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Giunta provinciale a Ponte Arche, 128 milioni di lavori

Lo scorso 10 febbraio la Giunta provinciale si è riunita nella Sala consigliare di Comano Terme. Da mesi si attendeva l’evento, al centro gli aggiornamenti sulla variante di Ponte Arche, l’adeguamento della galleria di Ponte Pia e i collegamenti ciclopedonali. L’ammontare complessivo destinato alle opere pubbliche è di 128 milioni di euro. “Riteniamo sia indispensabile favorire la viabilità nei fondovalle – il commento del vicepresidente della Provincia Mario Tonina - Le Giudicarie sono state svantaggiate per tanto tempo. Si parla della circonvallazione da almeno 30 anni, oggi possiamo dire che la sua realizzazione trova concretezza.”

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L’associazione Fare un Paese: “Chiediamo che la comunità sia coinvolta e che da subito si dia rilievo alla vivibilità del centro abitato”. Nella sala consigliare a Ponte Arche, c’era una comunità partecipe ed interessata. Insieme al sindaco di Comano Terme Fabio Zambotti e la sua Amministrazione comunale, c’erano i sindaci di valle dai comuni di Bleggio Superiore, Fiavé, Stenico e San Lorenzo Dorsino, oltre a numerosi rappresentanti del tessuto locale, compreso il Consorzio delle Terme di Comano. Non potevano mancare all’evento il dirigente del Dipartimento infrastrutture Luciano Martorano e il commissario straordinario per la variante di Ponte Arche Guido Moutier. Punto caldo dell’incontro, infatti, proprio gli aggiornamenti sulla circonvallazione. L’opera è stata messa a bilancio per la cifra di 68 milioni e affidata al commissario anche per agevolare le tempistiche di realizzazione. La fase di progettazione continua, perfezionando i progetti preliminari del passato, elaborati al fine di una valutazione di impatto ambientale, dove particolare attenzione dovrà esser posta alla salvaguardia delle falde acquifere termali. In sala, Moutier ha mostrato il rendering del ponte nel progetto preliminare, non dimenticandosi di ricordare i meriti dell’ingegnere Giulio Andreolli. Stupore dal pubblico nel la cifra totale di ben 128 milioni di euro.

Oltre a Ponte Pià (47 milioni) e circonvallazione (65 milioni), tra i lavori più rilevanti e immediati l’allargamento e messa in sicurezza della SS 421 dei laghi tra San Lorenzo in Banale e Molveno (3,6 milioni, a breve l’ultimazione del progetto esecutivo) e l’allargamento e messa in sicurezza della viabilità in località Lundo (1,4 milioni, concluso il progetto definitivo).

“Si tratta di un investimento necessario per dare una svolta a quello che è un territorio di periferia –queste le parole del vicepresidente della Provincia e assessore ad Ambiente ed Urbanistica Mario Tonina. - A questi territori devono poter essere forniti i servizi necessari, facilitare la viabilità nei fondovalle è indispensabile. Le Giudicarie Esteriori sono state svantaggiate nel tempo: queste progettualità, attese da oltre 30 anni, oggi trovano finalmente la loro concretizzazione.” vedere le immagini concrete della possibile infrastruttura che verrebbe ad attraversare il fiume Sarca in località Ponte dei Servi e dare accesso al primo tratto di galleria, quello che dovrebbe deviare il traffico da Ponte Arche verso le campagne del Banale. Secondo il cronoprogramma si arriverà al progetto definitivo quest’anno, ed esecutivo nell’estate 2024, per poi avere la gara a inizio 2025. Il commissario, assieme ai tecnici della Provincia, studierà la formula migliore per procedere all’appalto. Ma la variante non è l’unica opera strategica che cambierà il volto del territorio. A breve partirà il primo cantiere effettivo, quello della rettifica e adeguamento della galleria Ponte Pià. Qui si tratta invece di un intervento da 47 milioni di euro, per il quale è in corso la valutazione delle offerte presentate. Entro marzo dovrebbe concludersi la fase di gara con l’obiettivo di avviare i lavori prima dell’estate.

Sono una decina, del resto, gli interventi previsti nell’intero ambito delle Giudicarie Esteriori. Tra i più rilevanti i lavori di allargamento e messa in sicurezza della SS 421 dei laghi di Molveno e Tenno tra San Lorenzo in Banale e Molveno (3,6 milioni, a breve l’ultimazione del progetto esecutivo) e l’allargamento e messa in sicurezza della viabilità in località Lundo (1,4 milioni, concluso il progetto definitivo). A breve si potranno vedere i lavori per la sistemazione della rotatoria dei Servi mentre termina la posa del collegamento in fibra ottica di tutte le sedi degli istituti scolastici della zona. Una serie di interventi in parti diverse del territorio per

Interventi che andranno a dare un volto nuovo al territorio, cambiando il modo di vivere e di fare turismo, dando slancio alle Terme di Comano, partendo dalla stessa attenzione al benessere e all’inquinamento dell’aria. Tanto attesi, del resto, erano anche gli aggiornamenti sulle infrastrutture ciclabili. In un contesto turistico che si dice pun- tare sull’outdoor e l’attività sportiva, bicicletta in primo piano, si accoglie con entusiasmo la notizia che a breve giungerà a termine il progetto esecutivo per il collegamento Limarò-Sarche. Si tratta di un tratto di circa 1,5 chilometri che servirà a unire le infrastrutture ciclabili della Valle dei Laghi e del Garda alla zona delle Giudicarie. La pubblicazione della gara potrebbe avvenire in estate. Sono state illustrate anche le prospettive per gli interventi in fase di studio, vedi la sistemazione della viabilità da Borgo Lares verso il passo del Durone e il collegamento ciclabile tra la pista del Limarò e la zona del Ponte dei Servi. Un accenno anche ai collegamenti con il Ballino,ma si tratta ancora di ipotesi lontane.

A prendere la parola in sala, ringraziando la Giunta, è stata quindi Michela Alimonta per Fare un Paese, l’associazione nata per favorire lo sviluppo di Ponte Arche e del territorio circostante: “Chiediamo che la comunità sia resa partecipe. Il tempo che passerà da oggi all’effettiva realizzazione della variante è tanto, non dobbiamo stare fermi nell’attesa ma operare con azioni che da un lato preparino il paese ad una transizione importante e dall’altro offrano risultati nel breve periodo. Ricordiamo l’attenzione alla sicurezza dei pedoni e alla mobilità dolce, il benessere a tutto tondo di abitanti e visitatori, la vivibilità della località anche prima dell’arrivo della tangenziale”.

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