B2eyes magazine 1/2024 by Rivista Sfogliabile

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n1 2024

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n1 2024 Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva

Gennaio 2024 numero 1

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www.b2eyes.com In copertina Divel Italia www.b2eyes.com

n1 2024

Sommario

Live a life you'd Re-live.

editoriale Fatti, non solo parole attualità 6 Mido: ospita, premia e discute 8 Presbiopia, a Mido un documento congiunto ottici-oculisti 12 Rodenstock, il biometrico valorizza diverse categorie di prodotto 16 Shamir e Optilens, un’unica realtà per gli ottici italiani 20 Zeiss: un anno record trainato dall’innovazione 4

EDITORE FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it REDAZIONE Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI) Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it PUBBLICITÀ Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 DIRETTORE RESPONSABILE Angelo Magri a.magri@fgeditore.it GRAFICA E IMPAGINAZIONE FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale

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STAMPA GIUSEPPE LANG ARTI GRAFICHE Srl Via Romairone 66 - 16163 Genova REGISTRAZIONE PRESSO il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 022021

lenti a contatto 60 Desio: a Mido 2024 presenta Attitude Timeless Collection

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lexicon

62 Ametropia: più che un vizio da curare, un’anomalia da correggere

Attualità

Style

28 Creative

Presbiopia, a Mido un documento congiunto ottici-oculisti

Renaissance

16 Shamir e Optilens,

un’unica realtà per gli ottici italiani

Zeiss: un anno record trainato dall’innovazione

Expert 42 L’algoritmo è miope

Tech 60 Desio: a Mido 2024

presenta Attitude Timeless Collection

editoriale

Fatti, non solo parole di Angelo Magri

tematiche, come in ogni palinsesto che si rispetti, ma sempre con l’obiettivo di fare informazione, formazione e cultura a favore dei visitatori, ottici optometristi italiani in primis. E proprio da uno degli appuntamenti in calendario all’Otticlub, la tavola rotonda promossa dall’editore di b2eyes e di EyeSee, dal Gruppo Lenti Anfao e da Federottica, in programma nel pomeriggio di domenica 4 febbraio, è destinata a uscire una parola, anzi alcune parole, che potrebbero cambiare il futuro dell’ottica, migliorandone il dialogo con gli oculisti: il percorso ideale del paziente-cliente presbite dallo studio medico al centro ottico e viceversa, come recita il tema dell’evento. E per realizzarlo, viene proposto alla platea di Mido un documento congiunto, che coinvolge e impegna le due categorie, con il supporto dell’industria. Parole messe nero su bianco, pronte quindi a trasformarsi in fatti. Perché di questi oggi hanno bisogno i professionisti della vista e della visione e i loro fornitori, ma soprattutto le persone che vi si affidano, partendo da una delle problematiche più diffuse e ancora troppo sottovalutata, la presbiopia. Con l’augurio che si tratti effettivamente solo di un punto di partenza.

he le parole siano importanti, lo ricordava già Nanni Moretti sul finire degli anni 80. “Chi parla male, pensa male. E vive male”, afferma in Palombella Rossa. Nel 2024 due rubriche di questa rivista analizzeranno la forza e l’importanza del lessico. Tanto che una, al debutto, si chiama proprio Lexicon e vuole scandagliare il passato e il presente di vocaboli entrati nella consuetudine della professione ottico optometrica, ma di cui, proprio perché consueti, è il caso di recuperare radici e origini: il primo è ametropia. L’altra, quella dedicata all’ottico digitale, si confronterà con una terminologia che rimanda a un futuro sempre più prossimo, cercando di osservarla al di fuori del linguaggio comune e dell’immaginario collettivo, con uno sguardo sempre attento alla pratica quotidiana: il primo termine sotto la lente d’ingrandimento è algoritmo. La parole sono alla base anche delle tre giornate di Mido. Quelle che scorrono a fiumi tra padiglioni e stand, ma anche quelle che escono dagli eventi all’Otticlub. Spesso forse lo si dimentica, ma questo spazio, giunto alla dodicesima edizione, è ormai diventato parte integrante della fiera milanese: incontri, dibattiti, confronti, presentazioni, ogni anno diversi e ogni anno ripetuti se di successo, con alti e bassi nelle

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attualità

Mido: ospita, premia e discute a cura della redazione

Al via l’edizione 2024 del salone, in programma dal 3 al 5 febbraio a Fieramilano Rho: sono poco più di 1.200 gli espositori su una superficie di oltre 44 mila metri quadrati netti

talia, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Giappone, Hong Kong, Corea del Sud: sono solo alcuni degli oltre 45 paesi rappresentati dalle aziende in mostra a Mido 2024: espositori e mq netti risultano in crescita rispettivamente del 25% e del 20% a confronto di un anno fa. Collocati in 7 padiglioni, uno in più rispetto all’ultima edizione, sono ripartiti in 8 aree. Chi sarà il migliore? Come ogni anno, Mido designa il centro ottico top con BeStore: riconoscimento ideato dalla manifestazione per il miglior negozio del mondo, suddiviso nelle categorie Design e Innovation, è uno degli appuntamenti più attesi del salone. Una giuria internazionale formata da professionisti del settore, designer, visual merchandiser ed esperti di design ha come compito selezionare i punti vendita a livello globale, che si distinguono per la shopping experience, l’atmosfera, l’arredamento e i materiali insoliti e un particolare layout, per la categoria Design; o per la comunicazione digitale e tradizionale, l’interazione, la proposta di servizi al cliente e, ancora, per la loro storia e gli aspetti umani ed emozionali, per la categoria Innovation. Il BeStore, quindi, premia e valorizza l’impegno, la passione e la dedizione dei centri ottici.

Uno scorcio dell’area Design all’ultima edizione del salone milanese

nel percorso verso la leadership, sia in Italia sia a livello internazionale. Torna, inoltre, How To?, il ciclo di incontri interamente dedicati al lavoro pratico e quotidiano degli ottici. E sono in programma tre appuntamenti organizzati dall’editore di questa testata su presbiopia, miopia e ambliopia, oltre alla tavola rotonda sulla proposta di documento congiunto tra classe medica e area ottico optometrica per la gestione del presbite. Novità assoluta di quest’anno i Mido MIDday Talks: ogni giorno alle 12 il sociologo di Future Concept Lab, Francesco Morace, ha in programma di discutere di bellezza, design e passione con ospiti di fama internazionale come l’esperto di bellezza e scrittore Diego Dalla Palma, gli architetti Mara Servetto e Ico Migliore, lo chef e maître chocolatier Ernst Knam. Altra novità è la sezione Market Insight: tendenze moda e di mercato, ma anche la presentazione della ricerca “I driver di acquisto per gli occhiali da sole e da vista e il ruolo del made in: Italia, Francia, Spagna, Germania, UK, USA e Cina” di Yoodata.

Otticlub: punto di aggiornamento e confronto Una prima novità è l’ubicazione: quest’anno Otticlub si trova nel padiglione 1, area nevralgica dell’intera manifestazione, dove è pure collocata la stampa di settore. Tra i vari eventi, vengono presentati i primi risultati del programma Empowering Optical Women Leadership, realizzato con Anfao e Fondazione Bellisario, con l’obiettivo di sostenere le donne dell'industria eyewear

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attualità

Presbiopia, a Mido un documento congiunto ottici-oculisti di Angelo Magri

Domenica 4 febbraio alle 17, presso l’Otticlub, è in programma un incontro, organizzato dall’editore di questa testata, per presentare ufficialmente il percorso ideale per un presbite dallo studio oftalmologico al centro ottico

gli operatori coinvolti, con il supporto delle rispettive associazioni di riferimento, hanno stilato un documento congiunto, che viene proposto nella seconda giornata di Mido 2024 all’interno della tavola rotonda “La presbiopia e la prescrizione delle lenti multifocali, il percorso ideale del paziente dallo studio medico al centro ottico e viceversa”, promossa, oltre che da Fabiano Gruppo Editoriale con le sue testate b2eyes ed EyeSee, dal Gruppo Lenti Anfao e da Federottica. L’evento del 4 febbraio alle 17 non è tuttavia l’unico

a strada era stata già tracciata un anno fa, proprio a Mido: l’editore di b2eyes e di EyeSee, rivista specializzata nell’oftalmologia, organizzò presso il Centro Congressi del salone milanese, in collaborazione con gli organizzatori della mostra, un convegno, alla presenza di esponenti politici, della classe medica, dell’area ottico optometrica e dell’industria, per confrontarsi, tra le altre cose, su potenzialità e difficoltà di un dialogo fino a quel momento mai realmente avviato. Si trattava di accendere un motore ancora freddo, ma con molta potenza pronta a sprigionarsi. Ci è voluto inevitabilmente un po’ di tempo, ma nove mesi più tardi, al Forum presbiopia di Napoli, alcuni di quegli stessi protagonisti, con il supporto di altri colleghi, si sono ritrovati intorno a un tavolo comune per tracciare quello che sarebbe potuto diventare il percorso ideale per la persona, emmetrope o ametrope, che prima si sottopone a una visita oculistica e poi entra in un centro ottico per gestire al meglio la propria presbiopia. E viceversa. Di lì a qualche settimana, a ridosso di Natale, i medesimi interlocutori si sono dati appuntamento a Milano per definire le problematiche, le opportunità e i vari passaggi di tale iter. Successivamente i rapporti non si sono mai interrotti e, subito dopo la pausa natalizia,

Altri tre gli eventi «interdisciplinari

dello stesso organizzatore: sulla gestione della miopia, sulle ricerche dell'ultimo Forum presbiopia e sul progetto internazionale Sight for Kids dedicato all'ambliopia

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Due delle tappe chiave nell’iter congiunto tra classe medica e area ottico optometrica per una gestione condivisa del soggetto presbite: il tavolo alla plenaria del Forum presbiopia del 5 novembre scorso a Napoli e, a destra, uno scorcio dei relatori all’incontro del 21 dicembre a Milano

A Mido 2024 non manca, inoltre, l’ormai tradizionale appuntamento con B2Eyes TG, collocato al padiglione 1. Confronti tra industria, area ottico optometrica e classe medica, one-to-one con figure istituzionali, imprenditori e manager della filiera, lancio di novità tecnologiche e di prodotto: sono soltanto alcuni degli argomenti che vanno ad arricchire il palinsesto dell’iniziativa lanciata a Mido 2022 e riproposta anche la scorsa edizione, attraverso una non stop in diretta streaming che potrà essere fruibile online pure al termine del salone, sulla piattaforma della nostra testata. All’interno di B2Eyes TG, la mattina di lunedì 5 febbraio è in programma un collegamento in diretta con Isoradio, il canale radiofonico Rai dedicato alle informazioni stradali: è l’occasione per spiegare agli ascoltatori le problematiche visive di chi si mette alla guida e per illustrare le opportunità di migliorare le prestazioni al volante che oggi le conoscenze scientifiche e la tecnologia a disposizione offrono, attraverso le testimonianze di prestigiosi medici oculisti e ottici optometristi.

messo in pista dalla stessa Fge presso l’Otticlub. Subito prima di tale incontro si tiene una tavola rotonda sul controllo e la gestione della miopia, focalizzata sull’epidemiologia della miopizzazione nelle nuove generazioni, con l’intervento di medici oculisti di chiara fama, come Paolo Nucci e Lelio Sabetti, oltre al docente ed esperto in area optometrica Antonio Calossi. Il giorno precedente, sabato 3 febbraio alle 16, un’altra tavola rotonda, “Le ricerche del Forum presbiopia: opinioni a confronto”: nutrito e di spicco il panel dei relatori, moderato da Nicola Di Lernia e composto dagli oftalmologi Francesco Loperfido e Danilo Mazzacane e dagli ottici optometristi Alfonso Lisi e Gianluca Petrini. Infine lunedì 5 febbraio, ultimo giorno di Mido, alle 11, è in programma la conferenza stampa, aperta a tutti i visitatori, sul progetto internazionale “Sight for Kids, svegliamo l’occhio pigro: i Lions in prima fila per la vista con gli oculisti, ortottisti e ottici optometristi”. Sono previsti gli interventi di esponenti di rilievo dell’area medica, quali Massimo Di Pietro, Gianni Amerio, Lelio Sabetti, Domenico Lepore e Adriano Magli, nonché dell’area ottico optometrica, come Luciano Martinelli.

attualità

Rodenstock, il biometrico valorizza diverse categorie di prodotto di Angelo Magri

È il dato principale che emerge dall’ultimo esercizio dell’azienda oftalmica, chiuso non solo con una crescita a doppia cifra in valore e volumi, ma anche con il rilancio, tra gli altri, del fotocromatico e dell’office

del sell out oftalmico in Italia, la nostra linea di lenti dinamiche ColorMatic è oggi pari al 14% del totale pezzi venduti, grazie anche a una serie di iniziative dedicate sul territorio - spiega Barberis - Un plauso particolare va al lavoro svolto dalla Massimo Barberis, head of product & amministratore delegato training Valentina di Rodenstock Italia Pucci Mossotti e dal suo team, che ha consentito di rilanciare alcune categorie di prodotto, come il fotocromatico appunto, ma anche le lenti office, ad esempio, utilizzando l’approccio biometrico, tratto distintivo del gruppo. Siamo inoltre soddisfatti di come hanno risposto i clienti a MyCon, la lente per la gestione della progressione miopica che abbiamo lanciato nel marzo scorso: gli ottici che l’hanno scelta sono già un nu-

opo la Germania, ora è il momento dell’Italia. È forse l’aspetto che maggiormente riempie di orgoglio Massimo Barberis e il suo staff: il manager, che vanta una lunga e trasversale esperienza nell’ottica, è al suo terzo anno alla guida della filiale nazionale del gruppo oftalmico tedesco, portandola, in termini di risultati, al secondo posto tra le varie country. «Inoltre, siamo tra coloro che hanno registrato la maggior crescita nel canale degli ottici indipendenti, grazie alla rinnovata fiducia da parte dei clienti: abbiamo riconquistato credibilità sul mercato, motivandoci così a continuare su questa strada - afferma Barberis - Il 2023 è stato un anno molto positivo, con un incremento in termini di valore e volumi a doppia cifra. E anche optovision, che oggi fa capo direttamente alla nostra struttura, pur mantenendo la propria autonomia operativa, ha chiuso l’ultimo esercizio con risultati positivi». A trainare lo sviluppo di Rodenstock è stata tutta la proposta premium, in particolare le progressive B.I.G. Exact. «Ma abbiamo lavorato meglio anche sul prodotto di stock di qualità e registrato un notevole aumento delle fotocromatiche ColorMatic: se il fotocromatico incide per l’11% sul totale a volume

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nostro paese, vedendoci coinvolti in una decina di tappe a partire da marzo», rivela l’amministratore delegato di Rodenstock Italia, che annuncia anche altre iniziative funzionali al consolidamento della posizione dell’azienda sul mercato nazionale. «Potenzieremo ulteriormente il comparto dedicato all’area medica, incrementando il numero di risorse sul territorio e sviluppando un nuovo concept, già testato alla fine del 2023: l’obiettivo è invitare gli oculisti presso i centri ottici partner di riferimento, per far vivere loro un’esperienza in store, così da implementare un’azione formativa e informativa medico scientifica realmente strutturata e completa - sottolinea Barberis - A metà febbraio, inoltre, è in programma un evento formativo internazionale con la partecipazione di alcune country estere: si terrà presso l’Academy nella nostra sede di Milano, che dopo un anno di intensa attività è diventata un hub per la formazione di tutto il gruppo. Senza trascurare naturalmente l’aggiornamento online attraverso la nostra Academy digitale, con l’obiettivo di istituire il primo master formativo Rodenstock. Infine, lanceremo il primo partnership program per l’Italia: si tratta di un progetto global, all’interno del quale il nostro è uno dei paesi pilota, con due livelli di affiliazione e diverse tipologie di servizi associati, per creare traffico in store e garantire un valore aggiunto ai punti vendita partner».

mero importante e, aspetto ancora più interessante, ci stanno lavorando in modo continuativo». La prima parte del 2024 si apre con due appuntamenti rilevanti per l’azienda oftalmica. «Torniamo a Mido con uno stand di 300 metri quadrati, ai quali si aggiunge quello da 70 mq di optovision: anche in questo caso si tratta di un ritorno significativo, dopo alcuni anni di assenza - dice ancora Barberis - Il salone milanese è l’occasione ideale per presentare una grande novità del gruppo: la nuova tecnologia antiriflesso multifunzione Solitaire LayR, che ha già suscitato l’entusiasmo dei clienti che hanno potuto visionarla in anteprima all’opti di Monaco. È un antiriflesso dalle prestazioni molto elevate in fatto di protezione, antigraffio e pulizia, che viene presentato ufficialmente proprio a Mido, anche con una conferenza stampa presso l’Otticlub, alla presenza del top management internazionale». E subito dopo la fiera, via al nuovo roadshow: quello del 2023 ha coinvolto centinaia di ottici e di consumatori finali in tutta Italia, attraverso il truck itinerante. «Quest’anno abbiamo pensato a un progetto completamente diverso, ma sempre con l’approccio della prossimità: il titolo stesso, “Il gusto di vederci bene”, è indicativo, perché si vuole coniugare la ricerca e l’attenzione dei disciplinari del food & beverage italiano con la tecnologia tedesca, in location di prestigio del

attualità

Shamir e Optilens, un’unica realtà per gli ottici italiani di Angelo Magri

Le due società oftalmiche, che già condividevano sede e unità produttiva a Padova, dal 2024 si propongono sul mercato interno con la medesima ragione sociale e la stessa rete di agenti

sivi. Lo scorso anno, inoltre, abbiamo lanciato con successo Metaform, un’innovativa tecnologia produttiva, e il trattamento premium Glacier Expression, che hanno fatto da volano allo sviluppo dei volumi di vendita dell’ultimo esercizio». Yair Di Segni, country general Risorse umane, inmanager per il mercato italiano frastrutture e tecnodi Shamir e Optilens logia: è su queste tre direttrici fondamentali che conta di svilupparsi la società con sede a Padova. «Dal 2015, anno in cui la filiale di un gruppo internazionale, con un brand affermato sui mercati a livello mondiale, come Shamir, rilevò Optilens, impresa locale con produzione destinata principalmente al business domestico e posizionata sulla fascia media di prodotto, i destini delle due realtà hanno iniziato a inglobarsi, pur mantenendo per alcuni anni le rispettive autonomie - precisa il manager - Nel 2023 i risultati di entrambe le aziende sono stati importanti, con una crescita a doppia cifra in volume e ancora più elevata a valore rispetto all’esercizio precedente: una

ll’inizio del nuovo anno Shamir Italia ha incorporato Optilens. Di fatto la fusione societaria tra le due realtà oftalmiche padovane era nata già un paio di anni fa, con l’unione della forza vendita che dispone di un listino doppio e con l’incarico a Daniela Smania di country sales manager per entrambi i brand. «Da gennaio 2024 abbiamo una sola ragione sociale, che distribuirà sul territorio nazionale due marchi diversi per garantire una migliore e più completa coerenza commerciale: Shamir si proporrà con nuovo vigore che gli consentirà di portare nel centro ottico una gamma di prodotti a copertura di tutte le esigenze del mercato, grazie al riposizionamento di Optilens in maniera complementare a Shamir stesso», spiega Yair Di Segni, country general manager per l’Italia delle due aziende. «Il brand Optilens dovrà offrire ai punti vendita italiani sempre più un buon rapporto tra servizio e valore del prodotto e porterà al professionista della visione un rafforzamento d’immagine supportato dall’internazionalità del brand Shamir - afferma Di Segni - Siamo stati di fatto tra i pionieri a livello settoriale nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con il lancio della progressiva Autograph Intelligence nel 2018: ora siamo alla terza generazione di queste lenti, in continua evoluzione, e la stessa intelligenza artificiale verrà impiegata anche su altre soluzioni oftalmiche di prossima uscita nel 2024 e su Spark, il misuratore digitale dei parametri vi-

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Alcuni dei reparti all’interno dello stabilimento produttivo di Padova

ventina di nuovi dipendenti sono stati inseriti in organico e sono stati attuati significativi investimenti nelle varie sedi dislocate sul territorio nazionale, a partire dal capannone di Padova che, realizzato negli ultimi due anni, è andato ad affiancarsi a quello storico, con un nuovo impianto coating per la camera bianca». Lo scorso anno, inoltre, il gruppo ha investito in una serie di macchinari aggiuntivi, che gli hanno consentito non solo di implementare l’attività produttiva, ma anche di rendersi completamente indipendente sul mercato interno. «Uno dei nostri punti di forza è la capillarità della produzione e dei servizi per gli ottici di tutta Italia: da febbraio InoTime, il servizio di consegna in giornata per le lenti di ricetta, già attivo dal 2017 presso il laboratorio di Napoli, viene esteso all’intero territorio nazionale. Farà capo alle strutture di Padova e della stessa Napoli, la cui superficie è stata ampliata grazie a un locale adiacente, con l’aggiunta di un impianto coating e l’inserimento di quattro nuovi

collaboratori - sottolinea Di Segni – Nella nostra sede di Bergamo, inoltre, è oggi attivo un glazing center e un laboratorio con servizio di magazzino lenti e di taglio e montaggio per i clienti del nord ovest: anche qui sono stati effettuati importanti investimenti, ad esempio sulla colorazione. Infine Cagliari, la storica filiale di Optilens, nel 2023 è stata ristrutturata, rendendola più completa e rafforzando così il servizio nell’intera Sardegna, regione in cui la nostra presenza è sempre stata massiccia». Il 1° agosto 2022 è stata completata l’operazione che ha portato al controllo completo di Shamir da parte di EssilorLuxottica, già socio al 50% dell’azienda oftalmica israeliana. «La sinergia con Optilens è in linea con la filosofia del gruppo: ora siamo totalmente integrati nel gruppo EssilorLuxottica, come una realtà internazionale con una propria identità ben precisa e la possibilità di muoverci sul mercato in maniera agile», conclude Di Segni.

attualità

Zeiss: un anno record trainato dall’innovazione di Nicoletta Tobia

È uno dei principali driver di crescita del gruppo, che per la prima volta ha registrato un fatturato di oltre 10 miliardi di euro: l’investimento in Ricerca e Sviluppo è stato pari al 15% dei ricavi, perché solo con la progettazione di prodotti, soluzioni e servizi evoluti l’azienda può supportare i partner nel raggiungere il successo

Technology e Industrial Quality & Research, nell’ultimo anno fiscale Vision Care, che fa parte della divisione Consumer Markets, con sede principale a Castiglione Olona, in provincia di Varese, ha superato i 100 milioni di euro di ricavi. «Il gruppo è articolaMichele D’Adamo, to su segmenti che amministratore delegato sono complementari del gruppo Zeiss in Italia e hanno tempi e cicli diversi: questo ci permette di avere, anche in anni particolarmente difficili, delle aree di business meno sensibili a determinate dinamiche, ad esempio di consumo, le quali possono permettere di mantenere il nostro portafoglio con prestazioni equilibrate - prosegue D’Adamo - Negli ultimi due anni, quello appena concluso in particolare, c’è stato un contributo positivo da parte di tutte le divisioni». Basilare per questo successo e strategica per proseguire tale percorso anche in futuro è l’innovazione.

onostante il contesto di mercato competitivo e lo scenario macroeconomico complesso che hanno influenzato in maniera differente ciascuna delle quattro business unit Zeiss, nell’anno fiscale 2022-23, conclusosi lo scorso 30 settembre, il gruppo ha inanellato un fatturato record, superando la soglia dei 10 miliardi di euro e segnando un +15% rispetto all’esercizio precedente, quando aveva raggiunto gli 8,8 miliardi di euro, con l’Ebit attestatasi a 1,7 miliardi di euro, in crescita di 98 milioni di euro sul 2021-22. «È stato un altro anno di successo per Zeiss, all’interno di uno scenario tutt’altro che semplice e ancora oggi piuttosto complicato da prevedere nella sua evoluzione - commenta Michele D’Adamo, amministratore delegato del gruppo Zeiss in Italia, illustrando i dati finanziari rilasciati a fine dicembre scorso - Il risultato, raggiunto per la prima volta nella nostra storia, è andato persino oltre le attese rispetto al piano strategico che ci eravamo prefissati ed è stato il suggello di un percorso di crescita degli ultimi anni che ci ha visto migliorare costantemente le nostre prestazioni. E anche l’Italia ha registrato un dato record». Nel nostro paese, infatti, il gruppo ha vissuto uno sviluppo a doppia cifra, realizzando il miglior volume d’affari di sempre: oltre a un incremento del 14% delle divisioni Medical

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L’investimento complessivo in ricerca e sviluppo è passato dal 13% al 15% del fatturato: una cifra pari a oltre 1,5 miliardi di euro contro i quasi 1,2 miliardi dell’anno fiscale 21-22, per un’area che ha dato vita, secondo i dati diffusi, a circa 11.300 brevetti depositati in tutto il mondo. «È un dato particolarmente elevato: del resto l’innovazione fa parte del Dna aziendale ed è il driver principale della nostra crescita - commenta l’ad di Zeiss - Di questo c’è grande consapevolezza all’interno del gruppo, pertanto si sono voluti aumentare gli investimenti in R&D». Ciò si riflette pure nelle risorse umane: il numero dei dipendenti è cresciuto ed è salito a oltre 43 mila, di cui circa 6.200 lavorano, appunto, nel campo ricerca e sviluppo. «Quest’anno abbiamo aumentato l’organico, in Italia il Gruppo Zeiss conta oggi circa 800 collaboratori - afferma D’Adamo - Nel 2023 abbiamo effettuato un centinaio di nuove assunzioni nelle varie business unit, di cui una trentina in Vision Care, la divisione più corposa, e prevediamo un numero simile anche nel 2024. Da questo punto di vista il nostro impegno e la nostra volontà non riguardano solo le cifre, ma anche le competenze: soprattutto in tema di digitalizzazione, la questione è individuare skill molto specialistiche e richieste dall’industria, per cui siamo intenzionati a procedere con ulteriori inserimenti». Proprio quello della digitalizzazione è un processo avviato da Zeiss diversi anni fa e che ha visto l’azienda impegnata su vari fronti. Da un lato c’è l’aspetto di pura efficienza, che riguarda dunque i processi interni e le operation, di cui è un esempio la recente introduzione di un nuovo magazzino digitale automatico per le lenti a contatto che permette di offrire un servizio ai clienti più rapido e preciso. Dall’altro lato vi è tutto l’ambito della digitalizzazione verso l’esterno, l’interazione con

Una fase della lavorazione delle lenti Zeiss

i clienti attraverso nuovi canali e la customer experience. «Negli ultimi anni abbiamo sviluppato nuovi touch point e portali di servizio al cliente - ribadisce l’ad - La digitalizzazione è un tema centrale del rapporto che vogliamo avere sia con il partner ottico sia con il consumatore, il cui journey lungo i nostri punti di contatto è cambiato tantissimo, per questo deve essere governato: a tale scopo stiamo facendo investimenti e inserimenti mirati in aree di nuove specializzazioni». Per quanto concerne i progetti in cantiere per il 2024, la strategia di Vision Care in Italia è per D’Adamo molto chiara: supportare i clienti per far sì che raggiungano il loro successo. «Ciò si ottiene tramite prodotti e servizi innovativi, per cui proprio il tema dell’innovazione continua a essere importante, declinato su ogni aspetto della nostra attività - sostiene l’amministratore delegato del gruppo - Proseguiremo con gli investimenti nell’area della customer experience, cruciale per la competizione futura, nelle soluzioni per aumentare la nostra efficienza interna e nello sviluppo di tutti quei progetti in grado di far sì che sempre più clienti finali siano interessati alle nostre lenti e al mondo Zeiss e si rechino presso i centri ottici partner». A livello di novità, in primavera verrà lanciato sul mercato Zeiss Visucore 500, un nuovo strumento integrato che combina refrazione oggettiva e soggettiva in un’unica unità: presentato in anteprima lo scorso ottobre a Berlino, lo strumento sarà in tour in tutta Italia con road show dedicati. Sempre nello stesso periodo, annunciano dall’azienda, partirà anche la nuova campagna di comunicazione, non solo televisiva ma anche digital, che ha come obiettivo aumentare la brand awareness e il drive to store.

L’headquarter dell’azienda oftalmica a Castiglione Olona, in provincia di Varese

ExpoCECOP 2024: uno sguardo al futuro dell'ottica attraverso l’unità e la diversità senta un’occasione unica affinché gli ottici associati provenienti da tutta la penisola possano riunirsi in un unico luogo. Oltre a usufruire delle opportunità commerciali e degli appuntamenti formativi, i partecipanti potranno rivedere colleghi e amici, condividere esperienze e conoscere novità e tendenze del settore.

CECOP annuncia la sedicesima edizione di ExpoCECOP Italia, il congresso del gruppo più grande e atteso dell’anno, che si terrà il 10 e 11 marzo presso l'Hotel nhow di Milano, città che ha un significato speciale per la comunità del network, poiché commemora il punto di partenza della sua storia nel nostro paese, avviata due decenni fa. Quest’anno, sotto il suggestivo motto “Enjoy the Community”, ExpoCECOP 2024 rende omaggio all’unità e all’innovazione come suoi pilastri fondamentali. Pertanto tale evento non rappresenta solo un’opportunità preziosa per la crescita professionale, ma anche l’occasione per esplorare, confrontarsi e arricchirsi, scoprendo il valore della comunità e la varietà di esperienze e prospettive come asset strategici. Sarà un promemoria dell’empowerment, sperimentato lavorando insieme.

In questo contesto, grazie alla partecipazione di tutti i partner del gruppo, ExpoCECOP dà ai propri ottici indipendenti la possibilità di acquisire i prodotti a prezzi esclusivi: l’appuntamento non solo garantisce promozioni speciali, ma offre anche l’opportunità di toccare con mano le più recenti novità e di stabilire nuove relazioni commerciali vantaggiose con fornitori leader nell'industria ottica. ExpoCECOP metterà a disposizione dei partecipanti incontri di formazione tenuti da colleghi e professionisti del settore, consentendo

Allo stesso modo, ExpoCECOP 2024 rappre-

ExpoCECOP Sicilia 2023

un’entusiasmante esperienza di viaggio con ViveCecop, l'accordo con Ottica-La Scuola di Modena, la partnership con un player del settore audiologico riconosciuto a livello mondiale, le innovazioni del comparto grazie a fornitori di strumenti e servizi, le vantaggiose convenzioni con prestigiosi partner e molto altro ancora. Ciò metterà in evidenza la proposta di valore offerta da CECOP ai propri associati, basata su solide intese commerciali, sulla forza della comunità e sulle innovative opportunità di fidelizzazione che rafforzano l’impegno nei loro confronti.

loro di apprendere le moderne strategie di business e di acquisire maggiori conoscenze sia nel campo del benessere visivo sia in quello imprenditoriale. Un altro tema affrontato sarà la forza che l'internazionalità apporta alla comunità CECOP. La creazione di una struttura orizzontale basata sull’esperienza collettiva ha dato vita a un nuovo network, che ha reso possibile un prezioso scambio di conoscenze e risorse. Tale traguardo ha portato benefici come la condivisione delle migliori pratiche, l’implementazione di processi efficienti, lo sviluppo di soluzioni e la massimizzazione delle risorse. Il congresso sarà perciò anche l’occasione per presentare l’immagine completamente rinnovata di CECOP Group.

ExpoCECOP 2024 è quindi una straordinaria esperienza che celebra l'unità, la diversità e l'innovazione nel mondo dell'ottica. Per gli associati rappresenta l'occasione di rimanere aggiornati, stabilire reti di contatti e migliorare le competenze in un settore in continua evoluzione.

Inoltre, durante questo evento, CECOP, insieme al suo fondatore Jorge Rubio, illustrerà diverse novità, come la possibilità di vivere

Genny: a Mido 2024 porta la sua forte personalità

sui terminali che da sempre distinguono tutte le montature del marchio. Le aste sono decorate da lacche, cristalli e piccole sfaccettature che donano movimento e leggerezza, evocando eleganze art déco. Le forme sono ben calibrate e seguono le tendenze più attuali sia per dimensione sia per design. Presente in collezione anche un modello squadrato con muso e asta importanti, abbinato a un clip on magnetico, dettaglio particolarmente apprezzato negli ultimi anni, con la stessa sagoma del frontale, anche in variante super sparkling con cristalli crystal rock. Nel sole ci troviamo di fronte a montature dalla personalità forte, acetati dagli spessori considerevoli, ma alleggeriti da sculture e sfaccettature, aste alte con loghi in acetato in altorilievo con una speciale costruzione. Il modello da vetrina Croisette si presenta in tutto il suo incanto: una forma dall’allure sportiva che viene però incorniciata da un pavé di strass e ricami punto Parigi, con lenti gradient di vario colore, per adattarsi a tutte le situazioni e i look sport-fashion della prossima estate. Per una corsa in auto sulla Costiera Amalfitana o una pausa a bordo piscina in un resort a Bali. L’iconica orchidea, simbolo della maison e particolarmente cara al direttore artistico Sara Cavazza Facchini, è presente come placchetta sagomata in oro giallo, su selezionati modelli vista e sole. Ad arricchire ulteriormente la collezione ecco le due nuove colorazioni del modello half frame GYV.794 già molto apprezzato, accompagnato dalla collana “porta occhiale” con ciondolo orchidea in acetato coordinato, nelle colorazioni cristallo, foglia oro e madreperla rosa, super glam e imperdibili per completare ogni outfit. Il brand, licenza JetSetGroup dal 2016, si conferma tra i più venduti del portafoglio aziendale, con una crescita costante sia in Italia sia all’estero.

a collezione Genny SS2024, al via ufficiale a Mido, conferma il carattere del brand: è una celebrazione della femminilità, dell’eleganza e della modernità. Ogni modello si differenzia per i dettagli unici e raffinati, come gli incollaggi a contrasto in acetato, i cerchi in metallo lavorato e i preziosi cristalli

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ui libri di storia il Rinascimento, il movimento artistico e culturale di origine italiana sviluppatosi tra la metà del quindicesimo secolo e la fine del sedicesimo secolo, viene descritto come l’età del cambiamento, di un nuovo modo di concepire il mondo e sé stessi. Se volessimo oggi rivivere un periodo simile, sarebbe creativo come allora, ma certamente molto più inclusivo: coinvolgerebbe ciascuno di noi e non solo artisti, designer e talenti, ma ogni individuo focalizzato sul proprio patrimonio di valori che riscrive la propria storia e contribuisce alla cultura della bellezza nella società odierna.

Il nuovo Rinascimento creativo scorre nelle vene di tutti come forma di empowering e, così come i marchi insegnano, è orientato verso una comunicazione più incisiva, focalizzata su connessioni e collaborazioni. Sviluppare il proprio personal brand e divulgarlo in modo accattivante e convincente nella vita privata, in quella professionale e digitale è il nuovo karma.

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La doppia versione di noi, online e offline, è realtà. Riscrivere i propri codici significa rinascere. L’attenzione verso la bellezza e il benessere psicofisico segna il cammino verso la felicità. Ciò non vuol dire solo prendersi del tempo e vivere bene, ma anche farlo da creativi e vedere oltre, trasformando la quotidianità in un’opportunità. C’è chi insegue il sogno di suonare, ballare, cantare e c’è chi decide di affrontare nuovi percorsi formativi, personali e professionali. In questo progetto rinascimentale l’occhiale è una nota di stile distintiva sul volto di chi ha già deciso di avere un volto nuovo.

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L’algoritmo è miope di Nico Caradonna Consulente di marketing e personal branding per gli ottici. Blogger e podcaster del progetto Ottico del Web

Se ne parla diffusamente, a tutti i livelli, spesso in termini poco benevoli, ad esempio in relazione alle campagne finalizzate a offrire visibilità a un’azienda o a un centro ottico. Scopriamo potenzialità e limiti di questa entità virtuale

le. Tuttavia è bene dare una forma e una spiegazione corretta di un algoritmo per poterne comprendere il reale significato e poterlo gestire senza subirlo. Si definisce quindi “algoritmo” quell’insieme di istruzioni che permettono di eseguire calcoli e rispondere a quesiti sull’argomento trattato. Ha una struttura precisa ed è in grado di offrire risposte molto concrete, ma spesso può rivelarsi anche impreciso o addirittura miope. Perché un algoritmo potrebbe essere, metaforicamente parlando, miope? Quando si effettua una ricerca su internet, che sia Google, YouTube o TikTok, per citare alcune piattaforme, i risultati vengono sempre

on l’arrivo del nuovo anno un po’ tutti gli ottici hanno dedicato qualche riflessione a quelli che si definiscono i buoni propositi. Molto spesso sono progetti recuperati dal passato, magari non troppo lontano, quindi ancora attuali e utili. Ma possono anche essere idee nuove e innovative del modo di lavorare, organizzarsi o raccontarsi al proprio pubblico di riferimento. Anche questa rubrica nel 2024 vedrà qualche sensibile cambiamento. Si tratterà sempre di argomenti legati al digitale, tuttavia si porrà sempre più l’attenzione su singoli termini o concetti ormai familiari per l’ottico di oggi, che per necessità deve conoscere e metabolizzare abbastanza velocemente. Per essere sin da subito al passo con i tempi moderni, la prima parola scelta è “algoritmo”, che ormai si insinua agevolmente nelle discussioni quotidiane, in qualsiasi settore e a qualunque livello culturale, perché alla portata di tutti: dai telegiornali ai social, dall’articolo sul quotidiano ai commenti nei bar, sembra la spiegazione per ogni tipo di fenomeno che abbia una certa riconoscibilità a livello sociale. Per la serie, è sempre colpa dell’algoritmo. Chi ha potuto seguire un professionista del marketing strategico durante un briefing avrà probabilmente ascoltato definizioni poco benevole di algoritmo: in relazione, per fare un esempio, alle campagne che puntano a offrire visibilità a un’azienda o a un centro ottico, ma sono condizionate proprio da questa entità virtua-

Quando si effettua una ricerca su internet, i risultati vengono filtrati da informazioni e cronologie passate e memorizzate: è quanto metaforicamente si può definire come miopia, cioè l’impossibilità di vedere oltre un certo punto qualcosa di potenzialmente interessante

Immagine tratta da ©Freepik

traverso le precedenti ricerche. Per essere ancora più chiari, un utente che spesso naviga in cerca di notizie di calcio, difficilmente si ritroverà nel feed il video di una cuoca che prepara un piatto di carbonara. Questo tipo di sistema, per quanto efficiente in alcune circostanze, circoscrive le opportunità di conoscenza: è quanto metaforicamente si può definire come miopia indotta da un algoritmo, ovvero l’impossibilità di vedere oltre un certo punto qualcosa di potenzialmente interessante. Esiste un metodo per difendersi da tale sistema a tratti penalizzante, ma richiede un po’ di pazienza e dedizione. Si può partire dalla navigazione in incognito sui browser di internet fino alla personalizzazione di quei parametri di tracciamento che consentono alle piattaforme di registrare informazioni preziose degli utilizzatori. Spesso non si fa caso a questi aspetti, ma una volta compreso che il rischio è esporsi a una lenta “progressione miopica” in senso cognitivo e culturale, la possibilità di intervenire con un sistema correttivo c’è.

filtrati da informazioni e cronologie passate e memorizzate dallo strumento: ad esempio il motore di ricerca fornisce risposte tenendo conto di ciò che gli è stato trasferito nelle precedenti search. Normalmente le ricerche risultano molto utili e soddisfacenti grazie al funzionamento sempre più impeccabile del cuore pulsante, appunto l’algoritmo. In altre parole, ciò che decide la risposta o la proposta di contenuti è un’entità virtuale di cui tutti parlano, cioè l’algoritmo, ma che nessuno considera essere in alcuni casi un grande limite. Se si analizza l’algoritmo per la sua capacità di utilizzare la geolocalizzazione, il servizio è eccellente. I primi risultati, infatti, forniscono una risposta esaustiva e precisa: ad esempio, individuare la farmacia più vicina. Tuttavia, per ricerche molto più frequenti o nella consultazione libera di contenuti come avviene sui social, la situazione potrebbe essere ben diversa. La motivazione è legata al fatto che l’algoritmo imposta una fruizione limitata e vincolata a ciò che ha memorizzato in merito alle preferenze dell’utente at-

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Consulenza d’immagine e digitale: come ti personalizzo l’occhiale

Formatore ed esperto in comunicazione

di Marco Brugnola

Per garantire al cliente finale un’esperienza d’acquisto coinvolgente e gratificante oggi l’ottico ha a diposizione una serie di strumenti avanzati, in grado di differenziarlo dai competitor

sulenza d’immagine diventa un modo per valorizzare la selezione della soluzione visiva, dettata non più dal solo gusto personale, ma soprattutto da una valutazione approfondita e mirata, durante la quale il professionista dimostra di prendersi una cura tutta speciale del proprio cliente. Questo approccio individualizzato alla consulenza d’immagine nella scelta del prodotto finito porta evidenti e immediati benefici nella relazione con il consumatore, permettendo all’ottico di offrire un servizio nuovo che altri non stanno ancora fornendo o, almeno, non con tale livello di dettaglio e professionalità. “Differenziarsi o perire” scriveva Jack Trout, uno fra gli strateghi di marketing più conosciuti e letti al mondo: la differenziazione, anche per il negozio di ottica, consiste nell’acquisire competenze e, di conseguenza, nel garantire opportunità uniche e distintive rispetto ai competitor. L'attenzione dedicata al cliente durante la fase di consulenza personalizzata, inoltre, genera un legame emotivo che trasforma la fase di scelta dell’occhiale in un'esperienza così gratificante da andare al di là del-

’approfondita conoscenza del cliente grazie all’adozione di strategie di Customer Relationship Management, cioè il Crm, ha permesso in ogni settore del retail il lancio di campagne di marketing focalizzate su personalizzazione dell’esperienza d’acquisto e del prodotto: si tratta di una tendenza diffusa che riscuote l’apprezzamento dei consumatori. Anche l’industria dell’eyewear ha raccolto e rilanciato la sfida della customizzazione dell’occhiale, con l’obiettivo di valorizzare l’esigenza di un cliente sempre più alla ricerca di un articolo unico e su misura. Questo trend ha contribuito, all’interno del centro ottico, a tenere in debita considerazione l’importanza sia di proporre e realizzare una montatura artigianale, fatta a mano e tailor made, sia di fornire una consulenza mirata e individualizzata alla scelta dell’occhiale stesso. Per accompagnare l’utente finale in tale fase in passato spesso ci si è limitati a mostrare e far provare i vari modelli, delegando in toto questo compito agli addetti alle vendite, poiché l’attenzione principale dell’ottico era prevalentemente focalizzata sulla scelta e la preparazione delle lenti. Oggi fornire una vera e propria con-

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dunque, tutti strumenti che, se adeguatamente interpretati e integrati dalla competenza dell’ottico, rappresentano una modalità particolarmente efficace per proporre servizi nuovi, elevare la qualità dell’offerta e innovare, segnando così una netta differenza rispetto ai concorrenti.

la mera transazione commerciale. Il tempo prestato a questo fondamentale passaggio dell’acquisto migliora la percezione dell’utente verso il brand, verso il negozio e, infine, verso il professionista, contribuendo a costruire una reputazione forte basata sull'attenzione individuale e la cura dei dettagli. Ancora una volta, quindi, la sfida della personalizzazione della montatura, lanciata dal marketing e sostenuta dalla ricerca dell’industria, viene raccolta e riproposta in store dagli ottici più attenti e specializzati, che possono così definire un approccio alla vendita dell’occhiale ancora più qualitativo. In tale ambito interviene a supporto anche la tecnologia, che da alcuni anni propone continue novità e ridefinisce le frontiere della customizzazione: dai tool digitali per il negozio, che permettono esperienze d’acquisto interattive e immersive particolarmente apprezzate soprattutto dalle nuove generazioni di consumatori, sino agli scanner facciali, in grado di analizzare il volto della persona per realizzare, in base ai parametri visivi e all’analisi del suo stile di vita, occhiali su misura a partire dalla scelta della montatura, dei colori e delle lenti. Realtà aumentata, digitalizzazione del punto vendita, scanner facciali, consulenze d’immagine: sono,

Accompagnare l’utente « finale alla corretta scelta

della montatura è da sempre una fase importante dell’attività in negozio, ma in passato spesso ci si è limitati a mostrarla e farla provare delegando questo compito agli addetti alle vendite, poiché l’attenzione principale dell’ottico era focalizzata sulla selezione e sulla preparazione delle lenti

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LIVE A LIFE YOU’D RE-LIVE Per Divel Italia è il 35esimo Mido

no Rho, i teli vetrata sviluppati su due lati con le immagini della campagna Mido 2024 di Divel: Live a life you’d Re-live, ossia “Vivi la vita che rivivresti”, un invito a vivere al massimo delle proprie potenzialità. Re-live è proprio una delle collezioni protagoniste di questi ultimi due anni. Una lente trasparente che ha avuto un grandissimo successo a Silmo 2023 e nominata al Silmo d’Or. A febbraio 2024 Divel presenta la versione per le montature da sole: Re-live sun lenses. Composte anch’esse per il 50% di materiale riciclato certificato ISCC+, le lenti Re-live sono realizzate con Tritan Renew, sviluppato dal gruppo Eastman in seguito alla lavorazione di rifiuti misti di poliestere derivati dalle discariche e dall’ambiente. Nel campionario di questo filtro solare, dedicato ai produttori

nche quest’anno l’azienda oftalmica accoglie i clienti presso il proprio stand C02 C10 D01 D09 situato al padiglione 3 di Mido 2024. A incontrare i buyer nei 180 metri quadrati a disposizione di Divel Italia ci sono i commerciali dei filtri solari del gruppo, per presentare ai designer dei vari brand di montature le nuove collezioni pensate per loro, gli agenti della rete nazionale, per accogliere gli ottici del territorio italiano, e i rappresentanti delle filiali estere, per illustrare le ultime novità ai distributori dislocati fuori dall’Italia. Presente in fiera anche il team China, che serve il mercato asiatico e internazionale. A salutare i visitatori del salone presso Ponte dei Mari, all’ingresso del quartiere di Fieramila-

di montature, sono disponibili 8 colorazioni nella tonalità must del verde, declinate nelle versioni tinta unita, sfumate e bicolori. Re-live è compatibile con tutti i trattamenti, compreso antiriflesso interno e multilayer esterno. Con la stessa campagna vengono presentate altre due linee da sole: Urbanity bicolor, una elegante collezione di lenti polarizzate che hanno la particolarità di migliorare la visione dei device elettronici, anche quelli di non ultima generazione. È noto, infatti, che la maggior parte delle lenti polarizzate creano degli sfarfallii e delle deformazioni ottiche negli schermi dei cellulari o delle auto, causando in quest’ultimo caso fastidio durante la guida. Urbanity bicolor è realizzata in nuove combinazioni di colore, novità assoluta per questa tipologia oftalmica del gruppo, a conferma che tecnica e comfort visivo possono completare un accessorio moda come l’occhiale da sole. Anche l’ultima gamma presentata per il reparto filtri solari è una collezione tecnica che combina estetica e funzionalità. Le lenti Planets light colors sono infatti realizzate in nylon fotocromatico in 8 colori soft e leggeri, che consentono l’utilizzo dell’occhiale per l’intera giornata. Mentre tutte quelle menzionate sono collezioni destinate ai produttori e quindi sottoposte a quantitativi minimi di ordine, per quest’anno, a disposizione degli ottici, viene proposta la Darkpop, dai colori pop intensi, che sono la declinazione più scura della gettonata Bollipop, uscita nel 2023. Le colorazioni delle Darkpop saranno disponibili per il centro ottico su lenti

di ricetta in versione monofocale e progressiva. Una collezione particolarmente utile è la Blue Natural Fotochroma, disponibile in indice 1.61 nella tonalità di partenza trasparente che si scurisce nel colore grey: è ideale per proteggere gli occhi dalle radiazioni fino a 420 nanometri sia in ambienti indoor, durante l’utilizzo degli schermi elettronici, sia in ambienti outdoor, dove la luce blu del sole è circa 30 volte più forte. Grazie alla tecnologia Spin Coating Advanced delle Fotochroma 1.61, che consente di depositare un sottilissimo strato di pigmenti fotocromatici sulla superficie della lente, Blue Natural Fotochroma reagisce immediatamente ai cambiamenti di luce concedendo una visuale confortevole in tutte le situazioni. Le lenti Office rappresentano l’evoluzione della nostra degressiva classica, adesso realizzata con tecnologia free form: sono ideali in qualsiasi ambiente di lavoro, poiché assicurano una visione perfetta nella visione del vicino e dell’intermedio.

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Hoya presenta il Catalogo 2024 e l’esclusiva innovazione di Meiryo

L’azienda oftalmica celebra il 60esimo anniversario nel campo dei trattamenti con il lancio del suo antiriflesso più evoluto, che offre trasparenza superiore e duratura nel tempo

l nuovo catalogo “Prevenzione, Protezione e Comfort per i tuoi occhi” rappresenta un passo significativo per Hoya nell’offrire soluzioni evolute ai centri ottici al fine di soddisfare il benessere visivo dei clienti. Una delle caratteristiche distintive è proprio l’impegno costante verso l’innovazione. La gamma di soluzioni visive Hoya risponde alle esigenze di ogni portatore, indipendentemente dall’età e dallo stile di vita. In particolare è stata razionalizzata l’offerta per presbiti e neopresbiti con l’introduzione nel listino della gamma NEXT VISION: una linea di lenti selezionate appositamente per venire incontro in modo specifico alle richieste degli emmetropi e degli ametropi presbiti, scoraggiando l’acquisto degli occhiali premontati. Viene rafforzata la sezione dedicata all’intera gamma Sensity con Sensity Fast, le lenti di Hoya più veloci a schiarirsi, Sensity 2, le più versatili, Sensity Dark, le più scure anche in auto, e Sensity Shine, le lenti da esterni che valorizzano lo stile. Infine il listino 2024 punta su MiYOSMART, soluzione completa e scientificamente supportata per la gestione della progressione miopica.

il vertice della gamma dei trattamenti antiriflesso dell’azienda, con il miglior mix di caratteristiche protettive per le lenti. Si distingue per la significativa riduzione della riflessione, una resistenza superiore ai graffi e una prolungata facilità di pulizia, evidenziando così una serie di prestazioni distintive. Inoltre le proprietà idrorepellenti, la protezione UV al 100% sulla superficie esterna, insieme a una protezione aggiuntiva dai raggi UV sulla superficie interna e a uno strato antistatico per prevenire l'accumulo di polvere, rendono Meiryo ideale per una visione nitida in ogni situazione. Meiryo sarà prodotto nel laboratorio di Garbagnate Milanese, fiore all’occhiello del gruppo a livello internazionale.

Meiryo: l’antiriflesso che si distingue per la trasparenza L’esclusivo antiriflesso MEIRYO rappresenta il culmine di 60 anni di evoluzione: dal 1963, anno in cui ha introdotto sul mercato il suo primo trattamento antiriflesso, Hoya ha continuato a proporre tecnologie oftalmiche evolute e innovative. Meiryo è il risultato di sei decenni di dedizione all'eccellenza nei trattamenti antiriflesso e segna un nuovo capitolo nella storia del gruppo: rappresenta infatti

Servizi di eccellenza ed esperienza d’acquisto unica: le chiavi del successo che distinguono i partner Hoya Hoya garantisce un servizio di alto livello grazie al suo laboratorio produttivo di Garbagnate Milanese e alle filiali distribuite in tutta Italia. Macchinari innovativi e un’organizzazione del lavoro precisa sono alla base dei Servizi Express, che assicurano la spedizione degli ordini di serie entro le 24 ore e quelli di ricetta entro le 48 ore, rappresentando così uno strumento importante per il centro ottico che vuole soddisfare e sorprendere i propri clienti. Questi ultimi sono informati ed esigenti: perciò, oltre a soddisfare le esigenze del consumatore, Hoya si impegna ad anticipare le loro richieste attraverso iniziative e servizi che coinvolgono l’utente in ogni fase del customer journey, offrendo un'esperienza d'acquisto unica che nel 2024 si arricchirà con interessanti novità. 52

La modella indossa: Forever Green

imeless Collection

“Timeless Collection” è la nuova collezione di 4 lenti a contatto colorate mensili a 3 toni con limbal ring. Desio ha selezionato una gamma di colori intensi e profondi, perfetti per essere indossati con disinvoltura in ogni occasione. Eternal Brown, Timeless Grey, Infinity Blue e Forever Green sono disponibili sia in versione ‘plano’ sia con correzione diottrica (range da - 8,00 a + 4,00), per un effetto naturale e il massimo comfort.

Le lenti a contatto colorate Desio sono in vendita esclusivamente presso ottici e optometristi autorizzati e sul sito www.desiolens.eu Qualimed srl, Viale dell’Unione Europea 8, 21013 - Gallarate - (VA) Italy - Tel. + 39 0331 23 27 11 - info@desioeyes.it SIAMO PRESENTI AL MIDO: MILANO | 3 - 5 FEBBRAIO 2024 | PADIGLIONE 3P - STAND M24 M32 / N23 N31

ITAL-LENTI: un 2024 all’insegna di tecnologia e personalizzazione

usufruendo di un vasto database di calcoli ed elaborazioni matematiche, permette di ottimizzare le migliori geometrie per ogni soggetto, in funzione del valore refrattivo e delle abitudini quotidiane. Questa tecnologia verrà ampliata nel corso del 2024 e, oltre alle progressive, sarà applicata ad altre tipologie di lenti. Proprio perché siamo tutti quotidianamente impegnati nelle varie attività utilizzando i dispositivi digitali, prodotti di grande riferimento per il 2024 dell’azienda di Puos d’Alpago saranno le lenti funzionali, tra cui rientrano sia la famiglia a

ido è l'occasione per visionare l’ampio portafoglio prodotti dell’azienda oftalmica, che conferma il proprio focus su un importante range di lenti studiate e realizzate specificatamente per i moderni stili di vita e comportamentali dei portatori, sempre più visivamente impegnati sui dispositivi digitali. Già negli ultimi mesi del 2023, con la presentazione della nuova Tecnologia Armonie, è stato inserito nella progettazione delle lenti un importante concetto che basa lo sviluppo dei design sull’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, la quale,

supporto accomodativo Relax sia le Office. Relax HV è il top di gamma delle lenti a supporto accomodativo, personalizzabili, se necessario, in funzione dei parametri posturali dell’utente, e che, grazie ai quattro valori addizionali 0.40-0.60-0.90-1.25, permette ai portatori non presbiti in tutte le fasce d'età di supportare adeguatamente lo stress accomodativo quotidiano. Office HV è la monofocale a profondità di campo che, grazie alle tre geometrie Book, Monitor e Room, consente ai soggetti che svolgono attività statiche in ufficio, ad esempio seduti alla scrivania davanti a un computer, di agevolare la visione e di avere una perfetta focalizzazione a tutte le distanze di lavoro. Top di gamma nel segmento Office è la versione TWICE Office, con doppia superficie evoluta, che permette di realizzare la migliore geometria per ogni tipologia di correzione. Non ultima, ma di grande importanza, la monofocale “digitale” free form asferica atorica Extesa HV. Anche in questo caso l’obiettivo è una soluzione visiva con una geometria evoluta ed esclusiva per cui, se necessario, risulta possibile ottimizzare i parametri posturali del portatore, garantendo per tutte le correzioni, soprattutto se astigmatiche, il migliore campo di visione. Sul fronte delle progressive top gamma del portafoglio Ital-lenti si confermano Twice Armonie e Twice Easy, la gamma di lenti a doppia superficie evoluta, con un focus sulla versione Easy, specificatamente sviluppata per le esigenze visive del portatore miope, e l’ultima nata Premium Armonie: sono oggi i prodotti della società bellunese che offrono la miglior performance in termini di stabilità di visione e ampiezza delle aree visive, soprattutto nei casi di valori refrattivi e addizioni medio-alte e nella correzione di astigmatismi. Naturalmente, sempre in considerazione dell'utilizzo dei dispositivi digitali, questi prodotti vengono realizzati, oltre che in tutti i tradizionali materiali organici, anche nell'innovativo materiale UVTech, il polimero che consente, grazie alle sue caratteristiche tecniche, di filtra-

re completamente le radiazioni UV e la luce blu dannosa fino ai 420 nanometri. Quest’anno, inoltre, Ital-lenti festeggia i cinque anni del catalogo KIDS, un importante segmento che propone un’ampia gamma di soluzioni personalizzate per i portatori più piccoli, tra cui spicca Myopica, progettata per la correzione e la gestione delle miopie evolutive dei bambini, grazie alla brevettata geometria “Perifocale” di defocus periferico. Parlando di personalizzazione, anche a Mido 2024 Ital-lenti si presenta con i sistemi di centratura e dimostrazione virtuale di Eye Fit Smart, realizzati nelle versioni Tower, Desk e Wall, indispensabili per supportare il centro ottico nella determinazione dei parametri posturali del portatore, in funzione delle montature prescelte, oltre che per fornire al cliente finale tutte le necessarie informazioni relative a lenti e trattamenti.

Maggiori informazioni sui prodotti sono disponibili sul sito web www.itallenti.it Per qualsiasi richiesta di contatto o approfondimento: prima@itallenti.com. MIDO - MILANO - 3-5 FEBBRAIO 2024 PAD. 3 - STAND H14 H22 K13 K21

Con Shamir InoTime lenti RX pronte in 24 ore

sagoma dell’occhiale e confermare l’ordine non oltre le 12. Entro la sera stessa le lenti RX saranno affidate al corriere per una consegna veloce e puntuale il giorno successivo in tutta Italia (escluse Sicilia e Sardegna, per cui sono necessarie 48 ore). Per tutelare ulteriormente i centri ottici partner, Shamir garantisce una copertura in caso di mancato recapito, ovvero nessun addebito del servizio e, in aggiunta, una lente in omaggio.

hamir offre agli ottici italiani un servizio esclusivo incentrato su innovazione e risparmio di tempo, perfetto per i clienti più esigenti. Con InoTime, in sole 24 ore, garantisce la consegna delle lenti RX: attivandolo, a fronte di un piccolo supplemento, è possibile ordinare con un clic dalla piattaforma Shamir Online il prodotto richiesto. Il recapito in 24 ore è veloce e sicuro grazie alla tecnologia Optics Accelerated, capace di generare e trattare le lenti RX free form in un rapido ciclo produttivo. È un’innovazione basata su strumenti di grande precisione utilizzati dai periti ottici di Shamir, formati presso il Technology Development Center del gruppo in Israele. Per usufruire del servizio basta fare l’ordine delle lenti RX free form entro le 12 sulla piattaforma Shamir Online: la richiesta viene processata subito negli stabilimenti produttivi di Padova e Napoli, così che le lenti siano pronte e spedite in giornata. InoTime è garantito in tutta la penisola italiana, mentre per le isole è necessario un giorno in più.

Sempre all’avanguardia Da più di 50 anni Shamir lavora nel segno dell’eccellenza, dalla qualità senza compromessi della ricerca scientifica alla capacità di anticipare e rispondere alle esigenze future: è il Dna di un’azienda che in tutti i prodotti e servizi offerti in questi decenni ha sempre unito innovazione e tocco personale. Guardare avanti, proponendo soluzioni all’avanguardia per gli ottici e i consumatori finali è la sfida che Shamir conduce ogni giorno nel soddisfare i bisogni visivi in continua evoluzione della società contemporanea. InoTime si cala perfettamente in tale contesto come garanzia di efficienza, puntualità e competenza, capace di dare nuovo valore al tempo. Da uno dei leader mondiali del settore l’innovazione di una consegna in sole 24 ore, che permette agli ottici di offrire un servizio esclusivo, soddisfacendo anche i clienti più esigenti.

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LA MISURA DELLA REFRAZIONE: ALLA RICERCA DEL COMFORT VISIVO Essenziali per ottenere il miglior comfort della prescrizione ottica, le tecniche binoculari rappresentano l’apice dell’attività optometrica nella misura della refrazione. La refrazione binoculare è ancora poco praticata dagli ottici e dagli optometristi italiani e il corso si propone di spingere i professionisti del settore a superare questo ritardo. Vinci e FAD, Aprile-Maggio 2024 Contattaci per ulteriori informazioni:

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Galileo e Nikon Lenswear protagonisti a Mido 2024 Grandi novità per potenziare il mercato e consolidare la proposta di valore dei due brand

alileo e Nikon si presentano a Mido per annunciare i loro ambiziosi progetti e novità ai professionisti e stakeholder del trade ottico all’interno dell’area espositiva di EssilorLuxottica (Pad. 3, stand M02 M22 R01 R21), con due postazioni dedicate dove approfondire in anteprima le novità su brand, prodotti e servizi best seller. GALILEO, 160 ANNI DI SUCCESSI Galileo, marchio storico dell’oftalmica e brand del Gruppo EssilorLuxottica, si prepara a celebrare nel 2024 il suo 160esimo anniversario con uno straordinario rilancio, presentato in anteprima esclusiva a Mido. Una tappa significativa in una lunga storia di successi e innovazioni, che vede la trasformazione del brand a partire dal logo e dall’immagine di marca e un arricchimento del portfolio prodotti con tre nuovi design: due lenti progressive, Iconica 1864 e Iconica 1864 Young, una monofocale evoluta, Miria 1864, e un nuovo trattamento antiriflesso top di gamma, Neva Resist+ UV. Iconica 1864 è la nuova progressiva che racchiude le migliori tecnologie di Galileo in un design curato nei minimi dettagli, ideale per un portatore che cerca una visione performante e un look sempre perfetto. All’interno della stessa gamma, Galileo ha sviluppato anche Iconica 1864 Young, la progressiva per i giovani presbiti con tre aree di visione e un passaggio rapido e morbido, che offre comfort e nitidezza in tutte le attività quotidiane.

Ulteriore novità, l’esclusiva monofocale evoluta Miria 1864 dedicata ai giovani portatori, dinamici e tecnologici, attenti alla qualità e alla craftmanship. Un prodotto che supera i limiti tecnici delle tradizionali lenti sferiche e asferiche, offrendo visione nitida e definita per tutta l'area della lente. In esclusiva per tutte e tre le lenti, il nuovo logo Galileo Italia 1864 sarà inciso sulla lente per valorizzare e siglare i design lanciati in occasione dell’anniversario e rendere riconoscibile e iconico il marchio. Galileo introduce anche Neva Resist+ UV, il trattamento antiriflesso top di gamma di ultima generazione che fornisce protezione e trasparenza della visione durante ogni attività grazie

numerosi tool digitali volti a supportare l’ottico e a coinvolgere il consumatore in-store. Presio Ultimate SP rappresenta l'eccellenza della personalizzazione Nikon nelle progressive. Il design viene calcolato tra 428.793.740 combinazioni per identificare la corrispondenza più adatta alla prescrizione e offrire un campo di visione massimizzato a tutte le distanze. Una lente che si adatta al portatore e alle sue abitudini, in termini di utilizzo e sensibilità visiva, in aggiunta alle necessità di visione e comfort dettate dalla prescrizione. Grande novità del brand sono le lenti curve specificamente progettate per lo sport - la progressiva Presio Sports FP e la monofocale SeeMax Sports AP - per una visione ad alta precisione grazie a un ampio campo visivo e a una migliore percezione del colore. Nello sport, infatti, ogni frazione di secondo conta e “precisione” è la parola d'ordine. Un aspetto da sottolineare è il ruolo che gli occhiali possono svolgere nel migliorare le prestazioni in termini di chiarezza e acutezza visiva. Nikon presenta l’ampliamento della gamma Myopsee, la monofocale bi-asferica progettata specificamente per i miopi, che sarà disponibile anche di stock, permettendo al centro ottico di differenziarsi con una lente ultrasottile e leggera. Fondamentale, inoltre, l'esperienza d’acquisto che Nikon fa vivere ai portatori all’interno del punto vendita attraverso strumenti ingaggianti, come dimostratori fisici e tool digitali, in grado di supportare l’ottico durante la consulenza. A Mido i professionisti hanno la possibilità di scoprire numerosi supporti digitali firmati Nikon, tra cui le novità Lens Selector, iRevealer e Sensivity App, progettate per ottenere il massimo della personalizzazione delle lenti Presio Ultimate SP.

alla maggiore resistenza ai graffi del 20%*, riduzione dei riflessi, facilità di pulizia e protezione UV anche sulla superficie interna della lente. Sono previste un'ampia serie di iniziative mirate a ridefinire e rafforzare la presenza del marchio sul mercato, con un'entusiasmante prospettiva futura. Il rilancio porta in luce la sartorialità, la qualità e l’autenticità che caratterizzano il brand. Galileo afferma nuovamente la presenza distintiva nel settore, fornendo prodotti all'avanguardia che combinano tradizione artigianale e tecnologia innovativa.

NIKON LENSWEAR, PERSONALIZZAZIONE E DIGITAL Grande preview delle novità di Nikon Lenswear, brand che, con i suoi oltre cento anni di esperienza e innovazione nell’ottica ad alta precisione, punta i riflettori sulla progressiva personalizzata Presio Ultimate SP, le lenti curve Sports, l’ampliamento della gamma Myopsee e

Per scoprire in anteprima le importanti trasformazioni che sottolineano l'impegno di Galileo e Nikon Lenswear verso un futuro ancora più luminoso, l’appuntamento è a Mido presso lo stand EssilorLuxottica - Pad. 3, stand M02 M22 R01 R21.

* In media rispetto a Neva Max UV. Campagna di misurazione interna.

lenti a contatto

Desio: a Mido 2024 presenta Attitude Timeless Collection a cura della redazione

La nuova collezione di lenti a contatto colorate a tre toni è pensata per uno sguardo “senza tempo”

Tereza Uhrova - Il risultato ha premiato i nostri sforzi e Timeless Collection ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo bestseller di Desio». Le quattro colorazioni base, marrone, azzurro, verde e grigio, vengono proposte in una versione più intrigante. «Il nuovo pattern della lente ha un tono miele sfumato intorno alla pupilla ed è arricchito con delicate pagliuzze scure che non solo si ispirano all’iride naturale, ma regalano anche profondità e fascino allo sguardo - dice Uhrova - Non è un caso se abbiamo deciso di chiamarla Timeless Collection: i colori sono senza tempo, eleganti, raffinati e ricchi di dettagli che li rendono realistici e adatti a essere indossati con disinvoltura in ogni occasione». Le lenti della Timeless Collection sono disponibili sia in versione plano sia con correzione diottrica (range da -8,00 a +4,00). Eternal Brown, Timeless Grey, Infinity Blue e Forever Green sono realizzate in un materiale di nuova generazione ottenuto dalla copolimerizzazione dell’Hema con il Glicerol-metacrilato, l’Hioxifilcon D, caratterizzato da un tasso di idratazione del 54% che garantisce comfort durante l’uso e rende le lenti ben tollerate anche dagli occhi sensibili e delicati. «Timeless Collection non è tuttavia la sola novità del 2024 - prosegue la manager - Nel corso dell’anno, infatti, abbiamo in programma di arricchire la linea Attitude a due toni in versione giornaliera e trimestrale con due nuovi colori, Deep Brown e Bold Grey: saranno più scuri rispetto a Delicious Honey e a Rebel Grey, i due bestseller della collezione Attitude a due toni».

l 2024 per Qualimed, azienda produttrice e licenziataria del marchio Desio, sarà un anno di grandi novità. Specializzata nel segmento delle lenti a contatto colorate, a Mido presenta Attitude Timeless Collection, la nuova linea di lac mensili a tre toni, caratterizzata da un elegante packaging verde metallizzato e composta da quattro tonalità: Eternal Brown, Timeless Grey, Infinity Blue e Forever Green. Com’è nata la collezione? «Dopo aver analizzato i colori che avevamo già in gamma e le richieste che ci arrivavano dai nostri clienti in tutto il mondo, ci siamo messi in gioco e abbiamo affrontato una nuova sfida: creare una linea “vedo-non vedo”, con tonalità inedite e originali, capace di distinguersi e di conquistare gli ottici e i consumatori - spiega la ceo di Qualimed,

A sinistra, un'immagine di campagna e, in alto, il packaging di Attitude Timeless Collection

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MIDO 2024 3-5 f e bbr aio

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Ametropia: più che un vizio da curare, un’anomalia da correggere Nel 1704 il matematico e pastore anglicano, accademico al Trinity College di Oxford, John Harris, pubblica a Londra il Lexicon Technicum or an Universal English Dictionary of Arts and Sciences, seguito dall’abate padovano Egidio Forcellini con il titolo della sua opera Lexicon totius latinitatis, pubblicato postumo nel 1771. Il termine greco lexicon significava libro delle parole, complesso delle locuzioni, e la sua diffusione è dovuta alla fortuna dei testi di Harris e Forcellini. Per quanti pensino che occuparsi di lexicon possa essere una futile bizzarria, si ricordi che bizzarro non significa stravagante o balzano, ma deriva da una onomatopea che riporta all’insetto molesto che, nelle calde sere d’estate, ci ronza intorno sino alla improvvisa bizza, la puntura che ci fa sobbalzare, rende bizzosi noi e imbizzarriti i cavalli. Rincorrere le etimologie, bizzarre o imbizzarrite, ci aiuta a colmare lo iato tra il linguaggio comune e la complessità del reale, perché di quel che succede conta prima di tutto come lo si racconta. Nella scuola prima e nella vita di relazione poi, un lexicon corposo ci consente di individuare le differenze, di isolarle, di inseguirle, di evidenziarle. In ottica la focale e la frontale come il diottro e la lente sono diversi e fonderne i lessemi significa confondere i significati e le essenze. Questa nuova rubrica, senza alcuna presunzione di completezza, prova a rileggere il lessico dell’ottica e dell’optometria cogliendo, nell’alfabeto delle sue parole chiave, la sua anima amena o bizzarra.

Docente di ottica e optometria, autore di numerose pubblicazioni inerenti alla professione

di Sergio Cappa

e parole del linguaggio scientifico hanno, pressoché tutte, un’origine greca o latina. L’etimo di ametropia è dal greco a-metron-opsis (α-μετρον-οψις) liberamente traducibile con “errata misura della vista”. Se l’origine è antica, la sua introduzione nel nostro lessico è relativamente recente ed è dovuta al fisiologo olandese Franciscus Cornelis Donders, 1818-1889, considerato con Hermann von Helmholtz e Albrecht von Graefe tra i fondatori dell’oftalmologia moderna. Nel 1860, quattro anni prima del suo testo fondamentale Sulle Anomalie dell’Accomodazione, scrive Le Ametropie e le sue Conseguenze, dove, al capitolo V, introduce e definisce geometricamente i termini della refrazione che tutti usiamo. Ovviamente però le anomalie di refrazione sono parte della vita degli uomini da sempre e la bibliografia medievale e antica riporta solo di problemi di “vista corta” e “vista debole”, quelle che oggi definiamo miopia e presbiopia. Nel provare a comporre la storia della professione si scopre di quanto siano diverse, nell’origine e nei luoghi, la nascita delle lenti e delle aste, delle ametropie e della correzione, dell’ottica e dell’optometria. L’indicazione più antica che abbiamo riguardo alla vista corta la troviamo nell’antico Corpus Iuris Civilis Romani, l’ordinamento giuridico dalla fondazione di Roma a Giustiniano, dove, tra gli estremi per il diritto di recesso di uno schiavo, si indica l’essere longe minus videt, ossia non vedere lontano: comperare uno schiavo miope era considerato un incauto acquisto che legittimava la restituzione e il suo cambio. Oggi il Codice del Consumo all’articolo 52 delimita i tempi e i modi per il recesso di una merce. Ma quel che compare in trasparenza è l’opinione, giunta sino a noi, che l’ametropia sia un difetto della vista o anche un vizio di refrazione. “Onde parleremo della formazione, dei difetti, e delle malattie della visione, dei rimedi e del buon uso degli occhiali”, scriveva Lorenzo Selva nei Sei Dialoghi, opera pubblicata nel 1787. Il radicare nella pubblica opinione questa credenza comunica la convinzione che i difetti, come i vizi, debbano essere “curati”, un tempo dalla dottrina religiosa, poi dalla medicina, quindi dall’oculista. L’ottica e l’optometria hanno ampiamente dimostrato come le ametropie siano una anomalia geometrica che può essere ricomposta con una semplice correzione oftalmica, la cui competenza è patrimonio, appunto dell’ottica e dell’optometria. Un lessico adeguato aiuta a educare professionisti e pubblico. 62

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