4 minute read

Orsi e grandi carnivori: in prima linea per fare chiarezza ed educare cittadini e amministrazioni

La tragica vicenda di Andrea Papi, che ha sconvolto non solo il Trentino, ha rappresentato per il Parco un momento di grande riflessione su quello che è stato fatto e su quello che dovrà necessariamente accadere. Nell’immediato, in attesa che si concordino risoluzioni credibili e possibili, la responsabilità di tutti è evitare che accadano altri eventi del genere, assistendo la compresenza fra uomo e orso. E allora il Parco ha deciso di agire. Sul banco degli imputati quale responsabile della situazione che si è venuta a creare, non ora ma negli ultimi anni (almeno fin dal 2015, quando si verificò un altro attacco, non mortale ma molto grave, ad un uomo, da parte di un orso), è finita, per decisione unanime, l’”informazione”. La comunicazione, si dice – e più in generale l’educazione ambientale – è stata insufficiente.

E’ pertanto necessario che, accanto alla necessità di stimolare un confronto ad ampio spettro con tutti i soggetti coinvolti a partire dalla Provincia dai musei e dai centri di ricerca trentini, il Parco continui a mantenere un’attenzione costante nei confronti di questo tema. Ed è ancora più utile quindi continuare a investire in ricerca scientifica, in incontri promossi sul territorio e nelle attività educative svolte dal personale specializzato sulle scuole oltre che a curare la manutenzione della cartellonistica disposta sui sentieri dell’area protetta.

Advertisement

Siamo certi debba continuare anche l’attività attraverso la quale abbiamo incontrato i visitatori nei parcheggi da cui si accede al territorio

di

Per fronteggiare la carenza di informazione ed educazione sulla convivenza con l’orso il Parco ha aperto un’Unità permanente di consulenza orso, rivolta in particolare agli enti locali e aperta alle richieste e alle esigenze manifestate da tutti i soggetti territoriali coinvolti.

protetto per sensibilizzarli sulla presenza dei grandi carnivori e fornire loro un kit informativo. Ma non possiamo fermarci a questo. Abbiamo infatti voluto aumentare e approfondire i nostri sforzi, consapevoli come siamo che c’è sicuramente spazio per migliorare e incrementare il nostro apporto alla conoscenza dei grandi carnivori, oltre che dell’ambiente naturale in senso ampio (ambiente in cui sono presenti anche molte altre specie di animali selvatici oltre all’orso). Per questo abbiamo dato vita ad una Unità permanente di consulenza orso, rivolta in particolare agli enti locali, ma aperta alle richieste e alle esigenze manifestate da tutti i soggetti territoriali coinvolti.

Una delle prime iniziative che abbiamo lanciato è la pubblicazione sul nostro sito – e il contestuale invio ai Comuni e alle Comunità di valle – di una serie di FAQ (domande frequenti) riguardanti l’orso, in cui oltre a riassumere la posizione ufficiale del Parco forniamo puntuali spunti sulla necessaria gestione futura.

In questa lista di domande

– che vi invitiamo a consultare sul sito www.pnab. it – cerchiamo di fare chiarezza rispetto ad alcuni degli interrogativi più frequenti. Facciamo anche piazza pulita di alcune fake news e al tempo stesso riproponiamo con forza alcune utili indicazioni agli escursionisti per prevenire situazioni di pericolo generate da un incontro imprevisto con un grande carnivoro o a come evitarlo. In questo documento chiariamo anche come il Parco sia favorevole a rimuovere gli orsi problematici, nella convinzione che la rimozione sia ovviamente un evento negativo per l’animale, ma, oltre a ridurre il pericolo per l’uomo, possa tradursi in un vantaggio per la stessa popolazione ursina. Infatti l’accettazione dell’orso da parte dell’uomo è condizione indispensabile per la tutela della specie in termini assoluti e nel lungo periodo.

Sulle modalità di questa rimozione - abbattimento o la cattura e la detenzione a vita in un recinto – non è il Parco a doversi esprimere ma non ci sottraiamo al dovere di valutare i pro e i contro di ciascuna opzione. Da un punto di vista pratico l’abbattimento o la captivazione hanno lo stesso valore. Da un punto di vista etico la decisone trascende dalle possibili indicazioni gestionali dei tecnici e del Parco. L’abbattimento appare in ogni modo come la soluzione migliore per la sicurezza del personale addetto alle eventuali catture, per la rapidità dell’esecuzione rispetto ai tentativi di cattu- ra, per i costi più bassi legati anche al mantenimento successivo degli orsi in recinto e per il fatto che non sono disponibili recinti a sufficienza per detenere tutti gli orsi problematici che si dovessero riscontrare sul territorio nei prossimi decenni. Questo anche considerando che in cattività gli orsi possono superare i 40 anni di vita. Il Parco pone come possibile la scelta di un tetto massimo sostenibile di orsi sul territorio, purché i criteri utili per ridurre e mantenere entro limiti numerici socialmente “concordati” la popolazione siano individuati con grande attenzione tecnica ed etica. Constatiamo anche che la popolazione di orsi si sta espandendo dal punto di vista territoriale: la presenza della specie non è infatti più limitata al Trentino occidentale ma è ormai accertata, seppur in modo poco consistente, in tutte le province limitrofe e quindi nei territori presi in analisi dallo studio di fattibilità posto alla base del progetto di reintroduzione. L’esplorazione di territori sempre più lontani è un probabile sintomo del fatto che si è prossimi alla capacità portante delle aree maggiormente frequentate e lascia ben sperare per il raggiungimento di una popolazione vitale sulle Alpi Centrali, obiettivo dichiarato del progetto.

Il nostro impegno, dunque, continua. Nell’interesse dell’orso ma in primo luogo nell’interesse dell’uomo, del Trentino e delle sue attività nei territori di montagna. Informazione e scienza possono trovare la strada per evitare conflitti tra uomo e orso e noi continueremo a fare la nostra parte.

Mobili / Giocattoli / Biciclette / Libri Oggettistica / Complementi di arredo

SIAMO APERTI

GIOVEDì DALLE 14.00 ALLE 18.00

SABATO DALLE 8.30 ALLE 12.30

VI ASPETTIAMO in via Fabbrica 86 (zona industriale)

Tione di Trento

PER INFO:

T. +39 3427140774 email: negoziocreativo@cooplavoro.net possibilità di consegnare materiale destinato al riuso tutti i martedì dalle 14.30 alle 17.30

This article is from: