SNOW!
CARTELLA STAMPA Inverno 2021/2022
PontedilegnoTonale
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© Mauro Mariotti
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Pontedilegno-Tonale: il luogo ideale per recuperare il tempo perduto Ski area
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Per il clima, adotta un ghiacciaio La grande musica torna nel’igloo News
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Scialpinismo, non solo per Ironmen Sci alpinismo
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L’altra montagna Oltre lo sci
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La start up che rende la montagna amica dei disabili Sociale
© Andrea Zampatti
INDICE
H20H! Pontedilegno Tonale: magia naturale
Soprattutto dopo questo anno così particolare, le tipicità del comprensorio Pontedilegno-Tonale saranno utili per recuperare il proprio tempo all’aria aperta, con distanziamento naturale garantito. Passeggiate, ciaspole, sci, fondo, alpinismo: tante attività da scoprire, da soli o in famiglia.
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PontedilegnoTonale
PontedilegnoTonale
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© Icaro Pigolotti
Uno dei primi ad aprire e uno degli ultimi a chiudere: le peculiarità del comprensorio Pontedilegno-Tonale sono utili per chi ha fame di sci, soprattutto dopo lo stop imposto l’anno scorso. Merito della sua grande estensione (100 chilometri serviti da 28 impianti) e delle piste sul ghiacciaio Presena che è possibile usare anche in tarda primavera. Un vantaggio unico, anche per godere al meglio delle sue bellezze naturali
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Skiarea
Il luogo perfetto per recuperare il tempo perduto nella stagione sciistica dello scorso anno, fermata sul nascere dall’emergenza Covid. Chi conosce le peculiarità della ski area Pontedilegno-Tonale, a cavallo tra Valle Camonica e Val di Sole, sa che ha in questo senso molte frecce nel proprio arco: oltre 100 chilometri di piste che si sviluppano su un’area geografica molto ampia e anche sopra a un ghiacciaio, fino a 3.000 metri di altitudine. Ciò permette di tenere aperti gli impianti anche quando in altre località sciistiche la stagione è già terminata, sfruttando le piacevolissime giornate di primavera e post-pasquali. È il caso del Ghiacciaio Presena sopra al Passo Tonale. Tra le piste che chiudono più tardi, c’è una delle “chicche” dell’arco alpino: la “Paradiso”, aperta nel 1963, è ormai un pezzo di storia dello sci che emoziona ogni volta che la si cavalca. Merito del manto nevoso quasi sempre naturale e della scarsissima esposizione al sole. I suoi tre chilometri (che diventano addirittura 11 se la si percorre insieme alla direttissima Presena-
© Icaro Pigolotti
Tonale-Ponte di Legno) e 45% di pendenza massima sono una garanzia di divertimento assoluto: è la punta di diamante dei 100 chilometri di piste disegnate all’interno del Parco dell’Adamello, servite da 28 impianti e da un moderno sistema di innevamento programmato. Alle piste del Presena si affiancano quelle dell’ampio anfiteatro naturale del Tonale, completamente esposto al sole, quelle di Ponte di Legno, tracciate nel mezzo di fitte abetaie in uno scenario di incomparabile bellezza e, infine, quelle di Temù, ampie e panoramiche all’interno dei boschi del Parco dell’Adamello. Tutte le aree sono peraltro collegate sci ai piedi. Il massimo per qualunque tipo di sciatore. A completare l’offerta, al Passo Tonale c’è uno snowpark con pista da skicross tra le più lunghe delle Alpi, con oltre 1.000 metri di discesa da percorrere tutta d’un fiato tra salti, gobbe e paraboliche da brivido.
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Pontedilegno-Tonale Il luogo ideale per recuperare il tempo perduto
IMPIANTI, RIFUGI, SCUOLE SCI: SICUREZZA E SALUTE AL CENTRO Ma per rendere competitivo un comprensorio sciistico, soprattutto in un momento in cui la guardia contro il Covid non può essere abbassata, conta mettere in campo, oltre a piste paradisiache, anche un sistema di regole che garantisca al massimo livello la sicurezza degli sciatori. La ski area Pontedilegno-Tonale ha previsto sistemi per incentivare l’acquisto dello skipass direttamente online per ridurre le file alle casse e l’uso di pagamenti elettronici per ogni tipo di transazione. In particolare, gli skipass – sia giornalieri sia plurigiornalieri – possono essere caricati direttamente sulla Snowit Card o sulla Pontedilegno-Tonale Card, che potrà essere spedita a casa. Inoltre, grazie alla collaborazione attivata con Telepass Pay che mette a disposizione tessere con funzione di skipass, gli sciatori potranno accedere direttamente agli impianti di risalita senza passare dalla biglietteria e pagando per il tempo effettivo per il quale avranno sciato. Ski area
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Per il clima, adotta un ghiacciaio Lo scenario è da brivido. In tutti i sensi, però. Il fascino delle distese innevate toglie il fiato mentre la minaccia più temuta del nostro tempo ne mette a rischio la sopravvivenza. I numeri, del resto, parlano chiaro: secondo il Comitato Glaciologico Italiano il 90% dei ghiacciai alpini si sta ritirando. Dall’inizio del secolo scorso, le montagne hanno perso metà dei loro ghiacciai e in assenza di interventi concreti, ha avvertito l’Agenzia Europea dell’Ambiente, sono destinate a conservarne non più del 5% entro il 2100. La tecnologia, ovviamente, può fornire un contributo importante. A patto di coinvolgere gli attori disposti ad agire sul territorio. Lo sanno bene Giovanni Cartapani, Pietro Cimenti, Gabriele Doppiu e Sara Signorelli, ovvero gli sviluppatori di Glac-UP, la prima startup pensata per consentire a persone e aziende di “adottare” i ghiacciai alpini scongiurandone lo scioglimento. Come dire: risorse, iniziativa e un’agenda serrata. Perché nel contrasto al fattore clima, si sa, temporeggiare non è più possibile. Alla base di tutto ci sono gli ormai noti teli geotessili, utilizzati per coprire il ghiaccio nei mesi estivi proteggendolo dagli effetti termici della luce solare. Sviluppati a partire dal 2008 grazie a un programma che inizialmente ha coinvolto la Provincia autonoma di Trento e il locale ateneo insieme all’Università Statale di Milano, i teli hanno fatto la loro comparsa sul ghiacciaio Presena fino a coprirne una superficie di 100mila metri quadrati. L’energia
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News
Il progetto Glac-UP punta a preservare le nevi del Presena. L’uso dei teli geotessili e l’impegno di aziende e cittadini sarà decisivo per arrestare un fenomeno, acuito dal cambiamento climatico, che interessa quasi tutto l’arco alpino
assorbita è passata dal 57% al 36% del totale e l’ablazione, ovvero il processo di scioglimento, si è ridotta del 52%. In questo modo, è stato possibile preservare uno spessore complessivo di tre metri e mezzo ogni anno. L’obiettivo di Glac-UP S.r.l. Società Benefit, costituita lo scorso agosto, è quello di favorire una raccolta collettiva di fondi presso cittadini e imprese. Il programma dovrebbe consentire di acquisire risorse necessario per l’acquisto, previsto per il mese di aprile, dei teli da 5 metri per 70 da utilizzare nella prossima stagione estiva. Le operazioni di copertura si svolgono ogni maggio coinvolgendo 13 persone per 40 giorni mentre la rimozione avviene a settembre. Al programma collabora come partner il Consorzio Pontedilegno-Tonale. «Abbiamo deciso di partire dal ghiacciaio Presena perché è a noi vicino geograficamente» spiegano i quattro fondatori. «Due di noi sono originari della provincia di Brescia e hanno vissuto la località fin da piccoli. Pur giovanissimi, abbiamo visto coi nostri occhi il ritiro dei ghiacci anno dopo anno. Inoltre, numerosi studi scientifici sull’efficacia dei teli sono stati
condotti proprio in questa località». Formatisi all’Università Bocconi, frequentando il corso di laurea magistrale in Economics and Management for Innovation and Technology, Gabriele, Giovanni, Pietro e Sara condividono da sempre la passione per l’innovazione e la gestione sostenibile delle risorse. L’idea, spiegano, è nata durante la frequentazione di un corso del professor Gianmario Verona, rettore dell’ateneo milanese: «Avevamo il compito di ipotizzare la creazione di una startup nel mondo della sostenibilità», raccontano ancora i ragazzi. «Da subito pienamente soddisfatti e convinti della potenziale applicabilità della nostra idea, spinti anche dall’assistente del rettore, nonché albergatore al Tonale, abbiamo cominciato a lavorare assiduamente per trasformare Glac-UP da un progetto su carta in una viva e tangibile realtà imprenditoriale». Un accordo con il Consorzio PontedilegnoTonale garantirà la messa in posa di 200 m quadrati di teli geotessili ogni 1000 euro raccolti. La donazione sarà possibile online, subito dopo l’acquisto dello skipass.
NEI RIFUGI DEL TONALE I PRIMI MENU SOSTENIBILI CERTIFICATI AL MONDO Almeno 5 prodotti tipici e strategici per il territorio con ottica di stagionalità e il 50% minimo in valore di prodotti con marchi Dop, Igp, biologici o di presidi Slow Food. Previste poi almeno una opzione per bambini, una per vegetariani e una “wellness” per sportivi, oltre ad un menu tradizione. Nella sfida a unire turismo, tutela del territorio e sostenibilità ambientale, Passo Tonale segna un punto importante: per la prima volta al mondo, i menu dei due rifugi sul Ghiacciaio Presena (il Capanna Presena a 2700 metri e il Panorama 3000 Glacier) hanno ricevuto l’attestazione ISO/TS 17033, standard internazionale per avere dichiarazioni sulla sostenibilità accurate, verificabili e non fuorvianti. Un modo per trasformare i rifugi in “sentinelle” di buone pratiche ad alta quota. Ai rifugi sul Presena si uniranno, in un secondo momento gli altri due dell’area (Passo Paradiso e Malga Valbiolo). Il percorso si compone di tre direttrici: approvvigionamento energetico, ripensamento per i materiali usati nell’attività di ristorazione, creazione di menu ad alta sostenibilità socioambientale, ideati con agli studenti dell’Istituto Alberghiero ENAIP di Ossana e grazie alla collaborazione con lo chef stellato Vinicio Tenni e la professoressa Paola Mosca. I rifugi useranno, ovunque possibile e con percentuali minime ben definite, materie prime locali e con marchi Dop e Igp. Inoltre, privilegeranno i piccoli produttori collocati nel territorio che scelgono metodi di coltivazione naturale, biologica o biodinamica. Un modo per far diventare i menu veicoli culturali e identitari ma anche strumenti di collaborazione con i produttori agricoli del territorio circostante e di formazione per i ragazzi che vogliono intraprendere la strada dell’attività ricettiva.
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La grande musica torna nell’igloo
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PontedilegnoTonale
Un’orchestra che suona strumenti di ghiaccio dentro un igloo gigante su un ghiacciaio a 2600 metri di quota: un’idea tanto particolare, che ha già fatto il giro del mondo per la sua originalità, torna questo inverno dopo lo stop imposto dall’emergenza Covid. La rassegna musicale, organizzata dal Consorzio Pontedilegno-Tonale, dall’APT Val di Sole e da Trentino Marketing, tornerà protagonista dell’inverno 2021-2022. Ad ospitarla, di nuovo, il Ghiacciaio Presena, a cavallo tra Trentino e Lombardia, raggiungibile dal Passo Tonale attraverso la scenografica cabinovia Paradiso (i biglietti per impianti e spettacoli si possono acquistare online o alla biglietteria a valle della cabinovia). In programma, come nelle edizioni passate, decine di concerti da gennaio fino a primavera inoltrata. «L’entusiasmo del pubblico intervenuto ai concerti degli anni scorsi, unito alla passione del progettista, lo scultore statunitense Tim Linhart e di tutti i musicisti che hanno preso parte finora ai concerti, ci hanno dato la giusta motivazione per ripartire» commenta Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale. «Ovviamente stiamo valutando come adeguare il teatro-igloo, ma non c’è nulla di insormontabile e siamo certi di offrire comunque un’esperienza memorabile agli spettatori».
© Rudy Signorini
© Archivio Adamello Ski
Sul Ghiacciaio Presena a 2600 metri torna l’ICE MUSIC FESTIVAL: un calendario di 40 concerti di musica classica, pop e rock eseguiti con strumenti di ghiaccio in una enorme sala concerti a forma di igloo
NON SOLO CONCERTI: UNA SFIDA SUGGESTIVA ANCHE CENE E LETTI PER QUALUNQUE MUSICISTA FINISCONO IN GHIACCIO Il programma è ancora in via di definizione. Controfiletto di cervo, maiale «Certamente – rivela Fabio Sacco, direttore in mantello di pancetta nostrana, dell’Azienda per il Turismo della Val di Sole – ci sarà pesto invernale con ragù di trota di un’orchestra residente, fiume, riso carnaroli mantecato alla che ogni giovedì suonerà i 16 strumenti di ghiaccio, tuma persa, spalla d’agnello al caffè, realizzati da Tim Linhart: violini, viole, violoncelli, petto d’anatra con riduzione chitarre, un enorme xilofono e percussioni. E ad essa si di Teroldego Rotaliano, tiramisù della affiancheranno artisti di fama internazionale che Valcamonica al profumo di genepì. si cimenteranno nella sfida di suonare la propria musica Sono solo alcuni dei piatti di grandi chef della Val di Sole e della Valle in un ambiente tanto originale». Camonica che hanno decretato lo La struttura dell’igloo, infatti, è un edificio che deve straordinario successo delle “Cene in conciliare i bisogni del pubblico, dei musicisti e degli quota sul Ghiacciaio Presena” durante strumenti di ghiaccio. «Questi ultimi – spiega Tim l’ultimo Ice Music Festival. Talmente Linhart – sono influenzati dalle condizioni che li tanto apprezzate dal pubblico da essere circondano. Il design dell’edificio permette la riproposte anche per l’inverno prossimo. ventilazione naturale dell’aria calda emanata dal Le cene saranno organizzate di sabato respiro degli spettatori che viene naturalmente nel vicino Rifugio Paradiso: un punto condotta verso l’alto e quindi fuori della struttura. perfetto per godersi l’affascinante vista Mentre gli strumenti rimangono nell’aria fredda notturna del ghiacciaio. all’altezza del palcoscenico. L’igloo diventa Ma l’appuntamento con il meglio delle produzioni gastronomiche locali quest’anno quindi uno “spazio sicuro” per gli strumenti raddoppia. Nell’altro rifugio vicino all’Ice Dome grazie alle sue condizioni ideali per produrre – la Capanna Presena – sarà realizzato ottima musica». un risto-igloo, per accogliere i visitatori sia prima sia dopo i concerti ma anche per le soste durante lo sci. Chi vorrà un’esperienza ancora più prolungata e originale con il ghiaccio, anziché scendere a valle dopo cena puòinfatti rimanere a dormire a 2750 metri di quota in una delle camere superlusso realizzate in altrettanti igloo. Vere opere di “arte temporanea” perché saranno fruibili solo fino a primavera quando – inevitabilmente – si scioglieranno. Saranno dotate di tutti i comfort per rendere piacevole anche una notte a temperature inevitabilmente rigide: gli arredi e il letto saranno di ghiaccio ma un materasso termico, una coperta isolante e un piumino inserito dentro calde coperte di flanella assicureranno un piacevole soggiorno. Eleganti lampade a led e morbidi tappeti daranno il tocco chic che renderà ancora più indimenticabile la notte.
News
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Sci alpinismo
L’emozione dello sci alpino e la grande sfida dell’alpinismo, dalla conquista della vetta alla gioia della discesa. Due sport in uno: questo è lo scialpinismo, disciplina che raccoglie sempre più appassionati e che sta vivendo una nuova giovinezza. Uno sport impegnativo, certo, che richiede una buona preparazione atletica. Ma non un’attività per soli Ironmen. La salita è il momento più avvincente. I solchi lasciati sulla neve fresca, il fruscio degli sci muniti di pelli, il silenzio della natura, il ritmo del passo che segue quello del cuore mentre la cima si avvicina. Poi, una volta arrivati in vetta, lo sguardo che si perde intorno, lo studio del percorso per ritornare a valle. Il battito rallenta e ridiscendere è pura emozione. «Nello scialpinismo si fondono l’antica passione per la sfida e il moderno piacere per la discesa. Uno sport che, una volta provato, è difficile dimenticare e ora sta raccogliendo sempre più praticanti fra le nuove generazioni in cerca di emozioni autentiche, anche in seguito alla lunga chiusura degli impianti di risalita imposta dalle norme per contrastare la pandemia di Covid-19» spiega Alessandro Mottinelli, del Consorzio Pontedilegno-Tonale. Proprio questo comprensorio, a cavallo tra l’alta Valle Camonica lombarda e la Val di Sole trentina è prediletto dagli scialpinisti perché vi possono trovare itinerari per ogni gusto. Proprio qui, non a caso, si sono svolte due gare della Coppa del
Mondo di Skialp 2020/2021, sul Corno d’Aola all’interno del gruppo montuoso dell’Adamello. «Lo scialpinismo – spiega Guido Salvetti, direttore di gara della Coppa del Mondo e istruttore del soccorso alpino – permette di superare l’approccio prêt-à-porter alla montagna, tutto incentrato sull’adrenalina della discesa. In questa disciplina il momento topico è la salita, mentre la discesa è una sorta di ricompensa ottenuta dopo lo sforzo». Per praticare lo scialpinismo, è bene avere una adeguata preparazione fisica. Utili una discreta tecnica sciistica e saper maneggiare gli attrezzi, così come la capacità di non fermarsi ai primi impacci, alle prime difficoltà nel prendere confidenza con le diverse condizioni della neve. Fa tutto parte di un percorso che porta alla fusione con l’elemento, che rende unico questo sport. Fondamentale è essere affiancati da professionisti, e Pontedilegno-Tonale può vantare guide di scialpinismo di altissimo livello. A disposizione degli appassionati anche centri noleggio che offrono tutta l’attrezzatura necessaria: oltre a un abbigliamento idoneo, bisogna munirsi di dispositivo ARTVA (strumento salvavita in caso di travolgimento da valanga), pala, sonda, picozza, ramponi e casco.
© John Thornton
© Icaro Pigolotti
La sfida della salita nel silenzio e l’emozione della discesa: questa disciplina sta vivendo una nuova giovinezza. Dal consorzio Pontedilegno-Tonale consigli (e percorsi) per ogni grado di preparazione, dai neofiti ai più esperti. Un modo di scoprire la montagna che riparte dopo il lockdown
© Maurizio Torri - Pegaso media
Scialpinismo? Non solo per Ironmen
COPPA DEL MONDO DI SCI ALPINISMO Il comprensorio Pontedilegno-Tonale sta diventando sempre più punto di riferimento per lo scialpinismo, disciplina che qui si esprime al massimo delle potenzialità, grazie a itinerari particolarmente adatti sia dal punto di vista tecnico che da quello paesaggistico. Nel 2006 nasce Adamello Ski Raid, una gara internazionale molto impegnativa che viene inserita nel circuito La Grande Course. Due anni fa, il comprensorio ha ospitato i Campionati Italiani di scialpinismo con le specialità vertical e sprint e l’anno scorso, nonostante la difficile situazione legata alla pandemia di Covid-19, ha organizzato la prima tappa di Coppa del mondo, sempre con le prove sprint e vertical, dimostrando a ISMF di essere all’altezza di eventi di questa portata. E così quest’anno Pontedilegno-Tonale è stato riconfermato tappa di Coppa del mondo: dal 16 al 19 dicembre prossimi si disputeranno qui le gare sprint, vertical e individual, per tre giornate di grande spettacolo. Nel frattempo, è stata ufficializzata a Losanna dalla International Masters Games Association, associazione parallela al CIO, la scelta della Regione Lombardia con Pontedilegno-Tonale, insieme alla Valtellina, per ospitare i World Winter Master Games nel 2024: tra le prove del settore “neve” che ospiterà il nostro comprensorio figurano proprio quelle di sci alpinismo, con le specialità vertical e individual. Sci alpinismo
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L’altra montagna
© Mauro Mariotti
Diversificare è sempre una scelta vincente per attrarre pubblico. Quest’anno, con i vincoli imposti dal Covid, ancora di più. Il comprensorio Pontedilegno-Tonale si è attrezzato da tempo per rispondere alle esigenze di chi ama la montagna d’inverno ma non vuole necessariamente solcare le piste da sci. Aquiloni, slitte, corse con i cani, fuoripista, sci di fondo e poligoni di tiro in mezzo alla neve: ecco gli spunti per una settimana bianca diversa dal solito
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Oltre lo sci
NOVITÀ A VERMIGLIO: IL CENTRO FONDO SI APRE AL BIATHLON È la novità dell’inverno 2021-2022: un poligono di tiro all’interno del Centro Fondo di Vermiglio, paese dell’alta Val di Sole a pochi chilometri dal Passo Tonale. Diventerà un punto di riferimento per il biathlon, disciplina olimpica che unisce sci di fondo e tiro a segno. «Quest’opera, che è stata completata l’estate scorsa – spiega Pietro Pezzani, responsabile Centro Fondo Vermiglio – arricchirà i servizi già esistenti ma darà al tempo stesso la possibilità di organizzare gare anche di questa disciplina visto che le strutture omologate in Trentino scarseggiano». La struttura è costituita da dodici postazioni per il tiro a 10 metri (per le categorie dei più giovani) e tre piazzole per il tiro con carabina calibro 22 da 50 metri (per allenamento), tutte dotate di impianto di illuminazione che consentirà l’allenamento anche serale. Un servizio in più per un territorio già molto noto agli appassionati dello sci nordico: le piste di Vermiglio si snodano per una ventina di chilometri nella zona Volpaia-Stavel-Velon, estremo lembo della valle verso la Lombardia incastonato fra il Parco Nazionale dello Stelvio (a nord) e il Parco Naturale Adamello-Brenta (a sud), nella suggestiva cornice offerta da boschi di conifere e da caratteristici masi. Il tracciato comprende tre livelli di difficoltà, sia per i principianti, sia per chi vuole praticare questo sport a livello agonistico. Un altro centro per lo sci nordico si trova a Ponte di Legno in val Sozzine, con 10 km di tracciati.
© Mauro Mariotti
SLEDDOG, UNO SPORT EDUCATIVO. ANCHE PER BAMBINI Un prestigioso centro di addestramento cani da slitta, tra cui husky alaskan, siberian e samoiedo, riconosciuto a livello nazionale e internazionale: sono pochi i comprensori montani che possono vantarsi di averne uno. Pontedilegno-Tonale è tra questi: al Passo Tonale opera la Scuola Italiana Sleddog Huskyland, fondata da Armen Khatchikian, uno dei più mitici “musher”, colui che conduce la slitta cui sono attaccati cani (da un minimo di 8 a un massimo di 20). L’esperienza di guidare una muta di cani è entusiasmante per chiunque. Ma lo sleddog si rivela particolarmente indicato per i bambini: attraverso il rapporto con i cani, possono infatti imparare il significato di autonomia e collaborazione, comprendendo al tempo stesso quale sia la giusta relazione tra uomo, animali e natura selvaggia. La scuola del Tonale propone lezioni per chi vuole approfondire questo particolare sport. “CASPOLE”, PER GLI AMANTI DELLA MONTAGNA PIÙ PURA Che preferiate chiamarle “caspole” o “ciaspole”, il risultato non cambia: le racchette da neve, tanto indispensabili alle popolazioni delle zone artiche per muoversi sulla neve profonda, sono state ormai importate stabilmente anche sull’arco alpino e utilizzate per il più sostenibile degli sport: passeggiare in mezzo a boschi, sentieri e neve scintillante per gustarsi tutto il meglio della natura in termini di suoni, profumi e isolamento. Un’esperienza inebriante e utilissima per staccare il cervello dallo stress quotidiano. Sono più di 20 gli itinerari per ciaspole nel comprensorio Pontedilegno-Tonale: è possibile scegliere quale intraprendere in base alle caratteristiche del percorso e alle proprie capacità. Oggi le racchette da neve sono strumenti leggeri e confortevoli adatti sia agli adulti che ai bambini, ideali per avventurarsi tra boschi e pendii a passo lento assaporando il paesaggio invernale. I ramponi posti sotto le ciaspole assicurano stabilità e sicurezza anche in caso di ghiaccio. Oltre lo sci
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L’INVERNO NON FERMA IL GRANDE CICLISMO Dopo un’edizione da record dei Campionati del Mondo di Mountain Bike, la Val di Sole si prepara a diventare tappa di Coppa del Mondo della disciplina che sta segnando un cambiamento nel modo di interpretare il ciclismo: il ciclocross. Sabato 11 e domenica 12 dicembre ai Laghetti di San Leonardo a Vermiglio, la Val di Sole e il Trentino ospiteranno per la prima volta un evento del massimo circuito mondiale del ciclocross, proponendo una tappa unica al mondo: sarà la neve, infatti, l’elemento caratterizzante di un appuntamento che promette di far parlare di sé in Italia come all’estero. Il ciclocross è la principale disciplina invernale del ciclismo, la cui stagione si svolge infatti da Settembre a Febbraio. Su brevi circuiti in sterrato, caratterizzati da ostacoli che costringono gli atleti a scendere e correre con le bici in spalla in alcuni tratti, si disputano gare della durata di un’ora ad altissima intensità: proprio questo rende il ciclocross così popolare fra il pubblico, sia quello – spesso numerosissimo – in presenza che quello televisivo. In particolare, negli anni recenti la Coppa del Mondo di Ciclocross è ulteriormente cresciuta grazie all’esplosione di fenomeni come Mathieu Van der Poel, Wout Van Aert e Tom Pidcock,
che proprio nel ciclocross si sono affermati prima di varcare i confini della disciplina per dominare la scena anche nel ciclismo su strada e nella mountain bike. Anche per questo, il ciclocross è oggi considerato la disciplina propedeutica per eccellenza nel mondo del ciclismo, e fucina dei talenti di questa nuova generazione di atleti. L’arrivo del ciclocross a Vermiglio è una grande notizia per tutti gli appassionati italiani: era infatti dal Gennaio 2017 che la Coppa del Mondo di specialità non faceva tappa in Italia. In quell’occasione fu Fiuggi ad ospitare l’evento, e ad imporsi furono Wout Van Aert e Marianne Vos. Oltre che per i campioni, l’attesa sarà ovviamente per uno scenario esclusivo per il mondo del ciclocross. Per la prima volta, infatti, non solo la disciplina arriverà in contesto dolomitico, ma gli atleti si sfideranno sul fondo nevoso: una tappa unica, con il potenziale di affermarsi nel tempo fra le classiche di questo sport proprio come avvenuto alla Val di Sole nel mondo della Mountain Bike. A Vermiglio si disputeranno le gare delle categorie Elite. Dopo le prove libere di sabato 11 dicembre, in programma dalle 14.00 alle 16.00, domenica 12 settembre, la giornata si aprirà con la gara Donne Elite alle 13.40, seguita dalla prova Uomini Elite alle 15.05.
© ucicyclocrossworldcup
© Icaro Pigolotti
FREERIDE, LA NEVE PER GLI SPIRITI LIBERI Niente piste. Solo pendii, valloni ricoperti dal soffice manto nevoso e boschi. L’arte di sciare fuori dagli schemi, dai tracciati segnati e troppo battuti. In una parola: freeride. Popolarissimo negli Stati Uniti e ormai popolare tra le nuove generazioni anche sull’arco alpino. Il Ghiacciaio Presena e le montagne maestose che lo circondano a corona (Mandrone, Maroccaro, Cima Venezia, Pisgana), sono tra le più note e apprezzate dai freerider. L’itinerario più noto è senza dubbio la Discesa del Cantiere: oltre un chilometro di dislivello che dall’arrivo della cabinovia Presena a 3.000 metri porta nella parte alta della Val Presena e, con vari cambi di pendenza, alcuni ripidi ed entusiasmanti, riporta verso il Passo Tonale. «Chi pratica questo sport deve essere ben consapevole della propria forma fisica» avverte Christian Sommer, maestro di sci ed esperto di freeride. «Deve infatti essere in grado di affrontare gli ostacoli, spesso impegnativi, che potrebbero comparire sul percorso. E bisogna fare attenzione a non sottovalutare le condizioni meteo, soprattutto in caso di vento forte che potrebbe modificare le condizioni del manto nevoso». Per fortuna, nel comprensorio Pontedilegno-Tonale esistono maestri e guide allenate che possono condurre in tutta sicurezza tra le magiche atmosfere di questo sport.
FAT BIKE, L’INVERNO NON FERMA LE DUE RUOTE La sua peculiarità? Pneumatici con una sezione più larga che aumentano l’aderenza e diventano ideali per muoversi agilmente su fondi morbidi e cedevoli, come la neve. Questa caratteristica ha fatto della “fat bike” la migliore amica di chi non riesce a staccarsi dal sellino nemmeno durante i rigori invernali. Il comprensorio Pontedilegno-Tonale, uno dei più all’avanguardia per attirare i biker in qualsiasi stagione (ha addirittura una serie di bike hotel certificati per la serie di servizi esclusivi che offrono agli amici delle due ruote), si sta da tempo attrezzando anche per essere un territorio tra i più bike-friendly dell’arco alpino. Una scelta lungimirante: il cicloturismo è infatti uno dei segmenti in maggiore crescita ed espansione nell’industria turistica ed ha dimostrato di essere una grande risorsa economica per tutti quei territori che vi hanno fatto ricorso, dando vita a fenomeni di rivitalizzazione e redistribuzione economica. «Riuscire in questa impresa – spiega Michele Bertolini, direttore del consorzio PontedilegnoTonale – significa sensibilizzare chi offre il prodotto, come albergatori, noleggiatori e guide bike, a studiare offerte ad hoc. Da parte nostra poi significa promuovere solo le realtà più virtuose, perché non possiamo mandare un ciclista in qualsiasi struttura. È infatti un tipo di turista con esigenze diverse da quelle degli altri». E la fat bike non fa eccezione a questo ragionamento. Uno sport impegnativo ma appagante.
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La startup che rende la montagna amica dei disabili Cinque amici accomunati dalla passione per lo sport, la montagna e dallo stesso destino che li ha resi paraplegici in seguito a incidenti in auto o sul posto di lavoro. Tutti hanno dovuto rendersi conto in prima persona di quanto sia difficile, per un disabile, accedere ai tipici luoghi montani: impianti di risalita, rifugi, sentieri, piste da sci. Una giungla di barriere architettoniche o naturali che ai loro occhi sembravano intollerabili. Per questo, hanno deciso di trasformare il fato avverso in un’opportunità di crescita civile e culturale: hanno così creato una startup a vocazione sociale – Sentieri Accessibili – e avviato una serie di collaborazioni con il comune di Ponte di Legno e il comprensorio Pontedilegno-Tonale per avvicinare i ragazzi disabili agli sport invernali e sensibilizzare al tempo stesso l’opinione pubblica e le pubbliche amministrazioni sulle difficoltà che impediscono a questi ragazzi di vivere pienamente la montagna. Alla startup ha subito aderito una serie di realtà camune. Tra queste c’è la SIT Spa, una delle società proprietarie degli impianti di risalita che fanno parte del Consorzio Pontedilegno-Tonale. Con loro i cinque amici – Andrea Botti, Gabriel Esteban Farias, Ivano Marangoni, Walter Martello e Giovanni Enrico Zeni – operano attivamente per segnalare le barriere architettoniche che magari possono sfuggire agli occhi di chi non vive ogni giorno le stesse difficoltà, ideando progetti per abbatterle e sostituirle con strutture e servizi dedicati che possano facilitare il turismo sportivo accessibile. «Per facilitare il turismo accessibile agli utenti – spiega Paolo Badini, vicepresidente di Sentieri Accessibili – è stato realizzato il sito internet www.sentieriaccessibili.it consultabile 16
Sociale
In alta Valle Camonica, nasce la startup Sentieri Accessibili che lavora con gli enti del territorio e con il Consorzio Pontedilegno-Tonale per abbattere le barriere naturali e artificiali che rendono difficile fruire delle bellezze alpine, sia d’inverno che d’estate
attraverso smartphone o tablet. Grazie ad esso, una volta raccolti i contenuti, verranno indicate piste da sci, passeggiate e sentieri accessibili a soggetti portatori di handicap, persone anziane, mamme con bambini sul passeggino e più in generale a tutte le persone con difficoltà motorie. Inoltre, al suo interno verranno riportati anche rifugi e strutture alberghiere con evidenza delle caratteristiche tecniche oggettive di accessibilità: si tratta di un nuovo modo di pensare, che nasce dalla collaborazione con l’Università di Brescia». Ogni anno, il Passo Tonale ospita un evento – Sci-Hando – organizzato dalla startup nella quale quindici ragazzi con disabilità, non solo fisica, testano le piste del comprensorio sciistico. Lo sci, come molti sport invernali, può infatti diventare un ottimo mezzo di inclusione sociale che, nel caso dei giovani, aiuta a migliorare l’autostima, il controllo del proprio corpo e a superare le difficoltà di integrarsi con gli altri. L’azione della startup, peraltro, oltre alla forte valenza sociale ha un indubbio impatto economico: riuscire ad aprire un comprensorio alpino alla disabilità vuol dire infatti agire per l’inclusione e attirare un bacino di utenti enorme. Attualmente appena il 9% di chi ha limitazioni fisiche gravi pratica sport, nonostante il 65% dei turisti disabili affermi di prediligere una vacanza attiva che permetta di praticare le attività tipiche
del territorio che li ospita. Riuscire a venire incontro alle loro esigenze vuol dire conquistare una clientela che le analisi di mercato rivelano possedere altissimi livelli di fidelizzazione. Proprio per questo, il comprensorio PontedilegnoTonale è diventato protagonista di un progetto pensato da Sentieri Accessibili per facilitare l’accesso agli impianti a chi utilizza il monoski o il dualski (strumenti indispensabili per sciatori paraplegici): «Abbiamo realizzato un percorso con un materiale plastico innovativo, che permette agli sciatori di scivolare con i propri ausili speciali e salire sulla cabinovia che collega Ponte di Legno al Tonale agevolmente» spiega Mario Bezzi, presidente della SIT spa. Già dalla passata stagione sciistica, il materiale innovativo “Neveplast”, ideato dall’omonima ditta bergamasca, è stato posizionato in tutti i punti strategici di accesso alla cabinovia di Ponte di Legno: imbarco e sbarco, all’uscita della stazione intermedia in entrambi i lati e all’interno di alcune cabine nel rapporto di una su dieci. Sempre nell’ottica di agevolare l’accesso alle piste da sci alle persone con disabilità sono stati realizzati parcheggi dedicati e due “Chair Station” che fungono da portale tra la neve e la pavimentazione dove poter accedere con la sedia a rotelle o il monosci, effettuando facilmente il passaggio da un ausilio all’altro in autonomia. PontedilegnoTonale
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