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Con la tappa di Trento a fine maggio in piazza Fiera si è conclusa la prima fase del progetto europeo Cope a sostegno dei neet, coordinato dalla Provincia autonoma di Trento e realizzato in collaborazione con l’Apss. Ma il camper allestito con le insegne del progetto sta già scaldando i motori. Dopo aver toccato uno dopo l’altro i centri di Arco, Tione, Cles, Rovereto e Trento, si prepara a compiere altre tappe in Trentino. L’obiettivo del progetto è quello di informare e sensibilizzare la cittadinanza riguardo il fenomeno dei giovani in situazione di neet. L’acronimo (in inglese: not in education, employment or training) identifica i ragazzi e i giovani adulti di età compresa fra i 16 e i 34 anni che non sono inseriti in percorsi scolastici o di formazione, non lavorano e tendono a permanere in una situazione di isolamento. Scopo del personale dell’Apss nel suo percorrere le strade della provincia è stato appunto quello di offrire ascolto, intercettare bisogni, porgendo e ricevendo sostegno, consigli e proposte, grazie a un progetto che ha saputo mettere in rete i vari soggetti coinvolti: enti pubblici, soggetti privati, centri per l’impiego, terzo settore, cittadinanza.
«A conclusione di questa prima fase del progetto Cope il bilancio è
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Percorso nascita è un programma di servizi ideato e realizzato dall’Apss per accompagnare le donne residenti in provincia di Trento per l’intero cammino della gravidanza. Nasce dalla consapevolezza che la donna, in un momento così importante della sua vita, a partire dalla decisione di essere madre, fino al parto e alla delicata fase di rientro a casa e del puerperio, ha necessità di un sostegno specifico, commisurato in base alle diverse esigenze: clinico, sanitario e psicologico e sociale.
Percorso nascita prevede che la futura mamma, e con lei il proprio partner, sia seguita e accompagnata dall’ostetrica e da un’équipe multi professionale che comprende l’assistente sociale, il ginecologo, la psicologa, il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta. Il progetto, che ha preso il via nel 2015, è stato subito accolto molto favorevolmente: nel 2022 le donne che in provincia di Trento hanno scelto al percorso nascita sono state circa l’81 per cento.