NEW Una nuova tecnologia Una nuova frontiera della performance
LENTI INTELLIGENTI ALLA LUCE DA CHIARE
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Transitions® e Transitions® Signature® sono marchi registrati. I loghi Transitions® e Gen 8™ sono marchi di Transitions Optical, Inc. utilizzati su licenza di Transitions Optical Limited. ©2019 Transitions Optical Limited. Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico della lente.
Montature CAROLINE ABRAM PARIS ®: lenti Transitions® Iconic Colors Grigio
N22020
Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Febbraio 2020 numero 2 www.b2eyes.com In copertina Transitions
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Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Redazione Via Petitti, 16 - 20149 Milano Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N - 16163 Genova Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 022021 Copia omaggio
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di b2eyes magazine B2TRADE Editoriale Nicchia, c’era una volta la cavità in un muro 3 Attualità Eyewear, business sempre a due velocità 5
Zeiss SmartLife: per uno stile di vita connesso e in movimento 8 Vision Group, il futuro passa dalla digital transformation 12 Transitions, l’ottico diventerà esperto in light protection 16 The Lighthouse Company: il sole kid torni solo agli ottici 20 Essilor: non solo tv, la campagna è anche digital e in store 22 Oxo si fa in quattro 26 Lightbird: a Mido porta anche… il piccolo principe 30 Cinquant’anni di Mido: tendenze sotto la lente della memoria 32
B2STYLE Moda Let your green free 40 In a frame 44 B2EXPERT Contro-intuitivo Per un grande risultato? Occuparsi delle attività importanti, non solo urgenti 48 Strategie d’impresa Il futuro è oggi 52 Education La contattologia al servizio delle persone: dal giovane miope al presbite 56 Chi fa da sé fa per tre 60 B2TECH Lenti oftalmiche
Visione a computer: quale relazione con le problematiche posturali? 62 Nikon: una campagna ad alta precisione 66
Lo gnommero
La storia ha una funzione progressista. Anche quella dell’ottica 78
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Hall 6 - Stand
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2020 Save the date BOLOGNA
14-15 GIUGNO
Editoriale
Nicchia, c’era una volta la cavità in un muro di Angelo Magri
la fortuna di alcuni nomi e ha influenzato le principali fiere di settore, che da almeno un paio di decenni gli dedicano spazi riservati e, in certi casi, persino eventi ad hoc. A nessuno è mai riuscita una quantificazione precisa del fenomeno in Italia: si stima qualche decina di imprenditori ottici che hanno dedicato uno o più negozi esclusivamente a questa tipologia di occhiali, talora esportandone anche all’estero il format. Poi è ipotizzabile un numero oscillante tra i mille e i duemila centri ottici del nostro paese che, a seconda delle scelte di business, vi riservano una quota più o meno significativa del proprio riassortimento. Ma al di là dei numeri, spesso condizionati dalle dinamiche congiunturali, colpisce lo storytelling di chi ha deciso di intraprendere un’avventura del genere. Il quotidiano online di questa testata le sta raccontando da almeno un lustro. Le ultime narrano, ad esempio, di due soci italiani che partendo dalla passione comune per lo sport si sono inventati delle mascherine con un clip on graduato interno, di un giovane designer di origine italiana ma basato a Londra che crea montature per la tribù degli amanti dello streetwear, di una brillante creativa di moda francese che dalla perdita accidentale dei propri occhiali ha avuto l’illuminazione per ricercare la perfezione artigianale in una collezione eyewear, fino al manager dell’ottica che dopo più di trent’anni a cercare nuovi clienti e ad aprire nuovi mercati ha trovato nella personale passione per il Giappone la chiave per avviare il suo primo sogno imprenditoriale. Un sogno che non è da tutti. Un sogno di nicchia.
“Diciamo che il mio è un negozio di nicchia, ma proprio di nicchia…”. Così Giovanni Storti, nell’apprezzato film Odio l’estate, si rivolge a un ex compagno di scuola incontrato per caso in vacanza, descrivendogli, con scarso orgoglio e molta rassegnazione, la propria attività, uno storico punto vendita milanese dedicato agli accessori per le scarpe, dove di fatto non entra mai nessuno. Tanto da aver ormai deciso di chiuderlo. Se, come ci ricorda il Dizionario Treccani, la nicchia è un “incavo nello spessore di un muro, che costituisce elemento decorativo interno o esterno, per lo più destinato ad accogliere una statua, ma può anche avere la funzione pratica di deposito di materiali o ricovero di persone”, da diversi anni a questa parte in economia “la nicchia rappresenta un sottoinsieme del mercato sul quale si focalizza uno specifico prodotto”, sempre secondo la Treccani, o una strategia “in relazione a una politica di mercato concentrata su un segmento limitato, posto a riparo dalla concorrenza”, perseguita spesso “sia attraverso la ricerca di una forte differenziazione del prodotto sia realizzando una concentrazione degli sforzi di distribuzione e promozione in aree di mercato non raggiungibili da concorrenti”. Anche nell’occhialeria nicchia è un termine diffuso tra le aziende e gli ottici, benché alcuni puristi gli preferiscano concetti come ricerca o avanguardia. Di fatto sinonimo di montature di design, indica quel segmento di mercato che, pur destinato a un numero limitato di aziende fornitrici e di retailer clienti, ha determinato
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Attualità
Eyewear, business sempre a due velocità di Angelo Magri
Anche nei primi nove mesi del 2019 l’export di montature vista e sole ha fatto segnare un positivo incremento tendenziale, a fronte dell’ormai abituale contrazione del mercato domestico. Sulle prospettive, tuttavia, molto dipenderà dai macro fattori, ai quali si è recentemente aggiunto il Coronavirus
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rescita in valore del e nell’internazionalizzazione», 5,8% per l’export, calo commenta Giovanni Vitaloni, del sell out sul mercapresidente di Anfao e di Mido. to interno del 2,7%: è, Per quanto riguarda le principain estrema sintesi, la fotografia li aree di sbocco, i risultati sono dell’andamento dell’industria stati positivi pressoché dapperitaliana dell’occhialeria da gentutto: +9,4%, in America, +3,3% naio a settembre 2019 rispetto in Europa e +6,8% in Asia. Enallo stesso periodo dell’anno trando nel dettaglio dei singoli precedente, secondo i dati Anpaesi, negli Stati Uniti, da semfao. Nel dettaglio, l’incremento pre primo mercato di riferimento in valore delle esportazioni per per il comparto, con una quota le montature da vista è stato del attuale del 26,5%, l’export italia7,2% e del 5% per gli occhiali da no ha messo a segno una crescisole. «Complessivamente i primi ta del +9,4% rispetto al periodo tre trimestri del 2019 per l’occhiagennaio-settembre 2018, declileria italiana sono stati molto nato in un +7% per gli occhiali importanti e hanno ribadito che da sole e +16,2% per le montale esportazioni sono il core busiture da vista. In Europa hanno ness di questo settore: l’euro deinciso positivamente i risultati Uno scorcio del Fashion District all’edizione 2019 bole e i dazi Usa sui beni cinesi dei paesi del Nord, come Olandi Mido possono aver contribuito in parte da (+7,9%), Danimarca (+71,7%), a questo risultato, tuttavia credo che lo stesso sia an- Svezia (+71,8%), Norvegia (+8,8%) e, soprattutto, la che il frutto del lavoro costante che tutte le aziende Germania (+10%), dove complessivamente il mercae l’associazione stessa effettuano nella promozione to vale circa 5,6 miliardi di euro, con 10 milioni di pez-
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Attualità In Italia tiene solo l’oftalmica A fare da contraltare alle positive performance dell’export di montature da vista e occhiali da sole made in Italy, come da alcuni anni a questa parte, c’è la situazione del mercato interno. Secondo i dati GfK relativi al sell out, infatti, l’Italia risulta l’unico paese europeo tra i cinque presi in considerazione (Francia, Spagna, Germania e Regno Unito gli altri) a registrare vendite negative nel canale ottico, con -2,7% in valore per montature e occhiali da sole nei primi tre trimestri 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018. «Va un po’ meglio per le lenti oftalmiche, che mettono a segno una variazione tendenziale a valore leggermente positiva grazie al segmento delle lenti progressive - ricordano in Anfao - A livello di prodotto continua a essere l’occhiale da sole a soffrire maggiormente, mentre a livello di canale è l’ottico indipendente a essere più sollecitato rispetto alle catene, che registrano performance positive in particolare grazie ai prodotti trade brand».
pesare ancora sulle nostre esportazioni il cambio legislativo che ha ridotto i rimborsi assicurativi sugli occhiali da vista, a fronte di un positivo +1,6% fatto segnare dagli occhiali da sole, si contrappone la flessione del -2,7% nelle montature». In Cina, paese che oggi assorbe più del 5% in valore delle esportazioni dell’occhialeria italiana, nei primi tre trimestri del 2019 le vendite del settore hanno fatto segnare complessivamente +10,2%. In prospettiva futura, tuttavia, molto dipenderà dagli effetti commerciali legati alla problematica del Coronavirus. E sempre in prospettiva, sul brevemedio termine, Vitaloni elenca gli strumenti che l’associazione di categoria ha in programma o ha già messo in campo a sostegno delle aziende italiane aderenti: «una promozione particolarmente intensa per Mido 2020, anno del cinquantesimo, un programma di internazionalizzazione sempre più efficace e serrato, programmi di formazione rivolti alla forza vendita delle aziende in collaborazione con Sda Bocconi sul versante commerciale e marketing per spingere anche nel mercato interno e progetti di formazione tecnica e di prodotto attraverso Certottica», sottolinea il numero uno di Anfao.
zi acquistati all’anno, e rappresenta il terzo sbocco italiano dopo Usa e Francia: tra gennaio e settembre 2019 le esportazioni italiane di occhiali da sole sono cresciute in valore del +11,4%, mentre quelle di montature da vista del +7,5%. «Siamo molto soddisfatti delle performance registrate in Germania: fortunatamente per il settore non abbiamo avvertito al momento segnali di rallentamento o addirittura di frenata nel mercato tedesco così come è avvenuto ad altri comparti - spiega Vitaloni Dovremo sicuramente prestare attenzione e verificare nei prossimi mesi, poiché per noi la Germania è un mercato importante e assorbe una quota del 7% in valore delle nostre esportazioni». A conferma di questa tendenza c’è il dato sulle vendite dell’occhialeria nel mercato tedesco, rilevato da GfK: nel periodo gennaio-ottobre 2019 il sell out è cresciuto in valore del 4,4%, con +2% per gli occhiali da sole e +8% per le montature da vista. Sottotono, invece, nei primi nove mesi dello scorso anno l’export italiano nel Regno Unito (-8,4%), «complice l’incertezza complessiva creata dalla Brexit», dicono in Anfao, e in Francia (-0,2%), «dove sembra
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Attualità
Zeiss SmartLife: per uno stile di vita connesso e in movimento di Nicoletta Tobia
A Mido 2020 l’azienda oftalmica presenta in anteprima per il mercato italiano il nuovo portafoglio di lenti progettato per soddisfare le esigenze visive moderne, indipendentemente dall’età
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pensarci oggi sembra quasi inverosimile, ma c’è stato un passato, neanche troppo lontano, in cui i device digitali non erano parte integrante delle nostre vite e uno, un po’ più recente, in cui lo erano, ma non in maniera preponderante. Quel passato, come dimostrano numerosi studi internazionali, è tramontato: più della metà della popolazione mondiale ha un dispositivo digitale portatile, è connessa a internet e i nuovi utenti crescono a ritmi sostenuti. Un fenomeno che non riguarda soltanto i giovani, ma fasce di età sempre più ampie e trasversali. Anche in questo scenario, però, le cose sono mutate in anni recenti. «Già con il lancio delle lenti Zeiss Digital nel 2013 e nel 2015 le lenti Progressive Precision con tecnologia Digital inside avevamo tenuto in considerazione il grande cambiamento indotto dalla digitalizzazione - spiega Elena Rubino, direttore marketing di Carl Zeiss Vision Italia - Ciò che però oggi è divenuto abituale è che l’utilizzo dei dispositivi digitali non avviene più secondo una dinamica di lettura tutto sommato tradizionale, da seduti o mentre si lavora, sebbene a una distanza ridotta, ma in buona parte in movimento. Pertanto, abbiamo deciso di sviluppare un intero portafoglio lenti, completamente riprogettato in base ai nuovi comportamenti visivi dinamici e alle esigenze dei nostri occhi, che variano con l’età». Ma cosa accade quando utilizziamo il nostro
smartphone mentre camminiamo o addirittura saliamo le scale? Lo sguardo si sposta con grande frequenza dal display a ciò che si trova in posizioni e a distanze variabili da noi nello spazio circostante: tendiamo a com- Elena Rubino, direttore marketing piere maggiori di Carl Zeiss Vision Italia movimenti degli occhi in diverse direzioni e minori movimenti della testa rispetto a un tempo. «Ciò, per un portatore, rende ancora più importanti le zone della lente che non sono più solo quelle classiche centrali sull’asse verticale, ma anche quelle sull’asse orizzontale e diagonale, poiché diviene fondamentale una buona messa a fuoco anche nelle aree periferiche - prosegue Rubino - Ed è proprio qui che SmartLife fa la differenza, essendo ogni lente ottimizzata per consentire il massimo del comfort visivo in ogni direzione». Alla base dello sviluppo delle nuove lenti SmartLife si trova una cospicua quantità di studi e di ricerche, come il Dynamic Gaze Study condotto dallo Zeiss Vi-
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Attualità precisione ottica nella progettazione e produzione, e Thin Optics, che consente di ottenere un buon risultato estetico e leggerezza grazie all’introduzione nel calcolo della lente di una serie di algoritmi che riducono gli spessori. «La vera novità è rappresentata dalle tecnologie Smart Dynamic Optics e Age Intelligence - ricorda Rubino - La prima è basata su un modello di calcolo che permette di descrivere la posizione degli oggetti nello spazio per distanza, inclinazione e posizione rispetto all’occhio e alla lente: tutte le aree di quest’ultima vengono ricalcolate per ridurre il più possibile le distorsioni ottiche e avere la migliore nitidezza di visione sull’intera superficie. La seconda, invece, porta a includere nel calcolo della lente un parametro nuovo, ossia l’età del portatore, al crescere della quale diminuisce sia la capacità di accomodazione, sia la capacità della pupilla di dilatarsi». Oltre a test svolti internamente e con le università di Tübingen e di Aston, sul nuovo portafoglio lenti è stato realizzato anche un test in Italia grazie al coinvolgimento di alcuni centri ottici sulle lenti Progressive Individual SmartLife. Questo market test ha restituito risultati estremamente positivi: «Il 97% dei portatori ha valutato la visione complessiva con le nuove lenti Smartlife migliore rispetto alle lenti indossate in precedenza - aggiunge la manager - I test effettuati dalle università hanno invece mostrato come per le monofocali il 94% dei portatori percepisce una visione più nitida e confortevole nelle attività da vicino e intermedio, per le digital oltre il 73% arriva a fine giornata senza sentire occhi stanchi e affaticati e per le progressive 8 portatori su 10 si adattano alle nuove lenti entro un giorno». Il lancio del nuovo portafoglio avverrà per gradi, iniziando dagli ottici partner con la distribuzione del listino. «Consegneremo ai professionisti una serie di materiali da utilizzare in negozio, informativo e per la vetrina, ma stiamo sviluppando anche modalità innovative di ingaggio nel post vendita, oltre all’attività di formazione della nostra Academy - conclude Rubino - Anche a livello aziendale abbiamo deciso di coinvolgere il customer service, le filiali e chiunque si interfacci con gli ottici partner, con un training dedicato affinché tutti dispongano di un’informazione coerente e corretta: il supporto in questa fase di transizione sarà dunque capillare e omogeneo. Solo in seguito avvieremo la comunicazione sui social e, infine, la campagna al consumatore finale».
Un confronto tra il comportamento visivo con e senza smartphone durante alcune attività quotidiane, secondo il Dynamic Gaze Study condotto dallo Zeiss Vision Science Lab
sion Science Lab presso l’Università di Tübingen, in Germania, che attraverso tecniche di eye tracking ha analizzato gli effetti degli smartphone sul comportamento visivo durante tre situazioni quotidiane: lavorare alla scrivania, conversare e camminare. Lo studio ha raccolto 600 minuti di video e dati di tracciamento oculare che sono stati analizzati sulla base di differenti parametri come la distribuzione dello sguardo, la durata dello sguardo sul cellulare e la lunghezza e frequenza delle saccadi. Il risultato di questo lungo lavoro è un portafoglio completo, che andrà gradualmente a sostituire, a partire da metà marzo, le principali famiglie di lenti top Zeiss, ossia la gamma di monofocali Individual, le lenti Digital e le progressive Precision rispettivamente con le monofocali SmartLife, le Digital SmartLife e le Progressive SmartLife in cui rimarranno le quattro categorie Pure, Plus, Superbe e Individual. Ciò che contraddistingue la nuova gamma di lenti è l’innovativa tecnologia SmartView fondata su quattro pilastri, corrispondenti ad altrettante tecnologie. Le prime due erano già in uso: Clear Optics, che grazie a un ricalcolo e all’ottimizzazione della lente in base a una serie di parametri, garantisce
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neomadeinitaly | titanium | eyewear
Attualità
Vision Group, il futuro passa dalla digital transformation di Angelo Magri
È il progetto del maggiore network della distribuzione ottica associata in Italia, avviato nel 2019 con il rinnovato sito della sua insegna VisionOttica e che prosegue quest’anno con l’integrazione di Salesforce
L’
obiettivo per il touch point di riferimento, fisi2020 di Vision ci ma soprattutto virtuali, come Group si chiama web, mail o mobile - dice Prodigital transforcacciante - Il processo è partito mation. Per realizzarlo il netall’inizio di quest’anno e sarà work si affida a Salesforce, un completato tra settembre e la sistema specializzato nel Crm fine del 2020. Salesforce è già e nella digitalizzazione dei adottato da alcuni dei maggioprocessi esterni con il cliente ri player della filiera industriafinale. «Vision Group lo ha inle dell’ottica: a fronte di un integrato proprio per completare vestimento importante, siamo il percorso di digital transforconvinti che produrrà risultati mation - spiega l’amministra- Marco Procacciante, molto significativi per il nostro tore delegato, Marco Procac- amministratore delegato di Vision Group gruppo, che oggi conta oltre ciante - Attraverso un software duemila centri ottici affiliati in interamente gestito via cloud puntiamo, quintutta Italia, più di trecento dei quali con l’indi, a digitalizzare tutta la nostra azienda, dai segna premium VisionOttica». processi di vendita al customer service, fino Del resto il claim proposto dal network già alla marketing automation». Tra tutte queste nel 2019 parlava chiaro: VisionOttica, il futuro funzioni quella più strategica in una prospetdel retail passa dal digitale. «Il primo passagtiva di business è la marketing automation. gio chiave di questa rivoluzione tecnologica «In un’ottica di interazione tra retail offline e è stato il lancio del nuovo sito VisionOttica, online rappresenta di fatto il futuro: in questo molto più friendly nella navigazione e, somodo potremo seguire il cliente su tutti i suoi prattutto, finalizzato a incentivare il traffico
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Attualità in store ingaggiando gli utenti del web - ricorda il manager - I riscontri del pubblico ci hanno premiato: nei periodi di campagna televisiva o digital arriviamo fino a diecimila accessi al giorno. Sempre, inoltre, siamo nelle primissime posizioni tra i siti commerciali se su Google vengono digitate parole chiave pertinenti al mondo dell’occhiale e dei difetti visivi». Ora, con Salesforce e il programma di digital transformation, è pronto un ulteriore salto di qualità. «Con questa iniziativa gli
affiliati di Vision Group avranno un nuovo sistema e-commerce b2b di gestione ordini, più fruibile e accessibile: Salesforce, infatti, adotta un sistema Amazon like - afferma ancora Procacciante - Saremo, inoltre, gli unici soggetti del retail ottico italiano a disporne: sarà a disposizione della totalità degli affiliati del nostro gruppo e consentirà di gestire insieme all’insegna del centro ottico tutti i touch point utilizzabili dal consumatore finale, grazie all’integrazione con il gestionale Bludata».
VisionOttica, con l’Academy entra in aula Entro marzo saranno già tre le sessioni formative organizzate dalla VisionOttica Academy, che ha sede presso la struttura della Sioo-Sga di Firenze. «Si tratta di classi composte da una trentina di imprenditori ottici affiliati ai quali, in due giornate di attività, non solo vengono illustrati tutti gli strumenti che mette in campo l’insegna, con un focus particolare su marketing e prodotto e sulle logiche di vendita, ma viene anche spiegata la nuova piattaforma di elearning, che consente un aggiornamento professionale costante», ricorda Procacciante. I servizi e le opportunità del premium brand di Vision Group, la formazione e la stessa digital transformation sono tra i principali protagonisti allo stand di Vision Group a Mido, da alcuni anni diventato palcoscenico di riferimento per l’incontro tra il network e gli affiliati e, più in generale, con il mondo dei professionisti italiani della visione.
L’aula didattica della VisionOttica Academy e uno scorcio della simulazione di centro ottico, sempre all’interno della struttura di Firenze
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Attualità
Transitions, l’ottico diventerà esperto in light protection di Angelo Magri
Il brand leader nel fotocromatico con Gen 8 apre anche una nuova frontiera per il professionista della visione
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eloce, realmente scudove i margini di penetrazione ro, protettivo, capadelle lenti intelligenti alla luce ce di durare negli restano elevati, dal momento anni: è l’identikit del che solo un portatore su dieci fotocromatico ideale secondo sceglie questo tipo di soluzioun vasto studio qualitativo nel ne visiva. E questo benché il mondo su soggetti già portato2019 si sia rivelato un anno pori di lenti dinamiche o di lenti sitivo. «Oggi Transitions pesa chiare. Lo ha commissionato per il 13% sul totale del sell in Transitions prima del lancio di del gruppo Essilor sul mercato Gen 8, l’innovativa versione che interno in termini di pezzi e lo debutta ufficialmente a Mido e scorso anno abbiamo fatto resarà disponibile per i centri ot- Alessandra Barzaghi, dal 2019 gistrare una crescita a doppia tici italiani da marzo. Ma c’è di alla guida della business unit dedicata cifra rispetto all’esercizio precepiù. «Ci risulta anche che nove a Transitions per il mercato italiano dente, sempre a volume, e del portatori su dieci si definiscono 13% sul perimetro Essilor, equasensibili alla luce, intesa come la totalità delle mente ripartita tra progressive e monofocali, il fonti, non soltanto quella solare, la cui gestione che significa uno sviluppo del prodotto anche diventa quindi un bisogno universale, e che set- sul target giovanile - spiega Barzaghi - E il 2020 te su dieci si aspettano un aiuto in questo sen- sarà un altro anno di investimenti e di spinta sul so dall’ottico: da qui la volontà di Transitions di mercato domestico, grazie al lancio di Gen 8, aprire una nuova frontiera per il professionista che nella gamma Signature andrà progressivadella visione, quella di trasformarlo in esperto mente a sostituire le versioni precedenti». di light protection, cioè della gestione della luce Il trampolino di lancio di Gen 8 è Mido 2020, e della protezione dalle luci nocive», afferma dove per la prima volta Transitions è presente Alessandra Barzaghi, che del brand leader nel con uno stand di 200 metri quadrati nella piazfotocromatico, il quale fa parte del gruppo Es- za del Fashion District. «La scelta di quest’area silor, è la country manager per l’Italia, mercato espositiva vuole sottolineare l’aspetto estetico,
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UNA DOPPIA INNOVAZIONE RENDE UNICA LA PERFORMANCE
NUOVA MATRICE RIVOLUZIONARIA NANOCOMPOSITA Le molecole intelligenti alla luce si muovono più rapidamente al suo interno per una lente al contempo più reattiva, più scura e più performante nel tempo.
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Attualità Gli 8 plus di un brand globale «Innanzitutto si tratta di un prodotto premium di maggiore valore aggiunto, per cui tanti benefici si concentrano in un’unica lente. Poi offre una protezione dinamica al massimo livello. Con Gen 8, inoltre, siamo di fronte alle Transitions più veloci di sempre. Senza dimenticare che la ricerca continua sulle nuove frontiere di questa tipologia di lenti, che coinvolge un centinaio di esperti, ha sinora prodotto 1.200 brevetti e ha delle immagini della campagna di Gen 8, la nuova versione di lenti intelligenti dato vita a un protocollo di ri- Una alla luce firmata Transitions cerca unico nel suo segmento». Così Barzaghi riassume i primi quattro motivi per i quali un ottico dovrebbe proporre al cliente finale il brand fotocromatico. Ma siamo soltanto a metà dell’opera. «Transitions supporta costantemente la visibilità e il traffico nel centro ottico, tanto che dal 22 marzo è in programma in televisione e sui canali digital la nuova campagna di comunicazione, di fatto la seconda puntata di Light Under Control andata in onda l’anno scorso, che proseguirà per sei settimane - spiega ancora la manager - La campagna sarà invece presente per tutto l’anno sui social media, insieme a quella con Federica Pellegrini nei negozi di ottica, che da maggio verrà affiancata da nuovi influencer. Il tutto a supporto del centro ottico, anche grazie a un originale quiz sulla sensibilità alla luce, che gli utenti finali potranno fare sul web, per poi indirizzarli in store». Gli ultimi tre motivi per puntare su Transitions riguardano soprattutto il consumatore finale. «Con l’investimento sui social media e sugli influencer in Italia il nostro marchio ha già conquistato nuovi utenti tra i 20 e i 40 anni: dal giugno al dicembre scorso sono state raggiunte attraverso questi canali complessivamente 7 milioni di persone per un totale di circa 57 milioni di visualizzazioni - dice Barzaghi - Inoltre prosegue l’investimento sui brand ambassador, che nel 2019 hanno funzionato bene: nel 2020 la squadra sarà ancora più ricca, con tre nuove persone coinvolte che si aggiungono alle tre già in forza, per garantire una più ampia copertura territoriale, finalizzata a raggiungere almeno 1.500 centri ottici in Italia e, di conseguenza, a coinvolgere i loro clienti. Infine sul sito internet di Transitions c’è la possibilità di effettuare una prova virtuale, semplice e coinvolgente, per abbinare in tempo reale la montatura preferita con il colore di lente fotocromatica più gradito».
ne per “accendere” il business e accelerare la creazione di nuove opportunità di mercato su larga scala». La distribuzione di Gen 8 prevede una prima fase destinata alle aziende del gruppo Essilor, per poi estenderla a tutte le realtà dell’oftalmica che già utilizzano Transitions per la loro offerta fotocromatica.
non secondario per il nostro brand rispetto a quello protettivo e funzionale al benessere visivo - aggiunge Barzaghi - Sarà d’impatto anche il concept dello stand, “Light it up”, che interpreta la doppia anima del brand, protezione e stile, e suggerisce un ricco bagaglio di soluzioni dedicate ai professionisti della visio-
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The Lighthouse Company: il sole kid torni solo agli ottici a cura della redazione
L’azienda padovana è da vent’anni specializzata in montature per i più piccoli: a Mido porta la sua attenzione a materiali, lenti e trend stilistici per incentivare la vendita professionale di questo segmento
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co; Spongebob, per bambini dai 6 ai 10 anni, con occhiali in tr90, acetato e metallo di alta qualità; Paw Patrol, da uno dei cartoni animati di punta in Italia per utenti dai 3 ai 6 anni con modelli leggeri in tr90 e Lorenzo Spedicato, titolare acetato ultra sottile. di The Lighthouse Company Infine, Winx, il brand d’eccellenza per le bambine a livello nazionale e internazionale, con un target da 6 a 10 anni e occhiali in acetato, tr90, acetato e metallo: glitter, brillanti e colori sgargianti sono le caratteristiche principali per soddisfare le più piccole fan, senza tralasciare la sicurezza e lo studio tecnico e grafico delle montature. Qual è il valore aggiunto in termini di qualità e protezione delle montature e delle lenti? I brand stessi sono il valore aggiunto sia in termini di affidabilità, ad esempio con Fisher-Price, sia di popolarità con Spongebob, Winx e Paw Patrol. The Lighthouse Company punta sulla ricerca e lo studio di occhiali sicuri e certificati da enti internazionali e sull’uso di materiali atossici e anallergici, abbinando colori e grafiche e prestando attenzione ai trend del momento. Inoltre ogni occhiale da sole di The Lighthouse Company utilizza soltanto lenti polarizzate, a ulteriore testimonianza dell’attenzione al benessere visivo dei più piccoli.
isher-Price, Spongebob, Winx: sono alcuni dei marchi in licenza a The Lighthouse Company, azienda di Limena, in provincia di Padova, che proprio nel 2020 compie vent’anni. A spiegarne nel dettaglio le attività, il suo titolare, Lorenzo Spedicato. Quali sono le principali caratteristiche di The Lighthouse Company e i suoi obiettivi sul canale ottico? L’esperienza ventennale nel mondo dell’occhialeria rende The Lighthouse Company un’azienda solida e affidabile, caratterizzata da un’attenzione costante verso la qualità della vita fin dalla tenera età, come punto di forza e impegno costante. Il team è composto da persone giovani, cresciute imparando ogni sfaccettatura relativa al processo produttivo e di vendita di un occhiale per l’età pediatrica. Il nostro obiettivo è sensibilizzare l’acquisto di un occhiale da bambino e riportare la commercializzazione di quelli da sole esclusivamente nel canale ottico anziché nella grande distribuzione, come purtroppo invece accade da anni. Lighthouse è inoltre attenta alla sostenibilità attraverso lo studio di montature totalmente compostabili. Quali sono i marchi nel suo portafoglio e le loro peculiarità? Lighthouse è licenziataria di cinque brand internazionali. Fisher-Price rivolto a un target da zero a 6 anni e caratterizzato da occhiali privi di parti angolari e ingeribili, in materiali atossici e anallergici, come il pvc medicale, lo stesso utilizzato in ambito chirurgi-
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Attualità
Essilor: non solo tv, la campagna è anche digital e in store di Francesca Tirozzi
L’azienda oftalmica torna per il settimo anno consecutivo in televisione: la pianificazione coinvolge anche web e centri ottici, con alcune novità rispetto al passato
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li investimenti pubblicitari di Essilor Italia non conoscono crisi del settimo anno: l’azienda conferma la propria strategia con focus sul drive to store nei centri ottici partner, puntando alla notorietà del suo marchio di lenti progressive, soprattutto con il lancio del nuovo spot televisivo. «La TV rimane il core dell’investimento media di Essilor Italia - spiega la brand and media manager, Federica Colombo - Lo spot 2019 di Varilux, che aveva come protagonista una donna impegnata in una gara di rally, ha riscontrato un ottimo successo, registrando feedback positivi anche da parte degli ottici: quest’anno utilizzeremo un cut del girato precedente, che restituisce in modo efficace i benefici della lente in una situazione estrema come una competizione di questo tipo». Al termine del filmato rimane la call to action. «Viene rilanciato Varilux One Program, che prevede la garanzia casco inclusa nel prezzo all’acquisito di una coppia di lenti Varilux, con rimando all’ottico di fiducia, rintracciabile sullo store locator del sito di Essilor Italia». La pianificazione cross canale avrà come target di riferimento soggetti dai 45 ai 64 anni. «Televisivamente ci rivolgeremo in modo mirato a questi consumatori: con il supporto delle concessionarie pubblicitarie per le reti Mediaset e per Sky, abbiamo lavorato in verticalità puntando alla frequenza, ossia su una ripe-
tizione numerica di spot molto alta, con oltre 6 mila passaggi per una visione media del target di riferimento di 8 volte, e alla qualità, soprattutto in prima serata, con una trasmissione dello spot pari al 45% sul totale dei passaggi, e in mattinata, in occasione della mes- Federica Colombo, brand sa in onda dei tele- and media manager di Essilor Italia giornali - aggiunge la manager - I restanti spot sono diluiti nel corso del palinsesto della giornata, insieme ai canali delle radio che trasmettono anche in TV». La novità fondamentale della pianificazione 2020 è la partenza della campagna. «Lo scorso anno Varilux One Program è stato avviato a maggio - dice Colombo - Ora parte ai primi di marzo, proprio nei giorni di Mido: alla luce di questo significativo anticipo, la campagna televisiva ha preso il via il 16 febbraio, considerando anche il fatto che è questo il periodo in cui si registrano i picchi più importanti di audience». La programmazione prevede, quindi,
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Attualità ne”: con “correggi” si fa riferimento a Varilux ed Eyezen, con “proteggi” a Eye Protect System, Blue UV Capture e Transitions, infine con “potenzia” a Crizal, con focus su Crizal Sapphire+, l’antiriflesso di punta di Essilor che rappresenta la metà del fatturato delle vendite di Crizal. «Un sito strutturato bene permette di aumentare la permanenza media degli utenti e ci consente di lavorare in maniera efficiente: a tal proposito, a marzo, proprio in concomitanza con il lancio della nuova campagna, verrà aggiornato anche lo store locator per agevolare il consumatore nella ricerca del centro ottico di riferimento. L’azienda ha, inoltre, un presidio costante sui social, su cui siamo attivi tutto l’anno - dice ancora Colombo - Facebook è in linea con il target della campagna 2020, in quanto è il social più utilizzato dagli over 45, ovvero dai presbiti, per cui ci permette di lavorare in modo mirato sul consumatore e sul centro ottico partner attraverso contenuti da condividere sulle sue pagine che gli consentono, ad esempio, di spingere su Varilux amplificando così il messaggio. Al profilo pubblico si aggiunge il gruppo chiuso Professional Community, che oggi conta oltre 1.500 ottici: una vera e propria comunità di professionisti che rispondono ai nostri sondaggi e si scambiano opinioni fra loro». Lato digital, la programmazione vede la presenza dello spot Varilux sul circuito Mediamond con una campagna video strategy. La campagna Varilux sarà presente anche in formato in-image, formato native innovativo, sui siti Mediamond specializzati in salute e benessere. Infine, è previsto un progetto speciale su Mypersonaltrainer.it, visibile su articoli affini a parole chiave quali “vista” e “occhiali”. La spinta digital andrà avanti fino a giugno. Infine, la campagna sarà declinata anche nei centri ottici partner. «L’in store va di pari passo con la pianificazione in continuità con il 2019, rivisto nella creatività - conclude Colombo - Le novità saranno in alcuni materiali per vetrina, come cubotti molto grandi per arricchirla e rafforzare il messaggio, il tappetone da banco che supporta l’ottico nella raccomandazione del prodotto, leaflet, porta leaflet e lo stopper, in formato pop up e applicato per inserire il rimando a Varilux nello scaffale delle montature, così da creare un legame con la lente».
Una scena dal nuovo spot di Varilux
quattro settimane non stop, con forte pressione pubblicitaria anche nei centri ottici e sugli altri canali di comunicazione per i quali Essilor Italia ha previsto una pianificazione, digital in primis. «È il secondo anno che l’azienda punta all’aggiornamento del sito, che è stato “riscritto” con un linguaggio molto più vicino e comprensibile al consumatore finale, privilegiando le parole chiave più utilizzate sui motori di ricerca per apparire nei primi risultati», precisa Colombo. Quest’ultimo punto permette a Essilor di mostrare la nuova architettura dei propri brand, con il claim “correggi, proteggi e potenzia la tua visio-
Il materiale per il centro ottico dedicato alla campagna 2020
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Attualità
Oxo si fa in quattro di Angelo Magri
Tanti sono gli obiettivi a breve-medio termine del consorzio: piattaforma e-commerce e con il canale medico, partnership con Nissan e manuale per i soci
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un anno che viene dedi Optocoop Italia, di guardafinito da record non re con soddisfazione al passato può che seguirne un più recente, ma soprattutto con altro già carico di profiducia a quello imminente, che getti e di entusiasmo. «Abbiamo vede quattro grandi obiettivi da chiuso il 2019 con poco meno di raggiungere. 40 milioni di euro tra fatturato «Il lancio dei primi due è in prodiretto e intermediato, con l’ofgramma a Mido 2020, con un talmica che ha fatto segnare duplice evento di presentazio+5% in valore rispetto all’eserne presso l’Otticlub: “Oxoshop, cizio precedente, trainata dalla il tuo alleato e-commerce” vuovendita di progressive, oltre 100 le illustrare la piattaforma per mila paia vendute, pari al +7%. il business online, studiata da E i punti vendita aderenti al conOptocoop Italia esclusivamensorzio sono passati da 420 a 440, te a beneficio dei soci, la prima Massimo Barberis, direttore generale di senza dimenticare l’apertura del di questo tipo promossa da un Optocoop Italia: l’obiettivo del consorzio è primo negozio diretto, Oxo Il Tuo raggiungere quota 500 per quanto riguarda gruppo della distribuzione orgaOttico Lendinara, nei pressi di il numero di punti vendita aderenti. Entro nizzata in Italia - spiega Barberis il 2020 verrà inaugurato nel Bresciano il Rovigo, che di fatto apre le porte secondo negozio a insegna Oxo, dopo quello - “Oxolink 2020, la nuova piattaa un nuovo format retail dedica- di Lendinara, in provincia di Rovigo forma di sinergia tra canale ottito a quegli imprenditori che inco e classe medica” mira, invece, tendano avviare un centro in società con il grup- a introdurre uno strumento digitale pensato per po. Questi store diretti, inoltre, sono utili per fare l’interscambio con il mondo oftalmologico, daldei test su singole attività o iniziative, successi- le finalità informative e di aggiornamento». Nel vamente estendibili a tutto il consorzio». Sono le primo caso siamo di fronte a un servizio online cifre e le valutazioni che consentono a Massimo a disposizione del socio, Oxo Italia non venderà Barberis, da poco più di un anno alla direzione nulla, utilizzando o il sistema di consegna a do-
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Attualità micilio o quello click and collect presso il centro ottico, incentivando comunque il passaggio in negozio anche per quanto riguarda lenti a contatto e occhiali da sole, così da aumentare il traffico in store e i controlli visivi. «Lo sta Daniela Poletti, responsabile marketing sviluppando Ime comunicazione di Optocoop Italia pronta Digitale, agenzia specializzata in questo ambito: non sarà assolutamente una piattaforma di sconto e tutti gli ottici aderenti avranno la stessa offerta», commenta il direttore generale di Optocoop Italia. A sua volta la piattaforma di interscambio con il canale medico prevede, tra le varie sezioni, un’area riservata all’oftalmologo alimentata direttamente dai partner industriali, ma con contenuti esclusi-
vamente di natura scientifica. «L’obiettivo di questa iniziativa è accorciare le distanze a livello locale tra le due categorie professionali, tant’è che in aggiunta alla parte online sono previsti anche incontri frontali sul territorio tra ottici e oculisti», ricorda ancora Barberis. I progetti di Optocoop Italia, tuttavia, non si limitano a queste due innovative piattaforme. «Per il 2020 abbiamo in cantiere una partnership corporate con Nissan Italia, sulla scia del loro interessante intervento all’evento che abbiamo organizzato nel settembre scorso a Mestre insieme a Vision Adria: sarà incentrata sulla buona visione alla guida e prevede dépistage visivi nei concessionari Nissan, nonché un premio al consumatore finale - rivela il manager - La quarta grande iniziativa che avvieremo quest’anno riguarda il manuale Oxo: si tratta di un progetto ambizioso che ci impegnerà almeno per il prossimo triennio, attraverso una serie di protocolli professionali per la refrazione, la contattologia e la vendita, che vuole da un lato essere un aiuto concreto per i centri ottici aderenti al consorzio e, dall’altro, uno strumento per evidenziare le modalità vincenti del consumer journey».
Formazione di valore per… dare valore Tra le iniziative di Optocoop Italia a Mido 2020 figura anche una serie di proposte di aggiornamento professionale presso il proprio stand, riservate ai soci e ispirate alla formazione continua per la creazione di valore, sotto l’egida della Oxo Academy. «La formazione continua deve essere vista come un elemento strategico differenziante e capace di creare appunto valore nell’offerta di prodotti e servizi - spiega Daniela Poletti, responsabile marketing e comunicazione di Optocoop Italia - Da qui la decisione di dare vita, durante le giornate della fiera milanese, ad alcuni corsi nell’area dedicata dello stand, tenuti dai nostri formatori e da consulenti specializzati su argomenti che riteniamo fondamentali oggi per il centro ottico indipendente: protocolli e strumenti per migliorare la vendita di valore, nuovi sistemi di consumo, la gestione del mix prodotto nella creazione di valore e nella differenziazione, soluzioni visive personalizzate per pubblici moderni».
Le varie sezioni nelle quali è strutturata la Oxo Academy, sotto la cui egida viene realizzata l’attività formativa di Optocoop Italia
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Attualità
Lightbird: a Mido porta anche… il piccolo principe a cura della redazione
Nato alla fine del 2018 a Belluno, il brand di Corrado Rosson al salone milanese si consolida presentando i nuovi modelli della linea Light_Matter e la campagna immagine basata sul protagonista del romanzo di De Saint-Exupéry
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alla fondazione a oggi, Corrado Ros- una convivenza dei materiali naturale, soprattutto son, designer e titolare del marchio nelle versioni lucidate a specchio, e la brillantezza Lightbird, ha vissuto un anno e mezzo del metallo e la matericità dell’acetato che si esalmolto intenso. «Il 2019 è stato impegna- tano a vicenda creando un equilibrato connubio tivo ma emozionante, con debutti nelle principali tra eleganza, stile e tecnologia. Businessman, l’unifiere e saloni di settore, conclusosi anche con due co modello uomo di questa release, è caratterizzato riconoscimenti internazionali molto importanti per invece da profili più importanti, valorizzati da un me, il Silmo D’Or Première Classe 2019 e il secon- bordino esterno che mette in risalto il colore dell’ado posto nella categoria Innovazione ai Graziella cetato contrapposto al metallo del frontale». Pagni Award - spiega Rosson - Dal punto di vista Infine, il nuovo anno per Lightbird si è aperto con commerciale abbiamo costituito la rete vendita in il proseguimento della campagna immagine leItalia e ci stiamo ampliando anche all’estero, dove gata alla famosa frase de Il piccolo principe di al momento siamo presenti con agenti e distributori Antoine De Saint-Exupéry “non si vede bene che in Austria, Belgio, Francia, Germania, Hong Kong col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”. «Fin e Taiwan. Per quest’anno vogliamo ampliare i mer- da bambino ho amato questa storia e ho voluto cati internazionali e sviluppare ulteriormente la omaggiare tale icona di saggezza, sentimento e rete vendita esistente sul territorio nazionale». coraggio proprio perché sono valori che si sposaQuali sono le novità presenti a Mido? «Il 2020 si no perfettamente con la filosofia del brand - conapre soprattutto all’insegna clude Rosson - Lightbird vuodella femminilità - dice il desile essere percepito non solo gner - Quattro i nuovi modelli come un’azienda che disegna della collezione Light_Matter e produce occhiali, ma sopratin uscita a inizio anno, di cui tutto come un vero e proprio ben tre donna, Flower, Snake e mondo di cui fare parte. Un Baobab: sono caratterizzati da mondo dove valori, stile e inun’ampia dimensione frontale novazione mettono in dialogo voluta per esaltare le carattediretto impresa, ottici e consuristiche materiche del prodotto, Un’immagine di campagna di Light_Matter matori finali».
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Attualità
Cinquant’anni di Mido: tendenze sotto la lente della memoria Un viaggio attraverso le montature che hanno segnato mezzo secolo di storia degli occhiali: dai modelli più in voga ai film che li hanno celebrati, sino ai vip che li hanno indossati e resi indimenticabili
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ido 2020 festeggia 50 anni. Questo mezzo secolo rappresenta anche il viaggio attraverso le tendenze eyewear, che hanno caratterizzato la fiera sin dalla prima edizione. Per celebrare l’avvenimento, ecco alcune gocce di memoria, per ripercorrere le tappe della meravigliosa storia degli occhiali con i suoi trend più importanti. Impossibile dimenticare gli affascinanti mo-
di Angelica Pagnelli*
delli in stile Seventies. Eravamo reduci dal fortissimo trend cat eye anni 50, che aveva caratterizzato anche l’inizio del decennio successivo, grazie a una splendida Audrey Hepburn, che indossava il trend iconico in Colazione da Tiffany, ma ammiravamo l’inconfondibile stile Jackie Onassis, declinato su occhiali grandi e scuri, quando John Lennon si presentava agli inizi degli anni 70, come l’idolo hippy per eccellenza, con i suoi mitici occhialini tondi in metallo, che divennero l’emblema della società ribelle, anche nella versione psichedelica. Pare infatti, che le lenti colorate di questi occhiali teashades fossero adatte a nascondere il rossore degli occhi “stressati” dalle notti rock del cantante. Verso la fine degli anni hippy, le forme iniziarono a diventare più grandi e lo stile eyewear a essere decisamente meno intellettuale e più sportivo. La fine di quel periodo segnò
*Angelica Pagnelli è creatrice dei format “Guardaroba Occhiali” e “Swap Party Occhiali”, fondatrice di “Immagine & Modi”, esercita l’attività di consulente e trainer a livello mondiale per aziende e imprenditori dell’ottica e partecipa, in qualità di relatrice, a seminari sul business dell’immagine per professionisti di vari settori.
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Attualità
giava lenti blu sul palco dei rally femministi, l’amore per gli occhiali a goccia e il doppio ponte accompagnò la moda fino al decennio successivo. Indossati da Tom Cruise in Top Gun, gli aviator divennero l’emblema della decade, unitamente agli occhiali browline di Kevin Kostner, agli iconici traveller dei Blues Brothers e alle montature sensuali cat eye e a farfalla indossate da Madonna. Degli anni 80 resta però anche la cultura pop, con le sue lenti colorate, molto fashion. Come non ricordare poi l’arrivo di Matrix? Impenetrabili, piccoli, minimal, in contrapposizione a lenti specchiate e coloratissime, a dispetto di tutto il massimalismo anni 80, arrivarono gli occhiali ancora oggi disegnati per saltare nel futuro con molta discrezione: forme squadrate, allungate, ovali, che in versione piccola e compatta lasciavano il volto scoperto. Tuttavia la decade anni 90 vedeva sulla scena anche la mascherina, trendy e super cool. La ricordiamo tutti indossata dal fisico statuario di Cindy Crawford e dalle intramontabili top model, che sfilavano in pas-
il grande ritorno dell’aviator, il modello che nel 1937 diede origine alla più bella storia vintage di tutti i tempi, perché creati per un aviatore americano, che aveva necessità di schermare la luce accecante, alla guida del suo aereo. Indossati da molte celebrities, come David Bowie o Gloria Steinem, che sfog-
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Attualità
serella e in tutte le occasioni di vita quotidiana, con il trend eyewear ancora oggi attuale e molto apprezzato. Gli anni 2000 invece segnano il ritorno di tutto quello che è XXL: il perfetto stile da indossare per sfuggire ai paparazzi. Erano pink le montature di Paris Hilton in acetato oversize e molto dark, specchiate quelle shield di Britney Spears. Uno stile Hollywood molto glamour, che accendeva l’aura da vip e scandiva la moda eyewear in modo davvero indelebile. Ricordiamo anche gli occhiali scuri indossati da David Beckham, che con il passare del tempo diventava nel suo look stravagante un’autentica icona eyewear, di cui ancora oggi è idolo incontrastato e amato influencer. Buona parte degli anni che hanno caratterizzato la decade dal 2010 a oggi hanno mantenuto
fede alla tendenza del “bigger better”, cioè degli occhiali di grandi dimensioni, in colori assolutamente intensi e materiali dalla struttura decisamente importante. Nel 2018 le forme si sono tuttavia improvvisamente ridotte, diventando “tiny”, strette, slim, orizzontali, rettangolari e il trend si sta tuttora evolvendo, in un singolare mix di geometrie, che sono talmente inedite da non riuscire a trovarne definizione. Sono indossabili come unisex e ambite dalle generazioni x, y e zeta. Molte di queste montature si portano in punta di naso e molte altre si trasformano in accessori, che convivono con altri accessori: catene, clip on, frontali colorati intercambiabili, magneti che trasformano il look. Sono sempre più spesso “agganciati” alle borse no gender in custodie chic oppure soltanto al taschino di un pantalone o a una cintura.
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Per un grande risultato? Occuparsi delle attività importanti, non solo urgenti Un imprenditore ottico di successo dovrebbe dedicarvi almeno il 20% del proprio tempo
di Michaela Gariboldi e Paolo Valentini*
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n tema centrale nella gestione imprenditoriale del centro ottico è il tempo. Già in precedenza su queste pagine abbiamo chiarito la necessità di una buona pianificazione e abbiamo introdotto i concetti di attività urgenti e importanti. Oggi diamo a questo tema un taglio aggiornato e ancora più utile, al fine di impostare correttamente la strategia dei prossimi mesi.
controlli visivi: in altre parole, tutte le attività del ruolo di imprenditori ottici. A queste aggiungiamo anche le crisi e gli imprevisti, come le visite non programmate, la mola che smette di funzionare, un collaboratore assente e così via. Le attività importanti sono, invece, quelle azioni che non vediamo ma che, se portate avanti con una certa costanza, permettono nel medio periodo di fare passi da gigante nella gestione del centro ottico e nella capacità di raggiungere gli obiettivi numerici prefissati. In concreto queste attività dovrebbero rappresentare il 20% del nostro tempo di imprenditori nel negozio,
Se svolgessimo di più le attività importanti avremmo benefici, ma spesso non le consideriamo Come spiega bene Stephen Covey nel libro I sette pilastri del successo, nella gestione del tempo ci sono due tipologie di attività, urgenti e importanti. Le attività urgenti sono quelle della quotidianità e mediamente, se non siamo ben organizzati, assorbono il 95% del tempo in negozio. Alcuni esempi? Essere presente negli orari stabiliti, accogliere e gestire i clienti, fare gli ordini, occuparsi degli aspetti amministrativi, eseguire i
*Michaela Gariboldi, socia di Open Source Management, è specializzata in risorse umane e management per le Pmi italiane. *Paolo Valentini, esperto in marketing e gestione delle risorse umane, con un focus pluriennale sul mercato ottico italiano, è titolare di I-Profile Venezia. Open Source Management opera nel mondo della consulenza aziendale. I-Profile Venezia è l’azienda franchisee di Osm per le province di Rovigo e Venezia.
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Contro-intuitivo Valutare i numeri mese per mese Se vuoi che i numeri migliorino, devi osservarli. Applicato questo concetto ai numeri dell’impresa ottica significa che ogni mese bisogna dedicare almeno 8 ore alla raccolta dei dati e alla loro interpretazione. I numeri fondamentali sono fatturato, utili e liquidità: vanno raccolti in un foglio excel tutti i mesi e devono essere comparati con il mese precedente dello stesso anno e con lo stesso mese dell’anno precedente. Ad esempio, a marzo del 2020 confronteremo il fatturato con febbraio 2020 per capire il trend dell’anno in corso e con marzo 2019 per capire se abbiamo fatto di più o meno. In base alle osservazioni che ne emergono dobbiamo prendere le decisioni. Le aziende ottiche che crescono hanno un imprenditore che conosce ogni mese i propri numeri, quelle che non crescono no. Collaboratori e leadership, occorre un piano I collaboratori e la leadership: 8 ore al mese vanno dedicate a tali temi, 2 delle quali per organizzare riunioni tecniche, altre 2 per un’analisi sui numeri e le restanti 4 per fare formazione e per motivare. Bisogna avere un piano ben preciso al riguardo, in quanto l’energia al lavoro dei collaboratori è direttamente proporzionale all’energia che l’imprenditore pone su di loro in termini di attenzione, di riconoscimenti e formazione. I negozi di ottica che crescono fanno questo, i negozi che non crescono non hanno un piano di leadership.
ma il più delle volte sono inesistenti. Per essere concreti, sono le iniziative di marketing, la gestione dei numeri della parte economica, le riunioni con i collaboratori, il tempo per vedere e pensare a cose nuove e diverse per il punto vendita, quello per la formazione personale e il miglioramento di sé stessi. Il dato controintuitivo sta proprio in questo: sappiamo che se le svolgessimo di più avremmo molti benefici, ma il più delle volte non le consideriamo e la nostra impresa non va come vorremmo. Chi ha un piano di marketing e chi no Fare marketing oggi è necessario. Ogni azienda vive e prospera perché ha dei clienti e un mercato. Anche il centro ottico è soggetto a due domande fondamentali: tutti quelli che potrebbero venire in negozio sanno che esisti? Quelli che ti conoscono, perché dovrebbero venire e tornare? La risposta non è scontata e necessita di un piano d’azione concreto. Si tratta di un’attività importante che dovrebbe richiedere almeno 8 ore al mese per la sua pianificazione e qualche giornata al mese da parte di un esperto, che può far parte del proprio staff o essere un esterno, per l’esecuzione. Le aziende ottiche si possono sommariamente dividere in due categorie: quelle che aumentano il proprio giro di affari hanno un piano di marketing e lo eseguono, quelle che non crescono con costanza non hanno un piano di marketing.
Uomini migliori saranno anche imprenditori migliori I grandi imprenditori hanno un piano di crescita personale ben definito, perché sanno che se sono uomini migliori saranno anche imprenditori migliori. Vanno quindi dedicate almeno 16 ore al mese alla formazione di automiglioramento personale: così si imparerà a costruire un’azienda ottica che funziona bene anche senza essere sempre presenti. Si imparerà, inoltre, a comunicare come un leader e a vendere le proprie idee oltre che i prodotti. Quanti libri di automiglioramento avete letto nell’ultimo mese? La ricchezza personale e imprenditoriale è direttamente collegata al tempo che si dedica al proprio automiglioramento.
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STILE DI VITA TIPO A
VISIONE BILANCIATA
STILE DI VITA TIPO B
VISIONE DA VICINO
STILE DI VITA TIPO C
PROGETTATE CON PRECISIONE IN BASE ALLE ESIGENZE VISIVE QUOTIDIANE DEI PORTATORI
Strategie d’impresa
Il futuro è oggi Il 2019 è stato un annus horribilis per gli ottici indipendenti? Il confronto con le catene propende per questa analisi. Pur con casi di eccellenza che hanno invece migliorato le performance rispetto all’esercizio precedente, grazie soprattutto agli investimenti in formazione, tecnologia e comunicazione
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roviamo a valutare l’impatto della distribuzione succursalista sul retail ottico indipendente in chiave tendenziale. Lo facciamo partendo dall’analisi delle performance riscontrate nel 2019 da una trentina di punti vendita italiani confrontati qui con catene di alto livello e, nel prossimo numero, con quelle che invece puntano soprattutto sul prezzo. L’affermazione sul territorio nazionale della catena Salmoiraghi & Viganò e della loro vendita a valore di griffe e lenti di alta gamma si è fatta sentire: è uno degli elementi che nell’esercizio appena passato ha lasciato segni indelebili sui fatturati degli ottici indipendenti collocati in zone limitrofe. La notizia dell’acquisizione da
di Anna Gatti*
parte di EssilorLuxottica dell’ulteriore gruppo retail GrandVision, inoltre, non è passata inosservata e lo scenario ipotizzabile sarà che le due catene andranno a coprire tutto il mercato in ogni fascia di prezzo. Dai dati Gfk commissionati da Anfao relativi al sell out dei primi nove mesi del 2019 sul mercato interno è arrivata la conferma di una diminuzione in valore per le montature sia da vista sia da sole, a fronte di un segno positivo per l’oftalmica, grazie soprattutto al business delle lenti progressive: ne consegue che l’ottico indipendente che non ha considerato le avvisaglie degli anni 2017 e 2018 si è trovato in grande difficoltà. Sul campione già citato di una trentina di centri ottici nel 2019 solo il 10% ha confermato il fatturato e la quota di mercato del 2018, relativi a occhiali completi da vista e contattologia, mentre le vendite di occhiali da sole hanno continuato a diminuire. Questi ottici virtuosi investono da anni in comunicazione, tecnologia e formazione del personale, le strade obbligatorie da percorrere per avere successo e restare com-
*Anna Gatti, consulente aziendale, titolare di A&G Studio di Bologna, specializzato nel controllo di gestione e analisi dei costi.
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Education
La contattologia al servizio delle persone: dal giovane miope al presbite di Laura Boccardo
Due fenomeni sono destinati a caratterizzare il prossimo futuro, con significative ripercussioni sull’attività optometrica: la diffusione della miopia nelle nuove generazioni, al punto che si è già iniziato a parlare di “epidemia miopica”, e l’allungamento della vita, in particolare di quella attiva, che porterà nuove sfide nella correzione della presbiopia
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uale sarà il ruolo delle lenti a contatto in questo rinnovato scenario? Professionisti, ricercatori, aziende ed esperti internazionali si confronteranno sul tema il 19 e 20 aprile, durante la quarta edizione del congresso Irsoo, che per la prima volta e in occasione del cinquantenario dell’Istituto si terrà a Firenze. Se si confronta l’attività attuale di applicazione di lenti a contatto con quella che caratterizzava il lavoro dieci anni fa, molti saranno concordi nell’osservare che, mentre allora la quasi totalità delle nuove applicazioni era costituita da ragazzi miopi che ave-
Laura Boccardo, docente dell’Irsoo, sarà tra i relatori alla quarta edizione del congresso dell’Istituto di Vinci, che in occasione del suo cinquantenario si terrà il 19 e 20 aprile a Firenze
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vano bisogno delle lenti a contatto per fare sport, ora almeno il 50% delle persone che imparano a mettersi le lenti sono giovani presbiti, che cercano soluzioni alternative al classico occhiale da vicino. Superati i cinquant’anni, la necessità di correzione visiva nella popolazione raggiunge virtualmente il 100%. Questo dato rappresenta un’enorme opportunità per il nostro settore, aspetto che viene ampiamente discusso e sottolineato sia nell’ambito dell’oftalmica sia nel campo della contattologia. Se si focalizza l’attenzione sulle lenti a contatto, d’altra parte, è evidente che le
LE LENTI MULTIFOCALI Presente e futuro dell’Ottica Oftalmica PRESSO
LA
LIBRERIA SCIENTIFICA PADIGLIONE 3 MIDO
Redazione: Via Petitti 16, Milano Sede operativa: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) - Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it
Education
Un momento delle esercitazioni agli strumenti negli ambulatori di Irsoo
Uno scorcio della platea alla seconda edizione del Congresso dell’Istituto toscano, che si è tenuta nel 2016
sfide aumentano, a causa delle difficoltà visive e del minore comfort. Le applicazioni sulle persone mature richiedono competenze specifiche da un punto di vista sia tecnico sia relazionale. Ancora molte persone non sono a conoscenza della possibilità di correggere contemporaneamente il loro difetto di vista sia da lontano sia da vicino, alcuni sono intimoriti o impacciati nell’imparare a manipolare le lenti a contatto, altri hanno un rifiuto psicologico nei confronti dei naturali cambiamenti dovuti all’età: in questi casi un atteggiamento propositivo e rassicurante da parte dell’applicatore è necessario per partire subito in modo positivo. Al di là dell’aspetto visivo, lo studio della superficie oculare e la comprensione di come questa complessa struttura si può alterare con il passare degli anni aiutano il contattologo a proporre materia-
li e strategie per migliorare il comfort e la tollerabilità delle lenti. Le relazioni del prossimo congresso Irsoo, anche grazie alla presentazione di casi clinici, affronteranno sia gli aspetti tecnici sia i fattori percettivi, che possono favorire l’adattamento alla correzione con lenti a contatto in questa particolare fase della vita, senza tralasciare nessuna delle opzioni disponibili, dalle più tradizionali alle più innovative. Gli argomenti della sessione plenaria della domenica troveranno poi approfondimento nei corsi tematici, che si terranno il giorno successivo: i tempi più ampi a disposizione consentiranno la massima interazione fra partecipanti e relatori e daranno la possibilità di affrontare temi di contattologia specialistica, come l’applicazione delle lenti sclerali e la gestione dell’occhio secco.
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Education
Chi fa da sé fa per tre di Ario Terzi
Con il XXIII Congresso Interdisciplinare, che si terrà il 22 e 23 marzo a Bologna, prende il via anche un programma itinerante dell’Istituto Zaccagnini
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econdo i dati pubblicati da ICCAInternational Congress and Convention Association e da Federcongressi, nel 2017 sono stati realizzati nel nostro paese 398.286 tra congressi ed eventi, aumentati rispetto all’anno precedente del 2,9%, in un trend positivo che è confermato dal numero dei partecipanti, che sono stati 29.085.493 (+3,2%), e dalla durata complessiva, con un +2,8% delle 559.637 giornate. L’Italia risulta sesta fra i paesi che organizzano congressi ed eventi, con un giro d’affari annuale pari a 15 miliardi di euro e 300.000 persone impiegate. Un grosso affare per chi li organizza e una gradevole occasione per chi beneficia dei bonus aziendali per fare viaggi e turismo nelle città più belle del mondo. Ma gli scopi, i contenuti e le motivazioni della loro realizzazione hanno sempre una ragione di essere? Questa perplessità nasce dalla presa d’atto dell’aumento esponenziale di iniziative congressuali anche nell’ambito dell’ottica e dell’optometria che, in generale, non appaiono così vivaci e ricche di novità da giustificare tanto fervore. Quest’anno, tra l’altro, lo stesso Istituto Zaccagnini ha annunciato di triplicare i propri eventi,
investendo in un’impresa apparentemente non core per l’attività caratteristica della scuola. Conferences on tour 2020, a Milano e a Mestre l’Istituto, da oltre un ventennio, si attiva per potenziare le valenze culturali del suo Congresso Interdisciplinare come mezzo per procurarsi e disporre di una piattaforma di contatti e relazioni, acquisire i titoli per entrare in contatto con competenze ed esperienze, non solo nazionali, e allinearsi ai paesi guida del settore al fine di aggiornare e arricchire le conoscenze di tutto il corpo aziendale, dagli studenti ai docenti, fino a chi si occupa di organizzazione e didattica. Da ciò sono scaturite molte iniziative e idee che sono state portate al Congresso e sono poi diventate patrimonio comune, come anche molte delle innovazioni che hanno contribuito a migliorare le performance del settore. Si potrebbero ricordare i collegamenti con le sale operatorie dove si effettuavano i primi interventi di chirurgia refrattiva o la partecipazione di Iacle e Bcla alla XIX edizione o, ancora, il corso di laurea in Optometria con la Aston University.
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Education Nel contesto di un paese che non crescendo non aiuta le imprese e gli individui a crescere, è maturato il convincimento che solo migliorando la qualità professionale fosse possibile restare allineati con quanto succede nel resto del mondo, sperando di invertire i trend recessivi e comprendendo che la portata di questo impegno richiede un salto di qualità, passando dalle innovazioni tattiche di dettaglio a una visione strategica complessiva della filiera ottica e dei suoi problemi. È così maturata la decisione di lanciare il progetto “Conferences on tour 2020”, che ripropone il Congresso Interdisciplinare in tre eventi che vogliono cogliere la complessità della filiera ottica, la quale coinvolge le scienze della visione, l’industria dei sistemi di correzione della vista, quella delle attrezzature diagnostiche e, infine, la diAlcune fasi dell’edizione 2019 del Congresso Zaccagnini: uno scorcio della plenaria e i relatori della tavola rotonda che, secondo tradizione, chiude i lavori dell’evento stribuzione al dettaglio specializzata, con l’inottici - dell’e-commerce, dall’aumento deltento di disegnarne il panorama dei problela concentrazione del potere aziendale e mi strutturali e congiunturali che ne frenano dalle relazioni prodotto-servizio con i nuolo sviluppo. vi clienti; l’altro, a Venezia Mestre in ottoPertanto al Congresso di marzo si aggiunbre, organizzato in collaborazione con la geranno altri due eventi con taglio e fiFondazione Banca degli Occhi del Veneto nalità diverse: uno, a Milano in giugno, diretta dall’oftalmologo Diego Ponzin, con centrato sull’evoluzione dei sistemi comcontenuti connessi al segmento anteriore merciali messi sotto pressione dall’irromdell’occhio. pere sul mercato - anche quello dei prodotti
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Lenti oftalmiche
Visione a computer: quale relazione con le problematiche posturali? di Luca Giannelli Ortottista, perito ottico, ottico optometrista
Le aziende con dipendenti che utilizzano il videoterminale stanno già favorendo i monitor a 16:9 con maggiore estensione orizzontale e il passaggio da monitor singolo a più monitor, che migliorerebbe prestazioni e benessere
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e ricerche in campo biomedico e di impatto dei sistemi esterni per l’uomo [1,2,3] hanno mostrato un netto aumento della produttività e dei tempi di completamento delle attività quando gli operatori erano dotati di due schermi. Tuttavia l’implementazione di più monitor favorisce posture del collo adattive con maggiore partecipazione dei movimenti del capo durante l’attività visiva occupazionale. I disturbi del collo legati al lavoro sono problemi comuni negli impiegati, in particolare tra coloro che lavorano al computer in modo intensivo e sistematico [4,7]. L’ambiente occupazionale, di tipo industriale o di ufficio, può infatti indurre posture adattive, che provocano sintomi di disagio e di riduzione dell’efficienza visiva o disturbi nell’utilizzo di alcune tipologie di lenti, la cui geometria, alle volte, favorisce il rapporto tra visione e postura e occupazione, altre volte, invece, contribuisce ad acuire i disagi adattiv i[4]. Nel campo della medicina del lavoro sono state svolte diverse ricerche atte a valutare il tipo di relazione che lega la funzione visiva, l’ergonomia e i disturbi muscolo scheletrici. Ad
esempio, quando la funzione accomodativa e di convergenza viene “stressata” da una prolungata fissazione da vicino, la tensione muscolare aumenta non solo a livello del sistema visivo [4,5,6], ma può essere riscontrabile anche nei muscoli della colonna vertebrale. Lie I. & Watten R. (1987) [7] hanno dimostrato che i difetti di refrazione e le compensazioni oculomotorie di convergenza costituiscono uno stress visivo che induce un aumento del tono nei muscoli funzionalmente correlati a livello della testa, collo e spalle. L’Italia in cifre Secondo la rilevazione Istat del 2014 [8], la presenza di più problemi di salute correlati all’attività lavorativa riguarda 355 mila persone in Italia. Oltre la metà lamenta un problema osseo, articolare o muscolare (59%), in particolare alla schiena (29,5%). Benché la maggiore percentuale derivi dall’industria, le problematiche osteo muscolari aumentano negli anni: tra chi ha indicato un disturbo di salute, i problemi alla schiena e di altro tipo osteo muscolare crescono dal 51,2% del 2007 al 59% del 2013.
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OTTICA, REFRAZIONE E OCCHIALI NELL’ADULTO E NEL BAMBINO DALLA TEORIA ALLA PRATICA
PRESSO
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Lenti oftalmiche Per quanto riguarda la relazione tra sistema visivo e apparato osteo muscolare, nel 2014 il 95% delle imprese è connesso a internet in banda larga fissa o mobile [9] e nel 2017 il 69,5% di famiglie vi accede con banda larga [10]. L’impatto con gli strumenti digitali è ormai una realtà quotidiana e la visione è l’interfaccia primaria, bisogna perciò aggiornare i sistemi di interfaccia lente-occhio-posizione e la libertà dei movimenti del capo.
Full Monitor, studiata per i videoterminalisti moderni La geometria di Shamir Full Monitor, la lente monofocale evoluta di Shamir progettata per chi trascorre gran parte della giornata davanti al computer, in particolare per chi lavora su schermi molto grandi e su più monitor a diversi livelli di altezza, non si sostituisce alle geometrie già utilizzate sul mercato ottico, bensì le integra offrendo nuove soluzioni in linea con la tecnologia, tenendo conto anche delle problematiche osteomuscolari dei lavoratori. «Full Monitor presenta, infatti, un’area di potere non stabilizzato proprio nella zona dedicata alla visione del monitor, area in cui si trovano le maggiori distorsioni laterali e un effetto onda invalidante e disturbante per una visione confortevole di grandi monitor o di schermi affiancati - spiegano in Shamir Rx Italia - Questa lente consente di liberare il movimento degli occhi dal movimento del capo, mantenendo a fuoco un “piano verticale” molto ampio e assicurando al contempo un aumento di potere utile per mettere a fuoco la zona da vicino. Rispetto alle lenti di tipo occupazionale, la lente Full Monitor viene proposta in maniera specifica per la distanza dal monitor: in questo modo le due zone funzionali della lente garantiscono campi ampi privi di distorsioni sia per lo schermo sia per la lettura». La lente occupazionale standard, nella zona dedicata alla visione del monitor, presenta una sorta di inquinamento da astigmatismi da fasci obliqui, cui si aggiunge una instabilità di potere propria di questo tipo di lenti dinamiche. «Full Monitor, grazie al suo design biasferico e alla valutazione del difetto visivo alla distanza occhi-monitor, permette una visione priva di distorsioni in tutta l’area interessata alla visione di uno o più schermi. - precisano in Shamir Rx Italia - I bordi dello schermo non vengono, quindi, percepiti come arrotondati. Inoltre un aiuto di potere nella parte inferiore consente di mettere a fuoco con facilità la zona di lettura».
Una nuova esigenza di specifiche lenti per ufficio L’estensione orizzontale offerta dai monitor a 16:9 e ancora di più dall’utilizzo di doppio monitor richiede un adeguamento tecnologico e soluzioni di visione soddisfacenti alle nuove esigenze. Di conseguenza c’è ora la necessità di utilizzare delle specifiche geometrie multifocali progettate sulla reale attività visiva svolta dai videoterminalisti e sui loro strumenti d’uso con lo scopo di: • svincolare e rendere più “libera” l’esplorazione visiva dai movimenti del capo, soprattutto in caso di problematiche osteo muscolari; • ottimizzare la qualità delle zone laterali della lente riducendo al minimo le distorsioni laterali e gli astigmatismi obliqui; • precisare la risposta accomodativa e/o l’adeguata addizione per la distanza di lavoro che si estende sempre più in orizzontale.
Bibliografia 1. Gallagher KM1 Cameron L, De Carvalho D. et Al: “Does Using Multiple Computer Monitors for Office Tasks Affect User Experience?: A Systematic Review”. Hum Factors. 2019 Dec 6:18720819889533 2. Colvin, Janet & Tobler, Nancy & Anderson, J.A.: “Productivity and multi-screen computer displays”. Rocky Mountain Communication Review. 2004. 2. 31-53. 3. Cagnie B, Danneels L, Van Tiggelen D, et Al: “Individual and work related risk factors for neck pain among office workers: a cross sectional study”. Eur Spine J. 2007 May;16(5):679-86. Epub 2006 Dec 8. 4. Giannelli L.: “Clinica Visuo posturale” Medical Books Ed. 2019 5. Ebenholtz, S.: “Accommodative hysteresis as a function of target-dark focus separation. Vis. Res., 32, 925–929. 1992 6. Rosenfield M, Ciuffreda KJ, et Al.: “Proximally induced accommodation and accommodative adaptation”. Invest Ophthalmol Vis Sci. 1990 Jun;31(6):1162-7 7. Lie, I. & Watten, R. (1987) Oculomotor factors in the aetiology of occupational cervico-brachial diseases (OCD). Eur. J. Physiol., 56, 151–156 8. Istat: Salute e sicurezza sul lavoro. 2014 9. Istat: ICT nelle imprese. 2014 10. Istat: Cittadini, imprese e ICT. 2017
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Lenti oftalmiche
Nikon: una campagna ad alta precisione a cura della redazione
On air per tre mesi la pianificazione digital del marchio oftalmico che fa capo a Bbgr Italia: l’obiettivo è aumentare la brand awareness e favorire il drive to store
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viga siti e piattaforme in linea con i suoi interessi e affini al brand, intercetterà in base al proprio profilo l’immagine di uno dei quattro soggetti della campagna “Precision” di Nikon e verrà invitato a partecipare a un nuovo gaming interattivo utilizzato nelle attività di mobile advertising che consente un’immersione totale nella pubblicità per scoprire così il video di riferimento. A conclusione dello spot, l’utente è invitato a scoprire la precisione recandosi presso il centro ottico più vicino, indicato da una mappa geolocalizzata che segnala il percorso per raggiungerlo». Durante i tre mesi un’attività di retargeting si affiancherà alla campagna intercettando gli utenti già raggiunti dallo spot ma che, di fronte a un interesse manifesto, non hanno poi completato l’azione di visualizzazione mappa. «Forti del successo della campagna “Trova la rana” dello scorso anno, daremo un ulteriore impulso a questa modalità di comunicazione interattiva e volta a ingaggiare il consumatore - conclude Bassani - Lo faremo affidandoci a contenuti visual di qualità, con video costruiti ad hoc e strumenti estremamente efficaci per affermare la reputazione del brand e catturare un pubblico interessato». Per i centri ottici partner Nikon ha sviluppato del materiale di comunicazione dedicato, come vetrofanie, totem bifacciali e video in store, che consentirà di proseguire il racconto all’interno del negozio, invitando il consumatore a entrare e a rivelare il proprio concetto di precisione.
osa significa precisione? A questa domanda rispondono i protagonisti della nuova campagna digital di Nikon Lenswear che prende il via a marzo per raccontare, attraverso video e attività interattive, come la ricerca della precisione sia un compito arduo. Lo storytelling dei video presenta quattro reali portatori di occhiali, talenti diversi accomunati dalla accuratezza, i quali eseguono attività che richiedono un elevato grado di precisione visiva: Nikon si fa così interprete di esigenze specifiche, fornendo a ciascun consumatore la soluzione visiva adatta per soddisfarle. «La campagna digital su mobile mira a catturare l’attenzione di un target ben definito di appassionati di tecnologia, sport, fotografia e addicted di Nikon Camera - spiega Luca Bassani, responsabile marketing di Bbgr Un’immagine della campagna Italia - L’utente che na- digital di Nikon Lenswear
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L’azienda oftalmica ha in serbo iniziative speciali per supportare la crescita degli Hoya Center in un mercato sfidante come quello del nuovo decennio
Hoya: a Mido 2020 la strategia per il business del futuro Hoya Center è il centro ottico che si differenzia perché: • offre l’idonea soluzione personalizzata visiva, estetica e protettiva specifica per le singole esigenze di ogni utente; • ha una conoscenza approfondita dal punto di vista tecnico e manageriale dei prodotti e ne argomenta al meglio i benefici; • propone ai clienti un’appagante esperienza d’acquisto nel centro ottico. Nel 2020 Hoya offrirà ai partner Hoya Center numerose attività per proporre al meglio le due grandi novità di prodotto in grado di differenziare il centro ottico: • MySelf: la lente supreme di Hoya, dalla massima personalizzazione, progettata per assicurare le migliori prestazioni visive nella vita dinamica e digitale, per la visione più naturale possibile. • Sensity 2: lenti sensibili alla luce ideali per uno stile di vita dinamico, dai colori intensi e naturali, due volte più veloci nello schiarimento rispetto alla precedente tecnologia. • Continua per tutto il 2020 il focus su Sync, la nuova generazione di lenti monofocali a supporto accomodativo progettate per contribuire a ridurre e a prevenire l’affaticamento visivo digitale. Dopo un 2019 ricco di attività di successo, saranno ancora numerose le iniziative per supportare i centri ottici ad attrarre e soddisfare il pubblico, differenziandosi con soluzioni di qualità per lo stile di vita dinamico e digitale.
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Dai Optical: la famiglia Yoga Tech cresce Due new entry della gamma di lenti monofocali intelligenti sono le protagoniste dell’offerta dell’azienda oftalmica a Mido 2020, insieme a una nuova campagna pubblicitaria su Safer Contrast Dai Optical propone a Mido 2020 Yoga Plus e Yoga Young, le neonate della famiglia Yoga Tech, la monofocale intelligente dedicata agli appassionati di tecnologia, lanciata proprio al salone milanese un anno fa. Yoga Young è dedicata agli under 35: è priva di aiuti accomodativi ed è potenziata grazie a un doppio fuoco che permette di sfruttare l’intera superficie della lente, massimizzando non solo la visione del lontano, per le attività didattiche a scuola e il tempo libero, ma anche quella del vicino, per lo studio, la lettura e l’uso del computer. Grazie alla neonata app Yoga Nav, invece, sarà possibile progettare la lente Yoga Tech in versione Plus, con aiuto accomodativo personalizzato e calibrato sulle esigenze visive del portatore. Inoltre, Dai Optical presenta a Mido 2020 una campagna pubblicitaria multicanale, chiamata “per tutti, ovunque” dedicata a Safer Contrast, la lente che protegge gli occhi da luce blu nociva, raggi UV e abbagliamento diurno e notturno, coinvolgendo soprattutto i professionisti della visione, con format personalizzati per ogni tipologia di retail. SAFER CONTRAST 589 è stata studiata per bloccare l’abbagliamento diurno e notturno in misura pari a quella ottenuta con normali occhiali da sole. La lente protegge gli occhi dalla luce blu visibile ad alta energia (UV420) ed effettua un taglio selettivo a 589 nm, riducendo, quindi, l’impatto della luce alla lunghezza d’onda più abbagliante per l’essere umano (luce gialla). Le lenti Safer Contrast UV 589 sono ottimali anche in caso di fotofobia da affaticamento oculare e in condizioni metereologiche particolari, come la nebbia. Garantiscono, infatti, massime prestazioni anche in situazioni di visibilità scarsa.
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DIVEL GREEN LINE Welcome to our Eco-Logic World Cos’è Divel Green Line Divel Italia ha deciso di puntare sulla ricerca di prodotti e tecnologie sempre più ecosostenibili. DIVEL GREEN LINE è la sintesi di questo impegno che coinvolge nuovi prodotti, couvette, allestimenti e opere d’arte. Tutti i progetti sono visibili a Mido 2020 allo stand dell’azienda oftalmica attraverso un percorso e una mostra allestita per l’occasione. In particolare lo stand è caratterizzato dalla scelta di strutture semplici e dall’utilizzo di materiali naturali come legno, cartone, stoffa e scheletri in acciaio. I PROGETTI Green Line, le lenti eco di Divel Italia Divel Italia, oltre a ridurre l’impatto ambientale di ogni sito produttivo, si è adoperata nella produzione di lenti e filtri solari che utilizzano sempre maggiori percentuali di materiale bio e derivati ecosostenibili. È nata così GREEN LINE, la collezione eco di Divel Italia. Le lenti da sole e da vista Green Line sono costituite dal 39% di resine vegetali. Sui filtri solari possono essere applicate tutte le colorazioni e i trattamenti. Le lampade con lenti di scarto Highlight Ogni anno vengono scartate molte lenti che non hanno superato i test di qualità. Come si possono utilizzare gli scarti per ridurre l’impatto con l’ambiente? Divel Italia ha risposto a questa domanda insieme agli studenti del corso di laurea in Disegno industriale dell’Università di Palermo. Gli studenti sono stati coordinati dal docente Dario Russo e coadiuvati dai designer Federica Ditta e Cristiano Pesca. Sono nate così le lampade della linea Highlight, in grado di riprodurre particolari fenomeni ottici. Presso lo stand a Mido è possibile visionare la versione a soffitto e a parete. Couvette Iceberg, le lenti dentro le lenti Lavorando sugli scarti delle lenti sono nate anche le eco-couvette Iceberg. Sempre insieme ai designer Pesca e Ditta, Divel Italia ha prodotto due prototipi di couvette realizzati con gli scarti delle lenti: il primo è costituito da lenti fotocromatiche, il secondo dalla polvere di scarti che deriva dal taglio e dalla sagomatura delle lenti. Anche le ecocouvette sono visionabili presso lo stand. Gli espositori “fossili” Ditta e Pesca sono stati coinvolti anche nella progettazione di due espositori realizzati con una lastra in carbonio dove vengono immersi e cristallizzati gli scarti di sagomatura di lenti, a oggi inutilizzabili e non riciclabili. Eyes of the Future di Emanuela Bergonzoni Eyes of the Future è un progetto nato dalla collaborazione e dall’interesse comune per l’ecosostenibilità con la designer bolognese Emanuela Bergonzoni, che ha avuto l’opportunità di esaminare lenti difettose, scartate dalla produzione di Divel Italia, al fine di individuare quale utilizzo potessero avere nella creazione di oggetti di design. È nata così l’opera Eyes of the Future, una contaminazione del design di occhiali con l’arte. Eyes of the Future si proietta in un futuro totalmente sommerso dalla plastica, rappresentato dall’occhiale che impedisce la visione. La protesi ottica è volutamente costruita come un oggetto pericoloso, tagliente, a sottolineare il pericolo dei rifiuti, degli scarti e della plastica. Ma non tutto è perduto e, grazie all’attivazione del terzo occhio e dalla saggezza che da esso scaturisce, è possibile proiettarsi verso un futuro pieno di pratiche virtuose: riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero. L’opera si completa con un grande gioiello a forma di pettorale che sottolinea con enfasi scenografica questo auspicabile futuro. L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio avviato dalla stessa Bergonzoni con Human Work Project, composto da venti prototipi di occhiali, realizzati con lenti Divel Italia, oggetti quasi primordiali nella realizzazione e nell’estetica, ma eleganti e dal forte impatto visivo, che sono esposti presso lo stand dell’azienda oftalmica a Mido 2020.
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SEIKO: Precision for vision… anche a Mido A Mido 2020 SEIKO lancia due nuove lenti tecnologicamente evolute: andranno ad ampliare la gamma delle monofocali dell’azienda e agevoleranno il portatore durante le attività quotidiane. Rappresentano, inoltre, un’importante opportunità per i centri ottici che vogliono comunicare la propria professionalità e fidelizzare il cliente.
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Per realizzare la nostra mission abbiamo potenziato il nostro corpo insegnante con nuove professionalità, le attrezzature didattiche, i supporti agli studenti, il numero dei laboratori, le dotazioni di attrezzature oftalmiche.
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Se il colore del 2020 è un blu senza tempo, profondo, che ispira pace e serenità, lo stesso si può dire di Attitude Classic Blue, una lente trimestrale a due toni pensata per dare agli occhi l’intensità del cielo al crepuscolo, delle acque tranquille, dei mirtilli maturi: è l’alleata ideale per uno sguardo magnetico, intenso, un blu che si addice perfettamente anche a chi ha occhi scuri. Le lenti Attitude non rappresentano solo un accessorio alla moda, ma sono anche dispositivi sicuri e certificati: tutte le lenti Desìo sono testate dal punto di vista oftalmologico, conformi alle norme ISO secondo gli standard qualitativi internazionali, certificate CE e approvate dalla Food and Drug Administration. Pensate per il massimo comfort degli occhi, si applicano facilmente e si possono indossare a lungo senza avere la sensazione di un corpo estraneo o provare fastidio. A ulteriore garanzia della qualità e sicurezza delle proprie lenti Qualimed, proprietaria di Desìo, in collaborazione con l’IRSOO, ha realizzato uno studio sull’impatto delle lenti a contatto colorate Desìo sulla visione e sulla fisiologia corneale. Lo studio ha confermato che le lenti colorate Desìo non hanno alcun impatto negativo sull’omeostasi del film lacrimale, sulla cornea e sull’edema corneale che risulta negativo, convalidando le loro performance sia di tipo ottico sia estetico.
Desìo fa un tuffo nel Classic Blue
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Domenica 1 marzo ore 17.30 – Area Otticlub
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Lo gnommero
La storia ha una funzione progressista. Anche quella dell’ottica di Sergio Cappa
“L’anima del curioso di Storia, che archivia e custodisce un passato nel modo più accurato, può rimanere vittima di una cieca furia collezionistica o di una curiosità oppressiva che può essere di ostacolo alla soluzione di ciò che appare nuovo e vitale. La memoria siamo noi. La memoria sociale sono i nostri vecchi, sono i libri, sono i documenti. La soppressione o la distruzione delle biblioteche priva la società della propria memoria. Gli effetti della progressiva lontananza temporale degli accadimenti, in special modo se coniugati con la velocità di trasformazione della (nostra) società, sono la totale estraniazione e quindi l’incapacità di intendere il passato. Anche di questa lotta contro il tempo è fatto lo scrivere di Storia”. Su tutto questo ci stavamo confrontando, l’amico Silvio Maffioletti e io, mentre raccoglievamo gli argomenti per la Storia dell’ottica, quando ci arriva la notizia che la direzione generale di Mido ci chiede di concedere il costruendo testo alle celebrazioni per il cinquante-
simo della sua edizione di fine febbraio: lusingati da tale prestigioso e inaspettato invito, non potevamo che accoglierlo con accalorata energia. Per un appassionato cultore di Storia e Storie l’offerta di un palcoscenico, ancor più se pregevole e rappresentativo, dove affabulare, incuriosire, avvicinare, interessare, accattivare o conquistare qualcuno alle ragioni della memoria, appare quanto di più emozionante si possa prefigurare. E l’occasione appare ancor più sorprendente quest’anno 2020, palindromo, simbolicamente evocativo per la categoria e anniversario di chiusura, con la morte di Raffaello cinquecento anni fa, di quell’affascinante periodo di Rinascimento italiano della cultura attraverso il quale la Storia dell’ottica nasce e scorre superba. Scrivere di Storia significa lottare contro il progressivo allontanamento dal reale e interrogare l’antichità sulla costante tensione tra gli eventi e la loro rappresentazione ci aiuta ad affrontare le questio-
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ni fondamentali per la società contemporanea, tra esse la verità dei fatti. È noto che una delle illusioni ricorrenti del pensiero è quella di ritenere di essere nel punto d’arrivo della Storia. Ma se nei pensatori d’età classica si coglieva la persuasione di vivere nella pienezza dei tempi, il sovvertimento storico di tale prospettiva è dovuto al pensiero di matrice cristiana e in particolare alla produzione tardoantica di Agostino d’Ippona: la laicizzazione del suo pensiero, l’intuizione di un cammino positivo e immanente, è alla base del moderno pensiero progressista. Con un azzardo filosofico si potrebbe leggere, in chi ha voluto Mido, la sagace premonizione positiva del suo sviluppo futuro. Le mitologiche Sirene incantavano i marinai con il canto perché è con la voce che si trasmette la conoscenza del presente e la storia del passato così da saper guardare il futuro: è stimolante solo credere che il nostro libro di Storia dell’ottica possa incantare qualche futuro lettore.
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