mAXImagazine n. 11 - 2016

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n.11 20 aprile 27 aprile

2016 il tricolore major ancora sotto il segno di roberto bazzurri

torna l’under23/senior seconda tappa in sicilia

endurogp 2016

benvenuto tra i big, steve holcombe!




Sommario n.11

Rubrica

jonathan manzi

10 28

20 - 27 aprile

2016

6

campionato italiano major il tricolore major ancora sotto il segno di roberto bazzurri

trofeo fiat professional six days

campionato italiano under23/senior torna l’under23/senior seconda tappa in sicilia

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endurogp 2016 benvenuto tra i big, steve holcombe!

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Sommario n.11

48

20 - 27 aprile

2016

occhio a quei due

22

novitĂ made in usa. e phillips allunga

24

basset fra holcombe e aubert

29

red fa 4/4

31

endurogp portogallo marchelli nella top 10

corsi, ripetizioni ed esami...

54 Mastronardi schizza in cima alla classifica cross

Rubrica

58

sotto la

lente

di Elisabetta Caracciolo

50


Foto Husqvarna Future7Media

Rubrica

Foto Husqvarna Future7Media

Foto Husqvarna Future7Media

jonathan manzi Ciao ragazzi e ben ritrovati sulla rubrica mensile di mAXImagazine! Questo mese ha preso il via il mondiale di Enduro con una doppia trasferta: Marocco prima, Portogallo poi. Io, Thomas Oldrati e Rudy Moroni siamo partiti per Agadir, meta della prima gara, ed essendo in anticipo sul regolamento gara (da quest’anno le speciali possono essere visionate solo dal mercoledì antecedente la competizione) abbiamo approfittato per fare un po’ i turisti per la città, anche con un giro in sella ai cammelli. Meglio le nostre moto! Quindi torniamo al lavoro. Abbiamo esaminato le tre speciali: un extreme test molto selettivo, un enduro con molti canali e polvere e da ultimo un cross test ancora più impegnativo. Purtroppo le due giornate si sono chiuse per me con risultati diversi da quelli sperati,sia sabato che domenica in decima posizione. Con un po’ di rammarico, si parte per il Portogallo. Clima decisamente diverso dal caldo marocchino: più fresco con piogge abbondanti che si sono protratte per tutta la settimana.


Le speciali prevedevano un enduro test di circa 11 minuti tra arbusti e sassi, un cross test di 10 minuti e un extreme test reso ancora più difficile dalla pioggia scesa per l’intera settimana. Durante il primo enduro test del sabato cado e picchio fortemente il polso, sono costretto al ritiro, faccio così da spettatore per il resto della giornata. Prendo parte al secondo giorno, ma purtroppo la botta del giorno prima si fa sentire. Insomma, facendo un bilancio di questo inizio stagione non posso che essere amareggiato e deluso dalle mie prestazione. In ogni caso, non ho perso la voglia di migliorare e lavorare ancora più duramente per raggiungere l’obiettivo. Conto sul vostro supporto e a tutto gas! Al prossimo mese, sempre qui su mAXImagazine. JM #61

Data di nascita: 31/08/1990 Nazionalità: Italiana Numero Gara: 61 Ranking: 23,80 Moto: Husqvarna 250 4T Team: BBM Husqvarna Motorcycles Motoclub: Lumezzane




campionato ita

major

major 17 aprile - arsie’ - bl

il tricolore major ancora sotto il segno di roberto bazzurri Il secondo round del Campionato Italiano Enduro Maxxis riservato ai piloti Major ha visto ancora protagonista il campione perugino Roberto Bazzurri, il più veloce tra i 245 riders al via domenica 17 aprile, ad Arsiè – BL. Dopo la prova d’apertura dello scorso 20 marzo in Liguria, la carovana dell’Enduro tricolore si è spostata nel nord-est per disputare la seconda prova della stagione. Tra le incantevoli montagne venete, è andata in scena una gara bella e tecnica, con due prove speciali che hanno impegnato gli atleti per tre passaggi. Pronti via, dopo circa 20 km i piloti si sono cimentati nella prova in Linea, tracciata nel sottobosco con fondo ghiaioso, a cui ha fatto seguito il Cross Test, disegnato sui pendii della collina in continuo sali e scendi.


aliano enduro

Alla regia della manifestazione un intraprendente Motoclub Pistoni Roventi, che ha allestito una gara divertente ma anche impegnativa.




La pioggia ha influenzato il finale di gara, arrivando proprio mentre gli atleti si stavano apprestando ad affrontare l’ultimo giro. Fortunatamente il bagnato non ha influito sui tempi delle varie prove, che hanno visto protagonisti, come a Arma di Taggia, Roberto Bazzurri e Fausto Scovolo, autori di un entusiasmante duello per la vittoria assoluta, andata a fine giornata al pilota perugino, piÚ veloce di 15 secondi rispetto al collega Scovolo.

Numeroso il pubblico che ha raggiunto le varie prove speciali per godersi questa giornata di sport e divertimento; tra i presenti vi erano anche il vice presidente FMI Giovanni Copioli, il presidente del Comitato Regionale Luigi Favarato, il Consigliere FMI Ivano Zatta e il Presidente del Comitato FMI Sicilia Francesco Mezzasalma in trasferta in terra veneta.


Paolo Dalla Zuanna

CLASSE MASTER1 Come nella prima prova, la Master1 ha visto consumarsi la lotta per la vetta del podio tra Paolo Dalla Zuanna (KTM), Christian Natta (KTM) e Marco Luvisetto (Suzuki). Leggermente piĂš attardato rispetto agli avversari, Luvisetto si è dovuto accontentare della medaglia di bronzo di giornata, lasciando ai compagni di categoria Dalla Zuanna e Natta i vertici della classifica. Dopo un’intensa battaglia sul filo dei secondi e sei speciali affrontate, i due campioni si sono ritrovati separati da meno di due secondi a favore del pilota veneto che porta a casa il primo successo stagionale.

Giovanni Fata

Steven Casasola

Christian Natta


Andrea Gaggiani

CLASSE MASTER2 Vittoria di giornata per Federico Mancinelli (Yamaha), trionfatore con ben sei speciali su sei conquistate. Non è stata una giornata semplice però per il Mancio a causa del suo diretto avversario Daniele Tellini (KTM) che per tutta la gara gli ha fatto sentire il proprio fiato sul collo, terminando a soli cinque secondi dal perugino. Il terzo posto è andato a Graziano Ronca con una Beta 350 4t.

Federico Mancinelli

Daniele Tellini

Claudio Antonio Gazzari


Marco De Rocchi

Andrea Belotti

Soravia Puicher Alessandro

CLASSE MASTER3 Giornata easy per Andrea Belotti (KTM TNT Corse) che si porta a casa la vittoria di giornata con tranquillità. Importante infatti il distacco tra Belotti e gli avversari, con 46 e 52 secondi di margine tra il vincitore e gli altri componenti del podio. Seconda e terza posizione che hanno vissuto una giornata battagliata: Riccardo Cantenne (Beta), Marco De Rocchi (Beta) e Davide Dall’Ava (KTM) si sono contesi per tutta la gara la piazza d’onore dietro ad un irraggiungibile Belotti. A spuntarla è stato Cantenne, con la terza posizione andata al pilota di casa De Rocchi, che perde il secondo posto proprio all’ultimo. Fuori dal podio Davide Dall’Ava, che termina la sua gara con il quarto tempo.



Fabio Mauri


Alessio Paoli

CLASSE EXPERT1 Nella Expert1 il successo è tutto per Alessio Paoli (Suzuki), miglior pilota di categoria e terzo miglior pilota in gara dietro a Bazzurri e Scovolo. Immenso infatti il distacco che il toscano ha inflitto agli inseguitori; oltre un minuto e mezzo la distanza tra Paoli e Marco Brioschi (Honda), secondo classificato ad Arsiè, mentre due minuti e ventisei secondi separano Ubaldo Mastropietro (KTM), terzo, dalla vetta del podio. Matteo Rossi

Diego Goti

Roberto Mangili


CLASSE EXPERT2 Giornata da leader per Marco Feltracco (KTM) che vince portando in alto i colori del motoclub organizzatore, i Pistoni Roventi. Feltracco impartisce il ritmo per tutta la giornata e nulla possono fare gli avversari , che si devono accontentare del secondo e terzo posto finale. La piazza d’onore è andata, dopo le sei speciali e con un distacco di 13 secondi, a Matteo Zoppas (KTM), mentre il gradino piĂš basso del podio porta il nome di Matteo Guastini (KTM).

Marco Feltracco

Andrea Battel


Luca Uccellini

CLASSE EXPER3 Seconda vittoria stagione nella Expert3 per Luca Uccellini (Husqvarna), trionfatore ad Arsiè su Davide Marangoni (KTM) e Carmelo Mazzoleni (KTM). I tre protagonisti di questa seconda tappa marchiata duemilasedici hanno mantenuto la propria posizione finale per tutta la durata della gara; nessuna battaglia infatti si è consumata per conquistare il podio di giornata.

Stefano Durante

Silvio Volpato

Carmelo Mazzoleni


CLASSE VETERAN La categoria Veteran vede come protagonisti i due dominatori assoluti Roberto Bazzurri (Beta) e Fausto Scovolo (KTM), rispettivamente primo e secondo. Terza posizione per il friulano Fabrizio Hriaz (Honda), autore di una gara regolare che gli ha permesso di conquistare la medaglia di bronzo.

Fabio Benetti

Lucio Chiavini


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6 DAYS EXTREME

CAMPIONI DEL MONDO ENDURO 2015 E1 E2

Eero Remes

Antoine Meo

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CLASSE SUPERVETERAN Per quanto riguarda la SuperVeteran abbiamo vissuto una gara al cardiopalma; la lotta per occupare il podio finale è stata intensa con Fabio Benetti (Honda), Daniele Rebellato (KTM), Osvaldo Armanni (Honda) e Enzo Michelis (Husqvarna) protagonisti di una gara epica, corsa sul filo dei secondi. In soli quattro secondi infatti ritroviamo i migliori tre piloti della categoria e nelle specifico Benetti, vincitore di giornata, Rebellato e Armanni. Costretto a rinunciare al podio e doversi cosÏ accontentare del quinto posto finale è Michelis che porta a casa 11 preziosi punti dopo lo zero fatto registrare alla prima tappa.

Fabio Stragliotto

Fabio Benetti

Luca Pistolesi

Enzo Michelis


Sergio Bazzurri

CLASSE ULTRAVETERAN

Angelo Signorelli

Alessandro Marini

Gara tranquilla per Angelo Signorelli (Honda), vincitore della seconda tappa del tricolore Major di Arsiè. L’ex iridato, afferrata la prima posizione alla prima speciale, non l’ha più lasciata conquistando così il primo successo duemilasedici dopo il secondo posto di Arma di Taggia dietro Remo Fattori (Husqvarna). Ed è proprio il pilota del Norelli BG ad occupare la piazza d’onore ma con un distacco pesante: quasi un minuto infatti il distacco da Signorelli dopo una gara di alti e bassi. Il terzo posto va a Sergio Bazzurri su Beta.

Remo Fattori


MOTOCLUB E TEAM INDIPENDENTI Il podio dei Motoclub iscritti alla seconda tappa del tricolore Major viene formato dal Ragni Fabriano, vincente grazie a Lucio Chiavini, Roberto Bazzurri, Luca Uccellini e Riccardo Cantenne, dal Norelli BG e dal Motoclub Sebino. La formazione del TNT Corse composta da Daniele Tellini, Marco Feltracco, Matteo Guastini e Andrea Belotti conquista invece la medaglia d’oro tra i Team Indipendenti.




campionato ita

under23

under23/senior 24 aprile - custonaci

torna l’under23/senior seconda tappa in sicilia

Il tricolore torna nella solare Sicilia per il secondo appuntamento stagionale. Dopo esserci lasciati alle spalle freddo, pioggia e fango che hanno caratterizzato la prima prova del campionato andata in scena lo scorso 28 febbraio a Chieve, la carovana dell’Enduro è pronta ad assaporare i profumi della Sicilia con il secondo round in programma per domenica 24 aprile a Custonaci – TP.

Una provincia, quella di Trapani, e una città, quella di Custonaci, che si stanno preparando al meglio per accogliere la ricca pattuglia dell’offroad tricolore che animerà la zona per l’intero weekend. A dirigere i lavori di questo importante appuntamento il Custonaci Enduro Club, guidato da Alfredo Castiglione, che per l’occasione ha ideato e realizzato un percorso tecnico nei dintorni della località sicula, dove panorami mozzafiato lasceranno senza parole i piloti. Ma occhio a non perdere tempo prezioso, il cronometro non aspetta!


aliano enduro

3/senior

La partenza della gara è fissata per le ore 8 (questo per agevolare il rientro la domenica sera) di domenica 24 aprile dal centro di Custonaci, cittadina nota per il suo polo marmifero - il secondo d’Italia - e per il magnifico santuario dedicato alla Madonna, risalente al 1500. Nella chiesa, meta di pellegrini e visitatori durante tutto l’arco dell’anno, è custodito il dipinto ad olio, risalente al XV secolo e attribuito alla scuola di Antonello da Messina, raffigurante l’effige della Madonna, patrona di Custonaci e di Erice. Il percorso gara, di circa 60 km, sarà ad “otto”: i due C.O. assistenza quindi saranno situati sempre all’interno del paddock, allestito al Parco “Cerriolo”.


Due le prove speciali da affrontare: un Cross Test, situato nel primo settore e caratterizzato da un terreno piuttosto duro per una lunghezza di circa 4 km, e un Enduro Test sviluppato su un torrente in secca con fondo ghiaioso, da affrontare nel secondo settore. il tutto sarĂ ripetuto per tre volte, al termine dei quali scopriremo se saranno confermati i verdetti di Chieve.


Risultati, quelli della prima prova, che rispecchiano esattamente la situazione in campionato: nell’Under23 al comando delle varie categorie troviamo Manolo Morettini (50 codice), Matteo Pavoni (E1 2T J), Riccardo Crippa (E1 2T J), Michele Marchelli (E1 4T J), Nicolas Pellegrinelli (E2 J), Nicolò Bruschi (E3 J), Cristina Marrocco (Lady), il Motoclub Pavia e il Team Diligenti Racing, mentre i leader del tricolore Senior sono Simone Zaffaroni (E1 2T S), Federico Ulissi (E1 4T S), Diego Nicoletti (E2 S), Mirko Gritti (E3 S), il Motoclub Trial David Fornaroli e il Team Sissi Racing. Conoscete posto migliore per passare il ponte del 25 aprile? Ci vediamo a Custonaci!


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mondiale endurogp 2016 benvenuto tra i big, steve holcombe!

In Portogallo il portacolori del Team Beta Factory vince la EnduroGP, cioè è stato il pilota più veloce in assoluto. Vincono anche Remes (E1), Phillips (E2), Redondi (EJ) e… un esordiente (Appelqvist)!

Foto: EnduroGP

giocando nel fango Un Gran Premio così non si vedeva da anni. Dal grande caldo del Marocco la carovana dell’EWC si sposta in Portogallo, trovando un clima decisamente… diverso. Acquazzoni, freddo e vento compromettono le condizioni di gara (e non poco!): le PS diventano una coltre di fango. Il sabato i piloti guidano sulle uova tra un canale e l’altro giocandosi jolly ogni 10 metri; motivo per cui la direzione gara prende la decisione di annullare la seconda parte di gara del Day1.


Maurizio Micheluz Foto: EnduroGP

di matteo solinghi

Foto: EnduroGP

Matthew Phillips Foto: Press Sherco

La situazione non migliora la domenica, anche se la pioggia cessa di precipitare su Gouveia. Le condizioni del fondo esaltano lo spettacolo, con moto costantemente a limitatore, sempre di traverso e quintali di fango in aria: una goduria, in pratica, anche per fotografi, film-maker e pubblico. Talvolta in aria ci finiscono anche le gambe dei riders, ma è il rischio del mestiere.

Foto: EnduroGP

Steve Holcombe Foto: EnduroGP

Foto: EnduroGP


holcombe’s attack A gambe in aria non ci è finito sicuramente Steve Holcombe (Beta Factory): il giovane britannico, al suo primo anno tra i big, centra la vittoria assoluta al 2° Gran Premio stagionale. Sguazza nel fango come se ci fosse nato dentro, come se avesse sempre e solo guidato su quel tipo di terreno. Molti di voi avranno visto il video (ormai virale sui social) di Holcombe a full gas tra i canali del Cross Test. Ecco, secondo voi uno così è battibile? Difficile. L’unico in grado di poterlo fare – vuoi per abilità tecniche, vuoi per pazzia nello stile di guida – è Matthew Phillips (Sherco CH Racing). Foto: EnduroGP Foto EnduroGP


Alex Salvini Foto: Press EnduroGP

Nathan Watson Foto: EnduroGP

di matteo solinghi

A dire il vero Tazmania ce la fa nel Day1, ma non si ripete nel Day2, a totale appannaggio del britannico della Beta. Impresa riuscita a metà anche per Mathias Bellino (Husqvarna Factory), 2° assoluto nel Day1 e solamente 9° la domenica a causa di un primo giro un po’ a rilento. A detta sua, comunque, le speciali erano divertenti nonostante la costante indecisione riguardo la traiettoria migliore. Eero Remes (TM Factory) si sveglia tardi, cioè nel Day2. Il finlandese termina a ridosso di Holcombe, ma un Day1 non estremamente felice (in chiave assoluta, ovvio, perché la E1 l’ha vinta eccome!) gli causa 13 lunghezze di ritardo in Campionato dal duo Bellino-Holcombe, i quali – a loro volta – sono staccati di 5 punti dal leader Phillips (66 punti). Alex Salvini (Beta Factory) torna in Italia con 20 punti; per il bolognese si tratta più di un’occasione persa che punti racimolati. Il suo potenziale è alto, altissimo, da top rider anche nella EnduroGP, ma qualche errore di troppo non gli permette di fare meglio del 6° posto. Ora Alex deve guardarsi le spalle da Taylor Robert (KTM Factory), che in una gara stile Muddy GNCC si esalta e mostra di che pasta è fatto. Il Day2 fa emergere la classe E1, con il terzo posto di Nathan Watson (KTM Factory) che ora sale a quota 31 punti in Campionato, alla pari con un certo Johnny Aubert (Beta Factory), quest’ultimo autore di una caduta spaventosa nel Day2, fortunatamente senza conseguenze ma che lo costringe al ritiro. Infine, Manuel Monni (TM Factory) spinge forte la domenica conquistando 8 punti.


occhio a quei due

Eero Remes Foto: EnduroGP

Gran Premio esaltante per la classe E1, con Eero Remes (TM Factory) trionfante in entrambe le giornate. Vittorie diverse, però: il sabato termina con oltre mezzo minuto di vantaggio su Jamie McCanney (Yamaha Factory), mentre la domenica spinge forte nel primo e nel secondo giro e gestisce nel terzo, vincendo per soli 8” su Nathan Watson (KTM Factory). Onore al merito a Remes, certo (che ora, tra l’altro, conduce la classe a punteggio pieno), ma complimenti anche al “piccolino” dei fratelli McCanney, vincitore – per la seconda volta consecutiva in due occasioni – del duello in famiglia con Daniel (Husqvarna Factory).



Jamie McCanney Foto: Press Yamaha Miglio Team

Congratulazioni anche ad uno scatenato Watson: da buon ex crossista qual è va più forte nel Day2 che nel Day1, impensierendo anche il Campione del Mondo in carica. Forse non ci saremmo aspettati di vederlo in seconda posizione in Campionato dopo due GP, ma qualcosa avevamo già intuito agli Assoluti d’Italia. Sarà interessante osservare la sua stagione (e quella di J.McCanney, a pari punti con Watson): sono loro il futuro immediato della E1. Molto bene anche il nostro Gianluca Martini (Kawasaki Lunigiana Moto), che chiude 4° il sabato e 6° la domenica, scambiandosi le posizioni con Daniel McCanney. Il Day2 sorride a Pascal Rauchenecker (Husqvarna Factory), 5° di giornata, mentre Rudy Moroni (KTM Farioli Supported) porta a casa 20 punti e sale in sesta posizione in Campionato.

Danny McCanney Foto: Husqvarna

Gianluca Martini Foto: EnduroGP

La wild card Taddy Blazusiak (KTM Factory) non va oltre l’8° posto del Day1. Infine, weekend poco fortunato per Alessandro Battig (RedMoto Honda), Jonathan Manzi (Husqvarna BBM Italia) e Simone Albergoni (Kawasaki KE-Moto).


di matteo solinghi

novità made in usa. e phillips allunga

Davide Guarneri

Affascinante la sfida in E2, con Matthew Phillips (Sherco CH Racing) che danza tra un canale e l’altro con la moto a limitatore. L’australiano vince il Day1 davanti a Mathias Bellino (Husqvarna Factory) per soli 3,25”, mentre nel Day2 chiude a 8” di ritardo da uno strabiliante Taylor Robert (KTM Factory). Per la prima volta in questo sport gli altoparlanti intonano l’inno americano e ora la battaglia per un posto d’onore sul podio finale della E2 si fa sempre più interessante. A questo proposito, Alex Salvini (Beta Factory) chiude 4° nel Day1 (gran botta nell’Extreme Test) e 3° nel secondo giorno di gara. Con questi due risultati si fa raggiungere in Campionato da Robert (58 punti per i due), staccati di 7 lunghezze da Bellino, a sua volta distante 9 punti da Phillips.

Taylor Robert - Foto: EnduroGP

D.Philippaerts- Foto: Beta Boano


Il GP del Portogallo ci regala, purtroppo, un Davide Guarneri (RedMoto Honda) felice a metà: il sabato è costretto al ritiro per le forti contusioni riportate in seguito ad una caduta, mentre la domenica termina 8° di classe. Servono ancora settimane di duro lavoro per lottare per le posizioni che contano. Speriamo che in Grecia possa riuscire a prendere il giusto ritmo già a partire dal SuperTest. Deny Philippaerts (Beta Boano) replica i risultati del Marocco: 15 punti totali. Infine, prosegue lo sviluppo della Kawasaki KE-Moto KE300F con Tommaso Montanari. Mathias Bellino - Foto: EnduroGP


di matteo solinghi

basset fra holcombe e aubert Johnny Aubert Foto: EnduroGP

Ecco allora che Antoine Basset (KTM) diventa la seconda forza del Campionato: il transalpino va fortissimo anche in Portogallo con un 2° ed un 3° posto. Sarebbero state due medaglie d’argento se non ci fosse stato il nostro Manuel Monni (TM Factory) a rovinargli la festa. L’azzurro commette troppi errori di guida il sabato (5°); la domenica parte più concentrato e alla fine della PS 9 nessuno gli toglie il 2° posto di giornata. Thomas Oldrati (Husqvarna BBM Italia) prosegue con la collezione dei sesti posti: 4 su 4 sino ad ora.

Vincendo l’EnduroGP, di conseguenza Steve Holcombe (Beta Factory) vince anche la E3. La sfida con il compagno di squadra Johnny Aubert va in scena solo per metà in Portogallo: nel primo giorno il britannico rifila oltre 50” al francese e quest’ultimo, nel Day2, prende una gran botta in seguito ad una caduta. Aubert porta comunque a termine la gara, ma i suoi tempi si alzano notevolmente e non riesce a fare meglio del 9° posto della E3.

Antoine Basset Foto: EnduroGP


di matteo solinghi

red fa 4/4

Giacomo Redondi - Foto: Press Honda Redmoto

En plain, per ora: Giacomo Redondi (RedMoto Honda) fa doppietta anche in Portogallo e si porta a quota 80 punti in Campionato. Per tutto il weekend suona sempre la stessa musica: in entrambe le giornate è di oltre 1’ il vantaggio di Redondi alla fine dell’ultima PS. Uno sfortunato Josep Garcia (Husqvarna Factory) è costretto al ritiro per un problema tecnico, mentre Davide Soreca (RedMoto Honda) risente di problemi alla trasmissione e, per questo motivo, non centra la top 5. Bene Diogo Ventura (Gas Gas Factory), 2° sia il sabato che la domenica, e Kirian Mirabet (Sherco), ora terzo nella generale. Buon avvio anche per Albin Elowson (Husqvarna), che torna dal Portogallo con 25 punti totali.


di matteo solinghi

appelqvist, buona la prima Vince e convince il giovane Erik Appelqvist (Yamaha). Lo svedese, alla sua prima apparizione nel Mondiale Enduro, non si accontenta di un “semplice” podio, ma si prende anche la vittoria (di giornata la domenica e pure di GP!). Certo, le condizioni del terreno giocano a suo favore rispetto, ad esempio, al nostro Mirko Spandre (KTM Farioli Supported) e agli altri piloti del Sud Europa, ma una vittoria all’esordio è pur sempre una vittoria all’esordio! Forse, da un paio di stagioni, il livello non è più quello altissimo dei tempi di Soreca ed Elowson, Bresolin e Geslin, Berjesson ed Herrera e la categoria non è nemmeno poi così affollata. Sfido comunque qualsiasi pilota “normale” a vincere un GP iridato! In chiave Campionato JeanBaptiste Nicolot (Yamaha) allunga su Valérian Debaud (Yamaha), mentre si mette in evidenza anche Lee Sealey (Yamaha), proveniente dal Campionato Europeo, in attesa del guizzo di Mirko Spandre... Daje Drago!!!


endurogp portogallo

marchelli nella top 10

Il terzo e quarto round del Campionato del Mondo di Enduro sono andati in scena sabato e domenica a Gouveia, in Portogallo. I ragazzi del Team Italia, impegnati su un fondo fangoso dovuto alla pioggia, sono stati protagonisti di prestazioni alterne. Nella EJ, che ha visto vincere ancora una volta Giacomo Redondi, il ventunenne Michele Marchelli si è migliorato fra il primo e il secondo giorno, dimostrando di aver assimilato le difficoltà del percorso portoghese. 15° nel day 1, ha chiuso 10° il giorno successivo. Nel corso del fine settimana Matteo Rossi – 20 anni – ha fatto segnare alcuni tempi interessanti (4° nell’ultima Speciale del sabato) ma non è riuscito a trovare la giusta costanza; 12° e 17° di giornata i suoi risultati di giornata. Sfortunato Mirko Spandre. Il ventenne impegnato nelle EY ha concluso il sabato al 5° posto, poi domenica durante la quarta Prova Speciale si è dovuto ritirare a causa di una distorsione al menisco del ginocchio destro. Prossimo appuntamento con il Mondiale Enduro, il 21 e 22 maggio a Grevena, in Grecia. Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “E’ stato un fine settimana difficile per tutti. Per quanto riguarda il Team Italia Enduro, Marchelli ha dato indicazioni positive soprattutto domenica mentre Rossi ha dato segnali interessanti ma non ha trovato il giusto feeling. In bocca al lupo a Spandre per una pronta guarigione. In linea generale è stato un bel weekend per gli italiani, in particolare per Redondi ma anche per Salvini e Monni, rispettivamente 3° nella E2 e 2° nella E3 domenica”.


La scelta versatile per ogni terreno

Estremamente versatile in termini di utilizzo terreni che siano morbidi, sabbiosi, misti o duri.

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Ottima resistenza all’usura ed allo strappo, così come un ottimo grip su terreno duro grazie ai suoi tasselli rinforzati e ingranditi. Più comfort grazie ad un ottimo assorbimento dei colpi (su radici, pietre, ...) e ad una ottima stabilità in frenata, il che consente di frenare più energicamente. La scelta dei Campioni del Mondo d’Enduro, Pierre-Alexandre RENET, (categoria E2 nel 2014) e Mathias BELLINO (categoria EJ nel 2013). www.michelin.it/moto/

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corsi, ripetizioni ed esami... [io speriamo che me la cavo!] Siamo ormai entrati nel vivo della stagione agonistica, praticamente impossibile trovare un week-end libero da impegni “motoristici” nel calendario da qui a fine luglio per le nostre Ladies! Tanta carne al fuoco dunque a partire da quella di Pasquetta, succulenta e arrostita a regola d’arte dagli amici della AS Valgrande alla pista di Ronco Biellese. Pilotone di giornata Luca Marcotulli, di cui abbiamo ovviamente approfittato per farci dare qualche dritta su tecnica e impostazione di curva; e visto che si lamenta sempre che “Qualcuna” [n.d.r.: Eli] non ascolta i suoi consigli... speriamo almeno di avergli dato un po’ di soddisfazione riuscendo in parte a mettere in pratica la teoria!

Altra bella giornata di “studio” è stata domenica 3 aprile alla pista di Santhià con una maestra d’eccezione che in quanto a manetta e passione ne ha da vendere: Stefy Bau – 211 Mx School :-D C’è da diventar matti a volte a incastrare orari/date/appuntamenti/impegni, ma più la faccenda si complica e più è bello quando poi le cose riescono e maggiore la soddisfazione, proprio come per questo School Day, che ha visto la partecipazione di dieci ragazze, tra allieve, organizzazione, foto e punto ristoro. Dettagli e indicazioni di natura crossistica ma molto utili anche per l’enduro, a cominciare dalle partenze - queste sconosciute – proseguendo con curve e salti, ovvero come evitare i cappottoni!



E come ogni scuola che si rispetti, dopo le lezioni ci sono i compiti in classe e gli esami: le GARE! Domenica prossima in Sicilia si svolgerà la seconda prova del Campionato italiano, dove rivedremo in azione le nostre Ladies più competitive, Anna, Raissa e Susi e di cui per il momento (e per scaramanzia) non diciamo niente se non... GAAASSSSSSS!!! Parliamo invece del primo step e trampolino di lancio per iniziare a prendere confidenza con cronometro, PS e CO che sono i Campionati regionali; è finalmente iniziato anche il Lombardo, purtroppo in concomitanza con il corso organizzato a Santhià che dunque qualche pilotessa ha dovuto saltare, come detto trovare una domenica libera per tutte è in questo periodo dell’anno una Mission Impossible. :-| Portacolori per il nostro team, la saronnese Elisa Caronni – MC Bergamo | Casazza, che ha conquistato il terzo posto di categoria, su sette ragazze al via; un buon risultato anche considerando il livello delle due enduriste DOC che l’hanno preceduta, da anni impegnate in gare di livello italiano ed europeo. [Forse che tutti i consigli del Tulli alla fine non vadano diretti nel dimenticatoio...?! hihihi!] Già in archivio anche la seconda prova del regionale piemontese, a Giaveno, bella gara organizzata dal MC Terrerosse, con punti tecnici e guidati, un cross test molto stretto e tortuoso e una linea impegnativa, con un tratto fangoso molto-poco-simpatico #@[]#! Due terzi di podio per il Lady Enduro Project con la team manager Anna Sappino – MC Altaserra che non si smentisce mai e conquista la prima piazza, davanti ad Alessia Signetti – MC Alfieri e Susanna Grasso – MC Altaserra. Buona gara anche per Paola Veronelli, sempre MC Altaserra e per le nostre ospiti fuori-regione, Elisa Caronni dalla Lombardia e Giulia Garibaldi – MC della Superba dalla Liguria che ha riportato la moto in parco chiuso con una determinazione ed una volontà non comuni. Sfortuna e ancora un po’ di rodaggio da fare per le competizioni per Deborah Niada – MC Altaserra e Matilde Giordano – MC Dogliani costrette al ritiro per problemi meccanici.


E fra una spinta in salita, un incitamento a bordo speciale, un rifornimento benzina ed un recupero moto, si rivedono tanti amici se si bazzica nei dintorni del paddock, soprattutto al gazebo Lady. Infatti a rotazione e per diversi motivi capita sempre che qualche pilotessa si trovi momentanemente “dall’altra parte”... aiutando come mille volte hanno fatto con te, le compagne in gara e gli amici del MC organizzatore. A dirla tutta si soffre sempre un po’ ad essere spettatori (tranne per l’ansia della sveglia al mattino XD) quando arriva il momento di dover stare a guardare, so che molti di voi capiscono cosa intendo... ma quando ti rimbocchi le maniche e con il tuo piccolo contributo fai sentire che ci sei, soffri un po’ di meno, in fondo un team non è fatto solo di piloti. Grazie dunque alla Terrybile, ad Ale Martuccia, a Figaro e bocetto, al Presi e a tutti i genitori, consorti, amici e anche occasionali quanto provvidenziali sconosciuti che di volta in volta sopportano la puzza di miscela, la polvere, il fango e anche qualche rispostaccia O:) facendoci assistenza alle gare. <3 L’enduro è uno sport che provoca dipendenza e state in guardia perchè si sa... a volte ritornano!!!


c’è vittoria e vittoria

A tutti piace vincere. E’ naturale, innegabile e anche chi pensa che l’importante sia partecipare sicuramente ama la sensazione che si prova sapendo si essere il migliore, il numero uno. Ma ci sono vittorie e vittorie: non tutte si conquistano salendo sul gradino più alto dopo una gara faticosa, conquistando una coppa o essendo il più veloce. Questa volta ci piacerebbe raccontarvi la storia del nostro seccato Scandella che esattamente due anni fa durante la gara di Assoluti d’Italia non ha conquistato una sola vittoria, bensì due, in due discipline diverse. Si parte sempre da qui, dal paddock, nei giorni che precedono la gara, caratterizzati da un clima tranquillo e (almeno tra i Seccati) spensierato, durante i quali i piloti si ritrovano e parlano del più e del meno, e molte volte fanno a gara a raccontarsi (lamentandosi) di chi sia meno allenato. Si decise quindi, come spesso accade, di andare a bere qualcosa nel bar del paese in occasione del compleanno del mitico Scande che, oltretutto, quel weekend era in lizza per la vittoria della Coppa Italia Senior in buona compagnia di Jimmy “Ciccio Trialero” Cobuzzi, anch’esso in lotta per la vittoria della Coppa Italia, ma questa volta Junior. L’atmosfera di festa e l’animo estroverso dei Seccati spinse il gruppo ad invitare al pub piloti di calibro internazionale con cui si cominciò a festeggiare il compleanno del nostro pilota di punta, il mitico Scande, fino a quel momento notoriamente astemio.


Dopo qualche minuto, il festeggiato, subito partito in testa, regalò al gruppo la prima vittoria: decise di brindare alla sua salute, sorpassando di una lunghezza i suoi avversari e sorseggiando il suo primo cocktail superalcolico aizzato dai forti piloti accorsi per assistere al suo compleanno. Inutile dire che quel bicchiere, che segnò la fine della sua sobrietà, fu il primo di una lunga serie e la serata continuò per tutti a spese del povero Scandella con episodi e dettagli che purtroppo siamo costretti a censurare ma che hanno creato scompiglio in tutte le province adiacenti al piccolo paesino Bresciano. Nonostante qualche problema con la corretta preparazione della moto, la gara andò discretamente e dopo sacrifici e sofferenze Scande raggiunse la seconda vittoria conquistando la Coppa Italia Senior con enorme soddisfazione. Unico ad uscire sconfitto quel weekend fu il fegato del povero Ale Scandella che a seguito della conquista del Titolo venne costretto a brindare di nuovo. C’è chi crede che la seconda vittoria sia molto più importante della prima, ma lo spirito di gruppo e l’animo socievole che caratterizza la nostra Crew insegnano che una cosa è certa: non importa in quale specialità o disciplina, l’importante è vincere.




sotto la

lente

di Elisabetta Caracciolo Foto: Cinzia Francolino

Mastronardi schizza in cima alla classifica cross A Savignano sul Panaro il romano vince la giornata e conquista punti importanti per la corsa al titolo quadcross 2016. Bene anche Ioli, Fontanazzi, Galizzi e Savone. Simone Mastronardi ha dominato la sua classe domenica scorsa, chiudendo la seconda tappa del Campionato Italiano Quadcross FMI con 43 punti approfittando anche della debacle del mezzo di Andrea Cesari, vincitore di Gara 1 ma uscito con zero punti da Gara 2 e solo terzo a fine giornata. Così adesso Simone è primo nella classe Elite Internazionale, con 86 punti contro i 68 del campione italiano Cesari e i 63 di Amerigo Ventura, secondo domenica in Emilia. La cronaca della giornata, praticamente estiva, parla di una gara lunga - per le tante categorie scese in campo – e ben organizzata all’XPark di Savignano sul Panaro (Mo) con il Moto Club Migliori e la FX Action a sovrintendere i lavori. Una giornata anomala perchè per la prima volta una gara di Quadcross e Sidecarcross ha ospitato anche i SidebySide che nel loro neonato campionato FMI contano oltre a cinque prove di Racing Quad anche una di Supermarecross – già corsa a Bibione – e una di Cross, corsa appunto domenica a Savignano.

Partenza Elite


Sessanta i piloti arrivati da tutta Italia per affrontare una pista risistemata in quest’ultimo anno, con un paddock che adesso veramente, merita di aprire le proprie porte anche ai campionati più blasonati. La classe regina, la Elite Internazionale ha assistito alla vittoria di giornata di Simone Mastronardi (Yamaha) che, correndo nelle fila del team di casa, Yamaha ErreZeta, ha trovato a Savignano un grande seguito e un tifo appassionato a bordo pista. In Gara 1 Andrea Cesari (Yamaha) era partito benissimo inseguito da Mario Cinotti (Can Am), Amerigo Ventura (Yamaha) e lo stesso Mastronardi ma solo un giro dopo il romano era già secondo arrivando poi a duellare sul filo dei decimi di secondo con Cesari che otteneva la vittoria per soli cinque decimi su Mastronardi e 37” su Ventura. In Gara 2 Cesari bissava l’ottima partenza inseguito stavolta da un rigenerato, ma febbricitante, Nicola Ciceri seguito da Nicolò Ruggeri e Mario Cinotti mentre Mastronardi, incastrato più indietro, aveva bisogno di tre giri per portarsi in seconda posizione. Cesari, che a quel punto aveva già un vantaggio di 6 secondi conduceva il gruppo ma a metà gara restava fermo, con il motore ko, e lasciava via libera a Mastronardi e Ventura che davano spettacolo davanti ad un pubblico appassionato e divertito, con Nicola Ciceri terzo al traguardo.

Carla Gamboni

Simone Mastronardi

Tomaz Jerneisek


Alessandro Fontanazzi

La categoria Sport schierava 16 piloti al cancelletto e decisamente il mattatore della domenica era Mattia Ioli (Yamaha). In Gara 1 Ioli, pilota Nelson Racing, Grop Team Quad, schizzava bene in testa all’abbassarsi del cancelletto ma Gregorio Ciceri (Yamaha) lo infilava dall’interno, seguito da Majcol Porracin (Kawasaki). Ciceri teneva la testa del gruppo per tutta la gara, mentre alle sue spalle, a pochi decimi di distacco, Ioli, Porracin e Vincenzo Alercia (Suzuki) si scambiavano le posizioni sempre sul filo dei secondi. Alle loro spalle Fabio Marchionni, in difficoltà con un quad non suo e preso in prestito da Alessandro Fontanazzi, Nicolò Roagna (Yamaha) e Carla Gamboni (Ktm) si battevano come leoni e sul traguardo Ciceri vinceva su Ioli, Porracin, Alercia, Roagna e Marchionni. In Gara 2 Ioli si confermava l’artista della partenza ma alle sue spalle una strabiliante Carla Gamboni affrontava la prima curva in seconda posizione inseguita dagli avversari, Porracin, Alercia, Barbagli. Ioli scappava via veloce mentre alle sue spalle si piazzavano Porracin con Marco Barbagli (Can Am) in rimonta su Alercia. Le posizioni si incrociavano fra loro, con Francesco Testa (Yamaha) che si sistemava in quinta posizione proprio davanti alla Gamboni.

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A due giri dalla fine Barbagli, che dal secondo giro stava correndo senza sella, persa in un salto, arrivava a superare Porracin e ad agguantare la seconda posizione ma all’ultimo giro il suo quad si spegneva e lui riusciva a riaccenderlo solo dopo aver subito il sorpasso del veneto. Al traguardo Ioli vinceva, batteria e giornata, precedendo Majcol Porracin secondo e Marco Barbagli, terzo di Gara 2, mentre sul podio di giornata il terzo posto andava a Gregorio Ciceri, nonostante uno 0 in Gara 2. In Campionato Ioli ora occupa la prima posizione con 76 punti mentre Marchionni è secondo a 58 e Marco Barbagli terzo a quota 48, ma la vera battaglia in questa classe si combatte dalla quinta alla decima posizione con ben sei piloti concentrati in 5 punti: Ciceri, Alercia, Testa, Delbono, Turrini e Giusti che a causa di un infortunio sarĂ ora costretto a stare lontano per qualche tempo dalle gare.

Mattia Ioli

Partenza Sport


Fabio Giaretta

Nicolò Algarotti

Veteran, Trofeo Centro Sud e JF250 sono state accorpate al cancelletto di partenza e 17 piloti si sono affrontati in pista senza risparmiarsi e anzi, trovandosi in Gara 2 un fango pazzesco contro il quale combattere. In Gara 1 Alessandro Fontanazzi (Suzuki) e Davide Gigli (Ktm) scattavano bene con Maurizio Arrighi (Yamaha) ad inseguire insieme a Gilberto Tacconi (Ktm) e Paolo Galizzi, primo di JF250. I tre piloti del Trofeo Centro Sud venivano coinvolti in una bella lotta,con Alessandro Savone (Can Am) letteralmente scatenato e Fabio Giaretta (Ktm) che rimontava dalle ultime posizioni giro dopo giro con la forza di un leone. Mentre Fontanazzi manteneva la prima posizione, alle sue spalle nessuno si risparmiava e sul traguardo dietro l’emiliano su Suzuki passavano Arrighi e Gigli, con Galizzi primo della JF250 su Grigore Vieru (Yamaha) e Matteo Simeoni (Yamaha) e Giaretta primo su Savone e Roberto

Vendetta (Suzuki). In Gara 2 Luca Bernardoni – decisamente in giornata no domenica – schizzava davanti a tutti al via ma poi sbagliava la prima curva e si ritrovava ultimo mentre Gigli si involava, di nuovo, in testa, inseguito da Fabrizio Godino (Ktm) e Alessandro Fontanazzi che poi si sistemava in seconda posizione davanti a Godino che doveva vedersela a più riprese con Elio Vottero (Honda) e Maurizio Arrighi. Queste le posizioni confermate fino al traguardo con Gigli vincitore su Fontanazzi, Godino, Vottero e Arrighi, Galizzi sesto e primo in JF250 su Vieru e Simeoni – e questo era anche il podio di giornata – mentre Savone dimostrava

Pozzi - Ceresa



Compalati - Piana

Grigore Vieru

chiaramente la sua passione per il fango (la pista era stata bagnata per far fronte alla polvere nella pausa pranzo ma forse si era un po’ esagerato, rendendo la vita difficile a tutti i piloti) vincendo la classifica Trofeo Centro Sud di Gara 2 e la giornata su Giaretta e Vendetta. In Campionato Fontanazzi è semprepiù solo al comando nella Veteran con 93 punti contro i 53 di Gigli e i 48 di Arrighi, mentre nella JF250 Galizzi può contare su 100 punti contro i 72 di Vieru e i 45 di Simeoni. Nel Trofeo Savone è in testa con 79 punti contro i 73 di Giaretta e i 50 di Vendetta. 11 gli equipaggi sidecar presenti a Savignano con il duo Compalati-Piana (WSP Zabel) riunitosi dopo l’assenza di Matteo Piana nella prima prova dell’anno per problemi fisici. Se le prove di qualifica alla mattina erano state una sfida a due fra Pozzi Ceresa e Compalati Piana in gara altri equipaggi ci hanno messo lo zampino. In Gara 1 al via Pozzi-Ceresa (Wsp) sembravano i più veloci ma dalla destra dello schieramento Fabio Righi e Alberto Santolini (Wsp Zabel) azzeccavano una partenza al fulmicotone e precedevano


Andrea Gianini

tutti entrando in curva davanti a Bernardini-Bernardini (Wsp Zabel), padre e figlio, Pozzi-Ceresa e Compalati-Piana. Dopo solo due giri Pozzi Ceresa erano primi, inseguiti da Compalati Piana e tutta la gara viveva sulla battaglia fra i due equipaggi staccati in più di un’occasione da un solo decimo di secondo. Un problema all’accensione toglieva potenza al duo del moto club Della Superba e così Gara 1 si chiudeva con il trionfo di Pozzi-Ceresa su Compalati-Piana e Bernardini-Bernardini terzi davanti a Righi-Santolini e Mattoni Gualatrucci. In Gara 2 di nuovo il 111 di Fabio Righi batteva tutti al via, conservando la prima posizione davanti a Pozzi-Ceresa e Compalati-Piana. Questi ultimi però, erano scesi in pista con la chiara intenzione di vincere e dopo un solo giro si portavano in testa senza lasciare speranza a Pozzi Ceresa, secondi di Gara 2 e di giornata, con Righi Santolini – felicissimi - terzi nella batteria e sul podio. Come detto in apertura, gli UTV hanno fatto capolino anche nel Campionato Quadcross, seppure solo in sette, ma da qualche parte bisogna pure cominciare, no? Due le classi, UTV1 e UTV2, che non è stato possibile accorpare in gara perchè Andrea Gianini (CF VeryQuad/Polaris) ha voluto a tutti i costi gareggiare in entrambe le categorie. Una scelta coraggiosa, che hanno già fatto spesso in passato anche altri piloti di quad, che ha premiato il boss del Team, sempre primo in entrambe le Gare, di entrambe le classi. Nella UTV1 alle spalle di Bianchini si è piazzato Giampiero Bianchi con Max Poletti costretto al ritiro per rottura del differenziale, mentre in UTV2 Ignazio Scollo è salito sul secondo gradino del podio davanti a Nicolò Algarotti, terzo. Prossimo appuntamento a Cremona, il 5 giugno, con quadcross e sidecarcross mentre i sidebyside torneranno in pista il 22 maggio a Cologno al Serio.


W lo Sport, quello con la S maiuscola

Fabio Marchionni

Francesco Testa

Ci sono storie che rendono lo sport ancora più bello di quello che normalmente è. Storie che ti toccano il cuore, e che ti ridanno, anche, un po’ di speranza. Storie belle che abbiamo la fortuna di scoprire e di poter raccontare. Domenica scorsa a Savignano ne abbiamo vissute giusto un paio. Di quelle che non capitano spesso, ed è ancora più strano che possano capitare nello stesso giorno, e nella stessa manche. Protagonisti della storia due piloti che corrono nella Veteran, e quindi, verrebbe quasi da dire, due Gentleman riders. Due piloti che non si sono tirati indietro davanti alla richiesta di un altro pilota di poter correre con il suo mezzo. Mi spiego meglio: Fabio Marchionni, indiscusso protagonista nella prima gara di Campionato Quadcross FMI 2016 e primo in classifica a quel momento, domenica mattina durante le prove di qualifica ha rotto il suo quad, Ktm, in modo irreparabile. Per lui il verdetto era ritiro, niente manches, neanche una gara e rientro a casa con zero punti: un’occasione sprecata, un campionato, forse, compromesso. Invece un altro pilota, Alessandro Fontanazzi, appena saputo l’accaduto non ha esitato, e ha dato a Fabio il suo quad, un Suzuki, con il quale lui stava correndo nella classe Veteran, quella che si disputava proprio prima della manche della Sport, categoria in cui corre Fabio. Fontanazzi, ‘Spiderman’ per il circuito del quadcross, non ha avuto neanche un dubbio, e poi più tardi, neanche un ripensamento. «Il mio quad ha corso una marathon, praticamente» raccontava sorridendo l’emiliano, perchè quando lui finiva la manche, non c’era neanche il tempo di uscire dalla pista che subito bisognava rientrare nel pre parco della categoria Sport che partiva immediatamente dopo. Giusto il tempo di fare benzina e di scambiare i trasponder. Fabio montava su al volo ed entrava in pista. Non è andata benissimo la sua gara, perchè quel Suzuki lo conosceva poco e nulla, però ha contenuto i distacchi, e questo era quello che contava. Peccato che in Gara 2 Fabio per evitare un altro pilota e si sia ribaltato piegando il telaio che ora andrà sostituito, ma Fontanazzi non ha rimpianti : « Lo avrei fatto per chiunque, e se si è rotto pazienza, cambieremo i pezzi che si sono danneggiati». L’altra storia riguarda invece Francesco Testa. Prima del via della seconda manche, anche lui nella classe Sport, suo papà, Alessandro, aveva annunciato che non sarebbero riusciti a ripartire: telaio crepato per il suo Yamaha, e quindi gara finita. Ma anche per lui, in agguato quel giorno, c’era un angelo custode. Si chiama Maurizio Arrighi e non ha esitato a dare uno dei suoi due quad a Francesco, permettendogli di correre la seconda manche. E non solo. Di correrla e di chiuderla in quinta posizione, portandosi a casa 10 punticini tondi tondi in Gara 2. Storie di ordinaria sportività, e De Coubertain sarebbe stato fiero di questi piloti.

Alessandro Fontanazzi



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