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Le lentezze della vecchiaia Pubblicità invasiva, ci vuole una legge

cervello è pieno. Tutto questo non ha niente a che fare con il cosi detto “declino cognitivo”. Per farla breve il cervello umano lavora più lentamente nella vecchiaia semplicemente perché ha una grande quantità di informazioni da gestire, accumulate e memorizzate nel tempo. I cervelli degli anziani non sono indeboliti, ma al contrario sono pieni di saggezza. E quando non ricordere- mo una parola, un nome, una località, non ci dobbiamo scusare col dire “la mia testa non funziona come prima”, sarà più corretto dire: “il mio disco rigido è strapieno di informazioni...abbiate pazienza, prima o poi ci arriverò…”. Così stanno le cose per noi anziani, ne sono convinto, facciamo buon uso della nostra saggezza, e il nostro cervello si adeguerà. (a.a.)

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