n.06 25 marzo 01 aprile
2015
assoluti d’italia
innarestabile
antoine meo
25 marzo 01 aprile
Sommario n.06 2015 Rubrica
4
rudy moroni
voce al tassello
di @francesconadile
10
assoluti d’italia coppa italia inarrestibile antoine meo
32
34
A Spoleto la prima due giorni del Team Italia Enduro
under23/senior minienduro la carica dei
quattrocento
Cross, enduro, motorally... quale scegliere?
Commissione Normative Fuoristrada Presidente Marco Marcellino
6
38
42
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo
Enduro Motor Valley ancora in azione
la rubrica
rudy moroni
Ciao a tutti, la settimana seguente l’Isola d’Elba vi ho raccontato quale gara “disastrosa” ho corso sul sito di axiver.com, a questo giro dato che sono rientrato domenica sera dalla terza tappa tricolore, svoltasi il 21 e 22 marzo a Spoleto, non sottotono, ancora di più, vi racconto tutto quello che mi è accaduto! Siete pronti? Archiviato il secondo round, ero motivato, convinto di dover fare bene per recuperare i punti per la classifica della categoria E1 in campionato, le prove speciali di primo appiglio mi piacevano, ma in realtà… Day 1: il tempo di 9’ 50.40 nella prima enduro test della giornata faceva ben sperare, considerato che era il miglior crono di classe e undicesimo nell’assoluta, ma di lì il declino purtroppo… Insomma dal paletto nel cross test che mi ha creato problemi con il freno, alla caduta della catena due volte nel secondo e terzo enduro test, per finire nono di classe perdendo così punti preziosi!
Che rabbia, ma veniamo al Day 2. La pioggia è stata protagonista ed io che già ne sono allergico, ho cercato di barcamenarmi, ma quando mi trovavo al secondo posto con un buon margine, sono riuscito a tirare una bomba delle mie nell’ultima extreme test.Risultato? Ho chiuso terzo e ora mi ritrovo con il ginocchio sinistro che è il doppio di quello destro! Ok, archivio la tappa e mi concentro sul mondiale, è inutile piangere sul latte ormai versato… Al comando degli Assoluti d’Italia della categoria E1 ora c’è Simone Albergoni con 83 punti, Battig con 81 e io sono terzo con 67 misere lunghezze… …Che la sfortuna abbia finito di colpirmi e io possa iniziare a… AVERE SODDISFAZIONI! Alla prossima! @90bomber
voce al tassello Ciao ragazzi!
di @francesconadile
Siamo alle solite, dovrei parlarvi ancora di Supercross USA, ma ho in testa tutt’altro, mi sono detto: questo weekend ho avuto la fortuna di assistere agli Assoluti d’Italia di enduro 2015 o come dicono i social> #ASSITA2015 e sarebbe uno spreco a pochi giorni di distanza con ancora l’adrenalina in corpo non descrivere questo week di gara sotto l’aspetto puramente emozionale! Accantoniamo l’America (di cui parleremo sicuramente nel prossimo numero) e parliamo di Italia, di uomini e di Iride, si perché’ la presenza mondiale anche in questo fine settimana a Spoleto era importante e qualificata, ma non è di risultati, prestazioni o punteggi che ci occuperemo, cercherò di farvi vivere questo fine settimana in chiave differente.
Iniziamo con il primo passo: raggiungere l’Umbria e approdare nella bellissima Spoleto, già durante il viaggio mano mano che si raggiunge la meta cambiano gli scenari (come ovvio che sia quando si vaga per lo stivale) e sono le imponenti strutture dei Team ufficiali immerse in quelle private che accolgono il nostro arrivo a destinazione. L’accoglienza del paddock di una gara di enduro seppur titolata è sempre incantevole, in un attimo capisci di essere al posto giusto, tutto gira con buon ritmo, ma senza essere frenetico, l’aspetto frenetico verrà tirato in causa il giorno della gara. Questo weekend Spoleto era in grande forma, merito degli uomini coinvolti, un Motoclub ambizioso, motivato, unito e professionale che ha soddisfatto tutti, non lo dico per buonismo, lo dico per rispetto della cronaca (sempre emozionale mi raccomando). Piazza Libertà accoglie le moto del parco chiuso in una cornice dal sapore Medievale spezzata però dai colori shocking delle moto coinvolte e tutte quelle colorate grafiche in Crystal……CHE SPETTACOLO! Guardare quel parco chiuso durante il pre-gara è una pratica che fanno sia i piloti ,che gli addetti ai lavori, non c’è’ nulla da fare: osservarlo ti proietta in una dimensione mistica (vedi alla voce passione nel sangue e brividi sulla pelle).
voce al tassello Ma veniamo ai due giorni di gara:
di @francesconadile
Day1: il meteo è dalla nostra, dopo una partenza frizzante e carica di voglia di percorrere le speciali il gruppone si snocciola lungo tutto il suggestivo percorso, una gara che esalta i piloti più veloci (AAA cercasi svariati campioni del mondo) ed alquanto impegnativa per i giovani a partire dalle piccole cilindrate impegnate nel fare esperienza e prendere le misure al temutissimo “controllo tirato“ ,un banco di prova interessante e sfidante. Archivierei il Day1 con le sfide che leggerete nelle classifiche e le maiuscole prestazioni di alcuni riders per passare secco al Day2. Day2: vale per la quinta prova di campionato e vale la danza della pioggia che purtroppo ha funzionato: ACQUA. L’elemento acqua però legato alla terra trasforma tutto in fango, fango che diventa impegnativo, scomodo, ma per alcuni fonte di riscatto. Che dire, innanzitutto chi veramente viene messo alla prova sono i commissari di percorso: grandiosi amanti della disciplina che portano a termine il loro appassionato lavoro tra ore di pioggia, impermeabili, stivali di gomma e nient’altro se non un immensa passione e devozione a questo Sport e riconoscenza verso chi ha portato un evento simile nella loro terra. Ufficiali di percorso, ma anche addetti ai lavori di altra provenienza, per non parlare dei “veri”: quegli appassionati che si portano la macchina fotografica nella pellicola trasparente per immortalare Enduro anche sotto l’incessante pioggia, guardandoli ti senti in difetto avendo un riparo e un microfono alquanto pulito, gente vera come quella che in quel momento sta dando gas a due mani, ti parte un brivido e trovi carica per proseguire in questo mood, una simbiosi di centinaia di persone unite da una sola viscerale passione. Il bello degli Assoluti è anche vedere piloti che vanno dalla categoria cadetti a quella Major, giovani e meno giovani che vanno in parallelo verso la realizzazione di un risultato. Oltre agli uomini, il campo di gara è qualcosa di tremendamente poetico; epico come epico è chi riesce a domarlo ed a non sfidare le sue insidie, bensì assecondandole, anche qui le classifiche vi daranno il valore degli “spessi” che hanno prevalso sotto la pioggia di domenica 22 marzo.
Un altro passo verso il mondiale in Cile è fatto ed arriva il momento per i Pro di concentrarsi nel rifinire i dettagli o colmare eventuali lacune, mentre per gli altri piloti ci si prepara ai rispettivi campionati nazionali e regionali. Non ci resta che aspettare la prossima gara: Ottobiano 28 e 29 Marzo per l’inizio del tricolore Under23/Senior e MiniEnduro! Enjoy it! Francesco Nadile a.k.a. Skippy
ph: O.Belometti
campionato ital
assolut
liano enduro
ti d’italia
campionato ital
assolut
Spoleto (PG) - 21-22 marzo 2015
inarrestabile
antoine meo di Monica Mori
Terzo round degli Assoluti d’Italia/Coppa Italia e terzo weekend di adrenalina e spettacolo per tutti gli appassionati delle due ruote artigliate con portafaro. Dopo aver animato la spiaggia di Lignano Sabbiadoro ed aver gustato i meravigliosi paesaggi dell’Isola d’Elba, la carovana degli Assoluti d’Italia e Coppa Italia ha raggiunto l’Umbria, e più precisamente l’incantevole cittadina di Spoleto, per sfidarsi il quarto e quinto match della stagione. Sabato 21 e domenica 22 marzo gli atleti al via hanno dato vita a una due giorni ricca di patos, dove battaglie all’ultimo centesimo e colpi di scena non sono certamente mancati. Alla regia dell’evento il Motoclub Spoleto, ben rappresentata dal presidente Daniele Cesaretti che ha “diretto i lavori” in maniera impeccabile. Tre le prove speciali, alle quali si è aggiunto, solo nella giornata di sabato a causa delle avverse condizioni meteo della domenica, un intenso controllo tirato.
liano enduro
ti d’italia
Nella prima giornata di gara, i campioni dell’offroad hanno affrontato per quattro volte la prova in linea, lunga ed impegnativa, sviluppata all’interno di un sottobosco e caratterizzata da fondo sassoso, alla quale ha fatto seguito il Cross Test, disposto in una conca naturale dove le varie curve in contropendenza hanno fatto la differenza, soprattutto nella giornata di domenica, quando l’intensa pioggia ha reso il fondo particolarmente scivoloso. Concluso il fettucciato, gli atleti del fuoristrada hanno raggiunto la spettacolare prova Estrema che presentava al suo interno diverse difficoltà, tra cui passaggi su pietraia, tronchi e ripide pareti da affrontare a gas spalancato. L’Extreme Test ha messo in evidenza le doti dei nostri atleti, proclamando Alex Salvini (sabato) e Antoine Meo (domenica) gli uomini Xtreme dell’X-Cup Brema-Honda Redmoto. Nella graduatoria generale, al comando rimane il francese Meo con 68 punti, seguito dallo stesso Salvini con 61 punti, mentre al terzo posto troviamo il portacolori Husqvarna Thomas Oldrati con 52 lunghezze. Scivola in quarta posizione Matthew Phillips, costretto al ritiro domenica a causa della rottura della catena.
La gara del sabato è stata caratterizzata inoltre da un intenso controllo tirato, affrontato subito dopo la prova in linea. Lo stesso è stato poi annullato la domenica, a causa del fondo bagnato che rendeva il percorso particolarmente insidioso. Nella Day2 i giri affrontati sono stati tre, per un totale di nove prove speciali. L’ultimo weekend marchiato Assoluti d’Italia prima della lunga pausa che ci condurrà al sesto appuntamento della stagione in programma il prossimo 28 giugno a Fabbrica Curone (AL), ha visto il dominio assoluto di Antoine Meo. Partito in sordina il sabato a causa del manifestarsi di un dolore sul polso fratturato lo scorso anno in Finlandia, il fuoriclasse francese riesce a recuperare il gap che lo separava dai velocissimi Alex Salvini e Eero Remes, quest’ultimo fuori da podio per pochissimo proprio all’ultima speciale. Con una zampata finale, ad aggiudicarsi il terzo gradino del podio il compagno di squadre e pilota di casa Manuel Monni. Giornata decisamente blu, bianco e rosso quella di domenica con “l’alligatore” Meo che fa registrare il miglior tempo assoluto in ben otto speciali su nove, distaccando il bolognese Alex Salvini di ben 52 secondi. Riscatta la terza posizione persa il sabato Eero Remes, mentre Monni scivola in sesta posizione generale.
Nella E1 due giornate da incorniciare per Simone Albergoni (KE Moto Motorace) che centra una splendida doppietta che gli regala la prima posizione in campionato con 83 punti, contro gli 81 di Alessandro Battig (Honda Redmoto), un po’ in sottotono a Spoleto. Nel Day 1 la seconda posizione viene occupata da Maurizio Micheluz (Husqvarna RigoMoto), seguito dallo stesso Battig che però scivola al settimo posto la domenica a causa delle troppe cadute. Fuori dal podio domenica anche Micheluz, costretto a cedere il secondo gradino del podio a Gianluca Martini (Yamaha Miglio Yamalube), mentre la terza posizione viene occupata da Rudy Moroni (Sherco CH Racing), costretto il sabato a fare i conti con un ginocchio k.o. e una catena che gli ha fatto perdere minuti preziosi nelle prove in linea.
La E2 viene letteralmente vinta da Alex Salvini con oltre due minuti e mezzo di vantaggio sui diretti avversari. Il portacolori Honda Redmoto conquistata una brillante doppietta, lasciando alle spalle il giovane Nicolò Mori. Si alternano il terzo posto Roberto Rota (KTM) e Maurizio Gerini (Honda RSmoto), rispettivamente sul gradino più basso del podio nella gara sabato per il primo e domenica per il secondo. Costretto al ritiro per un forte scontro in estrema Mirko Gritti (KE Moto Motorace).
Avvincente la lotta per la conquista del titolo della E3. A dare vita a una battaglia stellare i due alfieri amaranto delle Fiamme Oro, Thomas Oldrati (Husqvarna BBM Racing) e Manuel Monni (TM) che si intervallano la prima posizione nella due giorni di Spoleto. In DAY 1 a spuntarla è l’umbro Monni che si mette alle spalle il diretto avversario Oldrati, mentre nella seconda giornata a prevalere con 18 secondi di vantaggio è lo stesso Oldrati che riesce a mantenere altresì la testa del campionato a più tre sull’alfiere TM. In terza posizione si piazza, sia sabato che domenica, Oscar Balletti del Team KTM Farioli.
Nella Junior è Giacomo Redondi il miglior pilota del weekend umbro. Il pilota Beta Factory vince con oltre un minuto di vantaggio il quarto round, mentre la quinta prova del campionato parte con qualche difficoltà, lasciata poi da parte nella seconda metà di gara dove accumula, speciale dopo speciali, sempre più margine dai diretti avversari, Matteo Bresolin (KTM GP Motorsport) e Davide Soreca (Beta Boano), che si alternano la piazza d’onore nelle due giornate. Per pochi secondi scivola in quarta posizione nel day 1 Nicolas Pellegrinelli (KE Moto Motorace) dopo aver condotto una brillante prova. Nella generale, testa della classifica Junior per Redondi seguito a meno 11 da Soreca, con Bresolin che agguanta il terzo posto con 73 punti.
Doppietta del bergamasco Mirko Spandre (KTM Farioli) nella categoria Youth riservata ai piloti in sella alle 125 2t, che si impone al sabato su Michele Marchelli (Husqvarna Osellini) e Jordi Gardiol (KTM Cabutti), non schierato tra i concorrenti della domenica a causa di un’infiammazione al polso destro già operato lo scorso ottobre. In gara due vince nuovamente Spandre che però deve vedersela con un velocissimo Matteo Pavoni (Suzuki Desio) che conquista il secondo posto ai danni di Marchelli. Tra gli Stranieri, dietro a Meo in entrambe le giornate di gara, Eero Remes (TM) e Johnny Aubert (Beta Factory). Il weekend spoletino porta i colori del Gruppo Sportivo Fiamme Oro Milano che vince grazie a Thomas Oldrati, Simone Albergoni, Oscar Balletti e Manuel Monni. Seconda posizione per il sodalizio bresciano del Motoclub Sebino (Redondi, Martini, Philippaerts, Facchetti) seguito al terzo posto dal Trial David Fornaroli (Salvini, Marcotulli, Moroni, Marchelli). Con Thomas Oldrati, Michele Marchelli e Andrea Castellana vince la classifica riservata ai Team Indipendenti la squadre Osellini Husqvarna.
campionato ital
coppa
Nella Coppa Italia Cadetti s’impone, come alla prova dell’Isola d’Elba, Matteo Menchelli. In sella alla KTM 125 2T il pilota toscano conquista la tappa spoletina primeggiando su Fabio Gobbi (KTM GP Motorsport) e Alberto Capoferri (Yamaha Norelli BG). In campionato al comando troviamo Fabio Gobbi grazie alla costanza nei risultati conseguiti fino a questo momento; alle sue spalle troviamo Capoferri e Maurizio Martinelli (KTM GP Motorsport). Nella Junior per pochissimi centesimi fa sua la terza tappa della Coppa Italia Marco Montelaghi (KTM AMX) che accorcia così il distacco in campionato da Igor Sonzogni (KTM), secondo a Spoleto. Gradino più basso del podio per Matteo Segantini su Husqvarna 250 2t.
liano enduro
italia
Cede il gradino piÚ alto del podio Andreas Psfeifer (Gas Gas) che conquista il secondo posto a favore di Francesco Pasqualetti (TM), veloce e determinato in terra umbra. Con un primo sabato e un secondo domenica, Pfeifer rafforza la sua leadership in campionato, che guida con 94 punti con gli 80 dello stesso Pasqualetti. A Spoleto terza posizione per Giacomo Marmi su Yamaha. Nei Major ad occupare le prime tre posizioni del classifica di questo terzo appuntamento sono Marco De Rocchi (Beta), Mirko Colombo (KTM) e Michele Pradelli (KTM). Corsa al titolo veramente serrata con in primi concorrenti raggruppati in pochissimi punti. Al comando troviamo Simone Fiaccadori (Husqvarna AMX) con 76 punti, seguito ad una sola lunghezza da Colombo, mentre De Rocchi è attualmente in terza posizione con 69 punti.
84 85 89 93 80 85 84 93 91 81 85
TRIAL DAVID FORNAROLI G.S. FIAMME ORO TRIAL DAVID FORNAROLI G.S. FIAMME ORO SEBINO BBM RACING G.S. FIAMME ORO
89 INTIMIANO N. NOSEDA 85 G.S. FIAMME ORO 90 SEBINO 95 INTIMIANO N. NOSEDA 94 INTIMIANO N. NOSEDA 90 TRIAL DAVID FORNAROLI 88 SEBINO 83 G.S. FIAMME ORO 96 TRIESTE
KTM HONDA HUSQVARNA KTM BETA TM TM BETA KTM KE MOTO TM YAMAHA HONDA SHERCO KTM YAMAHA BETA BETA KTM SHERCO BETA KTM HUSQVARNA HUSQVARNA
68 61 52 49 48 37 35 31 21 19 16 15 10 10 9 8 8 8 6 4 4 2 2 1
20 11 9 17 15 6 8 7 3 13
15 13 20 17 7 8 11 4 6 2 9
9 15 5 11 10 7
10 10 1 5 5
1 4
8 3 2 4 6
4 3
1
2 2 1
Borno 2^ gg
Borno 1^ gg
20 17 13
Carsoli
13 20 10 15 17 8 11 9 5 7 3 6
Fabbrica Curone
Isola d'Elba
Lignano
TOTALE
MOTOCICLO
MOTOCLUB
Anno
NOME ANTOINE ALEX THOMAS MATTHEW JOHNNY EERO MANUEL GIACOMO NICOLO' SIMONE AIGAR CRISTOBAL JACOPO MATTI OSCAR GIANLUCA DAVIDE LUIS MATTEO RUDY DENY KEVIN MAURIZIO PIETRO ENRICO
Spoleto 2^ gg
MEO SALVINI OLDRATI PHILLIPS AUBERT REMES MONNI REDONDI MORI ALBERGONI LEOK GUERRERO CERUTTI SEISTOLA BALLETTI MARTINI SORECA CORREIA BRESOLIN MORONI PHILIPPAERTS MIRABET MICHELUZ COLLOVIGH
Spoleto 1^ gg
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
COGNOME
POSIZIONE
CLASSIFICA A PUNTI X-CUP BREMA - HONDA REDMOTO
a spoleto la prima due giorni del
team italia enduro
Secondo appuntamento stagionale per i ragazzi del Team Italia Enduro. A quindici giorni dall’esordio all’Isola d’Elba, Andrea Verona (Beta), Claudio Spanu (Suzuki Valenti), Gianluca Caroli (Suzuki Valenti) e Giovanni Bonazzi (Beta) hanno raggiunto Spoleto (PG) questo fine settimana per la 4^ e 5^ tappa del Campionato Italiano Assoluti d’Italia/Coppa Italia di Enduro 2015. I giovani piloti, impegnati nella 50 cc, hanno affrontato le tre impervie prove speciali disposte lungo i 50 km di tracciato. In sella alle loro moto, si sono confrontati con una lunga prova in linea nel sottobosco, alla quale hanno fatto seguito il Cross Test, disegnato in una conca naturale, e la prova estrema, caratterizzata da ostacoli sia artificiali quali tronchi e sassi, che naturali, come l’argine di un fiume in secca. Il tempo meteorologico ha influito notevolmente sulle due giornate di gara; sabato la competizione è partita sotto un timido sole primaverile, coperto poi dalle nuvole. Oggi la pioggia l’ha fatta da padrona, rendendo il fondo delle prove pesante e scivoloso. Il Team Italia, supportato in questa trasferta dal C.T. Cristian Rossi e dal Tecnico FMI Juri Simoncini, sta dimostrando una buona crescita. Peccato che questa volta la sfortuna abbia preso il sopravvento; Andrea Verona è stato costretto al ritiro per la rottura della frizione durante il day1, Claudio Spanu ha avuto problemi con la catena proprio all’ultima speciale di ieri, mentre la febbre ha messo fuori dai giochi nella giornata di oggi Gianluca Caroli che ha comunque affrontato le prime speciali. Moto parcheggiata anche per Giovanni Bonazzi a causa di noie meccaniche.
Franco Gualdi “Anche se i piloti non hanno concluso la gara sono molto soddisfatto nell’aver visto l’impegno che ognuno di loro ha messo in campo in questa difficile trasferta. Ogni chilometro fatto deve essere sinonimo di esperienza, soprattutto in manifestazioni come quella odierna dove la pioggia e il fango hanno veramente fatto la differenza”
campionato ita
under2
25 marzo 2015
la carica dei
quattrocento di Monica Mori
Un inizio con il botto per i Campionati italiani Under23/Senior e MiniEnduro al via questo fine settimana a Ottobiano – PV. Per la prima volta a livello nazionale, la pista che ha visto sfidarsi lo scorso febbraio i fuoriclasse degli Internazionali MX Motocross , sarà dipinta dei colori dell’Enduro con il primo appuntamento stagionale delle categorie Under23/Senior e MiniEnduro. Un’unione nuova quella dei due campionati riservati ai giovani atleti delle due ruote tassellate che scenderanno in campo, alternandosi, sabato 28 e domenica 29 marzo in una due giorni di fuoco.
aliano enduro
23/senior
Ad aprire le danze del weekend i piccoli del MiniEnduro che si sfideranno in Gara 1 dalle ore 9.30 di sabato mattina. Ad anticipare lo start ufficiale saranno le verifiche preliminari che si svolgeranno sia nella giornata di venerdĂŹ (18.0020.00) che in quella di sabato (7.30-8.30). Gara 2 si svolgerĂ invece domenica mattina, a partire dalle ore 8.00. In entrambe le giornate di gara saranno affrontate due prove speciali, entrambe fettucciate della lunghezza di circa 4 km da ripetersi cinque volte caratterizzate da un fondo sabbioso.
I ragazzi del tricolore Under23/Senior saranno impegnati in tre fasi; la prima parte della manifestazione avrà luogo sabato pomeriggio a partire dalle ore 14.30 quando saranno affrontati due giri all’interno dei quali sono sviluppate le due prove speciali Cross. I fettucciati sono stati ricavati da una parte di pista riservata al Motocross, alla quale sono stati aggiunte difficoltà tipiche dell’Enduro come tronchi e sassi. Terminati i due giri i piloti avranno giusto il tempo di riprendere fiato prima di affrontare la parte serale che scatterà alle ore 18.30. Come Lignano, la fase notturna vedrà schierati al cancelletto di partenza circa quindici piloti per manche che si daranno battaglia per sei giri. La speciale sarà valida come tempo singolo ai fini della classifica finale, alla quale saranno aggiunti i cronologici fatti registrare sia sabato che domenica. Il giorno seguite i giovani riders si scateneranno dalle ore 12.30 scattate le quali gli atleti affronteranno, come per il sabato, le due prove speciali per due giri.
Format certamente inusuale per l’Enduro; come a Lignano Sabbiadoro non ci sarà il classico trasferimento da una prova l’altra, che per la maggior parte delle volte riserva le insidie più avverse della gara. Nuova formula che ha richiamato a sé numerosi atleti (e speriamo un grande pubblico!) con oltre 400 iscritti, divisi per i due campionati. Alla regia il Motoclub 8biano con può contare sullo speciale supporto della pista South Milano e sull’esperienza fondamentale di Gionni Fossati che ha curato l’evento fin dalla sua ideazione. Non ci resta che raggiungere Ottobiano, per vivere due giorni frenetici di puro Enduro!
sotto la
lente
di Elisabetta Caracciolo
Cross, enduro, motorally... quale scegliere? Sono sempre più numerosi i piloti che provano a cimentarsi nella navigazione nelle gare in cui la velocità non è tutto, e non mancano le sorprese, soprattutto quest’anno.
I passaggi da una disciplina all’altra sulle due ruote, sono sempre stati normali. Enduristi e crossisti che passano ai rally, piloti della velocità che si allenano con il cross, altri addirittura con il trial, crossisti che provano l’enduro e rallisti che corrono nell’enduro. Scambi di specialità e di sensazioni, per provare qualche cosa di nuovo, per tenersi in allenamento, per capire che cosa c’è di bello in una specialità che a volte, sulla carta, non impressiona più di tanto. Ma negli ultimi anni gli enduristi che hanno voluto provare l’ebrezza del road book sono stati parecchi ed alcuni di loro anche con risultati eclatanti. Per cominciare, diversi enduristi e crossisti hanno avvicinato la specialità delle Baja perchè non implica la lettura del road book. La Baja si corre su speciali a volte larghe, in spazi aperti, come per esempio gli argini dei fiumi di Pordenone, non richiede la lettura maniacale del road book – anzi volendo si può anche non montare – e sono gare veloci, con le strade segnalate da fettucce, frecce, segnalazioni varie. Poi vengono i motorally e lì la situazione si fa più delicata. I motorally, che fanno parte di una specialità apposita che esiste solo in Italia, hanno un loro campionato che si snoda su circa 8 gare all’anno e
che richiama al via sempre più di 200 piloti. Da qualche anno anche gli enduristi puri hanno rivolto la loro attenzione a queste gare cimentandosi con il road book oltre che con la velocità. La prima cosa complicata di questa disciplina è conciliare la velocità con la navigazione perchè, nelle speciali di motorally, non solo devi aprire il gas, ma devi anche leggere per vedere dove andare. Le piste non sono in alcun modo segnalate e sta a te che guidi capire le indicazioni riportate sul road book. E non si tratta di semplici destra e sinistra, ma di note
accompagnate dai chilometraggi, a volte pochi metri, da strade nascoste a volte nel sottobosco, oppure di piste parallele in un campo aperto, di sentieri stretti e al limite del praticabile. Navigare è istinto, fiuto, intuizione, doti che si possono affinare ma che senza dubbio si devono possedere fin dall’inizio. Ci sono piloti enduristi che ci hanno provato per anni ma non sono mai riusciti ad eccellere nella navigazione. Per esempio il crossista ed endurista Ciro De Petri, imbattibile in velocità ma senza alcuna velleità di navigatore. Eroe della Dakar, il bergamasco detiene ancora oggi il record delle prove speciali vinte in tanti anni di carriera alla gara più difficile del mondo, ma non ha mai interpretato i segreti, e soprattutto i tranelli della navigazione. Giovanni Sala, campione del mondo enduro, è un altro di quelli che veloce e preciso nell’enduro, si è poi rivelato veloce anche alla Dakar, arrivando a conquistare un terzo posto assoluto, ma con qualche problemino nella navigazione, con cui ha sempre litigato. Un altro nome? La leggenda Heinz Kinigadner, campione del mondo di cross, bravissimo in moto, funambolo nelle speciali della Dakar, ma mai sul podio, ed addirittura mai al traguardo della gara africana. Ma non divaghiamo, e torniamo in Italia, e agli enduristi. Pochi anni fa il passaggio più eclatante dall’enduro al motorally e poi ai rally d’oltre continente fu quello di Alessandro Botturi che si affidò alle mani e all’esperienza di Jordi Arcarons – pilota spagnolo ben noto nel mondo dei rally - per imparare a decifrare il road book. Testardo e caparbio, Alessandro ha imparato velocemente, scegliendo di non seguire gli altri piloti in pista – tentazione che ogni tanto prende più di qualcuno nei rally – ma di navigare da solo, imparando a cavarsi d’impaccio dalle situazioni più complicate. Botturi ha vinto un titolo italiano nel Campionato Motorally, ha conquistato un ottavo posto alla Dakar del suo esordio, e ora ha lasciato l’enduro per dedicarsi completamente ai rally. Seguendo in parte il suo esempio altri piloti lo scorso anno hanno messo il naso,
almeno per una volta, nel motorally: basti pensare a Simone Albergoni – lo scorso anno a Trevi – oppure a Maurizio Facchin. Più convinto invece si è dimostrato fin da subito Jonathan Zecchin quest’anno nelle fila del team CF Racing Husqvarna che ha ottenuto buoni risultati, grazie anche alla squadra con cui correva lo scorso anno, la Crossparts, che ha investito in lui e nella sua preparazione, specie con il road book. Già veloce nell’enduro, in cui continua a correre, Jonathan è reduce da una doppietta nelle prime due prove di Motorally 2015 a Scarlino (Gr) dove ha conquistato la vittoria nella Under 23. Discorso a parte per Vanni Cominotto. Veloce nell’enduro il pilota friulano ha curiosato lo scorso anno nel mondo delle Baja e subito, alla prima uscita, ha vinto l’Italian Baja di Pordenone, che non è davvero una delle più facili della lista. Dalla Baja ha provato i motorally e quest’anno, passato nelle fila della Crossparts, affronterà il campionato italiano, senza disdegnare ogni tanto l’enduro. Anche per Vanni l’inizio nel Campionato è stato buono, una vittoria di classe nella prima giornata, e un quarto assoluto, mentre un errore di navigazione nella seconda con conseguente penalità lo ha relegato nelle posizioni arretrate della classifica. Sulle spalle, per lui, 4 giorni di navigazione in Sardegna, per allenarsi, insieme ad Alessandro Botturi e Carlo Seminara. “Quella di Scarlino è stata la mia prima gara di motorally, la prima quindi con il road book.
Sono andato discretamente ma mi hanno aiutato i 4 giorni passati ad inizio marzo in Sardegna per provare a navigare. - racconta Cominotto. “Mi sono trovato abbastanza bene da subito, ovviamente faccio degli errori, è normale...Mi capita però di sbagliare le note facili, mentre su quelle difficili riesco a far tutto bene. Anche a Scarlino la domenica ho fatto un errore madornale, in una zona di velocità controllata, su asfalto e ho buttato via la gara”. Per Cominotto la cosa più difficile del motorally, da endurista, è: “forse il fidarti completamente di quello che stai facendo, fidarti del chilometro e cercare di rallentare prima delle note. Ho ancora il difetto – ammette il friulano - di arrivare troppo veloce sulle note e qualche volta le sfilo di qualche metro e quando vedo la strada capisco che lì dovevo girare e che io sono troppo avanti. Non ce la faccio a fermarmi e quindi devo girarmi e tornare indietro di qualche metro. Mi trovo bene in tutto, solo che il difficile è riuscire ad essere veloce quando guardi il road book e anche quando corri: trovare un equilibrio fra le due cose”. Vanni farà tutto il campionato Motorally, poi sarà in Turchia al Transanatolia Rally, poi forse qualche altro rally all’estero, all’Italian Baja di sicuro e poi forse qualche altra gara, dipende dalla Crossparts. Ma la rivelazione dello scorso fine settimana è stato senza dubbio Jacopo Cerutti. Un fulmine a ciel sereno. La sorpresa di inizio stagione, un pilota di enduro, puro, che per la prima volta, senza aver mai provato prima si presenta ad un motorally e vince, sbaragliando gli avversari, e dimostrando una sorta di talento naturale nella navigazione...”Per me era la prima esperienza con il road book, non l’avevo davvero mai visto prima...L’ho usato sabato mattina per la prima volta quando siamo partiti...Avrei preferito correre la tappa del campionato motorally di aprile in effetti, per poter andare alla scuola di Paolo Ceci e imparare un po’ ad usare il road book, ma poi mi hanno chiamato proponendomi di andare a correre a Scarlino. ‘Sono due giorni mi hanno detto, nel primo impari, nel secondo ti diverti ‘e io ho provato”. E che prova ! “La cosa più difficile per me sono state le note bastarde, nascoste, quelle che ti dicono lascia pista principale, mentre per i bivi normali non ci sono stati problemi. E’ soprattutto difficile dosare la velocità con le note: quando però vedi che sei a 500 metri da un bivio, anche 700, sai che puoi aprire il gas”. Jacopo la sera prima ha preparato il road book con Paolo Pettinari altro rallista/endurista e i suoi consigli sono stati preziosissimi: “Mi ha insegnato che quando hai un chilometro da percorrere, senza bivi, devi accelerare, e allora io mi sono scritto
sulla nota GAS, perchè così capivo che lì potevo tirare un po’ di più. E poi mi ha insegnato a evidenziare le note...se non mi avesse aiutato lui sarei ancora dentro la speciale”. Sorride Cerutti ripensandoci, e poi svela un segreto preziosissimo: “Ho usato colori diversi per le note e mi è servito tanto: con l’arancione segnavo le ‘sinistra’ con il blu le ‘destra’ e guardando il colore capivo subito la direzione”. E la vittoria è stata una sorpresa anche per lui...”Quando mi hanno detto che avevo vinto il primo giorno mi sono detto che forse gli altri erano andati più piano, avevano avuto qualche problema, ma poi la seconda posizione, il giorno dopo (e il primo di classe), partendo per primo e quindi con meno tracce davanti...Il primo giorno quando arrivavo a dieci metri dal bivio vedevo le tracce,
la domenica no e le ho dovute proprio azzeccare le note...Un paio di volte ho sbagliato a guardare la nota, confondendo quella precedente, già fatta, con una ancora da fare. Però mi sono divertito tantissimo...Speciali belle, veloci”. Se riuscirà ad evitare le concomitanze con l’enduro Jacopo cercherà di fare ancora qualche gara di Motorally quest’anno, quasi sicuramente il Sardegna Rally Race in giugno, magari con il 450 e poi chissà...anche per lui l’obiettivo finale, come per tutti gli amanti dei rally e della navigazione è solo uno, e si chiama Dakar.
Commissione Normative Fuoristrada Presidente Marco Marcellino
Commissione Normative Fuoristrada: Al servizio e supporto dell’organizzatore e utilizzatore del territorio Tutto quello che vorresti sapere sulla legislazione che riguarda la pratica del fuoristrada
Enduro Motor Valley ancora in azione
S ono tornati all’opera i ragazzi di Enduro Motor Valley. Non solo in sella alle loro moto, ma soprattutto in mezzo alla natura per riparare i danni causati dalle nevicate di febbraio. A metà marzo infatti i motociclisti emiliani hanno liberato i sentieri della vallata di Fontanelice (BO). Per portare a termine questo compito, gli enduristi si sono divisi in più gruppi. Mattia Pirazzoli e i suoi hanno liberato la zona di Castiglioncelli al confine con la Toscana; il gruppo di Massimo Pompei e quello di Alex Minoccari si sono incontrati sulla strada per Monte la Fine mentre Roberto Marchetti ha coordinato la squadra che si è occupata del bosco del Gardengo. Nella zona di Monte Battaglia si è recata invece la squadra di Simone Zaniboni, supportato anche da appassionati di Mountain Bike. Era necessario rimuovere sia rami di dimensioni piccole e medie, ma anche tronchi di alberi caduti a seguito del maltempo. Tanta fatica che però ha dato ottimi risultati, infatti tutti i sentieri della zona sono stati ripristinati.
Marco Marcellino