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L’editoriale di Antimo Caturano
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Noi non molliamo Giugno, mese inteso... E' stato un mese abbastanza impegnativo per tutti noi coinvolti in questa estenuante vertenza per l’autotrasporto. 30 giorni dei quali 26 impegnati in riunioni, call, videochiamate, appuntamenti, ore intere di dibattiti per confrontarci ed esprimere opinioni e perplessità. Tutto questo con il fine di trovare soluzioni per l'autotrasporto. Abbiamo chiesto un ulteriore incontro urgente con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili allo scopo di affrontare e risolvere i medesimi problemi irrisolti della categoria. Dall'ultimo incontro è emerso che per quanto riguarda il credito d'imposta del 28% sul gasolio acquistato da gennaio al 31 marzo, dei 500 milioni di euro stanziati, ma ancora vincolati alle procedure d’approvazione dell'Unione Europea, la distribuzione dovrebbe avvenire in due fasi: il credito di imposta del 15% su AdBlue; quello del 20% su LGN (che non dovrebbe rientrare nei 400 milioni); deduzioni forfettarie per gli autotrasportatori artigiani (dove l'agenzia delle entrate dovrebbe emettere la circolare in merito); i rimborsi pedaggi autostradali 2021, dove sono ancora in fase di presentazione le domande, potranno essere presumibilmente liquidate a fine settembre 2022; gli incentivi per l’acquisto camion competenza 2019, dove il MIMS ha dichiarato che sono in fase di emissione i decreti di pagamento per le Imprese che hanno fatto domanda per l’anno 2019; incentivi formazione, dove sarebbero in fase di emissione i decreti di pagamento per le Imprese che hanno fatto domanda di contributi per l’anno 2019 e per l’anno 2020. Ed ecco che riviviamo le stesse delusioni di qualche mese fa con gli stessi annunci di marzo e ad oggi nessuna risposta concreta. Al cospetto di tutto ciò, credo che non esista un autotrasportatore al quale non sia passato per la testa il pensiero di mollare. Però NO, NOI NON MOLLIAMO e con la stessa caparbietà che ci ha spinto ad intraprendere questo percorso di vita arduo e duro, ci rimbocchiamo le maniche per l'ennesima volta e continuiamo. La situazione ormai è insostenibile da troppo tempo, non è un segreto, ma che fare? Aspettiamo il Governo, che sollecitiamo e non dà risposte concrete, come nell'incontro avvenuto il 16 giugno al quale la viceministra addirittura non ha potuto partecipare. Che si fa? Si aspetta ancora? Ma per quanto? Per ora restiamo in attesa di risposte, ma sia ben chiaro, nella categoria si iniziano ad agitare gli animi e si iniziano a costruire idee di proteste lungo tutto il territorio nazionale, perché non possiamo e non resteremo fermi al cospetto di tutto ciò.
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Luglio 2022