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Il cliente del futuro: coinvolto, impaziente e opinion leader

Diventare ottico, una scelta di famiglia

di Marco Brugnola Formatore

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È una professione che nella maggior parte dei casi piace ai figli d’arte: questo permette di programmare per tempo e in ambito familiare il passaggio generazionale in azienda

Riuscire a garantire continuità nel tempo alle imprese di ottica a conduzione familiare è un argomento che emerge in ogni incontro di aggiornamento sul tema della gestione dal punto di vista manageriale, strategico, economico e finanziario e non esclude aspetti affettivi e psicologici. Ferma restando la mitica gavetta di chi, fin da piccolo, ha respirato l’aria del negozio, il primo dilemma per una famiglia è la scelta del percorso formativo più consono a far conseguire al figlio o alla figlia il diploma di ottico e a garantire l’adeguata preparazione per poi prendere le redini dell’impresa di casa. Tre sono le strade percorribili per quanti vogliono favorire il passaggio generazionale. Una è rappresentata dalle scuole professionali, cui si accede dopo il diploma di maturità: offrono un biennio finalizzato al conseguimento dell’abilitazione di ottico, che può essere seguito da un anno opzionale per la specializzazione in optometria. Punti di forza di questa scelta sono soprattutto l’importanza dell’attività pratica, ambulatoriale e di laboratorio, e il peso della tradizione, tanto che spesso si sceglie l’istituto dove in precedenza hanno studiato i propri parenti per consolidare anche un legame affettivo e familiare. Dall’inizio del nuovo millennio i ragazzi che vogliono entrare in questo mondo possono iscriversi ai corsi di laurea triennali in Ottica e Optometria, oggi presenti in nove atenei italiani: la formazione raggiunge così un ambito accademico, con l’obiettivo di valorizzare soprattutto le conoscenze teoriche degli studenti. Attraverso il Programma Erasmus, inoltre, è possibile svolgere un periodo di studio all’estero in accordo con università europee per integrare e perfezionare le proprie nozioni. Per conseguire l’abilitazione alla professione di ottico i laureati devono successivamente superare l’esame di Stato. Lo stesso vale per quanti scelgono gli istituti secondari superiori, che su un arco temporale di cinque anni offrono un percorso formativo progressivo e articolato. Anche le realtà aziendali e del retail incentivano l’aggiornamento degli ottici optometristi con una significativa presenza nelle scuole e nelle università: l’obiettivo comune è elevare il livello del valore della professione, proseguire le tradizioni dell’imprenditoria italiana e, non ultimo, inserire giovani preparati in un settore in cui i dati sull’occupazione si confermano molto incoraggianti.

Il cliente del futuro: coinvolto, impaziente e opinion leader

Il 2023 è ormai alle porte e, puntuale come l’oroscopo, il retail delinea quelli che potranno essere i comportamenti del consumatore per non ritrovarsi impreparati, elaborando nuove e coerenti strategie, in grado di creare attrazione e fatturato

di Angelica Pagnelli*

Da sempre l’unica certezza è che per fidelizzare l’utente finale le aziende devono riconoscere prontamente e rispondere con tempestività a ogni cambiamento. In termini di reattività, il mercato dell’ottica ha centrato la propria politica di crescita sul costante aggiornamento professionale e sull’adeguamento alle esigenze dei propri clienti. Molti esperti di trend consumer parlano oggi di un consumatore che preferisce aziende e brand in grado di esprimere il lato umano. L’utente sembra, infatti, orientato verso acquisti consapevoli e razionali, di cui conosce in modo approfondito benefici ed esclusività, ama personalizzare ogni scelta, richiede prodotti sostenibili non solo nei materiali, ma a partire dai processi di produzione. Per il consumer 2023 la condivisione e l’appartenenza a un gruppo restano l’obiettivo primario e diventa sempre più forte il senso di community prima ancora di legarsi a un brand specifico. Le esperienze di acquisto sono dunque una delle molteplici occasioni per conoscere, imparare, apprezzare i valori su cui fonda la propria vita. Il Global Consumer Trend 2023, recentemente pubblicato da Qualtrics, società statunitense di indagini di mercato, ha descritto cosa influenzerà maggiormente le scelte degli shopper, rilevando tre principali tendenze che incideranno sul mercato l’anno prossimo: • la fedeltà a un marchio o a un’azienda si conquisterà con le relazioni personali, la sola efficienza operativa non sarà sufficiente; • i consumatori saranno meno pazienti e sempre più propensi a cercare risposte da altre aziende;

*Angelica Pagnelli è ideatrice del format “Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica. Coordina i processi di innovazione e, attraverso la sua consulenza strategica, crea una visione finalizzata alla realizzazione di idee, prodotti, progetti e contenuti originali.

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