w w w . t e a m p e n n i n g b a s i l i c a t a . I t
CuriositĂ , Cronache
di
Gara
e
News
dal
Mondo Western
Ph. B. Straziuso
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Giovanna
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Piero
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Emidio
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Oltre Il Fence Anno 1/ N. 0 in attesa di registrazione Pubblicazione mensile / Gennaio 2013
Direttore Editoriale Piero Coviello
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Giovanni
Marta
Direttore Responsabile Giovanna Laguardia Progetto Grafico Marta Pianta
a
Fotografia Giovanni Allegretti
l
Grazia
Redazione Giovanna Laguardia / giovlag@hotmail.com Piero Coviello / pierocoviello@libero.it Emidio Filace / emilmcfil@alice.it Grazia AbasciĂ / abagrazia@alice.it Marta Pianta / martapianta@gmail.com Giovanni Allegretti / milvus86@hotmail.com
Hanno collaborato a questo numero Mariarosaria Manfredonia Nicola Carlomagno Lorella Esposito Per la foto di copertina: Beniamino Straziuso
SOMMARIO EDITORIALE Non solo equitazione GRAN GALà DEL TEAM PENNING La cena dei Campioni I CENTRI Gio Ranch BAREFOOT Un menu bilanciato per un piede sano BASILICATA WESTERN STORY La nascita di un campione TREKKING A Calvello ad un passo dal cielo MASCALCIA Maniscalco, duro lavoro e antiche tradizioni CON GLI OCCHI DEL GIUDICE Il codice d’onore dei penner RITRATTI WESTER LUCANI Intervista a Beniamino Straziuso FIERA CAVALLI VERONA 2013 Haflinger Folie alla maniera lucana IPPOTERAPIA: OLTRE L’EQUITAZIONE Una medicina chiamata cavallo TEAM PENNING Winter Special baciato dal sole COUNTRY MUSIC La nascita del Bluegrass CAVALLI CAMPIONI Safari Zero: storia di una campionessa ritrovata SOS CAVALLI La gestione del cavallo anziano RADUNI Suggestioni alla luce della luna
EDITORIALE Dall’agonismo, al ballo, alle tradizioni, alla letteratura
Non solo equitazione
Cultura equestre e country a tutto tondo in Basilicata
L’agonismo come “collante” di un movimento che sta diventando sempre più vasto e che oggi abbraccia non soltanto il mondo del cavallo a tutto tondo, ma anche altri apsetti della socialità che sconfinano nei mondi della musica, della cultura, delle tradizioni. Team Penning Basilicata è nato come un gruppo di lavoro con lo scopo principale di organizzare il campionato regionale di team penning della Basilicata, originato soprattutto dall’esigenza di riempire il vuoto organizzativo lasciato dalla “dismissione forzata” da parte della Fise delle attività equestri legate all’equitazione americana e da lavoro. Un “working team” aperto alla collaborazione di tutti, senza voler legare nessuno, che si è dato, comunque, fin da subito, dei traguardi più ambiziosi rispetto all’agonismo puro e semplice. Traguardi che, a circa un anno dalla nascita del movimento possono dirsi sicuramente raggiunti. Tanto che oggi al team penning sono collegate in modo più o meno stretto tutta una serie di attività che possono dirsi, a buon titolo, un vero e proprio patrimonio culturale country-western lucano. La passione per l’equitazione americana e per il team penning, ad esempio, hanno fatto da catalizzatori per la nascita di una scuola di line dance che oggi sta raccoglieendo entusiastici consensi da parte di un gruppetto di ballerini, formato in egual misura da cavalieri e amazzoni ma anche da ballerini che nulla avevano a che vedere con il mondo del cavallo e che pian piano si stanno avvicinando al country life style proprio in virtù della passione per la line dance. E pian piano il gruppo cresce. Non solo. Mentre penner e barrellisti si cimentano in campo alla ricerca di performance sempre migliori, l’interesse per il pianeta cavallo conquista orizzonti sempre più ampi, anche letterari. Lo
dimostra il successo ottenuto dalla presentazione del
AGENDA DEL MESE
libro “addestrare giocando” dell’apprezzato stuntman di Francavilla sul Sinni Antonio Di Santo, organizzata dal circolo ippico Country Club di Satriano. Di Santo, forse poco conosciuto in Basilicata, puer essendo l’unico iscritto all’albo degli stunt man a cavallo da Roma in giù, ha lavorato con grandi Maestri italiani come Marco Stefanelli e Alvaro Prosperi e con stuntman irlandesi e francesi, tra cui Manu Lafon che ha lavorato ai più grandi colossal del cinema: Robin Hood, La spada nella roccia; Re Artu’ , Sherlock Holmes, il Gladiatore. Al circolo ippico Country Club il merito di aver aperto la porta alle nuove tendenze dell’addestramento etologico, guardando anche “oltre” l’equitazione, con la speranza che simili inziative letterarie possano ripetersi sempre più spesso. Nel frattempo, sono anche i professionisti di altre branche dell’equitazione che si avvicinano all’equitazione americana e alla cultura country. Su questo fronte, non può che riempire di orgoglio in maniera particolare la redazione di Oltre il Fence la richiesta di collaborazione che ci è prevenuta da parte di una terapista della riabilitazione equestre che a partire da questo numero affronterà con noi i temi dell’equitazione e della disabilità. Del resto la nostra rivista si era già fatta interprete dei bisogni delle categorie più deboli con l’iniziativa “Oltre il fence per il sociale”, poi annullata a causa del maltempo. Insomma, il tessuto sociale che in Basilicata si è coagulato introno all’interesse per il cavallo e per l’equitazione americana, si sta dimostrando sempre più vivo e vitale, aperto a nuovi stimoli e a nuove contaminazioni, anche non esclusivamente “cavallocentriche”. Una dote indispensabile per continuare a vivere e a prosperare malgrado la crisi. Giovanna Laguardia
FORMAZIONE 12/13 gennaio Clinic di reining di Max Ruggeri Horse Point - Forenza 18/19 gennaio Clinic di team penning con Luca Santoro Centro Ippico La Collinetta - Tito (PZ) 25/28 gennaio Corsi Parelli con l’istruttore certificato Gigi Pini 25 e 26 gennaio livelli L1 e L2 (linguaggio dei cavalli) 27 e 28 gennaio livelli L2 e L3 (cavalcare in armonia) Contrada Maglianese - Viggiano 1 febbraio Corso per formatori I livello Sef Italia Milano (sede da definire) di tecnica equestre di
EVENTI 17gennaio Corsa Sant’Antonio Abate 2014 Pignola 26 gennaio Passeggiata a cavallo con la benedizione di Sant’Antonio a Villa D’Ogna. Circolo ippico “La Pineta” Clusone (Bg)
GRAN GALà DEL TEAM PENNING
Giovanna Laguardia
La cena dei campioni
Tanti amici in allegria al gran galà del team penning
.
C’erano proprio tutti al gran galà del team penning, l’evento magistralmente organizzato
dal nostro “chef de piste” Piero Coviello per celebrare i campioni del 2013 del campionato regionale Basilicata e della South Italy Master Cup ma anche per dire arrivederci a tutti, a conclusione di una stagione 2013 che ha regalato tante soddisfazioni ma anche qualche ombra, in attesa di una stagione 2014 che si spera sia ancora migliore. Atmosfera country western e gastronomia tutta lucana, il 13 dicembre scorso alla Fattoria Sotto il Cielo di contrada Petrucco a Pignola, per deliziare i circa 130 partecipanti all’evento. C’erano i cavalieri lucani, quelli pugliesi e quelli campani. C’era la redazione di oltre Il Fence al gran completo, c’erano tanti amici e simpatizzanti del mondo del cavallo. Ricco e goloso il menu proposto nell’occasione da La Fattoria Sotto il cielo: dalle celebri cinque portate del pastore al risotto alla murese, con salsiccia e zafferano, agli strascinati, fino al gustoso rollè di vitello all’aglianico con polenta. E, fra una portata e l’altra le premiazioni con le fibbie, i buoni degli sponsor, Officina Brindisi, Russo Ricambi, Mulino Eufemia e..., le coccarde ed i collari che, in mancanza dei cavalli, sono state indossate dagli stessi cavalieri. Applausi a scena aperta
“
Team penning Basilicata e South Italy master Cup insieme
”
per i vincitori. Per la South Italy Master
Ad allietare la serata anche le calde
Cup Cap Officina Brindisi 2, Luca Santoro,
note country della brava Donatella
Pierluigi Mollicone e Alvaro Di Renzo,
Dores e, in conclusione di serata,
Cap Officina Brindisi: Luca Santoro,
l’esibizione degli allievi della scuola
Antonio Pietrafesa e Piero Coviello e
di Line dance dell’Asd Footloose di
Horse Point Vittorio Avigliano, Michele
Marianna Pianta, che hanno proposto
Zotta e Romeo Avigliano (quest’ultimo
agli ultimi avventori rimasti un saggio
assente, ha ritirato il premio la moglie
dei balli appresi durante il corso
Carmen Caudia Borrelli). Per il campionato
iniziato lo scorso mese di settembre,
regionale Basilicata: Cap Petrucco Inerti
con l’apertura della “filiale” potentina
(Piero Coviello, Antonio Pietrafesa e Fabio
della scuuola, proprio nei locali della
Grieco), Horse Point (Vittorio Avigliano,
Fattoria Sotto il Cielo: cappello in testa
Carmen Claudia Borrelli e Michele Zotta)
e stivale con il tacco rigido, gli allievi si
e La Collinetta Fruit (Antonio Pietrafesa,
sono esibiti in balli come Electric slide,
Rocco Laccertosa e Antonio Capece). E
Cheyenne, Country walking e Country
applausi anche per gli organizzzatori della
as can be. Ora l’appuntamento è per
stagione 2013: Piero Coviello e Antonio
la serata inaugurale della stagione
Marmo per quanto riguarda la South Italy
agonistica 2014
Master Cup e il comitato organizzatore di team penning Basilicata: Centro Agrippico Petrucco, Country Club, Horse Point, La Collinetta, La Corte Ranch, La Vaccariccia.
.
Giovanna Laguardia
I centri
Un centro ippico... formato famiglia
Il Giò Ranch di Tonino Pascale deve il nome alla moglie del titolare
.
E’ uno tra i più “giovani” centri ippici della Basilicata, essendo nato soltanto
nel 2008, ma non si può dire certo che il suo titolare difetti di esperienza. Si tratta, infatti, di Tonino Pascale, acclamato campione di barrel racing made in Basilicata. Malgrado le tante vittorie, il nostro Tonino non è certo uno che si è montato la testa. Anzi. Ha conservato intatta la voglia di lavorare e di migliorare e il suo attaccamento ai valori veri della vita e alla famiglia. Proprio per questo ha voluto intitolare il centro ippico alla moglie. In onore di Giovanna nasce il Giò Ranch. Già in altre occasioni sulle pagine del nostro giornale il cavaliere satrianese aveva voluto rendere pubblico il ruolo della moglie e dei suoceri (che hanno donato il terreno su cui sorge il centro ippico), per la sua carriera di cavaliere e di trainer. Una carriera che continua a volare in alta quota non solo grazie ai successi sportivi, ma anche al lavoro di istruttore e di addestratore che svolge quotidianamente al Giò Ranch. Il centro ippico, che sorge
“
Il tempio del barrel racing e del pole bending made in Basilicata
”
nel cuore della cittadella sportiva di
immersion per i bambini, con corsi di
Satriano, attualmente ha dieci box, con
equitazione e fattoria didattica”. Ma
previsione di portarli a 18, un campo
il Giò Ranch è anche focalizzato sule
20 per 45 ed un tondino di quindici
attività per i cavalieri che già montano,
metri. E’ un centro ippico affiliato Fise
in gara o meno, con l’organizzazione
e Fitetrec Ante, così come Tonino è
di clinic. Tra gli altri ricordiamo quello
istrutttore di secondo livello Fise e
organizzato nel marzo del 2013 in
Fitetrec-Ante. Il centro funziona anche
collaborazione con il circolo ippico
come scuola di equitazione, portata
Country Club sempre di Satriano, al
avanti dallo stesso Tonino con l’aiuto
quale hanno partecipato una decina di
di Salvatore Tangreda, un giovane
cavalieri provenienti dalla Basilicata e
cavaliere lucano che ha la qualifica di
dalla vicina Campania e quello tenuto a
operatore tecnico dell’equitazione di
Torino nel week end della Befana al 3R
base Fise. “La scuola di equitazione
Ranch. “Per me – ha detto Pascale in
sta funzionando – dice Pascale
proposito – è una grande soddisfazione
– soprattutto con i bambini. Proprio
mista ad un pizzico di emozione perché
per incrementare questa attività il mio
la mia storia di cavaliere è iniziata con
obiettivo è quello di costruire un tondino
un clinic tenuto in Basilicata da grandi
coperto, per consentire ai bambini di
cavalieri piemontesi e oggi, dopo
praticare l’equitazione tutto l’anno,
dodici anni, io, un cavaliere lucano,
come si fa con il basket o con la piscina.
sono in Piemonte per trasmettere la
Quest’anno ho anche in programma
mia esperienza”
di organizzare delle settimane full
.
Emidio Filace
BAREFOOT
Un menu bilanciato per un piede sano
La gestione barefoot del cavallo inizia dalla mangiatoia
.
GLI ALIMENTI
Lo scorso numero, abbiamo visto come il Dr. Alberto Barozzi ci ha suggerito il modo d’identificare i fabbisogni alimentari del nostro cavallo, ora non rimane che comporre la razione utilizzando gli alimenti e cioè: i foraggi, le granaglie, i mangimi semplici, i mangimi complessi, le integrazioni. Per poter valutare questi alimenti rispetto alle loro caratteristiche nutrizionali, si utilizzano metodi diversi. Sono tutti metodi validi, ma con alcuni limiti; lo scopo è di avere un unico valore di riferimento. Oggi, vista la complessità ed i molteplici elementi che concorrono ad una valutazione più completa dell’alimento stesso, sono meno usati. Un elenco: • U.F. Metodo delle “unità foraggere”, fa riferimento alla trasformazione di Kg 1 di orzo in latte o carne, per i bovini, o carne per i suini (UFl, UFc). E’ un dato incompleto che non tiene conto, ad esempio, della trasformazione dei cibi da parte di altre specie animali. Oggi questo metodo si e’ evoluto e vi sono riferimenti per quanto riguarda i cavalli, le UFCv. • T.D.N. Metodo riferito all’energia contenuta negli elementi nutritivi digeribili, (total digestible nutriens), un passo avanti rispetto al metodo precedente. Consiste nella somma delle quantità percentuali
digeribili delle proteine, dei grassi,
ciò è impossibile, è già buona cosa
assolutamente insostituibile. In linea di
delle fibre e degli estrattivi inazotati,
avere un fieno sano senza muffe e poco
massima i fieni della fascia mediterranea,
moltiplicati per un coefficiente. Non tiene
inquinato. Proviamo ad immaginare
Spagna, Francia, Italia, Slovenia, sono
conto dell’energia spesa per la digestione
un’erba tagliata lungo un’autostrada,
tra loro abbastanza simili, nel senso che
dell’alimento stesso. Ha comunque dato
fino a 100-120 metri i vegetali sono
la grande variabilità è più che altro nei
lo spunto per determinare altri sistemi
molto contaminati, e gli animali che si
macroelementi, Ca, P, piuttosto che nei
che tengono conto dell’energia in
cibano di questa erba hanno accumuli di
microelementi. Differenze sostanziali
modo più completo: energia digeribile,
metalli pesanti in tutti gli organi fino a 20
sono presenti, al contrario, nei fieni
metabolizzabile, netta, produttiva.
volte più elevati del normale.
americani o nord-europei.
• C.U.D.
Che fare a questo punto? Poiché
Coefficiente di Utilizzazione Digestiva.
fieno è generalmente nelle mani dei
GLI INSILATI
Altri sistemi si riferiscono alle “unità
commercianti,
dai
Un breve accenno a questi alimenti.
amido” e altro; sono essenzialmente
produttori per poi rivendere, è molto
L’insilaggio è un metodo di conservazione
sistemi
importante che si approvvigionino in
dei foraggi che si basa su processi
zone a basso tasso di inquinamento,
fermentativi con produzione di acidi
che siano sicuri della qualità del fieno
diversi, lattico, propionico, che svolgono
IL FIENO
e delle tecniche di raccolta, e che,
una funzione di conservativi naturali.
Le piante foraggiere utilizzate sono
possibilmente, la qualità sia costante
Gli acidi si formano a spese degli
molte, fresche o essiccate, e sono divise
nel tempo. Se fosse possibile stoccare
zuccheri. Molto usati nei bovini, meno
in grandi gruppi, i più conosciuti sono
il fabbisogno di fieno per 6 mesi, o più,
nei cavalli, almeno nel nostro Paese;
“graminacee e leguminose”, altri sono
sarebbe molto utile un’analisi chimica;
al nord, Olanda, Danimarca, vengono
crucifere, solanacee, ranuncolacee, ecc.
questo renderebbe più semplice il lavoro
utilizzati con buoni risultati. Oggi vi
ecc. Naturalmente ogni essenza ha sue
dell’alimentarista e soprattutto molto
sono alcuni tentativi sperimentali di
peculiari caratteristiche e sarebbe molto
più mirato. I fieno rimane in ogni caso la
utilizzo dell’insilato anche per cavalli, è
utile avere la possibilità di sceglierne
base alimentare per ogni cavallo, svolge
necessario, però, fare molta attenzione
alcune piuttosto che altre. Purtroppo
funzioni di estrema importanza ed è
alle muffe che possono facilmente
di
misurazione
utilizzati
soprattutto per i ruminanti.
“
I vari tipi di alimenti che entrano nella razione del cavallo
”
che
acquistano
il
prodursi all’interno della massa con
barbabietola, trebbie di birra, sono
fonte proteica. Normalmente l’avena
catastrofiche conseguenze soprattutto
tutti mangimi semplici. Sono molto
deve entrare nelle miscele almeno per
riferite all’apparato immunitario del
importanti
con
il 40%, soprattutto per i puledri. Autori
soggetto.
nessun altro tipo di mangime; hanno
moderni indicano, invece, l’avena come
molte caratteristiche positive: facile
il cereale per eccellenza del cavallo e
LA PAGLIA
reperibilità, alta concentrazione di
suggeriscono di somministrarlo come
Ecco un altro alimento che è stato
proteine nobili, alta digeribilità, discreto
unico alimento. Il segreto, pero’, sta nel
pressoché abbandonato come tale. Un
contenuto di vitamine e sali minerali,
numero delle volte che l’alimento deve
vecchio proverbio dice “vale più una
facile conservabilità.
essere assunto, anche 20 al giorno. Va
buona paglia che un cattivo fieno”, ed
Non hanno controindicazioni d’uso,
da se’ che diventa obbligatorio l’uso di
ha perfettamente ragione, la paglia è a
però devono essere ovviamente usati
macchine automatiche.
tutti gli effetti un alimento ottimo per il
con normale cautela; ad esempio un
Tre principi fondamentali:
cavallo. Ha la caratteristica di distendere
eccesso di avena può portare, in alcuni
Gli alimenti devono essere crudi, i
le membrane dell’intestino e di attivare
soggetti, ad eccessiva esuberanza,
processi di trasformazione derivanti
i succhi gastrici. Frammista all’avena,
eccesso di soia genera scompenso a
dalla cottura (in acqua, vapore o altro)
dopo trinciatura, è utile per calmare
livello proteico, i semi di lino, se ingeriti
non sono utili al cavallo.
i cavalli ardenti ed irritabili. Il grosso
crudi, liberano un glucoside pericoloso,
Gli alimenti devono essere asciutti, ci
problema, nella paglia, sono i depositi di
e così via. In genere le problematiche
pensa la natura a far si che la saliva
sostanze altamente inquinanti derivate
sono legate ad un eccesso di alimento,
inzuppi più che a sufficienza il cibo
dall’uso di diserbanti.
o ad un deterioramento dello stesso.
ingerito. Gli alimenti devono essere
Le granaglie da usare, Avena, Orzo,
interi, così come sono stati creati,
I MANGIMI SEMPLICI
Grano tenero, Mais, Soia. E’ buona
senza inutili trasformazioni, anche in
Le granaglie, i loro sottoprodotti,
norma miscelare le granaglie tra loro
questo caso la natura ha provveduto
crusche, panelli, ecc., fettucce di
e non usare un’unica granaglia come
a fornire il cavallo di grossi denti per
e
non
sostituibili
masticare il cibo. Una masticazione
normalmente sono preventivamente
vi sono scompensi a livello digestivo.
convenientemente prolungata fa si che
decorticate, avena e orzo, oppure
L’alimento molle, fioccato e mangime
il cavallo irrori di saliva la massa da
degerminate, mais. Il cereale viene
in pettets, è adatto ai ruminanti che
ingerire, che frantumi completamente
surriscaldato
a
hanno la masticazione differita rispetto
le granaglie, che mantenga in ordine
temperature diverse e per un tempo
all’ingestione, il cavallo, monogastrico
le tavole dentarie consumando i denti
più o meno lungo, quindi passato tra
erbivoro, deve masticare prima di
che hanno la caratteristica di crescere
cilindri rotanti che lo riducono a lamina.
ingerire l’alimento. La miscelazione con
continuamente, e di soddisfare la
I vantaggi della fioccatura sono molti:
sali minerali e vitamine non può essere
“fame” a livello psicologico, per cui il
la temperatura trasforma parzialmente
fatta a livello meccanico, soprattutto per
cavallo è più tranquillo e rilassato. Tra
l’amido in destrine, e la maggior
il diverso peso specifico degli elementi,
i mangimi semplici ve ne sono alcuni
superficie dopo la laminatura rende più
la manipolazione dei sacchi porta ad una
meno conosciuti che potrebbero essere
agevole l’intervento dei succhi gastrici.
scissione delle parti più pesanti rispetto
vantaggiosamente utilizzati: Polpe di
Caratteristiche dei fiocchi: pochissima
a quelle leggere, la stessa cosa avviene
barbabietola, notevole energetico, al
fibra, maggiore digeribilità e maggior
nei sili. Le integrazioni devono essere
pari dell’avena, considerato adatto solo
valore nutritivo, glucidi in gran parte
quindi somministrate a parte.
a cavalli non sportivi, ponies o cavalli da
destrinizzati,
maneggio, in realtà sono ottime per tutti
assorbimento d’acqua
I MANGIMI COMPLESSI
i tipi di cavallo. Panello di cocco, molto
Usi: utilizzati in miscele da svezzamento
Il mercato offre una ampia gamma
in auge all’inizio del secolo oggi messo
per suinetti, antistress, ove siano
di possibilità. I mangimi complessi,
da parte, molto valido come ingrassante
presenti disturbi gastro-enterici, nella
denominati normalmente “composti
per cavalli particolarmente debilitati o
produzione del vitello a carne bianca,
bilanciati” o anche “concentrati”, sono
fattrici lattanti.
ora fortunatamente, abbandonata, e
miscele di diversi elementi, di origine
Fave, contengono rame in buone
simili.
vegetale o animale, formulati e integrati
quantità, migliorano la resistenza alla
Controindicazioni: nessuna, in pratica,
per fare fronte ai fabbisogni di una
fatica, molto usate negli stalloni per
purché la qualità della granaglia sia a
determinata specie animale. Come ben
aumentare lo stimolo sessuale. Patate,
buon livello; sono di deperibilità molto
si sa, la quantità di mangimi offerta è
molto usate nei paesi nordici.
elevata mancando la protezione del
notevolissima, la pubblicità ci tiene ben
Pula e grana verde di riso ben accettata,
tegumento esterno. Vanno somministrati
informati, con grandi variabili proteiche,
è molto valida come energetico,
molto freschi. Il fioccato inizia a deperire
vitaminiche ed altro. Generalmente
facilmente deteriorabile (attenzione a
nel momento stesso in cui viene prodotto;
hanno una bassa concentrazione di fibra
non confondere la pula con la lolla di riso
è buona norma non somministrare un
e valori nutritivi superiori ai foraggi; per
che viene usata come lettiera al posto
fioccato più vecchio di qualche giorno.
loro caratteristica dovrebbero essere
della paglia o del truciolo di legno). Olio
Il fiocco non favorisce la masticazione,
usati su animali ad alta produttività,
vegetale preferire quello di mais o soia,
i cavalli si abituano ad ingerirlo con
sempre
ottimo energetico.
rapidità, essendo molle, e non irrorano
razione base, cioè il foraggio
a
vapore
maggior
secco
capacità
di
la massa con la giusta quantità di FIOCCHI DI CEREALI
saliva (un cavallo di 500 Kg dovrebbe
Il termine si applica alle granaglie che
produrre circa 40 litri di saliva al giorno)
vengono schiacciate per laminazione
preferendo ingerire acqua. L’effetto
dopo aver subito un trattamento termico;
finale parrebbe lo stesso, ma, di fatto,
come
.
complemento
della
Emidio Filace
BASILICATA WESTERN STORY
LI primi a nascita di un campione successi e le successive conferme di Raffaele Buono
.
Un fiume scorre lento per molti anni, senza che nessuno faccia caso al suo pigro muoversi,
le acque si gonfiano, gli argini si allargano i terreni vengono conquistati dal fiume, è solo ora che ci accorgiamo di lui della sua potenza e della sua forza devastante, della sua importanza vitale. Io paragono Raffaele Buono ad un corso d’acqua, pacato ed educato come l’affluente del Melandro, che inesorabile scorre al bordo della mia abitazione. Quando un fiume nasce, non è altro che un rigagnolo d’acqua. Raffaele lo conosco da quando era giovanissimo, molto ordinato in sella sin dai primi passi a cavallo, lui proprio come un corso d’acqua non perde la sua dignità, col tempo si rafforza, e da piccolo rigagnolo d’acqua scendendo a valle conquista il suo alveo riuscendo con la sua inesorabile calma a strappare il terreno alla vegetazione ed alle rocce, che vengono erose dal suo indolente scorrere. Ormai Raffaele, proprio come l’affluente del Melandro, ha delineato il suo percorso e come un fiume in piena sa essere molto temibile, lo dimostra in gara e negli allenamenti, al Country Club di Satriano, dove sotto il sole cocente,o incurante del freddo vento, indifferente alla pioggia, non curante del gelo e della neve in sella a Miss Holly Play Boy, sa che per ottenere dei risultati deve essere determinato e costante, proprio come l’acqua che riesce a levigare il duro e spigoloso granito solo con il suo lento discendere. Ricordo, quando
“
Dagli allenamenti
al Country Club di Satriano alla consacrazione
”
tra il Millenovecentonovantanove ed
Buono, come un affluente si immette
il Duemila, anno in cui in Lucania la
nei
NBHAI Distretto Basilicata, si andava a
importanza e spessore, oggi è un
fondare ed a proporsi, con non pochi
diamante incastonato nella corona
sforzi da parte di tutti i Soci, caparbietà
dei grandi campioni Italiani ed Europei
e voglia di crescere e di far crescere
del Barrel Racing. In sella alla bella e
le nostre giovani promesse,vedevano
brava Miss Holly Play Boy, sono certo
campionato regionale, nelle gare che ha disputato tra Lucania e Campania. Non me ne volere Raffaele se non ho riportato i tempi, ho tralasciato i numeri per far risaltare i sentimenti quelli veri fatti di brividi ed emozioni, che solo tu, mi hai saputo trasmettere.
un Raffaele che allora faceva tanto
che dopo il suo ultimo ed importante
Grazie green river
trekking, sulla dolce e tozza Luna,
risultato, vincitore del Futurity 2005,
interessato sin da subito dal mondo
ha
delle gare ed è bastato davvero
penisola che lui il nostro giovane
poco a farlo diventare uno dei nostri.
corso d’acqua, ha preso spessore
L’acquisto della bella e brava Dakota,
ed è riuscito a delimitarsi un preciso
la scoperta di lavorare un cavallo
alveo. Ed ora ci accorgiamo di lui,
in piano, la voglia di crescere con la
cominciamo a temerlo come il fiume
veloce cavalla grigia, ed eccolo pronto
che straripa e riesce con il suo impeto
a disputare le sue gare. Grandi risultati
a travolgere tutto e tutti. Non sono un
dall’inizio della sua carriera agonistica,
bravo cronista dei tempi, splendidi e
costanza e passione in un crescendo
da brivido ottenuti all’Europeo ed allo
esponenziale, voglia di vincere, ma mai senza perdere l’umiltà che lo caratterizza e lo rende timidamente singolare e quasi distaccato. Raffaele
corsi
dato
d’acqua
di
dimostrazione
maggiore
all’intera
Special Event di Melfi (Melfi Western Show 2005), alle finali del Campionato Italiano a Braccino presso la Tenuta Santa Barbara, in ogni tappa del
.
Giovanna Laguardia
TREKKING
A Calvello
ad un passo dal cielo Nel parco dell’Appennino Lucano con Basilicata Country
.
Faggete rigogliose, limpide sorgenti e altopiani erbosi dove pecore, vacche e cavalli convivono
felicemente: questa è la montagna di Calvello, nel cuore del parco dell’Appennino Lucano. Un mondo incantato che riscopriamo grazie a Basilicata Cdountry, che lo scorso mese di ottobre ha organizzato un trekking equestre sui sentieri del parco. Istituito alla fine del 2007, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese è il Parco Nazionale più giovane d’Italia. I Comuni compresi all’interno dei suoi frastagliati confini (scaturiti dall’esigenza di coniugare estrazioni petrolifere e tutela ambientale). Tra le cime più significative, il Volturino, Pierfaone e la Maddalena, fino al massiccio del Sirino, un perfetto corridoio ambientale tra le due grandi riserve naturali del Parco Nazionale del Pollino e del Parco Nazionale del Cilento. Questo incredibile ambiente naturale ha fatto da cornice al trekking voluto da Basilicata Country, che ha visto la partecipazione di una decina di cavalieri provenienti da Potenza, Anzi, San Chirico Raparo. L’appuntamento per la partenza è all’ex foro Boario di Calvello, dove i cavalieri sono attesi da un sole splendente che fa capolino mentre si alza la nebbia e che preannuncia una giornata insolitamente calda per il periodo. Siamo, infatti, a fine ottobre. Dall’ex foro boario si imbocca una stretta stradina, all’inizio asfaltata che, una volta attraversata la fiumara La Terra, si trasforma in un vero e
“
Tra altopiani, limpide sorgenti e
rigogliosi boschi di faggio
”
proprio tratturo. Da qui inizia la risalita
allevati allo stato brado o semibrado,
Cugno del Salice dove ad attendere
verso gli altipiani. Unica difficoltà
ma anche di predatori come il raro
il gruppetto c’è la calda ospitalità
tecnica, la pendenza del sentiero,
Gatto selvatico, il lupo, presente nel
della famiglia Biscaglia, proprietaria
abbastanza accentuata, che consiglia
territorio con 3/4 nuclei, e, per quanto
dell’appezzamento. Sotto gli alberi, nei
di fermarsi in una radura erbosa e
riguarda l’ecosistema acquatico, la
pressi di un antico casone, ad attendere
riparata per far rifiatare i cavalli e per
Lontra, che proprio nel sistema dei
i partecipanti al trekking, tanto per
godersi il panorama. La prima parte
corsi d’acqua dell’area di intervento
finire in bellezza, c’è un principesco
del sentiero, infatti, è tutta scoperta
ha il suo habitat ideale ed è presente
ristoro a base, ovviamente, dei prodotti
(sconsigliabile,
affrontare
con una delle colonie più numerose
tipici della zootecnia locale
questo trekking nei periodi più caldi
d’Italia. Lasciato il verdissimo altopiano
dell’anno). Dopo circa un quarto d’ora
dopo aver abbeverato i cavalli alle
si riprende a salire per sbucare su un
fresche sorgenti che lo attraversano,
vasto altopiano dove pascolano placidi
l’avventura prosegue all’interno del
cavalli, vacche, pecore, capre. Che
bosco. Gli altissimi faggi con i loro
emozione l’incontro con un pastore
tronchi argentrei lisci e diritti e le loro
che ci mosrtra orgoglioso una pecora
foglie ancora verdissime nonostante
che ha partorito da pochissime ore
l’autunno alle porte, offrono ombra
due agnellini. La montagna di Calvello
e riparo ai cavalieri che stanno per
ha due anime: una selvagga ed
giungere al termine della loro fatica:
incontaminata, l’altra plasmata dalla
dopo una breve ma ripida salita si torna
mano dell’uomo. Questo è il regno delle
nuovamente in cresta per proseguire
vacche podoliche e delle pecore Gentili
su un largo e pianeggiante sentiero
di Basilicata, dei branchi di cavalli
all’ombra dei faggi fino in località
quindi,
.
Emidio Filace
MASCALCIA
Maniscalco, duro lavoro e antiche tradizioni
L’arte del ferrare anticamente si sovrapponeva a quella del fabbro
.
In questo numero della rubrica che ci ha fatto conoscere quelli che sono i maniscalchi che operano
nella nostra regione e quelli che gravitano intorno alle scuderie dei nostri amici lettori, ho creduto opportuno far conoscere l’etimologia della parola maniscalco, per aggiungere sempre più valore ad un mestiere tanto nobile ed antico, che spesso da molti viene confuso con quello del fabbro. Come vedremo in questo breve articolo, si tratta di un mestiere che ha in Italia, e non solo, delle radici storiche molto antiche, e a tal proposito parleremo anche del Ce Mi Vet, Centro Militare Veterinario di Grosseto, prestigiosa scuola di mascalcia della nostra penisola. Il maniscalco è l’artigiano che esercita l’arte della mascalcia, ossia del pareggio e ferratura del cavallo e degli altri equini domestici (asino e mulo). L’etimologia della parola è strettamente legata a quella di maresciallo (come dimostra anche la vecchia variante sinonimica mariscalco), dalla radice mare (in inglese, giumenta) e dalla radice shall (dovere, responsabilità); interpretazioni più accreditate indicano l’origine della parola inglese marshal dall’antico germanico marah (cavallo) e schalh (servo), indicando quindi colui che si occupa/che è responsabile/che si prende cura dei cavalli, parola che poi si è diffusa in europa. Storicamente, l’arte del maniscalco si sovrapponeva in parte a quella del fabbro; i ferri venivano infatti forgiati al momento, e su misura, secondo le necessità dei cavalli. Attualmente l’ampia disponibilità commerciale di ferri di cavallo già pronti rende inutile il loro confezionamento, ma è comunque richiesta una certa competenza nella lavorazione del ferro per i necessari adattamenti che vengono attuati a freddo o a caldo con i tradizionali attrezzi del fabbro (fucina, incudine, mazza). L’atto dell’adattamento e dell’applicazione del ferro non esaurisce il compito del maniscalco; infatti, un’importante fase della ferratura è il pareggio, che consiste nell’asportazione dell’eccessiva crescita delle varie parti dello zoccolo rivolte verso il suolo (muraglia, fettone, suola, barre). Recentemente, a seguito del diffondersi anche in Italia del barefoot movement, l’arte della mascalcia ha trovato un nuovo impulso; nel cavallo scalzo, infatti, il pareggio ha una particolare importanza e richiede l’apprendimento di nuove tecniche. Inoltre, l’uso del cavallo scalzo
“
Il centro militare di Grosseto e la storia della mascalcia italiana
”
richiede che il maniscalco sia anche preparato a un’attività professionale del tutto nuova, l’adattamento delle scarpette usate nel periodo di transizione (il periodo che intercorre fra la sferratura e la completa riabilitazione dello zoccolo, della durata di alcuni mesi), durante il quale gli zoccoli (in genere, solo gli anteriori) richiedono una certa protezione per evitare al cavallo qualsiasi disagio sui terreni difficili. Il maniscalco collabora strettamente, nel suo lavoro, con il proprietario (che gli fornisce tutte le informazioni sull’uso abituale del cavallo, su eventuali esigenze particolari, su eventuali problemi dell’andatura) e con il veterinario (con il quale concorda gli accorgimenti opportuni in caso di patologie della zampa o delle articolazioni degli arti). È inoltre presente nel corso di ogni manifestazione sportiva equestre, insieme al veterinario e al personale di assistenza medica di primo soccorso. L’unica scuola italiana dove apprendere il mestiere del maniscalco è la Scuola di Mascalcia presso il Centro Militare Veterinario in Grosseto, aperta anche ai civili. Il Centro Militare Veterinario (CeMiVet), in passato denominato Centro Militare di Allevamento e Rifornimento
Quadrupedi e noto come Deposito
Toscana si estendeva su quasi 4.500
Allevamento Cavalli, è una struttura
ettari. L’attività del centro si incrementò
dell’Esercito Italiano avente sede nel
notevolmente nel periodo della prima
comune di Grosseto. La sua ubicazione
e della seconda guerra mondiale,
è a circa 4 km dal centro cittadino, nella
quando vi era una forte richiesta di
parte nord-occidentale del territorio
cavalli da parte dei reparti specializzati
comunale. La sede è all’interno di
dell’esercito impegnati in operazioni
una vasta area che, nei secoli scorsi,
belliche. Negli anni cinquanta del secolo
era tenuta di caccia dei granduchi di
scorso furono dismessi quasi tutti i centri
Toscana. La vasta area su cui sorge il
di rifornimento e allevamento presenti
centro era una vasta tenuta che, nel
nel territorio nazionale, tanto che nel
corso del Settecento, raggiunse il suo
1955 risultavano ancora attivi soltanto
massimo splendore divenendo tenuta
quello di Grosseto e quello di Persano.
di caccia dei Lorena. Il luogo si trovava
La chiusura degli altri stabilimenti fu
precedentemente nei pressi di un’area
decisa, in quanto il secondo conflitto
palustre, non lontano dalle sponde
mondiale aveva portato alla ribalta nuovi
nord-orientali del Lago Prile, che si
tipi di armi, di fronte alle quali il ruolo dei
caratterizzava per un forte rischio di
cavalli era divenuto del tutto inefficace
diffusione della malaria, soprattutto
e marginale. Nel 1972 vi fu la definitiva
durante la stagione primaverile ed estiva.
chiusura anche del centro di Persano e,
Le opere di canalizzazione portate avanti
così, il Centro Allevamento Quadrupedi
dai granduchi in epoca settecentesca
di Grosseto rimase l’unico sull’intero
permisero di limitare al minimo i rischi
territorio nazionale ed implementò le sue
connessi alla temuta malattia, grazie
attività ereditando tutte le funzioni, le
alle bonifiche apportate all’intera area
attività e le specialità dei centri oramai
pianeggiante. Quando i Lorena scelsero
dismessi: tra esse, vi fu trasferita anche
il luogo come loro principale sede di
la famosissima razza governativa di
caccia in Maremma, iniziarono i lavori
Persano. Da allora, il Centro Allevamento
di costruzione dei primi fabbricati, che
Quadrupedi è divenuto il principale
comprendevano i palazzi padronali, le
allevamento equino a livello nazionale.
scuderie ed una serie di annessi agricoli;
Tra le razze allevate attualmente spiccano
vi fu costruita anche una cappella
su tutti gli autoctoni maremmani e il
gentilizia, la Cappella della Natività
Persano, oltre ad un numero minore di
di Maria. Con l’Unità d’Italia, l’intero
purosangue inglesi e di razze da sella
complesso rurale passò allo Stato italiano
francesi. Vi ha sede anche la scuola
che, dopo vari studi di fattibilità, decise
di mascalcia e la scuola di formazione
di costituirvi una sede per la produzione,
del
l’allevamento e l’addestramento dei
La tenuta comprende spazi destinati
cavalli destinati ai reparti di cavalleria
all’allevamento e all’addestramento dei
dell’Esercito
L’istituzione
cavalli e aree adibite alla coltura per
ufficiale avvenne nel novembre del 1870,
soddisfare le esigenze alimentari degli
quando l’area ereditata dai granduchi di
animali
Italiano.
personale
.
veterinario
militare.
Emidio Filace
CON GLI OCCHI DEL GIUDICE
Il codice “d’onore” dei penner
Il comportamento e le sanzioni per chi è anti sportivo
.
Durante le competizioni sportive il collegio giudicante, tiene in alta considerazione quello
che è il codice di comportamento, ed in alcun sport è sanzionato un atteggiamento anti sportivo. Questa norma ovviamente è valida anche per il Team Penning, ed il regolamento SEF Italia a cui noi facciamo riferimento durante lo svolgimento delle nostre competizioni, disciplina i seguenti codici comportamentali. Codice di comportamento Nell’intento di promuovere la specialità del team penning come uno sport spettacolare ed assicurare che le competizioni risultino sempre più entusiasmanti e coinvolgenti per il pubblico, si raccomanda ai penners quanto segue: - il massimo rispetto e sportività verso gli animali, i partecipanti, il personale di gare, i Giudici ed il pubblico; - massima attenzione nel rispetto dei tempi, degli ordini di chiamata e di entrata in arena, massima celerità nell’abbandono dell’arena al termine della propria prova; - evitare l’eccessivo incitamento o richiamo vocale durante la competizione; - segnalare con fiocco rosso, posizionato all’altezza dell’attaccatura della coda, l’eventuale
tendenza del proprio cavallo a calciare;
GO. Per comportamento antisportivo si
nei confronti del penner in questione,
-
intende:
immediati provvedimenti di squalifica
comportamento adeguato in accordo al
- atteggiamento volgare ed irrispettoso
dalla gara in corso (e di conseguenza
suo governo e alla sua custodia;
verso i Penners, il pubblico, il Collegio
anche dalla classifica e dagli eventuali
- non è consentito segnalare la posizione
Giudicante, il personale di gara e lo staff
premi). I casi di squalifica sopra citati
dei capi da isolare ai Penners in gara
organizzativo
potranno essere ulteriormente sanzionati
(Spotting) in modo palese.
- l’uso di linguaggio scurrile ed offensivo
con una o più giornate di squalifica per
In tutti i sopracitati casi, il Giudice, avrà
- eccessivo maltrattamento del proprio
le tappe successive.
la facoltà di assegnare al Team in arena
cavallo o della mandria;
Tali
provvedimenti
un NO-TIME.
- palesi stati di alterazione psico-fisica.
via
esclusiva
Ogni
DISCIPLINARE
tenere
di
conseguenza
un
azione
di
comportamento
sono
presi
in
dalla
COMMISSIONE
DEL
DIPARTIMENTO
Comportamento anti-sportivo
antisportivo che comporti la squalifica
MONTA WESTERN e dovranno essere
Un comportamento antisportivo di un
del singolo concorrente o dell’intero
comunicati ai diretti interessati entro e
penner o di un team nell’intero ambito
team, dovrà essere necessariamente
non oltre 10 (dieci) giorni dal termine
di svolgimento della competizione
segnalata dal Presidente di Giuria sulla
della gara in questione, pena la
(compreso campo prova e tutte le strutture
“Relazione di Gara”.
prescrizione.
annesse), determina la SQUALIFICA. Per
Ricordiamo che un cavallo ferito o
Resta inteso che le squalifiche di cui sopra
squalifica si intende l’allontanamento
dolorante
assolutamente
daranno adito all’eventuale apertura di
dalla competizione per la sola giornata
gareggiare. I giudici possono eseguire
apposito procedimento disciplinare con i
di gara o per l’intera tappa del penner
controlli sulle imboccature utilizzate e
competenti Organi di giustizia. L’elenco
o dell’intero team. In caso di squalifica
sulle condizioni fisiche dei cavalli, sia
dei nominativi dei penners assoggettati a
del singolo cavaliere, se il penner
in entrata che in uscita dall’arena. In
Squalifica e scadenza del provvedimento
facesse parte di più teams, questi ultimi
caso di gravi infrazioni (cavalli lesionati
disciplinare è consultabile sul sito
potranno terminare la gara con i due
nella bocca o sul costato, ecc..), se
membri restanti, ma esclusivamente nel
comprovate dal veterinario di servizio e
caso in cui si sia già disputato il primo
dal presidente di giuria, verranno adottati
“
Ecco le sanzioni previste dal regolamento Sef Italia
”
non
può
.
Giovanna Laguardia
RITRATTI WESTERN LUCANI
Un uomo di cavalli a tutto tondo
Beniamino Straziuso, cavaliere, organizzatore, allevatore di successo
.
Cavaliere, allevatore ed organizzatore di successo. Insomma, un vero e proprio uomo di cavalli a tutto tondo. Stiamo parlando di Beniamino Straziuso, inventore di Basilicata Country & Co., patròn dell’allevamento La Vaccariccia Quarter & Paint Horse di San Chirico Nuovo e penner di calibro nazionale. Una “carriera” che nasce da un’ancestrale passione per i cavalli. Tra i suoi maggiori successi in campo agonistico ricordiamo, in ordine di tempo, la vittoria nel campionato regionale di team penning del 2006, il secondo e terzo posto nella categoria intermediate ai campionati italiani 2007 a Verona, rispettivamente con il team Cap America Italica e con il team Cap America Horses, la vittoria a Basilicata Country 2008 con
il Donatone team e, sempre nello stesso anno allo special Event di Capua. Nel 2009 ancora un centro a Basilicata Country. Nel 2011 il primo posto alla Vomano Cup a Teramo, con il team Cap America-Palazzo Gattini Matera, la vittoria nel campionato regionale lucano e, dulcis in fundo, la conquista, a Verona con il team Cap America Horses II del primo posto nella categoria Champion, riservata alle scuderie, e la vittoria nel campionato nazionale Centro Sud categoria 11 punti. Nel 2012 la piazza d’onore all’America’s Best Vomano e la vittoria di tappa del campionato italiano Fise cat. 16 punti a Staffoli. Ma vediamo come è iniziata la sua carriera equestre.
A che età hai iniziato ad andare a cavallo? Tecnicamente e in maniera regolare a 18 anni, ma il mio rapporto con i cavalli è iniziato molto prima. Abbiamo sempre avuto cavalli in azienda, che io ho sempre montato in maniera un po’ ruspante, spesso a pelo. Parlaci del tuo primo cavallo... Come ho detto abbiamo sempre avuto cavalli in azienda, ma il primo cavallo veramente mio, acquistato da me, è stato lo stallone Appaloosa Ima Garson, che comprai all’Italian Ranch. Eravamo alla fine degli anni ‘90 e con questo cavallo mi sono dedicato principalmente ai trekking. Il mio primo cavallo da gara, invece, è stata una femmina quarter buckskin di nome Bee Jac Bonita, con la quale ho cominciato a fare le prime gare di team penning nel 2001, in occasione della prima edizione di Basilicata Country & Co. A proposito di Basilicata Country & Co., come è nata l’idea di una rassegna dell’equitazione americana e del country life style? Basilicata Country nasce da un’esperienza che avevo fatto affiancando Otello Ugolini, titolare del maneggio dove montavo quando andavo all’università, nonché deus ex machina della nascita di tante associazioni western in Italia, nell’organizzazione di manifestazioni Country western. In quel periodo, inoltre, lavoravo con la Ck associati proprio nel settore dell’organizzazione di eventi. Fu quindi per me l’occasione di ritagliare nel mio lavoro uno spazio che coinvolgesse anche la mia passione, tentando qualcosa di assolutamente inesplorato al Sud Italia, visto che in quel periodo l’unico evento degno di nota più giù di Roma era la Corsa Longa di Staffoli,
dove però all’epoca le gare e gli eventi fieristici erano in secondo piano rispetto al trekking. E’ stata un’esperienza molto bella ed appagante, tranne per il fatto che l’obiettivo ultimo di aggregare l’intero mondo western lucano non è stato raggiunto. Continuerai nell’organizzazione di quest’evento? Diciamo che per il momento sono in una posizione di stand by, essendo anche venuta meno la “comodità” di poter coniugare lavoro e passione. Comunque è un evento che ho nel cuore e non nego che se trovassi qualche compagno di viaggio a sostenermi ci vorrei riprovare. Cosa vedi nel tuo futuro equestre a breve termine? In questo momento sono impegnato soprattutto a promuovere il mio allevamento. Sicuramente continuerò a fare team penning e mi piacerebbe anche provare il cutting e il cow horse, ma la mia priorità è portare avanti il nome de La Vaccariccia. Devo dire che i due cavalli che attualmente stanno calcando le scene nazionali e internazionali mi stanno dando grandissime soddisfazioni, al di là di ogni più rosea aspettativa. Lo stallone Deltas Pepto Dream, dopo essere rimasto fermo per due anni, è stato capace di un quinto posto open in cutting, gareggiando con i migliori quarter della specialità, il che vuol dire che attualmente è probabilmente il miglior paint in attività nella disciplina, mentre la puledra Vqh Foxy Cat, pur essendo arrivata al reining per caso, con un certifficato tutto da cutting, è stata capace di un reserve champion al pre futurity e un quarto posto ad Americana, il che è per me una conferma della mia filosofia di allevare
.
cavalli il più possibile versatili
“
L’inventore di Basilicata Country oggi punta tutto su La Vaccariccia
”
Giovanna Laguardia
FIERACAVALLI VERONA 2013
Haflinger Folie
alla maniera lucana Incanta il free style di Nicola Carlomagno e Quintastella
.
Anche quest’anno la Basilicata dice la sua alla Fieracavalli di Verona. La centoquindicesima
edizione della rassegna più famosa del Paese, ed in particolare il padiglione ItaliaAlleva, dedicato alle eccellenze allevatoriali locali, è stata vetrina d’eccezione per i prodotti made in Basilicata. E se è vero che i pur qualitativi soggetti presentati alle rassegne morfologiche non hanno conquistato le primissime piazze, nonostante l’interesse suscitato nei compratori, è anche vero che la Basilicata si è riscattata nello spettacolo Haflinger Folie, evento promozionale dedicato ai biondi originari del Trentino Alto Adige. Due i soggetti lucani impegnati: lo stallone Atem-O, di Rosa Postiglione, di Pignola, presentato in una ripresa di dressage, e la femmina Quintastella, figlia del pluripremiato stallone Argan presentata dall’addestratore Nicola Carlomagno in free style. Da notare che si è trattato dell’unico soggetto dell’intero spettacolo che è stato esibito in libertà. Se, dunque, il pubblico è rimasto ammirato dalle qualità atletiche dimostrate dagli haflinger impegnati nelle varie discipline, tradizionali e sportive, (prove di esbosco, attacchi, gimkana western, dressage, salto ostacoli, alta scuola), le emozioni più intense le ha suscitate senz’altro l’insolito “passo a due” di Carlomagno e Quintastella.
L’addestratore lucano, fautore del
gli spettacoli effettuati, dal giovedì alla
vigilanza assai carente”.
metodo Parelli, ha dimostrato insieme
domnenica), Nicola Carlomagno. “Da
Soltanto tre gli allevatrori lucani
alla giovane cavalla haflinger come,
un punto di vista professionale – dice
che hanno affrontato la trasferta
senza costrizioni ma attraverso un
– è stato molto gratificante partecipare
veronese per partecipare alle rassegne
approccio etologico, si possa costruire
alkla Fieracavalli, soprattutto per aver
morfologiche, con l’assistenza tecnica
un rapporto uomo-cavallo basato
presentato l’unico cavallo in free style ad
dell’Associazione regionale allevatori:
sulla fiducia e sulla collaborazione,
Italialleva. Alla fine dello spettacolo ho
la scuderia 3H di Avigliano, di Vito Claps,
dove il piacere alla cooperazione è
ricevuto anche i complimenti di Franco
con tre soggetti in mostra, Vincenzo
reciproco. Quintastella ha risposto
Giani, che è un po’ il padre italiano del
Di Giacomo di Avigliano e Giuseppe
di buon grado alle richieste del suo
metodo Parelli. Per un addestratore
Muscio di Genzano di Lucania. I
partner umano, eseguendo una serie
è una vetrina molto importante. Per
soggetti in rassegna erano lo stallone
di esercizi dimostrativi, come seguire
me si tratta della seconda volta ad
di tre anni Silas – Q (Scuderia 3H),
l’addestratore, allontanarsi e tornare a
Haflinger Folie, spettacolo al quale
le puledre di 18 mesi Sally (Scuderia
comando, sdraiarsi, salire su un cubo,
avevo partecipato anche nel 2008
3H) e Sinni (Vincenzo Di Giacomo), la
eseguire passi laterali, passi indietro,
con due puledre, una figlia di Argan
puledra di 30 mesi Raischia (Scuderia
passi spagnoli, il tuto senza alcuna
e una figlia di Nobelmann. Dal punto
3H) e la puledra di 3 anni Queen di
costrizione. L’esibizione è culminata
di vista allevatoriale, invece, devo
Cortese (Giuseppe Muscio)
poi nell’esercizio più suggestivo di tutti:
dire purtroppo che questa edizione
la monta in free style, ovvero senza
della Fieracavalli è stata piuttosto
sella e senza testiera: la realizzazione
deludente. I costi per gli allevatori sono
pratica del mito del centauro, la fusione
quasi insostenibili, nonostante l’aiuto
perfetta tra uomo e cavallo. Soddisfatto
delle istituzioni, mentre i servizi sono
al termine della manifestazione (quattro
stati scarsi e la vigilanza contro i furti
“
Significativa la presenza anche nelle prove morfologiche
”
.
Lorella Esposito
IPPOTERAPIA: OLTRE L’EQUITAZIONE
Una medicina
chiamata cavallo Alla scoperta delle virtù dei nostri amici a quattro zampe
.
Considerata erroneamente soltanto come un momento ricreativo per il portatore di Handicap, la
Riabilitazione Equestre (R.E.) si configura come una vera e propria attività terapeutico-riabilitativa. Utilizzando in vario modo il rapporto che si instaura tra persona e cavallo e il movimento stesso del cavallo, secondo un programma terapeutico specifico, la RE è quell’insieme di tecniche che apportano benessere psicofisico nel soggetto, migliorandone l’autostima e la qualità della vita. Proprio perché coinvolge il soggetto globalmente, nella sua unicità di corpo e psiche, la terapia a mezzo del cavallo è indicata nel trattamento delle più disparate patologie: dalle paralisi cerebrali infantili a quelle centrali o periferiche, conseguenti a encefalopatie, poliomelite o ictus, dalle lesioni midollari ai disturbi di equilibrio medo-lievi, dall’autismo alle psicosi infantili, a vari disturbi del comportamento. L’utilizzo del cavallo a scopo terapeutico si può far risalire addirittura a migliaia di anni fa: già gli Ittiti, intorno al 3000 a.C. utilizzavano la disciplina equestre quale strategia pedagogica. Tra il V e il IV secolo a.C., Ippocrate di Coo (478-370 a.C.), considerato il padre della medicina “moderna”, consigliava l’equitazione “per rigenerare la salute e preservare il corpo umano da molte infermità, ma soprattutto per il trattamento dell’insonnia”, mentre Asclepiade di Prussia (124 - 40 a.C.) ne estese le applicazioni raccomandando “il moto a cavallo nel trattamento di svariate patologie”. Abbandonata per lungo tempo, tale pratica terapeutica fu ripresa dal medico Merkurialis (1569) nella sua opera “De arte gymnastica”, in cui attribuisce all’equitazione una ruolo molto importante tra gli esercizi ginnici, in quanto essa non esercita soltanto il corpo, ma anche i sensi. Nonostante le sue antiche origini, solo negli anni
“
50 la Medicina riconosce ufficialmente
susseguirsi negli anni disegni di legge
all’equitazione un valore di terapia,
che non trovano mai approvazione
dopo che la danese Liz Hartl, costretta
da parte dei nostri “indaffaratissimi”
su una sedia a rotelle dalla poliomelite,
parlamentari…
vinse la medaglia d’argento nei giochi
Ne consegue una confusione a livello
olimpici di Helsinki del 1952.
formativo e applicativo, in quanto molte
Attualmente la R.E. è largamente diffusa
associazioni, anche federazioni sportive,
a livello internazionale, specie nei
propongono corsi di formazione e attività
paesi di più elevata tradizione equestre
di equitazione per disabili. La R.E. è un
(Inghilterra, Danimarca, Belgio, USA,
tipo di riabilitazione del tutto particolare
Canada eccetera…) ed esiste, dal
le cui radici sono da ricercare sia negli
1969, una Federazione Internazionale,
sport equestri, che ne costituiscono
l’F.R.D.I ( Federation Riding Disabled
l’alveo e il presupposto tecnico portante,
International), a cui fanno capo per la
sia nella componente riabilitativa vera
R.E. circa 50 Paesi. In Italia una reale
e propria. E’ da precisare, pertanto, che
attività di Ippoterapia inizia nel 1977
trattandosi di attività riabilitativa, ovvero
ad opera della Associazione Nazionale
di settore socio sanitario, la formazione
Italiana di Riabilitazione Equestre
compete in primis all’Università, poi
(A.N.I.R.E.) a Milano. Nel 1990, si è
al SSN (Servizio Sanitario Nazionale),
costituita la F.I.S.D (Federazione Italiana
infine agli Enti riconosciuti dalla Univ/
Sport Disabili), oggi C.I.P. (Comitato
SSN deputati a questa attività (in
Italiano Paralimpico) che avevano al
questo caso (Lapo, ANIRE). Inoltre,
e di un continuo addestramento
loro interno il dipartimento equitazione:
è un’attività che richiede strutture
dell’animale, che è chiamato a svolgere
in tale ambito è stato compiuto
adeguate e personale specializzato
un compito impegnativo, specie sul
un ulteriore passo avanti, avendo
multidisciplinare: tutti i componenti
piano psicologico. Con questo articolo
accorpato l’equitazione paralimpica
dell’equipe di R.E. devono possedere,
introduttivo sul tema della R.E. ho
direttamente alla F.I.S.E. (Federazione
pur se a differente livello, competenze
toccato alcuni punti che spero di chiarire
Italiana Sport Equestri). Dal 1993 inizia
sul versante dell’equitazione e su quello
ed approfondire nei prossimi articoli.
la sua attività anche l’Associazione
della riabilitazione.
Non posso non sottolineare, prima di
Lapo, in stretta collaborazione con la
Infine, non possiamo non parlare del
chiudere, come la R.E. rappresenti una
Cattedra di Neuropsichiatria Infantile
“protagonista” della R.E., cioè il cavallo:
opportunità concreta di recupero e una
dell’Università Firenze, all’interno della
occorre
l’importanza
prospettiva adattiva per soggetti spesso
quale verrà istituito, nel 2003, un Master
della scelta del co-terapeuta cavallo
non altrimenti trattabili o motivabili,
Universitario in R.E. Tuttavia, a tutt’oggi,
sia da un punto di vista morfologico
offrendo al disabile la possibilità di
non esiste una legge che regolamenti
che comportamentale, ma anche la
sperimentare un ambiente naturale e
questo tipo di attività e continuano a
rilevanza di un attento condizionamento
non medicalizzato
sottolineare
Riabilitazione equestre: una storia iniziata nel 3000 avanti Cristo
”
.
Giovanna Laguardia
TEAM PENNING
Winter special
baciato dal sole
Cap Petrucco Inerti al primo posto nell’arena di Latorre quarter horse
.
Il caldo sole pugliese ha regalato una giornata quasi primaverile ai cavalieri partecipanti
al Winter Special Event di team penning che si è svolto il tredici dicembre scorso nell’arena coperta del noto circolo ippico e allevamento Latorre Quarter Horse di Castellaneta. Numerosi gli atleti giunti, oltre che dalla Puglia, dalla Basilicata e dalla Campania per dar vita alla gara organizzata da Western Life Puglia, con la collaborazione dello staff della South Italy Master Cup, e numeroso anche il pubblico di appassionati che non ha mancato di seguire i propri beniamini anche in trasferta. Unica pecca, ma purtroppo è un male comune nel mondo del team penning, il forte ritardo con cui è iniziata la gara, dovuto alla cattiva abitudine di alcuni penners di iscriversi all’ultimo minuto (o anche oltre), costringendo la segreteria (nell’occasione tenuta dalla brava Marta Pianta) a fare i salti mortali per stilare l’ordine di partenza. Alla fine, passato mezzogiorno, tutto è pronto e si può partire. La speaker Lucia Buchicchio e i giudici Emidio Filace e Carmine Buono prendono posto ed il primo team può fare il suo
ingresso in campo. Si corre a sessanta
di sole. Entusiasmante il secondo
la giornata porta in dote addirittura una
secondi, con regolamento Sef Italia.
go, con i team autori di una buona
doppietta: al secondo posto, infatti, si
Inizialmente la mandria è piuttosto
prestazione nel primo che si giocano
piazza il team La Collinetta Fattorie
nervosa e tende a schizzare in avanti
il tutto per tutto per salire sul podio,
Donna Giulia, composto da Antonio
al minimo movimento dei cavalieri
a volte incappando anche in clamorosi
Pietrafesa, Donato Punella e Angelo
in campio: fioccano i no time. Man
errori. Ma questo è il nostro sport. Alla
Gravina, con due go validi e sei vitelli
mano che si va avanti, però, i vitelli si
fine bravura e fortuna determinano la
in 71”10. Anche sul gradino più basso
rasserenano e per i penner diventa più
classifica, con i cavalieri venuti dalla
del podio c’è un po’ di Basilicata: il
facile lavorarli. Cominciano ad arrivare
Basilicata che possono tornare a casa
team Free Horseman che si aggiudica
le chiusure e man mano i tempi si
con un buon bottino: i lucani riescono
il bronzo con due go validi e sei vitelli
abbassano. Alla fine del primo go la
infatti ad occupare, da soli o variamente
nel tempo di 79”13 è composto dai
mandria risulta un po’ stanca e per
mischiati con i colleghi pugliesi, tutti
pugliesi Angelo Gravina e Cesare
questo motivo i giudici decidono di non
e tre i gradini del podio. Al primo
Franchini e dal lucanissimo Nicola
proseguire subito con il secondo go
posto, grazie ad una condotta di gara
Ciani. Al quarto posto il team Western
ma di concedere una pausa di un’ora
improntata alla grande regolarità, c’è
Life 1, composto da Cesare Franchini,
per dar tempo ai vitelli di rifiatare,
il team Cap Petrucco Inerti, composto
Massimo Basile e Dino Cellammare,
anche se questo significherà correre
da Antonio Pietrafesa, Piero Coviello
con due go validi e sei vitelli nel tempo
gli ultimi go con la luce artificiale.
e Sante Di Bono, che ha chiuso tutti
di 80”06
Nel frattempo i cavalieri possono
e sei i vitelli assegnati nei due go nel
rifocillarsi godendosi la bella giornata
tempo di 67”52. Ad Antonio Pietrafesa
“
Team penning: trentasette le squadre in gara a Castellaneta campionessa europea pony
”
.
Marta Pianta
COUNTRY MUSIC
Banjo, mandolino
e contrabbasso per uno stile d’èlite
Nasce il Bluegrass e il country diventa strumentale
.
« Quanti suonatori di Bluegrass servono per cambiare una lampadina? Quattro: uno per cambiarla, mentre gli altri tre si lamentano del fatto che è elettrica.». Mi piace iniziare questo articolo con questa curiosa storiella che racchiude tutto cio che il
Bluegrass esprime. Un genere musicale, come dire, di nicchia, per colti, suonato con strumenti acustici e raramente cantato. Che dà spazio e dignità ai singoli strumenti musicali con assoli strepitosi. Basato su una forte presenza dell’improvvisazione, che coinvolge ogni elemento del gruppo, lasciando spazio alla pura espressione ed improvvisazione del musicista. Molte canzoni, spesso strumentali, con sonorità che riportano alla musica celtica lasciano posto a lunghi e complessi assoli di ogni strumento. Quindi se il country per molti aspetti ricorda le sonorità malinconiche del blues, il Bluegrass potrebbe essere paragonato ad un parente lontano del
“
Bill Monroe, fondatore indiscusso del nuovo genere musicale
”
jazz. Chitarra acustica, banjo a cinque
13 Settembre 1911, da una famiglia
country. Negli anni ‘40, grazie anche
corde, mandolino, violino (fiddle) e
umile, impara a suonare dallo zio
al supporto e al talento di grandi
contrabbasso: questi gli elementi
Pendleton Vanderver (Uncle Pen), noto
musicisti come Earl Scruggs, Lester
che formano quell’orchestra vivace
fiddler, e dal bluesman Arnold Schultz.
Flatt, gli Stanley Brothers , questo
che è il Bluegrass. Un ritmo e una
A 17 anni emigra a Chicago, dove trova
stile, cosi innovativo e sperimentale,
sonorità veloce, squillante e piena di
lavoro come operaio in una raffineria:
viene definitivamente codificato. Ormai
vitalità, caratteristica accentuata dal
comincia a suonare il mandolino, e
alle radio la parola “ Bluegrass” viene
suono sincopato e grintoso del banjo,
con i fratelli fonda il suo primo gruppo
pronunciata naturalmente. Attorno alla
e dal ritmato accompagnamento di
musicale, i Monroe Brothers, che
metà degli anni ‘50, con la nascita del
mandolino e chitarra dove il banjo ha
ottiene un discreto successo. Dopo
rock ‘n roll, il bluegrass avverte una
un ruolo fondamentale fino a diventarne
la rottura con i fratelli costituisce nel
sorta di declino e viene letteralmente
la “voce principale”.
1939 un nuovo gruppo, i Bluegrass
declassato. Non è da dimenticare però
Era il 1939 e un musicista di nome
Boys, in onore della sua terra di
come le sue sonorità straordinarie
Bill Monroe
pubblica una versione
origine, il Kentucky, dove si dice che
per quell’epoca abbiano influenzato i
riarrangiata di un vecchio brano
alcune erbe abbiano infiorescenze
grandi del rock ‘n roll ( pensiamo ad
di Jimmy Rodger
“Muleskinner
dalla colorazione blu, dove anche la
Elvis e la sua spledida cover di “Blue
blues” («il blues del mandriano») e
luna pare abbia questo colore. Cosi il
moon of kentucky” di Monroe). Ma
proprio l’esecuzione di quel brano da
Bluegrass, letteralmente “erba blu”,
il suo declino diviene la sua fortuna
parte di Bill Monroe viene indicata
diventa e si codifica come un genere
perchè è destinato, così, a rimanere un
comunemente come la «data di
musicale vero e proprio. destinato a
prodottO di nicchia, per orecchie fini e
nascita» del nuovo genere musicale:
rimanere eterno.
colte
il Bluegrass. Da dove deriva il suo
Monroe
nome? Anche questo è molto curioso,
mandolino facendolo diventare uno
ma lo scopriremo assieme alla storia di
strumento solista e non piu semplice
Monroe, padre e fondatore indiscusso
accompagnamento, rinnovando così
del Bluegrass. Nato nel Kentucky, il
anche
rivoluzionò
l’immagine
lo
del
stile
del
musicista
.
Giovanna Laguardia
CAVALLI CAMPIONI
Storia di una
campionessa ritrovata Safari Zero si riscatta al termine di una stagione un po’ sfortunata
.
Ha fatto vedere cose molto promettenti a inizio stagione. Poi un lieve infortunio ha
fermato la sua corsa al titolo Nbhai. Ma il suo proprietario Saverio Giuzio e il suo cavaliere Tonino Pascale non si sono arresi. E alla fine l’aver saputo aspettare ha pagato. Perchè Safari Zero è tornata da Pontedera con la coccarda di reserve champion del futurity di barrel targato Fitetrec – Ante. Un titolo cfhe promette di essere solo il primo di una lunga serie. Ma come è arrivata questa giovane campionessa in Basilicata? Ce lo racconta il suo proprietario, Saverio Giuzio. “La cavalla viene da Torino. Ero alla ricerca di un puledro Safari e mio fratello Antonio mi ha consigliato di visionare questa cavalla che lui conosceva fin da piccolina. Diciamo che è stato il regalo di Natale che mi sono fatto nel 2012. Fin da subito la mia intenzione è stata quella di non montarla personalmente, ma di affidarla ad un professionista. E siccome in Basilicata ci sono delle figure di assoluto rilievo nazionale nelle discipline veloci dell’equitazione americana, l’ho affidata a Tonino Pascale perchè la iniiziasse alla carriera agonistica”. Sotto la sella del campione satrianese
Tonino Pascale Safari Zero si è subito
migliori puledri d’Italia. Ma, dopo questa
un po’ a tutti. Se arriverà una grossar
distinta con alcuni buoni piazzamenti al
splendida performance quali sono i
offerta prenderò in considerazione l’idea
campionato regionale di barrel racing.
progetti di Saverio Giuzio per la sua
di venderla, altrimenti mi rimarrà una
Nel corso della sua preparazione per il
bella Safari Zero? “Anche quest’anno
super cavalla pronta per le mie esigenze
futurity Nbhai, però, c’è stato qualche
– spiega Saverio – la cavalla rimarrà
di amatore. Nel frattempo mi diverto
piccolo intoppo che ha sconsigliato la
affidata alle cure di Tonino Pascale. Si
molto con l’altra mia cavalla, la paint
partecipazione a Verona. Poco male,
tratta di una cavalla molto promettente
Melman Dream. Se la stagione andrà
però, perché una settimana dopo Safari
e sarebbe un peccato sprecarla con in
come spero, inoltre, sto considerando
Zero ha ripagato Saverio Giuzio e Tonino
sella un amatore come me. Il nostro
anche l’idea di farle fare un puledro con
Pascale della fiducia, con un bel “botto”
primo obiettivo per quest’anno è il
la tecnica dell’Embryo Transfert. Si tratta
al futurity Fitetrec Ante. Nell’arena del
campionato europeo di barrel racing che
di una delle ultime figlie dirette di Safari
circolo ippico Lo Scoiattolo di Pontedera,
si terrà, come da tradizione, a maggio
e sono convonto che incrociandola con
in una kermesse che ha richianato una
a Reggio Emilia al Salone del Cavallo
una linea americana da velocità si possa
settantina di binomi da tutta Italia per
Americano, e poi il Maturity”. Insomma,
ottenere un campione di domani”
contendersi il montepremi complessivo
la cavalla è destinata a rimanere in
di 30mila euro, arriva lo splendido titolo
Basilicata? “Diciamo – rispone Saverio
di reserve champion nel futurity di barrel
– che io l’ho acquistata come una
racing, gara nazionale riservata ai giovani
forma di investimento, anche perchè sul
soggetti di quattro anni, che Pascale
mercato nazionale i cavalli addestrati
ha conquistato proprio in sella a Safari
da Tonino Pascale hanno un grande
Zero, in un parterre di una dozzina fra i
appeal, in quanto cavalli facili e adatti
.
“
Barrel: La puledra di Saverio Giuzio reserve champion Fitetrec-Ante
”
Mariarosaria Manfredonia
SOS CAVALLI
Hai già pensato alla sua pensione?
.
Istruzioni per una corretta gestione del cavallo anziano Cari Amici di Oltre il Fence, bentornati dopo feste che spero siano state
cariche di affetto e dolcezze (non solo di carattere familiare) come dovrebbero sempre essere. Di nuovo per me c’è che sono diventata lucana a tutti gli effetti, e non solo per adozione professionale, avendo sposato Virgilio e vivendo adesso a Maratea. Con l’approssimarsi dell’inverno e perciò, si spera, con l’avvicinarsi delle nevicate, mi sembra giusto parlare di cavalli anziani e della loro gestione che, alla stregua di quella di un puledrino, è tutt’altro che scontata. «Invecchiare non sarà niente se nel frattempo saremo rimasti giovani.» lo ha scritto la poetessa italiana Maria Luisa Spaziani alla fine degli anni 90: vale per l’uomo ed anche per il cavallo, a patto che al cavallo pensi l’uomo! Con l’andare degli anni, infatti, gesti quotidiani possono diventare improvvisamente complicati ed è proprio in queste circostanze che l’uomo può fare la differenza,
restituendo al suo amico a 4 zampe
dell’alimento, intesa come capacità
cenno alle quantità, dal momento che
tutto quello che gli è stato donato negli
di strappare dal terreno l’erba, non è
nell’anno appena trascorso ho fatto
anni appena trascorsi. Vi elencherò,
ugualmente efficace. Guardiamo bene,
più volte riferimento alla quantità di
per comodità didattica, tutte le piccole
quindi, la qualità del foraggio che
concentrato corretta per un cavallo;
modificazioni che vive un cavallo che
stiamo somministrando: scegliamo il
quella che cambia, nelle diverse fasi
diventa anziano per far sì che possiate,
più verde e tenero (sempre affienato,
fisiologiche della vita cui si correlano
conoscendole, prevenirne gli effetti.
ovviamente) ed avitiamo schiacciati o
differenti esigenze nutrizionali, in
concentrati troppo duri da rompere.
assenza di patologie da correggere, è
La dentatura
Anche da un punto di vista metabolico, il
solo la qualità dell’alimento concentrato
Man mano che il cavallo cresce,
cavallo anziano ha esigenze nutrizionali
da somministrare.
cambia sia l’inclinazione delle due
diverse: diminuiamo il carico dei
arcate, mandibolare e mascellare,
concentrati (schiacciati, fioccati e/o
L’artrosi.
(come potrete bene distinguere dalle
mangimi) ed a sua volta il carico di
Il primo sintomo che ci fa sentire vecchi,
illustrazioni qui riportate) sia la forma
proteine dei concentrati: il suo fegato
parte dei cosiddetti “acciacchi”, è
stessa dei denti. Questo comporta che
non ha la stessa efficienza digestiva
proprio quel dolore alle giunture che
il cavallo non tritura più i cibi nella
di quando era giovane e preferiamo
ci toglie l’elasticità del movimento:
stessa maniera ed anche la prensione
concentrati più ricchi di fibre. Non farò
l’artrosi. L’artrosi è una malattia
cronica che colpisce le articolazioni
delle articolazioni e che spesso,
quelle che uniscono le vertebre del
(artropatia), di tipo degenerativo,
perciò, colpisce i nostri cavalli atleti,
collo? Se vogliamo fare in modo che
che porta alla progressiva perdita
anche se giovani. Tuttavia siamo
il nostro cavallo continui a mangiare,
delle componenti anatomiche che
abituati a considerarla in riferimento
sarà meglio modificare questa pozione
formano le articolazioni. Interessa
alle specifiche capacità atletiche; cosa
e quindi l’abitudine del foraggio
le vertebre e le articolazioni degli
accade se prendiamo in considerazione
per terra o nelle rastrelliere in alto,
arti, ed è caratterizzata dalla perdita
la postura di un cavallo mentre mangia,
mettendo la mangiatoia all’altezza del
della cartilagine articolare, che viene
ed i distretti anatomici che utilizza?
petto, in modo che debba sostenere il
sostituita da nuovo tessuto osseo;
Il cavallo mangia in piedi, piegando il
minimo sforzo per nutrirsi. Così come
ciò provoca dolore ed una limitazione
collo per far arrivare il muso a terra
possiamo aiutare queste articolazioni
nei movimenti. Noi ben conosciamo
per strappare l’erba: per quanto meno
ad essere più fluide e, perciò, meno
l’artrosi, dato che è legata all’usura
sfruttate, non sono sempre articolazioni
dolenti, attraverso la somministrazione
di integratori a base di MSM, collagene
termoregolatoria e quindi la possibilità
idrolizzato, glucosamina cloridrato e
di affrontare adeguatamente forti
cetilmiristoleato che, attraverso la loro
sbalzi di temperatura.
azione sinergica, conferiscono alle
E’ preferibile pertanto evitare lunghe
cartilagini robustezza per contrastare
esposizioni al sole cocente, tipico delle
le forze di compressione con azione
nostre latitudini, ma anche e soprattutto
positiva sulle cellule cartilaginee
al freddo dell’inverno e/o alla pioggia,
responsabili della sintesi di collagene.
senza un’opportuna copertura.
.
Non dimenticate mai che i cavalli, quando anziani, tornano cuccioli e La temperatura.
perciò bisognosi di cure ed affetto: non
Anche se si tratta di cavalli che hanno
deludiamoli
sempre vissuto all’aperto, il passare degli anni influenza anche la capacità
Grazia Abascià
I RADUNI DEI LETTORI
Suggestioni
alla luce della luna Passeggiata notturna a Bella sotto il cielo dell’estate lucana
.
Nell’ambito dei raduni organizzati questa estate in Basilicata un fuori
programma davvero ben riuscito. Mercoledì 21 agosto presso la scuderia Di Mauro, situata in località Serra di Muro, alle porte del paese di Bella, una serata davvero speciale.Grazie ad Enzo Di Mauro ed al suo centro, cavalieri ed amazzoni lucani provenienti dai paesi limitrofi, Baragiano, Ruoti e Picerno, hanno potuto godere di uno spettacolo davvero straordinario, montare in sella nel cuore della notte accompagnati dal silenzio e da una splendida luna piena. Una serata davvero speciale. Il tempo sembrava volesse rovinare tutto ma i cavalieri e le amazzoni non si sono fatti intimorire dalle iniziali avverse condizioni meteo. L’organizzazione, che prevedeva la partenza dal centro intorno alle ore 20.00 e rientro in scuderia per la cena, è stata ribaltata. All’ora prevista per la partenza, il cielo era completamente scuro e di quella che doveva essere la compagna di viaggio, la luna, non si vedeva nemmeno l’ombra. Ma la voglia di stare
insieme, la passione hanno sconfitto
luoghi anche noti sotto una luce
ogni avversità.
diversa e soprattutto lasciarsi guidare
Imbandita la tavola, i venti cavalieri
dal proprio compagno di avventura, il
hanno cenato e ballato fino alla
cavallo, sono state sensazioni davvero
mezzanotte quando finalmente sono
forti che tutti hanno provato e che a
potuti salire in sella ai propri cavalli e
dirle a parole perdono il senso ed il
cominciare la loro avventura con una
fascino, che hanno riempito il cuore.
splendida luna piena alta in cielo ad
Rientrati intorno alle quattro e sistemati
illuminare il cammino. La passeggiata,
i cavalli, i cavalieri e le amazzoni hanno
di circa 18 Km, si è svolta su un
continuato fino all’alba a godere della
percorso di stradoni sterrati aperti ed
compagnia e a raccontarsi le forti
ha toccato oltre i tre confini, Bella,
emozioni provate. Un grande grazie
Muro e San Fele, anche il comune di Castelgrande lungo la strada che porta all’osservatorio. L’emozione per molti è stata davvero tanta, era la prima volta che affrontavano un percorso a cavallo di notte. Sentire il rumore degli zoccoli risuonare nel silenzio, guardare
“
Grande successo per l’escursione organizzata da Scuderia Di Mauro
”
.
ad Enzo Di Mauro che, sensibile a questa passione, ha voluto donare e condividere con i propri amici questa bellissima avventura
i raduni dei lettori Questa bacheca è dedicata ai vostri raduni. Contattateci e raccontateci
le vostre passeggiate a cavallo.
Saranno pubblicate nella nostra rubrica curata da Grazia. scrivete a abagrazia@alice.it
w w w . t e a m p e n n i n g b a s i l i c a t a . I t