Bollettino Santo Stefano Belbo - Valdivilla - 2/2015

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Poste stee IIta Italiane ttallilia iiannee SS.p S.p.A. .pp.A. A - SSpedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 e 3, CB-NO/TORINO n° 2 anno 2015 A.

L’AMICO DELLE FAMIGLIE - Bollettino parrocchiale di S. Stefano Belbo - Anno 2015 - N. 2 - Luglio Period. relig. - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 e 3, CB-NO/TORINO n° 3 anno 2009 - Filiale di Cuneo - Dir. resp. D.G. Ciravegna - Aut. Trib. Alba n. 280, 13/10/1966 - Red.: Parroco, Don Francesco Blengio - Tel. 0141 844.184 - 12058 S. Stefano Belbo (CN) Stampa: FGE S.r.l. - Moasca (AT) 0141 1768593

Da questo numero il bollettino sarà disponibile anche su internet all’indirizzo

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Bollettino parrocchiale di S. STEFANO BELBO - VALDIVILLA www.sacrocuoreparrocchia.it



LA VIA DA PERCORRERE

Carissimi, nella lettera Apostolica di Papa Francesco “Evangelii Gaudium”, al n. 200, pubblicata il 24 novembre 2013, a conclusione dell’Anno della Fede, leggiamo: «...desidero affermare con dolore che la peggiore discriminazione di cui soffrono i poveri è la mancanza di attenzione spirituale... l’opzione preferenziale deve tradursi principalmente in una attenzione religiosa privilegiata e prioritaria». Sono parole che ci colpiscono nel profondo dell’animo, frullano nella mente e sentiamo di condividere pienamente.

Le anime hanno enormemente bisogno di una «attenzione religiosa privilegiata». La preoccupazione del Papa, dunque, non si limita alla povertà intesa come mancanza di beni materiali, per la quale tutti siamo invitati a compiere le “opere di misericordia corporale”, egli va oltre, va all’uomo tutto intero, fatto di corpo, con le sue necessità corporali, e di anima, con le sue necessità spirituali, a quel «Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).

Diffusa povertà spirituale

Ascolta chi è stato crocifisso, ascoltalo parlare al tuo cuore; ascoltalo, Lui che ti dice: tu vali molto per me. Giovanni Paolo II

Bisogna constatare che in tante anime del nostro tempo, al di là della propria condizione economica, vi è una diffusa povertà spirituale. Spesso la Fede è assopita. Non raramente emergono pregiudizi ingiustificati. Appare evidente una distanza dall’appartenenza viva alla Chiesa, come famiglia spirituale. Una conseguenza disastrosa di questa scarsa amicizia con Gesù, è da riscontrarsi spesso, nelle famiglie che si frantumano. Nella mente di molte persone non è più chiaro il concetto di famiglia. 1


Credo sia venuto il tempo, da parte di ogni credente, di rispolverare seriamente e di rimettere in piena luce le Sette Opere di Misericordia Spirituale. Prendersi cura dei bisogni corporali è molto, ma non è sufficiente. Una carità che si limitasse alla materia non sarebbe “piena” carità cristiana, si confonderebbe con il solidarismo. La Chiesa lo sa, e raccomanda di dedicare almeno le stesse energie date verso le Opere di Misericordia Corporale anche nell’esercizio della Misericordia per le anime.

come sia l’autentica vita cristiana. La nostra società è satura di credenti che sanno pochissimo della loro fede e, spesso, non credono in nulla. Hanno bisogno di qualcuno che, senza presunzione, li aiuti a riscoprire le verità del Vangelo, insegnate dalla Chiesa. Ammonire i peccatori Opera non facile, anche per il rischio di mancare di carità nei modi e nei tempi dell’ammonimento. Ma resta il fatto che l’indifferenza verso chi sbaglia sarà una delle colpe più ricorrenti di cui l’uomo dovrà rendere conto a Dio nel Giudizio.

Opere di Misericordia Spirituale L’uomo ha enormemente bisogno di Gesù. Il Signore Gesù non è solo il medico che cura tutto l’uomo, egli è anche la cura stessa, la medicina. Consigliare i dubbiosi Viviamo un tempo in cui il dubbio è esaltato e presentato come una virtù. Il cattolico è uno che deve avere delle certezze fondate sulla Fede e forte di questo, con assoluta delicatezza e convinzione, può aiutare coloro che nella vita non sanno più che pesci pigliare. Insegnare agli ignoranti Qui si tratta di illuminare le menti di quegli amici, conoscenti, familiari, parenti... che ignorano in blocco 2

Consolare gli afflitti La vita dell’uomo è, prima o poi, funestata dalla sofferenza: delusioni, fallimenti, amarezze, malattie, solitudini, peccati... L’uomo moderno che non vuole più inginocchiarsi per pregare, non trova più il tempo per recarsi alla Messa, si trova schiacciato dal peso della vita. È un atto di autentica misericordia portare una parola di conforto a chi si trova nel buio dell’afflizione. Perdonare le offese Com’è difficile quest’opera di misericordia! Senza di questa non è possibile esercitare tutte le altre. Chi riesce a perdonare le offese dimostra di essere veramente forte; è virile come


Gesù, è materno come Maria. Sopportare pazientemente le persone moleste Gesù che ci ordina di amare i nemici, si accontenta di chiederci di sopportare le persone pesanti e fastidiose. Chi ci riesce scopre a volte anche i molti lati belli dei molestatori ma, sorprendentemente, è anche reso sereno da questo “lasciarsi mettere in croce quotidianamente”. Pregare Dio per i vivi e per i morti Possiamo fare molte cose pratiche per gli altri: dare da bere, da mangiare, essere ospitali... ma la cosa più importante che possiamo fare e che, forse, è poco considerata, è la carità di una preghiera. Per chi è ancora quaggiù e per chi,

superata la soglia della morte, forse ha bisogno proprio delle nostre preghiere.

La via da percorrere Somma misericordia, dice San Tommaso d’Aquino, è guidare un fratello dalle tenebre dell’errore alla luce della verità. Le Opere di Misericordia Spirituale, sono la strada privilegiata. Quella da percorrere. Assieme a San Paolo, con la sua stessa ansia di Pastore, vorrei anch’io ripetere: «Quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia, perché vi porto nel cuore» (Fil. 1,4-7). A tutti rivolgo il mio cordiale saluto. Con affetto. Don Francesco 3


“O BELLA MIA SPERANZA”

“O bella mia speranza / dolce amor mio Maria / tu sei la vita mia / la pace mia sei tu”. Chi scriveva così sentiva Maria vicina, apriva a lei il proprio cuore con confidenza. La tenerezza di Maria è la madre colma di dolcezza e tenerezza. Alle nozze di Cana ha rivelato un cuore materno verso i due sposi rimasti senza vino per la festa di nozze. È Lei che strappa il miracolo! Sembra quasi che Gesù abbia fatto una legge per se stesso: “Io faccio il miracolo, ma che Lei chieda!”. Quindi come Madre dobbiamo tanto invocarla, avere tanta fiducia in Lei, venerarla tanto! San Francesco di Sales la dice persino con tenerezza “nostra nonna” per avere la consolazione di far la parte del nipotino che si getta con piena confidenza nel suo grembo. Papa Paolo VI°, che ha dichiarato Maria Madre della Chiesa, la chiama spesso anche “sorella”: “Maria, benché privilegiata, benché madre di Dio, è anche nostra sorella”. È proprio nostra sorella! Ha vissuto una vita uguale alla nostra. Anche Lei è dovuta emigrare in Egitto. Anche Lei ha avuto bisogno di essere aiutata. Lavava piatti e panni, preparava i 4

pasti, spazzava i pavimenti. Ha fatto queste cose comuni ma in maniera non comune perché “essa”, dice il Concilio, “mentre viveva in terra una vita comune a tutti, piena di sollecitudini familiari e di lavoro, era sempre intimamente unita al Figlio suo”. Sicché la confidenza la Madonna ce la ispira non solo perché è tanto misericordiosa, ma anche perché ha vissuto la nostra stessa vita, ha sperimentato parecchie delle nostre difficoltà e noi dobbiamo seguirla e imitarla specialmente nella fede.


CAPPELLA DI MONCUCCO NOVENA DI PREGHIERA ALLA MADONNA DELLA NEVE La Novena inizierà Lunedì 27 Luglio e terminerà con la festa della Madonna della Neve, Mercoledì 5 Agosto. Ci guiderà nelle meditazioni, nella preghiera e nelle celebrazioni il Vescovo Mons. Giovanni Scanavino, nostro concittadino. Lo accogliamo, come sempre, con gioia e con affetto e lo ringraziamo anticipatamente. Le S. MESSE FERIALI verranno celebrate, ogni giorno, alle ore 6.30 e alle 7.30 Le S. MESSE FESTIVE alle ore 7.00 – 10.00 – 17.00 Il S. ROSARIO alle ore 21.00

LUNEDÌ 27 LUGLIO Ore 5.30 Pellegrinaggio a piedi per Castiglione Tinella e Valdivilla, partendo dal Cimitero di Castiglione Tinella

SABATO 1 AGOSTO Ore 5 Pellegrinaggio a piedi, partendo dalla Piazza della Chiesa di Stefano Belbo

DOMENICA 2 AGOSTO Ore 20 Cena dell’amicizia a Moncucco Ore 17.00 S. Messa per gli Anziani

LUNEDÌ 3 AGOSTO

MERCOLEDÌ 5 AGOSTO

Giornata dei Ragazzi

Festa della Madonna della Neve Ore 7.00 – 10.00 – 17.00 S. Messe

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CAPPELLA MADONNA DELLE ROSE NOVENA DI PREGHIERA VENERDÌ 7 - SABATO 15 AGOSTO Ore 21 S. Messa: giorni feriali Ore 10 S. Messa: giorni festivi

CAPPELLA DI SANTA LIBERA TRIDUO DI SAN GIACOMO MERCOLEDÌ 22 - GIOVEDÌ 23 - VENERDÌ 24 LUGLIO Ore 21 S. Messa SANTO STEFANO BELBO Lunedì ore 8 Martedì ore 8 Mercoledì ore 10 – 18 alla Comunità Cenacolo, Via S. Maurizio Giovedì ore 8 Venerdì ore 8 – 16 Casa di Riposo Sabato ore 8 – 18 (Messa festiva del sabato) Domenica ore 8 – 11 – 17

VALDIVILLA Domenica ore 9.30

NUOVO ORARIO SANTE MESSE

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù Tel. 0141.844184 Don Francesco Blengio Tel. 328.2420511 Don Luca Bravo Tel. 333.2387542

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NUMERI DI TELEFONO


CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA A MARIA SANTISSIMA Vieni, Maria, entra e abita in questa casa che noi ti offriamo e consacriamo a Te. Sii benvenuta, ti riceviamo con gioia di figli. Siamo sommamente indegni; ma tu che sei così buona, con piacere vieni a donare la tua presenza ai tuoi figli più bisognosi. Noi ti accogliamo con lo stesso affetto con il quale l’ apostolo Giovanni ti ricevette a casa sua dopo la morte di Gesù. Distribuisci fra noi tutti le grazie spirituali e materiali di cui abbiamo bisogno. Mantienici lontano dal peccato. Sii strumento di luce, di gioia e di santificazione come lo fosti nella famiglia di Nazareth. Sii per noi Madre, Maestra e Regina. Aumenta in noi la fede, la speranza, l’amore. Infondici lo spirito di preghiera. Che Gesù, via verità e vita, abiti sempre in questa casa. Suscita vocazioni tra i nostri cari. Ti preghiamo che tutti noi possiamo trovarci un giorno in cielo. Amen

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FINE ANNO CATECHISTICO

Abbiamo concluso nel mese di Maggio l’anno catechistico. Un anno fatto di impegno, di fatica, di entusiasmo e di momenti di difficoltà e di mete raggiunte. Abbiamo ringraziato il Signore per quanto ci è stato donato e per affidargli le prossime attività estive e il futuro dei nostri ragazzi; quel futuro che preoccupa tutti, genitori, catechisti, insegnanti, sacerdoti. Di fronte agli avvenimenti tragici che ogni giorno la TV ci presenta (omicidi di giovani vite, delitti nelle famiglie…) emerge una realtà drammatica che non solo preoccupa, ma anche spaventa. Le nuove generazione ci appaiono

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come un mondo opaco, misterioso, un territorio che spesso non si è più in grado di riconoscere. Può essere opportuno leggere quanto ha scritto un grande educatore, don Domenico Cravero: “In questi ultimi tempi i genitori si sono proposti di non lasciare mancare nulla ai loro figli. Paradossalmente proprio le generazioni che hanno ricevuto tutto si sono ritrovate con nulla. Ne è scaturita non la riscossa dei giovani, ma l’emergenza educativa. Gli adulti si sono assunti la missione di rendere la vita dei figli meno difficile, fino a sostituirsi alla loro fatica e responsabilità, secondo il principio: “dimmi che cosa ti


piace e io te lo procuro”. Non si sono accorti della squalifica che quel messaggio contiene. Esonerandoli dal senso del dovere, li hanno privati della soddisfazione della conquista”. Purtroppo anche da noi, lontani dalle gradi città, la situazione non è diversa. Occorre aprire gli occhi. È urgente che i genitori prendano sempre più coscienza del loro compito educativo, soprattutto per quanto riguarda la formazione religiosa. Sull’educazione si fonda l’avvenire della nostra società. È necessario educare all’amore vero, al dono. Il futuro si costruisce con fatica, passa attraverso il sacrificio. È molto positivo, quindi,trasmettere messaggi che invitano alla responsabilità, all’autocontrollo, alla condivisione; guidare le giovani generazioni a ringraziare Dio per ciò che sono, per

quello che hanno, aiutandoli a stabilire un vero rapporto di fiducia e di amicizia verso Gesù. “I genitori sono i primi annunciatori della fede ai loro figli” (Lumen Gentium 11). Sono una catechesi vivente per i figli. È necessario non perdere la speranza. Ciò che è seminato nel vissuto quotidiano in famiglia e nella comunità col tempo crescerà e si svilupperà portando frutto. Non dimentichiamo gli impegni che sono alla base del cammino di fede: – Ogni giorno una piccola sosta per la preghiera. – Fedeltà all’Eucarestia festiva, non per obbligo o per semplice tradizione, ma per alimentare e crescere la vita spirituale – Un graduale ma costante inserimento nella vita della comunità. Non solo partecipazione o collaborazione, ma corresponsabilità. 9


I RAGAZZI E I GIOVANI HANNO FEDE IN CRISTO? La crescita spirituale dei nostri ragazzi è molto importante: di questo dobbiamo esserne profondamente convinti, per non vanificare tutti gli sforzi educativi. La nostra civiltà, oggi, guarda con molto interesse a ciò che si “HA”, piuttosto che a ciò che si “È” o si dovrebbe “essere”. Nella nostra società conta chi ha molto. Poiché la fede in Cristo non è un bene materiale conta poco, al limite è una cosa nascosta, in fondo in fondo, dove ognuno la gestisce come vuole.

I ragazzi e i giovani hanno fede in Cristo? Ci chiediamo se i ragazzi e i giovani hanno ancora la fede in Cristo: fondamento per ricevere i Sacramenti. Alcuni dicono che sono pochi i giovani e i ragazzi che hanno ancora fede: sono pessimisti o no? Una grande parte dei ragazzi e dei giovani che non hanno fede in Cristo è perché non l’hanno ricevuta dai genitori. Altri l’hanno persa per strada, perché, forse, anche i genitori l’hanno persa. Se i genitori non credono in Gesù e non credono in niente, anche i figli faranno la stessa fine: 10

sono poche le eccezioni. I figli generalmente seguono i genitori.

I ragazzi e i giovani di ieri Nelle famiglie, in generale, si respirava un’aria cristiana e ciò che dissipava la fede nei ragazzi e nei giovani poteva essere ricercato non tanto nella famiglia, quanto nei problemi morali o da cause esterne. Oggi, i problemi morali non li sfiorano neppure più, non li mettono più in crisi. Non pensano più che ci sia qualcosa di male, degli errori sì, ma di male no. Il disordine morale non li porta più in crisi di fede.

Non si parla più di Dio I ragazzi e i giovani non credono più, perché negli ambienti in cui vivono non si parla più di Dio e di valori spirituali. Non si parla più di vera amicizia, di sacrificio, di donazione, di servizio, di giustizia. Sono cambiati gli ideali. Oggi gli ideali sono riducibili ad un generico “stare bene” il più possibile e basta! Nella famiglia di oggi si parla ancora di Dio? No! Nelle famiglie non si prega più. I giovani non credono più in Dio perché non si parla di Dio.


Si ha paura che Dio venga a condizionare la libertà dell’uomo. Dio sta a casa sua.

Ma Dio ci ha creati, amati e salvati L’uomo da solo va verso il suicidio: atomica, violenza, guerra, inquinamento. È necessario lasciare entrare Dio. Oggi non si può più parlare di Dio nelle scuole, nelle fabbriche ecc… e nelle famiglie si è presa questa mentalità: Dio è assente. Ci sono molti problemi, bisogna lavorare.. Il lavoro porta ad orari strani, c’è l’invadenza della televisione. La gente non è cattiva, è fondamentalmente buona. C’è un ingranaggio che prende le persone fino al punto da arrivare a dirsi cristiane, pur mettendo Dio fuori casa. A volte, si richiedono e si ricevono i Sacramenti, senza richiedere e ricevere Cristo! I ragazzi crescono senza Dio, ma con i Sacramenti (né Messe, né catechismo, né nulla…). La differenza tra cristiani e non cristiani non c’è più. L’assenza di Dio è preoccupante. Si parla meglio con i ragazzi che hanno fatto grossi errori, che con i ragazzi che hanno chiuso con Dio: i loro ideali sono solo egoistici. Finchè devono ricevere sì, ma quando devono

donare, no! Questi ragazzi, senza accorgersene, si trovano senza fede e così anche i loro genitori. Cinici di fronte al problema dello spirito e anche sul piano sociale: disimpegnati e sfiduciati.

La Cresima Comunione

e

la

Prima

Questi Sacramenti sono un’occasione per i ragazzi e i loro genitori, per uscire da questa situazione. Trovare qualcosa di più che non sia il benessere o l’avere. È un’occasione importante per dare loro degli indirizzi morali, per aiutarli a riscoprire e a crescere nella fede. Dialogare con loro e pregare con loro.

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IN DISPARTE CON LUI

Sarà capitato, forse, anche a noi qualche momento nella vita in cui non volevamo vedere nè sentire nessuno. Gesù viene in nostro soccorso e ci chiama accanto a sé, non vuole che rimaniamo soli con i nostri problemi e la nostra solitudine: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”. L’attenzione e la tenerezza di Gesù ci sorprendono sempre! Quanto è grande la sua umanità! Lui e i suoi discepoli sono letteralmente assaliti, quasi aggrediti, “mangiati” dalla folla:

“Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare”.

Quando si dice “c’è un limite a tutto”, è proprio ciò di cui parliamo oggi: è necessario trovare momenti di sosta, di riflessione, di tranquillità, e avere con noi e intorno a noi qualcosa che ci parli di Lui: il Vangelo, la corona del Rosario, qualche buon libro e buona rivista. È necessario fare un’esperienza dove Lui, il nostro Salvatore, in qualche modo ci sia.

Chiamaci ancora, Signore, in disparte con te. Chiamaci ancora per gustare la tua Parola, desiderata, custodita e vissuta. Chiamaci ancora per fare esperienza di quel silenzio che umanizza la vita. Scegliamo te, Signore, perchè sei l’unico che non delude, tu solo sazi ogni nostro desiderio.

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«Nella famiglia, tutto è legato assieme: quando la sua anima è ferita in qualche punto, l’infezione contagia tutti. E quando un uomo e una donna, che si sono impegnati a essere “una sola carne” e a formare una famiglia, pensano ossessivamente alle proprie esigenze di libertà e di gratificazione, questa distorsione intacca profondamente il cuore e la vita dei figli. Tante volte i bambini si nascondono per piangere da soli …». “Quando gli adulti perdono la testa, quando ognuno pensa a sé stesso, quando papà e mamma si fanno del male, l’anima dei bambini soffre molto, prova un senso di disperazione. E sono ferite che lasciano il segno per tutta la vita”. Papa Francesco, udienza del 24.06.’15, in piazza S. Pietro

Santo Stefano Belbo GRIGLIATA DELL’AMICIZIA SABATO 8 AGOSTO – ORE 20.00 nel SALONE dell’oratorio

Santo Stefano Belbo BANCO DI BENEFICENZA durante le feste di San Rocco Il ricavato è devoluto per la manutenzione della Chiesa e dell’Oratorio

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IL DECALOGO DEL PAPÀ

1. Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la madre La famiglia è un sistema che si regge sull’amore. Non quello presupposto, ma quello reale, effettivo. Senza amore è impossibile sostenere a lungo le sollecitazioni della vita familiare. Non si può fare i genitori “per dovere”. E l’educazione è sempre un “gioco di squadra”. Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un’intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché rappresentano una base sicura. Un papà può proteggere la mamma dandole il “cambio”, il tempo di riprendersi, di riposare e ritrovare un po’ di spazio per sé.

2. Il padre deve soprattutto esserci Una presenza che significa “voi siete il primo interesse della mia vita”. Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo con i propri figli. Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra l’assenza del padre e lo scarso profitto scolastico, 14

il basso quoziente di intelligenza, la delinquenza e l’aggressività. Non è questione di tempo, ma di effettiva comunicazione. Esserci, per un papà vuol dire parlare con i figli, discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla sua vita. È anche imparare a notare tutti quei piccoli e grandi segnali che i ragazzi inviano continuamente.

3. Il padre è un modello, che lo voglia o no Oggi la figura del padre ha un enorme importanza come appoggio e guida del figlio. In primo luogo come esempio di comportamenti, come


stimolo a scegliere determinate condotte in accordo con i principi di correttezza e civiltà. In breve, come modello di onestà, di lealtà e di benevolenza. Anche se non lo dimostrano, anche se persino lo negano, i ragazzi badano molto di più a ciò che il padre fa, alle ragioni per cui lo fa. La dimostrazione di ciò che chiamiamo “coscienza” ha un notevole peso quando venga fornita dalla figura paterna.

4. Un padre da’ sicurezza Il papà è il custode. Tutti in famiglia si aspettano protezione dal papà. Un papà protegge anche imponendo delle regole e dei limiti di spazio e di tempo, dicendo ogni tanto “no”, che è il modo migliore per comunicare: “ho cura di te”.

5. Il padre incoraggia e dà forza Il papà dimostra il suo amore con la stima, il rispetto, l’ascolto, l’accettazione. Ha la vera tenerezza di chi dice: “Qualunque cosa capiti, sono qui per te!”. Di qui

nasce nei figli quell’atteggiamento vitale che è la fiducia in se stessi. Un papà è sempre pronto ad aiutare i figli, a compensare i punti deboli.

6. Il padre ricorda e racconta Paternità è essere l’isola accogliente per i “naufraghi della giornata”. È fare di qualche momento particolare, la cena per esempio, un punto d’incontro per la famiglia, dove si possa conversare in un clima sereno. Un buon papà sa creare la magia dei ricordi, attraverso i piccoli rituali dell’affetto. Nel passato il padre era il portatore dei “valori”, e per trasmettere i valori ai figli bastava imporli. Ora bisogna dimostrarli. E la vita moderna ci impedisce di farlo. Come si fa a dimostrare qualcosa ai figli, quando non si ha neppure il tempo di parlare con loro, di stare insieme tranquillamente, di scambiare idee, progetti, opinioni, di palesare speranze, gioie o delusioni?

7. Il padre insegna a risolvere i problemi Un papà è il miglior passaporto per il mondo “ di fuori”. Il punto sul quale influisce fortemente il padre è la capacità di dominio della realtà, l’attitudine ad affrontare e controllare il mondo in cui si vive. Elemento anche questo che contribuisce non poco 15


avev estremamente bisogno. avevo Non avevo uno a cui confidare le mie pene. La colpa è anche sua s se sono finito così in basso. Se fos stato al suo posto, mi safossi rei comportato diversamente. rei No avrei abbandonato mio Non g nel momento più delifiglio ca della sua vita. Lo avrei cato in incoraggiato a ritornare sulla r retta via con la comprension di un vero padre. A me è ne mancato tutto questo”.

9. Il padre è sempre il padre aalla lla strutturazione strutturazion della personalità d el figlio. glio. IlI papà è la persona che del fornisce ai figli la mappa della vita.

8. Il padre perdona Il perdono del papà è la qualità più grande, più attesa, più sentita da un figlio. Un giovane rinchiuso in un carcere minorile confida: “Mio padre con me è sempre stato freddo di amore e di comprensione. Quand’ero piccolo mi voleva un gran bene; ci fu un giorno che commisi uno sbaglio; da allora non ebbe più il coraggio di avvicinarmi e di baciarmi come faceva prima. L’amore che nutriva per me scomparve: ero sui tredici anni… Mi ha tolto l’affetto proprio quando ne 16

Anche se vive lontano. Ogni figlio ha il diritto di avere il suo papà. Essere trascurati o abbandonati dal proprio padre è una ferita che non si rimargina mai.

10. Il padre è immagine di Dio Essere padre è una vocazione, non solo una scelta personale. Tutte le ricerche psicologiche dicono che i bambini si fanno l’immagine di Dio sul modello del loro papà. La preghiera che Gesù ci ha insegnato è il Padre Nostro. Una mamma che prega con i propri figli è una cosa bella, ma quasi normale. Un papà che prega con i propri figli lascerà in loro un’impronta indelebile.


DIO È MIO PADRE! Si, se Dio è mio padre posso star tranquillo e vivere in pace: sono assicurato per la vita e per la morte, per il tempo e per l’eterno. Se Dio è mio Padre conto qualcosa e trovo in Lui la mia vera dignità. Se Dio è mio padre non continuerò a ripetere fino alla noia: “Perché… perché… perché…?”, ma dirò invece con realismo e fiducia: “Tu sai…tu sai…tu sai…”. Ho sperimentato che Dio si dà a chi si abbandona totalmente. E nel suo darsi e nel tuo darti, tu non ragioni più. Oh notti di fuoco del suo abbraccio! Oh pienezza del dono! Oh superamento di tutto il visibile! Oh amore che tutto vince! Prova ad abbandonarti sulla sabbia arida del tuo deserto, lunga la pista del tuo cammino. 17 17


LA CASA DI RIPOSO DI SANTO STEFANO BELBO INAUGURA UN NUOVO NUCLEO RESIDENZIALE La Casa di Riposo “V. Ravone” di Santo Stefano Belbo si arricchisce di un nuovo nucleo residenziale, finalizzato ad ospitare al meglio ed in modo molto confortevole fino a 20 persone autosufficienti e non: è questo il risultato di un notevole intervento di ristrutturazione eseguito nei locali del primo dei quattro piani di cui consta la struttura e già oggetto di concessione in uso gratuito all’ASL CN2 di Alba – Bra, quale sede del Distretto Sanitario. Grazie ad un cospicuo lascito delle sorelle Ida ed Emma Besenval, una volta ospiti della Casa di Riposo, l’ Amministrazione dell’Ente, presieduta dalla sig. ra Anna Forno e composta da Franco Gallina, Valter Boido, Beppe Amerio e Andrea Montanaro, ha potuto realizzare un nuovo nucleo abitativo formato da 14 camere, di cui sei doppie e otto singole, tutte arredate con materiali di ottima fattura e complete di zona cottura e servizi igienici, nonché di alcuni locali comuni.magazzino. Tale nucleo è autorizzato a funzionare come R.S.A. e come R.A. in ragione di 10 posti ciascuna. Sabato 18 aprile scorso si è svolta la cerimonia di 18

inaugurazione della nuova opera con la partecipazione di un folto pubblico e diverse Autorità, tra cui il Prefetto di Cuneo dr. Giovanni Russo, il Vescovo di Alba mons. Giacomo Lanzetti, il Sindaco di Santo Stefano Belbo dr. Luigi Genesio Icardi. La Presidente Anna Forno, dopo essersi compiaciuta per la larga partecipazione all’evento, segno inequivocabile che le iniziative pubbliche in campo sociale destano sempre interesse e apprezzamento, ha voluto ricordare il gesto altamente munifico delle benefattrici, le sorelle Besenval, il cui intervento finanziario ha consentito di realizzare anche maggiori opere non previste in progetto, quali il rinnovo della centrale e dell’impianto termico con l’installazione di pannelli solari. Ha quindi rivolto parole di stima e gratitudine a quanti hanno, in vario modo,


reso possibile la realizzazione dell’importante opera ricettiva destinata alle Comunità della Valle Belbo: alle precedenti Amministrazioni che, nel gestire l’Ente con parsimonia e oculatezza, hanno fatto sì che nessun problema, anche finanziario, potesse verificarsi.

Ai vertici dell’organizzazione burocratica dell’Ente: il coordinatore e consulente giuridico-amministrativo dr. Riccardo Cascino e la direttrice-responsabile di struttura rag. Marita Bosca al personale che, a qualunque titolo presti servizio e collaborazione, si adopera per fornire al meglio ospitalità e assistenza agli anziani e che, sicuramente allo stesso modo, procederà nei confronti dei nuovi utenti e infine alle ditte e persone fisiche che hanno donato accessori vari (televisioni, tendaggi, ecc.) per il nuovo nucleo.

CRESIMA - S. STEFANO BELBO


????? PRIMA COMUNIONE - S. STEFANO BELBO

PRIMA COMUNIONE - VALDIVILLA

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25 APRILE - I NOSTRI CHIERICHETTI AL ????? CONVEGNO DIOCESANO CHIERICHETTI DI ALBA

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DOMENICA 31 MAGGIO - FESTA DELL’ETÀ D’ORO ?????

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GITA D’AUTUNNO ????? 2015 12 - 16 OTTOBRE

COSTA AMALFITANA SORRENTO – POSITANO – ISOLA DI CAPRI – PAESTUM...

UNA BELLA LEGGE PER OGNI VOGLIA Se c’è una cosa al giorno d’oggi facilissima da far mutare è il «costume». Basta avere i soldi. Orientare (o disorientare) la cosiddetta opinione pubblica è diventato un mestiere profumatissimamente pagato, e gli esperti di «comunicazione» e i consulenti d’«immagine» vengono contesi da tutti i potenti del mondo. Così, finisce che quelli deputati a fare le leggi si mettono alla finestra e chiedono: gente, che cosa vi va oggi? Uno dice che vuole a tutti i costi un figlio, un altro dice che vuole disfarsi di quello che gli nascerebbe, un terzo vuole morire perché la sua vita non ha la «qualità» desiderata, un quarto vuole sposarsi con un maschio, e così via. Ok !, ecco una bella legge a pro di ciascuna di queste voglie all’uopo proclamate «diritti» e condanna mediatica per chi osa protestare. “Se domani vi viene in mente qualche altro desiderio, fatecelo sapere, siamo qui apposta per accontentarvi”! Eh, ce l’avevano detto, i Papi, che sganciata dalla Legge d Dio la democrazia di un popolo è condannata ad oscillare in un perverso pendolo tra anarchia e totalitarismo. Oggi, l’Occidente ce li ha tutti e due: l’anarchia sociale in casa e il totalitarismo di ogni tipo alle porte! R.C. 23


INCONTRO DEI GIOVANI CON PAPA FRANCESCO A TORINO

Domenica 21 giugno abbiamo avuto la fortuna e la grande gioia di condividere forti momenti di preghiera e riflessione con il santo Padre a Torino. “L’amore più grande” è stato lo slogan che campeggiava su opuscoli,, magliette, zainetti e cartelloni. Una scritta breve ma significativa. Si tratta di parole che rimandano il pen-siero al dono della vita di Gesù sullaa croce. “L’amore più grande” costituisce ill motto dell’Ostensione della Sindonee 2015. L’amore si è ripresentato come filo conduttore nell’omelia di Papa Francesco durante la S. Messa. 24

In collegamento alle parole del salm mo “Rendete grazie al Signore, il suo am amore è per sempre”, il Papa ha ribad dito la presenza del Signore al nostro fiaanco e la fedeltà del suo amore. È em emersa la forza dell’amore di Dio che riricrea tutto e di conseguenza si è fatto chiaro l’invito del Papa a lasciarci ttrasformare dall’amore del Signore. Q Quest’Ultimo, ha sostenuto il santo P Padre, tende la mano e offre la roccia del suo amore stabile e sicuro all’uomo che grida di non farcela più. Parole semplici, dirette, chiare con significati profondi e capaci di suscitare riflessioni e domande personali quali “Come viviamo l’amore di Dio?”. Come suggeriscono i salmi, il Signore è la nostra Forza e “ Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta a l l a


mia destra, non posso vacillare (salmo15)”. E’ stata un’emozione unica e ricca di entusiasmo e gioia! o Abbiamo partecipato aalla S. Messa celebrato ta dal Papa e ricevuto la sua benedizione cui mo di solito assistevamo tramite la televisione.. gliaCiò si è svolto tra miglialim ma ia di persone in un clima antis festoso e di fede. Tantissimi i giovani provenienti non solo dal Piemonte ma da tutta Italia, Europa e mondo; significativa è stata la presenza di un gruppo dalla Polonia, paese che ospiterà la Giornata Mondiale dei Giovani il prossimo anno. In particolare era dedicato proprio ai ragazzi l’incontro della sera sempre in Piazza Vittorio. Un momento di gioia e riflessione con Papa Francesco, preceduto da alcune ore di festa con canti e diversi ospiti succedutisi sul palco. Il Santo Padre ha risposto in modo coinvolgente e chiaro a domande lette da alcuni giovani incentrate su tre parole: amore, vita ed amici. Il Papa ci ha offerto preziose considerazioni, tra cui descrivere l’amore come opera concreta, dialogo con gli altri e casto, cioè rispettoso dell’altra persona. I giovani devono saper an-

dare controcorrente rivolgendosi ai fratelli per contrastare la cultura del piacere dilagante. In sintesi, riprendendo una frase del beato Piergiorgio Frassati bisogna “vivere non vivacchiare!”. Il Papa ha quindi indicato di vivere con impegno, coraggio, creatività ed amore, seguendo anche l’esempio dei numerosi santi che la nostra terra ha conosciuto. È stato un incontro intenso ed emozionante, con momenti di allegria e di preghiera. La commozione di poter incrociare lo sguardo con Papa Francesco, la gioia di condividere una lunga e bella giornata con migliaia di persone in festa, le riflessioni personali e collettive maturate certamente lasceranno un segno in tutti i partecipanti. Cristina Bona e Marika Saracco 25


DAI REGISTRI PARROCCHIALI Parrocchia S. CUORE di GESÙ – S. Stefano Belbo DEFUNTI

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ZORZETTO GIUSEPPINA ved. Storti di anni 87 deceduta il 19.02.2015

ZIN SANTINA ved. Zorzetto di anni 86 deceduta il19.02.2015

CIRIOTTI IDA ved. Bosca di anni 94 deceduta il 23.02.2015

PIA FRANCESCO di anni 89 deceduto il 27.02.2015

BERTINO FRANCESCO di anni 79 deceduto il 06.03.2015

DUSELI MARCO di anni 84 deceduto il 03.02.2015

GARABELLO IOLANDA ved. Arione di anni 88 deceduta il 24.03.2015

CREMA PIETRO CARLO di anni 77 deceduto il 26.03.2015

OLIVA TERESIO di anni 70 deceduto il 21.04.2015


BORGNO SANTINA ved. Barbero di anni 96 deceduta il 16.05.2015

SCARRONE GIOVANNI di anni 85 deceduto il 25.05.2015

BUSSI CARLO di anni 85 deceduto il 29.05.2015

TESTA MARIA VITTORIA ved. Berca di anni 77 deceduta il 06.05.2015

BONGIOVANNI GIUSEPPE di anni 80 deceduto il 06.06.2015

RISSO FIORENTINA ved. Bosca deceduta il 10.06.2015

CREMA STEFANO ARMANDO

PICA CARMELA ved. Rizzo di anni 79 deceduta il 12.06.2015

SANTI LUIGI di anni 87 deceduto il 19.06.2015

di anni 83 deceduto il 10.06.2015

GALLINA GIACINTA ved. Bosco di anni 92 deceduta il 16.06.2015

CAGNASSO MARIAGRAZIA di anni 71 deceduta il 12.03.2015

Coloro che desiderano pubblicare la foto dei propri cari defunti sul Bollettino, sono pregati di farla pervenire spontaneamente in Parrocchia.

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Il S. Rosario per i Defunti viene recitato in Parrocchia la sera antecedente la celebrazione della S. Messa di sepoltura, alle ore 20.30

CAVALLERIS ANGIOLA ved, Garavelli di anni 85 deceduta il 25.06.2015

MATRIMONI RIGO Gabriele e ROSSI Alice

BATTESIMI MASTROLIA Elena di Carmine e di Righelli Michela SPASEVSKI Lukas di Zlatko e di Scarabaggio Mina BONA Giulia di Roberto e di Tosa Anna NOLE’ Gaia Maria di Massimo e di Arduini Clotilde AUFIERO Caterina di Romolo e di Meliga Lorenza SARACCO Libero Pietro di Alberto e di Sandri Paola COLLA Mayra di Gianluca e di Ludden Gabriella DELLAVALLE Alessandro di Massimiliano e di Marino Antonella MONTANARO Vittoria di Andrea e di Venturini Lucia PACE Filippo Giovanni di Carlo e di Monti Valentina DIALOTTI Sveva Maria di Adriano e di Mattogno Serena SCAVINO VALENTINO di Giampiero e di Michelis Rosily SCAVINO VERONICA di Giampiero e di Michelis Rosily PEROTTO DESIRE’ di Cristiano e di Rabellino Valentina

Parrocchia SANTA MARGHERITA in Valdivilla DEFUNTI

BATTESIMI GIANOLIO ELISABETTA di anni 87 deceduta il 01.04.2015 28

SIFUENTES DIAZ Italo di Alberto e di Borello Tiziana


PENSANDO ALL’INCONTRO CON IL PADRE…! Sin d’ora so già che, quando sarà il momento in cui terminerà il mio cammino terreno e Ti sarò di fronte, una valanga d’amore mi travolgerà: quell’amore immenso sarà il Tuo, o mio Signore. Non mi rimprovererai le offese fatte a Te. Mi dirai che tutto è perdonato, dimenticato, per la grandezza della Tua Misericordia che supera ogni immaginazione umana. So che Tu valorizzerai, facendolo apparire straordinario, anche il mio più piccolo merito, il mio più piccolo gesto di bontà o di amore, verso qualcuno. E mi stupirò enormemente, mi commuoverò, e sarà proprio in quel momento che capirò di essere una cosa immensamente amata e valorizzata da Te. E comprenderò anche quanto bene avrei potuto fare durante il mio cammino terreno, rimpiangendo le occasione perdute che mi sono state offerte! Come non voler bene a Chi riversa su di te un oceano d’amore?

LA VOSTRA GENEROSITÀ Dal Vangelo di S. Matteo 6,3-4:

“Quando aiuti qualcuno, non farlo sapere a nessuno, neanche ai tuoi amici. La tua elemosina rimarrà segreta; ma Dio tuo Padre, vede anche ciò che è nascosto, e ti ricompenserà”

Parrocchia S. CUORE di GESÙ – S. Stefano Belbo PER LA CHIESA Cane Oreste e Cocito Pierina – Bianco Dino – In mem. di Daniele, i nonni e la famiglia – N.N. – In mem. di Romaniello Donata in Coviello, i familiari – In mem. di Gallina Mario, la Cellula Emmaus: Boggetto Adriana, Rita Germano, Pace Carlo e Angioletta, Bosca Vittoria, Canaparo Pinuccia, Zucca Ornella, Bianca Serafino, Bussi Pinuccia, Scaglione Angela, Cugnasco Silvana, Gonella Giuseppe e Carlo – Gallesio Michele – Marenco Anna – Cerutti Maria – Broggio Francesco – N.N. – In mem. di Molinaris Bruna, Tinto Luigino – In mem. di Aresca Alberto – Saracco Renzo – Fam. Prazzo e Allasia in mem. di Scaglione Giuseppe (Lillo) – Fam. Barbero Edoardo e Oreste in mem. di Pavese Delfina (Norina) ved. Colla – Allasia Franca in mem. di Pavese Delfina (Norina) ved. Colla – N.N. – In mem. di Bocchino Irene e Moiso Pierino, la fam. – In mem. di Pia Francesco, i

familiari – In mem. di Zorzetto Giuseppina ved. Storti, i familiari – In mem. di Ciriotti Ida ved. Bosca, i familiari – Molinaris Luigi – Merlino Maria – Tintero Maria – Pena Franco – Fam. Domanda Giancarlo in mem. di Cannito Salvatore – Risso Andria Rosaria – In mem. di Zin Santina ved. Zorzetto, i nipoti Maurizio, Enrica, Roberta, Alessia e Federico e Pezzola Giovanni – Fam. Rivera Pietro – Marvulli Veneranda – N.N. – In mem. di Castino Maria Teresa, i fam. – In mem. di Pia Francesco: Allasia Franca, Baldovino Rita, Scaglione Dina, Pia Rita, Pia Delia, Pia Mario, Cocito Luigina, Cocito Pierina, Fam. Cane, Ferro Giovanna, Pia Gino, Allasia Paola, Allasia Giovanna, Allasia Giuseppe, Pia Aldo – Lorusso Michela, Tosa Fiorella, Serafino Bianca, Patrizia e Barbara, fam. Cane Silvia e Zucca Piersandro – Toffano Cuono e Pace Mariangela (ann. matrim.) – In mem. di Icardi Ercole, la moglie Laura – Fam. Cavalleris – Battes. di Elena Mastralia – Cerutti

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Bruna – In mem. di Cagnasso Maria Grazia, i famil. – Molinaris Alessandro e Lovisolo Anna (ann. matrim.) – Ferro Giuseppe e Malfatto Franca (ann. matrim.) – In mem. di Garabello Iolanda, le nipoti – Pia Giovanni e Giuseppina Bussi – Revello Nella – In mem. di Garabello Iolanda ved. Arione, i famil.- Cerutti Ezio – Battes. di Lukas i genitori Spasevski Zlatko e Scarabaggio Mina – Macario Pasquale – Fam. Puca – N.N. – Cocino Imelda – Ragazzi Catechismo 5^ B – Bosio Giulio e Giulia – Amerio Alessandro – Alossa Teresio e Giovine A. Maria (ann. matrim.) – In mem. di Saglietti Angelo, la moglie – In mem. di Cortese Silvestro e Palmina, la figlia – Chiola Gentile – Molinaris Luigi e Monte Ada – Bo Rosa – Bona Oreste – Pavese Giulietta – Barbero Tersilla – Genco Irene – Pena Franco – Bocchino Anna - Bonello Elsa – Tintero Maria – Pavese Celeste Marino – N.N. – Risso Andria Rosaria – Cerutti Pierina – Biello Adriano – Fam. Crema Armando – Canaparo Franco e Pinelli? Concetta – Sciabbarrasi Prospero – Marenco Walter e Priore Giovanna (ann. matrim.) – Cigliuti Giuseppe e Marone Silvana (ann. matrim.) – Cellule Betania e Pane Vivo – In mem. di Bera Piercarlo, la moglie – Ferrero Andrea e Cristina(ann. matrim.) – In mem. di Bertino Giuseppe la fam. Bertino (mamma, Marcello, Fabio e i nipoti Iris e Samuele) – Americo Mirano e Carla (ann. di matrim.) – Rivella Renzo e Bera Franca (ann. di matrim.) – Alossa Roberto e Ornella (ann. di matrim.) – Ando Angelo e Piano Gabriella (ann. di matrim.) – Morando Franco e Susanna (ann. di matrim:.) – Vaccaneo Pierluigi e Torrengo Cristina (ann. di matrim.) – Meliga Daniele e Fantoni Angela (ann. di matrim.) – Battes. di Aufiero Caterina, i genitori – Morra Beatrice .- In mem. di Saracco Giuseppina ved. Gallo – Arfinengo Luigina – In mem. di Bona Irma – Cane Oreste e Pierina (60° ann. di matrim.) – Iraldi Flavia (compleanno) – Ann. matr. Vaccaneo Mauro e Alossa Daniele – Fam. Saglietti – N.N. – Battes. Nolè Gaia Maria, i genitori – Scavino Renzo – Battes. Giulia Bona, i nonni paterni e la zia – Ann. matr. Bona Paolo e Carazza Giovanna – Vola Claudio e Luciana – In mem. di Oliva Teresio, le cognate – Pena Franco – Risso Andria Rosaria – 60° anniv. di matr. di Cane Oreste e Cocito Pierina, per tinteggiatura Chiesa offrono: fam. Cane Franca e Italo, fam. Cane Angelo e Irene, fam. Nicod Franco e Graziella, fam. Cane Piergiorgio e Marina, fam. Barbero Caterina e Canaparo Beatrice, fam. Cocito Rita, fam. Baldovino Giovanni e Monica, fam. Balbo Giuseppe, fam. Petrini Dino e Giorgio e Mirella, fam. Oliva Franco e Maria, fam. Canaparo Marisa – Battes. Libero Pietro Saracco, Paolo, Libero, Alberto – Arione Valerio – Torrielli Angelo – Vola Mario – fam. Amerio Bruno – Bocchino Marisa – 1^ Comun.

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dei bambini della cl.3^ A: Bussi Asia, Caffarelli Noemi, Canaparo Alessia, Di Massa Francesca , Guglielmetti Sofia, Isolatto Arianna, Lercara Beatrice, Martini Miriam, Oliva Agnese, Plecan Elisa, Saracco Greta, Sulcaj Kejsi, Brandone Alessio, Ghignone Alessandro, Oliveira De Jesus Thomas – Oliva Luigi in mem. del frat. Teresio – Monte Luigi e Molinaris Alda – N.N. – Cerutti Palmina – Bambini 1^ Comun. sez. B – Fam. Monte per 1^ Com. di Monte Vittorio Giovanni – 1^ Comun. di Saracco Greta e Sofia – 1^ Comun. di Tola Elene, genit. e nonni – Luparia Gianluca e Marisa per 1^ Comun. della figlia Ludovica – 1^ Comun. Fogliati Anna, i genitori – Revello Piercarla e Giovanna – In mem. di Crema Carlo – Sifuentes Luigi in mem. del nonno Borello Italo – Canaparo Giancarlo e fam. per l’ anniv. di Olivero Anna Maria e anniv. di matrim. di Canaparo Angelo e Gatto Rosanna – Cugnasco Giuseppe – Cugnasco Valter – fam. Ferraris – Benediz. Famiglie Marini – Marenco Luigi e Fava Marita per anniv. di matrim. – Battes. Bona Giulia, i nonni materni – Matrim. di Rossi Alice e Rigo Gabriele, i genitori di Alice – Anniv. di matrim. di Bosco Luigino e Franca – Cavallotto Raffaella – Benedì. Famiglie Fontanette – Zizzi Giacomina – Fam. Marenco Natale – I ragazzi della Cresima – Brangero Antonio – Battes. di Bona Giulia, i genitori – Rizzolo Jole – Battes. Dellavalle Alessandro, i genitori – Cresima De Lucia Matteo, i genitori – Battes. Pace Filippo Giovanni, i genit. Carlo e Valentina – Dr. Ciriotti Luigi in mem. della sorella Ciriotti Carla Emilia – Monte Alda – Berutti A. Maria – Fam. Bosca Luigi e Gianni – Fam. Bussi Marco – Fam. Tomaino Francesco – Fam. Lago Mario – Fam. Forno – Fam. Zunino in mem. di Daniele e i nonni – Bianco Dino (tintegg.) – Alossa Germana – In mem. di Bertolo Aurelio e Bertolo Teresa Maria, le sorelle Rosa e Lucia – In mem. di M. Vittoria Testa ved. Berca, le cugine – Scaglione Francesco e Angela – Fam. Biello Piero – Battes. Colla Mayra, i genitori – Battes. Dialotti Sveva, i genitori – Battes. Della valle Alessandro, i nonni – Pena Franco – Tintero Maria – Pavese Giulietta – Chiola Santero Adriana – Mo Michelina in mem. defunti – In mem. Cannito Salvatore – Barbero Marinella – Fam. Molinaris Luigi e Alda – 1^ Comun. Oliva Agnese – Novello Maria – Prandi – Fam. Cutica – Fam. Biello Adriano – Cavallo Nelly – Fam. Montanaro Bruno e fam. Montanaro Andrea per Battes. di Montanaro Vittoria – N.N. – In mem. Testa M. Vittoria, il fratello Gino e fam. – In mem. di Borgno Santina ved. Barbero, Giuseppe e Carla – Gonella e Plecon Licia e Alina – Saracco Carlo – In mem. di Bongiovanni Giuseppe, la moglie – Sofija Atanaso Yska – Pellegrino – In mem. di Crema


Stefano A., la moglie e la figlia Elisabetta – In mem. di Risso Fiorentina – In mem. di Scarrone Giovanni, il frat. Maggiorino – In mem. di Crema Stefano A. – In mem. di Diotto Pietro e Montaldo Jolanda - In mem. Borgno Santina ved. Barbero, la famiglia - Battes. Scavino Veronica e Valentino, i genitori - Battes.

Perotto Desiré, i genitori – Cesarina e Valentina Sacco in mem. Borgna Santina ved. Barbero – Cresima Giovine Alberto, i nonni – Bussi Giorgio e Gianni in mem. Bussi Carlo - Cavagnino Pietro in mem. Bussi Carlo – Fam. Santi in mem. Santi Luigi - In mem. Gallina Giacinta ved. Bosco

Cappella di Santa Libera Compleanno Giusi

Cappella Madonna delle Rose Pinuccia Robino – Vittoria e Pinuccia Robino in mem. di Garabello Iolanda ved. Arione – In mem. di Garabello Iolanda, i familiari – Per 60° Anniv. Matr. Cane Oreste e Cocito Pierina – Cane Oreste e Cocito Pierina – Canaparo Giancarlo e Fam. – In mem. Borgno Santina ved. Barbero, i nipoti: Borgno Emilio, Borgno Franco e Maria Rosa, Serena, Borgno Marcella, Borgno Andrea e fam.

Cappella di San Grato Canaparo Giancarlo per Ann. Matrimonio, Canaparo Angelo e Gatto Rosanna - In mem. Borgno Santina ved. Barbero i nipoti: Borgno Emilio, Borgno Franco e Maria Rosa e Serena, Borgno Macella, Borgno Andrea e fam. – Bosio Ernesto

Cappella di Moncucco Fam. Marino M. Teresa in mem. Brandone Amalia – In mem. Brandone Amalia – Scavino Renzo – 25° Anniv. Matrim. Pia Claudio e Loredana – Gruppo Cresimandi di S. Marzano Oliveto – Pagani Sandro e Cristina in mem. Bongiovanni Giuseppe

Per le Missioni Cane Oreste e Cocito Pierina – Bianco Dino (per Fr. Silvestro) – Bianco Dino – In mem. di Crema Carlo i fratelli e sorelle (per Fr. Silvestro) – Buzzaccaro Anna (per Coniugi Rota, Ciad)

Parrocchia SANTA MARGHERITA – Valdivilla PER LA CHIESA Aimasso Silvano – Biello Adriano – Battes. Sifuentes Italo di Alberto e di Borello Tiziana, i genitori – Borello Giuseppe (per fiori) – Bosio Valter – In mem. di Gianolio Elisabetta – Icardi Bruno e Bruna – 1^ Comun. Scaglione Ginevra, i familiari – N.N. – Icardi Franco – Bianco Rino – Fam. Scarrone Carlo – Bianco Rino – Fam. Scarrone Carlo – Ariano Giancarlo – Matrimnio Cane Aldo e Leone Margherita – Marino Beatrice e Amelia – Fam. Aimasso

FIDAS In memoria di Cannito Salvatore: Condemi Maria, Giordano Iolanda (Nizza M.to), Berutti Anna Maria, Saglietti Cortese Mario, Moramarco Antonia, Palumbo Lillo.

Grazie per la Vostra generosità a nome delle Comunità Parrocchiali. Il Signore ascolti le vostre intenzioni e vi benedica. 31


Bollettino S. Stefano Belbo e Valdivilla Fam. Aimasso (Seirole) – Buzzaccaro Anna – Pistone Piero – Serafino Angela Santero (Alba) – Rabino Bianca – Alcalino Luigi – N.N. – Delpiano Pinuccia – Santi Paolo – Marino Alda (Varazze) – Fam. Marino Agnese – Saglietti Cortese Marino – Alossa Marinella – Crema Aurelio – Germano Piera – Guglielmetti Romana – Pia Luigi – Fam. Birello – Crema Nunzia – Bocchino Anna – Fam. Mirano Americo – Franchello Rosa Canaparo (TO) – Montaldo Roberto – Mantovani Jolanda – Cavanna Anna – Bianco Dino – Colla Adelio – Colla Carlo – Pia Giovanni – Pia Mauro – Fam. Grimaldi – Bosio Rita – Casagrande Mirella – Biello Vittorio – Fam. Manzo-Noto – Amerio Alessandro – Pavese Celeste Marino – Novello Manzo Maria – Bosco Fiorenzina .- N.N. – Cerutti Ezio – Manzo Dario – Cocito Luigia – Marino Giovanni e Rita – Pollaiolo Marino Alessandria – Fam. Benizi – Scavino Renzo – Capetta Piero – Negro Ilario – Pia Adelia (Calosso) – Allasia Giovanna – Oliva Luigi – Giachino Giancarlo – Torrielli Angelo – Marmo Giuseppe – Odorizi Vittorio – Ferro Marisa – Bocchino Mrisa – Boffa Luigi – Lazzarino Pavese Francesca – (Canelli) – Cavallo Nelly – Testa Gino, Tersilla, e Cristina – Cavalleris Angelo (TO) – Cavalleris Rosa – Marchisio Giovanni (SV) – Ciotta Paolo (Torino) – Rabellino Adriano (Pino Torinese) - In mem. Biello Ariese – Fam. Gatti Aldo e Silvio – Fam. Bona Ezio e Massimiliano - Fam. Icardi Remo.

Offerte Casa di riposo Farmacia Dova (Nizza M.to); Marino Madafferi Maria; Lions Club Vallebelbo; Ravotti Mimmo; N.N. in mem.Aresca Alberto; Mantovani Pace Iolanda; Santero Elio e Giovanna; Barbero Edoardo e Mariuccia; Petali; in mem. Fasano Lina il condominio Piave ; in mem.Fasano Lina l’amica Placidia; Famiglia Giacinto Gallina; in mem. di Vaccaneo Giuseppina Ved. Boggetto i colleghi di Valeria e Luciana della ditta Martini di Cossano Belbo; in mem. di Vaccaneo Giuseppina ved. Boggetto gli amici; Cerruti Bruna; Santero Adelio; Gallina Franco; Amerio Giuseppe; in mem.Canaparo Paola, la famiglia; Farmacia Clerici; Farmacia Artuffo; Boggetto Valeria; in mem. Bersano Ines ved. Amerio la cognata Tersilla; Toso Vini (Cossano Belbo); N.N.; Piano Mariuccia; Amministrazione Comunale; Alunni classi quinta scuola primaria S.Stefano Belbo; Amerio Angela in mem.delle zie Paola ed Ines; Cantina Vallebelbo; Gruppo Alpini; Amministrazione Comunale; Bellora Maria; Capetta vini; Terzano Renata ed amiche; in mem. di Pavese Delfina i familiari; in mem.della cognata Norina Nuccia Amerio Colla (Genova); Pavese Oscar e figli; Santero Vini s.p.a.; Barbero Maria Franca; In mem. della cara mamma famiglia Barbero Bruno e Marisa; in mem.della zia Santina: Gallina Giacinto, Gallina Teresa, Gallina Rita, Barbero Elio, Barbero Giovanni, Barbero Angelo e Saglietti Carlo.

EDITORIA STAMPA GRAFICA SITI WEB Reg. Rivelle 7/F – 14050 MOASCA (AT) Tel. 0141 1768499 – Fax 0141 1768911 info@fgeditore.it – www.fgeditore.it 32

PER INOLTRARE OFFERTE PER IL BOLLETTINO PARROCCHIALE CONTO CORRENTE POSTALE C/C n. 40458366 Intestato a: Parrocchia Sacro Cuore di Gesù Via Cesare Battisti, 22 12058 – S. Stefano Belbo (CN)



In caso di mancato recapito, inviare al CMP di Torino Romoli per la restituzione al mittente previo pagamento resi FABIANO Gruppo Editoriale - Moasca (AT)

Poste stee IIta Italiane ttallilia iiannee SS.p S.p.A. .pp.A. A - SSpedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 e 3, CB-NO/TORINO n° 2 anno 2015 A.

L’AMICO DELLE FAMIGLIE - Bollettino parrocchiale di S. Stefano Belbo - Anno 2015 - N. 2 - Luglio Period. relig. - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 e 3, CB-NO/TORINO n° 3 anno 2009 - Filiale di Cuneo - Dir. resp. D.G. Ciravegna - Aut. Trib. Alba n. 280, 13/10/1966 - Red.: Parroco, Don Francesco Blengio - Tel. 0141 844.184 - 12058 S. Stefano Belbo (CN) Stampa: FGE S.r.l. - Moasca (AT) 0141 1768593

Da questo numero il bollettino sarà disponibile anche su internet all’indirizzo

www.sacrocuoreparrocchia.it Se vuoi riceverlo via mail manda la richiesta a info@fgeditore.it

Bollettino parrocchiale di S. STEFANO BELBO - VALDIVILLA www.sacrocuoreparrocchia.it


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