b2eyes Magazine 3/2018

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Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Redazione Via Petitti, 16 - 20149 Milano Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N - 16163 Genova Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 Copia omaggio

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di b2eyes magazine B2TRADE Editoriale Eyewear e ottici: certi amori non finiscono 3 Attualità

Europa: sorridono solo Germania e montature da vista 4 Italia Independent: qualità e contaminazione di prodotto 6 Essilor: perché una campagna sulla sicurezza stradale 8 Côte Eyewear: montature disegnate per il sell out 10 Prevenzione e protezione, sinonimi “salutari” 12 Cecop: il cocktail party diventa format 16 Dovizioso: questo è il “mio” occhiale da sole 18 VisionOttica Award conquista le 7 università 20 Fisichella e Serengeti: partnership completa 22 Zanacchi: capitano, guerriero, ma soprattutto ottico optometrista 24

B2STYLE Moda The most wanted 28 Occhio allo stile Occhiali andata e ritorno 32 B2EXPERT Contro-intuitivo Come gestire i conflitti con i collaboratori 36 Strategie d’impresa Negozio fisico e shopping online: l’alleanza funziona 40 Legale Ottici e oculisti: una difficile convivenza? 44 Education Irsoo: con il Congresso 2018 torna all’oftalmica 46 B2TECH Lenti oftalmiche Zeiss, il catalogo lenti parla al consumatore 48 Essilor, la nuova frontiera della refrazione 50 Hoya: ottici e clienti al centro della campagna 52 Nikon Lenswear: 800 porte in 3 anni 54 Ital-Lenti: a Mido focus sulle nuove lenti digital 56 Lo gnommero Quando il cambiamento è una possibilità reale 63

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Attualità

EYEWEAR E OTTICI: CERTI AMORI NON FINISCONO di Angelo Magri

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embravano al di sopra di ogni sospetto, immuni da qualsiasi riscontro esterno, destinate a volare alto, nel loro empireo costellato di testimonial, party e campagne planetarie. Eppure anche loro, le griffe e le aziende che ne detengono la licenza per gli occhiali, spesso multinazionali con strutture granitiche, si sono finalmente accorte che per tornare a vendere di più (e meglio), almeno sul mercato italiano, non si può assolutamente fare a meno di due molto più piccoli, ma altrettanto importanti soggetti: l’ottico e la stampa di settore. Lo confermano i dati 2017, particolarmente critici per l’occhiale da sole. Quelli di GfK, che evidenziano un calo in valore del sell out non soltanto per l’Italia, ma comune a gran parte dell’Europa. E quelli di Anfao, che mostrano una contrazione del 2% in valore e superiore al 3% in volume per il sell in, a discapito soprattutto della fascia medio-alta e con una significativa perdita di quote di mercato del sunwear nel canale ottico. I dati suggellano sempre una situazione, ma è soprattutto la percezione che sembra profondamente cambiata. I gruppi produttori o distributori di eyewear non considerano più quei due sog-

getti come degli “estranei” dalle loro strategie e dai loro budget. Almeno la parte seria di tali soggetti. Da un lato, i centri ottici con un’evoluta matrice imprenditoriale oltre che professionale, attenti a riconoscere la qualità del prodotto e del servizio e l’identità creativa di un marchio, nonché capaci di cogliere le opportunità della più aggiornata distribuzione associata o di consolidare la presenza locale, regionale, persino interregionale della propria insegna o, più semplicemente, di rispondere alle esigenze del territorio e della clientela di riferimento. Dall’altro lato, le testate che mese dopo mese stampano e distribuiscono non qualche centinaia di copie, ma migliaia e migliaia, quanti sono i punti vendita presenti in Italia. E che le riempiono di contenuti, condivisibili o meno, ma seri, trasparenti e aggiornati. Se poi queste testate offrono pure un’informazione costante, diciamo quotidiana, attraverso il web, coprendo tutte le tematiche di reale interesse per l’intera filiera dell’ottica e avendo proprio i suoi decision maker come lettori fedeli, allora per le grandi società dell’occhialeria tornare a investire in comunicazione non diventa più soltanto un’opportunità. Si trasforma quasi in un dovere.

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Attualità

EUROPA: SORRIDONO SOLO GERMANIA E MONTATURE DA VISTA I dati 2017 di GfK, presentati all’ultimo Mido, non si discostano molto dal trend del primo semestre: nei quattro mercati monitorati il sell out ottico è stato di 17,6 miliardi di euro, in leggero incremento rispetto al 2016 di Angelo Magri

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a Germania è l’unico dei European optics market - YTD December 2017 quattro paesi a registrare (Italy, France, Spain, Germany) una crescita significativa in Sales value ES valore. Per la Spagna siamo IT di fronte a un incremento impercettibi11,8 le, mentre Francia e soprattutto Italia 16,7 mostrano un trend negativo, particoDE DE FR larmente significativo nelle lenti da 34,6 IT vista: se per il mercato transalpino ES 36,9 (-2,3%) il motivo principale rimane i maggiori paletti governativi ai rim17,6 bio € borsi sugli occhiali, per il nostro paese FR Growth Rate PY +0,2% (-3,4%) il calo delle monofocali non è compensato dalla crescita delle progressive, la cui domanda si orienta sui European optics market - YTD December 2017 (Italy, France, Spain, Germany) prodotti più economici. Sales value Nella contattologia, invece, la fanno da padrone le lenti a contatto giorna9,2 liere (+5,4%), che compensano il calo 9,2 22,8 dei prodotti per la manutenzione delle lac (-3,7%) all’interno di questo segCONTACT LENSES + CARE SPECTACLE LENSES mento. Nelle montature, infine, appaFRAMES re chiara la forbice tra il vista, dove SUNGLASSES gli acquisti sono sempre più indirizza58,8 ti verso la parte alta del mercato, e il 17,6 bio € sole, sempre più orientato invece verGrowth Rate PY 0,2% so l’entry level per via dell’incidenza delle private label della distribuzione, mediamente sotto gli 80 euro di prezzo al pubblico, sulla domanda complessiva.

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Attualità

ITALIA INDEPENDENT: QUALITÀ E CONTAMINAZIONE DI PRODOTTO È una delle parole d’ordine del nuovo corso del brand di Lapo Elkann, insieme a un’attenzione maggiore nei confronti dell’ottico, pure lui indipendente di Angelo Magri

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on si nasconde diedà il nome anche a una linea di tro un dito, Giovanocchiali prodotta dalla nostra ni Carlino. Non si azienda – afferma l’ammininasconde dietro stratore delegato di Italia Indescuse o dichiarazioni di facpendent – Ma il prodotto deve ciata: Italia Independent viene essere soprattutto di qualità e da un periodo duro, difficile: il innovativo: ed è quello che ab2017 è stato un anno di ristrutbiamo fortemente voluto con la turazione e riorganizzazione. nuova collezione, presentata in E lui che la guida da meno di anteprima a Mido 2018». diciotto mesi non solo ne è conPiù produttori e meno retailer, sapevole, ma è il primo a metdunque («I monomarca sono terci la faccia quando parla di qualcosa di selettivo, devono cambiamento, novità, contamiavere una ragione concreta, nazioni. «La contaminazione che sia economica, d’immagine Giovanni Carlino, amministratore delegato è con mondi diversi da quello o di posizionamento: abbiamo di Italia Independent dell’occhiale per garantire un chiuso quelli che non avevano valore aggiunto al prodotto: ad questa logica e continueremo esempio con l’automotive, i suoi materiali e le nello stesso modo»); meno licenziatari e più fosue finiture, come quelle di Garage Italia, la re- calizzati sugli housebrand («Oltre a Italia Indealtà recentemente avviata a Milano dal nostro pendent e a Garage Italia, abbiamo realizzato fondatore e direttore artistico, Lapo Elkann, che una collezione fresca e interessante anche per

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Attualità gnol»): è questa la nuova veste dell’azienda italiana di montature. Una veste incarnata anche dalla campagna per la primavera estate 2018, completamente rinnovata rispetto ai criteri del passato. «Fedeli al nostro nome, veramente crediamo nell’ottico indipendente, colui che sa fare un lavoro differente, che ha la capacità e la volontà di avere brand diversi, meno massificati, con cui si possa sviluppare un’attività di ricerca e che si rivolga a un consumatore più innovativo: noi rappresentiamo, quindi, anche un’opportunità di business diversa», sottolinea ancora Carlino.

Alcuni modelli dell’ultima collezione del brand

Pop Line, la linea giovane della nostra società, ma abbiamo siglato o confermato anche collaborazioni importanti, come quelle con adidas Originals, Billionaire Boys Club, Hublot e Rossi-

Un marchio per chi vuole sentirsi diverso. Quindi unico La direzione artistica della nuova campagna di comunicazione di Italia Independent per la primavera estate 2018 è stata curata e diretta dal regista Alexi Tan. La forza e la ricchezza della collettività è data non da quel che gli elementi della collettività hanno in comune, ma da tutto ciò per cui differiscono. La comunità ha valore solo se è fatta di tante diversità. L’altro è prezioso nella misura in cui è diverso. La risorsa è la diversità. Con queste parole l’azienda presenta #EveryONE campaign, che punta a esplorare, attualizzandolo, il concetto di “everyone” in profondità e a raccontare, attraverso la forza evocativa delle sue immagini, la diversità come valore principe, perché capace di arricchire il patrimonio di tutti (nella foto, una delle immagini di campagna). «L’unica vera diversità è la nostra unicità: nel sentire, percepire, rielaborare. Ciò che ci unisce e che ci fa sentire parte di una collettività è ciò che ci differenzia come esseri umani unici, irripetibili e meravigliosi. La diversità, mai come oggi tema attuale, è arricchimento e bellezza in tutte le sue forme e sfaccettature, siano esse razziali, sessuali, religiose o politiche – spiega Elkann – Con la mia azienda vogliamo avvicinarci a ciò che è considerato diverso e celebrarlo perché sinonimo di forza, scambio di interessi, novità. #EveryONE Campaign mi riempie di orgoglio perché estremamente contemporanea, densa di valori in cui credo fortemente e perfetto bilanciamento tra stile, eleganza e umanità».

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Attualità

ESSILOR: PERCHÉ UNA CAMPAGNA SULLA SICUREZZA STRADALE All’ultimo Mido è stata lanciata sul territorio nazionale “Road Safety Starts with Good Vision”, che coinvolge il gruppo oftalmico, in partnership con Fédération Internationale de l’Automobile e Automobile Club d’Italia a cura della redazione

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osa ci faceva ovunque l’immagine di quel- che potrebbero essere evitati con interventi miral’“omino giallo”, crush test dummy nel lin- ti ad accrescere la formazione e la consapevolezza guaggio tecnico, lungo corso Italia, il viale dei conducenti – aggiunge Angelo Sticchi Damiani, che collega i padiglioni del quartiere fie- presidente dell’Automobile Club d’Italia – La misristico di Rho, durante le tre giornate di Mido 2018? sion dell’Aci è la diffusione della cultura della moLo ha spiegato in una conferenza all’Otticlub, nella bilità responsabile e con questa sinergia ci poniamo prima giornata del salone milanese, Marco Caccini. come capofila istituzionale di un nuovo progetto per «La sicurezza stradale inizia con una buona capaci- sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza deltà visiva – ha detto alla platea il country vice presi- le proprie capacità visive, integrando i passi finodent del Gruppo Essilor in Italia – Per questo siamo ra compiuti a livello internazionale sui disturbi che fieri di poter sviluppare con Automobile Club d’Italia compromettono la sicurezza stradale, in particolare un progetto che ci vedrà lavorare fianco a fianco, quelli respiratori e uditivi». coinvolgendo il maggior numero di soggetti appar- All’evento a Mido è stato così annunciato che l’Autenenti al target di riferimento: professionisti dell’otti- tomobile Club d’Italia, emanazione nazionale della ca, classe medica, dipendenti dell’azienda e grande Fédération Internationale de l’Automobile, e il Gruppubblico, ma anche scuole guida e professionisti del po Essilor in Italia intendono promuovere nel nostro settore automobilistico». Aci e tutte le aziende del paese la cultura della sicurezza stradale attraverGruppo Essilor in Italia saranno, so un programma di iniziative quindi, fianco a fianco per sostecongiunte e una campagna di nere la campagna internazionacomunicazione, on e offline, per le “Road safety starts with good sensibilizzare istituzioni, media, vision”, annunciata a Monza nel operatori di settore e opinione settembre scorso all’interno delpubblica. Caccini ha, inoltre, la partnership globale tra Essilor ricordato che il Gruppo Essilor e Fédération Internationale de in Italia s’impegna a favorire la Da sinistra: Marco Caccini, country vice president l’Automobile. diffusione della cultura dell’ocdel Gruppo Essilor in Italia, a fianco di Max, «Più del 90% degli incidenti sono il crush test dummy, simbolo della campagna, chiale specifico per la guida e imputabili a chi guida: distra- e David Navarro, responsabile in Essilor dell’importanza di tenere semInternational della partnership con la Fédération zione, imprudenza e deficit fisici pre un secondo paio di occhiali Internationale de l’Automobile, in occasione sono le cause di troppi sinistri della conferenza a Mido 2018 in auto.

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Attualità

CÔTE EYEWEAR: MONTATURE DISEGNATE PER IL SELL OUT Attenzione ai dettagli tecnici, materiali innovativi, lavorazioni artigianali e un accurato studio della modellistica orientato ai risultati sul mercato: sono state le caratteristiche più apprezzate dai clienti al debutto a Mido 2018 di Nicoletta Tobia

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urante l’ultimo Mido gli ottici hanno potuto finalmente vedere e toccare con mano la prima collezione di Côte Eyewear, che in fiera ha fatto il suo debutto ufficiale, riservandole, come affermano Luis Vanella e suo figlio Mario, fondatori della società di Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, un’accoglienza incredibile. «Gli ottici hanno ben chiara la necessità di qualità made in Italy, design, prezzi accessibili e, più in generale, di creare Lo stand di Côte Eyewear a Mido 2018

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delle barriere competitive rispetto al mercato, per potersi distinguere da tutti gli altri – commentano i due imprenditori – È stato quasi commovente vedere tanto entusiasmo in fiera». Il brand, che lavora soprattutto con metalli e acetati, a Mido ha presentato anche modelli realizzati in Air Acetate, innovativo materiale sviluppato dall’azienda in collaborazione con i propri fornitori, che non solo è ecosostenibile, ma offre la possibilità di sviluppare nuove soluzioni. «In ogni mercato

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Attualità risulta fondamentale sapersi rinnovare, il che non significa alterare quel che si è, ma mantenersi nel solco della tradizione, inserendo variabili che rafforzino le caratteristiche principali della propria professionalità: puntare, perciò, su nuovi materiali significa elaborare proposte altrettanto nuove – prosegue Vanella junior – Air Acetate ha ricevuto grande attenzione a Mido: consente grande comfort anche quando aumentiamo gli spessori e cerchiamo soluzioni estetiche più importanti, è atossico e altamente resistente alle elevate temperature». Da un punto di vista tecnico Côte Eyewear presta grande cura al dettaglio e alla qualità. «Il nostro è un prodotto premium made in Italy e questo rimane il nostro valore fondamentale – afferma Mario Vanella – Ciò si traduce nel creare soluzioni più resistenti sulle cerniere, nelle viti teflonate, nella precisione della lavorazione dei punti di connessione tra diversi materiali. E, ancora, nel creare tutti gli angoli pantoscospici direttamente dal blocco di acetato sul frontale e non da pieghe o modifiche manuali successive del materiale e della cerniera; nell’inserire placche all’interno dell’acetato per una maggior tenuta e una migliore calzata; nel lavorare il materiale fino a creare rotondità che si sentono al tatto; e, ovviamente, nel fatto che tutti i nostri modelli da sole sono offerti, sempre, con lenti polarizzate, antiriflesso e antigraffio». Sebbene l’azienda sia orgogliosamente italiana e produca nel nord est, l’ufficio stilistico è a Santa Barbara, negli Stati Uniti, dove lavorano il lead designer Marco Vanella e i suoi collaboratori. «Questo ci consente di seguire il nostro mood, che è coniugare lo stile californiano a quello italiano – spiega Luis Vanella – Uno stile che si definisce “leisure lifestyle” e unisce gusto e moda europei a un modo di vivere piacevole e tipicamente californiano. Avere i nostri designer negli

In alto, alcune delle montature Côte Eyewear presentate in fiera A sinistra, uno dei modelli del marchio, realizzato in Air Acetate

Usa, ma società e produzione in Italia ci permette di essere più attenti a ciò che accade nel mondo e più pronti a proporci come portatori di trend, di quella tradizione di qualità italiana famosa nel mondo, senza dimenticare la novità e il costante rinnovamento». Il processo di creazione di ciascun modello dura complessivamente circa 15 mesi, dallo studio alla progettazione, fino alla produzione, passando per la valutazione della performance sul mercato. «Durante le varie fasi di disegno, in cui vi è già un primo controllo da parte degli esperti di calzata di cui ci avvaliamo, facciamo dei focus group per capire quali di queste creazioni avranno davvero un risultato sul mercato: disegniamo per il sell out, non per creare oggetti che vanno a prender polvere in negozio – afferma Luis Vanella – Il lavoro di ricerca materiali e colori per le varie stagioni viene portato avanti incessantemente in contemporanea. Quindi si passa alla fase di prototipazione, in cui vengono realizzati cinque campioni, in successione. Talvolta si tratta di modificare un millimetro sul naso per far sì che la montatura calzi a pennello, altre di cambiare una forma che non dona perfettamente al viso».

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Attualità

PREVENZIONE E PROTEZIONE, SINONIMI “SALUTARI” Sono le due tematiche che all’ultimo Mido hanno assorbito il maggior numero di ore tra gli eventi dell’Otticlub, coinvolgendo esperti e professionisti di fama, a livello nazionale e internazionale a cura della redazione

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l primo Eye Health Awareness Day, vale che in generale tutti i cittadini trascurano la a dire la giornata che gli organizzatori salute degli occhi. Molti gli spunti di riflessiodi Mido hanno dedicato all’importanne: tra questi, Giuseppe Ruocco, segretario za della prevenzione visiva, ha riunito un panel autorevole di associazioni, esperti, istituzioni e operatori che si occupano di salute visiva. Le azioni comuni delineate dagli intervenuti sono state, per l’Italia, l’idea di un’anagrafe ministeriale di progetti di sensibilizzazione per non disperdere le risorse e, a livello internazionale, un tavolo interassociativo per proseguire il dialogo e declinare una campagna congiunta. Informazione, condivisione, competenze, screening, coinvolgimento delle famiglie sono le parole chiave emerse durante il dibattito, in cui ci si è concentrati principalmente sui bambini, anche Il tavolo dei relatori del primo Eye Health Awareness Day, promosso e organizzato dalla segreteria di Mido se le associazioni hanno segnalato

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Attualità dall’esposizione ai raggi ultravioletti, solo una minima parte è a conoscenza delle possibili patologie oculari che possono derivarne. L’impoverimento dell’ozono ha, inoltre, aumentato la radiazione ultravioletta e, di conseguenza, i rischi per la salute oculare. Per quanto riguarda la protezione, tuttavia, la situazione va valutata in base a diverse variabili. Dall’incontro all’Otticlub è emerso, infatti, che i soggetti che vivono al sud anziché al nord, a livello del mare piuttosto che in montagna necessitano di soluzioni e idee diverse tra loro: ne consegue che la protezione non sarà mai uguale per tutti, bensì studiata secondo uno standard che va tarato in base al soggetto, alle sue abitudini di vita e al suo habitat. Al centro di “Digital surround”, invece, sono stati collocati i rischi di abuso dei device digitali: le lenti da vista con trattamenti o filtri anti luce blu faticano ancora a superare la doppia cifra percentuale sul totale del mercato oftalmico. Dall’evento all’Otticlub è scattato un altro allarme, quello riguardante l’illuminazione delle case in cui Da sinistra: Silvano Larcher (Hoya), Fabio Briganti (Zeiss), Maurizio Martino, Nicola Di Lernia, Sergio Zaccaria Scalinci e Giancarlo Montani: sono stati i relatori viviamo: la nuova luce fredda di “Uv alert”, uno dei quattro eventi all’interno del programma di formazione dei led, ormai ampiamente difVision up-to-date, all’ultima edizione del salone milanese fusa, sarebbe più dannosa della vecchia luce calda e gialla. testata all’interno dell’Otticlub, giunto alla Quindi la protezione visiva deve tenere consesta edizione e interamente moderato da tro non solo delle emissioni nocive di tv, pc, Nicola Di Lernia, ha posto l’accento sulla retablet e smartphone, ma anche delle altre lazione tra classe medica e area tecnica, sullo fonti luminose che ci circondano. stato dell’arte della formazione professionaFondamentale è stata la collaborazione di le in Italia, ma anche su due temi di grande Hoya e Zeiss: i responsabili tecnici delle due attualità per quanto riguarda la protezione: aziende partner del programma formativo l’incidenza dei raggi ultravioletti e l’impatto non solo sono stati coinvolti nelle tavole rodel digitale. tonde di entrambe le sessioni, ma hanno anIn “Uv alert” si è posto l’accento sulla necesche fornito ai presenti in sala le informazioni sità di mettere al centro, sempre e comunrelative alle ultime tecnologie sulle lenti proque, la protezione. Se le persone in generale tettive e alle strategie attuate in questi due appaiono consapevoli dei danni derivanti ambiti professionali. generale del ministero della Salute, ha posto l’accento sulla direttiva che stabilisce visite oculistiche in età pediatrica alla nascita ed entro i tre anni, mentre Vittorio Tabacchi, presidente di Cdv, ha prospettato la condivisione dei risultati delle campagne promosse dai diversi soggetti. Gianni Amerio del Lions Club ha, invece, suggerito la standardizzazione di un protocollo condiviso da utilizzare nell’effettuare gli screening. A sua volta Vision up-to-date, il programma formativo promosso dall’editore di questa

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CECOP: IL COCKTAIL PARTY DIVENTA FORMAT Il network ha sviluppato una nuova tipologia di evento nei punti vendita degli affiliati per supportare il sell out della linea The Fab Glasses di Nicoletta Tobia

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ome sostenere in maniera concreta gli ottici partner per creare piccoli eventi indirizzati a target mirati a un costo contenuto? E come farlo tenendo conto che organizzare appuntamenti in negozio richiede tanto investimento personale, sia in termini pratici sia di comunicazione diretta dell’iniziativa affinché questa abbia successo? Per rispondere a queste domande Cecop ha ideato The Fab Cocktail Party, un format di evento presentato all’ultimo Mido, replicabile nei singoli centri ottici. «I nostri associati ci chiedono sempre più momenti in cui poter fidelizzare i propri clienti ottimizzando la spesa con il massimo risultato – spiega Lorenzo Perugini, trade marketing manager di Cecop Italia – La

linea The Fab Glasses è l’unica label del gruppo su cui facciamo comunicazione al cliente finale: ci puntiamo molto e così anche i nostri partner, perciò vogliamo dare loro un aiuto concreto a livello di sell out». Cecop ha dunque stretto una collaborazione con l’azienda Nio, Need Ice Only, che produce cocktail creati da uno dei migliori bartender italiani, che poi vengono messi in un packaging particolare: per prepararli basta procurarsi i bicchieri e il ghiaccio, senza dover acquistare bottiglie o rivolgersi a un bar sostenendo i costi per il catering. «L’ottico deve individuare le persone che possono essere interessate alle montature della linea, un target dai 35 ai 50 anni, molto attive sui social e attente ai blog, e invitarle con un gruppo chiuso su Facebook o Whatsapp utilizzando l’immagine che mettiamo loro a disposizione – prosegue il manager – A sua volta Cecop fornisce un pacchetto che include la grafica dell’iniziativa, un roll up da collocare in negozio e cinquanta cocktail Cosmopolitan: così gli ingredienti per un happy hour in cui mostrare con calma la collezione a una ventina di clienti ci sono tutti». Questo rappresenta la proposta base, ma c’è anche la possibilità per gli affiliati di creare appuntamenti più articolati. «Se l’imprenditore ottico vuole fare qualcosa di diverso o vuole sviluppare una propria idea, siamo pronti come sempre a supportarlo per arricchire o modificare l’evento», conclude Perugini.

Un momento della presentazione del format The Fab Cocktail Party presso lo stand di Cecop a Mido 2018

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Attualità

DOVIZIOSO: QUESTO È IL “MIO” OCCHIALE DA SOLE Mido 2018 è stato il primo evento ufficiale della collaborazione tra Mondottica e il Team Ducati, con il lancio del modello che il pilota romagnolo indossa nella stagione agonistica di Angelo Magri

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ll’ultimo Mido Andrea Dovizioso, alla sesta stica, un dettaglio presente in tutta la linea sole. La stagione con la Ducati, che nel Motomon- posizione delle molle all’esterno delle aste (due molle diale 2017 si è piazzato al secondo posto nel modello DA9001) fornisce una forza maggiore pur in classifica dietro Marc Márquez, ha rac- mantenendo alti i livelli di comfort. Proprio come la contato la sua collaborazione con la multinazionale sospensione di una moto, il rimbalzo della molla e la dell’eyewear. «Ho trovato in Mondottica un’azienda compressione sono controllati da un ammortizzatore aperta a fare un occhiale con me, non un occhiale da posizionato all’interno dell’asta. Durante l’uso entrampromuovere: lo abbiamo fatto insieme, dalla lente alla bi i componenti si muovono in sincronia come se asdoppia molla, come la nostra moto, sino alla scelta del sorbissero le sollecitazioni della strada». colore. Decidere da zero e customizzare una montatu- Quanto è importante per un pilota indossare un ra è come avere a che fare con un team, come il nostro occhiale da sole che senta veramente suo? «Nel della Ducati, in cui si cerca di portare tutto al massimo, weekend di gara ci sono momenti in cui avere un i materiali o le prestazioni», ha spiegato a Mido. occhiale da sole che ti copre gli occhi è importante: DA9001 è un modello squadrato rifinito in nero sa- ti senti protetto dalle telecamere, dalla gente che ti tinato con interni rossi, i colori Ducati, e con il nome guarda, soprattutto nella pit lane, nei 15 minuti in di Dovizioso stampato sulla parte superiore del fron- griglia prima di partire, quando dobbiamo toglierci tale: s’inserisce nella più ampia collezione sole e vi- il casco per forza e indossare cappellino e occhiali, sta Ducati Eyewear, in dianche perché c’è quasi semstribuzione nei centri ottici e pre il sole – ha detto Dovizionei negozi Ducati da questa so – È una protezione: una primavera. «Dando priorità bella sensazione sapere che a sicurezza e funzionalità, le non si vedono gli occhi, perlenti specchiate rosse sono ché rivelerebbero momenti non polarizzate per una vidi tensione». E nel tempo lisione senza distorsioni dietro bero? «Viaggio tantissimo, la visiera ma, in vero stile itavado spesso a fare cross, liano, si abbinano agli intermoto d’acqua, quindi uso ni rossi delle aste – precisano molto l’occhiale da sole, toin Mondottica – L’elemento Andrea Dovizioso, allo stand Mondottica a Mido 2018, in talmente protettivo», ha sotprincipale è la cerniera ela- occasione della presentazione ufficiale degli occhiali Ducati tolineato il pilota.

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Attualità

VISIONOTTICA AWARD CONQUISTA LE 7 UNIVERSITÀ Alla quinta edizione del concorso, per la prima volta, hanno partecipato tutti gli atenei con la laurea in Ottica e Optometria a cura della redazione

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ul gradino più alto del podio quest’anno è salito Riccardo Accardi, dell’Università Milano Bicocca, con la tesi “Valutazione della performance visiva in giocatori di tennis con il sistema Jet Program”. Al secondo posto Federico Grillini dell’Università di Firenze, con “Uno studio preliminare riguardante la valutazione della soglia differenziale per la discriminazione dell’orientamento”. Terza classificata Adriana Moro, sempre dell’ateneo milanese, con la tesi “Effetti clinici dei sistemi di manutenzione per lenti a contatto”. A consegnare il premio, assegnato da Vision Group in collaborazione con Aloeo, in occasione del suo quinto congresso nazionale, Federottica e le Università italiane con corso di laurea di Ottica e Optometria, sono stati Juan Carlos Martinez Moral, presidente del Consiglio generale dei collegi degli ottici e optometristi spagnoli, Stefano Panzeri, membro del coordinamento dell’Adoo e vicepresidente di Federottica Milano Acofis, e Simone Santacatterina, presidente dell’Associazione Laureati in Ottica e Optometria.

«Per la prima volta il concorso ha visto lavori provenienti da tutti gli atenei italiani con corsi in laurea di Ottica e Optometria – commenta Giuseppe Longoni, presidente della giuria del VisionOttica Award – Sono Giuseppe Longoni, state infatti inviate ventitré presidente della giuria del VisionOttica Award tesi, provenienti dalle sette Università, Torino, Milano, Padova, Firenze, Roma, Napoli e Salento, discusse nell’anno solare 2017, di particolare interesse scientifico legate al mondo dell’ottica, dell’optometria, della contattologia, del visual training e della visione in generale». Tra i progetti futuri del VisionOttica Award, c’è la volontà di coinvolgere almeno un docente per Università nel corpo giudicante che indica i primi tre classificati. Inoltre, a fronte dell’interesse e del successo che ha riscontrato il concorso negli ultimi anni, l’organizzazione sta lavorando alla pubblicazione di una riduzione libraria delle tesi vincitrici delle prime quattro edizioni. «L’obiettivo è condividere con tutti gli operatori del settore e non solo l’importante patrimonio culturale nelle scienze della visione che, grazie al VisionOttica Award, oggi il nostro gruppo ha a disposizione», aggiunge Longoni.

La consegna dei VisionOttica Award 2018 durante il quinto congresso nazionale Aloeo, di metà marzo, all’Università di Milano Bicocca. Da sinistra: Simone Santacatterina, Federico Grillini, Stefano Panzeri, Adriana Moro, Riccardo Accardi e Juan Carlos Martinez Moral

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Attualità

FISICHELLA E SERENGETI, PARTNERSHIP COMPLETA Il pilota automobilistico italiano è l’ambassador del marchio di occhiali da sole per la collezione dedicata alla 24 Ore di Le Mans di Angelo Magri

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erengeti, brand specializzato in occhiali da sole per la guida e licenziatario ufficiale della 24 Ore di Le Mans, ha siglato una collaborazione con il pilota automobilistico italiano Giancarlo Fisichella, dal 1996 al 2009 in Formula1, con tre Gran Premi vinti. Dal 2010 Fisichella lavora a stretto contatto con il team Ferrari come pilota nella serie di Le Mans e ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2012 e 2014. Insieme a una campagna 2018 focalizzata sulla guida e a una collezione dedicata proprio alle “24 Ore di Le Mans”, la partnership con Fisichella viene a completare la presenza di Serengeti nel mondo dei motori. Fisichella, quali sono i valori, tecnici e non solo, di Serengeti che apprezza maggiormente e condivide? In Serengeti ho scoperto un prodotto eccezionale, le lenti polarizzate mi garantiscono un’efficienza visiva mai provata prima. Apprezzo anche la loro capacità di difendere i miei occhi dalla luce in quei momenti in cui è più fastidiosa. Li indosso praticamente sempre. Poi apprezzo anche il loro stile, che non è un fattore da trascurare. Quale collezione della gamma Serengeti predilige? Il mio ruolo di testimonial è legato alla linea “24 Ore di Le Mans”, quella più sportiva, che rispecchia meglio anche la mia attività e la mia personalità. Ma devo dire che indosso anche gli altri prodotti quando ci sono situazioni diverse e devo essere meno… sportivo.

Giancarlo Fisichella indossa il modello Linosa-8749 con lente polarizzata 555MN Blu Mirror © Roberto Viva

Quanto è importante la componente estetica e fashion in un paio di occhiali da sole? Nel mio caso, molto: ovviamente deve essere un prodotto di qualità in grado di proteggere i miei occhi, ma la componente estetica è fondamentale. E nel caso di Serengeti l’estetica rappresenta un fattore determinante per me. Il ruolo di ambassador oggi negli occhiali: pura esibizione di un prodotto o compartecipazione a un progetto? Nel mio caso è sicuramente compartecipazione a un progetto. Ci siamo trovati e abbiamo subito condiviso la linea “24 Ore di Le Mans”, perché si lega perfettamente alla mia attività. Ma poi ho potuto conoscere più a fondo sia il prodotto sia l’azienda: per quanto mi riguarda, non potevo scegliere un partner migliore nel settore ottico.

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Attualità

ZANACCHI: CAPITANO, GUERRIERO, MA SOPRATTUTTO OTTICO OPTOMETRISTA All’inizio di quest’anno si è spento, dopo una lunga malattia, il professionista piacentino, che da numero uno dell’associazione ha segnato anni fondamentali per lo sviluppo della categoria a cura della redazione

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e n’è andato in silenria, che svolgerà sino all’ultizio, Fabio Zanacchi, in mo. Nel 1996 ha inizio l’avvencoda al lungo periodo tura al vertice di Federottica, delle ultime vacanze quando viene eletto presidente natalizie, circondato dall’affetnazionale, subentrando a Giuto dei suoi più stretti familiari e seppe Ricco: incarico che mandei pochi colleghi che ne avetiene anche due anni dopo, per vano condiviso fino in fondo il suo secondo mandato, sino al le sue battaglie. Classe 1940, 2003, durante il quale, nel 2001, piacentino, si diploma in ottica contribuisce alla fondazione nel 1963 presso il Galilei di Mipresso l’Università Milano-Bilano. L’anno successivo inizia cocca del primo corso di laurea l’attività sindacale a Roma: nel in Ottica e Optometria. biennio 1965-66 è cofondatore Innumerevoli i titoli di Stato e i Fabio Zanacchi è scomparso di Federottica. Nel 1975, insiericonoscimenti ricevuti nel coril 7 gennaio scorso, all’età di 77 anni me ad altri colleghi, dà vita ad so della sua carriera: nel 1987 Assopto Piacenza, associazione autonoma il presidente della Repubblica, Francesco ma aderente all’Unione Commercianti locale, Cossiga, gli conferisce il titolo di Commendaalla quale rimane legato tutta la vita. Avvia tore. Nel 1988 gli viene consegnato da parun’intensa attività sindacale per la categote del Comune di Milano l’Ambrogino d’Oro,

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Attualità Pietro con Papa Wojtyla, in occasione del suo ventesimo anno di pontificato. Infine, nel 2000, in occasione del Congresso Nazionale dell’Albo degli Ottici Optometristi, in concomitanza con l’Anno Santo, organizza un’udienza dal pontefice per tutti i partecipanti, ottenendo anche un colloquio privato con il Santo Padre. Amato e odiato, duro nei giudizi, ma sempre documentato e trasparente nelle affermazioni e, soprattutto, animato da una grande passione per la sua professione, è stato ricordato da molti colleghi in occasione della sua morte: tra quanti ne hanno tracciato un breve profilo su b2eyes Today, riprendiamo un paio d’interventi, forse i più significativi per sintetizzarne il profilo e il carattere. «Dopo aver appreso la triste notizia della sua dipartita ho due immagini che mi ruotano nella testa, quella del Fabio capitano integerrimo, “il presidente che ci ha portato all’università”, e quella relativa ai momenti piacevoli e conviviali che abbiamo trascorso insieme – ha raccontato al nostro quotidiano online Renzo Zannardi, ex presidente di Federottica Milano Acofis – Fabio era un osso duro, uno che non mollava mai, credo che il suo profilo caratteriale e culturale sia ben

Zanacchi durante uno dei suoi numerosi incontri con Papa Giovanni Paolo II

insieme a Umberto Eco e Silvio Berlusconi, mentre il 2 giugno scorso il sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, lo insignisce dell’onorificenza di Grande Ufficiale. Intenso anche il rapporto con Papa Karol Wojtyla, che incontra numerose volte: nel dicembre 1978 è in udienza privata con il neoeletto pontefice, nel 1980 organizza un’udienza privata in Vaticano con tremila persone da tutto il mondo. Nel 1998 ha un incontro personale sull’altare in piazza San

L’ultimo importante riconoscimento ricevuto dall’ottico optometrista piacentino: da sinistra, l’allora sottosegretario dell’Economia, Paola De Micheli, Zanacchi, il prefetto di Piacenza, Anna Palombi, e il sindaco della città emiliana, Paolo Dosi, in occasione della consegna dell’onorificenza di Grande Ufficiale, nel giugno 2017

Da sinistra: il presidente della Camera di Commercio di Piacenza, l’onorevole Giovanni Carlo Bianchini, gli ottici piacentini Luciano Zanaboni, Enzo Varani, Delisio Pozzoli e Fabio Zanacchi e il Prefetto di Piacenza dell’epoca, poco dopo la nascita di Assopto Piacenza, che risale al marzo 1975. Il professionista recentemente scomparso fu tra i promotori di questa territoriale e per lunghi anni ne ebbe la presidenza, rimanendone ai vertici fino alla sua morte

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Attualità descritto da una strofa di Io sono uno, canzone scritta dal poeta musicale Luigi Tenco: “Io sono uno che non nasconde le sue idee, questo è vero, perché non mi piacciono quelli che vogliono andar d’accordo con tutti e che cambiano ogni volta bandiera per tirare a campare”. Far cambiare idea a Fabio era davvero dura. La seconda immagine che mi è rimasta impressa è quella del 13 dicembre 2016 a Palazzo Castiglioni in occasione della presentazione del libro: “L’ottica e l’optometria italiana vista con gli occhi di Acofis Milano. Dal sogno alla realtà”. Fabio, dopo una

giornata piena d’impegni sanitari, si mischiò con gli altri 399 colleghi presenti mostrando un’energia incontenibile, era felice come un bambino a una festa, parlava con tutti, stringeva mani, raccontava aneddoti… Alla fine mi chiese di fare una foto con lui e pretese una dedica personalizzata sul libro. Risposi: onorato! Grazie Fabio!». «Per me è stato l’ultimo presidente di Federottica, sindacalista che ha combattuto per una categoria di ottici optometristi unita, poi il nulla», ha commentato a b2eyes Today Giorgio Bollani, collega di Milano.

La prevenzione sulle strade passò dalla “sua” Piacenza Oggi che aziende, insegne, gruppi o altre realtà della filiera ottica sembrano aver scoperto l’importanza non soltanto dell’occhiale più adatto alla guida, ma anche del loro ruolo nella prevenzione ed educazione visiva dell’utente finale al volante, Fabio Zanacchi si rivela essere stato pioniere anche in questo ambito. Uno dei primi interventi in Italia di depistage visivo della popolazione fu organizzato, infatti, proprio dall’Assopto da lui guidata. «Lo realizzammo in collaborazione con l’Aci di Piacenza: venne svolto nel 1977 e nel 1978 presso l’Ente Fiera piacentino e coinvolse un elevato numero di persone, che fino a quel momento erano sostanzialmente all’oscuro delle opportunità, in termini di prevenzione e informazione, che poteva offrire un accurato screening dell’efficienza visiva quando ci si mette al volante – spiegava Zanacchi in un servizio sul n.8 del 2015 di questa rivista, dedicato al quarantennale della territoriale – Anche la promozione della sicurezza stradale, avviata trent’anni più tardi, nel 2007, in concomitanza con la campagna di prevenzione della guida in stato di ebbrezza, era volta a sensibilizzare la popolazione intera sulla necessità di effettuare periodicamente verifiche sulla propria capacità visiva».

Dal 2011 Assopto Piacenza partecipò all’attuazione del progetto “città di Piacenza Cardio Protetta”, tanto che negli anni successivi avrebbe meritato il titolo di città più “cardio protetta d’Europa”, in quanto nella stessa sono presenti oltre 100 defibrillatori. Sono tre gli apparecchi defibrillatori, oltre a una cassetta termica per il comune di San Giorgio Piacentino, che, nel ruolo di associazione benefica, l’Assopto locale ha acquistato con fondi propri, donandoli al Comando dei Carabinieri, all’Associazione Lupa Calcio e alla Polizia di Stato. Qui Fabio Zanacchi lo consegna a Calogero Germanà, allora questore di Piacenza, nell’estate del 2014

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Moda

THE MOST WANTED

In queste pagine una selezione dei modelli sole e vista piĂš richiesti a Mido 2018 pagine a cura di Francesca Tirozzi

Valentino

The Fab Glasses

Barberini Eyewear

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Moda

Blackfin

Furla

Invu

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Moda

Pepe Jeans

Made in Cadore

Ebk

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Moda

#WLPYours by Feb31st

Silhouette

Carrera

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Occhio allo stile

OCCHIALI ANDATA E RITORNO Una breve trasferta di lavoro: meglio puntare su un modello sobrio o appariscente? Un tocco di glitter può accentuare la femminilità, risultando portabile e non eccessivo anche per un meeting. Invece, per un viaggio di piacere mai rinunciare al benessere visivo di Angelica Pagnelli* Stile: la donna che desidera mostrarsi nella sua sofisticata femminilità creativa, dotata di grande sensibilità. Sarebbe perfetto l’abbinamento con un outfit Nina Ricci. Le geometrie morbide, che valorizzano un tailleur pantalone nero, esprimono grande personalità e la visibile coerenza cromatica con i dettagli completa l’allure del modello Jimmy Choo.

Viso/ caratteristiche individuali/fitting: un viso ovale oppure oblungo e soft, è perfetto per la forma oversize tendenzialmente squadrata. Il ponte discreto favorisce il fitting che diventa ideale anche su un naso importante.

Modello: occhiale da sole con asta glitter e silhouette rettangolare oversize dallo spirito glamour, evoca l’intramontabile disco style degli anni 70. Trend: nude color, oversize, forma anni 70, glitter. Le forme oversize anni 70, rappresentano un trend tornato di gran moda. Venivano indossate dalle celebrity con pantaloni a zampa d’elefante, su oufit floreali e scarpe con la zeppa. Il glitter è sulla scena come una delle tendenze moda più apprezzate degli ultimi due anni. A completare il modello il nude color, che ricorda il tono della pelle e va dal beige al rosa, passando attraverso crema e marrone, per sottolineare una bellezza molto naturale.

Jimmy Choo

Incarnato: caldo, di media o rilevante intensità, che abbia sottotono aranciato o dorato. Capelli ramati, castano rosso o dorato, biondi dalle nuance 32 dorate.

Occasione d’uso: dal mattino al tramonto, durante una breve trasferta business. Un volo a/r: meeting, pranzo di lavoro, rientro.

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Occhio allo stile Viso/ caratteristiche individuali/ fitting: viso a cuore, soft, regolare. Il design del ponte non richiede un viso particolarmente lungo, perché si presenta lineare e leggero. Le geometrie interne del frontale non sono adatte a nasi che presentano deviazioni del setto.

Stile: moderno, un po’ creativo, trendy, dal gusto rétro. In match con un outfit moderno privo di eccessi assume una connotazione più classica. Indossati con un abito uomo di Emporio Armani blu, estroso e poco convenzionale, enfatizzano una grande unicità.

Incarnato: adatto a incarnati muted, con caratteristiche sia fredde sia calde. Su incarnati freddi la lente valorizza il colore dei capelli scuri, su incarnati caldi diventa d’impatto con capelli biondi dal dorato al ramato.

Barberini Eyewear

Modello: pilot rivisitato nel design, replicando quasi in modo naturale la forma della lente. Ponte alto, lenti specchiate verde sfumato zaffiro Polarized Platinum Glass, in una cornice di acetato blu notte e metallo oro chiaro, con cerniera flex integrata. Trend: combo metallo e acetato, ispirazione vintage, ponte alto, lenti specchiate. Il ponte alto evoca la moda del passato e le lenti specchiate rappresentano ormai un trend consolidato.

*Angelica Pagnelli è creatrice dei format “Guardaroba Occhiali” e “Swap Party Occhiali”, fondatrice di “Immagine & Modi”, esercita l’attività di consulente e trainer a livello mondiale per aziende e imprenditori dell’ottica e partecipa, in qualità di relatrice, a seminari sul business dell’immagine per professionisti di vari settori.

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Occasione d’uso: alla guida, in auto sportiva verso il mare. E al rientro dalla vacanza, lo stesso modello può essere indossato nella vita quotidiana per andare al lavoro in abbigliamento easy o formale.

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Occhio allo stile

Viso/ caratteristiche individuali/ fitting: viso tondo. Interessante come la forma geometrica valorizzi i visi morbidi. Gli occhi grandi ed espressivi sembrano vivere in una vetrina di grande attrazione. Sopracciglio ad ala di gabbiano, non molto alto, con media ampiezza palpebrale.

Stile: moderno, che appartiene alla donna sicura di sé, femminile e decisa. Da indossare con tutti gli outfit da lavoro e da tempo libero. Con abito formale sdrammatizza i toni e rende il look più sensuale; con un outfit easy chic, come quello di Anteprima, che porta in scena il trend fifty to fifty (metà di un colore e metà di un altro) contrasta il mood. In abbinamento con la ballerina romantica a punta di Ebarrito, con fiocco cucito, sottolinea la femminilità.

Modello: Occhiale in acetato multicolore e aste in acciaio, totalmente anallergico. Trend: geometrie, gusto rétro, colore rosso. Il design ricorda gli occhiali delle nonne aristocratiche, dalle geometrie determinate. Il rosso è uno dei colori di tendenza esploso in passerella per l’autunno inverno scorso, che impera anche nella stagione estiva, favorendo combinazioni e abbinamenti tanto audaci quanto singolari.

Flair

Occasione d’uso: in cattedra l’insegnante non rinuncia a presentarsi femminile, giocando con l’accessorio. Gli stessi occhiali diventano perfetti per il pranzo con i colleghi, il meeting con il dirigente, il party della sera con gli amici. Lente Entry Galileo, che favorisce ampie aree di visione, per avere il massimo controllo dell’aula e della soglia di attenzione.

Incarnato: freddo, medio o intenso, con occhi profondi, di colore marrone o marrone verde. Capelli castano cenere medio o scuro.

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Contro-intuitivo

COME GESTIRE I CONFLITTI CON I COLLABORATORI Per migliorare una persona occorre puntare sui suoi lati positivi e non su quelli negativi: è il modo più efficace se si vuole correggere quanti lavorano con noi senza demotivarli e per portarli ad assumere un atteggiamento responsabile

di Michaela Gariboldi e Paolo Valentini*

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ome vanno gestiti i conflitti con i nostri collaboratori? Molte volte le persone all’interno del nostro gruppo agiscono bene, ma in qualche caso ci dobbiamo confrontare con loro al fine di correggere eventuali errori o, peggio, idee errate. Pensiamo, ad esempio, al nostro collaboratore addetto alle vendite. Che ritiene sia corretto annoiare il consumatore con dettagli tecnici sui prodot-

ti: nonostante glielo abbiamo già fatto notare, persevera, senza rendersi conto che in questo modo perde molte vendite. Siamo perciò di fronte a una situazione che dovremmo correggere subito, parlando con lui in maniera ferma e risoluta, senza tuttavia demotivarlo oppure offenderlo. A prima vista dovremmo fargli presente dove sbaglia, ma in realtà la strategia migliore è motivarlo a continuare a fare le cose in cui riesce bene, al fine di poterlo correggere sugli errori che commette.

* Michaela Gariboldi, socia di Open Source Management, è specializzata in risorse umane e management per le Pmi italiane. * Paolo Valentini, esperto in marketing e gestione delle risorse umane, con un focus pluriennale sul mercato ottico italiano, è titolare di I-Profile Venezia. Open Source Management opera nel mondo della consulenza aziendale. I-Profile Venezia è l’azienda franchisee di Osm per le province di Rovigo e Venezia.

Nell’80% dei casi, quando una persona sbaglia, lo fa per scarsa o cattiva comprensione e comunicazione all’interno dell’azienda, non per motivi disciplinari. Primo dato contro-intuitivo Nella stragrande maggioranza dei casi le persone che lavorano con noi sono motivate da

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Contro-intuitivo Se vuoi migliorare una persona, devi lavorare sui suoi lati positivi. Terzo dato contro-intuitivo Quando un collaboratore sbaglia, dobbiamo dunque aprire con lui una comunicazione nella quale gli elementi positivi superino gli elementi negativi. Come? • Approccia il tuo collaboratore in un ambiente sereno e appartato. Apprezzalo per qualcosa di veramente positivo che lui fa o ha fatto (digli “bravo”). Fai una pausa (non dire “ma” e nemmeno “però”). • Affronta l’errore, senza criticare, ma dicendo: “ti faccio notare che nonostante te l’abbia già detto e insegnato, continui a dare al cliente innumerevoli informazioni tecniche sui prodotti, anche quando non richieste, con la conseguenza che perdi molte trattative di vendita. Te ne sei reso conto? Hai visto che in seguito alla tua presentazione tecnica molte persone si creano dei dubbi e ti fanno obiezioni che normalmente non ti porrebbero? Perché continui a farlo?”. • Ascolta la persona. Qui tu hai come obiettivo quello di capire il vero motivo: non gli è chiaro, è un testone, ci ha provato ma è più forte di lui, lo devi esercitare ancora sull’approccio e sull’indagine di vendita, non ti ascolta quando parli, non osserva i colleghi più bravi di lui. Lo scopo del tuo dialogo è capire perché e trovare con lui un accordo. • Alla fine concludi il dialogo apprezzando nuovamente qualcosa di positivo in lui e dandogli rassicurazione su quanto vi siete appena detti. Le persone, quelle sane almeno, quando sbagliano lo sanno già. Ferire il loro orgoglio offendendole non funziona, in quanto minereste soltanto la loro volontà di fare. Lo scopo controintuitivo è valorizzare la persona su ciò che fa bene per motivarla a correggersi dove sbaglia. Proviamo a pensare alle volte in cui a scuola ci hanno rimproverato di continuo quando sbagliavamo, senza elogiarci se andavamo bene. Come ci sentivamo? Sicuramente molti di noi si sono sentiti meno abili e hanno abbandonato. Morale: se vuoi far crescere una persona, la devi elogiare sui suoi lati positivi e così correggerà anche i lati negativi.

buoni propositi. Solo un 20% dei collaboratori, se siamo sfortunati, metterà in campo in maniera sistemica azioni dannose (criticismo, lassismo, azioni fuori etica, ad esempio). Questi sono collaboratori che sarebbe meglio non avere in azienda (quando li incontri te ne rendi conto perché criticano, non si mettono mai in discussione). Per il resto dei collaboratori, la verità è che nella maggioranza dei casi vogliono fare bene. Pertanto la più grande risorsa che ognuno di noi ha come imprenditore è la “volontà” di fare bene da parte dei nostri collaboratori. A questo punto diventa evidente che gli errori commessi non sono dettati da motivi disciplinari, ma semmai da scarsa comprensione del compito, cattiva comunicazione da parte nostra, poca chiarezza del ruolo in azienda, confusione su chi fa che cosa in generale, il tutto per ragioni organizzative. Commetteremmo un grande errore se trattassimo tutti gli errori dei nostri collaboratori come se fossero dovuti a fattori disciplinari. L’80% delle cause degli errori dei nostri collaboratori è dovuto a incomprensione e a cattiva comunicazione. Il primo ingrediente che motiva un collaboratore a lavorare bene è “dimmi bravo quando me lo merito”. Secondo dato contro-intuitivo Abbiamo condotto un sondaggio su larga scala presso piccole e medie imprese italiane, appartenenti a servizi, commercio e industria, e abbiamo chiesto ai collaboratori cosa li renderebbe maggiormente motivati nell’ambiente di lavoro. Abbiamo sottoposto loro una lista di dieci fattori motivanti. A discapito delle aspettative più comuni, cioè denaro e premi, al primo posto è risultato: dimmi bravo quando me lo merito. Salario e promozione economica sono rispettivamente al quinto e sesto posto. I collaboratori sani, vale a dire la maggior parte, quelli che vengono a lavorare con l’intento di fare bene in azienda, sanno di sbagliare ogni tanto, ma sono consapevoli che per dare di più desiderano che venga riconosciuto verbalmente quando fanno bene. Quanti “bravo” realmente meritati hai dispensato negli ultimi giorni ai tuoi collaboratori?

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Strategie d’impresa

NEGOZIO FISICO E SHOPPING ONLINE: L’ALLEANZA FUNZIONA Alla luce di questa convergenza l’acquisto sarà solo una parte di un più ampio processo che valorizza tutti i nuovi punti di contatto tra il cliente e il venditore

di Letizia Melchiorre*

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e fino a qualche anno fa comprare online era un’abitudine dei soli esperti del web, ora non lo è più. Acquistare su internet è facile, basta scegliere il proprio prodotto e inserirlo nel carrello. Un risparmio, il più delle volte, a 360 gradi: di tempo, di denaro, di risorse. Lo si può fare ovunque e a qualsiasi ora. Uno scenario, questo, che lascerebbe ben poche chance al negozio fisico, fatto di oggetti da provare, di persone con competenza ed

esperienza da interrogare e cui affidarsi, dove tuttavia – secondo una recente indagine di Ernst & Young nel retail italiano (dati 2017) – nove volte su dieci si concretizza la vendita, a dispetto del competitor online, che spesso offre le prime informazioni utili per orientare le scelte di consumo che saranno espletate nello spazio fisico. Cosa significa tutto questo? Come l’imprenditore oggi deve conciliare le due dimensioni e cosa, soprattutto, deve imparare dal mercato dell’online? Come evidenziato in Email & Automation per il settore Retail, il “white paper” di MailUp dedicato a negozi e catene, scritto in collaborazione con Gianluca Diegoli, “l’online si pone come una vetrina fondamentale per il commercio in store, tanto che l’80% dei retailer

* Letizia Melchiorre di SocialLAB è consulente marketing e comunicazione digitale: supporta piccole e medie imprese nella progettazione e gestione di spazi di comunicazione online, in particolare sito web e social network.

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Strategie d’impresa se sapremo adattare le strategie dell’e-commerce (segmentazione della clientela su tutte) al negozio fisico. Come? Attraverso la raccolta di contatti profilati, ovvero quell’insieme di dati che dischiudono alla strategia un grandissimo potenziale di engagement, conversione e retention. La segmentazione è, infatti, un’attività imprescindibile per incrementare le conversioni, assecondando le esigenze, le disponibilità e i bisogni di ciascun cliente, a partire da dati anagrafici (età, genere, professione, ecc), geografici, scontrino medio e categorie merceologiche, proponendo così a ciascun cliente i prodotti più in linea con le preferenze e con lo storico d’acquisto. Calibrare una strategia sui dati del singolo destinatario significa inviare comunicazioni, offerte e cataloghi di prodotto personalizzati. Il futuro del marketing è sempre più mirato e data-driven. E questo, naturalmente, deve essere coerente anche con ciò che la forza vendita, in store, propone o suggerisce. Nel convincere qualcuno ad acquistare un prodotto, la leva economica è solo una di quelle possibili. Specialmente sui prodotti di fascia alta, dallo scontrino importante o dall’elevata valenza emotiva, un racconto ben fatto, un’immagine emozionale o una presentazione raffinata possono aprire porte in modo molto più efficace della promessa di uno sconto. Dobbiamo imparare a creare engagement con i clienti e i potenziali tali: raccontando loro il nostro mondo, divertendoli, emozionandoli, insegnando qualcosa e non solo cercando di vendere un prodotto. La parola d’ordine è coinvolgimento: il risultato sarà un utente più fedele, più attento, più disposto all’ascolto e in ultima analisi all’acquisto, magari nel nostro negozio, a dispetto di un più impersonale store online. Al contrario, continuare a ignorare le dinamiche che rendono sempre più competitivo il mercato online, significherà pregiudicare il destino del negozio per come l’abbiamo conosciuto fino a oggi.

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ha avviato strategie sul digitale. Ma a oggi è una fonte principalmente informativa, perché il consumatore vuole toccare con mano il prodotto prima di acquistarlo. Se nel 2018 sono attese almeno 20 mila nuove assunzioni nel retail, assistiamo a una diminuzione del numero di visitatori in negozio (-5% rispetto al 2015, sempre secondo Ernst & Young). Dati solo apparentemente contraddittori”. “È, dunque, la convergenza tra fisico e digitale a spingere le vendite, una sinergia in cui l’online va necessariamente considerato come un’e-

stensione digitale della vetrina, alla stregua di un flagship store”, prosegue Diegoli. L’acquisto sarà, quindi, solo una parte di un più ampio processo che valorizza tutti i nuovi punti di contatto tra il cliente e il venditore, dal negozio fisico alla mail, ai social network, ai website e così via. Entreranno in negozio sempre più clienti realmente interessati ai prodotti che vendiamo,

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Novità e Innovazione in Presbiopia. Menicon amplia la gamma Miru 1month con Miru 1month Menicon Multifocal, lente morbida progressiva a sostituzione mensile, destinata a portatori presbiti, miopi e ipermetropi. Menicon è il primo produttore giapponese di lenti a contatto. Miru significa vedere in giapponese ed è il nome scelto da Menicon per la sua nuova gamma di lenti morbide. Che si tratti di lenti giornaliere come Miru 1day Menicon Flat Pack oppure a sostituzione mensile come Miru 1month Menicon, per soggetti miopi e ipermetropi, oppure Miru 1month Menicon for Astigmatism, l'innovazione di Menicon questa volta riguarda la presbiopia lanciando la nuova lente:

Multifocal

Miru 1month Menicon Multifocal Qualche cenno sulla presbiopia

Multifocal

La presbiopia è la diminuzione della capacità di adattamento dell'occhio dovuta all'invecchiamento. Con l'età la visione da vicino diminuisce. La presbiopia sopraggiunge a metà percorso di vita. È costante, irreversibile e progressiva. Oggi, più del 50% della popolazione è presbite. Molti di loro conducono una vita attiva, possiedono un telefono cellulare, un tablet e/o un computer. Per lungo tempo gli occhiali hanno rappresentato l'unica soluzione, poi sono apparse le lenti a contatto progressive e la chirurgia refrattiva per alcuni. Le lenti a contatto erano quindi un'ottima soluzione per i giovani presbiti, ma offrivano soltanto un compromesso visivo per le presbiopie elevate.

Una tecnologia avanzata

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Dopo 20 anni di ricerche Menicon ha concepito una lente a contatto che si può applicare a un maggior numero di presbiti: Miru 1month Multifocal. In visione da vicino l'occhio converge verso il naso e la pupilla si restringe. L'innovazione sta proprio nell'aver messo a punto una lente a contatto morbida con una visione da vicino decentrata in posizione naturale di lettura. Questa tecnologia permette così di ottimizzare la visione da vicino, nel caso di forti presbiopie, senza penalizzare la visione da lontano. Queste lenti sono disponibili in due geometrie complementari: LOW e HIGH in funzione della necessità del portatore.

LOW

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Questa nuova generazione di lenti a contatto morbide consente un'ottima applicazione grazie ad una gamma di parametri estesa (da +6.00 a -13.00). Inoltre, il loro materiale in silicone hydrogel ultra permeabile all'ossigeno, garantisce una massima ossigenazione alla cornea, un'idratazione ed un comfort ottimale per tutto il tempo di porto delle lenti a contatto. (Sono disponibili sia in confezione da 3 che da 6 lenti. Da completare con la manutenzione consigliata con la soluzone SOLOCARE AQUA®).

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Legale

OTTICI E OCULISTI: UNA DIFFICILE CONVIVENZA? Come evidenziato anche all’evento Vision up-to-date dell’ultimo Mido, il fatto che un oftalmologo possa effettuare visite in un contesto collegato al negozio di ottica non riguarda l’abusivismo professionale e si può ritenere non vietato

di Silvia Stefanelli Avvocato

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ra le novità del Ddl Lorenzin troviamo sanzioni più elevate per l’abuso di professione: se prima gli ottici condannati rischiavano una pena di massimo sei mesi, adesso è possibile giungere anche a tre anni di reclusione, con multe fino a cinquantamila euro. L’inasprimento della pena contenuto nel Ddl Lorenzin significa che il nostro ordinamento vuole rassicurare la comunità allarmata dall’abusivismo, non che offrire servizi articolati sia vietato. Infatti, se prendiamo il caso della “convivenza” tra ottico e oculista, un conto è l’abuso di professione, un altro è la collaborazione tra loro, nella quale entrambi esercitano in modo distinto la propria professione, semplicemente nello stes-

so “luogo”. Da qui la domanda: un oculista può effettuare visite in un contesto collegato al negozio di ottica? Reputiamo che ciò non sia vietato. Per affermarlo ci basiamo innanzitutto su un principio fondamentale del nostro ordinamento: la libertà d’iniziativa economica, ai sensi dell’articolo 41 della Costituzione, da cui scaturisce che ciò che non è espressamente vietato è lecito. Facendo un breve excursus della legislazione vigente in merito a queste attività, possiamo rilevare che, fin dal 1934, l’esercizio di professioni sanitarie o di arti a esse connesse (oculista e ottico) sono sottoposte alla vigilanza della pubblica amministrazione, la quale verifica la conformità della struttura in

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Legale cui viene svolta l’attività ai requisiti minimi previsti dalla normativa regionale. Per quanto riguarda il negozio di ottica, poi, ci troviamo di fronte a un’attività di natura commerciale, quindi sottoposta alla disciplina del Decreto Legislativo 114 del 1998, che prevede gli atti da porre in essere per poter iniziare un’attività commerciale. Nessuna norma vigente, invece, disciplina lo specifico caso dello svolgimento di un’attività sanitaria all’interno di un locale in cui si pratica un’attività commerciale: vero è, però, che non esiste nel nostro ordinamento un divieto espresso. Più esattamente, pur in carenza di un divieto espresso, le pubbliche amministrazioni hanno sempre osteggiato (o, meglio, mai legittimato) situazioni che presentassero commistione tra attività commerciale e attività sanitaria, appoggiandosi su generiche argomentazioni inerenti l’interesse pubblico (la perdita di terzietà/ eticità del sanitario che opera in area commerciale). Il Tar della Regione Umbria, però, nel 2014, con la sentenza n. 421, ha inferto un duro colpo a tale prassi. Nel caso di specie la Regione Umbria aveva emanato requisiti appositi per lo svolgimento dell’attività di audioprotesista, che non consentiva lo svolgimento dell’attività all’interno di una farmacia (attività commerciale di area sanitaria). I ricorrenti lamentavano l’irragionevolezza e la sproporzione di tali attività, in quanto non strettamente connessi, come invece dichiarava la difesa regionale, alla tutela della salute, della dignità e del rispetto dei cittadini malati e disabili. Il Tar di Perugia, accogliendo la doglianza, ha dichiarato che nessun divieto normativo impedisce di esercitare una professione sanitaria presso strutture in cui si svolgono differenti attività commerciali sanitarie e non sanitarie (nel caso la farmacia) e che i requisiti strutturali in questione, per poter limitare l’iniziativa economica privata, devono essere strettamente connessi con una finalità di interesse pubblico generale (quali la salute, l’ambiente e i beni culturali). Fanno poi notare i giudici in sentenza che il nostro ordinamento sta andando sempre di più verso soluzioni di liberalizzazione dell’econo-

Il tavolo dei relatori all’incontro svoltosi il 24 febbraio all’Otticlub di Mido sulla relazione tra classe medica e area tecnica: da sinistra, Silvia Stefanelli, Nicola Di Lernia e Antonio Genovesi

mia. E così, in una linea europeista di slancio economico, sono sempre più numerose le normative italiane che condannano gli intralci alla libertà di iniziativa economica privata. In questo senso la legge 27 del 2012 ha abrogato tutte “le norme che pongono divieti o restrizioni alle attività economiche non adeguati o non proporzionati alle finalità pubbliche perseguite” e dichiara che tutti i limiti imposti alle attività economiche devono essere interpretati e applicati in senso tassativo, restrittivo e ragionevolmente proporzionato. In conclusione, a nostro parere, pur in assenza di una disciplina positiva che consenta la “convivenza” tra ottico e oculista, l’attuale quadro normativo di riferimento non pone divieti assoluti in merito. Anzi, la Costituzione e l’Europa dicono “sì” ai servizi articolati offerti al pubblico e all’iniziativa economica privata.

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Education

IRSOO, CON IL CONGRESSO 2018 TORNA ALL’OFTALMICA “The Good, the Bad and the Ugly” è il titolo del terzo simposio dell’Istituto, che si terrà a Vinci a fine settembre a cura della redazione

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l titolo, “The Good, the Bad and the Ugly”, indi- protettivi sempre per lo sport, con riferimenti agli ca l’obiettivo del congresso: per ogni argomen- standard internazionali che dovrebbero guidare le to trattato i relatori dovranno sottolineare e con- scelte del professionista, argomenti poco conosciuti frontare gli aspetti positivi con quelli negativi, dalla maggioranza degli operatori del settore. se presenti, segnalando eventualmente anche quelli «Ci saranno poi altri due grandi temi, più strettacontrastanti o non chiariti. Questo approccio potrà mente optometrici: il controllo della miopia e la gecosì favorire il dibattito fra esperti e pubblico alla fine stione della cataratta – prosegue Fossetti – Il primo è di ogni sessione. L’evento formativo sarà dedicato alla da qualche anno al centro delle attenzioni di ricercaricerca optometrica e alla sua rilevanza clinica, con tori, professionisti e aziende, con l’obiettivo di limitaun ritorno alle origini dell’optometria. «Ritorno alle re l’incremento di questo difetto visivo che, secondo basi perché si parlerà di lenti oftalmiche, di occhiale- uno studio del Brien Holden Institute, potrebbe coinria e di ottica di base, argomenti spesso trascurati nei volgere il 50% della popolazione mondiale prima del congressi optometrici – spiega Alessandro Fossetti, 2050». Al congresso verranno, inoltre, presentati i direttore di Irsoo – L’optometria scaturita dalla scuola risultati delle ultime ricerche sul tema, anche queldi Vinci è stata costruita sulle solide basi dell’ottica le effettuate all’Irsoo. Di particolare interesse per i nata nello storico corso dell’Istituto Nazionale di Otti- partecipanti sarà essere informati sullo stato dell’arca di Arcetri, grazie all’idea di Vasco Ronchi e di Ser- te dell’efficacia delle lenti a contatto morbide progio Villani: dare oggi nuovo peso all’anima di que- gressive e a gradiente di potere nel controllo della sta materia è condizione indispensabile per offrirle progressione miopica. «Il tema della cataratta, infiqualità». Alcuni dei temi ne, è fonte di buona parte sono già portati all’attendel lavoro che svolge un zione di ottici e optometriottico o un optometrista: sti dalle stesse aziende, la correzione ottica nelle come la protezione dalla condizioni di cataratta luce blu e dall’ultravioletincipiente, quella post to o le monofocali evolute intervento, il supporto a sostegno e a supporto informativo, i controlli pedell’accomodazione. Si riodici saranno al centro parlerà anche di lenti ofdelle relazioni del contalmiche e occhiali sporgresso», conclude il direttivi e, ancora, di occhiali Una vista della platea all’edizione 2016 del Congresso Irsoo tore dell’Irsoo.

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Lenti oftalmiche

ZEISS, IL CATALOGO LENTI PARLA AL CONSUMATORE Non un elenco di prodotti, caratteristiche e prezzi destinato alla consultazione da parte del professionista, ma un vero e proprio supporto alla proposta di vendita: è il nuovo volto del listino dell’azienda oftalmica, disponibile da aprile di Nicoletta Tobia

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a prima domanda che in scendo né in volumi né in valore Zeiss ci si è posti approce, secondo i dati Anfao, il 77% delciando il progetto è stata le lenti vendute sono monofocali, quali fossero le esigenze di cui oltre l’80% da stock, mentre di un centro ottico indipendente ancora oggi i grossi potenziali di nell’utilizzo del listino. «La risposta categorie come le progressive, le è stata che oggi ciò che serve ai lenti occupazionali o quelle per la nostri partner è un vero e proprio guida non sono valorizzati come supporto alla proposta di vendita, potrebbero – prosegue Marino – quasi al dialogo con il cliente fiQuesto ci dice che oggi l’approcnale, che deve essere il referente cio al cliente finale nella maggior ultimo cui esso è rivolto», spiega Annalisa Marino, trade marketing parte dei casi è ancora standarAnnalisa Marino, trade marketing manager di Carl Zeiss Vision Italia dizzato: da qui l’idea di creare uno manager di Carl Zeiss Vision Itastrumento che aiuti a proporre la lia. Pertanto, nella creazione del catalogo è stata lente ideale per quello specifico consumatore. data priorità alle informazioni rilevanti per la ri- Inoltre, da recenti ricerche che abbiamo condotto vendita, in primis i benefici, essendo questo il pri- sui clienti finali, è emerso che nel nostro mercato mo strumento di marketing all’interno di un centro esiste un legame di fiducia molto elevato con il ottico, perché nel corso della giornata lavorativa centro ottico indipendente da parte del consumaviene utilizzato dal professionista ogni qualvolta tore. Tale fiducia è basata sull’attenzione e sulla entra un cliente. cura dedicate dal professionista al proprio clien«Una seconda considerazione da cui siamo par- te e anche sulla competenza che il nostro partner titi è stata che il mercato oftalmico non sta cre- mostra sul prodotto: l’altra faccia della medaglia

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Lenti oftalmiche

La cover e alcune pagine interne del nuovo catalogo Zeiss 2018

di questo concetto è la responsabilità, che ci porta a non banalizzare il prodotto lente andando veramente a definire insieme al consumatore finale quali sono le sue esigenze». Alla luce di queste premesse, come si è evoluto il listino Zeiss, disponibile da aprile? «Abbiamo elaborato una modalità per proporre non un prodotto, ma una soluzione: ad esempio, parlando di progressive, non spiegherà in forma di elenco le singole tipologie, ma presenterà in prima battuta una gamma con i diversi design e, attraverso dei sestini e dei quartini che si aprono, fornirà un colpo d’occhio su tutte le possibili opzioni, spiegando in maniera semplice ed evidente qual è il passaggio da una lente all’altra in termini di benefici visivi crescenti e facilitando una decisione d’acquisto consapevole da parte del cliente – prosegue Marino – Questo però non demanda al consumatore la scelta, ma rende ancora più importante la professionalità e la responsabilità dell’ottico nel guidarla, proponendo la soluzione più idonea». Rispetto al passato il nuovo catalogo è stato molto semplificato, sia in termini di numero di pagine sia di informazioni fornite. «Dato il taglio più orientato al cliente finale, offre solo le informazioni necessarie per la vendita: la proposta della gamma, intesa anche come disponibilità di materiali, di indici e di trattamenti, e una modalità semplice di consultazione dei prezzi – aggiunge la manager – Inoltre, abbiamo inserito una tabella di up selling, grazie alla quale per l’ottico sarà semplice passare a una soluzione più completa per un approccio maggiormente personalizzato: infatti, in funzione dell’utilizzo della lente, che sia per interni e per esterni o per il tempo libero all’aperto, agevolerà la proposta della soluzione

migliore e di una serie di supplementi, quali ad esempio specifici trattamenti». Tutti i dettagli più tecnici che non sono funzionali nella fase della vendita saranno contenuti in una versione più completa del catalogo, resa disponibile per i professionisti in formato digitale o, per chi lo preferisce, cartaceo. La grafica del listino, che rende immediatamente evidente dalla copertina sino alle pagine interne che Zeiss offre di serie la tecnologia UVProtect, strizza l’occhio al consumatore. «Già dalla cover il concetto trasmesso sarà “oltre la precisione, la protezione”: da subito apparirà dunque chiaro il posizionamento per cui, partendo dal percepito del cliente, cioè che il brand significa precisione, tecnologia e innovazione, oggi Zeiss evolve offrendo anche la protezione – dice Marino – In quest’ottica ci siamo concessi all’interno un maggiore uso del colore perché si parla di prodotti, trattamenti e materiali che hanno come focus la luce e farlo in bianco e nero risultava dicotomico». Il catalogo è suddiviso nelle sezioni Progressive, Digital, Monofocali, Office, Sport, EnergizeMe e Minerali, Bifocali e altro. A parte, infine, è stato realizzato un opuscolo, funzionale per approcciare il concetto di equipaggiamento supplementare, che tratta di lenti polarizzanti, colorazioni, specchiature e trattamenti in funzione degli utilizzi, suddivisi nelle categorie Urban, dedicate a un uso quotidiano, Drive, che garantiscono alcune performance alla guida, e Active, per le attività sportive.

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Lenti oftalmiche

ESSILOR, LA NUOVA FRONTIERA DELLA REFRAZIONE Dalle mole all’ipovisione, dalla videocentratura al digital: l’ampia offerta dell’azienda all’ultimo Mido ha visto però un protagonista assoluto, Vision-R 800, al debutto sul mercato italiano a cura della redazione

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o stand della Divisione Strumenti di Essilor Il modulo ottico Vision-R 800, che controlla i poteri a a Mido 2018 aveva lo scopo di raccontare 0.01D, trasmettendo contemporaneamente continui e il centro ottico del futuro tra innovazione impercettibili cambiamenti di sfero, cilindro e asse, e interconnettività, attraverso un percorso garantisce una refrazione più accurata e prescrizioesperienziale diviso per aree tematiche, incentrate ni eseguite con incrementi di 0.05D. «È stato accolto sui focus dell’azienda: dalla refrazione alle mole fino con grande entusiasmo dagli ottici – rivela Strigiotall’ipovisione, passando per gli strumenti di video- ti – Ne sono state colte le importanti potenzialità per centratura e la proposta digital. Il risultato, in termini sostenere il loro lavoro quotidiano in negozio e condi pubblico, è stato premiante. «Un sentiment dav- testualmente farlo evolvere, potenziandone la provero positivo – conferma Luca Strigiotti, direttore ge- fessionalità: con questo strumento si apre una nuova nerale di Essilor Italia – Nei primi due giorni di ma- frontiera della refrazione». nifestazione abbiamo registrato un’affluenza record Entusiasmo che si è tradotto in una grande partecipresso il nostro stand. E commenti positivi da tutti i pazione alle sessioni dimostrative tenute presso lo nostri interlocutori». L’attenzione è stata catturata stand, che hanno permesso ai professionisti italiani in particolare dall’area refrazione, con la principa- di conoscere le potenzialità dello strumento. «Gli inle novità tecnologica della Divisione Strumenti: il contri hanno registrato il sold out su tutti e tre i giorni nuovo forottero computedi fiera, a dimostrazione rizzato Vision-R 800, frutto dell’effetto impattante ottedell’expertise e dell’imnuto da Vision-R 800 – agpegno del dipartimento giunge Christophe Di TraRicerca & Sviluppo Essipani, responsabile della lor Instruments di Parigi. Divisione Strumenti di EsUna tecnologia esclusiva silor Italia – I nostri interloe brevettata che, grazie a cutori hanno percepito che variazioni di potere fluide, sta per iniziare una nuova rende il test di refrazione era con un grandissimo più preciso, più semplice potenziale sia in termini di da eseguire per il profesprestazioni tecniche sia di sionista della visione e più Vision-R 800, il forottero computerizzato di Essilor, presentato vantaggi di utilizzo per il confortevole per il cliente. ufficialmente all’edizione 2018 del salone milanese centro ottico stesso».

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Lenti oftalmiche

HOYA: OTTICI E CLIENTI AL CENTRO DELLA CAMPAGNA Sono i protagonisti del piano di comunicazione dell’azienda oftalmica per il 2018, che prevede una visibilità personalizzata a cura della redazione

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uest’anno Hoya vuole sempre più met- personalizzata per attrarre e fidelizzare il consutere al centro le competenze dell’ottico. matore finale, la Hoya Center Platform, nuova piat«Con la nuova campagna Professioni- taforma per accedere in modo facile e intuitivo ai sta in Vista vogliamo comunicare che servizi dedicati dell’azienda oftalmica, formazione la professionalità è sicuramente uno degli elemen- e consulenza per capitalizzare al meglio le comti fondamentali alla base del successo, insieme petenze, sistemi e tecnologie innovativi per fornire alla capacità di distinguersi sul mercato», spiega un’esperienza d’acquisto positiva e, infine, attività Anna Maria Nicolini, responsabile marketing di promozionali per incrementare le vendite. «La coHoya Italia. municazione è strutturata in modo chiaro mettenL’azienda oftalmica punta sul claim “Seleziona- do in evidenza i clienti, veri e propri testimonial to da Hoya, scelto dai clienti”. «Selezionato da del punto vendita, e ponendo al centro l’immagine Hoya per la competenza con cui offre ogni giorno del titolare e dell’insegna», precisa Nicolini. soluzioni visive efficaci, un serLa campagna si focalizza sui vizio sempre più personalizzato prodotti alla base della crescita e un’esperienza d’acquisto unifutura: lenti sensibili alla luce, ca e coinvolgente – continua la da sole graduate, progressive manager – Scelto dai clienti per top e protettive dalla luce blu, in la capacità di dare la giusta sobase alla stagionalità. «Protagoluzione correttiva, estetica e di niste saranno le lenti Sensity e i far vivere la migliore esperienza Fashion Tints da aprile a settemPer scoprire nti il mondo ho le ce! d’acquisto: l’ottico costruisce il bre, Lifestyle da ottobre a dicemlu sensibili alla rice giat viag Giulia, proprio successo sul rapporto dibre, BlueControl da gennaio a retto con la clientela, che ascolta marzo 2019, insieme ai nostri sie mette a proprio agio». stemi VisuReal e iLog, su cui ci foIl programma Professionista in Un esempio della nuova campagna di Hoya, calizzeremo a marzo e a ottobre», Vista 2018 prevede una visibilità Professionista conclude Nicolini. in Vista ROSSI OTTICA LENTI CHIARE IN INTERNI E SUBITO SCURE IN ESTERNI.

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NIKON LENSWEAR: 800 PORTE IN 3 ANNI Iniziative di marketing e comunicazione innovative e nuovi prodotti oftalmici per ampliare l’offerta e rispondere alle esigenze del portatore: sono gli strumenti con cui la business unit affronta il 2018 in vista di un’ulteriore espansione sul mercato interno di Nicoletta Tobia

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artita a pieno regime dal punto di vista commerciale nel settembre 2016, Nikon Lenswear Italia archivia sin qui un bilancio positivo. «Il mercato ha recepito la nostra offerta di differenziazione, aspetto sul quale puntiamo molto in un momento in cui gli ottici cercano di uscire dal coro per poter lavorare con maggiore tranquillità – spiega Paolo Cassinari, direttore della business unit della società che fa parte del Gruppo Essilor – Il buon risultato è rappresentato dai 150 clienti sinora attivati, soprattutto nel nord Italia, ottici selezionati che hanno scelto di diventare partner del brand, sposandone i valori, e che Nikon ha saputo conquistare anche attraverso un attento servizio di prossimità al centro ottico e una puntuale assistenza one to one; ma anche da ciò che stiamo cercando di costruire in termini di offerta di marketing legata al marchio». Inaugurato il 2018 con una significativa crescita delle vendite, il brand si pone ora una serie di obiettivi sfidanti per l’anno in corso, tra cui portare a 250 i clienti, per arrivare a 800 a

fine 2020 in tutta Italia. «Vogliamo anzitutto aumentare la nostra notorietà sul territorio, e in questo ci ha aiutato la partecipazione all’ultimo DaTE, grazie al quale siamo venuti in contatto con molti ottici del centro sud; ma più in generale sul mercato, perché ancora oggi molti professionisti non sanno che Nikon è anche lenti oftalmiche – prosegue Cassinari – Un altro obiettivo è proporre, accanto a quelle più classiche, attività di marketing e comunicazione innovative facendo leva sull’importanza del brand, per supportare l’ottico in quella che è la sua principale esigenza oggi: creare traffico sul punto vendita».

Paolo Cassinari, direttore di Nikon Lenswear Italy

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Lenti oftalmiche lioni di fan su Facebook. Dobbiamo rivolgerci a questi clienti fedeli, comunicando che il know how viene utilizzato per sviluppare anche lenti oftalmiche, reperibili in centri ottici selezionati. In questo modo è possibile, grazie ai nuovi strumenti, localizzare la comunicazione lì dove sono posizionati i punti vendita». Per garantire ulteriore slancio all’inizio d’anno positivo, da marzo l’azienda ha introdotto sul mercato diverse novità di prodotto, così da rendere la gamma di lenti Nikon sempre più completa e rispondente alle diverse esigenze dei portatori. Tra questi, le lenti Night Drive Boost, specifiche per la guida, che grazie alla tecnologia Reflect Tuner sono studiate per ridurre l’effetto di bagliore notturno, pur rimanendo chiare e trasparenti. «Un’introduzione che si inserisce nel solco della grande attenzione del Gruppo Essilor all’aspetto della visione e della sicurezza alla guida, testimoniata dall’accordo con la Fédération Internationale de l’Automobile», precisa Cassinari. Tra le novità ci sono, inoltre, Blue Secure, sistema di protezione integrato nella lente in grado di filtrare i raggi UV e la luce blu nociva emessa dal sole, dall’illuminazione Led, dai display dei dispositivi digitali e dalle fonti di luce fluorescente, e, in tema di lenti sun, l’ingresso della proposta completa degli Style Colors Transitions e di Transitions Xtractive.

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Un’immagine di campagna delle nuove lenti Night Drive Boost, specifiche per la guida

Una di queste attività è legata a Trial Lens, un tool sviluppato da Nikon, una speciale cassetta di prova che consente di far testare al consumatore le lenti progressive con la sua prescrizione prima dell’acquisto. «Sperimentata con un ottico partner di Roma, il quale ha richiamato i propri clienti che da tre anni non venivano in negozio, gli ha consentito di raggiungere una redemption del 10%: risultato ancor più significativo dato che parliamo di progressive top di gamma – commenta il manager – Inoltre, stiamo collaborando con un’agenzia di marketing che ha sviluppato un software che, attraverso Messenger, invia messaggi mirati ai consumatori per indirizzarli nei negozi dei nostri partner. Cerchiamo di lavorare su un aspetto importante: Nikon come marchio legato al mondo della fotografia ha, solo in Italia, tredici mi-

Il tool di prova Trial Lens, sviluppato da Nikon Lenswear, che consente di far testare al consumatore le lenti progressive con la sua prescrizione prima dell’acquisto

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Lenti oftalmiche

ITAL-LENTI: A MIDO FOCUS SULLE NUOVE LENTI DIGITAL È uno dei tre nuovi prodotti lanciati con successo dall’azienda oftalmica all’ultima edizione della fiera a cura della redazione

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dati di Mido 2018, con un incremento del 5% puntamenti per la società oftalmica dell’Alpago: tra di presenze rispetto all’edizione precedente, questi spiccano la presenza al Congresso dell’Istihanno avuto un impatto estremamente positivo tuto Zaccagnini di Bologna, a fine aprile, e, prima anche su Ital-Lenti. «Quest’anno il salone si è ancora, quella al Congresso dell’Albo degli Ottici dimostrato un evento per noi davvero fondamentale Optometristi di Perugia, a fine marzo. Qui è prevista – spiega Paolo Marchesi, product & marketing ma- anche una relazione di Ital-Lenti sull’utilizzo massicnager dell’azienda guidata dalla famiglia Polzotto cio di computer e device tecnologici e sulle lenti per – Abbiamo registrato un numero crescente soprat- vicino e intermedio più adatte, non solo per i presbiti, tutto di visitatori esteri, provenienti dall’Est Europa ma pure per i cosiddetti pre-presbiti, ossia gli under e ancor più dal Medio Oriente, che hanno mostrato 40 a rischio stress accomodativo per via dell’uso proun grande interesse per le nostre nuove lenti». Alla lungato di smartphone, pc e altri supporti digitali. fiera milanese sono state, infatti, lanciate la famiglia In aprile verrà introdotto il nuovo catalogo Ital-LenMobile, la gamma con design ottimizzato per il mon- ti. «Fornirà tutte le informazioni all’ottico sui vari tipi do digitale, la progressiva Twice Armonie e My Pre- di prodotti, con una descrizione mirata comprensimium, realizzata con un nuovo va di caratteristiche tecniche concetto di customizzazione, e consigli d’uso, che risulterà non solo basato sui classici paun efficace supporto alla venrametri posturali, ma tenendo dita per il centro ottico», prein considerazione anche gli stili cisa Marchesi. Con l’uscita di vita e le necessità visive del del listino 2018 riprenderanno portatore. «Questa grande atanche i vari appuntamenti in tenzione conferma che i marchi tutta Italia, il cui programma made in Italy come Ital-Lenti riè in fase di definizione, che sultano attraenti per i mercati permetteranno a Ital-Lenti di internazionali», continua il maincontrare gli ottici di diverse nager. città italiane attraverso eventi Mido, comunque, è stato solo mirati di presentazione delle l’inizio di un 2018 ricco di ap- L’immagine di campagna di My Premium nuove lenti.

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Velocità di servizio Velocità di messa a fuoco Velocità di adattamento

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Lo gnommero

QUANDO IL CAMBIAMENTO È UNA POSSIBILITÀ REALE di Sergio Cappa

“Tutti fanno tutto per trarne un utile o sfuggire a un danno, al di fuori di queste due ragioni è follia… e tuttavia Odìsseo mi accusa; come può uno come te accusare uno come me, tutti dovrebbero sapere che tipo di uomo sei, tu che formuli accuse ingiuste contro chi non le merita; hai delle prove o le tue sono solo supposizioni… dunque tu mi accusi non perché sai ma perché pensi di sapere… supposizioni, che uomo sfrontato… mi accusi solo fidandoti delle tue opinioni…”. Palamede, mitologico re dell’isola di Eubea, si racconta che convinse Odisseo, che si fingeva pazzo, a unirsi all’esercito di Agamennone, comandante supremo, per la spedizione a Troia; Achille, Aiace e Fenice come comandanti di flotta mentre lo stesso Palamede con Diomede e Odisseo sarebbero stati i comandanti di terra. Poi tra i due si accesero frizioni e gelosie e Odisseo accusò Palamede di aver venduto i piani di guerra ai troiani, una “fake news” che lo condannava a morte per tradimento; questi prima della condanna articolò la sua lunga difesa davanti ai giudici, come Alessandro Baricco ha ricostruito collegando i frammenti giunti a noi da Eschilo, Sofocle ed Euripide a pochi altri. E tuttavia lo uccisero, e Palamede – che significa “usignolo delle muse” - divenne il simbolo dell’ingiustizia, nei secoli, dei condannati per malafede e volontà politica; sembra

raccontare però qualcosa di più che non lo scontro tra le tende di Agamennone. Racconta lo scontro tra due élite intellettuali: da una parte quella di Odisseo che si rifaceva a una tradizione religiosa dei vecchi miti e che poggiava sulla forza quasi magica della poesia, e dall’altra quella più laica e tecnica di Palamede, in un certo senso più moderna, senza dimenticare che Palamede è ricordato come l’inventore della scrittura, mentre la cultura omerica veniva da un contesto di pura oralità e i poeti erano i sacerdoti di questo sapere. Lo scontro fu vinto dall’intellighenzia omerica, e per almeno tre secoli si prese la mente dei greci e il nome di Palamede scomparve dalla memoria perché i vincitori non si limitano a vincere ma vogliono cancellare i vinti dalla storia. Tra i V e IV secolo a.C. il nome di Palamede ritorna in superfice. Ma lo scontro omerico si è riproposto nei secoli. Nel ‘600 registriamo il confronto tra la Chiesa ufficiale di Roma, una élite intellettuale che si rifaceva a un sapere religioso tolemaico e antico, e dall’altra parte Galilei portatore di una nuova empirica e matematica lettura del mondo. Oggi, anni del trionfo della cultura digitale e degli eroi dell’élite intellettuale che l’ha creata, di una cultura legata alla distribuzione del senso sulla superfice e alla velocità, all’efficienza anche a costo di sacrificare una certa precisione,

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siamo testimoni della frizione con chi dominava sino al giorno prima e la sua ostinazione a credere alla profondità, alla lentezza, al rigore sino alla dimensione spirituale dell’uomo. Non è ancora Palamede contro Odisseo? All’individuo, bulimico cliente-consumatore prima che cosciente cittadino, viene offerto un vaudeville di affari pubblici facilmente fruibile con leader trasformati in performer alla ricerca dell’audience misurata dal valore commerciale. E quando la cosmesi del linguaggio impone il titolo-spettacolo allora le “fake news” rappresentano la naturale scelta. Se anche sulla nostra professione sono piovute recentemente falsità profittevoli costruite ad arte, pro domo sua ad pontifices un gruppo articolato e determinato di sani professionisti è stato colpito dalla visionaria follia di definire i tratti identitari e l’immagine somatica della nostra benemerita professione, ravvisando in quindici le norme essenziali per il comportamento competente, raccomandazioni di buona pratica che sconfesseranno i detrattori: esistere vuole dire avere coscienza di sé e allora plaudiamo all’ottimismo radicale di chi rifiuta di accettare la sconfitta e insiste a credere che il cambiamento sia una possibilità reale. Il nostro compito è provocare il cambiamento e vedere la difficoltà del compito è l’inizio del nostro lavoro, non la fine.


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51 BLUDATA INFORMATICA 31030 Breda di Piave (TV) Via delle Industrie, 10 Tel. 0422 445442 Fax 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com 15 CARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Tel. 800 258327 marketing@vision.zeiss.com www.vision.zeiss.it 47 C.S.O. 50018 Scandicci (FI) Via degli Stagnacci, 12/E Tel. 055 7221913 Fax 055 721557 support@csoitalia.it www.csoitalia.it 17 D.A.I. OPTICAL INDUSTRIES 70056 Molfetta (BA) Via dei Calzaturieri, 9 Z.I. Tel. 080 3974278 Fax 080 3973431 www.daioptical.com

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58-IV copertina OFTALMICA GALILEO 20099 Sesto San Giovanni (MI) Via Concordia, 5/C7 Tel. 02 243441 Fax 02 24344834 info@galileoitalia.it www.galileoitalia.net 1 OPTOVISTA 40012 Calderara di Reno (BO) Via Commenda, 1/2 Tel. 051 727012 Fax 800 216631 info@optovista.com www.optovista.com 41-60 SEIKO OPTICAL 20024 Garbagnate Milanese (MI) Via Zenale, 27 Numero verde 800 016476 Fax 02 99071570 info@seiko-optical.com www.seiko-optical.com 21 SIOO 50121 Firenze Stazione di Santa Maria Novella, binario 1/A Tel. 055 216033 Fax 055 216033 info@scuolaottica.it www.scuolaottica.it 9 VISION GROUP 20141 Milano Via Ripamonti, 44 Tel. 02 92885300 Fax 02 92885348 info@vision-group.it www.vision-group.it 53 VITA RESEARCH 00040 Ariccia (RM) Via Variante di Cancelliera, 40 Tel. 06 934980 Fax 06 9345037 info@vitaresearch.com www.vitaresearch.com

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I Lions in prima fila per la “vista” Sight for Kids è un Progetto del Lions Clubs International che si svilupperà attraverso una campagna di prevenzione dell’ambliopia organizzata e gestita dai Lions italiani in collaborazione con Johnson & Johnson, Safilo e Zeiss, e che prevede di sottoporre a uno specifico screening circa 100.000 bambini in tutta Italia. Sight for Kids si prefigge due obiettivi: 1. Il primo obiettivo è quello di sensibilizzare e informare genitori e insegnanti sulle problematiche da deficit dell’acutezza visiva (ambliopia) nei bambini in età pediatrica. 2. Il secondo obiettivo, conseguente al primo, è quello di contribuire alla tempestiva identificazione di deficit visivi nei bambini al fine di favorirne le cure adeguate. L’intento è di raggiungere in breve tempo quanti più bambini possibile sensibilizzando i loro genitori. I Lions Club italiani si prefiggono di attuare sul territorio nazionale una campagna di screening e comunicazione senza precedenti.

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