S-piazza

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periodico di quartiere può contenere racconti, interviste, consigli, curiosità, novità, misteri, gossip, et etc maggio 2013 . Numero uno . anno 1 . declinazionipercettive@gmail.com . http://declinazionipercettive.wordpress.com/

editoriale: FIUME

Oggi, 11 ottobre 1899, si inaugura l’asilo di S. Martino, in via Manzoni. La festa per celebrare e ricordare lo scoprimento del grande monumento Dante, avvenuta tre anni fa, è arricchita dall’apertura di questo importante nuovo luogo per i bambini della città. Il progetto di costruire questo

bell’edificio ornato da un ospitale giardino è nata quasi dieci anni fa, nel 1897, quando è stata fondata la «Società per l’Asilo infantile di San Martino». Ora quel sogno è realtà! Nel nuovo asilo potranno andare i bambini che hanno tra i tre e i sei anni. (continua a pag.2)

dialoghi tra vicini: INTERVISTA A NONNO Mio nonno mi racconta come era difficile la vita durante il periodo della guerra. Quando era piccolo frequentava la scuola Sanzio mentre invece quando sono accaduti i bombardamenti qua in città ha cambiato scuola e andava alla Sacra Famiglia in via della Saluga. Lui ha iniziato a lavorare all’età di 14 anni allo stabilimento Caproni dove all’inizio si riparavano areoplani e successivamente

lo stabilimento Caproni è diventato un’ industria motociclistica (assemblaggio Ducati 60, Mival 125 cavalli e costruivano anche pezzi per la Moto Guzzi , la moto Capriola 75 cavalli e pure 200, il motocarro e facevano anche l’automobile Volpe). Nel 1957 si è lincenziato per scarsità di lavoro ed è andato a lavorare in Val Fumo per la costruzione della diga idroelettrica della malga Bissina.

Con quella ditta è stato anche a Milano. Successivamente è ritornato a Trento e ha lavorato 25 anni presso la ditta Chier dove costruivano : impianti sanitari e impianti di riscaldamento. Nel 1984 per una crisi di commesse di lavoro lo hanno licenziato ed è andato a lavorare alla Lettrochimiche Trentine e nel 1985 è andato in pensione. Adesso da una mano come (continua a pag.4)

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questo luogo non esiste: civico 32 via Brennero - EX asilo di San Martino

Fiume Si può cavalcare, guadare, osservare, a volte scorre lento e a volte veloce, per portare là dove si orienta vita e movimento, per condurre chi lo accompagna anche solo con lo sguardo verso sponde conosciute o del tutto nuove. Là dove passa trasforma, scava, copre, dipinge come un pennello libero sulla tela. Il fiume e la città (Appunto di psicologia orografica). Se Trento oggi è una città fredda, o meglio frigida, formale nei modi e negli affetti, diffidente, suscettibile, non è - come talora si sente dire - perchè è cresciuta tra i monti, in solitudine. All’origine della trentina sommessa infelicità sta piuttosto una ferita, un’ingiustizia patita. Trento è una città che è stata separata dal suo fiume. Attività Commerci e trasporti, sviluppo di centri abitati, lungo il corso del fiume l’attività è intensa. Il fiume è anche incontrollabile, quasi indomabile. Allora si costruiscono argini, tunnel e canali, se ne sposta il corso per lasciare spazio alla ferrovia che si muove docile su binari. Anche la sua sorgente è tenuta sotto controllo, al passo Resia nel Bunker numero 20. Il mutamento “Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va.” (Eraclito)


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maggio 2013 . Numero uno . anno 1 . declinazionipercettive@gmail.com . http://declinazionipercettive.wordpress.com/

questo luogo non esiste: civico 32 via Brennero EX asilo di San Martino Dobbiamo ringraziare l’associazione chiamata «Lega Nazionale» che ha finanziato con le sue risorse l’asilo e il Comune di Trento che ha concesso gratuitamente il terreno. Aveva abbandonato il suo ombrello lì, ancora aperto, insieme alla bocca e qualche dito della mano destra, e poi aveva preso a correre giù dalle scale. Le dita erano un dono, un pegno d’amore, la bocca era l’atto di prepotenza prima del quale e dopo il quale non ci sarebbe stato altro. La bocca era l’atto di prepotenza, non un dono d’amore. Fu quando lo realizzò che getto via l’ombrello, che si strappò la bocca dalle mani e le dita dai denti, la pioggia avrebbe fatto il resto, la terra avrebbe fatto il resto. Si sciolse in fretta, ma non come si sciolgono i ghiacciai. Ardeva, e nell’ardere si congiunse alla terra umida, sporcandola, contaminandola di sempre e di mai, di giochi e prepotenze. L’albero di bocche che ne nacque non fu gradito a tutti, ma da quel primo gradino, nei giorni gialli di pioggia, si può ancora vedere lì, gettato, il suo ombrello, a cuore nudo.

Ha il vizio di semplificare, lui. Lo rimproverava sempre, lei. La vita stessa è così semplice, dice lui. Si nasce, si vive, si muore. Cos’altro, in fondo? Ci pensa anche oggi, lui. Ci pensa oggi come tutte le mattine, quando accarezza lei. Agli occhi degli altri, il quotidiano gesto di spolverare la vecchia cornice. Anche lei è nata, senza di lui. È vissuta, la maggior parte del tempo con lui. Cinquantasette anni per la precisione. È morta. Accanto a lui. Lo rimproverava sempre, lei. E sa di aver sempre avuto torto, lui. Ma non lo ha mai detto, a voce alta, a lei. Luci, ombre, rif lessi. Rendono ogni vita diversa dalle altre, nel medesimo schema tripartito. E ora, lei, sospesa in aria, osserva, accanto a lui, ciò che è stato e ciò che ancora continua il suo evolvere. Immobile, nella sua eternità.

La bellezza di quella coppia era agghiacciante: il sicario e la propria ombra. Si potevano vedere dalla vetrata del ristorante in cui stavano consumando, seduti uno di fronte all’altro, la loro cena. Bistecca per lui, insalata per lei. La tranquilla serenità di lui era tradita dall’inquieto tremolio di lei. Lui eseguiva gli omicidi e riscuoteva la parcella, lei incassava dentro di sé le macabre immagini dei corpi e i sensi di colpa. Questo era l’epilogo della loro relazione. Brindarono. Era il momento di guardare dentro di lei, di rivivere ogni singolo delitto. Quando lui ebbe finito, lei prese il coltello per la bistecca e lentamente glielo puntò alla gola. Cosciente, lui si limitò a porgere il collo alla lama. Con un semplice e naturale gesto lei affondò il coltello nella carne. Uno spruzzo di sangue, qualche gemito. E l’ombra sparì, confondendosi tra le ombre degli altri commensali.

Testo: Carla Reale Foto: Matteo De Stefano

testo: Giovanna Patton foto: Alvise Grancelli

testo: Nicola Piffer foto: Alvise Grancelli

Dentro San Martino: 4 fotografi, 8 scrittori e (massimo) 150 parole racconti immaginari La domenica mattina e’ gia’ dura di per se’. Anche per noi alieni, cosa credete. La macchina del caffe’ sta pure lei incazzata e sbuffa di continuo. La guardo con aria di compatimento. Lei non mi caga.

Dopo un anno e passa pensavo che la mia presenza fra gli esseri umani si fosse, come dire, normalizzata. Invece mi chiedono ancora se faccio caffe’. Porco lumen colpa di ‘sta astronave atterrata in ‘sto angolo remoto di citta’.

Come tutti ricordano la «Lega Nazionale» è un’associazione culturale e politica che favorisce in vari modi l’italianità del Trentino. Silvio Gottardi ha scritto in questi anni di attesa anche un inno per i bambini dell’asilo di San Martino, la prima strofa che sentiremo intonare dalle loro fresche voci farà:

Siam di San Martin bambini vispi e gai, ma ancor piccini, che l’asilo sospirato aspettiam ci venga dato.

” Invece qui posso divertirmi a cercare le cose che più mi ricordano il mio pianeta, a riprodurre i suoni, gli odori e sapori della mia adolescenza spaziale.

Agli esploratori terrestri alla fine In quel tanto qualcuno si avvicina al sembrano non dispiacere. bancone. “fate caffe’?” mi chiede. Non potevo finire la polvere di Io vorrei rispondergli, ma non mi stelle vicino a piazza duomo? “certo che facciamo caffe’, esce niente. ma l’ha mai assaggiato Guardo di nuovo la macchina fu- Pero’ in fondo fossi finito li avrei doil nostro aperitavor?”. mante: “glielo dici tu?”. vuto comprarmi casse di trentodoc.


maggio 2013 . Numero uno . anno 1 . declinazionipercettive@gmail.com . http://declinazionipercettive.wordpress.com/

Illusioni oniriche Via San Martino, un tempo era la porta d’ingresso alla Città per chi veniva dal nord. Ma quella porta c’è ancora! L’abbiamo vista nell’agosto 2012, quando per fare posto ad un’isola di raccolta rifiuti, l’Amministrazione Comunale ha fatto degli scavi che hanno messo alla luce vecchie mura e una scale d’ingresso alla Città. Vi chiedete cosa ne è stato fatto? Nessuno si è fermato a pensare, nel giro di pochi giorni tutto è stato interrato e nascosto e nemmeno il problema dell’immondizia è stato risolto, questa invade la nostra via e offre un pessimo biglietto da visita a chi viene nella nostra città. Noi abbiamo provato a sognare come questa via potrebbe essere e a cosa potrebbe ancora offrire.

oroscopo stagionale dal 21.03 al 20.04

dal 21.06 al 22.07

È ora di risparmiare, pensa a tutte le cose che hai in eccesso, scegline una e regalala ad un tuo vicino.

Dopo che hai finito di lamentarti di cosa non va, trova una soluzione (fattibile) per ovviare al problema.

dal 20.04 al 20.05

dal 22.12 al 19.01

dal 23.10 al 21.11 Cerca di conoscere almeno tre persone che hai sempre visto ma con cui non hai mai scambiato una parola.

È ora di rispolverare vecchi libri, cercane uno con almeno 200 pagine e vai a leggere all’ombra di un’ albero.

Quando puoi muoviti a piedi o in bicicletta, e cerca nuove strade per raggiungere casa.

La bella stagione è tornata, prenditi almeno un’ora alla settimana per rigenerarti al sole.

dal 23.07 al 22.08

Scova un luogo affascinante del tuo quartiere e portaci qualcuno a cui tieni molto. dal 23.09 al 22.10

Pensa a qualcosa di rosso ed esponilo alla finestra, nel caso che non ti venisse in mente nulla, pianta un pomodal 21.05 doro. al 20.06

dal 23.08 al 22.09

Intorno a te c’è un’ ambiente che cambia di continuo, come puoi contribuire ad un nuovo cambiamento?

dal 22.11 al 21.12

Se hai consigli o una proposta, non aspettare che gli altri la realizzino, mettiti all’opera. dal 20.01 al 18.02

cerco: “Cercasi coppia di genitori con bambini piccoli (dai 0 anni in su), coscienziosi e impegnati nella cura ma altrettanto desiderosi di concedersi una serata libera. Siamo disponibili a condividere servizio babysitting serale. Esempio: papà a casa coi suoi bimbi, la mamma a casa della coppia amica coi loro bimbi, la coppia amica al cinema!” Cristina e Matteo: cristina.natalicchio@gmail.com cerco: Stanco di Supertennis in tv. E’ primavera e stacco la racchetta dal chiodo. Cerco avversario con esperienza sui campi di terra rossa. Posto preferito centro tennis di Piazza Venezia” (Matteo) cercasi: STORIE E MEMORIE Abiti o lavori in San Martino? Conosci storie, racconti e memorie di persone che hanno lavorato un questo quartiere? Hai delle fotografie in soffitta? Stiamo facendo un documentario sulla storia di San Martino e in particolare sui mestieri che cambiano nel tempo. Predaroi, artigiani, bottegai, lavandaie...contattaci se vuoi contribuire a recuperare e diffondere le particolarità presenti e passate di questo angolo di città. Caterina e Giorgia: storiasanmartino@gmail.com + 39 340 225 4258

BACHECA: Non fare il testardo questa stagione, elimina i pregiudizi e vai a fare acquisti in un nuovo negozio di alimentari.

Cerca le cose interessanti sotto casa tua e parlane al bar con gli amici o con il barista. dal 19.02 al 20.03

scambio propongo cerco offro...

Questa bacheca degli annunci è a disposizione di tutti coloro che vogliono contribuire a offrire, scambiare o proporre a titolo gratuito un servizio, un oggetto, un favore o un idea per il quartiere. Per poter pubblicare un annuncio basta inviare un’ e-mail alla redazione.

INFO:

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dialoghi tra vicini: INTERVISTA A NONNO volontariato al campo scuola (CONI) e anche in inverno nell’organizzazione delle gare di sci di fondo e di ciclismo. Lui ha fatto anche molte attività sportive ha iniziato da giovane a fare alpinismo (aprendo anche diverse vie), sci da discesa, atletica leggera, marcia e da un po’ più adulto ha praticato sci di fondo partecipando a tantissime gare di gran fondo (28 marcielonghe). Mio nonno aveva anche un fratello che ha partecipato alle olimpiadi di Helsinki del 1952 (marcia ottavo assoluto)

i fatti che non fanno notizia

Quali sono le notizie importanti della vita che però non finiscono mai sui giornali? Ci sono molti eventi giornalieri che “non fanno notizia”, ma che meriterebbero tuttavia di essere condivisi. Nascite, morti, compleanni, aneddoti particolari, pezzi di memoria che di solito rimangono chiusi tra le mura domestiche. Ci sono cose che vanno raccontate...altre no!

Cosa merita di essere pubblicato? Mandateci tutto ciò che vi sembra valga la

notizie dall’ interno Intervista a Carla

Come si chiama? E da quanto abita a S. Martino? Io sono Carla (75 anni) e abito a S. Martino da 39 anni, quindi dal 74. Secondo Lei, qui nel quartiere si vive bene? E’ accogliente? Sì, si vive bene. All’inizio c’era molta gente povera, che beveva, con famiglie numerose ma poi si è sistemato. Hai mai pensato di cambiare quartiere? No, no non ho mai pensato di cambiare quartiere, mi sono sempre trovata bene. Quali sono i servizi presenti nel quartiere? E secondo Lei, rispondono alle esigenze delle famiglie? Di servizi ghe né molti! C’è il bar, il Supermercato, il tabacchino, la farmacia e pure il centro anziani! Ma mi non ghe von perchè non me la sento de nar a giugar a carte... Che cosa manca a S. Martino secondo Lei? Non manca niente... Se mai un po’ più di pulizia per le strade. Da quando Lei abita a S. Martino, ci sono stati dei cambiamenti? Bè ci son stati pochi cambiamenti. Come voi sapete è stata costruita la nuova piazza. E volevamo chiudere via Pontara per il troppo traffico ma... Le relazioni tra gli abitanti del quartiere sono diverse rispetto a una volta? No, è uguale. Forse l’è meio adesso, perchè una volta ognuno andava per la so strada e perchè ora ci sono più giovani con cui comunicar. Dove si incontravano le persone per parlare un volta? E adesso? Una volta ci si incontrava per strada nel piazzot perchè i bar erano poco frequentati, ora ci si incontra per strada, al Supermercato o quando si esce dalla chiesa la Domenica. L’ultimo cambiamento che è stato realizzato è la piazza, che cosa ne pensa? E’ molto comoda ma però non è stata una buona idea costruirla qua per il troppo traffico... c’è veramente troppo traffico, anche la sera. Per lei ci dovrebbero essere PIU’ CONTROLLI per gli extracomunitari che lasciano in giro bottiglie e sporcizia per le strade.

saluti daLla via brennero

pena d’essere condiviso!!!! notizie, pensieri, aneddoti, racconti, eventi, anomalie quotidiane e qunant’altro vi passa per la testa... Inviateci il materiale che volete, testi, disegni, fotomontaggi, lettere, fotografie...

de c l p ina @g ercett zioni ma ive il.c om

Scriveteci, ci piacerebbe inventare assieme nuove rubriche e magari... costruire un racconto collettivo. IMPRESSUM:

progetto grafico: DEEP_LAB | redazione e contributi di questa edizione: Alessia Mattevi, Alvise Grancelli, Alvise Grancelli, Carla Reale, Cristina Natalicchio, Cristina Pucher, Elena Tonezzer, Flavio Palermo, Francesca Simeoni, Francesco Lorenzi, Giovanna Patton, Giusi Campisi, Manuela Mazzalai, Marco Furgeri, Marco Rosi, Massimo Milanaccio, Matteo De Stefano, Maurizio Gretter, Nicola Piffer | ringraziamenti: Il Fiume che non c’è

tiratura: 1500 copie Stampa: Polo Sociale Comune di Trento


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