N72018
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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Settembre 2018 numero 7 www.b2eyes.com In copertina Essilor
N72018
LA NUOVA TRASPARENZA CHE TI FA VEDERE
N72018 Sommario
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B2TRADE Editoriale Micro o macro, sempre minus è 3 Attualità La crisi del sole fa il bis 4 Afragoli: l’autonomia al centro del prossimo quinquennio 6 Essilor, tre nuove frecce al suo arco 10 Zeiss: un viaggio a Nord, alla scoperta della luce 12 Carminati, primo ottico europeo con la fresa Mei 18 Mister Spex: a Berlino un esempio di integrazione on e offline 22
LENTI ANTIRIFLESSO VICINE ALL’INVISIBILE* GUARDA E LASCIATI GUARDARE. *Invisibilità percepita da test sui portatori 2017 (Fr) N = 50 – risultato di una migliore percezione delle proprietà antiriflesso.
Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Redazione Via Petitti, 16 - 20149 Milano Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it
B2STYLE Moda Piatto e colorato vs. ovale e grigio 24 Occhio allo stile Un giorno da influencer 26 B2EXPERT Contro-intuitivo Se vuoi avere più soldi, devi iniziare ad accumularne da subito 32 Strategie d’impresa Qualunque convinzione abbiate, rimanete disponibili a cambiare 36 Legale Vendita online di occhiali e lenti: quando è ammissibile? 38 Lab Raggi UV: pericolosi, soprattutto per l’occhio del bambino 40 Education L’Istituto Zaccagnini approda a Milano 46 Bergamo, “due più due” per una maggiore qualità formativa 50 Sioo, formazione per tutta la filiera 52 Irsoo, non solo Congresso: torna la formazione continua 56
Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale
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Divel Italia, nell’oftalmica il futuro è aumentare le performance 58 Nikon: bis di portali per trade e consumer 62 Hoya: con Sync III un successo “potenziato” 66
Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 18653 Copia omaggio
Lo gnommero La “nuova” Milano di archistar e futuri optometristi 71
NOVITÀ EDITORIALE Redazione: Via Petitti 16 – 20149 Milano
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Editoriale
Micro o macro, sempre minus è
di Angelo Magri
Non va! Una delle esclamazioni del telecronista sportivo Sandro Piccinini, entrate nell’immaginario collettivo degli ultimi due decenni, si addice anche alla congiuntura che stanno vivendo l’Italia e l’ottica. Il nostro è, infatti, l’unico paese all’interno del G7 che nel secondo trimestre dell’anno ha registrato un rallentamento del prodotto interno lordo: in base alle rilevazioni dell’Ocse, tra aprile e giugno 2018 la crescita dell’area è stata dello 0,6% contro lo 0,5% del primo trimestre, con un’accelerazione negli Stati Uniti (da 0,5% a 1%), in Giappone (+0,5% da -0,2%), in Germania (+0,5% da 0,4%) e nel Regno Unito (+0,4% da +0,2%), mentre il pil è risultato stabile in Francia (+0,2%). Soltanto in Italia ha rallentato, da +0,3% a +0,2%. Evidentemente i segnali incoraggianti per l’economia nazionale registrati nel 2017 sono stati o sopravvalutati o mal valorizzati. Anche nel nostro settore, pur in assenza di una costanza di dati dettagliati ed esaustivi, se non in poche occasioni pubbliche, il quadro non appare roseo. Anfao dipinge un primo semestre 2018 all’insegna della contrazione del sell in sul mercato interno non soltanto per le montature (-4,3% a livello aggregato rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno), ma persino nell’oftalmica (-1,5%). Nel segmento degli occhiali da sole, poi, gli ottici italiani lamentano una brusca frenata, che va a sommarsi a quella di un anno fa, come emerge anche dalle rilevazioni GfK sul suo panel di negozi di ottica, riportate nelle pagine seguenti di questa rivista. In questo primo semestre il mercato ha dunque detto la sua, “bocciando” di fatto un’ampia fetta delle componenti della filiera, alla quale ora tocca rispondere, con coraggio e orgoglio. Le occasioni non mancano. Tra settembre e novembre, fiere, eventi e convegni affollano il calendario dell’ottica internazionale, nazionale e regionale: Firenze con DaTE, Parigi con Silmo, Monopoli con il suo Congresso, Catania con Expo Ottica Sud. Senza contare i numerosi appuntamenti aziendali o dell’oftalmologia, componente troppo spesso trascurata o autoesclusa quando si parla di sviluppo del mercato. Con l’auspicio, o almeno la speranza, di non dover sentire, nemmeno sussurrata, un’altra delle espressioni più utilizzate dal già citato telecronista: pericolo!
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Attualità
La crisi del sole fa il bis di Angelo Magri
Se nel primo semestre del 2017 il calo delle vendite del sunwear nei centri ottici italiani aveva appena superato il 3%, nello stesso periodo del 2018 le perdite sono pressoché raddoppiate
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volume -7% e a valore -5,5%: sono i risultati riscontrati sul suo panel di ottici italiani da GfK, società leader nell’ottica del nostro paese per quanto riguarda le rilevazioni di mercato, nel segmento degli occhiali da sole per i primi sei mesi di quest’anno. «Analizzando il dato a volume per fasce di prezzo si può notare come tutte queste siano in territorio negativo, soprattutto quella più bassa, con un prezzo medio inferiore agli 80 euro (-9% rispetto allo stesso periodo del 2017) – spiegano in GfK – Al tempo stesso è interessante evidenziare come la fascia più alta, sopra i 150 euro, abbia subìto un impatto decisamente minore (-1%)». L’occhiale femminile ha risentito del decremento in maniera maggiore rispetto a quello maschile, rispettivamente -11% e -5% a volume rispetto al primo semestre di un anno fa. «Andando tuttavia ad
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analizzare le peculiarità di materiale a volume, il metallo è positivo per entrambi i generi: +12% per l’uomo e +32% per la donna – precisano in GfK – I materiali plastici, negativi in termini di trend di vendite su entrambi i fronti, rimangono per importanza una delle prime scelte sia nell’uomo sia, soprattutto, nella donna, con quasi il 63% di pezzi venduti. La combinazione di materiali “Plastic&Metal”, grande successo dello scorso anno, ha visto una dinamica contrapposta all’interno dei due generi, confermandosi in positivo del 20% a unità soltanto tra i modelli femminili». Il presente documento contiene informazioni di proprietà di GfK e tali informazioni sono protette dal diritto d’autore, dal diritto sulle banche di dati e/o come segreto industriale secondo la legge applicabile. La ricezione o il possesso delle suddette informazioni di GfK non include e non trasmette alcun diritto di riproduzione, divulgazione, utilizzo o cessione delle stesse. Le presenti informazioni sono pubblicate su B2eyes Magazine con l’autorizzazione di GfK, ma qualsiasi altra diffusione, riproduzione, divulgazione o utilizzo delle informazioni di proprietà di GfK, in tutto o in parte, privi di specifica previa autorizzazione da parte di GfK, è vietata.
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Attualità
Andrea Afragoli: eletto per la prima volta presidente di Federottica nell’estate del 2013, è stato confermato alla guida della maggiore associazione di categoria dei centri ottici italiani nel giugno scorso
Afragoli: l’autonomia al centro del prossimo quinquennio di Angelo Magri
Quella professionale, abbinata alla forza del punto vendita indipendente, sarà il fattore trainante del secondo mandato del presidente di Federottica
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oddisfazioni e delusioni dei suoi primi cinque anni da presidente. E poi il futuro di Tiopto. Ma anche il rapporto con la galassia Luxottica e la scelta di ricoprire anche l’incarico di amministratore di Optoservice. Andrea Afragoli conferma anche in questa occasione, una delle sue prime uscite pubbliche dalla rielezione, avvenuta alla metà di giugno a Roma al termine dell’assemblea annuale dell’associazione di ca-
tegoria, chiarezza nell’esposizione dei fatti e franchezza nei giudizi. «Tutelare la nostra autonomia professionale e la forza del centro ottico indipendente: se penso a un obiettivo o almeno a un’aspirazione per i prossimi cinque anni da presidente di Federottica, immagino questo – dice Afragoli – In pratica, la difesa di ciò che siamo diventati come categoria e dei traguardi che faticosamente abbiamo conquistato». Questa posizione potrebbe
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Attualità la sua controllata, che deve operare come un sol corpo per le necessità di Federottica», sottolinea Afragoli. A cavallo del vecchio e del nuovo quinquennio presidenziale spicca la nascita e poi lo sviluppo del primo Tavolo interassociativo per la categoria, presentato ufficialmente all’ultimo Mido e consolidato con una conferenza a metà giugno nella Capitale, che verrà replicata in altre città d’Italia. «A Roma abbiamo illustrato la necessità di un codice di condotta per gli aderenti a Tiopto, che di fatto rappresenta l’ultimo aspetto di questa prima fase di attività: certo, potrebbero esserci ancora dei distinguo da parte dei numerosi attori in scena, quindi andrà ulteriormente limato e sistemato, ma sarà comunque il punto di arrivo di questa prima fase, uno strumento da portare nelle sedi opportune e anche la migliore risposta ai 32 esposti della Soi ad altrettante Procure, perché è nell’autoregolamentazione che si trova la quadra per la nostra categoria», spiega il numero uno di Federottica. Proprio la vicenda degli esposti in Procura e delle conseguenti indagini dei Nas in diversi centri ottici italiani è una delle ferite aperte della prima presidenza Afragoli. «Questa partita, che peraltro è ancora tutta da giocare, insieme al presunto cartello congiunto, in realtà arbitrariamente modificato e presentato dal presidente della Soi, Matteo Piovella, all’incontro organizzato a Mido 2017, sono le cose che mi hanno maggiormente amareggiato durante il mio primo quinquennio di presidenza – rivela Afragoli – Quell’occasione persa, infatti, avrebbe potuto invece aprire scenari nuovi e interessanti per tutti i soggetti del comparto. Per contro fortunatamente ci sono stati non uno, ma numerosi momenti positivi, anche se l’aspetto che mi procura maggiore soddisfazione è il fatto di aver ricreato compattezza nella categoria ottico-optometrica italiana, coinvolgendo e avvicinando come forse mai prima non tutti, ma una larga parte dei soggetti che fanno parte del nostro mondo».
sembrare conservativa, ma alla luce dello scenario macroeconomico sarebbe già una conquista importante. «Sempre di più il nostro mercato subirà scossoni, da parte sia di attori esterni sia di nuove situazioni che stanno concretizzandosi nella filiera – afferma Afragoli – Mi riferisco in particolare alla nascita di EssilorLuxottica: come associazione abbiamo ottimi rapporti con entrambe le realtà e sono convinto che da questa concentrazione di attività non deriverà nulla di sconvolgente, ma potrebbero comunque verificarsi dei cambiamenti nello scenario di mercato». E a proposito di Luxottica, il numero uno di Federottica respinge al mittente le critiche per la consolidata partnership dell’associazione con il gruppo di Leonardo Del Vecchio, che trova il suo culmine nel ruolo di main sponsor del Congresso annuale dell’Albo degli Ottici Optometristi. «Questa collaborazione non mi imbarazza affatto, perché le positività che ne scaturiscono sono ben maggiori delle eventuali negatività – afferma – Il legame anche economico che abbiamo con Luxottica non ci impedisce di segnalare al suo management possibili criticità che capita di riscontrare o di svolgere anche nei loro confronti la nostra attività sindacale. Attività, è opportuno ricordarlo, che ha bisogno di risorse perché sia svolta al meglio. Tuttavia, se dovessimo percepire che il finanziamento che ci riserva l’azienda potrebbe limitare la nostra azione, vi rinunceremmo immediatamente». Afragoli, invece, non ha “rinunciato” ad assumere, nei giorni successivi alla sua rielezione, anche la carica di presidente di Optoservice, il ramo operativo ed editoriale dell’associazione. «Si tratta di una sorta di ritorno alle origini, lo stesso fecero Giuseppe Ricco e Fabio Zanacchi, durante i loro mandati: del resto il presidente pro tempore della Federottica detiene circa il 95% delle quote di Optoservice, per cui la concentrazione di attività e ruoli è già nei fatti. Ho preso questa decisione per evitare, anche operativamente, fratture o distinguo fra l’associazione e
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Catene, franchising: nel mondo dell’ottica la competizione diventa sempre più accesa
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Attualità
Essilor, tre nuove frecce al suo arco di Angelo Magri
Un trattamento innovativo, la campagna con la nuova immagine di Transitions e l’avvio di un imponente roadshow: la filiale italiana del gruppo oftalmico affronta così la seconda parte del 2018
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i chiama Crizal Sapphire+, è stato lancia- in Francia lo fa da quasi un decennio. «Nel 2012 to lo scorso anno sul mercato americano Essilor ha introdotto l’indice E-SPF, fino a 35 per e ora arriva anche in Europa, Italia com- lenti chiare e 50+ per lenti vista-sole, per indicapresa naturalmente. «Se finora l’efficacia re il livello di protezione UV delle sue lenti oftalantiriflesso dei tradizionali trattamenti si fermava miche, sulla base di certificazioni rilasciate da alla sola gestione dei riflessi frontali, a 15 gradi di società terze – afferma Strigiotti – Poco più tardi, ampiezza, con Crizal Sapphinel 2016, l’azienda ha lanciato re+ le capacità antiriflesso si Eye Protect System, il sistema ampliano e gestiscono anche di protezione integrato nella i riflessi laterali fino a 45 gradi lente, che prevede oltre alla e quelli posteriori garantendo, protezione dai raggi UV anche allo stesso tempo, una proteziola difesa dalla luce blu. Oggi, ne UV avanzata su entrambe con Crizal Sapphire+, siamo le superfici della lente». Così un passo ancora più avanti». Il Luca Strigiotti, direttore genenuovo trattamento di Essilor, inrale di Essilor Italia, introduce fatti, si basa su un ulteriore nale tecnologie di fondo di questo nostrato, garantendo così magnuovo prodotto, che da settemgiore benessere visivo, grazie bre è distribuito in tutti i centri a una visione resa più pura e ottici partner sul territorio nanitida. «La trasparenza della zionale e disponibile sull’intera lente risulterà notevole, quindi gamma Essilor. Oggi si è torne beneficerà anche l’estetica, nato a parlare ampiamente di e la sua durata verrà ulteriorprotezione dai raggi UV anche mente rafforzata da una nuosulle lenti bianche. Ma, seconva vernice, sempre realizzata do il numero uno della magdalla ricerca e sviluppo di Essigiore azienda oftalmica italialor – precisa Strigiotti – Di fatto Luca Strigiotti, dal settembre 2014 direttore na, il colosso con casa madre andrà a sostituire Crizal Forte, generale di Essilor Italia
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Attualità control” – spiega ancora il manager – Anche il fatto di lanciarla in questo periodo, anziché in quello tradizionale di maggio, con proposte di spot rivoluzionate nei contenuti e nel format, è un elemento di grande novità. Il tutto all’insegna di un obiettivo: arrivare con Transitions, leader indiscusso nel fotocromatico, con una brand awareness del 63% secondo i dati 2017 e che oggi in parte è prodotto in Italia nei nostri laboratori milanesi, a un pubblico più giovane, sulla strada già intrapresa da due anni a questa parte, attraverso le quattro nuove colorazioni Style Colors e le sei brillanti tonalità della versione Flash To Mirror». La campagna Transitions resterà on Un’immagine della campagna Transitions, al via nella seconda metà di settembre air fino a metà ottobre. Nel frattempo Essilor Italia sarà già partita con mentre il resto della famiglia Crizal rimarrà dispo- un ricco roadshow: quindici tappe da nord a sud nibile per gli ottici italiani». del paese, isole comprese, da settembre a inizio Fuori una, dunque. E le altre frecce all’arco di Es- novembre, per raccontare le sue novità a un misilor Italia per la seconda parte dell’anno? «Dal gliaio di ottici italiani. «Tutti gli appuntamenti, 16 settembre sui canali digital e dal 23 settembre che partiranno dalla Liguria, verranno realizzati in televisione è in programma la nuova campa- con il medesimo format – anticipa Strigiotti – Sagna Transitions, che va a sostenere un rebranding ranno presenti anche corner dedicati alla nuostrategico e il cambio del logo, che nella nuo- va collezione eyewear di Bolon e a Vision R-800, va grafica sottolinea ancora di più il concetto di il rivoluzionario sistema di refrazione presentato chiaro-scuro, anche con il messaggio “light under all’ultimo Mido: solo alla fiera milanese abbiamo ordini per questo innovativo prodotto, ricevuto 25 o contiamo di vendere una settantina di pezzi di cui contiam dell’anno». entro la fine d Una seconda parte di 2018 piuttosto intensa, dunEssilor Italia, con un obiettivo molto chiaque, per Essi suo direttore generale riassume così. ro. Che il su «Promuovere la vendita di valore per sostenere e supportare il canale ottico, offrendogli servizi e unici da proporre al consumatore». benefici unic
Il materiale per il centro ottico dedicato a Crizal Sapphire+
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Attualità
Zeiss: un viaggio a Nord, alla scoperta della luce di Nicoletta Tobia
Lo scorso giugno l’azienda oftalmica ha condotto al Circolo Polare Artico circa centocinquanta persone, tra giornalisti, influencer, blogger e addetti ai lavori da varie parti del mondo, per incontrare esperti internazionali e approfondire l’importanza della difesa dai raggi UV
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ell’anno contraddistinto dal lancio della nuova tecnologia UVProtect, Zeiss ha voluto organizzare non il classico viaggio incentive per i propri clienti, ma una vera e propria spedizione alla scoperta della luce, dedicata principalmente a chi si occupa a vari livelli di informazione, con l’obiettivo di fornire gli strumenti per comprendere e poi sensibilizzare il pubblico riguardo i benefici, ma soprattutto i rischi, legati all’esposizione ai raggi UV. Un ulteriore modo per sostenere, in maniera diversa ed efficace, i partner, favorendo la divulgazione di concetti ancora non pienamente assimilati dai consumatori: che, ad esempio, le radiazioni ultraviolette sono sempre presenti, non solo quando il sole splende alto in cielo ma anche all’ombra o se ci sono le nuvole; che quelle diffuse sono rilevanti quanto quelle dirette; che gli UVA, compresi tra i 315 e i 400 nm, sono in grado di penetrare più profondamente nei tessuti, dunque possono produrre danni significativi per gli occhi; o, ancora, che gli UV determinano effetti nocivi anche a lungo termine con danni che si accumulano nel corso della vita; e che il 48% della cecità mondiale è causata da patologie relative alla cataratta e secondo l’Oms il 20% di queste sono causate o peggiorate dalle radiazioni UV. Tutti mo-
tivi per cui una protezione completa da tali raggi attraverso specifiche lenti nell’arco della giornata risulta opportuna. Tra il 20 e il 21 giugno l’azienda oftalmica ha quindi condotto un nutrito manipolo di operatori della comunicazione prima nella sede del gruppo a Oberkochen, in Germania, e poi a Sommarøy, nel
Miguel Burnier durante la presentazione della sua ricerca nella sede di Zeiss a Oberkochen, in Germania
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Attualità nord della Norvegia, per incontrare una serie di esperti in materia: il luogo e il momento d’elezione per questo appuntamento, proprio dove e quando il sole non tramonta mai e l’esposizione agli UV è massima, come hanno evidenziato Matthias Metz, presidente e ceo di Carl Zeiss Vision International e Sven Hermann, chief sales officer e chief marketing officer di Zeiss Vision Care Business Group, accogliendo gli ospiti il giorno prima della partenza per il grande Nord. In quella occasione i partecipanti hanno potuto già entrare nel vivo della tematica ascoltando un luminare di fama mondiale come
Un momento dei festeggiamenti sulla spiaggia che hanno concluso la spedizione Zeiss dedicata alla UV Protection in Norvegia, approdata a Sommarøy il 21 giugno scorso
Miguel Burnier, professore onorario di oftalmologia, patologia, medicina e oncologia, nonché direttore del dipartimento di Oftalmologia presso la canadese McGill University. Burnier ha condiviso alcuni dei risultati derivati dalle sue ricerche e dai suoi studi sulla correlazione esistente tra carcinoma basocellulare delle palpebre e danno UV, ponendo l’attenzione sull’impatto non solo sugli occhi ma anche sulla zona perioculare. Lo studioso brasiliano ha evidenziato come le fotolesioni provocate dalle radiazioni ultraviolette producano un danno strutturale nel Dna che, accumulandosi nel tempo, può avere effetti cancerogeni: se non ci si protegge sino a 400 nm, ha affermato, non ci si protegge completamente, poiché gli UVA arrivano sino a quel limite. Ha sottolineato, infine, l’importanza della difesa
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dagli ultravioletti nella prevenzione delle malattie degli occhi, aspetto su cui proseguirà negli anni a venire le ricerche proprio in partnership con Zeiss. Il programma è dunque proseguito a Sommarøy, ma concentrato in 15 ore, a causa di alcuni imprevisti che avrebbero potuto pregiudicarne la riuscita, mentre sono stati efficacemente fronteggiati dal team: uno su tutti il ritardo del volo che poi è stato cancellato per un problema tecnico al velivolo, facendo slittare la partenza al giorno dopo. Nonostante ciò, anche sul suolo norvegese sono stati tanti e vari i contenuti e gli approfondimenti forniti sull’argomento, all’interno di una serata dalla formula esperienziale e informativa al tempo stesso, oltre che conviviale. Con il supporto dello staff aziendale si sono potute esaminare non solo le caratteristiche della tecnologia UVProtect, che è una innovazione del substrato delle lenti e non un trattamento, ma anche le motivazioni che hanno portato al suo sviluppo e i benefici che comporta per la difesa sia degli occhi sia dei tessuti immediatamente circostanti. «La protezione dei nostri occhi dai raggi UV non dovrebbe essere un’esclusiva – ha commentato in merito Hermann al nostro magazine – La completa protezione UV per la salute degli occhi dovrebbe essere disponibile su tutte le lenti. Per questo motivo lo abbiamo definito come standard per tutte le lenti chiare Zeiss e speriamo che la protezione fino a 400 nm diventi il riferimento globale del mercato, così come lo è già per gli occhiali da sole». L’importanza della protezione totale viso e occhi è stata infine sottolineata anche attraverso le parole di due rappresentanti di Nivea, uno dei più noti marchi della cosmesi al mondo. Un concetto di cui si è potuto fare esperienza in maniera impattante grazie alle foto e ai video dall’artista angloamericano Thomas Leveritt: realizzati con uno speciale obiettivo UV, hanno rivelato a chi vi si poneva davanti, in sospeso tra il divertito e lo sconcertato, ciò che a occhio nudo non si vede, ossia i danni degli UV sulla cute, evidenti nelle immagini come zone più o meno scure. Leveritt ha così mostrato come le creme solari e le lenti Zeiss UVProtect siano in grado di proteggere pelle e occhi dai raggi ultravioletti.
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OTTICI ASSOCIATI: distributore per il network degli occhiali INFIELD® L’ottico indipendente moderno alla ricerca della differenziazione concentra il proprio business intorno alla crescita professionale e alla cultura d’impresa, confrontandosi con i cambiamenti sociali e culturali e cercando occasioni di comunicazione e di relazione con nuovi interlocutori per creare opportunità. Ed è proprio su questo che ci siamo concentrati quando abbiamo avviato il progetto di ampliamento dei servizi integrati offerti da Ottici Associati. A partire dal piano formativo Upgrade, passando per la ricerca del prodotto fino ad arrivare alla piattaforma di acquisto on line. Tutto ciò seguendo un unico filo conduttore: l’integrazione. Tra le novità in Ottici Associati c’è l’accordo di distribuzione con INFIELD® SAFETY, che dagli anni 90 è specializzato nelle soluzioni visive da adottare sul posto di lavoro per la protezione individuale. Gli occhiali protettivi di INFIELD® soddisfano i requisiti della direttiva APP 89/686/CEE e hanno ottenuto l’omologazione. Sono adatti a rispondere alle singole esigenze visive e ai massimi requisiti specifici dei materiali. L’attestato viene rilasciato in forma di un certificato della verifica omologativa del prototipo e i marchi previsti sul certificato della verifica omologa attiva sono riportati poi sulle lenti e sulla montatura. Grazie all’accordo di distribuzione, in essere da circa un semestre, è possibile ordinarli attraverso il portale di acquisto online OANET o contattando direttamente Laboratori ProntOttica e averli in meno di 15 giorni. INFIELD® propone occhiali a stanghetta, protettivi integrali, elmetti e visiere disponibili con lenti mono e multifocali. Nell’ambito dello sviluppo del prodotto viene data molta importanza alla funzionalità senza trascurare il design e il comfort. Il progetto di integrazione non si ferma qui. Per fornire al centro ottico un sistema di vendita completo e agevolare il dialogo con il cliente, abbiamo predisposto un kit composto da nove tipologie di montature che soddisfano le principali richieste del mondo del lavoro (metalmeccanici, chirurghi, videoterminalisti, ecc). Il prossimo passo sul quale il Centro Studi OA sta già lavorando è dedicare parte del piano formativo UPGRADE 2019 per fornire strumenti professionali e di marketing e cavalcare questa opportunità, creando occasioni di dialogo, nonché portare alla luce gli aspetti normativi e mettere a disposizione un team di consulenti per i centri ottici associati. Il nuovo calendario uscirà entro fine anno. Nel frattempo stiamo già lavorando sul mondo dell’ipovisione leggera. «Siamo convinti che ricercare opportunità reali per il business del moderno centro ottico debba essere la mission di un gruppo di servizi come Ottici Associati – afferma l’amministratore delegato Carlo Vannucci – Queste opportunità si completano anche tramite la verticalizzazione dei servizi proposti giornalmente dal nostro service, come l’occhiale completo consegnato in 24 ore e la logistica integrata sia nel settore oftalmico sia nella contattologia. Non vogliamo sostituire i grandi gruppi di settore, bensì diventare complementari e qualche volta anche alternativi specializzando il servizio. Per dirla con uno slogan di qualche anno fa, fatti e non parole: questo si traduce in concretezza e strumenti operativi, per noi in molti casi in un ruolo di mediazione e ricerca tecnica commerciale sempre più connesse con la realtà operativa del centro ottico associato». 16
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LENTI DA VISTA INTELLIGENTI ALLA LUCE
DA CHIARE
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www.transitions.it
© 2018 Transitions Optical Limited. Le prestazioni fotocromatiche sono influenzate da fattori quali temperatura, esposizione UV e materiale ottico della lente. MI 09.2018
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Attualità
Carminati, primo ottico europeo con la fresa Mei a cura della redazione
Il professionista bergamasco ha installato con successo nel proprio negozio la EzFit, concepita per portare la tecnologia di fresatura anche all’interno di piccoli laboratori e nel retail
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na sinergia tutta di stampo bergamasco fa da apripista a una rivoluzione tecnica nell’ottica nazionale e continentale. EzFit è entrata in Foto Ottica Carminati a fine marzo nella sua versione NoBlock, che permette di eseguire automaticamente la procedura di centraggio della lente senza l’applicazione del blocchetto, e ha fin da subito suscitato notevole entusiasmo. Il centro ottico di Calusco d’Adda, da sempre impegnato nella ricerca di prodotti d’avanguardia in gra-
do di rispondere concretamente alle esigenze della sua clientela, ha scelto la soluzione compatta dell’azienda di Ponte San Pietro per molteplici ragioni: tra queste, il fatto che il titolare dell’attività, Marco Carminati, ha maturato negli anni la sua stima per Mei in quanto prima realtà ad aver introdotto la tecnologia di fresatura nel processo di sagomatura delle lenti oftalmiche. «A distanza di alcuni mesi dall’installazione la nostra soddisfazione non diminuisce, bensì al contrario si amplifica: non solo tutti i mon-
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Attualità
In queste pagine, come si presenta la EzFit di Mei all’interno di Foto Ottica Carminati, a Calusco d’Adda
taggi realizzati presentano uno standard di precisione davvero elevato, ma soprattutto siamo consapevoli di avere al nostro fianco un partner aziendale affidabile e sempre pronto a rispondere alle nostre domande e a risolvere i nostri problemi», afferma Carminati. Secondo la valutazione delle due realtà coinvolte, sono state molto apprezzate anche la semplicità operativa e la flessibilità di lavorazione assicurate dalla macchina che, unite a velocità, precisione e stabilità di esecuzione e forma, permettono di aumentare la produttività del negozio. Interessante è risultata pure la reazione dei clienti, che per primi appaiono incuriositi dalla presenza del nuovo macchinario e, grazie alla possibilità di illustrare loro come avviene la fresatura della lente, possono essere resi partecipi dell’eccellenza del processo di taglio e, dunque, dell’abilità e velocità del centro ottico nel confezionamento dell’occhiale. «Ho voluto EzFit all’interno del reparto di vendita proprio perché da sempre ci proponiamo come “fabbricanti” di articoli ottici e non
come meri rivenditori - spiega ancora Carminati - E ritengo che l’esposizione della macchina al pubblico possa essere un biglietto da visita di prestigio, oltre che un valido elemento di differenziazione: molti clienti si sono complimentati con noi per la continua capacità di rinnovare il nostro negozio e le nostre competenze e credo che questo sia un feedback molto positivo, nonché un valore aggiunto estremamente importante». Insomma, secondo l’ottico bergamasco questa edger all-in-one, da lui considerata rivoluzionaria rispetto alla tradizionale mola, è da consigliare per la sua tecnologia. Anche in prospettiva futura. «Ora si aprono di fronte a me e ai miei collaboratori numerose opportunità che potranno sfociare in una serie di progetti volti a promuovere e valorizzare la personalizzazione dell’occhiale», conclude Carminati. Quella nel negozio di ottica di Calusco d’Adda è solo la prima di una serie di installazioni di EzFit in programma presso centri ottici italiani ed europei, che hanno già ordinato il prodotto della Mei.
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Attualità
Mister Spex: a Berlino un esempio di integrazione on e offline di Fabrizio Valente*
Il colosso europeo dell’e-commerce dell’ottica ha aperto due anni fa il primo negozio fisico con un retail design molto ricercato e un elevato contenuto di servizio
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ister Spex è diventato il principale ottico online in Europa, con un assortimento basato su occhiali da vista e da sole e lenti a contatto: il canale è stato lanciato nel 2007. Nel 2016 ha aperto il primo negozio fisico a Berlino, 150 metri quadrati dal design molto raffinato, che ha ricevuto in quell’anno il Red Dot Design Award, uno dei principali premi a livello mondiale. Il concept, oltre a offrire una selezione di 1.400 montature, integra anche una serie di servizi offerti da ottici professionisti, mentre per gli acquisti online continua a proporre prestazioni tramite una rete convenzionata di partner.
L’interno del centro ottico Mister Spex, a Berlino
ponendoli uno di fronte all’altro, qui ottico e cliente si siedono a fianco, facilitando una relazione più empatica e permettendo al cliente stesso di avere un ruolo più attivo. Nel processo self service per individuare le montature preferite, ai clienti vengono consegnati piccoli vassoi in legno con lo spazio per quattro lenti, per provarle e confrontarle davanti allo specchio.
Innovazione nel layout e nella comunicazione con il cliente Il layout prevede un ingresso completamente aperto, che si affaccia sulla galleria del centro commerciale Alexa, per favorire un maggior traffico nel punto vendita. I clienti sono attratti dal concept luminoso, curato e dall’eleganza minimalista. Rispetto ai negozi tradizionali, in cui i banconi creano una distanza fra ottico e cliente,
Cross-canalità e coerenza on-off In questo suo concept fisico Mister Spex è stato molto attento a creare fluidità e simmetria delle esperienze on e off. Il primo presupposto è l’assoluto allineamento dei prezzi fra e-commerce e
* Fabrizio Valente, fondatore e amministratore delegato di Kiki Lab-Ebeltoft Italy
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Attualità vendita in negozio. L’area delle promozioni risulta all’ingresso sia del punto vendita sia della home page del sito. L’esposizione dell’assortimento in negozio segue il metodo già consolidato online: gli occhiali sono suddivisi in base alla forma del volto (stretto, rettangolare, quadrato, tondo e a farfalla), individuata attraverso un pratico sistema. Il negozio fisico ha adottato per le confezioni anche lo stesso packaging in cartone utilizzato online. Nel punto vendita sono, inoltre, presenti tablet per esplorare tutto l’assortimento e stimolare acquisti sul web anche dallo stesso negozio. Mister Spex è stato tra i primi pure player a fare un passo avanti e comprendere che il successo del retail del futuro non sarà online e neanche offline, ma nelle mani dei retailer capaci di integrare on e off. Lo sta facendo in modo interessante, puntando sulla coerenza e sulla simmetria fra i due canali e sfruttando bene la profonda conoscenza dei clienti, maturata in un decennio di raccolta e analisi dei comportamenti e dei processi di acquisto via web. Potrebbero segui-
Ki-Best e Open-Inn Retail Award 2018 Milano, 17 ottobre 2018, ore 9-17.30 Introduzione e moderazione Armando Garosci, giornalista di Largo Consumo “Retail tour virtuale: Tendenze emergenti e aree Retail innovative visitate nell’ultimo anno a Londra, Lisbona, Madrid, Copenaghen, San Paolo, New York” Fabrizio Valente, fondatore e amministratore delegato di Kiki Lab Testimonianze aziendali Alessia De Col, logistica e supply chain manager di Amazon Giangiacomo Ibba, presidente di Leader Price - Crai Marco Farnetani, retail and omnichannel director di Bata Group Paolo Denti, amministratore delegato di Thun Sergio Gallorini, direttore commerciale di GESAC - Aeroporto di Napoli Nicolas Costa, retail manager di Juventus Convegno a pagamento. Per info: kiki@kikilab.it
re nuove aperture, il cui successo dipenderà anche dal potenziamento delle strategie di rimando dall’on all’off e viceversa.
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Piatto e colorato vs. ovale e grigio pagine a cura di Francesca Tirozzi
Furla
Pepe Jeans
Versace
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Moda
Dolce & Gabbana
Porsche Design
Vinyl Factory
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Occhio allo stile
Un giorno da influencer Occhiali e capi ispirati a mode del passato vestono una fashion blogger in un’assolata giornata di inizio settembre, quando Milano si sveglia dal torpore estivo
di Angelica Pagnelli*
Sveglia alle 8.00, attivazione di tutti i social network per rendersi subito visibile ai follower, colazione, lettura dei quotidiani online, risposta alle e-mail per confermare la propria presenza a eventi, incontri, viaggi, servizi fotografici… Dopo la doccia, la scelta degli outfit della giornata, con cui fare scatti fotografici accattivanti. L’eyewear non può essere escluso. Se la nostra fashion blogger fosse rossa di capelli, occhi verdi con pagliuzze dorate, pelle leggermente ambrata, viso a cuore e savoir faire molto delicato, quali occhiali da vista, da sole e cosmetici potrebbe indossare nei tre momenti clou della giornata?
*Angelica Pagnelli è creatrice dei format “Guardaroba Occhiali” e “Swap Party Occhiali”, fondatrice di “Immagine & Modi”, esercita l’attività di consulente e trainer a livello mondiale per aziende e imprenditori dell’ottica e partecipa, in qualità di relatrice, a seminari sul business dell’immagine per professionisti di vari settori.
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Distributore esclusivo per lâ&#x20AC;&#x2122;Italia FORMELLI 1945 SRL Via Cerioli, 23 | 40033 Casalecchio di Reno (Bo) tel +39 051 590911 | info@formelli1945.it | www.formelli1945.it
Occhio allo stile Occhiali da sole Sunnyside di Blackfin: design minimalista e anima tecnica per celebrare un mixage romantico contrastante e sofisticato. Soft cat eyes molto femminile in nero, impreziosito dalla delicatezza del colore rosa gold, che caratterizza il doppio ponte, richiamando la nuance rosata sulle lenti specchiate e sfumate. L’autunno 2018 sarà contraddistinto da un look femminile “sexy librarian”, che evoca le icone anni 50 con look seduttivo e intellettuale. Vengono indossati dalla blogger con abito a sacco color cipria e collettino bianco, borsa marsupio e sneaker. Il modello diventa perfetto per incontrare il direttore marketing di un famoso brand fashion e attivare una nuova collaborazione.
Mezzogiorno: via di corsa verso il centro della città, per raggiungere un negozio vintage e diventare la protagonista di un servizio fotografico da inserire in un piano editoriale social. L’occhiale da indossare con look rétro, tema fiorato e scarpa bon ton, è Sandra, il modello di neubau eyewear effetto marmo, in natural px, ispirazione vintage in chiave moderna, che propone un delicato tocco lucido sul frontale. Il trend rétro continuerà a dominare la scena anche nei prossimi mesi e renderlo lo contemporaneo diventa arte: basta personalizzare questi occhiali con la lente cosmetica Aurora di Hoya.
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Occhio allo stile
Il terzo look della giornata è anni 90: salopette di jeans, sneaker platform, crop top, chocker al collo e un paio di occhiali da sole ovali in acciaio inossidabile, abbinato alla borsa Borbonese con tracolla. Gli anni 90 sono il fenomeno cult del momento e, per l’influencer, la giornata è ideale per percorrere in bicicletta la città che pian piano cede al tramonto e fare gli ultimi scatti sui Navigli con l’outfit genere Spice Girl. Il modello Invu Eyewear, realizzato con lenti polarizzate, consente una visione eccellente e conclude idealmente una giornata fantastica, vissuta quasi come un percorso nel tempo attraverso mode del passato.
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ADV
Porsche Design Ball Tec: tecnologia e funzionalità “a tutto tondo” “La sfera è una forma magica”, come diceva lo scultore Arnaldo Pomodoro, e nella nuova serie Ball Tec diventa punto di partenza e fulcro attorno al quale si sviluppa tutta la collezione eyewear. Il brand dà così vita a occhiali funzionali e ricercati. Il cuore della collezione Ball Tec è l’innovativa cerniera sferica che, inserita all’estremità delle aste nella parte anteriore in materiale RXP, assicura che l’asta stessa abbia la giusta mobilità e la massima flessibilità. Ulteriore beneficio della cerniera senza viti è costituito dal fatto che non necessita di manutenzione. Gli occhiali risultano inoltre molto leggeri, grazie all’uso di RXP e titanio: senza lenti, pesano soltanto 8,5 grammi. La precisione e il metodo di produzione particolarmente complesso e controllato della serie Ball Tec mantengono le aste costantemente in tensione, offrendo a chi le indossa un comfort ottimale. Fiore all’occhiello: la progettazione funzionale della serie Ball Tec Porsche Design è stata insignita di uno dei premi più rinomati e ambiti per il design di prodotto, il prestigioso iF Design Award 2018, nella categoria Prodotto. La collezione Ball Tec propone tre modelli da vista e due da sole, ciascuno in quattro colori.
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La sfera, essenza base delle forme di progettazione, è al centro del nuovo lavoro di Porsche Design
Contro-intuitivo
Se vuoi avere più soldi, devi iniziare ad accumularne da subito È il segreto dei milionari circa la creazione della ricchezza
di Michaela Gariboldi e Paolo Valentini*
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n questo numero parliamo di un tema che sta a cuore a tutti: la ricchezza e le rendite passive. Thomas Stanley nel suo studio I segreti della mente milionaria molto spesso cita un comportamento virtuoso di chi ha accumulato nel tempo ingenti patrimoni. “Da sempre ho messo da parte soldi per risparmiarli e con quello che mi avanzava ho vissuto”, sostengono i milionari. La maggior parte delle persone che non sono milionarie, invece, ragiona esattamente all’opposto, ovvero “spendo per vivere e se mi avanzano soldi li risparmio”. In molti casi, così facendo, non arriva a mettere da parte sufficiente denaro e si trova in difficoltà.
Senza un piano di accumulo, un individuo o un gruppo tenderanno a spendere tutto ciò che guadagnano Chi è imprenditore o libero professionista ha pertanto una relazione ben precisa con il denaro. Studiandone da anni la gestione all’interno della Pmi abbiamo verificato un fenomeno alquanto bizzarro: senza una pianificazione volta al risparmio, un individuo o un gruppo tenderanno a spendere tutto quello che guadagnano. Proviamo a pensare, ad esempio, a quei periodi in cui abbiamo incassato parecchio e magari abbiamo investito con leggerezza nel rinnovare l’auto o nel concederci beni di lusso non necessari. Spendere non è il problema. Questo atteggiamento crea una difficoltà nella misura in cui lo facciamo senza avere un piano.
* Michaela Gariboldi, socia di Open Source Management, è specializzata in risorse umane e management per le Pmi italiane. * Paolo Valentini, esperto in marketing e gestione delle risorse umane, con un focus pluriennale sul mercato ottico italiano, è titolare di I-Profile Venezia. Open Source Management opera nel mondo della consulenza aziendale. I-Profile Venezia è l’azienda franchisee di Osm per le province di Rovigo e Venezia.
Metti da parte sempre una quota di riserva e trattala come se fosse una voce di costo Proprio così. Il denaro fluisce velocemente, ma altrettanto velocemente esce dalle casse aziendali, a meno che tu non abbia pensato a un pia-
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IDENTITÀ RINNOVATA PER TRANSITIONS
Transitions, il Brand numero uno del fotocromatico, si rinnova con un forte cambio di identità. Nuovo LOGO, nuova IMMAGINE LIFESTYLE e nuovi SPOT per parlare a tutti i consumatori. 4 testimonial, 4 stili di vita, 4 modi di vivere Transitions.
PIANO MEDIA AD ALTO IMPATTO E MULTI-TARGET
Al via da settembre il piano media Transitions concepito con un duplice obiettivo: raggiungere un pubblico over 40 e conquistare anche i consumatori più giovani.
COME COMUNICHIAMO AL TARGET 40+? PIANO TV PREMIUM DAL 23 SETTEMBRE, 5 SETTIMANE ON AIR, ALTE SOGLIE DI VISIBILITÀ Oltre 10.000 spot da 20" 81% copertura del target Visione media dello spot: 11 volte!
SHAZAM FOR TV VISIBILITÀ ICONA PER FAVORIRE ATTIVAZIONE DELLA APP Alto ingaggio dell'utente davanti allo schermo e contenuti extra con rimando al sito
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PAGINA FACEBOOK TRANSITIONS LANCIO A SETTEMBRE Formati interattivi, contenuti lifestyle/prodotto e tanti post da condividere
COME COMUNICHIAMO AI PIÙ GIOVANI? PIANO DIGITAL & MOBILE 5 SETTIMANE ONLINE PER INTERCETTARE I NON TV-VIEWERS Spot 20” e mini video da 6” Selezione di siti EPXEQIRXI EJŊRM EP XEVKIX PMJIWX]PI RI[W GSR oltre 8.500.000 contatti raggiunti
SPOTIFY TRANSITIONS ACCRESCERE LA NOTORIETÀ ATTRAVERSO L’ APP DI MUSICA PIÙ UTILIZZATA Creazione di playlist selezionate e sponsorizzazione di quelle più ascoltate
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PROFILO INSTAGRAM # TRANSITIONSLENSES Costruire sui giovani attraverso la piattaforma lifestyle Contenuti, immagini e video per coinvolgere gli utenti
UN BRAND DI VALORE, ASPIRAZIONALE E LIFESTYLE
Perfetta per tutti, anche per i più giovani. Il grado di soddisfazione dei portatori all’87% ne conferma il successo e il tasso di riacquisto all’89% rende Transitions una lente che crea valore aggiunto ai Centri Ottici che la propongono.
COME COMUNICHIAMO NEGLI STORE? NUOVO KIT IN-STORE DA SETTEMBRE PER PORTARE IL FOCUS SUL BRAND CON NUOVO LOGO E NUOVA IMMAGINE Vetrofania a più elementi modulabili
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COME COMUNICHIAMO CON I CENTRI OTTICI? NUOVO MYTRANSITIONS.IT IL PORTALE PER I PROFESSIONISTI DELLA VISIONE *UDʼnFD ULQQRYDWD Registrazione e utilizzo VHPSOLʼnFDWR Contenuti scaricabili, video training, approfondimenti tecnici
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Contro-intuitivo
no di riserve. Sul piano manageriale dovresti sempre accumulare un 5-10% delle tue entrate considerandole come voci di costo o come se fossero un fornitore. Il fatto di importelo e di farlo, ti aiuterà: • metterai da parte una riserva che ti sarà utile in caso di difficoltà; • terrai sempre alto il tuo livello di necessità finanziaria.
Sul piano manageriale « dovresti sempre accumulare un 5-10% delle tue entrate considerandole come voci di costo o come se fossero un fornitore: metterai da parte una riserva che ti sarà utile in caso di difficoltà
Non utilizzare mai le riserve e in caso di necessità imponiti di vendere di più Come regola di buona gestione manageriale, per arrivare a mettere da parte i soldi che serviranno in futuro, non consumare le riserve. In caso di necessità, tuttavia, dovrai vendere di più e incassare più soldi. Metti in atto tutte le azioni di marketing e di vendite necessarie per incassare più soldi in modo da far fronte alle nuove necessità.
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fitti, interessi su investimenti finanziari e assicurativi, investi in oro o criptovalute. In questo modo ti avvicinerai, come spiega l’imprenditore, lo scrittore e affarista statunitense Robert Kiyosaki, alla libertà finanziaria, ovvero a quello stato nel quale le entrate da rendite superano le tue necessità correnti del vivere. In definitiva, questo è il dato controintuitivo: per poter essere ricco in futuro, risparmia ora il denaro che ti permetterà di fare grandi cose più avanti.
Creati entrate passive L’abilità principale che devi mettere in campo per accumulare ulteriori ricchezze è quella di far lavorare i tuoi soldi per te. Utilizza il denaro che hai risparmiato per creare rendite passive. Creati, in altre parole, entrate derivanti da af-
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Strategie d’impresa
Qualunque convinzione abbiate, rimanete disponibili a cambiare La frase è di Sergio Marchionne, la cui recente scomparsa mi ha portato ad approfondire il suo pensiero: la filosofia ha sempre accompagnato la sua vita, influendo sulle scelte importanti del suo lavoro
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ra le tante affermazioni del manager italo-canadese, oggi utilizzate per ricordarlo, trovo molto adatto al mondo dell’ottica questo concetto che parla dell’attitudine al cambiamento: qualunque convinzione abbiate, rimanete sempre disponibili a cambiare. A parte la personale ammirazione per la figura di questo manager, coraggioso e libero, ho trovato questa frase piena di buon senso e di speranza. Penso così ai diversi imprenditori titolari di centri ottici indipendenti, che sentono fortemente il cambiamento del mercato. Dal momento che la verifica del primo semestre ha confermato la diminuzione di vendite di occhiali da sole, che va a sommarsi a quella di lenti a contatto disposable dei mesi precedenti, risultano ora indispensabili nuove proposte commerciali e servizi innovativi da offrire ai clienti. Ritengo che il ritorno a scuola sia un momento
di Anna Gatti*
commercialmente molto interessante per il negozio di ottica e rappresenti un’occasione per iniziare a rivolgersi allo studente, e alla sua famiglia, con un occhio di maggiore attenzione rispetto al passato. Con il cosiddetto back to school si potrà, infatti, iniziare a proporre ai clienti, genitori e studenti, un servizio pensato appositamente per loro. Il giovane è nell’età in cui non solo la gradazione della vista cambia velocemente, ma non si ha nemmeno quella cura dell’occhiale che vantano invece gli adulti: così danneggiamenti vari alle lenti e alla montatura diventano frequenti. I clienti di giovane età e i loro genitori costituiscono un investimento sicuro, tanto che anche i nuovi competitor riservano loro grande attenzione. Pensate a un giovane studente, che fa sport e che passa tanto tempo all’aperto. Pensate all’importanza del vostro ruolo, cioè di essere il suo ottico e il suo contattologo di riferimento. Jane Austen ha scritto: è meglio scegliere che essere scelti, generando così riconoscenza. Scegliete voi chi volete che siano i vostri clienti del futuro. Credo che la miglior strada da intraprende-
* Anna Gatti, consulente aziendale, titolare di A&G Studio di Bologna, specializzato nel controllo di gestione e analisi dei costi.
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Strategie d’impresa re per affrontare i prossimi mesi sia quella di offrire sempre di più servizi super personalizzati, pensati per soddisfare i differenti bisogni dei singoli clienti. Non abbandonate mai la vostra storia, ma rendetevi disponibili a cambiare: provate a pensare a un’offerta completa e interessante che soddisfi i bisogni dei giovani clienti e delle loro famiglie, senza dover ricorrere a promozioni o sconti. La velocità dell’innovazione e il ritmo del cambiamento stanno riscrivendo le regole dei negozi di ottica, perché i nuovi concorrenti sono aziende che stanno adottando formule del tutto inusuali. È iniziato, infatti, un nuovo paradigma e la pressione sarà inesorabile da parte di protagonisti nuovi o rinnovati – penso a Fielmann o a Salmoiraghi & Viganò, ad esempio – specialmente in un mondo
conservatore e lento a reagire come quello dell’ottica. Anche nel nostro settore sta accadendo quanto è già accaduto in altri: il modello tradizionale entra in crisi per l’irruzione di nuovi attori e di logiche di fruizione diverse, mi riferisco all’e-commerce o all’affitto degli occhiali. Fermatevi a riflettere su cosa potete proporre ai vostri clienti, se esiste davvero un valore legato al vostro marchio e perché dovrebbe essere importante per il consumatore. Non commettete l’errore di pensare che la storica capacità di sopravvivere dell’ottica possa essere di qualche garanzia per il futuro. Affrontate l’autunno in maniera propositiva e con progettualità, forti del ruolo che avete ma disponibili a cambiamenti più o meno grandi per restare competitivi e protagonisti del mercato.
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Legale
Vendita online di occhiali e lenti: quando è ammissibile? Le ultime indicazioni di legge a livello comunitario aprono la strada a una maggiore liberalizzazione della vendita sul web dei dispositivi medici
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l quadro giuridico in materia è piuttosto articolato anche in ragione dell’evoluzione normativa in materia. La Direttiva 93/42/ CEE sui medical device non prevedeva alcuna disciplina specifica sulla vendita online dei dispositivi medici, essendo peraltro stata emanata quando il commercio elettronico praticamente non esisteva. Subito dopo l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 46/97 di attuazione della Direttiva in Italia, il ministero della Salute emanava il Decreto Ministeriale 23 luglio 1998, con il quale stabiliva che gli occhiali da vista possono essere commercializzati solo dall’ottico: ciò in ragione del fatto che soltanto detta figura ha le competenze per interpretare le prescrizioni mediche, assicurare un corretto confezionamento degli occhiali e il giusto posizionamento rispetto alla fisionomia del singolo cliente. Per quanto riguarda le lenti a contatti interveniva poi, nel 2003, un Decreto del ministero della Salute, nel quale si chiariva che solo il medico specialista e l’ottico che applica la lente sono in grado di individuare eventuali problematiche per l’utilizzo delle lenti a contatto e possono consigliarne
di Silvia Stefanelli Avvocato
l’uso solo dopo “accurato esame del soggetto”. I due provvedimenti pertanto, seppure non mirati a disciplinare il commercio online (allora ancora agli albori) introducevano un obbligo – più o meno diretto – circa la presenza dell’ottico in fase di vendita, vietando quindi implicitamente la vendita sul web. Nel corso degli anni però il quadro economico e di conseguenza quello normativo avrebbero subìto radicali trasformazioni, aprendo sempre più la strada alla vendita online. Nel 2010 interveniva quindi la sentenza della Corte di Giustizia europea, 2 dicembre 2010 C-108/09, chiamata a pronunciarsi proprio sulla commercializzazione via internet delle lenti a contatto. In sentenza la Corte dichiara chiaramente che “il soggetto che intende portare lenti a contatto può essere tenuto a sottoporsi a un esame oftalmologico preventivo durante il quale, da un lato, si verifica che considerazioni di ordine medico non ostino all’utilizzo delle lenti da parte sua e, dall’altro, sono determinati i valori esatti, in diottrie, della correzione necessaria”: quindi che gli stati membri hanno pieno potere di decidere se sottoporre la vendita delle
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Legale lenti a contatto a un esame preventivo di un ottico. Nella stessa sentenza, però, si afferma anche che “occorre rilevare che dette prestazioni s’impongono, in linea di principio, soltanto all’atto della prima consegna di lenti a contatto. Infatti, nel corso delle successive forniture, non è necessario, di regola, fornire al cliente prestazioni simili. È sufficiente che il cliente segnali al venditore il tipo di lenti consegnategli durante la prima fornitura, poiché le caratteristiche di queste lenti sono state adattate, se del caso, da un medico oftalmologo che ha effettuato una nuova prescrizione, la quale tiene conto di variazioni della vista del cliente”. In sostanza: nulla osta a “porre limiti” alla vendita delle lenti a contatto per ragioni di salute vietando la vendita on line, ma tale divieto può essere posto solo per la prima vendita (quando si accertano le condizioni di salute) mentre la normativa non può eccedere “quanto necessario al raggiungimento di detto obiettivo (di tutela della salute, nda)”, limitando eccessivamente la libera circolazione delle merci che è alla base dello spirito europeo. Seppure la sentenza tratti solo il tema della vendita online delle lenti a contatto non pronunciandosi sugli occhiali da vista, non si può non prendere atto che il quadro normativo si è oggi capovolto: la regola infatti è proprio la libertà di vendita online, che può subire limitazioni solo in ragione di tutela della salute e – soprattutto – solo nei limiti del raggiungimento di tale tutela. Tale nuovo assetto comunitario e nazionale è ben espresso nella nuova politica comunitaria del Digital Single Market, che si pone proprio l’obiettivo di creare un mercato unico digitale e di favorire tutte le condizioni per la crescita e lo sviluppo di tale mercato. Sulla stessa linea figura, peraltro, il nuovo Regolamento UE 2017/745 sui medical device, già
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vigente e che acquisterà piena efficacia il 20 maggio 2020. Tale regolamento, infatti, all’art. 6 introduce per la prima volta una disciplina specifica per la commercializzazione online dei dispositivi medici, sancendo in generale la piena legittimità del commercio elettronico dei dispositivi medici stessi. La medesima norma al comma 4 sancisce che “per motivi di protezione della salute pubblica, uno stato membro può imporre che i prestatori di servizi della società dell’informazione, quali definiti all’articolo 1, paragrafo 1, lettera b), della Direttiva europea 2015/1535, cessino le proprie attività”. In altre parole si stabilisce che le limitazioni alla vendita online di un dispositivo medico possono essere poste dagli stati membri solo per ragioni di salute e solo attuando i meccanismi di comunicazione e con-
trollo comunitario di cui alla Direttiva 2015/1535 sulle specifiche tecniche. Va da sé che il Decreto Ministeriale 1998 sugli occhiali su misura e il Decreto 2003 sulle lenti a contatto non possono più oggi essere considerati applicabili tout court alla luce dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte di Giustizia europea del 6 dicembre 2010 e comunque dovranno essere rivisti passando attraverso il meccanismo di controllo comunitario di cui alla Direttiva 2015/1535.
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Raggi UV: pericolosi, soprattutto per l’occhio del bambino di Flavia Fabiani*
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che fino all’80% dell’esposizione dell’intera vita alla radiazione ultravioletta di una persona avviene prima dei 18 anni: da ciò l’importanza dell’utilizzo di protezione sin dall’infanzia
L
e persone sembrano oggi più consapevoli delle conseguenze derivanti da un’eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette: il 95% sarebbe a conoscenza dei problemi cutanei e anche dell’elevato rischio di melanoma. Solo il 7%, invece, associa le radiazioni UV all’insorgenza di disturbi oculari. Secondo i dati diffusi da Commissione Difesa Vista emerge che in Italia solo il 15% delle persone indossa sempre gli occhiali, il 30% non li porta quasi mai e il 18% lo fa raramente. L’uso degli occhiali da sole è concentrato nella fascia di età tra 25-50 anni. Nelle categorie più a rischio, bambini e anziani, solo l’11% degli adolescenti e il 10% degli over 55 indossano lenti protettive. Le radiazioni solari sono pericolose soprattutto per gli occhi dei più piccoli, che hanno nei con-
fronti dell’esposizione al sole un atteggiamento spesso inconsapevole che va accuratamente guidato. La radiazione UV non è luce in quanto non fa parte dello spettro della luce visibile: è quella porzione di spettro elettromagnetico adiacente all’estremità blu della componente visibile. Il sole è una fonte naturale di energia ultravioletta: le lunghezze d’onda più corte (UVC e UV vuoto) vengono filtrate dall’ozono nell’atmosfera, ma l’attenzione maggiore è sull’azione delle radiazioni UVA e UVB. La radiazione UV di corta lunghezza d’onda possiede il massimo potenziale di danno per il nostro organismo. In particolare le radiazioni UVA e UVB possono entrambe danneggiare le fibre di collagene accelerando in tal modo l’invecchiamento cutaneo con danni a livello molecolare. Per quanto riguarda l’occhio, cornea, cristallino e retina sono i principali tessuti oculari deputati all’assorbimento delle radiazioni UV. Al di sotto dei 300 nm (UVB) è la cornea ad assorbire la maggior parte delle radiazioni, mentre il cristallino assorbe principalmente i
* Flavia Fabiani, Direttore Centro Regionale di Ipovisione e Riabilitazione Visiva, Ospedale Papa Giovanni XXII - Bergamo
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Lab
raggi UVA di lunghezza inferiore a 370 nm con perdita di trasparenza. Un esempio di risposta acuta alle radiazioni UV è la cosiddetta “cecità da riflesso della neve”, con forte dolore, lacrimazione, blefarospasmo e fotofobia. Ad altitudini elevate l’atmosfera è più sottile, per cui assorbe meno raggi UV aumentando l’esposizione ad essi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che fino all’80% dell’esposizione dell’intera vita ai raggi UV di una persona avviene prima dei 18 anni. Da ciò l’importanza dell’utilizzo di protezione ai raggi UV sin dall’infanzia con mantenimento costante per tutto il resto della vita. La quantità di radiazione UV riflessa è variabile rispetto al tipo di superficie: la neve riflette dall’80% al 94% dei raggi UVB, mentre l’acqua dal 5% all’8%. Queste considerazioni sono utili perché le varie forme di esposizione potrebbero non essere particolarmente evidenti rispetto al rischio che la cute e gli occhi possono correre. La pioggia, la nebbia e le nuvole basse possono ridurre in maniera significativa l’esposizione alle radiazioni UV e l’80% dei raggi UV raggiunge la superficie terrestre durante l’estate tra le 10 e le 14, per cui queste sono le ore in cui sarebbe opportu-
no evitare l’esposizione senza una protezione adeguata. In ambito pediatrico gli occhi sono più sensibili ai danni delle radiazioni UV per alcuni aspetti anatomo-fisiologici, quali una maggiore dilatazione pupillare e più trasparenza del cristallino. In particolare i bambini nei periodi estivi trascorrono più tempo all’aperto così l’occhio è esposto sia ai raggi UVA sia UVB; questi ultimi, benché presenti in minor quantità, sono più dannosi per l’elevata energia e capacità di influire sul DNA. Per l’età infantile è consigliabile l’uso di una protezione di tipo combinato: cappellino a tesa larga, occhiali da sole avvolgenti di buona qualità e in alcuni casi (adolescenti o giovani) che necessitano di una correzione visiva eventualmente anche lenti a contatto dotate di filtro UV. I disturbi oculari per mancanza di adeguata protezione possono essere legati a cheratocongiuntivite attinica con sintomatologia fastidiosa, sensazione di corpo estraneo, fotofobia fino a dolore importante; una cronica esposizione alle radiazioni UV può coinvolgere i processi ossidativi con aumento di proteine insolubili nel cristallino e alterazioni retiniche. Da un lato la prevenzione con l’ali-
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Lab 90-95% proteggendo anche dalla luce riflessa (neve, ad esempio); • un filtro giallo ha una capacità di assorbimento basso (10-15%), ma accentua il contrasto (ad esempio in caso di nebbia). Particolare attenzione merita l’età infantile precoce. Prima dei 6 mesi i bimbi non devono essere mai esposti alla luce diretta del sole e nel periodo più caldo all’aperto dovrebbero indossare un cappello leggero in cotone con visiera. In questa età lo sviluppo della visione risulta in piena evoluzione: è necessario che il bambino abbia una visione senza distorsione, con un ampio campo visivo e tutte le sfumature dei colori, per cui gli occhiali da sole vanno usati con le dovute precauzioni in luoghi di particolare irraggiamento solare, soprattutto in bambini con iride poco pigmentata. In presenza di luce troppo intensa l’occhio utilizza dei sistemi naturali di protezione, quali le modifiche della pupilla che tende a restringersi automaticamente per limitare la quantità di luce che può entrare, l’ammiccamento palpebrale, la funzione schermo del cristallino e, soprattutto, i pigmenti oculari della retina che filtrano la luce, proteggendo le cellule nervose. Però non sono sufficienti per una protezione ottimale. È quindi essenziale che i nostri occhi vengano protetti con occhiali da sole adeguati e su misura. In conclusione, è necessaria un’attenta informazione con un’adeguata educazione sanitaria sui rischi derivanti dall’esposizione oculare alle radiazioni UV e sulla corretta modalità di proteggere gli occhi.
mentazione (frutta e verdura) e l’integrazione (luteina, zeaxantina, vitamine A, C ed E, betacarotene, zinco, selenio), dall’altro la protezione con occhiali rappresentano momenti fondamentali per salvaguardare la visione. La qualità degli occhiali da sole, in particolare nell’infanzia, è molto importante: è necessario assicurarsi che le lenti siano infrangibili e marcate CE e UV 400. Gli occhi dei bambini devono essere protetti più di quelli degli adulti perché il sistema visivo è in fase di sviluppo: in età precoce è importante un cappello a tesa larga evitando l’esposizione diretta nelle ore a rischio; in particolare in età prescolare occorre utilizzare lenti di qualità ottica certificata. La montatura deve essere resistente con materiali che non procurino allergie da contatto, con una protezione oftalmica 100% rispetto agli UV e senza aberrazioni. Per una vacanza in montagna le lenti devono avere una protezione anti UV con filtri idonei alla luce blu; se si va in barca, è meglio una lente polarizzata che elimina l’abbagliamento dovuto al riflesso dell’acqua. E se il bambino ha un difetto di refrazione? In presenza di miopia è meglio la colorazione marrone, se ipermetrope verde-grigio. Nei periodi primavera-estate, con l’avvento delle forme allergiche, gli occhiali da sole offrono anche una protezione alle condizioni di sensibilità alla luce con una montatura un po’ avvolgente, per proteggere dall’impatto degli allergeni sulla superficie oculare. La scelta degli occhiali da sole non si deve, quindi, basare sugli aspetti solo estetici ma soprattutto sulle qualità delle lenti e sui materiali (morbidi, indeformabili, atossici): l’aderenza e la flessibilità permettono un uso confortevole per il bambino. La scelta del filtro protettivo deve tenere conto che: • la colorazione azzurro-blu non assorbe le radiazioni violetto-blu dannose per la retina e il cristallino; • i filtri grigio-marrone assicurano un assorbimento di circa l’85%; • l’occhiale specchiato può arrivare a un assorbimento del 90% e quello polarizzato del
Riferimenti bibliografici 1. Matthias Wacker e Michael F. Holick, Sunlight and Vitamin D, in Dermatoendocrinology, vol. 5, n°1, 1° gennaio 2013, pp. 51-108, DOI:10.4161/ derm.24494, ISSN 1938-1972, PMC 3897598, PMID 24494042. 2. David K. Lynch e William Charles Livingston, Color and Light in Nature, 2nd, Cambridge, UK, Cambridge University Press, 2001, p. 231, ISBN 978-0-52177504-5. 3. Istituto Superiore di sanità: Il rischio da esposizione alla radiazione ultravioletta naturale e artificiale (http://www.iss.it/binary/publ/cont/ Pag1_87Rapport98_22.pdf).
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Protezione UV completa con lenti da vista ZEISS. Tutti i giorni. Tutto il giorno. Lenti da vista chiare ZEISS con tecnologia UVProtect.
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Le radiazioni UV sono sempre presenti, anche nelle giornate nuvolose. • Sono pericolose per gli occhi, così come per la pelle. Possono agevolare l’insorgenza di gravi patologie oculari nel lungo periodo. • La protezione UV contro i raggi UV dannosi è consigliata fino a 400 nm. Ma fino al 70% delle lenti chiare vendute in Italia non proteggono dagli UV in modo adeguato.
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Le lenti: uno scudo contro le radiazioni UV , UDJJL 89 VRQR XQR GHL SHULFROL PDJJLRUL SHU OD VDOXWH GHJOL RFFKL
&LUFD LO
La luce solare è fonte di vita e benessere, ma alcune sue lunghezze d'onda - tra cui quelle degli UV - possono determinare o favorire il fotoinvecchiamento o lo sviluppo di patologie più o meno gravi agli occhi e all'aree cutanee circostanti.1-8
GHL SRUWDWRUL GL OHQWL RIWDOPLFKH QRQ q DGHJXDWDPHQWH SURWHWWR GDOOH QRFLYH UDGLD]LRQL 89
È quindi fondamentale proteggere gli occhi dagli effetti nocivi dei raggi UV, indossando lenti per occhiali in grado di schermarli efficacemente, così da preservare la salute visiva. 3,6
QP q LO PLJOLRU VWDQGDUG SURWHWWLYR GDL UDJJL 89 La Commissione Internazionale sulla Protezione dalle Radiazioni Non-Ionizzanti (ICNIRP) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) KDQQR GHİ QLWR D 400 nm lo standard di riferimento per la protezione dagli UV10 1,0 0,9 Irradianza relativa
90%
Irradianza spettrale relativa Irradianza cumulativa
0,8
80%
0,7
70%
0,6
60%
0,5
50%
0,4
40%
0,3
30%
0,2
20%
60%
0,1 0 300
320
40%
340 360 380 Lunghezza d’onda (nm)
10%
0 400
Lo spettro tra 380 e 400 nm rappresenta ~ il 40% dell’irradianza totale delle radiazioni UV in arrivo sulla superficie terrestre
Irradianza totale % sotto ogni lunghezza d’onda
100%
Lenti da sole Protezione UV a 400 nm Standard internazionale definito dalle organizzazioni mondiali ICNIRP e OMS10, in grado di bloccare il 100% delle radiazioni UV.
Lenti da vista Protezione UV a 380 nm Limite superiore di protezione dagli UV stabilito dalla norma ISO 8980-3. Non tutte le lenti oftalmiche WUDGL]LRQDOL RĴ URQR una protezione UV completa.
%LEOLRJUDILD Wang SQ et al. Photoprotection: a review of the current and future technologies. Dermatol Ther 2010; 23 (1): 31-47. Resnikoff s et al. Global data on visual impairment in the year 2002. Bull World Health Organ 2004; 82 (11): 844-851. Rivolta C et al. UV light signature in conjunctival melanoma; not only skin should be protected from solar radiation. J Hum Genet 2016; 61 (4): 361-362. Swaminathan SS et al. Molecular Characteristics of Conjunctival Melanoma Using Whole-Exome Sequencing. JAMA Ophtalmol 2017; 135 (12): 1434-1437. Lucas RM. An epidemiological perspective of ultraviolet exposure-public health concerns. Eye Contact Lens 2011; 37 (4): 168-175. Gichui S et al. Pathophysiology of
L'innovazione ZEISS, protezione completa. =(,66 RUD RIIUH GL VHULH OD PHGHVLPD SURWH]LRQH 89 GHOOH OHQWL GD VROH DQFKH VX OHQWL FKLDUH ILQR D QP Le lenti oftalmiche tradizionali schermano a livelli differenti le radiazioni UV: quelle in alto indice offrono una protezione completa, ma non quelle a basso e medio indice.
360 350
Alto indice
370
1,5
nm
380
Medio indice
390
Nessuna protezione
400
Le lenti organiche ZEISS
Protezione dalle radiazioni UV
340 330
,O SHUIHWWR HTXLOLEULR WUD SURWH]LRQH H WUDVSDUHQ]D /HQWL =(,66 FRQ WHFQRORJLD 893URWHFWÂ&#x152;
ta Comple e ion protez on Vc dagli U ZEISS â&#x201E;˘ tect UVPro
Lo standard del settore è 380 nm
La tecnologia ZEISS UVProtectâ&#x201E;˘ consente di schermare tutte le radiazioni UV dirette sulla superficie frontale della lente. Ma la protezione delle lenti oftalmiche ZEISS non finisce qui: uno strato anti-riflesso applicato sulla superficie interna della lente grazie ai trattamenti DuraVision UV Premium riduce anche le radiazioni UV indirette riflesse dalla superficie posteriore della lente.
Luce indiretta riflessa dalla superficie posteriore della lente.
=(,66 893URWHFWÂ&#x152; con protezione UV completa. La luce diretta e le radiazioni UV sono bloccate.
7HFQRORJLD =(,66 893URWHFWÂ&#x152; =(,66 'XUD9LVLRQ 89 3URWH]LRQH 89 FRPSOHWD VX WXWWL L IURQWL ocular surface squamous neoplasia. Exp Eye Res 2014; 129: 172-182. Zhou WP et al. The role of ultraviolet radiation in the pathogenesis of pterygia. Mol Med Rep 2016; 14 (1): 3-15. Yam JC et al. Ultraviolet light and ocular diseases. Int Ophtalmol 2014; 34 (2): 383-400. Liou JC et al. UV-blocking spectable lens protects against UV-induced decline of visual performance. Mol Vis 2015; 21: 846â&#x20AC;&#x201C;856. International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection. Guidelines on limits of exposure to ultraviolet radiation of wavelenghts between 180 nm and 400 nm (incoherent optical radiation). Health Phys 2004; 87 (2): 171-186. Dati di mercato ANFAO 2017 relativi alle lenti monofocali.
Education
L’Istituto Zaccagnini approda a Milano di Ario Terzi
Annunciata da tempo, è stata inaugurata il 10 settembre la nuova sede dell’Istituto bolognese, aprendo così ufficialmente l’anno scolastico 2018-2019
I
l 10 settembre, con un evento nel teatro del Centro Culturale Ariberto, che fa parte del complesso scolastico che la ospita, è avvenuta l’inaugurazione della sede di Milano dell’Istituto Zaccagnini. Alla cerimonia hanno partecipato autorità della Regione Lombardia e del Comune di Milano e i rappresentanti di tutti i settori di attività della filiera ottica. La sede di Milano, che si trova in posizione centrale, nel cuore del quartiere di Porta Genova ed è ottimamente servita dai mezzi pubblici, si accinge a svolgere un programma di attività
scolastica e formativa che copre tutta la gamma delle discipline dell’ottica e dell’optometria, con un approccio multidisciplinare, come è nella vocazione dell’Istituto. Il programma prevede il corso biennale abilitante di ottica, corsi di optometria annuali, biennali e di perfezionamento, oltre a master clinici e workshop, che verranno supportati dal laboratorio lenti e, soprattutto, da un ambulatorio che è anche uno showroom dell’“up to date” della strumentazione oftalmica. La cerimonia ha dato l’opportunità di ricordare che con questa apertura «l’Istituto Zaccagnini verrà a coprire le esigenze di scuola e di formazione ottico-optometrica conseguenti al vuoto lasciato dalla chiusura della scuola civica milanese di via Quarenghi nel bacino di utenza composto dalle province lombarde, da quelle del Piemonte e di parte di quelle della Liguria e dell’Emilia, in cui sono presenti oltre quattromila centri ottici con circa settemila professionisti ed è attiva una parte importante delle industrie del settore e delle sedi della distribuzione ottica specializzata», come ha spiegato Giorgio Righetti, direttore della sede di Milano che è concepita come un’estensione organizzativa di quella di Bologna. Il sistema industriale e distributivo ottico-oftalmico del bacino della scuola di ottica richiede annualmente ottici abilitati che ne garantiscano la rotazione per quiescenza e apportino professionalità adeguate alla trasformazione del bisogno del “vedere
Il corridoio che unisce segreteria, aule, laboratorio e ambulatorio della nuova struttura milanese dello Zaccagnini, circa 500 mq complessivi in un plesso scolastico nel quartiere di Porta Genova
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Education torio e laboratorio dedicata nei programmi didattici e alla quantità e qualità delle attrezzature su cui si svolgono le esercitazioni. Sulle scelte di evoluzione della didattica e delle relazioni con gli studenti si è, più recentemente, innestata la visione della filiera come un’unica realtà integrata che deve ottimizzare le proprie relazioni interne per rispondere alle sfide della globalizzazione e del suo più micidiale strumento competitivo, le tecnologie informatiche di comunicazione. Questo nuovo obiettivo strategico si è andato realizzando con l’accentuazione della collaborazione con l’industria dei prodotti e delle attrezzature oftalmiche e con la distribuzione finale, che è stata rafforzata dai legami associativi e di partnership con Anfao e Certottica, anche per lo sviluppo di iniziative sul territorio del distretto di Belluno. Sempre nello stesso ambito strategico, dal prossimo Dalla mission ai nuovi progetti L’Istituto Zaccagnini arriva a Milano forte dei risul- anno scolastico a Milano verranno attivati due nuotati conseguiti nell’ultimo decennio, frutto di scelte vi corsi: il primo focalizzato sulle mansioni commerstrategiche controcorrente che l’hanno portato ad ciali (dedicato, fra l’altro, alle tecniche di merchanadottare, anche grazie all’esperienza fatta con la dising e category) e organizzative dei capi intermedi Aston University, principi e metodi didattici innova- delle imprese allo scopo di creare una cultura di fitivi basati sull’equilibrio fra pratiche professionali e liera che favorisca integrazioni e collaborazioni; e conoscenze e sull’impegno verso gli studenti basato uno di ottica oftalmica destinato a mettere in grado sull’idea che ogni allievo che fallisce un suo obietti- chi lavora nell’industria di interpretare al meglio le vo, qualunque esso sia, è una sconfitta per la scuola. esigenze della distribuzione e, in definitiva, del conLe azioni adottate dall’Istituto hanno dato concre- sumatore finale. Da questa impostazione deriva il tezza, all’inizio di questo percorso virtuoso, alle forte apprezzamento per la collaborazione messa in strategie fissate nella mission, che gli consentono di atto con le industrie e la distribuzione della filiera fornire al mercato del lavoro professionisti pronti a ottica e, di riflesso, il ruolo di tramite tra scuola e entrare rapidamente in servizio, grazie alla quota mondo datoriale che svolge l’Istituto. importante di tempo di attività pratica di ambula- Inoltre, tenuto conto della vocazione internazionale di Milano e della tradizione dell’IstituISTITUTO ZACCAGNINI SCUOLA DI MILANO - IL BACINO DI UTENZA PRIMARIO POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1° GENNAIO 2018 - LA POPOLAZIONE POTENZIALE UTENTE to, che ha realizzato LA RETE DEI PDVOTTICI un corso di laurea in Optometria in inglese con Aston University di Birmingham e da ventun anni organizza un Congresso Interdisciplinare a partecipazione mondiale, la scuola eserciterà anche un’importante attrazione verso studenti stranieri. bene” che emerge dall’involuzione della composizione per età della popolazione (sempre più anziana) e dai problemi per la visione che questo comporta, nonché per i riflessi negativi dell’esplosione della rivoluzione dell’Information and Communication Technology, che nei giovani ha sostituito l’informazione cartacea con quella sui display dei device. Tutto ciò premesso, la scuola che l’Istituto Zaccagnini apre a Milano viene a colmare un vuoto per il bacino di utenza sopra descritto che, come detto, non dispone di alcuna iniziativa alternativa a chi, completato il ciclo di studi della scuola superiore e come opzione primaria o di risulta, ricerchi un posto di lavoro nel settore e, finora, non lo ha trovato in tempi rapidi e con soluzione non precarie.
Fonte: ISTAT e altre
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Education
Bergamo, “due più due” per una maggiore qualità formativa di Angelo Magri
Dal 2016, con la guida di Gianmario Reverdy, il Centro Studi Leonardo da Vinci ha potenziato il corso di optometria per lavoratori, offrendo così un percorso di abilitazione e aggiornamento più lungo e completo
U
n complesso presente nel cuore di Bergamo da oltre trent’anni, con una quindicina di indirizzi scolastici, tra licei, tecnici e professionali, compreso quello di ottica e optometria. «Siamo fra i leader nazionali come scuola privata paritaria quanto a numero di indirizzi e di studenti, quasi 1.800 complessivamente, 260 dei quali frequentano l’iter formativo in ottica: circa la metà di loro il primo biennio, che consente di ottenere il diploma di ottico, il 30% il quinquennio professionale e il restante 20% il biennio di optometria – spiega Gianluca Bresciani, seconda generazione della proprietà del Centro Studi Leonardo da Vinci – A questi vanno aggiunti coloro che scelgono la specializzazione IFTS: presso il nostro istituto, infatti, è stata ammessa e finanziata da Regione Lombardia per l’anno 2018-2019 l’offerta formativa IFTS, che sta per Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, destinata al massimo a venti partecipanti, con iscrizione gratuita, per la figura di Tecnico di Industrializzazione del prodotto e del processo, con
una particolare specializzazione nella progettazione digitale e nello sviluppo del prodotto 3D». Per garantire ancora più valore alla proposta formativa nell’indirizzo ottico i titolari dell’istituto bergamasco hanno recentemente implementato il corso di optometria per lavoratori, che in precedenza era soltanto di un anno, andando così a completare il percorso per chi decide di intra-
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Education prendere questa carriera professionale: il “due più due”, quindi, è stato avviato nell’ottobre 2016, per cui i primi attestati in optometria sono stati rilasciati nel giugno scorso. La direzione è stata affidata a un docente di grande preparazione ed esperienza, Gianmario Reverdy. «Quella del Leonardo da Vinci è stata una scelta coraggiosa e necessaria al tempo stesso: investire in un corso selettivo e di alto livello formativo, come quello di optometria che abbiamo approntato in questa sede, è un chiaro messaggio a quegli ottici diplomati che già lavorano, davvero desiderosi di migliorare il proprio bagaglio di conoscenze in ambito optometrico. Vero è, altresì, che una proposta di questo tipo, con grande attenzione a programmi, testi ed esami, supportata dall’elevata qualità di aule e strumentazione che l’istituto offre, risponde alle esigenze non soltanto dei
professionisti di Bergamo e provincia, ma di tutta la Lombardia». Il crescente interesse verso il nuovo corso biennale di optometria non vuole far passare in secondo piano l’attenzione posta dai vertici della scuola orobica nei confronti della formazione in ottica. «Accanto all’attività scolastica tradizionale partecipiamo alle iniziative della Rete nazionale delle scuole pubbliche o paritarie di ottica, che ha già organizzato due convegni, tra dicembre 2016 e maggio 2018 a Roma, e che oggi, tra gli obiettivi prioritari, si pone quello di creare un protocollo comune negli esami di abilitazione in ottica per i privatisti, alla luce della tanto discussa Ordinanza Giannini – dice Luca Radici, dirigente del Leonardo da Vinci – Tra l’altro, all’ultima gara nazionale tra le scuole pubbliche o paritarie, svoltasi a Savona lo scorso aprile, abbiamo ottenuto il secondo piazzamento con un nostro studente: un elemento in più a conferma della bontà della nostra offerta formativa anche nel percorso di ottica». Radici ricorda, inoltre, che da molti anni il Centro Studi ha attivato un sistema di qualità conforme alle norme UNI EN ISO, aggiornando puntualmente il proprio sistema qualità secondo le ultime edizioni. «Nel 2018 è stato adeguato il nostro sistema qualità alla nuova Norma UNI EN ISO 9001/2015 e implementato con l’applicazione di norme specifiche inerenti la formazione definita “non regolamentata”, vale a dire la Norma ISO 29990», sottolinea il manager bergamasco.
Studenti di ottica e di optometria durante le attività pratiche presso gli ambulatori del Centro Studi Leonardo da Vinci Nella pagina a fianco, Gianmario Reverdy, dall’autunno 2016 responsabile del corso di optometria per lavoratori all’istituto di Bergamo, durante la visita della primavera scorsa all’impianto produttivo di Hoya a Garbagnate Milanese, con gli studenti del secondo anno: l’iniziativa rientra nel programma di confronto con le principali aziende oftalmiche, avviato con la nuova direzione
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Sioo, formazione per tutta la filiera a cura della redazione
Ottica, optometria, ma anche contattologia nelle sue diverse declinazioni: oggi la scuola fiorentina offre un’ampia gamma di percorsi didattici
A
settembre è in programma un percorso ritenuto innovativo dai vertici della scuola fiorentina: “Contattologia dalla A alla Z”, strutturato per riconsiderare ed estendere il classico approccio a questa pratica professionale, tipico dei corsi tradizionali rapidi di quattro o cinque incontri. «Risulta, infatti, concepito per consentire al contattologo di affrontare l’applicazione della lac con piena e perfetta consapevolezza del proprio lavoro sotto ogni aspetto – dice Silvano Abati, direttore della Scuola Internazionale di Ottica e Optometria – Il percorso prevede un approccio multidisciplinare, non limitandosi ad affrontare quanto necessario per la corretta valutazione dell’applicazione, la scelta della tipologia più adatta di lente a contatto, del materiale ottimale e tutto ciò che concerne i controlli post applicazione e il follow up successivo, ma analizzando ogni campo di applicabilità, orientato a risolvere anche le problematiche più complesse, legate alla soluzione dei disagi tipici dell’anisometropia e dei disturbi della visione binoculare». “Contattologia dalla A alla Z è stato al centro dei quattro open day organizzati tra luglio e inizio agosto dalla scuola fiorentina, strategicamente posizionata al binario 1A della Stazione di Santa Maria Novella a Firenze, insieme alle altre sue proposte: il corso per ottenere il diploma di ottico abilitante alla professione, il corso di optometria, il corso di perfezionamento per ottici e le nume-
Silvano Abati, direttore della Scuola Internazionale di Ottica e Optometria, al centro, con alcuni studenti
rose edizioni dei corsi tecnici di aggiornamento post diploma, «necessari per mantenere un livello professionale ottimale e stare al passo con i cambiamenti e le innovazioni che riguardano l’attività – commenta Abati – In questo contesto si inserisco-
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Alcuni studenti della scuola di Firenze durante le esercitazioni in ambulatorio
no, inoltre, i corsi della Scuola di Gestione Aziendale, dedicata alla promozione della cultura manageriale specificamente rivolta ai centri ottici». Alla Sioo le strumentazioni dei laboratori e degli ambulatori sono tecnologicamente avanzate e continuamente rinnovate e diversificate, le classi sono volutamente poco numerose e gli studenti vengono seguiti passo passo nel loro processo di apprendimento, con particolare attenzione per quanto riguarda le esercitazioni pratiche, sia di laboratorio sia di ambulatorio optometrico. «Questa è la nostra formula e i numeri ci danno ragione: dall’ottobre 2013, quando sono partiti i primi corsi, a oggi i nostri iscritti sono arrivati a un crescendo esponenziale, in particolare al biennio per il conseguimento dell’abilitazione in ottica, sia curriculare che articolato per studenti lavoratori – sottolinea il direttore della scuola fiorentina – Inoltre, alle sei classi attive di optometria tradizionale, si affiancherà dal prossimo anno scolastico un corso specifico di optometria funzionale». Particolare valenza hanno acquisito in questi anni i corsi organizzati insieme alla Scuola Italiana di Ipovisione. «Hanno lo scopo di formare una nuova classe di professionisti moderni, specializzati e orientati alla collaborazione con gli altri operatori
dell’ipovisione, con il compito di seguire i soggetti nell’evoluzione di tutte quelle problematiche che oggi la popolazione si trova ad affrontare a causa dell’invecchiamento demografico e delle rinnovate condizioni lavorative, che ci vedono sempre più attenti a una maggiore protezione e prevenzione dei danni da radiazione con presidi specifici - afferma ancora Abati - Inoltre, ai numerosi corsi sulle lenti progressive, che si propongono di affrontare con un percorso teorico-pratico immediatamente spendibile tutte le problematiche relative alle lenti ad alta tecnologia, si affiancano corsi classici di contattologia di base e specialistica, che affrontano le applicazioni più complesse relative all’ortocheratologia, al cheratocono e alle lenti a calco, segmento quest’ultimo che appare sempre più destinato a crescere e che richiede sempre maggior professionalità. Infine, a corollario di tutti i corsi specialistici che affiancano quelli tradizionali, viene proposta l’igiene oculare, che aiuta a migliorare le performance visive in tutti i casi di discomfort, ottimizzando la scelta degli ausili visivi. Tutto ciò ha richiesto di raddoppiare gli spazi di laboratori, ambulatori optometrici e aule, dotandoci anche di un’aula magna per videoconferenze e convegni all’interno della scuola stessa».
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Irsoo, non solo Congresso: torna la formazione continua a cura della redazione
Lenti a contatto morbide, lenti oftalmiche progressive, misura della refrazione e il comfort della prescrizione ottica sono i temi dei corsi in programma da ottobre a Vinci
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l terzo Congresso, in programma a fine settembre nella sede di Vinci, dedicato alla ricerca optometrica e alla sua rilevanza clinica, e la conferma di tre corsi di formazione continua: la ripresa delle attività dopo la pausa estiva propone già un ricco calendario per l’Irsoo. «Il Congresso sarà una vetrina per le sperimentazioni effettuate all’Istituto, che docenti e collaboratori presentano e confrontano con quelle realizzate nei centri di ricerca di tutto il mondo: una finestra aperta sugli ultimi sviluppi della ricerca scientifica nei campi dell’optometria e dell’ottica oftalmica – spiega il direttore dell’Irsoo, Alessandro Fossetti – Proprio quest’ultima sarà quest’anno al centro dell’evento, nelle sessioni plenarie della domenica e nei seminari e workshop del lunedì, con interventi dedicati alla protezione dall’UV e dalla luce blu, alle lenti progressive, a quelle di supporto all’accomodazione, agli standard di sicurezza con gli occhiali sportivi e protettivi». Questo ritorno allo studio dell’ottica oftalmica è stato voluto dai vertici dell’Istituto di Vinci per sottolineare l’importanza della preparazione ottica e per ricordare che anche gli optometristi sono prima di tutto ot-
tici. «La formazione di base di un ottico e di un optometrista non può prescindere dai temi fondamentali dell’ottica oftalmica e deve sempre essere aggiornata agli sviluppi del progresso scientifico e alle evidenze che provengono dalla ricerca – sottolinea Fossetti – È questo che l’Irsoo cerca di perseguire a vantaggio dei professionisti italiani: divulgarne i risultati valutandoli dal punto di vista clinico, ovvero delle implicazioni che tali risultati possono avere sulla pratica optometrica e sull’attività di tutti i giorni dell’ottico e dell’optometrista». Queste sono le linee guida nell’organizzazione del congresso, ma anche dei primi due corsi di formazione continua che verranno riproposti già a partire da ottobre: “Lenti progressive: prevenire, comprendere, risolvere i problemi più comuni” e “Correzione ottica, efficienza visiva e comfort”. «Nel primo saranno esaminate le caratteristiche funzionali delle progressive presenti sul mercato italiano, cercando di chiarire quali siano i punti strategici che possono aiutare a migliorare la tollerabilità e il comfort degli occhiali multifocali e a prevenire o risolvere i più comuni problemi di adattamento – rivela il
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Education Da sinistra, in senso orario: alcuni momenti delle precedenti edizioni dei tre corsi di formazione continua in progressive, lenti a contatto, correzione ottica e comfort visivo all’Istituto di Vinci
refrattivo, imparare nuove tecniche d’esame e migliorare le proprie competenze finalizzate al comfort della correzione ottica. Completa l’elenco dei corsi di formazione continua nella seconda metà del 2018 quello di “Lenti a contatto”. «Centrato sulla gestione della contattologia morbida, è indirizzato sia a chi deve iniziare sia a chi si occupa di lac da tempo: gli “esordienti” potranno acquisire la preparazione necessaria ad affrontare con sicurezza l’applicazione delle lenti morbide nelle varie condizioni refrattive, miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia, mentre i più esperti, grazie anche alle numerose lezioni pratiche negli ambulatori di contattologia, beneficeranno di un’esperienza innovativa con docenti esperti e potranno consolidare le proprie abilità, conseguire nuove competenze e acquisire conoscenze scaturite dalle più recenti ricerche scientifiche sui vari temi inerenti la pratica clinica della contattologia contemporanea – conclude Fossetti – Molti applicatori che hanno partecipato alle edizioni precedenti hanno dichiarato che il corso è stato utile a incrementare le proprie conoscenze, competenze e abilità professionali, inducendo modifiche e miglioramenti nella loro pratica quotidiana di contattologia».
direttore dell’Irsoo – Verrà, inoltre, chiarito che avere moderni e sofisticati strumenti è valido solo conoscendone bene, oltre al funzionamento, le finalità di misura e che per avere successo rimangono essenziali le conoscenze, le abilità e le competenze dell’operatore, che durante il corso vengono messe alla prova da lezioni di pratica. Nel secondo verrà presentato l’esame della refrazione oculare sia nelle procedure di base sia in quelle più sofisticate, come la tecnica binoculare di Humphriss, o in quelle per la misura della disparità di fissazione o dell’aniseiconia, per citarne solo alcune, tutte finalizzate al raggiungimento della migliore prescrizione ottica». Grazie anche alle numerose attività di pratica negli ambulatori dell’Istituto i partecipanti potranno verificare le proprie abilità nell’esame
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Lenti oftalmiche
Divel Italia, nell’oftalmica il futuro è aumentare le performance di Angelo Magri
Nei filtri solari la prima parte del 2018 è stata molto positiva per l’azienda con sede a Calderara di Reno, in provincia di Bologna. Nell’oftalmico, nonostante si registri una stagnazione, sono stati avviati importanti progetti di espansione
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el primo semestre di quest’anno Divel Italia ha registrato un generale miglioramento sotto il profilo sia delle vendite sia dell’organizzazione aziendale. Lo conferma Brando Marraccini, seconda generazione della proprietà del gruppo che ha il quartier generale nell’hinterland di Bologna, ma unità produttive e filiali sparse in Europa e nel mondo. Come valutate il primo semestre 2018 di Divel Italia? La nostra società da sempre è impegnata in due mercati paralleli, con dinamiche differenti: i filtri solari e le lenti oftalmiche. I primi sono legati al mercato del lusso: le vendite stanno perciò vivendo un periodo di forte espansione, legata soprattutto all’arrivo sul mercato di grandi player internazionali che hanno ampliato la gamma delle linee di occhiali griffati, aumentando così la richiesta di lenti da sole con particolarità tecniche ed estetiche e consentendo quindi alle nostre collezioni di filtri solari di acquisire una posizione di maggiore importanza. Anche
Brando Marraccini, direttore generale di Divel Italia
il mercato delle lenti oftalmiche ha registrato forti cambiamenti: la nostra azienda da quasi un anno ha programmato una profonda riorganizzazione della struttura produttiva e commerciale avviando un importante investimento tec-
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Lenti oftalmiche
nologico che le consentirà di informatizzare il proprio ciclo produttivo beneficiando anche degli incentivi previsti dal piano Industria 4.0. Abbiamo quindi deciso di rinnovare anche la nostra strategia commerciale, sviluppando la comunicazione attraverso campagne pubblicitarie sempre più presenti sui vari media, stampa, radio e televisione, e contemporaneamente migliorando il servizio di assistenza ai clienti nelle fasi pre e post vendita: sono state ristrutturate perciò le filiali di Milano e Torino e aperte le due nuove di Palermo e di Napoli. Che riscontri avete avuto nella prima parte dell’anno dal mercato italiano? Nei primi sei mesi del 2018 abbiamo registrato risultati positivi nel reparto filtri solari, grazie al già citato incremento di vendite che i maggiori fabbricanti di occhiali italiani stanno ottenendo e soprattutto all’export dei loro prodotti. Per quanto riguarda il dipartimento lenti oftalmiche, invece, nel primo semestre abbiamo consolidato la nostra posizione sul mercato, soprattutto nelle aree dove eravamo già presenti, e avviato importanti progetti di espansione che porteranno risultati tangibili presumibilmente nella seconda metà del 2018. In generale, tuttavia, abbiamo rilevato una stagnazione della domanda nel mercato oftalmico italiano nel periodo.
Una fase della produzione di Divel Italia
Quali sono le previsioni per la seconda metà del 2018 in generale e, nello specifico, sul mercato interno? Per il prossimo semestre riteniamo che il mercato del lusso continuerà la sua ascesa crescita a livello mondiale e conseguentemente anche a livello italiano. Maggiori perplessità suscita invece il mercato dell’ottica, inteso come consumi interni: il segmento degli occhiali da vista in Italia è ormai da molti anni saturo. L’unica variazione significativa può essere data dall’introduzione di nuove tipologie di lenti che conferiscono alle tradizionali mono o multifocali migliori performance, sia come protezione dell’occhio dai raggi UV e
dalla luce blu sia come utilizzo più mirato alle esigenze del consumatore odierno, ad esempio le lenti antiaffaticamento visivo o indispensabili per l’uso lavorativo moderno, con ottimizzazione della visione del vicino intermedio. Questi nuovi prodotti, se ben spiegati all’utente finale, possono aprire un mercato fino a oggi quasi del tutto inesplorato dagli stessi ottici e spingere in alto la domanda. Inoltre, come Divel Italia, fedeli alla nostra vocazione di innovazione e design, stiamo sviluppando nuove collezioni di lenti vista sole che andranno a rispondere a una specifica domanda di mercato.
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Lenti oftalmiche
Nikon: bis di portali per trade e consumer a cura della redazione
Sono online i nuovi siti del brand oftalmico, che danno il via a una strategia web sempre più strutturata sul mercato italiano
È
totalmente pensato per la community di professionisti del settore il nuovo sito di Nikon Lenswear Italia: Nikon Expert risulta infatti un portale professional, efficiente e intuitivo, dedicato ai centri ottici, dove l’azienda mette “in vetrina” i propri servizi premium. L’obiettivo? «Creare un contatto diretto e interattivo con i clienti attuali e potenziali, ricevere feedback in tempo reale, formare i partner e mettere a loro disposizione approfondimenti relativi a prodotti e servizi offerti», spiegano dall’azienda oftalmica. «Nikon Expert nasce con la volontà di essere un punto d’incontro tra Nikon Lenswear e gli ottici – commenta Paolo Cassinari, direttore di Nikon Lenswear Italia – E di fornire loro, quindi, uno strumento in più, oltre ai canali tradizionali, per relazionarsi direttamente con noi». Una grafica lineare e accattivante che sfoggia i colori del brand, giallo e nero, fa da cornice ai contenuti. Ad accogliere gli utenti, un video che racconta i pilastri del marchio Nikon Lenswear, dalla distribuzione selettiva per arrivare all’importanza del brand. «Il nostro impegno è rappresentare per i clienti un valore aggiunto – continua Cassinari – Lavoriamo per potenziare gli strumenti online a disposizione dei partner. Ed è proprio in quest’ottica che è stato creato il nuovo portale, costruito per essere accessibile da ogni dispositivo e per garantire una comunicazione tempestiva e frontale su tutto il territorio italiano». Sul sito l’ottico ha a disposizione una serie di servizi funzionali alla propria attività. Ad esempio, nella sezione Il mio Centro Ottico, il professionista può completare le informazioni utili al consumatore, come indirizzo, orario di apertura, contatti, tipologia di pagamenti accettati e servizi offerti: i dati inseriti in questa sezione andranno ad arricchire lo store locator del sito
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Lenti oftalmiche In queste pagine, alcune immagini dei nuovi portali di Nikon Lenswear Italy: nikonexpert.it, dedicato ai professionisti, e nikon-lenswear.it, indirizzato ai consumatori
www.nikon-lenswear.it
www.nikonexpert.it
consumer. L’ottico può inoltre accedere al listino lenti completo e aggiornato con le novità di prodotto, oltre che a una cospicua sezione di materiale marketing, ordinabile o direttamente scaricabile, e a un kit di dimostratori da richiedere in azienda. «Nikon Lenswear Italy mette a disposizione anche il calcolo dell’inset, con la possibilità di salvare i parametri di ciascun portatore e tenerli in archivio per future necessità, e il collegamento diretto al portale ordini online delle lenti, con il vantaggio di potersi interfacciare con il servizio clienti per qualsiasi dubbio o necessità, attraverso una chat istantanea», proseguono dall’azienda. Infine, Nikon Expert pone in evidenza le promozioni riservate al centro ottico e le condizioni di garanzia commerciale su tutti i prodotti. «È un progetto in divenire – sottolinea ancora Cassinari – Stiamo lavorando all’implementazione di altre aree dedicate alla formazione e alla fatturazione online e abbiamo in programma di offrire un servizio di personalizzazione dell’homepage: a indicarci il percorso da seguire saranno proprio gli ottici e il riscontro che ci daranno nei prossimi mesi per rendere lo strumento web sempre più funzionale». Al nuovo portale dedicato al trade si affianca il rinnovato sito rivolto al consumatore, anch’esso però pensato per essere al servizio dell’ottico. «Oggi è fondamentale poter raccontare il proprio prodotto anche direttamente al cliente finale, sempre più
consapevole e informato – spiega il manager – Rispetto a qualche anno fa sono aumentate le esigenze e le aspettative di chi acquista e si sono affinate le modalità di ricerca e di scelta di cosa acquistare e dove, anche in un settore tecnico come il nostro: da qui l’idea di creare una finestra per i consumatori sul mondo delle lenti oftalmiche Nikon». A disposizione dell’utente ci sono tante voci: dall’area dedicata all’occhio e ai difetti visivi, per saperne di più su tematiche legate alla visione e al benessere visivo, all’area Lifestyle che per ciascuna attività suggerisce come raccontare le proprie abitudini all’ottico per un consiglio professionale e tailor made. E, ancora: la sezione Fashion, su come personalizzare le lenti per adattarle al meglio al proprio stile e alla propria montatura, la voce Tecnologia, che trasferisce il bagaglio di ricerca che c’è dietro ogni lente, l’area Prodotti, che permette di narrare il valore aggiunto di ciascuna delle lenti del brand. Spazio anche alle novità su prodotti, trattamenti e tecnologie, alla sezione Trova la lente perfetta, per individuare quella più adatta all’utente finale, e allo store locator. «Con il nuovo sito consumer vogliamo fornire al consumatore uno strumento web utile e funzionale alla conoscenza dell’ampia proposta di lenti Nikon, ma anche supportare lo sviluppo del business dei nostri partner convogliando nei loro centri ottici nuovi potenziali clienti», conclude Cassinari.
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Lenti oftalmiche
Hoya: con Sync III un successo “potenziato” a cura della redazione
L’azienda oftalmica ha già registrato un forte aumento del sell out nel segmento della terza generazione di lenti progettate per rilassare gli occhi degli utenti digitali, lanciate a metà maggio
H
oya ha ottenuto i primi positivi riscontri già con la presentazione di Sync III che si è tenuta lo scorso maggio a Milano, cui ha partecipato anche l’ottico e optometrista Valter Veratti, durante la quale si sono alternati interventi tecnici e indicazioni su come vendere meglio e di più le lenti a supporto accomodativo. «La rivoluzione digitale ha cambiato radicalmente il nostro modo di vedere il mondo e la vista è stata la prima a subirne gli effetti – afferma Matilde Ronzoni, lens expert di Hoya Italia – Questo è in gran parte dovuto al fatto che i nostri occhi non sono fatti per trascorrere lunghi periodi di tempo guardando gli schermi o svolgendo compiti a distanza ravvicinata». Le fa eco Simone Roverato, customer care manager di Hoya Italia. «Le lenti Sync III sono specificamente progettate per alleviare l’affaticamento degli occhi e migliorare il comfort visivo per tutto il giorno – afferma – I nostri partner ne hanno compreso le potenzialità e i risultati sono stati evidenti fin da subito: già nelle prime settimane di vendita in esclusiva agli Hoya Center abbiamo incrementato di oltre il 60% le vendite dell’intero segmento». Hoya con Sync III vuole proporre una soluzione visiva adatta a soddisfare le esigenze degli utenti digitali moderni e allo stesso tempo offrire agli ottici e optometristi l’opportunità per distinguersi in un segmento ormai “affollato”, come è quello delle monofocali. Le lenti Sync III sono pensate per i portatori fra i 13 e i 45 anni che presentano disturbi di affaticamento visivo digitale e usano dispositivi digitali per più di due ore al giorno e sono disponibili in tre possibili zone
Matilde Ronzoni e Simone Roverato, rispettivamente lens expert e customer care manager di Hoya Italia
potenziate, per i diversi profili di utenti, in base all’età e al tempo di utilizzo dei dispositivi: +0.57, +0.95, +1.32. Sono inoltre personalizzabili sui parametri della montatura nella versione Sync III individuale, per favorire la migliore qualità visiva possibile. «La maggior parte degli ordini sono su Sync 13, cioè con addizione più +1.32 – aggiunge Anna Maria Nicolini, marketing manager di Hoya Italia – Considerando che mediamente la vendita di lenti progressive riguarda addizioni a partire da +2.00, Hoya ha creato un nuovo segmento che sarà in futuro propedeutico per un passaggio più agevole, appunto, alle multifocali». Il 1° ottobre Sync III sarà protagonista di un nuovo evento a Bari, sempre insieme a Veratti, che da operatore di esperienza trasferirà i vantaggi e i benefici di queste lenti agli ottici e optometristi pugliesi.
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La “nuova” Milano di archistar e futuri optometristi “Milano vicino all’Europa / Milano che banche che cambi / Milano gambe aperte / Milano che ride e si diverte / Milano a teatro / un olè da torero / Milano che quando piange / piange davvero / Milano a portata di mano / ti fa una domanda in tedesco / e ti risponde in siciliano…”. Così cantava Lucio Dalla nell’album del 1978 che portava il suo nome, con un testo tutto dedicato all’effervescenza della metropoli lombarda. Chi è meneghino di nascita e può accarezzarsi gli anni canuti certo ricorderà che quarant’anni fa, all’epoca della canzone, Milano era invece grigia e tesa, e “piangeva davvero” i morti che dalla strage di Piazza Fontana del ’69 causavano il magone ai cittadini narcotizzati. Se Lucio potesse passare di qui in questi tempi troverebbe una Milano post Expo governata da un brio che l’ha rimodellata: CityLife e le Tre Torri, Human Technopole, il nuovo Portello, ma anche la capitale del terzo settore; una città più respirabile, limitata nel
traffico urbano e vivacizzata dalle start up giovanili. Ma troverebbe anche un nuovo dinamismo optometrico: dopo la scomparsa e successiva riconversione dell’ISSO nel primo corso universitario alla fine degli anni 90 e la dissoluzione della gloriosa scuola civico di ottica una decina di anni dopo, l’optometria sembrava essere migrata altrove. Ma da qualche tempo, come le cicogne di Poggelow, l’area metropolitana si è ripopolata di realtà informate a criteri di serietà e affidabilità. Con una metamorfosi guidata è rinata la scuola civica di optometria, una delle poche di questo paese; ma è in parallelo con una significativa presenza dell’Irsoo di Vinci che da qualche anno ha una sua visibilità meneghina, e con la nuova apertura dell’Istituto Zaccagnini felsineo che nella zona della movida dei Navigli apre quest’anno una sede pluridisciplinare; rivitalizzata e riorganizzata nel corpus è protagonista anche la scuola di optometria presso l’Istituto
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di Sergio Cappa
Leonardo da Vinci a Bergamo. Se emulsioniamo la cultura con lo sfavillio del Mido, delle sedi delle principali aziende, gruppi, franchising, ecc, Milano è oggi davvero “vicino all’Europa”. Pur tuttavia il grande pubblico ancora non ci conosce, l’oftalmologo è vincente sul piano politico e sociale e le associazioni raccolgono solo il 10% degli ottici o poco più. Da canuto insegnante voglio sperare che questa frizzante vellicazione autocelebrativa non sia solo un abbacinante Truman Show mercantile ma possa essere la piattaforma per un prossimo professionista che, novello Jonathan Livingston, si libri oltre i cieli commerciali del profitto per mostrare anche l’altro volto dell’optometria, parafrasando l’album dei Pink Floyd del 1973.
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15 BLUDATA INFORMATICA 31030 Breda di Piave (TV) Via delle Industrie, 10 Tel. 0422 445442 Fax 0422 699318 info@bludata.com www.bludata.com 37 BUSTE per OTTICI bhlios.it 24126 Bergamo Via Costantina, 1/c Tel. 035 0667516 Cell. 3332081447 info@bhlios.it 43-44-45 CARL ZEISS VISION 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 17 Tel. 800 258327 marketing@vision.zeiss.com www.vision.zeiss.it 13 CECOP 20010 Pogliano Milanese (MI) Via Europa, 35 Tel. 02 93540073 Fax 02 93435238 www.cecopgroup.com 47-55 D.A.I. OPTICAL INDUSTRIES 70056 Molfetta (BA) Via dei Calzaturieri, 9 Z.I. Tel. 080 3974278 Fax 080 3973431 www.daioptical.com
27 FORMELLI 1945 40033 Casalecchio di Reno (Bo) Via Cerioli, 23 Tel. 051 590911 info@formelli1945.it
II copertina NAU! 21043 Castiglione Olona (VA) Via Mazzucchelli, 7 Tel. 0331 861233 Fax 0331 824435 info@nau.it www.nau.it!
49 HOYA 20024 Garbagnate Milanese (MI) Via Zenale, 27 Tel. 02 990711 Fax 02 9952981 hoya@hoya.it www.hoya.it
61 OCCHIOXOCCHIO 44124 Ferrara Via Renata Viganò, 12 Tel. 0532 909537 Fax 0532 900789 info@occhioxocchio.it www.occhioxocchio.it
9-69 IRSOO 50059 Vinci (FI) Piazza della Libertà, 18 Tel. 0571 567923 Fax 0571 56520 info@irsoo.it www.irsoo.it
53-68 OFTALMICA GALILEO 20099 Sesto San Giovanni (MI) Via Concordia, 5/C7 Tel. 02 243441 Fax 02 24344834 info@galileoitalia.it www.galileoitalia.net
65 ISTITUTO BENIGNO ZACCAGNINI 40141 Bologna Via Ghirardini, 17 Tel. 051 480994 Fax 051 481526
23 OPTILAB 10121 Torino C.so Vinzaglio, 9 Tel. 011 544297 Fax 011 5613321 www.optilab.eu info@optilab.eu
7 ITAL-LENTI 32015 Puos d’Alpago (BL) Viale Alpago, 222 Tel. 0437 454422 Fax 0437 46751 prima@itallenti.com www.itallenti.it
19-21 OPTOSAN 00012 Guidonia Montecelio (RM) Via Galileo Galilei, 11 Tel. 06 4130370 optosan@optosan.it www.optosan.it
70 MARK’ENNOVY Casella postale n° 42 Via Milo Burlini, 39 31050 Ponzano Veneto (TV) Tel. 800 785183 Fax 800 7885 184 servizio.clienti@markennovy.com www.markennovy.com
16 OTTICI ASSOCIATI 16162 Genova Via Albisola, 83 Tel. 010 7164000 www.otticiassociati.it oa@oaitalia.com
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N7 2018
31-35 RODENSTOCK 20089 Rozzano (MI) Centro direzionale Milanofiori Strada 7 palazzo T3 Tel. 02 31041 rodenstock.italia@rodenstock.com www.rodenstock.com 5 SEIKO OPTICAL 20024 Garbagnate Milanese (MI) Via Zenale, 27 Numero verde 800 016476 Fax 02 99071570 info@seiko-optical.com www.seiko-optical.com 29 SILHOUETTE ITALIA 22100 Como Via del Lavoro, 8 Tel. 031 525656 office@it.silhouette.com www.silhouette.com 59 SIOO 50121 Firenze Stazione di Santa Maria Novella, binario 1/A Tel. 055 216033 Fax 055 216033 info@scuolaottica.it www.scuolaottica.it pagina rigida TRANSITIONS OPTICAL www.transitions.com www. mytransitions.it 67 VITA RESEARCH 00040 Ariccia (RM) Via Variante di Cancelliera, 40 Tel. 06 934980 Fax 06 9345037 info@vitaresearch.com www.vitaresearch.com
divelitalia.it