Cartella Stampa Inverno 2022/23_Pontedilegno-Tonale

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CARTELLA STAMPA Inverno 2022/2023 © Mauro Mariotti

Pontedilegno

la montagna

sci alpino, ovviamente. Ma accanto ad esso: alpinismo, caspole, sleddog o corse sugli

trainati da aquiloni a impatto zero. E poi grandi competizioni ad alta quota e su due ruote.

comprensorio Pontedilegno-Tonale si conferma meta ideale per un inverno “su misura”.

2 PontedilegnoTonale PontedilegnoTonale 3 04 La grande musica torna dentro l’Igloo Evento 06 100 chilometri di adrenalina Sci 08 Emozioni top consumi a zero Oltre lo sci 12 Lo sci? Un affare di famiglia Family 14 Sfida estrema sul Presena 16 I consigli del campione Sci alpinismo INDICE
Tonale:
su misura Lo
sci
Il
© Mauro Mariotti © Iain MacMillian

La grande musica torna dentro l’Igloo

Dopo lo stop causa Covid, sul Ghiacciaio Presena a 2.600 metri torna PARADICE MUSICConcerti di ghiaccio: un calendario di appuntamenti con la musica pop e rock eseguiti con strumenti di ghiaccio in una enorme sala concerti a forma di igloo

Un’orchestra che suona strumenti di ghiaccio dentro un igloo gigante, su un ghiacciaio a 2.600 metri di quota: un’idea tanto particolare, che ha già fatto il giro del mondo per la sua originalità e per la particolarità della musica prodotta. La magia tornerà quest’inverno, dopo lo stop imposto dall’emergenza Covid. A ospitare nuovamente la rassegna musicale, organizzata dal Consorzio Pontedilegno-Tonale, dall’APT Val di Sole e da Trentino Marketing, sarà il Ghiacciaio Presena, a cavallo tra Trentino e Lombardia, raggiungibile dal Passo Tonale grazie alla scenografica cabinovia Paradiso (i biglietti per impianti e spettacoli si possono acquistare online o alla biglietteria a valle della cabinovia). In programma, come nelle edizioni passate, decine di concerti da gennaio fino a primavera inoltrata.

«L’entusiasmo del pubblico intervenuto agli eventi degli anni scorsi, unito alla passione di tutti i musicisti che hanno preso parte finora ai concerti, ci hanno dato la giusta motivazione per ripartire» commenta Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale. «Ovviamente costruire rapidamente il teatro-igloo è come ogni anno la prima sfida mozzafiato da vincere. Ma la squadra è ormai rodata. E l’attesa degli ultimi due anni non può che funzionare da catalizzatore di energie e passione. Gli spettatori, oltre agli stessi artisti, godranno senza dubbio di un’esperienza indimenticabile».

PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ PER PONTEDILEGNO-TONALE

Quest’anno il Consorzio PontedilegnoTonale ha inaugurato il suo primo Bilancio di Sostenibilità.

Uno strumento fondamentale per rendicontare le attività svolte e gli impatti generati sul piano economico, ambientale e sociale.

Al suo interno, vengono considerate sia le azioni svolte dal Consorzio sia dai suoi associati: le tre società che gestiscono gli impianti (S.I.T. S.p.A., Carosello Tonale S.p.A. e S.In.Val. S.r.l.), le due associazioni albergatori, le scuole sci e i 5 Comuni del proprio territorio.

«Abbiamo deciso di far stilare il nostro primo Bilancio di sostenibilità – spiega Davide Panizza, presidente del Consorzio Pontedilegno– perché è un tassello imprescindibile per un territorio che vuole fare della crescita sostenibile il proprio faro per il futuro.

Questo approccio serve a inserire sempre di più i criteri ESG (responsabilità ambientale, sociale e di trasparenza nella governance) nel nostro operato e nella cultura del nostro territorio».

UNA SFIDA SUGGESTIVA PER QUALUNQUE MUSICISTA

Il programma è ancora in via di definizione.

«Certamente – prosegue Bertolini –ci sarà un’orchestra residente, che suonerà gli strumenti di ghiaccio: basso, violoncello, chitarre e percussioni».

La struttura dell’igloo, infatti, è un edificio che deve conciliare i bisogni del pubblico, dei musicisti e degli strumenti di ghiaccio.

Tra le azioni analizzate, il Bilancio ricorda che la sinergia tra operatori economici ed enti pubblici locali ha generato nel 2021 un valore diretto di 16 milioni di euro, nonostante le difficoltà pandemiche. Sono stati effettuati investimenti a favore dello sviluppo territoriale e della tutela ambientale pari a oltre 5 milioni di euro. Infine, risulta molto positivo l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia (idroelettrico e fotovoltaico).

Nel triennio 2019-2021 sono stati coperti i consumi energetici di tutto il territorio ed è stato prodotto anche un surplus che è stato utilizzato al suo esterno.

«Questi ultimi – spiega Bertolini – sono influenzati dalle condizioni che li circondano. Il design dell’edificio permette la ventilazione naturale dell’aria calda emanata dal respiro degli spettatori che viene naturalmente condotta verso l’alto e quindi fuori della struttura. Mentre gli strumenti rimangono nell’aria fredda all’altezza del palcoscenico. L’igloo diventa quindi uno “spazio sicuro” per gli strumenti grazie alle sue condizioni ideali per produrre ottima musica».

Tra i molti obiettivi futuri del Consorzio, in linea con l’Agenda 2030, figurano l’impegno a favorire la nascita di comunità energetiche rinnovabili e la realizzazione di 2 nuovi impianti a fune che collegheranno la zona Colonia Vigili (Ponte di Legno) all’area Tonale Occidentale, a beneficio del comprensorio turistico.

Evento 5
© Archivio Adamello Ski

100 chilometri di adrenalina

2 regioni, 4 ski aree interconnesse, 100 chilometri di piste per soddisfare ogni idea di vacanza sugli sci. Con una ulteriore, preziosa, caratteristica. È la prima area sciistica ad aprire e l’ultima a chiudere: chi già conosce il comprensorio Pontedilegno-Tonale, a cavallo tra la lombarda Valle Camonica e la trentina Val di Sole, è ormai consapevole delle peculiarità che lo rendono appetibile per molte tipologie di sciatori. Un vantaggio non da poco, garantito dal fatto che le piste da sci toccano altitudini importanti: il punto più alto si colloca a 3.000 metri dove, sulla sommità del ghiacciaio Presena, c’è il Rifugio Panorama Glacier. Da lì, si può scendere verso valle, godendosi la pista che è un vero fiore all’occhiello della stazione: la famosa pista nera “Paradiso” (pendenza massima: 45%). Si arriva così fino al Passo Tonale e di lì, sempre sci ai piedi, si raggiunge Ponte di Legno. Una discesa non stop di 11 chilometri, una delle più lunghe d’Europa. Complessivamente un dedalo di piste che si snoda per 100 chilometri, fino ai 1.100 metri di Temù. Ma non è tutto: il Passo Tonale ospita anche uno snowpark e una pista da skicross tra le più lunghe delle Alpi, con oltre 1.000 metri di discesa da percorrere tutta d’un fiato tra salti, gobbe e paraboliche da brivido.

Sulla pista Casola nera di Ponte di Legno questo inverno si accenderanno i riflettori della Coppa Europa, con due gare di gigante femminile in calendario il 13 e 14 dicembre. Questo risultato è frutto di importanti investimenti fatti negli anni scorsi, che hanno portato ad un ampliamento della pista Casola nera: il suo tracciato, che si snoda all’interno del bosco da 1.792 m a 1.500 metri di quota e ha raggiunto una larghezza di 50 metri, ospita ogni inverno gli allenamenti degli atleti italiani e di altre nazioni che si preparano proprio qui per l’appuntamento con la Coppa del mondo di Adelboden.

GHIACCIAIO

PRESENA

Il ghiacciaio Presena

è dove la stagione sciistica inizia… e finisce. Dall’autunno alla primavera inoltrata, lo sci a 3.000 metri di quota è sempre garantito. E la neve naturale anche.

PASSO TONALE

Il Tonale si presenta come un ampio anfiteatro naturale completamente esposto al sole, con tracciati adatti ai principianti ma non solo.

I QUATTRO ASSI DELLA SKI AREA

UN BACINO IDRICO

CON POCHI RIVALI SULLE ALPI

«Difficilmente gli amanti dello sci alpino possono trovare di meglio» spiega Michele Bertolini, direttore del consorzio Pontedilegno-Tonale.

«La nostra ski area è servita da 28 modernissimi impianti e la qualità delle piste e della neve è sempre assicurata, anche grazie agli importanti investimenti che abbiamo fatto negli ultimi anni, per potenziare il sistema di innevamento programmato. Il grande bacino da 120mila metri cubi d’acqua in zona Valbiolo, inaugurato subito prima dell’emergenza Covid, ha pochi rivali nell’intero arco alpino». Ma per godersi la settimana bianca non bastano belle piste e ottimi impianti. Ecco perché la ski area Pontedilegno-Tonale si è da tempo qualificata per la sua intensa vita “by night”: numerosi i discopub dove trascorrere piacevoli momenti in compagnia e i locali tipici per l’après ski, la suggestiva serata in allegria e musica, ideale per chiudere in bellezza un’intensa giornata sulla neve.

PONTE DI LEGNO

Ci troviamo all’interno del Parco dell’Adamello: le piste di Ponte di Legno sono tutte disegnate in mezzo a fitte abetaie in uno scenario di incomparabile bellezza.

TEMÙ

Ampie e panoramiche, le piste di Temù si trovano all’interno del bosco del Parco dell’Adamello e sono collegate sci ai piedi a quelle di Ponte di Legno.

6 Sci

Emozioni top consumi a zero

Dagli ostacoli, un’opportunità. Nell’anno dell’austerity energetica imposta dalla guerra in Ucraina e dal taglio delle forniture da parte della Russia, riscoprire gli sport invernali indipendenti dall’elettricità diventa l’occasione per vivere la montagna in modo vero, puro, intenso. Il comprensorio PontedilegnoTonale da tempi non sospetti si è dotato di un’offerta capace di attrarre pubblici diversi. Snowkite, slitte con i cani, fuoripista, sci di fondo, bici sulla neve e poligoni di tiro fra i monti. Tutto quanto serve per una vacanza originale. Senza consumare nemmeno un watt di energia

FREERIDE, SCIARE FUORI DAGLI SCHEMI

Niente piste. Solo pendii, valloni ricoperti dal soffice manto nevoso e boschi. L’arte di sciare declinata a uso e consumo degli spiriti liberi. Per chi è incompatibile con i tracciati segnati e troppo battuti. In una parola: freeride. Popolarissimo negli Stati Uniti e ormai in voga tra le nuove generazioni anche sull’arco alpino.

Il Ghiacciaio Presena e le montagne maestose che lo circondano a corona (Mandrone, Maroccaro, Cima Venezia, Pisgana), sono tra le più note e apprezzate dai freerider. L’itinerario più noto è senza dubbio la Discesa del Cantiere: oltre un chilometro di dislivello che dall’arrivo della cabinovia Presena a 3.000 metri porta nella parte alta della Val Presena e, con vari cambi di pendenza, alcuni ripidi ed entusiasmanti, riporta verso il Passo Tonale. «Chi pratica questo sport deve essere ben consapevole della propria forma fisica» avverte Christian Sommer, maestro di sci ed esperto di freeride. «Deve infatti essere in grado di affrontare gli ostacoli, spesso impegnativi, che potrebbero comparire sul percorso. E bisogna fare attenzione a non sottovalutare le condizioni meteo, soprattutto in caso di vento forte che potrebbe modificare le condizioni del manto nevoso». Per fortuna, nel comprensorio Pontedilegno-Tonale esistono maestri e guide allenate che possono condurre in tutta sicurezza tra le magiche atmosfere di questo sport.

SNOWKITE, UNA VELA AL POSTO DEGLI IMPIANTI

Un pianoro più basso con un campo scuola per i principianti. Un pendio più impegnativo, dedicato ai rider più esperti. Ad accomunarli, lo “strumento” che permette agli sciatori di risalire le piste senza sfacchinare né usare i tradizionali impianti: un kite, di quelli che abbiamo imparato a conoscere d’estate sui mari più ventosi. Adattato alle condizioni montane, diventa un alleato prezioso per emozioni altrimenti impossibili da provare. Per provare questa esperienza unica e imparare a domare le raffiche talvolta impetuose di alta quota, al Passo Tonale opera la Nikite Snowkite School. I neofiti possono iscriversi al corso di avviamento. Chi lo ha già provato, potrà cimentarsi con i corsi di perfezionamento. E, per i più esperti, sono in programma giornate di esplorazione Backcountry, tra salite e rapide discese. Rigorosamente trainati solo dalla forza del vento. C’è sport più iconico, per l’inverno nel quale bisogna risparmiare il più possibile energia?

Mariotti

“CASPOLE”, LA MONTAGNA PIÙ AUTENTICA

Che preferiate chiamarle “caspole” o “ciaspole”, il risultato non cambia. Le racchette da neve, tanto indispensabili alle popolazioni delle zone artiche per muoversi sulla neve profonda, sono state ormai importate stabilmente anche sull’arco alpino e utilizzate per il più sostenibile degli sport: passeggiare in mezzo a boschi, sentieri e neve scintillante per gustarsi tutto il meglio della natura in termini di suoni, profumi e isolamento. Un’esperienza inebriante e utilissima per staccare il cervello dallo stress quotidiano. Sono più di 20 gli itinerari per ciaspole nel comprensorio Pontedilegno-Tonale: è possibile scegliere quale intraprendere in base alle caratteristiche del percorso e alle proprie capacità. Oggi le racchette da neve sono strumenti leggeri e confortevoli adatti sia agli adulti che ai bambini, ideali per avventurarsi tra boschi e pendii a passo lento assaporando il paesaggio invernale. I ramponi posti sotto le ciaspole assicurano stabilità e sicurezza anche in caso di ghiaccio.

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Oltre lo sci 9 © John Thornton © Mauro

BIATHLON, TRA NEVE E… BERSAGLI

Un poligono di tiro all’interno del Centro Fondo di Vermiglio, paese dell’alta Val di Sole a pochi chilometri dal Passo Tonale. Un nuovo punto di riferimento per il biathlon, disciplina olimpica che unisce sci di fondo e tiro a segno. Un’opera che offre la possibilità di organizzare gare di questa disciplina, visto che di strutture omologate ce ne sono ben poche. La struttura è costituita da dodici postazioni per il tiro a 10 metri (per le categorie dei più giovani) e tre piazzole per il tiro con carabina calibro 22 da 50 metri (per allenamento), tutte dotate di impianto di illuminazione che consente l’allenamento anche serale. Un servizio in più per un territorio già molto noto agli appassionati dello sci nordico: le piste di Vermiglio si snodano per una ventina di chilometri nella zona Volpaia-Stavel-Velon, estremo lembo della valle verso la Lombardia incastonato fra il Parco Nazionale dello Stelvio (a nord) e il Parco Naturale Adamello-Brenta (a sud), nella suggestiva cornice offerta da boschi di conifere e da caratteristici masi. Il tracciato comprende tre livelli di difficoltà, sia per i principianti, sia per chi vuole praticare questo sport a livello agonistico. Un altro centro per lo sci nordico si trova a Ponte di Legno in val Sozzine, con 10 km di tracciati.

SLEDDOG, IL PROFONDO RAPPORTO UOMO-CANE

Un prestigioso centro di addestramento cani da slitta, tra cui husky alaskan, siberian e samoiedo, riconosciuto a livello nazionale e internazionale: sono pochi i comprensori montani che possono vantarsi di averne uno. Pontedilegno-Tonale è tra questi: al Passo Tonale opera la Scuola Italiana Sleddog Huskyland, fondata da Armen Khatchikian, uno dei più mitici “musher”, colui che conduce la slitta cui sono attaccati cani (da un minimo di 8 a un massimo di 20). L’esperienza di guidare una muta di cani è entusiasmante per chiunque. Ma lo sleddog si rivela particolarmente indicato per i bambini: attraverso il rapporto con i cani, possono infatti imparare il significato di autonomia e collaborazione, comprendendo al tempo stesso quale sia la giusta relazione tra uomo, animali e natura selvaggia. La scuola del Tonale propone lezioni per chi vuole approfondire questo particolare sport.

FAT BIKE, LA BICI CHE FUNZIONA ANCHE CON LA NEVE

La sua peculiarità? Pneumatici con una sezione più larga che aumentano l’aderenza e diventano ideali per muoversi agilmente su fondi morbidi e cedevoli, come la neve. Questa caratteristica ha fatto della “fat bike” la migliore amica di chi non riesce a staccarsi dal sellino nemmeno durante i rigori invernali. Il comprensorio Pontedilegno-Tonale, uno dei più all’avanguardia per attirare i biker in qualsiasi stagione (ha addirittura una serie di bike hotel certificati per la serie di servizi esclusivi che offrono agli amici delle due ruote), si sta da tempo attrezzando anche per essere un territorio tra i più bike-friendly dell’arco alpino.

Una scelta lungimirante: il cicloturismo è infatti uno dei segmenti in maggiore crescita ed espansione nell’industria turistica e ha dimostrato di essere una grande risorsa economica per tutti quei territori che vi hanno fatto ricorso, dando vita a fenomeni di rivitalizzazione e redistribuzione economica. «Riuscire in questa impresa – spiega Michele Bertolini, direttore del consorzio PontedilegnoTonale – significa sensibilizzare chi offre il prodotto, come albergatori, noleggiatori e guide bike, a studiare offerte ad hoc. Da parte nostra poi significa promuovere solo le realtà più virtuose, perché non possiamo mandare un ciclista in qualsiasi struttura. È infatti un tipo di turista con esigenze diverse da quelle degli altri». E la fat bike non fa eccezione a questo ragionamento. Uno sport impegnativo ma appagante.

CICLOCROSS: I BIG MONDIALI

SI SFIDANO A VERMIGLIO

Il ciclocross sulla neve è ufficialmente una realtà. Gli organizzatori della Coppa del mondo UCI hanno scelto di nuovo Vermiglio come teatro per un format unico nel suo genere e un appuntamento di caratura internazionale. La neve sarà quindi protagonista di un evento che già un anno fa ha fatto parlare di sé sia in Italia sia all’estero. Ai Laghetti di San Leonardo si disputeranno le gare delle categorie Elite. Il programma prevede per venerdì 16 dicembre le prove libere e il giorno dopo la gara Donne Elite seguita dalla prova Uomini Elite.

Il ciclocross è la principale disciplina invernale del ciclismo, la cui stagione si svolge da settembre a febbraio. Su brevi circuiti, caratterizzati da ostacoli che costringono gli atleti a scendere e correre con le bici in spalla in alcuni tratti, si disputano gare della durata di un’ora ad altissima intensità: proprio questo rende il ciclocross così popolare fra il pubblico, sia quello – spesso numerosissimo – in presenza che quello televisivo.

L’evento organizzato da Flanders Classics in collaborazione con APT Val di Sole, Grandi Eventi Val di Sole e Consorzio PontedilegnoTonale, è portatore di un sogno per tutto il mondo del ciclismo: fare del ciclocross una disciplina Olimpica ai Giochi Invernali.

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© Mauro Mariotti © Graziano Filippini © Mauro Mariotti

Lo sci? Un affare di famiglia

Bambini in pista? Perché no. Contro la vita sedentaria, tipica dei mesi invernali, gli sport sulla neve costituiscono una medicina efficace. Gli esperti: «Lo sci stimola equilibrio, forza e resistenza. Fondamentale affidarsi a scuole e località attente alle esigenze dei più piccoli»

Panizza, presidente Associazione Maestri di Sci del Trentino. «Ci sono genitori che per la voglia di far imparare lo sci ai figli li portano sulle piste in modo insensato. Io suggerisco sempre di farli provare da 3-4 anni, meglio se affidandosi alle scuole sci che hanno maestri abituati a lavorare con bambini molto piccoli».

UN APPROCCIO GENTILE E GRADUALE

Fare sport, divertirsi, respirare aria pura. Senza affanni e senza competizione. Per il puro piacere di muoversi, scivolare, cadere e rialzarsi con un sorriso. Vale per tutti, ma soprattutto per i giovanissimi, che nell’ambiente montano possono trovare un’opportunità di crescita fisica, motoria e cognitiva. Nonostante la persistenza di miti infondati, la verità è che per indossare gli scarponi e agganciare un paio di sci non è (quasi) mai troppo presto. Ne sono convinti gli esperti, che ribadiscono i benefici di un approccio precoce allo sport come risposta a una vita troppo sedentaria che rischia di presentare il conto fin da piccoli. Le statistiche, del resto, parlano chiaro. Nel nostro Paese, rivelano i dati Unicef, la percentuale di bambini e ragazzi sovrappeso fra i 5 e i 19 anni è cresciuta di quasi il 40% rispetto al 1990. Il problema riguarda oggi un minore su tre. Colpa di cibi ipercalorici, ovviamente, ma anche di una vita troppo poco “movimentata”.

«Portare i bambini in montagna, anche in tenera età, non è un danno, anzi è un’occasione per scoprire una realtà nuova e aiutarli nel loro sviluppo» conferma Serena Belli, medico pediatra. «Lo sci può essere una buona scelta, fin da molto piccoli, perché stimola equilibrio, forza, resistenza e permette, letteralmente, di imparare a rialzarsi senza fare un dramma per ogni caduta». Qual è l’età giusta? È molto soggettivo. «Per far loro amare la montagna, non vanno forzati» osserva Mario

Il comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale da tempo si è votato a territorio family friendly. Per coinvolgere i giovanissimi nell’attività sciistica, l’approccio è gentile, graduale, mirato. È lo spirito dei corsi ad hoc studiati appositamente dai maestri. Ed è sempre questo l’ideale che guida gli operatori del Fantaski, il parco divertimenti per i più piccoli, al Passo Tonale. Le opportunità di crescita e divertimento non mancano. Attenzione però, avvertono ancora gli esperti: un approccio sbagliato da parte delle famiglie rischia di cancellare ogni beneficio, rivelandosi anzi controproducente. Ad esempio, scambiare le scuole di sci per luoghi nei quali parcheggiare i figli anche controvoglia, nota da tempo Mario Panizza, «sarebbe il modo migliore per fargli odiare neve e sport invernali».

I VANTAGGI FISICI DELLO SCI DA PICCOLI

Evitare estremismi ed eccessi, per contro, resta sempre la via maestra per rendere le discese un’ottima opportunità. Fin dall’infanzia, infatti, lo sci fa bene al sistema cardiovascolare,

sviluppa la muscolatura e il senso dell’equilibrio, oltre ad aiutare la coordinazione dei movimenti e a favorire il superamento della paura del vuoto e delle pendenze. I genitori possono quindi stare tranquilli. Limitandosi a seguire alcuni suggerimenti. «Il mio consiglio – nota ancora Serena Belli – è di scegliere le ore più calde, fare una corretta colazione ed essere equipaggiati con abbigliamento idoneo. I piccoli sciatori cadono infatti più spesso, oppure si mettono a giocare con la neve, quindi è facile che si bagnino. In questo senso la tecnologia innovativa di tessuti e imbottiture performanti è di grande aiuto». «Con i propri figli, i genitori fanno un errore grossolano» aggiunge Panizza.

«Per paura del freddo, li coprono troppo. Invece non considerano una regola basilare: più sei principiante, più fatichi, più sudi, più sei esposto a infreddature se usi indumenti troppo caldi».

Al contrario, troppo spesso si dimenticano due accessori indispensabili: occhiali da sole e crema protettiva. E per l’alimentazione? «Bandite bibite gassate e cibi grassi. Meglio barrette di cioccolato e succhi di frutta, magari caldi, che danno energia senza affaticare il fisico».

Ultimo dubbio: l’altitudine crea problemi?

«Fino ai 2.000 metri assolutamente no, anche sotto i due anni di età. Dopo i due anni si può salire un po’ più in alto, meglio se con gradualità. Dopo i 5 anni, nessuna controindicazione anche se si arriva a 3.000 metri» conferma Belli.

IL FANTASKI DEL TONALE:

IL PARADISO DEI BAMBINI

Il Fantaski si trova al centro del Tonale ed è un vero e proprio parco del divertimento sulla neve. Questa area giochi offre due piste da sci facili complete di tapis roulant, discese per slittino, bob, snow-tubing e un’area con gonfiabili colorati per i più piccoli. Il Fantaski offre ai genitori anche due servizi preziosi: Miniclub e Baby-sitting.

Al Miniclub, i bambini dai 4 ai 12 anni possono seguire fantasiosi laboratori e partecipare a tanti giochi divertendosi con i loro coetanei. I più piccoli possono invece essere lasciati alle cure premurose delle babysitter, capaci di intrattenere i bimbi da 2 a 3 anni tra giocattoli e libricini nel calore dello chalet attrezzato con angolo morbido. Grazie a questi due servizi i genitori possono godersi senza pensieri tutte le piste del nostro comprensorio.

© Icaro Pigolotti
Family 13

Sfida estrema sul Presena

All’alba del 25 marzo 2023 torna sul Ghiacciaio a cavallo tra Valle Camonica e Val di Sole la più estrema delle gare di scialpinismo: l’Adamello Ski Raid. Centinaia di coppie di concorrenti dovranno percorrere un dislivello di 8mila metri

Percorrere quasi 8.400 metri di dislivello (4mila in salita e 4.380 in discesa), ridotti ad “appena” 7.500 per le donne. Fuori dell’immaginabile per molti comuni mortali. Ma non c’è nulla di insuperabile per chi ha deciso di partecipare all’Adamello Ski Raid. L’evento, anzi, è talmente sentito da attirare migliaia di appassionati che si danno appuntamento ogni due anni, al Passo Tonale, per assistere o prendere parte a questa competizione. Lo scenario d’altronde è paradisiaco: le nevi e i ghiacci del Ghiacciaio Presena e del Monte Adamello. L’appuntamento è per l’alba (partenza prevista: ore 5.30 del mattino) del 25 marzo 2023. «La gara è una prova internazionale di scialpinismo con attrezzatura classica ed è aperta a squadre

composte da due concorrenti, anche di diversa nazionalità» spiega Alessandro Mottinelli, presidente del comitato organizzatore che vede coinvolti l’Adamello Ski Team e il Consorzio Pontedilegno-Tonale. La competizione è talmente suggestiva da essere stata inserita nel calendario ufficiale La Grande Course, il circuito delle gare più belle e spettacolari dello scialpinismo mondiale: un olimpo di appena 6 eventi, selezionatissimi, tra Alpi e Pirenei.

La novità dell’edizione 2023 riguarda il fatto che l’Adamello Ski Raid quest’anno avrà validità anche come prova unica della Coppa del Mondo long distance Ismf.

La sfida estrema, cui prenderanno parte non meno di 700 atleti, si sviluppa su 43 km con partenza

ECCO PERCHÉ IL TONALE È IL PARADISO DELLO SCI ALPINISMO

Sui pendii dell’Adamello lo scialpinismo è sempre stato di casa. Questo gruppo montuoso costituisce una sconfinata palestra a cielo aperto che permette un contatto profondo tra uomo e natura. Ma è anche uno scrigno che racchiude profondi significati storici, umani, sportivi e turistici che hanno permesso, già in tempi pioneristici, alla disciplina dello sci escursionistico con le pelli di foca di svilupparsi. Merito dei molti itinerari scialpinistici che il comprensorio offre: tra loro ce n’è uno, in particolare, che è considerato dagli esperti una delle più belle discese dell’intera Europa. È la salita a Cima Venezia (3.290 m) attraverso il Passo della Vedretta, cui segue la “discesa del Pisgana”, una splendida volata a valle lunga 14 chilometri, con dislivello di 2.000 metri. Da Passo Tonale (1.883 m) si sale sino al Passo Presena (3.000 m) utilizzando le due moderne cabinovie Paradiso e Presena. Si scende poi con facile sciata al rifugio Mandrone (2.449 m). Di qui inizia il tratto in salita che conduce al Passo della Valletta (3.191 m); con un ultimo sforzo si sale quindi in vetta al Monte Venezia (3.290 m), da dove il panorama è superbo. Quindi via alla discesa, lungo la vedretta

occidentale del Pisgana, un volo che per bellezza dei luoghi, lunghezza del percorso e dislivello, riserva allo scialpinista soddisfazioni indimenticabili. Una discesa, quella del Pisgana, ideale da compiere in due giorni, sfruttando i rifugi in quota (aperti da fine febbraio ad aprile): il rifugio Città di Trento al Mandrone e il rifugio Ai caduti dell’Adamello alla Lobbia Alta. Attenzione però: la pratica dello scialpinismo deve essere comunque “accompagnata” da prudenza e cautela. Per questo, prima di intraprendere un’escursione, è necessario accertarsi delle condizioni della neve, ricordando di portare sempre con sé il kit di soccorso: arva, pala e sonda.

SKI ALP

A DICEMBRE TORNA LA COPPA DEL MONDO

Non solo Adamello Ski Raid. Nell’inverno 20222023 ci saranno altri due eventi di sci alpinismo della massima validità internazionale ad essere ospitati nel comprensorio dell’alta Valle Camonica e alta Val di Sole.

Venerdì 16 e domenica 18 dicembre, per la terza volta approderà la Coppa del Mondo di skialp ISMF, disciplina che da poco è stata inserita nel programma olimpico dei Giochi di MilanoCortina 2026. Si disputeranno due gare, la sprint che fa parte del calendario a cinque

cerchi, in versione serale nello stadio innevato che verrà allestito per l’occasione proprio a Ponte di Legno, quindi la domenica andrà in scena la prova individual, con il tracciato che si svilupperà fino al Passo Tonale e sul massiccio e i ghiacciai dell’Adamello. Si tratta di un evento che vedrà al via tutti i più forti atleti al mondo specialisti sia delle gare brevi, sia su lunga distanza e in particolar modo gli atleti italiani da sempre protagonisti in questa specialità come il neo campione del mondo Michele Boscacci, Robert Antonioli, Matteo Eydallin e pure l’atleta di casa Davide Magnini.

in località Tonalina (1630 metri) e arrivo a Ponte di Legno per gli atleti uomini. Per le categorie femminili il via sarà dai 2.585 metri Passo Paradiso, affrontando 39 km con 3.100 metri di dislivello in salita e 4.380 in discesa. Da lì in poi, il percorso sarà identico. Per il pubblico, una chicca: gli organizzatori dell’Adamello Ski Team consentono, grazie alla società impianti, di poter salire in quota a seguire le gesta degli atleti ai tanti appassionati che giungeranno come sempre da tutto il mondo. Sono previsti transiti in luoghi incantevoli e ricchi di storia come Passo Paradiso (2.585 metri), Passo Presena (2.996 metri), Lago Mandrone (2.403 metri), il Canalino Ski Raid

(3.250 metri), le Lobbie con passaggio sulla terrazza del rifugio “Ai caduti dell’Adamello”. Inizia poi l’ascesa verso Cresta Croce e il cannone a quota 3.300 metri, quindi l’immensa distesa del Pian di Neve che porterà poi ad affrontare Cima Adamello, il punto più alto della gara con i suoi 3.539 metri. Scollinamento verso i 3.390 metri del Passo degli Italiani, quindi la discesa verso il versante Nord del Corno Bianco, Passo Venezia, Pisgana, Corno di Bedole, Pisganino e la lunga discesa verso il traguardo di Ponte di Legno.

L’Adamello Ski Raid sarà visibile, al pari delle gare della Coppa del mondo di sci alpinismo, in diretta streaming, con sintesi speciali su alcune delle televisioni più prestigiose al mondo.

Sci alpinismo 1514 Sci alpinismo
© Mauro Mariotti

I consigli del campione

C’è la fatica della salita, c’è il brivido liberatorio della discesa. E c’è, soprattutto, l’ebbrezza del silenzio e delle sensazioni. Lo scialpinismo contiene vaste moltitudini: emozioni, riflessioni, immagini a perdita d’occhio. Come dire, il connubio con la natura che si fa esperienza autentica. Riuscite a immaginare qualcosa di meglio? Per molti amanti della montagna è quasi una domanda retorica, soprattutto di questi tempi. Perché in un mondo caratterizzato dalla crescente consapevolezza delle responsabilità individuali nei confronti dell’ambiente, le discipline sportive a basso impatto stanno conquistando uno spazio sempre più rilevante grazie alla carica di un nutrito gruppo di adepti. E questa pratica, introspettiva e adrenalinica al tempo stesso, non fa eccezione.

UNO SPORT ECO-FRIENDLY

«Gli ultimi dati sull’Italia, relativi alla stagione 2020-21, parlano di 105mila praticanti ma il loro numero, oggi, è sicuramente aumentato» conferma l’atleta “di casa” Davide Magnini, 25 anni, nativo di Cles, atleta della squadra di sci alpinismo del Centro Sportivo Esercito, nonché talentuoso skyrunner del Team Salomon. «Lo scialpinismo farà il suo esordio olimpico nel 2026, sebbene con un format adattato che prevede prove di breve durata. La mia speranza è che l’evento possa portare ulteriori benefici a questo sport facendolo conoscere sempre di più». Ad attirare gli appassionati, sottolinea ancora Magnini, «è anche il carattere eco-friendly della disciplina». Nello scialpinismo, ovviamente, tutto si svolge autonomamente, senza “aiuti” esterni. Si indossano scarponi dotati di uno snodo sulla caviglia, si fissano sotto agli sci le “pelli di foca” (oggi realizzate

Contemplativo, emozionante, faticoso ma non impossibile.

Lo scialpinismo raccoglie sempre più adepti, sensibili alle emozioni della montagna e al carattere eco-friendly della disciplina.

Ma quali sono le regole da seguire per avvicinarsi a questo sport e praticarlo in sicurezza?

I suggerimenti del talento azzurro Davide Magnini.

«Questa disciplina è una relazione privilegiata con la natura»

in materiali sintetici e lana Mohair) che garantiscono l’attrito e si sale con una tecnica molto simile al passo alternato dello sci di fondo. L’avvicinamento alla vetta può durare ore ma è un’attesa dolce, dolcissima. Il panorama mozzafiato vale ogni fatica e a quel punto, spellati gli sci, si punta a valle lanciandosi in discesa nella neve fresca, lontano dalle piste. Insomma, uno sport autenticamente ecosostenibile che non impatta sull’ambiente e sui consumi energetici.

FORTI EMOZIONI ALLA PORTATA DI (QUASI) TUTTI

Il tutto, ovviamente, si accompagna alle forti emozioni. Sensazioni uniche, che Magnini conosce a fondo da tempo. Merito di suo padre, già scialpinista e tuttora membro del Soccorso Alpino, che precocemente lo accompagnava nelle prime avventure. Davide scopre così la disciplina quando ha appena nove anni, si appassiona e decide di farne il centro della sua vita d’atleta.

A quattordici anni arrivano le prime gare nella categoria cadetti, successivamente è l’ora

Dal punto di vista tecnico occorre saper sciare fuori pista ma per il resto non sono richieste grandi nozioni. La cosa veramente importante è conoscere la montagna e prestare molta attenzione alla sicurezza».

SICUREZZA INNANZITUTTO

Si tratta, ovviamente, di un aspetto decisivo. Muoversi nel manto naturale e su un pendio aperto, infatti, può esporre i praticanti a qualche pericolo. Per questo occorre conoscere la neve e le caratteristiche del luogo in cui ci si trova per evitare di provocare valanghe mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri.

dell’esordio in nazionale. Il filo conduttore, manco a dirlo, è sempre lo stesso: l’amore per la montagna che solo questa disciplina, forse, sa amplificare così tanto. «Attraverso lo scialpinismo si instaura una relazione privilegiata con l’ambiente e la natura», spiega ancora Magnini. «Sei solo con le tue sensazioni e mentre ti muovi immerso nel bianco della montagna provi al tempo stesso un senso di libertà e potenza». Questa pratica, aggiunge, «ti spinge a portare il tuo fisico al limite ripagandoti però in pieno per lo sforzo fatto. Durante la salita sei assorto completamente sia dalla fatica che dalla bellezza del paesaggio. Quando arrivi in cima la soddisfazione è immensa. La discesa? Beh, quella è divertimento puro». Di certo, aggiunge l’atleta azzurro, non si tratta quindi di una banale passeggiata. Ma questo, sottolinea, non significa che per praticare la disciplina occorrano necessariamente doti fisiche eccezionali: «Per fare scialpinismo, per lo meno a livello amatoriale, non serve essere per forza dei super atleti, basta essere semplicemente un po’ preparati allo sforzo.

Il resto, poi, lo fa l’attrezzatura. Fondamentale portare con sé una pala, un dispositivo ARTVA (vero e proprio strumento salvavita in caso di travolgimento da valanga) e una sonda. Infine, piccozza, ramponi, casco e un abbigliamento adeguato completano l’equipaggiamento necessario. Ovviamente, conclude Magnini, è necessario saper usare questi strumenti in modo corretto: «In questo modo, in caso di incidente, è possibile essere rintracciati nel minor tempo possibile o portare soccorso altrettanto rapidamente a un compagno rimasto travolto. Il buon senso, infine, è sempre un ottimo alleato».

Per chi si cimenta in questo sport è sempre importante farsi affiancare dai professionisti. Il comprensorio Pontedilegno-Tonale, in questo senso, può vantare guide di scialpinismo di altissimo livello. Una risorsa essenziale per un’area che sta diventando sempre più un punto di riferimento per una pratica che qui si esprime al massimo delle sue potenzialità, grazie a itinerari particolarmente adatti sia dal punto di vista tecnico che da quello paesaggistico.

Nel 2019, il comprensorio ha ospitato i Campionati Italiani di scialpinismo con le specialità vertical e sprint e l’anno successivo ha organizzato la prima tappa di Coppa del mondo. L’appuntamento è confermato anche per quest’anno: i migliori atleti della specialità si sfideranno sulle nevi locali dal 16 al 18 dicembre.

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© Mauro Mariotti

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