N52018
Concepite per la sovraesposizione visiva ai Dispositivi Digitali Concepite per la sovraesposizione ai Dispositivi Digitalidi oggi e l’intenso sforzo di accomodazionevisiva prossimale delle attività egrazie l’intenso sforzo di accomodazione prossimale delle attività di oggi al rivoluzionario D-stress design grazie al rivoluzionario D-stress design
Protezione UV completa. Protezione Protezione ProtezioneUV UV UVcompleta. completa. completa. Tutto il giorno. Ogni giorno. Tutto Tutto Tuttoilililgiorno. giorno. giorno.Ogni Ogni Ognigiorno. giorno. giorno. Lenti ZEISS con Tecnologia UVProtect™. ™™ ™ Lenti Lenti Lenti ZEISS ZEISS ZEISS con con con Tecnologia Tecnologia Tecnologia UVProtect UVProtect UVProtect .. . Le lenti: uno scudo contro le radiazioni UV Le Le lenti: lenti: lenti: uno uno uno scudo scudo scudo contro contro contro leradiazioni le radiazioni radiazioni UV UV UV ILeraggi UV sono uno dei le pericoli I maggiori Iraggi raggi I raggi UV UV UV sono sono sono uno uno dei dei dei pericoli pericoli pericoli per la uno salute degli occhi maggiori maggiori maggiori per per per lalasalute lasalute salute degli degli degli occhi occhi occhi La luce solare è fonte di vita e benessere, ma alcune sue lunghezze -solare tra cui quelle UV determinare favorire Lad'onda Laluce La luce luce solare solare è èfonte fonte è fonte dididegli vita vita di evita ebenessere, benessere, e- possono benessere, ma ma alcune ma alcune alcune sue sueolunghezze sue lunghezze lunghezze ild'onda fotoinvecchiamento odegli lodegli sviluppo patologie più o meno gravi d'onda d'onda - -tra tra -cui tra cuiquelle cui quelle quelle degli UV UV-UV -possono possono -dipossono determinare determinare determinare o ofavorire favorire o favorire 1-8 agli occhi e all'aree cutanee circostanti. il ilfotoinvecchiamento fotoinvecchiamento il fotoinvecchiamento o ololoosviluppo sviluppo lo sviluppo didipatologie patologie di patologie più piùopiù omeno meno o meno gravi gravi gravi 1-81-8 1-8 agli agliocchi agli occhi occhi e eall'aree all'aree e all'aree cutanee cutanee cutanee circostanti. circostanti. circostanti. È quindi fondamentale proteggere gli occhi dagli effetti nocivi UV,fondamentale indossando lenti per gli occhiali in grado dieffetti schermarli Èdei Èquindi quindi Èraggi quindi fondamentale fondamentale proteggere proteggere proteggere gliocchi gli occhi occhi dagli dagli dagli effetti effetti nocivi nocivi nocivi 3,6 efficacemente, così da preservare la salute visiva. dei deiraggi dei raggi raggi UV, UV,indossando UV, indossando indossando lenti lenti lenti per perocchiali per occhiali occhiali iningrado grado in grado didischermarli schermarli di schermarli
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dei portatori di lenti oftalmiche dei deidei portatori portatori portatori èlenti adeguatamente dinon dilenti di lenti oftalmiche oftalmiche oftalmiche protetto dalle nocive non non non èèadeguatamente adeguatamente è adeguatamente 11 radiazioni UV protetto protetto protetto dalle dalle dalle nocive nocive nocive 1111 11 radiazioni radiazioni radiazioni UV UVUV
3,63,6 3,6 efficacemente, efficacemente, efficacemente, così cosìcosì dadapreservare da preservare preservare lalasalute salute la salute visiva. visiva. visiva.
400 nm è il miglior standard protettivo 400 400 400 nm nm nm èèilUV èilmiglior ilmiglior miglior standard standard standard protettivo protettivo protettivo dai raggi dai dai dai raggi raggi raggi UV UV UV La Commissione Internazionale sulla Protezione dalle Radiazioni (ICNIRP) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) LaNon-Ionizzanti LaCommissione La Commissione Commissione Internazionale Internazionale Internazionale sulla sulla sulla Protezione Protezione Protezione dalle dalle dalle Radiazioni Radiazioni Radiazioni hanno definito(ICNIRP) a 400 nm lo standard diMondiale riferimento per laSanità protezione Non-Ionizzanti Non-Ionizzanti Non-Ionizzanti (ICNIRP) (ICNIRP) e el'Organizzazione l'Organizzazione e l'Organizzazione Mondiale Mondiale della della della Sanità Sanità (OMS) (OMS) (OMS) 10 dagli UV hanno hanno hanno defi defi nito defi nitonito a a400 400 a 400 nm nmlo nm lostandard standard lo standard didiriferimento riferimento di riferimento per perper lalaprotezione protezione la protezione 1010 10 dagli dagli dagli UV UVUV 1,0
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delle radiazioni UV in arrivo sulla superficie terrestre LoLo spettro spettro Lo spettro tratra 380 380 trae380 400 e 400 enm 400 nm rappresenta nm rappresenta rappresenta ~~ il 40% il ~ 40% il 40% dell’irradianza dell’irradianza dell’irradianza totale totale totale delle delle radiazioni delle radiazioni radiazioni UVUV inin UV arrivo arrivo in arrivo sulla sulla superficie sulla superficie superficie terrestre terrestre terrestre
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Lenti da sole Protezione UV a 400 nm Lenti Lenti Lenti dadasole da solesole Standard internazionale definito Protezione Protezione Protezione UV UVaUV a400 400 amondiali 400 nm nmnm dalle organizzazioni Standard Standard Standard internazionale internazionale definito definito 10 , in gradodefinito di bloccare ICNIRP e internazionale OMS dalle dalle organizzazioni organizzazioni organizzazioni mondiali mondiali mondiali ildalle 100% delle radiazioni UV. ,10in , in10 grado ,grado in grado didibloccare bloccare di bloccare ICNIRP ICNIRP ICNIRP e eOMS OMS e 10 OMS il il100% 100% il 100% delle delle delle radiazioni radiazioni radiazioni UV. UV.UV.
Lenti da vista Protezione UV a 380 nm Lenti Lenti Lenti dada vista da vista vista Limite superiore di protezione Protezione Protezione Protezione UV UV aUV a380 380 a 380 nm nmnm dagli UV stabilito dalla norma Limite Limite Limite superiore superiore superiore didiprotezione protezione di protezione ISO 8980-3. dagli dagli dagli UV UVstabilito UV stabilito stabilito dalla dalla dalla norma norma norma Non tutte le lenti oftalmiche ISO ISO 8980-3. ISO 8980-3. 8980-3. tradizionali offrono Non Non Non tutte tutte tutte lelelenti lenti le lenti oftalmiche oftalmiche oftalmiche una protezione UV completa. tradizionali tradizionali tradizionali off off rono off rono rono una unauna protezione protezione protezione UV UVcompleta. UV completa. completa.
Bibliografia 1. Wang SQ et al. Photoprotection: a review of the current and future technologies. Dermatol Ther 2010; 23 (1): 31-47. 2. Resnikoff s et al. Global data on visual impairment in the year 2002. Bull World Health Organ 2004; 82 (11): 844-851. 3. Rivolta C et al. UV light signature in conjunctival melanoma; not only skin should be protected from solar radiation. J Bibliografia Bibliografia Bibliografia 361-362.a 4. Swaminathan SS al.and Molecular Characteristics of Conjunctival Melanoma Using JAMA Ophtalmol 2017; 135 (12): 1.Genet Wang SQal. et61 al.(4): Photoprotection: a review ofcurrent theetcurrent and technologies. future technologies. Dermatol Ther 2010; 23 (1): 31-47. 2. Resnikoff sGlobal etGlobal al. Global onimpairment visual impairment 1. Hum 1. Wang Wang SQ SQ et2016; et al. Photoprotection: Photoprotection: review a review of of thethe current and future future technologies. Dermatol Dermatol Ther Ther 2010; 2010; 23 23 (1):(1): 31-47. 31-47. 2.Whole-Exome 2. Resnikoff Resnikoff s etsSequencing. et al.al. data data ondata on visual visual impairment in in the thein the 1434-1437. 5.World Lucas RM. AnHealth epidemiological perspective of 3. ultraviolet health concerns. Contact Lens 2011; 37only (4): 168-175. Gichui S etfrom al. Pathophysiology year 2002. Bull Health World Organ 2004; 82844-851. (11): 844-851. 3. Rivolta etUV al.light UVsignature light signature inEye conjunctival melanoma; not only skin should be protected from solar radiation. year year 2002. 2002. Bull Bull World Health Organ Organ 2004; 2004; 82 82 (11): (11): 844-851. 3. Rivolta Rivolta Cexposure-public et C et al.Cal. UV light signature in in conjunctival conjunctival melanoma; melanoma; notnot only skin skin should should be6.be protected protected from solar solar radiation. radiation. JofJ J Hum Genet 2016; 61 (4): 361-362. 4. Swaminathan etMolecular al. Molecular Characteristics of Conjunctival Melanoma Using Whole-Exome Sequencing. JAMA Ophtalmol 2017; 135 (12): Hum Hum Genet Genet 2016; 2016; 61 61 (4):(4): 361-362. 361-362. 4. 4. Swaminathan Swaminathan SSSS et et al.SS al. Molecular Characteristics Characteristics of of Conjunctival Conjunctival Melanoma Melanoma Using Using Whole-Exome Whole-Exome Sequencing. Sequencing. JAMA JAMA Ophtalmol Ophtalmol 2017; 2017; 135 135 (12): (12): 1434-1437. 5.RM. Lucas An epidemiological perspective of ultraviolet exposure-public health concerns. Eye Contact Lens 2011; 37 (4): 168-175. 6. Gichui SPathophysiology etPathophysiology al. Pathophysiology 1434-1437. 1434-1437. 5. 5. Lucas Lucas RM. AnRM. An epidemiological epidemiological perspective perspective of of ultraviolet ultraviolet exposure-public exposure-public health health concerns. concerns. EyeEye Contact Contact Lens Lens 2011; 2011; 37 37 (4):(4): 168-175. 168-175. 6. 6. Gichui Gichui S et S et al.al. of of of
L'innovazione ZEISS, protezione completa. L'innovazione L'innovazione L'innovazione ZEISS, ZEISS, ZEISS, protezione protezione protezione completa. completa. completa. ZEISS ora offre, di serie, la medesima protezione UV ZEISS ZEISS ZEISS ora ora ora offre, offre, offre, didiserie, di serie, serie, lala lamedesima medesima protezione protezione protezione UV UV UV delle lenti da sole anche sumedesima lenti chiare, fino a 400 nm. delle delle delle lenti lenti lenti da dada sole sole sole anche anche anche su susu lenti lenti lenti chiare, chiare, chiare, fino fino fino aa400 a400 400 nm. nm. nm. Le lenti oftalmiche tradizionali schermano a livelli differenti le radiazioni UV: inoftalmiche alto indice offrono una protezione completa, ma le non aUV: basso Lequelle Lelenti Le lenti lenti oftalmiche oftalmiche tradizionali tradizionali tradizionali schermano schermano schermano a alivelli livelli a livelli differenti differenti differenti leradiazioni radiazioni lequelle radiazioni UV:UV:e medio indice. quelle quelle quelle ininalto alto in alto indice indice indice offrono offrono offrono una unauna protezione protezione protezione completa, completa, completa, ma manon ma nonnon quelle quelle quelle a abasso basso a basso e emedio medio e medio indice. indice. indice. Protezione dalle radiazioni UV
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Lo standard del settore è 380 nm standard Lo standard delsettore del settore settore 380 è nm 380 nmnm LoLostandard del è è380
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Il perfetto equilibrio tra protezione Il Ilperfetto perfetto Il perfetto equilibrio equilibrio equilibrio e trasparenza. tra traprotezione tra protezione protezione Lenti ZEISS e etrasparenza. trasparenza. e trasparenza. con tecnologia UVProtect™. Lenti Lenti Lenti ZEISS ZEISS ZEISS ™™ ™ con contecnologia con tecnologia tecnologia UVProtect UVProtect UVProtect .. . ta Comple e n ztio tele op taletna prm leap opUm co Co Com C V e ne neen daglirio ztio zio o prportoeptZze S IS EVVcocn on con ™ V UlitU liU ag dadgaligd roS SectS UZVEZPIS EIS ZEIS™ ™ ™ crtocttect t o o r r P P VVUVePte UU
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Protezione Protezione Protezione dalle dalle dalle radiazioni radiazioni radiazioni UV UVUV 400
Luce indiretta riflessa dalla superficie Luce LuceLuce indiretta indiretta indiretta riflessa riflessa riflessa posteriore della lente. dalla dalla dalla superficie superficie superficie posteriore posteriore posteriore della della della lente. lente. lente. ZEISS UVProtect™ con protezione ™™ ™ ZEISS ZEISS UVProtect UVProtect ZEISS UVProtect UV completa. con conprotezione con protezione protezione UV UVcompleta. UV completa. completa. La luce diretta e le radiazioni LaUV diretta Laluce luce La luce diretta diretta sono bloccate. e eleleradiazioni eradiazioni le radiazioni UV bloccate. UVsono UV sono sono bloccate. bloccate.
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Protezione Protezione UV UV completa completa con vista chiare Protezione UV completa con lenti lenti da da vista ZEISS. ZEISS. Tutti ii giorni. Tutto il con lenti da vista ZEISS. Tutti giorni. Tutto il giorno. giorno. Lenti ZEISS Tutti i giorni. TuttoUVProtect. il giorno. Lenti da da vista vista ZEISS con con tecnologia tecnologia UVProtect. Lenti da vista ZEISS con tecnologia UVProtect.
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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Maggio 2018 numero 5 www.b2eyes.com In copertina Safilens
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Concepite per la sovraesposizione visiva ai Dispositivi Digitali e l’intenso sforzo di accomodazione prossimale delle attività di oggi grazie al rivoluzionario D-stress design
Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Redazione Via Petitti, 16 - 20149 Milano Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it
N52018 Sommario
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B2TRADE Editoriale Quel 3% che può fare la differenza 3 Attualità VisionOttica: dieci anni per un sogno 4 Congresso Zaccagnini: occhio anteriore, sfida alla complessità 8 Cecop: Evolution entra nella fase 2.0 12 Optometria italiana, verso il mezzo secolo 14
SPECIALE LAC Disposable: nel 2017 bene ma non benissimo 20 Il potenziale nascosto dei portatori di lac 22 Safilens, come conquistare nuove fette di mercato 30 Transitions e Johnson&Johnson, il fotocromatico entra nelle lac 34 Contattologia rigida: come è cambiata e gli scenari futuri 38 Sclerale: da moderna, a modernissima a... smart 46
B2TECH Lenti oftalmiche Zeiss: ottici ambasciatori della protezione UV 50 Hoya Italia: i training online, un supporto alla vendita 52 Essilor Italia, al via il piano digital 60
Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Stampa Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N - 16163 Genova
Lo gnommero A quando un Tiopto del corpo docente? 63
Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 Copia omaggio
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Editoriale
QUEL 3% CHE PUÒ FARE LA DIFFERENZA di Angelo Magri
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ga anche così la limitata incidenza della contattologia rigida sul business del settore, oltre che naturalmente per via dello sviluppo e della diffusione delle lac disposable. Eppure oggi si avverte un ritorno di fiamma nei confronti delle lenti a contatto rigide gas permeabili, in grado di migliorare il visus, aumentare il comfort e ridurre drasticamente il drop out. Compagne fedeli, insomma, soprattutto per quanti non possono fruire di alternative. Chi scrive è tra costoro. Il cheratocono diagnosticato ormai trent’anni fa, al termine dell’età adolescenziale, mi ha imposto il costante utilizzo di questa tipologia di lenti a contatto, riscontrandone l’evoluzione sia in fatto di materiali e geometrie sia di abilità professionali degli applicatori incontrati. Nell’ultimo anno e mezzo, una nuova svolta: il passaggio dalle corneali alle sclerali, con i conseguenti benefici in termini di visione e portabilità ma anche le maggiori difficoltà nel maneggiare, quando si inseriscono o si estraggono, queste lenti. Una strada lunga e certamente in salita, ma con un’accezione anche positiva: è cresciuta, infatti, la convinzione di poter disporre di un dispositivo in costante aggiornamento, gestito da professionisti generalmente seri, preparati e soprattutto appassionati. Perché senza passione diventa molto complicato abbandonare la massa e privilegiare una minoranza, relegata al 3%.
orse ai tempi della Democrazia Cristiana e degli altri partiti del secolo scorso poteva avere un suo peso. Ma oggi, in piena aria da Terza Repubblica, incidere con il 3% risulta impossibile. Fortunatamente, tuttavia, ci occupiamo di lenti a contatto e non di consenso elettorale. Il 3% in questione è la stima della contattologia cosiddetta rigida, cioè le RGP, acronimo ben noto agli addetti ai lavori, che sta per lac Rigide Gas Permeabili, sul totale del valore di mercato di questa categoria merceologica in Italia. Per una volta lasciamo da parte la stragrande maggioranza, quella del supposto 97% restante, cioè le disposable, con tutte le loro opportunità, le potenzialità ancora inespresse, ma anche le difficoltà legate a una distribuzione massificata, che oggi fa rima soprattutto con commercio online. E parliamo di quella minima percentuale che tuttavia racchiude una serie di prerogative strettamente legate alla professionalità degli ottici e alle aspirazioni degli optometristi. Applicare lenti a contatto RGP significa affrontare cornee particolari, affette da cheratoconi o reduci da interventi chirurgici, aggiornarsi costantemente tramite libri, corsi e congressi in Italia e all’estero, confrontarsi con le poche ma iperspecializzate aziende fornitrici, dialogare ad alti livelli con la classe medica. Tutti questi aspetti rischiano di trasformarsi in barriere all’ingresso per molti ottici: si spie-
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Attualità
VISIONOTTICA: DIECI ANNI PER UN SOGNO Tanti ne sono trascorsi fra la convention in cui l’insegna è nata, nel 2008 all’Elba, e quella di qualche settimana fa in Sicilia, che ne ha consacrato i risultati raggiunti e le ambizioni future di Angelo Magri
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l sogno VisionOttica viaggia ca, aziende partner, tra due isole: 282 centri ottici stampa e staff, che è avviati in dieci anni. È quanti emerso l’orgoglio di ne sono passati, infatti, dalla chi ben dieci anni fa prima convention, nel 2008, sull’Isoha creduto a un sola d’Elba, dove nacque l’insegna di gno. «Nel 2008 Vision Vision Group, a quella che si è svolService aveva il Prota nei giorni a cavallo tra aprile e gramma Immagine, maggio, in Sicilia, al Donnafugata ma consisteva semSpa Resort & Golf 5 stelle, nel Raguplicemente nell’utisano, e ha ratificato i numeri di un lizzo del marchio del successo. Sono 1644 gli imprenditori gruppo senza un vero oggi affiliati a Vision Group per un concept retail, mentre totale di 2059 centri ottici: di quenoi eravamo ambisti, 282 sono a insegna VisionOttica, ziosi, volevamo lancon un tasso di apertura di due o tre ciare una vera inseogni mese, ai quali si aggiungono 17 gna. Alla convention centri pilota. Il tutto grazie al lavoro dell’Elba decidemmo di 22 risorse dedicate sul territorio, così di partire daccaL’amministratore delegato di Vision Group, Marco Procacciante, durante il suo intervento oltre allo staff della sede milanese, po, con un’immagine al convegno nazionale 2018 dell’insegna con più di 600 milioni di euro annui completamente nuoVisionOttica di sell out, pari al 20% circa del voluva, alla quale hanno me d’affari complessivo del retail ottico italiano. creduto centinaia di colleghi», ha detto ProcacÈ sulla base di questi numeri, proposti dall’am- ciante, ricordando come la strategia d’insegna, ministratore delegato Marco Procacciante alla cioè la sua visione, i valori di imprenditorialità, platea della convention 2018, 350 persone in professionalità, vicinanza al cliente, uniti a un rappresentanza di circa 200 centri VisionOtti- posizionamento sul mercato di ottici di fiducia
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Attualità delle famiglie, siano rimasti gli stessi da dieci anni a questa parte. E simili sono anche gli obiettivi, da qui al 2020. «Vogliamo moltiplicare la presenza dell’insegna sul territorio: 282 centri ottici rappresentano un numero elevato, ma non tutte le regioni italiane sono adeguatamente coperte, quindi supportiamo le nuove aperture di chi è già nostro affiliato con l’accesso agevolato al credito o selezioniamo nuovi affiliati con
le caratteristiche adatte o, ancora, sviluppiamo centri VisionOttica diretti – ha spiegato Procacciante – Puntiamo, inoltre, a incrementare la notorietà dell’insegna e il traffico nei centri ottici, rafforzando la strategia di comunicazione nazionale, attraverso attività di co-marketing con i più importanti brand del settore, diffondendo i prodotti a marchio e promuovendo un approccio al consumatore sempre più omnicanale».
Mercato, comunicazione, formazione e… standing ovation Oltre a Procacciante, sul palco della convention VisionOttica 2018 si sono alternati in molti per completare e arricchire la sessione delle tre giornate siciliane dedicata ai lavori. Gianni Cossar, global director optics & eyewear di GfK Italia, ha offerto un’approfondita analisi dei trend del mercato dell’ottica, a livello nazionale, europeo e mondiale, con un focus particolare sulla quota di mercato sempre più significativa di cui godono prodotti a marchio privato nell’occhialeria, i cosiddetti trade brand. Angela Muto, responsabile marketing & comunicazione di Vision Group, in un video-racconto ha presentato gli strumenti di comunicazione di cui l’affiliato VisionOttica dispone oggi per accompagnare, informare, agevolare e fidelizzare il consumatore nel suo viaggio “esperienziale” d’acquisto. Poi è stata la volta della formazione: Giuseppe Longoni, fondatore e presidente della giuria del VisionOttica Award, giunto alla quinta edizione, ha illustrato la Special Abstract Edition, una riduzione libraria che riunisce le tesi vincitrici del concorso degli ultimi quattro anni, mentre Andrea Cappellini, affiliato VisionOttica e responsabile della Vision Group Academy, ha parlato della prossima apertura della Retail School SGA-Scuola di Gestione Aziendale, dedicata alla formazione degli imprenditori VisionOttica. Molto coinvolgente è risultato l’intervento di Roberto Rasia Dal Polo, formatore comportamentale, che ha portato in primo piano l’importanza della relazione, dell’empatia e della comunicazione non verbale che oggi l’ottico deve essere pronto a interpretare e a mettere in pratica nella sua attività quotidiana di vendita e nel rapporto con i clienti. La standing ovation della platea al termine dei lavori La fase dedicata ai lavori si è conclusa con il lancio in anteprima assoluta del nuovo spot pubblicitario di VisionOttica per la tv e per il web. L’intensità degli interventi e il contenuto emozionale, in gran parte legato al coronamento di un sogno durato appunto dieci anni, sono sfociati in una spontanea standing ovation della platea.
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Attualità
CONGRESSO ZACCAGNINI: OCCHIO ANTERIORE, SFIDA ALLA COMPLESSITÀ Il tema sul quale, il 22 e 23 aprile scorso a Bologna, si è imperniato lo svolgimento della ventunesima edizione dell’evento era vasto e complesso almeno quanto il titolo di Ario Terzi
R
iuscire a dare risposte chiare al suo as- dell’occhio e optometristi, portatori anche di titosunto ha rappresentato una sfida che, li accademici prestigiosi. In questo senso ci pare ci pare, sia stata pienamente superata, doveroso citare la quarta sessione di domenica anche grazie alla qualità e al numero 22 aprile che ha discusso il tema “Update nella delle partecipazioni, complessivamente qua- valutazione, interpretazione e terapia dell’occhio si 550. Oltre a vincere questa sfida il Congresso secco”, moderata da un old fellow del Congresso ha dato un senso quale Luigi Lupelli e concreto all’aggetda Francesco Sala. tivo interdisciplinaGli interventi hanno re che da sempre lo visto protagonisti opaccompagna. Infatti, tometristi e docenti in tutte le sessioni e universitari, quali i workshop le preAlberto Recchioni, sentazioni si sono ricercatore Optegra dipanate secondo un presso Aston Univerpercorso le cui tapsity di Birmingham, pe – dalla diagnosi Pietro Gheller, optoalla terapia e cura metrista, docente a – di volta in volta Padova e a Bologna, sono state illustrate Mauro Frisani, optoda oculisti, specia- Una fase della tavola rotonda, che, secondo tradizione, ha concluso i lavori metrista e docente a listi della chirurgia del Congresso Zaccagnini Torino e a Bologna,
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PROGRAMMA PROFESSIONISTA IN VISTA PER LO SVILUPPO DEL BUSINESS
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Vieni a vedere!
Attualità Banca degli Occhi di Mestre, benemerita e illustre istituzione con la quale l’Istituto Zaccagnini intrattiene un’efficace collaborazione e svolge un corso di optometria presso la sede di Venezia e dal 2013 in convenzione con la Scuola di Sanità Veneta. L’apertura del Congresso è stata, invece, l’occasione per il direttore dell’Istituto Zaccagnini, Giorgio Righetti, di comunicare l’accordo con Certottica, di cui la struttura bolognese è diventata socia, che rafforza la strategia di integrazione della sua attività con tutti i segmenti della filiera ottica. È seguita la relazione che ha formalmente avviato il Congresso, “Demografia e stili di vita” di Francesco Oldani, giornalista di Mark Up, che ha riconfermato l’intento dell’Istituto di contestualizzare i temi scientifici con quanto accade nella vita civile, alla quale, in vari modi, sono connessi e correlati. Nel suo intervento sono state poste in evidenza le implicazioni fra aumento della vita media, prolungamento di quella attiva, contrazione del reddito dei cittadini e la contemporanea contrazione della copertura del welfare per i cittadini, anche per quanto riguarda la vista e la salute degli occhi. Come accade da molti anni, le sessioni del lunedì mattina si sono concluse con una tavola rotonda: “Lavoro, giovani e formazione professionale, un nodo da sciogliere”, dedicata ai problemi della scuola e a quello che viene richiesto a chi di scuola si occupa professionalmente. A discutere il tema sono stati i responsabili delle risorse umane di Essilor Italia e Nau!, Gianluca Melzi e Girolamo D’Alleo, il presidente di Certottica, Luigino Boito, lo stesso Righetti e a moderare Danilo Fatelli. Il focus si è concentrato sulla scuola professionale, come il corso che abilita alla professione di ottico, e sulle soluzioni per risolvere i problemi che dalle inefficienze della scuola si proiettano sulle possibilità d’accesso al lavoro dei giovani. La ventiduesima edizione del Congresso Interdisciplinare si svolgerà il 10 e 11 marzo 2019, sempre a Bologna.
e le oftalmologhe Laura Rania e Kira Mularoni. Le relazioni hanno esplorato, nelle singole aree di competenza, nuove tecnologie, nuove sostanze e il ricorso alle lenti sclerali per il trattamento dell’occhio secco. Complessivamente le sei sessioni plenarie e i sei workshop hanno avuto come protagonisti oltre 40 relatori e moderatori, tra cui Shehzad Naroo di Aston University di Birmingham, presidente del Congresso: corre comunque l’obbligo di citazione per la seconda sessione dedicata a “La superficie oculare: biologia e clinica”, per l’interesse e l’ampiezza del tema trattato, ma anche per il coordinamento e l’intervento dell’oculista Diego Ponzin, direttore della Fondazione
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CECOP: EVOLUTION ENTRA NELLA FASE 2.0 L’introduzione della figura dell’optical business developer e di un master in Optical Business Management sono gli ulteriori pilastri del programma di formazione: lo ha illustrato la convention annuale del gruppo, svoltasi a metà maggio a Napoli di Nicoletta Tobia
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ono stati circa 250, tra ottici italiani affiliati, a Roma secondo una modalità pratica di workshop, ospiti ed esponenti delle aziende partner, e una serie di appuntamenti di training personalizi partecipanti a ExpoCecop 2018, giunta zato presso alcuni centri ottici, Evolution si appresta quest’anno alla dodicesima edizione ma infatti a entrare nella fase 2.0, come ha sottolineato con un rinnovato format, che ha visto concentra- dal palco Jorge Rubio Ramos, direttore generale e ti in una sola giornata tutti gli eventi professionali, fondatore di Cecop. Tale fase prevede l’individuatra cui dieci corsi tenuti da alcune delle diciannove zione e l’inserimento degli optical business deveaziende presenti, per riservare a quella successiva loper, nuove figure professionali già operative in Spagna e in via di selezione nel nostro paese, che una visita guidata alle bellezze di Napoli. Si è trattato di un evento dal triplice valore. «È infatti avranno il compito di affiancare l’ottico che lo riun momento sociale, in cui avete l’opportunità di un chieda in un progetto di valutazione di quanto sta contatto diretto tra voi e con le aziende partner, for- accadendo all’interno del suo centro, per arrivare mativo, grazie a una serie di sessioni volte a miglio- alla definizione di un business plan e alla sua imrare l’efficienza del vostro lavoro, infine ludico, per plementazione, in un percorso di tre anni. L’optical stare insieme e divertirsi», ha detto Enrico Ferrario, business developer dovrà possedere capacità imcountry manager per l’Italia di Cecop, alla platea di portanti in aree diverse: ottico, con competenze di professionisti riuniti in plenaria. In quella occasione gestione del punto vendita e conoscenza dei meccail manager ha ricordato gli strumenti, in termini di nismi di realtà più strutturate. È stato poi evidenziato prodotti a marchio e servizi nel campo del marke- anche il terzo pilastro di Evolution, ossia il master in Optical Business Management ting e dell’aggiornamento, che che pure è in via di definizione: il gruppo mette a disposizione un progetto in collaborazione degli associati in un’ottica di con una scuola internazionadifferenziazione all’interno di le, insieme alla quale Cecop un mercato sempre più compesta costruendo un percorso da titivo, puntando l’accento sugli adattare anche al mercato itaimportanti sviluppi che a breve liano e alle sue caratteristiche, interesseranno il progetto Evocon l’obiettivo di fornire a titolalution. Dopo gli eventi tenuti da ri e direttori di negozio compeesperti del settore, che si sono Enrico Ferrario, country manager per l’Italia di Cecop, svolti l’anno scorso a Milano e durante la plenaria di ExpoCecop 2018 a Napoli tenze manageriali.
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OPTOMETRIA ITALIANA, VERSO IL MEZZO SECOLO La sua nascita è avvenuta a Vinci e a Milano nell’autunno del 1969, ma la sua gestazione è maturata negli accadimenti dei trenta mesi precedenti di Silvio Maffioletti
L’
optometria italiana ha cinquant’anni, una tappa importante e significativa. La sua nascita è avvenuta a Vinci e a Milano nell’autunno del 1969 e la sua gestazione è maturata negli accadimenti dei trenta mesi precedenti, decisivi per determinarne la venuta alla luce. La sua natura è scientifica, è figlia di un sistema di conoscenze relative alla visione che, nel tempo, sono state ottenute attraverso un’attività di ricerca organizzata e attuata con procedimenti metodici e rigorosi. Il loro ampliarsi e sedimentarsi è finalizzato alla descrizione della realtà e delle leggi che regolano il fenomeno della visione e consentono la sua valutazione e il suo miglior utilizzo. Anche in Italia, come precedentemente altrove, la sua nascita è avvenuta nelle aule scolastiche, perché a caratterizzare l’optometria è stata ed è anzitutto la dimensione culturale e scientifica: solo successivamente si sono sviluppate anche le implicazioni imprenditoriali, sindacali e legali connesse al suo sviluppo. Si è diffusa e radicata prima nelle grandi città
e poi, anno dopo anno, nella provincia italiana, da nord a sud. Da allora centinaia di ottici l’hanno studiata nei corsi di optometria, l’hanno applicata nei periodi di tirocinio a fianco dei docenti e dei colleghi più esperti, l’hanno adottata nell’attività quotidiana dedicandosi alla verifica della condizione refrattiva, alla determinazione della corretta prescrizione ottica, alla gestione dei portatori di lenti a contatto, alla valutazione funzionale delle abilità visive delle persone con sistemi visivi privi di patologie. Hanno costituito e formato il gruppo di uomini e di donne che, con passione e impegno, in questo mezzo secolo ne ha applicato i dettami nella propria pratica professionale rendendo, giorno dopo giorno, un prezioso servizio agli italiani. Da cinquant’anni l’optometria italiana esiste e oggi è una realtà matura, affidabile e impegnata su più versanti. Si avvicina al proprio cinquantesimo compleanno in buona salute: gli entusiasmi adolescenziali sono alle spalle e ora il suo approccio è pragmatico, consapevole, interdisciplinare. Il suo articolato sviluppo ha portato a compimento e pienamente realiz-
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Attualità cio scientifico serio, al passo con i tempi, autorevole seppur diverso e originale, esprimendo così anche in questo ambito l’originalità della ricca e variegata realtà italiana. Quella tra Vinci e Milano ricorda un’altra controversia nostrana, quella che, sette secoli fa, ha visto Venezia e Firenze contendersi la primogenitura dell’occhiale senza che nessuna delle due città riuscisse a esprimere prove schiaccianti e definitive a proprio favore. In realtà Venezia e Firenze erano state comunque, per motivi diversi, entrambe prime per merito e qualità: due splendide protagoniste del tempo in cui si era sviluppata e perfezionata la produzione delle lenti e delle montature, due efficienti protagoniste nelle prime fasi della storia dell’occhiale, quando ne avevano promosso la conoscenza, la diffusione e il successo in tutto il mondo. Ha aperto prima Milano oppure Vinci? Ha poco senso, oggi, insistere nella ricerca di nuovi documenti che evidenzino se, in quel lontano autunno, il corso di optometria sia iniziato prima da una parte oppure dall’altra. Hanno sostanzialmente aperto insieme, dalle notizie del tempo emerge che la differenza temporale è stata di poche settimane e la controversia appare dunque fuorviante e inutile. Nei fatti, le scuole di Milano e di Vinci sono partite insieme e si sono trovate a essere, contemporaneamente, sia concorrenti sia alleate. Concorrenti perché si rivolgevano al medesimo bacino di utenza, formato da quell’avanguardia di ottici italiani che intendeva evolversi verso la nuova disciplina optometrica. Alleate perché avevano colto come i tempi in Italia fossero maturi per una nuova, qualificata e utile professione. Da concorrenti e da alleate entrambe ci hanno creduto fino in fondo e sono state protagoniste, per merito e per qualità, del passaggio innovativo che hanno aperto in quel lontano 1969 e che Nel 2012 Irsoo ha aperto anche una sede a Milano ospitante il suo corso di optometria hanno poi sviluppato, senza sosta, per lavoratori: foto di gruppo di una delle ultime classi con, in primo piano, il direttore negli anni successivi. Cinquant’andell’Istituto di Vinci, Alessandro Fossetti, tra Riccardo Cheloni e (a destra) Silvio ni spesi bene. L’optometria italiana Maffioletti zato quell’irreversibile cambiamento culturale e professionale al quale gli ottici italiani erano inevitabilmente chiamati dalla mutata realtà sociale ed economica dell’Italia della seconda metà del Novecento. Si erano verificati, negli anni precedenti, numerosi e ravvicinati segnali premonitori che hanno preceduto e ne hanno prefigurato la nascita. I luoghi e i tempi di gestazione dei due corsi sono stati, infatti, il frutto di variegati eventi compresi tra la primavera del 1967 e l’autunno del 1969: in quei trenta mesi, con un’improvvisa accelerazione, gli avvenimenti hanno plasmato l’identità formativa e professionale degli optometristi italiani. Poi, nell’autunno del 1969, la sua identità si è definita e ha trovato casa con l’apertura dei primi due corsi italiani di optometria in Lombardia (a Milano, in via della Signora) e in Toscana (a Vinci, in piazza della Libertà). È stato decisivo il ruolo svolto dalle scuole di Vinci e di Milano in quegli anni: a volte rivali, a volte alleate, ma comunque solide, ben organizzate, innovative, ricche di insegnanti competenti e generosi e, seppur diverse, ugualmente efficaci e di elevata qualità. Due scuole che hanno aperto una strada nuova con un approc-
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Attualità
Una foto simbolo dell’optometria italiana: alcuni dei suoi massimi esponenti, al Congresso Ailac del 2008, presso l’Università di Roma Tre
nei primi anni ha imitato le sorelle maggiori anglosassoni, ben più radicate e riconosciute nei propri territori. Presto ha però acquisito la propria identità e si è resa protagonista di uno sviluppo originale e autorevole grazie a personaggi esemplari e a significative esperienze formative, che rapidamente hanno messo radici in varie città d’Italia. La scientificità delle scuole di optometria di Vinci e Milano è stata l’apripista, a livello nazionale, della qualificazione di un’intera categoria professionale. Già negli anni Settanta la possibilità di pervenire a una nuova legislazione che riconoscesse nuove e diverse competenze alla professione optometrica aveva stimolato le scuole di Milano e di Vinci a unire le forze. Vari incontri preparatori avevano consentito ai direttori delle due scuole di perfezionare e firmare, nel 1975, un documento che sanciva la collaborazione delle istituzioni che essi rappresentavano in funzione della meta comune: sottoscritto da Giuseppe Ricco e Sergio Villani, definiva la figura dell’optometrista, ne delineava il percorso scolastico universitario e indicava le modalità per consentire agli ottici italiani di divenire optometristi dopo l’approvazione della legge
che li avrebbe riconosciuti. In quel documento le scuole di Milano e di Vinci sarebbero state gli istituti di riferimento, chi vi aveva studiato non avrebbe avuto necessità di eseguire integrazioni e sarebbe stato riconosciuto optometrista ipso facto, mentre i colleghi formatisi in altri corsi di optometria avrebbero dovuto seguire un percorso comprendente un’attività personalizzata di studio e opportuni esami teorico-pratici integrativi. Si trattò di un momento caratterizzato da grande fiducia: tuttavia l’obiettivo, purtroppo, era stato solo avvicinato ma non raggiunto. Vinci e Milano: due scuole serie, impegnative, professionalizzanti. Negli ultimi trent’anni del Novecento hanno costituito un autorevole punto di riferimento per gli studenti provenienti da ogni parte d’Italia e hanno formato centinaia di optometristi di elevato spessore professionale, che hanno diffuso la pratica optometrica in tutte le regioni italiane. Nelle aule vinciane e milanesi, in quegli anni, si sono altresì formati i docenti avrebbero insegnato le materie tecniche e professionalizzanti nei corsi di laurea in Ottica e Optometria nati, a partire dal 2001, nelle università italiane. L’optometria italiana tra poco avrà cinquant’anni, sta bene e continuerà a crescere.
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MORGAN BY MENRAD THE VISION: accordo di distribuzione esclusiva con OTTICI ASSOCIATI Con il 2018 MORGAN EYEWEAR è arrivato anche sul mercato italiano grazie all’accordo di distribuzione esclusiva tra MENRAD THE VISION e Ottici Associati srl. MENRAD THE VISION, guidata dai fratelli Hermann ed Eberhard Müller-Menrad, è una realtà familiare di successo con sede in Germania, che da più di un secolo sviluppa il business delle montature da vista e da sole con un portfolio griffe di eccellenza, in oltre cento paesi. Quando MENRAD THE VISION ha incontrato Ottici Associati, è nato un progetto che va oltre la semplice distribuzione: realizzare un sistema di vendita completo che unisca la proposta moderna di MORGAN alla ricerca oftalmica che Ottici Associati porta avanti da più di 25 anni, denominata OALENS, dando vita a un servizio di eccellenza. Il centro ottico partner di Ottici Associati può in questo modo inserire nella propria filiera di vendita un brand esclusivo, composto da una selezione di modelli dall’identità forte, accattivante e dal posizionamento definito, e promuovere la FORMULA OCCHIALE COMPLETO proponendo l’offerta migliore al cliente. I vantaggi per l’ottico sono molti: si ordina soltanto il venduto, si riceve l’occhiale completo in 48 ore in tutta Italia, i laboratori Prontottica si occupano del montaggio, viene fornita assistenza sui pezzi di ricambio delle montature, si monitora il margine operativo lordo dell’iniziativa attraverso strumenti di calcolo e si ha a disposizione il visual merchandising per allestire la vetrina.
Parigi, la città della moda, è anche la patria del marchio d’Oltralpe prodotto dall’azienda tedesca: con il suo design ispirato allo streetstyle francese è il risultato di un equilibrio perfetto tra lo stile business e quello chic parigino, tra il casual e la seduzione. I disegni giovanili con combinazioni di colori attuali e le forme accattivanti esaltano la femminilità, per donne indipendenti che vogliono sottolineare identità e originalità.
Ma questi risultano solo i vantaggi più tangibili. Le peculiarità che fanno la differenza sono altre. L’ordine dell’occhiale completo può essere infatti effettuato attraverso il portale OA NET, attivo 24 ore su 24, sempre aggiornato. L’ordine arriva direttamente ai laboratori Prontottica che prelevano la montatura dal magazzino e assemblano le lenti oftalmiche, riducendo così i tempi di lavorazione e i rischi di montaggio al minimo. Inoltre il catalogo lenti oftalmiche a marchio OALENS offre soluzioni visive all’avanguardia e consente al centro ottico di fare business, senza rinunciare ad alcun argomento di vendita. Con MORGAN by MENRAD THE VISION l’ottico indipendente potrà differenziarsi adottando un progetto imprenditoriale originale, basato su qualità, ricerca e servizio, cui seguiranno altre iniziative sempre più specializzate e distintive. «Proporsi come mediatori tecnologici e commerciali per accrescere la competitività del punto vendita indipendente associato è uno dei nostri principali obiettivi, ieri, oggi e sempre più domani», commenta Carlo Vannucci, 18 amministratore delegato di Ottici Associati.
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20 Disposable: nel 20 2017 017 bene em ma an non on b benissimo enissimo
22 Il potenziale nascosto dei portatori di lac
30 Safilens, come conquistare nuove fette di mercato
34 Transitions e Johnson&Johnson, il fotocromatico entra nelle lac
38 Contattologia rigida: come è cambiata e gli scenari futuri
46 Sclerale: da moderna, a modernissima a... smart
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Speciale LAC
DISPOSABLE: NEL 2017 BENE MA NON BENISSIMO Il trend positivo dell’ultimo triennio è confermato, ma l’anno scorso il sell out delle lenti a contatto morbide in Italia ha rallentato la sua corsa di Angelo Magri
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el 2017, come già nei due anni Lenti a contatto morbide 2017 GfK Panel Market Italia precedenti, le lenti a contatto Vendite a valore % in Euro e relativo trend sull’anno precedente disposable hanno fatto regiLenti convenzionali -1% strare una performance positiva sul mercato interno: ma se nel 2016 l’incremento complessivo del fatturato fu del Lenti bisettimanali 3%, lo scorso anno si è attestato all’1,6%, 58,1 40,3 Lenti giornaliere e mensili secondo le rilevazioni di GfK. «Il contributo di questa crescita è arrivato princi-4% +6% palmente dalle lenti giornaliere (+6%), in netta contrapposizione con l’andamento Crescita delle lenti a contatto morbide +1,6% delle bisettimanali e mensili (-4%) – commentano dalla società di ricerche di mercato, leader in Italia per l’ottica - La Lenti a contatto bisettimanali/mensili e giornaliere non colorate peculiarità delle daily si nota anche nel2017 GfK Panel Market Italia Vendite a valore % in Euro e relativo trend sull’anno precedente la positività per entrambe le categorie di materiali: +17% per il silicone-hydrogel e 2017 2016 2017 +2% per l’hydrogel tradizionale. Inoltre i 15,6 18,0 17% 4% sferiche 20 € +0,3% portatori di lac hanno preferito le giornaGiornaliere Giornaliere liere in tutte le categorie di prodotto: +4% 2% 41,8 41,7 82,6 sferiche 7% per le sferiche, +7% per le toriche e +51% 25 € +1,1% toriche per le multifocali». Di pari passo sono andati anche i prezzi 29,1 28,4 51% multifocali 32 € +0,7% Bisettimanali medi, «segno della propensione al consutoriche Mensili 13,2 13,5 12,0 multifocali mo per questo tipo di prodotto, sempre più attratto anche dalla disponibilità delle versioni in silicone – spiegano in GfK – Prendendo ad esempio in considerazione una confezione Il presente documento contiene informazioni di proprietà di GfK e tali informazioni sono protette dal diritto d’autore, dal diritto sulle banche di dati e/o come segreto industriale secondo la legge applicabile. La di 30 lenti giornaliere, il prezzo medio delle vendite ricezione o il possesso delle suddette informazioni di GfK non include e non trasmette alcun diritto di riproduzione, divulgazione, utilizzo o cessione delle stesse. Le presenti informazioni sono pubblicate su registrate è aumentato dello 0,3% per le sferiche, B2eyes Magazine con l’autorizzazione di GfK, ma qualsiasi altra diffusione, riproduzione, divulgazione o utilizzo delle informazioni di proprietà di GfK, in tutto o in parte, privi di specifica previa autorizzazione da dell’1,1% per le toriche e dello 0,7% per le multifocali». parte di GfK, è vietata. 1,6
a valore sull’anno precedente
© GfK 2018
Trend % sull’anno precedente
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SiliconeHydrogel
Hydrogel Tradizionale
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© GfK 2018 - All rights reserved | 5/2018
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Prezzo medio in EURO per 1 confezione di 30 lenti giornaliere
Speciale LAC
IL POTENZIALE NASCOSTO DEI PORTATORI DI LAC Basti pensare alla possibilità di cross selling che offre questo business, alle occasioni di contatto che genera con i clienti e alla sinergia con le altre attività del centro ottico
di Anna Gatti*
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a contattologia da sempre fidelizza il cliente finale: fa scattare, infatti, un fenomeno di gratitudine nei confronti dell’applicatore, che nasce dalla soluzione del difetto visivo evitando l’utilizzo degli occhiali. Pensate, ad esempio, a chi pratica sport a qualsiasi livello, dai campioni agli atleti nel tempo libero di qualunque fascia di età e con possibilità di spesa estremamente variegate. Ogni portatore di lenti a contatto è un ottimo cliente per il centro ottico. Bisogna però conoscerlo e saper studiare proposte interessanti per lui:
analizzando i dati del vostro punto vendita scoprirete opportunità nascoste che potranno migliorare il business proprio attraverso gli utilizzatori di lac. Infatti, analizzando i dati di alcuni centri ottici indipendenti del nord Italia è emerso che l’età delle persone che maggiormente acquistano lenti a contatto è compresa fra i 40 e i 60 anni, ma che il maggior fatturato lo producono i giovani fra i 17 e i 21 anni. Studiando la tipologia di acquisti realizzati dalla clientela che produce il maggiore volume d’affari nel punto vendita in un determinato periodo, si evince inoltre che questi clienti prioritari hanno acquistato sia occhiali da vista sia prodotti di contattologia, effettuando così un maggior numero di visite in negozio. Queste semplici informazioni, recuperabili da ogni
* Anna Gatti, consulente aziendale, titolare di A&G Studio di Bologna, specializzato nel controllo di gestione e analisi dei costi.
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Speciale LAC
Età Analisi condotta da A&G Studio su una decina di centri ottici indipendenti del nord Italia relativamente al fatturato della contattologia nel 2017
gestionale, suggeriscono idee per iniziative altrettanto semplici ma concrete, che si possono applicare immediatamente nel centro ottico: ad esempio, proporre la prima applicazione di lenti a contatto ai clienti di età dai 20 ai 40 anni che acquistano solo gli occhiali da vista oppure l’occhiale da vista ai clienti che acquistano solo lac: esempi che possono sembrare banali, ma che di fatto sono frutto di analisi approfondite che rivelano situazioni reali generatesi nei centri ottici. I clienti di occhiali da vista nella fascia dai 20 ai 40 anni producono un fatturato modesto (relazione età del cliente-ricavi generati) ma sono tutti potenzialmente interessati alle lenti a contatto. Da statistiche effettuate è risultato che fino al 40% dei clienti di lac non acquista occhiali di alcun tipo nello stesso negozio: è però ragionevole pensare che di occhiali da vista questi clienti ne hanno pur sempre bisogno. Tra le attività del negozio di ottica, la contattologia è generalmente considerata quella meno redditizia e più esposta a subire comportamenti di opportunità, ai fini del risparmio, da parte del consumatore. Bisogna però considerare che offre le potenzialità che stiamo esaminando. Nel migliorare la propria offerta di lenti a contatto è necessario considerare anche: • la possibilità di cross selling che questo business offre;
• le occasioni di contatto che genera con i clienti; • la sinergia con gli altri business. Ottimizzando il servizio offerto agli utenti finali, si arriverà alla fidelizzazione della clientela e alla sua soddisfazione, attraverso un miglioramento dell’efficienza di ascolto e della soddisfazione, creando così valore sia per il consumatore sia per il centro ottico. Quindi creare valore significa produrre redditività e incremento del business. Un’altra analisi ha anche evidenziato che i clienti di lenti a contatto fidelizzati, cioè quanti acquistano almeno lac e occhiali da vista o lac e occhiali da sole, possono generare fino al 60% dei ricavi complessivi. L’imprenditore deve conoscere i numeri del proprio centro ottico e le caratteristiche dei clienti che lo frequentano: si tratta di informazioni indispensabili per creare un’attività di programmazione, composta in primis da budget e piano di marketing. Occorrerà peraltro tener presente che è possibile offrire nuovi servizi soltanto sull’analisi di dati veri e reali: chi invece prende decisioni senza ricercare tutti gli elementi necessari commette inevitabilmente errori. E al contempo risulta fondamentale investire anche sui propri collaboratori, puntando sulla loro positività e sulla massima efficienza. La capacità di monitorare il cross selling, infine, si rivelerà determinante per la misurazione delle vostre iniziative e del loro risultato.
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5%
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Applicazione di lenti multifocali toriche in silicone hydrogel dopo la chirurgia refrattiva: due casi specifici INTRODUZIONE Il business della chirurgia refrattiva in Spagna conta circa duecentomila pazienti all’anno1. Dal 2003 il mercato è in calo e rappresenta lo 0,5% della popolazione totale. Negli Usa, dove il segmento raggiunge già i due milioni e mezzo di pazienti, si prevede invece una discreta crescita. Negli ultimi due decenni le tecniche di chirurgia refrattiva si sono evolute in modo diverso e con rapidità2. Gli ultimi sviluppi includono la correzione non solo di miopia, ipermetropia e astigmatismo, ma anche della presbiopia3. È prevista anche la monovisione4. Dopo essersi sottoposti a chirurgia laser per correggere miopia, ipermetropia e astigmatismo la totalità dei pazienti sui quarant’anni manifesta l’insorgenza della presbiopia e necessita di dispositivi per la visione da vicino. Questo difetto visivo corretto con gli occhiali è associato a una sostanziale diminuzione della qualità della vita5. In questi casi le lenti a contatto sono una possibile alternativa. Le lac multifocali toriche hanno dimostrato di essere efficienti in termini di risultato visivo6-8. Inoltre, la prestazione clinica delle lenti multifocali e bifocali è migliore rispetto alla monovisione9-10. Presentiamo due casi in cui le portatrici si sono sottoposte a chirurgia refrattiva. Una delle due si è sottoposta a cheratectomia fotorefrattiva (PRK) e in seguito ha sviluppato miopia residua e astigmatismo, non presenti prima dell’intervento. L’altra, invece, si è sottoposta alla tecnica Lasik: successivamente ha riscontrato miopia e astigmatismo. Entrambe presentavano anche presbiopia con necessità di visione da vicino e a distanza intermedia e hanno applicato lenti a contatto multifocali toriche in silicone hydrogel. METODO E RISULTATI La superficie corneale e le HOA (High Order Aberration) sono state analizzate con il Pentacam sia prima sia dopo l’applicazione della lente a contatto. Dopo la scelta delle lac sono stati presentati i risultati clinici di qualità ottica e di adattamento fisico. L’acutezza visiva ad alto contrasto è stata misurata da lontano e da vicino con la tabella di Snellen, quella intermedia con il test Jaeger e la stereopsi con il test Lang. Caso 1. ADG è una donna di 49 anni che si è sottoposta a cheratectomia fotorefrattiva (PRK) nel 1995. La prescrizione chirurgica precedente era occhio destro (OD) -8,00 D e occhio sinistro (OS) -8,25 D. Prima dell’intervento la portatrice ha provato le lenti a contatto senza successo. Non ha mai raggiunto una buona tolleranza di comfort. Dopo tre mesi è stato necessario un ritocco all’OS. POTERE CIL ASSE AV ADD AV VICINO La tabella 1 presenta una sintesi dei OD -3,00 -1,75 55º 6/6 +1,75 N5 -1,50 100º 6/6 +1,75 N5 OS -3,00 dettagli della prescrizione riscontrata. Congiuntivite cronica presente Tabella 1. ADG manifesta rifrazione
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Figura 1. Topografia OD e OS di ADG
bilateralmente. L’OD era l’occhio dominante sensoriale e motorio. Topografia nella Figura 1. Al momento la portatrice usa occhiali monofocali per la visione da lontano e li toglie per leggere. ADG è un’addetta alle pulizie con necessità di visione a distanza intermedia. È stata informata dei benefici delle lenti a contatto e della possibilità di indossarle per vedere sia da lontano sia da vicino. La portatrice ha dimostrato entusiasmo. Non sapeva della loro DIAMETRO BC POTERE CIL ASSE ADD GEOMETRIA OD 14,50 8,60 -3,00 -1,75 60 1,50 CD esistenza e ha accettato di provarle. OS 14,50 8,60 -3,00 -1,75 100 1,50 CN Lenti scelte: multifocali toriche trimestrali Tabella 2. Parametri delle lenti a contatto scelte GMA 59% (Equilibria®)
CARATTERISTICHE Progressione radiale Superficie posteriore torica Hioxifilcon A 59% Tc: 0,19 Prisma: 1,5D Tinta di visibilità: blu 3 tacche di allineamento a ore 6
DIAMETRO (mm)
CURVA BASE (mm)
14.50
7,70 a 9,80 Step: 0,30
POTERE (D)
CILINDRO (D)
ASSI
ADDIZIONE (D)
+23,00 a -23,00 -0,75 a -8,00 +1,00 a +3,00 Tutti 5º Step: 0,25 Step: 0,25 Step: 0,50
Tabella 3. Caratteristiche tecniche delle lenti GMA 59% testate (Equilibria Toric Multifocal ®) disponibili in geometrie CD e CN
D
N
- +1,50 - +1,00 -
VD
- +0,50 -
0,00 -
- - 0,50 -
OPTIC ZONE (mm)
27
VD
VN
INTERMEDIATE
CN
INTERMEDIATE
CD
INTERMEDIATE
V N
INTERMEDIATE
ASPHERIC GEOMETRY
POWER (D)
I risultati dell’acutezza visiva erano di 6/6 da lontano e N5 da vicino a livello sia monoculare sia binoculare. Le lenti sono state applicate in modo corretto e la portatrice ha riportato elevati livelli di comfort. Dopo aver applicato con successo questo tipo di design a ricambio trimestrale e in seguito alla disponibilità di lenti a contatto mensili con materiale in silicone hydrogel (Filcon V3, WC 75%, Saphir®), l’optometrista ha deciso di cambiare le lenti della portatrice. I risultati dell’acutezza visiva ad alto contrasto erano di 6/6 da lontano e da vicino, e J1 a distanza intermedia, a livello sia monoculare sia binoculare. La stereopsi era di 60” con gli occhiali e con le lenti a contatto. Le lenti erano ben centrate, il
- - 1,00 -
OPTIC ZONE (mm)
FiguraN5 2. 2018 Profili di potere di entrambi i design: distanza dal centro (CD) e vicinanza al centro (CN)
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MATERIALE
Silicone hydrogel Filcon V3 75%
Dk
CT (mm)
TD (mm)
CURVA BASE (mm)
POTERE (D)
CILINDRO (D)
ADDITION (D)
ASSI
60
0,12
13,00 a 16,00 Step: 0,50
6,80 a 9,80 Step: 0,30
+30,00 a -30,00 Step: 0,25
0,75 a -8,00 Step: 0,25
+0,50 a +4,00 Step: 0,50
Tutti 1°
Tabella 4. Caratteristiche tecniche delle lenti in silicone hydrogel personalizzate testate (Saphir rx Multifocal Toric): i parametri delle lenti erano equivalenti alle lenti precedenti
Figura 3a e b. Analisi di Zernike con e senza lente a contatto su OD (geometria CD)
movimento era appropriato, così come la stabilizzazione dei cilindri. L’acutezza visiva era equivalente a quella degli occhiali a distanza intermedia e da vicino a livello sia monoculare sia binoculare. La visione soggettiva è risultata soddisfacente in tutte le attività svolte e la portatrice ha riportato eccellenti livelli di comfort. Caso 2. MLR è una signora di 52 anni che si è sottoposta alla tecnica Lasik nel 2004. Prima della chirurgia indossava lenti RGP. Lavora in ufficio e ha necessità di visione a distanza ravvicinata e intermedia. Rifrazione preoperatoria e letture cheratometriche: POTERE CIL ASSE AV ADD AV VICINO OD -4,25 sph -2,25 cyl 10º 7,50 x 7,35 95º OD -2,50 -1,00 160º 6/6 2,00 N5 OS -4,25 sph -2,00 cyl 175º 7,50 x 7,30 90º -0,75 170º 6/9 2,00 N5 OS -2,50 L’OD era l’occhio dominante sensoriale e motorio. Tabella 5. MLR manifesta rifrazione Entrambi gli occhi presentavano congiuntivite cronica. Al momento la portatrice utilizza occhiali monofocali per la visione da lontano e li toglie per leggere. MRL è stata informata dei benefici delle lenti a contatto in generale e delle lenti multifocali toriche in particolare e ha voluto provarle. Dopo aver applicato con successo per un anno le lenti multifocali toriche GMS 59%, la portatrice ha iniziato ad applicare lenti multifocali toriche mensili in silicone hydrogel (Filcon V3, 75% WC, Saphir®). L’adattamento fisico era adeguato, con un movimento corretto e i segni diagnostici erano stabili a 270º per OD e a 265º per OS. La lente sinistra ha un raggio di rotazione accettabile da 265º a 275º. Poiché la tolleranza soggettiva all’asse dell’OS della portatrice andava da 160 a 180, la AV non è stata influenzata negativamente e non è stato necessario cambiare l’asse. I risultati dell’acutezza visiva ad alto contrasto erano di 6/6 da lontano e da vicino e J1 a distanza intermedia a livello sia monoculare sia binoculare. La stereopsi era di 60” con gli occhiali e con le lenti a contatto. La visione soggettiva è risultata soddisfacente in tutte le attività svolte e la portatrice ha riportato eccellenti livelli di comfort. Dopo un anno i risultati di acutezza visiva e l’applicazione erano stabili e senza eventi avversi. Le portatrici indossano le lenti cinque giorni a settimana tra le 10 e le 15 ore. Le lenti soddisfano le esigenze visive per le attività quotidiane.
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Figura 4. Topografia OD e OS di MRL
OD OS
DIAMETRO 14,50 14,50
BC 8,60 8,60
POTERE -2,50 -2,50
CIL -1,00 -0,75
ASSE 160 170
ADD 2,00 2,00
GEOMETRIA CD CN
Tabella 6. Parametri delle lenti a contatto scelte
Figura 5. Lente a contatto (Saphir®) applicata su OS, stabile a 265º su sguardo superiore
Figura 6a e b. HOA senza e con lente a contatto su OS (geometria CN)
CONCLUSIONI Le lenti multifocali toriche in silicone hydrogel possono essere una valida opzione per raggiungere livelli soddisfacenti di vista e comfort per i portatori sottoposti a chirurgia refrattiva con insorgenza di presbiopia.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI (1) Visión y Vida. Libro blanco de la visión en España, 2006. ICM. (2) Oladiwura D.L, Oki E, Stanford M. The Evolution of Corneal Refractive Surgery. The Journal of Surgery, 2004, Volume 2, Issue 1. (3) Gordon M. Presbyopia corrections with the WaveLight AllegrettoTO: 3-month results. J Refract Surg. 2010 Oct;26(10):S824-6. doi: 10.3928/1081597X-20100921-10. (4) Garcia-Gonzalez M, Teus MA, Hernandez-Verdejo JL. Visual outcomes of LASIK-induced monovision in myopic patients with presbyopia. Am J Ophthalmol. 2010 Sep;150(3):381-6. Epub 2010 Jun 9. (5) Luo BP, Brown GC, Luo SC, Brown MM. The quality of life associated with presbyopia. Am J Ophthalmol. 2008 Apr;145(4):618-622. Epub 2008 Feb 19. (6) Burgos-Martínez M, López-Bellón M, García-Ferreira E, Fernández-Valencia B, Alderson S. Evaluation of a prototype of a silicone hydrogel (75%) customized toric multifocal contact lens. 2010, International Optometry Congress, Madrid. Poster. (7) Caroline P, André M. Managing Complex Opticx with soft torics mf, 2005. CL Spectrum; October: 56. (8) Bergenske P. Fitting success with a soft toric mf lens, 2005. CL Spectrum; June: 15. (9) Gupta N, Naroo SA, Wolffsohn JS. Visual comparison of multifocal contact lens to monovision. Optom Vis Sci. 2009, Feb; 86(2): E98-105. (10) Richdale K., Mitchell GL., Zadnik K. Comparison of multifocal and monovision soft contact lens corrections in patients with low-astigmatic presbyopia. Optom Vis Sci 2006; May, 83(5):266-73.
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Speciale LAC
SAFILENS, COME CONQUISTARE NUOVE FETTE DI MERCATO Sono i digitalizzati, bisognosi di un’accomodazione per le attività prossimali e che magari non si sono mai avvicinati al mondo delle lenti a contatto: per loro un’innovativa lac giornaliera per astenopia di Angelo Magri
G
contatto: i centri ottici di Svizzera, Austria e Germania hanno, infatti, saputo veicolare adeguatamente il prodotto per offrire ai propri clienti una soluzione allo stress visivo e alle esigenze del moderno portatore. Grazie all’evoluzione del brevettato design afocale di Safilens, questa lente ad aumentata profondità di fuoco consente un risparmio accomodativo per le esasperate attività prossimali tipiche della quotidianità e con il contributo della fusiontechnology, da noi
iovani ametropi, non presbiti ma anche con lievi astigmatismi. Non necessariamente portatori abituali di lenti a contatto. Fortemente dipendenti da dispositivi digitali o costretti ad attività prossimali. È questo il “profilo” che più si avvicina all’utente di fusion 1day vista, la nuova lente giornaliera per astenopia su cui Safilens punta forte per l’anno in corso. Come conferma il general manager dell’azienda italiana di lenti a contatto, Daniele Bazzocchi. Qual è stato sinora l’andamento di fusion 1day vista sul mercato tedesco? La nuova fusion 1day vista, la lente giornaliera per astenopia presentata nel gennaio scorso in occasione della fiera opti di Monaco di Baviera e finora disponibile solo nei mercati di lingua tedesca, sta mantenendo le aspettative. Trattandosi di un prodotto unico e a elevato contenuto tecnologico, si sta ritagliando un’importante fetta di mercato anche tra i non portatori di lenti a
Il packaging di fusion 1day vista di Safilens
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Speciale LAC brevettata, salvaguarda il portatore Quale sarà il valore dall’eccessiva esposizione ai disposiaggiunto in termini tivi digitali. professionali ed Quali obiettivi si pone Safilens economici per il con il prossimo lancio di centro ottico che questo prodotto sul mercato sceglie questo italiano e su eventuali altri prodotto? mercati? Intanto l’unicità. La lente Il lancio negli altri paesi, inclusa l’Itafusion 1day vista apre di lia, è già stato programmato e avverfatto un segmento giornarà tra giugno e dicembre di quest’anliero che non è mai stato no, in momenti diversi. Sul mercato finora servito. Si propoitaliano sono state identificate aree ne principalmente come omogenee in cui il prodotto verrà insoluzione per quell’80% trodotto ai clienti chiave per estenderdi popolazione attiva ne progressivamente la distribuzione. che statisticamente sofDaniele Bazzocchi, general manager di Safilens A quale tipologia di centro fre di disturbi visivi doottico in Italia si rivolgerà vuti al Digital Eye Strain fusion 1day vista? o Computer Vision Syndrome. E comunque a Le peculiarità della lente fusion 1day vista la ca- coloro che svolgono attività che stressano il foratterizzano come uno strumento che può espri- cus prossimale e spesso sono soggetti a sintomi mersi al massimo grazie alla professionalità e quali mal di testa, occhi arrossati, stanchezza alla preparazione dell’applicatore: pertanto, e secchezza oculare, dovuti anche all’eccessivo come la maggior parte dei prodotti Safilens, è sforzo accomodativo. presumibile che la prontezza di reazione verrà Si tratta di un prodotto complementare da coloro che perseguono un vantaggio compe- alla vendita di occhiali, da vista o da titivo basato sul continuo aggiornamento, sul- sole? la preparazione professionale e sull’eccellenza Certamente. Anzi, anche in quei casi in cui l’uso del servizio in sala di applicazione. delle lac è complicato per la presenza di ametropie importanti, fusion 1day vista può essere adottata in sinergia con l’occhiale, per ottimizzare le attività da vicino e quindi la visione prossimale tipica delle attività d’ufficio o delle esigenze lavorative di oggi. Qual è il target di riferimento a livello di consumatori per fusion 1day vista? Il target sono i giovani ametropi, e comunque non presbiti, anche con lievi astigmatismi, che per lavoro o stile di vita necessitano di comfort accomodativo senza dover rinunciare alla qualità della visione e all’uso estensivo di videoterminali L’intera gamma di giornaliere proposto dall’azienda italiana: fusion 1day (sferica), fusion 1day presbyo (per presbiopia), fusion 1day astigma (per astigmatismo) e dispostivi digitali. e fusion 1day vista (per astenopia)
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Novità e Innovazione in Presbiopia. Menicon amplia la gamma Miru 1month con Miru 1month Menicon Multifocal, lente morbida progressiva a sostituzione mensile, destinata a portatori presbiti, miopi e ipermetropi.
Multifocal
Menicon è il primo produttore giapponese di lenti a contatto. Miru significa vedere in giapponese ed è il nome scelto da Menicon per la sua nuova gamma di lenti morbide. Che si tratti di lenti giornaliere come Miru 1day Menicon Flat Pack oppure a sostituzione mensile come Miru 1month Menicon, per soggetti miopi e ipermetropi, oppure Miru 1month Menicon for Astigmatism, l'innovazione di Menicon questa volta riguarda la presbiopia lanciando la nuova lente: Miru 1month Menicon Multifocal Qualche cenno sulla presbiopia La presbiopia è la diminuzione della capacità di adattamento dell'occhio dovuta all'invecchiamento. Con l'età la visione da vicino diminuisce. La presbiopia sopraggiunge a metà percorso di vita. È costante, irreversibile e progressiva. Oggi, più del 50% della popolazione è presbite. Molti di loro conducono una vita attiva, possiedono un telefono cellulare, un tablet e/o un computer. Per lungo tempo gli occhiali hanno rappresentato l'unica soluzione, poi sono apparse le lenti a contatto progressive e la chirurgia refrattiva per alcuni. Le lenti a contatto erano quindi un'ottima soluzione per i giovani presbiti, ma offrivano soltanto un compromesso visivo per le presbiopie elevate.
Una tecnologia avanzata Dopo 20 anni di ricerche Menicon ha concepito una lente a contatto che si può applicare a un maggior numero di presbiti: Miru 1month Multifocal. In visione da vicino l'occhio converge verso il naso e la pupilla si restringe. L'innovazione sta proprio nell'aver messo a punto una lente a contatto morbida con una visione da vicino decentrata in posizione naturale di lettura. Questa tecnologia permette così di ottimizzare la visione da vicino, nel caso di forti presbiopie, senza penalizzare la visione da lontano. Queste lenti sono disponibili in due geometrie complementari: LOW e HIGH in funzione della necessità del portatore.
LOW
HIGH
Questa nuova generazione di lenti a contatto morbide consente un'ottima applicazione grazie ad una gamma di parametri estesa (da +6.00 a -13.00). Inoltre, il loro materiale in silicone hydrogel ultra permeabile all'ossigeno, garantisce una massima ossigenazione alla cornea, un'idratazione ed un comfort ottimale per tutto il tempo di porto delle lenti a contatto. (Sono disponibili sia in confezione da 3 che da 6 lenti. Da completare con la manutenzione consigliata con la soluzLone SOLOCARE AQUA®).
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Speciale LAC
TRANSITIONS E JOHNSON&JOHNSON, IL FOTOCROMATICO ENTRA NELLE LAC Nella prima metà del 2019 debutterà sul mercato la nuova Acuvue Oasys, frutto della collaborazione tra le due aziende, che si adatta alle mutevoli condizioni di luce a cura della redazione
T
ransitions Optical e Johnson & Johnson Vi- alla luce che cambia vengono attivate dall’esposiziosion si sono unite in una partnership di ri- ne ai raggi UV e alla luce visibile ad alta energia». cerca e sviluppo, durata oltre un decennio Queste lenti a contatto si adatteranno dunque alle e alimentata da numerosi test che hanno condizioni d’irraggiamento luminoso riducendo l’ecoinvolto più di mille portatori: è così nata Acuvue sposizione alla luce più intensa «sia in ambienti interni Oasys con Transitions Light Intelligent Technology, sia all’esterno, agendo da filtro per la luce blu in base che «apre le porte a una nuova categoria di lac dotate al livello di attivazione e bloccando i raggi UV nocivi della funzionalità fotocromatica, in precedenza carat- per la cornea e l’occhio – dicono ancora in Transitions teristica esclusiva delle lenti oftalmiche – spiegano in International – Non coprendo completamente l’occhio Transitions International – Prima lente a contatto nel e la zona circostante, le lenti a contatto non possono suo genere, Acuvue Oasys con Transitions Light Intel- sostituire gli occhiali da vista protettivi con filtro UV, da ligent Technology offre ai portatori la tradizionale cor- sole o mascherine, ma possono essere indossate con rezione del difetto visivo abbinata a un filtro fotocro- occhiali da sole non Rx». matico dinamico che favorisce il bilanciamento della La nuova tecnologia «rivoluzionerà il settore delle lenti luminosità percepita dall’occhio». Ma come funziona a contatto offrendo a un maggior numero di portatori la nuova lente? Il principio alla base è lo stesso delle la possibilità di sfruttare il vantaggio di adattabilità lenti oftalmiche Transitions, i materiali e le modalità alla luce delle fotocromatiche», ha commentato Chrydi produzione delle lac sono però stel Barranger, presidente di Essilor diversi, quindi è stato sviluppato Photochromics e Transitions Optiun esclusivo processo tecnological. Acuvue Oasys con Transitions co. «Come tutte le lenti oftalmiche ha ottenuto l’autorizzazione dalla Transitions – continuano dall’azienFood and Drug Administration degli da – le nuove lac si adattano rapiStati Uniti. Le nuove lenti a contatto damente e senza soluzione di consferiche quindicinali saranno comgradi di scurimento tinuità da chiare a varie sfumature Idella mercializzate da Johnson & Johnson nuova lac Acuvue Oasys di oscurità e viceversa, in risposta con Transitions Light Intelligent Technology Vision nella prima metà del 2019.
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LE LENTI A CONTATTO COSMETICHE DESÌO ASSOCIANO DESIGN ESCLUSIVI A UNA COMPLETA GAMMA DI POTERI PER MIOPIA, IPERMETROPIA E ASTIGMATISMO Le lac cosmetiche toriche possono essere realizzate con le colorazioni presenti nelle collezioni di DESÌO: • Sensual Beauty Lenses • Two shades of grey Collection • Coffee Collection. La combinazione dell’asse ottimale con il potere diottrico è ottenuta inibendo i movimenti della lente. A tale proposito le lac cosmetiche DESÌO utilizzano il sistema di stabilizzazione prismatica “Prisma di Ballast” che, associato alla toricità interna, garantisce una migliore performance visiva. Le lenti a contatto cosmetiche DESÌO sono prodotte con le seguenti caratteristiche: • Materiale: Copolimero HEMA 38% (Polymacon). • RB: 8,70 mm. • Diametro totale: 14,50.
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CONTATTOLOGIA RIGIDA: COME È CAMBIATA E GLI SCENARI FUTURI Meno complicanze, migliore correzione ottica, basso drop out e più fidelizzazione: a quasi mezzo secolo dal loro ingresso in Italia le RGP stanno vivendo una seconda giovinezza
a cura della redazione
N
ella seconda metà degli anni 70 la contattologia italiana era ancora essenzialmente rigida. «Le lenti che maggiormente venivano applicate erano in PMMA e stavano uscendo sul mercato i primi materiali rigidi gas permeabili o RGP. Le lenti morbide, da poco introdotte, erano ancora per gli applicatori italiani un prodotto da studiare e conoscere: facevo il consulente contattologo e tra i vari clienti avevo un ottico che applicava lenti rigide, ma non voleva applicare le morbide». Alessandro Fossetti, attuale direttore dell’Irsoo, ricorda così l’inizio della sua carriera di contattologo. A quell’epoca i maggiori problemi delle lac rigide erano due: lo scarso comfort e l’insufficienza di ossigenazione corneale. Il PMMA era un materiale duro, con un elevato angolo di bagnabilità, inoltre
non lasciava passare ossigeno e anche i primi materiali gaspermeabili introdotti (ad esempio il CAB, più bagnabile e quindi meno “rigido” all’inserzione) non garantivano un’ossigenazione adeguata. «Il contattologo doveva dunque calcolare bene i parametri delle lenti, scegliendo diametri non troppo grandi e applicazioni ad appoggio apicale o corneoconformi, in modo da favorirne il movimento durante l’ammiccamento, facilitando il ricambio di liquido lacrimale sotto la lente e garantendo un apporto di ossigeno adeguato, oltre alla rimozione dei prodotti del metabolismo epiteliale – spiega ancora Fossetti – Purtroppo però il movimento della lente, benefico per l’ossigenazione, risultava negativo per il comfort del portatore, essendo la prima causa di instabilità della lente e di sensazione di corpo estraneo».
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Alcune attività pratiche in contattologia presso l’Irsoo
gide costituivano il 100% del mercato, già nel 1991 uno studio mostrò come le lenti RGP fossero diventate circa il 40% di tutte le applicazioni – sottolinea il direttore dell’Irsoo – Inoltre nel 2000 due studi mostrarono come le RGP si fossero ridotte al 17% in Gran Bretagna e al 13% in Australia. Questo trend portò tra l’altro un noto docente ed esperto di lenti a contatto, Nathan Efron, a prevedere la scomparsa virtuale delle lenti a contatto rigide entro il 2010».
Le nuove applicazioni di lac RGP diminuiscono costantemente dall’introduzione delle lac morbide, nel 1972 L’introduzione delle prime lenti in Hema 38% portò a una svolta che si sarebbe rivelata decisiva nella diffusione delle lenti a contatto. La lente morbida si adattava alla superficie dell’occhio, si muoveva poco, dava una sensazione di corpo estraneo decisamente inferiore e lasciava passare un po’ di ossigeno. Le lenti rigide non furono subito “sconfitte”. Già a cavallo tra gli anni 70 e 80 furono introdotti nuovi materiali, con superfici più bagnabili e quindi meno fastidiose all’inserzione, e che inoltre consentivano il passaggio di ossigeno attraverso la lente, anche più delle lac morbide presenti allora in commercio. «La perdita di posizioni fu però inesorabile: se all’inizio degli anni 70 le lenti ri-
Da prossime alla scomparsa virtuale alla riconquista di importanti quote di mercato Ma la previsione non doveva avverarsi. Il progresso scientifico e l’innovazione delle tecnologie produttive hanno dato nuovo slancio alle RGP, consentendo lo sviluppo dell’ortocherato-
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Speciale LAC logia notturna, l’uso di lenti a grande diametro o quelle sottoposte a chirurgia, sia essa fatta a e la rinascita dell’interesse per le sclerali. «Si scopo refrattivo o per finalità terapeutiche, che prende sempre più coscienza che tali lenti offro- presentano anomalie refrattive che non possono essere corrette no il miglior risultato dal adeguatamente punto di vista correttivo, La diffusione delle morbide con occhiali o lenti specialmente nel trattaha allontanato i professionisti a contatto morbimento degli astigmatismi dalle rigide: oggi non sono de. «Per cogliere elevati e del cheratocono queste opportunio degli effetti delle irrein molti a sapere come golarità corneali secontà occorre però ricondurre un’applicazione di dari a chirurgia della sintonizzarsi sulle RGP valorizzando al meglio cornea – ricorda Fossetti modalità di applile nuove geometrie e i nuovi – Il comfort non è più un cazione delle lenti criteri di applicazione e di ostacolo: l’uso di materigide: la grande adattamento delle lenti riali sempre meno invadiffusione delle lac sivi, di diametri più ampi morbide ha allone di lenti più stabili rende le RGP attuali molto tanato gli applicatori dalle rigide e oggi non più confortevoli di quelle di un tempo. Inoltre, sono tanti quelli che hanno le idee chiare su una volta adattati alle lenti, i portatori di RGP come condurre un’applicazione di RGP valorizsono i più fedeli, dal punto di vista delle compli- zando al meglio le nuove geometrie e i nuovi canze più gravi, le lac sono più sicure e il drop criteri di applicazione e di adattamento delle lenti, come comprendere le nuove filosofie di out è un avvenimento marginale». La rinascita delle RGP apre nuove opportunità utilizzo e come trarre i massimi vantaggi dai più ai contattologi che vogliano offrire un servizio moderni metodi di misura e d’indagine». qualificato ai propri clienti. Non soltanto nel- L’Irsoo di Vinci ha messo a punto un corso sul la contattologia avanzata o ultraspecialistica, tema: “I nuovi fondamenti delle lenti a contatto come può essere quella delle lenti sclerali, che RGP”, nel quale le competenze e le tecniche di è ancora un’attività di nicchia, ma soprattutto base per l’applicazione e l’adattamento di queper le cornee fortemente astigmatiche o irrego- ste lenti vengono aggiornate alle nuove conolari, come quelle che si hanno nel cheratocono scenze scientifiche, ai nuovi metodi di indagine strumentale e ai risultati della ricerca clinica. «Si tratta di un corso di tre incontri, giunto alla sua terza edizione, nei quali i partecipanti possono comprendere tutti i vantaggi dell’applicazione delle lenti RGP corneali, le caratteristiche delle nuove geometrie, asferiche, sfero-asferiche e toriche, il miglioramento della loro tollerabilità – conclude Fossetti – Possono anche applicare diverse tipologie di RGP, controllarne l’applicazione, valutarne le caratteristiche insieme ai colleghi, organizzati in piccoli gruppi per l’attività pratica. Possono infine vedere i report di casi reali tratStudenti dell’Istituto di Vinci impegnati in attività di laboratorio tati e discuterli con i docenti».
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Omisan: una... soluzione per ogni occhio Per ogni nuova lente a contatto introdotta sul mercato, il reparto di Ricerca e Sviluppo di Omisan farmaceutici, specializzata in prodotti di fascia alta per la manutenzione delle lac, si attiva per studiarne le caratteristiche, le potenzialità e le criticità, in modo da sviluppare a sua volta nuove soluzioni ottimizzate. Proprio seguendo questo processo, volto a garantire un prodotto che possa offrire performance sempre adeguate alle ultime novità del mercato, nasce EasyDay Spray Multi-action.
EasyDay Spray Multi-action: la soluzione unica per lenti monouso Omisan farmaceutici punta da sempre sul concetto di spray oculare che, come dimostrato da test di laboratorio e da studi clinici, rappresenta una modalità di applicazione in grado di garantire elevata rapidità e un’ottima idratazione sia della superficie oculare sia del materiale delle lenti a contatto. EasyDay Spray Multi-action è stato infatti sviluppato non solo per ristabilire e migliorare il comfort di utilizzo della lac, mantenendola idratata e lubrificata tutto il giorno, ma anche per svolgere quell’azione umettante e soprattutto pulente che si rende necessaria durante le ore di porto, che deve essere compiuta necessariamente, per la tipologia monouso o per esigenze di praticità, direttamente nell’occhio a lente indossata. Per ottenere questi risultati EasyDay Spray Multi-action è stato formulato, come avviene per tutti i prodotti della Omisan farmaceutici, con ingredienti non tossici e non aggressivi che rispettano la fisiologia dell’occhio e con componenti testati e compatibili con tutti i più moderni materiali per lenti a contatto. In particolare EasyDay Spray Multi-action combina in un perfetto equilibrio l’agente lubrificante, in grado di umettare e ricoprire la superficie della lente, così da migliorarne il comfort e diminuirne la disidratazione per evaporazione, e il delicato agente pulente di origine naturale costituito dalle proteine idrolizzate del grano. L’esperienza post vendita e la soddisfazione degli applicatori e degli utenti più esigenti premiano con il successo commerciale lo studio e lo sviluppo di un prodotto tanto avanzato quanto unico.
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Sodyal X: lubrificazione oculare e maggior comfort senza conservanti per le lenti a contatto Lo stress visivo dovuto all’utilizzo di dispositivi digitali, le ore trascorse al chiuso in presenza di aria condizionata, l’inquinamento atmosferico, una dieta squilibrata: sono solo alcuni dei fattori indicati come possibili cause della secchezza oculare. Nell’uso delle lenti a contatto, in caso di secchezza o di discomfort oculare, si pone l’esigenza di un prodotto lubrificante e idratante, che possa donare comodità e piacevolezza per un tempo prolungato, ma senza essere troppo denso e invasivo. Su queste premesse Omisan farmaceutici ha sviluppato la linea Sodyal, una serie completa di prodotti a base di acido ialuronico in differenti concentrazioni e di diverso peso molecolare e caratteristiche fisiche, per poter offrire il prodotto più adatto, in base al tipo di occhio e di lente usata. In particolare le gocce oculari Sodyal X con acido ialuronico crosslinkato (o reticolare) sono l’ideale per gli utilizzatori di lenti a contatto di ogni tipo. L’acido ialuronico cross-linkato è una forma di acido ialuronico realizzata per ottenere dalla molecola più viscoelasticità e stabilità. Il suo utilizzo presenta, oltre alle già eccellenti caratteristiche di quello lineare, alcune proprietà fondamentali per il trattamento della sintomatologia dell’occhio secco quali: – maggiore stabilità agli agenti fisico-chimici, tra cui la temperatura e l’azione litica della ialuronidasi; – migliori viscosità a lungo termine (Figura 1) e proprietà fisiche rispetto all’acido ialuronico, in modo da renderlo ancora più simile alla lacrima naturale; – maggiore persistenza a livello corneo-congiuntivale. Test clinici e studi di laboratorio hanno dimostrato che questa tipologia di acido ialuronico riesce a garantire performance e resistenza elevate già a basse quantità e, soprattutto, costante nel tempo, quindi una migliore lubrificazione e un superiore comfort d’uso nel portatore, una piacevole viscosità senza dover ricorrere alla consistenza di un gel. A tutto ciò, Omisan farmaceutici ha voluto aggiungere i vantaggi di una formulazione senza conservanti, per eliminare completamente qualunque rischio di ipersensibilizzazione o irritazione oculare, offrendo sicurezza anche in caso di un uso intensivo del prodotto. Sodyal X è infatti disponibile in flacone multidose senza conservanti.
Figura 1. Variazione della viscosità nell’occhio al passare dei minuti: acido ialuronico ad alto peso molecolare (HMW-HA), a basso peso molecolare (LMW-HA), cross-linkato (CL-HA).
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Reset® lenti pulite e umettate Linea umettanti di Vita Research
Reset®, gocce oculari ad azione pulente e umettante
1. Garrett Q, Simmons PA, Xu S, Vehige J, Zhao Z, Ehrmann K, Willcox M. Carboxymethylcellulose binds to human corneal epithelial cells and is a modulator of corneal epithelial wound healing. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2007 Apr;48(4):1559-67. 2. Paugh JR, Marsden HJ, Edrington TB, Deland PN, Simmons PA, Vehige JG.A pre-application drop containing carboxymethylcellulose can reduce multipurpose solution-induced corneal staining. Optom Vis Sci. 2007 Jan;84(1):65-71.
Indossare le lenti a contatto per diverse ore al giorno fa sì che su queste vadano ad aderire progressivamente depositi lipidici e proteici. Come un vetro che presenti in superficie striature e aloni non permette all’osservatore una visione nitida attraverso esso, così una lente che presenti dei depositi in superficie non consente al portatore di usufruire di quel comfort e di quella qualità della visione tipici di una lac appena indossata. Una buona azione in tal senso viene svolta dalle gocce oculari Reset®, che con la loro azione pulente ed umettante restituiscono all’occhio, con indosso una lente, quella freschezza e quella chiarezza nella visione che inevitabilmente può vedersi ridotta man mano che passano le ore. La sensazione di fastidio tipica che potrebbe avvertire un portatore di lac può essere dovuta sia alla presenza di depositi di natura lipidica e/o proteica sulla lente (per via della fisiologica composizione del film lacrimale dell’individuo) sia alla deposizione di particelle provenienti dall’ambiente esterno (ad esempio la polvere) sia, ancora, a causa della sintomatologia legata all’occhio secco. L’utilizzo di un prodotto umettante e lubrificante permette di arginare quelle situazioni che possono arrecare disagio al portatore ristabilendo quell’equilibrio che nel sistema lente-film lacrimale-superficie corneale può venire a mancare. L’inserzione di una lente a contatto non è un evento previsto dalla fisiologia oculare, per cui questo dispositivo, atto a facilitare la nostra visione, verrà a trovarsi in un ambiente in cui sono presenti frazioni organiche lipidiche e proteiche costituenti il film lacrimale influenzandolo ed essendone, a sua volta, influenzato. Con il passare delle ore, le componenti organiche del film lacrimale tendono a interagire con i materiali costituenti le lenti (fenomeno più spiccato in alcune silicone idrogel, particolarmente affini ai componenti lipidici) e, conseguentemente, a “sporcarle”. La progressiva deposizione di residui organici può fungere da innesco per la formazione di ulteriori legami con agenti esterni sia di natura biologica (microrganismi) sia inorganica (polvere, conservanti presenti nei sistemi di disinfezione classica, ecc.) con conseguenze sul comfort, sulle prestazioni e sulla sicurezza del dispositivo lente. Un prodotto che deterga e umetti una lac può essere utile in tutte quelle situazioni in cui la sensazione di comfort dell’utilizzatore possa essere inficiata e in cui ci sia percezione di un occhio particolarmente secco, presenza di corpo estraneo, bruciore o irritazione. L’azione idratante e lubrificante di Reset® è principalmente legata alla presenza della carbossimetilcellulosa, polisaccaride derivato dalla cellulosa, dalle spiccate proprietà viscosanti e umettanti. Queste due caratteristiche fanno sì che la carbossimetilcellulosa sia uno dei componenti impiegati nelle preparazioni oftalmiche per prolungare il loro tempo di residenza sulla superficie oculare1. Alcuni autori hanno indagato come una pre-applicazione di gocce contenenti carbossimetilcellulosa sulla lente prima dell’inserimento possa ridurre il fenomeno del corneal staining derivante da una disinfezione effettuata con soluzioni a base di polyhexanide2. L’utilizzo, inoltre, di un sistema di conservazione che scinde in componenti fisiologici per l’occhio (OxyChlorite®) fa sì che durante l’uso di Reset® non vengano rilasciati conservanti sulla lente e sulla superficie corneale evitando, in questo modo, che un loro progressivo accumulo sull’epitelio contribuisca, a lungo termine, a fenomeni di ipersensibilizzazione. 44
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NOVITÀ NEL CAMPO DELLE LENTI A CONTATTO
ASSUMERSI VIA OCULARE
LENT N I A CONT N ATTO MOR O BIDE GIORN R ALIERE CON VITAMINA E/B6/B12 E ACIDO IALURONICO
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Speciale LAC
SCLERALE: DA MODERNA, A MODERNISSIMA A... SMART Prima solo gas permeabile, poi torica, asimmetrica e ora quella di ultima generazione, progettata dal topografo corneo-sclerale o dal calco oculare, così centrata da permettere un comfort più elevato e un’adeguata correzione delle aberrazioni anche di alto ordine di Daddi Fadel
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er più di sessant’anni anni la lente a contatto sclerale, detta anche LaCS, è stata l’unica lente disponibile da applicare e per un secolo ha preservato uno spazio unico, pur se ristretto, nella pratica clinica. I benefici delle LaCS sono da sempre considerati peculiari per cornee irregolari e correzione dei vizi refrattivi, ma con la scoperta delle lenti a contatto rigide corneali, caratterizzate da materiale gas permeabile e da più semplici modalità di applicazione, la LaCS si è ridimensionata ed è stata considerata ideale per casi molto particolari. In questi ultimi dieci anni c’è stata un’evoluzione dei polimeri gas permeabili per bottoni di grande diametro, offrendo alle LaCS una nuova prospettiva. Nel 1983 Donald Ezekiel ha per primo descritto il successo delle LaCS GP con una significativa riduzione delle complicanze legate all’ipossia. Successivamen-
te altri pionieri, Ken Pullum, Perry Rosenthal e Rients Visser, hanno contribuito all’ulteriore evoluzione delle LaCS. Da allora la LaCS ha suscitato l’interesse dei laboratori, dei professionisti dell’eyecare e dei ricercatori. Sono stati effettuati molteplici studi e alcuni hanno confutato diversi concetti ritenuti finora validi. Alcune di queste ricerche compongono il programma del primo congresso internazionale di Ailes, “Lente sclerale 2.0: dal passato la lente del futuro”, in programma il 10 e 11 giugno a Roma. Un recente studio di Anderson et al. (2018) ha dimostrato che il classico diagramma di Hogan che illustra le caratteristiche del limbus, e tutte le sue successive produzioni, sulle quali finora è stata basata la conoscenza di quella zona, sono inaccurati. Inoltre, il limbus ha delle dimensioni diverse nella superficie anteriore e posteriore. Un’altra ricerca condotta da DeNaeyer et al.
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Speciale LAC (2017) esamina la morfologia sclerale con l’uso del topografo corneo-sclerale ed evidenzia che la sclera è sferica solo nel 5,7% degli occhi, nel 28,6% torica regolare, nel 40,7% asimmetrica e nel 26% torica irregolare. Questi risultati forniscono una prospettiva clinica cruciale perché indicano che solo in un terzo degli occhi è possibile applicare una LaCS sferica, mentre i due terzi necessitano di LaCS torica, asimmetrica o personalizzata. Da un sondaggio effettuato nel 2015 da Bennett è risultato che 26 su 34 autorevoli applicatori di LaCS credono che essa riduca la necessità del trapianto corneale. Queste previsioni sono state convalidate da una ricerca di Koppen et al. (2018) che ha dimostrato che la LaCS rappresenta un’alternativa valida che permette di evitare o eventualmente posticipare l’intervento di cheratoplastica, poiché il trattamento chirurgico, anche se è caratterizzato da un importante sviluppo tecnologico, rappresenta ancora rilevanti fattori di rischio. Ultimamente Michaud (2018) ha illustrato uno studio sulla pressione intraoculare (IOP) constatando un aumento medio di 5mmHG dopo 5 ore di uso di LaCS. Ha riportato che i pazienti
hanno avuto delle risposte molto diverse tra loro, alcuni hanno dimostrato un aumento della IOP di 10mmHG, mentre altri di 17mmHG. Questa differenza tra i diversi soggetti non dipendeva dal diametro della LaCS e tuttavia la IOP tornava ai valori iniziali dopo alcuni secondi dalla rimozione delle lenti. Comunque, nonostante lo sviluppo e la diffusione di queste lenti la LaCS continua a rappresentare un freno per alcuni professionisti, a causa del suo grande diametro e della scarsa conoscenza del processo di applicazione e gestione delle complicanze. La letteratura riporta pochi casi di reazioni avverse con l’uso di LaCS, ma sono descritte varie problematiche che influenzano la soddisfazione del paziente che possono causare drop out, favorendo il trattamento chirurgico. Il fallimento dell’uso delle LaCS può scatenare talvolta anche reazioni di carattere psicologico. Perciò il professionista che si vuole approcciare a questa contattologia specialistica dovrebbe essere contraddistinto da una passione che lo rende propenso a impegno, dedizione e aggiornamenti continui. Solo in questo modo potrà applicare LaCS con successo, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei portatori. Le continue ricerche e l’introduzione di nuovi strumenti diagnostici per l’esame della superficie oculare hanno consentito una migliore conoscenza del profilo oculare e la formulazione di nuove geometrie di LaCS, permettendo di aumentare il comfort e di ridurre l’insorgenza di complicanze. Insomma, la LaCS si è evoluta, dalla moderna LaCS GP alla torica, che ha aumentato la soddisfazione del portatore, il comfort e il tempo d’uso giornaliero, alla modernissima asimmetrica e, infine, a quella di ultima generazione, progettata dal topografo corneo-sclerale o dal calco oculare, che tende ad assomigliare più a un guanto che si conforma con la superficie sottostante, così centrata da permettere un comfort più elevato e un’adeguata correzione delle aberrazioni anche di alto ordine. Ecco perché l’attuale LaCS ha superato i termini “moderna” e “modernissima”, diventando “smart”: altro che lente obsoleta.
La locandina del primo Congresso internazionale di Ailes, organismo nato in Italia un anno e mezzo fa da un gruppo di applicatori specializzati nelle lenti a contatto sclerali
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Acuvue®: due studi rivelano le proprietà antiossidanti del filtro UV Oltre a difendere l’occhio dalla trasmissione dei raggi ultravioletti nocivi, il filtro Norbloc™ inserito nelle lac del marchio di Johnson & Johnson Vision contribuisce a proteggere un componente del film lacrimale che potrebbe venire convogliato nella lente durante l’uso A fine aprile, in occasione dell’assemblea annuale dell’Arvo, Association for Research in Vision and Ophthalmology, tenutasi negli Stati Uniti, Johnson & Johnson Vision ha presentato nuovi dati, emersi da due studi, sulla scoperta delle proprietà antiossidanti del filtro Norbloc™, inserito nelle lac a marchio ACUVUE®, che blocca i raggi ultravioletti dannosi. «Da tempo è stato accertato che le lenti a contatto ACUVUE®, oltre a offrire un’eccellente correzione della visione, apportano vantaggi ai portatori aiutando a difendere i loro occhi dalla trasmissione dei raggi UV – ha affermato Charles Scales, principal scientist e leader dello Scientific Evidence Team, operante all’interno del Global Medical Affairs presso Johnson & Johnson Vision – Una nuova ricerca, attraverso due diversi modelli sperimentali, ha dimostrato che lo stesso componente che assicura il blocco dei raggi ultravioletti esercita anche una protezione antiossidante. In tali studi, Norbloc™ ha dato infatti prova di possedere proprietà antiossidanti superiori rispetto a numerosi antiossidanti biologicamente significativi noti. Si tratta di nuove e importanti informazioni per i professionisti del benessere visivo, se si considera l’accresciuto interesse dimostrato dai consumatori nei confronti degli antiossidanti». All’interno della lente il filtro ha fornito un effetto protettivo nei confronti dell’ossidazione di un componente lipidico del film lacrimale, in grado di sostenere il comfort osservato con le lac ACUVUE®. Nel primo studio di laboratorio la capacità antiossidante di Norbloc™ è stata messa a confronto con 10 composti antiossidanti noti e valutata utilizzando l’ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity, cioè la capacità di assorbimento del radicale ossigeno), una metodica diffusamente impiegata nell’industria alimentare e in quella delle bevande. Il test ha dimostrato che Norbloc™ possiede un’elevatissima capacità antiossidante, evidenziata da un punteggio ORAC quattro volte maggiore di quello della Vitamina E, una vitamina antiossidante essenziale introdotta con l’alimentazione e utilizzata in alcune applicazioni commerciali. La capacità antiossidante dimostrata da Norbloc™ è risultata significativamente superiore rispetto a quella di 9 dei 10 materiali antiossidanti testati. In un secondo studio, invece, due formulazioni sperimentali di lenti in silicone hydrogel sono state preparate con e senza integrazione del filtro Norbloc™. Sfruttando un modello lipidico sperimentale, lo studio ha valutato in che misura un componente lipidico del film lacrimale assorbito nel materiale silicone hydrogel senofilcon A si ossida o degrada. Successivamente all’esposizione a dosi differenti di perossido di idrogeno e luce ultravioletta, le lenti non provviste del filtro Norbloc™ mostravano quantità statisticamente superiori di degradanti ossidativi in confronto alle lenti che lo integravano. Game 180507162635302
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Nuove ACUVUE® OASYS 1-Day. La lente che vince le sfide di ogni giorno Lo stile di vita è ca ambiato o e ogni giorno svolgiamo mo o olteplici attività (lavoro, sport, utilizzo di dispo osi sitivi digitali) e cambiamo spesso ambiente (aria condizionata,, risca aldam mento, aria aperta in n condi dizzione di caldo/f di /freddo). Quessto può ò causare la destabiliizzazion ne del film lacrim male1, soprattu tutto in un tu un portatore e di len nti a contatto.
NEW
1-Day
Le nuo ove AC CUVUE® OASYS 11-Day con Tec cnologia Hyd draLuxe™ gara antiscon no comfort ecce ezionale e visio ione ecce io ellente e, pe er vincer ere le sfide di og er gni giorno, tuttti i giorni..
MOLECO OLE SIMIL LA ACRIMALI
Tecnollogia HydraLuxe™, ™, un dde design i unico i int i tegra rato t con le l lacrime l i che: h - Creaa nella lente un reticoolo fitt ttoo, affinee al film laacrim tt male - Ma Mantiene la lente idraata tata in modo naturale grazzie a componenti simil-lacrimali - Simula l’azione dei co compponenti fon ondamenttali de del film lacrimale, mantenendolo stabile2
Da ACUVUE® OASYS, il brand di lenti a contatto più venduto al mondo*, dal comfort imbattuto. Tutte le le lenti a con ntatto ACUVUE® dispongono di UV block cking per aiut ck utare a protegg ggere la cornea e l’interno dell’occhio dall’azione nociva dei raggi ultravioletti. Le lenti a con ontatto o con prottezione UV no on sostituiscono gli occhiali da so ole con le lenti anti-UV V in quanto non on ricop oprono completamente gli occhi e l’area circostante. *Fo Fonte: Euromo Fo onitor International Limited; prez ezzi attual ali; tasso di ca al cambio fisso 20 2015; tu tutti i canali, definiti utilizzando le definizioni standard di Euromonitor; valore delle ve endit dite al dettag aglio o di lenti a conta tatto 2014 (in termini di rsp), defin finiti utiliz izzando gli st iz standard Eurom monito or. “Globale” e “Mondo” sono definiti come i 32 paesi principali per valore delle ven ndite al de dettagl glio di lenti a contat atto nel 2014 (termini di rsp). Que uesti paes esi rappresen es entano il 91.3% % del va valore delle vendite al dettaglio di lenti a contatto nel 2014 (termini di rsp). 1. Craig JP P, Wilcox MDP, Argüeso P, et al. l. The TFO FOS Internati FO ational Worksho hop on n Contact Lens Discomfort. Report of the Contact Lens Interaction with Tear Film Sub ubcomm mittee ee. In Invest Opthalmo mol Vis Sci. 2013;54(11):TFOS1233-TFOS1 156. 2. JJVCC CC Data on file e 2015, 5, HydraLuxe™ Technology. ® ® ™ Technology sono marchi registrati di Johnson & Johnson Medical S.p.A. © Johnson & Johnson Medica call S.p.A. A. 2016 6. ACUVU UE OASYS, ACUVUE OASYS 1-Day e HydraLuxe™ GAM ME 160531073131039
Lenti oftalmiche
ZEISS: OTTICI AMBASCIATORI DELLA PROTEZIONE UV Elementi di visibilità per il punto vendita, uno speciale tool dimostrativo, eventi e azioni di comunicazione ad hoc sul territorio: sono le leve messe a disposizione dei propri partner dall’azienda oftalmica per supportare il lancio di UVProtect di Nicoletta Tobia
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uello della protezione completa dagli UV, offerta dalle lenti chiare che Zeiss ha introdotto sul mercato ad aprile, è un argomento molto forte a livello consumer, come l’azienda ha avuto modo di verificare testando la reazione che il cliente finale ha quando gli si spiega e gli si dimostra che non tutte le lenti difendono allo stesso modo dalla radiazione ultravioletta. «Contando sul grande interesse dimostrato abbiamo ideato una serie di attività affinché i nostri partner possano utilizzare tale tipo di argomentazione per coinvolgere la loro clientela e beneficiare di questo forte elemento differenziante», spiega Annalisa Marino, trade marketing manager di Carl Zeiss Vision Italia. L’obiettivo è far sì che gli ottici possano proporsi a livello locale come ambasciatori di UVProtect. I supporti predisposti da Zeiss riguardano sia l’interno del centro ottico sia la comunicazione. «Per il punto vendita abbiamo, ad esempio, realizzato una serie di materiali quali leaflet espli-
cativi e, per la vetrina, cartellonistica e una grande vetrofania ad hoc che parla di difesa dalla radiazione ultravioletta e stimola la domanda “i tuoi occhi sono davvero protetti dai raggi UV?” – prosegue la manager – Inoltre abbiamo inviato a più di un migliaio di clienti Light Protect Solution Demonstrator, un tester da collegare all’iPad con cui l’ottico ha la possibilità di mostrare quanto una lente protegga dagli UV. Questo strumento può essere utilizzato come call to action per portare i clienti della zona a verificare le loro lenti chiare sotto tale aspetto ed è molto efficace nel momento in cui appurano che, nella maggior parte dei casi, queste non schermano completamente i raggi ultravioletti». Zeiss sta promuovendo, a supporto della novità, anche attività di marketing a livello locale. «Oggi i punti di contatto con il potenziale cliente sono com-
Light Protect Solution Demonstrator, tester Zeiss da collegare all’iPad, con cui si può mostrare quanto una lente protegga dagli UV
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Lenti oftalmiche lungo tutto l’arco dell’anno, per trasferire il messaggio che il prodotto non è legato alla stagionalità estiva». Per tale tipo di attività Zeiss fornisce l’igloo, ossia una speciale struttura gonfiabile, le hostess e il materiale, tra cui il tester e uno speciale braccialetto da distribuire, che assume colorazioni diverse in funzione della concentrazione dei raggi UV, molto impattanti per il consumatore. «Naturalmente per comunicare le iniziative alla clientela è necessario un database popolato e il più possibile profilato, per messaggi mirati su diversi target – aggiunge la manager – Inoltre è importante, attraverso il gestionale o una modalità più empirica, valutarne la redemption per decidere se ha funzionato o meno, se ripeterla o dove indirizzare gli investimenti». In tale ambito per l’azienda oftalmica è rilevante che l’ottico comunichi la propria insegna abbinata a Zeiss, «perché la forza che ha il punto vendita indipendente tradizionale è la marcata identità, l’essere radicato nel territorio e questo è un vantaggio competitivo per cui le iniziative risultano premianti – conclude Marino – Infine un’altra attività che lavora su tale binomio e aiuta a valorizzare efficacemente questa esclusiva temporanea è quella di pr: il centro ottico a livello locale può attivare una serie di testate, online o cartacee, oppure radio e tv e sensibilizzare sull’argomento. Ciò dà ottimi risultati, perché si riesce a comunicare attraverso i mezzi più idonei per lo specifico territorio, cosa che non possiamo fare a livello nazionale».
Un’affissione per la campagna di comunicazione Zeiss UVProtect
plessi e molteplici, quindi l’ideale è sviluppare azioni sia di comunicazione tradizionale, in base alla realtà locale, sia digitale: in questo forniamo ai partner supporto e consulenza ad hoc – dice ancora Marino – Date le caratteristiche di UVProtect, gli eventi risultano particolarmente interessanti: come abbiamo già verificato in questi primi mesi di lancio è molto efficace uscire dal centro ottico per parlare del prodotto al proprio bacino di utenza nelle strade o nelle piazze, in maniera anche dimostrativa, pratica e più esperienziale. L’idea è estendere questi appuntamenti
Monitorare l’indice UV in un click Si rinnova l’app lanciata da Zeiss con una nuova grafica e una ancora maggiore attenzione all’indicatore della pericolosità dei raggi ultravioletti. «Conoscere l’indice UV significa aumentare la consapevolezza dell’importanza della protezione durante l’arco della giornata, non solo quando il sole splende alto nel cielo: tema che si inserisce perfettamente nella strategia di sensibilizzazione di Zeiss sulla pericolosità dei raggi UV, per la pelle e anche per gli occhi – spiegano dall’azienda oftalmica – Zeiss UVDetector nasce della rinnovata app come app di servizio, destinata a tutti coloro che, oltre alla semplice informa- L’icona Zeiss UVDetector zione meteo, vogliono conoscere maggiori dettagli sull’indice UV e su altre informazioni generalmente poste in secondo piano nelle tradizionali app meteo». Con la nuova release, l’app di Zeiss aggiunge l’opportunità di tenere monitorato l’indice non solo nelle città italiane, ma in tutto il mondo, con la possibilità di creare degli alert, qualora dovesse superare il valore selezionato dall’utente. Aggiunge, poi, suggerimenti e notizie utili per saperne di più sugli UV e sulle soluzioni per proteggere al meglio i propri occhi.
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Lenti oftalmiche
HOYA ITALIA: I TRAINING ONLINE, UN SUPPORTO ALLA VENDITA Per valorizzare sempre più le competenze tecniche e manageriali dei partner, l’azienda oftalmica inizia una serie di webinar con esperti del settore a cura della redazione
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ell’ambito del programma Professionista in Vista 2018, Hoya Italia ha previsto un calendario di formazione online e in aula per capitalizzare le competenze. Secondo l’azienda, per raggiungere un gruppo selezionato di ottici il webinar è lo strumento più veloce, le cui nozioni possono essere trasmesse e applicate subito: sarà complementare alla creazione di un gruppo di professionisti in grado di confrontarsi anche su web e social per poter arrivare individualmente a un traguardo definito in partenza. «Per il progetto Formazione Hoya, dedicato in esclusiva ai partner Hoya Center, ho confezionato tre webinar inediti sui temi strategici dell’up, del cross e dell’over selling – spiega Nicola Di Lernia, i cui interventi sono in programma da maggio a settembre – Dopo un periodo significativo dedicato ad affrontare questi argomenti sul campo insieme agli ottici e al loro staff, oggi posso proporre in esclusiva ai migliori imprenditori Hoya Center una ricetta credibile e soddisfacente». L’idea è, quindi, semplice: crescere in sinergia in valore e numero di lenti vendute. «Cosa che oggi non avviene spesso, perché non è facile da mettere in pratica e perché occorrono un pensiero ampio, una formazione
attenta e mirata all’obiettivo, una definizione dello stesso e una gestione step by L’immagine di campagna dei webinar di Nicola Di Lernia step dell’intera organizzazione per il suo raggiungimento», ricorda Di Lernia. I seminari sono di circa un’ora ciascuno: i partecipanti possono toccare con mano fino a dove sono arrivati e dove potranno arrivare attraverso i consigli dell’esperto e le applicazioni pratiche. A maggio Angelica Pagnelli si è occupata, invece, delle migliori tecniche per guidare il cliente nella scelta del colore della lente e rendere così unico il suo stile, illustrate in alcune sessioni di training online. La consulente e ideatrice del #guardarobaocchiali ha infatti selezionato le cinque nuove tinte della linea Fashion Tints, già particolarmente apprezzate dal mercato: Flamingo, Sacher, Laguna, Pietra del Genio e Polvere di Neve. «Un processo di vendita che prende in considerazione non soltanto le lenti oftalmiche, che favoriscono una corretta visione in base allo stile di vita, ma anche il colore, che aggiunge stile alla vita», sottolinea Pagnelli.
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LE LENTI MULTIFOCALI Presente e futuro dell’Ottica Oftalmica
NOVITÀ EDITORIALE
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ADV Le lenti sia monofocali sia progressive, se non individualizzate, sono in genere realizzate secondo parametri di posizionamento standard: angolo pantoscopico tra 7° e 8°, angolo di avvolgimento tra 0° e 4°, distanza lente-apice corneale da 11 a 13 mm. Si rende perciò necessaria la verifica di questi parametri per la realizzazione di lenti customizzate.
Galileo si evolve con una proposta completa per la videocentratura
Il mercato dell’oftalmica è protagonista di continue innovazioni per offrire ai portatori design di lenti sempre più personalizzate. Una tecnologia di questo livello richiede un’elevata precisione in fase di realizzazione e montaggio degli occhiali: una centratura errata è il primo fattore di alterazione e di perdita di performance visive per il portatore finale
Oftalmica Galileo Italia nel 2018 si è evoluta anche in questo ambito, proponendo tre nuovi sistemi di rilevazione dei dati, per rendere la fase di centratura della lente rapida ed efficace. L’ottico può così proporre ai clienti un’esperienza tecnologicamente aggiornata, che integra la sua professionalità con l’alta precisione di un sistema digitale. Il primo e più innovativo sistema è EyePad, una app sviluppata da IVS ActiVisu in esclusiva per Galileo, che consente all’ottico una centratura completa, veloce e precisa direttamente da iPad. Grazie a un pratico flash attivato automaticamente via bluetooth e a una clip con riferimenti da applicare alla montatura, la presa di misure di centratura e di personalizzazione delle lenti si esegue in maniera semplice con solo due fotografie, da posizione frontale e con inclinazione 3/4 (20°-25°): dal confronto, il sistema effettua una ricostruzione 3D della reale posizione degli occhi e delle lenti con estrema precisione, il tutto in ridotti passaggi e breve tempo. Galileo ha, inoltre, richiesto una funzione appositamente creata per le sue lenti progressive, in particolare Impronta V3. Con una terza fotografia è possibile rilevare la distanza interpupillare e la posizione dell’asse visivo in visione da vicino oppure la semplice distanza di lettura: questi dati vengono rielaborati dal software che, confrontandoli con le rilevazioni per lontano, suggerisce all’ottico quale sia la lunghezza di canale ideale per il portatore in base ai movimenti verticali di occhi e testa. Questi dati sono utili anche nel design delle progressive
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ADV premium di Galileo per ricalcolare l’inset delle lenti e renderle ancora più personalizzate e confortevoli per il portatore. La app propone una gestione completa del profilo del cliente, un’archiviazione dei dati direttamente su iPad e la loro condivisione anche via e-mail. Inoltre, le funzionalità si completano con il confronto delle immagini del cliente nella fase di scelta della montatura. Eye Partner (Powered by ActiVisu) è, invece, il sistema più completo e autonomo che l’azienda propone quest’anno: una colonna di videocentratura che integra hardware e software in un design moderno e dal minimo ingombro, il tutto celato da un funzionale specchio. La procedura è la stessa che si utilizza per EyePad, con i due scatti frontali e a 3/4, che in questo caso sono eseguiti mediante un video di circa dieci secondi. Il sistema è in grado autonomamente di selezionare i fotogrammi migliori per effettuare poi la ricostruzione 3D e calcolare tutti i parametri di centratura e personalizzazione. Anche questo sistema prevede la presa di misure per vicino e il calcolo dei parametri a distanza prossimale. A completamento, una funzionalità di comunicazione e dimostrazione delle caratteristiche delle lenti (spessori, campi di visione, trattamenti antiriflesso, ecc), con simulazioni interattive che supportano l’ottico nella proposta della soluzione migliore all’utente. Anche in questo sistema è prevista la funzionalità per la comparazione delle foto nella scelta della montatura ideale. Eye Partner si interfaccia anche con il pc: una seconda licenza consente l’utilizzo del software da una postazione autonoma collegata in rete, per la conclusione della fase di misura e la gestione dei dati direttamente dal banco vendita, lasciando libera la colonna. Infine una terza soluzione, per rispondere a tutte le esigenze di spazio e praticità del centro ottico: M’Eye Fit Mirror, un innovativo sistema di presa di misure immediata dal banco della vendita. Integra la fotocamera di un’evoluta colonna di videocentratura in uno specchio da banco di ridotte dimensioni che, interfacciato direttamente con un pc, consente la rilevazione dei parametri in maniera pratica e completa, senza far muovere il cliente dalla zona di vendita. Il sistema è stato ideato per consentire la presa di misure a soggetti seduti: un’accurata ricerca ha permesso di sviluppare calcoli complessi che rielaborano con precisione i dati come se il soggetto fosse stato in piedi e una altrettanto accurata fase di test ha riscontrato un margine d’errore praticamente nullo, confrontando i risultati con i metodi tradizionali.
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TENDENZE 2018: le nuove collezioni vista sole di Divel Italia L’esperienza dell’azienda oftalmica nello sviluppo di linee di filtri solari per i più grandi brand del settore moda ha portato alla creazione di una nuova gamma di colorazioni, sfumature e specchiature che richiamano i must della primavera estate in corso La collezione di lenti vista sole TENDENZE 2018, che punta su freschezza e innovazione, caratteristiche chiave di Divel Italia, si compone di quattro famiglie: SPEEDY, TREND 2018, SFUMATI & BICOLORE e SOLID & MIRROR. SPEEDY. Colorazioni multistrato in 16 varianti declinate su finiture MIRROR e MATTE (opaco). Sono tutte disponibili sia come filtri solari sia come lenti graduate. La peculiarità della linea è la possibilità di avere in tempi rapidi le lenti colorate e graduate sia in versione monofocale sia progressiva in indice 1.5 esclusivamente con tecnologia AURORA 4D. Attenzione particolare meritano le tonalità classiche reinterpretate con finish opaco, solid e gradient, soprattutto l’ametista, protagonista della stagione 2018. TREND 2018. Ispirata ai bagliori del rosa antico e dalle tinte pastello in stile anni 70 si divide in due categorie: 8 colorazioni con trattamento multistrato ultralight su basi sfumate e sui toni del rosé e altrettante nei toni chiari e tinte unite, sempre ispirate agli anni 70, come giallo chiaro, acqua marina e arancio. Le varianti multistrato sono disponibili unicamente su filtro neutro solare, mentre le tinte pastello sono applicabili anche a lenti graduate. SFUMATI & BICOLORI. Lenti sfumate in tonalità medio-chiare, accanto a grandi classici medio-scuri. Tutte le varianti, che vanno dal blu al grigio chiaro, passando per il burgundy, sono disponibili sia come filtro solare sia come colorazione da applicare a lenti correttive. Degne di nota sono le lenti bicolore nelle 8 differenti combinazioni, come il blu-giallo, rosaarancio e il fumo-rosa. SOLID & MIRROR. Palette uniforme in toni medi e naturali, nuance classiche e superfici specchiate. Anche le 16 tonalità di questa famiglia sono disponibili sia come filtro solare sia come lente graduata. Spiccano il verde, il prugna e il blu. Le varianti Mirror includono il grigioflash blu o argento e il marrone-specchio oro o rosso. La collezione TENDENZE 2018 si distingue sul mercato delle lenti vista sole per freschezza e innovazione, caratteristiche determinanti di Divel Italia, che ha adottato come filosofia aziendale il motto “guardare avanti”: connubio perfetto tra novità e stile, tra tecnologia e moda.
Catene, franchising: nel mondo dell’ottica la competizione diventa sempre più accesa
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Ital-lenti: catalogo 2018, strumento di vendita e consulenza
È in distribuzione il nuovo listino dell’azienda dell’Alpago, in vigore dal 1° giugno, con l’introduzione dei prodotti più recenti
L’edizione 2018 è stata concepita e realizzata con una nuova impostazione. «La priorità è stata focalizzata sulla semplicità di consultazione e sulla completezza di informazioni: nell’attività quotidiana l’ottico deve facilmente individuare la lente oftalmica con le migliori performance visive e le caratteristiche specifiche che soddisfino le aspettative di ogni portatore – spiega Paolo Marchesi, product & marketing manager di Ital-lenti – Non è sempre facile interpretare e conoscere i cataloghi per la grande quantità di prodotti oggi disponibili, ma è di rilevante importanza evidenziare le principali motivazioni di vendita, suddivise per argomenti e per famiglie, per aiutare il professionista della visione a fornire un’adeguata proposta e una soluzione visiva personalizzata». In questo contesto sono numerose le proposte sviluppate nell’ultimo periodo da Ital-Lenti, inserite nel nuovo catalogo. «Prima fra tutti Digital Ray Control, l’innovativo software per il calcolo delle lenti di nuova generazione top di gamma, che prende in considerazione lo studio del fronte d’onda della luce che attraversa la lente, allo scopo di definire la migliore ottimizzazione geometrica, minimizzando le aberrazioni oblique per ogni direzione di sguardo e per ogni inclinazione della lente stessa – prosegue Marchesi – Seguono Twice Armonie, la famiglia di progressive a doppia superficie evoluta, Mypremium, multifocale realizzata con un nuovo concetto di customizzazione, non solo basato sui classici parametri posturali, ma anche tenendo in considerazione gli stili di vita e le necessità visive del portatore: queste informazioni, raccolte con l’ausilio di un’applicazione web, permetteranno all’ottico di relazionarsi in modo interattivo con il cliente finale, coinvolgendolo in una nuova esperienza d’acquisto e di scelta personalizzata del suo occhiale». Completa la proposta Mobile, la gamma di lenti con design ottimizzato per il mondo digitale, composta dalla progressiva Premium Mobile e dalla monofocale ad assistenza accomodativa Relax Mobile. «Entrambe sono state concepite e sviluppate per assicurare una visione confortevole e rilassata ai portatori che utilizzano in modo prolungato i moderni dispositivi elettronici – precisa il manager – Inoltre, in questo nuovo catalogo, Uvtech si conferma uno dei prodotti più rilevanti, in funzione delle crescenti richieste di protezione dalle radiazioni ultraviolette e dalla luce blu dannosa. Infine, per i portatori più trendy, la linea delle fotocromatiche Transitions è stata implementata con le nuove colorazioni Ametista e Zaffiro. Ed è stata inserita anche la nuova fotocromatica polarizzata Nupolar Infinite Grey, disponibile in un’ampia gamma di geometrie».
Il catalogo 2018 di Ital-Lenti
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C n ili pat Co attro r ci cini nioo di di::
Con la collaborazion onne di di::
Media parttneer:
I Lions in prima fila per la “vista” Sight for Kids è un Proggetto del Lions Clubs International che si svilupperà attraverso una campagna di prevenzione dell’ambliopia organizzata e gestita dai Lions italiani in collaborazione con Johnson & Johnnson, Safi fillo e Zeiss, e che prevede ddi sottoporre a uno specifico screening circa 100.000 bambini in tutta Italia. Sight for Kids si prefi figgge due obiettivi: 1. Il primo obiettivo è quello di sensibilizzarre e informare genitori e insegnanti sulle problematiche da defi ficcit dell’acuutezza visiva (ambliopia) nei bambini in età pediatrica. 2. Il secondo obiettivo, conseguente al prim mo, è quello di contribuire alla tempestiva identificazione di deficit visivi nei bambini al fine di favorirne le cure adeguate. L’intento è di raggiungere in breve tempo quuanti più bambini possibile sensibilizzando i loro genitori. I Lions Club italiani si prefiggono di attuaree sul territorio nazionale una campagna di screening e comunicazione senza precedenti.
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Lenti oftalmiche
ESSILOR ITALIA, AL VIA IL PIANO DIGITAL La nuova strategia social punta a rafforzare la brand awareness dell’azienda: a metà maggio è stata lanciata una pagina Facebook rinnovata, aperta anche al consumatore finale a cura della redazione
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l progetto “Essilor Goes To Digital”, curato da Mara Banfi, esperta in digital marketing, porta con sé un rinnovato piano d’azione. «Dal 15 maggio, infatti, la nostra pagina Facebook Essilor Italia si è aperta al consumatore finale, trasformandosi da “Professional Community” a, più semplicemente, “Essilor Italia”», spiega Alessandra Barzaghi, responsabile marketing di Essilor Italia. Un cambio di denominazione, con una definizione più chiara e immediata, che rivela anche una moderna identità: nuove tematiche e l’apertura al consumatore finale, per includerlo in maniera più diretta nel mondo dei contenuti Essilor. La bacheca della pagina Facebook Essilor Italia vivrà quindi di un piano editoriale innovativo e ricco di contenuti che si affiancheranno ai post dedicati ai brand e ai prodotti, ma non solo. «Quello su
cui puntiamo è anche il linguaggio, amichevole ed emozionale, per creare empatia con il consumatore finale – sottolinea la manager – Un punto cardine sarà condividere con lui anche la mission e il sistema valoriale che vive in Essilor rivelando l’anima dell’azienda, oltre che le sue tecnologie innovative e le sue lenti». Essilor Italia, parallelamente, ha voluto dar vita a uno spazio riservato agli ottici e optometristi e a tutti i professionisti della visione. «Per loro è stata creata una Professional Community, un gruppo Facebook di divulgazione, informazione e partecipazione – precisa Barzaghi – Farne parte significa poter accedere in tempo pressoché reale a contenuti esclusivi, informazioni su fiere ed eventi, promozioni, informazioni di servizio ed educational». Sia la pagina Facebook Essilor Italia sia il gruppo Professional Community sono pensati come un valido supporto ai professionisti della visione: potranno essere aggiornati in tempo reale e trovare molti contenuti da condividere sui propri profili Facebook. «Il riposizionamento di target e d’immagine della pagina Facebook è solo la prima tappa di un percorso che prevede altri step, a partire dal rinnovamento dei siti web dedicati al consumatore e con molti altri progetti digital che sveleremo nei prossimi mesi», conclude la manager.
L’immagine per il lancio del gruppo Professional Community di Essilor Italia
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Libera la tua visione!
La nostra nuova gamma di prodotti per la manutenzione delle lenti a contatto
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Seiko fa indossare il bello dell’estate È possibile decidere tra le varie opzioni dell’ampia gamma SEIKO di colorazioni e specchiature per creare il proprio stile personale e trasformare l’occhiale in un accessorio di moda. Inoltre, scegliendo le lenti polarizzate e fotocromatiche SEIKO, è possibile rilassarsi e godersi il sole in ogni situazione, alla guida, durante il tempo libero e lo sport. Sono praticamente infinite le opportunità di creare il proprio look personale. Colorazioni SEIKO. Un arcobaleno di opzioni. Grazie all’ampia gamma di colori SEIKO, che comprende oltre 240 tonalità, gli occhi beneficeranno di un vero benessere anche in condizioni di luce intensa. È possibile richiedere la colorazione al campione su qualsiasi indice. Lenti specchiate per riflettere il proprio stile. La collezione MIRROR è un altro fiore all’occhiello della gamma SEIKO. È possibile abbinare uno dei cinque trattamenti specchiati (Silver, Blue, Green, Gold e Red) con una delle oltre 240 colorazioni per creare un paio di occhiali esclusivo ed esibire un look veramente personale. Lenti polarizzate. Abbagliati dai colori, non dai riflessi. Gli occhiali da sole proteggono gli occhi dalla luce solare diretta ma non dal riverbero causato dai riflessi. Le lenti polarizzate SEIKO PolarThin sono ideali per tutte le attività all’aperto, offrendo maggiore protezione senza compromettere l’estetica. Un nuovo processo produttivo rende le lenti SEIKO PolarThin adatte a ogni tipo di montatura, inclusi glasant e nylor. Lenti fotocromatiche. La migliore visione sotto qualsiasi luce. Il materiale SEIKO SENSITY coniuga la qualità delle lenti SEIKO all’innovazione nel fotocromatico. La Stabilight Technology™ offre ottime prestazioni in qualsiasi condizione climatica e in qualsiasi stagione. SEIKO SENSITY è disponibile in tre colori (Verde, Marrone e Grigio) in linea con le ultime tendenze per un look moderno.
Per maggiori informazioni, il Servizio Clienti SEIKO (Numero Verde: 800.016476) e il Team Marketing SEIKO sono a completa disposizione per qualsiasi informazione (tel: 02.99071546).
Lenti colorate, fotocromatiche, polarizzate e specchiate: le soluzioni per il sole del brand coniugano visione eccellente, protezione e look di tendenza
Lo gnommero
A QUANDO UN TIOPTO DEL CORPO DOCENTE?
di Sergio Cappa
“Sarebbe bello, Agatone, se la sapienza fosse tale da soccorrere dal più pieno al più vuoto di noi, quando ci tocchiamo l’un l’altro come fa l’acqua nelle coppe che dalla più piena scorre nella più vuota attraverso un filo di lana. Se infatti le cose stessero così anche per la sapienza sarebbe un grande onore lo star sdraiato accanto a te”. Il Sympòsion è certamente il più noto tra i Dialoghi di Platone e vi si narra di un banchetto oratorio tra i migliori intellettuali ateniesi attorno al tema dell’eros. Tra gli invitati compare anche Socrate, maestro dello stesso Platone, che è però in ritardo perché nel viaggio verso la casa di Agatone, organizzatore del banchetto, viene rapito dal suo demone, la ricerca della verità. Al suo arrivo il padrone di casa gli chiede: “qui Socrate stenditi accanto a me in modo che toccandoti possa godere anch’io della tua
sapienza”. In questa richiesta vediamo tutta l’illusione che anima la domanda di Agatone: realizzare la massima prossimità con il maestro per assorbirne il sapere. Socrate risponde come si è visto sopra. L’illusione di Agatone è la stessa che anima ogni studente, quello di poter assorbire la conoscenza per semplice contiguità non accorgendosi che la sua è la topologia ingenua di chi crede che esista la possibilità di raggiungere il sapere senza l’attivazione di un caparbio e permanente processo di ricerca: non c’è formazione senza naufragi e fallimenti e cambi di direzione. Insegnare ha nel suo etimo lasciare un segno e solo l’incontro con un maestro e con l’impronta della sua parola può contrastare la deriva ipertecnologica e l’illusione della didattica digitale. L’insegnamento avviene solo attraverso le relazioni umane.
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La nostra vita acquista forma attraverso le connessioni che costruisce e noi siamo la somma stratificata degli incontri che abbiamo fatto. Allo scorso Mido è stato presentato ufficialmente il TiOptO, una proposta di dialogo interassociativo al fine di definire la buona pratica professionale, che ha suscitato grande interesse e aspettative. Il nostro è il tempo scolastico della dissoluzione del ruolo simbolico del docente e dell’autorità che gli era garantita dalla tradizione. Alcune scuole di ottica e optometria, complice una scolorita regolamentazione, hanno coinvolto e associato negli anni anche docenti dalla opaca professionalità: possiamo pensare, sull’onda dell’entusiasmo, a un TiOptO della funzione docente? Potrebbe essere un depuratore a monte della professionalità, efficace strumento di critica del futuro impegno.
I PARTNER B2EYES N52018
Concepite per la sovraesposizione visiva ai Dispositivi Digitali e l’intenso sforzo di accomodazione prossimale delle attività di oggi grazie al rivoluzionario D-stress design
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