Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 9-2020

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.443

2021: REFRIGERAZIONE PER IL VACCINO COVID-19 °C +4

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Foto per gentile concessione di Angelantoni Life Science ALS

Il Mercato Globale: Com’è Andata?

ALL’INTERNO Covid-19: Misure Pratiche sugli Impianti

Refrigeranti Naturali: l’Aria

Anno XLIV - N. 9 - 2020 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato


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NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020

Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti

Sommario

6 Refrigerazione virtuale o reale? 2021: lockdown o a tutta forza?

M. Buoni - Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini

Domande Frequenti tratte dai Webinar CSG: 22 Rubrica “I compressori a vite compatti. Alta efficienza nelle applicazioni dei refrigeratori di liquido” Pietro Trevisan - Bitzer

Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841

pratiche per gli interventi sugli impianti degli edifici 24 Misure Graeme Fox - Direttore Tecnico BESA

Pubblicità tel. 0142/452403

34 Principi di base del condizionamento dell’aria

E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

N. 437 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Stampa Tipolito Europa - Cuneo Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00

30 Il mercato globale dell’aria condizionata nella prima metà del 2020 Keisho Ka - JARN

Aprite quelle finestre! P. Fantoni - 217° Lezione

e gestione degli impianti di refrigerazione ad aria. 37 Meccanizzazione Possibile ritorno al passato

Paolo Amirante - Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari

42 Concetti di base sulle Tecniche Frigorifere

Conseguenze delle diverse pressioni di lavoro del circuito frigorifero dopo il retrofit: il caso dell’R449A P. Fantoni - 237° Lezione

44 Ultime Notizie

CORONAVIRUS, la catena del freddo chiave per distribuire il vaccino - COVID-19, uno studio sull’impatto da EUROVENT MARKET INTELLIGENCE AHR EXPO, niente da fare: evento cancellato - THAI TRADE OFFICE, opportunità per le aziende del freddo italiane: in arrivo i “BUSINESS MATCHING” online - Olanda, ancora un sequestro: intercettate oltre mille bombole fuori norma - refrigeranti illegali, 300 bombole sotto sequestro a Livorno - NORDIC COUNCIL OF MINISTERS, nuove linee guida per spingere verso i refrigeranti naturali - Sul sito di UNEP disponibili i nuovi report TEAP - “Real Alternatives – the next generation of training and certification”: disponibile la registrazione della roundtable di Chillventa - Qatar, dall’università di Doha un video per ricordare la sessione di certificazione - Lutto nel mondo della chimica, addio al premio nobel Mario Molina, scopritore del buco nell’ozono - CSG, INDUSTRIA&FORMAZIONE, ATF: una rete globale di centomila persone a supporto del freddo - Brexit, come funziona per il mercato degli HFC? AREA ci comunica i cambiamenti - India, scelta autarchica per il condizionamento dell’aria: bloccate le importazioni - CORONAVIRUS: HVAC – La Germania punta sulla ventilazione per spazzare via il virus - GLOBAL COOLING PRIZE, primi dati dai test sui prototipi in India - Elezioni USA: chiunque vinca, la terra perde - Dopo il sequestro: i consigli di UNEP su come smaltire i refrigeranti illegali - Attenzione agli installatori disonesti! l’allarme arriva da REFCOM - Conoscere per prevenire: nuove linee guida da Turchia e Russia per contrastare i trafficanti di gas - UNIDO, un webinar fa luce sulla situazione certificazioni in Tunisia - “Pericoloso e irresponsabile”: BESA durissima sulla libera vendita di condizionatori a R290

49 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentounesima) - A cura di P. Fantoni

INDUSTRIA & formazione /5


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Refrigerazione virtuale o reale? 2021: lockdown o a tutta forza?

Marco BUONI Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 26 Associazioni europee 22 Stati 110.000 frigoristi Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

Uno dei settori più colpiti dalle restrizioni imposte dai vari lockdown applicati in tutta Europa, e in tutto il mondo, per prevenire l’ulteriore diffusione di Covid19, è stato certamente quello legato all’organizzazione di fiere ed eventi dal vivo, un settore che è spesso andato a braccetto con quello della refrigerazione, della ventilazione, della climatizzazione dell’aria e delle pompe di calore. In fiera le aziende possono presentare i prodotti, incontrare possibili partner, aggiornarsi con seminari e convegni, o anche solo confrontarsi con i concorrenti: le fiere sono il cuore del settore industriale, i momenti nei quali è possibile interagire direttamente con il pubblico e far toccare con mano i frutti del proprio lavoro, magari organizzando workshop e tavole rotonde, come spesso fanno le principali associazioni di categoria, come AREA e ATF: perdere gli eventi non vuol dire solo perdere un’occasione di visibilità o rinunciare a

Refrigera, 2019: Marco Buoni, direttore di AREA, mette mano a un nuovissimo modello di compressore, insieme al personale dello stand. Le fiere virtuali hanno reso possibile continuare a incontrarsi, ma tutti aspettiamo il momento nel quale sarà di nuovo possibile tornare a vedersi e incontrarsi dal vivo, tornando a toccare con mano i prodotti e facendo finalmente ripartire a pieno regime ogni singolo aspetto della filiera. La prossima edizione di Refrigera, a Bologna, si svolgerà dal 13 al 15 aprile 2021. 6/ INDUSTRIA & formazione

vendere direttamente qualche pezzo, significa rinunciare a contribuire alla costruzione di una rete di contatti ed esperienze che è impossibile realizzare dagli uffici. Nel corso degli ultimi mesi, sono stati numerosissimi gli eventi dedicati alla cold chain a venire spostati, sospesi e cancellati: oltre a China Refrigeration (previsto in quella stessa Wuhan protagonista del primo focolaio in assoluto), sotto la scure sono passati Refrigera Roadshow (il prossimo appuntamento, con Refrigera Forum Mediterraneo, è fissato a Bologna dal 13 al 15 aprile 2021), la 42° edizione di MCE (che dopo il rinvio da Marzo a Ottobre è slittata direttamente al 2022), AHRexpo e moltissimi altri, sino a Chillventa, l’evento cardine, e forse più atteso in assoluto, del settore HVAC/R. Proprio Chillventa, tuttavia, ha fornito al freddo un’alternativa plausibile: è stato infatti organizzato Chillventa eSPECIAL, evento virtuale all’insegna del motto Connecting Experts. L’evento ha cercato di compiere un’impresa apparentemente impossibile, rimpiazzando gli eventi dal vivo con una serie di attività virtuali, mettendo a disposizione dei partecipanti numerosi mezzi per comunicare, incontrarsi e confrontarsi: chat, videocall, webinar, roundtables, stand virtuali, sistemi complessi di matchmaking (fiore all’occhiello di Chillventa eSpecial), e molte altre soluzioni ancora. Fare un confronto tra una fiera virtuale e una in presenza è difficile: sebbene gli scopi (fare rete e fare business, incontrarsi e scambiarsi idee e conoscenze) siano gli stessi, entrambi i sistemi hanno manifestato pro e contro: se da un lato le interazioni personali sono un elemento imprescindibile dell’esperienza fieristica, è altrettanto vero che Chillventa eSPECIAL(dati ufficiali) ha riunito oltre 6000 esperti in tre giorni senza spese per sposta-



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

menti, perdite di tempo e giorni lavorativi, mettendo insieme 207 espositori, registrando visitatori da 113 paesi e vantando 110.000 scambi e 1.200 videochiamate. Al netto delle limitazioni, le fiere virtuali potrebbero ben presto diventare una consuetudine, magari non sostituendo quelle in presenza ma affiancandole. Lo stesso CSG, a giugno, ha organizzato via web la seconda edizione del World Refrigeration day, seminario online il cui riscontro di pubblico è stato persino maggiore della prima edizione in compresenza fisica: il mondo virtuale e quello reale sono sempre più interconnessi, possono lavorare insieme e questa tendenza è destinata a crescere ogni giorno di più. La didattica a distanza, per esempio, ha concesso ai Tecnici del Freddo, di non restare bloccati, ma di continuare a imparare e a formarsi anche nei periodi peggiori. La fiera virtuale si è rivelata perfetta per presentazioni e seminari: meno problemi tecnici, meno tempi morti tra un evento e l’altro, nessuno spostamento da un padiglione all’altro quando un visitatore è interessato a due eventi consecutivi, ora alla sola distanza di un click. Le fiere fisiche mantengono i vantaggi dati dalla possibilità di interagire di persona, e di toccare con mano un prodotto: tra assistere alla presentazione di un compressore e poterlo maneggiare c’è ancora una certa differenza, ma in uno scenario come quello attuale poter tornare a seguire incontri, partecipare a presentazioni e interfacciarsi con le domande del pubblico è stata un’esperienza interessate. Nell’attesa di poter tornare a incontrarsi dal vivo, la possibilità rappresentata dagli eventi virtuali è stata certamente apprezzata e ha dimostrato la grandissima resilienza del settore e la sua capacità di restare sempre all’avanguardia. Anche se le fiere fisiche non saranno certo sostituite dalle fiere virtuali che si sono organizzate nelle ultime settimane, sono state uno strumento necessario e obbligato per continuare a scambiarci impressioni sul business in questo difficile periodo. Speriamo di tornare presto a stringerci la mano e darci le pacche sulle spalle 8/ INDUSTRIA & formazione

LE SFiDE DEL NUovo ANNo 2021, TRA qUELLE PREviSTE E LE NUovE ChALLENGES Se da un lato la possibilità di incontrarsi in fiera quest’anno è stata preclusa, il settore non è rimasto fermo, ma anzi si prepara ad affrontare una serie di nuove sfide: Sfide già previste: i refrigeranti, illegali, la nuova regolamentazione dei gas HFC e gli alternativi, Sfide odierne dovute alla pandemia: Igienizzazione degli impianti, verifica del ricambio d’aria degli impianti di climatizzazione, maggior rilevanza alla catena del freddo, ospedali Sfide future (challenges) portate dalla pandemia: I Vaccini e la loro conservazione. La Sfida che continua La rinnovata lotta al mercato degli HFC illegali e, soprattutto, la revisione della Regolamentazione F-Gas europea incideranno in modo netto sul mercato e sulle decisioni di governi, produttori, rivenditori e installatori negli anni a venire. La lotta ai refrigeranti illegali è una lotta per la salvaguardia dell’ambiente, oltre che della legalità. Se è vero che spesso chi acquista gas contraffatti non ha la percezione del problema, e pensa solo di risparmiare qualcosa, è anche vero che si tratta di un tipo di logica che va ad arricchire soggetti di dubbia eticità (quando non vere e proprie ecomafie), e a vanificare gli sforzi compiuti da chi ogni giorno si impegna per garantire alla refrigerazione un futuro più green: questi gas sono infatti “fuori quota”, non figurano in alcun registro e risulta quindi impossibile impedirne gli effetti inquinanti. EFCTC, European Fluorocarbons Technical Committee, ha di recente dato il via a un impegno pubblico, una sottoscrizione libera e gratuita alla quale coincide un impegno concreto nel voler dire “no” all’illegalità: per aderire basta andare sul sito https://stopillegalcooling.eu/ it/pledge/ e iscriversi, una procedura da cinque minuti. L’abbattimento delle emissioni, e auspicabilmente il conseguimento della neutralità carbonica, è alla base della prossima revisione della Regolamentazione Europea sui Gas Fluorurati: di re-

cente la Commissione Europea ha aperto una consultazione pubblica per raccogliere i feedback del settore, alla quale hanno partecipato tutte le principali realtà istituzionali e industriali che operano in ambito HVAC/R. Anche AREA è stata in prima linea, e ha preparato e sottoposto un documento ponendo all’attenzione della Commissione una serie di ampi approfondimenti, che hanno spaziato dalla necessità di dare risalto al valore della formazione e del passaggio ai refrigeranti naturali a basso GWP alla richiesta che vengano prese forti decisioni anche per quanto concerne il settore navale. Il percorso che porterà alla revisione della regolamentazione è ancora lungo, ma il settore ha compreso l’importanza delle tematiche e si sta adoperando per garantire che questo si traduca in una svolta green pienamente sostenibile. Le Sfide di oggi La pandemia ha reso sempre più chiara l’importanza del nostro settore: i Tecnici del Freddo sono coloro che permettono l’arrivo degli alimenti freschi nelle case degli italiani, controllando tutta la catena. Sono responsabili della climatizzazione e della qualità dell’aria, assicurando i dovuti ricambi per evitare che il virus circoli in uffici, scuole o spazi chiusi infettandone gli occupanti, richiedendo ricambi d’aria doppi (rif: webinar Besa ott 2020) rispetto a quanto siamo abituati, oppure perfino girando i sistemi a tutt’aria esterna con i possibili recuperi di calore, privilegiando sempre la sicurezza sanitaria al consumo energetico, pur cercando di farli coincidere (come da articolo proposto su questo numero). A questo riguardo viene proposto dal Centro Studi Galileo (in formazione a distanza) l’apprezzatissimo corso sulla sanificazione e igienizzazione degli impianti di condizionamento, che permette di conseguire grazie a CEPAS la qualifica e la certificazione di Addetto Igienizzazione Impianti Hvac. Il corso qualifica il Tecnico e garantisce tutte le competenze necessarie per operare al meglio nello scenario dell’attuale emergenza sanitaria, un contesto nel quale le condizioni igieniche degli impianti


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

sono al centro dell’attenzione come mai prima d’ora, garantendo la sicurezza degli ambienti e degli edifici, e di conseguenza delle persone che vivono e lavorano al loro interno. La competenza di chi esegue le operazioni di manutenzione è fondamentale per la buona riuscita delle operazioni di igienizzazione, disinfezione e sanificazione. Le sfide e opportunità di domani. La logistica dei vaccini dipende dal freddo. Ben presto, si presenterà l’opportunità per il nostro settore di dimostrarsi una volta per tutte indispensabile. Potremmo chiamarla “La catena del Freddo per la Vita”. Una vera e propria missione per il nostro settore, che potrebbe diventare la più importante di tutta la sua storia da quando nel 1851 John Gorrie in Florida, con un pistone, raffreddava l’acqua e produceva il ghiaccio per i malati di febbre gialla, oppure da quando nel 1876 Charles Tellier portava tonnellate di carne dalla Argentina alla Francia nonostante i ben 105 giorni di navigazione previsti. Infatti, i vaccini più promettenti che si apprestano a essere commercializzati nel 2020 e poi ancora per tutto il 2021 per proteggere 6 billioni di persone sono il “Pfizer – BioNTech” e il “Moderna”, entrambi basati sulla tecnologia ad mRNA che richiede uno stoccaggio, un trasporto e una distribuzione a temperature basse di -80 °C per Pfizer e -20°C per Moderna, potendo resistere “solo” poche ore a temperatura ambiente. La refrigerazione in ogni passaggio della catena del freddo sarà fondamentale. Come detto, una missione. Il settore dovrà sia seguire tutti questi passaggi, ma anche con-

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trollare, installare, riparare, gestire e manutenere questo bene inestimabile per l’umanità intera. Pfizer ha in questi giorni annunciato la richiesta di autorizzazione alla distribuzione e ha progettato una scatola speciale per trasportare il suo tanto atteso vaccino. Le scatole, più o meno delle dimensioni di un grande frigorifero, conterranno un paio di centinaia di fiale di vetro, ciascuna contenente da 10 a 20 dosi di vaccino. Queste strutture sono dotate di sensori termici abilitati al GPS, consentendo a Pfizer di sapere dove sono le scatole e la loro temperatura (se diventano troppo calde, i lavoratori possono aggiungere ghiaccio secco). Conclusione Il nostro Settore sta subendo una grave crisi, come tutti, ma la sua resilienza è sicuramente superiore ad altri settori: sappiamo trasformarci, migliorarci e aiutare noi stessi e il prossimo. Non bisogna dimenticare che la componente ambientale e di risparmio energetico rivestirà particolare importanza nel prossimo futuro. Tutti gli sforzi di rinascita post-pandemia andranno in questa direzione. Merita una nota il Recovery Fund, che nel nostro Paese verrà unito al bonus 110% per la riconversione degli edifici e degli impianti con un grande risparmio per i cittadini e un grande vantaggio e opportunità di business per il nostro settore legato all’edilizia. Sono molte le iniziative legate a questo nuovo grande vento di cambiamento. La Commissione Europea ha diramato a settembre 2020 un documento dal titolo “The availability of refrigerants for new split air conditioning systems that can replace fluorinated greenhouse

gases or result in a lower climate impact” in cui promuove e quasi esorta il settore degli impianti split a muoversi verso refrigeranti infiammabili e, laddove possibile, indicato dalla UE nella soglia minore di 7kW di potenza, a passare ai refrigeranti idrocarburi altamente infiammabili ma di sicuro impatto positivo per l’ambiente e per l’efficienza energetica. Nel dettaglio • Evitare i gas fluorurati nelle nuove apparecchiature monosplit (inferiori a 7 kW) utilizzando il refrigerante R-290 (propano) a meno che non sia vietato dalla legislazione o dai codici nazionali • E’ attualmente disponibile in UK da sito di Brico/fai da te ecommerce , nessun altro mercato in UE • Le disposizioni estese anche a questo tipo di sistemi • Anche per i Sistemi split più grandi deve avvenire il passaggio da R410A a R32, • La maggior parte dei piccoli sistemi contiene già R32 • Nel 2019, i gas fluorurati contenuti nei sistemi split rappresentavano il 74% di tutti i quelli importati nell’UE in apparecchiature precaricate (misurate in CO2 equivalente) e i piccoli split singoli costituivano il 38% di tutti quelli importati in apparecchiature (e tale percentuale sta crescendo). Ancora una volta abbiamo bisogno di una certificazione che affronti in particolare i diversi aspetti della sicurezza. Real Alternatives è una risposta ideale, grazie alla valutazione teorica e pratica, e al requisito di accesso al corso, possedere un Patentino Fgas. L’argomento verrà più volte ripreso: attendiamoci un 2021 di fuoco, ma sicuramente migliore del 2020!


SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO RECYCLING AND RECOVERY SYSTEMS RECYCLING RECOVERY SYSTEMS F-GAS REGULATION -AND PHASE DOWN Dal 2018 in poi, il regolamento 517/2014) F-GAS REGULATION - PHASE (EU DOWN

€ SAVE THE PLANET SAVE THE PLANET

sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant

SAVE MONEY SAVE MONEY

SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant

RECUPERA RICICLA RIUTILIZZA RECUPERA RICICLA RECOVER RIUTILIZZA RECYCLE REUSE RECOVER RECYCLE REUSE

Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery

Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control

Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.

EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units

The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERo PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEi TECNiCi SPECiALiZZATi NEGLi ULTiMi CoRSi NELLE vARiE REGioNi iTALiANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità. Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo

TECNiCi ChE hANNo oTTENUTo iL PATENTiNo iTALiANo FRiGoRiSTi innocenti Luca Claudio AIR FIRE SPA Roma Bravo Emanuele BRAVO EMANUELE San Felice Circeo Cardamone Maurizio CARDAMONE MAURIZIO Lattarico

L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)

Lombardo Franco GLOBO SERVICE SRL Romano Lombardia

Cagli Claudio MANITALIDEA SPA Ivrea

Giani Lorenzo IMPIANTI TECNOLOGICI SRL Empoli

Boi Paolo MONOLIT WEB Elmas

Marcelli Leonardo Martin KYEN SRLS Sasso Marconi

Di Leo Alessio PANIFICIO PASTICCERIA TOSSINI 2 SRL Avegno

La Ciura vicuna Piero LA CIURA IMPIANTI Piano Di Sorrento

Ruggiero Sabino QUIRIS SRL Sabaudia

Ronci Massimiliano REKEEP SPA Zola Predosa Sanna Nicola REKEEP SPA Zola Predosa Montella Moreno REKEEP SPA Zola Predosa Leoni Francesco REKEEP SPA Zola Predosa Renzulli vittorio Marco RENZULLI VITTORIO MARCO Roma

Daniele Maurizio DANIELE MAURIZIO Borgo San Dalmazzo Barale Federico DANIELE MAURIZIO Borgo San Dalmazzo Cavalli Edoardo Achille ENIMA SRL Fratta Polesine Albiero Sergio FENIM SRL Nerviano Candido Alessandro FIRBIMATIC SPA Sala Bolognese Bendini Marco FUTUR SERVICE SRL Savigliano Galli Lorenzo GALLI F.LLI G&P SNC Fizzonasco Di Pieve Em. 12/ INDUSTRIA & formazione

Un Tecnico del Freddo, alle prese con l’impianto didattico del Centro Studi Galileo, esegue una serie di misurazioni, nel laboratorio della sede di Casale Monferrato, prima delle quindici sedi italiane: allievi e docenti potranno tornare in classe in sicurezza, muniti di mascherina, con ambienti e strumenti sanificati al meglio e nel rispetto delle regole di distanziamento sociale. #TeoriaAcasaPraticaDaNoi


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

quintavalle Pierluigi VITROCISET SPA Roma Marongiu Michele VITROCISET SPA Roma Meuti Marcello VITROCISET SPA Roma Petronzi Marco VS SPECIAL DESIGN SRL San Mauro T.Se

CoRSo SULLE NoviTA’ DEL DPR 146/2018 E SULLA BANCA DATi oNLiNE DA REMoTo TRAMiTE FAD

La consegna dell’attestato! Il docente, Stefano Sarti, consegna a un Tecnico che ha frequentato con successo il corso EN378 a Campo San Martino, presso lo stabilimento ARNEG, l’attestato di partecipazione. “Nel rispetto del DPCM” , docente e allievo mantengono le distanze, usano gel sanificante e indossano la mascherina. D’Elia Pio SIRTI SPA Milano Zanni Daniele SIRTI SPA Milano

Scaramuzza Marco Corrado SOAN SRL Aosta Arzu Daniel VITROCISET SPA Roma

Tintis Luigi VITROCISET SPA Roma Murgia Alessandro VITROCISET SPA Roma

CERRiRoTTAMi SRL Rizzon Simona Gattinara MENoDiCioTTo PRoDUZioNE SRL Grassi Marzia Torino ZoPPi SRL Zoppi Stefano Treiso D’Alba

Il Centro Studi Galileo, oltre ai regolari corsi in aula, organizza costantemente corsi ad hoc per venire incontro alle esigenze delle tantissime aziende italiane e internazionali che, nel corso degli anni, hanno deciso di affidare la formazione dei propri tecnici al centro n°1 per la formazione sul freddo. Nella foto, i corsisti Arneg, che hanno svolto un corso sulla normativa EN378, con il docente Stefano Sarti 14/ INDUSTRIA & formazione


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020

TECNiCi ChE hANNo oTTENUTo iL PATENTiNo BRASATURA CASALE MoNFERRATo BiLiviN SRL Amirante Maurizio Valgreghentino GAZZANiGA R SRL Gazzaniga Stefano Voghera

CoRSo FoRMAZioNE REG. 307/2008 A CASALE MoNFERRATo CARMEN CARRoZZERiA SAS Micene Luigi Lainate

MoDERNA AUToCARRoZZERiA SRL Ippolito Simone Casale M.To vANDERhENST MAX hENDRiK MARCEL EUGENiE Calenzano

TECNiCi ChE hANNo SEGUiTo iL CoRSo Di RiPASSo DEL PATENTiNo iTALiANo FRiGoRiSTi TRAMiTE FAD ALBiERi ALESSANDRo & C SAS Albieri Alessandro Milano AMAGA SPA Semplici Luca Abbiategrasso

CRASh PoiNT SRL Bianchi Paolo Moncalieri

APiCE Di MARoNCELLi Maroncelli Adriano Volvera

GELoSoBUS SRL Tagliati Geloso Marco Cicala Domenico Canelli

ARGENTA GRUPPo SPA Scarabotto Simone Reggio Emilia

Un Tecnico del Freddo, presso la sede CSG di Tecnica della Saldatura, a Roma, impara a “brasare”, tecnica tra le più efficienti e richieste per evitare pericolose perdite di refrigerante, in quanto dannose all’ambiente ma anche alla persona ora che il refrigerante (A2L o HC) sarà infiammabile in sempre più impianti. Il docente, a breve distanza, segue con attenzione la prova, pronto a intervenire per correggere eventuali errori e per consigliare passo dopo passo l’allievo.

#TeoriaAcasaPraticaDaNoi anche il laboratorio di Tecnica della Saldatura di Roma, una delle 15 sedi italiane del Centro Studi Galileo, è tornato ad accogliere i Tecnici del Freddo. Uno alla volta, sotto lo sguardo vigile del docente, i Tecnici apprenderanno le migliori tecniche operando su impianti moderni per ottenere il Patentino Frigoristi, indispensabile per comprare il refrigerante e per acquistare gli impianti split (apparecchiature non ermeticamente sigillate). CSG aderisce alla campagna europea - mai acquistare gas refrigeranti illegali #NOaiHFCillegali INDUSTRIA & formazione /15


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Calibrazioni, verifiche, corretta manutenzione: Roberto Ferraris, docente del Centro Studi Galileo, verifica che i modernissimi impianti messi a disposizione dei Tecnici che scelgono il CSG per la propria formazione siano sempre operativi al 100%. Operare su sistemi all’avanguardia e sempre in perfette condizioni è fondamentale per garantire che la formazione avvenga sempre nelle migliori condizioni possibili. AUGUSTo RG Di viZZiNo Vizzino Rocco Uggiano La Chiesa AUTELCoM SPA Falzetti Alessio Sambuceto Di San Giov. Teatino

AZ SRL Zangrando Giorgio Sesto San Giovanni BGiTALY SRL Dal Pos Enrico Cernusco S/N

CAPPELLi GioELE Moasca

CEREA PiETRo Calzolari Luca Anzano Del Parco

EDiL LATToNERiA Di FETAHU Fetahu Eris Grana

DiNU SRL Moisa Marius Catalin Cesano Boscone

EDiL RADio Di DoNATi Donati Umberto Roma

Ouagadougou, Burkina Faso: un Tecnico del Freddo riceve l’attestato che conferma il superamento del corso, uno dei tantissimi corsi internazionali organizzati dal Centro Studi Galileo al fianco delle Nazioni Unite. Il corso fa parte del progetto Train-theTrainers: il Tecnico appena formato trasmetterà le sue conoscenze ad altri, creando un circolo virtuoso che permetterà alla regione di assicurarsi una nuova generazione di tecnici qualificati, efficienti e competenti.

16/ INDUSTRIA & formazione


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Una società di ingegneria e di produzione, dedicata alla protezione dell‘ambiente attraverso soluzioni innovative.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Un Tecnico del Freddo, nel laboratorio di Casale Monferrato, mette in pratica quanto appreso nel corso delle lezioni, realizzando una perfetta brasatura con una strumentazione all’avanguardia ad idrogeno caricata con semplice acqua. Il tecnico indossa tutti i necessari dispositivi di protezione individuale: occhiali, guanti e, in osservanza alle normative attuali, la mascherina chirurgica, indispensabile per proteggere sé stesso e gli altri in questo periodo di emergenza. ELECTRiCAL SoLUTioNS Falanga Domenico Carpi EMBASSY UNiTED STATES oF AMERiCA Di Rollo Alessandro Roma EMMEBi SRL Degli Antoni Fabrizio Pietra De’ Giorgi FG iMPiANTi Gonzalez Panimboza Franklin Jonnathan Omegna GAh GWANYiN NiCoLAS Cividale Friuli GNoDi SERviCE SRL Xhaferaj Alket Somma Lombardo hoSPiTAL CoNSULTiNG SPA hC Verzeri Michele Gigliotti Giovanni Andrea Andreoli Alessandro Vantadori Paolo Bagno A Ripoli 18/ INDUSTRIA & formazione

iCRi SRL Penkov Vasil Dimitrov Milano iDRoTEC SRL Di Marco Carlo L’Aquila iMPRESA UNo SNC Orsi Mario Genova iTC SRL Gicoveanu Iulian Roma JAYAWARDENA SAMEERA MADUShAN Verona KhYZhNYAK voLoDYMYR Ghedi MASiLLA CARMELo Magione METALPACK SRL Hajdic Almin Gorizia MoNDEL SRL Fiocco Marco Solesino

La fiamma azzurra, la tubazione incandescente, la bacchetta in lega che sciogliendosi ne unisce i pezzi: non è difficile rimanere affascinati dal processo di brasatura, guidato dalla sapiente mano del Tecnico del Freddo. Imparare a brasare in modo corretto ed efficace è fondamentale per chiunque svolga la professione di Frigorista, e i docenti del Centro Studi Galileo sono in prima linea per insegnare agli allievi a farlo nel modo migliore.



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Stefano Sarti, da oltre dieci anni docente del Centro Studi Galileo, con i Tecnici dell’azienda Arneg, una delle tantissime realtà che affida la formazione dei propri tecnici al CSG. I corsi ad hoc sono una soluzione ideale per le imprese. Il Centro mette a disposizione tutta l’esperienza e la competenza dei docenti al fine di erogare il corso più adatto alla realtà aziendale. Ogni anno vengono svolte, per realtà italiane ed internazionali, oltre 50 edizioni di corsi ad hoc. PRoNTo iNTERvENTo DESPAPi SoC CooP A RL Pintucci Fabrizio Roma RASo LUCA Ternate RoSSi TiCoNA FREDDY Milano

SEMiPARTS SRL Ramuglia Giuseppe Francesco Nicolosi SERviZi PUTEoLi SCARL Pastore Umberto Pozzuoli

S. iTALiA SPA Marchesi Stefano Seriate

SiRAM SPA Di Fabio Ivan Sica Davide Giuseppe Milano

SAT iMPiANTi SRLS Malfatti Stefano Viareggio

SiTAv SPA Manini Simone Rottofreno

I Tecnici del Freddo formati dal CSG non imparano solo a svolgere le mansioni richieste per operare sugli impianti, ma imparano un approccio che pone al centro precisione e sicurezza, così da formare tecnici sempre qualificati e capaci di lavorare con professionalità e affidabilità. Nella foto, un Tecnico esegue una serie di operazioni preliminari per accettarsi che sia tutto a posto prima di effettuare il vuoto, controllo di tenuta e successiva carica. Ha appena concluso il recupero. TECNAiR Lv SPA Brigido Angelo Rotellini Lorenzo Talain Djino Uboldo TECNo AMBiENTE SRL Castro Montiel Edison Jose Genova TECNoREDiS SRL Genco Maurizio Modugno vAR SoLUTioN SRL Repida Alexei Torino

CoRSo LEZioNE PRATiCA Di BRASATURA A CALDERARA Di RENo CPL CoNCoRDiA SCARL Roversi Matteo Galli Claudio Gozzi Danny Concordia S/S

Madi Sakandé, da anni docente del Centro Studi Galileo, illustra la strumentazione fondamentale per un Tecnico del Freddo agli allievi durante un corso RAC in Togo, altro esempio delle numerose collaborazioni internazionali del Centro Studi Galileo con le Nazioni Unite, ancora una volta nell’ambito del progetto Train-The-Trainers, che creerà una nuova generazione di Tecnici capaci di passare ad altri le conoscenze apprese. Il CSG ha svolto negli ultimi anni corsi in Tunisia, Gambia, Eritrea, Rwanda, Bahrain, Kuwait, Qatar, Arabia Saudita, oltre che in numerosi paesi europei… 20/ INDUSTRIA & formazione


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

RUBRiCA: Domande frequenti tratte da Webinar | “I compressori a vite compatti. Alta efficienza nelle applicazioni dei refrigeratori di liquido” Pietro Trevisan | BiTZER

☛ I gas XL40 e XL20 sono già disponibili sul mercato? i compressori (ad esempio) Bitzer sono già “qualificati” per utilizzo con tali refrigeranti? Mi sembra che sul software Bitzer non ci siano ancora (almeno per i semiermetici) I nostri compressori alternativi e vite possono lavorare con fluidi A2L. Per i refrigeranti menzionati possiamo fare delle valutazioni numeriche puntuali.

alizzare le tubazioni in modo tale da accomodare e smorzare eventuali componenti vibrazionali trasmesse dal compressore al gas compresso. ☛ È previsto un dispositivo di soft-starting del motore? BITZER attualmente non dispone di softstarter propri. È possibile utilizzare soft starter idonei di altro produttore.

☛ il Vi è fisso o variabile? Se è variabile, è a 2 posizioni o a variazione continua? I modelli CSH6 hanno un Vi variabile con la posizione del cassetto di controllo della capacità. Con il cassetto al 100% il Vi è circa 3 mentre al 25% il Vi è circa dimezzato. A ogni posizione del cassetto di controllo capacità corrisponde un diverso Vi.

☛ quali accorgimenti sono stati implementati in considerazione del fatto che si possono utilizzare refrigeranti blandamente infiammabili? È stata verificata la compatibilità chimica di tutti i materiali con i fluidi A2L. È inoltre stato verificato che il compressore non ha sorgenti di ignizione che possano accendere una eventuale miscela infiammabile.

☛ Per arrivare a 70°C condensazione l’unica soluzione resta CSh M1? Si può fare qualcosa con CSH 6? È possibile valutare le applicazioni caso per caso a seconda delle specifiche necessità, e valutare quale possa essere il compressore più appropriato.

☛ Come mai non avete optato per una scatola elettrica ATEX? La direttiva ATEX specifica i requisiti di una macchina che deve lavorare all’interno di un ambiente esplosivo. I nostri compressori invece devono essere disalimentati all’insorgere di una atmosfera che raggiunge il 20% del LFL e quindi potenzialmente infiammabile.

☛ Qual è l’efficienza del separatore d’olio integrato? Il separatore dell’olio integrato è progettato per separare il 99,5% dell’olio dal flusso di gas compresso. ☛ Servono attenzioni dedicate, sulla linea della mandata, per eventuali vibrazioni da non scaricare su tubazioni e affini? In generale, i compressori a vite hanno un contributo vibrazionale sulla mandata che può essere considerato ridotto ma non nullo. È opportuno re-

☛ Si può installare un variable Frequency Drive su questi compressori? I nostri compressori a vite possono essere abbinati ad un inverter esterno secondo le specifiche disponibili nella nostra documentazione (disponibile on line). Per i data center il problema dell’A2L potrebbe essere bypassato con l’utilizzo di 410A rigenerato? Alcuni data center hanno già validato opzioni A2L trattandosi di unità esterne. Altri pretendono ancora impianti con fluidi A1.

Foto di un recente webinar Bitzer consultabile sul canale youtube di CSG, in alto a sinistra Pietro Trevisan

22/ INDUSTRIA & formazione


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Covid-19: misure pratiche per gli interventi sugli impianti Le seguenti informazioni sono una sintesi della guida COVID-19 predisposta da REHVA - Federation of European Heating, Ventilation and Air Conditioning Associations con il contributo aggiuntivo di CIBSE Chartered Institution of Building Services Engineers e BESA - Building Engineering Services Association.

Graeme Fox Direttore Tecnico BESA

Bibliografia Guida BESA COVID 19 - Guida e supporto per i membri in merito a COVID-19 / Coronavirus Guida REHVA COVID 19 - Come operare e utilizzare gli impianti tecnologici in aree con focolaio di coronavirus

Guida CIBSE COVID 19 - Guida per il personale, membri e visitatori. Importante • Prevenire la contaminazione e proteggere la salute pubblica è più importante del comfort termico. • Tutti i lavori devono essere eseguiti utilizzando le comuni misure di protezione inclusa la protezione respiratoria • Il personale addetto alla manutenzione deve seguire le procedure standard di sicurezza tipiche degli ambienti polverosi, compreso indossare guanti e protezione respiratoria. • Nei casi in cui gli utenti possano intervenire sul controllo della ventilazione è opportuno renderli consa-

Figura 1: Diagramma di flusso decisionale Nota: questo documento si basa sulle conoscenze disponibili al momento della pubblicazione ed è inteso per scopi generali, non per fare affidamento in relazione a specifiche questioni tecniche legali, nel qual caso dovresti sempre cercare una consulenza indipendente. Nessuna responsabilità di alcun tipo per qualsiasi lesione, morte, perdita, danno o ritardo comunque causato, derivante dall’uso di questi consigli e raccomandazioni qui contenuti è accettata dagli autori o dalle altre persone coinvolte nella sua pubblicazione (inclusa la Building Engineering Services Association).

24/ INDUSTRIA & formazione


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pevoli del vantaggio di questa possibilità per ridurre la circolazione di materiale infettivo. Bibliografia GN 1 - COVID-19 e manutenzioni tecniche: guida GN 2 - COVID-19 e manutenzioni tecniche: guida Raccomandazioni pratiche per gli interventi sugli impianti degli edifici • Commutare le unità di trattamento aria funzionanti con ricircolo al 100% in rinnovo totale con aria esterna. Aumentare l’afflusso di aria e la ventilazione • Negli edifici con impianti di ventilazione meccanica si consigliano prolungati tempi di funzionamento. • Avviare la ventilazione alla velocità nominale almeno 2 ore prima del momento in cui si prevede di utilizzare l’edificio. • Passare a una velocità inferiore 2 ore dopo l’inizio di utilizzo dell’edificio. • In tutti gli edifici, anche quelli temporaneamente non frequentati, si sconsiglia di spegnere i sistemi di ventilazione ma di mantenerli in funzione continuamente a velocità ridotta. Sistemi di ventilazione controllati on-demand • Modificare il setpoint della CO2 ad un valore inferiore, 400 ppm, per assicurare il funzionamento alla velocità nominale. Mantenere attiva la ventilazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7. • Di notte e nei fine settimana, non spegnere i sistemi di ventilazione, ma mantenerli in funzione a bassa velocità. Edifici temporaneamente vuoti (ad es. uffici o edifici scolastici) • Far funzionare continuamente i sistemi di ventilazione a velocità ridotta. Ciò comporterà un consumo energetico minimo ma aiuterà a rimuovere le particelle di virus dall’edificio e dalle superfici. Aria esterna • Massimizzare le portate di aria esterna quanto più ragionevolmente possibile mantenendo o aumentando la distanza sociale (distanza fisica minima 2-3 m tra le persone) tra i dipendenti al fine di favorire l’effetto

di diluizione e di purificazione creato dalla ventilazione. • Lo scopo di massimizzare l’apporto di aria esterna è quello di diluire la concentrazione di una eventuale contaminazione dell’aria interna, quindi deve essere favorita qualsiasi introduzione di aria fresca. Aerazione naturale tramite finestre • Negli edifici che non sono dotati di ventilazione meccanica è consigliato eseguire l’aerazione aprendo le finestre anche se questo può causare disagio termico. • In edifici dotati di ventilazione meccanica si può ricorrere ugualmente all’aerazione tramite l’apertura delle finestre per aumentare ulteriormente la ventilazione, ma va considerata l’intera massa d’aria presente all’interno dell’edificio per garantire che non ci siano infiltrazioni di aria viziata dai bagni nelle altre parti dell’edificio all’apertura delle porte quando si deve accedere nei locali. Umidificazione • In edifici dotati di umidificazione centralizzata non è necessario cambiare i setpoint dei sistemi di umidificazione (solitamente 25 o 30%). Sezioni di recupero di calore (nelle unità di trattamento aria) • Ispezionare i componenti per il recupero del calore per assicurarsi che eventuali perdite siano sotto controllo • In determinate condizioni le particelle virali presenti nell’aria estratta possono rientrare all’interno dell’edificio. I dispositivi di recupero del calore possono favorire il passaggio del virus presente nell’aria di estrazione verso l’aria di mandata proprio attraverso eventuali perdite presenti. • Se correttamente costruiti, installati e manutenuti gli scambiatori di calore di tipo rotativo normalmente non consentono il trasferimento di particelle inquinanti inclusi batteri, virus e funghi. • Non ci sono evidenze che le particelle portatrici di virus si possano infiltrare attraverso le perdite. • Non è necessario spegnere i rotori. Il normale funzionamento dei rotori rende più facile mantenere i tassi di ventilazione più elevati.

• Si raccomanda di mantenere la velocità della ventilazione a valori elevati poiché le perdite sono più elevate con bassi flussi d’aria. • Se si sospetta la presenza di perdite nelle sezioni di recupero del calore, si può intervenire sulla regolazione della pressione o pensando ad un bypass per evitare di avere un’elevata pressione sul lato di estrazione e, di conseguenza, un’infiltrazione d’aria nel lato di immissione dell’aria. • Le differenze di pressione possono essere corrette tramite opportuni regolatori o tramite altri analoghi dispositivi. • La trasmissione del virus tramite dispositivi di recupero del calore non risulta essere possibile quando un impianto HVAC è dotato di una doppia batteria o di un altro recuperatore di calore che garantisca la completa separazione tra l’aria di estrazione e quella di immissione nei locali. Interrompere il ricircolo dell’aria • Qualsiasi sistema di ventilazione o di aria condizionata (che non sia a espansione diretta a ventilconvettori che viene trattato in altro punto di questo documento) che normalmente funziona con modalità di ricircolo dell’aria deve essere predisposto per funzionare a piena aria esterna ove possibile. • È preferibile evitare il ricircolo dell’aria in ambienti occupati da persone diverse. • In questo momento il potenziale beneficio raggiungibile per la salute pubblica ha maggiore valenza dell’inconveniente di ridurre l’efficienza energetica derivante dal mancato ricircolo dell’aria. • Anche la presenza di virus nei condotti di ritorno può causare contagi in un edificio quando le unità di trattamento aria centralizzate sono dotate di sezioni di ricircolo. Perciò: • evitare il ricircolo centralizzato • chiudere le serrande di ricircolo tramite il sistema di gestione dell’impianto dell’edificio o manualmente. • I filtri dell’aria montati nelle sezioni di ricircolo delle unità di trattamento dell’aria normalmente non sono in grado di filtrare efficacemente le particelle con virus Pulizia condotti • Continuare ad applicare le normali INDUSTRIA & formazione /25


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

procedure di pulizia e manutenzione dei condotti secondo quanto stabilito nelle linee guida concordate; aumentare l’afflusso di aria fresca ed evitare il ricircolo dell’aria. • Non risultano essere necessarie pulizie e manutenzioni extra dei condotti, aggiuntive a quelle che si eseguono normalmente, poiché i sistemi di ventilazione non costituiscono fonte di contaminazione e i virus presenti nelle piccole particelle non si depositano facilmente nei condotti. • Il materiale virale che si deposita nelle condutture diventa non vitale nel tempo. Nel caso in cui del materiale virale sia penetrato negli impianti di ventilazione e di condizionamento prima che gli edifici venissero liberati a causa della attuali restrizioni, è estremamente improbabile che il materiale possa costituire una fonte di rischio quando tali edifici torneranno ad essere rioccupati. • Assicurarsi di seguire le linee guida relative al recupero del calore e del ricircolo. Filtri • I filtri dell’aria esterna centrale e dell’aria di ripresa devono essere sostituiti secondo la normale procedura di manutenzione quando vengono superati i limiti di pressione o di tempo o in base a quanto stabilito dalla manutenzione programmata. • Per ridurre al minimo il rischio quando si estraggono i filtri per la sostituzione, soprattutto quelli dell’aria di estrazione dai locali, gli addetti alla manutenzione HVAC devono eseguire i lavori osservando scrupolosamente le procedure di sicurezza standard. • I filtri devono essere cambiati quando l’impianto non è in funzione, avendo l’accortezza di indossare guanti e protezione respiratoria e premurandosi di dotarsi di un sacchetto sigillabile per lo smaltimento dei filtri. • Di solito non è possibile adeguare i filtri agli standard previsti dall’HEPA poiché le ventole potrebbero non essere sufficientemente dimensionate per far fronte all’ulteriore caduta di pressione che ne consegue. L’adeguamento dei filtri può avvenire solo quando si procede anche al relativo adeguamento dei motori dei ventilatori. 26/ INDUSTRIA & formazione

Bibliografia SFG 001 Selezione dei filtri dell’aria per fornire una qualità salubre dell’aria interna negli edifici cittadini. Unità fan coil (compresi i ventilconvettori ad espansione diretta funzionanti come unico split o parte di un sistema multi-split o VRF) • La diffusione del COVID19 è stata collegata a una serie di fattori caratteristici degli ambienti interni. Sono in corso molte ricerche per determinare i meccanismi esatti di diffusione, non escluso l’impatto dei flussi d’aria all’interno degli spazi chiusi. Unità terminali come i ventilconvettori e le unità a espansione diretta di solito provvedono al raffreddamento/ riscaldamento dei locali e al rinnovo dell’aria e quindi sono spesso parte integrante degli impianti di distribuzione dell’aria di un edificio. • Durante la primavera e l’estate le indicazioni standard generalmente prevedono di aumentare il più possibile l’apporto di aria esterna parallelamente alla ventilazione meccanica e/o apertura delle finestre. Quando la temperatura esterna diminuisce questo accorgimento crea problemi negli edifici poiché anche la temperatura interna diventa troppo fredda e spesso scende al di sotto della minima temperatura prevista per gli ambienti occupati. Questo porta ad avere un carico termico spesso troppo elevato da soddisfare con gli impianti esistenti oppure richiede un fabbisogno energetico molto oneroso. Riferirsi alla successiva sezione riguardante le Unità MHRV per ulteriori informazioni sulle modalità per mitigare questo problema. • Lo scopo di questa guida provvisoria precauzionale è quello di: a) massimizzare l’immissione nei locali di aria esterna dall’impianto centralizzato per diluire le eventuali goccioline di Covid19 sospese nell’aria. b) ridurre la potenziale contaminazione incrociata tra i vari locali. c) limitare le portate d’aria di ricircolo e la velocità dell’aria immessa negli spazi condivisi/open space per fare in modo che qualsiasi gocciolina contenente COVID19 possa depositarsi al di fuori del flusso d’aria

in modo da ridurre lo spazio entro il quale potrebbe diffondersi. Quando l’unità deve essere spenta si possono seguire le seguenti indicazioni in funzione dell’ubicazione, dell’uso e della densità di occupazione dell’area che essa serve. • Se l’unità serve un’area occupata da una persona mentre l’accesso di altre persone risulta essere limitato o proibito e il ricircolo dell’aria interessa solo quella zona, allora non risultano esserci problemi a seguito del normale funzionamento del ventilconvettore. Qualunque gocciolina di umidità contaminata proveniente dall’aria espirata viene ricircolata solo alla persona che l’ha emessa. Il ventilconvettore deve essere spento quando quella persona lascia la zona nel caso in cui altri entrino in sua assenza e le superfici devono essere pulite prima che il ventilconvettore venga riacceso. • Se l’unità serve un’area occupata da più persone, e l’immissione di aria fresca in questa zona risulta essere insufficiente, allora si consiglia di spegnere il ventilconvettore in quanto la probabilità che il flusso d’aria diffonda aria contaminata verso le persone presenti è più alta. • Se l’unità serve un’area occupata da più persone e non può essere spenta, o dove risulta essere garantita una adeguata portata di aria esterna nella zona, allora è necessario prestare attenzione a dove sono dislocate le persone all’interno della zona e a come si diffonde il flusso d’aria proveniente dall’unità e la velocità del ventilatore deve essere impostata ad un valore basso per minimizzare la freccia d’aria. in tutti i casi: • Sulla superficie dello scambiatore di calore del fan coil è possibile inattivare il virus riscaldando i ventilconvettori a 60 °C per un’ora o a 40 °C per 24 ore al giorno. Se possibile l’impianto dovrebbe commutare in modalità di riscaldamento completo ogni mattina presto o ogni sera, o in un momento in cui i locali dell’edificio interessati sono liberi, per consentire l’aumento della temperatura della batteria a 60 °C per almeno un’ora con la ventola impostata ad una bassa velocità per garantire che


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ria ad espansione diretta, si potrebbero verificare fenomeni di ritorno di refrigerante liquido al compressore. Per questo motivo, tale eventualità dovrebbe verificarsi solo dove il flusso d’aria può essere mantenuto ad un livello adeguato.

Figura 2: La valutazione del rischio anche detta Risk Analisys, è una componente sempre più importante del lavoro del tecnico del freddo che gli permette di lavorare in sicurezza in questa particolare situazione ma anche in altre come per l’uso dei refrigeranti infiammabili come dettato dallo standard EN378, importantissimo per il nostro settore.

il termostato di controllo autorizzi la modalità di riscaldamento per il più lungo tempo possibile e quindi garantire un’elevata temperatura superficiale della batteria. Se il sistema non è in grado di mantenere una temperatura del flusso / batteria di 60 °C allora i dispositivi di controllo devono essere impostati per garantire una temperatura della batteria di 40 °C per tutte le 24 ore. • Dove non è possibile spegnere i ventilconvettori, i ventilatori dovrebbero funzionare in continuazione per evitare la risospensione del virus sedimentato nei filtri quando il ventilatore viene riacceso. Il funziona-

mento continuato e la ventilazione di espulsione rimuoveranno le particelle di virus. Gli addetti alle pulizie dovrebbero essere informati di tutte queste possibili situazioni. (vedi la sezione seguente riguardante il Filtro aria ambiente) • I filtri grossolani all’interno dei ventilconvettori non filtrano efficacemente piccole particelle ma potrebbero comunque raccogliere materiale particellare. • L’aumento dell’efficacia filtrante del filtro può mettere a dura prova il motore del ventilatore che potrebbe andare incontro ad una bruciatura o, nel caso del ventilatore di una batte-

Unità MhRv • I sistemi locali o non centralizzati di ventilazione con recupero meccanico del calore (MHRV) rappresentano una soluzione efficiente dal punto di vista energetico per garantire un sistema di ventilazione e di ricambio d’aria all’interno di un edificio. Poiché l’aria di mandata è preriscaldata utilizzando l’energia recuperata dall’aria di ritorno, è necessaria meno energia per mantenere la temperatura desiderata all’interno dei locali durante la stagione invernale. • Le unità MHRV utilizzano scambiatori di calore realizzati in materiali di carta per trasferire l’energia termica di scarto dal flusso d’aria di ritorno al flusso d’aria di immissione. Si verificherà sempre una piccola percentuale di perdita d’aria all’interno del sistema MHRV e nello scambiatore di calore: questa è definita come “Tasso di perdita interna”. • In genere, le unità MHRV presentano tassi di perdita interni di circa l’810%. Tuttavia, l’ultima guida REHVA suggerisce che la perdita dai recuperatori di calore dovrebbe essere inferiore al 5%. Per ottenere questo tasso più basso, si deve agire sulle pressioni del sistema facendo in modo che la pressione dell’aria di immissione sia maggiore della pressione dell’aria di ritorno. Bibliografia TB / 048/4: TB / 015 COVID19 e sistemi di condizionamento Guida HSE - Coronavirus e sistemi AC Guida REHVA sul COVID-19 Guida CIBSE sul COVID-19 Griglie di ventilazione • Prestare attenzione alle griglie di ventilazione che possono risultare bloccate, come ad esempio le griglie a pavimento per la distribuzione dell’aria. Gli occupanti devono essere istruiti sullo scopo e sui vantaggi di questi dispositivi. INDUSTRIA & formazione /27


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

sempre essere mantenuti attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L’aria del locale dovrebbe essere mantenuta ad una pressione leggermente negativa per cercare di evitare una trasmissine fecale-orale. • Se i sedili dei WC sono dotati di coperchi, è consigliabile sciacquare i servizi igienici con i coperchi chiusi per ridurre al minimo il rilascio dai pennacchi di goccioline e residui di goccioline nell’aria. È importante che i componenti che ostacolano la dispersione dell’acqua funzionino sempre. Pertanto è bene fare in modo che gli occupanti dell’edificio siano istruiti riguardo l’uso dei coperchi. • Evitare di aprire le finestre della toilette in quanto ciò potrebbe causare un flusso d’aria contaminato dalla toilette verso altri locali. In assenza di un’adeguata ventilazione di scarico dai servizi igienici e se l’aerazione dalle finestre non può essere evitata, allora è importante tenere le finestre aperte anche negli altri locali al fine di ottenere flussi d’aria incrociati in tutto l’edificio. Eliminazione dei rifiuti • Tutti i materiali, compresi i vecchi filtri, devono essere attentamente insaccati e smaltiti in modo sicuro. • Devono sempre essere indossati dispositivi di protezione individuale adeguati.

Figura 3: Fermati STOP (colore rosso), Pensa cosa fare (colore giallo), Agisci (colore verde), Controlla e Revisiona (colore blu), questa l’analisi dei rischi per svolgere in sicurezza un lavoro in ambiente COVID.

Filtri aria ambiente in situazioni specifiche • I depuratori d’aria di un locale che presentano un’efficienza del filtro HEPA possono rimuovere efficacemente le particelle dall’aria in modo confacente ad una buona ventilazione. • I dispositivi che utilizzano principi di filtrazione di tipo elettrostatico (non come quelli degli ionizzatori per ambienti!) spesso funzionano abbastanza bene. Studi hanno dimostrato che i radicali idrossilici caricati elettricamente sono molto efficaci nel combattere i virus e le particelle 28/ INDUSTRIA & formazione

contaminanti presenti nell’aria. • Se si utilizza un filtro dell’aria, posizionare il dispositivo vicino alla zona di respirazione. Tuttavia, garantire una ventilazione regolare è molto più efficiente. • Apparecchiature di pulizia tramite UV utilizzate per il trattamento dell’aria di mandata o dell’aria ambiente possono essere efficaci nell’uccidere batteri e virus all’interno delle strutture sanitarie. Servizi igienici • I sistemi di ventilazione dell’aria interna dei servizi igienici dovrebbero

Bibliografia SFG004 Salubrità dell’aria nei locali interni SFG003 LCC Energy Datasheet Test di laboratorio sui radicali idrossilici Sviluppi nella gestione dei servizi • Preparati e concentrati sul futuro in quella che sarà un’era di cambiamento significativo per il settore riguardante la gestione dei servizi. • Elabora e sviluppa idee, tecnologie e atteggiamenti che ridefiniranno il settore negli anni a venire. • Gli addetti al settore devono riconoscere che le modalità di lavoro stanno cambiando e la situazione in cui il lavoratore che lavora per un tempo prestabilito sempre sulla medesima postazione di lavoro giorno dopo giorno sta diventando obsoleta.


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020

Relazioni nella gestione dei servizi • Continua a sviluppare relazioni e vere partnership con clienti/inquilini • Comunicazione e connessione non sono mai state così tanto importanti nella gestione dei rapporti con il cliente / inquilino. Tecnologia intelligente • Il futuro della gestione degli edifici e degli interventi sta accelerando attraverso la tecnologia • Utilizza i dispositivi “internet of things”, che forniscono in tempo reale dati da grandezze misurate dai dispositivi sul campo e che possono permettere di prevedere quali sono le necessità manutentive. • Abituati a utilizzare la tecnologia intelligente, soprattutto l’intelligenza artificiale, l’edge computing e le reti 5G per aumentare il potenziale dell’IoT. • Migliora la forza lavoro e le sue capacità di implementare le nuove tecnologie in modo sicuro ed efficace. • Massimizza l’acquisizione dei dati e utilizzali per arricchire di valore

strategico la performance organizzativa. • Segui percorsi che dimostrano il valore della tecnologia e i modi in cui essa può essere utilizzata per aggiungere valore.

Qualità dell’aria interna • Comprendi e monitora adeguatamente la qualità dell’aria interna (IAQ) in particolare i potenziali effetti sulla forza lavoro che essa comporta negli ambienti chiusi

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Il mercato globale dell’aria condizionata nella prima metà del 2020

Keisho Ka JARN

Rivedendo la storia di JARN dell’ultimo anno, non è difficile mettere in evidenza l’impatto della pandemia sul settore HVAC/R. Il 24 Gennaio, Wuhan, in Cina, viene isolata a causa del primo focolaio pandemico ufficiale. L’AHR Expo di Orlando, in Florida, a febbraio, e l’Euroshop di Düsseldorf a fine febbraio sono stati gli ultimi appuntamenti cui JARN ha avuto modo di partecipare prima che la pandemia si diffondesse in Europa e poi nel resto del mondo. Il lockdown Italiano ha fatto da apripista, ma anche il resto del vecchio continente ha dovuto ben presto fare i conti con l’impatto del virus, con

Figura 1: L’impatto della pandemia sul settore

Figura 2: Declino a picco dei mercati globali 30/ INDUSTRIA & formazione

Francia (e Giappone) costrette a introdurre restrizioni e limitazioni agli incontri pubblici. Non è passato molto prima che la pandemia peggiorasse nel Sud-Est asiatico, negli USA, in India e in America Latina: tutto il mondo si è trovato ad affrontare la pandemia. HVACR Japan, MCE, CR e molte alter fiere sono state forzatamente annullate. In ogni caso, la pandemia in Cina è stata controllata con maggiore efficienza, quindi CRH exhibition ha potuto svolgersi come da programma a Chongqing, a metà agosto. Considerando che marzo è la stagione migliore per iniziare la vendita dei condizionatori, la pandemia ha cancellato alcune tra le migliori opportunità a disposizione dei produttori. La stessa rivista JARN ha dovuto affrontare diverse problematiche per poter venire pubblicata regolarmente, passando spesso agli e-book per ovviare alle difficoltà locali degli uffici postali. Le indagini svolte parlano chiaro: il danno per il mercato ha sforato il tetto del 27%. il Declino a picco dei mercati globali Il grafico mostra la situazione dei maggiori mercati RAC al mondo: con la sola eccezione dell’Australia, i danni sono stati senza precedenti, con numeri crollati a picco. A dispetto delle differenze nei sistemi sanitari e nelle decisioni locali, l’impatto della pandemia sul mercato è stato in larga parte uniforme. I danni maggiori sono stati registrati in America latina e in india (-50% e -41%), con un collasso del 36% anche nel Sud-Est asiatico. La Cina ha perso il 15%, gli USA il 26%, l’Europa il 14% e il Giappone è riuscito a registrare il calo minore, -5%.


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020

prima metà del 2020 ha registrato una diminuzione intorno al 31%, nonostante il Paese sia un forte canale di vendita per molti distributori. In Germania, che è stata colpita dalla pandemia a marzo, è stato attuato un coprifuoco. All’inizio di maggio, il numero di persone infette era in calo, e le normative sono state gradualmente allentate. Come conseguenza, la situazione dei grossisti e installatori di condizionatori d’aria è migliorata. Il mercato RAC tedesco si è dimostrato forte nella prima metà di quest’anno: si stima che sia aumentato del 20%. La situazione negli Stati Uniti

Figura 3: Mercato Europeo - Situazione

Figura 4: Mercato USA - Situazione

Jarn si è interfacciato con le maggiori realtà del settore, con indagini via web, tavole rotonde e interviste, per tracciare una mappa della situazione attuale. La situazione in Europa Anche nel 2020, nei paesi di media latitudine, le vendite di condizionatori d’aria per applicazioni residenziali e commerciali sono cresciute costantemente nel periodo che va da gennaio a febbraio, grazie alle forti ondate di calore dell’estate scorsa e alle economie stabili. Tuttavia, nel mese di marzo, le vendite di condizionatori d’aria in Europa sono diminuite bruscamente come conseguenza delle situazioni di emergenza in ogni paese, insieme alla chiusura delle frontiere. In particolare, i principali mercati euro-

pei dei condizionatori d’aria, come l’Italia e la Spagna, sono fortemente diminuiti. Tuttavia, i buoni risultati all’inizio dell’anno hanno portato a una crescita costante delle vendite di condizionatori d’aria nel primo trimestre in tutta Europa, comprese Russia e Turchia, permettendo di mantenere quasi lo stesso livello di crescita dell’anno precedente. L’Italia è stato il primo paese in Europa a subire danni a causa della pandemia del COVID-19, e ha iniziato il lockdown all’inizio di marzo. Al termine, l’industria al dettaglio è gradualmente ripresa e il mercato RAC ha iniziato a riprendersi. Tuttavia, a causa della pandemia di COVID-19, le attività degli installatori sono state fortemente limitate e le scorte tendono ad essere insufficienti. Il mercato italiano dei RAC nella

Negli USA, stando all’Air-Conditioning, Heating, and Refrigeration Institute (AHRI), le spedizioni di condizionatori da gennaio a maggio sono calate del 7,1%, passando a 2,101,664 di unità dalle 2,262,364 dello stesso periodo nell’anno precedente. Si stima che i mercati di mini-split e multi-split siano calati rispettivamente del 27% and 25%. Secondo il DOC, U.S. Department of Commerce, il numero di abitazioni in costruzione nel marzo 2020 è diminuito del 22% rispetto al mese precedente, segnando la più grande diminuzione in 36 anni. Anche il numero di esercizi commerciali inizia a diminuire, soprattutto per i negozi e gli alberghi. Questa tendenza al ribasso nella costruzione dovrebbe avere un impatto importante sul mercato dei condizionatori d’aria commerciali in futuro. La situazione in Cina La vendita di condizionatori in Cina (RAC) è stata de facto congelata da febbraio a marzo. In questo periodo, la Cina ha dovuto fare i conti con scarsa produzione, scarsa disponibilità di componenti, aumento dei costi, logistica mutilata e impossibilità di effettuare installazioni, tornate comunque alla normalità quando la pandemia è tornata sotto controllo. La primavera, periodo d’oro del settore, ha portato a una netta ascesa delle vendite. JARN stima che il mercato AC cinese sia calato del 16%. China Refrigeration Expo (CRH) si INDUSTRIA & formazione /31


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è regolarmente svolta a Chongqing dal 19 al 21 agosto: CAREL, Danfoss, DunAn, ebm-papst, McQuay, Moon, Outes, Panasonic, Snowman Group, e TICA hanno partecipato all’evento. Uno dei momenti chiave è stata la presentazione di un nuovo chiller centrifugo a due stadi a cuscinetti magnetici WMTC di Mcquay, con azionamento a frequenza variabile (VFD) che sfrutta refrigerante di nuova generazione R1233zd(E), caratterizzato da un GWP ultra-basso pari a 1. La situazione in india Le ondate di calore dello scorso anno hanno innescato un forte aumento della domanda di RAC, quest’anno diminuita in gran parte a causa dell’impatto della pandemia COVID-19. In India, come misura contro il virus, è stato attuato un lockdown in data 25 marzo. Dal 1º giugno, il blocco è stato gradualmente revocato e la maggior parte dell’attività è ripresa al di fuori delle zone di contenimento, dove le persone infette sono particolarmente concentrate. Tuttavia, in aprile e maggio, la stagione di vendita principale per i condizionatori, il mercato ha ristagnato a causa del blocco, con un grave impatto negativo sulle prestazioni del mercato. Si stima che il mercato RAC indiano, nella prima metà del 2020, sia diminuito del 41% anno su anno. In India, il tasso di utilizzo della tecnologia ad inverter nei condizionatori di tipo split ha raggiunto circa il 50%, mentre quello dei PAC (unità compatte) è ancora di circa il 20%. Circa la metà dei condizionatori di tipo split usa R410A, e un quarto è passato a R32, mentre un altro quarto utilizza ancora R22. I modelli con inverter a solo raffreddamento con efficienza energetica a 3 stelle rappresentano circa il 40% del mercato. La situazione nel Sud-Est Asiatico Dall’inizio della primavera, il SudEst Asiatico è stato caratterizzato da buone condizioni climatiche, che tuttavia, a differenza di quanto avvenuto negli anni precedenti, non hanno 32/ INDUSTRIA & formazione

Figura 5: Mercato Cinese - Situazione

Figura 6: Mercato Indiano - Situazione

portato a un incremento di vendite nel settore RAC. La zona è stata colpita con forza dalla pandemia tra marzo e maggio, periodo nel quale solitamente si registrano i picchi di vendite. In aprile, molti rivenditori hanno chiuso per rispettare le normative di sicurezza, con un conseguente crollo a picco delle vendite. In ogni caso, da maggio, i mercati hanno iniziato a riprendersi di pari passo all’allentamento delle normative. Il mercato RAC, nel Sud-Est Asiatico, ha registrato perdite per il 36% nel corso della prima metà dell’anno. La richiesta di PAC e VRF è rispettivamente calata del 42% e del 47, rispetto allo stesso periodo nel 2019. In Vietnam, principale mercato per il condizionamento dell’aria nel SudEst Asiatico, la pandemia ha avuto un impatto relativamente scarso. Le vendite sono incrementate sta-

bilmente anche a causa del maggio molto caldo, e lo stesso si è ripetuto a giugno. Come risultato, le vendite nella prima metà dell’anno sono state buone, con un calo di appena il 4% rispetto all’anno precedente. D’altro canto, il mercato VRF ha rallentato di netto, con un calo invece del 39%. Il mercato RAC thailandese ha sempre una stagione di vendita breve, con un picco da inizio aprile a metà maggio. Con un forte impatto di COVID-19 sulle vendite di PAC e VRF, il calo stimato è stato del 26%. In Malesia, le restrizioni ai movimenti hanno danneggiato parecchio il mercato RAC locale: nonostante una serie di misure di recupero, il danno è stato quantificabile in un crollo del 41% rispetto al 2019. In Indonesia il calo è stato del 57%, mentre nelle Filippine, con l’inizio dell’estate, il calo rispetto al 2019 è stato stimato intorno al 55%.


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Figura 7: Mercato Sud-Est Asiatico - Situazione

Figura 8: Giappone: gli Air Purifiers cavalcano l’onda

Giappone: gli Air Purifier cavalcano l’onda Stando ai dati di JRAIA (Japan Refrigeration and Air Conditioning Industry Association) (JRAIA), le spedizioni di condizionatori a uso domestico nella prima metà del 2020 hanno toccato le 5,325,943 unità, con un calo del 4.4% rispetto allo stesso periodo nel 2019. A causa dell’emergenza e della decisione del governo di investire sullo smart working, molti impiegati hanno deciso di acquistare un condizionatore prima del solito, prevedendo possibili problematiche nel periodo estivo. I consumatori si sono sempre più orientati verso impianti capaci di purificare l’aria, come conseguenza

della pandemia: i prodotti con fascia di prezzo superiore ai 1900$ equipaggiati con funzioni antivirali, PM 2.5 e funzioni simili stanno registrando ottime vendite. opportunità Post-Pandemiche La lotta contro il nuovo coronavirus potrebbe essere a lungo termine. Idealmente, l’economia non dovrebbe ristagnare mentre proteggiamo vite umane, ma l’attuale economia globale è avvolta da un grande senso di ostruzione e non si vede ancora via d’uscita. Tuttavia, i produttori HVAC/R stanno lavorando sodo per sopravvivere alla crisi e potenziare i loro punti di forza, puntando i mercati che pos-

sono svilupparsi dopo la fine della nuova pandemia di coronavirus. Si prospetta l’avvento di nuove opportunità di mercato: 1. IAQ – Climatizzatori Air Cleaner: Ci si aspetta un incremento nelle vendite dei sistemi di purificazione dell’aria 2. E-commerce: se aumentano i blocchi, aumentano anche le vendite online. Sebbene i prodotti HVAC/R presentino problematiche di installazione che limitano lo sfruttamento del fenomeno, in Cina si sono registrati aumenti nelle vendite online. 3. Polarizzazione del mercato: è attesa una polarizzazione del mercato, diviso tra prodotti economici o di fascia alta. La competizione riduce i prezzi, e con l’omologazione molto estesa si andrà verso impianti vendibili online, cosa che metterà a rischio i rivenditori fisici. 4. Nuovi valori, dal comfort alla salute: grazie all’implementazione delle intelligenze artificiali e dell’Internet of Things, i condizionatori sono destinati a diventare veri e propri sistemi di healtcare domestico. Per esempio, i condizionatori potranno regolare la temperatura e l’umidità dell’aria (alte temperature e umidità aggravano i casi di Alzheimer) funzioni simili saranno sul mercato entro i prossimi 5-10 anni, e saranno una rivoluzione per la salute pubblica. 5. Applicazione di refrigeranti a basso GWP: con l’incedere del riscaldamento globale, molte nazioni stanno spingendo verso l’uso dei refrigeranti a basso GWP. 6. L’ascesa di mercati emergenti: sebbene in passato i condizionatori fossero considerati un bene di lusso per via dei costi elevati, oggi sono invece nettamente più accessibili, e sono considerati un bene irrinunciabile. Nelle economie emergenti, presto si ripeterà questo fattore, con conseguente aumento della domanda. 7. Solution Services: tutte le aziende stanno offrendo ai clienti servizi di total solution services, un elemento chiave per mantenersi competitivi sul mercato produttori.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 217 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Aprite quelle finestre! introduzione

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 34/ INDUSTRIA & formazione

Il tema della qualità dell’aria interna degli ambienti condizionati dovrebbe essere più al centro dell’attenzione. Non solo nei periodi di emergenza, ma sempre. Negli ambienti pubblici troppo spesso viene trascurato, per negligenza o per inconsapevolezza della sua importanza. Ma la storia, ogni tanto, ce lo rammenta. Condizionare non significa refrigerare Gli impianti di condizionamento dell’aria in questo periodo sono sotto la lente d’ingrandimento. Da sempre, nel tempo, quando si pensa al condizionamento dell’aria si associa il benessere fisico degli occupanti, cioè il raggiungimento di quelle condizioni di temperatura ed umidità che garantiscono condizioni di comfort all’interno dell’ambiente trattato. Talvolta addirittura si eccede e si pensa che lo “stare bene” significa trovarsi in un locale dove la temperatura è mite, molto mite, anche in piena estate. Capita, certe volte, di entrare in ambienti frequentati da molte persone come, ad esempio, i supermercati o le banche o anche certi mezzi pubblici, dove la temperatura dell’aria non supera i 21-22 °C quando all’esterno ce ne sono 30 e oltre. Ecco, certe volte si associa proprio la bassa temperatura con il benessere. Invece non è così. Il condizionamento dell’aria e la refrigerazione sono due cose ben distinte. Temperatura, umidità e... Ma lasciando stare certi eccessi, che comunque non rappresentano

la maggioranza dei casi, possiamo constatare che nella concezione comune dei più l’impianto di condizionamento viene inteso come un dispositivo che permette di soggiornare in ambienti confortevoli, ad una temperatura gradevole rispetto alla calura esterna estiva. Questo sentire comune è associato a qualsiasi tipo di impianto, dal piccolo climatizzatore split che raffresca la casa o il piccolo negozio ai grandi impianti di condizionamento al servizio di estesi ambienti pubblici e privati. Per questi ultimi, poi, si ragiona anche sul tasso di umidità dell’aria, sulla sua regolazione, in modo tale che l’aria ambiente oltre ad essere ragionevolmente fresca sia anche adeguatamente deumidificata. Per le piccole apparecchiature questa seconda esigenza scende in secondo piano, anche perché molte volte è l’utente stesso che non associa allo “stare bene” la necessità di controllare il livello di umidità dell’aria del locale in cui soggiorna e quindi non pone l’esigenza di raggiungere tale obiettivo. Quando accende il proprio climatizzatore e sente che l’aria si raffresca nella maggior parte dei casi ha raggiunto il proprio obiettivo ed è contento così. Invece nei grandi impianti normalmente non è l’utente finale che imposta i set-point dell’impianto: a questo compito provvede il tecnico che ne cura e segue la manutenzione anche sulle indicazioni del costruttore dell’impianto stesso che invece ha ben presente quali sono i parametri da tenere sotto controllo per raggiungere la massima efficienza funzionale nel processo di trattamento dell’aria.


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Figura 1 – Schema di un’unità trattamento aria: è evidenziata la sezione di miscelazione che riceve l’aria esausta di ripresa e la unisce all’aria fresca proveniente dall’esterno

Recupero del calore e risparmio energetico Quando l’aria condizionata è diventata una necessità quotidiana e non più un optional, e quindi ha subito una diffusione piuttosto capillare nel settore civile ci si è posti il problema se fosse stato possibile cercare di abbassare i costi di gestione degli impianti, soprattutto quelli di grandi dimensioni. Questo anche perché nel corso degli anni il discorso del risparmio energetico è diventato un parametro fondamentale per poter qualificare gli impianti nel multiforme mercato del settore. Ecco, allora, acquisire sempre maggiore rilevanza la ricerca di soluzioni che consentono di recuperare energia, di valorizzare ciò che già si possiede piuttosto che di gettarlo via. Il recupero del calore o del freddo è uno dei punti cruciali in quest’ottica: l’aria che viene estratta dall’ambiente condizionato per essere rinnovata viene utilizzata per recuperare parte dell’energia che contiene, che va così ad arricchire l’aria di ricambio prelevata all’esterno e che deve essere immessa in ambiente. L’uso degli scambiatori di calore tra i due flussi di aria, quella estratta e quella di rinnovo, permette di non disperdere parte del calore/ freddo per produrre il quale si sono dovuti sostenere dei costi. Un’altra soluzione tecnica che consente di

raggiungere risultati ancora migliori è il ricircolo di parte dell’aria ambiente dopo che è stata estratta dall’ambiente climatizzato. Per abbattere i costi di gestione degli impianti si è pensato di procedere al ricircolo della maggiore quantità possibile dell’aria estratta dall’ambiente: essa va a miscelarsi con l’aria fresca proveniente dall’esterno, le cui portate vengono così ridotte. Per ottenere tale risultato gli impianti crescono di complessità perché vanno previsti tutti i componenti necessari che permettono la realizzazione della miscela: condotti, serrande motorizzate, dispositivi di miscelazione, apparecchi di controllo e regolazione, sistemi a portata d’aria variabile. Le

unità di trattamento aria (vedi figura 1) si arricchiscono di tutte le sezioni necessarie allo scopo. ...E qualità dell’aria interna Il ricircolo dell’aria è la soluzione che meglio consente di non sprecare energia: ovviamente deve fare i conti con l’esigenza di mantenere all’interno dell’ambiente una qualità dell’aria accettabile ed in linea con quanto dispongono le relative normative. Ecco, il problema della qualità dell’aria interna è una delle grandi tematiche alla ribalta oggigiorno. In certe situazioni, forse in troppe, essa viene trascurata forse anche perché l’utente finale non ha la percezione

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO Serie BM

Il classico gruppo così netta che l’aria che sta respiran- solo a ribalta permettondo il pas- gli occupanti si accorgano e siano manometrico svizzero do all’interno del locale condizionato saggio di portate d’aria minime, vuoi consapevoli di ciò. Dovrebbe essere con luci a UVpiuttosto e LED è di buona qualità o meno. Egli per- perché leNuovo finestre sono ve- posta più attenzione anche a questa cepisce in maniera molto diretta se tuste, non si aprono perché guaste e specifica, oltre che alla temperatura è ad una temperatura soddisfacente chi è deputato alla loro manutenzio- ed al tasso di umidità. Il corso della nuove pompemultifunzionalità. perpo’lameno condensa per il suo comfort, un se si REFCO ne… non si sa chi sia. Pensiamo ai storia, poi, periodicamente impone conLe una maggior trova al giusto grado di umidità, ma moderni mezzi di trasporto pubblico, un salto a ritroso, quasi in maniera con una maggior multifunzionalità. Un prodotto per tutte le applicazioni. se è aria qualitativamente accettabiai treni ultraveloci ma anche a quelli beffarda. Dopo aver perseguito il riUn prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR le è meno propenso a chiederselo. ultralenti, agli ultimi modelli dei vago- circolo massimo dell’aria interna proCercafughe di Infatti non è raro incontrare grandi ni della metropolitana, agli autobus prio per, giustamente, massimizzare alto livello ambienti molto frequentati dove la di linea ed a quelli da turismo: fine- il risparmio energetico, ora parlare di Pompa per condensa qualità dell’aria interna non è delle strini inesistenti, o sigillati, o chiusi a ricircolo dell’aria è diventato off-limit. REF-VAC universale migliori. Parliamo di locali dove le chiave: comunque non apribili libe- Per la salute pubblica l’aria va imVacuometro elettronico Connessione USB Modalità silenziosaci stazionano LED diagnostico persone anche per ore, ramente. Ma pensiamo anche alle messa totalmente dall’esterno, aria Passa in rassegna la storia Connessione USB OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico fresca e sana, aria fatta circolare dadovein lanon esistono sistemi meccanici abitazioni operativa pompa Passa indella rassegna la storia moderne, quelle efficienprestazione Assicura lainiziale corretta della Configura pompa funzione installazione e Bilancia elettronica operativa tissime della pompa dal punto di vista energetico, in funzione installazione inizialeper e gli opportuni sistemi di ventilazione di pompa rinnovo dell’aria e dove, una della della capacità dell’unità assiste nella diagnosi ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche Combi capacità dell’unità assiste nella diagnosi AC della meccanica, portate doppie o triple di svariata serie di motivi, tale rinnovo dove per contribuire a raggiungere HY-EX-6 applicabile per R32 e R1234yf Combi AC Set espansore dai requisiti normatinon avviene nemmeno grazie all’a- tale efficienza si è deciso di ridurre quelle stabilite idraulico completo ENVIRO-DUO/-OS le finestre vengono spapertura periodica delle finestre: vuoi le dimensioni delle finestre, piccole vi. Se poi Unità dierecupero tutti i lancate e si creano correnti d’aria perché in inverno entra aria fredda e sempre più piccole, talora apervetri uso comune quindi la temperatura interna si ab- fissi. La qualitàrefrigeranti dell’aria di interna de- tanto meglio, si raggiunge in maniePerpiù la soddisfacente gamma completa di Sensore digitalerapidamente, Applicazione universale Fusibile dagli 10Aambienti è un tema importante, ra ancora l’obiettibassa o perché è estaSensore digitale Applicazione universale Fusibile da 10A Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile prodotti REFCO Vi preghiamo Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H integrato sostituibile sono troppo trascurato in passato. L’aria vo. 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NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020

Meccanizzazione e gestione degli impianti di refrigerazione ad aria. Possibile ritorno al passato oRiGiNi DELLA TECNoLoGiA Di REFRiGERAZioNE AD ARiA introduzione

Paolo Amirante Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari

Dopo aver esposto in precedenti relazioni le soluzioni attualmente disponibili per l’utilizzo dell’anidride carbonica come fluido frigorigeno naturale, nella presente relazione vengono esposte diverse soluzioni impiantistiche per l’utilizzo dell’aria come fluido frigorigeno ed in particolare sarà descritto un impianto di refrigerazione pilota sviluppato in una ricerca svolta in collaborazione fra il Politecnico e l’Università di Bari (cfr. Figura 1). L’impianto in oggetto, pur utilizzando l’aria come fluido frigorigeno, notoriamente a basso COP, adotta soluzioni impiantistiche innovative

Figura 1.- Immagine dell’impianto frigorifero sperimentale ad aria

per una sua maggiore efficienza; l’eventuale cogenerazione, a cui bene si presta l’impianto, inquadra la valutazione dell’efficienza in una logica che trascende dal mero calcolo della COP. CiCLo FRiGoRiFERo iNvERSo AD ARiA Il primo impianto che utilizzava il ciclo Joule o Brayton inverso ad aria per la frigoconservazione, prevedeva che il fluido fosse sottoposto alle seguenti trasformazioni termodinamiche: una prima compressione isoentropica dell’aria che successivamente veniva raffreddata a pressione costante ed infine il ciclo era chiuso da un riscaldamento a pressione costante, che riportava l’aria nelle condizioni iniziali; questo ciclo ideale è stato rappresentato in modo schematico nella Figura 2 nel piano TS (Temperatura assoluta- Entropia), in cui il ciclo ideale è disegnato in colore rosso, mentre in colore bleu è rappresentato il ciclo reale nelle fasi di compressione (12), condensazione (2-3), espansione (3-4) ed evaporazione (4-1). Infine si precisa che il principio funzionale del ciclo ad aria è quello di rimuovere dall’impianto frigorifero il calore facendo espandere l’aria, senza alcun cambiamento di stato e

Figura 2.- Immagini dello schema funzionale e del ciclo termodinamico con un floro-cloro-carburo INDUSTRIA & formazione /37


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Figura 3.- Immagine del ciclo frigorigeno tradizionale a compressione di vapore

Figura 4.- Immagini dell’impianto per la refrigerazione ad aria utilizzato a bordo di navi passeggeri, costruito all’incirca nel 1890 dalla “J.& E. Hall”.

le forma di refrigerazione meccanica svolta nella seconda metà dell’Ottotale espansione avviene all’interno di frigorifero ad aria ed un ciclo tradi- cento, grazie ai suoi pregi di sicurezuno scambiatore di calore posto nel- zionale viene eseguita con la mi- za e affidabilità; l’aria, inoltre, prela cella frigorifero. Invece, nei tradi- sura del COP (coefficient of perfor- sentava rispetto ai primi refrigeranti zionali cicli a compressione di vapo- mance), definito come rapporto tra e cioè l’etere etilico, il biossido di zolre, la miscela satura liquido-vapore la potenza termica sottratta dal ciclo fo e soprattutto l’ammoniaca, l’enorsubisce una riduzione di pressione (Pt) e la potenza elettrica spesa per me vantaggio di non essere infiamdeterminando una parziale evapora- l’azionamento del compressore (Pe) mabile e tossica. Pertanto, questa zione del liquido e quindi una riduzio- e cioè COP = Pt/Pe. Attualmente, soluzione impiantistica fu adottata ne della temperatura della miscela il COP ottenuto dai cicli ad aria è al su navi passeggeri per il magazzi(cfr. Figura 3). Durante l’evapora- massimo pari a 1, mentre con i cicli naggio refrigerato di provviste per zione, che è un cambiamento di sta- tradizionali si superano anche valori i passeggeri e per l’equipaggio; si to, la temperatura rimane costante di 3, tuttavia oltre al COP, bisogna precisa che a bordo di tali navi, i proed il calore è assorbito sotto forma tener conto degli aspetti favorevo- blemi riguardanti la tossicità e l’indi calore latente; al contrario l’aria, li del ciclo ad aria, come il mancato fiammabilità erano evidentemente come già innanzi precisato, non su- possibile inquinamento, la semplicità molto importanti. Un’altra possibilità bisce alcun cambiamento di stato ed dell’impianto e la facile manutenzio- esplorata fin dalla seconda metà del a causa del suo basso punto critico ne; inoltre, il fluido refrigerante è ov- XIX secolo si basava sulla riduzione rimane aeriforme durante tutto il ci- viamente caratterizzato da un costo di temperatura conseguente all’espansione di aria in una macchina clo ed è in grado quindi, di assorbire nullo ed è disponibile ovunque. alternativa, sulla base del funziosolamente calore sensibile e perciò, rispetto ai tradizionali cicli a vapore, iMPiANTi FRiGoRiFERi AD ARiA namento delle macchine a vapore. Tali macchine erano caratterizzate richiede portate più elevate, con una UTiLiZZATi iN PASSATo da un’ottima sicurezza ed una buoconseguente maggior spesa energetica e una minore efficienza. La La refrigerazione con l’utilizzo di ci- na affidabilità e vennero impiegavalutazione comparativa tra un ciclo clo frigorigeno ad aria fu la principa- te sulle navi da trasporto merci, ma furono poi eliminate per i loro bassi rendimenti, nonché per alcuni L’evoluzione delle tecnologie problemi tecnici quali ingombro e chimiche per il trattamento acque manutenzione; di conseguenza, nel L’evoluzione delle tecnologie dei circuiti di raffreddamento tempo furono preferite le macchine con torri evaporative o ad evaporazione e fino agli anni ‘30 condensatori evaporativi BIOCHEMICAL del XX secolo, la gran parte della BIOCHEMICAL macchine frigorifere utilizzavano l’ • Antincrostanti – anticorrosivi – biocidi – antialghe ammoniaca quale fluido di proces• Soluzioni per la lotta alla Legionella Pneumophila so, ma una serie di incidenti mortali • Sistemi automatici di dosaggio, controllo, gestione spurghi, ecc. protezione ottimale anche delle superfici zincate dovute all’esplosione del gas, spin• Prodotti per lavaggi acidi con inibitori di corrosione per una se la ricerca ad individuare una nuoprotezione ottimale anche per superfici zincate va classe di gas non pericolosi per • Prodotti per lavaggi neutro-alcalini con impianto in esercizio l’uomo in grado di sostituire l’ammo• Analisi chimiche e consulenza per la definizione del trattamento niaca. Un esempio di queste prime ottimale e della migliore gestione del bilancio d’acqua applicazioni è indicato nella Figura N.C.R. Biochemical S.p.A. - Via dei Carpentieri, 8 - Zona Industriale “Il Prato” - 40050 Castello d’Argile (Bologna) - Italia Tel. (+39) 051 6869611 - Fax (+39) 051 6869617 - www.ncr-biochemical.com - e-mail: info@ncr-biochemical.com 4 che riporta l’immagine della macchina costruita nell’anno 1890 dalla

NCR NCR

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Figura 5.- Immagine di impianto di refrigerazione con una compressione bi-stadio

“J&E Hall”, e che era essenzialmente composta da un compressore ed un espansore, calettati sullo stesso albero e mossi da un motore a vapore; l’aria fredda in uscita dall’espansore, dopo aver attraversato gli ambienti da refrigerare, ritornava all’ingresso del compressore (cfr. Figura 4). Lo sviluppo dei sistemi che adottavano il ciclo inverso a vapore, sistemi che avevano problemi d’ingombro e di bassa efficienza, portò alla sostituzione di queste macchine, in cui peraltro le condotte d’adduzione dell’aria fredda dovevano essere periodicamente liberate dalla formazione di ghiaccio. A partire dalla seconda guerra mondiale, con il conseguente sviluppo degli aerei militari e dei motori a reazione, la tecnica della refrigerazione ad aria è stata ripresa, sia per il raf-

freddamento dei componenti elettronici che per il condizionamento e la pressurizzazione delle cabine, ottenuta con l’uso di compressori. Nell’ultimo decennio del secolo scorso sono state poi realizzate alcune soluzioni impiantistiche, che hanno alla base il ciclo ad aria inverso, utilizzate per magazzinaggio refrigerato di alimenti, ma soprattutto per la climatizzazione di ambienti pubblici come uffici e treni passeggeri. Nell’anno 1998, Fleming e altri autori studiarono l’applicazione del ciclo ad aria per l’uso congiunto del riscaldamento e della refrigerazione, giungendo alla conclusione che tale ciclo doveva essere accuratamente progettato vista la sua bassa efficienza; due anni più tardi l’Istituto olandese TNO, Institute of Environmental Sciences, Energy Research and

Process Innovation, formulò un rapporto molto dettagliato riguardante la sperimentazione e lo studio di un proprio prototipo di ciclo ad aria. In tale rapporto, gli autori del report hanno dapprima analizzato le potenzialità del ciclo ad aria, includendo anche le soluzioni commerciali già esistenti, per poi costruire e testare un impianto pilota progettato per il riscaldamento, la ventilazione ed il condizionamento degli edifici. Nel loro studio dimostrarono la fattibilità pratica di tale ciclo così come la sua semplicità, che si traduceva da un lato in affidabilità e dall’altro in economia e facilità di manutenzione. Lo stesso Istituto realizzò anche un impianto di congelamento rappresentato schematicamente in Figura 5 e funzionante secondo un ciclo aperto recuperativo con una compressione bi-stadio che produceva un flusso di aria, a circa due bar assoluti, flusso che arrivava poi in un turbo gruppo dopo essere stato ulteriormente raffreddato attraverso il passaggio in un recuperatore di calore. L’aria a bassa temperatura in uscita dalla turbina era infine convogliata nella cella di congelamento, da cui poi passava al recuperatore prima di essere scaricata nell’ambiente. Il prototipo proposto poteva produrre aria a -50°C con un COP ridotto pari a 0.72; tuttavia gli autori dimostrarono che il ciclo ad aria poteva essere realmente competitivo con i cicli a compressione di vapore con l’utilizzo di componenti a più alta efficienza (specialmente la turbina) precisando che il recuperatore aveva una

Figura 6.- Immagini dell’impianto sperimentale proposto dell’Università di Bristol (BRE) e dalla società FRPERC INDUSTRIA & formazione /39


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Figura 7.- Immagine dell’impianto frigorifero costruito dalla Kajima Corporation

Figura 8.- Impianto frigorifero CCAR realizzato dalla Air Products in collaborazione con la Toromont Process System

grande influenza sulla performance generale del ciclo e doveva essere progettato “ad hoc”.Secondo questo schema proposto dalla società T&O, l’aria ambiente è compressa in due stadi intervallati da una refrigerazione; la prima compressione era affidata ad un compressore mosso da un motore elettrico, mentre la seconda era realizzata mediante un turbo gruppo; l’aria compressa, risultato delle due compressioni, prima di espandersi in una turbina, era raffreddata in uno scambiatore di calore dall’aria proveniente dall’ambiente refrigerato; l’aria allo scarico della turbina era poi direttamente inviata ai locali da refrigerare. Nell’anno 1995 l’Istituto di ricerca BRE, Building Research Establishment 40/ INDUSTRIA & formazione

dell’Università di Bristol, e la società FRPERC, Food Refrigeration

and Process Engineering Research Centre, sempre localizzata a Bristol, mostrarono come la refrigerazione con ciclo ad aria potesse essere utilizzata senza aumento dei consumi energetici, anche per otte nere acqua calda e riscaldamento di ambienti, semplicemente sfruttando il calore che il ciclo doveva comunque cedere all’ambiente; in questo modo si sono ottenuti sia il riscaldamento che la refrigerazione, da un unico ciclo; inoltre l’impianto consentiva un risparmio energetico che andava dal 5% al 15% ed emissioni di CO2 inferiori del 7% rispetto ai cicli convenzionali. L’impianto era in grado di fornire acqua calda fino a 80°C ed acqua fredda a 6°C, con un ritorno a fine refrigerazione a 12°C; il sistema lavorava con un ciclo ad aria inverso chiuso e tra il primo e il secondo stadio di compressione, era presente uno scambiatore di calore aria-acqua che raffreddava l’aria compressa e al tempo stesso riscaldava l’acqua (cfr. Figura 6); allo scarico della turbina era presente un altro scambiatore di calore che determinava un raffreddamento dell’acqua fino a 6°C; infine si precisa che l’impianto presentava un refrigeratore interno che raffreddava l’aria in ingresso alla turbina, mediante il flusso di ritorno che, invece, era riscaldato e pronto a ricominciare il secondo ciclo, secondo lo schema indicato in Figura 6. A pieno carico il sistema forniva 24,8 kW per riscaldamento e 12 kW di potenza frigorifera, a fronte dei 15.3 kW di potenza elettrica spesa e pertanto il COP era pari a

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0,78. La società BRE ha mostrato anche come, in un ciclo aperto, l’aria compressa potrebbe essere distribuita intorno all’edificio ed essere espansa localmente ed utilizzata per la refrigerazione o per la fornitura di energia; quest’ultima potrebbe essere utilizzata per muovere ventole o per generare elettricità. Dall’anno 1996, in molti magazzini refrigerati, sono stati installati sistemi AIRS, sviluppati e commercializzati dalla ditta giapponese Kajima, basati sul ciclo ad aria aperto; in tali impianti sono presenti due stadi di compressione, entrambi seguiti da una refrigerazione con l’aria ambiente. Poiché il ciclo è aperto, nel sistema è presente vapore d’acqua; perciò dopo l’espansione a - 55°C, la maggior parte del vapore d’acqua diventa brina che, se non rimossa, può intasare il condotto tra espansore e magazzino o precipitare, sotto forma di neve o ghiaccio, all’interno dell’ambiente. La Kajima Corporation ha risolto il problema adottando un filtro che periodicamente liberava

il flusso d’aria dal ghiaccio, assicurando un normale flusso dell’aria, facendolo poi passare direttamente nell’espansore, in modo che non attraversasse lo scambiatore di calore e il refrigeratore successivo; in questo modo, l’aria in uscita dalla turbina raggiungeva temperature sopra lo zero sciogliendo così il ghiaccio presente; questo flusso caldo successivamente aggirava il locale, ritornando nel primo compressore passando attraverso il refrigeratore. La Kajima ha misurato il consumo energetico dell’impianto, confrontandolo con quello dell’impianto precedente che utilizzava un sistema a compressione di vapore con R22; la ditta concluse che, nei due successivi anni, i consumi elettrici erano uguali per i due sistemi; la stessa Kajima Corporation spiegò che, nel ciclo a compressione di vapore, era necessaria una maggiore portata d’aria nello scambiatore, con conseguente maggior assorbimento di energia elettrica da parte dei ventilatori. L’impianto, entrato in funzione

nell’anno 1997, era utilizzato per la refrigerazione di un magazzino, nel quale la temperatura nell’ambiente era stata mantenuta a -24°C e la potenza frigorifera media in un anno era stata calcolata pari a 15 kW; la Kajima ha tuttavia posto in evidenza che i consumi energetici dell’impianto innovativo e di quello precedente, che utilizzava un sistema a compressione di vapore con R22, erano equivalenti (cfr. Figura 7). In quello stesso periodo la società inglese Air Products in collaborazione con la Toromont Process System ha realizzato un sistema di refrigerazione utilizzando come fluido frigorigeno il metilene che consente il congelamento dei prodotti fino a -70°C, con un COP di 0.7, utilizzando un ciclo ad aria inverso chiuso, denominato CCAR (cfr. Figura 8). Nella Figura 9 si riportano le immagini di tre impianti frigoriferi industriali di grandi dimensioni costruiti recentemente per centrali ortofrutticole.


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LEZIONE 237 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Conseguenze delle diverse pressioni di lavoro del circuito frigorifero dopo il retrofit: il caso dell’R449A introduzione

Pierfrancesco FANTONI Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2020, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 42/ INDUSTRIA & formazione

Quando si utilizza una miscela zeotropa nell’operazione di retrofit bisogna tenere presente che il glide di temperatura che essa presenta richiede di porre attenzione a ciò che accade dentro l’evaporatore ed il condensatore per fare in modo di non trascurare alcuni aspetti importanti che si riflettono, poi, sulle pressioni di lavoro e sul funzionamento di tutto il circuito frigorifero e dei suoi componenti come, ad esempio, il compressore ed i dispositivi di regolazione e sicurezza. Pressioni di lavoro del circuito frigorifero Le pressioni di lavoro del circuito frigorifero sono parametri molto importanti che devono sempre essere tenute in considerazione per la corretta gestione di un’apparecchiatura frigorifera. Le pressioni determinano le temperature di lavoro dell’evaporatore e del condensatore. Ma anche sono i riferimenti che devono essere presi in considerazione quando si devono tarare i pressostati di regolazione e di sicurezza. Oltre a ciò le pressioni intervengono nel funzionamento sia del compressore che del dispositivo di espansione. In particolare le pressioni determinano il rapporto di compressione che deve essere garantito dal compressore e che deve avere un valore limite oltre il quale non è possibile andare. Il funzionamento della valvola d’espansione o del capillare è strettamente legato al valore delle pressioni a monte e a valle che influenzano la portata di refrigerante che li attraversa. Quando si esegue il retrofit del refrigerante è

normale aspettarsi che le pressioni di lavoro del nuovo fluido non coincidano in modo preciso con le pressioni del refrigerante che sostituisce. Risulta, quindi, normale aspettarsi che, variando le pressioni, anche di poco, in cascata cambino anche tutti i parametri ed i fenomeni che sono ad esse legate ed a cui si è appena fatto riferimento. Taratura delle regolazioni Per entrare nello specifico, prendiamo in esame le pressioni di lavoro dell’R449A e confrontiamole con quelle dell’R404A. La tabella 1 riporta alcuni valori arrotondati delle pressioni e delle temperature di saturazione per i due fluidi. Supponiamo di considerare il funzionamento del condensatore quando la sua temperatura di lavoro è di 50 °C. Utilizzando R404A la pressione AP che il compressore deve garantire è di 23 bar. Dopo il retrofit con R449A manteniamo la stessa temperatura di condensazione: essendo tale refrigerante di tipo zeotropo, però, la sua temperatura subisce una variazione durante il cambiamento di stato all’interno del condensatore. Se per semplicità vogliamo che mediamente essa sia di 50 °C, dalla tabella possiamo vedere che tale condizione è soddisfatta per una pressione di poco superiore ai 22 bar. A 22 bar, infatti, possiamo leggere una temperatura di inizio condensazione di 51,5 °C ed una temperatura di fine condensazione di 47,5 °C. Dal punto di vista operativo, quindi, per avere un condensatore che lavora sempre alla stessa temperatura anche dopo il retrofit avremo che la pressione AP dell’R449A dovrà risultare


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leggermente inferiore a quella che si aveva con l’R404A. Le stesse considerazioni si possono fare anche per l’evaporatore, dove il glide di temperatura di tale miscela obbliga a considerare le temperature medie di lavoro tra ingresso ed uscita dello scambiatore. Dal punto di vista della regolazione dei pressostati si deve tenere conto di tale diversità esistente tra i due refrigeranti ed agire conseguentemente diminuendo i valori di set-point di intervento. Se non si esegue tale aggiustamento il compressore può essere portato a funzionare con una pressione di condensazione troppo elevata per le sue caratteristiche e quindi al di fuori del suo campo di lavoro ammissibile. Rapporto di compressione La differenza di pressioni di lavoro tra i due fluidi, seppur di entità non elevata, può comportare altre conseguenze sul compressore. Una delle verifiche da eseguire sempre per comprendere se il circuito sta funzionando in maniera adeguata è quella di accertarsi che il compressore non si trovi a lavorare in condizioni gravose che potrebbero, nel tempo, comprometterne la sua integrità. Uno dei parametri da monitorare risulta essere il rapporto di compressione. Per calcolare tale parametro bisogna prendere in considerazione il valore delle pressioni assolute di scarico e di aspirazione del compressore e poi rapportarle tra loro. Nella tabella 2 sono stati calcolati i rapporti di compressione per varie situazioni di lavoro mettendo a confronto i valori ottenuti per l’R404A e l’R449A. Per attuare un confronto significativo devono essere prese in considerazione le stesse temperature di lavoro, sia in alta che in bassa pressione. Per semplicità supponiamo di non avere perdite di carico nelle tubazioni di aspirazione e di mandata del compressore in modo da poter far coincidere la pressione di evaporazione con quella di aspirazione del compressore e la pressione di condensazione con quella di scarico del compressore. Poichè il compressore riceve in entrata refrigerante allo stato gassoso ed espelle refrigerante sempre

Tabella 1

Pressione (bar) 18,2 19,1 20 21 22 23 24 25 26

R404A Temp. sat. (°C) 40 42 44 46 48 50 52 54 55,5

R449A T bolla (°C) 39 41 43 45,5 47,5 49,5 51 53 55

T rugiada (°C) 44 46 47,5 49,5 51,5 53,5 55 57 58,5

Tabella 2

Temperatura (°C) Evaporazione -35 -25 -10 +5 +15

Condensazione +40 +45 +45 +55 +60

gassoso la tabella 2 riporta solamente le temperature di rugiada dell’R449A, ossia quelle riferite allo stato di vapore. Come si può notare dalla tabella, l’R449A presenta valori del rapporto di compressione sempre maggiori rispetto a quelli dell’R404A. In particolare tali valori risultano essere abbastanza critici quando si lavora con basse temperature di evaporazione, situazioni abbastanza consuete quando parliamo di refrigerazione commerciale. Nello specifico, evaporando a -35 °C e condensando a +40 °C possiamo osservare che il rapporto di compressione, che già assume un valore molto elevato quando si

Rapporto di compressione R404A 11,0 8,2 4,7 3,6 3,0

R449A 12,9 9,4 5,2 4,0 3,3

utilizza R404A, per l’R449A risulta essere ancora più alto, attestandosi ad un valore che normalmente è preferibile evitare se non si desidera sottoporre ad uno stress eccessivo il compressore. Dopo l’operazione di retrofit, quindi, poiché di solito non si può intervenire più di tanto sulla temperatura di evaporazione del circuito si deve cercare di tenere sotto stretto monitoraggio la temperatura di condensazione, adottando anche eventuali misure correttive che permettano di tenere ad un livello più contenuto l’alta pressione del circuito e quindi di rientrare con il rapporto di compressione all’interno di valori più accettabili.

INDUSTRIA & formazione /43


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE COVID-19, TORNA IL CORSO CERTiFiCATo CEPAS SULLA SANiFiCAZioNE E iGiENiZZAZioNE DEGLi iMPiANTi

Visto il successo, viene riproposto (in formazione a distanza) l’apprezzatissimo corso sulla sanificazione e igienizzazione degli impianti di condizionamento, che permette di conseguire grazie a CEPAS la qualifica di Addetto Igienizzazione Impianti Hvac. Il corso qualifica il Tecnico e garantisce tutte le competenze necessarie per operare al meglio nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, un contesto nel quale le condizioni igieniche degli impianti sono al centro dell’attenzione come mai prima d’ora, garantendo la sicurezza degli ambienti, e degli edifici, nonché di conseguenza delle persone che vivono e lavorano al loro interno. La competenza di chi esegue le operazioni di manutenzione è fondamentale per la buona riuscita delle operazioni di igienizzazione, disinfezione, sanificazione e disinfestazione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

CoRoNAviRUS, LA CATENA DEL FREDDo ChiAvE PER DiSTRiBUiRE iL vACCiNo

Uno studio condotto dal gruppo Deutsche Post, DHL, in collaborazione con McKinsey & Company, mette in luce una serie di problemi che riguardano la cold chain e la necessità di trasportare i vaccini in tutto il globo anche a -80 gradi centigradi: starà alla filiera del freddo rendere 44/ INDUSTRIA & formazione

l’operazione possibile. I vaccini che sono attualmente più vicini alla diffusione e distribuzione nel nostro paese e in Europa sono prodotti da Moderna e Pfizer, ma richiedono uno stoccaggio e distribuzione a temperatura controllata molto bassa. (fonte: Fiercepharma.com) Infatti, Pfizer – BioNTech puntano su un vaccino a mRNA, soprannominato BNT162b2: questo dovrebbe essere conservato a -70 ° Celsius e durerà solo 24 ore a temperature refrigerate comprese tra 2° e 8°C. Miliardi di dosi da distribuire in tutto il mondo, e numerose difficoltà per conservarle correttamente: questi i temi su cui si è incentrata l’analisi del Gruppo Deutsche Post DHL, in collaborazione con McKinsey & Company, che hanno messo in luce una serie di problemi che la filiera logistica farmaceutica incontrerà quando sarà il momento di distribuire il vaccino. Il white paper “Delivering pandemic resilience”, realizzato dalle due società, stima infatti che sarà necessario distribuire più di dieci miliardi di dosi, da mantenere spesso sotto i -80 gradi centigradi, un fattore che già in passato ha causato difficoltà nella distribuzione di materiale sanitario. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

COVID-19, UNO STUDIO SULL’IMPATTo DA EURovENT MARKET iNTELLiGENCE Eurovent Market Intelligence ha appena realizzato uno studio prospettico sugli effetti della crisi COVID-19 sul settore HVAC&R europeo, fornendo le previsioni 2020-2023 per tipo di prodotto, paese, applicazione e progetto. Lo studio è realizzato sulla base di: • Un sondaggio sull’impatto della pandemia realizzato contattando oltre 100 di operatori del settore HVAC/R, che ha tenuto conto di ordini cancellati, nuovi ordini, prenotazioni e ripartenze; • La banca dati statistica trimestrale, costruita sui dati raccolti dai partecipanti alla raccolta dell’IME • Un’analisi della situazione macroe-

conomica, per nazione e applicazione industriale; • Interviste condotte dai professionisti del settore HVAC/R In questa relazione, apprendiamo che i prodotti che hanno resistito meglio alla crisi di Covid-19 sono gli scambiatori di calore (raffreddatori a secco, raffreddatori a CO2, ecc…), le torri di raffreddamento e i filtri dell’aria. Il mercato delle rooftop units è invece quello con perdite maggiori. Tra i paesi che sono rimasti più dinamici, troviamo l’area DACH (Germania, Austria, Svizzera), seguito dal Benelux (Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo), Svezia e Polonia. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

AhR EXPo, NiENTE DA FARE: EvENTo CANCELLATo A causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, e dell’impossibilità di organizzare la manifestazione rispettando le limitazioni imposte per garantire la sicurezza dei partecipanti, l’organizzazione di AHR EXPO ha preso la decisione di rinviare la manifestazione al 2022. Inizialmente era stato deciso un rinvio di sette settimane, nel tentativo di garantire agli organizzatori una finestra temporale sufficientemente ampia da consentire di valutare l’evolversi della situazione e riadattare le ipotesi di allestimento al fine di garantire la sicurezza di espositori, staff e visitatori: le ultime limitazioni decise dalle autorità locali, che impediscono assembramenti sopra le 50 persone, hanno portato alla decisione di cancellare l’evento, che è stato riprogrammato per il 2022, a Las Vegas, Nevada. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


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NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE ThAi TRADE oFFiCE, oPPoRTUNiTÀ PER LE AZiENDE DEL FREDDo iTALiANE: i “BUSiNESS MATChiNG” oNLiNE

Il Thai Trade Center Italy, per ovviare alle limitazioni a incontri dal vivo e spostamenti imposti dalle misure per prevenire la diffusione del Coronavirus, ha spostato la maggior parte delle sue attività online, organizzando incontri virtuali sfruttando la piattaforma zoom. In particolar modo, sono stati organizzati incontri “one to one” incentrati sul condizionamento dell’aria (condizionatori e apparecchi elettrici), dall’11 al 20 Novembre. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

oLANDA, ANCoRA UN SEqUESTRo: iNTERCETTATE oLTRE MiLLE BoMBoLE FUoRi NoRMA A metà settembre, l’ILT (Human Environment and Transport Inspectorate) ha intercettato un trasporto a Eindhoven con 1.034 bombole di gas, riempite ciascuna con 10 kg di refrigerante. L’importatore non era registrato e non aveva quote. Il carico proveniva dalla Turchia, era stato presentato alla dogana di Eindhoven per lo sdoganamento e aveva come destinazione finale un commerciante di refrigeranti in Belgio: dai controlli, è emerso chiaramente che l’importatore stava commercializzato illegalmente i refrigeranti. L’intervento è il risultato di un’intensa cooperazione tra le dogane, Rijkswaterstaat (direzione dei lavori pubblici e della gestione delle acque olandesi) e l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF). Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

REFRiGERANTi iLLEGALi, 300 BoMBoLE SoTTo SEqUESTRo A LivoRNo

Le bombole, trecento e fuori norma, sarebbero arrivate dalla Cina. Il legale rappresentante di un’azienda romana è finito sotto indagine: il gas sarebbe stato usato per ricaricare i condizionatori delle auto. Gli agenti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Livorno hanno sequestrato le bombole, nascoste in un container importato da un’azienda di Roma che si occupa di ricambi per automobili. In particolar modo, i gas sarebbero stati usati per la ricarica dei condizionatori auto. Oltre all’importazione illegale, del tutto fuori quota, le bombole erano di tipo non ricaricabile, illegale in Europa sin dal 2007: sono state sequestrate trecento unità, tre tonnellate e settecento chilogrammi di HFC e HCFC, ozonolesivi. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

NoRDiC CoUNCiL oF MiNiSTERS, NUovE LiNEE GUiDA PER SPiNGERE vERSo i REFRiGERANTi NATURALi

Il Consiglio dei ministri nordico ha pubblicato un documento con linee guida e criteri per l’approvvigionamento di sistemi di refrigerazione, climatizzazione e pompe di calore con refrigeranti naturali. Lo scopo principale del documen-

to sarà quello di aumentare la percentuale di prodotti con refrigeranti naturali negli appalti pubblici escludendo, ove possibile, l’uso di HFC e HFO, caratterizzati da elevato GWP. Il Nordic Council of Ministers è un organismo intergovernativo, attivo dal 1971 e nato in seguito al Trattato di Helsinki, che ha come principale scopo favorire la cooperazione e la collaborazione tra diverse nazioni nordeuropee: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

SUL SiTo Di UNEP DiSPoNiBiLi i NUovi REPoRT TEAP

Il Technology and Economic Assessment Panel (TEAP) ha reso disponibili per la lettura due documenti, presso il sito dell’Ozone Secretariat. La TEAP Replenishment Task Force ha risposto alle osservazioni e alle domande presentate dalle parti in merito alla relazione del TEAP May 2020 report (Volume 3) sulla valutazione del requisito di finanziamento per la ricostituzione del Fondo multilaterale per il periodo 2021-2023. Il documento è consultabile. Inoltre, è disponibile il TEAP September 2020 Report (Volume 2): Decision XXXI / 7 – Continued provision of information on energy-efficient and low-global-warming-potential technologies, sul portale 43OEWG. Il Secretariat ha inoltre espresso, anche a nome delle parti, apprezzamento al TEAP per il lavoro svolto e gli sforzi compiuti per fornire tempestivamente i documenti alle parti interessate. Leggi e scarica i documenti sul sito ufficiale di Industria e Formazione online. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

INDUSTRIA & formazione /45


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE “REAL ALTERNATivES – ThE NEXT GENERATioN oF TRAiNiNG AND CERTiFiCATioN”: DiSPoNiBiLE LA REGiSTRAZioNE DELLA RoUNDTABLE Di ChiLLvENTA CoN CSG, AREA E ATF

Disponibile su Youtube la registrazione della roundtable dedicata ai refrigeranti alternativi nel corso di Chillventa eSPECIAL, la fiera virtuale del settore HVACR. Il Centro Studi Galileo, in collaborazione con AREA e ATF, ha organizzato nel corso dell’evento una roundtable. Dal 2006, l’Europa ha una normativa in materia di gestione degli HFC, che dal 2014 include anche la riduzione graduale degli HFC. La tecnologia ha subito una rapida transizione per favorire i refrigeranti a basso GWP e aumentare l’efficienza energetica. L’Europa è stata la prima realtà al mondo ad attuare una riduzione graduale degli HFC; pertanto, la sua esperienza dovrebbe essere utile per fare da apripista al resto del mondo durante la transizione verso tecnologie alternative. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

ChiLLvENTA ESPECiAL? SUCCESSo STREPiToSo”

“UN

La comunità internazionale della refrigerazione, del condizionamento dell’aria, della ventilazione e delle pompe di calore ha concluso tre giorni ricchi di presentazioni affascinanti, nuovi prodotti e intense interazioni. Chillventa eSpecial, che è stato accompagnato dal Chillventa CONGRESS, dal 13 al 15 ottobre ha conseguito risultati straordinari: 30 presentazioni al CONGRESS, 75 46/ INDUSTRIA & formazione

presentazioni di prodotti, oltre 300 roundtables tenute da 207 espositori, e complessivamente più di 6,800 partecipanti attivi provenienti da 113 paesi, che hanno interagito al più alto livello professionale con oltre 100.000 messaggi istantanei e 1.200 videochiamate. Tutto questo dimostra che l’industria aveva bisogno di un evento di questo tipo. Il feedback è stato incredibilmente positivo. I preparativi per le prossime tappe sono ora in corso con un nuovo slancio: il Vertice europeo delle pompe di calore, che si é svolto il 26 e 27 ottobre, e la nuova edizione di Chillventa, che si é svolta dall’11 al 13 ottobre 2022. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

LUTTo NEL MoNDo DELLA ChiMiCA, ADDio AL PREMio NoBEL MARio MoLiNA, SCoPRiToRE DEL BUCO NELL’OZONO

Mario Molina, ricercatore insignito del Premio Nobel per la Chimica nel 1995, si è spento mercoledì 7 ottobre all’età di 77 anni. Mario José MolinaPasquel Henríquez è stato uno dei “padri” del Protocollo di Montreal: fu la sua equipe a scoprire il ruolo dei gas CFC nel progressivo deterioramento dello strato di Ozono che proteggere il pianeta. Molina si è spento a Città del Messico, stando alla notizia divulgata dal Mario Molina Center, da lui diretto. Il lavoro del professor Molina, che dal 2004 ha diviso la sua attività tra il Messico e l’Università di San Diego, sarà sempre ricordato come una pietra miliare per la salvaguardia dell’ambiente e dell’atmosfera. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

QATAR, DALL’UNIVERSITÀ DI DohA UN viDEo PER RiCoRDARE LA SESSioNE Di CERTiFiCAZioNE

CSG, iNDUSTRiA&FoRMAZioNE, ATF: UNA RETE GLoBALE Di CENToMiLA PERSoNE A SUPPoRTo DEL FREDDo

Il video celebra il corso di formazione sugli F-Gas che il Centro Studi Galileo ha erogato per conto di ATF, Associazione dei Tecnici del Freddo, in collaborazione con le Nazioni Unite (UNEP). Il corso ha fatto parte del progetto ToT, Training of Trainers, che mira a una diffusione esponenziale della conoscenza creando nuovi tecnici qualificati che possano a loro volta tramandare ad altri quanto imparato: la divisione del corso su due date ha permesso di mettere direttamente in pratica il principio, con gli allievi della prima sessione che hanno fatto da tutor e fornito assistenza a quelli della seconda parte.

Con oltre 100.000 contatti nel settore HVAC/R, il Centro Studi Galileo rappresenta una delle più grandi realtà in supporto alla cold chain esistenti al mondo: dal 1975, forma e mette in contatto tra loro migliaia di tecnici ogni anno. Chi lavora nel settore HVAC/R sa di poter contare sulla rete del Centro Studi Galileo per trovare informazioni e consigli: oltre ai corsi e alle consulenze, riservate ai soci dell’Associazione dei Tecnici del Freddo, per chi si occupa del freddo sono disponibili immense community di Tecnici e professionisti, webinar gratuiti, news, approfondimenti e articoli che ogni giorno mette a disposizione di tutti.

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NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE BREXiT, CoME FUNZioNA PER iL MERCATo DEGLi hFC? AREA Ci CoMUNiCA i CAMBiAMENTi

Il Working Group Refrigerants di AREA ha messo in evidenza i punti salienti della futura situazione normativa del Regno Unito per quanto concerne le quote di F-Gas. La sintesi realizzata da AREA, basata sulla guida ufficiale “Fluorinated gases and ozone-depleting substances: how to do business from 1 January 2021”, ha quindi posto l’accento su diversi punti.

condizionatore d’aria a uso domestico, ma il costante miglioramento dello stile di vita sta portando a una fortissima crescita del mercato interno, con circa 4 milioni di unità vendute all’anno. Nel mese di Luglio, misure simili (sebbene meno marcate) erano state introdotte per il mercato dei televisori. In ogni caso, sebbene le importazioni tocchino al momento il 30%, è improbabile che il divieto vada a danneggiare nella pratica i principali operatori stranieri: aziende come Daikin, LG, Johnson Controls Hitachi, Samung, Carrier Midea, Panasonic e altri hanno già infatti stabilimenti operativi nel paese, in competizione con i principali produttori indiani quali Blue Star, Havells India Ltd e Voltas. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

CoRoNAviRUS: hvAC – LA GERMANiA PUNTA SULLA vENTiLAZioNE PER SPAZZARE viA iL viRUS

particelle possano rimanere sospese in aria per almeno 8 minuti, e con l’inizio della stagione fredda e l’aumento del tempo trascorso al chiuso, questo potrebbe aumentare i contagi: per questa ragione la Germania sta insistendo sugli impianti di ventilazione, potenziando quelli attuali piuttosto che installandone di nuovi. Il governo vuole anche che le scuole prive di sistemi di condizionamento d’aria centrale ottengano almeno depuratori d’aria mobili. Molto dipenderà tuttavia anche da quanto facilmente le stanze possono essere ventilate semplicemente aprendo le finestre. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

GLoBAL CooLiNG PRiZE, PRiMi DATi DAi TEST SUi PRoToTiPi iN iNDiA

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iNDiA, SCELTA AUTARChiCA PER IL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA: BLoCCATE LE iMPoRTAZioNi

Il Governo indiano ha imposto un veto alle importazioni di condizionatori split e unità compatte, con l’obiettivo dichiarato di favorire il mercato interno. La notifica, rilasciata dalla Direzione Generale del Commercio Estero (DGFT), vieta l’importazione di unità “con refrigerante” per le spedizioni con codici di spedizione HS 84151010 e 84151090. Il bando fa parte di una serie di norme atte a limitare l’ingresso nel paese di prodotti “non essenziali”. Si tratta di unità destinate a essere fissate a finestra, parete, soffitto o a pavimento, che si tratti tanto di un sistema autonomo quanto a separazione. A causa del diffuso tasso di povertà, in India, solo circa il 5% delle famiglie possiede un

Il nostro settore HVAC si dimostra centrale per risolvere l’emergenza che stiamo vivendo. Il governo tedesco sta investendo 500 milioni di euro nel miglioramento dei sistemi di ventilazione negli edifici pubblici per aiutare a fermare la diffusione del coronavirus. Le sovvenzioni andranno a migliorare la circolazione dell’aria all’interno di uffici pubblici, musei, teatri, università e scuole. Le imprese private non sono ancora incluse nel progetto. I virus si diffondono su piccole goccioline chiamate aerosol, espirate da persone infette – soprattutto quando starnutiscono o tossiscono. Il settore HVACR è ancora una volta al centro delle misure di prevenzione: la ventilazione e il condizionamento dell’aria possono essere preziosissimi alleati per sconfiggere il virus, e aiutarci non solo a convivere con la situazione attuale, ma anche a superarla in via definitiva. Gli studi suggeriscono che queste

Nel mese di ottobre, i team partecipanti al Global Cooling Prize hanno iniziato i test dei prototipi. Sei delle otto squadre finaliste hanno consegnato i loro prototipi al sito di Bahadurgarh, in India, e i test sono iniziati il 1º ottobre. I test di laboratorio sequenziali presso la CEPT University dell’unità di base sono ora iniziati e saranno seguiti a turno dai prototipi dei finalisti. Si tratta di un passaggio fondamentale, in cui i progetti passano dalla teoria alla pratica. Per valutare come i vari prototipi si stanno comportando, è possibile consultare la Prototype Performance Dashboard, in tempo reale. Nell’ultimo mese, i prototipi dei finalisti sono stati messi alla prova durante i test sul campo a Bahadurgarh, in India. Molte delle nostre squadre finaliste non solo stanno superando i criteri climatici del Premio (un impatto climatico cinque volte inferiore rispetto alle unità vendute oggi sul mercato) ma soddisfano anche i criteri operativi di mantenimento delle condizioni interne a 27 gradi Celsius sotto zero e 60% di umidità relativa. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

INDUSTRIA & formazione /47


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE ELEZioNi USA: ChiUNqUE viNCA, LA TERRA PERDE

Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale sono stati la sorprendente e sfortunata assenza della lunga campagna presidenziale di Donald Trump e dello sfidante democratico, Joe Biden, che hanno preferito chiudere un occhio sul proverbiale “elefante nella stanza”. La feroce corsa alla Casa Bianca é arrivata alla sua spaventosa conclusione, e ne inizia un’altra, la corsa dell’umanità per salvare il pianeta Terra. A prescindere da chi é uscito vincitore delle elezioni più seguite al mondo, il vero perdente é il pianeta. La prima elezione in assoluto nella super potenza messa in ginocchio da un virus troppo piccolo per essere bombardato è pronta a spingere la Terra in un’altra pandemia, che potremmo chiamare Climate21. Il 4 novembre gli Stati Uniti sono ufficialmente usciti dagli accordi sui cambiamenti climatici di Parigi, dopo quattro anni dalla loro stesura. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

DoPo iL SEqUESTRo: i CoNSiGLi Di UNEP SU CoME SMALTiRE i REFRiGERANTi iLLEGALi Vendita all’asta, distruzione, riesportazione: UNEP Ozon Action – ECA Network interviene su come comportarsi una volta che è stato completato con successo un sequestro di gas refrigeranti illegali. Il documento evidenzia diverse soluzioni che possono essere applicate per smaltire i gas nel migliore dei modi, a seconda delle circostanze, delle condizioni del gas materiale e di numerosi altri fattori, che le autorità dovranno di volta in volta prendere in esame. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it 48/ INDUSTRIA & formazione

ATTENZioNE AGLi iNSTALLAToRI DISONESTI! L’ALLARME ARRIvA DA REFCoM La crescente preoccupazione per l’uso di gas refrigerante importato illegalmente ha spinto il principale organismo di certificazione F-Gas del Regno Unito, REFCOM, a emettere un avvertimento per mettere in guardia sul rischio di affidarsi a “Installatori disonesti”. REFCOM, Register of Companies Competent to Manage Refrigerants, sta avvertendo “tutti gli operatori senza scrupoli” che le autorità stanno chiudendo una società nel Derbyshire in seguito alla confisca di prodotti illegali dei quali faceva uso. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

UNiDo, UN WEBiNAR FA LUCE SULLA SiTUAZioNE CERTiFiCAZioNi iN TUNiSiA

UNIDO ha di recente reso disponibile una webinar dedicato alla situazione delle certificazioni HFC in Tunisia. Il webinar, “HFC licensing systems and Tunisia’s experience”, fa luce sulla situazione delle certificazioni HFC nel paese. Lo stesso CSG ha contribuito a migliorare la situazione del settore HVAC/R in Tunisia con una serie di corsi e attività didattiche che hanno contribuito a portare una nuova concezione del settore e del valore dell’industria nel paese. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

“PERiCoLoSo E iRRESPoNSABiLE”: BESA DURiSSiMA SULLA LiBERA vENDiTA Di CoNDiZioNATORI A R290

CoNoSCERE PER PREvENiRE: NUovE LiNEE GUiDA DA TURChiA E RUSSiA PER CoNTRASTARE i TRAFFiCANTi Di GAS Allineandosi a quanto fatto in passato da AREA, ASERCOM, EPEE ed EFCTC, la Turchia ha emanato e reso disponibili in Russo e Inglese un’utile brochure dedicata alla lotta al traffico di gas refrigeranti. Turchia e Russia sono due dei punti di origine più massicci per i refrigeranti illegali, ed è di importanza fondamentale che i cittadini e le autorità dei due stati siano messi a conoscenza dei rischi che il traffico di gas refrigeranti comporta: la brochure, realizzata grazie al contribuito di UNIDO, avrà ampia diffusione, ed essendo disponibile tanto in turco quanto in russo aiuterà ad accrescere la sensibilità e la consapevolezza del problema già nei paesi di origine del contrabbando, superando le barriere linguistiche. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

BESA, Building Engineering Services Association, ha espresso una durissima condanna sulla libera vendita ai privati di condizionatori split contenti gas R290. La possibilità di acquistare un prodotto che contiene gas infiammabile potrebbe creare pericolosissimi precedenti. Su alcuni siti sono anche comparsi messaggi di accompagnamento del tutto irresponsabili, che invitano all’acquisto anche chi non possiede alcun tipo di patentino (in Gran Bretagna, le certificazioni spettano a REFCOM, principale ente certificatore del paese, che opera sotto l’egida della stessa BESA): sebbene la vendita del prodotto non sia di per sé illegale, BESA vorrebbe che i venditori si limitassero a fornire i prodotti al solo personale qualificato. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it


NUMERO 9 / NOVEMBRE 2020

GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 201a) Ventesimo anno

A cura dell’ing. Pierfrancesco FANToNi Diagramma portata-pressione: Secondo quanto definito dal Regolamento UE n.1253/2014 della Commissione, per diagramma portatapressione si intende un insieme di curve che rappresentano la portata (asse orizzontale) e la differenza di pressione di una Unità di Ventilazione Residenziale unidirezionale o del lato d’immissione di una Unità di Ventilazione Residenziale bidirezionale, ove ciascuna curva rappresenta una velocità del ventilatore con almeno otto punti di misurazione equidistanti e il numero di curve dipende dal numero di opzioni distinte di velocità del ventilatore (una, due o tre) oppure, nel caso di un ventilatore con variatore di velocità, comprende almeno una curva minima, una curva massima e un’appropriata curva intermedia prossima alla portata di riferimento e alla differenza di pressione per la verifica della Potenza Assorbita Specifica. LoT: Lotto: Termine inglese con il quale si intende definire tutta una serie di prodotti simili, o apparentemente simili, raggruppabili e aventi come caratteristica comune il fatto di svolgere funzioni simili secondo quanto definito dalla Direttiva Europea sull’Ecodesign. Secondo gli intenti, tutti i prodotti appartenenti al medesimo lotto devono essere soggetti alle disposizioni del medesimo Regolamento dell’Unione Europea.

Ciascun lotto può appartenere a due diverse tipologie: quelli denominati ENER vengono trattati dalla Direzione Energia mentre quelli ENTR vengono trattati dalla Direzione Imprese della Commissione Europea. All’interno di questi lotti possiamo trovare diversi impianti ed apparecchiature impiegate nel condizionamento e nella refrigerazione come, ad esempio, i chiller (chiller di processo ad alta, media o bassa temperatura), le unità di ventilazione (residenziali e non residenziali), le unità condensanti (di bassa o elevata potenza), gli armadi refrigerati per la refrigerazione commerciale. La Direttiva Ecodesign, che sostanzialmente riguarda i prodotti con consumo energetico, impone che la progettazione di tali prodotti avvenga con riguardo alla compatibilità ambientale, specialmente per quanto riguarda l’impatto che si può avere durante tutto il ciclo di vita del prodotto stesso. oli minerali naftenici: Tipologia di oli che vengono ricavati dalla raffinazione del greggio naftenico. Venivano impiegati nei compressori dei circuiti frigoriferi funzionanti con CFC e HCFC. Sono impiegabili con i refrigeranti idrocarburi. Tale tipo di oli presenta dei limiti di prestazione in dipendenza dalle temperature di lavoro, soprattutto quando si raggiungono valori molto bassi. Rispetto agli oli di tipo sintetico presentano una maggiore propensione all’infiammabilità. Pompa di calore magnetocalorica: Pompa di calore il cui principio di funzionamento si basa sulle proprietà dei materiali magnetocalorici. Sostanzialmente è composta da 5 componenti principali. Il primo è un magnete permanente che ha lo scopo di attivare le proprietà dei materiali magnetocalorici che sono presenti in essa. Il secondo è un rigeneratore che racchiude al suo interno la struttura porosa del materiale magnetocalorico. Il terzo è un motore elettrico che ha il compito di muovere il rigeneratore all’interno e al di fuori del campo magnetico che viene prodotto dal magnete permanente.

Il quarto componente è costituito da una pompa che mantiene in circolo il fluido termovettore e lo fa muovere tra gli scambiatori ed il rigeneratore. Il quinto e ultimo componente principale è l’insieme dei dispositivi che permettono di gestire il fluido in circolo. quasi azeotropo: Terminologia con cui si designano le miscele composte da due o più refrigeranti che presentano differenti punti di ebollizione alla medesima pressione. Tali miscele si comportano nello stesso modo dei fluidi puri quando si trovano completamente nella fase di tutto liquido o tutto vapore. Invece, durante i cambiamenti di fase (da liquido a vapore o da vapore a liquido) ogni singolo refrigerante ha un comportamento diverso dagli altri, essendo caratterizzato da un proprio punto di ebollizione. Le miscele quasi azeotrope presentano uno scorrimento di temperatura generalmente inferiore al grado centigrado. Se la modalità ottimale per la carica è quella di eseguirla nella fase liquida, nella pratica alcuni refrigeranti quasi azeotropi (come l’R410A, ad esempio) possono essere caricati anche in fase gassosa, proprio perché presentano uno scorrimento di temperatura quasi irrilevante e quindi risultano essere costituiti sia nella fase liquida che in quella gassosa dalle medesime percentuali dei vari componenti. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.

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