Rassegna Stampa Progressive Business Forum

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2020 RASSEGNA STAMPA 21 SETTEMBRE 2020


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RASSEGNA STAMPA 21 SETTEMBRE 2020 Con la collaborazione di

® W E KN OW-HOW

Con il supporto di

Scuola Internazionale di Ottica e Optometria


TESTATA: DATA: 26 Ottobre 2020

Mal di schiena a fine giornata? Forse dipende dalla vista di Irma D'Aria

Il modo in cui vediamo influenza la posizione del corpo che assumiamo e può quindi provocare dolori o fastidi posturali sia nell’adulto che nel bambino. I segnali da tenere d’occhio 26 OTTOBRE 2020 3° MINUTI DI LETTURA

Occhi stanchi, dolori a collo e schiena. E’ certamente una questione di postura strettamente collegata, però, al modo in cui vediamo. Soprattutto con la diffusione dello smart-working che ha eliminato tante pause per spostarsi da un ufficio all’altro e anche da casa a lavoro, trascorriamo molto più tempo seduti e con gli occhi incollati allo schermo. E questo senza contare i milioni di bambini e adolescenti che trascorrono molte ore al giorno giocando al computer. Il disturbo più comune quando si passano troppe ore davanti al computer è quello che coinvolge gli occhi: visione offuscata o doppia, ma anche bruciore, prurito, secchezza e arrossamento. Ma un problema che quasi sempre viene ignorato è che c'è una forte correlazione tra la visione e la postura. Cioè il modo in cui vediamo FGE srl

Redazione: via Petitti, 16 MILANO Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1768908 - Fax 0141 1768900 www.fgeditore.it info@fgeditore.it


influenza la posizione del corpo che assumiamo. Infatti, se abbiamo un difetto visivo non corretto oppure utilizziamo degli occhiali da vista con una correzione visiva errata quasi sicuramente tendiamo ad assumere una postura sbagliata alla scrivania.

Che nesso c’è tra visione e postura? Quando non vediamo bene involontariamente tendiamo ad avvicinare la testa al monitor per cercare di mettere a fuoco meglio. Tutto questo può comportare dei disturbi seri alla schiena e ai muscoli del collo che in questa posizione stanno sempre in tensione. Dunque, c’è un nesso diretto? “Si può dire che la prima è predominante sulla seconda, intesa questa come la postura assisa tipicamente assunta da un operatore d'ufficio”, spiega Bruno Piccoli, associato di Medicina del lavoro e docente presso l’Università degli Studi Tor Vergata di Roma e Adjunt Professor presso The University of Adelaide (Australia). “Per un operatore che lavora con il computer, una visione analitica dei dettagli è molto importante e viene privilegiata rispetto al mantenimento del benessere posturale”.

Le conseguenze Quali conseguenze può avere una postura scorretta sulla vista e viceversa? “Qualunque postura lavoro-correlata - prosegue l’esperto che su questo tema è intervenuto anche nel corso del Progressive Business Forum - non ha conseguenze negative di rilievo sulla funzione visiva, mentre è sicuramente vero il contrario. Deficit visivi e patologie oftalmiche, programmi software che richiedono elevate acutezze visive, nonché condizioni di illuminazione non adeguate, possono costringere l'operatore all'assunzione di posture incongrue per essere in grado di svolgere i propri compiti”.

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Smart-working, affaticamento visivo e postura scorretta Gli ultimi mesi trascorsi in smart-working e con la didattica a distanza non hanno certo facilitato le cose perché hanno costretto molte persone a trascorrere ancora più tempo davanti al computer. E le nuove restrizioni annunciate ci proiettano verso almeno un altro mese nelle stesse condizioni. “Lo smart-working, ma anche il lavoro da remoto (le due definizioni rappresentano situazioni nettamente diverse) prosegue Piccoli - stanno probabilmente facendo emergere l'importanza e la necessità di considerare l'analisi e la riprogettazione del lavoro, nonchè le relative implicazioni per la salute, con approcci diversi da quelli usati per il lavoro manifatturiero (industriale, artigianale ed agricolo), elaborati a partire dagli anni '50, ma ormai sempre meno adeguati per gli scopi produttivi del mondo del lavoro che vanno emergendo nel terzo millennio”.

Le soluzioni salva-vista e postura Quali comportamenti adottare per avere una giusta postura che non comprometta la vista? Intanto, è importante posizionare al meglio la poltrona su cui ci sediamo e mettere il monitor del computer ad una distanza di almeno 60 cm dagli occhi. Mentre lavoriamo e sei concentrato sul computer bisogna mantenere la schiena sempre ben appoggiata allo schienale della poltrona e non curvare mai le spalle in avanti. Se, però, ci ritroviamo spesso con la faccia dentro lo schermo del pc allora sarebbe meglio prenotare una visita oculistica per capire se c’è qualche problema. “E' necessario - aggiunge Piccoli - che l'organizzazione del lavoro rivolga la dovuta attenzione ad ambiente, postazioni e compiti lavorativi, facilitando e sostenendo interventi di progettazione integrata, i cui criteri sono peraltro facilmente reperibili in letteratura tecnica e biomedica, a partire dal D. Lgs. 81/08, Titolo VII e allegato XXXIV”. Mediante una intelligente progettazione integrata della postazione di lavoro in rapporto all'ambiente ed ai compiti svolti, è possibile garantire confort sia agli occhi che al corpo. “Sotto il profilo fisiologico - conclude l’esperto - è comunque FGE srl

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importante, per l’apparato muscoloscheletrico, alternare frequentemente le posture sedute con quelle erette e, per quello visivo, intervallare l'osservazione per vicino con quella per lontano”.

Attenzione a bambini e adolescenti Le tante ore trascorse dai ragazzi sui vari dispositivi sia per gioco che per studio possono provocare delle conseguenze anche sulla loro postura e capacità visiva. “Ci sono due modalità comportamentali estremamente diffuse, ma anti-fisiologiche”, premette Piccoli. “La prima riguarda la netta diminuzione della mobilità che la diffusione di apparecchiature informatizzate ha imposto, e sempre più imporrà in futuro, cui inevitabilmente consegue una sostanziale riduzione, rispetto a quanto accadeva in passato, di quelle attività motorie che favoriscono i processi di osmosi nei dischi intervertebrali. La seconda riguarda la funzione visiva, sempre più impegnata nell'osservazione di immagini e oggetti posti a distanze ravvicinate, cioè inferiori a 1 metro, soprattutto in ambienti indoor. In questi contesti si possono verificare, sia rilevanti e non innocui sovraccarichi dei meccanismi che presiedono alla visione per vicino, sia continue e perduranti esposizioni a disagevoli condizioni di illuminazione artificiale, con modesta o nulla presenza di luce naturale”. https://www.repubblica.it/salute/dossier/retina-insalute/2020/10/26/news/mal_di_schiena_a_fine_giornata_forse_dipende_dalla_vista-271904644/

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TESTATA: DATA: 5 Ottobre 2020

Presbiopia, il 'termometro' dei disturbi della vista

Il controllo della vista a 50 anni può essere una cartina tornasole per misurare l'efficienza degli occhi e scoprire se, oltre all'inevitabile presbiopia, ci sono altri disturbi della vista. A Retina in Salute lo spiega Matteo Piovella, presidente della Soi

https://www.repubblica.it/salute/dossier/retina-insalute/2020/10/05/news/presbiopia_il_termometro_dei_disturbi_della_vista-269522417/

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TESTATA: DATA: 18 Settembre 2020

https://www.tag24.it/podcast/matteo-piovella-presbiopia-protezione-oculare/

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020 LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2020 13.47.11

SALUTE: CON PANDEMIA 8 MLN VISITE OCCHI E 500.000 INTERVENTI 'PERSI' = ADN0599 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: CON PANDEMIA 8 MLN VISITE OCCHI E 500.000 INTERVENTI 'PERSI' = Il calcolo di Piovella (Soi) per il focus su presbiopia al Progressive Business Forum 2020 Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) - "La pandemia di Covid-19 ha impedito l'effettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva-vista". Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del 'Progressive Business Forum 2020' che riunisce oggi e domani - esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell'intera filiera dell'ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. oculare A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l'attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un'indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. "La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant'anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l'affidabilità", sottolinea Piovella. "Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose 'mosche volanti' cruccio quasi insopportabile di molti pazienti". (segue) (Red-Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 21-SET-20 13:47 NNNN LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2020 13.47.11

SALUTE: CON PANDEMIA 8 MLN VISITE OCCHI E 500.000 INTERVENTI 'PERSI' (2) = ADN0600 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: CON PANDEMIA 8 MLN VISITE OCCHI E 500.000 INTERVENTI 'PERSI' (2) = (Adnkronos Salute) - "Incominciano a manifestarsi - continua Piovella - le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall'assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l'obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico FGE srl

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oculistica affiancata dall'applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l'efficienza e il raggio d'azione della medicina a salvaguardia della vista". Oggi, aggiunge Piovella, "lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell'oculistica. Si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure". Con la pandemia di Covid-19, ribadisce Piovella sono saltate "8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L'impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività". "La presbiopia - spiega Luigi Mele, medico oculista dell'università degli studi della Campania L. Vanvitelli - colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l'utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all'età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta". Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l'esperto, "un'elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l'acceleratore del processo d'invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione". (segue) (Red-Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 21-SET-20 13:47 NNNN LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2020 13.47.11

SALUTE: CON PANDEMIA 8 MLN VISITE OCCHI E 500.000 INTERVENTI 'PERSI' (3) = ADN0601 7 CRO 0 ADN CRO NAZ SALUTE: CON PANDEMIA 8 MLN VISITE OCCHI E 500.000 INTERVENTI 'PERSI' (3) = (Adnkronos Salute) - La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l'indagine di Fabiano Editore, per effetto dell'emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l'uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l'impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l'apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. "Questi problemi possono essere arginati con l'uso di un'adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell'insorgenza della presbiopia"' si legge in una nota. "Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all'uso dell'occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri", conclude la nota. (Red-Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 21-SET-20 13:47 NNNN

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020 LUNEDĂŒ 21 SETTEMBRE 2020 13.15.41

Coronavirus: 8 mln di visite oculistiche saltate per pandemia = AGI0317 3 CRO 0 R01 / Coronavirus: 8 mln di visite oculistiche saltate per pandemia = (AGI) - Roma, 21 set. - "La pandemia Covid 19 ha impedito l'effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista". Lo ha detto Matteo Piovella, presidente della Societa' oftalmologica italiana, in occasione del Progressive business forum di Milano, quest'anno dedicato in particolare alla presbiopia e alla protezione oculare. oculare Secondo un'indagine online di Fabiano gruppo editoriale, presentata in occasione dell'evento, il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l'attenzione dai problemi legati alla vista. Condotta su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, l'indagine rivela che ben il 42% degli intervistati si e' posto il problema di come superare la difficolta' visiva per la lettura senza pero' informarsi. Anche a causa della recente pandemia, il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, secondo gli esperti, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. (AGI)Red/Sim (Segue) 211314 SET 20 NNNN

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Progressive Business Forum 2020: presbiopia e protezione oculare 21/09/2020 In corso a Milano, dedicato a tutta la filiera del settore, l’importante Forum sulla gestione della presbiopia con lenti progressive e la protezione oculare. Disponibile la connessione in streaming. Un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) mostra i risultati un sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive: ebbene ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. Proprio l’edizione 2020 del Forum che riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica si caratterizza per la centralità e l’attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. Come spiega Luigi Mele, medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli “Dopo i 40 anni l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Normalmente il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover "sforzare" i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati “astenopici”: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza. Il sintomo caratteristico della presbiopia, è l’annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad un'illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina». E sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, “La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. E’ necessario uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività”. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di FGE srl

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intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana. Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri.

https://www.ambienteeuropa.info/news_dettaglio.php?id=5475

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Presbiopia, il campanello d’allarme che può salvare la vista Il presidente degli oftalmologi: estendere uso lenti progressive

Milano, 21 set. (askanews) – La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d’allarme o può essere un’opportunità per la salute dei nostri occhi? Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano”, che ha come tema centrale la “Presbiopia e protezione oculare. “E’ un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l’occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua

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capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. “Il concetto di presbiopia – prosegue Piovella – deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all’utilizzo, all’usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L’occhio ha un’altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant’anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione”. http://www.askanews.it/video/2020/09/21/presbiopia-il-campanello-dallarme-che-pu%c3%b2salvare-la-vista-20200921_video_15534358/

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Progressive Business Forum 2020. a Milano si parla di Presbiopia e protezione oculare. By Redazione AssoCareNews.it

Progressive Business Forum 2020. Presbiopia e protezione oculare: la gestione della presbiopia con lenti progressive e la protezione oculare. Il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista. È una delle conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) e presentata nell’ambito del Progressive Business Forum di Milano.

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Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. Al contrario, l’edizione 2020 del forum che riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica si caratterizza proprio per la centralità e l’attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. «Con l’invecchiamento, la capacità di modifica del cristallino per mettere a fuoco a distanza ravvicinata si riduce progressivamente obbligandoci ad allontanare un testo in modo anomalo, tanto che la lunghezza delle nostre braccia non sembra essere di aiuto come d’abitudine. La presbiopia colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta – spiega Luigi Mele, medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli – Dopo i 40 anni l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Alcuni fattori, ovviamente controversi, che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione. I difetti visivi sono tre: astigmatismo, ipermetropia e miopia. Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifesteranno precocemente. Al contrario chi è miope avrà la soddisfazione di subire gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. Dipende tutto dalla diversa modalità di messa a fuoco dell’occhio che contraddistingue senza eccezioni i due differenti gruppi. Normalmente il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover “sforzare” i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati “astenopici”: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza. Il sintomo caratteristico della presbiopia, è l’annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad un’illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina». «La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità – sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana – Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose “mosche volanti” cruccio quasi insopportabile di molti pazienti. Incominciano a manifestarsi le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso FGE srl

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della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Oggi si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure. La pandemia Covid 19» continua il dottor Piovella «ha impedito l’effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle Persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività». Anche a causa della recente pandemia, il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-bracciomano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri.

https://www.assocarenews.it/primo-piano/corsi-ecm-eventi-convegni/progressive-business-forum-2020a-milano-si-parla-di-presbiopia-e-protezione-oculare

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020 LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2020 12.07.21

SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE DRS0083 3 LAV 0 DRS / WLF SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE PIOVELLA (SOI): EDUCARE E INFORMARE SU IMPORTANZA VISITA A SALVAGUARDIA VISTA (DIRE) Roma, 21 set. - 'Il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l'attenzione dai problemi legati alla vista. È una delle conclusioni di un'indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) e presentata nell'ambito del PROGRESSIVE Business Forum di Milano. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti PROGRESSIVE, PROGRESSIVE rivela che ben il 42% degli intervistati si e' posto il problema di come superare la difficolta' visiva per la lettura senza pero' informarsi. Al contrario, l'edizione 2020 del forum che riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell'intera filiera dell'ottica si caratterizza proprio per la centralita' e l'attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare'. E' quanto si legge in una nota del PROGRESSIVE Business Forum. 'Con l'invecchiamento, la capacita' di modifica del cristallino per mettere a fuoco a distanza ravvicinata si riduce progressivamente obbligandoci ad allontanare un testo in modo anomalo, tanto che la lunghezza delle nostre braccia non sembra essere di aiuto come d'abitudine. La presbiopia colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l'utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all'eta' rappresenta il difetto visivo piu' diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta- spiega Luigi Mele, medico oculista, Universita' degli studi della Campania L. Vanvitelli- Dopo i 40 anni l'occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacita' di messa a fuoco da vicino. Alcuni fattori, ovviamente controversi, che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono un'elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l'acceleratore del processo d'invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione'.(SEGUE) (Com/Mco/ Dire) 12:06 21-09-20 NNNN LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2020 12.07.22

SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE -2DRS0084 3 LAV 0 DRS / WLF SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE -2- (DIRE) Roma, 21 set. - I difetti visivi sono tre: astigmatismo, ipermetropia e miopia. Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifesteranno precocemente. Al contrario chi e' miope avra' la soddisfazione di subire gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. Dipende tutto dalla diversa modalita' di messa a fuoco dell'occhio che contraddistingue senza eccezioni i due differenti gruppi. Normalmente il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover 'sforzare' i propri occhi quando svolge le attivita' di lettura da FGE srl

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vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l'insorgenza di disturbi chiamati 'astenopici': mal di testa, irritazione OCULARE, OCULARE nausea e sonnolenza. Il sintomo caratteristico della presbiopia e' l'annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite e' necessario ricorrere ad un'illuminazione piu' forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondita' di fuoco e aumento della nitidezza dell'immagine a livello della retina. 'La manifestazione della presbiopia e' un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. Ăˆ proprio allo scadere dei quarant'anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l'affidabilita'- sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Societa' Oftalmologica Italiana- Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose 'mosche volanti' cruccio quasi insopportabile di molti pazienti'.(SEGUE) (Com/Mco/ Dire) 12:06 21-09-20 NNNN LUNEDĂŒ 21 SETTEMBRE 2020 12.07.22

SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE -3DRS0085 3 LAV 0 DRS / WLF SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE -3- (DIRE) Roma, 21 set. - Poi 'incominciano a manifestarsi le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall'assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, cosi' come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo'. Da qui la necessita' per uno 'sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l'obbligatorieta' di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall'applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l'efficienza e il raggio d'azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario e' totalmente cambiato: abbiamo opportunita' straordinarie come mai nella storia dell'oculistica. Oggi si puo' perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficolta' di accesso alle cure. La pandemia Covid 19' continua il dottor Piovella 'ha impedito l'effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L'impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle Persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attivita''. 'Anche a causa della recente pandemia- si legge ancora- il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l'indagine di Fabiano Editore, per effetto dell'emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati piu' frequenti l'uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente'.(SEGUE) (Com/Mco/ Dire) 12:06 21-09-20 NNNN

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SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE -4DRS0086 3 LAV 0 DRS / WLF SANITA'. A PROGRESSIVE BUSINNESS FORUM GESTIONE PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE -4- (DIRE) Roma, 21 set. - 'Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l'impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, e' normale che si verifichi un sovraccarico per l'apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che puo' comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza'. Questi problemi 'possono essere arginati con l'uso di un'adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacita' dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell'insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realta' tecnicamente e scientificamente consolidata e' diffusa una resistenza all'uso dell'occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficolta' di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri', conclude la nota. (Com/Mco/ Dire) 12:06 21-09-20 NNNN

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TESTATA: DATA: 22 Settembre 2020

Milano: Progressive Business Forum 2020 22/09/2020 Ieri, lunedì 21, ed oggi, martedì 22 settembre, a Milano, presso gli studi televisivi di Telelombardia, è in corso il congresso Progressive Business Forum 2020, il primo evento digitale nel settore dell'ottica, che ha approfondisce il tema “Presbiopia e protezione oculare: la gestione della presbiopia con lenti progressive e la protezione oculare”. Esperti, medici, professionisti ed addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica stanno discutendo della centralità e dell’attenzione che deve essere dedicata ai temi legati alla salute degli occhi, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare, soprattutto in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, causata dall’emergenza sanitaria da COVID 19. Di fronte all’epidemia e all’impossibilità di programmare qualsiasi avvenimento “fisico” in un arco temporale comprensibile, Fabiano Gruppo Editoriale (FGE) e b2eyes hanno realizzato l’edizione del Forum 2020 in un evento unico nel suo genere nel mondo dell’ottica: è stata, infatti, una maratona tv, usufruibile da casa, in negozio o in studio via streaming, che ha dato una risposta esaustiva alle domande, ai timori, ma anche alle aspettative della ripartenza.

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Con l’invecchiamento, la capacità di modifica del cristallino per mettere a fuoco a distanza ravvicinata si riduce progressivamente obbligandoci ad allontanare un testo in modo anomalo, tanto che la lunghezza delle nostre braccia non sembra essere di aiuto come d’abitudine. La presbiopia colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta. - ha spiegato, ieri, Luigi Mele, medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli - Dopo i 40 anni l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Alcuni fattori, ovviamente controversi, che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione. - ha aggiunto Luigi Mele - I difetti visivi sono tre: astigmatismo, ipermetropia e miopia. Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifesteranno precocemente. Al contrario chi è miope avrà la soddisfazione di subire gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. Dipende tutto dalla diversa modalità di messa a fuoco dell’occhio che contraddistingue senza eccezioni i due differenti gruppi. Normalmente il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover “sforzare” i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati “astenopici”: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza. Il sintomo caratteristico della presbiopia, è l’annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad un’illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina. Sempre ieri, Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, ha dichiarato: La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità. - ha sottolineato Piovella - Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose “mosche volanti” cruccio quasi insopportabile di molti pazienti. Incominciano a manifestarsi le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. - Piovella ha aggiunto - Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Oggi si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure. - ha concluso il dottor Piovella - La pandemia Covid 19 ha impedito l’effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle Persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività». Advertisement Anche a causa della recente pandemia, il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Nell’ambito del Progressive Business Forum di Milano è stata presentata l’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale, gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), che è stata condotta su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive. Il sondaggio ha

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rivelato che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza, però, informarsi. Secondo l’indagine, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. Questi problemi possono, però, essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, vale a dire la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, è stato precisato, le lenti multifocale consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali, oggi risultano obsolete ed appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata, tuttavia, come sottolineato dagli oratori, è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri. Ieri, luned' 21 settembre, Paolo Pettazzoni, Presidente dell’Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici (ANFAO) ha illustrato ad esperti, medici, professionisti ed addetti ai lavori della filiera dell’ottica, le tecniche di costruzione delle lenti progressive e lenti protettive di ultima generazione, mentre Paolo Fonelli, consigliere dell'Associazione Nazionale dei gruppi organizzati dell'ottica (Assogruppi), che rappresenta 3.400 centri ottici in tutta Italia, ha presentato il progetto CERT. O, volto a certificare, tramite un ente certificatore specializzato, la qualità dei Centri Ottici indipendenti: i consumatori possono, così, riconoscere il valore del Centro Ottico e questo garantisce prodotti e servizi di alto livello in modo trasparente e obiettivo. Giovanni Scotti

https://www.focus-online.it/news_dettaglio.php?id=6475

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TESTATA: DATA: 16 Settembre 2020

Presbiopia e protezione della vista nello smart working, incontro lunedì 21.

Lunedì 21 settembre alle ore 10.00 presso gli studi di Telelombardia a Milano si terrà la conferenza stampa – sia in presenza che in streaming – del Progressive Business Forum: l’ evento che riunisce medici, esperti, addetti ai lavori e professionisti dell’intera filiera dell’ottica. Durante l’incontro si parlerà della gestione clinica della presbiopia con lenti progressive e della protezione oculare, in un momento come quello attuale, che vede un massiccio incremento del lavoro agile, dell’ esposizione ai vari sistemi digitali e ad apparati luminosi non sempre adeguati. Si tratterà anche il

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rapporto tra postura e visione in questa fase di intenso ricorso allo ricorso allo smart working. Interverranno tra gli altri il dottor Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana e il dottor Luigi Mele, medico chirurgo oculista della Clinica Oculistica Federico II di Napoli U.O.C. Oculistica – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. È disponibile per eventuali interviste anche il professor Bruno Piccoli, Associato di Medicina del lavoro e docente presso l’Università egli Studi Tor Vergata di Roma e Adjunt Professor presso The University of Adelaide (Australia). Verrà anche diffusa un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) condotta su un campione di non users di lenti progressive che indaga i loro comportamenti e i disagi visivi e dell’apparato muscolo-scheletrico.

https://www.gazzettadimilano.it/sport/health-fitness/presbiopia-e-protezione-della-vista-nello-smartworking-incontro-lunedi-21/

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Lenti progressive personalizzate. Che cosa sono, a che servono tembr e 20

Milano, 21 set. (askanews) - Per chi è presbite, vengono presentate come la soluzione ideale. Sono le lenti progressive personalizzate. A che cosa sono e a che servono. Lo spiega Paolo Pettazzoni, presidente dell'Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici, "intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare". "Il concetto di lente progressiva personalizzata - afferma - è relativamente moderno ma molto importante. Il concetto di personalizzazione risiede nella costruzione di una lente progressiva sulle specifiche misure ed esigenze del portatore. Che quindi sono la correzione visiva, le dimensioni biometriche ma anche le esigenze di uso del portatore".

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"L'offerta di lenti progressive personalizzate - prosegue Pettazzoni - comprende soluzioni specifiche anche per l'uso al computer, anche in termini di geometria, perchÊ non dimentichiamo che, e per questo lo consiglio vivamente, l'uso prolungato al computer stressa l'occhio soprattutto per la visione a distanza intermedia. Su questo abbiamo soluzioni personalizzate e individuali da abbinare a una corretta scelta sia del materiale della lente e sia del trattamento. Questo per abbinare anche un concetto di protezione nei confronti della componente di luce blu che viene emessa dagli schermi e dai device, di per sÊ non nociva, ma che provoca un effetto di affaticamento. L'esposizione prolungata nel tempo alla luce blu, come è avvenuto nel lockdown, provoca effetti di stress visivo di cui molti effettivamente sono stati affetti. Il concetto di lenti personalizzate va in questa direzione: abbinare la geometria della lente, quella piÚ giusta per le proprie esigenze lavorative, per la conformazione dei propri occhi e per il proprio difetto visivo ad un concetto di protezione, per raggiungere i massimi obiettivi in termini di comfort visivo".

https://stream24.ilsole24ore.com/video/tecnologia/lenti-progressivepersonalizzate-che-cosa-sono-che-servono/ADXGchq

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista

Milano, 21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio

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perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. "Il concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione".

https://stream24.ilsole24ore.com/video/tecnologia/presbiopia-campanello-dallarme-che-puo-salvare-vista/ADZSchq?refresh_ce=1

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020 LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2020 14.19.16

Salute, presbiopia e protezione oculare: gestione con lenti progressive Salute, presbiopia e protezione oculare: oculare gestione con lenti progressive Milano, 21 set. (LaPresse) - Il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista. È una delle conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) e presentata nell’ambito del Progressive Business Forum di Milano. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. Al contrario, l’edizione 2020 del forum che riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica si caratterizza proprio per la centralità e l’attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. oculare 'Con l’invecchiamento, la capacità di modifica del cristallino per mettere a fuoco a distanza ravvicinata si riduce progressivamente obbligandoci ad allontanare un testo in modo anomalo, tanto che la lunghezza delle nostre braccia non sembra essere di aiuto come d’abitudine. La presbiopia colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta - spiega Luigi Mele, medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli - Dopo i 40 anni l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Alcuni fattori, ovviamente controversi, che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione. I difetti visivi sono tre: astigmatismo, ipermetropia e miopia. Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifesteranno precocemente. Al contrario chi è miope avrà la soddisfazione di subire gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. Dipende tutto dalla diversa modalità di messa a fuoco dell’occhio che contraddistingue senza eccezioni i due differenti gruppi. Normalmente il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover 'sforzare' i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati 'astenopici': mal di testa, irritazione oculare, oculare nausea e sonnolenza. Il sintomo caratteristico della presbiopia, è l’annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad un'illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina».(Segue) CRO NG01 red 211417 SET 20

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Salute, presbiopia e protezione oculare: gestione con lenti progressiveprogressive-2Salute, presbiopia e protezione oculare: oculare gestione con lenti progressive-2- Milano, 21 set. (LaPresse) - 'La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità - sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana - Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose “mosche volanti” cruccio quasi insopportabile di molti pazienti. Incominciano a manifestarsi le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Oggi si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure. La pandemia Covid 19', continua il dottor Piovella 'ha impedito l’effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle Persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività'.(Segue) CRO NG01 red 211417 SET 20 LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2020 14.19.16

Salute, presbiopia e protezione oculare: gestione con lenti progressiveprogressive-3Salute, presbiopia e protezione oculare: oculare gestione con lenti progressive-3- Milano, 21 set. (LaPresse) - Anche a causa della recente pandemia, il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. Questi problemi possono essere

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arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri. CRO NG01 red 211417 SET 20

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista Milano, 21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. "Il concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione". https://www.liberoquotidiano.it/video/tv-news/24609147/presbiopia-il-campanello-d-allarme-che-puosalvare-la-vista.html FGE srl

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

PROGRESSIVE BUSINESS FORUM 2020: PRESBIOPIA E PROTEZIONE OCULARE

In corso a Milano, dedicato a tutta la filiera del settore, l'importante Forum sulla gestione della presbiopia con lenti progressive e la protezione oculare. E' disponibile la connessione in streaming. Un'indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) mostra i risultati un sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive: ebbene ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. Proprio l'edizione 2020 del Forum che riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell'intera filiera dell'ottica si caratterizza per la centralità e l'attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare.

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Come spiega Luigi Mele, medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli ''Dopo i 40 anni l'occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Normalmente il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover "sforzare" i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l'insorgenza di disturbi chiamati ''astenopici'': mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza. Il sintomo caratteristico della presbiopia, è l'annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad un'illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell'immagine a livello della retina». E sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, ''La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. E' necessario uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l'obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall'applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l'efficienza e il raggio d'azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell'oculistica. L'impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività''.

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Secondo l'indagine di Fabiano Editore, per effetto dell'emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l'uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana. Questi problemi possono essere arginati con l'uso di un'adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del ''dinamismo della messa a fuoco'', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell'insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all'uso dell'occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri. Franca D.Scotti Settembre 2020 https://www.milanoglamour.com/news.php?p=&a=news%2F322-news-Progressive-Business-Forum2020.txt

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Presbiopia: dalle "mosche volanti" alla messa a fuoco incerta. Dopo i 40 anni i rimedi delle lenti multifocali

(PRIMAPRESS) - MILANO - L’occhio invecchia e la capacità del cristallino per mettere a fuoco si riduce progressivamente. La presbiopia può interessare già fasce d’età a partire dai 40 e questo difetto visivo - come spiega Luigi Mele, medico oculista, dell’Università degli studi della Campania L. Vanvitelli - è uno dei più diffusi del pianeta come ha confermato anche gli studi presentati nel corso del “Progressive Business Forum 2020” di Milano. “È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità – sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana – Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di FGE srl

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affascinanti ma fastidiose “mosche volanti” cruccio quasi insopportabile di molti pazienti. Incominciano a manifestarsi le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Il lockdown da pandemia e il conseguente aumento di lavoro in smartworking sembra aver acuito questi disturbi. Un sondaggio su un campione di 500 lavoratori “da casa” ha riferito che il 55% ha mostrato una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri. - (PRIMAPRESS)

http://www.primapress.it/salute-benessere2/7-tech/salutebenessere/presbiopia-dalle-mosche-volantialla-messa-a-fuoco-incerta-dopo-i-40-anni-i-rimedi-delle-lenti-multifocali.html

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Lenti progressive personalizzate. Che cosa sono, a che servono •21 set 2020 00CONDIVIDISALVA

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Milano, 21 set. (askanews) - Per chi è presbite, vengono presentate come la soluzione ideale. Sono le lenti progressive personalizzate. A che cosa sono e a che servono. Lo spiega Paolo Pettazzoni, presidente dell'Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici, "intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare". "Il concetto di lente progressiva personalizzata - afferma - è relativamente moderno ma molto importante. Il concetto di personalizzazione risiede nella costruzione di una lente progressiva sulle specifiche misure ed esigenze del portatore. Che FGE srl

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quindi sono la correzione visiva, le dimensioni biometriche ma anche le esigenze di uso del portatore". "L'offerta di lenti progressive personalizzate - prosegue Pettazzoni - comprende soluzioni specifiche anche per l'uso al computer, anche in termini di geometria, perché non dimentichiamo che, e per questo lo consiglio vivamente, l'uso prolungato al computer stressa l'occhio soprattutto per la visione a distanza intermedia. Su questo abbiamo soluzioni personalizzate e individuali da abbinare a una corretta scelta sia del materiale della lente e sia del trattamento. Questo per abbinare anche un concetto di protezione nei confronti della componente di luce blu che viene emessa dagli schermi e dai device, di per sé non nociva, ma che provoca un effetto di affaticamento. L'esposizione prolungata nel tempo alla luce blu, come è avvenuto nel lockdown, provoca effetti di stress visivo di cui molti effettivamente sono stati affetti. Il concetto di lenti personalizzate va in questa direzione: abbinare la geometria della lente, quella più giusta per le proprie esigenze lavorative, per la conformazione dei propri occhi e per il proprio difetto visivo ad un concetto di protezione, per raggiungere i massimi obiettivi in termini di comfort visivo". MOSTRA MENO

https://www.youtube.com/watch?v=nBRMBf9kjmA

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Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista Milano, 21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. "Il concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione".

https://www.youtube.com/watch?v=3V92jzOoR_E

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TESTATA: DATA: 23 Settembre 2020

https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/il-mondo-alla-radio/2020/09/il-mondo-alla-radioprima-parte-21-09-2020.html

INTERVISTA A PAOLO PETTAZZONI, presidente ANFAO LENTI e BRUNO PICCOLI professore Medicina del lavoro

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Presbiopia e protezione oculare: con smart working affaticamento, vista poco nitida e bruciore agli occhi Al Progressive Business Forum 2020 si è parlato di gestione della presbiopia con le lenti progressive e di protezione degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, come il massiccio ricorso al lavoro agile • di Redazione

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha monopolizzato l’attenzione di tutti, mettendo in secondo piano anche i problemi legati alla vista. È ciò che emerge da un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale, presentata nell’ambito dell’edizione 2020 del Progressive Business Forum di Milano su comportamenti, problemi fisici e visivi dei neo-presbiti che non usano le lenti progressive. L’evento ha riunito esperti, medici e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e si caratterizza proprio per l’attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare.

SMART WORKING E DISTURBI ALLA VISTA: I SINTOMI PIÙ ACCUSATI Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La necessità imprevista di dover lavorare da casa ha portato buona parte delle persone ad organizzarsi con le giuste attrezzature: sedia e scrivania comode e giusta illuminazione; ma complice la postura da seduti e l’impegno del

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sistema spalla-braccio-mano per il mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. I sintomi più accusati sono: senso di affaticamento, vista poco nitida e bruciore agli occhi. In particolare: • • • •

il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana il 36% soffre di torcicollo il 35% lamenta dolore alle spalle il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza

Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale.

LA PRESBIOPIA «La presbiopia è un processo fisiologico legato all’età: rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta – spiega Luigi Mele, medico oculista dell’Università degli studi della Campania L. Vanvitelli -. Dopo i 40 anni l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano, perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino e progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o per giocare a carte». I FATTORI DI RISCHIO DELLA PRESBIOPIA Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono: • •

un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione. I tre difetti visivi: astigmatismo, ipermetropia e miopia.

Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifesteranno precocemente; al contrario, chi è miope subirà gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. Normalmente il soggetto presbite riferisce di dover “sforzare” i propri occhi quando svolge le attività di

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lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati “astenopici”: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza.

I SINTOMI DELLA PRESBIOPIA Il sintomo caratteristico della presbiopia è l’annebbiamento da vicino che impedisce, a volte quasi improvvisamente al mattino, di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. È necessario ricorrere ad un’illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina. 7 «La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista; allo scadere dei quarant’anni il nostro complesso sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità – sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana -. Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia: improvvisamente, non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose “mosche volanti” cruccio quasi insopportabile di molti pazienti. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. La pandemia Covid 19 – continua il dottor Piovella – ha impedito l’effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista».

https://www.sanitainformazione.it/salute/presbiopia-e-protezione-oculare-con-smart-working-senso-diaffaticamento-vista-poco-nitida-e-bruciore-agli-occhi/

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista Milano, 21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano', che ha come tema centrale la 'Presbiopia e protezione oculare. 'E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. 'Il FGE srl

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concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione'. https://timgate.it/video/topvideo/presbiopia-il-campanello-d-allarme-che-pu-salvare-lavista.vum?objectType=slider

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020 Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista

Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista Il presidente degli oftalmologi: estendere uso lenti progressive

Milano, 21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio

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perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. "Il concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione".

https://www.today.it/video/presbiopia-il-campanello-d_allarme-che-puo-salvare-la-vista-98ydy.askanews.html

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi ‘persi’

Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) – “La pandemia di Covid-19 ha impedito l’effettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva-vista”. Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del ‘Progressive Business Forum 2020′ che riunisce – oggi e domani – esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. “La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità”, sottolinea Piovella. “Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della FGE srl

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presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose ‘mosche volanti’ cruccio quasi insopportabile di molti pazienti”. “Incominciano a manifestarsi – continua Piovella – le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della medicina a salvaguardia della vista”. Oggi, aggiunge Piovella, “lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure”. Con la pandemia di Covid19, ribadisce Piovella sono saltate “8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività”. “La presbiopia – spiega Luigi Mele, medico oculista dell’università degli studi della Campania L. Vanvitelli – colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta”. Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l’esperto, “un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione”. La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. “Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente FGE srl

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multifocale che consenta il ripristino del ‘dinamismo della messa a fuoco’, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia”‘ si legge in una nota. “Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri”, conclude la nota.

https://www.vvox.it/2020/09/21/salute-con-pandemia-8-mln-visite-occhi-e-500-000interventi-persi/

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TESTATA: DATA: 21 Settembre 2020

Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi' notizie.it21 settembre 2020

Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi' Altro

Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) – "La pandemia di Covid-19 ha impedito l'effettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva-vista". Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del 'Progressive Business Forum 2020' che riunisce – oggi e domani – esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti

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nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. "La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità", sottolinea Piovella. "Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose 'mosche volanti' cruccio quasi insopportabile di molti pazienti". "Incominciano a manifestarsi – continua Piovella – le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della medicina a salvaguardia della vista". Oggi, aggiunge Piovella, "lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure". Con la pandemia di Covid-19, ribadisce Piovella sono saltate "8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività". "La presbiopia – spiega Luigi Mele, medico oculista dell'università degli studi della Campania L. Vanvitelli – colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta". Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l'esperto, "un’elevata

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esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione". La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. https://it.notizie.yahoo.com/salute-con-pandemia-8-mln-131716343.html

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DATA: 22 Settembre 2020 MartedĂŹ, 22 settembre 2020 - 09:37:00

Giulio Tremonti al Progressive Business Forum 2020 a Milano

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Progressive Business Forum 2020 seconda edizione con Matteo Piovella Presidente SOI e la partecipazione del Prof. Giulio Tremonti durante il tema della conversazione "La ripresa economica post Covid"con Andrea Afragoli Presidente Federottica,Cirillo Marcolin Presidente Confindustria Moda. Presentano l'evento Michela Vuga e Nicola Di Lernia. Servizio realizzato da Nick Zonna presso gli studi di Telelombardia Milano

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TESTATA: DATA: 23 Settembre 2020

https://www.vaticannews.va/it/podcast/rvi-programmi/il-mondo-alla-radio/2020/09/il-mondo-alla-radioprima-parte-21-09-2020.html

INTERVISTA A PAOLO PETTAZZONI, presidente ANFAO LENTI e BRUNO PICCOLI professore Medicina del lavoro FGE srl

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TESTATA: DATA: 25 Settembre 2020

Presbiopia, quando leggere diventa faticoso

Medici ed esperti della filiera dell’ottica affrontano al Progressive Business Forum il tema della presbiopia spiegando quali sono i sintomi a cui prestare attenzione e come correggere questo difetto 25 SETTEMBRE 2020 3° MINUTI DI LETTURA

Accorgersi di non leggere più bene, ma tirare avanti sperando che sia solo stanchezza. E’ il comportamento più diffuso tra molti italiani affetti da presbiopia che non usano gli occhiali con lenti progressive. Il tema è al centro del Progressive Business Forum in corso a Milano, riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica.

L’indagine sui presbiti Fabiano Gruppo Editoriale ha condotto un’indagine online gestita dalla piattaforma internazionale Toluna e presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. “Con FGE srl

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l’invecchiamento, la capacità di modifica del cristallino per mettere a fuoco a distanza ravvicinata si riduce progressivamente obbligandoci ad allontanare un testo in modo anomalo, tanto che la lunghezza delle nostre braccia non sembra essere di aiuto come d’abitudine”, spiega Luigi Mele, medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli.

Il tempo della presbiopia La presbiopia colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso. “Dopo i 40 anni - prosegue Mele - l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Alcuni fattori, ovviamente controversi, che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione”.

Come cambia l’occhio dopo i 40 anni Proprio come la pelle che inizia a presentare le prime rughe, dopo i 40 anni anche gli occhi mostrao i segni del tempo. “È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità – sottolinea Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana. “Purtroppo, gli occhi hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose ‘mosche volanti’, cruccio quasi insopportabile di molti pazienti”.

I primi problemi alla retina Questi sono anche gli anni in cui incominciano a manifestarsi le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, perché rallenta la circolazione di tutto il nostro organismo, in particolare quella della retina. “Se si chiude un vaso della retina FGE srl

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spiega Piovella - non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità di uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della medicina a salvaguardia della vista”.

Leggere sotto sforzo Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifestano precocemente. Al contrario chi è miope ha la soddisfazione di subire gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. “Normalmente - spiega Mele - il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover sforzare i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati astenopici: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza.

I sintomi della presbiopia Il sintomo caratteristico della presbiopia è l’annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad un'illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina.

L’importanza di farsi visitare Oggi i progressi della medicina e in particolare dell’oculistica consentono di migliorare la salute della vista come mai prima. “Al giorno d’oggi - sottolinea Piovella - si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure. La pandemia Covid 19 ha impedito l’effettuazione di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle FGE srl

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persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività”.

La differenza tra lenti progressive e quelle bifocali Tra l’altro, la presbiopia non corretta si porta dietro anche problemi posturali. Infatti, dall’indagine emerge che il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. Problemi che possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del ‘dinamismo della messa a fuoco’, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. “Per questo - ribadiscono gli esperti riuniti al Progressive Business Forum - le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento”. https://www.repubblica.it/salute/dossier/retina-insalute/2020/09/25/news/presbiopia_quando_leggere_diventa_faticoso-268503861/

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Presbiopia, quando leggere diventa faticoso E' il difetto visivo più diffuso, colpisce a partire dai quarant'anni, legato dalla perdita di elasticità del cristallino. Ed è un «campanello d'allarme» per la salute complessiva della vista Redazione Mi piace 0

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Si inizia allungando le braccia per riuscire a leggere il giornale. O alzando gli occhiali sul sopracciglio se si è miopi. Sono i primi segnali della presbiopia, cioè l'incapacità di mettere a fuoco da vicino. E' il difetto visivo più diffuso, colpisce a partire dai quarant'anni, legato dalla perdita di elasticità del cristallino. Ed è un «campanello d'allarme» per la salute complessiva della vista, che «non deve allarmare» ma spingere a a prenderci cura dell'occhio, soprattutto in questo periodo di emergenza Covid in cui aumentano le ore trascorse al computer o allo smartphone. La presbiopia, di cui sono affetti solo in Italia 28 milioni di persone e 2 miliardi in tutto il mondo, è uno dei temi al centro del Progressive Business Forum 2020 a Milano.

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La presbiopia è «un perfetto reminder - spiega il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella - perché l'occhio è soggetto ad usura. Come una macchina di Formula 1 che consuma le gomme in pochi giri, anche l'occhio perde di capacità visive con l'utilizzo. Ma all'occhio non si possono sostituire le gomme. Possiamo però prendercene cura con ausili come gli occhiali progressivi, le protezioni e i filtri necessari per la loro protezione».

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Per Piovella occorre «controllare la vista, tutti, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. La pandemia Covid prosegue - ha impedito l'effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite oculistiche e di 500.000 interventi salva vista. La presbiopia deve essere considerato il nostromigliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività».

La soluzione dei tradizionali occhiali bifocali da presbite, dicono gli esperti, è superata: «Non risolvono il problema perché avremo la capacità di vedere da lontano e da vicino, ma non da distanze medie. Abbiamo bisogno di una lente che permetta di colmare tutte le distanze, da lontano e progressivamente vicino», spiega Luigi Mele, Medico chirurgo oculista, U.O.C. Oculistica, Università degli studi della Campania Vanvitelli.

«Il concetto di personalizzazione - spiega Paolo Pettazzoni, presidente di Anfao lenti - risiede nella costruzione di una lente progressiva con la corretta correzione visiva, le dimensioni biometriche ma anche le esigenze di uso del portatore». Lenti in grado ad esempio di mitigare gli effetti dell'esposizione prolungata nel tempo alla luce blu, che «come è avvenuto nel lockdown, provoca effetti di stress visivo di cui molti effettivamente sono stati affetti», prosegue Pettazzoni.

In occasione dell'incontro è stata presentata la prima certificazione di qualità dedicata ai centri ottici indipendenti, «Cert. O», nata per garantire ai consumatori di trovare centri ottici con requisiti di qualità validati da certificatori specializzati, operatori in formazione continua e alti standard di servizio e di prodotto. I centri ottici certificato Cert. O si possono cercare sul sito www.certificazioneottici.it.

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hanno fatto la loro parte, attraverso la presenza, il sostegno e la partecipazione al Forum 2020,

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dell’informazione nell’ottica, anche in versione digitale. Ma c’è un però. Un evento del genere, unico nel panorama precedente e attuale, merita una riflessione seria. Il grande maestro d’orchestra Herbert von Karajan soleva dire: chi raggiunge i propri obiettivi non li ha fissati sufficientemente in alto. Bastano un migliaio di utenze in collegamento diretto e oltre

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Accorgersi di non leggere più bene, ma tirare avanti sperando che sia solo stanchezza. E' il comportamento più diffuso tra molti italiani affetti da presbiopia che non usano gli occhiali con lenti progressive. II tema è al centro del Progressive Business Forum in corso a Milano, riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell'intera filiera dell'ottica. L'indagine sui presbiti Fabiano Gruppo Editoriale ha condotto un'indagine online gestita dalla piattaforma internazionale Toluna e presentata al Progressive Business Forum. II sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. "Con l'invecchiamento, la capacità di modifica del cristallino per mettere a fuoco a distanza ravvicinata si riduce progressivamente obbligandoci ad allontanare un testo in modo anomalo, tanto che la lunghezza delle nostre braccia non sembra essere di aiuto come d'abitudine", spiega Luigi Mele , medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli. II tempo della presbiopia La presbiopia colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l'utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all'età rappresenta il difetto visivo più diffuso. "Dopo i 40 anni - prosegue Mele - l'occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Alcuni fattori, ovviamente controversi, che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono un'elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l'acceleratore del processo d'invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione". Come cambia l'occhio dopo i 40 anni Proprio come la pelle che inizia a presentare le prime rughe, dopo i 40 anni anche gli occhi mostrao i segni del tempo. "È proprio allo scadere dei quarant'anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l'affidabilità - sottolinea Matteo Piovella , presidente della Società Oftalmologica Italiana. "Purtroppo, gli occhi hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose 'mosche volanti', cruccio quasi insopportabile di molti pazienti". I primi problemi alla retina Questi sono anche gli anni in cui incominciano a manifestarsi le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, perché rallenta la circolazione di tutto il nostro organismo, in particolare quella della retina. "Se si chiude un vaso della retina - spiega Piovella - non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità di uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l'obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall'applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l'efficienza e il raggio d'azione della medicina a salvaguardia della vista". Leggere sotto sforzo Per la persona ipermetrope i sintomi della presbiopia si manifestano precocemente. Al contrario chi è miope ha la soddisfazione di subire gli effetti della presbiopia con un certo ritardo. "Normalmente - spiega Mele - il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover sforzare i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l'insorgenza di disturbi chiamati astenopici: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza. I sintomi della presbiopia II sintomo caratteristico della presbiopia è l'annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad

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un'illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell'immagine a livello della retina. L'importanza di farsi visitare Oggi i progressi della medicina e in particolare dell'oculistica consentono di migliorare la salute della vista come mai prima. "Al giorno d'oggi sottolinea Piovella - si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure. La pandemia Covid 19 ha impedito l'effettuazione di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L'impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività". La differenza tra lenti progressive e quelle bifocali Tra l'altro, la presbiopia non corretta si porta dietro anche problemi posturali. Infatti, dall'indagine emerge che il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. Problemi che possono essere arginati con l'uso di un'adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell'insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. "Per questo - ribadiscono gli esperti riuniti al Progressive Business Forum - le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all'uso dell'occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento". Argomenti occhi

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intermedie necessarie per l'utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all'età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta". Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l'esperto, "un'elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l'acceleratore del processo d'invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione".La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l'indagine di Fabiano Editore, per effetto dell'emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l'uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l'impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l'apparato visivo e per quello muscoloscheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. "Questi problemi possono essere arginati con l'uso di un'adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell'insorgenza della presbiopia"' si legge in una nota. "Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all'uso dell'occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri", conclude la nota. I contenuti di questa pagina sono a cura di Adnkronos

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"La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità", sottolinea Piovella. "Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose 'mosche volanti' cruccio quasi insopportabile di molti pazienti". "Incominciano a manifestarsi - continua Piovella - le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi' Il calcolo di Piovella (Soi) per il focus su presbiopia al Progressive Business Forum 2020 Redazione

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Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista Lunedì, 21 settembre 2020 - 16:33:16

Milano, 21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi?Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta."Il concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione".

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi' Il calcolo di Piovella (Soi) per il focus su presbiopia al Progressive Business Forum 2020 Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) - "La pandemia di Covid-19 ha impedito l'effettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva-vista". Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del 'Progressive Business Forum 2020' che riunisce - oggi e domani - esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. "La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità", sottolinea Piovella. "Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose 'mosche volanti' cruccio quasi insopportabile di molti pazienti". "Incominciano a manifestarsi - continua Piovella - le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il 044271

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la pandemia di Covid-19, ribadisce Piovella sono saltate "8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività"."La presbiopia – spiega Luigi Mele, medico oculista dell'università degli studi della Campania L. Vanvitelli – colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta". Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l'esperto, "un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione".La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. "Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia"' si legge in una nota. "Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri", conclude la nota.

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Presbiopia, il campanello d’allarme per la salute degli occhi

Lunedì 21 settembre 2020 - 16:45

Presbiopia, il campanello d’allarme per la salute degli occhi

Grida e applausi: uomo estratto vivo dall…

Gli oculisti: proteggerli con le lenti progressive personalizzate

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Milano, 21 set. (askanews) – Si inizia allungando le braccia per riuscire a leggere

Referendum, Di Maio: è una vittoria di tutti gli italiani

il giornale. O alzando gli occhiali sul sopracciglio se si è miopi. Sono i primi segnali della presbiopia, cioè l’incapacità di mettere a fuoco da vicino. E’ il difetto visivo più diffuso, colpisce a partire dai quarant’anni, legato dalla perdita di elasticità del cristallino. Ed è un “campanello d’allarme” per la salute complessiva della vista, che “non deve allarmare” ma spingere a a prenderci cura dell’occhio, soprattutto in questo periodo di emergenza Covid in cui aumentano le ore trascorse al computer o allo smartphone. La presbiopia, di cui sono affetti solo in Italia 28 milioni di persone e 2 miliardi in tutto il mondo, è uno dei temi al centro del Progressive Business forum 2020 iniziato oggi a Milano.

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La presbiopia è “un perfetto reminder – spiega il presidente della Società

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Oftalmologica italiana Matteo Piovella – perché l’occhio è soggetto ad usura. Come una macchina di Formula 1 che consuma le gomme in pochi giri, anche l’occhio perde di capacità visive con l’utilizzo. Ma all’occhio non si possono sostituire le gomme. Possiamo però prendercene cura con ausili come gli occhiali progressivi, le protezioni e i filtri necessari per la loro protezione”. Per Piovella occorre “controllare la vista, tutti, perché a quarant’anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi”. “La pandemia Covid – prosegue – ha impedito l’effettuazione, stante il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite oculistiche e di 500.000 interventi salva vista. La presbiopia deve essere

Elezioni 2020, proiezioni: oltre il 65% dei sì per il referendum

considerato il nostromigliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività”. La soluzione dei tradizionali occhiali bifocali da presbite, dicono gli esperti, è superata: “Non risolvono il problema perché avremo la capacità di vedere da lontano e da vicino, ma non da distanze medie. Abbiamo bisogno di una lente che permetta di colmare tutte le distanze, da lontano e progressivamente vicino”, spiega Luigi Mele, Medico chirurgo oculista, U.O.C. Oculistica, Università degli studi della Campania Vanvitelli. “Il concetto di personalizzazione – spiega Paolo Pettazzoni, presidente di Anfao lenti – risiede nella costruzione di una lente progressiva con la corretta correzione visiva, le dimensioni biometriche ma anche le esigenze di uso del portatore”. Lenti in grado ad esempio di mitigare gli effetti dell’esposizione prolungata nel tempo alla luce blu, che “come è avvenuto nel lockdown, provoca effetti di stress visivo di cui molti effettivamente sono stati affetti”, prosegue Pettazzoni.

Lenti progressive personalizzate. Che cosa sono, a che servono

In occasione dell’incontro è stata presentata la prima certificazione di qualità dedicata ai centri ottici indipendenti, “Cert. O”, nata per grarantire ai consumatori di trovare centri ottici con requisiti di qualità validati da certificatori specializzati, operatori in formazione continua e alti standard di servizio e di prodotto. I centri ottici certificato Cert. O si possono cercare sul sito www.certificazioneottici.it.

L’occhio della macchina davanti all’arte: Quayola a Modena

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21 settembre 2020 15:09 Fonte: Adnkronos

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi'


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Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista 21 settembre 2020

21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello M ilano, d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, R isponde intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema

centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. l concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i ltri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta ef cienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di ef cacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione".

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi ‘persi’  3 minuti fa  Aggiungi un commento  Redazione GoSalute  5 Min. Lettura

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Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) – “La pandemia di Covid-19 ha impedito l’e ettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva-vista”. Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del ‘Progressive Business Forum 2020’ che riunisce – oggi e domani – esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera liera dell’ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone a ette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la di coltà visiva per la lettura senza però informarsi.

a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista inde nitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e so sticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’a dabilità”, sottolinea Piovella. “Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio no alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di a ascinanti ma fastidiose ‘mosche volanti’ cruccio quasi insopportabile di molti pazienti”.

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“La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere


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“Incominciano a manifestarsi – continua Piovella – le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno e cace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il usso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica a ancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’e cienza e il raggio d’azione della medicina a salvaguardia della vista”. Oggi, aggiunge Piovella, “lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o di coltà di accesso alle cure”. Con la pandemia di Covid-19, ribadisce Piovella sono saltate “8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va nalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività”. “La presbiopia – spiega Luigi Mele, medico oculista dell’università degli studi della Campania L. Vanvitelli – colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo siologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più di uso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta”. Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l’esperto, “un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione”. La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per e etto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia a erma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spallabraccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si veri chi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% so re di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% so re di mal di schiena con la stessa frequenza. “Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del ‘dinamismo della messa a fuoco’, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia”‘ si legge in una nota. “Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scienti camente legate al costo e nel 22% alle presunte di coltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri”, conclude la nota.

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi ‘persi’ Il calcolo di Piovella (Soi) per il focus su presbiopia al Progressive Business Forum 2020

Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) – “La pandemia di Covid-19 ha impedito

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Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista 21 Settembre 2020 in Video

Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista

iGdI TV Regionali Veneto, L.Fontana: "Non incideranno su leadership nazionale, Salvini e Zaia due campioni"

Milano, 21 set. (askanews) – La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d’allarme o può essere un’opportunità per la salute dei nostri occhi?Risponde il presidente della Società O almologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano”, che ha come tema centrale la “Presbiopia e protezione oculare. “E’ un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l’occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un a aticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta.”Il discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all’utilizzo, all’usura,

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Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista 21 settembre 2020

21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello M ilano, d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, R isponde intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema

centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. l concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i ltri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta ef cienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di ef cacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione".

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi' 21/09/2020 - 15:30

Il calcolo di Piovella (Soi) per il focus su presbiopia al Progressive Business Forum 2020

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Referendum, il voto a Catania nel rispetto delle norme anti-covid

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particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano

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Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com),

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Su asse Catania-Palermo nasce la Federazione Regionale FAS

presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone a ette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la di

coltà

visiva per la lettura senza però informarsi.

ATTIVITÀ E SCUOLE

«Evitare nuovo lockdown: soluzioni tecniche per limitare i contagi»

"La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista inde nitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il

COVID E LAVORO

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100% proprio no alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre

LODICO A LASICILIA

cristallino e trasparentissimo si popola di a ascinanti ma fastidiose 'mosche volanti'

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cruccio quasi insopportabile di molti pazienti". "Incominciano a manifestarsi - continua Piovella - le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno e

cace circolazione di tutto il nostro

organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il usso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica a

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La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori

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Milano, 21 set. (askanews) – La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d’allarme o può essere un’opportunità per la salute dei nostri occhi?

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Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano”, che ha come tema centrale la “Presbiopia e protezione oculare. “E’ un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono... la provenienza: ASKA

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Presbiopia, il campanello d’allarme che può salvare la vista

Milano, 21 set. (askanews) – La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d’allarme o può essere un’opportunità per la salute dei nostri occhi? Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano”, che ha come tema centrale la “Presbiopia e protezione oculare. “E’ un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l’occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. “Il concetto di presbiopia – prosegue Piovella – deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all’utilizzo, all’usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L’occhio ha un’altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant’anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione”.

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Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) – "La pandemia di Covid-19 ha impedito l'effettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva-vista". Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del 'Progressive Business Forum 2020' che riunisce – oggi e domani – esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. "La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità", sottolinea Piovella. "Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo.

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tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della medicina a salvaguardia della vista". Oggi, aggiunge Piovella, "lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure". Con la pandemia di Covid-19, ribadisce Piovella sono saltate "8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività". "La presbiopia – spiega Luigi Mele, medico oculista dell'università degli studi della Campania L. Vanvitelli – colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta". Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l'esperto, "un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione". La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spalla-braccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. "Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia"' si legge in una nota. "Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri", conclude la nota.

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi' Il calcolo di Piovella (Soi) per il focus su presbiopia al Progressive Business Forum 2020

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Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) - "La pandemia di Covid-19 ha impedito l'effettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salvavista". Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del 'Progressive Business Forum 2020' che riunisce - oggi e domani - esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. "La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità", sottolinea Piovella. "Risulta evidente che i nostri occhi

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verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscoloscheletrico, che può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. "Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia"' si legge in una nota. "Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri", conclude la nota.

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Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista

di Askanews Milano, 21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi?Risponde il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta."Il concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i filtri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta efficienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone

I più recenti Lenti progressive personalizzate. Che cosa sono, a che servono

e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di efficacia. E dobbiamo mantenerlo per altri minimo quaranta anni successivi. E questo necessita di attenzione e intelligenza di gestione".

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Salute: con pandemia 8 mln visite occhi e 500.000 interventi 'persi'

di Adnkronos

I più recenti Roma, 21 set. (Adnkronos Salute) - "La pandemia di Covid-19 ha impedito oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva-vista". Lo riferisce Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana, in occasione del 'Progressive Business Forum 2020' che riunisce - oggi e domani - esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica e dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare. A confermare che il periodo di emergenza sanitaria sembra aver distolto l’attenzione dai problemi legati alla vista anche le conclusioni di un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com), presentata al Progressive Business Forum. Il sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con

Tumori: Italia si colora contro cancro al seno, 1 ottobre torna #NastroRosaAirc Coronavirus: Speranza, 'obbligo tampone per chi arriva da Parigi e altre aree... Ricerca: Neuromed, test per diagnosi precoce demenza da danni ipertensione

lenti progressive, rivela che ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di

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l'effettuazione, visto il grave stato di emergenza, di 8 milioni di visite medico


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come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi. "La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del

2/3 La gioia delle tenniste 'da terrazzo' liguri citate dalla von der Leyen

bene prezioso della vista indefinitamente. È proprio allo scadere dei quarant’anni che il nostro complesso e sofisticato sistema visivo manifesta i suoi limiti riducendo l’affidabilità", sottolinea Piovella. "Risulta evidente che i nostri occhi sono attivi al 100% proprio fino alla comparsa della presbiopia. Purtroppo hanno un processo di invecchiamento precoce, diverso da tutti gli altri organi del nostro corpo. Improvvisamente non si riesce a focalizzare da vicino e il nostro corpo vitreo sempre cristallino e trasparentissimo si popola di affascinanti ma fastidiose 'mosche volanti' cruccio quasi insopportabile di molti pazienti". "Incominciano a manifestarsi - continua Piovella - le fasi iniziali delle malattie di tipo degenerativo, sostenute dalla primitiva e meno efficace circolazione di tutto il nostro organismo in particolare di quella della retina, delicato e nobile tessuto di derivazione cerebrale che risulta particolarmente penalizzato dall’assenza di circoli collaterali. In sintesi, se si chiude un vaso della retina non abbiamo il vaso di riserva che mantiene intatto il flusso sanguigno, così come avviene in tutti gli altri distretti del nostro corpo. Da qui la necessità per uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della medicina a salvaguardia della vista". Oggi, aggiunge Piovella, "lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. Si può perdere il bene prezioso della vista principalmente per mancanza di educazione sanitaria o difficoltà di accesso alle cure". Con la pandemia di Covid-19, ribadisce Piovella sono saltate "8 milioni di visite medico oculistiche e di 500.000 interventi chirurgici salva vista. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività". "La presbiopia – spiega Luigi Mele, medico oculista dell'università degli studi della Campania L. Vanvitelli – colpisce a partire dai 40 anni ed interessa la messa a fuoco da vicino e, progressivamente, le distanze intermedie necessarie per l’utilizzo del computer o giocare a carte. Questo processo fisiologico legato all’età rappresenta il difetto visivo più diffuso penalizzando tutti gli abitanti del pianeta". Alcuni fattori che possono anticipare o ritardare la comparsa della presbiopia sono, continua l'esperto, "un’elevata esposizione ai raggi ultravioletti, da sempre considerato l’acceleratore del processo d’invecchiamento del cristallino e quelli legati ad una corretta alimentazione". La pandemia ha portato anche cambiamenti che riguardano la salute degli occhi. Il ricorso massiccio al lavoro agile e la conseguente esposizione allo schermo del pc e degli altri dispositivi digitali, ci costringe a mantenere per molte ore e con rare interruzioni una visione da vicino, generalmente con distanze di osservazione inferiori al metro. Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la 044271

visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (tv, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Se a questi comportamenti sommiamo postura da seduti e l’impegno del sistema spallabraccio-mano utilizzato per la digitazione e i movimenti del mouse, è normale che si verifichi un sovraccarico per l’apparato visivo e per quello muscolo-scheletrico, che

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può comportare disturbi visivi. Non a caso il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana; il 36% soffre di torcicollo, il 35% lamenta dolore alle spalle e il 38% soffre di mal di schiena con la stessa frequenza. "Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del 'dinamismo della messa a fuoco', ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia"' si legge in una nota. "Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri", conclude la nota. 21 settembre 2020

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Presbiopia, il campanello d'allarme che può salvare la vista 21 settembre 2020

21 set. (askanews) - La presbiopia è fenomeno naturale, è un campanello M ilano, d'allarme o può essere un'opportunità per la salute dei nostri occhi? il presidente della Società Oftalmologica italiana Matteo Piovella, R isponde intervenuto al Progressive Business Forum 2020 a Milano", che ha come tema

centrale la "Presbiopia e protezione oculare. "E' un perfetto reminder. Molte persone mi chiedono se quando cominciano ad avere i primi sintomi devono subito portare gli occhiali, paventando che se portano l'occhiale si abituano e poi non ne possono fare più a meno. Il concetto è totalmente diverso. Ovvio che la messa a fuoco comporta un affaticamento dell occhio. Quindi praticamente quando un occhio perde, con il passare del tempo, questa sua capacità, si stanca di più. Quindi consiglio sempre quando cominciano ad esserci questi problemi a portare la correzione adatta. l concetto di presbiopia - prosegue Piovella - deve cambiare. Non è più un discorso legato alla vecchiaia ma un discorso legato all'utilizzo, all'usura, come le gomme delle macchine di Formula 1, che dopo pochi giri vanno cambiate. L'occhio ha un'altissima tecnologia, ma non gli possiamo cambiare le gomme. Abbiamo degli ausili come gli occhiali progressivi con tutte le protezioni e i ltri necessari che ci permettono di confrontarci sulla perfetta ef cienza dei nostri occhi. Questo è un momento in cui dobbiamo controllare tutto, è una cosa importante e le soluzioni sono ottimali. Dovrebbero essere estese a tutte le persone e soprattutto dobbiamo cominciare a prenderci cura dei nostri occhi, perché a quarant'anni un occhio ha esaurito il suo primo ciclo di giovinezza e di ef cacia. E dobbiamo

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Presbiopia e protezione della vista nello smart working, incontro lunedì 21.

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Presbiopia e protezione della vista nello smart working, incontro lunedì 21. By redazione - 16 Settembre, 2020

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Lunedì 21 settembre alle ore 10.00 presso gli studi di Telelombardia a Milano si terrà la conferenza stampa – sia in presenza che in streaming – del Progressive 044271

Business Forum: l’ evento che riunisce medici, esperti, addetti ai lavori e professionisti dell’intera filiera dell’ottica. Durante l’incontro si parlerà della gestione clinica della presbiopia con lenti

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progressive e della protezione oculare, in un momento come quello attuale, che vede un massiccio incremento del lavoro agile, dell’ esposizione ai vari sistemi digitali e ad apparati luminosi non sempre adeguati. Si tratterà anche il rapporto tra postura e visione in questa fase di intenso ricorso allo ricorso allo smart working. Interverranno tra gli altri il dottor Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana e il dottor Luigi Mele, medico chirurgo oculista della Clinica Oculistica Federico II di Napoli U.O.C. Oculistica – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. È disponibile per eventuali interviste anche il professor Bruno Piccoli, Associato di Medicina del lavoro e docente presso l’Università egli Studi Tor Vergata di Roma e Adjunt Professor presso The University of Adelaide (Australia). Verrà anche diffusa un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) condotta su un campione di non users di lenti progressive che indaga i loro comportamenti e i disagi visivi e dell’apparato muscolo-scheletrico. 20200915_Programma_Conferenza stampa_Progressive Business Forum

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Ritroviamoci, è necessario, di Michele Corcio Autore: Michele Corcio

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Caro Presidente, cari tutti. Il mio, non è solo l’auspicio a ritrovarci nuovamente a Roma, stringerci la mano, abbracciarci, scambiare battute (che pure sarebbe un grandissimo piacere dopo mesi di forzata separazione), ma è soprattutto un vivo e sincero desiderio di recuperare il tempo perduto, con l’entusiasmo e la passione che ha sempre caratterizzato il nostro agire per il bene comune e per la tutela della vista. Durante questi mesi di isolamento in casa, ho molto riflettuto su tutte le nostre vicende, personali ed associative, stimolato in ciò anche dalla nuova fatica del nostro Prof. Filippo Cruciani, che ho avuto l’onore di leggere in bozze, e che ripercorre, con la forza dei fatti storici e dovizia di riferimenti documentali, le storie parallele, e sovente convergenti, dell’oftalmologia e della tiflologia sin dagli inizi dell’Ottocento. La lettura di questo interessantissimo lavoro, infatti, meritevole di pubblicazione e diffusione, non può lasciare indifferenti e molti sono gli spunti di riflessione che esso suscita, perché numerosi sono stati gli eventi che hanno visto, per la prevenzione delle patologie oculari, illustri oculisti italiani fianco a fianco di illuminati Direttori di istituti per ciechi e successivamente, con la nascita dell’Unione Italiana dei Ciechi, di indomiti e lungimiranti leader associativi. E felice sintesi dei comuni intenti fu, agli inizi del Novecento, la Rivista “Tiflologia e igiene oculare”, ben presto divenuta “Tiflologia e prevenzione della cecità”. Capitolo dopo capitolo, il Prof. Cruciani evidenzia i notevoli risultati clinici e sociali conseguiti grazie alle azioni sinergiche di oculisti e rappresentanti di organizzazioni di e per ciechi. Indispensabili sinergie, che, dalla costituzione della Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, hanno permesso di tessere quella tela di rapporti scientifici, sociali ed istituzionali, che ha portato a conseguire negli ultimi decenni importanti e fondamentali Leggi per la prevenzione e la riabilitazione visiva. 044271

Rai Radio 1 regione: programma Zeppelin, conduttore Paolo Mazzuccato, di Valter Calò I passi della Commissione Studi Musicali, di Antonio Quatraro Conversazioni d’arte. Frutti della terra. Racconti del mito. Il simbolismo della vite nel mito di Dioniso: Martedì 30 Giugno 2015, dalle ore 15,30 alle ore 18,00 “Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. Slashradio: mercoledi’ 18 marzo 2015 – ore 16,00. Slash Radio: 7° meeting online dei lettori di Kaleidos. – Mercoledì 11 Marzo 2015 ore 15,00-18,00. Conversazioni d’arte: dimore, castelli e palazzi d’Italia – Rocche e castelli tra Malatesta e Montefeltro – Parte5

Mie modestissime, forse insignificanti riflessioni che sottopongo all’autorevole valutazione del Presidente e dei Componenti la Direzione Nazionale di IAPB Italia ONLUS.

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Foglio Conversazioni d’arte: dimore, castelli e palazzi d’Italia – Rocche e castelli tra Malatesta e Montefeltro – Parte4 Conversazioni d’arte: dimore, castelli e palazzi d’Italia – Rocche e castelli tra Malatesta e Montefeltro – Parte3 Conversazioni d’arte: dimore, castelli e palazzi d’Italia – Rocche e castelli tra Malatesta e Montefeltro – Parte2 Conversazioni d’arte: dimore, castelli e palazzi d’Italia – Rocche e castelli tra Malatesta e Montefeltro – Parte1

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Ritroviamoci! Per riprendere a tessere insieme quella bella tela che si è sfilacciata in qualche punto, ma che è ancora ben robusta e di notevole qualità, sempre più riconosciuta e apprezzata da istituzioni e privati cittadini. Quella robusta tela dove l’ordito è costituito dalle aree strategiche individuate e definite dalla Direzione Nazionale nel dicembre del 2017 (Informazione e Prevenzione; Ricerca, Formazione e Sviluppo; Gestione e risorse umane; Promozione e coordinamento dei Servizi di riabilitazione visiva; Comunicazione; Fundraising), e dove la trama è costituita dalla molteplicità delle attività annualmente messe in campo per la tutela della vista, tra le priorità dei piani nazionale e regionali di prevenzione e di riabilitazione. Ritroviamoci! Perché è necessario implementare le attività dell’organizzazione a cui nel 1977, meritoriamente, hanno dato vita la Società Oftalmologica Italiana e l’Unione Italiana dei Ciechi. E’ necessario affrontare insieme le molte sfide del presente e del futuro, con l’indispensabile competenza scientifica della SOI e con la diffusa presenza territoriale dell’UICI. Ci restano pochi mesi per adeguare il vigente Statuto di IAPB Italia al Codice del Terzo Settore e l’occasione potrà essere utile per apportare anche altre modifiche che, insieme, riterremo opportune. In questi ultimi anni, grazie all’azione corale di tutti, inclusi Dipendenti e Collaboratori, IAPB Italia ONLUS non solo ha saputo conservare ed accrescere i contributi di Legge per le proprie finalità istituzionali, ma ha conquistato crescente credibilità nazionale ed internazionale ed ha anche creato non poche aspettative, che non possono essere disattese. Ritroviamoci. Perché abbiamo tutti il dovere di salvaguardare il patrimonio di esperienze e competenze professionali maturate da IAPB Italia in tanti anni e continuare a metterle quotidianamente al servizio dell’interesse comune per la tutela della vista, quale inestimabile prezioso bene che garantisce ad ogni persona autonomia e indipendenza. Nel suo messaggio per la Festa della Repubblica di quest’anno, il Presidente Mattarella ha rivolto a politici, cittadini ed Istituzioni un accorato appello ad essere uniti e coesi per superare l’emergenza epidemiologica e tornare a crescere come Paese. Questo autorevole appello, io credo, valga anche per ritrovare la nostra unità come Direzione Nazionale, perché IAPB Italia, nel suo insieme, possa andare sempre più lontano. Questo articolo è stato pubblicato in Contributi dei lettori da Giada Voci . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

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Mascherine, guida all'uso senza fastidi per gli occhi Continuare ad indossare la mascherina è fondamentale per proteggersi dal Coronavirus ma spesso gli occhi ne risentono con irritazioni e congiuntiviti. Il professor Scipione Rossi, direttore dell’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale San Carlo di Nancy e membro del Consiglio direttivo della Società oftalmologica italiana (Soi), spiega quali precauzioni usare per gli occhi Intervista di Irma D'Aria video di Livia Crisafi

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BACK TO WORK, LE REGOLE PER LAVORARE E STUDIARE AL COMPUTER SENZA AFFATICARE GLI OCCHI Back to work, le regole per lavorare e studiare al computer senza affaticare gli occhi di IRMA D'ARIA Credits Pexels Con la ripresa del lavoro e anche delle scuole, gli occhi tornano incollati a computer e vari dispositivi che li affaticano a causa del cosiddetto 'stress accomodativo'. Con il professor Scipione Rossi , Direttore dell'Unità Operativa di Oculistica dell'Ospedale San Carlo di Nancy e membro del Consiglio direttivo della Società oftalmologica italiana (Soi), cerchiamo di capire come evitare problemi agli occhi e in particolare alla retina Back to work, le regole per lavorare e studiare al computer senza affaticare gli occhi

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 SET 02

Thélios, un matrimonio “sostenibile”

vent’anni fa: abbiamo lavorato insieme nel gruppo per oltre dieci anni, fino a quando fu decisa una separazione consensuale, più coerente con i suoi obiettivi di sviluppo. Questi dieci anni di Addio a Mauro Di Terlizzi,

stretta collaborazione nei rispettivi ruoli di presidente e amministratore delegato sono stati per me un’esperienza fondamentale: Alberto è stato il mio mentore, mi ha trasmesso l’amore e la  NEWS

consumatori, quindi nell’insegnare l’attenzione e la cura della clientela. Attenzione e cura che

storico segretario generale di Federottica

caratterizzano anche la Vision Group di oggi, rappresentando di fatto un’eredità di Isolani.

 SET 01

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passione per la professione di ottico e optometrista, era un maestro nel capire le esigenze dei

Questo istinto per la relazione umana era una sua dote unica e naturale: aveva l’originale capacità di anticipare le aspettative dei clienti (nella foto, da sinistra, Procacciante e Isolani al congresso Vision Service del 2000).

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Giuseppe Longoni, ideatore VisionOttica Award

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02-09-2020

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Abbiamo vissuto insieme ben quarant’anni di grande professionalità comune e venti di grande lavoro per l’allora Vision Service, poi le strade si sono separate. Alberto Isolani in una parola? Un innovatore.

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Giulio Velati, ex presidente di Federottica Con Isolani avevo un ottimo rapporto e un’opinione positiva della sua attività e delle sue scelte,

 VENERDÌ, LUGLIO 17, 2020 - 16:08

che inizialmente furono giudicate “problematiche” da parte di un settore che non era ancora pronto per accettarle: è il destino cui vanno incontro tutti coloro che vedono molto avanti. È stato, infatti, un visionario, soprattutto nel campo delle lenti a contatto, concretizzando l’innovativo “Lente Amica”, primo progetto di ricambio frequente nella contattologia. Anche se ho

b2eyes Magazine 5/2020

avuto qualche opinione diversa dall’amico Alberto, ho sempre mantenuto un dialogo costruttivo quando negli anni 90 ha collaborato con Federottica, dove io già ricoprivo incarichi di rilievo, per

 GIOVEDÌ, GIUGNO 4, 2020 - 16:35

cercare di risolvere l’annoso problema con la classe medica. Con lui e altri colleghi di quella generazione che ha tenacemente costruito la professione optometrica ho avuto il privilegio di condividere momenti irripetibili, un desiderio impareggiabile di imparare e di offrire un sempre miglior servizio alle persone. Gli ottici e gli optometristi indipendenti italiani di oggi devono

B2eyes Magazine 4/2020

sicuramente qualcosa a lui, anche se molto probabilmente non se ne rendono conto. Silvano Abati, direttore Sioo

 LUNEDÌ, MAGGIO 11, 2020 - 16:35

Credo che la morte di Alberto Isolani non possa che far nascere in tutti gli operatori del mondo dell’ottica una sensazione di profonda tristezza: è stato un pioniere, un precursore, un ideatore di iniziative che hanno fatto bene a tutti e hanno stimolato a migliorarci. Per me il dolore è maggiore perché, pur con una frequentazione sporadica, Alberto era e rimarrà per gli anni della

b2eyes Magazine 3/2020

mia vita un amico al quale ho voluto bene. Difficile dimenticare le numerose riunioni alla ricerca di un accordo dignitoso con la classe medica, la sua continua volontà di migliorare la preparazione professionale dei collaboratori e persino le giornate di vendemmia a Canelli da

 LUNEDÌ, APRILE 6, 2020 - 10:40 Vedi tutti i numeri

Ferdinando Fabiano che avevano, pur nell’attività ludica del momento, anche la finalità di dialogare con personaggi dell’area medica. Tracciare il percorso delle sue iniziative sarebbe lungo e difficile, a dimostrazione del fatto che era una persona che non si è mai fermata: alcuni mesi fa, mentre facevo lezione al corso di Optometria, chiesi ai suoi collaboratori di salutarmelo quando avessero avuto modo di vederlo. La risposta fu: tutti i giorni ed è una fortuna che sia presente per gli stimoli che riesce a darci quotidianamente. Lucio Buratto, fondatore Centro Ambrosiano Oftalmico La prima volta che l’ho sentito nominare è stato in Liguria, dove avevo un ufficio a Sanremo: ci siamo incontrati più tardi, a metà degli anni 90, entrambi attivi nelle rispettive categorie e per risolvere i contrasti che le dividevano. Da questi incontri abbiamo tratto il piacere di stare insieme, soprattutto in Piemonte, almeno un paio di weekend all’anno, alla ricerca di cantine, mercatini, tartufi e quant’altro, insieme a Ferdinando Fabiano. Negli anni successivi ho acquistato casa a Rapallo e mi sono iscritto al Golf Club locale, di cui Isolani era socio, alimentando ulteriormente il nostro legame. È stato un lungo periodo di bei rapporti, personali e professionali: ci confrontavamo su come possono collaborare ottici e oculisti, aveva una grande passione per i miei libri. Sincero, sorridente, sempre pronto ad ascoltare, non abbiamo mai avuto una discussione: si dialogava, ognuno con le proprie opinioni, ma senza litigare e con la preziosa presenza della signora Laura, insieme formavano una coppia più unica che rara. Ma soprattutto Alberto era una persona unica, tra le tante che ho conosciuto nella mia vita. Matteo Piovella, presidente Società Oftalmologica Italiana Ho incontrato Alberto Isolani una vita fa. Intelligente, colto, preparato, di grande esperienza, mai oppresso da obiettivi economici: una persona piacevole da ascoltare con cui era possibile confrontarsi apertamente anche su posizioni distanti. Isolani amabilmente rispettava le varie posizioni e i differenti ruoli. Possedeva il dono di lavorare instancabilmente per trovare una soluzione, la sua soluzione, capace di far riflettere molti ma purtroppo non tutti. Maestro ottico che in tempi eroici ha fatto impresa, nel 2019 orgogliosamente ha festeggiato i 90 anni del primo negozio di famiglia: una bella storia che continuerà nel solco da lui precisamente tracciato. Il 044271

mondo dell’oculistica perde un valido interlocutore, una persona perbene, un signore d'altri tempi che ha avuto la capacità di costruire una visione, la più moderna di tutte. A.M.

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16-09-2020 1 1/2

La congiuntivite può essere uno dei sintomi del Covid-19 e soltanto l'oculista è in grado di capire se occorre eseguire controlli specifici. Lo specialista Matteo Piovella: «Ecco i campanelli d'allarme»

Anche gli occhi sono una"spia" del virus e è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, in tempi di pandemia da Covid 19 potrebbero addirittura essere fondamentali per capire subito se nel nostro corpo ha fatto ingresso il Sars Cov 2, e magari continua a soggiornarvi a nostra insaputa, Secondo gli esperti della Società Oftalmologica Italiana (Soi) la prima spia del contagio potrebbe essere infatti la congiuntivite. «A volte succede che in una percentuale di pazienti il primo sintomo dell'affezione da coronavirus sia una congiuntivite virale - spiega il presidente della Soi, Matteo Piovella -. Quindi siccome normalmente le persone sottostimano una congiuntivite e magari si fanno vedere da un medico oculista dopo una settimana, dieci giorni, è importante che, differentemente dalle abitudini di prima, si facciano visitare in un tempo adeguato,in modo che se specificatamente esiste una congiuntivite da coronavirus ci si possa proteggere anche nei confronti della malattia».

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CARATTERISTICHE Solo un oculista, dunque, è in grado di capire se occorre eseguire controlli specifici per diagnosticare il Covid, oppure se è il caso di escluderlo, visto che le caratteristiche che aiutano a identificare meglio il tipo di congiuntivite sono note. «La grossa differenza da rilevare è tra la congiuntivite batterica e quella virale. La prima è quella classica: normalmente interessa tutti e due gli occhi,che in genere sono estremamente arrossati. Di solito ci si sveglia la mattina con gli occhi appiccicati da una secrezione di colore giallastro, tanto che le IS'ersone spesso fanno una certa fatica ad aprirli». La congiuntivite

che invece può essere causata dal Covid 19 è riconducibile a quelle virali. «Normalmente prosegue Piovella - colpisce un occhio solo, che in genere non diventa rosso fuoco, ma rimane leggermente rosato. Inoltre, non c'è la secrezione che appiccica la palpebra. Un'altra caratteristica è poi l'ingrossamento del linfonodo cosiddetto retroauricolare, a livello della mandibola, sempre dalla parte dell'occhio che si è arrossato».

male, che umetta l'occhio 24 ore al giorno». Dopodiché, il passaggio del virus dal naso alla gola è bello e fatto. Ecco dunque la necessità di proteggere gli occhi da un possibile contagio. «E importante indossare occhiali protettivi per evitare il contatto con le goccioline che a volte sono sospese nell'aria. Se portiamo un occhiale da sole molto aperto, evidentemente il rischio è comunque molto limitato. È più sicuro però avere un occhiale IL RUOLO chiuso, di quelli più avvolgenIn realtà, gli occhi hanno un ti». Le stesse precauzioni valgoruolo importante non solo per no poi anche al mare o in piscila diagnosi, ma purtroppo anna,dove è sempre opportuno riche per il contagio. «La via prinspettare la distanza di almeno cipale di trasmissione - specifiun paio di metri se si ha voglia ca Piovella - avviene attraverso di una bella nuotata. «Se la gocla mucosa della bocca, del naso ciolina non è diluita - precisa e la congiuntiva bulbare». Ecco infatti Piovella - c'è tutta la cariperché evitare di toccarsi il viso ca batterica, ma se io la stessa è tra le precauzioni primarie gocciolina la diluisco in mille litri d'acqua,è evidente che la caper difendersi dal Sars Cov 2. rica batterica verosimilmente IL MECCANISMO diminuisce, anche per il tempo «Se ho il virus sulla mano, non che impiega ad arrivare a convuol dire che poi passa attraver- tatto con l'altra persona». Graziella Melina so la pelle: la mano è solo un meccanismo di contagio. Se in©RIPRODUZIONE RISERVATA vece vado a toccare le parti sensibili,come le mucose appunto, lì avviene la trasmissione. Ed è per questo che dobbiamo lavarci le mani, perché così diventano sterili e il pericolo di contagio non esiste». E anche vero, però, che il rischio di infettarsi

BISOGNA PROTEGGERSI CON GLI OCCHIALI PER EVITARE IL RISCHIO DI CONTAGIO CON LE "DROPLET" SOSPESE NELL'ARIA NORMALMENTE LE PERSONE SI FANNO VISITARE DOPO UNA SETTIMANA, INVECE DIFFERENTEMENTE DALLE ABITUDINI DI PRIMA, ORA E MEGLIO FARLO SUBITO ~~.

toccando gli oggetti non è quello che preoccupa di più. «Il contagio tramite le superfici è pari all'i per cento dei casi, il 99 per cento della responsabilità è invece dovuta alle goccioline, le cosiddette droplets».E se con le mascherine è possibile proteggere naso e bocca, gli occhi restano invece una porta di ingresso potenzialmente sempre aperta. «Appena arriva a livello della congiuntiva dell'occhio, sia delle palpebre che del bianco, la gocciolina si mischia immediatamente al liquido lacri-

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Una visita oculistica Sotto, Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana

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LA NUOVA

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BASILICATA

POTENZA - L'estate è ormai agli sgoccioli nonostante ci regali ancora delle bellissime giornate, che possono essere colte al volo dai buontemponi delle vacanze last-minute.Vale la pena quindi di ricordare che quest'anno Mici di Basilicata, in collaborazione con l'agenzia internazionale per la prevenzione della cecità(Iapb) ha promosso la campagna "La prevenzione non va in vacanza". L'Agenzia italiana èstata fondata ne11977 per iniziativa della Società Oftalmologica Italiana (Soi) e dell'Unione italiana ciechi. È stata, quindi,riconosciuta ufficialmente dallo Stato con la legge n. 284 del 28 agosto 1997. Un appuntamento interessante e divertente che ha coinvolto le due province lucane di Potenza e Matera, privilegiando questa volta gli eventi all'aperto, nel pieno rispetto delle norme anticovid 19. Diverse le attività che sisono svolte fra le due province per questa edizione 2020, che ha posto particolare attenzione alla comunicazione per veicolare il concetto di prevenzione e condivisione anche ai più giovani ín maniera allegra e spen-

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Diverse le iniziative romosse dall'Uici in questo ultimo scorcio di estate

Eventi al'aperto e in sicurezza sulla oh/quarti« della vista

I volontari in piazza Mario Pagano

Anche ad agosto la prevenzione 'non va in vacanza

sierata, con lo scopo di contrastare le paure e i timori causati dalla pandemia. Ricordiamo a Mario Pagano nel capoluogo potentino il grande "gioco dell'oca umano" sul tema del benessere e della salvaguardia della vista. evento particolarmente in-

dicato per bambini della fascia di età, tra i 5 e 10 anni a cui hanno partecipato ben volentieri anche gli adulti. A ciascun partecipante èstata consegnata una mascherina e del materiale informativo della campagna. I vincitori hanno ricevuto in dono il cartellone

di gioco"Occhio all'oca" per continuare a divertirsi a casa anche dopo le vacanze. L'evento è stato realizzato con la collaborazione del gruppo clown"Gente Allegra, e del Corpo Soccorso Emergency nell'ambito del cartellone "La Potenza estiva del centro e delle contrade" del comune di Potenza. La provincia di Matera invece ha ospitato due appuntamenti con "Parole e musica sultema della prevenzione",serate dedicate nelle qualisi sono alternati momenti di informazione a cura del dottore Taratufolo,a piacevoli intermezzi musicali animati dai duo"Familylive"(facebookAlessíaeMarioDileoOfficial). Le due serate molto partecipate si sono svolte presso l'Oasi di Metaponto Lido e il "Policoro village" a Policoro. Ha concluso la folta agenda diappuntamentiil lancio del tormentone estivo "La prevenzione non va in vacanza",a cura della Iapb Potenza che ricorda con allegria e spensieratezza quali sono i comportamenti virtuosi da adottare durante le vacanze,che possono rappresentare anche semplici parentesi di svago dalla routine quotidiana.

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Eventi dl'e:petlo e in sínweua sviaci sdwgumrin della Visto

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Glaucoma:"ladro silenzioso della vista" Vincenzo Salerno*1 glaucoma è una patologia oculare correlata generalmente ad una pressione dell'occhio troppo alta. In condizioni normali all'interno dell'occhio è presente un liquido

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ra arma per individuare i segnali del glaucoma,.In particolare, il protocollo proposto dalla Società Oftalmologica Italiana per la prevenzione del glaucoma prevede una visita oculistica all'età di 40 anni e successivamente una visita ogni 4 anni fino ai 50 anni. Dopo i 50 anni,l'osservazione medica si intensifica con una visita oculistica ogni 2 anni.Maggiore deve essere la frequenza degli screening periodici in presenza di particolari fattori di rischio come, ad esempio,la miopia,l'assunzione di farmaci steroidei,il diabete e una familiarità nei confronti di questa malattia. Misurare periodicamente la pressione oculare è un'altra strategia efficace per scongiurare il pericolo glaucoma. L'esame essenziale per il monitoraggio del glaucoma è il campo visivo, perché permette di valutare direttamente la funzionalità del nervo ottico. Un monitoraggio che deve continuare per tutta la vita, al fine di tenere sotto controllo l'andamento della malattia e intervenire tempestiva-

mente in caso di peggioramento. Purtroppo, nel momento in cui il paziente si rende conto di avere difficoltà nel guardare lateralmente,in alto o in basso, il danno al nervo ottico è già in stadio avanzato. La visione centrale viene in genere colpita per ultima,ed è per questo che una persona affetta daglaucoma può mantenere una acuità visiva alta e non accorgersi di nulla. Il trattamento delglaucoma,è differenziato a seconda del momento di diagnosi, dello stato di danno presente e della gravità della situazione. Il primo approccio è generalmente farmacologico,vengono utilizzati alcuni colliri che abbassano la pressione all'interno dell'occhio. Quando la cura farmacologica, non riesce a ridurre adeguatamente la pressione intraoculare è possibile ricorrere, in relazione alla tipologia di glaucoma, a trattamenti Laser eseguibili ambulatorialmente. Nei casiin cui il danno continui invece a progredire diventa necessario l'intervento chirurgico. *Oculista

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chiamato umore acqueo che viene continuamente prodotto e riassorbito. Pertanto, l'occhio si può paragonare ad un piccolo serbatoio con un rubinetto ed una via di deflusso sempre aperti. Se q-uest'ultima è però ostruita si avrà un aumento di pressione all'interno del serbatoio, ovvero una maggiore pressione intraoculare. Se la pressione è troppo elevata, a lungo andare, il bulbo oculare si danneggia a livello della testa delnervo ottico, determinando così una progressiva riduzione del campo visivo. L'evoluzione della malattia infatti, se non trattata, è progressiva: il campo visivo si danneggia inizialmente nelle sue parti più periferiche, poi anche nella parte centrale,fino alla cecità. Generalmente, la pressione intra,oculare è considerata normale nel range 10-21 mmHg, con escursioni diurne di 2-6 mmHg. Questi valori vanno tuttavia correlatiad altri parametri come lo spessore della cornea e l'iniziale danno del nervo ottico. Esistono diverse forme di glaucoma, le più frequentisono il glaucoma cronico ad angolo aperto,il glaucoma ad angolo chiuso, il glaucoma secondario a sfaldamento del cristallino e il glaucoma congenito. Come nel caso di molte altre malattie, il fattore tempo è fondamentale, non solo per identificare la patologia, ma soprattutto per intervenire tempestivamente e bloccare la degenerazione del nervo ottico.Per questo motivo la diagnosi precoce diventa l'unica, ve-

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Salute vero o falso la secchezza oculare è un disturbo comune in particolare tra

LUCE INTENSA E ARIA CONDIZIONATA SONO ACERRIMI Arrossamento, irritazione, prurito e dolore. «Se non si interviene per er salvaguardare la salute degli occhi è importante controllare anche la nostra esposizione alla luce. Infatti,esterni troppo luminosi quanto ambienti con sola illuminazione artificiale, ín particolare provenienti da dispositivi elettronici come tablet e computer, alla lunga possono danneggiare la vista. Occhi arrossati e irritati', che provocano prurito o sensazione di corpo estraneo vicino alla pupilla,sono il sintomo più frequente di una sindrome spesso sottovalutata: l'occhio secco. Un disturbo comune nel genere femminile, che l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di curare tempestivamente. «La scarsa lacrimazione rende l'occhio più vulnerabile al contagio di germi e batteri» afferma il dottor Matteo Piovella, specializzato in Clinica Oculistica e Presidente SOI (Società oftahnologica italiana). «E se non si interviene per tempo il malessere peggiora:quando una ghiandola è ostruita, la sua produzione si riduce di oltre i195% fino a smettere di funzionare perdendo illimitatamente la sua funzione» continua l'esperto. Con l'aiuto del dottor Piovella, che ci regala alcuni utili consigli per prevenirlo, proviamo a sfatare alcune leggende relative al disturbo.

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La malattia è progressiva nel causare irritazioni che possono sfociare in situazioni fastidiose e insistenti. I trattamenti disponibili che puntano a ridurre i sintomi ed evitare peggioramenti sono le soluzioni umettanti a base di lacrime

VERO

Matteo Piovella, direttore del Centro Microchirurgia Ambulatoriale e Presidente SOI(Societa oftalmologica italiana).

L'ESPERTO

artificiali. Nei casi più gravi, quando c'è una limitazione di funzionalità delle ghiandole di Meibomio(collegate ai dotti lacrimali, ndr)o se è presente un'infiammazione della superficie oculare, possono servire terapie a base di colliri antinfiammatori.

Ila ~íaguosi è suore La diagnosi di occhio secco oggi avviene senza particolari difficoltà in conseguenza della perfetta conoscenza da

FALSO

parte dei medici oculisti della sintomatologia, delle differenti forme e dei diversi approcci terapeutici disponibili. Resta il fatto che per anni si può essere affetti da sindrome dell'occhio secco senza accusare fastidi: per questo è importante non sottovalutare la necessità di sottoporsi a periodici controlli preventivi.

Stare ara al C:eeleisr fa male*~te oculare

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Polxrie secca è pia malattia aregressíva


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le donne. Dipende dalla scarsa lacrimazione

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DEI NOSTRI OCCHI

tempo peggiora» dice l'esperto mie eill ambii Glianzianisono tra i più colpiti FALSO da questa sindrome a causa della progressiva occlusione e conseguente atrofia delle ghiandole di Meibomio, ma il 94% dei portatori di lenti a contatto di tutte le età soffre almeno una volta nella vita di occhio secco. Anche la maggioranza delle donne dopo i 45 anni si trova a fare i conti con questo problema.

rade cesahhaata mio M/Merun hsue L'aria condizionata agisce sulla VERO qualità dell'aria creando un

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ambiente secco e riducendo la percentuale dì umidità reale e percepita (tutti i condizionatori hanno la funzione che toglie umidità dall'ambiente), peggiorando i sintomi in chi già soffre di questo malessere. Oltre a evitare di sostare a lungo in tali ambienti, si consiglia di favorire spesso il ricambio di zioni di lubrificazione dell'oc- aria fresca e proteggersi con chio. Davanti alla luce blu, occhiali in presenza di agenti infatti,l'ammiccamento(ov- atmosferici potenzialmente vero l'apertura e la chiusura irritanti,come vento e sabbia. delle palpebre)si riduce di tre basali N seno volte ogni minuto rispetto ad altre normali attività visive. Per questo motivo si consiglia di utilizzare colliri lubrificanti privi di conservanti (i cosiddetti colliri monodose) particolare quelli che vivono durante il prolungato lavo- in città, si riscontra sempre ro davanti allo schermo del di più. Ricerche recenti atcomputer. Inoltre bisogna tribuiscono la responsabilità evitare di lavorare in ambien- ai maggiori livelli di inquiti non idonei, che abbiano namento da polveri sottili una scarsa o una troppo ele- che aggredirebbero l'occhio vata percentuale di umidità. seccandolo.

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Hai un dubbio sulla salute del tuo bambino o tua? Non sai come reagire di fronte ai suoi capricci? Stai attraversando un momento di crisi di coppia? Qualunque sia il tuo quesito, vai nella sezione "Gli specialisti rispondono" (completamente rinnovata)e scopri come è facile ricevere una risposta personalizzata da parte dei nostri esperti, scelti tra i più autorevoli d'Italia: pediatri, ginecologi, genetisti, psicologi, neuropsichiatri infantili, endocrinologi, gastroenterologi, dietisti, otorinolaringoiatri, oculisti, odontoiatri, dermatologi, ortopedici, sessuologi, andrologi... Tutti a tua disposizione.

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t~' Professor Alberto Villani, responsabile Pediatria generale all'Ospedale Bambino Gesù di Roma, presidente Società italiana di pediatria: risponde a domande sulle vaccinazioni.

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Dottor Claudio Ivan Brambilla, professore alla Scuola di ostetricia dell'Università statale di Milano: risponde a dubbi su ginecologia, contraccezione, fertilità, gravidanza, post parto.

Professor Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno, Onlus: risponde a dubbi e domande sul sonno e i suoi disturbi.

Dottor Leo Venturelli, pediatra di base, responsabile educazione alla salute Sipps(Società italiana pediatria preventiva e sociale): risponde a domande su malattie e cure del bambino.

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i ' f Professor Luca Rossetti, direttore Clinica oculistica Università di Milano, ASST Santi Paolo e Carlo: risponde alle domande su occhi e vista di bimbi e adulti.

Dottor Filippo Murina,ginecologo, esperto in patologie della vulva, Ospedale V. Buzzi di Milano; direttore scientifico Associazione italiana vulvodinia onlus.

Dottoressa Paola Rolando, pedagogista specializzata in difficoltà di apprendimento e alfabetizzazione razionale-emotiva.

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Dottoressa Alessia Bertocchini: chirurgo pediatra ed ecografista pediatra a Lucca, Firenze e Pistoia(diploma nazionale in ecografia clinica Siumb).


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Dottoressa Luisa Vaselli, psicologa, psicoterapeuta, autrice del libro "Figli: istruzioni per l'uso". Risponde ai dubbi sul comportamento dei bambini e degli adolescenti.

Dottor Michele Franchina, professore di ostetricia e ginecologia all'Università di Bologna: risponde a domande su gravidanza, parto, puerperio.

Dottor Nunzio Massimo Tagliavia, medico, specialista in odontoiatria: risponde a domande su tutte le problematiche relative ai denti, in età sia pediatrica sia adulta.

Dottoressa Annalisa Pistuddi, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa: risponde su problematiche di coppia, con particolare riferimento alla sessualità.

Dottoressa Floria Bertolini, specialista in dermatologia, coordinatrice regionale dell'Aida (Associazione italiana dermatologi ambulatoriali).

Professoressa Anna Maria Marconi, direttore Dipartimento ostetricia e ginecologia dell'Ospedale San Paolo di Milano: risponde a domande sulle gravidanze patologiche.

Dottor Aldo Messina, otorinolaringoiatra, audiologo responsabile di Audiologia al Policlinico P Giaccone di Palermo: risponde sui disturbi di orecchio e udito di bambini e adulti.

Dottor Mario Mancini,andrologo, presidente Androfit (Associazione nazionale di andrologia pediatrica): risponde a domande su problemi andrologici del bambino e dell'adulto.

Professor Giovanni Porta, genetista, responsabile del Filo rosso genetico Asm, direttore di Genetica all'Università Insubria, Varese. Risponde a domande relative alle questioni genetiche.

Dottor Paolo Pantanella, gastroenterologo e pediatra: risponde a domande sui disturbi gastrointestinali (celiachia, morbo di Crohn, coliti ulcerose) di adulti e bambini.

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Vai sul sito bimbisaniebelli.it, clicca su "Gli specialisti rispondono" e scrivi la tua domanda. Riceverai in breve una mail che ti avvertirà quando la risposta è on line.

Dottor Antonio Vischi, specialista in oftalmologia pediatrica e glaucoma all'Istituto clinico Città Studi di Milano. E iscritto alla Soi(Società oftalmologia italiana).

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Dottor Danilo Mazzacane, oculista, segretario del Gruppo oculisti ambulatoriali liberi e componente di Aimo, Siol e lapb Lombardia: risponde su disturbi degli occhi e capacità visiva.

Professor Gianni Bona,endocrinologo pediatra, direttore della clinica pediatrica di Novara, Università Piemonte: risponde sui problemi come obesità, alterazioni della tiroide, pubertà.

Dottoressa Angela Raimo,neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, esperta di "equilibrio emozionale", risponde sul comportamento del bambino(sonno, socialità, affettività...).

Dottoressa Elisa Valmori, ginecologa, consulente del Filo Rosso Asm: risponde a qualsiasi domanda sull'uso di farmaci, alimenti, cosmetici in gravidanza e in allattamento.

Dottor Stefano Geraci, pediatra di famiglia, esperto in pneumologia e allergologia: risponde a domande relative alla cura e alle malattie del bambino.

Dottoressa Giulia Bernkopf,odontoiatra e pedodonzista pediatrica, iscritta alla Siob(Società italiana ortodontia)e all'Andi(Associazione Nazionale Dentisti).

Dottor Lucio Palmiero, ortopedico pediatrico, responsabile Unità di recupero e rieducazione funzionale alla Fondazione Don Gnocchi di Milano.

Dottoressa Rosa Lenocí, nutrizionista, presidente Ass. biologi nutrizionisti italiani, docente di scienza dell'alimentazione. Risponde su nutrizione di bambini e adulti.

Dottoressa Nicole Bianchi, psicologa e psicoterapeuta per l'età evolutiva, l'adulto e la coppia a Milano. Consulente per il Tribunale dei Minori di Milano.

Dottor Gaetano Perrini, ginecologo all'ospedale Mauriziano di Torino. Esperto in diagnosi e cura delle lesioni pre-tumorali della cervice uterina. bimbisani&belli 19

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L'incertezza del diritto Innocenti peril giudice penale,colpevoli perl'Antitrust.Il casoAvastin/Lucentis mostrai problemidelle nostreregole Novartis, accusate di intesa orizzontale (pratica concorrenziale scorretta) per aver ostacolato l'uso offlabel di un farmaco di Roche,col fine di lucrare sul maggior prezzo di un diverso farmaco di Novartis molto più costoso. La decisione venne poi confermata definitivamente in sede amministrativa, anche se le imprese hanno presentato ricorso al Consiglio di stato, di cui non si ha ancora l'esito(come non si ha ancora l'esito di altri giudizi collegati dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, alla Cassazione e alla Corte dei

ono state depositate le motivazioni che hanno indotto il giudice penale di Roma ad assolvere con formula piena i vertici di Roche e Novartis dall'accusa di rialzo fraudolento dei

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DI SERENA SILEONI prezzi nel caso Avastin/Lucentis. La vicenda riempì nel 2014 le pagine dei giornali sotto i titoli accigliati della lotta contro "Big Pharma": l'Antitrust aveva comminato la più esosa multa a carico di due società farmaceutiche, Roche e

conti). Nel frattempo,il caso finiva davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea, in Parlamento si accumulavano interpellanze e interrogazioni,il ministero della Salute chiedeva persino un risarcimento di danni di 1,2 miliardi di euro alle due aziende e il ministro Beatrice Lorenzin, sotto la forte pressione mediatica del momento, modificava la disciplina della rimborsabilità dei farmaci in uso offlabel. Il caso finiva anche davanti al giudice penale con l'accusa di aggiotaggio,ossia di rialzo artificioso dei prezzi. (segue apaginatre)

(segue dalla prima pagina)

La massimizzazione dei guadagni sarebbe derivata, per Novartis, dalle vendite dirette del farmaco più caro e dalla presunta partecipazione del 33 per cento in Roche (in realtà pari solo al6per cento);quanto a Roche,dalle royalty ottenute sulle vendite tramite la controllata Genentech,che aveva sviluppato per prima il farmaco più caro per cederne la commercializzazione a Roche e poi a Novartis. L'interesse al caso non è semplicemente per amore di cronaca giudiziaria,ma per constatare le conseguenze del caotico policentrismo normativo e istituzionale del nostro paese. La sentenza del giudice penale conferma infatti,se letta parallelamente alle decisioni dell'Antitrust e dei giudici amministrativi, l'impressione di una sorta di fallimento regolatorio, anziché di mercato. Rispetto a una diffusa opinione secondo cui il settore farmaceutico è alla mercé delle scelte aziendali,la realtà è quella di una forte regolazione del settore,che è stata alla base,paradossalmente, di una condotta ritenuta anticoncorrenziale e persino criminosa per taluni organi giudicanti, mentre doverosa per altri. Di conseguenza, in un contesto così fortemente regolato, l'accusa di comportamenti anticoncorrenziali rischia di essere un'accusa non alle aziende,per il momento assolte perché il fatto non sussiste, ma alla regolazione. Difatti,le ipotesi sono due:o è possibile alterare i prezzi nonostante il fortissimo controllo pubblico, anche sui prezzi, e quindi lo spazio per comportamenti scorretti compromette la capacità stesse delle regole e dei soggetti chiamati a farle rispettare;o il pedissequo rispetto di quelle regole diviene esso stesso fonte di comportamenti sospetti,generando una disastrosa incertezza su come ci si deve comportare. Nel primo caso, ritenere che le aziende riescano a mettersi d'accordo alterando i prezzi e il mercato implica anche un giudizio negativo a carico delle regole e degli organi di regolazione del settore farmaceutico a cui Ritaglio

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è affidato,con un sistema europeo e nazionale molto complesso,la verifica della sicurezza terapeutica e della correttezza delle imprese. Nel secondo caso,è proprio l'architettura così complessa e onerosa delle regole e delle procedure che appare come un'arma a doppio taglio per chi si attiene in maniera ligia al loro rispetto.La seconda ipotesi è quella che risalta maggiormente mettendo a confronto il giudizio amministrativo e quello penale. Quello che emerge infatti dalla sentenza penale,e che fuoriesce quindi dalle opinioni personali per entrare nella verità giudiziaria, è che nel caso Avastin/Lucentis tali comportamenti appaiono essere stati provocati proprio dall'approccio prudenziale delle due società nell'accreditare l'uso offlabel del farmaco meno costoso ma con più probabilità di eventi avversi. In sostanza, ciò che per il giudice amministrativo e l'accusa penale avrebbe rappresentato un'intesa anticoncorrenziale e persino criminosa per incassare maggiori guadagni, trattando in maniera strumentale la questione della sicurezza terapeutica e la percezione dei rischi avversi collegati all'uso offlabel del farmaco meno costoso, per il giudice penale avrebbe rappresentato solo il cauto rispetto delle regole che avrebbe portato i due amministratori delegati a scambiarsi informazioni e opinioni sull'inopportunità di incentivare l'uso offlabel del farmaco terapeuticamente meno sicuro. Chi ha ragione, nelle verità giudiziarie, lo stabilisce solo il giudice.Talora,come in questo caso,i giudici sono più di uno,ognuno per profili diversi e verità processuali diverse,in base alle proprie competenze.Tuttavia,il fatto alla base delle valutazioni dei giudici, ognuno per la propria parte di diritto, è lo stesso,e ciò che è interessante notare è che la medesima vicenda e i medesimi comportamenti sono stati ritenuti dall'Antitrust e dal giudice amministrativo nel senso di illecito concorrenziale,mentre da quello penale,dotato di maggiori poteri di accertamento,e dall'allora Agenzia del farmaco (Aifa) in senso

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diametralmente opposto di comportamento doveroso(oltreché penalmente irrilevante). Posto che per il reato di aggiotaggio comune deve esserci un'alterazione artificiosa dei prezzi,anche laddove siano controllati,e che invece l'intesa orizzontale si configura anche solo nella concertazione finalizzata a ottenere un reciproco vantaggio tra imprese concorrenti,resta che entrambe le categorie giuridiche hanno alla base un tentativo di alterare il mercato che dall'autorità antitrust e dal giudice amministrativo è stato ritenuto provato dallo scambio di comunicazioni tra le aziende circa la pericolosità degli effetti avversi e dall'atteggiamento prudenziale rispetto all'uso off label del farmaco meno costoso. Gli stessi elementi probatori, al termine di un'attenta istruttoria,hanno invece portato il giudice penale a ritenere la condotta delle aziende non solo legittima quanto a interessi imprenditoriali,ma persino doverosa rispetto alle prescrizioni normative,europee e italiane,sulla sicurezza terapeutica. Fa pensare che decisioni e comportamenti assunti nell'ambito di attività di farmacovigilanza possano essere interpretati in due modi contrapposti: come decisioni rispettose delle norme sulla responsabilità, tipiche di un atteggiamento precauzionale che eviti, nell'incertezza delle conoscenze scientifiche, il pericolo di danni alla salute e la responsabilità di chi quel pericolo ha cagionato; e, viceversa, come prova indiziaria di un'intesa orizzontale anticoncorrenziale. Ciò non vuol dire che non sia possibile ricavare,da una serie di comportamenti leciti, una condotta illecita, specie in materia concorrenziale. Tuttavia,in un sistema giuridico contaminato dall'incertezza normativa e dalla confusione istituzionale, il fatto che a distanza di anni la verità giudiziaria penale sembri così lontana da quella amministrativa richiama la difficoltà a capire cosa la legge consente e cosa no, difficoltà che esula dall'interesse delle aziende coinvolte e sollecita tutti a un supplemento di riflessione. Serena Sileoni non

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IlcasoAvastin ILucentise iparadossi della nostra regolamentazione


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Attualità

Proposta di Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale(PDTA) per il trattamento intravitreale delle maculopatie essudative

e inattilopat - uaatic (degenerazione maculare legata 0.1.1121 maeUtare diabetico, occlusioni venose retiniche miopia patologica complicata da novascolarizzazione coroideale) sono le principali cause di grate ipoeisíonr centrale in soggetti adulti. le patologie supracitate rappresentano delle irte e proprie "malattie sociali', di grande impatto economico. Un ritardo diagnostico e terapeutico sì ripercuote negativamente sulla funzione visiva dei pazienti affetti, La tempestiva diagnosi, nonché l'immediato ed appropriati) accesso alte terapie farinacologiche (nti-cegf n steroidi a lungo rilascio), rappresentano pertanto un astato to fondamentale della gestione di cali malattie. Esistuuo avia profonrle prohlentatiche sia in termini di accesso al traamento in(racitreale sia di rispetto dei tempi di somministrazione dello stessi r, al fine dì non ridurne e vanificarne i potenziali beilefivi. L ex idenle ig,iindi la neresslát costante di utilizzare tutti gli 'strumenti di governnice" che o rasentano di rispondere alle necessità diagnosticoiterapeutiche dei pazienti, assicurando al contempo una tempestività in termini di diagnosi e accesso alle terapie thrmacologiche, con particolare riguardo a quelle innovative, e unapprnpriata ed efficace prosa in corico dei pazienti, a garanzia di qualità e uniformità eli cure su taro il territorio regionale. l¡no degli strumenti che maggiormente risponde a queste necessità, in particolare quando si parla eli patologie croniche. è il pem oso dla,gnostlRitaglio

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Massimo Nicolò MD, Ph.D. Professore Associato Malattie Apparato Visivo - Università di Genova Centro Retina Medica, Maculopatie e Uveiti - Clinico Oculistica Ospedale Policlinico San Merlino. IRCCS Genova

oitempemkoassistenzialeiPOTAL La realizzazione di un PDTA permette di definire in.modo chiaro e condiviso un percorso di cura in grado di: • garantire una diagnosi precoce ed effettuare una valutazione multidimensionale del bisogno di salute; • garantire l'appropriatezza delle prestazioni; • migliorare la qualità dell'assistenza; • garantire la presa in carico del paziente senza frammentazione del percorso integrando gli interventi; • gestire correttamente la patologia riducendo le complicanze; • garantire equità di accesso ai trattamenti sul territorio regionale; • garantire una maggiore sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.

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ACCESSO ALLA DIAGNOSI Gli esami strumentali più comunemente utilizzati e irrinunciabili sono: • OCT • angiografia con fluoresceina e verde d'indocianina Immagina: www.pubacdomolnP,..,s."el uso

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• autofluorescenza. Nella maggiitr parte delle regioni italiane esiste una forte separazionetra l'indagine strumentale, la visita oculisti,:a e la decisione terapeutica. Si tratta di una separazione di ruoli non più sostenibile tanto che la figura professionale è sempre la stessa. Il percorso diagnostico proposto si propone di organizzare i tempi diagnostici in due fsL

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or Degenerazione maculare senile

PRIMA FASE Ridimensionare se non addirittura eliminare la possibilità di prenotare tramite CUP i due esami diagnostici più richiesti per le maculopatie, oC'r e fluorangiografia. Questo eviterebbe le numerose inappropriatezze prescrittive che, in particolare perl'OCT, derivano anche dalla velocità ali esecuzione e non invasività dell'esame.

a cura del Comitato Macula

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La degenerazione maculare senile si manifesta con la comparsa delle drusen. Può avere due complicanze, la formo umida (essudativa) e la forma secca (atrofica).

SECONDA FASE (la presa in carico)

La complicanza umida

La forma umida è più rara (colpisce il 10-15% dei pazienti), ma à responsabile approssimativamente del 90% di tutti i casi di severa riduzione visiva che può essere raggiunta rapidamente. E definita umida perché è caratterizzata dalla presenza di neovosi, i quali, essendo poco maturi, hanno una maggiore permeabilità. Il liquido unitamente alle altre sostanze che fuoriescono dai vasi possono dislocarsi in varie parti della retina e creare alterazioni anatomiche con danno irreversibile.

La complicanza secca

È la più comune (fino 011'85% dei pazienti), mo ot contempo la più lenta a provocare diminuzione della vista. E caratterizzata da un assottigliamento progressivo della retina con scomparsa del tessuto.

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Istituzione di centri dedicati alle maculopatie/retinámedica, presso ogni LIOC di oculistica. Questi centri dovranno essere il bacino che accoglie e gestisce i pazienti con sospetto diagnostico provenienti dai medici oculisti del territorio. In queste sedi, grazie alla maggiore esperienza con tali patologie, potrà essere deciso se, quando e quali indagini strumentali eseguire, spesso fattibili il giorno del primo accesso. 11 paziente visitato dall'oculista del territorio, sia facente parte del SSR che libero professionista, potrà essere inviato al Centro o tramite appuntamento con il CUP regionale, ove le disponibilità finora assegnate alla prenotazione di esami strumentali potranno essere trasformate in appuntamenti per valutazione presso il Centro, che tramite accordo diretto con i colleghi del Centro. In ogni caso il paziente verrà se necessario preso in carico sia (liti punto di vista diagnostico che terapeutico dal Centro Retina Medica/Maculopatie. Sarà cura dei medici oculisti del Centro Retina Medica e Maculopatia arrivare ad una diagnosi nel più breve tempo possibile, preferibilmente il giorno stesso. Idealmente l'ambulatorio Centro Retina Medica e Maculopatia dovrebbe funzionare 4 giorni alla settimana con un numero medi, di 15 accessi al giorno, in modo cla garantire una media di 2400 prestazioni l'anno per Centri,(circa 15,)00 l'anno su tutto il territorio regionale). Si tanta di prestazioni specialistiche complesse che alla visita oculistica possono associare in Inododel. tutto discrezionale gli altri due accertamenti strumentali(OCT e angiografia).

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ACCESSO ALLA CURA:TERAPIA INTRAVITREALE

Il Comitato Macula è la prima associazione senza fini di lucro costituita per dare voce ai pazienti con maculopatia

COMITATO

a cura di Massimo Ligustro, Presidente Comitato Macula

Certamente di maculopatia non si muore ma vivere o meglio convivere con tamaculopatia, specie se bilaterale, è per molte persone estremamente invalidante. Pensate solo per un attimo a come cambierebbe la vostra vita se magari nel giro di6 mesi o 1 anno o ancora peggio in modo improvviso perdeste la capacità di leggere il giornale,scrivere, riconoscere il volto dette persone,infilare le chiavi nella serratura, riconoscere le banconote,versare l'acqua nel bicchiere e tante piccole azioni quotidiane e banali alle quali solitamente non poniamo particolare attenzione. Certo è facile dire che non si diventa ciechi con la maculopatia,ed è vero, perché molto spesso intorno a questa macchia scura la visione è solitamente preservata e ci si. riesce a muovere abbastanza bene nell'ambiente, riuscendo addirittura a mantenere una certa indipendenza. Ma immaginatevi una persona anziana che magari vive sola e ha come unico passatempo la lettura dei libri, che deve uscire e andare a fare la speso oppure che deve farsi da mangiare da solo oppure immaginatevi la persona ancoro abbastanza giovane nel pieno della sua attività lavorativa. Queste persone soffrono di una limitazione funzionale estremamente importante e frustrante e che spesso contribuisce a peggiorare o a scatenare un deterioramento cognitivo e motorio. Le persone che soffrano di maculopatia spesso è come se fossero tonti piccoli fantasmi,nessuno li vede, nessuno li sente, nessuno ha la percezione del Loro problema, non esiste una sensibilità nei confrontidi queste persone. Il Comitato Macula nasce proprio con l'intento dl dare un volto e una identità a coloro che soffrono di maculopatia, per vedere riconosciuti i toro diritti a ricevere una diagnosi in tempi certi e le cure migliori disponibili, e.per promuovere la conoscenza e la ricerca in questo settore dell'oculistica.

PROPOSTE DI UNA SOLUZIONE RELATIVA ALLA LOGISTICA DELLE INIEZIONI INTRAVITREALI Trasferimento delle iniezioni al di fuori del blocco operatorio in un ambulatorio dilivello 1 dotato di cappa a flusso laminare. Questa soluzione porterebbe a: • snellire la procedura di accettazione del paziente. Dato che si tratta di una prestazione ambulatoriale perla quale è necessario che il paziente esibisca la ricetta rossa, la si dovrebbe accettare come tale; • registrare la procedura di iniezione intravitrealc in una piattaforma web dedicata per la gestione ambulatoriale dei pazienti maculopatici.

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INFO www.comitatomacula.it www.facebook.com/comitatomacula

Anche nel caso dell'accesso alla cura dovranno essere i Centri Retina Medica e Maculopatia a doversi fare carico dell'indicazione terapeutica e della programmazione della terapia int avitreale. In materia di terapia intravitreale è fondamentale fare qualche premessa. Non esiste una linea comune a livello di comunità scientifica su quale sia la sede migliore dove eseguire le iniezioni, lln recente lavoro ha confrontato l'incidenza di endoftalmite in due grosse serie di iniezioni intravitreali eseguite o in sala operatoria (realtà italiana)„ direttamente nell'ambulatorio medico (realtà statunitense). Gli autori non hanno riscontralo differenze statisticamente significative nel numero di endoftalmiti. II rischio stimato di endoftalmite (grave infezione endoculare) a seconda delle casistiche è compreso tra lo 0,05% (4-5 casi ogni 1000 iniezioni) dei casi. In Italia. non esiste una legislazione a riguardo. Le uniche indicazioni derivano dalla Socican Oftalmologica Italiana (SUI) che di recente nelle ultime linee di indirizzo delle iniezioni intravitreali ha introdotto il concetto di sala operatoria di livello 1 che di per sé non presenterebbe i requisiti strutturali necessari per l'esecuzione delle iniezioni intravitreali, ma potrebbe essere considerata Idonea per tale utilizzo qualora fosse dotata di cappe a flusso laminare dotate di filtro IIEPA14. Si trotta di un cambiamento significativo rispetto alle precedenti linee di indirizzo molto più restrittive.

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