michele Casale Monferrato
Due Tecnici del Freddo, nella sede di Roma del Centro Studi Galileo, si cimentano con una serie di rilevazioni su uno dei molti impianti didattici messi a disposizione degli allievi: la sede di Roma è solo una delle 15 appositamente attrezzate sparse su tutto il territorio nazionale.
Quinci Giambattista Mazara Del Vallo
Carola Giuseppe SIRAM SPA MILANO Milano
Artuso Massimo QUINTO IMPIANTI SRL Asti
Caporaso Giuseppe SIRAM SPA MILANO Milano
Giordano Domenico SIRAM SPA MILANO Milano
Martire Achille SIRAM SPA MILANO Milano
Ravera Massimo RAVERA CALOR Ovada
Di Biase Francesco SIRAM SPA MILANO Milano
Liccardo Nicola SIRAM SPA MILANO Milano
Natale Pier Angelo SIRAM SPA MILANO Milano
L’attività internazionale del Centro Studi Galileo permette di formare ogni anno nuovi Tecnici del Freddo in tutto il mondo: nella foto, il docente Gianfranco Cattabriga alle prese con una lezione teorica, realizzata durante una sessione “train-the-trainers” su F-Gas e Real Alternatives in Armenia, in collaborazione con le Nazioni Unite – UNIDO. Foto scattata ante DPCM. CSG-ATF e ora anche AREA sono istituti di formazione e associazioni dediti a migliorare le conoscenze dei tecnici del freddo e quindi del settore con conseguente maggior soddisfazione del cliente. 14/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2020 Poletto Bruno SIRAM SPA MILANO Milano Tucci Emilio SIRAM SPA MILANO Milano Urdi’ Andrea STAR SERVICE srl Genova Michelon Fabio STELVI IMPIANTI SRL Opera Utzeri Luigi TECNO ART DI UTZERI LUIGI Muravera Mazzocchi Andrea TERMOEUROPA SRL Corsico Trecchi Marco TERMOTRECCHI DI TRECCHI Arona Longo Fabio TMI FACILITY MANAGEMENT SRL Villagrazia Carini
Stassi Pietro TMI FACILITY MANAGEMENT SRL Villagrazia Carini Fontanarosa Paolo TMI FACILITY MANAGEMENT srl Villagrazia Carini Calandri Riccardo TREVIGEL SOC COOP Trevi Borscia Valter VB IMPIANTI SRLS Perugia
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO DI RIPASSO DEL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI
De Luca Giuseppe Gallarate Innocenti Luca Claudio AIR FIRE spa Roma
Prova pratica durante l’esame per il Patentino Italiano Frigoristi. I Tecnici, in presenza del docente del Centro Studi Galileo, accedono al laboratorio uno alla volta, nel rispetto delle norme. Cardamone Maurizio Lattarico Taibi Luca Cecchettin Roberto Vercelli Mustafi Milaim Commi Di Mustafi Urgnano De Luca Matteo Cardano Al Campo Ferragonio Giuseppe DUE F DI FERRAGONIO Ordona Cadoni Giuseppe EDIL K2 Corsico Ascrizzi Maurizio EFFICIENT FARM ENGINEERING srl Ghisalba Inferrera Alessandro ELETTRO MECCANICA AOSTA srl Aosta
A Ouagadougou, in Burkina Faso, una grande classe di Tecnici del Freddo mostra gli attestati che dimostrano il superamento di uno dei tantissimi corsi internazionali del Centro Studi Galileo, sotto la guida di Madi Sakandè, storico docente CSG nonché di recente presidente della prima associazione pan-africana dei Tecnici del Freddo. Foto scattata ante DPCM
Bertani Massimiliano EMA CARS SRL San Pietro Mosezzo Marchisio Daniele ENERTECK SRLS Riva Presso Chieri
INDUSTRIA & formazione /15
CO2: Una scomoda verità Al giorno d’oggi disponiamo di technologie CO : Una scomoda verità 2 sostenibili e dai costi sul lungo periodo inferiori, come le soluzioni a bassissimo GWP Opteon™XL. Al giorno d’oggi disponiamo di technologie sostenibili e dai costi sul lungo periodo inferiori, come le soluzioni a bassissimo GWP Opteon™XL.
Refrigeranti Opteon™XL: la soluzione a lungo termine per i moderni sistemi di refrigerazione Refrigeranti Opteon™XL: la soluzione a lungo termine Scopritene di più nel nuovo articolo e attraverso per i moderni sistemi di refrigerazione l’infografica che potete trovare su bit.ly/opteon_it Scopritene di più nel nuovo articolo e attraverso l’infografica che potete trovare su bit.ly/opteon_it
Capacità di raffreddamento
Prestazioni energetiche superiori
Risparmio sul costo totale del sistema
Affidabilità e ottimizzazione dei rischi per l’attività
Facilità di installazione e manutenzione
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Affidabilità e ottimizzazione dei rischi per l’attività
Facilità di installazione e manutenzione
Le informazioni qui riportate sono fornite gratuitamente e si basano su dati tecnici che Chemours ritiene affidabili. Chemours non fornisce alcuna garanzia, esplicita o implicita, e non si assume alcuna responsabilità in merito a qualunque uso di tali informazioni. Nulla di quanto qui contenuto deve essere considerato come una licenza sotto cui operare o una raccomandazione a violare qualsiasi brevetto o domanda di brevetto. ©2020 The Chemours Company FC, LLC. Opteon™ e tutti i loghi associati sono marchi commerciali o protetti da copyright di The Chemours Company FC, LLC. Chemours™ e il logo Chemours sono marchi commerciali di The Chemours Company. Le informazioni qui riportate sono fornite gratuitamente e si basano su dati tecnici che Chemours ritiene affidabili. Chemours non fornisce alcuna garanzia, esplicita o implicita, e non si assume alcuna responsabilità in merito a qualunque uso di tali informazioni. Nulla di quanto qui contenuto deve essere considerato come una licenza sotto cui operare o una raccomandazione a violare qualsiasi brevetto o domanda di brevetto. ©2020 The Chemours Company FC, LLC. Opteon™ e tutti i loghi associati sono marchi commerciali o protetti da copyright di The Chemours Company FC, LLC. Chemours™ e il logo Chemours sono marchi commerciali di The Chemours Company.
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2020 Favale Daniele FAVALE IMPIANTI DI FAVALE Torino Giachello Daniele Domino Alberto FERRARO SRL Carcare Geraci Gianni Antonio Mornico Al S. Galimberti Mattia Marzolla Nicola GIORGIO BORMAC srl Carpi Alessandrini Luca IDRALCLIMA DI LUCA ALESSANDRINI Prato Centorame Davide ILMAR HIT SRL Roma Fabretti Fabrizio INTERNATIONAL KLIMA srl San Lazzaro Di Savena Filippi Alessandro ISOCOLD ITALIA SRL Lavis Marcelli Leonardo Martin KYEN SRLS Sasso Marconi
Un Tecnico del Freddo della Marina Militare esegue misurazioni nel corso di un esame pratico, al superamento del quale conseguirà il PIF – Patentino Italiano Frigoristi. Il Centro Studi Galileo ha di recente riaperto il laboratorio dopo il lockdown: dall’igienizzazione degli spazi al rispetto del distanziamento sociale. I Tecnici, dotati di mascherina, accedono al laboratorio uno alla volta, in un ambiente sicuro, accompagnati dai docenti del CSG.
Il Centro Studi Galileo forma da decenni Tecnici del Freddo non solo per il settore privato, ma anche per Istituzioni quali la Marina Militare Italiana: nella foto, uno dei Tecnici è alle prese con la prova pratica di brasatura. Se ben fatta è il miglior modo di prevenzione delle perdite di refrigerante per ottemperare alla legislazione europea sui gas refrigeranti. INDUSTRIA & formazione /17
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
La Ciura Vicuna Piero LA CIURA IMPIANTI Piano Di Sorrento La Manno Leonardo LML DI LA MANNO Frassineto Po Inzinzola Salvatore Cagli Claudio MANITALIDEA spa Ivrea Mauri Luca Cantu’ Loria Antonio METROLUX DI LORIA Milano Boi Paolo MONOLIT WEB Elmas De Vita Salvatore MONOLITH srls Napoli Monteleone Benedetto Misilmeri Ortenzi Riccardo Roma Di Leo Alessio PANIFICIO PASTICCERIA TOSSINI 2 srl Avegno
Ramaro Luca Fiorio Angelo Grazian Michele Ronci Massimiliano Sanna Nicola Montella Moreno Leoni Francesco REKEEP spa Zola Predosa Renzulli Vittorio Marco Roma Righi Marco RIGHI sas Arco Carraro Luca RM IMPIANTI sas Seveso D’Elia Pio Zanni Daniele SIRTI spa Milano Scaramuzza Marco Corrado SOAN srl Aosta Casci Andrea TECHNO SKY srl Roma
Pignaffo Marco Ticineto
La Barca Giuseppe TECNO SYSTEM DI LA BARCA Bolognetta
Ruggiero Sabino QUIRIS srl Sabaudia
Passera Pietro TELEBIT srl Villotta
Un Tecnico del Freddo, nella sede di Casale del Centro Studi Galileo, alle prese con una misura della temperatura di mandata su uno degli efficientissimi impianti didattici che la prima realtà per la Formazione sul Freddo mette ogni giorno a disposizione di chi vi si affida per la propria formazione. 18/ INDUSTRIA & formazione
Il Patentino Italiano Frigoristi, o PIF, permette ai Tecnici del freddo di poter operare nel pieno rispetto delle attuali normative, ed è una fondamentale qualifica professionale: in foto, nella sede di Roma del Centro Studi Galileo, un Tecnico del Freddo segue con attenzione una dimostrazione pratica di brasatura, che sarà poi in seguito materia d’esame. Fraina Fabio Serraioco Andrea Monaldi Daniele Tolve Angelo TOKHEIM SOFITAM ITALIA SRL Scurzolengo Arzu Daniel Tintis Luigi Murgia Alessandro Quintavalle Pierluigi Marongiu Michele Meuti Marcello VITROCISET SPA Roma
TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A MILANO Bertolai Carlo Daniele ALFA SRL Olgiate Olona Giacobone Lorenzo Maria AS IMPIANTI TECNICI srl Milano
Da anni tra i più esperti e apprezzati docenti del Centro Studi Galileo, Madi Sakandé è stato recentemente eletto Presidente di U-3ARC, Union of Associations of African Actors in Refrigeration and Air Conditioning, associazione internazionale che, riprendendo il modello di AREA, raccoglierà le più importanti associazioni Africane dei Tecnici del Freddo sotto la sua egida. Foto scattata ante DPCM.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Guastella Gaetano CATTANEO IMPIANTI srl Lomazzo
AGRITECNO srl Campus Carla Donori
Ciavatta Marco COMAN srl Milano
BORDIN F.LLI snc Bordin Alan Palazzolo V.Se
Bonfanti Massimo MIOS srl Pioltello
COMAN srl Ciavatta Marco Milano
Rava Ivano MIOS srl Pioltello
CONFORT SYSTEM snc Notarpasquale Marco Cepagatti
Romeo Orazio MIOS srl Pioltello
DOMUS IMPIANTI srl Casati Cinzia Milano
VIGORELLI ANDREA Cambiago
ENERTECK srls Marchisio Daniele Riva Presso Chieri
CORSO CERTIFICAZIONE AZIENDA A CASALE MONFERRATO BEKO TECHNOLOGIES srl Sciacero Andrea Leini’
IDRALCLIMA DI LUCA ALESSANDRINI Alessandrini Luca Prato ILMAR HIT srl Destro Rosella Roma
Durante un corso realizzato ad hoc per i militari della Marina italiana, un Tecnico esegue con successo una Carica e Vuoto, prova fondamentale per il superamento della prova pratica del PIF – Patentino Italiano Frigoristi, conseguito dopo aver superato prove sia pratiche che teoriche. MG SYSTEMS DI MALCA Palumbieri Marika Zerbolo’
TELETTRA DI ALLEGRA Allegra Giovanni Torino
RM ELETTRO SERVICE sas Pollini Maurizio Rottofreno
UNIVERSAL SERVICE PROVIDER srl Borsini Pericle Barlassina
SCAGLIARINI srl Scagliarini Fabio La Spezia
Nel corso del Lockdown, la Formazione a Distanza è stata una risorsa fondamentale che ha permesso a centinaia di Tecnici del Freddo di non restare inattivi, ma di continuare a formarsi e di sfruttare la sosta obbligata come un’opportunità per perfezionare le proprie conoscenze: in particolar modo, il corso, con rilascio di certificazione volontaria di addetto alla Igienizzazione degli impianti (qui tenuto dal docente CSG Simone Portalupi), è stato particolarmente apprezzato, e ha permesso ai Tecnici di operare con maggiore sicurezza e consapevolezza sugli impianti, rendendoli più sicuri che mai nonostante il particolare periodo affrontato. 20/ INDUSTRIA & formazione
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Pionieri nel campo dei refrigeranti naturali
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NUOVA RUBRICA: Domande frequenti tratte da Incontro Formativo Webinar a Distanza | “L’acqua iFAD come | “Gli refrigerante impianti alternativo dopo la pandemia: per il condizionamento gestione, igienizzazione, di edifici ” componenti” Webinar | “Dai refrigeranti alternativi Raul all’igienizzazione Simonetti | CAREL degli impianti”risposte di Errecom SpA
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Abbiamo Avete mostrato parlato delle di aumento simulazioni dei flussi durante d’aria, il webinar ma al tempo consultabile stesso l’aumento su web CSG. dei flussi I casipuò pratici divenintare aumento stallati hanno di unrischio risparmio contagio. simile Come a quello troviamo teorico? il incremento flusso Ingiusto generale, i nostridel clienti nond’aria? riportano commenti Cercandosui di sistemi evitare moti turbolenti nell’ambiente. Ogni negativi di evaporative cooling ed umidifisituazione vanoi analizzata singolarmente, è proprio imporcazione che dimensioniamo, stimiamo e forniamo. tante l’esperienza delCAREL tecnicoè difficile installare sistemi Purtroppo, però, per di monitoraggio degli stessi per dueper motivi principali:di La legge n.82 è specifica le imprese - pulizia, Di solitomentre il cliente finale non lo permette oppure non chi fa manutenzione sugli impianti permette di divulgare le misure non è compreso in questa legge. Ovviamente a chi - esegue CAREL questi svolgetipi B2B, cioè vendiamo l’utente ad altrepotrà aziendi manutenzione e de (contractors, OEM, installatori, ecc.) che poi si predovrà richiedere la competenza/idoneità. occupano fare l’installazione il per cliente finaQuesto è in di fase di chiarimento. A unpresso chirurgo, esempio, le: avendo noi, se non raramente, contatti con nonnon chiedono la licenza di sanificatore degli strumenti. Il suoil cliente ci è difficile faregià delle misurazioni sul suo grado difinale, competenza è ritenuto idoneo e superiore. impianto. Qual è,che e come dobbiamo il princiConsiderato in molti da tutto ilscegliere, mondo continuano attivo in basedia convenienza quali materiali trattare? macapio chiederci stime (tipo quelleLe che ho chine che andiamo a trattare hanno in sé metalli, mostrato durante il webinar) e ad acquistare i nostri rame, alluminio e plastiche e gomme... Quali sistemi, mi sento di concludere che i nostri contisono fatti compatibilità? ale priori si avvicinano in modo sufficientemente preciso Ilalla miorealtà suggerimento è utilizzare prodotti a base di sali di di esercizio degli impianti. ammonio quaternari.
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Buongiorno, se l’acqua non alla puòsanificazione essere recuI prodotti Errecom destinati perata non rischiamo avere dei eccessivi, ambienti piuttosto chediterminali di costi climatizzazione considerati anche i cambiamenti climaticicovid19? e quindi sono tutti idonei/certificati per eliminare periodiprodotto di grossa Il i miglior persiccità? l’Eliminazione è Sanibact, tra i prodotti Errecom. L’acqua non evaporata Gli Igienizzanti va raccolta sono tramite un valido un separaaiuto per ridurre il rischio di unire all’intore di gocce postodiindiffusione condottaed a evitare valle del nebulizzafezione da virus altre criticitàdell’UTA. microbiche. Voglio direè che tore e scaricata all’esterno A priori non pooltre aperché evitare viene la diffusione del Covid-19 è bene evitare tabile a contatto con superfici dalle quali che ci si possa infettare di altro: tra loroignota i patogeni non potrebbe asportare depositi di natura (polvere, sono “gelosi” e un ambiente sano puòcome aggredire le ecc.); di conseguenza, si puònon procedere segue: persone in diversi modi. e la si riusa come acqua per FATTIBILE: la si recupera lo sciacquone (già vistoriguarda fare) oppure per irrigare il giarUna delle slide impianti non canalizdino pera usi simili interna. Cioè ricircolo. Non zatioppure e quindi tutt’aria NON PRATICO: la si rende potabile mediante filtrasi dovrebbe eliminare? zione opportuna non l’ho mai fare, Si, è stata inserita(onestamente per attrarre l’attenzione tra visto l’evaporacredo perché difficile e costoso). tore split di casa e i sistemi di grandi aree come supermercati e ospedali. L’ideale è evitare il ricircolo. Il CO2 consente un ottimo recupero di energia Quali prodotti econsigliate per i grandi per riscaldamento acqua sanitaria: nella impianvalutati? zione dell’efficienza questo è stato considerato, Ogni situazione studiata esattamente come l’impianoppure solo il va ciclo frigorifero? to. Sul nostro che catalogo può trovare dalla bombolettadello uso Le confermo nella valutazione dell’efficienza appartamento a prodotti per la grande manutenzione. studio Wave sono stati confrontati solo i cicli frigoriferi. Sono d’accordo conriguarda lei che il CO può consentire di rePer quanto la Campania, l’ordinan2 cuperare riscaldamento e acqua sanitaria za della energia Regioneper a seguito di apertura di bar/ristocon ranti buona ecc.efficienza prevede la e le sanificazione confermo chedell’ambiente anche con i sie l’igienizzazione impianti di ventilazione/clistemi ed i fluidi A2Ldegli si possono ottenere miglioramenti matizzazionecon conil la sostituzione dei filtri. Dovendo dell’efficienza recupero energia. essere la sanificazione ambienti effettuataalla da Nell’esempio Technofroid degli che abbiamo presentato aziende addette presentano un determinato fine del webinar, conche l’impiego del refrigerante XL20, è codice ATECO, per un quanto riguarda l’igienizzaziostato infatti installato sistema di recupero in paralne deve essere effettuata da impiantisti? lelo al condensatore ed il calore viene utilizzato per riDal mio punto di vista, sì. Si calda potrebbero valutare dei scaldare il pavimento, l’acqua sanitaria ed i locali corsi di formazione dedicati. Vi immaginate il rischio degli impiegati. Quindi anche con i sistemi A2L sono che comporta un’impresa di pulizia senza competenze già possibili implementazioni per migliorare l’efficienza di impianti che, pur conoscendo i prodotti disinfettanti, globale comeall’impianto? con il CO2. mette mano
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Comecambia Cosa si fa il tampone? per quanto riguarda il filtraggio Esistono dell’aria? diversi prodotti. Nella maggior parte dei casi è sufficiente appoggiare superficie indiviVanno seguite le regoleil prodotto e norme sulla vigenti con l’aggiunta
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dei duata seguenti come rappresentativa accorgimenti: e trattare con il reagente. Quindi prodotti specifici per condizionatori a- Un separatore di gocce è necessario tra gli ugelli di con presidio medico chirurgico un nebulizzatore d’acqua ed il filtronon per esistono? non bagnare il Sì: filtroSanibact. stesso; il separatore potrebbe essere necessario anche con gli umidificatori a vapore ed i cosiddetti UTA dotate di recuperatore flussi incropacchiLe evaporanti nel caso si notasse laaformazione di ciato a tutt’aria esterna possono funzionare megoccioline a valle degli stessi (di solito non succede) glio? b- Sia per umidificatori a vapore checontaminazione. adiabatici di ogni Assolutamente sì. Purché non vi sia tipo, bisogna evitare che l’umidità relativa diventi troppo altaPer prima unsanificazione filtro per evitare la formazione di farediuna dell’impianto la socondensa sullo stesso. A talun fine, norme come la VDI luzione potrebbe essere intervento congiunto 6022 raccomandano di non superare l’85 %rh: una con un’impresa di pulizie? limite èmodulante all’umidificatore ed Ilsonda mio parere che debbacollegata farlo un tecnico che conosce gli impianti, i materiali e le evita problematiche del settore. installata prima del filtro di superare tale limite riducendo opportunamente, se necessario, la produErrecom zione di umidità.ha un manuale specifico? Si, ogni prodotto ha la TDS dedicata e abbiamo prodotto un manualetto di corretta detergenza e disinfezione. Salve, come è possibile eliminare il calcare dall’umidificatore? Per quanto riguarda la macchina ad ozono I che metodi sono: avete a catalogo, per quali applicazioni viene 1-utilizzata? Trattare l’acqua potabile a monte, cioè prima che entri nell’umidificatore: La macchina generatrice di Ozono è un’alternativa alla aAddolcimento: il calcare sali di chisosanificazione degli sostituisce ambienti con l’utilizzo con di prodotti dio generano una specie mici.che Tuttavia, utilizzando l’ozonodisideposito rinuncia morbido/fanall’azione degoso all’interno degli umidificatori isotermici, non tergente del disinfettante o igienizzante chimico. ma L’ozono calcare; l’acqua una addolcita genera depositi similiperché negli quindi garantisce disinfezione solo superficiale adiabatici. Tali depositi vanno puliti periodicamente, manca l’operazione meccanica di rimozione dello sporco. ma la pulizia è più facile che la rimozione del calcare. Dobbiamo tutti contribuire a un cambio di ATTENZIONE: l’acqua addolcita è più aggressiva mentalità, ai clientiper finali! Sanificazione e quella di reteanche non addolcita, cui non è compatibile igienizzazione sono sempre stati visti come un cocon tutti i tipi di umidificatori e materiali con cui viene a sto inutile. contatto -> si deve sempre fare riferimento ai manuali È rendere consapevoli i delassolutamente produttore deglinecessario umidificatori. clienti finali dell’importanza della pulizia e della sanificab- Demineralizzazione: i sali minerali vengono eliminati zione degli impianti, non solo perché se parzialmente o totalmente. L’acqua non queste genera operadepozioni rientrano nell’ordinaria manutenzione si riducono siti oppure generadi molto a vantaggio di una i costi sia innetermini minorimeno rotture dell’impianto che ridotta pulizia; per contro, ma l’acqua demineralizzata è più di minori costi energetici, anche e soprattutto per le aggressiva di quella di rete demineralizzata, perpulicui conseguenze in termini di non salute che una scarsa non è compatibile con tutti stiamo i tipi di cercando umidificatori e mazia genera. Da parte nostra di portare teriali cui opera viene di a sensibilizzazione contatto -> si deve sempre fare avanti con questa da anni. Chissà riferimento ai manuali del sia produttore umidificatori. che il periodo attuale non davverodegli il momento giusto 2l’acqua non è trattata a monte, si di deve procedere perSe dare una svolta. Se avete bisogno qualsiasi supalla pulizia periodica come spiegato nel manuale dei porto, non esiti a contattarci. produttori. ATTENZIONE: l’uso di sostanze chimiche che sciolgono calcare non è sempre consigliato, Come siil può dimostrare al cliente quanti a e qualiche batteri vi sononon sullo suo impianto? meno il manuale indichi esplicitamente, sia Purtroppo, i batteri sono visibili solo potrebbero a microscopio, ma perché quelle sostanze chimiche essere Le assicuro che selaLei pulisce anche solo unodi split (filtro, respirate durante successiva produzione umidità, evaporatore, scocca interna, ecc…) con i prodotti giusti e sia perché potrebbero danneggiare l’umidificatore. convoglia tutto lo sporco e l’acqua di risciacquo all’interno di un contenitore e lacapire fa vedere al di suo cliente, dicendo È importante i costi manutenzione di che tutto quello che ha raccolto sarebbe finitodinei suoi questi sistemi di raffrescamento. Il costo esercipolmoni, necessario cheper abbia un microscopio per zio nonnon è laèsola variabile la scelta del sistema convincerlo della necessità dell’operazione di pulizia. Se da usare. va sul nostro sito e scarica il nostro catalogo troverà tutti È corretta. gliun’osservazione strumenti per fare quello che le ho appena descritto. Le stime usate nella non tengono conto Mi faccia sapere comepresentazione è andato l’esperimento! dei costi annuali di manutenzione semplicemente per non complicare la presentazione stessa con un magAzioni di pulizia ambiente con ionizzatori posgior sono numero essere di più variabili adattidarispetto considerare. alle lampade Di solito,UV? nelle No, sull’ambiente la luce è più efficiente denostre simulazionideterso presentate ai UV clienti teniamo conto gli ionizzatori. anche della manutenzione annuale (stimata) e dei costi di acquisto ed installazione/avviamento (stimati) per calcolare il ROI.
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NUMERO 7 / SETTEMBRE 2020
NUOVA RUBRICA: Domande frequenti tratte da Incontro Formativo Webinar a Distanza | “L’acqua iFAD come | “Gli refrigerante impianti alternativo dopo la pandemia: per il condizionamento gestione, igienizzazione, di edifici ” componenti” Webinar | “Dai refrigeranti alternativi Raul all’igienizzazione Simonetti | CAREL degli impianti”risposte di Errecom SpA
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Abbiamo Non ho ben parlato capito di perché aumento a dei Berlino flussi sia d’aria, così importante ma al tempoumidificare stesso l’aumento tutto l’anno. dei flussi può divenaumento di sempre rischio contagio. Come troviamo il Intare generale, vale la seguente regola generagiusto incrementoserve del flusso d’aria? le: l’umidificazione solamente quando l’aria di Cercando di evitare moti turbolenti ènell’ambiente. miscelazione (esterna + ricircolo) più secca delOgni set situazione va analizzata singolarmente, propriol’umidiimporpoint desiderato all’interno. In tal caso,è infatti, tante l’esperienza delvapore tecnico ficatore, sia esso a o adiabatico, deve aggiungere l’umidità che serve portareper l’aria miscela di al La legge n.82 è per specifica le diimprese set point. pulizia, mentre chi fa manutenzione sugli impianti Se facciamo il confronto di Berlino il clima italiano non è compreso in questa legge.con Ovviamente a chi inesegue terminiquesti largamente di sicuro l’umidificatipi di qualitativi, manutenzione l’utente potrà e zione a richiedere Berlino sarà per più ore all’anno perché dovrà laattiva competenza/idoneità. l’Italia circondata dal mare, il chirurgo, che aiuta avere Questo èè in fase di chiarimento. A un perad esempio, un’umidità esterna piùdialta, mentredegli Berlino è al centro non chiedono la licenza sanificatore strumenti. Il suo dell’Europa, per cui èèritenuto ragionevole che el’umidità estergrado di competenza già idoneo superiore. na, soprattutto nei mesi invernali, sia più bassa che e come dobbiamo scegliere, il princiquella Qual di un è, clima mediterraneo. pio attivo in base a quali materiali trattare? Le macchine che andiamo a trattare hanno in sé metalli, rame,Buongiorno, alluminio e plastiche e gomme...haQuali sono quanto proponete problemi le compatibilità? con la normativa legionella 2015? Il mio è utilizzare prodotti a =base di sali di 1Nelsuggerimento seguito, umidificatore adiabatico evaporative ammonio quaternari. cooler 2- Le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo I prodotti Errecom destinati alla sanificazione della legionellosi”, a cui credo Lei si riferisca ed allegaambienti piuttosto terminali di climatizzazione te, affermano quanto che segue: idonei/certificati eliminare covid19? a-sono Cap.tutti 5.3 “Impianti aeraulici” per a pag. 56: Il migliordiprodotto per l’Eliminazione è Sanibact, trasi-i “Sistemi umidificazione. Non è consentito l’utilizzo di prodotti Errecom. Gli Igienizzanti un valido aiuto stemi di umidificazione che possanosono determinare ristagni per ridurreSiil sconsiglia rischio di diffusione ed evitare dicon unire all’ind’acqua. l’uso di umidificatori ricircolo fezione da virus all’Unità altre criticità microbiche. Voglio dire che d’acqua interno di Trattamento dell’Aria.” oltreCap. a evitare la diffusione del Covid-19 bene evitare b5.6 “Gestione degli impianti èaeraulici” alle che ci si possa infettare di altro: tra loro i patogeni non pagg. 60-61: sono “gelosi” edell’aria un ambiente non sano aggredire le “Umidificatori ambiente. Devepuò essere assicupersone in diversi modi. rato che non si verifichi formazione di acqua di condensa durante il funzionamento; tutte le parti a canalizcontatto Una delle slide riguarda impianti non con acqua in modo permanente devono essere zati e quindi a tutt’aria interna. Cioè ricircolo.pulite Non e,sise necessario, periodicamente disinfettate. dovrebbe eliminare? Umidificatori adiabatici. La qualità dell’acqua utilizzata Si, è stata inserita per attrarre l’attenzione tra l’evaporanelle sezioni di umidificazione adiabatica tore split di casa e i sistemi di grandi aree deve come essere superperiodicamente controllata. frequenza di controllo mercati e ospedali. L’ideale èLa evitare il ricircolo. deve essere fornita dalla valutazione del rischio legioprodottidella consigliate per i grandi nellosi.Quali L’incremento carica batterica deveimpianessere ti? prevenuto mediante sistemi di disinfezione oppure meOgni situazione studiata come batterica l’impiandiante periodicava pulizia dei esattamente sistemi. La carica to. Suldell’acqua nostro catalogo può trovare dalla bomboletta uso totale circolante non deve eccedere il valore ( ) la grande manutenzione. appartamento a prodotti standard di 10^6 UFC/Lper * con una temperatura di incubazione di 20°C±1°C e 36°C ±1°C. La presenza di Per quanto riguarda la l’ordinanLegionella negli umidificatori è Campania, prossima allo 0, se la za della Regione seguito10^3 di apertura carica batterica nonaeccede UFC/L(*)di . bar/ristorantibase ecc. delle prevede la sanificazione dell’ambiente e Sulla evidenze emerse durante l’ispezione l’igienizzazione degli impianti igienico sanitaria, qualsiasi fattore di cheventilazione/clipotrebbe commatizzazione conimmediato la sostituzione filtri. Dovendo portare un pericolo per ladei salute umana, doessere la sanificazione degli respirata, ambienti effettuata da vuto all’inquinamento dell’aria deve essere aziende mediante addette che presentano un determinato eliminato sanificazione dell’impianto. codice ATECO, per quanto l’igienizzazioUmidificatori adiabatici. Sulla riguarda base della valutazione ne rischio, deve essere effettuata da impiantisti? del il circuito della sezione di umidificazione Dal puntoregolarmente di vista, sì. Si potrebbero valutare dei devemio essere sanificato senza comprocorsi di l’integrità formazione Vi immaginate il rischio mettere deldedicati. componente. Qualora necessache di pulizia senza competenze rio, ècomporta richiesta un’impresa anche la disincrostazione e la regolaziodi che,nebulizzatori.” pur conoscendo i prodotti disinfettanti, ne impianti degli ugelli mette manotutte all’impianto? 3- Valgono le raccomandazioni qui sopra elencate e CAREL si stesse per l’Italia, mentre ci rifeCome rifà si faalle il tampone? riamo ad diversi altre normative nazionali per altri Stati Esistono prodotti. Nella maggior parte dei(tenga casi è conto che le normativeilinprodotto materiasulla di sanità e sicurezza sufficiente appoggiare superficie indivi-
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duata come rappresentativa e trattare con ilessi reagente. non sono omogenee tra i vari Stati, siano europei Quindi prodotti specifici per condizionatori o extra-UE) presidioquando medicosichirurgico non esistono? 4-con In pratica, nebulizza l’acqua si deve fare Sì: Sanibact. quanto segue in linea di principio (i dettagli possono variareLe in UTA basedotate al tipo di di umidificatore recuperatoreinstallato): a flussi incroa-ciato L’acqua deve essere potabile, con funzionare max 10^6 UFC/ a tutt’aria esterna possono me( ) * di carica batterica totale (N.B.: rischio di legiolitro glio? nella praticamente 0 se max 10^3 CFU/litro). Meglio se Assolutamente sì. Purché non vi sia contaminazione. demineralizzata, perché i minerali contenuti nell’acqua si depositano seguito dell’evapoPer farenella una condotta/UTA sanificazioneadell’impianto la sorazione gocce essere un intervento congiunto luzionedelle potrebbe b-con Unun’impresa separatore di di pulizie? gocce è necessario per evitare Ilche mioeventuali parere è gocce che debba in sospensione farlo un tecnico nell’aria che conosce bagnino gli superfici impianti, chei materiali devono, einvece, le problematiche rimanere asciutte. del settore. Il separatore deve essere continuamente drenato e fatto di materiale Errecom che non hacostituisca un manuale supporto specifico? per la proliferaSi, zione ogni batterica, prodotto per ha laesempio, TDS dedicata acciaio e abbiamo min. AISIprodotto 304. Il un separatore manualetto di gocce di corretta devedetergenza essere collocato e disinfezione. all’interno della base conformata della sezione di umidificazione (v. punto Persuccessivo) quanto riguarda la macchina ad ozono avetedella a catalogo, per quali applicazioni viene c-che La base sezione di umidificazione deve essere utilizzata? opportunamente conformata e dotata di sifone per un La macchina generatrice di Ozono è si un’alternativa alla drenaggio costante dell’acqua che vi dovesse deposanificazione degli ambienti l’utilizzo prodotti chisitare, in particolare quella con drenata dal di separatore di mici. Tuttavia, utilizzando l’ozono si rinuncia degocce. Sia il sistema di nebulizzazione siaall’azione il separatotergente del devono disinfettante o igienizzante chimico. L’ozono re di gocce essere collocati entro il perimetro quindi garantisce una disinfezione solo superficiale perché della base della sezione di umidificazione manca l’operazione sporco. d- I materiali di cui meccanica è costituitadilarimozione sezione dello di umidificazione devono resistere corrosione Dobbiamo tutti alla contribuire a ed unall’eventuale cambio di disinfezione e non devono costituire supporto per la mentalità, anche ai clienti finali! Sanificazione e proliferazione batterica igienizzazione sono sempre stati visti come un coe-sto I serbatoi inutile. di accumulo sono a rischio, specialmente se la loro temperatura è > 20 °C, valore oltre il quale lai È assolutamente necessario rendere consapevoli legionella a riprodursi clienti finaliinizia dell’importanza della pulizia e della sanificaf- (Valido per gli adiabatici che persegliqueste umidificatori zione deglisia impianti, non solo perché operaa vapore): il sistema di umidificazione va svuotato per zioni rientrano nell’ordinaria manutenzione si riducono 48 in oretermini e, nel caso deglirotture adiabatici, se possibile, ifermi costi>sia di minori dell’impianto che sottoposto a lavaggio periodico cone acqua a perdere di minori costi energetici, ma anche soprattutto per le nei periodi di fermo perché non siche riesce ad elimiconseguenze in termini di salute unamai scarsa pulinaregenera. tutta l’acqua. zia Da parte nostra stiamo cercando di portare avanti questa sensibilizzazione da umidificatori anni. Chissà g- (Valido sia opera per glidiadiabatici che per gli che il periodo attualedinon sia davvero momento giusto a vapore): evitare superare l’85 il%rh in condotta per dare unalasvolta. Se avete bisogno dinella qualsiasi supevitare formazione di condensa stessa. A porto, non esiti aprivilegiati contattarci.i sistemi che possono legtal fine, vanno gere anche una sonda di umidità posta nel punto più si puòdidimostrare quanti la e freddoCome del sistema ventilazionealecliente che riducano quali batteri vi sono suo impianto? propria produzione di sul umidità all’avvicinarsi al limite Purtroppo, dell’85 %rhi batteri sono visibili solo a microscopio, ma Le assicuro pulisce anche sologli uno split (filtro, h-(Valido siache persegliLeiadiabatici che per umidificatori evaporatore, scocca interna, ecc…) con i prodotti giusti e a vapore): privilegiare i sistemi di umidificazione moduconvoglia tuttoquesti lo sporco e l’acquasolo di risciacquo lanti, perché producono l’umidità all’interno necessadi la fa vedere al suo cliente, dicendo riaun percontenitore l’ambienteeevitando le pendolazioni tipiche dei che tuttoon/off, quelloleche hapossono raccolto generare sarebbe finito nei suoi sistemi quali condizioni di polmoni, non è necessario cheaumentato abbia un microscopio per sovra-umidificazione con un rischio di conconvincerlo necessità dell’operazione di pulizia. Se densazione della in condotta. va sul nostro sito e scarica il nostro catalogo troverà tutti gli strumenti per fare quello che le ho appena descritto. *UFC=Unità Formanti Colonie Mi faccia sapere come è andato l’esperimento! Il Webinar oggetto delleambiente domande e risposte e tutti Azioni di pulizia con ionizzatori pos-i webinar svolti con le aziende partner “Platinum CSG” sono essere più adatti rispetto alle lampade UV? No, sull’ambiente deterso luce UV è più efficiente possono essere visti nellalapagina ufficiale youtube dedel gli ionizzatori. Centro Studi Galileo
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INDUSTRIA & formazione /23
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Passi e sfide della catena del freddo Introduzione
Didier Coulomb Direttore Generale IIR Istituto Internazionale del Freddo
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Air conditioning and Refrigeration European Association
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Articolo tratto dal 18° Convegno Europeo Richiedere atti e video
Mantenere alimenti o prodotti sanitari (medicinali, vaccini) ad una temperatura adeguata è una necessità assoluta per la salute umana al fine di evitare infezioni batteriche e decessi. È necessario disporre di apparecchiature di refrigerazione adeguate e poter controllare le temperature reali, tuttavia non è sempre così nei paesi sviluppati, figuriamoci in quelli in via di sviluppo. In questi paesi che hanno capacità di immagazzinamento, trasporto e attrezzature commerciali e domestiche fino a 10 volte inferiori a quelle dei paesi sviluppati, la perdita di cibo è quasi 3 volte superiore a quella dei paesi sviluppati, pari al 19% della quantità di cibo disponibile. Diversi interventi vengono condotti dall’IIR in questo settore: • Conferenze nazionali e internazionali. La prossima conferenza IIR sulla sostenibilità e la catena del freddo si svolgerà a Nantes, in Francia, nell’aprile 2020. • Pubblicazioni congiunte con la FAO nell’Africa sub-sahariana • Lavori in corso con il Consiglio della Catena del Freddo Alimentare Globale e le agenzie competenti delle Nazioni Unite per aggiornare la Nota informativa IIR del 2009 sul ruolo della refrigerazione degli alimenti in tutto il mondo. La pubblicazione di “Cold Chain Briefs”, congiuntamente con “UN Environment” nel 2018, del quale presentiamo una sintesi a
Tipi di Trasporto
Refrigeranti correnti GWP superiore (kg CO2)
Refrigeranti alternativi GWP inferiore (kg CO2)
Contenitori refrigerati, trasporto stradale, treni
HFC-134a (1360) HFC-404A (3920) HCFC-22 (1810)
R-744 (1) HFC-452A (1950) HFC-513A (573) HC-290 (5) R-717 (0)
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seguire. L’insieme delle pubblicazioni è disponibile gratuitamente sui siti web IIR e delle Nazioni Unite. Direttive della catena del freddo Abbiamo diviso la catena del freddo in cinque diverse fasi, e quindi abbiamo diviso le pubblicazioni in cinque documenti distinti: 1 Produzione e trasformazione alimentare Rispetto ad altri settori, la refrigerazione industriale presenta alcune specificità: • Un tasso di perdita piuttosto basso (5-12% all’anno) • Una capacità di refrigerazione piuttosto elevata per unità di 15-20 kWref potrebbe essere considerata come una “piccola unità”, 200-500 kWref come un’unità “standard” e 1-5 MWref (o possibilmente più) potrebbero essere considerati come “grandi” impianti • Una bolletta energetica piuttosto elevata (800 MWh-4 GWh / anno è comune; cioè 60k€ -350k€ / anno) La prestazione energetica (architettura del circuito di refrigerazione e scelta del refrigerante primario) deve essere una delle principali preoccupazioni • L’organizzazione (architettura) delle apparecchiature di refrigerazione utilizzate in questo settore dipende da: ▶ La temperatura richiesta (raffreddamento, congelamento) ▶ La natura del prodotto trasformato (frutta e verdura, prodotti a base di carne, uova e latticini, materie prime e alimenti trasformati) ▶ La dimensione del sito industriale (da alcuni kg h-1 fino a qualche tonnellata h-1) Esiste un’ampia varietà di configurazioni che rendono difficile la generalizzazione
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Le sfide 1. Sviluppare architetture ad alte prestazioni energetiche ➩ La refrigerazione industriale nella produzione e nella lavorazione degli alimenti è ad alta intensità energetica ➩ Il consumo di energia deve essere una delle maggiori preoccupazioni per questo settore ➩ Lavorare su cicli intelligenti (desurriscaldatori, pressioni variabili, IHX, cascate, valorizzazione di lavori di ampliamento, recupero di calore, ...) 2. Imparare a gestire lo scorrere delle miscele a basso GWP, in particolare per le strutture “piccole” 3. fiducia nella sostenibilità dei refrigeranti naturali, soprattutto l’ammoniaca per le strutture “grandi”. 4. Mantenere una mente aperta e osservare la reingegnerizzazione delle “vecchie” soluzioni che hanno mostrato i loro vantaggi e limiti (assorbimento-adsorbimento) o lo sviluppo di nuove tecnologie (raffreddamento magnetico, raffreddamento del campo elettrico, raffreddamento termoelastico, .. .), ma in base allo sviluppo attuale di queste tecnologie, la loro implementazione nella produzione e nella lavorazione del cibo non avverrà tanto presto. Conclusione Grazie alle loro prestazioni, compattezza e affidabilità, i sistemi di compressione ad espansione con refrigeranti a cambiamento di fase sono
stati utilizzati per più di un secolo e probabilmente continueranno ad essere utilizzati per un lungo periodo. Per le “piccole” unità industriali, i refrigeranti alternativi potrebbero essere miscele di HFC o HFC-HFO a basso GWP e probabilmente HC per cariche di refrigerante molto basse (meno di 1,5 kg, che rimane comunque anomalo per la refrigerazione industriale). Per gli HFO devono essere attentamente studiate (e non eluse) le questioni dell’infiammabilità, anche se bassa, e dell’impatto ambientale a lungo termine. Per le “grandi” unità industriali, l’ammoniaca rimane la scelta migliore, nonostante i problemi di sicurezza (che possono essere gestiti con una certa precisione). La C02 sembra essere un’alternativa interessante; per quanto riguarda il recupero del calore viene previsto e valutato altrove nel processo (altrimenti sarebbe difficile da giustificare). 2. Trasporto refrigerato Tipi di trasporto refrigerato ▶ Veicoli refrigerati • Furgoni • Camion • Semirimorchi ▶ Trasporto refrigerato merci per via aerea ▶ Container refrigerati
▶ Treni refrigerati ▶ Navi refrigerate Opzioni refrigeranti Alcuni commenti: ▶ Vincoli particolari per i container (mesi in mare viaggiando in tutto il mondo) ▶ Vincoli particolari per i pescherecci (altra normativa per la tecnologia della catena del freddo) ▶ Industria aerospaziale = spese minime fino ad ora ▶ Propano e CO2 sono ancora rari al mondo ▶ Le considerazioni su costi e sicurezza sono di primaria importanza ▶ Questioni nazionali / internazionali per i regolamenti sui trasporti 3. Applicazioni nei pescherecci Nuovi sistemi ▶ Tecnicamente, ci sono soluzioni soddisfacenti per evitare l’uso di R-22 e R-404A per la maggior parte delle applicazioni nei nuovi sistemi. ▶ I sistemi centralizzati si basano principalmente sull’uso più ampio di CO2 e NH3. ▶ Le questioni relative alla sicurezza sono generalmente ben controllate a bordo delle navi e a terra nella maggior parte dei paesi sviluppati. ▶ Alcuni paesi in via di sviluppo non sono pronti a usare NH3 e CO2 in sicurezza. Esistono soluzioni tecniche, ma la
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▶ Molte opzioni per ridurre le emissioni (soprattutto indirette) ▶ Emissioni dirette tradizionalmente basse, attenzione necessaria a garantire che i nuovi sistemi utilizzino refrigeranti a basso GWP ▶ Formazione; la manutenzione è spesso un problema (più sicurezza) ▶ Basso potenziale per nuovi sistemi di refrigerazione in impianti di grandi dimensioni ▶ Ma potenziale per CHP, poli / trigenerazione ▶ Potenziale per un migliore assorbimento per il recupero del calore e
Ci sono molti tipi diversi di applicazioni e quindi molte soluzioni diverse con un potenziale di riscaldamento globale inferiore rispetto a quello attuale. È quindi difficile consigliare una soluzione semplice. Tuttavia si dovreb-
all’ ATF Associazione Tecnici del Freddo
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▶ Consumo di energia ▶ Il 60-70% dell’energia elettrica nella cella frigorifera può essere utilizzato per la refrigerazione ▶ Ampia gamma di consumi energetici ▶ In genere è possibile ottenere un risparmio energetico del 30-40% Prospettive e sfide
ASSOCIATI
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Emissioni indirette
Conclusione
www.associazioneATF.org
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Problemi di stoccaggio in depositi refrigerati Emissioni dirette ▶ Refrigeranti – generalmente refrigeranti a basso GWP come ammoniaca (R717) in grandi impianti ▶ Alcune prove supportano il passaggio ad altri refrigeranti nei paesi dell’articolo 5 a causa di problemi di sicurezza ▶ HFC più piccoli, refrigeranti HFO ▶ Perdita di circa l’8% / anno ▶ Indicazioni che possono essere due volte più alte nei paesi in via di sviluppo
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4. Stoccaggio refrigerato e depositi refrigerati
Innanzitutto, la qualità della catena del freddo, soprattutto a livello di consumatori, deve essere migliorata: Sviluppi e prospettive riguardo alle questioni ambientali: ▶ Opportunità per ridurre il consumo di energia • Spesso “ostacolato” dai costi (enfasi sul costo iniziale piuttosto che sulla durata) • Gran numero di opzioni disponibili • Perdite dovute alle vendite (ad esempio sulle porte degli armadi commerciali) • L’etichettatura energetica può avere un impatto (ha già ridotto l’energia utilizzata dai frigoriferi domestici di circa il 50%) ▶ Opportunità per ridurre le emissioni dirette • Sicurezza dei refrigeranti HC e A2L ▶ Numero di nuovi sistemi (magnetocalorici, elettrocalorici, acustici) in fase di sviluppo o in procinto di essere commercializzati, adatti per unità plug-in
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5. Refrigerazione commerciale, professionale e domestica
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Conversioni da R-22 / R-404A ▶ Ci sono miscele adatte con glide per i piccoli sistemi D-X nella maggior parte dei casi ▶ Non esiste una soluzione chiara per i sistemi di grandi dimensioni. I retrofit possono portare a un drastico deterioramento delle prestazioni. Potrebbe essere necessaria una revisione generale o la sostituzione del sistema.
be tenere a mente che: – il problema energetico è più importante della questione del refrigerante in una prospettiva di impatto generale sul cambiamento climatico, – il controllo della temperatura è ancora un problema e quindi le perdite in fatto di salute e alimenti sono ancora più importanti, – le perdite di refrigerante sono talvolta molto importanti e spesso possono essere ridotte; un modo semplice per evitare le emissioni di gas serra, – possono comparire tecnologie non in dotazione, anche se i sistemi a compressione del vapore saranno ancora predominanti nel prossimo futuro, – Le tecnologie si evolvono velocemente. E’ necessario avere informazioni costantemente aggiornate grazie a conferenze, riviste scientifiche o qualsiasi tipo di pubblicazione.
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per integrarsi con le risorse energetiche rinnovabili
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formazione è fondamentale per l’implementazione.
rimani sempre aggiornato sulle ultime novità del settore
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RTOC Assessment Report Condizionamento Auto Introduzione
Carlo Andrea Malvicino CO2 Emission Reduction Strategies Director
Il Refrigeration Technical Options Committee (RTOC) ha pubblicato il suo Rapporto di valutazione nel marzo 2019. Il capitolo 10 del Rapporto è dedicato al sistema di condizionamento d’aria mobile per autoveicoli e tratta i nuovi sviluppi del settore a partire da Rapporto 2014 ed include l’evoluzione relativa all’elettrificazione del veicolo. I sistemi di condizionamento ferroviari sono invece trattati nel capitolo 6 (Trasporti refrigerati) per analogia delle tecnologie utilizzate nei due settori. Scenario
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La maggior parte delle nuove autovetture dotate di sistemi di climatizzazione utilizza HFC-134a, mentre l’HFO-1234yf sta aumentando rapidamente la propria quota di mercato negli Stati Uniti e in Europa a causa dei Regolamenti Normativi. Benché la transizione dal CFC-12 sia completa nei sistemi nuovi, ci sono ancora veicoli circolanti nei paesi “Articolo 5” ove in genere l’età media dei veicoli è superiore rispetto alle altre regioni del mondo. Nei prossimi anni più di un refrigerante sarà utilizzato per sistemi di climatizzazione di auto e veicoli commerciali leggeri. L’HFC-134a rimarrà ampiamente utilizzato in tutto il mondo; mentre l’HFO-1234yf continuerà la sua crescita, l’R-744 attualmente usato in un paio di modelli potrebbe essere ri-considerato come un’opzione per i veicoli elettrificati che richiedono la funzionalità pompa di calore. La decarbonizzazione del trasporto stradale e la sua progressiva elettrificazione stanno portando ad un cambiamento tecnologico molto rilevante che include il Mobile Air Con-
ditioning. Il ciclo di compressione del vapore rimarrà di gran lunga la tecnologia più adottata ma implementata con configurazioni diverse in cui l’espansione diretta sarà in parte sostituita da sistemi a liquido per consentire la gestione elettrica e della batteria. HFO-1234yf aumenterà il suo tasso di utilizzo, ma il mercato globale dei sistemi di condizionamento per autoveicoli dipenderà in modo significativo anche da altri aspetti quali sicurezza, costi, approvazione normativa, affidabilità del sistema, prestazioni n modalità pompa di calore (veicoli elettrici) e assistenza. La transizione verso refrigeranti nuovi che sono anche più costosi è principalmente forzata dai regolamenti, pertanto dove ci sono o saranno regolamenti specifici lo HFO-1234yf aumenterà la sua penetrazione mentre lo HFC-134a sarà mantenuto come opzione principale fino a quando non saranno disponibili soluzioni economicamente sostenibili. In questo contesto, è opportuno ricordare che esistono studi per valutare l’adozione di refrigeranti GWP a basso costo nei paesi “Articolo 5”. Infine, non è ancora chiaro se i sistemi autobus e veicoli pesanti seguiranno l’evoluzione in atto per le automobili o seguiranno percorso differente, utilizzando ad esempio HFO-1234yf o altre opzioni (miscele HFO, R-744, ...) Sistemi e trend futuri I veicoli leggeri utilizzano una carica di refrigerante da 0,3 kg a 1,4 kg, mentre per gli autobus la carica potrebbe essere compresa tra 8 kg e 16 kg in funzione della categoria del veicolo (ad esempio autobus semplice, autobus articolato). Attualmente ci sono circa 1.000 ktonnes di refrigerante nei veicoli INDUSTRIA & formazione /27
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
considerando che ci sono circa 1,3 miliardi di veicoli stradali in circolazione (vedi (https://www.statista. com/statistics/281134/number-ofvehicles-in-use-worldwide/). Stimando che il 75% dei veicoli circolanti è equipaggiato con MAC e ipotizzando un tasso di rinnovo annuale dell’8% (ad esempio 100 milioni di unità approssimativamente), la domanda di refrigerante (escluso il servizio) è di circa 75 mila tonnellate all’anno. Lo HFC-134a è ampiamente utilizzato per nuove apparecchiature e per retrofit in tutto il mondo come sostituzione di CFC. A metà degli anni ‘90 a seguito della valutazione di refrigeranti a basso GWP in cui sono stati valutati diversi fluidi di lavoro sintetici e naturali (ad esempio R-744, R-290), lo HFO-1234yf è stato scelto per sostituire lo R-134a e ridurre il GWP nonostante la sua (bassa) infiammabilità e costi più elevati. Nel 2013 l’industria autoveicolistica ha avviato la transizione verso i refrigeranti basso GWP più bassi, azione forzata principalmente dalle normative (regolamenti USA, direttiva EU MAC, normativa giapponese) e supportata da iniziative non normative (ad esempio il CRP per programmi di ricerca cooperativa SAE migliorata di climatizzazione mobile (I-MAC)) e quattro CRP SAE 1234yf e il Comitato per il controllo del clima degli interni di SAE). Veicoli leggeri e elettrificazione I sistemi per garantire il comfort termico dei passeggeri rimarranno sostanzialmente basati sul ciclo a compressione del vapore abbinato ad un sistema di ventilazione. Il sistema include anche un circuito di raffreddamento e uno scambiatore di calore per utilizzare il calore residuo del motore per riscaldare la cabina. La combinazione della funzione di raffreddamento e riscaldamento assicura la deumidificazione dell’aria che migliora la funzione di prevenzione dell’appannamento. La regolamentazione mondiale finalizzata a ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento nei centri urbani sta portando alla progressiva introduzione di veicoli elettrificati che 28/ INDUSTRIA & formazione
avrà un impatto rilevante sulla progettazione, sui componenti e sui requisiti dei sistemi condizionamento. I veicoli ibridi abbinano al motore termico un motore elettrico che è utilizzato per recuperare l’energia cinetica del veicolo che viene immagazzinata in una batteria, per supportare il motore convenzionale e consentire al veicolo di viaggiare in modalità elettrica pura. Per garantire il comfort termico nella modalità di guida elettrica, viene generalmente utilizzato un compressore semi-ermetico elettrico. Nel caso di un veicolo elettrico ibrido plug-in sono solitamente utilizzate batterie di maggiore capacità di accumulo che possono essere caricate collegando anche il veicolo alla rete di alimentazione elettrica (plug-in) consentendo al veicolo di percorrere distanze maggiori (ad esempio 50 km) in modalità elettrica pura. In questa tipologia di veicoli e nei veicoli elettrici BEV (Battery Electric Vehicles) il sistema di condizionamento è utilizzato anche per la gestione termica delle batterie e dei sistemi elettronici di potenza soprattutto durante le fasi di carica. In genere il sistema integra un chiller o un evaporatore ad espansione diretta, convenzionale per la gestione termica della batteria. La carica di refrigerante di un tale sistema è solitamente da circa il 30% al 50% superiore a quella di un sistema convenzionale. Il riscaldamento della cabina è assicurato dal calore residuo del motore o, in modalità elettrica pura, da un riscaldatore elettrico o una pompa di calore. La funzione di riscaldamento e condizionamento dell’aria può influire in modo rilevante sull’autonomia elettrica riducendola fino al 50%. Veicoli pesanti I veicoli pesanti utilizzano un sistema principale basato sullo stesso concetto utilizzato nei veicoli commerciali leggeri ma con una carica di refrigerante superiore a causa della maggiore distanza dal compressore alla cabina. In molti casi, per garantire il comfort in sosta, viene installato un sistema di aria condizionata ausiliaria che
è in genere simile ai sistemi domestici, con un condensatore esterno, un’unità interna di raffreddamento e ventilazione e un compressore elettrico ausiliario. Attualmente i sistemi di condizionamento per autocarri pesanti si basano sull’HFC-134a, sebbene su alcune classi sia consentito l’HFO-1234yf. Bus e corriere Gli autobus, rispetto a quelli degli altri autoveicoli, utilizzano sistemi di climatizzazione di dimensioni maggiori con maggiore capacità di raffreddamento e maggiori cariche di refrigerante. I sistemi operano a temperature ambiente comprese tra -30ºC e 50ºC e sono tipicamente del tipo a tetto o unità montate posteriormente con la cinghia dei compressori azionata dal motore del veicolo. Il refrigerante più utilizzato è lo HFC134a ed in alcuni casi lo R-407C per applicazioni ad alta temperatura ambiente in alcuni casi. Lo R-744 è impiegato per piccole serie in Europa. Tipicamente la carica del refrigerante è di circa 10 kg ed è stata ridotta negli ultimi anni fino al 50% grazie all’impiego dei condensatori “microchannel”. Efficienza energetica nelle applicazioni MAC HFO-1234yf e R-774 hanno efficienze confrontabili a quelle dello HFC134a per il raffreddamento e il riscaldamento su media annuale. Per raggiungere questi livelli di prestazioni, nel caso dell’HFO-1234yf, si deve utilizzare un livello di sottoraffreddamento elevato, spesso ottenuto utilizzando uno scambiatore intermedio (Internal Heat Exchanger) IHX che sfrutta il potere frigorifero residuo in uscita evaporatore per sottoraffreddare il liquido in uscita condensatore. Nel caso dello R-744 è invece necessario un design specifico del sistema e anche in questo caso uno scambiatore intermedio (IHX) per assicurare un livello di sotto-raffreddamento adeguato e il controllo elettronico del compressore.
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Conclusioni Attualmente sono impiegati diversi fluidi refrigeranti per i sistemi di condizionamento per autoveicoli: lo HFC-134a rimarrà in uso in gran parte dei mercati mondiali, mentre lo HFO-1234yf è l’opzione principale in Europa e Nord America. Lo R-744 è attualmente disponibile solo su un paio di modelli di automobile. La progressiva diffusione di veicoli elettrificati (PHEV e BEV) in Europa, Cina e Nord America porterà all’implementazione della funzione pompa di calore, dove R-744 potrebbe essere nuovamente considerato come una opzione. Altri refrigeranti sintetici a basso GWP e miscele di fluidi (ad esempio R-444A, R-445A) sono stati presi in considerazione ma non sembrano essere utilizzati nel prossimo futuro, mentre in paesi “Article 5” è in valutazione lo R-152 grazie al suo basso GWP e basso costo, analogo a quello dello R-134°.
Durante il MOP31 nella cornice della FAO a Roma la presentazione della rivista Nazioni Unite – IIR – AREA – CSG International Special Issue 2019-2020 di Industria&Formazione (con la prefazione del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa) su cui hanno scritto i maggiori esperti mondiali del settore, in cui è pure presente l’autore Carlo Andrea Malvicino con questo articolo in lingua inglese. Nella foto da sinistra Polonara TEAP-Nazioni Unite, Coulomb IIR, ElTalouny UNEP, Curlin UNEP, Voigt EPEE, Buoni AREA
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
LEZIONE 215 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Perchè le tubazioni si possono brinare? Le perdite di carico
Pierfrancesco FANTONI
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 30/ INDUSTRIA & formazione
Introduzione
Perdite di carico e tubazioni
Come visto la volta precedente, è possibile che il climatizzatore split in certe occasioni lavori con il tubo piccolo brinato e che ciò sia visibile in corrispondenza dell’attacco sull’unità esterna. Le cause di ciò possono essere molteplici e, fra di esse, potrebbe esserci anche il verificarsi di perdite di carico sulla tubazione del liquido. In uno split di solito esse non sono imputabili alla lunghezza delle tubazioni. Invece negli impianti di condizionamento centralizzati di tipo VRV/VRF accade proprio che le lunghe dimensioni delle tubazioni portino a perdite di carico considerevoli.
Le perdite di carico nelle tubazioni sono un fattore non trascurabile nei sistemi VRV/VRF. Questo perchè rappresentano delle perdite di energia, in quanto obbligano il compressore a lavorare con pressioni di aspirazione più basse di quelle di evaporazione delle singole unità. In pratica il compressore è costretto a lavorare con un rapporto di compressione maggiore, a consumare più energia ma anche ad usurarsi di più. Tralasciando le perdite di carico localizzate che si possono avere nei vari componenti che deve attraversare il refrigerante (come, ad esempio, giunti, collettori, valvole, ecc.) possiamo concentrarci sulle perdite di carico distribuite, ossia quelle che si verificano lungo lo sviluppo di tutte le tubazioni (vedi figura 3). Queste non sono affatto trascurabili, come può accadere ad esempio negli split, poichè sono direttamente proporzionali alla loro lunghezza, ossia più lunghe sono le tubazioni, proporzionalmente maggiori sono le perdite di carico. Come detto, le tubazioni in un impianto VRV/VRF possono arrivare anche a centinaia di metri negli impianti più grandi. Le perdite di carico sono, invece, inversamente proporzionali al diametro delle tubazioni, cioè al crescere del diametro risultano essere di entità minore. Si potrebbe, allora, pensare di compensare le ingenti perdite causate dalla lunghezza delle tubazioni adottando diametri molto grandi: purtroppo questo non è possibile per la ragione che in questo modo la velocità del refrigerante sarebbe troppo bassa e si potrebbero avere dei problemi di ritorno dell’olio
Caratteristiche principali degli impianti VRV/VRF Questi impianti vengono impiegati per il condizionamento al servizio di grandi utenze, avendo la possibilità di avere decine e decine di unità interne per la climatizzazione di una molteplicità di locali di un singolo edificio. Tra le caratteristiche principali dei VRV/VRF vi è l’ampia versatilità di funzionamento, capaci come sono di garantire contemporaneamente il raffrescamento di alcuni locali con il contemporaneo riscaldamento di altri. Sono impianti centralizzati, ossia costituiti da svariate unità interne facenti capo a una o poche unità esterne (vedi figura 1) grazie ad un singolo circuito frigorifero (vedi figura 2). Le unità interne e quelle esterne possono essere distanti tra loro anche parecchie decine di metri, per cui lo sviluppo delle tubazioni è notevole.
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nella linea di aspirazione. Un’altra caratteristica che incide in maniera direttamente proporzionale sulle perdite di carico è l’attrito che il refrigerante incontra sulla superficie interna della tubazione: esso dipende dal tipo di moto (laminare, turbolento) che il fluido ha nella tubazione, dal tipo di materiale e dalla sua rugosità superficiale.
in alta pressione si aggira attorno ai 1000 kg ogni metro cubo mentre la densità del gas in bassa pressione si attesta all’incirca attorno ai 35 kg per ogni metro cubo, circa 30 volte più piccola di quella del liquido. Quindi, poichè tra perdite di carico e densità sussiste una proporzionalità diretta si capisce come il tubo del liquido incida maggiormente in questo caso.
Perdite di carico e velocità del refrigerante
Perdite di carico e temperatura di saturazione
Un altro fattore, molto rilevante, che incide sulle perdite di carico è la velocità che il refrigerante ha all’interno delle tubazioni. La velocità incide in maniera rilevante perchè la relazione che esiste con le perdite di carico è di tipo quadratico. Questo significa, ad esempio, che se la velocità raddoppia le perdite di carico quadruplicano mentre se la velocità triplica le perdite di carico diventano nove volte più grandi. Viene allora da pensare che avere basse velocità del refrigerante è conveniente: in effetti, dal punto di vista delle perdite di carico questo è vero ma, purtroppo, tale esigenza va mediata con quella legata al trascinamento dell’olio da parte del refrigerante, che richiede, invece, di mantenere un valore non troppo basso della velocità, soprattutto nel tubo di aspirazione.
Le perdite di carico sono influenzate da tutti i fattori appena descritti ma a loro volta influenzano la temperatura di saturazione del refrigerante. Quest’ultima, infatti, dipende dalla pressione. Le perdite di carico portano ad una diminuzione progressiva della pressione del refrigerante e quindi il loro verificarsi comporta una diminuzione della temperatura di saturazione lungo lo sviluppo della tubazione.
Perdite di carico e densità del refrigerante Sulle perdite di carico influisce anche la densità del refrigerante, anche in questo caso in maniera direttamente proporzionale. I tratti di tubazione più lunghi dell’impianto sono quelli che dall’unità esterna portano il refrigerante liquido alle varie unità interne e quelli che dalle unità interne portano il refrigerante allo stato gassoso al compressore. Nel primo caso il refrigerante si trova in alta pressione ad una temperatura che possiamo supporre essere tra i 30 ed i 40 °C, mentre nel secondo caso il refrigerante si trova in bassa pressione ad una temperatura che possiamo semplificare essere tra 0 e 10 °C. Se consideriamo il refrigerante R410A la densità del liquido
Figura 1 – Unità esterna di un VRF (tratto da catalogo Samsung).
Figura 2 – Schematizzazione di un impianto VRV/VRF funzionante con le unità interne tutte in raffreddamento (tratto da gruppoitieffe.com).
Figura 3 – Esempio di sviluppo delle tubazioni in un impianto VRF INDUSTRIA & formazione /31
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Il futuro della refrigerazione a temperatura ultra-bassa
David Pospíšil Project Manager
Vladyslav Tsyplakov Business Development Director
L’industria della refrigerazione sta subendo un cambiamento a lungo termine dei refrigeranti, e sta cercando alternative più rispettose dell’ambiente. In passato i refrigeranti CFC / HCFC sono stati sostituiti con successo dai refrigeranti HFC / PFC, ma gli HFC hanno ancora un GWP molto elevato anche se l’ODP è stato eliminato. Le normative F-Gas ridurranno le emissioni del 73 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, e ciò significa un’ampia riduzione dei refrigeranti HFC. La nuova generazione di refrigeranti per sostituire gli HFC, che sono miscele HFO, non sono adatti per applicazioni ULT. Anche il refrigerante “GWP” – CO2 (R744) – non è adatto per applicazioni al di sotto dei -50 gradi centigradi. I prezzi dei refrigeranti HFC sono alle stelle e nessuno è in grado di garantire la disponibilità a lungo termine di refrigeranti ULT come l’ R14 (GWP 5700) e l’R23 (GWP 14800). Ci sono alcune opzioni naturali, ad esempio sistemi a
Modulo turbo freddo con compressore ed espansore posti sullo stesso albero.
MIRAI Cold da sinistra a destra: MC 10 O/W, MC 10 C/W/T, MC 15 O/A, MC 23 C/W/T) 32/ INDUSTRIA & formazione
cascata che utilizzano Ethane-R170 (GWP 6) e Propylene-R1270 (GWP 2) - ma questi refrigeranti sono di categoria A3, e quindi con l’onere di misure di sicurezza molto severe e rischi aggiuntivi. Un’altra opzione è l’azoto liquido (LN2), molto spesso utilizzato nelle applicazioni ULT, è molto affidabile, ma comporta costi di esercizio più elevati, difficoltà logistiche, attrezzature di sicurezza aggiuntive e la produzione di LN2 non è economica, né ecologica. Molte attività di stoccaggio che utilizzano temperature ultra-basse dovranno presto affrontare la decisione di scegliere quale sistema di refrigerazione utilizzare per i prossimi decenni, per fare un esempio: biobanche, criobanche, hub farmaceutici, stoccaggio alimentare. Altre attività non di stoccaggio sono la crioterapia per il corpo, le camere climatiche, il raffreddamento di processo, la liquefazione del gas e l’essiccazione. C’è già una soluzione disponibile, che è a prova di futuro e per sempre libera da qualsiasi regola legislativa attuale o imminente. Questa soluzione è l’ Air Cycle Technology – refrigerante aria R729 (GWP 0*). L’Air Cycle Technology si basa sulla capacità di riscaldamento dell’aria durante la compressione e il raffreddamento durante il processo di espansione. La ripetizione dei cicli di compressione ed espansione consente di raggiungere e mantenere temperature ultra-basse con un’efficienza imbattibile rispetto ai sistemi di compressione del vapore. L’aria come refrigerante è ancora in attesa di una diffusione di massa nel settore della refrigerazione, ma sono stati utilizzati per un po‘ nel trasporto (aerei e treni ICE3 utilizzano l’aria come refrigerante nei loro sistemi HVAC). I risultati ottenuti nella tecnologia di turbo compressione hanno aperto la strada alla progettazione, allo sviluppo e alla produzione di macchine di
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refrigerazione MIRAI Cold, le più efficienti dal punto di vista energetico, le più economiche da utilizzare. La soluzione Ultra-Low Temperature è la più affidabile oggi disponibile. Il modulo Turbo Unico di MiraI Cold è completamente privo di olio grazie all’uso di cuscinetti ad aria che elimina la necessità di complessi sistemi di gestione dell’olio e manutenzione dello stesso. Una caratteristica tecnologica chiave è che il compressore e l’espansore si trovano sullo stesso albero. L’energia prodotta durante il processo di espansione viene trasferita attraverso l’albero al compressore, che permette di ridurre il consumo energetico fino al 30%. L’uso dell’aria come refrigerante riduce ulteriormente i costi di manutenzione poiché non è necessario eseguire controlli delle perdite, non c’è bisogno di ricaricare refrigerante o olio e il servizio è molto semplice (il costo è di circa 10 volte inferiore rispetto ai sistemi a compressione del vapore convenzionali). Le macchine di refrigerazione MIRAI Cold funzionano sia a ciclo aperto che a ciclo chiuso e sono in grado di raggiungere temperature fino a -110 °C e -160 °C per progetti speciali. Le macchine a ciclo aperto forniscono aria ultra-fredda direttamente nella camera, senza la necessità di un evaporatore e ventilatori ausiliari all’interno della camera. Le nostre macchine di refrigerazione a ciclo aperto sono fornite di un dispositivo di estrazione dell’umidità unico, che intrappola l’umidità dall’aria nella camera ed la estrae meccanicamente. Eliminando così l’accumulo di ghiaccio e le frequenti procedure di scongelamento, rendendo le nostre macchine a ciclo aperto una soluzione perfetta per le esigenze di stoccaggio a lungo termine a temperature ultra-basse. I nostri migliori macchinari a ciclo aperto sono MIRAI Cold 10 O/W con capacità di raffreddamento fino a 5,4 kW, raffreddata ad acqua, e MIRAI Cold 15 O/A con capacità di raffreddamento fino a 9,5 kW, raffreddata ad aria. Entrambe queste macchine di refrigerazione sono equipaggiate di serie con il nostro dispositivo di estrazione dell’umidità (Humidity Extraction Device). I macchinari a ciclo aperto possono essere utilizzati nelle seguenti applicazioni: stoccaggio di materiali biolo-
gici/farmaceutici, stoccaggio di carne e pesce. Oltre a creare un’esperienza unica in una camera di crioterapia, soprattutto nelle saune fredde, sia l’unità di refrigerazione che il dispositivo di estrazione dell’umidità mostrano la loro piena capacità di funzionamento con persone che entrano ed escono costantemente dalla cella frigorifera. Nel caso di una macchina a ciclo chiuso l’aria ultra-fredda circola solo all’interno della macchina di refrigerazione in un circuito chiuso. Per questo motivo, le macchine a ciclo chiuso devono essere dotate di uno scambiatore di calore aggiuntivo per il fluido di lavoro secondario di conseguenza, due circuiti chiusi che interagiscono nello scambiatore di calore aggiuntivo all’interno della macchina di refrigerazione. Il ciclo primario funziona con l’aria e il ciclo secondario funziona con il mezzo secondario. Il miglior esempio di fluido secondario è rappresentato dagli oli siliconici in quanto sono in grado di funzionare a temperature così basse e le macchine MIRAI Cold sono per essi ottimizzate. Il circuito secondario viene chiuso da un dispositivo aggiuntivo a seconda dell’applicazione, che sia un liofilizzatore, un serbatoio di olio siliconico per applicazioni di liofilizzazione su larga scala o un altro scambiatore di calore per il processo di raffreddamento. Le applicazioni che utilizzano macchine a ciclo chiuso includono processi di raffreddamento: la liquefazione di gas, soprattutto i processi di essiccazione / liofilizzazione. Le macchine a ciclo chiuso MIRAI possono essere facilmente adattate a congelatori che utilizzano metodi di raffreddamento convenzionali o obsoleti, nonché im-
Macchina a ciclo aperto con visualizzazione del dispositivo di estrazione dell’umidità - HUMIDITY EXTRACTION DEVICE
piegate come unità di refrigerazione per installazioni nuove di zecca. Le macchine a ciclo chiuso sono MIRAI Cold 10 C/W/T con capacità di raffreddamento fino a 5,9 kW e MIRAI Cold 23 C/W/T con capacità di raffreddamento fino a 15,1 kW. Entrambe raffreddate ad acqua. Riepilogo dei principali vantaggi di MIRAI Cold: • Utilizza l’aria come refrigerante • Completamente privo di olio (bassi costi operativi) • Totalmente sicuro (nessuna sostanza chimica, nessun rischio di esplosione o incendio) • Molto efficiente dal punto di vista energetico • Massimizza il risparmio sui costi durante il funzionamento (elevata affidabilità e facilità di servizio) • Nessuna vibrazione o rumore grazie all’unico design del modulo turbo MIRAI • Precisione della temperatura 0,5K grazie all’inverter di frequenza integrato • Stabilità operativa (carichi stabili senza picchi anche nelle condizioni più impegnative) • Conforme a tutti gli standard internazionali attuali e futuri / regolamenti
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Massimizzazione dell’efficienza energetica di un freezer verticale con vetri
Erik Venturi Technical Department Tecfrigo
Marino Bassi Key Account Advisor Embraco
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Applicazione Volume
Temperatura Alimentazione Refrigerante e Carica Tipo di refrigerazione Sbrinamento Equipaggiamento di serie Etichetta energetica
Per soddisfare i requisiti dei regolamenti europei, la progettazione degli apparecchi frigoriferi plug and play per uso professionale già da qualche anno si è orientata verso il gas refrigerante R290, idrocarburo con GWP pari a 3. La necessità di una maggiore sostenibilità ambientale dei frigoriferi è un argomento sempre più sentito dagli utilizzatori finali e che offre importanti opportunità di riduzione del consumo energetico: ciò significa un ulteriore abbattimento della CO2 equivalente e dell’impatto ambientale durante il lifecycle, con un risparmio tangibile nei costi della fornitura elettrica. In questo lavoro si è presa in esame una vetrina congelatore verticale, modello Marilyn 450 BTQ, operante con gas R404A, progettata per assolvere alle funzioni di esposizione, vendita e servizio assistito di prodotti di gelateria. Due gli obiettivi posti: 1. Reingegnerizzare il circuito frigorifero di tale vetrina per il funzionamento ad R290, perseguendo la massima efficienza energetica possibile, sfruttando lo stato dell’arte della tecnologia e, in particolare, un compressore ermetico a velocità variabile con inverter. 2. Acquisire una termodinamica
Vetrina a temperatura negativa per esposizione, vendita e servizio assistito di prodotti di gelateria non confezionati 450 L
- 5/ - 21 °C 230 V, 1, 50 HZ R290, 85 g Ventilazione forzata A gas caldo 5 ripiani in vetro Non applicabile
Fig. 1 Prodotto Tecfrigo Marilyn 450 BTQ inverter 34/ INDUSTRIA & formazione
R290 scalabile e fruibile, con opportune semplificazioni, in altri progetti con compressori a velocità fissa, oltre che i componenti e il necessario know-how. La vetrina congelatore verticale riprogettata ad R290 mantiene tutte le caratteristiche costruttive della precedente vetrina ad R404A: in particolare, non si sono apportate variazioni ai componenti che determinano lo scambio termico tra ambiente e vano refrigerato (vetrocamere, isolamenti), in quanto già ottimizzati anche su tale vetrina. Nello specifico, l’applicazione si presenta come un freezer da 450 litri ventilato, dotato di 5 ripiani in vetro di serie, operante a temperatura compresa tra -5 e -21 °C, i cui quattro lati sono costituiti da vetrocamere doppie, riempite con gas argon e trattate con processo magnetronico, per garantire una bassa emissività. L’alimentazione elettrica è 230 V – 50 Hz monofase e lo sbrinamento è a gas caldo. A causa delle numerose funzioni e della modalità di utilizzo prevista, la vetrina non rientra negli attuali regolamenti per l’etichettatura energetica. Si è dunque lavorato sui componenti del circuito frigorifero, in particolare ci si è focalizzati sul compressore, componente con assorbimento elettrico più elevato. La vetrina iniziale ad R404A è dotata di compressore a velocità fissa, sovradimensionato per assicurare il mantenimento delle performance anche in situazioni gravose. Ai fini dell’ottenimento della massima efficienza è stato selezionato un compressore Embraco VNEU213U a velocità variabile con inverter, per le sue caratteristiche prestazionali (efficienza, basso rumore e vibrazioni, possibilità di controllo in drop-in, frequenza e controllo seriale) scegliendo un’interfaccia seriale per la connessione ad un controllore para-
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Fig. 2 I Benefici di Fullmotion
metrico, dotato di connettività Wi-Fi e cloud. È stato inoltre individuato un compressore R290, con cilindrata identica ma velocità fissa, per allestire una terza vetrina, da comparare sia con quella iniziale ad R404A sia con quella R290 equipaggiata con il compressore a giri variabili. Su entrambe le vetrine con compressore a velocità fissa si ha l’espansione del refrigerante a capillare, mentre per la versione inverter è stata scelta una valvola elettronica con motore stepper e driver di controllo PID dedicato, che consente sia una regolazione continua nel campo di portata del compressore sia il mantenimento del corretto surriscaldamento. Al fine di minimizzare la carica di refrigerante e le perdite di carico lato aria, sono stati scelti scambiatori a tubo rigato ad alta efficienza, riducendo quanto possibile il diametro dei tubi e il numero dei ranghi, pur mantenendo un sovradimensionamento del 30%. In particolare, il condensatore a 5 ranghi con tubi da 12 mm usato per l’R404A, è stato sostituito da una batteria alettata con pari
area frontale ma con soli 2 ranghi di tubi da 5 mm rigati. Infine, i motoventilatori shaded pole della vetrina R404A sono stati sostituiti da motori brushless: per la vetrina R290 essi sono a velocità fissa, mentre per la vetrina R290 inverter sono a velocità variabile con range 600-1400 rpm, al fine di ottimizzare lo scambio termico nelle diverse condizioni di esercizio. Le tre vetrine sono state testate in camera climatica in condizione 4 (30°C, RH 55%): tramite wattmetro e termocoppie, sono stati registrati i dati della potenza istantanea assorbita dalla rete e le temperature sui ripiani superiore, intermedio ed inferiore, nelle condizioni di regime, transitorio di avviamento e sbrinamento. In assenza di una norma specifica, si sono adottati i principi della EN 23953-2, seppur con alcune deviazioni, volte a rispecchiare maggiormente l’uso previsto: non sono stati utilizzati i pacchi prova in quanto la vetrina è tipicamente usata per esporre poche torte, l’entalpia degli alimenti può quindi ritenersi trascurabile. Inoltre, considerando il servizio assistito, si è considerata un’apertura porta all’ora. La possibilità di variare la velocità di rotazione tra 1800 e 4500 rpm consente di unire sia i benefici del sovradimensionamento che del sottodimensionamento di un compressore a velocità fissa, ottenendo
alta potenza, prontezza di risposta e bassi consumi. Dalle analisi sui dati raccolti, si evince come a regime, nel dimensionamento adottato, il compressore a velocità variabile può funzionare ininterrottamente a circa 2600 rpm. Ciò consente, in combinazione con un controllo PI o PID, l’inseguimento costante della temperatura di set point. Di conseguenza, in condizione climatica 4, non si ha più un off-cycle, con conseguente isteresi di temperatura nel vano refrigerato, solitamente pari a 3-4 °C per le applicazioni on-off: la temperatura è mantenuta in un intorno del set point di circa ±0,15 °C, a vantaggio della conservazione degli alimenti. Durante il transitorio di avviamento della vetrina, è possibile ridurre il tempo di pull down, incrementando la velocità di rotazione del compressore fino a 4500 rpm, aumentando quindi la portata massica di refrigerante e quindi la potenza frigorifera. I test sulla vetrina hanno mostrato una riduzione del 36% del tempo necessario per un pull down da 20 a -18 °C rispetto alla vetrina R290 con compressore on-off, che passa da 124 a 80 minuti. Inoltre, il consumo energetico per tale fase si riduce del 29%, da 970 a 690 Wh. Il pull down ha un forte impatto nella ripresa della temperatura dopo le aperture porta, pertanto il suo controllo permette di ridurre notevol-
Fig. 3 Consumo energetico INDUSTRIA & formazione /35
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mente il consumo giornaliero dell’applicazione. Sulla base dei rispettivi consumi e del costo dell’energia si è elaborato un quadro economico della messa in esercizio dei tre tipi di applicazione. Rispetto alla vetrina iniziale ad R404A, la vetrina R290 con compressore a velocità fissa ha mostrato una riduzione dei consumi del 15%, la vetrina R290 con compressore a velocità variabile una riduzione del 42%. Considerando che queste riduzioni si traducono in un risparmio pari rispettivamente a 192 €/anno e 549 €/anno rispetto all’applicazione a R404A, si ottiene che in entrambi i casi la vetrina con compressore a giri variabili ha il payback del costo differenziale (dovuto alla componentistica aggiuntiva) entro un anno dalla messa in esercizio. Da un punto di vista ambientale si ha altresì un abbattimento della CO2 equivalente per l’energia elettrica utilizzata, che passa da 2450 per l’R404A a 2092 per l’R290 a 1424 kg/anno per la vetrina più efficiente con compressore inverter. Un altro
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importante vantaggio emerso nei test è la riduzione del 33% a 3000 rpm della fase di ripresa dopo lo sbrinamento nella vetrina R290 inverter rispetto all’equivalente R290 con compressore a velocità fissa. In più, in combinazione con il ventilatore a velocità variabile, la temperatura del vano refrigerato si mantiene in media 1,5 °C inferiore, a tutto vantaggio della conservazione degli alimenti. Analogamente alla fase di apertura porta, dopo lo sbrinamento è possibile settare il pull down del compressore, velocizzando ancor più il raggiungimento del set point. La vetrina con il compressore a velocità variabile, presenta una diminuzione del rumore emesso di circa 5 dB. Questa caratteristica è molto apprezzata dai clienti delle vetrine verticali, in quanto queste applicazioni spesso vengono impiegate in ambienti silenziosi quali ristoranti, sale da tè, lounge. Per di più, si è rilevato che, rispetto ad una vetrina con compressore on-off, l’umidità relativa è mantenuta stabile, riducendo così l’effetto di asciugatura a cui
sono sensibili taluni prodotti di gelateria artigianale. La scelta dell’interfaccia seriale permette di sviluppare una logica di funzionamento proprietaria e bidirezionale, in quanto il compressore con inverter è abilitato a mandare al controllore feedback quali misurazioni ed avvertimenti. Questi dati sono utilizzati sia per creare interfacce cliente sia per aiutare i tecnici che curano l’assistenza: sono infatti segnalate molte delle comuni anomalie quali carica non corretta di refrigerante, temperatura eccessiva del compressore, assenza di comunicazione tra inverter e controllore. Nella vetrina è stata installata una connessione al cloud tramite Wi-Fi, che permette di leggere i dati e gli allarmi, consentendo così di dare assistenza remota post-vendita, risparmiare tempo nella diagnosi ed evitare interventi tecnici in loco non necessari.
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Efficienza attraverso la chimica
Paolo Mattavelli Errecom
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Air conditioning and Refrigeration European Association
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Articolo tratto dal 18° Convegno Europeo Richiedere atti e video
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Il mondo dei sistemi basati sui gas refrigeranti è un concentrato di reazioni chimiche portate al loro estremo dalle naturali condizioni chimico/ fisiche che caratterizzano un impianto. Cambi di temperatura, elevata pressione e cambi di stato in presenza di metalli fortemente catalitici, sono la condizione di lavoro naturale di un impianto. Queste reazioni hanno luogo non solo nel compressore, dove vi è un elevato sforzo meccanico, ma anche nella linea, nelle valvole e in particolare negli scambiatori. Il rapporto di miscibilità e immiscibilità tra refrigerante e lubrificante cambia per ogni accoppiamento e viene sfruttato proprio per garantire il funzionamento del sistema stesso. Il lubrificante viene “diluito” dal refrigerante e una parte dello stesso, a seconda della solubilità, viene trasportato nel sistema. Nella fase liquida vi è normalmente un mag-
gior trasporto di lubrificante, con una riduzione sostanziale di solubilità dopo l’evaporazione. Tale fenomeno tende a lasciar depositare le frazioni più pesanti, con un notevole e sistematico impoverimento del lubrificante stesso. E’ dimostrato che il calore dinamico del gas refrigerante e le particelle di lubrificante sono gli elementi cardine per il trasporto del lubrificante nelle regioni di fase gassosa. (Figure 1a-1b) Particelle più piccole richiedono una testa meno dinamica per il trasporto. Nell’evaporatore l’azione di ebollizione del refrigerante, genera forze inerziali adeguate alla creazione di particelle di piccolo diametro (50 μm) e la miscibilità del lubrificante riduce la tensione superficiale. A temperature e pressioni molto basse, il lubrificante può diventare immiscibile e la sua viscosità alta. Questa combinazione può portare all’accumulo di lubrificante nell’evaporatore e/o linea di aspirazione con conseguente impedimento del ritorno dell’olio al compressore. Nelle regioni bifase e liquide, i lubrificanti miscibili si dissolvono nel refrigerante e sono facilmente trasportati alla rinfusa con il flusso. Lubrificanti immiscibili possono formare un’emulsione se la tensione superficiale è bassa ed esistono forze inerziali adeguate. In questo caso, la circolazione del lubrificante può essere soddisfacente. Tuttavia, a basse temperature, il flusso di massa del sistema è minimo e la viscosità è alta. Ciò potrebbe causare l’accumulo di lubrificante nelle regioni a bassa velocità. La gestione dell’olio nei sistemi di refrigerazione è ampiamente discussa dall’ASHRAE nel manuale di refrigerazione e in numerose altre fonti. Tutti i compressori refrigeranti fanno circolare una certa quantità di olio nel sistema. I separatori d’olio sono usati nei casi in cui l’olio in eccesso può influire sulle prestazioINDUSTRIA & formazione /37
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ni del sistema o dove esistono condizioni di restituzione dell’olio ridotte. Sono invece utilizzati raramente per le pompe di calore. Nella scelta di un lubrificante è necessario considerare la sua compatibilità chimica con il tipo di refrigerante e la viscosità richiesta per l’applicazione. Nel caso di refrigerante composto da una miscela, c’è poi un ulteriore complicazione poiché i singoli componenti del refrigerante potrebbero presentare differenti solubilità nel lubrificante dando origine al frazionamento nel sistema, diverso dalle condizioni di equilibrio vapore-liquido in assenza di un lubrificante. Lubrificanti che presentano una limitata miscibilità e lubrificanti che presentano un’alta viscosità potrebbero avere un impatto potenzialmente negativo su entrambi i parametri operativi del ciclo, la durata e le prestazioni complessive del sistema. Le frazioni di lubrificante depositate nel sistema, oltre a sottrarre materiale lubrificante al compressore, formano una barriera che genera danni importanti alla circuitazione: 1) Lo scambio termico si riduce con perdite di prestazioni del 30%, fino ad arrivare al 40% in impianti con più di 20 anni. 2) Il diametro dei canali viene ridotto con conseguente scompenso del flusso. 3) Il lubrificante depositato costituisce un punto di accumulo e di azione per umidità, acidità e radicali. Il deposito del lubrificante pertanto diminuisce le prestazioni dell’impianto, aumenta il consumo di energia, favorisce la corrosione e la reattività delle sue componenti con conseguenti rotture. Lo studio del nostro laboratorio è stato orientato verso lo sviluppo di additivi volti al blocco delle reazioni chimiche (eliminazione dell’umidità, dell’acidità e stabilizzazione dell’attività corrosiva e ossidativa del sistema) e alla rimozione dei depositi di lubrificante presenti nell’impianto. Mentre in passato si operava inserendo lubrificanti a bassa viscosità per dare un apparente incremento di prestazioni, con la conseguenza di distruggere la viscosità del lubrificante del compressore e compromettendo il sistema, oggi si opera 38/ INDUSTRIA & formazione
attraverso additivi che favoriscono il ritorno in circolo delle frazioni pesanti. Si utilizzano molecole dalla testa polare, dal corpo lipofilo e dalla geometria fortemente “disordinata” che si posizionano tra il lubrificante e il metallo, andando a rompere le geometrie dei depositi e liberandone la circolazione. (Figura 2) I test effettuati, negli ultimi 10 anni su impianti contenenti POE, PAG, Alkylbenzeni e oli minerali con diversi gas refrigeranti, hanno dato ottimi risultati. Impianti che hanno perso l’80% della loro capacità di scambio termico, il 30% del loro rendimento e con un consumo di corrente aumentato del 20%, dopo l’inserimento, hanno mostrato (media delle varie configurazioni): • Recupero del 73% della capacità di scambio termico • Recupero del 20% del loro rendimento • Ripristino del normale assorbimento di corrente • Abbassamento di 4°C della temperatura dell’aria ventilata • Riduzione delle vibrazioni e del rumore del compressore • Abbassamento della temperatura di esercizio del compressore Questo risultato è stato ottenuto tramite un’additivazione media del 5% sul quantitativo di lubrificante per le molecole di vecchia generazione e un’additivazione di solo 0,7% per quelle di nuova generazione “Ultra”. Dopo l’inserimento di questa gamma di additivi non si sono più osservati cali prestazionali negli impianti nei successivi 10 anni di osservazione. Si è provveduto a paragonare siste-
mi gemelli, con 5 anni di attività e un rendimento ormai evidentemente compromesso. Il sistema trattato ha ripreso ad avere un rendimento e un assorbimento di corrente adeguato. Aperti i sistemi, si è osservato in diversi punti, che le linee e gli scambiatori del sistema trattato risultano più puliti, rispetto alla quantità di depositi riscontrata in quello non trattato. (Figura 3) Si è anche osservato che un utilizzo di maggiori percentuali di additivo non compromette l’operatività dell’impianto (entro i limiti di capienza del compressore). Parimenti, non ha nessun riscontro migliorativo. Pertanto, si è dedotto che l’azione di questa famiglia di molecole, non genera un incremento diretto delle prestazioni, ma quest’ultimo è legato alla rimozione degli effetti dannosi dal sistema. Una volta che l’additivazione è in azione preserva il sistema per lungo tempo. Si è anche riscontrato un miglior comportamento e una minore usura
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del compressore poiché le molecole vanno a legare sulle superfici metalliche aumentandone la protezione. Inoltre, l’incidenza di attacchi corrosivi dall’interno, dovuti agli acidi e ai derivati ossidanti del decadimento dei lubrificanti e dei gas, risultano ridotti. Questo risultato è dovuto in parte alla presenza di antiossidanti nella miscela stessa ma, principalmente, alla rimozione di quelle aree di deposito che sono “l’incubatore” della reattività interna del sistema. Attualmente più di 300’000 impianti di condizionamento, refrigerazione e automotive utilizzano con successo questi additivi in tutto il mondo. Uno degli effetti più visibili del deposito di lubrificante, della sua acidificazione e aggressione alle superfici metalliche è certamente la formazione di corrosioni e conseguenti per-
l’utilizzo di polimeri reattivi all’ossigeno e/o all’umidità. Questa tecnologia era molto efficiente ma generava problemi legati alla reattività, non solo sulla superficie dell’impianto, ma anche all’interno dello stesso, provocando gravi danni e distruggendo l’impianto. Le moderne tecnologie, invece, sono basate sull’utilizzo di micelle, solvatate dal lubrificante e dai gas di origine carbonica (CO2, Alcani o cloro-fluoro derivati). Queste molecole non operano per reattività chimica, ma vanno a depositarsi nelle fessure. In prossimità della superficie tendono a perdere i loro solvatanti che hanno una velocità di evaporazione maggiore della loro. La perdita dei costituenti che le ricopre, refrigeranti e lubrificanti, favorisce la nuova aggregazione che forma un’occlusione
dite del sistema. Mentre le perdite di medio-grandi dimensioni possono essere facilmente individuate e riparate, quelle diffuse o di piccole dimensioni, causate ad esempio da diffusa corrosione, risultano meccanicamente non individuabili e di conseguenza non riparabili. La conseguenza è una dispersione costante di gas refrigerante che riduce e compromette le prestazioni del sistema, producendo nel contempo un grave inquinamento dell’ambiente e un aggravio dei costi di gestione del sistema stesso (soprattutto in considerazione dei crescenti costi dei refrigeranti moderni). Oltre al buon senso, anche la legge impone di fare quanto possibile per escludere le perdite dal sistema, attingendo a tutte le tecnologie esistenti. (Figura 4) Esistono da decine di anni additivi che riparano le perdite dall’interno. Le prime tecnologie prevedevano
elastica e permanente. Questa tecnologia, più lenta di quella polimerica, presenta indubbi vantaggi: 1) Nessuna reattività all’interno del sistema: si evita il blocco della valvola di espansione o dei filtri disidratatori, che invece erano luoghi
di grande reattività per gli antenati polimerici. 2) Azione continua nell’impianto fino alla sostituzione del lubrificante. 3) Riduzione dell’aggressività del lubrificante sui componenti del sistema. 4) Aumento della capacità lubrificante del lubrificante stesso con conseguente riduzione della rumorosità del compressore. Le micro perdite, sui diversi impianti testati, sono state accertate attraverso l’evidenza del calo di carica di gas refrigerante e sono state definite “micro” attraverso la prova del vuoto. Questa prova consiste nel mettere in vuoto spinto per 5 minuti un impianto di cui si ha certezza di una perdita. Se, malgrado la perdita, il vuoto viene mantenuto, la perdita è definita micro. Appurato che la perdita è micro si provvede all’inserimento della tecnologia turafalle in un quantitativo pari al 6% del volume di lubrificante o, con una tecnologia recente definita Ultra, pari allo 0,8% del lubrificante. L’inserimento può essere eseguito a impianto scarico o a impianto carico, attraverso la valvola di bassa pressione. Una volta caricato l’impianto (se scarico), si provvede all’attivazione, per un tempo indicativo di 20 minuti per impianti di piccola dimensione, o di un’ora per impianti di grandi dimensioni. Trascorso questo lasso temporale le perdite risultano sigillate. (Figura 5) Questo test ha avuto esito positivo su tutte le combinazioni di refrigerante ad eccezione dell’ammoniaca e lubrificante POE, PAG AlkylBenzene e Minerale testato. Gli impian-
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La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO Serie BM
ni funzionali, dimostrando che, ad oggi, l’intervento chimico non polimerico è la soluzione praticabile Nuovo con luci a UV e LED più efficiente per la riparazione delle micro-perdite. La massima efficienza di queste openuove pompemultifunzionalità. per la condensa REFCO conLeuna maggior razioni si raggiunge operando conuna maggior multifunzionalità. Uncon prodotto per tutte le applicazioni. temporaneamente anche altre addi7 UnFigura prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR tivazioni per il controllo dell’umidità, Cercafughe di dell’acidità e dell’aggressività ossidati di riferimento hanno superatoalto le livello risultato positivo registrato, superio- tiva con un’additivazione dedicata. 10’000 ore senza più presentare re al 97% (in cui vanno stimati (Figura 8) Pompa peranche condensa perdite. (Figura 6) impianti con perdite di dimensioni Tutti questi additivi sono derivati dalREF-VAC universale L’inserimento di questa tipologiaConnessione di maggiori). (Figura 7) le tecnologie di sviluppo dei lubrifiVacuometro elettronico USB Modalità silenziosa LED diagnostico prodotti non haAssicura modifi cato l’assorbiLe USB particelle disperse devono avere canti sintetici ad oggi in commercio. Passa in rassegna la storia Connessione OCTA-WIRELESS Configura la prestazione la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico operativa pompa Passa indella rassegna la storiadimensione, che viene moprestazione Assicura corretta della Configura pompa in lafunzione installazione iniziale e mento di corrente né laha modifi cato una nota In conclusione, sostenere oggigiorBilancia elettronica operativa della pompa pompa in funzione assiste installazione iniziale e della della capacità dell’unità nella diagnosi la capacità funzionale del sistema. nitorata costantemente e consente di no che nulla deve essere inserito ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche Combi della capacità dell’unità assiste nella diagnosi AC HY-EX-6 applicabile del per R32 e R1234yf nell’impianto Combi AC Negli ultimi 10 anni questa tecnolo- sfruttare le imperfezioni metallo. al di fuori di refrigeSet espansore gia, nelle sue varianti, è stata inse- Nessuno degli impianti in uso ha rante e idraulico olio, hacompleto perso ogni ragioneENVIRO-DUO/-OS rita in un milione di impianti con un subito perdite prestazionali o dan- volezza. Il classico gruppo manometrico svizzero
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LEZIONE 235 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
Dew-point e bubble-point delle miscele zeotrope: il caso dell’R449A quando si sostituisce l’R404A Introduzione
Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
La volta scorsa s’è detto che può accadere di dover eseguire la sostituzione dell’R404A con l’R449A senza avere alcuna indicazione di quanto refrigerante si debba caricare. Inoltre, spesso tale procedura deve essere eseguita dalla bassa pressione del circuito, perché altrimenti non è possibile. Quando si deve eseguire la carica del circuito senza poter utilizzare la bilancia ci si deve basare sul continuo monitoraggio dei parametri di funzionamento del circuito: la carica corretta si raggiunge per approssimazioni successive, avvicinandosi sempre più ai valori desiderati delle quantità che si stanno monitorando. Per poter procedere con tale modalità alcuni dei parametri che è conveniente mantenere sotto osservazione sono il surriscaldamento, il sottoraffreddamento e le pressioni di lavoro Surriscaldamento e dew-point Uno dei parametri che sicuramente è basilare per eseguire una carica corretta è il surriscaldamento. Per apprezzare qual è il valore del surriscaldamento del vapore che esce Tabella 1
Pressione assoluta (bar)
1,40 1,60 1,82 1,90 2,00 2,33 2,63 3,08
dall’evaporatore e viene aspirato dal compressore è necessario calcolare la differenza tra la temperatura effettiva del refrigerante all’inizio del tubo di aspirazione e la temperatura di evaporazione alla pressione di lavoro. Nel caso dell’R449A ci si deve concentrare proprio su quest’ultima, considerato che questo refrigerante è una miscela zeotropa e quindi non gode di una delle proprietà tipiche dei fluidi puri, ossia un valore costante di tale temperatura durante il cambiamento di stato. L’R449A, ma anche l’R404A anche se in misura molto più modesta, è caratterizzato da un glide di temperatura durante i cambiamenti di stato, ossia la sua temperatura di evaporazione aumenta durante il passaggio da liquido a vapore (vedi tabella 1) mentre la sua temperatura di condensazione diminuisce durante il passaggio da vapore a liquido, a pressione costante. Concentrandoci sull’R449A e sul processo di evaporazione, dobbiamo immaginare che il liquido, quando espande all’interno del capillare o della valvola d’espansione, raggiunge una determinata pressione (la bassa pressione BP) a cui corrisponde una ben precisa temperatura. Da Variazione temperatura durante il cambiamento di stato (*C) (valori arrotondati)
da -39 a -33 da -36 a -30 da -33 a -27 da -32 a -26 da -31 a -25 da -27 a -21 da -24 a -18 da -20 a -14
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Tabella 2
Pressione assoluta (bar)
14,85 16,05 16,90 17,70 18,20
questo punto del circuito in poi, la miscela liquido+vapore mentre cambia di stato vede crescere progressivamente la sua temperatura fino a quando il liquido non è evaporato completamente, ossia all’incirca fino a quasi il termine dell’evaporatore. Proprio il punto in cui si ha l’ultima gocciolina di liquido che evapora viene chiamato dew point, ossia punto di rugiada. Per calcolare il surriscaldamento occorre prendere in considerazione proprio la temperatura di questo punto, ossia la temperatura di rugiada. Per fare un esempio numerico possiamo pensare ad un armadio frigorifero a bassa temperatura. Al termine del processo di espansione si ha una pressione assoluta di 1,9 bar. A questo valore di pressione corrisponde una temperatura di saturazione di -32°C. Questo significa che in uscita della valvola d’espansione o del capillare la temperatura della miscela liquido+vapore, che già sta cambiando di stato, si aggirerà attorno ai -30 °C, a pressione invariata. Nel piccolo tratto di tubazione (se è presente) che collega valvola ed evaporatore la temperatura sale ancora, così come succede all’interno dell’evaporatore man-mano che si verifica il cambiamento di stato del liquido. Questo continua fino a quando non si giunge ad avere il refrigerante tutto allo stato di vapore tranne l’ultima gocciolina di liquido che sta per evaporare: ormai siamo quasi al termine dello scambiatore. Questo è il dew-point di cui si parlava prima. Da ora in poi il refrigerante è tutto in fase di vapore ed inizia a surriscaldarsi.. Per poter determinare il surriscaldamento occorre conoscere la temperatura del vapore in questo punto preciso: essa risulta essere di -26 °C, cioè 6 K superiore alla temperatura che si ha nella fase di espansione e circa 4K superiore alla temperatura 42/ INDUSTRIA & formazione
Variazione temperatura durante il cambiamento di stato (*C) (valori arrotondati)
da +36 a +31 da +39 a +34 da +41 a +36 da +43 a +38 da +44 a +39
che si ha ad inizio evaporatore Ecco, allora, che nel caso dell’esempio citato il surriscaldamento si determina attraverso il seguente calcolo: T(misurata uscita evaporatore) +26. Ricordando quanto già detto in altre occasioni tale valore deve essere contenuto entro i 10 K per evitare eccessivi surriscaldamenti del compressore. In base a ciò la T misurata all’uscita dell’evaporatore non dovrà essere superiore a -16 °C quando si lavora con una pressione assoluta di 1,9 bar. Pressioni di lavoro Sicuramente utili per determinare la carica corretta dell’R449A sono le pressioni di lavoro. Anche nel caso in cui il circuito frigorifero sia stato soggetto a perdite di R404A e quindi non sia possibile misurare con il manometro le reali pressioni di funzionamento dell’apparecchiatura in condizioni standard, si può risalire ad esse se non altro per avere dei valori indicativi che permettono, almeno nella fase iniziale di carica dell’R449A, di orientarsi, non per fare una carica “fine” bensì grossolana, ma comunque di aiuto per poter rag-
giungere l’obiettivo desiderato. Sottoraffreddamento point
e
bubble-
Un utile ausilio per verificare l’esecuzione della corretta carica del circuito con R449A è anche la determinazione del grado di sottoraffreddamento del liquido all’uscita del condensatore. Se il circuito è dotato di valvola d’espansione è sicuramente provvisto di ricevitore di liquido ed il grado di sottoraffreddamento può essere determinato anche in corrispondenza ad esso. Anche nel caso di passaggio da vapore a liquido l’R449A non mantiene costante la sua temperatura a parità di pressione. Nello specifico, la temperatura tende a diminuire mano a mano che il vapore si trasforma nella fase liquida. Nella tabella 2 è possibile vedere, in funzione delle varie pressioni, l’entità di tale variazione. La temperatura utile ai fini del calcolo del sottoraffreddamento è quella relativa al bubble-point, ossia del punto in cui sta avvenendo il passaggio di stato dell’ultima particella di vapore durante la fase di condensazione. La temperatura al bubblepoint è la più bassa temperatura che il refrigerante raggiunge durante il cambiamento di stato ad una data pressione. Per determinare il valore del sottoraffreddamento per una pressione assoluta di condensazione, ad esempio, di 16 bar, il calcolo da eseguire è: 34-T(misurata sul tubo del liquido uscita condensatore).
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE CSG@WORLD REFRIGERATION DAY: DISPONIBILI LE REGISTRAZIONI DEL SUPER WEBINAR! Già online le registrazioni del Super Webinar organizzato dal Centro Studi Galileo nel corso della Giornata Mondiale della Refrigerazione, con interventi di 15 tra le più autorevoli realtà mondiali del settore HVAC/R. L’evento, durato tutta la giornata, ha visto gli speaker alternarsi a ritmo serratissimo sul palcoscenico virtuale della manifestazione, fornendo al pubblico una panoramica ampia e variegata sull’intera catena del freddo, portando avanti e veicolando un messaggio fondamentale: ribadire ed evidenziare l’importanza capitale che il settore del Freddo ricopre ogni giorno nella nostra quotidianità. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
SONDAGGIO SULLA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS
cipanti a diffondere e condividere il messaggio, così da raggiungere la più ampia platea possibile e dare modo ai decisori politici di basarsi su esperienze tangibili e concrete. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
“IL PIÙ GRANDE MERCATO NERO DI CUI ABBIATE MAI SENTITO PARLARE”: EFCTC SVELA DATI PREOCCUPANTI, ILLEGALE QUASI UN TERZO DEI GAS SUL MERCATO
In occasione del WORLD REFRIGERATION DAY, EFCTC ha diffuso un’infografica con dati estremamente preoccupanti sui commerci illegali di F-Gas. Stando ai rilievi dell’associazione, il sommerso riguarderebbe circa il 30% del commercio totale, per un totale di 34 Milioni di Tonnellate di CO2. L’analisi è stata affidata a Oxera Consulting LLP, e ha rilevato quanto segue: • Aumento del volume di scambi tra la Cina e i paesi confinanti con l’UE in concomitanza con il restringimento delle quote di HFC ammesse in Europa. • Il volume del commercio illegale sfiora il 30% di quello totale • L’impatto è pari a quello di 25 milioni di automezzi in circolazione Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Shecco, società dedicata alla promozione dei refrigeranti naturali, ha indetto un sondaggio sulla nuova Regolamentazione Europea sugli F-GAS. L’intento di Shecco è quello di dare voce a chi opera quotidianamente all’interno dell’Industria del Freddo, così da fornire ai decisori politici un’ulteriore serie di dati sui quali potranno basarsi per la nuova regolamentazione, per la quale sono già stati avviati i lavori. Il sondaggio, in inglese, richiede meno di venti minuti per essere completato, e alcune delle domande conclusive sono opzionali e possono essere saltate direttamente. Shecco invita i parte-
UN WEBINAR SULLA BANCA DATI F-GAS IL 10 LUGLIO DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI NAPOLI
L’Ufficio AMBIENTE della Camera di Commercio di Napoli ha promosso lo scorso 10/07/2020 il webinar sulla Banca dati F-Gas e la Comunicazione delle attività di installazione, riparazione, manutenzione e smantellamento di apparecchiature contenenti gas fluorurati nonché, di controllo e recupero dei gas. Le recenti novità normative, introdot-
te con il D.P.R. n. 146 del 16 novembre 2018 recante “Regolamento di esecuzione del regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra e che abroga il Regolamento (CE) n. 842/2006” hanno imposto nuovi obblighi a carico degli operatori, enti, imprese e consulenti del settore inerente alle attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore fisse e apparecchiature di protezione antincendio contenenti gas fluorurati a effetto serra. Una regolare gestione dei nuovi adempimenti connessi al Registro nazionale telematico delle persone e delle imprese certificate e alla nuova Banca Dati gas fluorurati a effetto serra e apparecchiature contenenti gas fluorurati, a regime dal 25 settembre 2019, è opportuna per evitare contravvenzioni e sanzioni da parte degli Organi di controllo. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
WEBINAR CSG: DISPONIBILE IL VIDEO DI “CONTROLLO E IGIENIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI” Disponibile su Youtube la registrazione del Webinar targato CSG del 3 luglio 2020, che ha visto come protagonisti assoluti BUREAU VERITAS e TESTO. Dal Centro Studi Galileo, un altro prezioso approfondimento, con uno sguardo attento alle ultime novità sul mondo della refrigerazione. Sempre tramite webinar, utilissimo strumento di Formazione a Distanza. Le relazioni degli esperti, Cesare Auberti per Bureau Verits e Luca Laudi per Testo hanno suscitato grandissimo interesse tra il pubblico, che ha partecipato attivamente ponendo domande precise e puntuali, a cui i relatori hanno risposto con perizia. Disponibile quindi il video della registrazione, per chiunque non avesse avuto modo di collegarsi la mattina del 3 luglio alla diretta.
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE ROTTERDAM, ANCORA UN MAXISEQUESTRO: FERMATE 14 TONNELLATE DI REFRIGERANTI ILLEGALI
L’ufficio Anti-Frode europeo (OLAF) ha bloccato 14 tonnellate di refrigeranti illegali nel porto di Rotterdam. Sebbene non siano stati divulgati dati precisi sulla natura e sulla ripartizione dei prodotti, il traffico ha coinvolto circa 1.150 cilindri di R404A, R410A e R32 tutti non ricaricabili e fuori norma. L’operazione è stata condotta grazie a una cooperazione tra OLAF e le autorità dei Paesi Bassi, della Lituania e della Polonia, a partire da un carico sospetto con destinazione lituana non autorizzato a ricevere importazioni di questo tipo. Inoltre, le autorità sono state messe in allerta dallo strano “giro” del trasporto, che pur essendo destinato alla Lituania ha fatto scalo ad Amburgo e dichiarata in transito verso Rotterdam. In seguito ad ulteriori indagini è risultato evidente come la reale destinazione fosse un deposito in Polonia. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
CORONAVIRUS: BESA METTE A DISPOSIZIONE L’ANALISI DEI RISCHI E I DOCUMENTI PER LA SICUREZZA
BESA – THE BUILDING ENGINEERING SERVICES ASSOCIATION, associazione parte di AREA e omologa di ATF per il Regno Unito, ha rilasciato alcune nuove risorse per aiutare gli operatori del settore a combattere la paura del COVID-19 44/ INDUSTRIA & formazione
legato agli impianti di aria condizionata Le risorse rilasciate sono in particolar modo due: il primo, Risk Assessment of Air Conditioning or Ventilation system fan coil units, consiste in un documento, di semplice compilazione, per una rapida valutazione dei rischi quando si opera sui ventilconvettori (condizionamento e ventilazione dell’aria). Dalla scheda, riportiamo la descrizione: È necessario compilare una scheda di valutazione del rischio per ogni fan coil o gruppo di unità ubicati in una zona comune, per tenere conto di problemi locali come schermi che dirottano / interrompono i flussi d’aria, l’uso di lamelle oscillanti e affini. Questa valutazione del rischio si applica agli usi in cui l’occupazione è solo di natura sedentaria. Una maggiore occupazione respiratoria aumenta il rischio di contaminazione dell’aria. Il secondo documento, Summary Practical Measures for Building Service Operation, è invece una sintesi destinata a fornire una serie di misure pratiche per operare in sicurezza nel corso delle operazioni di servizio degli edifici. I documenti, in lingua inglese, sono disponibili per il download direttamente ai link evidenziati, e insieme ai numerosi altri documenti disponibili sul sito di BESA possono rappresentare un utilissimo strumento a disposizione dei Tecnici, in fase operativa. CRISI ACC, NIENTE PRESTITI: A RISCHIO 300 POSTI DI LAVORO
In mancanza di un supporto economico concreto ai progetti presentati, la liquidità dell’azienda potrebbe esaurirsi già a settembre: un solo istituto di credito si è detto disponibile a partecipare, a dispetto della vantaggiose condizioni proposte. Un piano industriale e validato dal Ministero, e una garanzia statale del 100% sul prestito: gli elementi per attirare gli istituti di credito privati c’erano tutti, ed è questo a far desta-
re maggior stupore e disappunto per l’inspiegabile disinteresse mostrato dalle banche nell’operazione di salvataggio dell’azienda italo-cinese. “Ad oggi constatiamo un’assenza di disponibilità concreta al supporto finanziario, da parte del sistema bancario, all’amministrazione straordinaria di Italia Wanbao ACC, nonostante la presenza di appositi strumenti di garanzia statali. Come istituzioni ci stiamo spendendo, con ogni strumento, al fine di rilanciare il sito produttivo di Borgo Valbelluna e tutelare 300 lavoratori”. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
EPEE ACCOGLIE CON FAVORE LA STRATEGIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER L’INTEGRAZIONE DEI SISTEMI ENERGETICI
EPEE accoglie con favore la proposta, pubblicata dalla Commissione europea, per una Strategia di Integrazione del Sistema Energetico, riconoscendo la necessità di creare un quadro generale che massimizzi l’adozione economica delle energie rinnovabili. Il riscaldamento e il raffreddamento rappresentano circa il 50% del consumo energetico nell’UE, e l’80% è ancora basato sulla combustione di combustibili fossili, soprattutto quando si parla di riscaldamento. Per garantire un allontanamento dai combustibili fossili, è quindi fondamentale ridurre il consumo di energia per il riscaldamento e il raffreddamento e aumentare ulteriormente la quota di energie rinnovabili utilizzate. In breve, la Strategia adottata deve decidere come integrare la progettazione dei sistemi di approvvigionamento energetico (offerta) con la progettazione di sistemi che utilizzano energia (domanda). Gli edifici sono un elemento chiave dell’infrastruttura energetica, e riscaldamento e raffreddamento devono essere al centro della pianificazione a lungo termine del Sistema Energetico.
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE “THE CURRENT STATE OF THE EUROPEAN REFRIGERATION INDUSTRY”: ONLINE IL WEBINAR DI BSRIA SULLA REFRIGERAZIONE NEL POST-PANDEMIA.
La Building Services Research and Information Association (BSRIA) ha reso fruibile gratuitamente il suo ultimo webinar, con l’intenzione di far chiarezza sulla situazione del settore della refrigerazione commerciale in seguito alla pandemia di COVID-19. Basata su una solida conoscenza del settore della refrigerazione attraverso una serie di recenti rapporti sul settore pubblicati in Francia, Stati Uniti e Cina, e supportata da un recente sondaggio condotto tra le principali parti interessate (associazioni di categoria, fornitori, distributori e specificatori), questa presentazione chiarisce molte delle attuali incertezze legate alla pandemia di Covid-19. WORLD REFRIGERATION DAY: IL PRESIDENTE DI AREA OSPITE DELL’ASSOCIAZIONE TURCA SOSİAD
In occasione del 2° World Refrigeration Day, sono stati organizzati numerosi eventi e webinar in tutto il mondo: l’associazione turca SOSİAD ha avuto tra i suoi ospiti Marco Buoni, presidente di AREA, di cui riportiamo l’intervento. “Today we understand how important and essential is our sector for modern life“, oggi ci rendiamo conto di quanto importante ed essenziale sia il nostro settore per l’attuale stile di vita: è questo punto focale dell’intera Giornata Mondiale della Refrigerazione, un punto che Marco Buoni (direttore del Centro Studi Galileo, Segretario di ATF e Presidente di AREA) ha voluto ben sottolineare nel corso del
suo intervento, Cold Chain 4 LIFE. Nel corso dello speech, Marco Buoni ha evidenziato non solo il ruolo della refrigerazione, ma ha anche rimarcato l’importanza che avranno i futuri sviluppi, portando avanti la campagna del progetto REAL Alternatives 4 LIFE e ponendo l’accento sull’importanza e sulle opportunità rappresentate dai nuovi refrigeranti, più rispettosi dell’ambiente, e su quanto una corretta formazione sia indispensabile per garantirne il corretto utilizzo e una più ampia diffusione. AREA, CHE SUCCESSO IL WORLD REFRIGERATION DAY! TUTTE LE INIZIATIVE DELLE ASSOCIAZIONI Nel corso della Giornata Mondiale della Refrigerazione, sono stati tantissimi gli appuntamenti che le associazioni di AREA hanno destinato all’evento. AEFYT, dalla Spagna, ha preso parte a una conferenza online, “Refrigeration, a Sustainable and Essential Technology’’. Focalizzandosi sull’attuale crisi, hanno condotto la discussione su “Commercial and Industrial refrigeration plants in the past, present and future after COVID-19’’, andando ad analizzare cosa potrebbe essere fatto per aiutare il settore a riprendersi e a tornare alle normali attività. APIRAC è apparsa all’interno di una news de Diário de Notícias, mostrando per quali ragioni il nostro settore sia essenziale nella vita di tutti i giorni e in particolare nel corso della pandemia di Covid-19, mettendo in evidenza come i sistemi di condizionamento dell’aria possano aiutare a prevenire il diffondersi delle infezioni. DA REHVA, DUE NUOVE GUIDE SU COVID-19
REHVA ha pubblicato la sua prima guida su COVID-19 a metà marzo, per poi aggiornarla ad aprile. Gli esperti di REHVA hanno poi lavorato a una seconda revisione, incentra-
ta su modalità di riapertura e utilizzo in sicurezza degli edifici dopo il blocco, fornendo consulenza su componenti specifici, tipi di edifici / spazi, nonché misure di calcolo e mitigazione del rischio. In risposta alle preoccupazioni che richiedono risposte urgenti, rilasciamo due documenti sul funzionamento dei fan coil, nel caso in cui il ricircolo non possa essere evitato e sulle misure per ridurre al minimo le perdite d’aria attraverso gli scambiatori di calore. Entrambi faranno parte della terza guida completa. Fino ad allora, il secondo documento di orientamento rimane l’ultimo documento generale con ulteriori validi consigli. Uso sicuro dei Fan Coil in caso di ricircolo – Questa guida fornisce consigli specifici su come si debba operare su fan coil e le unità split qualora il ricircolo dell’aria non possa essere evitato. Limitare le perdite di aria interna negli scambiatori di calore – Questa guida fornisce consigli specifici su alcune misure precauzionali per ridurre le perdite di aria interna nei sistemi di ventilazione, prevenendo possibili contagi dovuti alle particelle infette sospese nell’aria. DOPO IL SEQUESTRO: I CONSIGLI DI UNEP SU COME SMALTIRE I REFRIGERANTI ILLEGALI
Vendita all’asta, distruzione, riesportazione: UNEP Ozon Action – ECA Network interviene su come comportarsi una volta che è stato completato con successo un sequestro di gas refrigeranti illegali. Il documento evidenza diverse soluzioni che possono essere applicate per smaltire i gas nel migliore dei modi, a seconda delle circostanze, delle condizioni del gas materiale e di numerosi altri fattori, che le autorità dovranno di volta in volta prendere in esame. INDUSTRIA & formazione /45
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE DA UNIDO, UNA GUIDA A BENEFICIO DEI PRODUTTORI PER LA REFRIGERAZIONE DOMESTICA E COMMERCIALE
UNIDO (United Nations Industrial Development Organization) ha reso disponibile una nuova guida, destinata ai produttori che operano nei settori della refrigerazione domestica e commerciale. L’obiettivo è quello di aiutare a conseguire una refrigerazione sempre più green, migliorando l’efficienza energetica e riducendo le emissioni di gas serra. Il progetto è finanziato da K-CEP (Kigali Cooling Efficiency Program) e supportato da ICA (International Copper Association). La presentazione dello studio è avvenuta via webinar il 22 Luglio, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di COVID-19. L’ospite dell’evento è stato ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
AHRI, PUBBLICATI I DATI PER GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO NEGLI STATI UNITI
AHRI, Air–Conditioning, Heating, and Refrigeration Institute (AHRI), ha divulgato i dati relativi a maggio 2020 per quanto concerne le commesse di impianti di riscaldamento e raffreddamento negli Stati Uniti. Stando ai dati raccolti da AHRI, per i condizionatori d’aria centralizzati e le pompe di calore ad aria è 46/ INDUSTRIA & formazione
stato registrato un calo sensibile rispetto allo stesso periodo nel 2019, con 777.815 unità spedite contro le 1.005.646 registrate l’anno prima, con una decrescita del 22,7%. Nello specifico sono diminuti sia i condizionatori d’aria, con un calo del 20,7% e una riduzione da 659.423 a 522.624 unità; sia le pompe di calore, con una riduzione del 26,3% (da 346.223 a 255.191 unità).
CONGRATULAZIONI! MADI SAKANDÉ, UN DOCENTE DEL CSG ALLA GUIDA DELLA PRIMA ASSOCIAZIONE PAN-AFRICANA
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REACH INITIATIVE: CINQUE STATI EUROPEI SI INTERROGANO SULLE SOSTANZE FLUORURATE
EFCT (European Fluorocarbons Technical Committee) ricorda che le autorità nazionali di cinque stati (Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Danimarca) hanno invitato le parti interessate a inviare testimonianze in merito all’uso di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS). Le informazioni sono state raccolte fino al 31 Luglio 2020, e sono invitati a fornire informazioni numerosi attori del settore, come produttori, fornitori, distributori e utenti finali. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito di ECHA. Questo riguarda anche gli HFC, gli HFO e gli HCFO: la definizione di PFAS usata nel sondaggio include anche ogni sostanza dei gruppi CF2 e CF3. EFCTC ritiene che tale definizione superi di gran lunga la tradizionale definizione di PFAS, ma che sia comunque importante presentare prove al riguardo. L’indagine è molto ampia e copre un’ampia gamma di sostanze e di polimeri, cercando di stabilire una serie di obiettivi in merito al modo in cui queste sostanze sono utilizzate e se i lavoratori vi entrano in contatto. Sappiamo tutti che, grazie alla Regolamentazione F-Gas, le autorità dispongono già di notevoli informazioni, ma è essenziale comunicare l’importante ruolo degli HFC, degli HFO e degli HCFO per via delle caratteristiche tecniche e di sicurezza. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Madi Sakandé, docente del Centro Studi Galileo, è alla guida della prima associazione dei Tecnici del Freddo pan-africana, U-3ARC: congratulazioni! Madi Sakandè collabora da anni con il Centro Studi Galileo, e di recente è stato eletto Presidente di U-3ARC (Union of Associations of African Actors in Refrigeration and Air Conditioning) associazione continentale nata con lo scopo di promuovere e accelerare lo sviluppo del settore HVAC/R nel continente africano, seguendo la strada tracciata già da tempo da AREA, corrispettivo europeo il cui presidente, Marco Buoni, è anche direttore Tecnico del Centro Studi Galileo, quasi a sottolineare la strettissima collaborazione che legherà la nuova realtà alla sua già consolidata controparte europea. Industria&Formazione ha dedicato diversi articoli tanto alla stessa associazione quanto al ruolo che il Dr. Sakandè ricoprirà al suo interno: auspicio come è stato ricordato anche nel corso del Super Webinar organizzato dal Centro Studi Galileo in occasione della Giornata Mondiale della Refrigerazione, occasione in cui lo stesso Madi Sakandè è stato ospite. Il Centro Studi Galileo, ATF – Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo e Industria&Formazione fanno quindi ancora i loro migliori auguri a Madi Sakandé per il suo nuovo ruolo! Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE “RANKINE 2020 CONFERENCE”, GRANDI ASPETTATIVE – IL PRESIDENTE DI AREA MODERATORE IN 3 SESSIONI
Accedi alla IIR International Conference Rankine 2020 – Advances in Cooling, Heating and Power Generation, on demand. Visualizza le sessioni che vuoi, quando vuoi. Potrai scegliere tra oltre 90 sessioni e ottenere l’accesso on demand alle registrazioni per ben quattro mesi oltre la data dell’evento. I partecipanti hanno potuto ottenere l’accesso a: • 75 presentazioni tecniche di alcuni tra i più importanti ricercatori sui fluidi refrigeranti, compressori, trasferimento di calore, efficienza del sistema, ottimizzazione, simulazione, generazione di energia e nuove applicazioni • 9 key note dai maggiori esperti mondiali • 12 sessioni di discussione ospitate • 1 corso breve Come bonus, potrai scaricare e conservare tutti e 75 i paper presentati. Marco Buoni, Direttore del Centro Studi Galileo, Segretario di ATF e Presidente di AREA sarà moderatore di tre sessioni.
pre di più dall’accesso al raffreddamento. La crescente domanda di raffreddamento contribuirà in modo significativo al cambiamento climatico. Ciò è dovuto sia alle emissioni di HFC (e di altri refrigeranti) che alle emissioni di CO2 provenienti dai condizionatori d’aria e da altre apparecchiature di raffreddamento alimentati principalmente da combustibili fossili. Queste emissioni sono particolarmente dominanti durante i periodi di picco della domanda di energia, che sono sempre più determinati dalla domanda di aria condizionata. Mentre il clima si riscalda, la crescente domanda di raffreddamento sta creando sempre più riscaldamento, in un ciclo di feedback altamente distruttivo. Combinando i miglioramenti dell’efficienza energetica con la transizione dai refrigeranti super inquinanti, il mondo potrebbe evitare emissioni cumulative di gas a effetto serra fino a 210-460 gigatonnellate di biossido di carbonio equivalente (Gtco2e) nei prossimi quattro decenni, a seconda dei tassi futuri di decarbonizzazione. Ciò equivale all’incirca a 4-8 anni di emissioni totali annuali di gas a effetto serra, sulla base dei livelli del 2018. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
UNOMATTINA, SI PARLA DI CORONAVIRUS E CONDIZIONATORI: FONDAMENTALE UN UTILIZZO CORRETTO
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UNEP: LEGAME SALUTE E RAFFREDDAMENTO – UNA RELAZIONE SULLA POLITICA E LE EMISSIONI Le misure adottate nell’ambito dell’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal sulle sostanze che distruggono lo strato di ozono ridurranno gradualmente la produzione e l’uso di idrofluorocarburi (HFC) e potrebbero evitare fino a 0,4 °C di riscaldamento globale entro il 2100. In un mondo che si riscalda, la prosperità e lo sviluppo dipendono sem-
Nella puntata del 20 luglio di UnoMattina, si è parlato ancora di Covid-19 e della gestione degli impianti di condizionamento. Sull’argomento è intervenuto Luca Richeldi, Ordina-
rio Malattie dell’Apparato Respiratorio presso il Policlinico Universitario Gemelli di Roma. Nel ribadire l’importanza di utilizzare correttamente gli impianti, quindi operando manutenzione e igienizzazione, è stata rimarcata l’importanza di evitare flussi d’aria diretti (anche per quanto riguarda i semplici ventilatori), onde evitare che le goccioline infette, i droplets, possano trasmettersi direttamente da una persona malata a una o più persone sane. Rimane in ogni caso valido il consiglio di rispettare le disposizioni suggerite: utilizzo delle mascherine negli spazi chiusi quando non si è tra congiunti, soprattutto sui mezzi di trasporto igienizzazione delle mani e delle superfici e mantenimento del distanziamento sociale.
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CORONAVIRUS: DA ASHRAE, UNA GUIDA PER AIUTARE SCUOLE E UNIVERSITÀ A RIAPRIRE L’ASHRAE Epidemic Task Force ha sviluppato una guida sul funzionamento dei sistemi HVAC per contribuire a mitigare la trasmissione aerea della SARS-Cov-2 mentre le scuole si preparano a riaprire. La presentazione, di 41 pagine, include comode liste di controllo per preparare gli edifici educativi a riaccogliere gli studenti, come l’avvio di sistemi HVAC nonché controlli e verifiche da eseguire durante l’anno scolastico. La guida mira a fornire informazioni pratiche ai distretti scolastici e ai responsabili della salute ambientale dei campus universitari, ai gestori di strutture, agli amministratori, ai tecnici e ai fornitori di servizi. “Mentre le scuole si preparano a riaprire per il semestre accademico autunnale, è importante mantenere i bambini e il personale scolastico al sicuro“, ha detto il Presidente ASHRAE Charles E. Gulledge III. “La guida alla riapertura della scuola di ASHRAE servirà come risorsa per i responsabili delle scuole, mentre lavorano con gli esperti per finalizzare i piani e mantenere tutti al sicuro.” Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE ATTENZIONE AGLI INSTALLATORI DISONESTI! L’ALLARME ARRIVA DA REFCOM
La crescente preoccupazione per l’uso di gas refrigerante importato illegalmente ha spinto il principale organismo di certificazione F-Gas del Regno Unito, REFCOM, a emettere un avvertimento per mettere in guardia sul rischio di affidarsi a “Installatori disonesti”. REFCOM, Register of Companies Competent to Manage Refrigerants, sta avvertendo “tutti gli operatori senza scrupoli” che le autorità stanno chiudendo una società nel Derbyshire in seguito alla confisca di prodotti illegali dei quali faceva uso. “L’uso continuato di questi refrigeranti importati illegalmente da parte di appaltatori senza scrupoli è un problema molto serio. Non solo danneggiano l’ambiente e l’atmosfera, ma sono un pericolo estremo per la vita e la proprietà privata”. Graeme Fox, Presidente di REFCOM R134a Contraffatto A seguito di una soffiata, REFCOM ha allertato le autorità locali, che insieme all’Health and Safety Executive (HSE), hanno sequestrato e smaltito i gas pericolosi, contenuti in bombole non ricaricabili. Il cilindro pubblicizzava il contenuto come R134a, che non è infiammabile, ma il gas all’interno è stato visto prendere fuoco. • Distruzione Forse la peggiore tra le opzioni suggerite, la distruzione dei gas , presenta diverse problematiche ambientali, essendo attualmente effettuabile solo tramite combustione ad alta temperatura. I costi sono inoltre elevati, circa 10€ al Kg, ma il Paese di origine del gas potrebbe essere tenuto ad accollarsi la spesa. • Riesportazione Altra soluzione non consigliata: seb48/ INDUSTRIA & formazione
bene più economica della distruzione, non impedisce che i gas vengano poi nuovamente reimmessi all’interno del mercato europeo, magari tramite canali ancora non scoperti. • Vendita all’asta Probabilmente la soluzione migliore, è anche quella più complessa da realizzare: se i gas sequestrati risultano conformi alle leggi locali, la vendita all’asta di gas sottratti ai trafficanti può essere una buona soluzione per coprire i costi di smaltimento. Una volta analizzato, il gas confiscato può venire venduto all’asta, eliminando inoltre le problematiche ambientali ed energiche di una successiva produzione, e i ricavati possono coprire i costi necessari a portare avanti questo tipo di soluzione: se i trasgressori non possono essere chiamati a rispondere delle loro azioni, o se risulta impossibile identificarli, la vendita all’asta sgrava inoltre lo Stato dagli oneri di smaltimento. In ogni caso, è buona norma non rivendere gas dichiarati illegali, onde disincentivarne la produzione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
LUCA BINAGHI ALLA PRESIDENZA DI ASSOCLIMA
Tra gli obiettivi del Presidente Binaghi per il triennio 2020-2023 la partecipazione attiva di Assoclima all’attuazione del Green Deal europeo. In occasione dell’Assemblea associativa del 21 luglio Luca Binaghi è stato eletto Presidente di Assoclima, l’Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione federata ANIMA, per il triennio 2020-2023. Laureato in Ingegneria Elettronica nel 1986 al Politecnico di Milano, dopo un’esperienza lavorativa in Andersen Consulting, nel 1988 è entrato in Sabiana Spa, dove attualmente ricopre il ruolo di Direttore Commerciale. Ha fatto parte per diversi mandati del Consiglio Direttivo di Assoclima, di cui è stato Vice Presidente con
delega ai Rapporti internazionali nel triennio 2017-2020. Attivo in ambito associativo anche a livello internazionale, Binaghi è First Vice President di Eurovent Association. “Il mio mandato – ha dichiarato Binaghi – inizia in uno dei periodi più difficili della nostra storia recente, ma voglio essere ottimista: continueremo a sorprendere il mondo intero con la nostra arte, la nostra cultura e la nostra imprenditorialità che ci permette di progettare e produrre bellissimi prodotti con un grande cuore tecnologico.
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ESPECIAL: LA NUOVA CHILLVENTA VIRTUALE SI PREPARA A SFIDARE LA PANDEMIA
Dopo l’annuncio della cancellazione dell’evento fisico, Chillventa aveva sin da subito annunciato l’intenzione di sopperire con un grande evento digitale: dal 13 al 15 ottobre arriverà quindi Chillventa eSPECIAL, la risposta dell’evento al virus! Tra il 13 e il 15 ottobre, Chillventa eSPECIAL offrirà alla comunità internazionale che opera nei settori della refrigerazione, climatizzazione, ventilazione e pompe di calore tre giorni di conoscenza del settore, dialogo e innovazione – quest’anno, per la prima volta, sotto forma di un evento virtuale. Come fiera leader mondiale per la tecnologia dedicata alla refrigerazione, Chillventa eSPECIAL porterà lo spirito e la spinta dell’evento nel mondo digitale. Come di consueto, i partecipanti saranno in grado di stabilire contatti, coltivare le loro reti, condividere conoscenze e discutere nuovi prodotti, progetti e sviluppi nel settore. Anche nella versione online, l’attenzione sarà focalizzata sul tema Chillventa Connecting Experts. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2020
GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 199a) Ventesimo anno
A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI
Armadio ad alte prestazioni: Armadio refrigerato professionale in grado di mantenere costante la temperatura di esercizio per la conservazione di alimenti refrigerati o congelati in tutti gli scomparti alle seguenti condizioni ambientali (classe climatica 5): temperatura a bulbo secco 40 °C; umidità relativa 40%; punto di rugiada 23,9 °C; massa di vapore acqueo in area secca 18,8 g/kg. Bubble point: Locuzione inglese che indica la temperatura di inizio ebollizione di un refrigerante allo stato liquido non puro (miscela non azeotropa). Il bubble point è il punto identificato dalla formazione della prima bolla di vapore quando il liquido inizia il cambiamento di stato. Non è detto che la bolla di vapore che si genera abbia la stessa composizione, in termini di percentuale di componenti della miscela, che presenta lo stato liquido. La temperatura a cui ha luogo la formazione della prima bolla viene chiamata temperatura di bolla: essa dipende dalla pressione a cui si trova il liquido. Nelle miscele non azeotrope il bubble point differisce dal dew point (punto di rugiada) e di conseguenza le rispettive temperature sono diverse una dall’altra. Solo nei componenti puri e nelle miscele azeotrope bubble point e dew point coincidono.
Chiller per la climatizzazione d’ambiente: Prodotto di raffrescamento il cui scambiatore di calore interno (evaporatore) estrae il calore da un sistema di raffrescamento ad acqua (fonte di calore), progettato per funzionare con acqua refrigerata avente una temperatura in uscita uguale o superiore a + 2 °C, munito di un generatore di freddo e il cui scambiatore di calore esterno (condensatore) rilascia tale calore nell’aria ambiente, nell’acqua o nel suolo.
attraversa produce una quantità di calore tale da mantenere sempre ad una prestabilita temperatura l’olio in modo da favorire l’evaporazione dell’eventuale refrigerante liquido presente nel carter ed assicurare la giusta viscosità del lubrificante. Tale accorgimento evita che alla ripartenza del compressore l’olio sia troppo diluito dal refrigerante o che non abbia le appropriate caratteristiche che garantiscono la corretta lubrificazione degli organi meccanici del compressore.
Efficienza energetica stagionale del raffreddamento d’ambiente: Rapporto, espresso in %, tra il fabbisogno annuo di raffreddamento di riferimento corrispondente alla stagione di raffreddamento, soddisfatto da un prodotto di raffreddamento, e il consumo energetico totale annuo a fini di raffreddamento, corretto per i contributi relativi al controllo della temperatura e al consumo di energia elettrica della o delle pompe d’acqua sotterranea, se del caso.
SEPR: Seasonal Energy Performance Ratio (indice di prestazione energetica stagionale). Indice che è in grado di esprimere l’efficienza energetica di un chiller (a bassa, media ed alta temperatura) o di un’unità condensante secondo quanto definito dalla regolamentazione europea. Il SEPR viene definito come il rapporto tra il fabbisogno annuo di raffreddamento ed il consumo annuo di elettricità. Per eseguire il calcolo di tale parametro è necessario riferirsi alle temperature esterne in condizioni climatiche medie in Europa e alle ore, per ogni anno, in cui possono essere registrate tali temperature. A seconda della categoria di chiller (a bassa, media od alta temperatura) la direttiva impone che il singolo prodotto non presenti un valore di SEPR inferiore ad un limite ben definito.
Falex, test di: Prova che viene eseguita per gli oli impiegati per la lubrificazione dei compressori frigoriferi. Il test serve per determinare la capacità di un certo olio di formare delle sottili pellicole in grado di limitare l’usura e l’attrito dei componenti meccanici in movimento del compressore. Pompa di calore acqua/salamoia-aria: Pompa di calore munita di un generatore di calore che usa un ciclo a compressione di vapore azionato da un motore elettrico o da un motore a combustione interna e in cui lo scambiatore di calore esterno (evaporatore) consente il trasferimento di calore dall’acqua o dalla salamoia. Resistenza del carter: Resistenza situata all’interno del carter dei compressori di più grosse dimensioni. Essa entra in funzione ogniqualvolta il compressore si arresta o può essere inserita manualmente prima della ripartenza di un compressore dopo lunghi periodi di inattività. La corrente elettrica che la
Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.
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INDUSTRIA & formazione /49
ACP
POTENZA NATURALE: UNITÀ DI COMPRESSIONE AD AMMONIACA BITZER. La sicurezza del sistema è il compito più semplice per le unità di compressione ad ammoniaca (ACP) di BITZER, che offrono la massima affi dabilità grazie ad una ridondanza di compressori, sensori e altri componenti essenziali nello stesso impianto. Il loro ambiente sono le applicazioni frigorifere industriali ad ammoniaca, come la refrigerazione a bassa e media temperatura tipica nell’industria alimentare, delle bevande o nello stoccaggio. Tutto questo, naturalmente, con un’elevata effi cienza a carico pieno e parziale e con bassi costi nel ciclo di vita. Maggiori informazioni su www.bitzer.it // www.bitzer-intelligentproducts.com