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Sostenibilità significa battersi perché il mondo duri più a lungo”
ll presidente della Condotta Slow Food Giudicarie Flavio Franceschetti e ha accettato di rispondere a qualche domanda.
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una vera gastronomia sostenibile?
Trasformando il “chilometro zero” da slogan a pratica quotidiana. Difficile? Vero. Ma quante cose difficili si devono rendere facili!
A volte, anche se non sempre, i prezzi dei prodotti locali e sostenibili sembrano maggiori; Come ovviare?
Produrre in maniera non industriale è certamente più costoso nel sistema attuale. La politica dovrebbe intervenire per incentivare (non necessaria- mente con contributi, ma con agevolazioni nell’acquisto di materie prime ad esempio) chi ha il coraggio di valorizzare la propria terra ed il proprio lavoro.
Come operate voi come Condotta Slow Food rispetto a tutto ciò?
Condotta lavora per promuovere la cultura del cibo, che fa rima con cultura del territorio e dell’ambiente; si potrebbe dire cultura della propria identità. Dietro ad un cibo buono, pulito e giusto ci deve essere un ambiente buono, pulito e giusto. Nel programma della Condotta c’è il lavoro con la scuola, perché i futuri cuochi, camerieri e professionisti della ristorazione devono conoscere il proprio territorio, ma c’è anche la formazione per far conoscere i prodotti della terra. Senza dimenticare la convivialità, perché è bello condividere le riflessioni, ma anche lo “stare insieme” nella società dell’individualismo imperante.
Un vostro augurio in merito alla questione della gastronomia sostenibile.
Credere nel proprio territorio; vincere la tendenza a farsi influenzare dai messaggi pubblicitari dei mass media che ci omologano agli abitanti di tutto il mondo. Viviamo qui e dobbiamo apprezzare ciò che questa terra ci offre.