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membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
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ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.451
L’EUROPA ESPORTA LA R EFRIGERAZIONE
Tutti gli industriali del freddo egiziani all’incontro con il Presidente di tutte le associazioni europee (al centro della foto - vedi didascalia pagina 5)
3 Ministri alla consegna degli attestati (vedi didascalia pagina 10)
Eco-design e etichettatura energetica
ALL’INTERNO
Regolamentazioni refrigeranti infiammabili
Sondaggi del 19° Convegno Europeo
Anno XLV - N.7 - 2021 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
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NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841
Sommario
7 Editoriale
Per un’Europa sempre più verde, bisognerà passare dal Freddo. A. Sistri - Communication & Events Manager - Centro Studi Galileo
12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini
20 Regolamento
per la progettazione eco-compatibile e l’etichettatura energetica F. Scuderi - Vicesegretario Generale Eurovent
23 Efficienza energetica nella refrigerazione commerciale con diversi refrigeranti Carmine Marotta - General Manager General Gas S.r.l. | Kryon Refrigerants Stefano Fedeli - Business Development & Marketing Manager General Gas S.r.l. | Kryon Refrigerants
29 Principi di base del condizionamento dell’aria
Andamento delle pressioni all’interno delle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria P. Fantoni - 225° Lezione
Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
N. 451 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076 3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to. Estero € 91,00 - una copia € 3,60 Arretrati € 5,00
regolamentazione e codici di condotta per i refrigeranti 32 Legislazione, infiammabili Kelvin Kelly - Training Director Business Edge
40 Concetti di base sulle tecniche frigorifere
Retrofit di un circuito frigorifero a R404A: una scelta azzeccata non è una scelta casuale P. Fantoni - 245° Lezione
43 Ultime Notizie:
Nature, “il cambiamento climatico causa una grande perdita stagionale di ozono artico” - Svelato il commercio illegale di refrigeranti killer del clima in Europa - Dubbi sulle pompe di calore a fluido naturale? consulta online la relazione di PACTE! - Impatto ambientale dei refrigeranti HFO e alternative per il futuro - OZONACTION, arrivano le “knowledge maps” - 33° MOP, si prosegue da remoto: niente eventi in presenza sino a fine pandemia - Cosa succede negli USA? Milioni di persone assediate dalla cupola di calore da record sul Pacifico nordoccidentale - Degradazione del refrigerante: l’HFC-23 (CF3H) si forma a causa della decomposizione di HFO e HCFO nella troposfera? online un position paper di EFCTC - World Refrigeration Day, il presidente di AREA ospite delle Nazioni Unite – UNEP il 28 giugno - AREA, tantissime iniziative per la giornata mondiale per la refrigerazione 2021 - Lotta alle importazioni illegali di HFC: la nuova normativa approvata in Germania è un passo in avanti per un contrasto efficace - Recovery plan italiano, abbattimento dei gas serra nella refrigerazione commerciale
47
19° Convegno Europeo: i risultati dei sondaggi
dei termini della refrigerazione e del condizionamento 50 Glossario (Parte duecentonovesima ) - A cura di P. Fantoni
Didascalia da foto sopra copertina: Egitto: gli industriali della refrigerazione e aria condizionata riuniti in una conferenza indetta per la visita del Presidente di AREA, che ha illustrato i cambiamenti legislativi e normativi sia ambientali sia energetici in atto in tutto il mondo. L’Egitto ha una capacità produttiva imponente con sbocco sull’Europa e il Medio-Oriente. INDUSTRIA & formazione /5
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NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
EDITORIALE
Per un’Europa sempre più verde, bisognerà passare dal Freddo.
Alberto Sistri
Communication & Events Manager Centro Studi Galileo
L’importanza della formazione, grazie alla collaborazione ventennale con le Nazioni Unite, acquista, in questi delicati momenti, un sempre maggior valore perché richiesta ormai capillarmente in tutto il mondo. In questi giorni si è concluso al Cairo il corso per gli insegnanti di refrigerazione con la distribuzione degli Attestati da parte di 3 Ministri egiziani. L’Europa sta spingendo verso obiettivi climatici sempre più ambiziosi. La volontà dell’Unione va verso una chiara e decisa svolta green a tutto tondo, assolutamente fondamentale per rispettare gli obiettivi delineati dagli accordi internazionali (Parigi, Montreal e Kyoto su tutti), facendo da apripista per una vera e propria rivoluzione ecologica su scala globale. Affinché questo sia possibile, concretizzando il cosiddetto Green Deal Europeo, saranno necessari grandissimi sforzi collettivi per trasformare l’Europa nel primo Continente a impatto climatico 0, un obiettivo
AREA, con il suo Presidente, ha partecipato alla riunione di tutte le industrie della refrigerazione dell’Egitto con la presenza del governo egiziano, durante la riunione sono stati presentati i prossimi sviluppi tecnologici e normativi del settore. Infatti l’Egitto come tutti i paesi del mondo, tramite l’emendamento di Kigali dovrà eliminare i refrigeranti HFC ad alto GWP e modificare la loro produzione ancora altamente basata sui vecchi gas refrigeranti.
estremamente ambizioso e che dovrà concretizzarsi entro il 2050. La data può sembrare ancora lontana, ma 29 anni sono pochi, anzi, pochissimi: per questa ragione, lo scorso 14 luglio, la Commissione Europea ha fatto un deciso passo avanti approvando Fit for 55, “un pacchetto di proposte per rendere le politiche dell’UE in materia di clima, energia, uso del suolo, trasporti e fiscalità idonee a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990”. Una soluzione semplice ma efficace Il sistema scelto dall’UE promette di essere estremamente efficace quanto semplice: potenziare e perfezionare il sistema di “scambio quote di emissione”, che in poco più di quindici anni ha ridotto del 42,8% le emissioni provenienti dalla produzione di energia elettrica e dalle industrie ad alta intensità energetica, estendendolo anche a settori ancora non interessati. La nuova direzione toccherà settori diversi, ma complementari tra loro, dai trasporti all’edilizia. Non solo tagli Fit for 55 non si limiterà a ridurre ed estendere il sistema di quote, ma andrà oltre: non solo sono previsti investimenti economici per favorire sviluppo e modernizzazione, ma uno dei nodi cruciali sarà la circolarità degli investimenti: agli Stati membri sarà infatti richiesto di reinvestire quanto incassato dalle quote in progetti strettamente correlati a clima ed energia. In base al PIL medio pro capite dei vari Paesi, il Regolamento UE sulla condivisione degli sforzi subentrerà inoltre a garantire equità di trattamento ai vari stati membri, tenendo INDUSTRIA & formazione /7
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
conto delle condizioni di partenza delle singole zone: si tratta di un processo fondamentale, in quanto l’ambiziosissimo progetto europeo interesserà numerosissime realtà: edifici, trasporto stradale e marittimo interno, agricoltura, rifiuti e piccole industrie, solo per fare qualche esempio. Verrà inoltre rafforzata la capacità di assorbimento del Carbonio, regolamentato l’uso dei terreni agricoli e del suolo, nonché rivista la strategia forestale europea, con un piano che prevede di piantare oltre tre miliardi di nuovi alberi entro il 2030. Il ruolo del Freddo Una strategia così vasta e ambiziosa non potrà essere adottata senza che il Freddo, un settore in continua espansione e fermento, sia tra i protagonisti assoluti. Il Freddo consuma infatti quasi il 25 % della produzione energetica europea, che a sua volta rappresenta il 75% delle emissioni complessive. La nuova direttiva sulle energie rinnovabili ha un singolo, grande obiettivo: entro il 2030, almeno il 40% dell’energia UE dovrà provenire da fonti rinnovabili. Verrà introdotto un obiettivo vincolante, annuale per la riduzione del consumo di energia. Un punto estremamente importante, per i Tecnici e le aziende che lavorano nel settore HVAC/R, riguarda la ristrutturazione degli edifici. Il settore pubblico, infatti, “sarà tenuto a ristrutturare il 3 % dei suoi edifici ogni anno in modo da incentivare la cosiddetta ondata di ristrutturazioni, creare posti di lavoro e ridurre il consumo di energia e i costi per i contribuenti”: questo implica la necessità di impianti di riscaldamento, refrigerazione, condizionamento dell’aria (oggi più che mai, la qualità dell’aria indoor è un aspetto di importanza capitale) e pompe di calore, solo per citare alcuni degli aspetti più interessanti. La decarbonizzazione inoltre ha l’obiettivo di eliminare i combustibili fossili lasciando quindi la climatizzazione invernale (oltre che estiva) univocamente agli impianti di condizionamento a ciclo inverso, le pompe di calore, che avranno un futuro certo. 8/ INDUSTRIA & formazione
La Commissione europea dichiara che si propone un nuovo Fondo sociale per il clima per fornire finanziamenti dedicati agli Stati membri per aiutare i cittadini a finanziare investimenti in efficienza energetica, nuovi sistemi di riscaldamento e raffreddamento e mobilità più pulita. Il Fondo sociale per il clima sarebbe finanziato dal bilancio dell’UE, utilizzando un importo equivalente al 25% delle entrate previste dello scambio di quote di emissioni per i carburanti per l’edilizia e il trasporto stradale. Fornirà 72,2 miliardi di euro di finanziamenti agli Stati membri, per il periodo 2025-2032, sulla base di una modifica mirata del quadro finanziario pluriennale. Con una proposta di attingere ai finanziamenti corrispondenti degli Stati membri, il Fondo mobiliterà 144,4 miliardi di euro per una transizione socialmente equa.
i Tecnici addetti alla loro gestione siano sempre perfettamente formati sulle “buone pratiche” che ne garantiscano un utilizzo sicuro ed efficiente.
I vantaggi di agire ora per proteggere le persone e il pianeta sono chiari: aria più pulita, città più fresche e più verdi, cittadini più sani, consumo energetico e bollette inferiori, posti di lavoro, tecnologie e opportunità industriali europee, più spazio per la natura e un pianeta più sano da consegnare alle generazioni future.
Formazione e crescita Per garantire che il “freddo green” possa crescere e svilupparsi in modo omogeneo, è fondamentale che l’accrescimento delle competenze e il superamento delle barriere tecniche avvengano senza lasciare indietro nessuno. Proprio in quest’ottica, Associazione dei Tecnici del Freddo e Centro Studi Galileo sono state ancora una volta chiamate dalle Nazioni Unite (UNEP e UNDP) a portare la propria esperienza fuori dai confini europei, in particolar modo in Africa: non solo al XIX Convegno Europeo è stato garantito l’accesso ai rappresentanti dei paesi in via di sviluppo, ma l’attività formativa internazionale è tornata protagonista assoluta con una serie di corsi “Train-The-Trainers” organizzati principalmente in Nigeria e in Egitto, che permetteranno ai partecipanti di formare a loro volta Tecnici competenti e preparati, contribuendo a migliorare le condizioni dei loro Paesi di origine.
Ogni rivoluzione parte dalla formazione Con la rivoluzione in atto, il ruolo delle figure professionali qualificate diverrà progressivamente sempre più importante. Oltre a quanto contenuto in Fit for 55, il Freddo europeo sarà presto fortemente influenzato dalla revisione della Regolamentazione Europea sui Gas Fluorurati. Il “nuovo Freddo” dovrà puntare sulla qualità, per restare al passo, e questo aprirà nuove opportunità per Tecnici e aziende. Senza personale debitamente qualificato e competente nell’utilizzo dei nuovi impianti, la transizione verso le nuove soluzioni ecologiche (refrigeranti naturali, CO2 e ammoniaca in primis) rischierebbe di subire rallentamenti imperdonabili. Questi gas presentano infatti alcune sfide tecniche, essendo spesso blandamente infiammabili, irritanti o comunque delicati da maneggiare, ragion per cui è indispensabile che
In Egitto, si torna in classe In particolar modo, il corso svolto in Egitto ha avuto un fondamentale ruolo simbolico: non solo è stato organizzato all’interno del modernissimo Centro Sharabia, ma ha visto anche il ritorno dei corsi all’estero in presenza, con il docente CSG Gianfranco Cattabriga che finalmente è potuto tornare a tenere le lezioni e gli esami, raggiunto in loco anche dal Direttore del Centro Studi Galileo, Marco Buoni (anche Segretario di ATF e Presidente di AREA), che ha seguito di persona gli esami dei trenta Master Trainers egiziani che hanno partecipato al corso. Gli attestati, alla fine, sono stati inoltre consegnati direttamente da tre Ministri del Governo egiziano, nel corso di una cerimonia che si è svolta presso il Ministero del Lavoro: il Ministro dell’Ambiente - Dr Yasmine Fouad, il Ministro del Lavoro - Muhammad Saafan, e il Ministro della Solidarietà Sociale - Dr. Nevin Al-Kabbaj.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
EGITTO: FORMAZIONE IN COLLABORAZIONE CON LE NAZIONI UNITE, TRE MINISTRI PER LA CONSEGNA DEGLI ATTESTATI Prosegue senza sosta l’impegno del Centro Studi Galileo di accrescere conoscenze e competenze su Refrigerazione e Condizionamento in tutto il mondo: l’ultimo evento organizzato, il primo totalmente in presenza dopo lo scoppio della pandemia, è stato il workshop “Train-the-Trainers Alternative Refrigerants Good Service Practice”, che si è tenuto in Egitto dal 28 giugno all’8 luglio 2021. Il corso è stato tenuto dal Centro Studi Galileo, sfruttando la vasta esperienza internazionale del docente Gianfranco Cattabriga, ed è stato realizzato in collaborazione con Associazione Italiana Tecnici del Freddo - ATF e le Nazioni Unite per l’Ambiente - UNEP OzonAction. Lezioni ed esami sono stati ospitati dal nuovissimo centro di formazione Sharabia, appena inaugurato e completamente equipaggiato, dove si sono riuniti 30 Master Trainer egiziani provenienti da vari centri di formazione di tutto il paese: i candidati sono stati accuratamente selezionati dai tre enti governativi partecipanti al programma di formazione, ossia Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione e Ministero del Commercio e dell’Industria, i cui Sottosegretari e alti Funzionari hanno inoltre visitato la struttura durante i primi giorni di workshop. Nel corso di una cerimonia che si è
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Conclusioni e consegna degli attestati CSG e delle certificazioni Fgas da parte dei 3 Ministri del Lavoro, Educazione e della Solidarietà Sociale presso la sede del Ministero del Lavoro
svolta presso il Ministero del Lavoro il 15 luglio, il Ministro dell’Ambiente - Dr Yasmine Fouad, il Ministro del Lavoro - Muhammad Saafan, e il Ministro della Solidarietà Sociale - Dr. Nevin Al-Kabbaj hanno consegnato i 30 certificati di completamento della formazione del Centro Studi Galileo ai Master Trainer. Yasmine Fouad ha confermato che il programma di formazione, attuato attraverso la OzoneUnit e il suo responsabile - il dottor Ezzat Lewis Hannalla Agaiby- nel quadro dei protocolli di cooperazione internazionale, sostiene le procedure e gli impegni internazionali dell’Egitto volti a ridurre il riscaldamento globale proteggendo al contempo lo strato di ozono. La Certificazione F-Gas sarà assegnata ai Master Trainer che hanno superato positivamente la prova finale, effettuata personalmente dallo stesso Direttore Generale CSG, l’Ing. Marco Buoni, anche Presidente della Associazione Europea del Freddo AREA, che rappresenta le 25 Associazioni nazionali dell’Unione.
Il 6 luglio, nella prestigiosa cornice del JW Marriott Cairo, il Presidente di AREA Ing. Buoni ha inoltre presentato “An Outlook of Global HVACR Policies and Impacts on Markets” in occasione dell’omonimo seminario UNEP-ASHRAE. I paesi in via di sviluppo inizieranno a mettere in atto politiche relative all’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal, per superare l’uso di refrigeranti e applicazioni ad alto impatto ambientale: questa sessione ha fatto luce sulle dinamiche delle politiche globali, per comprendere meglio le implicazioni per il settore HVACR. Tutte queste attività avvengono nell’ambito del progetto di collaborazione che lega ATF e UNEP OzonAction, parte dell’implementazione del HCFC Phase-out Management Plan (HPMP) Fase II dell’Egitto, che include diverse componenti tecniche che affrontano le esigenze del settore del Freddo. Il suo scopo è quello di facilitare la formazione dei docenti dei centri di formazione nazionali, affinché possano essere certificati, formati ed esaminati rispetto alla Certificazione Europea F-Gas. Gli obiettivi principali del programma sono pre-valutare i Master Trainer, nonché la sede di formazione e le relative attrezzature, e preparare un programma di formazione su misura, e infine erogare il corso teorico-pratico seguendo gli standard europei, per concludere con la valutazione che garantirà la Certificazione Europea F-Gas ai Master Trainer egiziani, implementando le misure necessarie per aderire all’Emendamento di Kigali, già firmato da 122 nazioni in tutto il mondo.
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Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS Bonometti Giuseppe ARDUINI & NERBOLDI SRL Bassona Argiolas Fabio Vigevano Zanetta Federico ARISTON THERMO INNOVATIVE TECHNOLOGIES Agrate
L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)
Morellato Ernesto CELLI SPA San Giovanni In Marignano Nania Alessandro CENTRO ARIA COMPRESSA SRL Porcari
Garbetta Nicolò CLIMACENTO SRL Cormano Russo Fabio CLIMACENTO SRL Cormano
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Fratini Carlo CM TERMOIMPIANTI SRL Pontasserchio
Aimo Gianluca CITE IMPIANTI DI CIAMPI E TESTONI SNC Trino
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Perazzolo Davide COOP SERVICE SCPA Reggio Emilia Cremaschini Gian Mario COOPSERVICE SCPA Reggio Emilia Paparella Ivan COOPSERVICE SCPA Reggio Emilia Baldi Luca COOPSERVICE SCPA Reggio Emilia Di Cesare Salvatore COOPSERVICE SCPA Reggio Emilia
Bors Catalin Ciprian B&B EDILIZIA SRL Roma Meloni Ronnie BEMATEC SRL Cerete Basletta Matteo BONIFORTI IMPIANTI SRL Albano S. Alessandro Pelegrinelli Diego BONIFORTI IMPIANTI SRL Albano S. Alessandro Brescia Stefano Brindisi Burca Pardaian Vaprio Adda Campisi Roberto CAEM SRL Almese 12/ INDUSTRIA & formazione
Casale Monferrato, sede principale del Centro Studi Galileo: nel laboratorio, sotto il vigile sguardo dell’esaminatore, Roberto Ferraris, da 10 anni nel gruppo, un Tecnico del Freddo alla prova di Brasatura, il cui superamento è indispensabile per conseguire il Patentino Italiano Frigoristi, necessario per iscriversi al Registro F-Gas.it, inserire gli interventi nella banca dati e poter quindi acquistare e maneggiare i gas fluorurati.
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Operazioni di carica e vuoto! Il docente del Centro Studi Galileo, Simone Portalupi, segue passo dopo passo il Tecnico del Freddo, illustrandogli la corretta procedura per imparare a svolgere la mansione nel migliore dei modi, correggendo eventuali errori e fornendo consigli e suggerimenti pratici. Il tecnico presto sosterrà la prova d’esame, e dovrà mostrare le sue capacità e quanto appreso per superare l’esaminazione teorica e pratica per l’ottenimento del PIF.
Desiante Pietro EDILSTYLE SRLS Torino
De Tursi Mattia GGTEC SRL Mentana
Bergamin Davide ENOVENETA SPA Piazzola Sul Brenta
Gallo Antonino GIMAR TECNICA SRL Cassano Magnago
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Girelli Alessandro FENICE SPA Cascine Vica - Rivoli Vagni Emanuele FIR 2010 SRL Nettuno Agolli Jurgent FIR 2010 SRL Nettuno Amoruso Simone FORMATI ACADEMY SAGL 6814 Cadempino FRAPPA SIMONE Camino Al Tagliamento 14/ INDUSTRIA & formazione
Lavezzi Mattia H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa Cecconi Roberto H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa Paletti Mirko H2H FACILITY SOLUTIONS SPA Zola Predosa Heku Lulzim HEKU IMPIANTI Villanterio
Capita molto spesso che un’azienda abbia necessità estremamente specifiche, che richiedono soluzioni personalizzate: il Centro Studi Galileo, in questi casi, invia un suo docente direttamente in loco, per un corso di formazione ad hoc realizzato appositamente per l’occasione. In foto, a Roma, il docente CSG Stefano Sarti consegna, alla fine di un corso ad hoc, l’attestato finale a un giovane Tecnico del Freddo. Fogli Andrea HG SUPPORT Aix En Provence
Brunetti Andrea IFI SPA Tavullia
Bonazza Manuel HG SUPPORT Aix En Provence
Mazzone Giuseppe IL DISGELO SRL Settimo T.Se
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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A CASALE MONFERRATO CENTRO ARIA COMPRESSA SRL Nania Alessandro Porcari
MOLINARI SPA Bonaccini Stefano Campogalliano PALADINO NICOLAS Milano PROJECT CENTER SRL Miglietti Massimo Rieder Lorenzo Gaglianico
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Il Patentino Italiano Frigoristi, spesso abbreviato in PIF, è una certificazione obbligatoria, valida in tutta l’Unione Europea, per i Tecnici del Freddo che devono maneggiare o acquistare i gas fluorurati (F-Gas), ed è richiesto su tutto il territorio nazionale e europeo: per questa ragione, il Centro Studi Galileo ha attivato una rete capillare di 15 sedi in tutt’Italia: nella foto, un aspirante Tecnico del Freddo effettua misurazioni sull’impianto didattico della sede di Bologna. TEKNICA SRL Panero Alberto Roreto Di Cherasco
UNICAL AG SPA Faimali Alvaro Castel D’Ario
TOPIZE AXEL KENNY CHRISTOPHER Sesto San Giovanni
WATER DI EROS MARTUSCELLI Martuscelli Eros Nichelino
TUCCIARONE ANTON Cerveteri
Sono moltissime le aziende che si appoggiano al Centro Studi Galileo, ed alla sua assoluta esperienza nel settore del Freddo, quando hanno bisogno di perfezionare o aumentare le competenze dei propri Tecnici con corsi specialistici su misura: i docenti CSG si recano direttamente in loco a svolgere le lezioni di persona, realizzando un corso ad hoc perfettamente adatto alle necessità teoriche o pratiche dell’azienda. 16/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021 LOGOS SRL Cendron Alberto Milano LUVE SPA Mariani Giovanni Uboldo MASOERO DAVIDE Verrua Savoia NIPPON GASES ITALIA SRL Regis Walter Ing. Milano SASSU GIOVANNI ANTONIO Mores THERMOKEY SPA Ortolano Ing. Sandro Rivarotta Di Teor TUCCIARONE ANTON Cerveteri Anche i corsi all’estero tornano in presenza! Il docente CSG Gianfranco Cattabriga, grazie alle nuove disposizioni e all’efficacia della campagna vaccinale, ha potuto recarsi di persona in Egitto per un workshop “Train-The-Trainers” organizzato in collaborazione con le Nazioni Unite-UNEP e Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo-ATF. Al termine, tre Ministri del governo egiziano hanno consegnato ai “Master Trainers”, che hanno preso parte al workshop, gli attestati di fine corso.
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO SERALE TECNICHE FRIGORIFERE E CONDIZIONAMENTO BASE TRAMITE FAD GLOBO SERVICE SRL Lombardo Franco Romano Lombardia HUAMAN CARO VICTOR Milano IFOM FONDAZIONE ISTITUTO FIRC Nulvetti Luigi Milano IWE SRL Ce’ Carlo Ruvolo Francesco Ginelli Marco Sangalli Daniele Mungiu Leonida Pozzuolo M.Na LASPINA DOMENICO TERMOIDRAULICA Laspina Giuseppe Terno Isola
OLD FASHION SRL Hurtado Juan Carlos Milano
GALLI F.LLI G&P SNC Galli Renato Fizzonasco Di Pieve Em.
SOREN MARCO GIOVANNI Monza
MATARAZZO IMPIANTI E ARREDI Matarazzo Francesco Lamezia Terme
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO PRATICO DI BRASATURA A ROMA MADDALONI SRL Maddaloni Marco Paonessa Vitaliano Ferrigno Raffaele Catanzaro TOSCANA ASSISTENZA SRLS Bozzi Gioele Sesto F.No
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO PER IL TECNICO CERTIFICATO PER IL CONTROLLO DELLA CATENA DEL FREDDO PER LA DISTRIBUZIONE DEI VACCINI TRAMITE FAD DRIUSSI PIERGIORGIO Ronchis ELFIM SRL Picciallo Francesco Gravina In Puglia ELIWELL CONTROLS SRL Sparano Massimo Pieve D’Alpago FRIOLOG.IT SRL Zurini Andrea Sant’Ilario D’Enza
Come si verifica se una prova di brasatura (la principale tecnica di saldatura insegnata dai docenti del Centro Studi Galileo) è stata eseguita a regola d’arte, se in ogni caso l’impianto non presenta perdite? Madi Sakandé, responsabile della sede di Bologna e di numerosi corsi in Africa, una volta completata l’operazione apre il tubo in rame, rivelandone l’interno e mostrando ai Tecnici, sia trasversalmente nella circonferenza sia longitudinalmente, la penetrazione della lega brasante. INDUSTRIA & formazione /17
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
ODDO ALBERTO Marino PALADINO NICOLAS Milano PROJECT CENTER SRL Foglia Andrea Scardoni Riccardo Miglietti Massimo Rieder Lorenzo Gaglianico REHO SAS Michelessi Corrado Venaria Reale RENAT SRL Tagliasacchi Andrea Capannori Nella sede di Bologna, una delle 15 sedi gestite dal Centro Studi Galileo in tutta la penisola, il docente CSG Madi Sakandé, Presidente pure dell’associazione panafricana U-3ARC, dopo aver illustrato la corretta procedura, assiste e consiglia un Tecnico del Freddo alle prese con una brasatura svolta con una nuovissima apparecchiatura ad idrogeno, scisso da elettrolisi dell’acqua. La brasatura è una delle competenze più importanti, perché serve a prevenire le perdite di refrigerante. Questa prova viene richiesta a chi vuole conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi… e nei giorni successivi sarà materia d’esame!
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE BASE TRAMITE FAD
AERMASTER99 DI GRADO Di Grado Francesco Civitavecchia
GFR ENGINEERING SRL Torti Massimiliano Zacconi Nicola Ravenna JACK SERVICE Ramos Gomes Herwin Napoli LEONARDI & FIGLIO SRL Mazza Marco Pero
BETASINT SRL Turcu Dumitru Adrian Misteriosi Marco Milano
MADDALONI SRL Maddaloni Marco Paonessa Vitaliano Ferrigno Raffaele Catanzaro
ERREPICLIMA SRL Poggi Daniele Rivanazzano Terme FONTANA CLAUDIO Bollate GALVAGNO MASSIMO Reggio Calabria 18/ INDUSTRIA & formazione
SAWADOGO FRANCK ABEL Manta
GEOLOG SRL Bannour Ahmed Panisi Giacomo San Giuliano M.Se
ALTO LAZIO GAS SRL Petrongari Diego Rieti
DI GREGORIO MAURO Lazzate
S ITALIA SPA Mitaritonna Franco Emanuele Pomezia
MOLINARI SPA Bonaccini Stefano Campogalliano MUGGIRONI MARIO Aritzo NOCERINO ALESSANDRO Torre Del Greco
Training in Nigeria: Per poter operare al meglio su un impianto, e garantirne quindi il preciso e corretto funzionamento, un Tecnico del Freddo deve essere in possesso di numerosi dati, che può reperire andando a effettuare operazioni di misurazione direttamente sull’impianto: al Centro Studi Galileo, come modus operandi, viene insegnato come verificare su una checklist che tutti i dati siano corretti, si avrà un quadro generale completo e preciso che garantirà il perfetto funzionamento della macchina dopo una perfetta riuscita delle operazioni di manutenzione.
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021 TECNOZOO IMPIANTI SRL Bogoni Alberto Tonani Gabriele Zelo Buon Persico TEKNICA SRL Panero Alberto Roreto Di Cherasco TOSCANA ASSISTENZA SRLS Bozzi Gioele Sesto F.No UNICAL AG SPA Procaccini Stefano Girometta Thomas Savi Giacomo Grossi Luca Faimali Alvaro Castel D’Ario WALVOIL SPA Pagano Ernesto Reggio Emilia
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A ROMA
Le attività internazionali del Centro Studi Galileo proseguono senza sosta: nella foto, scattata in Nigeria durante un corso organizzato in collaborazione con le Nazioni Unite (UNDP) e Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo (ATF), una classe di Tecnici del Freddo segue la spiegazione del docente Gianfranco Cattabriga… collegato in remoto direttamente dall’Italia, grazie alla Formazione a Distanza! Sono stati circa 100 i corsi svolti da remoto dall’inizio della pandemia dal CSG, che non ha mai smesso. Motto: Bentornati in classe, teoria da casa e pratica da noi. In questo modo le sedi accessoriate dell’attrezzatura più moderna in commercio sono sfruttate per un massimo apprendimento e manualità dell’allievo.
MADDALONI SRL Maddaloni Marco Paonessa Vitaliano Ferrigno Raffaele Catanzaro TOSCANA ASSISTENZA SRLS Bozzi Gioele Sesto F.No
TECNICI CHE HANNO SEGUITO IL CORSO R32 E REFRIGERANTI A2L TRAMITE FAD EGGER SRL Wenter Julian Bolzano TECNICACLIMATICA SRL Frascani Alessandro Rosadi Massimo Signorini Alessandro Franco Luigi Buzzicotti Emanuele Bagno A Ripoli
Verifica dei dati e calcoli sono fasi di importanza capitale, per operare correttamente e in sicurezza sull’impianto: non solo permettono di individuare con precisione eventuali problemi, ma anche di intervenire in modo rapido e preciso sull’impianto. I docenti del Centro Studi Galileo insegnano minuziosamente ai Tecnici del Freddo come procedere con queste operazioni, completate le quali potranno intervenire direttamente sugli impianti didattici. INDUSTRIA & formazione /19
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Regolamento per la progettazione eco-compatibile e l’etichettatura energetica REGOLAMENTO EUROPEO PER LA PROGETTAZIONE ECO-COMPATIBILE E L’ETICHETTATURA ENERGETICA PER GLI APPARECCHI DI REFRIGERAZIONE CON FUNZIONE DI VENDITA DIRETTA
Francesco Scuderi
Vicesegretario Generale Eurovent
Argomento trattato al 19° Convegno internazionale 10-11 giugno 2021 Per acquistare gli atti: galileo-online.it REI TECN
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Mobili remoti per supermercato
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membro
Air conditioning and Refrigeration European Association
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Mobili plug-in per supermercato
La Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento sulla progettazione ecocompatibile (UE) 2019/2024 e il Regolamento sull’etichettatura energetica (UE) 2019/2018 per le apparecchiature di refrigerazione con funzione di vendita diretta nel 2019; entrambe le misure sono state applicate a partire da marzo 2021. L’Industria attende queste misure fin dal 2005 e, secondo la valutazione della Commissione Europea, il risparmio energetico finale annuo relativo nel 2030 è stimato in 48 TWh. Entrambe le misure introducono il nuovo concetto (per questo settore) di EEI (Indice di efficienza energetica). L’EEI risulta dal rapporto tra il consumo energetico annuale del prodotto (AE) e il consumo energetico annuo di riferimento di un apparecchio di refrigerazione con funzione di vendita diretta (SAE). Il tema del calcolo di AE e SAE verrà affrontato e adeguatamente esposto. Refrigeratore per bevande commerciale
Distributori automatici refrigerati
Il regolamento sulla progettazione eco-compatibile definisce diversi requisiti sia in termini di efficienza energetica che in termini di efficienza delle risorse. C’è da considerare che vengono presi in considerazione due livelli differenti (marzo 2021 e settembre 2023). Il regolamento sull’etichettatura energetica stabilisce l’Etichetta Energetica per gli apparecchi frigoriferi con funzione di vendita diretta. Questo documento chiarirà quali requisiti devono soddisfare produttori, importatori e distributori e come leggere l’etichetta energetica stessa. Infine, ma non meno importante, sarà presentata la Raccomandazione Eurovent 14-6 e verrà introdotto il nuovo concetto di modello di riferimento. QUALI SONO I PRODOTTI CHE RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO SULLA PROGETTAZIONE ECOCOMPATIBILE (UE) 2019/2024 E DEL REGOLAMENTO SULL’ETICHETTATURA ENERGETICA (UE) 2019/2018? Il regolamento sulla progettazione ecocompatibile (UE) 2019/2024 e il Congelatori per gelati
Vetrina per gelato sfuso
Figura 1– prodotti che rientrano nel campo di applicazione del regolamento sulla progettazione ecocompatibile (UE) 2019/2024 e del regolamento sull’etichettatura energetica (UE) 2019/2018 20/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
Categoria
Valore per M
Valore per N
Refrigeratore bevande
2,1
0,006
Congelatore per gelati piccolo
2,0
0,009
Congelatori verticali e combinati per supermercato
7,5
19,3
Congelatore armadio orizzontale per supermercato
4,0
10,3
Refrigeratori verticali e combinati per supermercato
9,1
9,1
Refrigeratore orizzontale per supermercato
3,7
3,5
Tabella 1. Coefficienti M e N Serie Armadio
Refrigeratore verticale
Refrigeratore orizzontale
Congelatore verticale Congelatore orizzontale
Classe di temperatura
1 (linea di riferimento)
3H
0,82
3M1
1,15
3M0
1,30
3M2
1 (linea di riferimento)
3H
0,92
3M1
1,08
3M0
1,13
3L1
1 (linea di riferimento)
3L2/L3
0,9
3L1
1 (linea di riferimento)
3L2/L3
0,92
Gruppo armadio
P
Armadi remoti per supermercato
1
Armadi plug-in per supermercato
1,1
EEI 1° marzo 2021
EEI 1° settembre 2023
≤ 80
≤ 50
≤ 80
Tabella 4. Requisiti minimi EEI
regolamento sull’etichettatura energetica (UE) 2019/2018 stabiliscono i requisiti per l’immissione sul mercato o la messa in servizio di apparecchi di refrigerazione alimentati da rete elettrica con funzione di vendita diretta, compresi gli apparecchi venduti per la refrigerazione di articoli diversi dai prodotti alimen-
L’efficienza dei prodotti coperti da entrambi i Regolamenti è valutata dall’Indice di Efficienza Energetica (EEI). Per indice di efficienza energetica si intende un numero, indice dell’efficienza energetica relativa di un apparecchio di refrigerazione con funzione di vendita diretta espresso in percentuale, calcolato come rapporto tra il Consumo Energetico Annuo (AE) e il Consumo Energetico Annuo Standard (SAE):
Dove AE = 365 · consumo giornaliero di energia [kWh/year] SAE = 365 · P · (M + N*Y) · C [kWh/ year]
Il coefficiente C si riferisce alla classe di temperatura del prodotto, vedi tabella 2. Il coefficiente P si riferisce alle unità Remote / Plug-in per supermercato, vedi tabella 3. REQUISITI PER LA PROGETTAZIONE ECOCOMPATIBILE: COSA ACCADE DAL 1° MARZO 2021
Tabella 3. Coefficiente P
Congelatori per gelati
EFFICIENZA
I coefficienti M e N si riferiscono alla categoria del prodotto, vedi tabella 1.
Tabella 2. Coefficiente C
≤ 100
DI
C
3M2
Tutto tranne congelatori per gelati
EEI (INDICE ENERGETICA)
tari. Nello specifico, coprono: - Armadi Remoti per supermercato - Armadi plug-in per supermercati - Refrigeratori per bevande commerciali - Distributori automatici refrigerati - Congelatori per gelato - Vetrine per gelato sfuso
Dal 1° marzo 2021, i produttori e gli importatori non possono più immettere sul mercato UE prodotti con un EEI superiore ai valori riportati nella tabella 4. REQUISITI PER L’ETICHETTATURA ENERGETICA: COSA ACCADDE DAL 1° MARZO 2021 Dal 1° marzo 2021, il fornitore (produttore, rivenditore o importatore) deve garantire che: • Ogni dispositivo di refrigerazione mostri l’etichetta energetica nel punto vendita, nelle fiere, ecc. • Qualsiasi pubblicità visiva o materiale promozionale per uno specifico modello mostri la classe di INDUSTRIA & formazione /21
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
efficienza energetica e la gamma di classi di efficienza energetica disponibili • I prodotti vengano forniti con l’etichetta energetica Nella Figura 2 si riporta la nuova etichetta energetica e le relative classi di efficienza energetica. Inoltre, dal 1°marzo 2021 i fornitori (produttori, importatori o rappresentanti autorizzati) devono registrare gli apparecchi, soggetti a etichettatura energetica, nel Registro Europeo dei Prodotti per l’Etichettatura Energetica (EPREL) prima di immetterli sul Mercato Europeo. MODELLO DI RIFERIMENTO E REGOLE DI ESTRAPOLAZIONE La raccomandazione Eurovent 146/2020 fornisce un’interpretazione corretta dei regolamenti (UE) 2019/2018 e 2019/2024. Ha inoltre introdotto il concetto di modello di riferimento. Il modello di riferimento è da intendersi come un armadio, rappresentativo di un gruppo di armadi in termini di consumo energetico, e si intende utilizzato come riferimento per l’estrapolazione dei dati di consumo energetico / EEI di un gruppo di modelli dedotti. Sono state introdotte 18 diverse configurazioni standard (6 per remoti, 6 per integrali, 6 per semiplugin). Testando le configurazioni standard e facendo uso di un insieme di regole di estrapolazione ben definite (presentate in Eurovent 14-6) è possibile derivare l’EEI di altri prodotti appartenenti allo stesso gruppo.
Figura 2 – Etichetta energetica e classi energetiche Parametri
Configurazione
Numero di ripiani
Altezza di apertura frontale dichiarata [mm] divisa per 300, arrotondata per eccesso al numero intero prossimo
Profondità ripiano
Profondità massima del ripiano consentita dalla linea di limite di carico dell’armadio
Lunghezza
2.5 mt o la lunghezza che più si avvicina (es. 2.44)
Temperatura prodotto
Prodotto con la temperatura applicabile più bassa
Inclinazione ripiano
0° a meno di specifiche differenti da parte del produttore
Pareti frontali
Solido Se è disponibile l’opzione illuminazione sotto gli scaffali: illuminazione a soffitto e scaffale dell’illuminazione sotto gli scaffali (numero di scaffali per illuminazione uguale al numero di scaffali elencato)
Illuminazione
L’EEI dichiarato deve fare riferimento al sistema di illuminazione fornito che deve tener conto delle apparecchiature di cablaggio a disposizione (se l’armadio è predisposto per l’illuminazione, l’EEI deve rifletterlo)
CONCLUSIONI Dal 1°marzo 2021 • I requisiti per la progettazione ecocompatibile si applicano agli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta ▶I produttori non possono più immettere sul mercato prodotti che non soddisfano questi requisiti • I requisiti di etichettatura energetica si applicano agli apparecchi di refrigerazione con una funzione di vendita diretta ▶I rivenditori devono mostrare, a 22/ INDUSTRIA & formazione
Se l’opzione di illuminazione sotto scaffale non è disponibile: solo illuminazione a soffitto
Copertura per la notte
Si, solo se consegnato con copertura notturna
Cartellino portaprezzo
40 – 60 mm
Sbrinamento a evaporatore
Sbrinamento elettrico se disponibile
Tabella 5. Esempio di configurazione standard
seconda di dove è situato l’apparecchio, tra le altre cose, l’etichetta energetica o la classe di efficienza energetica
▶Ulteriori informazioni saranno disponibili nel database dei prodotti EPREL
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
Efficienza energetica nella refrigerazione commerciale con diversi refrigeranti Lo studio che presentiamo è volto a presentare i dati derivanti da un modello Matematico descrittivo relativamente a due parametri di scelta fondamentali nella refrigerazione commerciale - supermarket: - Il T.E.W.I. (Total Equivalent Warming Impact) - Il T.C.O. (Total Cost of Ownership)
Carmine Marotta General Manager General Gas S.r.l. | Kryon Refrigerants
Stefano Fedeli Business Development & Marketing Manager General Gas S.r.l. | Kryon Refrigerants
IL T.E.W.I. È descritto dalla formula m GWP + αCO2 τ e dove • m = massa di refrigerante complessivamente disperso in atmosfera durante la vita della macchina • GWP = Global Warming Potential del refrigerante: viene valutato in riferimento al potenziale serra dell’anidride carbonica (che assume pertanto il valore GWP = 1) e solitamente su un arco temporale di 100 anni • αCO2 = massa di CO2 emessa per unità di energia elettrica; dipende dal sistema di produzione della singola nazione e più nel dettaglio dalla specifica fonte di approvvigionamento: combustibili fossili (in particolare il carbone) emettono CO2 durante la combustione e avranno quindi elevati valori di α, mentre nucleare, idroelettrico e altre fonti che non operano con processi di combustione avranno α = 0 • τ = tempo di vita della macchina • e = energia elettrica mediamente consumata nell’unità di tempo (ovvero la potenza media necessaria per il funzionamento della macchina) Per poter calcolare il T.E.W.I quindi occorre definire alcuni parametri di partenza come la vita della macchina (si considera una vita media di 15 anni), la massa di CO2 equivalente emessa per produrre energia elettrica (circa 400 gr CO2 / kWh in Italia). Il consumo di energia elettrica viene ovviamente influenzato, anche pe-
santemente dal COP della soluzione che si prende in esame e nondimeno dai dispositivi di incremento di efficienza che si applicano. Su questo punto si potrebbe dibattere a lungo. Nel nostro studio abbiamo considerato sistemi di refrigerazione distribuiti a espansione diretta più frequentemente presi in esame dai principali progettisti italiani. Per un riscontro in tal proposito abbiamo chiesto opinione alla Società Alfa Projekt S.r.l. che ha gentilmente messo a disposizione le proprie conoscenze. STRATEGIE DI EFFICIENTAMENTO CONSUMI ENERGETICI E RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE - HFC/HFO blends: ottimizzazione della carica refrigerante; dimensionamento in “mid-point” degli scambiatori; punti di lavoro perfezionati in base alla miscela gas; adozione di compressori ad inverter; adozione di valvole termostatiche elettroniche ; ottimizzazione del surriscaldamento totale minimizzando il surriscaldamento passivo ; T min condensazione 20 °C flottante - R744 (CO2): approach a gas cooler ottimizzato; T min di condensazione 10 °C ; Delta T al condensatore 5→8 K ; adozione di compressori paralleli ; adozione di controlli elettronici oggi disponibili per efficientamento e stabilità di funzionamento; ottimizzazione carica refrigerante; riduzione del surriscaldamento totale. Si è fatto ampio uso del sw certificato Asercom (Bitzer) e, grazie al contributo di Alfa Projekt S.r.l., dei più moderni tool di progettazione linee refrigerante e selezione scambiatori. Un altro punto critico nella modellazione del T.E.W.I e ovviamente del T.C.O. è stato il profilo meteoINDUSTRIA & formazione /23
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
rologico della location presa come esempio. Per evitare derive poco realistiche abbiamo considerato Milano come rappresentante di una media climatica Europea attendibile. I LAYOUTS DELLE AREE VENDITA SUPERMARKET PRESE IN CONSIDERAZIONE - Le statistiche ufficiali sulla GDO italiana riportano circa l’80 % dei punti vendita con superficie < 1200 m2 - Per tale ragione si è preferiti concentrare lo studio su due tipologie: 240 m2 (corner shop urbano); 1600 m2 (supermarket interurbano, periferico) Un aspetto interessante che è emerso riguarda il “breakeven point” delle dimensioni area vendita sulle due soluzioni esaminate. Questo perché nei modelli studiati appare chiaramente un profilo T.E.W.I e T.C.O. favorevole alle miscele HFC/HFO per le piccole superfici. Il punto di incrocio che abbiamo trovato si colloca poco al di sopra dei 2000 m2. Vale la pena esaminare la statistica Nielsen GDO Italia che riporta solo poco meno del 5 % il numero di superfici superiori a 2000 m2. Aspetto interessante e alquanto ovvio è emerso riguardo alle condizioni climatiche che nel territorio italiano vedono condizioni piuttosto estreme nel centro sud Italia con profili di temperature sia invernali che estivi ben più impegnativi per la soluzione R744 (CO2). ANALISI DELL’ARCHITETTURA E DELLA COMPONENTISTICA CON MISCELE HFO/HFC
Figura 1 - Raffigurazioni della lista utenze TN e BT, Schema Centrale di Compressione Multipack
Una premessa: ormai sono molti i costruttori di componenti che hanno esteso l’utilizzabilità di componenti per R448A/R449A ai nuovi gas A2L per la refrigerazione, applicando poche modifiche e certificandone l’utilizzabilità tenendo conto del lieve incremento di pericolosità di innesco fiamma. Nello studio che presentiamo ci si è affidati al sw. di selezione compressori di Bitzer e si è optato per modello 4HE-18Y (Fig. 2).
Figura 2 – Profilo T località Milano
24/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
Figura 3 – Layout Corner Shop in studio – 260 m2
Per le valvole termostatiche si è scelto di selezionare con sw. Danfoss. In merito ai condensatori si è scelto di puntare su tipologie già suggerite e ampiamente disponibili per R448A/ R449A estendendone la scelta ai nuovi gas A2L (R455A, R454C) con GWP < 150. La fase di scelta dei parametri di configurazione sia per refrigeranti sintetici a base HFO sia per R744 (CO2) è stata dettata dalle recenti indicazioni su efficienza energetica. In particolare, si segnala la condensazione flottante con minimo a 20 °C per gas a base HFO e soli 10 °C per
Inviare candidature a: info@rica2000.it
2000 s.r.l. REFRIGERAZIONE - INDUSTRIALE - COSTRUZIONE - APPARECCHIATURE
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✎ CAPACITÀ DI LETTURA DISEGNI ELETTRICI E MECCANICI CONTRATTO
CON POSSIBILITA’ DI ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO, DOPO PERIODO DI PROVA
INDUSTRIA & formazione /25
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
R744 (CO2). La scelta riguardante i gas a base di HFO è stata volutamente conservativa. Recentemente, infatti, è stata estesa la enveloope di selezione anche ad un minimo di 10 °C di condensazione (Fig. 2). Passando da gas di classe A1 (R448A, R449A, R452A, R407F…) a quelli nuovi con GWP < 150 di classe A2L si impongono ragionamenti sulla sicurezza per cui si è deciso di illustrare una parte, quella preliminare, di studio sulla sicurezza. CAPITOLO SICUREZZA PER INSTALLAZIONE, ESERCIZIO, MANUTENZIONE E FUTURO SMALTIMENTO GAS E ATTREZZATURA. Il quadro di riferimento per lo studio sulla fattibilità in termini di sicurezza è fornito dalla UNI EN378 (2020). Tale impianto normativo permette l’adozione di tutti i gas refrigeranti, base HFO e R744, mostrati nello studio. Lo studio di fattibilità è di “primo livello” ovvero riscontra le quantità massime installabili nel luogo e nell’architetture considerate. Vi è da precisare che lo studio sulla sicurezza prevede considerazioni non solo sull’infiammabilità ma anche sul potenziale rischio asfissia e sulla possibile insorgenza di rischio atmosfera tossica per R744 (CO2). Questo rischio andrebbe in particolare valutato molto attentamente da ente apposito specializzato sullo studio dei rischi sul lavoro.
Figura 4 – Verifica compressori Bitzer
IL CALCOLO PREVISIONALE ESTIMATIVO DEL T.C.O. Una volta rilevati i dati previsionali sui consumi energetici date le architetture scelte, i sistemi di ottimizzazione cariche e riduzione dei consumi energetici, si è passato all’analisi dei costi operavi durante il funzionamento impianto e di acquisto. Il tutto è stato scalato su una durata vita impianti pari a 10 anni. Perché questa scelta così cautelativa che appare decisamente conservativa? L’allungamento della vita impianto nel modello di calcolo considerato
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Si richiede: – esperienza in termodinamica, meccanica, elettrotecnica – conoscenza ed interpretazione schemi elettrici e capacità di cablaggio – flessibilità di orario – patentino frigo Fgas – disponibilità a trasferte saltuarie su tutto il territorio italiano – disponibilità al lavoro in squadra e in autonomia – attitudine al problem solving – massimo impegno e serietà – patente B Contratto con possibilita’ di assunzione a tempo indeterminato,dopo periodo di prova. Retribuzione da definire in base al profilo. 26/ INDUSTRIA & formazione
ha un impatto differente a seconda del parametro che si considera: 1) Costo iniziale di acquisto: è un costo in cespiti ammortabile in n. anni, quindi allungando la vita impianto questo valore si spalma e impatta meno. Quindi una durata maggiore favorisce le architetture R744 soprattutto al crescere delle superfici area vendita 2) Costo energetico: è il principale costo nella lunga vita impianto. Piccoli interventi sull’efficienza energetica possono ridurre in misura non indifferente il T.C.O. al crescere delle superfici area vendita 3) Costo di manutenzione: ha un impatto poco sensibile alla vita impianto stabilita. La voce dal mercato propende per una maggiore stabilità dei costi di manutenzione di un impianto HFC / HFO. Per uno con R744 si stima un impatto inizialmente contenuto via via crescente con l’anzianità e l’uscita dal periodo di garanzia. Nel nostro studio si evidenzia come per un piccolo negozio alimentari da 250 m2 la scelta di puntare su HFC/HFO di classe A1 a medio GWP sia ancora vincente, e di parecchio, sopra le altre soluzioni, soprattutto nei primi anni (investimento basso) ma anche con un
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de impatto sui costi vita impianto R744. Nel presente modello questo impatto, essendo aleatorio, non viene considerato. SICUREZZA EN 378 Per dettagli sulla normativa europea si rimanda alle presentazioni specifiche ormai ampiamente disponibili su web. Nel presente studio si è voluto realizzare una stima preliminare di fattibilità dei progetti. Le considerazioni fatte nel presente studio non hanno potuto approfondire il problema tossicità che sopraggiunge in ambienti chiusi con R744 quando in concentrazione anche localizzata superiore al 5%. Figura 5 – T.C.O. su 10 anni per Corner shop 240 m2
orizzonte di 10 anni. La scelta di puntare invece su HFO/ HFC di classe A2L (R454C, R455A) a bassissimo gwp paga lo scotto di un investimento iniziale un po’ più elevato ma nel medio lungo termine recupera terreno per posizionarsi molto bene. Per un supermercato medio da 1600 m2 il modello cambia non molto, si può sintetizzare dicendo che si stringe la differenza sul T.C.O. rispetto a R744. Il calcolo previsionale del T.E.W.I. (Fig. 3) ovvero dell’impatto ambientale, in base al modello. Appare piuttosto ovvio che il T.E.W.I è correlato in misura nettamente prevalente (fino a 80 % in “pesi) al consumo energetico e quindi i ragionamenti fatti per il T.C.O. sono validi anche per questo importante indicatore. In Italia, 1 kWh di energia elettrica “emette” circa 400 gr di CO2 in atmosfera.
genza e possibili fermate del freddo Abbiamo quindi riscontrato una incidenza delle suddette variabili poco significativa nell’arco dei 10 anni, tranne che per le “failures” con mancato freddo e chiamata di emergenza, manutenzione straordinaria. Stando ai dati provenienti da alcune associazioni di operatori manutentori refrigerazione commerciale (citiamo la Frigoristes de France), in corrispondenza di ondate di forte calore meteo si sono verificati eventi critici su impianti a CO2 trans critici, mentre invece in misura molto inferiore su quelli a HFC/HFO (R448A, R449A, R452A). Questo porta a considerare la voce “5” come molto aleatoria ma di gran-
CASO AREA VENDITA 240 m2 In questo caso, dimensionando le architetture con HFO/HFC opportunamente su bassa carica a causa della classificazione A2L, si è potuto agevolmente rientrare nei limiti prescritti senza adozione di dispositivi di mitigazione del rischio addizionali rispetto allo standard per HFC e HFC/HFO di classe A1. Un errore potrebbe generarsi dall’adozione di standard progettuali antecedenti al passaggio a gas A2L laddove le dimensioni del ricevitore di liquido avevano anche la funzione di tollerare fughe gas indesiderate e dare un certo tempo prima di intervenire fattivamente. La progettazione delle linee con criteri sorridenti alla “carica critica” ma
CONSIDERAZIONI A MARGINE DEL MODELLO DI CALCOLO. Abbiamo provato, in fase di test, a variare alcuni parametri come: 1 Vita prevista impianto 2 Costo del gas refrigerante 3 Costo della manodopera ordinaria e straordinaria 4 Tasso di fughe in aria (previsto in questo modello poco meno di 10 %) 5 Probabilità di “failure” con emerINDUSTRIA & formazione /27
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
con ricevitori adeguati alla funzione di tolleranza variazioni temperature stagionali permette di minimizzare le cariche dando affidabilità più che sufficiente. CASO AREA VENDITA 1600 m2 In questo caso, relativamente alla TN, non sarebbe possibile adottare un singolo circuito. Si è quindi opportunamente considerato lo split in due linee TN1 e TN2. La preoccupazione iniziale che ciò potesse genare un aumento di costi che avrebbe impattato sul T.C.O. 10 anni è stata superata dopo l’esame di alcuni preventivi tipici per le potenze richieste. Inoltre, la presenza di più di una linea permette di gestire un eventuale emergenza.
Figura 6 – T.E.W.I.
Carica limite per R454C
CONCLUSIONI L’obbligo di ridurre il GWP nell’utilizzo dei gas refrigeranti nel settore commerciale è agevolmente superato dall’adozione di gas a bassissimo GWP di classe A2L. La disponibilità di componenti per R454C, R455A è ormai assicurata. Le performance in termine di T.C.O. 10 anni e di T.E.W.I. rendono grazie alle miscele HFC/HFO e HFO/HFC di classe A2L. La normativa EN378 viene soddisfatta senza particolari problematiche né sui costi né sull’efficienza energetica. Con l’adozione di sistemi di efficientamento avanzato con HFC/HFO e HFO/HFC classe A2L abbiamo ragione di ritenere che si possano raggiungere target elevatissimi in termini di T.E.W.I. e T.C.O. 10 anni. Esempi possono essere: - Sotto raffreddamento meccanico con gruppo frigo ausiliario di piccola potenza (anche a R290 eventualmente, a bassa carica) - Ibridazione dell’architettura distribuita con ampio uso di “plug-ins” ermetici con R290 ad elevata efficienza nei displays BT.
Carica limite per R455A
Figura 7 – Verifiche EN378 per corner shop 240 m2
28/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
LEZIONE 225 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Andamento delle pressioni all’interno delle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria INTRODUZIONE
Pierfrancesco Fantoni
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
Continuiamo ad analizzare quanto accade all’aria quando percorre una canalizzazione di un impianto di condizionamento per la sua distribuzione. Risulta significativo rendersi conto dei vari fenomeni che accadono, se non altro per poter apprezzare le molteplici perdite di carico che si verificano e tenere presente, di conseguenza, che per compensare tali perdite è necessario disporre dell’azione di un ventilatore che dovrà essere di potenza tanto maggiore quante più perdite si verificano. Ovviamente con maggiori consumi d’esercizio. La conduzione di un impianto, quindi, richiede la massima cura per evitare tali perdite il più possibile: da questo si può comprendere, ad esempio, quanto sia importante anche la pulizia dei filtri dell’aria, che rappresentano una delle perdite di carico localizzate più frequenti che si possono verificare in difetto di una regolare opera di manutenzione. Questa volta vediamo cosa accade quando la canalizzazione per la distribuzione dell’aria vede ridursi la sua sezione trasversale. PERDITE DI CARICO E VENTILATORI Dopo aver visto cosa sucede alle pressioni dell’aria quando la sezione trasversale della canalizzazione aumenta, si può ora apprezzare cosa succede nel caso opposto, ossia quando la sezione si riduce. Lo scopo è sempre quello di rendersi conto di come ogni variazione di sezione apporti delle modifiche al valore delle tre pressioni (quella statica, quella dinamica e quella complessiva) e come si verifichino anche delle tra-
sformazioni da una forma all’altra. Come già ribadito, tali trasformazioni non avvengono in maniera integrale, per cui si hanno sempre delle perdite nette di pressione che ci devono far comprendere come sia sempre preferibile evitare il più possibile, se non strettamente necessario, qualsiasi modifica alle dimensioni dei condotti. Se proprio non è evitabile in nessun modo la necessità di cambiamento della sezione, le perdite localizzate che si verificno in tale punto vanno a sommarsi alle perdite che si verificano in tutte le altre sezioni del condotto: affinchè l’aria possa scorrere al suo interno, allora, sarà necessario compensare tali perdite fornendo energia all’aria stessa attraverso l’azione di un ventilatore. Il quale dovrà garantire una prevalenza maggiore tanto maggiori sono le perdite di carico: ovviamente questo richiederà un maggiore consumo di energia per il suo funzionamento e quindi maggiori costi operativi. UN SECONDO ESEMPIO Nella figura 1 viene riportato l’esempio di un condotto che vede restringere la sua sezione trasversale. Può essere questo il caso, ad esempio, in cui la canalizzazione debba attraversare una parete od un elemento portante di una struttura e non ci sia la possibilità di eseguire un’apertura in tale parete delle dimensioni desiderate. Anche in questa occasione proviamo ad esaminare cosa succede alle tre pressioni che caratterizzano l’aria e a fare le debite considerazioni. Per avere un riferimento il grafico della figura 1 riporta anche il valore della pressione atmosferica. INDUSTRIA & formazione /29
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ingombri, ma ha come conseguenza maggiori perdite di pressione e quindi dissipazioni di energia che obbligano a sostenere costi di funzionamento maggiori. Analisi della pressione dinamica In maniera del tutto analoga alla pressione statica, si può analizzare l’andamento della pressione dinamica all’interno del condotto. Ricordiamo che la pressione dinamica può avere solo valori maggiori di zero e quindi può apportare solo contributi positivi alla pressione complessiva dell’aria. Il valore della pressione dinamica dipende strettamente dalla velocità dell’aria all’interno del condotto. A parità di portata d’aria la velocità risulta maggiore per sezioni più piccole e invece risulta avere valori inferiori per sezioni maggiori. Questo è quanto si può apprezzare nel grafico di figura 1. Nel tratto AC del condotto, a sezione maggiore, l’aria risulta avere una minore velocità rispetto al tratto CD, dove la sezione si restringe. Per tale ragione la pressione dinamica dell’aria risulta essere maggiore nel tratto CD rispetto al tratto AC.
Figura 1- Esempio dell’andamento delle pressioni in una canalizzazione con diverse dimensioni della sezione.
ANALISI DELLA STATICA
PRESSIONE
La pressione statica nella sezione A risulta essere positiva, ossia superiore alla pressione atmosferica. Mano a mano che l’aria percorre la canalizzazione e si sposta verso destra le perdite di carico distribuite che si verificano a seguito degli attriti contribuiscono a farne diminuire il suo valore. Nella sezione C la pressione statica subisce una brusca diminuzione a seguito dell’improvvisa riduzione della sezione trasversale. Questo, infatti, implica un aumento della velocità dell’aria, e quindi della pressione dinamica, a scapito proprio della pressione statica. Maggiore è l’incremento di velocità maggiore risulterà la diminuzione di pressione statica. 30/ INDUSTRIA & formazione
Quindi, ogni volta che si riduce la sezione del condotto, a parità di portata, è possibile registrare un calo della pressione statica in quella sezione. A valle della sezione C la pressione statica continua a diminuire il suo valore, sempre a causa delle perdite distribuite. Dal grafico si può notare come la pendenza della linea che rappresenta il valore della pressione risulti essere maggiore rispetto al tratto a monte della sezione C. Questo significa che nel tratto CD le perdite distribuite sono maggiori e questo è imputabile al fatto che la velocità dell’aria è aumentata rispetto al tratto AC. Maggiore velocità implica, come ben sappiamo, maggiori perdite di carico: avere canalizzazioni di sezione ridotta, quindi, comporta un guadagno negli spazi occupati, e quindi una riduzione degli
ANALISI TOTALE
DELLA
PRESSIONE
La pressione totale dell’aria è data dalla somma delle due componenti, statica e dinamica. Nei tratti di canale a sezione costante la linea che rappresenta la pressione totale risulta essere parallela alla linea che rappresenta la pressione statica. Questo significa che la pressione totale diminuisce progressivamente lungo il canale, proprio come la pressione statica, a causa delle perdite distribuite che si verificano. Il suo valore risulta essere sempre maggiore di quello della pressione statica, tanto maggiore quanto più è grande il valore della pressione dinamica, ossia quanto maggiore è la velocità dell’aria all’interno del canale. L’unica sezione in cui le linee che rappresentano i valori delle due pressioni non risultano avere la stessa pendenza è in corrispondenza della riduzione della sezione, ossia in C. In questa sezione, come già detto, la pressio-
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ne statica subisce una brusca diminuzione e si verificano delle forti turbolenze proprio perchè improvvisamente si riduce lo spazio per il deflusso delle particelle d’aria. Le traiettorie delle particelle diventano estremamente caotiche, soprattutto quelle delle particelle che transitano nelle due parti più esterne della sezione in quanto, all’improvviso, si vedono la strada “sbarrata”. A causa IL FREDDO È PER TUTTI: IL “WORLD REFRIGERATION DAY” Casale Monferrato, 1° luglio 2021 – Con un nuovo Super Webinar, a meno di un mese di distanza dal XIX Convegno Europeo svoltosi il 10-11 giugno in collaborazione con le Nazioni Unite per l’Ambiente - UNEP, Centro Studi Galileo ha dato visibilità al tema della Giornata Mondiale della Refrigerazione 2021: “Cooling Champions: Cool Careers for a Better World”. Grazie a dieci interventi tenuti da alcuni esponenti di rilievo del settore HVAC/R italiano nonché Partner CSG, l’evento ha dato ampio spazio alle “Carriere nel Freddo”, con particolare enfasi a quello che sarà – e che è tuttora – l’apporto delle nuove generazioni a uno dei settori più importanti per la vita quotidiana. “La gioventù del freddo salverà il nostro Mondo 2.0”: il titolo del super webinar ha fornito spunti di assoluto interesse ai relatori e alle relatrici di tutte le età, questa volta veramente provenienti da quattro generazioni
di ciò non solo non si ha la conversione integrale delle perdite di pressione statica in pressione dinamica (cosa, peraltro, normale) ma si ha anche una forte penalizzazione di tale conversione, tanto che anche la pressione totale subisce una diminuzione piuttosto consistente, cosa che potrebbe essere anche evitabile. A valle della sezione C la pressione totale diminuisce progres-
sivamente a causa delle perdite distribuite, in maniera congruente alla diminuzione di pressione statica. All’uscita del canale, nella sezione C, la pressione totale risulta essere superiore a quella atmosferica, giusto per vincere le ultime resistenze dovute ai diffusori che permettono l’immissione dell’aria nell’ambiente climatizzato.
del Freddo: il susseguirsi delle presentazioni ha messo in evidenza il grande contributo che le future generazioni potranno dare non solo allo sviluppo dell’HVAC/R, camminando sulle spalle dei giganti che li hanno preceduti, ma soprattutto alla tutela del nostro pianeta, valorizzando al tempo stesso l’apporto fondamentale di donne e uomini che ogni giorno lavorano instancabilmente per rendere il mondo del Freddo più accessibile per tutti. Fedele alla propria missione di diffusione della conoscenza da oltre 45 anni, Centro Studi Galileo ha deciso di riassumere le dieci principali “lessons learned” del Super Webinar che ha offerto ai propri Tecnici ed Associati così come alla platea più ampia possibile di persone interessate alla nostra realtà: 1. La Formazione aprirà le porte del progresso a tutto il mondo 2. Il Freddo è un settore dinamico, moderno, resiliente e in continua espansione 3. Il freddo del futuro sarà Climate
Neutral, aiutando a proteggere il pianeta… 4. …insieme a una generazione di Tecnici pronti ad affrontare le sfide quotidiane 5. Le nuove tecnologie renderanno il Freddo più che mai accessibile e aperto all’innovazione 6. Il settore, un tempo prettamente maschile, sta diventando finalmente sempre più inclusivo 7. La chimica darà una fortissima spinta green all’intero settore 8. Nuove tecnologie richiedono una formazione specifica per essere sfruttate al meglio 9. Le nuove tecnologie renderanno più rapido, preciso ed efficiente il lavoro dei Tecnici 10. La ricerca sui refrigeranti green è fondamentale per ridurre le emissioni e salvaguardare il clima L’appuntamento è quindi fissato per il 26 giugno 2022, ancora una volta nell’anniversario della nascita di Lord Kelvin, padre fondatore ideale della Refrigerazione mondiale.
INDUSTRIA & formazione /31
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Legislazione, regolamentazione e codici di condotta per i refrigeranti infiammabili EN 378:2016
Kelvin Kelly
Training Director Business Edge
Le prime parti di questo manuale si possono trovare sulle riviste 5-2021 e 6-2021
Tratto da“Flammable Refrigerants Reference Manual”, l’intero manuale in lingua inglese può essere acquistato sul sito web www.businessedgeltd.co.uk
Lo standard Europeo EN378:2016 rappresenta lo standard per i requisiti ambientali e di sicurezza per la refrigerazione, il condizionamento dell’aria e le pompe di calore. Si compone delle seguenti quattro parti: • Parte 1 - Requisiti di base, definizioni, classificazione e criteri di selezione • Parte 2 - Progettazione, produzione, verifica, marcatura e documentazione • Parte 3 - Sito di installazione e protezione personale • Parte 4 - Funzionamento, manutenzione, riparazione e ripristino Ciascun sistema deve essere classificato in una delle seguenti categorie e quindi, a seconda della categorie, Categorie
Accessibilità generale a
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deve essere soggetto a requisiti di installazione e pesi di carica di refrigerante diversi, a seconda delle proprietà del refrigerante selezionato. CLASSIFICAZIONE DELL’UBICAZIONE Classificazione dell’ubicazione degli impianti di refrigerazione: Classe I - Attrezzature meccaniche situate all’interno dello spazio occupato (vedi Figura 1). Se l’impianto di refrigerazione, o le parti contenenti refrigerante, si trovano all’interno dello spazio occupato, l’impianto è considerato di Classe I, a meno che non sia conforme ai requisiti della Classe II. Altri esempi comuni di sistemi di Classe I sono: unità close control, sistemi di condizionamento portatili,
Caratteristiche Generali Locali, parti di edifici, edifici in cui: - sono presenti strutture per il pernottamento - le persone sono limitate nei movimenti - è presente un numero incontrollato di persone - chiunque vi ha accesso senza essere personalmente a conoscenza delle necessarie precauzioni di sicurezza
Esempi
Ospedali, tribunali o carceri, teatri, supermercati, scuole, aule, terminali di trasporto pubblico, hotel, abitazioni, ristoranti
Accessibilità sorvegliata b
Locali, parti di edifici, edifici in cui può essere radunato solo un numero limitato di persone, alcune delle quali necessariamente a conoscenza delle precauzioni generali di sicurezza dello stabilimento
Uffici aziendali o professionali, laboratori, luoghi per la produzione in generale e luoghi dove le persone lavorano.
Accessibilità autorizzata c
Locali, parti di edifici, edifici dove hanno accesso solo persone autorizzate, che hanno familiarità con le precauzioni di sicurezza dello stabilimento generali e specifiche e del luogo in cui ha luogo la fabbricazione, la trasformazione o lo stoccaggio di materiali e prodotti.
Impianti di produzione, ad esempio per prodotti chimici, alimenti, bevande, ghiaccio, gelati, raffinerie, celle frigorifere, caseifici, macelli, aree non pubbliche di supermercati.
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Ubicazione a - Accesso generale
Figura 4 - Classe I - Frigorifero integrato Ubicazione b - Accesso sorvegliato
Ubicazione c - Accesso sorvegliato
Ubicazione c - Accesso autorizzato
Esempio delle 3 diverse categorie di accesso a-b-c
piccoli deumidificatori e macchine per il ghiaccio. Classe II - Compressori in sala macchine o all’aperto Se tutti i compressori e i serbatoi a pressione sono situati in una sala macchine o all’aperto, si applicano i requisiti relativi all’ubicazione di classe II, a meno che il sistema non sia conforme ai requisiti della classe III. Le bobine e le tubazioni, comprese le valvole, possono essere collocate in uno spazio occupato. Altri esempi comuni per i sistemi di classe II sono: confezioni per supermercati e celle frigorifere. Classe III Sala macchine o all’aperto Se tutte le parti contenenti refrige-
Figura 5 - Condizionatore split
rante si trovano in una sala macchine o all’aperto, allora si applicano i requisiti validi per l’ubicazione di Classe III. La sala macchine deve soddisfare i requisiti di EN 378-3. Posizionando tutte le parti contenenti refrigerante all’esterno, si riducono al minimo i rischi per gli occupanti dello spazio climatizzato.(vedi Figura 1). Classe IV - Cassone ventilato Se tutte le parti contenenti refrigerante si trovano in uno spazio chiuso ventilato, si applicano i requisiti per una ubicazione di Classe IV. Lo spazio chiuso ventilato deve soddisfare i requisiti di EN 378-2 e EN 378-3. Collocando tutte le parti contenenti refrigerante in uno spazio chiuso ventilato riduciamo al minimo i rischi per gli occupanti dello spazio condizionato, proteggendo al contempo l’apparecchiatura dalle condizioni atmosferiche (vedi Figura 1). SALE MACCHINE SPECIALI Le sale macchine non sono destinate per essere utilizzate come spazi
occupati e quindi non devono essere trattate come tali. Una sala macchine è progettata appositamente per ospitare l’impianto di refrigerazione e/o altre macchine speciali. La sala macchine dovrebbe consentire alle persone fisiche di essere in grado di eseguire assistenza, manutenzione e riparazione. La sala macchine dovrebbe essere accessibile solo al personale competente, che abbia ricevuto la formazione adeguata e necessaria, comprese le procedure richieste nel caso in cui venga attivato un allarme. Nel caso in cui avvenga la fuoriuscita di un refrigerante all’interno della sala macchine, deve esserne impedito l’ingresso in altri locali. Deve essere consentita solo l’aerazione verso l’esterno. Se un’apparecchiatura dotata di compressori d’aria o a combustione si trova nella stessa sala macchine dell’apparecchiatura di refrigerazione, deve essere impedito che venga aspirata aria dalla sala macchine. Non devono essere ammesse fiamme libere nelle sale macchine a INDUSTRIA & formazione /33
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Figura 6 - Classe III - Sistema ad acqua refrigerata installato in un complesso all’aperto
A1. Nel diagramma di flusso, è possibile utilizzare la classe di sicurezza del refrigerante per trovare la tabella appropriata in EN378-1. Se il sistema è sigillato, oltre alle Tabelle trovate in C.1 e C.2, si fa riferimento alla maggiore delle seguenti: • Se il sistema utilizza un refrigerante di cui, in caso di perdita, diventa tossico prima che infiammabile: • 20 m³ x limite di tossicità di qualunque sia il maggiore tra (ATEL, ODL, PL) • 150 g Sistema di refrigerazione classe A • Se il sistema utilizza un refrigerante di cui, in caso di perdita, diventa infiammabile prima che tossico: • m1 (4m³ x LFL) x 1,5 per classe infiammabilità 2L • m1 (4m³ x LFL) per classe infiammabilità 2, 3 • 150 g METODO C.1
Figura 7 - Classe 4 – Spazio Chiuso Ventilato
Figura 8 - Diagramma di flusso che mostra quale tabella utilizzare (EN378 -1} per il gruppo di sicurezza di un refrigerante
meno che non facciano parte della saldatura o brasatura dell’attrezzatura di refrigerazione. I lavori a fiamma devono essere monitorati e deve essere fornita un’adeguata ventilazione. All’interno della sala macchine non devono essere conservati refrigeranti, materiali infiammabili o materiali tossici. La sala macchine deve avere un interruttore di emergenza, posizionato all’esterno, vicino alla porta principale. 34/ INDUSTRIA & formazione
Un secondo interruttore di emergenza deve essere posizionato all’interno in un luogo adatto. L’interruttore di emergenza arresterà il sistema di refrigerazione. REQUISITI LIMITE DI CARICA PER I SISTEMI DI REFRIGERAZIONE La carica massima di refrigerante dipende dalla tossicità e dall’infiammabilità del refrigerante applicabile. Se il refrigerante è atossico e non infiammabile, è classificato come
Requisito limiti di carica refrigerante per i sistemi di refrigerazione: Tossicità • Fase 1: determinare la categoria di accesso e l’ubicazione appropriate • Fase 2: determinare la classe di tossicità del refrigerante • Fase 3: determinare il limite di carica per il sistema di refrigerazione in base alla tossicità come il maggiore tra: o Limite di carica da tabella C. 1 o 20 m³ moltiplicati per il limite di tossicità per sistemi di refrigerazione sigillati. o 150 g per sistemi di refrigerazione sigillati che utilizzano refrigerante di classe A. METODO C.2 Requisito limiti di carica refrigerante per i sistemi di refrigerazione: Infiammabilità •Fase 1: determinare la categoria di accesso e l’ubicazione appropriate • Fase 2: determinare la classe di infiammabilità del refrigerante • Fase 3: determinare il limite di carica dell’impianto frigorifero in base all’infiammabilità come il maggiore tra: o Limite di carica dalla tabella C.2 (equazione C.1.) o m1 x 1,5 per impianti frigoriferi si
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Classe di tossicità
Categoria di accesso a b
A
c
B
I
II
Piano superiore senza uscita di emergenza o al di sotto del piano terra
Limite di tossicità x volume della stanza o vedere C3
Altro
Nessuna restrizione di carica a
Piano superiore senza uscita di emergenza o al di sotto del piano terra
Limite di tossicità x volume della stanza o vedere C3
Altro
Nessuna restrizione di carica a
IV
Nessuna restrizione di carica a
Nessuna restrizione carica a
di
Per sistemi di assorbimento sigillati - limite di tossicità x volume della stanza non superiore a 2,5Kg - tutti gli altri sistemi - limite di tossicità x volume della stanza Piano superiore senza uscita di emergenza o al di sotto del piano terra
Limite dii tossicità x volume della stanza
Carica non superiore a 25Kg a
Densità dovuta al personale inferiore a una persona x 10m2
Carica non superiore a 10Kg a
Nessuna restrizione di carica a Carica non superiore a 25Kg a
Altro
c
III
Limite di tossicità x volume della stanza
a
b
Classificazione della ubicazione
Densità dovuta al personale inferiore a una persona x 10m2
Carica non superiore a 50Kg a
Altro
Carica non superiore a 10Kg a
Altro
Nessuna restrizione di carica a
I requisiti di carica basati sulla tossicità devono essere valutati in base alla posizione I, II, III, IV a seconda della collocazione del locale ventilato
Nessuna restrizione di carica a
Nessuna restrizione di carica a Nessuna restrizione di carica a Carica non superiore a 50Kg a
Tabella C 1 a Per l’aria aperta si applica la norma EN 378-3:2016 4.2 e per le sale macchine la norma EN 378 -3:2016 4.3
gillati classe 2L o m1 per impianti di refrigerazione sigillati classe 2 o 3. o 150g per sistemi di refrigerazione sigillati. I limiti di carica sono definiti in base all’LFL (limite di infiammabilità inferiore) del refrigerante. Nel caso di infiammabilità di Classe 2 e Classe 3, si comportano come segue: o m₁=4m³ x LFL o m₂=26m³ x LFL o m₃= 130m³ x LFL Per i refrigeranti A2L, il fattore di capacità può essere aumentato di 1,5 grazie alle velocità di combustione inferiori e quindi del rischio inferiore.
Nota: 4 m³, 26 m³ e 130 m³ si basano su una carica di R290 rispettivamente a 150 g, 1 kg e 5 kg. Equazione C.1 Mmax = 2.5 x LFL 5/4 x h₀ x A1/2 Che può essere riscritto come: Mmax = 2.5 X LFL1.25 x h₀ x √A Equazione C.2 Amin = m2 ÷ (2.5 x LFL 5/4 x h₀)2 Che può essere riscritto come: Amin= m2 ÷ (2.5 x LFL 5/4 x h₀)2 Dove: Mmax è la carica massima consentita in kg in una stanza m è la quantità di carica di refrigerante in kg all’interno del sistema Amin è l’area minima della stanza ri-
chiesta in m2 A è l’area della stanza in m2 LFL è il limite inferiore di infiammabilità in kg/m3 come definito nell’allegato E h0 è l’altezza dell’apparecchio come segue: • 0,6 m per ubicazione al piano • 1,0 m per montaggio a finestra • 1,8 m per montaggio a parete • 2,2 m per montaggio a soffitto Nota: il valore dell’altezza dell’apparecchio è applicabile solo per il calcolo della normativa europea EN. Un’unità evaporatore può essere posizionata più in alto o più in basso, ma il valore da utilizzare nei calcoli deve essere uno dei quattro sopra indicati. INDUSTRIA & formazione /35
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Classe di tossicità
Classificazione della ubicazione
Categoria di accesso
a
I
Comfort delle persone
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a x 1,5 conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5
Altre applicazioni
20% x LF x volume della stanza e non superiore a m2a x 1.5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5
Comfort delle persone
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a x 1,5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5
Altre applicazioni
20% x LF x volume della stanza e non superiore a m2a x 1.5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5
Comfort delle persone
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a x 1,5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5
b 2L
c
II
Altre applicazioni
< 1 persona per 10m2
20% x LF x volume della stanza e non superiore a m2a x 1.5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5 20% x LF x volume della stanza e non superiore a 50Kga x 1.5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 25Kgc x 1.5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5
III
IV
Nessuna restrizione di carica c
Carica del refrigerante non più di m3 c x 1.5
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 25Kgc x 1.5 o conformemente a C3 e non superiore a m3b x 1.5 Nessuna restrizione di carica c
Tabella12 C 2- BS EN 378-1:2016 Carica massima per refrigeranti A2L a b c m2= 26 m3 x LFL m3= 130 m3 x LFL In spazi aperti, EN 378-3:2016, 4.2 applicato e per sale macchina, EN 378-3:2016, applicato 4.3
Classe di tossicità
Classificazione della ubicazione
Categoria di accesso
a
b 2
c
I
II
Comfort delle persone
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a
Altre applicazioni
20% x LF x volume della stanza e non superiore a m2a
Comfort delle persone
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a
Altre applicazioni
20% x LF x volume della stanza e non superiore a m2a
Comfort delle persone
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a
Altre applicazioni
Sottoterra
20% x LF x volume della stanza e non superiore a m2a
< 1 persona per 10m2
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 10Kgc
III
IV
Nessuna restrizione di carica c
Carica del refrigerante non più di m3 b
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 25Kgc
Tabella 13 C 2- BS EN 378-1:2016 Carica massima per refrigeranti A2 a b c m2= 26m3 x LFL m3= 130 m3 x LFL In spazi aperti, EN 378-3:2016, 4.2 applicato e per sale macchina, EN 378-3:2016, applicato 4.3
Nota: la tabella 3 nella sezione 1 include il calcolo di LFL1.25 per i refrigeranti tabulati. Nota: i sistemi non devono essere reinstallati (spostati) in un altro spazio senza aver ricalcolato l’area minima della stanza e la carica massima consentita per garantire che non possa formarsi una miscela infiammabile. 36/ INDUSTRIA & formazione
REQUISITI LIMITE DI CARICA PER I SISTEMI DI REFRIGERAZIONE: A - TOSSICITÀ Un sistema R410A che raffresca una camera d’albergo di circa 100 m3 (Figura 9) Esempio • Fase 1: Accesso: a. Classe di posizione: II. Volume della stanza 100m3
• Fase 2: A1 (R410A) ATEL/ODL = 0,42 kg/m3; PL = 0,44kg/m3, quindi utilizzare 0,44kg/m3 • Fase 3: Determinare il limite di carica per il sistema di refrigerazione in base alla tossicità come il maggiore tra: • Limite di carica dalla tabella C1. Limite di tossicità (0,44 kg/m3) x volume della stanza 0,44 x 100 = 44 kg Nota: se lo spazio occupato è mag
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Classe di tossicità
Classificazione della ubicazione
Categoria di accesso
I
Comfort delle persone a
Altre applicazioni
b
Altre applicazioni
Altre applicazioni
IV
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a o 1,5Kg 20% x LF x volume della stanza e non superiore a 1Kg
Al di sopra del suolo livello del suolo
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 1,5 KG
Non più di 5 Kgc
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2a o 1,5 Kg
Sottoterra
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 1Kga
Al di sopra del suolo livello del suolo
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 2,5 KG
Comfort delle persone c
III
Sottoterra
Comfort delle persone 3
II
Non più di 10 Kgc
Carica del refrigerante non più di m3 b
Conformemente al metodo C2 e non superiore a m2 o 1,5 kg
Sottoterra
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 1Kgc
Al di sopra del suolo livello del suolo
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 10Kgc
20% x LF x volume della stanza e non superiore a 25Kgc
Senza restrizionic
Tabella 14 - BS EN 378-1:2016 Carica massima per refrigeranti A3 a b c m2= 26m3 x LFL m3= 130 m3 x LFL In spazi aperti, EN 378-3:2016, 4.2 applicato e per sale macchina, EN 378-3:2016, applicato 4.3
giore di 250 m2, utilizzare la tabella C3 relativa a un’altezza minima per una stanza di 2,2 m. Pertanto, per R410A, se uno spazio è al di sotto del livello del suolo, allora, area della stanza (250 m2) x altezza (2,2 m) = 550 m3 x RCL (0,39 kg/m3) = 214,5 kg. Oppure, se tutto lo spazio è sopra il livello del suolo, allora Volume della stanza (550 m3) x QLMV (0,42 kg/ m3 =231 kg • 20m3 moltiplicato per il limite di tossicità per i sistemi di refrigerazione sigillati: 20m3 x limite di tossicità (0,44 kgm/ m 3) = 8,8 kg • 150 g per sistemi di refrigerazione sigillati che utilizzano refrigerante di classe A Ndr quindi 44 kg
REQUISITI LIMITE DI CARICA PER I SISTEMI DI REFRIGERAZIONE: A – TOSSICITÀ Un sistema R404A che alimenta un magazzino per verdure di circa 100 m3 (Figura 10) • Fase 1: Accesso: b. Classe di ubicazione II • Fase 2: A1 (R404A) - nessuna limitazione di carica
• Fase 1: Accesso: a. Classe di ubicazione: II. Volume della stanza 100 m3 • Fase 2: B2L (R717) ATEL/ODL = 0,00022kg/m3; PL= 0,00035 kg/m3. Quindi utilizzare: 0,00035 kg/ m3 • Fase 3: Determinare il limite di carica per il sistema di refrigerazione in base alla tossicità come il maggiore tra: o Limite di carica dalla tabella C1. Limite di tossicità (0,00035kg/m3) x Volume della stanza 0,00035 kg/ m3 x 100 m3 = 0,035kg o 20 m3 moltiplicato per il limite di tossicità per i sistemi di refrigerazione sigillati. 20 m3 x limite di tossicità {0.00035kg/ m3) =0,007 kg
Figura 10 – Cella frigorifera che utilizza refrigerante non tossico e non infiammabile R404A
REQUISITI LIMITE DI CARICA PER I SISTEMI DI REFRIGERAZIONE: B - TOSSICITÀ Figura 9 – Camera d’albergo con refrigerante non infiammabile e non tossico R410A utilizzato per il condizionamento della stanza
Sistema R717 (Ammoniaca) che fornisce un frigobar in una camera d’albergo di circa 100m3 (Figura 11) Esempio
Figura 11 – Frigobar R717 per albergo
INDUSTRIA & formazione /37
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
REQUISITI LIMITE DI CARICA PER I SISTEMI DI REFRIGERAZIONE: A2L (vedi Figura 12) Esempio • Fase 1: Accesso: a. Classe di posizione: II. Volume della stanza: 100 m3. Altezza della stanza 2,2 m. • Fase 2: A2L (R32) LFL = 0,307 kg/ m3 • Fase 3: Comfort delle persone, unità interna montata a soffitto: • Utilizzando l’equazione C.1 →8,47 kg = 2,5 x 0,2285 x 2,2 x √100/2.2 e non superiore al maggiore di m2a x 1,5 (26 x 0,307 x 1,5 =11.973) o C.3. Vedi sotto. Nota: se lo spazio occupato è maggiore di 250 m2, utilizzare la tabella C.3. (Con un’altezza minima per una stanza di 2,2 m. Quindi, per R32, se uno degli spazi è sotto il livello del suolo, allora superficie (250m2) x altezza (2,2m) = 550m3 x RCL (0,061 kg/m3) = 33,55 kg. Oppure, se l’intero spazio è al di sopra del livello del suolo, volume della stanza (550 m3) x QLMV (0,063 kg/ m3) = 34,65 kg e non più di m3b x 1,5 = 59,865 kg. • Questo quantitativo può essere superato se vengono prese le misure appropriate in conformità con EN 378 -1 C.3.2.2 o C.3.2.3 REQUISITI DEL LIMITE DI CARICA PER I SISTEMI DI REFRIGERAZIONE: A2L (vedi Figura 13)
Nome Refrigerante
Applicazioni senza controlli aggiuntivi
Applicazioni aggiuntivi
con
controlli
R32
aria condizionata Meno di 3kg
Multi-split, VRV/VRF, Refrigeratori multi-circuito
R170 – ETANO
Piccolo frigorifero/congelatore medico a temperatura ultra-bassa
Grande frigorifero/congelatore medico a temperatura ultra-bassa
R290 – PROPANO
Piccoli deumidificatori, cantinetta per vini refrigerata
Refrigeratori multi-circuito
R454C
Celle frigorifere medio/piccole congelatori commerciali
Refrigerazione per supermercati
R600a – ISO BUTANO
Refrigeratori domestici
Refrigeratori multi-circuito
R1234yf
AC nei veicoli
Refrigeratori multi-circuito
R1234ze
Sistemi monoblocco
Refrigeratori multi-circuito di grandi dimensioni
R1270 - PROPANO
Sistemi monoblocco
Refrigerazione per supermercati
Tabella 15- Tipiche applicazioni di refrigeranti infiammabili
m3 • Fase 2: A2L (R1234ze) LFL = 0, 303 kg/m3 • Fase 3: altre applicazioni • 20% x LFL x Volume della stanza (6,06 kg) e non superiore a m2a x 1,5 (7,878 kg) Nota: se lo spazio occupato è maggiore di 250 m2, utilizzare la tabella C3. (Con un’altezza minima per una stanza di 2,2m e quindi per R1234ze, se uno degli spazi è sotto il livello del suolo, allora superficie della stanza (250m2) x altezza (2,2m) = 550m3 x RCL (0,061 kg/m3 = 33,55kg. Oppure, se l’intero spazio è al di so-
pra del livello del suolo, allora volume della stanza (550m3) x QLMV (0,063 kg/m3) = 34,65kg e non superiore a m3b x 1,5 = 59,085kg • Questa quantità può essere superata se vengono prese le misure appropriate in conformità con C.3.2.2 o C.3.2.3. REQUISITI LIMITE DI CARICA PER I SISTEMI DI REFRIGERAZIONE: A2L
Esempio • Fase 1: Accesso: a. Classe di posizione: II. Volume della stanza: 100 m3. Altezza della stanza 2,2 m • Fase 2: A2 (R152a). LFL = 0,130 kg/m3 L’evoluzione delle tecnologie • Fase 3: comfort delle persone, unichimiche per il trattamento acque tà interna montata a pavimento L’evoluzione delle tecnologie dei circuiti di raffreddamento • Usando l’equazione C.1 →1,314kg con torri evaporative o = 2,5 x 0,130 x 0,6 x √100/2.2 e non condensatori evaporativi BIOCHEMICAL superiore al maggiore di m2a (26 x BIOCHEMICAL 0,130 = 3,38kg) • Antincrostanti – anticorrosivi – biocidi – antialghe • Per sistemi sigillati M1→ 0,52kg= • Soluzioni per la lotta alla Legionella Pneumophila • Sistemi automatici di dosaggio, controllo, gestione spurghi, ecc. 4m3 x 0,130 kg/m3 protezione ottimale anche delle superfici zincate • Per sistemi sigillati 150 g • Prodotti per lavaggi acidi con inibitori di corrosione per una protezione ottimale anche per superfici zincate REQUISITI LIMITE DI CARICA PER I • Prodotti per lavaggi neutro-alcalini con impianto in esercizio SISTEMI DI REFRIGERAZIONE: A3 • Analisi chimiche e consulenza per la definizione del trattamento ottimale e della migliore gestione del bilancio d’acqua Esempio N.C.R. Biochemical S.p.A. - Via dei Carpentieri, 8 - Zona Industriale “Il Prato” - 40050 Castello d’Argile (Bologna) - Italia • Fase 1: Accesso: a. Classe di posiTel. (+39) 051 6869611 - Fax (+39) 051 6869617 - www.ncr-biochemical.com - e-mail: info@ncr-biochemical.com zione II. Volume della stanza: 100m3.
Esempio • Fase 1: Accesso: a. Classe di posizione: II. Volume della stanza: 100
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Figura 12 – Camera d’albergo con sistema di condizionamento dell’aria che utilizza refrigerante a bassa infiammabilità R32 {A2L}
Altezza della stanza 2,2m • Fase 2: A3 (R290) LFL = 0,038 kg/m 3 • Fase 3: Comfort delle persone, unità interna montata a soffitto • Usando l’equazione C.1 →0,623kg = 2,5 x 0,0168 x 2,2 x √100/2.2 e non superiore al maggiore di m2a (26 x 0,038 = 0,988kg) o 1,5 kg • Per sistemi sigilati M1→ 0,152 kg= 4m3 x 0,038kg/m3 • Per sistemi sigillati: 150g
Figura 13 – Macchina per Tomografia computerizzata a risonanza magnetica per la scansione di pazienti ospedalieri che utilizza refrigerante a bassa infiammabilità R1234ze (A2L)
VOLUME MINIMO LIMITE DELLA STANZA PER L’UNITÀ DI CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA: CLASSE REFRIGERANTE A3 Esempio • Fase 1: Accesso: a. Classe di posizione II. 300g di refrigerante • Fase 2: A3 (R290) LFL = 0,038 kg/ m3 • Fase 3: Comfort delle persone, unità interna montata a soffitto
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LEZIONE 245 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
Retrofit di un circuito frigorifero a R404A: una scelta azzeccata non è una scelta casuale INTRODUZIONE
Pierfrancesco Fantoni Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2021, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 40/ INDUSTRIA & formazione
Quando si deve eseguire il retrofit di un circuito frigorifero già in funzione, entrano in gioco molte variabili, il cui controllo non sempre può avvenire in maniera perfetta, per quanta attenzione si ponga nella procedura operativa. Per limitare la possibilità di inconvenienti è preferibile eseguire una minuziosa analisi a monte delle caratteristiche dei fluidi frigoriferi sostitutivi, in modo da arrivare ad una scelta non casuale ma dettata da valide ragioni. Solo in questo caso la scelta del fluido sostitutivo potrà risultare una scelta azzeccata. LA TEMPERATURA DI SCARICO Quello delle alte temperature di scarico è un problema che va sempre tenuto presente in qualsiasi circuito frigorifero in quanto ha conseguenze gravose soprattutto sul funzionamento del compressore. Non è raro trovarsi di fronte a questa situazione, soprattutto quando si impiegano certe tipologie di refrigeranti. Per poter apprezzare la portata del problema si può portare l’esempio di una situazione analoga che accade anche nel settore dei circuiti frigoriferi per le apparecchiature di condizionamento dell’aria. Il riferimento è all’R32, una tipologia di refrigerante piuttosto recente che ha sostituito l’R410A nelle apparecchiature di condizionamento residenziale e piccolo commerciale. UN CASO ANALOGO NEI CIRCUITI PER IL CONDIZIONAMENTO L’R410A è una miscela costituita al 50% da R32, per cui, a primo
impatto, si potrebbe pensare che il loro comportamento risulti essere piuttosto simile, tant’è vero che, ad esempio, i due fluidi risultano avere pressioni di lavoro praticamente sovrapponibili per gran parte delle temperature di lavoro tipiche del condizionamento dell’aria. In realtà non è così, dato che, ecco perché viene portato questo esempio, l’R32 si caratterizza per avere temperature di scarico del compressore più elevate rispetto all’R410A: questa diversità è proprio causata, guarda caso, dalla presenza dell’R125 al 50% nella composizione dell’R410A che, invece, nell’R32 ovviamente non è presente, trattandosi di un fluido puro. Già si è visto nel numero precedente che quest’ultimo fluido ha la facoltà di tenere a livelli accettabili le temperature di scarico dell’R452A, a differenza di altre miscele che invece non godono di tale proprietà proprio per la scarsa presenza nella loro composizione dell’R125. LE SCELTE AZZECCATE DEL TECNICO Questo parallelismo porta ad evidenziare come il settore dei fuidi frigoriferi, a seguito della mutazione che sta subendo, è costretto a pagare delle conseguenze non di poco conto. Per i problemi ambientali a tutti noti, l’abbandono dell’R404A e dell’R410A a favore di altri refrigeranti meno impattanti comporta delle conseguenze da pagare, come l’uso di fluidi sostitutivi (quali R407H, R449A, ecc. nel primo caso e quale l’R32 nel secondo caso) che però richiedono particolari attenzioni su alcuni aspetti di funzionamento (nello
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Figura 1- Andamento della temperatura di scarico di un compressore funzionante a R452A, rispetto al funzionamento con R404A, in dipendenza della temperatura di evaporazione. Come si nota, il massimo aumento di temperatura si verifica per una temperatura di evaporazione di circa -35°C. Per temperature superiori a -20 °C circa, l’R452A presenta temperature di scarico addirittura inferiori a quelle dell’R404A. (adattato da catalogo Tecumseh)
specifico le maggiori temperature di scarico) che precedentemente non esistevano. Questo testimonia come l’evoluzione tecnologica richieda sempre maggiore perizia nella conduzione dei circuiti frigoriferi che presentano sempre più problematiche nuove che il tecnico frigorista non può sottovalutare. Un tecnico ben preparato è anche in grado di fare scelte azzeccate per non trovarsi di fronte a queste nuove problematiche e, da questo punto di vista, l’R452A offre proprio un esempio. Sostituire un refrigerante con un altro porta con sé sempre un certo grado di incertezza, per quanto si adottino tutte le precauzioni e le attenzioni procedurali del caso. Se però, un fluido frigorifero già a monte non annovera determinate problematiche, come in questo caso le alte temperature di scarico, la sua gestione diventa più facile ed il processo di sostituzione ha maggiore probabilità di avvenire con successo. Nella figura 1 viene evidenziata la “bontà” di questo parametro per qunto riguarda l’R452A. I dati sperimentali si riferiscono ad una apparecchiatura funzionante ad una temperatura di condensazione di 30 °C e con surriscaldamento di 10 K. Il grafico riporta la variazione della temperatura di scarico del compressore con R452A in funzione della temperatura di evaporazione prendendo come riferimento il funzionamento dello stesso compressore quando lavora con R404A.
L’area rossa del grafico evidenzia le temperature di evaporazione per cui l’R452A presenta una temperatura di scarico maggiore dell’R404A (al massimo circa 3 K) mentre l’area evidenziata in blu evidenzia le temperature di evaporazione per cui l’R452A presenta una temperatura di scarico inferiore a quella dell’R404A ( al massimo circa 1 K). IN QUALI CASI PUÒ ESSERE LA SCELTA VINCENTE Conoscere il problema a monte, quindi, è strategico per aumentare la probabilità di compiere una scelta vincente e, così, di rendere un ottimo servizio al cliente finale che utilizza l’apparecchiatura. Il controllo della temperatura di scarico del compressore è un’operazione che richiede una serie di attenzioni, giacché il suo valore dipende da una moltepli-
cità di fattori: è sufficiente perdere l’adeguatezza di uno solo di questi parametri per vedere il compressore suriscaldarsi eccessivamente ed entrare nel campo dei possibili inconvenienti di funzionamento. Quando, allora, è vincente la scelta dell’R452A come fluido sostitutivo dell’R404A? Ecco alcuni esempi. Il primo è quello in cui l’apparecchiatura è chiamata a lavorare all’interno di un ampio campo di temperature ambiente. Quando tale temperatura aumenta, il compressore è chiamato a maggiore sforzo operativo e quindi tende a surriscaldarsi già per sua natura: in questa situazione un refrigerante che non comporti elevate temperature di scarico aiuta senz’altro a mantenere sotto controllo la situazione. Rientrano in tale casistica senz’altro le apparecchiature destinate a lavorare a temperature ambiente elevate, come gli armadi frigoriferi e gli abbattitori di temperatura, per esempio, che sono in uso nelle cucine dei ristoranti e che vanno anche soggette, oltre a ciò, anche a fenomeni di facile imbrattamento dei condensatori e quindi a conseguenti difficoltà di scambio e risalite della pressione di condensazione. Un caso analogo è quello in cui si deve lavorare a basse temperature, tipicamente le apparecchiature BT o BBT, dove non è così scontato avere sempre valori di surriscaldamento contenuti, soprattutto quando si impiega il capillare come dispositivo di
INDUSTRIA & formazione /41
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La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO Serie BM
Il classico gruppo espansione. Avere gas molto caldo manometrico svizzero in aspirazione al compressore va da Nuovo con luci a UV e LED sé che comporta problemi di eccessivo surriscaldamento del compressore stesso, che quindi deve essere tutelato dapompe altre cause possono REFCO nuove perche la condensa conLe una maggior multifunzionalità. portare ad un aumento della sua con una maggior multifunzionalità. Untemperatura prodotto per tutte le applicazioni. di funzionamento. Un prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR Apparecchiature frigorifere il cui cirCercafughe di cuito prevede la presenza di uno alto livello scambiatore liquido/vapore. Pompa per condensa Questa soluzione viene adottata REF-VAC universale nelle apparecchiature frigorifere doVacuometro elettronico USB Modalità silenziosa LEDed diagnostico tate di capillare è finalizzata Connessione ad Passa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico ottenere un certoAssicura grado di sottorafoperativa pompa Passa indella rassegna la storia prestazione installazione lainiziale correttae della Configura pompa in lafunzione Bilancia elettronica operativa della pompa freddamento liquido a e monte pompa in funzione del installazione iniziale della della capacità dell’unità assiste nella diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche Combi capacità dell’unità nella diagnosi AC della dell’espansione aassiste scapito di un surHY-EX-6 applicabile per R32 e R1234yf Combi AC riscaldamento maggiore del gas a Set espansore idraulico completo valle dell’evaporatore, prima che il ENVIRO-DUO/-OS Unità di recupero per tutti i fluido entri nel compressore. refrigeranti di uso comune In questo fenomeno entrano in gioco Per la gamma completa di Sensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A vari fattori, la portata massica Sensore digitale tra cuiApplicazione universale Fusibile da 10A Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile prodotti REFCO Vi preghiamo Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile del refrigerante. Da questo puntoFusibile di di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H Fusibileininvetro vetro II II di contattare Gobi il Gobi Vostro vista R404A e R452A risultano (da(da 1,75kW a 35kW) 5 5x 20 1,75kW a 35kW) essex 20mm mmdada10A 10A distributore HVAC/R locale. sostituibile re abbastanza simili per cui i benesostituibileinstallato installato Preparazione all’esame teorico per il conseguimento del Patentino Italiano in infabbrica fici che si ottengono con il primo sifabbricaFrigoristi PIF. REFCO Manufacturing Ltd. REFCO Manufacturing Ltd. DIGIMON-SE patent pending REFCO Manufacturing Ltd. possono avere anche utilizzando il 6285 Hitzkirch Switzerland Gruppo manometrico 6285 Hitzkirch Switzerland 6285 Hitzkirch - Switzerland secondo dei due fluidi frigoriferi. digitale a 2 e 4 vie www.refco.ch www.refco.ch www.refco.ch
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE NATURE, “IL CAMBIAMENTO CLIMATICO CAUSA UNA GRANDE PERDITA STAGIONALE DI OZONO ARTICO”
La dannosa perdita chimica dell’ozono artico dovuta agli alogeni antropogenici è determinata dalla temperatura, con una riduzione maggiore che si verifica durante gli inverni freddi, favorevoli alla formazione di nuvole stratosferiche polari (PSC). L’articolo mostra che un aumento statisticamente significativo dei massimali locali del potenziale di formazione delle nuvole stratosferiche polari (FPM) per gli inverni freddi è evidente nei dati meteorologici raccolti nell’ultimo mezzo secolo. Combinando le proiezioni del carico di alogeni stratosferici e dell’umidità con le previsioni della temperatura basate sul GCM, le condizioni favorevoli a una grande perdita stagionale di O3 della colonna artica potrebbero persistere o addirittura peggiorare fino alla fine di questo secolo, se le future abbondanze di gas serra continueranno a salire ripidamente.
Romania, Turchia, Ucraina sono i paesi da cui il gas viene smistato a vari paesi tra cui l’Italia. Quello che preoccupa è soprattutto il contrabbando dei refrigeranti gas destinati a supermercati e piccola distribuzione. Mentre il pianeta si dirige verso un aumento della temperatura superiore a 3°C già in questo secolo, ben oltre l’obiettivo universalmente riconosciuto dell’Accordo di Parigi di 1,5°C, le ambizioni dell’Europa di combattere il cambiamento climatico sono state colpite inaspettatamente da un’impennata del commercio illegale di idrofluorocarburi (HFC). Un nuovo rapporto pubblicato dall’Environmental Investigation Agency (EIA), ONG con sede a Londra e partner di Legambiente nella lotta ai cambiamenti climatici rivela che il potenziale impatto climatico di questo commercio illegale potrebbe equivalere alle emissioni di gas serra di più di 6,5 milioni di automobili guidate per un anno. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Importati in Europa gas con emissioni equivalenti a oltre 6milioni di auto all’anno. È un mercato che da solo vale per l’innalzamento di mezzo grado della temperatura globale
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IMPATTO AMBIENTALE DEI REFRIGERANTI HFO E ALTERNATIVE PER IL FUTURO
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SVELATO IL COMMERCIO ILLEGALE DI REFRIGERANTI KILLER DEL CLIMA IN EUROPA
naturale per la produzione di riscaldamento e/o acqua calda sanitaria. Troverete in particolare: - un inventario delle conoscenze esistenti; - le caratteristiche dei fluidi natural; - una dichiarazione dell’offerta di attrezzature; - uno stato delle normative sull’uso dei fluidi naturali; - buone pratiche e regole specifiche di intervento. La realizzazione di questo studio PROFEEL è stata affidata a COSTIC. Questa risorsa gratuita è uno dei 14 strumenti pratici per i professionisti dell’edilizia, sviluppati nell’ambito del progetto GOOD PRACTICES. Completano la raccolta 200 strumenti gratuiti messi a disposizione dei professionisti nell’ambito del programma PACTE.
PACTE, Programme d’action Pour la qualité de la Construction et la Transition Énergétique, ha messo a disposizione dei Tecnici una relazione tecnica scaricabile gratuitamente. Il mercato della ristrutturazione delle pompe di calore è in forte espansione. Parallelamente, i requisiti normativi stanno progressivamente imponendo l’utilizzo di refrigeranti a basso impatto ambientale. In questo contesto, i fluidi naturali sono un’interessante alternativa emergente. La relazione ha lo scopo di illuminare i Tecnici sull’utilizzo delle pompe di calore che utilizzano un fluido
Nonostante il regolamento UE FGas (n. 517/2014) (o proprio a causa di esso), gli operatori e i produttori di sistemi di refrigerazione devono ancora affrontare la questione di quali refrigeranti dovrebbero essere utilizzati oggi e in futuro. I refrigeranti sintetici HFO, i cosiddetti refrigeranti a “basso GWP”, sono offerti dall’industria chimica come sostituti degli HFC. Sulla base di recenti studi di scienziati americani, australiani, britannici, tedeschi e svizzeri, gli autori analizzano la situazione attuale del mercato dei refrigeranti e valutano i refrigeranti che saranno ancora economicamente sostenibili e consentiti in futuro, pur essendo allo stesso tempo rispettosi dell’ambiente . Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /43
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE OZONACTION, ARRIVANO “KNOWLEDGE MAPS”
LE
Le UNEP OzonAction Knowledge Maps sono state create per fornire alle National Ozone Units e ai partner dell’UNEP l’accesso a dati e informazioni sulle parti interessate coinvolte nell’attuazione dei programmi e dei progetti del Protocollo di Montreal (MP) supportati dal suo stesso Fondo Multilaterale (MLF). Le prime due mappe disponibili sono: Associazioni e organizzazioni per la refrigerazione, il condizionamento dell’aria e le pompe di calore (RACHP): questa mappa fornisce un elenco globale di associazioni, società e organizzazioni RACHP in tutto il mondo. Questi sono gli stakeholder chiave per garantire transizioni refrigeranti sicure ed efficienti, per la formazione dei tecnici e per supportare le politiche nazionali relative al Protocollo di Montreal. Istruzione e formazione tecnica e professionale locale (TVET): questa mappa fornisce un elenco globale di enti e centri TVET in tutto il mondo. Questi sono i partner strategici per condurre e promuovere programmi di formazione e certificazione relativi al settore della manutenzione della refrigerazione. Altre mappe sono in fase di sviluppo e verranno rilasciate una volta finalizzate. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
33°MOP, SI PROSEGUE DA REMOTO: NIENTE EVENTI IN PRESENZA SINO A FINE PANDEMIA “A causa del protrarsi della pandemia di Covid-19, servirà ancora tempo prima che i delegati di tutto il mondo possano viaggiare liberamente e partecipare in piena sicurezza ai meeting globali“: con queste parole, 44/ INDUSTRIA & formazione
Megumi Seki Nakamura, Executive Secretary dell’Ozone Secretariat, ha confermato che per tutto il 2021 gli eventi relativi al 33° MOP (Meeting of the Parties to the Montreal Protocol) e alla 12° COP (Conference of the Parties to the Vienna Convention) continueranno a svolgersi da remoto. La comunicazione è arrivata come corollario del Contingency plan update for the meetings of the ozone treaties in 2021, che ha fatto il punto sulla situazione attuale e sugli aggiornamenti agli eventi, ai quali verrà garantita piena fruizione da remoto grazie anche ai servizi di traduzione istantanea e all’assistenza tecnica.
gi un evento storico prolungato, pericoloso per la vita, è tempo di essere consapevoli del tempo. L’attività tropicale atlantica è di solito al centro dell’attenzione quando entriamo nei mesi estivi, ma questa ondata di caldo lo è stata .nettamente di più. In queste settimane, gli stati dell’Oregon, Washington (USA) e della Columbia Britannica canadese hanno vissuto un caldo intenso come mai prima d’ora. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
DEGRADAZIONE DEL REFRIGERANTE: L’HFC-23 (CF3H) SI FORMA A CAUSA DELLA DECOMPOSIZIONE DI HFO E HCFO NELLA TROPOSFERA? ONLINE UN POSITION PAPER DI EFCTC
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COSA SUCCEDE NEGLI USA? MILIONI DI PERSONE ASSEDIATE DALLA CUPOLA DI CALORE DA RECORD SUL PACIFICO NORDOCCIDENTALE
Un’ondata di caldo ha assediato milioni di americani e canadesi nel nord-ovest del Pacifico, grazie a una cupola di calore senza precedenti che intrappola una massa d’aria insolitamente calda al suo interno. Il caldo estremo ha già infranto numerosi record di alta temperatura. I mesi estivi normalmente portano temperature molto calde in tutto il mondo. Ma quando è così estremo come nel nord-ovest del Pacifico è semplicemente troppo. Quando si sente dire dai meteorolo-
HFO e HCFO che contengono il gruppo CF3CH= si disgregano nell’atmosfera dando come risultato la formazione di CF3CHO (trifluoroacetaldeide) come prodotto intermedio. I principali prodotti di degradazione finale degli HFO contenenti la frazione CF3CH= sono HF e CO2. I principali prodotti di degradazione finale degli HCFO contenenti la frazione CF3CH= sono HF, HCl e CO2. Un recente articolo e presentazione (Hanseni) ha proposto che un sottoprodotto di CF3H si formi con rese dell’11,0 ± 5,5 % dalla fotolisi atmosferica di CF3CHO a 308 nm (una lunghezza d’onda relativa alla troposfera e corrispondente alla massima assorbenza UV di CF3CHO). Questa è una conclusione completamente diversa da quella fatta in un precedente documento peer-reviewed, che è stato ampiamente citato in altri studi di chimica atmosferica. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE WORLD REFRIGERATION DAY, IL PRESIDENTE DI AREA OSPITE DELLE NAZIONI UNITE – UNEP IL 28 GIUGNO La Giornata mondiale della refrigerazione (WRD) è un’iniziativa internazionale guidata dall’industria HVACR, lanciata nel 2019 e celebrata ogni anno il 26 giugno. UNEP OzonAction è stato uno dei primi sostenitori dell’iniziativa, impegnandosi attivamente con il Segretariato WRD nelle campagne degli ultimi due anni. Quest’anno, il tema della campagna è “Cooling Champions: Cool Careers for a Better World“, organizzata congiuntamente dal Segretariato WRD, UNEP OzonAction, IIR, ASHRAE, ISHRAE, FAIAR, EPEE e U-3ARC. La campagna include una serie di webinar su temi particolari legati alle carriere HVACR. Il Presidente di AREA, Marco Buoni (anche Segretario di ATF e Direttore del Centro Studi Galileo) è stato ospite il 28 Giugno dell’evento WRD di UNEP OzonAction, un evento dedicato alle opportunità di carriera nella gestione dei refrigeranti che si è articolato in tre parti: Una sessione di presentazione, “Career related to enforcing standards and codes” Un dibattito, “Managing refrigerants while servicing HVACR applications” Una sessione intitolata “Advancing careers through training and certification of servicing technicians” Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
AREA, TANTISSIME INIZIATIVE PER LA GIORNATA MONDIALE PER LA REFRIGERAZIONE 2021 Per celebrare il World Refrigeration Air-Conditioning e Heat-Pump Day, AREA ha condiviso alcune attività che i membri di AREA hanno ospitato in questo giorno chiave per il nostro settore. L’associazione spagnola AEFYT , in collaborazione con altre realtà imprenditoriali, ha organizzato un evento virtuale “COOL CAREERS” PARA UN MUNDO MEJOR ”. “ COOL CAREERS” PER UN MONDO MIGLIORE, che si è concentrato sull’istruzione, la tecnologia e gli investimenti in Europa. SOSİAD (Turchia) ha tenuto uno speciale webinar intitolato “Campioni della refrigerazione: una carriera affidabile per un mondo migliore”. In Portogallo, APIRAC ha lanciato la GIORNATA MONDIALE DEL RAFFREDDAMENTO 2021 in occasione del 46° anniversario dell’Associazione: Professioni “cool” per un mondo migliore! Per segnare le date, APIRAC ha lanciato un ciclo di testimonianze video sull’importanza e le motivazioni che i giovani possono trovare in una carriera nel settore dell’Industria Termica nei suoi vari aspetti: Refrigerazione, Climatizzazione e Pompe di Calore, invitando aziende, imprenditori e protagonisti del nostro Settore a rendere testimonianza dei contributi e dei meriti della nostra attività alla
società in cui viviamo: il cibo che mangiamo, l’aria che respiriamo e il comfort di cui abbiamo bisogno. NVKL (Paesi Bassi) porta i tecnici della refrigerazione sotto i riflettori con un post su LinkedIn. L’ Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF – Italia) ha ospitato un webinar su “Cool Careers: the Cool Youth salverà il nostro mondo 2.0”. In Finlandia, FREA, nella sua rivista KylmäExtra, ha intervistato persone che svolgono diverse professioni nel settore della refrigerazione. L’Institute of Refrigeration Ireland (IRI) ha sviluppato un volantino per promuovere una carriera artigianale in RACHP. L’UNEP ha collaborato con le principali associazioni RACHP in tutto il mondo per organizzare due webinar, – Ispirare le donne a perseguire carriere nel settore della refrigerazione, dell’aria condizionata e delle pompe di calore (RACHP) – e Motivare le opportunità di carriera nella gestione dei refrigeranti – con relatore, Marco Buoni, Presidente AREA. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA & formazione /45
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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE EGITTO, TRE MINISTRI ALLA CONSEGNA DEGLI ATTESTATI DEL CENTRO STUDI GALILEO – ATF Egitto, Cairo -Tre Ministri hanno consegnato a trenta Docenti e Tecnici del Freddo gli attestati emessi da Centro Studi Galileo e Associazione ATF. Gli attestati, certificano il superamento del corso su refrigerazione e condizionamento dell’aria organizzato in collaborazione con le Nazioni Unite: ora, grazie al progetto “TrainThe-Trainers”, i Tecnici e il Governo potranno ricreare e svolgere la stessa formazione certificata in un paese che è in fortissimo sviluppo e ha necessità di aria condizionata tutto l’anno. Gli attestati sono stati consegnati dal Ministro del Lavoro, Mohamed Saafan, e dalle Ministre per l’Ambiente e per la Solidarietà Sociale, rispettivamente Yasmine Fouad e Nevin Al-Kabbaj.
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LOTTA ALLE IMPORTAZIONI ILLEGALI DI HFC: LA NUOVA NORMATIVA APPROVATA IN GERMANIA È UN PASSO IN AVANTI PER UN CONTRASTO EFFICACE
La nuova norma pubblicata dal governo federale tedesco il 9 giugno e che entrerà in vigore il 1° agosto 2021, segna un passo importante nella lotta al commercio illegale di idrofluorocarburi (HFC) in Europa. Riconoscendo la necessità di misure e controlli più severi, la modifica alla legge tedesca sui prodotti chimici consentirà a chiunque acquisti HFC di verificare se questi prodotti sono stati importati legalmente nel mercato europeo. Autorizza inoltre le autorità competenti a vietare l’uso di HFC introdotti in violazione del limite della
quota. Queste modifiche consentiranno alle autorità di controllare più da vicino le origini dei prodotti acquistati dalle aziende, dando maggiori garanzie agli utilizzatori e ai consumatori finali. Ernesto Revello, Sales and Business Development Manager di The Chemours Company, membro di EFCTC, ha dichiarato: “Questo è un importante passo avanti e costituisce un buon esempio per gli altri Stati membri su come introdurre nuove efficaci misure che implementino il regolamento UE sui gas fluorurati e prevengano il commercio illegale di HFC.” Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
RECOVERY PLAN ITALIANO, ABBATTIMENTO DEI GAS SERRA NELLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE
In occasione della Giornata mondiale della Refrigerazione, Assocold sottolinea l’importanza di ammodernare gli impianti e i regolamenti per abbattere le emissioni di gas serra. Il 21 aprile scorso la Commissione Europea ha annunciato l’accordo preliminare sulla Legge Europea sul Clima, che punta ad introdurre l’obbligo di legge per tutti gli Stati membri di attuare gli obiettivi stabiliti nel Green Deal europeo. Nonostante i nuovi accordi europei sul clima, in Italia le emissioni serra derivanti da gas refrigeranti continuano ad aumentare esponenzialmente a causa del consumo di gas fluorurati ad altissimo potenziale serra, soprattutto nella refrigerazione commerciale. Questo aumento è legato alla manutenzione dei vecchi supermercati e ipermercati esistenti, che utilizzano refrigeranti altamente clima-impattanti e che ne disperdono in ambiente il 12-15% all’anno a causa delle perdite in esercizio (oltre 2500 tonnellate all’anno). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it 46/ INDUSTRIA & formazione
NUMERO 7 / SETTEMBRE 2021
19° CONVEGNO EUROPEO: I RISULTATI DEI SONDAGGI Nel corso di ognuna delle cinque sessioni del XIX convegno CSG, i partecipanti sono stati chiamati a rispondere a una serie di sondaggi organizzati con lo scopo di valutare e prendere in esame l’attuale situazione del settore HVAC/R e i suoi sviluppi futuri. Complessivamente, sono stati 90 gli esperti che hanno partecipato al sondaggio. I dati emersi hanno messo in evidenza scenari molto ben delineati, che potranno fornire spunti interessanti sulla considerazione che chi lavora nel freddo ha del presente e del futuro di un settore in continuo e costante sviluppo. SESSIONE 1: TECNOLOGIA, IMPIANTI E COMPONENTI 1) Dal tuo punto di vista, qual è il componente maggiormente critico (in termini di disponibilità, costi, affidabilità) negli impianti a CO2? 56% – Il compressore 24% – Non uso la CO2 come refrigerante 15% – Gas cooler 3% – Il condensatore 1% – L’evaporatore 1% – La valvola d’espansione
Grafico sessione 1- sondaggio 1 2) Pensi che ci sia una sufficiente disponibilità di componenti sul mercato per migrare i tuoi impianti alla CO2 come refrigerante?
nologia verso nuovi componenti per i refrigeranti sintetici o che al momento la ricerca verta solo sui componenti per i refrigeranti naturali? 57% – Sì, c’è ancora spazio per nuovi componenti per i refrigeranti sintetici 33% – Penso che la ricerca dovrebbe concentrarsi solo su componenti per refrigeranti naturali 10% – Non so, ho ancora molti dubbi 4) È importante la giusta scelta di componenti rispetto all’efficienza energetica degli impianti RACHP per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione di emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 e di neutralità carbonica? 83% – Sì, la giusta scelta di componenti ad alta efficienza è cruciale, e la domanda è in aumento. Il settore RACHP è cruciale per la riduzione di emissioni di CO2 13% – Non so 4% – No, la scelta dei componenti è tuttora dettata più dai costi che dall’efficienza energetica 5) C’è sufficiente offerta sul mercato di compressori per refrigeranti a basso GWP che possano soddisfare i requisiti di efficienza minima (MEPs e EE) includendo pure i paesi ad alta temperatura ambiente (es. Medio-Oriente)? 32% – No, c’è troppa poca offerta 31% – Sì, ma non copre interamente la richiesta del mercato 26% – Sì, disponibile e facilmente accessibile 11% – Sì, disponibile ma non per i paesi ad alta temperatura
47% – Sì 29% – Ce ne sono appena a sufficienza ma spero che i produttori ne aumentino la gamma e il rifornimento 24% – No 3) Pensi che ci sia ancora spazio per il miglioramento della tec-
Grafico sessione 1- sondaggio 5
SESSIONE 2: REGOLAMENTAZIONE F-GAS E REFRIGERANTI 1) In base alla tua esperienza, qual è il refrigerante più adatto per i nuovi impianti nella refrigerazione commerciale, in particolare per piccoli impianti come refrigeratori commerciali, distributori automatici, vetrinette? 59% – R290 13% – Non è il mio settore; preferisco non rispondere. 11% – R455A/R454A/R454C 7% – CO2/R744 6% – R448A/R449A 4% – R404A 2) In base alla tua esperienza qual è il refrigerante migliore nei nuovi supermercati, in base a diversi fattori quali problematiche ambientali, efficienza energetica, costi per l’utente finale, manutenibilità, disponibilità dei ricambi, a prova di cambiamenti legislativi futuri? 46% – R744/CO2 20% – Non è il mio settore; preferisco non rispondere. 20% – R290 9% – R455A/R454A/R454C 4% – R448A/R449A 3) I distributori supportano sufficientemente i produttori, gli installatori e gli utenti finali nella scelta del refrigerante più adatto alla specifica applicazione? 37% – Non so 28% – Sì, tuttavia a me serve un supporto ancora maggiore nella mia attività quotidiana. 24% – No, non c’è un grande supporto nel processo di scelta. 11% – Sì, ottengo enorme supporto da distributori, installatori e altri esperti. 4) Pensi che gli attuali standard (nazionali e internazionali) siano sufficienti, chiari e abbastanza efficienti per la scelta dei refrigeranti negli impianti? 31% – Sì, ma dovrebbero essere di meno, e più chiari. INDUSTRIA & formazione /47
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19° CONVEGNO EUROPEO: I RISULTATI DEI SONDAGGI 28% – Sì, ci sono abbastanza standard. 24% – No, non sono ancora sufficienti per coprire tutte le applicazioni. 11% – No, sono completamente inefficienti e lasciano troppi dubbi a produttori e installatori, rendendoli responsabili di potenziali rischi. 6% – Non so
Grafico sessione 2- Sondaggio 4 5) Pensi che nell’attuale situazione l’economia circolare sia importante e possa essere una soluzione al problema della disponibilità dei refrigeranti e un aiuto al raggiungimento degli obiettivi dell’eliminazione graduale degli Fgas? (risposta multipla) 44% – Riciclo e rigenerazione sono cruciali per il successo dei regolamenti, che sono ben strutturati e di facile applicazione. 18% – Non ho competenza su questo argomento 10% – Riciclo e rigenerazione sono cruciali per il successo dei regolamenti ambientali. 8% – La rigenerazione è complicata e onerosa e la legislazione nazionale non lo incoraggia abbastanza. 8% – La rigenerazione è complicata e onerosa e la legislazione nazionale non la incoraggia abbastanza. Il riciclo è complicato e la legislazione nazionale non lo incoraggia abbastanza. 4% – Il riciclo è semplice ed è praticato dalla maggior parte degli installatori. SESSIONE 3: RAFFREDDAMENTO VERDE ED EFFICIENZA ENERGETICA 1) Pensi che le Normative Internazionali sulla riduzione dei gas HFC ad alto GWP incremente48/ INDUSTRIA & formazione
ranno le opportunità di emergere e di successo delle tecnologie alternative non tradizionali e alternative alla compressione di vapore? 57% – No, il ciclo a compressione di vapore non ha alternative e sarà ancora per molti decenni l’unica tecnologia sostenibile per le applicazioni RACHP. 16% – Sì, altri. 14% – Sì, ciclo ad assorbimento. 14% – Sì, la refrigerazione magnetica per gli impianti di piccole dimensioni. 2) L’efficienza energetica del settore RACHP è cruciale per il raggiungimento degli obiettivi della riduzione delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 e della neutralità carbonica nel 2050? (In Europa e nel resto del mondo). 92% – Sì. 5% – No, altri settori dovrebbero contribuire più del settore RACHP. 3% – No. 3) L’aspetto dell’efficienza energetica è importante per le tue vendite? È riconosciuto dalla clientela? 57% – Sì, la clientela favorisce prodotti energeticamente più efficienti. 38% – No, la clientela guarda tuttora prima ai costi. Per muovere il mercato verso l’efficienza energetica sono necessari più divieti e obblighi. 5% – Non ho dettagli per rispondere.
5) La normativa Ecodesign spinge il mercato con restrizioni mentre l’etichettatura lo tira. Altre legislazioni in Europa e nel resto del mondo obbligano ad incrementare l’efficienza energetica degli impianti RACHP. Pensi che sia la direzione giusta? 49% – Sì, è utile per incrementare i benefici ambientali e l’efficienza energetica, ma dovrebbe essere implementato a livello globale e non solo europeo. 49% – Sì, è l’unico modo per forzare il mercato a favorire prodotti qualitativamente superiori. 3% – Non so.
Grafico sessione 3- Sondaggio 5 SESSIONE 4: REGOLAMENTAZIONE E CERTIFICAZIONE 1) Pensi che il commercio illegale, che ora in alcuni paesi europei tocca il 20% del commercio totale, diminuirà nel prossimo futuro? 45% – No, rimarrà sugli stessi livelli per un certo periodo, poi aumenterà a causa dell’Emendamento di Kigali. 39% – Sì, diminuirà a causa dell’aumento delle misure e del controllo. 16% – Non so.
4) Le pompe di calore rimpiazzeranno le caldaie? 46% – Sì, nel prossimo futuro. 24% – Sì, ma gli incentivi non sono ancora sufficienti. 16% – No, le caldaie non verranno rimpiazzate, specialmente negli Stati a bassa temperatura.
Grafico sessione 4- sondaggio 1
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19° CONVEGNO EUROPEO: I RISULTATI DEI SONDAGGI 2) L’eliminazione graduale degli HFC sta procedendo ad una adeguata velocità? 43% – Sì, ma dovrebbe includere anche gli effetti dell’efficienza energetica come il TEWI. 27% – Sì, la velocità è quella giusta. 18% – No, sta procedendo troppo lentamente, dovremmo migrare ai refrigeranti alternativi più velocemente. 9% – No, sta procedendo troppo velocemente, siamo ancora legati agli HFC. 2% – Non so.
è frenata dalla competizione dei paesi deregolamentati. 5) Per il successo dell’eliminazione graduale degli HFC e il subentro dei refrigeranti alternativi che sono perlopiù infiammabili, quanto sono importanti la formazione e la certificazione dei tecnici? 89% – Molto importanti, per la sicurezza degli installatori, clienti finali e per il successo della regolamentazione. 7% – Importante, ma i nuovi refrigeranti hanno una buona maneggiabilità, paragonabile a quella degli HFC. 2% – Non so. 2% – Non importante, la formazione e la certificazione potrebbe essere un ostacolo alla diffusione dei refrigeranti alternativi. SESSIONE 5: LA CATENA DEL FREDDO
Grafico sessione 4- Sondaggio 2 3) L’Emendamento di Kigali avrà lo stesso successo che abbiamo constatato in Europa (non senza soffrire), o i paesi in via di sviluppo non saranno preparati? 59% – Sì, ma l’Emendamento di Kigali incontrerà problemi peculiari nei paesi in via di sviluppo. 23% – No, i paesi in via di sviluppo non saranno pronti. 11% – Non so. 7% – Sì, l’Emendamento di Kigali avrà successo come in Europa, e i paesi in via di sviluppo ridurranno l’uso di HFC. 4) Globalmente l’UE è leader nell’eliminazione graduale degli HFC. Concordi con questa politica? 50% – Sì, l’UE è leader e il settore RACHP in complesso sta reagendo molto bene. 43% – Sì, ma è necessario che il resto del mondo segua a ruota. 2% – Non so. 2% – No, non è la politica giusta. 2% – No, l’esportazione dall’Europa
1) La catena del freddo è stata definita essenziale da molti governi durante la pandemia. Pensi che questa pandemia abbia dato al nostro settore maggiore riconoscimento e visibilità? 88% – Sì, la pandemia ha evidenziato ciò che era invisibile perché dato per assodato (come il freddo) 13% – No, la catena del freddo non ha guadagnato in visibilità durante la pandemia. 2) La catena del freddo nei paesi in via di sviluppo deve essere migliorata. In quali continenti pensi che ci sia il maggior lavoro da fare? Saresti disposto a contribuire?
13% – R454A and R454C 8% – Non è ancora stato inventato. 5% – R452A
Grafico sessione 5- Sondaggio 3 4) Sapevi che nel 2011 la FAO ha stimato in circa un terzo la perdita o spreco mondiale di cibo ogni anno che crea emissioni di CO 2 pari all’8% del totale? 48% – Sì, lo sapevo e il nostro settore industriale è pronto a contribuire alla riduzione (tramite la tecnologia, lo sviluppo delle competenze, le politiche…) 20% – Non ho informazioni sull’argomento 20% – No, non lo sapevo, ma il nostro settore industriale è pronto a contribuire alla riduzione 10% – Sì, lo sapevo, ma non c’è molto che noi possiamo fare. 3% – No, non lo sapevo, ma non c’è molto che noi possiamo fare. 5) Qual è l’anello debole della catena del freddo? 43% – Trasporto. 28% – Stoccaggio. 20% – Controllo, dataloggers. 10% – Non so.
40% – Africa. 29% – Dappertutto. 12% – Sono disposto a contribuire. 10% – Asia. 10% – Sud America. 3) Qual è il refrigerante del futuro per il trasporto refrigerato? 50% – Non so. 25% – Anidride carbonica CO2
Grafico sessione 5- Sondaggio 5
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GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 209a) Ventunesimo anno
A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI CONFIGURAZIONE DI RIFERIMENTO: Per una Unità di Ventilazione Bidirezionale è rappresentata dal prodotto la cui configurazione comprende una cassa, almeno due ventilatori con variatori di velocità o azionamenti a velocità multiple, un sistema di recupero del calore, un filtro di pulizia fine sul lato d’immissione e un filtro di pulizia medio sul lato di espulsione. Per una Unità di Ventilazione Unidirezionale è rappresentata dal prodotto la cui configurazione comprende una cassa e almeno un ventilatore con variatore di velocità o azionamento a velocità multiple; se il prodotto va corredato di un filtro di pulizia sul lato d’immissione, tale filtro deve essere un filtro di pulizia fine. EQUILIBRIO TERMODINAMICO: Condizione di un sistema termodinamico che risulta essere in equilibrio meccanico, chimico e termico. In tale situazione le variabili che descrivono lo stato del sistema (come, ad esempio, la pressione o la temperatura) risultano essere uniformi. POTENZA NOMINALE ASSORBITA: Potenza elettrica assorbita necessaria ad un’unità di condensazione (compreso il compressore, le ventole del condensatore e gli eventuali dispositivi ausiliari) per raggiungere la capacità nominale di raffreddamento, espressa in Kw con due decimali. Nel caso di un chiller di processo 50/ INDUSTRIA & formazione
rappresenta la potenza elettrica assorbita (compresi il compressore, le ventole o le pompe del condensatore e gli eventuali dispositivi ausiliari) necessaria per raggiungere la capacità nominale di raffreddamento, espressa in kW con due decimali. RTOC: Refrigeration, Air Conditioning and Heat Pump Technical Options Committee (commissione per le tecnologie disponibili nella refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompe di calore). È un gruppo di lavoro facente parte del TEAP (Technology and Economic Assessmente Panel) che si occupa di esprimere valutazioni sugli sviluppi delle tecnologie possibili per sostituire i refrigeranti che impoveriscono lo strato di ozono stratosferico (CFC e HCFC) e quelli responsabili dei cambiamenti climatici (HFC) SLA: Service Level Agreement (accordo del livello di assistenza). Acronimo inglese con il quale si indica l’accordo che viene stretto tra un cliente possessore di un impianto di refrigerazione o condizionamento ed una ditta che viene incaricata di garantirne il suo regolare funzionamento attraverso una prestabilita opera di manutenzione e/o assistenza. TRENO TERMOSTATICO: Con tale nome si designa l’insieme costituito dal bulbo, dal capillare e dal soffietto presenti in una valvola d’espansione termostatica o in alcuni tipi di termostati a funzionamento elettromeccanico. Il compito del treno termostatico è quello di garantire la rilevazione e la trasmissione del segnale di temperatura dal bulbo al soffietto, che solitamente è posizionato all’interno del corpo principale della valvola o del termostato. Grazie a questo accorgimento è possibile tramutare il segnale che viene rilevato in un comando di apertura/ chiusura, che nel caso di una valvola termostatica agisce sul flusso di refrigerante mentre nel caso del termostato riguarda la possibilità di transito del flusso della corrente elettrica. Per trasferire il segnale che rileva il bulbo fino al soffietto viene utiliz-
zata una miscela liquido-gas che, a partire dal bulbo, è in grado di fluire all’interno del capillare ed esercitare una determinata pressione sul soffietto, in base alla quale esso opera sul meccanismo di apertura/chiusura. Se, per qualche ragione, tale gas viene perso allora il treno termostatico si interrompe e il dispositivo non funziona più correttamente. UNITÀ DI VENTILAZIONE UNIDIREZIONALE: Secondo quanto stabilito dalle normative europee in materia, per unità di ventilazione unidirezionale si intende un’unità di ventilazione che produce un flusso d’aria in una sola direzione, sia essa proveniente dall’interno e diretta all’esterno (espulsione) o proveniente dall’esterno e diretta all’interno (immissione), in cui il flusso d’aria prodotto meccanicamente è bilanciato da sistemi naturali di immissione o espulsione dell’aria. VVT: Variable Volume and Temperature (temperatura e volume variabili). Tecnologia impiegata nel condizionamento dell’aria e che prevede di poter variare il volume e la temperatura dell’aria condizionata da immettere in ambiente in base al carico termico presente in essa. L’aria che viene trattata dalla specifica unità centralizzata viene distribuita attraverso un sistema di condotti ai singoli ambienti da trattare i quali sono dotati di terminali per la diffusione. La portata e la temperatura dell’aria diffusa risultano essere variabili in funzione della necessità di raffrescamento che si registra in tali locali. I sistemi VVT possono essere considerati come uno sviluppo evolutivo dei sistemi con volume d’aria variabile (VAV). È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.
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