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“Abbiamo sempre tenuto uno sguardo rivolto al domani”
Quale è il bilancio della sua attività come Assessore al Turismo, alle attività economiche e sport, al termine di una legislatura particolarmente difficile, iniziata con la tempesta Vaia seguita da un periodo di prolungata siccità, per poi passare alla pandemia del Covid 19, e che sta per terminare con le preoccupazioni legate alla gestione degli orsi?
In questa legislatura abbiamo avuto tante emergenze da affrontare, tuttavia non ci siamo mai intimoriti e, come il Trentino stesso, abbiamo sempre lavorato, portando avanti misure e riforme con uno sguardo di medio-lungo periodo, consapevoli della resilienza di una comunità forte come quella trentina.
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Il periodo più difficile è stato senza alcuna ombra di dubbio quello della pandemia. Sono stati mesi che rimarranno impressi per sempre nella memoria della nostra comunità. Oltre alla gravissima emergenza sanitaria il Covid-19 ha fermato anche buona parte dell’economia trentina, un’eventualità impensabile fino a quel momento. Assieme all’Assessore Spinelli abbiamo lavorato alacremente per mettere in campo un sistema di aiuti che potesse mantenere vive le tante piccole medie imprese colpite dalle restrizioni. Così sono nati i contributi provinciali per il COVID-19, degli aiuti declinati in varie forme in base al periodo e ai beneficiari che con il Fondo Montagna hanno consentito la ripartenza del sistema economico trentino.
Chiaro, amministrare in questi mesi non è stato facile. Ciononostante sono più che soddisfatto del lavoro svolto e questo non
Roberto Failoni, assessore a turismo, attività economiche e sport traccia un bilancio di questi cinque anni al governo del Trentino solo perché abbiamo dato risposte nelle emergenze ma anche perché siamo riusciti a governare con uno sguardo rivolto al domani.
Nei miei settori siamo riusciti a mettere a terra la riforma delle legge sul turismo, un intervento atteso da anni che è stato capace di ridisegnare le competenze e gli attori in gioco nel sistema turistico trentino. Abbiamo voluto cambiare visione alla base, ora quel che conta è la qualità dell’esperienza turistica e la redditività delle aziende.
Ma per fare ciò non bastava una riforma della governance, occorreva anche intervenire sugli investimenti. Con questo spirito sono nati i Bandi Qualità in Trentino, una novità assoluta nel quadro degli aiuti della Legge 6, che – nelle due edizioni 2020 e 2022 – hanno incentivato 1654 interventi per un totale di 350 milioni di € di investimenti (di cui 44,8 milioni di € solo nelle Giudicarie). Ma la cosa di cui più vado fiero – oltre al grande indotto generato sul sistema artigianale e industriale – è il fatto che grazie a questi bandi un migliaio di imprese – negozi, ristoranti, estetiste, bar, alberghi, campeggi, affittacamere e così via – hanno investito con fiducia in interventi volti all’aumento della redditività delle proprie aziende, riuscendoci.
Il settore turistico dopo due anni di difficoltà legate al Covid.19 sta registrando ottimi dati. Quale è il bilancio della stagione turistica invernale e le prospettive per quella estiva? Come valuta l’impatto della riforma delle Aziende di Promozione turistica che lei ha proposto?
Da quando mi sono insediato ho voluto cambiare approccio ai dati, non bastano più le sole presenze turistiche. A proposito della stagione invernale 20222023 possiamo dire che è stata da record e questo nonostante tutte le cassandre che quasi tifavano contro.
In tutto il Trentino abbiamo registrato aumenti che in una buona parte dei casi arrivano alla doppia cifra, un fenomeno che vale sia per gli impianti a fune che per il ricettivo, le attività del commercio, dei servizi e dei maestri di sci.
La riforma della legge sul turismo si inserisce sottotraccia nell’andamento turistico. Abbiamo riformato gli attori in gioco, ora è la Trentino Marketing che fa la promozione per tutto il Trentino e i risultati si sono subito visti, dagli spot “Respira sei in Trentino” a tutte le grandi campagne online e offline che abbiamo fatto in questi mesi. Parallelamente ab- biamo messo in sicurezza il sistema delle APT trentine, rendendole enti privatistici, razionalizzandole nel numero e dando loro nuove competenze.
Ci saranno ricadute negative sul settore turistico legate alle preoccupazione relative alla presenza degli orsi?
In questi anni abbiamo intensificato l’utilizzo di sistemi di monitoraggio in tempo reale dell’andamento turistico come H-Benchmark. Per quanto riguarda l’estate posso affermare come non vi siano segnali negativi, le prenotazioni sono ad oggi perfino di poco superiori a quelle dell’anno scorso. Ovviamente rimane massima la prudenza.
Artigianato e commercio sono settori importanti per l’economia del Trentino e soprattutto delle valli. Quali sono le principale azioni di sviluppo intraprese dalla Provincia per sostenere questi settori?
La pandemia da Covid-19 è stata capace di mettere in evidenza un fattore che ho rimarcato fin dal primo giorno del mio assessorato: il Trentino è un sistema economico unico, si ferma un settore e ne risentono gli altri. Artigianato, commercio, turismo e – per certi versi – anche l’industria qui vanno a braccetto. Oltre ai già citati Bandi Qualità in Trentino in questi anni abbiamo investito tanto nella promozione po per la pratica sportiva dei più giovani sono convinto che il Trentino continuerà ad essere tra le province più sportive d’Italia. Veniamo alle Giudicarie, quale è la situazione attuale dal punto di vista socio-economico? Quali sono gli interventi principali avviati in questa legislatura e quelli che potrebbero essere realizzati nella prossima? dell’artigianato, nella figura dei Maestri artigiani, nella mappatura delle aree artigianali libere e in alcune modifiche normative nell’ottica di una maggior liberalizzazione. Per il commercio è stato fatto altrettanto, dall’attenzione alle produzioni trentine al rinnovo delle licenze per gli ambulanti, dai maggiori contributi per gli esercizi Multiservizi nelle zone svantaggiate ad alcune modifiche normative di semplificazione.
Il Trentino si caratterizza per una diffusa presenza di associazioni sportive nelle più svariate discipline e per una percentuale elevata di persone che praticano sport. Quali sono le prospettive per il futuro. Nello sport ci abbiamo creduto come mai prima, dai nuovi contributi per l’acquisto dei pulmini al finanziamento di 102 impianti sportivi in quattro anni, oltre al massimo sostegno per l’attività sportiva giovanile e per quella che coinvolge le persone disabili. Durante il periodo della pandemia molte associazioni sportive si sono trovate in difficoltà, alcune potevano perfino chiudere. Grazie all’aumento a 50€ per atleta del contributo dato alle associazioni sportive – risorse quindici volte maggiori a quelle del 2017 – abbiamo salvato molte società e ora possiamo dirlo con certezza, l’associazionismo sportivo trentino è forte e in salute e grazie al grande numero di volontari straordinari che dedicano del proprio tem-
La situazione è positiva, dobbiamo essere ottimisti. Nonostante le difficoltà il tessuto produttivo giudicariese ha continuato a investire e a riporre fiducia nel futuro. Abbiamo tante piccole medie imprese straordinarie, con realtà dell’artigianato e dell’industria fortemente specializzate e capaci di esportare in tutto il mondo nonostante gli svantaggi logistici. Il turismo e il commercio, similmente, sono forti. Le realtà che investono hanno sempre più soddisfazioni e questo indipendentemente dalla località in cui si trovano, d’altra parte tutto il Trentino è turistico. In difficoltà vedo invece alcuni settori del commercio, quelli più in balia della concorrenza globale. Infine un accenno deve essere fatto alla infrastrutture e qui va ringraziato il Presidente Maurizio Fugatti. Solo citando la viabilità è infatti evidente l’attenzione che questa Giunta ha avuto per le Giudicarie. Tra le opere appaltate e quelle in progettazione (ma finanziate) cito la nuova galleria di Ponte Pià, la variante di Ponte Arche, l’allargamento della statale tra San Lorenzo e Nembia, la circonvallazione di Pinzolo, l’intervento sulla strettoia di Breguzzo, l’allargamento della provinciale tra Bersone e Daone, l’intervento sulla provinciale di Lundo e la Bretella di Storo. A queste vanno aggiunti sia gli interventi sostenuti della Comunità delle Giudicarie, ossia l’allargamento del ponte sulla Sarca di Nambrone, la rotatoria di Madonna di Campiglio e l’allargamento delle curve del Lago di Roncone, che quelli in capo alla Provincia di Brescia – ma con finanziamenti trentini – ossia la variante di Lavenone (la Vestone Nord – Idro) e il ponte provvisorio sul Caffaro.