INDUSTRIA
formazione
&
ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE • N. 424
CORSI, CONVEGNI E SEMINARI CSG–EEC–NAZIONI UNITE RAGGIUNGONO PIÙ DI 140 PAESI NEL MONDO SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI AMERICASETTENTRIONALE E CENTRALE ● Stati Uniti, Washington DC e N.Y. City, CSG-EEC ● Piccole Antille e Suriname, Grenada, CSG-UNIDO
AMERICA MERIDIONALE ● Argentina, Buenos Aires e Rosario, CSG-UNIDO ● Colombia, Bogotà, CSG-EEC
EUROPA ● Regno Unito, Francia, Germania, Italia, EEC-CSG AFRICA SETTENTRIONALE ● Bielorussia/Ucraina / Tajikistan/Uzbekistan,CSG-UNDP ● Bosnia ed Erzegovina, Sarajevo, CSG-UNEP ● Tunisia, CSG-UNIDO● Montenegro, Podgorica, CSG MINISTERO ● Turchia, Istanbul e Izmir, CSG ● Algeria e Marocco, CSG-UNIDO-POLITO
AFRICA CENTRALE ● Gambia, Banjul, CSG-UNIDO ● Ghana, CSG-UNDP ● Benin, Cotonou, CSG-UNEP ● Ruanda, Kigali, CSG-UNEP e Eritrea, Asmara, CSG-UNIDO ● Etiopia, Addis Abeba, CSG-UNEP ● Nigeria, Lagos, CSG-EEC
GOLFO PERSICO ● Iraq, delegazione irachena a Casale Monferrato, CSG-UNEP ● Bahrain, Manama, CSG-UNEP ● Arabia Saudita, Rowa & Dammam, CSG-UNEP-UNIDO
ASIA CONTINENTALE ● Cina, delegazione cinese, CSG-UNEP ● India, Maldive, Sri Lanka, Thailandia e Giordania, CSG-UNEP
ALL’INTERNO di calore per L’anno che fu Pompe la decarbonizzazione e l’anno che verrà
di HC di Cariche maggiori dimensioni
Le vette del Monte Rosa con i relativi ghiacciai che con i cambiamenti climatici scompaiono a un ritmo di 100 metri all’anno. Anno XLII - N. 10 - 2018 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
Corsi sui cambiamenti climatici CSG-EEC-NAZIONI UNITE raggiungono più di 140 Paesi nel mondo Da oltre quarant’anni il Centro Studi Galileo, leader nella formazione di tecnici del freddo e del condizionamento, eroga corsi teorico-pratici ad installatori, manutentori, progettisti e ditte del settore in Italia e all’estero. Insieme alla collegata britannica European Energy Centre ed all’Associazione dei Tecnici italiani del Freddo, il Centro Studi Galileo collabora con i maggiori esperti mondiali provenienti da Università, Enti ed Associazioni quali l’IIR di Parigi, le americane ASHRAE ed AHRI, le europee AREA, EPEE, Eurovent, le italiane Anima ed Assoclima, nonché con le Agenzie per l’Ambiente e lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite UNEP, UNDP ed UNIDO. In evidenza sul mappamondo i Paesi finora coinvolti in corsi, sessioni d’esame e convegni CSG-EEC-ATF.
AFRICA SETTENTRIONALE ● Tunisia, CSG-UNIDO-MINISTERO “Formare i formatori premiando le eccellenze locali” Cinque corsi teorico-pratici nelle città di Tunisi, Djerba, Nabeul, Tabarka e Kairouan per più di 60 esperti ingegneri tunisini, futuri docenti ed esaminatori per i cinque centri di eccellenza del Paese, corredati da tavole rotonde e cooperazione con il Ministero e l’Agenzia Nazionale di Protezione dell’Ambiente rivolte alla stesura della legislazione nazionale per certificare le competenze dei tecnici. ● Algeria & Marocco, CSG-UNIDO-POLITO “Corsi e consulenze sulle nuove tecnologie”
AMERICA SETTENTRIONALE E CENTRALE ● Stati Uniti, Washington DC & N.Y. City, CSG-EEC “Energie rinnovabili alla George Washington University” Corsi su gestione organizzativa-finanziaria di energie rinnovabili, veicoli elettrici e solare fotovoltaico. ● Piccole Antille & Suriname, Grenada, CSG-UNIDO “Train-the-trainers sugli infiammabili” Studio della gestione di un centro di formazione e corso teorico-pratico di formazione e certificazione per insegnanti. AMERICA MERIDIONALE ● Argentina, Buenos Aires & Rosario, CSG-UNIDO “Workshop sulla refrigerazione commerciale: esperienze europee con le recenti alternative a basso GWP” Seminari formativi organizzati con il Ministero dell’Ambiente e Sviluppo Sostenibile argentino e italiano, in collaborazione con UNIDO e 10 fra le maggiori imprese del freddo italiane, rivolti a tecnici ed esperti del settore, ditte di produzione e supermercati del grande Paese sudamericano. ● Colombia, Bogotà, CSG-EEC “Energie rinnovabili al Centro Metalmeccanico” Corso su fotovoltaico, termico, eolico, biomasse e pompe di calore. AFRICA CENTRALE ● Gambia, Banjul, CSG-UNIDO “Sviluppo sostenibile sull’Atlantico” Corsi formativi teorico-pratici sulla riduzione dei gas lesivi dell’ozono e ad elevato potenziale di riscaldamento globale tramite il trasferimento di competenze e tecnologie nel settore della refrigerazione e del condizionamento industriale. ● Ghana, CSG-UNDP “Corso formativo per maneggiare gli idrocarburi con il supporto del Ministero dell’Ambiente” ● Benin, Cotonou, CSG-UNEP “Refrigerazione nei Paesi Francofoni” Riunione dei Coordinatori del Programma Ozono nell’Africa Francofona per il Ministero dell’Ambiente ed incontro tematico per 2
assistere la stesura dello schema di certificazione per tecnici del freddo, nonché la nascita di Associazioni del freddo per funzionari dei Paesi francofoni; corso per l’ottenimento del patentino frigoristi. ● Ruanda, Kigali, CSG-UNEP & Eritrea, Asmara, CSG-UNIDO “Patentino Europeo Frigoristi PEF per i Paesi Anglofoni” ● Etiopia, Addis Abeba, CSG-UNEP “Eliminare gli ODS nel Corno d’Africa per l’implementazione di progetti del programma UNEP HPMP” ● Nigeria, Lagos, CSG-EEC “Corsi su gestione organizzativafinanziaria delle energie rinnovabili”
GOLFO PERSICO
EUROPA
● Iraq, delegazione irachena a Casale Monferrato, CSG-UNEP “Buone pratiche in Iraq” UNEP, CSG e ATF collaborano per l’implementazione del Piano Nazionale di Eliminazione degli HCFC nel Paese, al fine di lavorare in modo sicuro con sistemi commerciali ad idrocarburi.
● Regno Unito, EEC-CSG “Energie rinnovabili in UK: University of London & East London University, Edinburgh Napier University & Heriot-Watt University” Corsi su gestione tecnico-economica delle energie rinnovabili – inclusi eolico, solare fotovoltaico, biomasse ed energia dal moto ondoso, soluzioni con energie rinnovabili e loro gestione organizzativa-finanziaria, veicoli elettrici e blockchain; tavole rotonde per il Governo scozzese.
● Bahrain, Manama, CSG-UNEP
“Schema di Certificazione in Bahrain” Ampio progetto di cooperazione con il Ministero dell’Ambiente e l’autorevole Società degli Ingegneri del Bahrain per la stesura dello schema di certificazione nazionale, corredato da più sessioni di formazione e certificazione “train-the-trainers” per esperti ingegneri e futuri docenti-esaminatori del Paese. ● Arabia Saudita, Rowa & Dammam, CSG-UNEP-UNIDO
“Condizionamento nel deserto” Workshop sulle buone pratiche e Patentino per tecnici del freddo di una nota azienda costruttrice di condizionatori split (+50 tecnici).
● Francia e Germania
“Tavole rotonde con le Nazioni Unite per l’Ambiente” ● Bielorussia / Ucraina / Tajikistan / Uzbekistan, CSG-UNDP
“Progresso e formazione nei paesi Indoeuropei” Corso teorico-pratico “train-the-trainers” di formazione e certificazione per l’eliminazione degli ODS (sostanze lesive dell’ozono) per esperti della refrigerazione provenienti dai Paesi della Regione Indo-Europea. ● Bosnia ed Erzegovina, Sarajevo, CSG-UNEP
ASIA CONTINENTALE
“La nascita del Freddo bosniaco” Corso di formazione e certificazione per l’ottenimento del patentino frigoristi ed inaugurazione dell’Associazione bosniaca dei Tecnici del Freddo. ● Montenegro, Podgorica, CSG “Patentino nei Balcani” Corso di aggiornamento per esperti del settore del freddo provenienti da Albania, Serbia, Macedonia, Bosnia e Montenegro per ottenere il patentino. ● Turchia, Istanbul & Izmir, CSG “Corsi e convegni nel Bosforo” Grande cooperazione tra Italia e Turchia: le rispettive capitali del freddo Casale Monferrato e Izmir unite dal progetto “Adding value to the future”, i cui risultati sono stati presentati durante la conferenza internazionale “Strengthen HVAC” a Smirne. A Istanbul anche corsi per l’ottenimento del Patentino Europeo Frigoristi PEF.
● Cina, delegazione cinese,
● Italia “Corsi ed esami in 15 sedi”
●
CSG-UNEP “Refrigeranti alternativi e naturali per il freddo dell’oriente” Corso teorico-pratico “train-the-trainers” sull’utilizzo competente e sicuro di refrigeranti alternativi ed infiammabili per 18 Professori di Università ed Istituti tecnici della Cina, comprensivo di site visit ad impianti di produzione. ● India, Maldive, Sri Lanka,Thailandia e Giordania, CSG-UNEP “Convegni e Workshops sul freddo e sulle rinnovabili” Convegni e seminari su efficienza energetica e nuovi refrigeranti in collaborazione con UNEP ed Associazioni locali.
Corsi su refrigerazione, condizionamento, pompe di calore nelle principali città tra cui Torino, Milano, Roma, Bologna, Agliana, Padova, Treviso, Napoli, Bari, Cagliari e Palermo, infine la sede principale a Casale Monferrato. Negli ultimi dieci anni sono stati organizzati e portati a termine con successo più di 1500 corsi in aula e a distanza (tramite e-learning) da CSG-EEC per un totale di più di 10.000 tecnici italiani e 500 stranieri certificati e riconosciuti in tutto il mondo. 3
LA LEGGENDA CONTINUA UN SECOLO DI INNOVAZIONE Una Storia d’Eccellenza che dura 100 anni Una Passione Familiare per l’Innovazione e la Creatività Il Desiderio di Qualità e Standard Elevati La Missione di Crescere sul mercato ed Essere un Riferimento per il settore
I Compressori Transcritici DORIN sono il risultato di una ricerca tecnologica iniziata nel 1991. Dopo quasi 30 anni di esperienza, con più di 35000 compressori funzionanti sul mercato, la SERIE CD rappresenta una pietra miliare per il mercato della refrigerazione
La SERIE CD 500 soddisfa le necessità di risparmio energetico ed efficienza dei Vostri impianti. I compressori possono raggiungere Spostamenti Volumetrici fino a 98.58 in bassa temperatura m3/H e Potenze Nominali del motore fino a 80Hp
OFFICINE MARIO DORIN SINCE 1918
www.dorin.com | dorin@dorin.com
VENITE A TROVARCI: SIFA 2018 | 28-29 Novembre 2018, Lyon (FR) AHR EXPO 2019 | 14-16 Gennaio 2019, Atlanta (USA) REFRIGERA 2019 | 20-22 Febbraio 2019, Piacenza (IT)
Sommario Direttore Responsabile Enrico Buoni Responsabile di Redazione M.C. Guaschino Comitato Scientifico Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841 Pubblicità tel. 0142/452403 E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF) Corrispondente in Francia: CVC La rivista viene inviata a: 1) installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di: A) impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici; B) impianti di condizionamento e pompe di calore. 2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione. 3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati. Foto di copertina (credits Marco Buoni) Il Monte Rosa: Nord End, Dufour Spitze, Liskamm, Polluce e Castore.
Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo N. 424 – Periodico mensile Autorizzazione del Tribunale di Casale Monferrato n. 123 del 13.6.1977 Spedizione in a. p. - 70% Filiale di Alessandria Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare sul ccp 10763159 intestato a Industria & Formazione Estero € 91,00 - una copia € 3,60 arretrati € 5,00
12 Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo 21 Editoriale
L’anno che fu e l’anno che verrà M. Boscain – Docente Centro Sudi Galileo M. Buoni – Presidente AREA, Segretario Generale ATF
24 Pompe di calore per la decarbonizzazione del settore edilizio H. Halozan – Graz University of Technology
28 Carica maggiore di idrocarburi come gas refrigerante
D. Colbourne, D. Oppelt, D. Kanakakumar – Senior Technical Expert c/o HEAT GmbH, Seilerbahnweg 14, 61462 Königstein, Germania K. O. Suen – Senior Lecturer Department of Mechanical Engineering, University College London, UK K. Skacanova, D. Belluomini – Shecco, Rue Royale 15, 1000 Bruxelles, Belgio P. Munzinger – Proklima International, Climate Change, Environment and Infrastructure Division, GIZ, Germania
32 Risparmio energetico nei supermercati con Powersaver M. Sakandé – New Cold System
35 Cold Energy: incrementare l’efficienza energetica M. Ascani – Angelantoni Industrie
38 Sostituzione dell’R404A alle medie e basse temperature: alcune positive caratteristiche R448A P. Fantoni – 218ª lezione di base
40 Manuale sull’uso degli F-Gas
5ª parte: Applicazioni di refrigerazione e aria condizionata K. Kelly, M. Cook – Business Edge
45 Principi di base del condizionamento dell’aria
Integrare la carica di refrigerante nel climatizzatore split per distanze, tra le due unità, superiori al massimo consentito P. Fantoni – 198ª lezione
47 Ultime notizie
Una soluzione per la transizione all’energia pulita – Il lancio della rivista International Special Issue in Africa Occidentale – Le emissioni globali di gas serra tornano a crescere: record di 53,5 giga-tonnellate di CO2 – Video del webinar “I refrigeranti A2L leggermente infiammabili: consigli per il loro utilizzo” – Con il nuovo decreto istituita una banca dati gestita dalle Camere di Commercio per raccogliere informazioni sulle quantità di F-gas vendute e utilizzate dagli operatori – La Commissione propugna un’Europa a impatto climatico zero entro il 2050 – Limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C: l’importante contributo della refrigerazione
50 Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte 182°) – A cura di P. Fantoni Banchi frigoriferi aperti – Controllo flottante – HACCP – ISHRAE – Termometro
Refrigerazione commerciale Tutti i ricambi da un unico fornitore
10.000 ricambi per
• sempre disponibili a magazzino • consegna rapida in 24 ore • sistema di gestione ordini online
Vi aspettiamo a
Refrigeratori Abbattitori di temperatura Celle frigorifere Produttori di ghiaccio Granitori Macchine per gelato
20-22 febbraio 2019 Piacenza Expo
Stand LF: E22-E24
Ricambi e accessori per • Cucine professionali • Bar • Refrigerazione • Domestico
LF SpA a socio unico - via Voltri, 80 - 47522 - Cesena (FC) ITALY Tel. +39 0547 34 11 11 - Fax +39 0547 34 11 10 - info@lfricambi.it
www.lfricambi724.it
La centrale La centrale multifunzione multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO Serie BM
Il classico gruppo manometrico svizzero
Nuovo con luci a UV e LED
nuove pompemultifunzionalità. per la condensa REFCO conLeuna maggior una maggior multifunzionalità. Uncon prodotto per tutte le applicazioni. Un prodotto per tutte le applicazioni. REF-LOCATOR Cercafughe di alto livello
Modalità silenziosa LED diagnostico OCTA-WIRELESS Configura la prestazione Assicura la corretta Modalità silenziosa LED diagnostico prestazione installazione Assicura lainiziale correttae della Configura pompa in lafunzione Bilancia elettronica pompa in funzione assiste installazione iniziale e della della capacità dell’unità nella diagnosi assiste nella diagnosi AC della capacità dell’unità AC
Connessione USB Passa in rassegna la storia Connessione USB operativa pompa Passa indella rassegna la storia operativa della pompa
Pompa per condensa Pompa per condensa universale REF-VAC universale Vacuometro elettronico ENVIRO-DUO/-OS: Ora anche applicabile per R32 e R1234yf
Combi HY-EX-6 Combi
ENVIRO-DUO/-OS
Unità di recupero per tutti i refrigeranti di uso comune
2017
2 0 17 ucts
www.condensate-pumps.com www.condensate-pumps.com
ing Ltd. Manufactur REFCO asse 11 rland Industriestr rch - Switze 82 6285 Hitzki 919 72 + 41 41 83 Telefon + 41 41 919 72 Telefax h info@refco.c h www.refco.c
od ce Pr
patent pending
Gruppo manometrico digitale a 2 e 4 vie
Per la gamma completa di prodotti REFCO Vi preghiamo II di contattare Gobi il Vostro distributore HVAC/R locale.
Gobi II
rvi /R Se
DIGIMON-SE
Fusibile da 10A Fusibile da 10A integrato sostituibile integrato sostituibile Fusibile Fusibileininvetro vetro 5 5x 20 x 20mm mmdada10A 10A sostituibile sostituibileinstallato installato in infabbrica fabbrica
HVAC
Sensore digitale Applicazione universale Sensore digitale Applicazione universale Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H Esclusivo sensore digitale Da 6.000 Btu/H di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H di livello dell’acqua a 120.000 Btu/H (da(da 1,75kW a 35kW) 1,75kW a 35kW)
Set espansore idraulico completo
REFCO Manufacturing Ltd. REFCO Manufacturing Ltd. REFCO Manufacturing Ltd. 6285 Hitzkirch Switzerland 6285 Hitzkirch Switzerland 6285 Hitzkirch - Switzerland www.refco.ch www.refco.ch www.refco.ch
Opt
for better
Opta per il meglio
Opta per un GWP inferiore del 96% rispetto a R-404A ed eccellenti prestazioni globali del sistema per la refrigerazione commerciale e industriale con Opteon™ XL20 & XL40. Scopri come su Opteon.com
© 2018 The Chemours Company FC,LLC. Opteon™ e altri loghi associati sono marchi commerciali o soggetti a diritto d’autore di The Chemours Company FC,LLC. Chemours™ e il logo Chemours sono marchi commerciali di The Chemours Company.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG
DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono altresì utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.
Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo
TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A MOTTA DI LIVENZA
Danieli Alessio CADALPE srl Vazzola Lalumera Corrado CALABRESE TERMOIDRAULICA srl Montebelluna Cisilino Franco DIPHARMA FRANCIS srl Baranzate
L’elenco in continuo aggiornamento di tutti i nominativi, divisi per provincia, dei tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studio Galileo si può trovare su www.centrogalileo.it (alla voce Corsi > organizzazione)
Bonuglia Renato DICASTERO PER LA COMUNICAZIONE Città del Vaticano Di Curzio Fabio DICASTERO PER LA COMUNICAZIONE Città del Vaticano Marino Giuseppe ELETECNO ST spa Robbiate Pricoli Francesco ELETECNO ST spa Robbiate
De Bartolo Salvatore ELETECNO ST spa Robbiate Fiorini Riccardo GAILLI snc Chiusi Scalo Scricciolo Walter GAILLI snc Chiusi Scalo
Intino Alessandro MIT srl Roma
TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A CALDERARA DI RENO
Bagno Giacomo GRACE ENGINEERING srl Casandrino
Signoretto Fausto CPL CONCORDIA scarl Concordia S/S
Esposito Raffaele IDAL GROUP scarl Casola di Napoli
Tosi Luca IMPAR IMPIANTI srl Ferrara
De Rosa Cristian DIPHARMA FRANCIS srl Baranzate Manazzone Denis DIPHARMA FRANCIS srl Baranzate
TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A ROMA
Passacantilli Luigi CNP COMBUSTIBILI NUOVA PRENESTINA Roma 12 / INDUSTRIA&formazione
Terminato il Corso foto di gruppo con il docente Roberto Ferraris e con il Presidente AREA (Associazione Europea dei Tecnici del Freddo) Marco Buoni.
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
Musa Andrea VILLA RESORT srl S’INCANTU RESORT Villasimius
De Paola Davide AERRE SERVICE srl Bologna Carollo Matteo AERRE SERVICE srl Bologna
CORSO AD HOC PRESSO CLIVET SPA A FELTRE
Vicentini Lauro CENTRO SERVICE sas Rovigo Salatino Christian PETIT FORESTIER ITALIA srl Grugliasco Ghinassi Matteo TEOMAR snc DI GHINASSI & SANGIORGI Faenza
TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI A VALLERMOSA
Corso ad Hoc sugli impianti ad idrocarburi presso la ditta Intertek. Il docente del corso CSG Marino Bassi ha insistito sull’importanza della sicurezza per chi mette mano sugli impianti contenenti questi fluidi, che avranno sempre un maggior peso nel nostro settore. Dal prossimo anno il limite di carica verrà probabilmente aumentato dagli attuali 150 grammi a 500 grammi di HC.
Pusceddu Emanuele FEM COSTRUZIONI srl Arbus
Tilocca Antonello ESIET SPA Milano
Lai Maurizio SOMICA spa Carbonia
Ciobanu Catalin GOCCIOLA srl Modena
Tomasi Mirco GREEN TECH 22 srls Solarussa
Saviano Diego TECNO FROST srl Ussana
Abitani Andrea Bertelle Cristian Cecchet Francesca Cecchet Giovanni Collet Enrico Cossalter Giorgio De Carli Luca De Col Luciano Feltrin Giacomo Girolimetto Marco Marchetti Andrea Nasato Marco Natalini Yuri Panconi Davide Smaniotto Mario Vieceli Gianvittore
CORSO AD HOC PRESSO RIVACOLD srl A VALLEFOGLIA
Bernardini Simone Calzolari Fabio Cecchini Raniero Colotti Roberto Della Costanza Alberto
Ruoni Manuel LOGISTICA NIEDDU srl Olbia Serra Francesco Sant’Antioco Giorri Alessandro TERMOIMPIANTISTICA GIORRI Villacidro Bussu Marino BUSSU COSTRUZIONI srl Ollolai Erriu Salvatore ELETTRIC IMPIANTI DI ERRIU Sinnai
Il fondatore del Centro Studi Galileo Enrico Buoni posa con alcuni allievi nel laboratorio della sede centrale di Casale Monferrato INDUSTRIA&formazione / 13
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
CORSO AD HOC PER ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE SAN G. BOSCO DI VIADANA A CASALE MONFERRATO
AHDADINE ZAKARIA Viadana BIGI MATTIA Castelnovo di Sotto
Al termine di un Corso ad Hoc gli allievi posano con il Docente. La grande rivoluzione dei refrigeranti che ci consegnerà sostanze rispettose dell’ambiente ma leggermente infiammabili richiederà una grande attenzione alla formazione da parte delle aziende.
Dominici Mirko Giorgetti Tommaso Giunta Matteo Lucarini Andrea Luchetti Filippo Macci Marco Massi Federico Nobili Chiara Oniche Grigore Orazietti Tommaso Pratelli Davide Righi Matteo Sacchi Enrico Scavolini Giampietro Vitri Giuseppe
Zanella Alessandro Zanin Luca Zanon Domenico
CORSO AD HOC PRESSO ZEPHYRO A MILANO
Agostinelli Diego Barbanti Luca Beretta Piermaria Bertolini Nicola Chiappetta Marco
Cicirello Igor Corso Ernesto Daniotti Davide Degennaro Stefano Di Grazia Daniele Di Nardo Giovanni Fabbri Marco Intini Giacomo Lattuada Giampaolo Leporino Agostino Rodriguez Alex Mino Salerno Emanuele Salerno Giuseppe Stoccoro Mauro Ventaglieri Antonio Volontè Marco
DIOP MOUAHMADOU MOUNIROU Parma FOCHI LEONARDO Brescello MARINO’ GIANLUCA Viadana MARSOULI MAROUAN Castelnovo Di Sotto PAOLINI FEDERICO Boretto SACCANI FARID Poviglio
CORSO AD HOC PER DE RIGO REFRIGERATION srl A BRUGINE
Bernard Dario Carraro Marco Comelli Claudio Corrocher Cristian Costa Paolo Dall’Omo Adua Dalla Rosa Giuseppe Da Rold Claudio De Min Daniele Dean Christian Fiabane Alessandro Lacedelli Andrea Pauletti Mara Redi Claudio Scarton Francesco Vergerio Elisa Zambon Franco 14 / INDUSTRIA&formazione
Il docente Stefano Sarti consegna l’Attestato di frequenza con successo ad un Corso sugli idrocarburi HC come gas refrigerante. Nella stessa lezione anche la dott.sa Miriam Solana dell’azienda Carel, partner Platinum del CSG, presenta l’importanza del nuovo fluido e le sue applicazioni future
SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO SISTEMI DI RECUPERO E RICICLO RECYCLING AND RECOVERY SYSTEMS RECYCLING RECOVERY SYSTEMS F-GAS REGULATION -AND PHASE DOWN Dal 2018 in poi, il regolamento 517/2014) F-GAS REGULATION - PHASE (EU DOWN
€ SAVE THE PLANET SAVE THE PLANET
sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle di HFC nell’UE. Dalquantità 2018 indisponibili poi, il regolamento (EU 517/2014) sui gas fluorurati prevede massicci tagli alle From 2018 onwards, EUnell’UE. F-Gas Regulation quantità disponibili di the HFC (EU 517/2014) creates massive cuts in the2018 available quantities HFCsRegulation in the EU. From onwards, the EUofF-Gas (EU 517/2014) creates massive cuts in the available quantities of HFCs in the EU. SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppo manometrico riciclato a diagnosi visiva con refrigerante SPY riciclato Manifold with visual diagnosis SPYrecycled with Manifold refrigerant with visual diagnosis with recycled refrigerant
€
SAVE MONEY SAVE MONEY
SPY Gruppo manometrico a diagnosi visiva conSPY refrigerante Gruppocontaminato manometrico a diagnosi visiva con refrigerante SPY contaminato Manifold with visual diagnosis withSPY contamined Manifold refrigerant with visual diagnosis with contamined refrigerant
RECUPERA RICICLA RIUTILIZZA RECUPERA RICICLA RECOVER RIUTILIZZA RECYCLE REUSE RECOVER RECYCLE REUSE
Bombola per recupero refrigerante Bombola per recupero Bottle refrigerante for refrigerant recovery Bottle for refrigerant recovery
Distillatore integrato a controllo di flusso Integrated distillation Distillatore integratosystem with automatic flow control a controllo di flusso Integrated distillation system with automatic flow control
Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti aumenti dei prezzi e potenziale carenza. Più alto è il GWP del refrigerante, più sarà soggetto HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati alla Phase-down (riduzione graduale) dell’HFC, con conseguenti non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). aumenti dei prezzi e potenziale carenza. L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora HFO puri, CO2, idrocarburi, ammoniaca, HFC riciclati o rigenerati essere utilizzato per il servizio fino al 2030. non rientrano nella Phase-down (riduzione graduale). L’HFC riciclato e rigenerato - anche con GWP> 2500 - può ancora essere utilizzato per il servizio fino al 2030.
EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo EASYREC1R-2R / EASYREC-HP EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Unità di recupero e riciclo Recovery and recycling units EASYREC1R-2R / EASYREC-HP Recovery and recycling units
The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases and potential shortages. The higher the GWP of the refrigerant, the more it will come under Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled pressure by the HFC phase-down, leading to likely price increases HFCs etc. do not fall under the phase-down. and potential shortages. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still Pure HFOs, CO2, hydrocarbons, ammonia, reclaimed or recycled be used for service until 2030. HFCs etc. do not fall under the phase-down. Recycled and reclaimed HFCs – even with a GWP > 2500 - can still be used for service until 2030.
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Itocchi Daniele Leonardi Anna Marsilii Emilio Misitano Nicola Moioli Elisa Perfetti Marica Sala Massimo Sansanelli Rosa Saponiero Matteo Scoccia Elio Spella Carmine Spreafico Stefano Viscardi Federica CORSO AD HOC A NABEUL
Gli allievi di un Corso ad hoc hanno appena terminato con successo la lezione. Sono centinaia i corsi che il Centro Studi Galileo svolge ogni anno presso le aziende italiane del settore che desiderano migliorare la preparazione dei propri Tecnici. Siamo infatti in un periodo di forti cambiamenti ed opportunità che le aziende italiane, che primeggiano nel mondo, vogliono cogliere.
CORSO AD HOC PRESSO HENCO BY CAPPELLOTTO srl A PORDENONE
Bampa Andrea Cappellotto Ermenegildo Cappellotto Luca Cristiani Michele De Gottardo Simone De March Raffaela Dell’Accio Michele Pase Riccardo Pasqualini Andrea Vivian Valentina
CORSO AD HOC PRESSO ENEL DI MILANO
Bona Alessandro Cassarino Andrea Corsa Raffaele Curcio Elisabetta Della Rocca Vincenzo D’Imperio Francesco Fischetti Carlo Frescaroli Matteo
CORSO AD HOC A NABEUL (TUNISIA) PER UNITED NATIONS INDUSTRIAL DEVELOPMENT ORGANIZATION (UNIDO)
Abdelhalim Habchi Abdelkader Garbi Adel Ghrib Faouzi Ghnya Hamadi Ferjani Hédi Ben Abdallah Jihène Boughzala Karim Belhaj Hmida Koussay Gazzeh Latifa Bouchrit Mahmoud Lakdhar Maiza Makiam Mohamed Ben Ameur Sonia Achouri Yasser Fekih
CORSO AD HOC A DJERBA (TUNISIA) PER UNIDO
Ali Aouida Houssem Eddine Ben Abdallah Khaled Bahroun Lamjed Ben Abdallah Mohamed Dabouba Mohamed El Fekih Ali Mohamed Laamari Néjib Jrad Radhouan Ben Jemaa Sami Trabelsi Wissem El Banna
CORSO AD HOC A TABARKA (TUNISIA) PER UNIDO
Aouadi Elarbi Ben Amor Hichem Dridi Mehrezia Fathallah Jamel Hemissi Rabeh Houaidi Fayçel Messaoudi Raoudha Rajhi Abdelkader Sbaï Sameh Souaihi Chokri Zouaoui Kais
CORSO AD HOC PRESSO HG SUPPORT A ROMA
Averiss Sam Baldi Raffaele Bristow Raffaele Burchianti Alessandro Davy Matt Den Heijer Rob Grassi Roberto Haswell Connor Rowland Michael Sinclair Chris Smith Vincent Zykaj Klodjan 16 / INDUSTRIA&formazione
Gli Attestati, consegnati al termine dei Corsi, sono molto importanti per la carriera del Tecnico del Freddo. Sono garanzia di competenza e professionalità.
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
CORSI A BRUGINE
ABRUZZO REFRIGERAZIONE srl Marciano Antonio Marciano Rodolfo Vasto CASARIN DAVIDE Spinea FREDDO & CO srl Signorini Enrico Pianezze FRIGO POINT srl Venturi Claudio Zeno Doretto Tola Stefano Bortoluzzi Alessandro Carraretto Davide Lo Valco Nicola Violante Sabino Podetti Alex Ceggia FRIGOR BOX INTERNATIONAL srl Pezzuoli Alessandro Scandiano KELVIN srl Vallani Michele Tacconi Davide Brutti Michele Valeggio sul Mincio
PELLEGRINA ALBERTO Tavagnacco
CORSI A FIESOLE
ALI GROUP srl DIV. FRIULINOX Folegotto Simone Taiedo di Chions ECR ITALY spa CAPEZZANO P. FRICOM srl Giannecchini Andrea Capezzano Pianore MORELLI spa Morelli Fausto Teruzzi Paolo Secci Andrea Chiappi Lorenzo Firenze MP DI PARANDERO MAURIZIO Parandero Maurizio Ciriè SALERNITANA IMPIANTI srl Coppola Mario Salerno
Una bella notizia dalla Cina. Split a idrocarburi in Cina: si stanno diffondendo con grande velocità, ma la formazione deve essere perfetta per garantirne la sicurezza. Il CSG ha quindi certificato 24 tecnici all’utilizzo e molti altri verranno certificati nei prossimi mesi grazie alla collaborazione con questa gigantesca Nazione. Il Centro Studi Galileo negli ultimi 5 anni ha tenuto Corsi e sessioni di Certificazione per Tecnici di una settantina di Nazioni. Molti hanno ottenuto la Certificazione presso la sede centrale CSG di Casale Monferrato, altri nelle Nazioni di provenienza.
CORSI A CASALE MONFERRATO
3GR IMPIANTI srl Ranalli Gian Piero Cengio ANGHILERI F.LLI srl Seung Ciprian Annone Brianza BARLETTA ALDO Torino
BOGGERI spa Salamone Maurizio Cabella Ligure BONETTO srl Boaglio Enzo Pinerolo DAVID DIEGO Chiaravalle DENSO THERMAL SYSTEMS spa Borsetti Roberto Barbera Salvatore Poirino ELETTROFRIGO DI RUFFINENGO Minutello Antonio Fabio Torino FENICE spa Balzani Alberto Cascine Vica – Rivoli FIN ALESSANDRO Calangianus
L’istruzione tecnica CSG è fondamentale per maneggiare con la dovuta cautela i gas e per superare le prove pratiche dell’esame per l’ottenimento del Patentino Italiano Frigoristi. I tecnici, nella sede CSG di Roma, prendono nota dei parametri e li trascrivono sul registro dell’apparecchiatura.
H2H FACILITY SOLUTIONS spa Ajmone Francesco Dimitrovski Iliyan Eviani Ermanno Muscatiello Roberto Testa Maximiliano Zola Predosa INDUSTRIA&formazione / 17
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
PUDDU FRANCESCO Quartu S.E.
BATTAGLIA LUCA Torino
RATIONAL PRODUCTION srl Galimi Maurizio Albano S. Alessandro
BM IMPIANTI DI MARSALA Marsala Bernardo Venaria Reale
SERVCAF snc Muro Andrea Baveno
DRAGO VITTORIO Volpiano
STP TRASPORTI srl Palmisano Claudio Stuppia Alessandro San Donato M.se Prove pratiche per l’ottenimento del Patentino Italiano Frigoristi PIF. Dal 2011 il CSG eroga corsi ed esami per poter utilizzare i gas refrigeranti fluorurati obbligatori per legge e aiuta i tecnici ad aggiornarsi sui nuovi refrigeranti infiammabili. Inoltre insegna il giusto utilizzo dell’attrezzatura indispensabile per poter effettuare il lavoro in maniera corretta.
IELAPI TOMMASO Filadelfia IERARDI FABIO Novello
PASTORFRIGOR spa Petrarca Nicola Terruggia
TARTARI PIETRO & C. srl Tosoni Francesco Castronno YE SHUANGYU Seveso ZORSOL srl Calatro’ Samuel Daigoro Cornovecchio
PEDRON DAMIANO Asti
MAGIKA DI KATIA FERRARI Siano Riccardo Casale M.to
PREDA NICOLAE Chiusavecchia
MANFRIN DANIELE Novi Ligure
PROVENZANO TERMOIDRAULICA srl Provenzano Emanuele Lesa
CORSO SERALE PRESSO ITIS AVOGADRO A TORINO
BARLETTA ALDO Torino
GM ASSISTENZA Marsala Giuseppe Venaria INTEK srl Marzano Nicola Bonarini Gabriele Mazzara Giuseppe Torino MARTINI srl Campisi Alessandro Torino NUOVA ITALTERMO DI FAVATÀ Favatà Luca Torino RODRIGUEZ ASENCIO JESUS MANUEL Torino SOLDANO ANDREA Torino
MARINA DI LOANO spa Costa Gino Loano MASTRANDREA NICOLA Mastrandrea Francesco Palo del Colle MD PROJECT & CONSTRUCTION srls Magistretti Marco Luigi Morazzone MORETTI SILVANO snc Valle Francesco Grosseto NUTRISERVICE srl Savani Aristide San Paolo PASOTTI ALESSIO Melazzo 18 / INDUSTRIA&formazione
Prova pratica di carica – vuoto dell’impianto. Perché la prova sia valida occorre non disperdere neppure un grammo di refrigerante. Il manometro digitale e wireless è l’ultima tecnologia disponibile su mercato e si possono annotare i risultati sul computer tramite APP.
Pompa per condensa universale
Combi Gobi II
La centrale multifunzione Le nuove pompe per la condensa REFCO con una maggior multifunzionalità. Un prodotto per tutte le applicazioni.
Modalità silenziosa Configura la prestazione della pompa in funzione della capacità dell’unità AC
LED diagnostico Assicura la corretta installazione iniziale e assiste nella diagnosi
Connessione USB Passa in rassegna la storia operativa della pompa
Sensore digitale Esclusivo sensore digitale di livello dell’acqua
Applicazione universale Da 6.000 Btu/H a 120.000 Btu/H (da 1,75kW a 35kW)
Fusibile da 10A integrato sostituibile Fusibile 5 x 20 mm da 10A sostituibile installato in fabbrica
www.condensate-pumps.com
REFCO Manufacturing Ltd. 6285 Hitzkirch - Switzerland www.refco.ch
WWW.REFRIGERA.SHOW
20-22
FEBBRAIO 2019
L’UNICO EVENTO DEDICATO ESCLUSIVAMENTE ALLA FILIERA DELLA REFRIGERAZIONE INDUSTRIALE, COMMERCIALE E LOGISTICA
PIACENZA EXPO IN COLLABORAZIONE CON:
ORGANIZZATA DA:
Via Antonio Gramsci 57 20032 Cormano, Milan (Italy) Tel.: +39-02-66306866 Fax: +39-02-66305510
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
EDITORIALE
L’anno che fu e l’anno che verrà
Marco BOSCAIN Docente Centro Studi Galileo
Le sfide legate ai cambiamenti climatici hanno portato la maggior parte delle Nazioni mondiali a riunirsi periodicamente per affrontare le problematiche che, a partire dal protocollo di Montreal, i vari provvedimenti e le loro applicazioni pongono in essere. Ultimo è stato il trentesimo meeting MOP30 tenuto a Quito. Il settore della refrigerazione è coinvolto in questo processo soprattutto per quanto riguarda il phase down dei refrigeranti ad alto GWP, l’utilizzo dei nuovi refrigeranti e dei refrigeranti naturali e la ricerca di soluzioni che siano efficienti a livello energetico oltre che l’impiego di energia pulita per azzerare o limitare il più possibile l’uso di combustibili fossili. Il Centro Studi Galileo ha fatto di queste problematiche lo scopo della propria attività, e l’anno ormai trascorso si è caratterizzato per il particolare impegno che lo ha visto protagonista nelle numerose iniziative a livello nazionale ed internazionale. Il Centro Studi Galileo aveva aperto il 2018 a Parigi e a Bruxelles con gli Incontri internazionali tra i big del settore della refrigerazione e del condizionamento per collaborare ed unire le forze al fine di mettere in pratica tutte le misure necessarie ad
accogliere i cambiamenti imposti dalle scadenze di Kigali. A marzo per l’F-gas consultation forum, alla presenza di tutti i Ministeri dell’Ambiente d’Europa e le associazioni di categoria, siamo stati chiamati direttamente dalla Commissione Europea a presentare la nostra attività formativa come esempio di eccellenza da ripetere in ogni Stato Membro. Il CSG è stato quindi coinvolto negli incontri di fine febbraio e di ottobre tra tutte le parti interessate, le associazioni, gli enti di certificazione, ACCREDIA ed il Ministero sul nuovo decreto di attuazione del Reg UE 517/18. Ha organizzato, insieme all’Associazione dei Tecnici del Freddo sotto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Convegno Europeo presso MCE dove si è discusso del passaggio ai Refrigeranti Alternativi: impatto su Impianti Nuovi ed Esistenti. È stato presente in occasione della 40esima sessione “Openended Working Group of the Parties” (OEWG40), gruppo di lavoro che si riunisce regolarmente per monitorare il progresso di attività e sforzi congiunti per controllare le sostanze che lesionano lo strato d’ozono, Conferenza che si è tenuta per un’intera settimana a Vienna, dal 9 al 14 luglio, presso una delle quattro sedi principali ONU: il Vienna International Centre (VIC). Ha partecipato a giugno al Festival dell’energia presso il Palazzo della Triennale di Milano dove si è parlato di accessibilità da parte di tutti all’utilizzo di veicoli elettrici in sicurezza ed efficienza. Dal 16 al 18 ottobre siamo stati con stand e con una presentazione d’onore al congresso inaugurale a Norimberga presso la fiera Chillventa dove si è parlato di efficienza energetica, eco design, refrigeranti, data center e prevenzione dei batteri della legionella. Ha presentato una relazione in due INDUSTRIA&formazione / 21
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
sessioni ad Atmosphere Europe 2018 nella cornice del Lago di Garda, dove si è trattato di Formazione sui refrigeranti naturali, sicurezza ed efficienza. Il Direttore del Centro Studi Galileo, su richiesta dell’Organizzazione per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ha scritto lo schema di certificazione dei Tecnici del Freddo per Qatar e Kuwait, Bahrain e Maldive; sono proseguiti i corsi internazionali di formazione Train the Trainers in numerosi Stati extraeuropei: l’ultimo in China, ma abbiamo organizzato sessioni in Gambia, Bosnia Erzegovina, India e Argentina. Sono naturalmente proseguite le nostre attività di formazione in tutta Italia soprattutto nel rilascio del Patentino frigoristi e nella certificazione dell’azienda. Abbiamo potenziato i canali di informazione con la rivista on line di Industria e Formazione costantemente aggiornata ed il lancio della rivista internazionale, presentata in anteprima mondiale dalle Nazioni Unite stesse, autore insieme a noi della rivista, alla conferenza sul protocollo di Montreal e quindi alla conferenza sui cambiamenti climatici a Katowice. Le sfide per il prossimo anno continuano Il 2019 si apre con l’entrata in vigore dell’Emendamento di Kigali, il 1° gennaio. Con esso più di 170 Paesi ridurranno l’uso delle sostanze HFC ad alto potenziale di riscaldamento globale per più dell’80% nei prossimi 30 anni. Prenderemo parte all’organizzazione di Refrigera, importante appuntamento che si terrà a Piacenza nel prossimo mese di febbraio. A giugno organizzeremo la Conferenza europea - UNEP-IIR-AREA-CSG “XVIII Conferenza dell’UE sulle ultime tecnologie” a Milano e EPEE-EVIA “EUREKA” a Bruges. Continueremo ad essere coinvolti negli eventi di RealAlternatives.eu nell’UE, con un nostro coinvolgimento diretto. Contribuiremo a facilitare la formazione nei paesi in via di sviluppo, assistendo con materiali e procedure. Saremo presenti a una sessione di certificazione nell’ambito del progetto RDL delle Nazioni Unite. Parteciperemo al protocollo MOP31 della conferenza di Montreal, che deciderà il futuro dell’emendamento di Kigali a Roma a novembre. 22 / INDUSTRIA&formazione
Messaggio del Segretario ATF e Presidente AREA ai soci dell’Associazione italiana dei Tecnici del Freddo – Marco Buoni Caro Socio, Ti invio questo messaggio per fare i miei migliori auguri a te e alla tua famiglia per un felice 2019. ATF è un’Associazione unica al mondo. Siamo la prima associazione europea nel settore RAC e, tramite l’associazione AREA, siamo di esempio a livello globale di come 26 diverse Associazioni possano lavorare insieme per il bene del nostro settore. Sono lieto di poterti presentare il buon lavoro che stiamo svolgendo per l’attuazione del regolamento Fgas in Italia e del phase down, che stiamo seguendo da vicino al fine di giungere alla migliore soluzione dei problemi che si stanno verificando. Stiamo supportando il passaggio alle nuove tecnologie e ai nuovi refrigeranti a livello italiano, europeo e mondiale, sfruttando la conoscenza e la leadership da parte delle istituzioni, dei produttori e dei Tecnici del Freddo italiani e europei. Nel 2018 abbiamo lavorato a progetti come “Real Alternatives”, sulla formazione gratuita in italiano sui refrigeranti alternativi, progetto che verrà ampliato l’anno prossimo con sessioni di “Train the Trainers” in diversi altri paesi. Ci impegniamo per una conoscenza comune in tutta Europa che aiuterà tutte le Associazioni e i relativi Enti di formazione a crescere insieme. Stiamo lavorando per estendere questo programma a livello globale attraverso due progetti delle Nazioni Unite: il kit di formazione universale UT-KAR e la patente del refrigerante RDL. L’evento internazionale biennale, ChillVenta, ha dimostrato l’importanza del nostro settore e siamo stati profondamente coinvolti nel suo successo, attraverso lo stand, i seminari e il Congresso. Sono molti i nuovi tecnici che si stanno associando all’ATF grazie alla nostra crescente importanza e influenza. La nostra forza risiede nei nostri numeri: 1000 aziende che rappresentano 9000 tecnici, le cui attività costituiscono una parte fondamentale dell’economia italiana e sono vitali per il suo successo. Più lavoro sarà richiesto nel 2019 e lo condurremo come sempre con passione e unendo insieme le forze. Dobbiamo divulgare e promuovere le migliori pratiche: nel 2019 saremo coinvolti negli eventi “Train the Trainers” nell’UE, con il mio coinvolgimento diretto. Contribuiremo a facilitare la formazione nei paesi in via di sviluppo, assistendo con materiali e procedure. Saremo presenti a una sessione di certificazione nell’ambito del progetto RDL delle Nazioni Unite. Organizzeremo tre importantissimi eventi: 1. La Conferenza europea - UNEP-IIR-AREA-CSG “XVIII Conferenza dell’UE sulle ultime tecnologie” al Politecnico di Milano (6-7 giugno) www.centrogalileo.it e EPEE-EVIA “EUREKA” a Bruges (11-12 giugno) 2. Saremo organizzatori e Associazione di riferimento per Refrigera.Show, la prima fiera unicamente del settore in Italia (20-22 febbraio) 3. Parteciperemo al protocollo MOP31 della conferenza di Montreal, che deciderà il futuro dell’emendamento Kigali a Roma (4-8 novembre). Parallelamente a questo impegno continueremo a fronteggiare le numerose sfide che i nostri Tecnici del Freddo e i nostri Soci devono affrontare, quali la disponibilità e la transizione verso nuovi refrigeranti, il monitoraggio dei prezzi e molto altro ancora. ATF sta lavorando per l’Italia e per l’Europa ma sta guardando al mondo. Auguro a Te e alla tua famiglia un meraviglioso e felice Anno Nuovo 2019.
Powersaver è un sensore aggiuntivo che rende i sistemi di refrigerazione più efficienti e rende i cibi più sicuri per il consumo grazie a un raffreddamento più uniforme e flessibile.
Vantaggi: CONSUMO ENERGETICO INFERIORE FINO AL 30% RADDOPPIA LA VITA DEL SISTEMA FRIGO MENO CIBO DETERIORATO RAFFREDDAMENTO PIU’ EFFICIENTE MIGLIORE QUALITA’ DEL CIBO ZERO COSTI DI MANUTENZIONE FACILE INSTALLAZIONE
NEW COLD SYSTEM srl, Via I.Baravelli 12/A, Z.I. Bargellino 40012 Calderara di Reno (BO) – Italy (+39) 051 6347360 (+39) 051 6347362 e-mail: info@newcoldsystem.it website: www.newcoldsystem.it
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Pompe di calore per la decarbonizzazione del settore edilizio 1. INTRODUZIONE
Hermann HALOZAN Graz University of Technology Inffeldgasse 25/B, A-8010 Graz, Austria
In Europa il settore dell’edilizia è responsabile del 40% della domanda energetica totale e di circa il 33% delle emissioni di CO2. Entro il 2050 questo settore dovrebbe diventare libero da CO2, il che significa che la domanda di riscaldamento dovrà essere ridotta migliorando la costruzione degli edifici e la domanda rimanente di riscaldamento e raffrescamento dovrà essere coperta da fonti di energia rinnovabili. Il riscaldamento ha una lunga tradizione in Europa, in quanto è necessario per sopravvivere al nostro clima. Il raffrescamento, almeno in Europa centrale e settentrionale, è relativamente nuovo. Ciò dipende non solo dalle condizioni climatiche, ma anche dalla dimensione dell’edificio, cioè dal volume della porzione di superficie e dall’utilizzo dello stesso; ossia dai carichi interni causati
Figura. 1: riduzione delle emissioni di CO2 da riscaldamento e raffrescamento ETP 2010 negli edifici. (Fonte IEA)
24 / INDUSTRIA&formazione
da persone e attrezzature. Il miglioramento dell’isolamento termico implica un più alto impatto dei guadagni interni; una persona in una casa passiva di 100 m2 può aumentare la temperatura di 1 grado. Un ulteriore problema deriva dall’architettura; attualmente il vetro è il materiale di costruzione preferito, i doppi vetri sono moderni ma fanno sì che i guadagni derivanti dal riscaldamento solare diventino molto velocemente enormi carichi di calore che devono poi essere abbattuti da un potente sistema di aria condizionata. Inoltre, il cambiamento climatico che stiamo producendo ha fatto delle nostre città isole di calore con temperature significativamente superiori rispetto alle zone circostanti. Nella Piattaforma Tecnologica Europea su Riscaldamento e Raffrescamento rinnovabili i settori menzionati sono: riscaldamento e raffrescamento solare, biomassa, geotermia divisa in fonti geotermiche profonde e superficiali, tecnologie trasversali che riguardano il teleriscaldamento e raffrescamento, lo stoccaggio di energia termica, le pompe di calore e i sistemi di energia rinnovabile ibridi, e inoltre come quinto settore le pompe di calore. I settori sono adatti ad edifici che vanno da unità monofamiliari a grandi sistemi, come richieste di teleriscaldamento e raffreddamento, o processi industriali. Ricerche simili sono state effettuate dall’Agenzia Internazionale dell’Energia 2010, che inoltre migliorando le tipiche case passive per renderle edifici energy plus, ha concentrato i propri studi sulla termica solare, le pompe di calore, il teleriscaldamento e raffrescamento e lo stoccaggio di energia; infine ha studiato i sistemi combinati di cogenerazione di potenza e calore (OECD/IEA 2013). L’obiettivo è la decarbonizzazione (Figura 1).
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
2. RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO DA FONTI RINNOVABILI Il riscaldamento ed il raffrescamento rinnovabile comprendono il riscaldamento e raffreddamento solari, le biomasse, i sistemi geotermici e le tecnologie trasversali come il teleriscaldamento e raffrescamento, l’immagazzinamento di energia termica, le pompe di calore e i sistemi di energia rinnovabile ibridi (RHC 2014). Tuttavia, occorre aggiungere nuove tecnologie come reti elettriche intelligenti, eolico e fotovoltaico solare. Le radiazioni solari e la temperatura esterna sono più alte d’estate e più basse d’inverno. I sistemi termici solari con utilizzo diretto della radiazione solare sono convenienti per l’estate, buone per tutto l’anno e solo per l’inverno relativamente sconvenienti. La loro applicazione principale è la produzione di acqua calda ed un tale sistema è costituito da collettori solari e da un SERBATOIO DI ACCUMULO che consente l’utilizzo dell’acqua calda anche al mattino e alla sera in assenza di sole. Con tali sistemi, in Europa centrale può essere raggiunta una frazione solare di circa il 60%; i sistemi solari combinati per la fornitura di acqua calda (DHW) e riscaldamento hanno dimensioni comprese tra i 10 e i 15 m2 e possono fornire una frazione solare di circa il 30% a seconda della dimensione e dell’efficienza dell’edificio e delle condizioni climatiche del luogo. Nel caso di grandi sistemi termici solari ad uso di molte abitazioni multifa-
miliari anche nel caso di fornitura di reti di teleriscaldamento con grandi serbatoi d’acqua, per aumentare la frazione solare raffreddando la base del serbatoio e caricare la zona superiore vengono usate delle pompe di calore. Inoltre la pompa di calore viene utilizzata per fornire la rete se la temperatura nel serbatoio è inferiore a quella richiesta dal sistema di distribuzione. La domanda di raffrescamento nel settore dei servizi è attualmente soddisfatta da impianti elettrici, che causano picchi di consumo. Pertanto, le tecnologie di raffrescamento generate da fonti di calore - come l’assorbimento o l’adsorbimento - possono contribuire. Tuttavia, vi è un’altra opzione, la combinazione di fotovoltaico con un sistema elettrico che fa funzionare un impianto a compressione di vapore tradizionale, che porta i vantaggi di un COP più alto e di una più piccola torre di raffrescamento. Le tecnologie a base di biomasse possono soddisfare quasi tutte le applicazioni residenziali sia come singole soluzioni di biomassa, sia come pacchetti ibridi che forniscono calore, acqua calda, ventilazione e condizionamento / raffrescamento di edifici residenziali. Esistono due diversi tipi di sistemi geotermici: sistemi geotermici profondi con temperature fino a 250 °C sufficienti per l’uso diretto e sistemi geotermici superficiali con temperature comprese nell’intervallo della temperatura media esterna annua o superiore; tali sistemi vengono utilizzati in combinazione con pompe di calore.
Tuttavia, per realizzare questi potenziali è necessario sfruttare le sinergie tra la produzione, la distribuzione e il consumo di energie rinnovabili, investendo in “tecnologie trasversali”. Questo termine viene utilizzato dalla piattaforma RHC per descrivere qualsiasi tecnologia o infrastruttura energetica che può essere utilizzata sia per migliorare la produzione di energia termica di un RES sia per consentire una maggiore frazione di uscita dal sistema utile o per consentire lo sfruttamento di RES che risulterebbe difficile o impossibile da utilizzare nelle applicazioni specifiche per l’edilizia. • Il teleriscaldamento e teleraffrescamento aumentano l’efficienza complessiva del sistema energetico riciclando le perdite di calore provenienti da una serie di processi di conversione dell’energia. Il calore che altrimenti verrebbe perso viene recuperato e utilizzato per soddisfare le esigenze termiche negli edifici e nelle industrie. Le fonti rinnovabili che altrimenti sarebbero difficili da usare, come molte forme di biomassa e di energia geotermica, possono così essere sfruttate. Aggregando un gran numero di piccole e variabili esigenze di riscaldamento e raffreddamento, il teleriscaldamento e raffrescamento consentono di combinare flussi di energia provenienti da più RES, riducendo la domanda di energia primaria e le emissioni di carbonio nella comunità servita. • L’immagazzinamento di energia termica è la soluzione all’ostacolo principale dovuto all’uso diffuso e integrato di RES, in quanto l’approvvigionamento rinnovabile non sempre coincide con la domanda di riscaldamento o raffrescamento. Numerose tecnologie in forma sensibile, latente o termochimica possono spostare temporaneamente l’approvvigionamento di energia rinnovabile a periodi di maggiore domanda, ognuno caratterizzato da differenti specifiche e con specifici vantaggi. • Le pompe di calore trasformano l’energia termica rinnovabile disponibile a basse temperature dall’ambiente naturale a calore a temperature più alte. Il ciclo della pompa di calore può essere utilizINDUSTRIA&formazione / 25
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Figura. 2: piccoli e grandi sistemi con impianto a terreno.
zato anche per fornire il raffreddamento. Le pompe di calore utilizzano l’energia aerotermica, idrotermica e geotermica e possono essere combinate con il calore proveniente da altri sistemi RES in sistemi ibridi (vedi sotto). Queste fonti potrebbero essere rinnovabili in origine o provenienti da perdite di energia di processi industriali e arie di scarico dagli edifici. Le pompe di calore possono essere molto efficienti, anche se l’efficienza energetica primaria complessiva dipende dall’efficienza della produzione di energia elettrica (o di altre fonti di energia termica) che utilizzano. • I sistemi di energia rinnovabili ibridi, che combinano due o più fonti di energia in un unico sistema, possono superare le limitazioni delle singole tecnologie, in particolare per i sistemi di grandi dimensioni idonei per il teleriscaldamento e raffrescamento o per processi industriali. La combinazione di Sistemi di Energie Rinnovabile disponibili in tempi diversi all’interno del sistema è particolarmente utile se esiste una domanda più costante di calore con efficienza complessiva del sistema che dipende dal modo in cui le diverse fonti vengono combinate. 3. POMPE DI CALORE C’è da notare che la pompa di calore, che nella maggioranza dei casi innalza il calore libero proveniente dall’ambiente e dal calore disperso, è una delle principali fonti di energia rin26 / INDUSTRIA&formazione
novabile. Il calore rinnovabile R ottenuto dalla pompa di calore è la differenza tra l’uscita termica Q e l’energia di azionamento Ex (nel caso dell’elettricità, E = Ex); ovviamente, se l’energia dell’azionamento è energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, tutta l’energia utilizzata per la pompa di calore è energia rinnovabile. R = Q – E = Q – Q/SPF = Q(1 – 1/SPF) In Europa il termine pompa di calore viene utilizzato per un’unità che produce calore utile. In Giappone e negli Stati Uniti le unità di condizionamento reversibili sono chiamate pompe di calore. I refrigeratori sono più o meno sempre chiamati refrigeratori, anche se utilizzati come refrigeratori a pompa di calore che producono anche calore utile. In Europa il termine pompa di calore viene utilizzato per le sole unità di riscaldamento con fonti di calore derivanti da aria esterna o aria di scarico del sistema di ventilazione, suolo e acque sotterranee, combinata con sistemi idronici di distribuzione del calore. L’elemento più importante è lo sviluppo di sistemi. L’interazione tra l’utente, l’edificio, l’apparecchiatura di riscaldamento / raffrescamento e il controllo deve essere considerata con molta attenzione e solo un approccio simile a questo sistema può dare sistemi altamente efficienti. Il raffrescamento libero, il raffrescamento diretto e lo spostamento del calore da un lato all’altro dell’edificio devono essere criteri per la progettazione del sistema (Halozan, H., (2003)). Per lungo tempo, le pompe di calore a
terra (acque sotterranee, il suolo stesso) hanno dominato il mercato delle abitazioni unifamiliari; attualmente (le pompe di calore) quelle ad aria sono dominanti. I motivi sono i costi di investimento più bassi e le minori temperature di uscita della pompa di calore dovute ad un migliore isolamento termico degli edifici e la possibilità di sistemi di distribuzione di calore a bassa temperatura. Tuttavia, le pompe di calore a terra hanno ancora SPF più alti. Le pompe di calore geotermiche possono essere utilizzate a diversi climi, con differenti proprietà del terreno, per piccoli e grandi sistemi, e per il solo riscaldamento come anche per sistemi di raffrescamento e riscaldamento. La caratteristica comune dei piccoli sistemi è il recupero termico naturale del suolo, principalmente delle radiazioni solari e delle precipitazioni raccolte dalla superficie del terreno. I piccoli sistemi sono in uso sia per il riscaldamento, che per riscaldamento e raffreddamento (IEA HPC (2010)) (Figura 2). Un altro impiego è l’adeguamento degli edifici esistenti senza una profonda ristrutturazione della struttura esterna dell’edificio. L’isolamento termico - facciate, soffitti e finestre – è un’operazione costosa che dovrebbe essere fatta solo se ci fosse necessità di uno svecchiamento dovuto all’età dell’edificio o dal tempo intercorso dall’ultimo rinnovamento, normalmente 20 o 30 anni. Se si procede ad una ristrutturazione approfondita, il sistema di distribuzione del calore deve solitamente essere cambiato o
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
almeno modificato per adattarsi ai nuovi carichi. L’installazione di una pompa di calore ad aria in tipi di edifici non rinnovati avrebbe un senso solo nel caso fosse adoperata per temperature esterne inferiori all’intervallo tra +5 °C e -5 °C che consentono un SPF relativamente alto, nonostante un sistema di distribuzione di calore a medie temperature. Per temperature esterne inferiori viene utilizzata la caldaia esistente. Nel caso di una ristrutturazione, la stessa pompa di calore può essere utilizzata per coprire il carico totale senza funzionamento bivalente. L’efficienza delle pompe di calore a terra può essere migliorata progettando un magazzino termico stagionale. Se la perdita di calore dalla sorgente di terra è sufficientemente bassa, il calore pompato al di fuori dell’edificio può essere recuperato in inverno. L’efficienza di stoccaggio termico aumenta con la portata, quindi questo vantaggio diventa significativo nei sistemi commerciali. Le possibilità per un magazzino termico stagionale sono: • Funzionamento di riscaldamento e raffrescamento con estrazione di calore bilanciata / trasferimento di calore nel magazzino oppure • Un impianto di riscaldamento e raffrescamento ibrido in cui il bilanciamento viene raggiunto mediante un raffrescamento supplementare del magazzino da una torre di raffrescamento o carica aggiuntiva del deposito di energia solare.
Città future = città con le pompe di calore
L’immagazzinamento termico stagionale può essere creato come deposito di energia termica delle falde acquifere, sistemi ben organizzati a colonna multipla, sistemi di stoccaggio di energia termica a pozzo o utilizzando le fondamenta dell’edificio come stoccaggio. Altre fonti per il funzionamento della pompa di calore sono i tunnel sotterranei, zone delimitate, i tunnel di scarico e gli impianti di trattamento, che possono essere facilmente equipaggiati con scambiatori di calore integrati. Un’altra fonte è il calore residuo dell’industria che può essere utilizzato direttamente o tramite pompe di calore, tutte così come le applicazioni di raffrescamento e refrigerazione come centri dati, centri refrigerati, supermercati e grandi impianti di condizionamento, principalmente con una pompa di calore ausiliaria per la ricarica delle reti di teleriscaldamento. Ma le pompe di calore possono essere utilizzate per operazioni energiacalore in caso di eccedenza di energia eolica o PV solare, utilizzando la
massa di stoccaggio dell’edificio o un deposito aggiuntivo. Per una tale operazione devono essere sviluppati modelli aziendali. 4. SINTESI In origine le fonti di energia rinnovabili in Europa erano biomasse, geotermica profonda, energia termica solare ed eolica. Nel frattempo si sono aggiunte le pompe di calore. Il consenso ottenuto da queste ultime ha segnato l’inizio di una rottura nel mercato dovuta all’introduzione di questa nuova tecnologia in Europa. In passato, le pompe di calore geotermiche ( falde acquifere, acque sotterranee e di superficie) hanno dominato il mercato. Al giorno d’oggi le pompe di calore a fonte d’aria stanno dominando; tuttavia, alcuni paesi mostrano una ripresa di sistemi geotermici. Ma altre sorgenti di calore stanno diventando sempre più interessanti come per esempio calore residuo delle industrie, centri dati, acque reflue, tunnel della metropolitana e applicazioni di riscaldamento e refrigerazione. Ci sono tuttavia alcuni altri vantaggi nell’uso delle pompe di calore: possono utilizzare energia elettrica da fonti fluttuanti come il vento e il fotovoltaico (PV) che in combinazione con le riserve energetiche possono contribuire alla creazione di reti intelligenti. Esse agiscono come il principale sistema di generazione di calore per i sistemi di teleriscaldamento e raffrescamento utilizzando fonti naturali nonché il calore recuperato dall’industria e saranno la tecnologia chiave per rendere il mercato del riscaldamento energetico efficiente e libero da emissioni di CO2. INDUSTRIA&formazione / 27
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Carica maggiore di idrocarburi come gas refrigerante Progressi per rendere possibile l’impiego di una carica maggiore di idrocarburi come gas refrigerante nei sistemi RAC&HP INTRODUZIONE
D. COLBOURNE D. OPPELT D. KANAKAKUMAR Senior Technical Expert c/o HEAT GmbH, Seilerbahnweg 14, 61462 Königstein, Germania
Senior Lecturer Department of Mechanical Engineering, University College London, UK
Shecco, Rue Royale 15, 1000 Bruxelles, Belgio K. SKACANOVA
K. O. SUEN
D. BELLUOMINI
Proklima International, Climate Change, Environment and Infrastructure Division, GIZ, Germania P. MUNZINGER
28 / INDUSTRIA&formazione
Le attuali norme di sicurezza regionali e internazionali per i sistemi di refrigerazione contengono requisiti specifici per l’applicazione di idrocarburi (HCS) per affrontare il rischio dell’ infiammabilità. Queste norme sono volte principalmente ad affrontare i limiti di carica del refrigerante e ad evitare potenziali fonti di accensione. Le grandi differenze tra i vari standard, requisiti e criteri inducono ad una percezione spesso incoerente del concetto di applicazione “sicura”, creando così potenziali ostacoli ad una più ampia applicazione di HCS, in particolare nei condizionatori d’aria per applicazioni “comfort”, come definito in alcuni standard. A livello europeo e internazionale sono in corso attività, tra cui il progetto GIZ Cool Contributions fighting Climate Change project (C4) e il progetto LIFE FRONT dell’UE, per indagare sulla validità dei requisiti attuali e le loro ipotesi di base; questi mirano a sviluppare una serie di requisiti più solidi che dovrebbero richiamare maggiore fiducia nell’estendere l’applicazione degli HCs e creare una eventuale armonizzazione tra tutti gli standard di sicurezza RAC&HP. È stato svolto un ampio lavoro per comprendere le varie caratteristiche associate alla progettazione e alla costruzione di apparecchiature RAC&HP in grado di mitigare il rischio di infiammabilità. Questo articolo fornisce una visione generale sui requisiti contenuti al momento negli standard di sicurezza applicabili agli HCs e sulle loro implicazioni. Viene fornito un riepilogo degli studi attualmente in corso nell’ambito dei progetti GIZ C4 e EU LIFE FRONT, per illustrare alcuni dei miglioramenti nella comprensione dei processi fisici associati alla perdita e dispersione di HCs da sistemi e apparecchiature RAC&HP e come si pos-
sono adattare al contesto generale del rischio di infiammabilità. Infine questo lavoro aiuta ad evidenziare la direzione e le formulazioni che i limiti di carica proposti e rivisti potrebbero avere nei futuri standard di sicurezza RAC&HP e quali siano le implicazioni nell’estendere la gamma di apparecchiature che potrebbero utilizzare gli HCs. STANDARD DI SICUREZZA RAC&HP Il recente rapporto UNEP TEAP fornisce una descrizione approfondita dei requisiti contenuti negli standard attuali. Sebbene quasi tutti i settori / attrezzature / applicazioni soddisfino le regole per l’uso sicuro degli HC, ne restano alcuni che non vengono ben trattati, come ad esempio l’automotive MACS, celle frigorifere, trasporti refrigerati e alcuni tipi di AC. Le restrizioni più significative dovute ai limiti di carica riguardano i sistemi di refrigerazione che utilizzano HC. Questi limiti restrittivi hanno l’effetto di limitare la capacità di raffreddamento disponibile (per un singolo circuito) e un determinato livello di temperatura e, in definitiva, l’efficienza potenziale del sistema. La Figura 1 indica i sistemi / applicazioni che attualmente presentano standard di sicurezza “ostruttivi”. Oltre alla necessità di ampliare la gamma consentita di questi refrigeranti, laddove l’applicazione delle apparecchiature si trova al limite di ciò che consentono le dimensioni della carica (cioè con cariche maggiori), vi è un’ulteriore implicazione relativa all’efficienza energetica. Per un dato tipo di sistema, nel momento in cui i livelli di efficienza minimi aumentano o si desidera uno standard di efficienza più elevata, un tale aumento richiede generalmente più refrigerante; questo porta ad un aumento anche dei costi.
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
Refrigerazione
Frigo/ Freezer
Stoccaggio e lavorazione del cibo
Commercio al dettaglio
Domestica
Unità condensatrici (armadio)
Integrali
Integrali
Centralizzato
Direttamente distribuito
Unità condensatrici (armadio)
Centralizzato
Direttamente distribuito
Chillers
Chillers
Condizionamento d’aria
Residenziale
Autonomo
Split singolo non canalizzato
Commerciale
Split canalizzato
Chillers
Split singolo non canalizzato
Split centrale
Multi split
Unità sul tetto
Figura 1: Riepilogo delle applicazioni che sono o non sono bloccate dalle norme di sicurezza; il verde indica i casi in cui quasi tutte le apparecchiature standard possono essere utilizzate nella maggior parte delle applicazioni; l’ambra indica i casi in cui alcuni tipi di apparecchiature possono essere utilizzate nella maggior parte delle applicazioni ma non in altre; il rosso indica dove la maggior parte delle apparecchiature è quasi completamente vietata dalla maggior parte delle applicazioni, il tutto a causa dei limiti delle dimensioni di carica del refrigerante per una determinata dimensione della stanza.
Tabella 1: limiti di carica per gli HCs in base agli standard di sicurezza per i sistemi RAC&HP
Viceversa, i limiti di carica “incoraggiano” lo sviluppo di progetti non ottimali. Un riepilogo dei limiti di carica è fornito nella Tabella 1. La dimensione massima della carica rappresenta il limite o il tetto massimo per ogni spazio occupato a dimensione infinita, mentre la carica consentita è il limite per
una data dimensione della stanza. In alcune situazioni la carica ammessa è limitata in base all’area della stanza e all’altezza di installazione dell’unità, per altri casi è basata sul volume della stanza, mentre per i sistemi situati esclusivamente all’esterno il limite riguarda solo la carica assoluta. In linea di principio, quasi qualsiasi
tipo di sistema o applicazione può tranquillamente utilizzare HCs, a condizione che sia progettato e installato in modo intelligente. Dopo tutto, ci sono numerose installazioni che impiegano in modo sicuro molti chilogrammi e anche tonnellate di gas infiammabili, come per esempio le installazioni domestiche di gas GPL. In effetti, in tutta la normativa di sicurezza UE riguardante i pericoli provenienti da sostanze infiammabili - in particolare le direttive ATEX (apparecchiature) e ATEX (posto di lavoro) - non viene menzionato alcun limite di quantità di materiale che può essere utilizzato. Viene quindi da chiedersi perché i refrigeranti HC vengano così fortemente limitati. Si è discusso riguardo al fatto che tali limiti siano imposti dal punto di vista commerciale (anziché essere basati sulla sicurezza) da parte delle aziende desiderose di promuovere i propri prodotti refrigeranti, vale a dire un tentativo di rimuovere i prodotti concorrenti. È probabile che la realtà della situazione sia una combinazione di tali interessi commerciali con la paura delle parti interessate inesperte. INDUSTRIA&formazione / 29
REVISIONE DEGLI STANDARD DI SICUREZZA RAC&HP PER GLI HCs Esistono varie attività in corso per rivedere gli standard RAC&HP per aiutare ad affrontare i limiti di carica restrittivi, inclusi vari gruppi di lavoro (WG) in determinati comitati di standard sia a livello europeo che a livello internazionale. Questi includono: • CEN TC 182 WG6 per la revisione della EN 378 che si occupa di tutti i refrigeranti infiammabili. • IEC SC 61C WG4 per la revisione di IEC 60335-2-89 che si sta indirizzando verso tutti i materiali infiammabili per gli apparecchi di refrigerazione commerciale. • IEC SC61D WG16 per la revisione di IEC 60335-2-40 che riguarda i refrigeranti A2 e A3 per i condizionatori d’aria. • ISO TC 86 SC1 WG1 che sta rivedendo ISO 5149, incluso per tutti i refrigeranti infiammabili.
Sistemi che migliorano il contenimento perdite
Concentrazione media al suolo alla fine del rilascio [g/m3]
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Concentrazione in uscita [g/m3] Figura 2: una correlazione campione tra la massima concentrazione al suolo e la massima concentrazione racchiusa in uscita attraverso una gamma di diverse dimensioni di spazio chiuso, dimensioni di apertura e ventola di circolazione interna accesa o spenta.
Misure correnti (base)
Misure nuove (che riducono il rischio)
Sistemi con struttura adatta a diluire le perdite
Quantità limitata di fuoriuscita
Unità integrate con flusso d’aria
Controllo perdite attraverso test
Figura 3: panoramica dei principali metodi di mitigazione del rischio proposti per gli HCs
Il problema principale è che i progressi dei gruppi di lavoro tendono ad essere lenti; ciò è in parte dovuto all’inerzia inerente al processo di sviluppo degli standard e al tempo necessario per rimediare e comprendere nuove proposte, ma anche per le tattiche dei soggetti che si oppongono ad un uso più ampio degli HCs. Ad esempio, gli “esperti” del gruppo di lavoro possono rifiutarsi di accettare nuove proposte o insistere sull’adozione di ipotesi estremamente pessimistiche che vanno ben oltre l’esperienza ragionevole - ciò può applicarsi a tutti gli argomenti, non solo per le dimensioni della carica. Per aiutare a superare questi ostacoli, sono utili dati sperimentali, computazionali e sul campo più estesi insieme ad un’analisi più approfondita. En30 / INDUSTRIA&formazione
trambi i progetti GIZ C4 e LIFE FRONT stanno affrontando queste richieste. Ci sono diversi elementi per questo lavoro: • Caratterizzazione e definizione delle dimensioni dei fori di perdita di refrigerante, dove vengono misurate le sezioni di tubazioni e componenti che perdono per determinare la dimensione del foro, insieme ad altre caratteristiche dell’apparecchiatura (come posizione, posizionamento, considerazioni di progettazione per il sistema). Ciò fornisce dati empirici sui fori di perdita, in modo tale che le perdite di portata massima reali previste possano essere calcolate per un uso successivo. • Caratterizzazione delle concentrazioni di refrigerante in uscita dai vari alloggiamenti e involucri delle appa-
recchiature RACHP di diverse configurazioni. È stato trovato che le concentrazioni massime nel suolo hanno una forte dipendenza da questa concentrazione in uscita dall’alloggiamento e possono quindi essere utilizzate per identificare i limiti di carica appropriati (vedere Figura 2, ad esempio). • Misurare le concentrazioni di refrigerante sviluppate all’interno delle stanze per aiutare a comprendere l’effetto di numerose variabili, con l’intento di derivare correlazioni più adatte tra dimensioni della carica, caratteristiche della stanza e design della strumentazione. • Studi computazionali su situazioni simili ed esperimenti su quelli che coinvolgono variabili che non sono facili da gestire in modo che anche i
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
Altro; ISO 5149, EN 378 Comfort (a 2mt) ISO 5149, EN 378
Carica R290 [g]
Con migliorata aderenza Unità flusso d’aria integrale Determinato dal test (per esempio) Limitazione del comfort (50%) Buona progettazione dell’alloggiamento dell’unità (h=1m)
Area stanza [m2]
Figura 4: alcuni esempi di calcoli delle dimensioni di carica consentiti dai nuovi metodi per R290.
volumi infiammabili e la loro persistenza derivante da tali casi possano essere esaminati. Attraverso queste estese attività di ricerca, sono state proposte una serie di nuove misure per incentivare l’estensione dei limiti di carica RAC&HP. Sono stati sviluppati diversi approcci chiave; la Figura 3 riassume i principali elementi attualmente in discussione (oltre a quelli attualmente esistenti). Queste misure riflettono la filosofia della prevenzione delle esplosioni come previsto dalle direttive ATEX. Possono essere adottate singolarmente o in combinazione con gli standard di sicurezza RACHP rivisti: • Migliorare la tenuta del sistema per ridurre la probabilità e le dimensioni (flusso di massa) delle perdite, in modo da poter utilizzare più refrige-
rante senza aumentare il pericolo di infiammabilità; • Design di alloggiamento migliorato per parti contenenti refrigerante in modo da ridurre la concentrazione in uscita nell’ambiente circostante; • Dotare il sistema di una portata d’aria sufficientemente alta in modo che ogni perdita venga efficacemente diluita al di sotto della LFL; • Limitare la massa di refrigerante che può essere rilasciata in un dato spazio con mezzi attivi o passivi; • Dimostrare che dimensioni e durata delle miscele infiammabili sono limitate in condizioni normali e / o di guasto testando più scenari; • Uso di metodi di rilevamento delle perdite, come l’utilizzo di determinati parametri di sistema o ultrasuoni per attivare le misure di mitigazione
sopra menzionate. La Figura 4 fornisce alcuni esempi delle varie cariche possibili basate sui metodi finora sviluppati, dove si presume che la carica massima sia fissata a 1,5 kg di R290. Si può vedere che la carica consentita potrebbe essere aumentata diverse volte rispetto ai limiti di corrente (ad es., ISO 5149, EN 378, ecc.). Esaminando e comprendendo a fondo gli effetti dell’applicazione di varie opzioni, singolarmente o in combinazione, i produttori e i progettisti di sistemi possono scegliere l’approccio più conveniente per i loro tipi di sistema. OSSERVAZIONI FINALI Ad oggi, molte delle proposte sono state discusse all’interno dei gruppi di lavoro citati in precedenza, insieme a un ampio lavoro di formazione preliminare che ha condotto ad esse . Il lavoro è ancora in corso e rimangono da fare alcuni miglioramenti e chiarimenti su certi concetti. Dovrebbe inoltre essere condotta una verifica indipendente dei metodi da parte di altri partecipanti per contribuire a fornire un elevato livello di fiducia sui requisiti proposti e le misure associate. Si spera che i vari comitati e gruppi di lavoro europei e internazionali possano accettare le proposte e che le commissioni nazionali competenti possano dare il loro supporto votandole una volta formulate chiaramente. INDUSTRIA&formazione / 31
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Risparmio energetico nei supermercati con Powersaver MIGLIORARE IL CONTROLLO DI TEMPERATURA NEI SISTEMI DI REFRIGERAZIONE
Madi SAKANDÉ New Cold System Docente del Centro Studi Galileo Investito quest’anno dell’onorificenza “Chevalier de l’Ordre de l’Etalon” dal Presidente del Burkina Faso Ha vinto in Italia il Moneygram 2016, premio dedicato al Miglior imprenditore straniero dell’anno Dal 2011 fondatore e general manager di New Cold Sistem srl, azienda specializzata nel settore della refrigerazione e climatizzazione commerciale e industriale. erede della storica a zienda bolognese Cold System
32 / INDUSTRIA&formazione
I sistemi di refrigerazione di oggi non misurano quanto sia freddo il cibo, ma misurano la temperatura dell’aria circostante in quanto ciò è molto più semplice. Ma la qualità del cibo dipende dalla temperatura effettiva del cibo, e la temperatura dell’aria è un indicatore insufficiente delle condizioni del cibo. Poiché l’aria ha una densità molto inferiore a quella del cibo, la temperatura dell’aria fluttua spesso e rapidamente. La temperatura del cibo cambia molto lentamente e richiede un po’ di energia per rimanere fredda. Quando il sistema di refrigerazione viene continuamente “ingannato” dalle continue fluttuazioni della temperatura dell’aria, utilizza più energia del tutto inutile, mentre il cibo non viene sempre tenuto costantemente refrigerato. Se il sistema di refrigerazione è in grado di determinare la temperatura del cibo, può funzionare in base alle condizioni reali al fine di mantenere la temperatura uniforme e appropriata, il che migliora le condizioni del cibo.
COSA SUCCEDE NEI SISTEMI CHE UTILIZZANO POWERSAVER? Un sistema di refrigerazione è costituito da un motore (compressore) che pompa un refrigerante all’interno di lunghi condotti. Successivamente, quando un congelatore o un frigorifero richiede il raffreddamento, il sensore determina la misura in cui ciò dovrebbe essere fatto. Con Powersaver come “assistente” del sensore, il motore funziona in base alla temperatura del cibo. Ciò significa che il sistema di refrigerazione funziona in cicli più lunghi, a una temperatura più uniforme. Powersaver impedisce all’aria di influenzare il sensore e di provocare l’avviamento del compressore al minimo cambiamento di temperatura dell’aria. Ogni volta che si avvia il compressore, il motore può consumare tre volte in più d’energia rispetto a quanto necessario per il funzionamento continuo. Questo può essere paragonato a un’automobile che consuma più carburante quando parte da fermo. Le nostre misurazioni presso un noto magazzino svedese di mobili dimostrano chiaramente i vantaggi di avere Powersaver.
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
SENZA POWERSAVER
CON POWERSAVER
Il compressore raggiunge il suo massimo effetto frigorifero più velocemente. Inoltre si ottiene una migliore lubrificazione del compressore. IL SISTEMA NON PRESENTA ALCUNA ELETTRONICA EVITANDO QUINDI PROBLEMI Il sensore si installa facilmente sul sensore senza collegamenti elettrici. Poiché Powersarver non richiede elettricità o elettronica, non ha alcun impatto negativo sul sistema o su alcuna garanzia esistente. EFFICACE
SENZA POWERSAVER
Il sensore si adatta completamente al sistema entro 1-2 settimane dall’installazione. Il sistema inizierà quindi a lavorare in cicli più lunghi, con meno avviamenti e arresti, usura ridotta e minor consumo di energia.
CON POWERSAVER
CICLI DI RAFFREDDAMENTO PIÙ LUNGHI RAFFREDDAMENTO DEL CIBO PIÙ VELOCE Brevi periodi di raffreddamento sono sufficienti per raffreddare l’aria, ma richiede molto più tempo per raffreddare i cibi. I cicli di raffreddamento più lunghi sono quindi cruciali per abbattere correttamente la temperatura degli alimenti quando, ad esempio, i nuovi prodotti sono collocati nei frigoriferi e il cibo deve essere raffreddato rapidamente. Cicli di raffreddamento più lunghi con-
sentono al cibo di diventare costantemente raffreddato in tutto. Il controllo della temperatura degli alimenti insieme a lunghi cicli di raffreddamento consente inoltre al sistema di risparmiare enormi quantità di energia utilizzando un’ulteriore “fonte di raffreddamento”, ovvero cibo già freddo. In altre parole, il sistema utilizza una fonte di energia completamente gratuita per lunghi periodi, senza compromettere la qualità del cibo.
Questo sensore aggiuntivo che rende i sistemi di refrigerazione più efficienti e rende i cibi più sicuri per il consumo grazie a un raffreddamento più uniforme e flessibile. Vantaggi:
ANCHE I COMPRESSORI HANNO BISOGNO DI UNA PAUSA Quando i cicli di raffreddamento si allungano, il compressore viene disattivato per periodi più lunghi. Ciò consente di equalizzare la pressione nel sistema di raffreddamento, con partenze più morbide e usura ridotta.
• Consumo energetico inferiore fino al 30% • Raddoppia la vita del sistema frigo • Meno cibo deteriorato • Raffreddamento più efficiente • Migliore qualità del cibo • Zero costi di manutenzione INDUSTRIA&formazione / 33
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
TEMPERATURE PIÙ BASSE CON LA STESSA ENERGIA
MISURA DELLA TEMPERATURA NELLA CITTÀ DI MALMÖ. PRIMA E DOPO L’ INSTALLAZIONE DEL POWERSAVER
Il sensore produce cicli di raffreddamento più lunghi, a volte la temperatura diventa più bassa senza ulteriore consumo di energia. Ogni ulteriore “grado di freddo” è in grado di produrre un risparmio energetico del 5%, secondo l’Agenzia svedese per l’energia. La maggior parte degli utilizzatori degli impianti che hanno installato il sensore devono solo attendere e verificare il risparmio, ma poiché tutti i sistemi funzionano in modo diverso, sarà necessario perfezionarli facendosi aiutare da un professionista. Il sensore aiuta a migliorare il sistema di refrigerazione, a preservare la qualità del cibo ed a risparmiare energia.
Corso del Centro Studi Galileo sulla refrigerazione commerciale.
Madi Sakande, docente del Centro Studi Galileo, già premiato come miglior imprenditore africano in Italia, è stato insignito de “L’ordre de l’Etalon”, la più alta onorificenza del Burkina Faso. A tal proposito, Sakande ha dichiarato: “Sono onorato di essere stato scelto dal Presidente Kaboré per questa onorificenza. Essere “Chevalier de l’Ordre de l’Etalon” è un onore per me, ma anche per tutte le persone che lavorano o collaborano con me. Partner e collaboratori hanno sempre dimostrato fiducia e rispetto per quello che faccio. Devo quindi condividere con loro questa onorificenza. Colgo l’occasione per ringraziare tutti e augurare buone feste. All’anno prossimo per le nuove sfide!”.
34 / INDUSTRIA&formazione
INSTALLAZIONE DI POWERSAVER
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
Cold Energy: incrementare l’efficienza energetica PREFAZIONE
Maurizio ASCANI Angelantoni Industrie
Il progetto Cold Energy si propone di rendere disponibile sul mercato un nuovo ed importante strumento per incrementare l’efficienza energetica negli impianti di refrigerazione. La ricerca sperimentale è stata portata a termine e Turboalgor, nuova società del gruppo Angelantoni Industrie, ha avviato le fasi successive di industrializzazione e commercializzazione del prodotto. L’articolo descrive gli obiettivi conseguiti, gli stadi principali delle attività da svolgere, le aspettative ed il potenziale impatto sul mercato dei KITS COLD ENERGY, che gradualmente saranno realizzati per rispondere alle esigenze di molte applicazioni all’interno di un ampio range di potenza.
che contempla l’introduzione di un turbocompressore di derivazione automobilistica e di due scambiatori di calore all’interno di un ciclo frigorifero a compressione di vapore. La fase di sperimentazione del progetto Cold Energy ha dimostrato che nel ciclo frigorifero a compressione di vapore, l’introduzione di un turbocompressore alimentato dal vapore generato attraverso gli scambiatori interni, incrementa in modo significativo sia la potenza frigorifera che l’efficienza energetica dell’impianto stesso. I risultati conseguiti hanno decretato l’opportunità di iniziare una nuova fase del progetto mirata allo sviluppo di un prodotto ed alla sua commercializzazione; a tal fine, all’interno del gruppo Angelantoni Industrie è nata l’azienda Turboalgor.
1. INTRODUZIONE Il progetto Cold Energy ha avuto origine nel 2013 con l’inizio della ricerca sperimentale, basata su un brevetto
Figura 1: Schema semplificato dell’impianto refrigerante in cui i componenti innovativi sono contenuti nell’area colorata di blu.
2. CARATTERIZZAZIONE DEGLI SCENARI DI MERCATO L’inizio e lo sviluppo dei processi di industrializzazione e commercializzazione richiedono la necessaria definizione di uno scenario in cui sono stati identificati e valutati numerosi parametri, aventi impatto diretto sul progetto e sulle sue potenzialità di successo. L’osservazione della figura 2 permette di evidenziare come l’innovazione proposta da Cold Energy offra benefici fortemente dipendenti dal settore di utilizzo dell’impianto frigorifero: il vantaggio è massimo nel settore delle basse temperature e diminuisce gradualmente spostandoci verso il condizionamento dell’aria. Un ulteriore elemento di variabilità da considerare è la tipologia di refrigerante utilizzato; è noto come negli ultimi decenni ci sia stata un’importante attività di ricerca focalizzata all’individuazione di fluidi frigorigeni che rispettino questi requisiti: miglioramento INDUSTRIA&formazione / 35
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Figura 2: Grafico estratto da studi teorici recante il risparmio di energia e l’incremento della potenza frigorifera in funzione della temperatura di esercizio e della temperatura di evaporazione dell’impianto.
Figura 3: immagine dell’intero banco di test utilizzato nel progetto Cold Energy.
dei risultati in termini di impatto ambientale, nessuna pericolosità per gli utilizzatori ed elevata efficienza energetica. L’attuale contesto non ha ancora individuato il fluido frigorigeno “vincente”, ma presenta molti fluidi con potenzialità nel complesso equivalenti, caratterizzati dalla presenza, per ognuno di essi, di almeno una criticità. Non può altresì essere trascurato che gli impianti frigoriferi trovano applicazione in molteplici settori tecnologici ed in conseguenza di ciò vengono ad essere impiegati in un range di potenze che si estende dai pochi watt di un frigorifero domestico fino alle decine di Megawatt di alcuni impianti industriali. Gli aspetti enunciati, uniti alla consapevolezza di una forte variabilità dipendente dalle aree geografiche ci ha indotto ad attuare un’analisi di mercato che, seppur in maniera approssimata, consentisse di delineare e decretare decisioni rilevanti sullo svi36 / INDUSTRIA&formazione
luppo delle attività. In predisposizione delle informazioni raccolte vi è stata un’organizzazione del lavoro fondata su differenti livelli di priorità temporale; il primo target, su cui si concentra il lavoro odierno, riguarda la commercializzazione di kit di efficienza energetica da utilizzare su impianti di bassa temperatura, aventi una potenza compresa tra circa 40 kW e 200 kW che utilizzino refrigeranti sintetici con caratteristiche fisiche similari a quelle del R404A; in tale fase il mercato di riferimento sarà limitato ai paesi della Comunità Europea. Successivamente si prevede un completamento della gamma di utilizzo per esaudire le principali esigenze del mercato delle macchine frigorifere; verrà ampliato l’intervallo di potenza degli impianti e saranno sviluppati componenti specifici per i refrigeranti naturali con l’intento di escludere solamente gli impianti a CO2 supercritico
Figura 4: immagine del prototipo di turbocompressore utilizzato nel banco prova.
Figura 5: immagine del nuovo turbocompressore di natura industriale.
che richiederebbero sostanziali evoluzioni del turbocompressore, elemento cardine dell’innovazione, a causa delle elevate pressioni di esercizio. Non è superfluo evidenziare che la scelta del R404A come fluido di riferimento per la fase iniziale di commercializzazione non è l’effetto di una decisione derivante dall’osservazione delle tendenze di mercato, in quanto lo R404A ed almeno alcuni dei suoi sostituti sono destinati ad una vita breve; la scelta dello R404A e simili è dipesa dal fatto che la nostra ricerca sperimentale si è concentrata su tale fluido, sia per la sua diffusione negli impianti che per la vasta disponibilità di dati tecnici e la mole di dati raccolti costituisce un patrimonio al momento insostituibile. Ad ogni modo il kit di risparmio energetico è applicabile anche su impianti esistenti ed in tal caso lo R404A costituisce uno dei fluidi più utilizzati.
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
Figura 6: Kit Cold Energy. Per favorire una migliore visualizzazione degli interni nella seguente rappresentazione sono state rese trasparenti le pareti dell’involucro.
Nelle figure 4-5 è possibile apprezzare l’evoluzione del turbocompressore verso un prodotto industriale. Di peculiare importanza è la condizione per cui Cold Energy costituisce un kit applicabile sia ad impianti nuovi che ad impianti già operativi, è dunque fondamentale compiere un’integrazione semplice e veloce; in questa ottica sono stati individuati due percorsi complementari: il primo prevede che tutti i componenti, principali ed ausiliari, siano contenuti in un telaio, il secondo prevede che il turbocompressore venga installato nel compressore principale, opportunamente modificato per consentirne l’inclusione, e gli scambiatori di calore diventino parte integrante del circuito frigorifero. Nel primo caso si ottiene un kit che si presenta come illustrato in figura 6; in esso si trovano tutti i componenti prin-
Figura 7: rappresentazione indicativa dei rapporti di ingombro fra il kit ed un classico impianto frigorifero.
3. ASPETTI TECNICI E PROGETTUALI Parallelamente alle attività commerciali-marketing è in corso l’attività tecnica che definirà le caratteristiche del Kit Cold Energy. Stiamo lavorando sul turbocompressore affinché, tramite opportuno sfruttamento delle informazioni sperimentali ottenute dal primo prototipo, si possa realizzare un incremento prestazionale che avrebbe impatto diretto sul risparmio energetico conseguibile; inoltre si sta definendo il percorso che potrà rendere economica la produzione industriale del turbo.
un’indicazione di tali rapporti di ingombro. Nel secondo percorso è previsto che il turbocompressore sia alloggiato nella carcassa del compressore principale adiacente al motore elettrico; ciò presuppone una modifica alle geometrie utilizzate attualmente che, come è logico, non prevedono spazi per componenti aggiuntivi. Questa soluzione si configura particolarmente vantaggiosa nel caso di compressori alternativi in cui l’olio utilizzato è compatibile con il sistema di lubrificazione del turbocompressore; questo lascia intendere che l’impianto di lubrificazione del compressore principale può essere utilizzato per la lubrificazione del turbocompressore generando una economia di produzione ed un incremento di affidabilità complessiva del sistema. I due scambiatori di calore vengono
Figura 8: immagine dell’integrazione del turbocompressore nella carcassa del compressore principale.
cipali precedentemente descritti ed inoltre l’impianto di lubrificazione del turbo e l’impianto elettrico. Le interfacce sono limitate a quattro tubi che devono essere collegati all’impianto frigorifero convenzionale; l’unica utenza richiesta è l’energia elettrica. Il kit può essere dotato di un accessorio s/w che, oltre a misurare l’effettivo risparmio energetico raggiunto, consente il monitoraggio a distanza del corretto funzionamento del dispositivo. Il kit ha un ingombro molto contenuto se confrontato a quello di un classico impianto frigorifero; la figura 7 fornisce
montati sull’impianto frigorifero con le stesse identiche modalità con cui, ad oggi, vengono installati gli economizzatori. Concludiamo affermando che con l’installazione del turbocompressore nel compressore principale si realizza anche un sogno che, va detto, è presente in numerosi brevetti che però non sono stati ancora tradotti in un prodotto commerciale: dotare il compressore alternativo di un ecoport così come lo hanno i compressori scroll ed a vite in modo da poter utilizzare con efficacia i benefici conseguibili dall’installazione dell’economizzatore. INDUSTRIA&formazione / 37
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
LEZIONE 218 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
Sostituzione dell’R404A alle medie e basse temperature: alcune positive caratteristiche dell’R448A
Pierfrancesco FANTONI
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 20 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Visionare su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni tecniche alle voci “articoli” e “organizzazione corsi”: 1) calendario corsi 2019, 2) programmi, 3) elenco tecnici specializzati negli ultimi anni nei corsi del Centro Studi Galileo divisi per provincia, 4) esempi video-corsi, 5) foto attività didattica.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto. 38 / INDUSTRIA&formazione
INTRODUZIONE Nel novero dei refrigeranti candidati a sostituire l’R404A (ma anche l’R507A) alle basse e medie temperature possiamo senz’altro includere l’R448A come uno dei più probabili candidati. Come già visto, esso non pare abbia le caratteristiche per costituire una scelta a lungo termine, ma a breve termine sì, anche in virtù del fatto che possiede alcune interessanti proprietà anche considerando il suo potenziale impatto sull’ambiente. Oltre a ciò non presenta altre negative specifiche che spesso caratterizzano il funzionamento dei refrigeranti quando dobbiamo lavorare alle basse temperature, evento piuttosto frequente nelle applicazioni di refrigerazione commerciale. SETTORI DI UTILIZZO DELL’R448A Analizzate quelle che sono le scelte più convenienti da fare in base a quanto dispongono le attuali normative europee, comunque si possono prendere in considerazione i vari settori in cui l’R448A risulta essere un candidato idoneo alla sostituzione dell’R404A. I produttori di refrigeranti segnalano che l’R448A è adatto all’impiego in refrigerazione commerciale alle basse e medie temperature. Risulta idoneo, quindi, per i circuiti dei supermercati, per i distributori automatici di bevande ed alimenti ed altre apparecchiature simili. È in grado di sostituire l’R404A nelle operazioni di retrofit o anche nei nuovi circuiti per la refrigerazione dei supermercati o negli impianti di tipo industriale: parliamo di centrali frigorifere per grandi superfici di vendita (supermercati o ipermercati) ma anche magazzini frigoriferi, impianti per la surgelazione, apparecchiature per la conservazione di prodotti refrigerati e trasporti frigoriferi. Il suo impiego è idoneo anche per la sostituzione dell’R22
nei vecchi impianti di refrigerazione e surgelazione ancora in attività. IMPATTO AMBIENTALE Il passaggio a nuovi tipi di refrigeranti è dettato dall’esigenza di avere sostanze sempre meno impattanti sull’ambiente. Attualmente la problematica in essere è quella dell’effetto serra e dei conseguenti cambiamenti climatici. Ricordiamo che l’effetto serra viene provocato dal continuo e progressivo accumulo di sostanze in atmosfera che porta ad un “imprigionamento” di energia termica e ad un conseguente innalzamento della temperatura media della Terra.Tra le sostanze responsabili di tale fenomeno vi sono i refrigeranti HFC e l’anidride carbonica. Per tale ragione sui refrigeranti HFC si è abbattuta la scure dell’Unione Europea che ha imposto una limitazione al loro uso, limitazione tanto più severa e imminente quanto più un fluido frigorifero risulta essere impattante. La ragione di utilizzo dell’R448A in sostituzione dell’R404A sta anche proprio nel suo minore effetto dannoso sull’effetto serra, così come viene testimoniato dal suo inferiore valore di GWP che lo caratterizza. Ma l’impatto ambientale dovuto ai gas serra non riguarda solo l’effetto diretto ma anche un cosiddetto effetto indiretto legato al consumo di energia che comporta l’impiego di un certo refrigerante all’interno di un circuito frigorifero. In sostanza, e semplificando la questione, ci sono refrigeranti più efficienti nello svolgere il loro compito e refrigeranti meno efficienti, ossia che richiedono un maggiore consumo di energia elettrica per espletare la loro funzione di vettori del calore. Poichè l’energia che viene consumata deve, ovviamente, essere prodotta, tale produzione può comportare l’emissione in atmosfera
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
di anidride carbonica da parte delle centrali elettriche che generano tale energia, provocando così un certo impatto negativo sull’ambiente. Ecco perchè nell’analisi sulla “bontà” in termini ambientali di un certo tipo di refrigerante molti addetti del settore non si limitano a valutare il GWP di un refrigerante ma anche il consumo energetico che esso richiede per poter svolgere la sua funzione all’interno di un circuito frigorifero. IMPIEGO DELL’R448A E VALUTAZIONI DI TIPO ENERGETICO Chiarito ciò, in base a quanto affermano i produttori, l’R448A risulta avere un’efficienza energetica migliore di quella dell’R404A. Ossia richiede meno energia per produrre lo stesso trasferimento di calore. Test di laboratorio hanno dimostrato che nelle applicazioni a bassa temperatura il nuovo refrigerante ha consumi inferiori del 3% rispetto al refrigerante che va a sostituire. Se invece ci riferiamo ad applicazioni a media temperatura allora il risparmio può arrivare addirittura a valori maggiori, attorno al 10% in meno. Come si può osservare nella figura 1 l’R448A risulta avere valori prestazionali migliori rispetto all’R404A in tutto il campo delle temperature ambiente, con una differenza a proprio vantaggio che risulta avere un picco massimo per temperature attorno ai 25 °C. Nella figura 2, a conferma di quanto appena detto, si può osservare, invece, la dipendenza del consumo di energia in funzione della temperatura di condensazione: anche in questo caso si può osservare come l’R448A dia risultati migliori rispetto all’R404A in tutta la gamma di temperature di condensazione possibili. Tali risultati sono particolarmente significativi in termini di salvaguardia ambientale in quanto l’R448A non solo ha un impatto diretto meno pesante su di esso ma anche contribuisce in maniera indiretta in modo inferiore all’R404A poichè richiede un consumo di minore energia elettrica per produrre il freddo desiderato: questo significa meno emissioni di anidride carbonica che, come sappiamo, è un potente gas ad effetto serra.
Figura 1: Confronto tra i valori di COP in funzione delle temperature ambiente per l’R404A e l’R448A. (documentazione Honeywell)
Figura 2: Confronto tra il consumo energetico in funzione della temperatura di condensazione per l’R404A e l’R448A. (documentazione Honeywell)
TEMPERATURA DI SCARICO Uno dei problemi importanti in cui ci si imbatte in circuiti per basse temperature è quello relativo alla temperatura di scarico del gas del compressore. Quando si lavora a basse temperature si amplifica molto il rapporto di compressione e quindi il compressore è sottoposto a notevoli sollecitazioni di tipo meccanico che lo portano a surriscaldarsi notevolmente. Tale calore è particolarmente negativo per l’integrità del compressore stesso e per l’olio lubrificante contenuto in esso. Come conseguenza ultima di tutto ciò si ha che il gas si riscalda moltissimo durante la compressione ed esce fortemente surriscaldato dal compressore. Ecco perchè, in tali casi, è possibile raggiungere sulla tubazione di man-
data temperature molto elevate. Tale fenomeno può essere in parte attenuato dalle caratteristiche del refrigerante stesso che viene compresso. L’R448A si caratterizza per le contenute temperature di scarico, cosa che non avviene, invece per l’R407H, ad esempio. Questo è un grosso vantaggio perchè aiuta il compressore a lavorare meglio, in condizioni di stress inferiori e quindi con minori sollecitazioni. Tutto ciò porta alla scelta di componenti frigoriferi e soluzioni tecniche meno costose oltre che ad un risparmio in termini energetici. Particolarmente avvantaggiate sono, in tal senso, le apparecchiature destinate a funzionare in ambienti molto caldi in cui il compressore solitamente è soggetto a sollecitazioni notevoli. INDUSTRIA&formazione / 39
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Manuale sull’uso degli F-Gas 5ª parte: Applicazioni di refrigerazione e aria condizionata
Kelvin KELLY(nella foto) - Martin COOK BUSINESS EDGE
Tratto da “F-Gas Reference Manual”, l’intero manuale in lingua inglese può essere acquistato sul sito web www.businessedgeltd.co.uk
Vetrine I prodotti in un supermercato devono poter essere visibili al cliente perchè li possa valutare. I prodotti vengono messi in mostra su scaffali aperti con illuminazione al neon per consentire al cliente di raggiungere e prendere il prodotto. Ciò rende il metodo di conservazione del prodotto insoddisfacente per l’impossibilità di mantenere il prodotto alla tempertura desiderata e può risultare molto inefficiente dal punto di vista energetico a meno che il contenitore non sia progettato per minimizzare questi fattori. Le vetrine utilizzano una o più tendine d’aria refrigerata scaricata ad alto livello nella parte anteriore del contenitore. Questa aria viene quindi aspirata attraverso le griglie d’aria di ritorno sul bordo anteriore del telaio e fatta ritornare alla serpentina di raffreddamento. La tendina d’aria refrigerata impedisce il libero movimento dell’aria calda e umida circostante all’interno del contenitore. Tuttavia, quando un cliente interviene per rimuovere il prodotto, la tendina viene bloccata e un po’ di aria esterna entrerà aumen-
Isolamento - 25 °C Aria di mandata
Aria di ritorno Cibo congelato
Evaporatore
Tipica vetrina. 40 / INDUSTRIA&formazione
tando il calore sensibile e latente della vetrina. Quando si verifica la trasmissione del vapore acqueo attraverso la barriera d’aria, questo condensa e si congela continuamente sulla serpentina dell’evaporatore. Una situazione simile si verifica quando viene aperta la porta di un frigorifero. L’aria fredda cade e l’aria calda umida che trasporta il vapore acqueo entra. Come con il frigorifero, una vetrina deve essere sbrinata per rimuovere il ghiaccio e ripristinare il picco di efficienza. Lo sbrinamento viene solitamente eseguito su base temporizzata. Alcuni sistemi utilizzano anche rilevatori speciali per rilevare quando il ghiaccio si è accumulato ad un livello specifico e quando questo si verifica, il sistema inizia lo sbrinamento. Il calore radiante proveniente dall’illuminazione della vetrina può creare un grosso problema facendo sì che la temperatura superficiale del cibo sia troppo alta. Nel caso di una vetrina per carne fresca che funziona a 0 °C la maggior parte del prodotto sarà a 0 °C. Tuttavia, i prodotti sui ripiani superiori e direttamente sotto le luci possono presentare temperature di superficie fino a 9 °C. La temperatura delle luci della vetrina si riduce considerevolmente installando l’illuminazione a LED che come ulteriore vantaggio possono ridurre il carico elettrico complessivo. La maggior parte dei grandi supermercati ha ora introdotto vetrine con porte per risolvere il problema dell’ingresso di calore e umidità attraverso la barriera d’aria. Le tende da notte possono anche essere installate per ridurre il consumo di energia durante i periodi di bassa occupazione. Ciò riduce i costi di funzionamento e di sbrinamento delle apparecchiature di refrigerazione e offre al cliente un prodotto migliore. Le vetrine possono essere unità del pacchetto contenente
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
variabile. Questo può essere raggiunto in molti modi, più comunemente da soffietti che vengono sgonfiati o gonfiati dall’aria nella canalizzazione. Questo metodo è noto come “sistema guidato”.
2 Tipiche configurazioni di UTA.
tutti i componenti del sistema di refrigerazione. Tuttavia, nei supermercati sono normalmente la “unità interna” di un sistema splittato. Magazzini frigoriferi Si tratta di stanze molto ben isolate con una porta pesante e ben sigillata, per impedire l’ingresso di aria calda e umida. Molti magazzini frigoriferi dispongono di un dispositivo di raffreddamento unità interna montato a livello più alto, costituito da una batteria alettata nell’evaporatore, ventole e uno scarico condensa. Questa unità distribuisce l’aria fredda attraverso il magazzino frigorifero a livello più alto e questa aria fredda densa cade sul prodotto che viene normalmente conservato nei ripiani per consentire all’aria fredda di circondarlo completamente. Quando l’aria fredda scende ai livelli inferiori del magazzino, sposta l’aria più calda a un livello elevato. L’aria più calda rientra quindi nel dispositivo di raffreddamento dell’unità per il raffreddamento e ulteriore ricircolo. Unità di trattamento dell’aria UTA Un’unità di trattamento dell’aria è costituita da uno o più gruppi fabbricati progettati per fornire la funzione di movimento dell’aria attraverso una scelta di strutture necessarie per ottenere miscelazione dell’aria, controllo del volume, filtrazione, riscaldamento, umidificazione, raffreddamento, deumidificazione, pressurizzazione dello spazio, recupero di energia e controllo rumore / vibrazioni. Unità speciali possono fornire servizi di alloggiamento per i servizi relazionati o attrezzature come tubazioni, avviatori o invertitori e pannelli di controllo. Le unità di trattamento dell’aria sono disponibili in un’ampia gamma di di-
mensioni, capacità e configurazioni in base alla portata del flusso d’aria da gestire. Tipicamente, le unità standard coprono da 0,05 a circa 25 m3/s, mentre le unità speciali possono arrivare a 50 m3/s. Le unità sono disponibili per provvedere ad una vasta gamma di resistenze (pressione statica), del sistema lato aria: per bassa pressione (fino a 500 Pa), media pressione (fino a 1000 Pa) o per alta pressione (fino a 2000 Pa), sebbene siano state costruite unità per pressioni di esercizio di 3000 Pa. Le configurazioni dell’unità includono quella orizzontale, a due piani, a forma di L, verticale (flusso d’aria verso l’alto) e verticale (flusso d’aria verso il basso). Sistemi VAV Questo è un acronimo per il sistema a volume d’aria variabile, in cui il volume di aria condizionata in uno spazio condizionato viene variato in base al carico di calore. Generalmente, l’applicazione per questo tipo di sistema è costituita da grandi uffici, hotel, ospedali e simili. L’impianto centrale di trattamento dell’aria è adatto ad una pressione dell’aria relativamente elevata e a un volume e temperatura costanti all’interno di un grande sistema di condotti. Questo sistema di condutture e i suoi rami si espandono in tutte le aree e zone dello spazio condizionato. I terminali dell’aria sono collegati al sistema di canalizzazione in modo individuale in ogni area o ufficio per consentire l’ingresso di aria condizionata. L’area del condotto di uscita dell’unità terminale ad aria può essere variata in base alla temperatura dell’ambiente che serve. Pertanto, la quantità o il volume di aria che entra nell’ambiente è
Sistema VVT Questo acronimo sta per volume e temperatura variabili. È un ulteriore sviluppo di VAV, dove la temperatura dell’aria condizionata è variata nello stesso modo del volume. Tipi di sistema: indiretto “Indiretto” si riferisce a un’applicazione in cui il sistema di refrigerazione non agisce direttamente sul fluido di condizionamento, sul prodotto o sul processo. Viene utilizzato un fluido di raffreddamento intermedio del refrigerante secondario. Ciò normalmente significa acqua, o un fluido a base acquosa come miscela acqua / glicole o salamoia per applicazioni a bassa temperatura.
Chiller con compressore a vite per sistema a fluido secondario “indiretto”.
Ad esempio, un edificio che richiede aria condizionata avrebbe un refrigeratore d’acqua che produce acqua fredda. Questa viene quindi pompata attraverso opportune tubazioni da pompe verso i ventilconvettori o unità di trattamento dell’aria. L’acqua fredda viene fatta passare attraverso le serpentine di raffreddamento su cui passa l’aria della stanza. Pertanto, il calore proveniente dallo spazio condizionato viene trasferito all’acqua circolante. Un esempio di refrigerazione di questo tipo potrebbe essere quella il cui obbiettivo è quello di raffreddare o congelare il pollame. Sarebbe impraticabile progettare attrezzature che agiscano INDUSTRIA&formazione / 41
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
direttamente su questo prodotto. Un refrigeratore raffredda la salamoia a 0 ° C o meno, il pollame può quindi essere immerso nella salamoia. La salamoia può anche essere passata attraverso una UTA (air handling unit / unità di trattamento dell’aria), che produce aria molto fredda successivamente soffiata sul prodotto. Refrigeratori ad acqua, chiller I refrigeratori ad acqua sono disponibili in un’ampia varietà di tipi, dimensioni e configurazioni per adattarsi a quasi tutte le applicazioni. In un’unità split, il calore può essere rimosso dal condensatore usando acqua, acqua di mare o aria. Possono anche avere impianti di recupero del calore, che non devono essere confusi con le pompe di calore. Alcune unità possono immettere calore nell’acqua ed estrarla. La tentazione di chiamarli refrigeratori a pompa di calore dovrebbe essere contrastata. Sono meglio conosciuti come pompe di calore aria-acqua o acqua-acqua. Questa terminologia si riferisce a tutte le pompe di calore, anche le unità ad espansione diretta (DX), che sono pompe di calore ariaaria: il primo fluido è quello da cui la pompa di calore assorbe il calore. Il secondo fluido è quello a cui viene aggiunto il calore e fatto circolare nell’ambiente da condizionare. I “refrigeratori” normalmente fanno riferimento solamente a unità che estraggono calore dall’acqua. Sono ampiamente utilizzati in refrigerazione come anche nelle applicazioni di condizionamento dell’aria. Nella refrigerazione, tutti i tipi di refrigeratori sono ampiamente utilizzati. Nel condizionamento dell’aria si utilizzano prevalentemente i refrigeratori packaged (tutto in un unico blocco, monoblocco) Esistono molti tipi di refrigeratori chiller monoblocco, che si differenziano per il tipo di compressore utilizzato e dal fatto che siano dotati di condensatori raffreddati ad aria o ad acqua. È disponibile anche un tipo di refrigeratore “split DX” in cui una parte del sistema contiene i controlli, i compressori, i dispositivi di misurazione e lo scambiatore di calore evaporatore / refrigeratore. L’altra parte del sistema sarebbe un condensatore remoto raffreddato ad aria o ad acqua. 42 / INDUSTRIA&formazione
Refrigeratori d’acqua package con compressori alternativi Si riferisce a un’unità contenente tutti i componenti chiave per fornire acqua refrigerata, glicole o salamoia mediante compressori alternativi. I compressori sarebbero di tipo semi ermetico o talvolta completamente ermetico per applicazioni di condizionamento dell’aria. I compressori a unità aperta si trovano normalmente solo su refrigeratori di servizio che utilizzano ammoniaca. Laddove i condensatori sono parte integrante dell’unità, l’intera unità dovrebbe essere fabbricata in base agli standard di resistenza agli agenti atmosferici per il montaggio all’esterno. Le capacità vanno da 12 kW a unità standard fino a 1.000 kW o più. Il refrigeratore potrebbe avere da uno a otto compressori, che a volte sono disposti in più circuiti per fornire un buon controllo della capacità.
Compressore alternativo per unità chiller monoblocco refrigerata ad acqua.
Ciò fornisce anche una certa capacità di “standby” in caso di guasto di uno dei circuiti. Migliora inoltre il consumo di energia in condizioni di funzionamento a “carico parziale”. I refrigeratori sono dotati di tutti i dispositivi di sicurezza appropriati e di sistemi di controllo completi. Le macchine sono normalmente spedite in pallets e, dopo il posizionamento, richiedono solo il collegamento di un impianto di alimentazione elettrica e di acqua refrigerata (lato evaporatore) (e anche acqua in condensazione se non raffreddato ad aria). Sul campo sono anche richieste le connessioni alla pompa dell’acqua refrigerata e ad un connettore del flusso acqua che controlli che il chiller non sia in modalità di funzionamento senza il flusso dell’acqua stessa.
Compressore a vite per unità chiller refrigerata ad acqua.
Refrigeratori d’acqua package a vite La macchina con compressori a vite è ora disponibile in un’ampia gamma di capacità frigorifera mentre in passato era solitamente limitata alle sole potenze elevate. Il vantaggio del compressore a vite è il ridotto consumo di energia rispetto ad altri tipi di compressori quando si lavora per lunghi periodi ad alto carico termico. Il compressore a vite ha una configurazione verticale o orizzontale nel range di gamma più piccola, passando a disposizioni principalmente orizzontali per capacità maggiori. Questo tipo di compressore richiede un’alimentazione stabile e positiva di olio refrigerante per sigillare efficacemente i rotori per ottenere buone prestazioni e per i cuscinetti principali, poiché queste macchine normalmente funzionano a 2900 giri / min. I compressori a vite ad alta velocità e azionati da inverter sono disponibili da alcuni anni fino a 8.000 giri / min. Il compressore a vite è studiato più dettagliatamente in seguito. Il controllo della capacità avviene tramite un dispositivo a valvola scorrevole per bypassare una porzione di gas di scarico all’entrata della macchina. Tuttavia, questo può essere molto inefficiente. I metodi di controllo della capacità saranno discussi in seguito. I refrigeratori a vite sono stati famosi fin dagli anni ‘70 per l’applicazione nella refrigerazione e condizionamento dell’aria. Refrigeratori d’acqua package centrifughi Questi refrigeratori utilizzano un compressore centrifugo e sono normalmente limitati in uso a applicazioni con capacità molto elevate. Hanno una
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
Compressore centrifugo per unità chiller refrigerata ad acqua.
Ventilconvettore raffreddato ad acqua.
potenza compresa tra 350 kW e 7.000 kW e oltre. Questi usano giranti che sono in linea di principio simili ad una turbina, per comprimere il gas refrigerante. I differenziali di pressione all’interno del compressore vengono mantenuti utilizzando labirinti di gas. I giranti possono ruotare a velocità comprese tra 12.000 rpm e 29.000 rpm utilizzando gli ingranaggi. Pertanto richiedono gruppi di spinta e cuscinetti altamente complessi che richiedono una lubrificazione costante ad alto volume di olio. Sono necessarie pompe d’olio separate motorizzate. Il controllo della capacità avviene tramite le alette di guida all’ingresso del compressore che riducono il volume del gas che entra nei giranti. Queste macchine sono molto complesse e il personale che lavora su di esse necessita di un’adeguata cono-
scenza di tutte le apparecchiature di supporto dell’intero sistema, come ad esempio alimentatori elettrici ad alta tensione o per carichi elettrici pesanti, sistemi di controllo complessi, pompe dell’acqua, torri di raffreddamento, ecc. Ventilconvettore chiller ad acqua refrigerata e unità di trattamento aria Come suggerisce il nome, questi sono riforniti con acqua refrigerata da un impianto di refrigerazione centrale. Le temperature dell’acqua refrigerata sono normalmente di circa 5,5 °C di flusso (verso l’unità terminale) e di 11 °C di ritorno (verso il refrigeratore). Se necessario, un sistema a due tubi può passare a riscaldamento semplice inviando acqua calda attraverso lo stesso scambiatore. Tuttavia, laddove esista un fabbisogno simultaneo
di riscaldamento e raffreddamento nello stesso sistema, viene utilizzato un sistema a quattro tubi, l’acqua calda che viene convogliata attraverso lo scambiatore addizionale LPHW (Acqua calda a bassa pressione). Le unità Ventilconvettore e Unità trattamento aria UTA ad acqua refrigerata hanno lo stesso aspetto delle unità DX. Sono disponibili negli stessi formati e hanno gli stessi componenti di base ad eccezione dell’organo di laminazione e di misurazione. La batteria di raffreddamento è prodotta per ricevere acqua refrigerata. Le valvole motorizzate o termostatiche sono montate sull’attacco dell’acqua in ingresso per fornire un controllo individuale della temperatura nell’ambiente condizionato. Le valvole di bilanciamento possono essere montate sulle uscite dell’acqua per consentire un accurato flusso o bilanciamento della pressione nei sistemi di acqua refrigerata o di acqua calda. Torri di raffreddamento Sono utilizzati in combinazione con condensatori raffreddati ad acqua attraverso il calore proveniente dal circuito di refrigerazione che viene trasferito all’acqua nel lato secondario del condensatore. L’acqua viene pompata nella parte superiore di una “torre” ed espulsa attra-
Tipico ventilconvettore ad acqua Nome del progetto e dettagli lato acqua / lato aria Quantità di unità, attacco sinistro o destro Aria fornita
Montaggio della canalizzazione e della griglia
Restrizioni dimensionali
Batteria di riscaldamento Temp. F e R / Elettrico (Kw) Batteria di raffreddamento Temp. F e R
Aria condizionata
Tipo di ventilatore e No.
Tipo di filtro Aria di ritorno (bocchetta frontale o dal basso)
Dettagli di rivestimento se le unità non sono da incasso Opzioni e accessori Requisiti speciali
Controlli numero di unità M / S / SA
Montato a muro. INDUSTRIA&formazione / 43
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Ritorno aria condizionata
i on izi r t s Re
Aria condizionata
li na sio n e dim
Tipo di filtro
Batteria di riscaldamento LPHW (F & R Temps) / Elettrico (Kw)
Tipo di ventilatori e No.
Batteria di raffreddamento LPHW (F & R Temps)
Aria in uscita condizionata (°C e% RH)
Requisiti di alimentazione
Pressione statica esterna (mm)
Controlli No di unità M / S / SA
Canalizzato a scomparsa
Dry coolers Questa è un’altra forma di apparecchiatura per la sottrazione del calore da un sistema di refrigerazione, quindi il nome confonde. L’acqua di condensazione viene convogliata attraverso le tubazioni nell’unità dry cooler. L’aria viene forzata da ventilatori a passare attraverso una batteria alettata in modo da estrarre il calore e cederlo all’ambiente esterno. La differenza tra il dry cooler e la torre di raffreddamento è che l’acqua non è a perdere e rilasciata in atmosfera. L’intero sistema di condensazione è un anello chiuso. Le problematiche legate alla contaminazione e alle malattie è decisamente ridotto rispetto le torri di raffreddamento, ma trattamenti chimici e di pulizia sono comunque necessari in quasi tutti i casi. Torri di raffreddamento.
verso gli ugelli in modo che venga spruzzata attraverso un “cuscinetto”. Questa disposizione a nido d’ape aiuta il trasferimento di calore. L’acqua cade in un pozzetto da dove viene restituita al condensatore. Grandi ventilatori attirano l’aria attraverso il canale che la scarica nell’atmosfera. Attraverso un sensibile trasferimento di calore e evaporazione il calore viene assorbito dall’aria a partire dall’acqua. È necessario prevedere disposizioni adeguate per sostituire l’acqua persa per evaporazione e scarico. Una quantità di acqua calcolata deve essere continuamente o regolarmente scaricata per mantenere i solidi totali di44 / INDUSTRIA&formazione
sciolti nell’acqua ad un livello corretto. In caso contrario, si avrà un eccessivo “ridimensionamento” all’interno dell’intero sistema dell’acqua del condensatore. Le torri di raffreddamento devono essere pulite e regolarmente mantenute in modo professionale. Il trattamento chimico corretto dell’acqua è ESSENZIALE, altrimenti le torri di raffreddamento possono diventare terreno fertile per le malattie, in particolare la malattia del legionario, le alghe e la melma. Le torri di raffreddamento POSSONO ESSERE SICURE se vengono seguite le procedure corrette e le raccomandazioni del settore.
Dry cooler
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
LEZIONE 198 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Integrare la carica di refrigerante nel climatizzatore split per distanze, tra le due unità, superiori al massimo consentito INTRODUZIONE
Pierfrancesco FANTONI
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 20 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Vedi www.centrogalileo.it. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it
È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
Quando si deve installare un climatizzatore split, uno dei problemi principali da risolvere è quello di fare in modo che la distanza tra le due unità non oltrepassi i valori massimi che vengono indicati dal costruttore. Se questo avviene, infatti, la pre-carica di refrigerante eseguita dal costruttore non è sufficiente a riempire completamente il volume interno del circuito frigorifero e come risultato finale si ha che il climatizzatore risulta funzionare in difetto di carica. Quando non è possibile contenere le distanze entro tali limiti, giocoforza si deve provvedere ad integrare la carica di refrigerante originaria, tenendo conto della lunghezza e del diametro delle tubazioni che vengono impiegate per realizzare i collegamenti frigoriferi tra le due unità. Normalmente nelle installazioni dei piccoli climatizzatori ad uso residenziale il quantitativo di refrigerante da aggiungere si può calcolare tenendo in considerazione il solo tubo che porta il refrigerante all’unità interna, ossia il tubo “piccolo”. INTEGRAZIONE DELLA QUANTITÀ DI REFRIGERANTE PRE-CARICATA Come già visto, nel caso l’installazione che deve essere eseguita obblighi ad avere lunghezze delle tubazioni superiori al limite massimo, è necessario provvedere ad un’aggiunta di refrigerante rispetto alla quantità già pre-caricata dal costruttore nell’unità esterna (vedi figura 1). Per conoscere l’entità di tale aggiunta va calcolato il volume interno del tratto di tubazioni che eccedono la lun-
ghezza massima consentita: tale volume è proprio quello che deve essere riempito dal refrigerante che si deve aggiungere. Per semplificare tale calcolo di solito non si tiene conto del volume interno della tubazione di aspirazione che deve essere riempito da refrigerante unicamente allo stato gassoso. Avendo il gas, alle normali temperature di lavoro (tra i 10 ed i 20 °C) del tubo di aspirazione un peso specifico estremamente basso ne consegue che la quantità che può essere contenuta al suo interno è di pochi grammi, anche se il tratto di tubazione è lungo una decina di metri. Non considerare tale volume, quindi, comporta un’approssimazione di entità del tutto trascurabile. TUBO DI RITORNO. UN ESEMPIO Proprio per rendere evidente quanto appena asserito, proviamo a fare un esempio numerico in maniera semplificata. Consideriamo un’installazione dove la distanza tra le due unità del climatizzatore, quella interna e quella esterna, è di 15 m. In tale tipo di apparecchiatura la tubazione di ritorno, quella “grande” che contiene il gas aspirato dal compressore, è normalmente di 3/8 di pollice se consideriamo uno split di piccola potenza ad uso residenziale. Con questi dati possiamo calcolare il volume della tubazione interna che collega le due unità. Supponiamo che nessun altro componente sia interposto nel circuito frigorifero che collega le due unità, come realmente avviene in questo tipo di applicazioni. Un tubo da 3/8 di pollice ha un diametro di circa (convertendo dal sistema di INDUSTRIA&formazione / 45
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
Figura 1: attrezzatura necessaria e modalità per integrare la carica di refrigerante in un climatizzatore split. (tratto da Mitsubishi Electric)
unità di misura anglosassone a quello metrico europeo) di circa 9,5 mm. Ad esso dobbiamo sottrarre lo spessore della tubazione.Esso dipende dal tipo di tubazione utilizzata, che a sua volta dipende dal tipo di refrigerante che viene impiegato. Nei circuiti frigoriferi che impiegano refrigeranti che lavorano con elevate pressioni (come, ad esempio, R32 e R410A) tale spessore dovrebbe essere maggiorato rispetto alla norma. Consideriamo uno spessore di 1 mm. Quindi il diametro interno utile della nostra tubazione risulterà essere di 7,5 mm. A questo punto possiamo calcolare la sezione della tubazione. Con le opportune semplificazioni essa risulta essere di circa 44,4 mm2. Sempre con le opportune semplificazioni è ora possibile affermare che il volume interno del tratto di tubazione che ci interessa, fatte le debite equivalenze, è di circa 0,67 litri. Ora, considerando il peso specifico dell’R410A, che allo stato di gas surriscaldato deve riempire tale tratto di tubazione, otteniamo un peso di poco meno di 40 grammi, cioè all’incirca di poco meno di 3 grammi per ogni metro di tubazione.
46 / INDUSTRIA&formazione
TUBO CHE ALIMENTA L’EVAPORATORE – UN ESEMPIO Specificato ciò, rimane da considerare solo la lunghezza eccedente del tubo che porta il refrigerante all’unità interna, ossia del tubo “piccolo”. Come visto, se il dispositivo di espansione è posto nell’unità esterna del climatizzatore, esso contiene refrigerante allo stato saturo, ossia liquido più una parte di vapore. Anche qui il contributo in peso che fornisce il vapore può essere trascurato, essendo minimo e del tutto irrilevante, come appena visto nell’esempio riportato per il tubo di ritorno. Al contrario, va considerato pienamente il contributo che viene dato dal liquido. Nei modelli di split di potenze frigorifere più contenute, la tubazione “piccola” solitamente è da 1/4 di pollice, ossia il suo diametro complessivo è di poco superiore ai 6 mm. Sottratto lo spessore del tubo, poniamo sempre 1 mm per parte, il diametro interno della tubazione rimane di soli 4 mm. Quindi il raggio viene ad essere di circa 2 mm. Per calcolare il volume interno del tratto di tubazione che ci interessa, basta allora calcolare il volume di un cilindro avente raggio di base di 2 mm ed altezza pari alla lunghezza eccedente del tratto di tubo in questione.
Facendo gli opportuni calcoli si ottiene il valore di 0,19 litri circa. Anche in questo caso per conoscere la quantità di R410A supplementare che è necessaria bisogna basarsi sul valore del peso specifico del liquido. Mediante esso, e facendo le opportune considerazioni sullo stato fisico del refrigerante che transita attraverso tale tubazione, si ricava un peso di circa 180 grammi, ossia di più di 10 grammi per ogni metro lineare di tubazione. CONSIDERAZIONI FINALI In base agli esempi semplificati sopra esposti, possiamo senz’altro concludere che nel caso in cui la distanza tra l’unità esterna e quella interna di un climatizzatore split di tipo residenziale superi quella massima prevista dal costruttore è necessario ricorrere ad un’aggiunta di carica oltre a quella già pre-caricata in origine. Per conoscere l’entità di tale aggiunta si può, in prima approssimazione, tenere conto solo della quantità di refrigerante liquido che deve riempire il tubo “piccolo”, visto che l’ammontare di refrigerante gassoso contenuto nel tubo “grande” risulta essere, almeno per lunghezze non eccessive, non significativo.
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
NEWS • ULTIME NOTIZIE • NEWS • ULTIME NOTIZIE > Centro Studi Galileo certifica la prima donna tecnico del freddo del Medio Oriente
Il Docente Gianfranco Cattabriga consegna l’attestato al primo Tecnico del Freddo donna del Medio Oriente Asmaa Alenezi.
Centro Studi Galileo da un lustro è incaricato dalle Nazioni Unite di formare i Tecnici delle Nazioni in via di sviluppo o arretrate dal punto di vista della tecnica industriale e delle normative di tutela ambientale. Questa missione, che ha coinvolto 50 nazioni in 4 continenti, si è resa ancora più necessaria dopo l’emendamento di Kigali che impone a tutte le nazioni firmatarie del Protocollo di Montreal il phase – down HFC. Principalmente al Centro Studi Galileo è richiesta, in collaborazione con le principali Associazioni europee di settore, la stesura di schemi di certificazione nazionale e la formazione dei docenti. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> EEC-CSG: una soluzione per la transizione all’energia pulita
ties, individui e aziende sono stati attratti non solo dai benefici ambientali dell’energia solare, ma anche dalla possibilità di fare affidamento su un prezzo fisso e competitivo dell’elettricità che questi sistemi forniscono. L’energia solare è sempre più conveniente per le utenze, i proprietari di case, i proprietari di aziende e le loro comunità. La caduta del prezzo dei sistemi solari è favorita dai miglioramenti della tecnologia e dalle economie di scala tra i produttori. Allo stesso tempo, poiché i sistemi di energia solare possono essere installati in città, paesi e aree remote, offre possibilità di lavoro per ingegneri e tecnici locali. A differenza dei combustibili fossili, i pannelli solari generano elettricità senza inquinamento atmosferico, senza cenere o altri prodotti di scarto, e nessun altro input diverso dalla luce solare.
tivo ricordiamolo è la salvezza del pianeta dal surriscaldamento globale, occorre che tutti i continenti si adeguino agli standard europei. Centro Studi Galileo su incarico del governo Cinese sta svolgendo in questi giorni un Corso teorico pratico su idrocarburi e split R290 rivolto a 24 formatori cinesi. I docenti al termine del corso saranno valutati con l’esaminazione del programma Real Alternatives e della Certificazione F-Gas sul modello del Patentino Europeo Frigoristi. Il docente scelto da Centro Studi Galileo per questa particolare missione formativa è Luca Rollino, PhD del Politecnico di Torino. Questo il programma del corso www.centrogalileo.it/informazioni/PAPERFREE/HCINAC.html Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> Centro Studi Galileo in Cina per la diffusione dei refrigeranti a basso impatto ambientale! Il settore del Freddo in Europa ha profuso sforzi importanti per migliorare le proprie produzioni a vantaggio dell’ambiente. Le apparecchiature del futuro utilizzeranno refrigeranti eco compatibili, riducendo al massimo i consumi energetici. Per fare in modo che gli sforzi del vecchio continente non siano vani, l’obiet-
Ottimo successo del seminario sulle tecnologie dell’energia solare svolto in Kuwait il 2 e 3 dicembre 2018, al quale EEC-CSG ha partecipato come event partner con lo speaker Aymerik Girard moderatore e coordinatore in tre sessioni, e promosso da MESIA, Associazione delle industrie solari del medio oriente, GCC, Consiglio di cooperazione del Golfo e dall’Associazione degli ingegneri del Kuwait sotto il patrocinio del Ministero della Housing Welfare del Kuwait. Lo spostamento verso un’energia elettrica pulita, affidabile e conveniente nel mondo è più visibile nella rapida proliferazione dei progetti relativi all’utilizzo di energia solare. UtiliINDUSTRIA&formazione / 47 7
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
NEWS • ULTIME NOTIZIE • NEWS • ULTIME NOTIZIE > Il lancio della rivista International Special Issue in Africa Occidentale
Da destra Marco Buoni, Andrea Voigt EPEE e Claire Perry EIA a ATMOEurope2018
Il Presidente del Parlamento del Burkina Faso on. Alassane Bala Sakande con il General Manager New Cold System e docente Centro Studi Galileo Madi Sakande.
Anche a Ouagadougou in Burkina Faso è avvenuta una presentazione della rivista International Special Issue. Per l’occasione è stata registrata l’eccezionale presenza del Presidente del Parlamento del Burkina Faso on. Alassane Bala Sakande, del Presidente dei Tecnici del Freddo del Burkina Faso Amidou Kabore e del Consigliere Edouard Tougma ospitati dal General Manager Madi Sakande presso la sede della New Cold System. L’International Special Issue 2018-2019 vanta articoli dei maggiori esperti mondiali del settore, la prefazione del Ministro italiano dell’Ambiente Gen. Sergio Costa e dei Direttori United Nations Environment e IIR. Edita in partnership tra Nazioni Unite e Centro Studi Galileo giunge quindi al 12° anno di pubblicazione. Nella rivista interventi dei vertici dell’Istituto Internazionale del Freddo e delle principali Associazioni ed Enti da America, Africa, Asia, Medio Oriente ed Europa (AHRI, ASHRAE, JRAIA, ecc.)!
> L’intervento del Direttore Centro Studi Galileo ad “ATMOSFERE EUROPE 2018”
> Le emissioni globali di gas serra tornano a crescere: record di 53,5 giga-tonnellate di CO2
Nella cornice del Lago di Garda che ha ospitato Atmosphere Europe 2018, molti sono stati gli interventi di relatori internazionali, massimi esperti del settore HVAC. Tra questi riportiamo un interessante stralcio dell’intervento del Presidente AREA e Direttore Centro Studi Galileo Marco Buoni. “AREA rappresenta 125.000 tecnici provenienti da 25 nazioni. Imprenditori che installano ogni tipo di tecnologia con qualsiasi tipo di refrigerante. Vogliamo avere refrigeranti naturali, ma, come i miei colleghi di EUROVENT e EPEE hanno detto, non esiste una soluzione che si adatti a tutti. La soluzione è la formazione per i gas naturali. I refrigeranti naturali stanno trovando spazio in tutte le applicazioni. Anche nell’aria condizionata dove l’ammoniaca si sta dimostrando un refrigerante molto efficiente per l’area delle applicazioni industriali. Nel settore domestico alcune grandi marche usano refrigeranti naturali, un esempio su tutti è il celebre Pinguino Delonghi”.
Secondo il 2018 Emissions Gap Report presentato ieri a Parigi dall’United Nations Environment Programme, «Le emissioni mondiali sono in aumento mentre gli impegni nazionali per lottare contro il cambiamento climatico sono insufficienti». Il rapporto dell’Unep, che arriva a pochi giorni dall’inizio a Katowice, in Polonia, della 24esima Conferenza delle parti dell’United Nations framework convention on climate change (Cop24 Unfccc), conferma che «Le emissioni mondiali hanno raggiunto il livello storico di 53,5 Giga-tonnellate equivalenti di CO2, senza alcun segno di picco, cioè il momento in cui le emissioni non aumenteranno più e cominceranno a diminuire». I principali autori dello studio dicono che «Solo 57 Paesi (che rappresentano il 60% delle emissioni mondiali) raggiungeranno il picco delle loro emissioni entro il 2030». Questa analisi, così come un esame dei progressi compiuti con gli impegni nazionali presi nell’ambito dell’Accordo di Parigi, «dimostrano chiaramente che l’attuale ritmo delle misure nazionali è insufficiente per raggiungere gli obiettivi di Parigi.
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
Al centro il Presidente dei Tecnici del Freddo del Burkina Faso Amidou Kabore e a sinistra il Consigliere Edouard Tougma.
48/ INDUSTRIA&formazione 7
NUMERO 10 / DICEMBRE 2018
NEWS • ULTIME NOTIZIE • NEWS • ULTIME NOTIZIE > Video del webinar “I refrigeranti A2L leggermente infiammabili: consigli per il loro utilizzo” Mercoledì 5 dicembre alle 11 è andato in onda un nuovo webinar targato Centro Studi Galileo con la partecipazione di Pietro Trevisan Head of Sales and Technical Support di BITZER e di Edoardo Monfrinotti, Account and Business Development Manager Italy di Chemours sul tema “I refrigeranti A2L leggermente infiammabili: consigli per il loro utilizzo”. Moderatore dell’incontro Federico Riboldi, Responsabile della Comunicazione Istituzionale dell’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo. Relazioni dei Partner Pietro Trevisan Head of Sales and Technical Support di BITZER “Compressori Scroll per refrigeranti A2L alternativi all’R410A”.
Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra (F-gas). Il testo individua il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quale autorità competente a interloquire con gli operatori e le imprese; interviene sul sistema di certificazione degli organismi di valutazione e di attestazione di formazione delle persone e sul sistema di iscrizione e implementazione del Registro telematico nazionale per le persone fisiche e per le imprese; individua gli organismi di controllo indipendenti competenti per le procedure di verifica dei dati relativi all’immissione in commercio di apparecchiature precaricate con i gas fluorurati; istituisce una Banca Dati per la raccolta e la conservazione delle informazioni su tali gas; stabilisce, infine, l’obbligo di formazione delle persone e di certificazione delle imprese.
tadini. È inevitabile che l’Europa continui a trasformarsi. La nostra strategia dimostra ora che è realistico rendere l’Europa prospera e a impatto climatico zero entro il 2050, senza lasciare indietro nessun cittadino o regione europea.”
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
L’accordo di Parigi adottato da 195 nazioni alla 21ª Conferenza delle parti dell’UNFCCC nel dicembre 2015 includeva l’obiettivo di rafforzare la risposta globale rispetto alla minaccia del cambiamento climatico “mantenendo l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2 °C al di sopra dei livelli preindustriali e proseguendo gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali”. Come parte della decisione di adottare l’Accordo di Parigi, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) è stato invitato a produrre una speciale Relazione sul riscaldamento globale di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali e relativi percorsi globali di emissione di gas a effetto serra.Si stima che le attività umane abbiano causato circa 1,0 °C di riscaldamento globale al di sopra dei livelli pre-industriali, con un probabile intervallo da 0,8 °C a 1,2 °C. Il riscaldamento globale dovrebbe raggiungere 1,5 °C tra il 2030 e il 2052 se continuerà ad aumentare al ritmo attuale. Limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C richiede transizioni “rapide e di ampia portata”. NA di eventuali altre offerte dei prodotti in questione.
> La Commissione propugna un’Europa a impatto climatico zero entro il 2050
Edoardo Monfrinotti | Account and Business Development Manager Italy di Chemours “Refrigeranti Opteon™ A2L per affrontare l’imminente taglio delle quote del 2020-2021”. Disponibile da oggi il video del webinar cliccando sull’immagine. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> Con il nuovo decreto istituita una banca dati gestita dalle Camere di Commercio per raccogliere informazioni sulle quantità di F-gas vendute e utilizzate dagli operatori Assoclima l’Associazione dei costruttori di Sistemi di Climatizzazione federata ad ANIMA informa il settore di un’importante novità contenuta nel regolamento di attuazione del Regolamento (UE) n. 517/2014 sugli F-gas. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da adottarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, che attua il
La Commissione europea ha adottato il 28 novembre una visione strategica di lungo termine per un’economia prospera, moderna, competitiva e a impatto climatico zero entro il 2050. La strategia evidenzia come l’Europa possa avere un ruolo guida per conseguire un impatto climatico zero, investendo in soluzioni tecnologiche realistiche, coinvolgendo i cittadini e armonizzando gli interventi in settori fondamentali, quali la politica industriale, la finanza o la ricerca — garantendo nel contempo equità sociale per una transizione giusta. Il vicepresidente Maros Sefcovic, responsabile per l’Unione dell’energia, ha dichiarato: “Non è possibile vivere in sicurezza su un pianeta in cui il clima è fuori controllo. Ma ciò non significa che per ridurre le emissioni dovremo ridurre anche il livello di vita degli europei. Negli ultimi anni abbiamo dimostrato come sia possibile ridurre le emissioni, creando al contempo ricchezza e nuovi posti di lavoro di qualità a livello locale e migliorando la qualità della vita dei cit-
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> Limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C: l’importante contributo della refrigerazione
Continua a leggere su www.industriaeformazione.it INDUSTRIA&formazione / 49 7
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 182°) Diciottesimo anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI Banchi frigoriferi aperti: Tipologia di apparecchiature frigorifere impiegate nella refrigerazione commerciale per l’esposizione e la vendita dei prodotti alimentari. Generalmente tali banchi sono dotati di un evaporatore dotato di ventilatore per la movimentazione dell’aria e risultano essere, quindi, a convezione forzata. Questo evaporatore viene posizionato nella parte più bassa del volume raffreddato, al di sotto del piano su cui viene posta la merce posta in esposizione. Nel caso in cui il banco ha dimensioni contenute allora l’evaporatore può non essere dotato di ventilatore (convezione naturale) e venire, di conseguenza, posizionato nella parte superiore del volume raffreddato, lungo la schiena posteriore al di sopra del piano di carico, in modo da trattare con più facilità l’aria calda che tende naturalmente a stratificarsi in quella posizione. L’apertura di cui è dotato il banco viene realizzata per agevolare ed invogliare la visione e la scelta dei prodotti conservati da parte del cliente. D’altra parte essa costituisce anche una continua fonte di dispersione del freddo: per ovviare a tale inconveniente viene realizzata una lama d’aria grazie all’azione della ventola dell’evaporatore, ove presente. Altra problematica connessa a tali tipologie di apparecchiature è la frequente brinatura della batteria evaporante causata dalle continue entrate di aria umida dall’esterno e dalla temperatura di evaporazione al di sotto di 0 °C. 50 / INDUSTRIA &formazione
Controllo flottante: Modalità di controllo di una grandezza fisica in cui l’elemento di controllo (come può essere, ad esempio, una valvola) regola passando da una configurazione estrema a quella opposta ad una velocità che risulta essere indipendente dallo scostamento che la grandezza in oggetto assume rispetto al valore di set-point. Con tale espediente la regolazione non segue con aderenza le repentine variazioni dei valori che la grandezza fisica controllata può assumere. HACCP: Hazard Analysis and Critical Control Points (analisi del rischio e punti critici di controllo). È un sistema di controllo dei prodotti alimentari che ha lo scopo di garantire la loro sicurezza igienica durante tutte le loro fasi di vita, dalla preparazione alla somministrazione ivi comprese il trasporto, lo stoccaggio e la distribuzione. Il controllo riguarda tutti i punti di lavorazione in cui può sussistere un pericolo di contaminazione, sia esso di natura biologica che chimica o fisica. Il sistema si fonda sul concetto di prevenzione, ha caratteristiche di sistematicità ed è finalizzato al controllo dei pericoli attraverso la messa in atto di opportune procedure di regolazione. Tale sistema di controllo è nato negli Stati Uniti, grazie al contributo della NASA, ed è stato introdotto in Europa mediante una direttiva della Comunità Europea del 1997. In Italia è stato recepito mediante un opportuno Decreto Legge. Il sistema HACCP è stato preso anche come riferimento fondamentale per l’elaborazione dello standard ISO 22000, finalizzato ad armonizzare tutti gli standard internazionali e nazionali esistenti in materia di sicurezza alimentare.
ISHRAE: Indian Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning Engineers (associazione indiana dei tecnici del riscaldamento, della refrigerazione e della climatizzazione). Associazione che ha l’obiettivo di promuovere le tecniche e le procedure utilizzabili nel settore del riscaldamento, della ventilazione degli ambienti, dell’aria condizionata e della refrigerazione. Inoltre favorisce la sostenibilità, l’efficienza energetica e la salvaguardia dell’acqua attraverso l’organizzazione di seminari tecnici, programmi di formazione, workshop, pubblicazioni ed eventi espositivi. ISHRAE collabora strettamente con il governo indiano e con AHRI nella predisposizione degli standard normativi. Termometro: Strumento di misura della temperatura. Può essere di tipo analogico o digitale. Per rilevare la temperatura può essere equipaggiato di svariati elementi sensibili, a seconda delle caratteristiche e dello stato fisico del corpo di cui si vuole conoscere lo stato termico. Il termometro è lo strumento primario utilizzato per i controlli che si realizzano nell’ambito della catena del freddo per verificare il costante rispetto delle temperature. Le normative esistenti (come, ad esempio, la EN 13485 e la EN 13486) impongono determinate caratteristiche e specifiche a tale strumento di misura. In alcuni ambiti il termometro che viene impiegato per le misure deve soddisfare tali specifiche e deve essere periodicamente tarato da un ente di certificazione per verificare la sua rispondenza e conformità a quanto prescritto. Eʼ severamente vietato riprodurre anche parzialmente il presente glossario.
I gas refrigeranti alternativi ChemoursTM Opteon® Ridurre le emissioni di “gas serra” oggi è semplice e possibile, senza cambiare tecnologia ed in sicurezza
Opteon® XP10
Opteon® XP40
Opteon® XP44
R-513A
R-449A
R-452A
GWP
631
1.397
2.141
ClASSE
A1
A1
A1
SOSTITuISCE
R-134a
R-404A, R-507
R-404A, R-507
APPlICAzIONI
Refrigerazione TN, Chiller
Refrigerazione BT
Trasporti refrigerati
Capacità frigorifera superiore al R-134a e COP simile
Efficienza energetica superiore al R-404A ed R-507
Efficienza energetica e temperature di scarico simili a quelle con R-404A ed R-507
REFRIGERANTE N° ASHRAE
NOTE
Rivoira Refrigerants S.r.l. - Gruppo Praxair Tel. 011 22 08 911 - Fax 800.849.428 sales.rivoira.refrigerants@praxair.com
Il Regolamento Europeo F-Gas n°517/2014 richiede di abbandonare rapidamente l’uso dei gas refrigeranti ad elevato GWP (indice di “Riscaldamento Globale”). I primi gas ad essere eliminati saranno quelli con GWP>2500, come i refrigeranti per le basse temperature R-404A ed R-507. Le alternative sono ora disponibili: i gas ChemoursTM sono refrigeranti a base di HFO, a basso GWP, che possono essere utilizzati in sicurezza (classe A1 = non infiammabili e non tossici) negli impianti di refrigerazione tradizionali. Rivoira Refrigerants è a disposizione per qualsiasi informazione sui prodotti e per un supporto tecnico al fine di facilitare la transizione verso i nuovi refrigeranti Opteon®.
Follow us on facebook www.facebook.com/RivoiraRefrigerants
www.rivoirarefrigerants.it
ORBIT FIT
ORBIT+
ABBINATI CON INTELLIGENZA. APPLICATI CON EFFICIENZA. Le nuove serie ORBIT+ e ORBIT FIT portano le prestazioni dei compressori a un nuovo livello, consentendo agli utilizzatori di poter soddisfare i più rigidi standard di effi cienza energetica. ORBIT+ con motore ‟line start permanent magnet” incrementa l’efficienza di sistemi scroll in applicazioni chiller e pompa di calore. Il funzionamento con economizzatore degli ORBIT FIT (Flexible lnjection Technology) estende i limiti di applicazione e aumenta la capacità e l’efficienza. Tutte le serie ORBIT possono essere utilizzate con la tecnologia BITZER Advanced Header Technology (BAHT) in numerose combinazioni tandem e trio. La tecnologia garantisce una corretta lubrificazione del compressore e riduce i costi, incrementando l’economia generale del sistema. Tutte le serie sono idonee a refrigeranti A1 come l’R410A, come pure ai refrigeranti R454B, R452B e R32 di tipo A2L. Ulteriori informazioni sono reperibili su www.bitzer.it