FIRENZE Palazzo dei Congressi
PROGRAMMA PRELIMINARE Promosso da
Fabiano Gruppo Editoriale
Con il patrocinio di
PROGRESSIVE
Presentano
30 GIUGNO 2019
Nicola Di Lernia Esperto del mercato dell’ottica e opinionista b2eyes
BUSINESS FORUM
Michela Vuga Giornalista scientifica in ambito salute
08.30 Registrazione e apertura area espositiva Parte prima IL MERCATO 09.30
Il saluto delle autorità dell’ottica Andrea Afragoli - Presidente Federottica Paolo Pettazzoni - Presidente Anfao Lenti Fabrizio Vettore - Presidente Assogruppi
09.45 Il mercato delle lenti progressive in Italia e in Europa secondo Anfao* Fabrizio Marazzi - Head of Market Insight. GfK Italia 10.15
La prima volta di un presbite alle prese con una progressiva Risultati di una recente ricerca di mercato su un panel di acquirenti che hanno acquistato occhiali con lenti progressive negli ultimi 6 mesi Nicola Di Lernia
10.35
Round Table “Da vicino e da lontano: il mercato visto dall’industria” Moderatori: Nicola Di Lernia, Michela Vuga Pietro Speroni - Direttore Commerciale di Carl Zeiss Vision Italia Luca Strigiotti - Direttore Generale di Essilor Italia Maurizio Veroli - Amministratore Delegato di Hoya Italia Michele Villotti – General Manager di Rodenstock Italia Paolo Pettazzoni - Presidente Anfao Lenti
11.00 L’ottica over 40: una prateria di opportunità Nicola Di Lernia 11.15 Le leve dell’industria per lo sviluppo del mercato (parte prima) A cura degli esperti dell’industria oftalmica italiana - Hoya e Zeiss 11.45 Retail disruption e sviluppi online: casi internazionali e riflessioni per il mercato italiano Fabrizio Valente - Fondatore e amministratore di Kiki Lab - Ebeltoft Italy 12.00 Le leve dell’industria per lo sviluppo del mercato (parte seconda) A cura degli esperti dell’industria oftalmica italiana - Dai Optical e Ital Lenti
12.20 Retail Disruption e sviluppi online: casi internazionali e riflessioni per il mercato italiano (parte seconda)* Fabrizio Valente - Fondatore e amministratore di Kiki Lab – Ebeltoft Italy 12.35
La vera experience “progressiva”: retailer a confronto Moderatori: Nicola Di Lernia Massimo Barberis - Direttore Generale Optocoop Italia Marco Procacciante - Amministratore Delegato Vision Group Laurent Schmitt - Amministratore Delegato Netcity Fabrizio Valente - Fondatore e amministratore di Kiki Lab - Ebeltoft Italy
13.00 Mido 20-20 Francesco Gili - Chief Operating Officer Mido 13.15 Pausa - Area espositiva: tecnologie a confronto Parte seconda LA TECNICA 15.00 Il pensiero dell’ottico optometrista Andrea Afragoli - Presidente Federottica 15.15 La tecnica: lenti oftalmiche. Mini masterclass con interrogazioni* Silvano Abati – Docente ed esperto di lenti oftalmiche 15.35 Progressive real time. Entriamo nel “vivo” dell’optometria Nicola Di Lernia 15.50 Le leve dell’industria per lo sviluppo del mercato (parte terza) A cura degli esperti dell’industria oftalmica - Essilor e Rodenstock 16.10 La tecnica: lenti a contatto. Mini masterclass con interrogazioni* Giancarlo Montani - Docente ed esperto di lenti a contatto 16.30 Le leve dell’industria per lo sviluppo del mercato (parte quarta) A cura degli esperti del mondo dell’industria oftalmica - Optovista e Opto In 16.50 Esempi internazionali dall’optometria e dal retail Nicola Di Lernia - Esperto del mercato dell’ottica Daddi Fadel – Esperta di lenti a contatto specialistiche 17.10
Le donne (soprattutto quelle dell’ottica) lo sanno. Le manager dell’ottica a confronto su motivazioni e aspettative della donna neopresbite Moderatore: Michela Vuga - Giornalista scientifica in ambito salute
17.30 Il pensiero del medico oculista Francesco Bandello - Professore Ordinario di Oftalmologia, Direttore Clinica Oculistica e Presidente del corso di laurea in Medicina Università Vita-Salute San Raffaele 18.00 #happytogether
DOMENICA 30 GIUGNO
* Votazioni in sala
Pal
CORSI MONOTEMATICI LENTI PROGRESSIVE LUNEDì 1 LUGLIO 2019 DALLE ORE 8:30 ALLE ORE 10:30 CORSO N. 1 BASE
Per ottici e per addetti alla vendita LA GESTIONE DEL SOGGETTO PRESBITE: DALLA GIUSTA VALUTAZIONE ALLA SCELTA DELLA LENTE PROGRESSIVA
Relatori: Fabiola Marcotullio, Antonio Pannunzio, Marko Jablanovic, docenti Istituto Keplero Abstract: Lo scopo del corso è fornire al partecipante gli elementi essenziali per una corretta gestione del
soggetto presbite partendo dall’anamnesi fino alla scelta della lente progressiva. CORSO N. 2 AVANZATO
Per ottici
LENTI PROGRESSIVE: UN METODO VINCENTE PER “FARE LA DIFFERENZA”
Relatori: Roberto Pregliasco, consulente, Anna Gatti, consulente Abstract: Il successo di un Centro Ottico è legato alla capacità di essere innovativo e credibile.
Clipsystem può essere la “leva di Archimede”. Nel corso potrai eseguire simulazioni per soddisfare le infinite possibili ricette e vivere la gestione del processo di comunicazione con il cliente e con la classe medica. L’importanza dei dati nell’era del cliente Relatore: Anna Gatti, consulente Abstract: Come utilizzare i dati per fare analisi approfondite capaci di migliorare le strategie di marketing e la relazione con il cliente. Conoscere il comportamento dei propri clienti è un elemento essenziale per migliorare e accelerare il processo di attrazione del consumatore e, non meno importante, fidelizzarlo nel tempo. CORSO N. 3 BASE
Per ottici e per addetti alla vendita PRESCRIVERE LENTI PROGRESSIVE
Relatore: Gianmario Reverdy, Direttore corso optometria Istituto Leonardo da Vinci - Lino Barbieri, Responsabile Tecnico Filab Srl
Abstract: come è realizzata una lente progressiva - l’astigmatismo di superficie - le geometrie fondamentali
- il canale di progressione - l’inset variabile - il prisma di bilanciamento dello spessore- la marcatura della lente- la scelta della montatura- gli errori più comuni- le lenti multifocali non progressive.
DALLE ORE 11:00 ALLE ORE 13:00 CORSO N. 4 INTERMEDIO
Per ottici
LE LENTI OFTALMICHE PROGRESSIVE: CONOSCERLE PER VENDERLE MEGLIO. COME COMPRENDERE E RISOLVERE I PIÙ COMUNI PROBLEMI DI COMFORT
Relatori: Alessandro Fossetti, Direttore IRSOO - Paolo Sostegni, docente IRSOO – Sabrina Lotto, Head of Professional & Trade Marketing Essilor Italia Abstract: Quanto è ampio il canale di progressione? Come è distribuito l’astigmatismo superficiale? In cosa differisce la lente X da quella Y? In questo incontro la presentazione di un percorso formativo che conduce prima a conoscere le caratteristiche delle diverse lenti progressive in commercio in Italia e poi a prendere in esame i più comuni problemi di adattamento. CORSO N. 5 AVANZATO
Per ottici
LENTI PROGRESSIVE: DALLA SCELTA DELLA TIPOLOGIA DI LENTE ALLA CONSEGNA DELL’OCCHIALE
Relatori: Matteo Fusi, Docente SIOO – Fabio Briganti, Product Manager Carl Zeiss Vision Italia Abstract: Le esigenze visive dei presbiti sono notevolmente cambiate, anche grazie all’allungarsi delle
aspettative di vita. In relazione alla tipologia di lente che si sceglie, personalizzata o meno, può richiedersi una procedura più complicata per il suo approntamento rispetto a quella che si utilizza per una lente monofocale. Come indicare a un soggetto la geometria e tipologia della lente progressiva più adatta alle sue esigenze visive e come eventualmente aiutarlo nell’adattamento? Questo corso risponde alle tue domande. CORSO N. 6 BASE
Per ottici, per addetti alla vendita LENTI PROGRESSIVE, COSA C’È DA SAPERE PER UNA VENDITA OTTIMALE
Relatori: Silvano Abati, Direttore SIOO - Matilde Ronzoni, Product Specialist Hoya Italia Abstract: Pochi sono i casi in cui non è possibile l’utilizzo di una lente progressiva e le conoscenze basilari
per proporre questo ausilio sono semplici e di facile interpretazione. Il corso vuole fornire un vademecum accessibile a tutti coloro che consigliano questo ausilio: dall’ottico al semplice commesso, agli agenti per far sì che dall’analisi di una prescrizione e da alcuni semplici parametri rilevabili sul cliente sia possibile consigliare la corretta tipologia di questo ausilio. Il corso per la sua fruibilità riesce a mettere tutti in grado di proporre questa sempre più innovativa soluzione ottica. CORSO N. 7 LENTI PROGRESSIVE A CONTATTO
Per ottici
LINEE GUIDA PER LA CORRETTA SCELTA E CONTROLLO DI LENTI A CONTATTO MULTIFOCALI
Relatori: Giancarlo Montani, docente Università del Salento – Maria Giulia Muzzi, responsabile tecnico Occhio X Occhio Abstract: Benchè la presbiopia possa essere compensata in maniera efficace con lenti progressive oftalmiche anche l’utilizzo di lenti a contatto multifocali può garantire ottimi risultati e l’utilizzo combinato delle due soluzioni compensative può garantire al soggetto presbite un grado di soddisfazione molto elevato. Lo scopo del corso è quello di fornire ai partecipante i principi di funzionamento delle geometrie di lenti a contatto multifocali disponibili e le loro indicazioni per la scelta e per il controllo dimostrando, attraverso prove pratiche, la facilità con cui ora possono essere applicate. Verranno inoltre considerati gli aspetti comunicativi necessari per poter trasmettere meglio le informazioni relative a questi sistemi compensativi ai soggetti presbiti. LUNEDÌ 1 LUGLIO
Pal
L’OTTICO CHE VERRÀ
LUNEDì 1 LUGLIO 2019 8.30 Registrazione e apertura area espositiva 9.00 Saluto di Andrea Afragoli, Presidente Federottica
Conduce Angelica Pagnelli Consulente di stile, retailist, esperta di tendenze eyewear
9.15 Le origini del design eyewear in Italia Paolo Seminara e Bruno Palmegiani, Designer Eyewear 9.25
L’ottico e la sua visione imprenditoriale Intro scenario attuale: Angelica Pagnelli, consulente di stile, retailist, esperta di tendenze eyewear Marco Brugnola, esperto di comunicazione e coordinatore di SGA-SIOO
MODA E TENDENZE 10.00 La moda come fenomeno sociale e i link con il mondo eyewear Luisa Espanet, giornalista di moda, esperta di costume 10.15 Il linguaggio ecosostenibile della moda Gilberto Calzolari, vincitore del Green Carpet Award DESIGN 10.30 Essere designer in un negozio di ottica Monica Albanese, Fashion & Accessories Designer, Docente Istituto Marangoni 10.45 Realizzare collezioni eyewear vincenti: brand in licenza, di proprietà, di nicchia e private label Lorenzo Manzoni, Designer Eyewear, direttore creativo Marcolin 11.00 Come creare armonia ed efficienza operativa, tra l’anima imprenditoriale e la coscienza del designer David Pellicer, CEO & Designer Eyewear Etnia Barcelona INNOVAZIONE E TECNOLOGIA 11.15 Un progetto individuale per soddisfare visione e comfort Andrea Langè, responsabile New Media di Hoya Italia 11.30 Le nuove tecnologie mirate alla personalizzazione dell’occhiale in store Roberto Iazzolino, ricercatore innovazioni tecnologiche 11.45 “Diamo un taglio alla montatura” Roberto Iazzolino, ricercatore innovazioni tecnologiche 12.00 “Diamo un taglio alle lenti” Simone Gualandris, Sales Engineer MEI INNOVAZIONE E COMUNICAZIONE 12.15 Eyeworld & Love - Il mondo degli occhiali visto con gli occhi di un esperto dei contenuti online e una SEO specialist. Analisi del mercato online e strategie di comunicazione per aumentare visibilità e risultati online Salvatore Russo e Giulia Bezzi, SEO & Content Specialist SULLA STRADA DEL SUCCESSO 12.40 Ottici trend setter Testimonianza di ottici di ultima generazione che hanno superato la soglia del presente e sono proiettati nel futuro. Il brand del lusso, come gestirli 13.00 Chiusura lavori
LUNEDÌ 1 LUGLIO
L’OTTICO CHE VERRÀ
L’OTTICO CHE VERRÀ
FIRENZE Palazzo dei Congressi
COMPILARE E TRASMETTERE A: FGE S.r.l. - Divisione Corsi e Congressi - Reg. Rivelle 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 - a.manassero@fgeditore.it oppure compilare il form online su www.fgeditore.it Nome
Cognome Qualifica:
q Ottico-optometrista
q Medico oculista
q Ortottista
q Optometrista
q Addetto vendita
Centro ottico di riferimento Indirizzo
n.
CAP
Località
Prov.
Cell.
Indirizzo e-mail
Sessioni plenarie
Progressive Business Forum € 183,00 (Iva compresa) L’Ottico che verrà Ingresso libero
q Domenica 30 Giugno, 10.00-17.00 q Lunedì 1 Luglio, 10:00-13:00
Corsi monotematici lenti progressive Lunedì 1 Luglio 08:30-10:30 11:00-13:00
ITO
€ 36,60 cad. (Iva compresa) ITO
R q Corso 1 -Ebase SAU ottici
UR q Corso 2 - avanzato ottici ESA
TO
Aggiornamenti sui programmi su www.b2eyes.com
TO
RI URI q Corso 4 -Eintermedio ottici q Corso 5 - avanzato ottici SAU ESA
q Corso 6 - ottici addetti vendita
q Corso 7 - contattologia
riservato esclusivamente a Ottico-optometrista, Oculista, Ortottista, Optometrista, Addetto vendita*
n.
Iscrizione omaggio offerta da
ITO
UR addetti vendita q Corso 3 - ottici ESA
Quota di iscrizione operatori commerciali non comprese nelle figure * Euro 1.220 (Iva compresa)
Totale €
(Nulla è dovuto se in possesso dell’iscrizione omaggio)
L’iscrizione alle sessioni plenarie comprende: cartella congressuale, libro “LE LENTI MULTIFOCALI” (plenaria domenica), libro “OCCHIALI DA NECESSITÀ A VIRTÙ” (plenaria lunedì) Riservato ai primi 300 iscritti
Il lunch e la cena conviviale non sono compresi nell’iscrizione omaggio q Cena conviviale Domenica 30 Giugno € 70,00 (Iva compresa) q 1° Lunch Domenica 30 Giugno MODALITÀ DI PAGAMENTO
Totale €
€ 35,00 (Iva compresa)
q Bonifico bancario intestato a FGE S.r.l. Cassa di Risparmio di Asti, Agenzia di Canelli (AT) - IBAN IT57 Q060 8547 3000 0000 0030 016
q Carta di credito N°
q
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q VISA
q Mastercard
-
scad.
Intestata a:
/
CVV/CVC
Firma
ESTREMI PER LA FATTURAZIONE
(se diversi dai dati anagrafici già indicati)
Rag. Sociale Indirizzo CAP
n. Località
Prov.
Telefono
PEC
E-mail Codice Fiscale/P.Iva
Codice SDI
q Autorizzo il trattamento dei dati personali ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 30 Giugno 2003 n. 196 Data
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INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.Lgs. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali - PRIVACY). I dati personali verranno trattati ai fini delle operazioni di segreteria. L’autorizzazione al trattamento dei Vostri dati è obbligatoria e in sua assenza non ci sarà possibile procedere con le operazioni di iscrizione. Al riguardo, sono garantiti i diritti sanciti dall’Art. 7 del Decreto Legislativo 196/2003. Responsabile del trattamento è FGE S.r.l. - Reg. Rivelle, 7/F - Moasca (AT)
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sservatorio presbiopia
SEDE CONGRESSUALE
Palazzo dei Congressi Piazza Adua, 1 50123 Firenze FI
Scuola Internazionale di Ottica e Optometria
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
FGE Srl
Redazione: Via Petitti 16 - Milano Sede Operativa: Regione Rivelle 7/F, Moasca AT Tel. 0141 1706694 - info@fgeditore.it
N52019
SeeCoat Bright UV illumina i colori I colori spenti percepiti in condizioni di scarsa luminositĂ vengono ribilanciati
Strato illuminante
Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Maggio 2019 numero 5 www.b2eyes.com In copertina Safilens
N52019 Sommario
Scarica l’APP
di b2eyes magazine
B2TRADE Editoriale Uno speciale per un evento speciale 3 Attualità Chi arriva a Firenze sa da dove ripartire 4 Progressive, il retail è pronto al salto di qualità 8 Soi: sulla presbiopia filo diretto Roma-Milano 12 Anche la montatura del futuro passa da Firenze 14
Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Redazione Via Petitti, 16 - 20149 Milano Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it
B2EXPERT Lab
Multifocali, è una questione di… geometria 18 Presbiopia e lac: vantaggi e limiti della monovisione 22
Speciale “2019 Anno della Presbiopia” 25 Lo gnommero
Da Leonardo alle progressive: non c’è pratica “sanza scientia” 64
Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N - 16163 Genova Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 Copia omaggio
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N5 2019
visionottica.it
l’evoluzione del retail passa dal digitale.
Editoriale
Uno speciale per un evento speciale
di Angelo Magri
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semplicemente, punta a essere diverso. Diverso per le voci, molte delle quali fuori dal coro; diverso per il taglio, business sì ma senza trascurare la professione; diverso per le cifre, quelle dei professionisti e addetti ai lavori preregistrati, le quali finalmente potranno smentire un luogo comune del nostro settore: cioè che a corsi, convegni, congressi o quant’altro si vedano sempre e soltanto le solite facce. Progressive Business Forum, comunque, non vuole essere un punto di arrivo, semmai una base di partenza. Da Firenze si deve riprendere tutti insieme il cammino per far crescere la cultura della corretta compensazione della presbiopia con le soluzioni ottiche più adatte, prima ancora che per sviluppare il mercato delle progressive in Italia, tuttora attardato rispetto agli altri paesi europei. Fiduciosi, anzi certi, che nel 2020, quando verranno presentati i dati di sell out sulle multifocali, un incremento, piccolo o grande che sia, si paleserà. Solo allora si potrà essere pienamente soddisfatti, non vedere più sorrisi ironici o di circostanza e affermare con consapevolezza e una punta d’orgoglio che questo evento sarà stato davvero speciale.
li anni scorsi questo numero della rivista era dedicato alla contattologia: uno speciale per il segmento merceologico che, insieme naturalmente agli occhiali da sole, meglio si addiceva alla stagionalità delle vendite nei centri ottici. Ora, invece, trovate sempre uno speciale, ma di tutt’altra natura, dedicato al Progressive Business Forum del 30 giugno a Palazzo dei Congressi di Firenze. Vale a dire l’appuntamento clou di un progetto, “2019 Anno della Presbiopia e delle lenti progressive”, lanciato dopo l’estate scorsa dall’editore di questa testata, tra curiosità, interesse e qualche sorrisino di circostanza, se non di ironia. Ora anche i sorrisini si sono trasformati in espressioni di apprezzamento, alla luce del lavoro svolto in questi mesi, che ha coinvolto l’intera filiera dell’ottica, ma anche la classe medica, la stampa consumer e gli utenti finali. Le iniziative che hanno caratterizzato tale lavoro sono sintetizzate nelle pagine di questo numero, dedicate a un evento, quello fiorentino, che come abbiamo già scritto in precedenza non si prefigge di diventare migliore di altri appuntamenti presenti nel panorama congressuale dell’ottica nel nostro paese:
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N5 2019
Attualità
Chi arriva a Firenze sa da dove ripartire a cura della redazione
Il curatore e conduttore di Progressive Business Forum svela retroscena e opportunità dell’evento del 30 giugno, guardando cosa ci sarà soprattutto dopo
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icola Di Lernia vive da quasi trent’anni l’ottica del nostro paese e cerca di prevederne gli sviluppi. Che, in questa delicata fase di mercato, hanno i contorni del business degli over 40, ancora per larghi tratti inesplorati. Da qui la sua adesione totale al progetto che ha nell’appuntamento al Palazzo dei Congressi fiorentino il suo clou. Quali sono le parole chiave di Progressive Business Forum? Attualità, confronto, punto di arrivo, ripartenza. Dobbiamo considerare il Forum un primo momento di aggregazione per poter prendere insieme e da soli delle decisioni definitive sul mercato over 40. È il momento di prenderle queste decisioni, tutti insieme pur partendo da posizioni e filosofie diverse. L’obiettivo resta quello di sensibilizzare il pubblico a una correzione visiva dopo i 40 anni meno superficiale e ritardata, nonché funzionale a uno stile di vita complesso. Cosa che non si può fare senza uno sforzo congiunto di tutti. Altrimenti sarà il caos per altri cinque anni.
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In queste pagine, il conduttore di Progressive Business Forum in due immagini tratte dal suo libro Il mio primo Bellini a Venezia
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I nostri occhi non sono nati per gli schermi
Attualità
Relax per i nostri occhi nel mondo digitale Trascorriamo 8-10 ore al giorno su schermi digitali e in attività a distanza ravvicinata. Ciò può causare disturbi come occhi stanchi, irritati e visione offuscata. Le nuove lenti Sync III sono progettate per ridurre e prevenire l’affaticamento visivo digitale grazie alla zona potenziata per vicino in tre varianti per esigenze visive specifiche. Una grande opportunità per soddisfare nuovi clienti e distinguere il centro ottico.
I nostri occhi non sono nati per gli schermi. Le lenti Sync III sì!
www.hoyavision.it
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N5 2019
Attualità
Perché non si può fare a meno di Progressive Business Forum? Il Forum nasce da una mia suggestione del 2018, scritta in una delle “pillole” che ogni settimana il quotidiano online di questa testata pubblica: se il mercato delle lenti progressive non cresce, a breve possiamo tutti chiudere. L’editore ha raccolto questa sfida e del 2019 ha fatto l’anno della presbiopia e delle sue soluzioni, lenti progressive in primis, coinvolgendo anche la classe medica. Di fatto il Forum di Firenze è la punta dell’iceberg di un monte di attività che l’editore stesso ha organizzato o promosso da inizio 2019 e per i prossimi mesi. Ma il Forum è anche un punto di aggregazione e partenza: chi non c’è aspetterà il prossimo.
Che opportunità avrà di “recuperare” nei mesi successivi? Il Forum non è l’ultima spiaggia, ma come al solito chi prima arriva… Personalmente sono stanco di portare il cammello alla fontana e di convincerlo a bere. Da anni ho attuato una mia strategia. Il cammello lo porto alla fontana, ma se non vuole bere lo lascio lì finché gli viene sete e si adopera da solo ad approvvigionarsi. Intanto mi sarò recato in un’altra fontana con un altro cammello reticente. Ecco, il mio compito e quello del Forum ora è portare tutti quelli che lo desiderano alla fontana. Poi a bere se ne convinceranno da soli, quando il sole (alias, il mercato del commercio elettronico) sarà alto in cielo. Cosa ci sarà oltre Progressive Business Forum? Non lo so. So tuttavia che il lunedì successivo, 1° luglio, è in programma sempre al Palazzo dei Congressi di Firenze una serie molto interessante di corsi che vanno nella direzione indicata dal Forum. So anche che a partire da ottobre organizzerò per conto di un’importante realtà di retail un ciclo di webinar sul mercato over 40 e il business delle lenti progressive, che vedranno ospiti aziende e manager, un gruppo social di scambio, un confronto con il sottoscritto e un libro digitale a fine corso per i partecipanti. L’obiettivo è formare a distanza oltre 500 operatori dell’ottica professionale, prepararli alla redazione di un business model innovativo per il mercato over 40 e aiutarli nel 2020 a metterlo in pratica.
Cosa si perde chi non c’è? Forse una grande opportunità. Ho lavorato insieme ai manager di tutte le aziende oftalmiche che sostengono il Forum. Ho avuto una percezione netta di come tutti siano disposti a operare assieme per il bene comune nel rispetto reciproco e con obiettivi convergenti, seppure visti da angolazioni diverse. Non è una situazione trascurabile. È il momento per loro, e non solo per loro, di lasciar perdere i particolarismi e di mettersi a innaffiare il grande giardino del mercato over 40, che se vogliamo non è solo progressiva. Chi perde tempo ora potrebbe non averne più davanti.
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ProtezioneUV UVcompleta completa Protezione Protezione UV completa con lenti dada vista ZEISS. con lenti da vista ZEISS. con lenti vista ZEISS. Tutti giorni. Tutto giorno. Tutti i igiorni. Tutto ililgiorno. Tutti i giorni. Tutto il giorno. Lenti vista ZEISS con tecnologiaUVProtect. UVProtect. dadavista ZEISS con UVProtect. Lenti Lenti da vista ZEISS contecnologia tecnologia
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Un nuovo standard per tutte le lenti da vista chiare. Possono agevolare o provocare l’insorgenza di gravi patologie oculari UVUV sono sempre presenti, anche nelle giornate nuvolose. Le radiazioni UV sono sempre presenti, •Leradiazioni nel lungo periodo. radiazioni sono sempre presenti, •• Le • Sono pericolose per gli occhi, così come la pelle. nelle giornate nuvolose. •anche Lanelle protezione UV nuvolose. contro i raggi UVper dannosi è consigliata fino a 400 nm. anche giornate • Possono agevolare o provocare l’insorgenza di gravi oculari. Ma fino al 70% delle lenti chiare vendute in non proteggono Sono pericolose occhi, come lapatologie pelle. • •Sono pericolose perper gli gli occhi, cosìcosì come perper la Italia pelle. • La protezione dai raggi UV dannosi è consigliata fino a 400 nm: dagli UV in modo adeguato. Possono agevolare o provocare l’insorgenza di gravi patologie oculari Possono agevolare o provocare l’insorgenza di gravi patologie oculari ogginel circa il 70% delle lenti chiare vendute in Italia non protegge lungo periodo. Per maggiori informazioni contatta il Responsabile Commerciale ZEISS. nel lungo periodo. dagli UV in modo adeguato.
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1/27/2018 10:24:33 AM
Attualità
Progressive, il retail è pronto al salto di qualità di Angelo Magri
Tre delle maggiori realtà della distribuzione associata analizzano il mercato, attuale e futuro, dei presbiti e le opportunità per loro, in termini di prodotto e di servizi
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ome valutate il mercato delle progressive oggi in Italia e le sue potenzialità? Cosa offrite ai vostri centri ottici affiliati in fatto di progressive, per quanto riguarda il prodotto e i servizi? Lo abbiamo chiesto a Vision Group, Netcity e a Optocoop Italia-Oxo, che insieme rappresentano circa 3.400 punti vendita in tutta Italia e che, tra l’altro, insieme danno vita ad Assogruppi Ottica.
rà l’incidenza percentuale di presbiti; infine, essendo i difetti visivi in età pre-presbiopia in crescita, sarà minore il numero di persone che utilizzeranno l’occhiale premontato come prima soluzione quando si accorgeranno di fare fatica nella visione da vicino. Vision Group offre un’ampia gamma di opportunità. Partiamo dal prodotto: è sia a marchio proprio, con ben tre cataloghi e rispettivi brand nell’oftalmica e quattro tipologie di lenti a contatto multifocali firmate VisionOttica e Visio, sia a marchio industriale, avendo accordi con le principali aziende del settore. Poi c’è la formazione, sia tecnica sia commerciale, effettuata in collaborazione con la Scuola Internazionale di Ottica e Optometria di Firenze e con le imprese partner nell’oftalmica e nella contattologia. E, ancora, troviamo il marketing, che
Sergio Perris, direttore vendite e franchising di Vision Group Si tratta sicuramente di un mercato dalle grandissime potenzialità, per più di una motivazione: innanzitutto la penetrazione delle lenti progressive, seppure cresciuta negli ultimi anni, rimane al di sotto della media europea; in secondo luogo la popolazione sta invecchiando, per cui aumente-
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Attualità
Due motivi per confidare nello sviluppo «del mercato delle progressive in Italia:
penetrazione attualmente inferiore alla media europea e sistematico invecchiamento della popolazione
»
nel network degli oltre 300 centri VisionOttica sull’intero territorio nazionale prende corpo con un piano annuale di comunicazione, mentre per i circa 2.100 affiliati del gruppo si sviluppa con iniziative di co-marketing, per contribuire a “dare vita” a nuovi portatori di lenti progressive, che siano oftalmiche o corneali.
l’aggiornamento professionale costante degli ottici optometristi, per proporre e gestire con successo tutte le innovazioni che l’industria mette loro a disposizione. La formazione si pone pertanto come un elemento chiave per la crescita di questo segmento merceologico e rappresenta, di fatto, il filo conduttore di progetti come Progressive Business Forum, Cert.O e Tiopto, ad esempio. Netcity non si limita a definire interessanti accordi commerciali ed efficaci iniziative promozionali in collaborazione con le maggiori aziende del settore, ma cerca costantemente di fornire ai propri affiliati strumenti professionali che permettano di essere altamente competitivi sia nei confronti delle catene sia dell’offerta online. Da un lato la realizzazione con Assogruppi del progetto di certificazione Cert.O, per dare visibilità ai centri ottici indipendenti e garantire al consumatore qualità certificata di prodotti e servizi, dall’altro l’implementazione della piattaforma Ottitaly con l’esclusiva assicurazione CasquO contro rottura e furto dell’occhiale da vista e interessanti programmi di dilazione dei pagamenti a tasso zero, rendendo perciò il consumatore più sereno e tranquillo nell’affrontare un importante investimento, quale l’acquisto di lenti progressive. Ma l’obiettivo fondamentale è permettere al potenziale cliente di progressive di indiriz-
Paolo Fonelli, responsabile sviluppo di Netcity È ormai confermato il grande potenziale di sviluppo esistente in Italia per la correzione della presbiopia con lenti progressive. Da un lato spicca il sistematico invecchiamento della popolazione, essendo il nostro uno dei paesi europei con la maggiore anzianità media, dall’altro lo storico ritardo nella penetrazione delle progressive sul totale vendite dell’oftalmica, notevolmente al di sotto dei principali mercati del resto d’Europa. Molti freni che ne condizionavano lo sviluppo, quali l’efficienza funzionale dei design delle lenti, la preparazione tecnica di parte degli ottici e la conoscenza dei prodotti da parte egli oftalmologi, oggi sono in buona parte superati. Inoltre è aumentata l’informazione al consumatore, grazie alle campagne mediatiche dell’industria e a internet: si stima che ogni anno oltre un milione di persone superi i 45 anni, aprendo così enormi opportunità per accelerare la diffusione delle lenti progressive. A tutto questo è peraltro necessario affiancare
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Attualità quindi in primis lavoriamo sulla formazione dei nostri ottici optometristi attraverso eventi e corsi di aggiornamento ad hoc, che organizziamo periodicamente con le aziende partner sia di oftalmica sia di contattologia. Attraverso la collaborazione con le principali imprese di oftalmica abbiamo, inoltre, strutturato servizi dedicati a chi usa lenti progressive, ma anche lenti a contatto multifocali: ad esempio il programma “occhiale garantito Oxo per Voi”, che tutela il cliente in caso di rottura dell’occhiale, consentendogli di avere di nuovo il suo progressivo a condizioni vantaggiose. I nostri ottici optometristi offrono, inoltre, a chi non ha mai portato lenti progressive un programma di adattamento durante il quale il cliente viene seguito per accertarsi che il processo di familiarizzazione con il nuovo occhiale sia semplice e guidato. Chi fa parte di Optocoop Italia, infine, adotta i sistemi più moderni di comunicazione con il proprio cliente, dalla digitalizzazione del centro ottico con il sistema IDE-Interactive Digital Experience e contenuti educazionali dedicati, alle app di simulazione per spiegare il funzionamento delle progressive che propongono, fino ad arrivare a sms, dem e social. Per quanto riguarda invece la contattologia a marchio, Oxo offre ai propri soci un’ampia gamma di lenti a contatto con cui lavorare, per rispettare al meglio la fisiologia oculare dei presbiti e dei giovani presbiti, e Oxo Contact, una serie di servizi che incentivano l’utente a rimanere fedele al proprio ottico optometrista e a non dirottare gli acquisti sull’online. Del resto traghettare correttamente un portatore di lac verso l’età matura è un’attività da professionista della visione e spesso il ricambio frequente delle lenti a contatto multifocali consente anche casi eccellenti di cross selling e up selling. Senza dimenticare che un portatore di lac resta anche un portatore di occhiali.
zare la propria scelta presso un centro ottico Netcity Ottitaly, riconoscendolo e scegliendolo in mezzo a tanti. Oggi non si può quindi prescindere dall’utilizzo del web quale efficace piattaforma per ingaggiare i nuovi consumatori: abbiamo perciò realizzato il programma Ottiqo.com, dotato di un’attrattiva proposta di occhiale completo di lenti progressive di qualità, che permetterà al nostro gruppo di raggiungere un vasto pubblico di presbiti, accompagnandoli all’interno dei punti vendita partner e fornendo soluzioni visive di livello elevato. Massimo Barberis, direttore generale di Optocoop Italia Il mercato delle lenti progressive in Italia è e sarà un segmento ad alto potenziale. Lo confermano l’invecchiamento della popolazione italiana e il fatto che in altri paesi la loro penetrazione sia decisamente superiore alla nostra. Quando poi si pensa alle progressive, oggi bisogna pensare anche alle lenti occupazionali, il cui bacino di utenza amplia ulteriormente il target di riferimento, coinvolgendo pure una fascia di popolazione più giovane. Nel complesso, comunque, si tratta di un segmento di mercato importante, con i margini più interessanti per l’ottico optometrista, che attraverso la corretta proposta della progressiva giusta al cliente giusto può più facilmente e professionalmente fidelizzare la propria clientela. Quando si parla di mercato delle progressive, si pensa principalmente e a volte quasi esclusivamente alle lenti oftalmiche, ma non va affatto dimenticata la contattologia. Ci sono, infatti, ancora tanti portatori che arrivati alla soglia degli “anta” ritengono di dover abbandonare le lenti a contatto e tornare agli occhiali: in realtà esiste una vasta scelta anche di lac per la compensazione della presbiopia. Per Oxo, il brand del nostro network, l’aspetto professionale è da sempre un asset strategico,
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Attualità
Soi: sulla presbiopia filo diretto Roma-Milano di Francesca Tirozzi
La Società Oftalmologica Italiana ha supportato il progetto “2019-Anno della presbiopia e delle lenti progressive” con una serie di iniziative, che tra maggio e giugno hanno coinvolto classe medica, area ottica, stampa e consumatore finale
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unto di partenza è stata la conferenza stampa di apertura, il 22 maggio a Roma, della 17esima edizione del Congresso Internazionale Soi, coinciso con i 150 anni dalla fondazione dell’associazione. Tenutasi presso Palazzo Madama e con un moderatore d’eccezione come Bruno Vespa, ha visto, tra gli altri, l’intervento di Luigi Mele, oftalmologo presso la Clinica OculisticaUniversità degli Studi Luigi Vanvitelli di Napoli, che ha trattato l’argomento presbiopia e presentato ai giornalisti romani le progressive come lo strumento per “ringiovanire la vista”: ha ricordato che per questo difetto non esiste una cura, ma alcuni rimedi sì, in particolare la prescrizione di occhiali correttivi, al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico. E che le lenti progressive disponibili oggi sul mercato permettono di mettere a fuoco tutti i piani, da 45 centimetri a 60 metri, e sono anche personalizzabili. Un appuntamento con i giornalisti si è tenuto anche all’interno del Congresso Soi con un evento certificato per l’aggiornamento professionale obbligatorio della categoria: “Smartphone, Tablet, Pc, Tv. Una vita davanti agli schermi: come proteggere gli occhi nel terzo millennio”, in cui si è parlato anche di progressive. Sempre durante l’evento scientifico romano si è svolto il simposio “Gestione della presbiopia con lenti progressive nelle diverse attività quotidiane: quali consigliare e perché”: una nutrita platea
di oftalmologi ha assistito agli interventi dei colleghi Francesco Loperfido e dello stesso Mele, affiancati dai tecnici di Essilor, L’immagine della conferenza stampa Hoya e Zeiss. del 19 giugno a Milano “Presbiopia, Filo diretto con il con- facile sbagliare. La corretta gestione sumatore finale, inve- attraverso le nuove tecnologie” ce, è risultata la partecipazione sempre di Mele alla trasmissione Belli Dentro, in onda su La7 ai primi di giugno, in cui ha approfondito il tema delle lenti multifocali, oltre a quello della protezione solare. Il 19 giugno vede l’oftalmologo campano ancora sul palco come relatore in occasione della conferenza stampa “Presbiopia, facile sbagliare. La corretta gestione attraverso le nuove tecnologie”, organizzata a Milano dall’editore di questa testata. A Mele, insieme a Matteo Piovella, presidente Soi, il compito di spiegare ai giornalisti milanesi cosa sono la presbiopia e i deficit accomodativi e quali le soluzioni ottiche corrette e non, nonché la gestione chirurgica della presbiopia, mentre Paolo Pettazzoni, in qualità di vicepresidente Anfao, e Marco Procacciante, amministratore delegato di Vision Group, rispettivamente illustrano le potenzialità delle lenti progressive individuali e lo stato dell’arte di questo mercato oggi in Italia.
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Attualità
Anche la montatura del futuro passa da Firenze di Angelo Magri
Il primo luglio, sempre a Palazzo dei Congressi, è in programma “L’ottico che verrà”, evento intenzionato a cambiare il modo di interpretare l’occhiale e il rapporto negozio-cliente
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a giornata di lavori del 1° luglio al Palazzo dei Congressi fiorentino rappresenta, di fatto, l’evoluzione di un percorso avviato all’ultimo Mido, con un incontro presso l’Otticlub sull’occhiale personalizzato, e sfociato ora in un titolo e in un programma più ampi: l’ottico che verrà, ossia l’evoluzione professionale in ottica tra moda, design, tendenze e innovazione. Artefice dell’operazione è la Scuola Internazionale di Ottica e Optometria di Firenze, insieme al suo ramo formativo dedicato alla gestione aziendale, la Sga, e all’editore di questa testata. «A Mido 2019 abbiamo portato sul palco dei flash su questi quattro temi chiave, successivamente si sono aggiunti elementi fondamentali come il taglio delle lenti e quello della montatura: oggi, del resto, sempre più ottici sono consapevoli che per affrontare il futuro devono aprirsi a un’innovazione che comprenda molteplici argomenti professionali, gestendo l’attività da veri imprenditori», spiega Angelica Pagnelli, consulente d’immagine ed esperta di tendenze eyewear, nonché coordi-
natrice del convegno, che si prefigge di fornire risposte o almeno spunti su tutti questi aspetti. Si inizia con una sorta di momento celebrativo, che coinvolge due designer della fama di Bruno Palmegiani e Paolo Seminara, deputati a raccontare da dove siamo partiti, a sintetizzare la storia italiana dell’occhialeria e a spiegare cosa significava allora disegnare. «Successivamente viene affrontato lo scenario attuale e come è destinato a cambiare: insieme a Marco Brugnola, coordinatore di Sga-Sioo, tocchiamo perciò temi come essere oggi imprenditori nell’ottica, ma anche consulenti moda - dice ancora Pagnelli - Insieme ad altri esperti, quindi, puntiamo a illustrare perché occorre conoscere le tendenze per portare la moda nel centro ottico, perché bisogna essere informati sui fenomeni sociali che condizionano la moda stessa, dall’ecosostenibilità al digital, ad esempio, ma anche come i cicli del fashion system siano diversi rispetto a quelli dell’ottica». Dopo la moda tocca al design e qui si entra nel complesso scenario dell’occhiale personalizzato.
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Attualità «Si tratta di un’opportunità per il negozio di ottica, che può personalizzare un modello già in commercio con lenti o clip on oppure con le iniziali del cliente sulla lente stessa o con un brillantino sulla montatura, ad esempio - ricorda la consulente d’immagine - Poi c’è il bespoke, realizzabile in più modi: o in negozio con un pantografo di nuova generazione su lastre e frontali che vengono abbinati alle aste per migliorare il fitting; o partendo dalla montatura verso la lente o, ancora, dalla lente verso la montatura. Tutte queste varianti sono nell’agenda dell’evento di Firenze, oltre a prestigiose testimonianze su come nasce una collezione, a seconda che si tratti di un marchio in licenza,
di un housebrand o di una private label, nonché sul fatto di incarnare nella stessa persona la figura del designer e quella dell’amministratore delegato». Moda, tendenze, design, dunque, e innovazione, che significa anche comunicazione. «Oggi non ci si può più basare soltanto su Facebook o su Instagram: gli ottici devono essere in grado di comunicare le montature e persino l’oftalmica con i blog, sapendo indicizzare i contenuti pertinenti alla propria attività o con tutta una serie di altre iniziative ispirate a chi, tra i propri colleghi, sta già di fatto attraversando il futuro», conclude Pagnelli.
Evento e scuola, una sinergia per l’ottico di domani «La massificazione delle vendite dell’occhiale legato alla moda sta appiattendo la professionalità dell’ottico optometrista, soprattutto in un mercato in cui il consumatore è sempre più deciso e molto spesso conosce già quello che vuole acquistare grazie a internet, divenuto peraltro anche un competitor tramite l’e-commerce». Parte da questi presupposti Silvano Abati, direttore della Scuola Internazionale di Ottica e Optometria di Firenze, per definire quello che può rivelarsi l’unico vero antidoto per il centro ottico indipendente: un’esperienza d’acquisto unica per il cliente finale. «Basti pensare alle aziende di abbigliamento e poi ad altre realtà merceologiche, che hanno messo in atto una convergenza tra le esigenze dei consumatori: il desiderio di prodotti personalizzati con prezzi vicini a quelli di massa - prosegue Abati - Abbiamo perciò pensato a un convegno come quello in programma il primo luglio a Palazzo dei Congressi, capace di rimettere al centro della filiera la capacità dell’ottico di saper apprezzare la qualità dell’occhiale, l’estetica ricercata sulla base della forma del viso, ma anche di rinverdire la sua professionalità, così che ritorni a essere basilare nella scelta della montatura, delle sue dimensioni, del suo adattarsi in relazione alla tipologia di lente che dovrà contenere». Tutti questi aspetti, però, vanno enfatizzati e organizzati all’interno di una scuola e di un percorso formativo ad hoc, «dove si deve insegnare anche cosa significa creare un occhiale su misura, non necessariamente legato al brand o al prezzo della montatura - aggiunge ancora Abati - Tanto che a breve lanceremo all’interno della nostra struttura formativa di Firenze una serie di corsi su moda e design, ancora più completi e performanti del già annunciato “Vestire l’occhiale”, in sinergia con un evento come questo del primo luglio, indirizzato agli ottici indipendenti, ma anche a gruppi e insegne di proprietà, che auspico possa diventare un appuntamento annuale su tutte le novità, da quelle tecnologiche alla moda, che interessano l’attività di un centro ottico».
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Multifocali, è una questione di… geometria di Gianmario Reverdy
Prosegue il percorso, avviato nel numero precedente, alla scoperta delle caratteristiche di fondo dell’offerta oftalmica per la migliore visione alle diverse distanze
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opo aver analizzato nel numero 4 di questa rivista le premesse tecniche e funzionali che hanno reso possibile la nascita dei prodotti presenti oggi sul mercato, entriamo nel dettaglio delle differenti tipologie di geometrie che contraddistinguono la proposta di lenti multifocali.
Lenti progressive a progressione esterna Le prime lenti progressive, nate oltre mezzo secolo fa, erano costruite con la progressione di potere realizzata sulla prima superficie. La prima superficie, infatti, era quella nella quale veniva realizzata la variazione di raggio di curvatura: in pratica il raggio andava via via diminuendo la sua lunghezza, aumentando la curvatura della superficie e quindi il potere (Figura 1). In questi primi modelli di lenti, ancora largamente utilizzati oggi, l’astigmatismo di superficie era considerevole e le distorsioni nelle aree laterali spesso ben visibili da parte dell’utilizzatore. Da quel giorno molta strada è stata percorsa fino alla costruzione delle più moderne lenti di tipo sempre più personalizzato, contribuendo in maniera consistente a una notevole riduzione di tutte le problematiche connesse all’accettazione e al comfort d’uso rispetto a prodotti delle generazioni passate. Le lenti progressive a progressione esterna trovano comunque ancora oggi grande spazio nella correzione del-
Figura 1
la presbiopia. In esse la superficie anteriore è costruita con curvatura variabile: è quella che riproduce il valore dell’addizione richiesta, mentre la seconda superficie è sferica o torica in funzione della prescrizione. Questo modello di lenti ha subìto nel tempo due importanti modifiche: • la curvatura della superficie, inizialmente a modello sferico, è stata costruita con curvature di tipo asferico: in tal modo gli astigmatismi di superficie nelle aree laterali si sono notevolmente ridotti; • la tecnologia costruttiva free form ha consentito di lavorare la seconda superficie a parziale “compensazione” dei problemi introdotti dalla superficie anteriore, dando vita alle geometrie cosiddette true form (Figura 2).
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Figura 2
generale più ampie; • la superficie esterna è sempre sferica con un buon vantaggio legato alla costanza “dell’ingrandimento” introdotto dalla lente; • si verifica anche un lieve aumento del campo visivo, dal momento che la superficie progressiva è realizzata all’interno ed è quindi più vicina all’occhio (Figura 3).
Con questa ultima tecnologia si possono ottenere lenti che, controllando maggiormente gli astigmatismi laterali, ampliano il campo di visione. Questi sono i concetti base che hanno ispirato molte nuove tecnologie nell’intento, attraverso geometrie differenziate, di migliorare la qualità complessiva delle lenti. Certo, le distorsioni extrassiali introdotte dalla variazione della curvatura della superficie progressiva rimangono ancora in parte presenti, soprattutto in questi modelli ormai un po’ datati, ma sono distribuite in aree di minor uso, dando origine a lenti di migliore qualità. Si tratta, quindi, di geometrie di lenti ancora assai positive, da utilizzare in molti casi, soprattutto per basse prescrizioni con montature di parametri standard.
Lenti progressive a geometria interna In queste lenti la variazione di potenza è realizzata sempre con modifiche del raggio di curvatura della superficie ma sulla faccia posteriore della lente (quella più vicina all’occhio). La loro costruzione prevede che la superficie progressiva sia comprensiva anche dell’eventuale componente torica, che pertanto è sempre realizzata sulla superficie interna. Questa particolare geometria di costruzione può comportare alcuni immediati vantaggi: • la variazione di potenza, realizzata sulla superficie interna, comporta, per un certo valore di addizione, un allungamento dei raggi di curvatura e quindi una configurazione dove i raccordi nelle aree laterali possono risultare più dolci e con minori astigmatismi. Le aree a bassa aberrazione risultano in
Figura 3
Lenti progressive a geometria compensata Questa geometria costruisce una variazione del raggio di curvatura sul meridiano verticale sulla superficie anteriore e una variazione sul meridiano orizzontale sulla superficie interna (Figura 4). I vantaggi che possiamo riscontrare sono: • maggiore possibilità di compensare parte degli astigmatismi di superficie, creati dalla prima superficie, con una superficie “progressiva” orizzontale interna; • questa geometria può pertanto risultare più soft nelle aree laterali che vengono compensate nell’integrazione fra le due superfici;
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Lab da superficie entrambe con una variazione di potere di 1.00 D. Il vantaggio è soprattutto quello di realizzare superfici più soft perché “poco progressive” e di poterle integrare fra loro.
Superficie interna: componenti progressive orizzontali lavorate punto a punto con tecnologia iD FreeForm
Lenti progressive a geometria personalizzata La maggior parte delle lenti progressive sul mercato è standardizzata su una serie di parametri (distanza interpupillare, avvolgimento e angolo pantoscopico della montatura, distanza lente-apice corneale), assunti come fissi per il progetto. La costruzione di lenti ottimizzate sulla montatura e sui parametri propri dell’individuo e allo scopo rilevati (distanza interpupillare, distanza lente-apice corneale, inclinazione della montatura, meniscatura della montatura, distanza di utilizzo dell’occhiale) rende la lente sempre più personalizzata e adatta a un singolo e preciso individuo con un aumento delle sue performance visive. Queste lenti sono costruite con la tecnologia free form e vengono personalizzate, cioè calcolate e lavorate singolarmente per ogni prescrizione, divenendo perciò ottimizzate per ogni potere diottrico per il quale sono state realizzate e per ogni situazione di utilizzo. Occorre a proposito fare le seguenti valutazioni: • sono lenti di categoria top per una gamma di clienti esigenti che richiedono il massimo del comfort visivo; • appare molto utile costruire lenti personalizzate se i parametri della montatura o dell’individuo sono particolarmente fuori norma; possono inoltre risultare idonee in prescrizioni complesse (valori diottrici rilevanti, anisometropie elevate, forti astigmatismi, ecc); • occorre tuttavia fare molta attenzione al rilevamento dei vari parametri, onde evitare che errori in questa presa di misure si ripercuotano sulle qualità di funzionamento della lente; • proprio per i casi di anisometropia alcune di queste lenti sono costruite con canali di progressione calibrati sui movimenti differenziati degli assi visivi.
Superficie esterna: componenti progressive verticali lavorate punto a punto con tecnologia iD FreeForm Figura 4
• una lente di questo tipo deve necessariamente essere costruita con lavorazione free form su entrambe le superfici con tutti i vantaggi connessi a questa tecnologia. Una variante in economia di questa geometria è costruita con un’addizione fissa di tre diottrie (la massima generalmente prescritta) sulla prima superficie, che viene compensata da “un’addizione negativa” realizzata sulla superficie interna per determinare la variazione di potere richiesta. Questi i possibili vantaggi: • la superficie esterna è costruita standard (con addizione +3.00 D) per tutte le addizioni possibili; • mantenere la prima superficie fissa presenta anche un impatto positivo sull’ingrandimento che risulta abbastanza costante all’aumento del valore di presbiopia: l’individuo si abituerà con maggiore rapidità agli eventuali cambi di lente dovuti all’aumento del valore addizionale.
Lenti progressive ad addizione ripartita In queste lenti il potere addizionale totale è ripartito su entrambe le superfici. Un’addizione totale di 2.00 D., quindi, viene realizzata costruendo la prima e la secon-
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LENTE PROGRESSIVA AD ALTE PERFORMANCE
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Facilità di adattamento per un maggiore comfort
Minori aberrazioni per un ampio campo di visione
Una lente su misura per una visione ad alta definizione
La rivoluzionaria lente BiFree a doppia superficie diventa ULTRA HD, una speciale tecnologia che annulla la quasi totalità delle aberrazioni periferiche. Il risultato è un adattamento più rapido alle varie distanze, una maggiore profondità di dettaglio e contrasti più marcati.
Una nuova esperienza visiva.
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Presbiopia e lac: vantaggi e limiti della monovisione Dopo aver analizzato le ragioni del rischio drop out per i presbiti, prosegue il percorso sulle soluzioni compensative in ambito contattologico
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di Daddi Fadel
e lenti a contatto rappresentano da tempo nitida di un occhio viene percepita contemporaneaun’ottima alternativa per la correzione del- mente all’immagine sfocata dell’altro, perciò viene la presbiopia, benché ancora considerata creata un’anisometropia acquisita che consiste nella marginale. Un recente sondaggio interna- formazione di due immagini non ugualmente nitide, zionale ha riportato una differenza considerevole nel- necessitando di una soppressione dell’occhio domila prescrizione di lac morbide per la correzione della nante durante la visione da vicino e di quello non dopresbiopia, tra tutte le altre prescrizioni, che va dallo 0% in Singapore al 79% in Portogallo, seguito dal 72% in Italia (Morgan, 2011). Secondo questo sondaggio il 63% dei portatori presbiti non era corretto con lac, il 29% con lac multifocali e solo l’8% con lac per monovisione. La monovisione consiste nella correzione di un occhio per lontano e l’altro occhio per distanza ravvicinata. Generalmente l’occhio corretto per lontano è quello dominante, mentre l’addizione viene inclusa nella correzione dell’occhio controlaterale. La monovisione si basa sul principio per cui l’immagine Nella monovisione un occhio è corretto con lenti a contatto per lontano e l’altro occhio per vicino
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Lab minante durante la visione da lontano. Adottare questa strategia con gli occhiali può causare problemi visivi ed effetti prismatici (Rabbetts, 2000; Evans, 2007). Per questo motivo la monovisione è particolarmente adatta per correzioni refrattive sul piano oculare, o più vicino al punto nodale dell’occhio, e negli ultimi anni ha quasi esclusivamente coinvolto le lenti a contatto, la pseudofachia e la chirurgia refrattiva. Secondo diversi studi il livello di successo della monovisione è elevato ed è compreso tra il 59% e il 67% con lenti a contatto (Evans, 2007). Vari sono i vantaggi di questa modalità di correzione della presbiopia: i risultati visivi non sono influenzati dal diametro pupillare, l’uso di lac standard con costi contenuti e la semplicità dell’applicazione. La monovisione non è tuttavia esente da limiti. I compromessi visivi indotti dalla monovisione includono l’assenza di una correzione adeguata durante la visione a distanze intermedie, l’insorgenza di anomalie binoculari e la riduzione della sensibilità al contrasto e della stereoacuità che peggiorano con addizioni crescenti (Richdale, 2006; Evans, 2007; Fernandes, 2013). Generalmente la monovisione ha successo per addizioni non maggiori di +1.50 D, limitandone in questo modo la prescrizione (Franklin, 2005). Le prestazioni della monovisione non sono soddisfacenti neanche durante la guida notturna a causa della difficoltà a sopprimere l’immagine che si forma sull’occhio dove è stata inclusa l’addizione: essendo molto brillante causa, infatti, un abbagliamento consistente (Lupelli, 2004). La monovisione può essere anche modificata prevedendo l’uso di lenti a contatto multifocali utilizzate in due modi diversi. Il primo consiste nell’applicazione di una lac monofocale con la correzione da lontano nell’occhio dominante e di una lac multifocale nell’occhio non dominante. Questa modalità aumenta la qualità della visione da lontano e la stereopsi, ma riduce la visione da vicino. Malgrado i parziali successi, questa procedura rimane raramente prescritta (Lupelli 2004). Nel secondo modo, invece, vengono applicate lac multifocali a entrambi gli occhi con poteri leggermente diversi. Nell’occhio non dominante viene incrementato nella porzione da lontano il potere positivo di circa 0.50 D. Per aumentare il successo con la monovisione è importante la selezione del portatore e la determinazio-
La correzione della presbiopia con lenti a contatto per monovisione, applicando una lac monofocale per la messa a fuoco degli oggetti da lontano nell’occhio dominante e per la messa a fuoco degli oggetti posti a distanza ravvicinata nell’occhio controlaterale
ne della dominanza oculare (Jain, 1996; Evans, 2007). I soggetti che richiedono un’attività visiva sostenuta a distanza intermedia o ravvicinata, guidano di notte, hanno un elevato livello di dominanza oculare, necessitano di stereopsi o hanno anomalie binoculari, non risultano buoni candidati per la monovisione. La letteratura riporta 25 differenti test per la determinazione della dominanza oculare e si dividono in due gruppi: motoria e sensoriale (Walls, 1951). Quelli più comunemente usati sono il test con il foro (dominanza motoria) e il blur test (dominanza sensoriale). Per il test con il foro viene chiesto al portatore di tenere con le braccia tese un cartellino con un foro centrale e di guardare con entrambi gli occhi una mira ad almeno 4 metri di distanza. L’esaminatore chiude un occhio alla volta e quello che continua a vedere la mira è l’occhio dominante. Il blur test si effettua con l’uso di una lente positiva di potere +1.50 D da anteporre davanti a entrambi gli occhi, in modo alternato, e viene chiesto al portatore con quale occhio la percezione sfocata di una mira ad alto contrasto posta ad almeno 4 metri risulta in qualche modo più confortevole. Tale occhio viene considerato quello dominante (Jonathan, 2012).
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Speciale “2019 Anno della Presbiopia” 26
La presbiopia secondo Zeiss: un’ottima lente non basta
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Vivere in libertà: nasce alteo, la nuova lente progressiva premium di Galileo
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Tutornet, 2019 anno della presbiopia e anno “zero” della centratura
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Divel Italia: una migliore visione nell’età matura con lenti progressive
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Optovista: la personalizzazione prima di tutto
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Lenti a focale variabile by Rodenstock
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Ital-Lenti: perché il 2019 è l’anno delle progressive
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Mei: tutti i vantaggi della fresatura
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Lenti progressive Seiko Prime: ricercate la precisione
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Opto in, produttori di lenti, italiani, indipendenti
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Visione senza stress con Presio Master Infinite, la lente progressiva top di gamma Nikon
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Dai Optical: così “traghettiamo” l’utente verso le progressive
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Progressive Hoya: tecnologie sempre più innovative, soluzioni sempre più semplici da proporre
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Varilux, le prime progressive della storia compiono 60 anni
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Optiswiss, be 4ty+ S-Fusion progettate per adattarsi a tutti gli stili di vita
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Cso: da Osiris T un supporto anche per le progressive
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“Chi non sa non vende”. Andrea Bernardini
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Presbiopia e lac: OcchioxOcchio “corregge” i falsi miti
2019 Anno della Presbiopia
La presbiopia secondo Zeiss: un’ottima lente non basta di Nicoletta Tobia
Per lavorare in modo idoneo con un portatore della fascia delle progressive il prodotto di qualità è importante, ma non sufficiente: occorrono anche una buona refrazione, una perfetta centratura e una grande capacità di spiegare e argomentare
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a progressiva “perfetta” nasce da un pro- do tecnologie che permettono di soddisfare esigenze cesso che ingloba diversi aspetti e richiede sempre più specifiche. Nel calcolo delle geometrie all’ottico optometrista tempo, attenzione e sono considerati, parametri che permettono una messa professionalità, un investimento che tuttavia a fuoco nitida e immediata a tutte le distanze (Pure), a porterà a un risultato di qualità. Per tale motivo Zeiss cui si aggiungono quelli che tengono in considerazione agisce in tutti questi ambiti su più piani. In primis met- la tipologia della montatura scelta (Plus) e le caratteritendo a disposizione lenti tecnologicamente all’avan- stiche anatomiche del volto (Superb), per arrivare alle guardia con cui soddisfare i bisogni visivi specifici del principali attività svolte quotidianamente (Individual 2). «In questo modo si giunge a soluzioni sempre più presbite. «La famiglia delle progressive Zeiss Precision si articola personalizzate, aumentando il comfort e superando il in quattro livelli che si basano tutti sulla Digital Inside problema del mancato adattamento - sottolinea Rubino Technology, sviluppata per rispondere alle necessità di - Nel fare ciò il professionista necessita di due elementi portatori con esigenze visive legate a un mondo sem- importanti, che lo accompagnino in tutto il percorso che pre più digitale - dice Elena Rubino, direttore marketing il cliente compie nel suo centro ottico: strumenti avanzati e formazione». di Carl Zeiss Vision Italia - L’inSul fronte della strumentazione, tera gamma si caratterizza per Zeiss mette a disposizione una la semplicità di presentazione, gamma completa in un sistema anche con l’ausilio di elementi totalmente interconnesso. «Gragrafici che aiutano a fare capire zie a Visuconsult 500, un’app la tipologia di lente e le tecnofruibile da tablet, è possibile logie applicate, per semplifigestire in maniera integrata gli care sia l’argomentazione di strumenti presenti nel centro otvendita sia la memorizzazione tico e, quindi, l’intero processo delle caratteristiche». Salendo in modo replicabile e preciso: nei vari livelli, a partire dalle dalla fase di anamnesi, attraverPure passando per le Plus e le so un questionario che fornisce Superb sino alle Individual 2, si un identikit delle abitudini visisommano tra loro in un crescen- Elena Rubino, direttore marketing di Carl Zeiss Vision Italia
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Le quattro tipologie di lenti progressive Zeiss Precision
lo hanno frequentato hanno significativamente ridotto i mancati adattamenti e incrementato la vendita di lenti progressive individuali». Se nei percorsi dell’Academy dedicati si pone l’accento sull’aspetto tecnico e scientifico, non viene tralasciata neppure la capacità di formulare la proposta, spiegare e argomentare: un elemento importante sia da un punto di vista psicologico, dato che l’approccio con la prima progressiva è legato alla consapevolezza di non essere più così “giovani”, sia per accompagnare il cliente verso un acquisto di valore, superandone eventuali pregiudizi. Ed è importante, secondo Zeiss, spiegare come favorire l’adattamento, perché il portatore che passa dalla monofocale alla progressiva o non ha mai portato occhiali ha bisogno di un certo lasso di tempo per abituarsi: se non viene correttamente informato, può convincersi che questa tipologia di lenti non vada bene, la sconsiglierà ad altri e magari non tornerà nel centro ottico, innescando un passaparola negativo. «In molti casi l’ottico ha a disposizione, prima di arrivare alla progressiva, anche la categoria delle lenti Digital, specifiche per aiutare ad abituare a un supporto accomodativo i portatori nella fascia tra i 35 e i 45 anni che già utilizzano in modo intensivo i dispositivi digitali e soffrono di affaticamento visivo», prosegue la manager. L’importante è saper spiegare chiaramente i benefici che si possono ottenere con ciascuna soluzione visiva proposta, affinché il cliente finale possa scegliere in modo consapevole. In ogni caso va rafforzata la capacità di comunicare il valore del prodotto al di là del prezzo. «Questo tipo di approccio richiede tempo e impegno, ma conduce a un risultato duraturo e alla fidelizzazione del cliente, che tornerà nel centro ottico portandone altri», conclude Rubino.
ve del portatore, alla connessione con gli strumenti di refrazione oggettiva e soggettiva - spiega la manager - Una volta effettuato il controllo visivo, i risultati vengono caricati nella scheda cliente, per poi permettere il passaggio alla scelta della lente. Al consumatore è data dunque anche l’opportunità di verificare come vedrà con la lente prescelta ancora prima di acquistarla, cosa che aiuta l’ottico a spiegarne le caratteristiche. Inoltre Visuconsult 500 è connesso con gli strumenti di centratura, incluso il nuovo Zeiss Visufit 1000, che permettono di rilevare in maniera accurata i parametri necessari e di effettuare poi direttamente l’ordine. Tutto ciò semplifica e standardizza il processo che il professionista segue nel centro ottico, garantendo un valore aggiunto sia a lui in termini di ottimizzazione dei tempi, sia al cliente finale in termini di esperienza di acquisto esclusiva e piacevole». L’altro elemento fondamentale secondo Zeiss è la formazione, anche e soprattutto per le lenti progressive. «Per offrire la migliore visione al portatore occorrono, oltre a ottime lenti, saper fare una buona refrazione e una perfetta centratura - afferma ancora Rubino - L’esame visivo deve essere accurato, per questo è importante effettuarlo in modo approfondito e anche comprendere le abitudini, le esigenze visive del cliente e il suo stile di vita, perché altrimenti si corre il rischio di consigliare una lente che non è la più corretta per il soggetto. Perciò, nell’ambito di Zeiss Academy abbiamo deciso di investire nella formazione, anche attraverso relatori esterni all’azienda, per aumentare le competenze e la professionalità dell’ottico nell’utilizzo della strumentazione e per offrire soluzioni concrete che lo aiutino a lavorare meglio. Porto ad esempio il corso Lens Fit, riguardo al quale abbiamo riscontrato che i partner che
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Vivere in libertà: nasce alteo, la nuova lente progressiva premium di Galileo Con l’avanzare dell’età iniziano a comparire alcuni disturbi visivi legati alla presbiopia e diventa necessario ricorrere a lenti progressive a sostegno della visione, per distinguere chiaramente gli oggetti, che siano di dimensioni ridotte o a differenti distanze. Tutte le progressive, però, presentano aberrazioni indesiderate a causa della geometria non-sferica della superficie: spesso il passaggio tre le aree di visione vicino, intermedio e lontano - non è fluido, i portatori sono dunque costretti ad accettare compromessi e a essere limitati nelle attività quotidiane. Da queste riflessioni nasce la nuova lente progressiva premium alteoTM di Galileo, che permette di vedere agevolmente, offrendo precisione visiva, comfort naturale e ottimo adattamento: alteoTM, infatti, è caratterizzata da un design innovativo, basato su studi di parametri biometrici dell’occhio in relazione a prescrizione, inset e lunghezza del corridoio e su calcoli di asferizzazione per il miglioramento simultaneo delle aree di visione intermedio e vicino. Il risultato è un equilibrio nelle tre aree - lontano, intermedio e vicino - in termini di qualità di visione. La nuova tecnologia applicata, NIV BOOST CONTROLTM, progettata per garantire acuità visiva1 ottimizzata simultaneamente in visione da vicino e intermedio, fa di alteoTM la lente progressiva più versatile e universale della gamma, destinata a dare una svolta qualitativa al portatore di oggi, sempre più smart e digital, grazie alla grande adattabilità a ogni attività e stile di vita. Sono stati svolti test sommando tutte le direzioni di sguardo attraverso la lente, per determinare con certezza l’area di visione ottimale e massimo comfort. Inoltre, è stato sviluppato un calcolo per valutare il livello di bilanciamento tra le tre aree di visione: il risultato, in entrambi i casi, è un sensibile miglioramento delle performance.
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1 Per determinate distanze (IV Visione intermedia a 70 cm – NV Visione Vicino a 40 cm) e soglie del valore di acuità visiva (0.15 LogMar), il dipartimento R&D Essilor Group determina tutte le direzioni dello sguardo che consentono visione ottimale. Ogni direzione dello sguardo corrisponde a un’unità di area angolare espressa in gradi. Il calcolo dell’area angolare totale consiste nella somma di tutte le direzioni di sguardo e nella misura delle aree di funzionamento ottimale della lente. Il valore soglia 0.15 LogMar definito da Essilor Group R&D equivale a circa 3 righe di acuità visiva (7/10).
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Tutornet, 2019 anno della presbiopia e anno “zero” della centratura di Angelo Magri
L’azienda piemontese, specializzata in software e sistemi per la filiera ottica, propone a Progressive Business Forum un nuovo dispositivo per migliorare le performance in una fase chiave della refrazione
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rilevamento della misura, poiché il cliente, per quanta attenzione l’ottico presti, molto probabilmente ha un assetto della testa che non è quello suo abituale». Tutornet ha acquisito un’esperienza di oltre quindici anni a stretto contatto con i professionisti della visione, con lo sviluppo e la vendita dei suoi sistemi di videocentratura e software gestionali e, soprattutto, avendo approfondito le problematiche posturali legate alla visione, promuovendo la pedana stabilometrica nell’ottica: da qui lo studio e la nascita di ZerO, piccolo dispositivo ad alta tecnologia dal peso di appena 20 grammi. «Il suo utilizzo è di una semplicità estrema: l’ottico deve solo agganciare ZerO all’asta della montatura già indossata dal cliente, invitandolo, in posizione eretta, a guardare distante, davanti a sé, per una ventina di secondi - spiegano ancora dall’azienda di Alpignano,
anciato ufficialmente all’ultimo Mido, Tutornet ZerO è un dispositivo brevettato finalizzato a risolvere il problema del rilevamento delle altezze di montaggio nelle lenti progressive. «Sicuramente a tutti gli ottici sarà capitato, più o meno frequentemente, di riscontrare difficoltà nell’utilizzo da parte dei clienti delle progressive appena consegnate: in molti casi le problematiche si sono rivelate tali da costringere l’ottico a sostituire la coppia di lenti, a carico suo o del fornitore di oftalmico – affermano da Tutornet - A prescindere dall’insieme degli aspetti di cui tener conto per realizzare un occhiale progressivo efficiente e confortevole, come la scelta della montatura, la prescrizione corretta o la scelta della lente progressiva più adatta, nella maggior parte dei casi la responsabilità del problema, o di gran parte dello stesso, è da attribuire al rilevamento delle altezze di montaggio: qualsiasi sia il metodo utilizzato, infatti, che sia quello tradizionale con il pennarello o un modello di centratore elettronico, in forma totem oppure tablet, il momento in cui viene determinata la posizione delle pupille è cruciale nel corretto
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In queste due pagine, come si presenta, indossato e non, ZerO di Tutornet: nella sequenza luminosa quando si accende la luce verde dello strumento, il cliente è nella postura ideale, quindi l’ottico non può sbagliare nel rilevamento dei centri e delle altezze
ottici italiani e dopo Mido sono stati avviati contatti anche con potenziali partner in Francia, Grecia, Turchia e Medio Oriente». Il costo del dispositivo è di qualche centinaio di euro, praticamente il risparmio che garantisce una sola coppia di lenti non sbagliata, assicurano da Tutornet, dove sono convinti che questo strumento possa pure contribuire allo sviluppo del mercato delle lenti progressive in Italia. «Oggi l’ottico ha paura che le progressive non funzionino proprio perché si hanno difficoltà nel rilevare le altezze di montaggio e sorgono limiti per quanto riguarda la postura, aspetti che questo strumento, semplice da utilizzare, può risolvere – aggiunge Benedetti – Ci rivolgiamo agli ottici indipendenti, abbiamo avviato contatti con i gruppi, ma parleremo anche con le catene: è bello vedere la faccia stupita e al tempo stesso soddisfatta dell’ottico, a qualunque tipologia di retail appartenga, quando gli mostriamo il prodotto. E le stesse aziende produttrici di videocentratori sembrano interessate a confrontarsi con noi per una collaborazione, con l’obiettivo di ridurre il numero di progressive sbagliate e la conseguente risposta negativa del cliente, per via soprattutto delle altezze sbagliate nel montaggio». Il proprietario di Tutornet è altresì certo che il business delle multifocali nel nostro paese abbia ampia margini di sviluppo, anche alla luce dei primi riscontri avuti su ZerO. «C’è sensibilità da parte dell’intera filiera su questo mercato, che eleva redditività e professionalità di tutti i soggetti coinvolti, ottici in primis», conclude Girivetto.
in provincia di Torino - In questo lasso di tempo il cliente non ha alcun punto prossimale da guardare e rimane nella sua postura più naturale e abituale, mentre ZerO compie una serie di rilevamenti posturali. Terminata l’acquisizione di tali rilevamenti, ZerO è in grado di indicare subito, mediante segnali visivi, quando il professionista della visione può procedere al rilevamento dei centri e delle altezze, utilizzando il metodo per lui abituale». I vertici di Tutornet ricordano, inoltre, come questo dispositivo non sia alternativo, bensì complementare ai sistemi di videocentratura già presenti sul mercato. «I risultati che propone ZerO non vanno contro il dato espresso dai videocentratori o raccolto con il tradizionale pennarello, ma nessuno di questi riesce a tenere conto della postura del cliente, che viene invece demandata all’ottico - sottolinea Danilo Girivetto, titolare della società piemontese insieme a Stefano Benedetti - Già da un paio d’anni abbiamo individuato il problema per l’ottico, quello che era di fatto l’anello mancante per una centratura perfetta, che grazie a ZerO diventa oggettiva: dovevamo però trovare una tecnologia piccola e leggera, in grado di essere utilizzata sull’occhiale, e renderla autonoma. A Mido, in occasione del suo debutto, ZerO ha destato parecchio scalpore, altrettanto è successo negli eventi successivi in cui lo abbiamo presentato e siamo certi che abbia grande risonanza anche al convegno del 30 giugno al Palazzo dei Congressi di Firenze: la distribuzione in Italia è già iniziata, ne abbiamo sinora venduti oltre centocinquanta ai centri
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Divel Italia: una migliore visione nell’età matura con lenti progressive Le soluzioni per la presbiopia sviluppate nel corso degli anni sono diverse, ma le più comode e performanti risultano le lenti progressive, in quanto consentono una visione nitida e rilassata da vicino e da lontano, senza interruzioni di immagini o transizioni.
PROGRESSIVA AURORA CLEAR
Divel Italia propone la Progressiva Aurora Clear e la Progressiva Gemini.
I benefici della Progressiva Aurora Clear: • Visione ottimale in ogni zona, lontano, vicino e intermedio. • Disponibile nei design Ampia, ideale per la visione da lontano; Ottima, confortevole per ogni situazione; Indoor Pc, per distanze fino a 1,20 metri, e Indoor Meeting, per una visione fino a 4 metri. • Design realizzato con quattro diverse lunghezze del canale di progressione standard: 8 mm, 10 mm, 12 mm e 14 mm. • Possibilità di modificare il canale di progressione per ciascun occhio, tenendo conto anche delle differenze morfologiche e funzionali fra portatore destrorso e mancino. • Facilità di adattamento immediata. • Estetica ottimizzata attraverso il calcolo puntuale degli spessori. Per chi lavora in ambienti chiusi, Divel Italia ha progettato la versione Indoor:
La Progressiva Aurora Clear di Divel Italia è disponibile con i trattamenti per la protezione: • Trattamento noIR: protegge l’occhio dai potenziali danni termici provocati dai raggi infrarossi al cristallino e alla retina. • Blue Natural: blocca il passaggio della luce blu dannosa, difendendo l’occhio dai fastidi che questa può causare. • Lente NoUV: scherma l’occhio dalle radiazioni ultraviolette e lo protegge dai potenziali danni che provocano agli occhi. 32
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La Progressiva Gemini di Divel Italia si adatta perfettamente alle nuove esigenze di utilizzo delle zone dell’intermedio grazie al sistema di ricalcolo del potere addizionale. I benefici della Progressiva Gemini: • Disponibile nei canali di progressione 10 mm, 12 mm e 14 mm. • Garantisce una visione nitida per lontano e un’ottima messa a fuoco dei dettagli da vicino. • Perfetto equilibrio in tutte le reali condizioni di utilizzo. • Confortevole per la guida, ideale per l’uso di smartphone e tablet. • Elimina l’effetto ondeggiamento.
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TABELLA COMPARATIVA PROGRESSIVE DIVEL ITALIA
I consigli d’uso di Divel Italia per le diverse tipologie di lenti progressive Free Form e Classiche
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Optovista: la personalizzazione prima di tutto a cura della redazione
Non esiste una sola scelta per il cliente finale, ma ogni portatore è unico e ha esigenze diverse: è la filosofia dell’azienda in fatto di progressive
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visivi individuali e sulla montatura selezionata – dice ancora Pettazzoni - Questi dati, forniti attraverso una delle piattaforme digitali che Optovista mette a diposizione dei propri partner, consentono di realizzare lenti dalle elevate performance visive, al top dal punto di vista estetico, confortevoli e con un adattamento immediato. A monte dell’inserimento di questi parametri, tuttavia, c’è l’aspetto più significativo: la valutazione del portatore da parte dell’ottico optometrista, anche in base al suo stile di vita, grazie alla quale è possibile determinare il disegno che meglio si adatta alle sue abitudini d’uso, esigenze lavorative e interessi».
li occhi sono unici e anche le lenti dovrebbero esserlo: ne è convinto Paolo Pettazzoni, presidente dell’azienda di Calderara di Reno. «Questo concetto si trasforma in un portfolio ampio che mette in condizione l’ottico optometrista di valorizzare la propria professionalità, valutando il cliente finale e suggerendogli la scelta più adatta», dice Pettazzoni. Una lente su misura Optovista è il risultato di una tecnologia avanzata che usa parametri personalizzati per produrre soluzioni visive che offrano comfort e acuità visiva di ottimo livello. «La costruzione delle lenti personalizzate è basata sulla raccolta di sette parametri
Una progressiva per ogni consuetudine d’uso Ecco la gamma di soluzioni visive individuali di Optovista. AQT, progressive Individuali a doppia progressione - Il top di gamma, disponibile in 5 disegni che, mantenendo le caratteristiche tecnologiche e costruttive, si adattano al profilo del portatore e alla sua consuetudine d’uso. Per un portatore digitale è disponibile una AQT RETINA+ con una progressione “smooth”, morbida fra le varie zone di progressione, così come AQT ALL, bilanciata dove le zone di progressione sono ampie ed equilibrate, AQT EASY, studiate per un primo portatore di progressive con un adattamento facilitato, AQT LONG, per un portatore dinamico che predilige l’utilizzo della zona di visione da lontano, e AQT NEAR, per un portatore preciso che ama i dettagli e utilizza in modo preponderante la zona di visione per vicino. EXACTA, progressive individuali a progressione interna - Coniugano un elevato livello di personalizzazione con 5 differenti disegni che si adattano alla consuetudine d’uso. Nella gamma sono disponibili disegni specifici come le EXACTA DRIVEACTIVE, che abbinano un disegno specifico a un materiale che taglia fino al 55% di luce blu sino a 420 nm e includono un antiriflesso specificamente sviluppato per offrire una guida confortevole, aumentando i contrasti soprattutto in condizioni di poca luminosità, e le AGONIST EXACTA, con un disegno specifico per lo sport che garantisce campi di visione molto ampi anche in abbinamento a montature dal design sportivo.
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Una gamma completa per gli specialisti in optometria
Soluzioni per tutti i tipi di lenti a contatto
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Lenti a contatto
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Lenti a focale variabile by Rodenstock Da qualche anno si sta registrando un incremento delle prescrizioni di monofocali con supporto accomodativo (0.50 e 0.80 D) nei giovani presbiti nella fascia di età 3645 anni. All’aumentare della presbiopia si rende necessario passare a soluzioni progressive vere e proprie, iniziando dalle “young” (con addizioni fino a 1.25 D) per poi adottare le multifocali convenzionali. Se fino a poco tempo fa era al massimo possibile ottimizzare il design sull’intera componente ottica della prescrizione con una personalizzazione, oggi è realizzabile una progressiva “su misura” con design individualizzati, tenendo anche in considerazione come le lenti si posizionano davanti agli occhi. C’è una nuova generazione di lenti oftalmiche, le progressive lifestyle, che, oltre alla personalizzazione e all’individualizzazione, adattano il design, la posizione e l’ampiezza dei campi visivi ai diversi stili di vita. Preferenza per lontano e intermedio, intermedio e vicino, pari utilizzo delle aree visive? La risposta di Rodenstock è offerta dai design Active, Expert, Allround in associazione alle progressive personalizzate Multigressiv MyLife 2, individualizzate Impression FreeSign 3 e Impression FreeSign PRO, ricalcolate anche sui parametri biometrici e sulla presenza delle aberrazioni oculari di alto ordine.
Le nuove generazioni lifestyle di Rodenstock presentano ulteriori vantaggi: • la massima ampiezza dei campi visivi e il loro ideale posizionamento; • l’egualizzazione dei campi visivi anche in presenza di prescrizioni diverse tra i due occhi; • un perfetto controllo posturale, grazie all’ampia varietà dei canali di progressione disponibili; • un adattamento spontaneo, grazie alla pressoché totale eliminazione degli effetti di ondeggiamento e alla migliore stabilizzazione delle immagini; • una visione nitida e contrastata a tutte le distanze e nelle diverse condizioni luminose, grazie all’eliminazione delle aberrazioni geometriche e alla riduzione dell’aberrazione sferica oculare; • la più estesa gamma di produzione, da sf +13.00 a -18.00 con cilindri fino a 6.00 D. Se invece fosse necessario avere campi visivi ancora più ampi nelle aree vicino e intermedio, la soluzione di Rodenstock viene offerta dalle progressive indoor (Ergo): sono disponibili nelle varianti Book (per distanze fino a circa un metro), PC (per monitor anche di grandi dimensioni e distanze fino a circa 2 metri) e Room (quando occorre estendere la messa a fuoco alla profondità dell’ambiente).
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Sirius combina la tecnologia disco di Placido e Scheimpflug camera, per la misura delle caratteristiche biometriche della superficie anteriore e posteriore della cornea, unitamente alla tomografia del segmento anteriore. Fornisce misurazioni molto accurate di spessore, curvatura, elevazione, potere diottrico e aberrometriche della cornea su un diametro di 12 mm. Per l’analisi della superficie oculare, il dispositivo fornisce il tempo di rottura del film lacrimale NiBUT. Per l’applicazione delle lenti a contatto rigide e ortocheratologiche fornisce un vasto database di costruttori e lenti e ne simula l’applicazione in fluoresceina.
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Ital-Lenti: perché il 2019 è l’anno delle progressive a cura della redazione
Forte della brand awareness consolidata sul consumatore italiano dalla campagna in tv, l’azienda dell’Alpago punta con decisione sulle tecnologie e sui prodotti di ultima generazione per la correzione della presbiopia
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icerca e sviluppo del prodotto si confermano per Ital-Lenti i punti cardine imprenditoriali. Gli investimenti in questo ambito sono stati negli ultimi anni consistenti, «ottenendo un ottimo riscontro dal mercato: la crescita della nostra azienda nel 2018 è stata significativa sia in Italia sia all’estero - spiega Paolo Polzotto, amministratore delegato della società di Puos d’Alpago - L’impegno si è concentrato soprattutto nel settore produttivo, con l’introduzione di macchinari sempre più all’avanguardia». In particolare la ricerca viene realizzata internamente: qui «un team specializzato è focalizzato sullo studio di nuovi prodotti e materiali - aggiunge - Il 2019 sarà dedicato a ulteriori sviluppi di Digital Ray Control, la tecnologia alla base della seconda generazione di lenti progressive free form sempre più personalizzate e performanti, per offrire ai centri ottici soluzioni ancora più innovative, a sostegno del business». A conferma dell’impegno sulla correzione della presbiopia nei prossimi mesi il focus di Ital-Lenti sarà rivolto ai prodotti lanciati recentemente, tra i quali spicca Twice Armonie, l’ultima generazione di progressive a doppia superficie evoluta, «il top di gamma in grado di fornire al portatore un’ottima qualità di visione, raggiungendo un elevato livello di definizione delle immagini», sottolinea ancora Polzotto. A Twice Armonie si affianca la Premium Mobile, progressiva dedicata a chi fa uso costante
L’immagine di campagna della progressiva Premium
di dispositivi digitali, in particolare smartphone, che implicano specifiche posture e un continuo cambi di visualizzazione tra le aree per vicino e per lontano. Infine MyPremium, le multifocali con il più alto livello di personalizzazione proposto da Ital-Lenti, basato sugli stili di vita del portatore oltre che sui parametri personali. A supporto della conoscenza del marchio e dei suoi prodotti, l’azienda bellunese ha deciso di replicare quest’anno la campagna televisiva che l’ha già vista protagonista sulle reti Mediaset. «Nel 2018 i riscontri sono stati molto soddisfacenti in termini di interesse da parte del consumatore finale, aspetto che ha rafforzato e consolidato la conoscenza del brand a livello nazionale», conclude Polzotto.
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La prima certificazione di qualità dedicata ai Centri Ottici. Quando viene affrontata una materia così complessa e sfaccettata come l’ottica, talvolta non è facile avere certezze. Un Centro Ottico indipendente viene spesso scelto tramite criteri soggettivi, che possono non rispecchiare il suo effettivo valore. CERT.O, la prima certificazione di qualità dedicata ai Centri Ottici, è nata per questo: per aiutare i clienti a riconoscere il valore nei Centri Ottici e garantire sempre materiali e servizi di alto livello in modo oggettivo e trasparente.
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Mei: tutti i vantaggi della fresatura a cura della redazione
L’azienda di Ponte San Pietro è protagonista al Progressive Business Forum di Firenze con uno stand dimostrativo e, il giorno successivo, con un intervento dedicato al futuro del taglio delle lenti nel centro ottico all’interno dell’Ottico che verrà
L’
obiettivo di Mei è supportare i professionisti dell’ottica nella sfida di competitività che hanno di fronte. «Alcuni trend, come la vendita online, rischiano di innescare una guerra sul prezzo che i negozi possono evitare solamente creando un valore aggiunto percepito dal cliente – sostiene Simone Gualandris, sales engineer dell’azienda bergamasca - La tecnologia è parte integrante di questa proposta di valore, soprattutto quella direttamente applicata alla realizzazione vera e propria dell’occhiale. Tecnologia che significa fresatura e si traduce in EZFit, la soluzione compatta in grado di concentrare i principali vantaggi della tecnologia Mei: EZFit, infatti, è l’unica macchina professionale presente oggi sul mercato per il taglio delle lenti all’interno del centro ottico. Utilizza tecnologie e soluzioni innovative e ampiamente migliorative rispetto alle mole tradizionali, utilizzate da anni dalle più importanti aziende del settore a livello industriale e oggi accessibili anche per il centro ottico». La Mei ricorda, inoltre, che il passo in avanti significa innanzitutto taglio a secco, che esclude la necessità di prevedere e anche manutenere un sistema di filtraggio. «Inoltre la precisione e l’affidabilità sono tali per cui la lente tagliata può essere montata subito, con la massima qualità e senza bisogno di rilavorazioni, anche a distanza di anni dall’installazione della mac-
EZFit di Mei all’interno del laboratorio di un negozio di ottica
china – dice ancora Gualandris - Un altro elemento distintivo riguarda il “no block”, il sistema integrato in EZFit che rende inutile e obsoleto l’utilizzo dei blocchetti per fissare le lenti e significa tempo risparmiato e più ordine. Infine la possibilità di caricare due lenti in macchina anziché una sola ottimizza il lavoro del centro ottico e la sua produttività». «Noi crediamo che l’ottico sia un professionista e debba concentrarsi sul proprio business: per questo ha bisogno di lavorare con una macchina professionale, che gli eviti di pensare ad attività superflue, come smaltire l’acqua di scarto o rilavorare diverse volte la stessa lente», afferma Stefano Sonzogni, presidente e direttore tecnico di Mei.
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Lenti progressive Seiko Prime: ricercate la precisione SEIKO PRIME X: VISIONE IN ARMONIA Le progressive SEIKO PRIME X sono più sottili delle lenti tradizionali. Grazie ai numerosi brevetti di ottimizzazione ottica ed estetica, lo spessore delle lenti resta equilibrato a prescindere dalla diversità di correzione tra i due occhi, a causa della quale occorre fare un maggiore sforzo visivo per poter vedere nitidamente. Grazie alla Twineye Modulation Technology (TMT), le SEIKO PRIME X correggono questa differenza ed equilibrano la visione per tutta la giornata. SEIKO PRIME XCEED: VISIONE SU MISURA Le progressive SEIKO PRIME Xceed non solo posseggono gli stessi vantaggi tecnici delle SEIKO PRIME X, ma vanno oltre in termini di precisione, grazie alla totale personalizzazione. Utilizzando apparecchiature di misurazione digitale ad alta precisione sarà possibile stabilire i parametri visivi del cliente finale e i dati tecnici della montatura. PRECISIONE NELLA PROGETTAZIONE Le progressive top di gamma PRIME X e PRIME Xceed sono la soluzione ideale per tutti i portatori di lenti progressive che ricercano precisione, qualità e comfort, senza compromessi tra estetica e visione ottimale. VISIONE SINCRONIZZATA PERFETTA L’esclusiva tecnologia Twineye Modulation Technology (TMT) permette il massimo della sincronizzazione e del bilanciamento dei campi di visione tra i due occhi. SOTTILI E PROPORZIONATE I prismi di alleggerimento prendono in considerazione la forma della montatura per offrire sia la migliore estetica possibile grazie al bilanciamento degli spessori delle lenti sia una visione e una messa a fuoco ottimali. DESIGN EXTRA SOTTILE L’innovativo CCCS Design (Concave Convex Combination Slim Design) consente di ottenere lenti più sottili e piatte grazie alla superficie interna concavo-convessa e di realizzare un range di poteri più ampio. VISIONE RILASSATA FINO AI BORDI Il Design Asferico Atorico Panoramico Evoluto bilancia le distorsioni laterali, favorendo una migliore visione e un minore affaticamento per gli occhi. SCEGLIETE LA SICUREZZA E IL COMFORT Numerose opzioni e trattamenti per esaltare le vostre lenti Seiko Prime • SEIKO SRC: antiriflesso alta resistenza • SEIKO SRB: antiriflesso protezione da luce blu • SEIKO SRC-UV e SEIKO SRB-UV: protezione da raggi UV • SEIKO RCC: antiriflesso antiabbagliamento speciale guida
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Opto in, produttori di lenti, italiani, indipendenti
Il Gruppo OPTO IN è una realtà tutta italiana, nata nel 1983 e composta unicamente da ottici indipendenti. La sede è ubicata a San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona. Qui si trovano uffici, aule per formazione, centro congressi, reparto per produzione di lenti a tecnologia free form, laboratori per trattamenti e colorazione delle lenti e, infine, il centro di lavoro computerizzato a controllo numerico per la telesagomatura e il montaggio di lenti oftalmiche di tutti i tipi. Innovazione, qualità e impegno caratterizzano la nostra storia di successo e ci fanno guardare al futuro con serenità e determinazione. Dal 1998 siamo produttori di lenti a livello industriale, alla costante La sede di Opto In, a San Giovanni Lupatoto, ricerca di tecnologie e materiali innovativi per la produzione di lenti in provincia di Verona oftalmiche di elevata qualità a marchio OPTO IN. Di fondamentale importanza sono anche il coinvolgimento e la formazione degli ottici affiliati, che in molti casi sono anche azionisti del Gruppo, sia in fase di progettazione sia di sviluppo dei nuovi prodotti. La ricetta per ottenere la massima soddisfazione del portatore Grazie alla fattiva collaborazione con i principali fornitori di tecnologia e semifiniti abbiamo sviluppato un processo virtuoso che ci permette di ottenere la massima soddisfazione del portatore, con una percentuale di adattamento del 98% sulle lenti progressive. Gli ingredienti fondamentali della nostra ricetta sono: • ottici affiliati: oltre a essere coinvolti nello sviluppo e a partecipare a corsi di formazione specifici, mettiamo a loro disposizione strumentazioni che riducono gli errori in fase sia di ordine sia di montaggio delle lenti, quali, ad esempio, la nostra app per la videocentratura Tailor View e il servizio di telebisellatura Tailor Detect; • reparto produzione: si avvale di software e macchinari di ultima generazione che garantiscono un totale controllo, dal calcolo della lente al collaudo della stessa grazie all’innovativo ProMapper, secondo il seguente schema: calcolo RXLab, bloccaggio Art-Blocker, generazione VFT-Orbit, lucidatura DuoFLEX, collaudo ProMapper;
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Visione senza stress con Presio Master Infinite, la lente progressiva top di gamma Nikon Quando, a causa dell’insorgere della presbiopia, la qualità di visione si riduce, è necessario ricorrere a lenti progressive. Spesso, però, aberrazioni fastidiose che generano distorsioni dell’immagine nelle zone periferiche e il cosiddetto “effetto onda” possono creare problemi di utilizzo e accettazione da parte dei portatori. Il sistema visivo ha la capacità di compensare gli effetti delle aberrazioni, ma lo sforzo di adattamento può portare ad affaticamento e stress visivo. Per questo è fondamentale mettere a disposizione dei portatori lenti oftalmiche altamente performanti: top di gamma in questo campo è la progressiva Presio Master Infinite di Nikon Lenswear. Presio Master Infinite integra tre tecnologie, Blur Control, Deformation Tuner e Binocular Tuner, sviluppate dal Centro di Ricerca & Sviluppo Nikon, per contrastare e correggere simultaneamente i tre fattori negativi concomitanti e inseparabili che possono essere presenti in una lente progressiva: aberrazioni, deformazioni da effetto onda e binocularità. La combinazione di queste tecnologie è possibile grazie a Nikon Optical Design Engine, il sistema di calcolo sviluppato da Nikon, specializzato nella progettazione delle superfici ottiche e delle lenti oftalmiche, che effettua l’analisi computerizzata in tempo reale di ogni prescrizione visiva (potere, montatura, parametri di fitting) allo scopo di ottimizzare il design delle lenti di ciascun portatore e offrire il massimo della personalizzazione e della qualità visiva. Inoltre, grazie al dimostratore Trial Lens, fornito in esclusiva ai centri ottici partner Nikon, ciascun portatore può sperimentare direttamente i benefici concreti offerti dal prodotto più evoluto della gamma. Trial Lens, infatti, non è solo un valido supporto alla vendita, ma anche un efficace strumento funzionale che permette all’utente finale di provare le lenti Presio Master Infinite, con la propria prescrizione, prima dell’acquisto.
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2019 Anno della Presbiopia
Dai Optical: con Yoga Tech una spinta al mercato delle progressive a cura della redazione
La monofocale con aiuto intelligente dell’azienda oftalmica copre un target dai 16 anni agli over 45 e accompagna in modo confortevole il presbite verso un adattamento di successo
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verso il loro uso. «Il target di riferimento va dai 16 anni agli over 45 – dicono ancora dall’azienda pugliese - Grazie ai cinque aiuti accomodativi, Yoga Tech offre una soluzione performante e intelligente rispetto alle monofocali normali per il primo presbite, accompagnandolo in modo conL’immagine di campagna di Yoga Tech fortevole e con un adattamento di successo verso le multifocali». Per permettere al consumatore di testare il funzionamento e i benefici derivanti dall’uso di queste lenti, Dai Optical mette a disposizione dei professionisti della visione il trial kit “Try Yoga”. «Questo semplice sistema di prova contiene cinque coppie di lenti e consente agli ottici, dopo aver spiegato caratteristiche e peculiarità della monofocale intelligente, di far indossare Yoga Tech al portatore, permettendogli di valutare i benefici del prodotto e di realizzare un acquisto consapevole», aggiungono in Dai Optical. Le Yoga Tech sono disponibili bianche, fotocromatiche, UV & Blue Light Block-Safer e nella versione total protection Safer Contrast 589.
ai Optical ha recentemente lanciato sul mercato Yoga Tech, la monofocale con aiuto intelligente consigliata a chi utilizza in modo prolungato i device elettronici, per presbiti e giovani presbiti, come primo approccio alle progressive. «Sono lenti dedicate a un pubblico dinamico che rende smart la propria vita e il proprio lavoro con l’ausilio di tecnologia e strumenti digitali - spiegano in Dai Optical - Garantiscono un plus rispetto a una classica lente antifatica, poiché contribuiscono a eliminare stress e stanchezza visive, massimizzano la visione del vicino e compensano gli sforzi accomodativi a ogni distanza: specifiche per l’intensa attività prossimale, garantiscono visione nitida da vicino e, insieme, dinamicità e comfort visivo a tutte le distanze». Le Yoga Tech variano per zone di visione e per il tipo di addizione: 0.40 D, per i nativi digitali e per chi comincia ad avvertire i primi possibili segni di affaticamento visivo, come mal di testa, dolore alla schiena o bruciore oculare; 0.65-0.90 D, per chi utilizza in modo prolungato il PC come strumento di lavoro e comincia a percepire fatica, ad esempio nella lettura; 1.10-1.30 D, per presbiti e giovani presbiti che hanno difficoltà nella visione del vicino, soprattutto nella lettura di piccole scritte su smartphone e tablet, nella visione di schermi retroilluminati e percepiscono stanchezza e bruciore oculari. Secondo Dai Optical, Yoga Tech può essere lo strumento giusto per sensibilizzare il mercato all’acquisto di lenti progressive, traghettando il portatore
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Binocular Harmonization Technology™
la lente progettata per soddisfare al meglio ogni esigenza visiva e ogni stile di vita grazie a tre design personalizzati sulle attività prevalenti. Il Binocular Eye Model™ è un programma di simulazione brevettato da Hoya che analizza la performance binoculare data dalla combinazione occhiolente in condizioni di vita reale. I design vengono modificati per mantenere la perfetta sovrapposizione delle immagini a livello retinico. Il risultato è una messa a fuoco senza sforzo, stabilità costante ed eccellente profondità di visione. la lente che offre comfort visivo nelle attività moderne svolte a tutte le distanze. Assicura visione confortevole, campi visivi ampi e facilità di adattamento grazie a tre esclusive tecnologie Hoya. Attraverso la lavorazione free form a doppia superficie integrata offre un passaggio naturale e confortevole all’area di visione da vicino e campi visivi più ampi. la lente con progressione interna che consente di vedere più nitidamente da vicino con un numero di movimenti dell’occhio inferiore rispetto alle tecnologie standard.
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Binocular Eye Model™
2019 Anno della Presbiopia
Varilux, le prime progressive della storia compiono 60 anni a cura della redazione
Inventate nel 1959, hanno rivoluzionato il modo di vedere per gli over 40: oggi, dopo che si sono alternate almeno otto generazioni di lenti del marchio di Essilor, sono sul mercato le Varilux X series, pensate per i “presbiti moderni”
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a lente progressiva Varilux, inventata ses- 70 brevetti». In sei decenni si sono alternate almesant’anni fa dall’ingegnere Bernard Mai- no otto generazioni di lenti, fino all’ultima oggi in tenaz, ha rivoluzionato il mondo dell’ottica commercio: la Varilux X series, la versione top di oftalmica e, soprattutto, il modo di vedere gamma, progettata per rispondere alle esigenze in dei portatori, permettendo un passaggio fluido tra il continua evoluzione dei presbiti della Generaziocampo di visione da vicino a quello da lontano: per ne X, nati tra il 1965 e il 1980, estremamente attivi la prima volta i presbiti sono stati messi nelle condi- e sempre connessi. Per comprenderne le aspettatizioni di vedere bene a tutte le distanze, senza dover ve, Essilor ha condotto uno studio su quasi tremila allungare il braccio o allontanarsi per una messa a portatori di lenti progressive, osservandone il comfuoco ottimale, con un solo paio di occhiali. portamento visivo. «Questo approccio ha permesso «Prima di tutto ho raggiunto l’obiettivo iniziale che ai ricercatori di modellare il volume della visione mi ero posto: il campo visivo non nitida necessaria nella sfera a è più̀ ostruito da una linea che lunghezza delle braccia – dicospezza l’immagine proprio in no ancora in Essilor - Così i premezzo e tutto il campo visivo è di sbiti moderni possono catturare nuovo accessibile con una visioistantaneamente ogni dettaglio ne binoculare stabile - conferma attorno a sé, senza ulteriori molo stesso Maitenaz - La visione vimenti della testa: grazie a quediventa così più naturale». sto nuovo progresso tecnologico Un prodotto innovativo che dalla la loro visione risulta molto più sua creazione ha saputo, «grazie fluida». a una costante ricerca da parte Anche la comunicazione Varilux di Essilor con oltre 500 ricercatori 2019 rispecchia l’evoluzione dei sul campo, evolversi nel tempo presbiti, con una protagonista – spiegano dall’azienda oftalmifemminile in target con il prodotca - Dalla loro invenzione le lenti to, dinamica in tutte le sue attiVarilux hanno spinto in avanti vità quotidiane, personali e lasenza sosta i limiti dell’innova- L’immagine di Essilor che celebra l’importante vorative, grazie alle progressive zione, arrivando a un totale di anniversario del brand.
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Cso: da Osiris-T un supporto anche per le progressive a cura della redazione
Il dispositivo dell’azienda toscana consente di misurare le aberrazioni oculari e le capacità di accomodazione dinamica del portatore, per adottare la soluzione visiva idonea alle sue esigenze
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Scandicci, in provincia di Firenze, ha introdotto sul mercato da alcuni anni il dispositivo Osiris-T, che permette la misurazione delle aberrazioni oculari e delle capacità di accomodazione dinamica del portatore per mezzo di una tecnologia innovativa con una risoluzione di 45 mila punti in tempo reale. «Tale peculiarità rende possibile la misura del potere refrattivo, delle capacità accomodative dell’occhio e delle aberrazioni oculari, oltre che la comprensione e l’ottimizzazione della performance visiva, per l’applicazione dell’ausilio correttivo più adatto», precisa Sassano. Il topografo corneale integrato nel dispositivo è, inoltre, in grado di misurare la morfologia e la componente refrattiva corneali per mezzo delle mappe di curvatura sagittale, di curvatura tangenziale e di elevazione per una valutazione oggettiva delle condizioni visive del soggetto e l’archiviazione di immagini ad alta risoluzione.
ggi ci troviamo di fronte a prodotti che hanno profondamente modificato il mondo della comunicazione, del lavoro e della vita quotidiana. Lo sanno bene le aziende di tecnologia della filiera ottica, tra le quali figura una realtà come CSO, che da oltre cinquant’anni mette il proprio know how a disposizione dei professionisti della visione. «I device attualmenteTOPOGRAFO più diffusi renCORNEALE ABERROMETRO dono necessaria una distinta visione prossimale - spiega Luciano Sassano, L’ABERROMETRO: Fornisce la misura delle oculari con una di 45.000 responsabile tecnicopuntiaberrazioni di CSO - risoluzione Quinin tempo reale. Tale peculiarità rende possibile la misura del potere refrattivo e delle aberrazioni oltre che la comprensione e ottimizzazione di, se all’origine del oculari, problema visivo della performance visiva, con l’applicazioni di lenti oftalmiche o a contatto. c’è una diminuzione dell’elasticità del IL TOPOGRAFO: Utilizzando un sistema di topografia a riflessione ottica basato sul disco di cristallino che ne limita Placido ail 22 meccanismo anelli è in grado di misurare la morfologia e la componente refrattiva corneale per mezzo consuete mappe di curvatura sagittale, di di accomodazione, nondelle vi è altra curvatura tangenziale e sodi elevazione. Grazie alle proprietà di integrazione del software luzione che comprendere capacità Phoenix conle vari dispositivi, Osiris-T può essere associato con la lampada a fessura CSO, per una valutazione oggettiva delle condizioni cliniche del visive del soggetto e adottare soluziopaziente e l’archiviazione di immagini ad alta risoluzione. ni che consentano di integrare abilità spontanee fisiologiche e ausili correttivi, come lenti oftalmiche o a contatto progressive o aberrometriche». A questo scopo l’azienda di
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“Chi non sa non vende” Andrea Bernardini
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Mani, Mente e Cuore Italiani
Lo si legge nel catalogo dell’azienda di Lucca, secondo la quale formare e informare gli ottici risulta fondamentale anche per lo sviluppo del mercato over 40 Il mercato delle progressive in Italia ha ancora una grande potenzialità di sviluppo: tuttavia, per attuarlo, vanno superati alcuni preconcetti del passato, quando per i nuovi portatori era piuttosto impegnativo adattarsi a queste lenti. Ne è convinto Andrea Bernardini, titolare di Filab, una lunga storia nella produzione oftalmica, che negli ultimi tempi ha deciso di rivolgersi direttamente ai centri ottici, tanto da aver esposto per la prima volta a Mido nel febbraio scorso. «Un altro ostacolo a una maggiore penetrazione delle progressive sul mercato interno riguarda la scarsa informazione da parte di alcuni ottici sui vantaggi che questo tipo di lente offre prosegue Bernardini - Se, ad esempio, si analizza la fetta di mercato del primo presbite, si rileva una forte resistenza all’acquisto di una multifocale: in generale, infatti, il soggetto non vuole accettare la degenerazione del proprio apparato visivo e, spesso, preferisce optare per una monofocale di basso valore». Nella seconda pagina dei cataloghi Filab viene riportato: “chi non sa non vende: una corretta conoscenza dei disagi visivi, delle soluzioni e dei processi produttivi è necessaria per consigliare e soddisfare le esigenze del cliente”. «Così la nostra azienda sta al fianco degli ottici partner, ai quali offre la corretta formazione sui contenuti tecnologici dei propri prodotti, multifocali in primis», sottolinea il numero uno di Filab. Al Progressive Business Forum di Firenze l’azienda di Lucca illustra il suo nuovo processo di progettazione della superficie delle lenti multifocali Impera Performing, costruite con tecnologia digitale Aberrationscontrol e realizzate con parametri digitali tali da spostare e ridurre le aberrazioni in parti della lente tonda non utilizzate dal design della montatura. «Questo permette, inoltre, di ottenere lenti a spessore minimo, fino a quattro volte inferiore a prodotti con la stessa ricetta, e campi visivi molto ampi, con ottime performance visive - aggiunge Bernardini - Il processo Impera Performing genera il disegno della lente grazie ai parametri della ricetta e a quelli morfologici del portatore incrociati con la montatura scelta: una diligente indicazione dei valori sopraindicati permette così a Filab di soddisfare il portatore con lenti performanti».
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LE LENTI MULTIFOCALI Presente e futuro dell’Ottica Oftalmica
NOVITÀ EDITORIALE
Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano Sede operativa: FGE srl − Regione Rivelle 7/F − 14050 Moasca (AT) - Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it
2019 Anno della Presbiopia
Presbiopia e lac: OcchioxOcchio “corregge” i falsi miti a cura della redazione
Non si possono realizzare in caso di miopia o ipermetropia, a una certa età è troppo tardi per provarle, risultano incompatibili con lo sport: sono le credenze che secondo l’azienda di lenti a contatto specialistiche persistono ancora oggi tra gli utenti finali
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igide, morbide o ibride: sulle lac per la correzione della presbiopia circolano ancora falsi miti. Quello, ad esempio, legato al fatto che non siano realizzabili per miopi o ipermetropi, con o senza astigmatismo. «La presbiopia è un difetto visivo supplementare che può essere compensato allo stesso tempo della miopia, dell’ipermetropia e dell’astigmatismo con l’utilizzo di lenti multifocali rgp, morbide o ibride - dicono dall’azienda ferrarese - OcchioxOcchio vanta un’ampia gamma di geometrie che si possono applicare a tutte le esigenze, da quelle più semplici alle più complesse». Un secondo falso mito, altrettanto ricorrente, riguarda il portatore con occhi sensibili oppure allergico, che non tollera il porto di lenti a contatto. «Con l’a-
vanzare dell’età il film lacrimale si modifica e la principale conseguenza è una scarsa lacrimazione: le lenti a contatto rgp generalmente non si disidratano e lasciano passare molto più ossigeno, rendendole un’ottima soluzione per la fisiologia corneale - spiegano ancora in OcchioxOcchio - Spesso le persone credono che, non avendo orari fissi oppure essendo molto spesso fuori casa per lavoro, il loro stile di vita sia inconciliabile con l’utilizzo delle lac: in realtà rgp, morbide e ibride di ultima generazione sono realizzate con materiali molto permeabili all’ossigeno che permettono un porto prolungato durante la giornata». Negli ultimi anni lo stile di vita delle persone in età da presbiopia è molto cambiato: ad esempio, praticano più sport. «In questo caso l’uso delle lenti a contatto può garantire significativi benefici – precisano dall’azienda di Ferrara - Fare sport con indosso l’occhiale potrebbe limitare l’attività: al contrario, con le lenti morbide o ibride il comfort è immediato, il campo visivo risulta ampliato, con un’ottima qualità visiva che migliora le performance, oltre alla libertà di movimento senza costrizioni». Infine, un falso mito riguarda l’età. «Spesso si crede erroneamente che sia troppo tardi per iniziare a portare le lenti a contatto, ma non esiste un’età di riferimento: si possono far provare sempre lenti multifocali di qualsiasi geometria e con un’ampia gamma di parametri», concludono in OcchioxOcchio.
Nei soggetti presbiti l’occhio si affatica con maggior facilità e le immagini da vicino diventano sfuocate per una difficoltà di messa a fuoco
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Lo gnommero
Da Leonardo alle progressive: non c’è pratica “sanza scientia”
di Sergio Cappa
“Quelli che s’innamoran di pratica sanza scientia son come ‘l nocchier ch’entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica deve essere edificata sopra la bona teorica”. Ma anche “Si come il ferro s’arruginisce sanza esercizio e l’acqua si putrefà o nel freddo s’addiaccia, così lo ‘ngegno sanza esercizio si guasta”. Quindi “O studianti, studiate le matematiche, e non edificate sanza fondamenti”. Questi sono alcuni tra i numerosi aforismi che Messer Leonardo di ser Piero da Vinci, vulcanico e insofferente, scrisse, nascosti e frammentati tra mille interessi, disegni, progetti poesie e ricette di cucina. Leonardo lasciò al giovane allievo Francesco Melzi tutta la produzione di qualche miglia-
io di fogli vergati in rossetto, che questi portò poi nella villa di famiglia a Vaprio d’Adda, dove lo stesso Leonardo era stato ospitato. Melzi tentò una prima sistemazione organica della bulimica produzione del Maestro, peraltro con scarso successo dovuto alla disordinata compulsione grafica: l’ossessiva curiosità lo spingeva a una inquieta fissazione di scritture e disegni e più spesso i progetti erano accompagnati da didascalie su altri fogli. Ci sono voluti secoli a ricomporre l’ordine. Il Forum di Firenze sulle lenti progressive, fortemente voluto da questa testata, è stato sollecitato da una smarrita congerie di opinioni che sembra regnare nelle categorie professionali: ultimamente anche alcuni oftalmologi lo hanno
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pubblicamente ammesso. Alla sua presentazione allo scorso Mido era però assente un outing professionale delle scuole, fonte genetica e matrice didattica della categoria. Già Leonardo, “omo sanza lettere”, come si definiva, suggeriva di “non innamorarsi della pratica sanza scientia”, perché “la pratica deve essere edificata sopra la bona teorica”. L’auspicio è che l’eco di questa lodevole iniziativa arrivi nelle aule di quegli istituti dove l’oftalmica viene disconosciuta e inizi un restyling didattico anche con un uso massiccio e diffuso della copiosa bibliografia, certamente attualizzato e costantemente aggiornato col sinergico supporto industriale ma senza alcuna abdicazione dottrinale alle aziende.
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