Industria & formazione refrigerazione e condizionamento 1-2019

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INDUSTRIA

formazione

&

ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE • N. 425

IL NUOVO DECRETO F-GAS: COME CAMBIA L’ITALIA DEL FREDDO

Leader della refrigerazione da 45 anni con corsi ed esami in tutte le sedi italiane e con le Nazioni Unite in 140 Paesi nel mondo

ALL’INTERNO FAQ: le novità

del decreto F-gas Tempo di agire

per i supermercati Manuale d’uso

dei refrigeranti

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LA LEGGENDA CONTINUA UN SECOLO DI INNOVAZIONE Una Storia d’Eccellenza che dura 100 anni Una Passione Familiare per l’Innovazione e la Creatività Il Desiderio di Qualità e Standard Elevati La Missione di Crescere sul mercato ed Essere un Riferimento per il settore

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Sommario Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403

7 Introduzione all’editoriale

Nuovo decreto F-gas, nuove regole. Nuovi corsi e seminari CSG in tutta Italia sui refrigeranti che aiutano a contrastare i cambiamenti climatici M. Buoni – Presidente AREA

9 Editoriale

Uscito il nuovo decreto F-gas 146 del 16 novembre 2018 M. Boscain – Docente Centro Studi Galileo

16 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo 24 Innovazioni nella refrigerazione commerciale: il progetto supersmart A. Rossetti, S. Minetto, S. Marinetti – Istituto per le tecnologie della Costruzione, Consiglio Nazionale delle Ricerche

E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) Corrispondente in Francia: CVC La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo N. 425 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00

28 Principi di base del condizionamento dell’aria

Integrare la carica di refrigerante nel climatizzatore split durante l’installazione: come distinguere a seconda dei casi P. Fantoni – 199ª lezione

31 Per i supermercati è arrivato il tempo di agire M. Magnoni – Daikin Chemical Europe

35 Manuale sull’uso degli F-Gas

6ª parte: Applicazioni di refrigerazione e aria condizionata K. Kelly, M. Cook - Business Edge

42 Sostituzione dell’R404a nella refrigerazione commerciale: opportunità offerte dall’R448A e da altre possibili opzioni P. Fantoni – 219ª lezione di base

44 Ultime notizie

Decreto F-gas, arrivata la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati dell’ultimo trimestre del 2018 – Entra in vigore l’emendamento di Kigali: iniziato il phase-down degli HFC – Confartigianato commenta il decreto F-gas: “Norme più chiare per le imprese e stop alla vendita illegale” – Commercio illegale di refrigeranti: interrogazioni al Parlamento Europeo – Richard Branson: “Il settore della climatizzazione è maturo per l’innovazione” – Sei associazioni di tecnici del freddo da 5 nazioni a Casale Monferrato per formarsi al Centro Studi Galileo – Notizie dall’Europa - Una nuova etichettatura degli elettrodomestici per facilitarne il riciclaggio – Fare efficienza energetica con le torri di raffreddamento di ultima generazione – Ecobonus per clima e pompe di calore

48 Ditte collegate 50 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte centottantatreesima) – A cura di P.F. Fantoni



NUMERO 1 / GENNAIO 2019

INTRODUZIONE ALL’EDITORIALE

Nuovo anno, nuovo decreto F-gas, nuove regole Nuovi corsi e seminari CSG in tutta Italia sui refrigeranti che aiutano a contrastare i cambiamenti climatici SEMPRE PIÙ INCISIVA LA COLLABORAZIONE CON LE NAZIONI UNITE E CON IL MINISTERO DELL’AMBIENTE CHE CONCEDE IL PATROCINIO AL XVIII CONVEGNO EUROPEO

Marco BUONI Presidente AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 26 Associazioni europee 22 Stati Direttore Centro Studi Galileo Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

Con l’uscita del nuovo decreto F-gas, 146 del 16 novembre 2018, sulla scorta di quanto approvato dall’Assemblea delle Nazioni Unite di Kigali con l’Emendamento che sancisce il definitivo phase-down dei refrigeranti tradizionali, viene ribadita anche a livello legislativo l’importanza e l’obbligatorietà della formazione, della certificazione Patentino Frigoristi per installare, riparare, redigere il registro della apparecchiatura, comprare gas refrigerante per split, frigoriferi e apparecchiature di refrigerazione commerciale. Con il decreto l’obbligo è esteso ai camion refrigerati e ai container e viene richiesta la conoscenza dei refrigeranti alternativi. Il Centro Studi Galileo per primo ha iniziato a erogare il Patentino Frigoristi nel 2011, detenendo anche il record di oltre 10.000 tecnici certificati. Coerentemente con i proclami di carattere legislativo, il programma corsi 2019 del Centro Studi Galileo è rivolto

Il Sindaco di Casale Monferrato prof. Palazzetti e il Presidente AREA ing. Buoni accolgono una delegazione di dieci esperti europei nella Sala Rossa di Palazzo S. Giorgio.

ai Tecnici già operanti che ambiscono a migliorare le proprie capacità ed ai nuovi operatori che si affacciano sul mercato, che in questo periodo, nonostante la crisi, è in forte espansione. La scelta del mantenimento delle Sedi dei Corsi nelle principali Regioni italiane nasce proprio per assicurare la possibilità a tutti di frequentare i corsi senza rilevanti costi di trasferta e senza investire troppi giorni di lavoro. Le sedi in Italia nelle quali organizza i corsi sono Casale Monferrato (Sede Centrale), Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bologna, Bari, Cagliari, Padova, Agliana (Pistoia), Motta di Livenza (Treviso). Oltre ai tradizionali Corsi di “Tecniche Frigorifere”, importanti per avere una preparazione completa di base e di specializzazione e per l’ottenimento del “Patentino Italiano Frigoristi PIF”, si segnalano i corsi per l’utilizzo delle nuove Tecnologie previsti dalla legislazione europea e mondiale. Quindi spazio a “Impianti a CO2” e “Impianti con idrocarburi”, con attrezzatura specifica in partnership con aziende leader mondiali nella tecnologia, a “Impianti ad Ammoniaca e loro gestione” ed a “Principali leggi sugli impianti HVAC&R con HFC”. Particolarmente innovativo il Corso che si terrà nella sede centrale di Casale Monferrato, per la sua seconda edizione, su “Problematica elettrica”. Anche la sede meneghina vanterà un corso di nuova edizione, “R32 e Refrigeranti A2L”. Un vasto panorama formativo. I corsi proposti sono in totale una quarantina e consentono una formazione a 360°. Da segnalare, oltre alle novità, i tradizionali corsi di “Brasatura”, con la possibilità di ottenere il “Patentino di Brasatura PED”, l’“Attestato PAC” per la ricarica dei clima degli autoveicoli, i INDUSTRIA&formazione / 7


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

seminari “Chiller”, “Split – Inverter – VRV – VRF”, “Banchi Frigoriferi”, “Manutenzione Avanzata”, “Pompe di Calore”, “Frigoriferi Industriali”, “Condizionamento” e la possibilità di ottenere la “Certificazione Azienda”. Rivestono particolare interesse anche i corsi sulle energie rinnovabili. Oltre ai corsi, sono in programma altri interessanti appuntamenti. Dal 20 al 22 febbraio a Piacenza andrà in scena Refrigera, la prima e unica manifestazione italiana dedicata esclusivamente alla filiera della refrigerazione industriale e commerciale: Industria&Formazione e I&FOnline saranno “Communication Partner”, Centro Studi Galileo sarà “Official Scientific e Technical Partner” e Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo sarà partner istituzionale ufficiale dell’evento. Giovedì 21 febbraio dalle ore 14 alle 18, nella Sala D di Piacenza Expo, Centro Studi Galileo organizzerà la tavola rotonda “Dalla FGAS ai refrigeranti alternativi: impatto su impianti nuovi ed esistenti”, introdu-

zione al XVIII Convegno Europeo. Infine, il tradizionale appuntamento del Convegno Europeo, giunto alla diciottesima edizione, prenderà le mosse il 6 e 7 giugno 2019 al Politecnico di Milano. L’evento “Le ultime tecnologie del freddo e del condizionamento” riunirà ricercatori ed esperti di spicco provenienti da tutto il mondo per discutere temi cruciali legati all’energia e all’ambiente, con particolare riferimento ai nuovi regolamenti europei ed internazionali. TRAIN THE TRAINERS: REAL ALTERNATIVES Casale Monferrato, Capitale italiana del Freddo, ospita nuovamente una delegazione internazionale di esperti, giunta in Italia grazie al lavoro svolto dall’Associazione dei Tecnici italiani del Freddo e da Centro Studi Galileo, leader globali della formazione nei settori della refrigerazione e condizionamento.

Dieci rappresentanti di sei Associazioni europee hanno preso parte ad un corso teorico-pratico sui gas infiammabili; tra loro l’Associazione spagnola CNI, la turca SOSIAD, la polacca Prozon, le ceco-slovacche SCHKT e SZCHKT e la croata HURKT. Il corso “train-the-trainers”, tenutosi venerdì 14 dicembre 2018, si è rivolto a professori ed esperti del settore. Inaugurato dal saluto del Presidente AREA Marco Buoni, la prima fase del corso si è svolta presso la sede centrale Centro Studi Galileo a Palazzo Anna d’Alencon, tenuta dal docente Marino Bassi; la seconda fase ha avuto luogo presso IARP, Unità Locale di Casale Monferrato di Epta Spa, dove gli allievi hanno assistito a dimostrazioni pratiche e visitato le linee produttive. La delegazione ha inoltre visitato Palazzo San Giorgio sede dell’amministrazione comunale dove tra le pregiate architetture del XVIII secolo, sono stati accolti dal Sindaco Titti Palazzetti.

XVIII CONVEGNO EUROPEO LE ULTIME TECNOLOGIE NELL’INDUSTRIA DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO AMBIENTE, ENERGIA, FORMAZIONE, CERTIFICAZIONE, LEGISLAZIONE, STANDARD E SICUREZZA

Politecnico di Milano 6 - 7 giugno 2019 Con la partecipazione dei più autorevoli ricercatori ed esperti mondiali di: United Nations Environment (UNEP) United Nations Industrial Development Organization (UNIDO) European Commission DG Clima Istituto Internazionale del Freddo (IIR) Association Française du Froid (AFF) AREA - ASERCOM - EPEE - ASHRAE - AHRI Politecnico di Milano, Torino Tutte le Università mondiali collegate con il Centro Studi Galileo

Politecnico di Milano - Piazza Leonardo da Vinci, 32 - Milano (Italia)

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NUMERO 1 / GENNAIO 2019

EDITORIALE

Uscito il nuovo Decreto F-gas 146 del 16 novembre 2018

Marco BOSCAIN Docente Centro Studi Galileo

Il 9 Gennaio u.s. è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di recepimento del Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati ad effetto serra (F-gas). Il nuovo provvedimento, che era stato approvato durante il Consiglio dei Ministri del Novembre scorso abroga il Regolamento (CE) n. 842/2006 ed è entrato ufficialmente in vigore il 24 Gennaio 2019. Il decreto disciplina le modalità di attuazione del Regolamento (UE) n. 517/2014 e dei relativi regolamenti di esecuzione della Commissione Europea. Con l’uscita del nuovo decreto i frigoristi otterranno una maggiore tutela in quanto sono state prese misure di contrasto nei confronti delle attività illegali legate al settore. E’ prevista in-

STATISTICA PERSONE E IMPRESE CERTIFICATE

fatti l’istituzione di una Banca dati per la registrazione di tutte le attività che ruotano attorno agli F-gas Le imprese che forniscono gas fluorurati ad effetto serra, indipendentemente dalle modalità di vendita utilizzate, dovranno comunicare alla Banca dati i numeri dei certificati delle imprese acquirenti o, laddove le imprese non siano soggette ad obbligo di certificazione, i numeri dei certificati delle persone fisiche, oltre alle quantità e tipologia dei gas fluorurati ad effetto serra vendute. Non sarà dunque possibile acquistare refrigerante senza essere certificati. Inoltre le imprese che forniscono apparecchiature non ermeticamente sigillate contenenti gas fluorurati ad effetto serra agli utilizzatori finali, indipendentemente dalle modalità di vendita utilizzata, dovranno comunicare alla Banca dati la tipologia di apparecchiatura, il numero e la data della fattura o dello scontrino di vendita e l’anagrafica dell’acquirente. Naturalmente quest’ultimo potrà essere anche un privato, nel qual caso sarà necessaria una dichiarazione dell’acquirente recante l’impegno che l’installazione sarà effettuata da un’impresa certificata. In alternativa, se l’acquirente coinciderà con l’impresa certificata, sarà necessario indicare il numero di certificato della stessa e l’anagrafica dell’utilizzatore finale. Nei casi in cui il venditore offra all’utilizzatore finale il servizio di installazione dell’apparecchiatura venduta, la dichiarazione è rilasciata dal venditore. In tal modo non sarà più possibile acquistare apparecchiature frigorifere ed installarle senza possedere i requisiti obbligatori di legge, ponendo così fine al malcontento dei tecnici che pur provvedendo a tutti gli adempimenti vedevano lavorare colleghi non certificati senza incorrere in sanzioni. Con il nuovo decreto viene definita in maniera puntuale la figura dell’operaINDUSTRIA&formazione / 9


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tore, figura la cui definizione rimaneva vaga nel precedente DPR 43/2012. La stessa infatti è responsabile riguardo la corretta gestione delle apparecchiature; nel caso di nuove installazioni o riparazioni è sua responsabilità affidare l’incarico ad aziende certificate e/o personale certificato; nel caso di manutenzione ha l’obbligo di rispettare le scadenze periodiche ed eventualmente adeguare l’apparecchiatura alle nuove disposizioni di legge. Andrà indicato inoltre il nominativo dell’operatore tutte le volte che si procederà all’inserimento in Banca dati così come fino ad oggi è stato fatto nell’inserimento dei dati riguardanti le apparecchiature sul sito dell’ISPRA. L’operatore è definito come il proprietario o altra persona fisica o giuridica che esercita un effettivo controllo sul funzionamento tecnico dei prodotti e delle apparecchiature disciplinate dal decreto. A tal fine una persona fisica o giuridica esercita un effettivo controllo se ricorrono tutte le seguenti condizioni: 1. libero accesso all’apparecchiatura, che comporta la possibilità di sorvegliarne i componenti e il loro funzionamento, e la possibilità di concedere l’accesso a terzi; 2. controllo sul funzionamento e la gestione ordinari; 3. il potere, anche finanziario, di decidere in merito a modifiche tecniche, alla modifica delle quantità di gas fluorurati nell’apparecchiatura, e all’esecuzione di controlli o riparazioni. Le nuove disposizioni diventeranno operative nei prossimi mesi. Dovrà essere resa operativa la Banca dati gestita dalle Camere di commercio e gli enti certificatori dovranno avere il tempo di provvedere a recepire le novità ai fini del rilascio dei certificati secondo le disposizioni del nuovo decreto. Tra queste è molto probabile l’inserimento, in sede di esame teorico per l’ottenimento del patentino frigoristi, di una serie di domande sui refrigeranti alternativi, in particolare quelli infiammabili. Con il progressivo phasedown dei refrigeranti ad alto GWP, così come definito nel Regolamento Europeo 517/14, diventa sempre più importante conoscere i refrigeranti alternativi, spesso ricadenti nella categoria degli infiammabili o dei leggermente infiammabili. E’ necessario conoscerne le caratteristiche e i limiti di installazione: non

in tutti i locali infatti è possibile installare apparecchiature contenenti gas infiammabili. Con la ricezione del nuovo decreto, i nuovi patentini vedranno ampliato il campo di applicazione in quanto, oltre che sulle apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento, po-

tranno operare su celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero solamente le persone in possesso di certificazione. Sono inoltre possibili novità riguardo le ditte individuali le quali potrebbero vedere riconosciute semplificazioni riguardo l’iter di certificazione dell’azienda

Estratto dal sito minambiente.it

L’obbligo di certificazione e iscrizione al Registro telematico nazionale è previsto per le imprese che svolgono le seguenti attività ai sensi dell’art. 8, comma 1, del D.P.R. n. 146/2018: – attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento di apparecchiature fisse* di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore fisse contenenti gas fluorurati ad effetto serra, NOTA BENE: Nel caso di imprese individuali, se il titolare dell’impresa è anche la persona che svolge le attività per le quali è richiesta la certificazione, sia l’impresa che la persona dovranno certificarsi. Infatti, i due certificati vengono rilasciati a fronte del possesso di requisiti distinti: per le persone il certificato viene rilasciato a fronte del superamento di un esame teorico e pratico volto alla verifica del possesso di capacità e conoscenze, mentre per le imprese il certificato viene rilasciato se quest’ultima impiega personale certificato in numero sufficiente da coprire il volume di attività previsto e se dispone di strumenti e procedure adeguate. Al fine del rilascio della certificazione delle imprese individuali, è previsto un apposito iter all’interno dello Schema di accreditamento imprese. Un’apparecchiatura fissa è definita come un’apparecchiatura che di norma non è in transito durante il suo funzionamento e comprende i sistemi movibili di climatizzazione. Di conseguenza, non rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 517/2014, le apparecchiature di refrigerazione e di condizionamento d’aria usate in tutte le modalità di trasporto ad eccezione delle celle frigorifere di autocarri e rimorchi frigorifero. Le vendite di gas fluorurati a effetto serra e di apparecchiature non ermeticamente sigillate contenenti tali gas, sono comunicate, per via telematica, alla Banca dati di cui all’articolo 16 del D.P.R. n. 146/2018 a decorrere dal sesto mese successivo all’entrata in vigore del citato D.P.R. A decorrere dalla data di entrata in vigore del D.P.R. n. 146/2018, è abrogato l’articolo 16, comma 1 del D.P.R. n. 43/2012 relativo alla comunicazione ad ISPRA, entro il 31 maggio di ogni anno, delle informazioni riguardanti le quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati. Tuttavia restano invariati gli obblighi di mantenimento dei registri.In sostituzione di tale onere a carico di numerosi soggetti, è stata istituita la Banca dati (articolo 16 del D.P.R. n. 146/2018) in materia di raccolta e conservazione delle informazioni relative alle attività di controllo delle perdite nonché le attività di installazione, assistenza, manutenzione, riparazione, smantellamento delle apparecchiature contenenti gas fluorurati a effetto serra. NOTA BENE: La Dichiarazione F-gas relativa alle informazioni del 2018 (termine di comunicazione 31 maggio 2019) non dovrà essere trasmessa. Tuttavia, a partire dal 24 settembre 2019, a seguito del primo intervento utile di controllo delle perdite, di manutenzione, di assistenza, di riparazione e/o di smantellamento delle apparecchiature già installate alla data di entrata in vigore del D.P.R. n. 146/2018, l’impresa certificata o, nel caso di imprese non soggette all’obbligo di certificazione, la persona fisica certificata comunica, per via telematica, alla Banca dati le informazioni di cui ai commi 4, 5 e 7 dell’articolo 16 del D.P.R. n. 146/2018. Maggiori info e il testo completo delle disposizioni del Ministero dell’Ambiente sul sito www.industriaeformazione.it

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Domande e risposte FAQ sul Decreto DPR 146 D. La legislazione fa spesso riferimento alla figura dell’operatore. Non è sempre chiaro a chi si riferisca. R. L’operatore è il proprietario o altra persona fisica o giuridica che esercita un effettivo controllo sul funzionamento tecnico dei prodotti e delle apparecchiature. A tal fine una persona fisica o giuridica esercita un effettivo controllo se ricorrono tutte le seguenti condizioni: 1. libero accesso all’apparecchiatura, che comporta la possibilità di sorvegliarne i componenti e il loro funzionamento, e la possibilità di concedere l’accesso a terzi; 2. controllo sul funzionamento e la gestione ordinari; 3. il potere, anche finanziario, di decidere in merito a modifiche tecniche, e all’esecuzione di controlli o riparazioni (2.1 del DPR 146). Solitamente il proprietario coincide con la figura dell’operatore, a meno che non esista uno specifico contratto che deleghi le condizioni di cui sopra: in questo caso la figura dell’operatore e quella del tecnico possono coincidere. L’operatore è responsabile dell’apparecchiatura, ovvero deve provvedere affinché l’apparecchiatura sia installata da personale e aziende certificate e che sia mantenuta e controllata secondo le disposizioni di legge. Nel caso di presenza di perdite gli operatori assicurano che l’apparecchiatura sia riparata senza indebito ritardo e che la stessa sia controllata da una persona fisica certificata entro un mese dalla riparazione per verificare che la riparazione sia stata efficace. D. Se mi iscrivo al registro F-gas e non provvedo alla certificazione del personale e/o dell’azienda che cosa succede? R. L’iscrizione viene mantenuta per 8 mesi entro i quali si può ottenere la certificazione. Il mancato rispetto del termine comporta la cancellazione dal Registro telematico nazionale (7.3c e 8.3c). D. L’azienda che si occupa di celle frigorifere montate su autocarri o rimorchi frigoriferi deve certificarsi? 12 / INDUSTRIA&formazione

mio intervento e della registrazione dello stesso in Banca dati, divento in qualche modo responsabile nei confronti delle modalità di installazione? R. No, per interventi su apparecchiature già installate, la persona fisica certificata o l’impresa certificata non è D. Posso continuare ad utilizzare il responsabile dell’installazione (16.6). registro dell’apparecchiatura? R. Diventa obbligatorio comunicare gli D. A seguito di interventi sulle apinterventi alla Banca dati gestita dalla parecchiature, quanto tempo ho per Camera di commercio competente comunicare per via telematica tutte (16.1). Tale comunicazione diventa ob- le informazioni necessarie? bligatoria a partire dall’ottavo mese dal- R. Gli interventi relativi al controllo l’entrata in vigore del nuovo decreto a delle perdite, all’installazione, alla maseguito di installazione o a partire dal nutenzione, alla riparazione o allo primo intervento di controllo delle per- smantellamento devono essere codite, di manutenzione o riparazione municati entro trenta giorni dalla data delle apparecchiature (16.4 e 16.5). di intervento (16.8). R. L’azienda non ha l’obbligo di certificazione (10.1e), ma il personale deve ottenere la certificazione (7.1a).Tuttavia l’azienda deve provvedere all’iscrizione per via telematica nell’apposita sezione del registro telematico nazionale (10.2).

D. La mia azienda vende apparecchiature contenenti gas fluorurati ad effetto serra. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto quali obblighi devo adempiere? R. Se le apparecchiature sono ermeticamente sigillate (tutte le apparecchiature per le quali è sufficiente la messa in servizio in quanto il circuito frigorifero non è da assemblare come ad es. i condizionatori portatili, i frigoriferi domestici, i banchi frigo ecc…) nulla cambia. Se invece la vendita riguarda apparecchiature non ermeticamente sigillate (quelle per le quali è necessaria l’installazione perché prevedono l’assemblaggio di due o più parti del circuito frigorifero come ad esempio gli split) a partire dal sesto mese dall’entrata in vigore del nuovo decreto, indipendentemente dalle modalità di vendita utilizzate, è necessario comunicare alla Banca dati, all’atto della vendita, le seguenti informazioni: a) tipologia dell’apparecchiatura; b) numero e data della fattura o dello scontrino di vendita; c) anagrafica dell’acquirente; d) dichiarazione dell’acquirente recante l’impegno che l’installazione sarà effettuata da un’impresa certificata (16.9).

D. L’istituzione della Banca dati comporta oneri aggiuntivi per le aziende che operano nel settore? R. E’ necessario versare annualmente, entro il mese di novembre, i diritti di segreteria alle Camere di commercio competenti (16.9). D. I patentini e le certificazioni dell’azienda ottenuti precedentemente l’uscita del decreto rimangono validi? R. I certificati restano validi conformemente alle condizioni per i quali sono stati originariamente rilasciati fino alla scadenza originariamente disposta (21.1).

D. Sono proprietario di una ditta individuale che opera nel settore e vorrei mettermi in regola. E’ sufficiente ottenere il patentino frigoristi? R. Il patentino frigoristi è obbligatorio per le attività di installazione, manutenzione, riparazione, assistenza o smantellamento di celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero, apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria e pompe di calore fisse (7.1a). L’azienda deve certificarsi nel momento in cui tali attività riguardano apparecchiature fisse di refrigerazione (8.1)(non deve certificarsi la ditta che opera su celle montate su autocarri o D. Sono intervenuto su impianti in- rimorchi) indipendentemente dal fatto stallati da altre ditte. A seguito del che si tratti di una ditta individuale.


CRESCE LA DOMANDA EUROPEA PER LE PRIMISSIME UNITÀ DI CONDENSAZIONE COMPATTE A CO2 DI SANDEN SANDEN ha messo in commercio una delle unità di condensazione a CO2 fra le più innovative per le piccole applicazioni di refrigerazione. Le alte prestazioni combinate a dimensioni compatte rendono questi moduli unici sul mercato. Grazie all’ingombro ridotto, le unità di condensazione Sanden soddisfano anche le esigenze per temperature medie e basse. Sanden offre soluzioni su misura per le partnership OEM, poiché le unità possono essere installate su vari moduli commerciali, a seconda delle esigenze specifiche. Sanden non garantisce solo l’eccellenza in ogni progetto a fronte di costi limitati, ma anche durevolezza, supporto e formazione.

ALTE PRESTAZIONI ASSICURATE PER PICCOLI PUNTI VENDITA E REFRIGERAZIONE COMMERCIALE La cosa che sorprende di più di questa soluzione è la silenziosità del funzionamento. Questa caratteristica di bassa rumorosità è ideale, ed è da tenere in particolare considerazione per le installazioni nelle zone urbane. Le unità di condensazione Sanden sono leggere e assicurano migliori prestazioni rispetto ad altri prodotti con lo stesso ingombro. Grazie anche a un COP migliore di 1,5 volte rispetto alle normali soluzioni a CO2. L’esclusiva tecnologia di raffreddamento del gas a microcanali in alluminio, sviluppata da Sanden in Giappone, consente di guadagnare compattezza, ridurre il peso e migliorare la capacità di raffreddamento. La tecnologia del freddo di Sanden assicura una riduzione sostanziale delle quantità di refrigerante altrimenti necessarie per la stessa capacità di raffreddamento.

RISPARMIO ENERGENTICO ECCEZIONALE RISPETTO AI GAS HFC La normativa UE sui gas F che porterà alla dismissione dei gas HFC sarà presto in vigore. Le perdite di gas refrigerante sono la più grande fonte di emissioni di gas a effetto serra nel settore della vendita al dettaglio, e la CO2 è l’unico gas refrigerante atossico al 100% e non infiammabile che contribuisce a ridurre i consumi di energia e l’impronta di carbonio. Le unità di condensazione al 100% di CO2 sono quindi destinate a diventare un fattore chiave nella crescita di un’offerta davvero sostenibile e duratura nel settore della refrigerazione. Sanden Environment Solutions è entrata a far parte di SandenVendo nell’aprile 2018, consolidando la propria posizione al vertice dei produttori di macchine venditrici automatiche e rafforzando il suo ampio portafoglio di prodotti innovativi. Questo nuovo passo avanti fa di Sanden il leader europeo nelle soluzioni ecocompatibili.

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sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant

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SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant

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Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery

Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control

Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.

EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units

The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A CASALE MONFERRATO

Ranalli Gian Piero 3GR IMPIANTI srl Cengio Salamone Maurizio BOGGERI spa Cabella Ligure Boaglio Enzo BONETTO srl Pinerolo

L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)

Ajmone Francesco H2H FACILITY SOLUTIONS spa Zola Predosa

Testa Maximiliano H2H FACILITY SOLUTIONS spa Zola Predosa

Dimitrovski Iliyan H2H FACILITY SOLUTIONS spa Zola Predosa

Ielapi Tommaso Filadelfia

Eviani Ermanno H2H FACILITY SOLUTIONS spa Zola Predosa Muscatiello Roberto H2H FACILITY SOLUTIONS spa Zola Predosa

Mastrandrea Francesco MASTRANDREA NICOLA Palo del Colle Magistretti Marco Luigi MD PROJECT & CONSTRUCTION srls Morazzone

Siano Riccardo MAGIKA DI KATIA FERRARI Casale Monferrato

Valle Francesco MORETTI SILVANO snc Grosseto

Costa Gino MARINA DI LOANO spa Loano

Savani Aristide NUTRISERVICE srl San Paolo Pedron Damiano Asti

Borsetti Roberto DENSO THERMAL SYSTEMS spa Poirino Barbera Salvatore DENSO THERMAL SYSTEMS spa Poirino Minutello Antonio Fabio ELETTROFRIGO DI RUFFINENGO Torino Balzani Alberto FENICE spa Cascine Vica Rivoli

16 / INDUSTRIA&formazione

Il Presidente AREA ing. Buoni accoglie una delegazione di dieci esperti europei nella sala corsi-laboratorio CSG di Casale. Trattasi di docenti delle maggiori scuole di formazione europee che a loro volta insegneranno a catena ai tecnici della Spagna, Slovacchia, Repubblica Ceca, Turchia e Polonia. L’obiettivo del progetto, includendo i partner fondatori di Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Belgio, è di formare e certificare sui refrigeranti alternativi un numero approssimativo di 200.000 tecnici.


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

Tosoni Francesco TARTARI PIETRO & C, srl Castronno

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI AD AGLIANA

Calatrò Samuel Daigoro ZORSOL srl Cornovecchio

Mugnaini Tommaso ELETTRICALANDI srl Radda In Chianti

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A MILANO

Parti Peter EMMEBI RINNOVABILI srl Cavriglia

Masoni Simone ADDAFRIGOR snc DI QUARTIERI A&C Truccazzano

Bechini Mirko MB DI BECHINI MIRKO Sesto F.No Mura Gian Piero Marciana Marina

Paolillo Ferdinando DACCC POGGIO RENATICO - REP. NATO Poggio Renatico Togni Alessandro AXITECH srl Milano Molteni Manuel BARATELLI SERVICE sas Gazzada Schianno Monti Andrea COANDA srl Busto Arsizio

Mura Salvatore MURA IDROTERMICA snc Campo Elba Sotto lo sguardo attento del docente, alcuni allievi effettuano le prove pratiche nella sede di Roma del Centro Studi Galileo. Le operazioni obbligatorie da svolgere da parte di solo personale certificato, cioè munito di Patentino Frigoristi, sono: recupero, vuoto e carica, controllo delle perdite, compilazione del registro dell’apparecchiatura dopo ogni installazione, riparazione etc..

Millemaggi Valerio Genova Luca Sorin PETIT FORESTIER ITALIA srl Grugliasco

Sanna Andrea SANAC srl Calusco Adda

Cecconi Alessandro PARIGI & GIUSTI srl Prato Pignatelli Giovanni PARIGI & GIUSTI srl Prato Giannotti Samuele PASQUINELLI IMPIANTI srl Capannori

Maggi Manuel CPL CONCORDIA scarl Concordia S/S Pisani Mauro CPL CONCORDIA scarl Concordia S/S Paganini Marco EXERGY spa Olgiate Olona Gorletta Massimiliano EXERGY spa Olgiate Olona Lionetti Antonio Chievo Abbaco Rosario Valerio MGM CLIMA DI ABBACO Limbiate

Centro Studi Galileo consegna l’Attestato al termine della partecipazione ai corsi di formazione. Nell’immagine cinque Tecnici del Freddo che hanno terminato con profitto un seminario formativo posano con il riconoscimento ottenuto molto utile nella loro carriera professionale. INDUSTRIA&formazione / 17


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Roccaforte Paladino Eduardo COOLING SYSTEMS DI ROCCAFORTE Alcamo Lo Verde Aldo EUROSISTEMI srl Palermo Mansella Francesco EUROSISTEMI srl Palermo Gibilaro Salvator TMB ITALIA srl Villagrazia Carini Sede di Milano del Centro Studi Galileo. Gli Allievi posano con gli attestati dopo aver terminato con profitto il corso di preparazione al Patentino Frigoristi. Il Patentino permetterà loro di svolgere tutte le operazioni tipiche del frigorista, maneggiare i gas refrigeranti incluso il recupero, compilare il registro dell’apparecchiatura e pure il libretto di impianto di condizionamento.

Sarallo Alessandro Livorno

Rizzioli Liviano Lucio MICROTECNICA srl Torino

Nieri Alessandro TERMOSERVICE srl Prato

Palermo Francesco Senise

La Veglia Vito VIMI srl Pistoia

Figliuolo Pasquale RUBINO sas Montesano sulla Marcellana

Wahid Sami Viareggio

Di Chiaro Giuseppe PERRONE CATALDO & C. sas Corato

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A BITONTO

Sicuro Berardino PLASTICART DI SICURO Vieste

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI PRESSO UNIVERSITÀ DI PALERMO

Misuraca Alessandro Giuseppe ATLAS COPCO ITALIA spa Cinisello B.mo

Montalto Giancarlo TMB ITALIA srl Villagrazia Carini

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI IN KUWAIT - PER UNEP

Al Khalaf Ismaiel Albannaq Mohammad Aldhahi Faisal Alenezi Abdulrahman Alenezi Asma Alhendal Yousuf

Mainieri Giovanni AGRIVALLE DI CARO CONCETTA Ariano Irpino Risoli Nicola Caselle in P. Palladino Michele SAIEM srl Cairo Montenotte Attoma Michele Modugno Cafora Michele Cerignola 18 / INDUSTRIA&formazione

Corso ad hoc presso Elettronica Veneta. Come si può notare dalla complessità dei macchinari, la professione del Tecnico del Freddo ha avuto in pochi anni un upgrade tecnologico superiore a quello registrato in tutto il secolo scorso. Il cambiamento è quindi forte e anche forte è la richiesta di aumentare le competenze per stare al passo nel settore, che è in forte espansione.



LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

CORSO SUGLI IMPIANTI A CO2 A BRUGINE

AQUATECH srl Cazzaro Paolo Santa Maria di Sala

Una delle prove pratiche per l’ottenimento del Patentino Frigoristi è la carica e vuoto dell’impianto che viene in questa immagine eseguita da un candidato all’ottenimento della certificazione che, dopo aver eseguito la carica e vuoto, pesa la bombola per certificarne la riuscita in assenza totale di perdite di refrigerante. Risultano in queste operazioni di particolare importanza le attrezzature che devono essere di buona qualità e appositamente tarate annualmente (bilancia, termometro, manometro, cercafughe e amperometro)

Alkandari Ali Alkandari Mohammad Almatouq Yaqoub Alsabharry Abdulaziz Alshatti Khaled El Shiaty Rafik Mohamed Abdel Raouf Hasan Ali Kalendar Abdulrahim Klup Abouelyazeid Mohammad Tareq Muaz Alenezi

MASIN GABRIELE Montegrotto T.

CORSO TECNICHE FRIGORIFERE A BRUGINE E A MOTTA DI LIVENZA

BOTTEGA GIULIANO San Salvo

ARNEG spa Callegaro Silvio Moretto Andrea Campo San Martino

CLIMA + snc Bastianello Luca Brugine

CADALPE srl Danieli Alessio Vazzola

COLDCLIMA TECH srl Bonanomi Stefano Varedo

CESTARI LUCA Vescovana

ELIWELL CONTROLS srl Marsilio Renzo Olivier Iosec Tremonti Tiziano Pieve D’Alpago GAUDINO srl Marchisio Mattia Morra Alessandro Alba PAPES GIANPAOLO San Vendemiano

D’ODORICO ANDREA LEONARDO Lavariano - Mortegliano FASSINA ALBERTO Curtarolo FESTA GIANNI Matera GM SERVICE srl Nardelli Federico Zattel Luca Bolzano

SACCO MICHELE Corsico

CORSO SUI BANCHI FRIGORIFERI A BRUGINE

BOTTEGA GIULIANO Bottega Nicola San Salvo FRIGOTEC Sandre Gabriele Vittorio Veneto IGECO ITALIA srl Bagnoli Gianluca Giovannoni Mauro Misinto 20 / INDUSTRIA&formazione

Gli allievi di un Corso ad hoc, tenuto appositamente nell’ambito del progetto europeo Real Alternatives per 5 associazioni europee provenienti da Spagna, Slovacchia, Croazia, Repubblica Ceca, Turchia e Polonia, seguono con interesse la lezione. Sono centinaia i corsi che il Centro Studi Galileo svolge ogni anno presso le associazioni, istituzioni e aziende italiane del settore che desiderano migliorare la preparazione dei propri Tecnici del Freddo.


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

ILSA spa Della Libera Matteo Castello Roganz. S. Fior OPERA DIOCESANA ASS. RELIGIOSA Seno Francesco Belluno RIGHETTI TECNOLOGIE srl Giacomazzi Alberto Pescantina SBP TECHNOLOGIES srl Vello Andrea Poletto Redanio Teglio Veneto SIRAM spa Braida Enrico Donda Francesco Let Valentin Aurel Nadalutti Stefano Sette Andrea Toffolo Andrea Voccia Alessandro Milano UNIFLAIR spa Bertagnoli Davide Conselve ZORZETTO MARIO srl De Vido Agostino Gaiarine

CORSO TECNICHE FRIGORIFERE A BITONTO

ARREDITALIA srl Romeo Giovanni Rossano TERMICA DEMAR De Francesco Salvatore Foiano Valfortore

CORSO SERALE TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A MILANO

3V SAGL Scarso Antonino Lamone - Canton Ticino (Svizzera) ANDREONI DAVIDE Gorgonzola MB ELETTROMECCANICA srl Abbadini Warner Del Carro Michael Vassalli Giorgio Levate

L’ottenimento del Patentino Frigoristi prevede prove pratiche e prove teoriche. In entrambi i casi è molto importante arrivare all’appuntamento preparati tramite la formazione continua che offre il Centro Studi Galileo. I corsi in aula, i convegni, i seminari formativi e il mondo della formazione a distanza che, tramite un apposito portale Galileo Online, Centro Studi Galileo ha voluto offrire per avvicinare tutti i Tecnici alle più moderne tecniche lavorative. Nella foto il candidato ha effettuato una perfetta carica a vuoto grazie alla formazione ottenuta nei mesi precedenti presso una delle 15 sedi di Centro Studi Galileo in Italia.

ITM ELETTROSERVICE srl Mascaro Giovanni Milano MAINO srl Attardi Nicolò Carugate

CORSO BRASATURA A MILANO

DACCC POGGIO RENATICO - REP. NATO Paolillo Ferdinando Poggio Renatico

Nella sede di Milano i Tecnici posano soddisfatti durante un corso di saldobrasatura. La brasatura è il miglior metodo per sigillare completamente l’impianto e prevenire le perdite di gas refrigerante tanto dannoso all’ambiente ma anche ovviamente al funzionamento dell’impianto stesso. INDUSTRIA&formazione / 21


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

CORSO IN CINA

CALLONI DAVIDE MATTIA Monza COLOMBO IMPIANTI sas Colombo Francesco Cantù DONALDSON ITALIA srl Figus Davide Opera EXERGY spa Gorletta Massimiliano Paganini Marco Olgiate Olona MB ELETTROMECCANICA srl Del Carro Michael Levate MELAVI SOC. AGRICOLA SOC. COOP. Rossatti Stefano Giuseppe Ponte in Valtellina

CORSO PATENTINO PER LA CONDUZIONE DEGLI IMPIANTI TERMICI A ROMA

ALVA SYSTEM srl Ballone Francesco Sulfaro Carmelo Valerio Agrigento

Sono molti i seminari che Centro Studi Galileo tiene in tutto il mondo sotto l’egida delle Nazioni Unite al fine di formare i tecnici ad un utilizzo consapevole dei gas tradizionali e introdurli all’utilizzo dei nuovi refrigeranti. In questa immagine l’ultimo corso internazionale tenuto dal docente prof. Luca Rollino in Cina sull’uso degli idrocarburi ed in particolare del propano negli impianti di condizionamento split.

FEM COSTRUZIONI srl Pusceddu Emanuele Arbus

IDEAL SERVICE scarl Garzarella Antonio Termoli

PERAZZA NELLO Perazza Ettore Roma

FLOORING DEI F.LLI MESSINA De Maria Salvatore Di Girolamo Gaetano Morero Antonio Napoli

MSD TERMOIDRAULICA Paccanicci Stefano Roma

TECNO SERVICE srl Gorelli Claudio Monteriggioni

NAPLA G APPALTI srl Ferracchiato Alessio S. Anatolia di Narco

TEKNO 2000 srl Spaziani Pietro Velletri

ANTAS srl Aquino Davide Barbetta Donato Casarini Matteo Ferri Davide Malchiodi Alex Gragnano Trebbiense BIONDINI DOMENICO Cetara COMFORTCLIMA SERVICE srl Scapin Federico Tasinato Sebastiano Este DELLANTONIO DAVIDE Predazzo EDIL GF DI GRANATA Granata Francesco Merenda Nicola Mugnano di Napoli 22 / INDUSTRIA&formazione

Nella sede centrale Centro Studi Galileo di Casale Monferrato, prove pratiche per l’ottenimento del Patentino Italiano Frigoristi. Il PIF consente di svolgere la professione di Tecnico del Freddo ai sensi della legge vigente. Il recente decreto 146 del 16 novembre 2018 modificherà drasticamente il modo di operare istituendo un registro telematico di tutti gli impianti presenti sul territorio nazionale. Questo registro potrà essere compilato online tramite cellulare o computer e permetterà di tenere traccia in qualsiasi momento di quanto è stato fatto e di quando necessiterà svolgere le prossime operazioni obbligatorie.


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Innovazioni nella refrigerazione commerciale: il progetto SuperSmart

Antonio ROSSETTI

Silvia MINETTO

Sergio MARINETTI Istituto per le tecnologie della Costruzione, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Padova (Italy)

Le barriere non tecnologiche alla diffusione di soluzioni innovative nella refrigerazione commerciale: il progetto SuperSmart. L’importanza della formazione e della disseminazione nel settore della vendita alimentare al dettaglio. La crescente regolamentazione e sensibilizzazione nei confronti dell’impatto ambientale degli impianti ha spinto il settore HVAC&R verso lo sviluppo di soluzioni innovative e una maggiore attenzione nei confronti dei refrigeranti naturali. Nonostante la crescente maturità tecnica e disponibilità di queste soluzioni, una comprovata affidabilità e una competitività economica degna di interesse, un ostacolo alla diffusione capillare su scala Europea di queste tecnologie è la resistenza offerta delle cosiddette barriere non tecnologiche. L’elevata maturità tecnologica e i meriti specifici come efficienza, affidabilità e basso impatto ambientale non sono infatti sufficienti per assicurare il successo e la diffusione delle nuove soluzioni. Questa infatti è negativamente influenzata da aspetti puramente non-tecnologici come la mancanza di una sufficiente consapevolezza e familiarità con questi sistemi, o problematiche di natura sociale, politica o organizzativa. Il progetto europeo SuperSmart è stato

concepito per valutare l’impatto e promuovere la rimozione delle barriere non tecnologiche. LE BARRIERE NON TECNOLOGICHE Nonostante negli ultimi anni siano stati compiuti molti passi avanti verso soluzioni a basso impatto ambientale nella refrigerazione commerciale, come testimoniato dal significativo aumento delle centrali trans-critiche a CO2 (14000 secondo dati aggiornati a marzo 2018 [Shecco Sprl, 2018]), la diffusione di questi sistemi è ancora inferiore alle aspettative, specialmente in alcune aree come il sud Europa. Se questa disparità poteva essere spiegata nello scorso decennio dalle performance poco attrattive in climi caldi, ora che invece i limiti tecnologici sono stati superati grazie all’introduzione di nuove soluzioni (compressione parallela, eiettori bifase e sistemi in cascata etc.…) la ragione di questa dicotomia va cercata negli ambiti non tecnologici. Le barriere non tecnologiche rallentano la naturale diffusione di nuove tecnologie disponibili sul mercato, riducendone di fatto anche le possibilità di miglioramento e sviluppo che si possono ottenere solamente dal-

Figura 1. Attori del mercato per gli aspetti energetici, nella distribuzione alimentare. 24 / INDUSTRIA&formazione


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

l’esperienza sul campo, creando un circolo vizioso che danneggia l’intero comparto. Il progetto europeo MultiPACK ha come obiettivo specifico migliorare la familiarità nei confronti dei sistemi a refrigeranti naturali tramite una serie di installazioni nell’Europa meridionale, comprovandone l’efficienza e la competitività attraverso dei dati di funzionamento raccolti sul campo. Per il settore della vendita alimentare si possono identificar cinque principali barriere non tecnologiche. Consapevolezza La disponibilità di nuove e consolidate tecnologie permette agli attori del mercato una grande varietà di scelte. Spesso però, manca la consapevolezza dell’esistenza di soluzioni più moderne e innovative rispetto a sistemi classici e consolidati, che per questo non vengono nemmeno prese in considerazione. La barriera di consapevolezza si manifesta inoltre nell’ignoranza dei benefici (anche economici) che possono essere ottenuti adottando soluzioni innovative a basso impatto ambientale. Conoscenza Con l’avvento di una nuova tecnologia sul mercato, i vari attori coinvolti nella sua scelta, nel progetto e nell’utilizzo devono aggiornare le loro conoscenze su come operare al meglio nei confronti dei nuovi sistemi. L’integrazione e l’aumento della complessità negli impianti di riscaldamento, raffrescamento e refrigerazione, spinge inoltre verso un approccio interdisciplinare per poter operare in modo consapevole e interpretare l’effetto delle scelte di gestione sul consumo finale. La barriera di conoscenza è rappresentata dalla mancanza/lentezza di questo processo di aggiornamento e formazione. Sociale I pregiudizi sociali nei confronti del cambiamento impattano negativamente sull’adozione delle nuove tecnologie in molti modi e di fatto la ostacolano. I tempi stretti nella pianificazione di nuovi siti e i margini ancor più ridotti nel caso di ristrutturazioni spesso infatti fanno propendere la scelta di tecnologie già utilizzate. L’adozione di una

Figura 2. In scala 1 (debole) – 5 (forte) sono riportate i valori più frequenti (moda) riguardo l’importanza delle diverse barriere non tecnologiche per le diverse aree geografiche.

nuova soluzione viene infatti sempre percepita come maggiormente rischiosa, non avendo diretta esperienza delle possibili complicazioni e delle rispettive soluzioni. Organizzativa Le fasi associate alla pianificazione, costruzione e gestione di un punto vendita coinvolgono una complessa rete di attori, i cui interessi individuali sono spesso contrastanti, ed a volte contrari all’obiettivo finale di ottenere una struttura che complessivamente abbia un basso impatto ambientale. Legislativa Nonostante la maggior parte dei sistemi e sottosistemi di un supermercato siano soggetti a regolamenti dell’Unione Europea in termini di sostenibilità ambientale, non c’è una re-

golamentazione che consideri il punto vendita nel suo complesso. La mancanza di un incentivo o di un riconoscimento forte che spinga verso la costruzione di strutture sostenibili e dall’alta efficienza costituisce un elemento a sfavore dell’adozione di soluzioni virtuose. VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DELLE BARRIERE NON TECNOLOGICHE Al fine di ottenere una mappa delle barriere non tecnologiche nel settore della distribuzione alimentare al dettaglio così come percepite dagli operatori del settore, nell’ambito del progetto SuperSmart è stato condotto un questionario diretto a tutti gli attori coinvolti nelle differenti fasi di vita degli INDUSTRIA&formazione / 25


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

impianti HVAC & R nella distribuzione alimentare. Questi comprendono tutti i gruppi legati alle fasi di pianificazione, progetti, installazione, gestione manutenzione dei sistemi (Figura 1). I risultati sono stati raggruppati considerando aree geografiche accomunate da condizioni climatiche simili (che influenzano direttamente le prestazioni dei sistemi), cercando nel contempo di evidenziare le diverse zone commerciali normalmente utilizzate per la definizione dei diversi mercati. Il questionario ha permesso di evidenziare una diffusa esperienza nell’ambito delle tecnologie a basso impatto ambientale: il 70% dei partecipanti utilizza il recupero di calore; il 60% ha esperienza di energie rinnovabili e l’81% ha utilizzato CO2 come refrigerante. Nella figura 2 è riportata l’importanza percepita delle barriere non tecnologiche come risultato del questionario, riportando per ogni area e barriera il valore più frequente (moda). I risultati dimostrano una chiara frattura tra l’Europa centro meridionale e la parte più settentrionale. Mentre nelle aree nordiche l’importanza di queste barriere è percepita come marginale, nelle zone centro meridionali tutte le barriere (con diverse sfumature) sono considerate con un’importanza relativa di 3-4 punti su 5. Il questionario ha permesso di identificare le azioni considerate più utili per la rimozione o la riduzione dell’impatto di queste barriere. Alcune delle conclusioni che si sono ottenute dal sondaggio sono di seguito riassunte.

Corso del Centro Studi Galileo sulla refrigerazione commerciale presso Carel.

La barriera legislativa è considerata come la più difficile da abbattere, insieme con quella sociale, mentre conoscenza e consapevolezza sono percepite come più facili da rimuovere. La mancata consapevolezza di strumenti di supporto finanziario per l’implementazione di misure di efficienza energetica è considerato come l’aspetto più importante nell’ambito delle barriere di consapevolezza. La mancanza di formatori esperti è valutata invece una delle più concrete e pesanti manifestazioni della barriera di conoscenza. Nell’ambito delle barriere sociali, emerge una forte paura di non trovare un adeguato e competente supporto tecnico nella rete di istallatori e manutentori per la gestione di impianti innovativi.

La barriera organizzativa è considerata un ostacolo principalmente dal settore dei fornitori di componenti e di sistemi, indipendentemente dall’area geografica. Come risultato generale, è emerso un forte interesse per i programmi di disseminazione e informazione sulle soluzioni a basso impatto ambientale tecnologicamente mature. Maggiori informazioni sui risultati del questionario sono disponibili in open access al seguente link: [https://doi.org/10.1016/j.ijrefrig.2017.11.022] RISULTATI RAGGIUNTI DAL PROGETTO SUPERSMART NELLA FORMAZIONE E NELLA DISSEMINAZIONE Per soddisfare i suoi obiettivi, il progetto SuperSmart ha organizzato durante i suoi 3 anni di durata attività di disseminazione e workshop pubblici alle maggiori fiere, congressi ed eventi raggiungendo più di 400 realtà. Sono state inoltre formate all’incirca 300 persone in più di 30 training dedicati e gratuiti in Europa. Il materiale dei training è stato inoltre raccolto in 7 report tematici gratuitamente disponibili sul sito del progetto. Shecco SPRL, Accelerate Australia & NZ MultiPACK, European project funded under the Horizon 2020 Research and Innovation Programme, project number 723137. https://www.ntnu.edu/web/multipack/multipack

26 / INDUSTRIA&formazione


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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

LEZIONE 199 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Integrare la carica di refrigerante nel climatizzatore split durante l’installazione: come distinguere a seconda dei casi INTRODUZIONE

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 28 / INDUSTRIA&formazione

La professione di installatore richiede il possesso di molte conoscenze se si desidera che il lavoro complessivo sia eseguito a regola d’arte. Anche la posa in opera di un climatizzatore split, quando esce dai soliti canoni e dal lavoro di routine, necessita di specifiche prassi di lavoro corrette e fondate. Talvolta, invece, ci si affida a notizie che si tramandano verbalmente dall’anziano al giovane, dalla persona più esperta a quella meno esperta. Non sempre tali notizie sono completamente corrette, magari si avvicinano alla correttezza ma non lo sono del tutto. Tali informazioni possono anche essere proficuamente utilizzate nelle prassi quotidiane sempre nella consapevolezza che, comunque, non sono il fondamento del lavoro a regola d’arte. PRASSI LAVORATIVE Nell’esercizio quotidiano della pratica dell’installazione alcune volte ci si affida a prassi non codificate ma dettate unicamente dal “passaparola”. Tali prassi sono il risultato dell’esperienza che ciascuno compie sul campo oppure sono il frutto di scambi di informazioni che avvengono in maniera informale, ad esempio quando si chiacchiera con il collega più anziano che è riuscito a maturare un numero di interventi lavorativi maggiori del nostro. Queste informazioni sono molto “pratiche” e quindi vengano incamerate nel nostro bagaglio professionale, pronte per essere utilizzate quando le situazioni di lavoro ce lo richiedono. La loro “praticità” deriva dal fatto che sembra abbiano un valore universale,

ossia sembra che vadano bene in ogni caso: sono sintetiche, e quindi facili da ricordare, e non ci obbligano a fare distinzioni a seconda del lavoro che stiamo affrontando, a seconda del tipo di apparecchiatura che stiamo installando, a seconda della particolarità del problema che stiamo risolvendo. Il più delle volte queste informazioni ci permettono di risolvere in maniera brillante i problemi. Alcune volte, però, in realtà ci permettono di risolvere solo in maniera approssimativa il problema: ossia ci aiutano solo ad avvicinarci alla sua soluzione ottimale. LA CARICA AGGIUNTIVA Possiamo contestualizzare quanto detto fin qui riferendoci al caso della carica aggiuntiva di refrigerante che è necessario eseguire quando la distanza tra le due unità di un climatizzatore split è eccessiva. Gli installatori più esperti sanno che quando si superano certe distanze la pre-carica eseguita dal costruttore deve essere integrata. Spesso ciò che si conosce è l’informazione “universale” ossia quanti grammi di refrigerante devono essere aggiunti per ogni metro lineare di tubazione aggiuntiva. Qualcuno parla di 10 grammi/metro, altri di 15, altri ancora di 20 grammi/metro. Capita anche che nascano delle discussioni, dato che ognuno si basa sul proprio dato che, applicato ai casi pratici nel corso della propria esperienza professionale, ha portato a buoni risultati finali. Quale è il valore più corretto? In realtà tutti e nessuno. Questo perché la quantità aggiuntiva di refrigerante non è un dato “universale”, ossia non è uguale per tutte le installazioni. Essa dipende da molteplici parametri


Powersaver è un sensore aggiuntivo che rende i sistemi di refrigerazione più efficienti e rende i cibi più sicuri per il consumo grazie a un raffreddamento più uniforme e flessibile.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

la quantità aggiuntiva di refrigerante che è necessaria risulta essere di circa 80 grammi, pari a quasi il 40% in più. Questo solo per il fatto di avere considerato una tubazione con spessore ridotto a 0,8 mm. CONSIDERAZIONI FINALI

Figura 1: tubo “grande” e tubo “piccolo” per il collegamento delle due unità di un climatizzatore split.

che sono variabili, da caso a caso. Dipende dal diametro della tubazione, dal suo spessore, dalla temperatura del refrigerante nel tubo “piccolo” (vedi figura 1) e, più in generale, dalle caratteristiche del refrigerante utilizzato. Anche il sottoraffreddamento e le pressioni di lavoro del circuito frigorifero influenzano la quantità di liquido refrigerante che è necessario integrare: sappiamo bene che, mentre la pressione di evaporazione risulta essere piuttosto costante durante il funzionamento del circuito, quella di condensazione è estremamente variabile. Ecco perché la caratteristica di sintesi di un dato (10 grammi/metro o 15 grammi/metro o….) ci permette di ricordare facilmente quel dato ma ci conduce ad una prassi di lavoro che si fonda sulla semplicità (un numero è facile da ricordare) ma approssimativa. Non esiste un valore unico dei grammi/metro di refrigerante da aggiungere nell’installazione di un climatizzatore-split perché tale valore, come sopra detto, dipende da molteplici fattori che sono variabili caso per caso. UN CASO CONCRETO Come già visto, nei modelli di split di potenze frigorifere più contenute, la tubazione “piccola” solitamente è da 1/4 30 / INDUSTRIA&formazione

di pollice, ossia il suo diametro complessivo è di poco superiore ai 6 mm (vedi figura 2). Teniamo questo valore, seppur approssimato, per rendere meno pesanti i calcoli. Sottratto lo spessore del tubo, che ora supponiamo essere di 0,8 mm per parte, il diametro interno della tubazione rimane di soli 4,4 mm. Quindi il raggio viene ad essere di circa 2,2 mm. Per calcolare il volume interno del tratto di tubazione che ci interessa si calcola il volume di un cilindro avente raggio di base di 2,2 mm ed altezza pari alla lunghezza eccedente del tratto di tubo in questione. Facendo gli opportuni calcoli si ottiene il valore di 0,23 litri circa. Ricordiamo che nel tubo di spessore di 1 mm il volume interno del tubo risultava essere di 0,19 litri. Anche in questo caso per conoscere la quantità di R410A supplementare che è necessaria bisogna basarsi sul valore del peso specifico del liquido. Mediante esso, e facendo le opportune considerazioni sullo stato fisico del refrigerante che transita attraverso tale tubazione, si ricava un peso di circa 260 grammi, ossia di più di 15 grammi per ogni metro lineare di tubazione. Anche qui, come appena fatto sopra, possiamo confrontare con la quantità di refrigerante che avevamo calcolato per uno spessore del tubo di 1mm: essa risultava di circa 180 grammi. Quindi, nel nostro caso,

Le tubazioni per R410A (o anche quelle per R32) devono avere uno spessore minimo di almeno 0,8 mm in quanto tale refrigerante lavora con pressioni superiori a quelle della maggior parte degli altri HFC. Però, in certi casi, può essere più conveniente utilizzare tubazioni con spessore di 1 mm così il tubo risulta essere più lavorabile, ossia si può piegare o conformare meglio a seconda delle esigenze senza correre il rischio di schiacciarlo o deformarlo.

Figura 2: tubo in rame rivestito da 1/4 di pollice adatto per il condizionamento.

Gli esempi che abbiamo esaminato ci dimostrano come, a parità di tutte le altre condizioni, utilizzare una tubazione di spessore 1 mm o di spessore 0,8 mm porta ad una variazione della quantità aggiuntiva di refrigerante da integrare nell’installazione. La variazione è tanto più significativa quanto più è lunga la tubazione, ossia quanto più sono distanti le due unità. Utilizzare sempre lo stesso valore di grammi/metro, quindi, ci semplifica notevolmente la prassi installativa, in quanto non richiede di fare volta per volta quei piccoli calcoli che abbiamo, invece, qui svolto. È bene ricordare, però, che quel valore è approssimativo e che il collega che ne conosce uno diverso ha tanta ragione quanto noi!


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

Per i supermercati è arrivato il tempo di agire L’utilizzo del refrigerante Creard R-407H risponde alle esigenze future dei supermercati nella sostituzione dell’R-404A

Mario MAGNONI Daikin Chemical Europe GmbH

L’attuale forte riduzione delle quote dei gas fluorurati porta ad un importante aumento dei prezzi e ad una carenza sul mercato per quanto riguarda il refrigerante R-404A ad elevato GWP. Molti operatori devono adesso prendere rapidamente una decisione per capire come gestire in futuro i loro impianti a R-404A. La catena di supermercati Klaas + Kock (K+K) a Gennaio 2018 ha preso l’iniziativa e ha convertito il primo supermercato a Epe da R-404A a DAIKIN R-407H. K+K Klaas + Kock B.V. & Co. KG è un’impresa a conduzione familiare operante nel settore dei generi alimentari. Più di 215 ipermercati sono la base delle attività commerciali dell’impresa. L’attività principale della K+K si svolge nel Nordest della Germania. I supermercati si trovano nel cerchio di 150 chilometri attorno all’amministrazione centrale che ha la sua sede a Gronau, dove troviamo anche il magazzino centrale.

La sede centrale di K+K a Gronau.

Fonte: Klaas + Kock

L’assortimento comprende circa 35.000 articoli. Il parco veicoli con più di 120 vetture viaggia quotidianamente per approvvigionare tutti i punti vendita. Inoltre K+K dispone di un forte team di 12 persone all’interno del reparto servizi per il settore tecnico che gestisce gli aspetti tecnici del raffreddamento, della climatizzazione, del riscaldamento e dell’areazione. Il team dell’azienda già da diversi mesi si sta occupando del regolamento F-gas e delle conseguenze per la propria catena di supermercati. Attualmente circa 150 supermercati della K+K sono dotati di impianti di refrigerazione con il refrigerante R-404A. La K+K è stato uno dei primi supermercati in Germania a convertire i propri impianti a R-404A con il nuovo refrigerante di Daikin Creard R-407H. Sistemi di refrigerazione centralizzati multipack per uso commerciale Il supermercato K+K a Epe è un supermercato alimentare con una superficie di vendita di 800m2, incluso un reparto di prodotti da forno. Il sistema di refrigerazione centralizzata è costituito da un sistema multipack della TEKO sia per il circuito di raffreddamento (NT) che per quello di congelamento (LT). Tale sistema, a base R-404A, è stato installato nel 1997. Il circuito di raffreddamento approvvigiona 5 celle frigorifere (+2 °C a +4 °C) (carne / lavorazione carne / prodotti caseari / salumi / sovrappressione) e un frigorifero da esposizione lungo 14 metri per prodotti caseari (+4 °C). Il circuito di congelazione approvvigiona una cella frigorifera (-20 °C), due isole per prodotti congelati (-20 °C) e 4 frigoriferi (+2 °C a +4 °C) per carne, salumi e formaggi. INDUSTRIA&formazione / 31


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

monta a 65 kg R-407H (circuito di congelazione) e 56 kg R-407H (circuito di raffreddamento). Veloce conversione senza interruzione di servizio

Il frigorifero da esposizione lungo 14 metri per prodotti caseari dal gennaio 2018 è gestito con il refrigerante Creard R-407H. Fonte: Daikin

Sin dall’inizio per il team tecnico K+K era impensabile chiudere il supermercato per convertire gli impianti di raffreddamento. “Abbiamo effettuato la conversione degli impianti di refrigerazione utilizzando tre persone per 2,5 giorni, senza interrompere l’attività del reparto. Poiché conosciamo molto bene i nostri impianti, siamo riusciti ad adeguare il piano di lavoro alle esigenze del negozio e siamo riusciti ad eseguire la conversione senza problemi”, spiega David Weßeling del servizio tecnico della K+K.

Box info: Circuito di raffreddamento Sistemi di refrigerazione multipack equipaggiato con 3x compressori semi ermetici Frascold tipo F5 24 Y Capacità di raffreddamento Q0= 46,5 kW a -10 °C / +32 °C Circuito di congelazione Sistemi di refrigerazione multipack equipaggiato con 3x compressori semi ermetici Frascold tipo F4 24 Y Capacità di raffreddamento Q0= 16,0 kW a -35 °C / +32 °C

Cosa bisogna considerare quando si utilizza il Creard R-407H sui sistemi a R-404A? Il cambio a R-407H si può effettuare sia con il procedimento retrofit (sostituzione e adeguamento di alcuni componenti al momento del cambio del refrigerante), sia con il procedimento drop-in (pura sostituzione del fluido frigorifero). Nella conversione del fluido frigorifero il servizio K+K ha convertito il circuito di raffreddamento del frigorifero da esposizione di 14 metri con delle valvole di espansione elettroniche del tipo Danfoss AKV in combinazione con il modulo di controllo WURM del tipo Frigolink. Uno dei vantaggi di queste valvole è la regolazione precisa e continua del surriscaldamento. Le dimensioni degli ugelli delle valvole di espansione termostatica negli evaporatori sono state regolate in funzione del Creard R-407H. In generale, quando si utilizza Creard R-407H per il retrofit dei sistemi a 404A, occorre tenere in considerazione l’aumento della temperatura di scarico. Essa può essere facilmente gestita utilizzando i sistemi ad iniezione di liquido. Nel ns. caso specifico non è stato necessario in quanto i sistemi semi ermetici della Frascold erano già equipaggiati con il raffreddamento supplementare.

Entrambi i circuiti di raffreddamento sono collegati all’esterno ad un condensatore della Güntner refrigerato ad aria. Inoltre, a seconda della necessità, è possibile impostare il circuito di raffreddamento e di congelazione attraverso le valvole a tre vie per recupero di calore per acqua calda sanitaria. Dopo la conversione a R407H il contenuto di refrigerante am-

Il condensatore all‘esterno.

Sistema multipack della TEKO nella sala macchine del supermercato K+K.

Fonte: Daikin

Fonte: Daikin

32 / INDUSTRIA&formazione


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

Tabella 1: Consumo energetico circuito LT

Tabella 2: Consumo energetico circuito NT

Consumo di energia nel sistema LT durante le domeniche e i festivi a parità di temperatura esterna media T R-404A R-407H esterna consumo, kWh consumo, kWh Differenza °C

Consumo di energia nel sistema NT durante le domeniche e i festivi a parità di temperatura esterna media T R-404A R-407H esterna consumo, kWh consumo, kWh Differenza °C

1 °C 3 °C 3 °C 5 °C 7 °C 7 °C

111 118,92 119,64 119,96 135,68 132,96

107 102,3 102,3 114,74 122,94 122,94 Valore medio

Prima e dopo la conversione – verifiche dei dati operativi e confronto dell’efficienza energetica Il sistema di refrigerazione multipack della TEKO è controllato tramite il sistema WURM Frigolink HVB001B. Utilizzando un controllo in remoto il team tecnico della K+K ha avuto la possibilità di accedere in ogni momento ai due sistemi e di leggere i dati operativi, vedere i difetti o eseguire configurazioni. Per il confronto energetico sono stati presi in considerazione i dati di consumo energetico durante il funzionamento con R-404A e dopo la conversione con il refrigerante R407H. Al fine di escludere eventuali oscillazioni dovute al prelievo di merce

96% 86% 86% 96% 91% 92% 91%

1 °C 3 °C 3 °C 5 °C 7 °C 7 °C

50 64,8 55,92 58,16 60,48 61,16

o al riempimento con merce, sono state confrontate soltanto le domeniche. Dopodiché i consumi delle domeniche sono stati presi come riferimento per le temperature medie giornaliere. Dall’estrazione dei consumi domenicali dei giorni con temperature esterne paragonabili (vedi tabella 1), si evince un risparmio energetico di circa il 9% nel circuito LT con il Creard R-407H rispetto al funzionamento con il refrigerante R-404A. Nel caso di temperature d’evaporazione più elevate nel circuito NT, i consumi energetici tra funzionamento a R-404A e R-407H sono simili (vedi tabella 2). Qui si osserva un vantaggio di efficienza con il Creard R-407H pari a mediamente il 2%.

55 52,6 52,6 61,64 59,72 59,72 Valore medio

110% 81% 94% 106% 99% 98% 98%

Creard R-407H, una risposta di successo alla sostituzione dell’R-404A

Il regolamento F-gas in materia di gas fluorurati 517/2014/allegato 3 contiene divieti concreti inerenti l’utilizzo di refrigeranti ad elevato GWP per impianti fissi di refrigerazione. Dal 1.1.2020 per gli impianti fissi di refrigerazione, i frigoriferi ed i congelatori per uso commerciale con circuito frigorifero ermeticamente sigillato, sarà vietato utilizzare refrigeranti con un GWP ≥ 2.500 e una carica di ≥ 40 tonnellate di CO2 equivalenti. Questo impatterà i sistemi a 404A (GWP 3.922) con una carica pari o maggior a 10,2 kg. Con il Creard R-407H, Daikin offre un’ottima alternativa al R-404A, il cui GWP è più basso del 62% (= 1495) rispetto al R-404A e grazie alle sue caratteristiche termo-fisiche simili può essere utilizzato senza problemi per la conversione di impianti già esistenti: pressione adeguata, compatibilità con materiali e olio, così come un’elevata efficienza energetica. Una cosa molto importante è soprattutto la classificazione di sicurezza A1 e la disponibilità di parti di ricambio come per esempio valvole e compressori. L’analisi dell’impianto della K+K dimostra che, a capacità di raffreddamento costante, sia stato possibile aumentare l’efficienza energetica del 9 % Consumo di energia (blu) e temperatura esterna (arancione) nel supermercato K+K nel circuito LT e del 2 % nel nelle domeniche da novembre 2017 a giugno 2018. circuito NT. INDUSTRIA&formazione / 33


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NUMERO 1 / GENNAIO 2019

Manuale sull’uso degli F-Gas 6ª parte: Applicazioni di refrigerazione e aria condizionata

Kelvin KELLY(nella foto) - Martin COOK BUSINESS EDGE

Tratto da “F-Gas Reference Manual”, l’intero manuale in lingua inglese può essere acquistato sul sito web www.businessedgeltd.co.uk

Applicazioni Lato aria Le seguenti definizioni e descrizioni si riferiscono tutte all’unità di trattamento dell’aria negli impianti di climatizzazione e, a volte, nei sistemi di refrigerazione. Up flow (con mandata verso l’alto) Descrive la direzione dell’aria attraverso un’unità di trattamento dell’aria. L’aria viaggia verticalmente verso l’alto attraverso l’unità, essendo aspirata nella parte inferiore e scaricata verticalmente attraverso la parte superiore dell’unità. Spesso una camera in pressione è montata sulla parte superiore dell’unità per far fluire l’aria orizzontalmente nello spazio condizionato, altrimenti viene collegata alle tubazioni. Downflow (con mandata verso il basso) Descrive il flusso d’aria attraverso l’unità che viene scaricato verticalmente attraverso il fondo dell’unità. Molto comuni nei computer o nelle sale apparecchiature che hanno un pavimento rialzato o falso. Lo spazio sotto il pavimento sopraelevato viene utilizzato come camera di pressione e l’aria condizionata viene forzata al suo interno tramite la mandata del flusso verso il basso AHU. L’aria fredda viene

Raffreddamento Downflow in un centro di calcolo.

quindi aspirata direttamente nell’apparecchiatura del computer, lasciata penetrare nella stanza attraverso piastrelle perforate o scaricata attraverso griglie o regolatori. Unità ad alto carico di calore sensibile Descrive un sistema di condizionamento d’aria progettato prevalentemente per rimuovere solo il calore sensibile dallo spazio condizionato. La loro applicazione trova spazio principalmente in computer o sale apparecchiature non occupate in maniera permanente da persone o dove non ci sono altri carichi di calore latente. Raggiungono un più alto rapporto di calore sensibile evaporando ad una temperatura più elevata rispetto alle unità di condizionamento utilizzate per il comfort. Nei piccoli sistemi split DX ciò si ottiene utilizzando una Unità Fan Coil (Ventilconvettore) di dimensioni maggiori rispetto alla unità di condensazione. Pertanto, un’unità ad alto carico di calore sensibile (HS) è leggermente più economica per una determinata capacità di calore sensibile. Nei sistemi ad acqua refrigerata, il rapporto di calore sensibile della UTA dipende dal flusso di acqua di progetto e dalla temperatura della batteria scambiatore. Una quantità inferiore di condensa viene rilasciata dalle batterie di raffreddamento rispetto alle unità dedicate al comfort (a volte nessuna). Close Control Unità di controllo di precisione Si tratta di unità progettate per controllare la temperatura della stanza con limiti di accuratezza elevati normalmente +/- 0,5 °C a volte +/- 0,25 °C. La loro applicazione è molto sofisticata e si può trovare in computer o sale apparecchiature, sale operatorie o processi di produzione specializzati come la produzione di microchip. INDUSTRIA&formazione / 35


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

È un errore molto comune presumere che un controllo di precisione sia solo una questione di controlli complessi e precisi. Infatti, quando tali controlli sono montati su unità standard, si ottiene quasi l’effetto opposto a quello desiderato. Il controllo di precisione della temperatura può essere ottenuto solo quando la capacità di raffreddamento della macchina può essere variata per soddisfare la domanda, cioè con controllo proporzionale. Anche per questo, a volte è necessario riscaldare e quindi sono necessari componenti di riscaldamento nell’ap-

Unità monoblocco per il Close Control (Controllo di precisione).

parecchiatura che possono funzionare contemporaneamente al sistema di raffreddamento. Quando è necessario controllare anche l’umidità dello spazio condizionato, entrambi gli umidificatori e i sistemi di deumidificazione devono essere incorporati nelle unità. Questi devono essere in grado di funzionare contemporaneamente ai cicli di riscaldamento o raffreddamento. La deumidificazione normalmente utilizza i circuiti di raffreddamento, pertanto è necessario riscaldare nuovamente l’aria per mantenere un controllo preciso. Normalmente, l’umidità dello spazio condizionato è +/- 10% ma per un controllo di precisione è +/- 5% e in rare occasioni meno. In generale, è più difficile mantenere controllata l’umidità che la temperatura. La struttura e il design dell’edificio, l’apertura della porta, le fluttuazioni 36 / INDUSTRIA&formazione

nello spazio occupato e molti altri fattori hanno un grande effetto sul controllo di precisione. Tutte queste variabili dovrebbero essere considerate nel dettaglio per ottenere un controllo di precisione. Pompe di calore Poiché il ciclo di refrigerazione è semplicemente un mezzo per trasferire calore da una zona all’altra, ad esempio dalla bassa alla alta temperatura, il processo può anche essere dedicato al riscaldamento utilizzando il calore proveniente dal condensatore. Se applicato in questo modo, il sistema è comunemente noto come pompa di calore. Il riferimento alla sorgente per i mezzi di assorbimento del calore viene utilizzato per definire il formato e la direzione del flusso di calore. Questi sono: • Aria-Aria • Aria-Acqua • Acqua-acqua • Terra-acqua • Acqua-Aria Il primo mezzo nominato è quello che assorbe o rifiuta il calore. Il secondo mezzo nominato è quello da cui il calore viene estratto o aggiunto e fatto circolare nello spazio condizionato. La direzione del trasferimento di calore è reversibile reindirizzando il flusso di refrigerante o cambiando la sorgente e il flusso negli scambiatori

di calore. In un sistema aria-aria, una valvola a quattro vie viene utilizzata per invertire il flusso di refrigerante e la direzione del trasferimento di calore. In termini semplici, nel ciclo di riscaldamento, l’evaporazione avviene nella batteria del “condensatore” e la condensazione avviene nella batteria dell’“evaporatore”. Questo è il motivo per cui vengono utilizzate le terminologie dell’unità interna ed esterna (o batteria alettata) piuttosto che le unità evaporatore e condensatore. TECNOLOGIA VRF Sistema VRF a due tubi Tutte le unità interne collegate a un’unità esterna possono funzionare solo nella stessa modalità, cioè tutte in riscaldamento o tutte in raffreddamento. Tuttavia, ciascuna unità interna può essere controllata individualmente per quanto riguarda la temperatura del punto di settaggio, velocità della ventola, temperatura limitata, modalità (riscaldamento, raffreddamento, deumidificazione e circolazione dell’aria) e timer accensione/ spegnimento. Dove è richiesto il passaggio dal riscaldamento al raffreddamento, ad es. in primavera e in autunno, c’è spesso conflitto tra gli occupanti in aree diverse.

VALVOLA A 4 VIE PER INVERSIONE

COMPRESSORE

CONDENSATORE

EVAPORATORE

VALVOLA A 4 VIE PER INVERSIONE

COMPRESSORE

CONDENSATORE

EVAPORATORE

Diagramma della valvola di inversione a quattro vie che mostra le due possibili posizioni.


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

Impianti centralizzati, carichi diversi

Carichi di picco della stanza per dimensione dei terminali

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1 NA ZO

_ 2 NA ZO

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Sistema VRF: esempio a due tubi. Carichi di picco della stanza per dimensione dei terminali

Impianti centralizzati, carichi diversi

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1 NA ZO

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2 NA ZO

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Esempio di sistema VFR a tre tubi.

I sistemi VRF utilizzano le valvole di espansione elettronica (EEV) nelle unità interne ed esterne per controllare esattamente la quantità ottimale di gas caldo o refrigerante liquido che entra nello scambiatore di calore dell’unità interna. La base di questo monitoraggio del flusso di refrigerante dipende dal differenziale tra la temperatura dell’aria di ritorno e la temperatura impostata. La logica utilizzata nel sistema regola

l’apertura della valvola in base alle condizioni della stanza. Poiché le aperture delle valvole in tutte le unità collegate cambiano costantemente e richiedono quantità diverse di refrigerante, le frequenze di richiesta attivate dalle aperture delle valvole vengono ritrasmesse al processore dell’unità esterna, che determinerà quindi la velocità del compressore per erogare la quantità richiesta di refrigerante alle unità interne collegate.

Sistema VRF a tre tubi Tutte le unità interne sono collegate all’unità esterna attraverso il tubo di aspirazione, allo scarico del compressore e ai tubi della liquida. L’uso di separatori di derivazione consente il recupero di calore, cioè l’energia termica assorbita da una parte dell’edificio può essere trasportata in un’altra parte dell’edificio dove l’energia può essere utilizzata a vantaggio dell’edificio stesso o dei suoi occupanti. Consentendo quindi il riscaldamento e il raffreddamento simultanei dell’edificio quando richiesto. Sistemi VRF raffreddati ad acqua I sistemi VRF raffreddati ad acqua stanno diventando sempre più popolari grazie a una gamma di vantaggi in termini di risparmio energetico e di spazio rispetto ai più tradizionali sistemi di condizionamento multiplo. I sistemi VRF raffreddati ad acqua possono offrire un metodo flessibile ed efficiente per riscaldare e raffreddare un edificio. Sono anche in grado di essere collegati a fonti di energia “verdi” come applicazioni geotermiche o a terreno. Le prestazioni dei sistemi VRF raffreddati ad acqua non sono influenzate dalle variazioni delle condizioni ambientali esterne, naturalmente il ciclo dell’acqua ne è interessato e questo a sua volta è controllato dall’emettitore / collettore (l’illustrazione sopra mostra una pompa di calore ad aria). Oltre ai guadagni relativi all’efficienza, i sistemi VRF raffreddati ad acqua sono più piccoli, più leggeri e hanno una riduzione della carica di refrigerante. Nelle installazioni in cui l’aria non viene utilizzata come mezzo di espulsione del calore ciò consente di mantenere inalterato l’esterno dell’edificio, ideale in caso di spazio addizionale o all’interno degli edifici elencati o dove le applicazioni di progettazione possono essere problematiche (figura pagina successiva). VRF raffreddato ad acqua ibrido Modalità di raffreddamento Il circuito dell’acqua all’interno dell’edificio in estate funge da circuito di raccolta quando rimuove il calore totale di rigetto dal condensatore del sistema VRF. Per facilitare ciò, il ciclo dell’acqua deve essere mantenuto entro una fascia di temperatura compresa tra 10 ° C e 45 ° C. INDUSTRIA&formazione / 37


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

ESTERNO

SALA IMPIANTI

UFFICIO

Ciclo dell’acqua

Impianto raffreddato ad acqua VRF

Pompa di calore ad aria

Rete tubi di refrigerazione

Schema VRF raffreddato ad acqua.

La temperatura dell’acqua aumenta la sua temperatura, ad esempio da 45 °C a 47,3 °C. L’acqua quindi deve rilasciare l’energia termica per consentirle di tornare al circuito alla temperatura corretta per permettere l’assorbimento di più energia termica dai sistemi VRF. L’energia all’interno dell’acqua verrebbe scaricata tradizionalmente da un raffreddatore a secco dry cooler o da una torre di raffreddamento, tuttavia per aumentare ulteriormente l’efficienza energetica l’energia termica potrebbe essere scaricata in un circuito di terra di una pompa di calore geotermica o alternativamente nel sistema di acqua calda per preriscaldare un sistema di caldaie tradizionale. Se il sistema VRF raffreddato ad acqua è collegato ad una pompa di calore ad aria, quindi in modalità raffreddamento, il condensatore raffreddato ad aria all’interno della pompa di calore rigetterà il calore dal ciclo dell’acqua verso l’aria esterna. Quanto sopra avviene se non è richiesto il recupero del calore , cioè quando l’intero edificio richiede il raffreddamento. Modalità riscaldamento Il circuito dell’acqua all’interno dell’edificio funge da emettitore in inverno, quando aggiunge energia termica al refrigerante che a sua volta viene trasferito agli scambiatori di calore interni che a loro volta aumentano la temperatura dello spazio condizionato. In modalità riscaldamento, l’acqua dovrebbe idealmente entrare nel sistema VRF ad una temperatura compresa tra 10 ° C e 45 ° C. L’ener38 / INDUSTRIA&formazione

gia termica all’interno dell’acqua fa evaporare il refrigerante all’interno dello scambiatore di calore, che a sua volta rimuove il calore dall’acqua. L’acqua dovrà quindi essere nuovamente riscaldata per consentire il riscaldamento continuo dello spazio condizionato; ciò è tradizionalmente possibile utilizzando un sistema di caldaie. Se il sistema VRF è collegato a una pompa di calore ad aria, quindi in modalità riscaldamento, quando non è richiesto il recupero del calore (quando l’intero edificio richiede il riscaldamento), lo scambiatore all’interno della pompa di calore assorbirebbe il calore dall’aria esterna per essere assorbito dall’acqua all’interno del circuito dell’acqua (figura pagina successiva).

Efficienza ottimale del ciclo dell’acqua La temperatura ottimale del circuito dell’acqua varia a seconda delle esigenze del carico dell’edificio. I sistemi VRF hanno un ampio intervallo di funzionamento tipicamente compreso tra 10 e 50 °C e pertanto è possibile utilizzare punti di settaggio doppi per il raffreddamento e il riscaldamento. Le temperature ottimali del ciclo dell’acqua sono di 15 °C per il raffreddamento e di 40 °C per il riscaldamento dell’impianto ad acqua VRF; i punti di regolazione e le variazioni operative sono mostrate di seguito. Il controllo di base del circuito può avvenire tramite una valvola a 3 vie per mantenere il circuito principale dell’acqua tra 15 e 40 °C. Uno scenario operativo tipico sarà: • Sotto i 15 °C Sorgente aria esterna / Pompa di calore geotermica in modalità riscaldamento ON - bypass chiuso • 15-20 °C Sorgente aria / Pompa di calore geotermica in modalità riscaldamento OFF - bypass chiuso • 20-35 °C Sorgente aria / Pompa di calore geotermica Off - bypass aperto • 35-40 °C Sorgente aria / Pompa di calore geo-

PRINCIPALMENTE RAFFREDDAMENTO Calore Pompa di calore ad aria

VRF raffreddato ad acqua

Unità interna

Pompa di calore geotermica

Calore Calore


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

PRINCIPALMENTE RISCALDAMENTO

Calore

Calore

Pompa di calore ad aria

VRF raffreddato ad acqua

Unità interna

Pompa di calore geotermica

Calore

termica in modalità di raffreddamento OFF - bypass chiuso • Superiore a 40 °C Sorgente aria / Pompa di calore sorgente di terra in modalità di raffreddamento ON - bypass chiuso Modalità combinata di riscaldamento e raffreddamento La situazione ideale sarebbe quando il carico termico all’interno dell’edificio è bilanciato. Ciò significherebbe che metà dell’edificio richiede riscaldamento e metà raffreddamento. Ad esempio, un grande ufficio moderno con un’alta percentuale di vetri, con metà dell’edificio rivolto a ovest e

Calore

L’acqua in uscita dai sistemi VRF verrebbe quindi alimentata da un serbatoio di accumulo in cui l’acqua refrigerata o riscaldata si mescolerebbe e la temperatura dell’acqua combinata risulterebbe quindi adatta per essere riutilizzata dal sistema VRF. Questo scenario eliminerebbe quindi la necessità di una caldaia, una pompa di calore o una torre di raffreddamento. Installazione / progettazione di sistemi VRF A differenza di un normale sistema split o multi-split, la scelta di un sistema VRF non è semplice e immediata. Le applicazioni VRF devono essere progettate correttamente e sono spesso dimensionate con unità interne che rappresentano circa il 50% -130% della capacità dell’unità esterna. Questa combinazione può quindi es-

metà rivolto ad est. Al mattino, quando si percepiscono i carichi termici solari sul lato orientale dell’edificio, gli occupanti all’interno dell’edificio potrebbero necessitare di un raffrescamento. Tuttavia, sul lato opposto dell’edificio, lato ovest, gli occupanti saranno prevalentemente all’ombra e quindi necessitano di riscaldamento. Pertanto, “alimenteremmo” la pompa di calore raffreddata ad acqua con acqua a una temperatura compresa tra 20 e 30 °C. Questa acqua verrebbe utilizzata per condensare o far evaporare il refrigerante all’interno del sistema VRF in base alla modalità di funzionamento. Applicazione tipica per VRF raffreddato ad acqua.

sere applicata alle aree condizionate in cui il carico di picco può essere raggiunto solo per brevi periodi di tempo, o in edifici esposti a nord / sud dove i modelli di carico cambiano durante il giorno. Uno dei vantaggi dei sistemi VRF è la possibilità di coprire grandi distanze di separazione tra le unità interne ed esterne, con la maggior parte dei sistemi che offrono tubazioni lunghe fino a 1000 m. Come con tutte le tubazioni del refrigerante, durante l’installazione e l’esecuzione di qualsiasi brasatura è vitale passare una piccola carica positiva di INDUSTRIA&formazione / 39


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• Differenza di livello tra unità interne ed esterne 40-50 m Con il VRF ibrido che incorpora l’ASHP (pompe di calore ad aria) come principale fonte di calore, si possono ottenere ulteriori vantaggi: • Ridotto spazio e costo della fonte di calore, rispetto ai raffreddatori a secco dry cooler e alle caldaie • Nessun costo di scavo rispetto alla fonte geotermica • Nessun problema e complessità di pianificazione e controllo rispetto alla sorgente terra / acqua

Sistema di condizionamento VRF split air a tre tubi - controllo principale e controllo PCB inverter.

Vantaggi del VRF ibrido raffreddato ad acqua • Carica del refrigerante ridotta • Le unità esterne e interne possono essere installate sullo stesso piano • Dimensioni fisiche più piccole • Può essere utilizzato negli edifici storici • Installazione delle tubazioni fino a 300m di altezza • Lunghezza massima del tubo 170m • Dalla prima diramazione all’unità interna più lontana 90 m • Differenza di livello tra le unità interne 15 m

Unità di divisione del flusso

Unità interna A

Tubo di aspirazione del gas

Unità esterna

Tubo di scarico gas

Riscaldamento Unità interna B

Raffreddamento Unità interna C

Raffreddamento Unità interna D

Tubo del liquido

azoto privo di ossigeno attraverso le tubazioni, prima, durante e, per un breve periodo, dopo la brasatura. Ciò impedisce l’ossidazione all’interno delle tubazioni che può causare il blocco dei filtri interni.

Sistemi con solo riscaldamento / raffreddamento Questi “sistemi split” multipli possono offrire sia riscaldamento che raffreddamento per l’ambiente, tuttavia sono più

Accumulatore

Raffreddamento

VRF principalmente per il raffreddamento.

di un semplice sistema di condizionamento dell’aria split in quanto possono misurare il flusso di refrigerante in ogni zona in base alla richiesta, ovvero ogni singola unità interna verrà alimentata con la giusta quantità di refrigerante per assorbire il carico di calore dato. Sistemi di riscaldamento e raffreddamento simultanei Questi “sistemi split” multipli possono fornire sia il riscaldamento che il raffreddamento simultaneo all’ambiente, questo tipo di unità può funzionare in 3 modalità: • Principalmente raffreddamento 40 / INDUSTRIA&formazione


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

Unità interna A

Unità di divisione del flusso

Tubo di aspirazione del gas

di aspirazione verso il compressore per essere nuovamente compresso. In questa modalità di funzionamento, il condensatore delle unità esterne, le EEV e le ventole non vengono utilizzati, consentendo così un risparmio energetico.

Unità esterna

Tubo di scarico gas

Riscaldamento Unità interna B

Riscaldamento

Raffreddamento Unità interna D

Tubo del liquido

Unità interna C

Accumulatore

Raffreddamento

VRF a Funzionamento simultaneo di raffreddamento e riscaldamento.

• Raffreddamento e riscaldamento simultanei • Principalmente riscaldamento Principalmente raffreddamento Il vapore surriscaldato ad alta pressione scorre verso il numero di unità interne che richiedono il riscaldamento attraverso l’unità di divisione del flusso. Il calore viene emesso nella stanza e il refrigerante si condensa. Il refrigerante liquido si unisce quindi al flusso di refrigerante liquido delle restanti unità interne. Queste unità sono alimentate dal refrigerante liquido dall’unità esterna nel modo normale. Le singole valvole di espansione elettronica (EEV) misurano la quantità corretta di refrigerante in base al carico di calore. Il vapore surriscaldato a bassa pressione proveniente dalle unità interne viene convogliato attraverso la linea di aspirazione verso il compressore per essere nuovamente compresso. Raffreddamento e riscaldamento simultanei Il vapore surriscaldato ad alta pressione scorre verso il numero di unità interne che richiedono il riscaldamento attraverso l’unità di divisione del flusso. Il calore viene emesso nella stanza e il refrigerante si condensa. Il refrige-

Unità interna A

Principalmente riscaldamento Il vapore surriscaldato ad alta pressione scorre verso il numero di unità interne che richiedono il riscaldamento attraverso l’unità di divisione del flusso. Il calore viene emesso nella stanza e il refrigerante si condensa. Il refrigerante liquido lascia le unità interne, la maggior parte del quale ritorna all’unità esterna. Questo liquido a bassa pressione entra quindi nella bobina esterna tramite le valvole di espansione elettro-

Unità di divisione del flusso

Riscaldamento Unità interna B

Riscaldamento Unità interna C

Riscaldamento

Accumulatore Unità interna D

Raffreddamento

Funzionamento sistema VRF principalmente riscaldamento.

rante liquido sottoraffreddato alimenta quindi un numero uguale di unità interne che richiedono il raffreddamento. Le singole valvole di espansione elettronica (EEV) misurano la quantità corretta di refrigerante in base al carico di calore. Il liquido saturo a bassa pressione assorbe il calore dalle stanze da raffreddare e il refrigerante evapora. Il vapore surriscaldato a bassa pressione proveniente dalle unità interne viene convogliato attraverso la linea

nica (EEV) e il refrigerante liquido saturo a bassa pressione assorbe il calore dall’aria nell’ambiente ed evapora. Il refrigerante sottoraffreddato proveniente da una o più unità interne alimenterà lo stesso numero di unità interne in modalità raffreddamento. Il successivo vapore surriscaldato a bassa pressione che lascia queste unità si unisce quindi al vapore surriscaldato a bassa pressione dall’unità esterna per essere rimesso in circolo dai compressori del sistema. INDUSTRIA&formazione / 41


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LEZIONE 219 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Sostituzione dell’R404A nella refrigerazione commerciale: opportunità offerte dall’R448A e da altre possibili opzioni

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2019, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 42 / INDUSTRIA&formazione

INTRODUZIONE L’R448A rappresenta una delle possibili opzioni per sostituire l’R404A nei circuiti frigoriferi destinati alla refrigerazione commerciale alle medie e basse temperature. Nell’operazione di retrofit occorre porre attenzione ad alcuni piccoli accorgimenti anche se, in linea di massima, l’R448A è un refrigerante che non obbliga a modifiche significative dei componenti del circuito. Rimane inteso che la sostituzione dell’R404A sarà un processo di non facile attuazione, nel senso che non risulterà facile individuare un’unico fluido che possa prenderne il suo posto in tutte le applicazioni. COSA CAMBIA PER I COMPONENTI DEL CIRCUITO FRIGORIFERO Terminiamo l’analisi delle caratteristiche dell’R448A (vedi figura 1) e la valutazione della convenienza di impiegarlo come refrigerante sostitutivo dello stesso nei nuovi circuiti o nelle operazioni di retrofit. Per quanto riguarda l’olio del compressore, anche l’R448A richiede l’impiego di lubrificante di tipo sintetico (polioliestere, POE) così come l’R404A. Il costruttore del compressore rimane l’interlocutore di riferimento per conoscere le peculiarità di tale olio, in particolare per quanto riguarda il suo grado di viscosità. Rimane invariata l’attenzione che si deve riporre quando si maneggiano tali tipi di oli che, ricordiamolo, sono altamente igroscopici e quindi in grado di assorbire in breve tempo alti quantitativi di umidità. In quei casi in cui si esegue il retrofit dell’R404A, quindi, il contenitore dell’olio va aperto solo immediatamente prima di versarlo all’interno del compressore che, a sua

volta, va lasciato con gli attacchi aperti il minor tempo possibile in modo da non avere eccessive infiltrazioni d’aria al suo interno. Per restare in tema di compressori giova ricordare che un buon numero di costruttori ha ormai dichiarato l’R448A adatto all’impiego nei loro prodotti destinati ai circuiti frigoriferi per la refrigerazione commerciale. Per quanto riguarda il filtro disidratatore il mercato offre la possibilità di avere modelli adatti all’R448A. Anche per quanto riguarda la compatibilità con materiali di natura plastica non ci sono particolari segnalazioni. Il produttore di tale refrigerante (vedi figura 2), comunque, suggerisce sempre di verificarne caso per caso la compatibilità in considerazione del fatto che esistono molteplici tipi di materiali plastici, ciascuno con caratteristiche e proprietà diverse. UTILIZZO DELL’R448A Dal punto di vista operativo l’R448A non richiede particolari cautele restrittive rispetto a tutti gli accorgimenti che già si devono mettere in atto quando si utilizza l’R404A. L’immagazzinamento e lo stoccaggio delle bombole (vedi figura 3) non richiedono requisiti suppletivi a quanto normalmente si deve osservare per gli altri tipi di refrigerante non infiammabili, ossia classificati A1. Per la ricerca delle fughe si possono utilizzare i normali cercafughe elettronici, le soluzioni saponose od il metodo UV così come prescrive il Regolamento F-gas. Per avere un monitoraggio continuo si può ricorrere alle apparecchiature di rilevamento automatiche. Dal punto di vista delle regolazioni gli impianti retrofittati a R448A richiedono, secondo quanti hanno già ese-


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zione era quello del buco dell’ozono. Date le sue caratteristiche termofisiche e poichè non conteneva cloro, l’R404A è riuscito ad affermarsi ampiamente ed a resistere saldamente in questi anni in testa alla classifica dei refrigeranti maggiormente usati: pur

Figura 1: Diagramma pressione-entalpia specifica per l’R448A. (catalogo Honeywell)

Figura 2: Un’immagine utilizzata dal produttore per pubblicizzare l’R448A.

guito questa operazione, minime modifiche ai componenti del circuito (come, ad esempio, le valvole d’espansione). Anche per quanto riguarda i dispositivi di controllo e sicurezza gli aggiustamenti sono modesti dato che l’R448A ha pressioni di lavoro piuttosto simili (leggermente inferiori) a quelle dell’R404A. L’operazione di retrofit è già stata eseguita nei circuiti frigoriferi di diverse catene di supermercati ritenendo l’R448A l’opzione più idonea alla sostituzione dell’R404A. ALTRI CANDIDATI DOPO L’R448A D’altro canto il ventaglio di possibili candidati alla sostituzione dell’R404A non termina qui. Questo refrigerante è diventato, nel corso degli anni, un vero e proprio punto fermo nella refrigerazione commerciale date le sue molteplici caratteristiche positive. Doverlo abbandonare oggi non è compito facile in quanto risulta difficile trovare un

unico sostituto in grado di vicariare la sua funzione. Ma questa è storia già nota, che in passato abbiamo già potuto sperimentare quando si dovette abbandonare l’R22, refrigerante dai mille utilizzi nelle applicazioni più disparate (dal condizionamento alla refrigerazione a bassa temperatura), e, andando ancora più indietro negli anni, l’R12, anch’esso molto eclettico dal punto di vista del possibile utilizzo. LA SOSTITUZIONE DI UN SOSTITUTO La sostituzione dell’R404A sarà ancora più difficile. Intanto giova ricordare che esso stesso, a suo tempo, ha sostituito fluidi frigoriferi che ormai costituivano una pietra miliare nel campo della refrigerazione, dato che venivano impiegati ormai da decenni senza porre significativi problemi. Parliamo, come poco fa accennato, dell’R22 ma soprattutto dell’R502. Allora, come oggi, si cercava un refrigerante che riuscisse a far funzionare bene i circuiti frigoriferi a media e bassa temperatura così come avevano funzionato bene fino a quel tempo, ossia senza dare particolari problematiche di gestione. L’R404A, così, doveva possedere ben precisi requisiti di tipo termodinamico, come i suoi predecessori, ma con il requisito suppletivo di non comportare conseguenze negative sull’ambiente: allora il problema al centro dell’atten-

Figura 3: Esempi di bombole di R448A.

essendo una miscela zeotropa, infatti, comunque non pone particolari criticità nel suo utilizzo dal punto di vista pratico. Quindi è anche “benvoluto” dagli addetti al settore. Ora che a sua volta l’R404A deve essere sostituito, la lista dei requisiti cui devono soddisfare i nuovi fluidi va ulteriormente accrescendosi rispetto a quanto veniva richiesto all’epoca della comparsa di questo refrigerante. AUMENTA L’ELENCO DEI REQUISITI PER I NUOVI FLUIDI A testimonianza di quanto appena affermato basta pensare al fatto che vi è un ulteriore problema ambientale da tenere ben presente (l’effetto serra); si deve cercare, per quanto possibile, di non dover trattare con fluidi frigoriferi infiammabili quando la potenza frigorifera richiesta è elevata; si deve cercare di trattare con miscele non eccessivamente “esigenti” dal punto di vista pratico (vedi problema dell’elevato valore di glide, ad esempio). Insomma, si tratta di dover soddisfare a molti più requisiti (ossia di avere molti più vincoli) non da ultimo quello di avere a disposizione un nuovo refrigerante “eclettico” come l’R404A, ossia idoneo ad essere impiegato nelle più disparate applicazioni del freddo commerciale. Fermo restando che, per quanto riguarda l’operazione di retrofit, il nuovo sostituto deve replicare meglio possibile le caratteristiche di lavoro dell’R404A. INDUSTRIA&formazione / 43


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> Decreto F-gas, arrivata la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

> Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati dell’utimo trimestre del 2018

Dopo una lunga attesa, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di recepimento del Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati ad effetto serra (F-gas). Il nuovo provvedimento, che era stato approvato durante il Consiglio dei Ministri dell’8 novembre, abroga il Regolamento (CE) n. 842/2006 ed entrerà ufficialmente in vigore il 24 gennaio 2019. Il decreto disciplina le modalità di attuazione del regolamento (UE) n. 517/2014 e dei relativi regolamenti di esecuzione della Commissione Europea. Individua le autorità competenti (il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che si avvale dell’ISPRA, art. 3), gli organismi di controllo indipendenti competenti per le procedure di verifica (art. 4), le procedure per la designazione degli organismi di certificazione delle persone fisiche e delle imprese (art. 5), le procedure per la certificazione degli organismi di attestazione (art. 6) e stabilisce inoltre le modalità di riconoscimento dei certificati e attestati di formazione rilasciati da altri Stati membri dell’UE. Disciplina inoltre il registro telematico nazionale delle persone (artt. 7, 9 e 10) e delle imprese certificate (art. 8), che assicura a tutti i soggetti, la pubblicità notizia delle informazioni sulle attività disciplinate dal decreto e la costituzione e la gestione di una banca dati per la raccolta e la conservazione delle informazioni relative alle vendite di gas fluorurati a effetto serra e delle apparecchiature di cui all’articolo 6 del regolamento (UE) n. 517/2014, nonché alle attività di installazione, manutenzione, riparazione e smantellamento delle apparecchiature e la loro etichettatura (art. 19). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Ministero. L’Associazione Tecnici del Freddo e il Centro Studi Galileo svolgono, come negli ultimi otto anni, corsi di preparazione alla certificazione e alle altre attività collegate.

L’Associazione dei Tecnici del Freddo – ATF, è partner ufficiale di Oko Recherche e della Commissione Europea per il monitoraggio continuo del prezzo dei refrigeranti e per la loro disponibilità in territorio EU. Divulghiamo quindi i grafici relativi ai prezzi dei refrigeranti nei 27 Stati Membri aggiornati a gennaio 2019 e

Continua a leggere su www.industriaeformazione.it 44 / INDUSTRIA&formazione

che si riferiscono all’ultimo trimestre dello scorso anno. Si tratta di dati ufficiali della Commissione Europea. Nel Q3 / 2018, 60 società di diversi Stati membri dell’UE e a tutti i livelli della catena di fornitura hanno riferito volontariamente dati di acquisto e / o di prezzo di vendita per gli HFC e le alternative. Si prega di notare che le aziende non riportano i prezzi per tutti i refrigeranti ma solo per quelli per loro rilevanti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

Lungo la catena di fornitura La Figura 1 mostra l’evoluzione dei prezzi di acquisto di R410A (2088 GWP) a diversi livelli della catena di fornitura. I dati presentati includono i prezzi riportati da due distributori di gas, 23 OEM e 25società di servizi. I prezzi sono indicizzati all’anno base 2014 (=100%). Distributori di gas (prezzi di acquisto)

Percentuale

OEM (prezzi di acquisto) Società di servizi (prezzi di acquisto) Società di servizi (prezzi venduto) = utilizzatore finale

Percentuale

A livello di società di servizi La Figura 2 rappresenta l’andamento dei prezzi di acquisto a livello di società di servizi per vari refrigeranti HFC. I dati presentati comprendono i prezzi riportati da 25 società di servizi di Estonia, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna. Tutti i prezzi sono indicizzati all’anno base 2014 (=100%).


NUMERO 1 / GENNAIO 2019

> NOTIZIE DALL’EUROPA Sintesi a cura del prof. P. Fantoni ■ Legislazione F-Gas: ultimi aggiornamenti • ÖkoRecherche ha presentato i dati di un’indagine condotta sul prezzo dei refrigeranti fluorurati. I prezzi di R410A e R134a hanno iniziato a diminuire nel terzo trimestre del 2018 mentre quello dell’R404A ha raggiunto il suo picco all’inizio del 2018 e da allora è diminuito. Le motivazioni vengono principalmente trovate nello stoccaggio di grandi scorte che sono state fatte negli ultimi due anni, nel commercio illegale (anche se è impossibile quantificarlo) ed in un probabile andamento futuro altalenante dei prezzi (aumenti seguiti da diminuzioni). Sulla base del Gapometro EPEE si è visto che c’è stata una diminuzione inaspettata della domanda di HFC nel 2018. Ancora una volta, sembra difficile dare una ragione, ma ci sono diversi fattori che potrebbero spiegare questo: maggiore utilizzo di alternative a basso GWP, ulteriori sforzi in termini di riduzione delle perdite come risposta ai prezzi elevati, aumento dei casi di retrofit dell’R404A, in particolare nei supermercati, maggior recupero e riciclo dei refrigeranti, effetto di precedenti scorte (avvenute nel 2017) e importazioni illegali. Per quanto riguarda il crescente commercio illegale degli F-gas la Commissione Europea ha annunciato misure restrittive sui prodotti indebitamente importati a partire dal 2020. Infine, la Commissione Europea ha adottato il Regolamento di attuazione 2018/1992 che modifica il Regolamento di esecuzione 1191/2014 sui contingenti HFC ai sensi del Regolamento F-gas. L’emendamento riflette il fatto che il Regno Unito lascerà l’Unione europea alla fine di marzo 2019 e che questo avrà un impatto sulle quote fissate per gli HFC. (Pagina 4 della Newsletter AREA consultabile per i soci sul sito www.associazioneATF.org) Regolamento ODS • Sono stati pubblicati i risultati di un’indagine sull’implementazione del Regolamento sulle sostanze che impoveriscono lo strato di ozono (ODS). In sintesi:

Efficacia: Dal 2010 l’UE ha ridotto efficacemente il suo consumo di ODS a livelli negativi (cioè le quantità di ODS prodotte o importate sono inferiori a quelle distrutte ed esportate) mentre le altre principali economie (USA, Giappone, Russia) hanno ancora un consumo positivo di HCFC. Inoltre il Regolamento ha consentito lo sviluppo e l’adozione di alternative, ma ha avuto un impatto limitato sulle emissioni e sulle perdite. Le quantità di ODS distrutte ogni anno sono raramente recuperate dai circuiti. Infine, nel complesso, gli obiettivi del Regolamento sono stati effettivamente raggiunti. Rilevanza: In futuro sarà necessaria un’azione dell’UE in modo da garantire un contributo alla protezione dello strato di ozono. Dove non esistono alternative, devono essere mantenute le esenzioni.

Efficienza: Nel complesso, i costi sono stati ampiamente superati dai sostanziali benefici ambientali e climatici raggiunti. I requisiti tecnici per la distruzione, il controllo delle fughe e delle emissioni sono stati più costosi rispetto ad altre misure del Regolamento. Coerenza: Nessun grosso problema di incoerenza tra il Regolamento e la legislazione comunitaria o internazionale. Necessità di allineare alcuni elementi con la legislazione doganale pertinente. Coerenza potenzialmente positiva con REACH. Valore aggiunto UE: La Regolamentazione delle sostanze ODS a livello UE garantisce un approccio armonizzato e condizioni di parità rispetto agli approcci nazionali. (Pagina 6 della Newsletter AREA) Direttiva Prestazioni Energetiche degli edifici (EPBD) • La Commissione Europea continua a lavorare sullo sviluppo degli orientamenti per l’attuazione della direttiva EPBD. Le versioni recenti di queste linee guida, condivise con le parti interessate, si

concentrano su questioni rilevanti come le ispezioni, BACS e strategie di ristrutturazione a lungo termine. In termini di contenuti, le linee guida sulle ispezioni rimangono relativamente le stesse delle versioni precedenti condivise con i membri a settembre, sebbene ci sia stata una ristrutturazione per evitare la ripetizione tra i requisiti degli articoli 14 e 15 sulle ispezioni dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Questi orientamenti dovrebbero essere adottati all’inizio di gennaio, in modo che gli Stati membri possano iniziare presto il recepimento della Direttiva. Inoltre la Commissione sta valutando la possibilità di stabilire maggiori sinergie tra il regolamento sugli F-gas e l’EPBD. Parallelamente si sta lavorando allo sviluppo delle linee guida di implementazione. (Pagina 7 della Newsletter AREA) Indicatore di prontezza intelligente • Lo Smart Readiness Indicator (SRI) è stato introdotto nell’EPBD per fornire ai consumatori informazioni pertinenti sulla capacità dell’edificio di adattarsi alle esigenze dell’occupante. Nel corso dell’estate è stato finalizzato un primo studio che illustrava dettagliatamente la metodologia di calcolo e ha sviluppato un catalogo di servizi intelligenti assieme al loro impatto in modo da poterne calcolare il rating finale. Come prossimo passo, la Commissione avvierà un secondo studio per valutare l’attuazione pratica dell’SRI. Questo avverrà probabilmente nel febbraio 2019 o comunque entro il primo trimestre 2019. (Pagina 8 della Newsletter AREA) Direttiva Efficienza Energetica (EED) • A dicembre il Consiglio ha dato la sua approvazione finale a tre testi del pacchetto sull’energia pulita: Direttiva sull’Efficienza Energetica, Fonti energetiche rinnovabili e Governance dell’Unione sull’energia. Questi testi sono previsti in pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale entro il 21 dicembre 2018 ed entreranno in vigore tre giorni dopo la pubblicazione. Parallelamente, la Commissione ha avviato due consultazioni pubbliche per modificare la EED. La prima consultazione mira a modificare gli obiettivi di efficienza energetica per il 2030 in vista INDUSTRIA&formazione / 45


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dell’attuazione della Brexit. Dato il ritiro del Regno Unito dall’UE, è necessario adeguare gli obiettivi del 2030 degli Stati membri. La consultazione è rimasta aperta fino al 9 gennaio 2019. La seconda consultazione mira a modificare la “metodologia per valutare il riscaldamento e il raffreddamento efficienti” descritta negli allegati XVIII e IX del SEE (2012/27/UE). Nell’ambito dell’EED, gli Stati membri devono effettuare una valutazione del potenziale di riscaldamento e raffreddamento nei loro Paesi ogni cinque anni. Le prime valutazioni erano dovute nel 2015 e date le risposte, la Commissione ha individuato la necessità di semplificare, allineare e stabilire chiari requisiti di informazione. La scadenza per i commenti è il 10 gennaio 2019. (Pagina 8 della Newsletter AREA) Ecodesign • La Commissione è giunta a buon punto per quanto riguarda l’adozione di misure per la progettazione ecocompatibile e per l’etichettatura energetica per la refrigerazione commerciale. Il comitato di regolamentazione e il gruppo di esperti hanno programmato riunioni per la fine di gennaio 2019. L’adozione è prevista per l’inizio di maggio. (Pagina 9 della Newsletter AREA) ■ Refrigeranti Refrigeranti a basso GWP • I refrigeranti a basso GWP sono sempre più utilizzati a seguito della riduzione graduale di HFC prevista dal Regolamento sui gas fluorurati. Molti di questi refrigeranti a basso GWP sono infiammabili. Questa caratteristica ha diversi impatti diretti sul lavoro quotidiano degli installatori, in termini di qualifica, standard, istruzioni dei produttori o attrezzature e condizioni di lavoro. Un opuscolo fornisce tutte le informazioni necessarie per prepararsi all’uso dei refrigeranti infiammabili. (Pagina 11 della Newsletter AREA) Guida per refrigeranti infiammabili • App per smartphone dell’UNEP sulla buona manutenzione. (Pagina 11 della Newsletter AREA) Identificazione refrigerante • App per smartphone dell’UNEP (Pagina 11 della Newsletter AREA) ■ Ambiente Strategia di decarbonizzazione a lungo termine • Alla fine di novembre, 46 / INDUSTRIA&formazione

la Commissione ha pubblicato la comunicazione “Un pianeta pulito per tutti”, delineando la strategia di decarbonizzazione a lungo termine per il 2050. Questo documento è stato alla base delle discussioni durante gli incontri del COP24 a Katowice, in Polonia. La strategia presenta una direzione futura per le politiche, ma non stabilisce misure o obiettivi concreti. (Pagina 8 della Newsletter AREA) > Una nuova etichettatura degli elettrodomestici per facilitarne il riciclaggio I produttori hanno iniziato a contrassegnare i grandi apparecchi domestici che contengono gas fluorurati e pannelli di isolamento per consentire ai

> Fare efficienza energetica con le torri di raffreddamento di ultima generazione Assoclima e Anima hanno promosso il portale http://www.torridiraffreddamento.it che traccia i benefici dell’utilizzo delle torri di raffreddamento. Le torri di raffreddamento sono i sistemi di smaltimento del calore più affidabili ed efficienti oggi disponibili sul mercato. Le torri di raffreddamento di moderna concezione hanno raggiunto altissimi livelli di efficienza energetica e innovazione tecnologica a basso impatto ambientale, tali da renderle oggi le migliori soluzioni impiantistiche per lo smaltimento del calore, sia in ambito civile che industriale. Con un minimo consumo d’acqua facilmente gestibile i sistemi evaporativi garantiscono consumi elettrici contenuti con notevole risparmio energetico, ingombri estremamente ridotti e bassa rumorosità. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> Ecobonus per clima e pompe di calore

punti di riciclo una migliore raccolta di elettrodomestici a fine vita. Un nuovo simbolo armonizzato, introdotto volontariamente dai produttori il 1° gennaio, contrassegnerà il retro di apparecchi quali frigoriferi, asciugatrici a pompa di calore, lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie. “Abbiamo appena cominciato a percorrere la strada della cosiddetta economia e cultura circolare che vogliamo promuovere e a cui ogni parte sta collaborando“, ha affermato Paolo Falcioni, direttore generale di APPLiA. “I produttori hanno ottime conoscenze nei materiali e le tecnologie sono in evoluzione. Sono pronti a fare ulteriori passi e investimenti per supportare gli impianti di trattamento e i Centri di Riciclo per raccogliere gli apparecchi per un trattamento più sicuro e rispettoso dell’ambiente“, ha aggiunto il responsabile della politica ambientale di APPLiA, Korrina Hegarty. Il nuovo schema segue la recente adozione da parte dell’industria della piattaforma I4R che fornisce informazioni e indicazioni ai Centri di Riciclo e tratta rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Si può accedere all’ecobonus se si sostituiscono solo i radiatori oppure deve essere sostituito il generatore di calore? Il chiarimento di Enea spiegato da Assoclima. È possibile usufruire dell’Ecobonus se si sostituiscono solo i radiatori di un impianto di climatizzazione? La risposta è No. A chiarirlo è una nota dell’ENEA la quale, sebbene chiarisca che nel testo dell’Ecobobus manca una specifica definizione del termine “sostituzione parziale” (interventi di sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, con impianti a pompa di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia), ha spiegato che per usufruire degli incentivi, diversi a seconda del tipo di impianto, l’intervento deve necessariamente comportare la sostituzione del generatore di calore.

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LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile Industria & Formazione divise per ordine categorico Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403 SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF PRODUZIONE COMPONENTI BITZER ITALIA compressori Pietro Trevisan 36100 Vicenza Tel. 0444/962020 www.bitzer.it CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it CASTEL valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido Giorgio Monaca 20060 Pessano c/Bornago Tel. 02/95702225 www.castel.it CORE EQUIPMENT componentistica per refrigerazione e condizionamento Daniele Passiatore 50127 Firenze Tel. 055/334101 www.core–equipment.it DANFOSS compressori, filtri, spie del liquido, valvole Mariarita Della Ragione 10137 Torino Tel. 011/3000528 www.danfoss.com DENA accumulatori di liquido, filtri Daniele Francia 15033 Casale Monferrato Tel. 0142/454007 www.dena.it DORIN compressori Giovanni Dorin 50061 Compiobbi Tel. 055/623211 www.dorin.com EMBRACO EUROPE compressori ermetici Enrico Albera 10023 Riva presso Chieri Tel. 011/9437381 www.embraco.com 48/ INDUSTRIA&formazione

EMERSON CLIMATE TECHNOLOGIES compressori, componenti Walter Bianchi 21047 Saronno Tel. 02/961781 www.emersonclimate.eu

TESTO apparecchi di controllo, sicurezza e regolazione Fabio Mastromatteo 20019 Settimo Milanese Tel. 02/335191 www.testo.it

LAREL ricambi e accessori per refrigerazione Gennaro De Crescenzo 80026 Casoria Tel. 081/7598760 www.larel.it

FIELDPIECE INSTRUMENTS strumentazione Stefania La Corte 28002 Madrid - Spagna Tel. +34 678411811 www.fieldpiece.com

VULKAN ITALIA cercafughe, connessioni tubi, giunti lokring Cristina Fasciolo 15067 Novi Ligure Tel. 0143/310247 www.vulkan.com

FRASCOLD produzione compressori per refrigerazione e condizionamento Giuseppe Galli 20027 Rescaldina Tel. 0331/742201 www.frascold.it

WIGAM componenti, gruppi manometrici, pompe vuoto, stazioni di ricarica, lavaggio Alessandro Vangelisti Tel. 0575/5011 Massimo Gorno Tel. 02/57307472 52018 Castel San Niccolò www.wigam.com

LF RICAMBI ricambi per refrigerazione commerciale e cucine professionali Michele Magnani 47522 Cesena Tel. 0547/341111 www.lfricambi724.it

LU-VE GROUP scambiatori di calore Anna Invernizzi 21040 Uboldo Tel.02/96716264 www.luvegroup.com

RIVENDITORI COMPONENTI

REFCO produzione e fornitura di componenti e strumenti per la refrigerazione World Headquarters 6285 Hitzkirch - Svizzera Tel. 0041/41/9197282 www.refco.ch/it

CENTRO COTER unità condensanti, aeroevaporatori, accessori Nicola Troilo 70032 Bitonto Tel. 080/3752657 www.centrocoter.it

RIVACOLD gruppi frigoriferi preassemblati Giorgio Signoretti 61020 Montecchio Tel. 0721/919911 www.rivacold.com

ECR ITALY compressori, controlli, gas refrigeranti chimici Fabio Fogliani 20128 Milano Tel.02/25200803 www.ecritaly.it

SAUERMANN ITALIA apparecchi di controllo, sicurezza regolazione Sabrina Castellin 20831 Seregno Tel. 0362/226501 www.sauermanngroup.com TECUMSEH EUROPE compressori Paolo Sillano 10094 Giaveno Tel. 011/9379861 www.tecumseh.com

FRIGO PENTA accessori per refrigerazione e condizionamento Bruno Piras 09122 Cagliari Tel. 070/275149 www.frigopenta,it FRIGOPLANNING ventilatori, frigoriferi industriali e componenti Antonio Gambardella 83100 Avellino Tel. 0825/780955 www.frigoplanning.com

MORELLI accessori per refrigerazione e condizionamento, compressori, condensatori, evaporatori Fausto Morelli 50127 Firenze Tel. 055/351542 www.morellispa.it NEW COLD SYSTEM componentistica per refrigerazione e condizionamento Madi Sakande 40012 Calderara di Reno Tel. 051/6347360 www.newcoldsystem.it RAIME refrigerazione industriale e commerciale Gennaro Affabile 80146 Napoli Tel. 081/7340900 www.raime.it RECO componenti e impianti per la refrigerazione e il condizionamento Stefano Natale 70123 Bari Tel. 080/5347627 www.re-co.it RECOM revisione compressori frigoriferi, pompe industriali Renato Diana 20068 Peschiera Borromeo Tel. 02/55302288 www.recomsas.com


NUMERO 1 / DICEMBRE 2019

ROTOCOLD componenti per refrigerazione, condizionamento, ventilazione Loredana Rotolo 90143 Palermo Tel. 091/6257871 www.rotocold.it SPLUGA componentistica, energie rinnovabili, pompe Andrea Cagnacci 09010 Vallermosa Tel. 0781/79399 www.spluga.it UNICOLD 3 componenti per refrigerazione e condizionamento, saldatura, impianti Vittorio Chinni 70123 Bari Tel. 080/5061742 REFRIGERAZIONE COMMERCIALE

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REGOLAZIONE E STRUMENTAZIONE CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione Mauro Broggio 35020 Brugine Tel. 049/9716611 www.carel.it DANFOSS compressori, filtri, spie del liquido, valvole Maria Rita Della Ragione 10137 Torino Tel. 011/3000528 www.danfoss.com

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INDUSTRIA&formazione / 49


LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE

GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 183ª) Diciannovesimo anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI Fluido primario: Un fluido primario è il refrigerante che viene impiegato in un circuito frigorifero a compressione di vapore. Esso, quando si trova a bassa pressione e bassa temperatura, viene portato ad ebollizione all’interno dell’evaporatore producendo, in questo modo, un effetto frigorifero. In seguito viene compresso nel compressore e condensato nel condensatore. Il fluido primario può raffreddare (funzione raffrescamento o refrigerazione) o riscaldare (funzione pompa di calore) in maniera diretta l’aria o l’acqua che si intendono mantenere a temperatura controllata oppure può raffreddare o riscaldare un fluido secondario la cui funzione è quella di veicolare il calore in un luogo anche distante dal circuito frigorifero in cui è presente il fluido primario. Murale: Particolare tipologia di mobile frigorifero destinato all’esposizione ed alla vendita dei prodotti alimentari. Il suo utilizzo avviene prevalentemente nei supermercati: di solito i murali vengono impiegati per contenere latticini, verdura, salumi od altri prodotti che richiedono una temperatura di conservazione positiva. I murali si sviluppano in lunghezza ma soprattutto in altezza in quanto devono contenere più ripiani uno sovrapposto all’altro. Normalmente vengono posizionati con la parte retrostante affacciata contro un muro (da qui il loro nome) o affacciati schiena contro schiena uno all’altro. Al loro interno l’aria viene raffreddata da uno o più evaporatori ventilati che vengono posizionati nella parte bassa 50 / INDUSTRIA&formazione

al di sotto dell’ultimo ripiano o nella schiena verticale del mobile. Nella maggior parte dei casi i murali sono mobili aperti, da qui la necessità di creare una lama d’aria fredda che impedisca, per quanto possibile, all’aria calda di penetrare all’interno dello spazio refrigerato e di proteggere, in questo modo, i prodotti alimentari. Sempre a tal fine normalmente tali mobili vengono posizionati in aree non troppo calde ed umide del locale di vendita, dove non possono essere colpiti dalla luce diretta solare e dove non sono soggetti a correnti d’aria. Talvolta essi sono posizionati in zone del locale di vendita che per buona parte dell’anno vengono mantenute climatizzate. Sempre per limitare il più possibile le infiltrazioni di calore, i murali sono dotati di coperture a tenda che possono essere chiuse durante i periodi in cui il locale di vendita è chiuso, come ad esempio di notte. In questo modo la conservazione degli alimenti è migliore e viene abbattuto notevolmente il costo dell’energia per il funzionamento dell’apparecchiatura. Date le grandi masse d’aria umida esterna che facilmente si infiltrano al loro interno è preferibile mantenere la temperatura di evaporazione degli espositori murali al di sopra di 0 °C, in modo da evitare la formazione di brina sulla batteria ed anche tutte le problematiche legate al conseguente sbrinamento della stessa. Ovviamente questo non sempre è possibile dato che dipende dalla temperatura di conservazione che si deve garantire agli alimenti e dalle caratteristiche dell’aeroevaporatore che viene impiegato. In caso di brinamento dell’evaporatore si deve provvedere a dei cicli di sbrinamento che vanno opportunamente cadenzati in modo tale da mantenere sempre nelle ottimali condizioni di funzionamento l’apparecchiatura. Per garantire la migliore presentazione possibile dei prodotti posti in vendita è necessario mantenere illuminato internamente lo spazio espositivo del murale. Per limitare l’apporto di calore di solito si

impiegano luci al neon o luci a led. Un termometro posizionato in zona ben visibile sulla parte frontale del murale fornisce la temperatura interna dell’aria di ripresa. Subcritico: Caratteristica di un circuito frigorifero che presenta sia l’evaporatore che il condensatore funzionanti ad una temperatura inferiore alla temperatura critica del refrigerante che viene impiegato. Le temperature di funzionamento dei due scambiatori risultano essere rispettivamente quella di evaporazione e quella di condensazione. Quando il condensatore lavora ad una temperatura superiore a quella critica del refrigerante allora il ciclo frigorifero risulta essere trans-critico. Di norma i circuiti frigoriferi lavorano sempre secondo cicli subcritici, date le caratteristiche dei refrigeranti che vengono comunemente impiegati. Fa eccezione a questa normalità l’anidride carbonica (R744) che in molte applicazioni può funzionare secondo cicli frigoriferi trans-critici. Ventilazione forzata: Movimento dell’aria all’interno di un locale climatizzato prodotto attraverso l’impiego di ventilatori. Mediante la ventilazione forzata è possibile assicurare una ben definita portata d’aria di rinnovo del locale, in modo da garantire determinate condizioni di umidità, temperatura e purezza dell’aria. Inoltre, il movimento forzato dell’aria assicura una più uniforme, omogenea e veloce distribuzione della stessa all’interno del locale, permettendo di evitare zone con ristagno d’aria o con diverse caratteristiche termoigrometriche e di procedere con maggiore velocità al raggiungimento della temperatura desiderata all’interno dell’ambiente. L’utilizzo di ventilatori non deve comunque imprimere all’aria che viene distribuita nei locali una velocità troppo elevata tale da superare i limiti imposti dalle specifiche normative del settore. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.



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